JazzOff 2011/03 Speciale Gaeta

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Poste italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% Frosinone Aut. n. C/FR053/2010 Periodico a cura dell’ufficio stampa della ComagSales S.r.l. - Copie 10.000 IL PERIODICO PER CHI AMA E VIVE LA MUSICA specialeJazzOff Magazine - Periodico di musica, cultura e territorio. Registrazione Tribunale di Cassino n° 02/2010 Giugno 2011 n°3 AtinaJazz va la mare ed inizia l’avventura della sua XXVI edizione con due anteprime davvero speciali a Gaeta. Chi conosce questa splendida città di mare sa che nasconde al suo interno piazzette e vicoli suggestivi, che faranno da splendido palcoscenico a questa Anteprima di AtinaJazz. Tre concerti, tre formazioni diverse musicalmente, ma accomunate dalla qualità, che è sempre l’elemento fondamentale che guida ogni scelta artistica di AtinaJazz. Ma perché Gaeta? Già da qualche anno AtinaJazz ha portato al di là delle storiche mura del centro di Atina i suoi concerti ed il suo Jazz, nell’idea di coinvolgere sempre nuovi appassionati e condivide- re i propri viaggi musicali con tutto il territorio ed oltre il territorio e proprio in quest’ottica, Gaeta si presenta come il luogo perfetto, non solo per la sua storia e la sua posizione geografica, ma soprattutto i suoi incantevoli scenari, che renderanno ogni concerto ancora più magico. Grazie all’Associazione “Turismo creativo” presieduta da Davide Rossillo, gli organizzatori del Festival sono riusciti ad interagire con gli Assessori alla Cultura, Salvatore Di Cicco, e al Turismo, David Vecchiariello, del Comune di Gaeta e ad organizzare le date di queste originalissime anteprime, inedite sicuramente nella storia del Festival ma anche in quella della città, che si apprestano a conquistare un nuovo pubblico, fino a diventare anche un trampolino promozionale per quello che sarà poi il cuore di AtinaJazz, dal 21 al 31 luglio. Mare e Jazz, dunque, affidati alla bravura del LoKoMotive Trio con il progetto Migrazioni e all’originalità del quartetto dei Sunflower, espressione del jazz d’autore sardo, in scena al centro storico la sera del 2 luglio. E poi ancora, il 3 luglio, la performance di una delle più interessanti marching band italiane, la Magicaboola Brass Band, gruppo itinerante composto da musicisti, una quindicina circa, con strumenti tipici di questa tradizione musicale quali trombe, tromboni, sassofoni, sousa- fono, cassa, rullante, percussioni. Già dal pomeriggio si esibiranno lungo la spiaggia di Serapo, per poi trasferirsi nelle piazze e nelle strade del centro storico in serata. Un’occasione nuova e preziosa per AtinaJazz di sottolineare il lavoro che va nell’ottica della condivisione per crescere e migliorare. voglia di mare… e di jazz… CASSINO (Fr) via Enrico De Nicola, 245 Tel. Fax: 0776.31.02.65 cell.329 61 51 383 [email protected] 245 65 cel auran SSINO (Fr) Enrico De N Fax: 0776.31. @pepener C Te i 383 le anteprime del Festival a Gaeta

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JazzOff Speciale Gaeta: le anteprime di AtinaJazz Summer 2011

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Page 1: JazzOff 2011/03 Speciale Gaeta

Poste italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% Frosinone Aut. n. C/FR053/2010 Periodico a cura dell’ufficio stampa della ComagSales S.r.l. - Copie 10.000

IL PERIODICO PER CHI AMA E VIVE LA MUSICAspecialeJazzOff Magazine - Periodico di musica, cultura e territorio.Registrazione Tribunale di Cassino n° 02/2010

Giugno 2011 n°3

AtinaJazz va la mare ed inizia l’avventura della sua XXVI edizione con due anteprime davvero

speciali a Gaeta.Chi conosce questa splendida città di mare sa che nasconde al suo interno piazzette e vicoli

suggestivi, che faranno da splendido palcoscenico a questa Anteprima di AtinaJazz.

Tre concerti, tre formazioni diverse musicalmente, ma accomunate dalla qualità, che è sempre l’elemento fondamentale che

guida ogni scelta artistica di AtinaJazz.

Ma perché Gaeta? Già da qualche anno AtinaJazz ha portato al di là delle storiche mura del centro di Atina i suoi concerti ed il suo Jazz, nell’idea di coinvolgere sempre nuovi appassionati e condivide-re i propri viaggi musicali con tutto il territorio ed oltre il territorio e proprio in quest’ottica, Gaeta si presenta come il luogo perfetto, non solo per la sua storia e la sua posizione geografica, ma soprattutto i suoi incantevoli scenari, che renderanno ogni concerto ancora più magico.

Grazie all’Associazione “Turismo creativo” presieduta da Davide Rossillo, gli organizzatori del Festival sono riusciti ad interagire con gli Assessori alla Cultura, Salvatore Di Cicco, e al Turismo, David Vecchiariello, del Comune di Gaeta e ad organizzare le date di queste originalissime anteprime, inedite sicuramente nella storia del Festival ma anche in quella della città, che si apprestano a conquistare un nuovo pubblico, fino a diventare anche un trampolino promozionale per quello che sarà poi il cuore di AtinaJazz, dal 21 al 31 luglio.Mare e Jazz, dunque, affidati alla bravura del LoKoMotive Trio con il progetto Migrazioni e all’originalità del quartetto dei Sunflower, espressione del jazz d’autore sardo, in scena al centro storico la sera del 2 luglio.

E poi ancora, il 3 luglio, la performance di una delle più interessanti marching band italiane, la Magicaboola Brass Band, gruppo itinerante composto da musicisti, una quindicina circa, con strumenti tipici di questa tradizione musicale quali trombe, tromboni, sassofoni, sousa-fono, cassa, rullante, percussioni. Già dal pomeriggio si esibiranno lungo la spiaggia di Serapo, per poi trasferirsi nelle piazze e nelle strade del centro storico in serata. Un’occasione nuova e preziosa per AtinaJazz di sottolineare il lavoro che va nell’ottica della condivisione per crescere e migliorare.

voglia di mare…e di jazz…

MarioRomano 4et

5AgostoMarioRomano 4et

stud

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as.it

MOTIVI DI ENTUSIASMO

Consulta il programma completo su www.atinajazz.com

Francod’Andrea 4et

24Luglio

Francod’Andrea 4et Danilo Rea

31Luglio

Danilo Rea

CASSINO (Fr)via Enrico De Nicola, 245Tel. Fax: 0776.31.02.65 cell.329 61 51 [email protected]

via Enrico De Nicola, 245Tel. Fax: 0776.31.02.65 cell.329 61 51 [email protected]

CASSINO (Fr)via Enrico De Nicola, 245Tel. Fax: 0776.31.02.65 cell.329 61 51 [email protected]

CASSINO

Tel. Fax: 0776.31.02.65 cell.329 61 51 [email protected]. Fax: 0776.31.02.65 cell.329 61 51 383

HilarioDuran Trio28

Luglio HilarioDuran Trio

AlJarreauAlJarreau

29Luglio

INCOGNITO30Luglio INCOGNITO

RoccoPapaleo

RitaMarcotulliRocco

PapaleoRita

Marcotulli22Luglio

Giovanni Guidi &The Unknown Rebel Band21LuglioGiovanni Guidi &The Unknown Rebel Band

WyntonMarsalisWyntonMarsalis

23Luglio

le anteprime del Festival a Gaeta

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editorialeAlla ricerca del formato perduto…Lo sappiamo: non ce la facciamo proprio a stare fermi noi della redazione di JazzOff!Eccoci quindi ancora una volta con una veste diversa, la terza per l’esattezza, che non vi assicuriamo sarà quella definitiva!:-)Scherzi a parte, avevamo voglia di un rinnovamento grafico che ci consentisse di aumentare il numero delle pagine e che ci permettesse di dare più spazio alle immagini e, perché no, anche al non-testo. Mi spiego: ci piaceva l’idea di offrire più respiro alle pagine, di mettere in primo piano anche il bianco se necessa-rio. Questo conferisce, secondo noi, più eleganza al nostro prodotto editoriale che, per quanto modesto possa essere, si prepara ad affrontare anche un viaggio oltre Regione e ad essere distribuito in 15.000 copie a Perugia, durante la settimana di Umbria Jazz. Perché? Perché per noi “i grandi” non sono motivo di frustrazione o competizione ma servono da spinta per far conoscere ad un pubblico sempre più vasto AtinaJazz Festival ed il progetto di rinnovamento che dal 2008 portiamo avanti con passione e fatica. Ma veniamo a questo “nuovo” primo numero del nostro magazine, dedicato alle anteprime di AtinaJazz a Gaeta. Ci fa enormemente piacere essere ospitati in questo contesto suggestivo: Atina, cittadina di montagna, incontra il mare e lo fa attraverso la musica jazz. E se penso al mare, e al jazz, il mio ricordo va al commovente scenario di Novecento di Baricco, testo teatrale in seguito adattato per il cinema, nel quale il protagonista, pianista jazz di surreale bravura, possiede un talento che non si sa da dove provenga veramente, forse proprio dall’oceano da cui non è mai riuscito a staccarsi. Questo per dire che, inevitabilmente, l’accostamento tra onde e note, tra sabbia e improvvisazione, rimanda a suggestioni forti che speriamo di poter lasciare il 2 e 3 luglio. Tre concerti di artisti bravissimi, accompagnati da un percorso turistico curato dall’Associazione Gaeta Dinamica che ha fortemente voluto questi appuntamenti di Atina Jazz nella città pontina creando un circuito originale che abbraccerà i borghi più suggestivi della città per poi affacciarsi proprio sul mare, quello di Serapo, che la domeni-ca pomeriggio sarà invasa di musica. All’interno di questo numero troverete tutti i dettagli delle anteprime, ma anche il programma completo del Festival e la descrizione di tutte le iniziative che abbiamo creato per questa edizione 2011.Vogliamo portare la musica di qualità di AtinaJazz su un territorio sempre più vasto, per renderla ancora più speciale. Il mare di Gaeta, in questo caso, è lo scenario più fertile per farlo. Poeticamente, in ogni caso, metteremo una copia di questo JazzOff in una bottiglia e la affideremo al mare…

Elide Di Duca

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editorialeAlla ricerca del formato perduto…Lo sappiamo: non ce la facciamo proprio a stare fermi noi della redazione di JazzOff!Eccoci quindi ancora una volta con una veste diversa, la terza per l’esattezza, che non vi assicuriamo sarà quella definitiva!:-)Scherzi a parte, avevamo voglia di un rinnovamento grafico che ci consentisse di aumentare il numero delle pagine e che ci permettesse di dare più spazio alle immagini e, perché no, anche al non-testo. Mi spiego: ci piaceva l’idea di offrire più respiro alle pagine, di mettere in primo piano anche il bianco se necessa-rio. Questo conferisce, secondo noi, più eleganza al nostro prodotto editoriale che, per quanto modesto possa essere, si prepara ad affrontare anche un viaggio oltre Regione e ad essere distribuito in 15.000 copie a Perugia, durante la settimana di Umbria Jazz. Perché? Perché per noi “i grandi” non sono motivo di frustrazione o competizione ma servono da spinta per far conoscere ad un pubblico sempre più vasto AtinaJazz Festival ed il progetto di rinnovamento che dal 2008 portiamo avanti con passione e fatica. Ma veniamo a questo “nuovo” primo numero del nostro magazine, dedicato alle anteprime di AtinaJazz a Gaeta. Ci fa enormemente piacere essere ospitati in questo contesto suggestivo: Atina, cittadina di montagna, incontra il mare e lo fa attraverso la musica jazz. E se penso al mare, e al jazz, il mio ricordo va al commovente scenario di Novecento di Baricco, testo teatrale in seguito adattato per il cinema, nel quale il protagonista, pianista jazz di surreale bravura, possiede un talento che non si sa da dove provenga veramente, forse proprio dall’oceano da cui non è mai riuscito a staccarsi. Questo per dire che, inevitabilmente, l’accostamento tra onde e note, tra sabbia e improvvisazione, rimanda a suggestioni forti che speriamo di poter lasciare il 2 e 3 luglio. Tre concerti di artisti bravissimi, accompagnati da un percorso turistico curato dall’Associazione Gaeta Dinamica che ha fortemente voluto questi appuntamenti di Atina Jazz nella città pontina creando un circuito originale che abbraccerà i borghi più suggestivi della città per poi affacciarsi proprio sul mare, quello di Serapo, che la domeni-ca pomeriggio sarà invasa di musica. All’interno di questo numero troverete tutti i dettagli delle anteprime, ma anche il programma completo del Festival e la descrizione di tutte le iniziative che abbiamo creato per questa edizione 2011.Vogliamo portare la musica di qualità di AtinaJazz su un territorio sempre più vasto, per renderla ancora più speciale. Il mare di Gaeta, in questo caso, è lo scenario più fertile per farlo. Poeticamente, in ogni caso, metteremo una copia di questo JazzOff in una bottiglia e la affideremo al mare…

Elide Di Duca

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Giugno 2011 n°3speciale anteprima AtinaJazz Gaeta

Periodico di musica, cultura e territorioa diffusione gratuita

edito da Comag Sales srlReg. Trib. Cassino n° 02/2010

Redazione:Via Lombardia 58 - 03043 Cassino (FR)

Direttore responsabileElide Di Duca

Responsabile EditorialeMaurizio Ghini

Responsabile Ufficio StampaMaurizio Quattrini

Hanno collaborato:Claudia CicciottiDavide Rossillo

Comune di GaetaAssociazione Gaeta Dinamica

FotoMirko Macari, Riccardo Crimi

archivio Jazzoff

Grafica e impaginazioneAras sas

Staff MarketingComag Sales

StampaCentro Stampa Quotidiani S.p.A.

via dell’industria, 52 - 25030 Erbusco (BS)

Tiratura10.000 copie

[email protected]

www.atinajazz.comtel. + 39 392 95 45 762

+39 333 82 62 445

Davide, innanzitutto perché AtinaJazz a Gaeta?Noi dell’associazione “Gaeta Dinami-ca” riteniamo che il Festival di AtinaJazz sia una delle più grosse realtà del territorio e proprio per questo lo abbiamo fortemente voluto all'interno della programma-zione estiva di Gaeta, perché credia-mo che una manifestazione musica-le, che ha ormai assunto un carattere di primaria importanza nel panora-ma nazionale - grazie all'ottimo lavoro del direttore Maurizio Ghini - possa dare molto alla città e far crescere la sua immagine.

Che cos’è “Gaeta Dinamica”?“Gaeta Dinamica” è una giovane associazione mossa dal desiderio di promuovere e comunicare il territo-rio. È stata fondata agli inizi del 2011 da privati cittadini legati o meno ad attività commerciali-produttive.

Su quali valori punta la vostra associazione?L'associazione crede nelle enormi potenzialità della città e crede che si debba lavorare sulla sua valorizzazio-ne. Gaeta, del resto, o�re notevoli attrattive e risorse tali da diventare luogo ideale per quanti vogliono promuovere eventi o impreziosire manifestazioni che già godono di visibilità e che vogliano unire il loro marchio a questa città a�ascinante.

In che modo la �loso�a di Gaeta Dinamica incontra quella di AtinaJazz?Le nostre idee cercano di essere sempre innovative, coinvolgenti, dinamiche appunto, e per sostenerle siamo molto attivi sul fronte della promozione turistica, artistica, culturale ed ambientale della città di Gaeta. Negli ultimi anni AtinaJazz ha dimostrato di essere una grande manifestazione capace di guardare anche al richiamo turistico che un evento della sua portata può certamente produrre. In questo senso, l’incontro con la nostra associazione è il prodotto di un rapporto tra due mondi relativamen-te distanti, ma fondamentalmente vicini.

In quali vesti AtinaJazz scenderà in campo a Gaeta?Non senza sforzi e di�coltà iniziali, “Gaeta Dinamica” ha fortemente voluto AtinaJazz nel suo territorio ed è riuscita nell’intento, portando a Gaeta le anteprime del più famoso Festival territoriale, che consisteran-no in due concerti per il 2 luglio nel rione storico medioevale di Sant'Era-smo, Francesca Corrias & Sun�ower Quartet e, a seguire, il LokoMotive Trio. La domenica del 3 luglio invece colorerà la città di Gaeta l’esibizione itinerante della Magicaboola Brass Band.Vorrei rivolgere un particolare ringraziamento alle attività economico-produttive, ai privati, all'amministrazione comunale e a tutti quelli che credono nel nostro stesso sogno: "Gaeta Dinamica". Grazie.

Davide Rossillo, presidente dell’Associazione Gaeta Dinamica www.gaetadinamica.it

Quest’anno, le anteprime di AtinaJazz si svolgeranno in un territorio nuovo e sino ad ora inesplorato. Le note del jazz frusinate si a�acceranno sul mare e coinvolgeranno il pubblico di una delle città più belle della nostra regione, conquistando proprio una delle spiagge più famose, Serapo, la principale spiaggia di Gaeta, da cui partirà l’esibizione della Magicaboola Brass Band, preceduta la sera prima dai concerti di Francesca Corrias con il Sun�ower Quartet e del LokoMotive Trio.La realizzazione di questo speciale incontro tra le due realtà territoriali è stata possibile grazie alla determinazione di Davide Rossillo, presidente dell’associazione di promozione turistica e

culturale “Gaeta Dinamica”, il quale è entrato perfetta-mente nella �loso�a di aggregazione e crescita territoriale promossa da AtinaJazz e che per l’occasione abbiamo intervi-stato:5

14 20

7

Anteprima AtinaJazz Gaetaintevista a Davide Rossillopresidente dell’AssociazioneGaeta Dinamica

Gaeta: gioiello dellariviera pontina da visitare

Unknown Rebel Band

Rita Marcotulli

Quartet

Ellade Bandini

Quartet

89

22 Jam:Jambalaja

Due week enddi grande musica

23 I concorsi diAtinaJazz:

10 MagicaboolaBrass Band

18 Incognito

12 Quando il teatroincontra il jazz...

Wynton Marsalis

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Giugno 2011 n°3speciale anteprima AtinaJazz Gaeta

Periodico di musica, cultura e territorioa diffusione gratuita

edito da Comag Sales srlReg. Trib. Cassino n° 02/2010

Redazione:Via Lombardia 58 - 03043 Cassino (FR)

Direttore responsabileElide Di Duca

Responsabile EditorialeMaurizio Ghini

Responsabile Ufficio StampaMaurizio Quattrini

Hanno collaborato:Claudia CicciottiDavide Rossillo

Comune di GaetaAssociazione Gaeta Dinamica

FotoMirko Macari, Riccardo Crimi

archivio Jazzoff

Grafica e impaginazioneAras sas

Staff MarketingComag Sales

StampaCentro Stampa Quotidiani S.p.A.

via dell’industria, 52 - 25030 Erbusco (BS)

Tiratura10.000 copie

[email protected]

www.atinajazz.comtel. + 39 392 95 45 762

+39 333 82 62 445

Davide, innanzitutto perché AtinaJazz a Gaeta?Noi dell’associazione “Gaeta Dinami-ca” riteniamo che il Festival di AtinaJazz sia una delle più grosse realtà del territorio e proprio per questo lo abbiamo fortemente voluto all'interno della programma-zione estiva di Gaeta, perché credia-mo che una manifestazione musica-le, che ha ormai assunto un carattere di primaria importanza nel panora-ma nazionale - grazie all'ottimo lavoro del direttore Maurizio Ghini - possa dare molto alla città e far crescere la sua immagine.

Che cos’è “Gaeta Dinamica”?“Gaeta Dinamica” è una giovane associazione mossa dal desiderio di promuovere e comunicare il territo-rio. È stata fondata agli inizi del 2011 da privati cittadini legati o meno ad attività commerciali-produttive.

Su quali valori punta la vostra associazione?L'associazione crede nelle enormi potenzialità della città e crede che si debba lavorare sulla sua valorizzazio-ne. Gaeta, del resto, o�re notevoli attrattive e risorse tali da diventare luogo ideale per quanti vogliono promuovere eventi o impreziosire manifestazioni che già godono di visibilità e che vogliano unire il loro marchio a questa città a�ascinante.

In che modo la �loso�a di Gaeta Dinamica incontra quella di AtinaJazz?Le nostre idee cercano di essere sempre innovative, coinvolgenti, dinamiche appunto, e per sostenerle siamo molto attivi sul fronte della promozione turistica, artistica, culturale ed ambientale della città di Gaeta. Negli ultimi anni AtinaJazz ha dimostrato di essere una grande manifestazione capace di guardare anche al richiamo turistico che un evento della sua portata può certamente produrre. In questo senso, l’incontro con la nostra associazione è il prodotto di un rapporto tra due mondi relativamen-te distanti, ma fondamentalmente vicini.

In quali vesti AtinaJazz scenderà in campo a Gaeta?Non senza sforzi e di�coltà iniziali, “Gaeta Dinamica” ha fortemente voluto AtinaJazz nel suo territorio ed è riuscita nell’intento, portando a Gaeta le anteprime del più famoso Festival territoriale, che consisteran-no in due concerti per il 2 luglio nel rione storico medioevale di Sant'Era-smo, Francesca Corrias & Sun�ower Quartet e, a seguire, il LokoMotive Trio. La domenica del 3 luglio invece colorerà la città di Gaeta l’esibizione itinerante della Magicaboola Brass Band.Vorrei rivolgere un particolare ringraziamento alle attività economico-produttive, ai privati, all'amministrazione comunale e a tutti quelli che credono nel nostro stesso sogno: "Gaeta Dinamica". Grazie.

Davide Rossillo, presidente dell’Associazione Gaeta Dinamica www.gaetadinamica.it

Quest’anno, le anteprime di AtinaJazz si svolgeranno in un territorio nuovo e sino ad ora inesplorato. Le note del jazz frusinate si a�acceranno sul mare e coinvolgeranno il pubblico di una delle città più belle della nostra regione, conquistando proprio una delle spiagge più famose, Serapo, la principale spiaggia di Gaeta, da cui partirà l’esibizione della Magicaboola Brass Band, preceduta la sera prima dai concerti di Francesca Corrias con il Sun�ower Quartet e del LokoMotive Trio.La realizzazione di questo speciale incontro tra le due realtà territoriali è stata possibile grazie alla determinazione di Davide Rossillo, presidente dell’associazione di promozione turistica e

culturale “Gaeta Dinamica”, il quale è entrato perfetta-mente nella �loso�a di aggregazione e crescita territoriale promossa da AtinaJazz e che per l’occasione abbiamo intervi-stato:5

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Anteprima AtinaJazz Gaetaintevista a Davide Rossillopresidente dell’AssociazioneGaeta Dinamica

Gaeta: gioiello dellariviera pontina da visitare

Unknown Rebel Band

Rita Marcotulli

Quartet

Ellade Bandini

Quartet

89

22 Jam:Jambalaja

Due week enddi grande musica

23 I concorsi diAtinaJazz:

10 MagicaboolaBrass Band

18 Incognito

12 Quando il teatroincontra il jazz...

Wynton Marsalis

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Alcuni cenni storiciAgli occhi del visitatore, Gaeta, una piccola cittadi-

na della provincia di Latina, si presenta come una penisola splendidamente adagiata sul mare e carat-terizzata dal fatto di essere quasi divisa in due parti dal promontorio di Monte Orlando: da un lato, l'istmo di Montesecco e dall'altro la città vecchia.

Questa divisione topogra�ca rispecchia anche una divisione storico-culturale: la zona più antica, chiusa dalle mura �no alla metà del secolo scorso, che ospita i simboli del potere civile e religioso, e la zona nuova, nata fuori dalle mura in maniera spontanea con il caratteristico borgo dei pescatori, le campa-gne dove ancora si coltiva la famosa oliva di Gaeta e una lunga teoria di spiagge sabbiose.

La leggenda vuole che il nome della città derivi dalla nutrice di Enea che si chiamava Cajeta; l'eroe la avrebbe sepolta qui ed in suo onore fondato la città, ma secondo lo storico e geografo greco Strabone, e con maggiore verosimiglianza, furono i naviganti laconi a dare alla città il nome di Kajatas riferendosi alla forma conca del suo golfo.

Già in epoca romana la città era un privilegiato luogo di villeggiatura dei ricchi patrizi romani che qui si faranno costruire sontuose ville sul mare e spesso i propri monumenti funebri, come nel caso di Lucio Sempronio Atratino e Lucio Munazio Planco, ma sarà solo a partire dal Medioevo che Gaeta, per la sua conformazione di baluardo natura-le, inizierà ad avere un ruolo da protagonista nella storia: nell' anno 866 diventa Ducato autonomo, i cui reggenti hanno il titolo di Ipata e governano un territorio vastissimo che va dalla zona del Circeo �no al �ume Garigliano comprendendo anche le isole pontine; la città ha relazioni commerciali in tutto il Mediterraneo, tanto da godere del rarissimo privile-gio di coniare la propria moneta, il Follaro e di poter a�ancare il proprio ruolo a quello delle Repubbli-che marinare Genova, Venezia, Pisa ed Amal�.

Nel 1435 Gaeta è ormai considerata "la chiave del Regno di Napoli", nobile bersaglio per Alfonso I d'Aragona, che in quell’anno si dirige verso la città e la assedia invano, trovando una forte resistenza, sulla quale prevarrà solo l'anno successivo, quando avrà davanti un’opposizione decimata e indebolita dalla fame e dalle malattie seguite al lungo assedio. Sarà Re Alfonso a creare, a nord del vecchio, un nuovo castello che viene tutt'ora indicato come castello aragonese e che domina il centro storico.

Nel 1536 è la volta di Carlo V d'Asburgo che cambierà radicalmente l'aspetto di Gaeta con la costruzione di una serie di bastioni e forti�cazioni

che la trasformeranno in una vera città-fortezza. Nel 1571 nel porto della città vengono passate in rasse-gna le navi che la Lega ponti�cia schiererà per la famosa battaglia di Lepanto, contro i turchi, la prima di una lunga serie di guerre ed assedi che, dopo una breve parentesi di dominio austriaco, nel 1734 porteranno Gaeta ad essere di nuovo nelle mani degli spagnoli, nella persona di Carlo III di Borbone, che la sceglie come luogo di soggiorno.

A Gaeta, re Carlo contrae matrimonio con Maria Amalia di Sassonia e onora la città del titolo di "Fedelissima". Nel 1848, quando a Roma viene proclamata la Repubblica romana, Gaeta diventa sede papale, dopo che Papa Pio IX e il suo seguito qui si erano rifugiati e rimarranno nove mesi, duran-te i quali il Ponte�ce eleva il Vescovado di Gaeta alla dignità di Arcivescovado ed emette l'enciclica che sancisce il Dogma dell'Immacolata Concezione.

Il più importante avvenimento che vede protago-nista la città è senza dubbio l'assedio del 1860-61: Gaeta è l'ultima roccaforte del Regno borbonico, il luogo in cui si sono rifugiati il re Francesco II, la consorte Maria So�a e tutti i dignitari del re. La “Fedelissima” resiste �no allo stremo delle forze, ma il valore degli uomini dell'esercito borbonico non può competere con la superiorità numerica e tecni-ca dell'esercito piemontese, in un assedio che dura 102 giorni e che vedrà alla �ne Gaeta cadere; è il 13 febbraio del 1861. Questo evento determina e rende possibile l'Unità d'Italia, dopo la quale alla città viene ancora riconosciuto il valore di punto strategico, tanto che le sue forti�cazioni continue-ranno ad essere potenziate; la piazzaforte sarà dismessa soltanto nel 1927.

Gaeta oggi si presenta come una città a vocazione turistica: le sue spiagge attirano ogni anno migliaia di turisti balneari ed anche il turismo culturale e sportivo fanno la loro considerevole parte; sono molti gli ospiti d'eccellenza, tra questi basti citare i reali del Belgio che ogni anno onorano la città della loro presenza e che si a�dano alla grande tradizio-ne cantieristica navale di Gaeta, per la creazione delle loro imbarcazioni da turismo.

Il mare, il sole, la storia, i paesaggi: visitare Gaeta è un piacere per gli occhi e per la mente; la natura le ha donato la bellezza, l'uomo l'ha dotata di mirabili opere artistico-culturali.

Atina Jazz…..un nome, un marchio, un’etichetta, ormai notissima al grande pubblico e sinonimo di ottima musica, anzi, dell’eccellenza della musica….il Jazz per l’appunto. Ospitare l’anteprima di un evento ormai consolidato nel panorama musicale della nostra regione, è per la nostra città motivo di indubbio orgoglio essendo, come sono, pienamente convinto del prestigio e della visibilità che l’evento può rappre-sentare per la città, in un’ottica orientata alla promo-zione dello sviluppo del nostro territorio attraverso eventi di “qualità” che siano in grado di catalizzare l’attenzione e l’’interesse di molti.

25 edizioni ininterrotte di Atina Jazz Festival sono testimonianza di un grande successo che deriva in primis dal forte legame che la manifestazione crea con il proprio territorio, secondo una formula vincen-te, una sinergia, quella cioè di un binomio indissolubi-le con il territorio dalla quale scaturisce l’evento, proprio per fare in maniera tale che “l’evento” sia tale, ossia un qualcosa di non riproducibile altrove nelle sue sensazioni, colori, sonorità, integrazione con le eccellenze del territorio; non solo musica insomma, ma eventi collaterali ed eccellenze del territorio, in parole povere una unicum che speriamo possa ripetersi con la stessa magia che contraddistingue le notti della Ciociaria, anche sui nostri lidi, dove altre suggestioni, altri colori, faranno da degno contorno con le particolarissime location che Gaeta, e solo Gaeta, è in grado di o�rire.

La vera s�da da vincere oggi per chi opera nel turismo, in un mondo globalizzato dove le o�erte sono davve-ro in�nite, è quella di puntare sulla originalità e peculiarità dei luoghi e in tal senso la musica rappre-senta un ottimo strumento di promozione e conoscen-za di una città, convinto come sono dell’importanza strategica di puntare sulle eccellenze che il territorio è in grado di proporre, e l’eccellenza turistica si raggiun-ge iniziando anzitutto una battaglia per la qualità, la qualità dei luoghi, della sua storia, della sua cultura, delle espressioni tutte delle sue genti. La musica quindi come �lo d’Arianna per condurci alla scoperta della città in un itinerario ideale e suggestivo di conoscenza del suo fuori dal comune patrimonio d’arte, di storia, di cultura e dei suoi suggestivi paesaggi, della sua storia da raccontare e farsi raccontare.

Un particolare apprezzamento e ringraziamento va inoltre all’Associazione Gaeta Dinamica, recentemen-te costituita ma già molto attiva nel panorama degli eventi cittadini, iniziativa lodevole e apprezzabile di un nutrito gruppo di giovani imprenditori e non che condividono il principio che la cultura, in qualsiasi sua espressione, vada coltivata e promossa il più possibile; solo alcuni mesi orsono ci è stata prospettata tale possibilità alla quale abbiamo aderito immediata-mente e con entusiasmo, con il vivo augurio da parte del sottoscritto, che possa rappresentare solo l’inizio di un felice e lungo connubio destinato a durare nel tempo, un’altro tassello nella crescita culturale, elemento come già ricordato sopra, da cui non si può prescindere nei processi di sviluppo del sistema turisti-co ed economico locale.

Dott. David Vecchiariello Assessore al Turismo e Promozione Comune di Gaeta

Gaeta

BenvenutaAtinaJazz

gioiello della riviera Pontina da visitare.

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Alcuni cenni storiciAgli occhi del visitatore, Gaeta, una piccola cittadi-

na della provincia di Latina, si presenta come una penisola splendidamente adagiata sul mare e carat-terizzata dal fatto di essere quasi divisa in due parti dal promontorio di Monte Orlando: da un lato, l'istmo di Montesecco e dall'altro la città vecchia.

Questa divisione topogra�ca rispecchia anche una divisione storico-culturale: la zona più antica, chiusa dalle mura �no alla metà del secolo scorso, che ospita i simboli del potere civile e religioso, e la zona nuova, nata fuori dalle mura in maniera spontanea con il caratteristico borgo dei pescatori, le campa-gne dove ancora si coltiva la famosa oliva di Gaeta e una lunga teoria di spiagge sabbiose.

La leggenda vuole che il nome della città derivi dalla nutrice di Enea che si chiamava Cajeta; l'eroe la avrebbe sepolta qui ed in suo onore fondato la città, ma secondo lo storico e geografo greco Strabone, e con maggiore verosimiglianza, furono i naviganti laconi a dare alla città il nome di Kajatas riferendosi alla forma conca del suo golfo.

Già in epoca romana la città era un privilegiato luogo di villeggiatura dei ricchi patrizi romani che qui si faranno costruire sontuose ville sul mare e spesso i propri monumenti funebri, come nel caso di Lucio Sempronio Atratino e Lucio Munazio Planco, ma sarà solo a partire dal Medioevo che Gaeta, per la sua conformazione di baluardo natura-le, inizierà ad avere un ruolo da protagonista nella storia: nell' anno 866 diventa Ducato autonomo, i cui reggenti hanno il titolo di Ipata e governano un territorio vastissimo che va dalla zona del Circeo �no al �ume Garigliano comprendendo anche le isole pontine; la città ha relazioni commerciali in tutto il Mediterraneo, tanto da godere del rarissimo privile-gio di coniare la propria moneta, il Follaro e di poter a�ancare il proprio ruolo a quello delle Repubbli-che marinare Genova, Venezia, Pisa ed Amal�.

Nel 1435 Gaeta è ormai considerata "la chiave del Regno di Napoli", nobile bersaglio per Alfonso I d'Aragona, che in quell’anno si dirige verso la città e la assedia invano, trovando una forte resistenza, sulla quale prevarrà solo l'anno successivo, quando avrà davanti un’opposizione decimata e indebolita dalla fame e dalle malattie seguite al lungo assedio. Sarà Re Alfonso a creare, a nord del vecchio, un nuovo castello che viene tutt'ora indicato come castello aragonese e che domina il centro storico.

Nel 1536 è la volta di Carlo V d'Asburgo che cambierà radicalmente l'aspetto di Gaeta con la costruzione di una serie di bastioni e forti�cazioni

che la trasformeranno in una vera città-fortezza. Nel 1571 nel porto della città vengono passate in rasse-gna le navi che la Lega ponti�cia schiererà per la famosa battaglia di Lepanto, contro i turchi, la prima di una lunga serie di guerre ed assedi che, dopo una breve parentesi di dominio austriaco, nel 1734 porteranno Gaeta ad essere di nuovo nelle mani degli spagnoli, nella persona di Carlo III di Borbone, che la sceglie come luogo di soggiorno.

A Gaeta, re Carlo contrae matrimonio con Maria Amalia di Sassonia e onora la città del titolo di "Fedelissima". Nel 1848, quando a Roma viene proclamata la Repubblica romana, Gaeta diventa sede papale, dopo che Papa Pio IX e il suo seguito qui si erano rifugiati e rimarranno nove mesi, duran-te i quali il Ponte�ce eleva il Vescovado di Gaeta alla dignità di Arcivescovado ed emette l'enciclica che sancisce il Dogma dell'Immacolata Concezione.

Il più importante avvenimento che vede protago-nista la città è senza dubbio l'assedio del 1860-61: Gaeta è l'ultima roccaforte del Regno borbonico, il luogo in cui si sono rifugiati il re Francesco II, la consorte Maria So�a e tutti i dignitari del re. La “Fedelissima” resiste �no allo stremo delle forze, ma il valore degli uomini dell'esercito borbonico non può competere con la superiorità numerica e tecni-ca dell'esercito piemontese, in un assedio che dura 102 giorni e che vedrà alla �ne Gaeta cadere; è il 13 febbraio del 1861. Questo evento determina e rende possibile l'Unità d'Italia, dopo la quale alla città viene ancora riconosciuto il valore di punto strategico, tanto che le sue forti�cazioni continue-ranno ad essere potenziate; la piazzaforte sarà dismessa soltanto nel 1927.

Gaeta oggi si presenta come una città a vocazione turistica: le sue spiagge attirano ogni anno migliaia di turisti balneari ed anche il turismo culturale e sportivo fanno la loro considerevole parte; sono molti gli ospiti d'eccellenza, tra questi basti citare i reali del Belgio che ogni anno onorano la città della loro presenza e che si a�dano alla grande tradizio-ne cantieristica navale di Gaeta, per la creazione delle loro imbarcazioni da turismo.

Il mare, il sole, la storia, i paesaggi: visitare Gaeta è un piacere per gli occhi e per la mente; la natura le ha donato la bellezza, l'uomo l'ha dotata di mirabili opere artistico-culturali.

Atina Jazz…..un nome, un marchio, un’etichetta, ormai notissima al grande pubblico e sinonimo di ottima musica, anzi, dell’eccellenza della musica….il Jazz per l’appunto. Ospitare l’anteprima di un evento ormai consolidato nel panorama musicale della nostra regione, è per la nostra città motivo di indubbio orgoglio essendo, come sono, pienamente convinto del prestigio e della visibilità che l’evento può rappre-sentare per la città, in un’ottica orientata alla promo-zione dello sviluppo del nostro territorio attraverso eventi di “qualità” che siano in grado di catalizzare l’attenzione e l’’interesse di molti.

25 edizioni ininterrotte di Atina Jazz Festival sono testimonianza di un grande successo che deriva in primis dal forte legame che la manifestazione crea con il proprio territorio, secondo una formula vincen-te, una sinergia, quella cioè di un binomio indissolubi-le con il territorio dalla quale scaturisce l’evento, proprio per fare in maniera tale che “l’evento” sia tale, ossia un qualcosa di non riproducibile altrove nelle sue sensazioni, colori, sonorità, integrazione con le eccellenze del territorio; non solo musica insomma, ma eventi collaterali ed eccellenze del territorio, in parole povere una unicum che speriamo possa ripetersi con la stessa magia che contraddistingue le notti della Ciociaria, anche sui nostri lidi, dove altre suggestioni, altri colori, faranno da degno contorno con le particolarissime location che Gaeta, e solo Gaeta, è in grado di o�rire.

La vera s�da da vincere oggi per chi opera nel turismo, in un mondo globalizzato dove le o�erte sono davve-ro in�nite, è quella di puntare sulla originalità e peculiarità dei luoghi e in tal senso la musica rappre-senta un ottimo strumento di promozione e conoscen-za di una città, convinto come sono dell’importanza strategica di puntare sulle eccellenze che il territorio è in grado di proporre, e l’eccellenza turistica si raggiun-ge iniziando anzitutto una battaglia per la qualità, la qualità dei luoghi, della sua storia, della sua cultura, delle espressioni tutte delle sue genti. La musica quindi come �lo d’Arianna per condurci alla scoperta della città in un itinerario ideale e suggestivo di conoscenza del suo fuori dal comune patrimonio d’arte, di storia, di cultura e dei suoi suggestivi paesaggi, della sua storia da raccontare e farsi raccontare.

Un particolare apprezzamento e ringraziamento va inoltre all’Associazione Gaeta Dinamica, recentemen-te costituita ma già molto attiva nel panorama degli eventi cittadini, iniziativa lodevole e apprezzabile di un nutrito gruppo di giovani imprenditori e non che condividono il principio che la cultura, in qualsiasi sua espressione, vada coltivata e promossa il più possibile; solo alcuni mesi orsono ci è stata prospettata tale possibilità alla quale abbiamo aderito immediata-mente e con entusiasmo, con il vivo augurio da parte del sottoscritto, che possa rappresentare solo l’inizio di un felice e lungo connubio destinato a durare nel tempo, un’altro tassello nella crescita culturale, elemento come già ricordato sopra, da cui non si può prescindere nei processi di sviluppo del sistema turisti-co ed economico locale.

Dott. David Vecchiariello Assessore al Turismo e Promozione Comune di Gaeta

Gaeta

BenvenutaAtinaJazz

gioiello della riviera Pontina da visitare.

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Page 8: JazzOff 2011/03 Speciale Gaeta

Abbiamo parlato molte volte nel nostro magazine di questa formazione, espressione senza dubbio del jazz d’autore atinate. Prodotti proprio da AtinaJazz attraverso l’etichetta JazzO� Collection, il trio composto da Tommaso Folchetti al piano, compositore di quasi tutti i brani originali, Mario Mazzenga al contrabbasso e Giulio Marcelli alla batteria sarà sicuramente una gradita sorpresa per il pubblico di Gaeta.

La scelta di accostare questo concerto a quello dei Sun�ower è prima di tutto una scelta di qualità artistica, in secondo luogo la mediterraneità che accomuna queste due formazioni è un elemento forte, che prende direzioni sonore diverse ma allo stesso tempo riconoscibili.

Migrazioni è il nome del progetto d’esordio del LokoMotive Trio che assume sempre nuove sfumature man mano che il lavoro evolve attraverso lo studio e i live, che sottolineano sempre

l’aspetto peculiare delle loro composizioni, quello dell’essenzialità. Essenzialità che, se inserita in un contesto come quello di Gaeta, può ampli�car-si �no a fondersi con la bellezza di questo luogo e con il profumo del mare che, appena arrivi in città, entra prepotentemente nelle narici.

La ra�natezza del pianista Tommaso Folchetti, l’eleganza della ritmica del contrabbasso di Mario Mazzenga, la puntualità ricercata del batterista Giulio Marcelli si fondono in una �uidità di note, che accompagnano il trio in luoghi conosciuti e sconosciuti attraverso citazioni musicali, gorgheggi e stridori che fanno di questo progetto qualcosa di plasmabile, di idealmente in�nito. Un’atmosfera unica, quasi poetica, come assolutamente poetici sono i brani del trio, da Sonaria alla Danza di Teber, da Free inspiration space ad Alekim.

Senza rinnegare la tradizione, i musicisti sono riusciti ad approdare ad una propria cifra stilistica, nella quale atmosfere ed echi mediterranei speziati di suggestioni medio-orientali – "Migrazioni", appunto - si innestano, senza stravolgerlo, nel classico linguaggio del moderno trio jazz, basato sulla comple-mentarietà dei ruoli e sull'interscambio tra i tre artisti. Il risultato è un lavoro di grande atmosfera, con una singolare facilità di ascolto, in grado al contempo di sedurre i neo�ti e di soddisfare i palati più �ni.

02luglioLokoMotive TrioSun�ower come girasole. Il sole, quello della Sardegna, che vede nascere questo giovane quartetto nell'estate del 2005, per caso. E senza dubbio, chi ha avuto già modo di ascoltare la loro musica e di conoscere Cagliari, loro città di provenienza, può riconoscerne l’espressione più genuina e autentica.

Non vi era location più adatta di Gaeta per il loro concerto ad AtinaJazz: mare con mare, sole con sole, che si intrecciano nelle note di quattro bravissimi musicisti.

Ascoltando un repertorio originale, brani scritti proprio dalla cantante e leader della formazione Francesca Corrias (voce, �auto, glockenspiel e Loop Station) e arrangiati con gli altri musicisti, il pianista Alessandro Diliberto, il contrabbassista Filippo Mundula e il batterista Pierpaolo Frailis, potremo riconoscere appassionanti ambientazioni jazz che respi-rano i suoni della cultura mediterranea e dell’America latina, tra spartito e improvvisazione, rivelando la grande passione del quartetto per le lingue portoghese, italiana e inglese, testimonianza di una grande apertura espressiva e di una profonda ricerca tra i suoni del mondo.

Il Sun�ower Quartet si sta a�ermando sulla scena jazz sarda e nazionale mostrando cura e precisione nei temi delle composizioni, ma lasciando anche largo spazio all'improvvisazione, frutto di un grande studio sugli accordi e sulle strutture. E proprio la tecnica mista al grande amore per la loro terra li rende originali ed unici.

Sarà un appuntamento di grande qualità per le anteprime di AtinaJazz a Gaeta, che siamo certi potrà essere apprezzato non solo dagli appassio-nati del jazz, ma anche dai neo�ti e da coloro che, in fondo, amano le cose belle. La musica dei Sun�ower è sicuramente una di quelle. 

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Abbiamo parlato molte volte nel nostro magazine di questa formazione, espressione senza dubbio del jazz d’autore atinate. Prodotti proprio da AtinaJazz attraverso l’etichetta JazzO� Collection, il trio composto da Tommaso Folchetti al piano, compositore di quasi tutti i brani originali, Mario Mazzenga al contrabbasso e Giulio Marcelli alla batteria sarà sicuramente una gradita sorpresa per il pubblico di Gaeta.

La scelta di accostare questo concerto a quello dei Sun�ower è prima di tutto una scelta di qualità artistica, in secondo luogo la mediterraneità che accomuna queste due formazioni è un elemento forte, che prende direzioni sonore diverse ma allo stesso tempo riconoscibili.

Migrazioni è il nome del progetto d’esordio del LokoMotive Trio che assume sempre nuove sfumature man mano che il lavoro evolve attraverso lo studio e i live, che sottolineano sempre

l’aspetto peculiare delle loro composizioni, quello dell’essenzialità. Essenzialità che, se inserita in un contesto come quello di Gaeta, può ampli�car-si �no a fondersi con la bellezza di questo luogo e con il profumo del mare che, appena arrivi in città, entra prepotentemente nelle narici.

La ra�natezza del pianista Tommaso Folchetti, l’eleganza della ritmica del contrabbasso di Mario Mazzenga, la puntualità ricercata del batterista Giulio Marcelli si fondono in una �uidità di note, che accompagnano il trio in luoghi conosciuti e sconosciuti attraverso citazioni musicali, gorgheggi e stridori che fanno di questo progetto qualcosa di plasmabile, di idealmente in�nito. Un’atmosfera unica, quasi poetica, come assolutamente poetici sono i brani del trio, da Sonaria alla Danza di Teber, da Free inspiration space ad Alekim.

Senza rinnegare la tradizione, i musicisti sono riusciti ad approdare ad una propria cifra stilistica, nella quale atmosfere ed echi mediterranei speziati di suggestioni medio-orientali – "Migrazioni", appunto - si innestano, senza stravolgerlo, nel classico linguaggio del moderno trio jazz, basato sulla comple-mentarietà dei ruoli e sull'interscambio tra i tre artisti. Il risultato è un lavoro di grande atmosfera, con una singolare facilità di ascolto, in grado al contempo di sedurre i neo�ti e di soddisfare i palati più �ni.

02luglioLokoMotive TrioSun�ower come girasole. Il sole, quello della Sardegna, che vede nascere questo giovane quartetto nell'estate del 2005, per caso. E senza dubbio, chi ha avuto già modo di ascoltare la loro musica e di conoscere Cagliari, loro città di provenienza, può riconoscerne l’espressione più genuina e autentica.

Non vi era location più adatta di Gaeta per il loro concerto ad AtinaJazz: mare con mare, sole con sole, che si intrecciano nelle note di quattro bravissimi musicisti.

Ascoltando un repertorio originale, brani scritti proprio dalla cantante e leader della formazione Francesca Corrias (voce, �auto, glockenspiel e Loop Station) e arrangiati con gli altri musicisti, il pianista Alessandro Diliberto, il contrabbassista Filippo Mundula e il batterista Pierpaolo Frailis, potremo riconoscere appassionanti ambientazioni jazz che respi-rano i suoni della cultura mediterranea e dell’America latina, tra spartito e improvvisazione, rivelando la grande passione del quartetto per le lingue portoghese, italiana e inglese, testimonianza di una grande apertura espressiva e di una profonda ricerca tra i suoni del mondo.

Il Sun�ower Quartet si sta a�ermando sulla scena jazz sarda e nazionale mostrando cura e precisione nei temi delle composizioni, ma lasciando anche largo spazio all'improvvisazione, frutto di un grande studio sugli accordi e sulle strutture. E proprio la tecnica mista al grande amore per la loro terra li rende originali ed unici.

Sarà un appuntamento di grande qualità per le anteprime di AtinaJazz a Gaeta, che siamo certi potrà essere apprezzato non solo dagli appassio-nati del jazz, ma anche dai neo�ti e da coloro che, in fondo, amano le cose belle. La musica dei Sun�ower è sicuramente una di quelle. 

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questo siamo di solito abituati a sentire sulle spiagge del nostro litorale nel periodo estivo. Ma quest’anno, il prossimo 3 luglio a partire dal tardo pomerig-gio, ascolteremo un richiamo altrettanto magico: quello della musica. Nel caso speci�co, la musica della Magicaboola Brass Band, una delle formazioni più

originali nel panorama delle “bande marcianti” italiano.

Trombe, rullanti, sassofoni, gambe, braccia, volti, colori e rumori: questa sarà la spiaggia di Serapo la domenica pomeriggio grazie all’energia di questi giovani artisti, che incarnano a pieno gli originali elementi di questo tipo di band: marcia, danza e coreogra�a. Si muoveranno marciando e suonando, componendo una varietà di �gure che cambieranno e si evolveranno con il progredire dei brani musicali.

I repertori per questo genere di esibizione non conoscono limitazioni. Ogni genere musicale può essere utilizzato: dalla marcia alla musica classica, dalla musica da �lm ai music all. Ciò che fa la di�erenza per la banda, e naturalmente anche per la Magicaboola, è l'arrangiamento. Alla base della scelta c’è sempre un progetto musicale e coreogra�co iniziale, dove la musica racconta una storia: un po' come avviene all'opera.

Provenienti da diversi contesti ed esperienze musicali, i musicisti della Magicaboola Brass Band si rifanno al genere della musica popolare. Con i loro strumenti tipici calpestano e ravvivano le strade (in questo caso anche le spiagge!), portando attorno a sé la loro giovane energia, coinvolgendo il pubblico e rendendolo protagonista della loro esibizione, del loro spettacolo raggiante.

In poco più di tre anni di attività, il gruppo ha già ottenuto molte soddisfazioni: ospiti dei più importanti festival, dal jazz al blues ed anche al rock, hanno ricevuto nel 2008 il primo premio della giuria per il “Contest Of Street Bands Fanfare and Street Music" al concorso internazionale Haizetara, ad Amorebieta in Spagna. Il loro repertorio comprende brani originali e cover interpretate alla loro maniera, sui ritmi riprodotti dai loro strumenti caratteristici, a passo di danza ed in chiave moderna.

Gaeta sarà senz'altro in festa per il loro arrivo, non solo sul bagnasciuga di Serapo, ma anche tra i vicoli del centro storico, dove la band si sposterà per un concerto serale alle 21.  Da non perdere!

03luglioBrass Band

“Cocco bianco, cocco bello!”:

1

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4Domenica 3ore23.00p.zza Cavallovia Bausanvia DocibileMagicaboola

Domenica 3ore21.00p.zza Traniellovia Duomop.zza De VioMagicaboola

Domenica 3ore19.00p.zza Libertàviale AlpiniMagicaboola

5Sabato2ore21.30Vico II CavalloLokoMotive

Sabato2ore22.30P.zza ConcaSun�ower

© Turismo Creativo - www.laguidadigaeta.it

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questo siamo di solito abituati a sentire sulle spiagge del nostro litorale nel periodo estivo. Ma quest’anno, il prossimo 3 luglio a partire dal tardo pomerig-gio, ascolteremo un richiamo altrettanto magico: quello della musica. Nel caso speci�co, la musica della Magicaboola Brass Band, una delle formazioni più

originali nel panorama delle “bande marcianti” italiano.

Trombe, rullanti, sassofoni, gambe, braccia, volti, colori e rumori: questa sarà la spiaggia di Serapo la domenica pomeriggio grazie all’energia di questi giovani artisti, che incarnano a pieno gli originali elementi di questo tipo di band: marcia, danza e coreogra�a. Si muoveranno marciando e suonando, componendo una varietà di �gure che cambieranno e si evolveranno con il progredire dei brani musicali.

I repertori per questo genere di esibizione non conoscono limitazioni. Ogni genere musicale può essere utilizzato: dalla marcia alla musica classica, dalla musica da �lm ai music all. Ciò che fa la di�erenza per la banda, e naturalmente anche per la Magicaboola, è l'arrangiamento. Alla base della scelta c’è sempre un progetto musicale e coreogra�co iniziale, dove la musica racconta una storia: un po' come avviene all'opera.

Provenienti da diversi contesti ed esperienze musicali, i musicisti della Magicaboola Brass Band si rifanno al genere della musica popolare. Con i loro strumenti tipici calpestano e ravvivano le strade (in questo caso anche le spiagge!), portando attorno a sé la loro giovane energia, coinvolgendo il pubblico e rendendolo protagonista della loro esibizione, del loro spettacolo raggiante.

In poco più di tre anni di attività, il gruppo ha già ottenuto molte soddisfazioni: ospiti dei più importanti festival, dal jazz al blues ed anche al rock, hanno ricevuto nel 2008 il primo premio della giuria per il “Contest Of Street Bands Fanfare and Street Music" al concorso internazionale Haizetara, ad Amorebieta in Spagna. Il loro repertorio comprende brani originali e cover interpretate alla loro maniera, sui ritmi riprodotti dai loro strumenti caratteristici, a passo di danza ed in chiave moderna.

Gaeta sarà senz'altro in festa per il loro arrivo, non solo sul bagnasciuga di Serapo, ma anche tra i vicoli del centro storico, dove la band si sposterà per un concerto serale alle 21.  Da non perdere!

03luglioBrass Band

“Cocco bianco, cocco bello!”:

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4Domenica 3ore23.00p.zza Cavallovia Bausanvia DocibileMagicaboola

Domenica 3ore21.00p.zza Traniellovia Duomop.zza De VioMagicaboola

Domenica 3ore19.00p.zza Libertàviale AlpiniMagicaboola

5Sabato2ore21.30Vico II CavalloLokoMotive

Sabato2ore22.30P.zza ConcaSun�ower

© Turismo Creativo - www.laguidadigaeta.it

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Se qualcuno di voi, tra i vicoli e le piazzette del centro storico di Atina incon-trerà strani personaggi, magari cantanti stonati o musicisti scordati, oppure muse ispiratrici e viandanti improvvisati, non si spaventi: anche questo, è AtinaJazz.

Nell’ambito delle numerose iniziative che il Festival ha pensato infatti per questa XXVI edizione, risalta l’idea di far dialogare ancora una volta le arti; per questo motivo è stata coinvolta una giovane e dinamica compagnia teatrale di Cassino, Gli attori per caso, diretta da Maurizio Sinagoga, che metterà in scena piccoli spettacoli estemporanei ispirati alla musica jazz.

Trombettisti, bande marcianti, proclami ad alta voce e rullanti impazziti: cosa ci riserveranno questi talentuosi giovani artisti? Forse non sanno nemmeno loro dove li porterà la loro fantasia e la loro capacità d’improvvisazione, quel che è certo è che, in fondo, non faranno altro che seguire quella che è la de�-nizione per eccellenza del teatro, quella cioè di un insieme di di�erenti disci-pline, che si uniscono e concretizzano nella esecuzione di un evento spetta-colare dal vivo. In questo caso, un evento legato alla musica jazz.

Una rappresentazione teatrale che si svolgerà davanti al pubblico utilizzando una combinazione variabile di parole, gestualità, musica, danza, vocalità, suono e, potenzialmente, ogni altro elemento proveniente dalla creatività. Non è forse tutto questo più vicino al jazz di quanto pensiamo?

E allora ad AtinaJazz il teatro sarà protagonista quest’anno come non mai: saranno allestiti spettacoli a tema musicale come il Gospel e la sera del 22 luglio, Rocco Papaleo sarà accompagnato al piano da Rita Marcotulli in “Basi-licata is on my mind”, ma già dal pomeriggio lo vedremo attivo proprio con la compagnia “Gli attori per caso” ed oltre a questo, molto altro ancora.Un motivo in più per non perdere questa edizione di AtinaJazz Festival, dal 21 al 31 luglio!

ATTORIPER CASO.Quandoil teatro incontrail jazz…

Maurizio Sinagoga “attori per caso” e Rocco Papaleo “Basilicata is on my mind” Cartellone

2 LUGLIO 2011 GAETA LOKOMOTIVE TRIO -

3 LUGLIO 2011 GAETA

21 LUGLIO 2011 ATINA

22 LUGLIO 2011 ATINA-

23 LUGLIO 2011 ATINA

24 LUGLIO 2011 ATINA

28 LUGLIO 2011 ATINA

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30 LUGLIO 2011 ATINA

31 LUGLIO 2011 ATINA

5 AGOSTO 2011 CASTELPETROSO (IS)

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Se qualcuno di voi, tra i vicoli e le piazzette del centro storico di Atina incon-trerà strani personaggi, magari cantanti stonati o musicisti scordati, oppure muse ispiratrici e viandanti improvvisati, non si spaventi: anche questo, è AtinaJazz.

Nell’ambito delle numerose iniziative che il Festival ha pensato infatti per questa XXVI edizione, risalta l’idea di far dialogare ancora una volta le arti; per questo motivo è stata coinvolta una giovane e dinamica compagnia teatrale di Cassino, Gli attori per caso, diretta da Maurizio Sinagoga, che metterà in scena piccoli spettacoli estemporanei ispirati alla musica jazz.

Trombettisti, bande marcianti, proclami ad alta voce e rullanti impazziti: cosa ci riserveranno questi talentuosi giovani artisti? Forse non sanno nemmeno loro dove li porterà la loro fantasia e la loro capacità d’improvvisazione, quel che è certo è che, in fondo, non faranno altro che seguire quella che è la de�-nizione per eccellenza del teatro, quella cioè di un insieme di di�erenti disci-pline, che si uniscono e concretizzano nella esecuzione di un evento spetta-colare dal vivo. In questo caso, un evento legato alla musica jazz.

Una rappresentazione teatrale che si svolgerà davanti al pubblico utilizzando una combinazione variabile di parole, gestualità, musica, danza, vocalità, suono e, potenzialmente, ogni altro elemento proveniente dalla creatività. Non è forse tutto questo più vicino al jazz di quanto pensiamo?

E allora ad AtinaJazz il teatro sarà protagonista quest’anno come non mai: saranno allestiti spettacoli a tema musicale come il Gospel e la sera del 22 luglio, Rocco Papaleo sarà accompagnato al piano da Rita Marcotulli in “Basi-licata is on my mind”, ma già dal pomeriggio lo vedremo attivo proprio con la compagnia “Gli attori per caso” ed oltre a questo, molto altro ancora.Un motivo in più per non perdere questa edizione di AtinaJazz Festival, dal 21 al 31 luglio!

ATTORIPER CASO.Quandoil teatro incontrail jazz…

Maurizio Sinagoga “attori per caso” e Rocco Papaleo “Basilicata is on my mind” Cartellone

2 LUGLIO 2011 GAETA LOKOMOTIVE TRIO -

3 LUGLIO 2011 GAETA

21 LUGLIO 2011 ATINA

22 LUGLIO 2011 ATINA-

23 LUGLIO 2011 ATINA

24 LUGLIO 2011 ATINA

28 LUGLIO 2011 ATINA

29 LUGLIO 2011 ATINA

30 LUGLIO 2011 ATINA

31 LUGLIO 2011 ATINA

5 AGOSTO 2011 CASTELPETROSO (IS)

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Via XX Settembre, 1703043 Cassino (FR)

PrevenditaU�ciale

the jazz Lincoln Orchestra NYWynton Marsalis &

14

Nato e cresciuto nel cuore delle radici del jazz, partendo da New Orleans, Wynton Marsalis ha già conquistato il mondo

intero. Il suo estro è una dote davvero unica: d'ispirazione davisiana, a soli diciassette anni fu ammesso al Tanglewood

Music Center e da lì il passo che lo condusse al successo fu breve. Trasferitosi a New York, fu immediatamente notato da

grandi musicisti, che lo vollero al loro fianco, ad incantare la folla con la sua tromba nelle loro tournèe, e quando inizierà a

girare il mondo con il suo quintetto e, soprattutto, con il suo jazz, i premi ricevuti - tra cui un Grammy Award - saranno

numerosi. Marsalis ha appena ventidue anni, quando può considerarsi il trombettista jazz più apprezzato al mondo. Dal

1995 dirige l'Orchestra del Lincoln Center di New York, presso il quale ha fondato la Frederick P. Rose Hall, in cui ha sede il

Jazz at Lincoln Center, istituzione per gli appassionati di genere, nato proprio nell'intento di diffondere e promuovere la

cultura jazz, attraverso una programmazione internazionale, che presenta - oltre a concerti - dibattiti, trasmissioni televisi-

ve e radiofoniche, spettacoli di danza, cinema, seminari ed attività educative.

Per più di sei mesi l'anno, l'Orchestra del Lincoln Center è in tournèe, accompagnata dal suo direttore, ed incontrando

spesso le più importanti orchestre sinfoniche di tutto il mondo. Ad Atina, questa splendida e singolare formazione porterà

il suo spettacolo unicamente suggestivo in quella che è certamente una delle serate più attese, l'incontro della magia

dell'orchestra sinfonica con l'estro della tromba jazz di un raro talento, quale è senza ombra di dubbio Wynton Marsalis;

sullo sfondo la scenografia irripetibile di Piazza Marconi.

23Luglio

15

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Via XX Settembre, 1703043 Cassino (FR)

PrevenditaU�ciale

the jazz Lincoln Orchestra NYWynton Marsalis &

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Nato e cresciuto nel cuore delle radici del jazz, partendo da New Orleans, Wynton Marsalis ha già conquistato il mondo

intero. Il suo estro è una dote davvero unica: d'ispirazione davisiana, a soli diciassette anni fu ammesso al Tanglewood

Music Center e da lì il passo che lo condusse al successo fu breve. Trasferitosi a New York, fu immediatamente notato da

grandi musicisti, che lo vollero al loro fianco, ad incantare la folla con la sua tromba nelle loro tournèe, e quando inizierà a

girare il mondo con il suo quintetto e, soprattutto, con il suo jazz, i premi ricevuti - tra cui un Grammy Award - saranno

numerosi. Marsalis ha appena ventidue anni, quando può considerarsi il trombettista jazz più apprezzato al mondo. Dal

1995 dirige l'Orchestra del Lincoln Center di New York, presso il quale ha fondato la Frederick P. Rose Hall, in cui ha sede il

Jazz at Lincoln Center, istituzione per gli appassionati di genere, nato proprio nell'intento di diffondere e promuovere la

cultura jazz, attraverso una programmazione internazionale, che presenta - oltre a concerti - dibattiti, trasmissioni televisi-

ve e radiofoniche, spettacoli di danza, cinema, seminari ed attività educative.

Per più di sei mesi l'anno, l'Orchestra del Lincoln Center è in tournèe, accompagnata dal suo direttore, ed incontrando

spesso le più importanti orchestre sinfoniche di tutto il mondo. Ad Atina, questa splendida e singolare formazione porterà

il suo spettacolo unicamente suggestivo in quella che è certamente una delle serate più attese, l'incontro della magia

dell'orchestra sinfonica con l'estro della tromba jazz di un raro talento, quale è senza ombra di dubbio Wynton Marsalis;

sullo sfondo la scenografia irripetibile di Piazza Marconi.

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Al Jarreau

Non è a caso che Al Jarreau iniziò suonando in un Jazz Club di San Franci-

sco o, almeno, fu quello il momento in cui capì cosa avrebbe fatto nella

vita: ha il cuore jazz, la profondità che questa musica riesce ad urlare più

di qualsiasi altra. Dopo una laurea e una carriera già avviata come

assistente sociale, la musica conquistò per lui un ruolo che fosse più che

un marginale passatempo e le esibizioni in vari locali notturni delle città

americane furono una scuola e, insie-

me, occasione di visibilità e collabora-

zioni, che costituì solo la radice di

un'invidiabile carriera musicale. Nel

1965 venne pubblicato il suo primo

album, ma sarà solo negli anni '70 che

il suo prezioso talento conquisterà la

giusta gloria: brani come "L is for

lover" e "Just to be loved" hanno fatto la storia; Al Jarreau si è aggiudicato

ben sette Grammy Awards, nei quali sono racchiusi tre differenti generi

musicali, il Pop, il Jazz e l'R&B, senza contare i riconoscimenti ottenuti

dalla celeberrima "We are the world", alla quale Jarreau donò il contribu-

to della sua magnifica voce, rivelando ancora una volta il suo impegno

sociale e la sua forte solidarietà. Il nome di questa grande stella troneg-

gia sulla Hollywood Walk of Fame, per onorare la carriera di quello che è

stato definito, a ragione, "il miglior cantante jazz vivente".

Il Festival Jazz di Atina ospita con onore una delle più belle voci di

sempre, un colosso della musica mondiale che incanterà gli ascoltatori

con uno spettacolo unico, in cui le emozioni ci accompagneranno ad

ogni nota, in cui il dono prezioso di un artista del calibro di Al Jarreau farà

brillare la piazza dell’intensa ed accecante luce di ogni sua vibrazione.

29Luglio

Page 17: JazzOff 2011/03 Speciale Gaeta

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Al Jarreau

Non è a caso che Al Jarreau iniziò suonando in un Jazz Club di San Franci-

sco o, almeno, fu quello il momento in cui capì cosa avrebbe fatto nella

vita: ha il cuore jazz, la profondità che questa musica riesce ad urlare più

di qualsiasi altra. Dopo una laurea e una carriera già avviata come

assistente sociale, la musica conquistò per lui un ruolo che fosse più che

un marginale passatempo e le esibizioni in vari locali notturni delle città

americane furono una scuola e, insie-

me, occasione di visibilità e collabora-

zioni, che costituì solo la radice di

un'invidiabile carriera musicale. Nel

1965 venne pubblicato il suo primo

album, ma sarà solo negli anni '70 che

il suo prezioso talento conquisterà la

giusta gloria: brani come "L is for

lover" e "Just to be loved" hanno fatto la storia; Al Jarreau si è aggiudicato

ben sette Grammy Awards, nei quali sono racchiusi tre differenti generi

musicali, il Pop, il Jazz e l'R&B, senza contare i riconoscimenti ottenuti

dalla celeberrima "We are the world", alla quale Jarreau donò il contribu-

to della sua magnifica voce, rivelando ancora una volta il suo impegno

sociale e la sua forte solidarietà. Il nome di questa grande stella troneg-

gia sulla Hollywood Walk of Fame, per onorare la carriera di quello che è

stato definito, a ragione, "il miglior cantante jazz vivente".

Il Festival Jazz di Atina ospita con onore una delle più belle voci di

sempre, un colosso della musica mondiale che incanterà gli ascoltatori

con uno spettacolo unico, in cui le emozioni ci accompagneranno ad

ogni nota, in cui il dono prezioso di un artista del calibro di Al Jarreau farà

brillare la piazza dell’intensa ed accecante luce di ogni sua vibrazione.

29Luglio

Page 18: JazzOff 2011/03 Speciale Gaeta

18 19

30LuglioIncognito

Trent’anni di attività e ancora l’energia del primo

giorno: gli Incognito porteranno sul palco di Atina

ritmo e passione, una faccia del jazz che è carica, calore

e, partendo dall’anima, muove ogni muscolo del corpo.

La band, formatasi nel 1981, è stata una delle prime a

sperimentare e a far maturare l’Acid Jazz, un genere

musicale che è prima di tutto incontro tra più realtà,

una ricerca del suono che porta dentro al sentimentali-

smo del jazz la novità dell’elettronico.

Il leader, Bluey, è l’unico membro del gruppo ad essere stato una costante: cresciuto ascoltando generi musicali diversi tra loro, da Jimi Hendrix a

Stevie Wonder, riporta in quella che è la sua musica questa fusione culturale che, quando il gruppo degli Incognito sarà fondato, avrà dal pubblico

una risposta assolutamente positiva. La musica degli Incognito conquista gli anni ’90, è un must nelle discoteche e si afferma ai primi posti nelle

classifiche di tutto il mondo: brani originali e rivisitazioni personali di storici pezzi, tra cui l’indimenticabile “Don’t you worry ‘bout a thing”, fanno di

questa band un piccolo grande capitolo nella storia della musica, una voce unica ma decisamente non univoca, capace di parlare molteplici lingue

musicali, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo. L’ultimo album, “Transatlantic R.P.M”, uscito lo scorso anno, vede anche un po’ d’Italia, grazie alla

partecipazione di Mario Biondi in ben due brani.

La band inglese porterà ad Atina il volto vivido del jazz, quei colori accesi di note che, pur celebrando il trentennale di questo grandioso gruppo

simbolo della black music, hanno sempre un buon sapore, il gusto attraente e coinvolgente della novità.

Page 19: JazzOff 2011/03 Speciale Gaeta

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30LuglioIncognito

Trent’anni di attività e ancora l’energia del primo

giorno: gli Incognito porteranno sul palco di Atina

ritmo e passione, una faccia del jazz che è carica, calore

e, partendo dall’anima, muove ogni muscolo del corpo.

La band, formatasi nel 1981, è stata una delle prime a

sperimentare e a far maturare l’Acid Jazz, un genere

musicale che è prima di tutto incontro tra più realtà,

una ricerca del suono che porta dentro al sentimentali-

smo del jazz la novità dell’elettronico.

Il leader, Bluey, è l’unico membro del gruppo ad essere stato una costante: cresciuto ascoltando generi musicali diversi tra loro, da Jimi Hendrix a

Stevie Wonder, riporta in quella che è la sua musica questa fusione culturale che, quando il gruppo degli Incognito sarà fondato, avrà dal pubblico

una risposta assolutamente positiva. La musica degli Incognito conquista gli anni ’90, è un must nelle discoteche e si afferma ai primi posti nelle

classifiche di tutto il mondo: brani originali e rivisitazioni personali di storici pezzi, tra cui l’indimenticabile “Don’t you worry ‘bout a thing”, fanno di

questa band un piccolo grande capitolo nella storia della musica, una voce unica ma decisamente non univoca, capace di parlare molteplici lingue

musicali, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo. L’ultimo album, “Transatlantic R.P.M”, uscito lo scorso anno, vede anche un po’ d’Italia, grazie alla

partecipazione di Mario Biondi in ben due brani.

La band inglese porterà ad Atina il volto vivido del jazz, quei colori accesi di note che, pur celebrando il trentennale di questo grandioso gruppo

simbolo della black music, hanno sempre un buon sapore, il gusto attraente e coinvolgente della novità.

Page 20: JazzOff 2011/03 Speciale Gaeta

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“Unknown rebel” è un percorso, una suite sulla libertà, su tutte le libertà. Quella delle grandi rivoluzioni a cui presero parte migliaia di uomini, ribelli sconosciuti; volti senza carta d’identità. Perché dietro ai grandi nomi che sopravvivono alla storia, migliaia sono quelli che nel più completo anonimato la storia la fanno. Ed è intorno a questi uomini che si muove il

progetto ideato da Giovanni Guidi: raccontare attraverso la musica queste storie di straordina-ria libertà, lo spirito di ribellione e giustizia che attraversa e muove i popoli. Si passa dalla libera-zione d’Italia, alla Primavera di Praga, attraverso i desaparacidos argentini, la legge Basaglia – che sancì la �ne della segregazione per migliaia di malati psichici – le lotte anticolonialiste in Sudafrica ed Algeria, la rivolta di Piazza Tien an Men- da qui la denominazione "The Unknown Rebel", dalla foto di quel ribelle sconosciuto in camicia bianca, davanti ai carri armati, entrato nell’immaginario collettivo attraverso una delle immagini più potenti della storia moderna - e la guerra civile spagnola del ’39. Al progetto partecipano dieci giovani musicisti, tra i più interessanti talenti che la scena musicale italiana (e non solo) abbia visto negli ultimi anni. Ormai lo sanno tutti, lo scrivono le principali riviste di jazz internazionali, lo riconoscono i musi-cisti di tutto il mondo: in questi ultimi anni in Italia si è veri�cato un vero e proprio miracolo per quanto riguarda il jazz. Sono spuntati dappertutto, dal nord al sud, solisti straordinari in grado di parlare ad altissimi livelli il linguaggio di questa musica. Giovani, a volte adolescenti, dotati di tecnica e�cientissima, di conoscenza della tradizione, di grande fantasia e di passione. Dal bop

all'avanguardia, non c'è area che non sia stata occupata da una schiera di nuovi musicisti. Il progetto si ispira in modo dichiarato, sia ideologicamente che musicalmente, al lavoro di Charlie Haden con la sua prima Liberation Orchestra. Però la simulitudine è solo nelle intenzioni iniziali perché poi la musica si sviluppa in modo assolutamente autonomo, grazie alle bellissime composizioni di Guidi, arricchite dagli arrangiamenti di Dan Kinzelmann.

 L’incontro tra l’ironia di Rocco Papaleo e l’eleganza di Rita Marcotulli ha fruttato un David di Donatello come Migliore Colonna Sonora per il �lm “Basilicata coast to coast”, un riconoscimento che viene dopo i Ciak d’oro, i Nastri d’argento e le

Grolle d’Oro, a conferma del talento indiscutibile della pianista romana, ormai da tempo dedita al jazz e vicina al mondo del cinema, che ha già rivelato ad AtinaJazz tutta la magia della sua arte nella XXV edizione e con il prezioso concerto dello scorso Dicembre, presso la Casa Circondariale di Cassino. Co-autore di parte della colonna sonora è l’attore Rocco Papaleo, insignito anche del titolo di Miglior Regista Esordiente, che con questa pellicola ha dimostrato come si possa fare un buon cinema con semplicità, comicità intelligente ed anche ottima musica: del �lm, estremamente delizioso, è stata premiata infatti anche la Migliore Canzo-ne, “Mentre Dormi” di Max Gazzè, presente nel �lm, tra l’altro, in insolite vesti di attore. L’originalissimo duo, composto da Rocco Papaleo e Rita Marcotulli, direttamente dai successi ottenuti all’Auditorium Conciliazio-ne di Roma, colorerà il Festival Jazz di Atina portando sul palco lo spettacolo “Basilicata is on my mind”: un jazz più italiano che mai, pieno di brio, che concilia due forme d’arte storicamente vicine, il cinema e la

musica, impersonate dalla simpatia di Papaleo e la ra�natezza del tocco delicato del pianoforte di Rita Marcotulli. Prota-gonisti di questo concerto in esclusiva per Atina Jazz anche Fabrizio Bosso, Luciano Biondini, Furio Di Castri, Roberto Gatto.

La lunga carriera di Franco D’Andrea è una conferma del suo talento unico: al pianoforte dall’età di 17 anni, vanta un’ampia serie di illustri collaborazioni e di importanti premi, tra cui il “Prix du Musicien Européen" per il 2010, conferitogli dall’Académie du Jazz de France. Dal 1964, anno dell’uscita del suo primo album con Gato Barbieri, ha suonato in diverse formazioni e inciso più di duecento dischi in Italia e all’estero. La sua attuale formazione è composta, oltre che dal pianoforte di D’Andrea, da un sassofono, un basso ed una batteria e in essa si impone, con le parole del leader del quartetto, “il metodo dell’interplay e del lavoro su cellule tematiche, che possono indi�erentemente avere aspetto ritmico, melodico-intervallare, armonico o semplicemente timbrico. Il materia-le tematico a�onda principalmente in due radici ugualmente forti per me: la prima è quella che in tempi lontani ha alimentato la ricerca di Coltrane e le suggestioni rituali del Miles elettrico; mentre la seconda è quella che in tempi ancora più lontani ha nutrito la mia passione per il jazz e si ricollega alla musica degli anni ’20 e ’30. Il

continuo alternarsi e talvolta l’amalgamarsi di questi due colori, condito con episodi di ricerca astratta, caratterizza le storie sempre diverse che questo quartetto racconta in ogni concerto”.

Dal Centro America approda all’Atina Jazz Festival un trio capitanato dal pianista cubano Hilario Duran, accompagnato al contrabbasso da Roberto Occhipinti e alla batteria da Ernesto Simpson. Il loro è Latin Jazz: ritmi latini letti attraverso

singolari melodie dal sapore originale e seducente, una calda atmosfera disegnata dalla tecnica e dalla maestria del suo compositore, magistralmente arricchita dalla sessione ritmica che rende preziosi i brani del progetto “Motion”, l’album pubblicato lo scorso anno e già pluripremiato in tutto il mondo. Il repertorio della formazione accarezza tutte le forme della musica latina, dal mambo al cha cha cha, rivisitandole in una chiave moderna e personale che riesce ad essere ballabile in alcuni pezzi e nostalgica in altri. L’eleganza del piano di Duran è la costante in questo progetto, che sarà presentato all’Atina Jazz Festival, nella sua veste originale ed in questo volto insolito del jazz, che porterà ad Atina l’aria calda del Centro America e la profonda anima della musica latina.

21 luglioGiovanni Guidi

& Unknown Rebel Band

28 luglioHilario DuranTrio

31 luglioDanilo Rea, Ares TavolazziEllade Bandini

5 AgostoCastelpetroso (Is)Mario Romano Quartet

22 luglioRocco Papaleo

e Rita Marcotulli

24 luglioFranco D'andrea

Quartet

Dopo la magica serata del Winter, tributata a Fabrizio De André, Danilo Rea sale sul palco di Atina Jazz Festival accompagnato dal contrabbasso di Ares Tavolazzi e dalla batteria di Ellade Bandini. Il fantastico trio, composto da musicisti tra i più illustri nel panorama musicale italiano, presenta un progetto davvero originale, che trasporta nell’universo jazz i brani immortali di un gruppo che ha fatto la storia della musica mondiale. “Beatles in Jazz” è un tributo alla band di Liverpool, la cui musica viene riletta attraverso l’arte di un grande pianista, che da sempre fa dell’improvvisazione il suo linguaggio preferenziale e che, a vedere il corso della sua carriera ricca di collaborazioni ed inventiva - come il pubblico di AtinaJazz ben sa - non è nuovo alla formula del tributo, a questa maniera singolare di vivere il jazz e vestirlo di altri generi musicali, più popolari e certa-mente più noti, andando a creare incontri insoliti e magici che, pur parlando in lingua jazz, riescono a farsi amare e capire da tutti. La piazza di Atina potrà godere di uno spettacolo senza dubbio suggestivo, del fascino irripetibile della poesia del pianoforte di Danilo Rea e della grandezza di Ares Tavolazzi ed Ellade Bandini, disegnatori di note che hanno già conquistato il mondo intero e lo faranno ancora, nella magica notte di AtinaJazz.

“Valentina”: questo il titolo del progetto di questa inedita formazione canadese che, siamo certi, rappresenterà un graditissimo ritorno in questa edizione di Atina Jazz. Tre musicisti di grande esperienza accomunati dall’amore per la musica e per l’Italia di Mario Romano, emozionante piani-sta che, dopo anni di silenzio, torna a cimentarsi con il palco e lo fa con un progetto artistico estre-mamente curato e di grande livello, in cui riversa tutto il suo cuore. Mario Romano non è infatti il leader della formazione, ma piuttosto ne è l’anima: un gruppo di amici, gran parte con evidenti origini italiane, che si incontrano, o meglio dire, si rincontrano per una sorta di festa dove la musica, il jazz, non è altro che il collante per condividere il piacere dello stare insieme. Questa è la sensazio-ne palpabile che arriva ascoltando il loro ultimo lavoro “Valentina”, dove l’amore per il jazz viene condiviso con chi ascolta creando una magica armonia di piacere e trasporto. Come appare dall’intervista rilasciata alla radio della York University di Toronto e ancor di più andando a scorrere la sua biogra�a sul sito, Mario Romano è un personaggio eclettico e poliedrico, animato da una profonda fede in Dio. Nel sentirlo suonare appare veramente di�cile pensare che per lui la musica non sia il principale lavoro. Ma la sua musica viene dal cuore, anzi, ritorna al cuore dopo una lunga pausa di oltre 25 anni. 25 anni come le edizioni di Atina-Jazz dove, siamo certi, Mario Romano ed i suoi amici sapranno regalarci momenti unici di grande jazz. Ad accompa-gnarlo il sassofonista Pat La barbera, il contrabbassista Roberto Occhipinti e il batterista Mark Kelso. 

Page 21: JazzOff 2011/03 Speciale Gaeta

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“Unknown rebel” è un percorso, una suite sulla libertà, su tutte le libertà. Quella delle grandi rivoluzioni a cui presero parte migliaia di uomini, ribelli sconosciuti; volti senza carta d’identità. Perché dietro ai grandi nomi che sopravvivono alla storia, migliaia sono quelli che nel più completo anonimato la storia la fanno. Ed è intorno a questi uomini che si muove il

progetto ideato da Giovanni Guidi: raccontare attraverso la musica queste storie di straordina-ria libertà, lo spirito di ribellione e giustizia che attraversa e muove i popoli. Si passa dalla libera-zione d’Italia, alla Primavera di Praga, attraverso i desaparacidos argentini, la legge Basaglia – che sancì la �ne della segregazione per migliaia di malati psichici – le lotte anticolonialiste in Sudafrica ed Algeria, la rivolta di Piazza Tien an Men- da qui la denominazione "The Unknown Rebel", dalla foto di quel ribelle sconosciuto in camicia bianca, davanti ai carri armati, entrato nell’immaginario collettivo attraverso una delle immagini più potenti della storia moderna - e la guerra civile spagnola del ’39. Al progetto partecipano dieci giovani musicisti, tra i più interessanti talenti che la scena musicale italiana (e non solo) abbia visto negli ultimi anni. Ormai lo sanno tutti, lo scrivono le principali riviste di jazz internazionali, lo riconoscono i musi-cisti di tutto il mondo: in questi ultimi anni in Italia si è veri�cato un vero e proprio miracolo per quanto riguarda il jazz. Sono spuntati dappertutto, dal nord al sud, solisti straordinari in grado di parlare ad altissimi livelli il linguaggio di questa musica. Giovani, a volte adolescenti, dotati di tecnica e�cientissima, di conoscenza della tradizione, di grande fantasia e di passione. Dal bop

all'avanguardia, non c'è area che non sia stata occupata da una schiera di nuovi musicisti. Il progetto si ispira in modo dichiarato, sia ideologicamente che musicalmente, al lavoro di Charlie Haden con la sua prima Liberation Orchestra. Però la simulitudine è solo nelle intenzioni iniziali perché poi la musica si sviluppa in modo assolutamente autonomo, grazie alle bellissime composizioni di Guidi, arricchite dagli arrangiamenti di Dan Kinzelmann.

 L’incontro tra l’ironia di Rocco Papaleo e l’eleganza di Rita Marcotulli ha fruttato un David di Donatello come Migliore Colonna Sonora per il �lm “Basilicata coast to coast”, un riconoscimento che viene dopo i Ciak d’oro, i Nastri d’argento e le

Grolle d’Oro, a conferma del talento indiscutibile della pianista romana, ormai da tempo dedita al jazz e vicina al mondo del cinema, che ha già rivelato ad AtinaJazz tutta la magia della sua arte nella XXV edizione e con il prezioso concerto dello scorso Dicembre, presso la Casa Circondariale di Cassino. Co-autore di parte della colonna sonora è l’attore Rocco Papaleo, insignito anche del titolo di Miglior Regista Esordiente, che con questa pellicola ha dimostrato come si possa fare un buon cinema con semplicità, comicità intelligente ed anche ottima musica: del �lm, estremamente delizioso, è stata premiata infatti anche la Migliore Canzo-ne, “Mentre Dormi” di Max Gazzè, presente nel �lm, tra l’altro, in insolite vesti di attore. L’originalissimo duo, composto da Rocco Papaleo e Rita Marcotulli, direttamente dai successi ottenuti all’Auditorium Conciliazio-ne di Roma, colorerà il Festival Jazz di Atina portando sul palco lo spettacolo “Basilicata is on my mind”: un jazz più italiano che mai, pieno di brio, che concilia due forme d’arte storicamente vicine, il cinema e la

musica, impersonate dalla simpatia di Papaleo e la ra�natezza del tocco delicato del pianoforte di Rita Marcotulli. Prota-gonisti di questo concerto in esclusiva per Atina Jazz anche Fabrizio Bosso, Luciano Biondini, Furio Di Castri, Roberto Gatto.

La lunga carriera di Franco D’Andrea è una conferma del suo talento unico: al pianoforte dall’età di 17 anni, vanta un’ampia serie di illustri collaborazioni e di importanti premi, tra cui il “Prix du Musicien Européen" per il 2010, conferitogli dall’Académie du Jazz de France. Dal 1964, anno dell’uscita del suo primo album con Gato Barbieri, ha suonato in diverse formazioni e inciso più di duecento dischi in Italia e all’estero. La sua attuale formazione è composta, oltre che dal pianoforte di D’Andrea, da un sassofono, un basso ed una batteria e in essa si impone, con le parole del leader del quartetto, “il metodo dell’interplay e del lavoro su cellule tematiche, che possono indi�erentemente avere aspetto ritmico, melodico-intervallare, armonico o semplicemente timbrico. Il materia-le tematico a�onda principalmente in due radici ugualmente forti per me: la prima è quella che in tempi lontani ha alimentato la ricerca di Coltrane e le suggestioni rituali del Miles elettrico; mentre la seconda è quella che in tempi ancora più lontani ha nutrito la mia passione per il jazz e si ricollega alla musica degli anni ’20 e ’30. Il

continuo alternarsi e talvolta l’amalgamarsi di questi due colori, condito con episodi di ricerca astratta, caratterizza le storie sempre diverse che questo quartetto racconta in ogni concerto”.

Dal Centro America approda all’Atina Jazz Festival un trio capitanato dal pianista cubano Hilario Duran, accompagnato al contrabbasso da Roberto Occhipinti e alla batteria da Ernesto Simpson. Il loro è Latin Jazz: ritmi latini letti attraverso

singolari melodie dal sapore originale e seducente, una calda atmosfera disegnata dalla tecnica e dalla maestria del suo compositore, magistralmente arricchita dalla sessione ritmica che rende preziosi i brani del progetto “Motion”, l’album pubblicato lo scorso anno e già pluripremiato in tutto il mondo. Il repertorio della formazione accarezza tutte le forme della musica latina, dal mambo al cha cha cha, rivisitandole in una chiave moderna e personale che riesce ad essere ballabile in alcuni pezzi e nostalgica in altri. L’eleganza del piano di Duran è la costante in questo progetto, che sarà presentato all’Atina Jazz Festival, nella sua veste originale ed in questo volto insolito del jazz, che porterà ad Atina l’aria calda del Centro America e la profonda anima della musica latina.

21 luglioGiovanni Guidi

& Unknown Rebel Band

28 luglioHilario DuranTrio

31 luglioDanilo Rea, Ares TavolazziEllade Bandini

5 AgostoCastelpetroso (Is)Mario Romano Quartet

22 luglioRocco Papaleo

e Rita Marcotulli

24 luglioFranco D'andrea

Quartet

Dopo la magica serata del Winter, tributata a Fabrizio De André, Danilo Rea sale sul palco di Atina Jazz Festival accompagnato dal contrabbasso di Ares Tavolazzi e dalla batteria di Ellade Bandini. Il fantastico trio, composto da musicisti tra i più illustri nel panorama musicale italiano, presenta un progetto davvero originale, che trasporta nell’universo jazz i brani immortali di un gruppo che ha fatto la storia della musica mondiale. “Beatles in Jazz” è un tributo alla band di Liverpool, la cui musica viene riletta attraverso l’arte di un grande pianista, che da sempre fa dell’improvvisazione il suo linguaggio preferenziale e che, a vedere il corso della sua carriera ricca di collaborazioni ed inventiva - come il pubblico di AtinaJazz ben sa - non è nuovo alla formula del tributo, a questa maniera singolare di vivere il jazz e vestirlo di altri generi musicali, più popolari e certa-mente più noti, andando a creare incontri insoliti e magici che, pur parlando in lingua jazz, riescono a farsi amare e capire da tutti. La piazza di Atina potrà godere di uno spettacolo senza dubbio suggestivo, del fascino irripetibile della poesia del pianoforte di Danilo Rea e della grandezza di Ares Tavolazzi ed Ellade Bandini, disegnatori di note che hanno già conquistato il mondo intero e lo faranno ancora, nella magica notte di AtinaJazz.

“Valentina”: questo il titolo del progetto di questa inedita formazione canadese che, siamo certi, rappresenterà un graditissimo ritorno in questa edizione di Atina Jazz. Tre musicisti di grande esperienza accomunati dall’amore per la musica e per l’Italia di Mario Romano, emozionante piani-sta che, dopo anni di silenzio, torna a cimentarsi con il palco e lo fa con un progetto artistico estre-mamente curato e di grande livello, in cui riversa tutto il suo cuore. Mario Romano non è infatti il leader della formazione, ma piuttosto ne è l’anima: un gruppo di amici, gran parte con evidenti origini italiane, che si incontrano, o meglio dire, si rincontrano per una sorta di festa dove la musica, il jazz, non è altro che il collante per condividere il piacere dello stare insieme. Questa è la sensazio-ne palpabile che arriva ascoltando il loro ultimo lavoro “Valentina”, dove l’amore per il jazz viene condiviso con chi ascolta creando una magica armonia di piacere e trasporto. Come appare dall’intervista rilasciata alla radio della York University di Toronto e ancor di più andando a scorrere la sua biogra�a sul sito, Mario Romano è un personaggio eclettico e poliedrico, animato da una profonda fede in Dio. Nel sentirlo suonare appare veramente di�cile pensare che per lui la musica non sia il principale lavoro. Ma la sua musica viene dal cuore, anzi, ritorna al cuore dopo una lunga pausa di oltre 25 anni. 25 anni come le edizioni di Atina-Jazz dove, siamo certi, Mario Romano ed i suoi amici sapranno regalarci momenti unici di grande jazz. Ad accompa-gnarlo il sassofonista Pat La barbera, il contrabbassista Roberto Occhipinti e il batterista Mark Kelso. 

Page 22: JazzOff 2011/03 Speciale Gaeta

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JAM

SESSIONla grinta dei jambalaya

concorsi atinaJazzconcorsi atinaJazz

La filosofia del progetto Atina Jazz e quella di far “dialoga- re” il più possibile le arti e di coinvol-gere i giovani. Non potevamo quindi trascurare una realtà che negli ultimi anni ha preso piede tra le nuove generazioni di artisti visivi: quella della street art.

Ecco dunque l’idea di accostare questa originale forma d’arte pittorica alla musica jazz. Minimo comune denominatore la libertà d’espressione, che può essere tradotta sia in improv-visazione musicale, sia in creazione di un’opera estempo- ranea che prenda ispirazione proprio da questa. Da qui il nome Jazz & Graffiti. Arte di strada o arte urbana come forma di arte che si manifesta appunto in luoghi pubblici, attraverso le tecniche più disparate: spray, sticker art, stencil, proiezioni video, sculture.Ogni artista che pratica street art ha le proprie motivazioni personali, che possono essere molto varie. Alcuni la praticano come forma di sovversione, di critica o come tentativo di abolire la proprietà privata, rivendicando le strade e le piazze; altri più semplicemente vedono le città come un posto in cui poter esporre le proprie creazioni e in cui esprimere la propria arte. Sicuramente questo tipo di arte offre la possibilità di avere un pubblico vastissimo, spesso molto maggiore di quello di una tradizionale galleria d'arte. Discendendo direttamente dalla Pop art e dal Graffitismo, si pone però in un nuovo panorama a cavallo tra comunità sociale e mondo dell'arte, verso chi più propriamente artista propone i suoi lavori o chi, diversamente, utilizza la strada come luogo ribalta e vettore comunicativo.

Veniamo più nello specifico: questa sorta di concorso, indetto da AtinaJazz in collaborazione con il Comune di Atina, la Proloco di Atina, la Regione Lazio, la Provin-cia di Frosinone, l’Humber School di Toronto (Canada) e il Toronto Jazz Festival, è aperto a tutti gli artisti italiani e stranieri, professionisti e/o dilettanti che vogliano realizzare un’opera pittorica in stile murales durante i concerti della prossima XXVI edizione del Festival. Le opere dovranno essere realizzate proprio nel corso dei concerti serali presso la location di piazza Marconi, su apposite pannellature messe a disposizione dall'organizzazione del Festival. L’organizzazione si occuperà anche di fornire agli artisti attrezzature adeguate per permettere un'agevole realizzazione dell'opera. L’artista proveniente da altre regioni d’Italia o da Stati esteri, potrà essere ospitato dagli organizzatori (vitto e alloggio) in alberghi o strutture della zona convenzionati con la manifestazione, per un periodo massimo

di tre giorni. Per essere ammesso al concorso, l’artista dovrà far pervenire all’organizzazione di Atina Jazz un bozzetto a colori riferito al murales che si intende realizzare. Una speciale commissione nominata dall’Ente organizzatore valuterà i bozzetti individuando i 6 artisti che parteciperanno al concorso. La premiazione avverrà durante la manifestazione “La notte bianca di Atina” il 6 agosto 2011 e saranno assegnati con giudi-zio insindacabile della giuria tre premi:1° premio € 1000; 2° premio € 500; 3° premio € 250 oltre a premi in gadget di varia natura saranno riservati agli artisti per la partecipazione.Tema del concorso: “JAZZ, improvvisazione ed altri effetti”. Il termine per l’iscrizione è il 10 luglio 2011.Per il regolamento e la modulistica: www.atinajazz.com.

Per tutto il mese di luglio, chi capiterà ad Atina per fare i propri acquisti, noterà sicuramente qualcosa di diverso nelle vetrine dei vari negozi, sicuramente un tema comune: la musica.L’organizzazione di Atina Jazz infatti, in collaborazione con il Comune di Atina, con l’Assessorato al Turismo della Provincia di Frosinone, il mensile QUI Magazine e con la Proloco di Atina, organizza la prima edizione del concorso Vetrine in Jazz, a partecipazione gratuita, destinato proprio agli esercizi commerciali di Atina e dintorni.Il Regolamento prevede che le vetrine debbano contenere un riferimento alla musica jazz e uno alla Valle di Comino in generale. Nelle vetrine vedremo foto, stampe, quadri e tutto quanto possa promuovere turisticamente la città e la zona.Il Festival e la rivista QUI Magazine pubblicizzeranno l’iniziativa, sia sul sito www.atinajazz.com sia nell’edizione on line del giornale.Ogni negozio partecipante riceverà un cartello con un numero, che andrà esposto nella vetrina allestita per il concorso. I cartelli verranno distribuiti nella sede del

Comune di Atina. Per tutto il mese di luglio Qui Sette pubblicherà le foto delle vetrine e un tagliando con il quale i lettori potranno votare la vetrina più bella. I tagliandi potranno essere consegnati nella sede della Pro loco di Atina in occasione delle serate del festival.La vetrina che risulterà più votata riceverà una targa, offerta dal Comune di Atina, che sarà consegnata al proprietario del negozio il occasione di una conferenza stampa presso il comune di Atina ai primi di Settembre. Il vincitore riceverà inoltre un voucher da 5.000 euro di comunicazione pubblicitaria su Qui Magazine.Il secondo e terzo classificato saranno premiati con targa e voucher per la pubblicità. Grazie alla collaborazione degli operatori turistici locali saranno messi inoltre in palio diversi premi. Una giuria speciale, formata da un referente di Atina Jazz Festival, uno del Comune di Atina ed uno di Edizioni Qui, sotto la Presidenza dell'as-sessorato al Turismo della Provincia di Frosinone, assegnerà un premio speciale alla vetrina che verrà ritenuta più fantasiosa.Insomma, un modo originale per coinvolgere le attività di Atina nel progetto del Festival, che può assumere così la veste di motore di sviluppo commerciale.

ANCORA MUSICADAI GEMELLAGGI DI ATINAJAZZ…

Un Festival che si rispetti non può non avere momenti dedicati ad una delle più

belle tradizioni della musica jazz: le jam session, dove la spontaneità e

l’improvvisazione dei musicisti rendono le loro performance sempre

imprevedibilmente coinvolgenti, il pubblico ed i musicisti stessi sono chiamati

a partecipare senza schemi preordinati, seguendo solo il ritmo delle proprie

sensazioni.

Ad accendere la scintilla ogni sera ci penseranno i Jambalaya come resident

band e gli studenti dell’Humber School di Toronto, nostri ospiti per tutto il

periodo del Festival

I primi, divertenti ed estrosi, viaggiano saltellando avanti e indietro tra i generi

musicali, confondendo appositamente le linee di confine così amate dagli

archivisti della musica. Offuscare le linee di confine ogni tanto non fa male

affatto: ci tiene svegli alle nuove tendenze. Ed è così che arriviamo a q u e l l o

che loro stessi definiscono: “Ska-Jazz Mediterraneo”.

A Febbraio 2010 è stato registrato un live per Radio1 Rai presso gli studi di Saxa

Rubra di Roma. La loro formazione live, che sarà quella di AtinaJazz, è composta

da: Gabriele Biei al trombone e cori, Gilberto Sonetto al piano e tastiere,

Alessandro Raise alla batteria, Dario Balmas al basso e voce, Stefano Italiano al

sax, Alessandro Muner alla tromba.

Con il coinvolgimento degli studenti canadesi dell’Humber School di Toronto,

quest’anno vogliamo intensificare ed allargare ancora di più i confini del

festival con l’attivazione di una serie di interessantissimi gemellaggi artistici e

culturali: ultimo in ordine di tempo lo scambio di artisti con il festival jazz di

Edimburgo che vedrà esibirsi ad Atina, tra gli altri, il pianista Chick Lyall e il

sassofonista Rob Hall, molto conosciuti in Gran Bretagna.

Anche grazie a questi momenti AtinaJazz 2011 permetterà a tutti gli

appassionati di vivere a pieno le magiche notti di jazz, coinvolgendo anche i

giovani musicisti e non del territorio. Le jam session, terreno fertile per

l'incontro di musicisti, lo scambio di idee e le collaborazioni musicali, saranno

dunque un momento importante di crescita per AtinaJazz.

Page 23: JazzOff 2011/03 Speciale Gaeta

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JAM

SESSION

la grinta dei jambalaya

concorsi atinaJazzconcorsi atinaJazz

La filosofia del progetto Atina Jazz e quella di far “dialoga- re” il più possibile le arti e di coinvol-gere i giovani. Non potevamo quindi trascurare una realtà che negli ultimi anni ha preso piede tra le nuove generazioni di artisti visivi: quella della street art.

Ecco dunque l’idea di accostare questa originale forma d’arte pittorica alla musica jazz. Minimo comune denominatore la libertà d’espressione, che può essere tradotta sia in improv-visazione musicale, sia in creazione di un’opera estempo- ranea che prenda ispirazione proprio da questa. Da qui il nome Jazz & Graffiti. Arte di strada o arte urbana come forma di arte che si manifesta appunto in luoghi pubblici, attraverso le tecniche più disparate: spray, sticker art, stencil, proiezioni video, sculture.Ogni artista che pratica street art ha le proprie motivazioni personali, che possono essere molto varie. Alcuni la praticano come forma di sovversione, di critica o come tentativo di abolire la proprietà privata, rivendicando le strade e le piazze; altri più semplicemente vedono le città come un posto in cui poter esporre le proprie creazioni e in cui esprimere la propria arte. Sicuramente questo tipo di arte offre la possibilità di avere un pubblico vastissimo, spesso molto maggiore di quello di una tradizionale galleria d'arte. Discendendo direttamente dalla Pop art e dal Graffitismo, si pone però in un nuovo panorama a cavallo tra comunità sociale e mondo dell'arte, verso chi più propriamente artista propone i suoi lavori o chi, diversamente, utilizza la strada come luogo ribalta e vettore comunicativo.

Veniamo più nello specifico: questa sorta di concorso, indetto da AtinaJazz in collaborazione con il Comune di Atina, la Proloco di Atina, la Regione Lazio, la Provin-cia di Frosinone, l’Humber School di Toronto (Canada) e il Toronto Jazz Festival, è aperto a tutti gli artisti italiani e stranieri, professionisti e/o dilettanti che vogliano realizzare un’opera pittorica in stile murales durante i concerti della prossima XXVI edizione del Festival. Le opere dovranno essere realizzate proprio nel corso dei concerti serali presso la location di piazza Marconi, su apposite pannellature messe a disposizione dall'organizzazione del Festival. L’organizzazione si occuperà anche di fornire agli artisti attrezzature adeguate per permettere un'agevole realizzazione dell'opera. L’artista proveniente da altre regioni d’Italia o da Stati esteri, potrà essere ospitato dagli organizzatori (vitto e alloggio) in alberghi o strutture della zona convenzionati con la manifestazione, per un periodo massimo

di tre giorni. Per essere ammesso al concorso, l’artista dovrà far pervenire all’organizzazione di Atina Jazz un bozzetto a colori riferito al murales che si intende realizzare. Una speciale commissione nominata dall’Ente organizzatore valuterà i bozzetti individuando i 6 artisti che parteciperanno al concorso. La premiazione avverrà durante la manifestazione “La notte bianca di Atina” il 6 agosto 2011 e saranno assegnati con giudi-zio insindacabile della giuria tre premi:1° premio € 1000; 2° premio € 500; 3° premio € 250 oltre a premi in gadget di varia natura saranno riservati agli artisti per la partecipazione.Tema del concorso: “JAZZ, improvvisazione ed altri effetti”. Il termine per l’iscrizione è il 10 luglio 2011.Per il regolamento e la modulistica: www.atinajazz.com.

Per tutto il mese di luglio, chi capiterà ad Atina per fare i propri acquisti, noterà sicuramente qualcosa di diverso nelle vetrine dei vari negozi, sicuramente un tema comune: la musica.L’organizzazione di Atina Jazz infatti, in collaborazione con il Comune di Atina, con l’Assessorato al Turismo della Provincia di Frosinone, il mensile QUI Magazine e con la Proloco di Atina, organizza la prima edizione del concorso Vetrine in Jazz, a partecipazione gratuita, destinato proprio agli esercizi commerciali di Atina e dintorni.Il Regolamento prevede che le vetrine debbano contenere un riferimento alla musica jazz e uno alla Valle di Comino in generale. Nelle vetrine vedremo foto, stampe, quadri e tutto quanto possa promuovere turisticamente la città e la zona.Il Festival e la rivista QUI Magazine pubblicizzeranno l’iniziativa, sia sul sito www.atinajazz.com sia nell’edizione on line del giornale.Ogni negozio partecipante riceverà un cartello con un numero, che andrà esposto nella vetrina allestita per il concorso. I cartelli verranno distribuiti nella sede del

Comune di Atina. Per tutto il mese di luglio Qui Sette pubblicherà le foto delle vetrine e un tagliando con il quale i lettori potranno votare la vetrina più bella. I tagliandi potranno essere consegnati nella sede della Pro loco di Atina in occasione delle serate del festival.La vetrina che risulterà più votata riceverà una targa, offerta dal Comune di Atina, che sarà consegnata al proprietario del negozio il occasione di una conferenza stampa presso il comune di Atina ai primi di Settembre. Il vincitore riceverà inoltre un voucher da 5.000 euro di comunicazione pubblicitaria su Qui Magazine.Il secondo e terzo classificato saranno premiati con targa e voucher per la pubblicità. Grazie alla collaborazione degli operatori turistici locali saranno messi inoltre in palio diversi premi. Una giuria speciale, formata da un referente di Atina Jazz Festival, uno del Comune di Atina ed uno di Edizioni Qui, sotto la Presidenza dell'as-sessorato al Turismo della Provincia di Frosinone, assegnerà un premio speciale alla vetrina che verrà ritenuta più fantasiosa.Insomma, un modo originale per coinvolgere le attività di Atina nel progetto del Festival, che può assumere così la veste di motore di sviluppo commerciale.

ANCORA MUSICADAI GEMELLAGGI DI ATINAJAZZ…

Un Festival che si rispetti non può non avere momenti dedicati ad una delle più

belle tradizioni della musica jazz: le jam session, dove la spontaneità e

l’improvvisazione dei musicisti rendono le loro performance sempre

imprevedibilmente coinvolgenti, il pubblico ed i musicisti stessi sono chiamati

a partecipare senza schemi preordinati, seguendo solo il ritmo delle proprie

sensazioni.

Ad accendere la scintilla ogni sera ci penseranno i Jambalaya come resident

band e gli studenti dell’Humber School di Toronto, nostri ospiti per tutto il

periodo del Festival

I primi, divertenti ed estrosi, viaggiano saltellando avanti e indietro tra i generi

musicali, confondendo appositamente le linee di confine così amate dagli

archivisti della musica. Offuscare le linee di confine ogni tanto non fa male

affatto: ci tiene svegli alle nuove tendenze. Ed è così che arriviamo a q u e l l o

che loro stessi definiscono: “Ska-Jazz Mediterraneo”.

A Febbraio 2010 è stato registrato un live per Radio1 Rai presso gli studi di Saxa

Rubra di Roma. La loro formazione live, che sarà quella di AtinaJazz, è composta

da: Gabriele Biei al trombone e cori, Gilberto Sonetto al piano e tastiere,

Alessandro Raise alla batteria, Dario Balmas al basso e voce, Stefano Italiano al

sax, Alessandro Muner alla tromba.

Con il coinvolgimento degli studenti canadesi dell’Humber School di Toronto,

quest’anno vogliamo intensificare ed allargare ancora di più i confini del

festival con l’attivazione di una serie di interessantissimi gemellaggi artistici e

culturali: ultimo in ordine di tempo lo scambio di artisti con il festival jazz di

Edimburgo che vedrà esibirsi ad Atina, tra gli altri, il pianista Chick Lyall e il

sassofonista Rob Hall, molto conosciuti in Gran Bretagna.

Anche grazie a questi momenti AtinaJazz 2011 permetterà a tutti gli

appassionati di vivere a pieno le magiche notti di jazz, coinvolgendo anche i

giovani musicisti e non del territorio. Le jam session, terreno fertile per

l'incontro di musicisti, lo scambio di idee e le collaborazioni musicali, saranno

dunque un momento importante di crescita per AtinaJazz.

Page 24: JazzOff 2011/03 Speciale Gaeta

Poste italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% Frosinone Aut. n. C/FR053/2010 Periodico a cura dell’ufficio stampa della ComagSales S.r.l. - Copie 10.000

IL PERIODICO PER CHI AMA E VIVE LA MUSICAspecialeJazzOff Magazine - Periodico di musica, cultura e territorio.Registrazione Tribunale di Cassino n° 02/2010

Giugno 2011 n°3

AtinaJazz va la mare ed inizia l’avventura della sua XXVI edizione con due anteprime davvero

speciali a Gaeta.Chi conosce questa splendida città di mare sa che nasconde al suo interno piazzette e vicoli

suggestivi, che faranno da splendido palcoscenico a questa Anteprima di AtinaJazz.

Tre concerti, tre formazioni diverse musicalmente, ma accomunate dalla qualità, che è sempre l’elemento fondamentale che

guida ogni scelta artistica di AtinaJazz.

Ma perché Gaeta? Già da qualche anno AtinaJazz ha portato al di là delle storiche mura del centro di Atina i suoi concerti ed il suo Jazz, nell’idea di coinvolgere sempre nuovi appassionati e condivide-re i propri viaggi musicali con tutto il territorio ed oltre il territorio e proprio in quest’ottica, Gaeta si presenta come il luogo perfetto, non solo per la sua storia e la sua posizione geografica, ma soprattutto i suoi incantevoli scenari, che renderanno ogni concerto ancora più magico.

Grazie all’Associazione “Turismo creativo” presieduta da Davide Rossillo, gli organizzatori del Festival sono riusciti ad interagire con gli Assessori alla Cultura, Salvatore Di Cicco, e al Turismo, David Vecchiariello, del Comune di Gaeta e ad organizzare le date di queste originalissime anteprime, inedite sicuramente nella storia del Festival ma anche in quella della città, che si apprestano a conquistare un nuovo pubblico, fino a diventare anche un trampolino promozionale per quello che sarà poi il cuore di AtinaJazz, dal 21 al 31 luglio.Mare e Jazz, dunque, affidati alla bravura del LoKoMotive Trio con il progetto Migrazioni e all’originalità del quartetto dei Sunflower, espressione del jazz d’autore sardo, in scena al centro storico la sera del 2 luglio.

E poi ancora, il 3 luglio, la performance di una delle più interessanti marching band italiane, la Magicaboola Brass Band, gruppo itinerante composto da musicisti, una quindicina circa, con strumenti tipici di questa tradizione musicale quali trombe, tromboni, sassofoni, sousa-fono, cassa, rullante, percussioni. Già dal pomeriggio si esibiranno lungo la spiaggia di Serapo, per poi trasferirsi nelle piazze e nelle strade del centro storico in serata. Un’occasione nuova e preziosa per AtinaJazz di sottolineare il lavoro che va nell’ottica della condivisione per crescere e migliorare.

voglia di mare…e di jazz…

MarioRomano 4et

5AgostoMarioRomano 4et

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MOTIVI DI ENTUSIASMO

Consulta il programma completo su www.atinajazz.com

Francod’Andrea 4et

24Luglio

Francod’Andrea 4et Danilo Rea

31Luglio

Danilo Rea

CASSINO (Fr)via Enrico De Nicola, 245Tel. Fax: 0776.31.02.65 cell.329 61 51 [email protected]

HilarioDuran Trio28

Luglio HilarioDuran Trio

AlJarreauAlJarreau

29Luglio

INCOGNITO30Luglio INCOGNITO

RoccoPapaleo

RitaMarcotulliRocco

PapaleoRita

Marcotulli22Luglio

Giovanni Guidi &The Unknown Rebel Band21LuglioGiovanni Guidi &The Unknown Rebel Band

WyntonMarsalisWyntonMarsalis

23Luglio

le anteprime del Festival a Gaeta