ITACA COOPERATIVA SOCIALE ONLUS · 2015-05-05 · COOPERATIVA ITACA - BILANCIO 2014 ASSEMBLEA...
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RELAZIONE SULLA GESTIONE E BILANCIO SOCIALE
ITACA COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
BILANCIO CIVILISTICO 2014
BILANCIO 2014
RELAZIONE COLLEGIO SINDACALE
COOPERATIVA ITACA - BILANCIO 2014
ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA DEI DELEGATI in prima convocazione il giorno 8 maggio alle ore 08.00 e
in seconda convocazione MERCOLEDI’ 27 MAGGIO ALLE ORE 16.00 A PORDENONE - Palazzo Badini, Via Mazzini 2
Ordine del Giorno delle Assemblee:
1) Approvazione bilancio d’esercizio al 31.12.14, della relazione sulla gestione (comprensiva
del Bilancio Sociale) e della relazione del Collegio Sindacale – delibere conseguenti;
2) Informativa sul MOG di cui al D.Lgs. 231/2001 e ratifica nomina dell’Organismo di Vigilanza;
3) Nomina consigliere di amministrazione;
4) Varie ed eventuali
Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione 3
Capitolo 1. Premessa e sguardo d’insieme 4
Uno sguardo d’insieme 4
2014 numeri in libertà 11
Nota metodologica 12
Capitolo 2. Presentazione della Cooperativa Itaca 13
Sedi, Oggetto sociale e Mission 13
Settori di intervento della Cooperativa 15
Mappa dei portatori di interessi (stakeholder) 16
Soci e lavoratori, utenti dei servizi, committenti, rete formale e informale 17
Comunicazione sociale, eventi 20
Politica della Qualità 24
Capitolo 3. Governo e amministrazione della cooperativa 28
Organi sociali: assemblea dei soci, consiglio di amministrazione e collegio sindacale, vigilanza 28
Struttura organizzativa interna 33
Obiettivi strategici e politiche di sviluppo 34
L’organigramma della Cooperativa Itaca
37
Capitolo 4. I soci, il lavoro, la mutualità 38
Informazione sui soci e sui lavoratori 38
compagine sociale e lavorativa: analisi per aree, genere, età e anzianità, funzione,
inquadramento, turn over, …
38
Il costo del personale e le assenze 50
La mutualità : politica retributiva migliore e politica per le P.O. e la conciliazione 52
Le risorse aggiuntive 55
Capitolo 5. La sicurezza dei lavoratori e la formazione del personale 57
Attività e obiettivi del sistema di gestione sicurezza (SGS)
57
Le attività e gli obiettivi sulla formazione 66
Capitolo 6. Le attività e i servizi 69
Servizi a gestione propria e in appalto: i committenti 69
Beneficiari delle attività svolte: gli utenti e i committenti 74
L’area servizi residenziali anziani 80
L’area servizi residenziali e semiresidenziali per disabili 83
L’area servizi territoriali anziani 86
L’area servizi salute mentale 89
L’area servizi minori, prima infanzia, disabili, politiche giovanili 92
Capitolo 7. Situazione economica, patrimoniale e finanziaria 96
Valutazione dei rischi di tipo economico-finanziario 96
Analisi della situazione economica e finanziaria 98
il patrimonio sociale
il fatturato
99
analisi entrate e proventi: il fatturato 100
analisi uscite e oneri: i costi di produzione, 103
il bilancio letto attraverso gli indici 104
Determinazione e distribuzione valore aggiunto 109
analisi percentuale della distribuzione del valore aggiunto 110
Gli investimenti 111
Situazione finanziaria 116
l’indebitamento e gli istituti di credito che operano con Itaca 116
il prestito sociale 118
Capitolo 8. Conclusioni 119
Evoluzione della gestione 119
Proposta di destinazione del risultato d’esercizio
121
Bilancio di esercizio al 31.12.2014 122
Stato patrimoniale e conto economico 122
Nota integrativa al bilancio di esercizio 127
Relazione del Collegio Sindacale 160
3
Bilancio 2014 uno sguardo d’insieme
Esente da bollo ai sensi dell’art. 17 D.Lgs 460/97
COOPERATIVA ITACA Società Cooperativa Sociale – O.N.L.U.S.
Sede legale e fiscale: Vicolo Selvatico, 16 - 33170 PORDENONE
P.I. 01220590937 – Iscrizioni: Reg. Imprese CCIAA PN, Rea n. 51044, Reg. Reg.le Coop.
A117040 Sez. Coop.ve a mutualità prevalente di diritto - Albo Reg. Coop. Soc. n.38 Sez. A
RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SULLA GESTIONE
a corredo del bilancio chiuso il 31.12.2014
(BILANCIO SOCIALE ANNO 2014)
Care socie e cari soci,
anche quast’anno possiamo esordire con dati confortanti. Infatti, seppur in un contesto economico ormai
strutturalmente ridimensionato, l’esercizio 2014 si è concluso positivamente.
In premessa ci pare qui utile ricordare - e forse ancor più necessario in questa stagione in cui anche nella
cooperazione c’è chi ha smarrito, stracciato, definitivamente infangato i propri valori fondanti - che il nostro scopo
non è il profitto, tantomeno il profitto fine a sé stesso, bensì il ‘perseguimento dell’interesse generale della
comunità’: la nostra comunità fatta di socie e soci, il cui lavoro deve essere tutelato, e fatta delle
persone in condizioni di svantaggio che dal nostro lavoro ricevono tutela e servizi. E se non vogliamo
che un termine come mission diventi vuoto e privo di significato, a quello scopo occorre sempre tendere – ed
ancora abbiamo la presunzione di poterlo e di saperlo fare!
Ma è certo che per perseguire la mission è necessario prestare la doverosa attenzione anche ai dati di bilancio,
perché le nostre intenzioni e le nostre visioni non possono sottrarsi al vincolo della concreta sostenibilità
economica e finanziaria. In ragione di ciò, come sempre, presentiamo una relazione unica e globale che
soddisfa tutti gli obblighi previsti dagli artt. 2428 e 2545 del C.C., dalle Leggi nr. 381/91 e dalla Legge
nr. 59/92, dalla DGR del FVG n. 1992/2008 e illustra i criteri seguiti nella gestione sociale per il
conseguimento dello scopo mutualistico, dando conto altresì degli aspetti – qualitativi e quantitativi verso i soci,
gli utenti e la collettività – specifici del Bilancio Sociale che è parte integrante della stessa.
Ma prima di cominciare con i numeri, ribadiamo una questione di linguaggio …
Confermando il nostro impegno verso le politiche di genere e la conciliazione, riteniamo importante
precisare, fin dalle prime pagine, che i sostantivi utilizzati nel prosieguo della relazione come
soci, lavoratori, coordinatori, … includono gli operatori di genere maschile e di genere
femminile (i primi al 17%, le seconde all’83%). La precisazione si estende anche alle persone di cui ci
prendiamo cura: i sostantivi anziano, bambino, portatore di disabilità, … includono entrambi i generi degli oltre
ottomila utenti dei nostri servizi.
Questa sottolineatura è anche per evitare che l’omologazione linguistica della donna al maschile
confermi la negazione di un problema sociale, culturale ed economico.
4
Bilancio 2014 uno sguardo d’insieme
1. Premessa e sguardo d’insieme
Come dicevamo all’inizio, il perdurare della crisi economica scoppiata nel 2008, ci ha consegnato un sistema socio
–economico definitivamente ridimensionato, in termini di risorse economiche, con cui fare i conti. Ed è in questa
luce che vanno visti i risultati che qui andiamo ad analizzare.
Cominciamo, e mettiamo al primo posto l’occupazione e la mutualità interna – caratteristica fondante della nostra
Cooperativa.
La mutualità interna. I lavoratori mediamente occupati sono stati 1.518 (con un importante
incremento del 5,1% rispetto allo scorso esercizio, che a sua volta aveva segnato un +3%) di cui il 76,4%
(+1% rispetto al 2013) rappresentato da socie e soci. Di questi, 1.160 è la media dei soci lavoratori
nel 2014 .
E’ da notare che i soci lavoratori mediamente occupati nell’anno sono stati il
76,42% dei lavoratori totali ma il relativo costo del lavoro è stato pari al
82,56% del costo complessivo. E’ un dato interessante da leggere anch’esso
nel contesto del vantaggio mutualistico.
Anche quest’anno vogliamo misurare la quantificazione monetaria della mutualità verso i soci
lavoratori: essa è stata pari a 536mila euro (in costante incremento negli ultimi 3 esercizi) ed ha interessato
un vastissimo numero di soci, anche attraverso una più accentuata diversificazione degli strumenti. Volendo
evidenziare gli interventi più significativi e quantificabili (anche se non tutta la mutualità è traducibile in vantaggio
economico), evidenziamo: gli inquadramenti migliorativi e l’introduzione del sesto scatto di anzianità (che insieme
fanno il 60% della mutualità complessiva), gli strumenti riconducibili alla conciliazione (dall’integrazione al
100% della maternità ad erogazioni di servizi e voucher) e la remunerazione del prestito sociale.
Quanto alla Sanità integrativa, essa non è più una voce di mutualità da quando è diventata (a fine 2013)
previsione contrattuale per tutti i lavoratori.
E prima di passare ad una veloce disamina dei numeri dell’esercizio 2014, è per noi importante soffermarci su due
argomenti – che concorreranno a caratterizzare e valorizzare la struttura e l’attività di Itaca anche per gli anni a
venire.
Parliamo dell’introduzione dell’istituto delle Assemblee Separate e dell’adozione del Modello
Organizzativo Gestionale a norma del D. Lgs 231/2001.
Assemblee Separate. Siamo tutti consapevoli che le dimensioni raggiunte dalla nostra Cooperativa, se da una
parte facilitano l’attivazione di economie di scala e di processi di ottimizzazione, dall’altra è obiettivo il maggior
impegno che viene richiesto al Consiglio di Amministrazione per primo, per promuovere la cultura cooperativa
verso gli attuali soci che hanno superato la soglia delle 1.200 unità.
Per approfondimenti
Cap. 4 sui soci, sul lavoro e sulla mutualità
5
Bilancio 2014 uno sguardo d’insieme
E’ proprio con questo pensiero che il Consiglio di Amministrazione ha
lavorato, per cercare modalità partecipative che consentissero un più
concreto avvicinamento alla vita sociale. Da questo attento lavoro, che ha
toccato ed analizzato diverse opzioni, è nata la scelta di introdurre nel
nostro Statuto questo meccanismo – deliberato dall’Assemblea Straordinaria a dicembre 2014.
E’ una scelta sperimentale retta dalla convinzione che la fatica insita in questa nuova modalità assembleare possa
essere compensata da una maggior partecipazione – interessata e di qualità. Inizieremo a verificare a breve, nei
fatti, la bontà di tale scelta: sottoporremo infatti l’approvazione del presente bilancio a ben 7 Assemblee
Separate, che verranno convocate in rapporto alla densità territoriale dei soci, e a cui seguirà – come previsto
dalle norme – l’Assemblea Generale dove i delegati porteranno la volontà espressa nei diversi territori.
D. Lgs n. 231/2001. A giugno 2014 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l’inizio del percorso che
sfocerà nell’introduzione del modello organizzativo (e del relativo Organismo di Vigilanza) previsto dal D.Lgs
231/2001, che disciplina le conseguenze amministrative in capo alle persone giuridiche (cioè alla cooperativa
Itaca, per quel che ci riguarda) per eventuali illeciti compiuti dai propri dipendenti. E il lavoro qui è stato
condotto, correttamente, mettendo a valore le scelte di fondo operate da Itaca sin dalla sua fondazione -
attraverso la costruzione di un codice etico di comportamento cui tutta la compagine sociale, i lavoratori e i
collaboratori di Itaca – nessuno escluso - devono uniformarsi. E’ un traguardo importante, che tutela Itaca e i
suoi lavoratori – ed è per questo che ne abbiamo fatto cenno in questo paragrafo dedicato alla mutualità interna.
E adesso, come detto, possiamo passare ad una breve esamina dei risultati dell’esercizio 2014 – soffermandoci
sulle voci “ricavi” e “costo del lavoro”.
Di seguito riportiamo una tabella che da sola riesce a restituire plasticamente il buon andamento della gestione
dell’esercizio 2014.
Anno 2014 Anno 2013 variaz.
Ricavi totali dell'anno (Valore produzione) € 38.841.603 € 37.428.098 + 3,8%
Costo del lavoro € 31.094.272 € 29.945.166 + 3,8%
Altri costi della produzione € 7.330.041 € 7.041.795 +4,0
Costi finanziari netti € 27.352 € 25.971
Imposte € 63.932 € 135.735
Altri oneri € 3.187 € 932
Utile netto € 309.192 € 280.363
% 0,8 0,7
Come si vede, i ricavi sfiorano i 39 milioni di euro, e l’utile a € 309.192 indica una marginalità
costantemente vicina al punto di pareggio ma ancora positiva.
Da segnalare come i valori progrediscano in maniera lineare, segnalando una coerente capacità gestionale.
In particolare, quanto ai ricavi, segnaliamo che anche nell’esercizio 2014, come nei precedenti esercizi,
registriamo un incremento dei ricavi (+3,3%) seppure in misura inferiore agli anni precedenti (+3,5% nel 2013,
+5,8% nel 2012 e +7,8% nel 2011) cosa tutt’altro che scontata, considerato il difficilissimo contesto economico
Per approfondimenti Cap. 3 Governo e amministrazione
6
Bilancio 2014 uno sguardo d’insieme
in cui ci stiamo muovendo. Ma qui vale la pena evidenziare il tratto comune che ha contraddistinto questo
incremento: è un incremento che riguarda quasi tutte le aree, fatto per piccoli pezzi, per integrazioni di
singoli servizi, per interventi legati al territorio. Un tratto importante e davvero significativo, che dice del lavoro
quotidiano, minuzioso e coerente svolto nei nostri servizi. Uno sforzo particolare è stato rivolto inoltre al
mantenimento degli appalti in scadenza, caratteristica che contraddistinguerà anche l’esercizio 2015.
Come eventi rilevanti in termini di volumi segnaliamo che il 2014 ha risentito interamente della perdita
dell’appalto della Casa di Riposo di Lamon (BL), che pesava ca. 800.000 euro, e, al contrario, dell’acquisizione
dell’appalto del CRDGG di Sacile che ha inciso per pari importo.
Particolarmente significativo, come sempre, è il dato del costo del lavoro: esso rappresenta la voce di costo più
importante con un’incidenza sui ricavi diretti (cioè senza considerare le gestioni prodotte da altre cooperative in
Associazione temporanea di Impresa) che tocca per la prima volta l’87%. La precisazione non è secondaria,
perché nel 2014 (con decorrenza primo gennaio) è stata erogata l’ultima tranche prevista dalla piattaforma del
CCNL Coop. sociali - che negli ultimi tre esercizi ha prodotto un aumento medio del costo del lavoro
complessivamente del 7%: stiamo parlando, ragionando sui nostri numeri, di maggiori costi nel triennio di ca. 2
milioni di euro!
Per questo è particolarmente indicativo il risultato ottenuto, che evidentemente si è prodotto anche e soprattutto
grazie alle economie di scala realizzate nella tecno-struttura, e alla capacità di contenere i costi di produzione e
indiretti frutto dell’impegno delle equipe di lavoro e dei molti coordinatori che operano sui servizi.
Ma ancora un momento occorre soffermarsi sulle dinamiche vigenti tra le Associazioni Cooperative e le
Organizzazioni Sindacali – che comunque si riflettono in termini problematici sugli andamenti della gestione.
Parliamo da una parte dell’intempestività degli accordi di rinnovo: in effetti oggi stiamo ancora parlando,
paradossalmente, degli effetti di un contratto scaduto nel 2012. E’ evidente che questa intempestività preclude
alla radice qualsiasi residua possibilità di adeguamento delle tariffe - al netto delle richieste di spending review, di
indicizzazioni azzerate se non negative stante la cronica situazione di crisi se non addirittura di recessione, e di
basi d’asta inadeguate nei nuovi appalti. E dall’altra parliamo, come già evidenziato l’anno scorso,
dell’interpretazione ondivaga che viene applicata su alcuni istituti previsti dal contratto di lavoro; un esempio
riguarda il corretto inquadramento degli operatori Oss, introdotto nell’ultimo rinnovo, che alcune grandi
cooperative operanti anche nei nostri territori, ritengono vada applicato solo in relazione alle strutture ospedaliere
e sanitarie pure: la differenza di inquadramento quantifica un 3% di costo (e di busta paga), in più o in meno.
E’ abbastanza chiaro che questo contesto impone scelte volte principalmente alla tutela dei lavoratori, per
garantirne il più possibile qualità e continuità: anche per questo si è ritenuto di mantenere intatto in bilancio il
Fondo per futuri oneri contrattuali, che ad oggi ammonta a € 450.000.
Invece anche nell’anno 2014 è stato parzialmente utilizzato il Fondo Formazione che, attualmente, ammonta a €
50.000. E’ un istituto per noi molto importante perché attiene ad un capitolo delicato e sensibile che impatta
direttamente sulla qualità della vita del lavoratore: parliamo della formazione sulla sicurezza, i cui obblighi
normativi sono stati regolati a seguito dell’entrata in vigore del nuovo accordo Stato
Regione. Sulla scorta di questa regolamentazione viene redatto il piano formativo
che coinvolge praticamente tutti i soci: è un dovere normativo, ma prima è un
dovere etico. E non è detto che debba per forza tradursi semplicisticamente in un
Per approfondimenti Cap. 5 Sicurezza e
formazione
7
Bilancio 2014 uno sguardo d’insieme
onere economico: è ovvio che la formazione costa – ed è proprio per questo che anche contabilmente operiamo
con l’apposito Fondo sopra citato – ma poi rileviamo che le statistiche sui nostri infortuni sul lavoro si collocano
percentualmente su valori molto bassi, fino ad arrivare ad una soglia incomprimibile dettata dal rapporto con il
grande numero di lavoratori.
Ed ancora abbiamo continuato ad investire, nonostale l’onerosità organizzativa ed economica, anche nella
formazione professionalizzante con l’erogazione di 87 corsi nelle diverse aree per noi sensibili – quelle relativi ai
servizi (assistenziale, educativa, riabilitativa, animazione), come anche quelle relative alla formazione intesa in
senso più lato (per es. in area risorse umane, in area informatica, per la formazione di quadri o corsi di lingue
straniere).
La mutualità esterna. Con riferimento ai volumi abbiamo già accennato sopra. Qui ci interessa segnalare altri
aspetti che riteniamo rilevanti.
Notiamo innanzitutto che l’attività svolta nei servizi è stata arricchita da un gran lavoro di personalizzazione degli
interventi finalizzato ad andare oltre la normale erogazione delllo specifico servizio assistenziale o educativo, per
rappresentare un valore aggiunto relativo alla riattivazione – se non alla costruzione ex novo – di reti sociali e
comunitarie; lo testimoniano anche quest’anno le quasi mille gite e le decine di eventi promossi e/o partecipati
nei territori. Ma lo testimoniano, nei fatti, la relazione fatta di fiducia e di professionalità con la committenza e
con l’utenza, ciò che ha consentito di raggiungere quei risultati così importanti che
abbiamo citato – in considerazione del fatto che l’incremento del fatturato non è
dovuto, lo ribadiamo, all’acquisizione di nuovi appalti “milionari” bensì al lavoro
piccolo, quotidiano, fatto nei territori.
Ma è evidente che, nonostante questi indicatori positivi, il nostro mercato di riferimento – colpito dai tagli alla
finanza locale - è in recessione e sarebbe miope sottovalutarne le conseguenze. Di questo arretramento – che si
manifesterà anche con maggiore evidenza anche nell’esercizio in corso – si notano gli effetti in una diminuzione
della presa in carico di utenza da parte dei servizi pubblici, soprattutto nei servizi rivolti all’agio ed ai giovani,
nonché a quelli domiciliari: i numeri come sempre rendono più di tante parole. Gli utenti cui abbiamo erogato i
nostri servizi assistenziali hanno subito una continua riduzione nel triennio, passando da 9.239 del 2012, a 8.567
nel 2013 fino agli attuali 8.271 dell’esercizio 2014. E a fronte assistiamo all’aggravamento delle patologie
dell’utenza unitamente a prese in carico improprie, l’aumento nelle strutture residenziali di persone con bisogni
sanitari medio alti, l’annullamento di risorse per la prevenzione. Ad aggravare la situazione si riscontrano
l’emanazione di gare di appalto con obiettivi mirati al massimo ribasso e un livello esasperato di burocrazia.
Soprattutto su questo versante, confidiamo che la recentissima Legge di Riforma Sanitaria del Friuli-Venezia
Giulia (L.R. n. 17 del 16.10.2014 Riordino dell’assetto istituzionale e organizzativo del servizio sanitario regionale
e norme in materia di programmazione sanitario e socio sanitaria) possa dare i frutti sperati.
In effetti in Regione, laddove abbiamo l’82,61% del fatturato complessivo, è stata varata la citata riforma del
sistema sanitario con decorrenza primo gennaio 2015: con questa riforma – afferma l’assessore alla salute,
integrazione socio-sanitaria, politiche sociali e famiglia Maria Sandra Telesca – “muovendoci nell’ambito di un
sistema complesso, quale è quello sanitario abbiamo coniugato esigenze di continuità con nuovi innesti che
danno garanzia di apertura sulla base di esperienze maturate in altre regioni. Uno degli obiettivi della riforma
Per approfondimenti Cap. 6 Attività e
servizi
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Bilancio 2014 uno sguardo d’insieme
sanitaria appena avviata è proprio quello di abbattere le barriere e avviare una reale integrazione
tra le diverse funzioni: non dovrà esserci competizione ma collaborazione sistemica”. E’ proprio quello
che ci auguriamo e per cui certo collaboreremo, e che verificheremo nei fatti. Del resto Itaca è una cooperativa
sociale che lavora in un contesto fatto di bene pubblico e la nostra prima strategia è quella di dialogare con tutti,
così come è nostro dovere dare una restituzione trasparente, seppur soggettiva, di ciò che quotidianamente
osserviamo e facciamo, e fornire una visione aderente alla nostra mission.
Ma il nostro agire è diventato comunque sempre più complesso. Infatti se della riforma sanitaria abbiamo già
dato un giudizio positivo soprattutto in ordine alle finalità, anche attraverso gli organismi regionali di
rappresentanza di Legacoopsociali, tra le sottolineature che abbiamo voluto manifestare vi è la necessità di
innestare il nuovo impianto normativo in un quadro organico di riforme più ampie ad oggi ancora non
completamente delineate (la riforma degli enti locali in via di definizione in queste settimane, un nuovo piano
sociale che non solo preveda un ruolo più riconoscibile del terzo setore nella sua interezza ma anche il riodino
delle funzioni di programmazione e gestione e dei servizi di welfare anche con riferimento alle strutture, la più
puntuale definitizione degli interventi riferite alla medicina territoriale, le centrali di acquisto, le linee guida di
gestione da parte delle nuove Aziende per l‘Assistenza Sanitaria, le norme esecutive al regolamento per la
gestione dei nidi, …) e che ricomprende tutta la vasta gamma della nostra attività.
Dovrebbe essere in fase di approvazione il regolamento per la definizione dei requisiti minimi delle strutture
residenziali e semiresidenziali per anziani rispetto alla quale evidenziamo in termini positivi sia la definizione di
criteri che restituiscono, su tutto il territorio regionale, uniformità di prestazioni, sia una normazione di
prospettiva rilevando che nelle strutture per anziani saranno sempre di più accolte persone con bisogni complessi
e sempre più sanitari.
L’inadeguatezza di risorse e l’incompiutezza di alcune parti di processo (es. i rimandi alla promozione della
domiciliarità anche attraverso interventi innovativi) potrebbero vanificarne parte delle buone intenzioni.
Sul tema delicato, su cui da anni la cooperazione sociale è impegnata, della chiusura degli ex Opg notiamo in
queste settimane una scarsissima chiarezza metodologica. Si è finalmente concluso l’iter di un provvedimento
normativo (la L. 81 del 30.05.2014) avviato ormai più di 6 anni fa con l’obiettivo di smantellare quelle disumane
strutture (6 in tutta Italia) per trasferirne le competenze alle regioni. La Regione Friuli Venezia Giulia, anche
accogliendo gli orientamenti dei vari Dipartimenti di Salute Mentale, ha proposto al Ministero un programma che
prevede la valorizzazione delle strutture e attività esistenti che possano comunque fornire risposte efficaci con
percorsi terapeutici riabilitativi diffusi nel territorio ed è una risposta di civiltà che deve trovare una coerente e
concreta attuazione. Nonostante il lungo iter, oggi le richieste di intervento, sono incerte nella quantificazione, nei
tempi e nei metodi, e non consentono, ad oggi, la progettazione e la presa in carico di obiettivi riabilitativi.
Dobbiamo infine constatare, come facciamo spesso ogni anno, che il quadro normativo di riferimento ci costringe
troppo spesso all’emergenzialità e non consente, come meriterebbe una cooperativa come la nostra che si occupa
di benessere della comunità, politiche di investimento di prospettiva, anche se rimane a noi, comunque, la
responsabilità e il dovere di avere una visione strategica, creativa e coerente al ruolo che la cooperazione sociale
pretende.
9
Bilancio 2014 uno sguardo d’insieme
Per questo crediamo importante impegnarci sempre di più nelle attività di progettazione. Abbiamo ritenuto di
specializzare una parte della nostra struttura commerciale e progettuale per cogliere con tempestività i nuovi
spazi che ci si prospettano (dalla progettazione europea, ai momenti di studio e di ricerca verso analisi accurate
dei bisogni e delle nuove patologie).
Con più intensità rispetto al passato daremo spazio, laddove possibile ed in particolare nei servizi territoriali e
domiciliari, a forme sperimentali di cogestione con le realtà associative anche intensificando le progettualità di
gruppo e sempre in questa area abbiamo reso operativo un progetto innovativo per l’informatizzazione di tutto il
processo di presa in carico ed erogazione del servizio; nell’area dei servizi alla prima infanzia avvieremo
sperimentazioni di servizi leggeri e flessibili che possano rappresentare una valida alternativa alle famiglie che
non riescono ad accedere ai nidi, soprattutto per ragioni economiche.
Ed infine, come già avevamo accennato nel precedente bilancio sociale, abbiamo contribuito alla costituzione –
per rispondere alle criticità emergenti nell’offerta dei servizi sanitari - di una rete sanitaria attraverso il
Consorzio Welcoop, che coinvolge cooperazione sociale, professionisti, organizzazioni aziendali e associazioni,
finalizzata all’erogazione di servizi socio – sanitari, integrativi al SSN, ad un costo contenuto e in ottica di presa in
carico completa del cliente, sia dal punto di vista sanitario che da quello sociale. Questo progetto potrebbe
innestarsi agli obiettivi di riorganizzazione della medicina territoriale previsti dal Decreto Balduzzi del 2012 e non
ancora recepite in Friuli Venezia Giulia.
L’impresa ‘sociale’. Dal punto di vista economico e gestionale i risultati sono
stati positivi sia per il mantenimento del trend di crescita dei ricavi – ma che non
durerà all’infinito e che già nel 2015 probabilmente vedrà una contrazione -, sia per
il buon risultato economico.
Come bene si legge dal grafico, uno dei nostri vantaggi competitivi più rilevanti continua ad essere determinato
dalla molteplicità delle diverse attività esercitate – cosicchè siamo ancora in grado di gestire non solo quelle che
consentono gestioni complete e durature, ma anche quelle il cui impatto economico non è rilevante e a volte
anche con una marginalità deficitaria, salvaguardando in questo modo l’occupazione.
Rimangono le difficoltà nei due
asili nido a gestione propria in
relazione alla riduzione dei
bambini e alla diminuzione dei
contributi regionali assegnati;
per questo stiamo pensando a
nuove progettualità connesse
ad investimenti mirati che
possano consentirne il
mantenimento: in particolare
parliamo dell’acquisto di un
terreno limitrofo al nido di Pordenone, su cui vorremmo operare con attività in sinergia con lo stesso nido.
Per approfondimenti Cap. 7 Situazione
economica, finanziaria e patrimoniale
10
Bilancio 2014 uno sguardo d’insieme
Ulteriori difficoltà riguardano i servizi socio assistenziali ed educativi domiciliari e semiresidenziali, proprio in
relazione alla prassi, esasperata negli ultimi anni, che vede una standardizzazione dei costi delle prestazioni
comprensive di oneri di spostamento, o che non contemplano tali oneri e men che meno il tempo per una
corretta analisi qualitativa e quantitativa della presa in carico indispensabile per una progettazione
individualizzata.
Per motivi diversi risulta altalenante l’andamento dei servizi residenziali soprattutto nella disabilità: parliamo di
quelli in cui vige il sistema tariffario a retta che per sua natura condiziona il risultato economico soprattutto
quando è di pertinenza pubblica la possibilità di accedere a tali servizi.
La verità è che per noi risulta centrale presidiare i centri di costo, soprattutto cercando di ottenere economie di
scala in tutti gli interstizi consentiti in particolare nelle voci di spesa afferenti la tecnostruttura e i costi fissi:
questo per consentire di mantenere sempre il corretto equilibrio economico e di poter liberare risorse verso la
gestione dei servizi – valore cardine dell’esistenza stessa della nostra cooperativa
Infine un accenno all’ampiezza, anche geografica, in cui si sviluppa la nostra impresa sociale.
Itaca lavora prevalentemente nella
regione Friuli Venezia Giulia, si amplia
nelle province limitrofe della regione
Veneto e nella provincia autonoma di
Bolzano.
Come si capisce, un territorio di intervento dal
perimetro molto ristretto e che subisce pressioni
dall’esterno anche rilevanti. Ciò rappresenta un
ulteriore affaticamento: considerato che lavoriamo per il 90% del nostro fatturato con gli Enti pubblici, risultano
maggiormente acuite le difficoltà di uno sviluppo commerciale condizionato dal sistema delle gare di appalto –
gestite spesso dall’Ente al massimo ribasso o senza il riconoscimento delle condizioni contrattuali minime e alla
ricerca di facili recuperi di spesa.
Da qui nasce il nostro tentativo di ampiamento dei servizi non solo territoriale, ma anche di investimenti che ci
consentano di gestire con maggior autonomia le nostre attività: è su questo versante che cercheremo di
orientarci, tendendo sempre e comunque al rafforzamento patrimoniale – prima vera garanzia di autonomia.
11
Nota metodologica
2014 numeri in libertà
1177 soci
1518 i lavoratori (soci e dipendenti)
368 I lavoratori assunti nell’anno
82,6 % di presenza femminile
17,4 % di presenza maschile
16 componenti del C.d’A. di cui 11 donne
1 la prima presidente donna
1 vice presidente nazionale di Legacoop
92 le socie che hanno usufruito della copertura al 100% della maternità obbligatoria
12 i neo-papà che hanno usufruito del permesso retribuito
128 beneficiari dei bonus per i servizi di conciliazione
5 le aree produttive
536.500 euro circa la quantificazione monetaria della mutualità verso soci nel 2014
8.271 utenti beneficiari dei nostri servizi (oltre i servizi aperti)
50 euro il valore di un’azione della Cooperativa Itaca
700 euro la quota sociale in azioni per i soci lavoratori
39,3 età media dei lavoratori
166 interventi formativi obbligatori
87 interventi formativi professionalizzanti
33 % di lavoratori con una anzianità superiore ai 7 anni
9 uffici territoriali, la percentuale di lavoratori stranieri, i milioni di euro di investimenti in 20
anni
100 i soci che al 31 dicembre sono titolari di una posizione di prestito sociale
3,75 il tasso di remunerazione lordo del prestito sociale
38,9 i milioni di euro di ricavi (valore della produzione)
31.333.360 di euro la ricchezza complessivamente distribuita, di cui euro 25.763.086 ai soci lavoratori
e euro 5.409.538 ai dipendenti
4,8 milioni di patrimonio netto aziendale
29 i soci volontari
34 sedi collegate dall’esterno con la nuova rete in fibra ottica
1.647 le attivazione di caselle di posta elettronica a tutti i lavoratori
5 Le pagine Facebook ufficiali di Itaca
116 i veicoli di proprietà della Cooperativa
15 automezzi con pedana per il trasporto disabili
2.481.807 i Km stimati percorsi dai lavoratori per lo svolgimento delle attività della Cooperativa
0 i giorni di ritardo nel pagamento delle retribuzioni
460.000 euro la somma dei ristorni assegnati ai soci dal 2009 al 2013
12
Nota metodologica
Nota metodologica sulla rendicontazione e sulla pubblicità
Il Bilancio Sociale della Cooperativa Itaca è lo strumento che permette di esercitare la responsabilità sociale, di
dare trasparenza alle attività, agli impegni/obiettivi che si intende perseguire e che si sono raggiunti, come pure
le modalità di gestione dei servizi, di coinvolgimento dei soci, dei lavoratori e di tutti gli stakeholder. La stesura
avviene con l’apporto della direzione, di diversi componenti dello staff oltre che del Consiglio di Amministrazione.
Il Bilancio Sociale assieme al bilancio d’esercizio completo di nota integrativa, viene approvato dal Consiglio
di Amministrazione e dal Collegio Sindacale; viene inoltre distribuito ai partecipanti all’assemblee
separate dei soci che lo approva, ai partecipanti l’Assemblea Generale e depositato al Registro
Imprese presso la CCIAA di Pordenone. Il documento è scaricabile dal nostro sito Internet
www.itaca.coopsoc.it. e consegnato a tutti gli stakeholder.
Nel redigere la redazione del Bilancio Sociale si risponde a quanto indicato in:
- prescrizioni previste dagli artt. 2423 e seguenti, dall'art. 2 della L. 59/92 e dell'art. 1 della Legge
381/91;
- atto d’indirizzo di cui alla DGR del Fvg n.1992/2008 (criteri di redazione del Bilancio Sociale)
richiamato dall’art. 27 della L.R. FVG n. 20/2006.
In riferimento all’atto di indirizzo si specifica che non vi è la sequenza indicata ma, al fine di rendere più leggibile
il testo, che raggruppa informazioni che giungono da diverse fonti vi è un diverso ordine pur declinando tutte le
voci indicate.
Riguardo la specifica pubblicizzazione del bilancio, oltre alla disponibilità del documento nella sua interezza nel
nostro sito Internet (area download), nel 2014 sono state stampate n. 300 copie del bilancio distribuite ai soci e
agli stakeholder ed è stato reso fruibile, attraverso il sito www.bilanciodigitale.com/coopitaca, una versione
iconografica e molto immediata dei principali dati qualitativi e quantitativi del bilancio con possibilità di accedere
alle versioni integrali.
Per il corrente bilancio si prevede di stamparne alcune centinaia di copie del presente fascicolo contenente
Relazioni e bilancio comprensivo di Nota Integrativa, oltre alla distribuzione di tutti i materiali su Usb Card.
13
Presentazione della Cooperativa Itaca
2. Presentazione della Cooperativa Itaca
Itaca è una Cooperativa Sociale Onlus di tipo A) ai sensi della Legge 381/91, ONLUS di diritto ai
sensi del D.Lgs. 460/97. Si costituisce a Pordenone il 29 giugno 1992 dallo scorporo delle attività socio
assistenziali della Coop Service Noncello, con la durata fino al 31 dicembre 2050 salvo proroga con delibera
dell'Assemblea Straordinaria.
Sede legale ed uffici territoriali
Sede legale, operativa e fiscale: PORDENONE Vicolo Selvatico n. 16
[email protected] www.itaca.coopsoc.it
www.facebook.com/itaca.cooperativa
RONCHIS (UD) Vicolo dei Brazzit n.16 Ufficio per il coordinamento dei servizi dell'Ambito di
Latisana
UDINE via Pozzuolo n. 330 ufficio per il coordinamento dei servizi dell’area
udinese di competenza dell’AAS n. 4
SPILIMBERGO (PN) via Tiziano Vecellio
Ufficio per il coordinamento delle attività nell’Ambito di Maniago-Spilimbergo
FIUMICELLO (UD) via Libertà n. 23
ufficio per il coordinamento dei servizi del territorio di Monfalcone e Cervignano
TOLMEZZO (UD) via della Cooperativa n. 10 Ufficio per il coordinamento delle attività nel territorio
dell’AAS n. 3
S.VITO AL TAGL.TO (PN) via Pasubio n. 5/7 Ufficio per il coordinamento delle attività nel territorio
dell’Ambito di San Vito al Tagliamento
AURONZO DI CADORE (BL) p.le Osterra n. 7
ufficio per coordinamento delle attività dell’area bellunese dell’ULSS n.1
PORTOGRUARO (VE) via Roma n. 9
Ufficio per il coordinamento delle attività nel territorio portogruarese di competenza dell’ULSS N. 10
BRUNICO (BZ) pass Grob-Gearu prom. 5/D
Ufficio per il coordinamento delle attività dell’area
domiciliare anziani di competenza del comprensorio Alta Val Pusteria
La Cooperativa Itaca non ha sedi secondarie.
Oggetto Sociale e Mission (art. 3 Statuto Sociale)
“La Cooperativa, senza fini di lucro, ha lo scopo di perseguire l'interesse generale della comunità
alla promozione umana e alla integrazione sociale delle cittadine e dei cittadini attraverso la
gestione di servizi socio-sanitari educativi orientati in via prioritaria, ma non esclusiva, alla risposta ai
bisogni di persone in condizioni di svantaggio fisico, psichico e sociale, anziani e minori. La
cooperativa, nello svolgimento della propria attività, si avvale prevalentemente, delle prestazioni lavorative dei
soci. Per il requisito della prevalenza si rende applicabile la disposizione di cui all’art. 111 septies D.Lgs 6/2003,
per il quale le cooperative sociali di cui alla L. 381/91 sono considerate a mutualità prevalente a prescindere dai
requisiti previsti dall’art. 2513 del CC. Lo scopo mutualistico che i soci lavoratori della cooperativa intendono
perseguire è quello di ottenere tramite la gestione in forma associata, continuità di occupazione lavorativa e le
migliori condizioni sociali, professionali ed economiche”.
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Presentazione della Cooperativa Itaca
Mission
“Itaca è nata con lo scopo di perseguire l'interesse generale della comunità alla promozione umana ed
all'integrazione sociale dei cittadini attraverso la gestione di servizi socio sanitari educativi orientati alla risposta
dei bisogni di bambini, anziani o persone in condizioni di svantaggio fisico, psichico e sociale. (Statuto Sociale)
I principi sociali dai quali nasce la nostra mission, si ispirano alla ‘Dichiarazione di identità
cooperativa’ approvata dall’Alleanza Cooperative Internazionale:
Democraticità e partecipazione
Il socio al centro
Impegno verso la comunità
Adesione libera e volontaria
Parità di condizioni dei soci
Educazione, formazione e informazione
Responsabilità
Partecipazione economica dei soci
Cooperare con altre cooperative
Autonomia e indipendenza
Gestione trasparente
L’art. 45 della costituzione riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di
speculazione privata e da questo articolo che nasce la Mission della Cooperativa Itaca.
“Lo scopo mutualistico che i soci lavoratori della cooperativa intendono perseguire è quello di
ottenere tramite la gestione in forma associata, continuità di occupazione lavorativa e le migliori
condizioni sociali, professionali ed economiche. La cooperativa in particolare si prefigge di:
- creare nuove opportunità di lavoro per i propri soci lavoratori e assicurare continuità di impiego a più favorevoli
condizioni normative ed economiche;
- accrescere la capacità lavorativa e la qualificazione professionale dei soci lavoratori;
- ampliare il senso di partecipazione all’attività della cooperativa, promuovendo i valori costituzionali del lavoro,
della solidarietà, della dignità umana, dell’uguaglianza, della libertà, della sicurezza e della salute.
A tal fine la Cooperativa si propone di far partecipare tutte le socie ed i soci ai benefici della mutualità,
applicandone i metodi ed ispirandosi ai principi della libera e spontanea cooperazione” (fonte: Statuto).
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Presentazione della Cooperativa Itaca
Settori di intervento della Cooperativa
servizi rivolti agli anziani
servizi residenziali Servizi residenziali ad anziani autosufficienti: case albergo e comunità alloggio
Servizi residenziali ad anziani auto e non autosufficienti: case di riposo
servizi semi residenziali Servizi semi residenziali ad anziani auto e non autosufficienti: centri diurni
servizi territoriali Servizi di assistenza domiciliare e distribuzione pasti, servizi di animazione in
centri sociali diurni
servizi assistenziali ed educativi per minori, prima infanzia, disabili, giovani
servizi per la prima infanzia Nidi d’infanzia e servizi educativi presso nidi d’infanzia
Centri gioco e servizi educativi presso centri gioco
servizi educativi e animativi
dell’agio per minori Ludoteche, servizi educativi presso ludoteche
servizi territoriali minori Servizi socio educativi territoriali
Servizi assistenziali ed educativi presso doposcuola e gestione tempi integrati
servizi territoriali ai disabili Servizi socio assistenziali ed educativi – scolastici, extrascolastici, domiciliari e
servizi di trasporto
servizi per le politiche giovanili
Informagiovani, progetti giovani, progetti di aggregazione giovanile, servizi educativi presso centri sociali
servizi centri estivi Centri estivi per minori e Servizi educativi e animativi presso centri estivi per minori
servizi per disabili
servizi residenziali Servizi residenziali e servizi assistenziali ed educativi residenziali comunità
alloggio, gruppi appartamento
servizi semi residenziali Servizi assistenziali ed educativi semi residenziali – centri diurni
servizi territoriali Servizi individuali di accompagnamento
servizi per la salute mentale
servizi residenziali Servizi residenziali - comunità alloggio, CTRP, gruppi appartamento
Servizi di accompagnamento alla residenzialità
servizi semi residenziali Servizi semi residenziali e servizi educativi presso centri diurni
servizi territoriali Servizi individuali di accompagnamento
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Presentazione della Cooperativa Itaca
Mappa degli Stakeholder (portatori d’interesse)
Gli STAKEHOLDER rappresentano soggetti o gruppi che influenzano o vengono influenzati da tutte quelle
azioni che la cooperativa mette in atto e si suddividono in:
Stakeholder interni: soci e collaboratori a vario titolo.
Stakeholder esterni: utenti e loro famiglie, clienti/committenti pubblici e privati, cooperative, consorzi di
cooperative, Associazioni Temporanee d’Impresa, associazioni varie, fornitori, etc.
Stakeholder primari: le azioni degli stessi hanno una ricaduta diretta sulla cooperativa quindi i soci, gli utenti e
i committenti.
Stakeholder secondari: non sono essenziali alla normale attività ma esercitano comunque un’influenza.
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Presentazione della Cooperativa Itaca
soci e lavoratori - Complessivamente al 31/12/2014 vi erano 1177 soci iscritti e 29 nella
sezione volontari. Il restanti sono soci ordinari. Le donne rappresentano l’83% della
compagine sociale e lavorativa.
Soci complessivi al 31/12
(volont. /sovventori)
Lavor. al 31/12
(di cui dipendenti)
2010 1020 (11/1) 1205 (213)
2011 1037 (17/1) 1302 (298)
2012 1114 (18/1) 1353 (291)
2013 1160 (27/0) 1483 (323)
2014 1177 (29/0) 1507 (350)
beneficiari delle attività svolte: gli utenti - Beneficiari delle attività svolte dalla Cooperativa sono i
fruitori dei servizi ovvero le persone che definiamo i clienti/utenti. Al 31/12/2014 sono 8.271 di
cui 4.011 femmine e 3.734 maschi (oltre a 526 di cui non abbiamo il dato di genere). Tale numero
non comprende gli utenti dei servizi “aperti” come ad esempio quelli afferenti ai progetti del lavoro
di strada.
aree di servizio Anno 2014 utenti femmine maschi non rilevato
genere
area residenziale anziani 671 434 125 112
area territoriale anziani 1.620 1.026 594 -
area minori, prima infanzia, disabili, politiche
giovanili, centri estivi * 5.226 2.237 2.575 414
area disabilità 316 152 164 -
area salute mentale 438 162 276 -
totali 8.271 4.011 3.734 526
L’utenza è stata fotografata al 31/12 o altra data per le attività stagionali (es. centri estivi) e non tiene conto dei
fruitori in uscita durante l’anno.
clienti committenti - I clienti stabili complessivi sono più di 600, di cui poco più del 10%
riconducibili a committenti pubblici a cui è associato più del 90% del fatturato.
Clienti privati e pubblici nei servizi a gestione propria nell’anno 2014 - La cooperativa gestisce servizi in
autonomia – meglio specificati nella sezione dedicata alle attività - sia per quanto riguarda la proprietà delle
strutture che per le scelte operative, attraverso convenzioni o accreditamenti. In questi servizi, i committenti
possono essere sia privati persone fisiche che amministrazioni pubbliche.
Nello specifico i clienti transitati nel 2014 sono stati 1482 (contro 1196 del 2013), di cui 968 (682 nel 2013)
privati persone fisiche per prestazioni inferiori a duemila euro, 87 clienti enti pubblici e 427 clienti privati, di
cui 5 importanti e prevalentemente riconducibili a contratti pubblici come nel caso di Ati in cui Itaca non è
capofila o prestazioni di servizi attraverso Consorzi (es. Cosm, consorzio Welcoop, consorzio Insieme, …).
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Presentazione della Cooperativa Itaca
Reti e collaborazioni formali e informali - La rete che negli anni la cooperativa ha sviluppato è mezzo
per il raggiungimento degli obiettivi ma anche occasione di confronto e di crescita. Di seguito, in forma parziale,
ne diamo rappresentatività.
La Cooperativa Itaca aderisce alla Lega Nazionale Cooperative e
Mutue, e a Legacoopsociali quale Associazione di settore.
L’importo dei contributi associativi versati a Legacoop per l’anno 2014 è di € 66.000.
All’interno degli organismi regionali e nazionali è rappresentata da:
Orietta Antonini (presidente della cooperativa Itaca da maggio 2013) – membro della
Direzione reg.le e nazionale di Legacoop, componente della Commissione nazionale
Pari Opportunità e referente della Commisione P.O. regionale. Da gennaio 2015 Vicepresidente di Legacoop.
Leo Tomarchio – (presidente fino a maggio 2013) membro della Direzione e della Presidenza di
Legacoopsociale Fvg;
Per gli incarichi di cui sopra non ci sono remunerazioni ulteriori, né da parte di Itaca né da parte degli organismi
di rappresentanza.
Nel 2011 è nata l’Alleanza delle Cooperative Italiane, il coordinamento nazionale tra Legacoop, Agci e
Confcooperative per promuovere e coordinare l’azione di rappresentanza nei confronti del
Governo e Parlamento, delle istituzioni pubbliche e private, nazionali ed europee, e delle parti
sociali. Da allora, l’attività di coordinamento si sta ampliando ai territori e ai settori; in Regione
l’ACI SOCIALE FVG ha raggiunto un livello di maturazione sostanziale, esso rapresenta 223 coooerative sociali
(di cui 118 di tipo A, 74 di tipo B e le restanti sono miste, 22, e 9 consorzi) e 10mila occupati e dialoga con tutte
le istituzioni che direttamente o indirettamente si occupano di politiche del lavoro e di inclusione sociale.
A livello nazionale si prevede al 2017 la partenza definitiva della nuova Alleanza; anche da questo progetto
dipenderà il livello di cambiamento della cooperazione ed in particolare della sua capacità di essere uno dei
motori della ripresa in quanto soggetto capace di fare un’altra economia.
imprese partecipate - Il valore complessivo delle partecipazioni è di € 82.385. Per il dettaglio si
richiama la Nota Integrativa al Bilancio nel paragrafo dedicato alla “analisi delle voci di stato patrimoniale”,
immobilizzazioni finanziarie.
partecipazione imprese collegate
Gruppo Ottima Senior Srl – via Vallona, 66 – Pordenone
Cooperativa Sociale Maciao via della Cooperativa, 10 - Tolmezzo (Ud)
partecipazione altre imprese
COSM Udine – Consorzio Operativo Salute Mentale Soc.Coop.Sociale – via Pozzuolo 330 – Udine
FIN.RE.CO – Finanziaria Regionale della Cooperazione – via Volpe 10 – Udine
Banca Popolare Etica – piazzetta Forzatè – Padova
Banca di Credito Cooperativo Pordenonese – via Trento 1, Azzano Decimo (Pn)
Cooperativa Sociale Noncello – Via dell’Artigianato 20, Roveredo in Piano (Pn)
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Presentazione della Cooperativa Itaca
Cooperativa Futura Soc.Coop.Soc.Onlus – via Savorgnano, 16/1 – San Vito al T. (Pn)
Cooperativa Sociale Cadore – Comune di Valle di Cadore (Bl)
Consorzio Insieme Soc.Coop. a r.l. - via Zappetti, 41 – Portogruaro (Ve)
Consorzio Hand - Via dei Brazzà, 35 - Plaino – Pagnacco (Ud)
Cooperativa Hattiva Cooperativa Sociale a r.l. – via Perugia Feletto Umberto – Tavagnacco (Ud)
Consorzio Regionale Welcoop di Cooperative Sociali – via Vallona, 66 – Pordenone
Azienda Servizi Formazione in Europa Società Consortile a r.l. – via Belluzzo, Verona
sistema cooperative (oltre le partecipate) - Oltre alle partecipazioni, negli anni abbiamo consolidato
rapporti di partnership con alcune cooperative e consorzi di cooperative nella valorizzazione
dell’integrazione e nella cura di una rete di relazioni variamente strutturate.
COOPERATIVA ART.CO cooperativa di servizi di San Giorgio di Nogaro (Ud)
COOPERATIVA ARACON coop.sociale di tipo A di Udine, è consorziata del consorzio Interland
COOPERATIVA SOCIALE PORDENONESE F.A.I., di tipo A di Porcia (PN)
COOPERATIVA SOCIALE ACLI di tipo A di Cordenons (Pn)
COOPERATIVA SOCIALE ALBATROS, COOPERATIVA SOCIALE TRILLI coop. ve b) di Merano (Bz)
IDEALSERVICE società cooperativa di Pasian di Prato (Ud)
COOPERATIVA LA QUERCIA cooperativa sociale di tipo A di Trieste
CAMST società cooperativa di Bologna, si occupa di ristorazione
COOPERATIVA SOCIALE IL LABIRINTO cooperativa sociale di tipo A di Pesaro
COOPERATIVA CODESS FVG coop. sociale di tipo A di Udine
COOPERATIVA UNIVERSIIS, cooperativa sociale di tipo A di Udine
CONSORZIO SACS operante nel territorio bellunese è un consorzio di cooperative
CONSORZIO IL MOSAICO di Gorizia, è un consorzio di cooperative sociali
COOPERATIVA ARTEVENTI di Udine si occupa di animazione
COOPERATIVA CRAMARS, cooperativa sociale A di Tolmezzo, si occupa di formazione professionale
COOPERATIVA AZALEA Cooperativa sociale A di Verona
COOPERATIVA LA VALDOCCO Cooperativa Sociale A di Torino
COOPERATIVA SOCIALE RINASCITA COMUNITA’ ONLUS di Tolmezzo (Ud), si occupa di disabilità
residenziale
COOPERATIVA SOCIALE HATTIVA LAB, cooperativa sociale di Udine si occupa di servizi socio -
educativi ed assistenziali e formativi
COOPERATIVA SOCIALE IL PICCOLO PRINCIPE di Casarsa (Pn) è una cooperativa sociale plurima, di servizi alla persona e di integrazione lavorativa, nata dal naturale processo di sviluppo dell'associazione
di volontariato “Il Noce”
COOPERATIVA SOCIALE KARPÓS Onlus di Porcia (Pn) di tipo B e si occupa di pulizie, raccolta cartucce esauste, facchinaggio, interventi edili
COOPERATIVA SOCIALE ASSIST, di Bolzano si occupa di servizi di assistenza domiciliare
COOPERATIVA SOCIALE ARCOBALENO, cooperativa sociale di tipo B con sede a Gorizia, si occupa di
attività di pulizia, manutenzione verde, gestione servizi ecologici
COOPERATIVA ARTELIBRO, cooperativa sociale di tipo B con sede a Udine, si occupa di grafica e assemblaggio
rete delle associazioni – Il nostro lavoro necessariamente deve sviluppare interventi sociali improntati allo
sviluppo di collegamenti e connessioni tra competenze diverse all’interno del servizio e tra i vari servizi, e tra
diverse realtà. E’ una rete indispensabile che esprime anche una concezione di intervento partecipato, in cui tutti
i soggetti contribuiscono, mettendo a disposizione ulteriori reti, producendo connessioni e scambi. Tutto ciò passa
attraverso la collaborazione, il confronto e il supporto ad associazioni presenti sul territorio è costante e
fondamentale per il nostro lavoro. Per Itaca queste realtà sono molto numerose e a ciascuna va il nostro
ringraziamento.
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Presentazione della Cooperativa Itaca
Comunicazione sociale: per informare, per raccontare, per mostrare, per educare, per
denunciare, per rendere i cittadini consapevoli delle nostre attività, …
Nel corso del 2014 la comunicazione sociale ha registrato un generale potenziamento qualitativo e quantitativo
grazie principalmente alla varietà e all’integrazione tra i differenti strumenti a disposizione: comunicati
stampa tradizionali e 2.0, area social con Facebook, blog IT La Gazzetta di Itaca, Newsletter mensile
digitale rivolta principalmente ai soci, sito web istituzionale, grandi e piccoli eventi realizzati sul territorio
con il contributo sempre insostituibile dei nostri soci. Le nostre reti si sono consolidate e continuano a svilupparsi
attraverso un’attività di comunicazione intensa e con obiettivi molto stratificati, rivolti sia all’interno sia
all’esterno, per dare visibilità e valore alle nostre molteplici attività, non solo istituzionali.
I comunicati stampa inviati sono stati 101 (rispetto ai 73 del 2013), il dato registra un aumento di quasi il 40%
rispetto all’anno precedente, e il loro ruolo di contatto con i media
resta insostituibile. Quanto alla rassegna stampa Itaca (il “parlano di
noi”), il risultato è di 510 articoli (329 nel 2013) pubblicati dai media
monitorati, con un aumento del 55%. Sebbene non esaustivi e
sottodimensionati, i risultati non tengono conto delle uscite su
agenzie di stampa (Ansa, Adnkronos, ecc.), né delle notizie o
interviste passate sui canali radio/Tv, questi i dati registrati:
Messaggero Veneto 142 (125 nel 2013), Gazzettino 138 (83), Canali
Legacoop/Legacoopsociali 93 (60) e in particolare Legacoop
Informazioni e Legacoopsociali.it 50, Nelpaese.it (quotidiano nazionale online di Legacoopsociali) 43.
Al 31 dicembre le pagine Facebook ufficiali sono 5: Cooperativa Sociale Itaca, pagina istituzionale con 1828 Mi
piace, +80% rispetto all’anno precedente, 68 Mi piace in più al mese (1015 al
31-12-2013, 605 al 31-12-2012); FAB, pagina ufficiale di Faber Academy Box
con 1278 Mi piace (1007, 520); ITACA OGNI GIORNO DIRETTA AI DIRITTI
pagina con 677 Mi piace (605, 355); Ottima Senior, pagina compartecipata e
creata il 5-6-2013, 301 Mi piace (143); Farfabruco per te, creata il 26-2-2014,
al 31-12-2014 registra 389 Mi piace.
La Newsletter digitale viene inviata mensilmente a tutti i soci e lavoratori. Gli
articoli, consultabili in forma integrale sul Blog IT La Gazzetta di Itaca, sono
stati 202 con una media di 17 articoli a Newsletter, le visite sono state
12385, i visitatori 6902, 816 le immagini aggiunte.
21
Presentazione della Cooperativa Itaca
Diario minimo degli eventi 2014 - Progetti, cultura cooperativa, incontri, iniziative di un anno di cooperazione
sociale. Sono stati parecchi gli eventi promossi e partecipati da Itaca, che hanno visto l’impegno dei nostri soci e
dei beneficiari dei nostri servizi. Ne riportiamo solo alcuni come esempio del nostro impegno all’informazione, alla
creazione di reti e alla partecipazione.
FAB INCUBATORE DI INNOVAZIONE SOCIALE VALUTATO TRA I MIGLIORI AL MONDO - Pordenone Udine Gorizia Trieste
Il 2014 di FAB – Faber Academy Box, l’incubatore d’innovazione sociale lanciato da Itaca nel 2012 in occasione del Ventennale di fondazione, è stato
molto impegnativo con l’avvio di 4 Academy contemporanee nei territori
delle Province di Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine, come previste dal progetto Fvg Labor – Laboratori di lavoro giovanile. Il progetto,
finanziato dall’Upi ha visto FAB impegnato per un anno a seguire e coordinare l’aspetto metodologico e tecnico dei percorsi di accompagnamento e sviluppo delle idee
imprenditoriali candidate da giovani della regione tra i 18 e i 35 anni. L’esperienza è stata importante per FAB
che, per la prima volta, si è messo alla prova “replicandosi” in territori diversi e scommettendo sulla propria capacità di creare e mettere a sistema le reti territoriali. Il percorso ha visto la partecipazione di 51
progettisti (impegnati a sviluppare 25 progetti di impresa), 59 docenti e 32 mentor. Il progetto ha riunito le 4 commissioni territoriali e ha premiato i 4 progetti di impresa più sostenibili, radicati nel territorio,
cantierabili e ad alto impatto sociale.
Nuove Imprese anche Cooperative - Sono nate così 4 nuove imprese: LAM! Look at Me (Gorizia, progettazione di
giocattoli per l’integrazione tra bambini disabili e normodotati), 4Bit Animation Studio (Pordenone,
computer grafica 3D e realizzazione di cartoni animati), S.M.art (Udine, stampa in 3D di oggetti in bioplastica) e
Border Studio (Trieste, comunicazione per il sociale e la
disabilità), tutte premiate con un contributo di startup di € 12.000 erogato dall’Unione delle Province Italiane.
Ma l’attività di FAB è proseguita anche fuori: siamo stati invitati a raccontarci a numerosi eventi e convegni
(convegno di chiusura del progetto “Sea” a Ravenna, presentazione del progetto “Idealmente” a Bologna,
seminario internazionale “Social Innovation: tra policy e sviluppo” a Bertinoro), come anche ad un benchmarking internazionale degli incubatori di impresa nel mondo, a cura di un ente di ricerca svedese,
Ubi Index, che ci ha valutati tra i migliori incubatori al mondo per quanto riguarda l’attenzione alla persona e allo sviluppo delle sue competenze.
Una menzione particolare spetta a Coopstartup, progetto sperimentale di ricerca-azione avviato da Coopfond a maggio del 2013 in collaborazione con Legacoop con lo scopo di sperimentare nuovi processi di promozione
cooperativa, al quale FAB e Itaca sono stati invitati a partecipare come partner.
FVG e Veneto – Itaca adotta Gentlecare
A inizio anno Itaca ha adottato il metodo
Gentlecare in tutti i servizi residenziali per
anziani, oltre 1000 tra
anziani e operatori coinvolti nell’attuazione delle “Linee applicative”. GENTLECARE® è un modello
protesico di cura e assistenza rivolto a persone anziane sofferenti di demenza. Dal 2011 il gruppo
Ottima Senior (di cui Itaca è socia) è referente per la società Moyra Jones Resources Ltd della diffusione e
verifica del metodo per Italia ed Europa. Nel corso
dell’anno, il Nucleo Giallo della Cdr di Sacile (Pn) dedicato alle patologie dementigene è stato ri-
certificato secondo la metodologia Gentlecare.
FVG e Veneto – L’estate “concilia” i Punti verdi
Dal 16 giugno al 10 settembre, nido, materne ed elementari, tempo pieno o solo mattina: 25 i Punti
verdi di Itaca rivolti a bambini dai 12 mesi agli 11 anni sparsi in 15 Comuni del FVG e del Veneto, 1300
le iscrizioni.
Sei i “Baby parking” gratuiti per figli e nipoti dei lavoratori Itaca, una
proposta che rientrava nel progetto “Itaca un’isola di conciliazione”, nato per venire incontro alla
necessità di conciliare le
esigenze delle famiglie nel corso dell’estate.
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Presentazione della Cooperativa Itaca
Pordenone 10 dicembre - Assemblea
dei Soci In Fiera a Pordenone,
l’Assemblea dei soci ha
deliberato la costituzione delle “Assemblee
separate” nei diversi territori in cui Itaca opera. Obiettivo accorciare le
distanze non solo chilometriche, per avvicinare al
dialogo e al confronto, lasciando che l’Assemblea generale dei delegati possa raccogliere con più
precisione la portata (qualitativa e quantitativa) delle ricchezze soprattutto in termini di relazioni,
rimettendole in un’efficace prospettiva di sviluppo.
Pordenone 19 maggio – Per altri occhi Avventure quotidiane di un manipolo di ciechi: Sala
grande di Cinemazero colma in ogni ordine di posti per la presentazione di “Per altri occhi”, il docu-film
dedicato alla disabilità visiva girato dal regista Silvio
Soldini, presente insieme al coregista
Giorgio Garini. Organizzata da
Unione Ciechi e
Ipovedenti onlus, in collaborazione con
Cinemazero, Itaca, associazione San
Pietro Apostolo e il patrocinio del Comune di Pordenone, ha visto la partecipazione di Luca Casella,
uno dei protagonisti.
Pordenone – Catalogo corsi a iscrizione
individuale 1/2014
L’ufficio Formazione ha
inteso rispondere alle numerose richieste pervenute da lavoratori e
non di Itaca, che hanno espresso l’interesse ad approfondire argomenti e tematiche attuali non
necessariamente correlate con il proprio ambito di
lavoro come, ad esempio, le lingue, l’informatica, l’arte culinaria. Ne è nato, in fase sperimentale, il
primo Catalogo dei corsi a iscrizione individuale.
Portogruaro 20 giugno_19 luglio - La Nâf Spaziâl
Edizione n.10 per “Notturni di versi”, il piccolo
festival della poesia e delle arti notturne organizzato dall’associazione culturale Porto dei Benandanti in
collaborazione con diversi partner tra cui Itaca. L’edizione 2014 era dedicata al “poeta delle
pantegane”, come amava definirsi lui stesso, Federico Tavan.
Ed è da uno dei
suoi testi più forti ed emozionanti che
i Notturni 2014 hanno preso in
prestito il titolo: La
Nâf Spaziâl.
28 giugno Itaca festeggia i 22 anni –
Inaugurata la Comunità di Bertiolo Un sabato di festa quello
trascorso a “Casa e Piazza”, la comunità di
Virco di Bertiolo (Ud), la cui inaugurazione ufficiale è
stata fatta coincidere con il
compleanno di Itaca. Grazie alle persone che la abitano e
che hanno aperto con entusiasmo le porte di casa
propria, la doppia festa ha visto al centro le
persone, come hanno sottolineato nei diversi interventi tutte le autorità intervenute. Presenti
Regione Fvg, Provincia di Udine, Comune di Bertiolo, Ass4, il parroco e Tpstudio Pordenone, che ha
progettato assieme a Itaca la realizzazione ex novo della casa.
Itaca a Folkest per
la salute mentale - Capitano tutte a noi: Aviano 5 luglio, Tolmezzo 18
luglio, Spilimbergo 27 luglio Musica e diritti con una riflessione aperta sui temi del
sociale. Da 14 anni Itaca e Folkest collaborano fianco a
fianco in un’ottica di sensibilizzazione sulla salute mentale, per superare lo stigma e il pregiudizio.
Per dare maggiore forza al nostro impegno, abbiamo scelto di essere presenti al festival Folkest con i Capitano tutte a noi, gruppo musicale formato da
sette componenti, nato nel 2013 a Pordenone all'interno di un progetto in collaborazione con il
Dipartimento di salute mentale dell’Azienda sanitaria n.6 Friuli Occidentale.
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Presentazione della Cooperativa Itaca
“Tal Grim” 14 novembre – Inaugurata a
Ronchis la Comunità per sostenere minori e famiglie in difficoltà
Inaugurata a Ronchis la nuova Comunità
educativa diurna in grado di ospitare fino a 10 minori tra gli
11 e i 18 anni. L’obiettivo del nuovo servizio è sostenere le
famiglie in difficoltà
nell’assolvere il proprio compito di accudimento e cura dei figli,
garantendo un luogo protetto e caratterizzato da un’accoglienza il più possibile vicina
ad una dimensione domestica. Congiuntamente alla nuova Comunità, abbiamo inaugurato l’apertura
dell’ufficio territoriale trasferito da Latisana alla
struttura adiacente “Tal Grim”.
Zugliano 14 ottobre – Con gli 11 anni di
Calicantus abbiamo ricordato Ardea Moretti Ci siamo incontrati al Centro Balducci di Zugliano per
“Festinsieme” con tante comunità della disabilità e
della salute mentale, per l’11° compleanno della Comunità residenziale per persone disabili Calicantus.
Assieme a Pierluigi Di Piazza, fondatore del Centro di
accoglienza Balducci, al coro
‘Nove per caso’ e all’attore Claudio Moretti, abbiamo
ricordato Ardea Moretti, per anni responsabile dell’area
Salute mentale di Itaca. Scomparsa all’inizio del 2014,
Ardea ha avuto un ruolo
centrale nell'opera di smantellamento dell'istituzione totale di Sant'Osvaldo, l'ex manicomio di Udine.
GENIUS LOCI – Il progetto dei 4 quartieri a Pordenone Villanova, Borgomeduna, San Gregorio e Vallenoncello sono i 4 quartieri della
Circoscrizione Sud di Pordenone interessati al progetto promosso dall’Ass. 6 insieme al
Comune e realizzato dalle Cooperative Sociali Acli, Fai e Itaca. Genius Loci ha l’obiettivo di attivare reti e sinergie per prevenire emarginazione e isolamento tra persone e tra
generazioni. Anche nel 2014 gli eventi sono stati l’oggetto del servizio e, proprio per la natura stessa del progetto, hanno coinvolto tutte le istituzioni e le persone dei 4
quartieri. Davvero tante le iniziative: 2^ Corsa dei Babbi Natale, tour del film Storie, Memorie, Viaggi, memorie individuali raccolte, incontri Cuciti su Misura
occasioni per favorire il dialogo tra la comunità e i servizi, la Fiera dei quartieri Tutto per tutti; la prosecuzione della costruzione dell’archivio storico di quartiere con documenti storici e immagini di
luoghi e persone di San Gregorio – Le Grazie; la Banca dei ricordi ovvero i cicli di aperitivi tra vicini di casa con storie di ogni tempo, provenienti dal piccolo patrimonio personale che ciascuno; il
percorso di "teatro di quartiere" grazie alla collaborazione con l’associazione “L’Arlecchino Errante”.
Ma anche eventi specifici dedicati ai quartieri come l’organizzazione della serata inaugurale della Festa in Piassa con Letture che pass; La Festa di via a Borgomeduna; La notte dei libri stregati, una
festa aperta al quartiere di San Gregorio; il Laboratorio di pittura creativa realizzato a Vallenoncello.
“Gastronauta si nasce o si diventa?” – Al
Farfabruco si diventa genitori consapevoli Sono state davvero
tante le iniziative ospitate nel corso
dell’anno al Farfabruco,
il nido d’infanzia di Itaca a Pordenone. Una per
tutte la vogliamo ricordare ed è stata
quella dedicata all’alimentazione nel primo anno di
vita del bambino. Perché educare al gusto è possibile ed è anche possibile una alimentazione
sana ed equilibrata, come anche una presentazione del cibo bella e divertente da vedere, soprattutto
per i più piccini. Ed ecco l’idea di un corso di cucina partito il 27 ottobre (quattro gli incontri) pensato
appositamente per le mamme ed i papà.
“Zombie non sei” il corto per proseguire gli studi –
Torviscosa (Ud) 26 ottobre
Giovani sotto i riflettori per
arginare la
dispersione scolastica e
stimolare i loro coetanei a
proseguire gli studi in maniera consapevole. Era questo
l’obiettivo di “6x6=36. Zombie non sei”, il cortometraggio promosso dal Centro di aggregazione
giovanile di Torviscosa e realizzato grazie al contributo dell’amministrazione comunale. Protagonisti del video nove
ragazzi del luogo tra i 14 e i 18 anni. Il corto è stato proiettato il 26 ottobre al Museo Cid ed ha suscitato un
grande interesse da parte dei media non solo a livello locale.
Molte altre sono state le iniziative, molti i servizi che hanno festeggiato le loro attività insieme alle comunità di riferimento… e ci dispiace di non poterle elencare tutte.
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Presentazione della Cooperativa Itaca
Politica della qualità
le attività e gli obiettivi in area qualità
obiettivo generale
area qualità azioni risultato 2014
razionalizzazione e semplificazione processi e strumenti del SQ
revisione procedure gestionali Obiettivo raggiunto. Revisionate le procedure ricercando gli elementi da semplificare
revisione strumenti di registrazione con lo scopo di renderli più informatizzati
Obiettivo costantemente perseguito. Informatizzazione delle schede valutazione e monitoraggio servizi, dell’elenco e scheda valutazione fornitori, della matrice gestione documenti. Migliorati i file: elenco servizi, elenco non conformità, azioni correttive e preventive, reclami, sintesi audit, obiettivi
ogni qualvolta vi è la proposta di
implementare nuova modulistica analisi della documentazione esistente e verifica degli strumenti che potrebbero essere unificati.
Obiettivo costantemente perseguito
Nell’area Disabilità a seguito dei numerosi rilievi emersi dagli audit interni, RAP e CAP hanno organizzato una serie di incontri con la RQ al fine di efficentare la modulistica dell’area.
Implementazione efficace del sistema qualità in fase di start up dei servizi
Formazione specifica sull’implementazione del SQ nei servizi di nuova acquisizione.
Obiettivo raggiunto. Formazione effettuata ai nuovi coordinatori
Audit nei servizi di nuova acquisizione Obiettivo raggiunto. Audit effettuati ai nuovi servizi (CD e CRHGG di Sacile)
Aumento competenze gruppo auditor su ISO 19011
Formazione specifica del gruppo con docente esperto
Obiettivo raggiunto. Effettuato corso di formazione.
risultati emersi dagli audit interni del sistema di gestione per la qualità
Nell’anno è stato verificato puntualmente il livello di implementazione del Sistema Qualità e l’efficacia e
l’adeguatezza alla norma Uni EN ISO 9001:2008, l’adeguatezza dei processi e degli strumenti di monitoraggio e di
controllo per il raggiungimento degli obiettivi, evidenziate le aree suscettibili di miglioramento.
aree sottoposte ad audit
audit 2014
livello implementazione SQ nei servizi
Sono stati effettuati 45 audit ad
altrettanti servizi e 1, svolto su 2
giornate, per coprire Direzione e aree di
staff, per un totale di 46 audit. Il livello
di implementazione del Sistema Qualità
ed in particolare l’adeguatezza alla
Norma ISO nei servizi sottoposti ad
audit risultano mediamente buoni in
tutte le aree produttive.
insuff suff buono ottimo
AR res. anziani 3 3
AT terr. anziani 8 1 5 2
SD disabilità 9 2 5
M minori 13 3 8 2
P salute mentale 12 1 5 6
Direzione e uffici staff 1 1
totale 46 2 10 27 5
Per i due servizi con livello di insufficienza sono state promosse azioni di miglioramento che hanno gettato le basi
per un effettivo miglioramento.
Durante gli audit sono stati registrati 120 rilievi, 37 le non conformità segnalate, 83 le raccomandazioni. La
maggioranza dei rilievi ha riguardato la tenuta sotto controllo dei documenti e delle registrazioni (41),
seguono i rilievi relativi alla tenuta sotto controllo dell’erogazione del servizio (20). Non sono state rilevate
negli audit non conformità di gravità elevata cioè derivanti dal processo o dal sistema.
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Presentazione della Cooperativa Itaca
risultati emersi dall’ audit di certificazione del sistema di gestione per la qualità
Nei giorni 11 e 12 dicembre 2014 si è svolto l’audit di rinnovo della certificazione UNI EN ISO 9001:2008 da parte
dell’ente certificatore UNITER con un esito più che soddisfacente: il livello di maturità ed efficacia del
sistema di gestione aziendale della Cooperativa è stato giudicato alto; il sistema è infatti utilizzato come
principale leva competitiva per migliorare i processi e le performance aziendali.
non conformità e reclami
Nel 2014 le non conformità segnalate sono state 70, 10 di esse sono su più punti e sottopunti della norma
ISO, 2 interessano più aree, 2 interessano tanto il sistema di gestione per la qualità che il sistema di gestione per
la sicurezza e 8 sono relative solo al sistema di gestione per la sicurezza (SGS). Riguardo la gestione delle non
conformità in alcuni casi non vi è stata una presa in carico spontanea, tuttavia una volta iniziata la trattazione il
sistema risponde con serietà, competenza e spinta al miglioramento. Non vi sono state NC segnalate dall’Ente di
Certificazione UNITER. Complessivamente non vi sono non conformità derivanti da processo o sistema.
2013 2014
area NC
audit SQ NC
HACCP NC
audit SGS NC
audit SQ NC
HACCP NC
audit SGS
AR 5 2 1 1 1 0
AT 6 2 1 6 1 2
M 9 2 1 6 0 6
P 14 6 3 10 1 1
SD 3 3 0 14 2 5
DIR/STAFF 1 0 0 2 0 1
F 0 2 3 0 1 0
C 0 2 0 0 0 0
ATI 0 0 1 0 0 0
TOTALE NC PER TIPO AUDIT 38 19 10 39 6 15
TOTALE NC 67 60
In relazione alle NC rilevate per tipologia di audit e per area in confronto allo scorso anno vediamo che:
si conferma che gli audit del SQ rilevano complessivamente la maggioranza delle NC in entrambi gli anni;
diminuiscono sensibilmente nel 2014 le NC rilevate dal sistema HACCP (-13);
sono in aumento le NC rilevate mediante audit del SGS, per la maggiore implementazione del sistema
stesso nel 2014;
l’area minori aumenta sensibilmente le NC rilevate mediante audit SGS (+5), da rilevare che 3 NC fanno
riferimento a non conformità delle sedi dei servizi di proprietà del committente;
anche l’area dei servizi semiresidenziali e residenziali per disabili aumenta sensibilmente le NC rilevate
mediante audit SGS (+5), in questo caso le cause delle NC sono variegate;
L’area salute mentale diminuisce sensibilmente le NC rilevate mediante sistema HACCP (-5).
I reclami sono stati 39 alcuni su più punti e sottopunti per un totale di 46. Di questi 9 sono stati trattati come
non conformità. La maggioranza dei reclami, 17 (19 nel 2013) ha interessato il processo di approvvigionamento
di beni e servizi e la tenuta sotto controllo della produzione e dell’erogazione del servizio, con 13 reclami (10 nel
2013). Tutti i reclami relativi all’approvvigionamento sono riconducibili a problematiche sorte con i fornitori.
Inoltre tutte le aree produttive sono state oggetto di reclami in relazione all’erogazione del servizio, la
maggioranza dei quali proveniva dai committenti.
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Presentazione della Cooperativa Itaca
Provenienza
reclami
reclami
2013
reclami
2014 Si osserva che anche quest’anno la maggioranza dei reclami, 21,
proviene dal personale interno, 17 di questi riguardano i fornitori e le
forniture, per le forniture in particolare la qualità dei DPI con 7
reclami. Di una certa consistenza i reclami provenienti dal
committente, 14 quest’anno e 10 lo scorso anno. Il committente ha
elevato reclami per lo più per il comportamento del personale nei
servizi, 9 reclami.
Committente 10 14
Utente 9 3
Personale Interno 30 21
Resp. Qualità 1 0
RSPP 1 0
cittadinanza 0 1
totale 51 39
azioni correttive e preventive intraprese
Metodologicamente le azioni correttive (AC) vengono promosse dai responsabili delle aree interessate
unitamente al responsabile del sistema di gestione per la qualità, con l’intento della massima condivisione
possibile degli interventi. Le azioni correttive intraprese sono state 58 su 70 NC, 12 NC non hanno avuto bisogno
di azioni correttive vere e proprie in quanto il trattamento della NC o ne eliminava anche la causa, ovvero la
causa non era imputabile alla sfera d’azione della Cooperativa.
Di seguito le tipologie di AC promosse:
azioni correttive per tipologia di trattamento confronto 2013/2014 2013 2014*
interventi informativi/formativi/addestramento/supervisione al personale 21 15
riorganizzazione e miglioramento servizio: riesame e modifica piani/carichi/prassi di lavoro 2 0 elaborazione/riesame/aggiornamento/implementazione modulistica/registrazioni 14 15 acquisizione documentazione esterna 1 0 monitoraggio 10 6 acquisizione risorse materiali 3 2 avvicendamento del personale/richiami scritti o verbali, disciplinari 17 4 approfondimenti 1 3 manutenzioni 4 0 richieste miglioramento a fornitori/partner 5 3 comunicazioni 7 2 miglioramento sicurezza sul lavoro 0 1 miglioramento servizio 0 4 programmazione 0 1 supervisione 0 4
*alcune AC hanno riguardato più interventi contemporaneamente
Come si può notare la maggioranza delle azioni hanno riguardato tanto gli interventi informativi/formativi (15), il
dato è minore a quello dello scorso anno (21), quanto gli interventi riguardanti la gestione della modulistica e
delle registrazioni (15), dato quasi uguali allo scorso anno (14). Tali azioni nel complesso quindi puntano
maggiormente all’acquisizione di maggiori competenze e al miglioramento degli strumenti di registrazione e al
maggiore controllo.
27
Presentazione della Cooperativa Itaca
Le azioni preventive (AP) consigliate per eliminare le potenziali cause delle non conformità e per il
miglioramento della qualità del servizio e dell’organizzazione sono state 140, di seguito le AP promosse:
azioni preventive per tipologia di trattamento e confronto 2013/2014 2013 2014*
elaborazione/riesame/aggiornamento/implementazione modulistica/registrazioni 74 58
interventi informativi/formativi/addestramento/supervisione al personale 20 16
comunicazioni 11 11*
monitoraggio 9 4
acquisizione risorse materiali 16 19
approfondimenti 2 1
miglioramento servizio 13 9
acquisizione documentazione esterna 0 1
manutenzioni 0 10
miglioramento sicurezza sul lavoro 0 15
richieste miglioramento a fornitori/partner 0 1
programmazione 0 4
avvicendamento del personale/richiami scritti o verbali, disciplinari 0 4
supervisione 0 1
nuovi incarichi/inserimenti nuovo personale 0 1 *alcune AP hanno riguardato più interventi contemporaneamente
La maggioranza delle AP ha riguardato anche quest’anno il miglioramento delle registrazioni e dell’impianto
documentale (58); a seguire le azioni di miglioramento relative all’acquisizione di risorse materiali (19) per lo più
acquisti di DPI e DPC e piccoli arredi o utensili per le cucine. Rispetto alle azioni promosse in merito alle
comunicazioni in maggioranza con l’esterno, notiamo una stabilità rispetto al 2013 (11). La necessità di
miglioramento della sicurezza nei luoghi di lavoro è stata quest’anno considerata a sè stante mentre gli scorsi
anni era all’interno di varie tipologie trattamento.
28
Governo e amministrazione
3. Governo e amministrazione della cooperativa
Gli strumenti interni fonte di valori, regole e comportamenti sono lo Statuto Sociale (regole generali di
funzionamento), il Regolamento Organizzativo e il Regolamento Interno Soci (disciplinano i rapporti tra
la cooperativa i soci e i dipendenti), il Manuale della Qualità i cui principi guida sono stati riportati nel capitolo
di presentazione.
L’avvio del percorso verso l’adozione del Modello Organizzativo di cui al D.Lgs 231/2001, ha già visto il
completamento del Codice dei Comportamenti in cui sono formalizzati diritti, doveri e responsabilità della
cooperativa e di tutti coloro che a vario titolo operano con e per essa.
La partecipazione democratica alla vita della cooperativa si esplica attraverso una serie articolata di
strumenti che consentono, il più possibile, una capillare attività di informazione e scambio con i soci su ciò che
attiene la vita della cooperativa, sulle specificità dello scambio mutualistico ed anche sull’andamento generale
della cooperazione e del suo ‘mercato’ di riferimento.
Assemblee dei soci (1/2 volte l’anno) Consiglio di amministrazione
Riunione nei servizi e negli uffici
territoriali Riunioni art.35 d.lgs 81 (RLS, tutela della
salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro) Incontri di zona e nelle èquipes (a cura
dei consiglieri di amministrazione) Eventi pubblici (convegni, concerti,
presentazione di progetti, seminari, ..)
Bilancio Sociale (per tutti gli stakeholders) e
Bilancio Digitale (www.bilancio.digitale...) Incontro nuovi soci
Newsletter (mensile di informazione) spedita
a tutti i lavoratori Attività formative (sia professionalizzanti che
su tematiche di cooperazione) Pagina Facebook con notizie settimanali
Sito Internet
Organi Sociali: Assemblea dei Soci, Consiglio di Amministrazione,
Collegio Sindacale
L’Assemblea dei soci è l’organo sovrano della cooperativa le cui funzioni e obblighi sono disciplinate
da norme di legge e dallo Statuto Sociale.
All’assemblea dei Soci hanno diritto di partecipare tutti i soci. Hanno diritto di voto i soci iscritti nelle
rispettive sezioni da almeno 3 mesi e ciascun socio può rappresentare, con conferimento per iscritto, massimo
altri tre soci. Ancorché non previsto dalla legge, il nostro Statuto prevede, per la validità delle delibere
assembleari, la presenza almeno del 20% dei soci aventi diritto.
Lo Statuto declina le diverse categorie di soci ma attualmente sono attive solo due sezioni:
- soci ordinari (che rappresentano la quasi totalità dei soci), ovvero chi partecipa attivamente e con il
proprio lavoro alla vita sociale e all’attività della cooperativa, ricevono un compenso la cui natura ed entità
sono regolate dal CCNL Coop Sociali e dal Regolamento Interno (migliorativo rispetto al contratto), e
29
Governo e amministrazione
fruiscono degli strumenti mutualistici a loro dedicati. L’azione sociale è di € 50 e i soci lavoratori ne
sottoscrivono 14 per un totale di € 700.
- soci volontari che prestano la loro attività gratuitamente per fini solidaristici;
Negli anni precedenti la Cooperativa Itaca ha avuto due soci sovventori – la Coop Service Noncello (già nostro
socio fondatore) e Fin.Re.Co (Finanziaria Regionale per la cooperazione).
L’assemblea dei soci: - approva il Bilancio d’esercizio, - la destinazione del risultato d’esercizio, - le relazioni del
consiglio di amministrazione, - il regolamento elettorale con cui nomina il consiglio di amministrazione, - il
regolamento interno che disciplina i rapporti con i soci lavoratori, - eventuali compensi per il consiglio di
amministrazione, - delibera sulle questioni più importanti inerenti la gestione della società. L’Assemblea delibera
sulle modifiche statutarie in seduta straordinaria e alla presenza di un notaio.
Nel 2014 si sono svolte due Assemblee dei Soci di cui una Strordinaria per la modifica statutaria che ha
introdotto la possibilità di fare le assemblee separate.
Ass. Soci
mag. ‘12
Ass. Soci
nov. ‘12
Ass. Soci
mag. ‘13
Ass. Soci
mag. ‘14
Ass. Soci
dic. ‘14
Soci con diritto di voto 1052 1061 1128 1151 1176
Presenti e rappresentati
con diritto di voto 412 244 623 482 353
39% 23% 55% 41% 30%
Di cui delegati 210 131 379 298 202
L’assemblea di maggio ha deliberato su:
approvazione bilancio al 31/12/2013 con decisione di destinare 50.000,00 € ad aumento gratuito del capitale
sociale a titolo di ristorno alle condizioni previste dal regolamento.
Rinnovo collegio Sindacale
Nomina Consigliere di Amministrazione ( Michele Burra in sostituzione di Bettina Stainer)
Stralcio art. 17 del Regolamento Interno
Vi è stata, inoltre la relazione di sintesi sull’operato del consiglio di amministrazione nell’anno 2013 e primo
quadrimestre 2014.
L’assemblea Straordinaria di dicembre ha deliberato su:
Modifica Statuto Sociale con:
previsione di attivazione Assemblee Separate (art. 19 bis);
previsione assemblee in video-conferenza (art. 20);
integrazione alle clausole di esclusione da socio (art. 12).
Andamento economico del 2014
Sintesi dei progetti di conciliazione e nomina referente interno pari opportunità e conciliazione.
30
Governo e amministrazione
Il Consiglio di Amministrazione in carica è stato eletto dall’ Assemblea dei Soci nel maggio 2013 e rimarrà
in carica fino ad approvazione del bilancio 2015, ovvero fino alla primavera del prossimo anno quando
l’Assemblea verrà di nuovo chiamata ad eleggere i componenti dell’organo amministrativo.
Composizione del CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Qualifica Provenienza Partecipazione continuata al Cda
Tecnostruttura
Antonini Orietta Presidente e socia lavoratrice Direzione 2013
La Diega Anna Vicepresidente e socia lavoratrice Responsabile Area 2013
Zamò Enrichetta Vicepresidente e socia lavoratrice Ufficio Ricerca e sviluppo 2007
Ciprian Simone Consigliere e socio lavoratore Coordinatore Area 2010
Esposito Renato Consigliere e socio lavoratore Ufficio Risorse Umane 2013
Area Pordenone
Bressaglia Marta Consigliere e socia lavoratrice Area anziani residenziale 2013
Coan Patrizia Consigliere e socia lavoratrice Area anziani territoriali 2013
Orlando Simone Consigliere e socio lavoratore Area disabilità 2013
Area Udine-Carnia-Gemonese
Barbarino Elisa Federica Consigliera e socia lavoratrice Area salute mentale 2010
Bassi Elisa Consigliera e socia lavoratrice Area salute mentale 2010
Palla Matteo Consigliere e socio lavoratore Area educativa minori 2013
Area Bassa-Isontino-Trieste
Bernes Milena Consigliera e socia lavoratrice Area anziani territoriali 2010
Campeotto Angela Consigliera e socia lavoratrice Area educativa minori 2013
Cruz Nereyda Ochoa Consigliera e socia lavoratrice Area anziani residenziale 2013
Area extra regionale
Franco Daniele Consigliere e socio lavoratore Area salute mentale 2013
* Burra Michele Consigliere e socio lavoratore
Area salute mentale 2014
* Burra Michele è stato nominato dall’Assemblea dei soci nel maggio 2014 in sostituzione di Bettina Stainer dimessasi.
Durata, funzionamento e competenze del consiglio di Amministrazione sono definiti dalla legge e dallo Statuto. In
linea generale, a esso competono la gestione della società e le decisioni relative alle strategie da adottare per lo
sviluppo e il consolidamento delle attività e della mutualità. La Presidente e, disgiuntamente, le Vice Presidenti
hanno la responsabilità legale della Cooperativa anche nei confronti dell’esterno. Non sono state conferite
deleghe specifiche.
Il consiglio in carica è stato eletto previa approvazione di un Regolamento Elettorale che prevede 5 liste di
candidati, di cui 4 in rappresentanza dei diversi territori in cui Itaca opera e 1 in rappresentanza della
tecnostruttura. Il regolamento prevede la tutela della parità di genere anche se non è mai stato necessario
ricorrere all’utilizzo delle quote per assicurare un’equa rappresentanza di genere e quindi della base sociale.
Nel 2014 il Consigli di Amministrazione si è riunito in 12 sedute oltre alle riunioni in teleconferenza limitatamente
all’ammissione di nuovi soci. Alle sedute è invitato permanente il Direttore e quando occorre altre funzioni
tecniche e di staff. Le sedute si svolgono, quando richiesto, in videoconferenza dalle sedi territoriali.
Oltre agli argomenti strettamente legati alla gestione (bilanci previsionali e consuntivi, investimenti, politiche
31
Governo e amministrazione
legate alla mutualità e retributive, verifica obiettivi qualitativi e quantitativi, permessi studio, politiche
conciliazione, nuovi investimenti, … ), il nuovo consiglio di amministrazione si è occupato anche di: adesione ad
un Contratto di Rete (Rete ComeTe), Congresso regionale e nazionale Legacoop, avvio percorso per l’adozione
del Modello Organizzativo di cui al D. Lgs 231/2001; il tutto insieme a molti argomenti contestuali sia verso
l’interno che verso l’esterno.
Nel 2014 è proseguito il percorso dei 3 gruppi di lavoro del consiglio, avviati su 3 assi tematiche: governance,
mutualità e valori.
Il gruppo Governance ha elaborato la proposta (poi votata durante l’Assemblea di dicembre) di inserimento
all’interno dello statuto della possibilità di attivare le Assemblee Separate con l’obiettivo di promuovere più
coinvolgimento e partecipazione dei soci.
Il gruppo Mutualità aveva l’obiettivo di mappare e presentare nuove proposte per migliorare le forme di
mutualità della cooperativa, oltre alla promozione della cultura cooperativa sui territori e per i soci. L’attività
riprenderà non appena individuata una risorsa aggiuntiva da utilizzare per la rilevazione.
Il Gruppo Valori ha lavorato su un percorso di analisi e formazione, che si è ampliato all’intero Consiglio e ad altri
membri della Direzione, con lo scopo di giungere all’elaborazione del Modello Organizzativo di cui al D.Lgs
231/01. La prima parte del lavoro ha visto la stesura e l’approvazione da parte del Consiglio stesso del Codice
Etico e dei Comportamenti basato sul rispetto dei valori riguardanti le persone, il lavoro e la cooperazione.
L’attività del consiglio si è disarticolata anche verso i territori. I consiglieri hanno organizzato 40 riunioni
territoriali coinvolgendo circa 400 soci sia per anticipare i temi assembleari che per informare sulla vita della
cooperativa e sulla cooperazione. Va ancora perseguito e sarà tema dell’anno 2015, l’obiettivo mirato di
incontrare e in-formare i nuovi soci visto che le azioni intraprese non si sono rivelate molto efficaci.
compensi ad amministratori - Le ore complessive remunerate per attività legate al consiglio di
amministrazione sono in linea con l’anno precedente.
Anno 2012 Anno 2013 Anno 2014
Ore remunerate 357 716 700
Onere € 6.000 € 12.600 € 13.842
Rimborsi chilometrici € 1.517 € 2.042 € 1.610
I consiglieri di Amministrazione sono tutti soci lavoratori, e vengono retribuiti per le ore di partecipazione alle
sedute ed alle attività del CdA, anche in compensazione delle ore non svolte nell’attività lavorativa, oltre ad
eventuali rimborsi per spese di viaggio. Le indennità di carica sono di € 1.000 lordi mensili per il Presidente e €
500 lordi mensili per le Vice Presidenti e un costo complessivo a carico della cooperativa pari a € 32.400
(comprensivi di tassazione a carico della cooperativa).
32
Governo e amministrazione
Il Collegio Sindacale è stato nominato dall’assemblea nel maggio 2014; rimarrà in carica fino all’approvazione
del bilancio d’esercizio del 2016 ed è così composto:
Cinelli Renato Presidente
Ciganotto Paolo Sindaco effettivo
Pusiol Fabrizio Sindaco effettivo
Salvato Elvira Sindaco supplente
Croppo Paolo Sindaco supplente
Il collegio sindacale - composto da revisori contabili iscritti nel registro istituito presso il Ministero di Giustizia –
partecipa alle sedute del CdA, ed ha il compito di vigilare, con verifiche periodiche, sull’osservanza delle leggi e
dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e in particolare sull’adeguatezza dell’assetto
organizzativo e contabile adottate dalla società e sul suo concreto funzionamento. Esercita, ai sensi dell’art. 28
dello Statuto, anche le funzioni di controllo contabile previste dall’art. 2409 ter del codice civile.
Ulteriore attività di vigilanza - La Cooperativa Itaca è sottoposta a vigilanza in ragione del
riconoscimento costituzionale del valore mutualistico; oltre alle disposizioni sulla vigilanza biennale di cui
al DCPS nr. 1577/47 (Legge Basevi), il carattere sociale, riconosciutoci dalla L. 381/91, prevede la vigilanza
annuale. A livello nazionale la vigilanza è di competenza del Ministero Sviluppo Economico, ma in virtù
dell’autonomia speciale del Fvg l’attività rientra fra le competenze regionali.
La normativa nazionale e regionale, prevede il ruolo preminente delle Associazioni di rappresentanza, alle quali
sono demandate le funzioni pubbliche in materia di vigilanza e revisione; pertanto l’attività di vigilanza
periodica è svolta dalla Lega delle Cooperative del Fvg ai sensi della L.R. 27/2007. L’ultima revisione
ordinaria è stata effettuata dal 29/10/2014 al 23/12/2014 con rilascio di regolare attestazione di avvenuta
revisione in data 24/02/2015: l'estratto del verbale è affisso presso la sede sociale.
compensi per le funzioni di controllo contabile - I compensi per le funzioni di controllo ammontano
complessivamente a € 20.800 al collegio sindacale per compensi e per le funzioni di controllo contabile.
33
Governo e amministrazione
Struttura organizzativa interna
L’organizzazione generale avviene attraverso la Direzione, composta dai responsabili delle aree produttive e di
staff e coordinata dal direttore.
Nel 2013, a seguito della decadenza delle funzioni di Direttore di Orietta Antonini (divenuta Presidente),
l’incarico è stato conferito a Emanuele Ceschin in aggiunta alle funzioni inerenti alla responsabilità delle
attività in area Risorse Umane.
Nominativo Qualifica
Emanuele Ceschin Direttore generale, Responsabile Risorse Umane e Formazione
Paolo Castagna Responsabile amministrativo, Responsabile acquisti
Patrizia Comunello Responsabile sistemi Qualità e Sicurezza
Rosario Tomarchio Direttore Commerciale
Orietta Antonini Direttore di produzione
Fabiana Del Fabbro RAP servizi salute mentale
Silvia Fabris RAP servizi territoriali anziani
Anna La Diega RAP servizi residenziali anziani
Samantha Marcon RAP servizi minori, prima infanzia, disabili, politiche giovanili
Caterina Boria RAP servizi residenziali e semiresidenziali disabili
La Direzione si riunisce in forma plenaria a settimane alterne ed è presieduta dal Direttore. La direzione
attiva le risorse e le azioni necessarie al governo delle attività correnti e delle deliberazioni assunte dagli organi
sociali.
responsabilità della direzione
validazione piano commerciale controllo economico e finanziario
attuazione strategie controllo e sviluppo sistema di gestione per la qualità
controllo sviluppo organizzativo controllo e sviluppo sistema sicurezza
controllo evoluzione erogazione servizi controllo e sviluppo gestione del personale
attuazione della mission sociale e associativa controllo attuazione norme cogenti
attuazione della politica per la qualità elaborazione di proposte di sviluppo commerciale e
organizzativo, compresi gli investimenti, per il CdA.
Il coordinamento delle aree Produttive compete ai Responsabili di Area Produttiva (RAP), affiancati dai rispettivi
coordinatori di area produttiva (CAP) e dai coordinatori d’appalto e di servizio.
Delle aree di staff fanno parte gli uffici della tecnostruttura: commerciale, risorse umane, sicurezza e qualità,
acquisti, centralino e protocollo, amministrazione, formazione, paghe, CED-EDP, stampa.
L’organigramma è rappresentato nella pagina conclusiva del presente capitolo.
34
Governo e amministrazione
Gli obiettivi strategici e le politiche di sviluppo
Gli obiettivi generali per il biennio 2014/2015 possono essere sintetizzati come segue.
Gli obiettivi verso i soci sottendono, oltre che alla qualità del lavoro e della formazione continua, attenzione
costante alla diffusione dei valori cooperativi ed alla mutualità che Itaca ha attivato negli anni e continua a
rinnovare con diversi strumenti, come ad esempio i servizi di conciliazione potenziati anche grazie a un
contributo ricevuto su un progetto finanziato dalla L. 53/2000 che è terminato nel secondo semestre 2014.
Essendo il rapporto associativo legato al rapporto lavorativo, gli obiettivi connessi ai processi produttivi
sono costantemente oggetto di attenzione; oltre all’assidua attività di formazione professionale e sulla sicurezza,
alla perseverante attenzione verso il benessere lavorativo (dagli ambienti di lavoro all’attività di supervisione),
molte azioni sono state convogliate all’efficienza procedurale anche potenziando, laddove possibile,
l’informatizzazione e sperimentando nuovi impianti organizzativi. Uno specifico gruppo di lavoro sul tema della
comunicazione e dell’innovazione di strumenti e processi si è costituito nel corso del 2014.
Gli obiettivi riferiti ai lavoratori soci e non soci, e in modo specifico alla mutualità (anche non
economica), alla sicurezza e alla formazione, sono trattati nei rispettivi capitoli.
I progetti riferiti ai soci e ai lavoratori vanno correlati agli obiettivi verso gli utenti e i committenti dove
vogliamo continuare a mantenere elevato il livello di soddisfazione di entrambi, cercando il più possibile di
personalizzare gli interventi e di introdurre elementi innovativi compatibilmente con le risorse a disposizione.
Gli obiettivi riferiti ai committenti, ai servizi e clienti/utenti sono evidenziati nel capitolo riferito alle
attività.
Queste aspirazioni sono ancorate al mantenimento del nostro posizionamento che comprende anche un dialogo
attivo e aperto con tutte le altre realtà, pubbliche e private, che operano nei territori; scambi che riteniamo
imprescindibili rispetto a ciò che siamo e vincolanti rispetto allo sviluppo di alcune specifiche progettualità tra cui
la sperimentazione di possibili attività nel campo della sanità leggera, della certificazione di modelli di intervento
in strutture residenziali o la strutturazione di attività di progettazione europea.
Gli obiettivi di crescita, ovvero la possibilità di aumentare la qualità del rapporto con i soci, la qualità dei
servizi che eroghiamo, di attivare processi innovativi, di mantenere e aumentare i rapporti con le comunità locali,
restano fortemente dipendenti da politiche di welfare che non sempre ci restituiscono coerenza con
la nostra visione di sviluppo. La fonte di provenienza dei nostri ricavi resta quasi esclusivamente legata alle
commesse pubbliche ma questo, troppo spesso, non preserva dal rischio – sempre più incalzante – di una
compressione dei costi a scapito della qualità dei servizi.
35
Governo e amministrazione
Di seguito viene riportata una sintetica analisi delle gare:
2012 2013 2014
Gare prese in esame 50 85 123
Di cui in regione 22 56 78
Di cui extra regione 28 29 45
Gare partecipate 32 42 48
Di cui per servizi in essere 16 15 14
Di cui non riaggiudicate 2 1 3
Gare aggiudicate 17 23 20
L’attività commerciale, di ricerca e sviluppo, deve necessariamente attivarsi oltre le tradizionali e complesse gare
di appalto supportate da un competente ufficio Gare; procedure peraltro complessificate da una normativa sugli
appalti caotica a cui spesso non è associata un’aggiudicazione al ‘miglior servizio’.
Le azioni che la Cooperativa Itaca, attraverso i propri uffici di staff (con particolare riferimento all’area
Commerciale, Ricerca e Sviluppo) mette in atto, mira a raccogliere i saperi e le buone prassi praticate nei servizi
mantenendo come obiettivi:
Volontà di uno stile condiviso con un team di progettazione intersettoriale, uno stile unitario, linguaggi
comuni, comuni indirizzi interpretativi e capacità di apprendere insieme.
Riconoscibilità del prodotto Itaca confezionando elaborati che siano la somma di saperi ed eccellenze in uno
sviluppo di progetti integrati, di messa in rete e diffusione di buone prassi.
Multidisciplinarietà del progetto di servizio utilizzando una metodologia di lavoro che prevede l’azione comune
e coordinata di più aree specialistiche.
Strategia di progettazione continua attraverso la logica di valutazione, di miglioramento, e di visione futura
degli interventi innovativi, valutando le esperienze in essere e le trasformazioni in atto nei servizi e nei territori.
Condivisione delle responsabilità di tutte le parti coinvolte.
Pronta ed adeguata risposta ad emergenze operative grazie ad uno staff composto da più persone che
consente di rispondere a svariate richieste anche con tempistiche brevi.
Con queste linee di intervento l’attività di progettazione è proseguita nel corso del 2014 attivandosi in molte
progettazioni innovative con particolare riguardo ai seguenti temi:
progettazione e attivazione dell’area di progettazione Europea. L’attività è stata avviata nel 2014 con
l’obiettivo di integrare e migliorare i servizi gestiti e attivando nuove risorse. Dopo una fase di analisi dei
fabbisogni abbiamo innescato la ricerca e costruzione di reti e partenariati. I risultati sono stati la presentazione
di 10 progetti su bandi di finanziamento europei, su temi quali l’occupazione e politiche giovanili e servizi agli
anziani, di cui 3 finanziati. Tra i partner con in quali abbiamo sviluppato progetti vanno citati il CNR-IRPSS,
AICCON, Gal Venezia Orientale, Itis di Trieste, Ambito di Udine e di Sacile, Ass 5 di Modena, Università di Trieste,
Polo Tecnologico di Pordenone, Isia di Pordenone.
36
Governo e amministrazione
progettazione per la costruzione e gestione di una comunità estensiva per la salute mentale nel
Comune di Campagna Lupia (Ve). L’azione è stata promossa con un gruppo di cooperative dell’area miranese
della Provincia di Venezia ed è nato nel contesto del Consorzio Insieme.
Il consiglio di Amministrazione ha già deliberato la fase di avvio per la costruzione della partnership.
Progettazione e realizzazione di un sistema informatizzato di programmazione e monitoraggio delle
prestazioni a domicilio. La soluzione informatica sviluppata è attualmente in via di sperimentazione.
Progetto “Su Misura” sviluppato con l’Agenzia per il lavoro interinale Umana, e nel quale abbiamo cercato di
progettare un’offerta di servizi forniti a domicilio da diverse figure professionali quali operatori socio sanitari,
infermieri, fisioterapisti, come assistenti familiari esperte.
E’ continuata l’assistenza alle associazioni di volontariato per la presentazione di progetti sul “bando famiglie”
della regione FVG, per interventi a favore di minori e famiglie, con laboratori e percorsi educativi, in un’ottica di
valorizzazione delle risorse della comunità che venissero incontro ai bisogni dei territori.
Progetto FVG Labor. Nel contesto nel nostro incubatore FAB e dell’Unione delle Province italiane, siamo stati
protagonisti nella progettazione e nelle attività di accompagnamento tecnico di un percorso di raccolta di
proposte progettuali, avvio di 4 percorsi di incubazione (1 per ognuna delle 4 province) e lancio di 4 nuove start
up in tutto il territorio regionale.
”progetto salute”. Nel corso del 2014 siamo stati impegnati tanto a livello di Consorzio Welcoop quanto di
Cooperativa Itaca nella progettazione e avvio di nuovi servizi di sanità leggera. Ad oggi le progettualità legate a
questo tema sono in corso di ulteriori approfondimenti, ma si presume che le prime sperimentazioni operative
partiranno nel 2015.
37
Governo e amministrazione
L’organigramma della Cooperativa Itaca
R
AREA UFFICI STAFF
LEGENDA: UST Ufficio Stampa, TTD Titolare Trattamento Dati, RSPP Responsabile Servizio Prevenzione Protezione, ASPP Addetto Serv. Prev. Prot., RA Resp. Amministrazione, RAC Responsabile Acquisti, RQ Resp. Sistema Gestione Qualita', RSGS Resp.
Sistema Gestione Sicurezza, DC Direttore Ricerca Sviluppo E Uff. Commerciale, RRU Responsabile Risorse Umane, DP Direttore Produzione, RAP SD Resp. Area Produttiva Disabilità, RAP AR Resp. Area Prod. Residenziale Anziani, RAP AT Resp. Area Prod.
Territoriale Anziani, RAP P Resp. Area Prod. Salute Mentale, RAP M Resp. Area Prod. Minori, UA Ufficio Amministrazione, AC Ufficio Acquisti, US Ufficio Sicurezza, CP Uff. Centralino/Protocollo, DIC Direzione Commerciale, UC Uff. Commerciale, RRS Responsabile
Ricerca Sviluppo, RPR Resp. Progettazione, PR Progettisti, UG Ufficio Gare, RUP Resp. Ufficio Paghe, UP Uff. Paghe, URU Uff. Risorse Umane, RPI Resp. Processi Infermieristici, RUF Referente Uff. Formazione, RPO Ref. Pari Opportunita', CAP Coordinatore
Area Produttiva, COORD. Coordinatori/direttori Servizi, OP Operatori Servizi, EDP/IT Electronic Data Processing/Information Technology, RLSM responsabile laboratorio stimolazione musicale
AREA PRODUZIONE SERVIZI
ASSEMBLEA SOCI
Consiglio d’Amministrazione
RA/RAC
UST
RAP P
COORD
Direttore
RAP M
PresidenzaPresidente
Vicepresidenti
RQ/RSGS
COORDCOORD
RAP SD
URU
RUFUF
UA
US
RRSviceDC
PREDP/IT
TTD
DIC
DC
UG
RRU
CP
RUPUP
ACCOORD
CAP
RPR
ConsulenteHACCP
CAPCAP
RSPP ASPP
DP
RPI
RLSM
RAP ATRAP AR
COORD
DIREZIONE
OP OP OP OP OP
RPO
Gestore sorv.
sanitaria
CAP
Auditor
CAP
FAB OttimaSenior
UC
38
I soci e il lavoro
4. I soci e il lavoro
Informazioni sui soci e sui lavoratori
crescita della base sociale - Complessivamente al 31/12/2014 vi erano 1177 soci iscritti, 1157
soci ordinari (più 20 ammessi prima del 31/12 ma con avvio al lavoro dopo il 01/01/2015) e 29 nella sezione
volontari.
anno Soci complessivi al 31/12 (volont. /sovventori)
Lavor. al 31/12 (di cui dipendenti)
Variaz. %
Media anno lavoratori (di cui dipendenti)
Variaz. %
2010 1020 (11/1) 1205 (213) -1,2 1253 (253) + 3,1
2011 1037 (17/1) 1302 (298) + 8,0 1336 (305) + 6,6
2012 1114 (18/1) 1353 (291) + 4,0 1406 (351) + 5,0
2013 1160 (27) 1483 (323) + 9,6 1444 (324) + 2,7
2014 1177 (29) 1507 (350) + 1,6 1518 (358) + 5,1
Ai sensi dell’art. 2528, quinto comma CC, si precisa che nell’anno sono pervenute 101 richieste di ammissione,
tutte accolte e 60 richieste di recesso. I soci volontari (dei 29 totali, 20 donne e 9 uomini) - coloro che prestano
la loro attività gratuitamente – sono regolarmente assicurati. Non vi sono nella compagine soci appartenenti a
categorie svantaggiate di cui all’art. 13 comma 1 lett. a) e b) della L.R. 20/06.
Si sottolinea come nella Cooperativa Itaca lo status di socio lavoratore sia associato alla stipula di
un contratto di lavoro a tempo indeterminato, anche se la Legge 142/2001 ha chiarito che possono
essere ammessi a soci anche i titolari di un contratto a tempo determinato.
Ovviamente il focus della base sociale è composto da soci lavoratori: nella relazione, se non diversamente
specificato, la parola soci identifica i soci lavoratori. La parola dipendenti invece identifica i lavoratori non soci.
39
I soci e il lavoro
L’analisi dei lavoratori al 31/12 non sempre fornisce un quadro esatto della vera crescita occupazionale avvenuta
nel corso dell’anno. Per questo motivo, a partire dall’edizione 2011 del Bilancio Sociale molte rilevazioni e
analisi sono effettuate sui lavoratori medi occupati nell’anno.
più soci che dipendenti
I soci lavoratori – tutti con contratto a tempo indeterminato - rappresentano mediamente il 76,5%
dei lavoratori complessivi (mediamente pari a 1160 persone). Aumenta del 5,1% il numero complessivo degli
occupati medi per anno con significativi aumenti dell’occupazione media sia dei soci lavoratori (+3,6) che del
personale dipendente (10%).
Dei 358 dipendenti mediamente impiegati
nel 2014, la maggior parte (il 62%) ha
un contratto a tempo determinato per
ragioni di carattere sostitutivo
(prevalentemente per maternità). Il 38%
(pari a 133 persone) è assunto a tempo
indeterminato. Il graduale incremento del
numero di dipendenti a tempo
indeterminato registrato negli ultimi 3 anni
non coincide tanto con un cambiamento
della nostra politica associativa, ma è riconducibile, in termini positivi all’art. 37 del CCNL e all’Accordo integrativo
regionale FVG che nei cambi di gestione assicura il passaggio di tutto il personale, lasciando ai lavoratori la scelta
rispetto alla sottoscrizione del contratto associativo.
Il focus sui lavoratori dipendenti non soci con contratto a tempo indeterminato fa emergere
quanto già evidenziato in merito all’art. 37 del CCNL ed all’Integrativo regionale sui cambi di gestione.
dipendenti con contratto a tempo indeterminato per
aree produttive (dati medi)
L’elevata presenza di dipendenti nelle aree
produttive residenziale e domiciliare anziani
sono correlati al fatto che in queste aree, più
che in altre, nei recenti servizi acquisiti, non
c’è stata una forte motivazione a diventare
immediatamente soci.
Numero
% sul totale dipendenti
di ogni area
anziani territoriale 34 60,7
anziani residenziale 42 51,2
salute mentale 8 23,5
Disabilità 25 34,7
minori 32 31,7
Indiretti 1 20,0
40
I soci e il lavoro
i contratti: incremento del part time Il rapporto percentuale tra tempo pieno e parziale (fino a 36 ore
settimanali), rimasto invariato nel biennio precedente, ha visto quest’anno un lieve incremento (+3%) dei
contratti part-time: lavoratori tempo pieno il 26%, lavoratori part time il 74% distribuiti in misure diverse su tutte
le aree.
lavoratori per consistenza oraria settimanale e per aree produttive (dati medi)
territoriale
anziani
residenziale
anziani
salute mentale
disabilità minori indiretti
fino a 12 ore 6 7 6 18 42 0
da 13 a 24 ore 50 32 42 55 125 4
da 25 a 36 ore 90 192 111 163 175 9
37 e 38 ore 24 97 87 73 77 36
L’esiguità dei tempi pieni si evidenzia in particolare nell’area Territoriale Anziani ed in quella Minori dove i tempi
pieni sono rispettivamente inferiori del 15 e 19% sul totale. La tipologia dei servizi ne fa la differenza: nei servizi
educativi come pure negli assistenziali domiciliari, le ore di intervento giornaliere sono solitamente limitate e
spesso concentrate nelle medesime fasce orarie. Tale frammentazione rende assai complicato pianificare turni di
lavoro che garantiscano il tempo pieno.
lavoratori per contratto e per genere (dati
medi)
Emerge una concentrazione di full-time tra i maschi (26%),
che rappresentano mediamente il 17,4% del personale. Tra i
part time, il 66% dei contratti si concentra tra le 25 e le 36
ore sett.li e il restante 34% è inferiore alle 25 ore sett.li.
maschi femmine
part time fino a 12 ore 14 64
part time da 13 a 24 ore 52 256
part time da 25 a 36 ore 94 645
contratti full time 103 292
Lavoratori per genere
% lavoratori per genere (dati medi) In media risulta sostanzialmente invariato il rapporto
di genere che vede una consolidata presenza
femminile all’82,6% e quella maschile al 17,4%.
2013 2014
femmine 82 82,6
maschi 18 17,4
Rispetto alla media (misurata sul dato medio: 1518 lavoratori nel 2014), nelle varie aree produttive la
composizione è assai difforme: molto ampia al 92% nelle aree di servizi rivolti agli anziani e inferiore, seppur
molto alta (82,5%), la percentuale di lavoratrici donne per le aree Disabilità e Minori. Nei servizi dell’area Salute
Mentale (29% maschi e 71% femmine) e nell’are indiretti (38% maschi e 62% femmine) le percentuali sono più
equilibrate.
41
I soci e il lavoro
Lavoratori per aree produttive
Non si evidenziano scostamenti importanti ad
eccezione dei settori Disabilità e Anziani
Residenziale che registrano rispettivamente un +
3,1% e un -2,8%.
n. lavoratori per aree produttive e per anno
(dati medi)
2013 % 2014 %
anziani territoriale 157 10,9 170 11,2
anziani residenziale 353 24,4 328 21,6
salute mentale 251 17,4 246 16,2
disabilità 247 17,1 307 20,2
minori 390 27,0 418 27,6
indiretti 46 3,2 49 3,2
% lavoratori per aree produttive per status (dati medi)
Dipendenti Soci Rispetto al 2013 aumentano di quasi il 5% i
soci dell’area Anziani residenziale, mentre
diminuiscono molto nell’area Minori a fronte di
una maggiore frammentazione e
precarizzazione di molti servizi affidati (per
periodi molto brevi).
2013 2014 2013 2014
anziani territoriale 26,6 25,8 73,4 74,2
anziani residenziale 31,5 26,7 68,5 73,3
salute mentale 14,1 16,1 85,9 83,9
disabilità 21,3 23,7 78,7 76,3
minori 20,8 25,1 79,2 74,9
indiretti 4,3 7,2 95,7 92,8
Con le dovute eccezioni, il rapporto
percentuale tra soci e dipendenti
conferma che, nelle aree dove
l’equilibrio di genere è maggiore, vi è una
maggiore presenza di soci lavoratori.
lavoratori per aree produttive, per status e per genere (dati medi)
dipendenti Soci
m f m f
anziani territoriale 2 42 5 121
anziani residenziale 16 72 17 223
salute mentale 11 28 61 146
disabilità 16 57 43 192
minori 16 87 55 253
indiretti 1 3 17 28
42
I soci e il lavoro
le figure professionali e l’inquadramento dei lavoratori
La maggior parte del personale è costituito da addetti all’assistenza e da educatori: tali professionalità
rappresentano circa l’ 84% dei lavoratori di Itaca.
Gli addetti all’assistenza si collocano in prevalenza nell’area dei servizi agli anziani, disabili e salute mentale
mentre gli educatori sono presenti in prevalenza nell’area dei servizi ai minori, prima infanzia, politiche giovanili.
lavoratori per figure professionali e per genere
(dati medi)
In relazione alle figure professionali, si
evidenzia più presenza maschile tra gli
educatori, mentre è quasi tutto
femminile il personale di cucina. La presenza
maschile supera di poco il 25% nelle figure
impiegatizie e di coordinamento
maschi femmine
addetti all'assistenza 119 718
ausiliari ed addetti alle pulizie 1 31
educatori ed animatori 90 348
infermieri professionali e fisioterapisti 18 50
coordinatori di servizio e struttura 9 49
impiegati e responsabili 21 39
cuoche ed aiuto cuoche 1 4
Altri 4 18
La classificazione comprende l’inquadramento intermedio (B1
cm) tra il B1 e il C1 in cui – dopo l’approvazione del
Regolamento Interno nell’Assemblea dei soci di maggio 2011 –
sono collocati solo i soci lavoratori che, anche se non in
possesso del titolo di Oss, hanno completato il corso di
formazione professionale regionale di “Competenze minime di
assistenza alla persona”.
Al 31 dicembre 2014 erano presenti 157 lavoratori classificati a
livello B1 così suddivisi: 95 nel livello B1 e 62 nel livello B1cm.
lavoratori per livelli di inquadramento
e per genere
livelli maschi femmine
A1 0 6
A2 7 29
B1 13 82
B1cm 3 59
C1 81 380
C2 20 210
C3 0 2
D1 65 241
D2 46 168
D3 6 6
E1 8 47
E2 8 19
F1 2 7
F2 4 2
% lavoratori per livelli di inquadramento e per anno (dati medi)
livelli 2013 2014
A1 A2 2,7 2,7 I dati sono rimasti per lo più stazionari; da
rilevare un sensibile aumento dei livelli C3, D1 e
D2 e una leggera flessione degli altri gradi di
inquadramento.
B1 B1 cm 10,9 10,3
C1 C2 47,1 45,5
C3 D1 D2 31,5 34,3
D3 E1 5,1 4,5
E2 F1 F2 2,8 2,7
43
I soci e il lavoro
l'età dei lavoratori
età media dei lavoratori per genere
(dato medio) L’età anagrafica media cresce di poco ma regolarmente:
39,3 anni (nell’anno 2000 era di 33 anni) con circa 1 anno
di differenza tra donne (anzianità maggiore) e uomini.
2013 2014
femmine 38 39,8
Maschi 39 38,9
% lavoratori per fasce di età
Circa il 36% del personale ha un’età compresa tra i 35 e i 45 anni e quasi il
31% appartiene alla fascia 24-34 anni. Evidente lo scostamento rispetto ai
giovani con età inferiore ai 24 anni. Tale dato potrebbe essere correlato a
fattori quali l’alto grado di formazione e specializzazione necessari per poter
operare dai servizi e dalle strutture in gestione alla cooperativa e la tendenza
(non esclusiva del settore) dei giovani a posticipare l’ingresso nel mondo del lavoro.
età media dei lavoratori per area produttiva
Il personale più giovane è presente nel settore minori,
mentre gli altri settori presentano un’età media
omogenea che si assesta tra i 40 e i 41 anni.
2013 2014
anziani territoriale 41 39
anziani residenziale 41 41
salute mentale 39 40
disabilità 38 39
minori 36 36
indiretti 42 41
Evidente la relazione tra età e genere:
più alta è l’età anagrafica (soprattutto
per gli over 45) minore è il numero di
operatori maschi rispetto alle lavoratrici femmine.
lavoratori per fasce di età e per genere (dati medi)
Maschi Femmine
minore 24 anni 10 22
24-34 anni 78 396
35-45 anni 110 439
maggiore 45 anni 65 399
l’anzianità lavorativa (anzianità associativa)
% lavoratori per anzianità lavorativa e
per anno (dati medi)
Con l’età anagrafica aumenta anche l’anzianità lavorativa. I
lavoratori con più di 3 anni di lavoro in Itaca sono il 65,4%: 3
operatori su 10 hanno più di 7 anni di anzianità lavorativa in
Itaca, con una forte concentrazione (63,5%) nell’area indiretti
(favorita dalla maggiore stabilità del lavoro, non soggetto a cambi
di appalto).
2013 2014
da meno di 6 mesi 7,6 10,6
da 6 mesi a 1 anno 5,2 6,2
da 1 anno a 3 anni 26 17,9
da 3 anni a 5 anni 18,6 20,4
da 5 anni a 7 anni 11,7 12,1
più di 7 anni 30,9 33,0
%
Minore di 24 anni 2,1
Dai 24 ai 34 anni 31,2
Dai 35 ai 45 anni 36,2
Oltre i 45 anni 30,5
44
I soci e il lavoro
Diverso l’esito nelle aree produttive soprattutto in relazione all’acquisizione di nuovi servizi, in particolare nel
Residenziale Anziani dove più dell’77% dei lavoratori ha un’anzianità di servizio minore di 5 anni. L’analisi
dell’anzianità lavorativa/associativa superiore a 5 anni, fa emergere una buona stabilità (aumentata del 3% in più
rispetto al 2013) anche nelle aree produttive: Minori (58%), Salute Mentale (64%), Disabilità (35,5%) e
Territoriali Anziani (43%).
lavoratori per anzianità lavorativa e per area produttiva (dati medi)
territoriale
anziani
residenziale
anziani
salute
mentale disabilità minori indiretti
Da meno di 6 mesi 18 30 19 44 40 1
Da 6 mesi ad 1 anno 8 21 10 26 29 1
Da 1 anno a 3 anni 27 94 20 65 61 5
Da 3 anni a 5 anni 45 110 41 63 45 5
Da 5 anni a 7 anni 21 24 41 38 54 5
più di 7 anni 51 49 116 71 182 32
lavoratori stranieri – Nel 2014 hanno operato mediamente 137 lavoratori stranieri, il 9% del totale
lavoratori, di cui 16 maschi e 121 femmine (88% rispetto alla presenza femminile media globale dell’82,6%). Il
dato si mantiene stabile rispetto agli altri anni.
lavoratori stranieri per status e per genere (dati medi)
maschi femmine
soci 11 95
dipendenti 5 25
Gli stranieri soci risultano essere più del 77% del
totale dei lavoratori stranieri (in linea con la media
del 76,8% soci su lavoratori complessivi).
Considerando le aree produttive, il 56% dei lavoratori stranieri opera nell’area dei servizi residenziali agli anziani,
più del 20% lavora nel settore disabilità, mentre si riscontra la presenza più esigua nell’area Minori (2%).
lavoratori stranieri per area
produttiva e per genere (dati medi)
maschi femmine
anziani territoriale 0 14
anziani residenziale 4 72
salute mentale 4 11
disabilità 7 22
minori 1 2
indiretti 0 0
45
I soci e il lavoro
il turn over
lavoratori entrate ed uscite per tipologia e per anno (al 31/12)
Tipologia 2010 2011 2012 2013 2014
lavoratori al 31/12
Soci 990 1005 1062 1116 1157
Dipendenti 224 335 341 323 350
totale lavoratori 1214 1340 1406 1439 1507
Ingressi
Soci 73 104 58 22 37
dipendenti 289 380 285 277 366
totale ingressi 362 484 343 299 403
Bis 80 56 68 72 64
Uscite
soci 138 145 66 40 60
dipendenti 225 269 279 295 317
totale uscite 363 414 345 335 377
centri estivi dipendenti 43 35 26 22 35 - con riferimento al periodo tra il 31/12/13 e il 01/01/14: nel totale dei 1439 lavoratori presenti al 31/12/13 erano compresi 44 lavoratori dipendenti dei quali l’ultimo giorno di lavoro è stato il 31/12/13: di questi, 22 persone vengono considerate dimesse il 01/01/14 e conteggiate nei 317 dimessi. Delle restanti 22 persone, 17 sono passate allo status di socio (quindi inserite nei 64 “bis”), mentre le restanti 5 sono state riassunte con il 01/01/2014. - con riferimento al periodo tra il 31/12/14 e il 01/01/15: al 31/12/2014 i soci ammessi erano 1577 (dei quali 20 ammessi prima del 31/12 ma con avvio al lavoro dopo il 01/01/2015.
lavoratori entrate ed uscite per tipologia e per genere (al 31/12)
tipologia maschi femmine totale
lavoratori al 31/12/14
soci 194 963 1157
dipendenti 55 295 350
totale lavoratori 249 1258 1507
ingressi 2014 NB senza incrementi per nuovo
appalto
soci 1 19 20
dipendenti 68 275 343
totale ingressi 69 294 363
Bis 17 47 64
uscite 2014 NB senza decrementi per cessato
appalto
soci 6 38 44
dipendenti 63 247 310
totale uscite 69 285 354
centri estivi dipendenti 12 23 35
Come già evidenziato, sono leggermente diminuiti i contratti a tempo determinato stabilizzati durante l’anno: i
cosiddetti “bis”, ovvero le persone che sono passate dallo status di dipendente a socio, sono passati da 72 unità
nel 2014 a 64 unità nel corso del 2014.
% turn over per anno
Il turn over è aumentato del 5% per i dipendenti
non soci (a fronte dei tempi determinati correlati
al crescere del numero di servizi di durata
limitata).
2009 2010 2011 2012 2013 2014
Soci 9,5 8,9 6,8 4,3 3,3 3,5
Tot. lavoratori 17,7 19,5 18,0 14,4 13,2 18,9
46
I soci e il lavoro
mobilità interna: una opportunità di cambiamento
Analizzando la mobilità per area produttiva si evidenzia che Disabilità e Salute Mentale hanno riscontrato il
maggior numero di domande di mobilità (9), seguite dall’area Residenziale Anziani (5). Solo 3 le domande
dall’area Territoriale Anziani e 1 dall’area Minori.
% lavoratori entrati in Itaca per aree produttive per status (al 31/12/14) le assunzioni – Le dinamiche degli appalti, l’acquisizione
di nuovi servizi, la necessità di sostituire il personale
assente, hanno determinato un aumento generale delle
assunzioni pari al 16,4% rispetto allo scorso anno. Gli stessi
fattori che hanno inciso sullo status di dipendente (circa il
90% rispetto al 92,6% dello scorso anno) e un lieve
aumento delle assunzioni in qualità di socio (il 10% rispetto
al 7,4% del 2013).
Dipendenti Soci
anziani territoriale 97,9 2,1
anziani residenziale 93,9 6,1
salute mentale 97,9 2,1
disabilità 75,2 24,8
minori 95,7 4,3
indiretti 100,0 0,0
totale (senza centri
estivi) 89,9 10,1
Il dato sul fronte dei soci, oltre a quanto già evidenziato, è anche riconducibile alla ridotta temporalità di alcuni
servizi (di cui molti rivolti ai privati) soprattutto le attività educative dell’area minori che, complice la progressiva
contrazione della spesa pubblica, a volte non sono garantiti neanche più per l’intero anno scolastico.
lavoratori assunti per aree produttive, per status e per genere (al 31/12/14)
dipendenti soci totale lavoratori bis
m f tot m f tot m f tot m f tot
anziani territoriale 2 45 47 0 1 1 2 17 19 1 16 17
anziani residenziale 11 51 62 1 3 4 19 78 97 2 12 14
salute mentale 17 30 47 0 1 1 12 24 36 5 1 6
Disabilità 15 67 82 3 24 27 15 36 51 1 8 9
minori 14 75 89 1 3 4 11 81 92 7 10 17
Indiretti 0 4 4 0 0 0 2 2 4 1 0 1
totale (senza centri estivi) 59 272 331 5 32 37 64 304 368 17 47 64
lavoratori per tipologia mobilità e per genere
Il numero di domande di mobilità rimane
invariato rispetto all’anno precedente: 25
richieste di spostamento verso altre sedi/servizi o
di avvicinamento a domicilio; siamo riusciti a
soddisfare 9 richieste (contro le 4 dello scorso
anno).
m f tot
domande pervenute 6 19 25
domande evase 4 5 9
persone dimesse dopo la domanda 2 0 2
domande rientrate 0 1 1
domande valide al 31/12/14 15 60 75
47
I soci e il lavoro
L’analisi delle assunzioni (368 pratiche in totale rispetto alle 299 dello scorso anno), ed in modo particolare il dato
riferito ai cambi di status (cosiddetti “bis”, ossia 64 persone che sono passate da dipendente a socio) dimostra il
buon lavoro di comunicazione interna svolto a tutti i livelli – dal consiglio di amministrazione al coordinatore del
servizio – e la consapevolezza del vantaggio mutualistico che deriva ai nuovi soci lavoratori assunti.
le modalità di assunzione
L’ingresso in Cooperativa, momento importante per l’avvio nella vita sociale e lavorativa, avviene in quattro
fasi: la preselezione, la selezione, l’inserimento, la riunione con i nuovi assunti.
1. la pre-selezione. In questa fase, attraverso dei colloqui, vengono fornite informazioni sulla Cooperativa, sul
contratto di lavoro, sulla ricerche di personale in corso. Si sonda inoltre la motivazione al lavoro e si verifica se le
persone possiedono i requisiti minimi per poter operare all’interno dei servizi da noi gestiti. Nel 2014 è stato
registrato anche l’elevato numero (642) di domande di lavoro pervenute da profili non inerenti ai servizi erogati
da Itaca e ben 478 richieste inoltrate da regioni non coperte dai servizi di Itaca.
ricerca del personale 2011 2012 2013 2014
n. domande di lavoro pervenute 2526 3635 2748 3384
n. domande per centri estivi 45 57 43 69
n. domande provenienti da territori in cui
Itaca non opera 190 419 651 478
n. ricerche del personale effettuate 195 179 154 134
2. la selezione. È il momento di scelta vero e proprio, in cui i coordinatori selezionano il personale sulla base
dei nominativi e delle indicazioni della fase precedente.
3. l’inserimento. Questa fase prevede l’affiancamento dei nuovi assunti e la valutazione degli stessi nel periodo
di prova. Anche la nuova risorsa valuta la bontà del proprio inserimento attraverso un apposito questionario.
4. la formazione generale sulla sicurezza (già riunione nuovi assunti). Resa obbligatoria dal 2012 per
adempiere a quanto previsto dal D.Lgs 81/2008, ma anni introdotta nell’iter di accoglienza dei nuovi assunti al
fine di una puntuale presentazione generale della Cooperativa, delle sue attività e servizi, ma soprattutto per un
momento di formazione generale sulle tematiche riguardanti la sicurezza sul lavoro.
Nel 2014 sono state organizzate 42 formazioni generali sulla sicurezza, 30 delle quali in modalità
“videoconferenza” (implementata nel 2011 grazie al progetto Family Friendly) che permette di far partecipare più
persone alle varie edizioni organizzate tramite il collegamento delle sedi periferiche con la sede centrale
diminuendo i tempi di spostamento, i correlati oneri, ed anche i rischi dovuti agli spostamenti (senza contare i
vantaggi ambientali!).
Le sedi in cui si è svolto il maggior numero di incontri sono state Pordenone (9 incontri) e Fiumicello (7 incontri),
Udine e Tolmezzo con 6 incontri per sede e Puos d’Alpago che ha ospitato 5 edizioni. Le altre sedi coinvolte sono
state: Latisana (2 formazioni), Brunico, Cavallino Treporti, Muggia, Ronchis, Sacile.* In totale hanno preso parte
alle riunioni 266 lavoratori dei quali 226 Femmine e 40 Maschi.
* le sedi elencate comprendono anche quelle collegate dall’esterno.
48
I soci e il lavoro
analisi dei lavoratori dimessi
Da molti anni analizziamo statisticamente le dimissioni per monitorare puntualmente il turn over che, se elevato,
può comportare ripercussioni negative sull’organizzazione e sui costi. L’analisi si concentra sulle persone che
hanno lasciato volontariamente la Cooperativa (75 persone nel 2014), trascurando coloro che sono usciti da Itaca
per cause di forza maggiore come ad esempio: scadenza contratto a termine o passaggio di appalto.
genere dei lavoratori dimessi
La suddivisione per genere dei
lavoratori dimessi rispecchia la
suddivisione del dato complessivo
relativo al personale in forza.
% 2013 assoluto 2014 %
maschio 19,7 13 17,3
femmina 80,3 62 82,7
totale 100 75 100
ex status occupazionale dei lavoratori dimessi
% 2013 assoluto 2014 % Più del 65% dei dimessi è dipendente, di cui la
maggior parte ha un contratto a termine, ed è
quindi naturale che questa categoria cerchi
occupazioni più stabili.
Socio 38,2 26 34,7
Dipendente 61,8 49 65,3
totale 100 75 100
anzianità lavorativa dei lavoratori dimessi Il 21% dei dimessi aveva un’anzianità lavorativa
inferiore ai sei mesi. (a livello generale i lavoratori
con tale anzianità sono ca. l’11%). Viceversa, i
dimessi con più di 7 anni di anzianità sono stati il
16%, a fronte di un totale che si assenta sul 33%.
Si dimostra che, all’aumentare dell’anzianità
lavorativa, cresce l’affiliazione alla cooperativa e
diminuisce la probabilità di dimissioni volontarie.
% 2013 assoluto 2014 %
Da meno di 6 mesi 32,9 21 28,0
Da 6 mesi ad 1 anno 23,7 13 17,4
Da 1 a 3 anni 21,0 10 13,3
Da 3 a 5 anni 5,3 18 24,0
Da 5 a 7 anni 7,9 1 1,3
Da più di 7 anni 9,2 12 16,0
totale 100 75 100
tipo di contratto dei lavoratori dimessi
% 2013 assoluto 2014 % Solo ca. l’11% dei dimessi era a tempo pieno
(a fronte di un 26% di tempi pieni sul totale
dei lavoratori). Quindi, al crescere della
consistenza dei contratti, diminuisce l’incidenza
delle dimissioni volontarie.
Tempo pieno 38 ore 5,3 8 10,7
Part time 26/37 ore 44,7 29 38,7
Part time <= 25 ore 50 38 50,6
totale 100 75 100
Tali informazioni sostanziano l’affermazione che quanto meno il contratto è stabilizzato (nel tempo, nell’entità,
ecc.), tanto maggiore è la probabilità che il lavoratore si dimetta, verosimilmente perché ha trovato una
occupazione maggiormente stabile.
49
I soci e il lavoro
il sindacato e la Cooperativa Itaca - Costante, anche se inferiore agli anni precedenti, l’incremento delle
iscrizioni ai sindacati. La CGIL si conferma il sindacato più rappresentativo; sostanzialmente stabile la situazione
di CISL FPS, FISASCAT CISL e UIL FPL.
Lavoratori iscritti al sindacato (al 31/12)
2011 2012 2013 2014
Nr % Nr % Nr % Nr %
CGIL 113 51,1 120 48,0 125 47,3 140 50,1
CISL FPS 63 28,5 66 26,4 69 26,1 67 24,1
FISASCAT CISL 12 5,4 9 3,6 11 4,2 11 4,0
UIL FPL 25 11,3 47 18,8 47 17,8 51 18,3
ALTRO 8 3,7 8 3,2 12 4,6 9 3,2
totale 221 100 250 100 264 100 278 100
% sui lavoratori 16,7% 17,7% 18,3% 18,4%
i procedimenti disciplinari - Nel corso dell’anno 2014 sono stati attivati 79 procedimenti disciplinari, di
cui 16 conclusi senza alcuna sanzione.
esito conclusione procedimenti disciplinari per anno
2011 2012 2013 2014
dato
assoluto dato %
dato assoluto
dato %
dato assoluto
dato %
dato assoluto
dato %
con sanzione 49 68,0 72 76,0 65 82,0 79 83,0
senza sanzione 23 32,0 23 24,0 14 18,0 16 17,0
totale 72 100,0 95 100,0 79 100,0 95 100,0
sanzioni disciplinari per tipologia
2011 2012 2013 2014
Nr. Provv. Dato % Nr. Provv Dato % Nr. Provv Dato % Nr. Provv Dato %
richiamo scritto 7 14,0 8 11,0 18 28,0 23 29,0
multa 30 61,0 48 67,0 35 54,0 44 56,0
sospensione 10 21,0 15 21,0 10 15,0 10 12,5
licenziamento 2 4,0 1 1,0 2 3,0 2 2,5
totale 49 100 72 100 65 100 79 100
I dati percentuali si discostano sensibilmente da quelli relativi al 2013, mentre in termini di dati assoluti si registra
un incremento di multe e richiami scritti. Anche nel 2014 vi sono stati due licenziamenti disciplinari.
50
I soci e il lavoro
Il costo del personale e le assenze
L’incidenza del costo del personale sul costo totale della produzione si colloca all’81% ca (senza i
servizi in Ati l’incidenza si colloca al 93,1%).
Più dell’1,4% del costo del personale è riferito alla mutualità per i soci. L’incremento del costo del
lavoro è riconducibile all’aumento del contratto di lavoro, all’incremento di attività, all’aumento della anzianità
lavorativa.
anno costo del
lavoro (CL) incremento %
incidenza CL su
tot CP
tot costi
produzione (CP) incremento %
2010 24.655.166 10,4 78,9 31.230.114 11,6
2011 26.629.981 8,0 79,8 33.361.492 6,7
2012 28.422.892 6,7 79,6 35.690.954 7,0
2013 29.945.166 5,4% 81,0 36.986.961 3,6
2014 31.094.272 3,8% 81 38.424.313 3,9
Nella tabella sulle ore complessivamente retribuite si evidenzia un crollo, pari quasi al 25%, relativo ai permessi
retribuiti rispetto al 2013. L’entità dello scarto è prevalentemente riconducibile ad un netto calo dei permessi ex L.
n. 104/2001, che da 17.000 ore nel 2013 passa alle 7.700 ore del 2014. Aumentano del 22% le ore di assenza
totali rispetto al 2013.
ore retribuite per tipologia e per anno
anno lavorate assenza ferie e festività altri permessi
retribuiti
totali
retribuite
2010 1.571.311 159.722 234.810 21.496 1.987.340
2011 1.628.615 178.678 241.291 31.472 2.080.057
2012 1.728.896 169.932 255.369 39.031 2.193.228
2013 1.758.618 174.795 272.690 22.860 2.155.221
2014 1.832.527 212.682 231.719 17.150 2.294.078
% su anno prec. 4,2 21,7 -15,0 -25,0 6,4
51
I soci e il lavoro
Aumentano le ore lavorate rispetto all’anno precedente (+4,2%), mentre considerando le assenze, spicca il dato
relativo alle ore di assenza per maternità obbligatoria (+36,6%) e il dato relativo agli infortuni (+64%),
aumentato esponenzialmente anche grazie all’aumento dei contratti full-time. Inalterato il dato relativo al
rapporto tra ore lavorate e retribuite che rimane stabile sull’80%.
ore di assenza per tipologia e incidenza assenze sulle ore lavorate per anno
2010 2011 2012 2013 2014
ore lavorate 1.571.311 1.628.615 1.728.896 1.758.618 1.832.527
ore di assenza per malattia 58.546 73.047 68.398 68.492 70.892
incidenza % sulle ore lavorate 3,7% 4,5% 4,0% 3,9% 3,9%
ore di ass.per maternità obbligatoria 64.830 68.407 69.146 73.259 100.101
incidenza % sulle ore lavorate 4,1% 4,2% 4,0% 4,2% 5,5%
ore di ass.per maternità facoltativa 24.172 22.856 20.366 23.237 25.421
incidenza % sulle ore lavorate 1,5% 1,4% 1,2% 1,3% 1,4%
ore di assenza per permessi allattam. 2.739 2.044 3.086 3.074 3.233
incidenza % sulle ore lavorate 0,2% 0,1% 0,2% 0,2% 0,2%
ore di assenza per infortuni 9.435 12.325 8.936 6.732 11.059
incidenza % sulle ore lavorate 0,6% 0,8% 0,5% 0,38% 0,6%
totale ore di assenza 159.722 178.679 169.932 174.794 210.706
incidenza % sulle ore lavorate 10,2% 10,9% 9,8% 9,9% 11,5%
Interessante considerare l’incidenza delle assenze sulle ore lavorate anche in una ottica di genere.
Significative sono le differenze per quel che concerne l’incidenza della malattia e dell’infortunio: gli
uomini si ammalano e si infortunano di meno. Il fenomeno può essere spiegato incrociando il dato
con un’ altra variabile, ovvero la mansione svolta: le donne svolgono compiti maggiormente a
rischio infortuni e usuranti rispetto agli uomini (addette all’assistenza, addette alla pulizia o infermiere). Gli uomini
invece sono principalmente educatori, animatori, impiegati, mansioni esposte a minor rischio infortuni e usura.
Inoltre sull’incidenza della malattia per le donne pesa una piccola percentuale di assenze legate alla maternità.
ore di assenza per tipologia e genere ed incidenza assenze sulle ore lavorate per genere
maschi
incidenza
% femmine
incidenza
% totale
incidenza
%
ore lavorate 357.881 - 1.474.650 - 1.832.531 -
ore assenza per malattia 8.635 2,4 62.257 4,2 70.894 3,9
ore assenza per maternità
obbligatoria
- - 100.101 6,8 100.101 5,5
ore assenza per maternità facoltativa 1.175 0,3 24.246 1,6 25.422 1,4
ore assenza permessi allattamento 283 0,1 2.950 0,2 3.233 0,2
ore assenza infortuni 2.035 0,6 9.024 0,6 11.059 0,6
totale ore assenza 12.128 3,5 198.578 13,6 210.706 11,5
52
I soci e il lavoro
La mutualità: una politica retributiva migliore, una mutualità per le pari opportunità
e la conciliazione vita privata e vita professionale
Il trattamento retributivo e normativo dei lavoratori è regolato come segue:
per i lavoratori non soci viene applicato il CCNL delle Cooperative Sociali;
per i soci viene applicato un Regolamento Interno approvato dall’Assemblea dei Soci che, oltre a recepire il
CCNL delle Cooperative Sociali, contiene alcuni elementi migliorativi.
Il trattamento economico viene calcolato sulla base delle ore lavorate e prevede tutti gli istituti (indennità
notturne, di reperibilità, ecc.) e trattamenti differiti (tredicesima, Tfr, ferie, festività, ecc.).
Le retribuzioni non hanno mai avuto ritardi e sono corrisposte mensilmente entro il giorno 15 del mese
successivo a quello di competenza.
Il valore massimo e minimo delle retribuzioni - Facendo riferimento al vigente CCNL delle Cooperative
Sociali il valore minimo ed il valore massimo delle retribuzioni annue lorde per i lavoratori inquadrati a tempo
pieno sono state nel corso del 2014 le seguenti: per la posizione A1 € 16.240,25, per la F2 € 33.906,47. Per i
lavoratori collocati nell’area quadro l’indennità massima mensile (al livello F2) è pari e € 300,00.
il regolamento Interno supera il CCNL nei punti seguito elencati.
1. collocazione alla posizione A2 (anziché alla A1) di tutti i soci addetti alle pulizie, lavanderia, ecc.., che
abbiano conseguito due anni di anzianità lavorativa aziendale;
2. collocazione al livello B1 cm (posizione economica intermedia tra B1 e C1) anziché al livello B1 di
tutti gli operatori in possesso dell’attestato di “competenze minime nei processi di assistenza alla persona”;
3. superminimo individuale orario non riassorbibile di € 1,71 per infermieri e terapisti della riabilitazione
4. riconoscimento del 6° scatto di anzianità (a fronte di un limite al 5° scatto del CCNL) per i soci che
abbiano concluso il 13° anno di anzianità in Cooperativa;
5. integrazione della maternità obbligatoria ed eventuale interdizione anticipata, al 100% della
normale retribuzione (anziché l’80% previsto dal contratto);
6. Indennità quadro – ai soci appartenenti all’area quadri sono riconosciute indennità quadro pari a E2 € 120,
F1 € 230, F2 € 300 (rispetto al minimo previsto dal CCNL pari a € 77, € 155, € 232)
7. riconoscimento di 5 giorni di permesso retribuito per i soci padri in occasione della nascita del proprio
figlio;
8. polizza Kasko a favore dei soci per l’utilizzo del proprio autoveicolo nel percorso casa sede di lavoro e
viceversa (con franchigia a carico del socio);
9. riconoscimento di organizzazioni sindacali non firmatarie del nostro contratto di riferimento.
53
I soci e il lavoro
Nel 2014 l’adozione di questi ed altri strumenti ha portato ad una spesa per la mutualità interna della
Cooperativa che si assesta sui 536.500 €, dato significativamente incrementato (+12,8%) rispetto al 2013.
La voce relativa ai “maggiori costi rispetto al CCNL per l’inquadramento del personale” mostra che nel 2014 si è
verificata un’inversione di tendenza rispetto ai tre anni precedenti, durante i quali il dato è progressivamente
diminuito a fronte di un ampliamento del numero dei beneficiari.
Invariato il dato relativo ad altre voci quali i bonus per la conciliazione e i maggiori costi per il sesto scatto di
anzianità (dal 7,7% al 9,7% rispetto al totale delle voci). Da evidenziare anche l’incremento in termini sia
relativi che assoluti dei maggiori oneri per la copertura al 100% della maternità obbligatoria (rispetto al
80% previsto dal CCNL), che ha interessato 92 socie della Cooperativa Itaca.
Infine, seppur non rilevante in termini economici, preme ricordare il permesso retribuito per la paternità (5
giornate lavorative): un piccolo (12 soci per un totale di 60 gg) ma significativo ulteriore contributo della
Cooperativa Itaca al tema della conciliazione e delle Pari Opportunità in un’ottica di genere ( quindi non solo al
femminile). Dal 2014 non è più presente la voce relativa alla sanità integrativa, introdotta dalla cooperativa nel
2012 anticipando un adempimento contrattuale, ora prevista dal contratto. Ancora una volta Itaca ha precorso i
tempi!
spesa per la mutualità
2011 2012 2013 2014
Oggetto
Spesa Spesa Spesa Spesa Spesa Spesa Spesa Spesa Nr beneficiari
in € in % in € in % in € in % in € in %
Maggiori costi rispetto al CCNL per l’inquadramento del personale
461.989 76 266.700 55,8 223.836 47,1 269.852 50.3 189
Maggiori costi rispetto al CCNL per la maternità obbligatoria (integrazione a copertura del 100% della stessa (a fronte dell’80% della previsione del CCNL)
66.152 10,9 73.500 15,4 94.500 19,9 98.369 18.3 92
Bonus servizi di conciliazione tempi lavoro e della famiglia
7.650 1,3 28.600 6 30.300 6,4 30.128 5,6 128
Permesso retribuito paternità (5 giorni) 1.800 0,3 2.000 0,4 2.432 0,5 4.414 0,8 12
Maggiori costi rispetto al CCNL per corresponsione sesto scatto di anzianità
19.000 3,1 37.000 7,7 46.206 9,7 61.404 11,4 196
Sanità integrativa C. Pozzo 0 0 19.000 4 10.720 2,2 - -
Prestito sociale (riconoscimento di interessi lordi ai soci prestatori)
34.935 5,8 33.900 7,1 42.368 8,9 48.812 9,1 100
Altre migliorie rispetto al CCNL (23 ind quadro, 10 permessi lutto nonni)
16.000 2,6 17.200 3,6 25.300 5,3 23.521 4,4 30
Totale 607.526 100 477.900 100 475.653 100 536.500
100
54
I soci e il lavoro
gli interventi specifici a favore della conciliazione tempi di lavoro / famiglia e pari
opportunità
Da molti anni la Cooperativa Itaca lavora sui temi delle pari opportunità e della conciliazione; l’attività è favorita
dalla presenza di una referente interna per le Pari Opportunità e la Conciliazione (Chiara Stabile fino al
31/12/2014 e dal 1/01/2015 Barbara Comelli).
Riepiloghiamo di seguito le progettazioni di maggior spessore – in tema di conciliazione - dell’anno 2014 che
ricomprendono alcune iniziative ed interventi di supporto al reddito già descritti nella parte riferita alla
quantificazione della mutualità
Progetto “Itaca un’isola di conciliazione” - Il progetto è stato finanziato dal Dipartimento per le politiche
della famiglia con €163.000; le attività sono partite il 15 marzo 2013 e sono finite il 15 settembre 2014.
L’obiettivo era di facilitare la gestione familiare dei bimbi dei soci nei periodi di chiusura delle scuole. Le due
tipologie di servizio, babysitting on call e babyparking, complessivamente hanno visto 128 soci fruitori. Impegnati
nell’erogazione del servizio sono state 119 persone.
Progetto Coogenya (L.R. 12/2006) ci vede come partner (capofila Legacoop FVG) assieme a Cosm e
Idealservice, Ires e Cramars. Presentato e accolto dall’Assessorato Reg.le al Lavoro, ha l’obiettivo di rilevare e
rimuovere i vincoli che impediscono una piena realizzazione delle pari opportunità uomo/donna nelle cooperative.
Le azioni si svolgeranno nel corso del 2015 e Itaca avrà un ruolo operativo sia nella definizione di contenuti sia
presentando il proprio modello di conciliazione.
Posti riservati ai soci nei nidi di Itaca: anche nel 2014 abbiamo confermato l’azione di riservare alcuni
posti a quota ridotta nei 2 nidi gestiti direttamente dalla cooperativa per i figli dei soci. Nel 2014 ne hanno
usufruito 2 bambini per il nido “Farfabruco” e 1 per il nido “Arca di Noè”.
Voucher per servizi di conciliazione con lo stanziamento di 30.000, i soci che ne hanno usufruito sono
stati 128.
55
I soci e il lavoro
Le risorse aggiuntive
Per i giovani alle prime esperienze di lavoro o per chi sta completando una formazione professionale o deve
reinserirsi nel mercato del lavoro, Itaca offre la possibilità, attraverso la disponibilità dei propri servizi, di arricchire
il proprio curriculum, di orientare le proprie scelte professionali, anche acquisendo un’esperienza pratica
certificata. Il 2014 ha visto succedersi 67 risorse aggiuntive (14 maschi e 53 femmine), fra tirocini di
diversa tipologia e Borse di Formazione-Lavoro.
Il tirocinio - Il tirocinio è un’esperienza di orientamento e formativa svolta all’interno di una realtà aziendale,
che ne consente quindi una conoscenza diretta. È una possibilità che in Itaca viene offerta sia ai giovani alle
prime esperienze di lavoro che a lavoratori con necessità di riqualificazione professionale.
Tirocini per tipologia n. F M
Arte-terapia 1 1 0
Tirocini enti accreditati 2 1 1
Percorsi scuole secondarie di II ° 26 23 3
Università 21 15 6
Tirocinio in Counselling 3 2 1
Tirocini di inserimento lavorativo 2 2 0
Borsa di Formazione-Lavoro 12 9 3
Totale 67 53 14
Inoltre sono 30 i tirocini che sono stati svolti
all’interno del percorso di misure compensative
per il conseguimento del titolo OSS da
personale in forza.
Gli enti promotori invianti comprendono Istituzioni pubbliche, Istituti superiori, Università, Enti di Formazione.
Istituto Universitario Salesiano Venezia Artea
Università degli Studi di Padova Indar
Università degli Studi di Trieste Cooperativa Sociale Co.Ge.s
Università degli Studi di Udine Coop. Cramars
Università degli Studi di Ferrara F. Opera Sacra Famiglia
Istituto M. Cossar - L. da Vinci Enaip FVG
Istituto Einstein-Malignani Ires FVG
Istituto F. Flora Istituto Cortivo
Istituto Catullo Eidos - Centro di terapia familiare
Istituto M. Fanno Ambito 6.4
Istituto Pertini Ass n° 6
Istituto E. Mattei Provincia di Gorizia
Liceo Marco Belli Comune di Trieste
Istituto G. Luzzatto Ass n° 5
Istituto G. Reiner Comune di Pordenone
Borse di Formazione-Lavoro - Sono progetti di inserimento finalizzati a consentire un’esperienza lavorativa a
soggetti in carico ai servizi sociali; 12 le borse lavoro attivate da A.S.S. 5, A.S.S. 6, Ambito 6.4, S.I.L. Pordenone e
Trieste, Questa particolare forma di percorso supera gli obiettivi di orientamento e formazione degli stage in
quanto è parte di un progetto più ampio di sostegno e di inclusione sociale. Nel 2014 le mansioni di chi è stato
accolto in Itaca hanno riguardato prevalentemente attività di assistenza, piccola manutenzione, pulizie, servizi vari
di ausiliariato, attività di segreteria.
56
I soci e il lavoro
borse Formazione-Lavoro per ente inviante, area inserimento, mansione.
Ente inviante area mansione Ass n° 6 Minori ausiliaria
Ass n° 6 An. Residenziale ausiliaria
Ass n° 6 Anziani aiuto parrucchiera
Ambito 6.4 An. Residenziale ausiliario
Ass n° 6 Risorse Umane inserimento dati e segreteria
SIL Comune di Trieste Disabilità aiuto amministrativo
SIL Comune di Trieste An. Residenziale aiuto guardaroba, servizi ausiliari e facchinaggio
SIL Comune di Trieste Disabilità aiuto cuoca, servizi ausiliari e fattorinaggio
Ass n° 5 Minori ausiliaria
SIL Comune di Trieste Disabilità animazione, archiviazione e biblioteca
Comune di Pordenone Minori ausiliaria
SIL Comune di Trieste Disabilità manutenzione
Misure Compensative per il conseguimento della Qualifica di Operatore Socio-Sanitario - Nel 2014
sono proseguiti anche i percorsi all’interno delle “Misure compensative per il conseguimento della Qualifica di
Operatore Socio-Sanitario”; sono corsi organizzati da Enti di Formazione accreditati dalla Regione FVG, riservati a
quanti sono in possesso di crediti formativi e lavorativi (documentati) nell'assistenza alla persona, e sono
interessati a conseguire la qualifica di Operatore Socio-Sanitario. Gli operatori di Itaca che hanno seguito
questo percorso di formazione – 30 in totale (di cui 27 femmine e 3 maschi) hanno avuto la possibilità
di svolgere il tirocinio conclusivo, necessario per il conseguimento della qualifica, all’interno del proprio luogo di
lavoro.
Servizio di Volontariato Europeo - Dal 2011 Itaca è accreditata
come ente ospitante e di coordinamento di attività di volontariato
europeo previsto dal Programma Erasmus+ Gioventù in Azione. Questo
progetto è una opportunità per i giovani di trascorrere un’esperienza
all’estero, di imparare una nuova lingua e di fare un percorso professionale e umano.
Per Itaca è un’opportunità di apertura verso l’Europa, di far conoscere i propri servizi e il proprio stile di lavoro.
L’integrazione /partecipazione di ragazzi che hanno una diversa cultura alla vita lavorativa quotidiana permette la
contaminazione in una dimensione di novità, di visione "altra", non solo del nostro luogo di lavoro, ma della
nostra stessa Provincia, Regione, Stato.
Nel 2013 e 2014, i 4 volontari provenienti dalla Spagna hanno svolto il periodo di servizio presso la comunità per
la Salute Mentale “Casa Ricchieri” di Pordenone. I volontari hanno condiviso obiettivi, stili di intervento e modelli
comunicativi, con la precipua finalità di agevolare benessere e conoscenze condivise rispetto ad una dimensione
relazionale non conosciuta al momento del loro arrivo. Sempre nel 2013, anche la struttura residenziale “Casa
Carli” di Maniago ha ottenuto l’accreditamento per ospitare giovani volontari europei. Nel febbraio del 2015 la
Cooperativa sociale Itaca ha ricevuto comunicazione da parte dell’Agenzia Nazionale Giovani relativa
all’approvazione di due progetti Sve presentati ad ottobre 2014 all’interno del programma Erasmus+.
A partire da aprile 2015 da Ungheria e Spagna arriveranno due volontarie che parteciperanno al Servizio di
volontariato europeo a Maniago e Pordenone, rispettivamente nella Comunità per persone disabili Casa Carli e
nella Comunità dedicata alla salute mentale Casa Ricchieri.
57
La sicurezza e la formazione del personale
5. La sicurezza dei lavoratori e la formazione del
personale
Attenzione ai soci e al lavoro vuol dire anche promozione della sicurezza, tutela della salute nei
luoghi di lavoro e formazione costante del personale.
Il sistema di gestione della sicurezza si ispira alla norma OHSAS 18001 con la finalità di: eliminare e
minimizzare i rischi per i lavoratori e le parti interessate che possano essere esposte a rischi associati alla propria
attività; implementare, mantenere e migliorare con continuità il sistema stesso; assicurare e dimostrare la
conformità alla politica per la sicurezza. Il sistema di gestione è verificato e migliorato anche attraverso le attività
di riesame, di audit e le riunioni periodiche (ex. Art. 35 D.Lgs. 81/08 e s.m.i.); esso si avvale di tutti gli strumenti
interni di gestione ed è integrato con il sistema di gestione per la qualità ISO 9001.
attività e obiettivi del sistema di gestione sicurezza (SGS)
obiettivo generale
area sicurezza indicatore risultato 2014
Prevenzione infortuni e tutela della salute del personale
Formazione e addestramento specifici del
personale non formato
il piano formativo è stato svolto: il personale nuovo assunto viene addestrato il resto del personale viene aggiornato.
particolare vigilanza nell’utilizzo di DPI e DPC
verifica in ogni audit SGQ e SGS
segnalazione dei trasgressori delle norme antinfortunistiche
effettuate segnalazioni per mancato uso DPI
segnalazione degli ambienti di lavoro non idonei
segnalazione costante effettuata
analisi cause infortuni e incidenti mancati e relative azioni preventive
analisi effettuata
Sicurezza e salubrità degli ambienti di lavoro
segnalazione costante alla committenza dei lavori da eseguire per conseguire la conformità degli ambienti di lavoro
segnalazione costante effettuata, ma risposte molto lente o non risposte
Segnalazione interna costante delle manutenzioni da svolgere
segnalazione costante effettuata, le trattazioni sono spesso lente
Implementazione del sistema sicurezza in base alla OHSAS 18001
Audit mirati nei servizi su 3 livelli: specialistico a cura di RSPP e ASPP, medico specialistico a cura dei medici competenti, documentale a cura degli auditor del SQ.
effettuate tutte e 3 le tipologie di audit: 26 audit RSPP e ASPP 46 audit SQ 52 i sopralluoghi dei MC
Trattamento azioni correttive e preventive tutte le azioni correttive o preventive promosse sono state trattate o sono in trattamento
Analisi delle cause che portano alcuni lavoratori a incorrere ripetutamente in infortuni e prevenzione degli stessi
Verifica on the job dell’efficacia dell’addestramento, della formazione, delle istruzioni impartite ai lavoratori che ripetutamente si infortunano
prese in considerazione 4 verifiche on the job da fare (su rischio MMP e biologico), effettuate 2 in quanto negli altri 2 casi non è stato possibile per motivi indipendenti dall’US
Raccolta e registrazione dei mancati infortuni/incidenti
Sensibilizzazione alla segnalazione anche
mediante incontri a tema con RAP/CAP/coord. servizi
sensibilizzazione effettuata in varie occasioni
di incontro durante l’anno effettuata raccolta ed analisi dei mancati infortuni/incidenti
Miglioramento gestione emergenze nei servizi
Consulenza da parte di professionista esperto
consulenza in parte effettuata in parte n corso, continua nel 2015
58
La sicurezza e la formazione del personale
obiettivo generale area sicurezza
indicatore risultato 2014
Riesame protocollo sanitario
Analisi con i medici competenti dei dati sanitari anonimi dei lavoratori sottoposti a sorveglianza sanitaria negli anni 2012 e 2013, eventuale revisione del protocollo se necessaria.
Riesaminato il protocollo sanitario
Miglioramento dell’organizzazione della formazione sui rischi specifici
Coordinamento scientifico per la predisposizione di format relativi alla formazione sui rischi specifici
Coordinamento scientifico effettuato per la predisposizione di format relativi alla formazione sui rischi specifici
Prevenzione stress lavoro correlato
Erogazione misure preventive nei servizi a rischio (supervisione, formazione, mobilità, interventi di conciliazione, etc.)
Continuano le azioni di supervisione, formazione, interventi di conciliazione
Risultati emersi dagli audit interni del sistema di gestione per la sicurezza
Gli audit orientati alla verifica della conformità dei servizi al SGS sono di 2 tipologie:
audit del SQ effettuati dagli auditor del SQ orientati alla sola verifica documentale del SGS integrato al SQ
audit del SGS effettuati da RSPP e ASPP
Nel 2014, nei 46 audit del SQ in altrettanti servizi è stata verificata la conformità delle registrazioni previste dal
SGS. Gli audit del SGS sono stati 26 e in tutti è stata verificata la conformità del SGS a 360°.
aree sottoposte
ad audit n. audit SQ
n. audit
RSPP/ASPP audit totali
AR 3 4 7
AT 8 3 11
SD 9 3 12
M 13 9 22
P 12 4 16
UFF 1 3 4
totale 46 26 72
I rilievi segnalati mediante audit SGS per area concentrati in maggioranza nelle aree minori e servizi
semiresidenziali e residenziali ai disabili.
aree audit totali rilievi totali nc racc
AR 7 5 1* 4
AT 11 6 2 4
SD 12 11 5 6
M 22 14 6 8
P 16 7 1 6
UFF 4 3 1 2
totale 72 46 16 30
*La non conformità qui evidenziata è stata rilevata al di fuori degli audit SGS.
La maggiore numerosità dei rilievi ha riguardato gli ambienti di lavoro (18), nella maggioranza dei casi (13/18) ha
riguardato azioni da promuovere con la committenza per il miglioramento della salubrità degli ambienti di lavoro,
5/18 rilievi invece hanno riguardato servizi di proprietà o in completa gestione alla Cooperativa. L’unica non
conformità che non è stata rilevata mediante audit ha riguardato la gestione emergenze. Analizziamo di seguito la
tipologia di trattamento messa in campo sui rilievi evidenziati mediante audit SGS.
59
La sicurezza e la formazione del personale
tipologia trattamento trattamento
nc AC AP
manutenzioni 1 0 2
formazione/addestramento 2 3 4
richiami/disciplinari 0 1 0
modulistica/registrazioni 6 1 2
monitoraggio 1 5 0
miglioramento servizio 0 1 0
comunicazioni 5 1 5
risorse materiali 2 0 10
approfondimenti 0 1 0
miglioramento generale sicurezza 3 1 15
Tra i trattamenti vediamo che quelli relativi alla modulistica e/o registrazioni e relativi a comunicazioni da
effettuare sono in maggioranza (6 e 5). Tra le azioni correttive (AC) vediamo che il maggior numero ha
riguardato azioni di monitoraggio (5). Tra le azioni preventive (AP) promosse, numeri significativi si hanno per il
miglioramento in generale della sicurezza dei servizi (15) e l’acquisizione di risorse materiali (10).
prevenzione infortuni: analisi degli infortuni e dei mancati infortuni/incidenti
L’implementazione del sistema sicurezza è orientata all’obiettivo del miglioramento delle misure protettive e
preventive volte soprattutto alla prevenzione degli infortuni.
tipologia dato 2012 2013 2014
numero medio lavoratori 1406 1.459 1.522
numero totale lavoratori inf. 76 70 71
% incidenza su numero medio lav. 5,4 4,8 4,66
numero ore lavorate 1.749.452 1.777.247 1.815.522
numero ore infortunio 8.965* 7.145 11.059
% incidenza su ore lavorate 0,51 0,40 0,61
numero giorni infortunio 2.600* 1.746 2.369 * nel 2012 sono considerati le ore e i giorni di assenza per infortunio compresi quelli degli infortuni accaduti con altro DL
L’ incidenza del numero degli infortuni sul numero medio dei lavoratori diminuisce per effetto della maggiore
presenza media di lavoratori. L’aumento di ore di infortunio nel 2014 (+54% sul 2013) è in buona parte dovuto
all’aumento dei giorni di infortunio (cresciuti del 35%).
Infortuni per genere nel triennio Le lavoratrici si infortunano di più dei lavoratori perché vi è una
preponderante presenza femminile nella mansione di
addetto all’assistenza, mansione che risulta la più a
rischio e totalizza il 62% del totale degli infortuni.
Infortuni per età. L'età media degli infortunati del 2014 è pari a 40 anni - il più giovane ha 20 anni e il più
anziano 73. Si segnala che 15/71 infortunati hanno più di 50 anni.
genere % 2012 % 2013 % 2014
femmine 84 89 92
maschi 16 11 8
totale 100 100 100
60
La sicurezza e la formazione del personale
Infortuni per area nel triennio.
area 2012 2013 2014
AR 23 29 17
AT 15 8 12
M 9 13 15
P 9 9 10
SD 20 11 17
totale 76 70 71
Infortuni per tipologia. La tipologia di infortuni è stata individuata mediante la definizione del rischio che l’ha
causato, rispecchiando in tal modo l’analisi dei rischi che viene eseguita nei piani di sicurezza dei servizi.
tipologia n. inf. % femmine maschi n. gg
assenza %
aggressione AG 15 21 13 2 305 12,9
Sforzo S 11 15 11 0 548 23,1
Biologico B 6 8 6 0 13 0,5
inciampamento IN 6 8 5 1 328 13,8
meccanico urto UR 4 6 3 1 28 1,2
Caduta C 3 4 3 0 218 9,2
scivolamento SV 3 4 3 0 139 5,9
schiacciamento SC 2 3 2 0 27 1,1
Altro A 1 1 1 0 19 0,8
incidente stradale in itinere IS+IT 18 25 16 2 534 22,5
incidente itinere non incidente stradale I 2 3 2 0 210 8,9
Totale 71 100 65 6 2.369 100
Abbiamo distinto nella rilevazione dati il rischio infortunio in itinere non conseguente a incidente stradale (I),
infortuni avvenuti durante i tragitti a piedi o con mezzi diversi dagli autoveicoli se sommiamo gli infortuni in
itinere per incidente stradale, nei percorsi casa-lavoro/lavoro-casa e durante il servizio con gli infortuni in itinere
con altri mezzi o a piedi (2) otteniamo un totale di 20. gli infortuni per aggressione sono stati 15 e per sforzo
per 11. Totalizza maggiori giorni di assenza, 548, la tipologia di infortunio conseguente al rischio sforzo, seguita
dagli infortuni per incidente stradale con 534 giorni.
Infortuni per area e tipologia.
Area AG S IT+IS I C UR SC SV B IN altro tot. area
AR 2 3 2 0 1 1 1 1 4 1 1 17
AT 1 4 3 1 1 0 0 1 0 1 0 12
M 2 2 8 0 0 2 0 1 0 0 0 15
P 2 0 3 1 0 0 1 0 2 1 0 10
SD 8 2 2 0 1 1 0 0 0 3 0 17
Totale 15 11 18 2 3 4 2 3 6 6 1 71
In relazione alla tipologia di infortuni per area c’è da notare che:
- l’area dei servizi per disabili totalizza il maggior numero di infortuni per aggressione (8/15), ma tutte le
aree produttive sono state interessate da questa tipologia di infortunio;
- l’area minori è stata interessata da 8/18 infortuni per incidente stradale,
Rispetto alla frequenza, le aree residenziale anziani e disabilità hanno il
maggior numero di eventi, 17. Nell’area residenziale anziani sono
molto diminuiti gli infortuni nel 2014. Altalenante l’area territoriale
anziani, costante l’area salute mentale e cresce l’area disabilità (in
particolare per la criticità dell’utenza in un servizio acquisito nel corso
del 2014).
61
La sicurezza e la formazione del personale
- l’area residenziale anziani ha avuto infortuni in tutte le tipologie ad eccezione di quella in itinere senz’auto;
- nonostante il rischio biologico venga valutato in tutti i servizi e nella maggior parte delle mansioni sono bassi
gli eventi infortunistici (6/71) e concentrati, per la maggior parte, nell’area residenziale anziani (4/6) ed
occorsi a personale infermieristico;
- si evidenzia che la tipologia d’infortunio “altro” è un infortunio per una distorsione ad una caviglia
Infortuni per mansione nel triennio.
mansione n. inf. 2012 n. inf. 2013 n. inf. 2014
addetto assistenza 57 48 44
educatore/animatore 9 13 15
infermiere prof./fisioterapista 2 5 8
coordinatore/impiegato 2 1 0
cuoco 0 1 0
addetto pulizie/ausiliario 1 1 2
autista 0 0 1
manutentore 0 0 1
parrucchiere/pedicure 1 1 0
totale 72 70 71
La mansione più interessata da infortuni nel triennio e quella degli addetti all’assistenza la categoria più
esposta verso la quale si concentra la formazione sui rischi specifici: si nota che il numero di eventi infortunistici
per questa categoria di lavoratori diminuisce nel tempo mentre le presenze crescono. Aumentano nel triennio gli
infortuni che coinvolgono gli educatori la maggioranza dei quali avviene per incidente stradale (8). Aumentano
anche gli eventi infortunistici degli infermieri professionali, tipologia cresciuta di numero nel triennio rispetto
al passato.
Infortuni per paese di provenienza. La provenienza da paesi stranieri è rilevato come fattore di rischio,
abbiamo quindi verificato la consistenza degli infortuni per provenienza.
proven. 2012 2013 2014
n. lav inf
% n.
lav inf %
n. lav inf
% femmine maschi
italiana 59 81 57 82 61 86 56 5
UE 1 1 3 4 2 3 1 1
extra UE 13 18 10 14 8 11 8 0
totale 73 100 70 100 71 100 65 6
Il numero dei lavoratori non italiani infortunati nel 2014 è di 10 su 71 totali, rispetto alla percentuale è il 14%
degli infortunati totali.
Infortuni per tipologia contrattuale - La tipologia contrattuale è rilevata come fattore di rischio, abbiamo
quindi verificato gli infortuni sui lavoratori a tempo determinato e indeterminato ed anche la forma associativa (si
ricorda che il socio ha sempre un contratto a tempo indeterminato). I dati sono al 31/12.
tipologia contrattuale n. tot % tot n. inf % inf femmine maschi
Socio 1160 76,3 55 77 49 6
dipendente tempo determinato 217 14,3 7 10 7 0
dipendente tempo indeterminato 143 9,4 9 13 9 0
Totale 1520* 100 71 100 65 6
62
La sicurezza e la formazione del personale
Osserviamo che le percentuali di infortunati tra personale stabilizzato, 90% (soci + dip. a t. indeterminato), e
precario, 10% (dip. a tempo determinato), non sono molto diverse da quelle di presenza nella compagine, 90,6%
e 9,4%. Questo sostanziale equilibrio ci fa escludere che vi sia un nesso causale nella nostra realtà tra infortuni e
precarietà del contratto.
Infortuni per anzianità di servizio nel triennio.
2012 2013 2014
Anzianità n. inf. % inf. n. inf. % inf. n. inf. % inf. femmine maschi
< 6 m 11 15 3 4 9 13 9 0
6m-11m 13 18 8 11 15 8 15 0
1a – 23m 10 14 5 7 9 13 9 0
2 a- 35m 9 12 14 20 10 14 9 1
3a – 47m 12 16 11 16 8 11 6 2
4a – 59m 3 4 8 11 4 6 3 1
> 5 a 15 21 21 30 25 35 23 2
Totale 73 100 70 100 71 100 65 6
Nel 2014 sono 25 gli infortunati con un’anzianità di servizio che supera i 5 anni, pari al 35%. Se consideriamo
invece gli infortunati con anzianità di servizio da 3 a oltre 5 anni, otteniamo la percentuale di 53%. Si
potrebbe quindi osservare che a maggior esperienza corrisponde minore attenzione e quindi maggiore possibilità
di incorrere in infortuni. Il 34% degli infortunati è costituito da personale che lavora per Itaca da meno di 2
anni. Nel 2012 e nel 2013 il personale con anzianità di servizio superiore a 2 anni aveva un’incidenza
percentuale di eventi infortunistici rispettivamente del 53% e del 77%, osserviamo invece che nel 2014 tale
percentuale si attesta al 66%.
Causa infortuni nel triennio.
2012 2013 2014
causa n. inf. % inf. n. inf. % inf. n. inf. % inf. femmine maschi
CT 12 16 12 18 19 27 17 2
D 10 13 17 24 14 20 12 2
AC 9 12 13 18 9 13 9 0
UC 15 20 12 17 14 20 12 2
UNC 0 0 0 0 3 4 3 0
ME 18 24 7 10 5 7 5 0
AM 10 13 6 9 6 8 6 0
GM 2 3 1 1 1 1 1 0
A 0 0 2 3 0 0 0 0
totale 76 100 70 100 71 100 65 6
E’ stato possibile individuare la causa degli infortuni grazie ai dati ricavati dal questionario di analisi dell’infortunio,
compilato a seguito dell’evento, tramite un’intervista all’infortunato, approfondendo la dinamica e verificando le
risposte presente. La principale causa degli infortuni è la causa terzi con 19 eventi (27%), riconducibile per lo
più agli incidenti stradali (14). Seguono i 14 infortuni causati da utente con comportamento problema e i 14
infortuni causati da disattenzione (20%). Al terzo posto gli infortuni con causa accidentale, tra questi vi
sono in particolare 4 infortuni da sforzo.
63
La sicurezza e la formazione del personale
Lavoratori che ricorrono ripetutamente in infortuni. Come nel 2013 sono stati 19 i lavoratori infortunati nel
2014 che si erano infortunati più volte negli anni precedenti o più volte nel 2014. Si segnala che 3 lavoratori
infortunati nel 2014 si sono infortunati anche nel 2013.
area n. % femmine maschi gg assenza %
AR 5 26 5 0 162 24
AT 5 26 5 0 87 13
M 2 11 2 0 53 8
P 2 11 1 1 59 9
SD 5 26 5 0 320 47
totale 19 100 18 1 681 100
Tra i 19 lavoratori esaminati che hanno avuto più di un infortunio da quando lavorano per la Cooperativa, la
tipologia di infortunio che nel 2014 ha maggiore numerosità è quella per infortunio in itinere.
Mancati infortuni/incidenti nel 2014
Un ulteriore strumento utile per la prevenzione degli infortuni è la rilevazione e l’analisi dei mancati
infortuni/incidenti
area n.
Come vediamo l’area produttiva della disabilità totalizza oltre la metà delle
segnalazioni (40) delle quali 34 in un unico servizio acquisito nel 2014.
AR 5
AT 8
SD 40
P 5
M 4
totale 62
rischio/pericolo n. % f m
Tra le tipologie di rischio/pericolo segnalate vediamo
che ha prevalenza su tutte l’aggressione, 36 di
queste nell’area disabilità.
AG 45 71 32 13 B 1 2 1 0
EL (elettrico) 1 2 1 0
S 2 3 1 1
SC 3* 5 2 0
SV 4 6 4 0
IN 1 2 1 0 UR 6* 10 4 2
Totale 63* 100 46 16 * mancato inf./inc. su 2 tipologie di rischio
Mansione n. % F M
addetto assistenza AA 28 45 17 11
educatore-animatore E 24 39 21 3
Coordinatore COO 1 2 1 0
addetto pulizie/lavanderia PU 2 3 2 0
infermiere prof.le IP 2 3 2 0
Cuoco C 1 2 1 0
Autista A 1 2 1 0 eventi non riconducibili a
mansione
/ 3 5 / /
Totale 62 100 45 14
Anche per i mancati infortuni/incidenti le
mansioni di addetto all’assistenza ed
educatore sono quelle più sottoposte a
maggior rischio, ma questo attiene alla
numerosità di presenza di lavoratori in tali
mansioni nella compagine lavorativa. Rispetto
alla tipologia di rischio entrambe le mansioni
sono più soggette al rischio aggressione.
64
La sicurezza e la formazione del personale
Le azioni preventive e di miglioramento adottate dalla Cooperativa in relazione agli infortuni e mancati
infortuni/incidenti per il rischio aggressione sono: le riunioni d’equipe tra il personale e coordinatore, per
motivare, gestire la situazione e/o il momento di violenza nel rischio aggressioni; la supervisione sui casi: per
utenza particolare e con ripetuti momenti di aggressione; gli interventi particolareggiati per la gestione di casi
molto complessi; la formazione, informazione ed addestramento continui e specifici; la rotazione e mobilità su
richiesta del lavoratore in altri servizi; la raccolta e analisi dei mancati infortuni/incidenti al fine di individuare i
servizi più a rischio. Risulta importante la collaborazione con la committenza, i servizi sociali e i familiari degli
utenti, al fine di individuare interventi condivisi, ad esempio interventi di formazione verso le equipe a rischio,
incentrati sulla tipologia di utenza seguita e sull’utente specifico, ad opera degli specialisti che li hanno in cura.
L’azione preventiva e di miglioramento adottata dalla Cooperativa in relazione agli infortuni e mancati
infortuni/incidenti per il rischio incidente stradale è la formazione specifica sul rischio.
Le azioni preventive e di miglioramento adottate dalla Cooperativa in relazione agli infortuni e mancati
infortuni/incidenti per il rischio sforzo è la formazione specifica sul rischio, l’addestramento sul luogo di lavoro
ad opera di esperti fisioterapisti che istruiscono i lavoratori alle corrette movenze/posture e all’utilizzo dei DPC.
L’azione preventiva e di miglioramento adottata dalla Cooperativa in relazione agli infortuni e mancati
infortuni/incidenti per il rischio incidente stradale è la formazione specifica sul rischio.
Le azioni preventive e di miglioramento adottate dalla Cooperativa in relazione agli infortuni e mancati
infortuni/incidenti per il rischio sforzo è la formazione specifica sul rischio, l’addestramento sul luogo di lavoro ad
opera di esperti fisioterapisti che istruiscono i lavoratori alle corrette movenze/posture e all’utilizzo dei DPC.
malattie professionali 2014
5 lavoratori hanno fatto richiesta di riconoscimento di malattia professionale. Per tutte le richieste vi è stato
l’esito di non riconoscimento da parte dell’INAIL. Di seguito le specifiche relative alle richieste di malattia
professionale:
lav genere mansione area patologia riconoscimento
INAIL
1 F AA AR discopatia lombare NO
1 tendinopatia sovra spinato NO
1 discopatia cervicale NO
2 F AA P disturbo adattamento cronico, ansia e umore depresso NO
2 disturbo adattamento cronico, ansia e umore depresso NO
3 F AA AR posture incongrue e microtraumi ripetuti NO
4 F AA AT lombalgia da sforzo NO
5 F AA AR tendinopatia cuffia spalla dx calcifica - rizo artrosi bilaterale NO
Come risulta evidente sono le malattie all’apparato muscolo scheletrico quelle che maggiormente vengono
verificate dall’INAIL per il riconoscimento della malattia professionale, pertanto è rispetto a tali problematiche che
convergono le misure preventive e correttive.
65
La sicurezza e la formazione del personale
sorveglianza sanitaria dei lavoratori
Da tempo Itaca si avvale di un gruppo di ottimi professionisti coordinati dalla società Obiettivo Sicurezza, i medici
competenti che hanno collaborato con Itaca nel 2014 sono stati: Dott.ssa Clarissa Guggiana, Dott.ssa Giulietta
Marzioti, Dott.ssa Katja Polh, Dott.ssa Jesica Espinoza, Dott. Herman Brugger. Le visite effettuate al personale
della Cooperativa sono state in tutto 766 tra preventive, periodiche, su richiesta dei lavoratori e per rientro dopo
assenza per malattia/infortunio superiore a 60gg. Dai riscontri effettuati dai medici competenti risultano i seguenti
dati sull’esito delle visite:
medico competente visite
effettuate idoneità
idoneità con prescrizioni/
limitazioni
inidoneità
temporanea
inidoneità
permanente
ricorsi avverso
giudizio
Dott. Brugger 7 7 0 0 0 0
Dott.ssa Guggiana 309 236 85 1 0 0
Dott.ssa Polh 156 114 42 0 2 0
Dott.ssa Marzioti 231 141 86 4 0 0
Dott.ssa Espinoza 63 46 13 3 1 2
Totali 766 544 226 8 3 2
Quasi il 35% dei lavoratori visitati ha avuto un esito di idoneità con prescrizioni o limitazioni di qualche natura,
questo è un dato che presenta preoccupazioni in quanto risulta sempre più difficoltoso riuscire a reimpiegare
opportunamente questi lavoratori. I medici hanno evidenziato che alcuni lavoratori sono restii ad eseguire gli
esami previsti dal protocollo sanitario, in questi casi i medici segnalano i nominativi dei lavoratori inadempienti in
modo che i lavoratori vengano sollecitati all’esecuzione degli esami, anche questi lavoratori sono lavoratori
prescritti, la cui prescrizione cessa solo con la presentazione degli esami richiesti.
66
La sicurezza e la formazione del personale
Le attività e gli obiettivi sulla formazione
Facendo propria l’ottica che vede l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita, la Cooperativa Itaca organizza
attività di formazione distribuite nell’arco dell’anno e finalizzate a fornire ai propri lavoratori occasioni di
aggiornamento e di acquisizione di conoscenze, competenze ed abilità professionali, con l'obiettivo di aumentare
il livello di professionalità. I percorsi sono finalizzati all’adeguamento e allo sviluppo delle conoscenze e
competenze professionali, in stretta connessione con il nostro contesto organizzativo.
Gli obiettivi delle nostre azioni formative sono: valorizzare le risorse umane, nell’ottica di favorire la
competitività e la crescita dell’impresa; promuovere le conoscenze e le abilità degli operatori in un’ottica di
arricchimento delle competenze e delle professionalità; migliorare la gestione dei servizi e stimolare nuove
modalità di azione, di ricerca e di confronto su nuovi bisogni; acquisire professionalità idonea a far fronte agli
interventi assistenziali e socio-sanitari sempre più complessi e a nuove esigenze dell’utenza; promuovere,
implementare e gestire efficacemente le innovazioni dei processi aziendali; favorire momenti di riflessione
sull’efficacia dell’operatività.
Nel 2014 si è consolidato un generale gradimento della formazione erogata da parte dei lavoratori, incontrato il
gradimento dei corsisti, unitamente alla richiesta di approfondimenti, formazioni su argomenti specifici di forte
impatto rispetto all’identità professionale (legislazione di settore, tecniche di parent training, garantire la
sorveglianza). In generale le criticità emerse hanno riguardato la calendarizzazione dei corsi (a volte conseguente
e subordinata alla disponibilità dei docenti esterni), l’eccessiva contiguità degli incontri, la durata esigua di alcune
formazioni in particolare in area sicurezza. Oltre alle iniziative previste dal Piano formativo, si sono organizzate e
gestite attività di supervisione, soprattutto in merito alle azioni di prevenzione degli infortuni.
formazione erogata dalla Cooperativa
dati al 31/12/2014
numero
numero interventi formativi realizzati in area professionalizzante
87
n. interventi formativi realizzati in area
formazione obbligatoria (sicurezza e haccp) 166
numero ore di formazione erogata in area professionalizzante
584
numero ore di formazione erogata in area formazione obbligatoria (sicurezza e haccp)
704,5
Nr. Totale partecipazioni in area professionalizzante
1593 1373
femmine
220
maschi
Nr. Totale partecipazioni in area sicurezza
(sicurezza e haccp) 2679
2223 femmine
456 maschi
Il canale di finanziamento al quali abbiamo avuto accesso nel 2014 è stato quello del Fondo Interprofessionale
per la Formazione Continua Fon.coop.
67
La sicurezza e la formazione del personale
Permessi retribuiti per diritto allo studio – In coerenza con il contratto di lavoro e regolamento interno,
Itaca eroga annualmente ai soci permessi-studio retribuiti che sono utilizzati per la formazione primaria,
secondaria e universitaria, nonché per i corsi di qualifica attinenti alla loro figura professionale.
2009 2010 2011 2012 2013 2014
n. lavoratori al 31.12 1220 1205 1302 1353 1483 1507
n. lav. che ha usufruito dei perm. studio 85 45 63 77 106 80
n. ore erogate 972,5 702 1086 1165 2242.5 2395
% soci e lavoratori dipendenti usufruenti
7,0 3,7 4,8 5,7 7,1 5,3
Formazione erogata per area tematica
Area n.corsi Ore
totali
partecipa
zioni F M
parteci
panti F M
sicurezza * 142 627,5 2.280 1.881 399 1.116 929 187
igiene alimenti 24 77 399 342 57 390 334 56
assistenziale 46 233 731 685 46 472 435 37
formazione quadri 1 6 10 10 0 10 10 0
riabilitativa/ dipendenze
7 94 151 110 41 119 87 32
educativa 20 162 540 441 99 294 238 56
animazione 6 31 69 62 7 55 49 6
organizzazione risorse umane
1 16 17 10 7 17 10 7
informatica 3 6 34 28 6 34 28 6
lingue 2 30 30 20 10 30 20 10
qualità 1 6 11 7 4 11 7 4
Totali 253 1288,5 4272 3596 676 2548 2147 401
* il maggior numero di allievi è concentrato nell’area sicurezza, con corsi di durata media di circa 4 ore ciascuno.
La percentuale di partecipazione femminile alla formazione rispecchia la percentuale di presenza nella
Cooperativa.
68
La sicurezza e la formazione del personale
Formazione obbligatoria- 186 i corsi e 2589 i partecipanti ai corsi in tema di sicurezza e haccp organizzati
direttamente da Itaca (tenendo presente che un singolo lavoratore può aver partecipato nello stesso anno a più
corsi di formazione ).
Oltre a rispondere a obblighi di legge, la formazione in tema di sicurezza ha l’obiettivo di dare strumenti per la
prevenzione degli infortuni, delle patologie legate al lavoro e dello stress lavorativo; specificatamente tarata sulle
mansioni e sui rischi
Titolo corso n. corsi/incontri media ore edizione
corsisti
Aggiornamento antincendio rischio elevato 5 8 73
Aggiornamento antincendio rischio medio 4 5 61
Aggiornamento corso RLS 1 8 13
Aggiornamento primo soccorso 10 4 155
Antincendio rischio elevato 5 16 46
Antincendio rischio medio 4 8 62
Formazione generale* 11 4 276
Formazione preposto 3 4 31
Guida di automezzo 8 1,5 117
MMP/C (movimentazione manuale persone/carichi) 7 3 91
MMP/C (movimentazione manuale persone/carichi) 3 6 46
PRIMO SOCCORSO 7 12 134
BLSD 1 8 6
Rischio alcol correlato 16 2 264
Rischio basso: uso videoterminale 1 2 30
Rischio biologico 11 3 171
Rischio chimico 11 1,5 179
Rischio psicosociale: stress lavoro correlato 26 4 411
Procedure di evacuazione e gestione emergenze 8 1 114
Totali 142 2280
Area igiene alimenti 24 3 399
69
Le attività e i servizi
6. Le attività e i servizi
servizi gestiti e committenti
La Cooperativa Itaca gestisce servizi in appalto e servizi in forma autonoma. Da tempo abbiamo scelto di
rispondere ai bisogni socio assistenziali del territorio anche mettendo a disposizione beni/case di nostra proprietà.
La gestione avviene attraverso convenzioni o accreditamenti e con un “rischio di impresa” più elevato
nell’eventualità che i posti non vengano occupati nella loro totalità. In questa tipologia di servizi sono inseriti
anche quelli prestati attraverso i contratti a privati.
Servizi a gestione propria
DESCRIZIONE SERVIZIO SEDE STRUTTURA
Area servizi residenziali agli anziani
casa albergo per anziani autosufficienti Cimolais (Pn) comodato
residenza per anziani auto e non autosufficienti “De Gressi” Fogliano (Go) comodato
Area servizi territoriali agli anziani
centro diurno per anziani auto e non autosufficienti Francenigo di Gaiarine (Tv) comodato
centro diurno per anziani auto e non autosufficienti Romans D’Isonzo (Go) comodato
servizi privati di assistenza domiciliare per anziani/FAP varie /
Area minori – area servizi minori, disabili, prima infanzia, giovani
nido d’infanzia “Il Farfabruco” Pordenone proprietà
nido d’infanzia “L’Arca di Noè” Gorgo di Latisana (Ud) affitto
servizi privati educativi ed assistenziali per minori e disabili/FAP varie /
Area servizi per la salute mentale
comunità alloggio per utenza con problematiche di salute mentale “Casa Ricchieri” e abitare sociale “Comunità Soglia”
Pordenone affitto
comunità alloggio per utenza con problematiche di salute mentale “Casa e Piazza”
Bertiolo (Ud) proprietà
servizi privati assistenziali ed educativi per la salute mentale/FAP varie /
Area servizi residenziali e semiresidenziali per disabili
comunità alloggio per disabili “Casa Carli” Maniago (Pn) comodato
comunità alloggio per disabili psicofisici “Calicantus” Pasian di Prato (Ud) proprietà
comunità alloggio per disabili psicofisici “Cjase Nestre” Udine proprietà
servizi privati assistenziali ed educativi per disabili/FAP varie /
Vari
servizi privati assistenziali ed educativi individualizzati varie /
70
Le attività e i servizi
servizi gestiti in appalto nell’anno 2014
COMMITTENTI APPALTI TIPOLOGIA SERVIZI SEDE
A.A.S. N. 3 ALTO FRIULI-COLLINARE-MEDIO FRIULI
servizio resid.le e socio-riabilitativo ad utenti con problematiche di salute mentale in 2 Comunità Alloggio servizio assistenziale notturno e festivo ad utenti con problemi di salute mentale in un gruppo appartamento servizi di animazione ad utenti con problemi di salute mentale in 2 centri diurni servizi socio educativi territoriali servizi educativi, assistenziali scolastici e domiciliari, di aiuto personale e trasporti a disabili L.R. 41 servizi di comunità per minori e giovani servizi assistenziali ed educativi in 4 CSRE
servizi residenziali ai disabili in 1 comunità alloggio servizi resid. disabili in gruppo appartamento (abitare sociale) servizi educativi di supporto (educativa domiciliare) per persone diversamente abili servizi di assistenza domiciliare
17 servizi
Gemona (Ud) e comuni del Distretto Tolmezzo (Ud) e comuni del Distretto
A.A.S. N. 4 FRIULI CENTRALE
servizi residenziali e socio-riabilitativi ad utenti con problemi di salute mentale in 13 strutture residenziali: comunità alloggio e gruppi appartamento servizi di animazione ad utenti con problematiche di salute mentale in 3 centri diurni servizio semiresidenziale ad utenti con problematiche di salute mentale in 1 centro diurno servizio residenziale ai disabili in 3 comunità alloggio servizi assistenziali ai disabili in 2 CSRE
20 servizi
Udine e Comuni ambito socio assistenziale
A.A.S. N. 5 FRIULI OCCIDENTALE
servizi residenziali e socio-riabilitativi ad utenti con problematiche di salute mentale in 4 gruppi appartamento servizi di animazione ad utenti con problematiche di salute mentale in 4 centri diurni servizio residenziale e socio-riabilitativo ad utenti con problematiche di salute mentale in 1 comunità alloggio servizi di accompagnamento individuale per utenti con problematiche di salute mentale
10 servizi
Pordenone e Comuni Ambito socio assistenziale
AMBITO SOCIO ASSISTENZIALE4.5 Udine
Servizi educativi in attività quotidiane a favore di persone con problemi di Salute Mentale
Comuni ambito di Udine
A.S.S.L. N. 10 S.DONA’ DI PIAVE
servizi residenziale e socio-riabilitativi ad utenti psichiatrici in 1 CTRP e 2 comunità alloggio servizi di accompagnamento all’abitare sociale in 2 gruppi appartamento servizi educativi e animativi per minori
6 servizi
Concordia Sagittaria (Ve) Portogruaro (Ve) Jesolo (Ve) S. Donà di Piave (Ve) e comuni limitrofi
AZIENDA SANITARIA DI BOLZANO
servizio residenziale e socio-riabilitativo ad utenti con problemi di salute mentale in 1 comunità alloggio
servizio socio riabilitativo in 1 gruppo appartamento
2 servizi
Merano (Bz)
AMBITO SOCIO ASSISTENZIALE SACILE (PN)
Servizi socio assistenziali e per disabili 1 servizio
Comuni afferenti ambito
ASP AZZANO DECIMO Gestione dei Servizi dell’ASP “Solidarietà Monsignor D.Cadore” Azzano Decimo (Pn)
U.L.S.S. N. 1 BELLUNO servizio residenziale e socio-riabilitativo ad utenti con problemi di Auronzo e Reane di
71
Le attività e i servizi
COMMITTENTI APPALTI TIPOLOGIA SERVIZI SEDE
salute mentale in 1 CTRP e in 2 gruppi appartamento Servizi educativi a favore dei minori
4 servizi
Cadore (BL), Belluno
COMUNE DI ANDREIS (PN) servizio resid.le agli anziani presso comunità alloggio 1 servizio
Andreis (Pn)
COMUNE DI AZZANO DECIMO (PN)
servizi educativi, assistenziali scolastici e domiciliari, di aiuto personale e trasporti a disabili L.R. 41 servizi socio educativi L. 328
2 servizi
Azzano Decimo (Pn) e comuni dell’Ambito socio assistenziale
COMUNE DI BAGNARIA ARSA (UD)
Servizio di doposcuola 1 servizio Bagnaria Arsa (Ud)
COMUNE DI BARCIS (PN) gestione casa per ferie per il turismo sociale 1 servizio
Barcis (Pn)
COMUNE DI BELLUNO Gestione doposcuola 1 servizio Levego (Bl)
COMUNE DI BICINICCO (UD)
Servizio educativo e di sorveglianza del doposcuola 1 servizio
Bicinicco (Ud)
COMUNE DI CAORLE (VE) servizio di assistenza domiciliare 1 servizio
Caorle (Ve)
COMUNE DI CAVALLINO TREPORTI (VE)
servizio socio educativo territoriale servizi educativi e socializzanti ai giovani
2 servizi
Cavallino Treporti (Ve)
COMUNE DI CERVIGNANO (UD)
servizi assistenziali, infermieristici, riabilitativi, animativi, nella Casa per anziani servizi educativi, assistenziali scolastici e domiciliari, a disabili e minori in difficoltà gestione complessiva di 1 nido d’infanzia animazione in ludoteca
4 servizi
Cervignano (Ud) e Comuni limitrofi
COMUNE DI CODOGNE’ (TV)
servizio di assistenza domiciliare 1 servizio
Codognè (Tv)
COMUNE DI CORDENONS (PN)
servizi educativi e igiene ambientale per il nido comunale servizi di aggregazione giovanile
2 servizi
Cordenons (Pn)
COMUNITÀ COMPRENSORIALE VAL PUSTERIA
Servizio di assistenza domiciliare semplice 1 servizio
Brunico (BZ)
COMUNE DI ERTO E CASSO (PN)
Servizi educativi di doposcuola a minori 1 servizio
Erto e Casso (Pn)
COMUNE DI FIUMICELLO Servizi educativi in 1 ludoteca 1 servizio
Fiumicello (Ud)
COMUNE DI GAIARINE (TV)
servizio di assistenza domiciliare 1 servizio
Gaiarine (Tv)
COMUNE DI LATISANA (UD)
servizio di assistenza domiciliare servizi ludici ed educativi di comunità in n. 6 laboratori/ludoteche servizi educativi, assistenziali scolastici e domiciliari, di aiuto personale e trasporti a disabili L.R.41
8 servizi
Latisana (Ud) e Comuni dell’Ambito socio assistenziale
COMUNE DI MANIAGO (PN)
servizi educativi, assistenziali scolastici e domiciliari, di aiuto personale e trasporti a disabili L.R. 41 servizi socio assistenziali a favore degli ospiti del Centro Assistenza Anziani
2 servizi
Maniago (Pn) e Comuni dell’Ambito socio assistenziale
COMUNE DI MONFALCONE servizio di assistenza domiciliare a utenti dell’ambito (in Monfalcone e Comuni
72
Le attività e i servizi
COMMITTENTI APPALTI TIPOLOGIA SERVIZI SEDE
(GO) accreditamento) servizio di trasporto e consegna pasti a utenti dell’ambito servizi educativi in 1 ludoteca e 2 centri gioco
5 servizi
dell’Ambito socio assistenziale
COMUNE DI MONTERALE VALCELLINA (PN)
servizio doposcuola servizi assistenziali e servizi vari per la Comunità alloggio per anziani
2 servizi
Montereale Valcellina (Pn) S.Leonardo V. (Pn)
COMUNE DI MUGGIA Servizi ed interventi di assistenza presso la Casa di Riposo comunale
Comune di Muggia
COMUNE DI PORDENONE servizi educativi e assistenziali a disabili L.R. 41 (in
accreditamento) servizi socio educativi territoriali per minori servizi educativi per minori/giovani centro gioco, ludoteca, sportello informativo per la prima infanzia e famiglie
4 servizi
Pordenone e comuni
dell’Ambito socio assistenziale
COMUNE DI PORPETTO Animazione Centro Aggregazione Giovanile e biblioteca 1 servizio
Porpetto (Ud)
COMUNE DI PORTOGRUARO (VE)
servizio di assistenza domiciliare servizi di formazione alle assistenti familiari 1 servizio
Portogruaro (Ve)
COMUNE DI RUDA Servizio educativo di doposcuola 1 servizio
Ruda (Ud)
COMUNE DI SACILE (PN) servizi assistenziali e di igiene ambientale nella Casa per anziani servizio informagiovani aggregazione giovanile servizio di assistenza domiciliare
3 servizi
Sacile (Pn)
COMUNE DI SAN QUIRINO (Pn)
Servizio di doposcuola 1 servizio San Quirino (Pn)
COMUNE DI STARANZANO (GO)
servizi educativi nel nido comunale 1 servizio
Staranzano (Go)
COMUNE DI SPILIMBERGO Progetto giovani 1 servizio
Spilimbergo
COMUNE DI S. VITO AL TAGLIAMENTO (PN)
servizi educativi, assistenziali scolastici e domiciliari, di aiuto personale e trasporti a disabili L.R. 41 servizi educativi in 1 nido servizi educativi in 5 servizi di doposcuola/tempo integrato servizio di animazione in 7 centri diurni per anziani servizio di assistenza domiciliare servizi di aggregazione giovanile
16 servizi
S. Vito al T.to (Pn) e Comuni dell’Ambito socio assistenziale
COMUNE DI TARCENTO (UD)
Servizio socio educativo per disabili 1 servizio
Tarcento (Ud)
COMUNE DI TRICHIANA Servizi nido Comunale integrato “S.Antonio” 1 servizio Trichiana (Bl)
ASSOCIAZIONE RAGAZZI DELLA PANCHINA
servizio educativo per utenti tossicodipendenti e di prevenzione 1 servizio
Pordenone
ASSOCIAZIONE
PROSUZZOLINIS
servizio di animazione centro sociale anziani
1 servizio
Suzzolinis (Pn)
ASSOCIAZIONE G.A.S.P.E. ONLUS
servizi educativi a minori stranieri 1 servizio
Pordenone
AISM Servizi assistenziali ed educativi residenziali presso comunità e centro diurno
Trieste Cordenons (PN)
73
Le attività e i servizi
COMMITTENTI APPALTI TIPOLOGIA SERVIZI SEDE
Servizio sportello informativo presso centro riabilitativo Servizi assistenziali e di igiene ambientale presso centro diurno
3 servizi
Padova
A.S.P. DI TOLMEZZO CASA DI RIPOSO
Servizi assistenziali nella casa anziani 1 servizio
Tolmezzo (Ud)
CASA DI RIPOSO CARITAS DI LAMON (BL)
Servizi residenziali per anziani auto e non autosufficienti 1 servizio
Lamon (Bl)
CONSORZIO ISONTINO SERVIZI INTEGRATI (C.I.S.I.)
servizi assistenziali, animativi, igiene ambientale, gestione cucina e servizio infermieristico in 2 comunità per disabili
2 servizi
Gorizia e Ronchi dei Legionari (Go)
ISTITUTO COMPRENSIVO
DI ARZENE, SAN MARTINO, VALVASONE
servizi educativi per minori presso scuola per l’infanzia
1 servizio
San Martino al T.to (Pn)
SCUOLA INFANZIA “SACRO CUORE” DI S. STINO DI LIVENZA
servizio educativi a minori della scuola dell’infanzia 1 servizio
S. Stino di Livenza (Ve)
CAMPP Servizi educativi per il tempo libero 1 servizio
Latisana (Ud)
COMUNI VARI E AZIENDE SANITARIE
Servizi animativi e gestione centri estivi 27 servizi
varie
Diocesi di Concordia Servizio educativo presso struttura residenziale per madri e figli Pordenone
Formazione Sporting Club
Servizio educativo di doposcuola
1 servizio
Latisana (Ud)
Unione Montana Alpago Servizi di assistenza, fisiochinesiterapia, guardaroba, lavanderia e pulizia
1 servizio
Puos d’Alpago (Bl)
Associazione.Insieme si Può (Ud)
Gestione struttura per Disabili “chiara Aquini” 1 servizio
Reana del Roiale (Ud)
Bambini e autismo Accompagnamento alla realizzazione di progetti individualizzati per disabili
Pordenone
servizi di nuova gestione in appalto nel 2014
COMMITTENTI APPALTI TIPOLOGIA SERVIZI SEDE
COMUNE DI CAVALLINO TREPORTI (VE)
Servizio di assistenza domiciliare, aiuto personale ed accudienza scolastica rivolto alle famiglie, ai minori, agli anziani ed ai disabili residenti sul territorio
Comune di Cavallino Treporti (Ve)
A.A.S. N.3 ALTO –COLLINARE-MEDIO FRIULI
Progetto di Animazione Anziani “promuoviamo l’ABC” Tolmezzo e comuni del Distretto
COMUNE DI TORVISCOSA (Ud) Servizio di gestione delle attività del centro di aggregazione giovanile
Comune di Torviscosa
COMUNITA’ MONTANA DEL FRIULI OCCIDENTALE
Servizio di gestione dei centri di aggregazione giovanile Barcis (Pn)
COMUNE DI LIGNANO (Ud) Servizio extra scolastico “Sabato insieme” Lignano (Ud)
A.A.S. N. 3 ALTO FRIULI-COLLINARE-MEDIO FRIULI
Formazione agli anziani Progetto “Presenti, come le montagne”
Gemona (Ud) e comuni del Distretto
74
Le attività e i servizi
i clienti/utenti beneficiari delle attività svolte
aree di servizio
2012 2013 2014
AR 746 751 671
AT 1.631 1.434 1.620
M 5.895 5.654 5.226
D 288 270 316
P 679 458 438
totali 9.239 8.567 8.271
genere 2012 2013 2014
femmine 4.319 4.097 4.011
maschi 4.540 4.059 3.734
non rilevato 380 411 526
totali 9.239 8.567 8.271
tipologia utenti 2012 2013 2014
per autonomia funzionale
autosufficienti 5.036 5.689 5.761
non autosufficienti 1.168 1.276 1.403
disabili 823 1.047 1.110
per fascia d’età
minori (fino a 18 anni) 4.644 5.425 4.962
adulti non anziani
(fino a 65 anni) 1.110 1.188 1.178
anziani (oltre i 65 anni) 2.358 1.954 2.131
tipologia servizio utenti
2012
utenti
2013
utenti
2014 %
servizi residenziali 1.076 1.078 1.024 12
servizi semiresidenziali e centri diurni sociali 652 563 536 6
servizi territoriali assistenziali ed educativi 2.490 2.160 2.534 31
servizi giovani 2.502 2.431 2.291 28
servizi minori agio (prima inf., doposc., centri est.) 2.519 2.335 1.886 23
totali 9.239 8.567 8.271 100
Dando uno sguardo agli utenti per tipologia di servizio, si osserva che nel 2014 sono maggiormente presenti gli
utenti dei servizi territoriali e di poco inferiori gli utenti dei servizi per i giovani. La minore percentuale di presenza
è invece relativa agli utenti dei servizi semiresidenziali e dei centri sociali.
Nel triennio gli utenti dei servizi territoriali aumentano sensibilmente e diminuiscono gli utenti minori dei servizi di
comunità.
Al 31.12.14 abbiamo rilevato 8.271 utenti afferenti
alle diverse aree di servizi.
In diminuzione rispetto all’anno precedente le presenze
degli utenti nelle aree Anziani Residenziale, Minori e
Salute Mentale ed in aumento mentre nelle aree Anziani
Territoriale e Disabilità.
Nel 2014 si rileva una prevalenza di utenza di genere
femminile anche se il numero degli utenti per i quali non
è stato rilevato il genere è piuttosto consistente (526).
Nel triennio diminuiscono in modo consistente gli utenti
maschi (-800).
Nel 2014 la maggioranza dell’utenza dei
servizi gestiti appartiene alle categorie
autosufficienti e minori, come negli
anni precedenti.
Nel triennio aumentano gli utenti
non autosufficienti.
75
Le attività e i servizi
obiettivi verso i clienti/utenti: la soddisfazione
La soddisfazione dei clienti/utenti è annualmente rilevata mediante la somministrazione di un questionario
che si compone in 1 parte generale, della quale evidenziamo la natura degli items, e 6 parti dedicate alle varie
tipologie di servizio. La soddisfazione è stata valutata in merito a:
A1 Cortesia e accoglienza delle/gli operatrici/ori. A2 Ascolto e comprensione dei bisogni da parte delle/gli
operatrici/ori
A3 Cortesia e accoglienza della/del coordinatrice/ore
A4 Puntualità negli orari concordati.
A5 Velocità e puntualità delle sostituzioni del personale nel servizio.
A6 Possibilità di accrescere o costruire nuovi rapporti sociali (nuove conoscenze) e di inserirsi all’interno della
Comunità locale (attivazione di nuove relazioni tra persone
e /o con le realtà territoriali – associazioni, gruppi …).
A7 Il servizio offerto incide positivamente sulla
Sua qualità della vita
A8 Il servizio risponde alle Sue esigenze/aspettative
A9 Attualmente chi svolge il servizio è femmina (F) o maschio (M)? (se il servizio è erogato da
più persone, sia maschi che femmine, barrare entrambe le caselle)
A10 Il genere (femmina o maschio) di chi svolge il servizio per Lei è importante?
A11 Se il genere (femmina o maschio) di chi
svolge il servizio per Lei è importante, attualmente soddisfa le Sue aspettative?
B. Nel complesso, quanto si ritiene soddisfatta/o del
servizio offerto dalla Cooperativa ITACA?
In una scala di valutazione che va da 1 a 10 la media della soddisfazione dei committenti della Cooperativa Itaca
nel 2014 è di 8,96, leggermente diminuita rispetto all’anno precedente. Se confrontiamo le medie del triennio si
nota che sono sostanzialmente simili, si attestano sopra l’8,8.
anno media
soddisfazione
2012 8,84
2013 9,06
2014 8,96
In linea con gli anni scorsi, la maggiore soddisfazione è rivolta alla “Cortesia e accoglienza del
Coordinatore” con una media di 9,18 e la minima alla “Possibilità di accrescere e costruire nuovi rapporti sociali”
con 8,5 di media che è talmente alta da non imporre azioni correttive. Le medie comunque sono in generale
molto alte, come pure gli altri punteggi del questionario.
I questionari rientrati sono stati 934 su circa 2000
distribuiti, i servizi testati a campione sono stati 57.
L’analisi dei dati diviene conferma di un’erogazione del
servizio che trova il sostanziale gradimento degli utenti. Le
piccole variazioni sulla soddisfazione degli utenti, con
valutazioni così alte, non ci danno elementi per dover agire
con incisivi interventi.
76
Le attività e i servizi
Nella tabella sottostante vi è riportato e confrontato negli anni la soddisfazione degli utenti per area produttiva
anno AR AT SD M P
2012 8,82 9,13 9 8,92 8,26
2013 9,38 9,21 9,2 8,89 8,42
2014 9,13 9,41 8,93 8,92 8,28
L’area Residenziale Anziani (AR) nel 2014 ha una soddisfazione media leggermente inferiore a quella dello
scorso anno e altalenante nel triennio.
L’area Territoriale Anziani (AT) ha una soddisfazione pari a 9,41, in costante crescita nel triennio.
L’area Disabilità (SD) è scesa leggermente e si presenta altalenante nel triennio.
L’area Minori (M) aumenta e ritorna alla media del 2012.
L’area Salute Mentale (P) ha una leggera diminuzione, anche qui altalenante nel triennio.
Il questionario verso i nostri utilizzatori dei servizi esamina informazioni relative all’ottica di genere, in
particolare esamina se l’utenza ha preferenza per il genere di chi eroga il servizio e se il personale dei servizi
risponde come genere alle aspettative, questi i risultati:
“attualmente chi Le
eroga il servizio a
quale genere
appartiene?”
genere op. n.
“il genere (femmina o
maschio) di chi Le eroga
il servizio per Lei è
importante?
importanza
genere op. n.
F 492 si 474
M 126 no 427
F/M 286 non risponde 33
non risponde 30
Per la maggior parte degli utenti (50,7%) è importante il genere di chi eroga il servizio.
“Se il genere (femmina o maschio) di chi Le
eroga il servizio per Lei è importante,
attualmente soddisfa le Sue aspettative? ”
importanza genere operatore n.
si 676
no 30
non risponde 228
Per il 72,4% dei rispondenti vi è soddisfazione per il genere di chi eroga il servizio, rimane anche significativa la
non risposta di 228 utenti.
77
Le attività e i servizi
obiettivi verso i clienti/committenti: la soddisfazione
La soddisfazione dei clienti/committenti è obiettivo implicito e costante, annualmente rilevata mediante la
somministrazione di un questionario. Quest’anno abbiamo scelto di campionare i committenti partendo da criteri
di opportunità (es. committenti con contratti in scadenza nei 18 mesi successivi a dicembre 2014 e con importo
contrattuale superiore ai 150/200 mila euro anno). Il campionamento prevede, comunque, che al termine dei 3
anni di certificazione vi sia la rilevazione della soddisfazione per tutti i committenti.
Il questionario somministrato ha esaminato la soddisfazione dei committenti in merito a:
A1 rispetto del capitolato del servizio A2 applicazione del progetto
A3 gestione complessiva A4 flessibilità nella gestione
A5 professionalità del personale A6 professionalità del coordinatore
A7 professionalità dei responsabili della Cooperativa A8 elementi innovativi offerti
A9 qualità dei rapporti con la Cooperativa B soddisfazione complessiva
In una scala di valutazione che va da 1 a 10 la media della soddisfazione dei committenti della Cooperativa nel
2014 è di 8,5, leggermente più bassa del 2013; sono stati 29 i questionari rientrati che corrispondono ad
altrettanti referenti diretti e indiretti dei servizi gestiti. Se confrontiamo le medie del triennio si nota che si
attestano sopra l’8,4.
Soddisfazione dei committenti per area nel triennio e analisi dei singoli items per il 2014.
Globalmente le medie di soddisfazione nel 2014 sono in 2 casi più alte rispetto al 2013 in 3 casi più basse, si
osserva che nessuna delle aree supera la media del 9. Il picco massimo lo tocca l’area Minori con 8,9, mentre
l'Area Disabilità chiude la classifica con 7,9 (lo scorso anno presentava una media fra le più alte con 8,69, ma i
committenti campionati quest’anno sono in parte diversi).
area 2012 2013 2014 A1 A2 A3 A4 A5 A6 A7 A8 A9 B
AR 8,44 8,65 8,69 8,86 8,71 8,71 8,57 7,71 9,29 9 8,29 8.86 8,86
AT 9,03 8,56 8,3 8,7 8,3 7,7 8,3 8 8,3 8,7 8 8,3 8,3
M 8,71 8,59 8,9 8,67 8,92 8,67 9 8,67 9,09 9,18 8,67 8,92 9,27
P 7,66 8,82 8,68 8,50 8,75 8,75 8,25 8,5 9,5 8,75 8 9 8,75
SD 8,6 8,69 7,9 8 7,8 7,6 8,2 7,8 8 8,6 7,2 8,4 7,8
totale items 8,5 8,5 8,3 8,5 8,1 8,8 8,8 8 8,7 8,6
La media di soddisfazione più alta viene fatta registrare dagli item “professionalità dei coordinatori e dei
responsabili della Cooperativa” con 8,8, mentre la più bassa, in linea con la scorsa annata, appartiene
all'item “elementi innovativi offerti” con 8.
Di seguito vi è l’analisi degli aspetti di soddisfazione per area produttiva e items di soddisfazione.
AR area Residenziale Anziani: troviamo l'item “Professionalità del Coordinatore” con la media più alta (9,29)
mentre l'item “professionalità del personale” fa registrare il picco inferiore (7,71).
AT area Territoriale Anziani: due medie con picco massimo relative ai due item “Professionalità dei
responsabili della Cooperativa” e “Rispetto del capitolato del servizio” (entrambi con 8,7), mentre troviamo la
media con picco minimo pari a 7,7 relativa all'item “Gestione complessiva del servizio”.
M area Minori: la media più elevata è relativa all'item B “Soddisfazione complessiva sul servizio offerto dalla
Cooperativa” con un punteggio pari a 9,27 mentre la media più bassa (8,67) appartiene a più voci:
78
Le attività e i servizi
“Rispetto del Capitolato del Servizio”, “Gestione complessiva del Servizio”, “Professionalità del personale” e
“Elementi innovativi offerti”.
P area Salute Mentale: media più alta per “Professionalità della/del coordinatrice/ore” (9,5 quest'anno come
lo scorso anno), mentre la media più bassa è per “flessibilità nella gestione del Servizio” con 8,25 (8,67 lo
scorso anno).
SD area disabilità: l’item con punteggio maggiore è quello relativo a “Professionalità dei responsabili della
Cooperativa” (8,6) quello con valutazione più bassa “Elementi innovativi offerti” (7,2).
Tutte le aree produttive nel triennio presentano delle oscillazioni nelle medie di soddisfazione dei committenti,
essendo le medie comprese tra 7,66 e 9,03 non si può parlare di situazioni particolarmente preoccupanti.
confronto tra soddisfazione utenti e committenti
In un’analisi comparata tra la soddisfazione espressa dagli utenti e quella dai committenti, per i medesimi servizi,
notiamo che nelle maggior parte dei casi corrisponde, nel caso del committente CISI, gli utenti sono molto più
soddisfatti del committente, similmente anche il committente del CD di Sacile, della casa per anziani di Sacile e
del SAD di Caorle. Mentre il committente ASS 3 (salute mentale) è di gran lunga più soddisfatto degli utenti.
servizio sodd.
utente
sodd.
committente
CDR di Cervignano 8,57 8,1
CDR De Gressi di Fogliano 9,66 9,3
CDR Sacile 9,66 8,7
CD di Francenigo di Gaiarine 9,2 9,4
SAD comune di Caorle 9,58 6,68
CA e CD Villa Sartorio 8,29 8,2
Comunità CISI di Begliano 9,1 7,4
Residenza protetta CISI di Gorizia 8,69 7,9
CD ASS 5 di Sacile 9,92 8,1
Gruppi appartamento ASS 5 di Pordenone 7,66 7,44
Comunità di Arta 8,33 9
CTRP via Fossalato Portogruaro 8,58 9,3
Comunità via Fossalato Portogruaro 7,48 9,3
Gruppo appartamento di Concordia Sagittaria 8,97 9,3
Gruppo appartamento di Portogruaro 9,1 9,3
Gruppo appartamento di via Moro 8,55 9,3
Nido arca di Noè di Gorgo 9,38 9,3
Nido comune di Cervignano 9,16 9,4
Scuola infanzia di S. Stino 8,26 8,9
PG Comune Spilimbergo 8,98 9,2
PG Comune di Porpetto 7,99 7,44
79
Le attività e i servizi
obiettivi per i clienti/utenti
Verso i beneficiari si concentrano obiettivi rilevanti di cui diamo una sintetica descrizione in ordine ai risultati
raggiunti nel 2014:
Personalizzazione dei progetti e degli interventi, attraverso l’esistenza, la verifica e l’adeguatezza dei
progetti individualizzati.
Creare ambiente e clima favorevoli all’accoglienza dell’utenza, con procedure strutturate di
accoglienza, programmazione individuale di inserimenti nei diversi servizi, possibilità di visitare
preventivamente le strutture, provare il servizio, personalizzare gli spazi, partecipare ad iniziative ed eventi.
Vengono tenuti in considerazione servizi con autonomia gestionale di area 1 e 2 in quanto i servizi di area 3
hanno una autonomia limitata che non consente spesso di perseguire questo tipo di obiettivi.
Obiettivi Area territoriale anziani
Area residenziale anziani
Area salute mentale
Area disabilità
Area minori
azioni
Personalizzazione del progetto e degli interventi (in servizi area 1 e 2 = classe di autonomia gestionale)
esistenza, adeguatezza e verifica progetti individuali
100% area 1 88% in area 2 (il passaggio obbligatorio con i servizi sociali non è sempre puntuale)
100% area 1 100% area 2
100% area 1 100% area2
100% area 1 100% area
100% servizi LR 41, SET e servizi educativi privati
esistenza e stimolo a spazi personalizzati dagli utenti
2/2 (centri diurni) 6/6 19/19 17/17 non pertinente
Creare ambiente e clima favorevoli all’accoglienza dell’utenza (in servizi area 1 e 2 = classe di autonomia gestionale)
esistenza di procedure strutturate di accoglienza
2/2 (centri diurni) 6/6 15/19 2/2 area 1 13/17 area 2
13/17 3/3 area 1 10/14 area 2
40/40
esistenza di una programmazione individuale del periodo di inserimento
2/2 (centri diurni) 6/6 19/19 15/17 3/3 area 1 12/14 area 2
40/40
possibilità di visita pre -ingresso del cliente/utente nelle strutture
2/2 (centri diurni) 6/6 19/19
17/17 2/2 area1 nidi 9/9 area 2 (nidi e ludoteche)
Esistenza nei servizi di reti sociali significative
9/9 6/6 19/19 17/17 40/40
Esistenza nei servizi di collaborazione con associazioni
7/9 6/6 15/19 2/2 area 1 13/17 area 2
17/17 23/40 2/2 area1(nidi) 21/38 area 2
Esistenza nei servizi di collaborazione con volontari
6/9 6/6 10/19 2/2 area 1 8/17 area 2
12/17 3/3 area 1 9/14 area 2
8/40 area 2
Iniziative organizzate dai servizi CD n.15 iniziative org. /n.2servizi
230 eventi 60 laboratori
12/19 1 /2 area 1 11/17 area 2
16/17 3/3 area 1 13/14 area 2
40/40
Iniziative partecipate dai servizi CD n.2 iniziative org./n.2servizi
48 eventi 19/19 17/17 40/40
80
Area servizi residenziale anziani
area servizi residenziale anziani
Le strutture residenziali gestite dalla Cooperativa Itaca accolgono prevalentemente anziani, con diversa
compromissione delle capacità fisiche e cognitive (non autosufficienti, parzialmente e autosufficienti).
Le linee guida del nostro operare si rifanno alle più recenti normative sulla tutela e
la salute dell’Anziano e si possono brevemente riassumere in cinque punti: Operare
nel rispetto della personalità, individualità e dignità dell’Anziano;
Stimolare l’Anziano ad essere attivo e partecipe, rispettandone capacità e
tempi; Procedere attraverso i Progetti Assistenziali individualizzati;
Considerare la Residenza per Anziani come un sistema aperto verso il territorio; Operare attraverso
un lavoro d’équipe.
Qualsiasi cosa facciamo, possiamo realizzarla solo grazie alle persone, ed è con questa consapevolezza che
l’attenzione è costantemente rivolta agli operatori addetti all’assistenza, che assistono giorno dopo giorno, talvolta
per anni, persone in difficoltà come anziani non autosufficienti. Ciò che viene loro richiesto è di prendersi cura
di loro, nella quotidianità e nel tempo. I gesti necessari per aiutare gli utenti nelle funzioni basilari della vita
(lavarsi, vestirsi, mangiare, dormire, muoversi) sono apparentemente semplici; in realtà richiedono molta cura e
attenzione, per essere investiti di senso e realizzati con coscienza e responsabilità.
Ciò che viene richiesto loro è “curare la persona e non solo la malattia”
assumendosi l'onere di aggiornare le proprie competenze sia tecnico-professionali sia
sul piano psicologico e relazionale, facendo i conti profondamente sul proprio senso di
Etica professionale, di considerazione rispetto la persona bisognosa del loro aiuto e sul
proprio stesso vissuto come persone che hanno il potere di aiutare. Da queste
profonde convinzioni l’area Residenziale Anziani nel 2014 ha sviluppato i progetti di: Possibilità di formazione
per tutto gli operatori;
Progetti specifici per poter esercitare la propria professionalità oltre la tecnica (Linee applicative Itaca del
metodo GENTLECARE®);
Opportunità di riflessione e condivisione con e tra operatori, (“Carta dei Valori e dei Comportamenti”).
Organigramma 2014
RAP Anna La Diega
CAP e Vice RAP Ivana Basso
Coordinatori servizi area 1 Luciana Protti, Luisa Bini
Coordinatori servizi area 2 e 3
Luciana Protti, Marta Bressaglia, Nereyda Cruz, Cristina Mazzilis, Claudia
Battiston, Funes Gianluca, Katia Mussin, Iolanda Pippia, Spagnol Luca,
Mariuz Manuela, Cancian Elisa
81
Area servizi residenziale anziani
anno fatturato
2012 9.281.574
2013 9.769.505
2014 9.199.380
personale per genere
anno tot femmine % maschi %
2012 339 310 91,4 29 8,6
2013 353 318 89,9 35 10,1
2014 328 295 89,8 33 10,2
qualifica personale n %
addetti ass. qualificati 223 71
addetti ass non qualificati 14 4
infermieri proff.li 28 9
fisioterapisti 11 3
animatori/educatori 12 4
cuochi 1 0,3
ausiliari 1 0,3
coordinatori 10 3
altro 14 4
totale 314 100
utenza per genere
anno numero F M
2012 746 578 168
2013 751 558 193
2014 671 434 125
presenza PAI
n % spazi
personalizzati % accoglienza
personalizzata %
area 1 42/42 100 2/2 100 2/2 100
area 2 261/261 100 8/8 100 8/8 100
Nel 2014 sono stati 10 i servizi gestiti nelle province di
Pordenone, Udine, Gorizia, Trieste e Belluno, per altrettanti
committenti. Il fatturato diminuisce di 570 mila euro rispetto
all’anno precedente per la cessazione di un servizio.
Nell’area al 31/12 vi erano 314 addetti, mentre
mediamente hanno operato 328 addetti pari al 22% dei
lavoratori della Cooperativa.
L’area è prevalentemente a presenza femminile,
89,8%.
Il 71% del personale è formato da addetti
all’assistenza qualificati tra i quali gli OSS
costituiscono la maggioranza (66,2% ca). Cresce la
percentuale di presenza degli infermieri professionali,
9%.
Al 31/12 gli utenti erano 671, decrescono rispetto all’anno precedente
per la cessazione di un servizio. La maggioranza degli utenti dell’area,
597, è non autosufficiente, 17 sono i non anziani, per lo più utenti con
sofferenza psichiatrica inseriti nelle case di riposo. In relazione al genere,
prevalgono gli utenti di sesso femminile (65%).
Gli obiettivi relativi agli
utenti vengono raggiunti in
entrambe le aree di gestione.
82
Area servizi residenziale anziani
anno media soddisfazione
utente
2012 8,82
2013 9,38
2014 9,13
servizio rilevato media soddisfazione
utente
CDR di Cervignano 8,57
CDR di Fogliano 9,66
CDR di Sacile 9,66
CA anziani di Andreis 9,8
CA anziani di Cimolais 9,61
anno media soddisfazione
committente
2012 8,44
2013 8,65
2014 8,69
servizio rilevato
media
soddisfazione
committente
Comune di Cervignano – CDR “Sarcinelli” 8,1
Comune di Ronchi dei Legionari - CDR “De Gressi” di Fogliano 9,3
Comune di Sacile - CDR 8,7
Comune di Muggia – CDR 8,5
ASP solidarietà di Azzano X - CDR “M. Cadore” 10
Nel confronto fra le singole medie notiamo che il committente della CDR di Azzano X ha espresso il gradimento
medio più elevato (10), mentre il committente della CDR di Cervignano esprime quello più basso (8,1). Rispetto a
questo risultato possiamo notare che anche la soddisfazione degli utenti era la più bassa, ma sempre medie
molto alte.
Il gradimento dei committenti rilevato attraverso un questionario
è alto con una media di 8,69 (scala 1-10).
Il gradimento degli utenti dell’area nel triennio si
mantiene ottimo fino ad attestarsi sopra al 9. Non si ritiene
che piccole varianze in valutazioni abbondantemente sopra
l’8,5 siamo degne di particolari considerazioni.
Nel confronto fra le singole medie dei servizi esaminati
notiamo che la comunità alloggio per anziani di Andreis ha
totalizzato il punteggio medio più elevato (9,8), mentre la
Casa di Riposo di Cervignano ha totalizzato quello più
basso (8,57).
83
Area servizi semiresidenziali e residenziali per disabili
area servizi residenziali e semiresidenziali per persone con disabilità
Tutti i servizi dell’area si rivolgono a persone adulte con disabilità fisica e/o intellettiva.
La filosofia perseguita vuole il riconoscimento della persona come portatrice di diritti e attrice principale
del proprio Progetto di Vita. Anche dove le autonomie sono compromesse parzialmente o severamente,
l’autodeterminazione, la capacità di fare scelte, deve essere sempre tenuta in considerazione e valorizzata.
L’adultità è qualitativamente diversa dalle fasi precedenti della vita e necessita di specifici stimoli e supporti che
siano coadiuvanti alla realizzazione del sé e al raggiungimento del più alto grado possibile di autonomia nella cura
della propria persona, nelle relazioni affettive e sociali, nella gestione del denaro, nell’espressione dell’identità
sessuale e religiosa, nella scelta di alimenti e attività.
Da qualche anno abbiamo sposato l’approccio Contestualista con particolare riferimento al modello Ecologico e ai
costrutti della Qualità della Vita. Questi spazi di professionalizzazione sono stati spesso svolti in
compartecipazione con gli Enti Committenti e hanno coinvolto più strutture della Cooperativa Itaca sia per
promuovere il mantenimento di un linguaggio comune fra addetti ai lavori sia nell’ottica di poter offrire servizi
coordinati ed integrati, a vantaggio dell’efficacia ed efficienza degli stessi.
Parallelamente tutti i Coordinatori dei diversi servizi si sono impegnati in un percorso di riflessione,
contaminazione e condivisione fra loro e con le varie equipe che
porterà alla declinazione di una Carta Etica dell’Area Disabilità, segno
tangibile e sintesi dei principi guida della stessa.
Strutture residenziali: si rivolgono principalmente a persone
prive di un rete famigliare, adulti che stanno invecchiando, giovani e
meno giovani che presentano problemi comportamentali.
All’interno di queste Comunità si punta molto sulla relazione con
l’ospite, sulla creazione di tempi e spazi personalizzati, che tengano
conto dei desideri e delle attitudini degli utenti e, a fronte del fatto
che spesso le persone disabili hanno meno opportunità della media di fare nuove esperienze, sul proporre attività
mai provate prima, che possano ampliare la gamma degli interessi personali.
Vengono garantiti anche “moduli sollievo”, ovvero brevi periodi di permanenza in Comunità.
Centri diurni e gruppi appartamento offrono la possibilità di sperimentare ambienti di vita esterni a quello
famigliare sia per gli adulti come l’utenza più giovane, in “uscita” dal percorso scolastico, quale sperimentazione
all’ inserimento lavorativo e all’autonomia di vita.
Le microprogettualità personalizzate quali momenti dedicati al singolo si fondono in percorsi di gruppo, di
comunità e vengono attuate in costante dialogo con gli altri Enti pubblici e privati che, a vario titolo, hanno in
carico la persona evitando la frammentazione degli interventi e massimizzando i risultati.
In quest’ottica molta importanza rivestono le collaborazioni con le risorse del territorio (associazioni, gruppi di
volontariato, ecc.) nel quale è inserito il servizio.
84
Area servizi semiresidenziali e residenziali per disabili
Nel 2014 sono stati tre i nuovi appalti/accreditamenti che hanno richiesto un’importante coprogettazione con i
committenti: si dimostra la necessità condivisa di articolare con sempre maggiore precisione gli interventi da
realizzare, mantenendo una flessibilità costante per ritarare i servizi in base alle effettive necessità degli utenti
che mutano ed evolvono col tempo.
Organigramma 2014
RAP Caterina Boria
CAP Luciana Palma
Coordinatori appalto Lisa Zambelli, Mariaelena Brovedan,
Coordinatori servizi area 1 Francesca Schiavon, Maena Gregoratto, Silvia Mantese.
Coordinatori servizi area 2 e 3 Pasquale Ascone, Francesca Bettini, Stefania Cavallari, Brunella Bruni, Michela Butti(in sostituzione di maternità di Barbara Driussi), Manuela Pontoni, Lisa
Zambelli, Egle Presotto, Mariaelena Brovedan, Mauro Pivetta/Daniele Franco.
anno fatturato
2012 5.822.948
2013 6.219.048
2014 7.172.931
personale per genere
anno tot femmine % maschi %
2012 227 187 82,4 40 17,6
2013 247 203 82,2 44 17,8
2014 307 249 81 58 19
qualifica personale n %
addetti ass. qualificati 177 57
addetti ass non qualificati 13 4
infermieri proff.li 17 5
fisioterapisti 2 1
animatori/educatori 50 16
cuochi 3 1
ausiliari 16 5
coordinatori 13 4
altro 21 7
totale 312 100
utenza per genere
anno numero F M
2012 288 137 147
2013 270 134 136
2014 316 152 164
Nel 2014 ci sono stati 25 servizi gestiti nelle province di
Pordenone, Udine, Gorizia, Trieste e Padova. L’aumento di
fatturato è riconducibile ai nuovi servizi acquisiti.
Nell’area al 31/12 vi erano n. 312 addetti, mentre
mediamente hanno operato 307 addetti pari al 20% dei
lavoratori della Cooperativa.
L’area è per l’81% a presenza femminile ma la
presenza maschile è in aumento.
Il personale dell’area per il 61% è composto da
addetti all’assistenza, dei quali il 57% è qualificato.
L’area ha come obiettivo costante, la qualificazione del
personale. Il trend avviato che vede l’aumento degli
OSS e la diminuzione degli assistenti senza titolo nel
tempo sta confermando il raggiungimento di tale
obiettivo.
Al 31/12 gli utenti erano 316 in crescita per l’acquisizione di un nuovo
appalto, 112 gli utenti autosufficienti e 204 i non autosufficienti. In
relazione al genere rilevato nel 2014, il 48% dell’utenza è di sesso
femminile il 52% maschile.
85
Area servizi semiresidenziali e residenziali per disabili
presenza
PI n %
spazi
personalizzati
% accoglienza
personalizzata
%
area 1 25/25 100 3/3 100 3/3 100
area 2 196/211 93 12/13 92 12/14 86
anno media soddisfazione
utente
2012 9
2013 9,2
2014 8,93
servizio rilevato media
soddisfazione
utente
Comunità Calicantus 9,66
Comunità Casa Carli 9,81
Comunità Cjase Nestre 9,58
Comunità e CD Villa Sartorio 8,29
Comunità Villa Carraria 9,05
CSRE AAS 3 Gemona 7,4
CSRE AAS 3 Tolmezzo 8,91
Comunità CISI di Begliano 9,1
Residenza protetta CISI di Gorizia 8,69
CD AAS 5 di Sacile 9,92
anno media soddisfazione
committente
2012 8,6
2013 8,69
2014 7,9
servizio rilevato media
soddisfazione
committente
CD per disabili AAS 5 (ex ASS 6) 8,1
CRHGG AAS 5 (ex ASS 6) 8,1
residenza protetta C.I.S.I. di Gorizia 7,9
comunità alloggio C.I.S.I. di Begliano 7,4
comunità alloggio e centro diurno AISM Villa Sartorio 8,2
Gli obiettivi relativi agli
utenti vengono raggiunti
completamente in area 1 e
parzialmente in area 2.
La soddisfazione degli utenti dell’area nel triennio
si mantiene ottima fino ad attestarsi sopra al 8,9. Non
si ritiene che piccole varianze in valutazioni così alte
siamo degne di particolari considerazioni.
Il valore di soddisfazione degli utenti più elevato è
per il CD AAS 5 di Sacile (nuovo servizio) con un 9,92.
Punteggio più basso per la soddisfazione degli utenti
del CSRE di Gemona che fa registrare un discreto 7,4,
ma di molto inferiore al 9,01 dello scorso anno, tale
segnale è da tenere sotto controllo.
La soddisfazione dei committenti dei servizi dell’area, si attesta a
una media complessiva di 7,9 (in una scala da 1 a 10) di quasi un
punto più bassa rispetto ai 2 anni precedenti. La soddisfazione più
alta si riferisce al committente AISM di Trieste, mentre la
soddisfazione più bassa è espressa dal committente della comunità
per disabili di Begliano, il CISI. Buona la media dei 2 nuovi servizi
gestiti a Sacile (8,1) seppur con un avvio iniziale complesso.
Nel confronto fra la soddisfazione degli utenti e quella dei committenti notiamo che sono similarmente alte le
valutazioni per i servizi relativi all’AAS 5 e AISM di Trieste, mentre gli utenti dei 2 servizi del CISI sono molto
più soddisfatti del committente.
86
Area servizi territoriali anziani
area servizi territoriali anziani
L’area si articola su vari servizi dislocati su più aree geografiche, accomunati da un obiettivo: il benessere degli
utenti “diversamente giovani”.
Gli elementi fondamentali nella realizzazione dei servizi sono: mission focalizzata sulla forte centralità dell’utente
e dei suoi familiari; l’utente è il perno attorno a cui ruota il servizio, articolato in spazi, programmi e operatori al
servizio delle famiglie e delle loro esigenze; una filosofia di intervento che si basa sui principi del rispetto e
accoglienza della persona, individualizzazione e personalizzazione dell’intervento, promozione
dell’autodeterminazione e dell’autonomia, il rispetto della riservatezza. La metodologia di lavoro, per progetti
personalizzati, si realizza attraverso il lavoro in équipe multiprofessionale con un coordinamento globale, l’
attenzione alla Qualità dei servizi in un’ottica di miglioramento continuo; la valorizzazione delle risorse umane,
attraverso un efficace inserimento del personale e un programma di formazione e aggiornamento annuale, la
promozione dei servizi agli anziani come luogo di interconnessione con il territorio e la rete familiare, di vicinato e
di volontariato. I servizi dell’area comprendono:
servizi di assistenza domiciliare (SAD), costituiti da un insieme di prestazioni socio-assistenziali svolte
presso il domicilio dell’utente, rivolte a persone o famiglie in situazioni di disagio, di parziale o totale non
autosufficienza e/o a rischio di emarginazione. Lo scopo è il mantenimento il più a lungo possibile delle persone
nel loro ambiente domestico, prevenendo la non autosufficienza, limitando il numero dei ricoveri nelle strutture
sanitarie, supportando gli utenti e coloro che li assistono, seguendo il principio che la propria casa è il posto dove
chiunque di noi vorrebbe stare ed è possibile rimanerci con un piccolo o grande supporto.
centri sociali per anziani, centri di aggregazione per anziani autosufficienti, attivati per favorire la
socializzazione e il mantenimento della abilità, attraverso le proposte degli educatori e il raccordo delle risorse
dei partecipanti stessi. I Centri Sociali sono uno spazio da vivere e fare vivere agli anziani che, in parte, li
gestiscono assumendosi piccoli compiti e responsabilità.
centri diurni per anziani, servizi semiresidenziali orientati alla prevenzione dell’istituzionalizzazione che
offrono accoglienza ad anziani auto e non autosufficienti nell’arco dell’intera giornata. Sono una risorsa
intermedia dedicata ad anziani che hanno bisogno di assistenza nella gestione delle proprie autonomie e che,
altrimenti, non potrebbero abitare da soli a casa e, indirettamente, alle famiglie che li assistono, coinvolte a 360°
nel sostegno e bisognose di una o più giornate di “respiro” dal gravoso compito
dell’assistenza continuata.
Nel 2014 l’area ha acquisito il servizio di assistenza domiciliare e accudienza scolastica
nel comune di Cavallino Treporti (VE).
Inoltre è stata avviata una collaborazione con Innov@ctors per realizzare un
sistema informatico che consentirà la gestione e l’ottimizzazione dei turni degli
operatori, dei percorsi effettuati dagli stessi, la rilevazione dei tempi delle “prestazioni” a domicilio, la costruzione
della reportistica da inviare ai committenti e la possibilità di comunicare con i programmi già in uso all’interno
della cooperativa.
87
Area servizi territoriali anziani
Organigramma 2014
RAP Fabris Silvia
CAP Prestia Annapaola
Coordinatrici/ori servizi area 1 Pellizzari Chiara, Bernes Milena, Prestia Annapaola, Coan Patrizia, Artico Giovanna, Benedetti Annamaria
Coordinatrici/ori servizi area 2 e 3 Giovanna Artico, Milena Bernes, Carla Giuseppin, Stefania De Marco, Maria Untersteiner, Cristina Mazzilis, Patrizia Coan, Pellizzari Chiara, Lorena Galli,
Chiara Venier
anno fatturato
2012 3.642.257
2013 3.611.639
2014 3.821.136
personale per genere
nno tot femmine % maschi %
2012 163 154 94,5 9 5,5
2013 157 149 94,8 8 5,2
2014 170 163 96 7 4
qualifica personale n %
addetti ass. qualificati 135 71,1
addetti ass non qualificati 22 11,6
infermieri proff.li 2 1,1
fisioterapisti 0 0
animatori/educatori 5 2,6
cuochi 0 0
ausiliari 1 0,5
coordinatori 10 5,3
altro 15 7,9
totale 190 100
utenza per genere
anno numero F M
2012 1.631 1.000 631
2013 1.434 916 518
2014 1.620 1.026 594
Nel 2014 sono stati 25 i servizi complessivamente gestiti nelle
province di Pordenone, Udine, Gorizia, Treviso, Venezia e
Bolzano Val Pusteria. In aumento le persone fisiche che com-
partecipano economicamente all’erogazione del servizio. Il
fatturato ha raggiunto i 3,8 milioni di euro.
Nell’area al 31/12 vi erano n. 190 addetti, mentre
mediamente hanno operato 170 addetti pari al 11% dei
lavoratori della Cooperativa.
L’area è prevalentemente a presenza femminile,
96%.
Il personale dell’area per il 83% è composto da
addetti all’assistenza, dei quali l’86% è qualificato.
In alcuni servizi dell’area il titolo di addetto
all’assistenza qualificato non è richiesto come il servizio
di consegna pasti. Il trend vede l’aumento degli OSS e
la diminuzione dei senza titolo.
Al 31/12 gli utenti erano 1.620 in crescita rispetto all’anno precedente
per l’acquisizione di un nuovo servizio, 702 gli utenti autosufficienti e 602
i non autosufficienti (esclusigli utenti dei servizi di consegna pasti), 160
sono gli utenti non anziani (da 0 a 65 anni) dei servizi di assistenza
domiciliare. In relazione al genere rilevato nel 2014, il 63% dell’utenza è
di sesso femminile.
88
Area servizi territoriali anziani
presenza
PAI n %
spazi
personalizzati
% accoglienza
personalizzata
%
area 1 89/89 100 2/2 100 4/4 100
area 2 140/140 100 / / 2/4 50
anno media soddisfazione
utente
2012 9,13
2013 9,21
2014 9,41
servizio rilevato
media
soddisfazione
utente
CD di Francenigo di Gaiarine 9,2
CD di Romans d’Isonzo 9,35
Privati Pordenone 9,74
SAD di Brunico 9,55
SAD comune di Portogruaro 9,26
SAD comune di Caorle 9,58
SAD Accreditamento Monfalcone 9,21
SAD ambito di Latisana 9,59
anno media soddisfazione
committente
2012 9,03
2013 8,56
2014 8,3
servizio rilevato
media
soddisfazione committente
Comune di Gaiarine - SAD CD di Francenigo di Gaiarine 9,4
Servizio sociale dei comuni della Carnia – SAD ASS 3 8,6
Comune di Caorle - SAD 6,8
Gli obiettivi relativi agli
utenti vengono raggiunti
completamente in area 1 e
parzialmente in area 2.
Il gradimento dei clienti/utenti dei servizi dell’area è
molto positivo, nel triennio si è mantenuto
costantemente alto, fino ad attestarsi sopra al 9, in
costante crescita nel triennio.
Tra i servizi dell'area spicca la soddisfazione degli utenti
dei contratti privati di Pordenone con un ottimo 9,74, il
SAD Monfalcone ha il punteggio più basso a 9,21
punteggio comunque superiore all’8,47 dell’anno scorso.
Il gradimento dei committenti è alto nel 2014 con una media di
8,3 (scala 1-10) leggermente in decrescita rispetto allo scorso anno.
La massima soddisfazione,9,4 , è espressa dal Comune di Gaiarine,
mentre la minima, 6,8 appartiene al Comune di Caorle. Massima
soddisfazione nei due item “Professionalità dei responsabili della
Cooperativa” e “Rispetto del capitolato del servizio” (entrambi con
8,7), invece la media con punto minimo pari a 7,7 è relativa all'item
“Gestione complessiva del servizio”.
Nel confronto fra la soddisfazione degli utenti e quella dei committenti notiamo che si equivalgono le
valutazioni per il CD di Francenigo di Gaiarine, mentre per il SAD di Caorle gli utenti sono molto più
soddisfatti del committente.
89
Area servizi salute mentale
area servizi per la salute mentale
L’area salute mentale si occupa di percorsi socio riabilitativi ed educativi in grado di favorire lo sviluppo delle
autonomie individuali di persone che soffrono di problemi di salute mentale.
Si occupa nello specifico della creazione di percorsi di emancipazione che permettano la costruzione di reti
sociali e di relazioni significative, per il raggiungimento della migliore qualità di vita possibile.
Riveste, nella gestione dei servizi, grande importanza la co-progettazione con i Servizi invianti e con tutti gli
attori presenti sul territorio ma, soprattutto, con la persona detentrice e fulcro del progetto.
Servizi Residenziali: hanno una dimensione familiare e comunitaria protetta , attraverso cui è possibile il
recupero delle abilità fondamentali della persona, nel mantenimento di piccole autonomie come pure il recupero
o la costruzione ex novo di relazioni sociali;
Abitare Sociale (o Social Housing), gruppi appartamento che permettano di agire sull’asse dell’abitare e della
socialità, a stretto contatto con la Comunità (nel senso della società), dove la persona potrà costruire,
debitamente supportato, reti sociali in grado di sostenerlo;
Centri Diurni, situati in contesti urbani, in cui possono essere sperimentati percorsi di emancipazione in
situazioni protette;
Servizi di Accompagnamento Individualizzati sul territorio, che permettano di costruire, attraverso
affiancamenti mirati, percorsi di emancipazione sul territorio di residenza e a domicilio, sostenendo la persona
nel rafforzamento delle proprie autonomie.
Durante l’anno 2014 l’area ha costruito dei gruppi di lavoro con lo scopo di aprire dei tavoli di discussione e di
confronto su diversi temi: esordi giovanili , gestione dell’ aggressività, modelli di Abitare Sociale, buone
prassi operative presenti nei territori extra regione FVG ed il superamento degli OPG.
Il 28 giugno è stata inaugurata a Bertiolo la nuova sede della comunità Casa e Piazza che ospita 8 persone
(ne potrà ospitare fino a 10) con un’equipe, presente sulle 24 ore, composta da 11 operatori con diverse
professionalità.
La struttura a “libero mercato” risponde alle necessità di ospitalità e progettualità riabilitativa che non trovano
collocazione nelle strutture pubbliche.
Organigramma 2014
RAP Fabiana Del Fabbro.
Coordinatori appalto Nicola Bisan, Caterina Settin, Stefano Marini, Bettina Stainer .
Coordinatori servizi area 1 Silvia Romanello, Bassi Elisa, Francesco Bazzo, Egle Presotto (sostituzione di
maternità), Claudio Ricci, Stefano Marini.
Coordinatori servizi area 2 e 3
Marzia Basei, Stefano Marini, Daniela Rainis (sostituzione maternità), Francesca
Carlin, Fiorella Ciotti, Nicola Bisan, Lara Gafaar, Alessia Greatti, Daria Federicis, Berenice Pegoraro, Roberto Rossetto (sostituzione di maternità), Monica
Romanini, Arianna Bettiol, Cristina Zomero, Claudio Ricci, Luciana Visnadi, Michele Burra, Gaetano De Faveri, Giorgio Achino, Massimiliano Paparella,
Rodolfo Bergamo, Sonia Gregorio, Ada Simona del Coco.
90
Area servizi salute mentale
anno fatturato
2012 7.103.780
2013 7.053.057
2014 7.023.045
personale per genere
anno tot femmine % maschi %
2012 256 176 69 80 31
2013 251 171 68 80 32
2014 243 173 71 70 29
qualifica personale n %
addetti ass. qualificati 161 50
addetti ass non qualificati 67 21
infermieri proff.li 18 6
fisioterapisti 0 0
animatori/educatori 43 13
cuochi 0 0
ausiliari 5 2
coordinatori 25* 8
altro
totale 319* 100
utenza per genere
anno numero F M
2012 679 278 398
2013 458 170 286
2014 438 162 276
presenza
PI n %
spazi
personalizzati
% accoglienza
personalizzata
%
area 1 75/75 100 2/2 100 2/2 100
area 2 251/266 94 17/17 100 17/17 100
Nel 2014 ci sono stati 39 servizi complessivamente gestiti nelle
province di Pordenone, Udine, Gorizia, Venezia, Belluno e
Bolzano. Il fatturato si assesta a circa 7 milioni di euro.
Nell’area mediamente hanno operato 243 addetti pari al
16% dei lavoratori della Cooperativa.
Il genere femminile prevale (71%) anche se la
presenza maschile, seppur in calo, è la più alta della
Cooperativa, 29%.
Il personale dell’area per 71% è composto da addetti
all’assistenza delle quali il 70% è qualificato. Da sottolineare
che non tutti i servizi gestiti dall’area, in particolare quelli del
FVG, prevedono personale con qualifica professionale, mentre
nei servizi del Veneto è prevista la qualifica di educatore e di
OSS.
*Si specifica che alcuni coord. sono anche add.ass. e educ. e
alcuni add.ass. che lavorano in più servizi sono stati contati per
ciascun servizio.
Al 31/12 gli utenti erano 438, meno del 2013 anche per la cessazione
di un servizio; gli utenti dell’area sono complessivamente autosufficienti,
solo 33 utenti disabili certificati. In relazione al genere, il 37% dell’utenza
è di sesso femminile, prevale quindi il sesso maschile con il 63% di
presenza.
Gli obiettivi relativi agli
utenti vengono raggiunti
completamente in area 1 e
largamente in area 2.
91
Area servizi salute mentale
anno media soddisfazione
utente
2012 8,26
2013 8,42
2014 8,28
servizio rilevato
media
soddisfazione utente
Comunità Casa Ricchieri 8,35
Comunità Casa e Piazza 8,5
Accompagnamenti individualizzati 9,02
CTRP via Fossalato Portogruaro 8,58
Comunità via Fossalato Portogruaro 7,48
Comunità via Colle Maniago 9,04
CTRP di Auronzo 7
Comunità di Arta 8,33
Gruppo appartamento di Concordia Sagittaria 8,97
Gruppo appartamento di Portogruaro 9,1
Gruppo appartamento di via Moro 8,55
Gruppi appartamento AAS 5 di Pordenone 7,66
Centro diurno Comunità 9 7,67
Comunità via German Tarcento 8,78
anno media soddisfazione
committente
2012 7,66
2013 8,82
2014 8,68
servizio rilevato media
soddisfazione
committente
ASS 6 Friuli Occidentale (AAS 5) (gruppi appartamento di Pordenone) 7,44
ASS 3 Alto Friuli (AAS 3) (comunità di Arta) 9
CSM Gemona 8,8
ULSS 10 Veneto Orientale (CTRP Portogruaro) 9,3
Nel confronto tra la soddisfazione di utenti e committenti, notiamo che sono molto similari; in 2 casi il
committenti e di poco più soddisfatti degli utenti.
La soddisfazione degli utenti dell’area
nel triennio si mantiene mediamente buona
fino ad attestarsi sopra l’8. Le piccole
varianze in valutazioni così alte non
necessitano di particolari considerazioni.
Picco massimo di soddisfazione per il GA di
Via Abruzzi a Portogruaro con 9,1, mentre
picco minimo per la CTRP Auronzo con 7
(di molto inferiore a quella del 2013 pari a
8,58), per questo servizio ci saranno
ulteriori verifiche relativamente alla
soddisfazione degli utenti.
La soddisfazione dei committenti dei servizi dell’area, nel triennio
è altalenante ma nel biennio 2013/2014 si attesta sopra al 8,6.
La soddisfazione più elevata la esprime l'ULSS 10 Veneto Orientale
con 9,3, quella più bassa invece è espressa dall’'AAS 5 (ex ASS 6) con
una media pari a 7,44.
92
Area servizi minori, prima infanzia, disabili, politiche giovanili
area minori: servizi dedicati alla prima infanzia, ai disabili,
alle politiche giovanili
L’area produttiva dedicata ai minori si connota per l’eterogeneità di servizi offerti, che nei processi di rivisitazione
organizzativa, si è orientata ad una gestione in 5 micro-aree con servizi affini per tipologia, omogenee per
target, legislazione di riferimento, modelli operativi ed obiettivi.
L’anima comune è caratterizzata dalla tensione al nuovo e alla sperimentazione, per garantire servizi capaci di
stare al passo del movimento e del cambiamento continuo; forte radicamento territoriale ed integrazione con i
servizi pubblici; approccio alla co-progettazione ( con i Servizi pubblici e le Comunità locali) sostenendo
l’empowerment nella volontà di spinta alla rigenerazione del senso di comunità.
Micro-area Prima Infanzia: al suo interno contempla Nidi di infanzia, Servizi Integrativi
( Spazi Gioco, Centri Gioco per bambini e genitori, Centri gioco verdi), Scuola dell’infanzia,
Servizi Sperimentali (Sportello di orientamento e consulenza per genitori). Nello specifico dei
servizi di Nido il percorso formativo ed esperienziale, maturato nel ventennio di gestione, ha
portato la nostra Cooperativa ad offrire, accanto alla possibilità del modello organizzativo
tradizionale, basato sull’impostazione per sezioni, la sperimentazione di un modello
innovativo, basato sulla logica dell’open space; un modello che guida a ripensare la gestione
della dimensione tempo-spazio all’interno della vita del nido, ridefinendolo come “un ambiente naturale aperto”.
Micro-area Servizi Territoriali alla disabilità: in essa rientrano servizi socio-assistenziali ed educativi, a
carattere individuale, rivolti a minori e adulti con disabilità e finanziati dalla Legge Regionale 41 o dal Fondo per
l’Autonomia Possibile. Prevedono un’operatività che si esplica sulla base di una progettazione educativa costruita
sul singolo, in relazione alle capacità e alle potenzialità rilevate. Gli interventi possono avvenire in contesto
scolastico, domiciliare o in contesti di socialità all’interno del territorio locale. Sempre di più negli ultimi anni sono
arricchiti da sperimentazione di progettualità in piccolo gruppo.
Micro-area Servizi di educativa Territoriale: comprende servizi a gestione individuale o di gruppo, rivolti a
minori a rischio, o in presenza di disagio psico-sociale, familiare e/o scolastico. Prevede inoltre interventi
educativi sui minori, definiti da specifici mandati degli organi giudiziari competenti, e finalizzati a proteggere e
sostenere la persona in situazioni d’abuso, maltrattamento e trascuratezza; la conduzione di visite protette ed
interventi volti al sostegno delle funzioni genitoriali e al recupero delle capacità genitoriali residuali.
Micro-area Servizi educativi di gruppo: contiene al suo interno una vasta gamma di servizi diversi: servizi
pomeridiani extra scolastici, doposcuola, ludoteche, centri estivi, attività che promuovono la connessione tra
l'aspetto ludico- creativo ed il supporto alle autonomie scolastiche; attività che si delineano come contenitori di
esperienze socializzanti e che mirano anche al potenziamento degli apprendimenti in senso ampio.
93
Area servizi minori, prima infanzia, disabili, politiche giovanili
Micro-area politiche Giovanili: in essa rientrano centri di aggregazione giovanile, servizi di informa-giovani,
centri sociali, servizi di educativa di strada, progetti di conduzione di Consigli Comunali per i ragazzi, Laboratori
scolastici su tematiche d’interesse giovanile ( media education, legalità e cittadinanza…), progetti tesi allo
sviluppo di Comunità. Sono questi i servizi all’interno dei quali si educa alla democrazia e alla cittadinanza attiva,
alla partecipazione mediante esperienze che consentano ai giovani e più in generale ai cittadini di partecipare
attivamente alla vita locale e di incidere nella vita della propria comunità.
Il 2014 è stato ricco di nuove progettualità:
fattoria sociale in favore di disabili giovani ed adulti, una co-progettazione con l’ambito di Sacile,
progetto che si fonda sulla costruzione di partenariati con le fattorie sociali, con le aziende agricole del territorio e
con le associazioni locali, al fine di garantire al gruppo di disabili esperienze formative che li mettano in contatto
con l’esterno e che diano loro occasione di sperimentarsi in nuove esperienze (di autonomia, di cura di piante ed
animali, di trasformazione dei prodotti agricoli);
inaugurazione della Comunità diurna per adolescenti “ Tal Grim” , a Ronchis di Latisana, risposta al
bisogno rilevato all’interno dei piani di zona dell’Ambito, per offrire un ambiente familiare, nel quale adolescenti in
stato di disagio e a rischio devianza, abbiano modo di ricevere adeguato supporto educativo e modelli e per
implementare le proprie autonomie nell’area della cura domestica, relazionale e di apprendimento;
opportunità formative inter-servizi con il coinvolgimento di equipe interne e tecnici del pubblico e/o terzo
settore, attraverso il confronto delle esperienze fatte nei singoli servizi/territori, lo sviluppo di un pensiero
comune sulla direzione verso cui orientare i servizi e la condivisione delle linee programmatorie.
Organigramma 2014
RAP Samantha Marcon
CAP Simone Ciprian
Coordinatori servizi area 1
Laura Bertossi e Sabina Capolo (Nidi di Infanzia)
Barbara Comelli, Fiorenza Minghetti, Greta Ippoliti, Daniela Bortolin; Sabrina
Bearzi; Giorgia Cappellani; Chiara Foghin; Gaia Gorup De Besanez; Chiara
Nicoletti (servizi a privati)
Coordinatori/referenti servizi
area 2 e 3
Laura Bertossi, Sabina Capolo, Federica Imelio, Greta Ippoliti, Giorgia Cappellani,
Sergio Buoro (in sostituzione di Giorgia Cappellani), Barbara Comelli, Chiara
Foghin, Daniela Bortolin, Andrea Fregonese, Tiziana Paron, Sabrina Bearzi, Sara
Burba, Matteo Palla, Fiorenza Minghetti, Katia Mussin, Chiara Nicoletti, Anna
Maria Furlanich, Gaia Gorup De Besanez, Stefano Venuto, Morena Cella
94
Area servizi minori, prima infanzia, disabili, politiche giovanili
anno fatturato
2012 7.477.718
2013 7.766.186
2014 8.481.372
personale per genere
anno tot femmine % maschi %
2012 370 304 82,2 66 16,9
2013 390 324 83,1 66 17,8
2014 418 345 82,4 73 17,6
qualifica personale n % addetti ass. qualificati 38 6
addetti ass non qualificati 23 3,6
infermieri proff.li 12 1,9
fisioterapisti 0 0
animatori/educatori 512 80,5
cuochi 2 0,3
ausiliari 9 1,4
coordinatori 22 3,5
altro 18 2,8
totale 636* 100
utenza per genere
anno numero F M
2012 5.895 2.327 3.192
2013 5.654 2.319 2.926
2014 5.226 2.237 2.575
presenza PEI n % verifiche
PEI %
progetti
gruppo
%
LR 41 (area 2) 554/554 100 377/554 68 4/4 100
SSET (area 2) 243/243 100 174/243 72 2/2 100
Privati (area 1) 61/61 100 58/61 95 / /
Nel 2014 sono stati 57 i servizi attivi al 31/12 più 139
contratti privati gestiti nelle province di Pordenone, Udine,
Gorizia, e Venezia, che hanno prodotto un fatturato di oltre 8,4
milioni di euro.
Nell’area nel 2014 hanno operato mediamente n. 418
addetti pari al 28% dei lavoratori della Cooperativa,
con un equilibrio di genere vicino alla media della
cooperativa.
Al 31/12 gli utenti dei servizi stabili erano 4.056, 1.170 utenti sono
stati presenti nei centri estivi per un totale di 5.226 utenti. La
maggioranza degli utenti dell’area, 4.962, era minore e 761 erano i
disabili. Gli utenti transitati nei servizi durante l’anno sono stati
invece 8.357. In relazione al genere, i dati di presenza vedono
una costante e prevalente presenza di utenti di sesso maschile.
Gli obiettivi relativi agli utenti
vengono raggiunti quasi per intero
in area 1 e in area 2.
Nell’80% dei servizi vi è la presenza di reti sociali significative, il 46% dei servizi ha attivato collaborazioni con
l’associazionismo locale e nel 2014 hanno collaborato con i servizi dell’area 150 volontari. 153 sono stati gli eventi
organizzati e 48 quelli partecipati.
Il personale dell’area per il 80,5% è composto da educatori.
Gli operatori assistenziali sono il 9,6%.
*Un ampio numero di lavoratori dell’area è impiegato in più
servizi e a volte nella doppia mansione di educatore e
assistente, pertanto contando il personale per qualifica il
risultato è sempre in numero maggiore delle presenze medie
nell’area.
95
Area servizi minori, prima infanzia, disabili, politiche giovanili
media soddisfazione
utente
2012 8,92
2013 8,89
2014 8,92
servizio rilevato
media
soddisfazione
utente
Nido arca di Noè di Gorgo 9,38
Nido Farfabruco di Pordenone 8,96
contratti privati ASS 3 8,31
contratti privati FAP Ambito Azzano X 8,82
contratti privati FAP Ambito Latisana 9,45
contratti privati FAP Ambito Cervignano 9,56
contratti privati FAP Ambito Pordenone 8,36
Nido comune di Cervignano 9,16
SSET Ambito Latisana 8,79
Scuola infanzia di S. Stino 8,26
Nido integrato di Trichiana 8,91
LR 41 e SET Ambito Cervignano 10
LR 41 accreditamento ambito di Pordenone 9,11
PG Comune Spilimbergo 8,98
PG Comune di Porpetto 7,99
centro gioco Girasole 9
centro gioco Le nuvole 9,29
ludoteca Comune Cervignano 9,29
anno media soddisfazione
committente
2012 8,71
2013 8,59
2014 8,9
servizio rilevato
media
soddisfazione committente
Ambito distrettuale 3.1 Alto Friuli 7,44
Comune di Spilimbergo - CAG 9,2
Comune di S. Stino scuola infanzia 8,9
Comune Latisana nido Arca di Noè 9,3
Servizio sociale dei comuni 3.2 Carnia 8,6
Az. ULSS 10 Progetto Minori 9,5
SIL CAMP Progetto Tempo Libero 9,9
Comune Di Cervignano 9,4
Comune di Porpetto - CAG 7,44
Comune Di Torviscosa - CAG 9,3
Comune di Muzzana del Turgnano - 8,89
Il gradimento dei clienti/utenti dei servizi dell’area nel triennio si
mantiene ottima fino ad attestarsi leggermente sotto il 9.
Tra i servizi dell'area spicca la soddisfazione
degli utenti dei servizi SET e LR 41 dell’Ambito
di Cervignano con un ottimo 10; mentre la
soddisfazione con la media più bassa è relativa
al progetto giovani di Porpetto con 7,99 che
comunque resta un punteggio buono.
Il gradimento dei committenti, rilevato attraverso un questionario, è
alto con una media di 8,9 (scala 1-10) altalenante nel triennio ma sempre
più che positiva con medie superiori al 8,
5.
Spicca la soddisfazione del committente del
Servizio SIL CAMPP (9,9). La soddisfazione più
bassa la esprimono il Comune di Porpetto e
l’Ambito Distrettuale 3.1 Alto Friuli entrambi
con 7,44, comunque medie buone.
Confrontando la soddisfazione degli utenti con
la soddisfazione dei committenti, si può dire
che sostanzialmente si equivalgono con una
piccola maggiore soddisfazione dei committenti
del Nido di Cervignano, della scuola
dell’infanzia di S. Stino, del progetto giovani di
Spilimbergo.
96
Situazione economica, patrimoniale e finanziaria
7. Situazione economica, finanziaria e patrimoniale
Valutazione dei rischi di tipo economico-finanziario cui la
cooperativa è potenzialmente esposta
Come ogni anno diamo conto dei rischi di tipo economico-finanziario cui può essere esposta la cooperativa.
Più specificatamente occorre precisare che - in relazione al punto 3 Parte A) comma u) dell'Atto di Indirizzo
di cui alla D.G.R. Fvg n. 1992 del 09/10/2008 che richiama l'art. 2428 del C.C. comma 2, punto 6-bis – i
rischi cui la Cooperativa Itaca è esposta sono legati in particolare a due fattori, che nel corso del
2014 si sono mossi in modo tradizionale, e ad un terzo fattore di natura normativa che impatterà
soprattutto nel 2015, ma con cui dovremo convivere anche negli anni successivi, anche se assumeranno una
dinamica diversa.
Il primo riguarda la puntualità nei pagamenti da parte dei committenti pubblici (che per Itaca
rappresentano più del 90% dei ricavi caratteristici). L’entrata in vigore con decorrenza primo gennaio
2013 del D.Lgs n. 192/2012 relativa alla lotta nei ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali
definitivamente applicata nel corso del 2014 ha determinato una situazione certamente positiva: i crediti
che vantiamo dalla P.A. subiscono una forte riduzione poiché i tempi di incasso medi risultano
ulteriormente ridotti.
Il secondo riguarda il quadro politico ed economico di riferimento - e qui lo scenario si fa più
complesso: rimane totalmente confermato, se non addirittura acuito, il rischio mercato -
nazionale e locale, in materia di politiche sociali: appare sempre più, in tutta la sua evidenza, la scarsità
delle disponibilità finanziarie che gli Enti Pubblici possono destinare ai servizi di cui si occupa la
Cooperativa, ed è per questo che i livelli di attenzione e di monitoraggio sulle dinamiche finanziarie devono
essere mantenuti sempre molto alti – così come sempre più puntuale e tempestiva deve risultare l’azione di
verifica da esercitare sia a livello generale e con riferimento alle diverse tipologie di servizio, per consentire,
ove possibile, la conseguente attivazione di misure adeguate.
Il terzo fattore si muove nel quadro normativo, con una notevolissima incidenza sull’operatività della
Cooperativa. Stiamo parlando evidentemente della fatturazione elettronica verso la P.A. (estesa, a
livello generalizzato, con decorrenza 31.03.2015), e dello split payment (decorrenza primo gennaio 2015).
Entrambi i provvedimenti sono per noi di fortissimo impatto: la fatturazione elettronica che, seppur ispirata
senz’altro da lodevoli intenzioni, sta conoscendo una fase di avvio davvero difficoltosa e contrastata – sia per
la complessità della piattaforma tecnologica che la sovraintende, sia per gli adeguamenti hardware e
software che impone alla aziende e soprattutto alle P.A. interessate (uffici e personale); lo split payment
(scissione dei pagamenti: la P.A., nel pagare le fatture ai fornitori, provvederà appunto a scinderle pagando
al fornitore solo l’imponibile e versando direttamente all’Erario l’IVA) che, anch’esso ovviamente ispirato da
lodevoli intenzioni, comporterà – per sua natura – una diversa gestione degli incassi (che saranno appunto
diminuiti della componente IVA) e quindi della liquidità.
97
Situazione economica, patrimoniale e finanziaria
L’entità delle conseguenze del combinato disposto “fatturazione elettronica-split payment” sarà tutto da
valutare nel corso dell’esercizio 2015.
Il rischio di credito invece continua ad essere limitato: le situazioni insolventi, per quanto detto sopra, sono
sporadiche ed ascrivibili quasi esclusivamente a clienti persone fisiche e per importi non rilevanti. Per questo
anche il Fondo rischi su crediti, che nel 2014 abbiamo portato a € 137.390 (dai € 100.000 dell’anno
precedente dopo un utilizzo di € 1.610 ed un accantonamento di € 39.000) per affrontare correttamente la
situazione di crisi determinatasi in una cooperativa dell’udinese, è da ritenersi congruo.
I crediti verso clienti, per la dinamica innescata dalla citata normativa e per l’attenzione profusa sugli stessi,
mantengono una dinamica virtuosa: essi infatti, a fronte di un fatturato cresciuto anche nel 2014 (+3,7%),
diminuiscono sia in valori percentuali che in valori assoluti passando dai € 9.477.421 del 2012 a € 8.787.397
nel 2013 agli attuali € 6.903.541 con una riduzione nel triennio superiore al 27%; questa dinamica in Friuli-
Venezia Giulia è stata accentuata da un altro fattore: la riforma della Sanità regionale che ha portato ad una
riscrittura territoriale ed amministrativa delle Aziende Sanitarie (ora AAS – Aziende per l’Assistenza
Sanitaria), con decorrenza primo gennaio 2015: così nel dicembre 2014 tali aziende hanno accelerato i ritmi
di pagamento delle fatture relative alla precedente gestione. Coerentemente, l’indice di rotazione media dei
crediti evidenzia tempi di incasso in ulteriore riduzione e nel 2014 scende addirittura ben sotto i 70 giorni,
con ciò segnalando ancor di più l’importanza di proseguire in una politica di attenta e corretta relazione con
la Pubblica Amministrazione.
Quanto al rischio liquidità, evidenziamo che anche nel 2014 non abbiamo fatto alcun ricorso al sistema
creditizio per le necessità correnti, mentre registriamo € 17.741 di interessi passivi per mutui (pari allo
0,04% dei ricavi); € 48.812 sono invece gli interessi passivi pagati al prestito sociale: per noi un dato
davvero positivo, perché si inscrive in quel contesto di mutualità interna che riteniamo essere un valore
aggiunto davvero caratterizzante; infatti nel 2014 il prestito sociale si attesta sulla soglia di 1,3 milioni di
euro raggiunta nel 2013 – così confermando da una parte la solidità e la fiducia che i soci sempre hanno nei
confronti della propria Cooperativa e dall’altra contribuendo a far sì che la cooperativa stessa possa essere
sempre meno condizionata dal sistema creditizio, senza essere costretta a subirne gli umori.
La riflessione sul rischio di mercato non può prescindere da quanto detto sopra, ma deve far leva anche su
altre considerazioni: il perdurare di una situazione di crisi economica generalizzata non può più essere vista
come una fase transitoria bensì strutturale, e dobbiamo giocoforza considerare come dato acquisito la forte
contrazione, da parte della P. A., delle disponibilità economiche da investire nelle politiche sociali e sanitarie
in senso lato.
E’ per questo che per quanto ci riguarda risulta urgente ripensare l’attuale modello di sviluppo che passa
quasi esclusivamente attraverso le forme tradizionali rappresentate dalla partecipazione alle gare d’appalto:
occorre fare uno sforzo per cominciare a svincolarsi da questo schema – privilegiando percorsi alternativi di
co-progettazione e collaborazione con il committente pubblico, e anche sperimentandone di nuovi.
98
Situazione economica, patrimoniale e finanziaria
Analisi della situazione economica, patrimoniale e finanziaria
Tenendo in considerazione quanto sopra detto, passiamo ora all’analisi più dettagliata dell’esercizio 2014 –
che ci consegna il quadro di una cooperativa solida e in salute.
Esso è stato caratterizzato – in un quadro normativo ed economico così contrastato come sopra descritto –
da risultati certamente positivi. Tanto più interessanti se consideriamo il fatto che con decorrenza primo
gennaio 2014 è stata erogata l’ultima tranche contrattuale –così come previsto dal rinnovo del CCNL
cooperative sociali, valido per il triennio 2010-2012. In realtà nel 2012, in seguito ad un’accesa dialettica
contrattuale ancora in corso, è stata erogata solo la prima tranche poiché la crisi ha portato il settore
cooperativo regionale a chiedere uno slittamento nell’applicazione degli aumenti successivi: cosicché la
seconda rata è stata erogata - per il Friuli-V.G. – nel marzo 2013 e la terza appunto con decorrenza primo
gennaio 2014 - l’esercizio in cui l’aumento contrattuale è andato finalmente a regime nella sua interezza. Le
ricadute sul costo del personale sono state pesanti, ma ben governate – cosicché il Fondo appositamente
costituito che ammonta a € 450.000 potrà essere proficuamente destinato per il prossimo rinnovo essendo il
contratto vigente già scaduto da più di 2 anni. Ed è sempre utile rimarcare come l’aumento del costo in
seguito all’applicazione del contratto collettivo non è compensato da un proporzionale incremento dei ricavi
che, come abbiamo visto, certo non si adeguano al rialzo e poi nei nuovi appalti le basi d’asta sono quasi
sempre inadeguate, e negli appalti in essere è diventata una chimera l’applicazione dell’indice Istat, che del
resto negli ultimi anni di recessione è spesso vicino allo zero se non addirittura negativo.
Nonostante tutto, i numeri di Itaca risultano ancora positivi, sotto ogni punto di vista – con il consolidamento
del lavoro fatto negli anni scorsi: aumenta il valore della produzione (i ricavi caratteristici passano da 37,1
milioni di euro a 38,3 con un +3,3%) e soprattutto nel 2014 aumenta anche l’occupazione (il personale
mediamente impiegato passa da 1.444 unità a 1.518, con un importante +5,1%), risultati ottenuti in
particolare incrementando le posizioni acquisite sugli appalti in essere; è questa una dinamica da valutare
attentamente (e positivamente) perché elemento caratterizzante dell’esercizio: una crescita che non è
dovuta a nuovi grandi appalti, ma che è fatta per piccoli pezzi, per integrazioni di singoli servizi, per
interventi legati al territorio. Una dinamica che racconta il lavoro attento, minuzioso e coerente svolto
quotidianamente nei nostri servizi.
Ed in questo solco vanno letti altri numeri, positivi, registrati nell’esercizio. Parliamo in particolare di quelli
riferiti agli investimenti lordi, rilevanti e tutti finalizzati ai servizi e allo sviluppo: nel 2013 sono
stati di € 704.876 (concentrati per l’80% alla realizzazione della nuova comunità Casa & Piazza di Bertiolo
entrata in attività nel novembre 2013); nel 2014 sono stati di € 398.305: tra i più significativi l’acquisto (per
€ 194.953) del terreno adiacente al nostro nido di proprietà in Pordenone, con l’obiettivo di sviluppare una
progettualità in continuità con il nido stesso; e poi € 130.770 destinati all’ammodernamento e sviluppo del
parco automezzi della cooperativa impegnati nei servizi.
Poiché la Cooperativa ITACA non ha scopo di lucro, gli avanzi di gestione che produce sono utilizzati per
ampliare ulteriori investimenti sociali e non vengono ripartiti tra i soci.
99
Situazione economica, patrimoniale e finanziaria
Il patrimonio di ITACA è un patrimonio collettivo, di proprietà di tutti; non potrà mai essere distribuito e
rimarrà a disposizione per le future generazioni di cooperatori sociali. Ed anche l’entità del patrimonio di
Itaca, e con questo la sua solidità, va inserito senz’altro nell’elenco dei numeri positivi.
Il patrimonio sociale
Il patrimonio netto di Itaca è alla soglia dei 5milioni di euro, per 1,27milioni è rappresentato dalle quote dei
soci lavoratori. Negli anni l’ammontare delle riserve, per effetto dell’accantonamento degli utili indivisibili, è
costantemente aumentato, fino ad arrivare ai 3,225 milioni di euro odierni, che in ogni caso rimarranno in
cooperativa a beneficio delle generazioni future.
Il grafico riportato mostra la crescita del patrimonio ad oggi: Il patrimonio ammonta a 4,807 milioni di euro,
più del quadruplo rispetto a 10 anni fa. La
crescita del 2014 è di 273mila euro (+6%
rispetto all’esercizio precedente), per effetto
della destinazione dell’utile (309mila euro tra
ristorno e accantonamenti a riserve).
Il capitale sociale è composto da azioni del
valore nominale di € 50 ciascuna. All’atto
dell’ammissione ogni socio lavoratore
sottoscrive una quota sociale in azioni per un valore complessivo di 700 euro.
Il capitale sociale di Itaca è partecipato esclusivamente da soci lavoratori (e soci volontari), nel grafico che
segue – evoluzione del patrimonio nel decennio 2004-2014 - vediamo come cresce notevolmente il peso
delle riserve e la capitalizzazione delle quote dei soci lavoratori.
annopatrimonio
netto
di cui
riserve
di cui cap
soci ordinari
e volontari
di cui capitale
soci sovventori
risultato
d'esercizio
soci al
31.12
patr. media
procapite
ordin*
2003 1.026 11 467 379 169 780 829
2004 1.088 164 487 384 53 781 901
2005 1.557 331 497 392 337 777 1.499
2006 1.876 636 587 399 254 849 1.740
2007 2.181 857 655 261 408 908 2.115
2008 2.653 1.633 651 266 103 937 2.547
2009 3.013 1.701 776 275 261 976 2.805
2010 3.209 1.870 880 61 398 1.008 3.123
2011 3.942 2.156 985 61 739 1.019 3.808
2012 4.271 2.722 1.121 61 367 1.095 3.845
2013 4.534 3.004 1.250 0 280 1.116 4.063
2014 4.807 3.225 1.273 0 309 1.157 4.155
* è un dato statistico ottenuto dividendo il patrimonio al 31.12 di ogni anno per il numero di soci
100
Situazione economica, patrimoniale e finanziaria
Analisi entrate e proventi: il fatturato
Il fatturato 2014 rimane stabilmente sopra i 37milioni di euro, con una leggera crescita rispetto al 2013
(+0,90%); i servizi da terzi nell’ambito di Associazioni Temporanee di Impresa ammontano a 2,645milioni.
Nell’ultimo triennio il fatturato delle ATI ha raggiunto la cifra di 7,888milioni, rappresentando il 9,2% del
fatturato complessivo.
L’analisi del fatturato per aree produttive mette in evidenza gli scostamenti con l’anno precedente: in leggero
decremento l’area residenziale anziani (-5,8%), che dopo l’incremento dello scorso anno (+5,3%) risente nel
2014 dell’uscita dell’appalto nella Casa di Riposo di Lamon; aumentano del 5,8% i servizi domiciliari e
territoriali, più che altro per effetto del consolidamento dei servizi esistenti; vicino al 10% l’incremento dei
servizi a minori, che rafforzano il radicamento territoriale della cooperativa; a due cifre (+15,3%)
l’incremento dell’area disabilità, grazie all’aggiudicazione dell’appalto del centro diurno e comunità per disabili
di Sacile. Stabili i servizi alla salute mentale, che segneranno presumibilmente un calo nel 2015 per la
conclusione dei servizi presso la Comunità Casa Basaglia di Merano (Bz).
101
Situazione economica, patrimoniale e finanziaria
2014 2013 2012 2011 2010 2009 2008
area serv.res.anziani 9.199.380 9.769.505 9.281.574 8.699.527 7.182.330 5.904.387 7.738.309
area serv.dom. e terr.anziani 3.821.136 3.611.639 3.624.272 3.215.046 2.827.438 2.390.427 2.436.560
area servizi minori, ecc. 8.481.372 7.766.186 7.477.718 7.660.443 7.586.752 7.253.409 6.797.735
area servizi disabilità 7.172.931 6.219.048 5.822.948 5.245.425 5.138.453 4.775.900 4.157.640
area serv.salute mentale 7.023.045 7.053.057 7.103.780 6.898.713 6.403.800 5.882.199 5.442.565
altri ricavi per servizi 30.608 29.820 23.139 81.130 31.701 28.015 18.117
totale aree servizi 35.728.472 34.449.255 33.333.431 31.800.284 29.170.474 26.234.337 26.590.926
servizi da terzi (ATI) 2.650.367 2.696.213 2.546.704 2.546.704 2.124.382 1.853.660 2.032.858
totale fatturato 38.378.839 37.145.468 35.880.135 34.346.988 31.294.856 28.087.997 28.623.784
In sintesi anche
quest’anno registriamo un
incremento dei ricavi,
costante seppure in
misura inferiore rispetto
agli esercizi precedenti,
cosa tutt’altro che
scontata considerata la
difficilissima congiuntura
economica che ancora
stiamo affrontando, con un lavoro all’insegna del mantenimento e del consolidamento dei servizi già in
essere – caratteristica questa che contraddistinguerà anche l’esercizio 2015. I servizi svolti da terzi in ATI
(con la cooperativa capofila), rappresentano circa il 7% dei ricavi complessivi.
L’analisi del fatturato per tipologia di servizio (al netto di ATI) non presenta grossi spostamenti:
aumentano di un punto percentuale i
servizi territoriali (14%) e i
servizi domiciliari (18%), stabili al
7% i servizi semiresidenziali, per
effetto dell’”uscita” di Casa Basaglia
calano leggermente i servizi
residenziali (61%).
Complessivamente si registra dunque
una leggera diminuzione dei servizi
residenziali rispetto ai servizi
territoriali: servizi residenziali e semiresidenziali totalizzano il 68% del fatturato; di contro, i servizi territoriali
fatturano il rimanente 32%.
Nella tabella che segue si può apprezzare la composizione numerica e percentuale e l’evoluzione del
fatturato netto nel quinquennio 2010-2014.
102
Situazione economica, patrimoniale e finanziaria
tipologia di servizio 2014 2013 % 2012 % 2011 % 2010 %
residenziali € 21.964.062 61,5% € 21.681.139 63,0% € 21.082.560 63% € 19.514.435 62% € 17.105.607 59%
area anziani € 9.199.380 25,8% € 9.769.505 28,4% € 9.281.574 28% € 8.699.527 27% € 7.182.330 25%
area disabilità € 6.412.757 18,0% € 5.453.751 15,8% € 5.221.739 16% € 4.522.616 14% € 4.187.055 14%
area salute mentale € 6.351.925 17,8% € 6.457.882 18,8% € 6.579.247 20% € 6.292.292 20% € 5.736.222 20%
semiresidenziali € 2.616.085 7,3% € 2.314.095 6,7% € 2.211.817 7% € 2.306.384 7% € 2.507.145 9%
area anziani € 613.612 1,7% € 547.867 1,6% € 473.572 1% € 388.719 1% € 393.529 1%
area educativi € 1.226.556 3,4% € 1.068.743 3,1% € 1.086.735 3% € 1.145.683 4% € 1.113.595 4%
area disabilità € 606.600 1,7% € 646.604 1,9% € 601.209 2% € 722.809 2% € 951.398 3%
area salute mentale € 169.318 0,5% € 50.880 0,1% € 50.301 0% € 49.173 0% € 48.623 0%
domiciliari € 6.313.566 17,7% € 6.015.255 17,5% € 5.948.329 18% € 5.682.344 18% € 5.575.368 19%
area anziani € 3.207.524 9,0% € 3.063.772 8,9% € 3.150.700 9% € 2.826.327 9% € 2.433.909 8%
area educativi € 2.450.665 6,9% € 2.288.497 6,6% € 2.323.397 7% € 2.298.769 7% € 2.522.504 9%
area disabilità € 153.574 0,4% € 118.692 0,3% - - - - - -
area salute mentale € 501.802 1,4% € 544.295 1,6% € 474.232 1% € 557.248 2% € 618.955 2%
territoriali € 4.804.151 13,5% € 4.408.946 12,8% € 4.067.526 12% € 4.215.991 13% € 3.950.653 14%
area educativi € 4.804.151 13,5% € 4.408.946 12,8% € 4.067.526 12% € 4.215.991 13% € 3.950.653 14%
TOTALE € 35.697.864 100% € 34.419.435 100% € 33.310.232 100% € 31.719.154 100% € 29.138.773 100%
103
Situazione economica, patrimoniale e finanziaria
Analisi uscite e oneri: i costi di produzione.
Andamento stabile anche per i costi di produzione, con una leggera diminuzione del primo margine di
contribuzione. Ricordiamo che nel 2014 è andata a regime l’ultima tranche del rinnovo del contratto di
lavoro. L’analisi del valore e dei costi della produzione diretta mostra un aumento del 3,8% dei ricavi e del
3,9% dei costi, con il margine della prodizione che si assesta al 1,07%, molto simile a quello del 2013
(1,18%).
Una precisazione fondamentale richiamata fin dalla premessa riguarda il maggior incremento del costo del
personale, per l’erogazione dell’ultima delle tre tranche del CCNL 2010/2012. L’incidenza del costo del
personale si assesta sull’86,92% del totale dei costi della produzione, al netto dei servizi in ATI. Nell’insieme
il peso degli altri costi di produzione si assesta al 13,08% del totale, in linea con i valori degli anni scorsi.
Rispetto agli altri costi, segnaliamo l’incremento dei costi per servizi (+9,63%) e per ammortamenti
accantonamenti e svalutazioni (+11,82%), mentre sono in diminuzione i costi per godimento beni di terzi
(-5,77%).
2014 2013 2012 2011 2010
valore della produzione € 38.841.603 € 37.428.098 € 36.238.705 € 34.239.396 € 31.776.344
costi della produzione € 38.424.313 € 36.986.961 € 35.690.955 € 33.361.491 € 31.217.153
differenza € 417.290 € 441.137 € 547.750 € 877.905 € 559.191
margine sul valore p. 1,07% 1,18% 1,51% 2,56% 1,76%
avanzo 309.193 280.363 367.074 738.520 398.332
return on sales 0,80% 0,75% 1,01% 2,16% 1,25%
costi / fatturato 98,93% 98,82% 98,49% 97,44% 98,24%
incidenza % del costo del personale e degli altri costi sul totale dei costi della produzione al netto dei servizi in ATI
2014 2013 2012 2011 2010 2009 2008 2007
Costo del personale 86,92% 87,33% 85,76% 85,25% 85,21% 85,48% 84,57% 82,48%
Altri costi 13,08% 12,67% 14,24% 14,75% 14,79% 14,52% 15,43% 17,52%
Totale costi di produzione 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00%
104
Situazione economica, patrimoniale e finanziaria
Quanto ai costi dei servizi in ATI, evidenziamo una sostanziale stabilità, in leggera diminuzione rispetto al
2013 (-1,8%): si registrano solamente piccole variazioni e/o cessazioni nei servizi esistenti. Non
dimentichiamoci che parliamo comunque di una partita di giro perché tanto fatturiamo al committente,
quanto riceviamo fatture dal partner in ATI – e quindi il dato rimane neutro.
Il bilancio letto attraverso gli indici
Gli indici di bilancio forniscono informazioni sintetiche e immediate sull’andamento economico dell’impresa,
sugli equilibri finanziari e sulla struttura del patrimonio.
Gli indici di struttura forniscono informazioni sulla composizione del patrimonio aziendale e sugli equilibri
tra fonti di finanziamento e impieghi. Gli indici di copertura delle immobilizzazioni e di copertura
lorda (che aggiunge al calcolo anche le passività consolidate, come i mutui a lungo termine), indicano la
capacità dell’impresa di finanziare gli investimenti con il proprio patrimonio e quello di terzi a medio lungo
termine. Un valore del primo indice prossimo a 1 significa che gli investimenti sono finanziati interamente
con capitale proprio. In Itaca questo valore supera costantemente il valore 1, significa che il totale delle
indici di struttura e liquidità 2014 2013 2012 2011 2010
Copertura delle immobilizzazioni 1,16 1,10 1,12 1,06 0,85
Copertura lorda delle immob. 1,81 2,08 2,03 2,04 1,86
Elasticità dell'attivo:
elasticità 75,81% 75,34% 75,03% 74,29% 72,73%
rigidità 24,19% 24,66% 24,97% 25,71% 27,27%
Elasticità del passivo:
elasticità 56,23% 48,58% 49,37% 49,38% 49,38%
rigidità 43,77% 51,42% 50,63% 50,62% 50,62%
2014 2013 2012 2011 2010
costi della produzione 38.424.313 36.986.961 35.690.957 33.361.491 31.217.153
a detrarre servizi in ati 2.650.367 2.696.213 2.546.704 2.124.382 2.283.360
variazione % dei servizi in ATI -1,70% 5,87% 19,88% -6,96% 23,18%
totale costi netti 35.773.946 34.290.748 33.144.253 31.237.109 28.933.793
di cui
31.094.272 29.945.166 28.422.892 26.629.981 24.655.166
3,84% 5,36% 6,73% 8,01% 10,40%
86,92% 87,33% 85,76% 85,25% 85,21%
2.540.012 2.316.912 2.672.104 2.632.190 2.229.408
9,63% -13,29% 1,52% 18,07% 15,99%
7,10% 6,76% 8,06% 8,43% 7,71%
1.116.341 1.072.368 1.074.294 1.001.461 926.983
4,10% -0,18% 7,27% 8,03% 6,61%
3,12% 3,13% 3,24% 3,21% 3,20%
246.624 261.721 246.291 224.145 223.650
-5,77% +6,26% +9,88% +0,22% 6,32%
0,69% 0,76% 0,74% 0,72% 0,77%
776.697 694.581 728.672 749.332 898.586
11,82% -4,68% -2,76% -16,61% 13,64%
2,17% 2,03% 2,20% 2,40% 3,11%
costi del personale
costi per servizi (al netto dei servizi da
ATI)
costi per materie prime (al netto delle
var.delle rimanenze)
costi per godimento beni di terzi e oneri
di gestione
ammortamenti, svalutazioni e altri oneri
105
Situazione economica, patrimoniale e finanziaria
immobilizzazioni è interamente finanziato dal capitale dei soci. Gli altri indici (elasticità dell’attivo e del
passivo) ci dicono degli equilibri nella composizione degli impieghi (stato patrimoniale attivo) e delle fonti
(passivo).
Gli indici di copertura delle immobilizzazioni (CL, copertura netta, e CLI, copertura lorda) sono sempre
invariati e stabilmente positivi, con valori costantemente superiori alle medie di settore. L’indice di copertura
lorda (o grado di autofinanziamento
delle immobilizzazioni) è l’indicatore
che ci dice con quanti euro di
patrimonio proprio copriamo gli
investimenti in attività fisse. Ad oggi
il nostro patrimonio netto (4,8mln di
€) “copre” ampiamente il valore
delle attività fisse, al netto degli
ammortamenti. Dieci anni fa, nel
2005, questo valore era di 0,41. Questo è anche il motivo per cui la cooperativa può permettersi di
affrontare investimenti e piani di sviluppo senza fare eccessivo ricorso al capitale di terzi.
Gli indicatori di elasticità
confermano questa tendenza,
l’elasticità dell’attivo (capitale
circolante) intorno al 75% è un
dato estremamente positivo, così
come il dato di rigidità del passivo
(quest’anno aumentano
leggermente le passività correnti
perché abbiamo riclassificato il prestito sociale nei debiti a breve termine): d’altro canto, questo tipo di
analisi acquista senso solo se calato nella specifica realtà aziendale che si sta esaminando.
Gli indici di liquidità sono un preciso indicatore dello stato di solvibilità di un’impresa. Essi evidenziano la
capacità dell’azienda di far fronte ai propri impegni con le disponibilità dell’attivo patrimoniale. L’indice di
liquidità secondaria (current test, linea blu) indica la relazione tra l’attivo circolante e le passività correnti
e ci dice con quale rapporto l’azienda può far fronte ai propri debiti a breve termine; l’indice di liquidità
primaria (acid test, linea rossa), detto anche indice di tesoreria, è invece un indicatore “secco”, che mette
in evidenza quanti euro o frazioni di euro di denaro liquido sono immediatamente disponibili per far fronte ad
un euro di debiti.
Elasticità dell'attivo 2014 2013 2012 2011 2010
Attività correnti € 12.951.691 € 12.579.622 € 11.458.304 € 10.730.559 € 10.034.139
Attività fisse € 4.133.397 € 4.118.272 € 3.813.331 € 3.712.971 € 3.763.111
Attività totali € 17.085.088 € 16.697.894 € 15.271.635 € 14.443.530 € 13.797.250
Indice di elasticità 75,81% 75,34% 75,03% 74,29% 72,73%
Indice di rigidità 24,19% 24,66% 24,97% 25,71% 27,27%
Elasticità del passivo 2014 2013 2012 2011 2010
Passività correnti € 9.607.427 € 8.112.499 € 7.539.244 € 6.878.728 € 6.813.691
Passività fisse + patrimonio netto € 7.477.661 € 8.585.396 € 7.732.391 € 7.564.802 € 6.983.559
Passività totali € 17.085.088 € 16.697.895 € 15.271.635 € 14.443.530 € 13.797.250
Indice di elasticità 56,23% 48,58% 49,37% 47,62% 49,38%
Indice di rigidità 43,77% 51,42% 50,63% 52,38% 50,62%
106
Situazione economica, patrimoniale e finanziaria
L’indice di liquidità secondaria
(linea blu), più importante, ci
dice su quanti euro di liquidità
totali possiamo contare per far
fronte a 1 euro di passività
correnti; il valore, stabilmente
superiore a 1, significa che la
cooperativa può far
tranquillamente fronte ai propri
impegni a breve termine. Il
leggero calo di quest’anno si giustifica con la diversa riclassificazione della struttura del passivo, come già
detto abbiamo spostato il prestito sociale tra le passività a breve, trattandosi di depositi non vincolati con
esigibilità a vista. In deciso aumento l’indice di liquidità primaria (indice di tesoreria, linea rossa), che, per
effetto dell’ottima situazione di liquidità a fine anno, sfiora quasi il valore 0,50, attestandosi a 0,48.
Negli indici reddituali più tradizionali,
ROE, ROA e ROS, che dipendono
direttamente dal risultato operativo
dell’esercizio, le cooperative sociali non
esprimono tradizionalmente valori
elevati. Ciò nonostante Itaca presenta da tempo numeri ampiamente positivi. L’avanzo di esercizio simile a
quello del 2013 determina valori del 2014 in linea con quelli dell’anno precedente: aumenta leggermente il
ROE (return on equity), che indica la redditività % del capitale proprio (dei soci più le riserve) investito in
Cooperativa ed è anche un importante indicatore del grado di autofinanziamento dell'impresa. In Itaca
assume valori abbastanza elevati anche in considerazione del valore (contenuto) assunto dal denominatore.
Il ROA (return on assets) è invece un indicatore più preciso della redditività della gestione caratteristica,
perché si calcola sul totale delle attività: l'indice tende a scendere in periodi caratterizzati da forti
investimenti (che aumentano il denominatore). Il ROS (return on sales), forse tra i tre quello più
significativo, esprime la redditività lorda delle vendite e fornisce una rappresentazione più reale del
“margine” operativo sui ricavi (e dimostra quanto poco margine di manovra possono avere le cooperative
sociali che gestiscono servizi a basso tasso di redditività, sempre tendenzialmente in pareggio).
In una cooperativa sociale il fabbisogno finanziario è un problema costante perché i costi generati da un
mese di lavoro vengono quasi interamente liquidati entro i primi quindici giorni del mese successivo
(stipendi, contributi, ...), mentre le relative entrate verranno incamerate nella migliore delle ipotesi tra
novanta giorni. Per questo è importante prestare attenzione agli indici di rotazione dei crediti e dei debiti
commerciali, che forniscono informazioni sul ciclo che si origina dall’incasso delle fatture di vendita e dal
pagamento delle fatture di acquisto.
indici reddituali 2014 2013 2012 2011 2010
ROE 6,43% 6,18% 8,59% 18,74% 12,41%
ROA 2,44% 2,64% 3,65% 6,08% 3,96%
ROS 1,09% 1,19% 1,53% 2,59% 1,74%
107
Situazione economica, patrimoniale e finanziaria
L’indice di rotazione dei crediti ci dice il numero medio di giorni (dilazione) che occorrono per incassare
le fatture di vendita. Il trend finanziario di Itaca è sempre stato molto buono: con l’indice di rotazione dei
crediti commerciali quasi stabilmente sotto i 100 giorni. Quest’anno l’indice è particolarmente positivo,
perché con l’entrata in vigore della LR 17/2014 sul riordino dell’assetto istituzionale del Servizio Sanitario
regionale, le trasformande ASS hanno accelerato la liquidazione dei debiti contratti fino al 2014. L’indice in
generale è più alto nei primi due trimestri, migliora nel terzo e quarto trimestre, in concomitanza con la
chiusura delle tesoreria degli enti pagatori.
La fotografia dei crediti al 31.12.2014 con ripartizione geografica quest’anno ci restituisce dei valori
apparentemente fuorvianti, perché risente della chiusura dell’appalto di Merano e del conseguente (quasi)
integrale incasso delle relative
fatture, che fanno scendere l’indice
di rotazione relativo ai minimi storici
(12 giorni). Il dato più rilevante
comunque è quello relativo al Friuli
Venezia Giulia, dove, per i motivi
già illustrati, l’indice scende fino a
67 giorni. Per completezza di
informazione, bisogna sottolineare
che la rilevazione viene effettuata alla data del 31 dicembre e la parzialità dell’osservazione può generare
dati non sempre in linea con la realtà.
A fine anno l’indice di rotazione dei debiti commerciali si assesta a 76,35 giorni. Come sempre questo valore
è molto influenzato dall’incasso dei crediti derivanti dai servizi gestiti in associazione temporanea di impresa,
cui fa seguito il pagamento dei fornitori “in ATI”. L’indice comunque si muove stabilmente in un intervallo
compreso tra 60 e 80 giorni, con sporadiche “punte” oltre i 90 giorni, determinate dai motivi predetti. Itaca
paga sempre i fornitori puntualmente e con dilazioni mai superiori a 60 giorni data fattura.
108
Situazione economica, patrimoniale e finanziaria
Attività di raccolta fondi - La Cooperativa ITACA non ha un settore dedicato alla ricerca e raccolta di
fondi (o fund raising, nell’accezione anglosassone). Noi riteniamo che questa attività sia più adatta ad
organizzazioni assistenziali o scientifiche che basano gran parte delle loro entrate sui versamenti volontari
dei donatori e che intervengono in campi quali la ricerca scientifica, le calamità naturali, gli aiuti umanitari, la
beneficienza, eccetera. Al contrario, Itaca è una cooperativa di lavoro organizzata in forma di impresa ed è
attraverso lo svolgimento di attività imprenditoriale giustamente retribuita che svolge la sua funzione sociale
nella comunità di riferimento.
Itaca è una Onlus di diritto ai sensi del decreto legislativo 460/1997; le erogazioni liberali alle Onlus, se
eseguite in conformità a quanto previsto dalla normativa di riferimento, sono deducibili dal reddito imponibile
del soggetto erogatore nel limite del dieci percento del reddito complessivo dichiarato, e comunque nella
misura massima di 70.000 € annui (legge n. 80 del 14 maggio 2005). Dal primo gennaio 2014, per effetto
dell’entrata in vigore della legge 96/2012, che ha modificato l’art. 15 del TUIR (DPR 917/1986), la
deducibilità delle erogazioni liberali effettuate in favore delle ONLUS è aumentata al 26%.
109
Situazione economica, patrimoniale e finanziaria
Determinazione e distribuzione del valore aggiunto
Ogni impresa consuma risorse e questo “costo energetico aziendale” viene sostenuto per generare prodotti e
servizi creando così nuovo valore. In economia questa energia si definisce “valore aggiunto” e misura
contabilmente la quantità di nuovi beni e servizi messi a disposizione della comunità per gli impieghi finali. Il
valore aggiunto prodotto si misura come differenza tra il valore della produzione e il costo dei beni e servizi
per realizzarla e rappresenta l'aumento di ricchezza creato dalla cooperativa nello svolgimento delle proprie
attività: nel 2014 è pari all’83,14%, il 89,22% al netto delle Ati.
Nb: il prospetto di valore aggiunto è elaborato con i dati economici esistenti prima dell’approvazione del bilancio da parte
dell’assemblea dei soci; non può quindi tener conto di alcune poste di destinazione dell’utile significative per una
completa e corretta lettura di questo prospetto, come ad esempio la destinazione del 3% al fondo mutualistico o la
rivalutazione delle quote di partecipazione dei soci lavoratori.
2014 2013
a enti pubblici e a privati € 32.481.695 € 31.297.789
ricavi da servizi gestiti in ATI (a enti pubblici e privati) € 2.650.368 € 2.696.213
ricavi da gestioni autonome € 3.246.778 € 3.151.465
ricavi da contributi ricevuti € 0 € 0
altri ricavi e proventi € 511.274 € 315.738
totale valore della produzione € 38.890.114 € 37.461.206
costi da servizi gestiti in ATI € 2.650.368 € 2.696.213
costi per acquisti di beni e servizi € 3.282.891 € 2.977.566
totale costi intermedi di produzione e gestione € 5.933.259 € 5.673.779
valore aggiunto della gestione caratteristica € 32.956.855 € 31.787.427
risultato della gestione finanziaria € 0 € 0
risultato della gestione straordinaria -€ 30.289 -€ 41.848
valore aggiunto globale lordo € 32.926.566 € 31.745.579
ammortamenti accantonamenti e svalutazioni € 593.206 € 427.352
valore aggiunto netto = ricchezza prodotta e distribuita € 32.333.360 € 31.318.227
ricchezza distribuita 2014 2013
ai soci e lavoratori € 25.763.086 € 23.983.451
ai dipendenti € 5.409.538 € 6.037.136
a collaboratori a vario titolo € 0 € 0
ricchezza distribuita a soci lavoratori e dipendenti € 31.172.624 € 30.020.587
a lavoratori professionisti e lavoratori autonomi € 147.127 € 135.060
a prestatori d'opera coordinati e a progetto € 79.119 € 99.388
a prestatori e collaboratori occasionali e non dipendenti € 199.461 € 225.708
ricchezza distribuita a altre categorie € 425.707 € 460.156
interessi passivi finanziari e oneri bancari € 33.527 € 26.834
premi a istituti assicurativi € 155.103 € 164.624
alla pubblica amministrazione € 152.164 € 233.088
al movimento cooperativo e al nonprofit € 85.043 € 132.575
ricchezza distribuita ad altri stakeholders € 425.836 € 557.120
ricchezza trattenuta in azienda € 309.193 € 280.363
per il rifinanziamento dell'attività sociale
prospetto di produzione e distribuzione del valore aggiunto
110
Situazione economica, patrimoniale e finanziaria
Analisi percentuale della distribuzione del valore aggiunto
Possiamo definire il valore aggiunto in termini economici e finanziari come la capacità di produrre e
distribuire ricchezza, nel territorio dove opera la Cooperativa, alle persone e ai soggetti che con il loro lavoro
hanno contribuito a crearla.
Il valore aggiunto dell’anno 2014 è di 32,333 milioni di euro,
pari al 89,2% del valore totale netto della produzione. Il
consiglio di amministrazione proporrà di tenerne lo 0,77% nel
patrimonio della cooperativa (pari a 250mila euro circa) per
finanziare le attività sociali quale destinazione ai fondi di riserva
(indivisibili).
Riguardo alla distribuzione ai diversi portatori di interessi, ai
lavoratori è stato destinato il 96,56% (comprensivo del
valore della remunerazione del prestito sociale e il ristorno) del
totale (79,83% ai soci lavoratori e 16,73% ai dipendenti),
mentre alle altre categorie è spettato complessivamente il
2,66% netto (3,44% in totale meno lo 0,77% trattenuto nel patrimonio della cooperativa).
Il 2,66% del valore aggiunto complessivo è distribuito alle altre categorie di portatori di interessi, con la
distribuzione evidenziata qui a destra (terzi collaboratori,
assicurazioni e sistema bancario, movimento cooperativo e
realtà nonprofit, alla pubblica amministrazione con il
pagamento di imposte e tasse dirette e indirette).
Da un paio di anni misuriamo anche il valore aggiunto che
viene restituito alla pubblica amministrazione
“indirettamente” con le imposte sui redditi dei lavoratori,
trattenute e versate per loro conto dalla cooperativa, con la
contribuzione previdenziale, con i premi assicurativi Inail e
così via (abbiamo omesso di includere in questo conteggio
l’IVA, in quanto partita di giro, e tutte le altre imposte - dalle accise sui
carburanti alle imposte erariali sui consumi di energia e combustibili - che ci
è impossibile calcolare). Ne deriva che nel 2014 sono stati “ritrasferiti” alla
pubblica amministrazione un totale di 11,386mln di €, più o meno il 35% del
valore aggiunto prodotto: la gran parte è rappresentata dai contributi INPS
(ca. il 57%), il resto ritorna allo Stato direttamente sotto forma di tassazione
Irpef, ritenute, imposte dirette e indirette e Irap.
111
Situazione economica, patrimoniale e finanziaria
Gli investimenti
Le cooperative in generale, e quelle sociali in particolare, sono sempre state dei soggetti finanziariamente
deboli soprattutto per la marginalità contenuta delle proprie gestioni. Per questo abbiamo attentamente
pianificato i nostri progetti di investimento che dal 1995 ad oggi hanno raggiunto i 9,388 milioni di euro.
La Cooperativa possiede, a inizio anno, immobili e attività proprie per un valore di bilancio al lordo
dei fondi ammortamento pari a 6.909mila euro arrivando
ad una situazione a fine anno pari a 7.294mila euro. Nel
2014 abbiamo realizzato investimenti per un valore di 412.211 euro
di cui il 47% (€ 194.953) si riferisce all’acquisto di un terreno
adiacente alla struttura asilo Nido Farfabruco a Pordenone. Il 14%
(€ 45.278) alla ristrutturazione di una nostra struttura a Ronchis di
Latisana. Il 4% (€ 13.514) a lavori per l’ultimazione della Comunità
Alloggio a Bertiolo. Il 32% (€ 130.770) si riferisce all’adeguamento
e ampliamento, necessario per lo svolgimento dei servizi, del parco
macchine.
Immobili e attività - Dal 2011 la cooperativa ha investito risorse
e capitali per avviare nel comune di Bertiolo, una struttura ad
uso “Comunità Alloggio” attivata a novembre 2013. Nel 2014
sono stati ultimati i lavori con una spesa di € 13.514. La struttura è
realizzata su una superficie di 544 mq e con un volume di circa
1200 mc all’interno di una superficie totale di 9.100 mq.
L’investimento totale a fine opera è stato di € 980.914. Per una
nuova esigenza emersa stiamo già progettando per l’anno 2015 un
piccolo intervento di ampliamento.
L’incremento maggiore si riferisce all’acquisto di un terreno limitrofo all’Asilo Nido Farfabruco sul quale
abbiamo intenzione di avviare una progettazione di un servizio innovativo di scuola materna che possa
essere direttamente collegato ed integrato al già esistente asilo nido. Nel frattempo partirà, in tempi brevi,
un progetto relativo alla realizzazione di un laboratorio sugli orti sinergici rivolto appunto ad attività per i
bambini dell’asilo.
Per alcune strutture sono state sostenute delle spese necessarie a garantire il normale mantenimento e la
piena funzionalità delle stesse.
L’11% degli incrementi (€ 45.278) è dedicato al recupero degli immobili, di proprietà della cooperativa,
situati a Ronchis di Latisana; gli immobili, oltre al giardino, sono due. Grazie ad una opportuna
ristrutturazione sono stati realizzati, nel più piccolo degli stabili, gli uffici che oggi accolgono il personale
dell’area territoriale. Nella casa padronale è stato ristrutturato il piano terra ed adibito a comunità educativa
diurna – la Comunità Tal Grim - per l’accoglienza di adolescenti in situazioni di disagio.
investimenti lordi in immobilizzazioni
materiali e immateriali
1995 170.779
1996 98.935
1997 88.835
1998 92.962
1999 130.208
2000 226.321
2001 635.519
2002 700.688
2003 528.715
2004 910.331
2005 1.181.670
2006 1.123.924
2007 340.829
2008 532.923
2009 253.839
2010 292.172
2011 393.754
2012 568.152
2013 704.876
2014 412.211
TOTALE 9.387.643
112
Situazione economica, patrimoniale e finanziaria
Immobili di proprietà
Anno 1995 Comunità alloggio “Casa e Piazza” a Ronchis (Ud) L’anno che ha segnato l’inizio dei nostri investimenti è stato il ’95 con l’acquisto dell’immobile in Ronchis
(UD) destinato all’accoglimento di utenza con disagio psichico. L'immobile è stato oggetto di una
rivalutazione nell'anno 2005 pari a 150mila euro, in base alle disposizioni della legge 266/2005. Nell’anno
2009 è stato temporaneamente chiuso perché oggetto di ristrutturazione. . Nel 2011 € 6.240 per
presentazione di progetto preliminare per domanda di variante urbanistica. Anno 2014 Ristrutturazione
degli stabili per la realizzazione di uffici (ambito Latisana) e realizzazione di una Comunità educante per
adolescenti € 45.278
Anno 2002 Comunità alloggio “Calicantus” a Pasian di Prato (Ud) Abbiamo acquistato la nostra terza struttura immobiliare a
Pasian di Prato (UD) che nel 2003 ha avviato la propria attività;
anche questa struttura ha subito le necessarie opere di
ristrutturazione per l'adeguamento alla gestione del servizio.
Nel 2007 la struttura è stata oggetto di lavori per il normale
mantenimento per un importo di € 11.900 e ulteriori € 7.500
durante l’anno 2008. Nel 2011 sostituzione della caldaia in
struttura € 3.880
Anno 2004 “La nostra sede sociale” a Pordenone In quest'anno abbiamo raggiunto un importante obiettivo: l’acquisto della nostra sede sociale di 1000 mq commerciali nella zona centrale della città. I lavori di ristrutturazione e adeguamento dello stabile sono iniziati nell'anno a si sono conclusi nel 2005 quando abbiamo trasferito la nostra sede. La spesa complessiva (unitamente agli arredi ed impianti) è stata di circa 1milione di euro. Nel 2007 abbiamo fatto altri lavori sulla sede per un importo di € 32.500 e nell’anno 2008 circa € 3.000 per la riorganizzazione di alcuni uffici. Nel 2008 l’immobile è stato oggetto di rivalutazione per € 400.000 in base al Dl 185/2008. Anno 2010 € 26.965 per spese sull’impianto di riscaldamento e la ristrutturazione di alcuni uffici al primo piano. Nel 2011 acquisto numero 3 parcheggi scoperti nell’area condominiale € 4.300. Anno 2012 lavori per adeguamento uffici al piano terreno € 8.200.
Anno 2005-2014 Nido d'Infanzia “Farfabruco” a Pordenone Nel corso del 2005 abbiamo deciso di attuare un ulteriore investimento nel pordenonese relativo all’acquisto di una struttura da adibire a nido d'infanzia capace di accogliere fino a 28 bambini. La struttura, per lo svolgimento delle attività, è accreditata presso il Comune. L’investimento si è presentato articolato in quanto Itaca ha dovuto acquisire la società proprietaria dell’immobile ed attivare la ristrutturazione in virtù di un contratto di comodato. Tale operazione ci ha portati a sostenere un investimento pari a circa 760mila euro. Nell’anno 2008 per il normale mantenimento della struttura sono stati spesi € 1.600. Anno 2010 € 33.057 per l’installazione di un impianto fotovoltaico da 5,98Kw. Nel 2011 realizzazione del termo cappotto esterno € 12.232. Anno 2014 acquisizione terreno adiacente alla struttura € 194.953.
Anno 2001 Comunità alloggio “Cjase Nestre” a Udine Il maggior investimento dell'anno. Abbiamo acquistato un immobile nel comune di Udine e attivato una Comunità per disabili psicofisici, nell’anno 2008 abbiamo fatto lavori per sistemare l’immobile sostenendo una spesa di € 21.000.
Anno 2011-2013 “Comunità Alloggio” Comune di Bertiolo Anno 2011 acquisto del terreno e oneri accessori €155.169. Nell’anno 2012 lavori per la realizzazione della struttura pari ad € 262.906. Nell’anno 2013 ultimazione dei lavori e apertura comunità per euro 549.295. Anno 2014 ultimazione lavori della struttura €13.514
113
Situazione economica, patrimoniale e finanziaria
Immobili e attività ad altro titolo di possesso
Anno 2000 Centro Diurno per Anziani “Al Centro gli anziani” di Francenigo di Gaiarine (Tv) Ci siamo aggiudicati l’appalto per la gestione del Centro Diurno per Anziani, operazione che ha comportato interventi per terminare le opere di ristrutturazione e per dotare la struttura degli arredi necessari.
Anno 2002 Nido d'Infanzia “L’Arca di Noè” a Gorgo di Latisana (Ud) Sempre nel 2002, grazie ad un contratto di comodato con il Comune di Latisana, abbiamo dato inizio ai lavori di ristrutturazione per l'adeguamento di una struttura con l'intento di avviare un nido che ha aperto le porte nel novembre dello stesso anno. Nel 2006 si è aperta la possibilità di ampliare l'attività con una ulteriore ristrutturazione. Le condizioni per un ampliamento di attività ci sono tutte perciò abbiamo cominciato ad elaborare un piano di fattibilità per realizzare l'operazione, durante l’anno 2008 sono state sostenute spese per € 3.500 per il normale funzionamento della struttura. Nel 2009 è iniziato il processo di ampliamento sostenendo spese per circa € 58.000. Anno 2010 € 29.839 sempre per l’ampliamento della struttura. Dall’anno 2013 il possesso dei locali non è più a titolo di comodato, ma è assoggettato a contratto di locazione con il comune di Latisana.
Anno 2003 Acquisti di contratti nell’area goriziana Abbiamo acquistato tre contratti per la gestione di servizi nell'area goriziana, espandendo il nostro raggio d'azione. Tra questi ci sono servizi di assistenza domiciliare nell'area monfalconese e la gestione di servizi presso una struttura per anziani a Fogliano Redipuglia (Go).
Anno 2005 Comunità per disabili “Casa Carli” a Maniago (Pn)
A seguito dell’aggiudicazione della gara d'appalto avvenuta nel 2004 da parte del Comune di Maniago (Pn), che prevedeva un progetto di ristrutturazione dell'immobile ed un progetto di attivazione di servizi rivolti a disabili, la struttura “Casa Carli” è stata completamente rinnovata ed adeguata allo scopo nell'anno 2006, con una spesa complessiva di investimento superiore a 290mila euro. Anno 2014 rifacimento pavimentazione € 2000
Anno 1997 “Casa Albergo" di Cimolais (Pn) La struttura - concessaci in
comodato dal Comune di Cimolais
(Pn) – è diventata una Casa
Albergo per anziani. E' stato
avviato un piano di investimento
per l'adeguamento della stessa con
una spesa per l'anno 2006 di circa
56.500 euro e che ha visto il
sostenimento di € 17.500 nei primi
mesi dell'anno 2007 e ulteriori €
10.800 nell’anno 2008.
Anno 1999 Comunità alloggio “Casa Ricchieri” a Pordenone Alla fine dell’anno 1999 abbiamo attivato a Pordenone una struttura per l’accoglimento di utenti psichiatrici con un investimento iniziale per la messa a norma di tutti gli impianti e per l’allestimento degli appartamenti. La struttura è stata oggetto nel 2004 di consistenti lavori di adeguamento e ristrutturazione, nell’anno 2008 sono stati spesi ulteriori € 27.600. Anno 2012 Impianto di climatizzazione € 5.000
114
Situazione economica, patrimoniale e finanziaria
La struttura informatica
Nel 2014, per migliorare l’efficienza dei servizi informatici, abbiamo introdotto l’utilizzo della fibra
ottica e della nuova rete MPLS, che collega la sede centrale e 34 sedi periferiche. Durante il
2015 partirà l’ampliamento dei servizi telefonici con l’installazione di 15 nuove linee nella sede
centrale e l’adozione della tecnologia VoIP, che verrà messa a disposizione dell’intera rete.
Nel corso del 2015 potenzieremo anche l’infrastruttura server attraverso il miglioramento della piattaforma di
virtualizzazione tramite la tecnologia Cluster.
Un po' di numeri per capirne di più:
23 server di cui 14 virtuali
57 i computer portatili
49 le sedi collegate dall’esterno con varie tecnologie (ADSL, HDSL, UMTS, ecc.)
125 computer fissi di cui 53 nella sede centrale
184 gli apparati ausiliari al funzionamento degli uffici di cui 63 nella sede centrale
1647 gli utenti attivi con relativa casella di posta elettronica ad oggi
2583 richieste di assistenza evase con successo dall’helpdesk nel 2014 (+25% rispetto al 2013)
115
Situazione economica, patrimoniale e finanziaria
Il parco macchine
La spesa, sostenuta per rinnovare e aumentare il parco macchine in riferimento alle richieste di automezzi
per lo svolgimento di nuovi servizi, nell’ anno 2014 è stata di ca. 130,770mila euro con i quali sono stati
acquistati 11 autoveicoli: 8 automezzi di cui 6 usati, 2 furgoni attrezzati per trasporto handicap usati, 1
autocarro attrezzato con inverter per trasporto pasti. 1 automobile venduta, i 2 leasing sono stati riscattati
nell’anno. Al 31/12/2014 il parco automezzi della cooperativa risulta così composto:
116 gli automezzi in proprietà, ai quali vanno aggiunti 1 mezzo in comodato e 1 scooter per una flotta
complessiva di 118 unità che circolano sul territorio regionale e oltre. Un’attenzione particolare nelle
operazioni del rinnovo parco automezzi è stata posta sul versante contenimento dei consumi e miglior
impatto ecologico-ambientale optando per l’acquisto, quando opportuno, di autovetture a GPL: a fine anno
14 sono gli automezzi a GPL e 1 a METANO.
Un po' di numeri per capirne di più:
1 è lo scooter (per ovviare alle difficoltà del traffico cittadino pordenonese) e 1 l’autovettura a
metano; 1 i mezzi in comodato da committenti; 2 le biciclette negli uffici a Pordenone;
5 sono gli automezzi nell’area ANZIANI RESIDENZIALI;
12 sono i veicoli dei servizi nell’area MINORI;
13 i fringe-benefit;
14 sono i veicoli a GPL nel parco macchine
15 gli automezzi attrezzati con pedane per il trasporto di disabili e i furgoni a disposizione dei servizi;
17 i veicoli dei servizi nell’area DISABILITA’;
18 gli autocarri che percorrono i tratti stradali della Regione;
22 i veicoli dei servizi nell’area SALUTE MENTALE;
43 i veicoli dei servizi nell’area ANZIANI DOMICILIARE;
88 le automobili che circolano per nostro conto (il numero si incrementa in quanto, durante l’anno,
sono state acquistate 8 unità);
117 i veicoli a motore in proprietà;
2.481.807 è il numero stimato dei KM percorsi nel 2014 per lo
svolgimento delle attività della cooperativa.
116
Situazione economica, patrimoniale e finanziaria
Situazione Finanziaria Modalità di finanziamento degli investimenti in atto: l'indebitamento e la situazione finanziaria
L’equilibrio finanziario (o patrimoniale) si realizza perseguendo
una sostanziale identità tra fonti e impieghi, facendo coincidere
le scadenze temporali dei debiti contratti (fonti) con il
finanziamento degli investimenti effettuati (impieghi). Le fonti
di finanziamento si definiscono proprie quando sono di
provenienza interna (capitale dei soci, avanzi di gestione
accantonati), si definiscono “di terzi” quando sono di
provenienza esterna (mutui e finanziamenti da terzi).
Per realizzare l’equilibrio è importante che gli investimenti in
immobilizzazioni (fattori della produzione a medio-lungo
termine di rientro) vengano effettuati con capitale proprio e
fonti di finanziamento consolidate, che rappresentano fonti con
vincolo di restituzione a medio - lungo termine. Le fonti proprie
e quelle a medio lungo termine rappresentano il 43,77% dello
stato patrimoniale passivo, contro un 24,19% di attivo immobilizzato: tutti gli investimenti sono
finanziati con fonti proprie e le passività consolidate finanziano anche parte delle attività correnti. Il
consolidamento della situazione economico/finanziaria, insieme alla facilità di accesso alle fonti di
finanziamento a basso costo permette a Itaca il sostenimento del programma di investimenti in atto nel
prossimo triennio. Il finanziamento dell’attività corrente viene garantito con un equilibrato ricorso al capitale
di debito e un costante reinvestimento dei redditi prodotti. E’ di fondamentale importanza produrre reddito e
avanzi di gestione: essere non profit non vuol dire divieto di produrre utili, vuol dire divieto di distribuire
profitti. La produzione di avanzi invece è quanto di più auspicabile ci possa essere, perché solo
attraverso di essi la Cooperativa riesce ad avere il flusso di risorse necessarie al rinnovo degli investimenti e
al sostenimento dell’attività ordinaria.
La situazione debitoria nel dettaglio
Le esposizioni bancarie a breve termine si riferiscono esclusivamente alle rate dei due mutui ipotecari ancora
attivi in scadenza entro l’esercizio successivo, dei quali uno andrà ad estinguersi nei primi mesi del 2017. Nei
debiti a medio lungo termine le rate in scadenza oltre il 2016.
indebitamento a breve e medio lungo termine 2014 2013var.in %
2014/20132012
var.in %
2013/2012
debiti verso banche a breve termine € 139.919 € 65.479 113,69% € 24.168 170,93%
debiti verso banche a medio lungo termine € 369.066 € 505.286 -26,96% € 80.522 527,51%
debiti verso altri finanziatori a breve termine € 0 € 0 0,00% € 0 0,00%
debiti verso altri finanziatori a medio lungo termine € 0 € 0 0,00% € 0 0,00%
totale € 508.985 € 570.765 -10,82% € 104.690 445,20%
ATTIVITA' PASSIVITA'
ATT
IVO
CO
RR
ENTE
liquidità 28,99%
capitale proprio 28,14%
passività consolidate
15,63%
passività correnti 56,24%
immobilizzazioni 24,19%
IMM
OB
ILIZ
ZI
crediti 46,52%
rimanenze 0,30%
117
Situazione economica, patrimoniale e finanziaria
Cala l’indebitamento complessivo nel
2014, quasi interamente saldato il mutuo
presso Ca.Ri.FVG, attivato molti anni fa per
l’acquisto della comunità di Pasian di Prato
(attivo fino al 2017), si affianca il mutuo
ipotecario sopra citato di € 500.000 di
capitale acceso il 20 settembre 2013, che
scadrà nel 2023.
Oneri finanziari. In leggero aumento, quest’anno: la parte più consistente riguarda gli interessi pagati ai
soci sul prestito sociale, in aumento anche gli interessi sui mutui.
L’incidenza degli oneri finanziari sul totale del fatturato è molto contenuta, 0,21% contro lo 0,18% dell’anno
precedente (il dato è comprensivo degli interessi sul prestito sociale, perché al netto dello stesso scende allo
0,09%!).
Il contenimento degli oneri finanziari va visto in una logica più ampia, inserendo anche il dato degli interessi
attivi maturati sulle giacenze: nel 2014 sono stati € 43.168 (+52% rispetto al 2013), frutto anche di un
attento rapporto con gli istituti di credito - dettagliati nel prospetto. Il saldo della gestione finanziaria, al
netto degli oneri “virtuosi” a favore del prestito sociale, è ampiamente positivo e gli interessi passivi vengono
completamente azzerati.
Per finire questo excursus, rileviamo che nel
2014 Itaca ha intrattenuto rapporti con
nove istituti di credito (comprese le Poste
Italiane), con i quali ha cercato di instaurare un
rapporto di fiducia e di trasparenza. La scelta di
operare con più banche consente di evitare il
rischio della concentrazione e di diversificare
l’interlocutore a seconda della specifica attività –
in modo di essere quasi totalmente affrancati dai
condizionamenti posti dal sistema creditizio.
composizione oneri finanziari 2014 2013 2012 2011
a istituti bancari € 12.627 € 21.002 € 13.115 € 11.018
a erario e istituti previdenziali € 3.149 € 81 € 7.365 € 1.232
a prestatori sociali € 48.812 € 42.368 € 33.893 € 34.936
a terzi finanziatori per mutui passivi € 17.741 € 6.162 € 2.937 € 4.121
totale generale € 82.329 € 69.613 € 57.310 € 51.306
DenominazioneLogo
dell'Istitutonote
giacenza media
giornaliera in
conto corrente
anno 2014
Banca di Credito Cooperativo Pordenonese € 1.694.983,71
Banca Popolare Friuladria – Credit Agricole € 408.101,58
Banca Popolare di Verona € 31.049,91
Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia € 140.849,98
Poste Italiane – bancoposta € 32.304,41
Unicredit Banca S.P.A. € 132.335,65
Veneto Banca € 748.323,51
Banca Prossima € 504.775,36
Banca Friulovest € 84.374,12
118
Situazione economica, patrimoniale e finanziaria
Il prestito sociale - una forma di risparmio chiara e sicura per impiegare i propri risparmi in
modo etico e trasparente.
Attivo dal 2002, nel 2014 ha avuto
un lievissimo incremento di €
23.579, rispetto all’esercizio
precedente, così stabilizzandosi
sopra la soglia di 1,3 milioni di
euro. Merito certamente
dell’interessante remunerazione (il
tasso attivo è attualmente il 3% lordo), ma merito soprattutto della fiducia che sempre di più i soci
dimostrano verso la cooperativa. E ciò è plasticamente confermato dal fatto che nonostante le ben note
vicende che stanno sconquassando la nostra Regione (leggi: crisi CoopCa e Cooperative Operaie di Trieste) –
non c’è stato alcun movimento “abnorme” da parte dei nostri soci prestatori (il cui numero è anzi aumentato
da 90 a 100), o dettato dall’emotività o dalla preoccupazione. Del resto la normativa vigente vuole che il
prestito sociale non possa superare il limite del triplo del patrimonio, e anche da questo punto di vista Itaca
è largamente capiente: al 31.12.2014 a fronte del prestito sociale di € 1.325.817 il patrimonio netto è pari a
€ 4.807.226.
Dunque per la Cooperativa il prestito da una parte costituisce una fonte di finanziamento preferibile al
finanziamento bancario, contribuendo ad affrancarsi dallo stesso; ma dall’altra è soprattutto uno strumento di
mutualità interna, perché gli interessi vengono conferiti alla base sociale e non agli istituti di credito. Come
abbiamo visto la solidità patrimoniale di Itaca garantisce per le somme prestate dai soci ed è interessate
rilevare altresì che il prestito sociale è allocato tra i “debiti verso soci per finanziamenti esigibili entro l’esercizio
successivo” in considerazione del fatto che si tratta di somme non vincolate ed esigibili a vista, cioè sempre
nella disponibilità del socio, e producono interessi dal giorno in cui sono depositate. Come previsto dalle
norme, la raccolta è finalizzata al raggiungimento degli scopi sociali - con le modalità stabilite nel
regolamento approvato dall’assemblea soci.
La raccolta di prestito sociale è
soggetta alla disciplina emanata
dal Comitato Interministeriale
per il Credito e il Risparmio
(CICR) il 03.03.1994 nonché alle
norme previste dal Testo Unico
delle Leggi in materia Bancaria e
Creditizia (TULB) D.Lgs. 385/93.
L'importo massimo che ogni
socio persona fisica può
raggiungere dal primo gennaio
2013 è di € 72.187,32.
ammontare
raggiunto% crescita
interessi
corrisposti
soci
aderenti
crescita
soci
media a
socio
rapp sul
patrim
2006 € 341.047 34% € 14.136 40 29% € 8.526 18,18%
2007 € 511.369 50% € 21.471 49 23% € 10.436 23,45%
2008 € 817.383 60% € 38.482 60 22% € 13.623 30,81%
2009 € 873.565 7% € 39.458 66 10% € 13.236 28,99%
2010 € 1.024.038 17% € 34.797 69 5% € 14.841 25,98%
2011 € 994.553 -3% € 34.936 69 0% € 14.414 25,24%
2012 € 938.406 -6% € 33.893 70 1% € 13.406 21,97%
2013 € 1.302.238 39% € 42.368 90 29% € 14.469 28,72%
2014 € 1.325.817 2% € 48.812 100 11% € 13.258 27,58%
119
Conclusioni
8. Conclusioni
Evoluzione della gestione
Possiamo dunque provare a sintetizzare in conclusione quanto avvenuto nel corso dell’esercizio 2014 – e
soprattutto vedere che tipo di sviluppo potrà avere il percorso fin qui tracciato.
Gli elementi caratterizzanti li abbiamo visti, e confermano il trend dell’esercizio precedente:
- un buon risultato di gestione – ancora più apprezzabile perché ottenuto in costanza di applicazione del CCNL
e quindi di aumento (ormai da tre esercizi consecutivi) del costo del lavoro, la nostra voce di costo
preponderante;
- la consolidata patrimonializzazione della cooperativa, che sfiora i 5 milioni di euro – snodo centrale di
solidità, imprescindibile per qualsiasi futura progettualità insieme all’equilibrio finanziario ottenuto;
- l’aumento del fatturato e soprattutto come questo aumento si è realizzato, con un consolidamento
polverizzato che ha interessato tutti i servizi;
- e infine l’aumento dell’occupazione – che nel 2014 supera la soglia dei 1.500 lavoratori mediamente occupati
(di cui l’85% a tempo indeterminato), rappresentazione plastica di una politica della gestione delle risorse
umane da sempre rivolta alla qualità e certezza del lavoro.
E se con queste premesse possiamo già affermare con una qualche tranquillità che anche il 2015 non potrà
subire particolari scossoni, il ragionamento va spostato in prospettiva – e qui il discorso si fa certamente più
contrastato e contrastante.
Il problema è sempre più il contesto economico in cui si muove la nostra attività, contesto ormai
strutturalmente ridimensionato che non permette di pensare solo a modelli di sviluppo tradizionale: avere
come unico orizzonte solo quello delle gare di appalto e il loro naturale avvicendamento non è più sufficiente.
E’ chiaro che gli appalti pubblici rimangono fondamentali, e che in rapporto a questi occorre sempre più
affinare tecniche di offerta che si caratterizzino per qualità e innovazione che anche il committente pubblico
possa apprezzare – e in questo senso ci stiamo certamente attrezzando. E poi, in questo solco “tradizionale”,
ancora molto conteranno le politiche commerciali, poiché da sempre Itaca si muove, e continuerà a farlo,
attivando la rete delle cooperative e quindi adottando buone prassi e logiche di tipo consortile anche
attraverso le associazioni temporanee di imprese.
Ma soprattutto occorrerà sfruttare tutti quei varchi che la normativa concede in termini di co-progettazione, in
una prospettiva di modello di welfare non totalmente etero diretto ma in cui anche le competenze, le idee,
l’impegno della cooperazione possa avere un ruolo importante.
120
Conclusioni
Legate a questo contesto sono pure le nuove progettualità che stiamo attivando e che guardano a nuove
frontiere di tipo geografico - come le progettualità legate ai temi giovani/lavoro e all’economia sociale
transfrontaliera, che risultano di particolare importanza perché ci consentiranno di cogliere anche le
opportunità rappresentate dalla nuova programmazione Comunitaria 2014-2020 –, e a nuove frontiere di
tipologie di attività, come quelle legate alla sanità leggera e più generalmente all’assistenza territoriale e
domiciliare rivolta sostanzialmente al mercato privato.
Lo scenario che abbiamo qui sopra disegnato è forse un po’ confuso, ma non è altro che lo specchio del nostro
quadro di riferimento – a tutti i livelli: di pensiero, pensiero politico innanzitutto; di risorse, non solo
economiche ma anche umane; e anche di ideali - ormai barattati, sacrificati, annientati nel modo più sordido.
Una crisi complessiva che però non può renderci inermi, nella convinzione che solo continuando a lavorare con
i nostri ideali veri, solo perseverando nel mettere al primo posto il lavoro, la mutualità, l’intelligenza, la
competenza, e solo continuando ad esserne consapevoli – magari anche con un buon grado di sana
presunzione - saremo ancora capaci di poter fare correttamente la nostra parte.
121
Conclusioni
Proposta di destinazione del risultato d’esercizio
Anche quest’anno, come negli ultimi quattro esercizi, proponiamo di destinare una quota degli utili di esercizio
a titolo di ristorno destinato ai soci lavoratori: per significare, ancora una volta, quanto sopra abbiamo appena
terminato di dire e cioè il determinante contributo profuso da tutti al raggiungimento dei risultati.
L’esercizio si chiude con un utile netto di € 309.193, e pertanto, per quanto sopra esposto, la proposta -
conforme alla previsione dell’art. 17 dello Statuto Sociale – del Consiglio d’Amministrazione in merito
all’utile d’esercizio è la seguente:
Utile anno 2014 Utile anno 2013
€ 309.193 € 280.363
il 3% al Fondo Mutualistico per lo Sviluppo della
Cooperazione, ai sensi della L. 59/92€ 9.276 € 8.411
il 30% a riserva legale € 92.758 € 84.109
per una quota ad aumento gratuito del c.s. a titolo di ristorno
destinato ai soci lavoratori in misura proporzionale alla quantità e
qualità degli scambi mutualistici - nei modi e alle condizioni previste
da apposito Regolamento all'uopo approvato dall'Assemblea
€ 50.000 € 50.000
l’importo rimanente al fondo di riserva straordinario indivisibile € 157.159 € 137.843
Si precisa che, come previsto dalla normativa vigente, l'ammontare degli utili destinati al ristorno non è
superiore al 50% dell'avanzo di gestione, rettificato dalle voci straordinarie, derivante dal conto economico e
rapportato alla percentuale di prevalenza; è quindi ritenuta congrua in relazione all'equilibrio economico
complessivo.
Pordenone, 30 marzo 2015
Per il Consiglio di Amministrazione:
Orietta Antonini
Presidente
Copia corrispondente ai documenti conservati presso la società
122
Bilancio di esercizio al 31.12.2014
COOPERATIVA ITACA – Società Cooperativa Sociale Onlus - Servizi socio sanitari ed
educativi Sede legale e fiscale: vicolo R. Selvatico, 16 - 33170 Pordenone - Tel. 0434/366064 – Fax 0434/253266 Codice fiscale e partita Iva n° 01220590937, R.E.A. n° 51044 Iscr. Reg. Imprese CCIAA Pordenone Iscrizione al Registro Regionale delle Cooperative n° A117040 Sezione cooperative a mutualità prevalente di diritto – Iscrizione Albo Regionale Cooperative Sociali n° 38 Sez. A e-mail: [email protected] – www.itaca.coopsoc.it
1 Stato patrimoniale – ATTIVO Colonna431 dic 2014C
o31 dic 2013
A) CREDITI VERSO SOCI già richiamati € 45.280 € 33.090
B) IMMOBILIZZAZIONI
I° Immobilizzazioni immateriali
1) Costi di impianto e di ampliamento € 0 € 0
2) Costi di ricerca, sviluppo e pubblicità € 0 € 0
3) Diritti di brevetto industriale e di utilizzo di opere dell'ingegno € 0 € 0
4) Concessioni licenze marchi e diritti simili € 16.124 € 17.598
5) Avviamento € 0 € 0
6) Immobilizzazioni in corso e acconti € 0 € 0
7) Altre € 181.379 € 239.017
TOTALE € 197.503 € 256.615
II° Immobilizzazioni materiali
1) Terreni e fabbricati € 3.449.871 € 3.319.286
2) Impianti e macchinari € 41.187 € 47.472
3) Attrezzature industriali e commerciali € 0 € 0
4) Altri beni € 337.159 € 387.689
5) Immobilizzazioni in corso e acconti € 0 € 0
TOTALE € 3.828.217 € 3.754.447
III° Immobilizzazioni finanziarie
1) Partecipazioni in:
a) imprese controllate € 0 € 0
b) imprese collegate € 23.400 € 23.400
c) imprese controllanti € 0 € 0
d) altre imprese € 58.985 € 58.985
2) Crediti:
a) verso imprese controllate € 0 € 0
a) verso imprese controllate esigibili entro l’esercizio successivo € 0 € 0
b) verso imprese collegate € 0 € 0
b) verso imprese collegate esigibili entro l’esercizio successivo € 0 € 0
c) verso controllanti € 0 € 0
c) verso controllanti esigibili entro l’esercizio successivo € 0 € 0
d) verso altri € 25.292 € 24.825
d) verso altri esigibili entro l’esercizio successivo € 0 € 0
3) Altri titoli € 0 € 0
4) Azioni proprie € 0 € 0
TOTALE € 107.677 € 107.210
TOTALE IMMOBILIZZAZIONI € 4.133.397 € 4.118.272
123
Bilancio di esercizio al 31.12.2014
C) ATTIVO CIRCOLANTE
I° Rimanenze
1) Materie prime, sussidiarie e di consumo € 50.951 € 61.868
2) Prodotti in lavorazione e semilavorati € 0 € 0
3) Lavori in corso su ordinazione € 0 € 0
4) Prodotti finiti e merci € 0 € 0
5) Acconti € 0 € 0
TOTALE € 50.951 € 61.868
II° Crediti
1) verso clienti € 6.903.541 € 8.711.067
1) verso clienti esigibili oltre l'esercizio successivo € 0 € 0
2) verso imprese controllate € 0 € 0
2) verso imprese controllate esigibili oltre l’esercizio successivo € 0 € 0
3) verso imprese collegate € 5.808 € 19.314
3) verso imprese collegate esigibili oltre l’esercizio successivo € 0 € 0
4) verso controllanti € 0 € 0
4) verso controllanti esigibili oltre l'esercizio successivo € 0 € 0
4) bis crediti tributari € 418.436 € 356.260
4) bis crediti tributari esigibili oltre l’esercizio successivo € 0 € 0
4) ter imposte anticipate € 0 € 0
4) ter imposte anticipate esigibili oltre l’esercizio successivo € 0 € 0
5) verso altri € 574.201 € 307.264
5) verso altri esigibili oltre l’esercizio successivo € 0 € 0
TOTALE € 7.901.986 € 9.393.905
III° Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni
1) Partecipazioni in imprese controllate € 0 € 0
2) Partecipazioni in imprese collegate € 0 € 0
3) Partecipazioni in imprese controllanti € 0 € 0
4) Altre partecipazioni € 0 € 0
5) Azioni proprie € 0 € 0
6) Altri titoli € 250.000 € 0
TOTALE € 250.000 € 0
IV° Disponibilità liquide
1) Depositi bancari e postali € 4.609.185 € 3.007.327
2) Assegni € 0 € 0
3) Denaro e valori in cassa € 27.773 € 27.759
TOTALE € 4.636.958 € 3.035.086
TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE € 12.839.895 € 12.490.859
D) RATEI E RISCONTI
Ratei e risconti € 66.516 € 55.673
Disaggio su prestiti € 0 € 0
TOTALE RATEI E RISCONTI € 66.516 € 55.673
TOTALE ATTIVO (A+B+C+D) € 17.085.088 € 16.697.894
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Bilancio di esercizio al 31.12.2014
Stato patrimoniale – PASSIVO 31 dic 2014 31 dic 2013
A) PATRIMONIO NETTO:
I Capitale € 1.272.621 € 1.250.051
II Riserva da sovrapprezzo delle azioni € 0 € 0
III Riserve di rivalutazione € 532.000 € 532.000
IV Riserva legale € 994.600 € 910.491
V Riserva per azioni proprie in portafoglio € 0 € 0
VI Riserve statutarie € 0 € 0
VII Altre riserve distintamente indicate
VII riserva indivisibile € 1.698.810 € 1.560.967
VII riserve da arrotondamento € 2 € 2
VIII Utili portati a nuovo € 0 € 0
VIII Perdite portate a nuovo € 0 € 0
IX Utile d’esercizio € 309.193 € 280.363
IX Perdita d’esercizio € 0 € 0
TOTALE PATRIMONIO NETTO € 4.807.226 € 4.533.874
B) FONDI PER RISCHI ED ONERI
1) per trattamento di quiescenza e obblighi simili € 0 € 0
2) per imposte, anche differite € 0 € 0
3) altri € 650.000 € 528.901
TOTALE FONDI RISCHI ED ONERI € 650.000 € 528.901
C) TRATT.FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO € 1.651.369 € 1.715.097
D) DEBITI
1) obbligazioni € 0 € 0
2) obbligazioni convertibili € 0 € 0
3) debiti verso soci per finanziamenti € 1.325.817 € 1.302.238
4) debiti verso banche € 139.919 € 65.479
4) debiti verso banche esigibili oltre l'esercizio successivo € 369.066 € 505.286
5) debiti verso altri finanziatori € 0 € 0
6) acconti € 65.004 € 78.291
7) debiti verso fornitori € 1.559.737 € 1.615.230
8) debiti rappresentati da titoli di credito € 0 € 0
9) debiti verso imprese controllate € 0 € 0
10) debiti verso imprese collegate € 0 € 0
11) debiti verso controllanti € 0 € 0
12) debiti tributari € 937.327 € 1.452.480
13) debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale € 644.480 € 576.283
14) altri debiti € 4.914.725 € 4.290.095
14) altri debiti esig. oltre l’esercizio successivo € 0 € 0
TOTALE DEBITI € 9.956.075 € 9.885.382
E) RATEI E RISCONTI
Ratei e risconti € 20.418 € 34.641
Aggio su prestiti € 0 € 0
TOTALE RATEI E RISCONTI € 20.418 € 34.641
TOTALE PASSIVO (A+B+C+D+E) € 17.085.088 € 16.697.895
CONTI D’ORDINE:
Fidejussioni a favore di terzi € 7.803.217 € 6.946.132
Altri conti d’ordine
depositanti TFR c/fondo tesoreria Inps € 6.276.637 € 5.386.497
125
Bilancio di esercizio al 31.12.2014
CONTO ECONOMICO 31 dic 2014 31 dic 2013
A) VALORE DELLA PRODUZIONE
1) ricavi delle vendite e delle prestazioni € 38.378.840 € 37.145.468
2) variazioni rimanenze di prodotti in lavorazione, semilavorati e finiti € 0 € 0
3) variazione dei lavori in corso su ordinazione € 0 € 0
4) incrementi di immobilizzazioni per lavori interni € 0 € 0
5) altri ricavi e proventi
contributi in conto esercizio € 159.315 € 62.208
altri ricavi e proventi € 303.448 € 220.422
TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE € 38.841.603 € 37.428.098
B) COSTI DELLA PRODUZIONE
6) per materie prime sussidiarie di consumo € 1.105.424 € 1.077.303
7) per servizi € 5.190.380 € 5.013.125
8) per godimento di beni di terzi € 246.624 € 261.721
9) per il personale
a) salari e stipendi € 22.419.847 € 21.712.853
b) oneri sociali € 6.427.446 € 6.160.176
c) trattamento di fine rapporto € 1.593.252 € 1.468.192
d) trattamento di quiescenza e simili € 6.097 € 4.852
e) altri costi € 647.630 € 599.093
10) ammortamenti e svalutazioni
a) ammortamento immobilizzazioni immateriali € 73.017 € 70.794
b) ammortamento immobilizzazioni materiali € 311.689 € 324.788
c) altre svalutazioni delle immobilizzazioni € 0 € 0
d) svalutazione crediti dell’attivo circolante e delle disp.liquide € 39.000 € 1.770
11) variazione rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci € 10.917 -€ 4.935
12) accantonamenti per rischi € 135.000 € 15.000
13) altri accantonamenti € 14.500 € 15.000
14) oneri diversi di gestione € 203.490 € 267.229
TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE € 38.424.313 € 36.986.961
DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI D.PRODUZIONE (A-B) € 417.290 € 441.137
126
Bilancio di esercizio al 31.12.2014
C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI:
15) proventi da partecipazioni:
relativi ad imprese controllate € 0 € 0
relativi ad imprese collegate € 0 € 0
relativi ad altre imprese € 0 € 0
16) altri proventi finanziari:
a) da crediti iscritti nelle immobilizzazioni:
di imprese controllate € 0 € 0
di imprese collegate € 0 € 0
di controllanti € 0 € 0
di altre imprese € 0 € 0
b) da titoli iscritti nelle immobilizzazioni € 0 € 0
c) da titoli iscritti nell’attivo circolante € 0 € 0
d) proventi diversi dai precedenti:
di imprese controllate € 0 € 0
di imprese collegate € 0 € 0
di controllanti € 0 € 0
di altre imprese € 43.229 € 28.374
17) interessi ed altri oneri finanziari:
verso imprese controllate € 0 € 0
verso imprese collegate € 0 € 0
verso controllanti € 0 € 0
verso altre imprese -€ 70.581 -€ 54.34517)
bisutile e perdite su cambi € 0 € 0
TOTALE PROVENTI E ONERI FINANZIARI -€ 27.352 -€ 25.971
D) RETTIFICHE DI VALORE DELLE ATTIVITA’ FINANZIARIE
18) rivalutazioni:
a) di partecipazioni € 0 € 0
b) di immobilizzazioni finanziarie € 0 € 0
c) di titoli iscritti nell'attivo circolante € 0 € 0
19) svalutazioni:
a) di partecipazioni -€ 20.000 € 0
b) di immobilizzazioni finanziarie € 0 € 0
c) di titoli iscritti nell'attivo circolante € 0 € 0
TOTALE DELLE RETTIFICHE -€ 20.000 € 0
E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI:
20) proventi € 3.694 € 4.734
20) plusvalenze da alienazioni non iscrivibili al n.5 € 0 € 0
20) proventi straordinari da arrotondamento € 0 € 1
21) oneri € 0 € 0
21) minusvalenze da alienazioni non iscrivibili al n.14 € 0 € 0
21) sopravvenienze e insissistenze di attività iscritte a bilancio -€ 508 -€ 3.803
21) imposte relative ad esercizi precedenti € 0 € 0
21) oneri straordinari da arrotondamento € 1 € 0
TOTALE DELLE PARTITE STRAORDINARIE € 3.187 € 932
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (A+B+C+D+E) € 373.125 € 416.098
22) imposte sul reddito dell’esercizio
22) a imposte correnti -€ 63.932 -€ 135.735
22) b imposte differite € 0 € 0
26) Utile dell’esercizio € 309.193 € 280.363
127
Bilancio di esercizio al 31.12.2014
COOPERATIVA ITACA – Società Cooperativa Sociale Onlus - Servizi socio sanitari ed
educativi Sede legale e fiscale: vicolo R. Selvatico, 16 - 33170 Pordenone - Tel. 0434/366064 – Fax 0434/253266 Codice fiscale e partita Iva n° 01220590937, R.E.A. n° 51044 Iscr. Reg. Imprese CCIAA Pordenone Iscrizione al Registro Regionale delle Cooperative n° A117040 Sezione cooperative a mutualità prevalente di diritto – Iscrizione Albo Regionale Cooperative Sociali n° 38 Sez. A e-mail: [email protected] – www.itaca.coopsoc.it
Esente da bollo ai sensi dell’art. 17 D.Lgs 460/97
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO DI ESERCIZIO 2014
CRITERI DI VALUTAZIONE, PRINCIPI CONTABILI E PRINCIPI DI REDAZIONE DEL BILANCIO La presente nota integrativa, compilata ai sensi dell’art. 2427 del Codice Civile, ha la funzione di integrare e illustrare i dati del bilancio di esercizio chiuso al 31.12.2014 e redatto ai sensi degli artt. 2423 e seguenti del Codice Civile. I criteri utilizzati nella formazione del bilancio 2014 sono i medesimi degli anni precedenti. Le voci di bilancio sono state redatte seguendo i principi di rilevanza, di prudenza e di competenza, nella prospettiva della continuazione dell’attività, come di seguito riportato. Per quanto riguarda in modo specifico le valutazioni, esponiamo i criteri che sono stati adottati per le poste di bilancio più significative. Il Collegio Sindacale è stato sempre consultato per le scelte di legge da adottare rispetto a specifiche poste di bilancio.
Si precisa che l’andamento della gestione, la sua evoluzione e l’evidenziazione del conseguimento degli scopi statutari, unitamente alla proposta in merito alla destinazione del risultato d’esercizio, sono illustrati nella Relazione sulla Gestione redatta a cura del Consiglio di Amministrazione.
IMMOBILIZZAZIONI Le immobilizzazioni sono state iscritte al costo storico di acquisto, al netto dei fondi di ammortamento e dei contributi ricevuti. Gli ammortamenti sono stati effettuati utilizzando coefficienti che riflettono la residua possibilità di utilizzazione e la durata tecnico-economica. Negli anni precedenti sono stati concessi contributi a fondo perduto in base alla L.R. 7/92 per l’acquisto di alcune immobilizzazioni. Tali contributi, evidenziati nei prospetti, sono stati portati in diminuzione dei beni stessi e gli ammortamenti sono stati calcolati sul valore residuo.
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte al costo storico di acquisizione ed esposte al netto degli ammortamenti effettuati nel corso degli esercizi e imputati direttamente alle singole voci.
I costi pluriennali e le spese di manutenzione iscritte al 31.12.2014 sono relative alle seguenti strutture (il cui utilizzo fa seguito a contratti di locazione, comodato o concessione): - uffici di via San Francesco a Pordenone; - asilo nido di Gorgo di Latisana (Ud); - comunità di accoglienza area salute mentale di via Ricchieri a Pordenone; - Casa Carli di Maniago (Pn); - ufficio operativo presso la sede di Udine; - ufficio operativo di Fiumicello (Go); - ufficio operativo di Tolmezzo (Ud) - Casa di Riposo di Fogliano (Go).
128
Bilancio di esercizio al 31.12.2014
Tali spese sono iscritte al costo storico diminuito della quota di ammortamento (calcolata sulla base della durata dei contratti di locazione e/o gestione) e dei contributi ricevuti. Le spese per acquisto di software sono iscritte al netto delle relative quote di ammortamento. Annualmente si procede con la rilevazione in conto economico delle quote di ammortamento di tutte le attività immateriali iscritte a bilancio.
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI I beni costituenti le immobilizzazioni materiali sono iscritti al costo d’acquisto, comprensivo delle spese accessorie direttamente imputabili, rettificati dai rispettivi fondi di ammortamento e dai contributi stanziati per l’acquisto di tali beni. Le attività materiali sono ammortizzate con le aliquote previste dalla normativa fiscale, che rispecchiano il grado di utilizzo e la residua durata economico-tecnica dei cespiti, sulla base del criterio della residua possibilità di utilizzazione. L’accantonamento nell’esercizio ai fondi di ammortamento è quindi commisurato all’effettivo utilizzo delle varie categorie di beni. Per le immobilizzazioni entrate in funzione nell’anno sono stati utilizzati i coefficienti ordinari al 50%.
RIVALUTAZIONE VOLONTARIA DEGLI IMMOBILI Negli esercizi 2005 e 2008 sono state operate rivalutazioni volontarie di alcune proprietà rientranti nella categoria degli immobili strumentali per destinazione all’attività di impresa. L’immobile di Ronchis è stato rivalutato di € 150.000 nel rispetto delle previsioni normative di cui alla legge 266/2005, l’immobile di Pordenone che accoglie la sede amministrativa è stato rivalutato di € 400.000 ai sensi del D.L. 185/2008.
IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE Le partecipazioni sono iscritte a bilancio al costo di acquisto o sottoscrizione, eventualmente svalutato in presenza di perdite durevoli di valore.
CREDITI E DEBITI I crediti sono esposti in bilancio al loro valore nominale e ricondotti al valore presunto di realizzo attraverso un apposito fondo svalutazione crediti. Nell’anno in corso il fondo è stato alimentato con uno stanziamento adeguato a far fronte ai rischi di insolvenza. I debiti sono esposti in bilancio al loro valore nominale. I crediti e i debiti sono tutti riferiti al territorio nazionale; non è stato pertanto indicato, in quanto non significativo, il riparto degli stessi per aree geografiche.
RIMANENZE Le giacenze di magazzino, costituite da materiali di consumo, sono iscritte al minore tra il costo di acquisto e il valore di realizzazione così come desumibile dall’andamento del mercato. Essendo le rimanenze costituite da beni fungibili, il costo di acquisto è stato determinato utilizzando il metodo FIFO.
RATEI E RISCONTI I ratei e i risconti, attivi e passivi, sono determinati secondo il principio temporale della competenza economica di costi e ricavi comuni a più esercizi, seguendo i criteri previsti dall’art. 2426 c.c.
FONDO RISCHI E ONERI Accoglie, nel rispetto dei principi economici della competenza e della prudenza, gli accantonamenti effettuati allo scopo di coprire debiti di natura certa o probabile, il cui ammontare e la cui data di sopravvenienza è tuttavia indeterminata.
FONDO TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO E’ accantonato in base all’anzianità maturata dai singoli soci lavoratori al 31.12.2014 dedotte le anticipazioni corrisposte, in conformità alle leggi e al contratto di lavoro delle cooperative sociali
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Bilancio di esercizio al 31.12.2014
vigente. Viene inoltre evidenziato l’importo giacente presso il fondo per l’erogazione ai lavoratori dipendenti del settore privato dei trattamenti di fine rapporto (“Fondo di tesoreria INPS”).
CONTI D’ORDINE Accolgono gli impegni a favore di terzi indicati al valore nominale tenendo conto degli impegni contrattuali e dei rischi in essere alla chiusura dell’esercizio e le garanzie prestate a terzi, tramite primarie compagnie assicurative, su contratti con Enti Pubblici.
COSTI E RICAVI Sono esposti in bilancio secondo i principi della prudenza e della competenza. Ricavi e proventi, costi ed oneri, sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi. In ottemperanza a quanto stabilito dal secondo comma dell’art. 2545 sexies del c.c., in nota integrativa il costo del lavoro è indicato separatamente in relazione all’attività svolta dai soci.
MUTUALITA’ PREVALENTE Itaca è una cooperativa a mutualità prevalente, iscritta all’Albo previsto dall’ultimo comma dell’art. 2512 del c.c., perché nella propria attività si avvale prevalentemente delle prestazioni lavorative dei soci lavoratori. In ogni caso, ai sensi dell’art 111 septies 1° periodo del D.Lgs. 6/2003, le cooperative sociali, che rispettino le norme di cui alla legge 8 novembre 1991, n. 381, "sono considerate indipendentemente dai requisiti di cui all’articolo 2513 del codice civile, cooperative a mutualità prevalente". A tal fine si precisa che la Cooperativa Itaca ha lo scopo di perseguire l’interesse generale della Comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini attraverso la gestione di servizi socio sanitari educativi orientati in via prioritaria, ma non esclusiva, alla risposta di bisogni di persone in condizioni di svantaggio fisico, psichico e sociale, anziani e minori. Inoltre, la Cooperativa Itaca, possiede statutariamente i requisiti di cui all’art. 2514 C.C., è iscritta all’Albo delle Società Cooperative a Mutualità prevalente, nonché all’Albo Regionale delle Cooperative Sociali.
RETTIFICHE DI VALORE Sono state operate svalutazioni di due partecipazioni finanziarie per l’intero ammontare delle quote detenute a fronte delle situazioni deficitarie e dello stato di liquidazione di entrambe. Eventuali differenze riscontrabili nei numeri riportati nelle tabelle che si presentano nella nota integrativa sono interamente imputabili agli arrotondamenti all’unità di euro.
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Bilancio di esercizio al 31.12.2014
ANALISI DELLE VOCI DI STATO PATRIMONIALE
ATTIVO
A) - CREDITI V/SOCI per versamenti ancora dovuti: la voce rappresenta il capitale sociale sottoscritto e non ancora versato. Si precisa che il versamento delle quote sottoscritte dai soci lavoratori è effettuato, di regola, mediante trattenuta mensile in busta paga, tranne che per coloro che optano per il versamento in un’unica soluzione. B)- IMMOBILIZZAZIONI
I° IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI In ottemperanza alle disposizioni dell’art. 2427 punto 2 c.c., si riassumono nella tabella seguente le movimentazioni delle immobilizzazioni immateriali:
4. conc. licenze e diritti software: l’incremento di € 7.500 indicato è riferito ad un nuovo software acquisito al fine di ottimizzare la gestione delle risorse umane, elemento per noi fondamentale viste le dimensioni numeriche acquisite dalla Cooperativa. 7. altre immobilizzazioni immateriali: l’ammortamento delle manutenzioni e dei costi pluriennali è stato effettuato utilizzando il medesimo criterio degli anni precedenti, in funzione della durata residua dei contratti di locazione e/o gestione e/o comodato, che si prevede comunque minore rispetto alla loro utilità economica. E’ stato applicato l’ammortamento diretto e nell’anno non abbiamo operato nessun incremento di valore per tali voci. La voce comprende:
- i costi per la ristrutturazione, incrementati nell’anno, di Casa Carli di Maniago di proprietà del Comune di Maniago (PN), e affidatoci in concessione fino all’anno 2019, con vincolo di destinazione a comunità residenziale per disabili;
- i costi per l’immobile destinato al servizio di nido a Gorgo di Latisana (Ud); - i costi per la sistemazione della comunità Ricchieri di Pordenone, - i costi per la sistemazione degli uffici di Fiumicello; - i costi per l’adeguamento degli impianti elettrici negli uffici di Tolmezzo e Udine; - i costi di manutenzione nella sede in via San Francesco; - i costi di manutenzione relativi alla tinteggiatura della casa di riposo di Fogliano - in seguito
al rinnovo della concessione d’uso fino al 2021.
categoriacosto
storico
contributi
LR 7/92
amm.ti anni
precedenti
residuo al
01.01.2014
incrementi
anno 2014
contributi
LR 7/92amm.ti 2014
consistenza
finale
4. conc. licenze e diritti software 74.349 3.597 53.152 17.598 7.500 0 8.974 16.124
7. altre immobilizzazioni immateriali:
manutenzioni e riparazioni sede Pn VSF. 24.125 0 8.043 16.082 0 - 4.022 12.060
costi pluriennali asilo nido Latisana 200.251 - 142.712 57.539 0 - 19.200 38.340
costi pluriennali comunità via Ricchieri 195.174 - 144.790 50.384 0 - 16.283 34.101
costi pluriennali Casa Carli Maniago 290.580 - 178.765 111.815 2.000 - 22.746 91.070
costi pluriennali ufficio Fiumicello 3.180 - 2.120 1.060 0 - 530 530
costi pluriennali ufficio Tolmezzo 538 - 215 323 0 - 108 215
costi pluriennali ufficio Sant'Osvaldo 3.024 - 1.210 1.814 0 - 605 1.210
costi pluriennali cdr Fogliano 0 - 0 0 4.406 - 551 3.855
7. totale altre imm.immateriali 716.872 0 477.855 239.017 6.406 0 64.045 181.379
Totale immobilizzazioni immateriali 791.221 3.597 531.007 256.615 13.906 0 73.017 197.503
alcuni importi potrebbero differire dai valori di bilancio per effetto degli arrotondamenti all'unità di euro
dettaglio delle immobilizzazioni immateriali
131
Bilancio di esercizio al 31.12.2014
II° IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo d’acquisto comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione, eventualmente incrementato dalle rivalutazioni effettuate in attuazione di specifiche leggi. Si registra nell’anno la seguente movimentazione:
Sempre in ottemperanza al disposto dell’art. 2427, punto 2 del C.C., presentiamo un prospetto dal quale risultano le movimentazioni della voce:
1) sugli immobili di Ronchis, Pordenone Sede e Pordenone Nido Farfabruco sono ancora iscritte ipoteche a fronte di mutui già estinti anticipatamente; sull’immobile di Pasian di Prato (Comunità Calicantus) l’ipoteca a favore di Ca.Ri.FVG rimarrà sino alla completa estinzione del mutuo; infine sull’immobile di Bertiolo (la nuova struttura che ospita la comunità denominata “Casa e Piazza” dell’area salute mentale) insiste ipoteca a favore Pop. FriulAdria per mutuo decennale di € 500.000 contratto nel 2013: la scelta di avvalersi del sistema creditizio non è stata adottata per motivi di liquidità, bensì per realizzare quel doveroso equilibrio tra investimenti e relative fonti, a cui è sempre opportuno tendere. La citata struttura è attiva dal novembre 2013, e quindi è entrata stabilmente nel ciclo produttivo nell’esercizio 2014. Conformemente alle norme vigenti, il valore del terreno non viene ammortizzato, in quanto la sua utilità non si esaurisce nel tempo. Sull’immobile di Ronchis sono stati eseguiti nell’esercizio 2014 i lavori di ripristino e sistemazione principalmente per adibirli ad uso ufficio (trasferendo quello di Latisana, detenuto in locazione), ed
costo storico (comprese rivalutazioni) al 01.01.2014 € 6.908.571
incrementi nel 2014 per nuovi acquisti € 398.305
decrementi nel 2014 per vendite e dismissioni € 12.848
valore al 31.12.2014 € 7.294.028
categoriacosto
storico
incr.
rival
contrib.
L.R. 7/92
fondo al
31.12.2013
residuo al
01.01.2014Incrementi
rival.anno
L. 2/2009
vendite
alienazioni
contrib.
conc.
Amm.to
2014
cons.finale
31.12.2014
1. terreni e fabbricati
Ronchis (Ud) ex Casa e Piazza 258.603 150.000 92.962 121.704 193.938 45.278 0 0 0 10.828 228.388
Udine Cjase Nestre 409.191 0 0 146.207 262.984 0 0 0 0 12.276 250.709
Pasian di Prato (Ud) Calicantus 360.444 0 0 118.283 242.160 0 0 0 0 10.813 231.347
Pordenone sede via Selvatico 1.003.330 400.000 0 308.722 1.094.608 0 0 0 42.100 1.052.508
Pordenone nido Farfabruco 773.884 0 28.145 175.328 570.410 0 0 0 0 22.372 548.038
Pordenone nido Farfabruco terreno 194.953 194.953
Bertiolo (Ud) terreno 155.170 0 0 0 155.169 0 0 0 0 0 155.169
Bertiolo (Ud) Casa e Piazza 812.200 0 0 12.183 800.017 13.514 0 0 0 24.771 788.760
totale categoria 3.772.822 550.000 121.107 882.426 3.319.286 253.745 0 0 0 123.160 3.449.871
2. impianti e macchinari
impianti comunicazione 14.623 0 0 14.623 0 0 0 0 0 0 0
impianti sollevamento 4.469 0 0 4.469 0 0 0 0 0 0 0
macchinari e attrezz.diverse 243.898 0 0 196.427 47.472 8.599 0 2.066 0 12.820 41.185
totale categoria 262.990 0 0 215.520 47.472 8.599 0 2.066 0 12.820 41.185
4. altri beni
automezzi 1.584.782 0 35.818 1.307.845 241.120 130.770 0 10.131 133.856 227.904
mobili e macchine uff 446.716 0 12.589 396.595 37.534 0 0 0 14.574 22.960
arredi d'uff icio 30.852 0 0 28.619 2.236 0 0 0 1.008 1.228
arredamento 120.740 0 33.004 16.331 71.406 2.215 0 0 0 13.493 60.128
macchine uff icio elettroniche 139.669 0 0 104.276 35.394 2.976 0 651 0 12.779 24.939
totale categoria 2.322.759 0 81.410 1.853.665 387.690 135.961 0 10.782 0 175.709 337.159
TOTALE GENERALE 6.358.571 550.000 202.518 2.951.611 3.754.448 398.305 0 12.848 0 311.689 3.828.217
dettaglio delle immobilizzazioni materiali
132
Bilancio di esercizio al 31.12.2014
in funzione di servizi da erogare sul territorio. Sullo stesso immobile è stata effettuata nel 2005 una rivalutazione ai sensi della L. 266/2005; sulla sede legale di vicolo Selvatico è stata effettuata una rivalutazione nel 2008 ai sensi del D.L. 185/2008. Infine da segnalare che nel corso del 2014 abbiamo acquisito un terreno adiacente all’asilo nido Farfabruco di Pordenone con lo scopo di realizzare nuove progettualità in un contesto di polo dedicato alla prima infanzia.
4) altri beni: nella voce si registrano soprattutto spese per l’incremento del parco automezzi della cooperativa – destinati quasi esclusivamente ai servizi -, e spese per acquisto di macchine d’ufficio e spese per l’arredamento della nuova comunità di Bertiolo.
Gli ammortamenti dell’esercizio, specificati nello schema di conto economico alla voce B10, sono stati calcolati in base alle aliquote ritenute rappresentative della durata economico-tecnica dei beni, ridotte del 50% per tutti quei beni entrati in funzione nel corso dell’anno.
Gli importi dei contributi in c/capitale ricevuti sulle immobilizzazioni materiali sono stati portati in diminuzione del costo ammortizzabile e il relativo ammortamento è stato calcolato sull’importo residuo. III° IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE Le partecipazioni iscritte a bilancio sono valutate al costo di acquisto o sottoscrizione nei casi in cui tale valore non risulti superiore a quello derivante dalla valutazione con il metodo del patrimonio netto.
Di seguito presentiamo il prospetto dettagliato delle partecipazioni in imprese collegate:
Le partecipazioni al capitale della Srl Gruppo Ottima Senior risale all’anno 2005, quella della Cooperativa Sociale Maciao all’anno 2009.
Ed ora il prospetto delle partecipazioni in altre imprese:
art. 2359 c.c.
partecipazioni in imprese collegatesaldo al
31.12.2013 aumenti diminuzioni
saldo al
31.12.2014
Gruppo Ottima Senior Srl € 3.400,00 € 0,00 € 0,00 € 3.400,00
Cooperativa Sociale Maciao € 20.000,00 € 0,00 € 0,00 € 20.000,00
TOTALI € 23.400,00 € 0,00 € 0,00 € 23.400,00
partecipazioni imprese collegate
partecipazioni in altre impresesaldo al
31.12.2013 aumenti diminuzioni
saldo al
31.12.2014
COSM Udine € 5.164,57 € 0,00 € 0,00 € 5.164,57
FIN.RE.CO € 16.371,16 € 0,00 € 0,00 € 16.371,16
Banca Popolare Etica € 258,23 € 0,00 € 0,00 € 258,23
Cooperativa Futura € 2.582,28 € 0,00 € 0,00 € 2.582,28
Consorzio Insieme € 1.032,00 € 0,00 € 0,00 € 1.032,00
Consorzio Hand € 1.000,00 € 0,00 € 0,00 € 1.000,00
Consorzio Welcoop € 1.000,00 € 0,00 € 0,00 € 1.000,00
Cooperativa Sociale Cadore € 500,00 € 0,00 € 0,00 € 500,00
Hattiva soc coop a r.l. € 20.000,00 € 0,00 € 20.000,00 € 0,00
BCC Pordenonese € 77,00 € 0,00 € 0,00 € 77,00
Immobiliare Sis Srl € 10.000,00 € 0,00 € 10.000,00 € 0,00
Azienda Servizi Formazione in Europa ASFE € 1.000,00 € 0,00 € 0,00 € 1.000,00
Coop Service Noncello € 0,00 € 30.000,00 € 0,00 € 30.000,00
TOTALI € 58.985,24 € 30.000,00 € 30.000,00 € 58.985,24
partecipazioni in altre imprese
133
Bilancio di esercizio al 31.12.2014
Come si vede sopra, nell’anno si è proceduto ad una svalutazione (quella riferita alla cooperativa Hattiva) per € 20.000, alla cessione di una partecipazione (quella dell’Immobiliare SIS) per € 10.000; nonché alla sottoscrizione di una nuova partecipazione (essendo Itaca diventata socio sovventore della cooperativa Noncello) per € 30.000: per questo il saldo delle partecipazioni nell’esercizio 2014 pari a € 58.985,24 risulta invariato rispetto al precedente. Si presenta ora qui di seguito il prospetto della situazione patrimoniale di ciascuna partecipazione (i bilanci delle partecipate sono riferiti all’esercizio 2013).
I rapporti intercorrenti con le collegate e con le altre imprese sono di seguito riassunti:
- la partecipazione al C.O.S.M – Consorzio Operativo per la Salute Mentale Società Coop. Sociale risale alla sua costituzione nel ‘93 sul progetto di “de istituzionalizzazione” dell’ospedale psichiatrico di Udine. Oggi il COSM rappresenta una importante realtà sociale ed economica regionale soprattutto per la cooperazione di inserimento lavorativo; - l’adesione a Fin.re.co. è riconducibile all’utilizzo di servizi finanziari in anni precedenti; - i rapporti con Cooperativa Futura, coop. sociale b), si sono avviati a fronte di un servizio gestito alcuni anni fa presso la struttura di Cordenons; - l’adesione al Consorzio Insieme, nasce dall’idea di sviluppo nel Veneto Orientale; - nel 2008 la Cooperativa Itaca ha acquisito una partecipazione nel Consorzio Hand, con sede a Pagnacco (Ud), che integra più cooperative sociali e di lavoro promuovendo la cultura e la comunicazione;
partecipatacapitale
sociale
patrimonio
netto utile / perdita
valore in
bilancio
COSM Udine - Consorzio Operativo Salute
Mentale Soc.Coop.Sociale – via Pozzuolo 33100 –
Udine
€ 80.823 € 205.366 € 46.578 € 5.165
FIN.RE.CO – Finanziaria Regionale della
Cooperazione – via Volpe, 10 – Udine€ 2.039.650 € 6.279.829 -€ 186.262 € 16.371
Banca Popolare Etica – piazzetta Forzatè
– Padova€ 46.601.993 € 59.842.989 € 1.327.789 € 258
Cooperativa Futura Soc.Coop.Soc.Onlus
via Pescopagnano, 6 z.i. Ponterosso San Vito al
T. (Pn)
€ 52.936 € 53.516 € 7.129 € 2.582
Consorzio Insieme Soc.Coop. a r.l. - via
Zappetti, 41 – Portogruaro (Ve)€ 14.448 € 47.051 € 2.008 € 1.032
Consorzio Hand - Via dei Brazzà, 35 - Plaino -
Pagnacco (Ud)€ 8.500 € 10.857 € 9.039 € 1.000
Consorzio Welcoop - Via Vallona 66 -
33170 Pordenone€ 6.000 € 25.559 -€ 6.875 € 1.000
Cooperativa Sociale Cadore - p.zza I
Gennaio 1819 - Valle di Cadore (Bl)€ 6.750 € 301.953 € 11.849 € 500
Hattiva Soc.Coop.Soc. - via Perugia SNC -
33010 Feletto Umberto - Tavagnacco UD€ 104.958 € 80.279 -€ 138.975 € 0
BCC Pordenonese - Via Trento, 1 - 33082
Azzano Decimo€ 282.783 € 108.882.656 € 2.812.270 € 77
Gruppo Ottima Senior Srl – via Vallona,
66 – Pordenone€ 10.200 € 11.643 -€ 2.290 € 3.400
Cooperativa Sociale Maciao - Via della
Cooperativa 10 - 33028 Tolmezzo (Ud)€ 33.000 € 57.361 -€ 5.587 € 20.000
Azienda Servizi Formazione in
Europa -via G. Belluzzo 2 - Verona€ 10.000 -€ 4.738 -€ 14.738 € 1.000
Coop Service Noncello via
dell'artigianato 20 - Roveredo in Piano € 451.678 € 1.178.686 € 263.093 € 30.000
situazione patrimoniale delle partecipate
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Bilancio di esercizio al 31.12.2014
- la partecipazione, avvenuta nel 2009 nella Cooperativa Sociale Cadore, si inserisce nell’ambito dell’integrazione con la cooperative sociali di tipo b) dell’area bellunese, soprattutto a seguito della messa in liquidazione volontaria della Cooperativa Campo Base; - nel 2009 la cooperativa ha partecipato alla costituzione del Consorzio Welcoop, con sede a Pordenone. Il consorzio Welcoop, che raggruppa le più importanti cooperative sociali di tipo a) del territorio regionale, è un consorzio interassociativo; - nel 2009 abbiamo avviato la collaborazione con la Cooperativa Maciao di Tolmezzo per aiutare la cooperativa che si occupa da sempre di prima infanzia confermando così il nostro impegno a rafforzare i territori in cui operiamo - nel 2011 Itaca è entrata in qualità di socio sovventore nella compagine sociale della Cooperativa Sociale Hattiva, che ha sede a Tavagnacco; l’intervento aveva una finalità legata a comuni progettualità in un contesto di sostenibilità di realtà territoriali come questa con un rilevante impatto sociale; ma per le costanti difficoltà gestionali e di contesto economico la cooperativa è ora in liquidazione; - nel 2011 Itaca è diventata socia della Banca di Credito Cooperativo Pordenonese, consentendo così ai soci di poter usufruire di vantaggiose condizioni bancarie; - nel 2011 si è costituita la SIS Società Immobiliare Sociali Srl, che vede Itaca tra i soci fondatori. Nel corso del 2014 Itaca ha proceduto alla cessione della partecipazione medesima in considerazione delle diverse finalità che l’immobiliare stessa ha ritenuto di perseguire - nel 2012 Itaca ha acquistato dall’Istituto Antonio Provolo per l’educazione dei sordomuti una quota di partecipazione, del valore di 1.000 €, nella società ASFE - Azienda Servizi Formazione in Europa Società Consortile a r.l., con lo scopo di rafforzare la nostra presenza nella Regione Veneto. - infine nel corso del 2014 Itaca ha acquisito una partecipazione della Cooperativa Noncello, come socio sovventore della stessa: l’iniziativa è stata concordata in un più ampio contesto di condivisione e supporto verso il movimento cooperativo regionale. In questa elencazione non compare più la partecipazione nella Cooperativa sociale La Piazzetta – di cui già nell’esercizio 2013 avevamo provveduto a svalutare integralmente la partecipazione e che nel corso del 2014 ha concluso il processo di liquidazione La voce Crediti contiene, nel raggruppamento Crediti v/altri, il conto delle cauzioni attive, di cui riportiamo di seguito il dettaglio:
tipologia di cauzionesaldo al
01.01.2014 aumenti diminuz
saldo al
31.12.2014
cauzioni utenze e somministrazioni
(acquedotto, energia, gas riscaldamento)€ 400 € 0 € 0 € 400
cauzioni su locazioni immobili sedi
diverse (uffici amministrativi, comunità)€ 22.496 € 600 € 0 € 23.096
cauzioni per appalti di servizi € 1.929 € 167 € 300 € 1.796
€ 24.825 € 767 € 300 € 25.292
cauzioni attive
135
Bilancio di esercizio al 31.12.2014
C) ATTIVO CIRCOLANTE
L’attivo circolante presenta un incremento rispetto all’anno precedente come da prospetto.
I° Rimanenze di magazzino
Il valore delle rimanenze finali di materiali in magazzino ammonta a € 50.951, un valore che rimane nella media dei valori degli ultimi periodi. La variazione è stata inserita nella voce B11 del conto economico con segno positivo. Il criterio utilizzato per la valutazione delle rimanenze indicato in premessa è lo stesso degli anni precedenti. II° Crediti
Il valore contabile dei crediti, rettificato per eventuali perdite future, costituisce una ragionevole stima del valore corrente alla data di fine periodo. CII 1 - Crediti v/clienti: la natura dei singoli crediti, che sono tutti esigibili entro l’esercizio in corso, è la seguente:
La diminuzione dei crediti verso clienti migliora sensibilmente (-20%), a fronte di un aumento complessivo del fatturato del 3,3%. Il miglioramento si spiega con l’entrata in vigore della LR 17/2014 sul riordino dell’assetto istituzionale del Servizio Sanitario regionale, a seguito del quale le trasformande ASS hanno accelerato la liquidazione dei debiti contratti fino al 2014. Si registra di
voci dell'attivo 31/12/2014 31/12/2013 variazione %
I° Rimanenze € 50.951 € 61.868 -€ 10.917 -18%
II° Crediti € 7.901.986 € 9.393.905 -€ 1.491.919 -16%
III° Attività finanziarie che non
costituiscono immobilizzazioni€ 250.000 € 0 € 250.000 -
IV° Disponibilità liquide € 4.636.958 € 3.035.086 € 1.601.872 53%
TOTALI € 12.839.895 € 12.490.859 € 349.036 3%
attivo circolante
al 31.12.2014 al 31.12.2013
crediti verso clienti € 6.924.490 € 8.787.397
clienti c/fatture da emettere € 83.473 € 27.010
clienti c/note di accredito da emettere -€ 851 -€ 595
clienti c/garanzia 0,5% € 39.628 € 16.570
Totale crediti lordi € 7.046.740 € 8.830.382
fondo rischi su crediti -€ 137.390 -€ 100.000
Totale crediti netti € 6.909.349 € 8.730.382
eventuali differenze con i valori di bilancio sono dovute ad arrotondamenti di singoli importi all'unità di euro
crediti verso clienti
136
Bilancio di esercizio al 31.12.2014
conseguenza un sensibile miglioramento dell’indice di rotazione dei crediti commerciali e una situazione complessiva della liquidità più che ottimale. Da un’analisi dettagliata dei crediti verso clienti al 31.12.2014 si rileva come il 90% dei crediti sia di natura certa, in quanto riconducibili a contratti con enti pubblici, per i quali potrebbero eventualmente sussistere ritardi negli incassi ma non insussistenze. Sui crediti al 31.12.2014 non vi sono contestazioni in atto.
Il credito verso le società collegate ammonta a € 5.808, come si evince dal prospetto che segue:
Il Fondo svalutazione dei crediti nel corso dell’anno è stato utilizzato per € 1.610, a stralcio di piccole posizioni relative a clienti divenuti insolventi e oramai non più riscuotibili, e successivamente ricostituito per € 39.000, per la prevedibile svalutazione parziale del credito verso la Coop Hattiva. Sulla base di un’accurata valutazione dei crediti complessivi esistenti, ed anche in considerazione all’incremento, in termini assoluti, dell’esposizione verso soggetti privati, l’organo amministrativo ha ritenuto congrua una consistenza finale del fondo pari a € 137.390, corrispondente al 2% del totale dei crediti verso clienti, tale da renderlo adeguato ed idoneo a fronteggiare le possibili perdite legate all’inesigibilità degli stessi. L’adeguamento resosi necessario è stato di € 39.000, iscritto alla voce B 10 d – del conto economico.
al 31.12.2014 in % 2013
crediti verso enti pubblici € 4.651.539 66,79% 68,93%
crediti v/coop e consorzi ricond.a contratti attivi con enti pubblici € 1.635.046 23,48% 24,73%
crediti verso società ed associazioni € 289.727 4,16% 2,53%
(di cui società collegate per euro… € 5.808
crediti verso persone fisiche € 283.846 4,08% 2,94%
crediti verso persone fisiche (importi < 500 €) € 64.332 0,92% 0,68%
parziale crediti verso clienti € 6.924.490
clienti c/ritenute di garanzia 0,5% € 39.628 0,57% 0,19%
totale generale € 6.964.118
eventuali differenze con i valori di bilancio sono dovute ad arrotondamenti di singoli importi all'unità di euro
composizione crediti verso clienti
al 31.12.2014 nel 2013
totale € 5.808 € 19.314
Gruppo Ottima Senior Srl € 5.808 € 1.715
Consorzio BIQ Ben-essere Innovazione Qualità € 0 € 17.599
crediti verso società collegate
fondo al 01.01.2014 € 100.000
utilizzi 2014 € 1.610
accantonamento prudenziale dell'anno 2014 € 39.000
fondo al 31.12.2014 € 137.390
fondo svalutazione crediti
137
Bilancio di esercizio al 31.12.2014
4-bis) Crediti tributari: la voce accoglie crediti tributari certi per complessivi € 418.436. - Erario c/Iva: comprende l’acconto di € 110.000 versato il 30.12.2014 calcolato ai sensi del DPR
633/1972 con l’utilizzo del metodo previsionale. Il credito è stato utilizzato nella liquidazione del mese di dicembre così come previsto dalla normativa;
- Erario c/Irap: dove sono iscritti i versamenti in acconto, così come previsto dalla normativa; - Erario c/Irpef: comprendono per € 219.057 il conguaglio delle addizionali regionali e comunali a
carico dei lavoratori, per i quali al 31.12.2014 si è operato il solo calcolo dell’imposta a debito che si estinguerà in forma rateale nell’anno 2015, e per € 348 crediti per addizionali comunali a seguito dei conguagli per autoliquidazione di dicembre;
- Erario c/Irpef per bonus famiglie, per € 1.200, si tratta di un credito Irpef derivante dall’ulteriore detrazione spettante alle famiglie numerose, rilevato in sede di conguaglio dell’anno 2014;
- Erario c/Irpef per rivalutazione TFR: a credito, in quanto l’acconto versato a metà dicembre è maggior del calcolo dell’imposta dovuta;
- I restanti € 150 sono relativi a ritenute subite a titolo di acconto d’imposta che verranno recuperate nel 2015.
5) Crediti V/altri - (scadenti entro 12 mesi). Presentiamo una tabella riepilogativa delle principali voci.
2014 2013
Erario c/IVA € 0
Erario c/IVA 6013 acconto sull'Iva di dicembre 2014 € 110.000 € 80.000
Erario c/acconti Irap Regioni € 87.479 € 0
Erario c/Irpef su rivalutazione TFR € 203 € 16.731
Crediti per addizionali locali (regionali e comunali) € 219.405 € 254.280
Crediti verso Erario per bonus famiglie € 1.200 € 3.000
Erario c/ritenute subite € 150 € 2.249
TOTALE CREDITI TRIBUTARI € 418.436 € 356.260
crediti tributari
anno 2014 anno 2013
Crediti verso Regione per contributi su corsi di formazione da
incassare€ 61.510 € 14.179
Crediti verso FONCOOP per progetti finanziati € 160.368 € 57.000
Crediti verso amministrazioni comunali per rimborsi spese
sanitarie€ 121.035 € 76.163
Altri crediti per contributi da ricevere € 85.544 € 30.446
Fornitori c/anticipi € 11.798 € 5.836
Crediti verso Inail per anticipi infortuni € 6.405 € 6.965
Crediti verso Poste Spa per affrancature € 1.986 € 1.709
Crediti verso Istituti Previdenziali INPS anticipazioni fondo di
tesoreria€ 0 € 54.269
Altri crediti diversi € 125.554 € 60.696
TOTALI € 574.201 € 307.263
crediti verso altri
138
Bilancio di esercizio al 31.12.2014
IV° Disponibilità Liquide: sono iscritte al valore nominale comprensivo degli interessi maturati e si riferiscono essenzialmente a disponibilità di liquidità nei conti cassa e conto corrente bancari.
L’elevato valore disponibile in cassa è riferito alle molte piccole disponibilità liquide presso le strutture e/o servizi da noi gestiti ed utilizzate per far fronte alle esigenze quotidiane.
D) RATEI E RISCONTI ATTIVI
I ratei e risconti attivi passano dai € 55.673 del 2013 a € 66.516 del 2014. Sono determinati secondo i criteri di proporzionalità temporale e si riferiscono, prevalentemente, a costi telefonici, polizze assicurative, tasse di possesso e polizze fidejussorie, i cui costi sono di competenza del prossimo esercizio.
PASSIVO PATRIMONIO NETTO
Il patrimonio netto totale registra una crescita del 6% rispetto al 2013. Il capitale sociale (al netto dei soci receduti) aumenta del 1,8%, da 1.250mila euro a 1.273mila euro, le riserve - legale e statutaria - aumentano da € 3.003.458 a € 3.225.410 (+7,4%), per effetto dell’accantonamento dell’utile dell’anno precedente. Le poste relative all’importo del capitale sociale dei soci receduti sono collocate in questa posizione poiché, ai sensi dell’art. 2535 c.c., rimangono a garanzia delle obbligazioni contratte dalla società fino alla data di approvazione del bilancio. Presentiamo di seguito il dettaglio delle movimentazioni del patrimonio netto.
2014 nel 2013
denaro e valori in cassa € 27.773 € 27.759
disponibilità verso le banche € 4.609.185 € 3.007.327
totale € 4.636.958 € 3.035.086
disponibilità liquide
al
01.01.2014aumenti diminuz al 31.12.2014 versato richiamato
capitale sociale soci ordinari € 1.148.945 € 122.950 € 59.162 € 1.212.733 € 1.167.753 € 44.980
capitale soci receduti da rimb. ex art. 2535 cc € 99.751 € 57.452 € 98.770 € 58.433 € 0 € 0
capitale sociale soci volontari € 1.356 € 350 € 250 € 1.455 € 1.156 € 300
capitale sociale soci sovventori € 0 € 0 € 0 € 0 € 0 € 0
I Totale capitale sociale € 1.250.051 € 180.752 € 158.182 € 1.272.621 € 1.168.908 € 45.280
importo del capitale versato al netto dei soci receduti ->
III – riserva da rivalutazione L. 266/2005 € 132.000 € 0 € 0 € 132.000
III – riserva da rivalutazione L. 2/2009 € 400.000 € 0 € 0 € 400.000
IV – riserva legale € 910.491 € 84.109 € 0 € 994.600
VII – riserva indivisibile € 1.560.967 € 137.843 € 0 € 1.698.810
riserve da arrotondamento € 0 € 2 € 0 € 2
III IV VII totale valore delle riserve € 3.003.457 € 221.954 € 0 € 3.225.412
IX – risultato d'esercizio 2013 € 280.363 € 0 € 280.363 € 0
IX – risultato d'esercizio 2014 € 0 € 309.193 € 0 € 309.193
IX risultato di esercizio € 280.363 € 309.193 € 280.363 € 309.193
totale patrimonio netto € 4.533.872 € 711.899 € 438.545 € 4.807.226
differenza patrimonio netto € 273.355 6,03% crescita
eventuali differenze con i valori del bilancio civilistico sono dovute agli arrotondamenti all'unità di euro
€ 1.214.188
voci del patrimonio netto al 31.12.2014
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Bilancio di esercizio al 31.12.2014
I - Il Capitale sociale non versato è iscritto alla Voce A dell’attivo patrimoniale; il capitale sociale - limitatamente ai soci iscritti nelle varie sezioni del libro soci - comprende l’importo di € 50.000 erogato nel 2014 a titolo di ristorno su delibera dell’assemblea che ha approvato il bilancio. Il valore iscritto a bilancio comprende altresì l’importo di € 32.238 per rivalutazioni gratuite, deliberate dall’assemblea soci nel corso degli anni precedenti con le modalità di cui all’art. 7 della L. 59/92. Complessivamente, il valore dei ristorni “capitalizzati” sulle quote dei soci al 31.12.2014 ammonta a € 394.050.
Rispetto all’esercizio precedente la voce è incrementata di € 123.300, per sottoscrizioni da parte di nuovi soci e per ristorno del capitale sociale. La diminuzione di € 59.412 è riferita a recessi di soci (ordinari e volontari) nell’anno 2014, ivi comprese le progressive rivalutazioni. In relazione ai recessi di soci ordinari, si precisa che gli importi sottoscritti ed effettivamente versati, saranno restituiti entro centottanta giorni dall’approvazione del bilancio in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 2535 del codice civile.
Presentiamo il prospetto della variazione della compagine sociale nel corso dell’anno 2014:
I soci ordinari sono 1177; di questi, 1157 lavoravano al 31.12.2014, i restanti 20 sono i soci ammessi prima del 31.12.2014, che hanno avviato l’attività lavorativa nel 2015. I soci volontari sono 29. Per ulteriori precisazioni sulla movimentazione e composizione della base sociale si rimanda alla relazione sulla gestione.
sottoscrittorival/ristorni
2014totali
soci ordinari € 1.162.733 € 50.000 € 1.212.733
soci sovventori € 0 € 0 € 0
soci volontari € 1.456 € 0 € 1.456
TOTALE € 1.164.188 € 50.000 € 1.214.188
composizione capitale sociale soci iscritti al 31.12.2014
ordinari volontari sovventori totale var %
totale azioni sottoscritte al 01.01.2014 € 1.148.945 € 1.356 € 0 € 1.150.300
aumenti per rivalutazioni € 50.000 € 0 € 0 € 50.000
aumenti per nuovi ingressi € 72.950 € 350 € 0 € 73.300
diminuzione per dimissioni / rimborsi -€ 59.162 -€ 250 € 0 -€ 59.412
totale capitale sociale al 31.12.2014 € 1.212.733 € 1.456 € 0 € 1.214.188 5,55%
variazioni del capitale sociale
al 01.01.14 ammissioni dimissioni al 31.12.14
soci ordinari 1133 104 60 1177
soci volontari 27 7 5 29
soci sovventori 0 0 0 0
totale soci 1160 111 65 1206
variazione della compagine sociale
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Bilancio di esercizio al 31.12.2014
III - IV - VII - Riserve
Le riserve da rivalutazione, iscritte al 31.12.2014 per € 532.000, rappresentano rispettivamente: - il saldo attivo della rivalutazione effettuata nel 2005 di un bene immobile come previsto dalla Legge 266/2005 pari a € 132.000; - il saldo attivo della rivalutazione effettuata, sulla sede di Vicolo Selvatico a Pordenone, ai sensi del D.L. 185/2008 pari a € 400.000. Tali riserve sono indivisibili e possono essere destinate solo ad eventuali coperture di perdite future.
La riserva legale e la riserva indivisibile per effetto della destinazione dell’utile 2013 si incrementano rispettivamente di € 84.108 e € 137.843, raggiungendo la prima l’ammontare di € 994.560 e la seconda € 1.698.810. Al 31.12.2014 le riserve legale e indivisibile risultano costituite da utili accantonati a far data dall’anno 1992; in base all’art. 14 dello Statuto Sociale, ed in ottemperanza all’art. 2514 del c.c., tutte le riserve sono indivisibili e non possono essere ripartite tra i soci né durante la vita della cooperativa né all’atto del suo scioglimento. Ai sensi dell’art. 2545 ter c.c., tali riserve possono essere utilizzate solo per la copertura di perdite.
B) FONDI RISCHI ED ONERI Istituito per la prima volta nell’anno 2003, il fondo specifico per i costi della formazione è alimentato con i permessi studio stanziati ma non goduti. Nel 2014 sono stati accantonati € 14.500 corrispondenti ai permessi non richiesti e sono stati altresì utilizzati € 28.401,20 in relazione ai maggiori costi sulla formazione sicurezza erogata in virtù dell’applicazione dell’accordo Stato-Regioni del 2011. La consistenza del Fondo, dopo il citato accantonamento ed il contestuale utilizzo, ammonta ad € 50.000 – idonea a fronteggiare correttamente i maggiori costi previsti dal piano formazione per l’esercizio 2015.
Il fondo oneri per futuri rinnovi CCNL ammonta a € 450.000. Al 31.12.2014 il consiglio di amministrazione ha ritenuto di mantenere l’importo accantonato in previsione dei maggiori oneri economici derivanti dai prossimi rinnovi contrattuali, anche in considerazione del fatto che il CCNL attualmente in vigore è scaduto il 31.12.2012. L’importo mantenuto a fondo è stato ritenuto congruo per sostenere eventuali incrementi di costi.
Il fondo per controversie legali non è stato utilizzato nel 2014; il consiglio di amministrazione ha deliberato in via prudenziale un accantonamento di 135.000 € in relazione ad alcune possibili controversie di cui si è avuto notizia a inizio 2015. Il valore del fondo è ritenuto congruo a far fronte agli eventuali costi derivanti da controversie legali.
secondo la disponibilità per la distribuzione libere
riserva da rivalutazione -
riserva legale -
riserva statutaria - - € 1.698.810
vincolate dalla legge vincolate dallo statuto
€ 532.000 -
€ 994.600 -
classificazione delle riserve
saldo iniziale utilizzi accant. saldo finale
fondo formazione € 63.901 € 28.401 € 14.500 € 50.000
fondo futuri oneri contrattuali € 450.000 € 0 € 0 € 450.000
fondo controversie legali in corso € 15.000 € 0 € 135.000 € 150.000
totale fondi € 528.901 € 28.401 € 149.500 € 650.000
specifica e movimentazione dei fondi rischi e oneri
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Bilancio di esercizio al 31.12.2014
C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO – Dall’anno 2007 il fondo TFR (art. 2120 c.c., Legge 297/1982), a seguito dell’entrata in vigore della riforma della previdenza privata (L. 296/2007), è stato affiancato dal “fondo per l’erogazione ai lavoratori dipendenti del settore privato dei trattamenti di fine rapporto di cui all’art. 2120 c.c.” istituito presso l’INPS e alimentato dai versamenti mensili dei datori di lavoro non destinati ad altre forme pensionistiche complementari. Di conseguenza il fondo è destinato a registrare quasi esclusivamente operazioni in decremento, a seguito delle competenze maturate negli anni pregressi e liquidate ai lavoratori dimissionari. Nel 2014 le richieste di anticipazioni ammontano a € 68.928, pressoché in linea con i € 68.975 dell’anno precedente.
D) DEBITI Nella tabella sottostante si evidenzia il dettaglio dei debiti anche con esigibilità oltre il prossimo esercizio.
2014 2013
consistenza al 01.01 7.101.595 € 6.240.620
di cui al fondo tesoreria c/gestione INPS 5.386.498 € 4.483.508
di cui al fondo ex L. 297/82 in cooperativa 1.715.097 € 1.757.112
aumenti per quote maturate nell'anno 1.564.378 € 1.468.192
rivalutazione fondo di tesoreria 92.756 € 104.881
di cui: Irpef su rivalutazione -11.464 -€ 12.963
T.F.R netto nell'anno 1.645.670 € 1.560.110
diminuzioni per liquidazioni nell'anno -619.450 -€ 507.094
diminuzioni per versamento ai fondi pensione -199.808 -€ 192.041
totale fondo al 31.12 7.928.006 € 7.101.595
di cui al fondo tesoreria c/gestione INPS 6.276.637 € 5.386.498
di cui al fondo ex L. 297/82 in cooperativa 1.651.369 € 1.715.097
fondo trattamento fine rapporto di lavoro
voci di bilancio al 31.12.2014 al 31.12.2013
debiti verso soci per finanziamenti entro l’es.succ. € 1.325.817 € 1.302.238
debiti verso banche € 139.919 € 65.479
debiti verso banche es.oltre l'esercizio successivo € 369.066 € 505.286
debiti verso altri finanziatori € 0 € 0
debiti verso altri finanziatori es.oltre l'esercizio succ. € 0 € 0
acconti € 65.004 € 78.291
debiti verso fornitori € 1.559.737 € 1.615.230
debiti tributari € 937.327 € 1.452.480
debiti verso istituti previdenziali € 644.480 € 576.283
altri debiti € 4.914.725 € 4.290.095
totale € 9.956.075 € 9.885.382
alcuni importi potrebbero differire dai valori di bilancio per effetto degli arrotondamenti all'unità di euro
prospetto debiti
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Bilancio di esercizio al 31.12.2014
Di seguito un commento alle singole voci: D-3 - Debiti v/soci per finanziamenti – si tratta del prestito sociale accordato alla cooperativa ed è una forma di finanziamento da parte dei soci persone fisiche, tramite l’apporto di capitali a fronte dei quali viene riconosciuto un interesse. La disciplina relativa al prestito sociale e i tassi di interesse riconosciuti sui versamenti sono regolati dalla normativa vigente (legge 127/1991, DPR 601/1973, L. 59/1992), e da un apposito regolamento deliberato dall’assemblea dei soci in data 15.01.2001. Il prestito sociale è allocato tra i “debiti verso soci per finanziamenti esigibili entro l’esercizio successivo” in considerazione del fatto che si tratta di importi non vincolati ed esigibili a vista. L’ammontare complessivo raggiunto dal prestito si assesta ampiamente al di sotto del limite del triplo del patrimonio sociale, così come previsto dalla normativa attualmente vigente.
Il tetto massimo di raccolta pro capite attualmente si assesta a € 72.187,32
D-4: Debiti v/banche - I debiti verso banche, entro e oltre l’esercizio successivo, sono costituiti da: - € 1.817 per esposizioni da carte di credito; - € 60.567 dal mutuo ipotecario erogato dalla CA.RI.FVG Spa sull’immobile di nostra proprietà a
Pasian di Prato (Ud), e garantito da ipoteca di I° grado di € 520.000. - € 446.601 dal mutuo ipotecario erogato dalla Friuladria Credit Agricole sul nuovo immobile di
Bertiolo che accoglie la comunità denominata Casa & Piazza. Nella tabella sottostante si evidenziano gli elementi caratteristici dei due finanziamenti e della ripartizione del debito residuo in relazione agli importi esigibili oltre l’esercizio successivo.
anno 2014 anno 2013 incr
saldo al 01.01 € 1.302.238 € 938.406 39%
versamenti dell'anno € 533.165 € 616.125 -13%
prelevamenti dell'anno -€ 545.561 -€ 286.152 91%
interessi netti capitalizzati € 35.975 € 33.859 6%
saldo al 31.12 € 1.325.817 € 1.302.238 2%
patrimonio netto € 4.807.226 € 4.405.292
rapporto prestito / patrimonio 0,276 0,296
nb il valore del patrimonio qui riportato comprende anche il risultato di esercizio
provvisorio e non ancora approvato
prestito sociale
adeguamento del limiteindice
Istatrivalutazione nuovo limite
2010 € 67.167,56 1,60% € 1.074,68 € 68.242,24
2011 € 68.242,24 2,70% € 1.842,54 € 70.084,78
2012 € 70.084,78 3,00% € 2.102,54 € 72.187,32
2013 € 72.187,32
2014 € 72.187,32
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Bilancio di esercizio al 31.12.2014
Prospetto relativo al mutuo ipotecario con CA.RI.FVG Spa:
Prospetto relativo al mutuo ipotecario con Friuladria Credit Agricole Spa:
D-6: Acconti Al 31.12.2014 € 65.004: trattasi di anticipi da clienti per servizi che verranno erogati nel 2015.
D-7: Debiti v/fornitori Al 31.12.2014 i debiti verso fornitori ammontano a € 1.559.737, con una diminuzione del 3,5% rispetto all’anno precedente. Nel totale è ricompresa anche la voce “fornitori c/fatture da ricevere”, per € 154.796 (-7,5% rispetto all’anno precedente). I debiti verso fornitori cooperative e consorzi con i quali svolgiamo servizi attraverso la costituzione di ATI (Associazione Temporanea di Impresa) al 31.12.2014 ammontavano a € 717.684, contro i € 837.109 dell’anno 2013; questi debiti rappresentano al 31.12.2014 il 51% del totale dei debiti vs/fornitori.
importi
Esposizioni di conto corrente al 31.12.2014 € 1.817
Mutuo ipotecario Cassa di Risparmio del FVG Spa € 60.567
Mutuo ipotecario Friuladria Credit Agricole € 446.601
Totale € 508.985
debiti verso banche
Istituto eroganteCa.Ri.FVG
Pordenone
Importo originario del mutuo € 260.000
Scadenza mutuo giugno 2017
Capitale residuo al 31.12.2014 € 60.567
Capitale residuo al 31.12.2015 € 35.992
scade entro l'anno 2015 € 24.575
scade oltre l'anno 2015 € 11.417
debito ipotizzato oltre i 5 anni € 0
Istituto erogante FRIULADRIA
Importo originario del mutuo € 500.000
Scadenza mutuo settembre 2023
Capitale residuo al 31.12.2014 € 446.601
Capitale residuo al 31.12.2015 € 402.125
scade entro l'anno 2015 € 44.476
scade oltre l'anno 2015 € 357.649
debito ipotizzato oltre i 5 anni € 203.747
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Bilancio di esercizio al 31.12.2014
D-12: Debiti tributari I debiti tributari al 31.12.2014 ammontano a € 937.327, contro gli € 1.452.480 dell’anno precedente. Il debito Iva al 31.12 è di 94.874, dovendo scontare però l’importo di € 110.000 di acconto Iva già versato. La voce Erario c/Irap è pari a € 63.932 e si riferisce al saldo di imposta calcolata sulla base imponibile dell’anno 2014 maturata sul fatturato effettuato nella regione Veneto, nella quale non vige esenzione per la menzionata imposta; nel 2014 sono stati versati acconti per € 87.606, L’Iva in sospensione al 31.12 era di € 213.512. Il dettaglio viene meglio riportato nella seguente tabella:
D-13: Debiti v/Istituti Previdenziali - La voce passa da € 576.283 dell’anno 2013 a € 644.480 del 2014; i debiti verso l’INPS ammontano a € 526.712 per contributi previdenziali sulla mensilità di dicembre. Di seguito riportiamo l’elenco analitico dei debiti previdenziali:
al 31.12.2014 2013
Irpef dipendenti per ritenute pagate nel mese di gennaio, operate sulla
tredicesime e sulle paghe di novembre e dicembre€ 466.327 € 767.697
Irpef 1053 su compensi accessori del reddito da lavoro dipendente - art.
2 dl 27/05/2008, n. 93€ 68.330 € 0
Conguagli Irpef addizionali regionali e comunali per ritenute calcolate nel
mese di dicembre che saranno pagate ratealmente nell’esercizio
successivo
€ 219.057 € 254.280
Irpef dipendenti e collaboratori addizionali regionali sulle retribuzioni di
novembre, dicembre e tredicesima mensilità 2014€ 1.474
Irpef 1655 "bonus Renzi" art 1 DL 66/2014 mesi di novembre e
dicembre 2014 (importi a credito)-€ 219.523 € 0
debiti Irpef residui da conguagli da 730 codici 4730 4731 (acconti e
saldi)€ 6.712 € 0
Erario c/Irpef - Per ritenute alla fonte su interessi maturati dai soci
prestatori sul prestito sociale € 12.593 € 8.474
Erario c/Irpef lavoratori autonomi - per ritenute su compensi liquidati nel
mese di dicembre e versate in gennaio € 6.826 € 8.958
Iva vendite differite - Per Iva su fatture a Enti Pubblici con esigibilità
differita al momento dell’incasso€ 213.512 € 270.313
Erario c/Iva - Per saldo liquidazione Iva € 94.874 € 88.951
Erario c/IRAP - per saldo IRAP € 63.932 € 48.813
Altri debiti verso Erario € 3.214 € 4.994
totale debiti tributari € 937.327 € 1.452.480
debiti tributari
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Bilancio di esercizio al 31.12.2014
D-14: La voce Altri Debiti registra un incremento rispetto all’anno precedente, dovuto prevalentemente all’aumento del debito verso i lavoratori, che ricomprende sia le retribuzioni del mese di dicembre sia il rateo ferie maturato al 31 dicembre.
E) RATEI E RISCONTI PASSIVI
La voce di complessivi € 66.516 è costituita da importi iscritti seguendo il principio di proporzionalità temporale. E’ composta da ratei e risconti passivi per competenze 2014 riferite principalmente ad utenze per energia elettrica e costi di riscaldamento. CONTI D’ORDINE
I conti d’ordine hanno la funzione di evidenziare eventuali impegni e/o rischi assunti dalla cooperativa. L’importo evidenziato è dato da fidejussioni rilasciate tramite primarie compagnie assicurative a favore dei nostri committenti pubblici a copertura dei rischi di inadempimento dei lavori ottenuti in appalto dei servizi.
al 31.12.2014 al 31.12.2013
Debito verso Inps per saldo a debito del mod. DM 10 per
contributi sulle paghe di dicembre e versate in gennaio € 526.712 € 527.503
Debito verso Inps per Fondo di Tesoreria (Tfr soci lavoratori e
dipendenti)€ 70.196 € 0
Debito verso Inail per saldo degli oneri assicurativi per l’anno
in corso (al lordo dei crediti per premi assicurativi)€ 391 € 0
Debiti v/altri per Fondi Pensione € 47.181 € 48.780
totale debiti previdenziali € 644.480 € 576.283
debiti previdenziali
al 31.12.2014 al 31.12.2013 var in %
lavoratori c/retribuzioni € 4.783.234 € 4.156.593 € 626.641 15,1%
debiti per quote sociali da rimborsare ex soci € 8.112 € 8.112 € 0 0,0%
collaboratori c/retribuzioni € 4.593 € 3.850 € 743 19,3%
debiti verso assicurazioni € 18.741 € 6.423 € 12.318 191,8%
debiti per cauzioni € 29.784 € 29.784 € 0 0,0%
altri debiti € 70.260 € 48.687 € 21.574 44,3%
totale € 4.914.725 € 4.253.449 € 661.276 15,5%
altri debiti
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Bilancio di esercizio al 31.12.2014
In ottemperanza alle disposizioni del D.Lgs. 310/04 e alle indicazioni fornite dall’OIC presentiamo un prospetto contenente le informazioni necessarie al trattamento contabile e fiscale dei contratti di locazione finanziaria riferiti alle immobilizzazioni.
anno di acquisto 2006
numero contratto 701390
decorrenza 30/06/2006
durata leasing in anni 15
numero rate mensili 180
scadenza contratto 04/07/2021
valore totale dell'operazione da contratto € 472.345
maxi-canone iniziale € 34.000
importo canoni mensili € 1.879
variazioni dello stato patrimoniale
attivo
valore del bene locato € 340.000
valore del bene ipotetico al subentro contratto € 294.100
passivo
fondo per ammortamento presunto € 40.800
valore netto contabile al 31.12.2014 € 253.300
variazioni del conto economico
quota presunta di ammortamento € 10.200
quota capitale rif.ai canoni maturati nell'anno € 13.752
quota interessi rif.ai canoni maturati nell'anno € 8.797
differenza interessi per indicizzazione tasso (media euribor) -€ 463
totale interessi dell'anno € 8.334
dettaglio dei dati contrattuali leasing immobiliare
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Bilancio di esercizio al 31.12.2014
ANALISI DELLE VOCI DEL CONTO ECONOMICO
A) VALORE DELLA PRODUZIONE
I ricavi suddivisi per aree di servizi sono così raggruppati:
Anche nell’esercizio 2014, come nei precedenti esercizi, registriamo un incremento dei ricavi (+3,3%) seppure in misura inferiore agli anni precedenti (+3,5% nel 2013, +5,8% nel 2012 e +7,8% nel 2011) cosa tutt’altro che scontata, considerato il difficilissimo contesto economico in cui ci stiamo muovendo. Come l’anno scorso possiamo ribadire la caratteristica comune che ha contraddistinto questo incremento: è un incremento che riguarda quasi tutte le aree, fatto per piccoli pezzi, per integrazioni di singoli servizi, per interventi legati al territorio. Un tratto importante e davvero significativo, che dice del lavoro quotidiano, minuzioso e coerente svolto nei nostri servizi. Uno sforzo particolare è stato rivolto inoltre al mantenimento degli appalti in scadenza, caratteristica che contraddistinguerà anche l’esercizio 2015. Come eventi rilevanti in termini di volumi segnaliamo che il 2014 ha risentito interamente della perdita dell’appalto della Casa di Riposo di Lamon (BL), che pesava ca. 800.000 euro, e, al contrario, dell’acquisizione dell’appalto del CRDGG di Sacile che ha inciso per pari importo. I servizi svolti da terzi in Associazioni Temporanee di Impresa, rimangono sostanzialmente invariati sia in valori assoluti che in termini percentuali attestandosi circa al 7% dei ricavi. L’importo di tali attività trova corrispondenza tra i costi della produzione nella voce B7 per servizi.
31.12.2014 31.12.2013 var
ricavi per prestazioni socio-sanitarie ed educative ed
altre prestazioni inerenti l’oggetto sociale€ 38.378.840 € 37.145.468 3,3%
contributi in conto esercizio € 159.315 € 62.208 0,0%
altri ricavi e proventi € 303.448 € 220.422 37,7%
totale € 38.841.603 € 37.428.098 3,8%
valore della produzione
31.12.2014 31.12.2013 variaz
residenziali anziani 9.199.380 9.769.505 -5,8%
domiciliari e centri diurni anziani 3.821.136 3.611.639 5,8%
educativi, assistenziali handicap, politiche
giovanili, prima infanzia, servizi all'agio, ...8.481.372 7.766.186 9,2%
residenziali e semi-residenziali disabilità 7.172.931 6.219.048 15,3%
residenziali e semi residenziali salute mentale 7.023.045 7.053.057 -0,4%
parziale 35.697.864 34.419.435 3,7%
ricavi per altri servizi a terzi 30.608 29.820 2,6%
totale ricavi per servizi svolti direttamente 35.728.472 34.449.255 3,7%
ricavi per servizi svolti da terzi 2.650.367 2.696.213 -1,7%
totale ricavi delle prestazioni di servizi 38.378.840 37.145.468 3,3%
fatturato per aree di attività
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Residenziale Anziani. Con riferimento ai ricavi, come preventivato, mancando il citato fatturato di Lamon, l'area si attesta poco sopra i 9 mil. di €, sostenuta dall'incremento di alcuni servizi – in particolare l’implementazione di servizi infermieristici e fisioterapici presso Case di Riposo da noi già gestiti in relazione all’erogazione dei tradizionali servizi assistenziali. Andamento prospettico: al momento possiamo affermare che anche il 2015 è da ritenersi sotto controllo. Infatti, rinnovato l'appalto della CdR di Muggia e la convezione di Cimolais, l'unica minaccia è rappresentata dalla scadenza nel 2015 dell’appalto della CdR di Maniago. Territoriale Anziani. L'andamento dell'area risulta abbastanza stabile, anche qui incrementata rispetto al 2013 in relazione all’estensione di alcuni servizi, e per l’acquisizione del nuovo appalto del SAD di Cavallino, che ci siamo aggiudicati dall’ottobre 2014 e che dunque esprimerà interamente i suoi effetti nell’esercizio 2015 - mentre più incerta risulta la situazione in prospettiva. Rimanendo in tema di SAD registriamo una generalizzata flessione dei ricavi e dei relativi margini - condizionati dall’aumentato costo del lavoro. Andamento prospettico: con l’apporto del nuovo appalto del SAD di Cavallino e dopo la citata riaggiudicazione del domiciliare monfalconese nonché dei servizi domiciliari della Val Pusteria, l’esercizio 2015 si presenta problematico solo in funzione di alcune scadenze di appalto. Servizi Educativi, assistenziali handicap, politiche giovanili, prima infanzia, servizi all’agio... Si conferma il trend positivo con cui si sta muovendo l'area (+10% rispetto al 2013), che con i residenziali anziani continua a rappresentare oggi il 50% dei ricavi aziendali, insieme superando i 17,5 milioni di fatturato diretto (cioè al netto di ATI): proprio qui si realizza in maniera accentuata quella dinamica che ha caratterizzato l’esercizio, e cioè la crescita non dovuta a nuovi grandi appalti, ma a piccoli e numerosi interventi ed integrazioni. Andamento prospettico: l’area appare sufficientemente stabile anche in chiave prospettica. Residenziali e semiresidenziali Disabilità E’ l’area che fa registrare il maggior incremento in termini di ricavi (+15%), determinato in gran parte, ma non solo, dal nuovo appalto di Sacile, che, come preventivato, ha consentito di toccare quota 7 milioni – pesando da solo per ca. 800.000 euro Andamento prospettico: andando a regime il CRDGG di Sacile e considerato il rinnovo degli appalti in scadenza nel 2014 (ASS 3 e Begliano), l’area si assesterà sopra la soglia dei 7 milioni di ricavi anche nel 2015.
Servizi Residenziali, semiresidenziali e domiciliari nell’area Salute Mentale - Ricavi in linea, sostanzialmente inalterati ed attestati appena sopra i 7 milioni di euro. Il sostanziale mantenimento delle posizioni è da considerarsi un buon risultato comunque, essendo venuti a mancare, per scadenza d’appalto, gli ultimi 2 mesi di fatturato Casa Basaglia (che pesava per ca. un milione di euro in ragione d’anno). Andamento prospettico: nonostante i miglioramenti osservati in diversi servizi, l’area avrà una netta flessione dettata dalla citata perdita di Casa Basaglia (1 milione di euro, con il corollario degli appartamenti di via Zuegg a Merano da marzo 2015). Soprattutto nel 2015 andranno in scadenza una serie di appalti di notevole entità economica, i cui esiti condizioneranno il comportamento dell’area nel 2015. Tipologia di servizio In riferimento alla tipologia, il quadro è un po’ cambiato: assistiamo in particolare ad una ovvia flessione della residenzialità, in seguito alla citata cessazione del servizio relativo alla Casa di Riposo di Lamon (per tutto il 2014), e anche a quella – parziale – di Casa Basaglia di Merano (per gli ultimi due mesi dell’esercizio 2014. Sostanzialmente in linea la dinamica delle altre aree gestite.
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Bilancio di esercizio al 31.12.2014
Più del 90% dei ricavi sono riferibili, come sempre, a committenza pubblica ed anche la relazione commerciale con i privati è comunque spesso riconducibile a contratti di natura pubblica (es. compartecipazione alla spesa per servizi domiciliari o servizi alla prima infanzia).
Distribuzione geografica Anche da questo punto di vista lo scenario è un po’ cambiato - e ulteriormente si modificherà nel corso del 2015: infatti, come sopra evidenziato, nel 2014 ci è venuto a mancare totalmente il fatturato della CdR. Di Lamon (BL), con una conseguente riduzione di quella parte di lavoro svolto nel Veneto – il cui peso percentuale scende di 2 punti (passando dal 15,32% sul totale fatturato di Itaca, al 13,44%); cala anche il fatturato sviluppato in Alto Adige, avendo cessato nell’ottobre 2014 l’attività della struttura per la salute mentale di Merano “Casa Basaglia” e il cui effetto si vedrà, in tutta la sua ampiezza, nel corso del 2015 (pesando, in ragione d’anno, per ca. un milione di euro al netto di ATI). Cosi la presenza in Friuli-Venezia Giulia sale all’82,61% (aumentando di 3 punti rispetto al 2013), con la prospettiva, per il 2015, di un ulteriore rafforzamento. Per un maggiore dettaglio sulla presenza delle nostre attività nelle varie province si rimanda come sempre alla relazione sulla gestione mentre in riferimento alla distribuzione geografica utile ai fini della tassazione Irap si rinvia alla nota sull’Imposta Regionale sulle Attività Produttive.
Nella voce Altri ricavi e proventi si segnalano: voce a) - € 159.315, trattasi in particolare dei contributi (€ 65.902) erogati dalla Regione F.V.G. a sostegno della gestione dei nidi d’infanzia di cui alla L.R. 30/2007 art. 2, di contributi erogati in relazione a specifiche progettazioni (€ 19.029 sul progetto “Let’s move the market”), di contributi ricevuti a fronte di progettualità innovative ex L.R. 17 che hanno insistito su diverse aree produttive per complessivi € 17.125, nonché di contributi a fronte di trasformazioni di contratti di lavoro a tempo indeterminato – per un totale complessivo di € 19.448). voce b) - € 302.763; tra le voci più significative:
€ 186.431 per proventi ricevuti da Fon.Coop (Fondo Paritetico Interprofessionale Naz.le per la Formazione Continua) e dalla Regione F.V.G. a parziale rimborso dei costi sostenuti per i corsi professionali a favore dei lavoratori;
€ 23.072 per rimborsi da parte di istituti assicurativi per sinistri ed altri risarcimenti assicurativi;
€ 73.744 per sopravvenienze ordinarie e plusvalenze patrimoniali;
€ 12.375 altri ricavi e proventi vari;
€ 5.770 per contributi GSE relativi agli impianti fotovoltaici installati nelle strutture di proprietà (il nido d’infanzia Farfabruco, e la nuova struttura per la salute mentale di Bertiolo).
2014 % 2013 %
residenziali 21.357.020 60% 21.681.139 63%
semiresidenziali 3.334.015 9% 2.314.095 7%
domiciliari 7.799.152 22% 6.015.255 17%
territoriali 3.207.677 9% 4.408.946 13%
TOTALE 35.697.864 100% 34.419.435 100%
fatturato per tipologia di servizio
CON ATI SENZA ATI % C.A.
Friuli-Venezia Giulia 31.703.392 29.710.073 82,61%
Veneto 5.156.659 4.914.172 13,44%
Alto Adige 1.518.789 1.104.227 3,96%
totale 38.378.840 35.728.472 100%
distribuzione geografica del fatturato al 31.12.2014
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B) COSTI DELLA PRODUZIONE
Nel 2014 i costi della produzione registrano un incremento del 3,9% rispetto all’anno precedente, in linea con l’incremento della produzione (+3,8%). La voce è comprensiva dei servizi svolti da terzi in forma di Associazioni Temporanee di Impresa, che quest’anno ammontano a € 2.650.367. Le variazioni più significative tra 2013 e 2014 si riscontrano nei costi per servizi (+3,5%), nel costo del personale (+3,8%) e negli ammortamenti (+6,6%); sensibile anche l’aumento degli accantonamenti per controversie legali, per i motivi che saranno altrove spiegati. In controtendenza invece i costi per locazioni e godimento beni di terzi (-5,8%) e i costi per oneri diversi di gestione (-23,9%), entrambe le voci sono in forte diminuzione rispetto al passato. 6) COSTI PER MATERIE PRIME, SUSSIDIARIE, DI CONSUMO E MERCI: Riportiamo il dettaglio delle categorie:
Complessivamente gli acquisti di materie prime e materiali di consumo si assestano ad un +1,3% totale e si giustificano con l’incremento delle attività. Nelle singole voci si nota una diminuzione dei costi dei carburanti (-9%) dovuta alla generalizzata diminuzione dei prezzi, e una diminuzione dei costi di riscaldamento (-25%), anche grazie ad un inverno decisamente mite. In calo anche gli indumenti di lavoro (-16%) mentre aumentano gli acquisti di materiali di pulizia (+31%). Nell’insieme si notano i frutti di una oculata politica di contenimento dei costi e di attenzione verso gli sprechi.
2014 2013 var in %
B6 per acquisti di materie prime € 1.105.424 € 1.077.303 € 28.121 2,6%
B7 per servizi € 5.190.380 € 5.013.125 € 177.255 3,5%
B8 per godimento beni di terzi € 246.624 € 261.721 -€ 15.097 -5,8%
B9 per il personale € 31.094.272 € 29.945.166 € 1.149.106 3,8%
B10 per ammortamenti e svalutazioni € 423.706 € 397.352 € 26.355 6,6%
B11 variazioni delle rimanenze € 10.917 -€ 4.935 € 15.852 -321,2%
B12 B13 accantonamento per rischi e oneri € 149.500 € 30.000 € 119.500 398,3%
B14 oneri di gestione € 203.490 € 267.229 -€ 63.738 -23,9%
TOTALE € 38.424.313 € 36.986.961 € 1.437.353 3,9%
voci del conto economico
dettaglio delle categorie 2014 2013 var
generi alimentari € 361.950 € 350.389 3,3%
merci e materiali pulizie € 135.012 € 102.883 31,2%
indumenti di lavoro € 41.164 € 48.976 -16,0%
carburanti e lubrificanti € 209.347 € 229.733 -8,9%
carburanti e lubrificanti per riscaldamento € 23.706 € 31.531 -24,8%
materiale ludico e di cancelleria € 75.801 € 76.350 -0,7%
stoviglieria, casalinghi, … e altri beni di consumo € 151.061 € 146.681 3,0%
materiale igienico sanitario e biancheria € 107.384 € 105.021 2,2%
TOTALE € 1.105.424 € 1.091.565 1,3%
materie prime sussidiarie di consumo e merci
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7) COSTI PER SERVIZI
I costi per servizi registrano un aumento del 3,5% rispetto all’anno precedente. I costi per servizi svolti da terzi in raggruppamento temporaneo di impresa subiscono un decremento del 2% (€ 2.645.587 nel 2014 contro € 2.696.215 del 2013; sono compresi nelle voci contrassegnate con (1) e rappresentano il 51% del totale dei costi di questa voce.
Le voci che registrano le variazioni più significative in aumento sono i servizi telefonici (+26%), le consulenze (+69%), i contratti di assistenza e sviluppo software (+114%), i costi di stampa e tipografia (+40%), le commissioni fideiussorie (+88%) e gli altri servizi (+64%), mentre tra le voci in diminuzione segnaliamo le utenze (-27%), le manutenzioni e riparazioni generiche (-18%), le assicurazioni (-31%) e le spese per corsi di formazione e aggiornamento (-15%).
2014 2013 var
servizi telefonici 118.681 94.247 25,9%
servizi postali 12.077 12.049 0,2%
servizi di pulizia (1) 852.956 861.361 -1,0%
prestazioni assistenziali e sanitarie e ausiliarie (1) 1.585.444 1.636.059 -3,1%
servizi vari e manutenzioni da terzi (1) 66.727 60.857 9,6%
compensi per corsi FSE e formazione generica 66.099 72.203 -8,5%
fornitura energia elettrica 81.065 82.257 -1,4%
fornitura gas, metano e acqua 76.943 105.363 -27,0%
servizi pubblicità 8.424 8.614 -2,2%
consulenze legali, amministrative, tecniche e notarili 153.798 90.849 69,3%
assistenza software, hardware e altre macch.uff. 59.813 27.926 114,2%
servizi di trasporto 1.848 4.350 -57,5%
servizi di lavanderia e guardaroba (1) 374.450 361.872 3,5%
servizio di fornitura pasti e soggiorni, servizi ludici,
intrattenimento, spettacolo… (1)877.525 831.999 5,5%
manutenzioni e riparazioni automezzi 129.819 114.659 13,2%
altre manutenzioni e riparazioni 77.300 94.539 -18,2%
spese contrattuali 20.948 21.826 -4,0%
assicurazioni (automezzi – immobili – varie) 88.491 129.314 -31,6%
tipografia 22.645 16.157 40,2%
iscriz. rimborsi formazione aggiornamento soci 27.952 33.053 -15,4%
diarie – viaggi – spese varie e pedaggi autostradali per
gestione servizi 21.823 20.732 5,3%
percentuale consortile 76.486 73.582 3,9%
compensi amministratori 0 0
compensi sindaci 20.800 20.749 0,2%
compensi collaboratori e altri compensi per prestazioni
di terzi83.778 70.632 18,6%
commissioni fidejussorie per cauzioni definitive su
contratti66.612 35.309 88,7%
altri servizi, compreso smaltimento rifiuti 217.878 132.566 64,4%
totale costi per servizi € 5.190.380 € 5.013.125 3,5%
costi per servizi
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8) COSTI PER GODIMENTO DI BENI DI TERZI
La voce, che registra una diminuzione del 7% rispetto all’anno precedente, comprende principalmente fitti passivi dovuti per nostre strutture e uffici distaccati nei diversi territori dove operiamo, i canoni leasing relativi al contratto in vigore sull’immobile in zona industriale Paradiso a Pordenone, nonché attrezzature per la formazione e macchine fotocopiatrici per gli uffici.
9) COSTI PER IL PERSONALE
Il contratto applicato è il CCNL delle Cooperative Sociali. L’incremento della voce B.9 è del 3,8% rispetto al 2013, a fronte di un aumento del 2,1% delle ore lavorate e del 3,3% del valore della produzione. A far data dal 01.01.2014 la cooperativa ha erogato la terza e ultima tranche di aumenti in applicazione del CCNL sottoscritto in data 16.11.2011 e attualmente in vigore dal 01.01.2012. al 31.12.2014 non è ancora stata presentata alcuna piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale. Nella voce Salari e stipendi, in base ai principi contabili è compreso l’importo di € 1.587 derivante da proventi per mancato preavviso. Il personale mediamente impiegato (incremento del 5,1%) è così costituito:
2014 2013
fitti passivi € 157.408 € 182.177
spese condominiali € 8.760 € 6.465
canoni di leasing € 25.002 € 34.912
noleggi e provvigioni € 55.454 € 38.167
totale costi per godimento beni di terzi € 246.624 € 261.721
costi per godimento beni di terzi
9) costi per il personale
2014 2013 var %
9.a salari e stipendi € 22.419.847 € 21.712.853 3,3%
9.b oneri sociali € 6.427.446 € 6.160.176 4,3%
9.c trattamento di fine rapporto € 1.593.252 € 1.468.192 8,5%
9.d trattamento di quiescienza e simili € 6.097 € 4.852 25,7%
9.e altri costi € 647.630 € 599.093 8,1%
totale costo del personale € 31.094.272 € 29.945.166 3,8%
costi per il personale
2014 2013
Media annua personale iscritto a libro paga 1.518 1.444
di cui: soci lavoratori 1.160 1.120
di cui: dipendenti 358 324
costi per il personale
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Bilancio di esercizio al 31.12.2014
ed ha avuto la seguente movimentazione:
L’incremento del personale impiegato mediamente nell’anno (+5,1%, passato da 1444 a 1518) è la risultanza data dall’aumento del 3,6% dei soci lavoratori (rispetto al 5% dell’anno precedente) e a quello dei lavoratori dipendenti (+16%, mentre l’anno scorso si registrava un decremento di questa categoria del 4,2%).
Itaca è una cooperativa a mutualità prevalente iscritta all’apposito Albo previsto dall’art. 2512 del codice civile e si avvale prevalentemente della prestazione lavorativa dei propri soci. Per quanto riguarda i requisiti di prevalenza, si precisa ancora che la Cooperativa Itaca, cooperativa sociale di cui alla L. 381/91 ai sensi dell’art. 111 septies delle disposizioni per l’attuazione del C.C. e disposizioni transitorie (R.D. 318/1942 e successive modifiche), è un soggetto che, per sua natura, è sempre considerato cooperativa a mutualità prevalente e non è, quindi, tenuto al rispetto dei requisiti di cui all’art. 2513 c.c. In merito all’automatismo sopra enunciato, comunque, si precisa che: - tra gli scopi statutari della cooperativa Itaca c’è il perseguimento dell’interesse generale della
comunità alla promozione umana ed all’integrazione sociale attraverso la gestione di servizi socio sanitari ed educativi;
- i requisiti di cui all’art. 2514 del c.c. sono richiamati nel nostro statuto sociale; - la Cooperativa Itaca è iscritta all’Albo Regionale delle Cooperative Sociali ed all’Albo delle
Cooperative a Mutualità Prevalente. La Cooperativa Itaca realizza lo scambio mutualistico, coerentemente a quanto previsto all’art. 3 dello Statuto Sociale, instaurando con i soci rapporti di lavoro dipendente, e tale scambio trova la sua espressione nel conto economico all’interno della voce B 9 - Costi della Produzione per il personale. I soci lavoratori mediamente occupati nell’anno sono stati il 76,42% dei lavoratori totali, mentre in relazione al costo del lavoro, la parte che ha interessato i soci è pari al 82,56% del costo complessivo.
soci lav dipendenti tot soci lav dipendenti tot
lavoratori al 01.01 1.116 301 1.417 1.062 291 1.353
lavoratori assunti nell'anno 101 366 467 94 283 377
lavoratori dimessi nell'anno 60 317 377 40 295 335
lavoratori al 31.12 1.157 350 1.507 1.116 279 1.395
anno 2013 anno 2014
numero medio annuo lavoratori 1.160 76,42% 358 23,58%
costo complessivo del lavoro € 25.671.121 82,56% € 5.423.151 17,44%
costo medio pro capite € 22.130 € 15.148
dipendentisoci lavnumero e costo medio lavoratori
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10) AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI Gli ammortamenti dei beni acquistati nell’anno sono calcolati con aliquote ridotte del 50% e sono conteggiati sul costo di acquisto diminuito dei contributi concessi per tali investimenti. Per altre informazioni si rimanda alle note sulle immobilizzazioni. 10) a - Ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali Gli ammortamenti ordinari sulle immobilizzazioni immateriali (effettuati direttamente in conto) sono stati calcolati secondo le aliquote evidenziate nella sottostante tabella:
Gli ammortamenti delle manutenzioni e riparazioni nonché dei costi pluriennali sono proporzionali alla durata della locazione e/o gestione e/o comodato delle singole strutture. L’ammortamento dei costi pluriennali per la Comunità Casa Carli a Maniago è stato calcolato in tredici anni, in relazione al contratto di concessione quindicinale (dall’estate 2004) con avvio del servizio nel 2006.
costo
amm.lealiquota amm.to 2014
anno di origine (x
cat. 7 altre)
3. utilizz. opere dell’ingegno: software € 42.520 20% € 8.974
7. altre
- costi plur.li asilo nido Gorgo di Latisana € 105.615 6,67% € 7.045 2002
- costi plur.li asilo nido Gorgo di Latisana € 2.989 7,14% € 213 2003
- costi plur.li asilo nido Gorgo di Latisana € 3.458 11,11% € 384 2008
- costi plur.li asilo nido Gorgo di Latisana € 58.350 12,50% € 7.294 2009
- costi plur.li asilo nido Gorgo di Latisana € 29.839 14,29% € 4.264 2010
- costi plur.li via Ricchieri € 162.576 7,69% € 12.502 2004/2005
- costi plur.li via Ricchieri € 27.597 11,11% € 3.066 2008
- costi plur.li via Ricchieri € 5.000 14,30% € 715 2012
- costi plur.li Casa Carli - Maniago (PN) € 290.580 7,69% € 22.346 2005/2006
- costi plur.li Casa Carli - Maniago (PN) € 2.000 20,00% € 400 2014
- man. locali Fiumicello € 3.180 16,67% € 530 2010
- Ufficio Tolmezzo € 538 20,00% € 108 2012
- Comunità nove sant'Osvaldo € 3.024 20,00% € 605 2012
- Pordenone via San Francesco € 24.125 16,67% € 4.022 2012
- tinteggiatura cdr Fogliano € 4.406 12,50% € 551 2014
totale ammortamenti immobilizzazioni immateriali € 73.017
ammortamenti delle immobilizzazioni
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Bilancio di esercizio al 31.12.2014
10) b - Ammortamenti delle immobilizzazioni materiali. Gli ammortamenti ordinari sulle immobilizzazioni tecniche sono stati calcolati sul valore storico delle stesse diminuito degli eventuali contributi in c/capitale ricevuti ai sensi della L. R. 7/92. Sono state applicate le aliquote evidenziate nel prospetto che segue.
Le aliquote utilizzate sono quelle fiscalmente previste in quanto ritenute congrue alla durata economico tecnica. Per i beni entrati in funzione nell’anno in corso le aliquote sono state ridotte al 50%. 10) d - Svalutazione dei Crediti - Al 31.12.2014 l’accantonamento al fondo svalutazione crediti è stato di € 39.000, contro i € 1.770 dell’anno precedente. Come già esposto nella parte riguardante i crediti, nell’anno 2014 è stato operato un accantonamento tale da adeguare il fondo agli effettivi rischi di inesigibilità. 11) Variazione delle Rimanenze - Al 31.12.2014 il magazzino presenta un saldo di € 50.950, al 31.12.2013 la consistenza era di € 61.868, con la conseguente variazione negativa di € 10.918. 12) Accantonamenti per rischi - E’ stato effettuato un accantonamento di € 135.000 al Fondo Rischi Controversie Legali per far fronte a prevedibili oneri dovuti a vertenze di lavoro. 13) Altri Accantonamenti – La voce comprende l’accantonamento di € 14.500 al Fondo Formazione del personale in conformità ad una delibera del Consiglio di Amministrazione, in considerazione di oneri per la formazione e l’aggiornamento del personale e visto l’utilizzo nell’anno per € 28.401 per maggiori oneri relativi alla formazione sulla sicurezza. 14) Oneri diversi di gestione – La voce subisce un forte decremento rispetto all’anno precedente (-24%).
costo
ammort.lealiquota amm.to 2014
edifici € 4.019.551 3% € 123.160
impianti di comunicazione € 0 25% € 0
impianti di sollevamento € 0 7,50% € 0
macchinari e attrezzature varie – biancheria € 253.864 15% € 12.820
automezzi € 354.038 25% € 133.856
mobili € 441.970 12% € 14.574
arredi € 96.874 15% € 14.500
macchine d’ufficio € 64.557 20% € 12.779
€ 311.689totale ammortamenti immobilizzazioni materiali
ammortamenti delle immobilizzazioni
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Bilancio di esercizio al 31.12.2014
C) PROVENTI ED ONERI FINANZIARI
C 16) - I proventi finanziari, per complessivi € 43.229, rappresentano principalmente gli interessi attivi maturati sulle giacenze della liquidità bancaria. C 17) - Interessi ed altri Oneri Finanziari: la voce registra un incremento di circa 16.236 € (+30%), dovuta principalmente agli interessi passivi Friuladria sul mutuo per la comunità di Bertiolo, che l’anno scorso pesava solo per tre mesi. Complessivamente si conferma una situazione ormai consolidata di buona liquidità, che rende sporadico il ricorso al sistema creditizio. Attualmente sono iscritti a bilancio due finanziamenti a M/L termini (entrambi mutui ipotecari), quello con la Cassa di Risparmio del FVG risalente al 2009 e scadente nel 2017 relativo alla comunità di Pasian di Prato (Ud), e quello decennale erogato nel 2013 dalla Banca FriulAdria-Credit Agricole per la nuova comunità residenziale di Bertiolo (Ud). In aumento anche gli interessi sul prestito sociale (+15%), che da soli rappresentano nell’anno il 69% degli oneri finanziari totali.
La situazione debitoria nei confronti degli istituti bancari è molto contenuta e costantemente sotto controllo; a fine 2014 diminuisce del 11% ed è limitata ai due mutui bancari di cui abbiamo fatto precedentemente cenno. Per tutto il 2014 la cooperativa è rimasta in equilibrio finanziario e non ha mai dovuto ricorrere a strumenti bancari di indebitamento a breve. D) RETTIFICHE DI VALORE DELLE ATTIVITA’ FINANZIARIE
D19) a – svalutazioni di partecipazioni. Nell’anno 2014 è stata effettuata una svalutazione di € 20.000 relativa alla partecipazione nella Cooperativa Hattiva; la svalutazione si è resa necessaria a seguito di messa in liquidazione della cooperativa a fronte di bilanci deficitari.
2014 2013
abbonamenti riviste e periodici € 15.078 € 17.209
quote associative € 66.000 € 63.750
contributi ad organizz no profit - donazioni € 19.043 € 68.825
sanzioni e penalità € 5.874 € 10.673
tasse circolazioni automezzi € 16.738 € 16.549
imposte e tasse € 44.673 € 48.304
spese varie € 36.086 € 41.918
totale costi per oneri diversi di gestione € 203.490 € 267.229
oneri diversi di gestione
anno 2014 anno 2013 var
interessi passivi verso banche € 879 € 6.145 -85,7%
interessi passivi su mutui € 17.741 € 6.162 187,9%
interessi passivi v/soci (su prestito sociale) € 48.812 € 42.368 15,2%
altri interessi passivi € 3.149 -€ 330 -1054,0%
totale interessi ed altri oneri finanziari € 70.581 € 54.345 29,9%
interessi ed altri oneri finanziari
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Bilancio di esercizio al 31.12.2014
E) PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI E 21) Oneri - La voce accoglie sopravvenienze e insussistenze passive, oneri e perdite varie per un importo complessivo di € 508;
E 22) Imposte sul reddito dell’esercizio – IRAP. La legge regionale del Friuli Venezia Giulia n. 1 del 2 febbraio 2005 (finanziaria 2005) ha reso definitiva l’esenzione dall’imposta regionale sulle attività produttive per le cooperative sociali, in quanto Onlus di diritto (art. 1 punto 13 comma c) che modifica l’art 2bis della L.R. 3/2002). L’esenzione per le cooperative sociali iscritte all’Albo Regionale è stata riconfermata dall’art. 32 comma 7 della L.R. 20 del 26 ottobre 2006 (Norme in materia di cooperazione sociale). Analogo provvedimento di esenzione a favore di Onlus è presente nella Provincia di Bolzano ai sensi della L.P. 11/2003 dove abbiamo richiesto ed ottenuto l’esenzione dal pagamento del Tributo. Resta salva l’applicazione dell’imposta per il fatturato realizzato nelle altre regioni: nella fattispecie nella Regione Veneto dove abbiamo consolidato il nostro fatturato, così da raggiungere il 13,44% del valore totale; di conseguenza l’IRAP di competenza è stata ricalcolata in € 63.932, con un decremento del 25% rispetto all’anno precedente. Il minor valore dell’imposta si spiega con il sensibile aumento delle deduzioni per lavoro a tempo indeterminato dalla base imponibile IRAP. IRES: la cooperativa è esente da Ires ai sensi dell’art. 11 D.P.R. 601/73, come previsto dal D.Lgs. 63 del 15.04.2002, art. 6 punto 6. ALTRE INFORMAZIONI Nel corso dell'anno 2014 gli amministratori, tutti lavoratori, per la partecipazione ai consigli di amministrazione hanno percepito regolare retribuzione delle ore effettuate, come previsto da delibera assembleare, senza l’erogazione di ulteriori e specifici compensi; mentre i compensi per il collegio sindacale ammontano a € 20.800, di cui € 800 per cassa di previdenza e € 9.000 per la revisione legale. In ottemperanza alle disposizioni previste dall’art. 2427 punti 2 e 4 presentiamo di seguito una tabella riassuntiva delle variazioni intervenute nello Stato Patrimoniale e nel Conto Economico, precisando che la nota integrativa contiene tutte le informazioni previste relative alle variazioni delle poste di bilancio nonché la loro distinta indicazione se trattasi di attività o passività a breve.
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Bilancio di esercizio al 31.12.2014
2014 in % 2013 in % variaz in %
STATO PATRIMONIALE – ATTIVO
A) CREDITI VERSO SOCI già richiamati € 45.280 0,3% € 33.090 0,2% € 12.190 37%
B) IMMOBILIZZAZIONI
I° Immobilizzazioni immateriali € 197.503 1,2% € 256.615 1,5% -€ 59.112 -23%
II° Immobilizzazioni materiali € 3.828.217 22,4% € 3.754.447 22,5% € 73.770 2%
III° Immobilizzazioni finanziarie € 107.677 0,6% € 107.210 0,6% € 467 0%
TOTALE IMMOBILIZZAZIONI € 4.133.397 24,2% € 4.118.272 24,1% € 15.125 0%
C) ATTIVO CIRCOLANTE
I° Rimanenze € 50.951 0,3% € 61.868 0,4% -€ 10.917 -18%
II° Crediti € 7.901.986 46,3% € 9.393.905 56,3% -€ 1.491.919 -16%
III° Attività finanziarie non immobilizzazioni € 250.000 1,5% € 0 0,0% € 250.000 -
IV° Disponibilità liquide € 4.636.958 27,1% € 3.035.086 18,2% € 1.601.872 53%
TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE € 12.839.895 75,2% € 12.490.859 74,8% € 349.036 3%
D) RATEI E RISCONTI € 66.516 0,4% € 55.673 0,3% € 10.843 19%
TOTALE ATTIVO (A+B+C+D) € 17.085.088 100% € 16.697.894 100% € 387.194 2,3%
STATO PATRIMONIALE – PASSIVO
A) PATRIMONIO NETTO € 4.807.226 28,1% € 4.533.874 27,2% € 273.352 6%
B) FONDI PER RISCHI ED ONERI € 650.000 3,8% € 528.901 3,2% € 121.099 23%
C) TRATTAMENTO DI F.R. € 1.651.369 9,7% € 1.715.097 10,3% -€ 63.728 -4%
D) DEBITI € 9.956.075 58,3% € 9.885.382 59,2% € 70.693 1%
E) RATEI E RISCONTI € 20.418 0,1% € 34.641 0,2% -€ 14.223 -41%
TOTALE PASSIVO (A+B+C+D+E) € 17.085.088 100% € 16.697.895 100% € 387.193 2,3%
CONTO ECONOMICO 2014 in % 2013 in % variaz in %
A) VALORE DELLA PRODUZIONE € 38.841.603 100% € 37.428.098 100% € 1.413.505 3,8%
B) COSTI DELLA PRODUZIONE
6) per materie prime sussidiarie di consumo € 1.105.424 2,8% -€ 1.077.303 2,9% € 2.182.727 -203%
7) per servizi € 5.190.380 13,4% -€ 5.013.125 13,4% € 10.203.505 -204%
8) per godimento di beni di terzi € 246.624 0,6% -€ 261.721 0,7% € 508.345 -194%
9) per il personale € 31.094.272 80,1% -€ 29.945.166 80,0% € 61.039.438 -204%
10) ammortamenti e svalutazioni € 423.706 1,1% -€ 397.352 1,1% € 821.058 -207%
11) variazione rimanenze di materie prime € 10.917 0,0% -€ 4.935 0,0% € 15.852 -321%
12) accantonamenti per rischi € 135.000 0,3% -€ 15.000 0,0% € 150.000 -1000%
13) altri accantonamenti € 14.500 0,0% -€ 15.000 0,0% € 29.500 -197%
14) oneri diversi di gestione € 203.490 0,5% -€ 267.229 0,7% € 470.719 -176%
TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE € 38.424.313 98,9% -€ 36.986.961 98,8% € 75.421.144 -204%
DIFFERENZA TRA (A-B) € 417.290 1,1% € 441.137 1,2% -€ 23.847 -5%
C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI* -€ 27.352 0,1% -€ 25.971 0,1% -€ 1.381 5%
D) RETTIFICHE DI VALORE DELLE ATTIVITA’ FINANZIARIE* -€ 20.000 0,1% € 0 0,0% -€ 20.000 -
E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI € 3.187 0,0% € 932 0,0% € 2.255 242%
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE € 373.125 1,0% € 416.098 1,1% -€ 42.973 -10%
imposte dell'esercizio -€ 63.932 0,2% -€ 135.735 0,4% € 71.803 -53%
26) Utile dell’esercizio € 309.192 0,8% € 280.363 0,7% € 28.829 10%
nb: eventuali differenze tra alcuni dei valori esposti sono dovute agli arrotondamenti dei parziali all'unità di euro.
prospetto delle variazioni nella situazione patrimoniale/finanziaria ed economica
159
Bilancio di esercizio al 31.12.2014
Per altre informazioni si rimanda alla Relazione sulla Gestione.
Il presente Bilancio, composto da Stato Patrimoniale, Conto Economico e Nota Integrativa, rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria ed il risultato economico dell’esercizio trova puntuale riscontro nelle scritture contabili. Pordenone, lì 30 marzo 2015 Per il Consiglio di Amministrazione F. to Il Presidente Antonini Orietta
Copia corrispondente ai documenti conservati presso la società
160
Relazione del Collegio Sindacale
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE
CON INCARICO DI REVISIONE LEGALE DEI CONTI
All'Assemblea dei soci della COOPERATIVA ITACA Società Cooperativa Sociale O.n.l.u.s.
Signori Soci,
Nell’esercizio chiusosi il 31 dicembre 2014, il collegio sindacale ha svolto l’attività di vigilanza
prevista dall’articolo 2403 del Codice civile, nonché l’attività di revisione legale dei conti come disposto
dall’articolo 2409-bis, 2°comma, del Codice civile. Il presente documento è dunque diviso in due parti
per dar conto delle risultanze di entrambe le attività.
RELAZIONE DI REVISIONE
AI SENSI DELL’ART.14 DEL DECRETO LEGISLATIVO 27 GENNAIO 2010 n. 39
1. Abbiamo svolto la revisione legale del bilancio d’esercizio della società COOPERATIVA
ITACA Società Cooperativa Sociale O.n.l.u.s. al 31 dicembre 2014. La responsabilità della redazione del
bilancio d’esercizio in conformità alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione compete agli
amministratori della COOPERATIVA ITACA Società Cooperativa Sociale O.n.l.u.s. E’ nostra la
responsabilità del giudizio professionale espresso sul bilancio d’esercizio e basato sulla revisione legale.
2. Il nostro esame è stato condotto secondo gli statuiti principi di revisione. In conformità ai
predetti principi, la revisione è stata svolta al fine di acquisire ogni elemento necessario per accertare se
il bilancio d’esercizio sia viziato da errori significativi e se risulti, nel suo complesso, attendibile. Il
procedimento di revisione è stato svolto in modo coerente con la dimensione della società e con il suo
assetto organizzativo. Esso comprende l’esame, sulla base di verifiche a campione, degli elementi
probativi a supporto dei saldi e delle informazioni contenuti nel bilancio, nonché la valutazione
dell’adeguatezza e della correttezza dei criteri contabili utilizzati e della ragionevolezza delle stime
effettuate dagli amministratori. Riteniamo che il lavoro svolto fornisca una ragionevole base per
l’espressione del nostro giudizio professionale.
Per il giudizio relativo al bilancio dell’esercizio precedente, i cui dati sono presentati a fini
comparativi, secondo quanto richiesto dalla legge, si fa riferimento alla relazione da noi emessa in data 10
aprile 2014.
3. A nostro giudizio, il soprammenzionato bilancio d’esercizio è conforme alle norme che ne
disciplinano i criteri di redazione; esso pertanto é stato redatto con chiarezza e rappresenta in modo
veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria ed il risultato economico della
COOPERATIVA ITACA Società Cooperativa Sociale O.n.l.u.s. per l’esercizio chiuso al 31 dicembre
2014.
4. La responsabilità della redazione della relazione sulla gestione in conformità a quanto previsto
dalle norme di legge compete agli amministratori della COOPERATIVA ITACA Società Cooperativa
161
Relazione del Collegio Sindacale
Sociale O.n.l.u.s. E’ di nostra competenza l’espressione del giudizio sulla coerenza della relazione sulla
gestione con il bilancio, come richiesto dalla legge. A tal fine, abbiamo svolto le procedure indicate dal
principio di revisione n. PR001 emanato dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli
Esperti Contabili e raccomandato dalla Consob. A nostro giudizio la relazione sulla gestione è coerente
con il bilancio d’esercizio della COOPERATIVA ITACA Società Cooperativa Sociale O.n.l.u.s. al 31
dicembre 2014.
RELAZIONE AI SENSI DELL’ART.2429, II COMMA, DEL CODICE CIVILE.
Relativamente all’attività di vigilanza svolta dal collegio sindacale diamo atto di avere:
- vigilato sul rispetto della legge, dello statuto e dei principi di corretta amministrazione;
- partecipato alle riunioni degli organi sociali verificando la legittimità delle delibere assunte con
riferimento alle disposizioni statutarie e di legge;
- ottenuto dagli amministratori informazioni sull’attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo
economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla società, potendo cosi ragionevolmente assicurare
che le operazioni ed azioni poste in essere sono conformi alla legge e allo statuto sociale e sono tali da
non compromettere l’integrità del patrimonio sociale;
- verificato, per quanto a nostra conoscenza, l’assenza di situazioni di potenziale conflitto di interesse o in
contrasto con le deliberazioni assunte dall’assemblea;
- acquisito conoscenza e valutato il grado di adeguatezza della struttura organizzativa della società
tramite la raccolta di informazioni, dati ed altri elementi utili allo scopo presso il personale in forza;
- valutato e vigilato sull’adeguatezza del sistema amministrativo e contabile a rappresentare
correttamente i fatti di gestione.
Evidenziamo, inoltre, che nel corso dell’attività di vigilanza non sono state rilevate omissioni, fatti
censurabili, irregolarità o comunque fatti significativi tali da essere menzionati nella presente relazione.
Non sono intervenute denunce da parte dei soci ai sensi dell’articolo 2408 del Codice civile.
Il bilancio d’esercizio si chiude con un utile pari a Euro 309.193. Di seguito se ne riassumono sinteticamente
i valori:
Attività Euro 17.085.088
Passività Euro 12.277.862
Patrimonio netto (escluso l’utile dell’esercizio) Euro 4.498.033
Utile dell'esercizio Euro 309.193
Conti, impegni, rischi e altri conti d'ordine Euro 13.222.769
Valore della produzione Euro 38.378.840
Costi della produzione Euro 38.424.313
Differenza Euro 417.290
Proventi e oneri finanziari Euro (27.352)
Rettifiche di valore di attività finanziarie Euro (20.000)
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Relazione del Collegio Sindacale
Proventi e oneri straordinari Euro 3.187
Risultato prima delle imposte Euro 373.125
Imposte sul reddito Euro (63.932)
Utile dell’esercizio Euro 309.193
In aggiunta a quanto precede, si da atto che:
- non si sono verificati casi eccezionali che imponessero deroghe a singole norme in ordine alla
rappresentazione e/o alla valutazione di voci di bilancio e ciò con riferimento agli articoli 2423, quarto
comma e 2423-bis, secondo comma del Codice civile;
- le indicazioni fornite nella nota integrativa consentono di acquisire le informazioni prescritte
dall’articolo 2427 del Codice civile;
- le operazioni commerciali con parti correlate sono state concluse secondo condizioni di mercato;
- la relazione sulla gestione contiene le informazioni previste dall’art. 2528, 5° comma, del Codice civile.
In ottemperanza al disposto degli artt. 2513 e 2545 del Codice civile si fa presente quanto segue:
- la nota integrativa evidenzia i parametri contabili relativi al calcolo della prevalenza così come
disposto dall’art. 2513, 1° comma, lettera b) ;
- i criteri seguiti dagli amministratori nella gestione sociale per il conseguimento dello scopo
mutualistico si possono così riassumere: applicazione del CCNL di settore anche con elementi
migliorativi dello stesso, incremento delle capacità professionali tramite corsi di formazione interni ed
esterni la cooperativa, disponibilità di un Fondo Sanitario Integrativo a costi contenuti.
Con l’approvazione del bilancio d’esercizio 2014 è intenzione degli amministratori proporre all’assemblea
dei soci l’erogazione di ristorni. In merito, gli amministratori danno illustrazione del ristorno precisandone la
compatibilità con le esigenze della gestione e i criteri di determinazione.
In conclusione, considerando quanto sopra riferito, riteniamo che nel complesso il sopramenzionato
bilancio d’esercizio sia stato redatto con chiarezza e rappresenti in modo veritiero e corretto la situazione
patrimoniale e finanziaria ed il risultato economico della COOPERATIVA ITACA Società Cooperativa
Sociale O.n.l.u.s. .
Esprimiamo pertanto parere favorevole all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2014, invitandoVi a
deliberare sulla proposta dell’organo amministrativo in ordine alla destinazione del risultato dell’esercizio.
Pordenone, 13.04.2014
Il Collegio Sindacale:
Renato Cinelli Presidente del collegio sindacale
Paolo Ciganotto Sindaco effettivo
Fabrizio Pusiol Sindaco effettivo