Nome: Lupo

Nome scientifico: Canis Lupus (Linneaus 1758)

Classe: Mammiferi

Ordine: Carnivori

Famiglia di appartenenza: Canidi

Professione: Predatore

Altezza: da 60 a 90 cm al garrese

Lunghezza: 100-150 cm lunghezza del corpo;

31-50 cm la coda

Peso: 300-500 gr alla nascita; fino a 40 kg da adulto

Abitudini: vive in branchi di dimensioni variabili, cooperando nella caccia, nell’allevamento dei cuccioli

e nella difesa del territorio

Residenza in Italia: boschi montani e collinari

Cause di mortalità: caccia, veleni, trappole,

malattie, incidenti stradali

La carta d’identità del lupo

Recinzioni elettrificate

Le recinzioni rappresentano uno dei sistemi tradizionalmente usati per difendere gli animali domestici dai predatori, e oggi sono disponibili in una varietà di modelli che si differen-ziano per i materiali impiegati e i relativi costi di installazione e manutenzione.

Recinzioni metalliche fisse e mobili

Le recinzioni metalliche possono essere impiegate, come quelle elettriche, sia per proteggere ampie zone di territorio di pascolo, sia per definire l’area di ricovero notturno.

LA PREVENZIONE

Strutture di ricovero e incremento della custodia notturna

Durante la notte, momento particolarmente sensibile per gli attacchi dei lupi, possono essere impiegate strutture di ricovero integrative. La presenza stabile degli operatori è inoltre un ottimo deterrente per evitare le intrusioni del predatore.

Affidamento e valorizzazione del ruolo dei cani da guardia

Usato tradizionalmente in tutto il mondo, il cane da guardia è anche uno dei più importanti strumenti di prevenzione: il cane vive infatti insieme al gregge senza disturbare le pecore o danneggiarle, eserci-tando un’azione dissuasiva o respingendo aggressivamente i predatori.

Incremento del conflitto ai danni del lupo come conseguenza di inappropriati sistemi normativi di indennizzo del danno.

Ostilità nei suoi confronti da parte degli allevatori e delle comunità locali.

Mortalità illegale e bracconaggio.

LE MINACCE

Rischi e nuove criticità sanitarie dovute all’interazione con popolazioni canine vaganti.

Disturbo antropico diretto o indiretto nei siti e nei periodi riproduttivi.

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