Komandante senza sosta - Mi-Tomorrow...le gradinate di San Siro per la spetta-colarità, ma per la...

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senza sosta Komandante SUPPLEMENTO DI MI-TOMORROW / ANNO 2019 / N. 2 / DISTRIBUZIONE GRATUITA

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Autorizzazione del Tribunale di Milanon. 257 del 22/07/2014

@COPYRIGHT PRADIVIO EDITRICE S.R.L.

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Qui si fa la storia, Kom

Milano ha l'estate più rock

Vasco secondo Harari

Febbre latina ad Assago

Albachiara, sono quaranta

La decade del Carroponte

«Viva Massimo Riva»

Magnolia di fuoco

E poi tutti a bordo

A Mind per intenditori

Dieci volte Blasco

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Sei date, trenta brani e un palco record. Ma con Vasco è sempre tutto da GuinnessAlcuni fortunati tra i 37mila iscritti al Blasco Fan Club hanno avuto il privile-gio di assistere alla prova generale di Lignano Sabbiadoro, molti altri hanno ballato alla data zero di lunedì scor-so sempre nello stadio veneto. Per chi resta (ma non solo per loro), l’appun-tamento con il Komandante è per gli otto concerti negli stadi di questa tar-da primavera, di cui ben sei saranno celebrati dal 1º al 12 giugno allo stadio San Siro, mentre gli ultimi due saran-no a Cagliari. Sul prato di quello che, mai come in questi giorni, può fregiar-si dell’appellativo di “Scala del rock”, ad accogliere il Blasco è un palco, come ha raccontato direttamente il cantau-tore dai suoi account social, «di 100 metri di larghezza per 33 metri di al-tezza e ben 600 metri quadri di scher-mi giganti in grado di staccarsi e muo-versi velocemente dall’alto in basso da sinistra a destra. Come un enorme specchio che riflette quello che succe-de sul palco». Una grandeur che, però, non è un elemento essenziale per gli spettatori del Kom che non riempi-ranno per ben sei volte consecutive

le gradinate di San Siro per la spetta-colarità, ma per la presenza di Vasco, primo artista in assoluto a «occupa-re – definizione sempre del Blasco – lo stadio per una quindicina di giorni». Sono trenta i brani in scaletta, da La nostra relazione, pezzo datato 1976 che ha ormai più di 40 anni, passan-do per Vita spericolata e Cosa succe-de in città fino all’ultimo singolo pub-blicato a novembre, La verità. E, dopo i sei appuntamenti speciali, saranno ventinove le volte di Rossi al Meazza. La prima volta fu nel 1990 con Fronte Del Palco, poi nel 1995 arrivarono le due date di Rock Sotto L’assedio, il ri-torno un anno dopo con l’unico appun-tamento di Nessun Pericolo Per Te. Nel luglio 2003, dopo sette anni il ritorno a Milano con i tre concerti di Vasco@San Siro. Ancora due date di Buoni o Cattivi nel 2004, due di Vasco Live nel 2007 e due nel 2008, poi quattro nel 2011 del Vasco Live Kom. E ogni volta è speciale per i fan che hanno letteral-mente bruciato i biglietti (non più di-sponibili online sui canali VivaTicket) subito dopo l’annuncio delle date.

• Intro + Qui si fa la storia• Mi si escludeva• Buoni o cattivi• La verità• Quante volte• Cosa succede in città• Cosa vuoi da me• Vivere o niente• Fegato fegato spappolato• Asilo Republic• La fine del millennio• Interludio• Portatemi Dio• Gli spari sopra• C’è chi dice no• Se è vero o no• Io no• Domenica lunatica• Ti taglio la gola• Rewind• Come vorrei• La nostra relazione• Tango della gelosia• Vivere• Senza parole• Sally• Siamo solo noi• Vita spericolata • Canzone• Albachiara

La scaletta

1, 2, 6, 7, 11 e 12 giugno 2019

sold-out nei canali di vendita ufficiali

20.45

Stadio San Siro • Via Piccolomini 5, Milano

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10 luglio 1990Fronte del Palco

7-8 luglio 1995Rock sotto l’assedio

15 giugno 1996Nessun Pericolo per Te Tour

4-5-8 luglio 2003Vasco @ San Siro

12-13 giugno 2004Buoni o Cattivi Tour

21-22 giugno 2007Vasco Live 2007

6-7 giugno 2008Vasco ‘08 Live in Concert

16-17-21-22 giugno 2011Vasco Live Kom ‘011

4-5-9-10 luglio 2014Vasco Live Kom ‘014

17-18 giugno 2015Live Kom ‘015

1-2-6-7-11-12 giugno 2019VascoNonStop Live 2019

Il Blasco e Milano, 29 storie d’amore in 29 anni

Il nuovo tour negli stadi di Vasco Rossi ha permesso al rocker di Zocca di conquistare l’ennesimo record della sua carriera: mai nessun artista aveva organizzato sei live a Milano in 12 giorni, ma soprattutto nessuno aveva mai registrato 6 sold-out consecutivi. Sono 330mila i tagliandi polverizzati in poco più di 48 ore dall’aper-tura delle prevendite, uno straordinario risultato che permette a Vasco Rossi di battere il suo stesso primato di 4 sold-out consecu-tivi nel 2011 a San Siro e di altrettanti nel 2014. Con il VascoNonStop Live 2019, il Kom batte se stesso e raggiunge l'incredibile cifra di 29 concerti a San Siro in 29 anni: «Nel 1990 ho fatto San Siro per la pri-ma volta e ho fatto 75.000 persone – le sue parole –. È stata una svol-ta epocale perché prima solo gli stranieri riempivano gli stadi in Italia, gli artisti italiani riempivano al massimo le curve. Da quel momento lì in poi, tutti gli stranieri che vengono in Italia "devono bussare"».

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Programma completo sumilanosummerfestival.it

Via Diomede 1, Milano

Inaugurato a maggio con il live dei Metallica, il Milano Summer Festival proseguirà la sua terza edizione lun-go una serie di appuntamenti tan-to illustri quanto attesi dal pubblico meneghino, verso il quale concederà grandi eventi di musica nazionale ed internazionale ospitati direttamen-te nel cuore della città, nei pressi dell’Ippodromo di San Siro. All’ombra dell’Ippodromo la stella del pop lati-no J Balvin condividerà il palco del Mamacita Festival con Sfera Ebba-

sta, Elettra Lamborghini e Guè Pe-queno il prossimo 14 giugno, men-tre il secondo appuntamento con la grande musica d’oltreoceano sarà il 17 luglio con il concerto di Ben Har-per & The Innocent Criminals. An-che i Kiss, come i Metallica, hanno scelto Milano come unica data ita-liana per quest'anno, sede anche del loro ultimo live in carriera nel no-stro Paese prima del definitivo riti-ro, con il loro End of the road World Tour previsto il prossimo 2 luglio. La

musica nostrana si difenderà con uno dei suoi rappresentanti più ap-prezzati delle ultime stagioni disco-grafiche: il 25 giugno Calcutta salirà sul palco per far cantare a squarcia-gola il pubblico sulle note delle sue ballate più celebri. A presentare un vero esperimento di contaminazio-ne tra rap, indie e rock ci sarà la pri-ma edizione del Tuborg Open Fest, con una lunga lista di ospiti in con-tinua aggiornamento: Carl Brave, Ex-Otago, Rkomi e Viito.

All’Ippodromo la Milano più rock

Tuborg Open FestSarà una ricca li-ne-up quella pre-vista per il Tuborg Open Fest: il can-tautore romano Carl Brave, il rap-per Rkomi, il duo

dell’it-pop italiano Viito e la band in-die ligure Ex-Otago saranno i prota-gonisti di una serata speciale del fe-stival giunta alla sua terza edizione.

Giovedì 27 giugno alle 19.00

23 euro su ticketone.it

Mamacita FestivalPer il debutto as-soluto, spazio ad una vera parata di stelle della musica contemporanea: dal principe del pop latino J Bal-

vin, fino al trapper sovrano di Spoti-fy Sfera Ebbasta, con la principessa del reggaeton Elettra Lamborghini ed il rap spietato di Guè Pequeno.

Venerdì 14 giugno dalle 16.00

34,50 euro su ticketone.it

The end of the KissIl tour conclusi-vo di una carriera iconica ed irripe-tibile come quella dei Kiss farà tappa anche in Italia con l’unica data previ-

sta dell’End of the Road World Tour pri-ma dal congedo dopo quarantacinque anni all’apice del rock’n’roll internazio-nale e 100 milioni di album venduti.

Martedì 2 luglio alle 21.00

97,52 euro su vivaticket.it

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Anche a giugno la grande musica dal vivo non abbandonerà il Mediolanum Forum di Assago: qui saranno protagonisti di due serate-evento la leggenda vivente Phil Col-lins e il gruppo rock Def Leppard. Con l’unica data italiana del Still Not Dead Yet Live European Tour, Collins il 17 giugno proporrà il meglio della sua produzione musica-le da oltre 100 milioni di copie vendute in tutto il mondo, riportando in auge grandi classici della musica internazionale come In the air tonight, One More Night, Another day in paradise e Take me Home, ricoprendo ancora il ruolo di uno dei “principi” della musica britannica alla veneranda età di 68 anni. Due giorni dopo l’esibizione dell’ex componente dei Genesis, sul palco di Assago sarà il turno dei Def Leppard, band formatasi nel 1977 a Sheffield, nel sud dello Yorkshire: Joe Elliot, Phil Collen, Vivian Campbell, Rick Savage e Rick Allen rappresentano da oltre trent’anni una certezza assoluta del panorama heavy metal ed hard rock europeo, a partire dai primi suc-cessi raccolti nel pieno degli anni Ottanta, quando i loro iconici album Pyromania e Hysteria diventano simboli di riferimento per le generazioni contemporanee e suc-cessive. Tornano ad esibirsi in Italia a distanza di ben tredici anni di assenza, ac-compagnati dalla special guest David Coverdale degli Whitesnake.

Il folk di Capossela per La MilanesianaIl ritorno dal vivo di Vinicio Capossela è uno dei più attesi dell’estate, consi-derando il grande sentimento di curio-sità che il cantautore e polistrumen-tista - nato ad Hannover da genitori irpini - congiunge attorno alla sua pe-culiare personalità poetica: il suo mix di generi che spaziano dal folk al can-tautorato tradizionale verrà accolto al Piccolo Teatro Strehler il prossimo 5 luglio, nell’ambito del calendario de La Milanesiana 2019. Il nuovo album di Ca-possela si intitola Ballate per uomini e bestie, undicesimo tassello di una car-riera trentennale: il disco racchiude quattordici tracce dedicate alla mol-teplicità e alla complessità della na-tura dell’uomo, nella sua coniugazione tra umanità ed istinto nel rapporto tra sacro e profano. Anticipato dal singolo Il povero Cristo, l’album è disponibile in tutti i negozi e negli store digitali. Per il videoclip Capossela ha confeziona-to un piccolo cortometraggio con pro-tagonisti Enrique Iatzoqui (il Gesù de Il Vangelo secondo Matteo di Pasolini), Marcello Fonte e Rossella Brescia.

Venerdì 5 luglio alle 21.00

Piccolo Teatro Strehler Largo Greppi 1, Milano

Da 39 euro su ticketone.it

Vento d’estate al ForumPhil Collins e Def Leppard per chiudere la stagione

PHIL COLLINS

Lunedì 17 giugno alle 20.30

Mediolanum Forum Via G. di Vittorio 6, Assago (Mi)

Da 140,90 euro su ticketone.it

DEF LEPPARD

Mercoledì 19 giugno alle 20.00

Mediolanum Forum

Da 74,75 euro su ticketone.it

Il gioco dei nove

Con il Blasco sul palco di San Siro ci sarà Claudio Golinelli, per tutti il “Gal-lo”, bassista di lungo corso. Dopo es-sere stato costretto lo scorso anno a saltare quasi tutte le date a causa di un malore che lo colpì a Lignano du-rante le prove del precedente tour di Vasco, il Gallo è stato convinto a torna-re sul palco dallo stesso rocker e sarà la guest star degli otto live tra San Siro e la Sardegna. Ad alternarsi con lui al basso Andrea Torresani, il “Torre”, già sostituto del Gallo. Classe ‘82, milane-se di nascita ma cremonese nell’ani-ma, Torresani, che ha all’attivo collabo-razioni con Antonacci, Battiato, Elisa,

Tiziano Ferro ed Eros Ramazzotti, è stato promosso sul campo dopo aver imparato un anno fa tutto il concerto di Vasco in poco meno di quattro gior-ni. Pugliese di Grottaglie, dal 2014 Vin-ce Pastano, quando prese il posto di Solieri, è il chitarrista di Vasco Rossi. Un anno fa sul palco ha suonato, con pudore, lo strumento che fu di Massi-mo Riva. Dopo la morte di Guido Elmi è diventato anche il capo orchestra e arrangiatore dei concerti del Blasco. Nata nel 1982 a Macerata, polistrumen-tista e cantautrice, Beatrice Antolini è entrata a far parte della band di Vasco Rossi soltanto da un anno, ma è già

molto amata dai fan. È adorato anche Stef Burns, che da oltre vent’anni cal-ca il palco del Komandante. Kom che ha anche officiato il suo matrimonio, ormai giunto all’epilogo, con l’ex veli-na Maddalena Corvaglia. A completare la band sono Alberto Rocchetti, cono-sciuto come “Lupo maremmano”, alle tastiere dei live di Vasco dal lontano 1989, Frank Nemola alla tromba (e non solo) dal 1996 e, last but not least, Matt Laug alla batteria. Il musicista statu-nitense, che aveva lasciato la band di Vasco nel 2013 dopo 6 anni di collabo-razione, è tornato nei ranghi in occa-sione del mega concerto Modena Park.

Matt Laug

Frank Nemola

Vince Pastano

AlbertoRocchetti

Stef Burns

Claudio “Gallo” Golinelli

Andrea Torresani

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Il vero Vasco ve lo racconto ioLa macchina fotografica di Guido Harari ha immortalato i momenti migliori della carriera del Kom: «Sono sempre stato attratto dal suo viso, dalla sua irresistibile espressività. È un animale da palcoscenico»

«Quando ho conosciuto Vasco era quello di Vado al massimo, Bollicine, Cosa succede in città. Per me era e ri-mane una rockstar, con un filo diretto con la base dei suoi fan che oggi è più forte che mai. Un artista col dono di arrivare al cuore e alla testa del pubbli-co». Parole e immagini di Guido Harari, fotografo di tante star musicali che lo ha ritratto più volte. E che, nel 2006, ha pubblicato Vasco!. Come vi siete conosciuti?«Nel 1985 chiesi al suo produttore storico Guido Elmi di poterlo fotogra-fare. Vennero insieme nel mio stu-dio di Milano. Da fine esteta qual era, Elmi curava ogni aspetto del look di Vasco. Le foto gli piacquero al punto che mi chiamarono per diversi anni a realizzare le foto ufficiali e la co-pertina di C'è chi dice no. Mi pareva che Vasco assecondasse, divertito, lo styling di Elmi, ma che ogni shooting fosse un rituale di cui avrebbe fatto volentieri a meno». Com’è Vasco visto attraverso le lenti della sua macchina fotografica?«Ha un istinto innato riguardo all'im-magine che ha e vuol dare di sé.

Come i rocker di razza, ha una visione di sé a senso unico, proprio in termi-ni di linguaggio del corpo, con un'e-spressività che comunque "buca". Sono sempre stato attratto dal suo viso, dalla mobilità del suo sguardo, dalla sua irresistibile espressività. Ma dal vivo Vasco si esprime con tutto il corpo. Un vero animale da palcosce-

nico che risentiva degli evidenti limiti di una sala di posa». A quando risale l’ultima foto che gli ha fatto?«Dal vivo l'ho fotografato una decina di anni fa a San Siro. Per quel che riguar-da i ritratti torniamo al 1998, quando pubblicò Canzoni per me».

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Cos’ha in comune il cantautore raccontato in Vasco! con quello attuale?«In Vasco! avevo raccolto una selezio-ne di "sguardi" sul Vasco che lui, anche se non sempre disponibile a lasciarsi guardare, mi aveva sollecitato a inda-gare. Avevamo realizzato fotografie in contesti diversi, inclusa la campagna intorno a Zocca. Una specie di viaggio sentimentale nella sua terra. Negli anni seguenti la "ritualistica" del personag-gio si è consolidata sempre di più. Ma l'appeal è rimasto inalterato». Tra le foto che gli ha scattato, quale preferisce?«Amo particolarmente i tagli ravvi-cinati dei ritratti per C'è chi dice no, in particolare un ritratto che è inseri-to all'interno del disco. E poi una se-rie di ritratti di studio, realizzati nel 1990, tra cui uno che diversi fan han-no voluto tatuarsi, chi sulla schiena, chi sulla gamba: una consacrazione, per l'artista e anche per il fotografo».

Vasco l’ha definita il “Vasari del Rock”. È d’accordo?«Vasco si riferiva ad una definizione affibbiatami dall'amico giornalista Ce-sare G. Romana. Per lui il mio lavoro di fotografo in ambito musicale aveva un che di "enciclopedico". Ho attraversato quasi cinquant’anni di musica, ma il mio progetto non è mai stato quello di "collezionare" miti, gran-di o piccoli che fossero. Però quella de-finizione potrebbe sicuramente fun-zionare come "brand"». Oggi come scatterebbe Vasco?«Con lo scorrere del tempo che si fa sempre più veloce, mi piacerebbe parlare con Vasco: confrontarmi sui massimi sistemi come sulle piccole faccende della vita, in un "fuori onda" lontano dall'ufficialità. Godermi e go-derci una specie di "intimità" da cui la macchina fotografica fosse bandita».

Gli scatti dell’origine di un mitoUno splendido album fotografico dedicato a Vasco Rossi - con ben 4 CD - pubblicato nel 2006 e con-tenente il meglio di Vasco dei pri-mi anni, un po’ le origini di un mito mai tramontato, immortalato con l’occhio attento e scrupoloso di uno dei fotografi più apprezza-ti nel panorama musicale (88 pa-gine, 40 euro). Edito da Edel Italy.

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Ph. Harari

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Programma completo su milanolatinfestival.it

Parcheggio ATM Viale MilanoFiori, Assago (Mi)

Da quasi trent’anni gli appassiona-ti di musica e cultura latina sanno che ad Assago per tre mesi posso-no trovare concerti, piste da ballo, ristoranti tipici, mostre, artigianato ed eventi culturali. Dal 2015 la ma-nifestazione si chiama Milano Latin Festival: quest’estate si svolge dal 13 giugno al 17 agosto ed è dedica-ta all’Anno Internazionale delle Lin-gue Indigene proclamato dall’ONU. Il

13 alle 20 si parte con l’inaugurazio-ne in piazza delle Nazioni e il duo pop venezuelano Mau y Ricky. In più, in collaborazione con il festival Lo spi-rito del Pianeta, popolazioni indi-gene di Brasile, Ecuador, Messico e Cile si esibiscono in danze e rituali tradizionali. Il 5 luglio è previsto l’in-gresso gratuito per tutti con ospiti a sorpresa, mentre il 15 agosto è dedi-cato ai bambini con Geronimo Stilton.

Per tutta la durata della manifesta-zione in cartellone giornate dedica-te ai singoli Paesi sudamericani con feste e conferenze. Gli appassionati di ballo possono scegliere fra cinque piazze a tema diverse: Plaza Cuba, Praça Brasil, Plaza Latina 100%, Pla-za Santo Domingo e Salsodromo. Il concerto del 15 luglio di Ozuma è già sold-out, ma ve ne segnaliamo altri quattro da tenere d’occhio.

Ad Assago è sempre febbre latina

Luis EnriqueCon i suoi 30 anni di carriera alle spalle, Luis Enri-que è il principe della salsa. Per-cussionista, can-tante e composi-

tore, viene dal Nicaragua. Nominato più volte ai Grammy Awards, se ne è aggiudicato uno come Miglior Disco Tropicale Latino nel 2009 con Ciclos.

Sabato 27 luglio alle 21.30

da 20 euro su mailticket.it e ticketone.it

Daddy YankeeCelebre nel 2004 con Gasolina, Dad-dy Yankee è uno dei più importanti ar-tisti reggaeton del momento, con i suoi 11 milioni di dischi

venduti. Insieme a Luis Fonsi è stato pro-tagonista dell’estate 2017 con il tormen-tone Despacito. Sul palco di Assago por-ta anche l’ultimo successo: Con calma.

Giovedì 20 giugno alle 21.30

da 40 euro su mailticket.it e ticketone.it

AnittaÈ la capofila di una nuova gene-razione di can-tanti brasiliani. Ha appena lan-ciato il suo ultimo album Kisses - A

different kiss from a different Anitta e spopola sui social, dove vanta ben 36 milioni di follower su Instagram e oltre 11 milioni su YouTube.

Domenica 4 agosto alle 21.30

da 25 euro su mailticket.it e ticketone.it

Sono i supereroi del rock e vere icone contemporanee. Hanno fatto abbon-dantemente il giro dei social le imma-gini di Vasco e della sua band sia nei panni degli Avengers in un fotomon-taggio, poi ritratti come i protagonisti moderni del quadro Il quarto stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo. A pub-blicare su Instagram il poster di End-game con i volti dei musicisti-supe-reroi è stato lo stesso Rossi, che ha annunciato nel suo stile: «Aggiorna… menti! Sul fronte delle prove… È ar-rivata la ‘guest star’ il Gallo! Siamo al Kom…pleto. CSDB! Ci siamo di brut-to». Oltre a lui, nell’immagine figu-rano gli altri componenti della band pronti per l’operazione San Siro.

ESERCITO • Sempre in attesa del suo tour estivo, il cantautore di Zocca ha postato su Facebook la sua versione de Il quarto stato. Un’immagine che ri-trae l’intera band, schierata come un esercito del rock, ed è ispirata al ce-lebre quadro del pittore piemontese. «Siamo solo noi… Il Quarto Stato del Rock», la didascalia che si legge in

basso. Le due foto hanno subito otte-nuto migliaia di like e condivisioni sui social, a dimostrazione del fatto che Vasco, nell’immaginario comune, de-finisce uno stile. Può piacere o meno, ma indubbiamente il suo è un marchio inconfondibile e iconico. Ed è princi-palmente questo il motivo del suo in-tramontabile successo, che lo porta da decenni a riempire gli stadi. È per que-sto che verrà sempre annoverato tra i grandi. Le foto condivise sui social rap-presentano spesso la cartina al torna-sole di questo fenomeno.

STILE DI VITA • Basti pensare ai vari riutilizzi dell’immagine di copertina di Nevermind, il secondo album dei Nirva-na, dove viene immortalato un bambi-no di quattro mesi che nuota davanti a una banconota. O a quanto ha fat-to la storia la cover dell’album Abbey Road dei Beatles, che poi è stata fonte di ispirazione per tantissime opere, fo-tomontaggi e citazioni. È esattamente quello che succede quando da sempli-ci musicisti si diventa icone rock e ci si trasforma in uno stile di vita.

Social impazziti per la band ritratta nel poster di Endgame, quindi immortalata in una versione moderna del quadro di Pellizza da Volpedo

Dagli Avengers al quarto stato

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La Crus formato ElfoA distanza di venti anni dalla sua prima rappresentazione, questa estate tornerà in scena Mentre le ombre si allungano - Appunti scenici per voci, suoni e immagini, lo show teatrale nato sulle tracce del movimento avanguardista - in materia non solo musicale, ma anche e soprattutto teatrale - dei La Crus, duo italiano formato da Mauro Ermanno Giovanardi e Cesare Malfatti: appuntamento i prossimi 2, 3, 4 luglio al Te-atro Elfo Puccini. Non sarà una vera e propria reunion quella che vedrà protagonisti i due artisti lombardi, ma un omag-gio artistico al curriculum musicale che ha contraddistinto la carriera ultratrentennale dei La Crus come ambasciatori del respiro rock italiano degli anni Novanta. Lo spettacolo ri-percorrerà gli “appunti scenici” di suggestioni e pensieri spe-rimentali, coltivati a stretto contatto con la meticolosa ricer-ca musicale e poetica che ha permesso di far nascere i loro successi più noti, come Notti bianche, Come ogni volta, Dentro me, Natale a Milano e Io confesso, brano che li ha riportati in-sieme nel 2011 a Sanremo. Mauro e Cesare torneranno così a condividere lo stesso palco solo per una serie limitata di ap-puntamenti estivi, tra cui i tre concerti milanesi.

Dal 2 al 4 luglio alle 21.00

Teatro Elfo Puccini Corso Buenos Aires 33, Milano

Da 32,50 euro su biglietti.elfo.org

Nada SforzescaDopo aver segnato il tutto esaurito lo scorso 7 aprile al Cir-colo Magnolia (uno dei sette sold-out registrati nella pri-ma parte del tour), Nada tornerà ad esibirsi dal vivo l’11 luglio nella splendida cornice del Castello Sforzesco, in oc-casione di un concerto evento in cui non sarà sola: ad ac-compagnarla ci saranno gli amici e colleghi John Parish, The Zen Circus e Motta. L’artista livornese - icona intra-montabile di un cantautorato sensibile ed elegante - presen-terà i brani del suo ultimo album È un momento difficile, te-soro: anticipato dall’uscita del singolo Dove sono i tuoi occhi, il nuovo lavoro punta alla riflessione sulla contemporaneità del nostro tempo nei suoi connotati di ricerca di solitudine e di fuga dalla realtà, non sempre positiva. A cinquant’anni esatti dalla sua prima apparizione al Festival di Sanremo 1969 con Ma che freddo fa, Nada ripercorrerà anche la sua sca-letta dei suoi grandi successi in compagnia del produttore dell’ultimo album John Parish, dei sempre più popolari The Zen Circus e Motta, con il quale ha recentemente condiviso il palco sanremese per la riproposizione a due del brano Dov’è l’Italia, vincendo anche la serata dei duetti della kermesse. Il concerto rientra nel calendario di eventi dell’Estate Sforzesca in programma dal 7 giugno fino al 25 agosto.

Giovedì 11 luglio alle 21.00

Cortile delle Armi c/o Castello Sforzesco Piazza Castello 23, Milano

17,25 euro su mailticket.it

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«Respiri piano per non far rumo-re, ti addormenti di sera e ti risvegli col sole…». Il 70% di voi conoscerà questa strofa a memoria. Il restante 30%, probabilmente, ha tirato fuo-ri anche gli accendini per cre-are atmosfera e ha comincia-to a cantare a squarciagola. È impossibile resistere alle note di Albachiara, uno dei brani più amati di Vasco Rossi. Ed è tal-mente in voga, ancora oggi, che non sembra possibile che sia ap-pena entrato negli “anta”. Era il 25 maggio 1979 e usciva il disco 45 giri del rocker con uno dei suoi più grandi successi, sebbene in real-tà la canzone esordì già il 30 aprile nell’album Non siamo mica gli ame-ricani!. Proprio per il successo ri-scosso, il disco è stato in seguito ri-distribuito con il titolo Albachiara. E, negli anni, diverse versioni dal vivo sono state pubblicate su altri album: Va bene, va bene così (1984), Fronte del palco (1990), Rewind (1999), Tracks (2002), Buoni o cattivi Live Anthology 04.05 (2005), Live Kom 011: The Com-plete Edition. Come spiegato più di una volta dal Blasco, il brano si basa

su una melodia composta da Massi-mo Riva, suo storico chitarrista e ami-co, che aveva trovato il giro di accor-di perfetto. Tornato a casa, Vasco ha

scritto di getto il testo di accompa-gnamento a quella musica, mentre la madre cucinava, ispirandosi a una

ragazzina tredicenne che incontrava quotidianamente alla fermata della corriera di Zocca, una certa Giovanna, figlia del titolare del bar sotto casa. Qualche anno dopo, nel 1983, Vasco trovò il coraggio di confessare alla ragazza di averlo ispirato. Lei in un primo momento non ci volle credere,

poi si offese, lasciando il cantauto-re molto amareggiato. Da questo episodio, il rocker ha racconta-to di aver tratto l’ispirazione per scrivere un altro brano, Una can-zone per te, uscito proprio nell’83 e contenuto nell'album Bollicine. Un verso della canzone recita «lei è troppo chiara e tu sei già troppo grande». Ma la versione che in origine era stata pensa-ta da Vasco era «Lei è un'Alba-chiara e tu sei già troppo gran-de», citando apertamente la canzone e riferendosi chia-ramente a quei fatti. Spesso, quando esegue il brano dal vivo, canta proprio il verso ori-

ginale. Albachiara è il must per eccel-lenza dei live di Vasco. Un successo che, dalla tournée del 1984 a oggi, chiude quasi sempre i suoi concerti.

Quarant’anni cherespiri piano pernon far rumore

E qualche volta fai pensieri strani

Con una mano, una mano ti sfiori

Tu sola dentro la stanzaE tutto il mondo fuori

Torna per il sesto anno nel bosco di Villa Arconati, al Castellazzo di Bollate, una delle manifestazioni più stimolan-ti dell’estate: Terraforma è il festival in-ternazionale di musica, sperimentazio-ne artistica e sostenibilità ambientale. La rassegna è focalizzata soprattutto sull’elettronica, ma non mancano scon-finamenti con altre forme d’arte, labo-ratori, incontri e sessioni di yoga. L’ar-tista di punta, Laurie Anderson, è la perfetta sintesi di questa mescolanza di linguaggi che l’organizzazione vuole portare avanti. Compositrice, artista visiva, regista e poetessa, nella serata inaugurale la Anderson presenta per la prima volta in Italia The Language of the Future, performance imprevedibile che unisce narrazione (spoken word), musica (violino elettrico e orchestra digitale) e proiezioni di video interat-tivi. Per venerdì 5 è in arrivo anche Caterina Barbieri, italiana, ma berli-nese d’adozione, produttrice e com-positrice di musica elettroacustica mi-nimalista, e Dj Singray, che, sempre rigorosamente mascherato, propo-ne una techno di impronta industria-le. Buttechno è l’headliner di sabato

6 luglio: giovane produttore moscovi-ta che per le sue atmosfere cupe piace a stilisti e designer. Nella stessa sera-ta arriva Mica Levi, artista britannica specializzata in colonne sonore. Quel-la da lei composta per Jackie, film su Jaqueline Kennedy, ha ricevuto la no-mination all’Oscar nel 2016. L’istrionico Daniel Higgs, dall’alto dei suoi trent’an-ni di carriera, comunica attraverso un linguaggio mistico in bilico tra sacro e profano. Domenica 7 vanno in scena fra gli altri Donato Dozzy, che con il suo linguaggio ipnotico non è mai manca-to a un’edizione di questo festival, e RP Boo, ex ballerino, musicista, produttore e dj che con drum machine e campio-natori propone musica house e danza. Alcune performance artistiche si svol-gono in un labirinto di siepi creato ap-positamente per la manifestazione. Fra gli incontri previsti nella tre giorni spicca quello con Stefano Mancuso, neurobiologo vegetale inserito dal New Yorker nella classifica delle persone che cambieranno il mondo. Terrafor-ma mette a disposizione uno spazio per campeggiare con la propria tenda, oppure delle tende pre-costruite.

Villa Arconati, casa degli esperimenti

Dal 5 al 7 luglio

Villa Arconati Via Madonna Fametta, 1 Castellazzo di Bollate (Mi)

Biglietto singolo da 25 euro su diyticket.it

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Albachiara non è l’unico successo di Vasco ad aver raggiunto la cifra ton-da in questo 2019. Liberi Liberi ha ap-pena spento trenta candeline. Il nono album del cantautore di Zocca fu par-torito in una fase molto delicata e di passaggio della sua vita. Era in un mo-mento della carriera in cui si sentiva in bilico e aveva perso alcuni importanti punti di riferimento. Veniva da un pe-riodo di massimo successo, dove era sempre stato considerato intoccabi-le e annoverato nell’Olimpo dei rocker italiani. Tuttavia nel 1989, quando uscì il disco, iniziava una fase difficile per lui. Pubblicato dalla Emi Italiana, que-sto è l’unico album a non beneficia-re del supporto di Guido Elmi - suo storico produttore - e senza la Steve Rogers Band al completo (erano pre-senti soltanto Solieri e Golinelli in un

brano). La band si era separata dal cantante in cerca di un'affermazione come gruppo indipendente. Vasco ed Elmi, si racconta, hanno anche prova-to a collaborare a Liberi Liberi in una prima fase. Ma dopo diversi scontri hanno deciso di separarsi, per poi ri-trovarsi in progetti successivi. Proprio per il fatto di non avere una band alle spalle, è un album che viene defini-to molto “cantautorale”, un po’ come i suoi primi prodotti. Nonostante tut-to, Vasco non si abbatte e rende Libe-ri Liberi un’opera di successo, proprio perché poco ragionata e tanto istinti-va, creata per voler suscitare un for-te impatto emotivo, come dichiarerà più volte lo stesso Kom. È un album in cui si può leggere la delusione per gli screzi nati con i suoi collaboratori: il disco parla di struggimenti, nostal-

gie, amori finiti e tradimenti. Trova, però, amici fidati che lo accompagna-no in questo progetto. Tra loro Tullio Ferro, Rudy Trevisi, Davide Romani, Paolo Gianolio. Il disco, inizialmen-te, era pensato per essere compo-sto da 18 tracce, che nella fase con-clusiva sono diventate otto: tra le più celebri (oltre a quella che dà il nome all’album) ci sono Domenica lunatica, Tango… (della gelosia) e Dillo alla luna. Nei brani si coglie una certa maturi-tà artistica, ma soprattutto un’evolu-zione a livello umano. Un disco che, nonostante le delusioni, fu quello dei record e gli fruttò 900mila copie ven-dute soltanto nel primo anno. È pro-prio per questo che quell’opera verrà poi sempre considerata uno spartiac-que e un momento di non ritorno. Perché un Liberi Liberi è per sempre.

Il 2019 segna anche l'anniversario

numero 30 di un album spartiacque

nella lunga carriera di Vasco: ecco perché

domenica 2 giugno aperti!

E cosa diventò, cosa diventòE come mai non ricordi più

La delusione che fanascere Liberi Liberi

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Viva Massimo RivaÈ Claudia Riva a raccontare il rapporto tra Vasco e il fratello: «Era il suo alter ego, lo considerava l’immagine del rock»

Da vent’anni a questa parte in ogni suo concerto Vasco Rossi ricorda Massimo Riva, suo storico chitarri-sta, già frontman della Steve Rogers Band co-autore di pezzi come Vive-re, Stupendo e Vivere una favola, im-provvisamente scomparso il 31 mag-gio 1999, vent’anni fa esatti, a soli 36 anni. A raccontare il legame tra il Bla-sco e il chitarrista, entrambi nati a Zoc-ca, è Claudia Riva, autrice con Massi-mo Poggini di Massimo Riva vive!: «La gestazione di questa biografia è sta-ta molto lunga. Dopo le prime 20 pa-gine scritte di getto dopo aver inter-vistato a lungo i miei genitori e i suoi amici, mi sono arenata. Ero troppo coinvolta e non volevo tradire l’obiet-tivo che è quello di rendergli omaggio – racconta Claudia a Mi-Tomorrow –. A cambiare le cose è stato l’incontro con Massimo Poggini che voleva invi-tarmi al Massimo Riva Day di quest’an-no. Gli ho fatto leggere quanto scritto e lui si è offerto di darmi una mano a finire in tempo per il ventennale».

Già alla seconda ristampaLa biografia Massimo Riva vive! scritta da Claudia Riva e Massimo Poggini si svela mercoledì 5 giu-gno alla Libreria Rizzoli in Galleria Vittorio Emanuele II. Pubblicata il 2 maggio (Baldini+Castoldi, 17,50 euro) è già alla seconda ristampa. Alla presentazione milanese mo-derata da Luca Bottura, oltre agli autori, Cesareo di Elio e le Storie Tese, Omar Pedrini e Clara Moroni.

Anche Vasco ha dato il suo contributo alla biografia?«Sì, mi ha raccontato tanti aneddoti inediti. Io non gli avevo chiesto nulla, gli avevo solo mandato un messaggio vo-cale su Whatsapp per dirgli quello che stavo facendo. Lui mi ha chiamata im-mediatamente e mi ha detto che ci sa-rebbe stato con piacere».

E poi com’è andata?«Abbiamo fatto 6-7 sessioni di intervi-ste da un’ora, poi abbiamo letto e cor-retto tutta la biografia insieme. Avreb-be potuto cofirmare il libro, ma volevo che il progetto fosse mio». Qual è il rapporto tra suo fratello e Vasco che emerge dal libro?«Vasco riteneva Massimo il suo figlioc-cio, era il suo alter ego, lo considerava una fonte di ispirazione, l’immagine del rock. Continua a ricordarlo e a Zocca la scuola di musica Massimo Riva è stata realizzata con il ricavato della vendita del singolo Fine del millennio, intera-mente devoluti da Vasco». Senza la Steve Rogers Band ci sarebbe stato questo Vasco Rossi?«Questa è una domanda da un milio-ne di dollari. La Steve Rogers fu un’in-tuizione di Vasco che voleva che ad accompagnarlo fosse una band iden-titaria. Quando la band gli diede l’addio per lui fu come un tradimento seguito, però, dal perdono. Perché poi tutti tor-narono a lavorare con lui».

All’interno della zona di recupero po-stindustriale - situata all’interno del Parco Archeologico Ex Breda di Se-sto - torna a farsi sentire la nuova edizione del Carroponte, al suo de-cimo anno di attività. Il palco posto al di sotto della grande struttura me-tallica ospiterà non solo un fitto ca-lendario di concerti e serate dal vivo, ma anche feste a tema, spettacoli teatrali e tributi musicali, costante-mente accompagnati dalla presen-za di street food e birra artigianale, elementi che contraddistinguono da diverso tempo il noto festival musi-

cale di Sesto. Si tratta della prima gestione targata Hub Music Factory, agenzia specializzata nell’organizza-zione di concerti ed eventi musicali, in collaborazione con Saten. Durante i quasi quattro mesi di estate cittadi-na si alterneranno party ed artisti per tutti i gusti. Con giugno si inizierà a ballare grazie a La festa delle scuo-le più grande d’Italia con Andrea Da-mante (sabato 8), Fiesta Gipsu (gio-vedì 13), Febbre a 90 (venerdì 21), ai quali seguiranno i primi live in com-pagnia dei The Melvins (lunedì 24), Flogging Molly insieme ai Descen-

dents (martedì 25), Ska-p (giove-dì 27), Luchè (venerdì 28) ed Enrico Nigiotti (sabato 29). Il mese di luglio verrà inaugurato dai Bastille (merco-ledì 3), per poi proseguire con Rob-ben Ford (lunedì 8), Gemitaiz (gio-vedì 11), Neurosis (venerdì 12), The White Buffalo (martedì 16), A$AP Rocky (mercoledì 17), Marlene Kun-tz (giovedì 18) e The Darkness (saba-to 20). Dopo Sick of it all (11 agosto) e Loredana Bertè (4 settembre) il Carroponte calerà il sipario il 14 set-tembre con l’ultima data prevista per Il ballo della vita tour dei Maneskin.

Dieci anni firmati Carroponte

Programma completo su carroponte.net

Via Luigi Granelli, 1 Sesto San Giovanni (Mi)

A$ap RockyGià tutto esau-rito per l’unica data italiana di A$ap Rocky, rap-per newyorkese all’apice del suc-cesso internazio-

nale con quasi 5 miliardi di stream in tutto il mondo. La giovane promessa dell’hip-hop statunitense nel 2018 ha pubblicato il suo terzo album Testing. Special guest del live Octavian.

Mercoledì 17 luglio alle 21.00

sold-out presso i canali ufficiali

GemitaizDopo i dieci sold-out del Paradise Lost Club Tour, Ge-mitaiz torna dal vivo per presentare i brani del suo ulti-mo album Davide,

nome di battesimo e nuova prova del promettente potenziale del rapper ro-mano. In scaletta anche i brani conte-nuti nel nuovo mixtape QVC8, ottavo ca-pitolo della saga seguitissima sul web.

Giovedì 11 luglio alle 21.00

29 euro su ticketone.it

Enrico NigiottiProseguirà qui il Cenerentola tour di Enrico Nigiotti, artista livornese tra le rivelazioni dell’ultimo Festi-val di Sanremo

con il brano Nonno Hollywood, pre-miato con il Premio Lunezia per il mi-glior testo. Accanto ai brani del suo album Cenerentola e altre storie..., anche L’amore è e Complici.

Sabato 29 giugno alle 21.30

17,25 euro su ticketone.it

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Chi ci ascolta deve sognare

La Colpa d’Alfredo Band è una delle più quotate tra quelle che girano l’Italia per tributare Vasco: «Nulla va lasciato al caso: predisponiamo tutto alla perfezione»

Tra gli anni Ottanta e Novanta le chiamavano “cover band” e si esibi-vano principalmente nei pub di pro-vincia. Venivano etichettati come gruppi di Serie B, che suonavano per arrotondare o per puro divertimento rifacendo - spesso male - le canzo-ni di altri. Oggi hanno cambiato nome e anche collocazione nell’immagina-rio collettivo: le tribute band, più au-

liche e molto meno raffazzonate di un tempo, sono un fenomeno che nel tempo ha acquisito la sua credibili-tà. In che modo? Intanto la maggior parte di questi gruppi è formata da ottimi musicisti, uniti dalla passione per uno stesso artista, che spesso li

conosce, li supporta ed in qualche modo ne decreta l’ufficialità. Stefa-no De Santoli è musicista e fondatore della Colpa d’Alfredo Band, che si esi-bisce ufficialmente dal 2005.

Stefano, come funziona una tribute band?«Semplice: Vasco è il nostro artista e noi cerchiamo di tributarlo. La nostra

band nasce per volontà mia e del can-tante. Giriamo tutta l’Italia da più di die-ci anni con, devo ammetterlo, un gran-de successo. Il nostro pubblico conosce tutto di Vasco, dobbiamo essere fedeli a tutto. Dagli arrangiamenti al look. Chi ci ascolta ai live, deve sognare».

Eppure non è così semplice diventare una tribute band di Vasco...«Partiamo col dire che in tanti pro-vano ad imitare ed emulare che è sulla cresta dell’onda da quarant’an-ni. Proprio per questo Vasco ave-va lasciato uno spazio nel suo sito dedicato alle tribute band, pecca-to che oggi lo abbia tolto. Nessuna band viene riconosciuta come “uffi-ciale”. Se un gruppo si arroga il di-ritto di definirsi “ufficiale”, poi ne risponde per vie legali. Vasco ci per-mette di andare a suonare: dobbia-mo tutti a lui. E non è poco». Com’è avvenuto il vostro primo incontro?«L’ho conosciuto a casa dello storico chitarrista Maurizio Solieri nel 2005. Splendida persona, Vasco. Genuino, semplice e spontaneo. Per nulla diver-so da come lo si vede».

«Nessuna band viene riconosciuta come “ufficiale”, ma Vasco ci permette di andare a suonare: dobbiamo tutti a lui. E non è poco»

Da sempre attento osservatore spe-ciale di nuovi talenti nazionali ed in-ternazionali, il Magnolia apre le porte del suo circolo estivo con una nuo-va stagione – in programma fino al 14 settembre – portando all’Idroscalo il meglio della scena musicale con-temporanea. Non ci sarà spazio solo per la musica, ma ogni sera si avrà accesso (anche senza la Tessera Arci) alla zona ristorazione del cir-colo, che ospiterà cibo e beer mar-ket non solo nostrani ma provenienti da tutto il mondo. Torneranno alcu-

ne delle serate più amate dal pubbli-co più giovane, come Twist & Shout presents: Gran Ballo di Fine Anno (7 giugno), Zarro Night w/ Il Pagante (15 giugno) e Linoleum ItPop Club (28 giugno). Ad aprire la lista dei con-certi in programma ci saranno The Zen Circus (14 giugno), poi Rancore (18 giugno), God is an astronaut (11 luglio), NuGuinea (18 luglio) e Fran-co126 (30 agosto). All’interno del pro-gramma extramusicale, tornerà a grande richiesta La Festa Del Giap-pone (9 giugno) dedicata alla cultu-

ra nipponica, alla quale seguirà la Magnolia Run, corsa non competi-tiva a ritmo libero di 6 chilometri (7 luglio), l’immancabile Festa della Bir-ra (dal 14 al 17 agosto) e l’approfondi-mento gastronomico meat-free Viva Las Vegan (25 agosto). Per agevola-re la partecipazione, durante i fine settimana la linea bus LIN sarà po-tenziata con la prima corsa da Por-ta Vittoria fissata per le 00.46 - con partenze ogni mezz’ora fino alle 4.16 – e prima corsa dal Magnolia fissata all’1.00 ed ultima alle 4.30.

Fuoco in circolo al Magnolia

Programma completo su circolomagnolia.it

Via CirconvallazioneIdroscalo 41, Novegro-Tregarezzo (Mi)

Vampire WeekendUnica data ita-liana in tutto il 2019 per i Vam-pire Weekend: la premiata band in-die-rock capita-nata da Ezra Ko-

enig, dopo diversi anni di assenza dai palchi italiani, presenterà l’ultimo album dal titolo Father Of The Bride, anticipato dal singolo Harmony Hall.

Martedì 9 luglio alle 20.30

34,50 euro su ticketone.it

RancoreA distanza di poche settimane dal tutto esaurito all’Alcatraz, il rapper romano Rancore – all’ana-grafe Tarek Iurci-ch – tornerà a pre-

sentare al pubblico i brani del suo ultimo album Musica per bambini, un intenso lavoro di rime, sonorità e messaggi pro-vocatori in uno show tra teatro e musica.

Martedì 18 giugno alle 21.00

17,25 euro su ticketone.it

The Zen CircusProseguiranno an-cora i festeggia-menti del venten-nale di carriera per The Zen Circus con l’appuntamento mi-lanese della tour-

née estiva che anticiperà una lunga pausa della band. Dopo il successo san-remese L’amore è una dittatura, il nuo-vo singolo si intitola Canta che ti passa.

Venerdì 14 giugno alle 21.30

19,55 euro su ticketone.it

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È anche per questo che riesce a far breccia su più generazioni?«Le racconto un episodio emblemati-co che mi è stato svelato proprio da Solieri. Un giorno mi disse che la mag-gior parte della gente che va ai con-certi di Vasco lo fa proprio per l’av-venimento in sé, anche se conosce metà del repertorio. È così un even-to, che conta esserci. Poi ci sono i brani: noi come band siamo legati a La Noia, una canzone vissuta, soffer-ta. Nel testo c’è una frase che dice: “Io non ci vivo più”. In cinque parole c’è tutto: la voglia di rivalsa, di uscire da quel contesto provinciale, la voglia di emergere. Questo è Vasco».

C’è una canzone o un album a cui vi sentite particolarmente legati?«Credo che C'è chi dice no sia il di-sco di gran lunga più importante. Pieno di innovazione sonora, difficile trovare una traccia stonata. È il no-stro leitmotiv. Ai nostri spettacoli ci richiedono tutti le canzoni di quel pe-riodo. Non è un caso». Ma chi sono esattamente i componenti della Colpa d’Alfredo Band e cosa fanno nella vita?«Io suono la chitarra e mi occupo

delle forniture di energia elettrica. Il “nostro” Vasco è il celebre imper-sonator Dino San ed è l’autista dello scuolabus (sorride, ndr). Non solo è uguale al Kom, ma ha anche l’accento emiliano: perfetto! Il bassista si chia-ma Giorgio Tortelli e fa l’infermiere, il batterista è orafo e si chiama Mauro Daveri, mentre il secondo chitarrista, Alessandro Acquisti, lavora in azien-da. Siamo persone comuni con una vita assolutamente normale».

Per fare quello che fate ci vuole certamente passione. Ma quanto sacrificio mettete in preventivo?«Oggi nulla va lasciato al caso: noi cerchiamo di predisporre tutto alla perfezione. Come in una vera azien-da: facciamo molti chilometri, ab-biamo molte spese e stiamo at-tenti a tutto, da dove dormiamo a cosa mangiamo. Ci piace dire che non siamo professionisti, ma sia-mo professionali. La gente paga per ascoltarci e il pubblico merita prima di tutto la nostra professionalità».

«La gente paga per ascoltarci e il pubblico merita prima di tutto la nostra professionalità»

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Programma completo su parcotittoni.it

Via Cavalieri di Vittorio Veneto 2, Desio (Mb)

Per quelli del Parco Tittoni di Desio l’e-state è già arrivata il 17 maggio, quan-do è partita la stagione di concerti, ras-segne, film, mostre, cibo di strada. Ma niente paura, gli spazi verdi che circon-dano la settecentesca Villa Cusani Tit-toni ospiteranno diversi spettacoli fino al 15 settembre. Il 2 giugno si inaugu-ra la Fiera del Mistero, mostra dedica-ta all’esoterismo e alla magia in Italia con la Spleen Orchestra come spe-

cial guest, che esegue musiche tratte dai film di Tim Burton. Venerdì 7 giu-gno va in scena Dark Side of the Moon, omaggio all’album dei Pink Floyd re-alizzato da un’eterogenea formazio-ne di musicisti italiani. Il 14 luglio, con il Piano Wi Fi Concert, lo spettatore si può immergere in un concerto esegui-to nel silenzio della notte, udibile solo in cuffia. Le serate del 19 e del 26 lu-glio sono riservate al jazz: sul palco il

Cecchetto Core Trio feat. Claudio Filippini e il Dado Moroni Trio feat. Adrienne West. Oltre agli artisti di cui parliamo a parte segnaliamo qui i con-certi di Megamix con Alexia (14 giu-gno), degli Eiffel 65 (22 giugno), dei Sud Sound System (5 luglio), dei Mo-dena City Ramblers (12 luglio), di Fa-bio Treves (20 luglio), di Omar Pedrini (28 agosto) e del cantautore e rapper palermitano Shorty (4 settembre).

La lunga estate del Parco Tittoni

HooverphonicSono l’unica band internazionale pre-sente in cartellone. Gli Hooverphonic vengono dal Bel-gio e da vent'an-ni propongono un

elegante pop dalle diverse sfumatu-re. In Italia li ricordiamo per la can-zone Mad about you. Qui presentano la nuova cantante Luka Cruysberghs.

Mercoledì 10 luglio alle 21.00

15 euro su ticketone.it

Carmen ConsoliL’ultima volta che ha incantato la Brianza con il suo timbro di voce in-confondibile era addirittura il 2010. Ora il tour estivo

della cantautrice siciliana parte pro-prio da Desio. Tra set acustici ed elet-trici, Carmen scalderà l’atmosfera del palco nella serata più lunga dell’anno.

Venerdì 21 giugno alle 21.30

25 euro su ticketone.it

Rei e BenvegnùL’anno scorso ci avevano preso gu-sto. Così Marina Rei e Paolo Ben-vegnù sono tor-nati insieme per proseguire il loro

Canzoni contro la disattenzione in box tour, proponendo un mix di brani fra passato, presente e futuro, ovvero fra nostalgia, consapevolezza e speranza.

Mercoledì 24 luglio alle 21.00

10 euro su mailticket.it

Per i concerti in Sardegna, un mezzo completamente brandizzato collegherà Genova a Cagliari: un’iniziativa senza precedenti

La nave dei sogni

Un itinerario speciale su un mezzo d’eccezione, in occasione del tour Non stop live 2019 di Vasco e delle sue date sarde (i prossimi 18 e 19 giugno a Ca-gliari Fiera). Grandi Navi Veloci ha dedi-cato al Blasco una nave personalizzata, che coprirà la tratta Genova-Cagliari e porterà i fan nella platea cagliaritana, per ascoltare le note del celebre can-tautore. Dopo sei date milanesi a San Siro, Vasco arriverà anche in Sarde-gna e dal “continente” ci si sta già at-trezzando per non perderselo. La nave Raphsody, targata Grandi Navi Velo-ci, è personalizzata con l'immagine di Vasco Rossi, sui disegni di Valenti-na Luzzatto e Mishima. Sulla fiancata campeggia il volto del rocker e la scrit-ta “Vasco Non stop live 019”. Le fianca-te sono state realizzate con la tecnica del videomapping: vuol dire che, se di notte, un tecnico proiettava le imma-gini sulla fiancata con un mezzo laser, di giorno venivano definite con i nastri.

GIGANTESCA • Ma, oltre alle fiancate, c’è dell’altro: anche gli interni dell’im-barcazione sono dedicati interamen-te a Vasco. C’è una sala cinema che proietterà i video performance live del Komandante, intrattenimento musicale pensato per i fan durante tutto il viaggio. Ogni sala verrà rino-minata prendendo spunto dagli sto-rici Lp di Vasco e non mancheranno spazi per il merchandising. Ad an-nunciarlo, già alcuni mesi fa, era sta-to lo stesso Vasco, che aveva pubbli-cato una nota sul suo sito ufficiale: «Si preparano le navi per la Sarde-gna. Sbarcheremo con una produzio-ne gigantesca, quella studiata per gli stadi». La Raphsody ha toccato pochi giorni fa, per la prima volta, lo scalo di Porto Torres: verrà impiegata nor-malmente per coprire la tratta Geno-va-Porto Torres ma, in occasione del concerto, sbarcherà appositamen-te e direttamente al porto di Cagliari.

Tre le soluzioni di viaggio proposte da Live Nation e GNV per assiste-re ai concerti di Vasco a Cagliari: partenza da Genova con GNV il 17 giugno e arrivo il 18 giugno a Ca-gliari, oppure rientro da Cagliari alle 7.00 del 20 giugno, dopo la se-conda data del concerto di Vasco, o l’opzione A/R sul traghetto Rhap-sody dal 17 al 20 giugno, con possi-bilità di pernottamento a bordo e rientro su Genova venerdì 21 giu-gno. È possibile acquistare i viag-gi da e per Cagliari sul sito gnv.it e sulla landingpage dedicata con-certocagliarignv.it, tramite Con-tact Center GNV ([email protected] e 010.20.94.591) e agenzie di viag-gi, mentre il biglietto degli show è disponibile per l’acquisto su vascononstoplive.vivaticket.it.

Come acquistare

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Programma completo su mindmilano.it

Via Cristina Belgioioso 171, Milano

Il rock non è morto e il festival che ha debuttato nel 2018 al Mind Milano Innovation District Area Expo lo dimostra con nomi come National, Imagine Dragons e Thirty Seconds to Mars che l’anno scorso hanno registrato complessivamente 90mila presenze. Torna il 30 e il 31 agosto nella stessa loca-tion di Rho con nomi internazionali di tutto rispetto, tre per ogni data. Florence + The Machine e i Twenty One Pilots sono le band più attese delle due serate. Ma prima ci sono i The 1975. Arrivano da Manchester e hanno pubblicato quat-tro album che mescolano diverse influenze, elettronica com-presa. L’ultimo appena uscito si intitola Notes on a Conditio-nal Form. Si esibiscono nella prima serata dopo gli americani PVRIS (si pronuncia Paris), trio capitanato dalla cantautrice e multistrumentista Lynn Gunn. Sabato 31 arrivano i Fidlar,

band di Los Angeles legata al mondo dello skate e del surf. L’ultimo disco è uscito a gennaio e si intitola Almost free e unisce punk, rock’n’roll, blues e tanto altro. Anche la can-tautrice Billie Ellish, che completa il terzetto, viene da Los Angeles. È un vero fenomeno, ha 18 anni, proviene da una famiglia di attori e musicisti e a 11 scriveva già le sue pri-me canzoni. A marzo ha pubblicato il disco d’esordio, When All Fall Asleep, che ha ricevuto recensioni entusiastiche dal-la critica ed è ai primi posti delle classifiche mondiali, Italia compresa. Quattordici brani toccano i generi più disparati, dal jazz all’elettronica, dall'hip-hop al folk. La sua esibizio-ne è molto attesa dai fan italiani. Milano Rocks è quindi una manifestazione all’insegna delle contaminazioni e di un rock poco scontato, un rock immerso nella contemporaneità.

A Mind musica per intenditori

Florence + The MachineLa loro Jenny of Oldstones è contenuta nell’ultima se-rie di Games Of Thrones e il tour di Florence + The Ma-chine fa seguito a High as Hope, quarto album pubblica-to nel 2018. L’acclamato grup-

po inglese è guidato da Florence Welch, figura particolar-mente carismatica, esteticamente eterea, ma capace di esprimere nella sua musica sentimenti contrastanti.

Venerdì 30 agosto alle 21.00

da 45 euro su ticketmaster.it e ticketone.it

Twenty One PilotsIl gruppo statunitense è for-mato dal cantante, tastierista e bassista Tyler Joseph e dal batterista Josh Dun. Nel 2017 il loro singolo Stressed Out ha scalato le classifiche di tutto il mondo e ha vinto un Grammy

Award. Tutti i brani contenuti nell’album Blurryface hanno ri-cevuto la certificazione del disco d’oro. L’ultimo lavoro si inti-tola Trench ed è stato pubblicato lo scorso ottobre.

Sabato 31 agosto alle 21.00

da 57,50 euro su ticketmaster.it e ticketone.it

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E... Ha un timbro unico, un’interpretazione davvero inconfon-dibile, l’accento marcato e una serie di intercalari che sono il suo marchio di fabbrica. Proprio per questo, è difficilissi-mo fare una cover del Blasco. Qualsiasi canzone sia

Ridere di teSi è sempre definito un “uomo del popolo”, un po’ sfortu-nato, emarginato e talvolta schernito: dopo il diploma in ragioneria, si è iscritto in Pedagogia ma ha abbandona-to gli studi a otto esami dalla laurea. Oltretutto è anche interista. Squadra pazza, ma in Champions

Gli spari sopra Con un nome così importante, non poteva non distinguer-si. Fu suo padre a scegliere di chiamarlo Vasco, in ricordo di un amico con cui condivise il campo di concentramento tedesco durante la Seconda guerra mondiale

Non siamo mica gli americani! È raro che cantanti da Oltreoceano prendano a modello i cantautori nostrani e ne creino delle cover. Ma a Vasco è successo. Thelma Houston, artista statunitense, nei primi anni ‘90 ha trasformato Vita spericolata in My life is mine

Nessun pericolo per te Quando uscì il singolo Bollicine, inizialmente la Coca-Cola era intenzionata a sporgere denuncia. L’azienda cambiò idea, però, quando si rese conto della grandissima pubbli-cità indiretta. Anche il colosso americano si è dovuto ar-rendere di fronte all’invincibilità del Kom

Vasco è Vasco:perché

L’équipe di implantologia del San Babila Day Hospital di Milano, che si occupa di odontoiatria da più di quarant’anni, ha applicato le nuo‑ve tecnologie ad una metodica già esistente. Tale metodica riteniamo sia valida in casi specifici legati a difficoltà ossea (osso sottile, bas-so, vuoto) e, dunque, consente di aiutare i pazienti con problemi di tale natura. Da una TAC multislice con il com‑puter si rileva la copia della cresta ossea, ossia il modello stereolitogra‑fico; ciò permette all’implantologo operatore di esaminare nei minimi dettagli la replicazione dell’osso

sul modello e quindi di individuare i punti di forza su cui si fisserà l’im‑pianto. Questo viene così disegnato sul modello in modo estremamente preciso.I tecnici del laboratorio annesso al San Babila Day Hospital di Milano, specializzati nella realizzazione di questo particolare tipo di implanto‑protesi, con un sofisticato procedi‑mento lo fondono in titanio, metallo ben accettato dall’osso.

Una volta realizzato, viene posizio‑nato sul modello per essere sottopo‑sto ad un severo collaudo: 1) l’ade‑sione della struttura ad ogni parte del modello, 2) il suo ancoraggio e bloccaggio alle asperità e ai sotto‑squadri del modello dell’osso.

ApplicAzione dell’impiAntoPer l’applicazione sul paziente viene praticata un’anestesia loca‑le con sedazione venosa eseguita dall’anestesista. la sedazione dà rilassamento e dura il breve tem-po dell’intervento. Ciò permette al paziente di riprendere in poco

tempo le sue abitudini sia perché l’intervento non è di particolare du‑rata, sia perché l’implantologo ha già eseguito sul modello le prove di posizionamento e assemblag‑gio dell’impianto, ossia, in sostan‑za, una prova dello stesso prima dell’applicazione.per concludere il maggior impegno per questo impianto è nel disegno, nella preparazione e nel collaudo.

Un impiAntostUdiAto nei minimi dettAgliL’impianto è diviso in due parti gemelle assemblabili per favorire un’applicazione rispettosa della con‑figurazione ossea del paziente.Questo particolare tecnico è molto significativo ed è stato un avan‑zamento importante nella nostra ricerca, perché lo fa aderire con precisione e maggior forza alle sporgenze e avvallamenti che ca‑ratterizzano la peculiarità di ogni paziente e che sono determinanti per il suo immediato bloccaggio. Infatti, l’impianto è utilizzabile ap-pena applicato.

Il Direttore Sanitario Antonio T. Di Giulio

L’impianto in titanio esterno all’ossoUna tecnica pubblicata sulla rivista scientifica USA

“The Journal of Implant & Advanced Clinical Dentistry”

ODONTOIATRIA

L’IMPIANTO IUXTAOSSEO E’ APPROVATO DALLA F.D.A. - USA

San Babila Day Hospital srl - P. IVA 06477120155direttore sanitario Antonio t. di giulio

MIlAno – Via Stoppani 36 tel. 02 2046941/339 8402335RoMA – Via oglio 9 tel. 06 8546472/338 3080957

www.sanbabiladayhospital.it

InformazIone pubblIcItarIa

Colpa d’Alfredo Grande impegno sociale e sempre schierato contro il raz-zismo. Proprio per questo, a un concerto del 1987 a Misano Adriatico, fece entrare gratuitamente tutti gli africani d’I-talia come provocazione all’ondata d’odio

Gli angeli Il 31 ottobre 1979 morì il padre di Vasco. Il rocker decise di esibirsi ugualmente in un concerto e disse a sua madre: «Salgo sul palco e vedo se mi viene voglia di cantare o di piangere. Se piango smetto per sempre, se canto conti-nuo». Per quanto ne sappiamo, ha continuato

Liberi Liberi Nel 1972, insieme ad alcuni amici fondò una radio libera, Punto Radio, dove si trasmettevano artisti ritenuti “alter-nativi”. Vasco se ne allontanò quando quella diventò la ra-dio ufficiale del Partito comunista italiano

Vita spericolata Vasco utilizzò i proventi del tour Bollicine per realizzare un grande sogno nel cassetto: comprare una villetta da poter abitare con la mamma. Alla faccia della tanto professata «vita come Steve McQueen»...

Siamo solo noi Dal 9 maggio 1989, quindi esattamente da trent'anni, Va-sco Rossi è iscritto - chi l'avrebbe mai detto - all’Ordine dei Giornalisti della sua regione, l'Emilia Romagna, nell’e-lenco destinato ai pubblicisti. Insomma, il Komandante è (anche) uno di noi. Ah, però

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Sta girando tutto il mondo il tour negli stadi di Ed Sheeran che approderà il 19 giugno a San Siro. Lo stile musicale dell’arti-sta inglese è basato prevalentemente sulla musica pop con elementi folk, soul e R&B, oltre a forti influenze derivanti dalla musica tradizionale irlandese. Ha ottenuto l’apice del successo e della popolarità due anni fa con la pubblicazione dell’al-bum ÷, grazie soprattutto agli estratti Castle on the Hill, Shape of You, Galway Girl e Perfect, che hanno guidato Ed Shee-ran verso la prima posizione dei maggiori mercati musicali. Nel 2017 è stato inserito dal settimanale Time fra le 100 per-sonalità più influenti del pianeta. Per il futuro i progetti sono ancora top secret: «Mi piacerebbe realizzare qualcosa l'anno prossimo che non sia un album – ha spiegato recentemente alla BBC –. Qualcosa che non è quello che faccio di solito».

Il ritorno del LigaLigabue è tornato. Lo ha fatto con il nuovo album Start e i singoli Luci d’America, Certe donne brillano e Polve-re di stelle che hanno spopolato nelle radio. Ma Liga è pronto a tornare anche a San Siro: appuntamento ve-nerdì 28 giugno. «Cercheremo di darvi il miglior spet-tacolo possibile», ha anticipato il cantautore emilia-no annunciando alcuni brani che entreranno nella scaletta del live sul prato del Meazza: «Non man-cheranno brani come Urlando contro il cielo, Tra pal-co e realtà, Piccola stella senza cielo e tanti altri per fare in modo che sia una grande festa e che tutti possano cantare». Per il resto, non ci sono bisogno di ulteriori presentazioni: per Ligabue parlano oltre trenta anni di carriera, condita da più di sessanta premi per ciò che concerne la sua attività musica-le, cinque riconoscimenti come scrittore e dodici onorificenze per la sua attività cinematografica.

28 giugno alle 21.00

da 29 euro su ticketone.it

La loro amicizia dura da venticinque anni. Ora Laura Pausini e Biagio Antonacci sono una “coppia di fat-to” anche artisticamente. Il sodalizio si è rafforzato solo recentemente con il tour che toccherà San Siro il prossimo 4 luglio, ma la prima collaborazione tra le due star della musica italiana risale al 2000, quando Antonacci scrisse per la Pausini il brano Tra te e il mare, contenuto nell’omonimo album della cantan-te. Un anno, dopo il 2 dicembre 2001 al Mediolanum Forum, per la prima volta Laura duettò con Bia-gio. E poi Vivimi, altro brano scritto dal cantauto-re di Rozzano e che ha ulteriormente consacrato la Pausini nel panorama mondiale della musica, in lingua italiana e spagnola. Il duetto nel singolo Il coraggio di andare ha lanciato definitivamente la coppia quale protagonista negli stadi italiani.

I migliori Muse di sempreDopo il successo di San Siro nel 2010 e dello Stadio Olimpico di Roma due anni dopo, i Muse tornano a suonare nei due più grandi e prestigiosi stadi italiani. L’appuntamento al Meazza con il tour Simulation Theory è doppio: venerdì 12 e sabato 13 luglio. La band si presenterà, come al solito, con una produzione impo-nente tra sorprese scenografiche, luci led, ballerini e, su tutto, la presenza di un gigantesco mostro che ricorda Eddie The Head, storica mascotte degli Iron Maiden. In scaletta un vero e proprio “Metal Medley” che comprende i pezzi Stockholm Syndrome, As-sassin. Reapers, The Handler, New Born (con tanto di omaggio ai Deftones). Matt Bellamy e compagni l’hanno definito «il più gran-de tour dei Muse di sempre»: un motivo in più per non perderselo.

12-13 luglio alle 21.00

da 43 euro su ticketone.it

Gli altri a San Siro

L’ora di Ed Sheeran 19 giugno alle 21.00

sold-out nei canali ufficiali

4 luglio alle 21.00 29 euro su ticketone.it

Laura+Biagio, la “coppia di fatto”

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Cantagiro

Collisioni Festival, Barolo CuneoAnche quest’anno Collisioni Festival, a Barolo, promette di animare le serate dell’e-state piemontese con tanti grandi artisti. Per l’apertura del 17 giugno è atteso Eddie Vedder, l’iconico front-man dei Pearl Jam, seguito il 4 luglio da Liam Gallagher. Il giorno dopo approda sul palco il super duo Carl Brave-Max Gazzè. Doppietta anche per Maneskin e Salmo sabato 6 luglio. E ancora: Mahmood e Thirty Se-conds To Mars il 7 luglio. Macklemore canterà il 10 luglio e lascerà la scena al Mainstream di Calcutta. Chiude il 16 luglio lo storico front-man dei Radiohead, Thom Yorke che ha scelto di aprire il suo tour italiano proprio al Collisioni.

Dal 17 giugno al 16 luglio

ticketone.it

Tener-A-mente, Gardone Riviera BresciaNella splendida cornice dell’Anfiteatro del Vittoriale degli Italiani di Gabrie-le D’Annunzio, a Gardone Riviera, torna il festival Tener-A-mente. Si parte il 20 giugno con Johnny Marr, si prosegue il 24 con Gary Clark Jr, il 28 con Billy Corgan. A luglio ecco Mauro Ermanno Giovanardi con Cesare Malfat-ti (sabato 6), quindi James Morrison (domenica 7), Diana Krall (lunedì 8), Garbage (martedì 9) e Antonello Venditti (sabato 13). E ancora: Ghemon (domenica 14), Calexico (martedì 23), risate con Ale e Franz (mercoledì 24), Xavier Rudd (giovedì 25) e gran finale con Glen Hansard (venerdì 26).

Dal 20 giugno al 26 luglio

anfiteatrodelvittoriale.it

Estate all’Arena, VeronaIn mezzo ad una vera e propria scorpaccia-ta di musica classica e opere, anche l’estate dell’Arena di Verona sarà animata da grandi artisti internazionali. I King Crimson torne-ranno live l’8 luglio per celebrare il cinquan-tesimo anniversario. Spazio a J-Ax e Artico-lo 31 (con tanti ospiti) il 14 luglio, mentre Mark Knopfler sarà sul palco il 22. Sette giorni dopo, il 29, grande serata di musica italiana con la PFM e le canzoni di Fabrizio De Andrè. Il 2 settembre toccherà agli Evanescence, mentre il 9 settembre il gran finale d’estate con la proclamazione del Power Hits 2019.

Dall’8 luglio al 9 settembre

ticketone.it

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