La fotografia degli interventi dei servizi sociali comunali una questione di accessibilità al...

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la fotografia degli interventi dei la fotografia degli interventi dei servizi sociali comunaliservizi sociali comunali

una questione di accessibilità al sistemauna questione di accessibilità al sistema … …del Comune…del Comune… … …del territorio…del territorio…

……della rete….della rete….

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Un italiano su cinque – Un italiano su cinque – circa 12 milionicirca 12 milioni - è - è “fortemente impoverito”“fortemente impoverito”, ossia, nel corso della , ossia, nel corso della crisi, ha visto modificarsi la propria situazione economica a causa di licenziamento, crisi, ha visto modificarsi la propria situazione economica a causa di licenziamento, disoccupazione, malattie, difficoltà a saldare la rata del mutuo, ecc..disoccupazione, malattie, difficoltà a saldare la rata del mutuo, ecc..““Le Le famiglie considerate agiatefamiglie considerate agiate, e quindi al riparo dalle ripercussioni della crisi, sono circa , e quindi al riparo dalle ripercussioni della crisi, sono circa il il 45% del totale45% del totale – ha precisato Mons. Pasini ( – ha precisato Mons. Pasini (presidente della Fondazione Zancan di Padova presidente della Fondazione Zancan di Padova e Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana nel commento alla nono Rapporto di Caritas e Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana nel commento alla nono Rapporto di Caritas Italiana) Italiana) -. Le altre, in proporzioni diverse, hanno risentito dell’ attuale congiuntura -. Le altre, in proporzioni diverse, hanno risentito dell’ attuale congiuntura sfavorevole, o per la difficoltà ad arrivare alla fine del mese, o perché impossibilitate a sfavorevole, o per la difficoltà ad arrivare alla fine del mese, o perché impossibilitate a onorare impegni e debiti pregressi, o perché non riescono a risparmiare, o perché onorare impegni e debiti pregressi, o perché non riescono a risparmiare, o perché impossibilitate ad assicurare ai figli un avvenire soddisfacente”. impossibilitate ad assicurare ai figli un avvenire soddisfacente”. A questo proposito mons. Pasini ha fatto notare che A questo proposito mons. Pasini ha fatto notare che “il 53% degli italiani resta ancorato “il 53% degli italiani resta ancorato tutta la vita al ceto sociale da cui proviene”tutta la vita al ceto sociale da cui proviene” e vengono meno “le speranze, e vengono meno “le speranze, tradizionalmente conservate dai genitori, di preparare ai propri figli una condizione sociale tradizionalmente conservate dai genitori, di preparare ai propri figli una condizione sociale migliore di quella in cui loro sono vissuti”.migliore di quella in cui loro sono vissuti”.

la fotografia italianala fotografia italiana

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Povertà: quale rappresentazione comune

Istat: la povertà risulta sostanzialmente stabile sia a livello la povertà risulta sostanzialmente stabile sia a livello assoluto sia relativo, confermando che più di 8 milioni di persone assoluto sia relativo, confermando che più di 8 milioni di persone vivono in condizioni di povertà relativa in Italia, tra cui oltre 3 vivono in condizioni di povertà relativa in Italia, tra cui oltre 3 milioni in stato di povertà assolutamilioni in stato di povertà assoluta

Zancan: Il problema sta tutto nell’apparente stabilità del Il problema sta tutto nell’apparente stabilità del fenomeno povertà, in quanto “tutti stiamo peggio e la situazione fenomeno povertà, in quanto “tutti stiamo peggio e la situazione economica delle famiglie italiane si è aggravata: così chi sta economica delle famiglie italiane si è aggravata: così chi sta ‘meno peggio’ non è più conteggiato nella categoria di ‘povero ‘meno peggio’ non è più conteggiato nella categoria di ‘povero relativo’, pur trovandosi nella medesima condizione economica di relativo’, pur trovandosi nella medesima condizione economica di un anno fa”un anno fa”

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NUOVO REGOLAMENTAZIONE DELL’ACCESSO AL SISTEMA DEI SERVIZI COMUNALI COME TAPPA DI UN PERCORSO DI QUALIFICAZIONE DEI SERVIZI

SOCIALI

a. migliorare l’offerta di servizi ed interventi rispetto ai bisogni

b. utilizzare in modo più appropriato le risorse, nella prospettiva di definizione dei

livelli essenziali di assistenza

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L’ASSETTO ORGANIZZATIVO IN RISPOSTA ALLA DOMANDA DI INTERVENTO

Il cittadino che ha bisogno

Accesso ordinario

Accesso in emergenza

POIS

Pronto intervento

Se è emergen

za

Sufficiente dare

informazIoni?

Vengono date le informazioni

Necessaria presa in carico

semplice?

SSTper presa in carico

Necessità di un’ulteriore presa

in carico

Interventi domiciliari

Interventi intermedi

Interventi residenziali

No

No

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LA REGOLAMENTAZIONE UNITARIA HA VOLUTO DIRE

• Sostituire la pluralità dei percorsi (e di regolamenti: 20) di accesso ai singoli servizi e alle singole prestazioni con un unico percorso (e unico regolamento) di accesso al sistema, propedeutico all’erogazione delle risposte disponibili sul territorio

• Ciò ha permesso di garantire:a) equità di accessob) trasparenza dell’azione amministrativac) governo del sistema dei servizi

in un’ottica di valorizzazione degli strumenti professionali e amministrativi del servizio

comunale e delle risorse del territorio

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IL RUOLO DEL COMUNE … NELL’INTEGRAZIONE CON LA RETE DEI SERVIZI NO PROFIT

L. n. 328/2000• art. 6, c. 2, lett e): “Al Comune … spetta … l’esercizio

delle seguenti attività: … e) definizione dei parametri di valutazione delle condizioni di cui all’art. 2, c. 3, ai fini della determinazione dell’accesso prioritario alle prestazioni e ai servizi.”

• Art 2, c. 3: “I soggetti in condizioni di povertà o con limitato reddito o con incapacità totale o parziale di

provvedere alle proprie esigenze per inabilità di ordine fisico e psichico, con difficoltà di inserimento nella vita

sociale attiva e nel mercato del lavoro, nonché i soggetti sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria che rendono necessari interventi assistenziali, accedono

prioritariamente ai servizi e alle prestazioni erogati dal sistema integrato di interventi e servizi sociali. ”

Sfida! “Perché non provarci in

forma integrata?”

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IL RUOLO DEL COMUNE … NELL’INTEGRAZIONE CON LA RETE DEI SERVIZI NO PROFIT

Altre leggi di riferimentoLr. n. 1/2000Lr. n. 3/2008• Art. 6, comma 2: “… accedono

prioritariamente alla rete delle unità d’offerta sociali le persone in condizioni di povertà o con reddito insufficiente …”

“Cosa significa?”

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L’accesso al Sistema attraversoPorta Unitaria di Accesso (PoIS)

Accesso ordinario: prevalentemente informativo

Tipo di accesso n°

Ufficio 2.454

Telefonico 994

Mail 65

Altro 42

Totale contatti 3.555

Dati riferiti all’anno 2012

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L’organizzazione della Presa in Carico

Nuclei con presa in carico strutturata (media e complessa) da parte dei Servizi Sociali

Arean° Nuclei Seguiti

n° Compone

nti

ADULTI 520 811

ANZIANI 1.084 1.448

DISABILI 320 904

MINORI 837 3.102

Totale 2.761 6.265

Impatto con la popolazione residente nel Comune di Cremona: circa 8,70%

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Nuclei con presa in caricoda parte dei Servizi Sociali

(ripartizione per Aree)

837 520

1.084320ADULTI

ANZIANI

DISABILI

MINORI

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ALCUNI DATI(confronto con i primi 3 mesi anno 2013)

Area

n° Nuclei Seguiti anno 2012

n° Nuclei Seguiti dato

attuale

variazione %

n° Componenti anno 2012

n° Componen

ti dato attuale

variazione %

ADULTI 520 533 2,50% 811 828 2,10%

ANZIANI 1.084 1087 0,28% 1.448 1461 0,90%

DISABILI 320 319 -0,31% 904 904 0,00%

MINORI 837 852 1,79% 3.102 3160 1,87%

Totale 2.761 2.791 1,09% 6.265 6.353 1,40%

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Famiglie prese in carico con interventi di natura economica

(Integrazione al Nucleo Familiare) da parte dei Servizi Sociali

Area n° Nuclei SeguitiFamiglie con

sostegno economico% Nuclei eco/tot

ADULTI 520 150 28,85%

ANZIANI 1.084 68 6,27%

DISABILI 320 41 12,81%

MINORI 837 254 30,35%

Totale 2.761 513 18,58%

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Risorse impegnate per l’Integrazione del Reddito Familiare

Famiglie prese in carico con interventi di natura economicada parte dei Servizi Sociali

Area

Famiglie con

sostegno economico

sostegno al nucleo: importi

ripartizione per

nucleo annuo

ADULTI 150 € 141.667,02 € 944,45

ANZIANI 68 € 57.268,43 € 842,18

DISABILI 41 € 37.215,98 € 907,71

MINORI 254 € 170.848,57 € 672,63

Totale 513 € 407.000,00 € 793,37

Acquisto di servizi per la prima infanzia, Sussidi finalizzati a costo casa e utenze energetiche, trasporti, assistenza alimentare…

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… tra le nuove povertà …

FAMIGLIE CON MINORI

Famiglie con sostegno

economico

sostegno al nucleo: importi

% rispetto al totale dell'Area

Minori

ripartizione per nucleo annuo

TOTALE 254 € 170.848,57   € 672,63

di cui

FAMIGLIE NUMEROSE 37 € 26.827,23 15,70% € 725,06

MONOGENITORIALI 145 € 83.508,78 48,88% € 575,92

SUBTOTALE 182 € 110.336,01 64,58% € 606,24

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Le risposte in Servizi Professionali o in Livelli Essenziali di Assistenza

Tipologia Importin° di personeinteressate

ripartizione per utente annuo

DOMICILIARE (ad es. Sad e Sadh,Telesoccorso, ecc.) € 764.031,71 629 € 1.214,68

INTERMEDIA(ad es. SAP, CDD,

CDI ecc.) € 2.396.633,72 410 € 5.845,45

RESIDENZIALE(ad es. RSA, RSD,

CAM ecc.) € 3.136.978,14 495 € 6.337,33

Totale € 6.297.643,57 1.534 € 4.105,37

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Distribuzione delle Risorse dei Servizi in base alla Tipologia e alle Aree di appartenenza

Tipologia DOMICILIARE INTERMEDIA RESIDENZIALE Totale

ADULTI     € 246.422,36 € 246.422,36

ANZIANI € 524.167,05 € 530.468,11 € 1.169.811,70 € 2.224.446,86

DISABILI € 169.753,41 € 1.679.235,06 € 409.654,49 € 2.258.642,96

MINORI € 70.111,25 € 186.930,55 € 1.311.089,59 € 1.568.131,39

Totale

€ 764.03

1,71

€ 2.396.6

33,72 € 3.136.978,14 € 6.297.643,57

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Distribuzione degli Utenti dei Servizi in base alla Tipologia e alle Aree di appartenenza

Tipologia DOMICILIARE INTERMEDIA RESIDENZIALE Totale

ADULTI     86 86

ANZIANI 549 177 239 965

DISABILI 60 191 34 285

MINORI 20 42 136 198

Totale 629 410 495 1.534

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Distribuzione degli Utenti dei Servizi in base alla Tipologia e alle Aree di appartenenza

0% 50% 100%

ADULTI

ANZIANI

DISABILI

MINORI

Totale

DOMICILIAREINTERMEDIARESIDENZIALE

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QUALE COMPARTECIPAZIONE?

Art. 8, Lr. 3/2008

• “Le persone che accedono alla rete partecipano, in rapporto alle proprie condizioni economiche, così come definite dalle normative in materia di Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) e nel rispetto della disciplina in materia di definizione dei livelli essenziali di assistenza, alla copertura del costo delle prestazioni mediante il pagamento di rette determinate secondo modalità stabilite dalla Giunta regionale, previa consultazione dei soggetti di cui all’art. 3 e sentita la competente commissione consiliare. Partecipano altresì i soggetti civilmente obbligati secondo le modalità stabilite dalle normative vigenti”

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DUE ASPETTI PROBLEMATICI

1. La determinazione della situazione economica rilevante ai fini dell’accesso agli interventi e alla compartecipazione alla spesa necessita di integrazioni rispetto al solo utilizzo dell’ISEE, al fine di poter valutare la reale situazione economica del richiedente

a) ulteriori criterib) tenere conto di rilevanti variazioni della situazione

economica

2. La possibilità di estendere ai familiari dell’interessato l’obbligazione a compartecipare alle spese è di discussa interpretazione

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LA SCELTA DEL COMUNE DI CREMONA

Assumere criteri di valutazione economica del destinatario e dei familiari che permettono di:

• perseguire finalità di equità sociale e solidarietà nell’accesso agli interventi

• favorire la permanenza dell'assistito presso il nucleo familiare di appartenenza

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INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (ISEE)

• Criterio utilizzato per valutare la situazione economica delle persone e del loro nucleo familiare di appartenenza, che richiedono servizi sociali “non destinati alla generalità o comunque collegati nella misura o nel costo a determinate situazioni economiche”

• Isee è funzione di: 1. indicatore situazione reddituale (ISR)2. indicatore situazione patrimoniale (ISP)3. scala di equivalenza (SE)

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ISEE Familiari presentati per la Compartecipazione alla Spesa in alcuni Servizi

Fascia SFA e CSE CDD CDI SAD e SADH Totale

< minimo(6.076,22) 7 8 19 67 101

da min (6.076,22)

a 9.999 12 12 48 54 126

da 10.000 a19.999 22 8 56 52 138

da 20.000 a max

(35.000) 4 6 12 16 38

> Massimo(35.000) 11 7 13 6 37

Totale 56 41 148 195 440

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ISEE Familiari presentati per la Compartecipazione alla Spesa in alcuni Servizi

0% 20% 40% 60% 80% 100%

SFA e CSE

CDD

CDI

SAD e SADH

Totale

< minimo (6.076,22)

da min a 9.999

da 10.000 a 19.999

da 20.000 a max

> massimo (35.000)