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La partecipazione a supporto delle decisioni nella nuova pianificazione in

regione Emilia-Romagna

DOTT. VALERIO MARRONI ARCH. ROSANNA ZAVATTINI

La partecipazione a supporto delle decisioni nella nuova pianificazione in Emilia-Romagna

1) CONTENIMENTO DELL’AUMENTO DELLA TEMPERATURA DEL PIANETA: NON SUPERARE LA SOGLIA DI 1,5 GRADI (L'OBIETTIVO PIÙ AMBIZIOSO DELL'ACCORDO DI PARIGI) FRA APPENA 11 ANNI, NEL 2030; (DECARBONIZZAZIONE – RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DI CO2; RIDUZIONE DELLE EMISSIONI CLIMALTERANTI);

2) RIDUZIONE DEL CONSUMO DI ENERGIA DA FONTI FOSSILI E AUMENTO DELLA PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILLI (30% DI ENERGIA RINNOVABILE NEL 2030 )

3) RIDUZIONE DEL CONSUMO DI SUOLO (SALDO ZERO ENTRO IL 2050);

2DOTT. V. MARRONI ARCH. R. ZAVATTINI


SI TRATTA DI SFIDE MOLTO AMBIZIOSE A CUI VA DATA RISPOSTA IN TEMPI ADEGUATI (SEMPRE PIU’ STRETTI) CHE RICHIEDONO SCELTE CORAGGIOSE DA ATTUARE IN UN TEMPO DATO.



LA NUOVA LEGGE REGIONALE URBANISTICA 24/2017 SI BASA, TRA GLI ALTRI:• SUL PRINCIPIO CARDINE DEL SALDO ZERO

DI CONSUMO DEL SUOLO AL 2050;• SULLA CONSEGUENTE NECESSITA’ DI

PIANIFICARE LO SVILUPPO DI UN TERRITORIO URBANO GIÀ COSTRUITO E CONFORMATO;



PIANIFICARE LO SVILUPPO DI UNTERRITORIO URBANO COSTRUITO ECONSOLIDATO COMPORTA LA MESSA INDISCUSSIONE DEI PRESUPPOSTI SU CUI SIFONDA L’URBANISTICA TRADIZIONALEBASATE SULL’ ESPANSIONE .



CIO’ HA COMPORTATO LANECESESSITA’ DI UNA CONDIVISIONEAMPIA A LIVELLO REGIONALEATTRAVERSO NUMEROSI INCONTRISUL TERRITORIO E TAVOLI DEDICATI.



PIANIFICARE/PROGETTARE LOSVILUPPO DI UN TERRITORIOURBANO COSTRUITO RICHEDEUN’APPROFONDITA CONOSCENZA,una vera e propria diagnosi: SI TRATTA DIDEFINIRE UN «QUADRO CONOSCITIVODIAGNOSTICO» con il contributo dellaValSAT SU CI SI FONDERA’ LASTRATEGIA DEL PIANO.



PER «QUADRO CONOSCITIVODIAGNOSTICO» SI INTENDE UNADIAGNOSI CHE INDIVIDUI LEVULNERABILITA’ E I PUNTI DI FORZADEL SISTEMA URBANO; DEFINIRECIOE’ IL SUO STATO DI SALUTE, I SUOIPUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA, LESUE VULNERABILITÀ E LA SUACAPACITÀ DI RESILIENZA.



GIA’ NELLA VALUTAZIONE DEL«QUADRO CONOSCITIVODIAGNOSTICO» DIVENTAFONDAMENTALE LA PARTECIPAZIONEDELLA CITTADINANZA AL FINE DELLACONDIVISIONE DELLA DIAGNOSI SUCUI COSTRUIRE LA VISIONE E QUINDILA STRATEGIA.


La partecipazione a supporto delle decisioninella nuova pianificazione in Emilia -

Romagna

LA PARTECIPAZIONE A SUPPORTODELLE DECISIONI NEL NUOVO PIANO,NON E’ UNA SCELTA VIRTUOSA, MAUNA CONDIZIONE IMPRESCINDIBILEPER IL SUCCESSO DEL PIANOSTESSO (che, ricordo, non èconformativo, ma prestazionale).



Romagna

PER QUESTA NUOVA PIANIFICAZIONESERVE UNA PARTECIPAZIONEESPERTA CHE ESPRIMA LA DOMANDADI “NUOVA CITTÀ” E DIRIGENERAZIONE DELLA CITTÀESISTENTE.



Romagna

LA PARTECIPAZIONE, NELLA CARTAD’INTENTI E’ INTESA COME UNELEMENTO ESTRAMENTE«PREZIOSO» DA «CURARE» CONPARTICOLARE ATTENZIONE EPERIZIA.



RomagnaLA PARTECIPAZIONE VA PIANIFICATAE PROGETTATA CON GRANDE CURA,CONCEPENDO UNA PARTECIPAZIONESISTEMATICA E NON EPISODICA,ADATTA A CIASCUNA FASE DELPROCESSO (QUADRO DIAGNOSTICO,VISION-STRATEGIA, OBIETTIVIPRESTAZIONALI,MONITORAGGIO/VALUTAZIONE DEI PROGETTI DITRASFORMAZIONE)



Romagna

PER UNA PARTECIPAZIONE EFFICACE, ASUPPORTO DELLE DECISIONI, SERVONOFORMAZIONE, ESPERIENZA ECOMPETENZA (GOVERNANCE).LA NUOVA LEGGE URBANISTICA HAPREVISTO CHE OGNI AMMINISTRAZIONE(COMUNI, PROVINCE E REGIONE) SI DOTI DIUN UFFICIO DI PIANO INTERNOALL’AMMINISTRAZIONE STESSA (ART.55)



Romagna

L’ UFFICIO DI PIANO, INTERNOALL’AMMINISTRAZIONE, DOVRA’ ESSEREDOTATO DI TUTTE LE COMPETENZENECESSARIE PERL’ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DI GOVERNODELLA CITTÀ E DEL TERRITORIO, TRA CUIANCHE QUELLA DEL «GARANTE DELLACOMUNICAZIONE E DELLAPARTECIPAZIONE» (art. 56).



Romagna

PROCESSI DI COINVOLGIMENTO DEIPORTATORI D’INTERESSE E DEI CITTADININE SONO STATI FATTI MOLTI , A PARTIRE DAIPROCESSI DI AGENZA 21, ALLEPROCEDURE VAS DI TUTTI I PIANI E ALLAFORMAZIONE DEI PUMS (PIANO URBANODELLA MOBILITA’ SOSTENIBILE) E DEIPAESC (PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIASOSTENIBILE E PER IL CLIMA)



Romagna

E’ GRAZIE A QUESTA ESPERIENZACONSOLIDATA CHE SARA’ FACILITATO ILCOINVOLGIMENTO DEI VARI ATTORI NELLAFASE DI ATTUAZIONE DEI NUOVI PIANI ?



Romagna

LA FASE DI ATTUAZIONE DEL NUOVO PIANO , RAPPRESENTALA FASE DI MAGGIOR INTERESSE PER I CITTADINI:

• E’ LA FASE IN CUI SI DEVE AFFRONTARE IL TEMA DELLALOCALIZZAZIONE DELLE OPERE;

• E’ IL MOMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSSIBILISOLUZIONI ALTERNATIVE;

• MA SOPRATTUTTO IL MOMENTO IN CUI AFFRONTARE EVALUTARE I POSSIBILI PROGETTI DI TRASFORMAZIONEURBANA (DI PEZZI DELLA CITTÀ) RISPETTO AGLI OBIETTIVIPRESTAZIONALI FISSATI DAL PIANO SULLA BASE DELLASTRATEGIA;

• .



Romagna

COSI’ COM’E’ IMPORTANTE LAPIANIFICAZIONE DEI PROCESSI DIPARTECIPAZIONE, ALTRETTANTOIMPORTANTE E’ LA SUARENDICONTAZIONE.



Romagna

CHI PARTECIPA DEVE ESSERECERTO CHE PUO’ CONTRIBUIRE ADECISIONI, CHE ANCORA NONSONO STATE ASSUNTE, E CHEPOTRA’ TROVARE ADEGUATARISPOSTA AI PROPRICONTRIBUTI.


DOTT. V. MARRONI ARCH. R. ZAVATTINI 21


3

Valutazione della

sostenibilità del PUG

4

Attuazione e Monitoraggio

2aVerifica di coerenza esterna con Strategie sovraordinate

4a

4b

Valutazione progetti di trasformazione (accordi operativi): indicatori per monitorare il

raggiungimento degli obiettivi e delle prestazioni

Monitoraggio: indicatori per monitorare il raggiungimento degli obiettivi e delle

prestazioni

3a Confronto fra scenario di riferimento e scenario di piano

3c

3d Misure di mitigazione e compensazione

3bVerifica di coerenza esterna (rispetto alle Strategie regionali, nazionali, europee

“sviluppo sostenibile” e ai Piani di settore)

Valutazione delle possibili modalità alternative per raggiungere obiettivi e prestazioni.

Schema di assetto : tessuti urbani consolidati; aree di rigenerazione; territorio rurale

1e

1d

1c

1b

1a Indagini territoriali, socio-economiche, ecologico-ambientali

Analisi in termini di “vulnerabilità” e “resilienza”

Relazione fra i Sistemi funzionali e valutazione dello stato di funzionalità

Valutazione dello stato dei servizi ecosistemici

Riconoscimento dei Sistemi funzionali. Individuazione dei Servizi Ecosistemici. Analisi del

metabolismo urbano e territoriale

Quadro dei condizionamenti: problemi, opportunità, prestazioni

Condizionalità ovvero l’insieme di condizioni per la salvaguardia dell’ambiente

1

Quadro conoscitivo

diagnostico

2Supporto alla elaborazione

della Strategia2b

Indicazioni per la definizione della Strategia: condizionalità (obiettivi e azioni), quadro

strategico, schema di assetto territoriale

Modello di riferimento urbano, ovvero parametrizzazione del grado di adattamento a un modello di città più

sostenibile secondo le seguenti aree/ambiti


OBIETTIVO DEL NOSTRO LAVORO: RENDERE LA PARTECIPAZIONE COME LA VALUTAZIONE AMBIENTALE UNA SEMPLICE necessaria BUONA ABITUDINE.

GRAZIE PER L’ATTENZIONE


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