ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE“G. LOMBARDO RADICE” VIA ARCHIA, 46 - 96100 SIRACUSA

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE“G. LOMBARDO RADICE” VIA ARCHIA, 46 - 96100 SIRACUSA TEL. 0931/67682 FAX 0931/60122 C.F. 93039440891 E – mail: [email protected] Sito web: www.istitutocomprensivoglradice.wikispaces.com Progetto “Dall’ICF al progetto di vita , per una scuola inclusiva” PERCORSO – PEDAGOGICO - DIDATTICO – ORGANIZZATIVO (in chiave ICF) a cura delle insegnanti curriculari e di sostegno di ogni ordine e grado dell’Istituto contestualmente con il percorso formativo curato dalla S. Martino e dalla Consolidas e con la partecipazione straordinaria delle famiglie Anno scolastico 2010/2012

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE“G. LOMBARDO RADICE” VIA ARCHIA, 46 - 96100 SIRACUSA TEL. 0931/67682 FAX 0931/60122 C.F. 93039440891 E – mail: [email protected] Sito web: www.istitutocomprensivoglradice.wikispaces.com. Progetto “Dall’ICF al progetto di vita , per una scuola inclusiva”. - PowerPoint PPT Presentation

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Sito web: www.istitutocomprensivoglradice.wikispaces.com

Progetto“Dall’ICF al progetto di vita , per una scuola inclusiva”

PERCORSO – PEDAGOGICO - DIDATTICO – ORGANIZZATIVO (in chiave ICF)

a cura delle insegnanti curriculari e di sostegno di ogni ordine e grado dell’Istitutocontestualmente con il percorso formativo curato dalla S. Martino e dalla Consolidas e con la

partecipazione straordinaria delle famiglie

Anno scolastico 2010/2012

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In seguito alla partecipazione al progetto I CARE la nostra scuola

ha colto la proposta ministeriale come l’opportunità di essere un

partner competente e di integrare i contenuti del modello con gli

strumenti e le modalità per elaborare DF, PDF e PEI. L’interesse

riguardava la possibilità di fare sperimentazione utilizzando il

modello ICF come strumento e base per la conoscenza dell’alunno

prima, creando dopo, sinergie tra educazione, riabilitazione e

partecipazione sociale alle opportunità del territorio.

LE NOSTRE MOTIVAZIONI

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LE ALLEANZE

L’adozione del modello ICF ci ha condotto a creare alleanze con

partner competenti quali la Con.solida.s e la cooperativa S. Martino.

La scelta è stata indotta dalla necessità di attivare un confronto con due

soggetti qualificati ed esperti di linguaggi e modelli di integrazione ma,

soprattutto dal bisogno di formazione specifica sulle procedure e

sugli strumenti per realizzare un’ integrazione di qualità con

riferimento al modello ICF.

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-Monitoraggio iniziale per conoscere i bisogni educativi e

formativi dei nostri alunni.

- Corso di formazione ICF

- Partecipazione a seminari e convegni

- Attività con gli alunni

- Costruzione del Progetto di vita

LE FASI DEL PROGETTO

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IL CORSO DI FORMAZIONE

L’azione formativa, organizzata dal partner Con.solida.s ci ha dato le

indicazioni necessarie sull’applicazione del modello ICF al contesto

scolastico e le strategie operative per il miglioramento della qualità

dell’integrazione. Tutta la fase di sperimentazione della costruzione di un

progetto educativo individualizzato in chiave ICF è stata curata dalla

Cooperativa S. Martino. Al percorso formativo è stata rilevante la

presenza, oltre che dei docenti specializzati nel sostegno, dei docenti

curriculari e delle famiglie

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PRIMI APPROCCIO AL PDF in chiave ICF

Il gruppo docenti si è cimentato nella costruzione di PDP ,in chiave ICF,

dei casi seguiti della scuola e la presenza del genitore ha apportato

notevoli informazioni sugli alunni.

Poi sulla base di una checklist compilata si è stilato il profilo di

funzionamento di un bambino autistico, indicando le principali aree di

intervento, in chiave ICF.

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SEMINARI ed EVENTI

Il confronto con altre realtà è importante, fa riflettere molto sul proprio operato. Durante tutto il percorso abbiamo partecipato a tanti seminari fra cui:- Il convegno di Napoli che ha apportato significative esperienze e contributi sull’organizzazione metodologica, in chiave ICF, da noi intrapresa.- 1° Convegno su “L’integrazione scolastica degli alunni disabili: Luci ed Ombre” organizzato dall’A.V.D.D.- Associazione Volontari Diritti dei Disabili.- 4° Concorso grafico, letterario e multimediale sui temi della Comunicazione sulla disabilità”, organizzato da A.V.D.D.- Seminario sulla Comunicazione Aumentativa ed Alternativa organizzato dal GLIP.- Conferenza sul primo Regolamento per il servizio di Assistenza per l’Autonomia e la Comunicazione di alunni con disabilità (l. n. 104/1992) frequentanti le scuole di ogni ordine e grado nella provincia di Siracusa,- Il “Progetto San Giovanni“ “EDUCARE AL BENE COMUNE”. Evento che si colloca grazie alla collaborazione tra Comune di Siracusa, Consorzio della cooperazione sociale Consolidas ed il sostegno di ERG nell’ ambito delle attività di responsabilità sociale di impresa del Gruppo, a cui hanno partecipato gli alunni della scuola dell’Infanzia.

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Terminata la formazione il gruppo ha iniziato a costruire il PEI dell’ alunno scelto per

la sperimentazione con la supervisione del partner S. Martino. Nella fase di indagine

conoscitiva dell’alunno il gruppo di lavoro era composto dalla madre, dalle terapiste,

dall’insegnante della scuola precedente, dall’insegnante dell’attuale corso di studi , tutti

loro hanno fornito informazioni per redigere il profilo di funzionamento dell’alunno, la

stessa diagnosi è stata riformulata e arricchita dei codici e dei qualificatori del modello

ICF. Gli strumenti utilizzati sono stati: una scheda per raccogliere informazioni

sull’alunno ed una check list di analisi della situazione di partenza. Alla fine sono state

fissati gli obiettivi, le scelte procedurali individuate le attività e gli interventi,stabilite le

verifiche e la valutazione finale.

PROGETTO DI VITA (sperimentale)

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I MODELLI PRODOTTI

-Scheda di rilevazione dei bisogni educativi (questionario ICARE)

- Profilo sul Funzionamento dell’alunno, in chiave ICF

-Scheda per raccogliere i dati informativi sull’alunno

- Check List

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TESTI E BIBLIOGRAFIA

L'ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute) è un procedimento di classificazione multidisciplinare che costituisce lo standard per misurare e classificare il funzionamento umano e la salute. Pertanto, è inteso come strumento sia di prevenzione sia di facilitatore per il miglioramento dell’inclusione scolastica degli alunni con disabilità.

I maggiori esponenti della ricerca sul modello ICF sono stati Dario Ianes e Canevaro , già nel 2001)

Ianes D. Celi F. e Cramerotti S. IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO-PROGETTO DI VITA. Guida 2003-2005, Trento Erickson.Ianes D. - LA DIAGNOSI FUNZIONALE SECONDO L’ICF, TRENTO , ERICKSON (2004)Ianes D.- BISOGNI EDUCATIVI E INCLUSIONE (2005)

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Contemporaneamente al percorso di studi, molti docenti hanno iniziato

ad utilizzare il sistema ICF proiettandosi in una cultura che mira

all’inclusione degli alunni con disabilità promuovendo iniziative di vario

genere e partecipando ad eventi esterni alla scuola. Queste iniziative

sono state raccolte in una presentazione, su supporto informatico.

LE NOSTRE ATTIVITA’