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ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE PER CHIMICI “S. CANNIZZARO”
Via Consolare Latina, 263 – 00034 Colleferro (Roma)
DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
Classe: 5° sez B Anno Scolastico: 2013 – 2014
INDICE
Curriculum del 5° anno e composizione del Consiglio di Classe ......................... 2
Presentazione della Classe .................................................................................. 3
Obiettivi dell’Indirizzo di Studi ............................................................................ 3
PERCORSO FORMATIVO ............................................ 4
I Contenuti ........................................................................................................... 4
Metodi e Strumenti ............................................................................................. 5
Criteri e Strumenti di valutazione ....................................................................... 7
Simulazione delle Prove di Esame e Griglie di Valutazione ................................. 9
Allegati ............................................................................................................... 14
Allegato 1 – relazioni finali e programmi .......................................................... 14
Allegato 2 – Tracce prove simulate ................................................................... 14
IIS “S. Cannizzaro” – Colleferro (Roma) A.S. 2012‐13 Classe 5°B
Documento del 15 maggio pag.2 di 14
CURRICULUM DEL 5° ANNO E COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
DISCIPLINA
Monte Ore
DOCENTE Firma
per presa visione
ed approvazione Totale
Laboratorio
Religione 1 Michele SICONOLFI ____________________
Italiano 3 Emanuela CENTANNI ____________________
Storia 2 Emanuela CENTANNI ____________________
Inglese 2 Simona GASBARRO ____________________
Economia Industriale ed Elementi di Diritto 2 Teresa VARI ____________________
Matematica 3 Cristina MANCINI ____________________
Educazione Fisica 2 Franco DE PAOLIS ____________________
Analisi Chimica Strumentale ed Elaborazione Dati
8 Elisa PIZZI ____________________
8 Maria Luisa RUGGIERO ____________________
Chimica Fisica 3 Alessandra FARAONI ____________________
Chimica Organica Biorganica delle Fermentazioni e Laboratorio
3 Giuseppa ORDILE ____________________
2 Maria Luisa RUGGIERO ____________________
Tecnologie Chimiche Principi di Automazione ed Organizzazione Industriale
8 PierGiorgio DROGHEI ____________________
3 Santino BATTISTI ____________________
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Documento del 15 maggio pag.3 di 14
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe è costituita da 17 allievi che frequentano regolarmente le lezioni.
Tra questi ultimi si desume che:
gli allievi fuori sede sono 13;
gli allievi provenienti dalla classe IV sono 15;
2 allievi ripetono la classe V dell’ITI;
1 allieva segue programmazione differenziata
Il gruppo proveniente dalla terza, è costituito da 12 allievi. La classe quarta è stata formata con i 13 studenti provenienti dalla classe 3°B, ai quali si sono aggiunti alcuni 2 alunni ripetenti provenienti dalla 4°B, mentre alla classe quinta si sono aggiunti 2 alunni ripetenti ed una allieva che segue la programmazione differenziata.
I dati riferiti mostrano una relativa omogeneità anagrafica del gruppo classe con una età media tra 18 e 19 anni per il 80%, solo 20% supera i 20 anni.
L’avvio del quinto anno non è stato difficoltoso. La prima parte del quinto anno si è caratterizzata per attività di ripasso e omogeneizzazione delle conoscenze del quarto anno.
La tendenza ad assumere impegni e responsabilità, con riferimento particolare agli obblighi scolastici, è stata pienamente soddisfacente nel terzo anno di corso ed è diminuita nei due successivi anni scolastici; in conseguenza il livello medio della classe è diminuito.
I docenti hanno cercato di intervenire anche sul piano motivazionale, ma con risultati generalmente
contingenti.
In questo contesto, mentre un gruppo di studenti ha comunque conseguito una preparazione sufficiente in
tutte le discipline, ed , in alcuni casi, un buon livello di preparazione , il rimanente gruppo ha raggiunto
conoscenze non sempre adeguatamente integrate e correlate ed, a volte, frammentarie e superficiali.
Il comportamento e l'aspetto disciplinare non sono risultati mai un problema.
OBIETTIVI DELL’INDIRIZZO DI STUDI
L’istituto conferisce al termine del ciclo di studi della durata di cinque anni, il diploma di perito chimico
valido per l’accesso a tutti i corsi di laurea universitaria, agli impieghi nelle aziende e a qualsiasi tipo di
concorso sia nel pubblico che nel privato.
La preparazione è di livello medio‐superiore, e al termine del corso di studi, il perito chimico ha acquisito
conoscenze, competenze e capacità specifiche che gli consentono, come da obiettivo generale dell’indirizzo
di studi, di inserirsi in realtà produttive diversificate e caratterizzate da rapide evoluzioni sia dal punto di
vista tecnologico che da quello dell’organizzazione del lavoro.
In particolare il perito chimico industriale, come da obiettivi specifici dell’indirizzo di studi, può
operare con diversi gradi di responsabilità nell’industria chimica fornendo corretti elementi di
valutazione relativamente agli aspetti chimici, chimico‐fisici, ecologici e impiantistici di un processo
chimico;
svolgere le mansioni di tecnico di laboratorio analisi adibito a compiti di controllo nei settori
chimico, merceologico, biotecnologico, chimico‐clinico e ambientale presso aziende pubbliche e
private.
Il percorso di studio, infatti, consente l’acquisizione di conoscenze competenze ed abilità specifiche nel
settore chimico e trasversali quali:
sapere raccogliere, selezionare e organizzare materiale riguardante uno o più argomenti;
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Documento del 15 maggio pag.4 di 14
rielaborare in modo autonomo conoscenze apprese in ambiti e discipline diverse per risolvere
problemi anche complessi e redigere relazioni riguardanti le esperienze fatte;
saper collaborare con altri all’interno di gruppi di lavoro con efficaci interscambi di conoscenze e
informazioni e sapere confrontare i risultati acquisiti.
PERCORSO FORMATIVO
I CONTENUTI
Nell’organizzazione didattica la progettazione e la programmazione hanno rivestito un ruolo centrale e si
sono configurate in rapporto allo standard da raggiungere in uscita.
Sono stati individuati obiettivi – finalità e si è tenuto conto delle risorse a disposizione.
Gli insegnanti attraverso programmazioni modulari hanno seguito metodologie differenziate in relazione
alle specificità delle discipline, cercando di valorizzare i contributi che ognuna di esse apporta
all’acquisizione da parte degli allievi di abilità trasversali.
I corsi per gli studenti promossi con debito formativo sono stati effettuati secondo le modalità e i tempi
programmati dal Collegio dei Docenti, e le attività di recupero e consolidamento si sono svolte attraverso la
didattica curriculare e lo sportello didattico.
I contenuti sono stati scelti in relazione agli apprendimenti acquisiti dalla classe, agli interessi dimostrati,
alla disponibilità dei sussidi didattici.
I contenuti disciplinari scelti ed affrontati sono riportati nelle relazioni finali dei docenti della classe allegati
al presente documento.
Gli obiettivi generali raggiunti hanno favorito:
il consolidamento e il potenziamento di un efficace e personale metodo di studio;
il rafforzamento della capacità di sintesi, di analisi, e di logica;
la comunicazione in forma chiara e corretta sia orale che scritta;
l’organizzazione dei saperi acquisiti in forma pluridisciplinare;
l’autonomia personale nella risoluzione di situazioni anche problematiche;
la capacità di sape leggere e decodificare i messaggi;
la capacità di saper interpretare e mettere in pratica autonomamente una procedura analitica,
Gli obiettivi educativi hanno favorito:
le qualità delle relazioni alunno‐insegnante e alunno‐alunno;
il dialogo, il confronto, la collaborazione;
il rispetto di sé, degli altri e delle diversità individuali;
il rispetto delle regole e degli impegni.
Gli alunni hanno sviluppato le capacità :
di acquisizione, comprensione, rielaborazione dei contenuti proposti dalle singole discipline;
linguistico‐espressive e logiche;
di operare in modo autonomo e critico;
nell’utilizzo di metodi, strumenti e tecniche;
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Documento del 15 maggio pag.5 di 14
di sapersi orientare in un colloquio pluridisciplinare;
saper comunicare, adoperando linguaggi tecnici specifici;
saper partecipare ad un lavoro organizzativo individualmente o in gruppo, accogliendo ed
esercitando il dovuto coordinamento.
METODI E STRUMENTI
I metodi e gli strumenti utilizzati sono stati:
lezioni frontali;
lavori di gruppo;
attività di recupero, consolidamento e potenziamento;
discussione e colloqui;
laboratori e sussidi audiovisivi;
riviste e testi specialistici,
per come di seguito specificato in tabella in relazione alle singole discipline.
Italiano
Storia
Inglese
Economia e
Diritto
Matemat.
Analisi
Chim
ica
Chim
ica
Or gan
ica
Chim
ica
Fisica
Tecnologie
Chim
iche
Educazione
Fisica
Religione
Lavori di gruppo X X X
Lezioni frontali X X X X X X X X X X X
Recupero‐ sportello X X X
Colloqui X X X X X X X X X X
Analisi del testo X
Lezioni partecipata X X X X X X X X
Elaborati grafici X
Esercizi ginnici X
UTILIZZO DI LABORATORI E AULE SPECIALI
Laboratorio Multimediale
Videoteca X X
Palestra campi esterni X
Postazioni internet X X X X
Laboratori d’indirizzo X X
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Documento del 15 maggio pag.6 di 14
Il percorso formativo è stato integrato con le attività di seguito riportate in tabella:
Conferenze Seminario INFN(come da comunicazione N°253 del D:S. del 21/03/2014);
Conferenza Prof. Gianni Mattioli (come da comunicazione N°261 del D:S. del 01/04/2014)
Progetti Progetto porte aperte – preparazione testi Universitari(come da comunicazione N°96 del D:S. del 29/10/2013);
Progetto porte aperte – preparazione all’esame di ammissione alle Facoltà di Medicina e Chirurgia ed alle altre Facoltà Paramediche(come da comunicazione N°105 del D:S. del 5/11/2013);
Orientamento Informativo dell’ Università Europea di Roma(come da comunicazione N°165 del D:S. del 18/12/2013);
Seminario di Orientamento in uscita del C.O.L. (come da comunicazione N°182 del D:S. del 17/01/2014);
Progetto “La mia Impresa è differente”(come da comunicazione N°215 del D:S. del 20/02/2014);
Incontro con l’andrologo (per gli alunni di sesso maschile)(come da comunicazione N°257 del D:S. del 29/03/2014);
Incontro con il Consorzio ELIS(corsi post‐diploma)(come da comunicazione N°267 del D:S. del 4/04/2014)
Sportello e recupero Come previsto e concordato dagli organi collegiali.
Viaggi di Istruzione/Visite guidate
Spagna, Viscolube
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Documento del 15 maggio pag.7 di 14
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
CRITERI DI VALUTAZIONE
Il C.d.C, tenendo conto delle linee programmatiche ha utilizzato i criteri di valutazione riportati nella tabella
seguente estratta dal POF:
Acquisizione delle conoscenze
livello Applicazione conoscenze Alla Realizzazione delle attività di laboratorio. Abilità linguistico ‐espressive
livello Comprensione, analisi, rielaborazione, capacità di soluzione dei problemi e abilità realizzative
livello Voto Risultante
Rifiuto totale 1 Non verificabili 1 Non verificabili 1 1
Rifiuto verifica (ingiustificato)
2 Non verificabili 2 Non verificabili 2 2
Livello pressoché nullo
3 Non riesce ad applicare le scarse conoscenze commette gravi errori espressivi
3 Non si orienta anche se guidato. Scarsa acquisizione di capacita tecniche
3 3
Conoscenze molto sommarie, frammentarie e limitate a pochi argomenti
4 Non riesce a risolvere completamente i problemi (o le esperienze di laboratorio). Si esprime in modo non corretto utilizzando termini inadeguati
4 Difficoltà d’analisi e nella soluzione di problemi già trattati. Lentezza nel lavoro e scarsa applicazione
3 4 4
Conoscenze superficiali, errori nell’uso della terminologia
5 Qualche difficoltà nella gestione delle tecniche di soluzione dei problemi (o delle esperienze di laboratorio). Insicuro e impreciso nell’espressione
5 Fragile nell’analisi e nella rielaborazione se non opportunamente guidato Applicazione nel lavoro non continua
4 5 5
Conoscenze di base adeguate ma non approfondite
6 Qualche imprecisione nell’uso delle tecniche di soluzione che gestisce in modo adeguato anche se meccanico. Non commette errori gravinella comunicazione
6 7 Studio mnemonico, imprecisione nell’analisi e insicurezza nell’elaborazione Livelli realizzativi appena accettabili
5 6
Conoscenze adeguate, chiare e complete
7 Applica e risolve con consapevolezza. Comunicazione corretta e terminologia adeguata
7 8 Si orienta in modo autonomo nelle situazioni ma effettua analisi superficiali Tecnica e applicazione nelle realizzazioni a livello accettabile
6 7
Conoscenze complete e ben approfondite
8 9
Applica e risolve problemi complessi con consapevolezza. Espone con proprietà e padronanza di linguaggio
8 9
E’ autonomo nell’effettuare analisi complete ed opportune sintesi Lavora con costanza e raggiunge buoni risultati a livello tecnico.
7 8
8 9
Conoscenze complete, ben approfondite, arricchite da autonome ricerche e da contributi personali
9 10
Applica autonomamente le sue conoscenze approfondendo, ricercando e trovando nuove soluzioni. Gestisce con chiarezza e autonomia lo strumento linguistico, ricchezza e padronanza lessicale.
9 10
Comprende, analizza e rielabora anche situazioni complesse o nuove in modo personale, originale e consapevole; stabilisce autonomamente relazioni tra gli elementi . E’ fortemente motivato alla conclusione dei lavori e mostra buone abilità realizzative
9 10
9 10
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Documento del 15 maggio pag.8 di 14
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Per le verifiche sono state utilizzate:
prove soggettive di profitto: colloqui, discussioni, esercitazioni scritte ed elaborati; prove oggettive di profitto: test semistrutturati e questionari.
Tali verifiche hanno avuto carattere di continuità ed hanno determinato una valutazione sia formativa (al
termine di ogni unità didattica o modulo), che sommativa (scadenze quadrimestrali).
Sono state, altresì, effettuate verifiche quotidiane e periodiche al fine di valutare il reale grado di
acquisizione delle conoscenze, capacità e competenze raggiunte da ogni singolo alunno.
Per la valutazione è stata utilizzata l’intera scala decimale da 1 a 10.
Per quanto riguarda i criteri di valutazione è stata operata una corrispondenza tra voto e abilità conseguite,
adattata anche alla personalità dell’alunno in riferimento ai progressi ottenuti rispetto alla situazione di
partenza. E’ stato valutato sufficiente l’alunno che ha raggiunto gli obiettivi minimi.
STRUMENTI PER L’ACCERTAMENTO DI CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITA’
Gli strumenti per l’accertamento di conoscenze, competenze e capacità utilizzati sono di seguito riportati in
tabella.
Italiano
Storia
Inglese
Economia e
Diritto
Matemat.
Analisi
Chim
ica
Chim
ica
Or gan
ica
Chim
ica
Fisica
Tecnologie
Chim
iche
Educazione
Fisica
Religione
Colloqui X X X X X X X X X X
Quesiti a risposta aperta X X X X X X X X X
Quesiti scelta multipla X X
Analisi del testo X
Saggi brevi, articoli, temi X
Prove con rif. pluridisc. X X X X X X X X
Elaborati grafici X
Prove ginniche‐sportive X
Compiti a casa X X X X X X X
Per tutte le discipline sono state proposte prove conformi alle tipologie previste per l’Esame di Stato.
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Documento del 15 maggio pag.9 di 14
SIMULAZIONE DELLE PROVE DI ESAME E GRIGLIE DI VALUTAZIONE
Il Consiglio di classe, tenuto conto del curricolo di studi e degli obiettivi generali e cognitivi della propria
programmazione didattica, ha deliberato di realizzare una serie di simulazioni delle prove scritte secondo le
modalità di seguito indicate.
PRIMA PROVA DI ESAME
Nell’arco del triennio, oltre al tema tradizionale di carattere storico, letterario e di attualità, agli allievi sono
state proposte quelle prove scritte le cui tipologie di scrittura sono previste dalla riforma dell’Esame di
Stato: l’articolo di giornale, il saggio breve, a risposta multipla. Gli argomenti proposti hanno riguardato la
storia, l’economia, il pensiero politico e gli aspetti culturalmente più rilevanti del ‘900. Agli allievi è richiesto
di evidenziare il possesso delle necessarie conoscenze ed informazioni richieste dalla traccia o dal
documento, di saperle argomentare ed esporre con mezzi linguistici adeguati, nonché di dimostrare
capacità autonome nell’organizzarle e rielaborarle.
Si riporta di seguito la relativa griglia di valutazione.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA DI ITALIANO
DESCRITTORI GENERALI PUNTI
ADERENZA ALLA TRACCIA
a Ha correttamente inteso la traccia 2
b Ha in parte frainteso la traccia 1
c Decisamente fuori tema 0
CORRETTEZZA E PROPRIETA’ NELL’USO DELLA LINGUA
a E’ corretto 3
b Presenta qualche improprietà morfo‐sintattica 2
c Presenta diffusi errori 1
POSSESSO DI ADEGUATE CONOSCENZE RELATIVE ALL’ARGOMENTO SCELTO E AL QUADRO DI RIFERIMENTO GENERALE A CUI SI RIFERISCE
a Padroneggia gli argomenti scelti 6
b Comprende gli argomenti affrontati, individuandone gli elementi essenziali
5
c Conosce in modo parziale gli argomenti trattati 4
d Conosce in modo frammentario e superficiale gli argomenti trattati
3
ATTITUDINI ALLA COSTRUZIONE DI UN DISCORSO ORGANICO E COERENTE
a Sa argomentare in modo logico e coerente 4
b Sa argomentare in modo abbastanza coerente 3
c Sa argomentare in modo parzialmente coerente 2
d Argomenta in modo incoerente 1
STUDENTE ________________________________CLASSE __________ SEZ. ________
PUNTEGGIO TOTALE ____________
La valutazione finale è calcolata come somma dei punteggi realizzati per ogni descrittore.
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Documento del 15 maggio pag.10 di 14
SECONDA PROVA SCRITTA DI ESAME
La simulazione della seconda prova verrà tenendo conto delle modifiche apportate alla struttura
dell’elaborato introdotte con l’anno scolastico 2000/2001. Infatti in tale occasione la prova non è stata
strutturata su un unico argomento (esercizio, disegno e eventuale domanda teorica) ma su un elaborato
grafico (obbligatorio) e tre quesiti che prevedevano rispettivamente la risoluzione di un esercizio e due
domande teoriche a risposta aperta senza limiti di lunghezza su argomenti diversi. Va inoltre osservato che
viene richiesto la risoluzione di almeno due dei tre quesiti.
Si riporta di seguito la relativa griglia di valutazione.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA
Esercizio numerico: vale il 33,3 %
CRITERI DI
VALUTAZIONE DESCRITTORI DI LIVELLO
Comprensione
del testo
1‐4
Inadeguata
5‐8
Limitata
9‐11
Sufficiente
12‐15
Buona
Correttezza
dell’impostazione
1‐4
Non corretta
5‐8
Parzialmente
corretta
9‐11
Sostanzialmente
corretta
12‐15
Corretta
Calcolo
0
Non corretto
1‐8
Parzialmente
corretto
9‐11
Sostanzialmente
corretto
12‐15
Corretto
TOTALE
Relazione: vale il 33,3 %
CRITERI DI VALUTAZIONE
DESCRITTORI DI LIVELLO
Conoscenza dei contenuti
1‐4 Limitata
(alcune parti sono fuori traccia / non
sono state sviluppate)
5‐8 Sommaria
( troppo breve, quanto richiesto è appena accennato )
9‐11 Sufficiente
( sviluppa tutti i punti richiesti)
12‐15 Piena
(sviluppa tutti i punti con ricchezza
di notizie)
Organizzazione dei contenuti
1‐4 Nulla
5‐8 Parziale
9‐11 Sufficiente
12‐15 Organica
Uso di lessico specifico
1‐4 Povero
improprietà di linguaggio e lessico
ristretto
5‐11 Appropriato
sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico
12‐15 Ricco
buone proprietà di linguaggio e lessico
ampio
TOTALE
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Documento del 15 maggio pag.11 di 14
Parte Grafica: vale il 33,3 %
CRITERI DI
VALUTAZIONE
DESCRITTORI DI LIVELLO
Completezza dello
schema sia come
apparecchiature che
come controlli
1‐4
Non viene
rappresentato
quanto richiesto
dal testo
5‐8
E’ rappresentato
lo schema base
del processo
senza controlli
9‐11
E’ rappresentato
in parte quanto
richiesto e
qualche controllo
12‐15
Lo schema è
completo di
apparecchiature e
controlli
Rispetto delle
norme UNICHIM
1‐4
Non rispettate
5‐11
Rispettate in parte
12‐15
Rispettate
TOTALE
Candidato____________________________________ Punteggio medio _____________
VALUTAZIONE COMPLESSIVA
PUNTEGGIO IN DECIMI PUNTEGGIO IN QUINDICESIMI
Insufficiente 3‐4 4‐7
Mediocre 4,5‐5,5 8‐9
Sufficiente / Più che sufficiente 6 10
Discreto / Più che discreto 6,5‐7,5 11‐12
Buono / Distinto 8‐9 13‐14
Ottimo 10 15
TERZA PROVA SCRITTA DI ESAME
Il Consiglio di Classe ha deliberato di utilizzare per questa prova la tipologia B (tre quesiti a risposta aperta)
inerenti n. 4 discipline del quinto anno di corso.
Il punteggio per ogni quesito è espresso in quindicesimi.
Il punteggio per ogni disciplina è espresso in quindicesimi ed è calcolato come media dei punteggi ottenuti
per ogni quesito.
Il punteggio totale è espresso in quindicesimi ed è calcolato come media dei punteggi ottenuti nelle singole
discipline.
La simulazione di questa prova in questo anno di corso sono state effettuate nelle seguenti date:
3 dicembre 2013 (discipline: Chimica Fisica, Chimica Organica, Inglese e Matematica ); 6 marzo 2014
(discipline: Chimica Analitica, Chimica Organica, Diritto, Matematica); 6 maggio 2014 (discipline: Chimica
Analitica, Chimica Organica, Diritto, Matematica).
Si riporta di seguito la relativa griglia di valutazione.
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Documento del 15 maggio pag.12 di 14
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA SCRITTA
Candidato: _______________________________________________
Descrittori Livelli Punti Punteggi totali singole discipline
Disciplina 1 Disciplina 2 Disciplina 3 Disciplina 4
1° 2° 3° 1° 2° 3° 1° 2° 3° 1° 2° 3°
Conoscenza max 8 punti
Inesistente 0
Sommaria 1‐2
Non del tutto adeguata
3‐4
Soddisfacente 5‐6
Completa ed approfondita
7‐8
Rielaborazioni dati ed
informazioni
max 4 punti
Inesistente 0
Organizza dati ed informazioni effettuando analisi e sintesi con difficoltà
1
Organizza dati ed informazioni effettuando analisi e sintesi con sufficienza
2‐3
Organizza dati ed informazioni effettuando analisi e sintesi
adeguati
4
Padronanza del linguaggio
tecnico
max 3 punti
Inesistente 0
Uso poco corretto della lingua e dei
termini specifici
1
Uso non sempre corretto della lingua e dei
termini specifici
2
Uso corretto della lingua e dei termini specifici
3
Punteggio totale per quesito
Punteggio totale per disciplina (media aritmetica del punteggio
conseguito nei 3 quesito)
Punteggio totale prova (media aritmetica del punteggio conseguito nelle 4 discipline)
/ 15
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Documento del 15 maggio pag.13 di 14
COLLOQUIO
Il consiglio di classe ha deliberato di utilizzare per la valutazione del colloquio la seguente griglia di
valutazione.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE COLLOQUIO
Candidato: _______________________________________________
FASE INDICATORI DESCRITTORI Punteggio (su 30)
Punteggio assegnato
I Argomento proposto dal candidato
1. Capacità di applicazione delle conoscenze e di collegamento multidisciplinare
Autonoma, consapevole ed efficaceAutonoma e sostanzialmente soddisfacente Accettabile e sostanzialmente corretta Guidata e in parte approssimativa Inadeguata, limitata e superficiale
4 3 2 1,5 1
2. Capacità di argomentazione, di analisi/sintesi, di rielaborazione critica
Autonoma, completa e articolataAdeguata ed efficace Adeguata e accettabile Parzialmente adeguata e approssimativa Disorganica e superficiale
4 3 2 1,5 1
3. Capacità espressiva e padronanza della lingua
Corretta, appropriata e fluenteCorretta e appropriata Sufficientemente chiara e scorrevole Incerta e approssimativa Scorretta, stentata
4 3 2 1,5 1
____/12
II Argomenti proposti dai commissari
1. Conoscenze disciplinari e capacità di collegamento interdisciplinare
Complete, ampie e approfonditeCorrette e in parte approfondite Essenziali, ma sostanzialmente corrette Imprecise e frammentarie Frammentarie e fortemente lacunose
6 5 4 3 1‐2
2. Coerenza logico‐tematica, capacità di argomentazione, di analisi/sintesi
Autonoma, completa e articolataAdeguata ed efficace Adeguata e accettabile Parzialmente adeguata e approssimativa Disorganica e superficiale
6 5 4 3 1‐2
3. Capacità di rielaborazione critica
Efficace e articolataSostanzialmente efficace Adeguata Incerta e approssimativa Inefficace
4 3 2 1,5 1
____/16
III Discussione prove scritte
1. Capacità di autovalutazione e autocorrezione
I PROVA Adeguata Inefficace
0,5 0
II PROVA Adeguata Inefficace
0,5 0
III PROVA Adeguata Inefficace
1 0
____/2
Punteggio TOTALE ____/30
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Documento del 15 maggio pag.14 di 14
ALLEGATI
ALLEGATO 1 – RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI
1.1. Religione ;
1.2. Italiano;
1.3. Storia;
1.4. Inglese;
1.5. Economia industriale ed elementi di diritto;
1.6. Matematica;
1.7. Educazione Fisica;
1.8. Analisi chimica strumentale ed elaborazione dati;
1.9. Chimica‐Fisica;
1.10. Chimica Organica, Biorganica, delle fermentazioni e lab.;
1.11. Tecnologie chimiche. Principi di automazione e organiz. ind.
ALLEGATO 2 – TRACCE PROVE SIMULATE
La documentazione in allegato fa parte integrante del presente documento.
Il documento, è stato approvato nella riunione del consiglio di classe del 6 maggio 2014; sarà affisso all’albo
in data 15‐05‐2014.
Copia del documento è a disposizione di tutti i canditati interni ed esterni.
Colleferro, lì 15‐05‐2014
ALLEGATO 1
A L DOCUMENTO DE L 1 5 MAGG IO
Relazioni finali e programmi svolti
Classe: 5° sez B Anno Scolastico: 2013 – 2014
Relazione finale classe 5°B RELIGIONE
Gli alunni non hanno presentato particolari problemi di ordine disciplinare, essendo stati sempre
corretti e assidui alle lezioni.
Lo svolgimento dei programmi ministeriali è stato regolare ed agevole. Gli alunni si sono interessati
ed hanno colto la sequenza logica degli argomenti.
Sono state trattate alcune tematiche interdisciplinari.
Gli alunni hanno raggiunto un buon grado di comprensione, proporzionato all’interesse e
all’impegno di ognuno.
Il docente
Prof. Siconolfi Michele
PROGRAMMAZIONE DI RELIGIONE OBIETTIVI EDUCATIVI: Si intende far raggiungere all’alunno, in quanto persona, le capacità di socializzazione, di dialogo, di critica, di ricerca autonoma, di riflessione, di applicazione, di rielaborazione. Nel quadro dell’età giovanile, quale l’educando vive, ci si adopererà per aiutare lo sviluppo psicofisico in modo armonioso ed equilibrato, favorendo e stimolando la curiosità di apprendimento, la volontà di iniziativa, l’osservazione e scoperta del mondo circostante, la conoscenza e meraviglia dell’Altro. Particolare risalto sarà dato alla tolleranza o per dir meglio al pluralismo, così che la ricchezza di ogni ambiente socio culturale possa contribuire alla formazione dell’unità “classe” e domani a quella “famiglia-società”. Verrà tenuto in considerazione il rispetto civico, nell’osservanza puntuale e diligente del proprio lavoro, delle regole che aiutano e formano la convivenza scolastica e sociale. OBIETTIVI COGNITIVI: A) Capacità di cogliere i segni presenti nella religiosità del proprio ambiente, facendo particolare riferimento all'esperienza cristiana e all'apporto di quest' ultima al costruirsi della nostra civiltà e cultura. B) Capacità di comprensione del “fatto religioso” e “linguaggio religioso”, dando risalto al fattore antropologico volto a evidenziare le domande caratterizzanti e fondamentali dell’uomo, il porsi della coscienza come elemento distintivo dell’essere umano, facendo riferimento alla storia e cultura europea ed extra europea. C) Far maturare una capacità critica volta al superamento degli schemi infantili quali la concezione magico-supestiziosa e orientata verso un modello di valori umani e di autentica indagine critica, alla luce della Rivelazione cristiana. D) Saper comprendere ed esplicitare il linguaggio religioso a partire dall’analisi di un testo, evidenziando il contesto che quello implicitamente o esplicitamente sottintende. E) Saper guardare dentro se stessi, per stimolare la capacità di discernimento delle realtà interiori, in vista di una effettiva e autentica maturazione umana. Al fine di sempre più oggettivare l’effettivo apprendimento e poi una conseguente valutazione delle discipline non strettamente scientifiche , si espliciterà ciò che si rende necessario e sufficiente al raggiungimento di obbiettivi minimi per passare con merito alla classe superiore. Questo obiettivo minimo si intende come quel complesso di abilità e conoscenze senza le quali il procedere di corso risulterebbe dannoso per il ragazzo e per la stessa serietà dell’istituzione scolastica. A tal riguardo tuttavia, si intende precisare che essendo le metodologie diversificate così come i contenuti, prima di esprimere un giudizio definitivo su un alunno insufficiente, verranno vagliati tutti gli elementi utili così da definire la natura delle carenze e l’eventuale relazione con i processi e tempi di maturazione. CONTENUTI: Come l’intesa concordataria ha previsto, l’insegnamento della religione nella scuola ha un carattere esclusivamente culturale e, seppur confessionale nei contenuti, sicuramente non-catechetico nelle finalità. Pertanto riguardo ai contenuti si fa riferimento alle indicazioni date dal competente ufficio scuola, elaborate ed adattate dall'insegnante che tiene presente il grado di cultura, la situazione esistenziale e gli interessi degli alunni.
OBIETTIVI METACOGNITIVI: A) Saper vivere bene con se stessi, in un atteggiamento aperto e riflessivo nella ricerca di un proprio ed equilibrato sviluppo psicofisico. B) Saper vivere comunitariamente nel rispetto e nella integrazione con le minoranze o più genericamente con coloro che sono diversi dal proprio ambiente culturale. C)Saper suscitare il desiderio di Bene attraverso la comunicazione di esperienze prese dalla vita quotidiana. METODI: Riguardo alla scelta del metodo si percorreranno, in linea generale e trasversalmente con le altre discipline lo sviluppo della capacità induttiva e della capacità deduttiva. Così per l’una si riterrà di partire dall’osservazione puntuale della realtà e via via per gradi arrivare all’astratto; per l’altra lasciar cogliere come una enunciazione di principio possa avere la estensibilità maggiore di applicazione (processo di sintesi e di analisi). In particolare per l’insegnante della religione cattolica, in considerazione dello sviluppo psicosomatico che l’adolescenza comporta, si darà un taglio spiccatamente psicologico. CRITERI: Si approderà alla discussione di alcune grandi tematiche quali la libertà, l’amicizia, la solidarietà, la giustizia... attraverso la lettura di brani tratti da esperienze vissute da giovani o contemporanei o della precedente generazione. Si coglieranno gli spunti più significativi per ogni gruppo classe e da questi si incoraggerà il dialogo e la problematizzazione. STRUMENTI: Si indicherà l’uso del libro di testo come riferimento oggettivo e pratico per una cognizione sistematica del problema affrontato. Si utilizzerà la Sacra Bibbia sia come conoscenza della rivelazione divina (dimensione storico-salvifica) sia per riferimento a problematiche più strettamente attuali: ingegneria genetica, manipolazione genetica, uso del mondo creato, rapporto scienza - fede. Il professore integrerà la didattica con appunti personali. MEZZI: Audiovisivi, cartelloni, quaderno personale, illustrazioni fotografiche, video registratore, libro di testo. Se possibile, si prevede anche una visita d'istruzione a Roma. VERIFICHE: Nel 1° e 2° quadrimestre saranno articolate verifiche orali : ogni alunno verrà personalmente interrogato su tutti i contenuti proposti almeno due volte a quadrimestre e sollecitato spesso prima delle successive spiegazioni curricolari, con richiami a sintetizzare le unità didattiche fatte in classe. Tutto il lavoro di verifica sottolineerà prevalentemente se si siano acquisiti i saperi essenziali.
PROGRAMMA SVOLTO - SCANSIONE MENSILE
MESE TEMATICHE
settembre Presentazione del programma annuale: l'essere umano nel piano della Creazione. Aspetti dottrinali e scientifici.
ottobre La questione dell'origine dell'uomo: le teorie scientifiche e creazioniste. Disamina dei dati scientifici e dei racconti biblici.
novembre Rapporto tra fede e scienza. La possibilità di una conoscenza meta-fisica. dicembre La struttura dell'uomo: corpo e anima. La questione dell'esistenza dell'anima.
Le prerogative umane: intelligenza, volontà, amore, libertà. gennaio La libertà dei figli di Dio a confronto con le schiavitù umane. La Rivelazione
che libera e le false religioni che schiavizzano. febbraio La coscienza umana: luogo decisionale in cui l'uomo incontra il Creatore,
centro d'identità e deposito delle esperienze passate. marzo Il bene e il male. Le morali e la morale cristiana. Alcuni casi concreti di
morale personale e sociale. aprile Trattazione di alcuni argomenti di morale: la sessualità nel piano di Dio; le
nuove prospettive dell'ingegneria genetica e la sacralità della vita. maggio L'uomo e il suo epilogo: la morte come "fine" di tutto o come "confine". giugno La prospettiva cristiana sull'esempio di Cristo "risorto". La speranza e il senso
cristiano della vita. prof. Siconolfi Michele
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ S. CANNIZZARO” COLLEFERRRO
Relazione finale a.s. 2013/2014 Classe V sez. B Chimica Prof.ssa Centanni Emanuela Materie di insegnamento: italiano-storia Durante il corso dell’anno gli alunni hanno dimostrato un comportamento corretto partecipando al dialogo educativo con interesse, anche se alcuni sono stati spesso richiamati ad un maggior impegno e senso di responsabilità per quanto riguarda la partecipazione alle attività scolastiche. Il programma di italiano e storia è stato sviluppato secondo i moduli fondamentali delle discipline opportunamente adattati in base al profilo della classe. Pertanto è stato realizzato un percorso disciplinare flessibile nei tempi e negli obiettivi che ha tenuto conto dei contenuti fissati nei programmi ministeriali e nello stesso tempo in grado di suscitare l’interesse degli alunni. Per il rafforzamento delle competenze di scrittura sono stati proposti esercizi, parafrasi, esercitazioni guidate relative alle tipologie della prima prova d’esame (A, B, C, D). Gli alunni con difficoltà espositive e argomentative sono stati guidati attraverso strategie opportune nella riorganizzazione e nella rielaborazione dei contenuti per acquisire i nuclei essenziali della disciplina. Per la maggior parte degli alunni l’impegno per le materie letterarie è stato costante e responsabile, alcuni, in particolare, hanno seguito con profitto raggiungendo buoni risultati, altri, invece, hanno dimostrato un impegno discontinuo con risultati modesti, ma comunque accettabili. I momenti di verifica sono stati realizzati al termine dei vari moduli per accertare il livello di apprendimento e organizzare interventi di recupero. Nonostante l’impegno nel predisporre costantemente unità agili, ma significative dal punto di vista disciplinare, anche attraverso strategie opportune, si deve constatare che la situazione, per quanto riguarda il grado di preparazione della classe, è diversificata. Metodologie attivate
Presentazione dell’argomento letterario da parte dell’insegnante. Lettura e analisi del testo letterario.
Applicazione e potenziamento delle procedure relative all’analisi testuale, alla produzione scritta, all’argomentazione di una tesi.
Analisi del testo letterario dal punto di vista tematico e stilistico; esercizi di analisi guidata, individuazione delle parole e dei concetti-chiave.
Esercizi di produzione scritta (questionari, analisi testuale, temi con utilizzo di documenti);
Esercizi di esposizione orale. Strumenti utilizzati Manuale in adozione italiano: Sambugar-Salà – Letteratura + – volumi 2° e 3°, ed. La Nuova Italia. Manuale in adozione storia: Brancati-Pagliarani – Il nuovo dialogo con la storia (3° vol.) – ed. La Nuova Italia Verifiche e valutazioni Nel corso dell’anno scolastico sono state effettuate alla fine di ogni modulo o in itinere:
Italiano: due verifiche scritte e due orali nel trimestre e tre verifiche scritte e tre/quattro orali nel pentamestre
storia: due/tre verifiche orali nel trimestre e tre/quattro nel pentamestre Si allega la griglia di valutazione relativa alle prove scritte utilizzata per la correzione durante il corrente anno scolastico e qui riportata in quindicesimi per le necessità dell’esame di stato.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA
DESCRITTORI GENERALI PUNTI
ADERENZA ALLA TRACCIA
a Ha correttamente inteso la traccia 2
b Ha in parte frainteso la traccia 1
c Decisamente fuori tema 0
CORRETTEZZA E PROPRIETA’ NELL’USO DELLA LINGUA
a E’ corretto 3
b Presenta qualche improprietà morfo-sintattica 2
c Presenta diffusi errori 1
POSSESSO DI ADEGUATE CONOSCENZE RELATIVE ALL’ARGOMENTO SCELTO E AL QUADRO DI RIFERIMENTO GENERALE A CUI SI RIFERISCE
a Padroneggia gli argomenti scelti 6
b Comprende gli argomenti affrontati, individuandone gli elementi essenziali 5
c Conosce in modo parziale gli argomenti trattati 4
d Conosce in modo frammentario e superficiale gli argomenti trattati 3
ATTITUDINI ALLA COSTRUZIONE DI UN DISCORSO ORGANICO E COERENTE
a Sa argomentare in modo logico e coerente 4
b Sa argomentare in modo abbastanza coerente 3
c Sa argomentare in modo parzialmente coerente 2
d Argomenta in modo incoerente 1
STUDENTE _______________________CLASSE __________ SEZ. ________ PUNTEGGIO TOTALE ____________
PROGRAMMA DI ITALIANO A.S. 2013/2014 Classe 5^ B Chimica Prof.ssa Emanuela Centanni
A. Manzoni – Vita, opere, poetica Lettera a M. Chauvet Lettera sul Romanticismo Inni sacri Odi civili Il cinque maggio Adelchi I promessi sposi G. Leopardi – Vita, opere, poetica Zibaldone Canti Il passero solitario L’infinito Alla luna A Silvia La quiete dopo la tempesta Il sabato del villaggio Operette morali Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere Dialogo della Natura e di un Islandese Il Naturalismo La Scapigliatura Il Verismo
G. Verga – Vita, opere, poetica Vita dei campi La Lupa Un documento umano Fantasticheria I Malavoglia Novelle rusticane La roba Mastro-don Gesualdo L’addio alla “roba” G. Carducci – Vita, opere, poetica Rime nuove Odi barbare Nevicata Il Simbolismo G. Pascoli – Vita, opere, poetica Il fanciullino Myricae Lavandare X agosto Temporale Il lampo Il tuono Canti di Castelvecchio Il Decadentismo
G. D’Annunzio - Vita, opere, poetica Il piacere Laudi del cielo, del mare, della terra, degli eroi La pioggia nel pineto Il Futurismo La narrariva della crisi I. Svevo – Vita, opere, poetica Una vita Senilità La coscienza di Zeno L’ultima sigaretta L. Pirandello – Vita, opere, poetica Novelle per un anno La patente Il fu Mattia Pascal Uno, nessuno e centomila L’umorismo L’Ermetismo G. Ungaretti – Vita, opere, poetica L’Allegria Veglia Fratelli Mattina Soldati Sono una creatura U. Saba – Vita, opere, poetica
Il Canzoniere La capra A mia moglie S. Quasimodo – Vita, opere, poetica Acque e terre Ed è subito sera Giorno dopo giorno Alle fronde dei salici E. Montale – Vita, opere, poetica Ossi di seppia Non chiederci la parola Meriggiare pallido e assorto Spesso il male di vivere ho incontrato Le occasioni La bufera e altro Satura La narrativa fra le due guerre e del secondo dopoguerra (cenni) A. Moravia Gli indifferenti P. Levi Se questo è un uomo Prof.ssa Emanuela CENTANNI Gli alunni
PROGRAMMA DI STORIA A.S. 2013/2014 Classe 5^ B Chimica Prof.ssa Emanuela Centanni La crisi dell’equilibrio europeo Luci e ombre della “belle èpoque” Lo scenario extraeuropeo La Russia degli zar tra modernizzazione e opposizione politica La rapida crescita economica degli Stati Uniti L’età giolittiana Giolitti e lo sviluppo dell’Italia La prima guerra mondiale Le cause della guerra 1914: il fallimento della guerra lampo L’entrata dell’Italia nel conflitto 1915-1916: la guerra di posizione Dalla caduta del fronte russo alla fine della guerra (1917) La conferenza di pace e la Società delle Nazioni I trattati di pace e il nuovo volto dell’Europa La rivoluzione russa La rivoluzione di febbraio La rivoluzione d’ottobre Lenin alla guida dello Stato sovietico La Russia tra guerra civile e comunismo di guerra La nuova politica economica e la nascita dell’Urss L’ascesa di Stalin e l’industrializzazione dell’Urss Il dopoguerra in Italia e l’avvento del fascismo Le difficoltà economiche e sociali della ricostruzione L’ascesa del fascismo La costruzione del regime Gli Stati Uniti e la crisi del ‘29
Gli anni Venti tra boom economico e cambiamenti sociali La crisi del ‘29 Roosevelt e il New Deal Il nazismo Hitler e la nascita del nazionalsocialismo Il nazismo al potere L’ideologia nazista e l’antisemitismo Il regime fascista in Italia Il consolidamento del regime Il fascismo tra consenso e opposizione La politica interna ed economica I rapporti tra Chiesa e fascismo La politica estera e le leggi razziali L’Europa verso una nuova guerra Il riarmo della Germania nazista e l’alleanza con l’Italia e il Giappone L’escalation nazista: verso la guerra La seconda guerra mondiale Il successo della guerra- lampo (1939-1940) La svolta del 1941: la guerra diventa mondiale L’inizio della controffensiva alleata (1943-1943) La caduta del fascismo e la guerra civile in Italia La vittoria degli Alleati La guerra del civili e lo sterminio degli Ebrei L’Italia della prima Repubblica La nuova Italia postbellica Gli anni del centrismo La ricostruzione economica La guerra fredda (sintesi) Usa e Urss da alleati ad antagonisti (1945-1947) Il sistema di alleanze durante la guerra fredda La “coesistenza pacifica” e le sue crisi (il muro di Berlino, la crisi di Cuba) Gli alunni Prof.ssa Emanuela Centanni
MATERIA: LINGUA E CIVILTA’ INGLESE
DOCENTE: SIMONA GASBARRO La classe V B Sez. Chimica è composta da 17 alunni, 14 femmine e 3
maschi, è apparsa abbastanza omogenea nella sua composizione per
capacità e attitudini. La studentessa diversamente abile ha avuto bisogno
di una programmazione differenziata, per quanto la si è cercata di
coinvolgere il più possibile nelle attività dei compagni.
La classe in generale, nel corso dell’anno, ha mostrato un impegno non
sempre costante. Il dialogo educativo è risultato però sempre propositivo
e coinvolgente. La partecipazione è stata attiva e costruttiva e ha
permesso lo sviluppo di un’adeguata mentalità di studio che ha portato al
conseguimento di un idoneo livello di conoscenze e competenze tali da
essere utilizzate consapevolmente anche in ambito professionale. I
risultati di profitto in generale possono essere definiti più che
sufficienti. Per alcuni alunni il processo di apprendimento risulta buono,
frutto di una preparazione organica ed integrata. Altri allievi presentano
una preparazione superficiale, poiché sono mancati impegno costante e
partecipazione continua e ciò non ha permesso sempre il raggiungimento di
obiettivi consolidati e assimilati in termini di competenze richieste e di
applicazione delle conoscenze. Pertanto si evidenzia una struttura
disomogenea per interesse e motivazioni profusi nella materia.
PROGRAMMA SVOLTO INGLESE
Testi Utilizzati: - P. Briano, A Matter of Life, Edisco Editore - A. Amendolagine, N. Coe con K. Paterson e M. Harrison, Grammar Spectrum, Oxford University Press.
Obiettivi Raggiunti Contenuti Saper:
o Utilizzare/padroneggiare la lingua inglese per i principali scopi comunicativi e operativi e produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi sia personali che professionali:
o Scegliere appropriate strategie di comprensione di testi scritti, orali e multimediali
o Riconoscere le principali tipologie testuali, compresa quella tecnico-scientifica, in base alle costanti che le caratterizzano.
o Comprendere con un certo grado di autonomia testi scritti di interesse generale e su questioni di attualità.
o Esprimere in modo chiaro, anche se con qualche imprecisione lessicale e grammaticale, le proprie opinioni, intenzioni e argomentazioni nella forma scritta e orale.
o Scrivere brevi relazioni, sintesi e commenti coerenti su argomenti relativi al proprio settore di indirizzo.
o Trasporre in lingua italiana semplici testi scritti relativi all’ambito scientifico-tecnologico.
Chemicals inside us and around us
- Organic molecules: Proteins
- Carbohydrates,
- Lipids
- Nucleic Acids
Dairy products and alcoholic fermentation
- Microbiological aspects of milk: cheese, butter and yoghurt.
- Linus Pauling
- Pasteurisation
- HTST (high-temperature short-time pasteurization
- Fermented milk products
- Alcoholic drinks
- Wine fermentation
- Beer fermentation
Environmental science and technology
- The types and causes of water pollution
- Potable water supplies
- Sewage treatment
Si prevede di svolgere i seguenti altri argomenti:
Environmental Biotechnolgy;
Bioremediation.
I.T.I.S. “CANNIZZARO” di COLLEFERRO
Anno Scolastico 2013-2014 Classe Materia Insegnante V^ “B” Chimica Elementi di Diritto Maria Teresa Vari ed Economia Industriale
RELAZIONE
La classe V^ B chimica si compone di 17 alunni, di cui 2 maschi.
Il comportamento è stato sempre disciplinato e improntato a stima e rispetto sia
nei confronti dell’insegnante sia nei loro reciproci rapporti.
Per quanto riguardo lo svolgimento del programma non è stato possibile trattare
tutti gli argomenti a causa del fatto che numerose ore di lezione sono venute meno
per varie ragioni( assemblee, viaggi istruzione).
Gli studenti hanno dimostrato interesse per la disciplina, hanno sviluppato un
ruolo attivo sia in sede di spiegazione che in sede di verifiche, anche se va
precisato che alcuni alunni hanno finalizzato il loro impegno quasi esclusivamente
al superamento delle verifiche o ad uno studio di tipo mnemonico; la classe ha
raggiunto nel complesso livelli discreti..
Per quanto riguarda la metodologia si precisa che si è fatto ricorso al metodo
della lezione frontale e partecipativa
Strumento di lavoro è stato il libro di testo ed il codice civile.
Per la verifica dell’apprendimento si è fatto ricorso alle tradizionali interrogazioni,
a discussioni collettive sugli argomenti dalle quali si poteva evincere il grado di
conoscenza degli stessi argomenti, la capacità di critica ed esposizione.
Si è fatto uso del testo “ Economia Industriale ed elementi di diritto” autore Maria
Grazia Pastorino Edizione Etas per le scuole superiori.
Colleferro, lì 12/05/2014 Prof.ssa Maria Teresa Vari
I.T.I.S. “CANNIZZARO” di COLLEFERRO
Anno Scolastico 2013‐2014
Classe Materia Insegnante V^ “B” Chimica Elementi di Diritto Maria Teresa Vari ed Economia Industriale
PROGRAMMA
L’IMPRENDITOREEIMPRESA- L’imprenditore nel Codice Civile - Impresa e classificazioni dell’impresa - Differenza tra piccolo imprenditore e imprenditore commerciale - Statuto dell’imprenditore commerciale - Azienda - cenni
IL FALLIMENTO - Iniziativa e dichiarazione di fallimento - Effetti del fallimento - Fasi della procedura fallimentare
L’ATTIVITA ECONOMICA E L’AZIENDA
- Bisogni umani e attività economica - Soggetti e fasi dell’attività economica - Produzione, scambio e mercato - Elementi essenziali dell’azienda - Fattori produttivi - Significato economico e giuridico di azienda - Classificazione delle aziende: produzione, consumo e miste - Concetto di azienda come sistema - Cenni sul contratto di lavoro subordinato
STRUTTURA ORGANIZZATIVA AZIENDALE - Concetto di macrostruttura : distinzione degli organi in generale - Concetto di microstruttura : compiti e mansioni - Il taylorismo - Cenni sugli strumenti utilizzati per la rappresentazione della struttura organizzativa - organigramma
I PRINCIPALI MODELLI DI STRUTTURA ORGANIZZATIVA
- Struttura plurifunzionale e multidivisionale - Vantaggi e svantaggi dei modelli - Crescita aziendale
I MECCANISMI OPERATIVI - Cenni sul sistema informativo
- Sistema di gestione del personale - Stile di direzione
LE OPERAZIONI DI GESTIONE - Le principali operazioni di gestione: finanziamento, investimento, trasformazione,
scambio - Fonti di finanziamento - Fatti interni ed esterni di gestione - Patrimonio aziendale - Concetti di attività, passività, patrimonio netto e deficit patrimoniale
IL RISULTATO ECONOMICO DELLA GESTIONE
- Reddito di impresa: differenza fra reddito globale e di esercizio - Concetto di reddito di esercizio e di equilibrio economico
I COSTI
- Il principio di economicità della gestione - I vari concetti di costo - Classificazione dei costi: preventivi, consuntivi, variabili, fissi
PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE
- Differenza fra concetto di programmazione, pianificazione e budget - Controllo di gestione
IL BILANCIO DI ESERCIZIO
- Concetto di bilancio di esercizio - I principi di redazione del bilancio secondo le norme del codice civile
LA COSTITUZIONE ITALIANA - Caratteri della Costituzione - La tutela del lavoro nella costituzione N. B. - Sono ancora da trattare gli argomenti relativi ai costi, alla pianificazione e programmazione e al bilancio - Per la redazione del programma si è fatto riferimento al testo: Diritto ed economia industriale –Autori Crocetti - Fici Ed. Tramontana. Colleferro, lì 12/05/2014
RELAZIONE DI FINE ANNO DI MATEMATICA
VB CHIMICA A.S.2013/2014
PROF.SSA CRISTINA MANCINI
LA CLASSE VB CHIMICA NON HA AVUTO CONTINUITÀ DIDATTICA PER QUANTO RIGUARDA LA
MATERIA DI MATEMATICA PER TUTTO IL TRIENNIO.
SEBBENE ABBIA PRESO LA CLASSE SOLO QUEST’ANNO (TRA L’ALTRO SOLO AD OTTOBRE) SI È
INSTAURATO SUBITO UN CLIMA DI INTERESSE E OGNI RAGAZZO È STATO COLLABORATIVO ED
IMPEGNATO.
LA CLASSE È CAPACE DI RIFLETTERE SUI CONTENUTI APPRESI E LA MAGGIOR PARTE DEI
COMPONENTI DEL GRUPPO CLASSE MOSTRA ADEGUATA ATTITUDINE ED INTERESSE ALLA
RIELABORAZIONE PERSONALE ED ALLA FORMULAZIONE DI PENSIERI ASTRATTI.
I COMPONENTI DEL GRUPPO CLASSE, INOLTRE, SONO CONSAPEVOLI DELLE PROPRIE CAPACITÀ
ED ATTITUDINI E SANNO ALTRESÌ RICONOSCERE GLI ERRORI.
L’ATTEGGIAMENTO COMPLESSIVO È MEDIAMENTE REGOLATO DA PARTECIPAZIONE E GRADO DI
COINVOLGIMENTO BUONO.
IL PROGRAMMA È STATO SVOLTO FINO AGLI INTEGRALI PER I QUALI SONO STATI PROPOSTI
SOLO SEMPLICI ESERCIZI E PER QUANTO RIGUARDA LO STUDIO DI FUNZIONE CI SI È SOFFERMATI
PRINCIPALMENTE SULLO STUDIO DELLE FUNZIONI RAZIONALI.
Programma svolto di Matematica
VB Chimica
Anno 2013‐2014 Prof.ssa Cristina Mancini
Le funzioni di variabile reale
Definizione di funzione
Classificazione delle funzioni
Dominio di una funzione e studio del segno
La derivata di una funzione e i teoremi del calcolo differenziale
Il problema della tangente
Il rapporto incrementale
Derivata di una funzione : definizione e significato geometrico
Il calcolo delle derivate
Derivata destra e derivata sinistra
Retta tangente al grafico di una funzione
Punti stazionari e di non derivabilità (cenni)
Continuità e derivabilità (solo enunciato)
Derivate fondamentali (dimostrazione solo per Dk=0 , Dx=1
I teoremi sul calcolo delle derivate (solo definizioni)
La derivate di ordine superiore
Il teorema di Lagrange
Il teorema di Rolle
Lo studio delle funzione
Funzioni crescenti e decrescenti e le derivate
I massimi, i minimi, i flessi (cenni)
La concavità
Lo studio di funzione (funzioni razionali)
Gli integrali
Le primitive
Integrale indefinito
Le proprietà dell’integrale indefinito
Integrali indefiniti immediati
Integrali per parti (semplici casi)
Integrale definito definizione
Proprietà dell’integrale definito
RELAZIONE FINALE CLASSE V Sez. B CHIMICA - A. S. 2013/2014
Materia: ANALISI CHIMICA, TRATTAMENTO DATI CON LABORATORIO
Docente: ELISA PIZZI
Ho conosciuto gli alunni di questa classe solo a partire dall'inizio di questo loro ultimo anno
scolastico. Non possedevo alcuna esperienza delle dinamiche di gruppo, degli aspetti
sociali, dell'andamento didattico generale e individuale della classe riguardo alla materia.
Pertanto, all'inizio dell'anno scolastico è stato per me estremamente utile il confronto con il
docente coordinatore di classe e i colleghi docenti soprattutto dell'area chimica. Per quanto
ho potuto osservare durante lo svolgimento del corso, la classe si è dimostrata integrata,
caratterizzata da un buona coesione di gruppo e rispettosa in relazione ai rapporti umani
interni e verso il docente. Tuttavia, ho dovuto constatare che sul piano didattico si è diffusa
nel corso dell'anno una certa demotivazione generale che in parte ha coinvolto anche gli
alunni con maggiori potenzialità. In questo contesto, soprattutto gli alunni più deboli in
partenza, seppure con poche eccezioni, hanno talvolta dimostrato una scarsa partecipazione
e limitata attenzione durante le lezioni e un impegno non costante nello studio autonomo a
casa.
Per facilitare la fruizione dei contenuti didattici il corso è stato svolto in sinergia con
l'insegnante di chimica fisica per quanto concerne gli argomenti comuni alle due discipline.
Inoltre, durante le lezioni pratiche svolte in compresenza con l'insegnante di laboratorio,
l'assetto generale della classe si è dimostrato sostanzialmente invariato, quindi conforme a
quanto detto.
ELISA PIZZI
PROGRAMMA
ANALISI CHIMICA STRUMENTALE, ELABORAZIONE DATI E LABORATORIO
CLASSE V Sez. B CHIMICA
A.S. 2013/2014
DOCENTE: ELISA PIZZI
MOD. A - Metodi ottici
Unità Didattica 1 - Inroduzione ai metodi ottici
Obiettivi generali
Conoscenze relative alla natura della radiazione elettromagnetica, alle grandezze che la caratterizzano e alle sue interazioni con la materia.
Contenuti
Energia interna di atomi e molecole; radiazioni elettromagnetiche; spettro elettromagnetico; teoria corpuscolare e ondulatoria della radiazione; interazioni radiazione-materia; transizioni energetiche e regole di selezione; distribuzione di Boltzmann; classificazione tecniche ottiche di analisi (riflessione - rifrazione - diffusione - assorbimento - emissione); spettroscopia di assorbimento atomica e molecolare; spettroscopia di emissione; il colore.
Unità Didattica 2 - Spettrofotometria UV/Visibile
Obiettivi Generali
Conoscenze relative all’assorbimento molecolare nell’UV/Visibile con particolare riferimento alla sua utilizzazione nell’analisi quantitativa. Conoscenze relative ai principi fisici su cui si basano gli strumenti utilizzati in spettrofotometria.
Contenuti
Orbitali molecolari; principali transizioni elettroniche; assorbimento di composti organici e coordinazione; legge di Lambert-Beer; fattori che influenzano posizione e intensità delle bande; scelta del solvente; strumentazione, modalità operative e schema a blocchi di uno spettrofotometro (sorgenti - monocromatori - rivelatori); strumenti monoraggio e doppio raggio; prestazioni strumentali; celle; analisi qualitativa e quantitativa; spettro di assorbimento dei composti organici e ricerca dei cromofori; deviazioni dalla legge di Beer; uso della legge di Beer per l'analisi quantitativa (scelta di λ - accuratezza - errore fotometrico - analisi di miscele con metodo delle additività); metodi di analisi quantitativa (metodo delle retta di taratura - cenni al metodo delle aggiunte standard).
Unità Didattica 3 - Spettrofotometria Infrarossa (IR)
Obiettivi Generali
Conoscenze relative all’assorbimento molecolare nell’infrarosso con particolare riferimento alla sua utilizzazione nell’analisi qualitativa e quantitativa . Conoscenze relative ai principi fisici su cui si basano gli strumenti utilizzati in spettrofotometria IR.
Contenuti
Assorbimento nell'infrarosso; cenni alla teoria delle vibrazioni molecolari; modi vibrazionali; modello semplice dell'oscillatore armonico e anarmonico (trattazione classica - principi della trattazione quantistica); caratteristiche di uno spettro IR; spettrofotometri a dispersione (sorgenti - monocromatori - rivelatori - sistema di lettura ed elaborazione dei dati); prestazione di uno strumento a dispersione; sistemi e dispositivi per la preparazione dei campioni; metodi per l'analisi quantitativa e qualitativa.
Unità Didattica 4 - Spettrofotometria di assorbimento atomico
Obiettivi Generali
Conoscere i principi generali dell’assorbimento atomico e i suoi principali campi di applicazione.
Contenuti
Spettri di assorbimento atomico; allargamento delle righe spettrali; relazione tra assorbimento atomico e concentrazione; schema a blocchi di uno spettrofotometro per assorbimento atomico; sorgenti (lampada a catodo cavo, a scarica elettrodica di gas e radiofrequenza); sistema di atomizzazione del campione a fiamma (tipi di fiamma - sistema a navicella); sistema di atomizzazione con fornetto di grafite; interferenze spettrali e non spettrali; analisi quantitativa.
Unità Didattica 5 - Spettrofotometria di emissione atomica
Obiettivi Generali
Conoscere i principi generali della spettroscopia di emissione atomica e i suoi principali campi di applicazione.
Contenuti
Principi teorici dell'emissione atomica; spettrogrammi; spettrometria di emissione a fiamma (schema a blocchi spettrofotometro - interferenze); spettrometria di emissione al plasma (tipi di plasma - sorgente al plasma ad accoppiamento induttivo - interferenze); analisi quantitativa e qualitativa.
MOD. B - Metodi elettrochimici
Unità Didattica 6 - Tecniche potenziometriche
Obiettivi generali
Conoscere i principi e le applicazioni fondamentali della potenziometria.
Contenuti
Classificazione dei conduttori; schema di un sistema per misure elettrochimiche; classificazione dei metodi elettrochimici (potenziometria - elettrogravimetria - coulombometria - voltammetria - conduttimetria); elettrodi e potenziali di elettrodo; classificazione degli elettrodi; calcolo dei potenziali di elettrodo con legge di Nernst; polarizzazione di un elettrodo; celle galvaniche; misura dei potenziali standard di ossidoriduzione; elettrodo standard a idrogeno; calcolo della forza elettromotrice e tensione pratica di una pila; pila Daniell e pile a concentrazione; elettrodi di riferimento (a calomelano - ad argento/cloruro d'argento); elettrodo a vetro per la misura del pH (potenziale di membrana - equazione del potenziale dell'elettrodo a vetro - caratteristiche della membrana di vetro - errore alcalino); elettrodi per la misura del potenziale redox; elettrodi selettivi; elettrodi ionoselettivi, gas-selettivi e biosensori; strumenti per la misura del potenziale; schema di un potenziometro; misura del pH; taratura del piaccametro; titolazioni potenziometriche acido-base; misura del potenziale redox.
MOD. C - Metodi cromatografici
Unità Didattica 7 - Introduzione alle tecniche cromatografiche
Obiettivi Generali
Conoscere i meccanismi della separazione e i principali parametri cromatografici.
Contenuti
Principi generali della separazione cromatografica; origine e sviluppi della cromatografia; classificazione secondo i meccanismi chimico-fisici e secondo lo stato fisico delle fasi; tecniche cromatografiche; cromatogramma; grandezze, equazioni e parametri fondamentali (coefficiente di distribuzione - tempo e volume di ritenzione - fattore di ritenzione - selettività - efficienza); altezza del piatto teorico H; teoria del non-equilibrio di Giddings ed equazione di Van Deemter; risoluzione; tempi di lavoro; asimmetria dei picchi; capacità.
Unità Didattica 8 - Cromatografia su strato sottile (TLC)
Obiettivi Generali
Conoscere i principi e le applicazioni fondamentali della TLC.
Contenuti
Principi teorici ed applicazioni; grandezze, parametri e prestazioni (selettività e fattore di ritenzione - efficienza - risoluzione - capacità - riproducibilità); materiali e strumentazione (materiali di sostegno - principali fasi stazionarie e fasi mobili); principali tecniche operative (lastrine - deposizione del campione - eluizione del campione - rivelazione delle sostanze separate); analisi qualitativa.
MOD. D - Trattamento dati
Unità Didattica 9 - Trattamento statistico dei dati analitici
Fonti di errore nell'analisi chimica; errori casuali e sistematici; errore assoluto, relativo e relativo percentuale; accuratezza e precisione della misura; dispersione dei dati (varianza - deviazione standard); attendibilità, riproducibilità, selettività e sensibilità di un metodo analitico; precisione di uno strumento analitico; scelta del valore centrale di una serie di dati; distribuzioni di frequenza e probabilità; curve di distribuzione; distribuzione di Gauss; cenni ai test statistici e ai metodi di regressione lineare.
Programma in via di svolgimento (a partire dal 15/05/2014)
MOD. C - Metodi cromatografici
Unità Didattica 10 - Cromatografia su colonna a bassa pressione.
Obiettivi generali
Conoscere i principi e le applicazioni della cromatografia su colonna a bassa pressione.
Contenuti
Principi e applicazioni; cromatografia di adsorbimento-ripartizione (meccanismi di azione, fasi mobili e stazionarie, criteri di scelta delle fasi, prestazioni, tecniche operative e applicazioni); cromatografia di esclusione (meccanismi di azione, fasi stazionarie e mobili, proprietà e prestazioni dei gel, criteri di scelta del gel, della colonna e del flusso di eluente); cromatografia di scambio ionico (fasi stazionarie e mobili, criteri di scelta delle fasi, applicazioni);
Unità Didattica 11 - Gascromatografia
Obiettivi Generali
Conoscere i principi e le applicazioni della gascromatografia, saper discutere vantaggi e svantaggi della gascromatografia rispetto alla cromatografia classica e all’HPLC.
Contenuti
Principi ed applicazioni; classificazione delle tecniche gascromatografiche; grandezze, parametri e prestazioni; caratteristiche generali delle fasi mobili e stazionarie; principi generali della strumentazione; analisi qualitativa e quantitativa.
Unità Didattica 12 - Cromatografia liquida a elevate prestazioni (HPLC)
Obiettivi Generali
Conoscere i principi e le applicazioni dell’HPLC, saperne discutere i vantaggi e gli svantaggi rispetto alla gascromatografia
Contenuti
Principi e applicazioni; classificazione delle tecniche HPLC; grandezze, parametri e prestazioni; caratteristiche generali delle fasi; principi generali della strumentazione utilizzata; analisi qualitativa e quantitativa.
Laboratorio
Standardizzazione di una soluzione di EDTA con CaCO3
Determinazione complessometrica del contenuto di ioni Ca2+ e Mg2+ in una soluzione acquosa incognita
Standardizzazione di una soluzione di KMnO4 con ossalato di sodio
Determinazione tramite permanganatometria di un campione incognito di ossalato di sodio
Determinazione tramite permanganatometria di un campione incognito di sale di Mohr
Analisi dell'adulterazione di campioni commerciali di zafferano mediante spettrofotometria UV/Vis
Costruzione della retta di taratura del permanganato mediante spettrofotometria UV/Vis e determinazione di campioni incogniti
Standardizzazione di una soluzione di NaOH con ftalato acido di potassio
Determinazione potenziometrica del titolo di una soluzione di HCl con una soluzione di NaOH a titolo noto
Determinazione conduttimetrica del titolo di una soluzione di HCl con una soluzione di NaOH a titolo noto
Determinazione di una miscela di solventi tramite gascromatografo
Analisi di acque potabili mediante cromatografo ionico
Docente Elisa Pizzi
RELAZIONE FINALE CLASSE V B CHIMICA
MATERIA:CHIMICA FISICA
DOCENTE: ALESSANDRA FARAONI
Insegno chimica fisica in questa classe fin dal terzo anno, durante il quale la quasi totalità
degli alunni, grazie ad un impegno costante e ad una buona partecipazione alle lezioni, ha
ottenuto dei miglioramenti importanti, soprattutto in relazione al metodo di studio e alle
capacità espositive e di rielaborazione. Purtroppo, questa tendenza positiva ha subito
un' inversione già a partire dal quarto anno con inevitabili riflessi negativi sui risultati
finali. Una diffusa e contagiosa demotivazione, la scarsa partecipazione al dialogo educativo
nel suo complesso, un impegno discontinuo nello studio a casa, il sottrarsi spesso alle
verifiche, anche programmate, hanno determinato per gli alunni più deboli un profitto poco
soddisfacente. Per quanto riguarda gli alunni con un bagaglio di competenze più
consistente( che non sono pochi), i risultati sono sicuramente al di sotto delle loro
potenzialità. Il programma è stato svolto in maniera sinergica con l'insegnante di analisi
chimica strumentale per quanto riguarda gli argomenti comuni alle due discipline. Le
verifiche si sono basate su risoluzione di problemi, simulazioni della terza prova dell'esame
e colloqui orali. Dal punto di vista della disciplina gli alunni non hanno mai creato problemi
e il rapporto umano è stato sempre buono.
ALESSANDRA FARAONI
INSEGNANTE: FARAONI ALESSANDRA ANNO SCOLASTICO 2013/2014
CLASSE VB
PROGRAMMA DI CHIMICA FISICA
Testo in adozione: Pasquetto, CHIMICA FISICA
MODULO 1 : TERMODINAMICA
Entropia. Interpretazione statistico-molecolare dell’entropia. Terzo principio della termodinamica. Criterio di spontaneità basato sul S. Energia Libera. Criterio di spontaneità basato sul G. Contributo del H e del S alla spontaneità delle trasformazioni chimico-fisiche. Energia libera e lavoro utile. Calcolo della variazione di energia libera di una reazione. Energia libera molare standard di formazione. Energia libera dei sistemi materiali. Potenziale chimico. Isoterma di Van’t Hoff. Isobara di Van’t Hoff. Equazione di Clapeyron e di Clausius Clapeyron.
MODULO 2 : CINETICA CHIMICA
Velocità di reazione e fattori che la influenzano. Legge cinetica. Ordine di reazione. Integrazione delle leggi cinetiche del I e II ordine. Tempo di dimezzamento. Reazioni che tendono all’equilibrio. Teoria degli urti e del complesso attivato. Velocità di reazione e temperatura ( legge di distribuzione di Maxwell- Boltzmann). Equazione di Arrhenius. Catalisi omogenea ed eterogenea. Catalisi enzimatica. Equazione di Michaelis-Menten.
MODULO 3 :ELETTROCHIMICA
Pila Daniell. Potenziale di elettrodo. Forza elettromotrice di una pila. Aspetti termodinamici: equazione di Nernst. Tipi di elettrodi. Elettrodi di riferimento. Proprietà ossidanti e riducenti dei sistemi redox. Conducibilità elettrolitica. Elettrolisi. Leggi di Faraday. Tensione di decomposizione. Polarizzazione chimica. Sovratensione. Tensione pratica di elettrolisi. Potenziale catodico e anodico di scarica. Ordine di scarica catodica e anodica.
L’insegnante Alessandra Faraoni
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE PER CHIMICI “S. CANNIZZARO” Via Consolare Latina, 263 – 00034 Colleferro (Roma)
Relazione Finale
DISCIPLINA: CHIMICA ORGANICA, BIO‐ORGANICA E LABORATORIO
CLASSE: V SEZ B
ANNO SCOLASTICO: 2013 – 2014
INSEGNANTE: prof. Giuseppa ORDILE
1 – PROFILO EDUCATIVO DI SVILUPPO IN RELAZIONE AGLI ESITI
Laclasseècapacedirifletteresuicontenutiappresielamaggiorpartedeicomponentidelgruppoclassemostraadeguataattitudineedinteresseallarielaborazionepersonaleedallaformulazionedipensieriastratti.
Icomponentidelgruppoclasse,inoltre,sonoconsapevolidellepropriecapacitàedattitudiniesannoaltresìriconoscereglierrori.
L’atteggiamentocomplessivoèmediamenteregolatodapartecipazioneegradodicoinvolgimentoadeguati.
Conspecificoriferimentoagliobiettividisciplinariedinconsiderazionedelfattochegliargomentitrattatisicaratterizzanoperunamarcatainterdisciplinarità(chimicaorganicaebiochimica,microbiologia,ingegneriadiprocessoetc.)leacquisizionidellenozionihacomportatoildoverritornarepiùvoltesuglistessiargomentiedelaborarliconmodalità,metodologieetecnichedidattichediversificate.
Ciòancheinragionedelfattocheleconoscenzedibasee/opropedeuticheagliargomentidelcorsoeranononomogeneeedinalcunicasinonadeguatecosìcomeilmetododistudiononsempresufficientementecritico.Questerisultanzesonoemerseall’iniziodell’annoscolasticoedilprimomeseèstatoimpegnatoinunmodulodiazzeramentoeripasso(gruppifunzionaliinmolecoleorganicheerelativareattività)nelqualesonostatifornitialtresìelementimetodologicielineeguida.
Nelcorsodell’annosiècercatodiagirealtresìsull’aspettomotivazionaleedirisultatisonoapparsiapprezzabilinelcontingente,maanchesull’atteggiamentocomplessivotant’èchegliobiettividiapprendimentopiùvolteprevalevanosugliobiettividiprestazione.
Lacapacitàdiascolto,dialogoeconfrontoèadeguataeseopportunamentestimolatadiventabuona;lacapacitàdielaborareesprimereedargomentareleproprieopinioniconparticolareriferimentoagliargomentidisciplinarièadeguatamanonsempreutilizzaillinguaggiopropriodelladisciplina.
Buonanelcomplessolacoscienzadelladistinzioneesimbiositralaconoscenzaeilsaperfaresupportata,inalcunicasi,dall’impegnonelricercarelerelativesinergie.
1.1 OBIETTIVI E RISULTATI EFFETTIVAMENTE RAGGIUNTI
1.1.1 CONOSCENZE GENERALI SPECIFICHE
Relativamenteaicontenutisvolti:
alcunialunniposseggonoconoscenzeampieedintegrate;
partedelgruppoclassepossiedeconoscenzeadeguateanchesenonsempreadeguatamenteintegrateecorrelate;
pochialunniposseggonoconoscenzeframmentarieesuperficiali.
1.1.2. COMPETENZE
Relativamenteallacompetenzadicomprensione/analisi/interpretazione/contestualizzazione:
alcunialunnicomprendono,analizzano,interpretanoecontestualizzanomessaggi/informazioniditestiteorici,strutturalmenteolinguisticamentecomplessi,qualimanualieistruzionitecniche,inmodoadeguato;
ilgruppoclasse,eccettopocheeccezioni,analizza,messaggi/informazioniveicolatidatestiscrittiedorali,didiversatipologiainmodoadeguato.
Relativamenteallacompetenzacomunicativa/relazionale:
alcunialunnisonoingradodiutilizzarelostrumentolinguisticoeidiversicodicipercomunicare/scambiare/discutereinformazioni,ideeedopinioniinmodoadeguatoalcontesto,alloscopoedaldestinatario;
perlamaggiorpartedelgruppoclassedettemodalitàsonononsempreadeguate.
Relativamenteallacompetenzalaboratoriale
ilgruppoclasseèmediamenteingradodiutilizzarelostrumentolinguisticoeidiversicodicipercomunicare/scambiare/discutereinformazioni,ideeedopinioniinmodoadeguatoalcontesto,alloscopoedaldestinatario;
peralcunialunnidettemodalitàsonononsempreadeguate.
1.2 RISULTATI OTTENUTI ED OSSERVAZIONI
Relativamenteaiprocessidisvilupposievidenziache:
alcunialunni,superandoledifficoltàiniziali,raggiungonorisultatisoddisfacenti;
ilgruppoclasse,superandoledifficoltàiniziali,raggiungerisultatimediamentediscreti;
Rispettoalpianodilavoroindividuatigliobiettiviedirisultatisonodaconsiderarsiraggiunti.
2. MODALITÀ FORMATIVE
Lemodalitàformativeutilizzatesonostate:
lezionefrontale;
lezionepartecipata;
scopertaguidata(conduzionedellostudenteall’acquisizionediunconcettoodiunsaperfareattraversol’alternanzadidomande,rispostebrevi,brevispiegazioni..)
brainstorming(sollecitazionedellaclasseallapartecipazione,allarelazione,allariflessione…).
3. MODALITÀ DI VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI
Leverifichesonostatecondotteconleseguentimodalità:interrogazionebreve,verificaorale,provastrutturataesemistrutturata,relazione.
4. MATERIALI E STRUMENTI DIDATTICI
Imaterialiestrumentididatticiutilizzatisonostati:libroditesto,dispense,fotocopie,presentazionipowerpoint.
5. AZIONI DI RECUPERO
Leazionidirecuperosonostatesvolteconleseguentimodalità:
ritornandosugliargomentipertuttalaclasseconlestessemodalità;
ritornandosuglistessiargomentipertuttalaclasseconmodalitàdiverse.
6. LIBRO DI TESTO
Libro di testo Titolo: Microbiologia e chimica delle fermentazioni con laboratorio
Autori: Fornari, Gando, Evangelisti
Casa editrice: Zanichelli
Titolo: Biotecnologie e chimica delle fermentazioni
Autori: Tagliaferri, Celeste
Casa editrice: Zanichelli
Colleferro, 12 maggio 2014 L’insegnante
__________________________
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE PER CHIMICI “S. CANNIZZARO” Via Consolare Latina, 263 – 00034 Colleferro (Roma)
Programma Svolto
DISCIPLINA: CHIMICA ORGANICA, BIO‐ORGANICA E LABORATORIO
CLASSE: V SEZ B
ANNO SCOLASTICO: 2013 – 2014
INSEGNANTI: prof. Giuseppa ORDILE prof. Maria Luisa RUGGERO
MODULO 1
UD 1 – Carboidrati.
Nomenclatura dei glucidi: aldosi e chetosi, serie D e L, determinazione dei C chirali e dei diversi enantiomeri
ottici. Ciclizzazione nella forma emiacetalica con strutture piranosiche e furanosiche e formazione degli OH
anomerici alfa e beta. Proprietà ottiche degli zuccheri e concetto di mutarotazione. Formazione del legame
glicosidico nei disaccaridi e nei polisaccaridi, struttura di amido e cellulosa e caratteristiche biochimiche del
legame alfa e beta glicosidico.
UD 2 – Amminoacidi e Proteine.
Struttura degli L e D aminoacidi e caratteristiche di acidità, basicità e polarità delle catene laterali R. Punto
isoelettrico di un aminoacido acido, basico e neutro, relative dissociazioni in funzione del pH e utilizzo di tali
proprietà nella tecnica di separazione elettroforetica. Principali amminoacidi essenziali e non. Legame
peptidico e struttura primaria di un polipeptide. Strutture secondarie ad alfa elica, beta foglietto e
collegamenti con le caratteristiche di estensibilità di alcune proteine naturali quali la lana e la seta.
Struttura terziaria e superavvolgimenti nelle proteine globulari caratteristiche strutturali di alcuni enzimi.
MODULO 2
UD 1‐ Il processo fermentativo
Definizione di fermentazione. Principali tipologie di fermentazione. Lo sviluppo storico dei processi
fermentativi e principali applicazioni.
UD 2 – Gli enzimi
Origine, natura e composizione. Denominazioni e classificazioni. Attività enzimatica. Fattori che influenzano
l’attività enzimatica. Inibizione enzimatica. Meccanismo di azione dell’enzima.
UD 3 – I microorganismi
La cellula eucariota e procariota. Classificazioni e nomenclatura dei microorganismi. Morfologia e struttura
dei batteri. Attività e funzione dei batteri. Cenni di fisiologia batterica con riferimento a tipi nutrizionali
esigenze chimiche e fisiche. I microorganismi per le produzioni industriali (lieviti, muffe).
UD 4 – La cinetica della crescita microbica
Le fasi della crescita microbica. Velocità di accrescimento e tempo di generazione. Azione del reagente
limitante. Processo continuo La cinetica in una produzione biotecnologica (formazione del metabolita
relazione alla fase di crescita cellulare).
MODULO 3
UD 1 – Il fermentatore e i processi biotecnologici
Classificazione dei fermentatori. Esempi di processi di fermentazione. Sterilizzazione. Sistemi antischiuma.
L’ossigeno nelle trasformazioni aerobiche. Raffreddamento della biomassa. Sistemi di agitazione.
Configurazione di un impianto.
UD 2 – Le materie prime
I costi. Le fonti . La composizione. I trattamenti preliminari.
UD 3 – Le fasi di produzione
Preparazione dell’inoculo. Sterilizzazione del mezzo di coltura. La fermentazione. Estrazione e purificazione
dei prodotti.
UD 4 – Misure e controlli nei processi biotecnologici.
Il monitoraggio in un processo biotecnologico. Parametri di processo e loro misura
MODULO 4
UD 1 – Anabolismo e catabolismo
Il metabolismo: le fasi e le principali definizioni. Le ossidoriduzioni nella chimica biologica. Il flusso di
energia nella cellula: l’ATP e le altre molecole ad elevato contenuto energetico, il ruolo centrale dell’ATP
nelle reazioni accoppiate. Formazione di ATP nella catena respiratoria e nelle fermentazioni. Il flusso di
materia nella cellula e i processi metabolici.
UD 2 – Metabolismo di molecole organiche
Metabolismo dei carboidrati: catabolismo (glicolisi, ciclo di Krebs e vie alternative), anabolismo e
fermentazione. Metabolismo delle proteine.
MODULO 5 Le produzioni biotecnologiche
Le produzioni di seguito riportate in elenco sono state individualizzate.
Produzione di alcol etilico
Produzione di acido lattico
Produzione di acido citrico
Produzione di acido acetico
Produzione di (amminoacidi) L‐Lisina
Produzione di enzimi
Produzione di (proteine unicellulari‐SCP) Interferone SCP
Produzione di (antibiotici) Penicillina‐G
Produzione di anticorpi monoclinali
Produzione di birra
Produzione di yoghurt
Trattamenti aerobici ed anaerobici di depurazione delle acque reflue
Colleferro, 12 maggio 2014 Gli insegnanti:
Giuseppa ORDILE
_______________________
MariaLuisa Ruggiero
_______________________
ALLEGATO 2
A L DOCUMENTO DE L 1 5 MAGG IO
Tracce prove simulate
Classe: 5° sez B Anno Scolastico: 2013 – 2014
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE PER CHIMICI “S. CANNIZZARO”
VIA CONSOLARE LATINA, 263 – 00034 COLLEFERRO (ROMA)
Esame di Stato a.s. 2013/2014
Classe VB Indirizzo chimico
SIMULAZIONE TERZA PROVA
Alunno: Cognome Nome
MATERIE individuate: Docenti
1) Chimica analitica E. Pizzi ________________
2) Chimica organica G. Ordile ________________
3) Diritto T. Vari ________________
4) Matematica C. Mancini ________________
Colleferro,6/05/2014
Tempo assegnato: 2 ore
ITIS "Cannizzaro" Colleferro (RM)
A. S. 2013/2014
06/05/2014
Simulazione terza prova d'esame
Materia: Analisi Chimica
Docente: Elisa Pizzi
Argomento: Unità didattica 6 (tecniche potenziometriche)
1. Schema e principio di funzionamento di un elettrodo a vetro.
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2. L'espressione generale che esprime il potenziale dell'elettrodo a vetro.
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3. Elettrodi ionoselettivi. Descrizione, espressione del potenziale e loro classificazione.
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ITICannizzaro CorsodiChimicaorganicabiorganicaelab. DocenteG.OrdileSimulazione3°prova–EsamidiStatoA.S.2013–14
NOME:________________________COGNOME:________________________DATA:06/05/2014
1) Individua quali sono i fattori che contribuiscono ad abbassare i costi delle materie prime utilizzate
durante le produzioni biotecnologiche.
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Punteggio______________
2) Classifica i microrganismi usati durante le fermentazioni ed indica quali sono le loro condizioni
chimiche, fisiche e nutrizionali valutate per la messa a punto di un processo fermentativo.
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Punteggio______________
3) Descrivi il meccanismo di duplicazione del DNA.
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Punteggio______________
ITICannizzaro CorsodiEconomiaInd.Elem.Diritto. DocenteT.VariSimulazione3°prova–EsamidiStatoA.S.2013–14
NOME:________________________COGNOME:________________________DATA:06/05/2014
1) Sistema di gestione del personale e stile di direzione
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_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
Punteggio______________
2) Sistema informativo aziendale
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_______________________________________________________________________________________
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Punteggio______________
3) Organizzazione dell'azienda, differenza fra struttura plurifunzionale e multidivisionale
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_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
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Punteggio______________
DATA________________
NOME________________
COGNOME________________
Simulazione terza prova
MATEMATICA
1°Quesito
Verifica se per la seguente funzione il Teorema di Rolle è applicabile f(x)= ‐x2 + 4x + 6 in [‐1;5].
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2°Quesito
Verifica se la funzione seguente verifica il Teorema di Lagrange e trova i punti dell’intervallo che
verificano il Teorema: f(x)= = x2 + 6x + 7 in [0; 2].
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3°Quesito
Calcolare l’integrale seguente ed elencare le proprietà degli integrali che hai applicato.
ʃ(x3 ‐ 6x2 8x + ex)dx
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GRIGLIADIVALUTAZIONEIIIPROVA
Candidato:_______________________________________________Tipologia B
Descrittori Livelli Punti Punteggi totali singole discipline
Chim. analitica Chim. Organica Diritto Matematica
1° 2° 3° 1° 2° 3° 1° 2° 3° 1° 2° 3°
Conoscenza max 8 punti
Inesistente 0
Sommaria 1‐2
Non del tutto adeguata
3‐4
Soddisfacente 5‐6
Completa ed approfondita
7‐8
Rielaborazioni dati ed
informazioni
max 4 punti
Inesistente 0
Organizza dati ed informazioni
effettuando analisi e sintesi con difficoltà
1
Organizza dati ed informazioni
effettuando analisi e sintesi con sufficienza
2‐3
Organizza dati ed informazioni
effettuando analisi e sintesi adeguati
4
Padronanza del linguaggio tecnico
max 3 punti
Uso poco corretto della lingua e dei termini specifici
1
Uso non sempre corretto della lingua e dei
termini specifici
2
Uso corretto della lingua e dei
termini specifici 3
Punteggio totale per quesito
Punteggio totale per disciplina
(media aritmetica dei punti dei 3 quesiti)
Punteggio totale prova (media aritmetica dei punti delle 4 discipline)
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