LA DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI - GestCFP 2016-17 1C… · 7. La città accessibile: le grandi...

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LA DEFINIZIONE

DEGLI OBIETTIVI è soprattutto una

questione di metodo

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“Se, riunendosi nel tempio ancestrale prima della battaglia,

si giunge a prevedere una vittoria, ciò è dovuto ai molti calcoli compiuti;

se si prevede di non vincere, ciò è dovuto a calcoli insufficienti.

L’abbondanza dei calcoli assicura la vittoria,

e una loro scarsità la impedisce; che dire di chi nulla avrà calcolato?

E’ ponendomi in quest’ottica che

posso prevedere il successo o la sconfitta.”

Sun Tzu, da “L’arte della guerra”

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DEFINIZIONI

«Performance»: la performance è il contributo (risultato e modalità di

raggiungimento del risultato) che una entità (individuo, gruppo di individui, unità

organizzativa, organizzazione, programma o politica pubblica) apporta attraverso la

propria azione al raggiungimento delle finalità e degli obiettivi ed, in ultima istanza, alla

soddisfazione dei bisogni per i quali l’organizzazione è stata costituita;

«Ciclo di gestione della performance»: il processo attraverso il quale

l’amministrazione definisce gli obiettivi, i piani di attività ad essi funzionali, gli indicatori e i

valori attesi e provvede alla misurazione, alla valutazione, alla premiazione e alla

rendicontazione dei risultati conseguiti;

«Piano della performance»: è l’ambito in cui sono esplicitati gli indirizzi e gli

obiettivi strategici ed operativi e, quindi, i relativi indicatori e valori programmati per la

misurazione e la valutazione dei risultati da conseguire;

«Misurazione della performance»: è l’attività di rilevazione dei dati indicativi che

rappresentano gli scostamenti tra valori attesi e valori conseguiti riferiti a obiettivi,

processi o prodotti o impatti sui cittadini;

«Valutazione della performance»: è l’insieme delle attività collegate, utili per

esprimere un giudizio per un fine, sulla base della misurazione della performance

organizzativa e individuale, delle aspettative e del grado di soddisfacimento dei bisogni dei

cittadini e degli utenti;

«Rendicontazione sulla performance»: la descrizione periodica delle risultanze

dell’attività di misurazione e valutazione della performance indirizzata agli organi di

indirizzo politico-amministrativo, ai cittadini ed agli stakeholder;

«Sistema di misurazione e valutazione della performance»: il complesso dei

criteri che definiscono gli ambiti, le metodologie, le fasi, i tempi ed il ruolo dei singoli

soggetti coinvolti nel processo di misurazione e valutazione della performance;

«Bisogno»: uno stato di carenza, di insoddisfazione, di lacuna, di spreco

che determina una spinta nell’organizzazione per individuare forme, modalità, azioni per

colmare il bisogno stesso;

«Obiettivo»: definizione puntuale di un traguardo che l’organizzazione o l’unità

organizzativa si prefigge di raggiungere in un determinato arco temporale per realizzare

con successo gli indirizzi programmatici;

«Risultato»: è l’effetto oggettivo e/o tangibile che l’obiettivo si prefigge di

raggiungere affinché questo possa dirsi realizzato;

«Indicatore»: aspetto o caratteristica dell’obiettivo, del processo o del prodotto,

misurabile, che fornisce informazioni significative sull’efficacia, l’efficienza, l’economicità o

la qualità dell’attività svolta e sul

grado di raggiungimento

dell’obiettivo;

«Target»: valore desiderato che

un’entità si prefigge di ottenere

rispetto ad un dato indicatore;

«Stakeholder»: qualsiasi gruppo

qualificato di individui, formalizzato o

no, che può essere influenzato

direttamente o indirettamente

dall’ottenimento degli obiettivi

dell’amministrazione o comunque

dalla sua azione;

«Outcome»: impatto, effetto o

risultato ultimo di un’azione; nella

misurazione della performance ci si

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riferisce agli outcome per indicare la conseguenza di un’attività o processo dal punto di

vista dell’utente del servizio e, più in generale, degli stakeholder.

L’ALBERO DELLA PERFORMANCE

E’ una mappa logica che rappresenta, anche graficamente, i legami tra mandato

istituzionale, linee strategiche (a cui sono associati, laddove sia possibile la loro

identificazione, gli outcome attesi), azioni strategiche e piani operativi (che individuano

obiettivi operativi, azioni e risorse). Tale mappa dimostra come gli obiettivi ai vari livelli e

di diversa natura contribuiscano, all’interno di un disegno strategico complessivo coerente,

al mandato istituzionale e alla missione.

Essa deve fornire una rappresentazione articolata, completa, sintetica ed integrata della

perfomance dell’amministrazione.

Definire le linee strategiche secondo il criterio dell’outcome deve rendere immediatamente

intellegibile agli stakeholder la finalizzazione delle attività dell’amministrazione rispetto ai

loro bisogni e aspettative.

Laddove l’articolazione delle aree strategiche per outcome non dovesse essere

oggettivamente possibile, si propone la prospettiva della balanced score card.

Fra le azioni strategiche sono in ogni caso da considerare la dimensione dell’efficienza ed

efficacia complessiva dell’attività istituzionale ordinaria, ossia di quella parte di attività che

ha carattere permanente, ricorrente o continuativo, pur non avendo necessariamente un

legame diretto con le priorità politiche, ovvero quei processi di lavoro che hanno come

finalità il funzionamento dell’organizzazione.

DALLE “AZIONI STRATEGICHE” AGLI “OBIETTIVI OPERATIVI”: LA CATENA DELLA

PIANIFICAZIONE OPERATIVA

Gli obiettivi operativi costituiscono un traguardo che l’organizzazione o l’unità

organizzativa si prefigge di raggiungere nel corso dell’anno per realizzare con successo gli

indirizzi programmatici.

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FASE 1:

“La mission esprime la ragion d’essere dell’Ente locale, ma anche i suoi tratti distintivi,

specificando in che modo potrà realizzare la propria vision, attraverso una chiara

dichiarazione di intenti strategici.

La definizione della mission implica l’individuazione dei bisogni da soddisfare, delle risposte

da offrire e delle relative modalità di attuazione. Alla mission dell’ente si correlano quelle

delle funzioni e dei servizi in cui l’ente è impegnato.

Il mission statement (manifesto della missione), definendo i motivi di esistenza dell’ente e

gli obiettivi traguardati a medio termine, dovrebbe essere tale da ispirare sostegno e

consenso da parte dei suoi interlocutori esterni, nonché partecipazione e motivazione da

parte di coloro che operano in, con e per l’ente.

Le domande a cui rispondere sarebbero: “chi siamo?”, “dove siamo?”, “perché ci siamo?”,

“che cosa vogliamo fare?””

(Guida agli Enti locali n. 6/2007)

FASE 2:

La definizione delle aree strategiche presuppone metodo e sistematicità e deve ispirarsi al

ciclo di governo; l’impegno degli organi di indirizzo politico-amministrativo dell’Ente

considera pertanto quanto segue:

1. Analisi del contesto territoriale e delle variabili in gioco e valorizzazione del sistema

di governo territoriale;

2. Identificazione e valutazione degli interessi interagenti, dei bisogni da soddisfare e

del valore pubblico da generare;

3. Identificazione e qualificazione del sistema degli attori, degli stakeholder e delle reti

di relazioni;

4. Programmazione delle strategie per la regolazione dei territori, definizione di

priorità strategiche rispetto a quadri di riferimento comunitari o nazionali e

formulazioni di politiche pubbliche;

5. Definizione delle modalità e degli strumenti di governance territoriale;

6. Attrazione di attori, risorse e competenze, abilitazione e promozione della

progettualità dei soggetti e degli stakeholder, attivazione della capacità di governo

degli attori implicati;

7. Valutazione degli effetti delle politiche e degli impatti degli obiettivi di governo

territoriale;

8. Sviluppo del modello sussidiario ed empowerment dei cittadini.

L’art. 46, comma 3, del d. lgs. n. 267/2000 prevede che entro il termini fissato dallo

statuto, il sindaco o il presidente della provincia, sentita la Giunta, presenta al Consiglio le

linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato.

Le linee programmatiche costituiscono pertanto la primaria fonte per la definizione

dell’albero delle performance da cui far discendere gli strumenti di pianificazione quali la

relazione previsionale e programmatica, il Piano delle performance, il Piano esecutivo di

gestione e il Piano degli obiettivi.

Tale approccio risponde pertanto alle logiche della direzione per politiche anche chiamata

Management by Policy, ovvero un processo manageriale preposto all’ottenimento di

Breakthrough (grandi miglioramenti concentrati) attraverso la concentrazione su un

numero ristretto di obiettivi.

Per realizzare grandi salti (breakthrough) è richiesta una grossa capacità di allineamento

da parte di tutta l’organizzazione e un notevole sforzo di coordinamento tra settori.

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La Direzione per Politiche è un processo con il quale si definiscono quindi le politiche

operative annuali sulla base di quelle a medio e lungo termine e le si attuano con azioni

concrete alle quali partecipa l’intera struttura organizzativa.

Es n.1:

1. La città che tutela i diritti dei cittadini: sicurezza e legalità per tutti

2. La città dove ci si sente a casa: qualità dell’ambiente, qualità della vita

3. La città dove si vive bene: la solidarietà sociale per un benessere socio-economico

condiviso

4. La città dove si cresce bene: progetti e iniziative “a misura di bambino”

5. La città sportiva che piace a tutti: dilettanti e professionisti, adulti e bambini

6. La città che da’ valore al tempo libero: [...] capitale di eventi socio-culturali in

Brianza

7. La città accessibile: le grandi infrastrutture di collegamento

8. La città che ci semplifica la vita: sempre più servizi a accessibili on line

9. La città che crea lavoro: lo sviluppo delle attività economico-produttive

e del terziario

FASE 3:

Dopo aver definito le aree, gli ambiti e le politiche da realizzare nel corso del mandato

amministrativo, è opportuno procedere alla definizione degli obiettivi strategici ovvero

definizione puntuale di un traguardo che l’organizzazione si prefigge di raggiungere in un

determinato arco temporale (per lo più triennale) per realizzare con successo gli indirizzi

programmatici, nel rispetto dei bisogni degli utenti e generalmente degli stakeholders.

Attraverso la definizione degli obiettivi strategici l’amministrazione determina ovvero ciò

l’ente – e per estensione, il territorio, la città, la comunità – intende realizzare nel rispetto

degli ideali, dei valori e delle aspirazioni degli organi di governo. Tale fase esprime la

percezione circa il futuro dell’Ente locale, implicando, per sua natura, un progresso o una

discontinuità tra lo scenario attuale e lo scenario futuro immaginato. In sostanza dovrebbe

rispondere alla domanda: “dove vogliamo arrivare?””

In tale prospettiva il Piano della performance introdotto con il D. Lg.s n.150/2009 deve

rappresentare la performance attesa dell’ente. Pertanto la redazione dello stesso deve

rispondere ai seguenti principi:

1. qualità ovvero nel Piano devono essere esplicitati il processo e la modalità con cui

si è arrivati a formulare gli obiettivi dell’amministrazione, nonché l’articolazione

complessiva degli stessi, nel rispetto di quanto previsto dall’art.5, comma 2 del

decreto ovvero che gli obiettivi siano:

a. rilevanti e pertinenti rispetto ai bisogni della collettività, alla missione

istituzionale, alle priorità politiche ed alle strategie dell'amministrazione

b. specifici e misurabili in termini concreti e chiari;

c. tali da determinare un significativo miglioramento della qualità dei servizi

erogati e degli interventi;

d. riferibili ad un arco temporale determinato, di norma corrispondente ad un

anno;

e. commisurati ai valori di riferimento derivanti da standard definiti a livello

nazionale e internazionale, nonche' da comparazioni con amministrazioni

omologhe;

f. confrontabili con le tendenze della produttività dell'amministrazione con

riferimento, ove possibile, almeno al triennio precedente;

g. correlati alla quantità e alla qualità delle risorse disponibili.

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Quindi, come precisato dalla deliberazione n.114/2010 della CiVIT, il processo di

declinazione degli obiettivi, sia nel tempo (dagli obiettivi strategici di lungo periodo a quelli

operativi di breve periodo), sia dai livelli organizzativi più elevati dell’amministrazione fino

alle singole unità organizzative ed agli individui, viene comunemente definito “a cascata”

(cascading). In linea generale, il meccanismo “a cascata” lega tra di loro i vari obiettivi

secondo una chiara e precisa relazione causale e non costituisce un mero schema di

trascrizione di obiettivi sui diversi livelli temporali ed organizzativi. Pertanto, il

collegamento tra dimensione organizzativa e dimensione individuale è rappresentato come

segue:

2. la comprensibilità ovvero il “legame” che sussiste tra i bisogni della collettività, la

missione istituzionale, le priorità politiche, le strategie, gli obiettivi e gli indicatori

dell’amministrazione, secondo quanto prospettato nel percorso sotto rappresentato;

3. l’attendibilità ovvero la rappresentazione della performance è attendibile solo se è

verificabile ex post la correttezza metodologica del processo di pianificazione

(principi, fasi, tempi, soggetti) e delle sue risultanze (obiettivi, indicatori, target),

attraverso l’adozione e l’applicazione di un rigoroso sistema di misurazione e di

valutazione della performance, ai sensi dell’art.7 del Decreto, in grado di rilevare le

dinamiche gestionali delle amministrazione aggregati come segue:

a. il grado di attuazione della strategia: l'amministrazione è chiamata ad

identificare, sulla base delle priorità degli organi di indirizzo, gli obiettivi

strategici e la relativa articolazione;

b. il portafoglio delle attività e dei servizi: il Sistema deve strutturarsi sulla

base delle attività, incluse quelle di supporto e di regolamentazione, e dei

servizi attraverso i quali l'amministrazione esplica la propria azione rispetto

all'ambiente di riferimento, ai portatori di interesse (stakeholder) e, laddove

le funzioni istituzionali dell'amministrazione lo prevedano, rispetto agli

utenti;

c. lo stato di salute dell'amministrazione: l'amministrazione è tenuta a indicare

le condizioni necessarie a garantire che il perseguimento delle strategie, lo

svolgimento delle attività e l'erogazione dei servizi avvenga in condizioni

ottimali; a tal fine, il Sistema deve essere strutturato in modo tale da

consentire di valutare ex ante ed ex post se:

i. l'amministrazione è in grado effettivamente di raggiungere i propri

obiettivi, garantendo un utilizzo equilibrato delle risorse, lo sviluppo

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delle competenze e dell' organizzazione, il miglioramento delle

relazioni con interlocutori e portatori di interesse (stakeholder);

ii. i processi interni di supporto - i quali rendono possibile il

funzionamento dell'amministrazione - raggiungono adeguati livelli di

efficienza ed efficacia;

d. gli impatti dell'azione amministrativa (outcome): il Sistema deve considerare

gli impatti prodotti nell'ambiente esterno in termini di risposta ai bisogni.

In ogni caso la definizione degli obiettivi strategici deve essere traguardata attraverso la

determinazione di opportuni indicatori di outcome ovvero indicatori in grado di rilevare

l’impatto, l’effetto o il risultato ultimo di un’azione ovvero per indicare la conseguenza di

un’attività o processo dal punto di vista dell’utente del servizio e, più in generale, degli

stakeholder.

FASE 4:

Ogni obiettivi strategico deve essere definito in obiettivi operativi per:

1. mettere la direzione dell’organizzazione in grado di rendere manifeste le eventuali

incoerenze tra i fini perseguiti, riconoscere le interrelazioni tra fini e rimediare

all’assenza, in specifici settori, di fini consapevoli;

2. condurre alla formazione di obiettivi specifici, che permettono di valutare le

performance del personale sulla base di fattori oggettivi (i risultati) e quindi di

razionalizzare il sistema di incentivi;

3. favorire la segnalazione esplicita dei programmi prioritari e di quelli da

abbandonare;

4. fornire basi per il decentramento delle decisioni, mediante la delega di autorità e di

potere ai livelli inferiori della gerarchia dell’organizzazione.

L’obiettivo operativo

deve rappresentare

quindi il “COME” si

intende conseguire

l’obiettivo strategico

anche attraverso la

definizione delle singole

azioni operative, dei

relativi indicatori di

performance, delle

risorse umane coinvolte

e delle risorse finanziarie

e strumentali collegate.

La descrizione di un obiettivo

L’obiettivo è la definizione puntuale di un traguardo che l’organizzazione o l’unità

organizzativa si prefigge di raggiungere in determinato arco temporale per realizzare con

successo gli indirizzi programmatici.

Gli obiettivi si distinguono in:

Obiettivi strategici, che si traducono in impatto sulla collettività (outcome);

Obiettivi operativi, che si traducono in output;

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Obiettivi gestionali, che si traducono in un risultato specifico nell’anno di

riferimento.

Alcuni obiettivi possono avere natura trasversale, nel senso che possono essere raggiunti

mediante il concorso di più Settori.

La stessa delibera Civit n. 89/2010 specifica una catena logica in base alla quale si

distinguono 3 livelli:

1) livello politico istituzionale, nell’ambito del quale si definiscono le missioni, i

programmi e le priorità politiche;

2) livello strategico, che prevede la traduzione delle missioni, dei programmi in

obiettivi strategici;

3) livello operativo, che individua gli obiettivi operativi declinati dagli obiettivi

strategici.

4) livello gestionale, che individua, nell’ambito dello specifico esercizio, i risultato

attesi di un obiettivo operativo.

Il Documento unico di programmazione degli enti locali (DUP)

Il DUP è lo strumento che permette l’attività di guida strategica ed operativa degli enti

locali e consente di fronteggiare in modo permanente, sistemico e unitario le discontinuità

ambientali e organizzative.

Il DUP costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza dei documenti di

bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione.

Il DUP si compone di due sezioni: la Sezione Strategica (SeS) e la Sezione Operativa

(SeO). La prima ha un orizzonte temporale di riferimento pari a quello del mandato

amministrativo, la seconda pari a quello del bilancio di previsione.

La Sezione Strategica (SeS)

La SeS sviluppa e concretizza le linee programmatiche di mandato di cui all’art. 46 comma

3 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e individua, in coerenza con il quadro

normativo di riferimento, gli indirizzi strategici dell’ente. Il quadro strategico di riferimento

è definito anche in coerenza con le linee di indirizzo della programmazione Regionale e

tenendo conto del concorso al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica definiti in

ambito nazionale in coerenza con le procedure e i criteri stabiliti dall'Unione europea.

In particolare, la sezione individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento e

con gli obiettivi generali di finanza pubblica, le principali scelte che caratterizzano il

programma dell’amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo e che

possono avere un impatto di medio e lungo periodo, le politiche di mandato che l’ente

vuole sviluppare nel raggiungimento delle proprie finalità istituzionali e nel governo delle

proprie funzioni fondamentali e gli indirizzi generali di programmazione riferiti al periodo di

mandato.

Nella SeS sono anche indicati gli strumenti attraverso i quali l'ente locale intende

rendicontare il proprio operato nel corso del mandato in maniera sistematica e

trasparente, per informare i cittadini del livello di realizzazione dei programmi, di

raggiungimento degli obiettivi e delle collegate aree di responsabilità politica o

amministrativa.

L’individuazione degli obiettivi strategici consegue a un processo conoscitivo di analisi

strategica delle condizioni esterne all’ente e di quelle interne, sia in termini attuali che

prospettici e alla definizione di indirizzi generali di natura strategica.

La Sezione Operativa (SeO)

La SeO ha carattere generale, contenuto programmatico e costituisce lo strumento a

supporto del processo di previsione definito sulla base degli indirizzi generali e degli

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obiettivi strategici fissati nella SeS del DUP. In particolare, la SeO contiene la

programmazione operativa dell’ente avendo a riferimento un arco temporale sia annuale

che pluriennale.

Il contenuto della SeO, predisposto in base alle previsioni ed agli obiettivi fissati nella SeS,

costituisce giuda e vincolo ai processi di redazione dei documenti contabili di previsione

dell’ente.

La SeO individua, per ogni singola missione, i programmi che l’ente intende realizzare per

conseguire gli obiettivi strategici definiti nella SeS. Per ogni programma, e per tutto il

periodo di riferimento del DUP, sono individuati gli obiettivi operativi annuali da

raggiungere.

La definizione degli obiettivi dei programmi che l'ente intende realizzare deve avvenire in

modo coerente con gli obiettivi strategici definiti nella SeS. L’individuazione delle finalità e

la fissazione degli obiettivi per i programmi deve “guidare”, negli altri strumenti di

programmazione, l’individuazione dei progetti strumentali alla loro realizzazione e

l’affidamento di obiettivi e risorse ai responsabili dei servizi. Gli obiettivi dei programmi

devono essere controllati annualmente a fine di verificarne il grado di raggiungimento e,

laddove necessario, modificati, dandone adeguata giustificazione, per dare una

rappresentazione veritiera e corretta dei futuri andamenti dell’ente e del processo di

formulazione dei programmi all’interno delle missioni.

L'individuazione degli obiettivi dei programmi deve essere compiuta sulla base dell'attenta

analisi delle condizioni operative esistenti e prospettiche dell'ente nell'arco temporale di

riferimento del DUP. In ogni caso il programma è il cardine della programmazione e, di

conseguenza, il contenuto dei programmi deve esprimere il momento chiave della

predisposizione del bilancio finalizzato alla gestione delle funzioni fondamentali dell’ente.

I programmi devono essere analiticamente definiti in modo da costituire la base sulla quale

implementare il processo di definizione degli indirizzi e delle scelte che deve,

successivamente, portare, tramite la predisposizione e l’approvazione del PEG,

all’affidamento di obiettivi e risorse ai responsabili dei servizi.

La SeO comprende anche la programmazione in materia di lavori pubblici, personale e

patrimonio.

La realizzazione dei lavori pubblici degli enti locali deve essere svolta in conformità ad un

programma triennale e ai suoi aggiornamenti annuali che sono ricompresi nella SeO del

DUP.

La programmazione del fabbisogno di personale che gli organi di vertice degli enti sono

tenuti ad approvare, ai sensi di legge, deve assicurare le esigenze di funzionalità e di

ottimizzazione delle risorse per il miglior funzionamento dei servizi compatibilmente con le

disponibilità finanziarie e i vincoli di finanza pubblica.

Al fine di procedere al riordino, gestione e valorizzazione del proprio patrimonio

immobiliare l’ente, con apposita delibera dell’organo di governo individua, redigendo

apposito elenco, i singoli immobili di proprietà dell'ente. Tra questi devono essere

individuati quelli non strumentali all’esercizio delle proprie funzioni istituzionali e quelli

suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione. Sulla base delle informazioni contenute

nell’elenco deve essere predisposto il “Piano delle alienazioni e valorizzazioni patrimoniali”

quale parte integrante del DUP.

Descrizione delle tipologie di obiettivo

Obiettivi strategici: Descrivono un traguardo che l’organizzazione si prefigge di

raggiungere per eseguire con successo i propri indirizzi. Sono

espressi attraverso una descrizione sintetica e devono essere

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sempre misurabili, quantificabili e possibilmente condivisi.

Fanno riferimento ad orizzonti temporali pluriennali e

presentano un elevato grado di rilevanza (non risultano, per

tale caratteristica, facilmente modificabili nel breve periodo),

richiedendo uno sforzo di pianificazione per lo meno di medio

periodo.

Obiettivi operativi/gestionali: Declinano l’orizzonte strategico nei singoli esercizi

(breve periodo), rientrando negli strumenti di natura

programmatica delle attività delle amministrazioni,

indipendentemente dai livelli organizzativi a cui tali

obiettivi fanno capo.

Possono essere:

Obiettivi di sviluppo/innovazione: Consistono

nell’introduzione e/o nello sviluppo di processi mirati a

un miglioramento della performance o orientati

all’ampliamento dell’offerta di prodotti e servizi per il

cliente interno/esterno.

Obiettivi di miglioramento: Sono legati allo sviluppo

dell'attuale struttura: rispondono ai principi di efficienza

ed efficacia della gestione e all'introduzione di nuovi

principi legislativi.

Obiettivi di mantenimento: Sono legati al

mantenimento degli standard raggiunti nella gestione

dei servizi.

Consigli utili nella definizione degli obiettivi

1) La descrizione dell’obiettivo deve essere possibilmente chiara, corretta e veritiera. In

essa deve essere rappresentato il contesto interno ed esterno entro il quale l’obiettivo

deve essere realizzato. Nel caso si tratti di obiettivi di mantenimento o di

miglioramento è necessario rappresentare attraverso indicatori specifici quali sono i

livelli di riferimento rispetto ai quali sono pianificati i rispettivi risultati attesi. In ultima

istanza è necessario quindi descrivere il quadro organizzativo di insieme (risorse

umane, finanziarie, tecnologiche…) entro il deve essere realizzato l’obiettivo, con

particolare riferimento a:

a) punti di forza;

b) punti di debolezza;

c) opportunità derivanti dal contesto esterno;

d) ostacoli derivanti dal contesto esterno.

2) La titolazione dell’obiettivo deve essere sintetica; essa deve essere rappresentata da

una frase che deve iniziare con un verbo all’infinito scelto fra quelli riportati nella

seguente tabella (per gli obiettivi operativi) seguita da un “COSA”.

MANTENIMENTO

Governo Indirizzo Partecipazione

Accertare Accompagnare Agevolare Allestire Applicare Approntare Assicurare Autorizzare Catalogare

Assistere Consigliare Favorire Formare Incentivare Informare Monitorare Presentare Promuovere

Coinvolgere Collaborare Consultare Contribuire Cooperare Coordinare Curare Finanziare Interagire

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Confermare Conservare Contenere Continuare Contrastare Controllare Disciplinare Distribuire Dotare Effettuare Erogare Eseguire Esercitare Esperire Espletare Evadere Fornire Garantire Gestire Governare Intervenire Inventariare Mantenere Normare Obbligare Offrire Presidiare Prevenire Provvedere Regolamentare Reprimere Rilasciare Rilevare Rispondere Stipulare Svolgere

Utilizzare Verificare Vigilare

Pubblicizzare Riconoscere Sensibilizzare Sostenere Valorizzare

Inviare Partecipare Pubblicare Raccordare Supportare

MIGLIORAMENTO

Consolidamento e rilancio

Incremento Variazione

Aggiornare Bonificare Consolidare Integrare Ottimizzare

Perfezionare Personalizzare Rafforzare Razionalizzare Recuperare Revisionare Rilanciare Ripristinare Riprofessionalizzare Riprogettare Riqualificare Ristrutturare Sistemare

Accrescere Ampliare Assumere Aumentare Diffondere

Diminuire Estendere Facilitare Incrementare Informatizzare Innovare Inserire Migliorare Potenziare Specializzare Sviluppare

Adeguare Cambiare Delocalizzare Modificare Ridefinire

Riformare Rinnovare Riorganizzare Rivedere Sostituire Trasformare

SVILUPPO

Studio e predisposizione

Processo

Attivazione

Acquisire Aderire

Accreditare Adottare

Aprire Attivare

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Analizzare Approvare Concorrere Definire Elaborare Esaminare Ideare Individuare Istruire Pianificare Predisporre Prevedere Progettare Studiare Valutare

Affidare Assegnare Collaudare Completare Creare Formalizzare Introdurre Istituire Organizzare Procedere Proseguire Redigere Sperimentare

Attuare Avviare Cessare Concludere Costruire Edificare Esternalizzare Implementare Iniziare Installare Realizzare Ultimare

Es. Verbo all’infinito COSA COME PROSPETTIVE

Progettare un piano di razionalizzazione

indicatori di output/processo indicatori di efficienza indicatori di efficacia indicatori di qualità

Prospettiva utente (dall’esterno verso l’interno) Prospettiva economico-finanziaria (prospettiva passata) Prospettiva dei processi interni (dall’interno verso l’esterno) Prospettiva innovazione e sviluppo (prospettiva futura)

FASE 5:

Agli obiettivi devono essere associati uno o più indicatori, avendo cura che nel loro

complesso tali indicatori comprendano, per quanto possibile, gli otto ambiti di misurazione

e valutazione della performance ovvero:

a) attuazione delle politiche attivate sulla soddisfazione finale dei bisogni della

collettività;

b) attuazione di piani e programmi, ovvero la misurazione dell’effettivo grado di

attuazione dei medesimi, nel rispetto delle fasi e dei tempi previsti, degli standard

qualitativi e quantitativi definiti, del livello previsto di assorbimento delle risorse;

c) la rilevazione del grado di soddisfazione dei destinatari delle attività e dei servizi

anche attraverso modalità interattive;

d) la modernizzazione e il miglioramento qualitativo dell’organizzazione e delle

competenze professionali e la capacità di attuazione di piani e programmi;

e) lo sviluppo qualitativo e quantitativo delle relazioni con i cittadini, i soggetti

interessati, gli utenti e i destinatari dei servizi, anche attraverso lo sviluppo di

forme di partecipazione e collaborazione;

f) l’efficienza nell’impiego delle risorse, con particolare riferimento al contenimento ed

alla riduzione dei costi, nonché all’ottimizzazione dei tempi dei procedimenti

amministrativi;

g) la qualità e la quantità delle prestazioni e dei servizi erogati;

h) il raggiungimento degli obiettivi di promozione delle pari opportunità.

LA COSTRUZIONE DEGLI INDICATORI

Ad ogni obiettivo sono collegati uno o più indicatori, volte a favorire la rappresentazione

del risultato atteso, meritevole d’attenzione da parte di stakeholder interni

(amministratori, management) o esterni (cittadini, associazioni, altri enti, ecc.).

«Indicatore»: aspetto o caratteristica dell’obiettivo, del processo o del prodotto,

misurabile, che fornisce informazioni significative sull’efficacia, l’efficienza, l’economicità o

la qualità dell’attività svolta e sul grado di raggiungimento dell’obiettivo.

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Gli indicatori devono essere definiti con riferimento ai diversi ambiti di misurazione e

valutazione della performance secondo a seguente catalogazione:

1. indicatori di outcome: esprimono “l’impatto, risultato ultimo di una azione”1 e

cercano di quantificare gli impatti dell’azione dell’Ente nel suo complesso

sull’ambiente esterno, in termini di risposta ai bisogni dei differenti stakeholders;

2. indicatori di output: esprimono “ciò che si ottiene immediatamente al termine di

una attività o di un processo”2 e misurano i risultati ottenuti nell’ambito di

programmi strategici e progetti operativi;

3. indicatori di efficienza: esprimono “la capacità ottimale di sfruttamento delle

risorse”3 e sono generalmente rivolti alla misurazione economica dei fattori

impiegati come input di processi (es. costo dell’input, lavoro complessivo, ecc.),

anche se possono essere riferiti alla misurazione dell’output di un programma

(efficienza del programma). Essi sono dati dal rapporto tra risorse umane o

materiali impiegati (input) e risultati ottenuti (output);

4. indicatori di efficacia: esprimono “la capacità di raggiungere gli obiettivi”4 e sono

rivolti alla misurazione di azioni, progetti, programmi specifici. Essi sono dati dal

rapporto tra risultati ottenuti (output) ed obiettivi;

5. indicatori di qualità: sono definiti come “quantificazioni, misure o rapporti tra

misure, in grado di rappresentare in modo valido, pertinente ed affidabile un certo

fenomeno di interesse (ad esempio una dimensione della qualità effettiva)”5.

Per la costruzione degli

indicatori di performance ci

si riferisce anche al modello

della Balanced Scorecard.

Il modello della Balanced

Scorecard trova in ogni

caso conferma anche

nell’impianto del D. Lgs.

n.150/2009.

Gli indicatori devono inoltre

soddisfare i seguenti

requisiti di qualità:

validità tecnica:

capacità intrinseca

ed effettiva di

misurare ciò che

l’obiettivo si

propone di ottenere; l’indicatore deve essere chiaramente definito, misurabile,

contestualizzato, confrontabile nel tempo e nello spazio; deve completare il quadro

della situazione integrandosi con altri indicatori; deve essere oggettivo, utilizzando

informazioni certe;

1 Delibera CIVIT n.89/2010

2 Delibera CIVIT n.89/2010 3 Delibera CIVIT n.89/2010 4 Delibera CIVIT n.89/2010 5 Delibera CIVIT n.88/2010

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rilevanza/funzionalità: capacità di leggere i risultati e, conseguentemente, di

permetterne la valutazione e l’eventuale riorientamento delle politiche di servizio;

l’indicatore, ove possibile, deve essere confrontabile con le tendenze della

produttività con riferimento almeno al triennio precedente;

tempestività: essere in grado di fornire rilevazioni in tempi coerenti con le

necessità di valutazione e decisione;

legittimazione: attitudine a rendere possibile il confronto tra attori interni politico-

tecnici e tra di essi e gli stakeholder dell’ente; l’indicatore deve quindi essere

rilevante e deve essere associato ad un valore (target)significativo e sfidante,

commisurato, ove possibile, a valori di riferimento derivanti da standard definiti a

livello nazionale e internazionale, nonché da benchmarking.

Per ogni indicatore di performance è inoltre definito il criterio di misurazione ovvero se

trattasi di:

a) misure dirette;

b) rapporti;

c) on/off;

d) scale di valutazione;

e) descrizioni generali.

Ogni indicatore di performance dovrà essere definito in modo tale da evidenziare la

coerenza tra indirizzi strategici e gestione operativa e secondo quanto rappresentato nella

scheda a lato.

Contestualmente alla definizione degli obiettivi, per gli indicatori principali di performance

viene condotto un test di validazione della qualità dell’indicatore, conformemente alle

relative indicazioni contenute nella delibera CiVIT n.89/2010.

Gli indicatori per i quali il test di validazione attribuisce un valutazione < a 3 devono

essere ridefiniti.

Per ciascun target6 è altresì condotto un test che, al pari di ciascun indicatore, ne misuri la

solidità dal punto di vista qualitativo secondo quanto previsto dalla già citata deliberazione

n.89/2010 della CiVIT.

Il target associato a ciascun

indicatore, inteso quale risultato

quantitativo che ci si prefigge di

ottenere (risultato atteso), diviene

l’oggetto di misurazione,

monitoraggio e verifica ai fini della

valutazione della performance a

consuntivo.

Le caratteristiche che deve

assumere il target sono:

deve essere ambizioso ma

realistico;

i soggetti incaricati di ottenerlo devono avere abilità e competenze sufficienti e i

processi sottostanti devono rendere il target effettivamente raggiungibile;

6 Il target è il valore desiderato che un’entità si prefigge di ottenere rispetto ad un dato indicatore.

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deve essere accettato dall’individuo incaricato di raggiungerlo;

devono essere presenti meccanismi di retroazione per dimostrare i progressi

ottenuti rispetto al target.

Due considerazioni di metodo:

a) Affinché un qualsiasi indicatore possa avere significato deve riferirsi ad un preciso

obiettivo ovvero deve discendere dalla seguente catena logica:

Qual è il bisogno?

Chi sono gli stakeholders?

Cosa intendiamo realizzare?

Come intendiamo operare?

Secondo quali tempi intendiamo realizzare l’obiettivo?

Quali sono gli indicatori per il controllo?

Qual è il target?

Chi dovrà monitorare il target?

b) Per la definizione di un indicatore è opportuno esaminare il tipo di destinatario

secondo quanto prospettato nella seguente tabella:

TIPOLOGIA di INDICATORI

Balanced scorecard: Modalità di controllo da utilizzarsi per descrivere, attuare e gestire

la strategia dell’Ente allo scopo di tradurre gli obiettivi strategici in un serie di misure della

prestazione.

PROSPETTIVE VISIONE

Prospettiva utente

(dall’esterno verso l’interno)

Potenziare i servizi

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Prospettiva economico-finanziaria

(prospettiva passata)

Ottimizzare i costi/benefici

Prospettiva dei processi interni

(dall’interno verso l’esterno)

Semplificare e migliorare

l’organizzazione

Prospettiva innovazione e sviluppo

(prospettiva futura)

Creare un clima organizzativo

positivo a aperto al cambiamento

Prospettiva finanziaria: per avere successo come dobbiamo gestire le risorse

finanziarie?

contenimento della spesa

incremento delle entrate

razionalizzazione del patrimonio

fonti alternative di finanziamento

Prospettiva dei processi interni: per soddisfare i nostri utenti in quali processi

dobbiamo eccellere?

incremento della produttività

assistenza all’utenza

ricerca e sviluppo

rispetto delle regole sociali

Prospettiva di innovazione e sviluppo: per realizzare i nostri obiettivi come sosterremo

la capacità di cambiamento e di miglioramento?

capitale organizzativo

capitale informativo

capitale umane

Prospettiva del cliente/utente: per realizzare gli obiettivi come dobbiamo apparire agli

occhi degli utenti?

soddisfazione dell’utenza

fidelizzazione dell’utenza

incremento degli utenti

Indicatori statistici

Si tratta di indicatori contenenti informazioni relative prevalentemente all’ambiente nel

quale opera l’ente: popolazione, struttura del territorio, caratteristiche dell’economia…

Possono essere utilizzati per la costruzione di indicatori più complessi, di efficienza ed

efficacia, oppure per effettuare previsioni sull’andamento di un certo fenomeno in relazione

a determinati obiettivi dell’Ente.

Indicatori di attività

Forniscono informazioni essenziali sull’andamento delle attività dei singoli centri di costo:

n° pasti erogati, n° ore di lavoro, km percorsi, n° iscritti asili nido…

Rappresentano la base per la costruzione di indicatori più complessi e permettono la

costruzione di archivi sull’andamento storico di un particolare fenomeno.

Indicatori finanziari e patrimoniali

Sono indicatori costruiti per fornire informazioni sulla struttura finanziaria e sulla struttura

patrimoniale dell’Ente e si ottengono raffrontando dati preventivi e/o consuntivi della

contabilità finanziaria.

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a) Gli indicatori finanziari riflettono la dinamica delle entrate e delle spese sia nella

fase della competenza giuridica (accertamenti ed impegni) che in quella monetaria

(incassi e pagamenti).

AUTONOMIA FINANZIARIA = Entrate proprie/Entrate correnti

AUTONOMIA IMPOSITIVA = Entrate tributarie/Entrate correnti

AUTONOMIA DA PROVENTI = Entrate extratributarie/Entrate correnti

INDICATORI DI CONTRIBUZIONE

= Imposte/Entrate tributarie

= Tasse/Entrate tributarie

= Tributi speciali/Entrate tributarie

= Spese correnti/Spese totali

= Spese Conto capitale/Spese totali

= Rimborso prestiti/Spese totali

= Servizi conto terzi/Spese totali

= Personale/Spese correnti

= Acquisto beni consumo/Spese correnti

= Prestazione servizi/ Spese correnti

= Imposte e tasse/Spese correnti

= Ammortamenti/Spese correnti

NEL CASO DI SERVIZI A DOMANDA INDIVIDUALE

RIGIDITA’ DELLA SPESA = Spese rigide/Spese servizio

INDICE DI COPERTURA = Proventi/Spese

NEL CASO DI INVESTIMENTI

= Trasferimenti/ Spesa conto capitale

= Mutuo CDDPP/Spese conto capitale

b) Gli indicatori patrimoniali, invece, permettono di effettuare un’analisi della dinamica

e della composizione spazio-temporale del conto del patrimonio dell’Ente.

REDDITIVITA’ DEL PATRIMONIO = Ricavi patrimoniali/Valore del patrimonio disponibile

COMPOSIZIONE DELL’ATTIVO E DEL PASSIVO suddiviso in classi di cespiti, espressa in

termini percentuali del valore totale

CORRELAZIONE ovvero rapporti fra voci o classi di attività o passività

R1 Entità del risultato di amministrazione

Risultato di amministrazione/impegni di spesa correnti e per rimborso mutui e prestiti a medio-lungo termine impegnati (titolo I + titolo III solo interventi 3,4 ,5)

R2 Qualità del risultato di amministrazione

Residui attivi in conto residui delle entrate proprie (titolo I + titolo III)/valore assoluto del risultato di amministrazione

R3 Crediti su entrate proprie oltre 12 mesi

Residui attivi in conto residui entrate titolo I + titolo III)/entrate di competenza accertate titolo I + titolo III

R4 Equilibrio strutturale di parte Accertamenti entrate correnti (titolo I + titolo III)/impegni di

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corrente spesa corrente e per rimborso mutui e prestiti a medio-lungo termine impegnati (titolo I + titolo III solo interventi 3,4,5)

R5 Rigidità della spesa causata dal personale

Impegni di spesa personale (titolo I interventi 1)/accertamenti entrate correnti (titolo I + II + III)

R6 Saturazione dei limiti di indebitamento

Interessi passivi (titolo I intervento 6)/accertamenti entrate correnti (titolo I + II + III)

R7 Tempi di estinzione debiti di finanziamento

Debiti di finanziamento a fine anno/spese per rimborsi di quota capitale di mutui e prestiti a medio-lungo termine impegnati (titolo III solo interventi 3,4,5)

R8 Utilizzo anticipazioni si tesoreria Anticipazioni di tesoreria accertate (entrate titolo V categoria 1)/entrate correnti accertate (titoli I + II + III)

R9 Anticipazioni di tesoreria non rimborsate

Residui passivi anticipazioni di tesoreria (spese titolo III interventi 1)/entrate correnti accertate (titolo I + II+ III)

R10 Residui passivi delle spese correnti Residui passivi totali (in conto competenza e in conto residui) relativi alle spese correnti (residui totali delle spese titolo I)/spese correnti impegnate (spese titolo I)

R11 Velocità di riscossione delle entrate proprie

Riscossione Titolo I e III entrate/Accertamenti Titolo I e III entrate

R12 Autonomia finanziaria Titolo I e III entrate accertate/Totale entrate

R13 Autonomia impositiva Titolo I accertate/Totale entrate R14 Pressione tributaria Titolo I entrate accertate/abitanti

R15 Pressione extra-tributaria Titolo III entrate accertate/abitanti

R16 Pressione finanziaria Titolo I e III entrate accertate/abitanti

R17 Incidenza spese generali di amministrazione e gestione in relazione alle spese correnti

Funzioni generali di amministrazione di gestione e di controllo/Spese correnti impegnate

R18 Debiti finanziamento pro-capite Debiti finanziamento fine anno/abitanti

R19 Spesa in c/capitale in relazione alla spesa corrente

Spesa impegnata in c/capitale/spese corrente impegnata

R20 Spesa in c/capitale in relazione alla spesa generale

Spesa impegnata in c/capitale/spese generale impegnata (escluso Tit. IV)

R21 Incidenza della spesa del personale in relazione alla spesa corrente

Spesa personale (si sensi dell’art.1, comma 557 della L. n.296/2006)/Spesa corrente

Il Comune ha rispettato i parametri di deficitarietà strutturale?

SI/NO

Il Comune ha rispettato il patto di stabilità negli ultimi 3 anni?

SI/NO

Indicatori di efficienza

L’efficienza rappresenta una condizione interna per il conseguimento del miglior risultato

possibile.

L’indice sintetico generale utilizzato per misurare l’efficienza complessiva di un particolare

servizio è dato dal “costo unitario di produzione”: COSTO PIENO DEL

SERVIZIO/OUTPUT

a) EFFICIENZA TECNICA (PRODUTTIVITA’): esprime la capacità di raggiungere il

massimo output ottenibile con la dotazione di mezzi a disposizione, dato un certo

livello di tecnologia: OUTPUT/INPUT

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b) EFFICIENZA GESTIONALE o ECONOMICA : non solo la produzione deve avvenire in

maniera tecnicamente efficiente, ma la combinazione dei fattori produttivi deve

tenere anche conto dei costi di acquisizione degli stessi: COSTO fattore

produttivo/OUTPUT

Indicatori di efficacia

In termini generali l’efficacia esprime la capacità dell’Ente di soddisfare i bisogni della

propria collettività. In tal caso risulta utile analizzare separatamente le varie dimensioni

della efficacia, cosicché il successivo giudizio complessivo tenga conto di tutti i suoi singoli

aspetti ovvero:

Grado realizzazione programmi

RISULTATI CONSEGUITI/OBIETTIVI PROGRAMMATI

Grado di soddisfazione EFFETTIVA

RISULTATI CONSEGUITI/DOMANDA EFFETTIVA

Grado di soddisfazione POTENZIALE

RISULTATI CONSEGUITI/DOMANDA POTENZIALE

a) Conformità: corrispondenza del servizio o della prestazione erogata con le

specifiche regolamentate o formalmente previste nelle procedure standard dell'ufficio.

Esempi:

1. N. pratiche evase in modo conforme alla norma /N. totale pratiche*100

2. N. corse effettuate/N. corse programmate*100

3. N. sopralluoghi effettuali/N. sopralluoghi programmati*100

4. N. contenziosi amministrativi e giudiziari pervenuti/N. richieste di servizio

respinte*100

5. N. di rettifiche/N. delle formalità*100

6. N. di segnalazioni/N. delle formalità*100

7. N. pratiche conformi a modulistica pre-stampata/N. pratiche totali*100

8. N. concorsi effettuati/N. concorsi programmati*100

9. N. cartellini-cedolini evasi in modo conforme /N. cartellini-cedolini*100

10. N. monitoraggi effettuati in conformità/N. monitoraggi previsti*100

11. N. violazioni rilevate/N. controlli effettuati*100

12. N. patrocini rilasciati/N. patrocini richiesti*100

13. N. volture accettate/N. volture presentate*100

14. N. lampioni che non funzionano come previsto/N. totale lampioni*100

15. N. residenti intervistati che dicono che il vandalismo, graffiti e spazzatura è un

problema nella loro zona/N. residenti intervistati*100

16. N. di ordini corretti/N. di ordini*100

17. N. di alloggi di proprietà con un apparecchio a gas con un valido certificato/N. di

alloggi di proprietà*100

18. N. procedimenti conformi a…/N. procedimenti totali*100

19. N. atti conformi a…/N. totale atti*100

20. N. richieste accolte/N. totale richieste*100

b) Affidabilità: coerenza del servizio o della prestazione erogata con le specifiche

programmate o dichiarate al cliente/fruitore. Esempi:

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1. N. reclami/N. pratiche istruite*100

2. N. corse effettuate/N. corse programmate *100

3. N. richieste accolte in seconda istanza/N. totale pervenute*100

4. N. Reclami accolti/N. reclami presentati*100

5. N. sedute soppresse/N. sedute programmate*100

6. N. conferenze soppresse/N. conferenze programmate*100

7. N. proposte deliberazioni accolte/N. deliberazioni approvate*100

8. N. vademecum programmati/N. vademecum pubblicati*100

9. N. partecipanti/N. partecipanti programmati*100

10. N. edizioni notiziario pubblicate/N. edizioni notiziario programmate*100

11. N. conferenze stampa soppresse/N. conferenze stampa programmate*100

12. N. appuntamenti soppressi/N. appuntamenti programmati*100

13. N. statistiche elaborate/N. statistiche programmate*100

14. N. cause in materia di…/N. cause totali*100

15. N. software realizzati/N. software programmati*100

16. N. monitoraggi effettuati/N. monitoraggi previsti*100

17. N. variazioni di bilancio in un anno

18. N. avvisi annullati/N. avvisi emessi*100

19. N. sfratti chiusi/N. sfratti attivati*100

20. N. residenti intervistati che hanno dichiarato di sentirsi 'abbastanza sicuro'o 'molto

sicuro ' durante il giorno/ N. residenti intervistati*100

21. N. alunni della scuola primaria che hanno ricevuto consigli di prudenza sulla

circolazione stradale durante l'anno/N. alunni*100

22. N. appelli che hanno avuto successo/N. totale appelli*100

23. N. adulti sottoposti ad un programma di trattamento farmacologico che hanno

completato il loro programma/N. adulti sottoposti ad un programma di trattamento

farmacologico *100

24. N. domande di costruzione in cui consulenza degli uffici è stata condizione per la

presentazione della domanda/N. domande presentate*100

25. N. giorni impiegati per realizzare un evento/N. giorni programmati

26. N. varianti al PRG/anno

27. N. variazioni PEG/anno

28. N. incontri rispettato Odg/N. totale degli incontri*100

29. N. atti che hanno richiesto correttivi/N. totale di atti*100

30. N. procedimenti con correttivi/N. totale dei procedenti*100

c) Compiutezza: esaustività del servizio o della prestazione erogata rispetto alle

esigenze finali del cliente/fruitore. Esempi:

1. N. ricostituzioni contributive accolte/totale pensioni accolte ultimi 3 anni

2. N. procedimenti disciplinari senza richiesta di integrazioni/N. procedimenti

disciplinari*100

3. N. Servizi con errori/N. totale servizi erogati

4. N. istanze concluse senza richiesta di integrazione/N. istanze totali*100

5. N. interpellanze evase/N. interpellanze*100

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6. N. prestazioni di assistenza senza richiesta di integrazione/N. prestazioni di

assistenza*100

7. N. ore presidio plessi scolastici/N. plessi scolastici

8. N. domande accolte per mensa scolastica/N. domande presentate*100

9. N. domande soddisfatte/N. domande presentate*100

10. N. contributi emessi/N. contributi richiesti*100

11. N. interventi di manutenzioni imprevisti/N. interventi di manutenzione*100

12. Km strade illuminate/Km di strade*100

13. N. collaudi su opera realizzate/N. opere realizzate*100

14. N. DIA istruite/N. DIA pervenute*100

15. N. potature realizzate/N. potature programmate*100

Indicatori di qualità

Dimensioni Esempi

Accessibilità

fisica

1. N. di contenitori smaltimento rifiuti/N. di residenti

2. N. autobus con pianale ribassato/N. autobus circolanti*100

3. N. giornate lavorative con apertura sportello/N. totale giornate

lavorative*100

4. N. sportelli/N. residenti

5. N. punti di servizio/N. residenti

6. N. punti di servizio/Kmq

7. N. strutture con elimina code/N. totale delle strutture*100

8. N. ore lavorative settimanali apertura sportello/N. ore lavorative

settimanali*100

9. N. giornate lavorative con apertura sportello pomeridiano/N. totale

giornate lavorative*100

10. N. HR a diretto contatto con il pubblico/N. HR totali*100

11. N. posti parcheggio disponibili/N. totale parcheggi*100

12. N. corsi di formazione/N. dipendenti

13. N. notifiche atti per conto di soggetti terzi/ N. notifiche atti

provenienti dall'organizzazione*100

14. N. atti protocollo riservato/N. atti protocollati*100

15. N. iscritti tariffa agevolata/N. totale iscritti*100

16. N. documenti acquisiti/N. totale documenti*100

17. N. spettatori presenti/N. spettatori potenziali*100

18. N. impianti sportivi/N. abitanti

19. N. impianti assegnati/N. impianti disponibili*100

20. N. concessioni rinnovate/N. concessioni*100

21. Km di strade con marciapiede pedonabile/Km di strade*100

22. N. parcheggi disabili/N. parcheggi*100

23. N. parcheggi coperti/N. parcheggi*100

24. N. nuove abitazioni che soddisfano i criteri di certificazione/N.

abitazioni*100

25. N. biglietti “prezzo ridotto” che sono rilasciati alle persone

anziane/1.000 abitanti

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26. N. fermate di autobus che visualizzano un corrente, chiaro e

leggibile calendario dei servizi di autobus/N. totale fermate*100

27. N. campi di gioco e aree gioco/1.000 bambini

28. N. anziani che ricevono assistenza/ 1.000 abitanti

29. N. persone di un quartiere che ha intrapreso azioni positive per

risolvere un problema locale/N. abitanti quartiere*100

30. N. scuole locali che mettono a disposizione locali al di fuori

dell'orario scolastico per l'uso della comunità/N. scuole locali*100

31. N. giorni di utilizzo delle strutture artistiche/N. giorni totali*100

32. N. eventi artistici programmati per i giovani/N. eventi artistici*100

33. N. di cittadini intervistati che si sentono ben informati sulle questioni

locali/N. cittadini intervistati*100

34. N. abitanti di un quartiere impegnati in attività di volontariato

locale/N. totale abitanti*100

35. N. posti disponibili per servizi all'infanzia/N. posti disponibili per

servizi alla persona*100

36. N. ore di assistenza domiciliare per utente del servizio di 65 o più

anni/N. ore di assistenza domiciliare*100

37. N. lavoratori impiegati in cura residenziale o assistenza

infermieristica per gli anziani/N. lavoratori impiegati*100

38. Area di parchi e spazi verdi/1.000 abitanti

39. N. posti disponibili per servizi ai minori /N. posti disponibili per

servizi alla persona

40. N. postazioni di consultazione/N. plessi

Accessibilità

multicanale

1. N. tipologie rifiuti differenziabili per i quali si hanno informazioni sul

web/N. tipologie rifiuti*100

2. N. servizi/prestazioni erogate via web, fax o call center/N. totale

servizi/prestazioni*100

3. N. fermate dotate di display/N. totale delle fermate*100

4. N. domande presentate telematicamente/N. totale delle

domande*100

5. N. domande partecipazione corso presentate on-line /N. totale delle

domande*100

6. N. visure on-line/N. totale visure*100

7. N. ore di accesso effettivo al call center/N. ore giorno*100

8. Rilascio PEC/ su PIN rilasciati*100

9. N. PEC rilasciata/N. residenti*100

10. N. visitatori sito internet

11. N. ore medie giornaliere per la copertura accessibilità multicanale/N.

ore giornaliere*100

12. N. servizi con tracciabilità via web attivata/N. totale servizi*100

13. N. atti archiviati elettronicamente/N. totale atti*100

14. N. postazioni consultazione protocollo elettronico/N. postazioni

totali*100

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15. N. telefonate da call center/N. telefonate totali*100

16. N. carte d'identità elettroniche/N. carte identità*100

17. N. di ordini elettronici (ad es. via Internet)/N. di ordini*100

18. N. servizi gestiti on-line/N. totale dei servizi*100

19. N. sedute consiliari accessibili on-line/N. sedute consiliari

20. N. eventi presentati on-line/N. totale degli eventi

Tempestività 1. N. giorni raccolta rifiuti/N. giorni raccolta rifiuti prevista*100

2. N. autobus non in anticipo e con un ritardo <5 min./N. autobus

totale circolante*100

3. N. prestazioni effettuate entro il termine/N. prestazioni totali*100

4. Tempo di attesa allo sportello

5. N. pratiche istruttore accolte al giorno per dipendente

6. Risposta segnalazioni entro un tempo soglia

7. N. richieste liquidate entro un tempo soglia pre‐definito

8. Tempo medio di erogazione del servizio-prestazione

9. Tempo medio di risposta ad una richiesta pervenuta via fax, via

mail…

10. Tempo medio di attesa per l'adattamento di alloggi degli enti locali

per le persone con disabilità

11. Tempo medio di attesa per servizi

Trasparenza 1. N. giorni necessari per aggiornamento web

2. N. tipologie servizi-prestazioni pubblicate sul web/N. totale servizi-

prestazioni*100

3. N. richieste per informazioni generali/N. totale di richieste

accolte*100

4. N. richieste di informazione tramite fax/N. totale richieste*100

5. N. richieste di informazione tramite mail/N. totale richieste*100

6. N. servizi per i quali è prevista pubblicazione web tempistica/N.

totale servizi*100

7. N. informazioni disponibili in lingua straniera/N. totale

informazioni*100

8. N. flussi documentali on-line/N. flussi documentali*100

9. Tempo medio di aggiornamento informazioni generali

10. N. richieste appuntamento/N. richieste totali*100

FASE 6:

La definizione del «Target» stabilisce la misura oggettiva ovvero il valore desiderato che

un’entità si prefigge di ottenere rispetto ad un dato indicatore.

Es:

N. partecipanti/N. partecipanti programmati 100%

N. monitoraggi effettuati/N. monitoraggi previsti 90%

N. giorni raccolta rifiuti/N. giorni raccolta rifiuti prevista 95%

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AMBITI DI VALUTAZIONE

1. Grado di attuazione della strategia: rappresentare ex ante quali sono le priorità

dell'amministrazione e di valutare ex post se l'amministrazione ha saputo tradurre i propri

obiettivi strategici in risultati in linea con quanto previsto;

2. Portafoglio delle attività e dei servizi: viene data indicazione, ex ante,

dell'insieme programmato di attività e servizi che l'amministrazione mette a disposizione

degli utenti e, comunque, della collettività, definendo per essi la qualità effettiva dei servizi

sulla base delle seguenti dimensioni:

a) Accessibilità: disponibilità/diffusione di un insieme predefinito d’informazioni

che consentono a qualsiasi potenziale fruitore di individuare agevolmente e in

modo chiaro il luogo in cui il servizio o la prestazione può essere richiesta,

nonché di fruirne direttamente e nel minor tempo possibile. In pratica

l'accessibilità si persegue dotandosi di strutture fisiche e/o virtuali e

predisponendo opportuni segnalatori o contenuti informativi messi a disposizione

del pubblico, per mezzo dei quali si limitano gli impedimenti che, rendendo

difficoltosa la individuazione dei siti fisici o virtuali nei quali il servizio o la

prestazione può essere richiesta, di fatto (cioè nel momento in cui si presenta

l'esigenza di ottenere quel servizio o quella prestazione) ne limitano la fruizione

diretta ed immediata. Ne sono sottodimensioni la:

a. Accessibilità fisica: accessibilità a servizi/prestazioni erogate presso

sedi/uffici dislocati sul territorio;

b. Accessibilità multicanale: accessibilità a servizi/prestazioni erogate

ricorrendo a più canali di comunicazione.

b) Tempestività: tempo che intercorre dal momento della richiesta al momento

dell’erogazione del servizio o della prestazione. Una prestazione o un servizio è

di qualità se il periodo di tempo necessario alla erogazione è inferiore o uguale

ad un limite temporale predefinito (e ritenuto, convenzionalmente, appropriato

per coloro che lo richiedono). Più precisamente un determinato servizio è

erogato con la massima tempestività qualora esso sia effettivamente erogato a

ridosso del momento in cui la richiesta è espressa, come a volte si dice 'in tempo

reale'. In questo caso si può dire, convenzionalmente, che il tempo intercorso tra

richiesta ed erogazione è pari a zero. La tempestività è, invece, minima o nulla

qualora la erogazione del servizio previsto sia effettuata al limite od oltre un

certo lasso di tempo, fissato precedentemente, trascorso il quale, sempre

convenzionalmente, si valuta che il servizio anche se successivamente erogato

non sia stato erogato tempestivamente.

c) Trasparenza: disponibilità/diffusione di un insieme predefinito di informazioni

che consentono, a colui che richiede il servizio o la prestazione, di conoscere

chiaramente a chi, come, che cosa richiedere e in quanto tempo ed

eventualmente con quali spese ottenerlo. Ad esempio, l'erogazione di un servizio

può essere considerato trasparente qualora ai potenziali fruitori siano resi noti

aspetti come:

a. i costi associati alla erogazione del servizio richiesto;

b. chi è e come entrare in contatto con il responsabile dell'ufficio o del

procedimento che la richiesta consente di avviare,

c. i tempi [programmati] di conclusione,

d. il risultato atteso,

e. in che modo sarà messo a disposizione del richiedente,

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f. come potranno essere superati eventuali disservizi o anomalie

riscontrate.

d) Efficacia: rispondenza del servizio o della prestazione alle esigenze del

richiedente. La nozione di efficacia può essere caratterizzata operativamente

ricorrendo a molteplici significati. In questa sede un servizio o una prestazione

può essere qualificata come efficace se possiede almeno tre proprietà

fondamentali, dovendo fornire al richiedente una risposta formalmente corretta

nel rispetto del diritto (ad esempio, contrattuale) di cui è titolare, coerente con le

aspettative formatesi nel momento del contatto con l'ufficio nel quale è stata

presentata la richiesta, onnicomprensiva rispetto all’ esigenze espresse dal

richiedente medesimo. Ne sono sotto‐ dimensioni la:

a. Conformità: corrispondenza del servizio o della prestazione erogata con le

specifiche regolamentate o formalmente previste nelle procedure

standard dell'ufficio,

b. Affidabilità: coerenza del servizio o della prestazione erogata con le

specifiche programmate o dichiarate al cliente/fruitore,

c. Compiutezza: esaustività del servizio o della prestazione erogata rispetto

alle esigenze finali del cliente/fruitore.

Viene quindi data indicazione ed, ex post, del livello di attività e servizi effettivamente

realizzati.

3. Stato di salute dell'amministrazione: valutare ex ante ed ex post se:

a) l'amministrazione è in grado effettivamente di raggiungere i propri obiettivi,

garantendo un utilizzo equilibrato delle risorse, lo sviluppo delle competenze e

dell' organizzazione, il miglioramento delle relazioni con interlocutori e portatori

di interesse (stakeholder);

b) i processi interni di supporto - i quali rendono possibile il funzionamento

dell'amministrazione - raggiungono adeguati livelli di efficienza ed efficacia.

4. Impatti dell'azione amministrativa (outcome): identificare ex ante gli impatti

che l'attività si propone di produrre sull'ambiente di riferimento e sui bisogni della

collettività per verificare ex post se gli impatti previsti sono stati realmente conseguiti.

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Allegato a)

Scheda indicatore:

Valutazione indicatore:

ATTRIBUTI DEGLI INDICATORI VALUTAZIONE - +

Comprensibile -2 -1 0 1 2

Rilevante -2 -1 0 1 2

Confrontabile -2 -1 0 1 2

Fattibile -2 -1 0 1 2

Affidabile -2 -1 0 1 2

Appropriato -2 -1 0 1 2

Pertinente -2 -1 0 1 2

Significativo -2 -1 0 1 2

Verifica di solidità dei targets:

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Allegato b)

Scheda di lettura degli indicatori

1. E’ definito o definibile il bisogno?

□ Si □ No

2. L’indicatore è correlato alla mappa strategica?

□ Si □ No

3. E’/Sono definito/i lo/gli stakeholder/s?

□ Si □ No

4. E’ definito l’indicatore?

□ Si □ No

5. Tipologia di indicatore:

Secondo la prospettiva della Balanced Scorecard

□ U □ F □ P □ S

□ Statistici

□ Attività

□ Finanziari-patrimoniali

□ Efficienza

□ Efficacia

6. Quanto l’indicatore è:

ATTRIBUTI DEGLI INDICATORI VALUTAZIONE - +

Comprensibile -2 -1 0 1 2

Rilevante -2 -1 0 1 2

Confrontabile -2 -1 0 1 2

Fattibile -2 -1 0 1 2

Affidabile -2 -1 0 1 2

Appropriato -2 -1 0 1 2

Pertinente -2 -1 0 1 2

Significativo -2 -1 0 1 2

7. E’ definito il target?

□ Si □ No

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8. L’indicatore soddisfa i seguenti ambiti di misurazione:

Art.8, lett. a) attuazione delle politiche attivate sulla soddisfazione finale dei bisogni della collettività

Art.8, lett. b) attuazione di piani e programmi, ovvero la misurazione dell’effettivo grado di attuazione dei medesimi, nel rispetto delle fasi e dei tempi previsti, degli standard qualitativi e quantitativi definiti, del livello previsto di assorbimento delle risorse

Art.8, lett. c) la rilevazione del grado di soddisfazione dei destinatari delle attività e dei servizi anche attraverso modalità interattive

Art.8, lett. d) la modernizzazione e il miglioramento qualitativo dell’organizzazione e delle competenze professionali e la capacità di attuazione di piani e programmi;

Art.8, lett. e) lo sviluppo qualitativo e quantitativo delle relazioni con i cittadini, i soggetti interessati, gli utenti e i destinatari dei servizi, anche attraverso lo sviluppo di forme di partecipazione e collaborazione

Art.8, lett. f) l’efficienza nell’impiego delle risorse, con particolare riferimento al contenimento ed alla riduzione dei costi, nonché all’ottimizzazione dei tempi dei procedimenti amministrativi

Art.8, lett. g) la qualità e la quantità delle prestazioni e dei servizi erogati

Art.8, lett. h) il raggiungimento degli obiettivi di promozione delle pari opportunità

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Allegato c)

INDICATORI di PERFORMANCE

1. Percentuale di residenti intervistati che hanno dichiarato di sentirsi 'abbastanza

sicuro'o 'molto sicuro ' durante il giorno

2. Percentuale di nuove abitazioni che soddisfano i criteri di certificazione

3. Percentuale di parcheggi coperti

4. Numero delle vittime (bambino di 0-15 anni) degli incidenti stradali ogni 1.000

abitanti ripartiti per (i) la natura di vittime (ii) il tipo degli utenti della strada

5. Numero di adulti vittime degli incidenti stradali ogni 1.000 abitanti ripartiti per (i) la

natura di vittime, e (ii) tipo di utente della strada

6. Percentuale di incidenti stradali che coinvolgono la morte di persone

in cui il conducente è risultato positivo per l'alcol

7. Percentuale di scuole elementari che sono coperte da un piano di sicurezza “casa-

scuola”

8. Modalità di trasporto per e da scuola per alunni della scuola primaria

9. Modalità di trasporto per e da scuola per alunni della scuola secondaria

10. Percentuale di alunni della scuola primaria che hanno ricevuto consigli di prudenza

sulla circolazione stradale durante l'anno

11. Numero di biglietti “prezzo ridotto” che sono rilasciati alle persone anziane per

1.000 abitanti

12. Numero di posti auto designati per persone con disabilità per100 spazi di

parcheggio pubblico

13. Numero di decreti penali di presa in carica per parcheggio di auto rilasciate nel

corso del all'anno per 1.000 abitanti

14. Percentuale di bandi e avvisi di penalità che sono state oggetto di ricorso

15. Percentuale di appelli che hanno avuto successo

16. Percentuale di fermate di autobus che visualizzano un corrente, chiaro e leggibile

calendario dei servizi di autobus

17. Modalità principale di trasporto per il e dal Comune dei dipendenti comunali

18. Percentuale di lampioni che non funzionano come previsto

19. Costo medio di mantenimento di un lampione

20. Percentuale di adulti arrestati e sottoposti ad un programma di trattamento

farmacologico che hanno completato il loro programma

21. Percentuale di recidiva tra gli autori di reati di abuso di droga

22. Percentuale di visite per la raccolta di siringhe e aghi in luoghi pubblici intraprese

nel tempo target

23. Percentuale di a) gli alunni delle scuole primarie e b) studenti delle scuole

secondarie che hanno ricevuto l'istruzione sull’utilizzo di farmaci durante l'anno

24. Numero di bambini iscritti sul registro per la protezione dei minori per 1.000

bambini

25. Percentuale di bambini iscritti sul registro per la protezione dei minori per due anni

o più

26. Percentuale di bambini iscritti sul registro di protezione dell'infanzia che sono stati

visitati almeno una volta ogni sei settimane dalla loro Assistente Sociale

27. Percentuale di bambini iscritti registrati nel corso dell'anno sul registro di protezione

dei minori che erano stati precedentemente iscritti

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28. Percentuale di imprese locali con sistemi di gestione ambientale

29. Numero di giorni all'anno di inquinamento atmosferico

30. Percentuale dei principali fiumi e canali valutati come buona qualità

31. Numero di edifici elencati per ettaro

32. Percentuale di edifici classificati di grado I e II a rischio di degrado

33. Percentuale di edifici classificati di II grado a rischio di degrado

34. Percentuale di area dei parchi e degli spazi aperti accreditati

35. Campi di gioco e le aree gioco forniti ogni 1.000 bambini

36. Numero di impianti sportivi a disposizione del pubblico per 1.000 abitanti

37. Area di parchi e spazi verdi per 1.000 abitanti

38. Totale della spesa netta pro capite della popolazione in materia di parchi e spazi

aperti

39. Percentuale di strade che sono sia di un livello alto o accettabile di pulizia

40. Percentuale di marciapiedi ispezionati contenenti escrementi di cane

41. Numero dei procedimenti avviati e conclusi per la formazione di incrostazioni da

cane per 1.000 abitanti

42. Percentuale di azioni per escrementi di cane che hanno avuto successo

43. Numero di cassonetti-cane previsto ogni km2 di terra

44. Numero di siti commerciali convenienti forniti dalle autorità di norma durante tutto

l'anno per 1.000 residenti

45. Percentuale di siti commerciali convenienti forniti dalle autorità normalmente

durante tutto l'anno di accesso per le persone con disabilità

46. Numero di siti commerciali convenienti forniti dalle autorità di norma durante tutto

l'anno e che offrono servizi di baby-sitter

47. Prezzo medio di proprietà

48. Numero di abitazione non idonee per 1.000

49. Densità media di nuove abitazioni sui principali sviluppi

50. Percentuale di nuove abitazioni che comprendono misure di risparmio idrico

51. Percentuale di nuove abitazioni che soddisfano i raccomandati SAP

(Standard Assessment Procedure) per i nuovi alloggi

54. Uso domestico di acqua per persona al giorno

55. Uso domestico di energia (gas ed energia elettrica) per nucleo familiare

56. Proporzione di stock terra abbandonato

57. Numero di domande di costruzione

58. Percentuale di domande di costruzione in cui consulenza degli uffici è stata

condizione per la presentazione della domanda

59. Percentuale delle domande che sono valide al ricevimento

60. Percentuale delle domande (a) revocato, (b) ha rifiutato

61. Numero delle decisioni sui ricorsi programmati durante l'anno

62. Percentuale di questi appelli che hanno avuto successo

63. Numero di segnalazioni negative inviate all’ente per cattiva amministrazione

64. Tempo medio necessario per la pianificazione di ente

65. Percentuale di avvisi di decisione presi in due giorni

66. Numero di reclami ricevuti di denunce di esecuzione riconosciuti entro 3 giorni

67. Percentuale di denunce di esecuzione con risposta entro 15 giorni lavorativi

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68. Numero di presunte violazioni della pianificazione territoriale che comportano

l'emissione degli avvisi di esecuzione

69. Percentuale delle violazioni della pianificazione risolte per via negoziale o azione

promossa

70. Percentuale delle violazioni della pianificazione che non sono una violazione

71. Percentuale delle domande capofamiglia determinato entro otto settimane

72. Percentuale di applicazioni non-capofamiglia determinato entro otto

settimane,

73. Percentuale delle domande di 'materia contea' determinato entro otto settimana

74. Annuale del flusso di traffico medio sulle strade principali

75. Media di affitto settimanale per gli alloggi di proprietà comunale

76. Percentuale di abitazioni individuate nel piano di sviluppo che è classificate come

alloggi a prezzi accessibili

77. Percentuale di famiglie che vivono in alloggi sociali

78. Percentuale di a) scuole primarie e b) scuole secondarie che hanno un

programma di educazione al farmaco

79. Percentuale di nuove case costruite durante l'anno che sono a prezzi accessibili

80. Variazione netta di fornitura di alloggi sociali

81. Percentuale di nuovi alloggi creati attraverso il riutilizzo di immobili vuoti e la

riconversione dei fabbricati non residenziali

82. Numero di nuove abitazioni completate rispetto al piano di destinazione

83. Status del contributo delle autorità locali alla biodiversità locale

84. Percentuale di terra designata come sito di particolare interesse scientifico (SSSI)

85. Percentuale della superficie dei siti di speciale interesse scientifico (SSSI)

di proprietà o gestiti dal Comune

86. Zona di Riserva Naturale Locale (LNR) per 1.000 abitanti

87. Tempo medio di attesa per gli anziani in attesa servizi per anziani o di cura

88. Numero di notti di presa in carico previste o finanziati dal Comune per

1.000 anziani

89. Numero di lavoratori impiegati in cura residenziale o assistenza infermieristica per

gli anziani

90. Media settimanale di ore di assistenza domiciliare per utente del servizio di 65 o più

anni

91. Costo unitario di assistenza domiciliare per gli anziani

92. Soddisfazione degli utenti con il servizio di assistenza a casa

93. Percentuale di assistenza informale

94. Numero di anziani che ricevono assistenza per ogni 1.000 abitanti

95. Numero di anziani che ricevono comunità di servizio pasti per 1.000 abitanti over

65

96. Etnia degli anziani che ricevono valutazione

97. Etnia degli anziani che ricevono servizi di base

98. Percentuale di nuovi servizi per gli anziani per i quali è stata fornita una data di

partenza

99. Percentuale di occasioni che la data di inizio è stato raggiunto

100. Percentuale di nuovi clienti di 65 anni e più che attendono più di sei settimane dal

momento del primo contatto per ottenere il primo servizio

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101. Percentuale di anziani che ricevono aiuto e che hanno ricevuto una comunicazione

di ciò che i loro bisogni sono e come saranno soddisfatti

102. Spesa lorda pro capite per i servizi sociali per gli anziani

103. Spesa netta pro capite per i servizi sociali per adulti di 65 anni

104. Percentuale di persone in età lavorativa nel mondo del lavoro

105. Percentuale di disoccupati che beneficiano di prestazioni che sono stati senza lavoro

per più di un anno.

106. Percentuale di giovani (18-24 anni) in materia di istruzione a tempo pieno o di

lavoro

107. Percentuale di aumento o diminuzione del numero complessivo di partita IVA

imprese della zona

108. Percentuale di aumento o diminuzione del numero di posti di lavoro locali

109. Percentuale di popolazione che vivono in reparti di lavoro svantaggiate

110. Percentuale di popolazione in età lavorativa che reclamano i principali vantaggi

111. Percentuale di bambini sotto i 16 che vivono in famiglie a basso reddito

112. Tasso di mortalità per causa per 1.000 abitanti

113. Tasso di natalità per 1.000 abitanti

114. Prezzi accessibili abitazioni

115. Furti domestici impegnati per 1.000 famiglie

116. Reati di violenza commessi per 1.000 abitanti

117. Crimini commessi ai veicoli per 1.000 abitanti

118. Percentuale di residenti intervistati che si occupano di vari tipi di rumore nella loro

area

119. Percentuale di residenti intervistati soddisfatti del loro quartiere come un luogo

dove vivere bene

120. Percentuale di residenti intervistati che considerano il loro quartiere sempre peggio

121. Numero dei posti disponibili per l'infanzia

122. Percentuale di adulti intervistati che ritengono di poter influenzare le decisioni che

riguardano il loro territorio

123. Portata e influenza del settore del volontariato

124. Percentuale di persone intervistate che ritengono che il loro territorio è un luogo

dove persone di diversa provenienza possono andare d'accordo

125. Entità del volontariato informale

126. Emissioni di anidride carbonica per settore e per le emissioni pro capite (tonnellate

all'anno)

127. Tasso di perdita di acqua dalle condutture

128. Riciclaggio e smaltimento dei rifiuti domestici

129. Proporzione di stock terra che è occupato da abitazioni abbandonate

130. Percentuale di residenti intervistati sui vari modi di trasporto, il loro motivo, la

distanza

131. Percentuale della popolazione adulta incluso nel registro degli elettori

132. Costo di iscrizione nelle liste elettorali per abitante

133. Precisione del registro

134. Numero di giovani inclusi nel registro (in percentuale del totale della popolazione

della stessa fascia d'età)

135. Percentuale del fatturato delle modifiche al registro elettorale

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136. Costo delle ultime elezioni locali pro capite superiore a 18 per le autorità

137. Tasso di partecipazione percentuale per le elezioni locali

138. Modalità di voto - percentuale di voti espressi: a) per posta - b) per procura - c)

elettronicamente - d) di persona alle ultime elezioni locali

139. Percentuale di sedi di seggio accessibili alle persone con disabilità fisiche

140. Tempo medio necessario per rispondere a: a) domande scritte - b) richieste

telefoniche - c) indagini e-mail o sito web in numero di giorni

141. Durata media di risposta telefonica (numero di secondi)

142. Numero di dipendenti equivalenti a tempo pieno per 1.000 popolazione sopra i 18

per a) Elezioni - b) iscrizione nelle liste elettorali

143. Costo totale delle schede elettorali stampa per 1.000 abitanti

144. Costo totale delle schede elettorali di stampa per le ultime elezioni locali per 1.000

145. Soddisfazione degli inquilini delle case popolari per le opportunità di partecipazione

nella gestione e nel processo decisionale in relazione ai servizi forniti dai loro alloggi

146. Percentuale della popolazione locale rappresentato da un forum di quartiere

147. Il livello di supporto fornito ai forum di quartiere

148. Percentuale della popolazione locale rappresentata dal comune

149. Numero di strutture di proprietà degli enti locali e dei servizi che vengono gestiti in

regime di gestione della comunità

150. Portata della partecipazione attiva in attività di volontariato locale

151. Percentuale di persone intervistate che hanno lavorato come volontari nel corso

degli ultimi 12 mesi

152. Percentuale di persone che conoscono i loro vicini di casa

153. Percentuale di persone che si fidano dei loro vicini di casa

154. Percentuale di persone intervistate che hanno intrapreso azioni positive per

risolvere un problema locale

155. Percentuale di giovani (di età 18-25) che hanno votato alle ultime elezioni

156. Percentuale delle persone intervistate che hanno dichiarato di aver fatto un favore a

un vicino di casa, o loro vicini avevano fatto un favore a loro, negli ultimi 12 mesi

157. Percentuale di scuole locali che mettono a disposizione per l'uso della comunità al di

fuori dell'orario scolastico

158. Percentuale di organizzazioni comunitarie e di volontariato che ricevono un

sostegno da parte delle autorità locali e/o da altre fonti che ritengono che il

sostegno fornito ha migliorato la loro fiducia e la capacità di gestire la loro

organizzazione

159. Standard conseguito per la partecipazione attiva dei giovani alla democrazia

160. Livello di raggiungimento degli standard di Qualità per i servizi informativi

161. Percentuale di consultazione diretta svolte durante l'anno che è in conformità con i

principi di buona pratica

162. Percentuale di persone intervistate che ritengono che il Consiglio è molto buono o

ottimo a coinvolgere il pubblico nel processo decisionale

163. Percentuale di attuali piani legali che sono state scritte con il coinvolgimento della

comunità

164. Percentuale di cittadini che si sentono ben informati sulle questioni locali

165. Inclusione sociale e il coinvolgimento della comunità

166. L'adozione da parte dell'autorità locale di una politica e una strategia per le arti

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167. Gamma di sostegno per gli artisti, gruppi artistici e di altre organizzazioni

168. L’Ente locale ha le strategie per utilizzare le arti a sostenere il successo scolastico e

l'apprendimento permanente

169. L'ente locale ha le strategie per utilizzare le arti per sostenere le politiche di

sviluppo economico

170. L'ente locale ha le strategie per utilizzare le arti per sostenere le politiche di

pianificazione e ambientali

171. Arte e capacità del territorio

172. Spesa pro capite per l'arte

173. Investimenti in strutture artistiche

174. Livello di utilizzo delle strutture artistiche

175. Numero di manifestazioni artistiche

176. Presenze

177. Percentuale di budget annuale speso in strutture artistiche per nuovi lavori

178. Grado di soddisfazione degli utenti dei servizi per le singole strutture artistiche

179. Soddisfazione dei residenti locali con le strutture artistiche

180. Strategie locali per promuovere un accesso equo per le persone disabili

181. Numero di attività partecipative

182. Numero di eventi di arte per i giovani e altri gruppi target

183. Percentuale di contratti d'affitto nuovo che durano più di dodici mesi

184. Tempo medio di attesa per l'adattamento di alloggi degli enti locali per le persone

con disabilità

185. Tempo medio di attesa per l'adattamento di alloggi privati per le persone con

disabilità

186. Percentuale di vittime che hanno segnalato un caso di molestie razziali al servizio

degli alloggi

187. Percentuale di inquilini intervistati che ritengono che le molestie razziali sono un

problema nella loro zona.

188. Percentuale di vittime che hanno segnalato un incidente da comportamenti anti-

sociali

189. Percentuale di residenti che dicono che il vandalismo, graffiti e spazzatura è un

problema nella loro zona

190. Nuovi contratti d'affitto per le persone vulnerabili, escludendo gli anziani, come

percentuale di tutti i nuovi contratti d'affitto, ad eccezione di quelle date agli

anziani.

191. Numero di famiglie sul corpo registro per 1.000 alloggi

192. Percentuale delle locazioni a nuovi inquilini disposti dall'autorità, sia nella sua

abitazione proprio o attraverso le sue candidature per RSL, che sono alle famiglie

senza casa

193. Numero medio di famiglie senza casa in sistemazioni temporanee durante l'anno

194. Numero medio di famiglie senza casa

195. Tempo medio necessario per accettare qualcuno come senzatetto

196. Durata media del soggiorno per le famiglie in pernottamento e prima colazione

197. Numero di proprietà occupate di proprietà comunale

198. Percentuale di abitazioni che sono vuoti

199. Tempo medio impiegato per trattare nuove applicazioni di case popolari

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200. Tempo medio impiegato per trattare una domanda di 'diritto di acquistare'

201. Numero di persone senza casa per 1.000 abitanti

202. Percentuale di abitazioni comunali che soddisfano 'Secured by Design' standard

203. Classificazione delle riparazioni ad esclusione di immobili vuoti e parti comuni

204. Percentuale di proprietà con un apparecchio a gas che hanno un valido certificato di

gas

205. Spese per riparazioni in proporzione alla spesa totale delle entrate per le riparazioni

e la manutenzione

206. Percentuale di copertura della riscossione dei gli affitti

207. Costo medio per abitazione di gestione settimanale degli enti locali

208. Costo medio di riparazione settimanale per abitazione autorità locali

209. Percentuale di urgenti riparazioni completate entro limiti di tempo previsti

210. Tempo medio necessario per completare le riparazioni non urgenti

211. Percentuale di inquilini soddisfatti del loro trattamento da parte del Comune

212. Percentuale di nuove abitazioni completate durante l'anno che vengono valutati

come buono, molto buono o eccellente secondo la Environmental Rating per

EcoHomes Case

213. Percentuale di decisioni di senzatetto in cui l'autorità prende una decisione e le

comunica al richiedente entro 33 giorni lavorativi

214. Soddisfazione degli inquilini di case popolari con le opportunità di partecipazione

nella gestione e nel processo decisionale in relazione ai servizi forniti dai loro

proprietari

215. Tempo medio per ufficiale dedicato alla formazione strutturato in competenze di

appalto

216. Percentuale del valore degli appalti aggiudicati che inizieranno nel corso

dell'esercizio in conformità con ordini permanenti in linea con le migliori pratiche di

appalto

217. Percentuale di imprese aggregate passare attraverso accordi quadro aziendali e

contratti aziendali

218. Percentuale di imprese aggregate passare attraverso la collaborazione con altre

organizzazioni del settore pubblico

219. Percentuale di progetti di medio e alto rischio sono gestiti secondo un metodo

strutturato di project management

220. Percentuale di accordi quadro e contratti stipulati a seguito delle migliori pratiche in

materia di appalti sostenibili

221. Percentuale di corporate trascorrere posto con le piccole e medie imprese (PMI)

222. Percentuale di imprese spendono tra cui borse di posta con i fornitori di terzo

settore vale a dire nel volontariato, comunità e settori di impresa sociale

223. Percentuale di corporate trascorrere collocati presso le imprese appartenenti a

minoranze etniche

224. Soddisfazione per la funzione di approvvigionamento aziendale

225. Soddisfazione del fornitore

226. Tempo medio dalla pubblicazione della Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

(GUCE) preavviso (Gate 2) della firma del contratto (cancello 3) come percentuale

del tempo assegnato, in ogni caso aziendale approvato

Page 38: LA DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI - GestCFP 2016-17 1C… · 7. La città accessibile: le grandi infrastrutture di collegamento 8. La città che ci semplifica la vita: sempre più servizi

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227. Tempo medio di consegna dalla firma del contratto (Gate 3) per avviare operativo

(Gate 4) come percentuale del tempo assegnato, in ogni caso aziendale approvato

228. Percentuale media di sopra o sottoutilizzazione di progetto di servizi di consulenza

229. Soddisfazione del cliente: a) nel punto di consegna e (b) dopo un periodo di 24

mesi di funzionamento

230. Variazione dei costi di costruzione

231. Energia confronto dei prezzi di gas, elettricità, petrolio e acqua

Confronto prezzi dei prodotti di base-A "paniere" di 10 beni merce

232. Costo medio minimo di raccolta di un ordine.

233. Costo totale del processo

234. Valore medio della fattura

235. Percentuale degli ordini che sono stati corretti

236. Spesa media per ogni fornitore

237. Percentuale di spesa aziendale attraverso gli ordini elettronici (ad esempio via

Internet, ad esclusione di fax e telefono)

238. Percentuale di fatture per via elettronica

239. Percentuale di spesa aziendale attraverso sourcing elettronico (ad esempio

elettronica delle offerte / richieste di offerte / aste)

240. Percentuale degli ordini sollevato elettronicamente

241. Percentuale di fatture pagate per via elettronica ad esempio attraverso BACS

(Bankers Automated Clearing System), CHAPS (Automated Clearing House

Payment System) o di addebito diretto

242. Percentuale di spesa aziendale attraverso schede di appalto

243. Pari opportunità nei contratti. L'inclusione di considerazioni di parità nelle strategie

e piani e la loro influenza in ogni fase della gestione degli appalti e contratti

244. Minoranze etniche business (EMB) soddisfazione per il Consiglio in termini di: a)

l'accessibilità dei contratti b) il sostegno da parte dell'autorità in relazione alla

opportunità di business

245. Imprese piccole e medie imprese '(PMI) soddisfazione per il Consiglio in termini di:

a) l'accessibilità dei contratti b) il sostegno da parte dell'autorità in relazione alla

opportunità di business

246. La soddisfazione del terzo settore con il Consiglio in termini di: a) l'accessibilità dei

contratti b) un sostegno da parte dell'autorità in relazione alla opportunità di

business