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Nr. 12 '-11 U· 1. 18 to e- ' ~J to -condo so lver- degli le lo- 'Impe, onqui- one di ime, o i pro- quell e .ultato a clas- de so- per la rppor- iodata rghesi ter na- l. pace e ottl - ntanti .le ac- ofitto, alizza- rre di he un io, un ne ca- a che 1 pro- ra ca- ell'im- :ra ri- sda u- con i anche, -escla- no in- ,1 par- ate e- Lenin, fflciali a pro- la non altor- le del- mo ri- srreno classe. - 1 IVIVI , Sede e giu- ; PIO- igni e I: Os- re del Stril- simpa- ezione 1ditori 100. 155.835 i50.695 !06.530 - 5.000, INZA: POLI: .......... ' il !TE " Fran- -I, via aldert· Piazza ·ibaldi. Miseri <Chio- ber in Cioni- . Piaz- Porti ci ,resen- (Chio- Piazza Edlc. Prolé- la Po- artino; - J 889 - li c. C) 1 tlSJI HUE IL NDSTRO PABTITI: La li111 111n, 1 Luia, a Ülllll 1121, alla lttta ,111 aistra lfl la 1uer1zii laa , al rifiut1 ••i 11cchi ,arfitia1i, 11 111 ra Hl restaure "81 N11ril11 Nii' 111111 rit1luz1111rit. a ctltattt 111 la cl1111 i. fuari ~al p1litimti111 per1n1l1 1lttt1r1~111. organo del partito comunista internazionale 1 ,-27 Luv li .. 1%7 . Nr J:3 Il PBOGH\\I\!, \ CO\W'\l~T.\. C,, Po st . %~ Ml LANO t ·11a copia 1. 50 Abb. ann 1. 1500 Abn sosteniture. L. 2.000 ~pt'd. in Abbonarnr-nt o post ale - Gruppo Il custello di 1m'unità araba che non esiste μu la buona ragione che esistono unità stata1i divise da reciproci contrasti di inter es- si, premute dalle inesorabili Leç- gi del mercatr, mondiale delle materie orime e soorattutto der petrolio, ·rettùa bo .rghesie gelo- se del loro sacro egoismo: Allah è grande, ma le royalties lo sono mille volte di uiù; se La ste!la di Nasser è in de~lino, vuà [or se sa- lire al cielo quelia di Bumedien. quando î ro Algeria, Tunisia e Marocco, per tacer della Libia, non si è mai votuto reaLizzare nemmeno sulla ·carta la uiù mo- desta "unità » del Maqhreb? l "popoli » di cui !)aria Mosca co- me di punte avanzate nella Lotta antimperialista sono delle mac- chine statali volicrome sono clas- si dominant( borghesi e prebor- ghesi unicamente interessate a difendere il proprio àominio su proletari, semiproletari strcccio- ni e contadini senza terra o po- veri di terru, sfruttando le corn- binazioni e gli intrallazzi del commercio mondiale. 1 ncevuti dnrante e c/ovo le due 1 "popoli ,, non lwnno nessuna guerre nwndiali, e i snÔi ex corn- parte m questo gioco: se non co- pagm d'armi nellc. guerra con- me carne da cannone. Quelli ci te tro ... il Jascismo: fra tutti e, ma- 1\'Iosca chiama " vovoli " e che so- gari, lo spettro di un concorren- nu .. Stnri » possono giurare sul te potenziale, la Cina. E poichi Corano; ma resto il fatto cüe la uittona ne11·ultima partita è neppure il boicottaggio delle for- toccata (!l vendarme mondiale niture di petrolio è uscito dalla yankee, "ig11oti mercenari " po s- « comunanza di j ede » e da!l'ap- sono scendere impunemènte co- parente convergenza [ra classi me novelli marziani nel Congo: dominanti insofferenti del giogo oit, regno della pacifica cocsisran. imperiali:;ta e tuttavia teaate da za: oh, tnonfo del!'anticoloniali- mille fili a questo stesso giogo, smo piccolo-borghese patrocinato croce e delizia insieme ver cic- da! Cremlino! scuna di esse. L' " appellÔ ai po- L ïndegna commedia che si sta poli » non era, non è e non sarà, recitando do due mesi mette in che un'arma nel gioco delle corn- aspro rilievo la realtà del dram- petizioni mercantili fra grandi ma sociale di classe. Non si esce potenze: fra gli USA. con l'ln- da! pantano dcgli interessi na- ghilterra al seguilo. manovranti zionali, ciietro cui si nascondono la leva non solo di lsraele, ma (fin troppo palesi, del resta) in- àell'Arabia Saudita, del Libano, teressi mondiali, nè con l'arma del Kuwait. deLla Giordania, ma- della d1plomazia. né con quella gari della Tunisia e del Marocco, degli scontri stata!i armati. Di là e l'URSS in affannosa ricerca di dai canfini che l'imverialismo ha alleati in Siria e in Egitto: fra trac:ciato nel Medio Oriente, in Parigi, for se agognante a resti- Africa, nel resta dell' Asia, c'è tuire 0. Landru i mille sgambetti una sala forza ci te passa distrug- Con I' aiuto di Mosca, via libera all' imperialismo americano Quando e!Jbe inizio la tensione fra Egitto e Tsrael e (le ostilità no11 erano ancora cominciate), i minchioni si stupirono -- il su- perminchione Pietro Nenni se ne stupisce e se ne rammarica tut- tora -· che l'ONU, baluardo e scudo de li a "pace,, universale, Hesse una cosi schiacciante pro- va d'impotenza. Dimenticavano, se mai l'avevano saputo, che l'O NU è il mulina, delle chiacchiere, la valvola di sfogo della retorica pacifista e democratica; che agi- sce non ver virtù propria ma so- ro in quanta decidano di agire per essa i dittatoriali monopoliz- %ato1·i del potere economico, po- Utfco e militare; e che auesti - USA e URSS --- [aranru» pesare iaie potere, o vi rinunzieranno. a seconda dei rapvorti di [orzt: reci pr oci e della maturità o me- no di quello scontro diretto di cui gli epi sodi locali di guerra guer- reggiata non sono ver ara che il lontano preludio. li aeruo d'uso U chiama « superpotenze »: tale è, per la classe dominante mon- dial e. la capacità d'imbottire i crani, che questa dcsignazione puo avere tranquillamente corso, eome se t'usarla non equivalesse , riconoscere la menzogna della 0 1'emocrazia, dell'eguaglianza de- 'Ïti individui e degli Stati, della l.t 'bert à di espressione di questa èguaglianza nel vota. L'ONU lascio fare perchè cosi conveniva, in perfetto accorda, ai due big che dittatorialmente e f Oscisticamente controllano il mondo; essi si dichiararono neu- tràli. ed essa fu neutrale. Poi or - ifino za cessazione del fuoco per- th,è cosi aveva convenuto i big, e il fuoco si spense quando or- mai Israele aveva non vinto ma stravinto. Lasciar fare era ;tata una prima vittoria americana; la VI flotta: aveva vrovveduto a sco- mggiare le veileità di... « aiuto fmterno ai popoli arabi » dell'U RSS. Il cessate iL fuoco ne fu una seconda: per lsraele, frammento di cat)italismo 11ieno in un mon- , do vanamente aspirante ad emu- ·l'trlo, gioiello della f inanza inter- nazionale, polo di attrazione di capitali in cerca d'investimento, il gioco era fatto. Irretita nelle stesse menzogne piccolo-borghesi che formano la trama della sua propaganda ideulogica, l'URSS voile l'assemblea, il torneo ora- torio, la carte di giustizia: fu una ter za Vittoria americana, e di I11aele. Andato a New York nel- la veste presunta della pubblica accusa, Kossighin lesse il sua di- scorso e, sbrigato il fastidioso, propagandistico impegno di. ono- re, si :precipitô a trattare d'affa- 1'i - busim :~s is business - con il « superimputato "Johnson. Wa- shington po tè registrare la sua quarta Vittoria premessa a quel- le che dovevàno seguire - lo sgretolamento del « fronte unico " n.on tant::> arabo, quanta mussul- mano, la paralisi àell'assemblea, il fi,asc o dell e mozioni di censura. Da anni si -predica la soluzione demo C'N1 tica degli aggrovigliati pr ob!em i dei rap-porti fra Stati, da. anni si addita nell'ONU l'are- 'lia della coesistenza paeifica, il nperparlamento. Il bilancio lo Gbbiamo fatto con oltre vent'an- "' di anticipa; per quella via, su qu el bina rio, il gendarme mon- . diale dell'imperialismo, l'USA, lia partita vinta - sempre e co- mu nq ue. La vera tigre di carta, abbiamo dett o rivolti a Pechino, è l'antimperialismo piccolo-bor- Qhese degli opportunisti; ·è it pa- ci fiamo. Oggi, Washington puo Qiocarsi ai dadi e il Vietnam e il Media Oriente: il semaforo, per Wall Street come per il Penta- flOno. per i banchieri came per i teneralt, segna verde. gere il nido d1 t>ipere die il re- gno del Capitale ha creato lun- go il sua cammiwi: lez sola forza alla quale il comune giogo sfrut- tatore conferisce ww rea!e unità, ri tm di razza, non di fede, non di linguaggio, ma di cl asse, quindi di latta per la vita o per la mor- te: il vroletariato. la classe sui cui sudore poggia /'orgogliosa potenza di Israele, àal cui sudo- re sono fecondati i campi di Co- tone dell'Egitto, ; l c11i sudore mette in moto le po mpe che im- mettono nelle arterie del capita- lismo mondiale la linfa nera del petrolio; il pruleturiato israelia- no. arabo, berbero, ma soprattut- to ii proletariato delle metropoli imperialistiche, che le classi do- minanti cullano in una prosperi- tà menzognera addormentandole con le briciole del plusvalore e- storto ai salariati d' Asia, d' Afri- ca, di America Latina. Da essi, dalla loro fraternità di latta ri- voluzionaria, l'imperialismo sarà ucciso: da essi, a da nessuno. l big lo sanno: e ne tremano. La coda opporlunisla de11· «eslremismo» lilocinese La perla dall' « i1ponibi11 dalla 11nadaper1 > esageraro che il mec canismo mi- rr. coli sti co dell o imponibil e di rnano d'opera verso cui i fil oci ne. si vorrebbero orienture le lotte operaie non è che i'alt ra facci a di una medagli a che porta il nome famigerato di " giusta causa ,, nei licenz iamenti - giusta, si badi, per chi sta nell a posizione del J icenziatore. Nell a concezione marxista, le lotte proletarie per ri vendicazio- ni li mitate e contingenti sono l' occas10ne per il superamento, ccn l'intervento del partita att ra- verso la ci nghia di trasmissione dell' organizzazione sindacale dei li miti entro i quali il movimento operaio stesso non fa che ribat- tere le catene dell a schiavitù sa- h,riale. Per i fil ocinesi, all 'oppo- sto. le lotte sindacali si concl u- dono, nonostante tutt e le fr asi I E veniamo all a ques1i one dell e sull a cosci enza, in un "istituto "nforme. Per trattare questo pun- cioè sono un movimento che si to, osc:urato da un quarantenmo cristall izza e si ripiega su se stes- e più di falsifi cazioni, non pos- so. ~iamo fare a meno di tornare in- La storia dell e sconfi tte del dietro sul fil o del tempo. proletariato insegna che l' oppor- All 'indomani dell a conquista tunismo consiste neI teorizzare la del potere da parte della bor- stasi dell a lott a di cl asfe convo- ghesia. nei principali paesi del- gliando il movimento su obietti vi l' Europa centra -occidentale, il che, sotto le spoglie di un falso nuovo regime ha ancora da assol- intermedismo volt o a suppli re vere un compito storico fonda- all 'assenza di una crisi rivoluzio- mentale: distruggere i residui e- naria, aprono solo la strada all a ccnomici e poli tici dell a vecchia reazione capitalistica. La varian- soci età_ espandere e generali zza- ~e fil oc inese ciel fenome1w oppor- re i nuovi rapporti di produzi o- tunista consiste ne! tentativo di ne, e quindi dare il via aJl a gran- contrabbandare la stasi del mo- èe mdustria ed all a concentra- vimento opera io, ci oè la contro- zione del capitale su scala na- nvoluzione trionfante, per « for- zionale e internazionale; in una n,azione dell a cosci enza rivolu- parola. il capitali smo deve get- zi onaria nell e masse ,i. lare le basi materiali dell a so- Abbiamo g1a dimostrato, nei numeri 7-8-10, la funzione di tran- quill ante sociale svolta dall a tesi fil oci nese ne! settore dell e lotte ec onomiche del proletariato e del I0ro rapporta con l' azione del. par- tit a politi co ôi cl asse. Dobbiamo ora vedere che cosa si nasconde dietro la diplomatica formuletta ~econdo cui " la questione dell e riforme puo costituire una trap- pola per le masse lavoratrici » ... e, per logica deduzione, anche non costituirla ( si veda il n. 10 del Programma comunista). Ma, pri- P1a, è util e tornare molto bre , ve- mente su1 primo punto per un ul- teriore conferma di quanta ab- biamo sostenuto. Non ci stanche- remo mai di ripetere che i fil oc1- L s 1D a is ·oo .. L nesi sono dE:1.contro rivoluzio:1ari ' PC/ c P ... E: P/UII I N ... flia .. E non mena ae1 Longo e degh A- m;i o ~ ~\ ver detto praticamente ROltllANT IOUltll E LI BE RAL-DEltll OORA TIOO che la « formazione dell a coscien- za rivoluzionaria nell e masse.>. J nazionalcomunisti nostrani si dol, alla classe opera ia came mo- procede di pari passd con la ~1f- arrabbiano quando li definiamo i àelli da contrapporre alla classe fusione dell 'ide~ del . la. possibi- difens on mù accaniti del regime capital.ista. Almeno fossero dei Ii tà di uno s~a .b1J~ 1;11g .hora1:1en- capitalista. Dovrebbero prender- " romantici » del socialismo! So- to dell e. c?nd1z1~ni d1 v1~a ~e1. la- seta con stessi perchè non no solt anto degli spregevoli ro- voraton m reg1me. cap1tal .1st1co, manca occasicme in cui non fac- mantici del liberalismo, degli e- i! ,, Pr ogramma d'az~one " d1 Nua- ciano a gara con la D. C. e il Go- sordi drlla borghesia controrivo- va unità non prec1sa null a sul verno nell'es:;erc i uiù ossequien- luzionaria. Sono anch 'essi per il processo di svil u.r, po ~i que~ta ti assertori del... liberalismo. Nei cosiddetto "Stato di diritto », per- " cos cienz a rivoluz10naria.», e m- dibattiti parlamentari sulla ,, nuo- chè dire Stato significa dire vio- vece fa ruotare _ la rosa d1 parole va » legge di Pubblica Sicurezza, lenza_ sopraffazione ad opera de!- d'ordine immediate a~to~no a. un la cosiddetta sinistra ha svolto il la classe più forte. La loro illu- pil astro veramE;nte s1gmfi cahvo: ruolo di annacquare l'aceto che sione sta nel fatto che la squa- " l'i mponibil e d1 mano d'opera ». il Governo propina non ai citta- da Costituzione repubblicana Che cosa sarà mai, questo impo- dini ma ai vroletari. Il Terracini un :!)eZZO di carta, e che il grande uibil e di mano d'opera, se non la non ha fatto altro che rimpian- capitale n0n vive nè di carta nè forza-lavoro nec essaria in un gere il « vero ., liberalismo defi- per la carta. ma di plusvalore e certo processo produttivo, e quin- nendo « pseudo-liberale » il pe- per il plusvalore, di sudore e di di imposta nell a sua quantità riodo pre-fascista, e proponendo sangue opera io. Questa illusione dall e leggi deil' economia borghe- di mettere « finalmente la polizia essi si affannano a trasmetterla se? In che cosa potrebbe cancre- giudiziaria alle dirette dipenden- al vroletariato verch,z rincorra tarsi il concett o di imponibil e s1; ze del pubblico ministero ». anch'esso, a ritroso, le immagini non in UR disegno di legge d1 Per i comunisti veri non esiste di un tempo Jalsamente eroico, qualche g?verno borg~ese con « J?Ubblica sic .u!ezza n, verc~ -è non Mai proletari hanno da rip .e7:cor- pruriti sociah. oppure m un ac- esiste comumta; esiste la sicurez- rere soltanto la loro tradizione, rordo tra sindacati e aziende, na- za della Stato capitalista, perchè che non è quella dell'« unità d'l- turalmente sotto il patrocini o del- esiste la classe capitalista come talia », ma quella deUa Comune Io Stato? In un caso e nell' altro classe dominante; esiste la polizia di Parigi e dell'Ottobre Rosso; si tratt erebbe, da una parte. di gmdiziaria, :perchè esiste il di- che non è quella del liberalismo un avall o ult eriore fornit o al ri tto, cioè il diritto borghese, del- forcaiolo, ma quella del comuni- mito controrivoluzionario dell a la proprietà vrivata. Che questa smo rivoluzionario. j Stato corne arbitra impa~ziale tr~ i polizia dipenda da! magistrato o I partiti opportunis~i coman- C ll ·i ·t d zz democra- le classi in lott a, e, dall alt ra, d1 1 . da! rappresentante del governo gono, con stolta sufficienza, 1l no- . ro a 1 . mi ? e ~ . uno stop all 'azi one economica del è una mera questione di forma, st,·o talmudismo, ci additano alle zia. Crolla. il mit~ ~ell « appoggto proletariato, che non troverebbe un bizantinismo legale che serve masse overaie came vecchi e su- f,:aterno ai oo po h m lotta contra assolutamente in tale parola d'or- solo a coprire la realtà di classe. perati, capaci soltanto di ricor- l'imperialismo » da parte del dine e nell a latta per essa il tr~- I nazionalcomunisti appaiono in dare il « passato , 1. Essi sono più . C:emlino. Non vi è stato e non passo, senza soluzion~ di c< ; mtl - tu.~te que~te_ questioni. com1; ~e- « vecchi > ) d! noi.,.verc'!,ë. rimasti- . Vi sarà nessun a1 moggio; qu.·el po- :iuit à anche se non 1mmed 1ato, gh eSPerti dt archeologia politica, cana le frasi dell iUummismo set- CO verbale e taccagno non €1' a verso obbietti vi ~ battagli e ch. e in quanta si affannano a riesau.- I tecentesco - di gran lu.nga più e ~on è diretto ai , 1 popoli »· €1' 0 · preparino l' investl mento risolut1- mare dalle macerie di un tempo I serio e coerente allora di quanta e rimane dirctto a un mosai~o di I vo dell a dittatura borghese. c~e ,tu dei ca?71pioni ~i. f ?SBili BO· lo siano gli epigo~i di ogf!i. So- st t . s· è ·t ·i · t O Poss1 ·amo dire senza tema di è1ab, economici e polt ttct, off ren- prattutto, sono dei « mortt i, che a 1. 1 · costrm o t gigan esc camminano, verchè hanno in- dossato i vanni di una clas- se che è nata defunta. Non sanno che pascersi di " leg- gi » e norme costituzionali, quan- do su!la classe operaia infuria l'offensiva camta[istica per strap- parle il pezzo di pane, ver avvi- lirla con patteggiamenti sindacali ignobili, ver aggiogarla al sua venale interesse; non sanno che indicare la « legge », il "diritto », la Costituzione, quando il capita- lismo mondiale, armato sino ai denti, moltiplica ordigni di di- struzione e di morte e si mette sotto i piedi le leggi, il diritto. le costituzioni che egli stesso ha vo- mitato, seppellendo agni bel di- scorso par[amentare. agni raffi- nata disquisizione retorica, sotto le raffiche di mitraglia in agni parte del pianeta. Non è disarmando la polizia borghese, n,z - somma ironia! -- ponendola al diretto servizio del- la Stato, suprem.o rappresentante del cavitalismo, che i proletari otterranno la " sicurezza )), E' strappando le armi alla borghe- sia, e armando la classe operaia per rovesciare il ;potere statale del capitale, che si risolve il pro- blema. Non attenuando la ditta- tura capitalistica si scioglie il no- do sociale, ma instaurando la dit- tatura proletaria . Chiunque prospetti soluzioni diverse puntella il cavitalismo e inganna le masse lavoratrici; chiunque esso sia, anche lo stes- so Terracini cioè un ex comuni- sta. · c.età comuni~ta. ll cammino che conduce la borghes.ia .all 'assolv1_- mento di questa funz1one non .e puo retti li neo, ma presl :nta n- nuosità e rit ardi notevoh. Infa tt i all a \'itt oria poli ti ca dell a bo~1~hcsia, e prima ancora ai suo stesso costituirsi in dass~, si accompagna un'opera gia profonda di distruzione del vec- chio sistema di vit a. Nel momen: to in cui le rivoluzioni borg~es1 , incono il processo di rovma dell a p~oduzione artigiana e d\ dissoluzione dei rapporti feudah r.ell e campagne è ormai i~iziato: arti giani fall it i, ex-garzom, . con: tadini null atenenti, " li ber~h » da1 pro pri mezzi di. produz1one . e d&ll a terra si ass1epano nell e c1t- tà a costituire un primo nucleo J; quell o che si appresta a dive- nire l'i rriducibil e antagonista del capitale: il proletariato urbano. Un fil o rosso corre per tutta la storia dell e rivoluzioni borghesi segnando la presenza minacci osa del futuro becchino del capitali - smo prima ancora che esso sia defi nitivamente uscit o dal grem- bo del feudalesimo. Per citare solo l' esempio dell a grande rivo- luzione fr ancese, il proletariato si manifesta da una parte impri- rnendo un ritmo proprio all a ri- voluzione stessa (il terrore che si afferma sull 'onda del movimento dei sanculott i e dell e " braccia nude ,, non è alt ro che la manie- ra rossa di assicurare il trionfo sull e forze assolutiste) e dall 'al- ~ro con una prima presa di co- sei enza sia pure ncbulosa dell 'op- posizione tra il lavoro e il capi- l::le cui corrisponde il tentativo eroico ma necessariamente sfor- tunato di Babeuf e degli Eguali . Di qui un att eggiamento della borghesia che oscill a continua- mente tra due poli : quell o del- l' abbatt imento di ogni possibil e inci ampo feudale al processo di stabili zzazi une, espansione e ge- nerali zzazione del nuovo modo di pro duzione, e quell o del raffor- zamento, mediante all eanze spu- rie con le forze reazionarie, del- )., proprie posizioni nei confr onti del giovane proletariato. Questa sit uazione fa della società euro- pea del seculo XIX (con periodi più o meno lunghi a seconda dei paesi) un organismo simbioti co in cui vecchio e nuovo ora si sor- reggono a vicenda, ora si divora- no l' uno l' alt ro. In tale periodo il proletariato, 1..nc:he se non puo ancora avver- tire pienamente ch" la sua esi- stenza è la ne<>azione più radi- cale del sistema sociale capitali - ~tico, comincia pero a rendersi canto che la salvaguardia dell e t:,roprie condizioni -materiali di vit a richiede una latt a accanita contra la borghesia. In alt ri ter- mini, se è già- evidente il contra- sta fondamentale dell a società moderna tra il lavoro salariato e il capitale, tra i produtt ori null a- tenenti e l'appropriazione di clas - se del produtto, tale contraddizio- ne non ha ancora raggiunto il punto critico in cui lo svil uppo dell e forze produttive diviene materialmente inconcil iabile con i rapporti di produzione capitali - stici ; anzi la sopravvivenza di questi ult imi ne postula una di- struzione ci cli ca sempre maggio- re . Nell 'arco storico che abbiamo preci sato, e con date diverse nei vari paesi, il partita rivoluziona- rio non puo dunque stabili re vo- lontariamente per il proletariato il compit o immediato dell 'abbat- timento dell o Stato borJ!;hese ma nemmeno puo chiudergÎi le por- te in facci a con la scusa che il passaporto dell a borghesia non è , mcora scaduto. e riti rarsi nell a c:ontemplazione metafisica dell a società futura. "Sarebbe del re- sto assai comodo ·- scrive Marx é. Ku{selmann il 17-4-1871 - fare la storia universale se si accet- tasse batt agli a soltanto a condi . z;one di un esito infalli bil mente favorevole "· Ma il partit a non puo neppure .:i1videre il proprio programma in due tronconi « per tener con- ta dell a sit uazlone e del li vell o del movimento di massa ,i. A- vremmo in tal caso un program- ma minima di migli oramenti e-

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'-11 U· 1.

18 to e-

'~J to -condo so lver­ degli le lo­ 'Impe, onqui­ one di ime, o i pro­ quelle .ultato a clas­ de so­ per la rppor­ iodata rghesi ter na­ l.

pace •• e ottl­ ntanti .le ac­ ofitto, alizza­ rre di he un io, un ne ca­ a che 1 pro­ ra ca­ ell'im­ :ra ri­ sda u­ con i anche, -escla­ no in­ ,1 par-

ate e­ Lenin, fflciali a pro­ la non altor­

le del­ mo ri­ srreno classe. -

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IVIVI , Sede e giu­ ; PIO­ igni e I: Os­ re del Stril­

simpa­ ezione 1ditori 100. 155.835 i50.695

!06.530 - 5.000,

INZA: POLI:

.......... ' il !TE " Fran­

-I, via aldert· Piazza ·ibaldi.

Miseri <Chio­ ber in Cioni­ . Piaz­ Portici ,resen­ (Chio­ Piazza

• Edlc. Prolé-

la Po­ artino; - • J 889 - li c. C)

• 1 tlSJIHUE IL NDSTRO PABTITI: La li111 •111n, 1 Luia, a Ülllll 1121, alla lttta •,111 aistra •lfl la •1uer1zi• •i laa, al rifiut1 ••i •11cchi ,arfitia1i, 11 •111 •ra Hl restaure "81 N11ril11 Nii' 111111 rit1luz1111rit. a ctltattt 111 la cl1111 ••i•. fuari ~al p1litimti111 per1n1l1 •• 1lttt1r1~111.

organo del partito comunista internazionale

1 ,-27 Luv li .. 1%7 . Nr J:3 Il PBOGH\\I\!,\ CO\W'\l~T.\. C,, Po st . %~

Ml LANO t ·11a copia 1. 50 • Abb. ann 1. 1500

Abn sosteniture. L. 2.000 ~pt'd. in Abbonarnr-nt o post ale - Gruppo Il

custello di 1m'unità araba che non esiste µu la buona ragione che esistono unità stata1i divise da reciproci contrasti di inter es­ si, premute dalle inesorabili Leç­ gi del mercatr, mondiale delle materie orime e soorattutto der petrolio, ·rett€ ùa bo.rghesie gelo­ se del loro sacro egoismo: Allah è grande, ma le royalties lo sono mille volte di uiù; se La ste!la di Nasser è in de~lino, vuà [or se sa­ lire al cielo quelia di Bumedien. quando î ro Algeria, Tunisia e Marocco, per tacer della Libia, non si è mai votuto reaLizzare nemmeno sulla ·carta la uiù mo­ desta "unità » del Maqhreb? l "popoli » di cui !)aria Mosca co­ me di punte avanzate nella Lotta antimperialista sono delle mac­ chine statali volicrome sono clas­ si dominant( borghesi e prebor­ ghesi unicamente interessate a difendere il proprio àominio su proletari, semiproletari strcccio­ ni e contadini senza terra o po­ veri di terru, sfruttando le corn­ binazioni e gli intrallazzi del

commercio mondiale. 1 ncevuti dnrante e c/ovo le due 1 "popoli ,, non lwnno nessuna guerre nwndiali, e i snÔi ex corn­

parte m questo gioco: se non co- pagm d'armi nellc. guerra con­ me carne da cannone. Quelli cite tro ... il Jascismo: fra tutti e, ma- 1\'Iosca chiama " vovoli " e che so- gari, lo spettro di un concorren­ nu .. Stnri » possono giurare sul te potenziale, la Cina. E poichi Corano; ma resto il fatto cüe la uittona ne11·ultima partita è

neppure il boicottaggio delle for- toccata (!l vendarme mondiale niture di petrolio è uscito dalla yankee, "ig11oti mercenari " pos­ « comunanza di j ede » e da!l'ap- sono scendere impunemènte co­ parente convergenza [ra classi me novelli marziani nel Congo: dominanti insofferenti del giogo oit, regno della pacifica cocsisran. imperiali:;ta e tuttavia teaate da za: oh, tnonfo del!'anticoloniali­ mille fili a questo stesso giogo, smo piccolo-borghese patrocinato croce e delizia insieme ver cic- da! Cremlino! scuna di esse. L'" appellÔ ai po- L ïndegna commedia che si sta poli » non era, non è e non sarà, recitando do due mesi mette in che un'arma nel gioco delle corn- aspro rilievo la realtà del dram­ petizioni mercantili fra grandi ma sociale di classe. Non si esce potenze: fra gli USA. con l'ln- da! pantano dcgli interessi na­ ghilterra al seguilo. manovranti zionali, ciietro cui si nascondono la leva non solo di lsraele, ma (fin troppo palesi, del resta) in­ àell'Arabia Saudita, del Libano, teressi mondiali, nè con l'arma del Kuwait. deLla Giordania, ma- della d1plomazia. né con quella gari della Tunisia e del Marocco, degli scontri stata!i armati. Di là e l'URSS in affannosa ricerca di dai canfini che l'imverialismo ha alleati in Siria e in Egitto: fra trac:ciato nel Medio Oriente, in Parigi, for se agognante a resti- Africa, nel resta dell' Asia, c'è tuire 0. Landru i mille sgambetti una sala forza cite passa distrug-

Con I' aiuto di Mosca, via libera all' imperialismo americano Quando e!Jbe inizio la tensione

fra Egitto e Tsrael e (le ostilità no11 erano ancora cominciate), i minchioni si stupirono -- il su­ perminchione Pietro Nenni se ne stupisce e se ne rammarica tut­ tora -· che l'ONU, baluardo e scudo delia "pace,, universale, Hesse una cosi schiacciante pro­ va d'impotenza. Dimenticavano, se mai l'avevano saputo, che l'O NU è il mulina, delle chiacchiere, la valvola di sfogo della retorica pacifista e democratica; che agi­ sce non ver virtù propria ma so­ ro in quanta decidano di agire per essa i dittatoriali monopoliz­ %ato1·i del potere economico, po­ Utfco e militare; e che auesti - USA e URSS --- [aranru» pesare iaie potere, o vi rinunzieranno. a seconda dei rapvorti di [orzt: reciproci e della maturità o me­ no di quello scontro diretto di cui gli episodi locali di guerra guer­ reggiata non sono ver ara che il lontano preludio. li aeruo d'uso U chiama « superpotenze »: tale è, per la classe dominante mon­ diale. la capacità d'imbottire i crani, che questa dcsignazione puo avere tranquillamente corso, eome se t'usarla non equivalesse , riconoscere la menzogna della

01'emocrazia, dell'eguaglianza de­ 'Ïti individui e degli Stati, della l.t'bertà di espressione di questa èguaglianza nel vota. L'ONU lascio fare perchè cosi

conveniva, in perfetto accorda, ai due big che dittatorialmente e fOscisticamente controllano il mondo; essi si dichiararono neu­ tràli. ed essa fu neutrale. Poi or­ ifino za cessazione del fuoco per­ th,è cosi aveva convenuto i big, e il fuoco si spense quando or­ mai Israele aveva non vinto ma stravinto. Lasciar fare era ;tata una prima vittoria americana; la VI flotta: aveva vrovveduto a sco­ mggiare le veileità di... « aiuto fmterno ai popoli arabi » dell'U RSS. Il cessate iL fuoco ne fu una seconda: per lsraele, frammento di cat)italismo 11ieno in un mon­

, do vanamente aspirante ad emu­ ·l'trlo, gioiello della finanza inter­ nazionale, polo di attrazione di capitali in cerca d'investimento, il gioco era fatto. Irretita nelle stesse menzogne piccolo-borghesi che formano la trama della sua propaganda ideulogica, l'URSS voile l'assemblea, il torneo ora­ torio, la carte di giustizia: fu una terza Vittoria americana, e di I11aele. Andato a New York nel­ la veste presunta della pubblica accusa, Kossighin lesse il sua di­ scorso e, sbrigato il fastidioso, propagandistico impegno di. ono­ re, si :precipitô a trattare d'affa- 1'i - busim:~s is business - con il« superimputato "Johnson. Wa­ shington potè registrare la sua quarta Vittoria premessa a quel­ le che dovevàno seguire - lo sgretolamento del « fronte unico " n.on tant::> arabo, quanta mussul­ mano, la paralisi àell'assemblea, il fi,asco delle mozioni di censura. Da anni si -predica la soluzione

demoC'N1tica degli aggrovigliati prob!emi dei rap-porti fra Stati, da. anni si addita nell'ONU l'are­ 'lia della coesistenza paeifica, il nperparlamento. Il bilancio lo Gbbiamo fatto con oltre vent'an­ "' di anticipa; per quella via, su quel binario, il gendarme mon­ . diale dell'imperialismo, l'USA, lia partita vinta - sempre e co­ munque. La vera tigre di carta, abbiamo detto rivolti a Pechino, è l'antimperialismo piccolo-bor­ Qhese degli opportunisti; ·è it pa­ cifiamo. Oggi, Washington puo Qiocarsi ai dadi e il Vietnam e il Media Oriente: il semaforo, per Wall Street come per il Penta­ flOno. per i banchieri came per i teneralt, segna verde.

gere il nido d1 t>ipere die il re­ gno del Capitale ha creato lun­ go il sua cammiwi: lez sola forza alla quale il comune giogo sfrut­ tatore conferisce ww rea!e unità, ritm di razza, non di fede, non di linguaggio, ma di classe, quindi di latta per la vita o per la mor­ te: il vroletariato. la classe sui cui sudore poggia /'orgogliosa potenza di Israele, àal cui sudo­ re sono fecondati i campi di Co­ tone dell'Egitto, ; l c11i sudore mette in moto le pompe che im­ mettono nelle arterie del capita­ lismo mondiale la linfa nera del petrolio; il pruleturiato israelia­ no. arabo, berbero, ma soprattut­ to ii proletariato delle metropoli imperialistiche, che le classi do­ minanti cullano in una prosperi­ tà menzognera addormentandole con le briciole del plusvalore e­ storto ai salariati d' Asia, d' Afri­ ca, di America Latina. Da essi, dalla loro fraternità di latta ri­ voluzionaria, l'imperialismo sarà ucciso: da essi, a da nessuno.

l big lo sanno: e ne tremano.

La coda opporlunisla de11· «eslremismo» lilocinese

La perla dall' « i1ponibi11 dalla 11nadaper1 >

esageraro che il meccanismo mi­ rr.colistico dello imponibile di rnano d'opera verso cui i filocine. si vorrebbero orienture le lotte operaie non è che i'altra faccia di una medaglia che porta il nome famigerato di " giusta causa ,, nei licenziamenti - giusta, si badi, per chi sta nella posizione del J icenziatore. Nella concezione marxista, le

lotte proletarie per rivendicazio­ ni limitate e contingenti sono l'occas10ne per il superamento, ccn l'intervento del partita attra­ verso la cinghia di trasmissione dell'organizzazione sindacale dei limiti entro i quali il movimento operaio stesso non fa che ribat­ tere le catene della schiavitù sa­ h,riale. Per i filocinesi, all'oppo­ sto. le lotte sindacali si conclu-

dono, nonostante tutte le frasi I E veniamo alla ques1ione delle sulla coscienza, in un "istituto "• nforme. Per trattare questo pun­ cioè sono un movimento che si to, osc:urato da un quarantenmo cristallizza e si ripiega su se stes- e più di falsificazioni, non pos­ so. ~iamo fare a meno di tornare in- La storia delle sconfitte del dietro sul filo del tempo.

proletariato insegna che l'oppor- All'indomani della conquista tunismo consiste neI teorizzare la del potere da parte della bor­ stasi della lotta di clasfe convo- ghesia. nei principali paesi del­ gliando il movimento su obiettivi l'Europa centra-occidentale, il che, sotto le spoglie di un falso nuovo regime ha ancora da assol­ intermedismo volto a supplire vere un compito storico fonda­ all'assenza di una crisi rivoluzio- mentale: distruggere i residui e­ naria, aprono solo la strada alla ccnomici e politici della vecchia reazione capitalistica. La varian- società_ espandere e generalizza­ ~e filocinese ciel fenome1w oppor- re i nuovi rapporti di produzio­ tunista consiste ne! tentativo di ne, e quindi dare il via aJla gran­ contrabbandare la stasi del mo- èe mdustria ed alla concentra­ vimento operaio, cioè la contro- zione del capitale su scala na­ nvoluzione trionfante, per « for- zionale e internazionale; in una n,azione della coscienza rivolu- parola. il capitalismo deve get­ zionaria nelle masse ,i. lare le basi materiali della so-

Abbiamo g1a dimostrato, nei numeri 7-8-10, la funzione di tran­ quillante sociale svolta dalla tesi filocinese ne! settore delle lotte economiche del proletariato e del I0ro rapporta con l'azione del. par­ tita politico ôi classe. Dobbiamo ora vedere che cosa si nasconde dietro la diplomatica formuletta ~econdo cui " la questione delle riforme puo costituire una trap­ pola per le masse lavoratrici » ... e, per logica deduzione, anche non costituirla ( si veda il n. 10 del Programma comunista). Ma, pri­ P1a, è utile tornare molto bre,ve­ mente su1 primo punto per un ul­ teriore conferma di quanta ab­ biamo sostenuto. Non ci stanche- remo mai di ripetere che i filoc1- L s 1D ai•s·oo .. L nesi sono dE:1.controrivoluzio:1ari ' PC/ c P ... E: P/UII IN ... flia .. E non mena ae1 Longo e degh A-

m;io~~\ver detto praticamente ROltllANTIOUltllE LIBERAL-DEltllOORA TIOO che la « formazione della coscien- za rivoluzionaria nelle masse.•>. J nazionalcomunisti nostrani si dol, alla classe operaia came mo­ procede di pari passd con la ~1f- arrabbiano quando li definiamo i àelli da contrapporre alla classe fusione dell'ide~ del.la. possibi- difenson mù accaniti del regime capital.ista. Almeno fossero dei Iità di uno s~a.b1J~ 1;11g.hora1:1en- capitalista. Dovrebbero prender- " romantici » del socialismo! So­ to delle. c?nd1z1~ni d1 v1~a ~e1. la- seta con sè stessi perchè non no soltanto degli spregevoli ro­ voraton m reg1me. cap1tal.1st1co, manca occasicme in cui non fac- mantici del liberalismo, degli e­ i! ,, Programma d'az~one " d1 Nua- ciano a gara con la D. C. e il Go- sordi drlla borghesia controrivo­ va unità non prec1sa nulla sul verno nell'es:;erc i uiù ossequien- luzionaria. Sono anch 'essi per il processo di svilu.r,po ~i que~ta ti assertori del... liberalismo. Nei cosiddetto "Stato di diritto », per­ " coscienza rivoluz10naria.», e m- dibattiti parlamentari sulla ,, nuo- chè dire Stato significa dire vio­ vece fa ruotare _ la rosa d1 parole va » legge di Pubblica Sicurezza, lenza_ sopraffazione ad opera de!­ d'ordine immediate a~to~no a. un la cosiddetta sinistra ha svolto il la classe più forte. La loro illu­ pilastro veramE;nte s1gmficahvo: ruolo di annacquare l'aceto che sione sta nel fatto che la squanï­ " l'imponibile d1 mano d'opera ». il Governo propina non ai citta- da Costituzione repubblicana ,è Che cosa sarà mai, questo impo- dini ma ai vroletari. Il Terracini un :!)eZZO di carta, e che il grande uibile di mano d'opera, se non la non ha fatto altro che rimpian- capitale n0n vive nè di carta nè forza-lavoro necessaria in un gere il « vero ., liberalismo defi- per la carta. ma di plusvalore e certo processo produttivo, e quin- nendo « pseudo-liberale » il pe- per il plusvalore, di sudore e di di imposta nella sua quantità riodo pre-fascista, e proponendo sangue operaio. Questa illusione dalle leggi deil'economia borghe- di mettere « finalmente la polizia essi si affannano a trasmetterla se? In che cosa potrebbe cancre- giudiziaria alle dirette dipenden- al vroletariato verch,z rincorra tarsi il concetto di imponibile s1; ze del pubblico ministero ». anch'esso, a ritroso, le immagini non in UR disegno di legge d1 Per i comunisti veri non esiste di un tempo Jalsamente eroico, qualche g?verno borg~ese con « J?Ubblica sic.u!ezza n, verc~-è non Mai proletari hanno da rip.e7:cor­ pruriti sociah. oppure m un ac- esiste comumta; esiste la sicurez- rere soltanto la loro tradizione, rordo tra sindacati e aziende, na- za della Stato capitalista, perchè che non è quella dell'« unità d'l­ turalmente sotto il patrocinio del- esiste la classe capitalista come talia », ma quella deUa Comune Io Stato? In un caso e nell'altro classe dominante; esiste la polizia di Parigi e dell'Ottobre Rosso; si tratterebbe, da una parte. di gmdiziaria, :perchè esiste il di- che non è quella del liberalismo un avallo ulteriore fornito al ritto, cioè il diritto borghese, del- forcaiolo, ma quella del comuni­ mito controrivoluzionario della la proprietà vrivata. Che questa smo rivoluzionario.

• • • j Stato corne arbitra impa~ziale tr~ i polizia dipenda da! magistrato o I partiti opportunis~i compïan- C ll ·i ·t d zz democra- le classi in lotta, e, dall altra, d1

1. da! rappresentante del governo gono, con stolta sufficienza, 1l no­

. ro a 1

. mi ? e ~ . uno stop all'azione economica del è una mera questione di forma, st,·o talmudismo, ci additano alle zia. Crolla. il mit~ ~ell « appoggto proletariato, che non troverebbe un bizantinismo legale che serve masse overaie came vecchi e su­ f,:aterno ai oopoh m lotta contra assolutamente in tale parola d'or- solo a coprire la realtà di classe. perati, capaci soltanto di ricor­ l'imperialismo » da parte del dine e nella latta per essa il tr~- I nazionalcomunisti appaiono in dare il « passato ,1. Essi sono più

. C:emlino. Non vi è stato e non passo, senza soluzion~ di c<;mtl- tu.~te que~te_ questioni. com1; ~e- « vecchi >) d! noi.,.verc'!,ë. rimasti­

. Vi sarà nessun a1moggio; qu.·el po- :iuità anche se non 1mmed1ato, gh eSPerti dt archeologia politica, cana le frasi dell iUummismo set­ CO verbale e taccagno non €1'a verso obbiettivi ~ battaglie ch.e in quanta si affannano a riesau.- I tecentesco - di gran lu.nga più e ~on è diretto ai ,1 popoli »· €1'0 · preparino l'investlmento risolut1- mare dalle macerie di un tempo

I serio e coerente allora di quanta

e rimane dirctto a un mosai~o di I vo della dittatura borghese. c~e ,tu dei ca?71pioni ~i. f ?SBili BO· lo siano gli epigo~i di ogf!i. So- st t. s· è ·t ·i · t O Poss1·amo dire senza tema di è1ab, economici e poltttct, offren- prattutto, sono dei « mortt i, che a 1. 1 · costrm o t gigan esc

camminano, verchè hanno in­ dossato i vanni di una clas­ se che è nata defunta. Non sanno che pascersi di " leg­ gi » e norme costituzionali, quan­ do su!la classe operaia infuria l'offensiva camta[istica per strap­ parle il pezzo di pane, ver avvi­ lirla con patteggiamenti sindacali ignobili, ver aggiogarla al sua venale interesse; non sanno che indicare la « legge », il "diritto », la Costituzione, quando il capita­ lismo mondiale, armato sino ai denti, moltiplica ordigni di di­ struzione e di morte e si mette sotto i piedi le leggi, il diritto. le costituzioni che egli stesso ha vo­ mitato, seppellendo agni bel di­ scorso par[amentare. agni raffi­ nata disquisizione retorica, sotto le raffiche di mitraglia in agni parte del pianeta. Non è disarmando la polizia

borghese, n,z - somma ironia! -­ ponendola al diretto servizio del­ la Stato, suprem.o rappresentante del cavitalismo, che i proletari otterranno la " sicurezza )), E' strappando le armi alla borghe­ sia, e armando la classe operaia per rovesciare il ;potere statale del capitale, che si risolve il pro­ blema. Non attenuando la ditta­ tura capitalistica si scioglie il no­ do sociale, ma instaurando la dit­ tatura proletaria . Chiunque prospetti soluzioni

diverse puntella il cavitalismo e inganna le masse lavoratrici; chiunque esso sia, anche lo stes­ so Terracini cioè un ex comuni- sta. ·

c.età comuni~ta. ll cammino che conduce la borghes.ia .all'assolv1_­ mento di questa funz1one non .e puo rettilineo, ma presl:nta n­ nuosità e ritardi notevoh. Infatti alla \'ittoria politica

della bo~1~hcsia, e prima ancora ai suo stesso costituirsi in dass~, si accompagna un'opera gia profonda di distruzione del vec­ chio sistema di vita. Nel momen: to in cui le rivoluzioni borg~es1 , incono il processo di rovma della p~oduzione artigiana e d\ dissoluzione dei rapporti feudah r.elle campagne è ormai i~iziato: artigiani falliti, ex-garzom,. con: tadini nullatenenti, " liber~h » da1 propri mezzi di. produz1one . e d&lla terra si ass1epano nelle c1t­ tà a costituire un primo nucleo J; quello che si appresta a dive­ nire l'irriducibile antagonista del capitale: il proletariato urbano. Un filo rosso corre per tutta la storia delle rivoluzioni borghesi segnando la presenza minacciosa del futuro becchino del capitali­ smo prima ancora che esso sia definitivamente uscito dal grem­ bo del feudalesimo. Per citare solo l'esempio della grande rivo­ luzione francese, il proletariato si manifesta da una parte impri­ rnendo un ritmo proprio alla ri­ voluzione stessa (il terrore che si afferma sull'onda del movimento dei sanculotti e delle " braccia nude ,, non è altro che la manie­ ra rossa di assicurare il trionfo sulle forze assolutiste) e dall'al­ ~ro con una prima presa di co­ seienza sia pure ncbulosa dell'op­ posizione tra il lavoro e il capi­ l::le cui corrisponde il tentativo eroico ma necessariamente sfor­ tunato di Babeuf e degli Eguali. Di qui un atteggiamento della

borghesia che oscilla continua­ mente tra due poli: quello del­ l'abbattimento di ogni possibile inciampo feudale al processo di stabilizzaziune, espansione e ge­ neralizzazione del nuovo modo di produzione, e quello del raffor­ zamento, mediante alleanze spu­ rie con le forze reazionarie, del­ )., proprie posizioni nei confronti del giovane proletariato. Questa situazione fa della società euro­ pea del seculo XIX (con periodi più o meno lunghi a seconda dei paesi) un organismo simbiotico in cui vecchio e nuovo ora si sor­ reggono a vicenda, ora si divora­ no l'uno l'altro. In tale periodo il proletariato,

1..nc:he se non puo ancora avver­ tire pienamente ch" la sua esi­ stenza è la ne<>azione più radi­ cale del sistema sociale capitali­ ~tico, comincia pero a rendersi canto che la salvaguardia delle t:,roprie condizioni -materiali di vita richiede una latta accanita contra la borghesia. In altri ter­ mini, se è già- evidente il contra­ sta fondamentale della società moderna tra il lavoro salariato e il capitale, tra i produttori nulla­ tenenti e l'appropriazione di clas­ se del produtto, tale contraddizio­ ne non ha ancora raggiunto il punto critico in cui lo sviluppo delle forze produttive diviene materialmente inconciliabile con i rapporti di produzione capitali­ stici; anzi la sopravvivenza di questi ultimi ne postula una di­ struzione ciclica sempre maggio­ re . Nell'arco storico che abbiamo

precisato, e con date diverse nei vari paesi, il partita rivoluziona­ rio non puo dunque stabilire vo­ lontariamente per il proletariato il compito immediato dell'abbat­ timento dello Stato borJ!;hese ma nemmeno puo chiudergÎi le por­ te in faccia con la scusa che il passaporto della borghesia non è ,mcora scaduto. e ritirarsi nella c:ontemplazione metafisica della società futura. "Sarebbe del re­ sto assai comodo ·- scrive Marx é. Ku{selmann il 17-4-1871 - fare la storia universale se si accet­ tasse battaglia soltanto a condi. z;one di un esito infallibilmente favorevole "· Ma il partita non puo neppure

.:i1videre il proprio programma in due tronconi « per tener con­ ta della situazlone e del livello del movimento di massa ,i. A­ vremmo in tal caso un program­ ma minima di miglioramenti e-

Pagina N. 2 IL PROGI\AMMA COMUNIBTA l3-2i Luglio 1967 - Nr. 13

r-onornici pet gli ope rai. e un pro- i fatto che sostengono cos tante- socialmente. Se è vero che que- cui la crisi rivoluzionaria si apri- su degli avversari del capitali- j me. i filocinesi, fingono di caccia. gramrna massimo di sovvertirnen- 1 mente l'interesse del movimento sti movirnent i presuppongono u- rebbe solo quando }' .. internazio- smo sarebbe disperata se appun-

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' re 11 nformismo dalla porta e lo tu dell'ordine cost ituito da tene- i complessivo attraverso i vari sta- na certa previa urganizzazione, r.ale capitalistica » fosse stata te il capitahsmo avanzato con- fan~o rientrare a velocita super. rc in soffitta in attesa di tempi di di sviluppo percorsi dalla latta essi sono da pane loro altrettan- sconfitta nelle giungle dei paesi ducesse ad un rafforzamento del: so!11ca dalla finestra, sotto le spo. n,igliori; questo dualrsmo ucci- tra il proletanato e la borghc- t i mezzi dello sviluppo di questa urretrati, l'opportunismo o se appunto gli ghe ora d1. UJ: programma mi. derebbe il partite stesso in quan- sia "· crgamzzazrone. Dove la classe o- opérai meglio pagat i fossero pro-1 mmo. pe.r migliurare le .condizio, to partito r.voluzronarro. perché peraia non e ancora progredita 1 ' j' 'f pensi all'opportunismo, ecc._. Non ni di vita degh oper~i,. ora 4i ,,gni m inirnn l isrno deve irnpl icita- l Ma,,·manta opera,·a 8 r'ifarme nella sua urgamzzazwne tanto da I mpana 1sma e n arme ~isogna. illudersr .su1 significato u_n programma di tran_slZlone per n1ente ntg:.ir'-' il concetto fonda- poter mtraprendere una campa- . . . . ru un similo "ott1m1smo »: e un f'avor ire _volontanst1camente il 11,entale d.-l l'instubrlità perrna- d j • , d Il • 1 • • i;na. decisiva conlru il potere col- Abbrnrnc g ra ncordato. che con o' timismo verso I'opportunlsmo. rrtorno offensive del proletaria- nente deIla condiz ione operaia in • apa 1 11tton1 e e riva UZIORI lettivo, id. est contro il potere po- i _ynm1 de]novecento S! '~pre la E" un .ottimismo che serve fop- \O. ~uesfult1ma metam<;>~fosj del 1 tgimt- capitalista ,.. con cio la i Iitrco, de lia c iass] dommanti, esso L,se imper ialistica del capit ali- portunisrno. Di Iut to, la partico- 1 evisiomsmo e poi la piu sporca r.e.cessi ta della rivoluzione, r idu- · Cosi deflnite le l mec essenz.ali deve ad o~ni modo essere pre- ;.mo,. m _cui il co~trasto tra I rap- lare rapidîtà e iJ carattere parti- J:·E:rchè. costu uisos, la parodia del­ ce ndo ii programma massimo a 'de!l'intervento del part ito cornu parato a c10 da una agitazlone parti di p~oduzwne ~. le forze cularmente r.pugnante della svi- la tattica corretlamente applica­ un art itici» - per mistificare le 1,bta m unu ~ituaz!one generica permanente contre l'atteggiamen- produttiva e ~al.e che l mcreme~- luppo dell'opportunismo non ne ta dai marxis.ti subito dopa la vit­ n.asse, Ciù non vuul dire che nui mente non nvolu.ZhJnaria. qua li to a noi ost_rle della politrca delle to di queste ultime e condiziona- garantisscuno la solida v ittorra, torra della nvoluzwne borghese. agit iam» un programma massirno . s.ono le part icotar ita di tale azio- classi dorninant i. Altrimenti. ri- tu da uno stato di gue.rr? perrna- corne la rapidità dello sviluppo di La latta contro l'opportunismo j. r-ontro ouello minima. Sarebbe : ne nella Iaso sm·œssiva alla vit.- m~ne un giocattolo ne Ile loro u,n!e c~e sfocia c1chcament~ un ascesso pu ru lento su un orga- nizia .col- ripristino organico della una car ical.ura dei marxismo ov - 1 terra delle r.voiuzrom borghesi, maru.; "· ne lla loro distruzione su scala nismo sano non puo far altro che , dottrma e del programma rivolu­ \'HO la sua rrduz ion« ad un ar- in cui i rapporti ira le c!assi an- Uno degli . aspetti dell'azione sempre piu vasta . accelerarne la maturazione e li- 1 ziunar] cornedell'organo che ne è hitrario r ivol uz ionarrsmo che af- tagonisto sono oscurati per 1\ fat- d,:1 co:nums~1 nelle crrcostanze Ser ive Lenin nell'Jmpenalismo: berarne più rapidamente l'or- 1 di positario, JJ partita politico di nderebbo la dliave della lot ta di te. che d cupital ismo non s1 e an- suddcfirrito c q ue l lo della Jotta « E' nota a. tuai auanto il ~api ta- f ganismo. Più pericolosi di tutti, elassc. E' una :'lrada lunga, sco. tlasse alla convinzione e alla vo- c ora svtl!,lppato a.b~astanza, ossia pur le "nforme sociali » --- ecco is monopolisuco abbia acuito tut- l' da questo purito di vista, sono moda, ma obbligata: "senza teo­ !untà di fare hl rivoluz ione. in cul I'immaturità generale del il. punto! - cioè per un insierne ti gli antagonismi del capitali- colore i quali non vogliono ca- rie rivoluzionarie non c'è movi-

I marxisti autentici non hanno tcssuto sociale ostacola 11 libero di nusure ---- dalle legg] sulla li- srno. Basta accennare al rincaro pire che la latta contro I'impe- mento rivoluzionario ", afferma programma minime, ma non han- dispiegarsi in tu!t~ la sua esten- f bertà di stampa e riunione alla àei prezzi e alla pressione dei I rialismo, se non è indissolubil- Lcnin E tanto valga per gli in­ no neppure programma massimo: s10~e ~ prof?nd,_t~ .. della batta- [r-gislaaion., operaia, dal. suffragio car tel li. Questo inaspr imento d~.- 1;1ente legata con la lutta contro !is:nui che la fretta ài, fare spin­ :, nost ro programma e quelle glia .tra Il pr olet a r iato e la bor- umversale .alla repubbhca àemo- gli antagonism; costit uisco la. piu 1 oppor tumsmo e una frase v uo- gE: a lot tare contra l opportuni­ :i,iico e . invariaute dell'abbatti- i:;hes1a 1;e•. term1111 d1 ~na n:ga- cra,t'.c,a urnta:ta ec~_.. .- che a pol~nte tor:a motrice del pe~1odo ta e falsa "· . . . . smo riproponendo il giogo op­ m1,,nt<i vwlento della .statu bor-1 :;10n~ rad1cal1,,. _d•:.1 cap1tal1smo <1uc~t epuca ,ono efiett1vamente ; toi 1co d1 ,rans1210ne, . m1ztatos1 E tra I nem1c1 pegg10n, dallo portumsta sul mov1mento ope. ghese e dell'mstaurazwne della ,tesso e della dl\ 1,10ne m class1? realizzab1h perche precorrono la con la defl111t1va vittoria del ca- stesso punto di vista vanno an- raw. :lntatura comunista. Ancorati I In questa fase il partito puo linea dello sv1luppo capitalistico, ritale finanziario mondiale. Mo- noverati proprio colciro che co- ferreamente a tale programma, i a"bolvere il cornpito corrispon- prEparano le basi materiali spe- nopo!i_ ohl;\archia, tendenza al do- , ' r·omunisti, di fronte ad una situa- duite alle condizioni storicamen- eiflche per l'urto diretlo tra il mm10 anz1chè alla Jibertà, sfrul- 1-------------------------------­ zione oggettiva ;:favorevole alla 1._ sfavorevoli per l'azione rivo- proletariato e il potere de] ca- lamento di un numero sempre' ,.ua diretta e immH!iat:.i applica- lt,zionaria dirett,,, solo inten'e- pitale, e svelauo come dietro gJi rnaggiore di nazioni piccole e de­ ziune, si foggiano un piano di in- r•tcndo nei contiilti che inevitabil- 0sc1llamenti della borghesia sul- Loh per upt'ra di un ristretlo tervento negli 11Evitabili scontri n.ente opp,>ih;ono la nuova so- la strada dei suo stesso sviluppo gruf)po di naz10ni più ricche e po­ parziali tra il prolctariato e la cietà, vitlm·iu,a ma non consoli- si. _celi il terrore del"Îvante dalla t?nt1: sono le caratteristiche del­ J.,,,rghesia per portare nel corso data, aLJp f,.,rzc feuda!i e semi- p1u o meno ch1ara consapevolez- l 1m.penahsmo, che ne fanno un della lotta strati sempre più vasti feudali, in rnudo da accelerare la za che esso dialetticamentc av- Uip1tahsmo parassitario e putre­ della classe alla consapevolezza cEstruzione degli ostacoli ancora 'icina la sua fine. scente ... In complesso il capitali- ùeila necessità di distruggere il frapposti allo sviluppo delle for- Ed ecco la terza citazionc. da, bmo. cresce assai più rapidamen- 1

capi~alismo ~ per: preparare le ze produttive e, contemporanea- capitolo XIII del I Libro del Ca- tt d1 pnma. senonchè tale incre­ ryi1gl10n condizJOni sog_gett1ve al- mente, mostrare al pro~etanato pitale: « Se la generalizzazione n.iento .. non solo d1v1ene m gene- 1 urto supremo col nem1co d1 clas- che tale sviluppo potra essere della Legislazione sulle fabbriche rule p1u sperequato, ma tale spe­ se. veramente vantaggioso per la so- quale mEzzo di difesa fisico e in- rE:quaz10ne Si. manifesta partico- Scrive Lenin nella Prefazione cietà. e _non per una classe, solo tellettuale dello classe operaia è larm.ente neli'1mputridimen~o dei

alle lettere di Marx a Kugel- nella misUra m cui esso non si diventata inevitabile essa d'al- paes1 capita!Jsticamente p1u for­ mann: "La dottrina di Marx ha arresterà ma procederà oltre a tra parte generaiizz; e ac~elera t1. .. Da. tutto cio che si è detto amalgamato la teoria e la prassi rompere gli stessi rapporti di corne già' è stato detto la trasfor~ sopra mtorno all'essenza econo­ della latta di classe in un _inscin- pr?duz10ne capitalistici. Più mazione di processi 1a:.rorativi di- Œ1ca dello 1mperialismo, risulta d1bqe tutto. E non è m~rxrsta co,- chiar'.11:1enie: ?ulla bas~ ?egli ine- spersi, compiuti su scala minima, c(ie esso deve. essere ca~atteriz­ lu1 11 .quale, p~r gmshficare _c10 v1tab1h scontn econom1c.1 del pro. in process1 Iavorativi combinati z~to corne. capitahsmo d1 trans1- che esrste, trav1s~ quella dot!rma l~tarrato con_ la borg~esia e delle ,,i.; scala larga, sociale e con cio zwne o pn1 1c~attamente corne ca­ cJ:ie constata .sobrra1:1ente la s1t:1a- aJtrettanto . rnev1tab1li. b?tt.agl.1e )a conc.entrazione del· capitale e ptah~mo n:iorente "· zwne oggettrva, e SI abb~ssa S11:(~ cu1:1trn I res1d~1 precap1tahstrc1 lil ll dommio esclusivo del regime E l agonia del capitalismo si a tendere ad adeg~ars1 al pm cu1. gh opera1 spontaneamente s1 d1 fabbricé'. Essa distrugge tutte r,rol.un.ga solo in forza della sot­ presto a? o~rn d~clmo tempora- sch1erano a fianco della borghe: lC: forme antiquate e transitorie, toi:n1ss10.ne del movimento ope­ neo . della. _rrvoluz10ne, a sba.raz- s,a, c~e per part.e sua cer~a d~ d1e~ro le quali si nasconde anco- ra10 all 1deologia borghese, ope­ zars1 al. pm p_resto. da og111 "rllu- unped1r loro ogm autonomia d1 rii m parte il dominio del capita- rata dai partiti opportunisti. La s10ne. rrvoluz10nar1a " e U?, ~de- c'.asse a_ttraverso la SU!afgestione le, e le sostituisce c,.in il suo do- 1::ase maieriaJe dell'opportunismo guars1 a.lla raccolta "realtst1ca i, della s_v1l~p~o democra~ico di u: minio diretto. senza maschera. e del suo predominio in seno alla dE'lle bnc10le , .. Ed .ancora Marx na soc1eta fmalmente hbera da1 Essa rer.de cosi generale anche classe si trova: ed Engels n.el. Mamfesto: ". I co: cE.ppi dell'ancien rég~me. il par- la. l<?tta diretta contro questo do- . . . . mun.1s.t1 s1 d1stmguono dagh altr1 t.to comumsta mterv1ene a .con- mm10. Mentre nelle officine in-

0 a) . Nella corruz10ne d_1 al~um

p<1rhtJ proletan solo per Il fatto vog!rare 11 n10v1mento opera10 m <livtduali la legislazione sulle, ,üati ._di la;oraton <anstocraz1a c·he da una parte essi mettono in una lotta generale e permanente fabbriche impone l'uniformità c.pe~aia) g1ediante la d1stnbuz1.o­ nlievo e fanno valere g!i inte- per i fini storici autonomi della la regolarità l'ordin"' 1, n '. ne . elle . nc_wle del sovraprofit­ t essi com~m mdipendenti dalla dasse, il cui presupposto e primo mia essa au~ienta c~n e l'e~~~;e 1? imp~nalr~trco:_ scnv~ sempre n.azwnahta, dell'mtero proletaria- nsultato è l_'organizzazione indi: 11ssi11o imposto alla tecnica dai 1 Impenalismo . c~ie . "_1 c~p1ta­ t"· iidle. v,dl"le lotte ~az10nah del I pendente dei lavoratcn. E non s1 J:miti e della i·egola della "ior- ~·8~.1 d1 uno dei tanti rami mdu.­ pro,etan,1<0; e dall altra per il trnHa affallu d1 una presa di po. nata lavorativ;i, l'anarchia ~ le ·,\11ah, .d1 uno dei. tanh paes1,

s1z10ne 111 mertto a un conflitto catastrofi della produzione capi- ec~·., 1.acc~gl!endo gh al!n m_ono: tra gruppi della borghesia con il w.listica nel suo insieme l'inten- po i.str, hanno la . poss1b1hta d1 preteso scopo di ottenere la vit- sità del lavoro e la concorrenza conompere sm~oh stratt d1 ope­ toria di queila « migliore,. dal fra macchine e operai Insieme ra1 e, trans1tonamente, persino punto di vista della classe oppres- alle sfere della piccola· industria cons1derevoh mmoranze di essi, sa, bensi di un'azione volta ad c· del lavoro a domicilia e·" d' fch1erandole. a fianco della bor­ aé'.celerare 10 sviluppo dello scon- qrugge gli ultimi· a .1. d'

8"a1 i- ghesia de! r1spettivo ramo indu- t d 11 d . . . Si I I co oro stria! o d Il· . tt· . ru e e ue class1 antagoniste che sono in .. soprannumer e e a nspe iVa naz10- nelle precise circo,·tanzp in cui il con cio la vaivola di sicurez° "de ne contro tutte le altre. Questa c:apitalismo non significa ancora cui finora è munito tutto .1 za .1 lendenza e rafforzata d'l!l'a- 1r. via immediata compressione c&nismo s(,ciale Con·! c 1 dm~c- ,pro antagon;smo esistente tra i ! il f. d · · , e on 1210- popoli 1mpena1· 1· t· d J ce e orze pro utt1ve in un li- ni materiali e con la combin . . . 1s I a mo 1vo e - rr,ite sempre p1ü into:lerabi!e. li<: sociale del processo di az;~: ;., spartiz10ne ùe! mo,ndo. Cof!i Ad 1llustrare quanto sopra ba- duzione essa matura le cont~ad- sor ge ui:i legamc . tra l 1mpenal!­

stino tre citazioni. Franz .Meh- dizioni e git antagonismi della ~mo e 1 opportu111smo JJ. nng nella Stuna della socialcie- forma capitalistica del processo bJ Nella formazione di un sot­ ;:wcrazrn ted.csca cos1 parafrasa d1 produzione, e quindi contem- 1c_ibosco piccolo borghese (fun­ , .u1t1ma pag,11~a d1 un opera dt pora_neamente gli elementi di for- z10nari, liberi professionisti in­ Engels dei. lSfr). "Essa I" La que- mazwne di una società nuova e tel!ettuali tanto cari al cuore dei stwne rml1lül(' prusstana r: tl par- gli elementi d1 rivoluzionamento 1raditori del marxismo, ecc.) che t,TO operam lc'desco "1 s1 conclu- della società vecchia "· s; sviluppa all'ombra della Stato dc:va con qLeste. affermaz10111: Il lettore a questo punto corn- ci1venuto ormai in forma sempre n.'antene~c )nnan,z:t.~itto orga111z- pren~erà i motivi della lunga d1- più articoiata iJ comitato d'affa-

i :"l.~i 11 parl,t'., opei<1w .nella mi- gress10ne compiuta. Non ci ha n della borghesia: "Lo Stato di suta .perme,sa daHe cirostanze; rr.ossi. infatti, il vezzo di una esi- rentiers ~ dice Lenin -- è lo coslr_m~er,: 11 P0rt_Jto progress1sta hizione accademica, ma non sia- stato del capitalismo parassita­ d muover,;i etfrtt1vamente; spm- 1110 neppure .1bituati a partorire rio in putrefaziune. Questo fatto g.,~1,0 d nella .1:11~.ura, del. poss1b1le piani d'azione e,;temporanei alla necessanamente influisce, in ge­ a ren _ ere piu I ad1cale 11 .propr10 mamera filocme5e. Il nostro me- i,erale, su tutta la situazione po­ progr,amma ; ad aUener_v1_s1; bol- todo consiste ne] ritrovare sui fi- liüco-sociale dei relativi paesi, e lare c. r1dtc011lzc1re ,p1etatamentp lo rosso dellù dottrina marxista qumd1, in parhcoJare anche sul­ o~n~ .sua m<:onseguenza e debu- e della storia del movimento o- lt: due correnti principa!i del mo­ lezz~, ... rn;~on~ere ... alla .reaz10 p_eraio i termini della nostra a- vimento operaio »; e quindi, ci- 1:e e a,1 ·'~'~! dt~etlament1 1pocnt1 zwne presente, e solo dopo aver tando Hobson, ribatte: "colora c'.m ltc fie1 e P~:o.le del ve,cch10 r.,_untual1zzato. la questione delle c:he fissano la direzione di que­ ~~1:to. dt HildeLrnnd. "Bisogna nforme nell epoca immediata- sta esphc1ta pohtrca parassitaria ;~cet_tarc, 1 don1. con la spada, la- m~nte successivéJ. alla vittoria po- sono. i capitc1iisti: ma gli stessi a conti O Luna "· lttica borghese poss1amo dire di n,ov1ment1 eserc1tano la loro ef. La seconda citazione è dall:, possedere gli elementi necessari ficacia anche su determinate ca­

lettera di Marx a Boite del 2-t- e sufficienti per rispondere al tegorie di operai... Lo stato do­ l L-l~ï 1. ·· .. .Il monmento polit1- quesito se siano o meno possibili minante sfrutta le sue provincie, eo della claô,e "pera1a ha natu- ogg1 nformc sociali vantaggiose colonie e paesi sudditi per ar­ ralmt:ntp conw scopo ultimo la i;c] senso più ampio del termi:

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r icchire la classe doniinante e cnnqu1sla del potere pulitico per ne. per il prnletariato. corrompere le proprie classi in­ l• classe operd1a stessa. c a que- Marx cd Engels coglievano il feriori per tenerle cosi a freno ». ,-.t() fme <\ naturalmente necessa- c...ratte;e positivu delle riforme Nella fase imperialistic _ na llll~ prt \'l~ .orga1:1zzazt0ne del- precon.1zzate ne!. f~tto che esse ëUna riforma sociale puo a;e:J:_ ~d cbsse opt ra1a S\ 1Iuppata smo r,ortavanJ avant1 1 espans10ne e rt- le condizioni generali della d un cert,, p,mto t' sorta dalle ~111versahzzazwne del capitali- sccietà più mature per il socia­ S\te stesse lo1te econunuche. Ma smo, vale a dlfe la .maturazione I Iismo di queîlo che già sono. Se o altra !)dfh' Dgn1 monmento Hl delle sue contradd1zioni, spia- i1 capitalismo ha potuto prolun­ ~ ui la classt'. upera1a. s1 opponP r,andu la strada allo sviluppo sui- gare la sua vita fisica oltr la corne classe alle _class, dommant1 h• sue propne. basi della lotta di rua morte corne forma storic: lo ec cerca di far torza s.u d1 ess~ classe proletana. Era contronvo- s; deve uniecimente al fenom~no cnn un.a yrbswne dall esterno e luz101:ana allora e r.esta controri- opportunista e alla sua egemo­ un mo, m.ent" poht1co. Per esem- \oluz1onana ogg1 l'opimone che nia sul proletariato. Lottare con­ p,n, 11 kntallvu d1 strappare una le nforme potessero migliorare tro J'attuale sistema social si­ ndunu1w della gwrnata di lani- stab1Im~nte e progressivamente gnifica dunque lottare spie1ata­ ~,, .da! n,pt:alista s111golo 111 una la cond1210ne di v1ta degli operai. mente contro gli opportunisti e · .'il,1 fal>hnt .i. •l ,rnche m una su- Ma drnmo pure carte 111 regola contro l'ideoiogia che Ji carat te­ l,' mdustna. l'<ln deg!i snopen. a, paravcnto di \'erbalismo " ri- r;zza: fidoh,tria per le riforme t~c· .. c un movimento puramente \<>luz10nario .. dei filocinesi e la- c0me metodo per il parto indo- Nell'arricolo sul Medio Oriente econon11cû. lll\"ecp 11 munmento sctamo stare per un po' il con- !('re della nuova società. Scrive pubbi' 1 ' pcr strapparp una leggc delle ot- !(nu.ta di ,, socialismo del eue-· Ltnin: "Alcuni scrittori... si corn- tca O ne/ numero scorso, a to nre, _ecc. e un movunento po- chia10 .» del " Programma d'azio-1 piacciono di trascurare il fatto pagina 2, colonna 1. terzo capover• ht1cn 'E m questo modo dai Sll1: ne" di Nuoi:a 1rnità. Chiediamoci del legame tra l'imperialismo e so. s, deve leggere: « Gli aspetti gnh n,o\ tmenti econom1c1 degli se sono poss1b1h attualmente n- l'opportunismo nel movimento general, · che abbiamo ricord 1- <'Pl'J"at sorgt> e s1 ,nluppa dapper- forme ,uciali capaci di sbloccare operaio -- fatto che salta spe- indirnno ze c . . a ' non tutt,) li mnv1mentn polltlt'O. c1oè la situazione controrivoluziona- c:almente agli occhi in questo au.se immediate della un movtmento della classe per ria e di dare nuovo impulsa alla momento _ -, per mezzo di ra- querra .ne.! r,frdio Oriente. Ma, e teahuare I suo1 1nteress1 m for- lotta d1 classe, a parte il fatto gionamenti "ufficiali ottimistici .. quE>sto e rnftnitamente piit impor- ma generale. m una forma che che questa posizione è implicita- (nel senso di Kautsky e Huys- tante. ne svE>Zano le cause f . <'bbia forza coerc1t1va generale mente negata dalla tesi seconda, mans) di questo genere: Ja cau- de.. pro on

Sadi di nastre radazioni MILANO

E' aperta ai lettori e simpatiz­ zanlt il giovedi sera alZe 21,15 in via Baldinucci 97, ( Piazza Bausan) seminterrato nel cnrtilP n destra.

TORlNO Sit uat a in na Calandra. 8. V

Je). ai,erta la domenica dopo le 9.45 e il lunedl dopo le 21.15.

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111 aperta il giovedi dalle 19 alle 22 e L, domenica dalle 9 aile 12.

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CATANIA ln ,·1" Vrce nz a, an mteruo H. è

aperta a1 sunpatizzanti ·e lettori 11 mart .. cti dalle 20.30. FIRENZE

La sala della nost r a redazione florentina. che ora si trova in Vi­ colo de' Cerchi L secondo piano. è aperta ai simpatizzanti e lettori la domenica dalle 10 aile 12. FORLI' S1tuat11 ln \'la Luffo Numat, 33,

,, aperta per riun10ni tl martedi e tl ginvedi dali<' 20 :lO 1n poi

.GENOVA Salita S. Matteo 19, tnt. 18 (pres­

sa P za lle Ferrari l aperta anclle ai letton e simpatizzanti il mer, coledi dalle 20.30 in poi. e ogm prima e terza domenica del mese dalle 9.30 aile 12.30 PORTOFERRAIO

Le rtumoni nella secte d1 via Forte lnglese si tengono 11 Junedi aile 20,30 VIAREGGIO (~uartiere B,m1f1ca n. 8. semm­

terrato II. Vangnano aperta tutti 1 giovtc<li dalle 22 in µ01

ASTI Via :,; Martrnn. 20. 1nterno. dper­

!a anche a1 leltnn e simpat1nanti tutti i hrn,,,11 d.ill,, 21 1n po1

Huova sade a Torlno l,a sellione di Torino ha inau -

curato l'ampio IMale della sua nuova sede, in via Calandra 8 \'. eon enlrata direttamente dalla strad.a. L'orario delle riunioni set­ tima.nali rimane invariato. Even­ tuali eorrispondense vanno indi­ riuate in via Manini 46.

(continua)

Un indegno ricatto agli operai

La Feaerazione 9rovinciale di Ruma dei lavoratori legno ediii e c1.!Jini ( FILLE A). in concomi­ tanza con l'invio da parte della Cassa Edile di cartoline verdi che l'operaio dovrebbe firmare di­ ciiiarando di a2i:JJlicare o comun­ que di mipegnarsi ad osservare integralmente ii contratto, l'ac­ cordo e gli altri atti normativi "e chiedendo " di poter fruire dei servizi e delle prestazioni della Cassa Edile. ha diffusa un co­ mimicato ai " lavoratori edili" in cui sostiene che " le cartoline rappresentano un impegno da parte del lavoratore a rispettare il Contratto di lavoro, mentre in cambio la Cassa Edile si impegna ad assistere :1 lavoratore medesi­ mo in caso di malattia. infortunio e in tutte le aitre forme integra­ tive e assistenziali presenti e future "· In conseguenza di cio, "la Fillea-CGIL Provinciale, nel­ l'i1witare i lavoratori a firmare e spedire sol!ecitamente alla Cassa Edite le cartoline in questione, in­ forma che le stesse rappresentano una conquista dell'ultimo contral­ to di lavoro, in quanta in questo modo le singoie imprese si impe­ gnano aJ rispetto del contralto stesso "· Non crediamo ai nustri occhi:

eppure sta scritlo prop1·io cosi! La Cassa Edile. cioè, s'impegna a versare parte dei soldi degli o­ perai agli operai stessi alla con­ dizione che essi s'impegnino sin­ golarmente. persona/mente e per is_critto, a rispettare il contratto di lavoro che dura tre anni. Al­ menu si fo~se scritto !'opposto. vale a dire che gli operai rispette­ ranno il contialto se la Cassa E­ dile s'irnpegnerà ad effettuare le prestazioni prestabilite agli ope­ rai: invece ilO, è l·ïnverso! Cosi, non .solo sindacalisti e po­

liticanti cercano di trascinare la lotta overaia tra la carta da bol­ lo, i côntratti, gli avvocati e le preture, ma persino sui piano le­ gale essi stessi. i "rappresentanti dei lavoratori " ( corne si autode­ finiscono), pongono il lavoratore al di sotto del datore di lavoro. Mussolini, almeno sulla carta da­ va ad intendere ai proletarï' che capitale e iavoro stavano sullo stesso piano. Costoro. invece, pur di rimanere a galla, invitano l'o­ peraio ad abbassare la schiena, dentro la fabbrica e fuori, e per ottenere questo scopo infame lo ricattano anche: se vuoi benefi­ ciare dei soldi che tu hai depo­ sitati nella Cassa Edile, devi pri­ ma impegnarti a rispettare i patti che noi sindacalisti abbiamo con-­ cordati, in nome tuo, col padrone ... _ ti piacciano o no! Gli operai edili, che apparten­

gono ai più sfruttati della classe operaia, la cui vita è continua­ mente in pericolo, che sono mal pagati ( anzi. i peggio pagati)

ERRATA CORRIGE

ouimdt, li JJagano, devono rispon­ d'"re no. Non devono firmare nes­ suna cartolina, non devono asSM- 1nere impegni con nessuno, non devono piegare le! schiena di fronte a nessuna Cassa Edile a nessun funzionario, a nessun sin­ àacalista, a nessun padrone. De­ vono stracciare le cartoline, e chiamare i ·capoccia sindacali a render conta di queste mancivre da mafiosi. degne del peggior gongsterismo fascista. La Cassa Edile deve effettuare

t·utte le prestazioni possibili e, in caso di rifiuto, dovrà essere la forz.a organizzata degli operai ad indurvela. Quanta al ris:petto dei contratti di lavoro da parte de­ gli operai, esso sarà possibile solo finchè i lavoratori non avranno tanta forza da modificarli a loro vantaggio. I contratti sono degli idoli solo per i 1)(ldroni e per i loro servi sindacali, non per i proletari, che mercè questi ac­ cordi vengono inchiodati alle peg­ giori condizioni àello sfruttamen­ to capitalista. I comunisti rivoluzionari per

primi non firmeranno nulla, e invitano tutti gli operai coscien­ ti a fare altrettanto!

Parchè la nostra stampa ,in '.VIILANO: ln Sezione 1975, alla

riunione del 25-6 Fiorenzo 1.000, A· sti 1.000. Gigi 2.000, Benito 500, Mi· lan., 1.550. Piovene 1.000. Carla 1.000. Mila 2.000. Alfonso 1.500; ROMA: Ugo. Gianni. Tatta, Conti, Bice, 5.200: CATANIA: Dalla pecora ne­ ra 3.000; PADOVA: Alfio 2.500; GRUPPO W: Compagni e simpatiz­ zanti 30.000; CASALE POPOLO: Io, 1.100, Il giorno della nostr a repub­ blica 400. Capè 300, Angelo B. 50, Mario l'ortolano 500, Zavattaro 300, Passatempo 500, N. N. 500, Fra corn· pagni 1200. Miglietta 500, Pellegrino ôOO, Pier il francese 200. P. Pietro 1;;00. Per il giornale 1250, Muzio F. 20û. Dopu una birra 500 (Nominati- vi della sottoscrizione precidente: Primo Maggio borghese 500. Augu- 11 ad Amad<:o 1720, Angelo B. 100, Zavattaro 300, Capé 300, Passatem· po 800. Antonio Allara 200, Fra com­ pagni 1560, La sezione 9500, Migliet· la 500. Pellegr1no 720, Saluti a Da· niPJis 500, Fermo 300, N. N. 500, kt barba al torneo 1000); FORLI": Stril­ lonaggio 10.950. Turiddu e Balilla 1000.

Totale L. 75.67S Tot. precc,dente> )) 1.806.530 -- Totale generale L 1888.205

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Il2ï Lug li» 1%7 - Nr. J.3

Il resro che segae ( e che avevumo vreannunciato nt'l n r. Il) è il rias­ ~unto di un brev€ rapporto tenuto durante l'ultima riunione r1enerale 11 Firenze e inteso a riprendere e ripresentare lo st·olgimento del la­ ro ro di nurr it o s•t1 tema della en­ duta tendenziale del sag(lio di pro­ iiüo inquadrandolo negli stud , di primaria importanza gia compiuti sui corso e gli sviluppi della eco­ nomia capitatista. E' un testa per 11ecessità incompleto, perchè si trat­ to di dare inizio ad un lavoro da completarsi ed integrarsi con dati statistici, teorici e storici, e desti­ na.to ad occupare diverse riunioni, mentre ora ci preme di ricapito• larne i termini essenziali in vista di un u!teriore sviluppo delle no­ stre ricerche. Tali ricercl1e sono partico!armen­

te utili ai giovani compagni o ai nuovi aderenti ai partita, che non tutti hanno potuto prendere cono­ scenza diretta del colossale lavoro di restaurcizione tenrica in corso da riù di 15 anni, Quel lavoro, svolto su t,.na linea di costante aderenza al marxismo invariante e aile lotte rea!i de! proletariato internaziona­ le, çhe ci ha permesso di riaffer­ mare con sonori ceffoni sulle guan-

ce dei rmneoati la p,ena ralidità del t1La1nsnw nell interpretare tutto il cor so stortco del modo di produ­ zione capitalistico " d• s1·elar,:, la colossale mist1f1cazwne controriuo­ lu.zionaria inibastita int_orno al ruo­ lo rin,/uzionario della Russia d'og­ gi. A, fini del presente riassunto seouirerno tre linee: cw~ riferire­ mo la questione (llla Ill sezione del Ill libro del Capitale (« lefJqe della caduta tenden:i(lre del saqgio di profitto ») da una parte, e aqli stu­ di su « li corso dél caoitalismo mon. diale nella esperienza· storica e ne/la dottrina di Marx» e 1< Traiettoria e catastrof e della forma capitalistica nella classica monolitica co st ruz io­ ne teorica del marxismo "· pubbli­ cati su « Programma comunista » ne! 1957 ( oltre cite ai brevi resocon­ tz comparsi sul n. 19 riel 1956 e sui numeri 3 e 4 del 1957) dall'altra; m­ fine, esporremo auanto ricordato a Firenze sulla reazione del capitali­ .,mo, nella sua fase imperialistica, alla legge delta caduta tendenziale del saggio di nrofitto. 11 lettore ri­ co!leghi quanto diciamo al rapporta sui « significato e il valore dei no­ stri studi su! corso dell'economia ca­ pitalistica », apparso nel nr. 10, di cui il testa presente i? in certo mo­ do l'appendice.

La legge marxlsta della caduta tandanzlale del sagglo dl profltto

1L PROGRAMMA COMUNISTA Pagina N. il

role: data un_a qualsiasi determ.i- 1 sione .distorta, , limitandosi alla nata quanti ta di capitale medio i superficie o al! apparenza e non sociale, ad esempio 100, vi è un volendo né potendo per ragioni aurm-uto continuo della parte di di classe esaminare le cause esso rappresentata dai rnezz i di profonde: « Il fenomeno der ivan­ lavoro, e una continua dim inu- te dalla natura st essa della pro­ zione della parte rappresen- duzione capitalistica. vale a dire tata da! lavoro vivo. Dato che, aumentando la produttività che la massa complessiva di del lavoro, diminuisce il prezzo lavoro vivo aggiunto ai rnez- della singola merce o di una de­ zi di produzione dirninuisce terminata aliquota di merci, che in proporzione al valore di essi, il numero delle merci aumenta, e anche il lavoro non pagato e la che la massa del profitto sulla parte di valore che lo rappresen- singola merce ed il saggio del ta dirninuiscono in rapporto al profitto sulla somma delle merci valore del capitale complessivo diminuiscono, mentre aumenta la anticipato. Ovvero: una parte massa del profitto sulla somma sempre più piccola del capitale complessiva -- questo fenomeno cornplessivo impiegato si conver- présenta alla superficie queste te in lavoro vivo, e quindi il ca- sole caratteristiche: diminuzione pitale complessivo assorbe in della massa del profitto per la proporzione alla sua entità 'una singola merce, diminuzione del aliquota sempre più piccola di suo prezzo, incremento della pluslavoro, benchè il rapporto tra massa di profitto sui maggior la parte non pagata e quel la pa- quantitativo deile merci prodot­ gata del lavoro impiegato possa te da! capitale complessivo socia­ aumentare al medesimo ternpo ». le o da] singolo capitalista. Da (id., pag. 267). questo fatto viene comunemente Poco oltre, in una pagina vi- dedotto che ~ il c~pitalis~a stesso

gorosa Marx dà la dimostrazione a gravaro a sua Iibera discrezio­ del fatto che la caduta tenden- ne il singolo prodotto di ~na per­ z~ale del saggio del profitto ag- centuale minore di .Prof1tto., co­ groga sempre più il proletariato prendosi della perdita media~te alla follia produttiva del capi- la produzions di ~n maggior tale. necessariamente spinto ap- quant.1tativo d1 ~~rc1: c~ncez10ne punt_o dalla caduta del saggio di che. si fonda sull idea ~1 profltt_o prof'itto alla invasione del mondo

I derivanta dalla v~ndita (profit

con le sue merci, cariche di su- i upoll: alienation , c,.e .a sua volta ~ore pro~etario e di profitto per provreno dalla concez1~ne del ca- 1~ capitalista, che questl deve rea- pitah, commerciale "· (td. p. 283). lizzare sul « libero mercato »: "Il numero degli operai impiegati dal capitale, dunqus la massa as­ soluta di lavoro che esso mette in movimento, quindi la massa assoluta di pluslavoro che assor­ be, e perciè la massa di plusva­ lor,e e la massa assoluta del pro­ fitto che produce possono quindi aumentare, anche progressiva. ~en_te, ~onostante la progressiva d1mmuz10ne del saggio del pro­ fitto. Ciè non solo puà, ma âeoe a~cadere - eccettuate le oscilla­ zton] temporanee -- sulla base della produzione capitalistica ", (td., pag, 269). La legge della caduta tenden­

~iale deriva perà anche da tutto 11 complesso fenomeno dell'eco­ nomia capitalista e dai rapporti produttivi ad essa sottesi, per cui i capitalisti e i loro ideologhi. gli economi~ti. ne hanno una vi-

visto, m generale, ehe le mede­ sime cause cht:c determinano la taduta del saggio del profitto. dànno origine a forze antagoni­ stiche che ostacolano rallentano e parzialmente paral1zzano que­ sta caduta. E se non fosse per quesfazione contrastante non sa­ rebbe la caduta del saggio del profitto ad essere incomprensibi­ lE, ma al contrario la relativa ientezza di questa caduta. In tale modo la iegge si riduce ad una semplice tendenza, la cui effica­ cia si manifesta in modo convin­ cente solo in condizioni determi- 1:ate e nel corso di lunghi periodi di tempo"• (id., p. 29:3). Rico rd tame ai teorici odierni

dei salari legali dlla produttività, della politica dei redditi, del sala. rio " g111sto ", quanto dimostra Marx in questo passo essenziale: " La caduta tendenziale del saggio de! profitto è collegata con un aumento tendenziale del saggio del plusvalore, ossia del grado di sfruttamento del lavoro. Nulla di più assurdo allora che spiegare !a diminuzione del saggio del profitto con l'aumento del sag­ gio dei salari. quantunque anche questo fatto possa presentarsi in via eccezionale [ha proprio ra­ gione. il signor Wilson, di van­ tarsi di non aver mai letto il Capitale e di non cercare ispira­ zione nel cimitero di Highgatel!]. La statistica sarà in grado di in­ traprendere una vera analisi sul saggio dei salari per diverse epo. che e per diversi paesi solo quan­ do abbia compreso i rapporti che determinano il saggio del profit­ to. Esso diminuisce non perchè il lavoro diviene meno produttivo, ma perchè h, sua produttività

Proseguendo nell'esame della I aumenta. L'aumento del saggio legge della caduta tendenziale del del plusvalore e la diminuzione saggio del profitto, Marx pone del saggio del profitto non sono l'accento appunto sulla tenden- che forme particolari che costitui­ zia!ità di tale legge, e iu due ca- scono l'espressione capitalistica pitoli della III sezione dimostra della crescente produttività del che contro di essa agiscono fat- lavoro ", (id., p. 294). tori antagonistici (aumento del Ecco perché il mondo dell'eco­ grado di sfruttamento del lavoro, nomia. nonostame le montagne riduzione del salario al disotto di statistiche elaborate e messe a del suo valore, diminuzione di disposizione degli « studiosi " da prezzo degli elemenii del capi- montagne di uffici-studi, appare tale costante, sovrappopolazione sempre più incomprensibile ed o­ relativa, commercio estera, accre- scuro ai capitalisti, e i loro teo­ scimento del capitale azionario) rici non possono né vogliono ri­ e che questi ne rallentar:o la ca- conoscere la diagnosi di Marx, duta, altrimenti destinata ad es-

1 perchè il riconoscerla significhe­

sere ben più rapida: « E cosl si è rebbe ammettere che il capitali-

La condanna storlca del modo di produzlone

capllallstlco

smo è solo uu modo di produ­ ziont: storit·u, t' corne tale transi­ torio. La direlu, riaffermazione della transitorietà del capitali­ smo, che ea.uivale a un grido di lotta e di rivolta da parte delle masse sempre più sfruttate ed op­ presse (noi g1ustamente dicem­ rr.o che il Cavitale non è un h­ bro di studio,· ma un programma di battaglia). rabbiamo nei pass1 che mettiamo a eonclusione di questa prima parte: "D'altro la­ to, in quanto il saggio di valo­ rizzazione del capitale comples­ sivo, il saggio del profitto è lo stimolo della produzione capîta­ listica ( corne la valorizzazione del capitale ne costituisce l'uni­ co scopo), la sua caduta rallenta la formazione di nuovi capitali indipendenti ed appare corne una minaecîa per lo sviluppo del pro­ cesso capitalistico di produzione; favorisce infatti la sovrapprodu­ zione, la speculazione, le crisi, un eccesso di capitale contempora­ neamente ad un eccesso di popo­ lazione. GU economisti che, co­ rne Ricardo, cousiderano corne assoluto il modo capitalistico di produzione, si rendono canto a questo punto che tale modo di produzione si crea esso stesso dei limiti, ed attribuiscono questi li­ miti non alla produzione ma alla natura (nella teoria della rendi­ ta). L'horror che essi provano di fronte alla tendenza a decrescere del saggio del profitto, è ispirato soprattutto da! fatto che il modo capita listico di produzione trova nello sviluppo delle forze produt­ tive un limite il qua]e non ha nulla a che vedere con la pro­ duzione della ricchezza corne ta­ le; e questo particolare limite at­ testa il carattere ristretto, sem­ plicemente storico, passeggero del modo capitalistico di produ­ zione; prova che esso non rap­ presenta affatto l'unico modo di produzione che possa produrre la ricchezza, ma al contrario, giun­ to a una certa fase, entra in con­ flitto con il suo stesso ulteriore sviluppo "• (id., p. 297). E ancora: « 11 limite del modo capitalistico di produzione si manifesta nei fatti seguenti: 1) !o sviluppo del­ la forza produttiva del lavoro, de­ terminando la caduta del saggio del profitto, genera una legge c-he, ad un dato momento, si op­ pune inconciliabilmente al suo

<< HIVOLUZIONE CULTURALE » : HIVOLUZIONE BORGHESE (Contimwz. dul mim. precedente) Il più rapido esame delle que­

stioni ideologiche sollevate dalla rivoluzione culturale ci porta a ripetere quanto abbiamo già scritto a proposito del conflitto cino-sovietico: il segreto e la so­ luzione di queste « lotte di idee " 110n risiedono nella testa di al­ cuni dirigenti o nella volontà delle masse; al contrario, le lot­ te di idee e i movimenti di massa traducono degli antagonismi nei rapporti economici e sociali, dei problemi di « cultura materiale " rimasti insolubili nel quadro di un certo regime .

Un bilancio che il maoismo non puo fare

Quando si manifestarono i pri­ mi dissensi fra Pechino e Mosca, i due protagonisti cercarono di mantenere il conflitto nei limiti di rispettabili discussioni teori­ rhe sulla guerra, la pace e il so­ cialismo. Le divergenze fra par­ titi essi dicevano, non devono in. cidere sui rapporti fra Stati. Noi ,.,bbiamo subito risposto che le pretese divergenze ideolog1che e­ rano soltanto il riflesso di con­ flitti materiali fra Stati naziona­ li borghesi. I fatti hanno confer­ mato la nostra analisi. Cina e Russia non ricscono più oggi a mantenere al di sopra dei loro rispettivi interessi nazionali gli ir:.teressi generali de] " campo so­ cialista ,,. Sul piano politico, ne è la mi­

glior prova la guerra del Viet­ nam. Ne! campo economico. l'e­ voluzione di tutti gli Stati del­ l'Est ( e non soltanto della Cina) mostra che essi non tendono af fatto a creare un " sistema socia­ lista mondiale "· ma che tutte lE forze rlella Joro economia nazio-

nale li spingono ineluttabilmente 1 tutto si sarebbe messo a dege­ nlla piu completa integrazione nerare. Sembrerebbe, quindi, che nel mercato mondiale cap1tolista. la controrivoluzione mondiale ab­ E' sotto la pressione di questi fat- bia le sue radici e la sua ragion ü che tutti i partiti affiliati a d'essere in quel bonaccione di Mosca hanno rinnegato il monoli- Krusciov, nei suoi viaggi, nelle tismo dell'epoca staliniana, e si sue riforme, nei suoi discorsi di pronunciano senza eccezioni a fa. congresso. E' fargli troppo onore! vore del " policenlrismo " di cui E' attribuire a Krusciov o a Kos­ Togliatti fu 11 primo campione. sighin in Russia, a Liu Shao-chi e Gii interessi commcrciali, la po- ;:;, qualcun altro in Cina. un ruolo litica nazionale, la diplomazia nella storia che il marxismo non borghese, hanno avulo definitiva- ha mai riconosciuto ai " grandi mente ragione del falso sociali uornini », e a maggior ragione smo. E non è necessario andare agli omuncoli che la controrivo­ ln cerca di aitri motivi " ideolo- luzione ha spinto sul proscenio! gici " quando si vedc fino a che La " grande rivoluzione cultura­ I'Unto i dirigenti di questi paesi 12 " cinese è stata incapace di di­ siano disposti a passare la mano 1è e ricordare ai proletari che davanti all'imperialismo dell'al- cosa fu in realtà la controrivo­ tro blocco, perfino a detrimento luzione. del loro " prestigio nazionale "· La controrivoluzione del XX Paese arretrato che quindi sof- :,ecolo. di cui soffre non soltan­

fre più direttamcnte dell'ordine lu la Cina maoista, ma anche e stabilito sotto l'egida della coesi- soprattutto il proletariato inter­ stenza pacifica, concorrente po- nazionale, non è entrata d'im­ tenziale pericoloso che i due im. çrovviso in un congresso di par­ perialismi dominanti hanno di !ito o nella testa di alcuni diri. volta in volta boicottato, la Ci- genti messisi d'un tratto a "se­ na ha dovuto dare alla difesa dei guire la via del capitalismo "· Es­ :moi intercssi nazionali la forma sa si è imposta all'umanità con di una latta aperta contro la lu forza delle armi e in lotte di "cultura" putrefatta del capita- C'lasse di un'ampiezza internazio­ li~mo mondüile. Ma, su questo nale. La controrivoluzione è lo terreno, i dirigenti cinesi si sono schiacciamento dei proletariati nvelati impotenti tanto a demo- tedesco, russo e cinese dal l9HJ lire l'ideologia politica della con- al 192ï; è la liquidazione della trorivoluzione russa quanto ad teoria rivoluzionaria e dell'Inter­ allentare la morsa ·del dominio nazionale Comunista; è la distru­ materiale esercitato dallïmperia- zione del partita russo e mondia­ lismo americano sull'economia lE con ~li cnormi mezzi repress1- marxista, e pretendono di aver vi dello Stato « operaio ", è la scatenato, in Cina corne altrove. mobilitazione dei proletari di tut­ una lotta a morte contro quello ti i paesi nella seconda guerra che chiamano il "revisionismo imperialista. Tutto cià ha una moderno "· Ma che cosa intendo- portata ben diversa dal " revisio­ no con questa uarola? Per loro, la nismo ,, lindo e assestatello che data di nascita di questo " revi- un bel iiorno sarebbe caduto da] sionismo ,, risaiirebbe al mass[. c:ielo. In realtà, la vera storia del­ mo al XX congresso del partito ;a controrivoluzione non comini­ russo; prima, tutto filava liscio cia, neppurc per la Cina, con il corne l'olio nella santa famigha conflitto degi1 anni 'ôO fra Jo Sta­ de! piccolo padre Stalin; dopo, te, russo e lo Stato dnese. Ora,

Ricapilolazione del lavoro di parlilo sulla legge marxisla della cadula lendenziale del saggio dl prolillo e sulla analoqa lendenza nel .. incremenlo

relalivo della produzione induslriale

Come spiegato nel numero 10 per l'appunto nel fatto che, per del « Programma Comunista » e mezzo dell'impiego crescente di alla riunione di Firenze durante macchinariq e di capitale fisso in l'esposizione del tema e l'illu- generale, una maggiore quantità strazione del prospetto sull'eco- d1 mater1e prime e ausiliarie ven­ nomia marxista redatto dalla se- gono trasformate in prodotto da zione di Napoli, il saggio del pro- un eguale numero di operai nello fitto è dato dal rapporto fra plus- stesso tempo, cioè con un lavoro valore, o profitto, e capitale corn- n::iinore ». (Il Capitale, Ed. Riuni­ plessivo anticipato (cioè capitale t1, 1954, III, I, p. 263). Più oltre, costante e variabile) ed è simbo- Marx spiega corne anche di fron­ licamente rappresentato dalla te al dilatarsi del capitale corn­ formula t=P;k dove k è uguale plessivo, il capitale complessivo a c + v a differenza da] sag- stesso assorba una parte relativa­ gio del plusvalore che è dato dal mente m!nore di pluslavoro e di riferire la stessa grandezza p al lavoro vivo, benchè lo sfrutta­ solo capitale variabile v e in cui mento proletario espresso dal tas­ perciè> il rapporto simbolico di- 1 so del plusvalore possa aumen­ viene s = p/v. Ora Marx dimo- tare: « La legge del saggio de­ stra che tale saggio (o tasso) de- crescente del profitto. che si cresce storicamente e tehdenzial- esprime con lo stesso saggio del mente (vale a dire non in modo plusvalore o anche con un sag­ S!èmplice e reitilineo, ma attra- gio crescente, dice in altre pa­ verso un andamento irregolare) in rapporto all'aumentata compo- sizione organica del capitale; va­ le a dire, alla relazione all'inter­ no del capitale complessivo anti­ cipato dal capitalista fra la parte costante e quella variabile. Come vedremo, la parte costante ten­ de ad aumentare, aumentando quindi la composizione organica e la grandezza k, cui p va rife­ rito nella determinazione del saggio di profitto; e questo in tal modo decresce. Cià avviene per l'aumentata produttività del lavoro, per la diminuzione relati­ va di v, del lavoro vivo che mette in movimento, o valorizza, una maggior quantità di c, capi­ tale morto. capitale costante. Cercheremo ora di chiarire e do­ cumentare quanto esposto in mo­ do molto schematico attraverso citazioni dalla sezion~ del Capi­ tale supra citata. Marx affronta il problema met­

tendo in particolare evidenza, nello sviluppo della produzione capitalistica, la diminuzione re­ lativa del capitale variabile in rapporto al capitale costante e quindi al capitale complessivo Z,a. lorizzato dalla classe proletaria: « Ciè> significa soltanto che lo stesso numero di operai e la stes­ sa quantità di forza-lavoro, di­ venuti disponibili per mezzo di un capitale variabile di una data entità, in conseguenza dei parti­ c?lar~ metodi di produzione che s1 svlluppano nella produzione capitalistica, mettono in movi­ mento, impiegano, consumano pro~uttivamente, durante il me­ des1mo periodo di tempo, una massa sempre crescente di mezzi d~ lavoro, di macchinario e ca­ pitale fisso di ogni genere di ma­ terie prime e ausiliarie' e, per conseguenza, un capitale costan­ te di sempre maggiore valore. Questa progressiva diminuzione relativa del capitale variabile in rapporto al capitale costante e P€r conseguenza al capitale com­ plessivo, è idE·ntica al progressi­ vo elevarsi delJ:, composizione or. ganica del capitale complessivo considerato nella sua media. Del pari, essa non è altro che \!na nuova espressicm,! del progressi­ vo sviluppo della produttività so­ ciale del lavoro, che si dimostra

nelle sue polemiche con Mosca, 1 Abbiamo già mostrato che il con­ Mao non ha mai affrontato quel- fütto cino-sovietico non fu il ri- 1::. " rivoluzione culturale " che sultato di una semplice rottura no1 soli abbiamo fatta, e di cui uriilaterale di contratti commer­ osserviamo, al di sopra delle ge- dali o di perfide macchinazio~i nerazioni. la tradizione politica: i:,olitiche di Mosca contro Pech1- rwn ha mai denunciato nè la tat- no. In realtà sono le tendenze tica menscevica imposta da Sta- profonde delle economie nazio­ lin al partito cinese nelle gloria- nali russa e cinese, corne del se battaglie proletarie del 1924- mercato mondiale, che hanno con- 27, nè la disastrosa influenza del- dotto la Cina prima all'isolamen­ la politica dei fronti popolari sul- to, poi alla necessità di "contare la lotta per il potere fra partito sulle sue sole forze ", di « cam­ comunista cinese e Kuomintang minare sulle sue gambe"· in­ negli anni ':30, né infine l'aper- somma di affrontare da sola le ta collusione dell'imperialismo cuntraddi:r:ioni, i sacrifici e le ca­ n,sso-amcricano che tento un'ul- iamità natuiali e sociali dell'ac­ tima volta alla fine della guerra cumulazione capitalista. di osta~olare.il m?vim~nto nazio- A partire dal 19.5.5-56 (corne ab­ nale nvoluz10nano cmese, rac- biamo mostrato ne! Programma comandando a Mao di costituire Comunista. nr. HJ-22 del 1986), ur, nuovo goyerno di C<;Jalizio?e tutta la politica dello Stato ci­ con Ciang Kai-scek. La nvoluz10- nese si è sforzata di risolvere ne culturale non ha mai fatto c ::.ll'interno dei confini nazionali non farà mai un simile bilancio le contraddizioni generate dall'e­ sturico della controrivoluzione m conomia di mercato nel "campo Cina. E si capisce perchè. Questo rnciâlista "· A questa politica si bilancio, quand'anche concernes- devono la collettivizzazione acce­ sc- la cultura nazionale e la sto- lerata e il movimento di "riedu­ ria nazionale della Cina moder- cazione del pensiero " dei capita­ na, dovrebbe essere un bilancio listi nazionali, poi il « balzo in di classe che rimetta in causa le avanti ,. e Je "comuni popolari "· illusioni e la politica della demo Di questa politîca cinese del " so­ crazia popolarc. E' il bilancio che cialismo in un paese solo l,, la solo potrà fore una classe battu- stessa rivoluzione cinese non è ta ma già in procinto di risolle- che la contmuazione e lo svilup­ Y<,re la testa: un bilancio rivolu- po. zionario della controrivoluzione. Cos\ le formule della « rivo-

luzione culturale " appaiono già ncl lfJ.Sï, anno in cui i risultati del primo piano cinese e l'evo­ luzione dei rapporti tra paesi so­ cialisti hanno ormai convinto Mao che la Cina potrà contare solo sul suo " capitale umano " per edificare la sua economia na­ ziunale. A quest'epoca, infatti e­ gli dichiara: "II nostro paese' di wr, milioni di abitanti h,1 due ca­ ratteristiche: è povcro ed è bian­ co, bianco corne un foglio di car-

{ Continua i11 sesta pagina)

la rivoluzione culturale, momento dello sviluppo

capitalistico cinese Se il " pensiero di Mao " non

ha mai saputo abbracciare i pro­ b!emi della nvoluzione proleta­ ri& mondiale, è invece sempre stato piu fecondo nella elabora­ zione dellïdeologia e della poli­ t:ca nazionale dello Stato cinese.

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ulteriore sviluppo e che deve quindi di continuo essere supe­ rata per mezzo di crisi. Il) L'e­ stensione o la riduzione della pro­ duzione non viene decisa in base al rapporto fra la produzione e i bisognj sociali, i bisognl di un'u­ manità socialmente sviluppata, ma in base all'appropriazione del lavoro non pagato ed al rappor­ to fra questo lavoro non pagato €d il lavoro oggettivato in ge­ nerale o. per usare un'espressio. ne capltalistica, in base al pro­ fitto ed al rapporte fra questo profitto e il capitale impiegato, vale a dire in base al livello del saggio del proiitto. Essa incontra quindl dei limiti ad un certo gra­ do di sviluppo, che sembrerebbe viceversa assai inadeguato sotto l'altro punto di vista. Si arresta non quando i bisogni sono soddi­ sfatti, ma quandu la produzione e la realizzaziune del profitto im­ pongono questo arresto .... Il sag­ gio del profitto costituisce la for­ za motrice della produzione capi­ tal istica; viene prodotto solo quel­ lo che puô essere prodotto con profitto, e nella misura in cui tale profltto puo essere ottenuto. Di qui l'angoscia degli economisti in­ glesi di fronte alla diminuzione del saggio del profitto. Il fatto che la sola possibilità allarrna Ricardo, dimostra la sua proton. da conoscenza delle condizioni della produzlone capitalistica. Quello che è più significativo in lui è proprio quanto gli viene rimproverato, ossia di non dare alcuna importanw ne! suo stu­ dio della produzione capitalistica agl] "uomini ,,, per attenersi e­ sclusivarnente allo sviluppo delle

.forze pro<luttive, per quanto grandi siano i sacrifici in uomi­ ni ed in valori-capitale che esso comporta. Lo sviluppo delle for­ ze produttive del Iavoro sociale costituisce la missione storica e la ragione d'essere del capitale: é appunto mediante tale sviluppo che inconsciamente esso crea le ccndizion] materiali di una for­ ma più elevata di produzione. Quello che inquiéta Ricardo è che il saggio del profitto, forza motrice della produzione capita. listica, condizione e stimolo al tempo stesso dell'accumulazione, sia compromesso dalle sv iluppo stesso della produzione. Ed il rap­ porto quantitativo è tutto qui. Ma vi è in realtà al[a base del problema qualche cosa di più profondo che egli appena sospet­ ta. Viene qui dimostrato in ter­ mini puramente economici. cioè dal punto di vista borghese, en­ tro i l imit] della comprensione capitalistica, da! punto di vista della produzione capitalistica stessa, che quest'ultima è limita­ ta e relativa: die essa non costi. tuisce un modo di produzione as­ solut o ma semplicemente stor]; cr), corrispondente ad una cer­ tu, Jimitata epoca di sviluppo del- 1E: cond1z10ni materiali di prcdu. zrone » (id., p. :315-16-17). Questa vibrante maledizione di

Marx al mondo della merce, del mercato, della concorrenza o e­ mulazione competitiva, e la ri­ voluzionaria affermazione del suo carattere transitorio, noi, le­ gat i allo stesso filo, rivendicando ogg] corne allora gli stessi obiet. tivi, le riprendiamo, buttandole in faccia alla classe dominante.

IL PROGRAMMA COMUNISTA 13-27 Luilio 196', • Nr. 13

da uno Stato capitalista e geste­ re della forma mercantile azien­ dale, favoreggiatore di classi straniere o indigène "· Cio detto l'obiettivo che le no­

stre ricerche in questo campo hanno perseguito e perseguono, è chiaro: 1) Dimostrare, sulla scorta degli stessi dati statistici forniti da] burghesi, la piena va­ lidità della leggs marxista della caduta tendenziale del saggio di profit to, in cul è implicita anche la condanna storica del capitali­ smo; 2) Smentire la tesi stalinia­ na secondo cui il carattere socia­ lista della struttura econornica sovietica sarebbe dimostrato da­ gli alti e sempre crescenti ritmi di incremento della produzione in confronto a quell] che si registra­ no in Occidento provando, stati­ stiche alla mano, che la stessa tendenza alla caduta dei tassi an. nui di incremento produttivo vi­ ge nell'URSS. Dalla tribuns del XX congresso Krusciov gr ido che nel 1965, in forza appunto degli alti indic] d'incremento della sua produzione, la Russia avrebbe raggiunto !'America. Sin d'allora noi predicemmo J'infondatezza di tale asserzione (e i fatti doveva­ no darci clamorusamente ragio. ne) e accusammo i post-stalinisti di essere peggiori del loro pa­ dre spiriluaie, perchè t utto pun­ tavano sulla pretesa gara econo­ mica con l'Occidente capitalisri. co, mentre Staün vedeva nei suoi sugni, peraltro deformi, l'armata rossa dell'URSS, economicamen­ te ingigantita, dilagare nelle pla­ ghe di un mondo borghese deca. dente e asfittico. Le previsionj di .Stalin e di Krusciov non si sono avverate, né lo potevano; ed ora sia l'uno chc l'aitre, blocco mon­ diale suggiace alla Iegge marxi.

.. sta del!'incremento decrescente. ;i operante ad Est corne ad Ovest

_eJ in quanto unica è la radice eco . p ,~ t nd ,· affermare nomica delle due rnacchin., pro-

, ur ,.ne., _po e_ .051 a a duttive e statah che, corne gen. c,he esiste identità perfett fr darrn] della controrivoluziune, si l evoluzwne stonca dell aun:iento dividono il controllo sui mondo. relative della_ produzw,ne _mdu- Unica sarà anche la crisi da cui, str iala e quelra del tas_so di yro- sempre in f'orza della fondamen­ fi~to, date _ le ipotes] sempliftca. tale leggc della caduta tenden­ tric] che .c1 s~nu. state necessa- zialé del saggio di prof'itto il ne, sr puo quind] dire che que- mondo della merce e del lavor o ste due grandezze sono legate fra salariato sarà investito ad Est e di loro, e che _l'evoluz10ne del l'u- ad Ovest ' na, che si puo fac1lmente segu1- . . . · _

0 sit

re grazie alle abbondanti stati- Rrport1_amo a_ questo pr posi o stiche di fonte borghese informa alcune. citazioni degli studi ap­ sull'evoluzione dell'altrâ che la P:1rs1 m. continuità sui nostro statistica borghese avvolgr- inve, gtornalo 1r1 men~o _al co~so_ delle ce di mistero. econorm., capitalistich., sia in Oc-

cidenn, che m Oriente, Ecco corne nel n 17-19.57 di . , ', . · . Programma comunisrn n. 16- Program'.na __ .Somumst.a, prec1s~- 1957: "Si è cercata la prova del-

vamo J Li rni ti del nfenmento ar- la forma .sociallsta nella pretr-sa lé' s0Ja produz10ne mdustnale: I n-ag"ior pr Jduzione ottPnuta

1·n L ,·t· d 1 ' it l 1 b e ' · , ,, a _quani1 a é pr,uo0. o g o- 1 Russia, confl'>ndcndo la massa

baie. ma~stnale non _e qw"lla_ es-1 hruta del p1 odott(, col rapporto senz1ale rn uno stud10 marx:st~. tr:i la quantità sociale ottenuta e per ev1dentr _rag10m, d1 cui n- e lo sforzo sociaie irnpegnato. e cordiamo le prmc1pah, che nsul- confondendc:, con auesto concetto teranno meglio esaminate ne! se- -- la cui unità di ·misura marxi­ guito dello studio. Anzitutto la sta è una sola: il tempo; ossia nel sola economia industriale è in- capitalismo al lavoratore resta sufficiente allo studio di un mo- un quarto della sua giornata, ne! do storico di produzione, in quan- socialismo una proporzione dra­ to lascia da parte le vicende cro- sticamentc maggiore, almeno del nologiche delia produzione delle doppio, e cio a pari " produttività derrate agrarie, che, quando con. tecnica ", che è . un altro pazo di siderata. leva squilli assai me- rnamche ·- _11 ntmo di aumento no gloriosi di c1uelli della pro- depa pro~uz10ne annua. Si affer­ duzione dei manufatti, e special- mo che m que~to con_fronto la mente ove sia messa in rapporto Russ1a batteva 10 Occ1dente. A agli incrementi di popolazione. questa colossal: menzogn~ ~ase Questi dail'altro lato. anche per d1 tuHa la. pr~paganda _stal~mana l'industria, andreLbero composti e dei v~n, d1scendentJ:. nspon: con quelli della produzione glo- demmo anche negJ! scnth <:Iett1 b· 1 f d 1 t b 11 1 "Dialogato con Stalm ,, e " Dialo- a e, o_rman o e a e e e _e gato coi rnorti » che era falso il

curve di md1c1 non per tutto Il fatto, e la sua spiegazione. Che il prodotto, ma per _il rappor,to di capitalismo in generale accelera esso alla popolazwne dell an!lo rapidamente di anno in anno la cor'.1spond_ente .. ., Ne~la produz~o- sua produzione bruta quando è ne mdustnale caprtausta non vie- " giovane ., auando esce da una ne nemmeno_ compresa quella guerra, spèciê se perduta, quan­ della parte d1 econom1_a agrana do esca da un acrisi, ed in ge. condotta corne mdustna cap1ta- nerale quando ha l'agio di ma­ lista, ossia da affittuari impren- ciullare di più la forza operaia ditori, ed in genere con lavoro in sotto la macchina salariale. Pro­ massa di salariati. Un tale crite- vato questo guardando verso rio andrebbc a vantaggio dell'In- I est, si tratta di provarlo guar­ ghilterra e anche dell'Italia, ove, dando verso ovest. L'avversario considerato. E darebbe un'idea i è diverso ma dice_ la stessa cosa: maggiore dello sviluppo della ; 1] modo di produz10ne capitalista forma borghe»e 111 moJ1 i paesi ul- : è in grado di accrescere il benes- traoceanic1. sere sociale illimitatamente. di-

I lt 1· l , d 1 t t . minuendo lo sforzo medio. evi. " no re, lllt !ce e get 1 0 lll· tando le guerre " le crisi. e quel­

d_ustnalc'. d1 _ rnanufatt1 numsce m . la che da e,sc, aspettiamo. la Ri se 111 mucto 1nd1sl1nto lavuro mor ; \'oluzione ., to e lavuro vivente ne] senso di Ancora da Programma lOIJl11· Marx, os:,;rn cap1talech,, at1ra\·er- ;lista n. lî-.~î: "L'apolugia del :-u merte la Produz101Jp c ncom: preteso sucialismo sovietico vie­ p,.,re 1rnrnutatu, e capitale Plll ne da dect'nr~l condotta sulla ba. cunsun1t, c1ggiuu11 ad csso nella sp del contronto tra g]j indici d1 pruduz1ont· della forza lavoro. sviluppo delia produzione indu. chp a dt>nti stn•tt1 da alcuni de. striale. <l1ffondendo la tesi fais;;. ('l'lllll gli l'L'onornisti borghesi ri;; eht• con unu ,tesso termome­ hann,) c<>rnJ1w1;;tu ,, chiamarc \'èl· tni s1 p1Jssa misurare il calore lurt' aggiuntu, u,urpand0 a fint• vitalp dc1ia furrna bnrghe,p E' d1 tù fal,1 la n"stra tcrminologia. quella suc1;,lista. ,is"ia Sf:mpff Qut·sta cun!us;orit', rhe rimane più affondando nl'lla dottrina del­ rniatt,-, ndla ,ic'llTmmazinrw ,uh l'ernulaziunl' concurrente tra Sta­ dula d,-.l .. rt'(idit,, prP-capitP .,. C'<' ti e "siste·m1 ".

" La ste.,sa verifiea della " velo- ind1<·,· dv,Lmnn I cità nella cor,1i alla prod1J?ione ,,

,,erw dagli opportuni.,tr applica­ ta aile ecunomie dei dn:ersi pat'· sr pcr d1mostra1\• ch(' questa ga. rd è ,T1ntd ùall.:1 rnodernc1 Rus~ia. <' che di conseguenza. la sua ~trutturçj econon1ic:;;.1 L' :-:ocif1llsta. Partendu da]J,i d:mostrano1w 1'he un Slll11ip \eràettu (-\(,] g1udicp di arr1\·u è c1q11(,·~taf)lh: per falsità p,,lese. 111>1 ""gl1,,nl!t giungere a

La caduta tendenziale del saggio d' incremento della produzione

Ne! lavoru di partito pubblica­ tu via via sulla nostra stampa, abbiamo ampiamente dimostrato 11i soggiacenza dell'economia ca­ pitalistica alla legge marxista della caduta tendenziale dell'in­ cremento relativo verificandola in base agli indici della produ­ zione industriale. La ragione di tale riferimento, che non è ar. bitrario va cercata nella neces­ sità di

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basarsi rn dati statistici universalmente accettati, onde e­ vitare ogni accusa di utilizzazio­ ne di dati di comodo: i nostri da­ ti, infatti, provengono general­ mente dalle statistiche o dell'O NU o degli istituti di statistica dei diversi paesi in esame. Ora hl differenza più apparente fra questi nostri studi e quanta si è visto più sopra, sta ne) fatto che Marx, nella f.Ua opera teorica, parla di caduta del saggio del profitto, menlre noi verifichiamo l'efficacia della stessa legge sui dati della produzione industriale. In realtà tale riferimento. nel re­ perire la tendenza alla decrescen­ za, è pienamente legittimo e ri­ sponde all'esigenza di servirsi di punti di riferimento costanti nel­ la impo.;sibil.ta di ottenere dati sicuri sulla composizione organi­ ca e sulle su<' variazioni nell'am­ bito de] capitale sociale comples­ :;ivo. Indichiamo con k' = c' + v' il

capitale totale anticipato nell'an­ no I e con p · il plusvalore totale: supponendu che tutto questo plus. valore sia reinvestito invece di essere consumato dai capitalisti (il che evidentemente è un caso teorico estremo) il capitale totale anticipato nell'anno seguente di­ viene k" :.-· c' , u' + p'; la parte varia bile di questo capitale ( rap­ presentata da r' al quaJe si è ap­ pena aggiunt.i una frazione di p') produrrà un nuovo plusva­ lore, p". Il tasso di profitto per questo secondo anno sarà quindi:

p"

k"

Consideriam., .ira lP cose sot to l'angolo muteriak, e non più da! punto di v1~ta dei valori. La pro duzwne fisk11 de!J'anno I puô ps­ sere raff1gura1a mediante un lJl. dice ( lïndke dr•lla prnduzione industria ,e forn i to da i di vcrsi uf. fici di stati1<tica l che rappn•senta lo stock di merci prodntte il cui valore c0rnspondp appunto a c· t r p·. Lo stt:>~~o raginna mcnto per l'arHH• sucn·s,;1vo mo­ stra ehe l'md1ct· delî,, quant1tà fis1chp l'Ofl'ispondp al \·u lurc' k'' • p", Cllll' c· ' 1·· • p· !· P .. Oru. chr n,~a s1 C'hiama aumentn relai IVo dt'lLi p1 oduii,,ne indu - striale'.' L·,,unw1;to brutt> d1 un enno su tin ,dtro rifrrito all'an­ no d1 ~:ar!t•n,m: ('toi>. tlt'] nostrc,

ind 1ce de 11 'anno l Parugun.u.; t't'fl c10 cht1 ~1 f'

dettu piu S\lpr<1. ,1 vedt' clw e1ô corrispond.., t purchè tuttn il plus­ valore s1a caµ1tali,:zatn e l.i c<lm posizionl' llr!!<1t1n:;i ctd capitall' non caml:,i d.i un annn all'..ll. tr,> l a:

\C • v· p' n"\

m,, VI nma1 rd)he llt'liit d,·1erm1- r.annrw d1 md1c: dl'll<> pr<>dt12in. ne globale mdu~1naic nds>tt1 a par, popnb1zJ,îlH\ :--CT\·t· ~1 celart' !'f:-:i~tenzd dvllc l'ht::-.:-::1 t· 1I nHH)o poliu del lavuro n1\>rlo, :--1a essn e~ercttato da una cL1~::,;p fi:-!cc:i, o

..... p' ·' p

. . · E · n avano un pun- di capita!~ necessario; e lo sono ricordare ai proletan che la ve- cial!smo, &si m e;xismo: il cata- quanto p1u mode~no ed avaniato Jocità folle della corsa al produr- to sf'ldo d.E:1 olu~ionario. Essi ac- è il ramo pr~duttivo o _la nazione re non è che la mass1ma delle stro ismo 11[ confronto ,, l'im- cui si rifenscono. R1conoscono ve~gogne del sistema bor~hes_e, e ~enavano .; d;·i modelli; riaccet- quindi essi stess~ la tendenza al rns1eme la mass1ma prov~ sc1en- te e te~ntto i' ciarpame rifor- duminio del capitale morto al. tifica della sua necessaria fme ay~no h u ia III Internazionale, l'aumento della produttività' del sto~ica, e che questa corsa non 1:'~ ae~di violentemente col ri- lavoro, alla diffusione necessaria sara accelerata'. m~ sdel~~ata ~ }irniîsmo socialdemocratico, ave: deJ capitc.:lismo in ~utto il rnon. frenata, daHa _vrttona e a nvo battuto· fornivano qu111d1 du. E' da queste rad1c1 che si ori. luz10ne sœ1ah:;t~ "· ~~ac;r:iova ult;riore di avere. ab- gina la vitalità ~el capitale, la Nel!a umvoc1_ta della corsa al bandonato le trincee della nvo- sua spinta. grand10sa .. l unperati.

produrre, possia~no. ncono~cere luzione; di sognare corne ~terno, vo categorico ch~ gh o.rdina di corne sia umca l a~1ma capital!- rogressivo, illimitato, il s1stema prod_urre, e ~ cu1 sta. d1etro co. sta dei ~ue pretes1 blocch1 con- fociale che parlava attrayerso le me meluttab1J,e ~ermme del ci. trappost1. . , . luro bocche, e di con~1v1de~e lo clo la necess1ta d1 vendere. . . Nel corso degli anm dal 57 m stesso horror dei cap1tahsh rn- . Ecco allo~a s?rger,e la. Pohtica

po1, dimostrammo J:)er 1 quattro glesi del tempo di Marx d1 fron- ~1 pote!1za, 1~ mm~cc10so unperia­ maggiori paes1 o_cc1dentah (l_n- te all'abbassarsi del sag~10 del hsmo! d totahtar1smo stata~e

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la ghilterra, Francia, Germam~, profitto. Abbandonavano 11 cat_a: spartiz10ne del m~mdo, le ~ris1, le USA), a partire dal 18~9, _la val!- strofismo e la teoria delle cns1 ~~erre _I caratter1 econom1ci del. dità deil'ü1cremento re,ahvo sto- che noi abbiamo sempre nvend!- l 1mpenahsmo non sono delle no. ricamente decrescente e. fornen-1 cati corne cardinali in tuttu Il vità; esse ra_PI~resent~no l'esten­ do per la sala Russia un prospet- marxismo, e le cui radici non so- sione p_aro~s1shca dei caratteri to con partenza da] l!:ll:l, 11 npe- no da ricercare in un nostro "pal- del caprta!Jsmo class1co; sono in. tersi dell'amiloga legge di decre- lino ,, teorico ma nel carattere siti nello svrluppo del modo di scenza. Fornimmo po1 un allr? stesso della produzione capitali- p_roduzione capital\stico; sono le prospetto raggruppante_ non prn stica, corne la vediamo delmeata nsorse de] capit~hs~o Per pro. .J ma 7 paesi (oltre a1 quattro dalle parole di Marx (sempre nel- lungare la propna v1ta nel! atto supracitati, Russia, Giappone ed la III sez. dP! III libro): in cui le sue contr:~ddizioni. di­ ltalia J, e potemmo d1_mo~tra_re "Il guadagm.re questo plusvalo- ,engono _se1:1pre prn e.splos1ve, c.hc ne! periodo pustbelhco 11 nt- re costituisce i_l processo d1 pro: se1:1pre_ prn mcontrol1ab11I. ed o­ mo di incremento russo poneva duzione immemato che. corne s1 gn1 cns1, ogn1 perturbamento l'industrialismo dell'URSS _al so- è già detto, non ha alt_ri limiti n:iette in disc1:1ssione la stessa e. lo s, posto dietro le borghes1 Ger- oltre quelli sopra menz10nat1. Il s1stenza del s1stema. . mania e Giappune, smentendo la plusvalore è prodotto non appena Ecco corne no1 descnvevamo il pruva stalimana del _carattere so- il pluslavoro che è po_ssibile e- fenomen_o. :.!ograrnma ~omuni. cialista della produz10ne, a meno storcere si trova oggett1vato nel- sta, n. J 1-HJ:J1: « La dottnna del­ di voler assegnare un "cont~nu- le merci. Ma con questa produ- le crisi è già in Marx ed egli to,, socialisla all'economia giap- zione del plusvalore si chiude so- ravvisà in esse un periodo decen­ ponese o tedesca! Tali riprove ci !o il primo alto del processo di nale (gli anni da lui studiati so, permettevano di affermare _con produzione capitalistico, _la pro- no all'incirca 1846, 1856! 1866 e vigore dinanzi al proletanat_o àuzione immediata. Il capitale ha cià sarà esposto in seguito), ma mondiale, nello stesso tempo, 11 assimilato una quantità determi- queste crisi del giovane capita­ carattere capitalistico dell'URSS uata di lavure, non pagato. Con- lismo sono di incidenza assai mi­ e la soggiacen:rn del capitalismo temporaneameme allo sviluppo nore e hanno più carattere di n10ndiaie alla legge di decrescen- del processo, che si esprii:ne in crisi del commercio inter~azio­ za dell'incremento relatrvo: leg- una diminuz10ne del sagg10 del nale che della macchma mdu­ gc c?-e, nel concludere il_ nostro profitto, la massa di _plusv~_lor_e stria.le .. ~sse non intaccano 1~ po­ stud10, verrhcammo per. 11 _corn- cosi prodotta si gonfia all mf1- tenziahta dellu struttura mdu. piesso dell'economia cap1tah~t1~a nito. Comincia ora il secondo at- striale, che oggi si chiama capa. mondiale. Ripartendo il penoao to del processo. La massa corn- cità produttiva, e che è il limi­ studiato in quattro cicli della du. plessiva delle merci il prodotto te della produzione globale se rata rispettiva di 3:3, 21, 16, ~7 a1'.- complessivo tanto la parte che tutti g]i impianti esistenti fun. m ottenemmo l'indice med10 n- rappresenta 'ï1 capitale costante e zionassero in pieno. Quelle erano spettivamente di 4,8; .5,1; ~,4; 4,1. variabile, corne quella che rap- crisi di« chômage" ossi'.3 di chiu­ Questo indice è a_ncora d1sconti- presenta il plusvalore, deve esse- sur a, serra ta, dell~ . m~ustrie; nuo e solo tendenzialmente decre. re venduta. Qualora questa ven- queste moderne, cns1 d1 d1sgrega­ scente, perchè in esso ag1sce co- dita non abbia luoi;o, o avvenga zione di tutto il sistema, _che de­ me patente freuo alla caduta_ lo solo in parte oppure a prezzi in- ve dopo faticosamente. ncostrui­ sviluppo turnultuoso del cap1ta- feriori a quelli di produz10ne, lo re le sue ossature avanate "· Le­ lismo in Russia. La tendenza al- sfruttam,mto dell'operaio, che e- nin intitolo un capitolo conclusi­ la decrescenza si afferma invec_e siste in ogni caso, non si tramuta vo dell'Imperiolismo proprio !:! in modo inequ1vocab1Je se d1v1- in un profitto per il capitalista e questo suo carattere: « Parassiti­ diamo il periodo 18.5~-1956 m due puo dar Juogo ad una realizza- smo e putrefazione del capitali­ lunghi cicli di ,'i·l e 43 anm, che zione nulla o parziale del plusva- smo "· Qui troviamo il legame danno i due ind1ci di ,'5 e :3,.5 per ]ore estorto, ed anche a una per- perfetto tra l'oggi e l'ieri, l'iden­ tutto il mondo. . dita parziale o totale del suo ca- tità di posizioni e di pro~ramma, Cosi noi commentavamo tah pitale ». (Capitale, luogo r.1t. pag. e quindi l'identità di az10ne del dati: "Nessuna gloriosa industna. 299-300). partito.

lizzazione è offesa quando le sco- Ne!Ja fase imperialistica, tutte priamo nelia sua corsa in avanu I limiti della dannazione 1e contradctizioni de1 capitalismo la legge mesorab1le del. decre- si presentano collegate, forman- scentp mcremen_10, propna ~ii. 0- produttiva del capitale do un_ ine~tricabile nodo gor~ia- gni crescenza fis1ca ed orgamca "· no. Hic Rnodus hic salta. L 1m- Tale era ed 0 la nostra veem~nte La dannazione produttiva del :i::erialismo, nella sua realtà eco- affermazione del ::arattere "_fis10- c,;pitale cozza con violenza con- nomica e politica, nega con la sua logico » della Jegge di cui gh sta- tro i limiti del mercato. Il plus- semplice esistenza ogni rivendi­ linisti credevano di a ver dato , alore deve essere realizzato sui cazione spuria e riformista e ri­ una smentita e che sono stati in- mercato. A questo varco atten- prupone in tutta la sua evidenza vece costretti a subire. Program- diamo il capitale turgido di mer. il vigore della teoria e dell'azio­ ma comunista, n. 23-1957 "La de- ci fipo a scopµiarne e lu atten- ne marxista viventi ne! Partita crescenza dell'incremento re_lati. dere~mo per vibrargli il culpo de- Comunista internazionale. vo è del resto propria di ogn1 fe- cisivo. Di fronte a un capitali- Oggi il capitalismo, concluso nomeno di sviluppo nella natu_ra, smo giunto alla sua fase estre- / I'affare della II guerra mondiale, (· non solo negli esseri orgamc1. ma, compito del partito non e di vede richiudersi le sue valvole di Nelle esposizioni orali fu preso soggiacere ail'ideologia produtti- sfogo. Si afferma la necessità di J'esempio di una sfen, che si in: vistica, ma di tagliare violente- dominare ferreamente la sparti­ grossi attorno al suo centro ùl mente nelle radici materiali di zione del mondo contro chi la ri­ uno strato di uguaJe spessore in essa. Noi rivenàicammo il corn- mette in discussione; si marti- uguale unità di tempo, corne in pleto programma marxista an- rizzano j popoli che lottano per una metallizzazione galvamca o che per la parte "imrnediata» del- l'indipendenza nazionale; rnentre simile. DaJ raggio uno al raggio la sua realizzazione ad opera del- J'antimperialismo piccoloborghe­ due al raggio tre. le superflc1 del- la dittatura proletarw vittoriosa se, filorusso o filocinese, che co- la sfera divengono uno, quattro, in più paesi, il cui compito non stituisce solo " la buona coscien-­ nove, ed ; volumi uno, otto, ven- puo essere oggi di accettare il za .. dell'imperialismo reale, dà tisette ... La sfera quindi cresce. produttivismo o di vantarsi degli fundo alle sue batterie pacifiste, E in ogp1 tempo la sua crescita alti incrementi della produzione, democral.iche e umanitarie. Se un l;n,ta. è sempre maggiore; basta ma di tagliare drasticamente problema oggi esiste, è quello fare le sottrazioni: sette, dic1an- proprio in essa eliminando bran- della rivoluzione comunista in nove trentasette ... Ma l'aumento che produttive inuti]i e nocive, tutto il mondo. Noi non chiudia­ relativo è altra cosa. ossia è l'au. fonti di sciupio sociale; aumen- 1 mo gli occhi di fronte al Viet­ mento bruto diviso per il volu- tando i costi di produzione; dimi- / nam o al Medio Oriente (e con. me (o la m..:issa) precedente. Se m,endo le ore di lavoro; disin- statü,mo la ridic,)la impotenza faccio i rapporti della nuova se- vestendo dall'industria; control- i del pacifismu antimperialista di rie sette divis,J uno; dician!1o_ve lando i consumi; esercitando un fronte a queste tragedie infami), diviso otto; lrentasette d1v1so controllo dittatoriale sui mezzi di al martirio dei popoli ex colo­ ventisette. ecco una bella serie cumunicazione di massa: agendo, nia li. all'oppressione economica e hdietreggiante, che scrivo in ci- cioè, in senso inverso a quello militare del cosidetto Terzo Mon- fre decimali: 7,00; 2,,'38; 1,17; O,'l5 ... che si fa ogg1 nell'URSS vantata do; ma ripetiamo che l'unico Ve· La sfera ingru~sa? Cert o. Il suo socialista. ro, reale, compito immediato è peso ad ogni ora che passa au- Se, corne a!Jbiamo visto, la ca- di lottare per la ricostruzione del menta di una maggiore quantità duta tendenziale del saggio di partito prnletario comunista ri- di metallo'.' Certo. Ma l'incremen. profittu e dellïncremento relati- voluzionario in tutto il mondo; 10 percentuale va dimmuendo vo della produzione industriale è unico modo per risolvere, annien­ senza posa dal settecento per cen. Jegge insopprinubile del sistema tando l'imperialismo, i problemi to della prima ora a] novanta- produtt1vo attuale, e conseguen- da esso suscitati. Solo la dittatu­ cinque per cento delle, quarta:·· l za dell'aumentata composizi(,ne ra rossa nei paesi sviluppati potrà PrdendendD cbc, la loro indulitna I organiea del capitale, dell'asser- risolvere le questiuni nazionali si gunfias,:e vwlando questa leg. vimento della seienza e della chp imputridiscono sotto il do- gE i russi h,ir,no delta una pnm..:i tccnica agli imperauvi àella mae. minio imperialistico, Non vi so­ buaggine: µrdt'ndendo che que- china produ1tiva; st0 talL: tenden. no più obiettivi intermedi, rifor- sto sia _il sintomo de] passagg10 ,a batte uile porte, del c.;pitale

1 me da raggiungere, cump;;gni di

da! cap1tahsmo al_ soc1al1smo. una la sua reaz1unc.; Sé>ra di cercar d1 sti·ada con cui viaggiare, uzwm seconda .,r,cora prn scema; e do- aumt.ntare la m«s~a de] profitto cumu111 da condurre· c·è da porre pu tant,, dS!St,muno che sono espo. aumentandr, la mass" delle mer- suJ piano dt:llu storia corne esî- 1wnti d1 un prngress,J enorme dPI- c1 prodot!c: sari, di in,,ndare tut. genza coiJettiva, :'r1vv~nto su tut. li, cultura dellp massp'. L'mcre- te Il lll(,ndu con le sul: merci. Il to il pianeta di una forma socia­ mento della pn,duzinne esplode c,,pitak cercherà ch reagire alla le superi(Jre: il comunismo. una vulta sul,.t nl'ila storia; quan. cactt1ta c]pj suo fuut·u vivificatore do la produziotll- parcellarp cede ,,umt·ntctndo lo ;,fruttamenfo pro. Jl pŒto a qudla aziPndétle di letario (aunwnt., deJ plusvétlore massa. Pu1 inesorabilmt>nte \·a nla1iv.,, ,_. a;,,crvendu v1Pppiù a rinculand, ,. (,)uando sorgerà la si- stP.,so ~l'ir. n:u, ,, tpcnica per prr,duziont• ,,oc,alisra t·splodPrà ;,cr·rr'scere ulteriormente la pn,. ilffCCt· i,, riduzwne deJJ,. f,rc· quo du'.l:vità àe, l;,vuro: ma, in t;,J j tid1arw di Îa\·nru, Pd il \'l)luml' m"d,,, Pt(i po1rà .,ulu darl' <,ne1. di prudotto s1 kn,;prà ne lia mo. gi;; ali" 1t ndt·nz;: n,,turale all';,u. dprna f"llia rh.l ~u .. aument<> "· rncntu dq rapporto c v. <" quin. Cuml risultét c];,Jla citazion,·, di ~1 ntrov(·; ù di frontr: agli ,tes.

J'errorc- dei rus:..i cr,, doppio. Non .-, prt,tJ!t:m1 su s,·aJ;, p1ù v;,sta. solo t'ssi prt.:·:t:ndPYdnn di aver Ti.dt· :-::b~,cco è }Jrc~entt• <.d}a stes:,ct snwnlitû la leggt· rkll in(TPmPnto cu~ciu1z..i dei capn;;listi. seppure dt.>cre,c·ente. m;, sostituh·ano ad in modu disurto: <:'s,, scnvono e PE:',t Und vi-i<Hit' graduaJista. ri- rJi,:t,110 Che per ugnj nW1VO posto formbta. antil'lVOiUZÎon;,ria, de) d; J,l\'orr) da éSSl neato ( '.) SOflo pa:'.,aggi,1 dai cc1pitalismo al so .. E<'mpn, rnaggwn gJ1 mn,st1menti

"""' " ''" .. "'"''"1 Scriveteci, inviate le ~ vostre corrisponden· ~

ze indirizzando al ~ Programma Comuni- ~

§ sta Casella Postale ~ ~ 962 Milano. ~ - . : : ; :;

1:l-27 Lt.

Tri pr m• ----- - - ·- ·-- ····- ·--

Segue

Parti' 1 Il

l' Il 1

L'oppo mento 01 :'pinte se «llontam -toricam, di classe borghesi, vimento parano ~ delle cl~ ~ocietà c e il pro process_o z.ione sia dalla ma questo J? miscugl11 nitarie; J fuoco fr, pone in. separaz1c mentali nanzi aft! ne contn crazia -­ cazionisn suggestio le fatidi Jraternit; La gra

fatto stn ni, e lo col sangt boulevar, Ji avviluJ ~offocatri nel qualE taria e 1: àiritto de vano inc. fO », a pt nio la ce parlamen ra nuova ('Ui il pr tuirsi in dente e , to, liber, del 18415, aottrine, ria, al su nario, Co re la p: !ante ora tro dello Quandc

di Bakuu ra contra limitaron Consiglio 1erreno t zioni d'is tossero pi àelle ide per esemJ dassi ». 1 d'eredità w del 1 .. l'ateism "i memb .. come d, dhonianai movimen. Marx a E la portar( Pd organi centro de Consiglîo pito nelle sentante s 1Ri2, Guil

1 za delle 1 . avviso d.

1

Generale t· di non •n centr<

1 un ufficic t ciamo da : !&urne - dl un cap rna, di un li. lotta e rtsse, pe1 queste br pratica , dellïmme sancita ni Saint-Ime timana d l'i-9-1872. La risc

, di Saint-1 il! legati di !Il . !IE're cosa

; lntPorre a ! di condot1 i litico unu tono ness

; l)ero, d'a, · del Ptole vere aitre stabilire una feder

Rillt& .._

Nr. 11 - J sono anzat., azione Jscono nza al .o, aJ. tà del ·ssaria mon. si or i. le, la 1erati. na di ·o CO­ ri ci-

>litica per ia. Ie, la isi, ](, i deJ. e no. ~sten­ atter] 10 in. Io di no le pro­

l'att., 1i di­ >sive, ed cv . 1ento sa e-

no il i1tni- del­ egli

icen. i SO· 6fî e , ma pita. mi­

e di lZÎ0- 1du- PO·

ndu. apa. im i. ! se fun. ·ano hiu­ trie; ega, de­ r ui­ Le­ usi. > a siti. .ali­ rme len, ma. del

rtte irno .an­ dia. im­ -co­ sua idi. ri­ nza do­ tito

llSO ile, 'di di

rti­ ri­ :ti­ )er tre he­ co­ ~n­ dà

:te, un llo in ia­ et­ m­ ,za di i ), lo­ te .n­ re- è

lei ri­ lo; n­ ni u­ rà rli O· Ü· rr- di ni re ;έ rt­ a-

J:1-27 Lu+lio 196ï . Nr. 1:1, IL PROGRAMMA COMUNISTA

giovani militanti dai f atti del passato presente non solo la conferma della dottrina marxista,

la FIAMMA che dovrà trasformare la luminosa della critica nella tagliente critica delle

Traggano

ma

Segue:

Partita rivoluzionario • a 1z1one econom1ca

L' antica latta contra l' 1pportunismo

L'opportunisme, corne movi mento organizzato per deviare le spinte sociali del pr oletariato e allontanarle dalla rivoluzione, storicamente nasce con il partita di classe. Le influenze piccolo­ borghesi, prima confuse col rno­ vimento operaio generico. si se­ parano sotto I'urto e lo scontro delle classi fondamentali della società capitalistica: la borghesia e il pruletariato; e tentano un processo autonomo di émancipa. zione sia da! grande capitale, che dalla massa proletaria. Dapprima questo processo appare corne un miscuglio di iclee eroiche e uma. nitarie; poi - dopo lo scontro a fuoco fra Stato ed opérai che pone in maniera irreversibÎle la separazione violenta dei fonda­ mentali gruppt sociali, per I'in­ nanzi affiancati nella lotta cornu­ ne contro l'assolutismo e I'aristo­ crazia -- si assesta su! rivendi­ cazionismo ottantanovesco, auto­ suggestionandosi col clamore del­ le fatidiche parole di « libertà, Iraternita, uguaglianza "· La grande borghesia aveva già

fatto strame di queste suggestio­ ni e lo dimostrè concretamente cd! sangus degli operai uccisi sui boulevard parîgini, dopo di aver­ li avviluppati nelle trame fitte e soffocatrici del parlamentarismo, nel ouale la secolare arte legali­ tariâ e la pratica quotidiana del àiritto delle classi possidenti ave­ vano inchiodato il "partito ros­ so », a proposito di che Marx co­ niô la celebre frase « cretinismo parlamentare ». Si apriva cosi l'e­ ra nuova della lotta di classe. in cui il proletariato doveva costi­ tuirs] in partite politico indipen­ dente e autonomo. I] proletar ia, to, liberatosi. dopo la sconfitta del 1848, dal giogo delle antiche oottrine, dette vita alla sua teo-

, ria, al suo programma r ivoluzio­ nario. Cosi non fece nè poteva fa­ re la piccola-borghesia pence­ lante ora da un lato ora dall'al­ tro dello schieramento di classe. Quando gli anarchici, seguaci

di Bakunin, intrapresero la guer­ ra contro l'lnternazionale, non si limitarono a sferrare attacchi al Consiglio Generale di Londra sul terreno teorico, sebbene le posi­ zion] d'ispirazione proudhoniana fossero piutt.osto un guazzabugl io delle ideo più disparate, corne, per esempio, l' « uguaglianza delle classi », l'« abolizione del diritto d'eredità corne punto di parten­ za del movimento socialista ", "l'ateismo corne dogma imposto ai mernbrj , dell'associazione e, "corne dogm., principale (prou­ dhonianamente) astensione dal movimento politico » (lettera di Marx a Bolte del 29-11-1871); ma la portarono sui terreno politico ed organizzativo. Per Bakunin il ~ntro d~~l'l!}_t~rn.~zic:,i_iiàlè, cioè il '::-()nsigfiô Generale, è cosi conce­ eTfo .nelle parole del suo rappre­ sentante al Congresso dell'Aja del I872, GUillaume: « La maggioran- 2t·~elle federazioni è dunque di avv1so di togliere al Consiglio Generale la sua autorità suprema e di non mantenerlo che corne •n centro di corrispondenza ed u!1 ufficio di statistica .... Noi fac­ eiamo da no] - proseguiva Guil­ l~ume - e non abbiamo bisogno di un.capo, di un'autorità supre­ ra, d1 un Potere qualsiasi, nè per li lotta economica, nè. se occor­ resse, per quella politica "· In queste brevi frasi si condensa la Pratica dello spontaneismo e dell'~mmediatismo, ulteriormente ~cita nel contro-congresso di . nt-Imer in Isvizzera una set­ ti1~ana dopu quello dèU'Aja, il ....... 1872. ,La. risoluzione del Congresso ., f ~mt~Im~r suona cosi: «I de­

. flati d1 Samt-Imer opinano es­ tete cosa assurda e reazionaria

• tPGrre al proletariato una linea )iH~ndotta o un programma po­ ' .:::_v uniforme. Essi non ammet-

j ._ nessun dogmatismo. Sono,

·• ~. d'avvfso che le aspirazioni .: ..,.. Ptoletariato non possano a­ . ~llialtro scopo ch~ quelle di · · re una orgaruzzaztong e <-. federazione economica, asse­ ./l,,': ~ .';;/,,

Pagina N. Il

• 1 e del

arme • ar1111

nilZart.' e diri~ere i sindacati, non r incb iuds- la ~u,, az iorie ne i con· fini naztoria h ma, consrio dello sviluppo Sücialp ed int ernaz ionale d•.>l capi ï alisrr.o cunsrdor-a la sua ;.,zione su] pir.no mondiale anche

, , . , se. storicamenn-, possano esistere 1utamen'.e 1,ibera, fondata sut la- J;, sua wtt,.. 1ru:ned1a,a, ,1 «nat- ,11 indirizz« pol it ico t at t«.o eu dl- 1ti piu c,m:/Jat!JYJ, , o ual i si tra-1 rentri industriali più sv iluppati

vuro e sul l uguaglianza d i tut~1. ;;h.~rnu s1. 1dent:fica con l opp,n - !lgan1uatl\ o ch l par ut»: der-ivr-va, "vu vano a .ot taro in Lsse coutre di alt ri. Intatri, la garanzia che indipendonj., 111 modo assoluto aa tunismo in genere, P mconscia- nue, non da una spi11L,, a.Ll',d,·n , le divers. tcndenzr-, Se ne li« l'azione rivoluzronar ia non sarà ogrn governo . pohlico ", e che rnt::nte ne perse gu» gli obiettrvl tale. estemporaneu. ir r az ror a!e. 'campagne ingles! si diffu,e fin .. tl pn,ikg;,J de!Jd nazion« più pro­ " questa organizzaz10ne e quest a :.!. sabotaggt« dell'aziune r rvulu !ma da Iattor , conoscit:v i, cosc.en. mente lu ns ia dei sa lar ian t: dei g rr-d it a e sviluppata I'Inghilter.

; Ieder'az ion., non p~ss~no essere zronar ia Pcr C'onverso, si rrcava 11i. un itai-, .r· m et od ir-r chc: solo il r bruccianrj agrirnli pcr orgauiz ra, è affidata proprio al Consi [iChe 11 risultato del] azron« spon- i :!aile oppost» posizroru quei la de. part ito puo possedere. Tal; u~ul- l zarsr, cio ~; d<,\ Ptte i11 sornmo I glio Generale ïunico C'he abbia tanea .da parte del prnletaria to : Consiglio Generale dclt'Intcrna. ltati erano ragg iun u dalraz.01!e I grado al laztono potente dell'In , la ·possibiiità di "accelerare,, in­ i;:1ectes1mo: .de)le corp?razio':1i di i z10nale Comunista e quel1c d~l ;continua che l'Intei rn,zionallé (•. · t( rnazi\J11a].. e ,,ll't·ro .dclü, ,,.:,1 tcrnazionalmente il processo ri. arh e .mestien e dei Comun1 au-. r,,uvunento anarch1co, corne s:n ,strmsecava tra le urgamzzaz10n1; autonta ira 11 proletHnalo urb,1- vendicati,..

0 e politicn. L'Interna

tonom1 "· ". La distruzione di ogni I a!trettanto falso l'atteggiamento Î,•pl'raie al1rHverso j suui ruili(,,11. n,, ,. uinanzi ai guH'rni horgn~,-·;.

1 zionale non ritiene che la matu.

lpo(er~ polttico. --:- prosegue la ri- L!1e. anzichè e_sdudere la Jiret:.î I ritù econumica inglesc, incompa- soluz10ne . e 11 pnmo dovere influenza dell az10ne pol!t1ca n- , raiJihnentt ~upniore a ouella dP· del pro.letanato; ogni .organizza. voluzion.aria dei partito dt cia~se Il . "d d Il 1 ; gli altri piwsi, ciPbha essere s1cu- z10ne d; un putere pohhco, sed1- ~u] mo\'1lllenlo econom1cu. voles- 1 ra eondiziullc· di successo della cente provvisorio e rivo1uziona- se escludere nmportanzct ae: mo- part1to, gu1 a e a C asse rivuluzbne rwmmeno per 1a so- no, co~titu1lo per arr1vare a tale v1mE.nto ecnnom1co proletano per Ja Ino:hiltPrr,

1, senza la primarüi

d1struz10ne, non puo essere che li part1tu d1 classe. Le due false . . . funzione dC'I partito di classe u~ inganno di più, e sarebbe as- pusizioni sono inscind1biii, corne . L;., V Il R1soluzwne de~1a CJt, 1 guuiz;, clappPrlutto: _ l grandi e.f- rappresentato da] Consiglio Ge­ sa1 pencoloso per il proletariato · inscind1bile è l'un1011e indissolu- fcrenza d1 Londra del l, -:2} set- fetti chc· ;.,bb1amo g1a prudotto Ill nPra:e che infatti dichiara solen .. sorialista ». hile tn, "muvi.mentu ewnu1rnco ,, lem.bre 1S7~ s~i "R-:p~orti mt1ci- qucstu ~~:ns,l. 5onu aUestati dal!a nemc1;te di Yoler "accelerare,, il Tali concezioni cozzano ineso-, ed az10ne poht!ca. Nq;ando J'u- naz1Unal1 ael1e soc1,<'!a a1 ;·i:»,- st.ampa Ja .p1u mte!hgente. e ia "rnovimento rivendicativo dap­

rabilmente con le secche espres- no si nega l'altra, e v1ceversd. stenza », .:.~segna .. a1l Intcrnazn,- pru acé'.red1tala. dehe ela~.s1 do- pertutto "· Altro che "socialismo sioni di un vecchio proletario I La prova storica ài ta)e pun- n_ale questi pre~isi ,compili: ".1\ '.11:n~nli; essa c'. accusa ai awr in un solo paese" di conio stali­ francese Vaillant, che ail' Aja ri- ci iu fu data dalla crescelltt .iue- Cunsiglw Generale e rn, itato u( a, I.E k,iatü e quasi eslmto lo spi- rnano e di costante pratica del­ I?ete le ·posizioni di Marx:·-,, E'

1 ~ibt:e _all'Internazionale del!é as- appo~gi~r~, ~"rn\ pel pass~;~· la I r(tu, '.n~le;e ~e~_le ~la~si. ~peraie ~ l'opportunismo l~dier1:o!. Implici­

aunque col solo mezzo aëITa con- suciaz10ni operare d1 categuna tenden;c1 . C~-scen .e deue scc1,e,,a , d ~,rrlo; \ olt ·1 ,,l soctahsmo rn u t~mente, .le con.d1z10n1 di mat~n­

quista del potere politico che gli dei singoli paesi, delle ~oueta di di. resi. te.izu di u~ pae~'" a, 1'.·et: luz}_o11a1 .u "· , . . , ta dPlla nvuluz10ne ~O!JO _cons1de. operai potranno grnngere all'abo- mutuu succorsu e di res1stenza e, te~s: Ill rapporta co,le socH~Ld, ~1 , E . sa!do .nel :esto d rnncd!0 rnte non corne cond1z1om specia­ lizione delle classi, curvando da in Francia, dal]p Cam~re Sind;, re"istuiza. ~ellu stes~o :ne,r_ie.~e c~e ur,a dt!J~ cond.izi~n\ per 10 11 della ~oJa Ingh1lterr.a, ma co­ principio e durante un certo pe- cali operaie; per moao che, in Ill tutti gli. altn paes1. L effi,caLi . ..i S\ olgimento uv~luz10nano. della me cond1z10ni necessane per tut­ riodo rivoluzionario lutta la so- pratica, si verifico una vera ~ d2lla tunzwi;~ di qu~sto :2:1~1- lotta d! c_Ia_sse smo ~l~a \'Jltoria ti i paesi; si esclude quindi che, cietà sotto fa d..i1u!.h!,r a_Jl.eL:P.rQ}.~ propria fusione tra orgarnzzaz.o- gbu,. com~, m_tn;11E~~ai 10 m_,~1 '.la· fmale, e I c,sislen.za ddl " or.~all!~'. r.e1 paesr ove queste non sussist(!- ~''· r,e politica ct; partitu e c.rgamz- :-'.on~Je f~c, .Jt, ~cc1eta .?1 res1.,L11- zazwne de11a clcts,se oper~1a. ~e1 no, o n.un suss1stono in quena mi-

. . . . . . io s·sndacale Inralti lJ pe- za naz10nuli, d1pendera essenz1al- mezzo delle T1ade s Un10ns .. , che sura sr debba rmunciare all'azio- Al ~ongres~o. bakummsta1 mh-

2?;do nei(i \urente del ~ovimenlv mente cl21 concorso che 4uesL2 il partilo, sino a Len in e alla Si- ne a'utonoma e indipendente del

ne, v1ene an~1c1pata e teonzzata r~erai~ i · ,:r}e • comcià ,011 1.. società presteranno alla statisti- nistra Comunista, rivendicherii partito di classe nei modi già tutt.a la pranca s~ccess1va dello

O 'tituzio n~ ds:1 partitoe c~rtü,t~i ca generale del lavuro fatta dal- instaucab1lmente. Se all'esisten- storicamente !Jro'vati E' questa

« sc10pero espropnatore ,, e del CO.:, • ne ' l'Intern· 1· na! G1· ffi · d JI, 1 , d .1·1· · ,. r1·· • 1· ··nd a· , , · · · ~ · . . · · · prima e dell'Internaz1onale poi. '. · . az. 0 ~· 1 u . ci e ': 1 ?.:.i c 01 g.i IZZdZ one si ?c 1~- 1 antJc1pata nsposta sia alla ri- " frutto md1mmuto del lavoro ,,. D • . d . . soc1eta d1 res1stenza ch tutti 1 t.klla cl;.,ssf· eJtcrna al parhto e d. . . . Q t l f l · . 1 d I urante questi ue mstml1 µeue- . . . . . - · · . . ' ven 1cazwne smdaca!Jsta delle •· ues a a ormu az10ne. " e e- . U . . . 1 ,· . . ·,. paes1 sono :nv1tat1 a mandare 1 éiffidata la premessa ob1ett1va per . . . . . .

gati di Saint-lmer intendono or- di, le moni. mg e.'1 acteuscollu loro indi•·izzi al Cons1glw Gene- il fertile operare del partita stes- " condizwrn specialt ", sia a quel- . 1 . · t . · alla lotta pohtJca uel parhto d • ·, . . . . . • · l opp st· d· 11•· d'ff gamzzare a 1 esis enza 1n vaste d. 1. raie ,, E l VIII R1soluzwne ,;u su tuttav1a rl parti tu nell'assu- a o a a m I erenza ver- . · ·d J classe e ne seguono le 1ret ive · · , , , . . .

proporzwn1, cons1 erando o Q d , t .·· "I lavoratori agricoli .. conferma mersi corne tmo dei compiti prm- so Il mov1111e11to smdacale ope- ciopero corn un mezzo prezio uan o verra a mancare a,e 1·· d. . 1 d, . 1· ·1 ct· . s . e , · . . · condizione non iolo j· movimén- m u1zzo genera e . el part,lo c1pa 1 quc1 v I penetrare. orga- ra10. cSO d1 latta, benche non s1 faccra- . '· 1

1 1 l ne] campo dellC' 1Te;amzzazwn1 o-

no illu~i~ne a!cuna sui risultati to 01:1eraw l~g .es~; ma anc :e .<:iu: .- peraie: .. 1 econormc1 Intravvedonu in esso lo d1 tutti I pues. s1 svolgu a "'" · un'arma della grande Jotta rivo- senzialrnente in sen.sa r1fo1miJti- ~" l) _L" Confereni'Al. rnnta. fl l l · · d r· ·t· h d" co ed anche contrurn:oiuz10nano. 1...,ons1guo Generale ed 1 Lons1gu uz10nana c e nu 1va c e l·· N . . . d 1 c ·t t f' d 1· , , · t g d · · ·1 .· 'ct on a caso 1 penod1 1 decaa.e11- o om1 a 1 e en.1 1 a preparare s rug en o ogn1 pnv1 eg10 e o- , . . . ·

1 "' .. · c . ' 1·

1 · d. t· · d' 1 · d ' 1 za ae1 mov1mento optraio con- ne pro,~1mo ungresso ae e re- gn1 1s mzwne I casse, ara a - . ,, l · · · · ct· , . 1 l'operaio il diritto di guàere del- Cldono con , estrema. rlebOkZ<.(J, azIO.nt SUJ tne~Z! ~ aSSlc~rn~e .°: l'intero prodotto del suo lavo- del parlno pohtico di classe " adeswne de; W\·oraton ':'g11c?11

con la scarsa influenz;.i di questo al movunento del proletanato m- ro ... ''· . . su] proletariato organi2zat9_ dustridlé:; ~) frattanto i Cons1gli . . , . . . . Il Congresso anarch1co reag1va <1 1. . . , tt tt e Comitati foderali dei c:iversi I f>iu volte, e non solo per amu- 1 d1 queha "espenenza ". nfars1 a1 · . . . . , · uan o I o e1a1 ~o ra u .'J · . ·. • . . . . . . . cos1 a1 prmc1p1 dell lnternaz10na- ~l'E g Pt. 't 1 P I paesi ,;uno invitati a mand 1,·e dei re polem1co. abbramo affermato form1dab1Ji 1:1segnamenti d1 ai-

le, ispiratJ dallo stesso Marx e nè', uropa con men a e.. or,n,: delegati nelle campagne ~E;r or- : ch1c il seco10 scorso conti~ne. il lora. . oggetto della IX risoluz10ne del rono le pnme dassociaz.idon ùI mu· 1 ganizzarvi riunioni pubbliche far prucesso completo della nvoiu- "NuJla di nu ovo" abbiamo da II Congre;;so di Londra del 1871: ~uo. _soc<:ors~, 1. J)rev'. cnza e ~' propaganda per l'Internazion~le e zione proletaria .comun.ista e del- aggiungere a QUanto ha detto la « Visti i co~~ideran?o degli S~a- a~stten~a,}a bo\'f_

11esia e . guv~~

1

fondare delle sezioni agricole"· la. contronvoluz1':me b_1anca. Ne- classe e sancito / prograr:im~ sto­ tuti General1, ove e detto " Le~ 1 m org esi n~~s :iruno sm:pa / Ed infatt1 gli scioperi agrari nel- gh anni compl'es1 tra 11 18,18 e 11 ncu, e testardamente npetJamo !!lancipazione economica dei la-1 per q~este is

I uzwn, ,.m .quu~ / J'Oxfordshire, ne] Buekmgham- 18ïl. si ass1~te alla nascita del que.sta formula c!ementare ma

vuratori è il p;rande scopo cui o- adllotnt1:11navano dtalle c,adss11 pos . sbire e ne• Lincolnshire ._ ie pn- partita pohhco d1 classe del pro- invmcibilc ai prol~tari che se- . , · · · · en 1 1 crescen e eso e " r•u- . .' . . ·. . · . . ..

gni mov1mento pohtJco deve es- . Ail hp . Pt I me agltazwm agrarie orgaJ!!zzate letarrnto, del suo programma n- guono CH:ramente 1 part11i del b d. t . pensmo " ore e pero !E: s es- . 1 · na · li· . d I fu t d. t li , t· sere su or ma o corne mezzo"···, . ·. . . f ' • t t ~ furono opera dell'Internazw- vu uz10 no, a a P:fOVa e o: ra 1men o. "nuov,1,, e cos i~ vista la risoluzione del Congres- se as.sociazi?n.r urono. eus '.e te a naale. IJ partite- stesso, nel dif- co. d1 'tuesto partita,. dei suo1 tuito solo da!. fatto che gli ~r­ so di Lo:;anna (1867 J a quest'ef- trasftormarsi m

01rgatmzza.zwr. di fondersi del movimento poli lieu prmc1p1, della sua tattica e della rori e le sconfltte del proletana. , 1, . . . 1 res1s enza m au en 1er swaac.,, . : . . ! · g ·, t . · t tï · · · d li f t teHo: ". ema,11c1paz1on~. soc1a e ofesswn'ali lnsiem alla "• ,e. s'mcanca di org~mzzare m ogm s~a compagme o~ ~rnzza a, s1. as: o cos I mvano ien . e e rus a:

dei lavoraton e mseparaoile dalla ptr. d 11 • e el . àove 11 proletanato sia urbano s1ste al cnmplesso mtrecciars1 d1 te che acceleravano 11 processo d1 - -·- · · . . 1 . . s wne e a cassa per o scwpero . . · ct· b tt 1· ..i,,t 1 · 1 d li ç d t · Iqr2. _ernai!c.1paz10ne po 1tica "···, duvettero affrontare la niù va,,.a che rurale, a1ut1:ndow a costru1• su?c.ess1 e ; .~ ag ;e per-:-~ e,_a sv1 upp.o. _e e ~orze pro_ u hve v1sto die contra auesto potere 1 . t· • . re Je sue orgamzzazwm di l'esi- fa1s1 e d1sfurs1 dell orgarnzzaz10- e obbhgavano 1] capita!Jsmo a . ·· . .d . e complessa ques wne socia,," · . d. , t·t 1· · ·tt ·. b. · l d Il · collett1vo delle class1 poss1 enl! 11 · . d 11 d. . , c.r stenza, per mezzo deile qua]i um- ne I par I u, a ,a pnma v1 ona I uciare e tappe e a sua m. il proletariato non pua ag1re co- q.uet a riode 11 e el cor.i

11zwr., t 1. E': ficare la classe e diriger ia La della storia con la conquista del voluzione corne modo di produ- . h . d ·. d , sis enza e e c ass1 avora r1c1 . . . · t , ·t·, li c d. · · l o · · me ciasse c e coshluen os1 a se . • ·c,' stessa az,one compuà la Sm1stra po ere po11 .1.co ne a . omune I z10ne soc:ia e. gg1, error1 e scon-

stes~o in partita politico distinto, f0l C:fesc~re del numc~o JIÎ P:' · quando sarà chiamata a airigere Par1g1, all mstaurazwne della fitte non solo non accelerano que. opposto a tutti gli antichi parti- e ~n .e .

1 con::grnz". ~e ~ ~~ il Partito Comunista d'Italia. clittatura del pro_letariato, e all-: sto sviluppo, ma sono occasioni

ti formati dalle classi possidenti; sociazwm. etsod 011,a "ctp,~,a c1ao • I un 1 t· a d 1 1., geniiai·o sangumosa sconfltta degli ero1ci per i] costituirsi di ignobili ban- . . 1 ca e possen e e 111 us,na 1;-m·J n a e ,er· e · c .· · · d d. f · · · 1· · .

1 che_ que~la cost.ituzw~e. del yro ~- c:he coinvolgeva no,1 solo i·, citta l i'i70 al Consiglio Federale della comums 1 p~ugm1. e 1 pro esswmsti P0 .1hca1:ti a tanato ~n partita .pohtico. e 11;1d1- ma anche le campagne e Ü 1,,r::i Svizzera Ramanda, il Consigliu In poco. piu di un trentennio s?ldo .d~l .cap1tale. pm 1gnob1h se spensab1Je I?er as~1curare i\ tnon- assetto retrogrado e da seco.: c•·i Generale sintetizza i compiti del nasce e s1 sv1Juppa u~a nuova d! on~m1 plebec, al solo s~opo fo della . r1voluz10ne sociale, e stallizzato, le classi padronali in- partito e traccia le linee tatti- classe, la <;lasse opera1a e c~n d! pors1 alfa testa delle orgamzza. farla arr;vare, ~lla sua meta, s~: travv1dero il pericolc, che i l0rr· che deila sua azione: "L'lnghll- essa scatu:1sce e si affern!a lu- ?.!Om opera1e per corromperl~ e prema: .1.ai:,o_hz10ne delle. class1, privilegi economici e social! coi. terra sola puo servire di leva au mca do!trma nvoluzwnana del dev1arle da1 f1111 nvoluz10nan. ch~ la. ~oalizwne delle foi ze ope- revano, ed usarono la !orza p,,1i- una rivoluzione senamente eco- proletana1;o. Corne nulla d1 nuo- 1 governi borghesi, non certo raie. g1a ottenuta c.olle lotte ecu- tica, cioè gli strumenti stat:.L, nomica. E' il solo paese, in cui v,o 51 aggiunge . a quello .che l~ ~pinti da sentimenti di fraternità, nom1ch_e, ?eve serv1re d1 lev~ nel- per combattere quello che, a g:u non vi siano più contadini picco- c,a:;se ~a acqws1~0 m teona, cos1 dupo la ~lorio~a. d1~fatta _della Co­ le mani di Q~esta classe 11;€~~" su~ !,ta ragione, chiamavano I' Antl lo-proprietari, ed in cui la pro- riull~ di nu~vo hanno espresso le mune d1 Pang1 rmunc1ano alla lott~ contro. 11 potere pohtwo dei Stato. prietà fondiaria sia concentra ta class1 ne!111che, le mez~e class1 " cieca ,, intransigenza verso le suo1 padrom: .la co~ferenza nco:- . - ' . . ., . Q· in poche mani; è il solo paese, in fi~n~hegg1_atnc1 de~ cap1tah~mo_. società di resislenza operaie. Fa- da ai membri dell I!1ternazwnaie Bakunm co~teG"tera :;c1

1ocdc.~1L11·-•1• cui la grande maggioranza della ne 1 partiti poht1c1 borghes1 ne voriscono in Francia la costituzio- h nello Stato militante della te al Cons1gl10 er.era l' 1 ·Jn- . . . . 11· ·t · t· . · .

c e . . . - · pupolaz10ne consiste 1n opera1 sa- que 1 oppu1 urns 1. ne dt " Camere Smdacah " nel l ope a· ·z suo movimento dra d1 non aver ma1 organ1zz:ilo . . . . · . . .. casse . ~ r ia

1 - , • • un'a itazior economic<1 e con lanatl; e 11 solo paese dove la La breve e schematJca tratta- tcntahvo ~1 1solare le masse ope-

Pconomi~o / la11/\ azione ~~~~,- tale gargom~~to peraltr~ as:;Jlu- l?tta delle clas.;;i e la organizza. zione delle vi~etlte durant.e la r~ie dall'm~luenza d~ll'l!)t~rna­ ~a ~ono m

18.80

u I me~te un~

1 • tamente falso t~ntera di contrap- zwne della classe. opera1a per storia della Pnma Internazwna- z10nale, casllgandone ! atti.v1tà ~l

. ~ l~terna~wna~e Comu;us~a, orre la s ~ntanea lotta c!elh. ~ezzo delllè Trade·s Un10ns ab- le. ci ha messo .. dinn~nzi a que- sol? aspetto ~onom1co-nv":nd1- c10e 11 parllto d1 cla~se,. d1ch~a- ~asse alla ~ittatura del Centro b!ano acq~1stat0_ un .certo ~i;ad? st10ni che ai. PI:1 ~gg1. sembrano catlvo. In Ingh1)terra, favoris~o­ rando solennemente ~ umone m- ·ell'Internazionale Come lutli gli d1 matunta ~ d1 umversahta; e nuove, a dev1az10m e mterpreta- no largamente 11 n~scere e 1 ";· diss~lubile tra ." movime~to cci.:- anti-marxisti di s·empre, inclusi il 1:1010 paesEê ~1el quale, a causa zioni teoriche e politiche che gli s~ei:dersi dei « ~ons1g(i 11 c~nc1- nom1co ,, e ,, az10:ne po!Ihc~ '> n- gli stessi deviazioni:;ti liai marxi del suo dom_mw sui. mercato del attuali partiti opportunisti crE;do- hazwne ". o.". Tnbun8;h d arbitra. vend1ca quella d1rez1?ne d1 ,UtlE; smo ortodosso egh nu!J riusc,va mo~do. ogm . ..:ambiam~nto 1;e1 no di av~r scoperte per la pnma to ,,, costitu1t; par_1tetlca.men~e da le lette .del pr~l~tana~o che gh a capire la funzione del pa:-!ito fath econom1::i debba 1mmed1a- volta cos.1 da propinarl~ all:i clas. rappresent.a~t1 az1~nda!1 e s11:da­ anarch1c1 e tutti 1 mov1ment; op di classe e uindi no 1 . s iega- tamente reag1re sui mondo mte- se operaia corne « ongmah ,, ap- cal: per d1r1mere m via pac1fica portunistici in gen1:rale. le nega ·va que]l'. - cfe secon~0"

1iuf era ro. Se il landlordismo ed il capi- porti o. peggio, " arricchimenti,, tutte le controversie insorgenti

11:0 i!1 principio, o d1ssocrnndo .i,·: un'anom!lia; èioè che le nias~e talismo hanno la loro sede in della dottrina marxista. Non tra direzioni . d'impre.sa _e ma.e: t1fic1almente queste due forme '-•1 operaie si trovassero a se-·uirP questo paese, per contraccolpo Je siugge a questa regola nemmeno stranze opera1e, d1 cu1 gh stor1c1 lotta di cl.a?s~ o negando una l'indirizzo del partito comu~ista, condiziom material_i, della loro di- l'orgog~iosa e tron~ia borghesia, e gli economisti del tempo fanno qua_Iche uti~1~a per la classe a!· sebbene questi non sembrasse el,- struz!o~e sono pm mature. II dimenhca_ di , b1asc1eare o~g~ le l~rg~ apolog1a comlè forme esem­ l'az10ne puhhC;a stessa, chc. Cù.- sere l'organo di direzione delle Cons1glio Generale essendo poslo vecch1e giacuiatorie mazz1111ane pian d1 collaboraz1one fra cap1- romperebb~, PI!lttosto ~he amta- sue lotte immediate: e spontanec. nella felice pusizione d'aver la sulla « _collaborazione paritetica t,ale e lavoro. !)er _l'~levazione re, l'em~nc1pazwne soc1ahsta del Bakunin non capiva, corne non ~an? s?P.r:a questa pot~nte leva fra <:apltale e lavoro .>', sulla su- oelle. class1 umil!, antlc1pando an. proletanato. capiranno tutti : suoi succefsGri d1 nvomz10ne proletana, quale bordmaz1one del mov1mento ope- che m que~to I era "moderna "· Fin dal suo sorgere, la pos_izio. che non il partit'o suscita le 1ç~t~ pazzia,. anzi quale crimine non sa: raio .. ag!i interessi "~ell'unità e In G~rmama. si fa!1no promotor!

ne anarchica, ne! negare la iottct spontanee degli operai, ma sono l'ebbe il lasc!arla <;adere. i~ man~ dell.md1pendenz'.1 nazwnale ». addmttura d1 .~n smd_ac~!Jsmo ~· politica e il partita di classe for- le èontraddizioni E:conomicl:P ,, puramente mglesr! Gh mgles1 Si condensa m questo breve Statu. c<:me p1u tard1 d assoluti­ temente centralizz_ato, corne an- sociali dell'ordinamento capitali~ h.anno tut!a la ~ateria necess~: periodo storfco tutta l'« es~erien- !:~no zar1s.t~ favor~rà il sindac~­ che la centralizzaz1one pur anche stico a provocarle. Non afferrava na alla r1voluz10ne sociale, c10 za" ~ella dasse. e del part1to, c~- hsn:io Po)iz1esco d1 Zu!>atov, ~ 1\ delle organizzazioni di res1sten- che, se spontanee ed lstintive e che manca loro è lo spirito gene- s1cche. Lemn e 11. partlto bolsce~- ~:z:~!sc,smo creerà smdacat1 di za economica nega nella pratica rano le reaz10ni proletarie, il SUC- ralizzatore e la passione rivolu- cr pnn:ia, e !a Sm1s~ra Comum: g · . qualunque re~le « emancipaziÔÎ1e esso delle loro lotte, costitt.ito z:onaria. Il Consiglio Generale so- sri·cao~tgt_gtu1•

21!1enll 0dPe

1ra git~atontde:ica

1 di C

1 °1. dec.r:esc~re de.ll'o!}data. ri-

. · · t d ll' · · · 1. . . 1 . o e e par 1 1 c as- vo uzwnana, 11 capitahsmo im- ""cralista II della classe operaia. r1m1eramen e a orgamzzazw- lo puo supp 1rv1, esso so o puo se e di restaurazione dottrinaria para la trem d 1

. d 1 ·· · · d 11 J tt d' 1 ·1 · · d' ' en a ez1one e pe- Cosi pure negando al part.ito co- e e a casse corne procto (; 1 acce erare 1 mov1mento nven 1- trovano necessario e indispensa. riodo I84S-ISiJ si avvia d

n.unista 1~ guida della classe nel ueste stesse lotte, derivava da1- cativo in lnghilterra, e per conse- bile riaffermare la piena valid.ità politica di ,, co~tprensione ! d~Û!

Rapporti alla generale di del 30 aprile Firenze 1 numene magg10 1967

1 sempre va I idi insegnamenti dell' « Ottocento » rivoluzionario

Paaina N. t, IL l'ROGRAM.MA COMUNlSTA 13-:?7 Luglio 1967 - Nt. 13

rio e, in mdissolubits, Jcgame cul · quando non_ è prese!}te con le su~ partite di classe che le guida al- 1 sezroni e 1 s~o1 rniliti .. ~a. guerr~ I'az ione in ogni campo, assurgono ha proletariato e capit~hsmo. sr ,, potenze inttrnazionali dinnanzi traduce li~ gue:ra fra :l partito Il uali tremano le potenze st a- rtvoluzionar ro cornumsta e tutti f al? d'Europa. gli_ altri par titi ~er guadagnare La .storia deli'Intern?z!ona!e è t~;u~i~:1~t1 ,,m;~;'..;1a~1

;;~ ~~e~~~~ un mirabile esempio di congiun- sta guerra si sarà assicurata la gimento della classe col partrto, vittorra nel titanico scontro so- ed in questo Iert ile incontro il . , , . u no 100.000

· mo diventa classe il ciale. La vertenz a che ha tenuto in scie- l tanamente entra il 16 gi g di « pauperrs " • E' ·t· 1 l · · fondamen · o 000 1· ·1 tutt in vista 1 un · · mo delle Società di Mu- ques a a ezrone · pero articolato per 85 ore gh ope- e 15 . rre, 1 0 . f~~n~it~~rso e di previdenza si tale che trae il partito di cla~se, rai della Bartoletti di Forli, e che ridimensronament o del\a~~nr!~arto

storma ir, lotta di classe orga- ma che anche Il cap1ta}1s11;0 rm- era stata promussa dalle bonzerie In reaz1.one a. c1~, Il 2_ 1 tra . . · 1 movirnen- para. Da questo momento e fata- sindacali erchè gli operai most r a- intero ch1ede 11. 1.1cenziamento, n a nizzata e coscientte.

1 . si· fon Je che qualunque partita opera- van) .1 lopro disgusto per l'esito ba- la direzione lo r ifiuta, Il giorno do- t , normco Sk m reccia e - · · · · < 1 · · · · d cati han- o e~o 11 olitico al punto io, se non si isprra al m_arx1smo lordo dell'ul1imo contratto di lavo- po non si scio?era;. l sm a 1 .

de con qu~ 0

~ la Interna- ri voluzionario, contnbu1sca _al- ro dei met a lmeccanici non r inno- no tirato tuort la nch1e~ta del a ri­ che le sksse c::i~~e a<l~~stegno dei l'afferrnarsi della. politica capita- v ando p iù la tessera. si è conclusa strutturazione de.l prerruo, ottenuta zwna}e ;

5i _ap( deJJ'armata opera- hstica, sostenga gJJ interessi delle corne sempre si cuncluderann,, le la quale si p~rtirebbe da un pre-

?mg~ 1 1

epar .1 contro i adroni. classi ricchc, COI rompa lo spirito vertenze artificiosamente rinchiuse mw mensile d.1 L. 17.000. . .

ia sciopcranti 1 . ~JI· testa I e le asprrazroru delle masse pro- ne l larn hit o di una azienda e Ion- Dai 26 maggio al 5 g1ugno gh scio- , nternaziona 1:: e a a . . . . . . . . . . . . . . . Lll'~ t ovimento operaio letarre verso la r ivoluzione. date sullarttcolaaione delle lotte. pe rr, ar-ticolat i fra 11 mattmo e ~l

de m ero m ' ( . ) . . · · . . · ti . 0 sempre h- impron ta di sè ogni Iotta anche sequ.e La cronaca deU ag1taz10ne .e ra- pome71gg10, con nuan . h. .1

6-6 1 pidamente fat ta. S1 tr att av a di otte- mit.at i alla Bai lol_ett1,_ fine e, 1 . • nere un aumento del minima men- la direzione precisa in un manife­ sile garanlito del premio di pr odu- sto le offerte segu.ent1: per 11 1967 zione da 13.500 ad alme no 17.000 Il- il premio di produzione sarebbe por­ re: i sindacati chie devano poi « una tatu a L. 197.000 all'anno .<nel 1966 nuov a strutturaziune del premio di era di L. 175.000): per 11 1968 a produzione stesso, basat a sullinse- L. 205.000: per il 1969._ mfme, a riment.o di strumenti alti al r ileva- L. 212.000. Ne] 1968 si discuter ebbe mento dei temni da mettere a di- la parte pratica (tipo di_ lavoraz~o-

1 mancheranno. di ria,,rire conrr o di I sposi z io ne della comrrnssir ne pari- ne): ne! isss 1.a parte f:banziana.

1

Pssi il libro neio rlelll' angherie di- t et ica ,, t questu lt ima d iv en ut a .la II nuovo prem10 entrere e m vi- sciplinari " delle 1,essazioni. j gr ... nde scupe rta della « pohltca sm~ gore ne! 1970.

Come tutto il Partito è impe11nato dacale ,, uf nrno grido e 111222? d~ Alle 16.30 si riunisce una assern- . d ccogliere le contribuzion1 e di a svolgere unitanamente i compiti « ampliamento delle possibillta dt ble a generale. L'esponente della CI

Ne! prendere atto. che. non "' so: 1 ' raarl "lle casse sindacali e~igen- d;· ·ristabilimcnto dellCl d·>ttrirrn in- mtervento del sindacato ». corne SL fa la cronaca delle trattative dei ·t . t; t Jra I compagm I vers e ~ . • . . . d i t

rio st.ate es, azw.1

d l he dore olare ricevuta. Ogni tentativo dispensabilc nrma della latta riva- scrrv- « Il Met al lur g ico » per io ico gior ni scorsi e conclude di co~ mua- . nel nf_iuta.re .ta [iruu: delle ~r~~ a di satotare l'espletame,1to 0.1 queste lu:ionaria, cosi dev'essere chiaro che della FJOM f or li vese , numero del 6 re lo sciopero Anche ,1 bonzi dell~ 1 za .aver combattuto._ . a!le direzioni azi,mda!i, si p . f · · d vrn essere respinto e tutto 1·z p art. ito è chia mat o a ren- g iug n d. CGIL e UIL sono d accord o. Gl i Sono le lotte nazionali per l'au- . ·· o che le m1- unzwni o .. . . . . . . . . . . . . ' conoscenzu del Partit , . . . ta ente dell'rnziato ,. tutti gli clere operanti l'rndinzzo ,, le dispo- lJ G maag ro. ail assemblea delle

I scroperi inf att i rtpr endono art icola- mento del salaria base che valgono,

nacce di pruvvedtmenti dis_cip!man prcn . 111

· ' - si-wni nratiche relative nlla lot ta maestranze. le alte gerarchie sinda- t i e l irnit at i all'azienda, fmo al 15-6. 1 non quelle aziendali per l'aumento a carico di nus tri militanti, agttate operai. . , . 1 .. zart. ,, i ;,; senc,- ni movin,ento proletario. cal! pr oporigono di fare 2 ore di Il giorno dopo, mente sciopero al della parte mobile del satarlo (pre- . ·t tale ntluto da oerar- 1 compagm • s1mpa ts ' , - 1 .. . . t N I di d . tt· . in segut

O a . CGI l 1 · 1 t · · d l' 1, stra ··ta,,•- 1 nn ammettendosi l'assurda distin- scrnpero al g101 no. Invano un no-

1

mattino: 1 sindacat i trat ano. e mi 1 pro uzrone. co 1m1, supermi- h · · !oc !t della L a etton v10 e ar, e ,,, '" " ' ' · 1·· ff bl · · ) · di 1· . e te superrnn u . . . . · - · · t· A n'o 1·n essn e· z,ene fra militanti 0,,erai cui il la- stru compagno 11bad1sce me ica- pomeriggio, ennesima assem ea ge- runu, ecc. ; qum I g 1 opera; scon f. d' 1 deTe dai smdacati i co- na sono rm1na I a • un , ' -

1 d

1 1 f' .

me I esc u . . . · ·tt · · t olare ,tello 1- ,ro sindacrtle ,ryetterebbe in esclu- cia degh sc10pe11 az1enda 1 e. per nerale: malgrado la delus1one eg I iano amaramente a Irma d1 con- . · · m1 era- stato scri o 111' 1Jar 1c ,, . . , . . . . . .

mu.nisti nvoluzwnari, sono . s S 1 · ) · · - . ·t lla questio- siva <' militant; ,wn 0perai ai qua- g:unta, articulat1 e la necess1ta di opera1 per le rich1este fatte da1 sm- trattl naz1onah di categor1a balo1di t d"te e , comvagni sono «, par aco » 111 men ° a · t I tt · · ' d' · · Il · tt f · d' men e. ca ~ •. ' - . d d 1. h, ·h · lo n a- 11 sarebbero nsnvati altri e non cullegare quello dc,lla Bar o e I a- dacati la dec1s10ne fmale e I sc10- Fla ne a p1a a arma r1ven 1cativa, t t. essi nella !oro orgamz- ne elle e "9 .c c e e so u 11

· . . d 17

. 11.. . . à d

1.

sa I ria71:m . t d ll ' l litica con- mena <'sclusi,,; settori di lavoro. Il gli altn sc1open 1n atto ne a pro- perare, corne mfatti avv1ene al sia ne 1rnsonet eg 1 aumenti sa-

zazione dl cate11ona perla normale spet.o le. a generda e pbon.zi· e di· p t·t ;. 1to/11·t,·1·,·o ,·,uanto ,- dottri- ,,mcia <Becchi Sacim. Ross,, ecc.); al 19 !ariali, tanto più irrisori se si con- . d. tt I tronvo uzwnarta e1 o , ar , 'J . ,, u _ - • . : . .

1 . . . .

Via ire a. . . . . conse11uenza si riullaccia ::! tutto il nu tattica ed orf}anizzazwne. e tut- in base ai dehberat1 bonzesch.1, da Alla fine l'assemblea vota sein- s1dera il contmuo aumento del co- ll merito d1 questa ma7:cia m~:~~ comp!esso d~lle sue manifestazioni li '1 suoi membri came tutte le sue 5 al 21 si sctuvera 2 nre al gtorno, pero. sto ~ella v1.ta. .

tro .dei b07!21 va ai gr~ppi smda se- ,nu!tiformi. La /otta per ricondur- sezioni, sono tenuti se7:za de:oghe una ?-lla mattma_e una al -pomerig= Il 20 riprendono le t~attat1ve.e lo G:II_opera1 della Bartolet!i ex For-

e_ di.fabbrica del Partita, e allenon 1,, il sindacato 0peraio aile sue ori- allo sPnlgimento collettivo dei suoz g.w, 11 vertice a~solutu ~ell articol: sciopero è sospeso. L'mdomam, la lamn1 h~nno lottato da soh per ben z1om che li .hanno sostenuti ,iini e tradizwni di classe non puà compiti, gurantendone in tal modo I z10ne. Il 22, Ulla nuova as~em~le direzione padronale offre L. 205.000 due mes1 e alla .fine hanno stretto cessand~ 11~ istante di s.volgere la >ssere dii,isa in parti: agni sinoola l'unità di esecnzione. gene.rale ~onstata che la direzwne per il 1967, 209,000 p;,r il 1968 e 216 solo un pu_g~o d1 mosche. Fra non loro. attiv1ta sui postt. dt lavoro e iniziativa si inquadra ~ si inserisce Le sezioni prom,edano a fare _og~

1

,e.spinge l a~ment~ del mm(mo men: mila per H 1969. Oltre aile cifre sud- molto veHa 11. tur.no_ della sconfitt~ fuoT!; ma va anche m .proletan ~ ne, viano yenerale unico della bat- getto di li,ttura nelle loro r1unwnz sue. a .17.000, _1mpcnerntI, 1 manda dette la C. I. aveva perà ch:esto LI- (o. della v:1ttona dl P1rro) anche_per perfmo a qualclte attivist.a dt. fab_ tuglie, che i: nosira e solo nostra, il presente comu1w,ato e a renderlo r1111 smdacah. tessono le lodi del!~ re 12.000, in quanto la dire21one da: gh operaL .delle a r:,uova Bec.chi~ t bT1~a che hanno spalleggiato

1 _no_ cuntro l'opportunismo. nota agli operai came dev.e essere ag1taz1om arücolate e solo per gra. va i,. 30.ooo circa di arretrati per 1 di altr~ az1cnde mmon .locah. DIVl-

1~1'1 co~pagn1 ne!la loro ri~endica Questa battaQlia è a,,pena all'ini- pradca costante !Jer la d1ffus1o~e z10sa concess10Le portano le ore d~ priroi 6 mesi del 1967, fu<;>ri ?usta, de et 1~pera è anche li m.otto det zione di appartene~za .al smdacato zio e i nostri militanti san110 ch e dei p:-incipî e de!Jli scopi tmmedta- scH'.pero da. 2 a.·· 3, mentre con ap non pagando co~i i contnbuti alla padrom e delle bonzerie smdacah. senza passare per l obliqua via. del~ ess~ sarà dura Pd esigerà fermezza, ti e Jrnali della nostra lot ta, e per pos1to man1festo murnle la .d1rez1~: Previdenza Sociale, e quei milioni La parola degli operai dev'essere la d.eleg~, e ,n aperto dispregw di àisciplina e le. P!ll assoluta decisio- 11 rinvigorimento e i1 rafforzamcn- ne offre .agi! mvahdi e agh operaJ gli operai volevano dividerli fra lo- l'opposta: Fondere in una tutte le eventuali e da ,wz ritenute m ogni np contrn'; tentatii:i. che certo non to dell'azione 11enerale del Partita. che "des1dernno n hcenziarsi volon- ro, nella misura appunto di Li- vertenze! Lottare tutti uniti! caio invalide espuls1on1, realizzan- re 12.000 circ a a testa; inoltre si ri- don cos!, sia pure solo localmente v~ndicavano L.

6.0üû per tutte Je

e in. f.orma trarisl!ona. un es,~mpw giornate di sciopero fatte. perché spec1f1co rit soodanera f' a !.vora- • 1 a I t I el! i rnate Javorative di poche tori contru la strafoHeaza delle (( al- '' RI V O u z 10 ne Cu u ra e . ~re elag~irezione non pagava quel te .11erarch,e ": " di. colleaamento · '' • tanto che spettava aile maestranze pohtico fra gl'. opt'ral comumst1 e l di premio giornaliero. Nelle tratta- !oro compagm d, lavoro m difesa • 1 • b h tive un membro della direzione a- del. smdacato dt classe. e c'.mtrn la vev; infine portato le L. 6.000 ad pollt1ca d,sjatt,sta dez bonzi. r IV O U z 10 ne Or g 8 Se 8.000. purchè si firmasse subito e Le accuse 111ellzognere · secondo I alla sera si uscisse aile 18. II 22

cui il riliuto della delega m1nacce- (C t'nua dalla terza pagina) so tempo su) fronte ideologico e perseguiti nei .campi della qu~n: giugno la C. l. va in direzione, e al rebbe la mtegr1tu del smdacato

0• Oil

1 5ul fronte materiale. ~ul primo, tità, della rap1dità. della quahta pomenggio si viene a sapere che la

peraio e cost!luitebbe un aHo dz .sa- ta. I poveri voi;lionu che le cose si tratta di riformare le vecchie e dell'economia, che cosa rappre: controparte si e rimangiat~ lutte le bota1111w della umta ori1.amzzativa cambirlù vogliono lavorare sodo, idee e di elevare Il l1vello d1 co- sentano d1 d1verso daglJ 0~1ethv1 promesse t anto sulle 8000 lire quan­ della CG/ L vl!ngoiw. cosi damoro- vogliono' la rivoluzione. Il foglio scienza rivuluzionaria socialista; universali deU'economia ~1. mer~ to su altri punti. All'entrata delle samente sme'.

1t1le da, faW, .e tale di carta sul ouale non è stato su] secundo, si tratta di trasfor- cato? Ci si dirà c.he 1 d1ng~nt1 14 gli operai indignati non ripr.en­

smentita del> essere 1111

mottvo di scritto nul la si presta mirabil, mare la natura e di sviluppare la di Pechino denunziano con v1go- dono il lavoru al suonn della s1re­ più pe.r inntare ;i prolet~r, a se- mente agli ideugrèlmmi più nuovi nostra economia nazionale socia- re. la privatizzazione dell'econo- na, ma si portano sotto le finestre gu1re l es~mpw d;, nostrt co1npagn1. e più belli"· C'è in questo afon- lista"· (Numero de} 7:IX-l!J66)_. mia sov1et1c:i, e ehe le "guard1e degli uflici urland.o; qualc?e alterc.o Va anzt sotrolntcato che_ m questa sma tutta la ,, nv0Iuz10ne cultu- L'ideologia del sociahsmo m rosse ,, hannu ch1esto la soppres- · scoppia rnn alcuni membri della D1- circostanza s, e r,,.sa man,festa qut>I- rule .. ; e non a easo esso ha tro- un solo paese esce dal g1·oviglio sione degli interessi che lo s!ato rezione. Alle 01·e 17, assemblea ge­ lo /ratturu Jra b,1se o))eraw e ver- vato posto neil'ultimissima bibbia delle sue contraddizioni, da! su::i cinese versa annualmente .ag]J e~ nerale con la presenza degli operai ttç, sindacal,. fr.i z.,tmto dt class<" dei maoismo. Vincere la povertà idealismo e da! suo utopismo in- capitalisti nazionali d1venuti della ex-Fnrlanini. I sindacalisti l'orroborato da/ . programma comu- ., lavorando soda " e scrivere i (Urabili solo auando si colloca sfmplici direttori delle loro a- dopa a ver parlato sulla posizione nuta_ diffw;o dm nosrn mtl,tunt,1 " ., begli ideogrammi,, dtl cornu- su! suo 'vero terreno: quello dello ziende; ci si opporrà il movimen- padronale, chieduno il parere degli pollttca contrnri'."'hazonaria ddl op- nismo su! foglio bia!1co del con- sviluppo del capitalismo. "Pro- i to delle Comuni popola.:1, presen-1 opera

1 c1rca l'ulteriore azione sin­

portunismo, 'ht 'rnc1uant anm di tadino cinese: m c!O consiste la muovi:re la produz10ne ", "tra- 1 tato sempre .corne. la via maestra dacale. Prende la parola un nostro assenza d~llu

1"1111

""';luzwnarw rivoluzione culturalt che associu sformare la natura,, "sviluppa- che condurra la Cma arretrata al I compagno osservando: "Da soli non d1 dasse ha,w., 11rndarumente sca-1 cumunisnw e miseri~ dopo. di a~ re la nostra e~onornia' naûonale ": socialismo. A tut tu cià.noi :rispon- faremo nulla: non si puà tenere.800 uato.

1 ver ass11n1lato rnteress1 nazwnah che cos'altro e la ,,nvoluz10ne cul- deremo con la frase class1ca con operai ch1us1 per ultre 40 gwrm m

Il Parrito nbad1sce corttro ogni e interessi di classe del proleta- turale,, del Capitale? I risultati cui, fin dal 1841, Marx respinse fabbnca, mentre in aitre officine lo- speculazwn .. la JerlTla 1·olonta d, riato. il comumsmo grossolano, 11 co- rnli, corne ad e~. il Poltronificio "perare ne! s111Jucato uttra,:erso i Mau non pretende soltanto di munismo della miseria, "questo Spazzoli e la Nuova Becch1, si scio- suo1 or!Jurt1 spe.-1j1ci ,wll'intento di far enlrare le i<lee del comuni- movim€nto chc tende ad oppor- pera per miglioramenti economici e conquistarlo CIila propr,a mfl1ie11za, Sl110 ne! cervcllo del « povero ", A • • ·ta • re alla propnetà privata la pro- riduzioni d'orario: b1sogna perciè> <' ngetta da .,<'. ,•0111e è llella tradi• 11.U Jo chiama a Cr<.'are COn il SUD z1on1... uni rie prietà privata resa Comune »: collegare i loro scioperi CO] nostro zmne m111t!'rrotta dellu Sinistra, lëvoro le lül1<.lizioni inesistenti « Che questu soppressione della e sostenere cos1 una latta unica "· •1ualur1<1ue_tentazwri .. di ubbandona- della ~ocietà futura in. un dato F'ioccano sempre e dovunque i proprietà privata non sia affat- Parole al vento. . re e peggw a,icora scrndere. ze or- paese. Le tesi :,ulla nvoluz10ne licenziamenti. Alla «Magrini» di to una vera üppropriazione, lo 11 23 giugno. al rnattmo. nessun~ ganiuazwm dt d1.tesa econ0Ht1cu dei culturale d1chiarann che 11 suo Bergamo che dipende dalla Mon- prova l'astratta negazione del- riprende ii lavoro. Al pumengg10, si lat"ornton. de1 cu1 !lltt'Tesst contrn: scopo è di« riformare l'educazio: tedison ~n mese fa 117 dipenden- l'inter'.> mondo della cultura e lavora solo dalle 14 aile 15. gent1 e stor1c1 d1 classe e della cui ne, la letteratura, l'arte. c tutti ti ven~ero licenziati. Ebbe su- della civiltà, il ritorno al!'inna- !::>abato 24-ô i sindacati sono con­ umta d, lotta c 11 solo. a/ rnntra- gli altri rami della sovrastruttu- bito inizio una lotta __ aziendale turale semplici1à dell'uomo po- vocati al! Assoc1azione Jndustriali. rio, che Possu ~ t>otJl•n a.ssicura:e l~ ra ehe non . corrisp_ondo.no a}la disgraziatame!)te. come al salit~ vero e privo di bisogni, che n?n duve si conclude un acc'?rdo nei se­ d1fcsa. Ogn. ultra rnt, rpretu.io,a base ecunom1ca sociahsta "· Se- _ che culmmo nell'occupaz10ne solo non ha superato la propne- guentl termnn: concess10ne d1 Li­ del rifiuto delll! deleglie. è fa!sa " nonchè qualche riga ùopo queste della fabbrica e, di rimbalzo, nel- tà privata. ma non !'ha ancora re 205.000 per tut tu 11 1967: di Li­ tendenzwsa, e c.h; le difJonde. ma- stesse te~1 devono nconoscer~ che la sentenza di sgombero subito nemmeno raggmnta" (Marx, Ma- re 209.000 per il 1968 e d1 L. 216.000 1,1an t~acrnrndo wr cmHJ>agno, ope- la " base econom1ca sociahsta » pronunciata dal pretore. avendo noscritti economico _ filosofici, per il 1969. ln p1u, L. 10.000 corn~ ,_a obwttwamente 1.11 serv1zw del- resta da cr1::an, e che "la gran- J'agitazione assunto ,, il carattere 1844). « mancatu guadagno ,,. Il 26, all'as- 1 opportun1smo. de nvoluzwne culturale proleta- , di una rivolta "· Se Ja nvoluzione culturale e- semblea gencrale. un esponente del- Ri-mat1e ver /ermo l'he. se s, pre- ria ha per scopo il ri':'oluziona- Ebbene, che si è fatto da parte sprime la continuità della politi- la CGII. illustra l'esitu delle tratta-

sentauero a!tn cas1 dt ntluto al mento del pen.swro dell uomo, af- dei bonzi? Mtntre l'azienda pro- ca che dalle Comuni popolari ha tive corne sopra sµiegato, .e nleva teueramento srndaca!e diretto. i fmche m tutti i campi del lavo: clamava senza veli di non voler portato la Cina a non cont.1re che gli operai avevano chitsto Li­ compagni non solo t·i opporranno ro. si possano ottenere risulta~i trattare con nessuno ,anzi di non che sulle proprie forze per edi- re 12.000 di cuntributi previdenziali ener1,11ca res1ste11za, ma dichiareran- n11gho_ri 111 quanti ta, rap1d1ta, volere neppur ricevere i "rap- ficare la cultura matcri~le di u- non versati dal padroue all'1NPS no di rrtenere nul!o 11 1netficace ouahta ed econon11a "· presentanti dei lavoratori "• le tre na nazione moàerna, essa contie- per i pnmi 5 mesi del 1967 piu Li­ quaiu.nque pro1:1·ed1mcnto del uent:· Commentando le tesi, il Qtto- centra li rinnovano gli appelli e ne nello stesso tempo una con- re 6:500 d1 ure di sciopero da con­ re, mentre inJormerunno subito 11 t:àianD del popoio, sotto il titolo Je preci, e infine ... decidono uno : fessione, cioè che questo «cornu-, teg~1ars1 ne!. premi" (totale Lire centro del. Partito e ag1teran11<> la ,, Fare la nvoluzione e l)romuo-1 sciopero generale cittadino. d.eHa : nismo n nazionale non ha neppu- · 1.8:000). La d1rez1.,ne padronale in­ questtone rn mezzo a., lal'oraton vere la rivoluz10ne ", scnve: « Il categoria. For~e a tempo 1Jhm1- re ra1rnnmto lo stadia del cap1ta-, H·ce concecte. L. 10.000 corne « una µart,·cipando apertamente ad 011111 nmv1men1o per la rivoluzione cul-1 tato? Ohibà. Forse di 24 ore? Dio Jismo altamente sviluppato. Che. tantum n: .cos1 gli 1rnp1egati che non fornrn di ottwtt!\ srndacale, <: mter- turale proletari;, e il mov1mento guardi. DL. due ore, dalle 10 aile : dire allora dcila &ua 1deologia e' hanno scioperato si beccano le 10 uenendo aile riuninni dt leg" e d: C pe1· la produzionp socialista su- 12 del 19 giugno! E a che scopo? i della sua dottrina, già messe da; mlla lire più la paga intera, perché d. L. pn rnstrrngen• i dirigent1 " no rec1procamente collegati. La I Per difendere quelle « premesse I Marx ne! museo delle antichità non hanno scioperato. mentre per rpiegare dt fr<rnte alla base le vere grande rivolulior.e culturale pro- . di valore II che sono,, la democra- 1 in un'epoca m cui la cultura ma- git opera1 l'« una tantum • d1 Li1 e BüLOGl';A: 1.000; ROMA: 5.200, ragiom d1 nnituail tentat1v1 di ai- let aria tende a trasformare in zia, la Jibertà e ]a convivenza ci- \ trriale e spirituale del capitale lU.000 è corne un prcstito, perche al- 6.000; MESSINA: 5.000; CATANIA: lontanù11H••ito d,•1 rt1'oltaionar1 co- ~enso rivoiuz1011 .. rio l'ideolog1a \'ile- in una società pluralistica" ! non aveva ancora creato alla sca- b fine d'ann" ne ~aranno detratte 5.000, 5.000; FORLI': 26.000; IVREA: murust1. La par .. ta d'ordine e. oggi dell'uomo. perchè si possano ot. ,chi ci cap1sce, è bravo) nonchè , la mondiale quelle condizioni e- L. 7.000 di premio dalle ore di la- 10.000; SIENA: 3.000; GENZANO: oome net 1921 e c,m1e sernpre: non tenere migliori risultati nella a sottolineare ia ,, volontà cornu- ' cunomiche c sociali che esigono voro non effettuate causa lo scia- 9.100; PADOV A: 5.500; FORLI': ,S si cacciano i comunisti dalle orga- produz1one. No1 dobbiamo pren- ne" dei sindacati ·-- tanto comu- : in modo cosi imperioso il solo pero. mila; GRUPPO w: 36.400. nizzazioni opera1c: dere questa grande rivoluzione ne che, al comizio della stesso · colpo di scopa salutare della ri- Infine. il bunzo della C. d. L., R1tll,to dt"lle delegh+? non s1g111fi- culturale come fattnre chiave, giorno, il rappresentante dell'UI , voluz10ne prolcturia? ( continua) d'accordo con gli altri s1ndacati,

ca. moltre. r1Jiu1" d: corrispondere concentrare la nostra attenzione L:\1 si rifiuta di prendere la pa- chie.de per i smdacati 11 versamento Responsabile te quole 1indacal1 Quest,, dorranno da una parte sulla rivoluzione e rola ( Unità del :?0-6)! . dell l •·e sul!a busta paga a titolo B R UN O MA FFI essere versate ai coll:ttori .di fab- dal~'altra suUa produzione, per C'osi placata P.er il momento la Sottoscnvete a: ' di _quote mensili. I salmi_. per loro, Reg, Trib. Milano n. 2839 bTica o, in caso di rtliuto dt accet- ass1curare 11 buon andamento d1 collera proletana. avanh con le

1 , . fimscono sempre m gloria. --------

taTle da parte di QIH'Sfl. gl, stessi 1:ntrambe. L'edificazione del so- interpellanze parlamentari e le I programma comun,sta La. morale delta favola è questa: lnd. Grafiche Bernabei & c Mitri compagni si 1ncaricheraiino cialismo sarà condotta nello stes- 1 sottoscrizioni parrocchiali!! , considerando il danno economi;:

0 di Via Orti, IB _ Mitall-0

La squallida fine della vertenza della Bartoletti di Forli

esigtnze opéraie. basata essenzial­ mente sulla ,<.!parazione del mo­ vimentu sinda.::al:, del partito di ela~se. Con il Cungre~so del!' Aja del

J Sil, cnnH, ~cr'.Vè\'a Engels a Sor­ gc, l'lnternaziunale aveva cessa­ tu di esisten. realmente, e Je fra­ zioni che la co:Jtitu1vanu doveva­ no continuare il loro cammmo portando iino aile estreme conse­ guenze la Joru assenza di princi­ Pi, ecceziun fatta per la frazione marxista che ~i svilupperà nel movimelltu operaio tedesco. In dieci anni di vita operante

della Primo lnternazionale, le primordiaJi società d1 resistenza degh operai urbani ed agricoli si trasformano in potenti organizza­ zioni di combattimento del prole­ tariato, stringendosi attorno al partito comu111;:;ta di cui abbrac­ ciano il programma rivoluziona-

VITA PARTITO DEL COMUNICATO

85 ore nun retribuite di sciopero articolato, gli operai, nonostante la loro cornbattività, non hanno <itte­ nuto nulla. Jnfatti la cifra &nnu, di L. 30.000 in più acquistata sui premio di produzione 1967 (cioë L. 205.000 ne! 1967 contra L. li:ï.000 nello scorso 1966) sono state a,:nuJ. late dall'importo delle 85 0111 lit ~cioperu non pagate. Se invece que. ste 85 ore tossero state di !o. 'a id oltranza, risolvendosi in 15 giorni di sciopero continuato ed esteSQ alle maestranze della ·« Nuova Becchi 1 (600 operai> e di aitre aziende nie­ talmeccaniche della zona. do~.i! si lamentano le stesse magagne padro­ nali, è chiaro che si sarebbero strap pati miglioramenti economic1 ben più consistenti.

Vogliono capire una buona volta i bonzi (o fanno finta di non Cdpir­ lo?) che sui terreno aziendale si fa il giuoco dei padroni invece dell'in­ teresse degli operai? Gli unic1 ad aver guadagno nella vertenza so,io colora che non hanno scioperato cioè gli impiegati ed equiparati ch~ percepiranno i miglioramenti t!Co-. nomici dell 'accordo aziendale se ...

Toccalol La diffusione del nostro « Sparta­

co » alla vetreria VIS di Pisa h11 111andato su tu.tte le furie i oerar· chetti !oca!i del PCI, i quali sono c:orsi ai ripari distribuendo un vo­ :antino per mettere in guardia gli opera, contro la ... peste rivoluzio­ naria. Buon sei,no: la botta ha col· pito il bersa11lio.

Commentare il volantino i: forse inutile, perche le « argomentazioni • sono le solite. Siamo colpevali di "dividere la classe operaia », noi che ci battia11w perchè le aoitazioni <' çili scioperi non avvenaano per reparto, per Jabbrica, per località, per cate11oria, ma si svolgano in una lotta generale di tutti i proletari! Noi che respingiamo l'« articolaziir ni: », cioè ta di$gregazione delle for­ ze operaie, per questi signori sarem­ •rw i ... disg•egatori! E' esattissimo che proprio per realizzare la vera 1,nità di latta dei iat,oratori, pemia· mo e proclamiamo che bisô11na li­ bnarsi dalla tutela del riformisnw. del pacijismo, del gradualismo, di cui il PCI è OQQi l'esponente più dl· chiarato in meuo ag!i operai; e glt autori del volantino ci offrono una ragione di più per ripeterlo quanào identificano la difesa del PC/ con la difesa della democrazia, cioè del re­ g1me borghese. li resto della sbro­ dolata non merita che vi si sciup1 dellïnchiostro: P. la voce della rab­ bia impotente. Noi non siamo pi~ di quattro 11atti, d'accorda: come ma, du.nqu.e, s1 lancia un allarme cosi angosciato? Il gi11antesco « par· tito del popolo » ha du.nque i piedi di cosi fragile argilla, che i n.o­ stri.,. miagolii !o fanno tremare? Ne prendiamo atto: non è la pri·

ma volta che « Spartaco,, mette 1 b rividi ai potenti, e questi oggi cir me allora belano: Ma dove prende 1 soldi, que/l'accidente di straccw· ne:,,

Egre11i signori. il vostro 1de9110 e la vostra paura ci onorano: le vo­ stre codarde msinuazioni sono il se· gno della vostra miseria morale. della vostra insic•trezza e del vo­ stro terrore del domani. Grazie del­ l'anintissione!

Veraamentl

• 1 -

il

Cosi rivoluz: vo dell ProlE Procc ·z 'f::aize

giosta J parata püalis1 zwnalii -realtà. In qi

tito Co iancia te man bile Ol Cla8Si C ta, en otamo jinchè, mizino tatori, capital Prol• Noi 1

te pat, 'IIO cte, latitud -

Nel 1 levati 1 rio il , dei filo ne ris1 rante d .... -eo1 liamo , cortina sogahili chiaio, &e01

itpro,t Unttà, rüormc gatura ste pa1

1 Ne! cronica w.aria, prezzi chine, ecc.) e ciale, l fl.nitiva l'espro1 delle t dini ec • Ne!

b1ettlvi lbcame za inti mando rali, g sorzi a C'è C

fbrmi1Î zl.a) e stalinu gU asp del re11 ~ttep sr pass come prolll!ta duaion, siat10 pl!Ogra· pienam e pe11 •La

litica r ma cai lotte 1 aerali che ir profitt, rio di per l'e la e l' protezi l'a11sist, deve c lavora1 chê pa A q,

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