La cinematica del punto materiale - unibo. · PDF file CINEMATICA La cinematica si occupa...
date post
18-Aug-2020Category
Documents
view
4download
0
Embed Size (px)
Transcript of La cinematica del punto materiale - unibo. · PDF file CINEMATICA La cinematica si occupa...
CINEMATICA
La cinematica si occupa dello studio del moto dei corpi. In generale la cinematica si interessa semplicemente della descrizione del moto
dei corpi e non del motivo per cui essi assumono le traiettorie osservate.
Il primo problema che poniamo è dunque quello di definire la posizione di un punto nello spazio. Si noti anzitutto che la posizione
assoluta di un punto nello spazio non può essere definita matematicamente. Quando parliamo della posizione di un punto ci
riferiamo sempre alla posizione del punto rispetto ad un altro punto scelto come riferimento.
Per descrivere matematicamente la posizione possiamo : i) fissare un sistema di riferimento cartesiano con con origine nel
punto scelto come riferimento e tre assi ortogonali di orientamento arbitrario. La posizione del punto sarà definita
univocamente da una terna ordinata di numeri che rappresentano le coordinate (x, y, z) del punto nel sistema di riferimento scelto.
ii) costruire il vettore posizionale. Il vettore posizionale è il vettore
che congiunge lʼorigine al punto (con coda nellʼorigine)
Le due descrizioni sono equivalenti. Si considerino infatti i tre
versori ortogonali î , ĵ, k̂ con le stesse direzioni e verso degli assi
cartesiani del sistema di riferimento del punto i). Esprimendo le
componenti del vettore posizionale del punto ii) usando questi tre
-La cinematica del punto materiale -
1
versori otterremo proprio che le tre componenti sono (x, y, z) ovvero
le coordinate del punto. Ovviamente una qualsiasi terna di versori
ortogonali può essere adottata per esprimere il vettore posizionale per componenti. Terne differenti corrisponderanno a componenti
differenti (ma il vettore risultante dalla sovrapposizione sarà sempre lo stesso).
Risulta perciò evidente che per definire univocamente la posizione di un punto sono necessari 3 numeri (con la loro unità di misura). Si
ricordi comunque che i 3 numeri non hanno significato se non si specificano 3 assi orientati ed unʼorigine rispetto ai quali dare
significato ai 3 numeri.
Arriviamo a questo punto al problema di descrivere il movimento di un punto materiale. Studiare il moto di un punto materiale significa
registrare la sua posizione al variare del tempo. Quando un punto si muove le sue coordinate cambiano nel tempo o equivalentemente il
vettore posizionale varia nel tempo. Il punto descrive una traiettoria. La traiettoria è lʼinsieme delle posizioni occupate dal punto
materiale durante il moto. Anche il moto è un concetto relativo. Supponiamo di essere su un treno in prossimità di una stazione ferroviaria. Fuori dal finestrino
vediamo un altro treno e notiamo che si sta muovendo rispetto a noi. E’ impossibile da questa sola osservazione stabilire quale dei
due treni si sta muovendo rispetto alla stazione.
-La cinematica del punto materiale -
2
Ci sono due metodi per descrivere univocamente lo stato di moto di
un punto materiale (una volta scelto un sistema di riferimento): a) si può dare la traiettoria e la funzione spostamento sulla
traiettoria (in questo caso parleremo di descrizione intrinseca del moto)
b) si può dare il vettore posizionale in funzione del tempo (definendo una base di versori e quindi le tre componenti rispetto
a questa base in funzione del tempo). Parleremo in particolare di descrizione vettoriale del moto; parleremo di descrizione
cartesiana quando le tre componenti sono proprio le coordinate
x(t), y(t), z(t)( ) .
Si noti che la ricostruzione della traiettoria di un punto materiale (o del suo vettore posizionale in funzione del tempo) richiede lʼinterpolazione di una serie di dati: per studiare il moto di un punto
possiamo registrare la sua posizione a certi istanti di tempo (ad
esempio ogni 5 secondi) quindi, al termine della misura, siamo in grado di esprimere con certezza (a meno di errori di misura) solo alcuni punti della traiettoria. La nostra ricostruzione del moto
risulterà più completa se saremo in grado di misurare la posizione
del punto ad intervalli di tempo più piccoli fra una misura e lʼaltra.
Descrizione intrinseca del moto
La traiettoria di un punto che si muove è una curva nello spazio.
Per semplicità se ci limitiamo ai moti piani (ovvero al moto di punti materiali su un piano) allora la traiettoria di questi punti può essere
-La cinematica del punto materiale -
3
descritta da unʼequazione del tipo f (x, y) = 0 avendo scelto un
opportuno sistema di riferimento cartesiano sul piano (in questo
caso con gli assi x,y sul piano e lʼasse z perpendicolare al piano).
Esempi Se la traiettoria di un punto è una retta allora lʼequazione è del tipo
ax + by + c = 0 ;
Se la traiettoria è una parabola allora lʼequazione potrebbe essere
del tipo y − ax2 + bx + c = 0 (questa equazione descrive solo le
parabole con asse di simmetria parallelo allʼasse y);
Se la traiettoria è una circonferenza allora lʼequazione è del tipo
x2 + y2 + ax + by + c = 0 ;
Se la traiettoria è unʼellisse allora lʼequazione potrebbe essere del
tipo x 2
a2 + y
2
b2 −1= 0 (questa equazione descrive ellissi con i fuochi
sullʼasse x).
Ovviamente lʼequazione potrebbe essere molto più complessa. Una volta determinata la traiettoria del moto è necessario definire il
modo in cui il punto materiale si muove su di essa. Per farlo si fissi su di essa un punto arbitrario O ed un verso di percorrenza
(attenzione a non confondere in questo contesto il punto O definito
sulla traiettoria e lʼorigine del sistema di riferimento cartesiano). La
posizione di un punto P sulla traiettoria sarà univocamente data da
-La cinematica del punto materiale -
4
un numero reale che rappresenti lo spostamento sulla traiettoria “s ”
ovvero la lunghezza dellʼarco OP (assumendo s positivo quando P è
dalla stessa parte dellʼorientamento scelto sulla traiettoria ed s
negativo quando è dalla parte opposta)
Esempio 1: si immagini che un punto materiale abbia una traiettoria rettilinea y = 3x +1 . Determinare lo spostamento s sapendo che O
è scelto in corrispondenza dellʼintersezione con lʼasse delle ordinate, la retta è orientata in verso positivo nella direzione delle
ascisse crescenti e sapendo che P ha coordinate 2, 7( ) .
-7,5 -5 -2,5 0 2,5 5 7,5 10
-2,5
2,5
5
7,5
10
O
P
-La cinematica del punto materiale -
5
Soluzione: s è +OP essendo OP la distanza fra lʼorigine ed il
punto. Tale distanza si può calcolare con il teorema di Pitagora, essendo note le coordinate di O e di P , come:
OP = (2 − 0)2 + (7 −1)2 = 4 + 36 = 2 10 .
Esempio 2: si determini s per il punto P sulla parabola di equazione
y = 2x2 +1 essendo O 0,1( ) , P 2,9( ) ed essendo posi t ivo
lʼorientamento nel verso delle ascisse decrescenti.
-7,5 -5 -2,5 0 2,5 5 7,5 10
-2,5
2,5
5
7,5
10
O
P
Soluzione: s è dato dallʼopposto della misura dellʼarco rettificato OP
(è quindi un numero reale negativo!).
-La cinematica del punto materiale -
6
Si noti che lo spostamento s non dipende semplicemente dalle
posizioni relative di O e di P nello spazio ma dipende anche dalla
traiettoria che li congiunge. Quando il punto P si muove sulla traiettoria allora lo spostamento s
è una funzione del tempo s(t) . Questa funzione calcolata ad un
certo istante rende la posizione s del punto in quellʼistante.
Velocità media e velocità istantanea
Immaginiamo ora di conoscere la posizione s(t1) s(t2 ) del punto agli
istanti t1 e t2 e la sua traiettoria. Definiamo velocità media del punto
nellʼintervallo di tempo Δt = t2 − t1 la quantità
vm = Δs Δt
essendo Δs = s(t2 )− s(t1) ovvero la distanza fra le posizioni del
punto agli istanti t1 e t2 calcolata sulla traiettoria!
Un moto si dice uniforme se la velocità media è la stessa per
qualsiasi scelta di t1 e di t2 . Se il moto di un punto è uniforme esso
copre archi di circonferenza uguali in tempi uguali.
I moti che si osservano in natura difficilmente sono moti di tipo
uniforme: si parla in questi casi di moto vario. Per questi moti la velocità media dipende dallʼintervallo di tempo considerato e quindi
-La cinematica del punto materiale -
7
è una proprietà poco rilevante. In questi casi è necessario
introdurre il concetto di velocità istantanea. La velocità istantanea è la velocità media calcolata su intervalli di tempo infinitamente
piccoli. Essa è definita solo teoricamente con unʼoperazione di limite:
v(t) = limΔt→0 s(t + Δt)− s(t)
Δt = ds(t)
dt ;
sperimentalmente possiamo pensare che misure della velocità media fatte con strumenti sempre più precisi e su intervalli di tempo
sempre più piccoli diano risultati molto vicini alla velocità istantanea.
Nel caso di moti uniformi la velocità media e la velocità istantanea sono u