La fertilizzazione nelle colture arboree...La fertilizzazione nelle colture arboree Il ruolo...
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Nelle colture arboree una produzione di qualità si ottiene attraverso l’integrazione delle informazioni riguardanti:
• la fisiologia della pianta;
• le condizioni pedologiche ed ambientali;
• le tecniche colturali
La fertilizzazione nelle colture arboree
PROGETTO SERVAGRI ‐ OLIVICOLTURA BIOLOGICA
PROGETTO SERVAGRI ‐ OLIVICOLTURA BIOLOGICA
G F M A M G L A S O N D
G F M A M G L A S O N D
Crescita vegetativa
Ciclo riproduttivo
MignolaturaFioritura Indurimento
del noccioloMaturazione
Citochinesi
Distensione cellulare
ridotta ridotta
Crescita radicale Intensa attività di cerscitaIntensa ridotta
intensa
Ciclo biologico annuale dell’olivo
G.Campisi – Medolivo 2007
La fertilizzazione nelle colture arboree
Il ruolo dell’azoto nell’alternanza produttiva
Nell’olivo le maggiori esigenze di azoto si registrano fra piena fioritura e indurimento del nocciolo
La percentuale di frutti allegati è fortemente legata al metabolismo azotato
PROGETTO SERVAGRI ‐ OLIVICOLTURA BIOLOGICA
F.Tittarelli – CRA- 2005
ANALISI FOGLIARE
L’analisi fogliare consente di:
• individuare stati di incipiente carenza od eccesso nutrizionale
• controllare lo stato nutrizionale delle piante al fine di guidare le pratiche di concimazione
PROGETTO SERVAGRI ‐ OLIVICOLTURA BIOLOGICA
F.Tittarelli – CRA -2005
Fertilità dei terreni
PROGETTO SERVAGRI ‐ OLIVICOLTURA BIOLOGICA
I terreni naturali, non concimati debbono la loro fertilità alla sostanza organica contenuta e in minor misura all’origine delle rocce.
Terreni ciottolosi trattengono poca acqua e hanno pochissima S.O.
Terreni sabbiosi, poveri in S.O. trattengono poca acquaTerreni limosi, poveri di elementi e non strutturati tendono a formare una crosta superficiale
Terreni argillosi: buona fertilità ( K) ma deve essere lavorato altrimenti diviene asfittico
Fertilità dei terreni
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Funzioni degli elementi nutritivi principali
Azoto: stimola la crescita e la produzione della pianta (la forma di N è Importante)
Fosforo:elemento che interviene nella divisione cellulare,nella crescita delle radici, nello sviluppo dei tessuti meristematici
Potassio:elemento che regola il metabolismo degli zuccheri, favorendone l’accumulo sotto forma di amido, e controlla la lipogenesi
Asportazioni
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In larga massima un oliveto di 400 piante potato regolarmente asporta con la produzione
30 Kg di Azoto
20 Kg di P205
50 Kg di K2O
E più in particolare un ql di olive asporta 0,9KgN, 0,2 P, 1,0 di K, dunque, conoscendo la produzione effettuata e aggiungendo un 20‐30 % per le potature si può calcolare la quantità di elementi da restituire e dei relativi concimi
PERDITE ed ASPORTAZIONI
Tipologia di produzione
Azoto P2O5 K2O CaO2
Olive 32 6 38 13Legno di potatura 24 5 16 28Foglie di potatura 8 2 6 10Legno / foglie prodotte e rimaste sulla pianta
16 4 10 24
Valori totali 80 17 70 75Le asportazioni sono calcolate per una produzione di olive pari a 4 t, materiale fresco di potatura pari sempre a 4 t, e le relative immobilizzazioni all’interno delle parti legnose e fogliari che rimangono sulla pianta.
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APPORTI
Mineralizzazione della Sostanza Organica (SO):
• Rilascio di sostanze minerali: elementi principali e microelementi
Precipitazioni e fissazione dell’azoto atmosferico:
• piogge e attività dei microrganismi azotofissatorirendono disponibile azoto
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Bilancio nutritivo nell’agro -ecosistema uliveto (valori indicativi)
Asportazioni e perdite Azoto P2O5 K2OAsportazioni della coltura 80 17 70Microrganismi del terreno
40 4 15Insolubilizzazione e gasificazioneDilavamento ed erosioneAltre perdite in fase di distribuzione dei fertilizzanti 20 3 5
Asportazioni da piante ed inerbimento naturale 10 2 5Consumi aggiuntivi straordinari della coltura 20 - -TOTALI 170 26 95
Apporti al terrenoMineralizzazione della SO 20 7 24Precipitazioni ed azoto – fissazione 20 - -TOTALI 40 7 24
Concimazioni richieste 130 19 71
Asportazioni e perdite Kg/haMineralizzazione della SO 1460Totale perdite 1460
ApportiResidui di potatura 504Residui radicali 96Biomassa da inerbimento naturale 300Totale apporti 900
SO stabile da apportare in kg/ha 560
BILANCIO DELLA S.O. NEL SUOLO
PROGETTO SERVAGRI ‐ OLIVICOLTURA BIOLOGICA
Contenuto in C x 1,724 x % SS = SO.
Apporto di SO ed elementi nutritivi di letame e sovescioMateriale fresco Quantità
kg/haSS % SS kg CI Humus Azoto P2O5 K2O
Letame bovino 12000 20 2400 0,3 720 40 15 48Sovescio favino/avena
25000 30 7500 0.1 750 150 52 368
PROGETTO SERVAGRI ‐ OLIVICOLTURA BIOLOGICA
PROGETTO SERVAGRI ‐ OLIVICOLTURA BIOLOGICA
GESTIONE DEL SUOLO
PROGETTO SERVAGRI ‐ OLIVICOLTURA BIOLOGICA
GESTIONE DEL SUOLO
PROGETTO SERVAGRI ‐ OLIVICOLTURA BIOLOGICA
GESTIONE DEL SUOLOInerbimento del suolo
G.Campisi – Medolivo 2007
RAPIDITA’ DI DECOMPOSIZIONE E ASSENZA DI RICACCIO
BASSI COSTI PER I LAVORI PREPARATORI
ELEVATA PRODUZIONE DI BIOMASSA NELBREVE PERIODO
RESISTENZA AL CALPESTAMENTO
RAPIDITA’ DI EMERGENZA E COPERTURA
CRITERI DI SCELTA DELLA SPECIE DA INERBIMENTO IN AMBIENTE SEMI‐ARIDO
G.Campisi – Medolivo 2007
BIOMASSA SECCA FORNITA DALLA COPERTURA ERBACEA
0
10
20
30
40
50
2000 2001 2002Anno
q.li/
Ha
T1 (accr. veg. cover) T2 (fioritura cover) T3 (maturazione cover)
Veccia
Veccia
Favino
G.Campisi – Medolivo 2007
AZOTO APPORTATO DALL’INTERRAMENTO DELLA COVER CROPS PER UNITA’ DI SUPERFICIE
0,0010,0020,0030,0040,0050,0060,0070,0080,00
Kg/
ha
2000 2001 2002Anno
T1 T2 T3
Veccia
Veccia
Favino
G.Campisi – Medolivo 2007
TESI
Incrementi percentuali di S.O. rispetto al controllo al termine
dei tre anni consecutivi di sovescio
I 15,57
II 54,82
III 20,93G.Campisi – Medolivo 2007
AZOTO TOTALE NELL’ORIZZONTE 0‐30 Cm
0,400,600,801,001,201,401,60
T1 T2 T3 Controllo
Tesi
apr-00 apr-02
‰
G.Campisi – Medolivo 2007
EVOLUZIONE DELL’AZOTO AMMONIACALE NELL’ORIZZONTE 0 ‐ 30 Cm
0,00
0,40
0,80
1,20
1,60
2,00
mg/
Kg
T1 T2 T3 controllo
Tesi
apr-00 apr-02
G.Campisi – Medolivo 2007
EVOLUZIONE DELL’AZOTO NITRICO NELL’ORIZZONTE 0‐30 Cm
0,00
3,00
6,00
9,00
12,00
15,00
18,00
mg/
kg
T1 T2 T3 Controllo
Tesi
apr-00 apr-02
G.Campisi – Medolivo 2007
DATI PRODUTTIVI (OLIVO)
Parametro PRODUZIONE( Kg )
EFFICIENZA PRODUTTIVA
( Kg / Cm2)TESI / ANNO 2000 2001 2000 2001
I 22,44 n.s. 4,5 n.s. 0,14 n.s. 0,026 n.s.
II 23,32 “ 4,7 “ 0,18 “ 0,023 “
III 20,87 “ 2,7 “ 0,13 “ 0,022 “
CONTROLLO 23,00 “ 3,7 “ 0,15 “ 0,021 “Nella medesima colonna, valori contraddistinti da lettere diverse sono risultati statisticamente differenti al Test di Tukey per P< 0,05
G.Campisi – Medolivo 2007
CARATTERISTICHE VEGETATIVE DEGLI ALBERI
Parametro INCREMENTO AREA SEZ. TRASVERSALE
TRONCO( Cm2)
ACCRESCIMENTO LINEARE DEL GERMOGLIO
( Cm )
TESI/ANNO 2000 – 2001 2000 2001I 37,67 n.s. 7,71 n.s. 9,54 n.s.
II 41,12 " 7,05 " 9,74 "
III 39,57 " 7,5 " 8,42 "
Controllo 23,89 " 7,2 " 8,11 "
Nella medesima colonna, valori contraddistinti da lettere diverse sono risultati statisticamente differenti al Test di Tukey per P< 0,05
G.Campisi – Meodlivo 2007
Preparazione del compost
• Stazione di compostaggio
• Platee in cemento
• Creazione di un cumulo a sezione triangolare
• Mezzi di caricamento idonei
• Aggiunta di additivi
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I materiali da usare nel compost
• Materiale organico a vario titolo
Materiale vegetale (lignina)
1 ha oliveto 150 q di residui potatura
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Scolo delle acquePozzetto di raccolta
Platea di cemento
150 mt
irrigatoriTermometro sonda
Preparazione del sito
F.Petrillo – 2004
Scolo delle acque
Piante di zucca
Stuoie di juta
150 mt
irrigatoriTermometro sonda
Controllo della temperatura in estate
F.Petrillo – 2004
Scolo delle acque
Letame
Platea di cemento
150 mt
Strato di paglia
Preparazione degli additivi
Farine di roccia
Pozzetto di raccolta
F.Petrillo – 2004
h 2 mt
3 mt
Lunghezza variabile
Preparazione del compost
F.Petrillo – 2004
10
20
30
40
50
60
70
°C
1 mese 2 mesi 3 mesi
RIVOLTAMENTIcaricamento
pH 6 pH 8
mesofila
termofila
raffreddamento
F.Petrillo – 2004
Parametri di valutazione del compost
Sui cumuli non crescono erbe
Si sbriciola ed è di colore bruno
Inodore e se rivoltato non innalza la temperatura
C/N ~ 10% di ceneri < al 40 %Tenore in N > 1,5 %Assenza di patogeniAssenza di erbe infestanti
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Vantaggi del compost
•Aggiunta di S.O. nutriente e viva alla terra•Contiene humus stabilizzato•N è soprattutto organico; arriva lentamentealle piante•Sono attirati i lombrichi•Il composto difende le piante da malattie delsuolo
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DIFESA
PROGETTO SERVAGRI ‐ OLIVICOLTURA BIOLOGICA
G.Pennino et al. – 2006
DIFESA
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G.Pennino et al. – 2006
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G.Pennino et al. – 2006
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G.Pennino et al. – 2006
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