La metodologia dello 'studio di caso': un esempio nel ... · Dimentichiamo noi stessi e lasciamo...

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EDITORIALE Nell´indicare formazione e comunicazione come priorità programmatiche il Presidente dell'American Chemical Society ha accusato la comunità chimica - e si è quindi auto accusato - di modestia. Dimentichiamo noi stessi e lasciamo che gli altri dimentichino che il miglioramento della qualità della vita è soprattutto legato alla chimica. Egli perciò parla di centralità invisibile della chimica, da qui la necessità di comunicazione e diffusione. A dimostrazione della modestia e della scarsa comunicazione viene citato come a fronte del fatto che le nuove scienze e gli avanzamenti tecnologici sono spesso garantiti dalla chimica, in un recente fascicolo sulle nanotecnologie, ancorché redatto per oltre metà del suo contenuto da chimici, la parola chimica non compare nella copertina. In compenso di ciò l´American Chemical Society ha realizzato un prodotto mediatico dedicato alla chimica che – a detta dello stesso Presidente - fa sentire più soddisfatti noi chimici della nostra stessa posizione. La chimica può essere considerata la disciplina con maggiori contatti con le altre scienze. Il mondo materiale definito dalla chimica si colloca praticamente come un giusto momento di intersezione tra il mondo biologico e il mondo fisico. Il rapporto della chimica con le altre discipline è dunque uno degli elementi che storicamente hanno più inciso nello sviluppo del pensiero e che attualmente sicuramente è alla base dello sviluppo di numerosi programmi e soprattutto di campi nuovi che si aprono nella chimica. La chimica, rispetto ad altre discipline, ha il vantaggio di essere in una condizione particolarmente favorevole per la sua vicinanza a molti dei temi che affliggono la società attuale. Se però essa non sa cogliere la situazione favorevole è più colpevole. Quindi l'analisi della storia e dello sviluppo del pensiero chimico non deve mai scollegarsi dallo sviluppo scientifico moderno nel suo complesso e dunque dai rapporti con le altre discipline. La chimica può essere definita una disciplina matura o emergente? Sicuramente matura, tanto che i suoi sviluppi si appoggiano a traguardi conseguiti sin da un lontano passato. Ma è la chimica matura al punto di essere meno interessante e rilevante di discipline più giovani? Decisamente no, infatti la scienza che affronta i problemi della nostra vita di tutti i giorni è centrata sulla chimica, in molti casi. Se poi passiamo ai problemi della nostra società, quello energetico appare come il più grave per se stesso e per quelli su cui impatta, e cioè ambiente, alimenti, salute. Le proposte innovative sono tutte basate sulla chimica, sono esse stesse chimica: dal fotovoltaico all´idrogeno dalle biomasse ai biocarburanti, dalle nuove fonti alimentari ai nuovi test diagnostici, dal monitoraggio remoto ai marker clinici. Probabilmente i momenti più eccitanti della ricerca di base in chimica devono ancora venire. Ma questo richiede un´attenzione particolare verso la formazione dei giovani ed una sensibilità spiccata verso le curiosità rispetto all´incognito. La chimica al contrario della fisica è ancora da scoprire in gran parte. La creatività della chimica proprio per questo non è confrontabile con quella delle altre discipline. Un´ulteriore condizione è rappresentata dall´abbattimento delle barriere che talora esistono o vengono artificiosamente erette fra i vari settori della chimica, fra la chimica dell´accademia e quella dell ´industria, fra le politiche regionali della chimica e quella nazionale; è necessario creare un sistema chimica che, aggregando quanti operano all´interno di questa disciplina e di questo settore merceologico, possa fare crescere la chimica riconosciuta ormai come indicatore credibile di crescita sociale ed economica. Luigi Campanella Presidente della Società Chimica Italiana La redazione di CnS – La Chimica nella Scuola ringrazia sentitamente il prof. Luigi Campanella per aver accettato di scrivere, in occasione della sua elezione alla presidenza della SCI per il triennio 2008 – 2010, il presente editoriale. Ricordiamo che il prof. Campanella è da sempre assai sensibile ai problemi della didattica e dell’immagine pubblica della Chimica. 67 Aprile – Giugno 2008 CnS – La Chimica nella Scuola

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EDITORIALE

Nell´indicare formazione e comunicazione come priorità programmatiche il Presidente dell'American Chemical Society ha accusato la comunità chimica - e si è quindi auto accusato - di modestia. Dimentichiamo noi stessi e lasciamo che gli altri dimentichino che il miglioramento della qualità della vita è soprattutto legato alla chimica. Egli perciò parla di centralità invisibile della chimica, da qui la necessità di comunicazione e diffusione. A dimostrazione della modestia e della scarsa comunicazione viene citato come a fronte del fatto che le nuove scienze e gli avanzamenti tecnologici sono spesso garantiti dalla chimica, in un recente fascicolo sulle nanotecnologie, ancorché redatto per oltre metà del suo contenuto da chimici, la parola chimica non compare nella copertina. In compenso di ciò l´American Chemical Society ha realizzato un prodotto mediatico dedicato alla chimica che – a detta dello stesso Presidente - fa sentire più soddisfatti noi chimici della nostra stessa posizione.

La chimica può essere considerata la disciplina con maggiori contatti con le altre scienze. Il mondo materiale definito dalla chimica si colloca praticamente come un giusto momento di intersezione tra il mondo biologico e il mondo fisico. Il rapporto della chimica con le altre discipline è dunque uno degli elementi che storicamente hanno più inciso nello sviluppo del pensiero e che attualmente sicuramente è alla base dello sviluppo di numerosi programmi e soprattutto di campi nuovi che si aprono nella chimica.

La chimica, rispetto ad altre discipline, ha il vantaggio di essere in una condizione particolarmente favorevole per la sua vicinanza a molti dei temi che affliggono la società attuale. Se però essa non sa cogliere la situazione favorevole è più colpevole. Quindi l'analisi della storia e dello sviluppo del pensiero chimico non deve mai scollegarsi dallo sviluppo scientifico moderno nel suo complesso e dunque dai rapporti con le altre discipline.

La chimica può essere definita una disciplina matura o emergente? Sicuramente matura, tanto che i suoi sviluppi si appoggiano a traguardi conseguiti sin da un lontano

passato. Ma è la chimica matura al punto di essere meno interessante e rilevante di discipline più giovani? Decisamente no, infatti la scienza che affronta i problemi della nostra vita di tutti i giorni è centrata sulla chimica, in molti casi. Se poi passiamo ai problemi della nostra società, quello energetico appare come il più grave per se stesso e per quelli su cui impatta, e cioè ambiente, alimenti, salute. Le proposte innovative sono tutte basate sulla chimica, sono esse stesse chimica: dal fotovoltaico all´idrogeno dalle biomasse ai biocarburanti, dalle nuove fonti alimentari ai nuovi test diagnostici, dal monitoraggio remoto ai marker clinici. Probabilmente i momenti più eccitanti della ricerca di base in chimica devono ancora venire. Ma questo richiede un´attenzione particolare verso la formazione dei giovani ed una sensibilità spiccata verso le curiosità rispetto all´incognito. La chimica al contrario della fisica è ancora da scoprire in gran parte. La creatività della chimica proprio per questo non è confrontabile con quella delle altre discipline.

Un´ulteriore condizione è rappresentata dall´abbattimento delle barriere che talora esistono o vengono artificiosamente erette fra i vari settori della chimica, fra la chimica dell´accademia e quella dell´industria, fra le politiche regionali della chimica e quella nazionale; è necessario creare un sistema chimica che, aggregando quanti operano all´interno di questa disciplina e di questo settore merceologico, possa fare crescere la chimica riconosciuta ormai come indicatore credibile di crescita sociale ed economica.

Luigi Campanella Presidente della Società Chimica Italiana

La redazione di CnS – La Chimica nella Scuola ringrazia sentitamente il prof. Luigi Campanella per aver accettato di scrivere, in occasione della sua elezione alla presidenza della SCI per il triennio 2008 – 2010, il presente editoriale.Ricordiamo che il prof. Campanella è da sempre assai sensibile ai problemi della didattica e dell’immagine pubblica della Chimica.

67Aprile – Giugno 2008 CnS – La Chimica nella Scuola