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UNMONDOTUTTOATTACCATO AUTOSCATTO ZOOM ABCIGNO IMPRONTE E RADICI LABORATORIO CALEIDOSCOPIO L’11 e 12 Marzo torna Nonscordardimé - Operazione Scuole Pulite La giornata di Legambiente per rendere le scuole più belle compie 18 anni di Gianluca Barberio È la giornata di volontariato dedicata alla cura delle scuole e degli ambien scolasci. Le aule sono grigie e spente? Servirebbe proprio una bella pulita e un tocco di colore per dare un twist alle ore di lezione? Il cambiamento puoi essere tu, la tua scuola e il tuo quarere. In migliaia di scuole studen, insegnan, dirigen, genitori, volontari e personale Ata saranno protagonis di questa festa che celebra l’impegno di tu i ciadini, cercando di scovare la bellezza dimencata delle nostre scuole. La grande magia di Nonscordardimé: piante e fiori a cennaia che spuntano nei corli, muri decora, aule ripulite per rendere la scuola un luogo accogliente, allegro e vivace. La giornata sarà l’occasione giusta per renderci conto di cosa non va e di come possiamo progeare interven di cambiamento e miglioramento della scuola. L’edizione 2016 avrà come tema principale la loa allo smog e ci saranno lenzuoli bianchi che sventoleranno dalle finestre per capire quanto l’aria che respiriamo a scuola è inquinata ….….connua a pag. 2 2 4 6 12 14 16 18

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Nontiscordardimé - Operazione scuole pulite No trivelle Scelti i libri finalisti del Premio libro per l'ambiente Riparte il Treno Verde

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UNMONDOTUTTOATTACCATO AUTOSCATTO ZOOM ABCIGNO IMPRONTE E RADICI LABORATORIO CALEIDOSCOPIO

L’11 e 12 Marzo torna Nontiscordardimé - Operazione Scuole Pulite

La giornata di Legambiente per rendere le scuole più belle compie 18 anni

di Gianluca Barberio

È la giornata di volontariato dedicata alla cura delle scuole e degli ambienti scolastici. Le aule sono grigie e spente? Servirebbe proprio una bella pulita e un tocco di colore per dare un twist alle ore di lezione? Il cambiamento puoi essere tu, la tua scuola e il tuo quartiere. In migliaia di scuole studenti, insegnanti, dirigenti, genitori, volontari e personale Ata saranno protagonisti di questa festa che celebra l’impegno di tutti i cittadini, cercando di scovare la bellezza dimenticata delle nostre scuole. La grande magia di Nontiscordardimé: piante e fiori a centinaia che spuntano nei cortili, muri decorati, aule ripulite per rendere la scuola un luogo accogliente, allegro e vivace. La giornata sarà l’occasione giusta per renderci conto di cosa non va e di come possiamo progettare interventi di cambiamento e miglioramento della scuola. L’edizione 2016 avrà come tema principale la lotta allo smog e ci saranno lenzuoli bianchi che sventoleranno dalle finestre per capire quanto l’aria che respiriamo a scuola è inquinata ….….continua a pag. 2

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… continua dalla copertina. Che aria tira nella tua scuola? Senti più odore di benzina che di fiori? L’aria che respiriamo è sempre più inquinata. L’industria, il riscaldamento delle nostre case e il traffico sono i principali nemici. Ma c’è dell’al-tro. Dalla tua classe senti sfrecciare camion, automobili o treni? Si sente il fracasso della sirena di grosse navi? L’insieme di questi suoni è quello che viene chiamato inquinamento acustico, che oltre a disturbarti durante la lezione, mette a dura prova la salute del tuo udito. Nontiscordardimé – Operazione Scuole Pulite ci aiuterà a valutare le condizioni dell’aria, il tipo di inquina-mento al quale siamo esposti e a cercare di cambiare il nostro stile di vita. Nelle strade vicino la scuola vogliamo pedibus, bicibus e sempre meno automobili. Legato alla campagna ambientalista c’è il concorso

COP 21 Un accordo sul Clima per ridare il sorriso alla Terra di Danilo Ingrosso

Alla Terra manca il sorriso da molto tempo. Negli ultimi cent’anni l’uomo ha danneggiato l’am-biente più di quanto abbia fatto nell’arco di tutta la sua storia. Per tentare di cambiare questa si-tuazione e ritrovare l’equilibrio tra l’uomo e le altre forme di vita del pianeta, circa 196 Paesi hanno partecipato alla COP21, la XXI Conferenza delle Parti svoltasi dal 30 novembre all’11 dicem-bre 2015 a Parigi. Al termine di questa Conferen-za mondiale è stato approvato il Patto di Parigi. Grande clamore e acclamazione hanno fatto se-guito all’annuncio del raggiungimento dell’accor-do sottoscritto da tutte quante le parti, perché tanto alte erano le aspettative, quanto arduo il compito di mettere d’accordo tante posizioni diverse. Che la Terra si trovasse in una condizio-ne di elevato stress ambientale era già chiaro dal Protocollo di Kyoto del 1997. I comportamenti poco responsabili dell’uomo accelerano i cam-biamenti climatici che sono portatori di effetti dannosi come lo scioglimento dei ghiacci, la scomparsa della biodiversità e la desertificazio-ne. La Terra è malata, ma non per colpa sua. E

questo già si sapeva. Quello che serviva era prendere una posizione. Secondo questa logica il vero traguardo raggiunto dalla COP21 di Parigi è la presa di coscienza da parte degli Stati, in mo-do particolare quelli economicamente più forti, di dover cambiare le proprie politiche e rivederle in chiave di sostenibilità ambientale. A questo sono servite le due settimane di riunioni e di-scussioni che hanno portato all’accettazione del Patto. I Paesi dovranno fare in modo di abbassa-re la produzione di gas inquinanti, detti gas serra o climalteranti, per contenere il riscaldamento globale entro un tasso accettabile (secondo il Patto deve essere compreso tra 1.5 e 2 gradi). Bisognerà investire sulle fonti di energia rinnova-bile, arrivando a lungo termine ad eliminare del tutto l’utilizzo delle fonti fossili, come il carbone e il petrolio. Il Patto è stato firmato ma ora sa-ranno decisive le azioni concrete che ciascuno Stato metterà in atto; saranno necessarie azioni da parte di ogni abitante del pianeta perché la Terra è una e dal suo benessere, dal suo sorriso, dipende la vita di tutta l’umanità.

Ci tocca scegliere! Il destino dell’energia in Italia: petrolio sì o petrolio no? di Giulia Amarisse

Tra le numerose fonti di energia oggi disponibili, il petrolio è quella che ha prodotto in passato – e produce tutt’ora maggiori trasformazioni econo-miche, sociali e ambientali nel mondo. Fin dalla scoperta dei primi giacimenti nel XIX secolo, il suo sfruttamento ha permesso ai Paesi del Nord e del Sud del mondo di disporre di beni e servizi prima impensabili, dalla plastica al car-burante per le automobili. Ciò si è verificato, però, a discapito del buono stato ecologico della Terra, perché quando il petrolio viene bruciato si contribuisce al riscaldamento del Pianeta, senza contare i danni provocati agli ecosistemi marini e

costieri dalle attività di estrazione della risorsa dal sottosuolo. Inoltre il petrolio è una risorsa non rinnovabile, cioè presente in quantità limita-te nei giacimenti terrestri e quindi destinata pri-ma o poi ad esaurirsi. Proprio perché finirà il pe-trolio non è la via più adatta per realizzare uno sviluppo “sostenibile”, cioè in grado – secondo la definizione data nel 1987 dalla Commissione Mondiale sull’Ambiente e lo Sviluppo – di soddi-sfare i bisogni fondamentali delle generazioni presenti senza compromettere il diritto delle generazioni future di soddisfare i propri. continua nella pagina accanto...

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Jey

periodico bimestrale on-line

a cura di Legambiente

Testata registrata presso

il tribunale di Roma n.214

in data 18.05.2000

Editore

Legambiente Onlus

Via Salaria 403

00199 Roma

tel. 06862681

Direttore Responsabile:

Enrico Fontana

Coordinamento di redazione:

Cristina Vecchi

[email protected]

tel. 0686268352

Hanno collaborato

a questo numero:

Amarisse Giulia Barberio Gianluca Boccadamo Flavia Bordino Vincenzo Cappelletti Sara Cellini Flavia Ceriani Natalia Furlan Federica Il BarbaGiallo Ingrosso Danilo La MarcheSa Salviani Silvia Presidente:

Rossella Muroni

Direttore Amministrativo:

Nunzio Cirino Groccia

Sede legale:

Via Salaria 403, 00199 Roma

Tel. 0686268352

Fax 0623325782

www.legambientescuolaformazione.it

fotografico La scuola in un click! Le scuole che aderiscono alla campa-gna possono partecipare con un reportage di foto o con un breve vi-deo della loro Nontiscordardimé. I tre lavori migliori verranno premia-ti con un kit per la lettura e le energie rinnovabili. www.legambientescuolaformazione.it

...Sebbene la ricerca tecnologica permetta oggi di sostituirlo con fonti energetiche rinnovabili in molti settori di utilizzo, il petrolio è ancora la risorsa più a buon mercato e i Paesi produttori lo utilizzano come vero e proprio strumento di potere per esercitare influenza politica sui Paesi importatori, generando tensioni e conflitti internazionali. L’Italia è perlopiù un paese importatore di petrolio, di recente il Go-verno ha avviato nuove esplorazioni per sfruttare i giacimenti presenti nel sottosuolo marino. Il comitato NO TRIV, insieme ai cittadini e alle regioni italiane, si è opposto a questa politica e in primavera i cittadini saranno chiamati al voto per il cosiddetto “Referendum Trivelle”, attraverso il quale gli italiani potranno decidere relativamente alla durata delle autorizzazioni per le esplorazioni e le trivellazioni. Al di là dell’esito, il voto sarà occasione per ricordare l’importanza della so-cietà civile nelle scelte energetiche di un Paese.

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11-12 marzo 2016

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“Tra i sentieri e le orchidee delle murge cassanesi” è nata una bella sfida, quella del giovane circolo di Legambiente di Cassano delle Murge (Bari). Da due anni la loro passione e il loro impegno si rivol-gono all’ambiente e all’alimentare lo scambio fra i ragazzi e il territorio. Questa esperienza continua di crescita e cittadinanza attiva ha portato, nel giugno scorso, ad inaugurare la prima ECO-biblioteca in Puglia (in collaborazione con la Biblio-teca civica “Miani Perotti”). Per la giornata inaugurale un’intera strada è stata vestita di verde con fiori, piante e materiale di riciclo realizzati da tutti i fioristi e vivai locali con la speranza di rendere le persone più attente alla cura dello spazio urbano. Oltre ad essere un’esperienza nuova per la Puglia, l’ECO-biblioteca è anche un “progetto sostenibile” a costo zero, che ha permesso di avviare molte

attività dedicate alle scuole. I ragazzi hanno già creato un orto sociale e sono stati attivati labora-tori per realizzare i gessetti profumati con erbe aromatiche, la carta riciclata, l’erbario… e tanto altro ancora! Ma cos’è un’ECO-biblioteca? È uno spazio per re-cuperare e promuovere libri e conoscenza sulle tematica ambientale. È un laboratorio tematico che si occupa, tra l’altro, di riciclo. L’ECO-biblioteca vuole lanciare le Little Free Libra-ry (da un’idea dell’americano Todd Boll), e quindi essere promotrice della letteratura grazie alla diffusione nella città di mini librerie: piccoli scrigni ricchi di conoscenza, cassette portalibri da cui prendere libri o dove lasciarne di nuovi, per scam-biare innovare e conoscere. www.legambientecassano.blogspot.it www.facebook.com/legambientecassano

L’ ECO-biblioteca La Puglia che scambia, conosce e rispetta l’ambiente di Cristina Vecchi

Il 2016 sarà la diciottesima edizione di Nontiscor-dardimé, molte scuole hanno intrapreso un vero e proprio viaggio con questa iniziativa ed hanno po-tuto portare a termine diversi lavori che hanno migliorato notevolmente gli ambienti della scuola. Per esempio la Scuola Scipio Slataper di Trieste vanta una partecipazione pluriennale a Nontiscor-dardimé: gli anni trascorsi a ripulire il cortile, il teatro, le ossa dell’aula di scienze e a coltivare piantine che dovevano resistere alla forza della bora hanno visto crescere i protagonisti e so-prattutto il loro senso di appartenenza alla scuola. I ragazzi della quarta elementare ci raccontano della giornata passata ad insaponare le casacche sportive, stese ad asciugare sulla rete da pallavolo mentre i più grandi delle medie imparavano a di-pingere le scenografie teatrali. Nontiscordardimé

fa volare la vostra fantasia, insegna a fare e creare la bellezza.

Nontiscordardimé story a cura di Legambiente Scuola e Formazione

L’inquinamento atmosferico è l’insieme di particelle e di gas che modificano l’atmosfera e possono crea-

re malessere nell’uomo e negli animali. L’inquinamento atmosferico ha origini sia naturali (ad esempio: i

pollini e le sabbie provenienti dal deserto del Sahara) sia antropiche*. Soprattutto nelle città sono con-

centrate molte attività umane che contribuiscono ad inquinare l’aria: il riscaldamento domestico, gli sca-

richi delle macchine che ogni giorno sfrecciano per le strade, le emissioni delle fabbriche. Come ogni an-

no, attraverso la campagna Mal’aria, Legambiente tiene d’occhio la qualità dell’aria nelle nostre città

grazie ai dati raccolti dalle Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente (ARPA) di tutta Italia. Come

Mal’aria- L’occhio di Legambiente sull’inquinamento atmosferico 4

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puoi contribuire tu a rendere più pulita l’aria? Collegati al

sito di Legambiente e segui i nostri consigli condividendoli

con i tuoi genitori e con gli amici di scuola, inoltre leggendo

il dossier Mal’aria 2016 potrai conoscere la qualità dell’aria

nella tua città! www.legambiente.it

(di Federica Furlan)

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ANTROPICO: (dal greco an-thrōpikós, che deriva da án-thrōpos “uomo”) Dell’uomo, che riguarda l’uomo. L’inquinamen-to antropico è quello provocato dalle azioni messe in atto dagli uomini.

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Leggere per crescere e conoscere. Si diventa

giovani esploratori della natura anche leg-

gendo e imparando a dire la propria opinione

su cosa si legge. Legambiente e La Nuova

Ecologia promuovono la diciottesima edizio-

ne del concorso “Un Libro per l’Ambiente”. Il

premio mette a confronto i più bei titoli di

editoria ambientale per ragazzi e dà la possi-

bilità a quest’ultimi di confrontarsi e avere

uno spazio adeguato in cui esporre le proprie

preferenze letterarie.

Vi piace l’avventura, la scienza, i racconti, le

storie divertenti e in generale leggere, legge-

re, leggere: questo è il concorso che fa per

voi!

Un’occasione unica. I ragazzi che partecipano

saranno ancora più importanti di semplici

concorrenti, infatti comporranno la Giuria

che decreterà il vincitore per ogni sezione del

concorso: narrativa e divulgazione scientifica.

Come funziona? Ogni scuola, biblioteca o

associazione può aderire a Legambiente e

decidere di far partecipare i propri ragazzi al

concorso. Possono partecipare bambini e

giovani tra gli 8 e i 14 anni. Le letture dei libri

saranno fatte singolarmente o in gruppo e

alla fine ogni ragazzo potrà esprimere la pro-

pria preferenza, partecipando così diretta-

mente alla scelta dei vincitori.

La lettura è un viaggio continuo fatto di av-

venture sogni e conoscenza tramite cui impa-

rare e non solo...

Un Libro per l’Ambiente avvicina i ragazzi alla

lettura e alla natura. La conoscenza ci per-

mette di diventare cittadini migliori di oggi e

per il futuro.

Il libro diventa il più potente degli strumenti.

La carta è in questo caso fonte di sapere che

ci permette di conoscere la natura, l’ambien-

te e di alimentare la libera immaginazione.

Per saperne di più:

www.legambientescuolaformazione.it

Partecipare come Giuria dei ragazzi al premio “Un Libro per l’Ambiente” permette di stimolare la creatività. Ecco un bell’esempio di estro poetico da parte della Classe IV A di Montecatini (ricevuta nel 2015)

Oggi dopo tanta evoluzione,/la Terra ha un problemone./Dicon gli scienziati/E loro son preparati,/che siamo nell’Antropocene/e questo per il pianeta non è un bene./Noi uomini non facciamo altro che inquinare/E quintali di rifiuti continuiamo a buttare./Quanta impressione/I monti di rifiuti visti in tele-visione,/son grandi e puzzolenti/e fan battere i denti./Della plastica che dobbiamo dire?/Che tutto il mondo fa impallidire./Un modo per smaltirla c’è:/il RICICLO, ecco qual è!/Se usiamo la carta riciclata/

Un Libro per l’Ambiente La forza del saper conoscere di La MarcheSa

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Almeno una foresta l’abbiamo salvata./Anche il vetro si può riciclare/così tanta terra non dobbiamo ingombrare./Non sappiamo prevedere quello che causiamo col nostro inquinamento/Infatti sparisce una spe-cie quasi in ogni momento./L’Ecologia risolverebbe questi problemi,/proteggendo gli ecosistemi./Ma l’Ecologia, purtroppo, non serve a molto/Perché le grandi industrie non le danno ascolto./Vorrei vedere nel futuro come saremo/Per capire se alla fine miglioreremo.

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I libri vincitori della scorsa edizione del Premio Libro

per l’Ambiente

Sezione Narrativa

Cuori di Waffel, di MariaParr - Beisler editore

Sezione Divulgazione Scientifica

C’era un’altra volta. La seconda vita dei rifiuti

di Annalisa Ferrari, Mirco Maselli Editoriale Scienza

Piccoli giurati in attesa degli autori il giorno della pre-miazione

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I Finalisti del Premio Libro per l’Ambiente Ecco i 6 titoli finalisti dell’edizione in corso del premio letterario Un Libro per l’Ambiente. La giuria speciale fatta da ragazzi come te, per partecipare devi solo leggerli e votare, a maggio premieremo insieme i vincitori! Per saperne di più www.legambientescuolaformazione.it

NARRATIVA Muschio di David Cirici - Il Castoro

Una storia di guerra e amicizia da un punto di vista particolare: quello di un cane di nome Muschio. Muschio ha sempre vissuto insieme ai suoi due padroncini, Janinka e Mirek. Ma quando scoppia la Guerra e una bomba colpisce la loro casa, distrug-gendola, si ritrova solo al mondo senza un posto dove andare, e a dover affrontare situazioni difficili e pericolose, molto diverse dalla sua vita precedente. Inseguimenti emozionanti e spericolate avventure, insieme a una banda di nuovi amici randagi, gli insegneranno cosa significano il valore dell’amicizia e il dolore di una perdita, ma soprattutto che non bisogna mai perdere la speranza. Riuscirà a ri-

trovare la sua famiglia? L'isola di Arcangelo di Luisa Mattia - Beisler

Kate ha tredici anni e una valigia sempre pronta per seguire la madre, biologa marina e il padre, giornalista. Arcangelo di anni ne ha quattordici e non ha bisogno né di valige, né di scarpe. Non ha neanche bisogno dei banchi di scuola, perché la vita la impara direttamente osservando la natura e le sue leggi. I due ragazzi si incontrano su un’isola del Mediterraneo e si innamorano seguendo le tracce di un superbo e fiero animale del bosco: il Re. Ma una tragedia rischia di travolgere le loro vite e portarsi via tutto…

La casa nella prateria di Laura Ingalls Wilder - Gallucci

In viaggio verso il Kansas con la famiglia Ingalls. La vita nella prateria è difficile e tal-volta persino pericolosa, ma papà, mamma, Mary, Laura e la piccola Carrie sono feli-ci di realizzare il sogno di una nuova vita. “Il fruscio del vento nell’erba sembrava una musica. E il canto stridulo delle cavallette faceva vibrare l’immensa prateria. Un flebile ronzio proveniva dagli alberi in riva al ruscello. Tutti quei suoni formavano un fantastico, caldo, gioioso silenzio. Laura non aveva mai visto un posto che le piaces-se così tanto…”

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DIVULGAZIONE SCIENTIFICA Primati. Le amicizie avventurose di Jane Goodall, Dian Fossey e Biruté Galdikas. di Jim Ottaviani e Maris Wicks - Il Castoro

La particolarità di questo libro è di tenere insieme, e per questo in qualche modo disambiguare, i principi scientifici e la tecnologia. Una operazione divulgativa diffi-cile oggi, in un mondo come quello italiano (ma non solo) dove la tecnologia viene utilizzata in modo sempre più massiccio, e nel contempo la cultura scientifica me-dia scivola agli ultimi posti dell’OCSE. Il percorso del volume è rigorosamente stori-co, con suggestive pagine di “laboratorio” (dal lumino a olio, alla lampada a vento, ecc…) che presentano i saperi che sono alla base delle tecnologie dal fuoco all’elio, appunto.

Che ti passa per la testa? Il cervello e le neuroscienze di Sara Capogrossi Colognesi, Simone Macrì, Fabio Magnasciutti - Lapis

All’origine di ogni esperienza c’è poco più di un chilo di tessuto nervoso racchiuso nella nostra testa: il cervello! Ma com'è fatto? E come funziona? Attraverso intervi-ste immaginarie agli studiosi che nel corso della storia - e con tecniche più o meno stravaganti - si sono dedicati a sondare i misteri del cervello, scoprirai la struttura e il ruolo di questo organo così portentoso. Grazie alle spiegazioni del premio Nobel Rita Levi Montalcini, capirai l’importanza della plasticità cerebrale e accompagnerai giovani neuroscienziati nei loro buffi esperimenti, tra pesci ubriachi e topi ghiotti di patatine! In appendice, tanti diver -

tenti ESPERIMENTI per mettere alla prova il tuo cervello! La lumaca era nell'orto. Per fare della lentezza un modo di giocare Roberto Papetti - Fulmino

Nell'orto di nonno Astolfo, seguendo la scia di una lumaca, si può scoprire un mi-crocosmo popolato di piante e di animali, ma anche di congegni ludici che ripor-tano alla terra e ad antichi rituali. Quiete e tranquillità ispirano racconti, riflessio-ni e invenzioni che si intrecciano, nel libro, come giravolte e garbugli di lumache, per essere poi ricreate in giochi e giocattoli. Fra materiali semplici e d'uso quoti-diano il viaggio, di lumaca in lumaca, suggerisce stili lenti, solidali e prospettive più vicine alla natura e ai suoi elementi.

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Speciale - I Concorsi di Legambiente

Albero ti voglio bene

Il 21 Novembre 2015, oltre 40.000 studenti sono stati protagonisti della Festa dell'albero che ha portato alla piantumazione di 10.000 nuovi alberi. Un risultato molto positivo, testimoniato dai tanti gesti d’affetto dimo-strati verso gli alberi e immortalati dalle macchine fotografiche in occasione del concorso fotografico “Albero ti voglio bene”. Tra le oltre 500 foto, circolate anche sui social con l’hashstag #tree4climate, Legambiente Scuola e Formazione ha deciso di premiare lo scatto di 3 scuole italiane. Al terzo posto le classi III e IV della scuola primaria “Madonna del Pozzo” di Piedimonte Matese (Caserta). Al secondo posto la classe I della scuola primaria “Don A. Morganti” di Ostra (Ancona). Siete curiosi di sapere chi sono i vincitori? La pluriclasse della scuola primaria di Osiglia in provincia di Savona! Un ringraziamento spe-ciale a tutti i partecipanti, al prossimo scatto!

Terzo posto Classi III e IV della scuola primaria “Madonna del Pozzo” di Piedimonte Ma-tese (CE)

Secondo posto Classe I della scuola primaria Don Mor-ganti di Ostra (AN)

Primo posto La pluriclasse della scuola primaria di Osi-glia (SV)

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Speciale - Concorsi di Legambiente

Accendiamo l’idea

Legambiente ed Ecolamp, per il secondo anno, promuovono il concorso che stimola la creatività e l’ingegno degli studenti, dando loro l’opportunità di riflettere sulla raccolta e il corretto smaltimento delle lampadine esauste. Abbiamo ricevuto più di 1.300 lavori dalle scuole elementari, medie e superiori di tutta Italia. Tra i lavori abbiamo raccolto anche i disegni realizzati dai ragazzi dell’Ospedale Gaslini di Genova. Il concorso pre-mia un disegno o fumetto per la categoria scuole elementari e medie, e un testo creativo per la categoria scuole superiori. Le classi premiate sono: la IV C della Scuola Primaria di Bosa, in provincia di Oristano che ci ha inviato un fu-metto a figurine dal titolo “Un Mondo Migliore” e la classe II D del Liceo linguistico Jommelli di Aversa, in pro-vincia di Caserta, con il racconto dal titolo “Lo strano sogno di Elio”.

Classe IV C della Scuola Pri-maria di Bosa (OR)

Classe II D del Liceo linguisti-co Jommelli di Aversa (CE)

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Tutti in carrozza, si parte! Il 26 febbraio riparte, da Novara, il Treno Verde di Flavia Cellini

Cos'è il Treno Verde? È la storica campagna di Legambiente e Ferrovie dello Stato che fa tappa, ogni anno, in alcune città italiane. Si tratta di un vero e proprio laboratorio mobile composto da carrozze espositive con mostre e pannelli infor-mativi. L’edizione 2016 del Treno Verde, partirà dai quar-tieri per dimostrare come i processi innovativi e partecipativi della città, possono rappresentare una risposta ai problemi delle metropoli e segna-re una profonda trasformazione verso le smart city. All’interno del Treno, sarà allestita una mostra

che si svilupperà lungo le quattro carrozze. Il per-corso didattico partirà con le macro problemati-che globali legate al tema dei cambiamenti clima-tici, proseguirà con la scoperta degli strumenti e dei mezzi che possono contribuire a tutelare l’am-biente e, infine, si entrerà nel fulcro del concept del Treno Verde, ossia i quartieri. Quest’ultimi, sollecitati dalla voglia di affrontare nuove sfide di sostenibilità ambientale ed energe-tica, rappresentano i luoghi più adatti per creare applicazioni innovative e per far sì che il luogo in cui si abita si trasformi in uno spazio bello, sano e vivibile, dove gli stili di vita sostenibili individuali e

(Continua a pagina 13)

Per avvicinare i ragazzi alle bellezze territoriali e alla natura come ecosistema da proteggere e ama-re, Legambiente propone alle scuole 4 differenti percorsi formativi con attività naturalistiche, stori-che e ambientali. Percorrendo in battello il tratto del Tevere da Ponte Marconi a Ostia Antica, è pos-sibile riscoprire l'ecosistema fluviale osservando con i binocoli l'avifauna caratteristica e analizzando chimicamente la qualità delle acque, per concludere poi con la visita degli scavi di Ostia Antica. Si può svolgere la navigazione anche nel centro di Roma tra palazzi e ponti storici per concludere con la visita di Castel Sant'Angelo. Un altro percorso consente invece di visitare la bellissima Riserva di

Oggetti non identificati nei nostri mari Missione speciale per la Goletta Verde di Gianluca Barberio

Goletta Verde tra settembre e ottobre 2015 ha compiuto una missione speciale. Partita dalle Cin-que Terre, ha navigato il Tirreno passando per Acciaroli, Ostia, l’Isola del Giglio e l’Isola d’Elba collaborando con il Parco dell’Arcipelago Toscano e il Ministero dell’Ambiente. Un mese di attività di educazione ambientale con le scuole in cui si è parlato di Marine Strategy. Per Marine Strategy si intende il piano politico con cui i governi europei si propongono di tutelare i nostri mari. In ogni porto sono saliti a bordo decine di studenti, delle scuole elementari, medie e superiori, per parlare di due tematiche importanti legate alla Marine Strategy: i rifiuti marini e l’invasione delle specie aliene. Nei nostri mari ci sono, in media 32 rifiuti per ogni chilometro quadrato e quasi tutti questi rifiuti sono di plastica. Un’altra cosa importante da sa-pere è che la maggior parte dei rifiuti sono in real-tà “invisibili” perché affondano. Da dove vengono i rifiuti marini? Sicuramente una parte proviene dall’immondizia delle navi e dagli scarti della pesca, ma la maggior parte arriva di-rettamente dai fiumi che non sono depurati in

maniera corretta e che contengono i rifiuti delle nostre città che buttiamo, ad esempio, nel water. I rifiuti rendono più brutti i nostri mari e le nostre spiagge e mettono in pericolo moltissime specie di animali marini come le tartarughe che possono mangiare i pezzetti di plastica più piccoli oppure rimanere intrappolate nei pezzi più grandi. E le specie aliene, le conoscete? Non sono degli alieni che vivono in mare, ma sono, ad esempio, delle specie di alghe e animali originarie di mari molto caldi, come il Mar Rosso, e che per errore si ritrovano nel Mar Mediterraneo. Ci sono circa 1000 specie che si sono trasferite a causa del tra-sporto accidentale in grandi navi mercantili oppu-re per via della costruzione di canali, come il Ca-nale di Suez, che gli hanno permesso di spostarsi liberamente. Questo fenomeno può disturbare l’equilibrio di tutte le specie già presenti nel Me-diterraneo, rischiando di farle morire per man-canza di spazio o di cibo. Un saluto dall’equipaggio di Goletta Verde, alla

prossima missione!

www.facebook.com/golettaverde

In battello con Legambiente Lazio A

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Monte Mario di RomaNatura, con un approccio diverso dal solito, attraverso percorsi sensoriali che aiutano i bambini a comprendere meglio il ciclo vitale delle piante e staffette animate dove i piccoli esploratori devono imitare i passi degli animali che vivono nella Riser-va.www.legambientelazio.it/tag/battelli (di Silvia Salviani)

familiari sono diffusi e facili, dove il piacere di vivere si coniuga con tecnologie verdi d'avanguardia e un uso sobrio delle risorse, e dove l'aria è pulita e nessuno la inquina. Il quartiere, insomma, è una vera e propria rete di persone e di sog-getti, che insieme si impegnano per aumentare l’aggregazione socia-le, creare occasioni di incontro, socializzazione, condivisione di spazio e per affrontare il significato di cittadinanza attiva e responsabile. Il cuore pulsante di questo cambiamento può essere, in buona parte, rappresentato dai bambini e dai ragazzi; potete essere proprio voi i portavoce di questa trasformazione! Potete dare un nuovo volto al quartiere che vivete; sprigionando quell’inventiva e quell’ingegnosità che solo alla vostra età si riesce a tirar fuori e collaborando con nu-merosi piccoli gesti che, se diventano abitudini quotidiane, possono contribuire ampiamente alla salvaguardia del nostro territorio.

Educazione ambientale a bordo del Treno

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E’ bello tornare da scuola, fare i compiti e poi giocare ai videogames, ma perché non diventare il player prin-cipale della tua avventura? Quando c’è il sole e inizia a fare caldo, chiedi ai tuoi genitori di accompagnarti a fare una passeggiata in campagna o nel bosco. Potrai fare tantissime cose tra colori, odori e sapori fantasti-ci; puoi conoscere nuove specie di animali e piante o magari scoprire un ruscello o una grotta segreta. Os-servare gli uccelli per imparare a conoscerli meglio, oppure catturare dei simpatici insetti e poi riporli su un ramo, raccogliere foglie e fiori per dar vita ad un erbario, cercare pietre preziose. Insieme ai tuoi amici e ai genitori puoi fare una divertente caccia al tesoro tra favole e leggende, giochi e prove di coraggio. Infine,

Un fiore spaziale Possibilità per un futuro tra le stelle di Sara Cappelletti

Sapete cos’è una Zinnia? È un fiore originario del continente americano, in particolare del Messico. Questo esile fiore è andato ben oltre i confini con-tinentali delle sue origini. Il suo viaggio è stato lun-go ma è arrivato fino al cosmo. Nella “serra stella-re” della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) l’a-stronauta americano della Nasa Scott Kelly ha piantato un seme di questa piantina nel novembre 2015 e, grazie alle sue cure e al suo talento, il fiore è sbocciato il 16 gennaio scorso. La notizia è subi-to arrivata al pianeta terra grazie ad una foto po-stata dall’astronauta nel suo profilo Twitter. La vita della piccola Zinnia è stata appesa ad un filo per questo la sua fioritura desta ancora più stupore e meraviglia. Come si legge sul sito della NASA, gli astronauti hanno dovuto affrontare an-che diversi problemi durante l’esperimento. Muffa, guttazione (eliminazione di acqua dalle fo-glie) e la morte di alcune foglie sono stati solo al-cuni degli intoppi prontamente risolti dai botanici spaziali. L’esperimento Zinnia fa parte del più ampio pro-

gramma Veggie della NASA partito a maggio 2014. Infatti, Scott Kelly aveva già coltivato nella “serra spaziale” una gustosa insalata. Il primo raccolto è stato di lattuga, e per averlo ci sono voluti lunghi mesi di lavoro e di piccoli fallimenti. La Zinnia è molto più sensibile ai parametri am-bientali e alle caratteristiche della luce rispetto alla lattuga. Cresce in 60-80 giorni e anche in condizio-ni normali è una pianta più difficile da coltivare. Nonostante ciò, la fioritura è avvenuta e questo promette bene per il futuro: si pensa infatti già alla coltivazione di pomodori, i cui semi dovrebbero arrivare nello spazio entro il 2017. Gli esperimenti di botanica spaziale sono impor-tantissimi per studiare il comportamento dei vege-tali in condizioni di microgravità soprattutto in vi-sta di viaggi più lunghi nello spazio. Chissà se un giorno arriveremo a coltivare patate come Matt Damon in “The Martian”. Difficile sì ma non è detto che sia impossibile. Sognare di diven-tare Space Farmers non costa nulla.

Dormi come un ghiro, o forse no… Come le temperature pazze influenzano il letargo degli animali di il BarbaGiallo

L’autunno è passato e già siamo in inverno, a diffe-renza nostra, che continuiamo ad andare a scuola, alcuni animali decidono di prendersi una lunga vacanza per dormire nel caldo delle loro tane: il letargo. Il letargo è una strategia di sopravvivenza, utilizza-ta da animali come l’orso, il ghiro o il riccio, per superare le difficoltà dell’inverno. Ma perché gli animali vanno in letargo? Principal-mente per due motivi: - Non hanno il fisico! Il loro corpo può non essere adatto a fornire il giusto calore durante i mesi freddi; - Rimangono a bocca asciutta! Non sono in grado di procurarsi abbastanza cibo perché non c’è op-

pure per trovarlo dovrebbero spendere troppe energie. E come vanno in letargo? I ricci, ad esempio, han-no un sensore interno, una ghiandola chiamata ipofisi, che al primo freddo invia un segnale per spingerli a tornare nelle loro tane e a mettersi a dormire. Durante il letargo consumano le riserve di grasso che hanno accumulato in autunno e ri-mangono al caldo e al sicuro da Ottobre ad Aprile. Ma se fa troppo caldo? Può succedere che il letar-go dei ghiri o dei ricci inizi in ritardo e questo li espone a diversi rischi. Potrebbero continuare ad andare alla ricerca di cibo uscendo dai loro habitat oppure che siano esposti ai freddi improvvisi o a

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nubifragi che possono ucciderli. Un Novembre molto caldo come quello del 2015, con temperature più alte della media fino a 8-10 °C, ha fatto sì che, ad esempio, molti ricci abbiano continuato a cercare cibo, invadendo le strade e venendo investiti dalle automobili. Questo è quello che dicono anche i volontari del centro di Recupero Animali Selvatici di Caverzano di San Polo in Emilia Romagna, dove ogni anno trovano soccorso e rifugio moltissimi animali. Proprio in questi mesi hanno aiutato più di una sessantina di esemplari di ricci che, invece di stare al sicuro nelle loro tane, sono stati trovati feriti a vagare pericolosamente in città a causa del caldo anomalo. Una cosa simile è successa anche in Spagna, sui Pirenei, dove le auto-rità locali hanno diffuso le immagini di un’orsa, Caramelita, accompa-gnata dai suoi cuccioli, che girovaga per i boschi della Catalogna in cerca di cibo invece di riposare nella sua solita caverna. Questo è quella che si dice l’insonnia da cambiamento climatico!

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nelle aree dove è permesso, puoi montare una tenda e la sera, tutti insieme intorno al fuoco raccontare fantastiche storie sulle incredibili cose viste durante la passeggiata. La natura è la cosa più bella, cosa aspetti ad esplorarla? Premi start per una nuova avventura! (di Vin-cenzo Bordino) Se ti abbiamo incuriosito vieni a conoscerci www.legambientescuolaformazione.it/turismo-educativo

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Esperimento 1. Fluido “pazzo”

Occorrente: 250 grammi di amido di mais 200 grammi di acqua una ciotola un cucchiaio un po’ di colorante alimentare (facoltativo) Procedimento: Mettere in una ciotola l’amido e poi aggiungere l’acqua (e il colorante alimentare) e mischiare con un cucchiaio fino alla formazione di una pol-tiglia. Si otterrà una pastella dalle “strane” pro-prietà con cui giocare per verificare le sue ca-ratteristiche: applicando una forza debole, come il lento inserimento di un cucchiaio o un dito nel fluido, si manterrà lo stato del composto liquido. Mentre l'applicazione di una forza maggiore, co-me sbattere velocemente la mano sul composto o girarlo velocemente con un dito o il cucchiaio, induce il fluido a comportarsi come un solido più che come un liquido.

Spiegazione: Abbiamo ottenuto un fluido non newtoniano la cui resistenza varia in base alla forza con la quale viene manipolata. Di solito con il termine fluido pensiamo solo a quelli di tipo newtoniano come l’acqua la cui resistenza non varia se la giriamo con cucchiaino piano o veloce. Avvertimenti: Si consiglia la supervisione di un adulto. A fine esperimento si raccomanda di gettare il composto nella spazzatura e non nel lavandino in quanto potrebbe otturarlo.

Gli Scienziati Pazzi di Flavia Boccadamo e Natalia Ceriani

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Esperimento 2. Palloncino spumeggiante Occorrente: un bicchiere di aceto 2 cucchiai di bicarbonato di sodio una bottiglietta di plastica vuota un palloncino sgonfio un imbuto Procedimento: Versare l’aceto nella bottiglietta (con l’aiuto dell’imbuto) e il bicarbo-nato all’interno del palloncino. Chiudere bene il collo della bottiglietta con l’estremità del palloncino, evitando di far scendere il bicarbonato. A questo punto siete pronti per posizionare il palloncino in verticale per far passare il bicarbonato nella bottiglietta…e vedrete che il pal-loncino si gonfierà. Spiegazione: Avviene una reazione tra l’aceto e il bicarbonato, che produce anidri-de carbonica (CO2). A partire da un liquido (aceto) ed un solido (bicarbonato), abbiamo ottenuto un gas che si espande occupando tutto lo spazio a disposizione e quindi riempie il palloncino che si gon-fia. Avvertimenti: Si consiglia la supervisione di un adulto. Durante l’esperimento assicuratevi che il collo della bottiglia e l’estre-mità del palloncino rimangano uniti (tenete il tutto con una mano). A fine esperimento il liquido che rimane nella bottiglietta si può getta-re nel lavandino, il resto può essere lavato e riutilizzato.

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Un nido di pupù I pinguini sono buffi e simpatici ma vivono in uno degli habitat più inospitali della terra. Nono-stante il freddo e i ghiacci peren-ni i pinguini non si scoraggiano e sanno trovare soluzioni ingegno-se a tutti i loro problemi. I pingui-ni sono ovipari e hanno bisogno di un nido dove deporre le uova. Quasi tutti i volatili costruiscono i loro nidi con ramoscelli e cose che riescono a trovare nei din-torni. Ma in Antartide c’è solo neve, neve e ancora neve. Per scioglierla c’è bisogno di uno stratagemma speciale: la pupù. La pupù ha una temperatura di molto superiore di quella atmo-sferica e questo fa si che essa possa sciogliere la neve e per-mettere ai pinguini di depositare le uova sulle rocce sottostanti. Una soluzione ingegnosa e 100% naturale. Che pinguini ecologisti! Per saperne di più: www.penguinwatch.org

Lo sapevi che...

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Due Fratelli, di Jean-Jacques Annaud Cari ragazzi, per questo numero vogliamo proporvi un film uscito dodici anni fa che secondo noi vale la pena vedere. Ad Angkor, ex capitale dell’impero Khmer (Cambogia), vivono Shanga e Kumal con la loro madre in un vecchio tempio di statue sacre. Kumal è un tigrotto impavido e coraggioso mentre Shanga è molto timido. Dopo la

morte del padre Kumal viene ritrovato e tenuto da McRory, cacciatore e ladro di reliquie, e in seguito all’arresto di quest’ultimo viene dato ad un circo. Shan-ga, rimasto con la madre, viene dato in regalo dall’am-ministratore francese Eugène Normandin al governato-re locale che ha un figlio di nome Raoul. Purtroppo quando Shanga uccide il cane del governatore Raoul è costretto a lasciare che il tigrotto sia messo in cattività.

HABAWABA, Un tuffo nella pallanuoto

Dal 19 al 26 giugno 2016 si terrà la nona edizione dell’Habawaba International Festival. Un mix di sport, educazione e divertimento da cui prende forma l’evento sportivo diretto a bambine e bambini dai 6 agli 11 anni più grande del mondo. L’attività principale è la pallanuo-to, sport olimpico sul quale l’Italia può vantare grande tradizione e blasone internazionale, inserita in un conte-

sto multidisciplinare di svago e condivisione. L’Habawa-ba è rivolta a società pallanuotistiche di tutto il mondo e, tra le varie attività, prevede lo svolgimento di due tornei di pallanuoto, uno per la categoria degli under 11 e l’altro per l’under 9. La Wateropolo Development, con il patrocinio del CONI ed il supporto di FIN, FINA, LEN e COMEN organizza e gestisce questo evento, che, dal suo esordio, si tiene a Lignano Sabbiadoro in provincia di

Una gita in fattoria didattica

Sapete che cos’è una fattoria didattica? La fattoria di-dattica è un tipo di azienda agricola un po’ speciale. Qui bambini e ragazzi hanno l’opportunità di imparare come si lavora in campagna, all’aria aperta, a contatto con la natura e con gli animali. Fare una passeggiata tra i campi e riconoscere i fiori delle api, imparare a mungere il latte, a dar da mangiare alle caprette, vedere come nasce un

pulcino da un uovo, imparare a raccogliere la frutta e la verdura di stagione, a fare il vino, il miele e il formaggio. Queste sono solo alcune delle tante attività che si posso-no svolgere in una fattoria didattica, con i genitori, con gli amici o in gita con la scuola. Con Legambiente ci sono tante opportunità di visitare una fattoria didattica: ad esempio in Campania, a Succivo l’Ecomuseo Terra Felix (NA), o l’Azienda Agricola La Morella a Battipaglia, (SA), in

Fantasie di pizza, per evitare gli sprechi alimentari Una ricetta per fare degli spuntini con l’impasto della pizza, ed un ingrediente molto importante… la fantasia! Per questa ricetta vi occorrono un bicchiere di latte tie-pido, nel quale sciogliere mezzo dadino di lievito di bir-ra, e aggiungere un cucchiaio d’olio extravergine di oli-va. Mettete il latte in un recipiente e mescolando ag-giungete la farina, fino a che l’impasto diventa soffice

come una nuvola, e potete lavorarlo meglio con le dita leggermente unte d’olio d’oliva. Lasciate lievitare per almeno un paio d’ore e poi… usate la fantasia! Potete creare delle roselline: con un serpentello di impasto schiacciato, basta spalmare sopra la crema di olive nere oppure la crema al salmone o al tonno avanzate nel frigo, arrotolate e mettete sulla teglia in verticale. Un’al-tra idea è creare una crostatina con ricotta e spinaci,

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Un anno dopo i due fratelli si incontrano in una arena da com-battimento: McRory si oppone al combattimento, senza succes-so. Ora Shanga è più forte e arrabbiato di Kumal che ha fatto una vita da animale da circo quindi potrebbe sicuramente avere la meglio sul fratello, ma il destino vuole che i due si riconosca-no e smettano di combattere per scappare assieme. Il governa-tore li farà inseguire da McRory e da Raoul: come andrà a finire per i due fratelli che non hanno mai vissuto nella giungla? Buo-na visione! (di Jandira Moreno)

Udine. Nel 2015, durante l’ottava edizione, hanno partecipato 114 squadre, per un totale di 1300 piccoli atleti provenienti da 13 diversi Paesi e da ben 4 continenti. Una settimana in cui si rafforza la propria passione per la pallanuoto all’interno di un vero villaggio sportivo; una settimana in cui si mette in condivi-sione con ragazzi di tutto il mondo l’esperienza, lo spirito e la gioia che solo lo sport sa dare. (di Danilo Ingrosso)

Abruzzo l’Apicoltura Tieri (CH), in Veneto l’Azienda P. Massignan di Brendola (VI), in Emilia-Romagna il Podere Santa Croce ad Argelato (BO). Tante attività di educazione ambientale ed ali-mentare per divertirsi all’aria aperta. Per trovare la fattoria più vicina a te visita il sito www.legambiente.it e cerca gli Ambascia-tori del Territorio! (di Chiara Gasparoni)

oppure una pallina di impasto con le noci tritate. O ancora il tortellino di pasta ripieno di … prosciutto e mozzarella, funghi, tonno, speck e provola. Con le formine dei biscotti poi vi potete sbizzarrire! Basta mettere tutte le vostre creazioni sulla teglia, spennellare con un ovetto sbattuto, un pizzico di sale grosso, un ramoscello di rosmarino per profumare e decorare, e poi in for-no a 180° per 20/30 minuti finché le vostre creazioni non diven-tano dorate. (di Chiara Gasparoni)

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