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Istituto G.V. GRAVINA. Liceo Economico-sociale. Classe II sez.A. IL GIOCO D'AZZARDO. Introduzione. Psicologia-Metodologia. - PowerPoint PPT Presentation

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La scelta del tema del percorso pluridisciplinare deriva dalla riflessione sui dati relativi al Gioco d’Azzardo in Italia e dalla necessità di distinguere tra gioco e gioco d’azzardo: il primo non è malato, né pericoloso.Anche il poker per esempio è un gioco di abilità e non crea dipendenza. Il pericolo è l’azzardo e la continua crescita di livello per riparare le perdite

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Il gioco è la terza industria in Italia. Non conosce crisi e aumenta ogni anno il suo giro di affari che è stimato in 76,1 miliardi di euro.Quello illegale, in mano alle organizzazioni criminali, vale in termini di giro d'affari 10 miliardi di euro e vede coinvolti 41 clan, tra mafia, camorra e “ndrangheta”

E’ quanto emerge dal dossier “Azzardopoli” presentato dal fondatore di Libera don Luigi Ciotti: ogni italiano nel 2011 ha speso 1.260 euro per tentare la fortuna

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Quattro italiani su dieci sono catturati dal gioco d‘ azzardo. Il giocatore tipo è un maschio, con la licenza media, che di solito beve e fuma. Nel nostro Paese ci sono oltre due milioni di giocatori a rischio di dipendenza e circa 800.000 giocatori “patologici”.

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Ma la categoria più a rischio è quella dei giovani, come emerge da una recente ricerca dell’Istituto di fisiologia clinica del C.N.R.

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Il gioco d’azzardo è un’attività ludica costituita da tre caratteristiche fondamentali:

L’obiettivo (la vincita di uno o più premi);

Il rischio (la puntata di una certa somma di denaro);

La fortuna (non dovuta alla bravura del giocatore).

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Esistono diversi tipi di gioco d’azzardo:La roulette; La slot macchine;Vari giochi con le carte (black-jack …);Il lotto e altri giochi simili (gratta e vinci, totocalcio …);Scommesse su gare sportive (corse dei cavalli, pugilato …);Giochi con i dadi.

Tipi di Gioco d'AzzardoTipi di Gioco d'Azzardo

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Gli storici hanno scoperto che quasi tutte le civiltà del passato hanno avuto a che fare con scommesse e giochi . Alcuni si sono evoluti in giochi a noi più familiari, mentre altri si sono persi per sempre. Nell’antichità il gioco d’azzardo era utilizzato probabilmente per cercare di conoscere la volontà divina, ma con il passare del tempo ha acquisito sempre di più connotazioni laiche.

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Uno degli svaghi più diffusi, secondo Eraclito, era il gioco ai dadi e alla dama.

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Per lo scopo bastavano oggetti meno

raffinati, gli astragali. Questi erano usati

come dadi per la loro forma abbastanza

regolare e la dimensione differente

dei lati, che permetteva di

attribuire a ciascuna faccia un preciso valore numerico. I dadi veri e propri

sono rintracciabili fin dal 600 a.C. in Egitto

e dal 2000 a.C. in Cina

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Un gruppo di terracotta da Capua, databile tra il 340 e il 330 a.C., raffigura due fanciulle accovacciate, intente nel gioco con gli astragali che tengono in entrambe le mani: si usava lanciarli in aria per poi cercare di recuperarli al volo nel maggior numero possibile

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Altri oggetti semplici stabilirono la fortuna dei giochi, come le noci. Il ludus castellorum o "ocellate" ebbe una grande popolarità. Consisteva nell'abbattere delle piccole piramidi fatte con le noci o altri semi di frutta, come si vede su un rilievo di epoca imperiale

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La civiltà romana non si è sottratta a questa regola, per i romani il gioco d’azzardo era proibito ma erano legali le scommesse, ad esempio sui combattimenti tra gladiatori. Chi veniva sorpreso a giocare doveva pagare una multa non indifferente.

Nei secoli successivi il gioco d’azzardo era comunque praticato in luoghi come bagni pubblici e bordelli, e in determinate vie.

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Tra il 1371 e il 1432 nacquero perciò le prime concessioni comunali, sotto una supervisione delle forze pubbliche.Chi governava un territorio, però, pensava che si dovesse difendere la morale e salvaguardare la popolazione da prestigiatori e da bari. Per questo contro bari e lestofanti, furono introdotte delle pesanti punizioni che andavano dall’accecamento fino ad arrivare al vero e proprio affogamento in un sacco.

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Dopo la caduta dell' impero romano, ci fu un periodo di regressione, in quasi la maggior parte del mondo. Fu un periodo tetro, dove il divario tra ricco e povero faceva la differenza e questa differenza si faceva sentire anche nel gioco: ai nobili erano riservati i giochi più complessi, perché avevano tempo e soldi da spendere.

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Il gioco dei dadi rimase il più diffuso nei ceti bassi perché era tra i più economici da reperire e da trasportare, e l'azzardo è da collocare più o meno in questo periodo: le maestose olimpiadi dell'impero Romano vennero sostituite da combattimenti dei galli, e qui il ceto basso scommetteva.

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Lo sviluppo del gioco avvenne alla fine del sistema feudale, quando le condizioni di vita delle popolazioni migliorarono.Nel Rinascimento, lo sviluppo dei giochi raggiunge alti livelli, la maggior parte dei giochi dei casinò ha avuto inizio in questo periodo, compreso lo sviluppo e l'affermazione dei giochi con le carte.Anche il poker nasce in questo periodo storico.

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In Francia i giochi d’azzardo furono promossi da Enrico IV nella cui corte numerose persone vivevano esclusivamente dei proventi del gioco.

Il primo casinò fu quello di Venezia che, da oltre 4 secoli, dal 1638, è sicuramente, se non il primo, il più antico ancora attivo. Il primo Stato, che rifiutò di vietare il gioco d’azzardo, fu lo stato del Nevada nel 1931 trasformando, con questa scelta, la città di Las Vegas in un luogo simbolo del gioco, dei musical e dei grandi spettacoli.

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Si tratta di un diverso tipo di Casinò che non si rivolgeva solamente a un ristretto pubblico,come in tempo passato, ma diventava addirittura un luogo per famiglie. Ovviamente questo tipo di servizio ha attirato da subito grandi quantità di persone, rendendo il gioco d’azzardo la principale risorsa di guadagno dello stato. Un’ulteriore diffusione arrivò con l’introduzione delle nuove slot machine.

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Con i “giochi d’azzardo”nasce la probabilità. Il gioco d’azzardo è un gioco che si basa esclusivamente su mosse casuali, perciò la vincita non dipende dalla bravura del giocatore ma dal caso. Esempi del gioco d’azzardo sono: i dadi, la roulette, il baccarat ecc.Nel gioco d’azzardo è importante che, a prescindere dall’intervento della casualità, la somma puntata di ciascun giocatore sia proporzionale alla probabilità che questo ha di vincere; in tal caso il gioco si dice equo.

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PROBABILITÀSecondo la prima definizione di probabilità, per questo detta classica, la probabilità di un evento è il rapporto tra il numero dei casi favorevoli all'evento e il numero dei casi possibili, purché questi ultimi siano tutti equiprobabili.

Per esempio la probabilità che esca un numero pari nel lancio di un dado

indicata con P(A), è pari a:

dove nA = 3 è il numero di casi favorevoli al verificarsi dell’evento A ed n=6 è

il numero di casi possibili.

Dalla definizione segue che:

la probabilità di un evento aleatorio è un numero compreso tra 0 e 1;

la probabilità dell'evento certo è pari a 1;

la probabilità dell’evento impossibile è zero.

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Il risultato di una partita di calcio, con i simboli della schedina, può essere 1, 2 o X, ma non sappiamo in anticipo quale sarà. Se lanciamo un dado, possiamo ottenere uno dei sei valori possibili: 1, 2, 3, 4, 5 o 6, ma non possiamo dire a priori quale otterremo. Se estraiamo una pedina della tombola da un sacchetto con 90pedine, numerate da 1 a 90, uscirà l’1, o il 2..., o il 90, ma non sappiamo prevedere quale pedina uscirà prima di averla estratta.Chiamiamo eventi casuali quegli eventi di cui non sappiamo l’esito a priori, ma di cui conosciamo tutti gli esiti possibili.

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EVENTO CERTO, POSSIBILE E IMPOSSIBILEUn evento è certo quando non c’è alcuna possibilità che non succeda. Ad esempio, se in un sacchetto ci sono 10 biglie rosse, infilandovi una mano ed estraendo una biglia, l’evento “che la biglia che estraggo sia rossa” è un evento sicuro.Un evento è impossibile se non c’è alcuna possibilità che succeda. Ad esempio, nel caso precedente, l’evento “che la biglia che estraggo sia nera” è un evento impossibile, dato che tutte le biglie del sacchetto sono rosse.Un evento è probabile se esiste una qualche possibilità che succeda. Se nel sacchetto ci sono 10 biglie, alcune rosse e alcune nere, l’evento “che la biglia che estraggo sia nera” è probabile.

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Possiamo distinguere tre gradi di probabilità: molto probabile, ugualmente probabile e poco probabile.Ad esempio, se nel sacchetto ci sono 6 biglie rosse e 2 biglie nere, l’evento “che la biglia che estraggo sia rossa” è molto probabile, e l’evento “che la biglia che estraggo sia nera” è poco probabile.Se invece nel sacchetto ci sono 5 biglie rosse e 5 nere, gli eventi “che la biglia che estraggo sia rossa” e “che la biglia che estraggo sia nera” sono ugualmente probabili.

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Vediamo qualche esempio:

lanciando un dado, le probabilità dei seguenti eventi sono:

1. “che esca un numero compreso tra 1 e 6” (evento sicuro): probabilità = 1;

2. “che esca un 7” (evento impossibile): probabilità = 0;

3. “che esca un 2”: la probabilità è 1/6, dato che, tra i sei risultati possibili, solo uno ci interessa, ovvero che esca il 2.

4. “che esca un 1 o un 2 ”: la probabilità è 2/6, dato che, tra i sei risultati possibili, solo due ci interessano, ovvero che esca l’1 o il 2.

5. “che esca un 2, o un 3 o un 4”: la probabilità è 3/6, dato che, tra i sei risultati possibili, solo tre ci interessano, ovvero che esca il 2, o il 3 o il 4.

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SOMMA LOGICA DI EVENTI Si definisce somma logica di due eventi A e B (e si identifica con AUB) l’evento che si verifica quando si verifica almeno uno dei due eventi A o B.

Due eventi A e B si dicono incompatibili se il verificarsi dell’uno esclude il verificarsi

dell’altro cioè se A Ç B = Ø.

P(AUB) = P(A) + P(B)

Due eventi A e B si dicono compatibili se il verificarsi dell’uno non esclude il verificarsi

dell’altro cioè se A Ç B ¹ Ø.

  P(AUB) = P(A) + P(B) – P(AÇB)

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PROBABILITA’ DEL PRODOTTO LOGICO DI EVENTI

Si definisce prodotto logico di due eventi E1 e E2 (e si identifica con E1 Ç E2) l’evento che si verifica quando si verificano entrambi gli eventi E1 e E2.

  La probabilità condizionata è la probabilità del verificarsi di un evento (E1) nell'ipotesi che un secondo evento (E2) si sia già verificato.

  Due eventi si dicono Dipendenti se la probabilità del loro evento intersezione è uguale al prodotto della probabilità di E1 per la probabilità di E2 condizionata da E1.

  P(E1 Ç E2) = P(E1) x P(E2/E1)

  Due eventi si dicono Indipendenti se, la probabilità del loro evento intersezione (Ç) è uguale al prodotto delle loro probabilità.

P(E1 Ç E2) = P(E1) x P(E2)

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Nella maggior parte dei casi il giocatore patologico inizialmente è un semplice giocatore che dopo aver vinto qualche partita aumenta la frequenza di gioco perché preso dalla voglia di vincere sempre più soldi. Quando inizia a perdere attribuisce la colpa alla sfortuna e comincia a giocare sempre più spesso per recuperare le somme di denaro perse. Da qui in poi il giocatore pratica il gioco d’azzardo ogni giorno diventando un vero e proprio malato.

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Quando un giocatore diventa patologico avverte numerosi sintomi che si possono suddividere in tre grandi classi:

Sintomi psichici (ossessione del gioco, nervosismo, ansia, senso di colpa …);

Sintomi fisici (alterazione dell’alimentazione, insonnia …);

Sintomi sociali (danni economici, morali, familiari …).

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Il gioco d’azzardo patologico è una malattia cronica che richiede un intervento terapeutico strutturato.

La cura passa attraverso determinate fasi:

Astinenza dal comportamento;

Forza di volontà;

Cambiamento dello stile di vita in modo da essere più forti verso le possibili ricadute.

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GIOCO D'AZZARDO: VIZIO O MALATTIA?

Il Gioco d'Azzardo Patologico (GAP) è una malattia mentale che è stata classificata dall'Associazione Psichiatrica Americana (APA American Psychiatric Association) all'interno dei "Disturbi del controllo degli impulsi" e che ha grande affinità con il gruppo dei Disturbi Ossessivo-Compulsivi (DOC) e soprattutto con i comportamenti d'abuso e le dipendenze.

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Il sistema classificativo DSM (Manuale Statistico-Diagnostico) nella sua IV versione (DSM-IV; 1994) propone i seguenti criteri diagnostici e la seguente definizione: "Mostrare un persistente e ricorrente comportamento di gioco d'azzardo disadattativo, in cui il bisogno di giocare è incontrollabile e riconoscersi in almeno cinque delle situazioni elencate di seguito:

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essere completamente assorbiti dal gioco d'azzardo (rivivere esperienze di gioco del passato, soppesare o programmare la prossima avventura, pensare senza sosta a come ottenere il denaro per giocare);

dovere aumentare costantemente le puntate per arrivare allo stesso livello di eccitazione;

non riuscire in alcun modo a controllare, diminuire o interrompere le giocate;

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sentirsi irrequieti e irritabili quando si cerca di ridurre o interrompere il gioco d’azzardo;

giocare è un modo di fuggire dai problemi, dal senso di colpa, dall'ansia o dalla depressione;

"rincorrere le perdite" (per esempio raddoppiare le puntate per vincere tutto in una volta e rifarvi delle perdite);

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avere commesso azioni illegali (falsificazione, frode, furto, appropriazione indebita) per finanziare le giocate;

Avere rischiato o perso una relazione significativa, il lavoro, opportunità di studio o di carriera a causa del gioco;

Fare affidamento su altri per reperire il denaro con cui sanare una situazione finanziaria disperata a causa del giocoI giocatori compulsivi (o patologici) sono perciò quegli individui che si trovano cronicamente e progressivamente incapaci di resistere all'impulso di giocare. Il loro comportamento compromette e distrugge le loro relazioni personali, matrimoniali, familiari e lavorative.

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L'ASTINENZA

Come tutte le dipendenze, anche il gioco d'azzardo patologico presenta dei sintomi d'astinenza, spesso molto intensi e caratterizzati da:

inquietudine, nervosismo tremori nausea, vomito insonnia Altri

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CONSEGUENZEIl gioco d'azzardo patologico è

una malattia molto grave,potenzialmente mortale!

Si è calcolato infatti che i tentativi di suicidio nei giocatori d'azzardo patologici sono fino a 4 volte superiori rispetto alla media dell'intera popolazione. A ciò bisogna aggiungere i danni creati dalla frequente associazione con altre dipendenz(politossicodipendenze o codipendenze), soprattutto da alcol e da altre sostanze stupefacenti.

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Parimenti frequente è lo sviluppo di disturbi legati allo stress: dolori allo stomaco, ulcere, coliti, insonnia, ipertensione, malattie cardiache, emicranie ecc. Le conseguenze più evidenti, inoltre, sono quelle più strettamente legate alle perdite finanziarie e dei propri beni; le ripercussioni sull'ambiente di lavoro, le separazioni e i divorzi, le conseguenze sui figli.

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Il gioco d'azzardo patologico, come tutte le dipendenze, è una malattia cronica, che richiede pertanto di un intervento terapeutico strutturato. L'obiettivo della cura deve essere dapprima l'astinenza dal comportamento e successivamente il raggiungimento di una condizione di "sobrietà" cioè un cambiamento dello stile di vita che permetta di essere più forti verso le sempre possibili ricadute.

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FATTORI DI RISCHIOSecondo varie ricerche esistono dei

fattori che possono predisporre al GAP ed aumentarne il rischio specie in situazioni di stress, in tal senso si è evidenziato che, ad esempio, i giocatori compulsivi manifestano una scarsa tolleranza alla noia e alle esperienze quotidiane che li porta a ricercare stimoli forti ed eccitanti; questo fattore, probabilmente dovuto ad un malfunzionamento dei neurotrasmettitori ed in particolare dal sistema sierotoninergico, potrebbe spiegare il ricorso al gioco d’azzardo come fonte di stimolazione ed eccitazione

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Altri fattori di rischio sono l’impulsività e la depressione. Ovviamente, ai fini dell’espressione del disturbo, occorre che i fattori di  rischio  siano sostenuti o meno dalle caratteristiche ambientali e dal contesto socio-relazione in cui la persona vive.

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Recentemente il gioco del calcio è stato investito dallo scandalo delle scommesse clandestine. Stefano Palazzi, attuale procuratore della Figc, non risparmia nessuno. Sono tre le squadre di Serie A deferite nella vicenda del calcio scommesse. Le compagini di Serie A, Atalanta, Novara e Siena, l’anno scorso in Serie B, sono state ufficialmente deferite dopo mesi di indaginiPotrebbe quindi stravolgersi l’ attuale classifica di Serie A. La Corte Federale capitanata da Palazzi non farà sconti di alcun genere.

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La massima serie comincia a tremare. Si attendono pesanti sanzioni. Ritornano così a sperare Lecce, Cesena. A sorpresa tra le squadre coinvolte, spunta anche la Sampdoria, l’ anno scorso in Serie A. Se finora si era parlato solo di squadre della serie cadetta, la compagine genoana apre l’ inchiesta a nuovi scenari.

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Sono ben 61 i nomi dei tesserati deferiti dalla Corte Federale: Oltre ai 61 tesserati, sono ben 22 le squadre coinvolte nello scandalo, dalla Serie A alla Lega Pro: Squadre coinvolte per comportamenti ritenuti non regolari da alcuni loro tesserati.Si aspettano importanti novità, sperando che tutta la verità venga presto a galla. Ma basterà questo per annientare in maniera definitiva il marcio di questo sport?

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IL GIOCO D’AZZARDO NELLA LETTERATURA… “IL GIOCATORE” DI DOSTOEVSKIJ

Il gioco d’azzardo non è un fenomeno solo dei nostri tempi, anzi è vecchio quanto l’uomo e gli storici hanno scoperto che quasi tutte le civiltà del passato hanno avuto che fare con il gioco e le scommesse.Questa abilità ludica è stata apprezzata sin dall’inizio della storia dell’uomo ed ha influenzato sia la società sia la letteratura.

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A questo proposito possiamo fare riferimento a “Il giocatore” di Dostoevskij, che antologicamente è un classico proprio perché in qualunque periodo storico tu lo legga, esso continua a parlarti in modo schietto e diretto.Il giocatore è un romanzo di Fedor Dostoevskij, pubblicato nel 1866. Scritto per necessità di denaro per pagare i debiti di gioco e pressato dagli editori ai quali aveva promesso questo romanzo.

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Il giocatore è comunque diventato un capolavoro e un punto di riferimento della narrativa russa dell’ottocento.Dostoevskij analizza il gioco d’azzardo in tutte le sue forme con i diversi tipi di giocatori, dai ricchi nobili europei, ai poveretti che si giocano tutti i loro averi, ai ladri tipici dei casinò.È anche uno studio delle diverse peculiarità delle popolazioni europee: la severità del barone tedesco, la vanità del conte italiano, il ricco gentleman inglese e il francese manipolatore.

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TRAMA:

Siamo in Germania, in una fittizia città termale di nome Roulettenburg nella quale il casinò attira molti turisti. Aleksej Ivànovic, il narratore del romanzo, è il precettore in una famiglia stravagante, composta da un vecchio generale innamorato pazzo di una giovane francese dal passato turbolento, mademoiselle Blanche, di due bambini dei quali è il maestro, dalla figliastra del generale Polina Aleksàndrovna, della quale lui è follemente innamorato senza essere ricambiato. Attorno a questo nucleo girano Mr. Astley, un ricco inglese, onesto e timido, anch'egli innamorato di Polina e il marchese francese des Grieux amato da Polina. Aleksej si trova spesso a giocare e vincere soldi per Polina, che necessita di grosse somme di denaro, poiché la famiglia è al limite della rovina, a causa delle manipolazioni del marchese des Grieux, il quale ha ipotecato una grossa parte del patrimonio familiare.

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L'unica via di salvezza consiste nella morte della 'baboulinka' (in russo "nonnina"), Antonida Vasil'evna, la vecchia nonna, proprietaria della futura eredità. Tutti attendono con ansia la notizia del decesso della nonna, in maniera tale che il generale possa pagare i debiti al "francesino" des Grieux e, di conseguenza, possa avvenire il matrimonio tra Polina e lo stesso marchese. Ma la baboulinka piomba in Germania e si dedica con fervore al gioco della roulette insieme ad Aleksej. All'inizio tutto procede per il meglio ma poi la fortuna gira e la nonna perde la maggior parte dei suoi averi, con grande disperazione dei suoi familiari. A questo punto la catastrofe si abbatte sulla famiglia: sparita la fortuna del generale, la sua promessa sposa francese perde interesse in lui e il marchese des Grieux fugge in Francia, lasciando sola e senza soldi la sfortunata Polina.

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Aleksej decide di scommettere per aiutare economicamente Polina, e una sera in particolare comincia a vincere, vince vince e vince; preso dalla follia pensa di scommettere tutti i soldi accumulati, ma all'ultimo secondo fugge via dal casinò e torna dall'amata. Polina quando scopre che ha giocato lo crede vizioso e in preda alla follia fugge dal nobile inglese. Aleksej a questo punto viene convinto da M.lle Blanche ad andare a Parigi dove comincia a sperperargli tutti i soldi. Qui vengono raggiunti dal generale che finalmente riesce a sposarla. Aleksej riprende il suo viaggio attraverso i casinò, costretto addirittura a fare il domestico. Un giorno incontra Mr. Astley che gli spiega le ragioni di Polina. Nonostante l'incontro con Mr. Astley, che cerca in qualche modo di farlo rinsavire, egli prosegue per la sua strada rimandando a..."domani" la sua definitiva redenzione.

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In questo racconto l’autore, trattando del gioco d’azzardo, da esperto frequentatore di casinò, riesce perfettamente a descrivere i conflitti che hanno luogo nell’animo del giocatore, che riesce persino a mettere da parte la bramosia del denaro; una volta seduto al tavolo: vincita e perdita sono soltanto due inevitabili conseguenze del gioco.La sorte e la vita dell’uomo mantengono uno scopo solo all’interno del casinò.

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T. Landolfi1908/1979

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Sul gioco d’azzardo, scrive pagine intense T Landolfi che lasciò scorrere sin l'ultimo suo centesimo sulle roulettes di Sanremo, Venezia, Montecarlo.

Tommaso Landolfi nasce nel 1908 a Pico Farnese da famiglia nobile. Nel 1932 si laurea in lingua e letteratura russa all'Università di Firenze discutendo una tesi sulla poetessa Anna Achmatova. Sempre a Firenze collabora a diverse riviste quali Letteratura e Campo di Marte. Nel 1937 esce la prima raccolta di racconti, precedentemente apparsi su riviste, Dialogo dei massimi sistemi.

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A questi seguono diversi altri racconti, tra il fantastico e il grottesco, che caratterizzano la produzione del primo Landolfi, tra i quali spicca la novella Racconto d'autunno, del 1947. Evidente già dalle prime opere è il tema della vanità dell'agire umano, trattato con una apparente e spesso divertita leggerezza, che può però trasformarsi in disperazione e delirio romantico quando si autocompiace nella propria ironica tristezza.

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Fatta eccezioni per brevi soggiorni all'estero, la vita di Landolfi si svolge per lo più tra Roma, le case da gioco di San Remo e Venezia e la residenza di famiglia a Pico Farnese. Nonostante un'esistenza appartata e lontana dai salotti intellettuali e mondani, il suo lavoro è riconosciuto da Giorgio Bassani e Mario Soldati, da Eugenio Montale e Italo Calvino, che ne curerà una antologia nel 1982.

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Il demone del gioco, assieme ad altri motivi autobiografici, sono al centro delle opere diaristiche La bière du pécheur (1953), Rien va (1963) e Des mois (1967). Nel 1975 vince il premio Strega con A caso.

È stato collaboratore fisso del settimanale Oggi di Arrigo Benedetti (1939-1941). Più tarde sono invece le collaborazioni con Il Mondo di Pannunzio e il Corriere della Sera.

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Si ammala di una lunga e dolorosa malattia, complice il clima rigido e umido di Pico, dal quale cerca sollievo a Sanremo e Rapallo. A marzo 1978 è già al terzo ricovero, presso l'ospedale di Sanremo, per un ennesimo attacco di cuore, al quale segue la ricerca dell'isolamento e della solitudine. E in solitudine, mentre la figlia si assenta per poche ore, è colpito da enfisema polmonare: si spegne a Ronciglione, presso Roma, l'8 luglio 1979.

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Dal 1992, le maggiori opere, pubblicate in precedenza da Vallecchi ed altri editori e ormai fuori catalogo, vengono ripubblicate dalla casa editrice Adelphi a cura di Idolina Landolfi, figlia dell'autore. Nel 1996, sotto la presidenza della stessa, nasce il Centro Studi Landolfiani, che pubblica il bollettino «Diario perpetuo».

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LA LEGISLAZIONE SUL GIOCO D’AZZARDO

In Italia la legislazione sul gioco d’azzardo permette il gioco, le scommesse e le lotterie solamente se svolte in modo autorizzato dall’autorità pubblica. Sono giochi d’azzardo tutti quei giochi il cui il risultato è determinato solo dal caso. In ogni caso il gambling è definito “Contratto aleatorio”. Nell’ordinamento non è possibile l’autorità giudiziaria per costringere qualcuno a saldare un debito di gioco.

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L’articolo 1933 del Codice Civile recita così: “Non compete azione per il pagamento di un debito di giuoco o di scommessa, anche se si tratta di giuoco o di scommessa non proibiti. Il perdente tutta via non può ripetere quanto abbia spontaneamente pagato dopo l’esito di un giuoco o di una scommessa in cui non vi sia stata alcuna frode. La ripetizione è ammessa in ogni caso se il perdente è incapace.”

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L’articolo 718 del Codice Penale punisce con l’arresto da tre mesi ad un anno e con l’ammenda non inferiore ad Euro 206,00 chiunque tenga un gioco d’azzardo o lo agevoli, con l’eccezione dei casinò e della navi da crociera che navigano fuori dal bacino del Mediterraneo.

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Come aggravanti vengono citati: il fatto di essere in un esercizio pubblico; il fatto che siano state giocate somme importanti; la partecipazione al gioco di minorenni.L’articolo 720 colpisce chi, pur senza incorrere nel reato di cui all’articolo 718, abbia partecipato ad un gioco d’azzardo. La pena è l’arresto fino a sei mesi o, in alternativa, l’ammenda fino ad Euro 516,00, con le medesime aggravanti.

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Sono ritenuti giochi d’azzardo, come già detto, quelli il cui risultato sia regolato solo dal caso e che prevedano uno scopo di lucro. In questa categoria rientrano senza dubbio i dadi e la roulette, mentre non è considerato azzardo il gioco degli scacchi. Il Poker invece ha una natura controversa, dato che molto influisce sul risultato l’abilità del giocatore, avvicinandolo quindi alle nozioni di “Sport”.

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GAMBLING IN THE UNITED KINGDOM

Gambling in the United Kingdom is regulated by the gambling commission on behalf of the government’s department for culture, media and sport under the Gambling act 2005. This act of parliament significantly updated the UK’s Gambling laws, including the introduction of a new structure of protections for children and vulnerable adults, as well as bringing the Internet gaming sector within British regulation for the first time.

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GAMBLING FORMS “BINGO AND CASINO”

The game of bingo was popularised in the armed forces in the Second World War and brought back to Britain after the end. Betting and gaming act 1960 allowed commercial bingo hall to be set up. Casinos had a similar history. The number of gaming machines in casinos was limited at 10. In part due to the difficulty of enforcing this, the Gaming act 1968 liberalised the law, by allowing true commercial casinos. The gambling act of 2005 paved the way for larger resort style casinos to be built. Many towns and cities bid to host one of these so-called “super casinos”, which will be similar to those found in Las Vegas. .

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GAMBLING ON SPORTS

Sports gambling has a long history in the United Kingdom. The 1960 Act legalised off-course bookmakers. Pool betting on horses is a monopoly of the state-owned Tote. There is a large market in the UK for gambling on competitive sports at bookmakers or licensed website, particularly for horse, greyhound racing and association football. The last of these also has an associated form of gambling known as the football pools, in which players win by correctly predicting the outcome of each week’s matches.

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LE JEU DE HASARD EST:

jeu de hasard pur lorsque le jeu est totalement soumis au hasard

jeu de hasard raisonné lorsque le joueur doit déterminer son action en fonction d'événements aléatoires et de probabilités

Le hasardLe mot lui-même vient de l’arabe az-zhar, qui désigne un jeu de dé ( de même que chance, qui vient de chéance : façon dont tombent les dés).

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JEUX DE HASARD PUR

La bataille se joue avec un jeu de 32 cartes ou de 52 cartes.

Le jeu de pharaon Le jeu de l'oie est un jeu de plateau contenant

un chemin de cases et se jouant avec deux dés.

Le Lapinodrôme est un jeu dans lequel un lapin passe (aléatoirement) par une porte portant un numéro.

Le jeu de la Loterie (ou Loto) se joue en pariant sur plusieurs nombres (choisis ou aléatoires).

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Les machines à sous (hors machines à poker) sont des jeux électroniques ou mécaniques dans lesquels les deux résultats possibles (gagné ou perdu) sont aléatoires et indépendants des jeux précédents.

Dans le jeu de Pile ou face, chaque côté de la pièce a même probabilité de tomber, c'est un jeu de hasard pur.

Le jeu de Roulette

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JEUX DE HASARD RAISONNÉ

Le jeu de poker se joue avec un jeu de 52 cartes. Le jeu de bridge. La distribution des cartes est

l'élément aléatoire. Les cartes du jeu Magic : l'assemblée sont des

cartes spéciales pour ce jeu, avec des actions spécifiques pour chacune d'entre elles.

Le jeu de 5000 se joue avec 5 dés.

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Le jeu des petits chevaux se joue sur un tablier (plateau) avec des pions (chevaux) et deux dés.

Dans le jeu de Monopoly, l'avancement des pions se fait de manière aléatoire avec un dé.

Dans le jeu les chevaliers de la table ronde, tous les joueurs sont dans la même équipe contre le jeu lui-même. Les actions du jeu sont données par des tirages aléatoires de cartes ou par des lancers de dés.

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 ORIGINE DES JEUX

Les premiers jeux de hasard sont impossibles à dater.

Des traces d'objets ont été retrouvés dans des tombes des civilisations anciennes (grecs, égyptiennes, etc).

Notons un jeu d'enfant, l'Ostrakinda, utilisant le jeté d'une coquille blanche noircie d'un côté et en criant "nuit ou jour" autour du cinquième siècle avant Jésus-Christ.

Un des premiers jeux de société est le Senet. Ce jeu était très populaire en Égypte.

Le jeu de pile ou face s'est développé avec l'arrivée de monnaie métallique.

Les dés, d'origine asiatique, ont été très utilisés durant l'empire romain.

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Les cartes à jouer, également d'origine asiatique, apparaissent en Europe au XIVe siècle . Elles y sont peut-être arrivées par l'intermédiaire des Arabes ou par les échanges avec les Mongols le long de la Route de la soie.À l'époque de la Révolution française, on joue au whist, au pharaon, à la bouillotte, au trente et quarante ou au brelan dans les milieux éduqués. En 1894, Charles August Fey construit la première machine à rouleaux appelée la "Liberty Bell" .

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LÉGISLATION

En France, le Code Pénal interdit les jeux d'argent, à l'exception de ceux autorisés par l’Etat. Le principe de base est précisé dans l’article 1er de la loi du 21 mai 1836 : « les loteries de toute espèce sont prohibées ».Les jeux de hasardLa loi du 12 juillet 1983 interdit la tenue d’une maison de jeux de hasard et tous les jeux de hasard non autorisés par la loi. La création et l’organisation de la loterie nationale

L'article 136 de la loi de finances du 31 mai 1933 prévoit les conditions d’organisation par l’Etat d’une  loterie. Le décret du 14 février 1949 en fixe de façon très précise les modalités.

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La création des Lotos

Le 19 mai 1976 est né, à Paris, le premier tirage du Loto, en public.La Française des jeux a été créée par le décret du 9 novembre 1978. Elle est organisée en société anonyme d’économie mixte dans laquelle l’Etat détient 72 % des actions.

Le décret du 1er avril 1985 autorise la création du Loto sportif.

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La loterie nationale et son fonctionnementDans ses articles 36 à 40, la loi PERBEN du 5 mars 2007 précise

lesobligations relatives à la lutte contre les loteries, jeux et paris

prohibés.

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L’autorisation des machines à sousLa loi du 5 mai 1987 autorise les machines à sous mais uniquement dans les casinos.

Le PMUC’est un organisme collecteur de paris faits sur les courses de chevaux hors des lieux où elles se tiennent. Il est placé sous les tutelles des ministères de l’Agriculture et des Finances. Il a écrit un règlement.En 2010, la France légalise les paris online.

Les Français accros aux jeux d'argent et de hasard

Publié le 16 septembre 2011 à 11h24PRATIQUELa première enquête menée en France sur les addictions au jeu indique des chiffres inquiétants : 600.000 Français ont des problèmes avec les jeux d'argent et de hasard.

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LES FRANÇAIS SONT DE PLUS EN PLUS ACCROS AUX JEUX D'ARGENT ET DE HASARD SIPA

La sonette d'alarme est tirée. Jeux de grattage, loto, PMU, paris sportifs... les Français sont de vrais accros aux jeux d'argent et de hasard. Ainsi, 600.000 Français possèdent des problèmes avec ce type de divertissements et parmi eux 200.000 sont considérés comme des joueurs « excessifs ». C'est ce que révèle une étude, publiée ce vendredi, menée par l'Observatoire français des drogues et des toxicomanies (OFDT) dans le cadre du Baromètre santé 2010 de l'Institut national de prévention et d'éducation pour la santé (Inpes). C'est la première fois qu'une telle enquête est menée dans l’Hexagone.Selon l'OFDT, près d’un Français sur deux joue de l’argent (47,8%), un sur 10 est un joueur actif et plus d’un sur 100 est un joueur à risque. L'étude établit que les joueurs les plus actifs sont ceux qui jouent au moins 52 fois par an ou misant au moins 500 euros par an.

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UN LIEN ENTRE JEU ET PRODUITS PSYCHOACTIFS

Les jeux de tirage et de grattage, pour lesquels une initiation n’est pas ou peu nécessaire, sont les plus pratiqués avec respectivement 75% et 62,2%. En troisième position, il y a le PMU (23,2 %), puis les machines à sous, le Rapido, les paris sportifs, le poker (8%) et enfin les jeux de table. Et les hommes sont les plus concernés par le jeu : 51,3 % d’entre eux sont des joueurs dans l’année et 15,6 % des joueurs actifs alors que 44,4 % des femmes sont joueuses dans l’année et 8,8 % joueuses actives. Par ailleurs les résultats de l’enquête montrent une relation étroite entre jeu et consommation de produits psychoactifs. En effet, l'absorption d’alcool, de tabac et de cannabis les plus à risque ou les plus intensives se retrouvent davantage chez les joueurs excessifs que dans la population générale. Par exemple, chez les joueurs excessifs, 26,3% ont un risque de dépendance à l’alcool (contre 3,2% en population générale). Seul élément rassurant de l'étude, la France, avec 1,3% de joueurs problématiques, est  loin derrière les Etats-Unis et l'Australie (5%).

Maxime Ricard

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LOS JUEGOS DE AZAR EN ESPAÑADefinición de los juegos de azar

Los juegos de azar son juegos en los cuales la posibilidad de ganar o perder no depende de la habilidad del jugador sino del azar, esto es, de la suerte. Están basados en las apuestas y sus premios están determinados por la probabilidad estadística de acertar la combinación numérica sobre la cual el jugador ha arriesgado una cierta cantidad de dinero creyendo que tendrá tal o cual resultado. De esta manera, un jugador puede escoger un número y pensar que el número que ha escogido puede ser el número ganador sin embargo puede estar equivocado y perder porque las apuestas como hemos comentado no tienen que ver con la destreza ni con la predisposición para el juego sino con la suerte, con la posibilidad y con la probabilidad de que salga la combinación o el número que hemos elegido para nuestra apuesta. En caso de acierto la apuesta se recupera aumentada a expensas de los jugadores que han perdido o de los que no acertaron.

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LA LOTERÍA NACIONALOrigen

El juego de la lotería nace en España a finales del siglo del siglo XVIII. El 30 de septiembre de 1763 el rey Carlos III, siguiendo el modelo napolitano, decide recaudar fondos para arreglar la situación económica en la que se encontraba Península Ibérica tras los reinados de los austrias y los borbones durante los siglos XVI y XVII. Disfrazada bajo la apariencia de un juego en el que todos podían participar y obtener premios, la lotería era en un primer momento un impuesto encubierto, que debería aportar nuevos ingresos a las arcas reales para arreglar la situación económica que arrastraba la Hacienda Pública española desde tiempo atrás. El término Lotería Nacional surge durante la Guerra de la Independencia de la mano del Ministro del Consejo y Cámara de Indias, don Ciriaco González Carvajal. Fue aprobada por las Cortes de Cádiz el 23 de noviembre de 1811 por unanimidad. El 4 de marzo de 1812 se celebró en Cádiz el sorteo de esta nueva modalidad de Lotería, que fue denominada por el pueblo Lotería Moderna para diferenciarla de la Lotería de Número instituida desde 1763. La venta de Lotería Nacional fue extendiéndose desde Cádiz al resto de España al mismo tiempo que los ejércitos napoleónicos se iban retirando del país.

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¿Cómo se juega a la Lotería Nacional? Es evidente, que para participar en un sorteo de Lotería Nacional lo primero que un jugador debe hacer es comprar un décimo con el número que más le guste. Los décimos, también llamados cupones, están compuestos por números de cinco cifras. En cada sorteo de Lotería Nacional que se realiza participan los décimos que contienen los números que van desde el 00.000 hasta el 99.999 - excepto en el Sorteo Especial de Navidad y el Sorteo del Niño en los que los números del décimo van desde el 00.000 hasta el 84.999.

Los sorteos de Lotería Nacional se celebran los sábados y los jueves. Los sorteos que se celebran los sábados tienen un mayor número de premios y los décimos cuestan más que los del jueves que albergan un premio menor y son de menor importe. Los precios de ambos van variando de año en año.

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Otras diferencias entre estos dos sorteos son que los primeros, los que tienen lugar el sábado, forman parte de 10 series mientras que los segundos, los que se celebran el jueves, los cupones son de 6 series. Cada una de las series se divide en 10 décimos o cupones que pueden comprarse en las llamadas Administraciones de Loterías o en establecimientos de Loterías y Apuestas del Estado. También en los kioscos de la Once o por la calle a los discapacitados que los venden.

Quiosco de la Once. En la actualidad son de color verde

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EL GORDO DE NAVIDAD El primer sorteo celebrado en Navidad tuvo lugar el 18 de diciembre de 1812 en la ciudad de Cádiz. El primer 'Gordo' fue para el número 03604. El décimo de lotería de Navidad costaba 40 reales y el premio era 8.000 pesos fuertes según la moneda existente. El nombre de Sorteo de Navidad no llegó hasta el 23 de diciembre de 1892 y cinco años después, en 1897, esta denominación ya aparecía impresa en los décimos o cupones. A partir de esta fecha se implantó el sistema de bombos y bolas de madera que se sigue utilizando hoy que sustituyó al tradicional número impreso en papel y escogido al azar.

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LA BEBIDA ESPUMOSA Y LA CELEBRACIÓN EN LAS CALLES EL LOTERO

La victoria tanto si se ha ganado el gordo de Navidad como si se ha ganado la lotería del Niño se celebra descorchando una botella de sidra o cava en la calle en compañía de todos los que quieran unirse a los agraciados por la suerte . Este día es un día de alegría para todos los españoles tanto para los premiados como para los que no. Celebración de la victoria del Gordo de Navidad en la calle

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Después de abrir y celebrar en la calle el premio con cava o champán y de derramarlos en las puertas de las administraciones agraciadas. Se presentan una serie de personajes recurrentes: el lotero, emocionado y encantado de repartir millones, que tras conocer la noticia cuelga en su local el cartelito del “Gordo de Navidad vendido aquí” o sujeta en sus manos uno de los premios agraciados para salir en los periódicos del día siguiente, los vecinos, los curiosos, los espontáneos de cámara e incluso ese señor o señora que se hace noticia al reconocer, con cara apenada, que tuvo en sus manos el décimo pero que no lo compró y que al final ha tocado pero que pese a todo se alegra.

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L’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato ha diffuso i dati riguardanti la raccolta giochi d’azzardo nel mese di settembre 2011. Interessante la tabella che vi riportiamo, che mostra la distribuzione geografica per regioni dei giocatori italiani.

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A farla da padrone, c’era da aspettarselo, è la Lombardia, dove impazzano Giochi di Abilità a distanza e skill games (giochi caratterizzati dalla maggiore prevalenza dell’abilità rispetto alla fortuna, praticati solo su siti on line) , ma anche Lotterie (categoria dove sono inclusi i gratta e vinci) e naturalmente le slot machine, vero motore del gioco in Italia. Reggono bene le scommesse sportive ed avanza il gioco del Bingo a scapito dell’ippica, ormai lentamente in declino.

Al secondo posto nella classifica complessiva la Campania, dove si gioca meno alle “macchinette da bar”, ma dove giochi di abilità e skill games vanno per la maggiore. Seguono Lazio, Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte e Sicilia.

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LE RELIGIONI E IL GIOCO D’AZZARDOLa Bibbia non condanna

specificatamente il gioco d’azzardo,le scommesse o il gioco del lotto a condizione che si configurino essenzialmente come un gioco e che non facciano dimenticare il fine per cui l’uomo si trova sulla terra Nell’Antico Testamento viene condannato il gioco dei dadi perché usato nella pratica divinatoria, invisa agli autori dell’Antico Testamento. Infatti, i dadi potevano essere utilizzati anche per conoscere il futuro, ossia per fare predizioni .

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Sia l’Ebraismo, sia il Cristianesimo hanno temuto poi che il gioco potesse diventare un’idea fissa .Il giocatore poteva dimenticare il fine per cui si trova sulla terra e dedicare tutte le sue passioni a un’attività terrena .Per questa ragione sia nella religione cristiana che in altre religioni,come quella islamica, troviamo posizioni molto rigorose e intransigenti verso il gioco d’azzardo. La Riforma Calvinista abolisce qualunque divertimento laic. Se uno ama il canto, canti Salmi; se ama la lettura, legga la Bibbia;se ama il teatro, partecipi al culto.

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Il Corano proscrive il gioco. Maometto si era reso conto della vicinanza tra il gioco e l’alcol, e, sia pure con qualche incertezza iniziale, aveva proposto la proibizione del gioco. Leggiamo nel secondo capitolo del Corano, detto Sura:<<Ti pongono delle domande circa il vino ed il gioco d’azzardo. Dì loro:in ambedue c’è sia un gran male che un gran bene,ma il male è maggiore che non l’utilità>>.

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Ne parla anche il quinto capitolo,detto Sura della tavola apparecchiata:<<Oh credenti! Davvero, il vino, il gioco d’azzardo, gli idoli e le freccette sono cose vergognose, opere di Satana,e quindi evitatele, poiché Satana mira a risvegliare l’inimicizia e l’odio tra di voi, tramite il vino e il gioco d’azzardo per allontanare il vostro pensiero da Dio e dalla preghiera. Gli antichi arabi(l’Islam nasce nei primi del ‘600)avevano constatato che c’era un legame tra l’alcol, il gioco e i problemi sociali che il gioco può provocare.

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Il Catechismo della Chiesa Cattolica al n.2413 afferma che “i giochi d’azzardo non sono in se stessi contrari alla giustizia.Diventano moralmente inaccettabili allorché privano la persona di ciò che le è necessario per far fronte ai bisogni propri e altrui. La passione del gioco rischia di diventare una grave schiavitù.

Truccare le scommesse o barare nei giochi costituisce una mancanza grave, a meno che il danno causato sia tanto lieve da non poter essere ragionevolmente considerato significativo da parte di chi lo subisce”.

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Recentemente, comunque, il Cardinale Angelo Bagnasco, Presidente della Conferenza episcopale italiana, ha definito il gioco d’azzardo”una piaga, una nuova forma di droga, da cui bisogna guardarsi con estrema determinazione e con grande consapevolezza”

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L’Organizzazione mondiale della sanità ha incluso il gioco d’azzardo patologico tra le malattie. L’Italia purtroppo non lo ha ancora fatto. I giochi garantiscono un’entrata sicura allo Stato. Per fortuna il ministro della cooperazione, Andrea Riccardi, ha recentemente sottolineato “il gioco d’azzardo, è come una droga occorrerebbe vietare la pubblicità come le sigarette”.

Per il momento la pubblicità ci invita comunque a giocare, ma con moderazione!

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Giocare con i segnali della dipendenza dal gioco

Pensi al gioco tutti i giorni;

Sei felice e spensierato;

Cerchi di rifarti sempre quando perdi;

Ti capita di nascondere il tuo vizio del gioco a quelli che ti stanno più vicino;

Qualche volta ti è capitato di prendere in prestito soldi dagli amici per giocare;

Ogni tanto litighi con i tuoi familiari per colpa dei soldi o del gioco d'azzardo;

Dormi tranquillamente di notte e non pensi al gioco d'azzardo;

Paghi sempre le bollette regolarmente;

Molte volte ti sei ripromesso di non giocare più senza riuscirci;

Ti accorgi di minimizzare consapevolmente quando parli con qualcuno della frequenza o delle cifre che spendi per giocare.

Questo riportato è un gioco che però non è pericoloso!! Inserisci V (vero) o F (falso)

Contributo di Valeria

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