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La Comunicazione Multimediale nelle Società Sportive
Indice:
Introduzione …..…………………………………………………………………….3
PARTE I : La situazione attuale ………………………………………………...5
I.1 La comunicazione multimediale per le società sportive ….……….....5
I.2 La situazione attuale: …………………………………………………………7
I.2.1 Il rapporto società sportive - media tradizionali ……………..7
I.2.2 Il rapporto società sportive - Internet e sito Web ……………12
I.3 Analisi di alcuni siti significativi: …………………………………………16
I.3.1 L’ideazione e la progettazione ..….…….…….…………….……17
I.3.2 La realizzazione …………………………………………………….27
I.3.3 La gestione …………………………………………………………..41
I.3.4 I limiti modali, funzionali e tecnologici ……………………….46
PARTE II : Le prospettive future ………………………………………………51
II.1 La banda larga e le nuove tecnologie: GPRS e UMTS …….………...51
II.2 La convergenza tv-Internet: nuove possibilità e nuovi scenari …...53
II.3 L’incontro tra società sportiva e nuovi scenari comunicativi ….….57
II.4 Il riassetto del rapporto società sportive - media tradizionali …….59
II.5 Il rapporto società sportive - nuovi media e nuove tecnologie ……61
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II.6 Siti interattivi e ipermediali ………..….……………………….………...63
II.7 Gestione del nuovo sito, canale comunicativo preferenziale: ……..65
II.7.1 I vantaggi rispetto a quelli attuali ……………….……………65
II.7.2 Le nuove possibilità offerte: come integrarle nel sito …….67
II.7.3 I nuovi servizi offerti rispetto ai siti attuali .………………..69
PARTE III : Esperimento e conclusioni ………………………….…………..72
III.1 Progettazione di un sito nel nuovo scenario tecnologico: …..…….72
III.2 Conclusioni .…………………………………………………………………79
Bibliografia ….……………………………………………………………………..84
Sitografia ……….…………………………………………………………………..85
Appendice: le interviste …………………………………………………………86
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Introduzione
La comunicazione multimediale ha assunto negli ultimi anni un ruolo di
primaria importanza per ogni società sportiva in ambito professionistico
che intenda caratterizzarsi per modernità, professionalità, spettacolarità
e che voglia aumentare la propria visibilità nel mondo economico-sociale
e dello spettacolo.
In particolare il sito Web diventa il canale comunicativo primario
utilizzato per presentarsi e offrire servizi agli utenti, siano essi tifosi,
appassionati, addetti ai lavori o semplici curiosi.
Ciò nonostante non è ancora presente una condizione ottimale così
diffusa per quanto concerne la comunicazione multimediale nell’ambito
sportivo, e questo è da imputare principalmente a due fattori:
1. scarso valore attribuito a questo ambito dalle società sportive;
2. poco favorevole situazione tecnologica che ne limita un
sostanziale sviluppo e miglioramento.
L’obiettivo che questa tesi si propone è quello di analizzare l’attuale
stato comunicativo nel mondo sportivo, del calcio professionistico
italiano in particolare, e di presentare un possibile quadro futuro dello
sviluppo della comunicazione multimediale in relazione alle nuove
tecnologie, di cui si può certamente prevedere una rapida e incisiva
diffusione sociale: tecnologie di trasmissione dei dati in Internet e di
telecomunicazione mobile.
A questo proposito le attuali realizzazioni che prefigurano uno sviluppo
nella stessa direzione di quelle proprie delle società sportive, si possono
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cogliere altresì in alcuni servizi offerti da aziende o società attinenti lo
sport, come i siti realizzati dalla UEFA, una federazione sportiva
internazionale, e da una famosa e autorevole testata giornalistica
italiana, La Gazzetta dello Sport.
Particolare risalto viene dato alla situazione che si potrebbe creare
grazie ad una convergenza di linguaggio tra Internet e televisione, in
quella che potrebbe essere definita “Web Television”, creando un canale
comunicativo efficace per quanto concerne la creazione e l’offerta di
contenuti e servizi.
Si tratta quindi di esplorare in che modo la comunicazione in ambito
sportivo trarrà vantaggi dalle potenzialità aggiuntive che la
multimedialità e le nuove tecnologie hanno apportato.
Tecnologie che permettono di raggiungere un alto grado di interattività
con gli utenti, la frontiera che al momento trova più impreparate le
realizzazioni multimediali delle società sportive e che, a livello
comunicativo, costituisce sicuramente il fattore più innovativo.
Le potenzialità espresse dalle nuove tecnologie portano nuove esigenze
cui far fronte, che cerchiamo di stabilire in base a criteri e indici di
valutazione, cercando perciò di individuare delle direttive per la
progettazione di ambienti multimediali, in ambito sportivo, che siano
funzionali negli scenari che si prospettano.
Verrà a questo proposito elaborato un modello “idealtipico”1 secondo cui
potrebbe essere progettato e realizzato un sito di una società sportiva in
questo nuovo ambiente comunicativo iper-tecnologico, con i servizi da
offrire, le tecnologie e i linguaggi che saranno utilizzati.
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1 modello idealtipico: strumento weberiano di indagine scientifica che assume in sé le caratteristiche fondanti una tipologia concettuale al fine di semplificarla e razionalizzarla.
PARTE I : La situazione attuale
I.1 - La comunicazione multimediale per le società sportive
E’ ormai riconosciuto quante e quali prerogative abbia oggi una società
sportiva, che vanno ben al di là della competizione in quanto tale.
In particolar modo per quanto riguarda le società professionistiche che
afferiscono a considerevoli bacini d’utenza, potenziali ed effettivi, la
sfera dello show-business ha assunto negli ultimi tempi una rilevanza
cruciale per la sussistenza delle società stesse, persino più rilevante dei
risultati sportivi per quanto riguarda i risvolti economici: si pensi ai
diritti televisivi nel calcio e allo scompiglio che hanno scatenato la
scorsa estate quando le entrate conseguenti sembravano ridursi
drasticamente, e peraltro senz’alcun principio di proporzionalità tra le
grandi società e quelle “provinciali”, di dimensioni o di categoria
inferiore.
La partita non è più l’aspetto principale, la classifica non più la prima
voce, fatta com’è di numeri ormai secondari rispetto alle cifre del
bilancio. Ormai le società professionistiche sono proiettate verso un
vero e proprio status di azienda operante nel mondo dello sport-
spettacolo, con l’abbandono del semplice aspetto sportivo e competitivo
nel suo essere preminente, sottolineato anche dalla loro recente
evoluzione in società a scopo di lucro.
Fondamentali in questo nuovo scenario sono diventate le televisioni
digitali che offrono servizi a pagamento, le pay tv e le pay per view, che
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acquistando i diritti di trasmissione delle partite hanno conferito alle
società il ruolo di entità-spettacolo, innescando una spirale, per ora
viziosa, di risorse.
Fino ad oggi, tuttavia, le società sportive non hanno ancora acquisito
un’autonoma capacità di proiezione mediatica, delegando a chi già
opera nel settore la gestione della loro immagine e delle loro potenzialità
spettacolari: solamente alcune società ricche hanno intrapreso la strada
che ha portato alla creazione di un canale televisivo digitale proprio,
avvalendosi del quale poi si attuano sinergie con il sito ufficiale,
quest’ultimo gestito da una corposa redazione di pubblicisti che
lavorano a stretto contatto con la società sportiva.
Lo stesso sito Internet, risorsa comunicativa al momento non così
importante per il ritorno economico, viene quasi sempre commissionato
ad aziende del settore, con cui però non si realizza una piena e quindi
produttiva cooperazione.
Oggi come oggi il sito Internet viene utilizzato come dispensatore di
informazioni, notizie e solo in pochi esempi di materiale multimediale
inerente la squadra, e si può rilevare che ha scarsa importanza la
presenza di servizi interattivi e di intrattenimento.
Le stesse immagini video delle partite non sono disponibili per ragioni
giuridiche e questo costituisce sicuramente una lacuna della quale il
sito risente moltissimo.
In moltissimi casi, persino, la società non delega nessun membro a
seguire dall’interno la comunicazione che avviene attraverso il proprio
canale Internet.
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I.2 - La situazione attuale:
I.2.1 - Il rapporto società sportive - media tradizionali
La situazione tipica che si presenta nell’ambito comunicativo vede una
netta distinzione di ruoli tra società sportiva e media tradizionali, siano
essi operanti a livello nazionale o più strettamente locale.
Nel caso della carta stampata la comunicazione viene realizzata in toto
dai giornali, relegando la società sportiva a ospite, comprimario, quando
non a bersaglio. Accade così che i giornalisti si avvalgano di interviste o
dichiarazioni più o meno ufficiali per redigere i loro articoli, spesso
accomodando i contenuti per raggiungere scopi che contribuiscono a
creare clamore per tradurre il tutto in un maggior numero di copie
vendute. Tale mezzo di comunicazione, che resta sicuramente un
medium di riferimento nel campo della comunicazione, veicola il più
delle volte una dialettica conflittuale, comunque difficile da gestire per
la società sportiva, che sovente ricorre ai silenzi stampa per evitare o
quantomeno aggirare questi problemi.
Consolidata in pressoché tutte le società è la redazione periodica di una
rivista ufficiale, distribuita a costo di produzione allo stadio, in alcune
edicole della città o tramite abbonamento, che viene pertanto a rivestire
il ruolo di “penna” della società in merito a tutte le vicende e attività che
la vedono coinvolta. La rivista, essendo redatta dai membri della
società, a differenza dei giornali non è di conseguenza fonte di contrasti
o polemiche in seno alla società stessa.
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Spostando la nostra attenzione al rapporto con le emittenti radiofoniche
dobbiamo sottolineare come entrino in gioco componenti economiche e
situazioni normative differenti che rendono l’esame più complesso.
Innanzi tutto va sottolineato che la società sportiva non gode di un
ruolo di protagonista nel processo comunicativo, così come avviene per
la carta stampata; le emittenti radiofoniche producono e trasmettono i
loro programmi sullo sport, siano essi radiocronache di eventi o talk-
show, ma non sono tenute ad assumere un atteggiamento obiettivo
riguardo ai temi trattati: possono insomma sia venire incontro alle
aspettative della società, sia deluderle pesantemente.
Programmi che hanno anche un gran peso nell’opinione pubblica e che
possono rivelarsi dannosi per l’immagine della società, qualora la si
attacchi senza che quest’ultima possa intervenire per far valere le
proprie ragioni, valide o erronee che siano.
Questo avviene anche a causa di un’evidente aleatorietà normativa e
relativo deficit di applicazione in merito che origina un’instabile
condizione operativa nel mondo dell’etere radiofonico: pensiamo per un
attimo alle trasmissioni radiofoniche del week-end, in cui il diritto di
esclusiva della cronaca delle manifestazioni sportive acquistato dalla
RAI [radio e televisione] viene aggirato tranquillamente con una
programmazione del tutto simile da parte delle altre emittenti
radiofoniche, che si avvalgono del legittimo diritto di cronaca.
Al di là di queste problematiche che coinvolgono in maniera non diretta
la società, più partecipativa è la contrattazione che avviene con le
emittenti locali, operanti per ovvie ragioni d’utenza nello stesso territorio,
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per la trasmissione delle partite in diretta radiofonica.
La società vende il diritto in esclusiva per un arco di tempo concordato,
solitamente un anno, ad un’emittente la quale diffonde nel cosiddetto
mondo dell’etere la radiocronaca delle partite ufficiali della società.
Pertanto se con le emittenti nazionali la società fa parte di un “tutto
sportivo”, con le emittenti locali, alla fine con una di queste, instaura un
rapporto di preferenza, più collaborativo e sinergico, in cui si perfeziona
una contrattazione economica diretta.
Ciò che avviene con la radio si complica ulteriormente con la televisione.
Qui bisogna distinguere tra varie tipologie di emittenti: nazionali
pubbliche e private, locali, satellitari, a pagamento, e, per tre tra le
maggiori società calcistiche, addirittura canali televisivi propri.
Per quanto riguarda il rapporto instauratosi con la televisione
nazionale, pubblica o privata che sia, non ci sono differenze di rilievo
con quanto descritto in precedenza in merito al rapporto con le
emittenti radiofoniche nazionali. La società non risulta coinvolta in
prima persona né nella contrattazione con le emittenti per la vendita dei
propri diritti d’immagine, dove è di norma rappresentata dalla rispettiva
federazione o lega, né nella programmazione sportiva prodotta e
trasmessa dalle emittenti.
Con le televisioni locali, operanti nel medesimo territorio, si ha invece
un rapporto decisamente più coinvolgente, data la collaborazione nella
realizzazione di trasmissioni a tema che crea un ponte mediatico con i
tifosi-spettatori, risorsa economica fondamentale per entrambe le parti,
i quali solitamente possono intervenire e interloquire telefonicamente
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nel corso della trasmissione. La società collabora mettendo a
disposizione dell’emittente televisiva i propri addetti e tesserati in modo
tale che si realizzi un programma in cui sia anch’essa fisicamente
presente, ma non ottiene alcun compenso economico.
Con l’avvento delle tv a pagamento, verificatosi nella prima metà degli
anni ’90, le società hanno avuto la possibilità di intraprendere la strada
che le ha portate oggi a considerare le partite e la partecipazione a
tornei internazionali una risorsa economica fondamentale.
Precisiamo che questo avviene per le più importanti società calcistiche
[militanti in Serie A e B], mentre per quelle che sono impegnate in
categorie minori o in altre discipline non si è ad oggi raggiunta un’intesa
di questo tipo o di pari rilevanza. Nel caso degli sport che non siano il
“football”, normalmente tutti i contratti con i media sono discussi e
stipulati dalle federazioni, quindi anche con le televisioni, pubbliche,
private o a pagamento che siano; i guadagni sono poi ripartiti in parti
uguali tra le varie società oppure gestiti dalla federazione stessa.
Pertanto non sembra al momento in atto il processo che invece ha
modificato usi e costumi delle società calcistiche, le quali hanno avuto
modo di spostare la loro attenzione dagli incassi ai botteghini ai
contratti con le televisioni: a riguardo, la dirigenza dell’A.C. Milan ha
affermato che se fino agli inizi degli anni ’90 gli incassi derivanti dalla
vendita dei biglietti rappresentavano il 90% delle entrate totali annue
del club, ora questi rappresentano una fetta non più grande del 10%.
In media gli incassi derivanti dai diritti radiotelevisivi costituiscono il
60% del totale delle entrate annue delle società maggiori operanti nel
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mondo del calcio italiano. Questo spiega come un buon rapporto
mediatico sia diventato fondamentale per una società in salute.
Sempre nel dinamico e ricco mondo calcistico, tre grandi società –
Internazionale F.C., la già citata A.C. Milan e A.S. Roma – hanno
similarmente ma autonomamente intrapreso da qualche tempo una
nuova strada: la costituzione di un canale monotematico a pagamento
sulla propria squadra. Per quanto riguarda la modalità tecnica e
tecnologica di trasmissione di questi canali, ci si appoggia agli operatori
specializzati nel settore [Tele+ e Stream TV] e il servizio non differisce da
quello di un normale canale satellitare a pagamento.
Si crea quindi un palinsesto ricco di servizi giornalistici, filmati
d’archivio e partite, ovviamente anche quelle d’epoca, che costituisce un
piatto assai ghiotto per il tifoso. Il canale televisivo viene gestito da una
redazione apposita, che resta comunque sempre in costante contatto
con la società e con essa stabilisce strategie e collabora per la
produzione e diffusione dei programmi.
Può invece essere praticabile l’idea di un’alleanza mediatica tra società
di minor blasone che, unendosi, potrebbero portare il numero degli
abbonati ad un livello sufficiente: è quello che si sta tentando di fare nel
caso del consorzio Plus Media Trade, società operante nel campo delle
telecomunicazioni audiovisive satellitari di cui fanno parte almeno una
decina di società calcistiche tra le più importanti di Serie A e B, che
intendono sganciarsi per tutto ciò che riguarda la trasmissione delle
loro partite in televisione dal prossimo venturo monopolio della Sky TV,
televisione satellitare nata dalla fusione di Tele+ e Stream TV.1
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1 Questi temi sono trattati e analizzati nel sito specializzato Calcio in borsa, www.calcioinborsa.com.
I.2.2 - Il rapporto società sportive - Internet e sito Web
Come accennato in precedenza, il connubio tra società sportiva e sito
Web non si è a tutt’oggi realizzato in modo soddisfacente. Se è fuori di
dubbio che la realizzazione e la connessa gestione di un sito Internet
richiedono delle competenze specifiche che col mondo dello sport hanno
poco o nulla a che vedere, è tuttavia evidente che la frattura che si crea
in quest’ambito non permette alla società di sfruttare al meglio tutte le
risorse e potenzialità che il tutto offre.
Va ribadito comunque che le società sportive non vedono al momento
nel sito Internet una risorsa economica importante da poter sfruttare,
quanto un canale di comunicazione particolarmente giovane e quindi
ancora da sperimentare e comprendere nelle proprie caratteristiche.
Anche sul piano dell’investimento economico le società non ritengono
necessario stanziare grandi quantità di denaro per l’ottimizzazione del
sito, lasciando spesso falde organizzative e gestionali interne che non
permettono di conseguenza al sito Internet di diventare un efficiente
canale comunicativo.
Emerge pertanto un approccio sbagliato da parte delle aree dirigenziali
delle società sportive a queste problematiche: il metro di giudizio che
viene utilizzato resta quello del bilancio economico; ovviamente, con
tutti i problemi che sta attraversando Internet, riuscire a mettere in
piedi un sito che permetta un ritorno economico non è per nulla
semplice nel campo dell’intrattenimento sportivo, e quindi spesso ci si
trova di fronte a un ostracismo da parte delle società sportive.
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Non si crede nelle potenzialità rilevanti che il sito Internet offre a livello
di ritorno d’immagine, valore bistrattato a causa delle sua natura
astratta, non monetizzabile.
In una situazione caratteristica ma non universalmente concretizzata,
una volta deciso a quale azienda commissionare il lavoro, la società
incarica un proprio membro, solitamente l’addetto stampa o un
responsabile alle pubbliche relazioni, di gestire il rapporto con l’azienda
suddetta, fornendo a quest’ultima sia le linee guida per la realizzazione
del sito sia il materiale che viene di volta in volta richiesto. La società è
quindi coinvolta effettivamente nella fase di scelta dei contenuti da
inserire, ma poi non sempre partecipa attivamente al loro
aggiornamento: spesso, compiuta questa prima fase, si defila e devolve
alla società incaricata il compito di ottimizzare il sito a seconda delle
proprie convinzioni o delle strategie che intende perseguire.
Ovviamente può interagire con gli sviluppatori del sito e chiedere che si
apportino modifiche piuttosto che si ridisegnino una o più sezioni,
venendo incontro alle esigenze e preferenze che di norma sorgono e alle
clausole che si sono concordate al momento di stipulare il contratto di
collaborazione.
Tuttavia non si assiste quasi mai ad un coinvolgimento costante della
società sportiva, tanto è vero che non ci si imbatte facilmente in siti che
offrano servizi di interazione e comunicazione con i dirigenti e gli atleti, i
quali restano avulsi da queste iniziative; spesso si avverte la sensazione
di questa frattura, di un sito creato non tanto per disporre di un canale
preferenziale col singolo tifoso o utente, quanto per seguire la tendenza.
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Le critiche che vengono mosse dai navigatori e dai tifosi parlano proprio
di “freddezza” del sito, di scarsità dei contenuti, in generale di distacco
della squadra e della società.
E’ anche vero che non risulta semplice coinvolgere i tesserati di una
società in iniziative particolari, sia per motivi contrattuali che per un
evidente disinteresse da parte dei protagonisti citati a questi aspetti e
attività d’interazione, come potrebbero essere le chat coi tifosi.
Analizzando sommariamente i siti Web, si constata che questi vengono
utilizzati principalmente per erogare informazioni e notizie: pagine
prettamente testuali che visualizzano storia e vicende della società,
organigramma dirigenziale, schede delle rose giocatori, biografie e news
di giornata.
Indubbiamente, sul piano di vista delle informazioni erogate, i siti sono
efficienti, almeno quelli delle società sportive più importanti, e
forniscono tutto o quasi si possa voler sapere su una società e sulla
squadra che rappresenta, ma si limitano a questo aspetto e poco altro.
Scarso peso hanno i contenuti spettacolari, come lo possono essere i
filmati, le fotografie, di cui è difficile trovare delle gallerie generose e
costantemente aggiornate, e tacciamo in questa prima esamina delle
esigue possibilità d’interazione con gli utenti, quali la compravendita di
biglietti, il merchandising dei prodotti ufficiali e dei gadget.
Se da una parte queste lacune possono essere imputate alla scarsa
cultura tecnologica e risposta del mercato e dell’utenza italiana, a uno
scarso numero di aziende specializzate nell’erogare particolari servizi
on-line, il problema maggiore è che per i contenuti audiovisivi, i quali
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rappresentano il valore aggiunto d’intrattenimento rispetto a siti
prevalentemente testuali, non vige una favorevole situazione legislativa
e tecnologica. Non è ancora chiara la situazione definitasi in merito
all’utilizzazione del materiale audiovisivo che le pay tv producono e
distribuiscono; ovvero se questo materiale relativo alle partite o ad
interviste, servizi, e altre tipologie di filmato, sia liberamente fruibile
una volta trasmesso e quindi implementabile nel sito Web, o se si
debbano acquisire ulteriori diritti Internet e conseguentemente
intraprendere una strada molto onerosa per società sportive di medio-
piccole dimensioni.
Una battaglia su questo tema si è combattuta in inverno riguardo
proprio il diritto di proprietà sulle immagini da trasmettere per i
videotelefonini di ultima generazione; alcune società sportive hanno
reclamato la loro padronanza su tali diritti, in quanto non fanno parte
né delle immagini televisive vendute dalla Lega Calcio alla RAI né di
quelle cedute dalle società stesse alle tv satellitari.
Sembra perciò che ogni nuova tecnologia e medium debba essere
trattato a sé stante per quanto riguarda la cessione dei diritti di
immagine, i quali diventano oggetto di una specifica compravendita.
Per quanto riguarda la tecnologia, è indubbio come la scarsa diffusione
tra gli utenti di collegamenti Internet a banda larga non rendi al
momento necessario alle società sportive dotare i siti Internet di filmati
che con ogni probabilità verrebbero ignorati da un numero significativo
di navigatori, anche da quelli più interessati, a causa della lentezza con
cui avviene lo scaricamento dei file in questione
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I.3 - Analisi di alcuni siti significativi:
I siti che prendiamo in analisi in questo lavoro sono – pur collocandosi
nell’ambiente sportivo - di diversa natura. Il sito che analizzeremo in
dettaglio, essendo un sito che ben si presta a rappresentare un modello
standard di uno appartenente a una società sportiva è quello della
società calcistica dell’Hellas Verona F.C., www.hellasverona.it.
Prenderemo poi spunti da altri siti di società sportive per mostrare
alcune particolarità o caratteristiche positive, specialmente da
www.inter.it, sito della Internazionale F.C. che è al momento uno dei
più evoluti nel panorama italiano.
Studieremo anche siti che offrono servizi particolarmente evoluti agli
utenti, quali quello della Gazzetta dello Sport – www.gazzetta.it - e il sito
della UEFA, notevole per quanto riguarda l’offerta di contenuti
multimediali riguardo la competizione principe, la Champions League.
La nostra analisi si distribuirà su quattro punti: un primo che si
riferisce alle fasi di progetto, quindi a tutto ciò che coinvolge la società
sportiva, o il quotidiano sportivo nel caso di gazzetta.it, e quella
multimediale al momento di accordarsi per intraprendere il lavoro.
La realizzazione vera e propria del sito sarà esaminata nel paragrafo
successivo, con l’analisi delle pagine del sito e dei procedimenti tecnici
attualizzati dall’azienda. Passeremo quindi a illustrare come avviene la
gestione del sito una volta realizzato, quali attori e in che modo vengono
coinvolti. Infine sarà dato risalto a tutti i problemi che sorgono durante
l’intera fase di lavorazione.
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I.3.1 - L’ideazione e la progettazione
Un sito a carattere sportivo non differisce da qualsiasi altro per quanto
riguarda le fasi che portano alla sua ultimazione.
Una volta deciso di realizzare un sito, lo si deve ideare e progettare in
modo tale da raggiungere gli obiettivi prefissati: si deve lavorare
perseguendo ciò che al momento della decisione si è rivelata la causa
determinante. E’ quindi necessario stabilire cosa il sito debba
contenere, a che tipo di utenza sia rivolto principalmente, e in che
modo, una volta realizzato, verrà gestito e utilizzato.
Intraprendere la costruzione di un qualsiasi sito Internet senza aver ben
chiaro il perché lo si debba realizzare costituisce già di per sé un
problema in grado di comprometterne la funzionalità e l’utilità dello
stesso nel tempo.
Per quel che riguarda un sito ufficiale di una società sportiva, la scelta
di dotarsene è riconducibile alla volontà di disporre di un canale
comunicativo che possa fornire le informazioni sulla società a chi ne
abbia interesse, perseguendo la considerazione del sito Internet come
vetrina della propria attività sportiva.
Ovviamente l’utenza che il sito si prefigge di soddisfare è quella tipica
del tifoso appassionato, che cerca dunque notizie e materiale sulla
propria squadra del cuore.
Come abbiamo sottolineato nel capitolo precedente e avremo modo di
illustrare nei prossimi, le società sportive in rari casi vanno al di là di
questa stima, non intendendo investire in un prodotto che non rende
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economicamente, per come è la situazione allo stato attuale, nonostante
offra molto dal punto di vista del ritorno d’immagine.
Ideare un sito sportivo con queste intenzioni non risulta un’operazione
complicata. In molti casi non si fa altro che studiare i siti più evoluti
delle società concorrenti e cercare di costruire un prodotto che abbia le
stesse caratteristiche, ottimizzando quegli aspetti che non soddisfano a
pieno e cercando di dare al sito una propria personalità: a riguardo si
registrano dei casi in cui le società hanno commissionato il sito ufficiale
alla stessa azienda multimediale, la quale ha risposto con dei lavori
molto simili, soprattutto dal punto di vista dell’impostazione.
Quello che viene richiesto è che si disponga di un prodotto graficamente
accattivante, che attiri gli utenti e che sia perciò visitato, onde poter
contare di dati statistici relativi ai contatti giornalieri che convincano gli
sponsor ad acquistare gli spazi pubblicitari.
Nonostante questi inserzionisti siano disposti a versare cospicue
quantità di denaro per acquistare spazi pubblicitari sui quotidiani, non
si registra lo stesso interesse ad investire cifre meno consistenti per
acquistare uno spazio pubblicitario in un sito, il “banner”.
Sulla questione del ritorno economico del sito Internet, che ha messo in
crisi molte aziende multimediali, le società più ostinate non sentono
ragioni e pertanto non acconsentono ad investire maggiormente per lo
sviluppo del sito.
Senza investimenti ed impegno il sito non potrà mai far registrare un
congruo numero di visitatori, e di conseguenza accade ciò che è
illustrato con chiarezza dall’immagine del cane che si morde la coda.
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E’ chiaro che ragionando in quest’ottica non risulta semplice progettare
un sito che risponda efficacemente alle attese della società e soprattutto
dei tifosi, i quali capiscono se la società abbia intenzione di gestire il sito
con un certo impegno, venendo incontro alle loro richieste e ai bisogni
tipici di un utente affezionato, o se invece si sia limitata a crearne uno
per seguire la tendenza generale in atto da qualche anno.
Dopo queste premesse, le cause principali che hanno impedito finora di
raggiungere in Italia una diffusa efficienza nel settore sono dovute a
scarse possibilità tecnologiche e ad una inadeguata cultura dei media
da parte delle società sportive, ma anche a uno scarso numero di utenti
affezionati: l’Italia non gode di una situazione ottimale per quanto
riguarda la diffusione e la cultura generalizzata di Internet.
Spostando l’attenzione su quanto avviene a livello organizzativo, ovvero
quando giunge il momento di intraprendere il progetto, vi è al primo
gradino la collaborazione che si stabilisce con una azienda multimediale
che fornisce il proprio know-how per la realizzazione del sito; la società
sportiva può comunque scegliere altre soluzioni.
Le società sportive si rivolgono pertanto ad un’azienda specializzata
nella costruzione di siti Internet, preferibilmente ad una che opera già
in ambito sportivo.
Con questa azienda in genere la società sportiva firma un contratto di
cessione dei diritti Internet, in cui sono definiti tutti i servizi da rendere
disponibili nel sito e le reciproche competenze e responsabilità.
In dettaglio, già nelle premesse del contratto è concordato che la società
sportiva è intenzionata a mantenere e arricchire il proprio sito Internet
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nei contenuti e nella veste grafica, sempre volto alla pubblicazione
dell’attività sportiva della società, alla creazione di nuovi rapporti con la
tifoseria e gli sportivi interessati a conoscere da vicino l’attività della
squadra. Altre premesse si riferiscono alle norme stabilite dalle
federazioni sportive, norme che la società è tenuta a rispettare e
illustrare alla Cessionaria dei diritti, ovvero all’azienda multimediale
incaricata di realizzare il sito Internet.
Una volta che le parti accettano queste premesse, che formano parte
integrante e sostanziale del contratto, si passa all’Oggetto del contratto:
“La società sportiva, con il presente contratto, cede, in via esclusiva per
tutto il territorio mondiale e per il periodo di durata dello stesso –
solitamente triennale con rinnovo annuale – alla Cessionaria il diritto di
utilizzare e sfruttare commercialmente il nome, l’immagine, i simboli,
quanto di consimile e comunque tutto quanto riguardi la società
cedente, tramite la creazione, la gestione e l’aggiornamento del sito
Internet ufficiale. La Cessionaria provvederà, pertanto, al mantenimento
e all’aggiornamento del sito ufficiale – qui viene scritto l’indirizzo
Internet – restando inteso che il contenuto del sito dovrà sempre e
comunque essere concordato tra Cedente e Cessionaria. In particolare
la Cedente, nel corso di tutto il periodo contrattualmente previsto, avrà
diritto di far apportare liberamente le modifiche testuali che riterrà
opportune. Quanto alle modifiche grafiche e di programmazione – fatti
salvi gli interventi di normale amministrazione, ovvero quelli che non
prevedono l’implementazione di nuove aree ipertestuali – saranno di
volta in volta analizzate congiuntamente e la Cessionaria le valorizzerà
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economicamente, sottoponendo un preventivo alla Cedente prima
dell’esecuzione di qualsivoglia intervento straordinario. La Cessionaria
non potrà inserire nel sito in questione immagini o scritti che possano
essere lesivi della reputazione della società cedente, di suoi dipendenti,
tesserati o terzi. La Cessionaria si impegna al mantenimento, per tutta
la durata del presente accordo, a favore della Cedente dei seguenti
servizi essenziali:
A) Studio e progettazione grafici;
B) Programmazione relativa e, segnatamente, riguardante:
Home page [con eventuale intro Flash]
Testo scorrevole Sistema News;
Forum / chat;
Sondaggi;
Form inserimento foto gallery;
Form inserimento interviste;
Form inserimento avversaria;
Area campionato;
Pagine giovanili;
News;
Risultati e commenti giovanili;
Area Marketing;
Biglietteria;
Tifosi;
Società;
Rosa;
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Stadio;
Storia;
Area clubs / interactive.
La Cedente, dotata di login e password, può intervenire con inserimenti
diretti da qualsiasi postazione remota in tutte le aree che prevedono
accesso.
La Cessionaria si impegna inoltre a fornire alla Cedente i seguenti
servizi:
- assistenza per la registrazione di ulteriori domini italiani di secondo
livello e domini internazionali;
- numero illimitato di caselle posta elettronica gratuite;
- configurazione di posta elettronica nel mail server aziendale;
- Webmail;
- assistenza tecnica telefonica e telematica gratuita;
- report mensile statistiche d’accesso;
- autenticazione dell’accesso tramite login e password;
- registrazione di altri nomi a dominio; la titolarità dei domini registrati
sarà pienamente disponibile in capo alla Cedente; la titolarità dei
domini registrati sarà pienamente disponibile in capo alla Cedente;
- iscrizione a 25 motori di ricerca;
- 40 Mb di spazio Web da dedicare allo streaming audio – video.
Le parti stabiliscono inoltre, concordemente, che tutti i dati contenuti
nell’archivio che verrà creato con il nuovo sito [testi, immagini, ecc.]
resteranno di proprietà esclusiva della Cedente alla scadenza del
presente contratto.”
22
Spazio nelle varie clausole del contratto lo trova ovviamente anche il
bannering, ovvero la messa a disposizione nel sito di spazi pubblicitari
da vendere a sponsor e aziende interessante a reclamizzare i propri
prodotti tramite questo canale. Anche all’e-commerce viene dato risalto:
si stabilisce come vengono suddivisi i ricavi dalla vendita attraverso il
sito dei prodotti ufficiali e dei biglietti per le partite, qualora si decida di
intraprenderne l’attività on-line.
Un’altra sezione importante del contratto è quella relativa alla gestione
delle informazioni.
In particolare si stabilisce che “ogni diritto su dati operativi, materiali,
programmi grafici, codici e linguaggi utilizzati, e quant’altro realizzato
dalla Cessionaria, in attuazione dei servizi oggetto del presente
contratto, rimarranno di proprietà esclusiva della Cessionaria
medesima. La Cedente dovrà fornire tutte le informazioni da immettere
nel sito ufficiale, quali testi grafici, dati, notizie, suoni ed immagini,
assicurando che le stesse siano nella sua legittima disponibilità, non
siano contrarie a norme di legge o regolamenti e non violino alcun
diritto d’autore, segno distintivo, brevetto o altro diritto di terzi assoluto
o relativo. La Cedente si assume, al riguardo, ogni responsabilità in
ordine al contenuto.”
Ultima parte a cui rivolgiamo la nostra attenzione è quella relativa alla
trasmissioni di radiocronache, interviste radiofoniche ed immagini
televisive: “La società Cedente autorizza espressamente la Cessionaria a
porre sul sito le trasmissioni della radiocronaca, o di parte di essa, delle
partite casalinghe, così come interviste, o di parte di esse, tratte dalla
23
radio ufficiale della società, nonché la trasmissione degli allenamenti
della prima squadra, senza alcun costo per la Cedente. La Cessionaria,
inoltre, si impegna a rispettare, per quanto di ragione, le clausole
contenute nei contratti per la cessione dei diritti radiofonici, televisivi e
tele-promo-pubblicitari, sottoscritti dalla federazione sportiva nazionale
o dalla Cedente.”
Questo in sostanza è un contratto esemplare che la società sportiva
sottoscrive con l’agenzia di servizi Internet.
Il sito www.inter.it, che definiremo per praticità Inter.it, è aggiornato da
una apposita redazione, coinvolgente circa una quindicina di elementi, e
si avvale del contributo di Inter Channel, la piattaforma televisiva
digitale di proprietà della società milanese.
In questo modo è possibile arricchire i contenuti del sito con quelli del
canale televisivo, e rendere il servizio altamente qualificato, perché
seguito costantemente da un congruo numero di addetti e a organizzare
il tutto è stata la società stessa.
Spostandoci su gazzetta.it, la scelta da parte de La Gazzetta dello Sport
di investire nel sito è stata dettata più che altro dalla volontà di
mantenere il consolidato primato tra i quotidiani sportivi anche in
Internet, avvalendosi delle cospicue possibilità economiche di cui
dispone il gruppo editore proprietario del giornale, la RCS.
In effetti, come è stato esposto da un responsabile, riuscire a realizzare
e gestire un sito del genere senza registrare delle perdite economiche è
al momento impensabile, visto il fallimento della troppo fiduciosa
politica dei banner pubblicitari e il fatto che il servizio offerto agli utenti
24
sia gratuito, non essendoci in Italia i presupposti per intraprendere con
successo la strada del servizio da rendere a pagamento.
La volontà di considerare però lo stesso sito come un “desk” del
giornale, alla pari dunque di calcio e degli altri sport in genere, ha fatto
sì che nonostante le perdite economiche il sito sia stato rimodellato:
all’inizio infatti veniva realizzato da cinque responsabili; nell’anno 2000
si è scelto di rinnovare graficamente e in modo sostanziale tutto il sito,
coinvolgendo imprese specializzate e aumentando a quindici il numero
di responsabili direttamente coinvolti.
La redazione del giornale cartaceo collabora sinergicamente con questa
altra redazione, perciò si realizza uno scambio di contenuti tra i due
media. In certi ambiti la redazione di articoli sul sito Internet viene
realizzata dai giornalisti che lavorano al quotidiano cartaceo, che poi
inseriscono direttamente nelle pagine del sito il loro scritto o lo girano ai
responsabili che provvedono alla successiva pubblicazione.
Come per tutte le altre società, anche la RCS che realizza il sito si è
trovata di fronte a difficoltà tecnologiche e soprattutto giuridiche per
tutto ciò che riguarda la possibilità di offrire servizi interattivi e
multimediali agli utenti. Per tutto ciò che concerne fotografie e interviste
audio ci si avvale del lavoro di agenzie che collaborano direttamente con
La Gazzetta dello Sport, e non vi sono problemi particolari.
Tutto si complica quando si ha a che fare con i diritti di ritrasmissione
dei contenuti relativi alle partite: i costi esorbitanti e le limitazioni
imposte dai contratti con altri medium impediscono sostanzialmente di
rendere questi contenuti disponibili nel sito. Da qualche tempo è invece
25
disponibile un servizio SMS2 per i telefoni cellulari, anche se per ora è in
fase sperimentale. Si pensa in futuro di fornire un servizio a pagamento
in cui l’utente riceva sul proprio terminale le news dell’ultima ora, così
come sono pubblicate nel sito.
Quello che interessa all’azienda è mantenere il predominio nel campo
giornalistico sportivo italiano, intendendo comunque il sito come una
parte della testata cartacea, un desk appunto.
In termini di utenti e lettori, se per i primi si possono contare medie di
5.000 contatti giornalieri, il numero di lettori del quotidiano resta
comunque un centinaio di volte maggiore: uno studio ha mostrato come
le due tipologie di avventori siano tra loro indipendenti.
L’area multimediale del sito dell’UEFA è sicuramente interessantissima
dal punto di vista contenutistico. Per la competizione principe, la
Champions League, un servizio consente di seguire in tempo reale
tramite una cronaca testuale e attraverso una radiocronaca in inglese le
partite, e poche ore dopo la conclusione delle stesse è possibile vedere il
filmato dei goal e delle azioni più interessanti.
Le pagine sono curatissime, con moltissime foto, statistiche aggiornate
tempestivamente e con una grafica accattivante.
Questo è possibile in quanto la società che di fatto ha la proprietà del
sito è la stessa che detiene i diritti della competizione, in questo caso
dunque una federazione sportiva internazionale; una simile soluzione
sarebbe attuabile anche per le società sportive qualora non vendessero i
diritti delle immagini relative alle loro competizioni a terzi, ma gestissero
“in casa” tutto ciò le riguardi.
26
2 SMS: Short Message Service, servizio di messaggi brevi. E’ un sistema che permette di inviare e ricevere brevi messaggi testuali tramite i telefoni cellulari.
I.3.2 - La realizzazione
Deciso il modo di operare per la realizzazione effettiva del sito, scelti
dunque i partner e concordato i servizi da rendere disponibili agli
utenti, si passa alla fase del lavoro tecnico vero e proprio.
Per prima cosa si sceglie l’impostazione grafica dell’home-page, i colori
che contraddistingueranno tutte le pagine del sito, la veste grafica che
si vuole dare alle pagine: come è facile pensare, i colori principali che si
adottano per il sito sono quelli ufficiali della società, quasi sempre quelli
utilizzati per la divisa ufficiale della squadra. Questi vanno a
caratterizzare lo sfondo delle pagine e del sito in generale, mentre per le
aree scritte, come quelle in cui sono pubblicate le notizie, si sceglie
ovviamente combinazioni di colori che permettano una discreta
ergonomia di lettura: un carattere scuro su fondo chiaro è di
conseguenza la soluzione ottimale.
Una volta concordato le caratteristiche grafiche e stilistiche, l’azienda
che realizzerà il sito può iniziare a lavorare al computer per strutturare
le pagine e inserirne i contenuti.
I programmi che vengono utilizzati in questa fase sono moltissimi, a
seconda delle esigenze e dei servizi che si vogliono rendere disponibili.
Il principale è sicuramente un editor grafico3 per siti Web, un potente
software che consente la gestione di tutte le pagine, dei collegamenti tra
le stesse – permette la generazione e la gestione di un ipertesto – e dei
contenuti che si inseriscono nel sito: si ha in questa maniera il pieno
controllo di tutte le caratteristiche del sito Internet.
27
3 Un editor grafico è un software che permette di creare ipertesti attraverso comandi e icone pre-impostati che permettono di lavorare senza un diretto intervento nel codice informatico, rendendo molto più semplice e veloce il lavoro.
Questo programma genera automaticamente il codice interpretato dal
browser4, solitamente HTML5, senza altro intervento richiesto
all’operatore che lo utilizza.
Tramite l’editor si controllano anche le funzioni del sito e tutto ciò che lo
riguarda: dalle impostazioni più propriamente tecniche alle
caratteristiche di inserimento nel server centrale.
Oltre all’editor un altro software che viene utilizzato di continuo è un
programma di fotoritocco, attraverso il quale si creano e modificano
tutte le immagini che compaiono nel sito Internet, siano esse fotografie,
icone o quelle che costituiscono ad esempio le caselle dei menù e le GIF
animate6 che spesso vivacizzano le pagine.
Una buona conoscenza di questi programmi grafici è necessaria per
riuscire a creare siti gradevoli da vedere, che perciò trasmettano agli
utenti la percezione di un sito curato e ben ottimizzato.
Per quanto riguarda i filmati e le registrazioni audio, si è soliti scegliere
il formato con cui verranno immessi nel sito i documenti, e di
conseguenza usufruiti dagli utenti a seconda delle esigenze più
rilevanti: ci sono formati di alta qualità e altri pensati appositamente
per Internet, che comprimono il file per renderlo meno ingombrante a
livello di spazio fisico utilizzato e quindi più velocemente usufruibile.
Per questo si procede mettendo a disposizione nelle pagine relative dei
collegamenti ai siti che offrono le applicazioni specifiche che consentono
la lettura dei file suddetti, in modo tale da fornire un servizio accessibile
a tutti. Su questi documenti multimediali si opera con trattamenti
appositi, che ne possono modificare durata e qualità, in modo tale da
4 Un browser è un software che permette di navigare in Internet. 5 HTML: Hiper Text Markup Language, linguaggio marcatore di ipertesti; il primo linguaggio specificatamente nato per realizzare siti web.
286 GIF è la sigla di un formato grafico altamente utilizzato per le immagini nei siti web.
ottimizzare il flusso per gli utenti: ricordiamo che la tecnologia più
diffusa non invoglia gli utenti a scaricare file con dimensioni fisiche
ingombranti, visto le lunghe attese, e perciò si deve puntare sulla
leggerezza fisica a discapito della qualità.
Un programma software particolarmente usato per le applicazioni
dinamiche e spettacolari è negli ultimi tempi Macromedia Flash7, con
cui si possono creare anche pagine intere, contraddistinte perciò da una
veste grafica dinamica e quindi attraente, ma allo stesso tempo dallo
svantaggio di necessitare di tempi più lunghi per poter essere
visualizzate, visto che l’utente deve innanzitutto possedere il plug-in
apposito, un piccolo software che aiuta il browser a leggere e
visualizzare i file specifici, e poi aspettare il caricamento della pagina.
Di conseguenza si è soliti usare questo linguaggio solamente in certi
contesti, ad esempio le presentazioni dinamiche nelle home-page, dando
all’utente la possibilità di scegliere se accedere o meno a pagine e
applicazioni realizzate con questo programma.
Internet stesso viene in aiuto più volte come strumento, ricorrendo ai
motori di ricerca per acquisire materiale e informazioni.
Non si dimentichi infatti che la rete funge anche da immenso database,
dove è possibile recuperare moltissime e svariate informazioni, sempre
aggiornate e facilmente raggiungibili.
La posta elettronica diviene uno strumento importantissimo per
comunicare con i responsabili delle società sportive e richiedere e
acquisire materiale specifico, come ad esempio documenti ufficiali dalle
federazioni o dalle società stesse. Spesso tramite posta elettronica si
29
7 Il Flash di Macromedia è un software dalle notevoli potenzialità multimediali, col quale si possono realizzare sia animazioni grafiche sia intere pagine di siti web.
riceve anche materiale da immettere nelle pagine del sito, come
fotografie, articoli o dichiarazioni.
Altri strumenti impiegati di frequente nella realizzazione di un sito sono
quelli hardware, come lo sono gli scanner e i cd-rom: questi ultimi
vengono utilizzati specialmente nel caso siano archivi di immagini e altri
documenti multimediali.
Le web-cam puntate sullo stadio sono le ultime novità tecnologiche
introdotte in altri paesi e presto lo saranno anche in Italia..
Analizziamo ora il sito della società calcistica Hellas Verona F.C. [Fig. 1].
Fig. 1 – Home page del sito dell’Hellas Verona F.C., www.hellasverona.it
30
L’home-page si presenta divisa in tre sezioni principali: un rettangolo
superiore che possiamo definire banner, da non confondere con quello
pubblicitario, in cui si evidenzia l’intestazione del sito stesso, con la
presenza del logo della società e la denominazione; una seconda a
sinistra in cui è inserito il menù di navigazione, dal quale è possibile
accedere a tutte le sezioni e pagine del sito; la terza sezione è quella che
occupa lo spazio centrale della finestra del browser, in cui sono
visualizzati i contenuti delle pagine vere e proprie.
Le prime due sezioni sono contraddistinte dal colore di fondo blu scuro,
e dai caratteri di testo giallo, richiamando come già abbiamo spiegato i
colori ufficiali della società. Ovviamente queste caratteristiche grafiche
sono state conferite tramite la creazione di immagini con il programma
di fotoritocco e la successiva implementazione nelle pagine.
Oltre al principale di navigazione, un altro piccolo menù è stato inserito
immediatamente sotto il banner superiore con relativi accessi a pagine
informative su aziende partner e sulla società che realizza il sito, ad una
sezione dedicata al centenario della società e all’archivio.
E’ possibile notare già ad un primo utilizzo delle pagine che, mentre il
banner superiore e il menù a sinistra restano fissi in tutte le pagine, è
possibile muoversi nell’area centrale tramite una barra di scorrimento
verticale collocata sulla destra: questo è stato reso possibile tramite la
creazione di una struttura suddivisa in più aree strutturali - frame - in
cui si è deciso di assegnare al centrale la visualizzazione delle pagine
richiamate dai collegamenti inseriti nelle finestre degli altri due frame.
Qualora dal menù si selezioni una pagina da visitare, la pagina non
31
cambia nelle dimensioni, lasciando inalterato il nostro ambiente di
navigazione, con i menù e il banner superiore sempre presenti e fissi
nella stessa posizione dello schermo.
Aprendo una parentesi, possiamo dire che una struttura di questo tipo
è utile e funzionale per una visita selettiva e mirata del sito, quindi è
semplice e immediato passare da una pagina ad un’altra attraverso il
menù: in effetti le pagine di un sito di una società sportiva non hanno
una priorità gerarchica le une sulle altre, visto che gli utenti possono
essere interessati ad alcune tematiche e non nutrire interesse per altre.
A questo proposito accade spesso che i tifosi salvino nel proprio disco
fisso le pagine relative a storia e composizione della società e della
squadra, in modo tale da averle sempre a disposizione nel proprio
computer per essere consultate in qualsiasi momento.
Le pagine che invece vengono aggiornate di continuo, quelle che sono
composte da contenuti multimediali in particolare, proprio a causa della
loro natura variabile sono consultate di continuo e di volta in volta i
tifosi scaricano i contenuti per poi memorizzarli nel proprio archivio
personale per successive consultazioni.
Chiudendo la parentesi e tornando all’aspetto realizzativo, per
concretizzare una struttura del genere è necessario impostare le pagine
con delle dimensioni fisiche prefissate, in modo tale che non vi siano
delle incongruenze tra spazio visualizzabile e contenuti.
Operando in questo modo, delle volte si incontrano difficoltà quando si
deve immettere del contenuto che fisicamente non entra nei giusti spazi.
Per far fronte a questi problemi si interviene allora attraverso soluzioni
32
differenti: si possono creare delle altre finestre che si sovrappongono a
quella del browser, o si può ricorrere a programmi che ridimensionano i
documenti permettendone l’inserimento nelle pagine entro gli spazi
predisposti; delle volte risulta inevitabile arrendersi a questi
inconvenienti e ripensare in altro modo i propri progetti iniziali,
scegliendo altre strade di lavorazione.
Nel caso dell’home-page, nell’area centrale sono visualizzate le news,
costantemente aggiornate dal responsabile della società sportiva,
attraverso un software di inserimento appositamente costruito che
pertanto non rende necessario l’intervento diretto da parte dell’azienda
multimediale, a meno che non si incontrino problemi.
Oltre alle news, spesso accompagnate da una fotografia illustrativa,
trova posto un banner che rimanda alla partita da giocare, con la
possibilità di accedere a una finestra in cui viene visualizzata la cronaca
in tempo reale della partita, realizzata da una software house che ha
sottoscritto un contratto per l’effettuazione di questo particolare
servizio, peraltro presente in molti altri siti.
Ovviamente, a seconda della partita, il banner cambia veste: viene
adattato inserendo di volta in volta il logo della società avversaria,
appositamente modificato nelle dimensioni e anche la data viene
adeguata; tutto questo lo si fa tramite il programma di fotoritocco.
Scorrendo la barra, proseguendo nella visualizzazione dell’home-page, si
incontrano altre sezioni, come l’area “altre news”, da cui è possibile
accedere ai testi integrali degli articoli rispettivi. Si incontra poi il
rettangolo relativo alla “Photo Gallery 2002-2003”, attraverso il quale si
33
accede alla pagina che visualizza le fotografie degli incontri disputati
durante la stagione, materiale da scaricare liberamente.
Le gallerie fotografiche vengono aggiornate di settimana in settimana
attraverso l’acquisizione del materiale dalla posta elettronica e il relativo
trattamento col programma di fotoritocco per creare nella pagina Web
delle piccole immagini d’anteprima che, se cliccate col mouse, si aprono
in finestre più grandi acquisendo le dimensioni originarie.
Si incontra poi il sondaggio, quest’ultimo realizzato attraverso uno
specifico software, con il quale si impostano le varie risposte possibili e
si rende ottenibile il calcolo automatico e la memorizzazione dei voti
inviati dagli utenti. I sondaggi vengono comunque ideati dalla società
sportiva, che ha il pieno controllo di ciò che viene chiesto ai tifosi.
Sempre nella pagina iniziale, a destra, si nota la presenza di un'altra
colonna dallo sfondo blu caratterizzata dalla presenza di alcune
immagini cliccabili, nelle quali sono stati inseriti collegamenti ad altri
servizi, nel caso specifico ad altri siti partner e alla sezione per i
telefonini cellulari, da dove scaricare loghi e suonerie.
Per ora i servizi più evoluti dedicati ai telefoni cellulari di ultima
generazione sono pochi, dato che la diffusione di questi dispositivi di
videotelefonia mobile non ha ancora fatto registrare un numero di
utenti sufficientemente interessante. In siti di altre società sportive
italiane, come il caso di Inter.it, è possibile avere accesso ad aree
navigabili tramite il Wireless Application Protocol [WAP]8 con cui
accedere ad esempio alle notizie, visualizzabili nel monitor dei telefonini
cellulari WAP [Fig. 2] e ovviamente anche dei più giovani videotelefonini.
34
8 WAP: Wireless Application Protocol, protocollo di accesso a contenuti e servizi presenti in rete attraverso terminali wirelless, ovvero funzionanti via onde radio.
Fig. 2 - La pagina del sito www.inter.it relativa ai servizi WAP
Tornando al sito dell’Hellas Verona F.C., e spostando la nostra
attenzione sul menù di sinistra si nota come esso sia stato diviso in tre
parti: società, stagione e tifosi. Ovviamente queste sezioni contengono
delle pagine particolari, che trattano rispettivamente tutto ciò che si
riferisce alla società e alla sua storia, composizione dell’organigramma;
alla squadra e alle competizioni sportive a cui partecipa; infine spazio ai
servizi interattivi, come lo sono il forum, il guestbook e la chat.
Per la realizzazione di questi servizi di interazione con gli utenti si
35
utilizzano dei software e dei linguaggi di programmazione specifici, che
permettono di gestire automaticamente la comunicazione bidirezionale
che si stabilisce tra sito e singolo utente.
Per quel che riguarda il forum, nel caso specifico di questo sito il
volume di messaggi che viene inserito è considerevole e pertanto risulta
necessaria una continua gestione da parte del webmaster, onde evitare
che si appesantisca troppo e che pertanto diventi un problema sia per la
lentezza di visualizzazione da parte degli utenti sia per tutto ciò che
riguarda lo spazio fisico utilizzato nei server, che non è illimitato.
Si è deciso comunque di non intervenire con censure sui messaggi
inseriti: i tifosi o chiunque scriva può manifestare il proprio pensiero
liberamente, anche di forte protesta nei confronti della società e della
squadra; in altre società questa sorta di autogestione del forum non
viene invece concessa.
Attraverso la posta elettronica arriva anche il materiale relativo alle
statistiche delle partite da disputare, con dati che si riferiscono a rose
dei giocatori, curiosità delle sfide e precedenti nella storia. Questi dati
vanno poi caricati nel server nella sezione relativa, che si può scorgere
come piccola immagine a sinistra dall’intestazione “Prossimo turno”.
Un’altra pagina interessante di questo sito è quella accessibile se dal
menù clicchiamo sopra la voce “Allenamenti”: questa pagina riguarda il
programma settimanale tecnico della squadra [Fig. 3]. Per un periodo al
webmaster spettava trasferire il programma settimanale dall’e-mail alla
pagina Web. Si è scelto in seguito di renderla gestibile direttamente dal
responsabile della società sportiva, attraverso la creazione di
36
un’interfaccia e un database appositi. In questo modo ora la pagina
viene aggiornata e gestita autonomamente dalla società sportiva stessa.
Fig. 3 - La pagina “Allenamenti” di www.hellasverona.it
La realizzazione di gazzetta.it è stata concepita principalmente in modo
tale da rendere disponibile una sorta di trasposizione del giornale
cartaceo su Internet, e perciò viene dato particolare risalto alle notizie e
alle immagini che ad esse si riferiscono. Come è possibile vedere dalla
schermata della home-page [Fig. 4], il sito è costituito da cinque parti:
un banner principale posto in alto, in cui superiormente è inserito un
37
menù che porta ad aree informative sul sito stesso, e da quattro
colonne. Quella di sinistra è composta da vari menù, a tendina i più di
questi, che portano ovviamente alle aree e sezioni consultabili del sito.
La colonna centrale è quella più importante dal punto di vista dei
contenuti: spazio, infatti, alle notizie e alle fotografie annesse, con la
possibilità di accedere agli articoli completi pubblicati in pagine
apposite. Nella parte a destra dell’home-page, immediatamente a fianco
della precedente colonna, vi è una sezione dedicata alle notizie
dell’ultima ora e al materiale multimediale audio e video, e infine quella
di destra con sezioni interattive come i forum e i servizi per i telefonini
cellulari, in particolare SMS e applicazioni videoludiche.
La realizzazione di queste pagine avviene in modo tradizionale,
sfruttando i programmi che abbiamo visto prima. Quello che è utile
descrivere è come avviene l’immissione delle notizie nelle pagine del sito
da parte dei giornalisti e pubblicisti della redazione. Attraverso un
software apposito9 è possibile pubblicare automaticamente nel sito gli
articoli, corredati dalla fotografia: per fare ciò si utilizzano dei
templates10 pre-configurati e si assegnano ai titoli delle notizie dei valori
e delle caratteristiche strutturali che permettono al software di inserire
le notizie nelle pagine e nei modi previsti.
Per le notizie visualizzate nella finestrella “ultim’ora”, si adotta un altro
programma, che consente solamente l’inserimento nell’apposito spazio
di notizie testuali, visualizzabili in una pagina che si autogenera
appositamente per mostrare tutte le notizie inserite in ordine
cronologico: non è previsto l’inserimento di altro materiale come sono le
9 Il software di cui parliamo è Methode realizzato da Edos Media.
38
10 Un template in questo caso è un modello pre-impostato di notizia. Scegliendo uno di questi modelli si impostano le caratteristiche della notizia che si vuole inserire.
fotografie, visto come siano notizie brevi, magari da trattare in seguito
con articoli e servizi più approfonditi.
Da notare la possibilità concessa agli utenti di sfogliare virtualmente le
pagine del quotidiano cartaceo, in seguito a una registrazione: si nota
anche da questo come i due servizi non si facciano concorrenza, ma
come il sito sia in funzione della testata cartacea, fungendo quasi da
appendice multimediale e promovendo la vendita del quotidiano
cartaceo anche con questi particolari servizi, oltre che con altri banner
che pubblicizzano i supplementi settimanali – come SportWeek.
Fig. 4 – Home-page del sito www.gazzetta.it
39
Anche per quanto concerne la realizzazione delle pagine del sito
dell’UEFA relative ai contenuti multimediali della Champions League
non ci si discosta da quanto è stato fatto negli altri casi. Per accedere a
questi due servizi è necessario registrarsi, ma questo non impedisce a
chiunque lo voglia di seguire tramite Internet la competizione.
Si è realizzato questo sistema in modo tale da venire incontro alle
esigenze e alle possibilità tecnologiche dei vari utenti: a seconda si
disponga di una connessione più o meno veloce, è possibile seguire le
partite della competizione attraverso una modalità “light”, in cui si
usufruisce di un servizio di cronaca testuale e poco altro, o una “full”,
con la quale invece è possibile avere molte più informazioni, anche
multimediali, e ascoltare la partita in streaming11 audio in inglese.
Lo streaming della partita audio è in realtà difficoltoso per chi non
dispone di una connessione a Internet parecchio veloce, soprattutto se
gli utenti connessi superano un certo numero, in quanto non si tratta di
un flusso di dati continuo e indipendente dal numero di connessioni.
Tuttavia per chi ha la possibilità di accedere a Internet ad alte velocità il
servizio si presenta funzionale, con tutte le informazioni relative alle
partite aggiornate in tempo reale, fotografie degli incontri che si stanno
disputando comprese.
Un servizio del sito particolarmente interessante è stato lo streaming
video dei sorteggi della competizione che si avvaleva di un supporto
realizzato in Flash a integrazione delle immagini audiovisive, trasmesse
anche in un circuito televisivo internazionale, funzionale combinazione
tra linguaggio audiovisivo e computer-grafica.
40
11 Streaming: tecnologia che consente di ascoltare un file audio o vedere un filmato audiovisivo su Internet senza prima doverlo scaricare interamente nel proprio computer. Simula quello che avviene normalmente con la televisione.
I.3.3 - La gestione
Come abbiamo visto, i siti di natura sportiva necessitano di un
aggiornamento continuo, soprattutto a livello di contenuto, e devono
essere tempestivamente aggiornati per fornire un servizio adeguato.
In questa fase non si ha più a che fare con problemi tecnici o
specialistici legati alla complessità di realizzazione di un sito Internet,
ma risulta determinante una buona organizzazione tra le varie parti
coinvolte: la stessa società sportiva riveste un ruolo assai importante
per una buona ed efficiente gestione, collaborando attivamente a tutto
quanto deve essere disponibile a livello di contenuti.
In effetti, una volta che la questione si sposta da problematiche di
natura informatica e grafica a quelle connesse al materiale da rendere
disponibile, il fulcro di tutto il processo si sposta conseguentemente
dall’azienda multimediale all’organizzazione tra le parti.
Si deve rammentare che si è soliti stabilire le proprie competenze e
responsabilità tramite un contratto di cessione dei diritti Internet,
firmato da entrambe le parti coinvolte al momento dell’accordo.
In questo contratto viene disposto anche come si gestisce il processo di
aggiornamento del sito una volta ultimata la sua realizzazione.
In moltissimi casi sorgono proprio in questa fase i principali problemi
legati ad un’efficiente gestione del sito, quando cioè la società sportiva
non si fa carico di collaborare attivamente, lasciando che il sito sia
gestito dall’azienda nei limiti e compiti contrattati.
Ma difficilmente allora si disporrà di un sito Internet ben ottimizzato.
41
Per tutto ciò che riguarda le news e i comunicati ufficiali è importante
che sia la stessa società a prendersene cura, delegando almeno un
responsabile ad aggiornare costantemente le sezioni del sito.
Questa attività, pur non presentando difficoltà considerevoli dal punto
di vista tecnico, è comunque spesso e volentieri gestita in malo modo
dalla società: spesso il responsabile manca del tutto, o non se ne
occupa costantemente.
E’ impensabile che l’azienda preposta alla costruzione del sito sia in
grado di aggiornare di continuo tutte le pagine che riguardano le notizie
ufficiali, a meno che non ne sia contrattualmente responsabile, perché
non ha accesso a tutto ciò che occorre, e per sua natura è ovviamente
impegnata nella ottimizzazione di altre pagine o nella realizzazione di
altri siti e spesso problemi logistici e geografici rendono improbo un
lavoro del genere.
Per quel che riguarda l’aggiornamento delle news, tecnicamente accade
che i redattori, o comunque le persone preposte a tale mansione,
utilizzino i loro computer e, sfruttando la possibilità del lavoro a
distanza permessa da Internet, attraverso l’utilizzo di interfacce
appositamente realizzate pubblichino le notizie direttamente nelle
pagine del sito, in modo autonomo e automatizzato.
Nel caso dell’Hellas Verona F.C. il processo è stato organizzato nel modo
seguente: un incaricato alla gestione del sito, interno alla società e
designato come responsabile dell’Area Media, si occupa di aggiornare le
news e di collaborare costantemente con l’azienda partner fornendo il
materiale che giunge in società e che si vuole pubblicare.
42
Nel caso di società più grandi e con maggiori possibilità economiche,
come nel caso dell’Internazionale F.C., il gruppo di persone che lavora
costantemente all’aggiornamento delle notizie sul sito è una vera e
propria redazione formata da almeno una dozzina di giornalisti: in
effetti, il sito è sicuramente straordinario in questo senso, proprio
perché con così tanti operatori si raggiunge una ottimo livello di
funzionalità.
Quello che è invece compito proprio dell’azienda informatica è
aggiornare le pagine e specialmente quelle che includono materiale
multimediale, tali dunque da essere modificate e comunque gestite da
persone esperte nell’uso di programmi informatici e di Internet.
Le gallerie fotografiche ad esempio sono aggiornate dall’azienda, perché
si deve comunque avere a che fare con materiale grafico, che può essere
trattato e modificato a seconda delle esigenze proprie della pagina, siano
esse stilistiche o strutturali. Lo stesso accade quando si ha a che fare
con filmati, registrazioni audio, documenti multimediali in genere.
Per avere a disposizione tempestivamente questi file multimediali, è
però opportuno che la società sportiva fornisca il materiale all’azienda
con costanza, tramite vari metodi: si può fare in modo che l’agenzia
fotografica, o quella che produce il materiale audio e video, invii le
proprie fotografie direttamente all’azienda informatica; oppure che si
abbia prima una visione in società, in cui può essere effettuata una
prima scelta del materiale, e quindi poi coinvolgere l’azienda partner.
Per far sì che un sito in quest’ottica sia efficiente è anche importante
che gli aggiornamenti siano fatti con una certa celerità: inutile insomma
mettere a disposizione le fotografie della partita giocata diversi giorni
43
prima, o le interviste effettuate ai giocatori e all’allenatore, quando già si
prepara il sito per un nuovo incontro e quindi il materiale risulta in un
certo senso datato e perde di interesse per l’utente tifoso.
Oltre alle pagine che contengono immagini e altri documenti
multimediali, tutte quelle che non necessitano di aggiornamenti
giornalieri ma periodici sono anch’esse gestite dall’azienda incaricata,
visto il loro stretto legame con il resto del sito per motivi stilistici e
strutturali, richiedendo perciò interventi specialistici. Così, allorché si
scelga di intervenire direttamente su alcune caratteristiche grafiche del
sito, sarà sempre l’azienda a incaricarsi del lavoro.
In sostanza, per quanto concerne i compiti di gestione propri della
società sportiva, questi sono in maggior parte legati ad aspetti
organizzativi e a interventi pratici nelle pagine del sito che potremmo
definire semplici dal punto di visto propriamente tecnico.
I programmi utilizzati non differiscono da quelli che abbiamo già
descritto per la fase di realizzazione vera e propria. Per l’aggiornamento
si usa sempre e comunque un editor grafico per siti Web, col quale si
può intervenire direttamente nelle pagine per apportare tutte le
modifiche richieste. Gli altri programmi utilizzati sono quelli che
abbiamo già visto nel paragrafo precedente: i classici programmi grafici
di fotoritocco per elaborare le fotografie e le immagini da immettere in
rete, modificandone dimensioni ed eventualmente creare delle immagini
particolari con effetti e filtri appositi; e per quanto riguarda i file audio e
video le applicazioni che ne variano le dimensioni e la qualità a seconda
delle preferenze e tecnologie utilizzate dagli utenti.
44
Attraverso delle interfacce appositamente create si possono poi
aggiornare i contenuti del sito da qualsiasi computer connesso alla rete
Internet, utilizzando nominativi e password specifici: è possibile
aggiornare diverse tipologie di informazioni tramite dei form pre-
impostati, in cui si hanno delle opzioni per apportare la modifiche nella
pagina voluta, con le caratteristiche grafiche e stilistiche che si
ritengono opportune.
In questo modo le mansioni svolte dalla società possono essere
effettuate senza che con l’azienda multimediale si verifichino delle
interferenze nel rispettivo lavoro.
La possibilità di concedere alle società sportive una certa libertà
d’azione e delle facilitazioni per inserire contenuti è sicuramente
importante anche per l’azienda che realizza il sito, la quale risparmia
tempo e lavoro.
Supponiamo ad esempio che si verifichi un caso di una società sportiva
che abbia la volontà di inserire settimanalmente dei contenuti
multimediali o audiovisivi sugli allenamenti della squadra.
Inizialmente potrebbe rivolgersi all’azienda multimediale e inviare il
materiale da pubblicare successivamente on-line: se si tratta di
materiale audiovisivo non è facilmente attuabile la spedizione tramite
posta elettronica, perciò lo si dovrebbe riversare su cd-rom e poi spedire
tramite corrieri postali. Ma i tempi potrebbero prolungarsi sino a
diventare eccessivi per riuscire ad erogare un servizio funzionale.
Diventa quindi utile creare un’interfaccia ad hoc che consenta di
immettere direttamente nelle pagine questi contenuti.
45
I.3.4 - I limiti modali, funzionali e tecnologici
In una situazione come quella odierna ci sono moltissimi casi di società
che non hanno ancora colto nel sito Internet un investimento anziché
un gadget o una spesa a cui non dedicare troppe risorse, economiche e
di personale. Alla base di questi problemi e inefficienze sta una scarsa
attenzione da parte della dirigenza del mondo sportivo a tutto quanto
esuli dall’aspetto sportivo in quanto tale e da tutte le attività collaterali
che non comportino un guadagno economico.
Questo è anche dovuto al fattore generazionale, che si rivela un freno
ogni qual volta si abbia a che fare con nuovi medium e tecnologie.
L’impreparazione culturale riguardo tutto ciò che concerne Internet e le
nuove tecnologie non si supera se non attraverso una pressante azione
da parte dei collaboratori: le stesse aziende che partecipano alla
creazione di siti Internet e servizi per le tecnologie di comunicazione
mobile devono continuamente stimolare i responsabili delle società
sportive per ottenere collaborazione.
Si spiega così una evidente inferiorità degli standard di livello raggiunto
dal nostro sport nello sviluppo di siti Internet rispetto a quanto accade
per esempio in Spagna e ancor più in Inghilterra, dove società poco più
che dilettantistiche dispongono di siti che poco hanno da invidiare a
quelli delle società più importanti.
Ci si lamenta di una crisi dello sport dovuta a spese eccessive e ricavi
che vanno sempre più ridimensionandosi per varie cause, ma poi non si
vuole cogliere le possibilità che lo stesso sito può offrire su più fronti.
46
Nel caso di molte società manca proprio la struttura interna dedicata
alla gestione del sito, compromettendo sul nascere la funzionalità di un
canale comunicativo così importante, che non può essere lasciato a sé
stesso visto le potenzialità che può offrire con un impegno diretto.
Questa deficienza di non delegare nessuno a curare le pagine
direttamente dalla sede societaria si ripercuote ovviamente anche sul
lavoro delle aziende che sono incaricate di realizzare il sito, visto che
devono svolgere la loro mansione da sole, con tutti i problemi che
sorgono a cui la società, pur dovendo, non fa fronte.
Vediamo qualche caso che ha a che fare con quanto detto in
precedenza. Accade spesso di imbattersi in siti che non vengono
aggiornati da molto tempo, addirittura mesi, perché sorgono problemi
giuridici legati a domini Internet, copyrights, rispettive responsabilità.
Si può ad esempio citare il caso dell’A.C. Venezia 1907, che, a causa di
una situazione societaria sfociata in un controverso e al momento
irrisolto intreccio giuridico, non ha più fornito alcun materiale alla
società incaricata di gestire il sito per diversi mesi, né provveduto ad
aggiornare le news, privando i propri tifosi del servizio che questi
avrebbero gradito: salvo le informazioni di carattere generale, che
venivano fornite dall’azienda, mancava in sostanza tutto il resto.
Nel caso di molte società il materiale viene inviato con ritardo e spesso
non si registra un costante e puntuale aggiornamento delle notizie. Per
una società sportiva, inoltre, sarebbe consigliato curare tutto quanto
concerne la competizione e le singole partite con un certo impegno e con
celerità: spesso i resoconti degli incontri disputati, gli eventuali tabellini
47
con statistiche e numeri della gara, non si vedono prima del lunedì,
quando cioè i giornali e le televisioni hanno già ampiamente trattato
l’argomento, superando in questo modo il sito Internet, che a suo favore
avrebbe la possibilità di poter trasmettere notizie e contenuti di
qualsiasi tipo in tempo reale.
In sostanza, se per le grandi società solamente da poco il sito inizia ad
essere una risorsa considerata e ben funzionante, per altre società il
sito viene abbandonato a sé stesso, ragionando sempre e comunque in
termini di spese e ricavi, e non cogliendone le qualità anche solo per il
ritorno di immagine.
Sul piano funzionale, ci sono molti limiti da registrare: manca
soprattutto la parte relativa ai contenuti multimediali e all’interattività.
Per i primi subentrano i soliti problemi giuridici e legali relativi ai diritti
di trasmissione di queste immagini, che vengono utilizzate per ora
solamente in servizi a pagamento per le tecnologie di comunicazione
mobile, mentre nei siti Internet, propri delle società o portali
specializzati, non si registra la possibilità di vedere filmati.
Lo stesso sito della RAI Sport - www.raisport.rai.it - che fino a pochi
anni fa consentiva di scaricare i filmati dei goal delle partite di calcio, ha
interrotto il servizio a causa di queste problematiche.
Spostandoci sul piano dell’interattività, abbiamo già visto come la
situazione del merchandising abbia moltissime lacune e che non
sembra praticabile un sistema ben funzionante come quello inglese,
soprattutto per una forte diffidenza del mercato italiano a fare acquisti
on-line. Il caso della S.S. Lazio mostra come sia bistrattato in Italia
48
questo settore; dal negozio virtuale della società, per quanto concerne le
divise ufficiali utilizzate durante questa stagione sportiva non c’è modo
di poterle acquistare: le pagine del negozio virtuale della società
mostrano da mesi la stessa scritta poco edificante [Fig. 5].
Fig. 5 - La pagina del negozio on-line della società S.S. Lazio
Non si hanno in ogni modo situazioni felici nemmeno nella più semplice
e interessante questione dell’acquisto on-line dei biglietti per lo stadio o
per il Palasport: sempre nel caso della società S.S. Lazio è possibile
l’acquisto on-line di un biglietto specifico, seggiolino dello stadio incluso,
49
tramite carta di credito, salvo poi doversi recare fisicamente ad uno
sportello situato in pochissime città d’Italia per poterlo ritirare senza
dover farlo allo stadio, con relativa lunga attesa ed eventuali disguidi.
Nel caso di moltissime società il servizio di merchandising o di acquisto
del biglietto on-line manca del tutto, altre hanno realizzato modalità
ancora più complicate e disfunzionali di quella esaminata.
Quello che invece si registra nelle situazioni migliori è un servizio di
guestbook dove i tifosi possono lasciare i loro messaggi e discutere su
temi che vengono moderati o meno da responsabili. In alcuni casi c’è
anche la possibilità di usufruire di un servizio di chat, ma tutto quanto
avviene strettamente tra i tifosi, senza quindi una effettiva interazione
con la società e i membri di essa.
A livello tecnologico la situazione si presenta difficile poiché la diffusione
di connessioni abbastanza veloci alla rete Internet tra gli utenti non si è
ancora realizzata in grado soddisfacente.
Ci si imbatte perciò in scogli di questo tipo che non consentono alle
imprese di intraprendere progetti che, per una buona riuscita,
necessitano di tecnologie e circostanze migliori.
Le aziende che producono servizi particolari per i siti, come le cronache
testuali e grafiche delle partite di calcio, ritengono che sia certamente
attuabile un cospicuo miglioramento dello stesso servizio una volta che
si abbia la possibilità di inserire filmati dei goal o altre azioni della
partita, ma allo stato attuale le limitazioni tecnologiche e soprattutto le
difficoltà giuridiche ed economiche non consentono per il momento di
intraprendere con profitto questa strada.
50
PARTE II : Le prospettive future
II.1 - La banda larga e le nuove tecnologie: GPRS e UMTS
E’ realistico prevedere in un prossimo e non lontano futuro che le nuove
tecnologie di trasmissione di dati digitali e quelle di telecomunicazione
mobile debbano avere una grande espansione e introdurre nuove
dinamiche e logiche nel campo della comunicazione multimediale.
Per quanto riguarda le tecnologie di trasmissione dati in Internet, si
punta molto sulla banda larga e sulla fibra ottica.
Al di là delle caratteristiche più strettamente tecniche, come il fatto che
si utilizzi il satellite e il decoder o il cavo in fibra ottica, entrambe queste
tecnologie hanno lo scopo di rendere il trasferimento dei dati molto
veloce, permettendo all’utente che ne fa uso di avere a disposizione un
servizio assai più efficace ed efficiente.
Il grosso problema di Internet consta nella lentezza di trasferimento dei
dati, che rende ad oggi ridotto lo sfruttamento delle proprie potenzialità
di erogare contenuti multimediali. Con la possibilità di accedere a
contenuti molto pesanti in termini di spazio fisico, in tempi
notevolmente più brevi degli attuali, si aprono importanti scenari anche
nel campo dei siti a carattere sportivo.
Con le tecnologie di telecomunicazione mobile, e la relativa introduzione
di servizi e ambienti multimediali appositamente costituiti, si aprono
nuove possibilità di fruizione per gli utenti. In particolare le tecnologie
di cui trattiamo sono i telefoni cellulari di ultima generazione, quelli che
51
si basano su di una tecnologia più avanzata del protocollo WAP, ovvero i
GPRS1 e i più evoluti videotelefonini UMTS2.
Tutti questi dispositivi di telecomunicazione mobile hanno la capacità di
accedere alla rete Internet, anche se a siti o aree realizzate con linguaggi
specifici: funzionando alla stregua di un normale computer connesso
alla rete, attraverso un loro specifico browser, permettono di
conseguenza l’interattività e i servizi di comunicazione tipici di Internet,
quali forum, chat, newsgroup, e-mail.
Sono in grado di scaricare e quindi visualizzare file multimediali, come
testi, fotografie, registrazioni audio e filmati a colori, oltre di permettere
l’intrattenimento con la disponibilità di piccole applicazioni videoludiche
realizzate con la tecnologia Java, un potente linguaggio informatico.
Queste possibilità di evoluta comunicazione mobile, unite alla buona
velocità di collegamento alla rete Internet che gli stessi videotelefonini
UMTS possiedono, inducono a ripensare il sito Internet come fruibile in
due modalità differenti: una più classica e simile all’attuale, cioè tramite
un computer dotato di schermo abbastanza grande o un monitor
televisivo; un’altra modalità con servizi finalizzati ad una consultazione
rapida e mirata, su schermo di pochi pollici come è quello tipico dei
videotelefonini.
Infatti, la visione delle pagine di un sito attraverso queste nuove
tecnologie di comunicazione mobile dovrebbe consistere nella maggior
parte dei casi nella fruizione di servizi semplici e di breve durata, come
la lettura di news e la visione di piccoli filmati, tra i quali vanno posti i
videogoal tanto reclamizzati in questo periodo.
1 GPRS: General Packet Radio Service, servizio radio di tramissione a pacchetto dei dati. Rispetto al WAP è più veloce e consente di essere costantemente in rete.
52
2 UMTS: Universal Mobile Telecommunications System, sistema universale di telecomunicazione mobile. Sono i videotelefonini di ultima generazione.
II.2 - La convergenza tv–Internet: nuove possibilità e nuovi scenari
L’auspicato utilizzo della banda larga o della fibra ottica dovrebbe
permettere anche una svolta di portata rivoluzionaria nel campo dei
media. La crescente convergenza in atto tra il settore delle
telecomunicazioni, quello dell’audiovisivo e quello delle tecnologie
dell’informazione, che si accompagna a una crescita della diffusione di
tecnologie digitali, produce un’ibridazione che non riguarda solamente
le modalità tecniche ma la stessa forma comunicativa supportata:
l’associarsi, ad esempio, del computer e della televisione, tentativo di
creare la “Web Television”, cui sono associate modalità diverse di
fruizione e consumo rispetto a quanto avviene per i due media presi
singolarmente. Questo non ha il solo effetto di creare un mezzo che
possegga entrambe le caratteristiche dei due media presi singolarmente,
ma quello di dar vita a un medium che abbia potenzialità superiore alla
somma dei due.3
La Web Television dovrebbe presentarsi come una tecnologia usufruibile
attraverso un videoterminale in grado di funzionare indifferentemente
sia come una normale televisione sia come un monitor di computer, e di
poter incrociare i due mondi finora distinti: questo perché il medesimo
utilizzo del linguaggio digitale, in sostanza dei bit, lo ha permesso. E’
possibile trattare i dati digitali provenienti da una emittente
radiotelevisiva opportunamente attrezzata come un qualsiasi insieme di
dati informatici, quelli che normalmente troviamo in Internet e nelle
applicazioni informatiche, siano esse informazioni audiovisive, testuali
3 Boccia Artieri G., in Un mutamento socio-antropologico: il socialframe videodigitale
53
in Morcellini M., Pizzaleo A.G. [a cura di], Net Sociology. Interazioni tra scienze sociali e Internet, Milano, Guerini e Associati, 2002 [alf@net], pp. 149-151.
o di altro tipo. Si deduce pertanto la grande rivoluzione avallata in
questa maniera: un medium capace di unire una tecnologia all’altra e
fondere le caratteristiche proprie di ciascuno nello stesso momento.
Ecco che il sito Internet e il programma televisivo possono combinarsi,
ecco che i contenuti audiovisivi diventano protagonisti, potendo così
essere memorizzati e usufruiti in qualsiasi momento.
Si pensi a che rivoluzione comporti nel modo di realizzare un sito
Internet e allo stesso tempo di usufruire di un normale programma
televisivo. Il sito può essere costantemente aggiornato integrando
contenuti audiovisivi dalle trasmissioni televisive, anche e soprattutto di
partite, mentre il programma televisivo può avvalersi della presenza
costante del sito a supporto.
Anche sul piano dell’interazione con gli utenti si possono configurare
nuovi servizi e nuove modalità, che vedono coinvolte le due tecnologie
prese in esame. L’innovazione più interessante in questo senso
consisterà nel poter usufruire di un palinsesto personalizzato: per
vedere un programma basterà collegarsi ad un sito che metta a
disposizione un database apposito e selezionare tra le varie possibilità
quella che al momento più ci aggrada vedere.
Sarà possibile anche guardare programmi già andati in onda e
archiviati in una sezione apposita: nel più ottimistico e avveniristico dei
casi non sembra perciò nemmeno più necessario disporre di
videoregistratori, DVD recorder e altre tecnologie di memorizzazione.
Ogni utente potrà insomma accedere ad un canale televisivo
esattamente come oggigiorno avviene con un sito Internet, quindi nei
54
modi e tempi che preferisce. Potremmo spingerci oltre e asserire che la
programmazione generalista sarà destinata a subire molti
ridimensionamenti a causa di queste nuove frontiere, mentre un futuro
interessante aspetta quelle emittenti che permetteranno l’accesso ad
archivi audiovisivi.
Per quanto riguarda il sito di una società sportiva i nuovi scenari sono
presto illustrati: visto che le tecnologie di trasmissione dati lo
permettono, il sito può abbondare di contenuti audiovisivi spettacolari.
Pensiamo dunque alla possibilità di offrire agli utenti la videocronaca
della partita, come la si vede oggi in un canale televisivo comune.
Sarà anche possibile collegarsi e rivedere le partite del campionato
opportunamente archiviate, o particolari servizi che illustreremo in un
paragrafo successivo.
Ovviamente, come anticipato in precedenza, le nuove tecnologie di
telecomunicazione mobile permettono di collegarsi al sito per usufruire
di tutti questi nuovi servizi e quindi interagire con esso: pertanto sia il
sito della società sia i canali televisivi dovranno fare i conti con queste
nuove tecnologie, e permettere di conseguenza un’ottimale navigazione
nel sito attraverso le varie tipologie di apparecchi.
I problemi maggiori legati a una situazione così prospettata saranno
ancora una volta legati alla gestione dei diritti delle immagini e dei
contenuti presentati e offerti.
Probabilmente ci saranno sezioni specifiche accessibili solamente
tramite un abbonamento o comunque non gratuitamente, ma resterà in
ogni caso la presenza di aree informative del sito liberamente fruibili.
55
Per i canali televisivi e la loro produzione di format e programmi, il
discorso sarà da rivedere a seconda di come realmente si configurerà il
loro funzionamento, anche se non si dovrebbe verificare una situazione
di sconvolgimento totale: le emittenti digitali che hanno finora
acquistato i diritti dei vari campionati sportivi per produrre e
trasmettere le partite non scompariranno, ma sicuramente non la
faranno da padrone come è successo finora in Italia.
Le società sportive potrebbero continuare ad appoggiarsi alle emittenti
televisive per produrre e diffondere le immagini inerenti le partite, ma
associando la possibilità di trasmettere sul proprio sito le stesse.
Una vendita dei diritti di trasmissione delle partite gestita da una
federazione unita, come avviene nel caso delle federazioni sportive
americane e della Premier League inglese, permetterebbe di avere una
situazione più gestibile e delineabile: in Italia, dove ogni società agisce
distintamente, non è facile predire lo sviluppo di questi contesti.
Sicuramente il fatto che Internet permetta di accedere alle informazioni
da qualsiasi parte del mondo, abbattendo il discorso legato alla
“localizzazione” e avvallando le tesi di McLuhan riguardo il villaggio
globale4, introdurrà nuove problematiche giuridiche sulla gestione e
trasmissione delle stesse che in questa sede non prenderemo in
considerazione. Indubbiamente saranno questi ostacoli burocratici e
logistici a stabilire almeno inizialmente il grado di sinergia tra sito e
canale televisivo, e quindi lo sviluppo di queste frontiere tecnologiche
finora prospettate, senza contare l’enorme sforzo economico da
sostenere, per ora improponibile per ragioni di mercato.
564 McLuhan M., Gli strumenti del comunicare, Milano, Il Saggiatore, 1967.
II.3 - L’incontro tra società sportiva e nuovi scenari comunicativi
Come spesso accade quando un nuovo medium entra di prepotenza nel
panorama della comunicazione, i primi problemi che si riscontrano sono
quelli legati a una scarsa conoscenza e relativa diffidenza di tale
medium, e a grosse lacune nella situazione legislativa e giuridica.
Ma sono problematiche superabili nel tempo grazie all’acculturazione
tecnologica e alle regolamentazioni stabilite ad hoc, con battaglie legali e
polemiche che già si affacciano all’orizzonte.
Non sarà comunque un passaggio rapido e gestito direttamente dalle
società sportive, visto che la rivoluzione tecnologica coinvolgerà in prima
persona le imprese che lavorano nel campo della telecomunicazione e
della multimedialità in genere.
Sicuramente le società sportive continueranno ad avvalersi del lavoro e
delle tecnologie messe a disposizione da aziende specializzate nel campo
della comunicazione multimediale, mantenendosi in una posizione
prudente: per questo motivo non si dovrebbero verificare dei repentini
sconvolgimenti.
Continuerà perciò il rapporto, più o meno sinergico, tra le società
sportive e quelle aziende che lavorano nel campo della Web Television,
siano esse emittenti radiotelevisive o imprese che oggi operano nel
campo di Internet.
Solamente le grandi società sportive, quelle che disporranno di un
budget economico rilevante, avranno interesse a intraprendere una loro
strada individuale, organizzando pertanto una propria struttura interna
57
esclusivamente dedicata alla comunicazione multimediale, che perciò si
occupi direttamente del sito Internet e della diffusione dei contenuti
sulla Web Television, sfruttando il canale personalizzato.
Per le altre società l’inserimento in questo nuovo scenario avverrà con
molta prudenza e scetticismo, visto che non si possono permettere
spese rilevanti e investimenti sbagliati.
Ecco perché possiamo asserire che i motori del cambiamento saranno
per prime le aziende che lavorano per la realizzazione del sito della
società, interessate ovviamente a migliorare il servizio con la possibilità
di inserire contenuti audiovisivi molto attraenti per gli utenti, come lo
sono interviste in esclusiva, servizi giornalistici e soprattutto le
videocronache in diretta delle partite.
Quello di cui si può essere certi è che ogni società che intenda avvalersi
in modo ottimale delle nuove possibilità comunicative, dovrà per forza di
cose integrare nel proprio organico delle persone capaci di muoversi in
questo scenario, che possano almeno interagire consapevolmente con le
aziende partner e fornitrici dei servizi multimediali. Un motivo questo
che spiega il perché stiano nascendo delle associazioni tra alcune
società sportive, che hanno capito il grande potenziale economico offerto
dalla tecnologia associata allo sport: si tratta di un mercato assai ricco,
con cifre molto consistenti investite dalle aziende multimediali per
l’acquisizione di diritti e contratti con le società sportive.
Visto la precedente similare esperienza delle pay tv che ha portato in
pochi anni al collasso del calcio, le società intendono muoversi in modo
tale da evitare un altro abbaglio del genere.
58
II.4 - Il riassetto del rapporto società sportive - media tradizionali
Per quanto riguarda il rapporto con i media tradizionali, quella che
sicuramente sarà una nuova variabile da considerare consiste nel fatto
che il sito Internet diverrà il principale organo di informazione della
società sportiva professionistica.
Le testate giornalistiche potranno avvalersi del grande materiale
rimediabile dai siti delle società per avere notizie ufficiali in tempo reale,
come sta avvenendo oggi solamente con le società più moderne e
organizzate in questo senso.
E’ facile prefigurare un cambiamento di abitudini da parte dei lettori: se
ora i quotidiani sportivi sono il punto di riferimento per tutti gli
appassionati, una volta che si diffonderà in maniera consistente
l’abitudine di consultare il sito Web, il punto nevralgico della
comunicazione si sposterà verso la rete Internet.
Gli stessi portali sportivi specializzati avranno modo di sfruttare al
meglio la loro capacità del poter fornire notizie in tempo reale e del
disporre di materiale audiovisivo per potersi consistentemente affermare
tra gli utenti-lettori, e assottigliare il divario con la carta stampata.
Come prefigurato dai diretti interessati, la stessa rivista ufficiale
dovrebbe lasciar definitivamente spazio al sito ufficiale, abbattendo così
anche i costi di stampa e produzione, e offrendo un servizio aggiornato e
migliorato dall’integrazione con contenuti audiovisivi e multimediali;
tutt’al più sarà ancora prodotta e distribuita da quelle società che
vantano un gran numero di lettori.
59
Indubbiamente la carta stampata sarà sempre apprezzata per via di una
consolidata abitudine alla materia tangibile e alla difficoltà ergonomica
della lettura a video; una soluzione come quella degli e-book elettronici
capaci di visualizzare su schermo un giornale nella sua versione
Internet, perciò sempre aggiornato minuto per minuto, non sarà
immediatamente proponibile: nonostante sia la strada più logica dal
punto di vista del progresso tecnologico.
Ma in fondo i videotelefonini UMTS già permettono di accedere alle
sezioni dei siti dedicate alle notizie, collegandosi ad Internet, e perciò la
possibilità di leggere in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo le ultime
notizie è già divenuta una realtà.
Il rapporto che intercorre con le emittenti radiofoniche non dovrebbe
subire sostanziali mutamenti, nonostante il consolidamento di “Web
radio”, che di conseguenza altererebbe il discorso odierno legato alle
emittenti radiofoniche locali: ribadiamo come Internet abbatta questo
tipo di caratteristiche territoriali per spostare il bacino d’utenza a un
livello potenzialmente mondiale e slegato dal luogo in cui opera.
Con le pay tv e le tv digitali satellitari si avrà invece un rapporto da
ridiscutere, come abbiamo analizzato in precedenza: se il sito Internet
sarà utilizzabile per la trasmissione di contenuti audiovisivi, la partita
su tutti, allora il ruolo delle pay tv non sarà più quello totale di produrre
e trasmettere l’evento sportivo, ma sembra più logico si percorra una
strada di collaborazione in cui le emittenti televisive mettano a
disposizione le loro tecnologie e il loro know-how, ma non detengano più
un ruolo assolutista.
60
II.5 – Il rapporto società sportive – nuovi media e nuove tecnologie
Appurato come i nuovi media contribuiscano a creare una situazione di
cambiamento profondo sia nella modalità del comunicare sia nella
gamma di servizi da offrire agli utenti, le società sportive che intendano
avvalersi di un proprio canale comunicativo sano ed efficace, non
potranno non accostarsi a queste tematiche con un’organizzazione
interna adeguata e preparata.
Il diffondersi di queste tecnologie digitali, che hanno il punto di incontro
nella odierna rete Internet e il proprio futuro nella Web Television,
richiederà servizi sempre migliori e un impegno diretto costante, perciò
sarà opportuno dare al sito Internet e ai servizi per questi dispositivi
un’importanza ben maggiore di quella odierna.
Sarà pertanto necessario l’assunzione di personale qualificato sia per
gestire il rapporto con le aziende di collaborazione, sia per occuparsi
direttamente della gestione e dell’immissione dei contenuti nel sito.
Non è pensabile continuare sulla strada percorsa finora: quella di
delegare interamente a terzi la produzione dei servizi limitandosi a una
contrattazione economica relativa a propri diritti d’immagine ceduti o a
realizzazioni di siti e altre attività similari.
Se da noi il “campanilismo” e la cultura da tifoso prima che da
appassionato rende impensabile seguire un modello americano, dove la
sinergia tra la federazione e le imprese della comunicazione mediatica è
ad un livello eccezionale rispetto a quanto avviene in Europa e ancor
meno in Italia, non si può negare come sarebbe molto proficuo puntare
61
su simili strategie, ovvero investire nel rapporto unitario tra le
federazioni, le società sportive e le imprese che operano nei media e
nelle nuove tecnologie, per arrivare a una situazione tecnologica al
momento soltanto auspicata dalle varie parti coinvolte.
Le società più ricche, come nel caso dei canali televisivi personalizzati,
si stanno già attrezzando e sfrutteranno le loro cospicue possibilità
economiche per intraprendere una strada individuale, che porti alla
costituzione di una società multimediale affiliata alla società sportiva
che riesca a produrre e a trasmettere programmi tramite i propri canali
mediatici, ovvero il canale televisivo e il sito Web che confluiranno nella
Web Television, senza che per questo non si scelga mai di appoggiarsi
ad altri operatori o di collaborare con altre strutture.
Per le altre società, se una simile scelta può essere impraticabile per
ovvi motivi economici e di utenza, è sicuramente percorribile la strada
di un consorzio come quello visto in precedenza nella disamina dei
rapporti con le televisioni; di un’associazione tra diverse società sportive
per la realizzazione sinergica di questi sistemi tecnologici, a fronte di
spese che diverrebbero sostenibili.
In questo modo le società sportive, chi individualmente, chi con
l’appoggio e l’alleanza costituita con altre colleghe e aziende
specializzate nel fornire la tecnologia necessaria, saranno direttamente
coinvolte nella gestione del canale, di servizi da offrire agli utenti che
vorranno navigare nel sito tramite le piattaforme UMTS e, più in
generale, saranno protagoniste della comunicazione di sé stesse nel
mondo mediatico.
62
II.6 - Siti interattivi e ipermediali
Il sito di una società sportiva, nel scenario che abbiamo prospettato,
sarà un canale comunicativo estremamente importante e dal quale
dipenderà in buona misura la capacità di costruire un rapporto ottimale
con i propri tifosi. Se infatti si intraprenderà la strada che porta a
considerare il sito come risorsa di interattività con gli utenti, tale quindi
da offrire notizie, contenuti audiovisivi e d’intrattenimento, servizi
particolari come il merchandising on-line e altri servizi personalizzati,
attraverso questo canale la società potrà ricoprire un ruolo attivo nel
proprio sistema comunicativo e sfruttare il sito sia come fornitore di
contenuti sia come luogo in cui partecipare efficientemente.
Per questo sarà necessario costruire un sito estremamente dinamico e
funzionale, che riesca a conciliare tutte quelle tecnologie di cui abbiamo
trattato: sarà dunque necessario strutturare il sito nell’ottica della Web
Television, in grado cioè di erogare contenuti audiovisivi.
Quello che si deve tentare di raggiungere è l’ipermediale5, ovvero la
capacità di coniugare più media e linguaggi, senza però che questi siano
slegati e funzionino isolatamente: superare cioè il multimediale inteso
come molti-media, per raggiungere una sinergia con la televisione e gli
altri media, uno scambio di contenuti, anche con gli utenti, che
potremmo definire come un flusso bidirezionale e non una somma di
media tra loro svincolati. Permettere tecnologicamente uno scambio di
contenuti con radio, emittenti televisive, Web e utenti, lavorando ad un
progetto comune che privilegi il rapporto attivo e partecipativo.
63
5 Il termine ipermediale è la contrazione di ipertesto e multimediale. Si intende un prodotto multimediale e interattivo, in cui i linguaggi che caratterizzano i documenti originari confluiscono in un nuovo linguaggio unitario, il linguaggio ipermediale, che possiede una propria sintassi e non è una mera somma dei linguaggi di origine.
Sul piano dell’interattività, attraverso il sito si dovrà permettere
l’acquisto di tutti i prodotti ufficiali e gadget che costituiscono il
merchandising, dei biglietti per le partite, e soprattutto la possibilità di
dialogo con la società e la creazione di community che vadano al di là di
semplici forum, newsgroup e chat.
La società deve insomma venire incontro ai propri tifosi partecipando
attivamente anche alla comunicazione e interazione con questi,
mettendo a disposizione i propri tesserati per le attività e rendendo il
sito luogo di compartecipazione e comunicazione bidirezionale.
Offrire un palinsesto da personalizzare a seconda delle preferenze degli
utenti, con la collaborazione di altre aziende e società, magari
proponendo programmi ad hoc ai quali gli stessi utenti possano lavorare
di propria iniziativa, addirittura sfruttando il materiale audiovisivo per
montare dei servizi particolari da rendere poi disponibili in rete per
intrattenere gli altri utenti.
Nel caso dell’Hellas Verona F.C., un’iniziativa del genere è stata lanciata
nel momento in cui si è scelto di affidare ai tifosi la creazione di una
divisa celebrativa del centenario della società scaligera.
Sul sito è stata attivata una sezione in cui gli utenti potevano scaricare
un disegno stilizzato della divisa da colorare a piacimento e mettere
successivamente a votazione in un area apposita.
L’iniziativa ha registrato un grande successo da parte dei navigatori, ha
coinvolto in maniera sinergica anche un quotidiano veronese, che
pubblicizzava sulle proprie pagine questo evento, e ha dimostrato come
la risposta degli utenti sia favorevole a queste proposte.
64
II.7 - Gestione del nuovo sito, canale comunicativo preferenziale:
II.7.1 - I vantaggi rispetto a quelli attuali
I vantaggi che si possono facilmente registrare rispondono sia alla
modalità di fruizione che a fattori tecnologici.
Una soluzione come quella prospettata permette alla società di disporre
di un canale comunicativo efficace e, qualora la società capisca
l’importanza di questo canale e scelga di conseguenza di organizzare al
proprio interno una struttura di gestione e controllo, anche efficiente:
efficace perché capace di rispondere bene ai bisogni più disparati, da
quello di erogare notizie e contenuti statistici e informativi in genere, a
quello di intrattenere gli utenti con contenuti spettacolari e servizi
interattivi, ad assolvere al meglio la funzione di negozio virtuale, a
risorsa economica da sfruttare per la propria auto-promozione; canale
efficiente perché costantemente seguito e aggiornato, senza doversi
affidare in toto per queste operazioni ad aziende esterne, evitando di
incontrare tutti quei problemi organizzativi già visti.
Ovviamente un sito Internet che riesce ad essere provvisto nelle proprie
pagine di diverse tipologie di informazioni, testuali, grafiche e
audiovisive, diventa più attraente e perciò acquisisce un valore
maggiore, sia a livello di qualità della comunicazione sia in seno alla
dirigenza della società sportiva.
La possibilità di sussistere nel mondo delle tecnologie quali le Web Tv e
quelle di telecomunicazione mobile, rende il bacino di utenza assai
65
più grande rispetto a quello odierno, e pertanto ne arricchisce il
mercato: si pensi a come l’ambito di utilizzo non sia più solamente
quello italiano ma si sposti verso un’apertura internazionale.
La stessa trasmissione della partita diventa indipendente dai confini
della nazione di appartenenza della società e dell’emittente televisiva
che la trasmette, visto come Internet abbatta queste barriere territoriali
per sua stessa natura.
Si evince come anche a livello economico si abbia un salto di qualità
non indifferente con un bacino di possibili abbonati assai più grande.
L’aumentata visibilità e la conseguente crescita del numero di utenti del
sito, è un altro fattore di non poco conto per una società sportiva, visto
come gli stessi sponsor possano in questo modo trovare una situazione
migliore rispetto all’odierna per essere incentivati a investire in
pubblicità e instaurare partnership.
A livello tecnologico i vantaggi riguardano una migliore funzionalità e
sinergia con gli altri media, perciò non disporre più di un canale isolato
e indipendente, ma di un importante ponte mediatico con televisioni,
radio, videotelefonini di ultima generazione.
La stessa collaborazione attiva da parte della società sportiva ne
aumenta da parte di quest’ultima l’attenzione e ne permette
sicuramente un utilizzo migliore e consapevole anche a livello
organizzativo: sarà quindi possibile instaurare rapporti di collaborazione
con altre società sportive, anche straniere o di altre discipline, per
sviluppare insieme iniziative e servizi particolari, unendo le forze e
ridimensionando in questo modo i costi di investimento.
66
II.7.2 - Le nuove possibilità offerte: come integrarle nel sito
Per rendere il sito un canale effettivamente capace di offrire tutte le
possibilità che abbiamo prospettato, sarà ovviamente necessario dotare
innanzitutto della tecnologia necessaria la stazione di lavoro interna alla
società, dato per scontato come lo siano già le aziende incaricate di
sviluppare il tutto: è ovvio che se sarà necessario si dovrà mettere a
disposizione un sistema che vada più in là di un personal computer
connesso in rete e videocamera digitale utilizzabile per registrare
materiale da inserire nel sito.
Partendo dal presupposto che il nucleo e il motore del sito sarà
costruito da società specializzate a lavorare nell’ambito della Web
Television, con cui si instaurerà di conseguenza un rapporto di
collaborazione duratura, le difficoltà di integrare in un sito i contenuti
non saranno più rilevanti che quelle odierne.
Abbiamo già visto in precedenza come il segnale utilizzato nel nuovo
medium sia pur sempre quello digitale, perciò sarà solamente
necessario mettere a disposizione, dove sia possibile, della società
sportiva un sistema informatico apposito, che tratti i segnali delle varie
tecnologie avvalendosi delle modalità tradizionali: inserimento, modifica,
cancellazione, memorizzazione su archivio.
Per questo sembra logico affermare che le modalità non differiranno da
quelle odierne, nonostante si abbia a che fare con molte e più complesse
tecnologie di fruizione del servizio Internet.
Sicuramente un canale che deve gestire una quantità di informazioni
67
consistente e di un’indubbia complessità come sono quelle del segnale
audiovisivo, sarà costruito con linguaggi più evoluti del diffuso XML6,
che per il momento marca le pagine Web più evolute. Un linguaggio
interpretabile dai diversi medium, da collegare poi nella struttura che
potremmo definire primaria del sito: quella propria della Web Television.
A questo proposito il consorzio internazionale del WorldWideWeb7 ha
sviluppato un linguaggio marcatore Internet capace di integrare le
diverse tipologie di linguaggio multimediale, da quello audiovisivo al
semplice testo, e codificare il tutto in un unico file. Il linguaggio di cui
parliamo è lo Synchronized Multimedia Integration Language [SMIL] -
linguaggio di integrazione e sincronizzazione di file multimediali - e
sembra costituire il punto di partenza per raggiungere anche in Internet
una capacità di interazione multimediale simile a quella televisiva.
Sarà necessario innanzitutto aspettare che le tecnologie di trasmissione
dei dati siano abbastanza veloci e diffuse tra l’utenza per permettere
realmente una diffusione ottimale di filmati e file multimediali in
streaming a più utenti contemporaneamente.
La difficoltà di ottimizzare questo processo è il vero nocciolo della
questione: allo stato attuale di Internet non è praticabile uno streaming
efficiente per un numero di utenti elevato. Si rischierebbe di produrre
un servizio che non permetta a tutti gli utenti collegati di vedere una
partita tramite il sito con la necessaria fluidità.
Perciò la trasmissione su Internet di un qualsivoglia evento sportivo in
diretta per un numero di utenti che può arrivare ad alcune migliaia in
contemporanea, richiede delle tecnologie altamente innovative.
6 XML: eXtensible Markup Language, linguaggio marcatore estensibile. E’ una evoluzione del progenitore HTML. L’ XML permette di mantenere indipendenti il contenuto, la struttura e lo stile di rappresentazione del documento.
687 Il W3 Consortium. Maggiori informazioni le si trovano nel sito www.w3c.org
II.7.3 - I nuovi servizi offerti rispetto ai siti attuali
Come già analizzato, i siti odierni, per vari motivi, non hanno raggiunto
una capacità di intrattenimento sufficiente, che invece sarà il valore
aggiunto portato dalla rivoluzione tecnologica prospettata: per le
tecnologie UMTS si sta già facendo il servizio “videogoal” e sicuramente
sarà possibile ravvisare qualche altra novità in tempi brevi, sempre per
quanto riguarda i contenuti multimediali e filmati sulle partite ed eventi
sportivi. Di certo altri servizi interattivi e d’intrattenimento, oltre a
questi appena prospettati, per le nuove tecnologie di comunicazione
mobile saranno presto disponibili, senza contare la possibilità di
navigare nei siti delle società stesse, magari in aree appositamente
realizzate per essere usufruite in modo efficiente attraverso monitor di
pochi pollici di dimensione.
In effetti le limitazioni che uno schermo video di piccole dimensioni
comporta nei confronti delle tipologie di contenuti visualizzabili, rende
difficile pensare che in tempi brevi si possa navigare in un sito tramite
questi dispositivi; piuttosto si ritiene più logico che si continui ad avere
accesso a sezioni e applicazioni appositamente realizzate.
Un servizio che immaginiamo avere gran futuro per questi
videotelefonini sarà quello degli “highlights” delle partite: in pratica
vedere sul proprio dispositivo le immagini più interessanti di una
partita, un po’ come avviene normalmente nelle trasmissioni televisive
della domenica sera e nei telegiornali, con servizi su un evento o una
sintesi di partita della durata di pochi minuti.
69
Calamitando ora la nostra attenzione sul sito vero e proprio, grazie alla
possibilità di sfruttare l’audiovisivo sarà possibile vedere partite, filmati,
ascoltare interviste: in sostanza tutto quanto oggigiorno viene realizzato
e mostrato esclusivamente dalle emittenti televisive.
A questo proposito si deve distinguere tra un sito che fornisce tutti
questi servizi avvalendosi della collaborazione di altre aziende e
imprese, e un sito che invece, grazie a una struttura tecnologica
avanzata alle spalle, eroga i servizi di cui parliamo senza una
mediazione diretta con altre imprese. Ovviamente il vantaggio di avere
un sito in grado di assolvere a tutte le funzioni richieste sta nel poter
offrire servizi sempre più evoluti e complessi agli utenti.
Al contrario, se per la realizzazione di diversi servizi partecipano
altrettante aziende, riuscire a superare le divergenze e gli ostacoli
organizzativi tra le varie parti per fornire un servizio efficiente risulta
un’impresa ardua, soprattutto quando sorge l’esigenza di rendere
disponibili servizi non previsti in precedenza.
Abbiamo anche visto come gli stessi utenti possano diventare
protagonisti e realizzare lavori multimediali servendosi del materiale
messogli a disposizione: proprio l’interazione diretta tra società e utenti,
realizzata anche attraverso forum, chat e videochat, rappresenta un
salto qualitativo notevole rispetto alla situazione attuale, permettendo al
tifoso di essere parte attiva nel processo di comunicazione della propria
squadra del cuore.
L’interattività è comunque un servizio che necessita in questo caso di
alcune restrizioni: ovviamente un sito ufficiale deve prima di tutto
70
essere per sua natura una fonte comunicativa appartenente alla società
che ne ha cura; di conseguenza alcune limitazioni allo scambio
interattivo con gli utenti sono necessarie.
Un altro sviluppo considerevole sarà quello dato alle possibilità on-line
come saranno l’opportunità di comprare facilmente un biglietto per la
partita e i prodotti ufficiali. Il merchandising on-line avrà però un
discreto sviluppo solamente se la risposta del mercato sarà sufficiente a
contenere i costi economici, ma l’apertura verso mercati potenzialmente
ricchi e interessati come quello asiatico potrebbe rendere almeno
attuabile queste iniziative; non dimentichiamo infatti che alcune società
hanno scelto persino di non tenere un negozio ufficiale vero e proprio
per mancanza di ritorni economici.
Infine, la possibilità concessa all’utente di avere a disposizione un
servizio di Web Television accessibile in qualsiasi momento della
giornata, venendo incontro alle esigenze e alle preferenze di ognuno, è
già di per sé una rivoluzione considerevole rispetto a quanto avviene con
qualsiasi tipo di televisione.
Supponiamo ora di star assistendo alla videocronaca di una partita di
calcio: qualora se ne abbia voglia, dopo aver visto un bellissimo goal, lo
si può rivedere a piacimento, si può accedere nell’immediato alla scheda
del realizzatore, o in un apposito archivio ad altre immagini, interviste,
filmati di tutte le reti dello stesso giocatore o della squadra.
Quindi si può avere a disposizione una quantità di documenti e
materiale vastissima, comunque e sempre aggiornata con nuovi
contenuti e nuovi servizi.
71
PARTE III : Esperimento e conclusioni
III.1 Progettazione di un sito nel nuovo scenario tecnologico
La progettazione di un ambiente multimediale che coinvolge diverse
tecnologie comunicative, e che deve consentire conseguentemente un
utilizzo in differenti modalità e attraverso vari dispositivi, richiede una
conoscenza delle stesse tecnologie approfondita e consapevole.
Un sito di una società sportiva va ripensato come un luogo virtuale
capace di offrire il proprio spazio agli utenti che lo navigano non più
solamente dal proprio computer domestico, ma anche da altri dispositivi
come i videotelefonini e le Web Television, richiedendo servizi differenti
da quelli odierni, come abbiamo visto nel capitolo precedente.
A questo punto concentreremo la nostra attenzione su due ambiti:
1. i linguaggi informatici e di Internet in particolare utilizzati per
realizzare un canale in grado di coinvolgere le diverse tecnologie;
2. alcuni indici di valutazione di un sito sportivo per riuscire a
stimarne il grado di efficacia ed efficienza.
Nei paragrafi precedenti abbiamo accennato a dei linguaggi marcatori di
Internet in grado di costruire delle pagine dinamiche in cui vi fossero
dei contenuti multimediali integrati tra loro: lo SMIL permette appunto
di integrare differenti file multimediali sincronizzandoli in modo tale
da rendere disponibile la fruizione su Internet degli stessi in modo
semplice e diretto, senza dover aprire una serie di lettori multimediali
specifici per ogni tipologia di contenuto.
72
E’ possibile tramite questo linguaggio combinare un filmato audiovisivo
con un testo dinamico che ne illustri il contenuto, o anche associare ad
un file video una traccia audio. In questo modo è possibile gestire i
diversi formati di file indipendentemente dalla loro natura, e realizzare
applicazioni dal consistente grado multimediale.
Per un sito sportivo queste possibilità significano la capacità di
implementare un file audiovisivo come è quello della partita e trattarlo
integrando altre realizzazioni, come possono essere alcune applicazioni
grafiche o commenti audio da sovrapporre magari alle singole immagini.
Oltre a queste possibilità offerte dallo SMIL, altri linguaggi che devono
essere utilizzati per creare un canale così diversificato sono ovviamente
quelli dei videotelefonini cellulari, che utilizzano più che altro browser e
protocolli di trasferimento dei dati specifici, come lo sono il protocollo
WAP e il più innovativo UMTS. Pertanto le aree che si intende rendere
fruibili da questi dispositivi di telecomunicazione mobile devono tenere
conto di questi requisiti tecnologici per offrire un servizio che altrimenti
non risulterebbe disponibile: il linguaggio utilizzato per creare aree di
siti Web navigabili tramite il protocollo WAP è un linguaggio che deriva
da XML, ovvero il Wireless Markup Language [WML]1.
Partendo proprio dal linguaggio marcatore XML, che abbiamo visto
essere progenitore di altri e più specifici linguaggi, si può sperare un
giorno di arrivare alla definizione delle specifiche di un linguaggio
marcatore universale in grado di definire documenti e siti navigabili dai
più diversi dispositivi. Un linguaggio che riesca a rendere possibile il
progetto di un sistema ipermediale.
73
1 WML: linguaggio marcatore standard delle applicazioni WAP progettato appositamente per piccoli schermi e per navigazioni senza tastiera.
Il secondo punto di cui in fase di progettazione va tenuto conto riguarda
i servizi da offrire e pertanto la capacità del sito di rispondere a dei
requisiti che in qualche modo ne stabiliscano il grado di funzionalità.
Ripercorrendo le tematiche trattate finora si possono elencare alcuni
indici su cui reggere un’analisi e una valutazione del sito:
Interattività con gli utenti:
- intrattenimento
- aree creative per gli utenti
- merchandising on-line
Aggiornamento costante e tempestivo dei contenuti
Servizi specifici per le differenti tecnologie:
- videotelefonini UMTS
- Web Television
Multimedia
- filmati e interviste audio o video
- videocronaca della partita
E’ ovvio che il grado di interattività concessa agli utenti sia la
caratteristica che più di altre incide su una valutazione positiva del sito.
Una interattività che poggia ovviamente sulle potenzialità che le nuove
tecnologie recano con sé, come abbiamo ampiamente illustrato in
precedenza, ma che in larga misura dipende dalle strategie progettuali.
A livello pratico, questo si traduce in una vasta gamma di offerta per
quanto concerne le possibilità di interazione tra la società sportiva e gli
utenti-tifosi per mezzo di interfacce specificamente realizzate.
74
Dai forum alle chat che si svolgono con la attiva presenza a turno dei
vari membri della società e specialmente degli atleti della squadra, alla
più creativa possibilità di partecipazione allo sviluppo di alcune aree
apposite del sito. Pensiamo a questo proposito ad un ipotetico “angolo
multimediale dei tifosi”, dove poter rendere fruibili a tutti gli utenti
lavori grafici come fotografie elaborate, sfondi per il desktop del
computer, animazioni, applicazioni particolari e soprattutto piccoli
filmati creati dagli utenti stessi avvalendosi anche del materiale messo a
disposizione dalla società nel sito stesso.
Una possibilità di interazione attiva e creativa che solamente Internet e
il suo sviluppo in direzione di una Web Television può offrire, a
differenza della sostanziale passività che si attribuisce alla
comunicazione che avviene tramite gli altri medium, televisione inclusa.
Sullo stesso piano, ma con alcune attenuanti di natura prettamente
economica, si pone il discorso legato al merchandising on-line e alle
altre forme di trattazione che si possono offrire sul sito Internet.
Abbiamo visto come sia principalmente una questione economica a
determinare l’opportunità o meno di offrire un virtual shop ufficiale.
Quella che deve però essere garantita è la funzionalità del servizio
laddove sia previsto: in altre parole, il merchandising on-line può essere
offerto o no a seconda dell’effettiva rendita, ma in caso affermativo deve
essere concepito e realizzato efficientemente.
Perciò non dovrebbero più verificarsi casi come quello che abbiamo
segnalato, in cui non si rende possibile al tifoso accedere al servizio per
lungo tempo o con semplicità.
75
Per quanto riguarda l’aggiornamento costante dei contenuti non
sembrano esserci problemi strutturali o tecnologici da superare.
Il nocciolo della questione è che un sito Web riesce ad assolvere in modo
ottimale alle sue funzioni solamente se seguito e curato con costanza.
Pertanto, affinché assolva efficacemente il proprio compito di erogare
notizie e documenti di qualsiasi tipo e finalità, è opportuno che lo si
segua continuamente e che si effettuino i giusti interventi, che in questo
caso consistono nell’aggiornamento delle varie pagine.
Niente di più semplice verrebbe da dire, eppure non sempre si registra
questa dedizione delle società sportive nei riguardi del sito.
Abbiamo a tal proposito preso come riferimento nel nostro lavoro i siti
realizzati dalla Gazzetta dello Sport e dalla UEFA proprio perché meglio
rispondono a questi requisiti nel panorama sportivo, specialmente per
quanto riguarda i documenti multimediali, assai scarni e bistrattati
nelle pagine realizzate dalle società sportive.
Il terzo fattore critico che abbiamo indicato coincide con la modalità di
funzionamento del sito rispetto alle differenti tecnologie coinvolte.
Questo fattore è sicuramente legato ad aspetti tecnologici ed economici,
visto come un motore di un sito risulta tanto più funzionale quanto più
si adottano tecnologie e metodologie innovative, per loro stessa natura
assai costose.
Non vi è alcun dubbio sul fatto che sezioni consultabili tramite le
tecnologie di telecomunicazione mobile sono già allo studio e in alcuni
casi già realizzate, tuttavia bisogna valutare il grado di sinergia di
queste aree con il resto del sito.
76
Abbiamo già rilevato come le caratteristiche fisiche degli apparecchi
UMTS non consentano una visione ottimale delle pagine realizzate per
una consultazione su monitor da 15 o più pollici: pertanto le soluzioni
adottate finora convogliano nella scelta di offrire aree e servizi specifici
per questi dispositivi. In effetti il sito Web non viene realizzato per
permettere una navigazione integrale attraverso questi terminali, e in
pochi casi sono presenti delle aree WAP.
Anche alla presenza di queste aree, i servizi disponibili non sono poi
così tanti e interessanti. A parte l’impossibilità di vedere sul proprio
terminale animazioni grafiche e applicazioni realizzate in Flash o con
altri software e linguaggi, non si possono vedere la maggior parte delle
pagine con contenuto multimediale: non si ha accesso ad esempio alle
gallerie fotografiche.
Ci si limita ad offrire le notizie, e abbiamo visto come queste non siano
un’esclusiva dei siti ufficiali, trovando la concorrenza di servizi
specializzati offerti da altre società o compagnie che assolvono in modo
più che discreto il loro compito, come il servizio “ScripTIM” realizzato
dalla compagnia telefonica TIM.
Ancora meno praticata, per non dire inesistente, è la possibilità di
acquistare da questi dispositivi i biglietti per le partite.
Se il canale verrà configurato per far fronte a questi limiti e consentire
una consultazione più completa dei contenuti allora si raggiungerà un
discreto grado di funzionalità del sito, altrimenti si avvertirà una certa
difficoltà del canale nel rispondere alle esigenze di un’utenza
diversificata.
77
Quello che si deve cercare di raggiungere è la più completa
indipendenza possibile del canale dai dispositivi utilizzati dall’utenza.
Un problema, è bene ribadirlo, principalmente tecnologico.
Infine la presenza di un significativo numero di contenuti multimediali è
una condizione senza la quale non risulta facile pensare ad uno
sviluppo interessante della comunicazione sportiva, legata com’è alla
pratica agonistica e alla conseguente richiesta di immagini da parte
degli utenti e appassionati.
Le televisioni, anche quelle generaliste, hanno dimostrato come le
trasmissioni delle partite siano un prodotto di straordinario valore, che
richiama un pubblico numeroso: su questa strada si devono muovere le
società sportive, facendo il possibile per offrire il prodotto-partita su un
canale proprio, come fosse la proiezione virtuale del loro stadio.
A giustificazione della immobilità delle società un dato poco
incoraggiante: il canale televisivo privato del Manchester United, leader
mondiale del calcio-business, ha fatto registrare solamente 4.000
abbonati nel primo anno di vita, un risultato davvero scarso2.
Una strada più percorribile è quella di fornire il sito di una galleria di
filmati sulla partita, come può essere la galleria dei goal o delle azioni
più interessanti, analogamente a quanto avviene nel sito che abbiamo
esaminato, quello della UEFA Champions League.
Visto che la situazione attuale permette a livello giuridico di inserire
nelle pagine Web le immagini degli incontri già disputati, sembrerebbe
che il problema della mancanza di queste immagini sia da imputare alla
inerzia delle società sportive, che non affrontano il problema.
78
2 Si veda l’articolo Milan Channel: un successo inaspettato pubblicato nel sito Calcioinborsa, www.calcioinborsa.com
III.2 Conclusioni
Con questo lavoro si è voluto analizzare lo stato attuale dell’arte in
merito alla comunicazione multimediale nelle società sportive, e
descrivere quali potenzialità sono offerte dallo sviluppo tecnologico e
dalle nuove dinamiche comunicative.
Si è osservato come la situazione generale dei siti sportivi non sfrutti
appieno le potenzialità della rete, sia in termini di servizi erogati sia
come interesse e impegno profuso da parte delle società sportive.
Dall’analisi di alcuni siti significativi si è rilevato come le società
sportive non siano ancora convinte della necessità di offrire agli utenti e
ai tifosi un canale multimediale capace di coinvolgerli di continuo.
Questo è da attribuire a due aspetti:
1. culturale, poiché i dirigenti danno importanza ai contratti
vantaggiosi che si firmano con le pay tv mentre non prendono in
esame il sito Internet come strumento di comunicazione,
ritenendolo una spesa più che un buon mezzo di promozione della
immagine della società;
2. tecnologico, poiché non è facile rendere un sito coinvolgente senza
dei contenuti multimediali e dei servizi di interazione, i quali però
devono essere supportati da connessioni veloci per essere efficaci
rispetto alle esigenze degli utenti.
Sul piano organizzativo, abbiamo distinto due situazioni caratteristiche:
1. le società sportive si rivolgono ad un’azienda esterna per la
realizzazione e la gestione del sito;
79
2. la società crea un proprio sistema mediatico formato dal
connubio tra sito Internet e canale televisivo digitale.
La prima soluzione è quella che si rileva nella maggioranza dei casi.
La seconda situazione è prerogativa delle società calcistiche più ricche,
ed è dal punto di vista strettamente comunicativo anche la soluzione
migliore, poiché la società gestisce in prima persona tutti gli aspetti
relativi alla promozione della propria immagine. Queste tre società -
Internazionale F.C., A.C. Milan e A.S. Roma - saranno probabilmente
seguite nei prossimi anni da tutte le altre società che operano nelle serie
maggiori di calcio e da alcune società di grande blasone degli altri sport
più popolari, magari non con canali individuali, soluzione impraticabile
per ragioni economiche effettive, ma associandosi tra loro.
La soluzione che si è individuata come ottimale è quella adottata negli
Stati Uniti, modello di connubio tra sport, spettacolo e mass-media: gli
sport maggiori sono caratterizzati dalla presenza di una federazione
nazionale che gestisce tutto quanto a livello mediatico, contratti con le
televisioni e siti Internet delle società affiliate inclusi.
Ovviamente in Italia lo sport non è concepito in questa maniera e
pertanto a livello mediatico sembra assai più probabile continuare su
un percorso individuale.
Attualmente le società si rivolgono a delle aziende specializzate nella
realizzazione di siti Web e delegano a queste il grosso del lavoro: accade
spesso che non si occupino del sito, nemmeno nella fase di
aggiornamento dei contenuti.
La crisi economica che negli ultimi mesi ha coinvolto lo sport italiano non
80
contribuisce certo a incentivare l’ottimismo e la fiducia nelle innovazioni
tecnologiche, specie laddove necessitino di investimenti economici.
Analizzando il piano tecnico, i siti mancano di alcuni servizi che
sarebbero invece basilari per la loro funzionalità:
1. contenuti multimediali;
2. interazione con gli utenti;
3. aggiornamenti tempestivi e costanti;
4. merchandising e servizi on-line.
Ci sono questioni legate a diritti d’immagine che rendono piuttosto
confusa la situazione normativa per i contenuti audiovisivi in Internet;
nell’ambito calcio le pay tv hanno acquisito i diritti di trasmissione in
diretta delle partite, e con essi, di fatto, un ruolo decisionale che
impedisce di fatto alle società sportive di distribuire attraverso i propri
siti le immagini audiovisive delle stesse.
A parziale giustificazione di queste lacune si può individuare la
tecnologia, nella misura in cui non consente un accesso ad Internet
veloce e diffuso su larga scala, ostacolando lo sviluppo e il
miglioramento dei servizi offerti, che paiono strettamente legati alla
qualità della tecnologia e alla diffusione della stessa tra gli utenti.
Proprio con una discussione sulla situazione tecnologica odierna e su
quella che si dovrebbe concretizzare con la diffusione su larga scala di
tecnologie innovative ha inizio il secondo capitolo di questo lavoro, che
ha inteso illustrare le novità nello scenario della comunicazione
multimediale in ambito sportivo.
Tecnologie che da molti mesi sono protagoniste nelle rubriche tecnologiche
81
di riviste e giornali, e che per quanto riguarda il trasferimento dei dati
abbiamo visto essere:
1. la banda larga;
2. i collegamenti satellitari;
3. la fibra ottica.
Per ciò che concerne le modalità di comunicazione e i new media:
1. i telefonini cellulari GPRS;
2. i videotelefonini UMTS;
3. la Web Television.
Esaminando come queste innovazioni tecnologiche dovrebbero
rivoluzionare il panorama della comunicazione, si è descritto le nuove
potenzialità e le necessità che le società sportive si troveranno di fronte:
un’utenza Internet diversificata rispetto a quella di oggi, che utilizza i
dispositivi di telecomunicazione mobile e che ha la possibilità di
navigare attraverso un medium estremamente potente come sarà la
Web Television, capace di combinare il linguaggio audiovisivo e Internet.
In uno scenario del genere, dove finalmente ci si trova nella concreta
possibilità di veicolare tramite la rete contenuti audiovisivi senza i
problemi tecnici che si incontrano oggi, anche i siti ufficiali delle società
devono rinnovarsi profondamente. Il canale Internet come veicolo
mediatico di tutto quanto riguarda la società, trasmissione delle gare
incluse, è attualmente sia tecnologicamente sia culturalmente
perseguibile.
La necessità principale è dunque quella di rendere il sito
tecnologicamente in grado di raggiungere questo obiettivo, migliorandone
82
perciò la struttura in modo da venire incontro alle tecnologie UMTS e
alla Web Television.
In funzione di questi obiettivi saranno necessari interventi diretti nei
contenuti e nei servizi da rendere disponibili nel sito.
La parola chiave del prossimo futuro sarà “interattività”, intendendo in
altre parole la possibilità di offrire agli utenti un canale adattabile alle
loro preferenze e capace di coinvolgerli attivamente: nuovi servizi e
nuove modalità di fruizione del sito Internet, tra cui l’opportunità di
accedere a sezioni creative e a numerosi contenuti audiovisivi.
Quello che questo lavoro è in grado di affermare è che la comunicazione
multimediale sportiva, finalizzata all’intrattenimento, sta per essere
profondamente rinnovata dall’avvento delle nuove tecnologie.
83
Bibliografia
Borri A. [a cura di], Sport e mass media, Bari, Laterza, 1990.
McLuhan M., Gli strumenti del comunicare, Milano, Il Saggiatore, 1967.
Morcellini M., Pizzaleo A.G. [a cura di], Net Sociology. Interazioni tra
scienze sociali e Internet, Milano, Guerini e Associati, 2002 [alf@net].
Simonelli G., I media nel pallone, Guerini, Milano, 1995.
Il lavoro si è avvalso delle informazioni raccolte nei seguenti siti:
www.html.it - informazioni, schede e manuali sui linguaggi e le
tecnologie di Internet e dei new media.
www.w3c.org - Il sito del consorzio internazionale del WorldWideWeb,
in cui si trovano informazioni sui linguaggi e le tecnologie di Internet.
www.web-television.tv - convergenza tra Internet e televisione.
www.mediamente.rai.it - raccolta di interviste a importanti personaggi
della comunicazione e delle nuove tecnologie.
www.calcioinborsa.com - analisi delle vicende economiche che
coinvolgono le società calcistiche italiane.
www.umts.it - lista di discussione sulla tecnologia UMTS.
84
Sitografia
[ le analisi dei seguenti siti si sono svolte nel mese di aprile 2003 ]
www.hellasverona.it - sito ufficiale della società Hellas Verona F.C. che
abbiamo preso come riferimento per un’analisi dettagliata delle varie
fasi di lavorazione e gestione di un sito ufficiale di una società sportiva.
www.inter.it - sito ufficiale della società calcistica milanese
Internazionale F.C. di cui abbiamo descritto alcune funzionalità e servizi
offerti, in particolare per le tecnologie WAP.
www.gazzetta.it - sito della testata giornalistica milanese La Gazzetta
dello Sport, di cui abbiamo descritto la progettazione e la realizzazione.
www.uefa.com/Competitions/UCL - pagina della UEFA dedicata alla
competizione Champions League, di cui si è descritta la ricca area
multimediale.
www.sslazio.it - sito della società sportiva S.S. Lazio di cui si è valutato
il funzionamento del merchandising e dei servizi on-line.
www.raisport.rai.it - sito della testata giornalistica sportiva della RAI.
85
Appendice: le interviste
Questo lavoro si è avvalso del contributo datomi da professionisti
coinvolti direttamente nella comunicazione multimediale sportiva
tramite delle interviste che mi hanno gentilmente rilasciato.
12/3/2003 Vicenza - Goal Net Sport s.r.l.
Sig. Federico Bosi – Web Director
D: Come si sviluppa il rapporto tra l’azienda e le società sportive per la
realizzazione di un sito Web ufficiale?
R: La nostra azienda è nata proprio per fornire servizi nel campo della
comunicazione alle società sportive e a chi lavora nello sport in genere.
Solitamente le società sportive firmano un contratto di cessione dei
diritti Internet, in cui è stabilito che cosa la nostra azienda fornirà e in
che maniera si svolgeranno le successive fasi del lavoro, che vanno
dall’aggiornamento dei contenuti ai nuovi eventuali servizi da rendere
disponibili nelle pagine del sito. Questo contratto ha una durata
concordata nel tempo e ovviamente specifica tutte le clausole di natura
economica e giuridica a cui entrambe le società coinvolte devono
attenersi.
D: A livello economico le due parti come si concordano?
R: A livello economico non si registra una situazione favorevole per le
piccole aziende come la nostra, perché le società sportive non intendono
86
investire molto nel sito Internet. Addirittura fino a poco tempo fa si
assisteva ad una situazione di questo tipo: le società sportive si
facevano pagare una certa cifra per la cessione dei diritti Internet ed era
poi compito dell’azienda che acquisiva questi diritti per realizzare il sito
riuscire a farne un guadagno con pubblicità – banner - e
merchandising. Ma in Italia non era e non è ancora praticabile la strada
dei banner e del merchandising, perché manca una cultura di Internet
in generale. Gli utenti non si fidano a comprare prodotti on-line.
E il merchandising di prodotti sportivi si è rivelato un fallimento in
Italia: il Treviso Calcio ha addirittura chiuso il proprio negozio di
prodotti ufficiali per un bilancio d’esercizio in netto passivo, pertanto un
virtual shop non pensa nemmeno lontanamente a realizzarlo.
Gli inserzionisti non sono disposti a pagare molto per un banner di un
sito Internet, spendendo anche tre volte di più per un minuscolo spazio
pubblicitario in un quotidiano.
D: Quindi ora si cerca di farsi pagare per la realizzazione e gestione del
sito ufficiale e le società sportive non ne ricavano nulla…
R: In questo modo le aziende come la nostra sopravvivono e forniscono
un servizio alle società sportive che altrimenti non avrebbero. Mi spiego.
E’ accaduto che una di queste società sportive a cui noi realizziamo il
sito abbia ricevuto un’offerta di diverse migliaia di euro da un gruppo di
tifosi per la realizzazione del sito stesso. Per la società sportiva questo
sarebbe stato un vantaggio economico, ma per tutto ciò che riguarda la
comunicazione che avviene nel sito? E’ noto come i tifosi siano ben poco
87
propensi a difendere la società per cui tifano quando le cose vanno
male…cosa accadrebbe se la squadra fosse ultima in classifica?
Per ovvi motivi un sito ufficiale deve essere gestito da professionisti che
attendano alle attese della società sportiva e che ne sappiano curare al
meglio gli interessi e l’immagine, coinvolgendola nel lavoro.
D: Svolgendo qui il mio tirocinio ho avuto modo di capire come avviene il
lavoro da parte vostra. Da parte delle società sportive invece? Ho notato,
magari è una mia impressione, una loro assenza…
R: In effetti su questo punto c’è poco da essere contenti. Tu ben saprai
come questa azienda sia legata, per ragioni familiari, alla società
sportiva Hellas Verona F.C. Con questa società si è instaurato un
rapporto ottimo, tanto è vero che la società ha ingaggiato un
responsabile che si occupa dalla sede societaria di Verona di alcuni
aspetti organizzativi e dell’aggiornamento stesso del sito, collaborando
quotidianamente con uno dei nostri webmaster. In questo modo il sito
funziona bene, è aggiornato continuamente, non si hanno quasi mai
problemi di alcuna natura, è possibile lavorare bene.
Il dato più significativo ce lo danno le statistiche di accesso: circa 2.000
contatti giornalieri. Verona è una piazza importante, con tanti tifosi, ma
questo livello è stato possibile raggiungerlo soprattutto perché i tifosi
stessi hanno capito che la società c'è, che il sito non viene
commissionato e poi lasciato al suo destino.
Dalle altre società invece non c’è molta collaborazione, nemmeno per
quanto riguarda l’aggiornamento delle news, cosa che noi non possiamo
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certamente fare, stando qua a Vicenza tutto il giorno. Il problema è che
le società sportive non se ne preoccupano, non danno importanza a ciò
che non rende economicamente.
Alcune hanno capito e si stanno movendo verso la strada che le
indichiamo, altre non ci vogliono proprio ascoltare…peggio per loro e
per le potenzialità che non vogliono sfruttare, anche solo come ritorno di
immagine.
D: Già, il ritorno di immagine. I siti delle squadre straniere, inglesi in
particolare, sono decisamente più attraenti dei nostri. Perché in Italia, a
parte le grandi squadre, si fa fatica a vedere siti del genere?
R: E’ legato a quanto detto prima. I dirigenti italiani non hanno capito
che potenzialità avrebbe un sito ben gestito e i tifosi italiani non sono
come quelli inglesi, che hanno un fanatismo ben maggiore del nostro.
I siti delle squadre inglesi sono costruiti sotto forma di community di
utenti e molto risalto è dato al virtual shop. Devi considerare che i tifosi
inglesi, generalmente, hanno tutti una maglietta ufficiale della propria
squadra, mentre da noi si acquista quella contraffatta…
Poi loro comprano le tazzine con lo stemma della società, i poster, i
gadget in generale, mentre da noi i tifosi non hanno questo tipo di
attaccamento e interesse.
Pertanto è una situazione sportivo-culturale differente: il Manchester
United fattura milioni di euro l’anno tramite il virtual shop.
Da loro il merchandising si può fare e rende di solito bene, In Italia è
impensabile, escludendo forse la Juventus e le due milanesi.
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D: E sul piano dei contenuti? Perché da noi i siti sono così poveri rispetto
a quelli inglesi, tranne quelli delle tre grandi [Inter, Milan, Juventus] ?
R: E’ un fatto di organizzazione interna e valore attribuito al sito. Quello
dell’Inter conta di un gruppo di una quindicina di membri che lo
aggiorna giornalmente e si vede infatti come sia ricco di contenuti. Ma
sono casi isolati, come hai visto alcune società non hanno nemmeno un
giornalista che aggiorni le notizie, tutto viene lasciato alle aziende come
la nostra, che hanno ben più di un sito da gestire.
D: Non pensa che si avverta questa assenza delle società? Un mio amico,
discutendo su questi temi, mi diceva che il sito della sua squadra in una
sera lo si visitava e non c’era niente altro di nuovo per una settimana…
R: Si sente eccome. Si avverte la mancanza della società, avvertita dai
tifosi e questo non permette di avere uno sviluppo ottimale della
comunicazione, che porti a una community di utenti.
Non si incentiva gli utenti ad accedere spesso al sito, poiché le notizie
uno le trova gratuitamente sul Televideo o nei telegiornali sportivi e le
immagini delle partite o le interviste le trovi ogni domenica sera in
televisione; sui telegiornali regionali anche ogni giorno.
Il sito dovrebbe offrire servizi diversi, altrimenti non si riuscirà ad avere
un numero di contatti giornalieri abbastanza corposo per guadagnare
tramite una politica di banner e pubblicità. Quello che penso si debba
fare sono ad esempio chat in cui partecipano anche i giocatori o lo staff
tecnico della società sportiva, in fin dei conti su 30 persone vorrebbe
dire una volta ogni due mesi a testa, non uno sforzo immane.
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D: Nella tesi che sto preparando io sostengo che i siti sportivi debbano
offrire molti più contenuti multimediali, come filmati dei goal e sintesi
delle partite, come avviene sul sito della Champions League. Ora, a parte
notizie e fotografie, si vede bene poco…è un problema di diritti?
R: E’ già possibile mettere nel sito le immagini della partita, basta non
farlo in diretta, visto che ciò spetta alle televisioni digitali. Il problema è
quello che abbiamo già visto: le società non se ne avvedono.
Sicuramente le tecnologie più diffuse come lo sono i modem non è che
aiutino: penso alla lentezza con cui si scarica una fotografia, figuriamoci
un filmato di qualche megabyte. Però è la direzione da seguire con
l’avvento delle tecnologie a banda larga o in fibra ottica.
Io penso anche alla possibilità di realizzare dei servizi appositi, come
un’analisi della partita spiegata dall’allenatore il martedì, piuttosto che
altri filmati più spettacolari, unendo immagini e computer-grafica. In
questo modo il sito sarebbe molto più interessante.
Tuttavia non è che possiamo andare noi a realizzare questi servizi,
dovrebbero essere le società sportive a pensarci e coinvolgerci nella fase
successiva dell’implementazione nel sito.
D: E’ pensabile in questo modo avere una specie di Inter Channel in
Internet per tutte le società sportive, anche le più piccole?
R: Sicuramente a livello tecnologico non sarà impossibile con le nuove
tecnologie come la banda larga o il collegamento Internet satellitare,
anche perché un sito Internet non costa come una televisione digitale.
Le difficoltà sono di natura economica: tutto dipende dal numero di
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abbonati che si riesce a ottenere. Per le grandi società questo non è un
problema, per le altre si tratta magari di unirsi e realizzare dei progetti
comuni, in modo tale da dividere le spese. E’ quello che sta accadendo
con il consorzio Plus Media Trade nel campo televisivo.
Anche per Internet si potrebbe avere un’unione di società più piccole
per realizzare dei canali del genere e riuscire a guadagnare di più
rispetto a quanto avviene con le televisioni digitali.
D: Ipotizzando ora di essere in una situazione dove la banda larga o
tecnologie di trasferimento dati molto veloci siano diffuse, come pensa si
possa evolvere un sito Internet? Io parlo addirittura di Web Television,
intendendo un sito in grado di offrire contenuti audiovisivi alla stregua di
quanto avviene in televisione, e quindi anche la partita.
R: Un sito che sia in grado di offrire contenuti audiovisivi come la
partita deve sicuramente diventare realtà. Questo perché Internet offre
molto di più di tutti gli altri medium, se non altro per l’interattività che
offre al confronto della televisione. Le televisioni digitali non la faranno
più da padrona nelle trasmissioni di partite, perché il sito Internet può
offrire molto di più rispetto a loro; se io guardo la partita della mia
squadra sul sito Internet posso accedere in qualsiasi momento a tutte le
pagine dello stesso, senza contare che posso collegarmi quando più mi
aggrada e vedere ciò che mi interessa, partite d’archivio incluse.
Penso proprio che sia un processo inevitabile, anche se ci vorrà molto
tempo visto che le società sportive sono più interessate ai soldi
immediati offerti dalle televisioni digitali.
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14/3/2003 Verona - WebSync
Sig. Claudio Vinco – Responsabile area tecnica
D: La WebSync realizza il servizio di videocronaca in diretta su Internet
delle partite per la società Hellas Verona F.C. E’ teoricamente possibile
mettere le immagini dei goal, come avviene per gli UMTS?
R: Tecnologicamente è possibile. A questo proposito basterebbe
trasferire il filmato del videogoal dal telefonino al server e poi vederlo
tranquillamente, perché sono file che si possono vedere con un lettore
multimediale assai diffuso, forse lo stesso Windows Media Player.
Le videocronache che realizziamo noi sono in Macromedia Flash e si
basano su un’architettura a moduli, perciò basta creare un modulo
apposito per i goal e inserirlo con semplici comandi nella cronaca.
I problemi sono di natura giuridica. I diritti dei videogoal sono stati
acquistati da un’impresa multimediale e per ora non si possono
utilizzare nelle applicazioni Internet, nonostante ci siano alcune società
sportive che su questi temi hanno iniziato delle battaglie legali,
intendendo scindere i diritti per Internet da quelli per UMTS e per le
televisioni digitali.
D: A proposito di diritti. Può chiarirmi un po’ la situazione riguardo la
cronaca della partita su Internet?
R: Ora come ora i diritti di immagine per quanto concerne le partite in
diretta li possiedono le televisioni digitali, quindi noi non possiamo
mostrare immagini.
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Tuttavia la Plus Media Trade si sta muovendo per realizzare un discorso
diverso e che renda di più ovviamente. Loro intendono sfruttare le
tecnologie di Tele+ e Stream per trasmettere via satellite su televisione le
partite e tenersi però i diritti di immagine, da sfruttare poi a loro
discrezione; in questo modo sarebbe possibile concordare con queste
società sportive la trasmissione di immagini della partita via Web.
D: Si aspetta solo una migliore situazione giuridica e tecnologica per poter
vedere una partita sul sito ufficiale della società sportiva?
R: A livello tecnologico si può fare tutto, basta che si diffonda la banda
larga o collegamenti in fibra ottica. Il problema risiede nelle difficoltà di
realizzare uno streaming funzionale: ora come ora non è che sia ben
ottimizzato; quando alcune centinaia di utenti si connettono in
simultanea salta tutto…bisogna aspettare nuove tecnologie.
Esiste poi un limite alla quantità di dati che si possono inviare e
ricevere da un server. Quando questo limite viene superato si deve
pagare una somma supplementare all’azienda che fornisce i server e le
tecnologie per trasmettere in Internet.
Di conseguenza per aziende che non sono le grandi imprese telefoniche
che hanno capitali milionari potrebbe essere un limite rilevante, che
impedisce di trasmettere servizi come le partite in streaming.
D: Come pensa allora si evolva la situazione tecnologica? Saranno i siti
Internet capaci di offrire quanto oggi riescono a farlo le televisioni digitali?
R: Sicuramente saranno le televisioni ad assumere specialisti Internet
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sfruttando il loro know-how trentennale, non il contrario.
Ritengo che sicuramente si assisterà a una convergenza tra le televisioni
e Internet, con tutte le infinite possibilità interattive che ne conseguono,
anche con gli UMTS e gli altri sistemi che nasceranno: penso anche ai
giornali elettronici, connessi ad Internet costantemente, proprio come
avviene nel film programmato in questo periodo, Minority Report.
14/3/2003 Verona – Hellas Verona F.C.
Sig. Stefano Marchesi – Responsabile Area Media
D: Vorrei sapere in che modo funzionano i rapporti tra la società e i
media. Per iniziare, quello con le televisioni?
R: Con le televisioni bisogna distinguere dal tipo di televisione. Con
quelle nazionali le società non hanno negoziazioni, visto che i contratti
per la cessione dei diritti sono discussi e firmati dalla Lega Calcio.
Con quelle digitali si ha invece una contrattazione diretta per la
cessione dei diritti di trasmissione delle partite in diretta. Come avrai
saputo la situazione è piuttosto controversa, tanto è vero che la nostra
società fa parte del consorzio Plus Media Trade che intende staccarsi
dal duopolio esistente e intraprendere una strada propria.
Per le partite si ha una negoziazione – solitamente annuale - anche con
una emittente locale, che può trasmettere le partite in rigorosa replica,
perché la diretta spetta esclusivamente alle televisioni digitali.
La domenica non è consentito alle televisioni “in chiaro” mostrare
immagini degli incontri prima delle 20.30: la RAI ne detiene i diritti.
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D: In alcune trasmissioni sportive delle televisioni spesso sono invitati dei
calciatori e degli allenatori…la società ha qualche guadagno economico?
R: No, la società non riceve alcun compenso. Si concede il permesso al
tesserato e nulla più. Al massimo a ricevere un compenso è il giocatore
o l’allenatore stesso, ma sono affari estranei alla società sportiva.
D: Con i giornali come funziona il rapporto? E per quanto riguarda le
fotografie? La rivista ufficiale da chi è redatta?
R: I giornali si arrangiano in tutto e per tutto, anche per ciò che
riguarda le fotografie: hanno delle agenzie loro partner e non pagano
perciò diritti di immagine alle società; al più si rivolgono alle agenzie
fotografiche nostre partner, ma con noi non hanno rapporti diretti.
La rivista ufficiale viene redatta dalla società e solitamente venduta al
prezzo di realizzazione, non è fonte di guadagno.
Ovviamente, in momenti critici come questi, alcune società hanno
sospeso la pubblicazione della rivista per evitare costi ulteriori.
Tra le altre cose, il sito ufficiale può tranquillamente assolvere alla
funzione che prima era prerogativa della rivista. Non credo che le
società più piccole la realizzeranno ancora a lungo.
D: Con le radio avviene sostanzialmente quanto detto per le televisioni
pubbliche e locali in chiaro?
R: Sì, anche qui si vende in esclusiva per un tempo concordato ad una
emittente locale il diritto di radiocronaca delle partite; per il resto non vi
sono altri tipi di contratti o rapporti.
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D: Per quanto riguarda ora i siti ufficiali delle società sportive in generale,
Lei personalmente non crede che si dovrebbero offrire più servizi? In
particolare mi riferisco a un mancato coinvolgimento dei giocatori, che poi
è quello che più interessa al tifoso…
R: Certamente non nego che si potrebbe offrire di più, ma ti assicuro
che in una società che non sia la Juventus o il Milan è piuttosto difficile
convincere i giocatori a venire in sede per partecipare a qualche attività
nel sito, perché contrattualmente non ne sono tenuti. Mi sembra che
nemmeno nei siti delle grandi società si abbiano situazioni migliori: i
calciatori di serie A o B sono milionari e ti assicuro che la maggior parte
di loro, per questo motivo, si sente quasi di un altro pianeta…
D: Durante il mio tirocinio ho avuto modo di capire come la vostra società
lavora. In particolare vi occupate di aggiornare le news e di inviare
fotografie, materiale statistico etc.
R: Sì, attraverso delle interfacce possiamo avere accesso alla pagina
delle notizie e aggiornarla. Inviamo tramite posta elettronica le fotografie
da immettere nel sito e altro materiale che hai visto probabilmente.
Una possibilità che stiamo vagliando è quella di dotarci di una
videocamera digitale per realizzare dei filmati sugli allenamenti e sulle
amichevoli infrasettimanali. Ma devo prima convincere i dirigenti.
D: La società La segue o deve stimolarla spesso? Mi riferisco al fatto che i
dirigenti non nutrono grande simpatia per il sito…
R: Hai detto tutto te…e che qui all’Hellas Verona le cose vanno bene.
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31/3/2003 Milano – La Gazzetta dello Sport
Sig. Marco Nicolucci – Caposervizio di gazzetta.it
D: Nella mia tesi, come Le ho scritto, mi occupo della comunicazione
multimediale nelle società sportive. Sono qui perché credo che gazzetta.it
sia il miglior sito di comunicazione sportiva in Italia, a cui i siti delle
società dovrebbero ispirarsi.
R: Ero rimasto un po’ perplesso sul poterti essere di aiuto, in quanto
non abbiamo a che fare direttamente con le società sportive, se non a
livello giornalistico.
D: Il sito gazzetta.it come è realizzato?
R: Il sito è redatto da una quindicina di pubblicisti che lavorano a
stretto contatto con la redazione della testa cartacea, come puoi vedere.
[la stanza è enorme e ci lavorano in effetti almeno un centinaio di
giornalisti, ognuno sulla propria postazione dotata di computer e telefono]
All’inizio erano soltanto cinque gli addetti a gazzetta.it e lavoravano in
un ufficio separato da questo. Dal 2000 la RCS ha deciso di rinnovare il
sito sia dal punto di vista grafico sia organizzativo. Ha trasferito qui
l’area di lavoro e ha aumentato il numero di persone coinvolte. Ha
coinvolto aziende multimediali specializzate per sviluppare il sito.
All’immissione delle notizie e alla scrittura degli articoli del sito
partecipano tutti i giornalisti della Gazzetta, anche coloro che lavorano
per la testata cartacea. Per le fotografie, interviste, filmati ci arrangiamo
noi o ci rivolgiamo ad agenzie specializzate nostre partner.
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D: Come si lavora dal punto di vista tecnico? Come avviene l’immissione
delle notizie nel sito?
R: Si utilizzano dei programmi software appositi, sia per le notizie che
pubblichiamo come articoli nelle varie pagine, sia per le notizie che
inseriamo nella finestra “ultim’ora”.
Per le prime utilizziamo un software di Edos Media, che si chiama
Methode e che permette di inserire le notizie nelle pagine e nei modi
voluti attraverso templates e metadata specifici. Questo software
permette di associare ai testi degli articoli le fotografie.
Per le seconde utilizziamo un altro software, tenendo presente che sono
notizie brevi di poche righe da approfondire poi in eventuali articoli.
D: Sul piano dei contenuti multimediali in Internet cosa mi può dire?
R: Sicuramente che costano moltissimo. Per le immagini degli eventi
sportivi ci sono costi molto elevati; i diritti poi hanno complicato la
situazione. Pensa che per la F1 anche il suono dei motori delle
monoposto è protetto da copyright.
D: E’ per questo che la RAI Sport non mette più i filmati dei goal nel sito?
R: Evidentemente ci sono problemi legati a diritti e costi anche la.
Devi sapere che un sito come gazzetta.it costa molto e non da un ritorno
economico, perché è gratuito e non funzionerebbe a pagamento.
La RCS è un gruppo importante nel panorama dell’editoria e del
giornalismo italiano e pertanto copre i costi del sito, ma senza questo
gruppo alle spalle non si potrebbe realizzare un sito come il nostro.
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D: Così avere i mezzi per acquistare le immagini diventa proibitivo…
R: La RCS ha inteso questo sito alla stregua di un “desk” del giornale,
ovvero di un settore come lo sono il calcio, il tennis… Quello che si
persegue è mantenere la posizione di predominio nel campo del
giornalismo sportivo, ma non si intende ovviamente realizzare un sito
che abbia un costo immenso.
D: Non si punta molto nel sito Internet nemmeno con le nuove tecnologie
in arrivo? Cosa si fa per i videotelefonini?
R: Per le nuove tecnologie si sta facendo qualcosa, come gli SMS con le
ultime notizie e sicuramente si creeranno altri servizi quando ci sarà
una diffusione su larga scala dei videotelefonini. Questi servizi però li
realizzeranno le compagnie telefoniche: noi potremmo collaborare ma
non faremo da soli, perché i costi per realizzare questi servizi altamente
tecnologici sono elevati e poi non bisogna dimenticare le questioni legate
ai diritti per lo sfruttamento delle immagini.
Ma non ripongo grande fiducia in questi apparecchi che hanno uno
schermo troppo piccolo per vedere filmati e navigare nei siti con facilità.
Non credo nemmeno che il giornale quotidiano cartaceo abbia un
contraccolpo sensibile dalle nuove tecnologie.
Una indagine che abbiamo realizzato mostra come gli utenti che si
connettono al sito non siano più di 5.000 al giorno, mentre la tiratura
del giornale quotidiano è mediamente di circa 500.000 copie. Tra le altre
cose i due gruppi di clienti non si sovrappongono, ovvero chi naviga nel
sito non compra abitualmente il giornale e viceversa.
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