La nostra terra, la nostra storia il nostro futuro. · 9 Andrea Bertani intervista Marco Galliani...

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il giornale della banca La nostra terra, la nostra storia... il nostro futuro. La nuova Filiale di Rivalta CCR: 1 ° semestre 2012 con dati in crescita a pag. 6 SETTEMBRE 2012 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale -70% - CN/RE - Trimestrale del Credito Cooperativo Reggiano Anno 2012

Transcript of La nostra terra, la nostra storia il nostro futuro. · 9 Andrea Bertani intervista Marco Galliani...

il giornale della banca

La nostra terra, la nostra storia...

il nostro futuro.

La nuova Filiale di Rivalta

CCR: 1°semestre 2012 con datiin crescita

a pag. 6

SETTEMBRE 2012

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Economia

Arte e cultura

Spazio giovani

Eventi

Imprese e mercati4 Editoriale del Presidente5 Impegnati nell’arginare la finanza d’assalto6 CCR: 1° semestre 2012 con i dati in crescita8 Credito Cooperativo Reggiano: approvato dai soci il bilancio 20119 Andrea Bertani intervista Marco Galliani

Il personaggio del mese10 Stefano Landi L’azienda del mese12 Isoglass

18 Le delizie di Versailles a Rivalta

22 CCR premia i neodiplomati e neolaureati a pieni voti23 CCR premia i meriti sportivi delle sue giovani leve

30 La nuova Filiale di Rivalta. Si inaugura il 3 settembre32 CCR e i cronisti in classe del Resto del Carlino34 Grande partecipazione al torneo BCC del 2 giugno35 Serata Sci Club Cusna

14 La comunicazione ritorna alle origini. Lo Storytelling17 Fare credito in maniera differente dopo la crisi

Attualità

Focus on

Spazio soci

il giornale della banca

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CCR News Il giornale della BancaPeriodico trimestrale di informazione reggiano

Autorizzazione del Tribunaledi Reggio Emilia N. 2098/2011

Proprietario/Editore:Credito Cooperativo Reggiano via Prediera, 2a

S. Giovanni di Q.la – Viano (RE)

Redazione presso la sede di ScandianoVia Pellegrini, 16 - Scandiano (RE)Tel 0522 764711 - Fax 0522 859390

[email protected]

Direttore responsabile:Michele Campani

Coordinamento editoriale:Piergiorgio Munarini

Capo redazione:Giulia Sacchi

Assistente redazione:Luca Marconi

Fotografie:James Bragazzi, Virginio Spalanzani,

Paola Morini, Pietro Margini

Progetto grafico e impaginazione:Partner Comunicazione e Marketing

Stampa:Tipolitografia Moderna – Rivalta (RE)

Riproduzione vietata senzal’autorizzazione in forma scritta dell’editore.

NUMERO 3 – SETTEMBRE 2012

24 50° anniversario di sacerdozio di don Franco Messori25 “At fag fer la fin dagli ochi ed Bagnet”27 CCR alla Fiera di San Giuseppe

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Ricominciamoa crescere, insieme.Un 2012 impervio, che fa seguito ad anni di difficoltà crescenti, ora aggravate nei nostri territori e nelle nostre comunità dai recenti even-ti sismici. Danni diretti e indiretti, che minano ulteriormente la già fragile situazione economica che stiamo vivendo, e che non offre al-cuno spunto positivo o di seppur temporaneo miglioramento, almeno per ora.Una banca locale, quale è la nostra, può crescere e svilupparsi solo in simbiosi con la comunità locale di cui fa parte e con cui lavora e produce. Nostra mission primaria è quella di intervenire supportandola quan-do questa è in difficoltà, per farle ritrovare stabilità, per permetterle di ricominciare a respirare; e noi con lei.L’iniziativa “Una mano per la ripresa” nasce con questo intento, met-tendo a disposizione un plafond di 10 milioni di euro a favore delle pic-cole e medie imprese, attraverso un finanziamento a tasso agevolato per far fronte alle esigenze di liquidità delle aziende, per sostenerle durante questo periodo di stretta creditizia.Un piccolo gesto, una mano tesa, per sentirci vicino a voi; per conce-derci, ancora una volta, vicendevole fiducia.Quella fiducia di cui ora abbiamo bisogno più che mai, per ricomincia-re a crescere, insieme.

Emmore CanelliIl Presidente

Emmore CanelliPresidente CCR

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Impegnati nell’arginarela finanza d’assalto

LucianoAguzzoli

il giornale della banca

Carissimi Soci e Clienti,

non voglio soffermarmi nel descrivere il disagio e le difficoltà che tutti noi sof-friamo in questo difficile momento. Tutto sembra ruotare intorno al “Dio denaro”. L’infinita avidità dell’essere umano, la sete di potere, la chimera dell’onnipoten-za hanno profondamente modificato la nostra società e prodotto una serie di re-azioni e fatti che mai e poi mai avremmo pensato potessero verificarsi. Non passa una settimana senza un nuovo scandalo e la prima sensazione che proviamo è di vuoto profondo e senso di impotenza. Il processo di globalizzazione della finan-za, non adeguatamente gestito dalle au-torità di vigilanza, è stato caratterizzato da vere e proprie scorribande da parte di predatori e speculatori, attualmente ancora impuniti ed in libertà, che han-no distrutto il risparmio di migliaia di risparmiatori. Le piccole Banche locali, fortemente legate e radicate al territo-rio, sono state fagocitate in “mostri fi-nanziari” il cui sistema nervoso centrale appare scollegato da quello periferico. Cartolarizzazioni, collocamento di tito-li spazzatura, prodotti derivati, vendite allo scoperto, sofisticati software utiliz-zati nelle operazioni di trading on line, e chi più ne ha più ne metta, hanno mina-to la stabilità finanziaria e la credibilità dei mercati finanziari. Davvero eclatante la recente scoperta della manipolazio-ne del Libor, il tasso a cui sono legati la maggior parte dei mutui a tasso variabile negli USA e 350.000 miliardi di dollari di prodotti derivati. Ah si questi famigerati prodotti “derivati”! … Un dato che viene spesso citato, a testimonianza del peso squilibrato che la finanza ha nell’econo-mia mondiale, è quello secondo cui alcu-ni strumenti finanziari hanno un valore complessivo molto superiore a quello del prodotto interno lordo del mondo intero. E in effetti, secondo le stime uf-ficiali, la cifra lorda di tutti i derivati in circolazione nel mondo è di circa 650mi-la miliardi di dollari. Nove volte il PIL dell’intero pianeta! Cifre che debbono farci riflettere. Ma cosa sono questi be-nedetti “derivati”? La definizione di titoli

derivati è molto ampia. Il tratto che tutti i derivati hanno in comune è che sono ti-toli il cui valore “deriva” da qualcos’altro: due persone si accordano e scommetto-no sull’andamento dei prezzi di una ma-teria prima o di un tasso di interesse. E’ triste pensare che il mondo finanziario “vive” di scommesse. E fatte queste con-siderazioni oggi più che mai dobbiamo essere uniti per arginare questa finanza d’assalto! Ci piace sottolineare che la nostra Banca negli anni ha sempre adot-tato politiche volte alla sana e prudente gestione non cedendo mai alle tentazioni dei mercati. La fiducia dei risparmiatori non deve essere mai tradita; anche nei momenti difficili dobbiamo difendere il frutto del lavoro e dei sacrifici e mante-nerci in grado di sostenere l’economia locale attraverso un’attenta erogazione del credito. Per queste ragioni non ab-biamo mai posto in essere operazioni che potessero compromettere la nostra stabilità. La ricetta è una sola: fare ban-ca in modo semplice ovvero alla larga da operazioni di cartolarizzazione, prodotti derivati e titoli tossici. I risultati del pri-mo semestre 2012 sono molto positivi. Il numero di Soci e tutti i dati patrimoniali ed economici sono in crescita e questo ci da grande spinta nel continuare nel per-corso di crescita che a settembre vedrà fra l’altro l’apertura della nuova e bel-lissima Filiale di Rivalta.Vogliamo con-tinuare a meritare ancora per moltissi-mi anni la fiducia di chi crede in questa Banca. Mutualità e solidarietà diventano nell’agire quotidiano correttezza, onestà e trasparenza. Non faremo mai manca-re il nostro forte impegno nella difesa di questi valori, costruendo assieme a voi un grande argine che siamo certi ci proteggerà e ci permetterà di superare anche questi difficili momenti.

Luciano Aguzzoli

Direttore Generale

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I dati preliminari del primo semestre dell’anno risultano essere in linea con le previsioni e tali da far ritenere che l’anno si possa concludere con buoni risultati. Prima di esporre i dati provvisori del primo semestre vi introduciamo alcuni dati macroeconomici che hanno condizionato il mercato mondiale.

CCR: 1° semestre 2012con dati in crescita

Dati MacroeconomiciNella zona Euro l’indice PMI composito (Purchasing managers index – indice dei direttori agli acquisti) è rimasto stabile a 46 a giugno (anziché calare di mezzo punto come da attese). La stima preliminare del-la fiducia dei consumatori dell’area euro di giugno ha visto un calo inferiore alle attese, a -19,6 dal -19,3 di maggio. In Germania in giugno l’indice IFO (indice di fiducia delle imprese in Germania) è caduto a 105,3 da un precedente 106,9. Malgrado la flessione superiore alle attese, l’indice rimane anco-ra al di sopra della media di lungo termine di 100,8. Nella zona Usa la stima definitiva del PIL del 1° trimestre mostra una cresci-ta di 1,9% t/t (2% a/a), in linea con la stima precedente. Nel settore immobiliare conti-nua un trend positivo seppur debole: in au-mento le vendite di case nuove a 369mila unità rispetto alle 343mila del mese pre-cedente mentre l’indice di prezzo Case-Shiller delle case per le principali 20 aree metropolitane segna un modesto migliora-mento dei prezzi a maggio dello 0,7% m/m. L’indice di fiducia elaborato dall’università del Michigan cala a sorpresa a giugno atte-standosi a 73,2 punti, in ribasso rispetto ai 74,1 dell’indicazione preliminare e in con-fronto ai 79,3 di maggio.

I Dati del Credito Cooperativo ReggianoPer quanto riguarda il conto economico si rilevano i seguenti dati provvisori: Il margine di interesse è pari ad euro 5.527/mila euro, in aumento rispetto al dato riscontrato a giugno 2011 di 613/mila euro (+12,49%). Le commissioni attive am-montano a complessivi 1.867/mila euro (+41,95% rispetto a giugno 2011), mentre

le commissioni passive risultano pari a 219/mila euro (+33,60% rispetto a giugno 2011). Pertanto le commissioni nette ri-sultano pari a 1.648/mila euro (+43,14% rispetto a giugno 2011). Il risultato netto della gestione finanziaria, risulta essere in aumento rispetto al dato riscontrato nel precedente esercizio alla stessa data del 24,45%. Il margine operativo lordo am-monta ad euro 1.827/mila euro, contro gli 864/mila di giugno 2011 (in aumento del 111,60%). Pertanto l’Utile netto stimato risulta essere a conclusione del primo se-mestre di 1.171.735 euro (giugno 2011 pari a 538.510 euro), in linea con le aspettative aziendali, tenute conto delle spese previste per l’apertura della nuova filiale e l’ade-guamento della struttura organizzativa.

I dati preliminari sui volumi evidenziano un aumento della raccolta diretta da cliente-la, rispetto ad inizio anno, di 8,8 milioni, at-testandosi a 349,1 milioni di euro (+2,59% rispetto al 2011). La raccolta indiretta si attesta a 82,8 milioni di euro anch’essa in aumento, registrando un incremento di 4,5 milioni di euro rispetto a dicembre 2011 (+5,79% rispetto al 2011). Pertan-to la raccolta totale è aumentata di 13,3 milioni, raggiungendo i 431,9 milioni di euro (+3,19% rispetto al 2011). Gli impie-ghi passano da 297,3 a 313,5 milioni, con incremento di 16,3 milioni di euro rispetto a dicembre 2011 (+5,47% rispetto al 2011). Il numero dei Soci è continuato a salire e nel primo semestre sono aumentati di 207 unità raggiungendo quota 5.907, per un Capitale Sociale complessivo di 27,3 milio-ni di euro (+2,37% rispetto al 2011).

2006 2007 2008 2009 2010 giu-12

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263,7 269,6308,2 340,3 349,1

RACCOLTA DIRETTAimporti in milioni di eruro (dati al 30 giugno 2012)

2011 2006 2007 2008 2009 2010 2011 giu-12

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45,6 51,4 48,0 57,868,1

78,3 82,8

RACCOLTA INDIRETTAimporti in milioni di eruro (dati al 30 giugno 2012)

2006 2007 2008 2009 2010 2011 giu-12

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226,0 268,6311,7 327,4

376,3418,6 431,9

RACCOLTA TOTALEimporti in milioni di eruro (dati al 30 giugno 2012)

2006 2007 2008 2009 2010 2011 giu-12

350,0300,0250,0200,0150,0100,0

50,00,0

145,7175,8

222,4 242,9262,0

297,3 313,5

IMPIEGHIimporti in milioni di eruro (dati al 30 giugno 2012)

• RACCOLTA TOTALE: 431,9 milioni (+3,19% rispetto al 2011)

• IMPIEGHI: 313,5 milioni(+5,47% rispetto al 2011)

2006 2007 2008 2009 2010 2011 giu-12

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2.625 3.162 3.660 3.973 4.696 5.700 5.9077.427

14.04917.485

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26.684 27.316

Numero soci Capitale Sociale (in migliaia di euro)

N. SOCI - CAPITALE SOCIALE(dati al 30 giugno 2012)

Numero Soci Capitale Sociale (in migliaia di euro)

Le nostre cifreal 30/06/2012

• N. SPORTELLI: 9

• N. DIPENDENTI: 86

• N. SOCI: 5.907 (+3,63% rispetto al 2011)

• RACCOLTA DIRETTA: 349,1 milioni (+2,59% rispetto al 2011)

• RACCOLTA INDIRETTA: 82,8 milioni (+5,79% rispetto al 2011)

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I Soci del Credito Cooperativo Reggiano, ri-uniti in Assemblea il 20 maggio, hanno ap-provato il bilancio 2011 e rinnovato le cari-che sociali, in un’ottica di recepimento della normativa in materia dettata da Banca d’Ita-lia, tesa ad assicurare una riqualificazione delle competenze professionali degli organi preposti. Risultati soddisfacenti, conseguiti in un periodo non facile per il settore, du-rante il quale la Banca si è distinta per aver continuato a sostenere l’economia locale. Nonostante la diminuita capacità di rispar-mio delle famiglie e le difficoltà finanziarie delle imprese, il bilancio si chiude con im-pieghi alla clientela in crescita del 13,42%, e i risultati di gestione evidenziano una rac-colta diretta che cresce del 10,41%. In au-mento anche il capitale sociale attestatosi a 26,7 milioni (+15,96%), accompagnato dalla

crescita contestuale del numero dei Soci, giunti a quota 5.700 a fine 2011 (+21%), a te-stimonianza della fiducia riscossa derivan-te dalle numerose iniziative loro dedicate. Inoltre, con un core Tier 1 capital ratio che si attesta a 11,42%, la Banca conferma il ri-spetto e la già piena conformità ai requisiti patrimoniali e di liquidità richiesti da Basilea 3, che entrerà completamente in vigore dal 01.01.2019. La rischiosità si mantiene fra le più basse del sistema creditizio nazionale con sofferenze nette sugli impieghi all’1,40% a riprova della grande attenzione riposta nella gestione del comparto. E’ indubbio come la profonda conoscenza del territorio e la sostanziale tenuta dell’economia della Provincia Reggiana abbia favorito la Banca nel conseguimento di questi risultati.

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Credito Cooperativo Reggiano:approvato dai soci il bilancio 2011

Conosco personalmente Marco Galliani dal 2003, anno nel quale la nostra Banca ha deciso di avvalersi del servizio di Gestioni di Pa-trimoni offerto da Cassa Centrale Banca SpA (CCB) di Trento. Que-sti oramai dieci anni di collaborazione ci hanno fatto apprezzare la professionalità, la serietà e la coerenza, unita alla praticità tipica del popolo Trentino, del lavoro di Galliani e del Team da lui coordinato. Marco Galliani ha 41 anni, è sposato, e dal 2011 è padre della piccola Alice; si è laureato nel 1997 in Economia degli Intermediari Finanziari presso l’Università Cattolica di Milano. Ha iniziato la carriera lavora-tiva in Banca di Trento e Bolzano, poi nel 2000 è passato in CCB, dove dal 2010 è Responsabile dell’Ufficio Gestioni Patrimoniali.

Andrea Bertani intervistaMarco Galliani(Responsabile Gestioni Patrimoniali Cassa Centrale Banca SpA)

Galliani, sei Responsabile dell’ufficio Gestioni di CCB dal 2010, ci presenti il tuo ufficio? Il team delle Gestioni Patrimoniali è attivo dal 1993 ed attualmente i nostri prodotti sono collocati da 120 banche per un totale di 1,1 miliardi di Euro. Il nostro lavoro richiede attenzione sia verso i mercati finanziari e ai continui mutamenti dell’economia, sia all’evoluzione delle esigenze della clientela: questo ci ha portato negli anni alla creazione di linee di gestione sempre più innovative (le GP Quantitative) e personalizzate (le GP Private).

Ci presenti i tuoi Collaboratori? Il nostro ufficio è espressione di esperienza ed innovazione: Gabriele Covi, il gestore delle linee azionarie, Massimo Tamanini, specialista sui fondi comuni, e Tiziana Rigon, esperta di metodi quantitativi di gestione, sono nel team da più di dieci anni; a loro negli ultimi due anni si sono uniti Alessio Rossin, Devis Biason e Francesco Epiboli, a dimostrazione che CCB vuole inve-stire decisamente sull’attività, rafforzando il gruppo con forze “fresche”.

Chi sono i vostri “Clienti”?La nostra offerta commerciale è destinata alla clientela delle Banche di Credito Cooperativo di tutto il territorio nazionale. Attualmente abbiamo oltre 10 mila clienti in tutta Italia. La nostra storia ci porta ad essere la banca di riferimento del Trentino, area sulla quale il movimento del Credito Cooperativo copre oltre il 70% del mercato bancario.

Che filosofia adottate per la costruzione di portafogli?La nostra mission è rappresentata dal controllo del rischio tramite la diversificazione sia a livello geografico che in ambito valutario, con particolare attenzione alla selezione degli emittenti e strumenti finanziari. L’obiettivo risulta dunque proteggere il portafoglio, e quindi il cliente, dalle fasi di volatilità dei mercati.

Cosa pensate dell’attuale situazione macroeconomica a livello globale?Stiamo vivendo un periodo caratterizzato da un rallentamento del ciclo economico: per quanto riguarda gli Stati Uniti le pro-spettive di crescita per il 2012 risultano positive seppur moderate, mentre alcuni paesi dell’Eurozona chiuderanno in recessio-ne l’anno. La debolezza economica attuale “chiama” all’intervento i principali governi per poter varare importanti riforme per il rilancio delle economie. Anche i Paesi emergenti, che negli ultimi anni hanno rappresentato il vero motore del Pil mondiale, cominciano a soffrire le problematiche dei Paesi sviluppati e hanno intrapreso politiche monetarie espansive per non avvilire le dinamiche di sviluppo. Crediamo tuttavia che in queste aree le prospettive rimarranno positive nei prossimi anni.

In particolare cosa pensate del futuro dell’Eurozona?Le difficoltà economiche e le riforme intraprese dai governi per ridurre i debiti pubblici hanno portato alla luce differenze e tensioni all’interno degli Stati dell’Unione Europea. Un primo passo è quello di raggiungere un accordo per trovare le soluzioni per rilanciare la crescita economica, che possano bilanciare il rigore fiscale necessario per la tenuta dei conti pubblici. Passo successivo, ma determinante, è la costruzione di una maggiore integrazione (fiscale e politica) fra i Paesi membri dell’Euro-zona che possa essere propedeutica all’implementazione di strumenti che permettano un reale scudo contro le tensioni sui mercati finanziari e in futuro possa essere la base per il passo decisivo: l’emissione di debito comune.

Nel nostro Paese la crisi sta mettendo a dura prova Imprese e Famiglie, vedete una via d’uscita e, nel caso, una eventuale tempistica, da questa situazione?Le riforme fiscali e il controllo della spesa che il governo Monti ha dovuto mettere in atto per ridare credibilità all’Italia hanno colpito i risparmi delle famiglie. Serve ora un percorso forte di stimoli al rilancio economico per frenare le spinte recessive che si stanno facendo sempre più forti. Per uscire dall’emergenza è necessario il contributo da parte di tutti: da una parte il nostro Paese deve dare i segnali politici di voler proseguire nel percorso intrapreso e dall’altra anche l’Europa deve dare il messaggio di forte determinazione e compattezza nel voler confermare di credere al “progetto Euro”. Difficile prevedere una tempistica ma spesso nelle fasi di emergenza si riesce a prendere le decisioni che in condizioni normali sarebbero più difficili.

Alla luce di quanto sopra cosa consiglieresti in termini di investimento ad un Socio/Cliente del CCR?L’attenta selezione degli emittenti e degli strumenti finanziari rimane la chiave per superare le fasi di volatilità dei mercati: consigliamo quindi di investire una parte del portafoglio in prodotti finanziari a basso rischio, come le obbligazioni ed i prodotti di risparmio emessi dal Credito Cooperativo Reggiano, mentre sulla restante parte è necessario ottenere la maggior diversifi-cazione possibile in termini geografici, valutari e di emittente, non escludendo anche un minimo di esposizione azionaria.

Funzionario CCR

AndreaBertani

La nuova composizione del CDA e del Collegio Sindacale

Rinnovo delle cariche socialiNel corso dell’Assemblea in cui si è provveduto al rinnovo delle cariche sociali, sono stati eletti i seguenti esponenti aziendali.Amministratori: Bertolini Dino, Bonini Giovanni Raffaele, Canelli Emmore, Casolari Giuseppe, Iori Massimiliano, Magnani Luciano, Munarini Piergiorgio, Sassi Paolo Dante e Venturelli Roberto.Presidente del collegio sindacale: Cadoppi Franco.Sindaci effettivi: De Marchi Andrea e D’Incà Stefano.Sindaci supplenti: Cattani Ivan Renato e Predieri Tiziana.Probiviri: Costi Pierluigi e Gherpelli Lalla.

Il Consiglio d’Amministrazione, in occasione della prima riunione utile, ha provveduto a ri-confermare Emmore Canelli alla carica di Presidente e Giovanni Raffaele Bonini alla carica di Vice Presidente. Ha provveduto, inoltre alla nomina, dei seguenti membri del Comitato Esecutivo:Canelli Emmore: Presidente Bonini Giovanni Raffaele: Vice PresidenteIori MassimilianoMagnani LucianoSassi Paolo DanteIl Presidente Emmore Canelli, anche a nome di tutti i soci, ringrazia Giovanni Paolo Ferrarini, Cesare Campani e Carlo Riccò, per il loro impegno in precedenza profuso nell’amministrazione e controllo della Banca.

Stefano Landi

Landi Renzo SpA oggi è leader mondiale, con una quota internazionale di mercato che supera il 30%, nel settore dei componenti e dei sistemi di alimentazione alternativi a Gpl e Metano per autotrazione. La storia dell’azienda inizia nel 1954 a Reggio Emilia, dove Renzo Landi, insieme alla moglie Giovannina Domenichini, fonda Officine Meccaniche Renzo Landi, unica ditta costruttrice di miscelatori specifici per ogni tipo di veicolo. Il Gruppo Landi promuove l’utilizzo di sistemi innovativi e all’avanguardia per combattere l’inquinamento atmosferico, i cambiamenti ambientali e migliorare la qualità di vita.

Landi Renzo Spa: dalla azienda familiare nata in provincia di Reggio Emilia ad una società internazionale quotata in bor-sa, come ha vissuto questa forte crescita, quali sono stati i passaggi cruciali e le scelte che hanno permesso tale notevole sviluppo?Indubbiamente l’Azienda ha conosciuto una fase di notevole crescita, in particolar modo nell’ultimo decennio. L’attenzione ai carburanti ecologici è cresciuta esponenzialmente e anche le case automobilistiche hanno accolto questa opportunità, mentre sino al 2004/2005 l’unico mercato di riferimento per il settore era quello delle conversioni di auto già circolanti. Abbiamo sapu-to continuare a essere leader internazionali sia nel mercato storico sia in quello nato recentemente. La forte vocazione inter-nazionale, i costanti investimenti in Ricerca & Sviluppo e infine la scelta di quotarci in Borsa nel 2007: elementi fondamentali, seppure in modo diverso, che però hanno rappresentato gli elementi base per la nostra crescita.

La Missione della sua Società è: la promozione all’utilizzo di sistemi innovativi e all’avanguardia per combattere l’inquina-mento atmosferico, i cambiamenti ambientali e migliorare la qualità della vita. Oggi più che mai sussistono 2 problemi: i carburanti tradizionali hanno toccato livelli di prezzi quasi insostenibili e l’ambiente è fortemente inquinato. Quanta sod-disfazione prova nel sapere che produce sistemi di autotrazione che riducono i costi e sono rispettosi dell’ambiente e so-prattutto il governo del paese Italia può fare qualcosa di più per sensibilizzare lo sviluppo di sistemi convenienti ed a basso impatto ambientale?Proprio in ragione della nostra mission ci stiamo impegnando più che in passato sul fronte delle relazioni istituzionali: rite-niamo infatti che anche il solo informare chi legifera possa permettere ai carburanti alternativi ed ecologici di ricavarsi lo spazio che meritano. Un esempio: nel 2011 tutta la stampa scriveva che, finiti gli incentivi, era finita anche la “moda” del gas. Ricordo infatti che a partire dal 2008 e sino a tutto il primo trimestre 2012, 730mila italiani hanno deciso di convertire la propria automobile a GPL o a metano; ancora più numerosi coloro che hanno acquistato un’automobile alimentata con uno dei due carburanti ecologici: sono stati quasi 1 milione e 100mila. In sintesi, in questi quattro anni abbondanti, quasi 1.200 italiani ogni giorno hanno scelto le alimentazioni gassose. Ed eccoci al mese di aprile: con un mercato dell’auto in fortissima crisi, da più di un anno, nel mese scorso si sono immatricolate 13.600 nuove auto a GPL e 6.000 a metano; si tratta rispettivamente del 10,5% e del 4,5% del mercato sul mese, del 6,5% e del 3,5% se consideriamo i primi quattro mesi. Nel 2011, la quota in aprile era rispettivamente del 2,2% e del 2%, nei primi quattro mesi il 2,7% e l’1,8%. Quindi, in presenza di un forte caro carburanti, che non accenna a rientrare, le auto a gas sono tornate ad essere un’opzione interessante, anche senza incentivi. Un’opzione che tra l’altro diventa sempre più popolare nel resto del mondo, che presidiamo con 12 Società controllate.

Lei è fra gli sponsor principali di numerose manifestazioni e attività sportive, citiamo la pallacanestro reggiana di cui è fervido tifoso, ed allo stesso tempo avverte la propria responsabilità sociale verso il territorio, come il Credito Cooperativo Reggiano. Ci parla di questa esperienza?E’ recentissima la soddisfazione che la Pallacanestro Reggiana mi ha dato, con il ritorno in Serie A dopo 5 anni. In quell’occa-sione ho dichiarato che, al di là del solo fatto sportivo, mi piacerebbe che questo fosse un segnale per l’intera città che amo e per la quale m’impegno quotidianamente, non solo come imprenditore. Il progresso sociale e culturale sono parti fondamen-tali della qualità della vita e coadiuvare questo progresso per la mia città è per me innanzitutto un dovere, oltre che un grande piacere.

In Italia ed in Europa il futuro è sempre più incerto, le economie dell’Euro litigano fra di loro mentre i paesi emergenti (oggi emersi) continuano a svilupparsi con forti tassi di crescita: cosa pensa del futuro?Penso che l’Europa possa superare le mille difficoltà che oggi incontra, con la pazienza di uscire dalle paludi finanziarie che hanno caratterizzato gli ultimi quattro anni, ma anche con la consapevolezza che nel Vecchio Continente esistano risorse fan-tastiche. Sono queste a dover essere valorizzate, eliminando un po’ di burocrazia e rendendo la comunità europea un’unione sia politica sia economica, capace di competere sui mercati internazionali con la sua qualità, apprezzata proprio nelle grandi economie emergenti: si guardi a cosa sta facendo la Germania in Cina.

Quali sono i principali progetti futuri della vostra Azienda?Sono legati proprio a certe economie emergenti che, sviluppando il settore automotive oggi, più che in passato, decidono di farlo con una particolare attenzione agli aspetti ecologici. Esistono poi altre dinamiche di sviluppo industriale legate alla nostra idea di crescita, ma come potrà capire, non sono tutte divulgabili…

Amiamo definirci come una banca locale, vicina al territorio, ed ai giovani. Cosa ne pensa?Si parla tanto di smart grid e di green economy, ma io penso che l’integrazione di questi due concetti non possa che sinte-tizzarsi in una riscoperta delle peculiarità territoriali e , importantissimo, con grandi possibilità di rilancio per l’occupazione giovanile, ovvero il grande, vero problema sociale di questo Paese.

Alessandro Franzoni Direttore della Filiale di Reggio Est

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Direttore della Filialedi Reggio Est

AlessandroFranzoni

Vista la crisi in corso, aveva mai passato momenti simili durante la Sua carriera professionale? Ci parli di questo mo-mento....Mai passato momenti simili anche se in proiezione dal 2008, con l’inizio della crisi edilizia, immaginavo di arrivare a questo punto. Questo sentore mi ha portato a rallentare sugli investimenti e a spingere al massimo sugi aspetti commerciali; dal 2009 ho creato la figura del commerciale/tecnico che si è rivelata l’arma vincente per mantenere l’azienda a ottimi livelli.

Per tornare al passato, ci dica qualche bella commessa portata a casa.....Senza voler dimenticare nessuno, sono stati sicuramente di soddisfazione gli appalti conclusi per: le Coop di Bologna e Ravenna, l’Areoporto di Rimini e di Aosta, la Casa di cura Villa Fiorita di Sassuolo, il centro Ferriere di Modena, la casa di moda Gaudì, e non per ultimo i lavori fatti per la Maserati, la Ducati e la Ferrari, eccellenze della nostra regione.

Come il Credito Cooperativo Reggiano anche Lei e la Sua azienda siete molto legati al territorio locale, ci parla di queste esperienze....Corretto! Sempre e compatibilmente partecipo, sia come azienda, che personalmente al sostegno concreto d’iniziative culturali e associazioni di volontariato oltre all’appoggio delle amministrazioni locali..... mi sento di dire che questo sia un marchio di famiglia visto anche l’impegno quotidiano di mia moglie nel sociale.

Cosa ci dice della Sua famiglia? Sappiamo esserci stata la realizzazione di progetti importanti.....Si, nel 1999 si è completata l’adozione di Joseph un bambino ganese; mia moglie, come dicevo, è impeganta costantemente nel sociale e nelle missioni. Da un anno mia figlia, Dott.ssa Medici Valentina, è amministratore delegato dell’Isoglass Srl e sono in attesa di inserire l’altra figlia, Stella, che a breve sarà ingeniere gestionale.....tutto nel segno della continuità generazionale.

Quali sono i Suoi progetti futuri?Caro Marco, sicuramente nel nostro settore i numeri di prima non ci saranno mai piu! Nel futuro vedo una sempre maggiore specializzazione in vetri particolari con lavorazioni che, da un lato, rallentano la produzione e, dall’altro, richiedono una sempre maggiore formazione e qualifica del personale. Compatibilmente, appena possibile, faremo qualche investimento; l’obiettivo è quello di mantenere la quota di mercato e il passato m’insegna che in un mercato dove viene premiata la qua-lità, chi ha sempre lavorato bene continuerà a mantenere il suo corso.....grazie comunque all’appoggio di partner come la vostra banca che da sempre è per noi un punto di riferimento....

L’intervista

il giornale della banca

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Isoglass nasce nel 1980 a Roteglia (Re) dall’idea di un gruppo di giovani imprenditori locali. Fin dai primi anni si impone, a livello regionale, come realtà dinamica e all’avanguardia nel settore delle vetrate isolanti.L’eccellenza organizzativa raggiunta e il know how aziendale consolidatosi in tre decadi di attività consentono di formulare una proposta di valore che si compone di una gamma di prodotti ampia e qualificata e di un servizio pre e post vendita a 360°.

Fabrizio Medici, amministratore di un’ azienda che opera sul mercato ormai da diversi anni. Ci parli del suo percorso pro-fessionale. Com’è nata l’Isoglass Srl?l’Isoglass Srl è nata il 09/04/1980 da un’idea imprenditoriale sbocciata mentre facevo il servizio militare. In particolare due serramentisti di Roteglia avevano bisogno di un elettrotecnico per gestire le automazioni nel comparto delle vetrate isolanti.Allora esistevano 5-6 aziende in tutta Italia; spinto da mio padre che mi ha sempre sostenuto, sono entrato come terzo socio e

da qui è nata l’Isoglass Srl che opera ormai da oltre 30 anni. Nel 1991 ho rilevato insieme a mia moglie l’intera azienda; devo anche dire che sono entrato come tecnico, ma sin da subito mi sono occupato dell’area commerciale dell’azienda.

Oggi Lei e la Sua azienda siete riconosciuti con clienti importanti ovunque; quali sono i principi a cui si devono lo sviluppo ed il successo dell’Isoglass Srl?Al primo posto metto sicuramente il valore dei collaboratori di produzione e ammi-nistrativi, che mi hanno sempre circondato e non hanno mai abbandonato l’azien-da. Ci tengo a citare in particolar modo Gazzotti, Costi e Dallari come uomini di fiducia da sempre. In secondo luogo la serietà dimostrata nel tempo dall’azienda e gli investimenti continui nell’innovazione sempre ponderati nel tempo. Non voglio

dimenticare anche le certificazioni ISO 9000, il marchio CE e ultimamente stiamo lavorando sul marchio UNI. Per ultima aggiungo anche un pò di fortuna.....

Nel 2006 c’è stata l’acquisizione della Vetreria Paltrinieri di Sassuolo, quale il valore aggiunto?L’acquisto della Vetreria Paltrinieri mi ha permesso in primo luogo di completare e integrare le lavorazioni dell’Isoglass Srl inserendo l’arredamento, gli specchi, i negozi e le sale mostra, conseguendo allo stesso tempo una riduzione di costi attraverso importanti economie di scala. In secondo luogo è stata una scelta commerciale di controllo locale del territorio. Ad oggi l’Iso-glass Srl è azienda leader del comprensorio ceramico nelle province di Modena e Reggio Emilia per quanto riguarda la produzione del vetro.

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DirettoreFiliale di Roteglia

MarcoLandini

Fabrizio MediciPresidente Isoglass

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“C’era una volta…”, così iniziano tutte le fa-vole, quelle che ci hanno fatto addormenta-re; quelle che hanno allietato i nostri sogni di bambini, quelle che oggi più che mai ri-tornano prepotentemente attuali nel nostro quotidiano comunicare. In un mondo sem-pre più veloce, dove tutto si consuma rapi-damente, dove non si è mai “troppo” rapidi, efficaci, incisivi, persuasivi, competitivi…le nostre coscienze ci chiedono una pausa, un attimo sospeso dalla frenesia del vivere per darci il tempo di ascoltare, di nuovo bambini, la nostra fiaba. E la comunicazione, attenta interprete delle necessità sociali, non pote-va non soddisfare questa esigenza che ha il sapore di un ancestrale e magico ritorno alle origini ed è capace di risvegliare, nelle nostre menti, potenti meccanismi primor-diali catalizzatori di attenzione e ricettività.Ed è subito Storytelling. Una folgorazione che investe tutti i sensi, che enfatizza e droga i nostri livelli sensibili. Perché ci riporta indietro e ci culla, come la ninna nanna nel ventre materno. Come la fiaba prima di farti rimboccare le coperte. L’emozione si scopre, piega l’intelletto e lo lascia riposare, per un breve frangente ri-storatore. Avrete notato come negli ultimi anni sempre più la pubblicità stia investen-do nel comunicare attraverso il raccon-to. Esempio lampante di questa direzione mediatica sono gli spot tv ENEL trasmessi

in questi giorni, capaci di rapire le nostre menti ed emozionarci ancora; capaci di farci dimenticare le mille telefonate al numero verde andate inevase… Pensate…quegli attimi luminosi, riescono ad abbagliare il mio pensiero a tal punto da farmi dimenticare che sto pagando da 8 mesi la bolletta di casa con la maggiorazio-ne del 14% dei non residenti, anche se Enel ha in mano da altrettanti mesi il mio certifi-cato di residenza….Straordinario il potere di questa comuni-cazione. E potentissimo. Perché è infinita-mente più forte “raccontare” che “dire”.Chi si occupa di marketing e management conosce molto bene la potenza dello Sto-rytelling. Si parla addirittura di Storytelling Management, per indicare una vera e pro-pria disciplina che pare sia stata alla base di tanti recenti successi personali, azien-dali e soprattutto politici. Per fare maggiore chiarezza nel concetto, lo Storytelling è una prassi, ormai consolidata, che utilizza la nar-rativa per coinvolgere l’interlocutore e dargli la sensazione di essere dentro la storia, coin-volgendo tutti e 5 i sensi. La deliziosa bim-betta multimediale del nuovo spot CCR che dialoga in maniera disinvolta coi mezzi della tecnologia moderna, presentato in anteprima al Cinema Emiro di Rubiera e nell’UCI Cine-mas di Reggio Emilia, vuole essere omaggio a questa nuova tendenza del fare comunica-zione. Una comunicazione intelligente, che ha compreso come il nuovo, per essere vincente, non può dimenticare il passato. Si ritorna alle origini, guardando al futuro.

La comunicazione ritorna alle origini.Lo Storytelling

14 15il giornale della banca

Comunicazionee Relazioni Esterne

GiuliaSacchi

16 17il giornale della banca

Lorenzo Valeriani, laureato in Scienze e Tec-nologie Geologiche presso l’Università di Par-ma con 110 e lode, è stato premiato a Roma dal Presidente della Repubblica Giorgio Na-politano nel corso dell’Adunanza Solenne di chiusura dell’anno accademico dell’Accademia Nazionale dei Lincei, in quanto vincitore del concorso Giuseppe Schiavinato 2012. Lorenzo ci descrive questa cerimonia come un’emozio-ne unica che lo ha reso fiero di essere arriva-to fino a tal punto, ed onorato dell’attenzione speciale dedicatagli dal Presidente. Un altro momento della cerimonia che Lorenzo ci ha esposto con grande pathos è stato l’interven-to conclusivo del Ministro Profumo, poichè ha definito i partecipanti “i migliori scienziati al mondo” con conseguente e meritato elogio all’università italiana. A questo concorso in-

fatti potevano accedere studenti che avessero discusso tesi di laurea in materie riguardanti le scienze mineralogiche con riferimento ad applicazioni petrologiche. La tesi, che ha por-tato Lorenzo a nuove scoperte in questi cam-pi, è stata realizzata sullo studio di variazioni chimiche in specifici minerali, al variare della loro temperatura e formazione, fino ad arrivare ad analisi chimiche di altissima precisione e di ultimissima generazione ancora in via di studi, ed utilizzate per la prima volta in questa tesi. Questa scoperta gli ha permesso di compiere un passo avanti nella ricerca scientifica. Il suo sogno nel cassetto sarebbe quello di continua-re ad approfondire gli studi della sua tesi e ma-gari diventare un giorno ricercatore. A conclu-sione di ciò non possiamo che fargli un grosso in bocca al lupo per il suo futuro.

“Un’emozione unica”

Sorella di Lorenzo Valeriani

MariaChiara

La crisi esplosa nel 2008 ha determinato pro-fondi e irrevocabili cambiamenti che richiedono di reimpostare i rapporti banca-impresa. La questione di tale rapporto appare in tutta la sua evidenza se si pensa, da un lato, al peggiora-mento della situazione economico-finanziaria di molte imprese e alla risposta che ad esso hanno dato molte banche e, dall’altro, all’ado-zione sempre più diffusa dei rating che hanno svilito e ridotto a pratica burocratica l’attività d’istruttoria, senza effetti particolarmente po-sitivi sul livello di sofferenze. Occorre un nuovo modo di fare Banca, che permetta alla stessa di essere sempre più vicina ai reali fabbisogni del-le imprese, rafforzando il legame con le azien-

de locali proponendo non solo finanziamenti ma anche supporto finanziario e consulenza specializ-zata, per diventare sempre più un punto di riferi-mento per l’economia del proprio territorio. Essere una banca locale, significa essere una banca di re-lazione. Di conseguenza, è fondamentale investire in qualità delle relazioni con personale qualificato. Per il sistema bancario occorre garantire la centra-lità strategica del cliente-impresa grazie a una più moderna interpretazione delle politiche creditizie, con competenze in grado di valutare le potenzialità di successo nel m.l. termine dei soggetti da finan-ziare. A loro volta, le imprese hanno l’esigenza di stabilizzare i rapporti con le banche per assicurarsi quantità e prezzi del credito adeguati: ciò presup-pone una maggiore condivisione dei progetti e un dialogo più trasparente con le banche di riferimen-to. E’ importante capire che siamo tutti sulla stessa barca: se le imprese vanno male, le banche vanno male e viceversa. Per le imprese, soprattutto le più piccole, il nuovo contesto richiede una gestione molto più moderna delle relazioni con i finanziatori. Oggi l’area finanziaria dell’impresa svolge un ruo-lo di fondamentale importanza: le piccole imprese hanno bisogno di denari, ma hanno bisogno anche di capire da dove nasce il loro problema finanziario e come utilizzare al meglio i finanziamenti, perché dobbiamo ricordare che nessuno ha linee di cre-dito illimitate, né le imprese né le banche e tan-tomeno gli Stati (l’Italia in primis). Il credito è un elemento essenziale per la crescita delle imprese e dell’economia, ma se un’impresa viaggia con il serbatoio bucato, il gasolio erogato viene perso e l’impresa non raggiunge la meta. In questo caso, non è un problema di condizioni bancarie: anche se le banche assecondano tutte le richieste del-le imprese e anche se il pieno lo fa il titolare, che mostra pertanto di credere nella propria azien-da, il gasolio non può che uscire da un serbatoio bucato. Pertanto, nelle situazioni difficili (e non

solo) è necessario redigere piani seri e credibili e condividerli con il sistema bancario, il quale, a sua volta, deve essere formato per sviluppare le giuste competenze per l’analisi prospettica del merito di credito. In questo quadro, a mio parere, sarebbe importante che le banche si chiedessero sempre più cosa significa realmente essere intermediari finanziari, che le imprese si chiedessero come fare a migliorare la propria gestione finanziaria e a non avere un rapporto superficiale con il credito (è una prassi da ripensare il fare-tutto-da-sé, senza farsi aiutare, per poi reclamare i finanziamenti o la cura quando è troppo tardi) e che tutti i professionisti d’impresa cercassero di avere un’ottima dirittura morale. Al contrario tutti pensano che il problema nasca altrove: per le imprese, ad esempio, il pro-blema sono le banche avide e incapaci di capire le esigenze delle imprese, mentre per le banche le imprese sono poco trasparenti con le loro note po-litiche di bilancio e poco patrimonializzate (proble-ma culturale). Fortunatamente la mia esperienza è premiante: ci sono realtà bancarie locali che hanno sempre accompagnato lo sviluppo del nostro Paese e che, attente a questa crisi, assistono sempre più da vicino le imprese. L’esperienza della cooperazio-ne è di grande importanza perché rappresenta un modo di concepire l’economia sociale. I problemi si risolvono insieme grazie alla consapevolezza che sono comuni. Oggi diverse banche locali con le qua-li ho la fortuna di collaborare sono pronte a inve-stire anche in “formazione dei clienti” (economico e finanziaria) per aiutare gli stessi a migliorare la loro gestione con servizi di assistenza e consulen-za. Tutte le mie esperienze di questi anni mostrano una forte esigenza delle piccole imprese di avere un partner finanziario per la crescita e lo sviluppo che stia loro accanto nelle scelte quotidiane e in quel-le di investimento, e che li aiuti concretamente nei momenti di difficoltà. Sulle esigenze delle imprese sono nati tanti progetti formativi-consulenziali, che sono stati concepiti non come un prodotto da ven-dere ma come una risposta chiara e risolutiva alle necessità delle imprese. Il vantaggio informativo delle banche locali diventa fondamentale per inter-pretare la figura di banca di prossimità. È importan-te comprendere la realtà per poi cercare di miglio-rarla con tutti coloro che hanno voglia di mettersi in discussione e sporcarsi le mani. Certo serve una cultura cooperativa, persone che si fanno carico, insieme, dei problemi di altre persone, una politi-ca industriale degna di tal nome e una particolare professionalità per andare nella direzione di una maggiore efficienza complessiva e di una qualità più elevata per porre fine ai diversi oscuri equivoci che attanagliano il rapporto banca-impresa.

Fare credito in manieradifferente dopo la crisiPolitiche e strumenti di dialogo banca-impresa

Docente e consulente per banche e imprese, nonché docente nell’area credito presso la Federazione Banche di Credito CooperativoEmilia Romagna

GianlucaSanchioni

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Correva l’anno 1720 quando la leggiadra diciottenne Carlotta Aglae d’Orleans, fi-glia di Filippo II, fu costretta a lasciare Pa-rigi per andare in sposa del futuro Duca di Modena e Reggio, Filippo II d’Orleans, nipote di Luigi XIV, il Re Sole, reggente del trono di Francia; il primo a stampare car-ta-moneta e a fondare nel 1717 la Banque Generale. Non vedeva l’ora di liberarsi di questa figlia ribelle che si era innamora-ta del Duca di Richelieu, rinchiuso nella Bastiglia. Si travestiva da servetta e cor-rompeva le guardie per andare ad amo-reggiare in carcere, il matrimonio si era celebrato per procura. Carlotta lasciò Parigi con un corteo di 500 persone, 800 cavalli, 20 carrozze, 60 carri e alle porte di Modena avvenne l’incontro con lo sposo; il Duca Francesco trovò la sposa bellis-sima. Per Carlotta fu una delusio-ne: lo sposo era uno spilungone magrissimo con un lungo naso. Quando i modenesi lo vedeva-no passare dicevano sottovo-ce: “Al noster pover duca tot nes e paruca”. Carlotta pro-vava repulsione per il marito e alla sera si barricava nelle sue stanze, nonostante i rim-brotti del marito, del suocero e dei confessori. Voleva tornare a Parigi, dichiarava che il marito era impotente e che le nozze doveva-no essere annullate, Rinaldo, disperato, confinò la coppia nella cittadella di Reg-gio. Carlotta spogliò il palazzo estivo di Sassuolo per arredare la nuova residen-za. Abile nel gioco, a palazzo erano tutti invitati, anche non nobili, per gareggiare.

Aveva molti ammiratori, tra questi anche il Conte Benedetto Selvatico, ministro di fiducia di Rinaldo, che definiva Carlotta: “la più bella donna d’Europa”. Francesco, innamorato e geloso, una notte si travestì da frate e si diresse in carrozza a Mode-na. Entrato nel palazzo di Selvatico si tol-se il copricapo, si fece riconoscere e con due pistole gli intimò di lasciare il ducato estense. Selvatico, all’alba del giorno suc-cessivo, si rifugiò a Ferrara, senza saluta-re nessuno ma portando con sé 500 Luigi d’oro, mobili di valore, oggetti d’arte, ar-genteria, gioielli e importanti documenti amministrativi. Finalmente Carlotta si avvicinò al marito e il 18 novembre 1723 vedeva la luce a Reggio il Principe eredi-tario Alfonso Ludovico. Il sospirato erede fece cessare le continue liti fra la corte

di Modena e Reggio. Carlotta fece iniziare grandiose opere nel-

la zona di Rivalta: un palazzo ducale sontuoso, ”le delizie di Rivaltella”, il Foresto, capace di scacciare l’ozio: un giardino con siepi alte quattro metri e lunghe più di 19 chilometri con statue

agresti e fontane. Carlot-ta era entrata nel cuore dei

reggiani. Con questa Reggia, copia di Versailles, aveva spo-

stato l’interesse del ducato lontano da Modena. Lei, nonostante ciò, provava nostalgia della Francia e con l’inizio delle guerre di successione austriaca, ritornò a Parigi per non far più ritorno. Cominciò così la decadenza della corte reggiana e fu la fine della Versailles di Rivalta.

Le delizie di Versailles a Rivalta Attendendo l’inaugurazione della nostra Filiale... qualche cenno storico su Rivalta e le sue bellezzearchitettoniche. La reggia di Carlotta Aglae d’Orleans

Consigliere CCR

Piergiorgio Munarini

Rinaldo I Duca di Modena e Reggio

20 21il giornale della banca

I Botel del Tassobbio sono un associazione di pescatori sportivi nata alla metà degli anni 60 a Casina, per volontà di un gruppo di ap-passionati locali; Gentili Pierluigi è tra questo gruppo di appassionati ed è un Socio fonda-tore. Ricorda Pierluigi che i primi anni ci si spostava sempre per andare a pescare, sia nei fiumi del nostro appennino Secchia ed Enza, ed i loro affluenti, ma anche nel grande fiume Po, o nei bacini montani, in particola-re Ventasso, Cerreto e Gazzano. Poi nei primi anni ’70 l’idea di costruire un Lago a Casina. Pierluigi è in prima linea per la realizzazione del progetto, che, al di fuori della costruzione della diga di contenimento delle acque, è sta-to realizzato esclusivamente grazie al lavoro

dei tanti volontari entusiasti dell’opera. Il lago viene gestito nei primi anni da Associazioni e privati del Comune di Casina per poi passare di competenza della Provincia di Reggio Emi-lia. Pierluigi nel frattempo diventa Presidente dei Botel e continua la sua opera di volontario, contribuendo a costruire la prima parte della baita sita al Lago dei Pini e svolgendo, oltre che pesca sportiva, anche agonismo, sia per quanto riguardava competizioni in fiume che in lago. In quegli anni si occupa anche della organizzazione di gare e giornate di pesca al Lago dei Pini, con un occhio di riguardo per i giovani che venivano invitati alle manifestazio-ni, sempre stimolati nella gara e nel diverti-mento e premiati sempre tutti. Dal 1993 i Botel del Tassobbio passano in gestione all’attuale Consiglio, formato da persone appassionate di pesca e che sono cresciute nella loro passione proprio dal precedente gruppo dirigente. Pier-luigi rimane sempre inserito nella Società, fornendo preziosi consigli dall’alto della sua esperienza e continuando la sua opera di vo-lontario. Fondamentale la sua presenza per il buon fine di due grossi impegni che hanno ri-guardato l’attuale dirigenza; il termine dei la-vori della baita e lo svuotamento e pulizia del lago, alla fine degli anni 90. Oggi, come è sem-pre stato nella sua mentalità, sprona l’attuale Consiglio a cercare con tutte le forze di avviare

Casina: Pierluigi Gentilinominato Presidente Onorario dei Botel del TassobbioA Casina, presso il Lago dei Pini, si è svolta lacerimonia di nomina a Presidente Onorariodei Botel del Tassobbio di Pierluigi Gentili.

Funzionario CCR

AndreaBertani

dei giovani alla pesca, si dice entusiasta di un eventuale corso di pesca che possa coinvol-gere gli studenti delle scuole Elementari e Medie di Casina e si dice pronto ad apportare il suo personale contributo. Oltre che pesca-tore Pierluigi è sempre stato appassionato di sport. E’ amante delle passeggiate in monta-

gna, appassionato raccoglitore di funghi, ed abile sciatore. Oggi svolge una im-

portante opera di volontariato presso

la locale sezione della Protezione Civile che ha partecipato ad interventi in eventi dram-matici dei quali vogliamo ricordare il terremo-to a L’Aquila e l’alluvione a Borghetto Vara e tutt’oggi il terremoto in Emilia Romagna. Con la Protezione Civile sta anche cercando di rea-lizzare una bellissima idea, un “sentiero della salute” nella zona sportiva di Casina dove tutti i cittadini possano recarsi per potere passeg-giare e fare ginnastica in assoluta sicurezza.

Nel colloquio che abbiamo avuto per la stesura di questo articolo gli chiedo cosa significhi per lui la parola “volontaria-to”, mi risponde “Crederci, farlo per se stesso, io mi sento bene quando riesco a fare qualcosa di utile per gli altri”.Alla cerimonia erano presenti tutti i Soci dei Botel, il Sindaco ed alcuni amministratori del Comune di Casina.

Un paio di domande all’attuale Presidente dei Botel, Sergio Montecchi:Presidente, è stata conferita la presidenza onoraria dei Botel del Tassobbio a Pierluigi Gentili, ci dici quali sono i motivi che hanno spinto l’attuale Consiglio a prendere questa decisione?

È stata indetta una riunione straordinaria dei consiglieri per decidere tra i vari ordini del giorno la possibilità di con-ferire la carica di Presidente Onorario al signor. Pieluigi Gentili, persona di spicco nell’ambito dei Botel del Tassobbio essendo stato uno dei promotori della nascita di questa società sportiva e tuttora presente nelle attività agonistiche e non, realizzate al Lago dei Pini.

I Botel del Tassobbio sono Clienti del Credito Cooperativo Reggiano da sempre, ed anche tu Presidente ci onori di essere nostro Cliente e Socio, cosa pensi della tua banca?

Si in effetti i Botel del Tassobbio sono sempre stati clienti del CCR, ed al di là dell’ottimo servizio che ci ha sempre riservato è stata anche l’unica Banca che ci ha sempre sostenuto e che continua a farlo tuttora. Per quanto mi riguar-da sono felice di essere Socio e Cliente del CCR e sono molto soddisfatto dei servizi offerti dalla banca, mi piace che quando mi reco in Filiale e parlo con un Impiegato o con un Funzionario ho l’impressione di essere in famiglia.

Concludiamo con un paio di domande al Sindaco di Casina, Ing. Gian Franco Rinaldi.

Sindaco Rinaldi, hai partecipato alla cerimonia di conferimento della presidenza onoraria dei Botel del Tassobio a Pierluigi Gentili. Probabilmente è stata una delle tue prime uscite pubbliche in qualità di Sindaco, che ricordo hai di quella giornata e puoi esprimerci un tuo pensiero su Pierluigi e sui Botel del Tassobbio?

Effettivamente è stata la mia prima uscita in veste di Sindaco e ricordo la bella giornata con gente molto allegra e molto vivace. Pierluigi è una persona con un grande senso della solidarietà e di una disponibilità senza pari. E’ uno che, come altri per la verità a Casina, “sposta le montagne”, per cui lo troviamo nella Protezione Civile, a spalare fango, ad aiutare i terremotati e qualche giorno dopo lo ritroviamo al Lago dei Pini a lavorare. E’ una persona veramente straordinaria e ci fa onore averlo come cittadino di Casina. L’Associazione Botel è una delle tante importanti associazioni del Comune di Casina che contribuisce a quel senso profondo di “comunità” che caratterizza il nostro paese e ci aiuta a vivere meglio.

Oramai è passato un anno dalla tua elezione a Sindaco di Casina, che ne pensi della presenza nel Comune che ammi-nistri di una filiale di una banca a forte radicamento territoriale quale il Credito Cooperativo Reggiano?

Il Credito Cooperativo Reggiano è una banca che è presente da molti anni nel nostro Comune e che personalmente ho apprezzato molto per i servizi offerti, trovando sempre persone squisite e molto competenti. Sono convinto che una ban-ca così aderente al territorio abbia contribuito in maniera significativa al benessere economico dei cittadini di Casina.

CCR premia i neodiplomatie neolaureati a pieni voti

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giov

ani

Segreteria GeneraleSede Scandiano

GessicaToni

Anche quest’anno l’Assemblea Sociale ha rappresentato un piace-vole contesto per premiare i neo diplomati e neo laureati che si sono distinti per meriti di studio ottenendo una votazione compresa tra 80 e 100 per i neo diplomati e 90 e 110 per i neo laureati. Bertoni Valentina, Betti Erica, Borghi Alice, Caselli Elena, Cocconi Lavinia, Corradini Giulia, Montecchi Daniele, Rinaldini Mirko e Romagnani Arianna i neo diplomati. Cavazzoli Monia, Grossi Francesca, Filippi Giulia, Gregori Lucia, Fantini Federica, Ponis Danilo, Malagoli Mi-chele, Mattioli Alessandro, Gilioli Andrea, De Pietri Irene, Bertolini Sebastiano, Marescalchi Mariachiara, Camagnoni Elisa, Semeraro Lorenzo, Campioli Viola, Landini Matteo, Ruozzi Roberto, Ferretti Elena, Parmigiani Marco e Giovanardi Carlotta i neo laureati. Giova-ni studenti di eccellenza che ci riempiono di orgoglio e su cui con-tiamo per la costruzione di un domani sempre migliore. A tutti voi il Credito Cooperativo Reggiano augura un futuro ed un percorso pieno di gratificazioni e soddisfazioni che possano ricompensare le vostre fatiche, il vostro slancio e la vostra dedizione.

Alcuni momenti delle premiazioni dei giovani clienti CCR neodiplomati e neolaureati a pieni voti

CCR premia i meriti sportivi delle sue giovani leveE’ nato a Reggio Emiliail 07.06.19901.91 cm90 kgSocietà: EsercitoPresenze innazionale: 1

Da ragazzino era una promessa del calcio, portiere nelle giovanili del Parma che poi ha dovuto lasciare per un grave infortunio al braccio. E’ entrato allora nel vivaio del GS Self a 12 anni, sulle orme della sorella, Eleonora Calvi, che aveva stabilito il limite italiano cadette nel triplo (12.21 nel ‘96); agli esordi ha praticato soprattutto gli ostacoli, ma in seguito si è dedicato con passione alle prove multiple. Ai Mondiali allievi di Ostrava aveva stabilito con 5.568 la MPN dell’octath-lon con regolamento Iaaf. Nel 2009, vincen-do il tricolore juniores a Grosseto, ha inoltre stabilito il record italiano di decathlon con il programma tecnico della categoria (7.189). Risiede a Reggio Emilia ed è un nostro gio-vane cliente, che riceverà presto 50 azioni CCR honoris causa per i suoi meriti sportivi. Michele lo scopre ora, assieme a voi, leggen-do queste righe! Quando gli si chiede perché ha scelto CCR, è sicuro nella sua risposta: “Il Credito Cooperativo Reggiano è da sem-pre una banca che guarda ai giovani; io stes-so mi riconosco nei valori di questo istituto, giovane e dinamico, proprio come me!”.Curriculum (decathlon): WYC: 2007 (18/Oct); EJC: 2009 (11); ECup: 2010/B (15); 110hs: U23 ECh: (11sf)Michele Calvi inizia a praticare atletica legge-ra nel 2002, nel gruppo sportivo Self Atletica di Reggio Emilia sotto la guida del tecnico reggiano Federico Menozzi. Si mette in luce subito nelle discipline di velocità ed ostacoli, dopodiché si sposta seriamente sulle prove multiple nel 2006. Nel 2007 raggiunge il mi-nimo di partecipazione ai Campionati Mon-

diali Under 18 nell’octathlon, dove si piazza 18° stabilendo l’allora primato italiano di ca-tegoria. L’anno successivo conquista il primo titolo italiano di decathlon nella categoria juniores; il titolo viene bissato nel 2009 con il primato nazionale di categoria (con attrez-zi da junior), punteggio che gli consente la partecipazione ai Campionati Europei Under 20 dove coglie l’undicesimo posto. Nel 2010 fa l’esordio nella nazionale assoluta con la partecipazione alla Coppa Europa di prove multiple (First League), dopo avere conqui-stato il titolo nazionale di decathlon promes-se. L’anno seguente, con la nuova maglia del Centro Sportivo Esercito, riconferma il titolo del decathlon (col personale di 7287 punti) ed aggiunge anche la vittoria nei 110 hs sempre della categoria promesse. Proprio nei 110 hs e ai campionati italiani assoluti, corre in 13”81, si guadagna la partecipazione ai Cam-pionati Europei Under 23, dove supera le bat-terie ma chiude in semifinale con l’undicesi-mo posto complessivo.

Il Direttore della Filiale di Reggio Est, Alessandro Franzoni, in campo con Michele Calvi

24 25il giornale della banca

soci

soci

Grande festa a Viano, lo scorso 1° luglio, per il 50° anniversario di sacerdozio di don Franco Messori. Originario di Castellazzo di Reggio Emilia, dove nacque il 28 novembre 1939, venne ordinato il 29 giugno 1962, a soli 23 anni, nel Duomo di Reggio Emilia, dal ve-scovo Beniamino Socche, quindi destinato in aiuto alla parrocchia di Rio Saliceto, dove rimase per sei anni, a quella di Montecchio, dove restò altri sette, quindi per tre lustri in quella di Ramiseto. Nel 1991 don Franco venne assegnato alla parrocchia di Viano, poi con la scomparsa di alcuni anziani parroci e il ritorno in Africa di padre Marco Canovi, le parrocchie da seguire sono diventate otto. Oltre a Viano, Castello Querciola, Rondinara, S. Giovanni Q.la, S. Pietro, S. Romano, Tabia-no e Visignolo. Un impegno importante che sta cercando di assolvere al meglio, con la disponibilità e l’umiltà di un servo di Dio. E’ apparso veramente sorpreso, e un po’ inti-midito, don Franco, per la bella festa orga-nizzata in suo onore, iniziata con la S. Messa, concelebrata da don Giulio Rossi, don Rino Bertoldi e don Sergio Billi, che nei prossimi

mesi lo affiancherà nell’attività pastorale. Ha fatto seguito la cena organizzata dal gruppo dell’oratorio cui hanno partecipato alcune centinaia di parrocchiani. In segno di ricono-scenza per don Franco, i parrocchiani hanno aperto una sottoscrizione per una raccolta di fondi da destinare all’acquisto di un’auto nuova, alla quale ha aderito anche il Credito Cooperativo Reggiano. L’iniziativa ha trovato ampio consenso nei parrocchiani ed è andata oltre le più rosee aspettative, e alla conse-gna del libretto nelle sue mani, trattenendo a stento l’emozione, don Messori ha ringrazia-to vivamente tutti e annunciato che parte dei soldi saranno destinati al sostegno di alcune famiglie del territorio bisognose di aiuto.

50° anniversario di sacerdozio di don Franco Messori

Direzione Commerciale CCR

FulvioSpallanzani

Franco Costi abita a Scandiano e precisamente a Ca’ De Caroli. È considerato uno dei maggiori collezionisti italiani di grammofoni e macchine parlanti d’epoca, nonché di documenti storici e testimonianze riguardanti personaggi della cultura e della scienza scandianese e reggia-na. I suoi interessi spaziano in vari settori, è particolarmente affezionato ai grandi scandia-nesi come Cesare Magati, Sebastiano Corra-di e Lazzaro Spallanzani, per citarne alcuni. Casualmente, grazie alla moglie, si è inserito nel mondo della lirica che lo ha appassiona-to a tal punto da portarlo a conoscere i grandi personaggi del teatro lirico, da Pia Tassinari a Gigliola Frazzoni, fino ai ballerini Cosi e Ste-fanescu con i quali intrattiene tuttora rapporti di sincera amicizia. Ha allestito mostre con co-stumi teatrali originali dell’epoca ed esposto a Scandiano quanto raccolto in anni di certosina ricerca. È già alla 3a pubblicazione letteraria (le prime due sono una ricerca sulla vita del ba-rone Alberto Franchetti, musicista di Regnano, che evidenzia la grandezza dell’uomo come valente artista, quasi sconosciuto a Reggio, nonostante le sue opere siano state presenta-te alla Scala, dirette da calibri come Toscanini e interpretate da Enrico Caruso). La seconda pubblicazione parla del più grande uomo di teatro di Reggio Emilia, il Tenore Ferruccio Ta-gliavini. Ultimamente Franco sta promuovendo il nuovo libro “Un Castamasa” che racconta di detti reggiani, personaggi scandianesi e del-le frazioni limitrofe, fatti e spaccati della sto-ria del nostro territorio. Persona mite, umile, quasi schiva, non avvezzo alla mondanità e alla ribalta, ma non per questo non determinato, quando un progetto gli balena in testa si “in-capponisce”. Franco, nostro amico e socio del Credito Cooperativo, ci racconta che la nuova pubblicazione è uno spaccato delle tradizioni, curiosità, detti dialettali e ricerca dell’origine degli stessi attraverso una conoscenza perso-

nale che nasce nella cultura e civiltà contadi-na dell’epoca. Il libro nasce dopo un periodo di pausa riflessiva personale di Franco e l’unica raccomandazione da parte sua, quando in uf-ficio ci ha presentato il libro, è stata quella di mettere al corrente i nostri lettori che il rica-vato dalle vendite del volume, del costo di 30 Euro, verrà interamente devoluto alla iniziativa “G.R.A.D.E.” Centro di Ematologia di Reggio, che diventerà, a partire dal 2013, uno dei più grossi poli oncologici in Italia. Siamo grati che ci siano ancora persone che ricercano le no-stre radici e scrivano a ricordo e a memoria dei tempi passati, non sempre felici ma come dice Franco: “Ci si conosceva tutti”. Ci piace ri-cordare con lui il detto: “At fag fer la fin dagli ochi ed Bagnet” e il motivo di questo detto, che viene spiegato nel libro, oltre a tantissimi altri modi di dire. Corredato da documenti inediti e foto dell’epoca, che potranno attraverso il ri-cordo spiegare il passato alle nuove genera-zioni. Per quello che possiamo dire, dopo ave-re letto il libro, è che Franco con malinconica lucidità e sensibilità ci porta per mano e ci fa ripercorrere la vita vissuta di quegli anni fat-ta di sacrifici, ma anche di goliardate dei suoi amici compaesani, che hanno lottato per un futuro migliore. Ma che ora, se non mi sbaglio, Franco vive con pacata nostalgia, perché trop-pe situazioni di allora si stanno di nuovo pale-sando. Il libro è scorrevole, per niente noioso, anzi incuriosisce il lettore e ritengo che tutti dovremmo leggerlo, per ritrovare quell’uma-nità che il finto benessere ha cancellato. Le copie sono andate a ruba e stanno riscuotendo i favori degli scandianesi. In attesa della pros-sima ristampa, già programmata, gli facciamo i nostri sinceri complimenti per il lavoro svolto. Le poche copie ancora disponibili si possono trovare presso la libreria Marco Polo di Corso Garibaldi a Reggio Emilia.

Grazie Franco continua a tenerci “svegli”

“At fag fer la fin dagli ochi ed Bagnet”

Direttore CCRNEWS

MicheleCampani

At fag fer la fin dagli ochi ed Bagnet

26 27il giornale della banca

soci

soci

È il 1996 e un tragico incidente ci porta via Andrea, un amico speciale di soli 26 anni, laureato in ingegne-

ria elettronica, promettente giocatore di calcio, ma soprattutto un amico sempre pronto a di-vertirsi, e vivere a pieno ogni momento.....e a questo punto ci chiediamo come ricordarlo, come portare avanti questa vitalità. Decidiamo allora di organizzare un torneo di calcetto, in sua memoria, con l’obiettivo di ricordarlo sì...ma non solo, di portare avanti quei valori, che in lui sono sempre stati vivi, lo sport ma so-prattutto la solidarietà. Ricordo per esempio il servizio civile che stava svolgendo a Guastalla in una struttura per anziani, in cui si poteva re-spirare viva la sua mano, avendo organizzato un piccolo bar in stile Hawaiano, per intrattenere gli ospiti della struttura. L’anno dopo il 1997 comincia l’avventura del “mucchio” come pia-ceva a lui chiamare il gruppo di amici, con cui si organizzavano vacanze e con cui si condivi-deva gran parte del tempo libero. Già dai primi anni con il torneo a 8 squadre e le strutture un po’ improvvisate riusciamo a raggiungere gli obiettivi che ci eravamo prefissi, raccogliendo 9 milioni di vecchie lire che vengono devoluti, alle due case di riposo di Scandiano e all’asilo parrocchiale. Negli anni successivi si è sempre cercato di arricchire il torneo, sia da un punto di vista strutturale, che nell’aspetto dell’intratte-nimento, portandolo a 16 squadre e inserendo spettacoli vari, ma soprattutto, organizzando durante la serata conclusiva un quadrangolare giovanile che ha già raggiunto la 10a edizione. Durante la stessa sera si esibiscono inoltre, balletti di bambine e ragazzine, che sotto la gui-da della scuola “danza e movimento” di Simona Torelli, sorella di Andrea, portano allegria ed un particolare coinvolgimento. Mantenendo inalte-rato lo scopo e gli obiettivi di solidarietà iniziali, in questi anni dal 1997 ad oggi abbiamo raccol-to un totale di circa 130.000 euro che sono stati interamente devoluti in beneficenza. Dagli inizi

in cui erano i ristretti amici di Andrea ad organiz-zare il torneo, attualmente il “Mucchio” è com-posto da circa 50 persone di diverse generazioni (alcune delle quali non hanno mai conosciuto Andrea), che si aiutano e prodigano per la buona riuscita della manifestazione, a dimostrazione di una sensibilità sempre maggiore dei giovani nel vivere a pieno le situazioni semplici e dirette, che sono fulcro di aggregazione e impegno sociale. Ci piace ricordare inoltre il supporto importan-te della polisportiva scandianese e dell’ammi-nistrazione comunale di Scandiano, che oltre a metterci a disposizione gli impianti sportivi, ci ha concesso la possibilità di costruire la “baracchi-na” a supporto del torneo. Ricordiamo anche la grande sensibilità del sindaco Alessio Mammi e dell’assessore Matteo Nasciuti, che da un paio di anni sono stati coinvolti alla serata finale, non solo come esponenti istituzionali, ma anche con il grembiule allacciato ad aiutarci nella nostra attività. Non dimentichiamo di ringraziare i nu-merosi sponsor, tra cui spicca il Credito Coope-rativo Reggiano, che ci ha sempre appoggiato e supportato. Quest’ultima edizione, la 16ma, si è contraddistinta per una grandissima affluenza di pubblico, la serata finale ha raggiunto le circa 800 presenze, con una intensa finale tra le due formazioni di calcio a 5, I PICCOLO RIZZO e gli AMICI DI SELEN CASALGRANDE ALTO, che ha visto questi ultimi uscire vincitori. Tutto questo ci ha permesso di raccogliere attraverso i numerosi sponsor e la somministrazione di cibo e bevande (da menzionare i nostri ormai famosi arrosticini provenienti dall’Abruzzo), circa 15.000 euro, che abbiamo deciso, viste le problematiche legate al terremoto, di devolvere ad una struttura che opera nell’ambiente della disabilità giovanile e che ha sede in quelle terre martoriate. Abbiamo avuto l’opportunità di incontrare ed aiutare “La Lucciola” di Ravarino (MO), associazione che si occupa del recupero di ragazzi dai 3 ai 18 anni, affetti da varie problematiche, e che ha subito ingenti danni dal terremoto.

16° MemorialAndrea “Gigio” Torelli

Segreteria Direzione Generale

FrancescaFrambolli

CCR alla fieradi San Giuseppe

Una mattinata dal tempo inclemente quella del 18 marzo scorso, che ha accompagnato l’inau-gurazione della famosa e attesissima fiera di San Giuseppe a Scandiano. Ovviamente non ci siamo fatti certo scoraggiare e, bardati di tut-to punto, abbiamo posizionato la nostra ormai nota casetta gonfiabile all’ingresso dell’ente fiera di Scandiano. La ricetta è stata sempre la stessa: tanta allegria, molti sorrisi e chiacchie-re hanno fatto si che in parecchi si siano fer-mati al nostro desk. Quest’anno, però, abbia-mo osato qualcosa di più: le ragazze del CCR si sono prodigate nella realizzazione di alcune

torte fatte in casa da offrire ai soci e clienti della banca. I dolci, ovviamente personalizzati con il nostro logo, hanno riscosso un notevo-le successo di pubblico: davvero tanti i curiosi che si sono avvicinati alla casetta e che han-no apprezzato questa nostra iniziativa! I com-menti ricevuti sono stati tutti più che positivi, ma quello che per noi conta davvero è l’essere riusciti a creare un’atmosfera di convivialità e serenità attraverso un semplice gesto sponta-neo, il quale però esprimeva appieno il nostro concetto de “La banca di casa tua!”.

Le nostre torte...un successone!

Conti

Ai giovani di età compresa tra i 14 e i 18 anni, titolari di PrimoConto il Credito Cooperativo Reggiano ri-serva particolari agevolazioni.

Agli Studenti Universitari è riser-vata una speciale linea di conto corrente che prevede le seguenti agevolazioni:

il giornale della banca29

Deposito

ContoPrimo

ContoAteneumAteneum

• Operazioni di c/c • Invio Estratto Conto • Invio Corrispondenza • Addebito Utenze • Fascicoli Assegni • Liquidazione competenze • Internet Banking • Carta PagoBancomat• Carta Ateneum• Prelievi Bancomat su BCC italiane

• Elevata remunerazione sulle somme depositate.

ZERO SPESE

CONDIZIONI• Prestito scuola: la Banca finanzia le spese sostenute per l’acquisto di libri scolastici, personal computer, abbonamenti bus, tasse e altre spese scolastiche sino ad un importo massimo di euro 2.000,00 rimborsabili in 12 rate mensili a tasso zero.

• Al conseguimento della laurea, premio di n. 50 azioni della Banca per votazione finale uguale o superiore a 90 su 110.

FINANZIAMENTI

BORSE DI STUDIO

Giovani

• Borsa di studio annuale di Euro 50,00 per profitti scolastici uguali o superiori a BUONO.• Al conseguimento del diploma in regalo n. 25 azioni della Banca per votazione finale uguale o superiore a 80 su 100.

FINANZIAMENTI

BORSE DI STUDIO

• PRESTITO SCUOLA: la Banca finanzia ai genitori le spese sostenute per l’acquisto di libri scolastici, personal computer, abbonamenti bus e altre spese scolastiche sino ad un massimo di euro 2.000,00 rimborsabili in 12 rate mensili a tasso zero.• PATENTE DI GUIDA: finanziamento rateale di euro 500,00 in 12 mesi a tasso zero per le spese relative al conseguimento della patente di guida.• ACQUISTO PRIMA AUTO: finanziamento per l’acquisto della 1° auto, sino ad un importo massimo di euro 5.000,00 con durata da 12 a 60 mesi, al tasso agevolato pari alla quotazione Euribor a 6 mesi senza maggiorazione.

ZERO SPESE

CONTRIBUTI• Contributo banca di euro 50,00 all’apertura del rapporto.• Al compimento del 18° anno di età in regalo n° 10 azioni della Banca.

• Operazioni di c/c • Invio Estratto Conto • Invio corrispondenza • Liquidazione competenze • Internet Banking

CONDIZIONI

• Elevata remunerazione sulle somme depositate.• Rilascio gratuito Carta Tasca, la carta prepagata ricaricabile per acquisti sicuri via internet.• Rilascio gratuito Carta Bancomat BCC Cash, con utilizzo limitato a tutela del minore.

• Nessuna spesa di gestione• Elevata remunerazione sulle somme depositate

• All’apertura del rapporto elargizione da parte della Banca di

• Porcellino salvadanaio• Zainetto

CONDIZIONI

CONTRIBUTI

OMAGGI

€ 50,00

Il libretto di deposito per i bambini da 0 a 14 anni.

La tradizionalefoto di gruppo con parte

degli studenti premiati

30 31il giornale della banca

Reggio Emilia, 1 giugno 2012 – Si è rinnovata anche quest’anno la tradizionale consegna dei premi di studio dall’Associazione Stampa Reggiana “Gino Bedeschi” ai figli dei giorna-listi reggiani, che prosegue senza soluzione di continuità dal 1961. È stato il convento dei Padri Cappuccini di Reggio a ospitare la ma-nifestazione della Associazione, aperta dalla messa presieduta da padre Paolo Grasselli, nel corso della quale sono stati ricordati i col-leghi scomparsi recentemente, tra cui Ugo Bellocchi, Umberto Bonafini e Ivano Davoli.L’assemblea, ospitata dall’attigua biblioteca “Bartolomeo Barbieri”, è stata aperta dal neo presidente Giuseppe Adriano Rossi, che ha indicato gli obiettivi che l’associazione intende perseguire: tra questi, l’attività di formazione professionale, varie iniziative culturali, l’am-pliamento della base associativa, un continuo rapporto con le redazioni presenti a Reggio e con il mondo della Scuola e dell’Università.Il consigliere nazionale dell’Ordine dei Gior-nalisti Roberto Zalambani si è soffermato sui cambiamenti in atto nella professione, in particolare sulla riforma dell’Ordine. Inoltre ha sottolineato il ruolo fondamentale della formazione professionale continua, obbli-gatoria e certificata, per i giornalisti, svolta nell’interesse dei destinatari dell’informa-zione a garanzia dell’interesse pubblico. Nel suo intervento si è soffermato anche sulla di-mensione dell’attenzione riservata dai mass-

media al sisma che sta colpendo la nostra regione. Alessandro Franzoni, direttore del-la filiale Reggio est del Credito Cooperativo Reggiano, ha poi fornito informazioni all’as-semblea sulla originale forma di microcredi-to concessa ai soci dell’Associazione Stampa Reggiana, a seguito degli accordi intervenuti fra l’istituto di credito e la stessa. Nel corso dell’assemblea è stato consegnata la tesse-ra ad honorem dell’Assostampa al professor Luciano Serra, che vanta una vastissima pub-blicistica. Testimonianze sulla scrittore Silvio D’Arzo – che nell’immediato dopoguerra ha lavorato nella redazione della Gazzetta di Reggio – sono state proposte da Gino Badi-ni, a cui l’Associazione ha poi voluto tributa-re un riconoscimento in segno di particolare amicizia e gratitudine per i suoi sette anni di guida dell’Assostampa. Alla premiazione di Dario Ferrari Lazzarini, lo studente del li-ceo “Moro” che si è aggiudicato il concorso bandito dall’Associazione in occasione del 150° dell’Unità d’Italia, ha fatto seguito la consegna dei premi “Bedeschi” agli studen-ti: Francesco e Anna Barilli, Matteo Capanni, Matilde Grasselli, Riccardo, Irene, Francesca e Alice Patria, Letizia, Michele e Sofia Tincani, Lorenzo, Tommaso e Maria Agnese Guerra, Federico Macchi, Martina Ranellucci, Damia-no Mammi, Matteo Moratti, Federica Pessina, Matteo Spadoni, Valentina Valeriani, Linda Magnoni, Filippo Notari.

Dall’Assostampa Reggiana premi di studio ai figli dei giornalistiPrima assemblea da presidente per G.A. Rossi. Ricordati i colleghi scomparsi. Presentati attività e obiettivi dell’associazione, tra cui una forma di microcredito per i giornalisti.

La recente crisi economica non ha colpito la nostra volontà di espansione e affer-mazione in campo economico finanziario, spronandoci, invece, a mettere in atto una serie di iniziative competitive per operare con efficienza e rapidità a sostegno delle famiglie e delle imprese. La nostra Ban-ca, specializzata nel credito alle piccole e medie imprese, si muove da sempre per soddisfare appieno le esigenze finanziarie del tessuto economico del territorio e per venire incontro e sentirsi più vicina alla Comunità locale. Cosa che avverrà anche materialmente con l’apertura, il 3 settem-bre prossimo, della nuova Filiale di Rival-ta, in Via Rosmini n. 85.

La frazione di Rivalta, con i suoi 8000 abi-tanti, rappresenta una scelta strategica rientrante in un piano di crescita ponde-rata che amplia il bacino territoriale della banca in una zona con particolare valenza e grandi potenzialità di sviluppo. Un nuovo passo che consentirà di proporre anche in questa area i nostri servizi e il nostro modo di fare banca. Il 2012 si conferma un anno di crescita che ci vede ancora forte-mente motivati nel confermare il nostro ruolo di Banca Locale e Cooperativa e nel praticare le condizioni favorevoli che ci hanno sempre contraddistinto e che dan-no valore al nostro operato.

La nuova Filiale di Rivalta.Si inaugura il 3 settembre

Presentiamo la nuova squadra!

Direttore

LucaFontanesi

Vice direttore

LucaChiessi

Addetta allo sportello

FrancescaBonamassa

Addetta allo sportello

ElenaMazzali

Giulia Sacchi e Ilenia Malavasi, Assessore alla scuola della provincia di Reggio

32 33il giornale della banca

Nonostante i di-sagi causati dal sisma agli edifici scolastici del terri-torio, la stragran-de maggioranza delle scuole medie che hanno preso parte al concorso «Cronisti in Clas-se» non ha voluto mancare alla festa di premiazione, che venerdì 8 giu-gno si è svolta al cinema Rosebud

di Reggio. Ad incoronare la scuola media Ga-lileo Galilei di Massenzatico, che si è aggiudi-cata il primo premio del concorso indetto da Il Resto del Carlino, è stato il sindaco di Reggio Graziano Delrio, che ha condiviso con i piccoli cronisti in sala l’invito raccolto dal Presidente Napolitano di cercare di conoscere di più la nostra Italia. «Anche attraverso il giornalismo — ha detto Delrio : perché è solo conoscendo la propria realtà che si può proteggerla.». Ap-prezzamenti anche da parte di Sonia Masini, presidente della Provincia di Reggio, che ha confidato ai cronisti in erba di aver condiviso con loro il sogno di diventare una giornalista, prima di appassionarsi alla politica: «Segui-te sempre le vostre inclinazioni, e cercate di fare ciò che sentite davvero. Senza arrender-

vi. Solo così, insieme, sarà possibile essere parte integrante della comunità restituendo senso e bellezza alle cose». CCR, da me rap-presentato, e la Fondazione Palazzo Magnani, nella figura del suo Presidente Iris Giglioli, gli sponsor dell’iniziativa.Una giornata uni-ca, per il valore culturale e sociale sotteso, portata avanti con convinzione dalla volontà e dalla grande professionalità del direttore de “Il Resto del Carlino” di Reggio Emilia, Da-vide Nitrosi e dalla sua collaboratrice Stella Bonfrisco, che ha saputo tenere le fila dell’ini-ziativa durante tutto l’anno scolastico appena trascorso.

CCR e i cronisti in classe del Resto del CarlinoReggio Emilia, 8 giugno 2012. Grande entusia-smo nella giornata conclusiva del Campionato di Giornalismo.

Mercoledì in rosa?Reggio, grazie...

Inaugurata nel 2011, l’iniziativa “I Mercole-dì Rosa” si conferma anche nell’estate 2012 come uno degli eventi più sentiti dalla citta-dinanza di Reggio Emilia e provincia, grazie in particolar modo alla preziosa collabora-zione di Dino Spallanzani, titolare del negozio di pelletteria Kappadipelle. Dal 20 di giugno e per sei mercoledì consecutivi, il centro di Reggio si è animato a gran festa e la movi-da serale di certo non è mancata, allettata da concerti e spettacoli gratuiti con gran parte-cipazione di volti noti dello spettacolo come Paolo Cevoli, i Fichi d’India, Marco della Noce, Fabrizio Fontana e tanti altri. Attività com-merciali aperte, musica dal vivo, luci, colori, si respira quasi l’aria di Natale e poi invece ci si accorge di essere nel pieno dell’estate e che, semplicemente, il mitico staff del CCR sta distribuendo palloncini & gadget ai nu-merosi reggiani, grandi e piccini, che affolla-no il centro. Non poteva certamente mancare il Credito Cooperativo Reggiano, uno degli sponsor principali della manifestazione, che è stato costantemente presente durante tutte le serate “presidiando”, grazie alla versatile e strategica casetta gonfiabile, la storicissima piazza San Prospero. Rosa o bianco che sia, un centro che vive...è sempre uno spettaco-lo così come è spettacolare ed importante la presenza “in rosa” all’interno dell’equipe del-la Banca: ben il 38,82% con una giovanissima

età media di 31 anni! Insomma, un CCR che sorprende e che stupisce, vicino, ora più che mai, a tutta la Comunità Reggiana e sempre alla ricerca di nuove idee & di nuovi prodotti, con lo sguardo rivolto al futuro, ma al contempo con uno specchietto retrovisore volto alla storia, al passato ed alla tradizione del nostro territorio.

Comunicazionee Relazioni Esterne

GiuliaSacchi

Back office Filiale Reggio Est

FabrizioRegnani

34 35il giornale della banca

La squadra CCR schierata

Grande partecipazione al torneo BCC del 2 giugno

Anche quest’anno la com-pagine del CCR ha par-

tecipato al torneo, per la precisione è stato

il nostro terzo anno consecutivo.

Rispetto alle stagioni passate quest’anno, causa

matrimoni e impegni vari, siamo stati costretti a partecipare con una rosa

limitata ma allo stesso tempo agguerrita come sempre.

Hanno partecipato al torneo:GANASSI STEFANO - AGUZZOLI LUCIANOMASTRAPASQUA MARCO - LANDINI MAR-CO - GAMBARELLI MASSIMO - OVI IVANO GIOVANI SIMONE - LOTTI MARCOREGNANI FABRIZIOMISTER: FILIPPI CORRADODIRIGENTE: MAIOLI FABIOA differenza degli anni scorsi nei quali il torneo si svolgeva in 4 giorni, quest’anno si è svolto in 3. Siamo stati quindi chiamati ad affrontare le 4 partite del girone, tutte il 1 giugno arrivando a fine serata allo stremo delle forze.

Nonostante fossimo stati inseriti in un girone impegnativo (l’unico a 5 squadre) siamo riusciti a qualificarci per il torneo oltremare. Qui passiamo

i sedicesimi e gli ottavi, ci ferma solo la lotteriadei rigori ai quarti di finale.

Sedicesimi vinti a tavolino e ottavi vinti 5 a 2 in maniera esemplare, ma i quarti di finale sono stati persi ai rigori dopo un ot-timo 1 a 1.Tiriamo le somme: per i giocatori che era-vamo ... e per la poca freschezza abbia-mo disputato un gran numero di partite rispetto agli anni precedenti senza mai soffrire o farci prendere in giro dagli av-versari.CHI CI HA AFFRONTATO HA SAPUTO COSA VUOL DIRE IL COMBATTERE CON-TRO IL CCR !!!

Serata Sci Club Cusna

Sci, gnocco fritto….e CCR! Venerdì 4 maggio scorso si è conclusa ufficialmente la stagione sciistica dello Sci Club Cusna, associazione sportiva da anni cliente della nostra banca, che ha deciso anche quest’anno di rinnova-re l’appoggio e la sponsorizzazione al club. Al termine di una splendida serata, tenuta-si presso il circolo Pigal di Reggio, i ragazzi della filiale di Reggio Ovest hanno premiato i numerosi bambini che hanno preso parte ai corsi e alle gite sulla neve, con la speranza di rivederli ancora più numerosi l’anno prossi-mo… e chissà… FUTURI SOCI DEL CCR!!!

OVI IVANO VOTO 9Gioca in porta e dopo es-sersi adattato alle misure, per lui forse mignon del campo, neutralizza anche i tiri più insidiosi infondendo sicurezza alla squadra....UOMO RAGNO

LANDINI MARCO VOTO 8,5Su di lui la pressione del + forte. si carica la squadra sulle spalle e dispensa gio-cate di ottimo livello. Pec-cato non abbia più 20 anni ... HIGHLANDER

GAMBARELLI MASSIMO VOTO 9Unica lode per colui che si fa male dopo 10 minuti del-la prima partita e non gio-ca più ma conferisce alla squadra tutta la sua espe-rienza da bordocampo... AMULETO

AGUZZOLI LUCIANO VOTO 9Un punto in più per l’unico vero gol fatto su azione tiki-taka telepilotata da vero calcio a 5. Una Faina appostata sul se-condo palo e goal di prima in-tenzione. Plausi anche perchè, quando chiamato in campo, non disdegna, anzi ... LEADER

REGNANI FABRIZIO VOTO 7,5La sua corsa è indispensa-bile nei momenti in cui la squadra soffre, perchè die-tro non lo passi e davanti è sempre presente... MOTORINO

LOTTI MARCO VOTO 9Sembra un bambino di 3 anni quando in tutti i pre-partita dice “non riesco a giocare” ma poi si mette in difesa e non lo passa nem-meno l’aria ... THE WALL

GIOVANI SIMONE VOTO 8Il più tonico e il più bello, vero giocatore di calcio che non molla mai nessun pal-lone, indispensabile d’ora in avanti... RICCIOLI D’ORO

MASTRAPASQUA MARCO VOTO 7,5Potremmo definirlo il NO-CERINO del CCR, gran sor-presa del torneo, gioca per la squadra e aiuta tutti sen-za mai protestare... IDOLO

FILIPPI CORRADO VOTO 9Allenatore vecchio stampo che dispensa pochi e utili consigli... CARLETTO MAZZONE

FABIO MAIOLI VOTO 10Ripeto quanto detto un anno fa, non ha niente da invidia-re ai massimi dirigenti di serie A, impeccabile, preci-so, puntuale e simpatico... NUMBER 1

Il Sergio Busquets di Ca-salgrande Alto si fa apprez-zare, come sempre, per grinta e tonicita’...INCEDIBILE

GANASSI STEFANO VOTO 10

Lepagelle

INAUGURAZIONEFiliale di Rivalta

www.ccr.bcc.it

Via Rosmini, 85 - 42123 Rivalta (RE)

3 settembre 2012 ore 18,30