La globalizzazione

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LA GLOBALIZZAZIONE: UN UNICO GRANDE MERCATO Ormai la maggior parte degli oggetti che abbiamo in casa e quelli che regaliamo ai nostri parenti o amici li compriamo su internet. Se una volta le difficoltà politiche, geografiche e di comunicazione ostacolavano lo scambio di merci oggi è tutto l’opposto perché grazie a internet si possono ordinare cose di ogni tipo da tutte le parti del mondo e riceverle in tutti i posti del mondo. Per questo il mercato su internet è diventato globale perché è facile, veloce, comodo e utile.

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LA GLOBALIZZAZIONE: UN UNICO GRANDE MERCATOOrmai la maggior parte degli oggetti che abbiamo in casa e quelli che regaliamo ai nostri parenti o amici li compriamo su internet. Se una volta le difficoltà politiche, geografiche e di comunicazione ostacolavano lo scambio di merci oggi è tutto l’opposto perché grazie a internet si possono ordinare cose di ogni tipo da tutte le parti del mondo e riceverle in tutti i posti del mondo. Per questo il mercato su internet è diventato globale perché è facile, veloce, comodo e utile.

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OMOLOGAZIONE E IDENTITÀOmologazione significa che tutto diventa uguale, infatti in ogni parte del mondo si può ascoltare la stessa musica, vedere gli stessi film, avere e indossare gli stessi abiti. Questo porta soprattutto al rischio della perdita d’identità e delle specificità culturali locali. Questa è la parte negativa del mercato globale su internet. Per contrastare questi eventuali rischi, si sono attivate delle politiche per salvaguardare le caratteristiche e la specificità delle singole comunità. Servono anche per aumentare l’unione tra un uomo e il proprio paese, le proprie origini e la propria cultura. L’aumento della specificità porterebbe come risultato un possibile sviluppo sostenibile cioè a consumare e usare le risorse senza distruggere.

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COME SI MISURA LO SVILUPPO ECONOMICO

Non in tutti i paesi si ha lo stesso sviluppo economico. Per sapere l’ economia di uno stato sono stati messi degli indicatori dagli economisti. Essi indicano la ricchezza di un paese che si produce in un anno e quindi ci dicono anche se essa è aumentata, diminuita o se non è cambiata. Esso si chiama PIL che vuol dire Prodotto Interno Lordo che indica il valore complessivo di tutti i beni e servizi che sono stati prodotti in un paese in un preciso periodo, di solito in un anno. Per sapere quant’è la ricchezza rispetto alla dimensione demografica si calcola anche il PIL pro capite cioè quanta ricchezza in media ha ciascun abitante. Grazie ai dati che si ricavano si può sapere se un paese è più ricco di un altro, però non bastano per sapere di quanto è aumentata la ricchezza del paese rispetto all’anno prima infatti per conoscerlo si calcola il tasso di crescita del PIL.

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GLI ALTRI INDICATORI DELLO SVILUPPO

Alla fine del ventesimo secolo sono stati introdotti altri indicatori dello sviluppo:

● ISU (Indicatore di Sviluppo Umano), oltre a quello di cui tiene conto il PIL pro capite considera anche l'aspettativa di vita e il livello di istruzione delle popolazioni. Nella graduatoria l'indice tra 0,9 e 1 è l'indice più alto quello più basso è minore a 0,5.

● GPI (Indicatore di Progresso Genuino), che distingue le produzioni economiche che danno benessere da quelle che sarebbe meglio non dover sostenere.

● FIL (Felicità Interna Lorda), che misura il benessere di un paese basandosi su valori soggettivi.

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TUTTI I NOMI DELLO SVILUPPO ECONOMICO

Sviluppo economico significa che un paese ha sviluppato la sua economia. Non tutte le regioni del mondo hanno avuto lo stesso sviluppo economico. Negli anni 50 si è creata la classificazione dei paesi:

● Primo mondo: Si può commerciare con chiunque e chiunque può avviare la propria impresa.

● Secondo mondo: paesi di stampo comunista, economia pianificata dal governo.

● Terzo mondo: Paesi ancora in attesa dello sviluppo economico.

● Quarto mondo: Paesi più poveri.

Tempo dopo si ebbe un'altra classificazione: da una parte paesi sviluppati e dall'altra paesi sottosviluppati o in via di sviluppo.

I paesi economicamente più sviluppati si trovano quasi tutti nell'emisfero boreale e quelli meno sviluppati nel sud del mondo.

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LE REGIONI DEL MONDO ECONOMICAMENTE PIÙ SVILUPPATE

Il ruolo economico più importante nel mondo lo mantengono i paesi occidentali (Europa Occidentale, America Settentrionale e Giappone), le ragioni del dominio economico sono da ricercare nel fatto che queste aree hanno dato inizio alla rivoluzione industriale prima di altre, infatti la forza economica dell'occidente deriva dall'industrializzazione, dalla ricerca scientifica e dall'innovazione tecnologica. La forza economica deriva anche:

• Dall‘ agricoltura: settore altamente meccanizzato, molta ricchezza con poca mano d'opera

● Dalle industrie agroalimentari

Non è meno importante la forza commerciale dell'occidente che permette di espandere l’esportazione dei prodotti agroalimentari e industriali a tutto il mondo.

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I PAESI DI RECENTE INDUSTRIALIZZAZIONE

Nel 20 secolo, grazie alla GLOBALIZZAZIONE dei mercati, alla diffusione della TECNOLOGIA, al miglioramento dei TRASPORTI e ad un efficace MANO D’OPERA MENO COSTOSA ,anche i paesi meno sviluppati hanno cominciato ad avviarsi verso l’industrializzazione : Singapore,Taiwan,Corea del Sud,Hong Kong. Questi paesi venivano anche chiamati “ TIGRI ASIATICHE” per il loro rapido sviluppo. Poco dopo anche altri paesi si avviarono verso lo sviluppo: Malesia, Thailandia, Filippine, Cina e India

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APPROFONDIMENTO SUI PAESI PIÙ INDUSTRIALIZZATI ………

Nel 1976 i 7 paesi più industrializzati del mondo, si riunirono per decidere delle linee comuni di orientamento politico. Questi paesi fondarono un gruppo, chiamato G7 (gruppo dei sette paesi). Nel 1997 anche la Russia entrò a far parte di questo gruppo, che poi prese il nome di G8. E nel 1999 il gruppo dei G8 diventò i G20 , di esso fanno parte i 19 paesi che sono quelli oggi più industrializzati.

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I BRIC: QUATTRO PAESI IN CORSA PER L’EGEMONIA ECONOMICA DEL MONDO “BRIC” è una sigla che racchiude le iniziali

del quattro paesi in continua ascesa: Brasile,Russia,India,Cina. Questi paesi hanno molti territori, risorse minerali e ospitano circa il 42% della popolazione mondiale. Il gruppo dei BRIC si riunisce ogni anno, dal 2009 per concordare strategie economiche comuni. Nel 2011 anche il Sudafrica prese parte a queste riunioni .

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LA VELOCE SCALATA DELLA CINA NELLE GRADUATORIE MONDIALI

La Cina è in testa alle classifiche mondiali di prodotti agricoli e industriali. Lo sviluppo dell’economia Cinese ha affinato sempre di più tecnologie e investimenti nelle risorse umane.

Nella pagina successiva c’è un grafico sull’andamento economico della Cina

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CARTINA DELLA CINA

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I PAESI PIÙ POVERI Nel mondo ci sono ancora molti paesi poveri,

per esempio i paesi africani che hanno uno sviluppo economico ed industriale molto arretrato. Anche i paesi asiatici e sudamericani sono molto poveri . Anche i paesi dell’ Europa Orientale hanno attraversato un periodo di debolezza economica.

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FINELAVORO DI:

SOFIA BAGUZZIALESSIA BONO

CHRIS BAROVERO