LA BUONA PRATICA CLINICA: FARMACOVIGILANZA E ......22/10/2013 2 Il percorso dell’ASLMB Dal 2004...
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LA BUONA PRATICA CLINICA:
FARMACOVIGILANZA E
APPROPRIATEZZA IN FARMACOTERAPIA
Monza, 21 settembre 2013
mc vazzoler
Insieme di comportamenti che gli operatori sanitari
mettono in atto per migliorare la qualità dell'assistenza
sanitaria ai cittadini attraverso
APPROPRIATEZZA
� l’ottimizzazione dell’uso delle risorse disponibili
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� la ricerca sistematica di prestazioni e servizi efficaci
� la definizione di priorità eque ed eticamente giustificate
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Il percorso dell’ASLMBDal 2004 l’ASL di Monza e Brianza con i medici delle cure primarie e con gli
erogatori definisce e attua interventi che, nell’ambito della attività di governo
clinico, perseguono la appropriatezza
Condivisione e diffusione PDTA e
raccomandazioni prescrittive per le
principali patologie croniche
impegni specifici nei contratti
ASL/erogatori e negli accordi
con i MMG
monitoraggio indicatori
PDTA patologia cronica
scheda informativa mensile
farmaci MMG e Specialisti
Focus ASL/specialistiAudit clinico tra pari in
medicina generale
Prontuario per le dimissioni e per
l’attività ambulatoriale
Eventi formativi e news
sull’appropriatezza
prescrittiva
formazione indipendente
congiunta tra medici MG e
medici specialisti
colloqui con Medici
specialisti e MMG
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scheda medico
MMG
garantire a ciascun assistito prescrizioni appropriate in
rapporto alle evidenze disponibili attraverso
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Il filo
conduttore:
� il coinvolgimento di tutti i professionisti dei diversi livelli di cura
� la disponibilità per i professionisti di strumenti e metodologie
atte a monitorare il proprio comportamento prescrittivo ,
individuare eventuali scostamenti rispetto alle indicazioni condivise
con i colleghi, attivare azioni di miglioramento
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Essere appropriato nella prescrizione dei farmaci
è obiettivo prioritario per qualsiasi medico.
Però:
� progressivo invecchiamento della popolazione
� crescente medicalizzazione
� maggiore richiesta di farmaci della popolazione, spesso sostenuta
da informazioni acquisite ed acquisibili da fonti scientificamente
non controllate (internet)
Il medico ha pertanto sempre più bisogno di
informazioni e di strumenti adeguati per identificare
fra tutte le alternative possibili, con rigoroso approccio
scientifico, il trattamento appropriato per quel
determinato paziente in quel determinato momento della
sua storia clinica.
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Quando un medico non riconosce una reazione avversa,
costituisce un ulteriore fattore di rischio per il suo paziente
(Hamilton RA, 1998)
Una reazione avversa può causare una malattia che, se non
diagnosticata, porta ad utilizzare un secondo farmaco per
trattarla …. : patologia iatrogena e cascata prescrittiva
….. conoscere le reazioni avverse da farmaci
PDT e Raccomandazioni prescrittive
Informazione indipendente
Formazione
Prontuario terapeutico
Prescrizioni
Monitoraggio prescrizioni
Analisi consumi Rilevazione
e compliance assistiti reazioni avverse
Farmaco vigilanzaFarmaco utilizzazione
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grazie alla attività di farmacovigilanza possiamo
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� Identificare precocemente reazioni avverse ed interazioni
precedentemente sconosciute (non note) e/o rare
� Identificare gli aumenti nella frequenza di reazioni avverse
note� Identificare i fattori di rischio ed i possibili meccanismi
alla base delle reazioni avverse
� Valutare gli aspetti quantitativi delle
analisi rischio/beneficio e comunicare
agli operatori sanitari ed ai cittadini, per
migliorare la regolamentazione e l’uso
dei farmaci.
epidemiologi
farmacisti
pazienti
medici
Nuove conoscenze sugli
effetti dei farmaci
Aggiornamenti del profilo beneficio rischio
Eventuali modifiche dell’uso
Società
scientifiche
Organi di
controllo
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La segnalazione spontanea delle sospette reazioni avverse da farmaci
(ADR) rappresenta il nucleo centrale di qualsiasi efficace sistema di
farmacovigilanza.
Malgrado ciò, la segnalazione spontanea di sospetta
ADR ha sempre trovato difficoltà a diffondersi tra i
medici
Un efficace sistema di farmacovigilanza concorre alla sicurezza ed
alla appropriatezza delle cure
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underreporting(Burt R.A.P. Pharmacovigilance three suggestions for improving the quantity and
quality of adverse event reports Drug Information Journal 2000; 34, 229-238)
� Mancanza di riconoscimento: gli eventi possono essere
mascherati dalla malattia di base o da altro farmaco
� Convinzione che tutti i farmaci approvati siano sicuri
� Colpa o paura: colpa che il paziente sia stato danneggiato o
paura di potenziali problemi legali
� Ignoranza della legislazione
� Pigrizia e diffidenza Non hanno la scheda a portata di mano
Non sanno a chi mandarla
Perdono tempo a compilare la scheda cartacea
Non ricevono l’informazione di ritorno
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REGISTRAZIONE
POST
MARKETING
SURVEILLANCE
RICERCA CLINICA
E SVILUPPO
REGISTRATIVO
(2-10 anni)
RICERCA E
SVILUPPO
PRECLINICO
(1-3 anni)
Volontari sani : sicurezza, effetti biologici,
metabolismo, farmacocinetica
Campione di pazienti:
sicurezza, effetti biologici,
metabolismo,
farmacocinetica
Campione più ampio di di pazienti
selezionati : sicurezza, efficacia
Fase I
Fase IV
Fase III
Fase II
�Prescrizione
�Segnalazione reazioni avverse
�Farmacovigilanza
�Farmacoepidemiologia
�Studi di mortalità
�…
zero migliaia milioni
n. Pazienti
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Con l’immissione in commercio di un nuovo farmaco avviene
l’esposizione della popolazione generale, prima che ne siano
del tutto noti gli effetti terapeutici e le reazioni avverse.
La popolazione studiata prima della commercializzazione è
troppo esigua per poter osservare le reazioni meno frequenti e
ritardate.
La popolazione studiata prima della commercializzazione è
studiata per un periodo troppo breve per consentire di rilevare
sia la tossicità cronica che quella ritardata.
I trial sono condotti su popolazioni “ideali” mentre la
popolazione che fa normalmente maggior uso dei farmaci ha
elevato grado di comorbilità e disabilità, associati spesso a
deficit cognitivi e fragilità sociale.
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Poche sono le sperimentazioni che
includono gli anziani ;
le conclusioni riguardo il profilo
sicurezza-efficacia sono mutuate dalle
prove ottenute sui pazienti più giovani.
Nell’anno 2000 solo il 3,5% di quasi 9.000 trial clinici e l’1% di oltre 700 metanalisi
erano dedicati alle persone ultrasessantacinquenni. (Nair BR - Aust J Ageing, 2002)
Gli anziani sono sistematicamente esclusi dai trial clinici, e nel 35% dei casi senza
apparente giustificazione. (Bugeja G et al- BMJ, 1997)
Gli anziani
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La maggior parte dei farmaci usati in pediatria non sono
stati testati e valutati in ambito pediatrico
La popolazione infantile viene
esclusa dagli studi di tipo I per
motivi etici
Difficoltà metodologiche quando inclusi nei trial (scarsa numerosità del
campione, difficoltà ad ottenere sangue /materiali biologici in quantità
adeguate)
Numero di pazienti potenziali limitato, quindi scarso interesse
economico da parte delle industrie farmaceutiche
I bambini
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considerare la compilazione della scheda di segnalazione spontanea un obbligo o un adempimento burocratico, senzaricadute sul proprio lavoro, e non una parte integrante (e importante) della propria quotidiana attività professionale
significa abdicare ad un compito professionale fondamentale
Il principale scopo della segnalazione di un evento
avverso è quello di “imparare dalla esperienza” e
condividere tale esperienza in modo che altri “possano
evitare” che lo stesso evento indesiderato accada.
Leape et al.,“Reporting of adverse events”, NEJM 2002, 347: 1633-8.
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Il concetto di Farmacovigilanza si fonda sull’assunto
che nessun farmaco può essere considerato
completamente sicuro ma viene utilizzato solo
quando il rischio di comparsa di effetti indesiderati è
accettabile
Nell’identificare il farmaco appropriato, la farmacovigilanza è elemento
imprescindibile nella delicata valutazione rischio/beneficio
Quindi, la farmacovigilanza nel suo complesso va considerato uno strumento di
appropriatezza prescrittiva
Per concludere
Un sistema efficace di farmacovigilanza ha nella segnalazione spontanea di sospetta
ADR un elemento fondamentale
La comunità dei medici deve riconoscere nella attività di segnalazione
spontanea di ADR un elemento qualificante e con ampie ricadute professionali mc vazzoler
IL POTERE
DELL’OSSERVAZIONE
“TU VEDI, MA TU NON OSSERVI. LA DIFFERENZA È CHIARA”
SHERLOCK HOLMES AL DOTTOR WATSON