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L 31kl i I LIJ i1iri PAOLO ROTELLI «VOGLIAMO ESPORTARE LA SAN ITA MADE IN ITALY» di Daniela Polizzi e Simona Ravizza Il presidente del gruppo San Donato, prima società privata delta salute, punta a espandersi nei Paesi arabi e in Russia. E annuncia l'interesse ad aprire il capitale a soci finanziari Con vista su Piazza Affari di Daniela Polizzi e Simona Ravizza S empre con la valigia in mano, soprattutto verso il Medio Oriente, un volo di seimila chi- lometri tra le 21 di sera e le sei dei mat- tino, per sbarcare già operativo: «E vi- tale trovare nuove frontiere di cresci- ta». B 28 gennaio Paolo Rotelli, 29 anni, alla guida del Gruppo San Donato (Gsd), la più estesa realtà sanitaria privata accreditata in Italia con 19 ospedali di proprietà, sarà alla fiera Arab Health per firmare un accordo I con la Dubai Health Authority, l'ente che sovrintende l'assistenza sanitaria nell'Emirato. La parola chiave è colla- borazione. Del resto, il pallino del- l'imprenditore è l'espansione fuori dai confini, nella convinzione che an- che il made in Italy delle cure mediche si possa esportare. Così Rotelli ormai una volta al mese fa un viaggio nella capitale a sud del Golfo Persico, dove nell'aprile del 2017 venne inaugurata una sede di rappresentanza nel di- stretto sanitario di Healthcare City e dove adesso è di casa: «Stimiamo di raccogliere solo dal Middle East - anticipa a L'Economia del Corriere della Sera tra zoo e 300 milioni di ricavi entro cinque anni». Sguardo globale Mentre vengono raccolti i frutti dei rapporti coltivati a Dubai, Rotelli guarda già oltre. È matura l'intenzio- ne di sbarcare in Arabia Saudita: «il viaggio peri primi contatti ufficiali - confida è fissato per il 14 gennaio con tappe a Riad e Gedda. E un altro obiettivo, a stretto giro, è Abu Dhab ,,. In programma c'è anche il consolida- mento dei rapporti con la Russia, in- trapresi nel zo16 con l'apertura di un Ufficio per lo sviluppo internazionale diretto dallo stretto collaboratore Ja- mes George a Milano. «Solo i russi spendono 3 miliardi di dollari l'anno per curarsi all'estero - spiega -. Oltre la metà entra nelle casse della Germania. Perché di fron- te a milioni di pazienti che ogni anno si muovono, l'italia non può intercet- tarne il flusso?». Uno sguardo pure verso l'India: è dello scorso 26 agosto un accordo con il gruppo di proprietà del magnate indiano Bavaguthu Ra- ghuram Shetty, Nmc Healthcare, che prevede di esportare il know how ita- liano nell'odontoiatria nell'ospedale che Nmc ha acquistato a Mumbai. • L'assetto L'holding capo gruppo degli eredi di Giuseppe Rotelli (nella foto), unici azionisti dei Gruppo ospedaliero San Donato - 1,650 miliardi di euro di fatturato consolidato per il 2018, secondo le previsioni - è la società Papiniano spa. La Papiniano ha il controllo totale da una parte di Velca spa che ha in pancia l'Ospedale San Dopo la scomparsa, il 28 giugno 2013, del padre Giuseppe, il fondato- re, il primogenito della famiglia che si è laureato in Management In- terculturel all'ateneo Sciences lo Aix en Provence -tiene le redini del Gsd, 1,650 miliardi di ricavi stimati nel 2018 (1,,516 miliardi l'anno precedente), ol- tre 15 mila 600 tra medici, infermieri e amministrativi, 4,3 milioni di pazien- ti curati ogni anno in ospedali come il Policlinico San Donato, l'istituto Orto- pedico Galeazzi e il San Raffaele: ac- quistato all'asta nel gennaio zolz do- po un rischio di crac da 1,5 miliardi. Oltre all'intemalizzazione («Spinta - confessa - anche dalla spending review del governo Monti dopo la quale abbiamo visto diminuire i fi- nanziamenti di Zoo milioni»), le sfide di Rotelh sono i grandi cantieri per ri- stmthurare e ampliare quasi tutti gli ospedali con un investimento su otto anni di 6oo milioni e il riassetto ma- nageriale del gruppo. Raffaele srl. E dall'altra di La quotazione Policlinico San Donato spa che è a sua volta la capofila di tutte le società operative degli altri 18 ospedali. Uno dei dossier più delicati è l'aper- tura a manager dall'esterno per presi- diare la finanza, l'immobiliare e l'area gestionale. « È un passaggio indispen- sabile, anche in vista di una ipotetica quotazione in Borsa - scandisce l'imprenditore -. Dobbiamo conso- lidarci. Abbiamo investitori finanziari che vorrebbero entrare. E possibile che, a un certo punto, si decida di aprire il capitale a fondi istituzionali , come operazione ponte prima di un'eventuale Ipo. Pensiamo a grandi Pagina 1 Foglio 1 1 2 fondi sovrani o fondi pensione, inve- stitori di lungo periodo che gestisco- no centinaia di miliardi, con focus sulla sanità». Tra le iniziative allo studio, un accor- do per aprire Smart clinic con Esse- lunga nell'ambito di una strategia di sviluppo di poli ambulatoriali all'in- terno dei centri commerciali. struttura solida con solo 5o milioni di debiti netti di gruppo. Ma è necessa- rio centralizzare nel modo migliore le procedure di gestione e portare avanti il piano di digitalizzazione iniziato nel 2017 con la creazione del Cloud Gsd e l'arruolamento di programmatori e ingegneri per i software sanitari». In contemporanea l'imprenditore sta i La squadra arruolando manager soprattutto dal mondo della finanza. Nicola Ceccarel- li, banker di lungo corso in Rothschi- ld, assumerà il ruolo di cfo. Mentre, peri ben informati, Massimo Tivegna, ex Unicredit, è in pole position per di- ventare capo di Gsd Real Estate. «La managerializzazione è indispensabi- le per affrontare i mercati, investire e migliorare la redditivitàinsiste Ro- telli . il margine operativo lordo dei gruppo è di zoo milioni, si può fare meglio, anche se abbiamo già una I Stimiamo di raccogliere 200- 300 milioni in 5 anni solo dal Medio Oriente Vogliamo essere i loro partner di riferimento Accanto a Paolo ci sono il fratello Marco, z6 anni, vicepresidente del Gsd e la madre Gilda Gastaldi, 56 an- ni, presidente della Gsd Foundation che si occupa di promuovere progetti di prevenzione e sostegno alla ricerca. In cabina di regia, con un ruolo stra- tegico, c'è anche il manager tunisino Kamel Ghribi, 56 anni, nato a Sfax e residente da anni a Lugano: dalla pri- mavera 2o16 è global advisor della fa- miglia, oltreché presidente della Gsd Middle East per l'espansione in Medio Oriente. Il suo rapporto coni Rotelli è forte. Nato sulle rive del lago di Luga- no dove il professore scomparso cin- que 5 anni e mezzo fa passava il tempo libero, il legame è riscoperto pochi anni fa dalla moglie Gilda, convinta della necessità di una figura con espe- rienza pluridecennale e un solido network di relazioni a supporto della crescita del gruppo. Ora Ghribi fa da collante tra la dina- stia della sanità e il mondo della fi- nanza e della politica. I suoi rapporti sono bipartisan: non mancano gli scatti che lo ritraggono con il vice pre- mier Matteo Salvini, come con altri politici nazionali che Kamel porta lo Ritaglio stampa ad uso esclusivo dei destinatario, non riproducibile.

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L 31kl i I LIJ i1iri

PAOLO ROTELLI«VOGLIAMOESPORTARE

LA SAN ITAMADE IN ITALY»

di Daniela Polizzie Simona Ravizza

Il presidente del gruppo

San Donato, prima società

privata delta salute, punta

a espandersi nei Paesi arabi

e in Russia. E annuncia

l'interesse ad aprire

il capitale a soci finanziariCon vista su Piazza Affari

di Daniela Polizzie Simona Ravizza

S empre con la valigia in mano,soprattutto verso il MedioOriente, un volo di seimila chi-

lometri tra le 21 di sera e le sei dei mat-tino, per sbarcare già operativo: «E vi-tale trovare nuove frontiere di cresci-ta».B 28 gennaio Paolo Rotelli, 29 anni,

alla guida del Gruppo San Donato(Gsd), la più estesa realtà sanitariaprivata accreditata in Italia con 19ospedali di proprietà, sarà alla fieraArab Health per firmare un accordo

I

con la Dubai Health Authority, l'enteche sovrintende l'assistenza sanitarianell'Emirato. La parola chiave è colla-borazione. Del resto, il pallino del-l'imprenditore è l'espansione fuoridai confini, nella convinzione che an-che il made in Italy delle cure medichesi possa esportare. Così Rotelli ormaiuna volta al mese fa un viaggio nellacapitale a sud del Golfo Persico, dovenell'aprile del 2017 venne inauguratauna sede di rappresentanza nel di-stretto sanitario di Healthcare City edove adesso è di casa: «Stimiamo diraccogliere solo dal Middle East -anticipa a L'Economia del Corrieredella Sera tra zoo e 300 milioni diricavi entro cinque anni».

Sguardo globale

Mentre vengono raccolti i frutti deirapporti coltivati a Dubai, Rotelliguarda già oltre. È matura l'intenzio-ne di sbarcare in Arabia Saudita: «ilviaggio peri primi contatti ufficiali -confida è fissato per il 14 gennaiocon tappe a Riad e Gedda. E un altroobiettivo, a stretto giro, è Abu Dhab ,,.In programma c'è anche il consolida-

mento dei rapporti con la Russia, in-trapresi nel zo16 con l'apertura di unUfficio per lo sviluppo internazionalediretto dallo stretto collaboratore Ja-mes George a Milano.«Solo i russi spendono 3 miliardi di

dollari l'anno per curarsi all'estero -spiega -. Oltre la metà entra nellecasse della Germania. Perché di fron-te a milioni di pazienti che ogni annosi muovono, l'italia non può intercet-tarne il flusso?». Uno sguardo pureverso l'India: è dello scorso 26 agostoun accordo con il gruppo di proprietàdel magnate indiano Bavaguthu Ra-ghuram Shetty, Nmc Healthcare, cheprevede di esportare il know how ita-liano nell'odontoiatria nell'ospedaleche Nmc ha acquistato a Mumbai.

• L'assettoL'holding capo gruppo deglieredi di Giuseppe Rotelli(nella foto), unici azionisti deiGruppo ospedaliero SanDonato - 1,650 miliardi dieuro di fatturato consolidatoper il 2018, secondo leprevisioni - è la societàPapiniano spa. La Papinianoha il controllo totale da unaparte di Velca spa che ha inpancia l'Ospedale San

Dopo la scomparsa, il 28 giugno2013, del padre Giuseppe, il fondato-re, il primogenito della famigliache si è laureato in Management In-terculturel all'ateneo Sciences lo Aixen Provence -tiene le redini del Gsd,1,650 miliardi di ricavi stimati nel 2018(1,,516 miliardi l'anno precedente), ol-tre 15 mila 600 tra medici, infermieri eamministrativi, 4,3 milioni di pazien-ti curati ogni anno in ospedali come ilPoliclinico San Donato, l'istituto Orto-pedico Galeazzi e il San Raffaele: ac-quistato all'asta nel gennaio zolz do-po un rischio di crac da 1,5 miliardi.Oltre all'intemalizzazione («Spinta

- confessa - anche dalla spendingreview del governo Monti dopo laquale abbiamo visto diminuire i fi-nanziamenti di Zoo milioni»), le sfidedi Rotelh sono i grandi cantieri per ri-stmthurare e ampliare quasi tutti gliospedali con un investimento su ottoanni di 6oo milioni e il riassetto ma-nageriale del gruppo.

Raffaele srl. E dall'altra di La quotazionePoliclinico San Donato spache è a sua volta la capofiladi tutte le società operativedegli altri 18 ospedali.

Uno dei dossier più delicati è l'aper-tura a manager dall'esterno per presi-diare la finanza, l'immobiliare e l'areagestionale. « È un passaggio indispen-sabile, anche in vista di una ipoteticaquotazione in Borsa - scandiscel'imprenditore -. Dobbiamo conso-lidarci. Abbiamo investitori finanziariche vorrebbero entrare. E possibileche, a un certo punto, si decida diaprire il capitale a fondi istituzionali ,come operazione ponte prima diun'eventuale Ipo. Pensiamo a grandi

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fondi sovrani o fondi pensione, inve-stitori di lungo periodo che gestisco-no centinaia di miliardi, con focussulla sanità».Tra le iniziative allo studio, un accor-

do per aprire Smart clinic con Esse-lunga nell'ambito di una strategia disviluppo di poli ambulatoriali all'in-terno dei centri commerciali.

struttura solida con solo 5o milioni didebiti netti di gruppo. Ma è necessa-rio centralizzare nel modo migliore leprocedure di gestione e portare avantiil piano di digitalizzazione iniziato nel2017 con la creazione del Cloud Gsd el'arruolamento di programmatori eingegneri per i software sanitari».

In contemporanea l'imprenditore sta i La squadraarruolando manager soprattutto dalmondo della finanza. Nicola Ceccarel-li, banker di lungo corso in Rothschi-ld, assumerà il ruolo di cfo. Mentre,peri ben informati, Massimo Tivegna,ex Unicredit, è in pole position per di-ventare capo di Gsd Real Estate. «Lamanagerializzazione è indispensabi-le per affrontare i mercati, investire emigliorare la redditivitàinsiste Ro-telli . il margine operativo lordo deigruppo è di zoo milioni, si può faremeglio, anche se abbiamo già una I

Stimiamodi raccogliere200- 300 milioniin 5 anni solo dalMedio OrienteVogliamo esserei loro partnerdi riferimento

Accanto a Paolo ci sono il fratelloMarco, z6 anni, vicepresidente delGsd e la madre Gilda Gastaldi, 56 an-ni, presidente della Gsd Foundationche si occupa di promuovere progettidi prevenzione e sostegno alla ricerca.In cabina di regia, con un ruolo stra-

tegico, c'è anche il manager tunisinoKamel Ghribi, 56 anni, nato a Sfax eresidente da anni a Lugano: dalla pri-mavera 2o16 è global advisor della fa-miglia, oltreché presidente della GsdMiddle East per l'espansione in MedioOriente. Il suo rapporto coni Rotelli èforte. Nato sulle rive del lago di Luga-no dove il professore scomparso cin-que 5 anni e mezzo fa passava il tempolibero, il legame è riscoperto pochianni fa dalla moglie Gilda, convintadella necessità di una figura con espe-rienza pluridecennale e un solidonetwork di relazioni a supporto dellacrescita del gruppo.Ora Ghribi fa da collante tra la dina-stia della sanità e il mondo della fi-nanza e della politica. I suoi rapportisono bipartisan: non mancano gliscatti che lo ritraggono con il vice pre-mier Matteo Salvini, come con altripolitici nazionali che Kamel porta lo

Ritaglio stampa ad uso esclusivo dei destinatario, non riproducibile.

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L Milulinitdel COMMI iRE DELLA SERA

scorso settembre alla posa della pri-ma pietra dell'Iceberg del San Raffae-le, la torre da 36 mila metri quadratiche ospiterà Pronto soccorso e le Chi-rurgie dell'ospedale dall'estate 2020.Il manager, com'è ormai noto nel-

l'ambiente, è spesso l'interlocutoredella famiglia con i vertici del sistemabancario: da Jean-Pierre Mustier diUnicredit a Carlo Messina di IntesaSanpaolo e Alessandro Daffina diRothschild. Alla presidenza della GKinvestment, con presenze in Svizzera,Italia, Medio Oriente, Africa e Russiain settori come consulenze, trading,investimenti, petrolchimico, comu-nicazione e real estate, Ghribi si auto-definisce un facilitatore diplomatico:«Sono stato a capo di aziende come laOlympic Oil a New York e la Attock Oilin Gran Bretagna».Di lui si narrano anche una joint ven-

ture con lo sceicco sauditaAbdulgafarJamjoom e i rapporti con la famigliareale di Dubai. Rotelli torna al puntodi partenza: «Per essere competitiviin Medio Oriente è necessario fornirecure di qualità rispettando la culturalocale e stringendo rapporti di rispet-to reciproco - sottolinea -. Voglia-mo diventare il partner di riferimentodella sanità del Middle East». Dalla se-de di Dubai il Gsd promuove corsi diformazione per i medici emiratini e siaccredita per ricevere i pazienti piùcomplessi a Milano. «L'ambizione -azzarda Rotelli - è arrivare a prende-re in gestione reparti di cardiochirur-gia e chirurgia bariatrica (dell'obesità,ndr.), tra le nostre specialità».Non c'è solo il Medio Oriente. L'im-

prenditore è orgoglioso: «Di recente inostri medici hanno eseguito un tra-pianto di reni a un 3oenne russo. Solonel 2018 abbiamo curato 200 suoiconnazionali, per 70o mila curo di ri-cavi». Lo sguardo è Oltreconfine, ma ipiedi sono ben piantati nella realtàitaliana: «In Liguria abbiamo appenavinto una gara per la gestione di dueospedali pubblici ad Albenga e CairoMontenotte».Il padre Giuseppe andava ripetendo:

«Essere la prima realtà ospedalieraprivata ci carica di responsabilità chevanno oltre il curare al meglio ognimalato. Insieme a cure di qualità, ser-vono ospedali con una gestione effi-ciente. Dobbiamo anche pensare e co-struire la Sanità del futuro».Parole che Paolo si ripromette di non

dimenticare. Con il biglietto prontoper il prossimo volo aereo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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LA NOSTRA .,RICETTA

ESPORTARE ,LA SANITÀ

MADE IN ITALY

1 57Le origini

Il professore Luigi Rotelli, chirurgo,fonda, insieme ad altri medici,l'istituto di Cura Città di Pavia

a cui segue, nel 1969, il PoliclinicoSan Donato

1 80L'espansione

Il figlio di Luigi, Giuseppe Rotelli,docente universitario,

prende in mano l'istitutoe lo guida per 33 anni, portandolo

a espandersi per crescitainterna e acquisízioní

2013Cambio alla guida

Alla morte di Giuseppe, il figlio Paoloassume la presidenza del gruppo

insieme a Gabriele Pelissero, storicobraccio destro dei professore.Dal 2015 è Paolo a presiedere

da solo il gruppo

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