La gestione della sicurezza nella AUSL di Rieti Corso di formazione e aggiornamento La gestione...
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Corso di formazione e aggiornamento
La gestione della La gestione della sicurezza sicurezza
nella AUSL di Rietinella AUSL di Rieti
VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI
Ing. Alessandro Selbmann
valutazione del rischio
Insieme di:
strutture organizzative, responsabilità, procedure, risorse, mobilitate per addivenire
ad una
stima del rischio
di esposizione ai fattori di rischio
Obiettivo della valutazione dei rischi
Consentire al Datore di Lavoro di prendere i
provvedimenti che sono effettivamente necessari
per salvaguardare la sicurezza e la salute dei
lavoratori
Valutazione dei rischiLa valutazione dei rischi, anche nella scelta delle
attrezzature di lavoro e delle sostanze o dei preparati chimici impiegati, nonché nella sistemazione dei luoghi di lavoro, deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato e quelli riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza, nonché quelli connessi alle differenze di genere, all’età, alla provenienza da altri Paesi e quelli connessi alla specifica tipologia contrattuale attraverso cui viene resa la prestazione di lavoro.
L’ obbligo di valutazione dello stress lavoro-correlato decorre dalla elaborazione delle indicazioni della Commissione Consultiva Permanente e comunque, anche in difetto di tale elaborazione, a fare data dal 1° agosto 2010
documento
Il documento redatto a conclusione della valutazione può essere tenuto su supporto informatico e, deve essere munito di data certa o attestata dalla sottoscrizione del documento medesimo da parte del datore di lavoro nonché, ai soli fini della prova della data, dalla sottoscrizione del:
• responsabile del servizio di prevenzione e protezione,
• del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
• del medico competente, ove nominato
Contenuti del documento
a) una relazione sulla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute durante l’attività lavorativa, nella quale siano specificati i criteri adottati per la valutazione stessa. La scelta dei criteri di redazione del documento è rimessa al datore di lavoro, che vi provvede con criteri di semplicità, brevità e comprensibilità, in modo da garantirne la completezza e l’idoneità quale strumento operativo di pianificazione degli interventi aziendali e di prevenzione;
b) l’indicazione delle :– misure di prevenzione e di protezione attuate – e dei dispositivi di protezione individuali adottati, – il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento
nel tempo dei livelli di sicurezza;
c) l’individuazione delle procedure per l’attuazione delle misure da realizzare, nonché dei ruoli dell’organizzazione aziendale che vi debbono provvedere, a cui devono essere assegnati unicamente soggetti in possesso di adeguate competenze e poteri;
d) l’individuazione delle mansioni che eventualmente espongono i lavoratori a rischi specifici che richiedono una riconosciuta capacità professionale, specifica esperienza, adeguata formazione e addestramento
Rielaborazione della valutazioneLa valutazione dei rischi deve essere immediatamente
rielaborata:– in occasione di modifiche del processo produttivo– modifiche della organizzazione del lavoro significative ai fini
della salute e sicurezza dei lavoratori, – in relazione al grado di evoluzione della tecnica, della
prevenzione o della protezione – a seguito di infortuni significativi – quando i risultati della sorveglianza sanitaria ne evidenzino
la necessità.
A seguito di tale rielaborazione, le misure di prevenzione debbono essere aggiornate.
Il documento di valutazione dei rischi deve essere rielaborato nel termine di trenta giorni dalle rispettive causali.
Soggetti coinvolti nella valutazione dei rischi
• Datore di lavoro
• Servizio Prevenzione e Protezione
• Medico Competente
• Dirigenti e Preposti
• Rappresentanti dei lavoratori
Soggetti coinvolti nella valutazione dei rischi
Datore di lavoro:
È suo preciso e indelegabile obbligo previsto dal D.Lgs. 81
Soggetti coinvolti nella valutazione dei rischi
Servizio Prevenzione e Protezione:
• Collabora con il Datore di lavoro• Individua i fattori di rischio (pericoli)• Valuta i rischi• Individua le misure necessarie• Elabora le procedure di sicurezza
Soggetti coinvolti nella valutazione dei rischi
Medico Competente:
• Collabora con il Datore di Lavoro e il SPP
Soggetti coinvolti nella valutazione dei rischi
Dirigenti e Preposti:
• Sono i veri gestori della prevenzione
• Sono destinatari degli obblighi di sicurezza
• Conoscono in dettaglio il processo produttivo
• Armonizzano le misure di sicurezza con le esigenze produttive
Soggetti coinvolti nella valutazione dei rischi
Rappresentanti dei Lavoratori (RLS):
• Sono consultati sulla valutazione dei rischi e sulla attività di prevenzione
Gli attori della valutazione dei rischi lavorativi
Datore di LavoroDatore di Lavoro
DirigentiDirigenti
PrepostiPreposti
valutazionevalutazione DocumentoDocumento
Servizio Prevenzione e ProtezioneMedico Competente
Servizio Prevenzione e ProtezioneMedico Competente
Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza
Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza
collaborazione consultazione
informazione
Classificazione dei rischi
RISCHI PER LA SICUREZZA
STRUTTURE
MACCHINARI
IMPIANTI ELETTRICI
IMPIANTI
SOSTANZE PERICOLOSE
INFIAMMABILI
CORROSIVE
COMBURENTI
ESPLOSIVE
INCENDIO-ESPLOSIONE
Classificazione dei rischi
RISCHI PER LA SALUTE
AGENTI CHIMICI
AGENTI FISICI
RUMORE
VIBRAZIONI
ULTRASUONI
RADIAZIONI IONIZZANTI E NON
MICROCLIMA
ILLUMINAZIONE
AGENTI BIOLOGICI
Classificazione dei rischi
RISCHI TRASVERSALI
ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
LAVORI USURANTI
MANUTENZIONE
EMERGENZA
MOVIMENTAZIONE CARICHI
VIDEOTERMINALI
FATTORI PSICOLOGICI
MONOTONIA
SOLITUDINE
CONFLITTUALITA’
COMPLESSITA’
ATTITUDINE
Classificazione dei rischi
RISCHI TRASVERSALI
FATTORI ERGONIMICI
AFFIDABILITA’ INFORMAZIONI
CONOSCENZE E CAPACITA’
NORME- PROCEDURE
COMUNICAZIONE E ISTRUZIONI
Classificazione dei rischi
RISCHI TRASVERSALI
RISCHI TRASVERSALI
CONDIZIONI DI LAVORO DIFFICILI
LAVORO CON ANIMALI
A PRESSIONE SUPERIORE O INFERIORE
CONDIZIONI CLIMATICHE
LAVORO IN ACQUA
LAVORO CON DPI
Classificazione dei rischi
Metodologia della valutazione dei rischi
Condivisione e sostegno di tutta l’organizzazione Raccolta dati e informazioni Sopralluoghi Identificazione dei pericoli identificazione dei soggetti esposti Stima dei rischi di esposizione Individuazione misure di prevenzione e protezione Programmazione degli interventi Elaborazione del DOCUMENTO
Valutazione dei rischi:proposta di approccio metodologico (1)
1.1. Analisi dell’organizzazione del lavoroAnalisi dell’organizzazione del lavoro
2.2. Analisi dell’ambiente di lavoroAnalisi dell’ambiente di lavoro
3.3. Identificazione dei pericoliIdentificazione dei pericoli
4.4. Identificazione dei rischi di esposizioneIdentificazione dei rischi di esposizione
5.5.Rispetto standard di legge e
di buona tecnica?
5.5.Rispetto standard di legge e
di buona tecnica?
6. 6. AttuazioneAttuazioneimmediataimmediata
misuremisure
6. 6. AttuazioneAttuazioneimmediataimmediata
misuremisure
NONO
SISI SISI
Valutazione dei rischi:proposta di approccio metodologico (2)
7.7. Valutazione dei rischi residuiValutazione dei rischi residui
8.8. Applicazione misure generali di tutela +Applicazione misure generali di tutela +Definizione priorità di intervento Definizione priorità di intervento
9.9. Controllo adeguatezza misureControllo adeguatezza misure
Adeguatezza precauzioni?Adeguatezza precauzioni? SISI
NONO
DOCUMENTODOCUMENTO
Valutazione dei rischi:considerazioni preliminari
1. Direzione aziendale: convinzione e coinvolgimento• definizione delle priorità• Sostegno all’attività del SPP• Sensibilizzazione gerarchia aziendale• Evidenziare i benefici• Chiara definizione di ruoli
2. Conoscenza del livello di sicurezza di partenza
3. Rischi da prendere in considerazione:• Significativi• Ragionevolmente prevedibili
Valutazione dei rischi:1. Analisi dell’organizzazione del lavoro
1. Analisi dei processi organizzativi• Gerarchia• Presa di decisioni• Dinamica della comunicazione• Relazione dei gruppi• Gestione dei conflitti• Definizione degli obiettivi• Pianificazione • Proceduralizzazione delle attività
2. Interviste individuali e di gruppo
3. Esame infortuni e malattie professionali
4. Esame mancati incidenti
Valutazione dei rischi:2. Analisi dell’ambiente di lavoro
1. Finalità delle lavorazioni2. Descrizione del processo tecnologico3. Tipo di lavoro (ripetitivo – variabile)4. Posto di lavoro (fisso – provvisorio)5. Identificazione dei compiti (mansioni)6. Ambiente fisico di lavoro
Materiali Attrezzature Tecnologia Ambienti
7. Osservazione del lavoro in corso di esecuzione e dei comportamenti
Valutazione dei rischi:3. Identificazione dei pericoli
Classificazione dei rischi(ISPESL)
Valutazione dei rischi:4. Identificazione dei rischi di esposizione
pericolopericolo soggettosoggettoesposizione
Per concretizzarsi il rischio di esposizione devono essere presenti contemporaneamente
Valutazione dei rischi:5. Verifica rispetto agli standard di legge e
di buona tecnica
Standard di legge: leggi, decreti, ecc…
Buona tecnica:• Circolari ministeriali, lettere circolari……• Circolari e norme ENPI, ANCC, ISPESL….• Norme CEI, UNI-CIG, UNI, UNI-EN….• Criteri e Norme NIOSH, ACGIH, ASHRE….
Indicazioni dei fabbricanti: • Schede di sicurezza• Libretti di uso e manutenzione
Valutazione dei rischi:6. Attuazione immediata delle norme
In caso di difficoltà (tecniche, economiche, organizzative) attuare sistemi alternativi di pari efficacia + programmazione di soluzioni definitive in ossequio alle norme.
Priorità assolutaPriorità assolutaEvitare infortuni e malattie Evitare infortuni e malattie
professionaliprofessionali
Valutazione dei rischi:7. Valutazione dei rischi (residui)
A) APPROCCIO QUANTITATIVO misura frequenza e gravità.
E’ di difficile applicazione:• Non si hanno a disposizione banche dati per
tutte le situazioni possibili (eventi collegati con i rischi)
• Molteplicità dei fattori in gioco
Valutazione dei rischi:7. Valutazione dei rischi (residui)
A) APPROCCIO SEMI-QUANTITATIVO interpretazione soggettiva di stima
probabilistica.
• Grado di fiducia assegnato al verificarsi di un evento
• È legata alle conoscenze del valutatore• Giudizio esperto del valutatore
valutatorevalutatoreResponsabile del Servizio Responsabile del Servizio Prevenzione e ProtezionePrevenzione e Protezione
SCALA DELLA GRAVITA’ DEL DANNOG
VALORE LIVELLO CRITERIO
1
LIEVE
INFORTUNIO CON INVALIDITA’ RAPIDAMENTE REVERSIBILE (abrasioni, contusioni……) PROGNOSI max 1 giorno ESPOSIZIONE A SOSTANZE IRRITANTI
2
MEDIO
INFORTUNIO CON INVALIDITA’ REVERSIBILE (ferite, lesioni……..) PROGNOSI < 40 giorni ESPOSIZIONE A SOSTANZE NOCIVE
3
GRAVE
LESIONI PERSONALI GRAVI : INFORTUNIO CON INVALIDITA’ PARZIALE (fratture, lesioni gravi……..) PROGNOSI = > 40 giorni ESPOSIZIONE A SOSTANZE TOSSICHE
4
GRAVISSIMO
LESIONI PERSONALI GRAVISSIME : INFORTUNIO CON INVALIDITA’ TOTALE (lesioni gravissime, morte) ESPOSIZIONE A SOSTANZE CANCEROGENE
SCALA DELLA PROBABILITA’ DI ACCADIMENTO DEL DANNO (1)
P
VALORE LIVELLO CRITERIO
1
BASSISSIMOIMPROBABILE
LA MANCANZA RILEVATA PUO’ PROVOCARE UN DANNO SOLO PER LA CONCOMITANZA DI PIU’ EVENTI INDIPENDENTI E POCO PROBABILI NON SONO NOTI EPISODI GIA’ VERIFICATISI IL VERIFICARSI DEL DANNO IPOTIZZATO SUSCITEREBBE INCREDULITA’ ESPOSIZIONE A LIVELLI INFERIORI A 0,1 VOLTE IL TLV ESPOSIZIONE A RUMORE: Lep < 80 dBA MMC: INDICE DI SOLLEVAMENTO I < 0.75
2
MEDIO-BASSOPOCO PROBABILE
LA MANCANZA RILEVATA PUO’ PROVOCARE UN DANNO SOLO IN CORCOSTANZE SFORTUNATE DI EVENTI SONO NOTI RARISSIMI EPISODI GIA’ VERIFICATISI IL VERIFICARSI DEL DANNO IPOTIZZATO SUSCITEREBBE GRANDE SORPRESA ESPOSIZIONE A LIVELLI TRA 0,1 E 0,3 VOLTE IL TLV ESPOSIZIONE A RUMORE: Lep da 80 a 85 dBA MMC: INDICE DI SOLLEVAMENTO 0.75< I < 1.25
SCALA DELLA PROBABILITA’ DI ACCADIMENTO DEL DANNO (2)
P
3
MEDIO-ALTOPROBABILE
LA MANCANZA RILEVATA PUO’ PROVOCARE UN DANNO, ANCHE SE NON IN MODO AUTOMATICO O DIRETTO E’ NOTO QUALCHE EPISODIO IN CUI ALLA MANCANZA HA FATTO SEGUITO IL DANNO IL VERIFICARSI DEL DANNO IPOTIZZATO SUSCITEREBBE UNA MODERATA SORPRESA ESPOSIZIONE A LIVELLI TRA 0,3 E 1 VOLTE IL TLV ESPOSIZIONE A RUMORE: Lep da 85 a 90 dBA MMC: INDICE DI SOLLEVAMENTO 1.25< I < 3
4
ALTOMOLTO PROBABILE
ESISTE UNA CORRELAZIONE DIRETTA TRA LA MANCANZA RILEVATA E IL VERIFICARSI DEL DANNO SI SONO GIA’ VERIFICATI DANNI PER LA STESSA MANCANZA NELLA STESSA AZIENDA O IN AZIENDE DEL COMPARTO IL VERIFICARSI DEL DANNO CONSEGUENTE ALLA MANCANZA NON SUSCITEREBBE ALCUN STUPORE ESPOSIZIONE A LIVELLI SUPERIORI AL TLV ESPOSIZIONE A RUMORE: Lep > 90 dBA MMC: INDICE DI SOLLEVAMENTO I > 3
MATRICE DI RISCHIOR=P X G
4 8 12 16
3 6 9 12
2 4 6 8
1 2 3 41
2
3
4
1 2 3 4
P
G
Livelli di rischio e priorità
AREA LIVELLO DI RISCHIO PRIORITA’
A
RISCHIO GRAVISSIMOR > 8
ALTA
B
RISCHIO GRAVE4 < R =< 8
MEDIO-ALTA
C
RISCHIO MEDIO2 < R =< 4
MEDIO-BASSA
D
RISCHIO LIEVER =< 2
BASSA
Valutazione dei rischi:8. Applicazione delle misure generali di tutela (1)
Obiettivo principale del DLgs 81: miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza e
salute
Riduzione dei rischi residui
Si può intervenire con:• misure di prevenzione: atte ad impedire il verificarsi di eventi dannosi• misure di protezione: atte a minimizzare il danno
Valutazione dei rischi:8. Applicazione delle misure generali di tutela (1)
protezionep
reven
zion
eLivello di rischioLivello di rischio
di partenzadi partenza
Valutazione dei rischi:8. Applicazione delle misure generali di tutela (1)
Interventi sul rischio
EliminazioneScelta alternativa
Rinuncia alla opzione AccettabilitàInformazione e trasparenza
Adattamento culturale
RiduzioneDella probabilità
Della gravità