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1 ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE DI TRIESTE In collegamento con la Facoltà Teologica del Triveneto ANNUARIO ACCADEMICO 2016-2017 Sede: via Besenghi, 16 – 34143 TRIESTE TELEF. 040300847 e-mail: [email protected] – sito web: www.diocesi.trieste.it/issr

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ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE DI TRIESTE In collegamento con la Facoltà Teologica del Triveneto

ANNUARIO ACCADEMICO

2016-2017

Sede: via Besenghi, 16 – 34143 TRIESTE

TELEF. 040300847 e-mail: [email protected] – sito web: www.diocesi.trieste.it/issr

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Erezione dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Trieste da parte della Santa Sede

CONGREGATIO DE INSTITUTIONE CATHOLICA, attentis postulatoriis litteris Rev.mi Praesidis Facultatis Theologicae Trivenetae in civitate patavina sitae, nomine Em.mi ac Rev.mi Praesidentis Conferentiae Episcopalis Trivenetae, Patriarchae Venetiarum et Magni Cancellarii, atque perpensis votis Exc.mi Episcopi Tergestini, Delegati a Conferentia Episcopali Triveneta ad rem tractandam; cum compererit Institutum Superius Scientiarum Religiosarum Tergestinum, iuxta normas a Sancta Sede pro huiusmodi Institutis manatas, Consilio memoratae Facultatis Theologicae academice omnino spondente, probe ordinari, ad Docentes in primis et studiorum programmata quod attinet; prolatas sibi preces libenter excipiens, idem

INSTITUTUM SUPERIUS SCIENTIARUM RELIGIOSARUM in civitate tergestina situm

hoc Decreto canonice erigit erectumque declarat, ipsum simul constituens sub potestate atque ductu memoratae Facultatis Theologicae, cuius erit academicos gradus per Institutum iis studentibus conferre, qui, studiorum curriculum rite emensi, omnia iure praescripta feliciter compleverint iuxta peculiaria Statuta, a Facultate cum Instituto digesta atque a Congregatione de Institutione Catholica approbata. Eiusdem Facultatis Theologicae proinde erit continuo invigilare ad academicam Instituti condicionem diligenter servandam ac promovendam, ad Docentium praesertim qualitates studiorumque severitatem quod spectat, ceteris servatis de iure servandis; servatis Statutis eiusdem Facultatis; contrariis quibuslibet minime obstantibus. Datum Romae, ex aedibus eiusdem Congregationis, die XXIII mensis Martii, a.D. MMVI Zenon Card. Grocholewski PRAEFECTUS J.Michael Miller CSB A SECRETIS

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FACOLTA’ TEOLOGICA DEL TRIVENETO

AUTORITA’ ACCADEMICHE Gran Cancelliere: S.E. mons. Francesco Moraglia, Patriarca di Venezia Vice Gran Cancelliere: S.E. mons. Claudio Cipolla Vescovo di Padova Preside: dott. Mons. Roberto Tommasi Vice Preside: dott. Don Riccardo Battocchio Segretario Generale: dott. Don Gaudenzio Zambon

ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE DI TRIESTE AUTORITA’ ACCADEMICHE

Moderatore: S.E. mons. Giampaolo Crepaldi, Vescovo di Trieste Direttore: dott. Don Luis Okulik Segretaria: dott. Michela Scarazzato

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S T A T U T O

TITOLO I

NATURA E FINE

Art. 1 - L'Istituto Superiore di Scienze Religiose (ISSR) di Trieste è una istituzione accademica ecclesiastica eretta dalla Congregazione per l'educazione cattolica all'interno della Facoltà teologica del Triveneto. E' in collegamento con essa secondo il modello di un'istituzione accademica a rete descritto negli Statuta della medesima ed è posta sotto la sua responsabilità accademica. Art. 2 - L'Istituto è promosso dalla Diocesi di Trieste ed è conforme alla Nota normativa per gli ISSR della Santa Sede e agli Statuti della Facoltà teologica del Triveneto. L'Istituto ha sede in Trieste. La Facoltà teologica del Triveneto conferisce i gradi accademici di Laurea in Scienze Religiose (dopo il primo triennio) e di Laurea Magistrale in Scienze religiose (dopo il biennio di specializzazione) che, nell'ordinamento civile, sono equivalenti al titolo di Laurea e di Laurea specialistica. Art. 3 - L'ISSR di Trieste ha come propria finalità la formazione teologica accademica di religiosi e laici:

a) per una più cosciente e attiva partecipazione ai compiti di evangelizzazione nel mondo contemporaneo;

b) per favorire l'assunzione di competenze professionali nella vita ecclesiastica e nell'animazione cristiana della società;

c) per qualificare i docenti di Religione cattolica nelle scuole. Art. 4 - L'ISSR persegue la propria finalità proponendo l'approfondimento e la trattazione sistematica, con metodo scientifico, della Dottrina cattolica attinta dalla Rivelazione. Pertanto, esso promuove la ricerca delle risposte agli interrogativi umani, alla luce della stessa Rivelazione, con l'ausilio delle scienze filosofiche, delle scienze umane e delle scienze della religione.

TITOLO II

AUTORITÀ ACCADEMICHE Art. 5 - La responsabilità della vita e della promozione dell'ISSR di Trieste viene esercitata congiuntamente, secondo le diverse funzioni, da autorità comuni con la Facoltà teologica del Triveneto, cui esso è collegato, e da autorità proprie del medesimo Istituto1. La responsabilità si attua attraverso la sollecitudine per il corretto insegnamento della Dottrina cattolica, la promozione del livello accademico-scientifico dell'Istituto, la ricerca e la qualificazione del corpo docente, il sostegno economico dell'Istituto.

1 Cfr. CONGREGAZIONE PER L’EDUCAZIONE CATTOLICA, Istruzione sugli Istituti Superiori di Scienze Religiose, 28 giugno 2008, art. 6

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AUTORITÀ COMUNI

Art. 6 – Sono autorità comuni il Gran Cancelliere, il Preside e il Consiglio di Facoltà.

Il Gran Cancelliere

Al Gran Cancelliere della Facoltà di Teologia spetta: a) chiedere alla Congregazione per l’Educazione Cattolica l’erezione canonica di ciascun

ISSR, dopo aver ottenuto il parere positivo della Conferenza Episcopale o di altra Assemblea competente della Gerarchia Cattolica;

b) presentare alla Congregazione per l’educazione Cattolica il piano di studi e il testo dello statuto dell’ISSR per la debita approvazione;

c) informare la Congregazione per l’Educazione Cattolica circa le questioni più importanti ed inviare alla medesima, ogni cinque anni, una relazione particolareggiata riguardante la vita e l’attività dell’ISSR;

d) nominare il Direttore, scelto tra una terna di docenti stabili designati dal Consiglio d’Istituto, acquisito il parere favorevole del Consiglio della Facoltà di Teologia e con il nulla osta del Moderatore.

Il Preside della Facoltà

Al Preside della Facoltà di Teologia compete:

a) convocare e presiedere il Consiglio di Facoltà e il Collegio dei docenti della Facoltà per questioni riguardanti l’ISSR;

b) regolare, congiuntamente ai Direttori degli ISSR, le questioni comuni; c) presiedere, personalmente o tramite un suo Delegato, le sessioni per gli esami di grado; d) presentare al Consiglio di Facoltà, ogni cinque anni, la relazione sulla vita e l’attività

dell’ISSR, preparata dal Direttore, per l’approvazione e inoltrarla al Gran Cancelliere, che la trasmetterà alla Congregazione per l’Educazione Cattolica;

e) firmare i diplomi dei gradi accademici dell’ISSR.

Il Consiglio della Facoltà Al Consiglio della medesima Facoltà spetta:

a) esaminare ed approvare, in via preliminare, i piani di studio, lo Statuto ed il Regolamento dell’ISSR;

b) esprimere il proprio parere circa l’idoneità dei docenti dell’ISSR in vista della loro cooptazione e della loro promozione a stabili;

c) esaminare ed approvare le informazioni che il Preside deve annualmente fornire sull’andamento dell’ISSR;

d) verificare la consistenza e la funzionalità delle strutture e dei sussidi dell’ISSR, in particolare della Biblioteca;

e) approvare la relazione quinquennale sulla vita e l’attività dell’ISSR preparata dal Direttore; f) dare il benestare per la nomina del Direttore dell’ISSR, g) proporre al Gran Cancelliere che venga chiesta alla Congregazione per l’Educazione

Cattolica la sospensione dell’ISSR qualora esso risultasse inadempiente.

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Art. 7 - L'Istituto è retto dalle norme emanate dalla Congregazione per l'Educazione Cattolica2 e dal presente Statuto. Fa parte del Comitato degli Istituti Superiori di Scienze religiose costituito all'interno del Consiglio di Facoltà ed è rappresentato dal Direttore.

AUTORITÀ PROPRIE DELL’ISTITUTO

Art. 8 - Le autorità accademiche proprie dell'Istituto sono:

- il Moderatore dell’Istituto - il Direttore - il Consiglio d’Istituto

Il Moderatore

Art. 9 - Il Moderatore dell'ISSR è il Vescovo di Trieste. Al Moderatore compete:

a) procurare che la dottrina cattolica sia integralmente custodita e fedelmente trasmessa; b) nominare i docenti non stabili concedendo la missio canonica a coloro che insegnano discipline concernenti la fede e la morale, dopo aver emesso la professione di fede, nonché la venia docendi a coloro che insegnano altre discipline.

c) revocare la missio canonica o la venia docendi atteso l’art. 23 (Titolo III); d) dare il nulla osta per la nomina del Direttore; e) vigilare sull’andamento dottrinale e disciplinare dell’ISSR, riferendone al Gran Cancelliere; f) significare alla Facoltà Teologica del Triveneto le maggiori difficoltà di cui venisse a conoscenza, invitando la medesima Facoltà a prendere adeguate misure;

g) nominare il Vice Direttore, l’Economo e il Segretario dell’ISSR, se le circostanze lo suggeriscono, dopo aver sentito in merito il parere del Direttore;

h) approvare i bilanci annuali consuntivi e preventivi e gli atti di straordinaria amministrazione dell’ISSR;

i) firmare i diplomi dei gradi accademici dell’ISSR, congiuntamente al Preside della Facoltà Teologica del Triveneto e al Direttore dell’Istituto.

Il Direttore Art. 10 - Il Direttore è nominato dal Gran Cancelliere, con il parere favorevole del Consiglio di Facoltà, scelto fra una terna di docenti stabili indicati dal Consiglio di Istituto dell’ISSR, e con il Nulla Osta del Moderatore dello stesso. Art. 11 - Il Direttore dura in carica cinque anni e può essere confermato nel suo ufficio una sola volta consecutivamente. 2 cfr. Istruzione sugli Istituti Superiori di Scienze Religiose, 28 giugno 2008

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Art. 12 - Al Direttore compete: a) rappresentare l’Istituto davanti al Moderatore, alle autorità accademiche della Facoltà Teologica del Triveneto e alle autorità civili; b) dirigere, promuovere e coordinare l’attività dell’Istituto, sotto l’aspetto dottrinale, accademico e disciplinare, secondo quanto determinato nel Regolamento; c) convocare e presiedere le varie sessioni del Consiglio d’Istituto e del Collegio dei docenti; d) presenziare alle assemblee degli studenti di persona o per delega; e) redigere la relazione quinquennale sulla vita e l’attività dell’Istituto e, dopo averla sottoposta all’approvazione del Consiglio d’Istituto, presentarla al Preside della Facoltà Teologica del Triveneto; f) firmare i diplomi dei gradi accademici, insieme con il Preside della Facoltà Teologica del Triveneto e con il Moderatore; g) proporre al Moderatore la nomina dell’Economo, del Segretario e del Vice-Direttore scelto tra i Docenti dell’Istituto, che lo coadiuvi nell’adempimento di determinate funzioni, per un periodo definito. h) esaminare le richieste e i ricorsi dei docenti e degli studenti, prospettando, nei casi più gravi non risolti dal Consiglio d’Istituto, la soluzione al giudizio della Facoltà Teologica del Triveneto.

Il Consiglio d’Istituto Art. 13 - Il Consiglio d’Istituto ha la responsabilità diretta e specifica dell’ISSR. Esso è composto : - dal Direttore dell’Istituto, che lo presiede; - dal Vice-Direttore; - da tutti i Docenti stabili dell’Istituto; - da due Docenti rappresentanti dei non stabili, eletti all’inizio di ogni anno accademico; - dal Preside della Facoltà o un suo Delegato; - da un Delegato del Moderatore; - da due studenti ordinari eletti dall’assemblea degli studenti ogni anno; - dal Segretario con compiti di attuario. Art. 14 - Spetta al Consiglio d’Istituto: - stabilire i piani di studio, da sottoporre all’approvazione del Consiglio di Facoltà; - designare la terna di Docenti stabili da proporre al Moderatore per la nomina a Direttore da parte del Gran Cancelliere, sentito eventualmente il parere del Collegio Docenti; - proporre le nomine dei Docenti; - approvare la relazione quinquennale sulla vita e l’attività dell’ISSR. Art. 15 - Il Consiglio d’Istituto viene convocato dal Direttore almeno due volte all’anno e, in via straordinaria, su richiesta della maggioranza del Consiglio stesso.

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TITOLO III

DOCENTI Art. 16 - I docenti dell’Istituto si dividono in stabili, che possono essere ordinari o straordinari, nominati dal Gran Cancelliere3 e non stabili, che possono essere incaricati, assistenti o invitati, nominati dal Moderatore. a) Per la cooptazione e la promozione dei docenti dell’ISSR si applicano le condizioni stabilite dalla Costituzione Apostolica Sapientia Christiana e dalle annesse Ordinationes. b) I Docenti stabili per le discipline ecclesiastiche devono essere in possesso del congruo Dottorato conseguito in una Istituzione ecclesiastica; per le discipline non ecclesiastiche il titolo richiesto è quello di secondo ciclo degli studi superiori. c) I Docenti Stabili e quelli non stabili ricevono la missio canonica o la venia docendi, concordemente con l’art. 9b. Art. 17 - L’istituto conta su un numero congruo di Docenti stabili dei quali almeno quattro siano Docenti Ordinari. a) I Docenti stabili ordinari sono docenti assunti a titolo definitivo e a tempo pieno. Spetta al Docente stabile ordinario: occuparsi della ricerca scientifica, attendere alle mansioni d’insegnamento e all’assistenza accademica degli studenti, partecipare attivamente alla vita della Facoltà e in particolare agli organismi collegiali. Non avrà incarichi esterni che lo distolgano da questi compiti. b) I requisiti per essere promosso a Docente ordinario, oltre a quelli previsti per essere Docente straordinario (cfr. art. 18) sono: avere insegnato con efficacia almeno tre anni come docente straordinario la disciplina al cui insegnamento è chiamato nell’Istituto; aver pubblicato lavori che segnino un progresso nella disciplina insegnata; avere il consenso scritto del Moderatore e/o del proprio Ordinario. Art. 18 - I Docenti stabili straordinari sono Docenti assunti a tempo pieno. a) requisiti per essere nominato docente straordinario sono: ricchezza di dottrina e senso di responsabilità ecclesiale e accademica; aver conseguito il dottorato in una Facoltà canonicamente riconosciuta o titolo equipollente; aver dimostrato attitudine all’insegnamento universitario (almeno per tre anni); aver dimostrato attitudine alla ricerca mediante adeguate pubblicazioni scientifiche; avere il consenso scritto del Moderatore e/o del proprio Ordinario. b) procedura di concorso o di cooptazione di un docente straordinario è stabilita dal Regolamento dell’Istituto. Spetta alla Facoltà la verifica delle condizioni per la concessione del nulla osta alla nomina, su richiesta delle autorità dell’Istituto. Art. 19 - I Docenti non stabili — docenti incaricati, assistenti, invitati — devono essere in possesso almeno della Licenza canonica conseguita in una Istituzione Ecclesiastica o di un titolo equipollente e devono essere capaci di indagine scientifica ed avere buone attitudini all’insegnamento. Art. 20 - I Docenti incaricati e invitati sono nominati dal Moderatore su presentazione del Direttore dell’Istituto, sentito il parere del Consiglio di Istituto, concedendo la missio canonica o la venia docendi, ferme restando le competenze delle autorità collegiali e personali della Facoltà Teologica del Triveneto. Essi devono possedere i requisiti stabiliti dalla normativa vigente per l’insegnamento presso le Facoltà ecclesiastiche.

3 cfr. FACOLTA’ TEOLOGICA DEL TRIVENETO, Regolamento, art. 15 f.

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Ad un Docente non stabile non può venire affidato l’insegnamento di più di tre discipline. Gli incarichi hanno la durata di un anno. Il Consiglio di Istituto può proporre che un Docente di disciplina principale, dopo cinque anni consecutivi di insegnamento, sia incaricato ad quinquennium. Art. 21 - I Docenti assistenti sono nominati dal Direttore su proposta di un professore stabile e con l’approvazione del Consiglio di Istituto. Le loro funzioni didattiche e scientifiche vengono attribuite dal Direttore d’accordo con il Consiglio di Istituto. Compete al Docente assistente: - assistere il docente stabile nell’insegnamento, nel lavoro seminariale e nella preparazione delle riunioni scientifiche; - collaborare nello svolgimento degli esami; - aiutare gli studenti nella elaborazione delle dissertazioni, sotto la guida del professore. Il Docente assistente potrà essere incorporato nel corpo accademico dopo aver svolto un percorso di formazione accademica alle dirette dipendenze del Direttore, sentito il Consiglio di Istituto. Art. 22 - I Docenti, impegnati a qualunque titolo nell’Istituto, compongono il Collegio Plenario dei Docenti dell’ISSR. Gli incontri del Collegio plenario dei Docenti sono finalizzati ad una valutazione della vita dell’Istituto, ad un aggiornamento delle prospettive dell’Istituto, ad una conoscenza dei docenti, alla nomina dei due rappresentanti in Consiglio di Istituto. Il Collegio plenario dei docenti - convocato e presieduto dal Direttore - si riunisce almeno una volta l’anno. Art. 23 - L’incarico di docente stabile termina con il raggiungimento del settantesimo anno di età. Ai docenti ordinari, che a motivo di assunzione di un ufficio più importante o per malattia o per età cessano dall’insegnamento, è conferito il titolo di docenti emeriti. Gli altri docenti, che abbiano insegnato almeno dieci anni, possono essere annoverati tra gli emeriti dal Consiglio d’Istituto. I docenti emeriti e i docenti già incaricati possono essere invitati per l’insegnamento di singoli corsi fino all’età di settantacinque anni. Art. 24 - La sospensione o la cessazione dall’ufficio di docenza può essere attivata da parte del Moderatore qualora il docente abbia insegnato in difformità alla dottrina cattolica o si sia mostrato non più idoneo all’insegnamento, fatto sempre salvo il diritto di difesa e osservato quanto prescritto dall’art. 22 delle Ordinationes della Costituzione Sapientia Christiana. Art. 25 I docenti stabili presso gli ISSR non possono essere contemporaneamente stabili in altre Istituzioni accademiche ecclesiastiche o civili. Inoltre, l’incarico di docente stabile è incompatibile con altri ministeri o attività che ne rendano impossibile l’adeguato svolgimento in rapporto sia alla didattica che alla ricerca

TITOLO IV

STUDENTI Art. 26 - L’Istituto può accogliere tutti coloro che, forniti di regolare attestato, idonei per condotta morale e per gli studi precedenti, desiderino apprendere la Teologia e le Scienze Religiose. Art. 27 - Gli studenti si dividono in ordinari, straordinari, uditori e ospiti.

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Art. 28 - Gli studenti ordinari sono quelli che, aspirando ai gradi accademici rilasciati dalla Facoltà frequentano tutti i corsi e le esercitazioni prescritte dall’Istituto. Per essere ammesso come studente ordinario è necessario aver conseguito il titolo di studio prescritto per l’ammissione all’Università di Stato. A discrezione del Direttore, potrà essere richiesta allo studente la frequenza previa di qualche corso integrativo, con il regolare superamento dei rispettivi esami. Art. 29 - Gli studenti straordinari sono quelli che mancano del titolo prescritto per l’iscrizione, pur frequentando tutte le discipline o una buona parte di esse, con relativo esame. Per essere iscritto come studente straordinario è necessario che lo studente dimostri di aver idoneità a frequentare i corsi per i quali richiede l’iscrizione. Gli studenti straordinari non possono ottenere i gradi accademici ma possono chiedere un attestato di frequenza e, dopo il superamento dell’esame, l’attestazione del voto conseguito. Il curriculum di detti studenti può essere valutato ai fini del passaggio a studenti ordinari solo qualora, in itinere, lo studente entrasse in possesso delle condizioni previste dall’articolo precedente. Art. 30 - Si definiscono studenti uditori gli studenti che, con il consenso del Direttore, sono ammessi a frequentare solo alcuni corsi offerti dall’ISSR. Art. 31 - Sono studenti ospiti coloro che sono iscritti alla Facoltà di Teologia o ad un altro Istituto e ottengono dal Direttore la possibilità di frequentare alcuni corsi e di sostenere i relativi esami. Art. 32 - Gli studenti che avendo completato la frequenza del curriculum degli studi, non hanno superato tutti gli esami e le altre prove previste entro la sessione invernale dell’anno accademico conclusivo, diventano fuori corso. Art. 33 - Gli studenti partecipano alla vita dell’Istituto nei modi determinati dagli Statuti e dal Regolamento. Art. 34 - Per poter essere ammessi agli esami è necessario che gli studenti abbiano seguito le lezioni con una frequenza non inferiore ai due terzi delle ore delle singole discipline. Art. 35 - Per gravi infrazioni di ordine disciplinare e morale, il Direttore può decidere di sospendere o dimettere uno studente, dopo aver consultato il Consiglio d’Istituto. Il diritto alla difesa sarà comunque tutelato, anche mediante ricorso al Moderatore. Art. 36. Attesa la distinta configurazione degli studi in Teologia e nelle Scienze Religiose4 lo studente che volesse conseguire il Baccalaureato in Sacra Teologia, deve attenersi a quanto stabilito dall’art. 21 della Istruzione .

TITOLO V

OFFICIALI

Art. 37 - La vita dell’Istituto si giova di alcuni officiali e di personale ausiliario addetto. Gli officiali sono: il Segretario, l’Economo, il Bibliotecario. Art. 38 - Spetta al Moderatore la nomina degli officiali, sentito il Direttore dell’Istituto.

4 cfr. CONGREGAZIONE PER L’EDUCAZIONE CATTOLICA, Istruzione sugli Istituti Superiori di Scienze Religiose, 28 giugno 2008, Introduzione, nn.2-5

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Il segretario

Art. 39 - Il Segretario è responsabile della segreteria dell’Istituto. Il Segretario è nominato dal Moderatore, su proposta del Direttore, per un quadriennio, al termine del quale può essere confermato. Art. 40 - Al Segretario spetta: a) eseguire le decisioni del Moderatore, del Direttore e del Consiglio di Istituto; b) ricevere e controllare i documenti degli studenti per quanto riguarda le domande di iscrizione all’Istituto, di ammissione a sostenere gli esami, di conseguimento dei gradi accademici; c) assicurare l’ordine nell’Istituto e informare subito le competenti autorità accademiche su quanto ritenga necessario per raggiungere tale scopo; d) conservare i documenti ufficiali e autenticarli con la sua firma; e) curare la redazione dei registri e dei documenti riguardanti l’iscrizione degli studenti, gli esami, i corsi, i seminari di studio, le dissertazioni scritte, i diplomi; f) compilare l’annuario dell’Istituto, il calendario e l’orario delle lezioni e degli esami, i certificati e gli attestati; g) fungere da segretario del Consiglio d’Istituto. Art. 41 - Il Segretario può essere coadiuvato da personale ausiliario approvato dal Direttore.

L’Economo Art. 42 - L’Economo è il responsabile della gestione economica ordinaria dell’Istituto. E’ nominato dal Moderatore, sentito il Direttore, per un quadriennio, al termine del quale può essere riconfermato. Art. 43 - All’Economo spetta: a) amministrare i beni dell’Istituto ed avere la responsabilità della cura ordinaria degli ambienti e di quanto contengono; b) provvedere alla copertura economica delle iniziative culturali che vengono promosse dall’Istituto, mantenendosi per ciò in collegamento con il Direttore; c) curare la redazione dei registri contabili; d) predisporre il preventivo e il rendiconto annuale. Art. 44 - L’Economo può essere coadiuvato da personale ausiliario, approvato dal Direttore.

Il Bibliotecario Art. 45 - Il Bibliotecario ha il compito di seguire le attività della biblioteca dell’Istituto. E’ nominato dal Direttore, sentito il parere del Consiglio d’Istituto. Art. 46 - Spetta al Bibliotecario: a) assicurare una presenza continuativa nei locali della Biblioteca; b) custodire, ordinare ed incrementare il patrimonio bibliografico, dotando la Biblioteca di strumenti adeguati; c) presiedere all’utilizzo e alla sistemazione della biblioteca; d) catalogare i libri e le riviste in arrivo; e) consegnare e ritirare i volumi in prestito agli studiosi; f) presentare ogni anno al Direttore una relazione circa lo stato e l’incremento della Biblioteca stessa.

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Personale ausiliario

Art. 47 - Il personale ausiliario è composto da persone che sono impiegate nella vita dell’Istituto nello svolgimento di incarichi di segreteria, catalogazione o altro. Questi ausiliari sono scelti dal Direttore con l’assenso del Moderatore e del Consiglio degli affari economici.

TITOLO VI

AMMINISTRAZIONE E GESTIONE Art. 48 - La gestione economica dell’Istituto è sotto la sorveglianza di un Consiglio per gli affari economici, composto di almeno tre membri, nominati dal Moderatore. Ne è membro, con funzioni di segretario l’Economo dell’Istituto. E’ convocato almeno due volte l’anno, per l’approvazione dei bilanci consuntivo e preventivo, da presentare al Consiglio d’Istituto e al Moderatore. Il Consiglio dura in carica quattro anni.

TITOLO VII

ORDINAMENTO DEGLI STUDI Art. 49 - Il curriculum degli studi dell’ISSR di Trieste ha attualmente la durata di tre anni e porta al conseguimento della Laurea in Scienze Religiose. Art. 50 - Per quanto concerne l’ordinamento degli studi, nel triennio ISSR il monte ore e i crediti ecclesiastici saranno complessivamente 110 pari a 1320 ore di insegnamento e corrispondenti a 180 crediti calcolati secondo il sistema europeo degli ECTS, comprendendo corsi, seminari, laboratori e tirocini. Art. 51 - Il programma degli studi e il curricolo dell’ISSR di Trieste prevede nel Triennio le seguenti discipline: Storia della Filosofia Filosofia sistematica Sacra Scrittura Introduzione alla Teologia Teologia Fondamentale Teologia dogmatica Teologia morale Liturgia Patrologia e Storia della Chiesa Scienze umane e Scienze della religione (Psicologia e Sociologia). Diritto canonico Pedagogia generale e Teoria della scuola Didattica generale Legislazione scolastica. Potranno essere attivate anche discipline complementari e opzionali (ad. es., Morale sociale, Storia locale, Arte sacra, Questioni scientifiche…)

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TITOLO VIII

GRADI ACCADEMICI

Art. 52 - I gradi accademici di Laurea in Scienze Religiose e di Laurea magistrale in Scienze religiose sono conferiti dalla Facoltà teologica del Triveneto a cui l’ISSR è collegato. Art. 53 - I requisiti per conseguire la Laurea in Scienze religiose sono: - aver frequentato il ciclo triennale di studi ed aver superato le verifiche con esito positivo; - attestare la conoscenza di una lingua straniera; - aver composto e discusso un elaborato scritto, conforme alle norme indicate dal Regolamento,

che mostri la capacità di impostazione dell’argomento scelto, e sostenuto un “esame sintetico” su un apposito tesario con una commissione di almeno tre membri.

Art. 53 bis – Qualora l’Istituto Superiore di Trieste ricevesse l’autorizzazione a svolgere il biennio successivo di specializzazione, saranno adottate le norme che per gli Istituti a modulo quinquennale riguardano il Piano di Studi del ciclo biennale, il monte ore delle singole materie, il rispettivo numero di crediti e i requisiti per il conseguimento della Laurea Magistrale, il cui conferimento spetta alla Facoltà Teologica del Triveneto.

TITOLO IX

SUSSIDI DIDATTICI ED ECONOMICI Art. 54 - Per il raggiungimento dei suoi fini, l’ISSR cura l’incremento della Biblioteca fornita e aggiornata, in libri e riviste specializzate in scienze teologico-religiose, e dispone di adeguati supporti multimediali, incluso il collegamento “in rete” con la Facoltà. Art. 55 - L’amministrazione dell’ISSR è autonoma e non dipende dalla Facoltà. La copertura economica delle sue attività, conta sul contributo annuo della Diocesi, sulle tasse degli studenti e su eventuali integrazioni derivanti da donazioni e da altre elargizioni.

DISPOSIZIONI FINALI Art. 56 - Eventuali modifiche al presente Statuto possono essere proposte dal Direttore, sentito il Consiglio di Istituto, e devono essere approvate dalla Conferenza Episcopale Triveneta, dalla Facoltà Teologica del Triveneto e dalla Congregazione per l'Educazione Cattolica. Art. 57 - Per i casi di dubbio e per quelli non contemplati dal presente Statuto si seguono le indicazioni del Regolamento, le decisioni di volta in volta adottate dai competenti organi di governo dell'Istituto e, in ultima istanza, le norme del Diritto Canonico universale e particolare. Art. 58 – In conformità all’art. 47 dell’Istruzione si stabilisce che il passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento di studi avvenga sotto la guida della Facoltà e la responsabilità del Direttore, dopo attenta valutazione del curricolo svolto e degli esami superati da ogni studente che chiede il passaggio. Le modalità concrete vengono stabilite nel regolamento di ogni Istituto.

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REGOLAMENTO Approvato dal Consiglio di Facoltà della Facoltà di Teologia del Triveneto (Padova) e in attesa di approvazione definitiva da parte della Conferenza Episcopale Triveneto

Natura e fine Art. 1 - L'Istituto Superiore di Scienze Religiose (ISSR) di Trieste è un’istituzione accademica ecclesiastica, eretta dalla Congregazione per l'ʹEducazione Cattolica con decreto del 23 marzo 2006 (prot. N. 992/2006) e collegata alla Facoltà Teologica del Triveneto secondo il modello d’istruzione accademica a rete descritto nello Statuto della medesima (20 giugno 2005). L’ISSR è inoltre rappresentato nel Comitato degli Istituti Superiori di Scienze Religiose costituito all'interno del Consiglio di Facoltà della Facoltà Teologica del Triveneto. Art. 2 - L’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Trieste è retto dalla costituzione apostolica Sapientia christiana (29 aprile 1979), dall’Istruzione sugli Istituti Superiori di Scienze Religiose (28 giugno 2008), emanata dalla Congregazione per l'Educazione Cattolica, e dal proprio Statuto, approvato dalla Congregazione per l'Educazione Cattolica il 27 luglio 2010. Art. 3 - Il presente Regolamento dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Trieste ha come obbiettivo l’applicazione dello Statuto alle mutabili, concrete circostanze dell’Istituto. Art. 4 - L’Istituto ha lo scopo di promuovere la ricerca e lo studio delle scienze religiose e di fornire ai fedeli laici e consacrati gli strumenti necessari per una adeguata mediazione razionale tra fede e cultura, in modo che possano più efficacemente partecipare al lavoro dell'evangelizzazione ed assumere ruoli qualificati nella vita ecclesiale e nell'animazione cristiana della società in cui vivono. Art. 5 - L'Istituto prevede un curriculum di studi triennale per un numero complessivo di 180 ECTS, pari a 112 crediti ecclesiastici e a 1.344 ore di insegnamento. Al completamento degli studi triennali viene conferito il grado accademico di Laurea in Scienze Religiose, che nell'ordinamento civile corrisponde al titolo di Laurea. Art. 6 - L'Istituto ha sede presso i locali del Seminario Vescovile di Trieste (Via Besenghi, 16 – 34143 Trieste).

Autorità accademiche Art. 7 - L’Istituto è governato da autorità comuni con la Facoltà Teologica del Triveneto e da autorità proprie. Le autorità comuni sono il Gran Cancelliere, il Preside, il Consiglio di Facoltà. Le autorità proprie sono il Moderatore, il Direttore e il Consiglio di Istituto. Moderatore Art. 8 - Il Moderatore dell'Istituto è il Vescovo di Trieste, il quale esercita le proprie competenze a norma dell'art. 12 dello Statuto. Direttore Art. 9 - Il Direttore dell’Istituto è nominato dal Gran Cancelliere, con il parere favorevole del Consiglio di Facoltà, scelto fra una terna di Docenti stabili indicati dal Consiglio di Istituto dell’ISSR e con il nulla osta del Moderatore dello stesso. Esercita le proprie competenze a norma dell'art. 15 dello Statuto.

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Art. 10 - La procedura per la designazione e la nomina del Direttore è la seguente: a) il Collegio plenario dei Docenti dell’Istituto esprime il proprio parere mediante l'indicazione di tre preferenze con scrutinio segreto. b) Il Consiglio di Istituto, sentito il parere espresso dal Collegio plenario dei Docenti, designa la terna dei nominativi da proporre al Moderatore. Hanno diritto di voto tutti i membri del Consiglio, esclusi i rappresentanti degli studenti. c) Il Moderatore dell'Istituto presenta il candidato al Gran Cancelliere il quale lo nomina, dopo aver ricevuto il nulla osta della Commissione Episcopale Triveneta e del Preside della Facoltà Teologica del Triveneto.

Consiglio di Istituto Art. 11 - A norma dell'Art. 17 dello Statuto, il Consiglio di Istituto è composto dal Direttore dell’Istituto, da tutti i Docenti stabili, da due Docenti rappresentanti dei non stabili, eletti all’inizio di ogni anno accademico, dal Preside della Facoltà Teologica del Triveneto o un suo Delegato, da un Delegato del Moderatore, da due studenti ordinari eletti ogni anno dall’Assemblea degli Studenti e dal Segretario, con compiti di attuario. Art. 12 - Ai lavori del Consiglio di Istituto possono essere presenti, su invito del Direttore, il Direttore dell'Ufficio Scuola IRC della Diocesi di Trieste o altri soggetti la cui competenza sia utile ad affrontare particolari argomenti. Costoro partecipano limitatamente all'argomento trattato e senza diritto di voto. Inoltre, quando si tratta di questioni personali legate ai Docenti (nomine, aspetti disciplinari), i rappresentanti degli studenti e altri invitati non partecipano alla discussione e alla relativa votazione. Art. 13 - Il Consiglio di Istituto ha responsabilità deliberativa, diretta e specifica sulla vita dell'Istituto. Oltre ai compiti previsti all'Art. 17 dello Statuto, al Consiglio di Istituto compete: a) progettare l'attività accademica dell'Istituto; b) verificare l'attuazione del piano di studio per il triennio; c) promuovere un corretto rapporto fra Istituto e Chiesa locale; d) approvare eventuali modifiche da porre al piano degli studi; e) proporre le modifiche al Regolamento dell'Istituto, da sottoporre all'ʹapprovazione del Consiglio di Facoltà. Art. 14 - Le deliberazioni del Consiglio di Istituto sono valide se sono prese a maggioranza dei votanti, se gli aventi diritto sono stati convocati per iscritto almeno sette giorni prima (tramite lettera, e-mail o fax), e se sono presenti almeno i due terzi degli aventi diritto. Le deliberazioni riguardanti le persone saranno prese a scrutinio segreto. Le deliberazioni del Consiglio di Istituto dovranno essere comunicate a tutti i rispettivi membri. Art. 15 - Il Consiglio di Istituto è convocato dal Direttore almeno due volte l'anno e, in via straordinaria, su richiesta della maggioranza del Consiglio stesso. Al termine della seduta il Segretario redige il verbale che sarà presentato per l'approvazione da parte del Consiglio nella seduta successiva.

Docenti Art. 16 - I Docenti dell'Istituto si dividono in stabili (ordinari e straordinari) e non stabili (incaricati, assistenti o invitati).

Nomina dei Docenti stabili Art. 17 - I Docenti stabili sono nominati dal Gran Cancelliere.

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Art. 18 - Spetta al Consiglio di Facoltà della Facoltà Teologica del Triveneto stabilire il numero fisso di posti a Docenti stabili ordinari dell’ISSR di Trieste in rapporto alle esigenze dell'attività accademica e didattica. Tale numero non potrà essere inferiore a quattro, in conformità all’Art. 20 dello Statuto. Art. 19 - La procedura di cooptazione per la nomina dei Docenti stabili avviene in stretta collaborazione tra Facoltà e Istituto, nel modo seguente: a) il Consiglio di Istituto verifica i requisiti del Docente candidato (cfr. Statuto FTTr, Art. 22-23), chiede il nulla osta al Moderatore e prepara la documentazione richiesta (curriculum vitae et operum, considerando in modo particolare le pubblicazioni più significative); b) il Direttore dell'Istituto presenta il candidato alla Commissione della Facoltà; c) la Commissione designa la terna dei censori per la valutazione delle opere del Docente candidato alla stabilità. I Docenti revisori potranno essere scelti anche da altre Facoltà o Istituti, italiani o stranieri; d) la Segreteria dell'Istituto invia ai censori con lettera del Direttore la documentazione da esaminare e raccoglie la loro valutazione scritta da trasmettere al Preside della Facoltà. La valutazione deve essere inviata entro 60 giorni in maniera riservata al Direttore dell'Istituto. I censori devono rimanere conosciuti solo al Direttore e alla Commissione; e) la Commissione valuta i giudizi scritti pervenuti e tramite il Preside della Facoltà ne presenta un giudizio sintetico al Consiglio di Facoltà e alla Commissione Episcopale con richiesta del nulla osta per la nomina.

Collegio plenario dei Docenti Art. 20 - Il Collegio plenario dei Docenti è composto da tutti i Docenti impegnati, a qualunque titolo, nell'Istituto e dal Segretario in qualità di attuario. Si riunisce almeno due volte l'anno, per favorire la crescita dell'Istituto nell'insegnamento e nella ricerca scientifica. Art. 21 - Il Collegio plenario dei Docenti nomina ogni anno due rappresentanti tra i Docenti non stabili per il Consiglio di Istituto (cfr. Art. 25 dello Statuto). I rappresentanti possono essere riconfermati per altri due mandati consecutivi.

Doveri dei Docenti Art. 22 - Oltre che impartire le lezioni e dirigere le dissertazioni di laurea e i seminari loro affidati, i Docenti devono disporre un tempo per ricevere i loro studenti. Art. 23 - I Docenti sono invitati ad accettare con diligenza l’elezione a essere membri del Consiglio di Istituto o di altri organi collegiali o commissioni, e ad assumere volentieri eventuali incarichi affidati dall’autorità competente. Art. 24 - I Docenti devono partecipare ai processi di valutazione attuati nell’Istituto.

Docenti assistenti Art. 25 - Nei casi in cui si ritenga opportuno, il Direttore potrà consentire che un Docente venga affiancato da un Docente assistente, il quale lo supporterà nello svolgimento dell’insegnamento del proprio corso.

Docenti emeriti Art. 26 - Il titolo di Docente emerito è riservato ai Docenti che hanno raggiunto il limite di età.

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Art. 27 - I Docenti diventano emeriti ipso facto alla fine dell’anno accademico nel quale raggiungono i 70 anni di età. Art. 28 - Gli emeriti non hanno diritto a far parte del Consiglio di Istituto o di altri organismi statutari, né possono svolgere attività di docenza nei corsi prescritti. Possono tuttavia, con il consenso del Direttore, continuare a insegnare corsi opzionali, moderare seminari e dirigere dissertazioni di laurea fino a 75 anni, età alla quale cessa la loro attività docente.

Segretario Art. 29 - L’Ufficio di Segreteria è gestito dal Segretario dell’Istituto, che può essere coadiuvato da personale ausiliario e ha le seguenti competenze: a) eseguire le decisioni del Direttore e del Consiglio di Istituto; b) ricevere e controllare i documenti degli studenti per quanto concerne le domande di iscrizione all’Istituto, di ammissione agli esami e di conseguimento dei gradi accademici; c) assicurare l’ordine nell’Istituto e informare subito le competenti autorità accademiche su quanto ritenga necessario per raggiungere tale scopo; d) conservare i documenti ufficiali e autenticarli con la propria firma; e) curare la redazione dei registri e dei documenti riguardanti l’iscrizione degli studenti, gli esami, i corsi, i seminari di studio, le dissertazioni scritte e i diplomi; f) compilare l’annuario, il calendario e l’orario delle lezioni e degli esami, i certificati e gli attestati. Art. 30 - Il Segretario è nominato dal Moderatore per un quadriennio, su proposta del Direttore. In seguito può essere riconfermato. Art. 31 - La Segreteria funziona presso la sede del Seminario Vescovile di Trieste di Via Besenghi 16, e rimane aperta al pubblico i giorni lunedì, mercoledì e venerdì dalle 17:00 alle 19:00. La Segreteria rimane chiusa al pubblico durante le vacanze natalizie e pasquali e nel mese di agosto.

Economo Art. 32 - L’Economo è il responsabile della gestione economica dell’Istituto. È nominato dal Moderatore, sentito il Direttore, per un quadriennio. L’incarico è rinnovabile. Art. 33 - All’Economo spetta: a) provvedere agli adempimenti civilistici, fiscali e previdenziali mantenendo il contatto e operando in sinergia con il Seminario Vescovile di Trieste, a cui l’Istituto è legato per l’ambito amministrativo; b) redigere il bilancio preventivo sulla base delle indicazioni date dal Consiglio di Amministrazione; c) mettere in esecuzione quanto stabilito dal bilancio preventivo in accordo con il Direttore; d) controllare la copertura economico-‐-finanziaria delle attività messe in atto; e) gestire tutte le attività finanziarie; f) redigere il bilancio consuntivo.

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Consiglio di Amministrazione Art. 34 - Il Consiglio di Amministrazione è composto dai seguenti consiglieri: a) il Moderatore, o un suo Delegato; b) il Direttore dell’Istituto; c) l’Economo dell’Istituto, che funge da Segretario del Consiglio stesso, e partecipa senza diritto di voto; d)due consiglieri indicati dal Consiglio di Istituto.

Art. 35 - Il Consiglio di Amministrazione è convocato almeno due volte l’anno e dura in carica tre anni. Art. 36 - Spetta al Consiglio di Amministrazione: a) approvare i bilanci preventivo e consuntivo; b) accettare e destinare eventuali contributi e sovvenzioni esterne erogati all’Istituto, nel rispetto dei vincoli stabiliti dai donatori; c) determinare le tasse accademiche a carico degli studenti; d) determinare le politiche di remunerazione dei Docenti; e) determinare l’entità dei fondi destinati ad assicurare il diritto allo studio, anche mediante esoneri e riduzioni delle tasse accademiche concesse annualmente agli studenti in necessità o meritevoli, secondo le procedure approvate; f) verificare e provvedere alla copertura economica dei costi per le singole voci di spesa studiando le strategie di reperimento dei fondi.

Rinuncia Art. 37 - La rinuncia ad una carica deve essere fatta per iscritto e diretta alla autorità che ha fatto la nomina indicando i motivi della rinuncia perché possano essere valutati. La rinuncia deve essere accettata dall’autorità competente. Art. 38 - La rinuncia a incarichi affidati dal Consiglio di Istituto va fatta per iscritto al Direttore, indicando i motivi della rinuncia, perché possano essere da lui valutati.

Studenti Art. 39 - Si intendono per studenti tutti i soggetti che, ai fini della loro formazione, intrattengono una relazione continuata con l’Istituto, attraverso l’immatricolazione nel ciclo triennale di studi o in genere a corsi offerti dall’Istituto, dal momento nel quale inizia il rapporto con l’Istituto sino a quando l’iscrizione cessa i suoi effetti. Art. 40 - Uno studente viene immatricolato quando, ammesso dal Direttore dell’Istituto ed esibiti i documenti richiesti, riceve dalla Segreteria il proprio numero di matricola. Art. 41 - Con l’immatricolazione, lo studente gode dei diritti ed è tenuto ai doveri che lo Statuto e il Regolamento sanciscono in riferimento agli studenti dell’Istituto. Art. 42 - Quando uno studente cambia indirizzo o stato di vita, deve comunicarlo alla Segreteria perché siano dovutamente rettificati i dati assunti al momento dell’immatricolazione. Art. 43 - Se uno studente rinuncia a proseguire gli studi all’Istituto, deve consegnare in Segreteria una lettera nella quale dichiara la sua decisione. Art. 44 - Gli studenti si distinguono in ordinari, straordinari, fuori corso, uditori e ospiti.

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Art. 45 - Sono iscritti come studenti ordinari al ciclo che conduce al Diploma di Laurea in Scienze Religiose coloro che frequentano tutti i corsi prescritti dall’Istituto. Per essere ammessi come studenti ordinari è necessario essere in possesso del titolo di studio secondario di secondo grado richiesto per l’iscrizione all’Università statale. A discrezione del Direttore, potrà essere richiesta agli studenti la frequenza previa di qualche corso integrativo, con il regolare superamento dei rispettivi esami. Art. 46 - Sono iscritti come studenti straordinari coloro che, pur frequentando tutte le discipline o una buona parte di esse con l’intenzione di sostenere i relativi esami, mancano del titolo prescritto per l'iscrizione. Art. 47 - Sono iscritti come studenti fuori corso coloro che, avendo frequentato tutti i corsi previsti per il proprio ciclo di laurea, non hanno superato gli esami prescritti ovvero coloro che iscritti come ordinari per gli anni previsti dal proprio ciclo di laurea non hanno frequentato tutti i corsi. Art. 48 - Sono iscritti come studenti uditori coloro che hanno ottenuto dal Direttore la facoltà di frequentare uno o più corsi a titolo d’interesse culturale, anche senza l’intenzione di sostenere i relativi esami. Art. 49 - Sono iscritti come studenti ospiti coloro che, già iscritti in un istituto collegato o affiliato alla Facoltà Teologica del Triveneto, con il nulla osta del Direttore del loro ciclo di studi, domandano di frequentare alcuni corsi, sostenendone i relativi esami. Tali studenti, ammessi senza l'onere dell'iscrizione, sostengono unicamente le spese legate al corso secondo le modalità degli studenti uditori.

Diritti degli studenti Art. 50 - L’Istituto riconosce negli studenti quei diritti inalienabili derivanti dalla condizione di persone libere e responsabili inserite in una comunità accademica. Essi possono essere fatti valere da tutti, indistintamente, senza riguardo alla condizione clericale o secolare, alla razza, al sesso, alla religione, nel rispetto dei fini istituzionali dell’Istituto e della libertà altrui. Art. 51 - Tra questi diritti ricordiamo: a) il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero; b) il diritto di associarsi con altri; c) il diritto a ricevere una informazione tempestiva, trasparente ed esaustiva riguardo alla propria situazione di studente e al percorso formativo intrapreso. Art 52 - Lo studente che ritenga di essere stato oggetto di un atto amministrativo lesivo nei suoi confronti, può adire all’autorità superiore per far valere i propri diritti. Art. 53 - Per facilitare la fruizione dei propri diritti, l’Istituto offre alcuni servizi finalizzati a rendere più agevole il percorso formativo e la vita accademica, tra cui: a) consulenza in tema di agevolazioni di pagamento dei diritti amministrativi; b) servizi bibliotecari, secondo l’apposito Regolamento della Biblioteca del Seminario Vescovile di Trieste; c) servizi di tipo informatico, per i quali sarà prevista una registrazione dell’utente: accesso alla rete internet e servizi segretariali on-line (Di.Sci.Te).

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Art. 54 - I suddetti servizi sono oggetto di continuo miglioramento e pertanto possono evolvere nel tempo. Gli studenti hanno diritto di fruirne secondo la disponibilità e nell’osservanza delle norme di accesso.

Doveri degli studenti Art. 55 - Gli studenti sono tenuti a soddisfare gli impegni formativi assunti con l’iscrizione, osservando comportamenti che consentano e favoriscano il corretto e proficuo svolgimento delle attività didattiche, delle prove di verifica del profitto, delle attività di ricerca. Per questo vi si dovranno applicare con diligenza e prontezza, mettendo in atto le attenzioni che permettano loro di studiare nelle migliori condizioni. Art. 56 - Agli studenti è fatto obbligo di avere cura delle strutture presso le quali svolgono il loro impegno di studio, nonché di conformare a lealtà e correttezza ogni loro comportamento in seno alla comunità educativa, rendendo testimonianza costante e visibile anche attraverso un positivo senso di appartenenza. Art. 57 - Fermo restando quanto previsto dal Codice di Diritto Canonico per i chierici e per i membri di Istituti di Vita Consacrata, allo studente è richiesto un abbigliamento che valorizzi il decoro personale ed esprima rispetto per l’istituzione accademica.

Norme etiche di comportamento Art. 58 – L’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Trieste promuove la formazione integrale di persone atte allo svolgimento di ministeri ecclesiali e altri servizi, la formazione intellettuale e umana acquisita e maturata durante il percorso degli studi. Perciò l’Istituto attende dal suo corpo docente e dai suoi studenti un alto livello di impegno e di dedizione, una spiccata maturità umana e una condotta conforme ai buoni costumi, al Vangelo e alle norme che regolano la vita accademica. Art. 59 – Sono considerate azioni che in modo molto grave vano contro i buoni costumi e l’etica accademica e, quindi, costituiscono una infrazione molto grave della disciplina accademica: a) la violazione esterna della morale cattolica; b) il sostenere da parte di un Docente una dottrina condannata dalla Chiesa o ritenuta pericolosa o nociva per gli studenti; c) la falsificazione di documenti o informazioni amministrative; d) l’asportazione o il tentativo di asportazione di libri o documenti della Biblioteca; e) il plagio di un opera scritta (elaborati e/o dissertazioni), cioè l’inclusione di un testo preso da un altro autore senza la consueta indicazione e il riferimento preciso alla fonte; f) la consegna, sotto il proprio nome, di un elaborato scritto da un altro; g) la consegna, come elaborato di un corso, di uno scritto già presentato per adempiere gli obblighi di un altro corso; h) l’essersi procurato, in qualsiasi modo, il questionario del compito scritto prima dell’esame; i) se Docente, l’aver procurato agli studenti il questionario del compito scritto prima dell’esame; j) la falsificazione della documentazione citata in un’opera scritta. Art. 60 – Sono considerate azioni che in modo grave vanno contro l’etica accademica e, quindi, costituiscono una riprovevole infrazione della disciplina accademica: a) la mancanza del dovuto rispetto ad altre persone;

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b) il danneggiamento di libri o di altri documenti della Biblioteca, di apparecchiature, di oggetti o di strutture dell’Istituto; c) la comunicazione, durante un esame scritto, con altri per dare o ricevere aiuto; d) la copiatura, durante un esame scritto, dal compito di un altro o la consultazione di note o fonti non espressamente permessa dall’esaminatore.

Comportamenti non permessi Art. 61 - Di seguito si elencano alcuni comportamenti che – per la loro natura di occasione di disturbo o di possibile danneggiamento alle cose o strutture – sono disdicevoli e pertanto vietati. Tali comportamenti, in funzione delle circostanze e dell’eventuale colpa o dolo soggettivi, possono rivestire il carattere di gravità ai fini disciplinari: a) qualunque attività che possa arrecare turbativa allo svolgimento delle attività accademiche, deteriorare le strutture, gli arredi e le dotazioni dell’Istituto o recare molestia ai Docenti, al personale non docente o agli altri studenti. In caso di danneggiamento, deterioramento o lordura delle strutture, delle dotazioni o degli arredi, lo studente responsabile è obbligato al risarcimento del danno; b) l’uso nel corso delle lezioni di telefoni cellulari e di ogni altro dispositivo di comunicazione elettronica, che dovranno permanere quantomeno con la suoneria disinserita; l’uso di giochi elettronici e di lettori multimediali; l’uso di computer portatili non finalizzato alla partecipazione alla lezione; c) l’utilizzo della rete telematica dell’Istituto e dell’accesso ad internet da esso offerto per fini personali non riconducibili allo studio, alla ricerca scientifica, all’insegnamento o all’attività accademica in genere; d) l’asporto dalla Biblioteca, anche temporaneo, di libri ed altro materiale, senza il consenso degli operatori; e) la riproduzione abusiva di libri, altre pubblicazioni, programmi informatici ed ogni altra opera o prodotto tutelato dalle norme sul diritto d’autore e sul copyright, messo a disposizione dall’Istituto come legittimo proprietario o detentore dei diritti d’uso. Art. 62 - Nelle aule dell’Istituto è vietato: fumare, introdurre animali e – salvo esplicita autorizzazione – introdurre e consumare alimenti e bibite.

Comportamenti sanzionabili Art. 63 - Di seguito si elencano, a titolo esemplificativo e non esaustivo, alcune mancanze considerate gravi ai fini della rilevanza disciplinare. Esse sono sanzionabili indipendentemente dal luogo dove vengono commesse, salvo i casi in cui sia stabilito diversamente. La gravità oggettiva delle stesse mancanze può risultare accentuata qualora esse costituiscano motivo di ulteriore scandalo morale, in quanto commesse da studente di un ente accademico ecclesiastico: a) le manifestazioni pubbliche contro la fede e la morale; b) la disubbidienza contumace ed irriverente nei confronti delle autorità o dei Docenti dell’Istituto; le ingiurie gravi, con le parole o con i fatti, contro qualsiasi persona appartenente alla comunità accademica; c) il notorio scandalo morale o la commissione di un delitto grave; d) la contumace disubbidienza collettiva alle norme dell’Istituto, e il tumultuoso turbamento dell’ordine accademico; e) le molestie sessuali; f) qualsiasi comportamento gravemente lesivo della dignità della persona; g) la consultazione di siti internet pornografici o che istighino all’odio razziale e alla violenza, o comunque lesivi della dignità dell’uomo e della donna;

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h) l’accesso all’Istituto in stato di ebbrezza e l’abuso di bevande alcoliche all’interno e nelle pertinenze dell’Istituto; i) l’accesso all’Istituto sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope e la loro assunzione o detenzione, eccetto il caso di un loro uso terapeutico, certificato nelle forme di legge; j) lo spaccio, la cessione o l’offerta ad altri, nei locali e nelle pertinenze dell’Istituto, di sostanze stupefacenti o psicotrope; k) la formazione o la presentazione di certificazioni, di auto-certificazioni o di dichiarazioni ideologicamente o materialmente false, ivi comprese le false attestazioni della presenza alle lezioni; l) l’alterazione delle prove di esame, in particolare mediante: l’introduzione in aula di testi precompilati, la copiatura di elaborati altrui, la ricezione con qualsiasi mezzo di documenti od informazioni redatti da terzi, l’uso di libri e dispense non consentiti; la sostituzione di altro studente; la connivenza nella copiatura del proprio elaborato da parte di terzi; m) il plagio gravemente lesivo della proprietà intellettuale di un’opera altrui, se commesso nella presentazione di un elaborato finalizzato all’ottenimento del grado accademico; n) il plagio gravemente lesivo della proprietà intellettuale di un’opera altrui, se commesso recidivamente nella presentazione di un elaborato finalizzato al superamento di un esame.

Rappresentanza degli studenti Art. 64 - All'inizio dell'anno accademico, gli studenti eleggono i propri rappresentanti con il compito di sottoporre al Direttore problemi ed esigenze degli studenti. A sua volta il Direttore si riserva di convocare i rappresentanti degli studenti per trattare eventuali questioni connesse con la vita e l'attività dell'Istituto. I rappresentanti di classe possono essere rieletti una sola volta consecutivamente. Art. 65 - Si dà facoltà agli studenti di radunarsi in assemblea di classe o generale non più di due volte all'anno, su richiesta dei rappresentanti di corso. L'orario e le modalità dell'assemblea devono venire concordate con il Direttore.

Iscrizioni Art. 66 - Gli studenti, all'atto dell'iscrizione, sono tenuti a un colloquio con il Direttore e devono presentare in Segreteria: a) domanda scritta su apposito modulo, compilato in tutte le sue parti; b) due fotografie formato tessera; c) fotocopia di un documento valido di identità; d) permesso di soggiorno per gli studenti di nazionalità non italiana; e) diploma di maturità in copia conforme all'originale; f) lettera di presentazione: per i laici, dichiarazione del proprio parroco, o in casi particolari di un altro sacerdote, attestante l'idoneità a frequentare l'Istituto; per i consacrati, la dichiarazione del proprio superiore che autorizza la frequenza ai corsi; g) documentazione di eventuali corsi frequentati (masters, lingue straniere abilitazioni ed altro) e di titoli conseguiti (universitari); h) dichiarazione sottoscritta dagli studenti nella quale si impegnano ad accettare incondizionatamente tutte le norme prescritte nel presente Regolamento, del quale ricevono copia; i)quietanza di pagamento della tassa di iscrizione.

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Art. 67 - Non è consentito essere iscritto contemporaneamente come studenti ordinari a un altro Istituto o Facoltà, siano essi civili o ecclesiastici. Art. 68 - Le domande di iscrizione devono essere presentate presso la Segreteria dell'Istituto negli orari ed entro il termine stabilito nel calendario accademico. Dopo tale termine altre domande di iscrizione potranno essere accettate con il consenso del Direttore, che valuterà l'opportunità dell'inserimento e accerterà che sia possibile usufruire dei due terzi delle ore di lezione di ogni singolo corso frequentato. Art. 69 - L'iscrizione agli anni successivi avviene mediante la compilazione di un apposito modulo e il versamento dell'importo stabilito per i diritti amministrativi. Art. 70 - Lo studente fuori corso, versata la tassa stabilita di anno in anno, può frequentare i corsi che gli mancano per completare il piano di studi previsto e sostenere gli esami dei corsi seguiti. Art. 71 - La tassa di iscrizione dà diritto a sostenere gli esami fino alla sessione ordinaria invernale successiva all'anno accademico in cui si è stati iscritti, compreso l'esame finale.

Diritti amministrativi Art. 72 - All'atto dell'iscrizione gli studenti si impegnano a versare, secondo le modalità previste, l'importo per i diritti amministrativi stabilito annualmente. Art. 73 - Chi non regolarizza la propria posizione secondo le modalità previste non viene considerato iscritto all'Istituto. Art. 74 - Gli studenti uditori versano una quota di iscrizione fissata di anno in anno più una quota per ogni corso che intendono frequentare. Art. 75 - Gli studenti fuori corso sono tenuti ad iscriversi versando la quota prevista di anno in anno.

Orario delle lezioni Art. 76 - Le lezioni avranno luogo il lunedì, il mercoledì e il venerdì. I corsi opzionali e i seminari di studio, invece, potranno aver luogo in altre giornate o in altra sede. Art. 77 - L’orario delle lezioni è il seguente: 1ª ora: 16:00 – 16:45 2ª ora: 16:45 – 17:30 3ª ora: 17:40 – 18:25 4ª ora: 18:30 – 19:15 5ª ora: 19:15 – 20:00

Frequenza ai corsi Art. 78 - La natura dello studio delle scienze religiose richiede la partecipazione attiva e regolare alle lezioni. Per questo la frequenza è obbligatoria. a) Coloro che non possono frequentare regolarmente le lezioni sono tenuti ad essere presenti almeno ai due terzi delle ore complessive di ciascun corso. b) Chi non raggiunge il numero di frequenze richieste deve frequentare il corso nei successivi anni accademici.

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c) La frequenza ai corsi seminariali deve essere continuativa e superiore al 75%. Gli elaborati vanno consegnati nei termini opportunamente indicati. Dopo tale data la Segreteria non garantisce la consegna dei testi al Docente per la valutazione. Art. 79 - La presenza alle lezioni verrà certificata mediante un apposito “foglio firme”. Inoltre, verranno effettuate periodiche verifiche nelle modalità indicate dalla Direzione. Art. 80 - Gli studenti non potranno entrare in aula a lezione iniziata e nemmeno uscire prima della sua conclusione. Coloro che, per seri motivi, necessiteranno di entrare e uscire fuori orario, dovranno richiedere un'autorizzazione scritta alla Direzione. Art. 81 - Eventuali deroghe all'obbligo di frequenza possono essere concesse in via eccezionale e per gravi motivi (malattia, gravidanza, lavoro) solo dal Direttore, presentando richiesta scritta e allegando la debita documentazione. In ogni caso la frequenza non deve scendere sotto la metà delle ore previste per ciascun corso. La Direzione informerà il Docente del corso dell'eventuale impedimento da parte dello studente, valutando l'opportunità di integrare la prova d'esame con una ulteriore elaborazione.

Omologazione degli esami già sostenuti Art. 82 - È possibile chiedere l'omologazione di corsi e di esami sostenuti presso Università, Facoltà e Istituti Teologici, purché questi corrispondano sostanzialmente a quelli dell’Istituto per numero di ore, programmi e idoneità dei Docenti. Art. 83 - Per ottenere l'omologazione lo studente deve presentare un certificato di esami della Segreteria della Facoltà o dell'Istituto presso il quale ha sostenuto l'esame, nel quale sia specificato il titolo del corso, i crediti, o il numero di ore complessive, la valutazione e la data dell'esame. Art. 84 - Le richieste di omologazione, corredate dai programmi ufficiali dei corsi frequentati, verranno accolte o respinte a giudizio insindacabile del Direttore. Art. 85 - I voti dei corsi omologati non vengono trascritti in Segreteria e nel libretto d'esame e non vengono computati nella media finale. Art. 86 - Se il numero di crediti omologati equivale o è superiore a 48 ECTS, si dà la possibilità di iscriversi all’anno successivo, fatte salve le necessarie integrazioni. Art. 87 - Per gli studenti non provenienti dagli Istituti affiliati alla Facoltà Teologica del Triveneto non è consentito essere ammessi al conseguimento del titolo di Laurea in Scienze Religiose solo sulla base di omologazione dei corsi frequentati altrove. Si richiede allo studente la frequenza di un numero di corsi interni all'Istituto pari almeno a 30 ECTS. Art. 88 - Le richieste di omologazione vanno presentate al momento dell'iscrizione e comunque non oltre la fine del primo mese di frequenza alle lezioni.

Esami Art. 89 - Sono previste tre sessioni ordinarie di esami: a) la sessione invernale, alla fine del primo semestre; b) la sessione estiva, alla fine del secondo semestre; c) la sessione autunnale, all'inizio dell'anno accademico.

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Art. 90 - In caso di necessità, il Direttore può fissare una sessione straordinaria di esami. Inoltre, il singolo Docente, per motivi didattici e dopo aver ottenuto l’autorizzazione del Direttore, potrà stabilire una prova d’esame nel corso delle lezioni annunciandola preventivamente agli studenti. Art. 91 - Nella sessione straordinaria è possibile sostenere gli esami soltanto dei corsi che sono terminati nel semestre immediatamente precedente la sessione stessa. Art. 92 - L'esame di un corso può essere sostenuto a partire dalla sessione immediatamente successiva al termine del corso stesso. Art. 93 - L'orario di convocazione e l'ordine degli esaminandi per ciascun appello vengono fissati e opportunamente notificati dalla Segreteria. Tutti gli studenti iscritti per ciascun appello sono tenuti a essere reperibili a partire dell'ora di inizio indicata. Situazioni particolari legate a impedimenti insuperabili vanno dichiarate per tempo alla Direzione, con cui si potranno valutare le possibilità di ammissione all'esame. Art. 94 - La domanda di iscrizione agli esami dovrà essere presentata entro il termine previsto dal calendario accademico e sarà accettata a condizione che si sia in regola con le norme di iscrizione e con il versamento dei diritti amministrativi, e che si siano frequentate almeno i due terzi delle lezioni del corso. Art. 95 - Si concede la facoltà di cambiare l'appello nel quale si è iscritti o di ritirarsi dall'esame purché lo si richieda alla Segreteria almeno 72 ore prima dell'esame. La comunicazione può essere effettuata di persona, telefonicamente o attraverso e-mail, e farà fede l'ora di invio. Dopo il termine di 72 ore è possibile ritirarsi dall'esame presentandosi all'appello e dichiarando al Docente esaminatore la propria rinuncia. Art. 96 - Qualora non si ottemperi a quanto sopra prescritto o non ci si presenti all'ʹappello nelle modalità stabilite, il medesimo esame potrà essere nuovamente sostenuto a partire dalla sessione successiva. Eventuali impedimenti per malattia o altre cause gravi saranno valutati dal Direttore, il quale potrà consentire allo studente di ripetere l’esame nella stessa sessione. Art. 97 – Spetta al Docente scegliere la modalità mediante la quale esaminare gli studenti (forma orale, scritta, mista), dovendo indicarla durante lo svolgimento del corso. Art. 98 - Il voto viene espresso in trentesimi secondo il seguente significato: 1 – 17 non approvato 18 – 19 sufficiente gravi lacune di contenuto e di esposizione, anche se unite a qualche risposta sufficiente 20 – 22 discreto carente visione globale della materia con lacune su punti qualificanti, anche se accompagnata da qualche buona risposta 23 – 25 buono inquadramento non sufficientemente chiaro dei temi del programma, con lacune su qualche argomento importante e con difficoltà espressive, all'interno di una sufficiente comprensione generale della materia 26 – 28 molto buono buona conoscenza e buona esposizione di tutto il programma, con alcune incertezze o piccole lacune in qualche argomento

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29 – 30 eccellente organica assimilazione di tutto il programma del corso con capacità di collegamento fra le varie parti ed esposizione brillante e precisa nel linguaggio. Merita il massimo dei voti lo studente che ha anche approfondito personalmente qualche punto del programma, sia su segnalazione bibliografica del Docente, sia per scelta personale. Art. 99 - È concesso allo studente di ritirarsi durante l'esame o di rifiutare il voto. In questi casi il Docente registrerà sul verbale (non sul libretto dello studente) “ritirato”. Se la prova è valutata non sufficiente, il Docente scrive sul verbale (non su libretto dello studente) “non approvato”. Art. 100 - Lo studente che accetta il voto deve controfirmare il verbale d'ʹesame già firmato dal Docente esaminatore. Nell'esame orale la firma per accettazione va fatta al termine dell'esame stesso; nell'esame scritto la firma va rilasciata in Segreteria entro un mese dalla pubblicazione dei risultati. Dopo tale termine, qualora il verbale non fosse ancora firmato, il voto viene ritenuto accettato. Il voto accettato, non può essere rifiutato successivamente. Art. 101 - Coloro che non hanno ottenuto una valutazione positiva o che hanno rifiutato il voto possono ripetere l'esame a partire dalla sessione successiva. Non è consentito ripetere l'esame nella stessa sessione. Art. 102 - Nel caso in cui lo studente non superi l'esame per tre volte è tenuto a frequentare nuovamente il corso. Art. 103 - Per quanto riguarda gli esami e il conseguimento dei titoli, l'anno accademico termina con la sessione invernale dell’anno accademico successivo a quello in cui si sono frequentati i corsi. Art. 104 - I Docenti che terminano l'insegnamento presso l'Istituto sono tenuti a essere presenti agli appelli di esame del proprio corso fino alla sessione invernale dell'anno accademico successivo a quello in cui si è svolto il corso. Successivamente, gli studenti sono tenuti a sostenere l'esame con il Docente che subentra nel corso. Art. 105 - Previa iscrizione annuale, gli studenti fuori corso potranno sostenere gli esami mancanti entro cinque anni dalla fine del corso. Dopo tale termine sarà necessario frequentare nuovamente i corsi relativi. Art. 106 - Completati gli esami e le prove richieste, gli studenti straordinari e gli studenti uditori possono richiedere un “attestato di frequenza” ai corsi e un’attestazione degli esami sostenuti.

Corsi di specializzazione Art. 107 - Il piano degli studi del triennio prevede occasionalmente la frequenza di corsi di specializzazione, corsi seminariali, corsi opzionali e laboratori. Questi corsi hanno la finalità di abilitare lo studente alla ricerca, alla produzione di un elaborato scritto e all'esposizione, e possono servire d'avvio per la stesura dell'elaborato della tesi di Laurea in Scienze Religiose.

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Norme per il conferimento del titolo di Laurea in Scienze Religiose Art. 108 - Possono accedere all'esame finale per conseguire il titolo di Laurea in Scienze Religiose gli studenti ordinari che hanno completato i primi tre anni del curriculum di studi in Scienze Religiose. Art. 109 - I requisiti richiesti per poter conseguire il titolo di Laurea in Scienze Religiose sono: a) aver superato le verifiche di profitto prescritte, con esito positivo; b) attestare la conoscenza di una lingua straniera, anche a mezzo di certificazioni esterne ufficiali, purché ne attestino una conoscenza di livello “intermedio”, come stabilito dal Common European Framework (CEFR); c) aver composto un elaborato scritto; d) aver superato con esito positivo l'ʹesame finale.

L'elaborato scritto Art. 110 - Nel corso del terzo anno lo studente sceglie un professore come relatore per l'elaborato scritto tra i Docenti dell'ʹIstituto precisando, di comune accordo, il soggetto della ricerca. Art. 111 - Lo studente compila e consegna alla Segreteria uno schema, nel quale specifica il titolo, la finalità della ricerca, una traccia di sviluppo dell'argomento affrontato e la bibliografia. Lo schema deve essere controfirmato dal Docente scelto e successivamente dal Direttore. Art. 112 - L'elaborato – che deve essere inedito e comunque non presentato in passato per il conseguimento di gradi accademici civili o ecclesiastici – consiste in un lavoro dattiloscritto di lunghezza compresa dalle 40 alle 70 cartelle di circa 1.800 battute ciascuna, compilato secondo le norme metodologiche, bibliografiche e tipografiche indicate dalla Segreteria. Art. 113 - L'elaborato scritto deve dimostrare nel candidato la capacità di istruire lo status quaestionis dell'argomento affrontato e di impostare un percorso di ricerca scientifica. Art. 114 - Completata la stesura dell'elaborato, lo studente ne consegna alla Segreteria tre copie cartacee rilegate e una copia digitale in CD, contestualmente all'iscrizione all'esame di laurea e al versamento della relativa tassa, almeno un mese prima dell'esame stesso. Art. 115 - La valutazione positiva dell’elaborato da parte del Docente relatore dà diritto allo studente di accedere all'esame finale; in caso di valutazione negativa, il candidato deve rivedere il testo secondo le indicazioni del relatore. Art. 116 - Il candidato potrà conservare come proprio il titolo depositato in segreteria per quattro anni, al termine dei quali potrà essere scelto da un altro candidato.

Plagio Art. 117 - Il plagio, ossia l’attribuzione a sé della proprietà intellettuale del testo o del contenuto di un’opera altrui, in qualunque sua parte, è una mancanza contro la giustizia e la verità. Art. 118 - Nell’ambito degli studi accademici, il plagio consiste più spesso nell’inclusione in un’opera scritta di un testo preso da un altro autore senza la consueta indicazione e il riferimento preciso alla fonte, e deve perciò essere esplicitamente sanzionato.

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Art. 119 - Il plagio riguarda soprattutto le produzioni definitivamente consegnate dallo studente come prova accademica, in particolare elaborati per il conseguimento della laurea, ma anche elaborati, esami scritti e relazioni seminariali (comprese le prove intermedie eventualmente richieste dal Docente). Art. 120 -In uno scritto ancora in fase di elaborazione e dato dallo studente al Docente per una provvisoria valutazione, anche se non si configura il plagio nel senso sopra descritto, viene leso comunque il rapporto di lealtà. Art. 121 - Commettendo un plagio, uno studente viola i doveri di giustizia e di lealtà nei confronti dei Docenti e dei propri colleghi di studio, ma soprattutto viene meno allo scopo della formazione accademica, che punta all’onestà intellettuale, alla competenza autonoma di ricerca ed espressione e all’originalità del pensiero, al servizio della verità; incorre inoltre in sanzioni specifiche, secondo quanto previsto dal Regolamento. Art. 122 - In caso di plagio, copiatura, falso ideologico e falso materiale, qualora le suddette violazioni vengano accertate durante o in previsione di prove di esame, consegna di elaborati o di tesi di laurea, in aggiunta alle sanzioni disciplinari previste, si applicano altresì le seguenti sanzioni accademiche: a) se il plagio riguarda l’elaborato conclusivo del ciclo triennale, il lavoro sarà annullato e in modo particolare potrà essere applicata la sanzione di sospendere lo studente dal diritto di presentare un altro elaborato per almeno un semestre; b) se il plagio riguarda la prova finale o una prova intermedia di un corso o seminario, l’esame sarà annullato e potrà essere applicata la sanzione aggiuntiva che la valutazione finale non possa essere superiore a 25 punti su 30. Art. 123 - Dell’avvenuto plagio e della conseguente sanzione verrà data comunicazione per iscritto al Docente relatore, allo studente, ed eventualmente, alle autorità responsabili della formazione dello studente. Art. 124 - Queste sanzioni ed eventuali altre in aggiunta, secondo la gravità del plagio, saranno irrogate conformemente alla normativa vigente e sempre con equità, tenendo conto del bene formativo e morale dello studente, che dovrà sempre essere sentito, e del bene istituzionale dell’Istituto. Art. 125 - Il candidato, alla fine del ciclo triennale, assieme al suo elaborato consegnerà, sottoscrivendo un modulo appositamente predisposto, una dichiarazione in cui garantisce di essere l'autore dell'intero testo consegnato, conformemente a queste indicazioni.

L'esame finale Art. 126 - L'esame finale per il conseguimento del titolo di Laurea in Scienze Religiose si svolge in tre sessioni annuali: invernale, estiva e autunnale, secondo le date indicate nel calendario accademico. Art. 127 - L'esame finale è pubblico e viene sostenuto davanti ad una Commissione composta da tre Docenti dell'Istituto: il Docente che ha seguito l'elaborato scritto e altri due Docenti, di cui uno funge da Presidente. Art. 128 - La composizione della Commissione, l'ordine d’esame e il tema dell'approfondimento monografico verranno stabiliti dalla Direzione e comunicati dalla Segreteria allo studente tre giorni prima dell'esame stesso.

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Art. 129 - L'esame finale è costituito da due colloqui di circa venti minuti ciascuno. Il primo consiste nella presentazione dell'argomento dell'elaborato scritto collocato nell'area tematica di riferimento. Il secondo verte su un approfondimento monografico di una delle tesi indicate dalla Direzione. Art. 130 - Al termine dell'esame, la Commissione esprime la sua valutazione in trentesimi che farà media con i voti degli esami dei corsi del triennio e con la valutazione dell'elaborato scritto.

Valutazione e conferimento del titolo Art. 131 - Il superamento delle prove per la laurea dà diritto al titolo di Laurea in Scienze Religiose. Art. 132 - La valutazione viene espressa in trentesimi facendo media: a) dei voti degli esami (influente per il 50%); b) della valutazione dell'esercitazione scritta (influente per il 20%); c) della valutazione dell'esame finale di cui all’Art. 129 (influente per il 30%). Art. 133 - L’eventuale “lode” annessa ai singoli voti degli esami sostenuti non è conteggiata nel calcolo delle valutazioni. Art. 134 - Il risultato delle valutazioni parziali non viene arrotondato ma indicato con due decimali. La valutazione finale, invece, viene arrotondata in eccesso quando i due decimali del voto raggiungono lo 0,51; in difetto in caso contrario. Art. 135 - Il titolo di Laurea in Scienze Religiose viene conferito dalla Facoltà Teologica del Triveneto.

Biblioteca e sale di lettura Art. 136 - L’accesso alla Biblioteca e alle sale di lettura è disciplinato dal Regolamento della Biblioteca del Seminario Vescovile di Trieste.

Disposizioni disciplinari Art. 137 -Lo studente si impegna ad osservare le norme che lo riguardano, previste dal presente Regolamento (cfr. Art. 61, h). Lo studente che contravviene a questo impegno e soggetto, in relazione alla gravità e alla reiterazione delle inosservanze, a una delle seguenti sanzioni: a) richiamo verbale; b) richiamo scritto; c) sospensione dalle lezioni fino a un mese, a seconda della gravità dell'ʹinosservanza; d) non ammissione a una sessione d'esame; e) dimissione o allontanamento dall'Istituto, con la conseguente privazione della condizione di studente dell’Istituto. Art. 138 - Le sanzioni di cui alle precedenti lettere (a), (b) e (c) vengono comminate direttamente dal Direttore. Le sanzioni di cui alle precedenti lettere (d) e (e) saranno applicate dal Direttore dopo essere state deliberate dal Consiglio di Istituto. Art. 139 - Il Direttore potrà comunque disporre l'eventuale immediata sospensione dello studente, qualora ciò si renda necessario per gravi motivi di ordine disciplinare.

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Art. 140 - Il diritto alla difesa è tutelato mediante ricorso. Contro i provvedimenti disciplinari disposti dal Direttore è ammesso ricorso al Consiglio di Istituto; contro i provvedimenti disciplinari disposti dal Consiglio di Istituto è ammesso ricorso al Moderatore. Art. 141 - La deliberazione adottata dal Moderatore è insindacabile e inappellabile.

Procedimento disciplinare Art. 142 - L’applicazione dei provvedimenti disciplinari deve rispondere a criteri di ragionevolezza ed equità, avuto riguardo alla natura della violazione, allo svolgimento dei fatti ed alla valutazione degli elementi di prova. Art. 143 - L’azione disciplinare è esercitata secondo i principi del giusto procedimento, valutando i fatti sanzionabili secondo l’elemento soggettivo di eventuale dolo o colpa grave nonché le circostanze. Art. 144 -Lo studente ha il diritto di ricorrere all’istanza superiore contro la decisione che gli sembri ingiusta. Art. 145 - Prima dell’eventuale irrogazione di una sanzione disciplinare, la violazione deve essere formalmente contestata allo studente mediante lettera raccomandata consegnata a mano o per posta con avviso di ricevimento, escluso il caso di richiamo verbale. Quest’ultimo dovrà essere effettuato alla presenza di almeno un membro del Consiglio di Istituto. Art. 146 - Entro dieci giorni dal ricevimento della contestazione lo studente può presentare liberamente le proprie difese all’autorità che ha avviato il procedimento, in forma scritta o chiedendo un’audizione. Art. 147 - Lo studente oggetto di un procedimento disciplinare può farsi assistere da un rappresentante degli studenti. In alternativa, lo studente potrà proporre di farsi assistere da un Docente dell’Istituto. L’assistenza può includere l’affiancamento nelle eventuali audizioni. Art. 148 - Entro venticinque giorni dalla contestazione formale, la Direzione darà comunicazione scritta dell’esito del procedimento, che può consistere nell’archiviazione – in caso di accoglimento della difesa presentata dallo studente – ovvero nell’irrogazione di una sanzione disciplinare. Art. 149 – Ove una denuncia nei confronti di un’altra persona si dimostri infondata, l’autorità competente, nell’ambito delle proprie competenze, adotterà tutte le iniziative necessarie a riabilitare la persona accusata.

Impegno Art. 150 – L’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Trieste intende garantire, in ogni modo possibile, a tutti coloro che lavorano e studiano presso l’Istituto, o lo frequentano, un ambiente sereno, in cui i rapporti interpersonali siano improntati alla correttezza, all’eguaglianza e al reciproco rispetto della libertà e dignità della persona.

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PIANO DI STUDIO PER LA LAUREA IN SCIENZE RELIGIOSE Insegnamenti CE ECTS Ore di lezione Anno primo Introduzione al Cristianesimo 2 3 24 Storia della filosofia antica e medievale 4 6 48 Storia della filosofia moderna e contemporanea 4 6 48 Introduzione Generale alla S.Scrittura 3 5 36 S.Scrittura A.T. Pentateuco –Libri storici 4 6 48 S.Scrittura N.T. Vangeli e Atti degli Apostoli 4 6 48 Introduzione e Teologia Fondamentale 5 8 60 Teologia Dogmatica (Trinitaria) 4 6 48 Teololgia Morale Fondamentale 5 8 60 Storia della Chiesa antica e medievale 3 5 36 Metodologia 1 1 12 Totale I anno 39 60 468 Anno secondo Antropologia Filosofica 3 5 36 Teoria della conoscenza e metafisica 3 5 36 S.Scrittura A.T. I Profeti 3 5 36 S.Scrittura N.T. Letteratura Paolina 3 5 36 Antropologia teologica ed escatologia 3 5 36 Cristologia 4 6 48 Morale della vita fisica e bioetica 4 6 48 Patrologia 3 5 36 Storia della Chiesa moderna e contemporanea 3 5 36 Sociologia generale e della religione 3 5 36 Psicologia generale e della religione. 3 5 36 Seminario 2 3 24

Totale II anno 37 60 444 Anno terzo Scienza e Fede 3 5 36 Filosofia della Religione 3 5 36 Filosofia morale 2 3 24 S.Scrittura A.T. i Libri Sapienziali 3 5 36 s.Scrittura N. T. Letteratura Giovannea 3 5 36 Ecclesiologia e mariologia 4 6 48 Teologia sacramentaria 4 6 48 Liturgia 2 3 24 Morale della sessualità e del matrimonio 3 5 36 Diritto canonico 4 6 48 Pedagogia generale 2 3 24 Didattica 2 3 24 Totale III anno 35 55 420 ELABORAZIONE TESI 5 TOTALE 60 420 Totale triennio 111 180 1332

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Insegnamenti previsti per l’a.a. 2016-17 Essendo stato deciso l’accorpamento dell’ISSR di Trieste a quello di Udine, nell’a.a. 2016-17 sono attivati solo i corsi del II anno. Anno secondo Antropologia Filosofica 3 5 36 Zaccaron Francesca Teoria della conoscenza e metafisica 3 5 36 Cucuzza Alessandro S.Scrittura A.T. I Profeti 3 5 36 Bortuzzo Antonio S.Scrittura N.T. Letteratura Paolina 3 5 36 Fabio La Gioia Antropologia teologica ed escatologia 3 5 36 Frausin Sergio Cristologia 4 6 48 Frausin Sergio Morale della vita fisica e bioetica 4 6 48 Pesce Paolo Patrologia 3 5 36 Canonico Stefano Storia della Chiesa moderna e contemporanea 3 5 36

Gnezda Massimo

Sociologia generale e della religione 3 5 36 Rotta Daniele Psicologia generale e della religione. 3 5 36 Detoni Marco Seminario 2 3 24 Alomoto Angelo Totali II anno 37 60 444 Sarà altresì attivato il corso di Storia della Filosofia moderna e contemporanea per gli studenti del III anno che non lo hanno ancora fatto essendo stato modificato il piano di studi nel corso del loro triennio.

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PROGRAMMI DEI CORSI ATTIVATI NELL’A.A. 2016-2017 ANTROPOLOGIA FILOSOFICA DOCENTE: PROF. ALESSANDRO CUCUZZA Obiettivi Il corso si propone di collocare la riflessione sull’uomo all’interno delle problematiche contemporanee, associando agli approfondimenti di carattere filosofico un attento esame della percezione dell’uomo che la società contemporanea ha sviluppato. L’intento è quello di fornire strumenti di lettura della realtà e dare la possibilità di un recupero di quegli elementi che favoriscono una visione che corrisponda alla piena dignità dell’uomo. Contenuti Dimensioni fondamentali della natura umana nei suoi aspetti di interiorità, di relazione con la realtà che la circonda e di apertura ad un orizzonte infinito. Diverse concezioni dell’uomo lungo la storia della filosofia Rilettura in chiave personalistica del pensiero filosofico cattolico contemporaneo Metodo Lezioni frontali volte a presentare i diversi aspetti della natura umana secondo una declinazione filosofica cristiana. Approfondimento personale con elaborazione di una tesina scritta su uno degli argomenti presentati di cui sarà tenuto conto nell’esame di verifica orale. Bibliografia FABRIS R., Corpo, anima e spirito nella Bibbia, Cittadella, Assisi, 2014 LUCAS LUCAS R., L’uomo spirito incarnato, ed. San Paolo, Cinisello Balsamo, 1993 LUCAS LUCAS R., Orizzonte verticale, ed. San Paolo, Cinisello Balsamo, 2007 MONDIN B., Antropologia filosofica, ed. Studio Domenicano, Bologna, 2006 PALUMBIERI S., L’uomo questa meraviglia, Urbaniana University Press, Roma, 1999 PALUMBIERI S., L’uomo questo paradosso, Urbaniana University Press, Roma, 2000 Ulteriore materiale bibliografico potrà essere indicato dal docente nel corso delle lezioni

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TEORIA DELLA CONOSCENZA E METAFISICA DOCENTE: PROF. ALESSANDRO CUCUZZA Prerequisiti: Storia della Filosofia Obiettivi Il corso si propone, dopo aver chiarito alcuni aspetti di fondo del rapporto tra fede e ragione, aver delimitato valore e competenza delle diverse sfere della razionalità e aver delineato un orizzonte realista nel processo conoscitivo, di addentrarsi nella riflessione sulla visione cristiana della realtà intesa come luogo della manifestazione dell’Essere, è questo il percorso classico della metafisica di stampo tomistico che vogliamo affrontare non prescindendo dall’attuale contesto segnato dal Linguistic Turn della filosofia contemporanea. Contenuti I contenuti del corso si svilupperanno dal significato e valore della razionalità e la riflessione sulla necessaria domanda del”l’oltre” nell’uomo, ad un breve percorso di carattere storico sulla metafisica classica e la sua negazione, all’esposizione delle problematiche inerenti i trascendentali e i principi dell’essere, al problema del nulla e del divenire nell’esistente, fino a giungere al discorso sulla persona intesa come vertice della metafisica stessa. Modalità di svolgimento Il corso prevede un monte ore di lezioni frontale sufficiente ad abbozzare la prima parte, inerente l’aspetto gnoseologico, e ad approfondire l’aspetto metafisico, pertanto sulla prima parte verrà chiesto e quantificato con gli studenti il necessario, ulteriore, lavoro di approfondimento da svolgere individualmente. Modalità di verifica Esame orale, nel quale oltre la conoscenza di quanto esposto in classe sarà richiesta la breve esposizione di un elaborato sulla prima parte del corso stesso. Bibliografia La parte istituzionale del corso potrà essere supportata oltre che dagli appunti delle lezioni dall’utilizzo dei seguenti manuali: Paolo Dezza, Filosofia, Pontificia Università Gregoriana, Roma, 2003 Adriano Alessi, Sui sentieri dell’essere, LAS, Roma 2004. Joseph De Finance, Conoscenza dell’Essere, Pontificia Università Gregoriana, Roma, 1998. Battista Mondin, Ontologia e Metafisica, Edizioni Studio Domenicano, Bologna, 1999. Aniceto Molinaro, Metafisica, Edizioni san Paolo, Cinisello Balsamo, 2000. Altro materiale bibliografico consigliato: Oltre a quanto verrà suggerito in classe come approfondimento soprattutto della prima parte del corso, per alcune tematiche specifiche ci avvarremo di parti dei seguenti testi: Giuseppe Pirola, Corso di metafisica, Pontificia Università Gregoriana, Roma, 2002. Vittorio Possenti, Essere e Libertà, Rubettino, Soveria M., 2004. Paul P. Gilbert, La semplicità dell’essere, Piemme, Casale Monferrato 1992. Paul P. Gilbert, La pazienza d’essere, Piemme, Casale Monferrato 1998. Ètienne Gilson, L’essere e l’essenza, Edizioni Massimo, Milano 1988. Giovanni Paolo II, Fides et Ratio, Città del Vaticano 1998. Joseph Ratzinger, Il cristianesimo oltre la tradizione, conversazione a cura di Patrich Bahners e Christian Geyer, in Micromega/ Almanacco di filosofia, 2/ 2000. Gianni Vattimo, La fine della modernità, Garzanti, Milano, 1991.

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SACRA SCRITTURA - ANTICO TESTAMENTO: PROFETI E APOCALITTICI DOCENTE : PROF. ANTONIO BORTUZZO Obiettivi Il corso si propone di accompagnare gli studenti alla conoscenza e comprensione dei testi profetici e apocalittici dell'Antico testamento inserendoli nell'ambiente storico, politico sociale e culturale nel quale sono stati composti. Contenuti Il fenomeno profetico nell'antichità; i profeti nella storia d'Israele; la formazione dei libri profetici e i principali generi letterari; il quadro socio-politico dell'VIII sec. a.C.: Amos, Osea, il "proto-Isaia", Michea; il quadro socio-politico del VII sec. a.C.: Naum, Sofonia, Abacuc, Geremia; il quadro socio-politico del VI sec. a.C.: Ezechiele, il "Deutero-Isaia"; il quadro socio-politico dei sec. V-IV a.C.: Aggeo, il Proto-Zaccaria, Abdia, il "Trito- Isaia", Malachia, Giona, Baruc e la lettera di Geremia; l'apocalittica biblica; il quadro socio-politico dei sec. III-II a.C.: Gioele, sezioni apocalittiche in Is ed Ez, il Deutero-Zaccaria, Daniele. Metodo Lezioni frontali con verifica finale orale Bibliografia: MARCONCINI B., Profeti e apocalittici, (Logos - Corso di studi biblici, 3), LDC, Torino, 2007 (II ed.). SICRE J.L., Profetismo in Israele, Borla, Roma, 1995. SPREAFICO A., La voce di Dio. Per capire i Profeti, Dehoniane, Bologna, 2002 (II ed.) ZENGER E. (ed.), Introduzione all'Antico Testamento, Queriniana, Brescia, 2005 (pp. 631-882). N.B. Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno date durante le lezioni

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SACRA SCRITTURA NUOVO TESTAMENTO: LETTERATURA PAOLINA DOCENTE: PROF. FABIO LA GIOIA

Obiettivi

Il corso si propone di offrire un primo quadro sulla vita e le lettere di S. Paolo (autentiche e pseudepigrafiche). Gli argomenti trattati, nell’esegesi di brani scelti, vogliono introdurre al pensiero dell’apostolo su alcuni grandi temi teologici, in rapporto alla vita della Chiesa di allora e di oggi.

Contenuti

I. Breve biografia su S. Paolo. II. Sguardo d’insieme sulle lettere paoline, considerando il genere epistolare e distinguendo le lettere autentiche dalle pseudepigrafiche. III. Esegesi di brani scelti (con un’adeguata introduzione a ogni lettera) in relazione ad alcune questioni di fondo del pensiero paolino. Seguendo l’ordine cronologico delle lettere, saranno trattati temi quali la parusia, il kḗrygma pasquale, il vangelo di Paolo, la giustificazione, la vita nuova in Cristo e nello Spirito, il piano divino della salvezza (e altri ancora).

Metodo

Il corso consta di 36 ore frontali, nelle quali vengono sviluppate le tematiche sopra esposte, essendoci sempre la possibilità di un dialogo che agevoli un primo apprendimento.

Bibliografia BARBAGLIO G., Paolo di Tarso e le origini cristiane, Assisi 1985, 19892 FABRIS R. – ROMANELLO S., Introduzione alla lettura di Paolo, Roma 2006 FABRIS R., Paolo di Tarso, Milano 2008 LA GIOIA F., San Paolo. La vita e le lettere, Roma 2015 MARTINI C.M., Il Vangelo di Paolo, Milano 2007 PITTA A., L’evangelo di Paolo. Introduzione alle lettere autografe, Torino 2013 PULCINELLI G., Paolo, scritti e pensiero, Milano 2013

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ANTROPOLOGIA TEOLOGICA ED ESCATOLOGIA DOCENTE: PROF. SERGIO FRAUSIN Obiettivi: Il corso si propone di introdurre gli studenti ad una visione cristiana dell’uomo alla luce della Parola di Dio. Contenuti: La creazione. L’uomo fatto a immagine di Dio, centro e meraviglia del creato. La dignità della persona umana La libertà dell’uomo, il peccato e la grazia divina. Gesù Cristo pienezza dell’essere umano. La realtà escatologica: una lettura teologica della vita dopo la morte. Metodo Lezioni frontali con proiezione di Power Point, consegna di schede orientative e con possibilità di ampio confronto dialogico e riflessione condivisa. La verifica consisterà in un esame orale in cui verranno trattati un argomento approfondito a scelta dello studente e un tema proposto dal docente. Bibliografia: BRAMBILLA F.G., Antropologia Teologica. Chi è l’uomo perché te ne curi?, Queriniana, Brescia, 2005 CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Temi attuali di escatologia, LEV, Città del Vaticano 2000 LADARIA L.F., Introduzione alla antropologia teologica, Gregorian & Biblical Press, Roma, 2011

MALNATI E., La speranza dei cristiani, Paoline, Milano 2003; MALNATI E., L’uomo da impoverito a redento. Antropologia teologica, Eupress, FTL Lugano (CH) 2009; SANNA I., Chiamati per nome. Antropologia teologica, San Paolo, Cinisello Balsamo, 2007

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CRISTOLOGIA

DOCENTE: PROF. SERGIO FRAUSIN

Obiettivi : L’acquisizione dei fondamenti della cristologia e del senso del rapporto tra storicità e significato teologico-salvifico di Gesù Cristo. Approfondimento delle tappe fondamentali della fede cristologica a partire dal N.T. e dello sviluppo storico-dogmatico di tale fede nella Chiesa e nella teologia. Approcci sistematici; attenzione a questioni soteriologiche contemporanee. Contenuti: La persona di Gesù Cristo nella storia e nella fede. L’incarnazione del Figlio di Dio. Il suo ministero messianico che porta il Regno; la sua coscienza di Dio come Abbà. L’evento pasquale di morte e risurrezione. La fede cristologica della Chiesa ed eresie. Modelli soteriologici e questioni contemporanee. Metodo: Lezione frontale, riflessione orientata e condivisa con domande e risposte sul mistero della Persona di Gesù Cristo e implicazioni pastorali. La verifica avviene attraverso un esame orale su un argomento approfondito a scelta del candidato e un tema proposto dal docente. Bibliografia: D’ALESSIO, D., (ed.), Il Dio di Gesù Cristo. Introduzione alla cristologia e alla teologia trinitaria, ed. Ancora, Milano, 2008. GAMBERINI, P., Questo Gesù (At 2,32). Pensare la singolarità di Gesù Cristo, Edizioni Dehoniane Bologna, 2005. HERCSIK, D., Il Signore Gesù. Saggio di cristologia e soteriologia, Edizioni Dehoniane Bologna, 2010. KASPER, W., Gesù il Cristo, Queriniana, Brescia, 2001 (nuova edizione con nuova Prefazione del 1992).

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BIOETICA

DOCENTE: PROF. PAOLO PESCE

Obiettivi

Il corso si prefigge di fornire gli elementi conoscitivi fondamentali relativi ai temi della bioetica, al fine di garantire agli studenti la possibilità di affrontare le tematiche bioetiche che si possono presentare sia nella vita privata, che nell’attività professionale, specificatamente nell’insegnamento.

Tali elementi conoscitivi si fonderanno sull’insegnamento del Magistero su temi specifici, e sul fondamento antropologico che sta alla base della bioetica personalista.

Contenuti Il corso sarà diviso in due parti. Bioetica generale e bioetica speciale. Bioetica generale: le origini della bioetica; la storia; le definizioni; i principi. La meta-bioetica e i vari modelli bioetici, alla luce della legge di Hume. Le diverse antropologie di riferimento della bioetica, con particolare riferimento al personalismo ontologico e ai suoi principi bioetici. Il significato di salute; la relazione medico paziente e alcuni cenni di filosofia della medicina. Il falso dualismo tra bioetica laica e bioetica cattolica. Bioetica speciale: i grandi temi della bioetica relativi all’inizio della vita, quali la fecondazione assistita (legge 40/2004), la manipolazione genetica, la diagnosi pre-impianto, gli embrioni congelati. L’aborto. I temi del fine vita: eutanasia, accanimento terapeutico, dignità del morire, alimentazione ed idratazione artificiale. I trapianti e la morte cerebrale. Cenni di bioetica clinica. Metodo Il corso sarà svolto con lezioni frontali, con l’utilizzo di slide per favorire la comprensione di argomenti con nozioni tecnico-scientifiche. Si cercherà di favorire l’interazione con i discenti, sia con la discussione sia con l’analisi di testi e/o articoli, utili a far emergere gli equivoci, le tecniche e i gravi errori presenti nei mass media poiché spesso i temi di bioetica sono trattati dai mezzi di informazione. La verifica dell’apprendimento avverrà, oltre che mediante il dialogo nel corso delle lezioni, con un colloquio al termine inerente temi di Bioetica sia generale che particolare. Bibliografia: Testi magisteriali: GIOVANNI PAOLO II Lettera Enciclica Evangelium Vitae (25.03.1995) PAOLO VI Lettera Enciclica Humanae Vitae (25/07/1968) Congregazione per la Dottrina della Fede: Istruzione Donum Vitae (22.02.1987) Dichiarazione Iura et bona (05.05.1990) Istruzione Dignitas Personae (08.09.2008) Testo per consultazione: SGRECCIA E.. Manuale di bioetica Ed. Vita e Pensiero Milano IV Edizione 2007

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PATROLOGIA DOCENTE: PROF. STEFANO CANONICO Obiettivi: Il corso si propone di introdurre lo studente allo studio dei Padri della Chiesa, letti nel loro contesto storico – geografico – culturale – sociale. Verrà sottolineato il loro ruolo essenziale nello sviluppo del pensiero cristiano. Contenuti: L’Impero Romano e la diffusione del Cristianesimo Definizione di Patrologia ed introduzione ai Padri Periodo pre – niceno (caratteristiche ed interessi) I Padri Apostolici, in particolare: - Clemente Romano - Giustino - Ignazio d’Antiochia - Ireneo di Lione Periodo post – niceno (caratteristiche ed interessi) In particolare: - S. Ambrogio - S. Agostino Metodo: Lezione frontale con qualche lettura tratta dagli scritti dei Padri sopra elencati. Bibliografia: PETERS, I Padri della Chiesa, Borla, vol.1 2007, vol 2 1992

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STORIA DELLA CHIESA MODERNA E CONTEMPORANEA DOCENTE: PROF. MASSIMO GNEZDA Obiettivi - riconoscere e comprendere le problematiche inerenti lo studio della Storia della Chiesa; - riconoscere la centralità del documento e delle fonti, l’importanza dell’analisi differenziata, anche

alla luce di modelli interpretativi a confronto; - acquisire le linee fondamentali della Storia della Chiesa moderna e contemporanea, per meglio

comprendere identità e tempo presenti Contenuti La Chiesa nell'età moderna La Chiesa in Europa prima della rivoluzione protestante L'esigenza di una riforma nella Chiesa Cause religiose, politiche, sociali ed economiche della rivoluzione protestante Martin Lutero e la sua evoluzione a riformatore La rivolta protestante in Germania dalla Dieta di Worms alla pace di Augusta Zwingli e l'anabattismo Calvino e il calvinismo Lo scisma e la riforma in Inghilterra La riforma cattolica e il rinnovamento della vita religiosa La riforma degli ordini religiosi e il nuovo ordine della Compagnia di Gesù Riforma e controriforma nella Chiesa, problemi storiografici e metodologici La Chiesa nell'età post-tridentina e dell'assolutismo Una società ufficialmente cristiana La nuova epoca missionaria della Chiesa oltre gli oceani Il caso Bruno e il caso Galilei Giansenismo e gallicanesimo L'Illuminismo La rivoluzione francese L'epoca napoleonica L'età del liberalismo e la secolarizzazione Il risorgimento italiano e la fine dello Stato pontificio La questione romana Il Sillabo di Pio IX Il Concilio Vaticano I Il veterocattolicesimo Il papato dopo il Vaticano I Mutamenti politici, economici e sociali e la dottrina sociale di Leone XIII La Grande Guerra, l'inutile strage (Benedetto XV) Dalla fine della Grande Guerra la Concilio Vaticano II Una nuova coscienza di Chiesa La Chiesa di fronte al nazionalismo e al totalitarismo I pontificati di Pio XI e Pio XII La Seconda Guerra Mondiale e la Shoah Il dopoguerra (1945 - 1958) Il comunismo e la Chiesa: l'Europa orientale Il pontificato di Giovanni XXIII Il Concilio Vaticano II

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La Chiesa contemporanea L'attuazione del Concilio Vaticano II e i pontificati di Paolo VI e Giovanni Paolo I Il pontificato di Giovanni Paolo II Metodo Il corso prevede principalmente lezioni frontali (con l'ausilio di ppt) con possibilità di intervento da parte degli studenti. Bibliografia principale

FRANZEN A., Breve Storia della Chiesa, Queriniana, Brescia 2009. MARTINA G., Storia della Chiesa - da Lutero ai nostri giorni, Morcelliana, Brescia 1993- 1995. PUECH HC., Storia del Cristianesimo, Laterza, Bari 1986, vol.II. LORTZ J., Storia della Chiesa, in prospettiva di storia della idee, vol I, San Paolo, Milano 2006. JEDIN H, Introduzione alla Storia della Chiesa,Morcelliana, Brescia 1979. JEDIN H., Breve storia dei Concili, Herder-Morcelliana, Roma - Brescia 1976.

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SOCIOLOGIA GENERALE E DELLA RELIGIONE DOCENTE : PROF. DANIELE ROTTA Obiettivi:

Il corso intende affrontare i presupposti teorici e le tematiche fondamentali per accostarsi allo studio della sociologia e introdurre lo studente all’analisi dei concetti di base e alla conoscenza del fenomeno religioso in una prospettiva sociologica.

Contenuti: I PARTE: concetti chiave, linguaggio e problemi della disciplina:

• Che cos'è la sociologia? Quando nasce la sociologia? Il contesto storico Di cosa si occupa la sociologia?

• Il concetto di società; • I tipi di appartenenza; • La socializzazione;

II PARTE origini, natura e sviluppo della sociologia della religione:

• Definizione sociologica di religione; • Di cosa si occupa la sociologia della religione? • Il fenomeno religioso e la sua socializzazione

Dimensioni fondamentali (creduto, celebrato, vissuto, organizzato) Istituzionalizzazione del fenomeno religioso Socializzazione(stabilizzazione, trasmissione)

• L’appartenenza religiosa • Durkheim: la religione come fattore di conservazione sociale • Weber: religione, etica e ed economia; • La secolarizzazione;

Metodo

Lezioni frontali con uso di materiale didattico

Bibliografia

AA.VV., Concetti, metodi, temi di Sociologia, Milano, Einaudi Scuola, 2007. (pag. 24-38; 49-65; 99-121; 214-260; 272-300) ROMANELLI M., Il fenomeno religioso. Manuale di sociologia della religione, Bologna, EDB 2002. (capitoli 1 – 2 – 3 – 4) PACE E., Introduzione alla sociologia delle religioni, Roma, Carocci, 2007.

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PSICOLOGIA GENERALE E DELLA RELIGIONE DOCENTI: PROF. MARCO DETONI Obiettivi Il corso intende offrire agli studenti le prime fondamenta della disciplina e la sua struttura generale in relazione alla questione religiosa. Contenuti Il corso si struttura in due fasi. La prima parte, propriamente dedicata alla Psicologia Generale, vuole osservare le origini e la specificità della disciplina andando ad individuare i concetti salienti da questa osservati. Una parte dell'attenzione durante il corso viene dedicata ad elementi di psicologia clinica, con particolare riferimento ai meccanismi di difesa, naturalmente nei termini pertinenti al tema del corso. La seconda parte invece culmina con la trattazione della dimensione psicologica del fenomeno religioso, anche in questo caso verranno delineati confini e peculiarità della disciplina specifica. Il corso si conclude con un esame orale da sostenere sui contenuti trattati durante le lezioni e sui testi di riferimento indicati dal docente. Metodo Le lezioni verranno condotte in modo frontale, secondo uno stile dialogato, anche in base ad eventuali interessi emergenti in aula durante le lezioni. Inoltre è prevista una parte seminariale durante il corso, che va a sviluppare in una dimensione più pratica alcuni aspetti emersi durante la parte frontale e teorica. Bibliografia LEGRENZI, P. (2012) "Storia della psicologia " Il Mulino, Bologna. FREUD, A. (2012) "L'Io ed i meccanismi di difesa" Giunti, Firenze. ALETTI, M. (2010) "Percorsi di psicologia della religione alla luce della psicanalisi" Aracne, Roma.

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SEMINARIO DI PATROLOGIA DOCENTE: PROF. ANGELO ALOMOTO

Obiettivi L’obiettivo di questo seminario è mostrare la continuità e fedeltà degli scritti dei primi secoli della Chiesa nascente. Nella prima parte si approfondirà la “non autoreferenzialità” e l’importanza della tradizione come punto forte nei Padri della Chiesa mentre nella seconda parte si cercherà di “incarnare” questo insegnamento. Contenuti Parte prima: I padri Apostolici, le radici della Chiesa I documenti frutto del Concilio Vaticano II parlano della Tradizione e la Sacra Scrittura come basi su cui si fonda l’insegnamento della Chiesa. La chiesa nascente Le lettere apostoliche e altri scritti del primo secolo La didaché, il pastore di Erma I successori degli apostoli , Vita e Dottrina Parte seconda: L’uomo nei padri Le omelie dei padri: la diversità dei loro testi non crea una contrapposizione ma consente un arricchimento dei contenuti Breve esegesi biblica su Gn 2, 1-25 Problemi di/sull’interpretazione Omelie, testi, trattati dei Padri che riguardano la creazione dell’uomo: Agostino Ambrogio Giovanni Crisostomo Lattanzio Gregorio di Nissa Fulgenzio di Ruspe Clemente Alessandrino Teodoreto di Ciro Metodo Le prime ore serviranno come base sui contenuti da trattare. Poi ogni studente, in accordo con il docente, sceglierà i temi da approfondire ed esporre alla classe. Le ultime ore verranno utilizzate per un lavoro di sintesi, conclusione e valutazione del corso. Bibliografia Le indicazioni bibliografiche saranno comunicate direttamente dal docente

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Studenti dell’Istituto che hanno già conseguito la Laurea Triennale

20 Aprile2009 Francesco TURCO Tesi di Patrologia “Tracce di storicità nelle Passiones dei martiri aquileiesi rilevabile anche dal confronto con altre fonti.” Relatore: prof. Giuseppe Cuscito 20 luglio 2010 Katarina DUNATOV osb Tesi di Antropologia Filosofica “La persona in comunità – una bellezza difficile.” Relatori: prof. Giovanni Grandi prof. Fabio Visintin 14 dicembre 2010 Vitaliano RAIMO Tesi di Teologia Trinitaria “Cristo Gesù onnipresente, riflessioni ai margini della Trinità”. Relatore. Prof. Ettore Malnati 29 aprile 2011 Paola PILLEPICH Tesi di Antropologia Filosofica “La strada dell’interiorità: l’uomo in cammino” Relatore: prof. Giovanni Grandi 14 luglio 2011 Annalisa SPEDALIERE Tesi di Filosofia della Religione “Laicità: stato della situazione ed attualità del dibattito” Relatore: prof. Alessandro Cucuzza

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14 dicembre 2011 Valentina DONADIC Tesi di Patrologia “Maria parthénos la vergine nella spiritualità dei Padri della Chiesa” Relatore: prof. Lorenzo Maria Vatti 14 dicembre 2011 Devid VIEZZI Tesi di Teologia Fondamentale “Il dolore dell’uomo e l’amore di Dio. Per un’intelligenza cristiana del mistero della sofferenza” Relatore: prof. Lorenzo Magarelli Giulio BOLDRIN Tesi di Teologia Fondamentale “Il tuo volto, Signore, io cerco.Una proposta per la comprensione della figura di Gesù Dallo “scientismo dogmatico” alla presenza ecclesiale”. Relatore: prof. Lorenzo Magarelli 27 marzo 2012 Maria Cristina PESCE Tesi di Filosofia della Religione “Rapporto tra pensiero filosofico e fede cristiana” Relatore: prof. Alessandro Cucuzza 5 luglio 2012 Claudia DE NADAI Tesi di Teologia Fondamentale “L’ebraismo del Novecento. Sulle tracce di Gesù Messia” Relatore: prof. Lorenzo Magarelli

9 luglio 2012 Sergio DE LEONARDIS Tesi di Teologia Morale Fondamentale “La volontà credente. L’agire morale nella teologia di Giuseppe Angelini” Relatore: prof. Fabio Visintin

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9 luglio 2012 Ada BERTUGLIA Tesi di Teologia Morale Fondamentale Matrimonio : patto di amore e comunione indissolubile” Relatore: prof. Fabio Visintin 6 novembre 2012 Antonella OBLASCIA Tesi di Antropologia Filosofica “Per non assuefarsi al mistero di essere uomini. Ricerca dello stupore come via per riscoprire l’uomo nell’esperienza antropologica di Karol Wojtyla” Relatore: prof. Lucia Cernigoi Mervat DEMYAN Tesi di Filosofia della Religione “Antropologia cristiana nel mondo contemporaneo” Relatore: prof. Alessandro Cucuzza 11 Aprile 2013 Raffaella ROSSI Tesi di Filosofia “Il pensiero di Edith Stein sull’antropologia del femminile” Relatore: prof. Lucia Cernigoi Paolo MUGGIA Tesi di Filosofia “La vita di Kierkegaard come momento estetico e come crisi di opzione” Relatore: prof. Lucia Cernigoi 9 luglio 2013 Stefano RIGOTTI Tesi di Teologia Dogmatica “Itinerari di escatologia ebraica e cristiana” Relatore: prof. Ettore Malnati Valentina BALDAS Tesi di Scienza e Fede “ Dalla Chimica alla vita” Relatore: prof. Francesco Longo

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22 Ottobre 2013 Elisabetta ANGLANI Tesi di Antropologia Teologica “Comprendere il limite della morte come compimento della vita” Relatore: prof. Sergio Frausin Alessandra JAZBEC Tesi di Scienza e Fede “Allargare gli orizzonti della razionalità. Fede e ragione nei discorsi di Benedetto XVI” Relatore: prof. Francesco Longo Raffaella PETRONIO Tesi di Teologia Sacramentaria “Una proposta teologico-antropologica per la rivalutazione della danza come arte sacra nella Chiesa Cattolica” Relatore: prof. Sergio Frausin 24 Ottobre 2013 Federica GIZDIC Tesi di Antropologia Filosofica “Dio in Etty Hillesum” Relatore: prof. Lucia Cernigoi Amerigo MUSCHI Tesi di Teologia Fondamentale “Il ministero petrino tra passato, presente e futuro” Relatore : prof. Lorenzo Magarelli 11 Marzo 2014 Laura ESCA Tesi di Bioetica “L’amore per la vita e il diritto a morire con dignità” Relatore: prof. Paolo Pesce Rossana INNELLI Tesi di Liturgia “Partecipazione attiva dei fedeli nella liturgia eucaristica del cammino neocatecumenale” Relatore: prof. Renzo Russi

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11Marzo 2014 Veronica MAUCERI Tesi di Cristologia “La presenza di Cristo in alcune religioni non cristiane” Relatore: prof. Sergio Frausin 30 Giugno 2014 Roberta DEGRASSI Tesi di Teologia Morale “Stati psichici e condizionamento del giudizio di coscienza e della responsabilità morale Relatore: prof. Giovanni Del Missier Michela PESCE Tesi di Antropologia Filosofica “Edith Stein: dalla filosofia alla mistica. Un messaggio prezioso per il nostro tempo” Relatore: prof. Lucia Cernigoi 14 Ottobre 2014 Miriana PARENTINI Tesi di Scienza e Fede “Fede cristiana e psicologia: un dialogo a carte scoperte” Relatore: prof. Francesco Longo 16 ottobre 2014 Carmela TRIMARCHI Tesi di Cristologia “La partecipazione di Maria alla mediazione salvifica di Gesù Cristo” Relatore: prof. Sergio Frausin Sara GIUFFRIDA BERNÈ Tesi di Cristologia “Gesù e le donne: una nuova libertà. Prospettive per la Chiesa di oggi” Relatore: prof. Sergio Frausin

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16 ottobre 2014 Valeria D’ONOFRIO Tesi di Antropologia Filosofica “Edith Stein. Storia di una conversione” Relatore: prof. Alessandro Cucuzza Rosalba SCRIMA Tesi di Cristologia “Gesù Cristo come evento pedagogico nei testi di don Luigi Giussani” Relatore. Prof. Sergio Frausin 19 marzo 2015 Nicoletta TOMIZZA Tesi di Sacramentaria “Il sacramento del matrimonio: una profonda alleanza tra Dio e gli sposi” Relatore : prof. Sergio Frausin Daniele ZANNOTTI Tesi di Filosofia della Religione “La spiritualità New Age e la Fede Cristiana due spiritualità a confronto nell’età contemporanea” Relatore: prof. Alessandro Cucuzza

24 marzo 2015 Agnese LORENZON Tesi di Antropologia Filosofica “La lingua dei segni come situazione antropologica e luogo di formazione” Relatore: prof. Lucia Cernigoi Roberto SCHIAVOLIN Tesi di Antropologia Filosofica “Il “recupero della finitezza” del mistico speculativo nel pensiero di Marco Vannini” Relatore: prof. Lucia Cernigoi

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10 luglio 2015

Miriam SABADIN Tesi di Cristologia “Fondamenti cristologici della spiritualità di Chiara Lubich” Relatore: prof. Sergio Frausin Alessandro BONADIES Tesi di Filosofia “Grandezza della sofia greca nei presocratici” per una lettura di spiritualità cristiana Relatore: prof. Lucia Cernigoi 14 luglio 2015 Rosaria CHILÀ Tesi di Scienza e Fede “I miracoli eucaristici. Fede e Scienza di fronte al mistero” Relatore: prof. Francesco Longo

13 ottobre 2015 Davide ZANUTTI Tesi di Mariologia “La figura di Maria dal Concilio Vaticano II a Giovanni Paolo II” Relatore: prof. Ettore Carlo Malnati Sara MARCOCCI Tesi di Sacra Scrittura “La figura della donna come segno teologico: la donna come elemento significante nella Bibbia” Relatore: prof. Giorgio Giordani 15 ottobre 2015 Andrea QUADRELLI Tesi di Teologia Fondamentale “ ΈΓΏ ΈΙΜΙ Scorci sulla Rivelazione da Mosè a Giovanni Apostolo” Relatore: prof. Lorenzo Magarelli

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12 aprile 2016 Caterina PESCE Tesi di Antropologia Filosofica “L’In-Canto della Vita. Alla luce del Cantico dei Cantici una ricerca sull’umano nella sua profondità”. Relatrice: prof. Lucia Cernigoi Loreta STRIPPOLI Tesi di Antropologia Filosofica “Dalla critica alla religione di Freud, alle aperture recenti della psicologia contemporanea. La figura di Gesù in Hanna Wolff” Relatore: prof. Alessandro Cucuzza 14 aprile 2016 Mauro ZIANI Tesi di Teologia Fondamentale Famiglia in missione, Trinità in missione (tra Teologia e Magistero). La famiglia cristiana è sacramento del Mistero di Dio Relatore: prof. Ettore Carlo Malnati Agostino ALESSANDRIA Tesi di Morale Familiare La famiglia in alcuni insegnamenti di Giovanni Paolo II Relatore : prof. Fabio Visintin Kristina SEMI Tesi di Scienza e Fede La divina Provvidenza. L’intervento di Dio nel mondo alla “prova” della scienza. Tra Intelligent Design e New Age Relatore : prof. Francesco Longo 30 giugno 2016 Ridolfo EXNER Tesi di Sacramentaria Fede e Sacramento del matrimonio: considerazioni teologiche e canoniche Relatore : prof. Sergio Frausin

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11 ottobre 2016 Eufemia VASCOTTO Tesi di Teologia Fondamentale Mistica esperienza religiosa quotidiana Relatore: prof. Lorenzo Magarelli Giulia JOUBRAN Tesi di Scienza e Fede Scienziati teologi. Teilhard de Chardin e Florenskij a confronto Relatore: prof. Francesco Longo 13 ottobre 2016 Paola SANTORO Tesi di Morale della vita fisica e bioetica Fecondazione assistita eterologa. La fecondità è un diritto dell’uomo o un dono di Dio? Relatore: prof. Paolo Pesce 13 ottobre 2016 Alessandro PREDONZAN Tesi di Morale Fondamentale La fede, la generazione e l’educazione nel pensiero di Giuseppe Angelini Relatore: prof. Fabio Visintin 14 ottobre 2016 Maria Luisa CAMBER Tesi di Filosofia “Il sogno di un uomo ridicolo” l’eden come possibilità. Relatrice: prof. Francesca Bosco Alenka ZAJC Tesi di ecclesiologia L’unità della Chiesa. Il contributo di un vescovo: mons. Lorenzo Bellomi Relatore: prof. Giampaolo Muggia 14 ottobre 2016 Manuela GUBANA Tesi di Antropologia Filosofica “Risvegliare il desiderio del sogno nell’adolescente”. La “rivoluzione” educativa di don Bosco e il cammino dell’auto-appropriazione in Lonergan: un dialogo possibile? Relatrice: prof. Francesca Zaccaron

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INDICE

Pag. Atto erezione ISSR Trieste 2 Autorità Accademiche 3 Statuto 4 Regolamento 14 Piano di Studio 31 Insegnamenti a.a. 2016-2017 32 Programmi dei corsi attivati nell’a.a. 2016-2017 33 Gradi Accademici conferiti (a.a. 2009 – 2016) 46