La comunicazione della scienza. Sociale e professionale, occasionale e programmata

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La comunicazione della scienza Sociale e professionale, occasionale e programmata Davide Bennato Università di Catania [email protected]

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Slide del seminario svolto a Marino il 30/11/2009 e il 2/12/2009 per conto dell'INFN sui temi della comunicazione della scienza

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La comunicazione della scienzaSociale e professionale, occasionale e programmata

Davide BennatoUniversità di Catania

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Indice

• La scienza e i suoi pubblici

• La scienza come prodotto e come processo

• Le forme di comunicazione della scienza di nuova concezione

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La scienza e i suoi pubbliciil rapporto fra scienza e società

• Big Science: dal Progetto Manhattan al progetto Genoma� Politiche pubbliche

� Investimenti pubblici

� Investimenti privati

� La collettivizzazione della scienza

• La scienza in una societàdemocratica:� Partecipazione dei cittadini

� Condivisione dei valori

� Sostegno politico

� Sostegno economico

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La scienza e i suoi pubbliciComunicare la scienza

• Perché comunicare la scienza?:� Partecipazione dei cittadini a scelte

collettive

� Legittimare scelte politiche

� Riallacciare la fiducia tra il sistema scienza e la società civile

� Reagire alle tendenze antiscientifiche

� Dare dignità culturale e intellettuale alla scienza

• Comunicare la scienza o comunicare la ricerca?

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La scienza e i suoi pubbliciGli attori coinvolti

• Gli stakeholder della comunicazione scientifica e i loro ruoli� Advocacy

� Gruppi scientifici (pubblici, privati)� Gruppi industriali� Gruppi sociali (portatori di valore)

� Governance� Istituzioni� Politici� Legislatori

� Audience� Pubblico/opinione pubblica

� Media� Informazione� Intrattenimento

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POST, 2000, The Great GM Food Debate, House of Commons

Pubblico

Istituzioni, politici, legislatori

Gruppi: scientifici, industriali, sociali

PR

Lobbying

Mass MediaPR

Attenzione

Risonanza Opinione Pubblica

Davide Bennato (POST, 2000)

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La scienza e i suoi pubbliciGli elementi del rapporto comunicativo (modello di Lasswell)

• Chi dice:

• Cosa:

• A chi:

• Con quale canale:

• Con quale effetto:

Con quale strumento comunica?

Quali i risultati della relazione?

Chi è il soggetto che comunica?

Quale messaggio comunica il soggetto?

Chi è il destinatario della comunicazione?

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Le scienza e i suoi pubbliciLe teorie sociologiche del rapporto pubblico/media

• Flusso di comunicazione a due fasi: il quadro generale� Idea centrale

� I contenuti dei media non sono sempre veicolati direttamente ma sono mediati dai legami sociali

� Elementi chiave� Opinion leader: fruiscono direttamente dei contenuti e filtrano le informazioni

� Rete sociale: consente la propagazione delle informazioni

� Processi comunicativi� Fase 1: gli opinion leader si espongono ai media

� Fase 2: gli opinion leader diffondono l’informazione nella propria rete di riferimento

� Indicazioni per la comunicazione scientifica� Valorizzare l’aspetto narrativo della comunicazione

� Un linguaggio chiaro ma non banale

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Comunicazione scientifica tramite mass-media

Opinion Leader Opinion Leader

Pubblico Pubblico

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• Newsmaking: la selezione della notizia� Idea centrale

� Non tutto ciò che accade nel mondo ha le caratteristiche per diventare notizia

� Elementi chiave� Valori notizia: criteri di selezione delle notizie� Rispetto al contenuto: importanza, interesse

� Rispetto al prodotto: brevità, ideologia, novità

� Rispetto al mezzo: buon materiale (foto, immagini)

� Rispetto al pubblico: ideologia/protezione del pubblico

� Rispetto al concorrenza: aspettative reciproche

� Processi comunicativi� La selezione degli eventi notiziabili è frutto di routine produttive e ideologie

professionali

� Indicazioni per la comunicazione scientifica� Contenuto: legare i risultati a fenomeni di interesse comune

� Prodotto: capacità di raccontare in breve tempo una storia

� Mezzo: fornire prodotti visivi affascinanti (immagini, infografiche, filmati)

� Pubblico/concorrenza: stabilire contatti con giornalisti di testate “sensibili”

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• Framing: la costruzione della notizia� Idea centrale

� Il modo con cui le notizie vengono comunicate dai giornalisti crea una cornice di senso che orienta la comprensione del fatto

� Elementi chiave� Metafora: tipologia di figure retoriche usate dai giornalisti

� Immagini: commento grafico a illustrazione del fatto scientifico

� Collocazione: posizionamento del fatto nella struttura del giornale

� Processi comunicativi� Tipologie possibili di frame� Conflitto

� Interesse umano/personalizzazione

� Conseguenze previste/ipotizzabili

� Incorniciamento morale

� Responsabilità

� Indicazioni per la comunicazione scientifica� Uso di comunicati stampa molto strutturati

� Pianificare le metafore con cui spiegare il fatto scientifico (ricerca, scoperta, brevetto)

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Areva, campagna 2006http://energyexperts.areva.com/areva_us.html

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• Agenda setting: la circolazione della notizia� Idea centrale

� I media non dicono alle persone che opinione avere, ma su cosa avere un’opinione

� La comprensione che le persone hanno della realtà è in gran parte mutuata dai media

� Elementi chiave� Agenda: scaletta dei temi che viene veicolati dalla stampa

� Soglia: è la distanza percepita dei temi (alta se lontana dalla vita quotidiana, bassa se vicina alla vita quotidiana)

� Processi comunicativi� I media nel determinano/ordinano gerarchicamente la presenza dei temi

nell’agenda

� L’agenda degli individui viene costruita come conseguenza dell’agenda dei media

� Indicazioni per la comunicazione scientifica� Controllare gli elementi con cui il messaggio viene veicolato dai giornalisti

� Utilizzare strategie di conferma del messaggio (per esempio un sito web ad-hoc)

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The Ten Most Important Satellites Orbiting Earth Now

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La scienza come prodotto e come processoDal PUS al PEST

• Gli anni 80: Il Public Understanding of Science

� Le persone acquisiscono o sono preparate ad acquisire solo le informazioni scientifiche di cui hanno bisogno in determinate circostanze

� L’enfasi è sulla relazione (sociale) e non sulla semplice comunicazione (della scienza)

� Il complessivo fallimento dell’impostazione

• Gli anni 2000: Il Public Engagement with Science and Technology

� Obiettivi: dalla scienza “da capire” alla scienza che coinvolge

� Strategie: favorire il dialogo fra la scienza e il pubblico

� Segmentazione: la scienza non è tutta uguale non si comunica nello stesso modo

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Public Understanding of Science

Comprensione della scienza

alfabetizzazione

Volgarizzazione scientifica

divulgazione

Percezione dellascienza

consapevolezza

Partecipazione -Processo

DecisionaleComunicazione

pluridirezionale

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• Il ruolo delle metafore nel discorso scientifico� Le due famiglie principali

� Metafore costitutive: servono per creare modelli mentali di una disciplina/teoria

� Metafore illustrative: servono per rappresentare alcune concettualizzazioni

� Livelli di utilizzo delle metafore� Intrametaforico: metafore assimilate dall’uso (codice genetico)

� Metaforico: metafore “rischiose” (interruttore chimico)

� Supermetaforico: metafore modello di una disciplina (la cellula “decide”)

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Metafora

Metafora

Metafora

Usi della metafora

individuo colleghi pubblico

Metafora

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Metafore e analogie usate per raccontare la Fusione Fredda(Bucchi 1998)

• Metafore delle scienze naturali� Il cuore della terra

� I muoni come elettroni grassi

� La fame di energia

� Sciami di muoni

� Neutroni che sbocciano

� Migrazione degli ioni

• Metafore della tecnologia� Il palladio come pompa che

assorbe deuterio

� Il tunnel che si crea nelle barriere tra deutoni

� Il palladio come spugna

• Metafore dell’economia� Bilancio energetico

• Metafore della vita quotidiana� Deuterio ospite

� Metalli mangiaidrogeno

� Acqua pesante

� Padri della fusione

� Bottiglie magnetiche

� Atomi genitori

� Matrimonio tra atomi

� Deutoni intrappolati

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La scienza come prodotto e come processoI modelli della comunicazione scientifica

• Il deficit model (Royal Society 1985)� Idea centrale

� "una trasmissione di conoscenza scientifica ad un pubblico cosiddetto 'profano', finalizzata a scopi di educazione, legittimazione e apprendimento" [Whitley 1985, p. 3].

� "il pubblico spesso difetta di una comprensione di base dei concetti, delle teorie e delle metodologie scientifiche. Da questo punto di vista sarebbe l'inadeguatezza delle forme di tale comprensione a dare origine alle controversie pubbliche su questioni tecniche" [Borgna, 2001, p. 36].

� Elementi chiave� Lo scienziato: protagonista, fonte, attivo

� Il pubblico: comprimario, inerte/inerme, passivo

� Scienza: pacificata, non conflittuale e priva di controversie

� Processi comunicativi� Lineari: dall’emittente al ricevente senza intoppi

� Unidirezionali: dalla scienza al pubblico

� La divulgazione come strategia

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SCIENZIATI

PUBBLICO

comunicazione

Liv

ello d

i cultura

scie

ntifica

+

-

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• Il modello prometeico (Nelkin 1987)� Idea centrale

� Lo scienziato come un novello Prometeo portatore di conoscenza

� La stampa come portatrice del verbo scientifico (mero connettore con il pubblico)

� Elementi chiave� Lo scienziato come figura mitologica

� La comunicazione come verità scientifica

� Il comunicatore – per es. il giornalista – come portavoce

� Processi comunicativi� Relazione pedagogica

� Rapporto asimmetrico

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Christian Griepenkerl, il furto del fuoco, (1880)

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• Il modello della traduzione (o canonico o tradizionale o specchio sporco) (Bettetini e Grasso 1988)� Idea centrale

� "L'attività scientifica è diventata troppo specializzata e complicata per essere compresa dal pubblico in generale…È quindi necessaria una forma di mediazione per rendere le conoscenze scientifiche più adatte e accessibili al pubblico. Questa mediazione richiede l'intervento di una nuova figura professionale: una 'terza persona'(generalmente il giornalista scientifico) che riesca a colmare il dislivello tra gli scienziati e il pubblico non specializzato, comprendendo i primi e comunicando le loro idee al secondo" [Bucchi, 2000, p. 3]

� Elementi chiave� La scienza come complessa

� Il ruolo dei mediatori come traduttori

� Il pubblico come tabula rasa

� Processi comunicativi� La comunicazione come divulgazione

� Da chi sa a chi non sa

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Scienza PubblicoMedia

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• Il modello del continuum (Cloitre e Shinn 1985)� Idea centrale

� Non c’è una rigida distinzione fra comunicazione scientifica interna ed esterna

� La differenza negli stili comunicativi è data dai contesti comunicativi

� Elementi chiave� Forme codificate di comunicazione: paper, articolo, manuale, articolo popolare

� Narrazioni metaforiche: presenza consistente nei livelli comunicativi più vicini al pubblico

� Processi comunicativi� I livelli della comunicazione: intraspecialistico, interspecialistico, pedagogico,

popolare

� Il passaggio da un livello all’altro può non essere possibile (cristallizzazione), oppure i mezzi non lo rendono possibile

� Una comunicazione può saltare a piè pari uno o più livelli (deviazione)

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Articoli scientifici

intraspecialistico

Periodici interdisciplinariInterspecialistico

Manualistica

pedagogico Media

popolare

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La nuova comunicazione della scienzaDallo scienziato chiuso allo scienziato “open access”

• Il nuovo ruolo della rete� Il ricercatore sempre più a contatto diretto con il pubblico e le sue curiosità

� Da un modello push a un modello pull di comunicazione

� Il fenomeno dello scientific blogging

� Nuovi strumenti di comunicazione interna/esterna della scienza� Motori specializzati (Medline/PubMed)

� Nuovi servizi (Connotea Nature Publishing Group)

� La crescita dei lay-expert

� Le riviste scientifiche e la loro controparte online � Scientific American

� PopSci

� New Scientist

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La nuova comunicazione della scienzaGli strumenti della comunicazione della scienza 2.0

• Il web 2.0� Da un web da leggere a un web da usare

� Informazione, comunicazione, partecipazione

� La crescita costante del web 2.0� Facebook: 505 milioni di persone

� Twitter: 50 milioni di persone

• La tassonomia dei social media� Blog: il contenuto come chiave della comunicazione

� Microblog: la condivisione di stati emotivi (ma non solo)

� Video/Photosharing: la distribuzione di contenuti audiovisivi

� Mediasharing: lo sviluppo di un docuverso partecipativo

� Social network site: interfacce per la gestione dei contatti sociali

� Wiki: forme collaborative di costruzione del contenuto

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NSF, 2008, Science and Technology Indicators

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NSF, 2008, Science and Technology Indicators

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• Anthony Garrett Lisi� Laurea in Fisica e matematica alla UCLA� Dottore di ricerca in Fisica alla UCSD� Ricercatore indipendente non-accademico

• An Exceptionally Simple Theory of everything

� Una teoria del tutto che mette insieme la fisica delle particelle con la descrizione relativistica della gravitazione, in competizione con la teoria delle superstringhe

� Ha ricevuto diversi apprezzamenti e critiche feroci dalla comunità scientifica internazionale

� Molto commentato dai blog-scienziati di fisica

• Uno scienziato naif� La sua teoria pubblicata su arXiv� Nessuna rivista accademica lo ha ancora

pubblicato

La nuova comunicazione della scienzaAlcuni effetti collaterali

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• Wolfram Alpha (http://www.wolframalpha.com/) � Motore di ricerca dal concept innovativo

� Computational Knowledge Engine

� Sviluppato da Steven Wolfram� Padre del software Mathematica� Autore del libro A New Kind of Science

• Caratteristiche� Domande espresse con linguaggio naturale� Risposte date rispetto al sapere codificato e

reso computazionale

• La vision del progetto� “Wolfram|Alpha aims to bring expert-level

knowledge and capabilities to the broadest possible range of people—spanning all professions and education levels”

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• Le dimensioni della nuova immagine della scienza e della ricerca� Contenuti: sempre meno per specialisti

� Linguaggi: metafore e narrazioni, la prevalenza della dimensione visiva

� Strategie: dall’informazione alla condivisione

� Strumenti: dal broadcast dei media mainstream al narrowcast dei social media

Concludendo

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Grazie dell’attenzione

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