La Professione Veterinaria 6-2013

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013 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 10, numero 6 dal 18 al 24 febbraio 2013 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona 6 2 PARAMETRI Sarà il CSS ad avviare l'iter che porterà all'emanazione dei parametri delle pre- stazioni medico veterinarie. I parametri serviranno per la liquidazione in sede giudiziale. Lo Studio indicativo della F- NOVI è la base di partenza per quello che, di fatto, sarà un nomenclatore ta- riffario. ACCESSO Anticipata di due mesi la data si svolgi- mento per le prove di ingresso al corso di laurea in medicina veterinaria. Per l’anno accademico 2013-2014 la data è il 24 luglio prossimo. Stabilita anche quella del prossimo anno: test il 9 apri- le 2014. STP Salvo improbabili intoppi alla Corte dei Conti, il "Regolamento in materia di so- cietà per l'esercizio di attività professio- nali regolamentate nel sistema ordinisti- co” entrerà presto in vigore. Sul testo del Ministro della Giustizia c’è il via libe- ra dei Ministeri Sviluppo e Economia. MNC Dopo l’Accordo Stato Regioni per me- dici ed odontoiatri, si annuncia un Re- golamento ad hoc per la medicina ve- terinaria. La Fnovi ha sollecitato le Re- gioni a considerare le proprie Linee gui- da per l’esercizio di queste discipline. PRATO Grazie ad un protocollo d'intesa tra la Asl di Prato e il Comune, cani e gatti potranno entrare in ospedale per far vi- sita ai loro padroni. Il protocollo preve- de un'apposita stanza dove gli animali potranno accedere con certificato vete- rinario. FAO Con la pubblicazione “Enhancing ani- mal welfare and farmer income through strategic animal feeding” la FAO ha rac- colto i casi studio di numerosi esperti internazionali sull’impatto della nutrizio- ne sulla produttività, sulla salute degli a- nimali allevati e sulla qualità degli ali- menti derivati. SEMPRE PIÙ OMEOPATIA A PAGINA 3 CORRETTEZZA DEL CONTRIBUENTE E DEL FISCO A PAGINA 5 A PAGINA 8 A PAGINA 10 A PAGINA 22 A PAGINA 23 SOSTANZE A MAGGIOR BENEFICIO CLINICO LA PEZZA È PEGGIORE DEL BUCO! INDAGINE SULL’ANESTESIA VETERINARIA DIPLOMA ECVIM-CA PER SERENA CROSARA ANTI-CORRUZIONE BREVI ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA Il Galateo del dipendente pubblico Nel nuovo Codice di comportamento diligenza, lealtà e servizio esclusivo nell’interesse pubblico. L’UTILIZZO DELLE MEDICINE NON CONVENZIONALI SI STA DIFFONDENDO SEMPRE DI PIÙ ANCHE NEL SETTORE DELLA ME- DICINA VETERINARIA soprattutto per gli animali da compagnia oltre che per le produzioni zootecniche biologiche che rappresentano però nel nostro paese una limitata nicchia di mercato. La crescita del settore segue lo stesso trend di quella della medicina umana dove il dibattito sulla efficacia di queste cure, sempre aperto e molto vivace, non frena l’interesse da parte del pubbli- co soprattutto verso l’omeopatia. È stato verificato che i proprietari che usano l’omeopatia per curarsi tendono a chiedere al Medico Veterinario lo stesso ti- po di terapia per curare la salute dei loro animali. Diventa quindi interessante vedere chi sono i nostri clienti che usando per sé l’omeopatia potrebbero chie- derci questo tipo di cura. Gli italiani che conoscono l’omeopatia sono l’82,5%, quelli che la usano abitualmente il 7%, una percentuale certamente significati- va ed in continua crescita. Questo 7% è rappresentato soprattutto da donne, di età media (30-50 anni), di discreto livello culturale e buona posizione econo- mica. Questa tipologia, rapportata ai nostri clienti, è quella che con maggiore probabilità si dimostrerà interessata alle medicine non convenzionali, in parti- colare all’omeopatia, e che potrebbe quindi chiederci di curare il suo animale con queste cure. Quali sono le patologie per le quali viene maggiormente usa- ta l’omeopatia? Soprattutto raffreddori, riniti e influenze, seguite da malattie dell’apparato respiratorio ed allergie. Alcune Asl hanno iniziato a riconoscere le medicine non convenzionali e questo, ovviamente, ne sta ampliando la diffu- sione e l’utilizzo. NON CI VERRANNO A CHIAMARE Stiamo cambiando la perce- zione della libera professione. In non meno di trenta incontri, in lun- go e in largo per l’Italia, abbiamo chie- sto ai candidati di tutte le forze po- litiche di firmare “L’impegno con le professioni”. Fra i cinque punti che Confprofessioni ha messo nella sua agenda ci sono punti fermi di inte- resse comune, come l’abolizione dell’IRAP e un Fisco che non faccia l’Inquisitore, ma anche altri di inte- resse sanitario come il rapporto Pubblico-Privato che sta a cuore a tutte le sigle dell’Area sanitaria di Confprofessioni (ANMVI, ANDI, FIMMG, PLP, FIMP). Post elezioni, Confprofes- sioni inizierà una precisa azione verso i parlamentari per verificare la tenuta del- la disponibilità che, prima del voto, nessuno nega a nessuno. Queste elezioni fanno presagire un momento di cambiamento profondo degli assetti politici e i rapporti isti- tuzionali andranno ricostruiti con maggiori difficoltà che in passato, an- che per le enormi novità che stanno interessando le professioni e la ve- terinaria. Una cosa è certa, tutti i can- didati che abbiamo incontrato han- no detto una cosa sulla quale non cambieranno idea se saranno eletti: è necessaria la sintesi in un mondo frammentato in mille interessi e sigle Fondo Sanitario A.N.M.V.I. Salute risparmio e di professionisti. La Politica predilige interlocutori unitari, portatori di istan- ze il più possibile larghe e soprattut- to di istanze condivise, compatte. La Politica non ascolta una classe fram- mentata, disunita o conflittuale. In Confprofessioni abbiamo parlato con una sola voce per tutti. È necessario un approccio dal generale al parti- colare per garantirsi l’attenzione del- la politica passando dai professioni- sti ai veterinari. Il lavoro che stiamo facendo direttamente come Anmvi e collegial- mente all’interno di Conf- professioni sta dando i frutti per tutti noi che la- voriamo tutti i giorni fa- cendo i medici veterinari. Questa scelta non ci è imposta, possiamo resta- re a testa bassa sul tavo- lo da visita. Ma non ci verranno a chiamare, non faranno caso se ai tavoli di governo manca- no i professionisti o se ai tavoli sani- tari manca la professione veterinaria. È comune a tutte le libere professio- ni una certa ritrosia individuale, la ten- tazione di delegare a pochi e di non spendersi in prima persona pen- sando che non ne vale la pena, per- ché ai Colleghi non interessa. Io sono fieramente al fianco di chi è sta- to con ANMVI e Confprofessioni e di chi lo sarà. di Carlo Scotti A.N.M.V.I

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La Professione Veterinaria 6-2013

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013SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 10, numero 6 dal 18 al 24 febbraio 2013Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona6 2

PARAMETRISarà il CSS ad avviare l'iter che porteràall'emanazione dei parametri delle pre-stazioni medico veterinarie. I parametriserviranno per la liquidazione in sedegiudiziale. Lo Studio indicativo della F-NOVI è la base di partenza per quelloche, di fatto, sarà un nomenclatore ta-riffario.

ACCESSOAnticipata di due mesi la data si svolgi-mento per le prove di ingresso al corsodi laurea in medicina veterinaria. Perl’anno accademico 2013-2014 la dataè il 24 luglio prossimo. Stabilita anchequella del prossimo anno: test il 9 apri-le 2014.

STPSalvo improbabili intoppi alla Corte deiConti, il "Regolamento in materia di so-cietà per l'esercizio di attività professio-nali regolamentate nel sistema ordinisti-co” entrerà presto in vigore. Sul testodel Ministro della Giustizia c’è il via libe-ra dei Ministeri Sviluppo e Economia.

MNCDopo l’Accordo Stato Regioni per me-dici ed odontoiatri, si annuncia un Re-golamento ad hoc per la medicina ve-terinaria. La Fnovi ha sollecitato le Re-gioni a considerare le proprie Linee gui-da per l’esercizio di queste discipline.

PRATOGrazie ad un protocollo d'intesa tra laAsl di Prato e il Comune, cani e gattipotranno entrare in ospedale per far vi-sita ai loro padroni. Il protocollo preve-de un'apposita stanza dove gli animalipotranno accedere con certificato vete-rinario.

FAOCon la pubblicazione “Enhancing ani-mal welfare and farmer income throughstrategic animal feeding” la FAO ha rac-colto i casi studio di numerosi espertiinternazionali sull’impatto della nutrizio-ne sulla produttività, sulla salute degli a-nimali allevati e sulla qualità degli ali-menti derivati.

SEMPRE PIÙ OMEOPATIA

A PAGINA 3

CORRETTEZZA DEL CONTRIBUENTE

E DEL FISCO

A PAGINA 5 A PAGINA 8 A PAGINA 10 A PAGINA 22 A PAGINA 23

SOSTANZE A MAGGIOR

BENEFICIO CLINICO

LA PEZZA È PEGGIORE DEL BUCO!

INDAGINESULL’ANESTESIA

VETERINARIA

DIPLOMA ECVIM-CAPER SERENA

CROSARA

ANTI-CORRUZIONE

BREVI

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

Il Galateo deldipendentepubblicoNel nuovo Codice di comportamentodiligenza, lealtà e servizio esclusivonell’interesse pubblico.

L’UTILIZZO DELLE MEDICINE NON CONVENZIONALI SI STADIFFONDENDO SEMPRE DI PIÙ ANCHE NEL SETTORE DELLA ME-DICINA VETERINARIA soprattutto per gli animali da compagnia oltre cheper le produzioni zootecniche biologiche che rappresentano però nel nostropaese una limitata nicchia di mercato. La crescita del settore segue lo stessotrend di quella della medicina umana dove il dibattito sulla efficacia di questecure, sempre aperto e molto vivace, non frena l’interesse da parte del pubbli-co soprattutto verso l’omeopatia. È stato verificato che i proprietari che usanol’omeopatia per curarsi tendono a chiedere al Medico Veterinario lo stesso ti-po di terapia per curare la salute dei loro animali. Diventa quindi interessantevedere chi sono i nostri clienti che usando per sé l’omeopatia potrebbero chie-derci questo tipo di cura. Gli italiani che conoscono l’omeopatia sono l’82,5%,quelli che la usano abitualmente il 7%, una percentuale certamente significati-va ed in continua crescita. Questo 7% è rappresentato soprattutto da donne,di età media (30-50 anni), di discreto livello culturale e buona posizione econo-mica. Questa tipologia, rapportata ai nostri clienti, è quella che con maggioreprobabilità si dimostrerà interessata alle medicine non convenzionali, in parti-colare all’omeopatia, e che potrebbe quindi chiederci di curare il suo animalecon queste cure. Quali sono le patologie per le quali viene maggiormente usa-ta l’omeopatia? Soprattutto raffreddori, riniti e influenze, seguite da malattiedell’apparato respiratorio ed allergie. Alcune Asl hanno iniziato a riconoscere lemedicine non convenzionali e questo, ovviamente, ne sta ampliando la diffu-sione e l’utilizzo.

NON CI VERRANNO A CHIAMARE

Stiamo cambiando la perce-zione della libera professione.In non meno di trenta incontri, in lun-go e in largo per l’Italia, abbiamo chie-sto ai candidati di tutte le forze po-litiche di firmare “L’impegno con leprofessioni”. Fra i cinque punti cheConfprofessioni ha messo nella suaagenda ci sono punti fermi di inte-resse comune, come l’abolizionedell’IRAP e un Fisco che non faccial’Inquisitore, ma anche altri di inte-resse sanitario come ilrapporto Pubblico-Privatoche sta a cuore a tutte lesigle dell’Area sanitaria diConfprofessioni (ANMVI,ANDI, FIMMG, PLP, FIMP). Post elezioni, Confprofes-sioni inizierà una precisaazione verso i parlamentariper verificare la tenuta del-la disponibilità che, primadel voto, nessuno nega a nessuno. Queste elezioni fanno presagire unmomento di cambiamento profondodegli assetti politici e i rapporti isti-tuzionali andranno ricostruiti conmaggiori difficoltà che in passato, an-che per le enormi novità che stannointeressando le professioni e la ve-terinaria. Una cosa è certa, tutti i can-didati che abbiamo incontrato han-no detto una cosa sulla quale noncambieranno idea se saranno eletti:è necessaria la sintesi in un mondoframmentato in mille interessi e sigle

Fondo Sanitario A.N.M.V.I.

Salute risparmioe

di professionisti. La Politica prediligeinterlocutori unitari, portatori di istan-ze il più possibile larghe e soprattut-to di istanze condivise, compatte. LaPolitica non ascolta una classe fram-mentata, disunita o conflittuale. InConfprofessioni abbiamo parlato conuna sola voce per tutti. È necessarioun approccio dal generale al parti-colare per garantirsi l’attenzione del-la politica passando dai professioni-sti ai veterinari. Il lavoro che stiamo

facendo direttamentecome Anmvi e collegial-mente all’interno di Conf-professioni sta dando ifrutti per tutti noi che la-voriamo tutti i giorni fa-cendo i medici veterinari.Questa scelta non ci èimposta, possiamo resta-re a testa bassa sul tavo-lo da visita. Ma non ci

verranno a chiamare, non farannocaso se ai tavoli di governo manca-no i professionisti o se ai tavoli sani-tari manca la professione veterinaria.È comune a tutte le libere professio-ni una certa ritrosia individuale, la ten-tazione di delegare a pochi e di nonspendersi in prima persona pen-sando che non ne vale la pena, per-ché ai Colleghi non interessa. Iosono fieramente al fianco di chi è sta-to con ANMVI e Confprofessioni e dichi lo sarà.

di Carlo Scotti

A.N.M.V.I

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Il “Codice di comportamento dei di-pendenti pubblici” arriverà, sottoforma di DPR, attuando la Legge 6novembre 2012, n. 190 (Disposizio-ni per la prevenzione e la repressio-ne della corruzione e dell’illegalità

nella pubblica amministrazione - GU n.265del 13-11-2012). Con l’intesa raggiunta a feb-braio in Conferenza Unificata, il Codice è abuon punto. Si applicherà a tutti i dipendenti,dirigenti e non dirigenti, delle Pubbliche Am-ministrazioni, compresi gli enti del ServizioSanitario Nazionale, le Università, gli enti pub-blici non economici. E compresi anche i fun-zionari politici, oltre che i consulenti e i colla-boratori incaricati con procedura pubblica. Insintesi, il Codice punta ad “assicurare la qua-lità dei servizi, la prevenzione dei fenomeni dicorruzione”. Ce n’era bisogno? Risponde ilPresidente della Corte dei Conti, Luigi Giam-paolino: “in Italia la corruzione è sistemica”.E Giampaolino non è in campagna elettorale,non lo era nemmeno l’anno scorso quandoha parlato di “corruzione sanitaria”, dicendoche “illegalità, corruzione e malaffare sono fe-nomeni ancora notevolmente presenti nelPaese le cui dimensioni sono di gran lungasuperiori a quelle che vengono, spesso fati-cosamente, alla luce”. Giampaolino si riferiscea tutti i comportamenti che arrecano “un dan-no alle finanze pubbliche”. La corruzione in I-talia vale circa 60 miliardi di euro l’anno masono state inflitte condanne solo per 75 milio-ni di euro. Ce n’è di che finanziare metà SSNche in tutto costa 113 miliardi di euro all’an-no, forse meno al netto dei costi di corruzio-ne che porta con sé. Per la Commissione par-lamentare d’inchiesta sul SSN, direttori gene-rali e di struttura complessa delle Asl godonodi una “troppo ampia discrezionalità”, perciòservono “norme che privilegino maggiormen-te l’aspetto delle competenze professionali”.

PROBITÀI dipendenti della PA sono vincolati all’osservanzadei principi di integrità, correttezza, buonafede, proporzionalità, obiettività, equità e ra-gionevolezza. Svolgono i loro doveri nel rispettodella Costituzione, della Legge, perseguendol’interesse pubblico senza abusare della posi-zione o dei poteri di cui sono titolari.

PERFORMANCE INDIVIDUALEIn questa cornice di probità, il dipendente nonpuò fare uso a fini privati delle informazioni di cuidispone per ragion d’ufficio, deve seguire logi-che di contenimento dei costi, deve dimostra-re la massima disponibilità e collaborazione ver-so le altre pubbliche amministrazioni. Il livello diosservanza del Codice rientra nella valutazio-ne delle performance individuali.

REGALIIl dipendente non chiede per sé o per altri, néaccetta regali o altre utilità, salvo quelli d’uso dimodico valore (100 euro al massimo) effettua-ti occasionalmente nell’ambito delle normali re-lazioni di cortesia. Mai come corrispettivo percompiere o per avere compiuto un atto del pro-prio ufficio. È prevista l’adozione di un vero e pro-prio piano di prevenzione della corruzione.

CONFLITTO DI INTERESSENon si potranno accettare incarichi di collabo-razione da soggetti privati che abbiano avuto

nel biennio precedente un interesse economi-co significativo in attività inerenti l’ufficio di ap-partenenza (eccezione fatta per partiti e sin-dacati). Eventuali collaborazioni con soggetti privati, re-tribuite, dovranno essere comunicate al propriodiretto superiore, astenendosi da quelle che pos-sano esporlo a situazioni di conflitto di interes-se anche potenziale.

TRASPARENZANel rispetto del diritto di associazione il dipen-dente deve comunicare al responsabile del-l’ufficio di appartenenza la propria adesione adassociazioni o ad organizzazioni, i cui ambiti diinteresse siano coinvolti con lo svolgimento del-l’attività d’ufficio.

RISERVATEZZAIl dipendente si astiene da dichiarazioni pub-bliche che vanno a detrimento dell’immagine del-l’amministrazione, non assume impegni e nonanticipa l’esito delle decisioni o azioni proprieo altrui inerenti l’ufficio, salvi i casi consentiti.

PARENTOPOLIIl dipendente si deve astenere su decisioni chepossono coinvolgere interessi personali, situa-zioni familiari, dal coniuge ai parenti entro il se-condo grado, sia propri che altrui, “ancorchédettati da pressioni politiche, sindacali o dal su-periore gerarchico”.

MEZZI IN USONon potrà usare a fini personali i mezzi e le at-trezzature in dotazione per le mansioni d’ufficio,nemmeno le linee telefoniche se non i casi d’ur-genza.

RAPPORTI CON IL PUBBLICONei rapporti con il pubblico è tenuto a fornire lespiegazioni richieste, fatti salvi i segreti d’ufficio,e a rispettare gli appuntamenti con i cittadini,rispondendo senza ritardo ai loro reclami.

ADOZIONEIl Codice, una volta pubblicato nella GazzettaUfficiale andrà consegnato al dipendente, chelo sottoscriverà all’atto dell’assunzione. Ciascunapubblica amministrazione definisce, con pro-cedura aperta alla partecipazione e previo pa-rere obbligatorio del proprio organismo indi-pendente di valutazione, un proprio codice dicomportamento che integra e specifica il codicedi comportamento generale.

VIGILANZA E MONITORAGGIOIl monitoraggio sul rispetto del Codice prevedel’istituzione di un apposito ufficio di disciplina,che comunicherà annualmente all’Autorità na-zionale anticorruzione i risultati del monitorag-gio.

SANZIONILa violazione dei doveri contenuti nel codice dicomportamento, compresi quelli relativi all’at-tuazione del piano di prevenzione della corru-zione, è fonte di responsabilità disciplinare. Laviolazione dei doveri è altresì rilevante ai fini del-la responsabilità civile, amministrativa e conta-bile ogniqualvolta le stesse responsabilità sia-no collegate alla violazione di doveri, obblighi,leggi o regolamenti. Violazioni gravi o reiteratedel codice comportano l’applicazione dellasanzione. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 6| 2013 Legge Anti-corruzione Attualità 3

Il dipendente pubblico è diligente,leale e imparzialeUn Codice di comportamento detta gli obblighi di buona condotta amministrativa

Il Codice contiene dei principi di com-portamento validi per tutti, ma per i di-rigenti aggiunge alcune disposizioni

particolari, dieci punti fermi che contem-plano anche il dovere di comunicazioneda parte del dirigente apicale o comun-que dal vertice dell’amministrazione. O-gni dirigente deve sapere quali sono isuoi obblighi. E cioè che:

1svolge con diligenza le funzioni adesso spettanti in base all’atto di con-

ferimento dell’incarico, persegue gli o-biettivi assegnati e adotta un comporta-mento adeguato per l’assolvimento del-l’incarico.

2prima di assumere le sue funzioni,comunica all’amministrazione le par-

tecipazioni azionarie e gli altri interessifinanziari che possano porlo in conflittodi interessi con la funzione pubblica chesvolge e dichiara se ha parenti, affini en-tro il secondo grado, o conviventi che e-sercitano attività politiche, professionalio economiche che li pongano in contattifrequenti con l’ufficio che dovrà dirigereo che siano coinvolti nelle decisioni onelle attività inerenti all’ufficio. Il dirigen-te fornisce le prescritte informazioni sul-la propria situazione patrimoniale e tribu-taria.

3assume atteggiamenti leali e traspa-renti e adotta un comportamento e-

semplare e imparziale nei rapporti con icolleghi, i collaboratori e i destinataridell’azione amministrativa.

4cura che le risorse assegnate al suoufficio siano utilizzate per finalità e-

sclusivamente istituzionali e, in nessuncaso, per esigenze personali.

5cura il benessere organizzativo nellastruttura a cui è preposto, favorendo

l’instaurarsi di rapporti cordiali e rispet-tosi tra i collaboratori, assume iniziativefinalizzate alla circolazione delle infor-mazioni, alla formazione e all’aggiorna-mento del personale, all’inclusione e alla

IL DECALOGO DEL DIRIGENTE PERFETTO

valorizzazione delle differenze di genere,di età e dì condizioni personali.

6assegna l’istruttoria delle pratichesulla base di un’equa ripartizione dei

carico di lavoro, tenendo conto delle ca-pacità, delle attitudini e della professio-nalità del personale a sua disposizione;affida gli incarichi aggiuntivi in base allaprofessionalità e, per quanto possibile,secondo criteri di rotazione.

7fissa le riunioni che prevedono la pre-senza dei collaboratori tenendo con-

to delle flessibilità di orario accordate edei permessi orari previsti da leggi, rego-lamenti e contratti collettivi, assicurandola tendenziale conclusione delle stessenell’ambito dell’ordinario orario di lavoro.

8svolge la valutazione del personaleassegnato alla struttura cui è prepo-

sto con imparzialità e rispettando le indi-cazioni ed i tempi prescritti.

9intraprende con tempestività le ini-ziative necessarie ove venga a cono-

scenza di un illecito, avviando il procedi-mento disciplinare e prestando la propriacollaborazione nel caso di richiesta daparte dell’autorità disciplinare e provve-dendo ad inoltrare tempestiva denunciaall’autorità giudiziaria competente in ca-so di illecito amministrativo o penale. Nelcaso in cui riceva segnalazione di un ille-cito da parte di un dipendente, adotta o-gni cautela di legge affinché sia tutelatoil segnalante e non sia indebitamente ri-levata la sua identità nel procedimentodisciplinare.

10difende anche pubblicamentel’immagine della pubblica ammi-

nistrazione. Nei limiti delle sue possibi-lità, evita che notizie non rispondenti alvero quanto all’organizzazione, all’atti-vità e ai dipendenti pubblici possanodiffondersi e favorisce la diffusione dellaconoscenza di buone prassi e buoni e-sempi al fine di rafforzare il senso dì fidu-cia nei confronti dell’amministrazione.

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Il divieto di superamento, nel trien-nio 2011-2013, delle risorse desti-nate al trattamento accessorio vainteso nel senso che dal tetto del2010 devono rimanere esclusi i re-sidui venutisi a determinare negli

anni precedenti. Il chiarimento è ribadito neldocumento approvato dalla Conferenza delleRegioni il 7 febbraio scorso ("Interpretazionedelle disposizioni del decreto legge 31 mag-gio 2010, n. 78, in materia di contenimentodelle spese di personale delle amministrazio-ni pubbliche per i dipendenti delle regioni edelle province autonome e del servizio sani-tario nazionale, convertito nella legge 30 lu-glio 2010, n. 122").L’Interpretazione della Conferenza - rispon-dendo all’esigenza di uniformità regionale

nell’applicazione del DL 78/2012 - aderisceai sopraggiunti contenuti della circolare n. 16del 2 maggio 2012 della Ragioneria delloStato. Relativamente ai criteri di monitorag-gio della contrattazione integrativa, la circo-lare precisa che al fine del rispetto del limite2010, non rilevano eventuali risorse non uti-lizzate del fondo dell’anno precedente e rin-viate. In particolare con riferimento alla diri-genza Medico-Veterinaria (pagina 190 dellacircolare) si legge: La stretta previsione con-trattuale, nel caso del Servizio Sanitario Na-zionale, prevede che l’integrale utilizzo dellerisorse certificate nei tre fondi per la retribu-zione accessoria venga realizzato attraversoil finanziamento del Fondo produttività delmedesimo anno e quindi la voce "sommenon utilizzate Fondo/i anno precedente" do-vrebbe conseguentemente essere semprenulla"."Tale voce è stata tuttavia inserita nella tabel-la 15 del personale non dirigente/ personaledirigente SPTA e Medico-Veterinario del S-SN, per rispondere a due differenti esigenze:a) Casi di forza maggiore, opportunamentedocumentati, riferiti a risorse non utilizzate re-se eccezionalmente disponibili successiva-mente alla definitiva chiusura della contabilitàdei Fondi dell’anno.b) Specifiche clausole degli accordi integrati-

vi, formalmente concordate dai rappresen-tanti dell’Azienda con i rappresentanti delle00.SS. che, in deroga alla previsione deiCCNL, ma in ossequio al principio dell’arti-colo 7, comma 5, del decreto legislativo n.165/2001, che vieta alle amministrazionipubbliche di erogare trattamenti economiciaccessori che non corrispondano a presta-zioni effettivamente rese, destinano al Fondoproduttività (per il personale non dirigente) ea programmi e progetti (per il personale diri-gente SPTA e Medico-Veterinario) dell’annosuccessivo, quanto definitivamente non uti-lizzato dei Fondi fasce, condizioni di lavoro eproduttività dell’anno precedente.Tali somme - ove presenti - non rilevano ai fi-ni dell’applicazione dell’articolo 9, comma 2bis, del decreto legge n. 78/2010 convertitonella legge n. 122/2010. (2-bis. A decorreredal 1° gennaio 2011 e sino al 31 dicembre2013 l’ammontare complessivo delle risorsedestinate annualmente al trattamento acces-sorio del personale, anche di livello dirigen-ziale, di ciascuna delle amministrazioni di cuiall’articolo 1, comma 2, del decreto legislati-vo 30 marzo 2001, n. 165, non può superareil corrispondente importo dell’anno 2010 edè, comunque, automaticamente ridotto in mi-sura proporzionale alla riduzione del perso-nale in servizio). ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 6 | 20134 Attualità Sanità pubblica

Trattamento accessoriosenza “residui”Interpretazione sul contenimento delle spese per i pubblici dipendenti

In cerca di “soluzioni ragionevoli econdivise”, il Sindacato dei veterinaridi medicina pubblica si è nuovamente

rivolto al proprio studio legale. Premessa del-l’iniziativa è la tesi che vede come “eccessiveed ingiustificate” le restrizioni all’utilizzo delmezzo proprio potrebbero ripercuotersi sullecomplessive esigenze di funzionamentodell’Azienda sanitaria. Il problema persiste:“talune Amministrazioni - fa notare il Sinda-cato - pongono ancora irragionevoli e incom-prensibili limiti all’uso dell’auto propria in ca-renza di auto di servizio e/o non corrispon-dono agli utilizzatori il dovuto ristoro dellespese sostenute”. Ciò malgrado una corre-zione di rotta da parte della Ragioneria Ge-nerale dello Stato che, con propria circolare(la 36/2010 del 22 ottobre 2010) ha ammes-so l’uso del mezzo proprio per i Medici e iVeterinari che debbano effettuare verifiche econtrolli. La circolare ha restituito al persona-le pubblico con funzioni ispettive, la possibi-

lità di utilizzare il proprio mezzo di trasportoottenendo il rimborso chilometrico. Quindiper la Ragioneria di Stato, “il personale adibi-to a funzioni ispettive e i soggetti impegnatinello svolgimento di funzioni istituzionali rela-tive a compiti di verifica e controllo, tra cui

medici e veterinari, potranno continuare asvolgere le loro funzioni utilizzando il propriomezzo di trasporto e ottenendo il rimborsochilometrico”. La Ragioneria dello Stato hacorretto quanto contenuto nell’articolo 6,comma 12, del decreto legge 78/2010, ov-vero la manovra economica convertita nellaLegge 122/2010. Per motivi di contenimentodella spesa, la manovra aveva deciso lo stopa questa possibilità a partire dal 1° gennaio2011. Proprio accogliendo il ricorso delleAmministrazioni, la Ragioneria ha conferma-to come il provvedimento, in particolari con-dizioni geografiche disagiate e in carenza dipersonale e risorse, possa portare "disfun-zioni sull’efficacia dell’azione amministrativa",Una circolare, però, non una norma di Leg-ge. E le Amministrazioni non sembrano averdel tutto chiaro il messaggio, nemmeno quel-lo arrivato dalla Corte Costituzionale in tempipiù recenti. Di qui un ulteriore approfondi-mento legale. ■

Ancora limitazioni all’uso del mezzo proprio

L’Azienda sanitaria locale può indire concorsi perl’accesso alla dirigenza medica con ampia discre-zionalità. Appartiene alla più ampia valutazione di

merito dell’Amministrazione la scelta del momento incui bandire il concorso per la copertura di posti vacantiin organico, nonché l’individuazione del numero delleunità di personale da assumere in relazione alle esigen-

ze funzionali ed organizzative dell’ente. In questo sen-so si è espresso il Consiglio di Stato a seguito di un ri-corso proposto da un candidato nella disciplina odon-toiatria, classificatosi al quinto posto. L’Asl in un primomomento ha indetto concorso per la copertura di 4 po-sti di dirigente medico odontoiatra, successivamente,attivata una procedura di modifica della pianta organi-

ca, ne ha incrementato la dotazione di ulteriori tre u-nità. I posti erano così portati in aumento di quelli pre-visti nel concorso già indetto. Il commissario straordi-nario nel frattempo nominato ha assunto provvedimen-ti diretti a sospendere e revocare gli atti di incrementodei posti. Il Consiglio di Stato ha rigettato il ricorso.(fonte: dirittosanitario.net)

CONCORSI: ALLE ASL AMPIA DISCREZIONALITÀ

Via libera allo schema di riordino de-gli organi collegiali. La ConferenzaStato Regioni si è espressa favore-

volmente con la raccomandazione che i de-creti di cui ai commi 2 e 3 dell’articolo 4 (Ar-ticolazione del Comitato Tecnico Sanitario)siano predisposti sentite le Regioni. Loschema di decreto è stato approvato in viapreliminare dal Consiglio dei Ministri il 18gennaio 2013; successivamente è statoinviato alla Conferenza Stato Regioni perl’acquisizione del parere che è stato reso il7 febbraio scorso.Il Comitato Tecnico Sanitario - che accen-tra competenze prima suddivise fra svariatiorganismi e commissioni (fra cui la defini-zione e l’aggiornamento dei LEA) - sarà sud-diviso in sezioni. La ripartizione e la desi-gnazione dei componenti delle sezioni,così come l’eventuale soppressione di se-zioni devono essere stabilite con decreti delMinistro della Salute. Le Regioni sarannodunque sentite per l’adozione di questiprovvedimenti. Il decreto di riordino degli or-gani collegiali prevede la nascita del Co-mitato per la nutrizione e la sanità anima-le. Il nuovo organismo sarà il risultato di unamaxi aggregazione, con finalità di riordinoe di risparmio. Il Comitato accorperà le com-missioni sulla dietetica e nutrizione, con-sultiva del farmaco veterinario, tecnica suimangimi, tecnica per la protezione degli ani-mali da allevamento e da macello e il nucleonazionale di farmacosorveglianza sui me-dicinali veterinari.Il documento interviene su altre strutture fa-centi capo al ministero della Salute - fra lequali il Consiglio superiore di Sanità (dovei componenti non di diritto si riducono da 50a 40) mentre aumentano di 2 unità quelli didiritto (i direttori del Centro nazionale san-gue e del Centro nazionale trapianti) – e ilComitato nazionale per la sicurezza ali-mentare, al quale vengono trasferite anchele funzioni della Consulta delle associazio-ni dei consumatori e dei produttori in ma-teria di sicurezza alimentare. Il predetto Co-mitato, la cui nuova composizione, come an-ticipato, comporta una riduzione dei com-ponenti dei due organismi così accorpati,si articola in due sezioni.Disciplinato anche il riordino del Centro na-zionale di lotta ed emergenza contro le ma-lattie animali, articolato in una Direzione stra-tegica, un Comitato tecnico-scientifico,una Direzione operativa e una Unità centraledi crisi. Anche in tal caso si provvede a ri-durre il numero dei componenti.

ORGANI COLLEGIALI

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La Metodologia di svolgimen-to dei controlli contabili e do-cumentali dell’attività veteri-naria descrivono dinamicheprofessionali diverse da quel-le reali. I consulenti fiscali del-

l’ANMVI stanno vagliando il vademecum chel’Agenzia delle Entrate ha diffuso agli addetti aicontrolli. È ammissibile che il Fisco possa con-testarci come vacciniamo, visitiamo, gestiamoi farmaci, insomma come svolgiamo la nostraprofessione in scienza e coscienza e nel rispettodella normativa sanitaria? Le Metodologie dal-l’Agenzia delle Entrate contengono vistosi er-rori proprio sotto il profilo descrittivo dell’atti-vità professionale, con il rischio che controllo-re e controllato parlino lingue diverse, agisca-no in mondi diversi e l’incomprensione gene-ri disguidi. Che il veterinario sia corretto versola legislazione del proprio ordinamento e per ilFisco non lo sia. Che il veterinario sia fiscalmentecorretto e coerente con gli obblighi fiscali del-la propria professione e che per il Fisco non losia. Questa babele di linguaggi non è rispettosadello Statuto del Contribuente. La prima obie-zione è stata del rappresentante di categoria,Giuliano Lazzarini, alla Commissione EspertiStudi a che serve la cluster analysis se i con-trollori fanno le loro visite fiscali seguendo unadescrizione fuorviante della veterinaria?

PER CHI E PERCHÉIl documento pubblicato dall’Agenzia delleEntrate è una check list dei processi di controllo,un vademecum - reso pubblico - sulle meto-dologie per la ricerca delle informazioni e deidati utili alla determinazione dei corrispettivi edei compensi effettivamente conseguiti. Le me-tologie - per tutti i settori professionali e pro-duttivi - sono finalizzate alla ricostruzione, in viapresuntiva, dell’effettiva dimensione dell’attivitàeconomica e del reale volume d’affari. Una ve-rifica sulla "correttezza fiscale degli operatori conmaggiori possibilità di occultare ricavi". Ad oggil’Agenzia delle Entrate ha predisposto 97 me-todologie per attività professionali, commercialie di servizi. Per tutte lo scopo è di "verificarela correttezza fiscale degli operatori economi-ci che intrattengono rapporti diretti con i con-sumatori finali ed hanno quindi maggiori pos-sibilità di occultare ricavi".

COSA SONO LE METODOLOGIESi tratta di una procedura da seguire per la ri-costruzione del volume d’affari e vengono in-dividuati gli accertamenti, i riscontri e le anali-si utili a tale fine. A questo proposito, in molticasi, vengono suggeriti gli elementi di stima ne-cessari ed evidenziate le relazioni logiche chedevono sussistere tra dati contabili ed extra-contabili e l’ammontare dei corrispettivi. Le me-todologie guidano il verificatore nella prepara-zione del controllo e nell’esecuzione dell’ac-cesso, segnalando gli elementi da rilevare e ladocumentazione, anche extracontabile, daacquisire. Si tratta di uno strumento valido an-che per tipologie di attività istruttoria diverse daquelle della verifica, come istruttorie collegatea questionari e successivi contraddittori svol-ti in ufficio, indagini finanziarie ecc.

LE FASI DI CONTROLLOLe principali fasi dell’attività di controllo da "me-todologia" constano di una fase preparatoria

al controllo vero e proprio (controlli prioritari, delvolume d’affari, controlli incrociati), quantifica-zione dei proventi omessi, ricerca di altri indi-zi e riscontri e indagini finanziarie (richiesta alcontribuente degli estremi identificativi deiconti, di dati, notizie e documenti agli istituti dicredito e finanziari). Dal controllo documenta-le a quello di merito, il controllo fiscale si estrin-seca attraverso l’esercizio di poteri istruttori in-trusivi nella sfera giuridica del contribuente con-trollato. L’esercizio di tali poteri è peraltrostrettamente vincolato da modalità e condizionidettate dalla legge, per cui deve essere ade-guatamente documentato dai funzionari pro-cedenti a riprova del rispetto della legge stes-sa. Pertanto, durante tutto l’iter del controllo iverificatori dovranno redigere appositi pro-cessi verbali.

ERRORIIl documento, non più aggiornato dal 2001,contiene vistosi errori e non tiene conto del con-fronto che da anni la categoria intraprende conil Fisco sugli Studi di Settore. Passino le cifrein lire, il Codice Deontologico fermo al 1993, ilriferimento al tatuaggio. Ma la descrizionedell’attività professionale del medico veterina-rio contenuta nella Metodologia è quantomeno fantasiosa. Da alcuni giorni, i consulen-ti fiscali dell’ANMVI, anche alla luce del serra-to e costante confronto svolto in questi anni congli uffici preposti allo Studio di Settore, stig-matizzano che dopo otto anni di collaborazio-ne le metodologie di controllo si basino sul-l’effetto sorpresa. La metodologia di verifica sibasa su analogie prove di logica nella valuta-zione del volume di affari, utilizzando - nel 2012- tariffari aboliti da sei anni, appuntandosi sul-

la presenza di professionisti che, grazie alla rifor-ma Fornero non sono più sospettabili di falsapartita IVA, o stabilendo automatismi illogici fraintroiti e presenza di attrezzature e strumen-tazioni, un parallelo non più accolto nemmenodal meccanismo presuntivo dello Studio di Set-tore. Evidenti gli abbagli sulla gestione docu-mentale dell’attività, sulla gestione clinica deipazienti e sulla ratio che sottende determina-te prestazioni come le vaccinazioni, per non diredel parallelismo fra status sociale del proprie-tario e quantità di prestazioni sul suo cane. Perqueste ragioni, i consulenti dell’ANMVI stannopredisponendo una nota per l’Agenzia delle En-trate al fine di correggere le istruzioni dirama-te ai controllori e riportare il confronto su basipiù rispettose dell’analisi economica condot-ta tramite gli Studi di Settore e dei diritti con-templati dallo Statuto del Contribuente ad unrapporto paritetico e leale.

VISIBILITÀ MEDIATICAPer inquadrare il soggetto da sottoporre acontrollo e completare il contesto economico ereddituale, l'Agenzia delle Entrate incoraggia aconsiderare Internet e i Mass Media. Secondole metodologie di controllo, Internet "rappresentauna fonte molto ampia e proficua di informazioni,non solo con riferimento al reperimento di datipuntuali riguardanti il soggetto che si sta inda-gando ma anche con riguardo agli elementi checonsentono di fare un'analisi del settore eco-nomico di riferimento dell'attività da controllaree del suo andamento". Nel corso della naviga-zione in Internet, il vademecum ricorda ai con-trollori "l'importanza di saper valutare la fon-datezza dei dati trovati, al fine di saper selezio-nare quelli effettivamente spendibili in sede di con-trollo (anche attraverso il contraddittorio con ilcontribuente)". Come? Si tratta ad esempio dinavigare accuratamente il sito web del profes-sionista o della struttura "per acquisire indica-zioni sia di carattere generale sull'attività (ad

esempio la localizzazione pubblicizzata, la ti-pologia di attività svolta in concreto ecc.) sia ditipo specifico direttamente utilizzabili ai fini del-la ricostruzione del volume d'affari (ad esempiola presenza di cataloghi, listini, vendite realizza-te, ecc.)". Ma non solo. L'Agenzia delle Entra-ta incoraggia a "non prescindere mai" dall'uti-lizzo dei motori di ricerca per raggiungere pagineweb contenenti la parola cercata. Infine, "anchele informazioni quotidianamente riportate sullastampa (soprattutto quella locale e quella spe-cializzata) possono rappresentare utili elemen-ti per l'identificazione di comportamenti evasi-vi ovvero corroborativi delle ricostruzioni da ef-fettuare nel corso del controllo: basti pensare allepubblicità ovvero agli annunci promozionaliecc..". ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 6| 2013 Accertamento Fisco 5

Quanto vale la correttezza fiscale se il controllore è incompetente?La check list del Fisco non rispecchia l’attività del contribuente veterinario

Gli esperti fiscali dell'ANMVI stan-no analizzando la metodologia dicontrollo fiscale diffusi nei giorni

scorsi dall'Agenzia delle Entrate. L’ANM-VI invita i Medici Veterinari, eventualmen-te coadiuvati dal proprio commercialista,ad inviare osservazioni su inesattezze eincongruenze nella metodologia. Segna-lazioni e osservazioni possono essere in-viate a: [email protected]. Il documento inte-grale è scaricabile dal QR qui riprodottoe dal sito di @nmvi Oggi. Le segnalazionisaranno trattate con la massima riserva-tezza e in anonimato. Concorreranno al-la stesura di un documento da presenta-re alla Direzione Centrale Accertamentodell’Agenzia delle Entrate.

SEGNALA L’ERRORENELLA METODOLOGIA

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L'Anagrafe Nazionale Felinacontinua a premiare l'impe-gno dei medici veterinari allamicrochippatura dei pazientifelini. La Campagna "Meriti unPremio", lanciata nel 2012,

proseguirà per tutto il 2013. Lo annunciano i

promotori del data base - privato e volontario- che, dal 2011, è riconosciuto dal Ministero del-la Salute. Con questa iniziativa, l'Anagrafe Na-zionale Felina vuole sostenere la fondamenta-le attività svolta dai medici veterinari nella edu-cazione al possesso responsabile anche del gat-to. Per ogni gatto registrato nella banca dati, il

sistema assegna in automatico 1 punto e ognivolta che sarà raggiunta la quota-punteggio pre-vista, il medico veterinario riceverà un avviso viaemail per informarlo di avere diritto alla sceltadi un premio: ogni 10, 20, 30, 40 e 50 punti ac-cumulati, conoscerà il punteggio raggiunto e ipremi corrispondenti: editoria scientifica, digi-tale e a stampa, iscrizione gratuita ad un con-gresso nazionale SCIVAC a scelta.Con la ratifica della Convenzione Europea perla Protezione degli Animali da Compagnia, l'I-talia ha assunto l'impegno dell'identificazionedi tutti gli animali da compagnia. Possono ade-rire tutti i medici veterinari; per farlo basta ef-fettuare il login, registrandosi al sito dell'Ana-grafe. I veterinari iscritti al sito sono oggi qua-si 4000, mentre il numero dei gatti censiti in ana-

grafe è di 14000 circa con una crescita rego-lare e costante. I dati sono particolarmente si-gnificativi considerando la totale volontarietà del-la registrazione. L'Anf è quindi oggi una realtà,con una distribuzione capillare sul territorio gra-zie al numero di medici veterinari aderenti. L'A-nagrafe Nazionale Felina raccomanda l'utiliz-zo dei microchip a norma ISO, come da di-sposizioni di legge, e consiglia di preferire quellidotati di capsula antimigrazione.Per essere premiato, il medico veterinario dovràsemplicemente microchippare e registrare i suoipazienti felini sul sito dell'ANF. Nel corso del 2012sono stati assegnati numerosi premi a medici ve-terinari che hanno contribuito all'implementazionedel data base, in quantità individuali rilevanti, finoa superare il centinaio di gatti. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 6 | 20136 Anmvi Informa Campagne di sensibilzzazione

Anche quest’anno “Meriti un Premio”per la microchippatura del gattoÈ promossa dall’Anagrafe Nazionale Felina di ANMVI e Frontline Combo Education Program

Scalibor Map Update:imballo e corriere gratuiti per il test IFATI Medici veterinari stanno testando le aree sospette

Per indagare le zone "so-spette" e completare lamappatura epidemiologi-ca, i promotori del Proget-to Scalibor Map Updatehanno inviato ai Medici Ve-

terinari che vi hanno già aderito, le indicazio-ni operative per il test sierologico IFAT perLeishmania infantum. Sono state comunica-te le due caselle di posta elettronica attiveper le seguenti azioni:Imballo dei campioni - I Medici Veterinari,fin da ora, potranno indicare l’indirizzo posta-le presso il quale desiderano ricevere il TRI-

PLICE IMBALLO che sarà necessario perl’invio del materiale biologico all’Istituto Su-periore di Sanità, tramite DHL. La spedizionee l’imballo sono gratuiti.Spedizione con DHL all’ISS - Non appenail Medico Veterinario avrà la disponibilità delcampione sierologico e l’avrà racchiuso neltriplice imballo, potrà inviare una mail di avvi-so (oggetto: campione pronto per l’invio).Sarà cura di MSD Animal Health organizzaretempestivamente il ritiro da parte del CorriereDHL. Il Medico Veterinario non dovrà farsi ca-rico di alcuna spesa.Un questionario se il test Ifat è positivo -Se verrà confermata la positività al test IFAT, ilcane esaminato costituirà prova "ragionevol-mente certa" della presenza di leishmaniosiviscerale nel Comune in cui il cane vive. Talepositività, così come le condizioni geoclimati-che favorevoli allo sviluppo del vettore ci per-metteranno di dichiarare che "allo stato attua-le" il territorio in cui vive il cane esaminato èda considerarsi endemico per leishmaniosi.Per garantire l’attendibilità del risultato del te-st, viene richiesto al Medico Veterinario di ri-spondere ad un questionario anamnestico, alfine di confermare che, il caso di leishmaniosiin questione è AUTOCTONO e quindi rappre-sentativo del territorio comunale.L’indagine sierologica riguarda 1.116 Comu-ni. Il dettaglio delle istruzioni e il questionariosono state inoltrate a circa 650 Medici Veteri-nari aderenti allo Scalibor Map Update. Le a-desioni continuano, basta cliccare sul pulsan-te Partecipa al progetto nella home page delsito vet.scalibormap.it I Medici Veterinari pos-sono in questo modo verificare se l’area incui operano è gialla, verde o rossa e assume-re di conseguenza i comportamenti più idoneia favorire la prevenzione e l’indagine epide-miologica. Il Progetto è promosso da MASDAnimal Health, insieme all’Istituto Superiore diSanità e all’ANMVI. ■

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Il Regolamento (UE) n. 122/2013 mo-difica il regolamento (CE) n. 1950/2006e aggiorna - sostituendolo - l’elencodi sostanze essenziali e delle “so-stanze recanti un maggior beneficioclinico” per il trattamento degli equi-

di rispetto ad altre opzioni terapeutiche dispo-nibili per gli equidi (anestetici, analgesici e so-stanze usate in associazione con l’anestesia; so-stanze antinfiammatorie; sostanze antimicrobi-che; farmaci per le vie respiratorie; agenti anti-protozoici; farmaci oftalmici; diagnostica per im-magini).Si tratta di sostanze, che “possono essere im-piegate per patologie specifiche, necessità di trat-

tamento o a fini zootecnici specificati nell’alle-gato qualora forniscano un rilevante vantaggioclinico basato su una maggiore efficacia o si-curezza o un contributo rilevante al trattamen-to rispetto ai prodotti medicinali autorizzati pergli equidi o di cui all’articolo 11 della direttiva2001/82/CE”. Tale vantaggio può prodursi, tral’altro, per le differenze nel modo d’azione, neiprofili farmacocinetici o farmacodinamici, nelladurata della terapia o nelle vie di somministra-zione.Come le sostanze essenziali, anche le sostan-ze recanti un maggior beneficio clinico posso-no essere impiegate solo in conformità all’arti-colo 10, paragrafo 1, della direttiva 2001/82/CE(Codice del Farmaco Veterinario). Informazionidettagliate relative a un trattamento con sostanzeessenziali devono essere registrate in conformitàcon le istruzioni contenute nella sezione IX deldocumento di identificazione degli equidi di cuial regolamento (CE) n. 504/2008.Qualsiasi sostanza inserita in uno degli elenchidell’allegato al regolamento (UE) n. 37/2010 del-la Commissione, o il cui uso per gli equidi sia vie-tato dalla legislazione dell’Unione, non viene piùutilizzata ai fini del regolamento 122/2013. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 6 | 20138 Osservatorio farmaco Trattamenti

Sostanze recantiun maggiorbeneficio clinicoL’elenco è in vigore dal 16 febbraio con il Regolamento (UE) n. 122/2013

La Fnovi ha puntato le telecamere diKleo Communication sull’antibiotico-resistenza. A parlarne, nel video

divulgativo postato anche su You Tube, sono ilDirettore Generale della DGSAFV, Gaetana Fer-ri, il medico infettivologo Francesco Castel-li e il docente di farmacologia veterinaria Gio-vanni Re. Ai microfoni di Marzia Novelli, i treesperti hanno lanciato un messaggio di pru-denza e di competenza nei riguardi di un pro-blema che esiste ma che va affrontato con me-todo scientifico. Per Gaetana Ferri la chiave divolta è l’uso corretto dopo una diagnosi e unantibiogramma, dicendo no ai sotto-dosaggi einvitando i medici veterinari a segnalare gli an-tibiotici inefficaci. Castelli chiama in causa tut-ta la classe scientifica sia quella medica che ve-terinaria affinché l’antiobiotico “non venga de-monizzato” ma vanga utilizzato quando equanto serve. “Uso razionale - ha sottolineatoRe - vuol dire scientifico”, senza spaventare esenza dimenticare che quello degli antibiotici è

soprattutto un problema di cattivo utilizzo, ri-salente a quando non erano che l’unico rime-dio possibile. Oggi si parla di prevenzione e dibiosicurezza. Di corretta igiene, di lavarsi benele mani “proprio come i consigli della nonna” ag-giunge Castelli. Il veterinario, pubblico e priva-to, per Gaetana Ferri possono fare molto ancheinformando i proprietari e gli allevatori. No al faida te, no all’impiego scorretto per sottodosaggioo per sentito dire, magari confondendo virus ebatteri. Gli addetti ai lavori, prima ancora del-l’opinione pubblica, sono alla portata del me-dico veterinario che - soprattutto in allevamento- è chiamato a sensibilizzare gli allevatori sul-l’importanza di affidarsi al medico veterinario perl’igiene, la biosicurezza, i trattamenti e il con-tatto fra animali sani e nuovi animali in ingres-so, potenzialmente portatori di nuovi rischi sa-nitari. Il Direttore Generale ha dichiarato che“L’uso di antibiotici non compromette la salu-te. È fatto per la salute”. Il problema, ha chia-rito, è di farne un uso corretto. ■

“L’uso di antibiotici noncompromette la salute. È fatto per la salute”

Autorizzato l’acido lattico per de-contaminare le carni bovine. Glioperatori del settore alimentare

possono utilizzarlo nel rispetto dei principi del-l’HACCP. Lo prevede il Regolamento (UE)101/2013, relativo all’impiego di Acido Lattico perridurre la contaminazione microbiologica super-ficiale delle carcasse di bovini, mezzene o quar-ti di bovini a livello di macello. Le soluzioni di aci-do lattico dovranno essere preparate come daregolamento (UE) n. 231/2012 e potranno essereapplicate solo su carcasse intere, mezzene oquarti di carni di animali domestici della speciebovina (comprese le specie Bubalus e Bison). Ilvia libera della Commissione Europea poggia sulparere favorevole dell’EFSA secondo cui i trat-tamenti con acido lattico determinano una sen-sibile riduzione della contaminazione microbio-logica rispetto all’assenza di trattamento o al trat-tamento con acqua potabile, e che è improba-bile che tali trattamenti contribuiscano allo sviluppodi resistenza microbica. I criteri minimi di controllo

HACCP prevedono, tra l’altro, che la concen-trazione di acido lattico durante il trattamento siaverificata mediante monitoraggio periodico, do-cumentata e registrata, così come la tempera-tura. Anche l’informativa sul trattamento daparte degli OSA che gestiscono macelli all’OSAche riceve le carcasse deve essere documentata.La proposta di Regolamento era stata approvatain Consiglio Europeo, nel dicembre scorso,dopo un dibattito intenso (25 voti a favore, 22 con-tro), soprattutto per l’obiezione sull’allineamen-to degli standard produttivi a quelli di paesi com-petitor come gli USA, dove la sostanza è ap-provata. Il rischio paventato dagli oppositori del-la misura era che con l'acido lattico, i requisiti piùgenerali di pulizia ed igiene venissero disincen-tivati. E che la crescita della resistenza battericaagli antibiotici più diffusi, problema attualmentemolto grave e con ripercussioni di salute pubblica,potesse aumentare. Le ragioni degli USA inve-ce sono da sempre chiare: aumentare la quotadi esportazioni di manzo in Europa. ■

Acido lattico: improbabile lo sviluppo di resistenza microbica

Il Ministero della Salute, dopo la Rac-comandazione UE per l’adozione diun piano straordinario di controllosulla presenza di carne equina nondichiarata in etichetta negli alimen-ti a base di carne, ha dichiarato che

“sul nostro territorio nazionale era già cominciataautonomamente lunedì 11 febbraio”. All’Italia èstato richiesto di effettuare circa 200 controlli perla ricerca di DNA equino e circa 500 controlli perla ricerca di residui di fenilbutazone. Il Ministe-ro riferisce di essere “in ogni caso intenzionatoa pianificare un numero di analisi più elevato ri-spetto alla Raccomandazione europea, come av-viene già d’abitudine in tema di sicurezza ali-mentare”. Il comunicato aggiunge che “all’atti-vità di controllo, che sul nostro territorio nazio-nale era già cominciata autonomamente lunedì11 febbraio scorso, lavorano i Carabinieri del Nase le Aziende sanitarie locali per quanto riguar-da la carne equina di produzione italiana e quel-la oggetto di scambio tra Paesi UE, mentre lavigilanza sulla carne di importazione extraco-munitaria è demandata ai Posti di ispezione fron-taliera (PIF)”. La Raccomandazione imponeper il piano straordinario la durata di un mese,

prorogabile in caso di necessità. La Commissioneeuropea garantisce un contributo finanziario parial 75% delle spese sostenute dagli Stati mem-bri per l’effettuazione dei test. Nella proposta diRaccomandazione della Commissione europea,oltre alle ricerche per l’individuazione di DNA equi-no, è stabilito anche un numero di controlli perla ricerca di residui di fenilbutazone nelle carniequine. Il fenilbutazone è un farmaco antin-fiammatorio autorizzato esclusivamente percavalli “non da produzione alimentare”, come icavalli sportivi. La presenza nelle carni di animalimacellati per il consumo umano è indice di untrattamento illecito. ■

Fenilbutazone:l’Italia pianifica i controlli Programmati più test di quelli chiesti da Bruxelles

Vendita da 60 mesi a 36 mesi. Validità di 28 giornidalla prima apertura. Il Ministero della Salute co-munica la modifica dell’AIC del Tanax, soluzione i-

niettabile. La decorrenza e l’efficacia del provvedimentovalgono dal 4 febbraio 2013, giorno della sua pubblica-zione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Ilcomunicato stabilisce che “è autorizzata, esclusivamen-

te la riduzione della validità del prodotto finito così comeconfezionato per la vendita da 60 mesi a 36 mesi”.Pertanto la validità del medicinale in oggetto ora auto-rizzata è la seguente: periodo di validità del medicinaleveterinario confezionato per la vendita: 3 anni; periododi validità dopo prima apertura del confezionamento pri-mario: 28 giorni. I lotti A190A01 e A183A01 possono es-

sere commercializzati fino ad esaurimento scorte ed icorrispondenti stampati informativi non devono essereadeguati.Per i nuovi lotti rimane l’obbligo di apportare la modifi-ca suddetta nel Riassunto delle caratteristiche del pro-dotto e di adeguare la data di scadenza nelle relative e-tichette.

TANAX: RIDUZIONE DELLA VALIDITÀ DEL PRODOTTO FINITO

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In vista della XVI conferenza dellaConvenzione, il Parlamento Europeoha approvato una risoluzione: la UEassuma un ruolo più significativo. Lasollecitazione ad adottare una riso-luzione è arrivata dalla Commissio-

ne ENVI, che ha presentato una interrogazio-ne parlamentare. Dal 3 al 14 marzo 2013 aBangkok, Thailandia, si terrà la sedicesima riu-nione della Conferenza delle parti della Con-venzione sul commercio internazionale dellespecie di flora e fauna selvatiche minacciate diestinzione. La CITES, con 177 parti aderenti,compresi i 27 Stati membri dell’Unione euro-pea, rappresenta il più importante accordo glo-bale esistente volto a prevenire l’eccessivo sfrut-tamento dovuto al commercio internazionaledelle specie floristiche e faunistiche in questione.Con il documento approvato il 6 febbraio, il Par-lamento Europeo invita l’Unione europea e gliStati membri - oltre a garantire adeguati fi-nanziamenti - ad attenersi ad alcune linee diindirizzo, fra cui la scientificità delle decisioniadottate e la trasparenza del processo deci-sionale.La risoluzione - che verrà trasmessa al Con-siglio e alla Commissione europea, nonché alleparti della CITES e al Segretariato della CITIES- impegna a ricorrere al principio precauzio-nale quale principio guida per tutte le loro de-cisioni concernenti i documenti di lavoro e leproposte di inserimento negli elenchi, te-nendo conto, in particolare, del principio "chiusa paga", dell’approccio incentrato sull’e-cosistema e dei principi tradizionali di con-servazione."Si tratta di mettere mano al più importante ac-cordo globale esistente relativo alla conserva-zione di flora e fauna selvatiche - commenta

l’eurodeputato Andrea Zanoni della Commis-sione ENVI - Per questo è fondamentale far va-lere il principio precauzionale nelle sfide che citroviamo ad affrontare a livello internazionale"."L’Unione europea deve svolgere un ruolo gui-da nella protezione delle specie a rischio diestinzione, partecipando attivamente ai nego-ziati e promuovendo l’eliminazione delle scap-patoie che oggi aggravano la situazione - pro-segue l’Eurodeputato - Le maggiori tutele ga-rantite ultimamente a squali, elefanti, rinoceronti,grandi felini e rettili sono sicuramente buone no-tizie, ma non è ancora abbastanza. Il com-mercio internazionale di animali e di alcuni pro-dotti di origine animale continua a minacciarela sopravvivenza di alcune specie, penso adesempio al tonno rosso e ai mammiferi da pel-

liccia, al rinoceronte e all’elefante africano".La risoluzione esorta quindi l’Unione europeae gli Stati membri a coinvolgere attivamente ipaesi terzi e incoraggia le parti della CITES aprendere in considerazione ulteriori possibilitàper rafforzare la cooperazione, il coordinamentoe le sinergie tra le convenzioni inerenti alla bio-diversità a tutti i livelli pertinenti.L’Europa dovrebbe esprimersi con una vocesola e migliorare la rapidità e l’efficienza deiprocessi decisionali interni in modo da poterraggiungere rapidamente una posizione co-mune dell’UE per quanto concerne il miglio-ramento dell’applicazione dell’elenco della CI-TES relativo alle specie marine catturate in ac-que non soggette alla giurisdizione di alcunoStato. ■

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Un metodo per verificarel’obiettivo diriduzione dellaSalmonella

Con il Regolamento 1190/2012, laCommissione ha ridefinito l’obiet-tivo dell’Unione per il 2013 e il me-

todo di prova. Per verificare i progressi ottenutinella realizzazione dell’obiettivo di riduzione diSalmonella enteritidis e della Salmonella typhi-murium nei gruppi di tacchini, il Regolamento1190, allega un metodo di prova che va nel det-taglio, dal protocollo di campionamento alla re-lazione finale. Il nuovo Regolamento 1190/2012- in vigore dal 2 gennaio 2013 - ridefinisce l’o-biettivo, abrogando il Regolamento (CE) n.584/2008. La Commissione ha tenuto contodella relazione di sintesi dell’UE sulle tendenzee sulle fonti di zoonosi, agenti zoonotici e foco-lai di tossinfezione alimentare nell’UE nel 2010,secondo la quale i casi umani causati dalla Sal-monella enteritidis sono diminuiti in modo signi-ficativo nel 2010. Il Regolamento 1190/2012tiene anche conto del parere EFSA adottato nelmarzo 2012 che ha stimato l’impatto sulla salu-te pubblica di un nuovo obiettivo per la riduzio-ne della salmonella nei tacchini. Gli esperti han-no concluso che il sierotipo zoonotico di salmo-nella più frequente trasmesso alla progenie dal-la madre nel pollame è la Salmonella enteritidis.L’EFSA ha anche constatato che le misure dicontrollo sui tacchini previste dall’Unione hannocontribuito a ridurre notevolmente il numero dicasi di salmonellosi umana dovuta al consumodi tacchini rispetto alla situazione nel 2007.Di conseguenza, la Commissione Europea haconfermato l’obiettivo di riduzione, così ridefinito:a) la percentuale massima annua dei gruppi ditacchini da ingrasso che risultano positivi alla Sal-monella enteritidis e alla Salmonella typhimuriumva ridotta all’1 % o meno; b) la percentuale mas-sima annua dei gruppi di tacchini adulti da ri-produzione che risultano positivi alla Salmonel-la enteritidis e alla Salmonella typhimurium va ri-dotta all’1% o meno. Per gli Stati membri conmeno di 100 gruppi di tacchini adulti da ripro-duzione o di tacchini da ingrasso, l’obiettivo del-l’Unione prevede che non risulti positivo più di1 gruppo di tacchini adulti da riproduzione o ditacchini da ingrasso su base annua. Per quan-to riguarda la Salmonella typhimurium monofa-sica, sono compresi nell’obiettivo dell’Unione isierotipi con la formula antigenica. I programmidi controllo nazionali per raggiungere l’obiettivodell’Unione per il 2013 per gruppi di tacchini sonogià stati trasmessi al fine di ottenere il cofinan-ziamento dell’Unione. Le procedure previste dalmetodo di prova sono direttamente applicabi-li, senza periodo transitorio e senza che i pro-grammi di controllo nazionali debbano esserenuovamente sottoposti all’approvazione dellaCommissione. ■

Strategie Cites: l’Europa assuma un ruolo più significativoLo chiede una risoluzione del Parlamento Europeo

Possibile non sottoporre al testBSE i bovini sopra i 72 mesiModificate le disposizioni relative

al sistema di sorveglianza deibovini macellati sani nei paesi

UE-25 e modificata, di conseguenza, deci-sione 2009/719/CE che autorizza determina-ti Stati membri a rivedere il proprio program-ma annuale di controllo della BSE. Le modifi-che sono state assunte dalla CommissioneEuropea con la Decisione esecutiva2013/76/, in base alla quale anche l’Italia po-trà stabilire, dal 1 gennaio 2013, di non sot-

toporre al test BSE i bovini macellati sani dietà superiore a 72 mesi.Considerando la tendenza alla diminuzionedella BSE nell’Unione europea, non sono ne-cessarie prove sugli animali macellati sanipurché le tre sub-popolazioni a rischio sianosottoposte al test, è possibile porre termine,nei paesi UE-25, all’esecuzione del test suibovini macellati sani. Secondo l’EFSA infatti,nei paesi UE-25, il sistema di sorveglianzabasato sull’esecuzione del test solo nelle

sub-popolazioni a rischio permetterebbe disoddisfare facilmente la norma internazionalesulle prestazioni dei sistemi di sorveglianzadella BSE nonché di rispettare la norma in-ternazionale dell’OIE in materia di controllodella BSE. La sorveglianza sulla malattia continuerà adessere garantita dall’esecuzione dei test suicapi di età superiore ai 48 mesi macellatid’urgenza, morti o con segni clinici di malat-tia. (fonte: Ceirsa) ■

Entro l’anno, l’EFSA individuerà gli indicatori delbenessere animale e i protocolli di campionamen-to. Per farlo saranno utilizzati i contributi della riu-

nione del 30 gennaio scorso che ha visto circa 100 par-tecipanti provenienti da istituzioni UE, Stati membri, in-dustria e organizzazioni non governative (ONG).Il gruppo di esperti scientifici sulla salute e il benesseredegli animali (AHAW) dell’EFSA valuterà le informazioniraccolte nel corso della riunione e preparerà quattro pa-reri scientifici, da pubblicare entro la fine del 2013, sulle

procedure di monitoraggio del benessere degli animalinei macelli in particolare per bovini, maiali, polli e tac-chini, pecore e capre. Inoltre l’EFSA esaminerà sistema-ticamente la letteratura scientifica sull’argomento e sti-molerà il contributo e l’invio di pareri di esperti e partiinteressate attraverso una consultazione pubblica onli-ne che sarà indetta nell’estate 2013. La riunione è stataapprezzata da tutti i partecipanti come opportunità perriflettere anche sul lato pratico della valutazione del be-nessere degli animali e dell’uso di indicatori nei macelli.

L’operato dell’EFSA, compreso il dibattito costruttivoscaturito nel corso della riunione, contribuirà all’elabo-razione con strumenti scientifici di procedure standar-dizzate per il monitoraggio del benessere degli animalinei macelli. Nel corso dell’incontro il rappresentantedella Commissione Europea ha sottolineato l’importan-za di promuovere un dialogo aperto tra gestori del ri-schio, valutatori del rischio e soggetti aventi un interes-se in campo per promuovere questo approccio innova-tivo.

IN ARRIVO QUATTRO PARERI SUI PROCESSI DI STORDIMENTO E MACELLAZIONE

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laPROFESSIONE VETERINARIA 6 | 201310 Attualità Ippica e Antidoping

re come animali in attività agonistica?E ancora, durante il periodo di sospensione a-gonistica i cavalli saranno sanzionabili oppureno qualora presentassero residui di farmaci neiliquidi biologici? Mistero! Se, come temo, la risposta fosse: sì, sonosanzionabili, mi si spieghi in che modo potre-mo curarli durante la stagione agonistica? Altro Mistero!Inoltre con quali criteri si potranno distinguerei cavalli in allenamento da quelli in riabilitazionedopo la terapia? Ennesimo Mistero!

DETENCTIONS TIMES (DT)ASSI ritiene che non esista alcuna difficoltàper il veterinario chiamato a definire idoneitempi di sospensione dei trattamenti terapeu-tici, poiché sono stati pubblicati i DetenctionsTimes.A scanso di equivoci sia chiaro che la cono-scenza dei detection times non è di alcuna u-tilità per il medico veterinario che voglia consi-gliare tempi di sospensione corretti. I detection times pubblicati sono una mancia-ta, inoltre riguardano solo presentazioni iniet-tabili somministrate per via endovenosa, benpoca cosa rispetto al prontuario farmaceuticocorrente.A favore della sostenibilità del proprio regola-mento antidoping, ASSI sfodera l’argomentoISL (Irrelevant screening limits).Gli ISL sono limitazioni della sensibilità dei me-todi analitici adottati dai laboratori per porre unfreno alla capacità di trovare tracce semprepiù piccole e insignificanti di farmaci nei liquidibiologici dei cavalli.La progressione di questa capacità ha gonfia-to i costi di gestione dei cavalli. Affidarsi an-cor’oggi, agli ISL significa continuare a dan-neggiare quel poco che rimane dell’ippica.Gli ISL non sono parametri adeguati per valu-tare la positività dei cavalli al doping, di fattotracciano una strada insensata che porta asanzioni avulse dalle condizioni cliniche dei ca-valli e dall’attività farmacologica dei residui te-rapeutici.Il ricorso agli ISL avrebbe un senso se in pistafacessimo correre gli strumenti di laboratorio ese le loro prestazioni velocistiche fossero in-fluenzate dalle quantità di farmaci che scorro-no nei loro circuiti, ma così non è, nonostanteASSI noi facciamo ancora correre i cavalli evorremmo continuare a farlo.Per questo ci interessa il livello di attività deifarmaci che residuano nei tessuti biologici el’influenza che può avere sulle prestazioni a-gonistiche. Ancor’oggi ASSI persevera nell’e-scludere qualsiasi concessione alla terapia enon adotta alcun “modulo di esenzione ai finiterapeutici”.Introdotto dalla WADA (world antidoping a-gency), il modulo di esenzione ai fini terapeuti-ci permette agli atleti di curarsi con trasparen-za e serenità.Questo strumento, favorirebbe il benessere a-nimale e la professione veterinaria consenten-do la cura dei cavalli alla luce del sole.Con le stesse logiche, la FEI, ha istituito il LOGBOOK e il TUEE (Therapeutic Use EquineExemption), entrambi nati nell’ambito del pro-getto “Clean sport”.Per continuare, si noti il provvedimento disci-plinare contemplato dall’articolo 11 che esclu-de il cavallo positivo sia dalle corse, sia dallariproduzione per un periodo di due anni, in talmodo colpisce la categoria degli allevatori, no-toriamente lontana dalla gestione dei cavalli in

GIULIO PREDIERIPresidente AISA

Nell’ippica come nell’equita-zione, i regolamenti anti-doping possono essereconsiderati degni di rispet-to solo se raggiungono dueobiettivi fondamentali:

impedire l’alterazione delle prestazioni agonistichedei cavalli ed evitare il loro maltrattamento. Seoltre a questo, fossero capaci di favorire il be-nessere animale, potremmo ritenerli adeguati allacomune sensibilità nei confronti della sofferen-za. Siccome il benessere contempla la libertà daldolore e dalla malattia, è evidente come la lot-ta al doping non debba intralciare la cura dellepatologie.In tal senso il farmaco veterinario, legalmenteregistrato e prescritto, non può che essereconsiderato un elemento essenziale del be-nessere del cavallo, il cui uso corretto non de-ve venire ostacolato o peggio confuso con ilmaltrattamento e il doping. Contravvenendo ai suddetti principi, il nuovoregolamento antidoping ASSI, nato dalla per-severanza dei fantasmi dell’UNIRE nell’infieriresu ciò che rimane dell’ippica, ha suscitato au-tentiche reazioni di sconcerto.Le più composte (SIVE) si sono limitate alla ri-chiesta di chiarimenti in merito a contenuticonfusi, controproducenti per le sorti dell’ippi-ca e dell’equitazione italiana, del benessere a-nimale e della professione veterinaria; ma pro-cediamo con ordine:l’Articolo 1, ambito di applicazione, fa nascereuna domanda spontanea: ma perché i cavalliutilizzati nell’equitazione dovrebbero sottosta-re al “regolamento antidoping” delle corse vi-sto che una normativa in tal senso l’hanno giàed è pure più evoluta (obbedisce alle regoledel clean sport FEI) di quel pasticcio partoritoda ASSI?L’appartenenza di un cavallo da concorso ip-pico al libro genealogico ASSI non può essereun motivo plausibile per infilare quell’equidenelle maglie di un regolamento più coercitivo,estraneo alle problematiche degli sport eque-stri e “pensato” per le corse.È sin troppo facile prevedere l’inestricabileconfusione che sarà generata dalla sovrappo-sizione di ruoli e competenze tra FISE (FEI) eASSI nel controllo antidoping delle manifesta-zioni equestri. Nella stessa competizione equi-di italiani iscritti al libro genealogico ASSI siconfronteranno con cavalli stranieri apparte-nenti ad altri libri genealogici.I cavalli italiani dovranno sottostare a due nor-mative discordanti (FEI e ASSI) e i cavalieri cheli monteranno saranno costretti a giustificarerisultati antidoping conflittuali.Nel medesimo concorso i cavalli italiani po-tranno risultare in regola secondo la FEI e do-pati secondo ASSI, un vero capolavoro! I cavalieri stranieri che avranno ovvi vantaggi,sentitamente ringraziano. Chi, d’ora in poi,comprerà i cavalli italiani per gareggiare neiconcorsi ippici e più in generale negli sport e-questri?Gli allevatori italiani, fanno notare che neppurela più bieca ricerca di potere da parte di ASSIpuò giustificare una simile penalizzazione eanche loro, altrettanto sentitamente, ringrazia-no! Ma c’è molto altro nel regolamento antido-ping ASSI di cui dobbiamo preoccuparci qualicategorie professionali coinvolte: l’articolo 1, diceche i controlli si estendono ai cavalli dichiarati in

Chiarimenti da ASSI: la pezza è peggiore del buco!

Al Congresso SIVE di Arezzo ci sia-mo confrontati fra Colleghi sullagrave situazione che sta attraver-

sando il nostro comparto in questi anni esul fatto che spesso le norme a cui dob-biamo fare riferimento rendono ancorapiù difficile il nostro lavoro non indican-do in maniera chiara ed univoca i com-portamenti da adottare. In particolare siè fatta una riflessione riguardo al fattoche in Italia, attualmente, hanno validitàdue regolamenti per il controllo delle so-stanze proibite: ASSI per l’ippica e mani-festazioni equestri rette da Assi (riserva-te a cavalli italiani) e FEI per le gare di e-quitazione a cui si rifà la FISE. Nell’otto-bre del 2012 la SIVE aveva richiesto alcu-ni chiarimenti riguardo il nuovo regola-mento ASSI relativamente alle procedureoperative che avevano trovato una pron-ta risposta da parte degli uffici compe-tenti a parziale chiarimento di alcuneperplessità emerse. Ad una successivaanalisi è emerso che esiste però ancheun possibile problema di sovrapposizio-ne relativamente all’articolo 1 che, nellanuova stesura, indica che "..i cavalli regi-strati e quelli per i quali e stata richiestala registrazione ad un libro genealogicoo registro sportivo detenuto dall’Agenzia,dichiarati o risultanti in allenamento, so-no soggetti alla disciplina del presenteRegolamento." Si può interpretare quindicome applicabile anche a soggetti chepartecipano a qualunque evento FISE-FEI che è invece regolamentato in mododiverso? I nostri Soci ci hanno chiesto diinterpellare nuovamente ASSI per unchiarimento, cosa che intendiamo faresicuramente a breve.Certamente desta perplessità il concettodi applicare un regolamento antidoping"per nascita" estendendolo quindi anchea competizioni gestite e regolamentateda altri Enti come la Fei che tra l’altro, alcontrario di Assi e EHSLC (EuropeanHorseracing Scientific Liaison Commit-tee), si stanno orientando verso una lista

UNA SOVRAPPOSIZIONE DI “FANTASMI”

di "medicazioni controllate" che pongo-no in un ruolo più centrale il veterinario.Al di là di posizioni personali riguardo aquale sia la scelta migliore che mettad’accordo benessere animale e ruolodella professione veterinaria, più in ge-nerale vogliamo ribadire che, per poteroperare in modo corretto, ogni regola-mento o norma che regola l’uso del far-maco, dovrebbe avere una stesura chia-ra e non interpretabile evitando di doveressere seguita da una serie di "note e-splicative". Inoltre un Regolamento per ilcontrollo delle sostanze proibite redattoda un Ente sportivo, dovrebbe essere ap-plicato in modo uniforme a tutti i parteci-panti ai propri eventi senza ingerenze e-sterne per non creare penalizzazioni dirazza o di provenienza che potrebberoanche avere pericolose ripercussioni e-conomiche. In questo momento il proble-ma è che ASSI stessa è a sua volta diven-tata un “fantasma”, nel senso che è giàstata soppressa e oggi il Regolamento ènella potestà del Ministero delle PoliticheAgricole, un Dicastero retto da un Mini-stro uscente. Il rischio di non avere un in-terlocutore che possa prendere decisio-ni, in questa fase, è reale, fatti salvi i li-velli tecnici e i funzionari, gli unici che sisono sempre mostrati disponibili ad unconfronto.Sull’antidoping, sull’ippica e sul mondodel cavallo sportivo in generale aspiria-mo a partecipare ad un suo rilancio co-me protagonisti ribadendo il ruolo cen-trale del veterinario ippiatra. Abbiamo vi-sto nella manifestazione di Roma le pre-messe per cambiare le regole del giocoe per passare dall’odierna paralisi ge-stionale ad una ristrutturazione che civeda molto più presenti e attivi in piantastabile nei meccanismi decisionali che ri-guardano la medicina veterinaria.Contiamo di avere grosse novità da rife-rire ai nostri Soci in questo senso, spe-riamo a breve.

Andrea Brignolo, Presidente SIVE

allenamento o risultanti in allenamento.Quest’ampliamento del raggio d’azione gene-ra altre problematiche che rendono il regola-mento stesso inapplicabile nonostante le sbri-gative spiegazioni date ASSI alla SIVE (vedi LaProfessione Veterinaria n° 38/2012 pag. 4).Esaminando tali spiegazioni nel capitolo “SO-SPENSIONE AGONISTICA”, si legge che conquesta definizione s’intende il tempo di riposonecessario al completo recupero del cavallo ai

fini della ripresa dell’attività agonistica, a parti-re dall’inizio del trattamento farmacologico. Ma come? Il regolamento stesso dice che an-che i cavalli dichiarati in allenamento o risul-tanti tali devono sottostare alle norme previsteper l’attività agonistica!E allora, i cavalli dichiarati in allenamento e bi-sognosi di cure saranno considerati come ani-mali collocati a riposo per il periodo necessarioal completo recupero dell’integrità fisica oppu-

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Page 11: La Professione Veterinaria 6-2013

EV Soc Cons ARL è una Società con sistema qualità certificato ISO 9001:2008

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Page 12: La Professione Veterinaria 6-2013

attività agonistica.Per giustificare queste amenità ASSI utilizzal’argomento della selezione genetica, ma chesenso ha mettere in relazione genetica e do-ping se la positività nei suoi confronti può de-rivare da tracce di farmaci somministrati percurare infortuni? Forse in ASSI sono convintiche i campioni siano invulnerabili.Il Prof. Scott E. Palmer, una delle massime au-torità mondiali in fatto di regolamenti antido-ping, riferisce che ricerche decennali non so-no state capaci di stabilire un nesso tra resi-dui di farmaci e infortuni.Analoghi studi hanno invece dimostrato rela-zioni dirette tra infortuni e cattive condizionidelle piste. Siccome l’ippica non è una faccen-da per pochi intimi e non è più tempo per di-lettanti allo sbaraglio, chi in ASSI ha fatto trop-pi errori si faccia da parte.Se poi, com’è facile immaginare, non avessela statura morale per compiere un passo cosìonesto, sia la politica a provvedere, ma agiscacon logiche nuove, rinunciando ad infilare i so-liti amici, tanto compiacenti quanto devastan-ti, nelle stanze dei bottoni. I nuovi arrivati a-vranno sin dal primo momento un compito de-licato: riscrivere radicalmente il regolamentoantidoping ASSI a partire dall’articolo 1.La cosa è più semplice di quel che si pensipoiché nessun Decreto Legge ne ha sancitol’entrata in vigore.La SIVE, che possiede tutti gli strumenti cultu-rali per comprendere le ricadute del caso sul-l’ippica e sulla professione veterinaria, non siaccontenti di spiegazioni che paiono rattoppipeggiori del buco, agisca piuttosto per otte-nere il ripensamento di una norma inaccetta-bile: al veterinario spetti il compito di prescri-vere la terapia e di sottoscrivere il modulo diesenzione ai fini terapeutici, il laboratorio di a-nalisi produca referti attendibili astenendosidall’emettere sentenze, la commissione scien-tifica stabilisca le soglie irrilevanti dei medici-nali veterinari con criteri farmacologici e valutila documentazione disponibile (ricette, modulidi esenzione, referti di laboratorio) per distin-guere il doping dalla terapia. Infine l’allevatoresia messo al riparo da responsabilità altrui e icavalli da sella italiani non siano penalizzati dadue regolamenti antidoping contrastanti.Anche così si possono salvare le attività eco-nomiche che ruotano attorno al cavallo sporti-vo. Nessuno può chiamarsi fuori. ■

Annunciato dal MinistroGrilli in occasione dellamanifestazione di prote-sta, il decreto non è an-cora in GU e già non con-vince. Il provvedimento,

che circola ufficiosamente, è del Ministero del-le Politiche Agricole, di concerto con il Ministerodelle Finanze, ed è stato firmato il 31 gennaio2013 proprio alla vigilia della manifestazione diRoma (v. Professione Veterinaria, n.4/2013). Ol-tre a trasferire al Mipaaf le funzioni oggi attri-buite ad ASSI (ad eccezione della certificazio-ne delle scommesse per il pagamento delle vin-cite), il decreto dispone il trasferimento del per-sonale di ruolo a tempo indeterminato in ser-vizio presso ASSI sotto l'egida di Via XX Set-tembre, senza penalità di trattamento econo-mico.

30 MILIONI PER IL 2013L'articolo 1 dispone che gli stanziamenti pergli anni 2013-2015 - fino ad un ammontaremassimo di 30 milioni di euro per il 2013 e il2014 e di 37 milioni per il 2015- possano es-sere destinati alla corresponsione dei premimaturati nel 2012 e al finanziamento degli ip-podromi, avviando il piano di rientro della si-tuazione debitoria di ex-ASSI. L'importo di30 milioni di euro del 2013 potrà essere in-crementato nel corso di quest'anno a segui-to di ulteriori risparmi di spesa o di incassodei residui attivi iscritti nel rendiconto ex-AS-SI, nonché sulla base della quota di spettan-za dell'incremento di gettito che il DL185/2008 attribuiva ad ASSI.

RISPARMI SULLE CORSE?"In pratica, si paga il debito con i soldi delcreditore" - è stato il commento del Comita-to Pre-Lega Unione Ippica Italiana - che il 1febbraio è stato ricevuto dal Ministro delle Fi-nanze Grilli. "I debiti contratti da Assi nel2012 saranno spalmati in tre anni e sarannopagati dal settore stesso con una decurtazio-

ne del montepremi" - prosegue il Comitato,che prefigura fra i metodi di risparmio la ridu-zione delle corse. Il settore è "compromessoin modo determinante, decretando la mortedi migliaia di cavalli, un prolungarsi delle listedi disoccupazione di almeno 50 mila unità ela perdita di un patrimonio enorme dal puntodi vista della produzione allevatoriale. Il ca-vallo italiano, che è una delle razze migliori almondo, non è una risorsa? Una cultura e u-na tradizione centenaria non sono una risor-sa?" A tutti gli operatori, il Comitato chiededi "andare avanti con le manifestazioni, checi hanno dato la necessaria visibilità per arri-vare un po' più vicini al Palazzo. Sappiamoche la disperazione, che è vera ed enorme,ha esasperato gli animi, ma a tutti coloro cheparteciperanno a dimostrazioni di piazzachiediamo anche di proseguire sulla stradadella civiltà che tutti gli uomini e le donne del

settore hanno dimostrato fino ad ora. L'opi-nione pubblica sta iniziando a capire che co-sa ci sta succedendo, i nostri cavalli e la no-stra gente è stata apprezzata per il modo incui si è proposta ed è necessario proseguiresu questa strada". ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 6 | 201312 Attualità Ippica e anagrafi

PERCORSO FORMATIVO DI MEDICINA TRASFUSIONALE VETERINARIA

Università degli Studi di Perugia

1° CORSO: DAL DONATORE

ALLA DONAZIONE DI SANGUE

Sabato, 20 Aprile 2013

08:30 Registrazione Partecipanti

09.00 Saluto Autorità e Presentazione del

corso. Stato dell’arte nella medicina

trasfusionale veterinaria

(Prof. Mangili)

10:15 Coffee Break10:45 Gruppi sanguigni nel cane e nel gatto:

importanza nella pratica clinica

ambulatoriale (Dott.ssa Antognoni)

12:00 Reclutamento del donatore di sangue

cane e gatto: requisiti e criteri di

esclusione. Donazione di sangue

(Dott.ssa A. Miglio)

13:15 Pausa Pranzo14:30 “Linee guida ministeriali del 2007”:

applicazione nella pratica clinica

(Dott. Macrì)

15:45 Le malattie trasmesse da vettori e la

medicina trasfusionale: quali rischi?

(Dott.ssa Veronesi)

17:30 Termine della prima giornata del corso

Domenica, 21 Aprile 2013

09:00 Ruolo del laboratorio di ematologia e

chimica clinica in medicina

trasfusionale: donatore e ricevente

(Dott.ssa Antognoni)

10:15 Coffee Break10:45 La banca del sangue veterinaria nel

mondo: realtà a confronto e prospettive

di future applicazioni cliniche (Dott.

Florez)

12:15 Verifica Apprendimento e Termine del

corso

2° CORSO: DALLA CONSERVAZIONE

DEI PRODOTTI EMATICI

ALLA TRASFUSIONE DI SANGUE

Sabato, 18 Maggio 2013

08:30 Registrazione Partecipanti

09:00 Saluto Autorità e Presentazione del

corso (Prof. Mangili)

09:15 La terapia trasfusionale nella pratica

clinica (Dott.ssa Antognoni)

10:30 Coffee Break11:00 Preparazione e conservazione dei

prodotti ematici (Prof.ssa Proverbio)

12:15 Prospettive sull’uso degli

emocomponenti in medicina veterinaria

(Dott.ssa Spada)

13:30 Pausa Pranzo14:45 Prove crociate di compatibilità: perché

sono utili e come effettuarle in

ambulatorio (Dott.ssa Miglio)

16:00 Emofilia A e Malattia di Von

Willebrand: queste sconosciute!

(Dott.ssa Antognoni)

17:15 Termine della prima giornata del corso

Domenica, 19 Maggio 2013

09:00 Reazioni trasfusionali: se le conosci le

eviti! (Dott.ssa Miglio)

10:15 Coffee Break10:45 Presentazione di casi clinici

(Dott.ssa Miglio, Dott.ssa Antognoni)

12:15 Verifica Apprendimento e Termine del

corso

Informazioni generali

Segreteria scientifica:, Tel 075.5857661,

075.5857610, Dott.ssa Arianna Miglio,

Tel 075.5857610 [email protected]

La quota di partecipazione al singolo corso

€ 120,00: (IVA inclusa) comprende: atti del

corso, pranzo e attestato di partecipazione

È pronto il decreto chesblocca i fondi dell’ippica

Per favorire l'allineamento tra labanca dati nazionale degli equidi(BDE), quella della FISE e della FEI,

qualora la proprietà registrata in Anagra-fe Nazionale Equidi coincida con quellaregistrata in FISE, il passaggio di pro-prietà su documento FEI sarà gratuito esvolto d'ufficio. Il passaggio di proprietàFEI è pertanto effettuato a titolo onerososolo se la proprietà riportata nel docu-mento identificativo valido del cavallonon è stata preventivamente registrataanche presso la FISE e previa compila-zione dell'apposito modulo. Sul sito FISEè disponibile il nuovo Regolamento perl'iscrizione dei cavalli alla FEI, approvatodall'ultimo Consiglio Federale il 6 feb-braio scorso. La FISE ricorda anche chedal 1 gennaio 2013 tutti i cavalli che perla prima volta si registreranno alla FEIdovranno necessariamente essere muni-ti di microchip. Tale obbligo non si appli-ca per i cavalli che a qualsiasi titolo (re-gistrati o in possesso di Documenti FEI)siano già stati inseriti nella Banca DatiFEI, anche se la registrazione risale a di-versi anni prima.

LA BDE SI ALLINEA AQUELLA DI FISE E FEI

Il Ministro Vittorio Grilli Il Ministro Mario Catania

Professione Veterinaria 6-2013:ok 21-02-2013 15:19 Pagina 12

Page 13: La Professione Veterinaria 6-2013

laPROFESSIONE VETERINARIA 6| 2013 Eventi Veterinari 13

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC LIGURIA"IL PAZIENTE È ANEMICO,E ADESSO?"

UNA GUIDA SEMPLICE ALL'APPROCCIO DELLEANEMIE NELLA PRATICA AMBULATORIALE”

Genova, 17 Marzo 2013

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

RELATOREMagda Gerou-Ferriani

OBIETTIVI• Fornire ai partecipanti le informazioni ne-

cessarie per riconoscere i vari tipi di ane-mie

• Spiegare i meccanismi di patogenesi• Discutere i test più appropriati per la cor-

retta diagnosi• Illustrare i trattamenti più adatti

PROGRAMMA SCIENTIFICO8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te, presentazione del relatore ed ini-zio dei lavori

9.30 Anemie rigenerative e non: un me-todo semplice per capirle e distin-guerle

11.00 Pausa11.30 Come trattare efficacemente le ane-

mie immunomediate, l’anemia daperdita, l’aplasia eritroide e alcuneneoplasie midollari

13.00 Eventuale Relazione Commerciale 13.30 Pausa14.30 Casi clinici interattivi15.30 Pausa16.00 Casi clinici interattivi 17.00 Test di valutazione dell’apprendi-

mento e discussione finale17.30 Consegna degli attestati di parteci-

pazione e termine della giornata

SEDEVilla Ronco - Via Nino Ronco 31 16149 Genova

PER INFORMAZIONIMonica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91E-mail: [email protected] www.scivac.it

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC SICILIADipartimento di Scienze Veterinarie - Università degli Studi di Messina

Polo Universitario dell’annunziata - Aula MagnaABC DELL’ODONTOIATRIA VETERINARIA

Messina, 15 Marzo 2013

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

RELATOREMirko Radice

PROGRAMMA SCIENTIFICO8.30 Registrazione dei Partecipanti8.50 Saluto del Presidente SCIVAC Sici-

lia e del Direttore del Dipartimentodi Scienze Veterinarie, Presentazio-ne del Dr. Mirko Radice.

9.00 L’odontoiatria veterinaria oggi: quan-to può far guadagnare alla mia strut-tura e quanto può valorizzare la figu-ra professionale?

9.45 Come iniziare a fare odontoiatrianella propria struttura: strumenta-zione, materiali e conoscenze ne-cessarie

10.30 Pausa Caffè11.00 Come approcciare un paziente o-

dontoiatrico e convincere il proprie-tario a far curare il proprio animale.

11.45 Ma quando devo necessariamenteestrarre un dente?

12.30 Pausa Pranzo13.30 Caso clinico13.45 Un caso clininico tipico di paziente

parodontico dalla visita alla dimis-sione.Un caso clinico tipico di stomatite inun gatto: visita diagnosi possibilitàterapeutiche attuali.

17.00 Termine del Seminario

Il seminario è libero e gratuito per tutti i so-ci SCIVAC in regola con la quota associati-va dell’anno in corso, e per gli studenti diMedicina Veterinaria

PER INFORMAZIONIMonica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91E-mail: [email protected] www.scivac.it

RICORDIAMO A TUTTI I MEDICI VETERINARI CHE I SEMINARI DELLE DELEGAZIONIREGIONALI SONO GRATUITI PER I SOCI SCIVAC

È PREFERIBILE EFFETTUARE LA PREISCRIZIONE ON LINE (Tramite il sito www.scivac.it) PER RICEVERE GLI ATTI ED IL PRANZO

SEMINARIO REGIONALE SCIVAC TOSCANARIPRODUZIONE DEI PICCOLI ANIMALI

Cascina (Pi), 17 Marzo 2013

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

RELATOREGiovanni Majolino

OBIETTIVIGli obiettivi di questa giornata sono di fornire indicazio-ni pratiche ai colleghi, che si approcciano al mondo del-la riproduzione del cane e del gatto, in maniera tale dapoter mettere in pratica quanto esposto. L’allevamentodel cane e del gatto di razza, negli ultimi anni, ha fattonotevoli passi avanti e soggetti di allevamento italianovengono molto apprezzati anche all’estero, và da séche la possibilità di crescita del lavoro ambulatoriale nelcampo della riproduzione può dare grandi soddisfazioniprofessionali. Anche l’industria farmaceutica negli ultimianni ha permesso di rivoluzionare l’approccio verso di-verse condizioni patologiche del tratto riproduttivo, of-frendo grandi possibilità al clinico di trattamenti farma-cologici che possono essere applicati nella quotidianità.

PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti9.30 Dall’evento fecondativo al parto (pri-

ma parte)10.15 Dall’evento fecondativo al parto (se-

conda parte)11.00 Cure neonatali11.40 Pausa12.00 Accoppiamento indesiderato nella

cagna e nella gatta e terapie aborti-gene

12.30 Patologie uterine e terapia medica(cagna e gatta)

13.00 Pausa pranzo14.00 Progesterone e patologie connesse

nella cagna e nella gatta (diabetemellito e iperplasia mammaria beni-gna)

14.30 Visita andrologica e spermiogram-ma

15.00 Patologie prostatiche e terapie aconfronto

15.40 Pausa16.00 Gestione del seme di scarsa qualità

ai fini della fecondità 16.40 Discussione 17.00 Termine del seminario

SEDEEuro Hotel Viale Europa 6 - Cascina (PI)

PER INFORMAZIONIMonica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91E-mail: [email protected] www.scivac.it

PRIMO INCONTRO SIVAE 2013AGGIORNAMENTI DI MEDICINA DEGLI ANIMALI ESOTICI

Cremona, Palazzo Cittanova, 16-17 Marzo 2013

RESPONSABILE SCIENTIFICOCristina Stocchino

PROGRAMMA SCIENTIFICO SABATO 16 MARZO 2013Tutte le relazioni saranno di 25 minuti più10 di discussione08.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze09.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te, presentazione del/i relatore/i edinizio dei lavori

09.30 L’endoscopio nel coniglio: il suo im-piego diagnostico e terapeutico invescica - Tommaso Collarile

10.05 La medicina basata sulle evidenze -Paolo Selleri, Nicola Di Girolamo

10.40 Pausa11.15 Lesione cutanea e dei tessuti mu-

scolari della coda in un caiman cro-codilius - Riccardo Calligaris

11.50 Aspetti gestionali e sanitari deimammiferi ospitati in alcuni circhiitaliani - Stefania Leopardi

12.30 La cavia cardiopatica: casi clinici,approccio diagnostico e terapeutico- Daniele Petrini

13.05 Pausa Pranzo

14.00 Epatolobectomia parziale furetto -Riccardo Calligaris

14.35 Tecniche dei blocchi loco-regionalidell’arto anteriore sotto guida eco-grafica nel coniglio - Angela Brigan-ti, Simone Rota

15.10 Dieta corretta e qualità dell’acquatra le basi del benessere dei pesciin acquario - Gianpiero Nieddu

15.45 Pausa 16.15 I tumori negli uccelli, stato dell’arte -

Lorenzo Crosta16.50 Lo strano caso di una massa media-

stinica in un giovane furetto - IvanoAntonio Ciraci

17.25 Assemblea dei soci

DOMENICA 17 MARZO 201309.00 Terapia oncologica: limite invalicabi-

le nei non convenzionali? - PaoloParmeggiani

09.35 I segnali di stress negli animali eso-tici: come riconoscerli - Marzia Pos-senti, Cristina Stocchino

10.10 Pausa11.00 Amphibian’s Basic Consulting:

l’ABC dei batraci - Carlo Paoletti11.35 Analgesia perioperatoria nel coni-

glio - Simone Rota12.10 Discussione finale 12.30 Consegna degli attestati di parteci-

pazione e termine dell’evento

L’ISCRIZIONE COMPRENDE: • Atti delle relazioni in formato cartaceo • Attestato di frequenza• 1 light lunch

SEGRETERIA SIVAEElisa Tel: 0372/40.35.00E-mail: [email protected]

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI

Professione Veterinaria 6-2013:ok 21-02-2013 15:19 Pagina 13

Page 14: La Professione Veterinaria 6-2013

laPROFESSIONE VETERINARIA 6 | 201314 Eventi Veterinari

CORSO BASE DIMANAGEMENT VETERINARIO

“SOCIETÀ ITALIANA MANAGEMENT VETERINARIO ANMVI”

CREMONA, 5-6 APRILE 2013

In collaborazione conA.N.M.V.I.ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

A.N.M.V.I.ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

08.30 Registrazione dei partecipanti09.00 Saluto ai partecipanti e

presentazione della giornataDott. M. Viotti

09.15 Marketing dei serviziDott.ssa A. Pastorelli

10.00 Lavorare in staffDott.ssa S. Vivian

10.45 Discussione11.00 Pausa11.30 I quadrati - Esercitazione di gruppo

Dott. G. Volpengo12.00 Obiettivo personale, obiettivo di

gruppo - Riflessione individuale e lezioneinterattiva teoricaDott. G. Volpengo

12.30 Le 5 disfunzioni del team - Test elezione interattiva teoricaDott. G. Volpengo

13.00 Pausa pranzo

14.00 Lo sviluppo del team: dalla pauradel conflitto al confronto,all’interazione e alla negoziazionecreativaDott. G. Volpengo

14.30 Gli stili di leadership - Qual è il miostile di conduzione del gruppo?Auto-testDott. G. Volpengo

15.15 Sviluppare la membership: dallalamentela alla proattivitàDott. G. Volpengo

15.45 Pausa16.00 Costruire coi lego: competere o

cooperare?Dott. G. Volpengo

16.30 Discussione e verifica deltrasferimento delle competenzeacquisite nell’attività quotidianaDott. G. Volpengo

17.00 Fine della giornata

Gli organizzatori si impegnano a rispettare il programma pubblicato, che rimane tuttavia suscettibile di variazioni per cause di forza maggiore.

PROGRAMMA

LAVORARE O COLLABORARE

Giornata della“SOCIETÀ ITALIANA MANAGEMENT VETERINARIO ANMVI”

Cremona, Palazzo Trecchi - Domenica, 7 Aprile 2013

ISCRIZIONILe iscrizioni 2013 sono gratuite ed aperte a tutti i medici veterinari. Per motivi organizzativi, i veterinari che intendono presen-ziare all’incontro, devono compilare ed inviare l’iscrizione on-line collegandosi al sito www.anmvi.it, sezione Management e preci-samente al seguente link: http://www.anmvi.it/370/domanda-di-adesione-incontro-7-aprile-2013 o scaricare ed inviare lascheda tramite fax allo 0372/457091 o mail a: [email protected] comunicazione, viene intesa come effettiva dichiarazione di partecipazione.

PER INFORMAZIONISegreteria ANMVI-SIMV - Milena Migliavacca - Tel. 0372/403536 - Fax 0372/457091 - Email: [email protected]

Accreditamento ECM non previsto

In collaborazione con

LA GIORNATA È APERTA ANCHE AI TECNICI VETERINARI

RELATORIMARCO VIOTTI, DVM, Presidente SIMVLaureato a Torino nel 1994 con una tesi sperimentale sull’embriogenesicardiaca, si occupa esclusivamente di piccoli animali. Ha frequentato nu-merosi corsi di aggiornamento Scivac, nonché congressi e seminari. At-tualmente coordinatore SIMV (Società Italiana di Management Veterinario),si occupa esclusivamente di medicina interna e practice management.

BARTOLOMEO BORGARELLO, DVM, Internet e social network SDA Boc-coniLaureato in Medicina Veterinaria nel 1989, da sempre si occupa di chirurgiaed ortopedia e coltiva una passione per il web. Ha approfondito lo stu-dio dei sistemi informatici e ha frequentato diversi corsi di web-marketingtra cui “Internet & social media per la comunicazione corporate e di marke-ting” presso SDA Bocconi. Relatore in diversi congressi con argomenti le-gati all’informatica ed al Web. Componente del Board della SIMV.

MASSIMILIANO SERRERI, DVM, MET BocconiLaureato in medicina veterinaria nel 2000. Master in economia del turi-smo all’Università Bocconi conseguito nell’anno 2008 e Master Sole24Ore Management & Leadership nell’anno 2009. Resp. Area MarketingSIMV. Coo-Responsabile organizzazione corsi e meeting per SIMV - ANM-VI.

ALESSANDRA PASTORELLI, Laureata nel 2010 in Relazioni Pubbliche eComunicazione D’Impresa presso Libera Università di Lingue e Comunica-zione IULM di Milano presentando una tesi sperimentale in Marketing daltitolo “Dalla cura al benessere dell’animale: il caso della clinica veterinariaSanta Fara”. Master in Social Media Marketing e Comunicazione 2.0. Ma-ster in Revenue Management Alberghiero. Attualmente marketing mana-ger della Clinica Veterinaria Santa Fara.

SABRINA VIVIANLaureata in economia, docente di programmazione neurolinguistica emarketing. Ha approfondito lo studio delle scienze sociali e del neuro-marketing. Dal 2007 lavora in ENPAV. Dal 2005 svolge attività di docen-za e consulenza in numerose attività aziendali pubbliche e private e in cor-si IAL ed ENAIP.

A CHI È RIVOLTOA tutti i giovani che intendono aprire una nuova struttura o a co-loro che intendono radicalmente rinnovare la propria.

NUMERO PARTECIPANTIMassimo n. 35.

OBIETTIVI DEL CORSOFornire degli strumenti pratici e praticabili di organizzazioneaziendale da applicare alla struttura veterinaria.

INFORMAZIONI GENERALISi consiglia ai partecipanti di munirsi di un proprio PC per le eser-citazioni.

IL CORSO DA DIRITTO A:• Atti• Attestato di partecipazione• Pausa pranzo• Assistenza remota post corso per 6 mesi gratuita.

SEDE DEL CORSOANMVI - Palazzo Trecchi, Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona

CONTATTI CON LA SEGRETERIA DEL CORSOTel. 0372/40.35.36 - Fax 0372/[email protected] - www.anmvi.it

PRIMO GIORNO - VENERDÌ 5 APRILE 2013

14.15 Registrazione dei partecipanti14.45 Saluto ai partecipanti - dott. M. Viotti15.00 Presentazione del corso - dott. M. Serreri15.15 Principi fondamentali del marketing

dott. M. Serreri, dott.ssa A. Pastorelli16.00 Il web e le nuove frontiere della comunicazione

dott. B. Borgarello16.45 Pausa17.15 Cultura e strategia d’impresa … innovativa

dott. M. Viotti18.00 Comunicazione - dott.ssa S. Vivian18.30 Discussione e chiusura lavori della prima giornata

SECONDO GIORNO - SABATO 6 APRILE 2013

08.30 Verifica delle presenze09.00 La gestione del cliente: Come fidelizzarlo

dott.ssa S. Vivian10.00 Sistemi informatici applicati alla struttura

Veterinariadott. B. Borgarello

10.45 Pausa11.00 Cultura e strategia d’impresa … Vincente - 1ª

Partedott. M. Viotti

11.30 Cultura e strategia d’impresa: Agire in temporeale - 2ª Parte - dott. M. Serreri

12.00 Esercitazione informatica: Realizzazione di unsitodott. B. Borgarello

12.30 Case history: la Clinica delle Meraviglie13.00 Pausa pranzo14.30 Impostazione di un bilancio base - dott. M. Viotti15.00 Pricing in una struttura veterinaria

dott. M. Viotti, dott. M. Serreri15.30 Pausa16.00 Discussione sui temi trattati durante il corso

dott. B. Borgarello, dott. M. Serreri, dott. M.Viotti

17.00 Termine del corso e rilascio attestati

Gli organizzatori si impegnano a rispettare il programmapubblicato, che rimane tuttavia suscettibile di variazioni percause di forza maggiore.

PROGRAMMA

PROGRAMMA SCIENTIFICO08.30 Registrazione dei partecipanti09.00 Casi clinici a cura dei soci SIDEV10.30 Pausa11.00 Casi clinici a cura dei soci SIDEV12.00 Assemblea dei soci SIDEV (Elezio-

ne del nuovo consiglio SIDEV)13.00 Pausa pranzo14.30 Casi clinici a cura dei soci SIDEV

17.00 Chiusura dei lavori

ISCRIZIONEL’incontro è gratuito per tutti i soci SIDEV inregola con l’iscrizione 2013. NON è neces-saria la pre-iscrizione. Presentarsi in sedecongressuale per la registrazione.

QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA 21%)Soci SIDEV 2013: GRATUITOSoci SCIVAC: € 90,00Non soci: € 180,00

INFORMAZIONISegreteria Società Specialistiche SCIVACTel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 - E-mail: [email protected]

MALATTIE INFETTIVE DI ORIGINE BATTERICA, MICOTICA,VIRALE E PROTOZOARIA CON INTERESSAMENTO CUTANEONEL CANE E NEL GATTO: PRESENTAZIONE DI CASI CLINICI

Domenica 24 Marzo 2013 - Cremona, Palazzo Trecchi

SIDEVSOCIETÀ ITALIANA DIDERMATOLOGIA VETERINARIA

RELATORIMassimo Barilli, Bologna - Roberto Bussadori,Milano - Anna de Battisti, Verona - Luca For-maggini, Novara - Federico Fracassi, Bologna- Paolo Franci, Padova - Federico Massari, Mi-lano - Stefano Nicoli, Modena - Federica Ros-si, Bologna

PROGRAMMA SCIENTIFICOSabato 6 Aprile 2013Moderatore della giornata: Stefano Nicoli14.00 Registrazione dei partecipanti14.15 Saluti del Consiglio Direttivo e pre-

sentazione dei relatori14.30 Sonda naso-esofagea, faringo- ed

esofagostomica: indicazioni, tecnichedi posizionamento e complicanze - A.de Battisti

15.30 Tubo gastrostomico: indicazioni, tec-niche di posizionamento e compli-canze - F. Massari

16.15 Pausa16.45 Comunicazioni brevi dei soci SCVI17.00 Tubo enterostomico: indicazioni, tecnica

di posizionamento e complicanze - A.de Battisti

17.30 Regole di gestione dell’alimentazioneenterale assistita: cosa e quanto som-ministrare - L. Formaggini

18.00 Discussione finale e termine dellagiornata

Domenica 7 Aprile 2013Moderatori della giornata: Federico Massari,Emanuela Morello09.00 Embriologia, anatomia vascolare e fi-

siopatologia dell’encefalopatia epatica- S. Nicoli

09.45 Segnalamento, segni clinici ed indaginidi laboratorio con shunt porto-sistemico- F. Fracassi

10.30 Pausa11.00 Diagnostica per immagine - F. Rossi11.45 Terapia medica del paziente con shunt

porto-sistemico - F. Fracassi12.15 Gestione anestesiologica, pre- e post

chirurgica del paziente con shunt por-to-sistemico - P. Franci

13.00 Pausa pranzo14.00 Comunicazioni brevi dei soci SCVI14.45 Shunt porto-sistemici intra- ed extra-

epatici: gestione chirurgica e radiolo-gia interventistica - R. Bussadori

15.45 Ruolo della chirurgia mini-invasivanella gestione dello shunt porto-siste-mico - M. Barilli

16.15 Discussione finale16.30 Chiusura dei lavori

ISCRIZIONEL’incontro è gratuito per tutti i soci SCVI/SIA-NA in regola con l’iscrizione 2013. NON è ne-cessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sedecongressuale per la registrazione.

QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA 21%)Soci SCVI/SIANA 2013: GRATUITOSoci SCIVAC: € 120,00Non soci: € 240,00

INFORMAZIONISegreteria Società Specialistiche SCIVACTel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 - E-mail: [email protected]

LO SHUNT PORT-SISTEMICO DALLA A ALLA S E INDICAZIONI E TECNICHE

DI ALIMENTAZIONE ASSISTITAAperto ai soci SIANA

Sabato 6 e Domenica 7 Aprile 2013 Cremona, Palazzo Trecchi

SCVISOCIETÀ DI CHIRURGIAVETERINARIA ITALIANA

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Page 15: La Professione Veterinaria 6-2013

laPROFESSIONE VETERINARIA 6| 2013 Studio clinico Focus 15

LLINÁS J#, GÓMEZ-OCHOA P†, SABATÉD¥ , HOMEDES J¥ E FERRER L*

#Hospital Veterinário Valencia Sur, Valencia(Spagna) †Dpto. Patologia Animale,

Università di Saragozza (Spagna)¥Dpto. I+D Esteve veterinaria, ESTEVE,

Barcellona (Spagna) *Dpto. di Medicina eChirurgia Animale, Università

Autonoma di Barcellona, (Spagna)

INTRODUZIONEIl domperidone è un antagonista dei recettoridopaminergici D2 la cui somministrazione ri-petuta nei cani sani induce un incremento pro-gressivo dell’attività fagocitaria delle popola-zioni di neutrofili e monociti nel sangue perife-rico; questo si traduce in una maggiore resi-stenza di queste cellule nei confronti dell’infe-zione sperimentale in vitro con amastigoti diLeishmania (dati non pubblicati). Questo fe-nomeno giustifica l’uso del domperidone

per la prevenzione della leishmaniosi ca-nina, oltre al suo utilizzo terapeutico incani malati, già descritto in precedenza(Gómez-Ochoa P et al. 2009, Oliva et al.2010).

OBIETTIVOL’obiettivo di questo studio è stato quello divalutare l’efficacia di un programma di tratta-mento con domperidone per la prevenzionedella leishmaniosi canina in condizioni reali dicampo.

MATERIALI E METODIDopo consenso dei proprietari, 90 cani clini-camente sani e sieronegativi a Leishmania (IFI<1/40) sono stati inseriti in uno studio clinicodi campo effettuato dietro autorizzazionedell’Agenzia Spagnola del Farmaco e dei Pro-dotti Sanitari (AEMPS). Lo studio è stato effet-tuato in una zona geografica altamente ende-mica (> 20%) a Valencia (Spagna).

tato con domperidone, sia al controllo del me-se 12, che al controllo del mese 21 (Figura 1).I cani trattati con domperidone hanno mo-strato nel tempo un grado di resistenza mol-to più elevato e costante all’“infezione atti-va/progressione della malattia” (Fig. 2). I va-lori di odds ratio calcolati per ogni periodosono stati 7,3 (p=0,001) e 7,2 (p<0,001) aimesi 12 e 21, rispettivamente; questo indicache la probabilità o rischio (in termini di odds)che presentano i cani trattati con domperido-ne di sviluppare Leishmaniosi clinica è 7 vol-te inferiore rispetto ai cani che non hanno ri-cevuto alcun trattamento. La somministrazio-ne ripetuta di domperidone è stata ben tolle-rata. Solo 2 soggetti hanno mostrato una lie-ve galattorrea transitoria ed altri 2 hanno mo-strato feci molli.

CONCLUSIONII risultati di questo studio dimostrano che l’ap-plicazione di un programma di trattamentostrategico con domperidone è altamente effi-cace per la prevenzione della leishmaniosi ca-nina nelle zone endemiche.

BIBLIOGRAFIAGómez-Ochoa P, Castillo JA, Gascón FM etal.; “Use of Domperidone in the treatment ofcanine visceral leishmaniasis: A clinical trial”.Vet J. 2009; 179: 259-63.Oliva G, Roura X, Crotti A et al.; Guidelines forthe treatment of Leishmaniosis in dogs. J AmVet Med Assoc. 2010; 236:1192-8. ■

Prevenzione della leishmaniosi caninaEfficacia clinica di un programma di trattamento con domperidone

Tabella 1: Distribuzione delle caratteristiche basali degli animali ed analisi dell’omoge-neità tra i gruppi.

Figura 1: Percentuale accumulata di cani malati e confonto statistico tra i gruppi (provaX2 di Pearson).

Figura 2: Evoluzione (Kaplan-Meier estimates) della percentuale di animali sani in en-trambi i gruppi durante i 21 mesi di follow up e confronto statistico (Logrank test).

AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE A CURA DI ESTEVE

I cani sono stati distribuiti in modo randomiz-zato in due gruppi omogenei (Tabella 1):

Gruppo trattato (n=44):Trattati con una sospensione orale di dompe-ridone (0,5 mg/kg/giorno) per 30 gg consecu-tivi, ogni 4 mesi, iniziando il primo trattamentoall’inizio del periodo di attività del flebotomo.

Gruppo controllo (n=46):Non trattati.

Durante lo studio, non è stato utilizzato nes-sun altro trattamento né repellenti contro gli in-setti.Gli animali sono stati sottoposti ad un periododi follow-up di 21 mesi, durante i quali sonostati effettuati periodicamente esami clinici edeterminazioni sierologiche del titolo anticor-pale contro la Leishmania.Si considerava che l’animale presentava un’in-fezione attiva/progressione della malattiaquando gli esami eseguiti mostravano segniclinici compatibili con la malattia ed un titoloanticorpale positivo nei confronti della Leish-mania (IFI ≥ 1/80). Il parametro principale dellostudio è stata la percentuale accumulata dicani con “infezione attiva/progressione dellamalattia” dopo 12 e 21 mesi di follow up.

RISULTATILa percentuale accumulata di cani con “infe-zione attiva/progressione della malattia” è sta-ta significativamente inferiore nel gruppo trat-

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Page 16: La Professione Veterinaria 6-2013

di MARIA GRAZIA MONZEGLIOMed Vet PhD

Uno studio prospettico havalutato il tasso di suc-cesso, la praticabilità e lecomplicazioni di una nuo-va tecnica definita dellatasca perilimbare per il ri-

posizionamento della ghiandola nittitante pro-lassata in 30 cani (44 occhi). Si effettuava unaprima incisione della congiuntiva bulbare di-stante 2-3 mm e parallela al limbo infero-na-sale e una seconda incisione della superficiebulbare della membrana nittitante (NM), a 2-3mm e parallela al suo margine libero. Laghiandola veniva riportata nella sua normale po-sizione suturando i tessuti sottocongiuntivali del-la NM ai tessuti episclerali, con 4-6 punti stac-cati da materassaio orizzontali. Razze comunemente colpite erano Bulldog in-glese, Mastino napoletano, Alano e Cockeramericano. Il prolasso della ghiandola nittitan-te si verificava prima di un anno di etànell’83,3% dei cani ed era unilaterale in 15 sog-getti. La procedura era di semplice esecuzio-

ne e seguita da un tasso di successo del90,9%, con minime complicazioni. La duratamediana del follow up effettuato mediante esa-me oftalmico o contatto telefonico con il pro-prietario era di 21,5 mesi. La produzione la-crimale e la salute oculare erano normali in 17occhi con almeno 6 mesi di follow-up. Era pre-sente un aumento statisticamente significati-vo delle misurazioni preoperatorie e postope-ratorie del test di Schirmer.“Perilimbal pocket technique for surgical re-positioning of prolapsed nictitans gland indogs”. J E Prémont; S Monclin; F Farnir; MGrauwels. Vet Rec. September 2012; 171 (10):247. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 6 | 201316 Vet Journal Attualità scientifica o

Farmacoresistenze singole e multiplein un sondaggio condotto in Franciadurante il 2011 ha valutato l’efficacia

degli antielmintici comunemente utilizza-ti per il trattamento dei ciatostomi nel ca-vallo. Si analizzavano in totale 40 alleva-menti e 1089 cavalli per identificare la pre-senza di ciatostomi. Tutti gli allevamentitranne uno erano positivi, con un tasso d’in-fezione complessivo degli animali del53,7%, variabile dal 9all’83% nei singoli alle-vamenti. Su 445 cavalli di30 di questi allevamenti,si effettuava un test del-la riduzione della contafecale delle uova (FE-CRT) per valutare l’effi-cacia delle formulazioniorali di fenbendazolo(FBZ), pirantel embonato(PYR), ivermectina (IVM)e moxidectina (MOX). La resistenza a FBZ ve-niva riscontrata in 17 dei18 allevamenti studiati,con una riduzione mini-ma del 57%. Una so-spetta resistenza a PYRveniva identificata in 6 al-levamenti su 30 e con-fermata in altri 3 allevamenti su 30, con unariduzione minima per PYR del 94,7%. In 7allevamenti si riscontrava simultanea-mente una ridotta efficacia di FBZ e PYR.Una ridotta efficacia di IVM veniva riscon-

EFFICACIA DEI PRINCIPALI ANTIELMINTICI VERSO I CIATOSTOMI EQUINI

trata in un animale di un allevamento e diMOX in un animale di un altro allevamen-to, ed era associata alla resistenza versoFBZ e/o PYR.I risultati indicano, concludono gli auto-ri, che in Francia è presente una farma-coresistenza singola e multipla e una ri-dotta efficacia dei farmaci contro i ciato-stomi equini. I lattoni macrociclici si di-mostravano molto efficaci contro questi

parassiti e una ridottaefficacia di IVM e MOXveniva riscontrata sol-tanto in 2 allevamenti.Questi dati possono am-pliare la conoscenza delproblema della farma-coresistenza dei ciato-stomi in Europa e indi-cano la necessità di uti-lizzare gli antielmintici inappropriati programmidi controllo antiparassi-tario. (M.G.M.)“Efficacy of major anthel-mintics against horsecyathostomins in Fran-ce” Donato Traversa;Giuseppe Castagna;Georg von Samson-Him-melstjerna; Silvana Me-

loni; Roberto Bartolini; Thomas Geurden;Michael C Pearce; Emmanuel Woringer;Bruno Besognet; Piermarino Milillo; Mela-nie D’Espois. Vet Parasitol. September2012; 188 (3-4): 294-300.

Prolasso dellanittitante: tecnicadella tascaperilimbareEfficace secondo uno studio su una trentina di cani

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laPROFESSIONE VETERINARIA 6 | 201318 Vet Journal www.vetjournal.it o

Uno studio retrospettivo hadeterminato gli aspetti cli-nici, di laboratorio e au-toptici dell’intossicazioneda oleandro in 30 cavalli,identificando i fattori as-

sociati all’esito. Si identificavano in un databasele cartelle cliniche dei cavalli con concentrazioniidentificabili di oleandrina in siero, plasma, uri-ne o fluidi gastrointestinali e dei cavalli che nonavevano ricevuto farmaci glicosidici cardiaci mapresentavano concentrazioni identificabili di di-gossina sierica.Tre dei 30 cavalli (10,0%) morivano prima o im-mediatamente dopo l’arrivo in clinica. Degli al-tri 27 cavalli, 23 (85,2%) presentavano problemigastrointestinali, l’iperazotemia veniva identifi-cata in 19 soggetti (70,4%) e si rilevava me-diante auscultazione un’aritmia cardiaca in18soggetti (66,7%). Il tasso di mortalità di tutti i cavalli era del 50,0%e quello dei cavalli ricoverati era del 44,4%. Lacausa più comune di morte era la disfunzionecardiaca. Le probabilità di sopravvivenza finoalle dimissioni dalla clinica erano inferiori per icavalli con aritmie cardiache rispetto a quellisenza aritmie e diminuivano all’aumentare del-l’ematocrito e della glicemia. Le probabilità di

sopravvivenza aumentavano all’aumentaredella concentrazione sierica di cloruro e delladurata del ricovero.I cavalli con intossicazione da oleandro pre-sentano spesso segni gastrointestinali, cardiacie renali concomitanti. L’avvelenamento daoleandro dovrebbe costituire una diagnosidifferenziale nei cavalli con colica in aree geo-grafiche in cui questa pianta è presente, so-prattutto qualora si riscontrino contempora-neamente iperazotemia e aritmie cardiache,concludono gli autori.“Oleander toxicosis in equids: 30 cases (1995-2010).” Renier AC, Kass PH, Magdesian KG,Madigan JE, Aleman M, Pusterla N. J Am VetMed Assoc. 2013 Feb 15; 242 (4): 540-9. ■

Intossicazione daoleandro nel cavalloComune la concomitanza tra segnigastrointestinali, cardiaci e renali

Uno studio retrospettivo havalutato i tumori delle cel-lule di transizione (TCC)della parete addominale(ABWTCC) nel cane, de-terminando l’espressione

di uroplachina III, i possibili fattori eziologici, ilcomportamento biologico e la risposta al trat-tamento della neoplasia. Si includevano 24 canicon TCC delle vie urinarie che avevano ancheconferma istopatologia di ABWTCC.Le dimensioni delle lesioni ABWTCC variava-no da < 2 a > 20 cm. L’uroplachina III venivaespressa in 19 tumori primari su 20 e in 17 su17 ABWTCC. I tumori della parete addominalesi sviluppavano in maniera significativamentepiù frequente nei cani sottoposti a cistotomia

(18/177 [10,2%]) rispetto a quelli che non loerano (6/367 [1,6%]). In un cane non sotto-posto a cistotomia, il TCC aveva invaso la pa-rete della vescica ed era diffuso attraverso illegamento mediano fino alla parete addomi-nale. Nessuno dei 18 cani che aveva ricevuto unachemioterapia mostrava la remissione del-l’ABWTCC una volta identificata la neoplasia cli-nicamente. Il tempo mediano di sopravviven-za dopo l’identificazione dell’ABWTCC era di57 giorni (intervallo, 0- 324 giorni).I risultati suggeriscono, concludono gli autori,che gli ABWTCC non sono comuni ma che,quando il tumore si è stabilito ed è clinicamenteidentificabile nella parete addominale, comportauna prognosi infausta. È fondamentale ridur-re i rischi di disseminazione del TCC durantela chirurgia. Si dovrebbe evitare il prelievo per-cutaneo di campioni diagnostici dei TCC. L’u-roplachina III è espressa comunemente negliABWTCC.“Characterization and treatment of transitionalcell carcinoma of the abdominal wall in dogs:24 cases (1985-2010).” Higuchi T, BurchamGN, Childress MO, Rohleder JJ, Bonney PL,Ramos-Vara JA, Knapp DW. J Am Vet Med As-soc. 2013 Feb 15; 242 (4): 499-506. ■

Tumore delle celluledi transizioneaddominale nel caneFondamentale ridurre i rischi di disseminazionedel TCC durante la chirurgia, secondo uno studio

Una cavia (Cavia porcellus)maschio di 5 anni venivavisitata per la comparsa diletargia, dimagrimento esegni neurologici episodi-ci quali pedalamento in

decubito laterale, testa ruotata e movimenti dimaneggio. Prima della visita, l’animale era sta-to trattato con sciroppo di mais per la letargiae un dosaggio sconosciuto di sulfadimetos-sazolo. L’animale si presentava magro, con distensioneaddominale e lieve torti-collis. Il profilo biochimi-co evidenziava ipoglice-mia (45 mg/dl). Si so-spendeva lo sciroppodi mais in favore di unaformula a elevato con-tenuto di fibra sommini-strata attraverso una si-ringa. La determinazio-ne dell’insulina ematicamostrava iperinsulinemia (> 1.440 pmol/l [> 201µU/l]), con concomitante ipoglicemia (0,6mmol/l [11 mg/dl]).Si iniziava un trattamento con diazossido al do-saggio di 5 mg/kg PO ogni 12 ore per un so-spetto insulinoma. Poiché la curva glicemica di-mostrava un’ipoglicemia persistente si au-

mentava gradualmente il dosaggio del dia-zossido a 25 mg/kg PO ogni 12 ore. Una se-conda curva glicemica effettuata 12 giorni dopoconfermava un adeguato controllo dell’eugli-cemia. Tre settimane dopo l’iniziale aumento di do-saggio del diazossido l’animale veniva nuova-mente visitato per costipazione e distensioneaddominale e moriva il giorno successivo. L’a-nalisi istologica confermava un tumore delle cel-lule beta pancreatiche (insulinoma).A conoscenza degli autori si tratta della prima

descrizione della dia-gnosi in vita e del trat-tamento di un insulino-ma in una cavia. Il casodimostra che il tratta-mento con diazossidopuò favorire il ritorno allostato euglicemico dellecavie ipoglicemiche ecostituisce una poten-ziale opzione terapeuti-

ca per l’insulinoma in questa specie. (M.G.M.)“Diagnosis and treatment of an insulinoma ina guinea pig (Cavia porcellus)” Laurie R. Hess,Michelle L. Ravich, Drury R. Reavill. Journal ofthe American Veterinary Medical Association.February 15, 2013, Vol. 242, No. 4, Pages 522-526. ■

Uno studio retrospettivo ha identifi-cato le variabili preoperatorie as-sociate all’ipocalcemia postope-

ratoria nei cani affetti da iperparatiroidismoprimario e sottoposti a paratiroidecto-mia. Si rivedevano le cartelle cliniche di 62cani sottoposti a paratiroidectomia per iltrattamento dell’iperparatiroidismo pri-mario in 4 diverse istituzioni, registrandoi dati relativi ad alcune variabili preopera-torie e il calcio sierico totale e ionizzato. Siconfrontavano i riscontri ecografici preo-peratori e chirurgici riguardo alla lateralità(destra, sinistra o bilaterale) delle lesioni pa-ratiroidee. Si analizzavano statisticamen-te le associazioni tra variabili preoperato-rie e concentrazioni nadir postoperatoriedi calcio sierico totale e ionizzato.Le variabili preoperatorie significativa-mente associate a bassi valori nadir po-stoperatori di calcio sierico totale inclu-devano età avanzata, anamnesi di debo-lezza, mancanza di segni clinici gastroin-testinali, elevata concentrazione sierica diormone paratiroideo e basso valore delprodotto calcio-fosforo sierico.Le variabili preoperatorie significativa-mente associate a bassi valori nadir di cal-cio sierico ionizzato postoperatorio inclu-devano stato sessuale intero, basso pesocorporeo, elevata concentrazione di azo-to ureico sierico e assenza di poliuria e po-lidipsia nell’anamnesi. L’età, il peso cor-poreo, il prodotto calcio-fosforo sierico, laconcentrazione sierica di ormone parati-roideo e di azoto ureico venivano inclusinell’analisi statistica finale per predire laconcentrazione sierica postoperatoria del

IPERPARATIROIDISMO CANINO: VARIABILI ASSOCIATEA IPOCALCEMIA POSTOPERATORIA

calcio. In 58 cani si effettuava l’ecografiae i risultati per 44 di essi (75,9%) erano inaccordo con i riscontri chirurgici circa lalateralità delle lesioni paratiroidee. La previsione dell’ipocalcemia postope-ratoria nei cani del presente studio affet-ti da iperparatiroidismo primario e sotto-posti a paratiroidectomia era complessa edipendeva da fattori multipli (anamnesi,esame clinico e aspetti clinicopatologici),concludono gli autori. (M.G.M.)“Preoperative factors associated with po-stoperative hypocalcemia in dogs withprimary hyperparathyroidism that un-derwent parathyroidectomy: 62 cases(2004-2009)” Milan Milovancev, Chad W.Schmiedt. Journal of the American Vete-rinary Medical Association. February 15,2013, Vol. 242, No. 4, Pages 507-515

Insulinoma in una cavia: diagnosi e trattamentoIl trattamento con diazossido può favorire il ritornoallo stato euglicemico nella cavia ipoglicemica

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L’Assemblea dei Soci SIVE,riunita ad Arezzo in occasio-ne del congresso internazio-nale di ippiatria, ha eletto ilnuovo Consiglio Direttivodella Società. Il prossimo

mandato 2013-2015 sarà retto dal piemon-tese Andrea Brignolo. Nel suo discorso al-l’Assemblea, Brignolo ha fatto riferimento al-la pesante situazione che investe il compartoippico. Proprio nei giorni del Congresso europeodella SIVE, alla presenza dei delegati e del di-rettivo della FEEVA, erano in corso le agita-zioni del comparto, culminate con la protestadi piazza del 1 febbraio a cui hanno parteci-pato anche dei medici veterinari. La stessaSIVE ha pubblicamente appoggiato le sigledell’ippica che rivendicano risorse economi-che disponibili ma mai assegnate."Mai come adesso - ha detto il neo Presiden-te - dobbiamo a pensare non a quello che cidivide ma ci unisce. E dobbiamo riscoprirel’associazionismo, essere compatti e guar-dare alla SIVE il più possibile come sede diconfronto e di unità".Il nuovo Consiglio Direttivo è così composto:Giorgio Ricardi, Past President; Andrea Bri-gnolo Presidente. Eletti: Massimo Magri, Bar-bara Riccio, Guido Castellano e Rodolfo Gial-letti, le cui cariche saranno assegnate in oc-casione della prima riunione del nuovo Diret-tivo.Molti i giovani Colleghi presenti al congresso,che hanno mostrato vivo interesse per le at-tività scientifiche della SIVE e manifestato l’e-sigenza di essere raggiunti da informazionisempre più mirate e capillari.Per questo, Andrea Brignolo - anche in vestedi Vice Presidente ANMVI con delega agli e-quini - si è fatto carico di avvicinare i Soci aiservizi dell’ANMVI a cominciare proprio dal-l’informazione specializzata."Realizzeremo - dichiara - un SIVE Alert, unsegnalatore di notizie tratte da @nmvi Oggi dipertinenza ippiatrica. Sarà su supporto infor-matizzato - aggiunge - dato che ormai anchei professionisti itineranti come noi ippiatri, conlo smartphone e il tablet non siamo più pena-

laPROFESSIONE VETERINARIA 6 | 201320 Dalle Associazioni SIVE

Andrea Brignolo è il nuovoPresidente “Mai come adesso dobbiamo a pensare non a quello che ci divide ma a quello che ci unisce"

Nella foto il nuovo Consiglio Direttivo SIVE

Il nuovo Presidente della SIVE, AndreaBrignolo

In occasione della sua prima riunionetenutasi il 18 Febbraio scorso nella se-de di Cremona, il nuovo Consiglio Di-

rettivo della SIVE, in carica sino al 2015,ha attribuito le cariche interne. La com-posizione del Consiglio risulta la seguen-te: Andrea Brignolo - Presidente, GiorgioRicardi - Presidente Senior, Barbara Ric-cio - Vice Presidente, Massimo Magri -Segretario, Guido Castellano - Tesoriere,Rodolfo Gialletti - Consigliere e unicanew entry a cui è stato dato il benvenu-to. Il nuono CD non ha perso tempo e siè messo subito al lavoro definendo laprogrammazione non solo delle attivitàdi aggiornamento previste nel 2013, maanche del XX Congresso SIVE che siterrà a Milano dal 7 al 9 Febbraio 2014 edi cui sono già stati scelti alcuni relatori.

DEFINITE LE CARICHEDEL NUOVO CONSIGLIO

DIRETTIVO

lizzati dal fatto di non esercitare in modo stan-ziale ad una postazione fissa". ■

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laPROFESSIONE VETERINARIA 6 | 201322 Dalle Associazioni SIATAV

di VINCENZO RONDELLIDVM, PhD, Resident ECVAAIstituto Veterinario di Novara

e LEONARDO CAVALIEREIstituto Veterinario di Novara

L’ “indagine sull’anestesia vete-rinaria in Italia” intendeva deli-neare l’approccio all’anestesiae all’analgesia dei veterinari i-taliani da un punto di vista cli-

nico e manageriale. I risultati sono stati pre-sentati in occasione dell’incontro nato dallacollaborazione tra le società specialisticheSCIVAC di anestesia e terapia antalgica, SIA-TAV, e di management veterinario, SIMV e te-nutosi il 18 novembre scorso a Palazzo Trec-chi.Il questionario da compilare on-line, comple-tamente anonimo, è rimasto a disposizionedei veterinari che avevano ricevuto l’invito acompilarlo tramite email, per circa una setti-

mana: in questo arco di tempo hanno rispo-sto al questionario quasi mille veterinari.Tale campione veniva suddiviso in due sotto-gruppi ironicamente soprannominati dall’au-tore “T.I.V.A. - Typical Italian Veterinary Ane-sthetist” rappresentato dal 21% dell’interocampione, e “T.I.N.A. - Typical Italian Non A-nesthetist”, composto dal restante 79%. Nel gruppo TIVA venivano inseriti i colleghiveterinari che dedicano più del 50% dellapropria attività professionale alla pratica della

disciplina anestesiologica. Nel gruppo TINArientravano invece i colleghi che eseguonooccasionalmente anestesie per esigenze cir-costanziali. Sia i colleghi del gruppo TIVA che TINA risul-tano essere in media donne che esercitanola propria professione al Nord ed in prevalen-za in una sola struttura. I colleghi del gruppoTIVA sono in media laureati da 6 a 12 anni,mentre i colleghi del gruppo TINA sono lau-reati da 15 a più di 20 anni, e quindi ipoteti-camente hanno anche una maggiore età. Tra i dati più rilevanti si riscontrano: i colleghidel gruppo TIVA seguono almeno un eventoformativo all’anno in anestesia, ed eseguonosempre esami del sangue ed una visita clini-ca prima di ogni anestesia. Utilizzano sem-pre, quando opportuno, tecniche di aneste-sia loco-regionale, possiedono almeno unapompa siringa ed eseguono spesso aneste-sie totalmente intravenose con propofol. Mo-nitorizzano sempre gli animali nel periopera-torio, possiedono ventilatori meccanici, nonutilizzano FANS in premedicazione, ma solonel post-operatorio ed applicano sempre pia-ni di analgesia preventiva e nel post-operato-rio utilizzano come analgesici prevalente-mente oppioidi. I colleghi di questo gruppo i-noltre specificano i costi dell’anestesia, fan-no firmare sempre un consenso informato aiproprietari dei propri pazienti, reputano age-vole la reperibilità dei farmaci stupefacenti ela compilazione del registro di carico e scari-co degli stessi.I colleghi del gruppo TINA invece, in media,non seguono alcun evento formativo di ane-stesia all’anno, ma eseguono sempre esamidel sangue ed una visita clinica prima di ognianestesia. Non utilizzano tecniche loco-re-gionali e non possiedono una pompa siringa,ed effettuano anestesie totalmente intrave-nose con fenciclidine. Monitorizzano spessogli animali nel perioperatorio, vorrebbero ac-quistare strumenti per il monitoraggio, e nonpossiedono ventilatori meccanici. UtilizzanoFANS sia in premedicazione che nel post-operatorio. Anche loro applicano sempre pia-ni di analgesia preventiva e nel post-operato-rio utilizzano come analgesici prevalente-mente oppioidi. A differenza del gruppo TIVAi colleghi del gruppo TINA non fanno firmaresempre un consenso informato ai proprietaridei propri pazienti, e non reputano agevole lareperibilità dei farmaci stupefacenti.Sia i colleghi del gruppo TIVA che i colleghidel gruppo TINA sono abbastanza soddisfat-ti del proprio inquadramento professionale,ed abbastanza fiduciosi per il futuro: preve-dere per il prossimo anno una situazione sta-zionaria dal punto di vista lavorativo, in unperiodo storico come quello che stiamo vi-vendo, è decisamente positivo! ■

Indagine sull’anestesia veterinaria in ItaliaPresentati i risultati di un questionario online a cui hanno risposto quasi mille veterinari

Nella foto in Dott. Federico Corletto du-rante i lavori

Professione Veterinaria 6-2013:ok 21-02-2013 15:20 Pagina 22

Page 23: La Professione Veterinaria 6-2013

con Veterinari diplomati, con gli altri specializzandie con gli studenti che, con le loro domande edil loro entusiasmo, sono sempre uno stimolo permigliorare. Come ultima cosa, ma non per im-portanza, per me è stata fondamentale la pre-senza del mio mentore, il Prof. Michele Borga-relli, che nel corso del mio residency mi ha in-segnato moltissimo, mi ha aiutata, guidatae…sopportata!

Quali sono ad oggi le nuove conquistedella cardiologia veterinaria e quali quelleancora da raggiungere?Credo che la cardiologia italiana sia un’ottima

scuola e ritengo quindi che ci sia poco da ag-giungere in termini di conquiste. Parlando più ingenerale della medicina veterinaria, credo che larichiesta da parte dei proprietari stia cambiandodi pari passo con l’offerta del mercato veterina-rio. Sono sempre più diffusi i centri che offronoun servizio specialistico di qualità, ma penso chelo specialista non si possa e non si debba so-stituire al veterinario di base che dovrebbe svol-gere un ruolo di “trait d’union” tra il proprietarioed il centro di referenza per una gestione più at-tenta del paziente.

Come si traduce nella pratica professiona-le questo avanzato livello di preparazione?Qual è la tua esperienza?La specializzazione mi ha permesso di dedicar-mi a tempo pieno alla cardiologia, che fin dall’U-niversità è stata la mia passione. Ovviamente ilconseguimento del Diploma è stato solo il rag-giungimento di uno step, la professionalità si co-struisce giorno per giorno attraverso l’aggior-namento ed il confronto con i colleghi.

Il titolo che hai conseguito può esserepubblicizzato. Credi che ci sia nell’opinio-ne pubblica nazionale attenzione verso lespecializzazioni e le qualifiche avanzate?Come ho già detto, il mondo veterinario si sta

muovendo in questa direzione, e le specializza-zioni saranno sempre più importanti. In Italia, inparticolare, dove un gran numero di Veterinari silaurea ogni anno, costruirsi una propria forma-zione specialistica può essere una strada per in-serirsi nel mondo del lavoro. Tuttavia non credoche la professionalità e la bravura di un Medicodipendano solo ed esclusivamente da un titolo.

Consiglieresti ad un collega di prendere lastrada del diploma ECVIM? Cosa gli direstiper incoraggiarlo? Qual è il primo passo dafare per iniziare questo percorso di forma-zione?Per poter intraprendere un residency è neces-sario completare un anno di internship presso unastruttura abilitata, in Italia o all’estero. Dopo il com-pletamento dell’internship si può accedere ad unprogramma di residency, che richiede, nella mag-gior parte dei casi, il trasferimento all’estero perun periodo di 3-4 anni. Lo consiglierei perché, in-dipendentemente dai risultati ottenuti, per me èstata un’esperienza unica. Ho imparato un diversoapproccio clinico ed ho avuto l’opportunità di con-frontarmi con eccellenti cardiologi. Ma ho ancheconosciuto culture diverse e persone e amici chemi hanno accompagnata in questo percorso. Perincoraggiare qualcuno potrei dire che se tornassiindietro…lo rifarei! ■

Complimenti a Serena Cro-sara che a fine 2012 haavuto la conferma di es-sere una dilomata ECVIM-CA (Cardiology). Da ora inpoi sul suo biglietto da vi-

sita leggeremo quindi: DVM, PhD, Dipl ECVIM-CA (cardiology). La cardiologià è stata fin dai tem-pi universitari la sua passione. Laureata pressol’Università degli studi di Torino nel 2003, dopola laurea ha effettuato un periodo di tirocinio pra-tico sotto la supervisione del dott. Claudio Bus-sadori (DM, DMV, PhD, DECVIM-CA Cardiology).Dal 2006 al 2009 ha completato il Residency pro-gram in cardiologia (ECVIM) presso la Facoltà diMedicina Veterinaria di Torino e la Kansas Sta-te University (Kansas, USA) sotto la supervisio-ne del Prof. Michele Borgarelli (DMV, PhD, DEC-VIM-CA Cardiology), conseguendo nel 2010 il ti-tolo di Dottore di Ricerca. Attualmente è in Ita-lia, libera professionista a Varese. Cogliendo l’oc-casione di averla a Cremona come relatrice del-l’Itinerario SCIVAC di Cardiologia, le abbiamo fat-to qualche domanda.

Quanto contano la determinazione e lapreparazione scientifica per arrivare al Di-ploma ECVIM?Il percorso per il diploma è lungo e non privo dimomenti di sconforto, pertanto la determinazioneè essenziale per arrivare fino alla fine. Così comela preparazione scientifica, che è un elemento im-prescindibile per poter superare i due difficili esa-mi. Per quanto mi riguarda, non posso e non vo-glio dimenticare di essere stata anche fortuna-ta, per aver avuto la possibilità di entrare in unprogramma di residency. Conosco molti validi col-leghi che non hanno avuto la stessa opportunità,nonostante una forte determinazione ed un’ot-tima preparazione. Il residency è un’ottimascuola professionale e di vita. Ciò che si apprendenon deriva dal semplice studio, ma dal confronto

Serena Crosara diplomata ECVIM-CA“Il conseguimento del Diploma è stato uno step”. La professionalità? “Si costruisce giorno per giorno”

laPROFESSIONE VETERINARIA 6| 2013 Carriere Intervista 23

L’ECVIM-CA è un’organizzazione dispecializzazione veterinaria che èstata istituita nel giugno 1994 dalla So-

cietà Europea di Medicina Interna Veterinaria(ESVIM). Il College è stato costituito in ri-sposta ad una crescente domanda nel set-tore della veterinaria di cure sempre più spe-cializzate per animali da compagnia e ad unanecessità di armonizzare la certificazione dispecialisti in Europa. È stato pienamente ri-conosciuto da EBV (Comitato europeo diSpecializzazione Veterinaria) nel 2002.Gli obiettivi primari del ECVIM-CA sono dipromuovere la medicina interna negli ani-mali da compagnia e aumentare le com-petenze di chi la pratica, elevando gli stan-dard della medicina interna degli animali dacompagnia in Europa e creando un titolo dispecializzazione riconosciuto a livello in-ternazionale. Il riconoscimento come spe-cialista è particolarmente importante ora c’èla libera circolazione dei veterinari tra gli Sta-ti membri dell’Unione europea.

WWW.ECVIM.CA.ORG

Professione Veterinaria 6-2013:ok 21-02-2013 15:20 Pagina 23

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laPROFESSIONE VETERINARIA 6 | 201324 Letto su... Legalità

di ANNA MANNUCCIGiornalista

Due persone sono ricercatee una è stata arrestata perl'attentato della notte del 31dicembre scorso, nella dit-ta Centro Latticini srl diMontelupo Fiorentino (Fi-

renze), dove sono stati bruciati alcuni furgoni. In-timidazione mafiosa? No, secondo gli autori del

fatto è stato un atto animalista, hanno anche la-sciato la firma ALF, Animal liberation front, siglache fa cool.Che cosa c'è di animalista nel danneggiare de-gli automezzi? Vorrebbe essere una protesta con-tro il trasporto di latte, per la cui produzione sonosfruttate le mucche. Come immagine, però, il lat-te è bianco, simbolo di amore materno, dipace, anche gli indiani vegetariani lo bevono. Lamaggior parte delle persone non vede violenzain questa produzione e comunque lo stupido blitz

di Montelupo non stimolerà alcuna riflessione sullatte. Inoltre, qui non è stata salvata nessuna muc-ca, non è stato salvato nessun vitello, è statocompiuto solo un gesto delinquenziale ed esi-bizionista (gli autori stessi hanno messo il filma-to sul web!).Le azioni di "ALF" potrebbero avere un senso seportassero davvero alla liberazione di animali mal-trattati, e senza danneggiare mai le persone. Nelcaso di Montelupo Fiorentino, di animalista nonc'è proprio niente. Facciamo un esempio prati-

co: se c'è un cane chiuso in macchina, agoniz-zante sotto il sole, e le forze dell'Ordine tardanoad arrivare, è moralmente accettabile spaccareil vetro per tirarlo fuori: si salva una vita. E qui fi-nisce la critica senza mezzi termini a questi ge-sti da un punto di vista animalista. C'è poi un di-scorso di contesto sociale: le azioni illegali di ALFpotrebbero, forse, avere un senso di disobbe-dienza, di protesta, in paesi come l'Inghilterra,dove, di solito, la legge viene rispettata. In Italia,no. Nel nostro paese, corrotto, disonesto e in pre-da alle mafie e alle camorre, "rivoluzionario" è ilrispetto della legge.Un'ultima, breve, considerazione politica, cheavrebbe bisogno di ben altre riflessioni: in Italiaabbiamo vissuto, dagli anni '70, l'orribile lungastagione del terrorismo. Centinaia di persone sonostate ammazzate (non parliamo neanche dei dan-ni alle cose, delle rapine, dei furti) in nome di ideo-logie pazzesche ma che "suonavano bene", -ismidi ogni tipo. Adesso, sembra quasi impossibileche sia successo e soprattutto che molti sim-patizzassero. Anche in quegli attentati, lo stile eratipicamente mafioso. Uno degli assassini più spa-ventosi, anche da questo punto di vista, fu, nel1981, quello di Roberto Peci, fratello di uno deiprimi collaboratori di giustizia e perciò ucciso dal-le Brigate rosse. Una orribile vendetta trasversale,un messaggio mafioso (o forse camorrista, maqui non fa molta differenza). Riassumendo,sono tre argomenti per essere decisamente con-trari a questo gesto e a gesti simili. Anche in nomedegli animali. (Tratto dal blog nelcuore.org, pub-blicato l’8 gennaio 2013 con il titolo Animalisti sì,delinquenti no) ■

Animalisti sì, delinquenti noCosa c’è di animalista nel bruciare i furgoni del latte?

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L’emergenza non è finita, mapotrebbe arrivare presto laparola "fine" sull’increscio-sa storia degli equidi di Col-leferro, un vasto territoriocollinare laziale, dove - da

più di vent’anni - cavalli di tutte le età, asini epony, vengono abbandonati al degrado, alla

malattia e alla morte. Fino agli sviluppi recen-ti, con la denuncia di HP e l’intervento dellatask force del Ministero della Salute coordi-nata dal dirigente veterinario Rosalba Matas-sa.L’operazione di sequestro di equini di Colle-ferro si è rivelata ogni giorno più difficoltosa,anche se finalmente qualcosa si è mosso e

per alcuni animali questo luogo può rappre-sentare finalmente solo un ricordo. Venerdì 8 febbraio il Corpo Forestale delloStato ha adottato 19 cavalli, trasferiti pressouno dei suoi dipartimenti, dove saranno ac-cuditi da personale specializzato che garan-tirà loro un futuro lontano dalle sofferenze pa-tite fino ad oggi.

Colleferro: per i cavalli ospitati dallaMilkland possono iniziare gli affidiAssistiti più di cento equidi. Grazie alle donazioni, inizia la seconda fase di sequestro

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A breve tutti gli asini, i muli e il bardotto (20 intutto) saranno trasferiti presso il Rifugio degliAsinelli con mezzi messi a disposizione dallaPolizia di Stato e con l’assistenza del perso-nale del Rifugio, viste le condizioni critiche diquattro di loro. Altri due asini di pochi mesi divita resteranno per adesso sotto le cure in-tensive di un centro specializzato in provinciadi Roma e arriveranno al Rifugio in un secon-do tempo. Anche la puledrina sopravvissuta e attual-mente ricoverata presso la clinica di Perugiaè fuori pericolo e presto sarà trasferita al cen-tro di recupero dell’Italian Horse Protection. Inoltre la Forestale si è resa disponibile ad ac-cogliere altri cavalli, mentre sono in corso va-ri contatti per l’affidamento di cavalli e pony.Potrebbero essere autorizzati ulteriori spo-stamenti dalla struttura della Milkland, un’a-zienda del luogo che produce latte di asina edi cavalla, e che si è generosamente presta-ta come centro di raccolta per gli equidi damicrochippare e sottoporre a profilassi. Conil benestare delle autorità giudiziarie e delNAS, le procedure di affido potranno permet-tere la collocazione di un’ottantina di cavalli.Il tutto sotto la supervisione ministeriale.La catena degli aiuti è stata generosa ed ef-ficace e ha permesso l’arrivo di medicinali daparte di aziende farmaceutiche (Demas eAcme) e di alimenti dalle ditte mangimistiche(coordinate da Assalzoo). Fieno, foraggio emangimi hanno permesso di azzerare laprincipale fonte delle patologie sanitarie de-gli equidi sopravvissuti alla denutrizione. Unringraziamento è dovuto ai donatori e agli o-peratori attivi sul posto, le associazioni, i me-dici veterinari, le autorità competenti a tutti ilivelli.La catena degli aiuti prosegue ora in vistadella seconda fase di sequestro. Parallela-mente, sotto la supervisione del Ministerodella Salute, i Comuni del territorio hannopredisposto ordinanze per la bonifica dei ter-ritori connessa alla presenza di carcasse an-che a ridosso dei centri abitati, per una strin-gente regolamentazione della detenzione de-gli equidi e per interventi di vigilanza e con-trollo da parte delle forze dell’ordine e delleautorità competenti. Il tutto sotto il monito-raggio costante della task force del Ministerodella Salute.L’ANMVI rinnova l’invito alle donazioni, se-condo le coordinate diffuse da IHP ItalianHorse Protection, che gestisce la raccoltafondi. ■

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di MARCO DELLA TORREPresidente ANMVI Abruzzo

Lo scorso 14 Febbraio il Presi-dente della Regione Abruzzo,Gianni Chiodi, ha incontrato,nella sede storica di Via Cam-po Boario a Teramo, i verticidell’Istituto Zooprofilattico

Sperimentale Abruzzo e Molise “G. Caporale” inoccasione della conferenza stampa organizza-ta per la presentazione del nuovo Consiglio di Am-ministrazione. In veste di commissario ad actaper le Regioni Abruzzo e Molise, il governatoreabruzzese ha svolto un ruolo determinante nel-l'atteso rinnovamento degli organi di governo del-l'Istituto, ponendo fine, nell'estate del 2012, adun commissariamento durato circa venti anni.Ad accogliere la delegazione regionale, della qua-le facevano parte anche gli assessori regionali allasanità veterinaria e al turismo, il Direttore gene-rale dell'Istituto, Fernando Arnolfo, il Direttore sa-nitario, Giacomo Migliorati, i membri del nuovoCdA, il Collegio dei Revisori, nonché la Dirigen-za ed il comparto operante nell'Ente. In attesa dell’arrivo del Presidente della Regio-ne e del suo staff c’erano anche il Sindaco del-la Città di Teramo Dottor Maurizio Brucchi e l’As-sessore regionale Mauro Di Dalmazio.In apertura della conferenza stampa che ha pre-ceduto la visita ai laboratori e in un clima asso-lutamente sereno e disteso ha preso la parola ilDott. Arnolfo che, assumendo il ruolo di “padronedi casa”, ha illustrato la mission del nuovo CdA,cioè quella di mantenere e se possibile poten-ziare la posizione di assoluta rilevanza a livello nonsolo nazionale, ma anche internazionale (sia nel-l’OIE che nella FAO), ereditata dalla passata ge-stione.Il Dottor Arnolfo, piemontese doc già in sintoniacol territorio, persona squisita e alla mano ha su-bito tenuto a sottolineare che l’IZS sia da con-siderare un patrimonio per la Regione Abruzzo.Senza perdersi in polemiche politiche, ha pro-messo che l'Istituto saprà riaffermare il ricono-scimento del suo ruolo fondamentale nelle atti-vità di cooperazione internazionale, nei settori disanità pubblica veterinaria, igiene e sicurezza ali-mentare per un corretto equilibrio del rapportouomo-animale-ambiente, ma anche nel poten-ziamento della rete degli Istituti Zooprofilattici Spe-rimentali italiani e nella collaborazione con gli Entidel territorio, in particolare con i Servizi di SanitàPubblica e le Università. Si è voluto poi soffermaresugli ultimi importanti e difficili incarichi assunti eaffrontati dall’IZS grazie alle capacità delle risor-se umane e tecnologiche, come la delicata va-lutazione del rischio biologico dell’ILVA di Taranto,la presenza di diossine nelle mozzarelle del ca-sertano e ultimo ma non certo per importanza ilrischio biologico della discarica di Palermo. Chiude il discorso con una frase importante: “ l'IZSdi Teramo è una Ferrari che però ha bisogno dibenzina per camminare” e passa così la parolaal Presidente Chiodi che nell’incipit presenta su-bito l’IZS quale volano dell'economia abruzzese.Il Governatore senza giri di parole definisce il com-missariamento ventennale una patologia e rife-risce che è stato il Ministro della Salute RenatoBalduzzi a volere la sua nomina quale respon-sabile della risoluzione del problema.Ha sottolineato che la scelta del Dott. Arnolfo èpartita direttamente dal Ministro stesso, che il CdAè stato nominato dalle Regioni Abruzzo e Moli-se e che il nuovo Presidente Prof. Santino Pro-

speri è stato nominato non per conoscenze per-sonali e/o politiche, ma solo per meriti evinti daun curriculum eccezionale, seguito da testimo-nianze eccellenti.Il Governatore ha poi illustrato i nuovi progetti frai quali la realizzazione a L’Aquila, dove l’Istitutoha un’area di proprietà della superficie di circa 10ettari, di un Centro Mondiale per la Sicurezza Ali-mentare che offrirà la possibilità di rafforzare lepotenzialità di sviluppo dell'aquilano, con posi-tivi riflessi sull'intero territorio regionale e sulla re-gione Molise, e di un centro per lo studio dellemalattie esotiche infettive animali, di cui l’Istitu-to è già centro di referenza internazionale, e la pro-duzione di nuovi vaccini di concerto con le realtàfarmaceutiche multinazionali già presenti nelpolo farmaceutico aquilano.Grazie al sostegno dimostrato dal Ministero del-la Salute, qualsiasi sarà il risultato elettorale, es-sendo questo progetto un obiettivo primario perlo Stato, non dovrebbero nascere impedimentiper la sua attuazione.In seguito alle domande di alcuni giornalisti, si èparlato anche della nuova sede di Teramo, chesarà valutata dal CdA; il piano regolatore c'è eil Sindaco Brucchi si è mostrato disponibile a por-tare avanti il piano di Colle Atterrato, rivalutandoperò la portata economica (55 milioni di eurocome previsione iniziale) al momento storico cheviviamo. Promette però di risolvere nell’immediatogli altri problemi propri della sede di Campo Boa-rio, come già deciso dal Comune di Teramo inpiena sintonia col CdA dell’IZS, per garantire ri-sultati a breve e medio termine. Ha accennatoanche alla presentazione di un ambizioso progettodi una grossa struttura recettiva per i cani ran-dagi con parco annesso e pista ciclo-pedonalein contrada Gattia, dove l'IZS ha delle proprietà.Struttura che dovrebbe essere realizzata graziea fondi regionali e FAS e attraverso la ricerca difondi comunitari europei, che sembrano esseredisponibili per questi scopi.È intervenuto anche l’Assessore Regionale condelega alla veterinaria Luigi De Fanis, che ha rin-graziato pubblicamente il Presidente Chiodi peraver dato una spinta alla svolta amministrativa. Il Direttore Sanitario dell’Istituto Dott. Giacomo Mi-

gliorati ha precisato che le strutture hannoun’urgente necessità di potenziare la propria si-curezza in quanto centro di referenza delle ma-lattie esotiche, mentre il secondo centro previ-sto nell’aquilano servirà a stoccare microorganismie produrre vaccini per malattie emergenti, datala vicinanza alla sponda africana, e quindi per le

emergenze a cui l’Europa sembra non pronta.Ha chiuso infine il Prof. Prosperi che, pur non es-sendo ancora stato nominato ufficialmente, hapromesso di far bene, anche se chiamato ad unnuovo compito, e ha ribadito con orgoglio le pro-prie origini abruzzesi, che lo guideranno per svol-gere il suo operato al meglio e per il bene di tut-ta la comunità.Che dire di più? L’ambiente e i presupposti sonoquelli giusti e, come dice il proverbio, “se son rose,fioriranno”. Noi saremo lì pronti ad apprezzare e,se servirà, a criticare sempre costruttivamente l’o-perato, soprattutto nei riguardi di una libera pro-fessione non sempre apprezzata e supportatadalle massime autorità e istituzioni abruzzesi, masempre pronta a collaborare fattivamente, comedimostrato nel recente passato, sia nelle attivitàzooiatriche di emergenza, sia nell’organizzazio-ne di attività di aggiornamento (ricordiamo su tut-ti il Convegno Internazionale sulle emergenze nonepidemiche organizzato dall’IZS e da ANMVI) enella stesura di nuove leggi ormai irrimandabili perla veterinaria tutta. Siamo sicuri che il nuovo Di-rettore saprà raccogliere questa sfida e sarà pron-to a collaborare con noi, grazie anche al suo ba-gaglio di esperienza nel campo della buiatria ela conoscenza delle odierne gravi problematichequotidiane del mondo libero professionale ve-terinario. La visita della delegazione regionale conferma l'im-pegno della Regione Abruzzo di camminare alfianco delle Istituzioni sostenendole in un mo-mento di particolare difficoltà, ma cruciale per ilconsolidamento di traguardi faticosamente rag-giunti. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 6 | 201328 Anmvi Regioni Abruzzo

Il Governo Regionale in visitaall’Istituto ZooprofilatticoPresentazione del nuovo Consiglio di Amministrazione dell’IZS dell’Abruzzo e del Molise

Foto di gruppo con il Governatore Gianni Chiodi, il D.G. Fernando Arnolfo e il Presi-dente ANMVI Abruzzo Marco Della Torre dopo la visita ai laboratori dell’IZS.

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Ingelheim, Germania, 14 febbraio2013 - Veterinari ed allevatori ditutto il mondo hanno raggiuntol’importante traguardo di proteg-gere un miliardo di suini dagli ef-fetti, potenzialmente devastanti,

delle malattia da PCV2, grazie a Ingelvac Cir-coFLEX®. Il vaccino, lanciato nel 2006 dalladivisione Animal Health di Boehringer In-gelheim, contribuisce a garantire la salute deisuini oltre che a fornire cibo più sano alla po-polazione mondiale.Sulla base dei volumi di vendita annuali (inconfronto a tutti gli altri vaccini impiegati inambito veterinario), Ingelvac CircoFLEX® è ilprodotto leader del settore che ha ottenutorisultati mai raggiunti da nessun altro vacci-no.L’efficacia e la sicurezza del prodotto, com-posto da una combinazione unica di antige-ne purificato Circo (APC®) e l’adiuvante bre-vettato ImpranFLEX®, hanno reso il marchioleader di mercato a livello mondiale, comeprima scelta di veterinari ed allevatori per im-munizzare gli animali nei confronti del circovi-

rus suino (PCV2) da diversi anni.Le malattie da PCV2 sono considerate fra lepiù costose per la specie suina, sia per la sa-

lute dell’allevamento sia da un punto di vistaeconomico. Intervenire con la vaccinazionecontro la malattia da PCV2 ed altre patologie

riduce il bisogno di trattamenti antibiotici eporta ad una migliore qualità degli alimentiper i consumatori di tutto il mondo. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 6| 2013 Dalle Aziende 29

L’impegno nella prevenzione: un miliardo di suini vaccinati con Ingelvac CircoFLEX®

Il vaccino protegge i suini dal circovirus suino di tipo 2. In ambito veterinario è il vaccino più venduto ditutti i tempi per vendite globali

Il gruppo Boehringer Ingelheim è unadelle prime 20 aziende farmaceutichedel mondo. Il gruppo ha sede a In-

gelheim, Germania, e opera a livello glo-bale con 145 affiliate e più di 44.000 di-pendenti. Sin dalla sua fondazione nel1885, l’azienda a proprietà familiare sidedica a ricerca, sviluppo, produzione ecommercializzazione di prodotti innova-tivi dall’elevato valore terapeutico nelcampo della medicina e della veterina-ria. Operare in maniera socialmente respon-sabile è un punto centrale della cultura edell’impegno di Boehringer Ingelheim. Lapartecipazione a progetti sociali, l’atten-zione ai propri dipendenti e alle loro fa-miglie, l’offerta di pari opportunità pertutti i dipendenti costituiscono le fonda-menta delle attività del gruppo a livellomondiale. Mutua collaborazione e ri-spetto, al pari della tutela e della soste-nibilità ambientale sono parte integrantedi ogni iniziativa che Boehringer In-gelheim intraprende. Nel 2011, Boehringer Ingelheim ha regi-strato un fatturato netto di circa 13,17miliardi di euro. Gli investimenti in Ricer-ca e Sviluppo nell’area Farmaci da Pre-scrizione sono il 23,5% del fatturato net-to. Per maggiori informazioni visitate ilsito www.boehringer-ingelheim.com

BOEHRINGERINGELHEIM

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La rivista è un settimanale

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Veterinari e operatori del settore

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Chiuso in stampa il 18 febbraio 2013

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana

laPROFESSIONE VETERINARIA 6 | 201330 Calendario attività Dal 10 marzo al 13 aprile

Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

2. Le suture più comunemente utilizzate negli animali da zoo

a Continua semplice

b Intradermica

c A materassaio

1. Quale delle seguenti affermazioni è vera?

a Alcuni anfibi sono privi di polmoni

b Le rane possiedono un diaframma moltosviluppato, per emettere rumorosi gracidii

c Tutti gli Urodeli hanno polmoni ben sviluppati

d Le branchie interne negli anfibi neotenici sonofondamentali per la respirazione

e Durante l’estivazione aumentano enormemente gliatti respiratori per minuto

QUIZ 1Risposta corretta: a)

Incontro SIVAE: “MalattieRespiratorie degli Animali

Esotici” - Cremona, marzo2007

QUIZ 2Risposta corretta: b)

Incontro SIVAE: “Ortopedianegli animali esotici” -

Cremona, settembre 2008

SOLUZIONI

ì10 MAR

INCONTRO SISCA / SIMEF LA MEDICINA DEL COMPORTAMENTO DEL GATTO: UN APPROCCIO COGNITIVO-RELAZIONALE - CentroStudi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni:Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

10 MARINCONTRO SIRVAC TAVOLA ROTONDA SULLA NEONATOLOGIA: DA RIMINI IN POI - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona -

Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria SocietàSpecialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

10 MARINCONTRO SIFIRVET I MUSCOLI, SPESSO ERRONEAMENTE SOTTOVALUTATI - TRUCCHI ED ESERCIZI PER LAVORARLI COR-

RETTAMENTE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accred. ECM -Per info: Erika Taravella - Segr. Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

10 MARINCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE AGGIORNAMENTI DI GASTROENTEROLOGIA - Hotel Tulip Inn- Rivoli (TO) - C.so Allamano 153 - ECM: Crediti IN COLLABORAZIONE CON SOVEP non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali

SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

12 - 15 MARITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 3° IT. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: IV PARTE - DIAGNOSTICA PER IMMAGINI DELL’APPARATO RESPI-Ultimi posti disponibili RATORIO - Centro Studi SCIVAC - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 35 Crediti - Per informazioni: Paola Gamba-

rotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

15 MARCORSO SIVAE / SCIVAC ANIMALI SELVATICI: OPPORTUNITÀ O COMPLICAZIONI PER IL LIBERO PROFESSIONISTA? - Centro Studi

- Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segrete-ria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

16 MARINCONTRO SOVI PATOLOGIE CORNEALI NEL CANE E NEL GATTO: TRATTAMENTO MEDICO O CHIRURGICO - Centro Studi

- Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: ErikaTaravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

16 - 17 MARINCONTRO SIVAE / SCIVAC AGGIORNAMENTI DI MEDICINA E CHIRURGIA DEGLI ANIMALI ESOTICI - Centro Studi - Palazzo Trecchi,

Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372403500 - E-mail: [email protected]

17 MARINCONTRO REGIONALE SCIVAC LIGURIA IL PAZIENTE È ANEMICO E ADESSO? - Genova- Villa Ronco - VIA NINO RONCO 31 - ECM: Crediti non previsti

- Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel.+39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

17 MARINCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA RIPRODUZIONE NEI PICCOLI ANIMALI - Euro Hotel - Cascina (PI) - VIALE EUROPA 6 - ECM: Crediti non pre-

visti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC -Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

18 MARCORSO AIVEMP ZOONOSI E RISCHI PER LA SALUTE PUBBLICA - Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, Portici

(NA) - Via Salute 2 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Scientifica AI-VEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

22 MARCORSO AIVEMP MATERIALI A CONTATTO E ADDITIVI - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Ri-

chiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Scientifica AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 -E-mail: [email protected]

22 - 23 MARCORSO ANMVI IN COLLABORAZIONE CON ORDINE CORSO PER DATORI DI LAVORO RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE - DEI MEDICI VETERINARI DI BARI Facoltà di Medicina Veterinaria - Strada Prov. Per Casamassima Km. 3 - Valenzano (Ba) - ECM: Accred. ECM non previsto - Per info:

Segr. Ordine Medici Veterinari di Bari Tel/fax: 080/5504116 - E-mail: [email protected] - web: www.ordineveterinaribari.it

22 - 23 MARINCONTRO SIDEV SELF-ASSESSMENT DI CITOLOGIA DERMATOLOGICA - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società

Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

22 - 24 MARCONGRESSO INTERNAZIONALE SCIVAC 77° CONGRESSO INTERNAZIONALE SCIVAC - LA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI OGGI: COME DOBBIAMO INIZIARE,

DOVE POSSIAMO ARRIVARE - NH Centro Congressi MilanoFiori, Assago (MI) - Strada 1 - MilanoFiori - ECM: Accred. ECM nonprevisto - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

24 MARINCONTRO SIDEV MALATTIE INFETTIVE DI ORIGINE BATTERICA, MICOTICA, VIRALE E PROTOZOARIA CON INTERESSAMENTO CUTANEO NEL

CANE E NEL GATTO: PRESENTAZIONE DI CASI CLINICI - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:Non richiesto accred. ECM - Per info: Erika Taravella - Segr. Società Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

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Ordine dei Medici Veterinari di Bari - Tel/fax: 080/5504116 - Email: [email protected] - web: www.ordineveterinaribari.it

25 - 28 MARINTERNATIONAL COURSE SCIVAC ADVANCED COURSE - AO MASTERCLASS COURSE ON ADVANCED CORRECTIVE OSTEOTOMIES - Cen-

tro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: PaolaGambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

4 - 5 APRCORSO SCIVAC CHIRURGIA LAPAROSCOPICA E TORACOSCOPICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:

Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi eSeminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

5 - 6 APRCORSO ANMVI / SIMV CORSO BASE DI MANAGEMENT VETERINARIO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 -

ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Milena Migliavacca - Segreteria SIMV - Tel. +39 0372403536 - E-mail: [email protected]

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6 - 7 APRINCONTRO SCVI / SIANA LO SHUNT PORTO-SISTEMICO DALLA A ALLA S E INDICAZIONI E TECNICHE DI ALIMENTAZIONE ENTE-

RALE ASSISTITA - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accredi. ECM- Per info: Erika Taravella - Segr. Società Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

7 APRINCONTRO SIMUTIV / SICARV EMERGENZE CARDIOLOGICHE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richie-

sto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +390372 403509 - E-mail: [email protected]

7 APRINCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC LA MEDICINA AVIARE NELLA PRATICA CLINICA QUOTIDIANA - MODENA - Strada Vignolese 1684 - ECM: EMILIA ROMAGNA Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-

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7 APRINCONTRO ANMVI / SIMV GIORNATA APERTA LAVORARE O COLLABORARE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accredita-AI TECNICI VETERINARI-ATAV mento ECM non previsto - Per informazioni: Milena Migliavacca - Segreteria SIMV- Tel. +39 0372 403536 - E-mail:

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7 APRINCONTRO REGIONALE SCIVAC CALABRIA L’ANCA E IL GINOCCHIO: QUANDO E COME TRATTARE LE PRINCIPALI PATOLOGIE ORTOPEDICHE DI

QUESTE ARTICOLAZIONI - ECM: No crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Re-gionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

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