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DIPARTIMENTO DI SCIENZE AGRARIE E AMBIENTALI
PRODUZIONE, TERRITORIO, AGROENERGIA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO
LA RADIAZIONE
Marco Acutis
Corso di studi in Produzione e Protezione delle Piante e dei Sistemi del Verde
DISAA
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PARAMETRI AGROMETEOROLOGICI
“Per
agrometeorologia si
intende la scienza
che studia le
interazioni dei
fattori
meteorologici ed
idrologici con
l’ecosistema
agricolo-forestale e
con l’agricoltura
intesa
nel suo senso più
ampio,
comprendendo cioè
la zootecnia e la
selvicoltura.” (art 1.
ASSOCIAZIONE ITALIANA
DI AGROMETEOROLOGIA)
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La conoscenza delle condizioni agrometeorologiche di una data area
richiede la misura dei parametri dell'atmosfera, con una determinata
frequenza spazio-temporale. I principali parametri sono:
• Radiazione solare,
• Pressione atmosferica,
• Temperatura dell’aria,
• Temperatura del terreno,
• Umidità dell’aria,
• Umidità del terreno,
• Bagnatura fogliare,
• Precipitazioni,
• Nuvolosità,
• Evaporazione,
• Vento.
PARAMETRI AGROMETEOROLOGICI
• Variano nel tempo in modo
continuo o discreto (pioggia).
• Si esprimono nell'intervallo di
un periodo (giorno, decade,
mese).
• Si esprimono con il valore
massimo, medio, minimo (es.
temperatura), o con la
sommatoria (es. pioggia).
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RADIAZIONE SOLARE
FUNZIONI
• Fotosintesi: CO2 + H2O + luce => Carboidrati + O2
• Evapotraspirazione: apporto energetico per la traspirazione della pianta e per
l’evaporazione di acqua dal suolo
• Riscaldamento aria, pianta, suolo
FOTOSINTESI:
Trasforma
l’energia luminosa (è inesauribile, è rinnovabile, è gratuita, è distribuita sul pianeta, è
pulita,
ma
ha bassa intensità (energia/superficie), ha discontinuità temporale,
non è trasportabile, non è conservabile, è difficilmente utilizzabile)
in energia chimica (ha alta intensità, è trasportabile, è conservabile, è facilmente
utilizzabile per diversi fini da animali, motori, macchine,…,
ma
produce scorie, è costosa, è esauribile
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CARATTERISTICHE
•intensità di flusso
•composizione spettrale
•radiazione fotosinteticamente attiva (PAR)
•Illuminazione
RADIAZIONE SOLARE
UNITÀ DI MISURA
•flusso: MJ m-2 d-1 (o KJ m-2 d-1) o
watt m-2 o cal cm2 d-1
•fotometria: micromoli di fotoni s-1
m-2 (Einstein s-1 m-2)
•illuminazione: lux, basati sulla
sensibilità dell’occhio umano
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2%
48%
•PAR: radiazione fotosinteticamente attiva (fotosintesi e calore) da 400 a 700 nm
• Infrarosso (IR) >700 nm, radiazione termica (48% radiazione totale)
•Ultravioletto: da 230 a 400 nm, poco importante (2% radiazione totale)
COMPOSIZIONE SPETTRALE DELLA RADIAZIONE
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Distribuzione
dell’energia nello spettro
solare
Attività fotosintetica
del frumento
COMPOSIZIONE SPETTRALE DELLA RADIAZIONE
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COSTANTE SOLARE: All’esterno dell’atmosfera la radiazione ricevuta da un piano
perpendicolare ai raggi incidenti è di 1400 W m-2, pressoché costante (variazione 1-5%).
RADIAZIONE GLOBALE (Rg): Della radiazione extra-atmosferica, circa il 49%
raggiunge la superficie del suolo; il resto viene assorbita o riflessa all’esterno dall’atmosfera
(nubi, pulviscolo, vapore acqueo).
RADIAZIONE DIRETTA: Il 24% della Radiazione Globale arriva direttamente al suolo.
RADIAZIONE DIFFUSA: Un altro 23% arriva al suolo diffuso da nubi, pulviscolo,
vapore acqueo; arriva quindi senza una direzione prevalente.
ALBEDO (): Parte della radiazione globale in arrivo viene riflessa direttamente (e quindi
non utilizzata).
•albedo neve 95%
•albedo deserto 30%
•albedo vegetazione 25% (circa 10% PAR)
•albedo terreno scuro 10%
•albedo acqua 5%
BILANCIO DELLA RADIAZIONE
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22.5%
100% = 342 W m-2
19.6 %
8.8 %
49.1%
BILANCIO DELLA RADIAZIONE
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EMISSIONE DI SUOLO E ATMOSFERA
•Suolo e atmosfera hanno a loro volta una emissione di radiazione, dipendente dalla
temperatura, nell’infrarosso a onda lunga (3000-10000 nm). Quella dell’atmosfera è
riemessa verso il suolo (effetto serra).
BILANCIO RADIATIVO
•La radiazione netta (Rn) che costituisce l’effettivo apporto energetico al suolo, è dato da:
Rn = Rg(1-) + Ra - Rs
Rg = radiazione globale; Ra = radiazione che giunge dall'atmosfera; Rs = radiazione emessa
dal suolo (vegetazione, terreno nudo e acqua); =albedo.
• Il bilancio per l’intera terra è in pari; è positivo durante il giorno e negativo durante la notte.
•Le diverse parti della terra hanno bilanci differenti, da cui differenze di temperature,
circolazione di masse d’aria, effetti sulla meteorologia.
•Senza atmosfera il suolo riemetterebbe più radiazione di quanto ne ha assorbita durante il
giorno; in notti molto terse il pericolo di gelate per irraggiamento è maggiore (ridotto effetto
serra da parte dell’atmosfera).
RADIAZIONE NETTA
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Flussi di energia solare (in miliardi di watt)
radiazione
solare
50.000
energia riflessa
nello spazio
120.000
energia
assorbita
dalla terra
calore
energia
cinetica
fotosintesi
calore latente
energia
potenziale
riscaldamento globale
traspirazione evaporazione
produzione di vento
e onde
biomassa
radiazione infrarossa
nello spazio
Sole
60.000
26.400
3.600
1.200
Anche se la fotosintesi riesce ad assorbire solo l'1% dell'energia solare che arriva
sul Pianeta, riesce ad assorbire una quantità di energia pari a 9 volte il consumo
energetico di tutti gli abitanti della Terra. Vale a dire che circa il 10% dei vegetali
prodotti della fotosintesi, se utilizzati per produrre energia, basterebbero a
soddisfare il fabbisogno energetico di tutta la popolazione mondiale.
BILANCIO DELLA RADIAZIONE
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Radiazione globale
Assimilazione lorda
Assimilazione netta
UTILIZZO DELLA RADIAZIONE
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A livello della foglia
• Riflessione: mediamente una foglia riflette il 10% della radiazione incidente.
• Trasmissione: mediamente il 10%, ma può variare tra 0 (foglie spesse) e 40% (in
foglie molto sottili).
• Assorbimento = 100 – riflessione (10%) – trasmissione(10%) -> (80% in media).
UTILIZZO DELLA RADIAZIONE: FOGLIA
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Nell’ipotesi di una coltura con 3 strati di foglie, completamente ricoprenti il terreno, orizzontali
e con trasmissività e riflessione del 10%
Nell’ipotesi di una coltura misurazioni ripetute e complesse considerazioni matematiche
hanno dimostrato che:
Id = I0*e-k*LAId,
Id = PAR alla profondità d; I0= PAR incidente; k = coefficiente di estinzione; LAI=Leaf Area
Index (superficie di foglie (al livello d)/superficie del terreno su cui le foglie insistono)
Cioè che la radiazione si attenua esponenzialmente all’intero di una coltura, secondo la
quantità di foglie presente dall’altezza massima alla profondità considerata, secondo un
coefficiente di estinzione k che nel caso di angolo di inserzione delle foglie distribuito
casualmente (distribuzione sferica) vale 0,7. Nel riso, con foglie “verticali” vale 0.35..
Par incidente
w m-2
PAR
riflessa
PAR
trasmessa
PAR
assorbita
strato 1 200 20 20 160
strato 2 20 2 2 16
strato 3 2 0.2 0.2 1.6
suolo 0.1
Totale 177.6
% 88.8
trascurabili
UTILIZZO DELLA RADIAZIONE: COLTURA
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Si deve infine considerare che la luce riflessa dalle foglie direttamente verso l’esterno
della coltura è perso; la formula diviene allora:
Id=(1-)I0*e-k*LAId,
I=curva di PAR trasmessa; II = curva di PAR Riflessa; l’area tra le 2 curve rappresenta la
PAR assorbita; a e b = 2 valori di K coefficiente di estinzione della radiazione
coefficiente di riflessione = 0,08
UTILIZZO DELLA RADIAZIONE: COLTURA
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• PIANTE C3: maggiore fotorespirazione,
cloroplasti solo nel mesofillo
• PIANTE C4: minore fotorespirazione
fotosintesi netta maggiore (ad alte T e
Radiazioni); cloroplasti di due tipi nel
mesofillo e nelle guaine
• C4 miglior conversione di C3 a alta T e
Radiazione
• C3 miglior conversione C4 a bassa T e
radiazione
(http://www.biologie.uni-hamburg.de/b-
online/e24/24b.htm)
UTILIZZO DELLA RADIAZIONE: C3 e C4
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FOTOSINTESI
• CONVERSIONE ENERGIA LUMINOSA IN ENERGIA CHIMICA (DI LEGAME)
EFFICIENZA DELLA CONVERSIONE DELLA RADIAZIONE PAR ASSORBITA
• 5% (lordo) IN PIANTE C3 (grano, erba medica,....)
• 7.5% (lordo) PIANTE C4 (mais, sorgo,...)
L'EFFICIENZA VARIA IN FUNZIONE DI:
1. INTENSITA' DI LUCE (fig. 2.4 e 2.5)
2. TEMPERATURA (25°C)
3. CONCENTRAZIONE CO2 (fig. 2.5)
4. STRUTTURA DELLA FOGLIA (es. cloroplasti su 2 strati in C4)
5. TRASLOCAZIONE E ACCUMULO (feedback negativo dei sink – non si
allontanano i fotosintetati)
6. RESPIRAZIONE (anche in questo le C4 sono più efficienti)
7. NUTRIZIONE MINERALE E IDRICA (cicli + lunghi)
8. ARCHITETTURA FOGLIARE (foglie erette= fig. 2.7)
UTILIZZO DELLA RADIAZIONE: FOTOSINTESI
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INTERVENTI POSSIBILI:
• SCELTA CULTIVAR
• TECNICHE PER MIGLIORARE LA NUTRIZIONE
• IRRIGAZIONE
• LAVORAZIONI
• CONCIMAZIONI
• ...
• EPOCA DI SEMINA (anticipare quanto possibile)
• RIDUZIONE TRASPIRAZIONE (FRANGIVENTO)
• MIGLIORARE INTERCETTAZIONE (DENSITA' DI SEMINA, ORIENTAMENTO
FILE (N-S), DISPOSIZIONE EQUIDISTANTE,......)
• CONSOCIAZIONE TEMPORANEA (mais+pioppo)
UTILIZZO DELLA RADIAZIONE: FOTOSINTESI
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Risposta fisiologica delle piante alla durata del giorno.
• epoca di fioritura (la più importante)
• dormienza invernale gemme
• caduta foglie
• formazione organi di riserva
Piante brevidiurne fioriscono
con fotoperiodo inferiore a una
soglia critica
Soglia critica di 12-14 ore per
entrambe le tipologie
Piante neutrodiurne
Piante di origine tropicale o subtropicale:
mais soia
tabacco patata
sorgo cotone
Piante longidiurne fioriscono
con fotoperiodo superiore a
una soglia critica
Piante di latitudini medie e elevate:
frumento fava
bietola cipolla
trifoglio pratense fleolo
Piante in origine brevidiurne, in seguito a
selezione artificiale o naturale
mais soia
tabacco fagiolo
riso
FOTOPERIODISMO
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- spostamento piante al di fuori dell’areale di origine: le piante o non fioriscono o
allungano troppo il ciclo vegetativo;
- necessità di miglioramento genetico per ridurre la sensibilità al fotoperiodo;
- alcune floricole: accorciamento giorno in estate per il crisantemo, illuminazione continua
per astro della Cina.
Per l’interruzione dell’oscurità bastano illuminazioni modestissime o solo lampi di
luce
- forzatura in serra di colture fuori stagione;
- diverse generazioni all’anno, per miglioramento genetico;
- forse spiega il supposto effetto della luna.
FOTOPERIODISMO: conseguenze agronomiche
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Lo studio dell’accrescimento delle piante è uno dei mezzi di indagine a disposizione per valutare gli effetti dei
diversi fattori agro-ambientali. Le variazioni di resa riscontrabili in diversi ambienti per una specie e per la
stessa varietà possono in parte essere spiegati tramite l’analisi dell’accrescimento.
I risultati posso dare utili indicazioni per migliorare gli interventi agronomici e per fornire dati per lavori di
miglioramento genetico.
Per la definizione della dinamica della crescita delle colture e in relazione alla capacità di utilizzazione della
radiazione si definiscono alcuni indici, che derivano da 2 grandezze di base:
→ superficie assimilatoria
→ peso secco della pianta
Gli indici possono essere riferiti alla pianta o alla coltura (riferimento all’unità di superficie)
• LAI: leaf area index: rapporto tra la superficie fogliare e superficie di terreno: m2 foglie * m-2 terreno. Il
terreno appare completamente coperto quando il LAI vale 3; il mais in condizioni ottimali raggiunge
LAI di 6 – 7.
• GAI: green area index, comprende tutte le superfici assimilatorie verdi: rapporto tra la superficie
fogliare verde e superficie di terreno.
• LAD: leaf area duration: integrale della curva del LAI in funzione del tempo espresso in GIORNI. (n di
giorni con LAI unitario). Utile per il confronto tra specie diverse.
ANALISI DI CRESCITA
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LAI = 4 (4 m2 di foglie per m2 di terreno)
LAI = m2 foglie/m2 terreno
LAD = ((LAI2+LAI1)/2) x (T2-T1)
ANALISI DI CRESCITA
LAI di soia con differenti concentrazioni
di CO2 e O3 (Gray et al., 2010)
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ANALISI DI CRESCITA
GAI per un prato sfalciato 3 volte l'anno (Brilli et al., 2011)
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CGR: crop growth rate: incremento di peso secco per unità di area del suolo e unità di
tempo.
W1 = peso secco al momento t1 (g m-2); W2= peso secco al momento t2
Espresso in g m-2 d-1 o in kg ha-1 d-1.
Quantifica la capacità della coltura a produrre materiale vegetale
Da un punto di vista funzionale CGR = δW/δt
12
12
tt
WWCGR
ANALISI DI CRESCITA
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SLA: specific leaf area: peso secco dell’unità di superficie fogliare m2 kg-1. Caratterizza la
tipologia di foglie delle diverse specie ne quantifica l’eventuale variazione nel ciclo vegetativo
NAR: net assimilation rate: è il come il CGR, ma rapportato alla superficie fogliare, esprime la
capacità assimilatoria di un’unità di superficie di foglia. Usualmente si assume come valore di
superficie fogliare quello medio tra t1 e t2 (NAR=CGR/LAI)
2112
12 2*
LLtt
WWNAR
RGR: relative growth rate: capacità della sostanza secca di produrre nuova sostanza secca:
g g-1 di s.s t-1. E’ la derivata dell’andamento della sostanza secca rispetto al tempo. I logaritmi
derivano dal fatto che l’RGR è come un tasso di interesse bancario
12
12 )ln()ln(
tt
WWRGR
ANALISI DI CRESCITA
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Rapporti
(proporzioni della pianta, ripartizione degli assimilati):
LWR (leaf weight ratio) = fogliosità
LW/W
StWR (stem weight ratio) = “stelosità”
StW/W
SeWR (seed weight ratio) – HI (Harvest Index) = indice di raccolto
SeW/W
ANALISI DI CRESCITA
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Domande
1) PAR: definizione e spettro di attività.
2) Albedo: definizione e intervallo di valori di riferimento.
3) Qual è l’intervallo percentuale di trasmissività della
radiazione incidente e da cosa dipende.
4) In quali condizioni la fotosintesi netta delle piante C3 è
maggiore di quella delle piante C4?
5) Importanza dell’orientamento delle foglie per l’utizzo
della radiazione incidente.
6) Come si classificano le piante in base al
fotoperiodismo: indicare qualche esempio.
7) Definire il LAI, indicare quando viene utilizzato e
alcuni valori indicativi.
8) HI definizione, come si calcola e un valore indicativo.