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Le famiglie
Prof. Stefano Nobile Corso di Sociologia generale
Il concetto di famiglia
• Storicamente, il concetto di famiglia si è riferito anche a un’unità
produttiva.
• Il concetto di famiglia si usa per indicare quell’insieme di persone
unite fra loro da legami di parentela, di affetto, di servizio o di
ospitalità, che vivono insieme sotto lo stesso tetto per lunghi periodi
di tempo.
• Tale definizione generale, tuttavia, ricomprende una varietà di
situazioni differenti: le condizioni familiari di una famiglia irlandese,
di una delle isole Trobriand e di una che vive in un kibbutz israeliano
sono tra loro completamente diverse
• Il concetto di parentela sta a indicare tutti coloro che, sia che
convivano o meno, sono legati da vincoli di filiazione, matrimonio e
adozione.
Le famiglie 2 Prof. Stefano Nobile
Il concetto di famiglia
Famiglia di parentela (family)
Famiglia di censimento (household)
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I primi tentativi di
classificazione della famiglia
• Frédéric Le Play fu autore delle prime indagini
empiriche sulla famiglia in Europa. Elaborò uno
schema di classificazione, che prevedeva tre tipi
ideali di famiglia: – famiglia patriarcale: tutti i figli sposati convivono sullo
stesso tetto con i genitori, sottoposti all’autorità del
padre;
– famiglia instabile: caratterizzata dalla piena libertà dei
figli, i quali raggiunta una certa età lasciano la casa
dei genitori;
– famiglia a ceppo: solo un figlio maschio, scelto dal
padre, porta la moglie a casa dei genitori.
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Tipi di famiglia (Laslett)
Nucleare (completa o
monoparentale) Senza struttura Del solitario
Estesa (verticale o orizzontale)
Multipla (verticali o orizzontali)
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Tipi di famiglia (Laslett)
• Peter Laslett ha elaborato una tipologia familiare in cinque tipi, che è
ormai utilizzata da quasi tutti gli studiosi di scienze sociali: – Nucleare = famiglia formata da una sola unità coniugale; può essere:
• completa
• incompleta o monoparentale
– Senza struttura = famiglia priva di un’unità coniugale, formata cioè da
persone con altri rapporti di parentela
– Del solitario = famiglia costituita da un’unica persona (con o senza
servitori) – Estesa = famiglia costituita da una sola unità coniugale e uno o più parenti conviventi. A seconda del
rapporto di questo con il capo-famiglia si parla di:
• estensione verticale
• estensione orizzontale
– Multipla = famiglie con due o più unità coniugali. A seconda del legame fra queste unità si parla di:
• multiple verticali (es. marito, moglie, figlio e moglie del figlio)
• multiple orizzontali (es. due o più fratelli che vivono con le rispettive mogli ed eventualmente figli)
• In generale si parla di famiglie complesse quando si considera la famiglia estesa e
multipla.
• Vanno poi presi in considerazione anche casi che, pur potendo rientrare nel gruppo
delle famiglie complesse, se ne discostano per alcune peculiarità. Tra questi, i kibbutz
israeliani.
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Principali tipologie familiari in Italia
(Istat 2017; valori percentuali)
29,2
4,8
4,3
32
19,8
9,9
Tipologia
persone sole
famiglie con più di 5componenti
famiglie con aggregati epiù nuclei
coppie con figli
coppie senza figli
monogenitori
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Famiglie e numero medio dei componenti per
famiglia ai censimenti dal 1931 al 2011
3,5 3,5
3,1 3
2,9
2,7 2,6
2,4 2,3
2
2,2
2,4
2,6
2,8
3
3,2
3,4
3,6
1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 2001 2011
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Tipologie familiari
(fonte: Istat; valori in migliaia)
0
2000
4000
6000
8000
10000
12000
2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
persone sole
famiglie con più di 5componenti
famiglie con aggregati epiù nuclei
coppie con figli
coppie senza figli
monogenitori
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La formazione dell’istituzione
familiare: Morgan (1877)
Agamica
Consanguinea (tabù
dell’incesto tra genitori e
figli)
Punalua (il tabù
dell’incesto si estende a fratelli e sorelle)
Sindiasmica (famiglia di
coppia)
Matrimonio monogamico
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La formazione
dell’istituzione familiare
• Secondo lo storico Marc Bloch la storia
della famiglia mostra l’esistenza di cicli di
dilatazione del gruppo familiare seguiti da
cicli di contrazione, determinati da fattori
politici, sociali ed economici complessi.
Questa tesi rifiuta quella
dell’evoluzionismo lineare (Michel, 1973).
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La formazione
dell’istituzione familiare
• In una sua opera notissima, Il matriarcato (1861), Bachofen
sostenne l'alternanza di fasi matriarcali e patriarcali. Secondo la sua
concezione storiografica, i primordi della storia umana sono
caratterizzati da una successione di fasi in cui dapprima sarebbe
prevalso l'elemento materno (e con esso i simbolismi della terra e
dell'acqua, il diritto naturale, la promiscuità sessuale, la comunità dei
beni) e in seguito quello paterno (e con esso i simbolismi celesti, il
diritto positivo, la monogamia, la proprietà privata). Il passaggio tra
queste fasi sarebbe avvenuto attraverso momenti di potere violento
delle donne (amazzonismo), dapprima in quanto ribellione alla
supremazia fisica del maschio nei primordi della civiltà e poi come
degenerazione della fase classica del matriarcato.
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Il ruolo dell’uomo e della donna
all’interno della famiglia
• Secondo Parsons (1955), all’interno della
famiglia, – All’uomo compete un ruolo strumentale
(bread-winner)
– Alla donna compete un ruolo espressivo
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Amore e matrimonio
• L’idea che l’amore sia alla base delle unioni coniugali
che determinano a loro volta la famiglia nucleare è
piuttosto recente.
• Ne troviamo tracce embrionali nell’amor cortese del XII
secolo, raffigurato dal mito di Tristano e Isotta, e
successivamente nel Romanticismo.
• L’età dell’oro del matrimonio su base amorosa si situa
nel XIX secolo (Kaufmann, 1993: 59) e perdura con
questa forma, talvolta leggermente svuotato della sua
sostanza, fino agli anni cinquanta.
• Tuttavia, ancora nel XX secolo, in Occidente, il
matrimonio è un affare di famiglia.
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L’omogamia
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Esogamia ed endogamia
• Un’altra importante distinzione è quella tra: – endogamia
– esogamia
• Si usa il termine endogamia per indicare le norme sociali
che prescrivono la scelta del coniuge all’interno di un
gruppo. Nelle società occidentali, una forma parziale di
endogamia viene praticata all’interno di specifici gruppi
etnici (ad es. i neri americani) religiosi (gli ebrei) o di
classe (i nobili inglesi).
• Si usa il termine esogamia per riferirsi alle norme che
vietano di sposarsi con una persona dello stesso gruppo.
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Il tabù dell’incesto come origine
dell’istituzione familiare (Lévi-Strauss)
• Il tabù dell’incesto proibisce i rapporti sessuali
nell’ambito di certi rapporti di parentela.
• Nelle società esistite nella storia dell’umanità vi
sono state notevoli differenze riguardo alle
categorie di consanguinei fra i quali il
matrimonio non è consentito.
• Il divieto di incesto presenta evidenti vantaggi
sociali e culturali: esso previene le rivalità e
conflitto all’interno della famiglia, perché il padre
non deve entrare in competizione per un partner
sessuale con i figli e la madre con le figlie. Prof. Stefano Nobile Le famiglie 17
Monogamia e poligamia
• Le norme sociali prescrivono anche quanti coniugi si possono avere;
in tal senso distinguiamo: – Monogamia, quando non è permesso avere più di una moglie o di un
marito per volta
– Poligamia, quando si può essere sposati nello stesso momento con due
o più persone • Poliandria, quando è una donna ad avere due o più mariti. Attualmente è
praticata dall’1% della popolazione mondiale
• Poliginia, quando è un uomo ad avere due o più mogli. Oggi la poliginia è
autorizzata o tollerata in paesi che rappresentano circa un terzo della
popolazione mondiale.
– Esiste infine il matrimonio di gruppo, ossia il matrimonio di più uomini
con più donne (come per esempio tra i Toda dell’India meridionale).
Può essere sorprendente in questo senso constatare che la poliginia
risulta essere la forma di matrimonio prevalente nella maggioranza delle
culture. In genere questo fenomeno è associato all’infanticidio
femminile.
Le famiglie 18 Prof. Stefano Nobile
Monogamia e poligamia
• Prima dell’arrivo del Cristianesimo «nessuno
aveva preteso di imporre a tutta l’umanità la
monogamia, la fedeltà totale e relazioni
irreversibili» (Attali, 2007: 9).
• Ciò deriva dal fatto che il Cristianesimo risponde
sostanzialmente a un ideale demografico: quello
di creare le condizioni perché le famiglie
cristiane potessero riprodursi senza essere
costrette a conquistare un gran numero di
donne, ossia senza ricorrere alla violenza (Attali,
2007: 110)
Le famiglie 19 Prof. Stefano Nobile
Le condizioni che rendono possibile la
poliginia: il caso del Senegal
• Forte differenza nell’età del matrimonio,
che mette le donne nelle condizioni di
essere accedere molto prima degli uomini
al matrimonio.
• Seconde nozze e alto tasso di mortalità
(levirato incluso)
Le famiglie 20 Prof. Stefano Nobile
Le forme della parentela
• Ci sono due sistemi principali di discendenza: – cognatico
– unilineare
• Nel sistema cognatico, il gruppo di parentela (parentado)
è formato da tutti i discendenti di una persona, sia
attraverso la linea maschile che quella femminile.
• Nel sistema unilineare la parentela è formata da tutti
coloro che discendono da un antenato comune
esclusivamente attraverso la linea maschile o quella
femminile.
• Si parla di: – clan quando il capostipite del gruppo è mitico o fittizio;
– lignaggio quando invece è genealogicamente dimostrabile.
Le famiglie 21 Prof. Stefano Nobile
Le forme della parentela
• Inoltre siamo soliti distinguere tra: – sistema patrilineare quando l’anello di
congiunzione è solo maschile = relazioni
agnatiche
– sistema matrilineare si ha quando l’anello di
congiunzione è esclusivamente femminile =
relazioni uterine
Le famiglie 22 Prof. Stefano Nobile
Il grado di parentela
Gino
Francesco
Andrea
Giacomo
Federico
Clara
Prof. Stefano Nobile Le famiglie 23
La residenza dei coniugi
• Oggi si parla di regola di residenza: – Matrilocale: quando il marito va ad abitare con i genitori della
moglie
– Patrilocale: la moglie va ad abitare con i genitori del marito: se
tutti i figli seguono questa regola, si ha la famiglia patriarcale; se
lo fa solo un figlio maschio, si ha la famiglia a ceppo
– Bilocale (o ambilocale): quando i due coniugi possono scegliere
se abitare con i genitori di lui o di lei, come tra i lapponi
– Avuncolare (o avunculocale): quando ci si attende che i due
coniugi risiedano nella famiglia dello zio materno del marito
– Duolocale (ognuno degli sposi abita presso il nucleo familiare di
origine, come tra gli Astanti del Ghana)
– Neolocale: quando si preferisce che marito e moglie mettano su
casa per conto proprio: se tutti i figli seguono questa regola, si
ha la famiglia instabile
Prof. Stefano Nobile Le famiglie 24
Famiglie, autorità e affetto
• Oltre che per la struttura, le famiglie possono essere
distinte anche a seconda dei rapporti di autorità e di
affetto esistenti fra coloro che ne fanno parte.
• Da questo punto di vista distinguiamo la famiglia: – Famiglia patriarcale: famiglia caratterizzata da una rigida
separazione dei ruoli fra i suoi membri, sulla base del sesso e
dell’età, e da relazioni di autorità fra marito e moglie, genitori e
figli, suocere e nuore, fortemente asimmetriche.
– Famiglia coniugale intima: famiglia che presenta un sistema di
ruoli più flessibile, meno legato al sesso e all’età, e in cui le
relazioni di autorità sono più simmetriche.
Le famiglie 25 Prof. Stefano Nobile
Sistemi di formazione della
famiglia
• John Hajnal (1977) ha sostenuto che nelle società
preindustriali vi erano due diversi modi di formazione
della famiglia: – sistema europeo nord-occidentale
• ci si sposava abbastanza tardi
• Fecondità ridotta
• gli sposi mettevano su casa da soli creando una famiglia nucleare
• prima delle nozze un’alta quota di giovani passava alcuni anni fuori
casa, a servizio in un’altra famiglia
– sistema non europeo • ci si sposava abbastanza presto
• la nuova coppia in genere andava a vivere a casa dei genitori del
marito, formando una famiglia multipla
• non vi era l’uso di andare a servizio fuori casa qualche anno prima
di sposarsi
Le famiglie 26 Prof. Stefano Nobile
La nascita della famiglia
moderna
• Il periodo dell’industrializzazione costituisce il grande
spartiacque fra la famiglia tradizionale e quella moderna
• Nel corso dell’Ottocento, i progressi dell’igiene e delle
medicina riducono la mortalità infantile, aumentando la
speranza di vita e le coppie possono contare per la
prima volta su 15 anni di vita in comune. Molti osano
chiedersi: come si può vivere così tanto tempo con la
stessa persona? Hegel risponde: «presto si cade in
preda alla malinconia e a tutto il resto» (Attali, 2007:
189).
• Oggi, in Italia, le famiglie crescono a una velocità
superiore di circa sette volte a quella della popolazione
(Volpi, 2007: 3) Le famiglie 27 Prof. Stefano Nobile
Mutamenti nella struttura
familiare
• Almeno dalla metà del cinquecento, nell’Europa centro-
settentrionale, la grande maggioranza della popolazione
ha sempre seguito la regola di residenza neolocale.
• Diversa la situazione dei paesi dell’Europa meridionale,
in particolare l’Italia, dove le famiglie multiple erano
molto diffuse, soprattutto nelle regioni centro-nord-
orientale e in quelle del nord. Tuttavia anche in Italia vi
sono state delle zone in cui la famiglia nucleare ha
preceduto di secoli l’industrializzazione. Dopo il 1951 il
peso delle famiglie complesse è diminuito, mentre è
aumentato quello dei solitari e delle famiglie nucleari.
Le famiglie 28 Prof. Stefano Nobile
Mutamenti nelle relazioni
familiari
• In tutti i ceti sociali, nelle famiglie multiple come in quelle nucleari,
dominava un modello di autorità patriarcale, una gerarchia di
posizioni e di ruoli definiti in base all’età, al sesso e all’ordine di
nascita.
• Il modello patriarcale entrò in crisi a cavallo tra il Settecento e
l’Ottocento ed emerse il nuovo tipo di famiglia coniugale intima.
• L’abbandono del modello di famiglia patriarcale ha portato alla
nuclearizzazione e all’isolamento della famiglia dalla rete parentale,
nonché a una sorta di privatizzazione e soggettivizzazione degli stili
di vita. La famiglia diventa sempre più “gruppo” e sempre meno
istituzione e viene percepita prevalentemente come esperienza di
vita privata, come ambito espressivo svincolato da qualsiasi
mandato istituzionale (Perino, 2011: 159)
Le famiglie 29 Prof. Stefano Nobile
Il declino della famiglia
coniugale in Occidente
• In Occidente, negli ultimi decenni, i modelli
familiari hanno subìto profonde trasformazioni: – è diminuita la propensione al matrimonio;
– è aumentata l’età media al matrimonio;
– è aumentato il tasso di divorzi;
– sono aumentate le famiglie monoparentali (con un
solo genitore);
– sono aumentate le famiglie ricostituite (si formano
dopo un nuovo matrimonio o attraverso nuove
relazioni che coinvolgono i figli delle unioni
precedenti).
Le famiglie 30 Prof. Stefano Nobile
I matrimoni in Italia
Prof. Stefano Nobile Le famiglie 31
Il declino della famiglia coniugale nei
paesi occidentali a partire dagli anni ’70
• Diminuzione della nuzialità
• Calo delle nascite
• Aumento delle separazioni legali e dei divorzi
• Netta flessione della fecondità
• affermazione dei movimenti femministi
↓
• Nascita di nuovi tipi di famiglia
↓
• Mutamenti nel costume = mutamenti nelle norme
giuridiche – Divorzio (1970; referendum 1974)
– Nuovo diritto di famiglia (1975)
– Aborto (1978)
Prof. Stefano Nobile Le famiglie 32
Il calo dei matrimoni
• Negli ultimi decenni del Novecento in molti paesi del
mondo il numero di matrimoni è diminuito. Questo
mutamento è iniziato in Svezia e in Danimarca nel 1965
• La diminuzione della nuzialità è stata accompagnata da
tre diverse tendenze: – forte aumento del numero di giovani che vivono da soli
– aumento della propensione dei giovani a restare sempre più a
lungo nella casa dei genitori
• diffusione delle convivenze more uxorio: – convivenza prenunziale
– unioni libere
– famiglie di fatto
– coppie omosessuali
Le famiglie 33 Prof. Stefano Nobile
Quanto resiste un
matrimonio?
Prof. Stefano Nobile Le famiglie 34
Matrimoni, separazioni,
divorzi
• L’aumento dell’instabilità coniugale è da mettere
in correlazione con: – la religione
– il tasso di attività della popolazione femminile
• A partire dalla metà degli anni ’60, in occidente è
aumentato il numero di divorzi. Perché è
avvenuto ciò? – Perdita degli aspetti di partnership economica
– Abbattimento dei pregiudizi nei confronti dei divorziati
– Valori postmaterialisti connessi con la possibilità di
continuare la vita matrimoniale.
Le famiglie 35 Prof. Stefano Nobile
Separazioni e divorzi
• In tutti i paesi occidentali divorziano più
frequentemente coloro che: – si sono sposati molto giovani
– non appartengono ad alcuna confessione religiosa
– hanno avuto genitori che si sono separati
– appartengono ai ceti sociali più bassi (l’Italia in questo
senso rappresenta un’eccezione).
• Dal punto di vista economico, le donne risentono
del divorzio molto più degli uomini nella maggior
parte dei paesi occidentali.
Le famiglie 36 Prof. Stefano Nobile
Separazioni e divorzi
• L’aumento delle separazioni legali e dei
divorzi ha moltiplicato i tipi di famiglie: – famiglie di persone sole
– famiglie nucleari incomplete o monoparentali
– famiglie ricostituite
• Statisticamente, le seconde nozze hanno
meno successo delle prime
Le famiglie 37 Prof. Stefano Nobile
Separazioni e divorzi
(1995-2015; fonte: Istat)
Prof. Stefano Nobile Le famiglie 38
Il problema del matrimonio
per le donne più anziane
• Due fattori che hanno contribuito al problema
della riduzione del mercato matrimoniale sono la
persistente concezione culturale secondo la
quale le donne non dovrebbero sposare uomini
più giovani e la tendenza tra gli uomini a
sposare donne di qualche anno in meno. Quindi
più una donna è in là con gli anni, meno
potenziali partner matrimoniali trova rispetto a
un uomo della stessa età. Nel 1990, per
esempio, ogni 100 single americane dai 40 ai 45
anni c’erano solo 84 uomini disponibili, Le famiglie 39 Prof. Stefano Nobile
Matrimonio e omosessualità
• Il mutamento delle norme giuridiche riguardanti
l’omosessualità è iniziato già alla fine del XVIII secolo,
precisamente tra il 1791 e il 1799, quando paesi come
Francia, Lussemburgo e Belgio depenalizzarono gli atti
omosessuali tra adulti.
• Qualche decennio più tardi, in Spagna, venne sancita
l’equiparazione tra partner dello stesso sesso e partner
di sesso opposto nella cosiddetta età del consenso.
• Negli anni ’80 del ‘900 in Norvegia vengono approvate
delle leggi che condannano le discriminazioni sulla base
dell’orientamento sessuale nel lavoro e nell’accesso a
beni e servizi. L’Italia ci sarebbe arrivata 20 anni più
tardi… Le famiglie 40 Prof. Stefano Nobile
Matrimonio e omosessualità
• Nel 1989 in Danimarca vengono per la prima
volta introdotte delle norme giuridiche che
riconoscono le coppie formate da partner dello
stesso sesso, alle quali vengono estesi diritti e
doveri delle coppie coniugate, con l’eccezione
per le adozioni e l’allevamento dei figli.
• Nel 1999, ancora in Danimarca, viene ammessa
l’adozione di figli anche da parte di coppie
omosessuali.
• Nel 2001 in Olanda viene approvata una legge
che consente il matrimonio omosessuale. Le famiglie 41 Prof. Stefano Nobile
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Milano: Mondadori. Le famiglie 42 Prof. Stefano Nobile