La rinascita delle città e i comuni

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La rinascita delle città e i comuni •La ripresa dei commerci favorisce la nascita dei Comuni, che rivendicano il proprio diritto all'autogoverno, e si inseriscono nella complessa rete di rapporti tra Impero e Chiesa. •Nasce la borghesia mercantile e finanziaria, destinata a diventare sempre più ricca e potente. •Il governo dei Comuni è affidato a un ristretto gruppo di ricchi cittadini; •l'istituzione comunale rappresenta un superamento del modello feudale . La rinascita delle città e i comuni

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La rinascita delle città e i comuni

•La ripresa dei commerci favorisce la nascita dei Comuni, che rivendicano il proprio diritto all'autogoverno, e si inseriscono nella complessa rete di rapporti tra Impero e Chiesa.

•Nasce la borghesia mercantile e finanziaria, destinata a diventare sempre più ricca e potente.

•Il governo dei Comuni è affidato a un ristretto gruppo di ricchi cittadini; •l'istituzione comunale rappresenta un superamento del modello feudale.

La rinascita delle città e i comuni

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La rinascita delle città e i comuni

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A partire dall’XI secolo i progressi agricoli e la ripresa demografica trasformano profondamente la società medievale.

Rinascono le città. In esse si forma una nuova classe sociale che acquista ricchezza e importanza attraverso il lavoro, in particolare il commercio: la borghesia.

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Rinascono le città e si forma la borghesia

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Nelle città si organizzano i nuovi mercati, dove si vendono i prodotti agricoli delle campagne.

Nelle città, laboratori artigiani con manodopera specializzata producono e vendono utensili, vasellame, stoffe e altri beni durevoli.

1. Rinascono le città e si forma la borghesia

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Nelle città sorgono nuovi quartieri per le attività artigianali, mercantili e finanziarie. Sono i “borghi”. I loro abitanti vengono chiamati “borghesi”.

I “borghesi” - mercanti, cambiavalute, banchieri, notai e giuristi - sviluppano le attività economiche e amministrano le città stesse.

1. Rinascono le città e si forma la borghesia

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La borghesia si organizza in associazioni per tutelare i propri interessi economici e per regolamentare il mercato e la produzione: le corporazioni.

Le corporazioni finiscono per controllare la vita politica e amministrativa del comune.

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2. Il comune medievale

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I mercanti divennero sempre più ricchi e potenti: essi costituirono negli anni la cosiddetta borghesia mercantile. Ma c’era anche un altro gruppo di persone, destinato a divenire addirittura più ricco e potente: quello della borghesia finanziaria.

I mercanti viaggiavano molto ed erano quindi costretti a portare con sé grosse quantità di denaro

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2. Il comune medievale

C’era dunque il problema del cambio, cioè la difficoltà di stabilire ogni volta quanto valesse una moneta rispetto all’altra. Nacquero allora due nuove figure: il banchiere e il cambiavalute.

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2. Il comune medievale

I banchieri vennero chiamati così perché, inizialmente, installavano un “banco” nei grandi mercati e nelle fiere, dove svolgevano ruoli di cambiavalute, agenti di prestito.

Nel corso del XIII secolo nacquero i veri e propri banchieri che accoglievano e custodivano all’interno delle banche il denaro dei mercanti ai quali fornivano lettere di cambio o cambiali.

Si depositava nella città di partenza una somma di denaro e si ritirava una ricevuta.

Nella città meta del viaggio si poteva poi recuperare la somma versata.

Le lettere di cambio sono veri e propri antenati degli assegni che si usano oggi.

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Nelle città si sviluppa una nuova forma di potere politico autonomo da quello dell’imperatore, del re e dei signori feudali: il comune.

Il broletto è il palazzo comunale; vi si tengono le assemblee pubbliche.

La chiesa cattedrale è l’immagine della magnificenza del comune.

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2. Il comune medievale

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All’interno delle città i comuni amministrano la giustizia, riscuotono le tasse, regolano la vita economica.

In principio nei comuni italiani governano gli aristocratici cittadini. In un secondo tempo assumono il governo i borghesi, che si definiscono il “popolo”.

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Il comune medievale

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Nei Comuni italiani vivevano persone la cui origine sociale era molto diversa e che possono essere grossomodo raggruppate in quattro grandi gruppi sociali:

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Le Classi Sociali

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i magnati (nobili, proprietari di terre nelle campagne circostanti la città);

il popolo grasso (borghesi molto ricchi: mercanti, banchieri, proprietari di manifatture);

il popolo minuto (commercianti, piccoli artigiani ecc.) gli operai impiegati nelle manifatture, gli immigrati, i poveri

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La società in età comunale

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- sono persone di origine nobile che vivono delle loro rendite immobiliari

- è composto da coloro che non hanno origini nobili e che esercitano le professioni (uomini di legge, giudici, notai, medici, farmacisti, insegnanti) e sono organizzati in corporazioni di mestiere (le Arti)

- da questo ambiente provengono i funzionari comunali e gli intellettuali

- è composto da coloro che appartengono alla gerarchia ecclesiastica (clero secolare) o si occupano della conduzione dei monasteri (clero regolare)

- è composto da coloro che svolgono i mestieri meno remunerativi (bottegai, impiegati, piccoli funzionari)

- sono persone che prestano il loro lavoro nelle botteghe o a domicilio dietro pagamento di un salario e svolgono i lavori più duri e faticosi

- non hanno la facoltà di organizzarsi in corporazioni di mestiere e sono esclusi dai diritti politici

- si tratta dei poveri, dei nullatenenti, dei mendicanti, che vivono di espedienti, di carità o di attività illecite

MAGNATI

POPOLO GRASSO

CLERO

POPOLO MINUTO

LAVORATORI

“INVISIBILI”

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Le Classi Sociali

Il comune medievale

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COME NACQUERO I COMUNI

Non sopportando più gli obblighi verso i feudatari i borghesi pensarono di ribellarsi, per ottenere la libertà e l’indipendenza.

Essi si allearono inizialmente con la milizia cittadina, cioè con i soldati che i feudatari stessi avevano creato e preteso nelle città per le loro guerre.

I borghesi e la milizia cittadina si unirono quindi in un’associazione armata di reciproca solidarietà, chiamata COMUNE.

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Le libertà dei comuni

I comuni si liberarono da molti vincoli e obblighi feudali e ottennero molte libertà:

• Dalle taglie signorili• Di amministrare la giustizia• Di battere moneta• Di ampliare le mura cittadine

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Il governo dei comuni

Una volta ottenute le libertà i comuni si diedero una forma di governo e passarono da una prima consolare, fino ad una seconda fase detta podestarile.

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Il comune aveva la forma di repubblica e si basava sul potere dell’Assemblea dei cittadini. Questa eleggeva i consoli, cioè i magistrati che potevano essere anche 60 , che prendevano le decisioni riguardo alla vita del comune.

Questo governo si ispirava alla democrazia di Atene e Roma .

Tutti i cittadini facevano parte dell’Assemblea, ma non tutti erano cittadini: le donne, gli apprendisti, i salariati e gli schiavi erano esclusi.

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La Fase Consolare XII Sec.

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Le più importanti famiglie aristocratiche facevano a gara ad innalzare le torri più alte, per dimostrare il loro potere.

Il problema era talmente sentito che molte ordinanze dei consigli ponevano dei limiti precisi di altezza alle torri.

Il comune medievaleLa rinascita delle città e i comuni

La vita nelle città era spesso caratterizzata da conflitti: spesso si scatenavo vere e proprie lotte tra ricche famiglie rivali, interessate ad assumere incarichi politici sempre più importanti o, semplicemente, ad affermare pubblicamente la propria potenza.

Nacquero le fazioni, cioè schieramenti avversi, che provocavano scontri armati e faide nelle vie e nelle piazze.

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Frequenti diventarono le lotte tra le famiglie nobili per ottenere sempre maggiore potere, finché si passò alla fase podestarile: onde evitare lotte e guerre di potere veniva chiamato un podestà, cioè un uomo di prestigio proveniente da un’altra città, al di sopra delle parti, per governare.

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La Fase Podestarile XIII Sec.

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Il palazzo comunale

Il signore feudale vive nel suo castello e non ha potere sui cittadini del comune

La piazza in cui si tiene il mercato

I contadini pagano i tributi alla città anche in natura

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Il comune medievale

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ATTIVITÀ E VERIFICHE

e adesso mettiti alla prova…

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Riflettere e rispondere FAI CLICPER VERIFICARE

LA RISPOSTA

1. Che cosa caratterizza le città dell’XI secolo?a) Mercati, contadini, signori feudalib) Mercati, laboratori artigiani, borghesiac) Borghesia, popolo, contadini2. Che cosa rivendicano i comuni?a) L’autonomia politica e la libertà economicab) Gli stessi diritti dei signori feudalic) Solo il diritto di organizzare mercati3. Le corporazioni sono:a) Assemblee pubbliche comunalib) Associazioni legate alle professioni cittadinec) Associazioni di banchieri

ATTIVITÀ E VERIFICHE

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Riflettere e rispondere FAI CLICPER VERIFICARE

LA RISPOSTA

ATTIVITÀ E VERIFICHE

Rinascita delle Città

Nascita dei mercati Ricchi mercanti

Popolo Grasso Popolo Minuto Plebe

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Parole chiave FAI CLICPER VERIFICARE

LA RISPOSTA

Comune

Borghesia

Autonomia politica

Completa le seguenti definizioni con la parola mancante.

Corporazioni di arti e mestieri

La facoltà di governarsi con leggi proprie è detta …

Il nuovo gruppo sociale formato da mercanti, artigiani e professionisti è chiamato…

L’istituzione pubblica che governa le città si chiama…

Le associazioni legate ai mestieri sono dette…

ATTIVITÀ E VERIFICHE