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www.temponews.it a soli € 0,50 in edicola Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa tempo.carpi @Tempo_di_Carpi Settimanale di ATTUALITÀ, CULTURA, SPETTACOLO, MUSICA, SPORT E APPUNTAMENTI venerdì 2 ottobre 2015 anno XVI - n. 36 UN GRUPPO DI MALATI ONCOLOGICI CORRERÀ IN OCCASIONE DELLA MARATONA D’ITALIA SALUTE IMPRESE TRA LE RIGHE: La nuova piscina è sulla bocca di tutti... di Sara Gelli CMB DI CARPI cambiamenti al vertice PREVENZIONE ICTUS il ruolo dell’alimentazione UN NUOVO ALBUM DA SOLISTA CHE USCIRÀ A DICEMBRE E TANTI ALTRI PROGETTI IN CORSO: È TUTTA IN ASCESA, A LONDRA, LA CARRIERA DELLA PIANISTA STEFANIA PASSAMONTE CHE HA CONQUISTATO I GRAMMY AWARDS ED È PRONTA AL DEBUTTO IN AMERICA. La pianista che incanta Londra SALVATA LA DORANDO PIETRI Stefania Passamonte

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venerdì 2 ottobre 2015anno XVI - n. 36

un gruppo di malati oncologici correrà in occasione della maratona d’italia

salute

imprese

tra le righe: la nuova piscina è sulla bocca di tutti... di sara gelli

cmb di carpicambiamenti al vertice

prevenzione ictusil ruolo dell’alimentazione

un nuovo album da solista che uscirà a dicembre e tanti altri progetti in corso: È tutta in ascesa, a londra, la carriera della pianista steFania passamonte che ha conquistato i grammy awards ed È pronta al debutto in america.

la pianista cheincanta londra

salvata la dorando pietri

Stefania Passamonte

venerdì 2 ottobre 2015 anno XVI - n. 362

DIRETTORE RESPONSABILE Gianni PrandiCAPOREDATTORESara GelliREDAZIONEJessica Bianchi, Federica Boccaletti, Francesca Desiderio, Dario Po, Enrico Gualtieri, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.

IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini

PUBBLICITA’Multiradio - 059.698555STAMPACentro stampa delle Venezie - 049-8700713

REDAZIONE e AMMINISTRAZIONEVia Nuova Ponente, 28 CARPITel. 059 642877 - Fax 059 [email protected]

ATTUALITà, CULTURA, SPETTACOLO, MUSICA, SPORT E APPUNTAMENTI

RADIO BRUNO Soc. Coop.Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999

Chiuso in redazione il 30 settembre 2015

Foto della settimana...

tra le righe...

Frase della settimana...

Fontana dei Giardini Pubblici

Bimbo di tre anni fugge dall’asilo e attraversa illeso la Romana Nord a Fossoli. “Il Signore e la Madonna ci hanno aiutati”, chiosano dalla materna. Fortunatamente anche gli automobilisti…

In città non si parla d’altro: la nuova piscina è sulla bocca di tutti dal 20 settembre, giorno della sua inaugurazione. E, a giudicare dalle file nella hall al box delle informazioni, sono numerosissimi i carpigiani che hanno intenzione di sperimen-

tare le molteplici attività che vengono proposte nel nuovo impianto.Chi ha avuto modo di accedere all’interno si sente autorizzato a dire la sua e sono tanti quelli che non vedono l’ora di esprimere la propria opinione, possibilmente rilevando difetti (è lo sport che ci riesce meglio): a dir la verità ogni cosa, in questo caso una piscina con una gestazione decennale alle spalle, così a lungo desiderata non può non essere poi criticata. La vasca piccola dei bambini non si vede dalla tribuna e i genitori si attaccano come ventose al vetro dall’esterno, i pavimenti delle docce diventano scivolosi quando vi scorre l’acqua, gli armadietti non si chiudono bene, i gradoni della piscina sono troppo alti, gli spogliatoi sono stretti… Insomma di tutto e di più dopo una sola settimana ma c’era da aspettarselo. Le segnalazioni di difetti di progettazione devono almeno sopravvivere fino al mese prossimo se vogliono ambire a diventare quantomeno rilevanti.

Sara Gelli

la nuova piscina è sulla bocca di tutti...

I nonni paolo e liana danno il benvenuto alla piccola maria Vittoria e fanno tanti auguri ai neo mamma e papà, antonella e simone ramella.

3venerdì 2 ottobre 2015 anno XVI - n. 36

Via Delle Magliaie, 41/43 - 41012 Carpi

Aperitivo e spettacolo di luci

H A I R S T Y L I S T

sceglie

PrIma ImPresa dI costruzIonI Per fatturato ItalIano del nostro Paese, cmb è andata oltre, affermandosI semPre PIù In un’area, quella deI serVIzI, che non conosce battute d’arresto

non chiamateci costruttori…Cmb: cambiamenti al vertice

Nel Piano elaborato da Cmb per traguardare il 2017, un ruolo sostanziale lo riveste la politica di crescita profes-sionale e valorizzazione delle risorse umane. Negli ultimi

anni, consapevoli del necessario avvicendamento di alcune cariche per garantire continuità e sviluppo alla cooperativa, sono stati costruiti percorsi di carriera per gestire il delicato passaggio. Nei giorni scorsi il Consiglio di Amministrazione ha nominato il dottor Emiliano Cacioppo consigliere delegato e direttore della Divisione dei Territori. Cacioppo, 41 anni, è entrato in Cmb nel 2007 in qualità di responsabile commerciale della Divisione Lombardia e dal 2012 siede in Consiglio di Amministrazione. Dopo trentaquattro anni di guida ininterrotta, lo storico direttore della Divisione Lombardia prima e dei Territori poi, nonché vice presidente di Cmb, Aldo Tognetti, raggiunta l’età della pen-sione, passa il testimone. Il Consiglio ha nominato come nuovo vice presidente l’architetto Ruben Saetti, che dal 1995 ricopre il ruolo di Consigliere Delegato e da allora ha diretto il Marketing strategico di Cmb diventandone uno dei principali artefici dello sviluppo imprenditoriale, fino alla recente riorganizzazione del 2013, anno nel quale ha assunto la direzione della Divisione Project e Servizi, con il compito di estendere i campi di attività di Cmb nei servizi e all’estero.

Non chiamateci costruttori… potreb-be essere questo lo

slogan del colosso coopera-tivo carpigiano Cmb. Prima impresa di costruzioni per fatturato italiano del nostro Paese, Cmb è andata oltre, affermandosi sempre più in un’area, quella dei servizi, che non conosce battute d’arresto. “Operiamo in un’ottica di global servi-ce: dalla costruzione alla gestione. Ogni prodotto che offriamo è come un abito su misura. Di fattura sartoria-le”, ha affermato il presi-dente di Cmb, Carlo Zini. Un’evoluzione che passerà sempre più attraverso alle-anze strategiche con azien-de ospedaliere e universi-tarie “perché, è indubbio, - prosegue Zini - che nei prossimi anni non ci si limi-terà più a costruire ospedali e cliniche all’estero, settore nel quale siamo forti e nel quale crediamo per il suo valore sociale aggiunto, ma si dovrà esportare una sanità di qualità, fatta di compe-tenze, conoscenze e profes-sionalità”. Un know how che implica l’alleanza con altri soggetti e che, in qual-che misura, sposta da Carpi a Milano, “vera locomotiva d’Italia” il cuore nevralgico della cooperativa.Con passi “misurati ma progressivi - ha aggiunto il neo eletto vicepresidente, l’architetto Ruben Saetti -

Da sinistra Davoli, Saetti, Zini, Tognetti e Cacioppo

siamo partiti dal project, che oggi costituisce una quota rilevante (e stabile) del nostro fatturato, per arriva-re a offrire al committente un servizio a tutto tondo, maggiormente strutturato e, di conseguenza, in grado di renderci maggiormente competitivi sul mercato”.Sono sostanzialmente tre le linee guida di sviluppo individuate da Cmb per far fronte alla crisi perdurante e continuare a crescere: puntare all’estero (sul quale c’è ancora molto da fare),

affermarsi sempre più nel settore servizi e rafforzar-si attraverso acquisizioni strategiche. A delinearle è l’architetto Saetti: “il nostro Piano industriale prevede, a fronte di una crisi che non è destinata a risolversi completamente, di concen-trarci in modo particolare su un mercato privato di alto livello (ndr i grattacieli rea-lizzati per conto di Generali e Unipol) che sta cono-scendo una certa ripresa e necessita di imprese capaci di garantire qualità, tempi

certi e la gestione successi-va dell’edificio. L’altra area su cui vogliamo lavorare è invece quella dei servizi. Da un anno sono il direttore di una nuova divisione, nata dall’accorpamento dell’area project e quella dei servizi, che sta crescendo con un gradiente del 10% l’anno. Un dato positivo ma ancora insufficiente, ecco perché stiamo valutando l’ipo-tesi di crescere per linee esterne, ovvero attraverso l’acquisizione di portafogli o imprese operanti in tale

settore. Infine, non possia-mo dimenticare l’estero: abbiamo in corso diverse offerte presentate, ora al vaglio dei committenti, in particolare in Algeria dove esiste un grande piano ospe-daliero. Contavo, entro la fine dell’anno di riuscire ad avere risposte e di portare a casa almeno un risultato ma, purtroppo, la crisi petrolifera ha comportato in questi Paesi (il cui reddito è determinato soprattutto dalle fonti energetiche) un forte allentamento: mi au-

guro che tale stallo si risolva in un periodo non troppo lontano. Oggi - prosegue Saetti - il fatturato estero è molto modesto ma, al contrario, può diventare una componente essenziale per ricominciare a crescere”. Nel 2015 la cooperativa ha iniziato a registrare alcuni segnali positivi, “ma quasi inaspettatamente - sorride Saetti - perché il quadro che ci circonda a livello nazionale è molto, molto negativo”.

Jessica Bianchi

venerdì 2 ottobre 2015 anno XVI - n. 364

da Martedì a Sabato 10:00-13:00 / 15:00-19:30

Tel. 059 637590 - email: [email protected]

5venerdì 2 ottobre 2015 anno XVI - n. 36

la natura che cura di vitor chiessi, farmacista

Un diffuso senso comune spinge le donne in gravi-

danza a limitare l’uso di tutte le terapie farma-cologiche e a indiriz-zarsi verso trattamenti non farmacologici con la convinzione che iprodotti naturali siano più sicuri dei farmaci di sintesi. I disturbi per i quali più spesso vengono usate le erbe sono rappresentati da nausea, insonnia, stitichezza, infezioni urinarie e lombalgia. A questo proposito sono d’obbligo alcune con-siderazioni di carattere generale.Le conoscenze relative alla farmacocinetica e al meccanismo d’azio-ne di una pianta o di un suo estratto, sono generalmente mol-to scarse e non se ne conoscono gli effetti sui tessuti embrionali.

Da sinistra Santangelo,Greco, Calestrini e Marchini

“In occasione della Gior-nata mondiale contro l’ictus cerebrale -

spiega Maurizio Calestrini, presidente di Alice - la nostra associazione organizza un presidio per l’intera giornata di sabato 17 ottobre presso la Galleria commerciale del Borgogioioso”. Un’intera giornata, dalle 9 alle 20, dove, medici, infermieri e vo-lontari effettueranno gratu-itamente, a chi lo richiederà, test per conoscere il livello di colesterolo e glicemia e verrà misurata la pressione arterio-sa con l’ausilio di un’apparec-chiatura, donata dal Con-sorzio Farmacisti, in grado di rilevare la fibrillazione atriale. Il presidio di prevenzione è realizzato in collaborazione con gli operatori dei Reparti di Neurologia e Fisioterapia dell’Ospedale Ramazzini di Carpi. “Il presidio al Borgo ci permette di incontrare centi-naia, migliaia di persone, un

“L’ictus è una piaga sa-nitaria che non accenna a ridursi. Proiezioni

attendibili dicono che nel 2050, l’incidenza di tale patologia, raddoppierà. Ai medici, l’onere di tenere alta la guardia e dare il meglio di sé per quanto riguarda assistenza e terapia, a noi di Alice invece - spiega il neurologo Gabriele Greco, presidente onorario dell’as-sociazione carpigiana per la lotta contro l’ictus - il compito di diffondere in modo capillare le norme riguardanti i corretti stili di vita da adottare, affinché l’incidenza possa diminuire. Il nostro obiettivo, insomma, è quello di intentare una vera e propria guerra ai fattori di rischio della malattia che sono tanti: riduzione dello stress, attività fisica e aboli-zione del fumo”. Tra le sane abitudini, l’alimentazione ricopre un ruolo fondamen-tale. “Nell’anno di Expo, ci è parsa un’occasione ghiotta l’idea di organizzare un convegno per condurre una rifles-sione su tale tema”. Ictus e alimentazio-ne: è questo il titolo dell’in-contro che si terrà sabato 3 ottobre, a partire dalle 9, presso l’Au-ditorium San Rocco. “Mangiare sano non signi-fica mortificarsi con diete drammatiche né, tantomeno, rinunciare a uno dei più grandi piaceri dell’uomo”, precisa Greco. Al contrario, “il cibo può e deve restare una gioia per gli occhi e il palato preservando, al contempo, la nostra salute”. Il convegno sarà anche

erbe e gravidanza: attenzione!

Sempre, e in particolare nel 1° trimestre, l’uso di erbe medicinali e deri-vati, compreso quello di prodotti erboristici, dovrebbe essere evita-to o comunque limitato

ai casi di effettiva ne-cessità e su prescrizione medica. Le sostanze vegetali maggiormente rischiose sono gli oli essenziali e gli alcaloidi potenzialmente tossici

per l’embrione e il feto o attive sulla contrat-tilità uterina e, quindi, potenzialmente abor-tivi. Caffeina e nicotina riducono facilmente l’irrorazione placen-

tare e per questo in gravidanza è con-troindicato il fumo e l’assunzione di numerosi caffè, così come altre piante quali l’efedra, la noce mosca-ta e l’arancio amaro. Sono poi controindica-te alcune piante medi-cinali: china, assenzio, ruta, lassativi antrachi-nonici (aloe, cascara, senna), melograno, chenopodio, ginepro, prezzemolo, menta, calamo aromatico, cannella, issopo, salvia e tutti gli oli essenziali in particolare quelli ricchi di chetoni. Alcu-ne piante aumentano la contrattilità uterina con rischio di aborto, altre sono direttamen-te tossiche per il feto o l’embrione, come per esempio la borragine. Oltre al periodo del-la gravidanza anche durante l’allattamento

occorre prestare molta cautela nell’impiego delle erbe. Quelle più utilizzate per favorire la montata lattea sono i semi di finocchio e di anice, coni di luppolo, sommità di verbena e di galega… Tra le erbe di uso comune un’av-vertenza in particolare riguarda la Galega officinalis, responsabile di effetti tossici cardio-respiratori in animali (pecore e bovini) che si sono nutriti di tale pianta. Tali controin-dicazioni, nonostante non ci siano evidenze sul neonato, spingono a sconsigliarne l’uso.

Ictus e alImentazIone: è questo Il tema dell’Incontro organIzzato da alIce, sabato 3 ottobre, a PartIre dalle 9, Presso l’audItorIum san rocco

una cucina amica della salute

un’occasione per approcciarsi a questa patolo-gia, terza causa di morte nei Paesi industria-lizzati e prima di invalidità, in modo non scientifico, ha sottolineato il primario dell’Unità operativa di Neurologia

dell’Ospedale Ramazzini di Carpi, Mario Santangelo: “nella nostra città l’inciden-za resta costante. Ogni anno vengono registrati tra i 250 e i 300 casi di ictus. Il nostro impegno in tal senso rimane altissimo ma la prevenzione riveste un ruolo fondamen-tale”. Tra i relatori che si susseguiranno, il fisico della materia Davide Cassi, il quale svilupperà il tema La

cucina può essere scientifi-ca? Una lezione magistra-le, la sua, che intratterrà i presenti sull’affascinante mondo della cucina moleco-lare. Sarà invece una cucina più tradizionale quella di cui parlerà Luca Marchini, chef del Ristorante L’erba del Re di Modena: a lui sarà infatti affidato il compito di dimo-strare come si possa fare alta cucina preservando gusto, qualità e salute. Cosa può correre in aiuto degli amanti della forchetta? “Piatti sem-plici, territoriali e di qualità”. Bastano infatti pochi accor-gimenti per fare della tavola un’alleata. Il segreto? “Si può mangiare assolutamente bene cercando di ricavare da una grandissima materia prima un ottimo risultato. Occorre saper abbinare i vari elementi e scegliere le tecniche più appropriate per prepararli”. Studi scientifici hanno dimostrato come la dieta mediterranea - caratte-rizzata da un alto consumo di vegetali, olio extra vergine di oliva con principale fonte di grassi monoinsaturi e da un ridotto apporto di grassi satu-ri di origine animale - induca non soltanto una riduzione della mortalità ma anche di incidenza di ictus cerebrali. Il programma del convegno, che ha ottenuto il patrocinio di Expo, non interesserà soltanto gli addetti ai lavori, i malati o i loro famigliari, ma conterrà divertenti incursioni nella cucina intesa come piacere, offrendo consigli pratici da applicare nella vita di tutti i giorni. Affinché ogni nostro pasto possa far bene a cuore, cervello e anima.

Jessica Bianchi

alice organizza un presidio al borgo e un concerto in teatro

paolo Belli per alicemodo semplice per informar-le e ‘istruirle’ su alcune regole basilari”, conclude Calestrini. Il 5 novembre, alle 21, in Teatro Comunale a Carpi, arriva Paolo Belli e la sua Big Band con lo spettacolo: A me mi piace lo swing (… e sottolineo a me mi). L’incasso sarà devoluto ad Alice (prevendita dei biglietti a Radio Bruno).

“Mangiare sano non si-gnifica mortifi-

carsi con diete dram-matiche né, tanto-meno, rinunciare a uno dei più grandi piaceri dell’uomo. Al contrario il cibo può e deve restare una gioia per gli occhi e il palato preservan-do, al contempo, la nostra salute”.

venerdì 2 ottobre 2015 anno XVI - n. 366

la sezione di carpi del club alpino Italiano e il gruppo speleologico cai carpi organizzano il III corso di Introduzione alla speleologia

andar per grotte

La Sezione di Carpi del Club Alpino Italiano e il Gruppo Speleolo-

gico Cai Carpi organizzano il III Corso di Introduzione alla Speleologia che si svolgerà a Carpi e prevede la frequentazione di grotte. “L’attività che viene propo-sta in sezione si compone sia di uscite in grotta che di lezioni teoriche con lo scopo di fornire una base tecnico-culturale e di ammirare le bellezze del sottosuolo” spiega Marcello Borsari, del Gruppo Speleologico del Cai, Club Alpino Italiano di Carpi e istruttore della Scuo-la Nazionale di Speleologia.

Al termine del corso sarà rilasciato un attestato di partecipazione con il quale, chi vorrà proseguire nell’at-tività, potrà avere accesso a tutti i corsi nazionali. Il corso rappresenta un’occasione unica per scoprire le meravi-glie che si celano nel buio del mondo sotterraneo e vivere un’esperienza emozionante a contatto con la natura imparando a conoscere meglio il proprio territorio. Il Corso di Introduzione alla Speleologia si articolerà dal 12 ottobre all’11 novembre. Per ulteriori informazioni: [email protected], cellulare 329.3120590.

Marcello Borsari

una mattInata In comPagnIa dI suor angela bertellI Per glI alunnI della scuola PrImarIa g. PascolI dI carPI

a scuola di solidarietà

“E’ stato bello essere protagonista della missione che ormai da

anni mi coinvolge in prima persona in Thailandia…”. A raccontare questa espe-rienza agli alunni delle dieci classi della Scuola Prima-ria G. Pascoli di Carpi è stata suor Angela Bertelli, che il 24 settembre scorso è stata accolta con entusiasmo da bambini e insegnanti. Ormai da un decennio le docenti sono impegnate a portare avanti un progetto di solidarietà in collegamento con la Casa degli Angeli in Thailandia, dove opera la suora missionaria, nostra

concittadina. In prossimità del Natale e della Pasqua i bambini ricevono un panino, offerto dalle insegnanti, in cambio di una libera of-ferta. Il rica-vato di questa iniziativa di solidarietà è destinato alla casa famiglia thailandese che ospita bam-bini disabili o abbandonati dai genitori. E’ un progetto

fortemente sostenuto anche dai genitori de-gli alunni, che condividono con le docenti il valore edu-cativo di tale esperienza, che invita gli alunni a riflettere su temi di grande valore sociale.Quella vissuta lo scorso 24 set-tembre è stata una giornata

davvero speciale, un mo-mento di grande gioia, che i bambini attendevano con

trepidazione ed entusiasmo. In altre occasioni avevano visto e ascoltato, attraverso una video chat, la testimo-nianza della missionaria e di altri collaboratori volontari, che l’affiancano nella sua opera, ma vederla dal vivo è tutt’altra cosa! Come ha det-to una bimba di sette anni di classe II. Suor Angela, pur nella più assoluta semplici-tà, riesce sempre a trasmet-tere il suo grande amore nei confronti di coloro che la circondano e a far sgorgare nel cuore dei più piccoli sentimenti di generosità, di attenzione verso il prossimo e di condivisione.

a claudIo caItI è stata affIdata la reggenza dell’IstItuto comPrensIVo carPI centro. Il nuoVo dIrIgente scolastIco sI dIVIderà tra carPI e formIgIne doVe è tItolare della PresIdenza alle scuole medIe fIorI

c’è un nuovo preside alle pioE’ stata affidata al pre-side Claudio Caiti la reggenza dell’Istituto

Comprensivo Carpi Centro che comprende le scuole dell’infanzia Berengario, I Girasoli, Meloni, le prima-rie Fanti, Giotto, Pascoli e la scuola media Alberto Pio. Il nuovo dirigente scola-stico si dividerà tra Carpi e Formigine dove è titolare della presidenza alle scuo-le medie Fiori per il terzo anno consecutivo. Prima di diventare dirigente scolasti-co nove anni fa, Caiti è stato insegnante di musica alle medie e una scuola come le Pio in cui è istituito il corso a indirizzo musicale non poteva sperare di meglio. Dopo dieci anni di presidenza nelle medie modenesi che idea si è fatto di questi tre anni che per i ragazzi sono fondamentali?“E’ una fase dello sviluppo molto delicata: gli alunni entrano bambini ed escono che si sentono adulti. Occor-re una grande attenzione da parte dei docenti agli aspetti relazionali e a quelli propri dell’adolescenza. E’ una sensibilità a cui gli insegnanti devono adattare la loro preparazione perché oltre a essere docenti di disciplina occorre che ab-

biano competenza su aspetti psicologici ed emoziona-li. La scuola media fa da cuscinetto tra la primaria e

le superiori ma sono tre anni fondamentali e determinanti per il futuro di ogni alunno”.Ha già avuto modo di

conoscere il contesto cittadino?“Nella nostra provincia le istituzioni scolastiche collaborano insieme alle amministrazioni con grande attenzione alle esigenze del territorio. In occasione della firma del Patto per la scuola ho conosciuto gli assessori all’Istruzione dell’Unione Terre d’Argi-ne Paola Guerzoni e del Comune di Carpi Stefania Gasparini. Posso contare sul solido supporto della vicaria Eria Bulgarelli che da anni lavora in questo Istituto Comprensivo e ne conosce le vicissitudini”.Oltre a essere la scuola media con il più alto numero di iscritti (569 nell’anno scolastico 2014/15) le Alberto Pio sono quelle in cui è maggiore la presenza di studenti stranieri: 22,8% come alle Guido Fassi contro una media che si attesta al 16,3% alle Focherini e al 16,1% a Cibeno. Questo può essere un problema?“Quando si parla di alun-

ni stranieri occorre fare riferimento alla loro alfabetiz-zazione. Oggi i ragazzi stranieri che frequen-tano le scuole medie sono nati e cresciuti qui frequentando le scuole dell’in-fanzia ed ele-mentari. Non ci sono differenze in termini di prestazione se non fra chi ha un buon rendi-mento scola-stico e chi non lo ha. Ma sono tanti i ragazzi che non hanno un’origine ita-liana e riescono molto bene a scuola”.Che effetti ha avuto La Buona Scuola del Go-verno Renzi?“Con l’arrivo dei neo assun-ti, è aumentato il numero degli insegnanti in organico già dall’inizio dell’anno scolastico. La Buona Scuola

dà inoltre la possibilità di richiedere ancora da tre a otto nuovi docenti in base alle priorità indi-viduate dalla singola scuo-la. Le risorse non sono mai comunque sufficienti”.Ha indivi-duato una priorità per questo anno scola-stico?“Lavorerò per creare un buon clima, fatto di rela-zioni positi-ve da parte

del preside nei confronti degli insegnanti e da parte loro nei confronti degli alunni. Un rapporto corretto tra le persone che lavorano nella scuola è fondamentale se poi si vuole lavorare sui bisogni formativi”.

Sara Gelli

“Occorre una grande attenzione

da parte dei docenti agli aspetti relazio-nali e a quelli propri dell’adolescenza. E’ una sensibilità a cui gli insegnanti devono adattare la loro preparazione perché oltre a essere docenti di disciplina occorre che abbia-no competenza su aspetti psicologici ed emozionali. La scuola media fa da cuscinet-to tra la primaria e le superiori ma sono tre anni fondamentali per il futuro di ogni alunno”.

Claudio Caiti

Al centro Suor Angela Bertelli

Suor Angela, pur nella più assoluta

semplicità, riesce sempre a trasmet-tere il suo grande amore nei confronti di coloro che la circondano e a far sgorgare nel cuore dei più piccoli senti-menti di generosità, di attenzione verso il prossimo e di condi-visione.

7venerdì 2 ottobre 2015 anno XVI - n. 36

“Mi sono commossa. Amo questa scuola per le belle esperienze che

mi continua a offrire ma, tra qualche mese, dovrò lasciarla”. A parlare è una studentessa di quinta dell’I-stituto tecnico Meucci. Alla sua commozione si è unita quella di docenti e collabo-ratori scolastici in occasione dell’evento La nostra scuo-la, progetti ed esperienze di un anno di scuola, svoltosi il 26 settembre scorso. Pre-sentando la serata, l’orga-nizzatrice, la professoressa Alessandra Gasparini, ha sottolineato come, “noi docenti impegnati in tanti progetti volevamo condivi-dere tutte le belle esperienze fatte negli ultimi anni con il maggior numero di persone: studenti, professori, geni-tori, personale scolastico... ma anche con la cittadinan-za e ringraziamo il nostro dirigente Marcello Miselli, l’assessore alle Politi-che Scolastiche Stefania Gasparini, il vicepreside Davide Lusetti e la nostra direttrice amministrativa Lorella Muscaritolo che ci hanno dato l’opportunità e gli strumenti per poter realizzare questo tanto desiderato momento d’in-contro” . I ragazzi si sono alternati sul palco raccon-tando con la spontaneità che li caratterizza le loro espe-rienze, dal progetto Mep

commozIone e orgoglIo hanno accomPagnato, lo scorso 26 settembre, l’InIzIatIVa la nostra scuola, sVoltasI all’IstItuto tecnIco meuccI

tutto sulla nostra scuoladai ragazzi di Ted Tv, che racconta con umorismo e poesia momenti di vita sco-lastica i cui interpreti sono i rappresentanti di tutte le componenti della scuola. Il pomeriggio era stato invece dedicato all’allestimento di stand relativi ai tanti proget-ti dell’istituto, oltre ai lavori Simulimpresa, Giovani e anziani nella rete, Peer Edu-cation, Codice Memoria, Progetto Intercultura e vari progetti sportivi. L’atmo-sfera è stata stimolante e

divertente: via vai di ragazzi che allestiscono, spiegano, insegnano, preparano

il rinfresco per i numerosi adulti curiosi di sentir-li raccontare e per i loro compagni presenti. Infine richiamano il pubblico alla magia di uno spettacolo da loro condotto tra gli alti alberi del giardino, situazio-ne insolita per tutti, carica di suggestioni. Come suggesti-ve risuonano a fine serata le parole di Don Milani, lette da due docenti: “la nostra scuola è uno sguardo aperto sul mondo, uno sguardo sin-cero, critico, generoso. E’ l’utopia che ci fa cammina-re nella direzione giusta. La nostra scuola siete tutti voi: le teste, le braccia, le gambe della nostra utopia”.

al cinema e al teatro, dalle letture del Meucci Lab alle testimonianze di esperien-ze vissute nell’ambito del Progetto Libera contro la mafia. A chiudere la serata la presentazione del corto La nostra scuola, realizzato

venerdì 2 ottobre 2015 anno XVI - n. 368

E’ cresciuto un girasole alto più di quattro metri nel giardino delle

meraviglie di Franco Par-meggiani,  pensionato carpi-giano di 72 anni. “Un amico mi ha donato dei piccoli semi che ho fatto germogliare nel cotone e ho poi piantato in giardino: una di queste pian-te è cresciuta a dismisura. Il fiore sta maturando e c’è già chi mi ha chiesto i semi” rac-conta Parmeggiani, un passa-to da metalmeccanico e una grande passione: la semina e la coltivazione di piante par-ticolari. Lo scorso anno nel suo giardino è cresciuta una pianta di pomodoro di quali-tà San Marzano alta quattro metri e dopo il pomodoro da guinness quest’anno è la volta del girasole da record. “Già perché nel guinness dei primati ho visto che c’è un girasole di cinque metri…” ammette.

franco Parmeggiani ha coltivato una pianta alta più di quattro metri

 un girasole da record

piscina comunale: cambiate la fermata dell’autobus!

Gentile Redazione, siamo tutti en-tusiasti delle nuove piscine appena inaugurate, gli ampi spazi e gli orari

flessibili permettono anche a chi lavora di usufruire dei suoi servizi. Purtroppo, però, non si è pensato a chi è impossibilitato a recarvisi in auto come la maggior parte delle persone: la fermata dell’autobus, infatti, è rimasta quella di prima in fondo al parcheggio, sul marciapiede davanti alle scuole. La fermata era ideale per la vecchia piscina, comportava solo un breve tragitto in un piazzale pedonale. Adesso invece si è obbligati a percorrere un lungo tratto a piedi con la borsa sulle spalle in mezzo alle auto del parcheggio che magari non prestano attenzione a un pedone che passa, oppure si deve allungare il percorso andando sul marciapiede - tratti entrambi con buche o dislivelli che possono far cade-re facilmente chi li attraversa. Mi auguro quindi, che venga discusso al più presto l’argomento, dato che si potrebbe risolvere il problema allungando di poco il percorso e prevedendo un rientro nel piazzale delle piscine. Anche solo avvicinarsi all’entrata di 100 metri, costituirebbe un grande aiuto per noi pedoni. Grazie dell’attenzione.

Lettera Firmata

tuteliamo la privacy

Spettabile Redazione, io sono resi-dente in un condominio a Carpi e, da qualche tempo, mi sono reso conto di

una situazione che, forse, tra qualche anno potrebbe riguardare anche me, e trovo alquanto sgradevole e decisamente fuori luogo. Le persone che hanno delle perdite di urina, anziani, allettati e malati, devono conferire pannoloni e traversine all’in-terno di un apposito bidone con tanto di coperchio rosso ed esporlo affinché gli operatori di Aimag possano vuotarlo. In questo modo tutto il condominio viene a conoscenza di questioni intime, personali e decisamente imbarazzanti. Non vi pare che ciò costituisca una violazione della privacy delle persone? Non si potrebbe ricorrere a contenitori meno appariscenti? A oggi mi sembra essere tornata in voga la famosa lettera scarlatta che veniva utilizzata per identificare le adultere. Siamo nel 2015 credo che dovrebbero essere utilizzate un poco di delicatezza e sensibilità in più.

Lettera firmata

Gentile lettore, come riportato a pagina 10, nel corso del Consiglio Comunale è stato stabilito che i cit-

tadini che lo desiderano, possono richie-dere dei bidoni senza il coperchio rosso.

i lettori ci scrivonoFranco Parmeggiani col suo girasole

“Ci fermavano incu-riositi turisti stranieri europei ma anche suda-

mericani, in visita ad Assisi e Cascia, lungo le strade dei due centri medioevali, per chiederci chi fossero gli anziani in carrozzina che con tanto zelo e ordinatamente gli accompagnatori stavano conducendo alla scoperta dei monumenti storici e religiosi delle due località umbre. E noi rispondevamo che erano anziani ospiti della struttura protetta Il Quadrifoglio di Carpi in gita turistica. Di fronte alla loro sorpresa ab-biamo spiegato che per noi è una normale consuetudine accompagnare gli anziani ospiti, seppure costretti in carrozzina, in gita per visi-tare città, ascoltare concerti, o partecipare a feste e sagre. E gli stranieri sono rimasti stupiti per la disponibilità della nostra casa di riposo a occuparsi anche dell’uscita in gruppo degli ospiti, così come del loro soggiorno in albergo e dei pranzi al risto-rante. Evidentemente nei loro paesi queste iniziative sono demandate ai famiglia-ri”. A parlare sono Giovanni Mingrone e Lorella Gherli, rispettivamente direttore e animatrice del Quadrifoglio, al ritorno da una tre giorni ad Assisi e Cascia. Felici e contenti del buon esito della trasferta in Umbria degli

una cInquantIna le Persone che hanno soggIornato Per due nottI In un hotel dI assIsI troVando grande cortesIa e osPItalItà

trasferta umbra per i “nonni” del quadrifoglio

anziani che sono stati ac-compagnati e amorevolmen-te seguiti da otto operatori socio-sanitari, da un medico e da due infermieri, oltre che dai famigliari. Una cinquan-tina le persone che hanno soggiornato per due notti in un hotel di Assisi trovando grande cortesia e ospitalità. Il viaggio è stato compiuto a bordo di un pullman gran

turismo appositamente attrezzato per il trasporto delle carrozzelle. Ad Assisi e a Cascia gli anziani hanno visitato la Porziuncola, la Basilica del Santo e il Monastero di Cascia: grande la loro soddisfazione per la bellezza e la storicità dei luoghi e dei monumenti che molti già conoscevano. Il Quadrifoglio ha nel frattem-

po festeggiato i cento anni di Te-resa Cavicchioli, carpigiana di origine mantovane: per lei è stata tagliata e servita a tutti gli anziani una grande torta di compleanno. E per le prossime festività nata-lizie Mingrone e Gherli hanno in serbo un’altra succosa novità, che farà seguito all’originale ini-ziativa di ‘aprire’ i cancelli della casa di risposo alla città.

Cesare Pradella

Al centro Teresa Cavicchioli

9venerdì 2 ottobre 2015 anno XVI - n. 36

370mIla euro. questa la cIfra stImata Per rIscattare I dIrIttI dI suPerfIcIe della PolIsPortIVa dorando PIetrI. la gIunta corre aI rIParI Per salVare la struttura e Il consIglIo comunale sI sPacca

salvata la dorando pietri!Aldilà delle accuse volate in Consiglio

Comunale circa il salvataggio della polisportiva, a resta-re è il dubbio sull’uti-lità di un’operazione che, probabilmente, arriva fuori tempo massimo.

Correva l’anno 2014 quando iniziò a circolare la voce che

a Carpi, sulle ceneri del vecchio impianto natatorio, sarebbe sorto un palasport multifunzionale dove, fi-nalmente, avrebbero potuto giocare le società carpigiane che militano nelle massime serie, dalla pallavolo alla pallamano, oggi migrate verso altri lidi. Lo studio di fattibilità realizzato dal Comune per la realizzazione del nuovo Palazzetto dello Sport, e approvato dalla scorsa Giunta Campedelli, prevedeva una capienza minima di 3.500 posti a sedere. Spesa stimata: 6 milioni di euro da finanziare attraverso la costituzione di un’associazione tempora-nea di imprese. Un progetto faraonico da realizzare in project financing (come av-venuto con la nuova piscina comunale, costata oltre 9 milioni di euro e realizzata dal raggruppamento tempo-

Il sIndaco alberto bellellI, rIbadIsce la Volontà dell’ammInIstrazIone dI realIzzare “sull’area oggI occuPata dalla PIscIna un Palazzetto consono alle esIgenze dI carPI”. un Punto resta Però fermo: “l’ente PubblIco non Può sobbarcarsI l’onere della costruzIone”.

un palazzetto al posto della piscina: sì, ma quando?

raneo di imprese costituito da Cmb e dalla società di servizi Coopernuoto di Correggio, la quale detiene il 25% delle quote di Aqua-nova srl che si è aggiudicata l’appalto dell’impianto e lo gestirà per i prossimi 30 anni). L’ex assessore allo Sport, Carmelo Alberto D’Addese aveva annunciato di aver già ricevuto “manife-stazioni d’interesse da parte di alcuni privati” ma, poi, tutto cadde nel silenzio. In occasione dell’inaugurazio-ne della nuova piscina, non è sfuggita l’affermazione del presidente di Cmb, Carlo Zini, circa l’eventualità “di poter realizzare, in futuro,

dopo l’impianto natatorio e il centro commerciale il Borgogioioso, anche altre opere importanti per la città”. Qualcosa si sta forse muovendo sul fronte Pa-lazzetto? “Cosa erigere al posto della vecchia piscina - ha dichiarato il neo eletto vicepresidente del colosso cooperativo carpigiano, ar-chitetto Ruben Saetti Cmb - è una decisione dell’Am-ministrazione Comunale. Verrà comunque demolita a breve e un po’ mi piange il cuore. La struttura è vecchia, obsoleta, ma nel corso del tempo ha svolto bene il suo mestiere. Non dimentichia-mo poi che era stata costruita

da Cmb: non sarà facile abbatterla, considerata l’ingente quantità di calcestruzzo, persino il terremoto non gli aveva fatto un baf-fo… L’area su cui sorge è decisamente interessante: Carpi, dal punto di vista infrastrut-turale, si sta attrezzando bene ma ha ancora delle la-

cune. Credo che la società civile e il pubblico debbano pensa-re a come fare per colmarle, suddividendo, naturalmente, oneri, carichi e responsabilità. Ognuno facen-do il proprio lavoro come con la nuova piscina: un’ope-razione davvero ben riuscita. Speriamo che il tempo ci dia ra-gione, in termi-

ni di utenza e introiti”. Dal

canto suo, il primo cittadino Alberto Bellelli, ribadisce la volontà dell’Amministra-zione di realizzare “sull’area oggi occupata dalla piscina un Palazzetto consono alle esigenze di Carpi”. Un pun-to resta però fermo: “l’ente pubblico non può sobbarcar-si l’onere della costruzione”. Ergo, se vi sono privati interessati, battano un col-po… Ma per quanto tempo quell’obbrobrio di cemento armato resterà lì? “Non vogliamo che quello diventi un luogo di degrado quindi troveremo le risorse per abbatterlo entro la fine del 2016”, assicura il sindaco.

Jessica Bianchi

“Carpi, dal punto di vista infrastruttura-

le, si sta attrezzando bene ma ha ancora delle lacune. Credo che la società civile e il pubblico debbano pensare a come fare per colmarle, sud-dividendo, natural-mente, oneri, carichi e responsabilità. Ognuno facendo il proprio lavoro come con la nuova piscina: un’operazione dav-vero ben riuscita”.

370mila euro. Questa la cifra stimata per riscattare i diritti di

superficie della Polisportiva Dorando Pietri. La Giunta corre ai ripari per salvare la struttura e il Consiglio Comunale si spacca. Il Pd avvalla, le Opposizioni in-sorgono. “Perché non aspet-tare la naturale scadenza nel 2031? In quel modo la struttura tornerebbe gratui-tamente nelle mani dell’En-te pubblico”, obiettano compatti. Di certo, conside-rata la drammatica e cronica situazione debitoria in cui versa, è difficile immagina-re che la Polisportiva possa essere tanto longeva… E’ altresì vero che, sedici anni, sono molti, soprattutto per una città alla quale da troppo tempo manca una vi-sione di lungo respiro. Tra le polemiche e le minacce di esposti alla Corte dei Conti, l’operazione - costosa - da 2 milioni di euro è tesa a collocare nello stabile di via Nuova Ponente il cosid-detto Polo della creatività, per il quale tramonta così, definitivamente, l’ipotesi del Torrione degli Spagnoli, primo amore dell’assessore alle Politiche economiche

Simone Morelli. Negli spazi vuoti della Dorando Pietri, verranno dislocati la sede operativa del Centro di Formazione Professionale sul tessile abbigliamen-to ForModena, il Centro provinciale per l’istruzione

degli adulti (Cpia), la sede di Carpi Fashion System, l’Archivio Documentale sul tessile abbigliamento Labirinto della moda, le attività della Fondazione Democenter di Modena, uno spazio di coworking e

un fabbrication laborato-ry, “al fine di dar vita a un centro sinergico dove la formazione, la ricerca, la creatività e la cultura im-prenditoriale si fondano per fare rete e creare innovazio-ne” si legge nel progetto.

Allo scopo di reperire le risorse, il Civico Consesso ha deliberato una variazio-ne di Bilancio di previsione e al Piano degli investimen-ti 2015-17: 800mila euro i fondi messi a Bilancio per il 2015 (400mila arrivano

da entrate proprie e il resto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi) e 1 milione e 200mila euro per il 2016. In due anni circa, il Polo dovrebbe prendere forma, andando a occu-pare 2.500 metri quadri, e ridando vita a un “vuoto urbano”, uno spazio di-smesso altrimenti destinato a decadere inesorabilmente. Aldilà delle accuse volate in Consiglio Comunale circa il salvataggio della polispor-tiva, a restare è il dubbio sull’utilità di un’operazione che, probabilmente, arriva fuori tempo massimo: servi-rà il polo a salvare il tessile dalla crisi nella quale versa da anni? Getterà un salva-gente a giovani in cerca di occupazione? Rispondere ci pare retorico.

Jessica Bianchi

venerdì 2 ottobre 2015 anno XVI - n. 3610

doPo Il PresIdIo daVantI a Palazzo sacchettI, sI dIcono soddIsfattI, I cIttadInI che da mesI PortaVano aVantI dIVerse Istanze dI cambIamento del nuoVo serVIzIo rIfIutI

porta a porta: pace raggiunta?Un esito tutto som-mato soddisfacente, quello del Consiglio

Comunale del 24 settembre scorso, per i cittadini riuniti nel gruppo, nato su Facebo-ok, Raccolta differenziata Carpi. In aula, tra i vari punti all’ordine del giorno, era in programma la discus-sione su diverse mozioni presentate sulle modalità di raccolta differenziata porta a porta, che tra l’altro dal 30 novembre partirà anche nel centro storico, l’ultima zona di Carpi a essere interessata dal passaggio al nuovo siste-ma della raccolta dei rifiuti domiciliare, con tariffazione puntuale.Una ventina di cittadini, giovedì scorso, si sono riuniti davanti al Municipio con cartelli e slogan “per una raccolta differenziata più sostenibile”.“Non siamo contro la rac-colta differenziata”, afferma uno dei presenti. “L’obiet-tivo, lo condividiamo: è il percorso scelto per arrivarci, che reputiamo sbagliato. Per una famiglia composta da due persone, sono stati calcolati tre svuotamenti del bidone dell’indifferen-ziato all’anno: significa che per quattro mesi, se non si vuole pagare di più, bisogna tenersi in casa l’immondi-zia. E per quanto la raccolta differenziata sia fatta bene,

comunque puzza”. Gli fan-no eco gli altri: “non ci va bene questo sistema. Se ne poteva studiare uno miglio-re”. I pochi ma battaglieri cittadini sono poi entrati a Palazzo Scacchetti, per assistere alla discussione

in Consiglio. E alla fine, possono dirsi contenti del risultato: delle loro sette proposte, elaborate negli ultimi mesi e condivise sulla pagina del social network, ne sono passate cinque. A fare da tramite, presentando

le mozioni poi approvate, il consigliere di opposizione Roberto Benatti. Quali sono le novità che andranno a modificare il sistema di raccolta (che, lo ricordiamo, è ancora in fase di sperimen-tazione)? Innanzitutto, i cit-tadini che hanno problemi di spazio, potranno richiedere il bidone da 40 litri al posto di quello da 120, mentre nei condomini non ci sarà più bisogno dell’unanimità per richiedere il contenitore da 40 litri: basterà la maggio-ranza. Inoltre, è stata riba-dita dall’assessore Simone

Tosi la possibilità, già com-presa nel sistema attuale, di richiedere bidoni senza coperchio rosso (ma dello stesso colore degli altri) per la raccolta dei pannolini, in modo da tutelare la privacy. Per quanto riguarda la tarif-fa di raccolta dei pannolini, l’Amministrazione si è detta disponibile a definire prezzi calmierati per il servizio. Un altro tema che stava parti-colarmente a cuore a molti cittadini, era quello delle let-tiere per cani e gatti: finora, le soluzioni alternative allo smaltimento nei bidoni grigi

dell’indifferenziato, erano l’utilizzo di lettiera com-postabile, che può essere messa nell’organico, oppure il conferimento nelle stazio-ni ecologiche. Ora, invece, l’Amministrazione si è detta disponibile a istituire un servizio di raccolta ad hoc, ovviamente a pagamento per chi ne vorrà usufruire. E’ infine passata la propo-sta del Reverse Vending: verrà studiato un sistema per incentivare, attraverso un ritorno economico, la restituzione di determinati tipi di rifiuti riciclabili.Si dicono perciò soddisfat-ti, i cittadini che da mesi portavano avanti diverse istanze di cambiamento del nuovo servizio rifiuti. “Dobbiamo essere orgo-gliosi di aver contribuito, anche se in piccola parte, al miglioramento della raccol-ta a Carpi”, scrive Stefano Bisi, amministratore del gruppo, su Facebook. “Non è il modello di raccolta che avremmo voluto, ma credo che abbiamo contribuito a migliorarla, ovvero a renderla più sostenibile per i cittadini”.

Laura Benatti

I residenti del quartie-re Due Ponti hanno segnalato lo stato di

degrado in cui versa l’area all’angolo tra via Plinio e via Cremaschi: si tratta del cimitero ebraico che da alcuni anni è abbandonato a se stesso. L’erba è ormai al-tissima e i rami delle piante spezzati, gli edifici sono stati danneggiati dal terre-moto ed è evidente che da tempo non via abbia mes-so piede nessuno. Come testimonia la vecchia foto qui a lato, fino a qualche anno fa, in occasione della Giornata Europea della Cultura Ebraica, il Comu-ne di Carpi e la Fonda-zione Fossoli, aderendo a questo importante appun-tamento, organizzavano la visita ai luoghi ebraici della nostra città aprendo le porte dell’ex Sinagoga, promuovendo visite all’ex campo di concentramen-to di Fossoli e al Museo Monumento al Deportato. Naturalmente anche i can-celli del cimitero ebraico, che risale al 1825, veniva-no aperti e aveva luogo la visita: nell’area esterna, recintata da un muro con annessa la casa del custode, ci sono tombe del tardo ottocento, “contraddistinte da lapidi marmoree infisse nel terreno a prato”. Oggi la vegetazione incolta ricopre ogni cosa. Per la Fondazione Fossoli è la

I resIdentI del quartIere due PontI hanno segnalato lo stato dI degrado In cuI Versa l’area all’angolo tra VIa PlInIo e VIa cremaschI

il cimitero ebraico è abbandonato a se stesso

comunità ebraica di Mode-na, proprietaria dell’area, a doversene fare carico. Ma a Modena nessuno sembra preoccuparsi del fatto che possa essere l’incuria a cancellare cinque secoli di storia ebraica in città.

Sara Gelli

Prima

Dopo

11venerdì 2 ottobre 2015 anno XVI - n. 36

L’intervento deliberato dalla Giunta Bellelli nella seduta del 22

settembre scorso prevede interventi di riparazione ma per la torre dell’acque-dotto di via Lenin si sogna una nuova vita. La torre piezometrica, propriamente “serbatoio di compenso per la distri-buzione dell’acqua” è in disuso da circa 40 anni (ospita oggi unicamente l’impianto di comunicazio-ne della Protezione Civile) ma originariamente face-va parte dell’acquedotto comunale con sorgente a Fontana di Rubiera. L’edificio, di proprie-tà comunale, è un bene culturale tutelato ai sensi D.Lgs 42/2004 perché rappresenta una testimo-nianza importante della cultura industriale dello scorso secolo e, per l’in-teresse che riveste, rien-tra nel Programma delle Opere Pubbliche e dei Beni culturali danneggiati dagli eventi sismici del 20 e del 29 maggio: per il progetto di riparazione e rafforza-mento è prevista una spesa complessiva di 120mila euro. I danni provocati dal sisma del maggio 2012 at-tengono alle strutture e alle finiture ad esse collegate ma non inficiano la stabili-

Per Il restauro della torre PIezometrIca è stata dIsPosta una sPesa comPlessIVa dI 120mIla euro ma Per l’edIfIcIo dIsmesso sI sogna una nuoVa VIta dI “rIfunzIonalIzzazIone In senso museale, esPosItIVo e rIcreatIVo”.

la torre dell’acquedotto si rifà il look

tà della costruzione nel suo complesso. La torre con la sua mole imponente ha un forte impatto visivo all’in-terno dell’insediamento urbano: alta 35,90 metri è collegata al serbatoio di accumulo (distaccato dalla torre) attraverso tubazioni sotterranee. Fu costruita tra il 1937 e il 1940 per risolvere il problema del rifornimento idrico della città di Carpi e garantire un’adeguata pressione nelle condutture. Il primo progetto della torre con sollevamento meccanico, risale al 1932 e porta la firma del bolognese Dome-nico Malaguti, ingegnere Capo del Comune di Carpi: dato il suo lungo servizio presso il Comune, a lui si deve la quasi totalità delle opere pubbliche progettate e realizzate a Carpi tra le due guerre e nell’immedia-to secondo dopoguerra. Nella relazione che accom-pagna il progetto si legge: “trattandosi di costruzione

non più fun-zionale all’u-so originario ma di signifi-cativa rile-vanza quanto a consistenza tipologico-morfologica e valore storico-artistico, per di più inserita in un contesto ambientale di singolare interesse per localizzazio-ne nel cuore cittadino, per presenza di un complesso inte-grato di manufatti (oltre la torre piezometrica, il serbatoio seminterrato), per potenzialità connesse alla destinazione di zona e alla capacità insediativa previste dagli strumenti urbanistici vigenti, sarebbe auspicabile un intervento progettuale inquadrato in una prospettiva di ampio

respiro, che avesse come riferimento il destino dell’insediamento nel suo complesso”. Per esempio, “un’ipotesi di rifunziona-lizzazione in senso musea-le, espositivo e ricreativo, renderebbe progettualmen-te allettante la possibilità di utilizzare l’affacciamento a 360° sulla città... Anche la presenza di un repertorio strutturale così rigoroso e suggestivo, potrebbe essere evidenziata e valorizzata aumentando al massimo la trasparenza dell’apparato murario, conferendo lumi-nosità al manufatto verso l’interno ma anche verso l’esterno e prospettando-ne così un esito di grande e suggestivo marcatore ambientale”. E’ il sogno di una nuova vita per la torre piezometrica oggi dismessa e che diventa un centro culturale - espositi-vo- ricreativo – biblioteca, grande segnale visivo ur-bano, belvedere sulla città e, di notte, faro luminoso della città. Purtroppo tale opportunità oggi “non è data per ragioni tecnico-economiche-temporali”, ma di quel sogno è bene che resti traccia nelle carte comunali a disposizione di chi progetterà in futuro questa città.

Sara Gelli

E’ il sogno di una nuova vita per la

torre piezometrica oggi dismessa e che diventa un centro culturale - espositivo- ricreativo – bibliote-ca, grande segnale visivo urbano, belve-dere sulla città e, di notte, faro luminoso della città. Purtroppo tale opportunità oggi “non è data per ragio-ni tecnico-economi-che-temporali”.

venerdì 2 ottobre 2015 anno XVI - n. 3612

“Per una scrit-trice agli esordi come me, tali

consensi sono fonda-mentali per acquisire maggiore sicurezza in me stessa e nella mia scrit-tura. Ora potrò lasciarmi andare. Abbandonar-mi maggiormente alle parole e alle storie che abitano nella mia mente con meno timore”.

La pianista Stefania Passa-monte è diventata nel giro di breve tempo una delle

punte di diamante del panorama concertistico internazionale. Era il 2003 quando si trasferì a Lon-dra per frequentare la prestigiosa Royal Academy of Music da cui venne selezionata tra oltre 1.800 aspiranti: da allora ha collezionato numerosi album, concerti in tutto il mondo e piazzamenti di rilievo ai più importanti premi della mu-sica tra cui i Grammy Awards. Attualmente sta ultimando la regi-strazione del suo ultimo disco dal titolo La Tempesta e ha assunto la direzione dei concerti dell’Istitu-to Italiano di Cultura a Londra. Nel giro di breve tempo hai creato un’accademia di musi-ca che organizza masterclass internazionali al Royal Colle-ge of Music, e una casa disco-grafica con cui hai pubblicato diversi album che ti hanno portato sul tappeto rosso dei Grammy’s e dei Classic BRITS Awards. Come sei riuscita a raggiungere questi risultati? Pensi che in Italia sarebbe stato possibile? “Londra è enorme e piena di talenti. E’ una città che gira rapi-damente come un vortice inesora-bile, cosicché, se non si è respinti a causa della forza centripeta di una società che non aspetta, prima o poi ci si incontra, e progetti inimmaginabili prendono vita. In

un nuoVo album da solIsta che uscIrà a dIcembre, e tantI altrI ProgettI In corso. è tutta In ascesa la carrIera della PIanIsta stefanIa Passamonte

la pianista che ha conquistato londraItalia questo movimento è frenato da una struttura sociale e buro-cratica rigida, per cui con tanta tenacia avrei forse potuto fare altrettanto, ma sicuramente non in breve tempo”.Sei da poco stata scelta come direttore della stagione con-certistica dell’Istituto Italiano di Cultura di Londra. Come gestisci la promozione della cultura italiana nella capitale inglese? “L’Istituto Italiano di Londra compie un lavoro ammirevole per riuscire a bilanciare un’offerta molteplice e innovativa che ri-specchi i mille aspetti della cultura italiana. Per quanto riguarda la musica, di cui mi occupo perso-nalmente, la scelta dei concertisti è basata principalmente su talenti internazionali che non hanno ancora debuttato a Londra. Infatti, molti musicisti italiani di talento non riescono a suonare a Londra perché la capitale inglese, pun-to di incontro tra le agenzie più importanti al mondo, si ritrova con stagioni concertistiche pro-grammate con oltre cinque anni di anticipo, e spesso non lasciano spazio ad artisti esterni al circuito. Il mio compito è dunque creare un ponte tra Italia e Inghilterra per far conoscere i talenti italiani più promettenti”.Puoi anticiparci qualcosa riguardo al tuo nuovo disco “La Tempesta”?

Stefania Passamonte

Ivana Sica

Fragile. Delicata. Lucia è una donna come tante. Una donna del Sud: una madre

capace di forza. E di coraggio. Lucia è la protagonista del nuo-vo romanzo della scrittrice car-pigiana Ivana Sica, Ridi sempre edito da Artestampa. Dopo Rosa conosce il mare, Ivana ci regala un’altra storia. Densa. Profuma-ta di terra calabra. Consumata nell’arco di un’estate. Sussurrata a bassa voce, come ci ha ormai abituati questa scrittrice di casa nostra. Con tenerezza. Ridi sempre ha ora conquistato due prestigiosi premi letterari. “Un riconoscimento importante per il mio lavoro. Una conferma che mi dona maggiore serenità”, sorride Ivana. Premiato dalla Critica al Premio Letterario Internazionale Montefiore di

il libro

Melo ha già dodici anni, una madre meravigliosa e un padre che se ne è andato quando lei era incinta. Bel-

lavista, piccolo paese dove l’aria profuma di oleandri e le voci passano rapidamente di bocca in bocca, ha accolto madre e figlio nel proprio speciale equilibrio, a strapiombo sul mare. L’estate di Melo comincia con un tuffo da perderci il fiato, nell’acqua ancora fredda. Ma ciò che lo aspetta è un’esperienza ancora più forte: Adriano, suo padre, passerà l’e-state in paese. Ridi sempre è la storia di una famiglia spezzata che prova a ricongiungere i fili dell’amore, del passato, del futuro. E’ una storia di passione, di donne forti e uomini fragili, di figli amati ma dimenticati, di ami-cizia. Un tuffo dallo scoglio della Balena, per diventare grandi.

Il lIbro rIdI semPre della scrIttrIce carPIgIana IVana sIca ha conquIstato due PrestIgIosI PremI letterarI

ivana fa innamorare l’italianelle mie pagine ci sono senti-menti, paure… valori univer-sali. Che fanno parte della vita di ciascuno di noi”. Con i due riconoscimenti tra le braccia, Ivana Sica si sente l’animo più leggero: “per una scrittrice agli esordi come me, tali consensi sono fondamentali per acquisire maggiore sicurezza in me stessa e nella mia scrittura. Ora potrò lasciarmi andare. Abbandonar-mi maggiormente alle parole e alle storie che abitano nella mia mente con meno timore”. E tra le pieghe della fantasia di Ivana una storia sta già nascen-do: “amo raccontare l’universo femminile. Storie di donne spesso travolte dalla vita, messe alla prova da percorsi doloro-si. Difficoltà dalle quali però emergono sempre. Vittoriose.

Cattolica e giunto al terzo posto al Premio Cava dei Tirreni, Ridi Sempre fa innamorare l’Italia tutta: “è una gioia indescrivibile prendere consapevolezza del fatto che la storia che ho rac-contato piace da Nord a Sud. In modo trasversale ma, in fondo,

“Le mie, sono eroine che ce la fanno.

Nonostante tutto. Donne piene di forza e coraggio che convivono con le proprie fragilità. La protagonista del mio nuovo romanzo sarà ancora una don-na. Un personaggio straordinario che ho incontrato nella mia infanzia in Cala-bria… vedremo”.

L’assessore Carmine Salsano, Ivana Sica e l’organizzatrice del Premio Cava dei Tirreni, Maria Gabriella Alfano

13venerdì 2 ottobre 2015 anno XVI - n. 36

“Londra è enorme e piena di

talenti, e gira rapi-damente come un vortice inesorabile, cosicché, se non si è respinti a causa dalla forza centripeta di una società che non aspetta, prima o poi ci si incontra, e pro-getti inimmaginabili prendono vita. In Italia questo movi-mento è frenato da una struttura sociale e burocratica rigida, per cui con tanta te-nacia avrei forse po-tuto fare altrettanto, ma sicuramente non in breve tempo”.

un nuoVo album da solIsta che uscIrà a dIcembre, e tantI altrI ProgettI In corso. è tutta In ascesa la carrIera della PIanIsta stefanIa Passamonte

la pianista che ha conquistato londra“Sarà un travolgente confronto tra le sonate di Beethoven, Chopin e Scriabin composte fatalmente a ispirazione reciproca. Nel frattem-po, a breve, uscirà anche il disco Beethoven Romance in collabora-zione con il magnifico violinista Rober-to Cani, vincitore del Premio Pa-ganini e ora primo violino dell’Opera di Los Angeles, conosciuto per caso a Londra tramite ami-cizie in comune. Si tratta di un disco che racconta la storia d’amore di Beethoven e la nostra per lui”.Sei un talento dalle molte risorse. Hai altri progetti in cantiere? “Altri progetti includono una collaborazione con il direttore d’orchestra mode-nese Stefano Seghedoni e il

Teatro dell’O-pera di Varna per un triangolo di masterclass per pianoforte, opera e direzio-ne d’orchestra che creerà un ponte tra alcune delle città più belle e artisti-che d’Europa. A questo si aggiungerà una mia tournée in Asia, e il mio debutto ame-ricano con il terzo Concerto di Beethoven”.Sono 12 anni che vivi a Londra, dove hai formato anche una splendida

famiglia. Il tuo futuro è ormai consolidato nel Regno Unito o nutri la speranza di tornare in Italia un giorno?“Mio marito è americano, e come gli inglesi sogna di trasferirsi a vivere “la dolce vita” in Italia. Personalmen-te vivo ogni giorno con la nostalgia di Modena e Car-pi, ma la realtà è che Londra mi ammalia ogni giorno con opportunità nuove e

irrinunciabili, per cui credo non sarà facile lasciarla a breve termine”.Come vedi il nostro Paese e come viene rap-presentato dai media inglesi?“I media inglesi offrono un quadro molto variegato dell’Italia: o ne parlano con ammirazione esaltandolo con programmi di cucina e di storia dell’arte, tessendo le lodi del cinema e di ker-messe internazionali come il Festival di Venezia, o ne parlano per stupirsi delle nostre disavventure politi-che e calcistiche. Tuttavia gli inglesi non sanno che l’I-talia è e sarà sempre fortissi-ma, perchè sostenuta da un valore che solo lì è così forte e generoso: la famiglia. Ed questo che aiuterà l’Italia a superare la crisi”.C’è un sogno che vorre-sti ancora realizzare? “Veramente, non dovrei parlare di sogni da realiz-zare, io che sono stata così fortunata da realizzarne tanti, incluso suonare al magnifico Teatro Pavarotti di Modena con i miei com-pagni d’infanzia musicale per il 150emo del nostro conservatorio di musica. Ma in stretta confidenza, ho in serbo alcuni sogni che potrebbero realizzarsi a breve. Non posso dirli per scaramanzia ma, se si avve-rano, prometto che sarete i primi a saperlo”.

Chiara Sorrentino

Il 4 ottobre, alle 16, all’oasi la francesa si parla di aceto balsamico tradizionale di modena

 l’oro nero di modena

L’associazione Panda Carpi in concomitanza con l’Expo di Milano

organizza un meeting, domenica 4 ottobre, alle 16, presso il centro visite dell’O-asi La Francesa di Fossoli, rivolto a coloro che vogliono conoscere il gioiello alimen-tare della nostra terra: l’Ace-to balsamico tradizionale di Modena. Una preziosa occa-

sione per toccare con mano il prodotto e le metodiche di base per la produzione ca-salinga dell’aceto balsamico tradizionale. Alcuni esperti illustreranno al pubblico gli strumenti utilizzati per creare l’oro nero e durante la presentazione sarà possibile degustarne il sapore dolce agro ben equilibrato e denso di profumi.

on fire - Il docu-film sulla storia del beat e del rock

il crowdfunding corre in aiuto

In questi giorni si stan-no ultimando le riprese del primo docu-film

interamente dedicato alla storia del Beat e del Rock, e non solo, a Carpi… e oltre!Il progetto, nato da un’i-dea di Maurizio Dente (in foto) si è già concre-tizzato con uno straor-dinario volume ricco di storie, aneddoti, musica e foto; in seguito una due giorni di concerti in Piazza Garibaldi a Carpi e ora il docu-film. Ma come tutti i progetti nati con spirito solidaristico e volonta-ria anche questo ha bisogno dell’aiuto di tutti. Il progetto si sostiene con il crowdfunding (una sorta di azionariato popola-re): a fronte di un’offerta, anche minima, ai sottoscrittori verrà donato un ricordo del progetto. Più alta è l’offerta, più alta sarà la ricompensa. Per saperne di più e contribuire direttamente a questo “sogno” al quale collaborano gratuitamente numerosi professionisti potete andare sul sito: https://www.becrowdy.com/on-fire-il-beat-e-il-rock-a-carpi. Chi farà la donazione potrà scegliere direttamente il “dono” che vorrà ricevere e da dicembre, termine ultimo per la sottoscrizione, riceveranno a casa quanto richiesto. Qualora la cifra necessaria non dovesse essere raggiunta, il denaro verrà restituito ai donatori come nella filosofia del crowdfunding.

a modena torna, il 4 ottobre, stuzzicagente

sapori d’autunno

Puntuale e atteso, domenica 4 ottobre si rinnova l’appun-tamento con Stuzzicagente Autunno, la manifestazio-ne enogastronomica creata da Modenamoremio. Per

l’ottava edizione consecutiva, le luci della ribalta gastronomica si accendono sulla prestigiosa zona di Piazza Grande e Piazza XX Settembre, via Canalino, Corso Canalgrande, via Gallucci, Largo Porta Bologna, Largo Garibaldi, via Selmi, Corso Canalchiaro e per la prima volta anche Calle di Luca. Tra un assaggio di gustose pietanze e un bicchiere di buon vino, il percorso enogastrono-mico si snoda tra gli angoli e le prospettive più belle del centro storico, offrendo a tutti la possibilità di gustare in compagnia le migliori specialità preparate con cura e passione dagli esercenti partecipanti, comodamente seduti al tavolo o passeggiando tra le strade della città vecchia. Anche quest’anno ci sarà l’im-barazzo della scelta e nessuno rimarrà escluso: sono previsti ben quattro menù tradizionali con dieci gustosissimi assaggi ciascuno. In questo tripudio di bontà non potevano mancare momenti di intrattenimento e animazione: dalle 18.30 Piazza XX Settembre sarà invasa dalla coinvolgente esibizione di Zumba, a cura di Inbal Haim dancer e personal trainer, mentre via Gallucci, dalle 19, ospiterà il gruppo Groove Connection che intratterrà il pubblico su note jazz. Il Largo San Francesco, dalle 16 alle 20, spazio a La Biblioteca Vivente: un’iniziativa semplice e divertente per promuovere il dialogo e la solidarietà e abbattere gli stereotipi, a cura di Arcigay Modena Matthew Shepard. Stuzzicagente è anche una competizione tra gli esercenti: ogni partecipante può votare il proprio piatto preferito con la scheda di valutazione. Chi riceverà più voti si aggiudicherà una cesta con le eccellenze enogastronomiche del territorio e il pubblico votan-te potrà vincere due biglietti omaggio per la prossima edizione di Stuzzicagente 2016.

Il lIbro rIdI semPre della scrIttrIce carPIgIana IVana sIca ha conquIstato due PrestIgIosI PremI letterarI

ivana fa innamorare l’italia

Le mie, sono eroine che ce la fanno. Nonostante tutto. Donne piene di forza e coraggio che convivono con le proprie fragilità e malgrado la violenza nella quale sono immerse ogni giorno, sopravvivono, aprendosi a nuove oppor-tunità. La protagonista del nuovo romanzo al quale sto già lavorando sarà ancora una donna. Un personaggio straordinario che ho incontrato nella mia infanzia in Calabria… vedremo”. E sorride.

Jessica Bianchi

nuove aperture

Blumarine store: arriva il luxury Outlet

Il Gruppo Blufin ha aperto il suo

primo Luxury Outlet in viale Manzoni 145, in prossimità della propria sede aziendale. Lo spazio espositivo, di circa 250 metri quadri, si caratterizza per un concept sofisticato e contem-poraneo, personalizzato con carta da parati Blumarine, ar-redi in legno laccato bianco, appenderie in acciaio lucido e schermi verticali a Led con le ultime sfilate Blumarine e Blugirl. L’illuminazione va-lorizza gli ambienti creando brillanti effetti cromatici. L’esterno, di colore bianco con un richiamo al blu, espri-me i colori rappresentativi della maison, mentre tutte le

aperture vetrate sono state sostituite con materiali idonei a ottenere un beneficio nella climatizzazione estiva/inver-nale e nell’insonorizzazione. La struttura è inoltre dotata di un parcheggio privato riservato alla clientela. All’in-terno del nuovo Blumarine Store si troverà una selezione delle collezioni abbigliamen-to e accessori dei brand del gruppo che saranno poste in vendita alle stesse condi-zioni degli Outlet Store dove Blumarine e Blugirl sono attualmente presenti.

L’assessore Carmine Salsano, Ivana Sica e l’organizzatrice del Premio Cava dei Tirreni, Maria Gabriella Alfano

venerdì 2 ottobre 2015 anno XVI - n. 3614

15venerdì 2 ottobre 2015 anno XVI - n. 36

Lo sport carpigiano, quest’anno, ha collezionato una

serie di risultati sportivi storici, a questi si ag-giunge la straordinaria percentuale di cittadi-ni che svolge attività motoria regolarmente, circa il 40%, e un altro 20% in modo saltuario.Tutto questo è il frutto di un lavoro iniziato oltre 10 anni fa, in sintonia con l’Assesso-rato allo Sport, l’Ufficio sport e la Consulta. Soggetti che hanno condiviso uno statuto per regolamentare gli interventi sulle strut-ture, creare il proget-to Muoviti Muoviti, definire un bando per aiutare le famiglie in difficoltà a sostenere la retta di iscrizione dei loro figli alle società sportive e tanto altro. Chi scrive sui quotidia-ni e settimanali locali, oltre ai manifesti in

l’intervento... di nilo diacci, presidente consulta sport

strada, dell’inadegua-tezza della Consulta dello Sport, della man-canza di strutture e di condivisione nella pro-grammazione con l’Amministrazione Co-munale, non conosce la realtà e non ha l’u-miltà di chiedere un confronto con le parti

accusate. A Carpi negli ultimi cinque anni sono state realizzate cinque nuove strutture, 1 di proprietà comunale e 4 scolastiche: questo è il vero problema, appartenendo la quasi totalità degli impianti alle scuole, gli orari di utilizzo sono legati alle esigenze degli studenti. Ciò, di fat-to, ne esclude l’uso al mattino e nel primo pomeriggio ma, quel che è più grave è che fanno capo alla Pro-vincia e ora che tale istituzione non esiste più, nessuno accetta un tavolo di confronto per una programmazione o una diversa assegna-zione. Per non parlare poi della mancata manutenzione, perché la Provincia non ha i fondi per intervenire (vedi alla voce sfalcio o altri piccoli lavori eseguiti da volontari e

genitori).La Consulta dello sport si è attivata affinché l’Amministrazione pos-sa ottenere l’assegna-zione e la gestione di queste strutture, come Terre  d’Argine, per poter così pianificare attività, manutenzione e nuovi investimenti. Tutti questi risultati, unitamente a tante iniziative in campo, li si possono ottenere solo con una Consulta forte e partecipata dove condividere i bisogni e le priorità del mondo sportivo. A questo va aggiunto il dialogo attualmente in corso con l’Amministrazione Comunale e l’Ausl di Modena per il trasferi-mento dell’Ambulato-rio di Medicina sporti-va nella nuova piscina, struttura che finalmen-te risponderà ai veri bisogni degli sportivi carpigiani e non solo.

l’angolo di cesare pradellail duomo deve tornare a vivere

Sabato 3 ottobre, pres-so l’ingresso dell’O-spedale Ramazzini (via

Molinari) dalle 8 e per tutta la giornata l’Associazione Amici del Perù - con la volontaria Lara Ghelfi e la presidente Lorena Merzi - sarà presente con una nuova iniziativa: Il pane dona la vita.Saranno in vendita sacchetti di pane fresco, offerti dalla Boutique del pane, forno carpigiano della Famiglia Cavallini. L’obiettivo è quello di raccogliere fondi

sabato 3 ottobre, presso l’ingresso dell’oaspedale ramazzini di carpi

il pane dona la vita

da devolvere alla mensa sco-lastica della missione di suor Agnese Lovera a Huaraz in Perù. Lì, ogni giorno, vengo-no accolti 80 bambini, che frequentano la scuola della missione, vengono seguiti nel doposcuola per i compiti del pomeriggio e viene fatta fare loro una merenda.La maggior parte di questi piccoli abita a oltre un’ora di cammino dalla scuola e, spesso, una volta rientrati a casa, non hanno più nulla da mangiare. Dona la vita acquistando il tuo pane!

Concerto in cattedraleFoto di Federico Massari

La ‘provocazione’ del vescovo Francesco Cavina nell’indire

la ‘due giorni’ di apertura straordinaria della Catte-drale di Carpi (autorizzata dal Comando dei Vigili del Fuoco) “come incentivo e sprone a chi di dovere affinché siano concessi i fi-nanziamenti necessari al de-finitivo suo recupero”, come ha affermato lui stesso, ha ottenuto un primo risultato: l’approvazione da parte della Regione del progetto definitivo di restauro del Duomo chiuso dal maggio del 2012 a seguito delle due scosse di terremoto che ne danneggiarono il tamburo della cupola. E così ora la Diocesi potrà indire la gara per affidare i lavori di ristrutturazione dopo quelli effettuati dalla Cmb per la messa in sicurezza del mo-numento risalente al ‘500.Diventa ora plausibile prevedere la riapertura della Cattedrale per il Natale del 2016 dopo che saran-no giunti i fondi necessari (2,5 milioni), promessi dal presidente della Regione Stefano Bonaccini, presen-te al concerto di sabato 26 settembre insieme all’asses-sore regionale Palma Costi, al sindaco Alberto Bellelli, al presidente della Provincia Gian Carlo Muzzarelli,

al prefetto e al questore. Bonaccini, preso dalla foga del suo intervento in rispo-sta a quello del vescovo, si è lasciato andare, dicendo che “la Regione finanzie-rà anche il campanile del Duomo”. Stupiti i presenti in quanto la cattedrale, come è noto, non ha nessun campanile, ma soltanto una torretta (o tamburo) che sovrasta l’altare maggiore...Nella sua introduzione, il

vescovo ha gar-batamente ma puntigliosamente ‘bacchettato’ la Regione per i ritardi nell’appro-vazione del pro-getto presentato da oltre un anno dalla Diocesi e nello stanziamento della somma necessaria per procedere ai lavori, dopo quelli

svolti per mettere in sicu-rezza l’edificio e costati 1,5 milioni. “Si tratta di un mo-numento che deve tornare a essere fruibile non solo dai fedeli ma da tutti i cittadi-ni poiché patrimonio dei carpi-giani. Il suo legame con la città è forte e per questo i tempi della ricostruzio-ne devono essere velocizzati”. Cavina ha poi citato Marcel Proust: “in una chiesa dove non è possibile celebrare l’eucarestia, cioè il sacrifi-cio di Gesù, non c’è vita”. E, ancora, Albert Einstein: “le gravi catastrofi naturali ri-chiedono un cambio di men-talità con l’abbandono del consumismo per privilegia-re il rispetto della Creazio-ne”. Applaudito il concerto su musiche di Mascagni eseguito dalla Ensemble Symphony Orchestra di-retta da Giacomo Loprieno con l’accompagnamento del

Coro dell’Opera di Parma e la partecipazione del teno-re Rubens Pellizzari, del soprano Mimma Briganti e del baritono Sergio Bolo-gna. E gli orchestrali, che

avevano il capo protetto da un caschetto giallo, seduti dentro alla gabbia di impalcature metalliche che sale sino alla sommità della cupola, davano dell’interno del Duomo un’im-magine alquan-to insolita e

irreale. La ‘due giorni’ in Duomo si è poi conclusa alle 12 di domenica con la messa celebrata dallo stesso vescovo insieme al parro-co del Duomo, don Rino Bottecchi, di fronte a una platea di 700 persone sedute sui banchi, lo stesso numero di presenze della sera prima. Insomma, una ‘scrollata’ alla burocrazia regionale per i suoi ritardi che pare essere andata a buon fine e ha pre-miato la coraggiosa iniziati-va del vescovo Cavina.

Diventa ora plausibile prevedere

la riapertura della Cattedrale per il Natale del 2016 dopo che saranno giunti i fondi necessari (2,5 milioni), promessi dal presidente della Regione Stefano Bonaccini.

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CIAK MODA!Tutte le ultime tendenze per essere sempre al passo con la moda

Se lo scorso anno furoreggiavano borchie e fibbie come elementi decorativi, quest'anno sono gli occhielli metallici ad essere di tendenza: abiti, maglie e persino borse ed accessori sono ornati con anelli metallici.La camicia bianca si riempe di grintosi occhielli di varie dimen-sioni nel look proposto da Emanuel Ungaro, che viene completato da pantaloni in pelle nera e guanti anch'essi con cerchi metallici.Anthony Vaccarello sceglie le stelle come sagome metalliche per arricchire il suo mini- dress dal bordo asimmetrico in abbinamen-to alla giacca.Tre tendenze dell'autunno concentrate in un unico accessorio nella borsa a tracolla di Emilio Pucci: il color marsala, le frange ed il maxi occhiello metallico.È rigoroso ma con un tocco glam il completo gessato di Aquilano Rimondi con piccoli occhielli che seguono l'allacciatura.In stile country chic la maglia a costine con stringhe ed occhielli sul davanti di Isabel Marant è perfetta indossata con una gonna dalla fantasia floreale per l'outfit del tempo libero.Dal taglio futuristico, l'aderente vestito firmato Mugler è ornato da piccoli occhielli metallici che seguono rigide linee geometri-che.Sono casual per la mise informale da giorno i pantaloni neri con cordone ed occhielli del brand Bershka.Infine, Stradivarius propone diverse possibilità sul tema dei cerchi metallici come la gonna ed il vestito entrambi scamosciati e con piccoli eyelet.

LA SIGNORA DEGLI... OCCHIELLI

Dieci appuntamenti gratuiti da ottobre a dicembre, per un

cartellone che spazia dalla musica al teatro, dall’eco-nomia alla storia, puntando sulla multidisciplinarità e su una felice miscela di spettacolo e approfondi-mento: questo il programma di Una serata a San Rocco, la rassegna organizzata da San Rocco Arte e Cultu-ra, che si svolgerà presso l’Auditorium San Rocco a partire dalle 21. Sarà un importante concerto propo-sto dall’Istituto superiore di studi musicali Vecchi-Tonelli per le celebrazioni del 250° anniversario del violoncellista, compositore e teorico carpigiano Anto-nio Tonelli a inaugurare la stagione, sabato 10 ottobre. Esecutori saranno gli allievi della classe di Canto e del corso di Prassi esecutive della musica antica dell’i-stituto, guidati dai membri dell’Ensemble Italico Splendore. Il 13 ottobre si esibiranno la New Lybra Guitar Orchestra diretta da Mauro Bruschi, con brani caratterizzati da una sonorità ibrida classico-mo-

dIecI sPettacolI gratuItI tra musIca, teatro, economIa e storIa. da ramPInI a cazzullo, Passando Per mIngardI e daolIo, oPeretta e gosPel

una serata a san roccoil racconto di immagini, voci e scritti condotto da Anna Maria Ori e Michele D’Andrea martedì 10 no-vembre, che tratterà anche di alcune vicende legate a Carpi. Nel corso della serata sarà offerta al pubbli-co una copia omaggio del volume Palle girate e altre storie - cose curiose della grande guerra dello storico D’Andrea. Si tornerà alla musica, giovedì 19 novem-bre, con una serata dedicata al più popolare tra i cantau-tori italiani, Lucio Battisti. Stefano Cattini accom-pagnerà il pubblico in un viaggio che ripercorre in ordine cronologico la vita, le curiosità e le opere del grande musicista. I più cele-bri brani di Battisti saranno eseguiti da un ensemble composto da due voci, chi-tarra, pianoforte e fisarmo-nica, violino e violoncello. Sempre la grande musica italiana terrà banco giovedì 26 novembre con Permette un ballo signorina?, un appuntamento di parole e musica con Andrea Min-gardi. ll cantautore bolo-gnese presenterà i suoi libri dialogando con Pierluigi Senatore, intervallando episodi e aneddoti a inter-venti musicali. Un racconto d’autore dell’Emilia Roma-gna dagli Anni ‘50 ai giorni nostri, narrato dalla voce,

dall’esperienza e dalle note di chi ha vissuto da testi-mone diretto, nella maniera più coinvolgente possibile, un’indimenticabile stagio-ne della musica italiana. Mercoledì 2 dicembre, la soprano carpigiana Serena Daolio darà prova della sua magnifica voce, accom-pagnata al pianoforte dal Maestro Raffaele Corte-si, in un programma che la vedrà impegnata nella duplice veste di narratrice e cantante, con brani tratti dai romanzi, dai drammi e dai poemi più celebri dai quali sono germogliate opere famosissime come Aida, Don Carlo, Manon Lescaut, Adriana Lecouvreur e tante altre. Sabato 12 dicembre, concerto del Quincy Blue Choir, gruppo di ispira-zione Gospel nato nel 2000 sotto la direzione della cantante jazz Paola Mei. Ospite eccezionale della se-rata sarà Joey Blake, star di livello mondiale, cantante, polistrumentista, composi-tore, danzatore, direttore di coro e insegnante presso la Jazz School di Berkeley.Chiusura spumeggiante, d’anno e di stagione, con L’Operetta in festa, insieme all’Ensemble Allegro ma non troppo: martedì 29 di-cembre, porterà in Audito-rium il più autentico clima della piccola lirica.

derna, frutto della fusione del rigore del classico con la spregiudicatezza del mo-derno, e il Bruskers Guitar duo – formato dai valenti Eugenio Polacchini e Matteo Minozzi - insieme a Valentina Lugli, con un repertorio che si contraddi-

stingue per la rivisitazione di standard della tradizione jazz e colonne sonore e per l’esecuzione di brani origi-nali. Esperto di economia, giornalista e apprezzato scrittore, Federico Ram-pini spiegherà gli scenari, i drammi e i paradossi

dell’economia mondiale attraverso la musica dei Fab Four in All you need is love, l’economia spiegata con i Beatles, mercoledì 21 ottobre. Accompagnato sul palco da Roberta Giallo e Valentino Corvino, la serata di musica e provo-cazioni, autobiografia e denuncia, utopia e cambia-mento aiuterà a rileggere la crisi economica e imma-ginare un futuro migliore attraverso la musica. Sarà un racconto d’autore, dalla Grande Guerra alla Resi-stenza, quello narrato da Aldo Cazzullo in Le guerre dei nostri nonni: storie di uomini, donne, famiglie. Fil rouge, il desiderio di tenersi lontano da miti, come da demonizzazioni e revisioni-smi, per restituire l’affresco dell’epoca che, più di ogni altra, ha messo alla prova la tenuta del nostro Paese e della comunità italiana. Ancora la Grande Guerra e i soldati che, a milioni, morivano e imparavano a sopravvivere in trin-cea, saranno i personaggi principali di Inediti dal Fronte: storie di vita e di morte nella Grande Guerra,

Serena Daolio

17venerdì 2 ottobre 2015 anno XVI - n. 36

di Clarissa [email protected]

colpire i pesci piccoli è sempre facile

libri da non perdere!“Quando mi dicono: ti potevi vestire meglio. E io mi ero già

vestito meglio”.

Dopo il grande successo di Momenti di trascura-bile felicità, Francesco

Piccolo torna a raccontare l’allegria degli istanti di cui è fatta la vita, ma questa volta prova a prenderli dalla par-te sbagliata. Setacciando le giornate fino a scoprire come ogni contrattempo, anche il più seccante, nasconda qual-cosa di impagabile: una scin-tilla folgorante di divertimen-to e di vitalità. Che si tratti di condividere l’ombrello con qualcuno, strappandoselo di mano per gentilezza fino a ritrovarsi entrambi bagnati fradici. O di ammettere che non ci ricordiamo piú niente di quello che abbiamo im-parato a scuola, che le recite dei bambini sono una noia mortale, e che non amiamo

Riaffermare la funzione pubblica dell’Auditorium Rita Levi Montalcini di Mirandola,

intesto come luogo di cittadinan-za e servizio educativo e culturale per il territorio: risponde a questa esigenza la decisione, presa dall’Am-ministrazione Comunale, di affidare al Circuito Regionale Multidiscipli-nare dell’Emilia Romagna di Ater, la programmazione della stagio-ne. Un’innovazione che ha radici nella tradizione e si palesa nel ricco cartellone previsto per la stagione teatrale 2015-2016: dieci appunta-menti, contraddistinti dalla presenza di alcuni dei principali esponenti della scena teatrale italiana, senza dimenticare un tocco di internazio-nalità. Sarà la storia a inaugurare la stagione, martedì 17 novembre, con L’ultima estate dell’Europa. Giuseppe Cederna, sopravvissuto alla Grande Guerra aggrappato a una zattera di sacchi e legni anneriti, posseduto dall’implacabile progres-sione della memoria e incalzato dai temi musicali di luoghi e personaggi, darà voce a quell’umanità di vittime e carnefici che trasformarono l’Europa in un immenso mattatoio. Il gioco delle maschere, tema caro a Pirandello, costituirà il fulcro del secondo appuntamento. Giovedì 10 dicembre, Geppy Glejeses, Lello Arena e Marianella Bargilli porteranno in scena L’uomo, la bestia, la virtù. L’uomo è la prima maschera, quella del perbenista professor Paolino; la sua amante, la signora Perella, indossa la ma-schera della virtù mentre la bestia è il marito traditore. Ma il farsesco clima pirandelliano sorprenderà tutti. Uno spettacolo nostalgico e ritmato, quello che Ascanio Cele-stini metterà in scena giovedì 17 dicembre, con Racconti - Il Piccolo Paese. Protagoniste della scena sono le parole e non i fatti, le parole come rotelle di un ingranaggio, come chiodi che tengono insieme dei pezzi di legno. Microstorie che iniziano e finiscono in pochi minuti, una specie di concept album nel quale canzoni diverse raccontano un unico luogo. Qualcuna proviene dalla tradizione popolare, ma tutte hanno in comune l’improvvisazione: quella scelta da Celestini, che sale in scena senza copione e scaletta, e che l’ha fatto apprezzare e amare da tanta parte del pubblico italiano. Sarà la musica di Sarah Jane Morris la protagonista dello spettacolo di domenica 20 dicembre, quando la cantante inglese porterà sul palco di Mirandola Bloody Rain, il suo nuo-vo progetto musicale. Un susseguirsi di brani che hanno un forte legame con l’Africa nelle melodie, nei ritmi e nei testi, che affrontano tematiche riguardanti i diritti umani, l’amore, la paura e la libertà. Il 2016 sarà inau-gurato da una grandissima coppia di attori, Ottavia Piccolo e Silvano Piccardi: mercoledì 20 gennaio, con Enigma - niente significa mai una cosa sola, condurranno gli spetta-tori nella Berlino del 2009, vent’anni

Un colore assoluto, che è sostanza, materia, corpo opaco toccato dalla luce e trasformato in vibrazione luminosa. Con le opere pittoriche di Sonia Costantini è stata inaugurata, la sede congiunta di CSArt - Co-

municazione per l’Arte e ClubArt - the modern art community nel centro storico di Reggio Emilia (via Emilia Santo Stefano, 54). Curata da Chiara Serri e Paolo Barilli, l’esposizione s’intitola Absolute Color in riferimento a un sapiente uso del colore, svincolato da riferimenti figurali o narrativi. In mostra, una selezione di dipinti a acrilico e olio su tela di recente produzione, riconducibili all’ambito della pittura monocroma, sebbene da essa si distinguano per l’artigianalità di un processo creativo consolidato negli anni.Colpi di spatola brevi e regolari alimentano una gestualità rituale che misura la superficie ricoprendo la tela e i bordi senza interruzioni, per alludere a uno spazio “altro”, profondo e spirituale. La personale sarà visitabile fino al 13 novembre, da lunedì a venerdì ore 10-12 oppure su appuntamento. Sabato 10 ottobre, in occasione della Giornata del Contemporaneo promossa dall’As-sociazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, la mostra verrà straordinariamente aperta con orario 16-18.30. Ingresso libero.

dieci spettacoli tra prosa, commedia, musica e comicità con nomi del calibro di ascanio celestini, sandro Veronesi e giuseppe cederna, tra le note di sarah Jane morris ei monologhi di alessandro bergonzoni

Grandi nomi al montalcini di mirandola

dopo la caduta del Muro. I due personaggi, Hilder, il padrone di casa e Ingrid, la donna cui presta soc-corso, si intersecano in un gioco di decifrazione dei rispettivi caratteri e della natura della loro relazione, per comprendere non solo i misteri della vita, ma il più grande degli enigmi, quello della Storia stessa.E’ obiettivo Sandro Veronesi, che venerdì 5 febbraio cercherà di analizzare a uno dei testi fondanti della nostra cultura alla luce della modernità. In Non dirlo - Il Vange-lo di Marco l’attore analizza il testo del primo, più breve e imperscrutabi-le dei quattro vangeli. Nel racconto di Veronesi, il Vangelo diviene una raffinata macchina da conversione, sintonizzata sull’immaginario dei suoi destinatari e per questo più simile ai film di Tarantino che ai testi degli altri evangelisti. Tra lo stra-ordinario e il paradossale si colloca invece Interniscespiriani, la pièce ideata da Alfonso Santagata, in scena sabato 13 febbraio. Mentre il Portinaio del Macbeth si ritrova, oggi, portinaio di un condominio particolare in cui abitano le creature ancora in ombra di Shakespeare, Goneril e Regan, le due ingrate figlie di Lear, gestiscono un salone da par-rucchiere. Un grottesco scenario in cui regnano grettezza, avidità, sete inesausta di potere e ‘roba’. Venerdì 26 febbraio Carmen Meloni darà vita alle suggestive coreografie di El paso del tiempo, con l’obietti-vo di proiettare lo spettatore nelle atmosfere del flamenco, alternando ritmiche conturbanti a melodie sug-gestive. Ogni ballerina rappresenterà la tipica danza spagnola a proprio modo, sviluppando l’interiorità e la personalità di quella che è più uno stile di vita che una semplice ricerca estetica. Si tornerà poi alla prosa, venerdì 4 marzo, con Giro di vite - concerto di fantasmi da Henry James, con Irene Ivaldi. La storia è raccontata attraverso gli occhi dell’istitutrice, a cui il romanziere non dà un nome; e sin dalle prime battute viene da chiedersi se non sia opportuno dubitare di quello sguardo e soprattutto di quella sua confessione, alla quale non vorrem-mo credere, incapaci come siamo di accettare il pensiero che il male esiste e che, quando si manifesta, è sempre tutt’altro che gradevole.A concludere la stagione, venerdì 8 aprile, sarà il bolognese Alessan-dro Bergonzoni con Nessi, ossia connessioni ma anche fili tesi e tirati, trame e reti, tessute e intrecciate per collegarsi con l’universo. In un’as-soluta solitudine drammaturgica, l’artista si troverà alle prese con un testo che a volte potrebbe anche essere, e questa è la novità dello spettacolo, una candida confessione esistenziale. Senza per questo ri-nunciare alla sua dirompente visione stereoscopica, divenuta materia complessa, comicamente eccedente e intrecciata in maniera sempre più stretta tra creazione, osservazione e deduzione.

momenti di trascurabile infelicitàDi Francesco piccolo

i nostri figli nello stesso modo, semplicemente perché sono diversi. Per non parlare dell’obbligo morale di farsi la doccia appena si arriva ospiti da un amico, che se ne abbia voglia o meno - in fondo soltanto per rassicurare l’altro sul fatto che ci si lava. Oppure delle persone troppo corte-si che ti tengono aperto il portone, costringendoti ad affrettare il passo. Ciascuno sperimenta ogni giorno mille forme trascurabili (e non irrilevanti) di infelicità. Ma sorge il dubbio che sia “come i bastoncini dello shangai: se tirassi via la cosa che meno mi piace della persona che amo, se ne verrebbe via anche quella che mi piace di più”.

fino al 13 novembre a reggio emilia

absolute Color

Cara Clarissa, sono rimasta molto col-pita dalla storia di quel pensionato di Cuneo che ha pre-so ventimila euro di multa perché ha vendemmiato nel suo piccolo vigneto facendosi aiutare da alcuni amici. Lavoro nero. Ma io dico, se un amico mi invita a cena e prima abbiamo voglia di vendemmiare cosa interessa agli altri? Adesso devo avere paura anche a tirare giù un frutto da una pianta a casa di un amico?

Sandra

Cara Sandra, il pensionato cuneese aveva in realtà un ettaro di vigneto, diecimi-

la metri quadri: non proprio un piccolo vigneto. Per legge viene considerata produzione a uso personale quella che si sviluppa su un appezzamento grande al massimo mille. Ci sono regole molto ferree, possono lavorare gratis solo parenti fino al terzo grado del proprietario del vigneto, il quale deve avere regolare par-

tita Iva e iscrizione alla Camera di Commercio. Qualsiasi amico o conoscente, se lavora tra i filari, dev’essere assunto o possono arrivare sanzioni pesanti: si potrà obiettare che lavorare tra amici in compagnia a titolo gratuito dovrebbe essere una scelta su cui nessuno dovrebbe sindacare, ma lo Stato chiede contratti regolari e tasse. I tempi sono cambiati, pe-raltro, e ormai sono le macchine guidate da professionisti a ven-demmiare, quindi è un problema sempre meno sentito. Resta da ca-pire come mai non ci sia la stessa attenzione in zone d’Italia dove le mafie imperversano arrivando addirittura a ridurre in schiavitù

uomini e donne nella raccolta dei pomodori, ad esempio, con storie di caporalato fatte di violenza, vessazioni e sfruttamento: in-chieste, testimonianze terribili in particolare di donne rumene e uomini africani trattati in modo disumano, una donna (italiana) è morta di recente nei campi e sono in corso indagini, ma resta tutto sussurrato, senza arresti imme-diati nè chiusure di aziende lager. Si importano pomodori dalla Cina fingendo che siano italiani (e di certo non sono stati coltivati secondo le direttive dell’Unione Europea), ma colpire i “pesci piccoli” resta sempre la strada più facile e praticata. E si vede.

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l’aForisma della settimana...

appuntamenti

Arte grafica e letteratura: un connubio antico e seducente. Una relazione am-bigua, incerta, piena di inquietudini.

Attorno a questo complesso sistema di confronto tra visivo e verbale si sono cimentati gli studenti della Scuola di Tecniche dell’Incisione-Grafica d’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Bo-logna. L’esito di questa investigazione viene presentato con una mostra di 47 opere tra inci-sioni, cartelle d’autore e libri d’artista all’interno dell’Aula Magna della Biblioteca Universitaria, in via Zamboni 35. L’esposizione resterà aperta con ingresso libero fino al 3 ottobre. Quanto emerge nei lavori esposti è una gamma estremamente differen-ziata di metodologie, di approcci creativi che dalla seduzione del “disegno” della lettera dalla quale si origina il testo, dal suo “suono” grafico, procede fino al dispiegarsi delle molteplicità di senso narrativo del testo. Incisioni e stampe, acqueforti e acquetinte degli studenti riprendono sugge-stioni nate da una varietà di testi letterari del passato e del presente, da Ariosto e Leopardi, da Hesse a Murakami, da Thoreau a Borges. Insomma, un’occasione

Inaugurata la mostra eXPlorando, a cura dI chIara canalI, all’Interno del comPlesso monumentale dell’osPItale dI rubIera

l’uomo tra visione e realtà

“Il rinnovamento dei governi è il disegno naturale per il quale mutano, decadono e recedono del tutto alla condizione politica originaria”.Polibio

In occasione di C9 | arte a corte a settembre, rassegna ideata da Tiziana Severi Arte Contem-

poranea con il patrocinio del Co-mune di Rubiera, è stata inaugu-rata la mostra Explorando, a cura di Chiara Canali, all’interno del complesso monumentale dell’O-spitale di Rubiera (via Fontana, 2). In esposizione, opere di Matteo Beltrami, Valentina Biasetti, Alessio Bolognesi, Massimo Caccia, Eloisa Gobbo, Marino Neri, Andrea La Rocca, Matt Verginer. La mostra costituisce il secondo appuntamento della ras-segna di arte contemporanea C9 | arte a corte a settembre, evento con cadenza annuale che si tiene a Rubiera nel mese di settembre e presenta artisti di fama nazionale e internazionale per diffondere la conoscenza dell’arte contempora-nea sul territorio.Quest’anno il titolo del proget-to espositivo è Explorando, in omaggio a Expo 2015 unione tra le due parole “Expo” ed “esplo-rando”, con l’intento di operare una ricognizione generale sui lin-guaggi segnici più freschi, attuali e innovativi del panorama artistico contemporaneo. L’esposizione mette a confronto i codici visivi di otto artisti italiani di due generazioni, una di autori nati a inizio Anni Settanta (Eloisa Gobbo, Massimo Caccia), precur-sori di una contaminazione for-male tra il linguaggio della pittura e quello dell’illustrazione e della

grafica, contraddistinti da uno stile pop e minimale, dove le campiture piatte si intersecano a un forte se-gno grafico; la seconda costituita da artisti nati a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta caratterizzati dall’esplorazione di linguaggi e

tecniche espressive borderline tra pittura post-figurativa, disegno a matita e biro, fumetto e street art: Alessio Bolognesi, padre del famoso personaggio Sfiggy, alter ego del protagonista; Marino Neri, vincitore di diversi premi per il

fumetto e l’illustrazione; Valen-tina Biasetti, pittrice parmigiana che privilegia il segno e il disegno a matita; Andrea La Rocca, autore di una ricerca che contamina ac-querello, china e grafite su carta; Matteo Beltrami, giovane pittore reggiano dalla pittura fluida ed evanescente; Matt Verginer, scul-tore altoatesino che colora a olio e acrilico la sua scultura in bronzo e legno. Agli artisti è stato chiesto di mostrare la loro visione dell’uomo e del mondo attraverso la realizza-zione di opere su carta e cartone, alcune delle quali anche di grandi dimensioni, che verranno apposi-tamente realizzate per la mostra e applicate ai pannelli di sala come veri e propri wall drawings. La collettiva sarà visitabile fino al 25 ottobre.

fIno al 3 ottobre, Presso l’aula magna della bIblIoteca unIVersItarIa dI bologna, stamPe e lIbrI d’artIsta

letteratura incisaper verificare una volta di più come l’esplorazione dell’artista, il “vaso d’immagini” della sua fantasia, sia in grado di sostituire all’illusione di una determinazione univoca della pagina letteraria il senso di un’i-nesauribile possibilità. Letteratura incisa è in fondo questo: si tratti di incisioni singole, di cartelle o di libri d’artista, la ricchezza del rap-porto tra testo e immagine è stimolo per sondare gli abissi del processo d’interpretazione. E nell’epoca del digitale, le opere dei giovani studenti dell’Accademia ci riporta-no alla fisicità e alla bellezza della carta, che si fa tramite materiale delle suggestioni visive e artistiche suscitate dalla letteratura.

Festa del RaccontoPROGRAMMA2 ottobre - ore 8,30 e 10,30 Quante storie, Beatrice Incontro con Beatrice Masini Conduce Eros Miari Giardini della Pretura

2 ottobre - ore 10 Sopravvivere alle superiori non è un gioco da ragazzi Incontro con Alessandro Mari Conduce Eros Miari Cortile Biblioteca Loria

2 ottobre - ore 21Alchimia del presente Cecilia Chailly & GnuQuartet Tenda Piazzale Re Astolfo

2 ottobre - ore 22,30 Vite violente Incontro con Nicola Lagioia Cortile Biblioteca Loria

3 ottobre - 9 e 11 Ciao, tu... l’amore prima dello smartphone Incontro con Beatrice Masini e Roberto Piumini Conduce Eros Miari Giardini della Pretura

3 ottobre - ore 10,30 L’Italia del gusto. Un itinerario goloso tra ricette e sapori Incontro con Edoardo Raspelli Conduce Siro Mantovani Piazza Garibaldi

3 ottobre - ore 11Quel mostro dell’amore Incontro con Vittoria Facchini Conduce Cristina Busani Cortile del Ninfeo

3 ottobre - ore 15Il racconto della fotografia Con Gianni Berengo Gardin Conduce Luca Panaro Tenda Piazzale Re Astolfo

3 ottobre - ore 16Il coraggio di un sogno italiano: Adriano Olivetti Incontro con Roberto Scarpa, Riccardo Cecchetti e Bruno Segre Conduce Davide Bregola Cortiletto nord di Palazzo Pio

3 ottobre - ore 16; 17,30; 18,30 Alice e il tè con il cappellaio matto A cura del Teatro dell’Orsa Castello dei Ragazzi

3 ottobre - ore 16,30 Storie dell’orizzonte Racconti, Poesie, Canzoni Con Roberto Piumini, Patrizia Ercole e Andrea Basevi Giardini della Pretura

3 ottobre - ore 17Giallo d’autore. Incontro con Ben Pastor Conduce Elena GuidettiCortile Biblioteca Loria

19venerdì 2 ottobre 2015 anno XVI - n. 36

appuntamenti

Piccoli quanto basta, per fare una grande cucina: torna a ottobre Cuochi per un gior-

no, il festival nazionale di cucina per bambini. Per il 2015 l’appun-tamento è sabato 3 e domenica 4 ottobre a Modena, presso il club la Meridiana (via Fiori 23): una villa settecentesca e un parco secolare faranno da sfondo alle creazioni culinarie dei piccoli cuochi. L’evento è ideato da Laura Scapinelli e dallo staff de La Bottega di Merlino, libreria per ragazzi e laboratori creativi di Modena.Due giornate, decine di appunta-menti e laboratori in cui gli chef in erba potranno annusare, tocca-re, dosare, impastare, miscelare,

modellare, cuocere e mettersi alla prova, imparando tante cose nuove. Sono in programma vere e proprie lezioni di cucina con importanti chef “stellati” da tutta Italia per incuriosire anche mamma e papà: è confermata la partecipazione Franco Aliberti (pastry chef, ristorante Evviva di Riccione), Ascanio Brozzetti (pastry chef, ristorante Le Ca-landre di Padova), Marta Pulini (chef del ristorante Franceschetta 58 e del Bibendum catering di Modena), Aurora Mazzucchelli (chef del ristorante Marconi di Sasso Marconi), Luca Marchini (chef del ristorante Erba del Re di Modena), Loretta Fanella (consulente pasticcera di Li-vorno), Emilio Barbieri (chef del ristorante Strada Facendo di Modena), Daniele Reponi (il paninaro de La prova del cuoco” da Modena), Rino Duca (chef dell’osteria Il grano di pepe di Ravarino, in provincia di Mo-dena), Stefania Corrado (chef consulente e brand ambassador di Torino) e Fabrizio Marino (sous chef del Ristorante Joia di Milano). Ci sarà anche il contri-buto di Massimo Bottura dell’O-steria Francescana di Modena, tre stelle Michelin e secondo ristorante al mondo nella lista dei The World’s 50 Best Restaurants Awards 2015. Con il loro aiuto e la supervisione di un’animatrice ogni piccolo partecipante potrà cimentarsi in fantasiose ricette, vivendo un’esperienza ludica ma allo stesso tempo formativa, con la possibilità di imparare le regole

sabato 3 e domenIca 4 ottobre, modena è ancora una Volta la caPItale della cucIna 0-12 con la quarta edIzIone del festIVal nazIonale dI cucIna Per bambInI

cuochi per un giorno

del mangiar sano. Non manche-ranno attività interattive collate-rali: al festival saranno presenti numerosi stand per avvicinarsi

alla cucina attraverso diversi linguaggi espressivi. Ci saranno una libreria culinaria, spettacoli e storie in cucina, angoli sensoriali

e giochi. E poi, perché non impa-rare l’inglese tra i fornelli? Anche questo sarà possibile: tra un impa-sto, una mescolata e un’infornata: let’s cooking! E’ previsto anche un workshop di fotografia per realizzare scatti golosi e scoprire il linguaggio fotografico. Cuochi per un giorno è un’occa-sione per condividere l’arte del cucinare, divertirsi a mescolare con le mani, spianare, dar forma alla frolla o alla sfoglia, traman-dare le ricette locali, rivalutare in tempi di crisi la sobrietà e l’ocu-latezza di una cucina che gioca con gli avanzi. Ma c’è molto di più, perché cucinando s’impara: tra pentole e ingredienti i bambi-ni, infatti, imparano a mangiare e ad avere un rapporto sano con il cibo. Inoltre, attraverso la loro partecipazione, i bambini aiutano altri bambini: parte del ricavato della manifestazione verrà infatti devoluto a Dynamo Camp, l’u-nica struttura italiana di terapia ricreativa pensata per ospitare bambini affetti da patologie gravi o croniche nel periodo di post ospedalizzazione o in fase di remissione dalla cura; qui minori che convivono con la malattia possono praticare attività ludiche e sportive: è un’esperienza di svago, divertimento, relazione e socialità in un ambiente naturale e protetto. Per sostenere questa realtà l’ingresso al festival per gli adulti è a offerta libera a partire da 1 euro, interamente devoluta a Dynamo Camp.

3 ottobre - ore 18La letteratura young adults Incontro con Beatrice Masini e Alessandro Mari Conduce Eros Miari Giardini della Pretura

3 ottobre - ore 17 e 18.30 La botte dei sensi. Il racconto del riso A cura di Koinè Cortile d’Onore

3 ottobre - ore 21Dall’Inferno... all’Infinito... Recital di Monica Guerritore Tenda Piazzale Re Astolfo

3 ottobre - ore 22,30 Concerto di Patrizio Fariselli Tenda Piazzale Re Astolfo

3 ottobre - ore 18,30 Carpi, Cibo, cultura e identità Incontro con Franco La Cecla A cura di Davide Bregola Cortiletto nord di Palazzo Pio

3 ottobre - ore 19Giallo d’autore Incontro con Antonio Manzini Dialoga con Simonetta Bitasi Cortile Biblioteca Loria

4 ottobre - ore 11San Francesco oggi Incontro con Vito Mancuso e Brunetto Salvarani Tenda Piazzale Re Astolfo

4 ottobre - ore 11,30 Disegnare una mappa. Come orientarsi nella buona letteratura per l’infanzia Incontro con Luca Ganzerla Piazza Garibaldi

4 ottobre - ore 12Giallo d’autore. Incontro con lo scrittore Marcello Simoni Conduce Alessandra Burzacchini Cortile Biblioteca Loria

4 ottobre - ore 15Piccoli impedimenti alla felicità Incontro con Carla VasioConduce Chiara Valerio Giardini della Pretura

4 ottobre - ore 16Il Califfo, il terrore e la storia Incontro con Franco Cardini Conduce Florio Magnanini Tenda Piazzale Re Astolfo

4 ottobre - ore 18Buone ragioni per vivere Incontro con Walter Veltroni Conduce Pier Luigi Senatore Tenda Piazzale Re Astolfo

4 ottobre - ore 21,30 Proiezione del film I bambini sannoAuditorium Loria

4 ottobre - ore 19,30L’invasione degli Ultracorpi. Parole e musica Incontro con Brunori Sas Conduce Enrico de Angelis Piazza Garibaldi

venerdì 2 ottobre 2015 anno XVI - n. 3620

Nel calcio, si sa, l’amore è una variabile dipendente unicamente dai risultati.

E’ la storia di mister Fabrizio Castori passato dall’essere osannato per aver condotto il Carpi sino al paradiso della Serie A a un prematuro esonero dopo soltanto sei turni di campionato contraddistinti da due punti e un ultimo posto in classifica dopo il sorpasso effettuato dal Frosinone nel posticipo del lunedì. Un uomo che ha conquistato i tifosi bianco-rossi, non solo per gli incredibili risultati dello scorso anno, ma anche per la sua empatia, il suo essere impulsivo e sanguigno: più adatto alle serate in osteria che ai “salotti d’élite” ai quali il grande calcio può introdurre. Un allenatore che a tanti sarà sem-brato esigente nelle impegnative sessioni d’allenamento con suoi ragazzi, quegli “immortali” che si sono consacrati sotto la sua guida ferrea e protettiva. E ora questa Serie A resta soltanto assaggiata nonostante la lunghissima gavet-ta. Nella passata stagione tutta la stampa locale e nazionale lo aveva incoronato come “l’anti tiki-taka”, ovvero il primo oppo-sitore della leziosa e supponente ragnatela di passaggi per arrivare a fendere o creare pericoli all’in-terno dell’area avversaria. Ma i veri risultati sono arrivati con tanto agonismo, pochi fronzoli e corsa. Soprattutto corsa. Sì perché il suo Carpi era superiore a tutte le altre squadre in questo fondamentale: quando gli altri si fermavano i biancorossi anda-vano avanti. Il Carpi ha toccato,

Arrivato sulla sirena, per usare un termine cestistico, della sessione estiva del

calciomercato, per Vid Belec pare arrivata l’ora di scendere in campo e difendere i pali della porta bian-corossa. Un piccolo record quello della squadra biancorossa: Belec sarebbe infatti il terzo portiere schierato in soli 630 minuti in sette partite.Ennesimo tentativo di trovare un guardiano affidabile alla porta più perforata del campionato italiano dopo i tentativi - con bassi risultati ottenuti - con l’impiego di Zeljko Brkic e Francesco Benussi. Ora tocca all’estremo difensore slo-veno cercare di non far segnare le temibili bocche da fuoco granata, terzo miglior attacco della Serie A, capeggiate da uno scatenato Fabio Quagliarella, sinora autore di quattro reti. E pensare che il classe ’90, scoperto calcistica-mente dall’Inter (che lo aggrega alla primavera nel dicembre del 2006) da bambino sognava di

Carpi CalCiO - castorI esonerato doPo seI turnI dI camPIonato. al suo Posto arrIVa gIusePPe sannIno

arrivederci mister…

doPo brkIc e benussI, ora tocca a belec dIfendere la Porta bIancorossa

scocca l’ora di vid belec

diventare un grande campione di tennis. Dopo quattro anni in ne-razzurro nelle selezioni giovanili riceve la definitiva consacrazione dal calcio che conta nel Crotone, in Serie B, dove in due stagioni totalizza 50 presenze. Diventato titolare della Nazionale slovena Under 21, Belec decide di intra-prendere avventure continentali difendendo nelle ultime due sta-gioni i pali della porta di Olhaense in Portogallo e quella di Konya-spor in Turchia prima di approdare in biancorosso. Dopo un lungo peregrinare in giro per l’Europa, il giocatore è atteso dallo stadio Braglia a un esame che potrebbe, in caso di grande prestazione, con-segnargli la titolarità della porta biancorossa per tutta la stagione. Aldilà delle velleità personali, alle porte c’è una partita fondamentale per tentare di risalire una classifica che vede attualmente il Carpi in ultima posizione alla ricerca della prima vittoria stagionale.

Enrico Bonzanini

sinora, il suo più alto risultato sportivo sotto la sua guida e questo allenatore ha trovato, a 61 anni, l’apice della propria carriera nella cornice rinascimentale della

Città dei Pio. A causa dei (man-cati) risultati, finisce però una bella storia d’amore… arrivederci mister.

Enrico Bonzanini

Fabrizio Castori

Vid Belec

21venerdì 2 ottobre 2015 anno XVI - n. 36

Correre insieme. Uniti. Per mettersi alla prova e superare ogni

limite. Anche nella malat-tia. E’ questo lo spirito che anima il gruppo di malati oncologici e non solo che correrà in occasione della Maratona d’Italia (42 chi-lometri da Maranello a Car-pi) il prossimo 11 ottobre. L’idea è nata quasi per caso. In punta di piedi, grazie all’entusiasmo di Morena Fontana: “dopo il buon esito di una visita oncolo-gica il pensiero di dar vita a questa avventura si è fatto largo in me con forza. Pian piano ho convinto l’amica Nadia Bonini e, insieme, abbiamo coinvolto l’allena-trice Julia Jones, il pre-sidente dell’Atletica Mds Panaria, Omar Bellini, il Day Hospital oncologico di Sassuolo e l’associazione per il sostegno e la crescita dell’assistenza oncologica, Per vincere Domani. Una bellissima squadra unita da un solo obiettivo: dimostra-re ai malati che con la forza di volontà e il sostegno di tutti ce la si può fare”. Sono una sessantina i runners che si cimenteranno nell’im-presa, tra loro anche alcuni medici e infermieri del Day Hospital sassolese. “Molti di noi - prosegue Nadia - non aveva-no mai nemmeno indossato le scarpe da corsa. L’al-lenamento è stato duro ma vogliamo metterci

correre InsIeme. unItI. Per mettersI alla ProVa e suPerare ognI lImIte. anche nella malattIa. e’ questo lo sPIrIto che anIma Il gruPPo dI malatI oncologIcI e non solo che correrà In occasIone della maratona d’ItalIa (42 chIlometrI da maranello a carPI) Il ProssImo 11 ottobre

vincere correndo insieme la maratona

alla prova e ce la faremo”. L’obiettivo, infatti, non è certo stabilire record bensì “arrivare alla meta. Insie-me”. A marzo l’allenatrice, ha suddiviso i runners in due gruppi e a ciascuno di questi ha dato una precisa tabella di marcia: “Julia, che ringraziamo di tutto cuore per l’aiuto, la profes-sionalità e la vicinanza che ci ha offerto in modo del

tutto gratuito, ci ha posto dinanzi obiettivi sempre più ambiziosi, incoraggiandoci a non cedere mai alla stanchezza o alla frustrazione. Il suo apporto - come quello del nutrizioni-sta Maurizio Agradi - è stato fondamentale

per arrivare all’appunta-mento dell’11 ottobre il più preparati possibile e riuscire a tagliare il tra-guardo”, sorridono Nadia e Morena. A seguire il gruppo più numeroso, che correrà la mezza maratona (21 chilometri), fermandosi nella Città della Ghirlandi-na, sarà Omar: “io e le mie sopravvissute ce la met-teremo tutta per portare a

termine la corsa. Il gioco di squadra è una componente fondamentale per incitarsi l’un l’altro a non fermarsi e ad andare avanti nonostante la fatica”. Con tre, quattro allenamenti a settimana, “nelle ore antelucane per vincere il caldo o la sera”,

il piccolo esercito di neo maratoneti è ora pronto a macinare chilometri. “Siamo un vero e proprio squadrone - aggiunge Sa-bino Mizzi, runner carpi-giano - e abbiamo voglia di trasmettere a tutti tanta forza e determinazione. Ognuno di noi, purtroppo, direttamente o indiretta-mente ha dovuto guardare negli occhi la malattia. I tumori, che rappresentano la piaga del secolo, fanno parte della quotidianità di molti. Ho deciso di correre con Morena e gli altri pro-prio per dimostrare loro la mia vicinanza, per sostener-li nella loro battaglia e per sensibilizzare chi sta bene a questa patologia”.

L’idea di Per vincere cor-rendo insieme la Maratona d’Italia ha immediatamen-te entusiasmato anche i volontari dell’associazione Per vincere domani, come sottolinea Barbara Bonez-zi, responsabile ammini-strativa: “il nostro sodalizio è nato grazie a Tiziana, una donna straordinaria che ha deciso di mettere la propria forza e il proprio equilibrio a servizio del prossimo. Di offrirsi agli altri per trasmettere loro la voglia di combattere e reagire alla malattia. L’associazione ha organizzato numerose rac-colte fondi che, negli anni, hanno contribuito a miglio-rare la vita e l’assistenza dei malati oncologici, racco-gliendone istanze e bisogni. L’idea di correre la Marato-na d’Italia ci è piaciuta sin dal primo momento, poiché lo sport contribuisce al be-nessere ma, oltre a far bene al fisico, è uno strumento importante di socializzazio-ne”. Durante la maratona, grazie all’avvallo dell’or-ganizzatrice Cristiana Barbolini, una navetta se-guirà i runners per garantire loro assistenza e supporto in caso di necessità. Il gruppo di maratoneti, composto perlopiù da instancabili donne, ha poi ideato una maglietta: il ricavato della vendita sarà interamente devoluto a sostegno dei progetti di Per Vincere domani. La maglia, su cui svetta un bellissimo albero della vita, simbolo di speranza e rinascita per antonomasia, è acquistabile on line (www.pervincere-domani.org) o durante la Maratona a Carpi.

Jessica Bianchi

“Molti di noi non avevano mai nem-

meno indossato le scarpe da corsa. L’al-lenamento è stato duro ma vogliamo metterci alla prova e ce la faremo”. L’obiet-tivo, infatti, non è certo stabilire record bensì “arrivare alla meta. Insieme”.

campionati Italiani master di maratona 2015

Caponetto campione italiano 

Lo scorso 20 settembre a Porto San Giorgio sono stati assegnati i titoli

Master per Campionati Ita-liani Master di maratona 2015. Ancora una volta nella categoria SM80 Antonino Caponetto (Maratona d’Ita-lia Sport Carpi) ha ottenuto il miglior risultato italiano con il tempo di 4h19:07.

Presentata presso l’Acetaia De Ni-gris la 28^ edizione

della Maratona d’Italia, che ritorna ad animare le vie cittadine, e non solo, domenica 11 ottobre. Il tracciato storico prevede come di consueto la parten-za da Maranello alle 9:30 di fronte al Museo Ferrari, passando per Formigine, Modena, Soliera e Carpi. Immancabili i traguardi intermedi di Mezza Mara-tona che giunta, alla sua 6^ edizione, toccherà il tra-guardo all’altezza del Parco Ferrari di Modena, e della coetanea 30 km che con i suoi 33.700 metri arriverà fino al Castello Campori di Soliera. A Oscar Giliberti, direttore del percorso, il compito di descrivere il tracciato della maratona ideata da Ivano Barboli-

torna, domenIca 11 ottobre, l’aPPuntamento con la 28^ edIzIone della maratona d’ItalIa

corsa protagonista

ni che ritrova ancora una volta la sua linea di arrivo in Piazza Martiri a Carpi, teatro dell’epilogo di tutte le edizioni fatta eccezione solo per quella di due anni fa, quando, la situazione del centro storico, dopo il terremoto, permise di uti-lizzare la Piazza per la sola partenza e non per l’arrivo,

più complesso dal punto di vista delle strutture. Anche in questa edizione verranno proposte classifiche specia-li: la premiazione in mara-tona, mezza maratona e 30 km, del primo uomo e della prima donna (assoluti). Tor-nerà poi il Campionato Can You Do the 42?, riservato agli atleti che decideranno

di correre la prima marato-na della loro vita! Novità assoluta la Fido Run gara non competitiva che vedrà come protagonisti gli amici a quattro zampe muniti di pettorale e con tanto di pacco gara fornito dallo sponsor a loro dedicato, Husse. Al percorso di mara-tona, mezza maratona e 30 km, saranno aggiunte due gare non competitive, di 3 e 9 chilometri denominate Dorando day, con partenza e arrivo in Piazza Martiri. E, ancora, il Campiona-to di Categoria Maratona d’Italia Open Amatori - Master sulla distanza di maratona (42,195 Km) cui potranno partecipare tutti

gli atleti, nessuno escluso, regolarmente iscritti alla corsa sulla massima distan-za. Correlata all’evento sportivo ci sarà inoltre la Fiera Sportiva, dislocata da venerdì 9 a domenica 11 ot-tobre, sul rialzato di Piazza Martiri. Indispensabile il Pasta Party che accoglierà atleti e accompagnatori che vorranno gustarsi un buon piatto di pasta, tutto emilia-no nel tendone allestito in Piazzale Re Astolfo. A co-ronare la conferenza è stata la presenza di due campioni Antonino Caponetto, maratoneta nella categoria Over 80 e Giada Natali campionessa di corsa a punti (ciclismo).

venerdì 2 ottobre 2015 anno XVI - n. 3622

Sergio Beccalli e Pierluigi Alessandri Sergio Beccalli, Andrea Nuti, Gimmi Baldinini, staff Extrafit

Lo scorso 14 settembre ha aperto il nuovo centro Extrafit di

Savignano sul Rubicone un evento al quale non ha voluto mancare nemmeno il vicepresidente dell’azien-da Technogym, Pierluigi Alessandri. “Inutile dire – ha commentato il titolare dei centri Extrafit, Sergio Beccalli - che la presenza di Alessandri è stata una sor-presa più che gradita, non-ché un onore. Da sempre, infatti, i nostri centri hanno tra gli elementi che li carat-terizzano l’utilizzo di attrez-zature a marchio esclusiva-mente Technogym, garanzia di qualità assoluta oltre che di design ricercato. Que-sta nuova avventura – ha proseguito Beccalli – è stata possibile proprio grazie a Technogym che ci ha messo in contatto con la proprietà della mura, rappresentata dall’imprenditore Gimmi Baldinini che ci ha per-messo, dopo il successo di Carpi e Bologna, di portare anche a Savignano la nostra realtà”. Il lavoro fatto è stato intenso e le aspettative sono

doPo carPI e bologna Inaugurato Il nuoVo centro dI saVIgnano sul rubIcone, alla Presenza del VIcePresIdente dI technogym, PIerluIgI alessandrI

Extrafit cresce e si fa in tre

alte “ma i risultati raggiunti sono stati possibili grazie al grande lavoro di tutto il nostro gruppo, partendo dal direttore generale Umberto Berardi. E’ stato molto sti-molante – conclude Beccalli – coinvolgere nel proget-to di Extrafit Savignano personalità come l’amico e

atleta Andrea Nuti, attuale preparatore del Carpi F.C. 1909 nonché vice-campione europeo indoor nei 400 me-tri a Genova nel 1992, che ha creduto in questo pro-getto diventandone socio. Questo indubbiamente è per noi un ulteriore stimolo a fare sempre meglio cercan-

do, giorno dopo giorno, di creare nuovo valore ag-giunto”. Nei centri di Carpi, Bologna e Savignano sul Rubicone i soci possono essere assistiti da trainer altamente qualificati all’in-terno di un ambiente curato in tutti i dettagli; inoltre, per offrire un ulteriore servi-

zio, possono godere della sospensione dell’abbona-mento per sei mesi in modo da non perdere neppure un giorno sull’annuale stipula-to. Infine, unendo la miglio-re tecnologia nel settore del fitness all’attenzione per il design, all’interno dei pro-pri centri, Extrafit utilizza

unicamente attrezzature a marchio Technogym garan-tendo così ai propri soci il meglio che il mercato possa offrire. Tra le partnership sviluppate in questi anni con realtà sportive eccellenti ricordiamo quella col Carpi F.C. 1909 e Terraquilia Handball Carpi.

Pallamano serie a - terraquilia sbaraglia 34 a 19 il rapid nonantola

Biancorossi scatenati

Parte forte Terraquilia 0-4 al 5’, i ragazzi di Ilic mantengono il vantag-

gio 2-6 all’ 8’ poi Piccinini scuote i suoi e ricuce lo strap-po 4-6 al 10’, ma Hristov e Basic rilanciano Terraquilia 5-9 al 13’. Sale in cattedra il portiere Bernardi ma il Rapid Nonantola non ne approfit-ta, anzi quando Jurina para un rigore a Valle (6-9 poi uscito per infortunio) la partita prende decisamente la strada dei ragazzi di Ilic. Subito un parziale di 1-4 e biancorossi avanti 7-13. La partita che era stata bella e intensa nella prima parte del primo tempo, nella seconda è un monologo tutto carpigiano. Il finale di

tempo vede protagonista il giovane Beltrami e Terraqui-lia al riposo con un confortan-te + 9 (8-17). Anche l’inizio di ripresa è di marca bianco-rossa, parziale di 0-4 e gara praticante chiusa al 3’ (8-21). Sussulto Rapid con splendida esecuzione al volo di Zoboli (12-21) che scalda le mani al folto pubblico presente per questo primo derby in Serie A, ma la partita è a senso unico. I ragazzi di coach Ilic man-tengono il vantaggio acqui-sito, quelli di Montanari non hanno la forza di recuperare e Terraquilia  conquista una facile vittoria. La Terraquilia Handball Carpi piange la scomparsa di Andrea Mor-

selli storico protagonista in maglia biancorossa. Morselli nato nel 1974 e protagonista a Carpi sino alla stagione 2011/12, è prematuramente scomparso per un improvvi-so malore che lo ha colpito sul campo da calcio mentre

aiutava un amico durante un allenamento di una squa-dra giovanile. La Terraquilia Handball Carpi si unisce al dolore del fratello Luca e dei suoi famigliari e per onorare Andrea, sabato giocherà a Ravarino col lutto al braccio.

arcieri re astolfo

Oro e record per il carpigianoandrea parenti

Il forte atleta della Arcieri Re Astolfo, Andrea Parenti ha cancellato dal suo vocabolario la parola impossibile. Ai Campionati Italiani di Trio con l’Arco alla Targa, che

si sono disputati a Torino lo scorso fine settimana, Parenti si è presentato con all’attivo solo duemila frecce tirate durante tutta la stagione, l’equivalente di ciò che un atleta in buona attivi-tà tira in una sola settimana. La competizione, nella sezione Master, ha avuto fasi alterne: a due frecce dalla fine sembrava fatta e Andrea Parenti pareva gareggiare soltanto per il terzo posto. Qualcosa però è scattato dentro di lui: forse il ricordo di quell’impossibile Dieci che permise alla squadra italiana di ottenere il bronzo alle Olimpiadi di Atlanta… Il campione della Compagnia carpigiana Arcieri Re Astolfo tira le sue due ultime frecce e sono due centri perfetti. Nulla da fare per gli altri concorrenti, Parenti conquista la sua prima medaglia d’oro nella classe Master Divisione Olimpica e il suo 22° titolo italiano. Contemporaneamente ha ottenuto il record per essere il primo arciere italiano ad aver vinto in tutte le classi.

Ventiquattro ballerine dai 10 ai 18 anni: è questo il gruppo della

Palestra Health Club che, guidato dall’insegnante e coreografa Greta Ferri, domenica scorsa ha parte-cipato, a Napoli, ai provini per il programma Italia’s Got Talent, andato in onda sino al 2013 su Canale 5 e ora passato alla programma-zione di Sky. La decisione di partecipare alle selezioni è maturata dopo che il gruppo di Greta ha collezionato per anni il primo posto nei Campionati italiani della Federazione Italiana Danza Sportiva. “Nel gruppo con il quale siamo andate a Napoli ci sono ragazze che seguo da dieci anni e cinque che hanno iniziato appena 15 giorni fa, ma devo dire che si sono comportate benissimo. Tutta la squadra era carica e desiderosa di far bene, e così è stato, perché quando sono arrivate a esibirsi davanti ai giudici e a oltre mille

24 ballerIne della Palestra health club aI ProVInI del talent PIù amato dI sky

le giovani stelle della danza carpigiana a italia’s got talent

persone, gli applausi sono scrosciati”. Le Flowers, questo il nome del gruppo, hanno danzato per 2’30’’, proponendo una coreografia ricca di elementi acrobatici. Entro un mese sapran-no se la loro strada nel programma prosegui-rà. Intanto si godono la soddisfazione per la bella avventura e per aver raccolto l’interes-se della redazione della trasmissione. “Partiti a mezzanotte da Carpi e arrivati a Napoli alle 7.30, mentre le ragazze aspettavano di potersi esibire – il che è avve-nuto soltanto alle 17 –

hanno sostenuto interviste e realizzato alcuni sketch che saranno utilizzati anche nelle pubblicità televisive. Questo si deve al fatto che erano un gruppo numeroso, e alla particolarità dei loro costu-mi, la creazione dei quali ha rappresentato un aspetto im-portante della performance”. Grazie ad Agapromo, Bar Roberta, Pelletteria Nora

e Gastronomia Dioniso, gli sponsor che hanno finanzia-to viaggio e abbigliamento, i giovani talenti carpigiani non hanno dovuto spendere nulla per la trasferta parte-nopea. Chissà se il successo che hanno saputo guada-gnarsi nelle tenzoni sportive le premierà anche in quelle televisive...

Marcello Marchesini

23venerdì 2 ottobre 2015 anno XVI - n. 36