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Documento del Consiglio di classe – pag. 1/108
Esami di Stato a.s. 2016-2017 ITIS “G. Galilei” di Livorno
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G. GALILEI”
Biotecnologie ambientali . Biotecnologie sanitarie . Chimica e Materiali .
Elettronica . Elettrotecnica . Automazione . Informatica . Telecomunicazioni .
Meccanica e meccatronica . Energia . Costruzione del mezzo
Via G. Galilei 66 57122 Livorno Tel. 0586 447111 Fax 0586 447148 E-mail: [email protected] – Web: www.galileilivorno.gov.it
ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI
ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Documento del Consiglio di classe
Classe 5 sezione B indirizzo INFORMATICA E
TECOMUNICAZIONI articolazione INFORMATICA
Anno scolastico 2016-2017
Contenuto del documento:
• Profilo dell’indirizzo (profilo definito del Regolamento di riordino degli istituti tecnici ed
eventuale “curvatura” della specifica articolazione)
• Profilo della classe e sua storia (abbandoni, immissioni, continuità didattica, partecipazione,
impegno, socializzazione, profitto)
• Elenco degli studenti della classe
• Composizione del Consiglio di classe
• Aspetti interdisciplinari del percorso formativo (progetti, visite guidate ed aziendali, stage in
azienda in relazione con lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze degli alunni)
• Relazioni e programmi svolti nelle singole discipline
o Obiettivi pianificati e raggiunti, contenuti, metodi, strumenti, spazi e tempi del
percorso formativo
• Esperienze realizzate in merito alla preparazione degli studenti all’esame di Stato:
o criteri e strumenti di valutazione adottati e relative griglie
o simulazione della prima prova scritta
o simulazione/i della seconda prova scritta
o simulazione/i della terza prova scritta
o simulazione/i del colloquio
Livorno, 15 Maggio 2017
Il Dirigente Scolastico
(Prof. Ing. Giuseppe De Puri)
Copia analogica sottoscritta con firma a
mezzo stampa predisposta secondo
l’articolo 3 del D. Lgs. 12/12/1993 n. 39
e l’articolo 3bis, comma 4bis del Codice
dell’amministrazione digitale
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Esami di Stato a.s. 2016-2017 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Profilo dell’indirizzo Informatica e telecomunicazioni Il diplomato in “Informatica e telecomunicazioni”:
- ha competenze specifiche nel campo dei sistemi informatici, dell’elaborazione dell’informazione, delle applicazioni e
tecnologie Web, delle reti e degli apparati di comunicazione; - ha competenze e conoscenze che, a seconda delle diverse articolazioni, si rivolgono all’analisi, progettazione,
installazione e gestione di sistemi informatici, basi di dati, reti di sistemi di elaborazione, sistemi multimediali e
apparati di trasmissione e ricezione dei segnali; - ha competenze orientate alla gestione del ciclo di vita delle applicazioni che possono rivolgersi al software: gestionale
– orientato ai servizi – per i sistemi dedicati “incorporati”; - collabora nella gestione di progetti, operando nel quadro di normative nazionali e internazionali, concernenti la
sicurezza in tutte le sue accezioni e la protezione delle informazioni (“privacy”).
È in grado di: - collaborare, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale e di
intervenire nel miglioramento della qualità dei prodotti e nell’organizzazione produttiva delle imprese; - collaborare alla pianificazione delle attività di produzione dei sistemi, dove applica capacità di comunicare e interagire
efficacemente, sia nella forma scritta che orale; - esercitare, in contesti di lavoro caratterizzati prevalentemente da una gestione in team, un approccio razionale,
concettuale e analitico, orientato al raggiungimento dell’obiettivo, nell’analisi e nella realizzazione delle soluzioni; - utilizzare a livello avanzato la lingua inglese per interloquire in un ambito professionale caratterizzato da forte
internazionalizzazione; - definire specifiche tecniche, utilizzare e redigere manuali d’uso.
Nell’indirizzo sono previste le articolazioni “Informatica” e “Telecomunicazioni”, nelle quali il profilo viene orientato e
declinato. In particolare, con riferimento a specifici settori di impiego e nel rispetto delle relative normative tecniche,
viene approfondita nell’articolazione “Informatica” l’analisi, la comparazione e la progettazione di dispositivi e
strumenti informatici e lo sviluppo delle applicazioni informatiche. Nell’articolazione “Telecomunicazioni”, viene
approfondita l’analisi, la comparazione, la progettazione, installazione e gestione di dispositivi e strumenti elettronici e
sistemi di telecomunicazione, lo sviluppo di applicazioni informatiche per reti locali e servizi a distanza.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Informatica e Telecomunicazioni” consegue i
risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.
1 – Scegliere dispositivi e strumenti in base alle loro caratteristiche funzionali. 2 – Descrivere e comparare il funzionamento di dispositivi e strumenti elettronici e di telecomunicazione. 3 – Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione della qualità e della
sicurezza. 4 – Gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali. 5 – Configurare, installare e gestire sistemi di elaborazione dati e reti. 6 – Sviluppare applicazioni informatiche per reti locali o servizi a distanza.
In relazione alle articolazioni “Informatica” e “Telecomunicazioni”, le competenze di cui sopra sono differentemente
sviluppate e opportunamente integrate in coerenza con la peculiarità del percorso di riferimento.
Nell’ambito dell’autonomia di Istituto, con delibera del Collegio dei docenti n. 4 dell’a.s. 2011-2012, l’articolazione
Informatica dell’indirizzo Informatica e telecomunicazioni realizza una “curvatura” delle linee guida nazionali per gli
Istituti tecnici prevedendo l’erogazione del percorso di formazione certificato Cisco CCNA Routing & Switching e
l’aumento delle ore della disciplina Telecomunicazioni, presente anche nella classe V, con corrispondente diminuzione
delle ore delle discipline Informatica e Gestione progetto e organizzazione di impresa; il quadro orario della classe nel
secondo biennio e nell’ultimo anno è stato quindi il seguente:
Disciplina Numero di ore settimanali Differenza rispetto a ordinamento
III anno IV anno V anno III anno IV anno V anno IRC – materia alternativa 1 1 1 - - - Italiano 4 4 4 - - - Storia 2 2 2 - - - Inglese 3 3 3 - - - Scienze motorie e sportive 2 2 2 - - - Matematica e complementi 4 4 3 - - -
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Informatica 5 5 5 -1 -1 -1 Sistemi e reti 4 4 4 - - - Tecnologie e progettazione di
sistemi informatici 3 3 4 - - -
Telecomunicazioni 4 4 2 +1 +1 +2 Gestione progetto e
organizzazione di impresa 0 0 2 - - -1
Profilo della classe e sua storia
La classe era composta da 22 studenti in III, di cui solo 14 – 11 maschi e 3 femmine – sono oggi
presenti in V, tutti provenienti dalla classe originaria: 5 studenti hanno modificato il percorso di
studi nel corso o al termine del III anno (una studentessa straniera è rientrata nel paese di origine,
uno studente è passato al corso serale di questo istituto, tre studenti sono passati ad altri istituti) e tre
studenti non sono stati promossi dalla classe IV.
Alcuni docenti della classe sono cambiati nel corso degli ultimi tre anni: in particolare i docenti
delle discipline Sistemi e reti e Telecomunicazioni sono cambiati ogni anno, il docente di Inglese è
cambiato nella classe IV, il docente di Scienze motorie e sportive è cambiato nella classe V.
Nonostante la selezione la classe ha mantenuto un profilo fortemente variegato: alcuni studenti si
sono dimostrati molto motivati nello studio delle discipline di indirizzo ed hanno già maturato
buone competenze professionali, mentre altri concludono il percorso di studi secondario senza
avere consolidato le competenze dello specifico ambito professionale che consentirebbero l’accesso
al mondo del lavoro che in questo settore è alla continua ricerca di periti industriali.
Se si eccettuano alcuni isolati episodi, il comportamento della classe è sempre stato corretto nella
relazione tra pari e con i docenti; tuttavia si è accentuato nel corso dell’ultimo anno un diffuso
atteggiamento di disinteresse, e in alcuni casi di disimpegno, nei confronti della proposta formativa.
Le discipline nelle quali gli studenti della classe nel corso dell’intero triennio hanno incontrato le
maggiori difficoltà sono state Matematica e Telecomunicazioni.
Elenco degli studenti della classe
La classe è costituita da 14 studenti di cui uno con certificazione DSA:
Cognome Nome
1 Argentieri Luca
2 Dainelli Valerio
3 De Quattro Michele
4 Di Caro Lucrezia
5 Freschi Andrea
6 Ganni Lorenzo
7 Manattini Ambra
8 Marraccini Lorenzo
9 Mori Ubaldini Jeffrey
10 Mostardi Paolo
11 Nannipieri Lorenzo
12 Orsini Gabriele
13 Sgherri Carolina
14 Zulberti Daniele
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Composizione del Consiglio di classe
Cognome Nome Disciplina/e
Senesi Serena Italiano e Storia
Reale Maria Elisa Inglese
Reali Maria Pia Matematica
Amirante Arianna Scienze motorie e sportive
Guidi Fabio IRC
Taurasi Giorgio Materia alternativa (Chitarra)
Imperiale Melania Materia alternativa (Spagnolo)
Tani Cristina Informatica
Balzarini Antonio Lab. di Informatica
Fontana Pietro Sistemi e reti
Meini Giorgio Tecnologie e progettazione di
sistemi informatici
Speranza Salvatore Lab. di Sistemi e reti
Lab. di Tecnologie e
progettazione di sistemi
informatici
Di Lauro Michele Telecomunicazioni
Valerio Cristina Gestione progetto e
organizzazione di impresa
Toncelli Monica Lab. di Gestione progetto e
organizzazione di impresa
Aspetti interdisciplinari del percorso formativo
La progettazione didattica del dipartimento di Informatica e telecomunicazioni ha assegnato alle
varie discipline di indirizzo le conoscenze e le abilità necessarie a sviluppare le competenze
professionali previste per il profilo del perito informatico; in particolare la disciplina Tecnologie e
progettazione di sistemi informatici realizza nel corso del quinto ed ultimo anno una sintesi dei
contenuti trattati dalle discipline Informatica e Sistemi e reti.
La disciplina individuata per l’approccio didattico CLIL (Content and Language Integrated
Learning) è stata Sistemi e reti in quanto il docente ha seguito il corso specifico di formazione e i
materiali disponibili sulla piattaforma di E-learning Cisco CCNA che costituiscono il testo per
questa disciplina sono in lingua inglese.
Agli studenti della classe non è stato proposto un percorso formale di ASL nel corso del triennio
anche se alcuni di loro hanno svolto esperienze di stage in azienda; molti studenti della classe hanno
partecipato, in particolare nei precedenti anni di corso, alle attività tradizionalmente organizzate dal
dipartimento di Informatica e telecomunicazioni e riconosciute come attività di ASL:
- partecipazione alla gara di programmazione della macchina di Turing organizzata annualmente
dall’Università di Pisa;
- partecipazione a gare di robotica di livello nazionale per minirobot Lego NXT;
- partecipazione alla competizione internazionale Zero-robotics organizzata da NASA, ESA e
MIT;
- partecipazione alla selezione per le Olimpiadi di Informatica: uno studente della classe ha
partecipato alla selezione nazionale;
- partecipazione alle gare a squadre delle Olimpiadi di Informatica.
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Nel corso del corrente anno scolastico la classe ha invece svolto, oltre alle attività curricolari, le
seguenti attività:
- viaggio di istruzione a Monaco di Baviera e Praga;
- visita guidata al data-center dell’azienda Welcome Italia di Pisa;
- giornata di scambio linguistico con gli studenti della Syracuse University di Firenze;
- visione dello spettacolo teatrale Hamlet in lingua originale.
Al viaggio di istruzione ha partecipato la metà degli studenti della classe con partenza la mattina del
26 Marzo e rientro la sera del 1 Aprile. Il programma del viaggio, che è stato largamente rispettato,
prevedeva la visita al Museo della Scienza e della Tecnica di Monaco, l’escursione a Dachau e la
visita del campo di concentramento nazista. Durante il soggiorno a Praga, gli studenti con i docenti
accompagnatori hanno potuto fare la conoscenza delle principali attrattive monumentali del centro
storico ed ha impegnato in maniera intensiva due giorni e mezzo, durante i quali, gli studenti hanno
potuto apprezzare l’accordo e la fusione artistico-culturale che, nei secoli, ha fatto della città di
Praga un esemplare unico nella cerchia delle grandi città europee.
Il comportamento tenuto dalla classe è stato ottimo durante tutto il viaggio. L’Indice di gradimento
complessivo dell’iniziativa da parte degli alunni è stato molto soddisfacente, e sono stati raggiunti
positivamente alcuni aspetti didattici quali la socializzazione e l’arricchimento culturale.
Relazioni e programmi svolti nelle seguenti discipline:
• Italiano
• Storia
• Inglese
• Matematica
• Scienze motorie e sportive
• IRC
• Materia alternativa (Chitarra)
• Materia alternativa (Spagnolo)
• Informatica
• Sistemi e reti
• Tecnologie e progettazione di sistemi informatici
• Telecomunicazioni
• Gestione progetto e organizzazione di impresa
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Disciplina: ITALIANO
Docente: prof.ssa Serena Senesi
Libro di testo adottato
C. Bologna, P. Rocchi “Rosa fresca aulentissima”, vol.3 A e 3 B, Ed. Loescher, Torino.
Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2016-2017:
Totale ore I trimestre 42
Totale ore II periodo 30 Aprile 2017 57
Totale ore al 30 Aprile 2017 99
Totale ore previsto alla fine dell’anno scolastico
2016-2017
123
Totale ore previsto dal piano di studi 132
Finalità della disciplina
Finalità disciplinari generali:
•Incrementare la padronanza dei mezzi espressivi sia nell’ambito della comprensione sia
nell’ambito
della produzione orale e scritta
•Esercitare e incrementare le capacità di analisi, sintesi e di astrazione
•Rendere gli alunni più consapevoli del funzionamento del sistema linguistico
•Sollecitare e sviluppare il gusto per la lettura
•Sviluppare le capacità di fruizione di un testo letterario, per consentirne, in prospettiva, la
fruizione
autonoma e critica
•Far acquisire consapevolezza della complessità del fenomeno letterario nelle sue implicazioni
storiche, culturali e sociali
In specifico, le seguenti abilità linguistiche:
•Lettura fluente ed espressiva di testi di vario genere
•Orientarsi nei linguaggi settoriali con l’ausilio di dizionari e glossari
•Sintetizzare efficacemente informazioni e contenuti
•Riassumere in modo coerente e ordinato un testo
•Impostare e svolgere correttamente una relazione orale di alcuni minuti su argomenti culturali o
professionali
•Rispondere coerentemente a quesiti proposti culturali o professionali
•Conoscere le norme generali della grammatica, dell’ortografia e della sintassi
•Impostare e sviluppare coerentemente una sintesi
•Redigere un testo argomentativo, redigere una relazione
•Sviluppare un argomento in forma di articolo, saggio, intervista
•Svolgere prove di verifica dell’apprendimento tramite test culturali e attitudinali
In specifico, le seguenti competenze letterarie:
•Distinguere le principali correnti letterarie del nostro secolo
•Stabilire interrelazioni tra fenomeni letterari
•Contestualizzare testi proposti
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•Distinguere i generi letterari delle opere trattate
•Applicare corrette tecniche di decodificazione e di rielaborazione dei testi proposti
In specifico, per la poesia:
a) campi semantici
b) individuare le principali figure retoriche e le relative connotazioni
c) osservazioni sul lessico, la sintassi, il registro stilistico ed espressivo
In specifico, per il testo narrativo:
a) individuare e utilizzare i principali strumenti dell’analisi testuale
b) esplicitare la poetica e l’ideologia dell’autore nel proprio contesto storico- letterario
c) collegare e confrontare sul piano tematico testi e autori anche appartenenti ad ambiti e momenti
culturali diversi
Obiettivi conseguiti
Indicazioni metodologiche
La classe 5B INT, da me seguita nel triennio 2014 -2017, è composta da 14 alunni.
La classe, solo sufficientemente disciplinata e scolarizzata sin dalla terza, ha progressivamente
sviluppato, nel corso della quarta e della quinta, un percorso di maturazione e di
responsabilizzazione, dimostrando di essere in grado di adottare un comportamento sempre più
partecipato e consapevole nei confronti della docente e della disciplina, per cui è stato possibile
sviluppare un intervento didattico generalmente continuo, volto ad intervenire sull’iniziale
inadeguatezza del metodo di studio e sulle diffuse incertezze sia procedurali sia rielaborative
presenti nella preparazione di base.
L’intervento didattico è stato mirato, anche quest’anno, al recupero delle lacune metodologiche e
linguistico-espressive, soprattutto nella produzione scritta e nell’acquisizione degli strumenti per
una corretta comprensione e rielaborazione degli argomenti letterari affrontati, cercando di
stimolare una maggiore padronanza di strumenti operativi, l’acquisizione di un metodo di studio più
proficuo, il potenziamento delle capacità di sistematizzare e di approfondire le competenze
espressive e le conoscenze di base della disciplina.
Nello svolgimento delle attività didattiche è stata privilegiata la lezione di tipo frontale, integrata da
momenti di riflessione e discussione per approfondire alcuni aspetti delle tematiche affrontate (per
es. tematiche legate all’ambito filosofico). Gli autori e gli aspetti più significativi del percorso
trattato sono stati affrontati partendo dall’analisi dei testi sia narrativi sia poetici, attraverso un
procedimento induttivo che ha volutamente cercato di mettere in evidenza il complesso intreccio
delle implicazioni storiche, sociali e culturali del testo letterario. In ogni caso, la docente ha cercato
di stimolare l’analisi e la riflessione personale degli allievi, presentando spesso, compatibilmente
con i tempi a disposizione, casi o temi da analizzare e discutere, per attivare processi di riflessione e
di approfondimento personali, a partire dalle conoscenze in proprio possesso. Si è dovuto,
comunque, operare una scelta, per ovvie motivazioni di tempo, tra le opere e gli autori
caratterizzanti il periodo analizzato, privilegiandone alcuni, scelti soprattutto in base a motivazioni
legate all’interesse suscitato negli alunni, cercando di attualizzare le problematiche proposte e di
legarle, per quanto possibile, alla loro esperienza e sensibilità. Al termine di ogni modulo è stata
svolta una verifica scritta.
Un'attenzione particolare è stata rivolta ad incentivare e stimolare l'interesse per la lettura: nel corso
del triennio, con modalità diverse, gli studenti hanno letto romanzi della narrativa contemporanea,
italiana e straniera sui quali poi si è discusso in classe.
Obiettivi raggiunti
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La partecipazione della classe al dialogo educativo è stata, quest’anno, nel complesso responsabile,
in quanto quasi tutti gli alunni hanno dimostrato disponibilità verso le proposte didattiche della
docente e interesse per la disciplina; la maggioranza della classe ha evidenziato una risposta
consapevole (in particolare per quanto riguarda la preparazione alla prova scritta) rispetto agli
argomenti proposti.
L’impegno è stato, dunque, generalmente positivo, avendo quasi tutti gli alunni dimostrato di voler
affrontare gli impegni scolastici con sempre maggiore consapevolezza. Un gruppo di studenti si è
distinto per le valide capacità personali e per l’impegno assiduo e proficuo, riuscendo ad ottenere
risultati costantemente buoni o ottimi; la maggioranza della classe, pur meno brillante e, talvolta,
meno costante nel rendimento, ha comunque compiuto un percorso soddisfacente, riuscendo a
colmare buona parte delle lacune presenti nella preparazione iniziale; solo un ristretto numero di
allievi ha dimostrato impegno e rendimento discontinui, ottenendo risultati meno positivi per il
persistere di un metodo di studio approssimativo e sporadico, all’abitudine ad un apprendimento
mnemonico e non meditato degli argomenti affrontati.
Il livello globale della preparazione, pur nelle ovvie e talora sensibili differenziazioni individuali, è
da ritenersi, rispetto all’inizio del percorso scolastico del triennio, migliorato e, nel complesso,
buono.
La classe ha raggiunto un livello mediamente buono rispetto ai seguenti indicatori:
In termini di conoscenze
• Distinguere le principali correnti letterarie del nostro secolo
• Conoscenza della cornice storica per l’inquadramento degli argomenti studiati
• Distinguere i generi letterari delle opere trattate
• Comprensione dell’intreccio tra ideali e fattori storico-sociali nella storia letteraria
In termini di abilità
• Applicare corrette tecniche di decodificazione e di rielaborazione dei testi proposti
• Stabilire interrelazioni tra fenomeni letterari
• Interpretare un testo proposto
• Riconoscere le strutture tematiche e formali nell’ambito di uno specifico genere letterario
In termini di competenze
• Svolgere una relazione orale su un argomento proposto
• Completare autonomamente informazioni acquisite
• Stabilire conclusioni a partire da una molteplicità di dati
• Sintetizzare oralmente o in un testo scritto in modo chiaro e coeso le conoscenze acquisite
• Elaborare generalizzazioni corrette a partire dagli elementi posseduti
Contenuti e tempi del percorso didattico
Modulo Contenuti
(conoscenze e abilità)
Ore di lezione
(comprese le prove di
verifica)
Modulo 1 Il Naturalismo 1.U.D. 10 ore
Modulo 2 Il Verismo 1 U. D. 14 ore
Modulo 3 Il Decadentismo 3 U. D. 20 ore
Modulo 4 Il primo Novecento 1 U.D. 6 ore
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Modulo 5 Luigi Pirandello 1 U. D. 20 ore
Modulo 6 Italo Svevo 1 U. D. 15 ore
Modulo 7 Lo sviluppo della poesia
nella prima metà del ‘900
4 U. D. 20 ore
Modulo 8 La narrativa italiana del
secondo dopoguerra
1 U. D. 8 ore
Modulo 9 Elaborazione scritta:
analisi del testo, saggio
breve, tema storico e di
attualità
Modulo trasversale di
durata annuale
10 ore
Modulo 1: Il Naturalismo
Il Positivismo: fondamenti teorici e filosofici: Auguste Comte, Hippolyte Taine, Charles Darwin,
Herbert Spencer.
Dal Realismo al Naturalismo francese: Honoré de Balzac, “La Commedia umana” e Gustave
Flaubert. Cenni alle opere principali.
Il Naturalismo francese. Caratteri generali.
Emile Zola e il ciclo dei Rougon-Macquart.
I fratelli de Goncourt.
Testi analizzati:
Edmond e Jules de Goncourt: “Prefazione a Germinie Lacerteux”
E. Zola, da Il romanzo sperimentale: “Romanzo e scienza: uno stesso metodo”
Modulo 2: Il Verismo
Il Verismo in Italia. Luigi Capuana e Federico de Roberto. Cenni.
Giovanni Verga. La vita e le opere.
La poetica e l’ideologia di Verga. La lettera a Salvatore Paola Verdura. L’ideale dell’ostrica in
“Fantasticheria”.
Le tecniche narrative e stilistiche di Verga.
Testi analizzati:
“La Prefazione” ai Malavoglia.
da Vita de campi:
“La Lupa”
“Rosso Malpelo”
I Malavoglia. Lettura integrale del romanzo.
Da Novelle Rusticane:
“La Roba”
Da Mastro Don Gesualdo:
“La morte di Gesualdo” (parte IV, cap. V)
Modulo 3: il Decadentismo.
U.D. 1 Il Decadentismo: il quadro storico-culturale, la visione del mondo, la poetica decadente.
Temi e miti della letteratura del Decadentismo europeo.
Le matrici filosofiche del Decadentismo europeo: Arthur Schopenauer, Friedrich Nietzsche e Henry
Bergson.
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Charles Baudelaire e la nascita della poesia moderna.
Testi analizzati:
da I Fiori del male:
“Corrispondenze”
“Spleen” (fotocopia)
“L’albatros”
La poetica del Simbolismo.
I maestri del simbolismo francese: Paul Verlaine, Arthur Rimbaud, Stephan Mallarmè.
P.Verlaine: “Arte poetica”
A. Rimbaud: “Vocali”
S. Mallarmè: “Brezza marina” (fotocopia)
Il romanzo decadente. Caratteri generali.
Joris-Karl Huysmans, Controcorrente e Oscar Wilde, Il ritratto di Dorian Grey. La trama.
U.D. 2. Gabriele D’Annunzio. La vita e le opere.
Il pensiero e la poetica.
L’estetismo dannunziano: Il Piacere. La trama.
Da Il piacere “Andrea Sperelli” (fotocopia)
La fase di transizione. L’Innocente e Poema Paradisiaco. Cenni.
Il superomismo dannunziano. Il trionfo della morte. Le Vergini delle rocce. Il fuoco. La trama.
Da Le Vergini delle rocce: “Il programma politico del Superuomo” (fotocopia).
Il panismo dannunziano. Le Laudi. Struttura generale dell’opera.
Da Alcyone:
“La sera fiesolana”
“La pioggia nel pineto”
Forse che sì forse che no. Il Notturno. Caratteri generali.
Da Il Notturno:
“Il cieco veggente”
U.D.3 Giovanni Pascoli: la vita e le opere.
La visione del mondo e la poetica.
Il fanciullino.
Myricae. Caratteri generali.
Da “Myricae”:
“Lavandare”
“Novembre” (fotocopia)
“L’assiuolo”
“X Agosto”
“Temporale” (fotocopia)
“Il lampo” (fotocopia)
“Il tuono” (fotocopia)
I poemetti. Caratteri generali (in particolare lo sperimentalismo linguistico di Italy e la tematica
amorosa in Digitale purpurea).
I Canti di Castelvecchio. Caratteri generali.
Da “I Canti di Castelvecchio”
“Il Gelsomino notturno”
“Nebbia”
I poemi conviviali. Caratteri generali (in particolare Alèxandros).
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Modulo 4: Il primo Novecento
Visione del film Tempi moderni (1936) di Charlie Chaplin.
Le novità scientifiche. La teoria dei quanti di Max Planch e la teoria della relatività di Einstein.
Freud e la fondazione della psicanalisi. La vita. La teoria della sessualità. La struttura della
personalità. I meccanismi di difesa dell’Io. Il metodo psicanalitico.
Le Avanguardie storiche. Il Futurismo.
Filippo Tommaso Marinetti. La vita.
“Il primo manifesto del Futurismo”
“Manifesto tecnico della letteratura futurista”
Modulo 5: Luigi Pirandello
La vita e le opere.
La visione del mondo.
La poetica dell’Umorismo.
Da Saggio sull’Umorismo: “Una vecchia signora imbellettata”
Novelle per un anno. Caratteri generali.
da Novelle per un anno:
“La patente”
“Il treno ha fischiato”
“Ciaula scopre la luna” (fotocopia)
“La morte addosso”
Il fu Mattia Pascal. Lettura integrale del romanzo.
I vecchi e i giovani. Suo marito. Quaderni di Serafino Gubbio operatore. Uno, nessuno e centomila.
La trama.
Da Uno, nessuno, centomila:
“Il finale del romanzo”
La produzione teatrale: il teatro dialettale; il teatro grottesco (in particolare la trama di Così è… se
vi pare); il meta teatro (in particolare la trama di Sei personaggi in cerca d’autore); il teatro della
follia (in particolare la trama di Enrico IV) e il teatro dei miti (in particolare la trama de I giganti
della montagna).
Modulo 6: Italo Svevo
La vita e le opere.
La visione del mondo.
La poetica.
I primi romanzi: Una vita e Senilità. La trama e la figura dell’inetto.
La Coscienza di Zeno. Struttura generale dell’opera. Le tecniche narrative; l’influsso di James
Joyce.
Sintesi ampia dei singoli capitoli della Coscienza di Zeno (materiale fornito dal docente).
Da La Coscienza di Zeno:
“Prefazione”
“Preambolo”
“Il fumo”
“Lo schiaffo”
“Il finale”
Modulo 7: Lo sviluppo della poesia italiana nella prima metà del novecento
U.D. 1 Giuseppe Ungaretti.
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La vita.
Il pensiero e la poetica.
L’Allegria. Caratteri generali.
da L’Allegria:
“Veglia”
“Sono una creatura”
“I fiumi”
“Fratelli”
“San Martino del Carso”
“Mattina”
“Soldati”
Sentimento del tempo. Caratteri generali.
Da Sentimento del tempo:
“La madre” (fotocopia)
Il dolore. Caratteri generali.
Da Il dolore:
“Non gridate più”
U.D. 2. Eugenio Montale
La vita e le opere.
Il pensiero e la poetica.
Ossi di seppia. Caratteri generali.
Da Ossi di seppia:
“I limoni”
“Non chiederci la parola”
“Meriggiare pallido e assorto”
“Spesso il male di vivere ho incontrato”
Le Occasioni. Caratteri generali.
Da Le Occasioni:
“La casa dei doganieri”
“Non recidere, forbice, quel volto”
La bufera e altro. Caratteri generali.
Da La bufera e altro:
“La primavera hitleriana”
Satura. Caratteri generali.
Da Satura:
“Ho sceso dandoti il braccio”
U.D.3. Salvatore Quasimodo
La vita e le opere.
Da Acque e terre: “Ed è subito sera”
Da Giorno dopo giorno: “Alle fronde dei salici”; “Uomo del mio tempo” (fotocopia)
U.D. 4. Umberto Saba
La vita e le opere.
La poetica.
Il Canzoniere. Caratteri generali.
Dal Canzoniere:
“Trieste”
“Amai”
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Modulo 8: La narrativa italiana nel secondo dopoguerra
Il Neorealismo. Caratteri generali (con particolare riferimento alle opere di Cesare Pavese, Elio
Vittorini, Beppe Fenoglio e Primo Levi)
Modulo 9: Analisi del testo, il saggio breve, il tema storico e il tema di attualità
Metodologie adottate
Le metodologie adottate per l’insegnamento della disciplina sono state consapevolmente finalizzate
al conseguimento di competenze trasversali che possano mettere l’alunno in grado di interagire
correttamente in diverse situazioni di studio e lavoro.
“I docenti di Materie Letterarie dell’ITIS Galilei di Livorno, accogliendo le linee guida
ministeriali, sottolineano come l’insegnamento della disciplina, attraverso le conoscenze e le abilità
specificate, in quanto descrittori di acquisizioni e di performances, dunque di comportamenti,
concorra a sviluppare competenze trasversali che indicano la “comprovata capacità di usare
conoscenze, abilità, capacità personali …. e metodologiche, in situazioni di … studio e nello
sviluppo … personale”, verificabili come una serie di comportamenti trasversali, mediante i quali
l’alunno, seguendo criteri, regole, procedure appresi, è in grado di interagire correttamente con le
diverse situazioni disciplinari dell’ambito scolastico.
Competenze trasversali:
•Interpretare un testo proposto
•Distinguere aspetti diversi di un fenomeno
•Differenziare gli sviluppi possibili di un fenomeno
•Dedurre possibili implicazioni secondo un adeguato schema logico
•Completare autonomamente informazioni acquisite
•Stabilire conclusioni a partire da una molteplicità di dati
•Sviluppare un’ipotesi
•Analizzare e distinguere cause ed effetti
•Riconoscere procedimenti, metodi, scopi
•Elaborare generalizzazioni corrette a partire dagli elementi posseduti
•Valutare con pertinenza i materiali a propria disposizione
•Valutare incongruenze ed imprecisioni nel proprio lavoro
Sussidi didattici Libri di testo, audiovisivi, fotocopie, testi on line, presentazioni PowerPoint, tabelle, mappe
concettuali
Criteri e strumenti di valutazione
Si rimanda a quanto esposto nelle indicazioni metodologiche premesse agli obiettivi conseguiti e
alle indicazioni generali del POF di Istituto completamente condivise dalla docente e dal
Dipartimento.
Strumenti di valutazione adottati:
•prove scritte secondo le quattro tipologie previste per la prima prova dell’Esame di Stato
•prove orali
•prove strutturate e/o semistrutturate (a risposta aperta e/o chiusa)
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Esempi di prove di verifica
I MALAVOGLIA. CAPITOLI 1-4
Cap. 1
1) Chi sono i membri della famiglia Toscano?
2) Perché Provvidenza, Malavoglia e Zio Crocifisso campana di legno sono nomi antifrastici?
3) Quali dati storici sono presenti nel primo capitolo del romanzo?
Cap. 2
4) Individua almeno tre similitudini zoomorfe e almeno due proverbi
5) Quale tecnica narrativa verghiana è presente nella frase: “Così il discorso si fece generale, perché
alla Maruzza gliene avevano fatto tanto del danno, quelle bestie scomunicate!”
6) Quale immagine antropomorfizzata del mare è presente nel capitolo 2?
Cap. 3
7) Come si comportano e quali commenti fanno i personaggi della famiglia Malavoglia e quelli del
paese in attesa del ritorno della Provvidenza?
8) Perché nella riflessione della Zuppidda sul naufragio della Provvidenza emerge l’artificio dello
straniamento?
Cap. 4
9) Quale mentalità emerge dalla frase: “Ognuno raccontava i suoi guai, anche per conforto ai
Malavoglia, che non erano poi i soli ad averne”?
10) Cosa intende Padron ‘Ntoni con la frase: “Almeno è morto che la casa e il nespolo sino
all’ultima foglia erano ancora suoi”?
I MALAVOGLIA. CAPITOLI 5-10
Cap. 5
1) Da chi e per quale ragione viene pronunciata la frase “Non gliene importava del sangue suo?
Perché infine ella era sangue suo, come la chiusa, che era sempre stata della famiglia”?
Cap. 6
2) In quali modi i Malavoglia si “arrabattavano per far quattrini” e come si comportava, invece,
‘Ntoni?
3) Riguardo a quale questione la logica economica della comunità e il senso dell’onestà e del
rispetto della tradizione dei Malavoglia entrano in contrasto?
Cap. 7
4) Perché Padron ‘Ntoni riferendosi a Mena sostiene “Tu sei una vera Malavoglia, la mia ragazza”?
5) Quale opinione aveva Padron ‘Ntoni della “rivoluzione delle mogli”?
Cap. 8
6) Quali consigli dà Don Silvestro a Vanni Pizzuto, Vanni Pizzuto a Piedipapera e Piedipapera a
Zio Crocifisso per favorire la rovina dei Malavoglia?
7) Spiega perché l’amore tra Alfio e Mena possa esprimersi a parole solo nel momento dell’addio.
Cap. 9
8) Quale notizia giunge in paese durante la festa di fidanzamento di Mena e Brasi Cipolla?
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9) Su quale particolare si soffermano la Longa, mena e Padron ‘Ntoni al momento dell’abbandono
della casa del nespolo?
Cap. 10
10) In quali fasi avviene la lenta ripresa di Padron ‘Ntoni dopo il secondo naufragio della
Provvidenza?
I MALAVOGLIA. CAPITOLI 11-15
CAP. 11
1) Quali diverse reazioni hanno Lia, Nunziata e ‘Ntoni alla favola raccontata dalla cugina Anna?
2) Quali richiami al mondo animale propone ‘Ntoni per esemplificare la sua visione della vita?
3) Come si ammala di colera, secondo la visione del narratore popolare verghiano, la Longa?
CAP. 12
4) Quale progetto di vita propone Alessi alla Nunziata?
5) Quale visione ideologica accomuna ‘Ntoni a Don Franco lo speziale?
CAP. 13
6) Quale posizione assume ‘Ntoni rispetto al mito della famiglia e del lavoro nel dialogo con Padron
Ntoni?
CAP. 14
7) Quali personaggi del paese sono implicati con diversi ruoli nel contrabbando?
8) Qual è il momento di Spannung del capitolo?
CAP. 15
9) Quale reazione hanno i paesani al passaggio di Padron ‘Ntoni condotto all’ospedale da Alfio
Mosca?
10) Cosa significa la frase pronunciata da ‘Ntoni: “Anch’io allora non sapevo nulla, e qui non
volevo starci, ma ora che so ogni cosa devo andarmene”?
COMPITO DI ITALIANO. Il Decadentismo
1) Giunto nella città vicina, sita presso le foreste, Zarathustra vi trovò radunata sul mercato una gran
massa di popolo: era stata promessa infatti l’esibizione di un funambolo. E Zarathustra parlo così
alla folla: “Io vi insegno il superuomo. L’uomo è qualcosa che deve essere superato. Che avete fatto
per superarlo? Tutti gli esseri hanno creato qualcosa al di sopra di sé: e voi volete essere il riflusso
in questa grande marea e retrocedere alla bestia piuttosto che superare l’uomo? […] Il superuomo è
il senso della terra. Vi scongiuro, fratelli, rimanete fedeli alla terra e non credete a quelli che vi
parlano di sovraterrene speranze.
Spiega il brano proposto individuandone l’autore e spiegando la sua visione filosofica.
2) Sono occhi deliziosi dietro veli,/ è la grande luce tremula del mezzogiorno,/è-in un cielo tiepido
d’autunno- l’azzurro brulichio di chiare stelle!
Individua l’autore e la poesia in cui è inserita la strofa indicandone i nuclei tematici principali col
riferimento anche alla matrice filosofica che ne è alla base
3) C. Baudelaire, Al lettore
Ma in mezzo agli sciacalli, alle pantere, alle linci
alle scimmie, agli scorpioni, agli avvoltoi, ai serpenti,
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ai mostri guaiolanti, grufolanti, striscianti,
del nostro infame serraglio di vizi,
uno è ancora più brutto, più cattivo, più immondo!
Senza troppo agitarsi né gridare,
vorrebbe della terra non lasciar che rovine
e sbadigliando inghiottirebbe il mondo:
è la Noia! Occhio greve d’un pianto involontario,
fuma la pipa, sogna impiccagioni…
Lo conosci, lettore, quel mostro delicato,
-ipocrita lettore, mio simile, fratello!
Analizza la poesia dal punto di vista contenutistico e stilistico, individuando il nucleo tematico
principale, anche in confronto alla poesia Spleen di Baudelaire e soffermandoti sul ruolo del poeta
simbolista in relazione al brano Lo spleen di Parigi.
4) “Non esistono libri morali o immorali. I libri sono scritti bene o scritti male. L’artista è il creatore
di cose belle. Tutta l’arte è completamente inutile”.
Partendo dall’analisi delle frasi della Prefazione al Ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde, delinea
i principali caratteri dell’Estetismo soffermandoti su uno dei due romanzi dell’Estetismo europeo
studiati.
COMPITO DI ITALIANO Pascoli e D’Annunzio
1) ANALISI DEL TESTO La mia sera (Canti di Castelvecchio)
Il giorno fu pieno di lampi;
ma ora verranno le stelle,
le tacite stelle. Nei campi
c’è un breve gre gre di ranelle.
Le tremule foglie dei pioppi
trascorre una gioia leggiera.
Nel giorno, che lampi! che scoppi!
Che pace, la sera!
Si devono aprire le stelle
nel cielo sì tenero e vivo.
Là, presso le allegre ranelle,
singhiozza monotono un rivo.
Di tutto quel cupo tumulto,
di tutta quell’aspra bufera,
non resta che un dolce singulto
nell’umida sera.
E’, quella infinita tempesta,
finita in un rivo canoro.
Dei fulmini fragili restano
cirri di porpora e d’oro.
O stanco dolore, riposa!
La nube nel giorno più nera
fu quella che vedo più rosa
nell’ultima sera.
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Che voli di rondini intorno!
Che gridi nell’aria serena!
La fame del povero giorno
prolunga la garrula cena.
La parte, sì piccola, i nidi
nel giorno non l’ebbero intera.
Nè io … che voli, che gridi,
mia limpida sera!
Don … Don … E mi dicono, Dormi!
mi cantano, Dormi! sussurrano,
Dormi! bisbigliano, Dormi!
là, voci di tenebra azzurra …
Mi sembrano canti di culla,
che fanno ch’io torni com’era …
sentivo mia madre … poi nulla …
sul far della sera.
Svolgi l’analisi denotativa e connotativa della poesia, confrontandola con altri testi dello stesso
autore o proponendo un paragone con la poetica dannunziana de La pioggia del pineto
2) SAGGIO BREVE: La poetica dannunziana e pascoliana a confronto
a) In un mondo in cui la realtà ha perso i caratteri di conoscibilità razionale, di ferma
oggettività, di coerenza e di organicità, l’uomo vive nella sola possibile compagnia dei morti,
reali ( o irreali) allo stesso modo che le cose: [ciò] ben si accorda con la rigorosa e ossessiva
concezione degli affetti come legati esclusivamente al sangue e alla terra
G. Bàrberi Squarotti, Simboli e strutture della poesia del Pascoli, Messina, D’Anna, 1966
b) Certamente il simbolismo opera sulla concezione dannunziana, ma d’Annunzio opera più
radicalmente sulla natura, non facendola soltanto oggetto di rivelazione dei segreti che essa cela
alla scienza ed alla ragione, ma addirittura funzione della poesia
G. Bàrberi Squarotti, Invito alla lettura di D’Annunzio, Milano, Mursia, 1982
c) Il mito del nido familiare porta con sé il costituirsi del mito del padre come autorità e come
potere, la cui morte costituisce la ragione della dispersione della famiglia ormai indifesa: tutte le
immagini che compaiono nella poesia pascoliana risentono di un’astrattezza di contorni, in un
senso costante di distacco, di lontananza, di simbolo, dove solo spicca l’evidente frammento di
qualche ricordo infantile.
G. Bàrberi Squarotti, Simboli e strutture nella poesia del Pascoli, Firenze, D’Anna, 1968
d) Il tema della delusione di D’Annunzio non si presenta quasi mai in modo consapevole. Esso
va individuato- fra mille ritorni di atteggiamenti e ostentazioni e affermazioni superomistiche-
in alcuni motivi che ci danno certamente il D’Annunzio migliore. Innanzitutto il motivo della
tregua da cui prende le mosse il libro di Alcyone. Si tratta, infatti, della tregua che vuol
concedersi il superuomo vittorioso.
C. Salinari, Miti e coscienza del decadentismo italiano, Milano, Feltrinelli, 1960
COMPITO SU IL FU MATTIA PASCAL
1) Quale lavoro svolge Mattia Pascal e in quale luogo?
2) “Non mi par più tempo, questo, di scriver libri, neppure per ischerzo. In considerazione anche
della letteratura, come per tutto il resto, io debbo ripeter il mio solito ritornello: Maledetto sia
Copernico”. Commenta il passo riferendoti al concetto di relativismo conoscitivo pirandelliano
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3) Fai la caratterizzazione dei seguenti personaggi: il padre di Mattia, Batta Malagna, l’ajo Pinzone
e la Zia Scolastica
4) Spiega il motivo per cui la vedova Pescatore odiava Mattia
5) In quale occasione Mattia dice “Mi vidi, in quell’istante, attore d’una tragedia che più buffa non
si sarebbe potuta immaginare”?
6) Quale circostanza permette a Mattia di inscenare la sua prima morte?
7) “Sciolto nel presente d’ogni legame e d’ogni obbligo, libero, nuovo e assolutamente padrone di
me, senza più il fardello del passato e con l’avvenire dinanzi, che avrei potuto foggiarmi a piacer
mio”. Spiega perché questa frase pronunciata nella fase di transizione tra Mattia e Adriano
esemplifica la poetica forma/vita pirandelliana?
8) Quale identità assume Adriano?
9) Spiega quali relazioni intercorrono tra Ansalmo Paleari, Terenzio Papiano, Silvia Caporale e
Adriana.
10) Sintetizza la poetica dello strappo nel cielo di carta e la lanterninosofia
11) Chi è lo Spagnuolo e perché Adriano lo teme?
12) Quale ruolo assume Scipione Papiano nella trama del romanzo?
13) Per quale ragione Adriano inscena la sua morte?
14) “Io sono vivo- vedi? - e voglio stare allegro…Allegro, Pomino! Come diceva un certo
ubriacone amico mio…Allegro, Pomino! Ti pare che voglia lasciare una figliola senza mamma?
Ohibò! Ho già un figliuolo senza babbo” Perché questa frase di Mattia evoca la poetica
dell’Umorismo? Per spiegare l’argomento proponi un confronto con l’episodio della Vecchia
signora o con il protagonista di una novella analizzata.
15) Cosa significa la frase conclusiva del romanzo a livello sia contenutistico che tematico?
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Disciplina: STORIA
Docente: prof.ssa Serena Senesi
Libro di testo adottato
A.M. Banti “Il senso del tempo”, vol. 3, Ed. Laterza, Bari.
Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2016-2017
Totale ore I trimestre 22
Totale ore II periodo 30 Aprile 2017 28
Totale ore al 30 Aprile 2017 50
Totale ore previsto alla fine dell’anno scolastico
2016-2017
61
Totale ore previsto dal piano di studi 66
.
Finalità della disciplina
La finalità prevalente dell’insegnamento della storia nel triennio è quella di formare nel giovane
una consapevolezza e una coscienza funzionali ad abituarlo a vivere il presente con adesione critica
e non emotiva. La docente si è, pertanto, soffermata sull’interpretazione del fatto storico,
sull’importanza della pluralità delle informazioni e delle documentazioni, abituando lo studente, per
quanto possibile, al continuo confronto tra passato e presente, alla riflessione sui grandi temi
dell’epoca contemporanea, problematizzandoli ed affrontandoli in modo il più possibile analitico,
secondo un costante rapporto di causa-effetto.
Alla base dell’approccio disciplinare sono stati la lettura, il dialogo, la discussione partecipata.
In termini di abilità:
• Stabilire connessioni e relazioni di causa – effetto tra i fenomeni analizzati
• Consultare fonti di varia natura
• Maturare consapevolezza delle diverse interpretazioni della critica storiografica
• Organizzare coerentemente cronologie, sinossi, sintesi sugli argomenti trattati
• Rispondere a quesiti di vario genere
• Trattare un argomento in elaborati di vario genere: riassunto, tema, saggio, articolo
• Esprimere un articolato giudizio su un testo di soggetto storico
• Interpretare le fonti del proprio tempo
In termini di competenze:
• Valutare autonomamente i fatti storici analizzati
• Operare una lettura critica del proprio tempo
• Operare opportune connessioni tra il presente e i fatti del passato
• Essere consapevoli del valore culturale e civile dello studio della storia
• Valutare la molteplicità e la differenza
• Sviluppare consapevolezza dell’apporto arricchente delle diverse culture nelle società
odierne.
Obiettivi conseguiti
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Indicazioni metodologiche
La classe 5B INT , da me seguita nel triennio 2014 -2017, è composta da 14 alunni. La classe,
disciplinata e scolarizzata sin dalla terza, ha progressivamente sviluppato, nel corso della quarta e
della quinta, un percorso di maturazione e di responsabilizzazione, dimostrando un comportamento
sempre più interessato nei confronti della docente e della disciplina, per cui è stato possibile
sviluppare un intervento didattico abbastanza continuo e proficuo.
Obiettivi raggiunti
La partecipazione della classe al dialogo educativo è stata adeguatamente interessata, responsabile e
attenta, in quanto gli alunni hanno dimostrato disponibilità verso le proposte didattiche della
docente e interesse per la disciplina, soprattutto quando era evidente il rapporto con i problemi del
mondo contemporaneo o quando, attraverso l’analisi del dibattito storiografico, sono emerse
tematiche politiche ed etiche che i ragazzi sentivano di forte attualità, per cui la classe ha compiuto
un percorso positivo che ha permesso alla maggioranza degli alunni di rafforzare le capacità di
analisi e di rielaborazione dei fenomeni analizzati.
Pertanto, la preparazione complessiva può ritenersi buona.
Contenuti e tempi del percorso didattico
Modulo Contenuti
(conoscenze e abilità)
Ore di lezione
(comprese le prove di
verifica)
Modulo 1 L’età della seconda
rivoluzione industriale
1.U.D. 4 ore
Modulo 2 L’Italia liberale 1 U. D. 6 ore
Modulo 3 La prima guerra mondiale 1 U. D. 6 ore
Modulo 4 La Rivoluzione russa 1.U.D. 6 ore
Modulo 5 Il primo dopoguerra in
Europa e la crisi del 1929
2 U. D. 6 ore
Modulo 6 Il fascismo in Italia 1 U. D. 10 ore
Modulo 7 Il nazismo in Germania 1 U. D. 6 ore
Modulo 8 Lo stalinismo in Russia 1 U. D. 4 ore
Modulo 9 La seconda guerra
mondiale
1 U.D. 10 ore
Modulo 10 Il secondo dopoguerra 1 U.D. 3 ore
Modulo 1: L’età della seconda rivoluzione industriale
La seconda rivoluzione industriale. Il pensiero socialista. Il socialismo utopista e il socialismo
scientifico di Karl Marx. La nuova organizzazione del lavoro nelle fabbriche. La nascita della
società di massa. I nuovi consumi.
Modulo 2 L’Italia liberale
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La crisi di fine secolo. Antonio di Rudinì. Luigi Pelloux. Il governo Zanardelli. L’età giolittiana. La
politica interna e la politica estera di Giolitti.
Modulo 3 La prima guerra mondiale
Le cause reali e la causa occasionale del conflitto (con riferimento anche alla Germania di
Bismark). La polveriera dei Balcani. Il sistema delle alleanze. Dalla guerra di movimento alla
guerra di trincea. L’Italia dalla neutralità all’intervento. La grande strage (1915-1916). Le nuove
tecnologie militari. Il fronte interno. L’intervento degli USA. La fine della guerra. I Trattati di pace
e le conseguenze geopolitiche della guerra.
Modulo 4 La rivoluzione russa
La situazione politica in Russia prima del 1905. La rivoluzione del 1905. La rivoluzione in Russia
dal febbraio all’ottobre del 1917. Le Tesi di Aprile. La Russia da Lenin a Stalin.
Modulo 5 Il primo dopoguerra in Europa e la crisi del 1929
U. D. 1 Il primo dopoguerra.
Le trasformazioni sociali e economiche nel primo dopoguerra. La prosperità statunitense: i ruggenti
anni Venti negli Stati Uniti. Il primo dopoguerra in Italia: il biennio rosso, il mito della vittoria
mutilata; l’impresa di Fiume.
U.D. 2. La crisi del 1929
Le cause della crisi del 1929. La politica di Hoover. Il New Deal di Franklin Delano Roosevelt
Modulo 6 Il fascismo in Italia
L’avvento del fascismo: 1919-1922. La marcia su Roma. Il delitto Matteotti. Le leggi fascistissime.
L’opposizione antifascista La politica economica, sociale e culturale del fascismo. I Patti
Lateranensi
Modulo 7 Il Nazismo in Germania
La Repubblica di Weimar e l’avvento di Hitler al potere.
Il terzo Reich. Le strutture del regime nazista. Il Mein Kampf. Le Leggi di Norimberga.
Modulo 8 Lo Stalinismo in Russia
La politica economica dei piani quinquennali. La dekulakizzazione. Le Grandi Purghe e il Grande
Terrore. Il culto della personalità.
Modulo 9 La seconda guerra mondiale
La politica estera di Mussolini e di Hitler. La guerra civile spagnola. Dall’Anschluss al patto di
Monaco. Dalla dissoluzione della Cecoslovacchia all’aggressione alla Polonia. La guerra lampo. Le
guerre parallele. La Germania nazista attacca l’Unione sovietica. La guerra nel Pacifico. Lo
sterminio degli ebrei. La Resistenza contro le occupazioni nazi-fasciste. La svolta del 1942-1943.
La caduta del fascismo, la Resistenza e la guerra in Italia. La fine della guerra
Modulo 10: Il secondo dopoguerra
L’Occidente nell’immediato dopoguerra. La “guerra Fredda” (1945-60). La divisione dell’Europa e
la logica dei “blocchi contrapposti”. Il muro di Berlino. La nascita della Comunità europea.
Gli anni della ricostruzione in Italia (1945-54).
Metodologie adottate
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Le metodologie adottate per l’insegnamento della disciplina sono state consapevolmente finalizzate
al conseguimento di competenze trasversali che possano mettere l’alunno in grado di interagire
correttamente in diverse situazioni di studio e lavoro.
“I docenti di Materie Letterarie dell’ITIS Galilei di Livorno, accogliendo le linee guida
ministeriali, sottolineano come l’insegnamento della disciplina, attraverso le conoscenze e le abilità
specificate, in quanto descrittori di acquisizioni e di performances, dunque di comportamenti,
concorra a sviluppare competenze trasversali che indicano la “comprovata capacità di usare
conoscenze, abilità, capacità personali …. e metodologiche, in situazioni di … studio e nello
sviluppo … personale”, verificabili come una serie di comportamenti trasversali, mediante i quali
l’alunno, seguendo criteri, regole, procedure appresi, è in grado di interagire correttamente con le
diverse situazioni disciplinari dell’ambito scolastico.
Competenze trasversali
•Interpretare un testo proposto
•Distinguere aspetti diversi di un fenomeno
•Differenziare gli sviluppi possibili di un fenomeno
•Dedurre possibili implicazioni secondo un adeguato schema logico
•Completare autonomamente informazioni acquisite
•Stabilire conclusioni a partire da una molteplicità di dati
•Sviluppare un’ipotesi
•Analizzare e distinguere cause ed effetti
•Riconoscere procedimenti, metodi, scopi
•Elaborare generalizzazioni corrette a partire dagli elementi posseduti
•Valutare con pertinenza i materiali a propria disposizione
•Valutare incongruenze ed imprecisioni nel proprio lavoro
Sussidi didattici Libri di testo, audiovisivi, fotocopie, testi on line, visione di film, tabelle, mappe concettuali,
grafici.
Criteri e strumenti di valutazione
La valutazione ha tenuto conto della corretta comprensione dei fenomeni storici analizzati con
l’individuazione dei concetti chiave, della capacità di approfondimento e dello sviluppo delle
tematiche proposte, della corretta informazione sui dati storici, dell’uso della terminologia specifica.
Si è dunque tenuto conto dei seguenti indicatori:
• conoscenza corretta dei dati storici
• comprensione degli elementi del problema proposto
• uso della terminologia specifica
• capacità di rielaborare e organizzare le informazioni in proprio possesso
Le verifiche nel corso dell’anno scolastico sono state sia scritte sia orali. Nel primo caso, le
tipologie proposte sono state il tema storico o, più frequentemente, il questionario strutturato e/o
semistrutturato, o a risposta aperta. Nell’orale è stato privilegiato il momento del dialogo piuttosto
che l’indagine puntuale degli aspetti nozionistici studiati.
Esempi di prove di verifica
COMPITO DI STORIA sul Fascismo
Documento del Consiglio di classe – pag. 23/108
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1) Il Programma di San Sepolcro
2) RAS
3) 7 novembre 1921
4) La Marcia su Roma
5) Gran Consiglio del Fascismo
6) Legge Acerbo
7) La Secessione dell’Aventino
8) 1923
9) Leggi fascistissime
10) OVRA
11) Il Codice Rocco
12) La Carta del Lavoro
13) “La Rivoluzione liberale”
14) Giustizia e Libertà
15) Fasi della politica economica del Fascismo
16) OMNI
17) ONB
18) Istituto LUCE
19) Interpretazione del Fascismo di Benedetto Croce
20) I Patti Lateranensi
Documento del Consiglio di classe – pag. 24/108
Esami di Stato a.s. 2016-2017 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Disciplina: INGLESE
Docente: prof.ssa Maria Elisa Reale
Libro di testo adottato
“INFORMATION TECHNOLOGY” di Mauretta Bernardini e Geoff Haskell, Loescher, 2012
Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2016-2017
Totale ore I trimestre 33
Totale ore II periodo al 21/04/2017 38
Totale al 21/04/2015 71
Totale previsto alla fine dell’anno scolastico 2016-2017 89
Totale ore previsto dal piano di studi 99
La differenza di ore riscontrabile tra il totale di ore di lezione previsto dal piano di studi e quello
che si prevede di svolgere effettivamente entro la fine del presente anno scolastico è dovuta ad ore
di lezione perse perché coincidenti con festività, attività connesse con la scuola (assemblee
d’Istituto e di classe, visite guidate, partecipazioni a convegni, simulazioni prove d’esame etc.) e
assenze collettive della classe.
Definizione dei livelli di partenza
La classe è composta da 14 alunni, 11 maschi e 3 femmine, tutti provenienti dalla precedente quarta
B informatici. Nel terzo anno gli alunni avevano un altro insegnante e all’inizio del quarto anno il
gruppo risultava piuttosto eterogeneo in relazione ai livelli di preparazione raggiunta e all'interesse
dimostrato per la lingua inglese. Durante il quarto anno gli alunni hanno lavorato tutti con serietà e
buon impegno, ottenendo tutti risultati positivi.
Nel corso di questo anno gran parte degli studenti ha lavorato in maniera sufficiente o più che
sufficiente, dimostrando un impegno adeguato e buona partecipazione al lavoro svolto in classe.
Alla fine del primo trimestre nessun alunno ha dovuto effettuare il recupero delle lacune relative ai
primi mesi di lavoro, dato che tutti gli studenti avevano un profitto almeno sufficiente.
Nella seconda parte dell’anno scolastico per alcuni alunni l’impegno e la partecipazione alle attività
didattiche sono ancora migliorati.
Quattro alunni sono impegnati nella frequenza di corsi pomeridiani per poter sostenere gli esami
Cambridge First Certificate e CAE. Altri tre studenti hanno già acquisito queste certificazioni nello
scorso anno scolastico.
Obiettivi e contenuti dell’attività didattica
Obiettivi cognitivi
Gli obiettivi generali sono stati delineati con l'intento di far acquisire agli alunni conoscenze,
competenze e capacità da poter utilizzare nella carriera professionale.
CONOSCENZE: Gli alunni hanno acquisito le principali funzioni comunicative della lingua inglese
parlata e scritta da usarsi in fondamentali contesti della vita quotidiana e in ambiti professionali.
Hanno inoltre ampliato la conoscenza degli aspetti culturali del mondo anglosassone ricercando un
arricchimento del lessico generale e specialistico.
COMPETENZE: Hanno utilizzato la lingua inglese in vari contesti applicativi: lettura messaggi,
brani letterari, testi divulgativi, testi tecnici.
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CAPACITA': Hanno affrontato argomenti ed esercitazioni a carattere trasversale e pluridisciplinare;
hanno usato la lingua inglese per presentare argomentazioni ed osservazioni critiche di carattere
tecnico, divulgativo e storico.
Al termine del corso di studi buona parte degli alunni ha acquisito un lessico di base tipico delle
discipline del corso di informatica anche in lingua inglese. Questi studenti, pur con capacità diverse,
sono in grado di leggere e comprendere testi scritti di genere tecnico-scientifico, letterario,
divulgativo, di riferire sui contenuti dei brani proposti e di discutere sulle tematiche in questione.
Contenuti
A –U.D. THE DESKTOP
Basata sul modulo 2 del libro di testo, presenta il desktop, le operazioni di Windows, i vantaggi e
gli svantaggi della GUI.
Svolta in 12 ore di lezione.
B –U.D. THE INTERNET
Basata sul modulo 4 del libro di testo ed integrata con letture tratte da altri testi, presenta l’uso
di Internet come mezzo di comunicazione, la sua storia, i browsers, motori di ricerca il World Wide
Web, commercio elettronico, posta elettronica, video conferenza, chat, social networks. Tratta
inoltre la sicurezza su Internet e i sistemi di protezione dei dati,i virus, il copyright e la pirateria.
Svolta in 17 ore di lezione.
C – U.D. SAFETY
Basata su articoli in fotocopie sull’ergonomia e l’uso ecologico dei computer .
Svolta in 3 ore di lezione.
D – U.D. LINUX AND JAVA
Basata su articoli tratti da altri testi tecnici in fotocopie, presenta le caratteristiche di Linux e la
sua storia e l’uso di Java come linguaggio di programmazione.
Svolta in 6 ore di lezione.
E – U.D. APPLICATIONS
Basata sul modulo 3 del libro di testo, presenta il software legato a Windows per creare i fogli
elettronici, le presentazioni, i testi e
Svolta in 15 ore di lezione.
F – U.D. GRAPHICS PROGRAMS
Basata sul modulo 5 del libro di testo illustra i vari generi di programmi per disegnare e
progettare.
Svolta in 6 ore di lezione.
G – U.D. LOOKING FOR A JOB
Basata sull’unità “Careers” del libro di testo ed integrata da fotocopie fornite dal docente,
prevede la comprensione degli annunci di lavoro, la redazione del curriculum vitae e della lettera di
accompagnamento, per permettere agli studenti di candidarsi a posti di lavoro internazionali,
utilizzando la lingua inglese.
Svolta in 4 ore di lezione.
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Nelle prossime lezioni si prevede di svolgere anche un’unità didattica, riguardanti la
telecomunicazione e le reti.
L’insegnante ha fornito in fotocopia alcuni brani presi da altri testi di inglese tecnico.
Metodi adottati e strumenti utilizzati
Metodi adottati
L’attività didattica si è svolta quasi interamente in lingua inglese ed è stata centrata sull’alunno. In
ogni fase del lavoro gli studenti sono stati informati degli obiettivi da conseguire di volta in volta.
Tutte le attività hanno avuto come obiettivo il saper cogliere il significato dei vari messaggi ed
individuarne informazioni specifiche.
Il metodo adottato con più frequenza è stata la lezione frontale, con presentazione dell’argomento
da parte del docente, seguita poi da lettura, traduzione e comprensione dei testi da parte degli
alunni. Ciò nonostante, soprattutto durante le ore dedicate ai brani tecnici, gli studenti hanno
partecipato alla discussione degli argomenti proposti.
Il recupero in itinere è stato sistematicamente attuato rispetto agli obiettivi a breve termine,
ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con le stesse modalità.
Nel mese di novembre gli studenti sono stati coinvolti in una giornata di scambio linguistico-
culturale a Firenze, presso la sede della Syracuse University, con gli studenti americani, nell’ambito
del progetto Tandem a cui aderisce il nostro istituto. In questo modo hanno potuto sviluppare le loro
abilità linguistiche di listening e speaking discutendo a piccoli gruppi con coetanei provenienti da
varie parti degli Stati Uniti.
Sempre a novembre 2016 una parte degli studenti ha assistito anche ad una rappresentazione del
musical “Hamlet” in lingua inglese del Palchetto Stage al teatro Quattro Mori di Livorno.
Materiali e strumenti didattici
È stato utilizzato il libro di testo, affiancato da altro materiale fotocopiato da testi diversi in
possesso dell’insegnante.
Verifiche e valutazione
Alla fine di ogni unità di lavoro sono state effettuate verifiche di tipo formativo, che non hanno
comportato necessariamente una valutazione in termini di voto, ma una valutazione sia della
validità dell’insegnamento impartito sia del controllo in itinere del processo di apprendimento.
Inoltre sono state effettuate almeno 3 verifiche sommative nel primo trimestre e almeno 4 nel
pentamestre per accertare la competenza linguistica, la comprensione orale e scritta e la produzione
scritta e orale.
Le verifiche sommative hanno permesso il controllo del profitto scolastico ai fini della valutazione.
Gli strumenti usati per questo tipo di verifiche per le prove scritte sono stati i questionari con
domande aperte o le comprensioni del testo.
Sono state previste due simulazioni di terza prova d’esame, con presenza della lingua inglese tra le
discipline oggetto della prova.
Per la lingua orale sono state usate interrogazioni lunghe o brevi. Il colloquio ha permesso di
misurare la comprensione e produzione del messaggio, la correttezza formale e la conoscenza degli
argomenti studiati.
Per la misurazione delle prove sono stati utilizzati voti da 3 a 10, con l’uso anche del mezzo voto.
Il livello di sufficienza si intende raggiunto con la conoscenza essenziale degli argomenti, espressi
in una forma abbastanza corretta e chiara, ed accompagnata da una adeguata capacità di
collegamento e di confronto interdisciplinare.
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Per la valutazione complessiva di ciascun alunno, oltre ai risultati delle singole prove, si è tenuto
conto anche del suo impegno, della sua partecipazione alle lezioni, del lavoro svolto a casa e del suo
iter di apprendimento.
Esempi di verifiche scritte
Answer the following questions:
1. How does the Windows desktop changed the relationship between the
computer and its user?
2. What does a touch screen interface consist of?
3. What is a window and what are its features?
4. How can you modify the size of a window?
5. What are the main advantages of GUIs?
6. What are the main disadvantages of GUIs?
Answer the following questions:
1. How has the world of publishing changed since 1985?
2. How has accountancy been improved by the introduction of electronic
spreadsheet?
3. What are the main features of a word processor?
4. What advice could you give to a friend who wants to create an effective
presentation?
5. How can photos be modified by image-editing programs?
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Disciplina: MATEMATICA
Docente: prof.ssa Maria Pia Reali
Libro di testo adottato
Leonardo Sasso, “Nuova Matematica a colori”, voll. 4 e 5, Edizione VERDE per la riforma: quarto
anno e quinto anno, ed. Petrini
Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2016-2017
Totale ore I periodo (trimestre) 32
Totale ore II periodo al 30 Aprile 2017 45
Totale ore al 30 Aprile 2017 77
Totale ore previsto alla fine dell’anno scolastico 2016-2017 91
Totale ore previsto dal piano di studi 99
Finalità della disciplina
Le finalità della matematica nel corso del triennio sono le seguenti:
▪ Sviluppare capacità logico-deduttive
▪ Matematizzare situazioni problematiche utilizzando consapevolmente modelli e tecniche di
calcolo
▪ Utilizzare linguaggi formali in modo corretto e rigoroso
▪ Riconoscere ed interpretare strutture, concetti e regole matematiche
▪ Controllare l’aspetto grafico-geometrico con l’aspetto algebrico
In particolare, nell’ultimo anno, le finalità più specifiche
▪ Conoscere le definizioni e gli enunciati dei teoremi utilizzati
▪ Saper calcolare vari tipi di integrali
▪ Saper calcolare aree di regioni piane e volumi di solidi di rotazione
▪ Saper studiare funzione razionali fratte, irrazionali, funzioni logaritmiche ed esponenziali
▪ Saper ricavare da un grafico le proprietà della funzione ad esso associata (aspetto algebrico e
aspetto grafico-geometrico)
▪ Saper risolvere equazioni differenziali e semplici problemi di applicazione.
▪ Saper risolvere problemi sulla probabilità totale, composta, condizionata.
▪ Saper risolvere problemi la cui modellizzazione matematica richiede lo studio di distribuzioni
di probabilità nel continuo, approssimabili a distribuzioni uniformi, esponenziali, gaussiane.
Obiettivi conseguiti
Gli studenti hanno mantenuto la continuità didattica nel corso del triennio per quanto riguarda
l’insegnamento della matematica.
Il livello di apprendimento raggiunto al termine del corso di studi è nel complesso sufficiente per la
maggior parte degli alunni; un piccolo gruppo di studenti ha ottenuto risultati buoni o ottimi, grazie
all’impegno e all’attenzione costanti e uno studio consapevole, guidato da un buon interesse per la
materia e senso di responsabilità.
Un altro gruppo di studenti ha mostrato impegno e partecipazione molto discontinui, non
rispettando, in molti casi, le scadenze ed evitando talvolta le verifiche. Per quattro alunni la
preparazione non è omogenea relativamente ai moduli affrontati.
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Obiettivi pianificati e non conseguiti con relativa motivazione
Gli obiettivi specifici programmati sono stati complessivamente conseguiti; per quanto riguarda
quelli generali permangono difficoltà nel matematizzare situazioni problematiche utilizzando
consapevolmente modelli e tecniche di calcolo e nell’uso del linguaggio specifico in modo rigoroso.
Questo è dovuto ad una difficoltà propria dei ragazzi nel ricercare il rigore nel loro studio, in una
applicazione spesso troppo superficiale e in uno studio non sempre costante.
Contenuti e tempi del percorso didattico
Modulo/argomento Contenuti (conoscenze e abilità)
Ore di lezione (comprese le prove
di verifica)
1. Argomenti del
programma di quarta. U.D.1.1 Studio di
funzione: ricerca di
massimi e minimi
relativi; ricerca dei punti
di flesso. Grafico. U.D.1.2 Punti di
discontinuità e di non
derivabilità. Grafico.
Conoscenze: Definizione dei punti di massimo e di minimo relativi.
Definizione dei punti di flesso. Rappresentazione grafica.
Definizione di punti di discontinuità di I, II, e III specie.
Definizione di punto di non derivabilità: punto angoloso,
cuspide, flesso a tangente verticale. Abilità: Saper determinare e rappresentare graficamente i punti di
massimo e di minimo relativi e i punti di flesso di una
funzione. Saper individuare e disegnare punti di
discontinuità e di non derivabilità.
7 ore di cui 1 di
verifica
2. Integrali. U.D.2.1 Integrali
indefiniti. U.D.2.2 Metodi di
integrazione. U.D.2.3 Integrali
definiti. Calcolo di aree
di regioni piane limitate.
Calcolo di volumi di
solidi di rotazione. U.D.2.4 Integrali
impropri
Conoscenze: Integrali indefiniti immediati. Metodi di integrazione: per sostituzione (semplici casi),
per parti, di funzioni razionali fratte. Applicazione dell'integrale definito per la determinazione
di aree di regioni piane limitate e volumi di solidi di
rotazione. Funzioni integrabili e integrali impropri. Abilità: Sapere calcolare un integrale indefinito immediato. Sapere utilizzare i metodi di integrazione. Sapere utilizzare il calcolo integrale per determinare aree
di regioni piane limitate e volumi di solidi di rotazione.
Saper applicare l’integrale definito per semplici problemi
di fisica o della realtà. Saper calcolare integrali impropri.
42 ore di cui 4 di
verifica
3. Probabilità U.D.3.1 Probabilità
totale U.D.3.2 Probabilità
condizionata U.D.3.3 Probabilità
composta U.D.3.4 Teorema di
Bayes
Conoscenze: Significato di probabilità totale, condizionata e composta. Teorema di Bayes. Distribuzioni di probabilità: uniforme, esponenziale,
gaussiana. Abilità: Calcolare la probabilità totale, condizionata e composta. Utilizzare la formula di Bayes nei problemi di probabilità
condizionata. Applicare in contesti diversi le distribuzioni di probabilità
uniforme, esponenziale e gaussiana.
10 ore di cui 1 di
verifica
4. Distribuzioni di
probabilità U.D.4.1 Variabili
aleatorie continue. U.D.4.3 Distribuzioni
delle variabili aleatorie
Conoscenze: Significato di variabile aleatoria continua, di media,
varianza e deviazione standard. Distribuzione di probabilità uniforme, esponenziale,
normale o gaussiana. Abilità:
10 ore di cui 2 di
verifica
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continue: uniforme,
esponenziale e normale
o gaussiana.
Riconoscere in contesti diversi le distribuzioni di
probabilità uniforme, esponenziale e gaussiana. Calcolare media e deviazione standard. Risolvere semplici problemi che possono essere
modellizzati con tali distribuzioni di probabilità.
5. Equazioni differenziali U.D.5.1 Equazioni
differenziali del primo
ordine lineari. U.D.5.2 Equazioni
differenziali del primo
ordine a variabili
separabili. U.D.5.3 Equazioni
differenziali del secondo
ordine a coefficienti
costanti. U.D.5.4 Problema di
Cauchy
Conoscenze: Conoscere e classificare un'equazione differenziale: del
primo ordine lineare, a variabili separabili, del secondo
ordine a coefficienti costanti.
Abilità: Saper risolvere equazioni differenziali del primo ordine
lineari e a variabili separabili e del secondo ordine a
coefficienti costanti. Saper risolvere semplici problemi di Cauchy. Saper risolvere semplici problemi di applicazione con
equazioni differenziali o problemi di Cauchy.
12 ore di cui 1 di
verifica
Le 10 ore che mancano al totale delle ore previste fino alla fine dell’anno scolastico sono impiegate per il ripasso e la
simulazione della terza prova scritta.
Metodologie adottate
Nell’affrontare i vari argomenti sono partita da un approccio intuitivo ai concetti fondamentali, che
ho formalizzato in un secondo momento. Ho cercato poi di fornire una gamma di esempi e
controesempi più ampia possibile. E’ risultato essenziale l’applicazione di quanto proposto in
esercizi che hanno consentito anche un consolidamento delle capacità di calcolo. Gli esercizi sono
stati svolti inizialmente da me, ma subito dopo dai ragazzi stessi, invitando a svolgerli alla lavagna
soprattutto coloro i quali ritenevano di non aver chiaro il procedimento risolutivo, o il ragionamento
alla base degli esercizi stessi. Altre volte ho introdotto gli argomenti in via problematica in modo
che gli studenti stessi potessero cercare e ipotizzare soluzioni.
Iniziando un modulo nuovo, ho comunque sempre cercato di riprendere quelli precedenti, vista la
stretta relazione tra i vari temi trattati nel corso dell’anno, relativamente alla parte di analisi. Ho
lasciato le ultime ore per il ripasso ed eventuali verifiche di recupero (peraltro già effettuati anche in
itinere).
In ognuno di questi diversi approcci ho comunque insistito molto sullo stretto legame tra aspetto
algebrico e aspetto geometrico, utile per una più completa acquisizione dei vari contenuti e
sull’importanza della matematica per risolvere problemi della realtà.
E’ stato di grande aiuto lavorare in laboratorio, una volta alla settimana, salvo particolari
interruzioni per necessità, in particolare con l’uso molto semplice di Geogebra, software di
comprensione e di utilizzo immediato, per i moduli di analisi, utile per evidenziare lo stretto legame
tra aspetto algebrico e geometrico.
Sussidi didattici Oltre al libro di testo sono state fornite fotocopie di esercizi di altri testi, fotocopie dell’insegnante
con risoluzione di esercizi, pc, esercizi su siti di altri istituti, Geogebra come software in
laboratorio, test di ingresso alle facoltà scientifiche.
Documento del Consiglio di classe – pag. 31/108
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Criteri e strumenti di valutazione
Le verifiche, sia scritte che orali, hanno costituito uno degli aspetti fondamentali della
programmazione curricolare. Esse si sono basate su temi ampiamente sviluppati in classe, in modo
che il compito non fosse solo un semplice strumento necessario per giungere all’espressione di un
voto, ma un mezzo per verificare l’avvenuta assimilazione di un argomento e l’efficacia del metodo
di insegnamento, per poter migliorare il lavoro in classe e per meglio cercare di valorizzare le
capacità di ognuno. A tale scopo le verifiche sono state di vario tipo: risoluzione di esercizi,
domande di teoria, simulazioni della terza prova dell’esame di Stato.
Per la valutazione della produzione sia orale che scritta ho tenuto conto dei seguenti parametri:
• Comprensione del testo
• Conoscenza dell’argomento
• Correttezza nel linguaggio specifico
Per l’attribuzione dei voti ho fatto uso della scala da 1 a 10, con griglie via via adatte al tipo di
verifica e, nella seconda parte di questo anno, con griglia proposta per la simulazione della terza
prova (come da allegato).
Nella valutazione finale oltre alla misurazione dei risultati conseguiti nelle prove indicate, ho tenuto
conto anche della frequenza regolare, della partecipazione attiva alle lezioni e dell’impegno e
dell’assiduità dimostrate nello studio.
Esempi di prove di verifica
Verifica di matematica classe 5 BINT 06/10/2016
Tempo a disposizione: 1 ora Calcola i seguenti integrali indefiniti:
1.
tan
2
1
1 sin
xe dxx
(2 punti)
2. 2
3
4 3
xdx
x
(2 punti)
3.
5 2
2 1
xdx
x
(3 punti)
4. 2sin cosx xdx (2 punti)
5. 2
4
8 6
xdx
x x
= (3 punti)
6. 4 2 3 3 2( ) 4 2x xx e x e dx (3 punti)
Fornisci le seguenti definizioni:
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1.
b
a
dxxf )(
)(xf
continua in ba,
e 0)( xf
(3 punti)
2. dxxf )(
)(xf continua in
ba, (3 punti)
Determina la primitiva della funzione ( )F x
di
4ln (3 1)( )
3 1
xf x dx
x
passante per il punto
1 5( ; )
3 6
e
. (punti 3)
Calcola i seguenti integrali definiti:
1.
2
2
0
6
4
xdx
x
(3 punti)
2.
22 2
0
(sin 2 cos3 )x x x dx
(3 punti)
Verifica di matematica classe 5 BINT 17/11/2016
Tempo a disposizione: 1 ora
1. 2
1
3 2dx
x x
2. 2
2 3
4 4 1
xdx
x x
3. 2
1
5 4dx
x
4.
1
3 4dx
x
5.
21 x dx
6. lnx xdx
7.
2 sinx xdx
8. Calcolare l’area della regione finita di piano limitata dalla parabola di equazione 24y x
e dalla retta di
equazione2y x
.
Documento del Consiglio di classe – pag. 33/108
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9. Calcola il volume del solido ottenuto facendo ruotare di un giro completo la curva di equazione
2
2
xy
x
nell’intervallo 0,2
intorno all’asse delle x.
Verifica di matematica classe 5 BINT 18/03/2016
Tempo a disposizione: 30 minuti
1. Un gruppo di escursionisti organizza una gita in montagna. Il 30% dei partecipanti è fuori
allenamento. Si ipotizza che coloro che non sono allenati abbiano una probabilità di raggiungere la
meta pari al 60% e che quelli allenati abbiano una probabilità pari al 95%. a. Qual è la probabilità che un escursionista scelto a caso nel gruppo raggiunga la meta? b. Sapendo che un escursionista ha raggiunto la meta, con quale probabilità appartiene al gruppo
degli escursionisti allenati?
2. Un’urna contiene 10 palline verdi e 7 palline rosse. Si estraggono successivamente due palline, senza
rimettere la prima nell’urna. Qual è la probabilità che siano: a) dello stesso colore; b) di colore diverso; c) almeno una rossa?
3. Calcola il seguente integrale definito:
2
1
3 ln
e
x xdx
Verifica di matematica classe 5 BINT 08/04/2017
Tempo a disposizione: 30 minuti
1. Scrivere la funzione di densità di probabilità di una distribuzione gaussiana, poi risolvere il seguente problema: Un test nazionale di biologia viene proposto in tutte le ultime classi delle scuole secondarie superiori. Il punteggio X
conseguito nel test è una variabile aleatoria approssimativamente distribuita secondo una gaussiana con media 60 e
deviazione standard 5. Calcola la probabilità che, scelto un individuo a caso, il suo punteggio X sia compreso tra 52
e 68.
2. Risolvi la seguente equazione differenziale:
y’ = (2x+1) e-y
3. Date le parabole y = x2 e y = 3x2+8x, si determini il valore di k appartenente all’intervallo (0;2) in moco che la
regione finita di piano delimitata dalle due parabole e dal semipiano x<k sia equivalente alla regione finita di piano
limitata dalle due parabole e dal semipiano x>k.
Documento del Consiglio di classe – pag. 34/108
Esami di Stato a.s. 2016-2017 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Disciplina: SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
Docente: prof.ssa Arianna Amirante
Libro di testo consigliato
“Sullo Sport” - Conoscenza, Padronanza, Rispetto del corpo. Casa editrice G. D’ANNA
Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2016-2017:
Totale ore I periodo (trimestre) 7
Totale ore II periodo al 30 Aprile 2017 24
Totale ore al 30 Aprile 2017 31
Totale ore previsto alla fine dell’anno scolastico 2016/2017 44
Totale ore previsto dal piano di studi (ore settimanali × 33) 66
Finalità della disciplina
Le finalità generali che la materia si propone sono: acquisire la consapevolezza dei propri mezzi
favorendo lo sviluppo armonico del corpo; facilitare l’acquisizione di una cultura sportiva che tenda
a promuovere la pratica motoria come costume di vita, favorendo la capacità di trasferire i valori
acquisiti con le attività sportive al campo lavorativo e del tempo libero; contribuire allo sviluppo
della personalità e influire su alcuni tratti del carattere dell’alunno, come senso di sicurezza e stima
di sé, controllo dell’impulsività; migliorare lo spirito di solidarietà e collaborazione; attivare la
socializzazione; educare al rispetto del prossimo e dell’avversario. Le finalità più specifiche della
disciplina sono: miglioramento delle capacità iniziali, sia condizionali che coordinative –
conoscenza e pratica sia di discipline individuali che di sport di squadra - conoscenza delle norme
elementari di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni ed in caso di incidenti,
sviluppo corporeo della persona per mezzo dell’affinamento della capacità di utilizzare le qualità
fisiche e le funzioni neuro – muscolari.
Obiettivi conseguiti Questa classe ha raggiunto complessivamente gli obiettivi di tipo generale che la materia propone:
la socializzazione, il rispetto delle regole e degli altri, il controllo dell’impulsività, spirito di
collaborazione e di solidarietà, il rispetto dell’avversario nei giochi di squadra. Per quanto riguarda
gli obiettivi specifici, tutti gli alunni hanno evidenziato buone capacità coordinative e condizionali,
e quindi sono in grado di rielaborare gli schemi motori di base e applicarli alle varie situazioni, di
organizzare autonomamente il lavoro e praticare a livello scolastico almeno due sport di squadra
Obiettivi pianificati e non conseguiti con relativa motivazione
In questo anno scolastico la nostra programmazione prevedeva un lavoro di resistenza aerobica da
effettuarsi all’aperto, ma non è stato possibile svolgerlo a causa dei numerosi lavori di
ristrutturazione in atto nella scuola e del terreno sconnesso. Inoltre il mancato rifacimento della
pedana e della fossa di caduta del salto in lungo ha impedito la pratica di questa specialità
dell’atletica leggera. Inoltre le numerose ore di compresenza (un’ora alla settimana la classe ha
eseguito la lezione dividendo la palestra con un’altra classe) non hanno permesso la realizzazione di
alcune esperienze che avrebbero sicuramente consolidato e migliorato i propri schemi motori.
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Contenuti e tempi del percorso didattico
Modulo/argomento Contenuti
(conoscenze e abilità)
Ore di lezione
(comprese le prove di
verifica)
Modulo 1: Potenziamento fisiologico
Abilità 1. Assumere posture corrette (abilità minima) 2. Eseguire percorsi motori (abilità minima) 3. Elaborazione di una risposta motoria efficace ed economica (abilità minima) 4. Utilizzare regole adattandole alle varie situazioni di gioco collaborando con i compagni (abilità minima) 5. Assumere comportamenti funzionali alla sicurezza in palestra, a scuola e negli spazi (abilità minima
Conoscenze 1. Conoscere le potenzialità del corpo, le posture corrette (conoscenza minima) 2. Conoscere i principi basilari che migliorano la prestazione motoria 3. Conoscere gli aspetti essenziali della terminologia e i fondamentali di base di almeno una disciplina sportiva (conoscenza minima) 4. Conoscere i principi fondamentali di prevenzione e attuazione della sicurezza in palestra (conoscenza minima)
Competenze 1. Padronanza del proprio corpo e percezione sensoriale 2. Coordinazione, rielaborazione schemi motori, equilibrio e orientamento 4. Sicurezza, prevenzione, corretti stili di vita Prerequisiti U.D. 1.1 ESERCITAZIONI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA FORZA Risorse esercizi a carico naturale o con piccoli attrezzi, manubri e palle mediche U.D. 1.2 ESERCITAZIONI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA VELOCITÀ Risorse esercizi con varietà di ritmo, percorsi motori e di destrezza generale U.D. 1.3 ESERCITAZIONI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA MOBILITÀ ARTICOLARE Risorse esercizi di stretching e con varietà di ampiezza a corpo libero, con piccoli attrezzi, alla spalliera. U.D. 1.4 ESERCITAZIONI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA CAPACITÀ CARDIO-POLMONARE Risorse esercizi di corsa aumentando la durata, esercizi con le funicelle, giochi di corsa e con la palla, percorsi motori e lavoro a stazioni
N° ore: 15 Periodo: I e II periodo
Modulo 2: Rielaborazione degli schemi motori
Abilità
N° ore: 20
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1. Assumere posture corrette (abilità minima) 2. Eseguire percorsi motori (abilità minima) 3. Elaborazione di una risposta motoria efficace ed economica (abilità minima) 4. Utilizzare regole adattandole alle varie situazioni di gioco collaborando con i compagni (abilità minima) 5. Assumere comportamenti funzionali alla sicurezza in palestra, a scuola e negli spazi (abilità minima)
Conoscenze 2- Conoscere i principi basilari che migliorano la prestazione motoria 3. Conoscere gli aspetti essenziali della terminologia e i fondamentali di base di almeno una disciplina sportiva (conoscenza minima) 4. Conoscere i principi fondamentali di prevenzione e attuazione della sicurezza in palestra (conoscenza minima Competenze 1. Padronanza del proprio corpo e percezione sensoriale 2. Coordinazione, rielaborazione schemi motori, equilibrio e orientamento 3. Applicare le conoscenze acquisite e acquisizione di tecnica e tattica applicata al gioco , al gioco sport e ad almeno una disciplina sportiva 4. Sicurezza, prevenzione, corretti stili di vita Prerequisiti U.D. 2.1 ESERCIZI CON ATTREZZI CODIFICATI E NON Risorse esercizi con vari tipi di palloni, con le funicelle, esercizi che implicano il rapporto non abituale del corpo nello spazio U.D. 2.2 PERCORSI DI DESTREZZA GENERALE Risorse percorsi che includono vari attrezzi e che implicano il rapporto non abituale del corpo nello spazio. U.D. 2.3 ESERCITAZIONI DI COORDINAZIONE GENERALE E SEGMENTARIA Risorse esercizi di coordinazione oculo-manuale e oculo-podalica, con vari tipi di palloni e di piccoli attrezzi.
Periodo: I e II periodo
Modulo 3: Conoscenza e pratica delle attività sportive
Abilità 2. Coordinazione, rielaborazione schemi motori, equilibrio e orientamento 3. Applicare le conoscenze acquisite e acquisizione di tecnica e tattica applicata al gioco, al gioco sport e ad almeno una disciplina sportiva 4. Sicurezza, prevenzione, corretti stili di vita 5- Assumere comportamenti funzionali alla sicurezza in palestra, a scuola e negli spazi
N° ore: 25 Periodo: I e II periodo
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(abilità minima)
Conoscenze 1. Conoscere le potenzialità del corpo, le posture corrette (conoscenza minima) 2. Conoscere i principi basilari che migliorano la prestazione motoria 3. Conoscere gli aspetti essenziali della terminologia e i fondamentali di base di almeno una disciplina sportiva (conoscenza minima) 4. Conoscere i principi fondamentali di prevenzione e attuazione della sicurezza in palestra (conoscenza minima
Competenze 1. Padronanza del proprio corpo e percezione sensoriale 2. Coordinazione, rielaborazione schemi motori, equilibrio e orientamento 3. Applicare le conoscenze acquisite e acquisizione di tecnica e tattica applicata al gioco, al gioco sport e ad almeno una disciplina sportiva 4. Sicurezza, prevenzione, corretti stili di vita Prerequisiti U.D. 3.1 FONDAMENTALI DI BASE E DI SQUADRA DELLA PALLAVOLO Risorse palleggio, doppio palleggio, bagher, battuta, muro,colpo d’attacco,ricezione a w U.D. 3.2 FONDAMENTALI DI BASE E DI SQUADRA DELLA PALLACANESTRO Risorse palleggio, passaggi,tiro da fermo, tiro in corsa( terzo tempo), dai e vai U.D. 3.3 FONDAMENTALI DI BASE E DI SQUADRA DEL CALCETTO Risorse passagi,tiro in porta, slalom tra clavette U.D. 3.4 SPECIALITÀ DELL'ATLETICA LEGGERA Risorse corsa veloce , corsa di resistenza, U.D. 3.5 FONDAMENTALI DI BASE E DI SQUADRA DEL TENNIS TAVOLO Risorse palleggio, battuta, schiacciata U.D. 3.6 FONDAMENTALI DI BASE DEL BADMINTON Risorse palleggio, battuta, smash
Modulo 4: Tutela della salute e prevenzione degli infortuni
Abilità 5- Assumere comportamenti funzionali alla sicurezza in palestra, a scuola e negli spazi (abilità minima Conoscenze 4-Conoscere i principi fondamentali di prevenzione e attuazione della sicurezza in palestra (conoscenza minima) Competenze 4-Sicurezza, prevenzione, corretti stili di vita Prerequisiti U.D. 4.1 APPARATO OSTEO-ARTICOLARE Risorse: Nozioni, durante le lezioni pratiche, sull' apparato osseo e sulle principali articolazioni
N° ore: 6 Periodo: I e II periodo
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U.D. 4.2 APPARATO CARDIO-RESPIRATORIO Risorse: Cenni, durante le lezioni pratiche, sul funzionamento del sistema respiratorio e circolatorio U.D. 4.3 APPARATO MUSCOLARE Risorse: cenni, durante le lezioni pratiche, sui principali gruppi muscolari e loro funzionamento. U.D. 4.4 PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI E CORRETTI STLI DI VITA Risorse: durante le lezioni pratiche, cenni sulle modalità per prevenire gli infortuni e per il benessere psico-fisico anche con tecniche di rilassamento totale e segmentario e tecniche di linguaggio non verbale.
Metodologie adottate
La metodologia applicata è stata prevalentemente di tipo globale, salvo nei casi in cui sia stato
necessario ricorrere ad interventi individualizzati o ad una analisi più particolareggiata od
approfondita. È stata inoltre di tipo sia induttivo che deduttivo, con un approccio di tipo globale-
analitico e con una modalità d’istruzione sia verbale che visiva.
Sussidi didattici Le strategie attivate per il perseguimento degli obiettivi sono state differenziate a seconda delle
capacità degli alunni, utilizzando di volta in volta gli strumenti e i vari attrezzi presenti in palestra.
Criteri e strumenti di valutazione
La valutazione è stata di tipo sia oggettiva (dove è stato possibile la definizione del livello raggiunto
all’interno di un obiettivo) che indicativa (quando la valutazione è stata di tipo visivo ma non
quantificabile). Inoltre è stato tenuto conto dei livelli di partenza, dell’impegno, della partecipazione
e frequenza, del comportamento e dell’interesse, sulla base della tabella concordata nella
programmazione iniziale. Oltre ai test suddetti gli allievi sono stati sottoposti a verifiche periodiche
riguardanti le varie attività svolte durante le lezioni. Come strumenti di verifica sono stati utilizzati:
1) osservazione sistematica
2) valutazione in situazione
3) esercitazioni varie
4) test codificati
Per gli alunni esonerati dalle lezioni pratiche, per motivi di salute, la valutazione ha tenuto conto
oltre che dell’impegno, della partecipazione e frequenza, del comportamento, dell’interesse e di
attività di collaborazione, anche dell’approfondimento di tematiche inerenti alla materia che più
hanno suscitato interesse.
Sono stati effettuati due argomenti di carattere teorico: traumatologia e pronto soccorso,
Stare bene con se stessi e con gli altri
Esempi di Prove di Verifica:
Test di valutazione coordinative: Funicella 30 secondi
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Test di rapidità: Navetta 30 m
Test di velocità: Navetta 72 m
Test di forza: lungo da fermo, Sargent test, lancio del pallone da basket; addominali sit-up in 30
secondi, piegamenti braccia su 30 secondi
Test di resistenza: mini Cooper su 3 minuti di corsa
Test discipline sportive: test codificati su almeno due discipline sportive
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Disciplina: RELIGIONE CATTOLICA
Docente: prof. Fabio Guidi
Libro di testo consigliato
F. Payer, Religione, SEI
Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2016-2017
Totale ore I periodo 11
Totale ore II periodo al 15/5 14
Totale al 15/5 25
Totale previsto alla fine dell’anno scolastico 28
Totale ore previsto dal piano di studi 33
Finalità
Accanto agli obiettivi comportamentali di fondo, vale a dire la capacità di ascolto e di confronto con
la diversità, le finalità formative specifiche del quinto anno del corso di studi consiste nella
comprensione dei nessi profondi tra maturazione umana e crescita religiosa.
Obiettivi conseguiti Gli alunni hanno fatto proprie le finalità generali conseguendo risultati nel complesso buoni. Hanno
saputo sostenere, su di un argomento inerente al programma svolto, un dialogo sufficientemente
competente, articolato nell’esposizione del proprio pensiero e della propria posizione, rispettoso
dell’altro e del diverso ed utile all’arricchimento personale e del gruppo.
Obiettivi programmati e non conseguiti con relativa motivazione
Talvolta, i contenuti concettuali non sono apparsi assimilati compiutamente, e ciò è dovuto in primo
luogo al fatto che la materia non prevede un impegno di studio sufficientemente adeguato. Inoltre, il
numero limitato di lezioni curricolari (una sola ora settimanale) e le inevitabili interruzioni che, per
vari motivi, si verificano durante ogni anno scolastico, non hanno agevolato, in qualche misura, la
focalizzazione intorno ai temi proposti, rendendo necessaria una faticosa opera di ‘cucitura’ tra una
lezione e l’altra.
Contenuti del percorso didattico
• L’etica, tra conformismo e responsabilità collettiva
• I diritti umani e l’«obiezione di coscienza» (Don Milani)
• La Chiesa come «profezia»
• L’adulto e la crisi dei modelli umani nella società contemporanea
• Dare un senso alla propria vita
• I maestri del sospetto e la «morte di Dio» (Marx, Freud, Nietzsche)
• Le caratteristiche della fede matura: diakonìa, martyrìa, koinonìa
• Religione, spiritualità e misticismo
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Metodologie adottate
La metodologia utilizzata è stata l'animazione della discussione in classe e il lavoro in gruppo, tale
da permettere un coinvolgimento effettivo dell'alunno alla specifica problematica della ricerca. La
trattazione dei temi è stata condotta a partire da testi significativi, reperiti all'interno dello stesso
libro di testo o forniti dal docente attraverso copie fotostatiche, oppure attraverso video appropriati.
Criteri e strumenti di valutazione
La valutazione degli studenti si fonda sul comportamento tenuto in aula, sull’interesse dimostrato e
sulla partecipazione costruttiva al dialogo educativo. Non sono state effettuate prove scritte o orali.
Il comportamento degli alunni è risultato soddisfacente, a partire dall’interesse e dalla
partecipazione al dialogo educativo.
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Disciplina: MATERIA ALTERNATIVA (CHITARRA)
Docente: prof. Giorgio Taurasi
Libro di testo consigliato Materiali forniti dal docente
Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2016-2017:
Totale ore I periodo (trimestre) 5
Totale ore II periodo al 30 Aprile 2017 10
Totale ore al 30 Aprile 2017 15
Totale ore previsto alla fine dell’anno scolastico 2016/2017 6
Totale ore previsto dal piano di studi 33
Finalità della disciplina Saper comprendere e produrre messaggi musicali in notazione standard in merito repertori appartenenti alla “popular
music” e all’ambito più specificamente accademico. Saper interagire in conversazioni ed esecuzioni su argomenti proposti dal docente usando un lessico adeguato e
impiegando tecniche esecutive e comunicative appropriate. Saper riflettere su aspetti della cultura musicale contemporanea.
Obiettivi conseguiti La classe, composta da un alunno con un’attitudine partecipativa ed interessata, è in grado di applicare in modo
autonomo le conoscenze di base proprie e quelle acquisite nel corso dell’anno relativamente alle abilità tecniche e
interpretative necessarie ad una corretta esecuzione ed interpretazione.
Contenuti e tempi del percorso didattico
Modulo/argomento Contenuti (conoscenze e abilità)
Ore di lezione (comprese le prove di verifica)
Tecnica strumentale Scale 2 Arpeggi 1 Ritmiche 1 Fraseggio 2 Improvvisazione 2 Funzioni comunicative Elementi di agogica 2 Elementi di dinamica 2 Pronuncia 2 Stili 1
Metodologie adottate Argomenti ed attività organizzati e proposti in unità di apprendimento sviluppate, per quanto possibile, in modo
operativo allo scopo di raggiungere la capacità di analisi, esecuzione e rielaborazione personale.
Sussidi didattici Schede tratte da vari testi didattici con materiali atti allo sviluppo di competenze tecnico-grammaticali e tracce audio
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Criteri e strumenti di valutazione Interesse e partecipazione allo svolgimento delle lezioni ed alle esercitazioni relative ai vari codici del linguaggio
musicale.
Esempi di prove di verifica
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Disciplina: MATERIA ALTERNATIVA (SPAGNOLO)
Docente: prof.ssa Melania Imperiale
Libro di testo adottato
Nessuno
Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2016-2017:
Totale ore I periodo (trimestre) 7
Totale ore II periodo al 30 Aprile 2017 20
Totale ore al 30 Aprile 2017 27
Totale ore previsto alla fine dell’anno
scolastico 2016/2017
33
Totale ore previsto dal piano di studi 33
Finalità della disciplina
Acquisizione di una competenza comunicativa di base che permetta di servirsi della lingua in modo
adeguato al contesto. Ampliamento quindi della propria conoscenza lessicale e grammaticale della
lingua. Formazione umana, sociale e culturale mediante il contatto con altre realtà. Conoscenza e
comprensione di aspetti della civiltà del paese di cui si studia la lingua nel confronto con quella
propria. Lavorare autonomamente ed in gruppo cooperando e rispettando le regole. Interagire in
modo costruttivo con il docente ed i coetanei scambiando domande ed informazioni.
Obiettivi conseguiti La classe 5 B INT è composta da un solo alunno in compresenza con un altro alunno di classe terza.
L'attitudine mostrata dallo studente è partecipativa ed interessata ed è in grado di applicare le
conoscenze acquisite nel corso dell'anno relative a competenze lessicali e grammaticali della lingua.
Contenuti e tempi del percorso
UNIDAD 1 - ¡Se te dan bien las lenguas?
Recursos comunicativos: Hablar de habilidades
Hablar de emociones
conectar frases
Recursos gramaticales: Presente de Indicativo
Verbos regulares e irregulares
Lectura texto: "El mundo como yo lo veo", Albert Einstein.
UNIDAD 2 - Hispania: Arte, cultura y sociedad.
Recursos comunicativos: Hablar del "Trabajo portàtil"
Hablar de "Nuestras Pequenãs Manías"
Recursos gramaticales: Prèterito Perfecto e Imperfecto
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Lectura: Las Lenguas de España
Lectura y análisis: Guerra Civil y Guernica - (génesis de una obra maestra, como leer el cuadro)
UNIDAD 3 - América "el nuevo mundo"
Recursos gramaticales: Préterito indefinido - verbos regulare e irregulares
Comprensiòn lectora y auditiva del cuento " El Eclipse", Augusto Monterroso
Lectura y análisis del texto " Los primeros años de Macondo" - Cien años de Soledad,
G.G.Marquez.
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Disciplina: INFORMATICA
Docente: prof.ssa Maria Cristina Tani e prof. Antonio Balzarini
Libro di testo adottato
F. Formichi, G. Meini, “Corso di Informatica” (per Informatica), vol. 3, Zanichelli
Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico. 2016/2017:
Totale ore I periodo 54
Totale ore II periodo al 15/5/2017 72
Totale al 15/5/2017 126
Totale previsto alla fine dell’anno scolastico 2016/2017 139
Totale ore previsto dal piano di studi 165
Finalità
1) conoscenza dei principi teorici di progettazione delle basi di dati relazionali
2) conoscenza dei fondamenti dell’architettura client/server per l’accesso a database remoti
3) capacità di realizzare pagine web utilizzando i tag HTML e gli stili CSS fondamentali
4) capacità di progettare e documentare formalmente basi di dati relazionali
5) capacità di implementare, alimentare, gestire ed interrogare database in linguaggio SQL
6) capacità di realizzare applicazioni in ambiente Windows con tecnologia JDBC per accesso a
database relazionali MySQL
7) capacità di realizzare applicazioni web con accesso a database relazionali
Obiettivi Conseguiti
Conoscenze: Tutti gli studenti della classe hanno raggiunto una sufficiente conoscenza dei temi
trattati nel corso. La maggior parte degli studenti ha acquisito anche una sufficiente comprensione
degli argomenti mentre alcuni hanno dimostrato una buona padronanza della materia.
Competenze: Una parte significativa della classe ha raggiunto sufficienti competenze professionali
relative agli argomenti oggetto del corso.
Capacità: La maggior parte della classe ha maturato capacità di analisi e di soluzione dei problemi
a livello base. Solo alcuni studenti della classe hanno maturato adeguate capacità di analisi dei
problemi e di documentazione delle soluzioni associate a personale autonomia nell’attivazione delle
competenze professionali conseguite.
Obiettivi programmati ma non conseguiti con relativa motivazione
La gestione dei dati XML prevista nella programmazione è stata svolta nella disciplina Tecnologie e
Progetto.
Contenuti e tempi del percorso didattico
Gestione dei file e linguaggio di programmazione Java
• gestione dei file di testo ad accesso sequenziale
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• gestione dei file binari ad accesso diretto
• funzioni dell’’ambiente Java per la gestione dei file
Database relazionali
• ciclo di “vita” di un’applicazione di gestione di un database
• modello E/R: entità, attributi e relazioni totali e parziali (“uno-a-uno”, “uno-a-molti”, “molti-a-molti”); formalismo grafico standard
• struttura fondamentale dei database relazionali: tabelle (campi e record), chiavi primarie
ed esterne, integrità referenziale; implementazione di una relazione “molti-a-molti”
• principio fondamentale di non ridondanza dei dati e forme normali dei database
relazionali (prima, seconda, terza e Boyce-Codd)
• DBMS Microsoft Access: tabelle, relazioni e query
Linguaggio SQL
• comandi DDL: CREATE, ALTER, DROP
• comandi DML: INSERT, DELETE, UPDATE
• query SQL: semplici, di gruppo e annidate
• operatori fondamentali dell’algebra relazionale: unione, intersezione, differenza, prodotto
cartesiano, proiezione, selezione, “join” (inner/outer)
• prestazioni di un DBMS: uso di indici
• sicurezza di un DBMS: gestione dei privilegi (comandi GRANT/REVOKE)
• concorrenza di un DBMS: transazioni (proprietà ACID e comandi BEGIN
COMMIT/ROLLBACK)
• database open-source MYSQL
Programmazione dei database
• tecnologia JDBC per interfacciare DB MySQL da applicazioni Java
Tecnologie Internet
• architetture client/server
• costrutti sintattici e semantici fondamentali del linguaggio PHP per la creazione di
pagine dinamiche lato server
• API per la gestione di database MYSQL in linguaggio PHP
Laboratorio
• realizzazione di database in ambiente Microsoft Access
• creazione, gestione ed interrogazione di database MYSQL in ambiente XAMPP
mediante linguaggio SQL
• sviluppo di applicazioni di gestione dei dati con interfaccia JDBC tra ambiente di
sviluppo Java e DBMS MySQL
• realizzazione di pagine HTML per l’accesso remoto a database con tecnologia PHP
• Studio e realizzazione di un caso reale di progettazione di un applicativo per la gestione
dei dati necessari alla raccolta, modifica, cancellazione e ricerca di tutte le informazioni
necessarie per l’iscrizione degli alunni alla classe prima di una scuola superiore
Il progetto ha visto la realizzazione di tutte le fasi della progettazione: dall’analisi dei
dati e delle richieste da realizzare, alla modellizzazione delle informazioni secondo una
metodologia standardizzata fino alla implementazione del progetto sia dal punto di vista
della memorizzazione dei dati che da quello della realizzazione delle procedure di
accesso ai dati, anche tramite un’interfaccia web in hosting remota sulla piattaforma
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altervista.org.
Ai singoli moduli è stato dedicato il seguente tempo (comprese le prove di verifica e le attività di
laboratorio):
Gestione dei File 15
Database relazionali 50
Linguaggio SQL 40
Programmazione dei database (JDBC) 8
Tecnologie internet 25
Metodologie adottate
I principali metodi di insegnamento adottati sono stati:
• la lezione frontale interattiva, intesa come esposizione graduale ed organica di concetti,
argomenti e
• problematiche, supportata dalla proiezione di slide realizzati dai docenti e fornite in copia
agli studenti;
• lo studio autonomo ed individuale di documentazione tecnica prodotta in fotocopia;
• il lavoro di gruppo per lo svolgimento delle attività di laboratorio;
• l’utilizzo della piattaforma e-learning della scuola (Moodle) per la distribuzione del
materiale fornito dai docenti, la consegna online di elaborati prodotti dagli studenti; test
online per verificare le conoscenze.
Sussidi didattici
Il libro di testo è stato utilizzato come riferimento e come fonte di esercizi per il lavoro a casa degli
studenti: molti degli argomenti trattati sono stati presentati mediante slide preparati dai docenti e
forniti in copia agli studenti; in classe, per la visualizzazione delle slide, è stato impiegato il
videoproiettore connesso al computer. Per alcuni argomenti sono state fornite fotocopie di manuali
e/o articoli tecnici sia in lingua italiana che in lingua inglese. Il materiale fornito agli studenti è stato
reso disponibile anche sulla piattaforma e-learning Moodle della scuola.
Il “laboratorio di Informatica” dell’indirizzo “Informatica e Telecomunicazioni”, costituito da 16
workstation di tipo PC connesse in rete e con sistema operativo Microsoft Windows 10, è stato il
luogo fondamentale di sviluppo delle competenze professionali e di formazione della capacità di
analisi delle problematiche e di progettazione delle relative soluzioni (problem solving,
troubleshooting).
Criteri e strumenti di valutazione
La verifica delle conoscenze e delle competenze acquisite dagli studenti è stata effettuata
utilizzando le seguenti tipologie di prova:
• colloqui orali individuali
• prove strutturate con quesiti sia a risposta chiusa che a risposta aperta
• prove scritte, consistenti in esercizi di progettazione e/o programmazione
• esercitazioni di gruppo in laboratorio, consistenti nella progettazione, codifica, verifica e
documentazione di database e programmi applicativi
I colloqui orali sono stati valutati sulla base della seguente griglia di indicatori:
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A B C D E
Padronanza del linguaggio specifico
Capacità di utilizzare le conoscenze acquisite
Capacità di collegare le conoscenze nell’argomentazione
Capacità di discutere ed approfondire gli argomenti
Livello di capacità: A: ottimo B: buono C: sufficiente D: insufficiente E: inesistente
Le prove strutturate sono state valutate attribuendo un punteggio per ogni singolo item e
considerando sufficiente una prova con punteggio complessivo superiore al 60% del punteggio
massimo.
Ciascuna prova scritta, esercitazione di laboratorio e progetto di database è stato valutato in base ad
una specifica griglia di indicatori.
Esempi di prove di verifica
Progettazione di Data Base
GESTIONE SITO WEB DI RICETTE CULINARIE Un sito web di ricette culinarie deve gestire le informazioni per organizzare il menu di un pasto.
Sapendo che:
• le pietanze sono suddivise per categorie (primo piatto, secondo piatto, contorno, dessert ecc.),
alla stessa categoria possono appartenere pietanze diverse oppure nessuna
• ad ogni pietanza è collegata ad almeno una ricetta
• ogni ricetta può riferirsi a uno o più ingredienti contemporaneamente ma sarà relativa sempre ad
una sola pietanza
• il costo di ogni ingrediente, così come le calorie, è riferito a 100 gr. di prodotto e per ogni ricetta
deve essere indicata la quantità, espressa in grammi, necessaria per ogni ingrediente
Il sistema, ad esempio, dovrà essere in grado di fornire:
• per ogni menu l’elenco delle pietanze che ne fanno parte
• per ogni pietanza l’elenco completo degli ingredienti, il totale delle calorie, il costo di tutti gli
ingredienti necessari.
• per ogni categoria di pietanze (es. primi piatti) dovrà essere possibile elencare l’elenco di tutte le ricette disponibili
• per ogni ingrediente l’elenco delle ricette che lo prevedono
Dovrà inoltre essere possibile aggiungere nuove ricette o eliminare e/o modificare quelle esistenti.
Supponendo che non esista un sistema informatico preesistente e facendo tutte le ipotesi aggiuntive che
si ritiene necessario sviluppare un progetto informatico per modellare la realtà sopra esposta. In
particolare sviluppare le fasi di:
• analisi dei requisiti ▪ individuando il problema da affrontare, eventuali vincoli a cui devono sottostare i dati, e
limitazioni che si vogliono introdurre ▪ analisi delle operazioni che si prevede di eseguire sui dati ▪ elencare le principali operazioni previste e quali dati coinvolgono; identificare almeno tre
ricerche significative per la realtà che si sta modellando
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• progetto concettuale ▪ individuare le entità e le associazioni tra le entità schematizzandole tramite il diagramma
E/R, per ogni entità identificare gli attributi e la chiave primaria, per ogni associazione
indicarne il tipo e il grado
• progetto logico ▪ tradurre il progetto concettuale in progetto logico realizzando tutte le associazioni
individuate, indicare per ogni attributo il tipo (carattere, numerico, data, ecc.), la
dimensione e se fa parte o meno di una chiave
Studio della Normalizzazione di un Db relazionale
Si consideri un DB relazionale con il seguente schema:
Giocatore (nome, cognome, dataNascita, indirizzo, squadra, città, allenatore, tel. Allenatore)
Supponendo che:
• 1 giocatore gioca in una sola squadra, ma in una squadra giocano più giocatori
• 1 allenatore allena 1 sola squadra e viceversa
• 1 squadra è di una sola città, ma una città può avere più squadre
• Non ci siano 2 giocatori che hanno lo stesso nome, cognome e data di nascita che giocano nella stessa squadra
1. Identificare le CHIAVI CANDIDATE e la CHIAVE PRIMARIA della relazione motivando la scelta
2. Identificare le Dipendenze Funzionali
3. Verificare se lo schema dato presenta anomalie in INSERIMENTO, MODIFICA,
CANCELLAZIONE motivando la risposta
4. Verificare se lo schema dato è in Forma Normale di Boyce-Codd, e se non lo è trasformarlo in uno
schema equivalente in Forma Normale di Boyce-Codd, motivando le scelte fatte.
Realizzazione e interrogazione di DB MySQL (verifica di LABORATORIO)
GESTIONE REGISTRO ELETTRONICO
Una scuola vuole informatizzare la gestione del registro elettronico per questo viene realizzato un
DB relazionale con i seguenti dati:
Alunni
Attributo Tipo Note
IDAlunno Contatore intero Un identificatore unico
Numero Numerico intero Numero progressivo
all’interno della classe
Nome Testo 30 caratteri Cognome e Nome
IDClasse Numerico intero lungo Identificatore della classe
Sesso Testo 1 caratteri M o F
Ripetente Testo formato SI/NO Si o NO (se è ripetente)
check-box
Data nascita Data/ora Data di nascita
(GG/MM/AAAA)
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Città Testo 30 caratteri Città di residenza
Email Testo 30 caratteri E-mail alunno
Voti
Attributo Tipo Note
IDVoto Contatore intero lungo Un identificatore unico
IDAlunno Numerico intero lungo Identificatore alunno
Data Data/ora Data attribuzione voto
Quadrimestre Numerico intero Numero del Quadrimestre (1
o 2)
Argomento Testo 100 caratteri Argomento trattato
Voto Numerico precisione singola Voto acquisito dall’alunno
Classi
Attributo Tipo Note
IDClasse Contatore Un identificatore unico
Anno Testo 6 caratteri Anno scolastico
Anno corso Numerico intero Identifica la Classe
Sezione Testo 1 carattere Sezione
Corso Testo 15 caratteri Specializzazione
Registro
Attributo Tipo Note
IDRegistro Contatore intero lungo Un identificatore unico
Data Data/ora Data della lezione
IDClasse Numerico intero lungo Identificatore della classe
Argomento Testo 255 caratteri Argomento della lezione
TipoLezione Testo 50 caratteri Interrogazione/Spiegazione/Compito/
Ripasso/Problemi/…
NumeroOre Numerico intero lungo Numero ore lezione
Quadrimestre Numerico intero Numero del quadrimestre (1 o 2)
• Creare un DB SQL che implementi lo schema dati fornito.
• Realizzare le seguenti query con il linguaggio SQL:
Query 01 Nome, Città e Data nascita degli alunni ordinati dal più giovane al più anziano Query 02 Tutti i campi della tabella Alunni dei residenti a Jesi Query 03 Tutti i campi della tabella Alunni maschi ordinati secondo la città e la data nascita
Query 04 Elenco completo delle classi (anno di corso, sezione, corso) e dei rispettivi alunni (numero,
nome)
Query 05 Elenco delle valutazioni (data, quadrimestre, argomento, voto) con il nome degli alunni
ordinate secondo la data
Query 06 Elenco delle valutazioni (data, quadrimestre, argomento, voto) con il nome degli alunni della
classe 4B ordinate secondo la data
Query 07 Elenco completo degli alunni che non sono di Jesi ordinati secondo la Città Query 08 Elenco delle lezioni (data, argomento) dove si è fatto Spiegazione o Problemi Query 09 Elenco dei alunni (numero, nome, città, data di nascita) della classe 3Bprogrammatori di Jesi
che hanno un indirizzo Email.
Query 10 Elenco degli Alunni (nome, città, data nascita) di una certa città ordinati secondo la classe
(anno corso, sezione, corso).
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Query 11 Elenco delle valutazioni (voto, nome alunno, quadrimestre, argomento) che sono al di sotto
della sufficienza (6) ordinati secondo il voto decrescente
Query 12 Elenco delle valutazioni (voto, nome alunno, quadrimestre, argomento, data) che sono fra il 6 e
il 7 compresi ordinate per data.
Query 13 Elenco delle valutazioni (voto, nome alunno, quadrimestre, argomento, data) fatte nel 2001 Query 14 Elenco delle valutazioni (voto, nome alunno, quadrimestre, argomento, data) fatte fino a
novembre 2001 ordinate secondo la data.
Query 15 Elenco delle lezioni (classe [anno corso, sezione corso] argomento, tipoLezione, data) fatte nel
secondo quadrimestre. Query 16 Elenco degli alunni (numero, nome, città) che abbiano avuto una valutazione prima dell’anno
2002 ordinati secondo la data di valutazione che abbiano preso al massimo 7
Query 17 Elenco degli alunni (numero, nome, città) che abbiano avuto una valutazione prima dell’anno
2002 ordinati secondo la data di valutazione che abbiano preso un voto inferiore a 5 o superiore
a 8.
Query 18 Elenco degli alunni (tutti i campi) maschi oppure di Jesi Query 19 Elenco degli alunni (tutti i campi) del terzo anno di corso oppure che risiedano a Jesi oppure
che siano ripetenti Query 20 Voto medio finale di ogni alunno ordinato per classe (anno corso, sezione, corso) e numero
alunno
Query 21 Voto medio di ogni classe Query 22 Numero di ore di lezione complessive per ogni classe Query 23 Elenco degli alunni (nome) con età ordinato dal più giovane al più anziano Query 24 Età media degli alunni per classe Query 25 Voto minimo e voto massimo di ogni alunno ordinato per classe (anno corso, sezione, corso) e
per nome alunno
Risoluzione Query in Algebra Relazionale
Si consideri il seguente schema relazionale (i campi in grassetto indicano le chiavi delle tabelle):
PERSONE (codP, nome, cognome, età, città)
FORMAZIONE (codP, codT, anno)
TITOLO (codT, titolo, abbreviazione)
I dati contenuti nelle tabelle sono:
PERSONE codP nome cognome età città A1 Paolino Paperino 30 Paperopoli A2 Mickey Mouse 31 Topolinia A3 Archimede Pitagorico 35 Topolinia A4 Qui De Paperoni 18 Paperopoli
FORMAZIONE codP codT Anno A1 T2 2008 A3 T2 2006 A3 T3 2009 A2 T2 2010 A4 T1 2007
Documento del Consiglio di classe – pag. 54/108
Esami di Stato a.s. 2016-2017 ITIS “G. Galilei” di Livorno
TITOLI codT titolo abbreviazione T1 Diploma Grad. T2 Laurea Dr. T3 Dottorato PhD
• Disegnare lo schema E/R indicando il tipo e il grado delle associazioni
• Definire in algebra relazionale le seguenti interrogazioni
o Nome e cognome delle persone di età superiore a 30 anni
o Nome e cognome delle persone laureate dopo il 2009
o Titolo di studio posseduto dagli abitanti di Paperopoli
• Quali sono le tabelle risultanti dalle interrogazioni precedenti?
(disegnare le tabelle con i dati ottenuti come risultato)
• Definire in algebra relazionale l’interrogazione che genera la seguente tabella:
nome cognome titolo Età Paolino Paperino Laurea 30 Mickey Mouse Laurea 31
Realizzazione interfaccia web a un Database
Realizzare un'applicazione WEB che si interfacci con il DB SCUOLA composto dalle tabelle
“Studenti” e “Voti” i cui dati sono forniti in formato CSV.
Dopo aver realizzato lo schema del DB con MySQL ed aver importato i dati nelle tabelle progettare
un applicativo web che implementa le seguenti richieste:
1. LISTA STUDENTI di una classe
2. LISTA STUDENTI di una classe
a. ORDINATA PER COGNOME
b. ORDINATA PER NASCITA
3. INSERIMENTO DI UN NUOVO STUDENTE
4. RICERCA VOTI e MEDIA dei voti di uno studente
5. ELIMINAZIONE DI UNO STUDENTE
Dalla Home page del sito avrà dovrà essere possibile collegarsi a pagine diverse in base al tipo di
operazione da svolgere, ogni pagina dovrà contenere un pulsante per tornare alla Home page.
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Disciplina: SISTEMI E RETI
Docenti: prof. Pietro Fontana e prof. Salvatore Speranza
Libro di testo adottato
Per le parti presenti nel curriculum Cisco CCNA i riferimenti principali sono stati i materiali
sul corso forniti on-line su Internet dalla Cisco Systems, Inc.; appunti dell’insegnante e parti
tratte da altri testi a disposizione della biblioteca della specializzazione o liberamente
utilizzabili da rete Internet.
Relativamente allo studio, installazione e configurazione dei servizi di rete, la
documentazione di riferimento è stata ricercata su rete Internet, rielaborata, integrata e
descritta/spiegata dagli insegnanti.
Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2016-2017:
Totale ore I periodo (trimestre) 44
Totale ore II periodo al 30 Aprile 2017 59
Totale ore al 30 Aprile 2017 103
Totale ore previsto alla fine dell’anno scolastico 2016/2017 127
Totale ore previsto dal piano di studi 132
Finalità della disciplina
Competenze
1. configurare, installare e gestire sistemi di elaborazione dati e reti
2. scegliere dispositivi e strumenti in base alle loro caratteristiche funzionali
3. descrivere e comparare il funzionamento di dispositivi e strumenti elettronici e di
telecomunicazione
4. utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e
approfondimento disciplinare
Nell’ambito della disciplina “Sistemi e reti” viene erogato il percorso di formazione e
certificazione in lingua inglese Cisco Networking Academy R&S (Routing & Switching) per
il quale l’Istituto è qualificato come Local Academy abilitata.
Abilità
1. Configurare e gestire connessioni punto-punto per reti geografiche
2. Installare, configurare e gestire reti in riferimento alla privatezza, alla sicurezza e
all’accesso ai servizi
3. Identificare le caratteristiche di un servizio di rete
4. Selezionare, installare, configurare e gestire un servizio di rete locale o ad accesso
pubblico
5. Integrare differenti sistemi operativi in rete
Conoscenze
1. Tecnologie per le reti geografiche
2. Tecniche di filtraggio del traffico di rete
3. Tecniche crittografiche applicate alla protezione dei sistemi e delle reti
4. Reti private virtuali
5. Modello client/server e distribuito per i servizi di rete
6. Funzionalità e caratteristiche dei principali servizi di rete
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7. Strumenti e protocolli per la gestione ed il monitoraggio delle reti
8. Macchine e servizi virtuali, reti per la loro implementazione
Obiettivi conseguiti Le competenze maturate dalla classe riguardano ciò che è stato possibile approfondire nella
pratica, attraverso la realizzazione di progetti e lavori, soprattutto nelle ore di laboratorio.
Tra queste si elencano le seguenti:
• progettare e configurare varie topologie di reti LAN e WAN;
• scegliere e configurare dispositivi di rete, quali: router, switch e Wi-Fi access point;
• configurare i principali protocolli di routing dinamico;
• utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e
approfondimento disciplinare.
Anche se per qualche allievo c’è da registrare una certa difficoltà nel conseguimento pieno
delle abilità previste in fase di programmazione didattica, a livello medio, possono essere
considerate come acquisite le seguenti:
• analizzare una situazione preesistente, configurare e gestire connessioni di rete,
installare, configurare e gestire reti in riferimento alla privatezza, alla sicurezza e
all’accesso ai servizi;
• identificare le caratteristiche principali di un servizio di rete;
• selezionare e configurare un servizio di rete locale o ad accesso pubblico;
• ipotizzare soluzioni integrate hardware e software relative a semplici problemi di
gestione ed elaborazione di dati e a disponibilità di servizi nell'ambito delle reti locali e
geografiche.
Le conoscenze acquisite dalla classe riguardano gli argomenti che sono stati studiati nei loro
vari aspetti ed approfonditi in relazione alle diverse problematiche. Tra queste si hanno:
• aspetti legati all’internetworking, alla realizzazione di reti LAN e WAN e alle relative
tecnologie;
• problematiche relative all'accesso e al trasferimento dei dati sulle reti, con riguardo alle
tecniche di filtraggio del traffico;
• tematiche connesse alle tecnologie informatiche: Internet, servizi su rete, tecnologie
wireless, reti private virtuali, LAN virtuali;
• nell’ambito del percorso di formazione Cisco Networking Academy R&S (Routing &
Switching), sufficiente conoscenza delle architetture "n-tier", delle "switched networks",
dei protocolli di routing dinamici e delle principali tecnologie di connessione WAN.
Obiettivi pianificati e non conseguiti con relativa motivazione
Tra gli obiettivi programmati all’inizio dell’A.S. e non conseguiti ci sono:
la parte di controllo, gestione e monitoraggio delle reti;
alcuni tipi di servizi di rete, che non sono stati trattati.
I motivi che hanno portato a non affrontare tali argomenti sono da ricercare, principalmente,
in un avanzamento a volte lento nel programma a causa di una certa difficoltà da parte degli
allievi per determinati argomenti.
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Contenuti e tempi del percorso didattico
RICHIAMO DEI CONCETTI BASE SULLE RETI
• Caratteristiche di base delle reti LAN e WAN; il modello di riferimento ISO-OSI e la
suite dei protocolli TCP/IP; progettazione di uno schema di indirizzamento IP utilizzando
anche tecniche relative alla costruzione di sottoreti, al VLSM e alla summarizzazione;
DMZ;
• Liste di controllo degli accessi: ACL IPv4 Standard e Estese; ACL IPv6;
• Routing statico e principali protocolli di routing dinamico distance vector e link state,
quali, RIP, EIGRP base e OSPF sigle area, concetti di DR e BDR;
• LAN virtuali (VLAN) e routing tra VLAN: caratteristiche principali; trunking,
architetture ridondate, STP e link aggregation; routing “legacy”, “on-a-stick”, layer 3”;
• DHCPv2 e DHCPv6;
ROUTING DINAMICO
• Protocollo di routing OSPF v2 e v3 in single area e multiarea
caratteristiche generali del protocollo e aspetti positivi;
tipi di router OSPF: interni, backbone, router di confine (ABR), router di confine di
AS (ASBR);
i vari tipi di Link State Advertisement;
la tabella di routing per una topologia OSPF multiarea;
implementazione e configurazione dell'OSPF multiarea;
la summarizzazione in un ambiente OSPF multiarea.
• Protocollo di routing EIGRP
caratteristiche generali del protocollo e aspetti positivi;
protocolli dipendenti dal modulo (PDM) e Reliable Transport Protocol (RTP).
tipi di pacchetti EIGRP e operazioni dell’EIGRP;
calcolo della metrica EIGRP;
il protocollo DUAL e la Finite State Machine (FSM);
configurazione base ed avanzata dell'EIGRP con IPv4 e IPv6: concetti di A.S. e di
Router ID; verifica e troubleshooting dell'EIGRP.
CONNESSIONI DI RETI GEOGRAFICHE
• Progettazione di gerarchie di reti
panoramica generale sulla progettazione di reti gerarchiche: livelli Access,
Distribution e Core;
il modello Cisco Enterprise Architecture.
• Introduzione alle tecnologie WAN
terminologia, panoramica generale e istituti di standardizzazione;
reti a commutazione di circuito e a commutazione di pacchetto;
servizi WAN;
infrastrutture WAN private (linee affittate, dialup, ISDN, Frame Relay, ATM);
infrastrutture WAN pubbliche (DSL, Cable, Wireless, G3/G4, Tecnologie VPN);
• Connessioni Point-To-Point
comunicazioni seriali, TDM e STDM; SONET;
concetti di punto di demarcazione tra la parte di competenza dell'ISP e quella del
customer; DTE, DCE e cavi seriali (compresi i null modem); classificazione delle
varie larghezze di banda;
l'incapsulamento HDLC e i tipi di frame;
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il protocollo PPP: benefici e vantaggi; architettura stratificata del PPP: i livelli LCP e
NCP e le loro funzionalità; la Struttura del frame PPP;
il funzionamento del PPP: stabilire la sessione; operazioni svolte dal livello LCP; le
opzioni di configurazione; le attività del livello NCP;
configurazione del PPP; opzioni e comandi di configurazione di base PPP.
• Frame relay
concetti base e benefici di una rete frame relay;
i circuiti virtuali, l'incapsulamento frame relay;
le topologie frame relay: a stella e "mesh";
mappatura statica di un indirizzo frame relay e la Local Management Interface
(LMI);
configurazione di base di un frame relay.
• Traslazione degli indirizzi di rete (NAT)
concetti generali e benefici;
i vari tipi di NAT: statico, dinamico, overloading e port forwarding; Port Address
Translation (PAT);
configurazione dei vari tipi di NAT su router in ambiente Cisco CLI.
• Il telelavoro e le soluzioni broadband
Telelavoro: benefici e requisiti per il telelavoro;
Tipi di soluzioni broadband: Cable System, DSL, Wireless;
Configurazione di una connessione xDSL: il protocollo PPPoE.
• Connettività "Site-To-Site" e "Remote-access" sicure (VPN)
concetti generali e tipi di reti virtuali private (VPN);
il protocollo di tunnel site-to-site non sicuro Generic Routing Encapsulation (GRE) e
comandi CLI per la sua configurazione
tunnel sicuri per connessioni "site-to-site remote-access”: Internet Protocol Security
(IPsec) e Secure Sockets Layer (SSL).
SERVIZI DI RETE IN AMBIENTE LINUX
• Servizio DHCP
concetti generali, installazione del servizio su Linux;
il file "dhcp.conf" e i parametri per una configurazione di base.
• Servizio di risoluzione dei nomi a dominio (DNS)
concetti generali sul servizio DNS, la struttura dei nomi a dominio, le risoluzioni
diretta ed inversa;
concetti di zona, autorità e di delega di autorità su una zona;
installazione del servizio su Linux;
il file "named.conf" e i parametri principali, la definizione di una zona master e di
una zona slave;
un file di zona: struttura e record SOA, NS, MX, A, CNAME, PTR.
• Servizio di posta elettronica, server SMTP e POP3
concetti generali sui protocolli SMTP e POP3;
concetti di Mail Transfer Agent (MTA), Mail Delivery Agent (MDA), Mail User
Agent (MUA) e di casella postale di tipo Mailbox e Maildir;
installazione del servizio di posta elettronica Postfix su Linux: i domini di posta
elettronica, il file "main.cf" e i principali parametri, il file degli alias;
installazione e configurazione di un server POP3 su Linux: il pacchetto "dovecot" e il
file "dovecot.conf".
• Servizio FTP
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concetti generali sul protocollo FTP;
installazione e configurazione del servizio FTP su Linux: il file "ftpd.conf" e i
principali parametri di configurazione;
accesso anonimo e accesso con username e password.
Laboratorio
• Utilizzazione dell'ambiente Packet Tracer per:
progettazione e realizzazione di reti;
installazione e configurazione di router Cisco;
installazione e configurazione di switch Cisco;
configurazione del routing statico e dinamico.
• Utilizzazione dell'ambiente Linux per:
scaricare e installare pacchetti software che realizzano servizi di rete;
configurazione dei file di configurazione associati ai servizi di rete trattati.
Metodologie adottate
I principali metodi di insegnamento adottati sono stati:
• la "lezione frontale", intesa a volte come esposizione graduale ed organica di concetti,
argomenti e problematiche, a volte come esposizione globale e volutamente parzializzata
per sollecitare gli allievi ad una successiva elaborazione personale di completamento ed
ampliamento;
• la proiezione del materiale on-line sugli argomenti del programma Cisco CCNA, con
spiegazioni e commenti adeguati al contesto visualizzato;
• il "lavoro di gruppo" per la risoluzione di progetti e proposte di lavoro da condurre
soprattutto nelle attività di laboratorio.
Sono stati anche previsti momenti di studio ed elaborazione individuali di argomenti proposti
dall'insegnate con conseguente discussione sulle possibili soluzioni.
Esperienza CLIL
Per il corrente anno scolastico il Dipartimento di Informatica e Telecomunicazione ha
individuato "Sistemi e Reti" come disciplina per l'insegnamento di alcune parti del
programma secondo la metodologia CLIL (Content and Language Integrated Learning).
La scelta non è stata casuale dal momento che nell’ambito della disciplina “Sistemi e Reti”
viene erogato, ormai da più di 14 anni, il percorso di formazione e certificazione in lingua
inglese Cisco Networking Academy R&S (Routing & Switching) per il quale l’Istituto è
qualificato come Local Academy abilitata e che consente agli studenti dell'indirizzo di
conseguire una certificazione di livello internazionale molto richiesta in ambito lavorativo,
essendo oggi di fatto le reti digitali la base di ogni sistema di telecomunicazioni.
Le attività CLIL sono state svolte in coerenza a quanto deciso in sede di programmazione di
inizio anno in ambito dipartimentale e hanno consentito di raggiungere in modo mediamente
soddisfacente, e nella maggior parte dei casi, gli obiettivi propri stabiliti dalla modalità di
insegnamento.
In particolare, le esperienze svolte in ambito CLIL sono state:
• lo studio in lingua inglese di tutti gli argomenti trattati nel programma Cisco CCNA e
presenti nella piattaforma e-learning della Cisco Academy; il materiale è stato proiettato
on-line e l'insegnate aggiungeva spiegazioni e commenti adeguati al contesto
visualizzato, ma in lingua italiana;
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Esami di Stato a.s. 2016-2017 ITIS “G. Galilei” di Livorno
• lo svolgimento in lingua inglese dei test che il percorso Cisco CCNA R&S spesso
presenta alla fine dei paragrafi e dei capitoli;
• lo svolgimento in lingua inglese di tutti gli esami di fine capitoli e di fine modulo presenti
sui server Cisco Academy Assessment gestiti della Cisco Systems e il cui superamento e
necessario per ottenere le relative certificazioni;
• presentazioni in lingua inglese di alcuni argomenti del programma assegnati come studio
individuale o di gruppo;
• qualche semplice domanda in lingua inglese durante le interrogazioni con risposte
ugualmente il L2;
• presenza di una domanda (su tre) in lingua inglese nelle prove scritte a breve risposta
aperta su specifici argomenti del programma.
Sussidi didattici Il laboratorio di sistemi, equipaggiato con venti postazioni di lavoro con sistemi operativi
Microsoft Windows 10 Professional e Linux (Distribuzione OpenSuse) e dotato di
videoproiettore, ha assunto un ruolo centrale nello svolgimento del corso e nell'attività
scolastica degli studenti. In esso sono state condotte le esperienze di gruppo ed è stata
sviluppata la maggior parte dei lavori proposti.
La possibilità di collegamento ad Internet da tutte le postazioni, oltre che l’accesso ai
materiali on-line della Cisco Academy (Netacad) per lo svolgimento dei corsi CCNA Routing
& Switching e dei test on-line sulla piattaforma di assessment, ha permesso la conduzione di
attività di ricerca su argomenti generali e specifici riguardanti diverse parti del programma
svolto.
Criteri e strumenti di valutazione
La verifica del grado di apprendimento e delle competenze acquisite dagli allievi è stata
condotta sulla base delle seguenti tipologie di prove (sommative, individuali e di gruppo):
• interrogazioni dirette, colloqui informali, discussioni in classe;
• prove scritte basate sulla risoluzione di brevi e circoscritti problemi;
• prove scritte basate sulla proposizione di argomenti teorici e pratici che richiedono una
breve risposta aperta;
• test on-line del programma Cisco CCNA Routing & Switching;
• conduzione di progetti di gruppo, stesura di relazioni individuali e di gruppo,
presentazioni individuali in lingua inglese su alcuni argomenti del programma.
La valutazione di ogni prova, è stata basata sulla costruzione preliminare, e personalizzata per
singola prova, di una tabella di corrispondenza tra livelli di conoscenza riscontrati in ogni
quesito, o aspetto del problema posto, e voti.
In genere le tabelle sono state articolate su cinque livelli:
Livello della prestazione Punti Non affrontata. Completamente errata. “Fuori tema”. 0 Inadeguata. E’ presente solo qualche aspetto del problema ma in forma accennata e confusa. 1 Il problema è stato sostanzialmente individuato, ma la risposta è non corretta o è parzialmente
corretta. Nella risposta sono presenti aspetti che non riguardano il problema. 2
Il problema è stato compreso, la risposta è stata individuata ma viene espressa con qualche lieve
omissione e/o in forma non completamente adeguata 3
Il problema è stato compreso, la risposta è stata individuata ed espressa in modo adeguato e chiaro 4
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Esami di Stato a.s. 2016-2017 ITIS “G. Galilei” di Livorno
La somma complessiva ottenuta dall’allievo veniva poi confrontata con una tabella a “fasce”
di voti da 1 a 10. L’ampiezza di ogni fascia veniva stabilita preventivamente ed in modo da
suddividere in modo congruente ed uniforme il range dei possibili valori delle somme.
Le valutazioni relative ai test on-line del programma CISCO CCNA è avvenuta, per ogni
singola prova, in centesimi – stabiliti secondo parametri di uniformità su base mondiale dal
Server degli Assessment della Cisco Systems, Inc.. Le prove sono state accorpate per gruppi
omogenei di argomenti ed è stato assegnato ad ognuno di essi un voto complessivo risultante
dal calcolo della media aritmetica sui voti parziali. Infine, i valori ottenuti con tale
procedimento sono stati riportati in decimi dall’insegnante secondo la seguente tabella di
corrispondenza:
Livello della prestazione Punteggio Minore del 50% 3 Dal 50% al 59% 4 Dal 60% al 69% 5 Dal 70% al 79% 6 Dal 80% al 89% 7 Dal 90% al 99% 8 100% 9
Hanno costituito elemento di valutazione anche l'interesse e la partecipazione dimostrati da
ogni allievo per le attività in classe, gli interventi effettuati durante le ore di lezione e,
relativamente al lavoro svolto nel laboratorio, la partecipazione attiva mostrata durante le
esercitazioni in laboratorio, le capacità operative e le conoscenze acquisite oltre ai risultati
riportati nel lavoro svolto in gruppo.
Esempi di prove di verifica
Esempio di prova scritta basate sulla risoluzione di un breve e limitato problema 1
Una società editrice di un giornale locale ha due sedi in città, una dedicata alla redazione degli articoli e l’altra di laboratorio in cui si procede alla stampa del giornale. Le due sedi distano tra di loro circa 1 Km. L’editore vuole realizzare e configurare una rete TCP/IP per informatizzare la stampa del “giornale”, consentire ai giornalisti di poter accedere al Internet e realizzare il servizio di e-mail e il proprio sito ufficiale. In fase di analisi dei fabbisogni, è stata individuata la seguente configurazione minima ottimale. La sede della redazione, di circa 300 m2, dovrà essere così equipaggiata:
a. 2 locali di “redazione” ciascuno attrezzato con
• 8 postazioni fisse (PC ad uso dei giornalisti);
• 1 stampante di rete;
• un Access Point per l’accesso alla infrastruttura di rete da parte di al massimo 10 portatili;
b. un ufficio amministrativo con
• 3 personal computer;
• 1 stampante di rete;
c. 2 uffici “singoli” ognuno con
• 1 postazione fissa;
• 1 stampante connessa alla postazione;
d. un server di posta e un server HTTP pubblici. Il laboratorio di stampa, di circa 400 m2, dovrà avere:
Documento del Consiglio di classe – pag. 62/108
Esami di Stato a.s. 2016-2017 ITIS “G. Galilei” di Livorno
• 2 postazioni fisse (PC);
• 1stampanti di rete;
• un Access Point per l’accesso alla infrastruttura di rete da parte di al massimo 10 portatili;
• 3 server dati ed applicativi per il controllo di altrettante macchine rotative Inoltre, la rete dovrà essere strutturata in modo che:
1. ogni postazione di lavoro (fissa o mobile che sia) deve poter accedere ad Internet, ai server di posta e HTTP e alle stampanti di rete della propria sede;
2. solo i server di posta e http devono poter essere accessibili da Internet; Per poter fare questo, è stata acquistata una connessione ad Internet con un collegamento Point-To-Point su rete pubblica 153.145.78.140 / 30, nella quale l’indirizzo IP dell’ISP è il primo disponibile, e la rete 75.140.230.152 / 29 per realizzare la parte pubblica della rete. Sulla base di quanto detto si chiede:
1. lo schema logico della rete e la specifica delle tecnologie di livello 2 da utilizzare nelle varie parti
2. individuazione ed ubicazione dei dispositivi attivi di rete (hub, switch, router, modem, ecc. ecc.)
3. la tabella di attribuzione degli indirizzi IP ai dispositivi, alle workstation, alle stampanti e ai server.
4. il tipo di protocollo di routing da utilizzarsi e l’individuazione del default gateway per ogni rete prevista nell’elaborato.
Commentare le scelte fatte.
Esempio di prova scritta basate sulla risoluzione di un breve e limitato problema 2
Una società che opera nell’ambito della formazione (Agenzia formativa) organizza corsi di “e-learning” consentendo agli iscritti di collegarsi da casa al server dell'agenzia per poter consultare il materiale dei corsi e poter svolgere esercizi e test in linea. In aggiunta, i docenti dei corsi attivi possono accedere allo stesso server, sia da casa che da postazioni interne all'agenzia, per poter tracciare l’attività degli iscritti al corso, fornire suggerimenti tramite e-mail e forum di discussione e formulare giudizi. Tenendo conto che l'agenzia formativa ha anche l’esigenza di operare su Internet per scopi interni e che gli iscritti non devono poter accedere ai server e agli host privati dell’organizzazione:
1. indicare una possibile soluzione al problema in termini di architetture hardware (topologia di rete, connessioni e tipi di macchine) e software (sistemi operativi, applicazioni, banche dati);
2. progettare ed implementare un'adeguata politica di sicurezza che consenta una connessione ad Internet che tenga conto delle esigenze di “navigazione” delle macchine interne, di accesso dall’esterno da parte degli iscritti ai corsi e dei docenti e la possibilità di utilizzare gli strumenti dell'e-mail e del forum;
3. indicare se e quanti router prevedere nella struttura della rete dell'agenzia formativa e fornire la lista di istruzioni necessarie alla loro configurazione.
Esempio di prova scritta basate sulla risoluzione di un breve e limitato problema 3
La rete interna di una scuola è dotata di due accessi indipendenti ad Internet: uno fornito dal Ministero della Pubblica Istruzione (MPI) a titolo gratuito e per soli scopi amministrativi; l’altro fornito da un Intenet Service Provider (ISP) e pagato dalla scuola con un canone mensile. La prima connessione viene utilizzata solo dalle macchine degli uffici amministrativi (sottorete “Amministrazione”), mentre la seconda serve per consentire la navigazione su Internet alle macchine della sottorete “Operativa” (laboratori, il sito ufficiale della scuola e il
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server di e-mail del dominio della scuola). Le due sottoreti (“Amministrazione” e “Operativa”) devono essere protette da accessi non autorizzati provenienti da Internet e devono anche essere reciprocamente inaccessibili, ad eccezione dei seguenti casi:
• le macchine “amministrative” devono poter usare il server di e-mail e devono poter accedere al sito della scuola dall’interno della LAN;
• alcune macchine della sottorete “Operativa” (tipicamente quelle del “centro di calcolo”) devono poter inviare stampe (e solo questa) ad una stampante laser a colori presente sulla rete “Amministrazione” (tale stampante è dotata di indirizzo IP).
Sulla base di quanto detto: a. si disegni un’architettura topologica in grado di soddisfare i requisiti di sistema, specificando
collegamenti, componenti e schema di indirizzamento; b. si indichi il gateway delle macchine “amministrative” e di quelle “operative” e si descrivano eventuali
route statiche, qualora ce ne fosse bisogno, specificando dove impostarle; c. si descrivano le politiche si controllo degli accessi nei vari punti della rete per garantire le protezioni ed i
permessi specificati in precedenza.
Esempio di prova scritta basate sulla risoluzione di un breve e limitato problema 4
Un ufficio pubblico, preposto alla fornitura e gestione di 5 tipologie di sevizi al cittadino, per ottemperare agli obblighi di legge relativi alla trasparenza degli atti pubblici, vuol consentire ai propri utenti di conoscere lo stato di avanzamento delle pratiche inoltrate che lo riguardano. Le modalità secondo le quali ogni utente può interrogare la banca dati dell’ufficio sono le seguenti:
1. recandosi presso lo sportello URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico) mediante richiesta ad un operatore che ha a disposizione una workstation;
2. utilizzando una delle postazioni di lavoro messe a disposizione dall’ufficio in un apposito locale ubicato presso l’URP;
3. accedendo da remoto ad un servizio web appositamente sviluppato dall’ufficio.
Mentre l’interrogazione tramite operatore è sempre possibile, per usufruire delle possibilità offerte ai punti 2 e 3 l’utente dovrà essersi preventivamente registrato presso la banca dati dell’ufficio al momento di presentazione della pratica all’apposito sportello, ricevendo così un “username” ed una “password” da utilizzare per identificarsi nei confronti del sistema informatico ed accedere ai dati delle proprie pratiche.
Al fine di consentire i tre tipi di interrogazione, l’ufficio si deve dotare di: a. un accesso ad Internet; b. un server web pubblico; c. un server di dati per il mantenimento e la gestione dei dati relativi alle pratiche in corso e agli utenti; d. una rete interna comprendente il server dei dati e le postazioni degli operatori dell’URP, oltre che tutte
le altre workstation utilizzate dagli impiegati dell’ufficio pubblico; e. una rete interna collocata presso l’apposito locale dell’URP con le postazioni messe a disposizione degli
utenti; f. una politica di sicurezza, basata sia su profilazione degli utenti sia su filtraggio del traffico dati sulla rete,
tale che: ▪ gli operatori URP e in generale gli impiegati dell’ufficio possano avere libero accesso ad Internet per
tutti i possibili servizi; ▪ gli utenti che usufruiscono della rete interna di cui al precedente punto e possano accedere solo al
server dei dati per i dati che li riguardano e ad Internet per i soli servizi di “browsing” e di “e-mail”; ▪ la rete interna di cui al precedente punto d sia protetta da accessi indesiderati dall’esterno e dalla
rete di cui al precedente punto e;
Documento del Consiglio di classe – pag. 64/108
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In base a quanto detto, al candidato è richiesto:
1. la formulazione di eventuali ipotesi aggiuntive ritenute necessarie
2. la progettazione delle reti presenti nell’ufficio, comprese quelle necessarie all’accesso a/da Internet, con particolare riguardo a o topologia e dispositivi intermedi ed end-user di rilevanza per i servizi offerti o tecnologie di interconnessione (tipi di link da prevedere a liv. 2 ISO-OSI) o individuazione (e definizione) di eventuali “reti pubbliche” da acquistare, motivazione e loro
collocazione o individuazione dei parametri delle reti presenti (ID di rete, maschera, broadcast ed eventuale
gateway) ed attribuzione degli indirizzi IP alle varie interfacce o configurazione degli eventuali router per consentire il corretto instradamento dei pacchetti ed
implementare la politica di sicurezza voluta dall’ufficio
3. l’individuazione e progettazione delle modalità di mantenimento dei profili degli utenti e delle associazioni di questi con le relative pratiche
4. l’individuazione e il collocamento dei servizi applicativi con relative funzionalità da realizzare e descrizione, ad alto livello, delle interrelazioni tra applicazioni client ed applicazioni server.
Esempio di prova scritta basate sulla risoluzione di un breve e limitato problema 5
Un’azienda con una sede principale in centro città e una distaccata in periferia, distanti tra di loro circa 10 Km, vuole riprogettare la propria rete dati per consentire:
a. un'ottimale cooperazione tra i dipendenti delle due sedi, oltre alla normale navigazione su Internet;
b. la realizzazione del sito web pubblico aziendale con possibilità da parte dei clienti di acquistare on-line alcuni prodotti dell'azienda;
c. la realizzazione di server farm e data center privati, accessibili in modo efficiente dai dipendenti di entrambe le sedi e dai propri agenti commerciali distaccati sul territorio, contenente un servizio FTP e il servizio di posta elettronica per tutti i dipendenti e i commerciali;
d. la protezione delle reti locali presenti nelle due sedi da accessi indesiderati da Internet;
e. di avere un'architettura ridondata sia tra le reti locali delle due sedi, sia per l'accesso e la navigazione su Internet, in quest'ultimo caso implementando la partizione di carico sulle connessioni.
L'azienda, per la quale il controllo dei costi di realizzazione della rete è secondario rispetto a sicurezza, efficienza, tolleranza ai guasti e disponibilità dei servizi, a livello dimensionale presenta la sede principale su uno stabile su due piani, uno adibito ad uffici amministrativi e direzionali e l'altro per il marketing e la parte commerciale, e la sede distaccata formata da uno stabile per la progettazione e un capannone attiguo per la produzione. Sulla base di quanto detto:
1. progettare uno schema logico a blocchi dell'architettura di rete aziendale;
2. stabilire una possibile topologia per la rete descritta (in termini di componenti attivi di rete, cablaggi e connessioni), specificando quali tecnologie e protocolli di comunicazione utilizzare nei vari collegamenti.
Esempio di prova scritta basate sulla risoluzione di un breve e limitato problema 6
Un istituto farmaceutico deve partecipare ad un progetto di ricerca europeo che prevede lo scambio di informazioni (materiali scientifici, rapporti, relazioni, materiali amministrativi, ecc.) via Internet con altri due partner dislocati in altrettanti paesi europei. Per rendere efficienti gli scambi con i partner, l'istituto ha pianificato l'adeguamento della propria rete, attualmente una LAN senza connessione ad Internet, e la realizzazione di una adeguata infrastruttura di comunicazione che consenta di: a) collegare ad Internet, per la navigazione, tutti i computer della rete;
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b) collegare tra di loro con connessioni "sicure": • i computer dei laboratori che sono utilizzati nel progetto (un laboratorio presso ogni partner); • i computer degli uffici dei tre partner per lo scambio di materiali amministrativi nell’ambito del
progetto; c) creare un archivio centralizzato dei materiali tecnici e amministrativi prodotti nell'ambito del progetto
europeo, rendendolo disponibile a tutti i partner (in particolare: si dovrà consentire a tutto il personale dei tre partner la consultazione dei materiali tecnici, mentre i materiali amministrativi dovranno essere accessibili solo agli uffici e alle dirigenze dei tre partner);
I parametri dimensionali dell'istituto sono i seguenti: 1. due computer in ciascun ufficio (segreteria amministrativa, ufficio personale, ufficio magazzino, ufficio
tecnico); 2. dieci computer nel laboratorio coinvolto nel progetto; 3. quattro computer negli uffici di dirigenza; 4. nell'istituto sono presenti altri: 2 laboratori di sviluppo, un reparto produzione, un reparto marketing, un
reparto vendite e un magazzino, con uno numero di computer imprecisato. Sulla base di quanto detto:
1. progettare uno schema topologico dell'architettura di rete dell'istituto e illustrare, in dettaglio, tipologia, struttura e architettura della rete con riferimento ai livelli dello stack TCP/IP;
2. individuare e descrivere, anche in termini di protocolli, la soluzione che si ritiene più adeguata per realizzare le comunicazioni tra i tre partner del progetto, giustificandone le scelte.
Esempi di prove scritte a breve risposta aperta
1. Si abbia un’architettura di reti interconnesse come mostrato nella figura seguente
dopo aver ipotizzato un adeguato schema di indirizzamento, si implementi una politica di sicurezza secondo la quale dovrà essere possibile:
a. protezione delle LAN interne da accessi provenienti da Internet, tranne la possibilità di eseguire una connessione SSH dall’esterno sulla workstation A;
b. possibilità di fruire di qualsiasi servizio Internet senza limitazione da qualsiasi host della LAN su Jakarta;
c. possibilità di eseguire solo navigazione http dagli host della LAN su Palikir;
d. la LAN su Jakarta non deve essere accessibile dalle workstation della LAN su Palikir;
e. la workstation B deve accettare connessioni SSH solo dalla workstation A;
f. le tutte le workstation non devono rispondere ai ping a meno che questi non provengano dalla workstation A.
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Si progettino le ACL necessarie e le si applichino nei punti più opportuni giustificando le scelte fatte.
2. Facendo riferimento alla seguente figura si richiede la progettazione di uno schema di indirizzamento IP per le varie reti e le interfacce che sia il più efficiente possibile, ipotizzando che:
a. si voglia utilizzare la rete di classe C 192.168.5.0/24;
b. gli host della rete dell’amministratore siano 31;
c. gli host della rete del Server Web siano 64.
3. Facendo riferimento alla figura che segue si richiede di evidenziare (spiegandone il motivo) la parte di programmazione del Router A che consenta la realizzazione di quanto segue:
a) Tutti gli host delle reti private devono poter navigare su internet utilizzando l’unico indirizzo pubblico assegnato all’interfaccia s0/0 del router (ip: 182.54.109.202 con maschera /30) per accedere a server http (porta 80), e-mail (porte 110 e 25) e dns (porta 53);
b) Solo gli host della rete privata che presentano un indirizzo IP con il valore “1” nel terzo ottetto possono accedere a tutti gli altri servizi.
4. Ipotizzando di essere proprietari del dominio di secondo livello “esame2011.it” e di aver acquistato la rete di classe C 193.112.116.0/24, descrivere in che modo si configura su sistema operativo Linux un server DNS primario per il dominio diretto e quello inverso, evidenziando qualche parte dei file di configurazione che vengono coinvolti.
5. Dopo aver spiegato le principali motivazioni che hanno determinato l'introduzione delle VLAN nelle reti "switchate" si descriva l'importanza del trunking e come esso funziona.
6. Si spieghi cos'è e in quali situazioni si usa lo "Spanning Tree Protocol", qual è il suo obiettivo e descrivere a grandi linee l'algoritmo STP.
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7. Spiegare cos'è il "link aggregation", in quale contesto si usa, quali condizioni devono essere soddisfatte per poterlo utilizzare e quali sono gli aspetti positivi se si possono ottenere dalla sua utilizzazione in una rete
8. Si descriva l'importanza della ridondanza nella progettazione delle reti, si evidenzi in che modo si può ottenere la ridondanza e si descrivano le principali problematiche che essa pone sul livello 2 in una rete.
9. Elencare quali sono i passi che i dispositivi wireless devono completare prima di poter comunicare su una rete Wi-Fi e, per ogni passo elencato in precedenza, spiegarne la funzione e le modalità con le quali esso viene condotto.
10. In riferimento al protocollo OSPF Single-Area, dopo aver spiegato quali sono i tipi di attacchi alla sicurezza che possono essere tentati sui router e le relative conseguenze, indicare e spiegare quali contromisure possono essere messe in campo per tenere sotto controllo il problema.
11. Supponendo di voler implementare un protocollo di routing Multi-Area OSPF, indicare e spiegare quali sono i passaggi principali che un amministratore deve compiere per impostare correttamente un tale ambiente.
12. Dopo aver spiegato cos'è il DUAL ed averne descritto i concetti base, descrivere, eventualmente utilizzando un diagramma a blocchi, come agisce la Macchina a Stati Finiti DUAL quando nella rete si perde la connettività al router "successor".
13. In riferimento al protocollo EIGRP, spiegare cos'è una "default static route", quando la si usa e perchè, come la si imposta e come la si propaga all'interno della rete.
14. Dopo aver individuato alcune delle motivazioni che possono indurre un amministratore di rete a progettare una policy di routing OSPF Multiarea per la rete amministrata, spiegare quali sono le caratteristiche principali del routing OSPF Multiarea e, a grandi linee, in che modo i router presenti in un multiarea interagiscono tra di loro.
15. Riferendosi alla rete riportata in figura
configurare una policy di routing dinamico OSPFv2 che consenta la connettività totale delle reti, la navigazione su Internet e la riduzione al minimo del consumo di banda e di risorse di calcolo.
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16. One of a network administrator's main task is to protect the network from external attacks. Briefly
explain what one of the main attacks against routers is and indicate which tools the OSPF protocol provides to cut down the likelihood of such an attack.
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Disciplina: TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI
INFORMATICI
Docenti: prof. Giorgio Meini e prof. Salvatore Speranza
Libro di testo adottato
G. Meini, F. Formichi, “Tecnologie e progettazione di sistemi informatici e di telecomunicazioni”,
vol. 3, Zanichelli editore
Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2016-2017
Totale ore I periodo 40
Totale ore II periodo al 30/4/2017 53
Totale al 30/4/2017 93
Totale previsto alla fine dell’anno scolastico 2016/2017 116
Totale ore previsto dal piano di studi 132
Finalità
Nel corso del quinto anno la disciplina ha lo scopo di fornire approfondite conoscenze nel campo
della programmazione di applicazioni software che comunicano in rete e di introdurre la
programmazione di APP per dispositivi mobili.
Obiettivi conseguiti
Obiettivi programmati e non conseguiti con relativa motivazione
Tutti i moduli previsti in fase di pianificazione iniziale sono stati trattati nel corso dell’anno
scolastico.
Contenuti e tempi del percorso didattico
La Programmazione di rete a livello di socket in linguaggio C
• caratteristiche dei protocolli di trasporto TCP e UDP
• API del sistema operativo Linux per la programmazione di rete a livello di socket
• realizzazione di programmi in linguaggio C che comunicano utilizzando il protocollo UDP
• struttura di programmi client e server TCP in linguaggio C; realizzazione di programmi
client e server in linguaggio C che comunicano utilizzando il protocollo TCP
• server TCP concorrenti in linguaggio C implementati con uso di thread
• progettazione, documentazione ed implementazione di semplici protocolli applicativi
La programmazione di rete a livello di socket in linguaggio Java
• classi del linguaggio Java per la programmazione di rete a livello di socket
Conoscenze Quasi tutti gli studenti della classe hanno raggiunto una più che sufficiente
conoscenza dei temi trattati nel corso.
Abilità
Solo una parte della classe ha raggiunto sufficienti abilità relative agli
argomenti oggetto del corso.
Competenze Solo alcuni studenti hanno maturato un’adeguata capacità di analisi dei
problemi e di produzione delle soluzioni associate a personale autonomia
nell’attivazione delle competenze professionali conseguite.
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• realizzazione di programmi in linguaggio Java che comunicano utilizzando il protocollo
UDP
• struttura di programmi client e server TCP in linguaggio Java; realizzazione di programmi
client e server in linguaggio Java che comunicano utilizzando il protocollo TCP
• server TCP concorrenti in linguaggio Java implementati con uso di thread
Il linguaggio XML
• documenti XML “ben formati”
• schemi XSD per la definizione di linguaggi XML: validazione di documenti XML
• progettazione di semplici linguaggi XML mediante uno schema XSD
• classi del linguaggio Java per la validazione di un documento XML mediante uno schema
XSD
• parsing DOM in linguaggio Java di documenti XML
• framework JAXB per linguaggio Java (Java Architecture for XML Binding)
Web service di tipo REST
• caratteristiche del protocollo applicativo HTTP
• caratteristiche generali di un web service di tipo REST: analisi di alcuni servizi reali
• realizzazione di programmi client in linguaggio Java che consumano web service di tipo
REST
• implementazione di un web service di tipo REST mediante Servlet Java per web server
Tomcat; realizzazione di Servlet Java per l’esposizione di un web service di tipo REST
• progettazione, documentazione ed implementazione di semplici API REST
• framework JAX-RS per linguaggio Java (Java API for RESTful Web Services)
Realizzazione di APP per sistema operativo Android
• architettura del sistema operativo Android
• elementi di una APP per sistema operativo Android; file manifest
• definizione del layout di una activity in linguaggio XML; registrazione di listener degli
eventi
• ciclo di vita di una activity ed implementazione mediante una classe Java
• uso dell’ambiente di sviluppo integrato Android Studio per la realizzazione di APP per
sistema operativo Android
• comunicazione tra activity mediante intent
• consumo di web service di tipo REST da parte di una APP per sistema operativo Android
Ai singoli moduli è stato dedicato il seguente tempo (comprese le prove di verifica e le attività di
laboratorio):
La programmazione di rete a livello di socket in linguaggio C 22
La programmazione di rete a livello di socket in linguaggio Java 22
Il linguaggio XML 20
Web service di tipo REST 28
Realizzazione di APP per sistema operativo Android 24
Laboratorio
Il laboratorio di Tecnologie & progettazione dell’indirizzo Informatica & telecomunicazioni è
costituito da 12 workstation di tipo PC connesse in rete e con sistemi operativi Windows e Linux; la
workstation dell’insegnante è connessa ad un videoproiettore: è stato il luogo fondamentale di
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sviluppo delle competenze professionali e di formazione della capacità di analisi delle
problematiche e di progettazione delle relative soluzioni (problem-solving, troubleshooting). A
supporto delle attività che si svolgono in laboratorio sono inoltre disponibili 12 tablet con sistema
operativo Android.
Metodologie adottate
I principali metodi di insegnamento adottati sono stati:
a) la lezione frontale interattiva, intesa come esposizione graduale ed organica di concetti,
argomenti e problematiche;
b) il lavoro di gruppo per la risoluzione di problemi di progettazione e di esercizi di
programmazione come attività di laboratorio.
Sussidi didattici Per le attività teoriche: libro di testo e materiali online resi disponibili dall’editore del volume; slide
predisposte dall’insegnante.
Per le attività di laboratorio: compilatore GCC per linguaggio di programmazione C e per S.O.
Linux, ambiente integrato di sviluppo Netbeans per linguaggi di programmazione C/C++ e Java e
per S.O. Linux e Windows, ambiente integrato di sviluppo Android Studio per linguaggio di
programmazione Java e per S.O. Windows.
Criteri e strumenti di valutazione
La verifica delle conoscenze e delle competenze acquisite dagli studenti è stata effettuata
utilizzando le seguenti tipologie di prova:
a) colloqui orali individuali
b) prove strutturate con quesiti sia a risposta chiusa che a risposta aperta
c) prove scritte, consistenti prevalentemente in esercizi di programmazione
d) prove pratiche in laboratorio consistenti nella progettazione, codifica e verifica di
programmi
• I colloqui orali sono stati valutati sulla base della seguente griglia di indicatori:
A B C D E
Padronanza del linguaggio specifico
Capacità di utilizzare le conoscenze acquisite
Capacità di collegare le conoscenze nell’argomentazione
Capacità di discutere ed approfondire gli argomenti
Livello di capacità: A: ottimo B: buono C: sufficiente D: insufficiente E: inesistente
• Le prove strutturate sono state valutate attribuendo un punteggio per ogni singolo item e
considerando sufficiente una prova con punteggio complessivo superiore al 60% del
punteggio massimo. • Ciascuna prova scritta o di laboratorio è stata valutata in base ad una specifica griglia di
indicatori.
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Esempi di prove di verifica
Si riportano i testi di alcune delle verifiche scritte e pratiche somministrate nel corso dell’anno
scolastico:
Il driver software di una centralina meteorologica espone le seguenti funzioni per acquisire le
grandezze misurate:
signed char getTemperature(void); // da -50°C a +75°C unsigned short getPressure(void); // da 500mbar a 1200mbar unsigned char getHumidity(void); // da 0% a 100%
Si intende realizzare un server UDP che esponga sulla porta 12345 le misure della centralina in
tempo reale; a questo scopo è richiesta:
→ la definizione di un protocollo che permetta di richiedere il valore attuale di ogni singola
grandezza misurata dalla centralina;
→ la realizzazione del server in linguaggio C per S.O. Linux implementando a scopo di test le tre
funzioni del driver della centralina utilizzando un generatore di numeri casuali
→ la realizzazione di un client in linguaggio C per S.O. Linux che richieda al server le tre
grandezze visualizzando le risposte ottenute e capace di gestire l’eventuale mancata risposta
da parte del server
OPZIONALE:
Modificare il client realizzata in modo che accetti come argomento della riga di comando un
parametro che specifichi una delle tre grandezze (temperatura, pressione o umidità) ed un ulteriore
parametro che rappresenti un periodo temporale espresso in secondi: il client deve richiedere al
server e visualizzare ogni secondo la grandezza richiesta per il periodo temporale specificato.
Un piccolo cinema dispone di una sala da 100 posti; deve essere gestito il servizio di prenotazione dei posti per i giorni festivi in cui in ciascuna delle sale sono proiettati tre film in orari diversi; le statistiche dimostrano che molti clienti verificano la disponibilità dei posti, ma solo alcuni procedono effettivamente con una prenotazione. Il servizio da realizzare consiste in un server TCP concorrente che risponde sulla porta 12345 ai seguenti comandi:
• comando di verifica dei posti liberi che restituisce la lista dei posti ancora liberi per un determinato film;
• comando di prenotazione di un singolo posto. Dopo aver documentato il protocollo di comunicazione con il server TCP, definire un’opportuna struttura
dati per memorizzare le prenotazioni effettuate e codificare la funzione di gestione del protocollo con un
singolo client.
OPZIONALE:
Modificare la documentazione del protocollo ed il server in modo che il comando di prenotazione consenta
di prenotare una lista di posti, non prenotandone nessuno nel caso che anche solo uno risulti occupato.
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Un centro commerciale intende monitorare i percorsi delle visite dei propri clienti e a questo scopo
permette di scaricare sullo smartphone una APP in grado di rilevare dei tag NFC, ciascuno
identificato da un codice numerico, disposti in vari punti del centro e di comunicarne il codice ad un
server. La APP comunica via Wi-Fi con il server e, allo scopo di garantire l’anonimato, inizialmente
richiede un codice generato casualmente con il quale si identifica nelle comunicazioni successive.
Il server, oltre a fornire su richiesta i codici casuali generati casualmente, deve consentire la
registrazione dei tag NFC rilevati da ciascuna APP associandoli al codice casuale assegnato in
precedenza (è possibile limitare il numero di tag rilevabili a 100): a fine giornata, quando viene
interrotto, il server deve salvare su un file in formato CSV per ogni codice generato l’elenco dei tag
NFC rilevati.
Sono richiesti:
- la progettazione del protocollo applicativo implementato dal servizio realizzato mediante un
server TCP;
- la progettazione con formalismo UML delle classi per la gestione dei dati;
- la realizzazione in linguaggio Java del server che implementa il protocollo progettato
utilizzando le classi di gestione dei dati individuate.
OPZIONALE:
Allo scopo di testare le funzionalità del server codificare un client TCP che, richiesto un codice
casuale al server, simuli la rilevazione di 100 tag numerati da 1 a 100.
Il sito www.weuse.tv necessita di associare ai video che importa e diffonde dei metadati di
classificazione.
A questo scopo si procede a definire un linguaggio XML che per ogni video preveda:
• il titolo del video e l’eventuale categoria
• una sintetica descrizione testuale del video
• la tipologia di video (film, notiziario, serie, animazione, documentario, evento)
• la durata del video
• la lingua dell’audio del video
• la risoluzione del video (720p, 1080p, 1080i, 4K)
• la sorgente del video (www.youtube.com, www.vimeo.com, …) e l’eventuale numero di like e di unlike
• la data/ora di caricamento del video sulla sorgente
• il proprietario del video per il quale è necessario specificare:
- username di accesso alla sorgente
- password di accesso alla sorgente
• l’elenco dei tag di classificazione del video; per ogni tag è necessario specificare:
- il contenuto testuale del tag
- la data/ora di generazione del tag
• la descrizione delle sezioni in cui è suddiviso il video riportando per ciascuna il tempo di inizio e di fine
rispetto all’inizio del video (può trattarsi di una sola sezione)
È richiesta la definizione di uno schema XSD e di almeno un documento XML per il linguaggio
definito.
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OPZIONALE:
Il sito prevede inoltre che gli utenti – identificati da uno username – possano condividere una
valutazione sui video che comprende un voto da 1 a 5 e un breve commento: estendere il linguaggio
XML definito per includere le valutazioni dei video effettuate dagli utenti.
Una stazione meteorologica misura ad intervalli regolari i valori di temperatura, umidità relativa,
pressione e velocità del vento: i risultati delle misure sono esportati in un documento in formato
XML come il seguente:
<?xml version="1.0" ?> <meteo> <misura> <temperatura>23</temperatura> <umidità>31</umidità> <pressione>1001</pressione> <vento>12</vento> <dataOra>2016-10-21T17:00:00</dataOra> </misura> <misura> <temperatura>19</temperatura> <umidità>33</umidità> <pressione>999</pressione> <vento>21</vento> <dataOra>2016-10-21T18:00:00</dataOra> </misura> <misura> <temperatura>17</temperatura> <umidità>43</umidità> <pressione>1000</pressione> <vento>31</vento> <dataOra>2016-10-21T19:00:00</dataOra> </misura> </meteo>
Dopo aver definito una classe Java MisuraMeteo che permette di rappresentare un elemento
<misura> del documento XML, codificare una classe in linguaggio Java i cui metodi consentano
di:
- inserire in un array (o un ArrayList) le misure effettuate dalla stazione meteorologica riportate
in un file il cui contenuto è un documento XML con il formato illustrato che deve essere
preventivamente validato rispetto ad uno schema XSD contenuto in un file denominato
“meteo.xsd”;
- determinare i valori medi delle misure di temperatura, umidità relativa, pressione e velocità del
vento.
OPZIONALE:
La seguente formula permette di calcolare, a partire dai valori di temperatura t e di velocità del
vento v se superiore a 5Km/h, la temperatura percepita T:
Integrare la classe realizzata di un metodo che produca un file contenente un documento XML
riportante le temperature percepite associate alle misure effettuate dalla stazione meteorologica:
<?xml version="1.0" ?> <perecepita> <temperatura>21.9</temperatura>
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<temperatura>17.5</temperatura> <temperatura>15.3</temperatura>
</percepita>
Un sistema amatoriale di previsioni meteorologiche rende disponibile un web-service REST per
determinare in tempo reale le previsioni meteorologiche giornaliere per una determinata
località. Il web-service viene interrogato mediante il seguente URL nella cui query-string deve
essere specificata l’ora di interesse:
https://www.mymeteo.it/place?hour=...
(esempio: https://www.mymeteo.it/Antignano?hour=12) e restituisce un documento XML
come il seguente <?xml version="1.0"> <outlook-meteo> <brief>…</brief> <temperature>…</temperature> <humidity>…</humidity> <wind>…</wind> <rain>…</rain> </outlook-meteo>
esempio: <?xml version="1.0"> <outlook-meteo> <brief>freddo, pioggia e vento</brief> <temperature>4</temperature> <humidity>80</humidity> <wind>55</wind> <rain>5</rain> </outlook-meteo>
Dopo avere definito una classe che rappresenta una previsione meteorologica oraria, codificare
una classe che esponga un metodo che accetti come parametri una località ed un’ora del
giorno e ne restituisca la previsione meteorologica.
Il sistema amatoriale di informazioni meteorologiche è basato sui dati che riceve da stazioni
meteorologiche private diffuse sul territorio: ogni stazione meteorologica invia periodicamente i
dati misurati al server che elabora le previsioni invocando un web-service di tipo REST
specificando la chiave di autenticazione della stazione che la identifica. Il web-service viene
invocato mediante il seguente URL
https://www.mymeteo.it/meteodata?key=…
(esempio: https://www.mymeteo.it/meteodata?key=0123456789ABCDEF) e con un body
costituito da un documento XML come il seguente: <?xml version="1.0"> <meteo-data> <temperature>…</temperature> <humidity>…</humidity> <pressure>…</pressure> <wind>…</wind> <rain>…</rain> <timestamp>…</timestamp> </meteo-data>
esempio:
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<?xml version="1.0"> <meteo-data> <temperature>5</temperature> <humidity>75</humidity> <pressure>999</pressure> <wind>10</wind> <rain>5</rain> <timestamp>2017-03-23T07:15:45</timestamp> </meteo-data>
Scrivere una classe che esponga un metodo che consente di inviare i dati misurati da una stazione
meteorologica.
OPZIONALE:
Progettare e documentare un’estensione della web API del web service REST del sistema
amatoriale di previsioni meteorologiche che consenta di ricevere le previsioni orarie per un
periodo orario compreso tra un’ora di inizio e un’ora di fine.
Aggiungere un metodo alla classe di interrogazione del web-service che accetti come
parametro una località ed un intervallo orario espresso mediante un’ora di inizio e un’ora di
fine e che restituisca un vettore i cui elementi corrispondono alle di previsioni meteorologiche
delle singole ore dell’intervallo.
Una startup livornese ha ideato dei biglietti di auguri smart nei quali è possibile, utilizzando uno
smartphone, memorizzare un messaggio di testo che può essere letto dal destinatario del biglietto
mediante uno smartphone. In realtà i messaggi sono associati al numero identificativo di un tag
NFC inserito nel biglietto e memorizzati in un database generato dal seguente script SQL:
CREATE DATABASE SmartCard; USE SmartCard;
CREATE TABLE Card ( tag INTEGER NOT NULL, message VARCHAR(1024) NOT NULL, timestamp DATETIME NOT NULL, PRIMARY KEY (tag) );
Allo scopo di permettere la realizzazione della APP che permette di scrivere – una sola volta – e di
leggere i biglietti di auguri smart, è necessario realizzare un web service di tipo REST che
implementi le seguenti funzionalità:
• restituzione del messaggio associato al numero identificativo di un tag e del relativo timestamp
di memorizzazione;
• registrazione di un nuovo biglietto contenente un messaggio;
• eliminazione di un biglietto.
Sono richiesti:
1) la documentazione della web API del web service REST;
2) l’implementazione in linguaggio Java – mediante una Servlet, o utilizzando il framework JAX-
RS – del web service.
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OPZIONALE:
Si intende limitare alla sola persona che lo ha scritto la possibilità di eliminare il messaggio
associato ad un biglietto.
a) Come deve essere modificato il database?
b) Come deve essere modificata la web API del web service REST?
c) Come deve essere modificato il codice di implementazione del web service?
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Disciplina: TELECOMUNICAZIONI
Docente: prof. Michele Di Lauro
Libro di testo adottato
O. Bertazioli, “Telecomunicazioni per Informatica”, Volume 2, ed. Zanichelli
Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2016-2017:
Totale ore I trimestre 22
Totale ore II periodo al 15/5/2017 31
Totale al 15/5/2017 53
Totale previsto alla fine dell’anno scolastico 2016/2017 61
Totale ore previsto dal piano di studi 66
Finalità
• Fornire una panoramica delle tecniche di modulazione analogiche e digitali che stanno alla
base dei moderni sistemi di telecomunicazioni
• Descrivere quali sono gli elementi che caratterizzano una trasmissione dati
Obiettivi conseguiti
Conoscenze: acquisizione di teorie formali, metodi di analisi e di progetto derivanti dalla teoria
delle telecomunicazioni.
Competenze: saper distinguere i vari tipi di modulazioni sia analogiche che digitali e i loro ambiti
di applicazione; valutare le capacità di un canale trasmissivo.
Capacità: Possedere abilità linguistiche ed espressive per esporre in forma scritta e orale le
conoscenze acquisite utilizzando correttamente ed in modo appropriato i termini tecnici. Saper
riconoscere le tecnologie di telecomunicazioni utilizzate per la trasmissione delle informazioni
sia digitali che analogiche. Saper confrontare varie tecniche di trasmissione e modulazione.
Contenuti
Modulo 1: Ripasso dei circuiti elettronici per telecomunicazioni
• Rappresentazione di un segnale nel dominio della frequenza (teorema di Fourier)
• Filtri: passa basso, passa alto, passa banda, filtro di Wien
• Amplificatore operazionale: invertente e non invertente, sommatore invertente
• Oscillatore sinusoidale di Wien
Modulo 2: Tecniche di trasmissione di segnali digitali in banda traslata
• Capacità di canale, bit rate e symbol rate
• Modulazioni di ampiezza ASK e OOK
• Modulazioni di frequenza FSK
• Modulazioni di fase M-PSK e costellazione di una modulazione digitale
• Modulazioni miste M-QAM e M-APSK
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• Tecniche di trasmissione a banda larga, modem per rete telefonica, sistemi xDSL (cenni)
Modulo 3: Sistemi di trasmissione analogici
• Trasmissione in alta frequenza di un segnale analogico
• Modulazione di ampiezza AM
• Modulazione di frequenza FM
• Ricevitori radio supereterodina
• Multiplazione FDM
Modulo 4: Tecniche di modulazione digitale PCM
• Campionamento e teorema di Shannon
• Spettro di un segnale campionato
• Formazione di un multiplo PCM e multiplazione TDM
• Quantizzazione e codifica
• Schema a blocchi del sistema PCM
Laboratorio
Non previsto.
Metodologie adottate
Lezione frontale, lezione partecipata.
Sussidi didattici
Libro di testo.
Criteri e strumenti di valutazione
Le valutazioni sono state effettuate con prove prevalentemente scritte. I criteri di
valutazione sono indicati nel POF.
Esempi di prove di verifica
1) Esporre il teorema di Fourier
2) Cosa s'intende per spettro d'ampiezza di un segnale?
3) Quale funzione svolge un filtro?
4) Descrivere il funzionamento del filtro passa basso del primo ordine RC
5) Ricavare la funzione di trasferimento del filtro passa alto del primo ordine RC
6) Come sono definite le frequenze di taglio di un filtro?
7) Come si ottengono filtri di ordine superiore al secondo?
8) Come si ottiene un diagramma di Bode?
9) Che cos’è un filtro di Wien?
10) Come si definisce il fattore di qualità Q di un filtro?
Scegliere 6 domande tra quelle proposte a cui rispondere.
1. Si desidera trasmettere a 2 Mbit/s su un canale avente una banda di 500 Khz. Sapendo che la
velocità di modulazione massima è pari a 500 Kbd, quale modulazione conviene adottare?
Quanti stati di modulazione deve poter assumere il segnale modulato?
2. Illustrare la modulazione PSK
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3. Per quale motivo non vengono realizzate modulazioni PSK con più di 8 stati?
4. Illustrare la modulazione QAM
5. Qual è l'idea che sta alla base della modulazione TCM?
6. In termini generali qual è la suddivisione della banda disponibile che si effettua con lo
ADSL?
7. Per avere un accesso a Internet a 2,3 Mbit/s simmetrico si deve impiegare un modem fonico,
un modem ADSL o un modem SHDSL? Perché?
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Disciplina: GESTIONE PROGETTO E ORGANIZZAZIONE DI IMPRESA
Docenti: prof.ssa Cristina Valerio e prof.ssa Monica Toncelli
Libro di testo adottato
P. Ollari, G. Meini, F. Formichi, “Gestione, progetto e organizzazione d'impresa”, dd. Zanichelli
Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2016-2017:
Totale ore I periodo (trimestre) 21
Totale ore II periodo al 30 Aprile 2017 27
Totale ore al 30 Aprile 2017 48
Totale ore previsto alla fine dell’anno scolastico 2016/2017 59
Totale ore previsto dal piano di studi 66
Finalità della disciplina
La finalità principale del corso in oggetto è quella di introdurre gli studenti ai principi base della
gestione di un progetto, in particolare di un progetto software e cominciare ad avvicinarli al mondo
aziendale attraverso lo studio di semplici concetti di economia ed organizzazione aziendale.
Obiettivi conseguiti
Conoscenze
Tutti gli studenti hanno raggiunto gli obiettivi prefissati in termini di conoscenze di quanto
affrontato nel corso. Le conoscenze acquisite riguardano le nozioni fondamentali di economia e
microeconomia e le principali problematiche dell’organizzazione d’azienda, nonché i concetti
fondamentali del project management (fasi di un progetto, ciclo di vita del software e metodologie
di sviluppo) e i livelli di conoscenza risultano buoni.
Competenze
Tutti sono riusciti anche a utilizzare in modo pratico quanto introdotto a livello teorico, acquisendo
capacità di utilizzo del software MS Excel per la modellazione e l’analisi di situazioni economiche
e del software MS Project per la pianificazione e la progettazione di semplici problemi di project
management.
Abilità
Se pur con risultati diversi, dovuti principalmente al tempo dedicato allo studio della materia sono
state conseguite anche le abilità minime programmate. In particolare gli studenti sono in grado di
analizzare e rappresentare, anche graficamente, l’organizzazione dei processi produttivi e gestionali
delle aziende di settore, comprendere e rappresentare le interdipendenze tra i processi aziendali,
gestire le specifiche, la pianificazione e lo stato di avanzamento di un progetto del settore ICT,
anche mediante l’utilizzo di strumenti software specifici, individuare e selezionare le risorse e gli
strumenti operativi per lo sviluppo di un progetto anche in riferimento ai costi, applicare le norme e
le metodologie relative alle certificazioni di qualità di prodotto e/o di processo.
Contenuti e tempi del percorso didattico
Economia (10 ore)
• introduzione al modello microeconomico marginalista
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• domanda e offerta
• azienda e concorrenza
• mercato, prezzo e profitto aziendale
• il bene informazione, switching cost e lock in
• Economia di scala e di rete
• outsourcing
Organizzazione aziendale (10 ore)
• cicli aziendali
• stakeholder
• modelli di organizzazione aziendale
• tecnostruttura e sistema informativo
• definizione, importanza e struttura di un Web Information Service
• la realizzazione di organigrammi aziendali con MS Word e MS Visio
Il project management (13 ore)
• progetto e Project Management
• PMBOK e il ciclo di vita di un progetto
• WBS e la sua rappresentazione con MS Project.
• tempi, risorse e costi
• i diagrammi di Pert e di Gaant e le loro rappresentazioni con MS Project
• i legami logici tra le attività: attività critiche e cammino critico
• il team di progetto e la sua definizione.
Gestione di Progetto e sviluppo software (10 ore)
• la gestione del progetto applicata a progetti software
• il ciclo di vita e i modelli di sviluppo del software.
• la gestione della documentazione e i test del software
Progetto software e qualità (6 ore)
• gli standard relativi al ciclo di vita del software e della qualità
• le metriche per la misurazione di un software
Laboratorio
Nell’ambito delle ore di laboratorio sono state applicate le nozioni introdotte a livello teorico
attraverso lo svolgimento di esercizi con opportuni software e sono state in parte messi in pratica i
concetti torici di progettazione di un software con lo sviluppo di analisi e pianificazione.
Metodologie adottate
Gli argomenti sono stati introdotti con delle lezioni frontali per un primo approccio agli aspetti
teorici della disciplina, cercando tuttavia di stimolare il dialogo, la ricerca e sviluppare la capacità di
esposizione sono state richieste presentazioni di argomenti inerenti o di approfondimento relative ai
temi trattati sia in modo singolo che di gruppo.
Ai ragazzi è stai richiesto uno studio autonomo, in forma individuale o in gruppo, di argomenti in
programma, con discussione successiva in classe dei problemi emersi. Inoltre è stato proposto di
effettuare un piccolo progetto da gestire in due gruppi concorrenti cercando di simulare tutte le fasi
richieste da un project management.
È stata effettuata una trattazione da parte dell’Insegnante tecnico pratico di argomenti relativi ad
attività di laboratorio, mediante lezione frontale coadiuvata dall’uso di lavagna luminosa e
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proiettore. Nelle attività di laboratorio sono stati affrontati esercizi o lavori a coppie o in piccoli
gruppi.
Sussidi didattici In laboratorio è stato utilizzato un PC con proiettore e il laboratorio gli studenti hanno avuto a
disposizione 12 posti di lavoro collegati in rete e a Internet.
Criteri e strumenti di valutazione
Durante l’anno, per verificare le conoscenze e le competenze acquisite dagli studenti, sono state
svolte:
• prove scritte secondo gli schemi classici (domande teoriche ed esercizi primo periodo)
• prova scritta in simulazione della terza prova del nuovo esame di stato.
• prove scritte in forma di questionario sia a risposta aperta come in simulazione.
• prove di valutazione progetto a scadenze predefinite dovevano presentare documenti,
software e presentazione dei lavori svolti.
• colloqui orali, per sviluppare negli alunni capacità di comunicazione delle conoscenze
acquisite.
I colloqui orali sono stati valutati sulla base della padronanza del linguaggio specifico, sulla
capacità di collegare le conoscenze e di discutere e approfondire gli argomenti.
Esempi di prove di verifica
1. Mettere in relazione la nozione di switching cost e di lock-in.
2. Elenca alcuni tra i principali costi di cambiamento.
3. Che cosa sono l’economia di scala e quella di rete?
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Esperienze realizzate in merito alla preparazione degli studenti
all’esame di Stato
Criteri e strumenti di valutazione adottati Per ciascuna simulazione di prova di esame è stata individuata dal Consiglio di classe una griglia di
valutazione specifica; le simulazioni delle prove scritte sono state valutate nelle discipline di
pertinenza trasformando la valutazione ottenuta applicando la griglia in un voto decimale.
La simulazione della prima prova scritta è stata predisposta dal Dipartimento di Italiano e Storia ed
è stata comune per tutte le classi V dell’Istituto; la simulazione della seconda prova scritta
(Informatica) è stata predisposta dal Dipartimento di Informatica e telecomunicazioni ed è stata
comune alle due classi V dell’indirizzo Informatica e telecomunicazioni; le due simulazioni della
terza prova scritta (la prima avente per oggetto le discipline Inglese, Storia, Matematica e Sistemi e
reti; la seconda avente per oggetto le discipline Inglese, Sistemi e reti, Gestione progetto e
organizzazione di impresa e Tecnologie e progettazione di sistemi informatici) sono state
predisposte dal Consiglio di classe.
La seconda simulazione della terza prova scritta è stata pianificata per il 23 Maggio 2017 e non è
quindi inclusa in questo documento.
Simulazione della prima prova scritta svolta il 20 Aprile 2017
Prova di Italiano
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Luigi Pirandello: Il fu Mattia Pascal. Una delle poche cose, anzi forse la sola ch'io sapessi di certo era questa: che mi chiamavo Mattia Pascal. E
me ne approfittavo. Ogni qual volta qualcuno de' miei amici o conoscenti dimostrava d'aver perduto il senno
fino al punto di venire da me per qualche consiglio o suggerimento, mi stringevo nelle spalle, socchiudevo
gli occhi e gli rispondevo: - Io mi chiamo Mattia Pascal. - Grazie, caro. Questo lo so. - E ti par poco? Non pareva molto, per dir la verità, neanche a me. Ma ignoravo allora che cosa volesse dire il non sapere
neppur questo, il non poter più rispondere, cioè, come prima, all'occorrenza: - Io mi chiamo Mattia Pascal. Qualcuno vorrà bene compiangermi (costa così poco), immaginando l'atroce cordoglio d'un disgraziato, al
quale avvenga di scoprire tutt'a un tratto che... sì, niente, insomma: né padre, né madre, né come fu o come
non fu; e vorrà pur bene indignarsi (costa anche meno) della corruzione dei costumi, e de' vizii, e della
tristezza dei tempi, che di tanto male possono esser cagione a un povero innocente. Ebbene, si accomodi. Ma è mio dovere avvertirlo che non si tratta propriamente di questo. Potrei qui
esporre, di fatti, in un albero genealogico, l'origine e la discendenza della mia famiglia e dimostrare come
qualmente* non solo ho conosciuto mio padre e mia madre, ma e gli antenati miei e le loro azioni, in un
lungo decorso di tempo, non tutte veramente lodevoli. E allora? Ecco: il mio caso è assai più strano e diverso; tanto diverso e strano che mi faccio a narrarlo. Fui, per circa due anni, non so se più cacciatore di topi che guardiano di libri nella biblioteca che un
monsignor Boccamazza, nel 1803, volle lasciar morendo al nostro Comune*. È ben chiaro che questo
Monsignore dovette conoscer poco l'indole e le abitudini de' suoi concittadini; o forse sperò che il suo lascito
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dovesse col tempo e con la comodità accendere nel loro animo l'amore per lo studio. Finora, ne posso
rendere testimonianza, non si è acceso: e questo dico in lode de' miei concittadini: Del dono anzi il Comune
si dimostrò così poco grato al Boccamazza, che non volle neppure erigergli un mezzo busto pur che fosse, e i
libri lasciò per molti e molti anni accatastati in un vasto e umido magazzino, donde poi li trasse, pensate voi
in quale stato, per allogarli* nella chiesetta fuori mano di Santa Maria Liberale, non so per qual ragione
sconsacrata. Qua li affidò, senz'alcun discernimento, a titolo di beneficio, e come sinecura*, a qualche
sfaccendato ben protetto il quale, per due lire al giorno, stando a guardarli, o anche senza guardarli affatto, ne
avesse sopportato per alcune ore il tanfo della muffa e del vecchiume. Tal sorte toccò anche a me; e fin dal primo giorno io concepii così misera stima dei libri, siano essi a stampa
o manoscritti (come alcuni antichissimi della nostra biblioteca), che ora non mi sarei mai e poi mai messo a
scrivere, se, come ho detto, non stimassi davvero strano il mio caso e tale da poter servire d'ammaestramento
a qualche curioso lettore, che per avventura, riducendosi finalmente a effetto* l'antica speranza della
buon'anima di monsignor Boccamazza, capitasse in questa biblioteca, a cui io lascio questo mio manoscritto,
con l'obbligo però che nessuno possa aprirlo se non cinquant'anni dopo la mia terza, ultima e definitiva
morte. Giacché, per il momento (e Dio sa quanto me ne duole), io sono morto, sì, già due volte, ma la prima per
errore, e la seconda... sentirete. Come qualmente: come e in che modo Comune: Miragno Allogarli: depositarli Sinecura: compito che richiede poco impegno riducendosi finalmente a effetto: realizzandosi finalmente
Luigi Pirandello, nato ad Agrigento nel 1867 e morto a Roma nel 1936, si dedicò un po’ a tutti i generi e le
forme letterarie, ma la sua produzione è particolarmente significativa per quanto riguarda le novelle, il
teatro e i romanzi. Ebbe fama internazionale, amplificata dal Nobel per la letteratura, ricevuto nel 1934. La
sua riflessione si concentra sulla crisi di identità del soggetto, sul rapporto tra forme e vita e
sull’impossibilità di arrivare alla verità, frantumata dalla contemporanea coesistenza di molteplici punti di
vista. Il brano riportato apre il suo più famoso romanzo, Il fu Mattia Pascal, di cui costituisce la premessa.
Comprensione del testo: 1. Dopo un’attenta lettura riassumi il contenuto informativo del testo in non più di 10 righe.
Analisi del testo: 2. Rifletti sulle tecniche narrative e linguistiche utilizzate dall’autore per creare attesa e suspence. 3.Quale immagine di sé propone l’io narrante? 4.Pirandello afferma di voler abbracciare o di voler rifiutare i canoni del romanzo tradizionale? Rispondi
facendo riferimento al testo. 5. Ne I Promessi sposi la finzione letteraria del manoscritto ha lo scopo di conferire alla vicenda maggiore
realismo, storicità e quindi credibilità. Nel testo di Pirandello questo espediente svolge lo stesso ruolo?
Spiega e motiva la tua risposta. 6.Spiega l’espressione “la mia terza, ultima e definitiva morte”
Interpretazione complessiva e approfondimenti: 7. Proponi un’interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti allo
svolgimento del romanzo da cui è tratto e ad altri testi di Pirandello. Alternativamente, partendo dalle
considerazioni del protagonista Mattia Pascal, piuttosto nette, rifletti sulla dignità e sulla funzione della
letteratura, facendo riferimento ad altri autori del Novecento.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI
GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
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CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in
tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti
alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi,
suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul
quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare
cinque colonne di metà di foglio protocollo
Ambito artistico-letterario - Argomento: l’uomo di fronte alla malattia
Picasso: Scienza e carità, 1897
Rembrandt: Lezione di anatomia, 1632
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Van Gogh: Autoritratto con orecchio fasciato, 1889
2. La malattia rende dolce la salute, la fame rende dolce la sazietà e la fatica rende dolce il riposo.
(Eraclito, Frammento 111, VI-V secolo a. C.)
3. La vastità immaginata, la stranezza della trama turbavan tutti i giudizi, alteravan tutte le ragioni
della fiducia reciproca. Da principio, si credeva soltanto che quei supposti untori fosser mossi
dall’ambizione e dalla cupidigia; andando avanti, si sognò, si credette che ci fosse una non so quale
voluttà diabolica in quell’ungere, un’attrattiva che dominasse le volontà. I vaneggiamenti
degl’infermi che accusavan se stessi di ciò che avevan temuto dagli altri, parevano rivelazioni, e
rendevano ogni cosa, per dir così, credibile d’ognuno. E più delle parole, dovevan far colpo le
dimostrazioni, se accadeva che appestati in delirio andasser facendo di quegli atti che s’erano
figurati che dovessero fare gli untori: cosa insieme molto probabile, e atta a dar miglior ragione
della persuasion generale e dell’affermazioni di molti scrittori. (Manzoni, I promessi sposi, cap.
XXXII, 1840)
4. Io sono guarito! Non solo non voglio fare la psico-analisi, ma non ne ho neppur di bisogno. E la
mia salute non proviene solo dal fatto che mi sento un privilegiato in mezzo a tanti martiri. Non è
per il confronto ch’io mi senta sano. Io sono sano, assolutamente. Da lungo tempo io sapevo che la
mia salute non poteva essere altro che la mia convinzione e ch’era una sciocchezza degna di un
sognatore ipnagogico di volerla curare anziché persuadere. Io soffro bensì di certi dolori, ma
mancano d’importanza nella mia grande salute. Posso mettere un impiastro qui o là, ma il resto ha
da moversi e battersi e mai indugiarsi nell’immobilità come gl’incancreniti. Dolore e amore, poi, la
vita insomma, non può essere considerata quale una malattia perché duole. […] Naturalmente io
non sono un ingenuo e scuso il dottore di vedere nella vita stessa una manifestazione di malattia. La
vita somiglia un poco alla malattia come procede per crisi e lisi ed ha i giornalieri miglioramenti e
peggioramenti. A differenza delle altre malattie la vita è sempre mortale. Non sopporta cure.
Sarebbe come voler turare i buchi che abbiamo nel corpo credendoli delle ferite. Morremmo
strangolati non appena curati. (I. Svevo, La coscienza di Zeno,1923)
5.E allora, dottore, vedete se il caso non è veramente nuovo negli annali della pazzia! - preferii
restar pazzo - trovando qua tutto pronto e disposto per questa delizia di nuovo genere: viverla - con
la più lucida coscienza - la mia pazzia e vendicarmi così della brutalità di un sasso che m’aveva
ammaccato la testa! La solitudine – questa - così squallida e vuota come m’apparve riaprendo gli
occhi- rivestirmela subito, meglio, di tutti i colori e gli splendori di quel lontano giorno di carnevale
[…] - non più una burla, no; ma una realtà, la realtà di una vera pazzia […] (L. Pirandello, Enrico
IV, 1922)
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6.
Spesso il male di vivere ho incontrato:
era il rivo strozzato che gorgoglia,
era l’incartocciarsi della foglia
riarsa, era il cavallo stramazzato.
(Montale, Spesso il male di vivere ho incontrato, in Ossi di seppia, 1925)
Ambito socio-economico - Argomento: il linguaggio dei giovani
1.“Scialla”, non per coprirsi ma per invitare a darsi una calmata; “Bella”, non è un complimento
rivolto a una ragazza ma il saluto più utilizzato dagli adolescenti italiani. […] È il vocabolario dei
giovani, irriverente, anticonformista, fantasioso, creativo. Uno slang fatto di sigle e metafore
inventate, rielaborate, accorciate e qualche volta raddoppiate. Un linguaggio che si evolve e cambia
ogni dieci anni ed è quindi impossibile cercare di intrappolarlo e codificarlo nei classici dizionari,
l’unica è stargli dietro in tempo reale. Se fino a qualche tempo fa infatti si usava l’italiano per le
situazioni formali e il dialetto per quelle colloquiali e familiari oggi il linguaggio giovanile è
diventato una realtà linguistica che sostituisce il gergo popolare a livello del parlare affettivo,
emotivo e informale. […] Il linguaggio informatico è forse la vera novità del nostro secolo. I
giovani sono infatti sedotti dalla forma rapida e incisiva delle parole, come nick per dire nome (da
nickname, il soprannome da scegliere per entrare nelle chatline o sui social network). Per non
parlare del linguaggio degli SMS (acronimo dell’inglese short message service): “3mendo”
(tremendo), “novelordin” (non vedo l’ora di vederti), “cpt”(capito), “cmq” (comunque), “xkè”
(perché), “t.v.t.b.” (ti voglio tanto bene), “xxx” (baci). […] «Il linguaggio dei giovani - dichiara
all’ADNKRONOS Alberto Abruzzese, professore di Sociologia dei Processi Culturali e
Comunicativi dell’università IULM di Milano - si articola per gruppi: sia orizzontalmente per ceto
sociale, che verticalmente per età, fattore molto importante perché delimita un periodo di tempo
determinato. Questo fenomeno - spiega il professore - c’è sempre stato ma oggi è più evidente
perché a differenza del passato dove famiglia e scuola esercitavano autorità ed erano un tramite per
rendere meno forti le differenze tra una generazione e l’altra, oggi queste due istituzioni sono state
scavalcate. (‘Scialla’, ‘Truzzo’, ‘Emo’. Ecco tutti i nuovi vocaboli del linguaggio dei giovani.
www.adnkronos.com19/10/2010)
2. «Diciamo parolacce che non offendono più, e «non siamo più capaci di senso tragico».
Riflessioni diverse, quelle suscitate tra scrittori e linguisti dall’articolo di Cesare Segre pubblicato
ieri dal «Corriere», sul degrado della lingua e la sua volgarità. Segre ricordava il disuso dei registri
diversi, dall’alto al basso, dall’aulico al colloquiale, nel linguaggio giovanile, e in quello televisivo,
a partire da una classe politica che «tende sempre più ad abbassare il registro, perché pensa di
conquistare più facilmente il consenso»; per arrivare a chi dà del tu agli immigrati e a chi fa del
turpiloquio «indifferenziato» un’abitudine. (Ida Bozzi «Tutti parliamo allo stesso modo» L'italiano
perde efficacia e vivacità. www.corriere.it 14/01/2010)
3. Secondo gli scienziati del linguaggio esistono diversi elementi che determinano la resistenza di
un codice vocale o la sua morte. Il primo è il senso identitario di chi lo utilizza. «La lingua,
paradossalmente, viene usata come strumento non per comunicare, ma per escludere. È stato così a
lungo e in certe zone del pianeta le cose non sono cambiate. I gruppi che erano in grado di
procurarsi cibo da soli tendevano a stare tra di loro. La lingua stabiliva un confine chiaro e in
qualche modo impediva lo sviluppo. Ovvio che la globalizzazione ha fatto saltare i parametri e
precipitare il numero dei linguaggi».
Un altro fattore importante è il clima. Chi vive al caldo sviluppa la tendenza a parlare a voce più
alta e a utilizzare un maggior numero di vocali. Gli italiani, per esempio. «Un atteggiamento che è
figlio della necessità di comunicare in mezzo alla strada, oppure da una porta all’altra. E le vocali
hanno una capacità di penetrazione maggiore. Nei Paesi freddi si tende a stare al chiuso e questo
condiziona anche la lingua», scrive Robert Munroe, antropologo del Pitzer College, in California,
Documento del Consiglio di classe – pag. 89/108
Esami di Stato a.s. 2016-2017 ITIS “G. Galilei” di Livorno
sulla rivista «New Scientist».
Non esiste un meccanismo di comunicazione migliore di un altro. «Tutte le lingue hanno la stessa
dignità. E se sono vive o morte dipende da motivi che non hanno niente a che vedere con la loro
qualità». Il colonialismo, le contaminazioni, il commercio. Secondo Pagel fino ad oggi non è
esistito nessun linguaggio più fortunato dell’inglese. «È solo il quarto come penetrazione, dopo il
mandarino, l’hindi e lo spagnolo, eppure è stato adottato un po’ovunque». L’ipotesi di un suo
utilizzo universale è probabile. Sarà un bel giorno quello? (Andrea Malaguti Erano 500.000. Ne
resterà una soltanto, La stampa, 12/12/2011)
4. Al linguaggio concettuale, logico, geometrico del passato (concentrato nella parte sinistra
dell’emisfero cerebrale) si sostituisce, per effetto del rapporto privilegiato con i media, il linguaggio
analogico, simbolico, emotivo, intuitivo, creativo della parte destra. Di conseguenza si preferisce un
approccio emotivo e concreto alla realtà a scapito di quello analitico, un po’ freddo e distaccato, che
vorrebbe la logica scientifica e libresca.
Il linguaggio dei giovani e adolescenti è fatto di spot e flash. Parole usate come slogan, che
colpiscono più per la loro capacità evocativa, che per il contenuto verbale. La grammatica ed il
vocabolario si impoveriscono, prevale la logica degli SMS, delle e-mail, delle chat on line con
comunicazione sintatticamente incomprensibili, ma molto efficaci sul piano evocativo. (G.
Vettorato Giovani tra sogni e bisogni di autorealizzazione, in AA.VV. ( a cura di ) “E fissatolo lo
amò.” Franco Angeli 2008)
Ambito storico-politico - Argomento: Totalitarismo e mezzi di comunicazione di massa
1.Durante questo mio attento studio di tutti gli avvenimenti politici, l’attività della propaganda mi
aveva sempre fortemente interessato. […] Essa è un mezzo, va quindi giudicata in funzione dello
scopo. La sua forma deve servire a questo e vi si deve adattare completamente […] L’arte della
propaganda si rivolge esclusivamente a far nascere una generale convinzione della realtà di un fatto,
della inevitabilità di un avvenimento, della giustezza di qualcosa di fatale. E dacché essa non è
necessità in se stessa- né può esserlo che il suo compito consiste, come pel manifesto, nell’attirare
l’attenzione della massa, e non nell’istruire coloro che già son saputi o ancora cercano istruzione e
conoscenza- così i suoi effetti devono essere sempre rivolti al sentimento, e solo limitatamente alla
cosiddetta ragione.[…] Allo stesso modo una propaganda, per geniale che sia nei suoi componenti,
non condurrà ad un successo sicuro se essa non accentuerà sempre lo stesso tema fondamentale.
Bisogna limitarsi a poche cose, ma queste cose vanno ripetute continuamente. L’ostinazione è,
anche qui come quasi sempre nel mondo, la più importante premessa del successo. […] Qualsiasi
propaganda, commerciale o politica, trova il suo successo nella durata e nell’uniformità della sua
applicazione. (A.Hitler La mia vita Bompiani, 1941)
2.A scuola, prima alle elementari e poi anche alle medie, furono adottati testi unici, le biblioteche
passate al setaccio ed epurate. “Ma in un’Italia semianalfabeta” spiega Mimmo Franzinelli, studioso
dell’Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione “libri e giornali erano appannaggio
di un’élite. Per arrivare a tutti il regime dovette inventare nuove forme di pubblicità”. E così, in
stampatello e a caratteri cubitali, fin nelle più piccole località, sui muri e lungo le strade,
comparvero decine di slogan. Lapidari e comprensibili a tutti, dovevano entrare nelle teste della
gente, anche in quelle più dure. Ma la vera arma segreta fu la radio, sperimentata in Italia tra il ’22 e
il ’24. Mussolini ne intuì le potenzialità e la utilizzò per fare un altro dei suoi gol: grazie alla
radiofonia e agli altoparlanti installati nelle piazze italiane, mobilitò per anni, un sabato dopo l’altro,
milioni di uomini e donne, schierati in adunata. Il messaggio era chiaro: “Insieme siamo forti”. Cose
del genere, in Occidente, non si erano mai viste: la politica imposta con tecniche commerciali.
Eppure, proprio dalla radio Mussolini ricevette lo schiaffo più doloroso. Dalla fine del ’39, quando
gli abbonati erano diventati, dai 40 mila del 1927, circa un milione, i rapporti dell’OVRA, la polizia
segreta, segnalarono l’intensificarsi dell’ascolto di emittenti estere in lingua italiana, naturalmente
ostili al duce. Prima fra tutte, Radio Londra. (Michele Scozzai e Aldo Carioli, La macchina del
consenso, Focus Storia, n.3, estate 2005)
Documento del Consiglio di classe – pag. 90/108
Esami di Stato a.s. 2016-2017 ITIS “G. Galilei” di Livorno
3. L'uomo era dotato di una memoria prodigiosa, di una rapida intuizione del carattere degli uomini
e dei tratti salienti di un problema. Prima di altri comprese l'importanza dei nuovi mezzi di
comunicazione di massa che molti bolscevichi, immersi nella cultura libresca propria
dell'intelligencija, neanche sospettavano. Seppe utilizzare il cinema, la radio, la propaganda come
nessuno dei suoi rivali politici avrebbe potuto o voluto fare. Forse comprese — sicuramente
presentì — che cosa significava lo sviluppo della società di massa. […] L'insieme del sistema si è
diretto verso un accentramento sempre più forte, fino a lasciare come elemento stabile solo il capo,
idolatrato, di fronte alle masse informi e solitarie. II culto della personalità di Stalin, eccessivo e
orientalizzante, era il coronamento necessario di questo potere solitario, sprovvisto di ogni controllo
e di ogni contrappeso. (Alessandro Mongili, Stalin e l’impero sovietico, Giunti, 1995)
4. Il modo in cui gli eventi della Primavera Araba sono stati riportati ad un’opinione pubblica
globale è ormai per sempre “parte integrante” degli eventi stessi. Twitter e Facebook sono un fattore
fondamentale nell’identificazione e nella percezione della Primavera Araba. La copertura mediatica
assicurata dai Social Media si è rivelata estremamente efficace sia per la mobilitazione della società
e per il supporto morale ai manifestanti, sia per il consolidamento del sostegno internazionale alle
proteste. […] Mettendo in contatto un numero impressionante di cittadini, Facebook e Twitter
hanno sicuramente accelerato la diffusione di notizie che avrebbero altrimenti impiegato molto
tempo prima di “approdare” sui media tradizionali, dal momento che, in tutti i regimi in questione,
il diritto di associazione e la libertà di pensiero sono in vario modo ristretti. (AAVV, Il Ruolo dei
Social Network nelle Rivolte Arabe, Osservatorio di politica internazionale, n.40, 20 settembre
2011, www.parlamento.it) Centro studi internazionali, di Marco Di Liddo, Andrea Falconi, Gabriele
Iacovino e Luca La Bella)
5. Come la dittatura di Suharto, questi signori della guerra sono i nostri amici ufficiali, mentre i
talebani erano i nostri nemici ufficiali. La distinzione è importante, perché le vittime dei nostri
nemici ufficiali sono degne di considerazione e preoccupazione, mentre quelle dei nostri amici
ufficiali non lo sono. Questo è il principio mediante cui i regimi totalitari gestiscono la loro
propaganda interna. E tale è la maniera in cui le democrazie occidentali, inclusa l'Australia,
gestiscono la loro. La differenza è che, nelle società totalitarie, la gente sa che i loro governi
mentono: che i loro giornalisti sono meri funzionari, che i loro accademici sono complici. Tali
persone imparano a comportarsi di conseguenza, imparano a leggere tra le righe, possono contare su
una fiorente clandestinità. I loro scrittori e poeti scrivono in codice, come succedeva in Polonia ed
in Cecoslovacchia durante la guerra fredda. Un amico cecoslovacco, un novellista, mi disse: "Voi in
occidente siete svantaggiati. Avete il vostro mito della libertà d'informazione e, dunque, non vi
esercitate a leggere tra le righe. Un giorno, ciò vi servirà". (John Pilger, Nella "guerra al
terrorismo", potere, propaganda e coscienza, 12 gennaio 2004, www.arabcomint.com)
Ambito tecnico-scientifico - Argomento: La scuola nella società dell’informazione
1.L a società dell’informazione è un contesto socio-economico in cui le nuove tecnologie
informatiche e telecomunicative (Information and Communication Technology, ICT) assumono un
ruolo fondamentale nello sviluppo delle attività umane. Queste tecnologie servono a produrre, in
forma digitale, messaggi, immagini, testi, musica, filmati e così via. In termini più generali, si può
dire che gran parte delle informazioni e delle conoscenze del genere umano può essere riprodotta, o
generata, in modo digitale con una riduzione di costi, fino a qualche tempo fa, impensabile. Questo
fatto ha determinato molteplici conseguenze: per esempio, ha dato origine a un nuovo settore
economico, quello della produzione e commercializzazione delle tecnologie informatiche e delle
comunicazioni digitali. Ha favorito la crescita della domanda di informazioni da parte degli utenti
aziendali provocando un aumento della complessità dei sistemi informativi automatizzati nelle
imprese. La disponibilità di informazioni tempestive e affidabili ha determinato la revisione e la
semplificazione di molti processi interni alle aziende, e tra le aziende, con un incremento della
efficienza e della produttività complessiva. Infine, l’informazione è diventata in molti settori una
risorsa produttiva determinante, come le materie prime per le imprese di trasformazione. (P.F.
Documento del Consiglio di classe – pag. 91/108
Esami di Stato a.s. 2016-2017 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Camussone. Il costo dell’ignoranza nella società dell’informazione, Mondo digitale, n. 2, Giugno
2003)
2.L'Unione europea si trova dinanzi a una svolta epocale risultante dalla globalizzazione e dalle
sfide presentate da una nuova economia basata sulla conoscenza. Questi cambiamenti interessano
ogni aspetto della vita delle persone e richiedono una trasformazione radicale dell'economia
europea. L'Unione deve modellare tali cambiamenti in modo coerente con i propri valori e concetti
di società, anche in vista del prossimo allargamento…. L'Unione si è ora prefissata un nuovo
obiettivo strategico per il nuovo decennio: diventare l'economia basata sulla conoscenza più
competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con
nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale…8. Il passaggio a un'economia
digitale, basata sulla conoscenza, indotta da nuovi beni e servizi, metterà a disposizione un potente
motore per la crescita, la competitività e l'occupazione. Inoltre sarà in grado di migliorare la qualità
della vita dei cittadini e l'ambiente […] 9. Le imprese e i cittadini devono avere accesso a
un'infrastruttura delle comunicazioni a livello mondiale poco costosa e a un'ampia gamma di
servizi. Occorre che ogni cittadino possieda le competenze necessarie per vivere e lavorare in
questa nuova società dell'informazione. Mezzi diversi di accesso dovranno impedire l'esclusione
dall'informazione. (Consiglio europeo di Lisbona, Conclusioni della Presidenza, 23-24 marzo 2000)
3. In un mondo sempre più caratterizzato dalla sovrabbondanza di informazioni la capacità di
avvalersene in modo critico e consapevole rientra tra le competenze basilari che il soggetto
dovrebbe possedere. […] Imparare ad imparare diventa un’altra dimensione di rilevanza cruciale
per vivere nella società contemporanea. La velocità di crescita dei saperi e la rapida obsolescenza
cui essi sono di conseguenza sottoposti richiedono al soggetto continui apprendimenti rispetto ai
quali la capacità di apprendere autonomamente si rivela un dispositivo essenziale. (M. Ranieri,
Problem solving, pensiero critico, meta cognizione, in A. Calvani Tecnologia, scuola, processi
cognitivi, F. Angeli, 2007)
4. Chi non ha usato Internet dalla nascita è abituato a un insegnamento (della famiglia o della
scuola) “broadcasting”, che si svolge in un’unica direzione, con un’autorità (un genitore, un
professore, un libro o la tv) che insegna o spiega qualcosa a un pubblico di uno o più giovani. I
nativi digitali non seguono questo schema: la Rete li ha abituati a confrontarsi continuamente fra
pari e a non riconoscere un’unica fonte ufficiale. Come ha osservato Wim Veen, studioso di nuovi
media e di tecnologie didattiche: «Questa generazione mostra comportamenti di apprendimento
differenti dalle generazioni precedenti. Conosce attraverso schermi, icone, suoni, giochi,
navigazioni virtuali, e in costante contatto telematico con il gruppo dei pari, e così sviluppa
comportamenti di apprendimento non lineari, come quelli tipici della carta stampata». «In altre
parole», spiega Paolo Ferri, docente di Sociologia all’Università Bicocca di Milano, «noi adulti
cerchiamo sempre un “manuale” o abbiamo bisogno di strumenti per inquadrare concettualmente un
oggetto di studio prima di dedicarci a esso. I nativi digitali no: apprendono per esperienza e
successive approssimazioni. Si tratta in sostanza di un approccio “ open source”e cooperativo agli
oggetti culturali che è ben rappresentato dal modo in cui i giovani condividono la musica, il sapere e
le esperienze on line attraverso i più diversi strumenti di comunicazione tecnologica ( Messenger,
Wikipedia, Skype, il podcasting e i blog). Da questo punto di vista, quindi, i nativi digitali hanno un
modo di apprendere molto più personalizzato e meno dogmatico del nostro. » ( F.Ferrazza, Mamma
ho perso la rete, L’Espresso, 23 luglio 2009)
Tipologia C - Tema di argomento storico.
“Il nazionalismo fiorisce su un luogo comune: da tempo immemorabile esiste un popolo, a cui
manca uno Stato. Il popolo finalmente acquista coscienza. I primi passi in questa direzione sono
pacifici e colti. I linguisti riscoprono gli idiomi locali e ne compilano le grammatiche. Si raccolgono
fiabe e miti. Pian piano si ricostruisce la demografia, la storia la geografia della nazione. Luoghi,
eventi e popolo devono coincidere sino a configurare, nell’orizzonte dei tempi, una “ acquisizione
primaria” di territori e diritti, che anche oggi ha un valore morale […] Quasi sempre, studi
Documento del Consiglio di classe – pag. 92/108
Esami di Stato a.s. 2016-2017 ITIS “G. Galilei” di Livorno
successivi alla fase di esaltazione iniziale portano a concludere che diversi popoli potrebbero
rivendicate le stesse terre, sia perché difficilmente esiste un orizzonte storico assoluto, e ogni
precedente rinvia ad un altro- ha detto un autore balcanico- sia perché in passato era più usuale che
diversi popoli vivessero mescolati e il criterio di appartenenza etnica poteva non essere territoriale.”
(Luigi Zoja: Paranoia, Bollati Boringhieri, 2011). Prendi spunto dalle considerazioni di Zoja e
analizza il fenomeno del nazionalismo, facendo riferimento a situazioni, episodi, fatti, eventi del
passato e/o dell’attualità.
Tipologia D - Tema di ordine generale.
Si calcola che nel Medioevo un uomo entrava in contatto con poco più di 40 immagini artificiali
(affreschi, quadri, ecc.) in tutta la sua vita. Oggi sono circa 400.000al giorno; ancora di più per chi
frequenta assiduamente il Web. Ciò ha prodotto una crisi del modello culturale tradizionale basato
sulla centralità della parola, orale o scritta, per un paradigma iconocentrico. Rifletti su cause e
conseguenze di questo fenomeno, particolarmente evidente nelle nuove generazioni.
Documento del Consiglio di classe – pag. 93/108
Esami di Stato a.s. 2016-2017 ITIS “G. Galilei” di Livorno
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Macroindicatori Indicatori Descrittori Misuratori Punti Competenze
linguistiche Capacità di
esprimersi
(Punteggiatura, ortografia,
morfosintassi proprietà lessicale)
Si esprime in modo: appropriato e completo corretto e adeguato sostanzialmente adeguato impreciso e/o scorretto gravemente scorretto
Ottimo/eccellente Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Nettamente insufficiente
4 3,5 3 2.5 0,1-2
Analisi del testo e
delle strutture
formali
Capacità di analisi
e interpretazione
Analizza e interpreta in modo: completo e articolato chiaro e ordinato schematico poco coerente inconsistente
Ottimo/eccellente Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Nettamente insufficiente
5 4 3 2 0,1-1
Comprensione
complessiva e
sintesi
Capacità di sintesi
e rielaborazione
delle conoscenze
acquisite
Rielabora in modo: completo e articolato chiaro e ordinato schematico poco coerente inconsistente
Ottimo/ Eccellente Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Nettamente insufficiente
3 2,5 2 1,5 0,1-1
Collegamenti e
contestualizzazione Capacità di
effettuare
collegamenti,
contestualizzare e
operare riferimenti
critici
Rielabora in modo: approfondito e critico completo ed adeguato essenziale parziale non rielabora
Ottimo/eccellente Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Nettamente insufficiente
3 2,5 2 1,5 0,1-1
Valutazione complessiva
Totale punteggio
N.B. Il voto complessivo risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori, in presenza di numeri decimali, è approssimato in eccesso all’unità superiore.
Documento del Consiglio di classe – pag. 94/108
Esami di Stato a.s. 2016-2017 ITIS “G. Galilei” di Livorno
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
TIPOLOGIA B - ARTICOLO O SAGGIO BREVE Macroindicatori Indicatori Descrittori Misuratori Punti Competenze
linguistiche Capacità di esprimersi
(Punteggiatura, ortografia,
morfosintassi, proprietà lessicale)
Si esprime in modo: appropriato e completo corretto e adeguato sostanzialmente adeguato impreciso e/o scorretto gravemente scorretto
Ottimo/eccellente Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Nettamente insufficiente
4 3,5 3 2.5 0,1-2
Efficacia
argomentativa Capacità di formulare
una tesi e/o di
sviluppare proprie
argomentazioni
Argomenta in modo: completo e articolato chiaro e ordinato schematico poco coerente inconsistente
Ottimo/eccellente Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Nettamente insufficiente
3 2,5 2 1,5 0,1-1
Competenze rispetto al
genere testuale Capacità di rispettare
consapevolmente i
vincoli del genere
testuale
rispetta consapevolmente tutte
le consegne rispetta le consegne rispetta in parte le consegne rispetta solo alcune consegne non rispetta le consegne
Ottimo/eccellente Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Nettamente insufficiente
5 4 3 2 0,1-1
Organizzazione e
presentazione del
contenuto
Capacità di rielaborare,
di utilizzare in modo
critico e personale i
documenti a
disposizione
Rielabora in modo: approfondito e critico completo ed adeguato essenziale parziale non rielabora
Ottimo/eccellente Discreto/buono Sufficiente Insufficiente nettamente insufficiente
3 2,5 2 1,5 0,1-1
Valutazione complessiva
Totale punteggio
N.B. Il voto complessivo risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori, in presenza di numeri decimali, è approssimato in eccesso all’unità superiore.
Documento del Consiglio di classe – pag. 95/108
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Macroindicatori Indicatori Descrittori Misuratori Punti Competenze
linguistiche Capacità di esprimersi
(Punteggiatura, ortografia,
morfosintassi, proprietà lessicale)
Si esprime in modo: appropriato e complesso corretto e adeguato sostanzialmente adeguato impreciso e/o scorretto gravemente scorretto
Ottimo/eccellente Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Nettamente insufficiente
4 3,5 3 2.5 0,1-2
Conoscenza
dell’argomento e
coesione testuale
Conoscenza degli
eventi storici e capacità
di svilupparli in modo
coeso e completo.
Conosce e sviluppa
l’argomento in modo: completo e articolato chiaro e ordinato schematico poco coerente inconsistente
Ottimo/eccellente Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Nettamente insufficiente
5 4 3 2 0,1-1
Efficacia e pertinenza
delle argomentazioni Capacità di trattare in
modo pertinente le
argomentazioni
storiografiche prese in
esame.
Sviluppa l’argomento in
modo: pertinente ed esaustivo pertinente e corretto essenziale, schematico incompleto e poco pertinente non pertinente (fuori tema)
Ottimo/eccellente Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Nettamente insufficiente
3
2,5 2 1,5 0,1-1
Organizzazione e
presentazione del
contenuto
Capacità di rielaborare,
di utilizzare in modo
critico e personale le
proprie conoscenze
Rielabora in modo: approfondito e critico completo ed adeguato essenziale parziale non rielabora
Ottimo/eccellente Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Nettamente insufficiente
3 2,5 2 1,5 0,1-1
Valutazione complessiva
Totale punteggio
N.B. Il voto complessivo risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori, in presenza di numeri decimali, è approssimato in eccesso all’unità superiore.
Documento del Consiglio di classe – pag. 96/108
Esami di Stato a.s. 2016-2017 ITIS “G. Galilei” di Livorno
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
TIPOOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE
Macroindicatori Indicatori Descrittori Misuratori Punti Competenze
linguistiche
Capacità di esprimersi
(Punteggiatura, ortografia,
morfosintassi, proprietà lessicale)
Si esprime in modo: appropriato e complesso corretto e adeguato sostanzialmente adeguato impreciso e/o scorretto gravemente scorretto
Ottimo/eccellente Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Nettamente insufficiente
4 3,5 3 2.5 0,1-2
Conoscenza
dell’argomento e
coesione testuale
Capacità di sviluppare
in modo analitico e
coeso l’argomento
proposto
Conosce e sviluppa
l’argomento in modo: completo e articolato chiaro e ordinato schematico poco coerente inconsistente
Ottimo/eccellente Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Nettamente insufficiente
5 4 3 2 0,1-1
Efficacia e pertinenza
delle argomentazioni Capacità di trattare in
modo pertinente le
argomentazioni scelte.
Sviluppa l’argomento in modo: pertinente ed esaustivo pertinente e corretto essenziale, schematico incompleto e poco pertinente non pertinente (fuori tema)
Ottimo/eccellente Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Nettamente insufficiente
3 2,5 2 1,5 0,1-1
Organizzazione e
presentazione del
contenuto
Capacità di rielaborare,
di utilizzare in modo
critico e personale le
proprie conoscenze
Rielabora in modo: approfondito e critico completo ed adeguato essenziale parziale non rielabora
Ottimo/eccellente Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Nettamente insufficiente
3 2,5 2 1,5 0,1-1
Valutazione complessiva
Totale punteggio
N.B. Il voto complessivo risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori, in presenza di numeri decimali, è approssimato in eccesso all’unità superiore.
Documento del Consiglio di classe – pag. 97/108
Esami di Stato a.s. 2016-2017 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Simulazione della seconda prova scritta svolta il 21 Aprile 2017
Tema di Informatica – Tipologia C
Il candidato (che potrà eventualmente avvalersi delle conoscenze e competenze maturate attraverso
esperienze di alternanza scuola-lavoro, stage o formazione in azienda) svolga la prima parte della
prova e risponda ad almeno due tra i quesiti proposti nella seconda parte.
PRIMA PARTE
Una società operante nel settore del turismo offre tra i suoi servizi l’organizzazione di visite guidate
a siti di interesse storico-culturale.
Ogni visita, opportunamente descritta, ha un titolo (diverse visite hanno un titolo ricorrente, es.
“Musei Vaticani e Cappella Sistina”, “Sito archeologico di Pompei”, “Galleria degli uffizi”, ecc.), la
sua durata media e il luogo in cui essa si svolge. Ogni visita può avere luogo più volte nel tempo
secondo specifici eventi programmati.
Gli eventi, di cui viene indicato il prezzo, vengono prenotati da gruppi di persone condotti da una
guida che illustra il percorso in una determinata lingua; per ogni gruppo viene fissata l’ora di inizio
della visita ed un numero minimo e massimo di partecipanti.
La società si avvale di diverse guide ognuna delle quali ha competenze in una o più lingue ad uno
specifico livello di conoscenza (“normale”, “avanzato”, “madre lingua”). Di ogni guida si vuole
conoscere alcuni dati tra i quali nome, sesso, data di nascita, titolo di studio e relativo anno di
conseguimento
I visitatori, di cui si vuole conoscere almeno nome, nazionalità, lingua base, e-mail e un recapito
telefonico, possono aggregarsi ad uno o più gruppi, secondo le loro esigenze. Uno stesso visitatore,
nel tempo, può partecipare a gruppi diversi usando ogni volta una certa forma di pagamento (non
necessariamente sempre la stessa es. carta di credito, paypal, bonifico bancario) della quale si deve
prevedere la memorizzazione: tipologia, descrizione e data del pagamento.
Il sito web della società consente la visione pubblica delle visite organizzate e, solo agli utenti
preventivamente registrati, la prenotazione di una specifica visita.
Il candidato, fatte le opportune ipotesi aggiuntive, sviluppi:
1. l’analisi della realtà di riferimento descritta individuando le possibili soluzioni e tecnologie
informatiche per la sua implementazione
2. la progettazione concettuale della realtà descritta attraverso la produzione di uno schema (ad
esempio ER, Entity-Relationship) riportante gli attributi di ogni entità, il tipo di ogni relazione
e i suoi eventuali attributi
3. la traduzione dello schema concettuale in uno schema fisico (ad esempio uno schema
relazionale)
4. la definizione in linguaggio SQL di almeno tre relazioni, tra loro correlate, definite nello
schema logico
5. le seguenti interrogazioni espresse in algebra relazionale e/o in linguaggio SQL:
a) elenco delle visite programmate nel mese corrente, ordinate per luogo e data
b) elenco delle guide laureate che sono madrelingua Inglese e che parlano anche il francese
a livello avanzato
c) elenco dei visitatori che nel corso del 2016 hanno partecipato ad almeno tre visite guidate
d) titolo della visita che nel 2016 ha avuto in totale il maggior numero di visitatori
e) dati dei visitatori che nel mese corrente hanno partecipato a visite in lingua diversa dalla
propria lingua base.
Documento del Consiglio di classe – pag. 98/108
Esami di Stato a.s. 2016-2017 ITIS “G. Galilei” di Livorno
6. la codifica in un linguaggio a scelta di un segmento significativo dell’applicazione web che
realizza il sito della società
SECONDA PARTE
1. In relazione al tema proposto nella prima parte il candidato discuta come intende gestire
la registrazione degli utenti al sito e la protezione delle funzionalità del sito riservate ad utenti
registrati.
2. In relazione al tema proposto il candidato discuta come realizzare una nuova funzionalità
del sito web della società che permetta alle guide di verificare la situazione delle prenotazioni
delle visite di loro competenza.
3. Il candidato enunci le proprietà che rendono una base di dati in terza forma normale.
4. Il candidato discuta il diverso ruolo che hanno i linguaggi di sviluppo web lato client e
lato server.
È permesso l’uso del manuale tecnico per il perito in Informatica e telecomunicazioni.
Documento del Consiglio di classe – pag. 99/108
Esami di Stato a.s. 2016-2017 ITIS “G. Galilei” di Livorno
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA
PRIMA PARTE (massimo 10 punti)
INDICATORI LIVELLI PUNTEGGIO PUNTEGGIO
PARZIALE
USO APPROPRIATO
DEL LINGUAGGIO
SPECIFICO
(massimo 0,5 p.)
insufficiente
mediocre
sufficiente
buono
0,2
0,3
0,4
0,5
ANALISI DEL
PROBLEMA E
INDIVIDUAZIONE
DELLA SOLUZIONE E
DELLE IPOTESI
AGGIUNTIVE
(massimo 1 p.)
mancante
insufficiente
sufficiente
buono
ottimo
0
0,5
0,7
0,8
1
PROGETTAZIONE DB
(SCHEMA
CONCETTUALE +
SCHEMA LOGICO)
(massimo 3 p.)
mancante
insufficiente
sufficiente
buono
ottimo
0
1
2
2,5
3
DEFINIZIONE IN SQL
DI ALMENO 3 TABELLE
IN RELAZIONE (DB
SCHEMA)
(massimo 1 p.)
mancante
insufficiente
sufficiente
buono
ottimo
0
0,5
0,7
0,8
1
QUERY IN
LINGUAGGIO SQL
(massimo 2,5 p.)
mancante
insufficiente
sufficiente
buono
ottimo
0
1
1,5
2
2,5
INTERFACCIA
APPLICATIVA
(massimo 2 p.)
mancante
insufficiente
sufficiente
buono
ottimo
0
0,5
1
1,5
2
SOMMA DEI PUNTEGGI PARZIALI
…………
Documento del Consiglio di classe – pag. 100/108
Esami di Stato a.s. 2016-2017 ITIS “G. Galilei” di Livorno
SECONDA PARTE (massimo 5 punti)
INDICATORI LIVELLI PUNTEGGIO Quesito
1
Quesito
2
Quesito
3
Quesito
4
USO
APPROPRIATO
DEL
LINGUAGGIO
SPECIFICO
(massimo 0,5 p.)
insufficiente
mediocre
sufficiente
buono
0,2
0,3
0,4
0,5
CONOSCENZE
(massimo 1 p.)
mancante
insufficiente
sufficiente
buono
ottimo
0
0,25
0,50
0,75
1
ABILITA'
(massimo 1 p.)
mancante
insufficiente
sufficiente
buono
ottimo
0
0,25
0,50
0,75
1
SOMMA DEI PUNTEGGI PARZIALI
PUNTEGGIO TOTALE
RIEPILOGO
PUNTEGGIO PRIMA PARTE
PUNTEGGIO SECONDA PARTE
SOMMA DEI PUNTEGGI PARZIALI
PUNTEGGIO TOTALE (*) …………/15 (*) Nel caso in cui la somma dei punteggi parziali presenti una parte frazionaria, il punteggio complessivo sarà
uguale al primo intero superiore alla somma detta.
Documento del Consiglio di classe – pag. 101/108
Esami di Stato a.s. 2016-2017 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Simulazione della terza prova scritta svolta il 24 Aprile 2017
CONSEGNE PER LO SVOLGIMENTO DELLA PROVA
1) Scrivere NOME, COGNOME e CLASSE su ciascuno dei fogli consegnati; non è possibile utilizzare
altri fogli oltre a questi (utilizzare eventualmente il retro degli stessi ricordando che non verrà
comunque preso in considerazione ai fini della valutazione della prova).
2) La prova comprende quesiti di Inglese, Storia, Matematica e Sistemi: ciascuna delle 4 discipline
concorre in modo uguale alla determinazione del punteggio complessivo di 15 punti; la soglia di
sufficienza è fissata a 10 punti.
3) Per ogni disciplina sono presenti 3 quesiti a risposta breve (massimo 5 punti per ciascuna risposta
corretta nelle conoscenze, abilità e con uso appropriato del linguaggio specifico); il voto della prova
viene calcolato come media dei voti delle singole discipline.
4) Le risposte ai quesiti non possono superare le righe o gli spazi indicati.
5) Terminata la consegna del testo della prova sono a disposizione 150 minuti prima del ritiro della
stessa.
6) È consentito l’uso della calcolatrice scientifica non programmabile.
INGLESE
1) How can a word processor be useful to create a document?
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2) How has the introduction of the graphical user interface changed the way we interact with
computers?
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Documento del Consiglio di classe – pag. 102/108
Esami di Stato a.s. 2016-2017 ITIS “G. Galilei” di Livorno
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3) What are the main parts and functions of e-mails?
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STORIA
1) Quali differenze intercorrono tra il comunismo di guerra, prima, e la NEP, dopo, di Lenin e i
piani quinquennali di Stalin in Russia?
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Documento del Consiglio di classe – pag. 103/108
Esami di Stato a.s. 2016-2017 ITIS “G. Galilei” di Livorno
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2) Indica gli aspetti programmatici del New Deal di Roosevelt negli Stati Uniti.
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3) Delinea le principali tappe di ascesa al potere di Hitler in Germania.
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Documento del Consiglio di classe – pag. 104/108
Esami di Stato a.s. 2016-2017 ITIS “G. Galilei” di Livorno
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MATEMATICA
1) Calcolare il seguente integrale indefinito:
2
4 1
3 2
xdx
x x
2) Calcolare l’area della regione finita di piano limitata dalla curva di equazione
9
4 5y
x
e
dalla parabola di equazione 22y x
3) Dopo aver definito la funzione di densità di probabilità nel caso di distribuzione normale e poi
normale standardizzata, risolvere il seguente problema:
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Per le rane allo stato naturale, la lunghezza della vita è distribuita normalmente con
media di 10 anni e deviazione standard di 3 anni.
a) Quale percentuale di rane vive oltre i 14 anni?
b) Quale percentuale di rane ha una durata di vita tra i 10 e i 12 anni?
SISTEMI E RETI
1) Dopo aver detto su quali concetti si basa il Diffusing Update Algorithm (DUAL) ed averne
elencato le caratteristiche principali, descrivere, eventualmente aiutandosi con un
diagramma a blocchi, quali sono i passi che vengono eseguiti dal DUAL Finite State
Machine quando un router perde la connettività al successor per una data destinazione.
2) Si consideri la rete riportata nella figura seguente:
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Ipotizzando che le interfacce dei router siano state tutte correttamente configurate secondo
quanto riportato nell’immagine, si scelga a piacere un protocollo di routing dinamico tra lo
OSPF e lo EIGRP e si elenchino, per ognuno dei tre router, i comandi CLI necessari a
configurarlo correttamente secondo le best practices.
3) With reference to the hierarchical design of a small business network, list and briefly explain
the main functions that the access layer supplies to the end user devices.
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Per ciascuna delle discipline è stata impiegata la seguente griglia di valutazione:
INDICATORI LIVELLI PUNTEGGIO Quesito 1
Quesito 2
Quesito 3
USO
APPROPRIATO
DEL
LINGUAGGIO
SPECIFICO
(massimo 1 p.)
mancante
insufficiente
sufficiente
buono
0
0,5
0,75
1
CONOSCENZE
(massimo 2 p.)
mancanti
insufficiente
sufficiente
buono
ottimo
0
0,5
1,25
1,5
2
ABILITA' (materie di indirizzo) Personalizzazione
della risposta (materie umanistiche)
(massimo 2 p.)
mancante
insufficiente
sufficiente
buono
ottimo
0
0,5
1,25
1,5
2
Somma dei punteggi parziali
Punteggio complessivo della
disciplina
…………/15
Simulazione del colloquio
Il Consiglio di classe ha deciso di non effettuare simulazioni del colloquio di esame.
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IL CONSIGLIO DI CLASSE
classe 5 sez. B indirizzo INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI
articolazione INFORMATICA
Livorno 5 Maggio 2017
Nome Cognome Firma
Serena Senesi (Italiano e Storia) ______________
Maria Elisa Reale (Inglese) ______________
Maria Pia Reali (Matematica) ______________
Fabio Guidi (IRC) ______________
Giorgio Taurasi (Materia alternativa) ______________
Melania Imperiale (Materia alternativa) ______________
Arianna Amirante (Scienze motorie) ______________
Maria Cristina Tani (Informatica) ______________
Antonio Balzarini (Lab. Informatica) ______________
Pietro Fontana (Sistemi e reti) ______________
Giorgio Meini (TPSIT) ______________
Salvatore Speranza (Lab. Sistemi e reti)
(Lab. TPSIT) ______________
Michele Di Lauro (Telecomunicazioni) ______________
Cristina Valerio (GPOI) ______________
Monica Toncelli (Lab. GPOI) ______________