La Gazzetta 01 - Circolo culturale La Gazza - Borno BSN° 01 Luglio 2004 GRATIS (anche stavolta)...

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La Gazzetta del N° 01 Luglio 2004 GRATIS (anche stavolta) Periodico di informazione, svago e cultura bornese a cura della Pro Loco P Da qualche tem- po a questa par- te faccio degli in- cubi, dei sogni ricorrenti in cui una folla infero- cita armata di forconi mi inse- gue urlando e con il solo scopo di farmi tanto, tanto male Non so perchØ, ma ho come limpressione che questa situazione derivi dal mio nuovo incarico in Pro Loco e dalla responsabilità che ne deriva. Sarà che sem- pre piø spesso, per strada, vengo apostrofato da qualcu- no che ha da dirmi la sua, riguardo le manifestazioni da organizzare e riguardo le cose che non vanno in paese, dove andrebbe fatto questo e quan- do andrebbe fatto quellal- tro Tutto ciò non può che farmi piacere, sono io il primo a cercare il dialogo e lo scam- bio di opinioni, ma il fatto L che piø voci ascolto e piø una sottile inquietudine mi atta- naglia i giovani cercano divertimento, musica a tutto volume, gli anziani per con- tro preferiscono la quiete; i commercianti gradirebbero avere le manifestazioni fuori dal proprio esercizio, i non- commercianti il piø lontano - Sopportate gente, sopportate! - possibile da casa; cL chi non può fare a meno dei fuochi dartificio e chi non li soppor- ta; i turisti vorrebbero tutto gratis, gli abitanti pure! Riuscire ad accontentare tutti risulta praticamente impossi- bile, considerata anche la scarsità di mezzi e di tempo a disposizione, e così lansia continua a salire credo che presto mi dovrò cercare un buon psicanalista! Scherzi a parte, resta il fatto che noi della Pro Loco ci sen- tiamo un po come ai tempi della scuola, ma ora la com- missione esaminatrice L com- posta da un intero paese, abi- tanti e turisti compresi! No, non voglio fare la vitti- ma, in fondo quando ci sia- mo lanciati in questa avven- tura sapevamo bene che avremmo avuto qualche con- senso ma anche tante criti- che, voglio solo mettere un po le mani avanti,e fare un APPELLO ALLA POPOLAZIONE! Siate indulgenti, ve ne prego, e cer- cate di tollerare stoicamente quei disagi che inevita- bilmente si pre- sentano durante i mesi estivi; e non aspettatevi grandi cose, soprattutto questanno, in fondo siamo appena arrivati e abbiamo bisogno di ingra- nare, di allargare il giro dei nostri collaboratori e di tro- vare il modo di riuscire a sod- disfare il maggior numero di persone possibile, operatori, cittadini e turisti. Voi metteteci la pazienza, noi da parte nostra mettiamo tutto limpegno possibile, qualche idea nuova e la di- sponibilità ad ascoltare tutte le critiche, purchL costruttive, che ci verranno mosse. A questo proposito vorrei rin- graziare col cuore tutti colo- ro che si sono resi disponibi- li, che ci hanno sostenuto anche solo con qualche paro- la di incoraggiamento e che hanno dato la propria bene- dizione alla nostra Gazzet- ta, della quale, scusate lim- modestia, andiamo molto fieri. F. S. Parte la stagione estiva, riusciremo ad accontentare tutti? (..o almeno qualcuno?) aesello

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La Gazzetta delN° 01 Luglio 2004 GRATIS (anche stavolta)

Periodico di informazione, svago e cultura bornese a cura della Pro Loco PDa qualche tem-po a questa par-te faccio degli in-cubi, dei sogniricorrenti in cuiuna folla infero-cita armata diforconi mi inse-gue urlando econ il solo scopodi farmi tanto,tanto male�Non so perché,ma ho comel�impressione chequesta situazione derivi dalmio nuovo incarico in ProLoco e dalla responsabilitàche ne deriva. Sarà che sem-pre più spesso, per strada,vengo apostrofato da qualcu-no che ha da dirmi la �sua�,riguardo le manifestazioni daorganizzare e riguardo le coseche non vanno in paese, doveandrebbe fatto questo e quan-do andrebbe fatto quell�al-tro�Tutto ciò non può che farmipiacere, sono io il primo acercare il dialogo e lo scam-bio di opinioni, ma il fatto èche più voci ascolto e più unasottile inquietudine mi atta-naglia� i giovani cercanodivertimento, musica a tuttovolume, gli anziani per con-tro preferiscono la quiete; icommercianti gradirebberoavere le manifestazioni fuoridal proprio esercizio, i non-commercianti il più lontano

- Sopportate gente, sopportate! -

possibile da casa; c�è chi nonpuò fare a meno dei fuochid�artificio e chi non li soppor-ta; i turisti vorrebbero tuttogratis, gli abitanti� pure!Riuscire ad accontentare tuttirisulta praticamente impossi-bile, considerata anche lascarsità di mezzi e di tempoa disposizione, e così l�ansiacontinua a salire� credo chepresto mi dovrò cercare unbuon psicanalista!Scherzi a parte, resta il fattoche noi della Pro Loco ci sen-tiamo un po� come ai tempidella scuola, ma ora la com-missione esaminatrice è com-posta da un intero paese, abi-tanti e turisti compresi!No, non voglio fare la vitti-ma, in fondo quando ci sia-mo lanciati in questa avven-tura sapevamo bene cheavremmo avuto qualche con-senso ma anche tante criti-che, voglio solo mettere un po�

le mani avanti,efare un� APPELLO ALLAPOPOLAZIONE!Siate indulgenti,ve ne prego, e cer-cate di tollerarestoicamente queidisagi che inevita-bilmente si pre-sentano durante imesi estivi; e nonaspettatevi grandicose, soprattuttoquest�anno, in

fondo siamo appena arrivatie abbiamo bisogno di �ingra-nare�, di allargare il giro deinostri collaboratori e di tro-vare il modo di riuscire a sod-disfare il maggior numero dipersone possibile, operatori,cittadini e turisti.Voi metteteci la pazienza, noida parte nostra mettiamotutto l�impegno possibile,qualche idea nuova e la di-sponibilità ad ascoltare tuttele critiche, purchè costruttive,che ci verranno mosse.A questo proposito vorrei rin-graziare col cuore tutti colo-ro che si sono resi disponibi-li, che ci hanno sostenutoanche solo con qualche paro-la di incoraggiamento e chehanno dato la propria �bene-dizione� alla nostra Gazzet-ta, della quale, scusate l�im-modestia, andiamo moltofieri.

F. S.

Parte la stagione estiva, riusciremo ad accontentare tutti? (..o almeno qualcuno?)

aesello

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SommarioNUMERO O1 LUGLIO 2004

3 Informazioni utili

4 El nos dialèt

5 Antichi sapori

6 In montagna con il C.A.I.

7 La fiaccolata lungo il filo della memoria

8 Te la dó me l�Inghiltera!

9 Turista fai da te? Ahi, ahi...

10 Un nuovo inizio?

12 Lo sciamano ritorna...

13 Villa Guidetti: Una scommessa tra passato e futuro

14 Bye bye, cabinovia!

15 Pensieri in vacanza

16 Impariamo a conoscere i funghi dei boschi di Borno

17 Erbe in pillole

18 Boschi del Giovetto: il perchè di una riserva

20 Stalle aperte

22 Gruppo sportivo Borno: da 19 anni l�arte di fare sport

23 La prima volta senza di te

24 L�angolo del pescatore

25 Coro �Amici del canto�

26 Il centro si arricchisce dinuovi locali

27 Facciamo ila

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Consiglio direttivo della Pro Loco:

- Fabio Scalvini - Tel. 0364 310397- Mariella A.Botticchio - Tel 347 8433063- Massimo Gheza - Tel 338 5627997- Enrica Silva - Tel 0364 310715

Per il Comune:

- Paolo Corbelli- Guglielmo Arici- Eugenio Rivadossi

Revisori dei conti:

- Pierino Marsegaglia - Tel 0364 41036- Annamaria Andreoli - Tel 333 8968952- Francesca Rivadossi - Tel 335 6527065

Redazione (in fase di costituzione) :

- Fabio Scalvini- Emilia Pennacchio- Claudia Venturelli

Hanno collaborato:

Luca Ghitti - Pietro Magnolini - P.AntonioChierolini - Cesare Peci - Franco Peci - IrisCottarelli - Fernando Re - Bortolo Baisotti- Vincenzo Pirlo - Bibi Bertelli - SantinoBonazzoli - S.E.M.E. - Severino Moreschi -Sandro Gesa

Pro Loco BornoPalazzo Comunale25042 Borno (BS)Tel 0364 41022e-mail [email protected]

La Gazzetta del Paesello

Avete mai pensato di tesserarvi alla Pro Loco?No? MALE! Con solo a 8,00 diventerete Soci econtribuirete a rendere il paesello più gradevole.Inoltre, per tutti i tesserati stiamo preparando dellegolose sorprese, e sconti su tutte le iniziative dellaPro Loco.

DIVENTA SOCIO PRO LOCO ANCHE TU!

Grazie a tutte le persone che sisono rese disponibili per questoed altri progetti.

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Borno su internet:www.invallecamonica.it www.voli.bs.it/borno

www.intercam.it/borno www.funiviaborno.com

- INFORMAZIONI UTILI -

Recapiti telefonici di Borno :

- Ufficio Turistico Pro Loco.......................................................0364 41022- Municipio-Amministrazione Comunale..............0364 41000- Vigili Urbani.....................................................................................0364 418188- Farmacia............................................................................................0364 310291- C.A.I.- Club Alpino Italiano....................................................0364 418162- Soc. Funivia B-Borno.................................................................0364 310295- Ski Club...............................................................................................0364 310555- Ambulatorio Comunale.......................................................0364 41326- Guardia medica turistica....................................................0364 41326

Altri recapiti :

- Pronto soccorso (Ospedale Esine)...............0364 466424- Consorzio Forestale....................................................0364 41533- Carabinieri (Viale Marconi)...................................0364 41001- Gestione metano (Vallecam.Servizi)...........800 432411- Autonoleggio Taxi (Fiora).........................................0364 310194- ENEL (Agenzia di Breno)..............................................800 900800

Recapiti telefonici in Vallecamonica :

- A.P.T. a Boario Terme....................................................0364 531609- Cinema Garden (4 sale) a Darfo....................0364 529101- Cinema Iride (2 sale) a Costa V........................035 971717- Navigazione Lago d�iseo........................................035 971483- Consorzio Pro Loco......................................................800 653333- Piscina a Darfo................................................................0364 533796- Terme di Boario..............................................................800 800198- Parco delle incisioni rupestri............................0364 42140

Trasporti con i mezzi pubblici

Fiora Felice (da Borno per Paline)

Tel. 0364 310194 - 385 627992

SABBA ( per : Breno - Ospedale Esine - Darfo BoarioTerme)

Tel. 0364 340212

S.A.B. (in autobus dalla valle per : Bergamo - Milano)

Tel. 035 289000

Ferrovie Nord (in treno dalla valle per Brescia)

Tel. 030 98491

Comune di BornoSERVIZIO DI TRASPORTO PUBBLICO

PALINE-BORNO

IN FUNZIONE NEI MESI DI LUGLIO E AGOSTO 2004

PALINE ØØ BORNO BORNO ØØ PALINE

Partenza Arrivo Partenza Arrivo

9.00 ØØØØ 9.25 12.00 ØØØØØ 12.25 TUTTI I GIORNI TUTTI I GIORNI

* * * * * * * * * * * * * * * * * * * 15.00 ØØØØ 15.25 18.30 ØØØØØ 18.55 Sabato e domenica Sabato e domenica

e, dal 1 al 22 agosto e, dal 1 al 22 agosto

TUTTI I GIORNI TUTTI I GIORNI

TARIFFA PER CORSA : a 0,80 (Il biglietto si acquista sull�autobus)

FERMATEVia Ponte D�Uscio (di fronte all�officina FIAT)Via Fonte Pizzoli (Dopo Zanaglio Elettrodom.)Piazzale Dassa (Davanti al Pattinaggio)Via Funivia (Civico numero 25)Piazzale Ogne (Grand Hotel Rosa Camuna)Piazzale Funivia (Partenza impianti risalita)Via Cremù (Civico numero 3)Via Ranico (Vivaio Forestale)Via Cirese (Gastronomia Cirese)Croce di Salven (Bar Talismano e Bar La Gatta)Via Giallo (Albergo Sorgente)

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SCARPE GROSSE, CERVELLO FINO!

El nos dialètRubrica sullo studio del Bornese a cura di Luca Ghitti

ORARI BIBLIOTECA CIVICA

Lunedì 20,00 - 21,00 Mercoledì 16,00 - 17,00

Giovedì 20,00 - 21,00 Venerdì 17,00 - 18,00

Alcuni cenni di etimologia

Il dialetto bornese è naturalmente unalingua di struttura lessicale neolatina;ad esempio: nagót (niente), proviene dallatino nec gutta: neanche una goccia;l�avverbio: terigliò (laggiù), è probabil-mente una contrazione del latino interilloc.Il laès (recipiente di pietra o laveggio),proviene dal latino lapideu(m), da lapi-dis: pietra.Raza (resina) proviene dal latino popo-lare rasia, derivativo di rasis: sorta dipece grezza; la stessa radice ha dato initaliano la parola ragia.Parole che a prima vista appaiono diprovenienza insolita, ad un più atten-to esame etimologico ne risulta chiarala provenienza latina.Ad esempio la parola singla (cengia,anfratto), proviene dal latinocingula(m): cintura.Oppure sìgia (mastello a forma coni-ca), proviene dal latino tardo sicla: sec-chio.Sgórba (cesto), proviene dal latinocorbe(m): cesta.Il verbo hulà (schiacciare l�uva), pro-viene dall�italiano antico follare: mesco-lare le vinacce con il mosto, a sua voltadal latino volgare fullare, da fullo: ful-lone, lavapanni.

Appaiono influssi celtici; ad esempio:tègia (baita); da una voce celtica chesignifica capanna alpina, dal gaelicotaigh: casa, o forse con influsso delromancio tegia: casa, baita, forse con-nesso con latino tegere: coprire, da unaradice indeur. teg-: coprire.

Influenze anche dal germanico e lon-gobardo come tàter (cianfrusaglia),dall�antico italiano tattera che provie-ne forse dal gotico taturo: ciocca, ciuf-fo. A riprova troviamo nel tedesco Tat-tern: cencio e nell�inglese tatter: cencio.Trescà (calpestare l�erba) è un verbo cheproviene dal germanico triskan:trebbiare, pestando con i piedi, mentre

in italiano ha assunto il significato di trescare.Sìlter (caciaia, deposito per il formaggio) è sicuramente con-nesso con la parola inglese shelter: rifugio, riparo che risalead una parola germanica schield: scudo,tavola.Sgraha (zampa di uccello, artiglio) proviene dal una parolalongobarda grif: artiglio o connesso all�alto tedesco grifan:afferrare. Scosàl ( grembiule, scossale), dal longobardo skauz:lembo d�abito.

Anche l�area romancia che è tuttora parlata dai vicini Gri-gioni può venir rappresentata nella parola soànda (scivolo incui vengono fatti scorrere i tronchi a valle), in romancio tro-viamo senda: sentiero, dal latino semita: sentiero.

Influssi della lunga dominazione veneta la possiamo trovarein parole come sochèt (sottana, gonna), che proviene dal ve-neziano antico soca, parola di provenienza istriana suòche-na: mantello, a sua volta di origine slava.Le sgàlbere (zoccoli di legno), provengono dal veneziano sgàl-mara che è una contrazione del latino dalmata caliga: zocco-lo dalmata.

Luca Ghitti

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Cari lettori, degustatori o bevitori che dirsi voglia, la Bottega del Vino è lieta di pre-sentare e di far conoscere agli appassio-nati e non, questo MERAVIGLIOSO proseccodi Valdobbiadene D.O.C. millesimato del-l�azienda Col Vetoraz, come uno dei migliorivini da aperitivo e da tutto pasto per que-sta che ci auguriamo essere una splendi-da estate di sole.Questo vino è molto indicato infatti per imesi estivi: fresco, allegro, con profumiaccattivanti e fruttati che vanno dalla peraagli agrumi.In bocca, la fine presenza delle bollicine, adonare eleganza e lunghezza alla beva, nefa un vero fuoriclasse!Vi aspetto nel mio Wine-bar, in Via V.Veneto, 28 per degustare questo e moltialtri vini, e per fare quattro chiacchiere sututto ciò che ci può piacere riguardo il berebene e la buona tavola.

A tutti i lettori, Buona SaluteVito

La bottiglia di Vito, l�oste che �l fa mai sito!

Vincitore per 3 anni consecutivi al Vinitaly comemiglior prosecco di Valdobbiadene

Ora che la globalizzazione si è impadronita di noi, che ilfuturo incalza senza nemmeno lasciarci il tempo di fago-citare le novità di ieri, nasce inevitabilmente un forte at-taccamento al passato, quasi come una sorta di frenoall�alta velocità con cui si snoda la nostra vita. Ecco cheallora, riscoprire i vecchi piatti della cucina rurale di Bor-no può essere una giusta occasione per riscoprire il pas-sato in modo piacevole e curioso, trattenendone il ricordograzie ai profumi e ai sapori antichi.In questo spazio cercheremo di recuperare alcune vecchiericette, raccontandovene la storia o gli aneddoti ad esselegate e, naturalmente, fornendovene la ricetta.Vi consigliamo di sperimentarle ora, mentre siete in va-canza, e non vi sarà difficile procurare le genuine materieprime. E se venite assaliti dai dubbi, scendete per strada echiedete ad un bornese. Ma attenzione : che sia autoctono!!!

Quando Borno era ancora un piccolo borgo di pastori econtadini, il Menös era un pasto frugale che veniva con-sumato �in famiglia�: tutti i componenti erano riunitinella piccola cucina scura e nel camino scoppiettava unallegro fuoco. Si mangiava, si stava uniti, si chiacchiera-va e l�occasione era ottima per rafforzare i rapporti pa-rentali. Erano momenti semplici ma che lasciavano il se-gno.Il Menös era preparato con ingredienti tanto sempliciquanto nutrienti: farina di granturco macinata a pietrada un mulino ad acqua (erano numerosi in paese fino adalcuni decenni fa ma potete andare a vedere quello ancoraperfettamente funzionante che si trova a Bienno), latteintero e panna fresca.Eccovi le indicazioni per prepararlo.Far polenta in un paiolo di rame su di un bel fuoco dilegna� e che sia ben cotta! Come saperlo? Quando si stac-ca senza difficoltà dal paiolo! Il che accadrà quando ilvostro avambraccio destro sarà dolente e rosso come unpeperone, i vostri occhi rossi per il troppo fumo e sarannopassati una quarantina di minuti. Allora la polenta sarà�ben cotta� e vi assicuro che il risultato sarà degno ditanta fatica!Il paiolo della polenta deve essere ancora caldo quando,dopo averla scodellata su un tagliere, l�avrete riempitocon il latte intero e la panna fresca in parti uguali. Soloallora si unirà la polenta, spezzettandola con la frustamentre il caldo del paiolo, grazie all�umidità del latte, stac-cherà la crosta croccante.Servite il Menös in ciotole di coccio per non disperdere ilcalore, rischiando di formare quella fastidiosa pellicolasulla superficie del latte.Bèh, a questo punto non mi resta che augurarvi buonappetito e mi raccomando, niente recriminazioni sul �pie-no calorico�, perché un bella passeggiata sui nostri pasco-li azzererà le calorie in eccesso e aumenterà la piacevolez-za della vostra vacanza in montagna.

Emilia

CUCINA E DINTORNI

Antichi sapori

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IDEE IN MOVIMENTO

In montagna con il C.A.I.

Da alcuni anni il CAI di Bor-no organizza per i ragazzidelle Scuole Elementari e Me-die delle uscite in ambiente ela proiezione di diapositiveper far conoscere le nostremontagne e i pericoli che na-scondono. Oltre a questo dadue anni organizza un minicorso con quattro serate teo-riche:- preparazione di uno zaino e di una gita- topografia e orientamento- flora e fauna- pronto soccorsoalla fine del quale con i ra-gazzi si fa un�uscita domeni-cale dove provano a metterein pratica quanto imparato inteoria.Si cimentano in un�arrampi-cata, provano una calata conla corda, imparano alcuninodi fondamentali nell�alpini-smo, piantano chiodi, dadi,friend, imparano a fasciare esteccare un arto ed infine adusare la bassura e a leggereuna cartina topografica.La partecipazione è sempremolta e i ragazzi si divertonoimparando con il CAI.Io sono un�accompagnatricedel CAI Borno che ogni annocerca di impegnarsi insiemeagli altri accompagnatori,

alla buona riuscita di questemeravigliose giornate.Penso personalmente che lasoddisfazione più grande siavedere negli occhi dei ragazzila felicità e la voglia, appenafinita una gita, di farne subi-to un�altra; incontrare i geni-tori che ti chiedono quandosarà la prossima escursionecome se i figli avessero tra-smesso nel loro racconto del-la giornata la voglia di starein compagnia, di conosceretante cose nuove, di stare coni loro amici in un modo di-verso dalla classe e dai ban-chi.Con grande soddisfazionequest�anno ho constatato chedopo varie gite con il CAI al-cuni ragazzi sono venuti insede per iscriversi e diventaresoci di questa associazione.Ma ancora più importantehanno preso il calendario del-le gite estive ed insieme agliaccompagnatori CAI hannoscelto quelle che potevano fareper conoscere e appassionarsiancora di più alla montagna.L�impegno del CAI Borno nel-l�Alpinismo Giovanile è mol-to, ma alla fine ne vale pro-prio la pena perché riuscire atrasmettere agli altri la vogliae la passione per la montagnadà una gioia incredibile, cre-are un rapporto di amicizia

tra accompa-gnatori e ra-gazzi ti faguadagnare10 anni divita.Quindi dico solamente che la montagna èbella, siamo fortunati ad averla vicina, equindi�� spero di incontrarvi presto sullenostre meravigliose montagne. Ciao.

Iris

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IDEE IN MOVIMENTO

Questa volta non vi raccontiamo l�ennesima edizionedella storia di Fermo, Glisente e Cristina - che peral-tro potrete facilmente recuperare in una delle nume-rose pubblicazioni sulla storia di Borno - tenteremodi raccontavi, invece, qualcosa sulle origini dellafiaccolata e sui suoi primi anni.

Abbiamo fatto una chiacchierata con Riccardo Fe-driga, che insieme a Martino Filippi, a G. MarioBonalda e al compianto �Tabachì�, diedero il via aquesto tradizionale appuntamento estivo.Era una tradizione lontana, quella di accenderegrandi falò in prossimità delle malghe disseminatesui nostri pascoli, la sera dell�otto Agosto per ri-cordare san Fermo. E fu proprio guardando i falòche brillavano lontani che nacque fra di loro l�ideadi raccordare idealmente i fuochi, creando unasorta di �ponte� fra la piccola Chiesetta di SanFermo e la nostra Chiesa Parrocchiale (non dimen-tichiamo infatti, che la connotazione di questa fe-sta è fondamentalmente religiosa).Così l�otto di agosto del 1974, reclutate una quin-dicina di persone, si ritrovano sul Monte San Fer-mo e all�imbrunire, quando uno dopo l�altro siaccendono i falò, scendono con le fiaccole verso ilpaese.E tutto cominciò.Tornando indietro con i ricordi, Riccardo rammen-ta alcuni episodi accaduti i quegli anni.Ad esempio quella volta in cui, sorpresi in prossi-mità dell�Arano dal solito, pressoché immancabile

temporale, decisero di fermarsi alla baracca omo-nima, certi com�erano che con quell�acquazzonenon ci sarebbe stato nessuno ad aspettarli in piaz-za! Fu una notte di libagioni e�e tanto basta!Con la voce bassa il nostro interlocutore ricordaanche quella volta che il gruppo, giunto in paese,deviò per passare sotto la casa di Tabachì, che nonaveva potuto partecipare a causa della malattiache più tardi se lo portò via. Lo rivede ancora,affacciato alla finestra, con gli occhi lucidi che ap-plaudiva al loro passaggio per ringraziarli di quelgesto che significava così tanto per lui�E i temporali? Quanta acqua hanno preso in que-sti trent�anni - dice - lo sanno solo loro. Beh, unpo� lo sappiamo anche noi, che eravamo spettato-ri sotto i portici del Palazzo Comunale, stipaticome galline negli stai, e un po� anche i parteci-panti, che arrivavano alla meta in condizioni a dirpoco pietose. Ricordo anch�io i litri di vin brulè chescorrevano in quelle sere per scaldare gli animima soprattutto i corpi�E, per inciso, ci piace sottolineare come, nono-stante i temporali ed il numero sempre maggioredi partecipanti, non sia mai accaduto alcun inci-dente (tranne qualche caduta, dovuta perlopiù aigrappini di troppo che al terreno scivoloso�).Un plauso doveroso dunque al Cai di Borno, che siprodiga ogni anno per la buona riuscita di questamanifestazione che l�anno scorso, alla sua 30aedizione, ha toccato i 1200 partecipanti e che viaspetta anche quest�anno, confidando in una edi-zione senza acqua, ma anche con pochi grappi-ni!!!

Emilia

La fiaccolata lungo il filo della memoria

Il 7 e l�8 agosto, in oc-casione della festa di S.Fermo, grazie all�interessamen-to di Maurizio Zanaglio, la mongol-fiera della Liquigas sarà al camposportivo, disponibile ai soci ProLoco per alcuni voli e ascensioni(tempo permettendo).

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BORNESI NEL MONDO

Ed eccomi di nuovo qui , prontoper la nostra chiacchierata pa-neuropea; beh, più che unachiacchierata un monologo, inquesto clima da post-europeo dicalcio (che non è ancora finitoal momento in cui scrivo, maper noi è come se lo fosse, no?)che ancora �ruga� un po'.Pensavo poi di essere fortunatoavendo qualche buona scusa pertifare l'Inghilterra, ma anche lì...Ma lasciamo perdere le delusio-ni sportive e passiamo invecealle piacevoli conferme editoria-li: eccoci al secondo numero del-la �Village's gazette�!E devo dire che il primo numero,speditomi dal buon Fabio �ThePresident� Skalvini , mi è piaciu-to un bel po', dalle note polemi-che alle sbornie alpine.Devo ricordarmi di chiedere allaredazione se sono possibili ab-bonamenti dall'estero.In questo periodo poi la tiraturadovrà essere aumentata visto cheimmagino il Paesello si stia riem-piendo degli amici �Bornesi percaso� (preferisco così che �turisti�,visto che molti dei suddetti hannoun rapporto di vecchia data con ilpaesello e i suoi abitanti), che vor-rano anche loro dare un occhiataalla �Gazza�.Di certo turismo è sempre statauna parola positiva per Borno maio voglio qui sottolineare un pro-blema che purtroppo si accompa-gna al turismo: il traffico.Ma vi pare possibile che io abbiadovuto una volta parcheggiarequasi in piazza mercato per an-dare in Piazza?E non c'è neanche un bus che portidal Mustis alla ciasa, incredibilema vero.Anche qui devo dire che qualcheproblemino del genere ogni tantosi incontra, per esempio in gior-nate come ieri quandol��Underground�, chiamata piùfamiliarmente �the tube�, che poisarebbe la metropolitana, è insciopero.

Te la dó me l�Inghiltera!

Al mattino attraversando uno deiponti sul Tamigi si poteva assiste-re allo spettacolo di migliaia dipersone che in giacca e cravatta (otailleur a seconda del sesso) e scar-pe da ginnastica marciavano o pe-dalavano verso l'ufficio, distrat-tamente osservati da gente comeme, che, in un furgone pieno diconsegne impazienti di arrivare adestinazione, mi muovevo forsepiù lentamente di loro.In una situazione cosi neanche ilbuon Giamby, che penso alla gui-da sia la cosa più veloce, senzasirene, in tutta Londra, può farciniente.Come �Giamby chi?�, ma il Pro-fessore, no?Come già ho detto nel numeroprecedente esiste una Piccola Bor-no in inghilterra, e Giambattistane è il veterano, se non contiamoSandro �J.J.� che è stato quassùforse di più ma che rimpatriòmolti anni fa (vedi pag. 26 n.d.r.)E cosa dire della nostra Mary, laconferma all'equazione: bottepiccola=vino buono?

Non la sento da un po' ma pen-so dovrebbe essere ancora quas-sù a rinforzare le nostre fila, ea farci fare una bella figura sulpiano linguistico parlando uninglese privo dell��accento ber-gamasco� che è stato attribui-to al sottoscritto, e che pensosia pronunciato anche nel-l'espressione del Giamby.Sandro invece ha un buon ac-cento bornese nella stessa misu-ra in cui parlando inglese ha unaccento cockney, che sarebbel'inflessione dialettale quassù.C'è poi �Oli de Crema�, borneseadottivo, che pur non vivendoqui ci viene abbastanza spessoper lavoro, o per lo meno cosìdice a sua moglie, e che ha pas-sato anche lui un bel po' di tem-po quassù.Come dicevo quindi un discre-to numero di �zet de Buren�(chiederò poi al coscritto Luca�El Gemellino� la corretta for-

ma scritta) ha o ha avuto a chefare col Regno di Elisabetta Regi-na: pensate che se la stessa per-centuale di Londinesi fosse venu-ta a Borno, in una misurazioneun po' a spanna, sarebbero statimolti più di diecimila! Misteri del-la statistica.Altro che piazza mercato, mi toc-cherebbe parcheggiare a Croce diSalven!

E così, tra una semifinale di Wim-bledon e una di Campionato Eu-ropeo, l'estate ci è piombata ad-dosso, e sappiamo tutti quantopiacevoli possano essere le estatial paesello; spero il tempo sia cle-mente e che tutti vi possiate gode-re delle splendide giornate di relaxtra una passeggiata in Varicla eun sabato sera al Confusione...maledetti!!!Adesso devo andare che mi si fred-da il cudighì!

Burtulì �son of a leg� Baisotti

Il Burtulì mentre legge �La Gazzetta dell�Underground�

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LA PAROLA AI VILLEGGIANTI

Mi son detto: �quest�anno vado inmontagna a passare le ferie. Perquesto voglio essere attrezzatissi-mo�.Chissà quanti ne avrete sentiti direcosì e chissà quanti ne sentirete�In quel di Borno tipicamente è ilMilanese ad arrivare con questipensieri, ma non solo lui, ahimè.Beh, io vivo a Milano e posso parla-re per loro, ma sono sicuro che ilpersonaggio del villeggiante agguer-rito è presente un po� dappertutto.Allora parlerò del Milanese medioche parte per le ferie in montagna.La prima cosa che il �ciccianebbia�fa, in vista delle ferie alpine, è na-vigare in Internet. Si va sul classicomotore di ricerca e si inserisce Bor-no. Quello che ne viene fuori ubria-ca letteralmente il malcapitato. Leg-ge di escursioni, di cime innevate esoprattutto scopre che a Borno esi-ste una sede del C.A.I.(http://www.comune.borno.bs.it/).Prima di tutto mi iscrivo, che famolto Messner, e poi mi registro alservizio che mi manda un SMS ognigiorno con il bollettino della neveaggiornato:( h t t p : / / w w w . s k i i nf o . i t / s n o w re p o r t /detail.jsp?product.skiinfo.DESTID=EITBORNO).Direte: �ma ad Agosto non nevi-ca�!!!�.�Bravi, ma solo l�uomo stolto è sem-pre certo e non ha dubbi�. Comedargli torto.Sicché, ultimate tutte le fasi buro-cratiche preparatorie, siamo ad unpasso dall�essere un vero Alpino.A proposito di alpini, bisogna im-parare al volo tutti i cori alpini.Il repertorio di base, altrimenti nonti guardano nemmeno in faccia,deve essere il seguente: Bandieranera, Bella ciao, Il testamento delcapitano, Sul cappello, Di qua di làdal Piave, Era una notte che piovevae tante altre�Naturalmente il coro alpino va ac-compagnato sempre da una sana ericca �Grolla� dell�amicizia. Ho unulcera duodenale che mi mandafuori di me da oltre 10 anni? Machi se ne frega, un vero alpino nonsi ferma davanti a questo. Per cui

Oh, adesso non ci resta che studiarele varie escursioni da fare durantequeste vacanze(http://web.t iscal i . i t /pierpaolofranzoni/escursioni1.htm).Io direi che la più classica delleescursioni si può senza dubbio con-siderare il periplo del gruppo PizzoCamino e Gruppo Moren. Con que-sta scelta finiremo per vedere tuttele zone tipiche che circondano ilpaesello. Dal lago di Lova al monteArano per arrivare al rifugio SanFermo. Qui potremmo fare la cono-scenza di un personaggio quasi mi-tologico della zona, il buon Tancredi.E poi scopriremmo il rifugio Laenged il Pizzo Camino.Certo, quest�estate scatta il �peri-plo�.Accidenti, ma a questo punto dovròattrezzarmi, pensa sempre tra sè losprovveduto turista di città. Per pri-ma cosa i moon-boot.Ma ti ho detto che non nevica inAgosto! Devo proprio ripetermi? Ilvero Alpino non si fa mai sorpren-dere impreparato, per cui, il moon-boot è d�obbligo.Poi non possiamo dimenticare loscarponcino da trekking e, come

Turista fai da te? Ahi, ahi, ahi...i mesi precedenti alla partenza perle ferie si passeranno facendo gin-nastica con una bella serie di alcoli-ci da montagna che vanno dallagrappa alla genziana fino al Genepì,passando per un Braulio alla fine diogni pasto. Ti amo, duodeno!

minimo, si buttano via un centinaiodi euro in finto camoscio e cuciturein bambù.Addirittura sono stati avvistati an-che turisti con completino da tirole-se, vestito a festa per la sagra dellospeck. Già, perché in vista delle �fe-rie alpine� si assiste a veri e propriassalti alla catena di negozi più fa-mosa del settore: �Il Tirolo a Mila-no�. Ma si può�?!Ultimo degli accorgimenti, ma nonper questo meno importante, unabuona dose di crema emolliente perle vescichette da scarponcino ed unalunga fune per le ferrate. Sempreper la serie �non si sa mai��

Ma il bello è che, dopo tutto questorito preparatorio che richiede da unmese a un mese e mezzo di pianifi-cazione e seri investimenti, il finaleè quasi sempre fin troppo noto.Il turista, già stanco solo della pre-parazione, facilmente dirotta tutti isuoi piani verso mete più semplicied abbordabili.Siamo in agosto ed è sempre piùfacile vedere assembramenti di pseu-do-tirolesi con zaino in spalla, funida K2, scarponcini stile �ortopedi-co�, aggirarsi in località come i�Pizzoli�, �Prave� o il più classico�Lago di Lova�, cantando �Mammamia dammi cento lire che in Ameri-ca voglio andar��Lo so, voi vi chiederete, ma doveandrai tu, che non sei né Camuno e

né Milanese, e che soprattutto,sono 10 anni che vieni a Borno enon hai nemmeno un paio dimoon-boot di quelli che si com-prano al mercato?Beh, proprio perché, in oltre 10anni a Borno, ne ho fin sopra icapelli di salsicciate e canzoni diVasco Rossi e Ligabue intorno alfuoco, alle Ogne, o spensierate ab-buffate di casoncelli in quel diLozio, sapete cosa faccio? Io micaccio su un bel paio di bermudi-ni da bagno e mi scaravento sulbalcone di casa o, al massimo,prenderò un pò di sole sui pratidei campi da Tennis. E chiamate-mi scemo!

Vincenzo �Valterù� PirloTipica �scarpiera di montagna� del turista medio

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PRO LOCO CHRONICLE

Un nuovo inizio?�Vieni anche tu stasera a mangiare i cazonsei inpiazza?� Conoscendo la mia passione per uno deitipici piatti camuni, la domanda di mia sorellarisultava alquanto retorica. L�altrettanto tipicoclima di Borno, più mutevole di una prima donnacapricciosa, consigliava però già dal primo pome-riggio di trasferire il tutto in un luogo più imper-meabile.Così la sera di Sabato 19 giugno ci siamo ritrovatial Pattinaggio della Dassa, a tutt�oggi unico spa-zio al coperto abbastanza ampio e realmente po-lifunzionale del paesello, per la �Festa d�inizio esta-te�. La coda per il ritiro del rancio (tre assaggi dicazonsei, carne salata, bibita e dolce) e la maggiorparte dei tavoli già occupati preannunciavano ilsuccesso della serata in termini di pubblico, conuna discreta presenza di gente indigena.Anche se gli amici insistono nel sostenere che lamia bocca e il mio stomaco siano più sensibili allaquantità che alla qualità di ciò che vi entra, viassicuro che tutti e tre i tipi di ravioli propostierano molto buoni: personalmente ho gustato piùvolentieri uno dei due tipi non risultati poi vinci-tori dal verdetto dei presenti, invitati ad esprime-re il loro voto mediante un foglietto e ignorandole esperte mani che nei giorni precedenti avevanolavorato per confezionarli. Per la cronaca il pub-blico ha premiato i ravioli realizzati dalla signoraGiuliana Magri. (nella foto mentre riceve il pre-mio del maestro orafo-odontotecnico Franco Fe-driga n.d.r.)

Durante la cena sono stati visionati e premiatianche i loghi giunti per il concorso indetto dallaPro Loco appunto per individuare un simbolo chepossa rappresentare graficamente il nostro paese

e la sua vocazione turistica.Per quanto possa valere il mio parere molti misono apparsi un po� scontati, alcuni decisamentebruttini, altri, come quello risultato vincitore (chepotete ammirare sopra la testata della Gazzettan.d.r.), molto lineari e abbastanza carini. Condi-zionato probabilmente dal luogo in cui abito, misono stupito che quasi nessuno abbia graficamen-te lavorato su due simboli che, insieme alle mon-tagne e alle pinete, fanno Borno: lo stupendo ip-pocastano e l�originale fontana ottagonale contutto il significato, anche etimologico, che l�acquaassume per il nome del nostro altipiano.

Complimenti comunque a tutti coloro che, anzi-ché fermarsi a criticare come sto facendo io, han-no lavorato e messo a disposizione il frutto delleproprie idee.Terzo protagonista della serata è stato il gruppomusicale �SensoAlterno�, in cui abbiamo ritrova-to le ormai note e piacevolissime doti canore diAnnalisa e l�appassionata bravura musicale di Cri-stian, esaltate dal notevole apporto di altri tre mu-sicisti, fra i quali un batterista scatenato e unraffinato chitarrista.Come previsto, la festa è continuata nel pomerig-gio della domenica con un momento dedicato ainostri nonni, voluto e organizzato dalla commis-sione carità del Consiglio Pastorale Parrocchiale. Ibambini del �Coro Arcobaleno� hanno allietato concanti sull�amicizia gli anziani presenti, fra cuialcuni ospiti di Casa Albergo che, come conferma-va l�autista del pulmino, si dimostrano soddisfatti

Claudio Ghetti, vincitore del concorso per il logotipo, ricevel�assegno di 2000 euro dal sindaco Elio Arici

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PRO LOCO CHRONICLE

del nuovo e attrezzato mezzo di trasportoche consente loro di spezzare con alcuniviaggetti la monotonia della loro vita, inevi-tabilmente troppo istituzionalizzata. La fe-sta dei nonni è proseguita con alcune can-zoni proposte dal Coro dei giovani. Non mene vogliano i numerosi fans di Lucio Battistifra cui la stessa Susy, direttrice e generosaanimatrice del coro, ma i pezzi dell�indimen-ticato cantautore italico, com�è noto, nonsono il massimo della serenità e dell�allegriae quindi forse sono risultati un po� fuoriluogo per l�occasione, anche se eseguitimolto bene. I nonni comunque si sono rav-vivati al suono delle fisarmoniche dei dueGiacomo, di cui il minore ha rivelato ancheuna discreta voce. La bellissima torta e iclassici e sempre gustosi panini col salamehanno completato il pomeriggio.Degna conclusione di questo week-end di inizioestate è stata la bella e divertente commedia dia-lettale �Ferruccio si sposa�, proposta la domenicasera dalla compagnia teatrale �Le Tacole� di Bor-no. In una Sala Congressi presto riempita (e cheogni volta indica la necessità nel nostro paese diuno spazio al coperto che, purtroppo, non hatrovato adeguata risposta in una palestrina purbella ma molto poco polifunzionale) gli amici at-tori hanno dato realmente prova del loro impegnoe della loro bravura; senza nulla togliere all�interacombricola, un applauso speciale va ai due stram-palati inventori di un fantomatico idrobidé, Nar-ciso e Mario, che ci hanno ricordato ancora unavolta che per realizzare grandi progetti... bisognaavere occhio!!!

Ed è proprio una nuova visione che sta emergen-do sia da questa festa, tutto sommato ben riusci-ta, sia dalla voglia di novità che spira nella ProLoco e di cui anche questa Gazzetta sembra esse-re un buon auspicio.Il fatto che più realtà si siano impegnate nella�Festa d�inizio estate� senza che etichette di asso-ciazione scatenassero assurde concorrenze o fa-cessero da scarica barile su compiti e competen-ze, il significativo gesto di voler donare le offerteraccolte durante la commedia ai missionari origi-nari di Borno, forse sono indice di un nuovo corso.Forse possono suggerirci che la promozione turi-stica si realizza anche mediante feste e propostepensate e vissute soprattutto dalla comunità.Insieme ad un ambiente stupendo che abbiamo il

dovere di curare e custodire, probabil-mente l�offerta di feste e iniziative localiun po� genuine, non pensate esclusiva-mente per angusti e miopi ritorni eco-nomici immediati, possono essere la mi-glior accoglienza che possiamo offrire anoi stessi e al turista che viene in queldi Borno.Che sia davvero un nuovo inizio?

Un momento della commedia �Ferruccio si sposa�, splendidamenteinterpretata dalla compagnia teatrale �Le Tacole�.

I nostri nonni con la maxi-torta preparata per loro, e per tutti ipresenti alla Festa d�inizio estate.

La Pro Loco ringrazia tutti coloro che si sonoprodigati per la buona riuscita di questa festa�collettiva�, in particolare i casoncellisti Giulia-na Magri e la pizzeria �Da Aurelio�, Giovanna Ri-vadossi dell�Hotel �Gabà� e Orsola Rivadossidella gastronomia �Cirese�, e spera per il futu-ro in una collaborazione ancor più stretta tra levarie realtà del paese.

Franco

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PRO LOCO INFORMA

Anche quest�anno torna aBorno �Dallo Sciamano alloShowman�, il festival dellacanzone umoristica d�autoreche nel 2003 aveva visto pro-tagonista tra gli altri FlavioOreglio, il poeta catartico. Ilfestival � che è in programmadal 16 al 18 settembre a Dar-fo Boario Terme � partirà conle anteprime proprio dall�alti-piano bornese. Il tema delle treserate in programma : il caba-ret musicale, le radici, la sto-ria, sarà affrontato nelle perfor-mances serali da due grandinomi della canzone umoristica :Enzo Jannacci, targa SciamanoShowman 2003 in apertura,venerdì 16 luglio, e Nanni Svam-pa il grande chansonnier mila-nese, il 17 luglio. Altri ospiti leproposte del Festival, OsvaldoArdenghi cantattore e il 18 lu-glio, l� eclettica, eccentrica , con-taminata Orkestra Zbylenka in�Festival di Festival�. Contempo-raneamente sarà allestita (e re-sterà aperta sino al 24 luglio)presso il palazzo comunale lamostra itinerante �Lo shoma-no� con fotografie di RobertoCoggiola e commenti poetici acura di Sergio Sacchi.Ma del Festival noi vogliamo par-lare con uno dei suoi protagoni-sti, Bibi Bertelli, cantante e attri-ce, che l�anno scorso haproposto proprio a Borno, du-rante le serate del Festival, lospettacolo MUSICA.COMIC, vicepresidente del Centro CulturaleTeatro Camuno, ente ideatore eorganizzatore dell�evento.Come è nato questo festival?Il festival è nato da un gioco diparole, da un�idea-titolo, dallavoglia di trovare qualcosa che fa-cesse parlare della nostra terra.Una proposta che partendo dal-lo Sciamano, figura presente an-

gio alla canzone comicad�autore e ha visto l�esecu-zione di un repertorio digrandi autori ed interpretidal dopoguerra ad oggi.Un�avventura nella qualesono stata accompagnatada musicisti camuni amici:Carmine Alì (Basso), PaoloBertelli (tastiera, chitarra,voce), Brunella Galbassini(pianoforte, voce), Giuliana

Fornari (sax, clarinetto) e DelioMaggioni (batteria).Quest�anno invece come Bibi Ber-telli, introdurrò le serate delleanteprime Festival�Sarà un compito delicato perchéil festival propone temi impor-tanti e precisi sui quali mi stodocumentando, in più c�è chedovrò presentare grandi maestridella Canzone d�Autore e delCabaret musicale , proprio qui aBorno dovrò presentare il gran-de Jannacci, mi crea un po� diansia�!Contiamo sul calore delpubblico,anche bornese, che l�an-no scorso ha accolto con grandeentusiasmo il Festival.Ne approfitto per ringraziare ,anome del CCTC e di tutti i suoicollaboratori , i Comuni che ade-riscono all�evento, la Proloco diBorno e tutti, Enti e sponsor chelo seguono.Il festival è nato , come dice lanostra Presidente, Ninì Giaco-melli, in Valcamonica per la Val-camonica e siamo convinti checon le sinergie giuste un eventodi questa portata potrà nel tem-po valorizzare la Valle e favorirecultura e turismo.Cosa faranno artisti, giornalisti ,addetti ai lavori e pubblico nellatre giorni di Borno? Vivranno ilpaese!Prepariamoci tutti insieme adaccoglierli !!!

Lo sciamano ritorna...Borno farà da apripista ad uno degli eventi culturali più interessanti dell�intera estate camuna.

che nelle incisioni rupestri, segnidi antichissima spiritualità, le-gasse passato e futuro, un ipo-tetico collegamento fra i �pitoti�della Valcamonica e i piccoli egrandi divi odierni (showmen).Dentro c�è la voglia di svelare unlegame tra antico potere media-nico dello Sciamano e il modernopotere mediatico dello Showman.Un appuntamento nato per farconoscere la Valcamonica , le sueradici.Il Festival non è frutto della ca-sualità, è nato , al contrario, dauna storia e da una cultura pro-fondamente camune.Talmente camuna che tu,l�anno scorso, durante il festi-val, hai interpretato anche unpersonaggio particolare ispi-rato proprio alla camunità.Sì, la Catarinì, la donna camunaper eccellenza, un po� sciamana,un po� strega, un po� shomanache ci ha raccontato il festival dalsuo punto di vista e che que-st�anno verrà riproposta in unaveste un po� rinnovata, magaricon qualche sorpresa, vedremo.Non solo questo il ruolo diBibi Bertelli�L�anno scorso a Borno ho propo-sto Musica.comic una produzio-ne del Centro Culturale TeatroCamuno dedicata proprio al fe-stival. Una performance che ilpubblico sembra aver gradito inmodo particolare. Era un omag-

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PRO LOCO INFORMA

L�amministrazione comunale di Bornoalcuni mesi fa ha acquistato dall�omo-nima famiglia, la nota Villa Guidetti. Sitratta di una villa in stile liberty risa-lente ai primi anni Trenta, sita nel cen-tro dell�abitato e immersa in un parcodi circa 20.000 mq.Poiché l�acquisizione di questo immo-bile è certamente un fatto che interes-sa tutti, sia gli abitanti del paese sia ituristi (vedi rubrica facciamo �ila�),abbiamo pensato di fare una chiacchie-rata con il sindaco Arici e con l�archi-tetto Maisetti per saperne di più.Essi ci hanno informato che, sebbene iltema della destinazione non sia statoancora affrontato in termini formali,è assodato che il complesso avrà unavalenza turistico-culturale e che per-tanto si potrebbe pensare ad una struttura poli-funziale, con aree destinate alla divulgazione delnostro territorio e della cultura camuna come, adesempio, un museo.Da alcune settimane è stata affidata al ConsorzioPizzo Camino la bonifica del parco che l�incuriadel tempo aveva reso pressoché impenetrabile.Così sono state potate le siepi, ripuliti gli alberi,sistemati i vialetti e a giorni verranno anche col-locate alcune panchine in stile liberty, in aggiuntaa quelle in pietra già esistenti. Tutto questo per

Villa Guidetti: una scommessa tra passato e futuro.

rendere fruibile il parco sin da quest�estate.Entro la fine del mese di Luglio infatti, è previstal�apertura diurna del parco dove sarà possibilegodersi la frescura fra piante secolari, osservandoruderi antichi (pare che uno degli antenati dellafamiglia Guidetti avesse il vezzo di collezionarecapitelli, maschere in pietra, colonne, che poi fa-ceva sistemare nei muri esterni della villa e nelparco) in compagnia del piacevole zampillio del-l�antica fontana liberata finalmente dai rovi chel�avevano resa invisibile.Alcuni interventi temporanei sulla villa, permet-teranno inoltre alla Pro-Loco di allestire la VIIIedizione della Mostra delle arti e dell�artigianatoche si terrà dal 3 al 7 agosto.Non possiamo che essere compiaciuti dell�inizia-tiva, convinti come siamo che muovendosi nelgiusto modo, questo bene di inestimabile valorestorico e naturalistico, potrà diventare un fioreall�occhiello del nostro paese, che fra mille difficol-tà sta cercando di uscire dall�impasse, per cercaredi offrire ai suoi cittadini e ai suoi turisti un luogospeciale nel quale vivere e riposarsi.

Emilia

VIII MOSTRA D�ARTE E ARTIGIANATO LOCALE

presso la villa GuidettiOrario: dalle 20,30 alle 23,00

Dal 3 al 7 agosto 2004La fontana del parco primadella sistemazione

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PRO LOCO INFORMA

Come non provare un po� di tristezza e malinco-nia nell�apprendere che la vecchia cabinovia, sim-bolo e �marchio� della stazione sciistica di Borno,andrà in pensione per raggiunti �limiti di età� edovrà quindi essere smantellata�..E già, perché l�impianto che da oltre trent�anni,nel suo lento e sofferto tragitto, ha trasportatocentinaia di migliaia di sciatori e turisti su e giùdal Monte Altissimo, cederà il passo ad una mo-derna seggiovia i cui lavori inizieranno il prossi-mo mese di settembre.La spesa per la sua sostituzione è stata finanziatadalla Regione Lombardia che ha concesso un con-tributo pari al 35% dell�investimento che ammon-ta complessivamente ad Euro 3.266.195,00 e lasomma residua dovrà essere versata dalla Soc.Funivia con l�aumento di capitale sociale già deli-berato dall�Assemblea degli azionisti.Non possiamo però mettere da parte la cabinoviasenza fare qualche breve cenno sui suoi trascorsie tanto meno senza rimarcare il fatto che, nono-stante oggi possa apparire superata e non piùadeguata alle esigenze, sia stata il motore di tanteiniziative e la principale artefice dello sviluppoturistico ed economico del nostro altipiano.La sua data di nascita risale al marzo del 1970,quando la Soc. Funivia Boario Terme - Borno S.p.A.decide di affidare alle Officine Meccaniche AgudioS.p.A. di Leyni (TO) l�ordine per la fornitura del-l�impianto al �modico� prezzo di Lire129.350.000.= (opere civili escluse).Già nella primavera del 1971 vengono realizzate

le parti elettromeccaniche dell�impianto e, nellostesso periodo, iniziano i lavori per le opere mu-rarie che vengono affidati all�Impresa Arici Alber-to di Borno con la collaborazione dell�Impresa Fe-driga Giovanni e di altre imprese locali.Il 18 gennaio 1973 si effettua la visita di ricogni-zione da parte del Ministero dei Trasporti e ven-gono attivate tutte le verifiche per il collaudo del-l�impianto a seguito delle quali viene concesso ilnulla-osta per l�apertura al pubblico esercizio.Ecco che ora, dopo quasi trentadue anni di onora-to servizio, tra il rimpianto degli affezionati e lasoddisfazione di chi non perdeva occasione percriticarne la lentezza e la scomodità , la cabinovialascerà il posto ad una moderna seggiovia qua-driposto della lunghezza di 1.260 m. che verràposizionata sullo stesso tracciato della sua �ante-nata�, con partenza dal piazzale delle Ogne a quo-ta 1.003 ed arrivo in località Play a quota 1.295m. in prossimità della stazione di partenza dellaseggiovia Play � M. Altissimo, con la quale si po-trà poi salire al Monte Altissimo.Lasciando da parte le battute, è però doverososottolineare che l�intervento in programma rap-presenta una tappa fondamentale nella storiadella stazione e diventa l�indispensabile presup-posto per dar corpo al progetto di ammoderna-mento degli impianti che ha peraltro già vistoconcretizzarsi alcune importanti opere negli anniscorsi ma che, indubbiamente, lega il suo futuroa questa in particolare.A tutt�oggi c�è ancora molto da fare e, per man-

tenere una certa competitività, è necessa-rio accrescere la qualità del servizio e svi-luppare appieno le residue potenzialità delnostro comprensorio sciistico.Per concludere, quindi, un doveroso rico-noscimento alla �mitica� e storica cabino-via che in tutti questi anni ha rappresenta-to nell�immaginario collettivo del mondodello sci l�emblema della nostra località, conl�auspicio che questo �congedo� sia solo unpassaggio del testimone ad un nuovo sim-bolo più adeguato a rappresentarci e sia, indefinitiva, un evento da ricordare come basedi partenza per altri importanti traguardi.

P. M.

Bye bye, cabinovia!

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PENSIERI IN VACANZA

CRUCIVERBORNOC.P.

ORIZZONTALI: 1. Fungo simile alporcino (dial.) - 12. Attrezzo per bat-tere il frumento (dial.) - 16. Gioppinone ha tre (dial.) - 17. Parte dell�atmo-sfera terrestre - 18. Portare soccor-so (dial.) - 19. Iniziali del gestore delFriend�s - 20. Si citano con le altre -21. Emerso�.senza pari - 22. Mezzovolante - 23. Orlo, bordo (dial.) -28. Parte del corpo femminile (dial.)- 30. Maria Rivadossi - 31. Conto Cor-rente Postale - 34. Calpestare l�erbaalta (dial.) - 35. Di persona chiusa(dial.) - 36. Macellaio (dial.) - 39. Fau-sto Chiocchi - 40. Attraversa il NordItalia - 41. Patria di un famoso pro-

sciutto - 44. Gancio per la roncola (dial.) - 46. Centro di grazie -47. Espressione gergale per indicare una ragazza brutta -48. �Domenicone� (dial.) - 50. Si ripetono in casa - 51. Essere (dial.) -53. Ontario Music Educator�s Association - 54. Quotazione, valuta-zione - 56. Paolo Rivadossi - 57. Vendere (dial.) - 58. Quello�.�Studio�insegna a recitare - 59. �Al di qua� nei prefissi - 60. Utili insetti. (dial.)

VERTICALI: 1. Mangiare�.rosicchiando (dial.) - 2. Vi si infila la cut (dial.) -3. Pezzo di legno usato per costruzioni (dial.) - 4. Sta in mezzo allagamba 5. Vizio (dial.) - 6. Sigla di Aosta - 7. Centro Sportivo Italiano -8. Le prime..in ufficio - 9. E� prelibata in salmì (dial.) - 10. Antica città dellaMesopotamia - 11. Divinità egizia - 12. Nota musicale - 13. Quota,altezza (dial.) - 14. Scorgere (dial.) - 15. Avverbio di luogo - 20. UnioneEuropea - 24. Filo per cucire (dial.)- 25. Provaci! (dial.) - 26. DomenicaCorbelli - 27. Un�idea�lasciata a metà - 29. Scontare una colpa -32. L�ha folta il leone - 33. Frutto dalla buccia vellutata (dial) -35. A Bornoprecede�..Giuseppe e Bruno- 36. Sigla di Benevento - 37. EsperienzaGiovanile Cristiana- 38. Rugoso (dial.) - 40. Alimento quotidiano (dial.)- 42. Animale da soma (dial.) - 43. Sigla di Napoli - 44. Cero votivo (dial.)- 45. Zappare, dissodare (dial.) - 48. Margherita Sarna - 49. CentroInformazione Consulenza - 52. Esodo�senza pari - 54. Noto telefilmdi medici - 55. Piace al cane. (dial.)

Il contadino Gioan incontra l'amicoTunì.- Ciao Tunì! El set che ho crompat enporsel?E Tunì: - Ma se te ghe miga la stala pertignil?!- El cünta nagot: el tigniró en camera.- Ma... fet comè per el spüsur?- Eh pota, el se üsarò!

- Un uomo è particolarmente appassio-nato di pesca e va a pescare tutte ledomeniche mattina al lago di Lova or-mai da molti anni. Una domenica esceall'alba però fa molto freddo ed in piùpiove, allora decide di rientrare.Una volta a casa, entra in camera daletto senza accendere la luce per non sve-gliare la moglie, si spoglia in silenzio esi sdraia accanto alla moglie.La moglie fa: - Set te?- Se, el ciöf che Dio la manda!E lei: - E pensa che chel stüpit del meom l'è ndat a pescà!

Nella riedizione del CruciverBorno troverete alcune defi-nizioni riferite a persone, località, avvenimenti ed altrodella storia, nel passato e nel presente del paese.Dove è indicato (dial.) il termine va inserito in dialetto,dove è indicato (trad.) il termine va inserito traducendoloin italiano. Consigliamo in caso di dubbio nella scritturadella parola in dialetto di affidarsi agli incroci.

REBUS IN DIALETTO Frase (1, 1, 3, 4, 1, 2)Le definizioni sono in italiano, la frase in dialetto

DOI GRIGNADEDOI GRIGNADE

Le soluzioni sul prossimo numero

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NATURANDO

Anche quest�anno siamo giunti al periodo piùpropizio per apprendere sempre qualcosa di piùdel meraviglioso mondo dei Funghi.La PRO LOCO, abbracciando l�iniziativa già in-trapresa l�anno scorso con la �Settimana delFungo�, quest�anno ha deciso di imprimere unaulteriore spinta all�argomento, cercando dicoinvolgere il più possibile tutti gli abitanti diBorno ed i suoi villeggianti. E� per questo chesta compiendo uno sforzo, con la collaborazio-ne degli albergatori, per organizzare un pro-gramma di:

1. Relazioni sui Funghi2. Ricerca guidata in territorio3. Degustazione di piatti tipici a base di

Funghi

Le serate di relazioni e le escursionisaranno realizzate dai Micologi :Santino Bonazzoli e Alessandra Bor-dignon Favero, già operanti nei pre-sidi micologici di Montecampione eBorno (c/o PRO LOCO nei giorni dimercoledì, giovedì, venerdì, sabato,ore 17/19 dal 14 Luglio all� 11 Set-tembre ).Le iniziative si svolgeranno nei mesidi Agosto e Settembre con i seguentiprogrammi

Martedì 10 agosto: escursione interritorio guidata dai due micologi.Partenza ore 7,30 presso RistoranteNavertino, rientro e analisi specio-grafica dei Funghi raccolti, pranzocon menù a base di funghi.Costo a 25,00, per i soci Pro Loco a 22,00, com-prensivo di permesso di raccolta, consulenza mi-cologica e pranzo. (prenotazioni presso Pro Locoentro domenica 7 agosto)

Martedì 17 Agosto: escursione in territorioguidata dai due micologi.Partenza ore 7,30 presso Ristorante Cristallo(Croce di Salven), rientro e analisi speciograficadei Funghi raccolti, pranzo con menù a base difunghi.Costo a 25,00, per i soci Pro Loco a 22,00, com-prensivo di permesso di raccolta, consulenza mi-cologica e pranzo. (prenotazioni presso Pro Locoentro domenica 15 agosto)

Successivamente, nei giorni dedicati alla �Settimanadel Fungo� (30 agosto/5 Settembre ), oltre allapossibilità di menù fungini a prezzi speciali, si ter-ranno nelle serate del 30 Agosto, 31 Agosto e 1Settembre, relazioni su temi inerenti alla micologiae all�importanza dei Funghi nell�ecosistema.A coronamento della chiusura del corso, si terràsabato 4 Settembre una escursione guidata daidue micologi, con analisi speciografica.

Alle iniziative promosse dalla PRO LOCO , verrannoaffiancate anche due escursioni nel Parco del Gio-vetto, nei giorni di martedì 20 e 27 Luglio (vedipag. 19), dovute grazie al diretto interessamentodella dr. Giovanna Davini, Direttrice del Parco delGiovetto, sia a scopo di interesse micologico che re-lativo al valore ambientale della FORMICA RUFA .

Ricordiamo che nel territorio del comune di Borno edei comuni della Valle Camonica è necessario il paga-mento del permesso per la raccolta dei funghi; i re-lativi bollettini si trovano presso la Pro Loco.

Vi aspettiamo numerosi e (per le escursioni) attrez-zati di scarponi, bastone e, nel rispetto della regola-mentazione, muniti di cestino !

Micologi: Santino Bonazzoli e Alessandra BordignonFavero

N.B. Per ulteriori chiarimenti rivolgersi alla PRO LOCO

Impariamo a conoscere i funghi dei boschi di Borno

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NATURANDO

Rubrica Erbe...in pill leCHELIDONIA

S.E.M.E.

Osservando questa pianta chi direbbe che è unapapaveracea?Invece appartiene proprio a questa famiglia ed èparente stretta dell�appariscente papavero comu-ne che, nel periodo primaverile, ci delizia con di-stese rosso vivo tipiche dei prati di pianura.La chelidonia è una pianta dall�aspetto apparen-temente insignificante e di provenienza euroasia-tica, attualmente diffusa in tutta Europa e nel-l�Africa settentrionale. È un erbacea perennedall�aspetto cespitoso che porta fiori gialli raccoltiin ombrelle terminali e solitarie.La chelidonia è anche conosciuta con il nome di�Erba delle rondini�. L�inizio della sua fiorituracoincide, infatti, con il ritorno delle rondini e perquesta ragione, forse, si pensò di attribuirle unnome che in greco significa rondine (chelidòn).

Nel rinascimento si credeva che la rondine si ser-visse del lattice di questa pianta per rafforzare lavista dei suoi nidiacei, che, per qualche strana con-vinzione, si pensava nascessero ciechi.Le rivelazioni più clamorose e curiose sono peròattribuite a Raimondo Lulli, illustre chimico delXIV secolo, il quale decantava nel suo �Testamen-tum� la capacità di resuscitare i morti attribuibilealla quintessenza di chelidonia (estratto alcolico).Ben più nota e meno fantasiosa è, invece, l�azionecaustica del suo latte arancio che nella tradizionepopolare, anche camuna, serve a curare porri everruche, da cui le deriva peraltro il nome di �Erbadei porri�.

Tintura antiverruche

Chelidonia tintura madre g 30Trementina resina g 15Acido salicilico g 10Acido lattico g 5

Applicare una goccia di questa soluzione diretta-mente sulla verruca.

Famiglia: PapaveraceaeGenere: ChelidoniumSpecie: Chelidonium MajusNome comune: Chelidonia, erba dei porri, erba delle

rondini, latte di stregaFiore: in ombrelle terminaliFrutto: capsulaDistribuzione: nei luoghi incoltiParti utilizzate: pianta interaProprietà: Antiverrucose, antiartritiche e antispa-

smodicheRaccolta: nel corso della stagione e dopo la fio-

ritura

Raimondo Lulli mostra a un monaco l�alberodegli elementi

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Boschi del Giovetto: il perché di una Riserva

NATURANDO

Eccoci di nuovo qui a parlare diformiche e della riserva che,come principale finalità, le tute-la.Chi ha letto l�articolo preceden-te, già sa quanto questi anima-letti sono importanti nella lottabiologica contro i parassiti: èstato stimato che una ben svi-luppata colonia di formiche ros-se dei boschi possa raccogliere inun giorno più di 100.000 larvedi insetti e che, sulle Alpi italia-ne, l�attività di Formica rufa portialla cattura di circa 14.000 ton-nellate di insetti in un anno. Lecifre sono certo impressionantie, forse, qualcuno si domanderàa chi è venuta l�idea di salvaguar-dare un insetto che porta allosterminio di altre specie di inset-ti. Gli animali non sono forsetutti uguali? Che cos�ha questa�rufa� di tanto speciale da essereprotetta in una riserva?Essa vive all�interno del comples-so ed articolato ecosistema delbosco e si trova in equilibrio conesso; non provoca alterazioni

distruttive, ma al contrario,contribuisce a mantenere lavariabilità del sistema, limitan-do eventuali infestazioni di in-setti dannosi per le piante. L�al-terazione dell�ecosistemaforestale, provocata nel tempodagli interventi dell�uomo, cheha �rimodellato� il bosco in fun-zione delle proprie esigenzeproduttive, ha però soventeportato ad una drastica dimi-nuzione, e talvolta alla scom-parsa, dei popolamenti di for-mica nelle fustaie di conifere: è�quindi di fondamentale impor-tanza l�esistenza di aree pro-tette, quali la Riserva NaturaleRegionale dei �Boschi del Gio-vetto�, per la salvaguardia diquesti piccoli, ma importantis-simi insetti.Per costruire i loro nidi, le formi-che prediligono boschi sufficien-temente luminosi, scegliendospesso il margine delle radure: ilformicaio viene solitamente co-struito sulla ceppaia di un vec-chio tronco e si sviluppa in parte

nel sottosuolo, in parte sullasuperficie del terreno.La parte superiore del nido(acervo) è costituita da un cu-mulo di aghi di conifere, goc-ce di resina e piccoli legnetti:la sua forma a cupola garan-tisce protezione in caso di maltempo, mentre funziona da�solarium� nelle belle giorna-te: la sua conformazione per-mette infatti di esporre al soleuna maggior superficie, cat-turando così un�elevataquantità di calore che vienepoi convogliato in profondità.Nello stesso tempo l�acervo èun gigantesco ventilatore cheprovvede all�areazione dellenumerose camere sotterra-nee. Ogni formicaio è comeuna ben organizzata metro-poli il cui numero di abitanti

varia da 50.000 a 500.000 indi-vidui.Le migliaia di formiche che ve-diamo affaccendarsi attorno al-l�acervo sono le operaie: questemisurano 5-7 mm, hanno la te-sta e l�addome neri, mentre iltorace è rosso ruggine; sonofemmine sterili che vivono circa5 anni e che svolgono tutte leattività necessarie alla cura e almantenimento della colonia.Le regine (da una a molte performicaio) sono lunghe 8-10 mme sono dotate di ali, come i ma-schi che si distinguono solo perle dimensioni più piccole.

Le forme alate (maschi e regine)sciamano contemporaneamenteall�inizio della bella stagione, nelcosì detto �volo nuziale�, dopo ilquale i maschi muoiono, mentrele nuove giovani regine, perdonole ali e, se sopravvivono alle insi-die del mondo esterno, fanno ri-torno al nido di origine, oppurecercano accoglienza in una colo-nia amica.Qui le regine dedicano la lorointera vita (circa venti anni) alladeposizione delle uova nella pro-fondità del formicaio, nutrite ed

Maschio alato al tempo della sciamatura.

GIOVANI VISITATORI ALL�AREADI SOSTA PRESSO IL PASSO DELGIOVETTO

Per ulteriori informazioni sulla Riserva:· - www.parks.it· - Pro loco di Borno· - ERSAF - Breno (tel 0364 322341)· - Centro Visitatori della Riserva ad

Azzone (aperto su richiesta e nel pe-riodo estivo)

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NATURANDO

accudite da operaie specializza-te.Formica rufa è un insetto socialecaratterizzato da un sorpren-dente coordinamento, ottenutoper mezzo di un�intensa e rapi-dissima diffusione di informazio-ni. La comunicazione avvieneattraverso la produzione di so-stanze odorose ( feromoni) per-cepite a livello delle antenne.

Questo spiega come mai, se ven-gono disturbate alcune formi-che, in un lasso di tempo brevis-simo tutte quelle presenti sullacupola dell�acervo entrano instato di agitazione, aumentandoin modo impressionante la pro-pria attività. A questo punto,anche il pessimo olfatto umanopuò percepire lo stato di disagioin cui si trovano le piccole formi-che: quando sono spaventate,oltre ai feromoni che segnalanoil pericolo, in barba a ogni con-venzione internazionale, ricorro-no a potentissime armi chimi-che, spruzzando acido formicodall�addome ripiegato in avanti,con getti che possono arrivareanche a 20-30 cm di distanza.Tutte le formiche sono dotate diacido formico, ma le rufe, da que-sto punto di vista, eccellono: ba-sti pensare che su circa 11 mg dipeso corporeo ben 2 mg sono diacido formico. Ciò ne fa delle ec-cellenti predatrici,

VISITE GUIDATE NELLA RISERVA NATURALEDEI �BOSCHI DEL GIOVETTO�

Luglio 2004TRA FUNGHI E FORMICHE

Martedì 20 luglioEscursione micologica con partenzada Azzone (presso campo sportivo)alle ore 7.30. Ritorno ad Azzone nellatarda mattinata.

Martedì 27 luglioEscursione micologica con partenzada Borno (area di sosta, all�ingressodella riserva, Croce di Salven) alle ore7.30. Ritorno a Borno nella tarda mat-tinata.

Per motivi organizzativi, è gradita l�iscri-zione presso la Pro Loco almeno duegiorni prima dell�escursione.

VISITE GUIDATE NELLA RISERVA NATURALEDEI �BOSCHI DEL GIOVETTO�

Agosto 2004GIOVEDI� AL GIOVETTO

Giovedì 5 agostoPartenza da Azzone (presso camposportivo) alle ore 9.30.Arrivo a Borno nel pomeriggio e ri-torno ad Azzone in autobus. Pranzoal sacco.

Giovedì 12 agostoPartenza da Borno (area di sosta, al-l�ingresso della riserva, Croce di Sal-ven) alle ore 9.30. Ritorno, a Borno,previsto per le 14.30. Pranzo al sac-co.

Giovedì 19 agostoPartenza da Azzone (presso camposportivo) alle ore 9.30.Ritorno, ad Azzone, previsto per le14.30. Pranzo al sacco.

Giovedì 26 agostoPartenza da Borno (area di sosta, al-l�ingresso della riserva, Croce di Sal-ven) alle ore 9.30. arrivo ad Azzonenel pomeriggio e ritorno in auto-bus. Pranzo al sacco.

Per motivi organizzativi, è gradita l�iscri-zione presso la Pro Loco almeno duegiorni prima dell�escursione.

capaci di catturare prede ben piùgrosse di loro. Le formiche sonole protagoniste principali dellaRiserva, ma molte altre sono lesorprese legate a quest�ambien-te. Il bosco è costituito da abetebianco, abete rosso e faggio, consporadica partecipazione del la-rice. Tra le erbacee, meritevoli dinota sono le orchidee, le genzia-ne, l�anemone e l�uva di volpe. Tra

le formazioni roccio-se, le più interessantirisultano essere deidetriti argillosi che sisfaldano facilmente eche localmente ven-gono chiamati �mor-tes�. Molti gli anima-li, che nellatranquillità della Ri-serva, trovano le con-dizioni adatte per vi-vere. Infine vale lapena ricordare che laRiserva è inserita in

una rete europea di monitorag-gio per la definizione dello statodi salute delle foreste (program-ma CONECOFOR, coordinato dalministero per le politiche agri-cole e forestali).

Giovanna Davini,direttore della Riserva - ERSAF

Formica rufa inatteggiamentodifensivo

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Molte sono le persone interessate a risco-prire antichi mestieri, di importanza fon-damentale per la valorizzazione e la sal-vaguardia del bene a noi più prezioso:l�ambiente; e allora perché non dare aquesti �lavori della nostra tradizione� unadeguato spazio per farsi conoscere edapprezzare?Come negli anni scorsi, ogni pomeriggiodi �STALLE APERTE� sarà organizzato at-torno alle principali attività dell�aziendaagricola: l�allevamento del bestiame, lalavorazione del latte e la mungitura.Ma proprio mentre del formaggio starà na-scendo sotto i nostri occhi potremo scor-gere, nel verde del pascolo, una bella bru-na alpina, o una gigante bergamascatenute a bada, con destrezza ed autorevo-lezza, dall�amico cane.Oppure potremo osservare come si facevail fieno in passato, quando di macchinenon ce n�erano e si usavano solo falce,rastrello e tanta fatica.Avete mai visto come si impagliano le se-die? O come si fila la lana? O come si co-struisce una cesta in vimini?

Sono vecchi lavori, che difficilmente si co-noscono, ma grazie alla maestria di alcuniartigiani possono rivivere in �STALLEAPERTE�.E accanto al passato ecco il futuro, con lapresenza di associazioni ed aziende impe-gnate quotidianamente nella valorizzazio-ne del territorio: perché produrre senzasfruttare è possibile!Parleremo di miele, di erbe officinali e divino che degli esperti insegneranno a de-gustare, ma non solo�Diversi saranno gli artisti impegnati nellalavorazione del legno, ognuno con unapropria tecnica; ad ogni appuntamento ibambini potranno raccontare l�esperienzavissuta attraverso dei disegni che verran-no esposti durante l�estate in paese; i più�intellettuali� potranno soddisfare la lorovoglia di sapere davanti ad un piccolo er-bario sulle specie più foraggiate. Ma vistiamo dicendo troppo. Di novità ce nesono tante altre e le scoprirà chi a �STAL-LE APERTE� verrà.

VI ASPETTIAMO

Arriva una nuova estate e con essa torna �STALLE APERTE� iniziativa promossadalla pro loco di Borno in collaborazione con il gruppo S.E.M.E., che già da alcunestagioni riserva agli organizzatori sempre più soddisfazioni.

NATURANDO

Stalle aperte 2004

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Ringraziamo tutti i partecipanti della scorsa edizione, riportando alcune loro dediche eperché no anche alcune critiche. I vostri apprezzamenti sono, per noi, la maggior soddisfa-zione e lo stimolo per continuare e migliorare

GRAZIE

STALLE APERTE sarà:

25 Lugliopresso

Az. Agricola Poggese-Bertelliloc. Tegola.

1 Agostopresso

Az. Agricola Avanziniloc. Croce di Salven.

7 Agostopresso

Az. AgrituristicaMiorotti

loc. Lago Giallo.(presso questa azienda, ogni

venerdìcena contadina,

prezzo fisso 12 euro)

14 Agostopresso

Az. Agricola �IL CIGNO�Di Gheza Ninolocalità Ram

Inizio manifestazione ore14.00

NATURANDO

S.E.M.E

La manifestazione è GRATUITA per i

bambini e per i sociPro Loco

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LO SPORT DELLA GAZZETTA

Nasce nel 1985 con il nome di Gruppo SportivoBorno la società che all�attivo conta 19 anni diesperienza, 5 squadre di pallavolo, 3 di calcio epiù di 100 tesserati. Tanti numeri quanta è lavoglia, per questo grande gruppo, di fare e farfare sport. Una società nata sulle orme di chi hasempre amato la pallavolo, un gruppo cresciutocon un unico grande obiettivo: portare la palla-volo, sport ancora poco conosciuto negli anni �80,tra le nostre montagne. Una scommessa impor-tante e con non poche problematiche, quella fat-ta da Lucia Arici, dagli esordi presidente dellasocietà. Ed in 19 anni il team, che porta ancorail nome con cui è nato, ha fatto passi da gigante,superando senza mai perdersi d�animo le milledifficoltà incontrate, prima fra tutte, la mancan-za di una struttura adeguata nel nostro paese.Per i primi anni, infatti, il G. S. Borno è cresciutonella palestra di Cogno, sopportando il caricodovuto agli spostamenti per seguire partite edallenamenti. Anni tutt�altro che facili, ma accom-pagnati dalla grande soddisfazione ottenuta gra-zie alla numerosa affluenza di ragazzi e ragazzepronti a vivere a 360° la nuova esperienza offer-ta dalla neo-società. Con il coinvolgimento di unnumero sempre più elevato di aspiranti atleti, ilG. S. Borno, ha potuto instaurare con il vicinocomitato CSI di Vallecamonica, un rapporto con-tinuativo che dura ancora oggi, grazie all�iscri-zione, ad ogni nuovo anno sportivo, di una me-dia di cinque squadre di pallavolo e tre di calcio.Per quanto riguarda la pallavolo, la società èstata rappresentata quest�anno, dai piccoli cam-pioni di 8-10 anni che hanno militato nel cam-pionato GIOCASPORT, dove il binomio tra palla-volo e attività ludiche aiuta i bambini ad inserirsinel mondo dello sport con uno spirito tutt�altroche agonistico-competitivo.La categoria superiore è rappresentata dalle RA-GAZZE (11-13 anni) dove le attività proposte la-

sciano ampio spazio alla pallavolo vera e propria,affiancata solo da tre giornate extra, quali la corsacampestre e le feste, iniziale e finale del torneo.Si passa poi alla categoria ALLIEVE che ospita gio-catrici di 14-15 anni, alle JUNIOR (16-17 anni), perpoi finire con la categoria di OPEN femminile dovemilitano le ragazze di ogni età. Il neo-gruppo delcalcio si è fatto onore, invece, in questo anno spor-tivo appena concluso, con una squadra di RAGAZZI,una di ALLIEVI e una di OPEN maschile.Numeri significativi, che sono cresciuti con la socie-tà e con le nuove strutture che, piano piano, sonosorte nei dintorni. Dopo pochi anni dall�esordio delG. S. Borno nasce, infatti, la palestra di Ossimo in-feriore, dove le squadre continuano la loro attivitàpallavolistica, lasciando la struttura di Cogno perovvi motivi di comodità. Le difficoltà concernenti iltrasporto restano comunque, negli anni �90, unproblema di spessore, soprattutto nei mesi inverna-li, quando di neve ne veniva ancora tanta�Ma, come si suol dire, la speranza è l�ultima a mo-rire, il G. S. Borno, armato dall�incontenibile smaniadi proseguire l�attività intrapresa, affronta tutto atesta alta e si batte con i denti per ottenere unapalestra a Borno. Gli anni di attesa sono stati tanti,lasciatemelo dire, troppi, ma, finalmente, nel 2000la Nazionale Femminile di pallavolo inaugura lastruttura tanto attesa, dove il G. S. Borno sposteràla sua attività pallavolistica lasciando alle spalleanche Ossimo e tutti i problemi che hanno rafforza-to la corazza della società. Ma, da ormai quattroanni, il G. S. Borno, è anche calcio; da quattro sta-gioni, infatti, la società ha esteso la sua attivitàanche al �mondo del pallone di cuoio� per la gioia diuna cinquantina di piccoli grandi calciatori che ri-sultano oggi tesserati al CSI di Vallecamonica con il

Gruppo Sportivo Borno: da 19 anni l�arte di fare sport

Categoria Ragazze, 3a classificata 2003/2004

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LO SPORT DELLA GAZZETTA

nome di questa grande società. Un esem-pio, questo, di come la collaborazione trale diverse discipline e la voglia di miglio-rarsi sempre, portino a traguardi sem-pre più ampi.Da non dimenticare, in ultimo, un altrotraguardo importante raggiunto negliultimi anni dal G. S. Borno, vale a dire lacollaborazione che la società ha intrapre-so con la Federazione di pallavolo, al finedi ospitare per tornei e ritiri estivi le na-zionali maggiori di pallavolo, per far co-noscere, a quanti ne sono ancora estra-nei, il meraviglioso mondo dellapallavolo.Diciannove anni, dunque, quelli appenatrascorsi, costellati da sacrifici e gratifi-cazioni, da tanto impegno ripagato poicon tanti risultati, tanto che, se si doves-se tracciare un bilancio, il risultato sa-rebbe sicuramente più che positivo.Un grande grazie, il G. S. Borno, lo vuoleindirizzare alla super presidente LuciaArici, al fedele sponsor �CarpenterieMetalliche Bornesi� che ha sostenuto lasocietà fin dal suo esordio, agli allenato-ri, importanti guide e sicuri punti di ri-ferimento per i ragazzi, ai genitori cheprendono parte attivamente alle nume-rose attività proposte ed un grande gra-zie è indirizzato ai ragazzi che sono l�ani-ma della società grazie alla loro sempregioiosa partecipazione alle attività ludi-co-sportive proposte�BUONA ESTATE A TUTTI!!

Come ogni anno, il Giro d�Italia, ha fatto la sua tappa tra le nostresplendide montagne. Ma qualcosa quest�anno è cambiato, si respi-ra un�aria diversa mentre si aspetta il passaggio dei maghi dellabicicletta, è un�aria pesante, è la realtà che in questa penultimatappa dobbiamo imparare ad accettare: TU NON CI SEI PIU�, PIRATA!Se prima vagavamo alla tua disperata ricerca tra le città più impor-tanti toccate dal giro, negli alberghi di passaggio dove i tuoi excompagni recuperavano le forze, oppure in cima ad una salita, o adun traguardo vittorioso, ora abbiamo realizzato, purtroppo, la con-sapevolezza che te ne sei andato per davvero. Abbiamo stentato acrederci, pensavamo che di qui, tra le salite che ti piacciono tanto,saresti comunque passato, e non abbiamo dato retta a quelli che,avendo visto passare prima di noi il giro, avevano già realizzato chete ne eri proprio andato, per sempre�Giusta o non giusta che sia stata la tua scelta di intraprendere lafuga dalla vita, noi dobbiamo solo rispettarla, anche se nel cuoredi chi ha sempre fatto il tifo per te resta, anche e soprattutto inquesta penultima tappa, l�amarezza. Dobbiamo accettare che for-se, le meravigliose vittorie in sella alla tua più grande passione nonsono riuscite a sovrastare le sconfitte della vita, dobbiamo accet-tare che, a volte, non si vuole o non si può patteggiare con la vita.Certo, è dura, per chi ama lo sport, da mandare giù, ed è difficileda accettare per chi continua a credere che per ogni sbaglio ci siaun rimedio, che dietro ad ogni sconfitta ci sia la più grande vittoria,l�insegnamento. Forse, chi lo sa?, ci hai creduto pure tu, una vol-ta� E, forse ora, possiamo anche dirlo, che sei morto di solitudine,di disperazione, anche se questo non è un modo per restituirti ladignità, che è dovuta a chiunque, ed è ancor più doverosa neiconfronti del personaggio che sei stato, del potere che hai avuto diinchiodare la folla sulle salite, di obbligarla a commuoversi per te.Ti sei lasciato andare in balia di una vita che ti ha portato alladeriva, hai dato retta a chi troppo spesso e volentieri ti ha etichet-tato �ciclista scomodo�� Non sei l�unico ad aver avuto bisogno diquella benzina sleale per far muovere i pedali, ma possano essere,questa sconfitta e questo amaro in bocca che ancora sentiamomentre davanti a noi passa chi ha affrontato le nostre salite, unmotivo di riflessione per tutti, sportivi e non. Caro pirata, non tivedremo mai più passare di qui, l�abbiamo capito, ma stanne certo,anche per questa tua ultima corsa, la più importante, stiamo fa-cendo il tifo per te, anche se la tua ultima volata possiamo soloimmaginarla�

Claudia Venturelli

CATEGORIA RISULTATO

GIOCASPORT 3^ classificataRAGAZZE 3^ classificataALLIEVE 3^ classificataJUNIOR 2^ classificataOPEN 2^ classificata

RISULTATI DELL�ANNO SPORTIVO2003/2004 (pallavolo)

Claudia Venturelli

La primavolta senzadi te

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LO SPORT DELLA GAZZETTA

L�angolo del pescatoreRubrica a cura dell�Associazione Pescatori

Severino Moreschi

Trota Fario - Salmo trutta farioE' un pesce veloce e agile, con il corpo largo e compresso, conpinne ben sviluppate; la seconda pinna dorsale è piccola e carno-sa, tipica dei salmonidi. La colorazione è piuttosto variabile, in rela-zione con l'ambiente nel quale vive: sui fianchi comunque si notanopunti rossi e neri mentre il dorso è scuro ed il ventre è chiaro;grande la bocca. Le sue dimensioni possono variare dai 20-30 cm.nei torrenti ai 50 dei grandi fiumi e dei laghi. Il suo habitat è quellodei torrenti montani con acque agitate, veloci e fredde, solitamen-te in buone condizioni: può vivere anche in acque meno pregiate,ma la sua ruproduzione è quasi impossibile. La Trota fario è unpredatore e la sua taglia è legata alla disponibilità di cibo: si nutredi altri pesci, ma anche di crostacei, vermi molluschi, insetti. Lapresenza della Trota fario nelle acque della provincia è molto in-fluenzata dalle pratiche di ripopolamento che vengono fatte nonsempre razionalmente: è presente nei fiumi delle tre valli alpine enei laghi sia di fondo valle che di montagna ivi compresi i laghettid'alta quota.

Il giorno 20 giugno 2004 si è effettuato ilsecondo raduno di pesca alla trota fario nel-le acque del lago di Lova.Il tempo non è stato molto clemente, ma no-nostante ciò i partecipanti non hanno desi-stito, visto e considerato che le abboccate nonsi sono fatte attendere più di tanto.L�unico rammarico resta che, arrivati di buo-n�ora davanti allo chalet di Fiori, non pote-vamo far altro che rassegnarci al fatto che illago si era ritirato di parecchi metri.Ogni anno si ripete questa triste operazione,di captazioni d�acqua in modo indiscrimina-to.Penso sia arrivato il momento di fare qual-cosa per salvaguardare quest�angolo di pa-radiso.Oggi si fa tanto parlare di turismo, guardia-moci in faccia, come si fa a parlare di turi-smo quando gli interessi sono rivolti solo edesclusivamente ad uno sfruttamento dell�ac-qua per scopi di lucro?Il lago nel momento di maggior presenza divilleggianti è ridotto ad un acquitrino putre-facente.

Perché il lago, nonostante le continue richie-ste da parte dell�associazione, non viene datoin gestione all�associazione stessa per farnepesca sportiva? Non si deve costruire niente,si deve solo dare in gestione l�acqua.In Italia esistono province che fanno dellapesca l�arma vincente, per un turismo puli-to, nel rispetto della natura.Penso che non ci voglia molto, solo un po� dibuona volontà e d�amore verso il proprioterritorio.Le responsabilità sono molteplici, ma se tut-ti ci impegnassimo a risolvere questa situa-zione forse potremmo riavere il nostro bellaghetto montano, una gioia per gli occhi deipescatori ma anche dei gitanti che lo riten-gono una delle loro mete preferite.Io spero che questa mia riflessione riesca atrovare almeno un seguito da parte di altrepersone o associazioni.

Il Presidente dell�Associazione Pescatori Spor-tivi Borno

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MADE IN BORNOIDEE IN MOVIMENTO

Ci siamo anche noi!!!

CORO �AMICI DEL CANTO�(www.voli.bs.it/coroamicidelcantoborno)

L�attività del coro �Amici delcanto� inizia nel 1998,quando un gruppo di amiciaccomunati dalla passioneper il canto corale sogna dicostituire un coro.In breve tempo il sogno di-venta realtà e si concretizzacon l�arrivo di nuovi amiciche permette di formare ungruppo affiatato di 25 com-ponenti.Direttore del coro è il Mae-stro Tomaso Fenaroli checon encomiabile professio-nalità e dedizione riesce adamlgamare le voci.Lo scopo del coro è di can-tare insieme per vivere attivamente il tempo libero in un�atmosfera di serenità e di ami-cizia, e di conservare nel contempo il patrimonio di musica popolare.Consapevoli della breve esperienza conseguita, ci presentiamo con umiltà per comunicarele nostre conoscenze canore proponendo un repertorio che spazia dalle canzoni popolari edialettali a quelle folkloristiche e della tradizione alpina.La storia del coro continua nel costante cammino di ricerca e di perfezionamento al finedi trovare nuove emozioni da trasmettere a chi ci ascolta.

Fernando

C�è una leggenda ebraica sull�origine della lode:

Dopo che Dio ebbe creato l�umanità, narra la leggenda, Eglichiese agli angeli cosa pensassero del mondo che avevafatto.�Manca solo una cosa� dissero questi. �E� il suono della lodeal Creatore�Così continua la storia:Dio creò la musica, la voce degli uccelli, il vento sussurran-te, l�oceano mormorante e seminò la melodia nei cuoridella gente.

Questo è il compito dei cori:far riaffiorare la melodia nei cuori della gente.

Se volete ascoltarci, i nostri impegni estivia Borno sono i seguenti:

- 2 agosto Concerto a Croce di Salven (presso il Bar Talismano)

- 6 agosto Rassegna di cori �Melodie d� Estate (tendone al campo sportivo)

- 9 agosto S. Messa al Rifugio S. Fermo

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MADE IN BORNO

Vent�anni di esperienza nel settore, profes-sionalità e idee. Ecco il mix con cui presen-tano Luca e Giusi, i nuovi giovani gestoridel bar Le Volte.Siamo nella piazza principale del paese, alpiano terra di una casa ristrutturata che ri-sale al 1700, la cui peculiarità sono gli ar-chi del portico, che hanno ispirato il nome aquesto nuovo locale aperto dal primo giugnodi quest�anno.

Barman lui, esperta nell�allestire splendidibuffet lei, animati dal desiderio di creare unlocale elegante che ben si inserisce nella cor-nice della nostra antica piazza.Un�attenzione particolare è dedicata alla pri-ma colazione con un elegante e ricco buffetdove fanno bella mostra fragranti briochesma anche piccola biscotteria, e all�ora degliaperitivi, per i quali ogni pomeriggio, dalle17 alle 20, viene allestito un buffet di piccoliantipasti, stuzzichini, dolci e salati preparatida Giusi e accompagnati dai cocktail cheinvece prepara Luca.Il bar propone diversi piatti anche per il mez-zogiorno, con un occhio sempre attento allagenuità e alla freschezza.Per la sera il Bar Le Volte si trasforma, e alume di candela si possono gustare coppe digelato in un�atmosfera tutta particolare.Che dire: provare per credere!

Sulla via Vittorio Veneto aprirà, intorno alla metàdi Luglio un nuovo locale: Via Veneto.Lontani dal voler bissare in qualche modo la piùuniversalmente nota Via Veneto capitolina, i duegestori hanno semplicemente scelto il nome di unanostra via che ha comunque una sua particolareconnotazione : quella di essere meta della �pas-seggiata�, nelle nostre fresche serate estive.Un Bar delizioso dove sarà possibile godersi unbuon caffè, uno sfizioso aperitivo, un buon tè ,una tisana o un infuso alla frutta provenienti daogni parte del mondo, stando seduti ai tavolinisistemati ai piedi di un rigoglioso e fresco pergo-lato.Top secret sull�arredamento e sullo stile:deve es-sere una sorpresa, ci dicono i soci.Si tratta di due nomi noti nel panorama turisticolocale: Sandro, tornato a Borno una quindicina dianni fa, dopo aver girato mezzo mondo comebarman e conosciuto dai più per aver gestito per

qualche anno fa un altro noto bar in paese, eGuido, già presidente della Pro Loco negli anni ot-tanta, con all�attivo gestioni e direzioni di hotel inpaese e in varie zone turistiche d�Italia.Poiché professionalità ed esperienza sono da sem-pre garanzia di ottimi risultati, vi lasciamo con lacertezza che l�offerta turistica ne beneficerà inaccoglienza e con la curiosità per tutto il resto, inattesa che Via Veneto apra i battenti.

Il centro si arricchisce di nuovi locali

aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

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FACCIAMO �ILA�

Soluzioni dei giochi del numero scorso: controllate se siete o no abili solutori!

Soluzione: pes (pesce) AI P om (uomo): Pesà i pom. Trad: pesare le mele, dicesi del motosussultorio del capo quando ci si sforza (inutilmente) di rimanere svegli.

REBUS IN DIALETTO Frase (4, 1, 3)

ERRATA CORRIGE: I coscritti del 1944, la cui foto di gruppo abbiamo pubblicato a pag. 23 delnumero scorso, ci hanno ripreso per aver loro tolto dieci anni di età. Immaginiamo la lororeazione se glieli avessimo aggiunti! Scherzi a parte, ci scusiamo per l�errore, e per alcunirefusi del numero 00, che non stiamo a nominare.

Questo spazio è dedicato a chi, in qualsiasi modo, voglia dire la sua.Pubblicheremo lettere, fotografie, poesie, disegni e tutto ciò che abbia a che fare con la vitadel paese e nel rispetto dello spirito della Gazzetta.L�indirizzo è sempre lo stesso:

Pro Loco, Palazzo Comunale, Bornoe-mail: [email protected]

E� con vero piacere che ho letto la nuova �Gazzetta�Bornese: finalmente una nuova e simpatica svegliaper chiamare a raccolta chi ha voglia di fare o no-vità da proporre per rendere più attuale e vivibile larealtà quotidiana di questo bellissimo e amatissimo�paesello� che, per me e la mia famiglia, da circa 35anni, è ben più di un�anonima �seconda casa�.Meritevole di plauso e perfettamente in tema la scel-ta dell� ultima di copertina a firma Pablo Neruda:una paginetta semplice, ma dai contenuti profondie stimolanti per un�autoanalisi critica; la scelta diquesta pagina è quel tocco in più che dà lustro al-l�intera Gazzetta.

Venendo alle cose nuove, approfitto dello spazio con-cessomi per elogiare una lodevole iniziativa del Co-mune: l�apertura al pubblico del rinnovato ParcoGuidetti, che sorge a contorno di una splendida villasulla via Giardini.

Era una privata area di sterpi ed ora sta diventandoun godibile giardino a refrigerio e per il piacere ditutti, che son certo, sarà frequentato nel massimorispetto e mantenuto sempre integro e pulito.E� ancora incompiuto, ma siccome è stata posta manoad una così apprezzabile iniziativa, auspico che nonci si fermerà ad una semplice, anche se bella, operadi ripristino, ma si proseguirà in abbellimenti conaiuole e piante ornamentali e officinali, zone di relaxe quant�altro potrà concorrere al sorgere di una verae propria oasi di pace e di bellezza, atta a ricreare lospirito.Penso che con pochi ma sapienti interventi si possadare quel �tocco in più� per trasformare il parco inun piccolo Eden e quindi aggiungere un altro in-cantevole tassello a nuovo vanto della bellezza diBorno.

Meo

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BORNO E I FORESTIERI

O forestiero se a Borno andraistai attento e non scordarti mai

che uomini, donne e bimbi di lassùcoi tipi come te ce l�hanno su.

Simili a genti vissute nei manierinutron pregiudizi verso i forestieri,vogliono che tu porti bei quattrinie te ne vada presto, bacini bacini�

Se poi un appartamento acquisteraisappi che presto ti attendon dei guai,oltre a pagare una bella provvigionedovrai ricorrere a far manutenzione.

Quassù persino i laureatison di testa dura e molto incapricciati,

i vecchi e i contadini poison anche peggio dei ciuchi e dei lor buoi.

Cosa strana, così legati al natio paesehan svenduto il territorio al milanese,

hanno scelto di far speculazioneper poi lagnarsi della troppa confusione.

Gl�indigeni sono pigri e lumaconitutto il dì a ingrassar i sederoni,

le faticose arti ed i mestieripreferiscono lasciarli ai forestieri.

In molti sono ancora emigrantisegno che ricchi non son, poi tutti quanti

e quando vanno nelle altrui cittànon li trattan male come fanno qua.

O forestiero o turista che vai lassùcerca poi di evitare i tanti �ciochetù�,

da costoro proprio nulla impareraise non a bere e a metterti nei guai

Al fine di evitarti malintesit�ho detto come son questi Bornesi,

che poi non san che siam venuti quaa portar loro soldi e civiltà!

Gino Ravaglia 1977

VILLEGGIATURA A BORNO

O cittadini che indecisi sietedove trascorrere le vacanze estivese la vita di montagna voi amate

leggete ciò che un vostro amico scrive.

Ecco Borno finalmenteio descrivo con piacered invito altra gente

a venir quassù a goder.

Se il bel paese e i monti tutti intornoabbondan d�ombre nell�estiva arsuraè certo questo un luogo di soggiorno

per voi che amate la villeggiatura.

Vi si trovan trattorieristoranti, alberghi e bar

con selciato sulle vieed un tempo alquanto rar.

Se vuoi passar la sera fresca e quietadopo il lungo errar di tutto il giorno

ti recherai al cinema Pinetafrutto stupendo dei pollai di Borno.

Il palazzo comunalee l�asfalto sul stradon

allargan la via centraledalla piazza al Caidon.

Rudi nell�aspetto gli abitanti ma leali, cordialissimi e sinceri

della pace, del silenzio sono amantidelle loro tradizioni vanno fieri.

Nell�estate fanno senzadelle case in loro aver

per modesta ricompensadan le chiavi ai forestier.

Forestier non far l�avaroesci fuor dalla città

troverai quassù riparoa qualunque avversità.

Ed esenti da difettied adorni di virtù

date esempio di perfetti alla nostra gioventù

Giacomo Magnolini 1954

E, per par condicio...