KIRGHYZSTAN-CINA-PAKISTAN - Popoli e paesaggi del ... · Popoli e paesaggi del Karakorum Attraverso...

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KIRGHIZISTAN-CINA-PAKISTAN Popoli e paesaggi del Karakorum Attraverso Krghizistan, Xinjang, Baltistan e Kashmir pakistano 19 giorni Viaggio dalle caratteristiche paesaggistiche uniche, dal Kirghizstan al Xinjang e poi lungo i confini nord-occidentali del Pakistan, attraverso la catena montuosa del Karakorum, dove si trovano alcune delle cime più alte del mondo. Da Bishkek, la capitale del Kirghizistan, al caravanserraglio di Tash Rabat sperduto tra i jailoo, gli alti pascoli estivi.. Da Kashgar al Kunjerab Pass (4.655 m), lungo la Karakorum Highway, lambendo le rive del lago Kara-Kul ai piedi del Muztagata (7.546 m). Da Passu a Karimabad costeggiando le rive del lago di Attabad, formatosi nel 2010 in seguito a una colossale frana. Dalla valle degli Hunza al superbo ghiacciaio della valle di Nagar. Da Gilgit al Baltistan, con Skardu, Shigar, Khaplu e le vedute del Masherbrum (7.826 m). Dall’altopiano di Deosai, alla valle di Astor ai piedi del Nanga Parbat (8.126 m). Poi attraverso il Babusar Pass (4.175 m) si procede lungo la valle di Kaghan, nel Kasmir pakistano, fino alle rovine dell’antica Taxila (Patrimonio UNESCO). Un viaggio che offre anche l’incontro con popolazioni interessanti che a causa dell’isolamento geografico hanno mantenuto le loro tradizioni: le etnie dell’Asia centrale, kyrghizi e uiguri; i nomadi degli altopiani, che pascolano le greggi di pecore e yak; i longevi hunza, spesso centenari probabilmente grazie alla loro dieta a base di albicocche.

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KIRGHIZISTAN-CINA-PAKISTAN Popoli e paesaggi del Karakorum

Attraverso Krghizistan, Xinjang, Baltistan e Kashmir pakistano

19 giorni

Viaggio dalle caratteristiche paesaggistiche uniche, dal Kirghizstan al Xinjang e

poi lungo i confini nord-occidentali del Pakistan, attraverso la catena montuosa

del Karakorum, dove si trovano alcune delle cime più alte del mondo. Da Bishkek,

la capitale del Kirghizistan, al caravanserraglio di Tash Rabat sperduto tra i

jailoo, gli alti pascoli estivi.. Da Kashgar al Kunjerab Pass (4.655 m), lungo la

Karakorum Highway, lambendo le rive del lago Kara-Kul ai piedi del Muztagata

(7.546 m). Da Passu a Karimabad costeggiando le rive del lago di Attabad,

formatosi nel 2010 in seguito a una colossale frana. Dalla valle degli Hunza al

superbo ghiacciaio della valle di Nagar. Da Gilgit al Baltistan, con Skardu,

Shigar, Khaplu e le vedute del Masherbrum (7.826 m). Dall’altopiano di Deosai,

alla valle di Astor ai piedi del Nanga Parbat (8.126 m). Poi attraverso il Babusar

Pass (4.175 m) si procede lungo la valle di Kaghan, nel Kasmir pakistano, fino alle

rovine dell’antica Taxila (Patrimonio UNESCO). Un viaggio che offre anche

l’incontro con popolazioni interessanti che a causa dell’isolamento geografico

hanno mantenuto le loro tradizioni: le etnie dell’Asia centrale, kyrghizi e uiguri; i

nomadi degli altopiani, che pascolano le greggi di pecore e yak; i longevi hunza,

spesso centenari probabilmente grazie alla loro dieta a base di albicocche.

PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenze Estate 2017

1° giorno / Italia – Bishkek Partenza nel primo pomeriggio da Milano Malpensa con volo di linea Turkish

Airlines via Istanbul per Bishkek. Cena e pernottamento a bordo.

2° giorno / Bishkek – Kochkor (la Torre di Burana) (circa 220 km) Arrivo al mattino presto a Bishkek (800 m) espletamento delle formalità

d’ingresso, accoglienza e trasferimento in hotel per un breve riposo, una doccia e la

prima colazione. La verde, tranquilla e rilassata capitale kirghiza è in perfetta

sintonia con il resto del paese incastonato tra le montagne. Il suo nome attuale

deriva dal vecchio nome kazako pishpek che è la zangola di legno utilizzata per

produrre il kumys (il latte fermentato di giumenta, la bevanda nazionale). Breve

tour panoramico della città: la Piazza Ala-Too ex Piazza Lenin, la Piazza della

Vittoria, il Parco Dubovy. Partenza verso sud-est per il villaggio di Kochkor

famoso per essere il centro dell’artigianato kirghizo. Lungo il percorso sosta per la

visita delle rovine dell’antica città di Balasagun, fondata durante il regno di

Sogdiana e divenuta in seguito una delle capitali dei karakhanidi, dove ancora si

innalzano i resti della Torre di Burana, un minareto a pianta ottagonale dell’XI

secolo. Molto interessante l’adiacente raccolta di balbal, le stele funerarie simili a

totem (VI-X secolo). Nel tardo pomeriggio arrivo nel villaggio di Kochkor (1.760

m). Pensione completa. Pernottamento in casa privata.

Le case private sono molto accoglienti e permettono di assaporare fino in fondo

l’atmosfera e la cultura degli abitanti di questa regione. Le stanze, alte e spaziose,

sono dotate di materassi, poggiati direttamente a terra sui tappeti, e coperte. In

ogni ambiente si dorme in 4/6 persone. La doccia (spesso costituita da secchi

d’acqua) e le latrine sono in comune. Si consiglia di portare sacco lenzuolo,

asciugamano, sapone e carta igienica.

3° giorno / Kochkor – Naryn – Tash Rabat (il caravanserraglio fortificato?)

(circa 240 km) Dopo la prima colazione partenza verso sud per la cittadina di Naryn attraverso gli

scenografici jailoo, i pascoli estivi d’alta quota del Kirghizistan, circondati da un

paesaggio alpino che spazia fino all’orizzonte. Si continua verso sud per la sperduta

cittadina di Baetov e poi ancora oltre per la remota Tash Rabat (3.200 m), la

“fortezza di pietra”, una strana costruzione che potrebbe essere stata un

caravanserraglio fortificato piuttosto che un mausoleo o addirittura un monastero

cristiano. Fonti locali fanno risalire il complesso al XV secolo, altre al X secolo,

quale che sia l’origine esatta gli storici concordano sul fatto che Tash Rabat doveva

aver avuto un importante ruolo economico e/o politico/religioso tale da giustificare

la sua costruzione in una valle così sperduta. La terra dei kyrghizi era attraversata

da una delle diramazioni della Via della Seta e molto probabilmente da queste parti

passarono Alessandro il Macedone, Ciro il Grande, Gengis Khan, Marco Polo e

Tamerlano. Cena e pernottamento in campo di yurte.

N.B. Le yurte sono le tipiche tende dei nomadi della steppa dell’Asia centrale.

Hanno la struttura in legno rivestita di feltro e il pavimento ricoperto di tappeti;

alte e spaziose assomigliano a vere e proprie abitazioni, vi si sta comodamente in

piedi e sono dotate di letti con materassi, coperte e una stufa centrale. Sono

generalmente pulite e permettono di assaporare fino in fondo l’atmosfera e la

cultura dei nomadi. In ogni yurta si dorme in 4/6 persone; le latrine sono in

comune. Si consiglia di portare sacco lenzuolo e sacco a pelo pesante (la

temperatura notturna può scendere intorno ai 0°C).

4° giorno / Tash Rabat – Passo Torugart – Kashgar (la frontiera Kyrghizstan-

Cina) (circa 280 km) Dopo la prima colazione partenza verso sud per il Passo Torugart, punto di

frontiera tra Kirghizistan e Cina. Lungo il percorso si costeggia un tratto

dell’incantevole Chatyr-Kol, un lago alpino endoreico posto a 3.500 metri di

altitudine nella catena del Tien Shan. Arrivo al Passo Torugart (3.750 m),

espletamento delle formalità d’uscita dal Kirghizistan e d’ingresso in Cina e

cambio dell’automezzo. Proseguimento verso sud per Kashgar, crocevia dell’Asia

centrale che nel passato ha visto il passaggio dei più importanti eserciti del mondo,

da quelli persiani a quelli di Ghengis Khan. Pranzo a picnic lungo il percorso.

Arrivo a Kashgar nel pomeriggio. Cena in ristorante locale. Pernottamento in

hotel.

5° giorno / Kashgar – Bashkiram village () Dopo la prima colazione partenza per la visita della Mor Buddhist Pagoda a circa

35 km da Kashgar. Questa pagoda risale al IV secolo avanti Cristo ed è una delle

più antiche presenti in Cina occidentale. Si prosegue per il villaggio di Bashkiram,

rinomato nella zona per i suoi frutteti e per il colorato mercato del sabato. Visita di

una famiglia di contadini per conoscere le tradizioni della popolazione locale.

Pranzo in ristorante locale. Rientro a Kashgar nel pomeriggio. Cena e

pernottamento in hotel.

6° giorno / Kashgar (il mercato della domenica) Dopo la prima colazione intera giornata dedicata a Kashgar, una grossa città

abitata prevalentemente dall’etnia uigur anche se negli ultimi anni i cinesi han

stanno man mano prendendo il sopravvento. Il mattino è dedicato alla visita

dell'interessante mercato domenicale: carretti trainati da asini, gente a piedi e a

cavallo, di tutte le differenti etnie della regione, con i propri caratteristici

abbigliamenti, che vendono le mercanzie più svariate, trasformando così il bazar

nel punto focale di tutte le attività della città. Nel pomeriggio visita di Kashgar: il

mausoleo di Abakh Hodja, uno strano edificio costruito nel XVII secolo in onore

della famiglia Hodja proveniente da Samarcanda, che assomiglia vagamente al Taj

Mahal, con piastrelle verdi che ne ricoprono i muri e la cupola; la Moschea Id

Khan, antica di 400 anni e in stile persiano; la città vecchia e la casa tradizionale

uigur. Pasti in ristoranti locali. Pernottamento in hotel

7° giorno / Kashgar – Lago Karakul – Tashkurgan (il Pamir cinese) (circa 290

km) Dopo la prima colazione partenza in minibus verso sud. Si lasciano le pianure dello

Xinjiang e ci si dirige verso l’altopiano del Pamir attraverso aride e inospitali valli

desertiche caratterizzate da montagne striate di colori. Si percorre il tratto iniziale

della Karakorum Highway, un’incredibile opera d’ingegneria, che si snoda per

oltre 750 km, da Kashgar a Islamabad in Pakistan, portata a termine nel 1979 dopo

20 anni di duro lavoro di 15.000 lavoratori pakistani e 10.000 cinesi. Si raggiunge

il lago Karakul (a circa 3.600 m.), uno specchio d’acqua turchese dominato dalla

maestosa piramide di ghiaccio del Muztag-Ata (7.546 m). Passeggiata lungo le

sponde del lago dove è possibile anche incontrare alcuni accampamenti di yurte di

nomadi Kyrghizi. Pranzo picnic. Nel pomeriggio si prosegue per la cittadina di

Tashkurgan, l’ultimo avamposto della Cina prima del confine con il Pakistan. Cena

in ristorante locale. Pernottamento in hotel.

8° giorno / Tashkurgan – Kunjerab Pass – Sust – Passu (la Karakorum

Highway) (circa 200 km) Dopo la prima colazione visita della suggestiva vecchia fortezza di Tashkurgan

dove sono state girate alcune scene del film “Il cacciatore di Aquiloni”. Partenza

verso sud attraverso l’esteso altopiano del Pamir cinese, dominato da sterminate

praterie verdi dove pascolano cammelli e yak allevati da nomadi kirghisi e tadjiki

che abitano in isolate yurte. Si raggiunge quindi il passo Kunjerab (4.875 mt.) che

è stato aperto agli stranieri solo nel 1986, ma per centinaia di anni questa rotta fu

utilizzata dalle carovane che lentamente percorrevano la Via della Seta, che in

alcuni punti è ancora visibile. Improvvisamente il paesaggio cambia e si aprono

strette e aspre vallate dominate da alte montagne coperte da ghiacciai. Si è nel

mezzo della catena del Karakorum che comprende 12 delle 30 montagne più alte

del mondo. Gradualmente si scende fino a Sust (2.975 m.) punto di confine Cina-

Pakistano. Si espletano le formalità di immigrazione e dogana, si cambiano i mezzi

di trasporto e si prosegue verso sud-ovest per il villaggio di Passu. Pensione

completa. Pernottamento in semplice hotel.

9° giorno / Passu – Karimabad – Duiker (la Valle dell’Hunza) (circa 60 km) Dopo la prima colazione partenza verso ovest per Karimabad lungo le sponde del

lago di Attabad, formatosi nel 2010 in seguito a una colossale frana che ha sbarrato

il corso del fiume Hunza. Arrivo a Karimabad, principale cittadina della valle degli

Hunza, situata a 2.800 m. di altezza. Famosa per la sua bellezza, la Valle dell’

Hunza è nota anche per la particolare immagine che la vuole pura e isolata; questo

mito è stato rafforzato dal romanzo “Lost Horizon” di James Hilton (1933) e da

una serie di leggende e film sul regno perduto di Shangri-La diffusi dai media negli

anni ’70. Al centro dei racconti vi erano sempre la straordinaria salute e la

longevità degli abitanti di questa zona. Karimabad è il nome usato per Baltit e per il

complesso di piccoli villaggi tribali circostanti. Baltit è l’antica capitale

dell’Hunza; il suo magnifico forte che sorge su una sporgenza di roccia simile a un

trono, è sempre stato il cuore del regno. Il panorama della valle e delle montagne

coperte di ghiacciai è veramente maestoso. Le ripide pareti delle montagne sono

coltivate con arditi terrazzamenti sui quali prevale la coltura dell’albicocco, il cui

frutto essiccato al sole è fra gli alimenti principali della dieta del popolo hunza.

Alcuni affermano che la longevità di questa popolazione (non sono infrequenti le

persone che superano i cento anni di vita), sia data proprio da questa dieta

specifica. Hunza mantenne l’indipendenza e l’isolamento fino all’arrivo delle

truppe britanniche, vivendo di scambi e baratti con le carovane che passavano per

la Via della Seta. Pranzo in ristorante locale. Visita del forte di Baltit sapientemente

restaurato tra il 1990 e il 1996 da un’equipe anglo-pakistana e passeggiata per il

bazar di Karimabad, ai piedi del forte. Nel pomeriggio salita al villaggio di Duiker

(3.000 m). Cena e pernottamento in semplice resort.

10° giorno / Duiker – Ganesh – Nagar – Altit – Karimabad (le piccole moschee

lignee)(circa 50 km) Il villaggio di Duiker si trova sopra Karimabad a circa 3.000 metri di altitudine. Le

magnifiche vedute sulla valle e sulla corona di montagne circostanti (Rakaposhi,

Diran, Golden Peak, Ultar) rendono questo luogo davvero straordinario. Dopo la

prima colazione partenza per l’escursione alla Valle di Nagar. Lungo il percorso

visita del villaggio di Ganesh che nel 2002 è stato insignito dell’Asia Pacific

Heritage Haward dall’UNESCO per il restauro delle numerose piccole moschee di

legno, riccamente intagliate, risalenti a 100-200 anni fa. Si raggiunge il villaggio di

Nagar, la capitale dell’antico stato di Nagar, ancora oggi residenza del mir (capo)

locale. Si procede oltre, fino ai villaggi di Hopar che sorgono intorno a una conca

naturale presso l’incontro degli splendidi ghiacciai Bualtar e Barpu. Pranzo in

ristorante locale. Nel pomeriggio rientro a Karimabad e visita del villaggio di Altit,

con il suo imponente forte recentemente restaurato. Cena e pernottamento in hotel a

Karimabad.

11° giorno / Karimabad – Gilgit – Lago Kachura (il corso superiore dell’Indo)

(circa 290 km) Dopo la prima colazione partenza verso sud lungo la Karakorum Highway

serpeggiando attraverso le maestose alture grigio-marroni e le vette innevate, tra

cui il Rakaposhi (7.790 m). Si raggiunge Gilgit, che sta diventando una vera e

propria città, il suo sviluppo impetuoso è dovuto all’odierna posizione sulle vie

commerciali verso la Cina e l’Asia centrale. Dopo Gilgit si lascia la Karakorum

Highway e si prosegue verso est risalendo il corso superiore dell’Indo

(denominato localmente Sind), dapprima lungo un’ampia valle e poi attraverso

strette gole che offrono scenari spaventosi per le dimensioni, la desolazione e la

furia spumeggiante del fiume. Questo tratto di strada è uno dei più entusiasmanti di

tutto il viaggio. Numerosi incontri con i tradizionali camion pakistani, che sbuffano

tornante dopo tornante, dipinti di vivaci colori e decorati con sonanti campanelli

metallici. Pranzo picnic. Nel tardo pomeriggio si raggiungono le rive del piccolo

Lago Kachura. Cena e pernottamento in resort.

12° giorno / Lago Kachura – Skardu – Shigar (il Baltistan) (circa 60 km) Dopo la prima colazione partenza verso sud per Skardu, continuando a risalire il

corso dell’Indo. Il fiume sembra muoversi appena attraverso la piatta vastità della

Skardu Valley, lunga 40 km e larga 10 km, con un tappeto di dune di sabbia.

Skardu (2.290 m), la capitale del Baltistan, sorge su una sporgenza ai piedi del

Karpochu, una roccia che spunta di 300 m dalla pianura. La città è un punto di

ritrovo per alpinisti da più di 150 anni. Il Baltistan, letteralmente “terra dei balti”, è

l’estrema regione settentrionale del Pakistan, formata dalla valle del fiume Indo e

dei suoi affluenti. Il fiume entra impetuoso dal Ladakh e scorre tra la catena

dell’Himalaya a sud e quella del Karakorum a nord. La quasi totalità del suo

territorio è occupata dalle montagne del Karakorum. La gente del Baltistan è il

risultato di una fusione razziale frutto delle invasioni-migrazioni che da sempre

hanno interessato queste aree apparentemente inaccessibili. La lingua baltì, di

origine tibetana, è un dialetto simile a quello di Leh. L’islam arrivò nel XV secolo,

probabilmente attraverso il Kashmir. Visita del bazar e pranzo in ristorante locale.

Nel pomeriggio si prosegue verso nord nella valle del fiume Shigar, una delle due

vie che da Skardu conducono all’High Karakorum. La sonnolenta e lussureggiante

valle un tempo era un regno a sé. I primi abitanti vi giunsero probabilmente dal

Xinjiang attraverso il Karakorum. Si raggiunge l’ombreggiato villaggio di Shigar

dove il principale punto di riferimento è costituito dal palazzo del raja locale

recentemente trasformato in hotel. Pasti e pernottamento.

13° giorno / Shigar – Khapulu (gli antichi villaggi della Valle dello Shyock)

(circa 100 km) Dopo la prima colazione partenza verso est, si lascia la valle dell’Indo per risalire,

in uno scenario grandioso, quella del fiume Shyok, l’asse centrale di Khapulu, il

più grande e ricco degli antichi regni del Baltistan. Lungo il percorso si incontrano

una serie di villaggi allineati come bandiere segnaletiche in un paesaggio duro e

opprimente. Si giunge nell’antico villaggio di Khapulu (2.600 m) abbarbicato su

un ampio cono alluvionale sotto un arco di pareti di granito. Gli ingegnosi sistemi

di irrigazione ne hanno fatto un’oasi ombreggiata e fertile. I picchi innevati della

catena del Masherbrum si innalzano sull’altro lato della valle… è difficile

immaginare uno scenario più maestoso! Il villaggio, costituito di case in legno e

pietra, è sovrastato da un altro villaggio (Chakhchun) con una moschea risalente al

XVI secolo, il periodo in cui la popolazione locale iniziò a convertirsi

all’islamismo. Pasti e pernottamento nell’hotel ricavato nell’antico palazzo del raja

locale.

14° giorno / Khapulu – Machulu – Khapulu – Skardu (le vedute del

Masherbrum) (circa 130 km) Dopo la prima colazione partenza verso nord lungo la Valle di Hushe per

raggiungere la località di Machulu e ammirare l’imponente Masherbrum (7.826

m), una visione indimenticabile! Rientro a Khapulu per il pranzo. Nel pomeriggio

partenza per Skardu lungo la medesima strada percorsa all’andata. Cena e

pernottamento in semplice hotel.

15° giorno / Skardu – Altopiano di Deosai – Astor – Rama (il Kashmir

pakistano) (circa 150 km) Dopo la prima colazione partenza in direzione sud-ovest verso rama. Si attraversa

l’isolato e disabitato Altopiano di Deosai ai confini con la parte del Kashmir

amministrata dall’India. Nel 1993 circa 3.500 km quadrati di queste pianure erbose

che si estendono a oltre 4.000 m di altitudine sono stati dichiarati Parco Nazionale

per preservarne principalmente la flora subalpina e l’orso bruno dell’Himalaya. La

regione protegge anche il leopardo delle nevi, il lupo, lo stambecco e la marmotta

dalla coda lunga (sebbene sia quasi impossibile avvistare questi animali lungo il

percorso). Ovunque una fioritura di stelle alpine, genziane, orchidee, viole e

artemisie lascia a bocca aperta. Questa è la vera natura del Pakistan settentrionale:

spazi aperti e solitari che dominano un esteso panorama di montagne. Pranzo

picnic. Proseguendo verso nord ci si avvicina al massiccio del Nanga Parbat

(8.125 m) che costituisce l’estremità occidentale del Great Himalaya. Nanga Parbat

significa “Montagna Nuda” e prende il nome dalla parete a picco di 4.500 metri che

si trova sul versante meridionale del Rupal, troppo ripida perché vi si posi la neve.

Si raggiunge il villaggio di Astor (2.450 m) appollaiato come un nido d’aquila su

entrambi i versanti della Gola di Rama. Cena e pernottamento in semplice hotel.

16° giorno / Rama – Chilas (le vedute del Nanga Parbat) (circa 120 km) Dopo la prima colazione si raggiunge il piccolo lago di Rama circondato da piccoli

villaggi abitati da pastori stagionali. Da qui si possono ammirare la Rama Ridge, un

versante minore del Nanga Parbat, e il Ghiacciaio Sachen. Partenza verso nord per

Chilas, aggirando il lato nord-est del Nanga Parbat. Una volta raggiunta la

Karakorum Highway sosta al Nanga Parbat view point per ammirarne il versante

nord (Raikot) che discende nell’Indo da un’altitudine di 7.000 metri. Si prosegue

per Chilas, una volta conosciuta come Sonamagar “Città della Luna”, tappa

fondamentale della strada carovaniera che collegava la pianura a Gilgit. Già nel II

secolo a.C. un’importante ramo della Via della Seta passava di qui. Mercanti,

missionari buddhisti e pellegrini si muovevano tra la Cina e le regioni di Gandhara

e viceversa. L’impronta dell’uomo è confermata in tutte le epoche dalle sculture e

iscrizioni rupestri che si rincorrono lungo il percorso della Karakorum Highway e

che dimostrano come questa via in mezzo ad aspre e solitarie montagne sia stata

per secoli l’arteria culturale del Pakistan. La più alta concentrazione di iscrizioni

rupestri lungo l’intera Via della Seta si trova nei pressi di Chilas: ruote, cavalieri,

asce, stambecchi, bodhisattva, stupa, nomi, preghiere etc. Pranzo lungo il percorso.

Cena e pernottamento in hotel.

17° giorno / Chilas – Babusar Pass – Naran – Abbottabad (i nomadi gujar)

(circa 260 km) Dopo la prima colazione partenza verso sud-ovest lungo una strada secondaria, si

lascia la Valle dell’Indo e si procede verso il Babusar Pass, a quota 4.175 m. Fino

all’inaugurazione della Karakorum Highway, il Babusar Pass rappresentava l’unica

via di collegamento tra le Aree Settentrionali e il resto del Pakistan. Qui si apre il

cammino verso la Valle di Kaghan. Se fortunati si possono incontrare gli

accampamenti dei nomadi gujar che si spostano con i loro animali negli alti pascoli

dell’Hazara. Si costeggia il lago Lulusar, il lago naturale più grande della zona, da

cui ha origine il fiume Kunhar. Si prosegue verso il villaggio di Naran (2.400 m)

senza dubbio il centro più attivo della valle di Kaghan, anche se durante l’inverno

gli abitanti si trasferiscono a valle nel più mite clima di Balakot. Pranzo in

ristorante locale. Nel pomeriggio partenza verso sud per Abbottabad lungo la Valle

di Kaghan. Circondata dalle vette boscose del Lesser Himalaya e bagnata dal fiume

Kunhar, questa valle è una delle più scenografiche di tutto il Pakistan (anche se

recentemente colpita da un forte terremoto): foreste di pini, azzurri laghi brulicanti

di trote e fresca brezza di montagna. Percorrendo la strada tra i boschi si vedono

sfilare in alto le maestose vette innevate del Koh-i-Makra (3.900 m), il “Monte

Ragno”, e del Malika Parbat (5.290 m), la “Regina delle Montagne”, il monte più

alto della Valle di Kaghan. Arrivo a Abbottabad. Cena e pernottamento in hotel.

18° giorno / Abbottabad – Taxila – Islamabad (uno dei più importanti siti

archeologici di tutta l’Asia) (circa 125 km) Dopo la prima colazione si procede verso sud per Islamabad lungo la Karakorum

Highway. Sosta per la visita delle rovine di Taxila (Patrimonio dell’Umanità

UNESCO). La città fu fondata all’incrocio delle tre importanti vie commerciali

della Bactriana, del Kashmir verso l’Asia e del Passo Khunjerab verso la Cina. Nel

VI secolo a.C. fu annessa all’Impero Persiano da Dario, poi a quello Macedone di

Alessandro Magno nel 326 prima d’essere conquistata da Chandragupta, il

fondatore dell’Impero Mauria. Ashoka, il figlio di questo, la trasformò in un

importante centro Buddhista fino a portarla a essere una delle maggiori università

vediche, di buddhismo e di classicismo indù. Pranzo in ristorante locale. Dopo

pranzo si continua per Islamabad, la capitale moderna creata alla fine del XX

secolo e pianificata da famosi architetti come esibizione geometrica di disciplina

amministrativa e di governo. Cena e pernottamento in hotel.

19° giorno / Islamabad – Italia Molto presto al mattino trasferimento all’aeroporto per il volo Turkish Airlines, via

Istanbul, per l’Italia. Arrivo previsto a Milano Malpensa nel primo pomeriggio.

Sistemazioni previste:

Bishkek: Plaza Hotel, 4* o similare (day-use)

Kochkor: casa privata (1 notte)

Tash Rabat: campo di yurte (1 notte)

Kashgar: Qinbagh Royal Hotel, 5* o similare (3 notti)

Tashkurgan: Crown Inn Hotel o similare (1 notte)

Passu: Sarai Silk Route Hotel o similare (1 notte)

Duiker: Eagle’s Nest Resort (1 notte)

Karimabad: Hunza Embassy Hotel (1 notte)

Lago Kachura: Shangri-La Resort (1 notte)

Shigar: Shigar Fort (1 notte)

Khapulu: Khapulu Fort (1 notte)

Skardu: PTDC Motel o similare (1 notte)

Rama: PTDC Motel o similare (1 notte)

Chilas: Shangri-La Midway o similare (1 notte)

Abbotabad: Demanchi Hotel o similare (1 notte)

Islamabad: Best Western Hotel 4* o similare (1 notte)

Altre informazioni:

Organizzazione e trasporti – Si utilizzano minibus tipo Mercedes Sprinter in

Kyrghizstan e minibus Toyota Hiace o Toyota Coaster in Cina; fuoristrada tipo

Toyota Prado con 3 passeggeri + autista per auto (una vettura potrebbe avere 4

passeggeri) per tutto l’itinerario in Pakistan (eccetto il transfer in aeroporto a

Islamabad). Guide locali di lingua inglese, accompagnatore italiano a partire da 8

partecipanti.

Pernottamenti e pasti – Alcuni hotel sono molto semplici (i migliori esistenti in

loco) ma sempre in camere con bagno privato, eccetto la notte in casa privata a

Kochkor e la notte in yurta a Tash Rabat, dove si dorme in camera/yurta a più letti

con servizi in comune. A Islamabad preferiamo utilizzare un hotel 4* per una

questione di sicurezza. Pranzi prevalentemente a picnic o in ristoranti locali, cene

nei ristoranti delle strutture dove si pernotta o in ristoranti locali.

Altimetria – Come specificato nel programma, si superano raramente i 3.500 metri

di altitudine. Tutti i pernottamenti, eccetto quelli di Tash Rabat, Duiker e Rama

sono ben al di sotto dei 3.000 metri. Quindi il viaggio non presenta particolari

difficoltà di adattamento all’altitudine.

Clima – Molto variabile in funzione dell’altitudine: caldo secco a Bishkek e

Kashgar, fresco con momenti freddi sulle montagne del Kirghizistan, Cina e

Pakistan, caldo umido nella pianura dell’Indo. Possibilità di pioggia solo sul

versante sud delle montagne nella pianura dell’Indo.

Disposizioni sanitarie – Non è obbligatoria alcuna vaccinazione. Il rischio malaria

è basso (presente nella pianura dell’Indo). Si consiglia di informarsi presso

l’Ufficio d’Igiene provinciale.

Formalità burocratiche – Per entrambi i paesi (Pakistan e Cina) è richiesto il visto

consolare. Devono essere inviati in ufficio, almeno 30 giorni prima della partenza, il

passaporto in originale (con validità di almeno 6 mesi dalla data di partenza) con

quattro pagine contigue libere e 3 fototessera a colori da accompagnare ai moduli

compilati in tutte le loro parti e firmati dal titolare del passaporto.

Sicurezza – Negli ultimi anni in alcune aree del Pakistan si sono verificati

numerosi attentati terroristici. Nonostante tutto abbiamo deciso di proporre questo

itinerario perché la zona del Pakistan del Nord non è stata coinvolta dalla spirale di

violenza ed è ritenuta attualmente sicura. Comunque è richiesta una certa

flessibilità e una buona capacità di adattamento a eventuali cambiamenti di

programma dovuti a ragioni di sicurezza.

Caratteristiche del viaggio e grado di difficoltà – Viaggio dalle caratteristiche

prevalentemente paesaggistiche con una grande varietà di ambienti sempre

spettacolari. Molto interessante anche dal punto di vista etnografico dato che

l’isolamento della vita nelle valli ha permesso il mantenimento di tradizioni e

costumi locali. Itinerario fisicamente impegnativo per alcune lunghe tappe di

trasferimento in fuoristrada. Semplici hotel. Due notti in casa privata/yurta a più

letti con servizi (latrina) in comune. Qualità dei pasti media.

QUOTAZIONE PER PERSONA da Milano:

€ 4.300 base 10-14 partecipanti con nostro accompagnatore

€ 4.580 base 8-9 partecipanti con nostro accompagnatore

Da aggiungere

- partenze da altre città su richiesta

- supplemento singola € 660

- (a) supplemento alta stagione aerea € 120

- tasse aeroportuali, security e fuel surcharge € 340

- copertura assicurativa di viaggio (assistenza sanitaria, rimborso spese mediche, bagaglio,

infortuni, “rischio zero”) € 95 - costo individuale gestione pratica: € 80

- visti consolari Pakistan e Cina € 240

Facoltative

- assicurazione annullamento viaggio

comprensiva dell’assicurazione integrativa medico/bagaglio 4,5%

- assicurazione integrativa medico/bagaglio (per aumentare da € 15.000 a € 55.000 il rimborso delle spese

mediche in loco e da € 750 a € 1.500 il rimborso bagaglio) € 45

N.B. Per le prenotazioni effettuate almeno 90 giorni prima della partenza,

confermate dietro versamento dell’acconto di viaggio, verrà accordata, senza

costi aggiuntivi, la polizza contro le penalità di annullamento viaggio e la polizza

integrativa per aumentare i massimali di rimborso medico/bagaglio.

Date di partenza: 1) da mercoledì 12 a domenica 30 Luglio 2017

2) (a) da martedì 8 a sabato 26 Agosto 2017 (alta stagione aerea)

3) da mercoledì 13 Settembre a domenica 1 Ottobre 2017

La quota comprende: Voli di linea in classe economica, guide locali di lingua inglese, accompagnatore

italiano a partire da un minimo di 8 partecipanti, trasporti con automezzi

fuoristrada e minibus, i pernottamenti in hotel, pensione completa per tutto il

viaggio, gli ingressi ai siti di interesse, dossier informativo sul paese.

La quota non comprende:

Le bevande, le eventuali tasse aeroportuali, le mance, gli extra personali,

l’assicurazione contro le penalità di annullamento viaggio (facoltativa),

l’assicurazione integrativa facoltativa, tutto quanto non specificato.

NOTE IMPORTANTI

• La quotazione è calcolata col valore del rapporto di cambio USD / Euro = 0,94

in vigore nel mese di Dicembre 2016. In caso di oscillazioni del cambio di +/-

3% a 20 giorni dalla data di partenza sarà effettuato un adeguamento valutario.

• Per ragioni tecnico-organizzative in fase di prenotazione o in corso di viaggio

l’itinerario potrebbe subire delle modifiche, mantenendo invariate quanto più

possibile le visite e le escursioni programmate.

• Le tariffe aeree prevedono classi di prenotazione dedicate, soggette a

disponibilità limitata di posti. Al momento della prenotazione, in caso di non

confermabilità della tariffa utilizzata per la costruzione del prezzo del viaggio,

comunicheremo il supplemento.

• Molte compagnie aeree prevedono l’emissione immediata del biglietto. In tal

caso vi informeremo all'atto della vostra conferma e procederemo alla

emissione. L'acconto dovrà includere anche l'importo intero del biglietto, che

non sarà rimborsabile, e le penali del viaggio in questione derogheranno dalle

nostre pubblicate.

• L’importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo

del petrolio, stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito

all’atto dell’emissione dei biglietti aerei.

Milano, 25.01.2017 n. 1

Organizzazione tecnica:

I Viaggi di Maurizio Levi Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italy)

Tel 0039 02 34934528 – Fax 0039 02 34934595

E-Mail: [email protected] – Web site: www.viaggilevi.com