ISTITUTO COMPRENSIVO “LEVI MONTALCINI”...
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ISTITUTO COMPRENSIVO
“LEVI-MONTALCINI”
NOVARA
PIANO
OFFERTA FORMATIVA
TRIENNALE
2018/19 – 2019/20 – 2020/21
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PERCHÉ RITA LEVI-MONTALCINI?
Per i grandi valori che ha veicolato con la vita e le parole.
Esempio di grande determinazione, di forza e di tenacia, di passione per ciò in cui si crede,
di amore per lo studio e la ricerca.
Modello di bellezza ed eleganza che scardina gli stereotipi della bellezza oggi imperanti.
Donna che ha conquistato con fermezza il diritto a realizzarsi in una dimensione appannaggio
dell’universo maschile.
Persona che ravvisa nell’istruzione lo strumento più importante per il riconoscimento della
dignità di ogni essere umano e, in modo particolare, di ogni donna
Figura di spicco, nel panorama culturale italiano, che ha dato lustro al nostro Paese nel
mondo.
Grande sostenitrice dei giovani, che incita a superare ogni difficoltà e ad allargare gli
orizzonti del proprio sguardo al mondo che li circonda, spronandoli ad uscire da sé.
Un privilegio per noi legare il suo nome alla nostra scuola. Speriamo di esserne degni.
“Dico ai giovani: non pensate a voi stessi, pensate agli altri. Pensate al futuro che
vi aspetta, pensate a quello che potete fare, e non temete niente”.
Rita Levi-Montalcini
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Presentazione
Sempre di più e in maniera incessante, con più voci e da più parti, si chiede alla scuola di rispondere alle
richieste di una società fluttuante, complessa, dove i valori di democrazia, uguaglianza, giustizia e libertà
sono messi a dura prova. Tale consapevolezza determina angoscia, smarrimento, incertezza negli adulti,
soprattutto quando si pensa al futuro delle nuove generazioni e alla necessità di offrire loro una vita
possibile. Tali riflessioni sono alla base della nostra progettazione educativa mediante la quale intendiamo
realizzare percorsi carichi di senso, di significati, di valori civili e democratici che potranno costituire validi
punti di riferimento per i ragazzi che ci vengono affidati.
Soprattutto, con la nostra offerta formativa, vogliamo garantire a tutti gli alunni:
- un solido bagaglio di conoscenze,
- lo sviluppo di tutte le capacità,
- l’acquisizione di tutte le competenze,
fornire, cioè, tutti gli strumenti per “apprendere lungo tutto l'arco della vita", come afferma E. Morin,
condizione necessaria per sapere affrontare e gestire il continuo processo di cambiamento che non è più
descrivibile con le vecchie categorie della sequenzialità e della linearità.
Con le nostre azioni formative, pertanto, vogliamo costruire “una testa ben fatta” e non una “testa ben
piena”, una persona, cioè, capace di crescere a tutti i livelli, di svilupparsi in umanità e cultura,
responsabilità e competenza.
Nella progettazione della nostra offerta educativa e formativa, mediante strategie e metodologie adeguate
alla molteplicità degli stili cognitivi e di apprendimento degli alunni, cercheremo di far emergere, in modo
cosciente e libero, in ogni allievo il meglio di sé mediante l’integrazione e la correlazione di tutti i supporti
educativi che aiutano a sviluppare quella necessaria capacità di “imparare a pensare” poiché il pensiero,
proiettandosi sulla vita, sarà la base per “imparare ad essere”, ovvero a “saper vivere”.
Nel nostro lavoro di educatori, quindi, terremo conto, da un lato, della strutturazione e dello sviluppo
dell’intelligenza, del carattere di ciascuno alunno, con attenzione alla sfera cognitiva e socio-affettiva,
dall’altro, del bagaglio di conoscenze, esperienze, modelli culturali che ognuno ha maturato nel suo contesto
ambientale.
Tutte queste dimensioni ispireranno le attività curriculari e progettuali nella prospettiva certa di motivare
l’allievo ad apprendere perché la motivazione, quale risorsa energetica, è la base psicologica
dell’apprendimento significativo:
”Senza motivazione ciò che apparentemente si apprende è destinato ad essere rimosso o dimenticato a breve
termine”
Questa la nostra idea di “fare scuola” mediante la progettazione di un piano dell’offerta formativa che
definisca non solo impegni e azioni della scuola, ma l’intero processo didattico, organizzativo, gestionale
necessario per realizzare l’obiettivo del successo formativo di tutti e di ciascuno alunno con la
collaborazione come scenario di una comune e condivisa azione formativa che coinvolga tutte le
componenti, docenti, genitori, alunni e territorio in una scuola dove la qualità si pensa, si costruisce e si vive
sul campo nel pieno soddisfacimento dei bisogni e delle necessità rilevate.
Il PIANO TRIENNALE dell’ Offerta formativa dell’I.C. “Rita Levi-Montalcini” di Novara
costituisce la carta identificativa dell’Istituto
risponde alle esigenze e ai bisogni dell’utenza scolastica
rappresenta un grande impegno per gli operatori scolastici per elaborare e realizzare un
progetto educativo unitario, condiviso e coerente
comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche
valorizza le corrispondenti professionalità
La Scuola, nella sua Autonomia, promuove i propri assetti organizzativi e didattici tenendo conto delle
richieste di famiglie ed Enti Locali.
Partendo da queste considerazioni, il nostro Istituto ha delineato alcuni Indirizzi Generali che caratterizzano
il POF:
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interagire con la comunità locale, con enti e associazioni presenti sul territorio
costruire un percorso formativo coerente e unitario tra i diversi ordini scolastici
accogliere, rispettare e valorizzare le diversità linguistiche, culturali e fisiche con particolare
attenzione per gli alunni stranieri e per gli alunni diversamente abili
favorire il coinvolgimento e la partecipazione delle famiglie al progetto educativo della scuola nel
rispetto dei ruoli di ciascuno
Il presente Piano è in linea con le Indicazioni per il curricolo e con le più recenti elaborazioni collegiali
avvenute a diversi livelli.
E’ “mettere in prova la progettualità nella quotidianità del lavoro di aula”.
E’ elaborato dall’ apposita commissione sulla base degli indirizzi per le attività della scuola deliberati dal
Collegio Docenti e delle scelte generali definite dal Consiglio di Istituto.
Ha una durata triennale
E’ un documento in itinere, aperto; non esaustivo, né conclusivo
Viene aggiornato ogni anno
E’ soggetto a cambiamenti per renderlo sempre più funzionale, per elaborare un progetto di scuola fondato
sulla
collegialità di tutte le componenti scolastiche
realizzabilità delle proposte didattiche educative
verifica puntuale dei progetti
Il Piano si rivolge:
agli alunni, protagonisti del nostro “essere scuola”
ai genitori, fornendo loro elementi di conoscenza del processo globale d’intervento della scuola sugli
alunni
agli operatori della scuola, definendo le finalità, gli obiettivi, la gestione delle risorse e la valutazione
alle istituzioni e agli enti cercando forme collaborative per soddisfare obiettivi ed esigenze
Il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto Comprensivo Levi-Montalcini di Novara si ispira agli artt. 3, 33,
34 della Costituzione Italiana e, in particolare, ai principi di:
uguaglianza
accoglienza ed integrazione
partecipazione e trasparenza
libertà di insegnamento
formazione ed aggiornamento
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IL CONTESTO TERRITORIALE
ISTITUTO COMPRENSIVO
RITA LEVI-MONTALCINI
Novara Via Rivolta, 4 – 28100 NOVARA (NO) –
Tel./ fax 0321- 477110
SCUOLE PRIMARIE
“I. Calvino” via Gibellini, 56 Tel. 0321/472910
“S. Pertini” via Vignale, 46
Tel. 0321/471316
“A. Peretti” corso
Risorgimento,237
Tel. 0321/471313
“P. Thouar” Via Delle Rosette
Tel.0321/477524
“P.Buscaglia” Via Fara,19
Tel. 0321/475303
“PP
SCUOLE INFANZIA “A. Fontana” Veveri
via Santa Caterina, 33
Tel.0321/ 471217
“A. Merini” Vignale
via Boves, 9
Tel. 0321/56145
“A. Mairati” San Rocco
Largo Cantore
Tel. 0321/472785
“A.B. Sabin” Via Fara,80
Tel 0321/476266
“ Filo verde” Via Fara, 19
Tel.0321/479462
“Elve Fortis” Via Fara,23
Tel. 0321/399432
SCUOLA SECONDARIA DI
PRIMO GRADO “G.Pajetta” Novara
Via Rivolta,4
Tel.0321/477110
Sede S. Rocco
Via Parini
Tel.0321/472935
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NASCITA E IDENTITA’ DELL’ ISTITUZIONE SCOLASTICA
Territorio e storia dell’ Istituto
L’Istituto Comprensivo “Rita Levi-Montalcini” – Novara è di recente formazione. La sua nascita risale alla
razionalizzazione operata nell’anno scolastico 2011-2012, integrato nel successivo 2012/13 che ha
comportato l’accorpamento prima di sette plessi e, successivamente, di altri due provenienti da varie
istituzione scolastiche, a loro volta ridimensionate. Dall’anno scolastico 2019-20 per effetto di un nuovo
dimensionamento all’istituto vengono aggregate la scuola primaria Buscaglia e le scuole dell’infanzia Filo
Verde ed Elve Fortis.
L’Istituzione Scolastica Autonoma “Montalcini” di Novara è costituita da 12 scuole più una sezione staccata
di Scuola secondaria ubicate in 12 edifici dislocati in 5 nella zona Nord del territorio comunale.
Nel quartiere S. Antonio si trovano la Scuola Secondaria di 1° Grado “G. Pajetta” presso cui ha sede la
Dirigenza, e la Scuola dell’Infanzia “A. Sabin”, la scuola primaria “Buscagli” e le scuole dell’infanzia
“Filo Verde” e ed “Elve Fortis”. A S. Andrea, nel centro del borgo storico della zona, è situata la Scuola
Primaria “P. Thouar”. Nel quartiere di S. Rocco il fabbricato a due piani accoglie la Sezione staccata della
Scuola Secondaria di 1° Grado “G. Pajetta” e la Scuola Primaria “I. Calvino”; in un edificio di fronte è
ospitata la Scuola dell’Infanzia “A. Mairati”. Nei quartieri più lontani di Veveri e Vignale, terre di confine
con altri Comuni, trovano collocazione in edifici separati, rispettivamente la Scuola dell’Infanzia “A.
Fontana” e la Scuola Primaria “S. Pertini”, la Scuola dell’Infanzia “A. Merini” e la Scuola Primaria “A.
Peretti”.
Il territorio nel quale l’I.C. opera è molto ampio e si presenta con realtà diversificate, sia per struttura
urbanistica sia per assetto economico-sociale; comprende infatti aree industrializzate e residenziali, zone
popolari e di livello più selezionato. Tali realtà negli ultimi anni risultano in via di sviluppo, caratterizzate da
un forte incremento urbano e da una crescente offerta di Servizi.
La componente sociale si presenta piuttosto eterogenea, in quanto composta dalla comunità tradizionalmente
locale che interagisce con tutte le altre, derivanti da flussi migratori di cittadini provenienti da Paesi europei
ed extracomunitari, agendo in sinergia con tutto il territorio, se pur con gradi di intensità e modalità
diversificati e favorendo la pratica dei processi di responsabilità e autonomia che si pongono alla base
dell’essere cittadino attivo e consapevole.
La complessità che caratterizza il contesto operativo e la diversità esistente nei livelli economici e socio-
culturali determinano una ricca differenziazione dei bisogni formativi degli alunni frequentanti. La Scuola
elabora progetti e strategie nell’ottica di un sistema formativo integrato, sia per la valorizzazione delle
eccellenze che per la prevenzione ed il recupero precoce delle differenze dei livelli di partenza e per
l’integrazione socio-culturale degli alunni svantaggiati, realizzando specifici progetti riguardanti
l’alfabetizzazione degli alunni stranieri e la prevenzione della dispersione scolastica.
Si fa carico di raccogliere e di interpretare i bisogni formativi del territorio, assumendoli nella propria
progettualità, valorizzando il diritto di ciascuno alla diversità, in quanto distinzione dall’altro e integrazione
con l’altro, sviluppando le potenzialità di tutti gli alunni per promuovere la costruzione della “biografia
cognitiva” di ciascuno.
L’Amministrazione Comunale collabora allo svolgimento dell’offerta del servizio scolastico, attraverso
l’attuazione del Piano del diritto allo studio. Supporta ed integra le attività didattiche programmate
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annualmente, contribuendo all’organizzazione del servizio di trasporto e del servizio mensa. Il Comune
stipula convenzioni con cooperative e centri di assistenza per favorire la piena integrazione degli alunni
disabili. I rapporti tra Scuola e A.S.L. sono regolati da intese già operanti e protocolli in via di definizione.
Nelle diverse realtà territoriali in cui sono ubicate le scuole sono presenti risorse associative, culturali, di
volontariato, civiche e sanitarie (consultori, servizi sociali, culturali, sportivi, ricreativi) che co-progettano
ed attuano attività annuali e pluriennali condivise con docenti, alunni e genitori
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “G. PAJETTA”
La Scuola Secondaria di primo grado intitolata a “Gaspare Pajetta”, giovane partigiano novarese, è ubicata
nel quartiere S. Antonio sito in una zona semiperiferica, che con le frazioni di Veveri e Vignale costituisce la
Circoscrizione Nord della città. Rientrano nel comprensorio della scuola anche i quartieri popolari di S.
Andrea e S. Rocco. Tutti insieme questi agglomerati urbani formano il Nord/Est della città, zona piuttosto
estesa che fa scolasticamente capo,per intero, all’ Istituto Comprensivo “RITA LEVI-MONTALCINI”.
La popolazione scolastica risulta molto variegata; il contesto socio–culturale ed economico risulta
abbastanza eterogeneo: sono presenti nuclei familiari di lavoratori avventizi, operai, impiegati e
professionisti. Sono presenti famiglie, di origine straniera e non, con problemi economici, situazioni di
disagio interne al proprio nucleo e ambientali. Negli ultimi anni si sono iscritti anche diversi alunni che
giungono da altre zone di Novara e della Provincia e si sono inseriti diversi allievi extracomunitari (da
nuclei familiari recentemente insediati nei quartieri suddetti), per molti dei quali è necessario un intervento
di alfabetizzazione.
SCUOLA PRIMARIA “I. CALVINO” – NOVARA SAN ROCCO
La scuola è stata inaugurata alla fine dell’ a. s. 1969-70 in un quartiere allora di nuova fondazione, a
fortissimo processo immigratorio dall’ Italia del Sud.
E’ stata la prima scuola che nel Circolo Didattico ha sperimentato l’orario a Tempo pieno, fin dai primi anni
della sua apertura e, in seguito, la prima a introdurre l’orario a Tempo modulare, accanto a sezioni di Tempo
pieno. Nella città è stata la prima scuola che negli anni ’70 ha sperimentato l’inserimento degli alunni
portatori di handicap, accogliendo chiunque ne facesse richiesta, anche se non residente nel quartiere. Ha
accolto per 14 anni numerosi alunni provenienti da diversi campi nomadi, con progetti di prima
alfabetizzazione nelle classi, anche per ragazzi che avevano superato l'età scolare.
SCUOLA PRIMARIA “P. THOUAR” - NOVARA SANT’ ANDREA
La scuola, che sorge in un quartiere popolare, è stata fondata nel 1910 ed intitolata a Pietro Thouar,
pedagogista autore di libri per bambini. La scuola è allocata in un edificio storico, restaurato negli anni
scorsi. La sperimentazione di Tempo pieno ha avuto inizio nell'anno scolastico 1984-85 e prosegue tuttora.
La scuola ha partecipato e partecipa da sempre a progetti significativi e qualificanti in collaborazione con
enti pubblici, privati ed organizzazioni nazionali. Da parecchi anni si progettano attività di accoglienza e
alfabetizzazione, laboratori che facilitano l'inserimento di bambini stranieri.
SCUOLA PRIMARIA “S. PERTINI” - NOVARA VEVERI
La scuola elementare di Veveri inizialmente si trovava nell’odierna sede postale in via Verbano ed ospitava
due “pluriclassi” ( 1^ e 2^; 3^,4^e 5^ ). Le lezioni si tenevano solo al mattino. Nel 1935 i ragazzi si
trasferirono nell’attuale edificio, in via Vignale 46. In quell'anno fu aggiunta una cattedra ( 1° e 2°; 3°e 4°;
5° ).
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Negli anni ‘50 e '60 vi fu un aumento della popolazione scolastica, per cui si dovette ampliare l’edificio ed
aumentare il personale, portando le classi al numero di 5. Nel 1991 - 92 la scuola è stata completamente
ristrutturata, assumendo l’aspetto attuale. Diverse volte la scuola ha aderito ad iniziative proposte da vari
Enti ed ha partecipato a concorsi banditi da Associazioni e/o Istituzioni, ottenendo lusinghieri risultati.
SCUOLA PRIMARIA “A. PERETTI” - NOVARA VIGNALE
La scuola elementare è dedicata ad Antonio Peretti, scrittore per ragazzi dell’Ottocento. L’edificio
scolastico, costruito intorno alla fine dell’800 e inizio 900, si trovava un tempo al centro del paese, prima
della costruzione della chiesa e della piazzetta; era costituito solo da un’unica ala di due piani antistante
corso Risorgimento: al piano terra c’era la scuola dell’infanzia e al primo piano si trovavano due aule per
accogliere le classi 1°, 2°, 3° e 4° (pluriclassi); la classe 5° era distaccata nel plesso di S. Andrea. Per
permettere la ristrutturazione dell’edificio, la scuola si è trasferita negli anni Ottanta presso la sede del
dismesso Istituto per sordomuti in Corso Risorgimento, che ne diventa in seguito sede definitiva.
SCUOLA PRIMARIA “C.E. BUSCAGLIA” - NOVARA
La scuola entra a far parte dell’IC Montalcini da settembre 2019. E’ composta di 12 classi a tempo pieno.
L’edificio si compone di due piani e ospita oltre alla scuola primaria la scuola dell’infanzia “Filo Verde”
come distaccamento della adiacente scuola dell’infanzia “Elve Fortis”.
Oltre alle classi la scuola dispone di spazi destinati ai laboratori di arte, musica, informatica.
SCUOLE DELL’INFANZIA
VEVERI
VIGNALE
S.ANTONIO
S.ROCCO
ELEVE FORTIS
Le scuole “ A.Fontana” di Veveri (3 sezioni), “A. Merini” di Vignale (2 sezioni) e “A.B. Sabin” (4 sezioni),
“Elve Fortis” sono ubicate a nord di Novara in una zona residenziale ; la scuola di S. Rocco (3 sezioni) è
situata nella zona nord est , in un quartiere dove vi sono anche case popolari.
Nelle cinque scuole vi è un’utenza eterogenea : accanto a famiglie benestanti vi sono famiglie che vivono
situazioni di indigenza e disagio. E’ inoltre rilevante la presenza di famiglie straniere.
Veveri, Vignale e S.Rocco hanno sempre fatto parte di un unico circolo didattico,la scuola dell’Infanzia
Sabin diventa parte dell’Istituto dall’anno scolastico 2012/2013, la scuola Elve FortiS con il distaccamento
Filo Verde dall’anno scolastico 2019-20.
Tra queste la prima scuola dell’Infanzia istituita è stata quella di S. Rocco che, fin dai primi anni della sua
costituzione nel 1975, proponeva, per far fronte ad una situazione educazionale difficile, modalità educative
e didattiche all’avanguardia, come l’utilizzo di laboratori esperienziali . Da sempre è stata una scuola aperta
ai bisogni del quartiere e del territorio: nel 1978 è stata tra le prime scuole di Novara ad introdurre il pasto
completo, viste le necessità delle famiglie. Nello stesso edificio della scuola dell’infanzia di S. Rocco è
situato un asilo nido comunale e ciò ha sempre favorito attività in continuità nido-materna.
Alla fine degli anni ’80, il 5° Circolo Didattico di Novara si è arricchito di altre due scuole dell’Infanzia per
il quartiere di Vignale e di Veveri. L’esperienza precedentemente vissuta dalla scuola dell’Infanzia di S.
Rocco ha aiutato le altre scuole a costruire un’identità e un’immagine comune che le contraddistinguono
nelle scelte educative e didattiche, nell’organizzazione, nei rapporti con il territorio. Le tre scuole
dell’infanzia hanno aderito , nel corso degli anni a diversi progetti in collaborazione con enti cittadini.
La scuola dell’Infanzia di Veveri ha partecipato per quattro anni, negli anni ’90, alla sperimentazione
ASCANIO, inerente ai modelli organizzativi dei nuovi ordinamenti ministeriali, portando nelle scuole del
Circolo positive esperienze. Negli ultimi anni infatti le tre scuole hanno creato appositi spazi e laboratori (
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espressivi, motori-musicali, biblioteca, logico -matematico…) ed hanno aderito a progetti di educazione
ambientale e recentemente di educazione multimediale e di intercultura.
La scuola dell’ Infanzia Sabin, la più numerosa per popolazione scolastica, è nata intorno agli anni '80 come
istituzione comunale, passata allo stato dopo pochi anni. E’ ubicata al limite del quartiere Nord, l'utenza è
variegata. Ultimamente le iscrizioni di bambini stranieri è in aumento.
Da molti anni le docenti delle scuole del’infanzia programmano insieme, elaborando progetti educativi che
pongono come obiettivo primario il benessere dei bambini e delle bambine nell’ambito scolastico. In
particolare si stanno sperimentando, unica scuola in tutta la città, percorsi sperimentali di psicomotricità e di
tecniche yoga.
ORARIO ATTIVITA’
In tutte le SCUOLE DELL’INFANZIA l'orario di funzionamento è il seguente:
dal lunedì al venerdì: Servizio accoglienza su richiesta documentata dalle ore 7,45 alle ore 8,00
Orario d’ingresso dalle ore 7,45 alle ore 16,30
Orario uscita post pasto dalle ore 1200
Orario uscita dalle ore 16,00 alle ore 16,30
Nella SCUOLA PRIMARIA l'orario dei quattro plessi è il seguente:
- I plessi CALVINO, THOUAR, BUSCAGLIA con classi a tempo pieno, funzionano con il seguente
orario:
dal lunedì al venerdì: Servizio pre-scuola dalle ore 7,30 alle ore 8,20 previa richiesta documentata e
contributo da parte delle famiglie
Orario ingresso dalle ore 8,20 alle ore 8,30
Orario uscita per il pasto alle ore 12,30
Orario rientro post-pasto dalle ore 13,55 alle ore 14,00
Orario uscita alle ore 16,30
- I plessi PERETTI e PERTINI, con classi ad articolazione modulare, funzionano con il seguente orario:
Dal lunedì al venerdì
Servizio pre-scuola dalle ore 7,30 alle ore 8,20 previa richiesta documentata
contributo da parte delle famiglie
Orario ingresso dalle ore 8,20 alle ore 8,30
Orario uscita (per il pasto) alle ore 12,30
Lunedì – mercoledì -
giovedì
Orario rientro post-pasto dalle ore 13,55 alle ore 14,00
Orario uscita alle ore 16,30
Martedì - venerdì
Orario rientro pomeridiano dalle ore 13,55 alle ore 14,00, facoltativo,
gestito da una cooperativa di animazione scolastica (a carico delle famiglie)
Orario uscita alle ore 16,30
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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
L’orario delle lezioni è il seguente:
dal lunedì al venerdì dalle ore 7,55 alle ore 13,35 (6 moduli di lezioni di 55’).
Eventuali rientri pomeridiani (14,30-15,30/16,30): attività laboratoriali, esercitazioni strumento musicale;
2/4 rientri annuali (pomeriggio o sabato mattina) per completamento monte ore annuo di lezione.
PRE E POST SCUOLA
Per venire incontro alle richieste dei genitori i cui figli minorenni non possono essere o accompagnati a
scuola dai famigliari per l’orario di ingresso o affidati in uscita ad un delegato della famiglia maggiorenne e
per dare un servizio qualificato all’utenza, è possibile attivare da parte del Comune, su richiesta di almeno
10 unità per plesso, il servizio di pre-scuola e post-scuola nei plessi delle scuole dell’infanzia e primarie.
CRITERI PER L’ISCRIZIONE ALLA SCUOLA PRIMARIA E DELL’INFANZIA
I criteri di accoglimento delle domande di iscrizione alla scuola dell’infanzia e primaria, adottati dal
Consiglio di Istituto, si ispirano a principi di equità e di integrazione sociale. In particolare per l’infanzia
tendono a favorire la frequenza di tutti i bambini, prioritariamente degli alunni diversamente abili, dei
cinquenni residenti e dei figli di genitori entrambi lavoratori.
Tali criteri sono consultabili in Segreteria e sul sito della Scuola.
CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI
Nelle scuole dell’Istituto le classi vengono formate dagli insegnanti individuati dal Collegio Docenti,
tenendo conto dei criteri generali stabiliti dal Consiglio di Istituto, in base alle proposte deliberate dallo
stesso Collegio Docenti e conformi ai seguenti principi (consultabili in Segreteria e sul sito della scuola):
SCUOLA PRIMARIA
Distribuzione degli alunni in modo da garantire omogeneità fra classi parallele tenendo conto di:
- fasce di livello individuate mediante colloqui informativi con le insegnanti della scuola
dell’infanzia
- valutazione delle indicazioni contenute nella scheda di osservazione
- suddivisione omogenea di maschi e femmine
- valutazione dei casi problematici e di handicap dichiarati e distribuzione equilibrata fra le
classi
- mantenimento dei gruppi provenienti dalla stessa sezione nel limite del rispetto dei criteri
precedenti
- equilibrata distribuzione di alunni immigrati nelle classi
- accoglimento delle richieste delle famiglie, se debitamente motivate e compatibilmente con
i criteri precedenti.
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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Distribuzione degli alunni in modo da garantire omogeneità fra classi parallele tenendo conto di:
- fasce di livello
- distribuzione casi difficili (su indicazioni dei docenti di Scuola Primaria)
- scelta seconda lingua straniera/sezione musicale
- distribuzione equilibrata maschi-femmine
- riduzione degli elementi di fascia bassa nelle classi con alunni diversamente abili
- fratelli frequentanti lo stesso corso
- gruppi di alunni provenienti dalla stessa classe/plesso
- ripetenti, di norma, nello stesso corso
- richieste delle famiglie
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ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO
GLI ORGANI DELLA SCUOLA
IL CONSIGLIO DI ISTITUTO
Il Consiglio di Istituto ricopre le seguenti funzioni di indirizzo politico-amministrativo:
definizione degli obiettivi e delle scelte programmatiche (PTOF/POF e Programma annuale), verifica dei
risultati dell'attività amministrativa e della gestione rispetto agli indirizzi impartiti, interventi nell'attività
negoziale previsti dall'art. 33, D.L. 44/01.
Costituito da rappresentanti dei genitori, del personale scolastico e dal dirigente e presieduto da un genitore,
si riunisce periodicamente per deliberare gli orientamenti principali dell’istituto, in particolare:
il piano dell’offerta formativa
il programma annuale e il conto consuntivo
la carta dei servizi
il regolamento d’istituto
le attività connesse all’attuazione del POF
l’assicurazione integrativa
il calendario scolastico
l’adesione a reti di scuole
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l’utilizzazione dei locali scolastici
i contratti di sponsorizzazione
le donazioni
la convenzione di cassa
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Il Dirigente Scolastico è di stimolo alle capacità progettuali del Collegio dei Docenti, dei Consigli di Classe
e di tutti i gruppi di lavoro, ottimizzando le risorse professionali e finanziarie della Scuola. Al Dirigente
competono i compiti di gestione: il D. L.vo 165/2001 prevede che adotti atti e provvedimenti ivi compresi
tutti gli atti che impegnano l’amministrazione verso l’esterno, nonché la gestione finanziaria tecnica e
amministrativa mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse, strumentali e di controllo.
Il dirigente scolastico, nel rispetto delle competenze degli organi collegiali, assicura il funzionamento
generale dell’unità scolastica, nella sua autonomia funzionale entro il sistema di istruzione e formazione,
promuove e sviluppa l’autonomia sul piano gestionale e didattico, promuove l’esercizio dei diritti
costituzionalmente tutelati, quali il diritto all’apprendimento degli alunni, la libertà di insegnamento dei
docenti, la libertà di scelta educativa delle famiglie. (dal Contratto collettivo nazionale del lavoro).
IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISRATIVI (DSGA)
Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA) sovrintende, insieme al dirigente, alla gestione
amministrativa dell’istituto; in particolare ha il compito di sovrintendere all’organizzazione dei servizi
amministrativo-contabili, di monitorare la gestione finanziaria delle attività e dei progetti e di coordinare la
gestione del personale.
Il Personale di segreteria cura l'aspetto amministrativo in modo celere, trasparente e preciso con l'ausilio dei
mezzi informatici.
Il DSGA è responsabile del Personale non docente e garante del buon funzionamento della segreteria.
IL COLLEGIO DEI DOCENTI
E’ un organo di discrezionalità tecnica, responsabile delle scelte didattiche ed educative dell’istituto;
articolato in Gruppi di Progetto, definisce ed attua il processo di insegnamento/apprendimento in modo da
garantire il successo scolastico degli alunni; in particolare delibera:
il POF
i criteri per l’organizzazione del lavoro docenti (responsabili di plesso, gruppi di progetto, funzioni
strumentali, incarichi specifici)
i criteri relativi alla formazione dell’orario, delle cattedre, del calendario scolastico
i criteri di riparto del fondo dell’istituzione scolastica,
il piano delle visite d’istruzione
il piano di formazione e aggiornamento
il piano per il diritto allo studio
l’adozione dei libri di testo
l’intervento di esperti esterni
I Consigli di Classe, di Interclasse e di Intersezione programmano le attività sulla base di specifici bisogni.
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LO STAFF DI PRESIDENZA
Il dirigente scolastico per garantire il regolare funzionamento delle attività didattiche e progettuali si avvale
del supporto di due collaboratori da lui scelti e quattro responsabili di plesso nominati dal Collegio dei
Docenti.
l Collaboratori del Capo d'Istituto, i Coordinatori di Plesso supportano il Dirigente scolastico e realizzano le
diverse fasi del POF, assicurando l'integrazione dei contributi delle altre unità organizzative.
LE FUNZIONI STRUMENTALI
I docenti con funzioni strumentali svolgono attività di supporto e di coordinamento nelle aree definite
annualmente dal collegio dei docenti. Sono con il Dirigente Scolastico corresponsabili della totale attuazione
del POF; sono di stimolo e di guida ai docenti e al personale.
I DIPARTIMENTI DISCIPLINARI
Costituiti dai docenti della medesima disciplina, hanno in particolare il compito di definire i piani di lavoro,
le visite guidate, le prove d’ingresso e finali, i temi d’esame, l’utilizzo dei laboratori, i testi da adottare,
materiali, strumenti libri e software da acquistare, i criteri di valutazione e le prove di simulazione dei test
Invalsi.
Organizzano periodicamente le programmazioni, migliorano i raccordi interdisciplinari e uniformano le
proposte didattiche.
LE COMMISSIONI
Le Commissioni promuovono iniziative di carattere curriculare ed extracurricolare e sono di supporto alle
attività organizzative relative al POF.
CONSIGLI DI CLASSE nella scuola secondaria, CONSIGLI DI INTERCLASSE nella primaria e I
CONSIGLI DI INTERSEZIONE nella scuola dell’infanzia provvedono alla realizzazione del
coordinamento educativo e didattico e dei rapporti interdisciplinari ed alla valutazione intermedia e finale
degli alunni.
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
IL MEDICO COMPETENTE
I DOCENTI ADDETTI AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
I REFERENTI PER LA SICUREZZA
(addetti al primo soccorso, addetti antincendio e alle procedure di evacuazione)
IL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA
SICUREZZA
Si prevedono almeno due prove di evacuazione e simulazioni per incidenti e terremoti . Gli interventi di
sicurezza connessi alle strutture vengono richiesti all’Amministrazione Comunale, quelli invece legati alla
gestione delle attività e quelli urgenti ed improrogabili sono attuati dalla scuola.
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Per gli alunni diversamente abili sono attivi
⇒ il Gruppo Tecnico, responsabile di ogni ragazzo diversamente abile, è formato dai genitori dell'allievo,
dagli insegnanti del Consiglio di Classe, dal referente dell'unità multidisciplinare dell'ASL (o dall'operatore
dei Servizi Socio Assistenziali) e da eventuale personale assegnato dall'Ente Locale (art. 12 comma 5 e 6);
⇒ il Gruppo Lavoro per l’Inclusione (GLI) è composto dal Dirigente Scolastico, da tutti gli insegnanti di
sostegno, alcuni insegnanti della scuola, alcuni genitori degli alunni della scuola, gli operatori dei servizi del
territorio.
“Abbi il coraggio di conoscere”
Rita Levi-Montalcini
PRESENTAZIONE DELL’ ISTITUTO
L’ Istituto, costituito in comprensivo dal primo settembre 2011, deriva dalla fusione di alcune scuole di
un circolo didattico e da alcuni plessi di scuola secondaria si articola in:
- sezioni di Scuola dell’ infanzia, distribuite nei quattro plessi di San Rocco (3), Veveri (3) Vignale (2)
Sabin (4) Elve Fortis
- classi di Scuola Primaria, suddivise nei plessi di
San Rocco classi a 40 ore settimanali
classi a 27 ore settimanali
Veveri 5 classi a 27 ore settimanali
Vignale 5 classi a 27 ore settimanali
Thouar classi a 40 ore settimanali
Buscaglia classi a 40 ore settimanali
- classi di Scuola secondaria di I grado, di cui alcune nel plesso di Via Rivolta e 3 nel plesso di San Rocco.
Gli alunni che frequentano l’Istituto appartengono a quartieri di zone periferiche, due delle quali erano fino a
pochi anni fa considerate frazioni del comune, Veveri e Vignale, ancora oggi comunità con una propria entità
quasi paesana. L’ambiente socio-culturale e familiare di provenienza degli alunni è generalmente medio, con
tendenze verso il basso, fatta salva la situazione dei plessi di Veveri e Vignale, che ospitano anche alunni
provenienti da paesi limitrofi .
3. RISORSE UMANE
Oltre al Dirigente scolastico di ruolo, l’organico del personale docente e ATA dell’Istituto risulta essere
costituito da circa150 unità.
Tutto il personale è coinvolto nella buona realizzazione delle attività che qualificano l’Istituto e, molto
spesso, è richiesto un impegno aggiuntivo rispetto al normale orario di servizio. Gli strumenti per la
promozione e la valorizzazione della professionalità sono scarsi e decisamente insufficienti per coprire il
reale fabbisogno di un istituto così complesso.
Ciò nonostante l’Istituto, grazie all’impegno e all’abnegazione di un corpo docente attivo e responsabile, del
personale ATA che ben si integra nell’attività generale della scuola, intende arricchire il servizio scolastico,
perseguire le linee programmatiche e gli itinerari didattici e culturali, così come proposti nel Piano dell’o.f.
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4. PROGETTAZIONE DIDATTICA 2018/2019
L’aggiornamento annuale del POF 2018-2019 (progetti didattici annuali) è stato elaborato in forma
definitiva dall’ apposita Commissione, approvato dal Collegio dei docenti e, successivamente, adottato dal
Consiglio di Istituto.
Nella predisposizione della parte di offerta formativa relativa all’ anno scolastico 2018/19 si è proceduto,
come nel precedente, ad una aggregazione dei progetti per grandi aree di intervento.
Questo tipo di articolazione trova rispondenza anche nell’ impostazione suggerita da documenti nazionali
come il RAV.
MACROAREE
1. PROGETTI TRASVERSALI PER TUTTO L’ISTITUTO
2. PROGETTI D’ISTITUTO PER ORDINI DI SCUOLA
3. PROGETTI RIVOLTI AGLI ALUNNI
4. BENESSERE – DISAGIO E PREVENZIONE
5. ATTIVITA’ DI AMPLIAMENTO EDUCATIVO E POTENZIAMENTO DIDATTICO
6. PARTECIPAZIONE A EVENTI E MANIFESTAZIONI
PROGETTI (linee di intervento)
Principi ispiratori e prioritari sottesi all’individuazione e realizzazione dei progetti:
1) apertura alle esigenze ed ai bisogni del territorio;
2) coinvolgimento e partecipazione delle famiglie;
3) ricerca-azione;
4) prevenzione alla dispersione scolastica;
5) innovazione metodi e ambienti.
1.a
Nell’impostazione del Piano si è tenuto conto, oltre che degli obiettivi educativi e delle strategie
metodologico-didattiche deliberati dal Collegio dei docenti, dei bisogni del territorio, delle esigenze delle
famiglie e degli studenti.
In questo contesto si inseriscono anche le iniziative per effettuare corsi di recupero e di arricchimento
dell’Offerta Formativa.
2.b
L’arricchimento della progettualità serve a integrare la didattica curricolare, a garantire ulteriori stimoli e
spunti di riflessione ai bambini e agli studenti, a sviluppare e/o migliorare le loro competenze.
Istituzioni - Enti locali regionali e nazionali offrono, in corso d’anno, opportunità ed occasioni per tale
arricchimento (ad es. inclusione - sostegno e recupero fasce deboli - ambiente - salute alimentazione -
convivenza civile - legalità - affettività ecc…).
3.c
La mortalità scolastica sarà combattuta attraverso l’organizzazione di attività di tutoraggio e di recupero,
anche nel rispetto dell’O.M. n. 92/07, e mediante una maggiore incisività dei dipartimenti disciplinari e dei
Consigli di classe della Scuola secondaria, che lavoreranno nell’ottica della collegialità e della
sperimentazione didattico - educativa. Un’occasione di notevole pregio è rappresentata dal “Progetto
dispersione scolastica” proposto dall’Ufficio scolastico regione in collaborazione con la Regione Piemonte,
per permettere ad alunni di scuola secondaria il recupero della pluriripetenza e l’inserimento nell’istruzione
professionale.
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4.d
L’aggiornamento e la formazione del personale docente avverrà nel contesto della diversificazione
dell’offerta formativa, nella valorizzazione del ruolo dei Dipartimenti disciplinari e dei Consigli di classe
per favorire processi di insegnamento-apprendimento basati su una programmazione modulare e su modalità
di verifica e valutazione innovative, grazie anche ai finanziamenti previsti per la formazione del personale
dalla L.107/95.
Nella Macroarea 1, trovano collocazione le attività relative all’elaborazione/risistemazione e aggiornamento
del Piano dell’Offerta Formativa e quelle propedeutiche alla preparazione, alla somministrazione e
svolgimento delle prove INVALSI per le classi seconde e quinte delle scuole primarie e per gli esami di stato
delle classi terze della scuola secondaria.
Particolari attenzione ed impegno meritano la predisposizione e la realizzazione delle attività attinenti alla
continuità orizzontale (tra plessi di scuola dello stesso ordine con famiglie e agenzie del territorio) e a quella
verticale (tra diversi ordini di scuola).
Una considerevole e significativa parte del progetto ed una speciale attenzione vengono dedicate al raccordo
tra scuole primarie e scuola secondaria, l’anello più debole dell’Istituto in termini di continuità e di
iscrizioni.
Le attività dei progetti della Macroarea 2 sono per lo più connesse al Progetto Continuità e finalizzate alla
sua riuscita.
L’attività che ne segna l’inizio è l’inserimento nelle scuole dell’infanzia (2.1), quella che connota la fine è
l’orientamento scolastico/professionale della classe terza secondaria.
Le giornate di Scuola Aperta: I’ insieme degli Open Day, promosso dalle Scuole dell’IC, è un’opportunità
promozionale e formativa offerta a tutte le famiglie per il successo delle iscrizioni. È espressamente rivolto a
chi utilizza l’Open Day come strumento di contatto nel periodo in cui la domanda da parte delle famiglie è
più alta (da novembre a gennaio), cioè quando i genitori vagliano le diverse proposte didattiche, formative
ed economiche per iscrivere i propri figli a scuola. Attraverso la diffusione di un’immagine comune, su
strumenti tradizionali e digitali, ogni scuola sceglierà di rafforzare la propria comunicazione “dicendo” che
fa parte di un sistema di scuole che, pur con caratteristiche, carismi e identità differenti, operano insieme per
affermare, attraverso la propria esperienza educativa e didattica, un bene “in azione” per la crescita della
persona e soprattutto avrà la possibilità di aprirsi maggiormente al proprio territorio di riferimento per offrire
a più famiglie possibili risposte di qualità ai bisogni educativi e scolastici emergenti.
Il Progetto Informatica, finalizzato alla modernizzazione della comunicazione e del lavoro quotidiano dei
docenti, sia burocratico che didattico, risponde alle precise indicazioni ministeriali di creazione di un sito
ufficiale dell’ istituzione scolastica con requisiti definiti e di progressiva dematerializzazione nella
comunicazione e nella produzione, diffusione ed archiviazione di atti e documenti. Da questo a.s. verrà
ripristinata e resa operante l’aula di informatica della scuola secondaria, dove si terranno specifici corsi
pomeridiani.
I progetti della Macroarea 3 che interessano gli alunni di origine straniera (Commissione intercultura –
Mediatori linguistici – Mediatori culturali) rivestono importanza particolare nel nostro Istituto,
considerato l’alto numero di questa tipologia di ragazze/i. Le risorse umane per questi progetti sono
costituite da docenti che hanno acquisito esperienza e conoscenza nell’affrontare i problemi del settore
(Commissione intercultura) o da esperti della stessa nazionalità degli alunni con cui “mediare”.
La Prima alfabetizzazione, progetto della Macroarea 4, vede alcuni insegnanti impegnati da anni nel
settore e/o che si sono specializzati in Italiano/L2. Il corso è rivolto a ragazzi stranieri che vivono da
pochissimo tempo in Italia. L’obiettivo è quello di mettere in grado l’alunno di far fronte alle prime
situazioni di comunicazione quotidiana in ambiente famigliare e scolastico, fornire i primi strumenti affinché
possa esprimersi in modo comprensibile nelle più comuni situazioni di tipo quotidiano, anche al fine di
facilitare il suo inserimento scolastico.
Anche se non fa parte del POF della Scuola, di cui non è attività connessa, presso i locali della secondaria
“PAJETTA” si tiene per gli stranieri in età non più dell’obbligo, la “scuola d’italiano”.
Data la peculiarità di alcuni plessi, anche i Progetti per il recupero di abilità di base ed il raggiungimento
degli obiettivi minimi sono molto richiesti dai docenti per garantire il successo scolastico di parecchi alunni
e contrastare, verso gli ultimi anni del curricolo, l’abbandono e la dispersione scolastica.
Il GHI continua a perfezionare e migliorare il proprio intervento (risorse umane ed economiche
permettendo) nelle sue dimensioni di incontri plenari o di settore; il GLI, costituito lo scorso a.s., si sta
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strutturando e sta elaborando strategie di intervento efficace per garantire la migliore inclusione possibile e
le migliori condizioni per raggiungere gli obiettivi fissati dal documento ministeriale.
Alcuni progetti della macroarea 4 e quelli della macroarea 5 sono attività che integrano i curricoli
disciplinari della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria.
In coerenza con le scelte del Piano dell’Offerta Formativa, l’Istituto, a volte anche in collaborazione con i
diversi Comitati dei genitori, organizza attività volte a promuovere e rendere più completa la formazione
culturale ed umana dei bambini e dei ragazzi.
Tali attività riguardano l’area motoria/sportiva, musicale/coreutica, strumentale, teatrale, linguistica,
ambientale/scientifica.
Le attività si svolgono nei locali della scuola in orario curricolare od extracurricolare, vengono condotte da
docenti dell’istituto o da insegnanti qualificati.
PRINCIPI FONDAMENTALI ALLA BASE DELLA NOSTRA SCUOLA
L'UGUAGLIANZA per garantire a tutti le stesse opportunità, esperienze e risorse culturali necessarie per
la crescita della persona umana;
L'IMPARZIALITÀ E LA REGOLARITÀ per garantire obiettività ed equità nelle procedure didattiche,
educative, formative, amministrative;
L'ACCOGLIENZA E L'INTEGRAZIONE per favorire il processo di sviluppo di ogni allievo;
L'OBBLIGO SCOLASTICO E LA FREQUENZA per prevenire e controllare l’evasione e la dispersione
scolastica;
LA PARTECIPAZIONE, L'EFFICIENZA E LA TRASPARENZA per suscitare la condivisione del
progetto educativo, la collaborazione attiva e partecipata di tutte le componenti, ciascuno secondo le proprie
competenze;
LA LIBERTÀ DI INSEGNAMENTO E L'AGGIORNAMENTO per avere un confronto aperto di
posizioni culturali e per promuovere la crescita professionale dei docenti;
LA FLESSIBILITÀ per realizzare un'attività didattica in risposta ai reali bisogni degli allievi; per
organizzare i servizi nel pieno soddisfacimento dei bisogni e delle aspettative di tutti gli utenti;
LA CONTINUITÀ per eliminare tutte le discontinuità ed i salti esistenti fra i tre gradi della scuola di base
mediante l'articolazione di un percorso formativo ispirato alla continuità educativa e didattica in verticale;
per favorire il dialogo educativo in continuità orizzontale con le famiglie e con la società medianti
opportuni incontri, immediati contatti, valide sinergie.
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FINALITÀ DEI VARI ORDINI SCOLASTICI
Scuola dell’infanzia
Superare l’egocentrismo per una prima apertura alla conoscenza della realtà vicina al bambino.
La scuola dell’infanzia concorre all’educazione e allo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale,
religioso e sociale delle bambine e dei bambini, promovendone in particolare lo sviluppo dell’identità,
dell’autonomia, della competenza e della cittadinanza; nel rispetto della primaria responsabilità educativa
dei genitori, contribuisce alla formazione integrale delle bambine e dei bambini e, nella sua autonomia e
unitarietà didattica e pedagogica, realizza la continuità educativa con gli altri servizi all’infanzia e con la
scuola primaria.
Scuola primaria
Partendo dall’esperienza personale, acquisire gli strumenti per indagare la realtà, via via più lontana nello
spazio e nel tempo.
La scuola primaria promuove, nel rispetto delle diversità individuali, lo sviluppo della personalità ed ha il
fine di far acquisire e sviluppare le conoscenze e le abilità di base, ivi comprese quelle relative
all’alfabetizzazione informatica, fino alle prime sistemazioni logico-critiche, di far apprendere i mezzi
espressivi, la lingua italiana e l’alfabetizzazione nella lingua inglese, di porre le basi per l’utilizzazione di
metodologie scientifiche nello studio del mondo naturale, dei suoi fenomeni e delle sue leggi, di valorizzare
le capacità relazionali e di orientamento nello spazio e nel tempo, di educare ai principi fondamentali della
convivenza civile.
Scuola secondaria di primo grado
Fornire conoscenze, abilità e competenze, disciplinari e sociali, che consentano di leggere ed interpretare la
complessità del reale.
La scuola secondaria di primo grado, attraverso le discipline di studio, è finalizzata alla crescita delle
capacità autonome di studio e al rafforzamento delle attitudini all’interazione sociale; organizza ed accresce,
anche attraverso l’alfabetizzazione e l’approfondimento nelle tecnologie informatiche, le conoscenze e le
abilità, anche in relazione alla tradizione culturale e alla evoluzione sociale, culturale e scientifica della
realtà contemporanea; è caratterizzata dalla diversificazione didattica e metodologica in relazione allo
sviluppo della personalità dell’allievo; cura la dimensione sistematica delle discipline; sviluppa
progressivamente le competenze e le capacità di scelta corrispondenti alle attitudini e vocazioni degli allievi;
fornisce strumenti adeguati alla prosecuzione delle attività di istruzione e formazione; introduce lo studio di
una seconda lingua dell’Unione Europea; aiuta ad orientarsi per la successiva scelta di istruzione.
Nella scuola dell’infanzia e primaria la programmazione coinvolge, a seconda delle necessità e dei
momenti dell’anno, gli insegnanti delle singole classi o sezioni, i gruppi di classi parallele all’interno dei
singoli plessi o dell’intero Istituto.
Nella scuola secondaria di primo grado la programmazione viene redatta dai singoli docenti.
Nella programmazione dell’intervento si parte dalle esperienze e dagli interessi degli alunni, cercando di
creare intorno a loro un clima sociale favorevole e positivo, che possa facilitare ogni tipo di apprendimento.
Nella scuola dell’Infanzia la valutazione si basa essenzialmente sull’osservazione occasionale e sistematica
dei comportamenti, dei ritmi di sviluppo e degli stili di apprendimento.
Nella scuola primaria la valutazione in itinere è concordata dai team-docenti, monitora il percorso degli
alunni e consente un costante adeguamento della programmazione, per offrire a ciascuno possibilità di
recupero e/o rinforzo e si conclude con la valutazione quadrimestrale degli apprendimenti.
La scuola secondaria di primo grado continua ad accompagnare il percorso di crescita dell’alunno iniziato
nella scuola dell’Infanzia e proseguito nella Scuola Primaria e si caratterizza per essere formativa ed
orientativa.
− Formativa: in quanto è finalizzata allo sviluppo in ogni allievo delle competenze linguistiche, logiche,
operative, creative, motorie ed al raggiungimento di un adeguato ed autonomo metodo di lavoro.
− Orientativa: in quanto si prefigge di sviluppare in ogni allievo la migliore conoscenza della propria
personalità, delle personali potenzialità ed attitudini in funzione di una consapevole scelta della scuola
successiva.
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La Scuola Secondaria di primo grado Via Rivolta propone un’offerta formativa articolata secondo diverse
possibili di scelte di attività integrative opzionali per tutte le classi iscritte a partire dal presente anno
scolastico 2013 – 2014.
Nella scuola vengono insegnate la lingua inglese in tutte le classi e francese o tedesco come seconda lingua
straniera.
FIGURA DELL’INSEGNANTE
Poiché gli alunni, oggi, vivono in un mondo complesso, in cui sono andati in crisi i modelli monoculturali
del passato, l’ insegnante sarà un semplificatore della complessità per attrezzare i ragazzi a dominarla;
presenterà percorsi differenziati non lineari, per permettere di operare relazioni, di cogliere connessioni tra
un’esperienza e l’altra, interrogando il mondo; sarà portatore di una pluralità di metodologie, per
permettere a ciascuno di apprendere a seconda delle proprie modalità e di sviluppare tutto il potenziale
fantastico e creativo che attende di essere liberato attraverso vissuti ricchi di stimolazioni;
- promuoverà l’educazione integrale - l’acquisizione di strumenti di pensiero necessari per apprendere e
selezionare le informazioni - l’autonomia di pensiero - l’orientamento per collocarsi nel mondo - l’identità
personale, valorizzando l’esperienza e le conoscenze degli alunni - la ricerca della motivazione del proprio
agire - lo sviluppo delle competenze legate ai campi d’esperienza (per la Scuola dell’Infanzia) -
l’acquisizione di solide competenze di base nelle aree disciplinari (per la Scuola Primaria e Secondaria si
primo grado) - la prevenzione di forme di disagio e il recupero degli svantaggi socio-culturali - la
consapevolezza del proprio modo di apprendere - le relazioni educative attraverso l’apprendimento
cooperativo
METODO DI LAVORO
Per poter raggiungere questo obiettivo i docenti si propongono di lavorare in modo collegiale:
- curando le relazioni interpersonali per creare un clima positivo in cui si esplichino e valorizzino tutte le
risorse professionali;
- elaborando progetti condivisi;
- migliorando continuamente la formazione attraverso aggiornamento e ricerca;
- documentando l’operato di ciascuno per pervenire da conoscenze singole e personali a un sapere
comune, che ne comprovi i risultati e si ponga come punto di partenza per ulteriori cambiamenti nel
patrimonio culturale della comunità scolastica.
In questo percorso lo studente viene posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi,
affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali e religiosi. Ogni strategia educativa e didattica tiene
conto della singolarità e complessità della persona, della sua identità, delle sue aspirazioni, delle capacità
e fragilità nelle varie fasi di sviluppo e di formazione.
DIDATTICA PROGETTUALE
I progetti, intesi come filo conduttore e arricchimento delle discipline, costituiscono parte integrante del
curricolo scolastico e sono realizzati secondo una logica di continuità, trasversalità, interdisciplinarità. Essi
rappresentano una chiave di lettura approfondita di una realtà sempre più complessa ed articolata e
favoriscono l’integrazione dei ragazzi con il territorio. Attraverso la didattica progettuale gli studenti
affrontano e risolvono problemi attivando una serie di capacità quali: selezionare informazioni, prendere
decisioni, prefigurare soluzioni, applicare procedure, realizzare un prodotto, documentare in modo corretto il
lavoro svolto e comunicare i risultati.
La proposta progettuale dell’ Istituto si ispira al concetto di benessere, inteso come promozione dell’agio
e della motivazione, oltre che prevenzione di situazioni di disagio.
Promozione della salute e valorizzazione della persona sono un binomio imprescindibile; per questo i
docenti dei tre ordini di scuola nell’ampliare l’offerta formativa indirizzano le proprie scelte sulle seguenti
aree di intervento:
1. promuovere stili di vita positivi attraverso una sana alimentazione e la prevenzione
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delle dipendenze
2. rispettare e vivere l’ambiente per una migliore qualità della vita
3. promuovere e potenziare l’attività motoria e sportiva a scuola per essere sportivi
consapevoli e non violenti
4. sostenere la diversità come valore di identità, comunicazione e relazione
5. promuovere la cultura della legalità ed educare alla cittadinanza attiva
6. prevenire e contrastare il bullismo e la violenza dentro e fuori la scuola
7. attivare percorsi di educazione stradale
8. promuovere il corretto utilizzo delle nuove tecnologie
ATTIVITÀ LABORATORIALI
L’insegnante organizza, in alcuni momenti, all’interno della classe, esperienze operative per
confrontare situazioni, porre problemi, costruire ipotesi, elaborare e confrontare schemi di
spiegazione; in definitiva, per attivare le adeguate strategie di pensiero. L’insegnante, attraverso una
regia equilibrata ed attenta, guida l’alunno a prendere coscienza di sé e delle proprie risorse, ad
adattarsi creativamente alla realtà e a conoscerla, controllarla e modificarla in base alle sue esigenze.
La didattica laboratoriale stimola l’autonomia di scelta e di azione e allarga l’apprendimento ad una
dimensione comunitaria attraverso forme di interazione e collaborazione come l’apprendimento tra
pari, l’apprendimento cooperativo all’interno della classe e, dove possibile, attraverso formazione di
gruppi di lavoro con alunni di classi parallele e verticali .
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FORMAZIONE DELL’UOMO E
DEL CITTADINO
FORMAZIONE DELL’UOMO E DEL CITTADINO
RESPONSABILE E CONSAPEVOLE
FAVORIRE:
L’ACQUISIZIONE IL CONSOLIDAMENTO L’AMPLIAMENTO
CRITERI METODOLOGICI
condivisi
COMPETENZE SOCIALI (1)
COMPETENZE CULTURALII (2)
“VISION” E “MISSION “ DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO
Rita Levi-Montalcini di Novara
Con i termini vision e mission si intendono:
a) L’identità e le finalità istituzionali della scuola (come si vede e si percepisce la scuola);
b) Il “mandato” e gli obiettivi strategici della scuola (cosa intende fare per adempiervi)
“Vision”
“Mission “
DELLE
ATTRAVERSO
Valori
(sui quali si fonda l’azione educativa
del nostro Istituto)
Identità
Relazioni con l’altro e con
l’ambiente/rispetto Collaborazione
Solidarietà Responsabilità
Senso di appartenenza alla
comunità
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ACQUISIRE e
INTERPRETARE INFORMAZIONI
Competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine dell’istruzione
obbligatoria
L’elevamento dell’obbligo di istruzione a dieci anni intende favorire il pieno sviluppo della persona nella
costruzione del sé, di corrette e significative relazioni con gli altri e di una positiva interazione con la realtà
naturale e sociale.
• Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando
varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in
funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro.
• Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di
lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità,
valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.
• Comunicare o comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di
complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico,
ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) o rappresentare eventi, fenomeni,
principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi
diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi
supporti (cartacei, informatici e multimediali).
• Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le
proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla
realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.
IMPARARE AD IMPARARE
PROGETTARE
COMUNICARE
COLLABORARE e PARTECIPARE
AGIRE IN MODO
AUTONOMO E RESPOSABILE
RISOLVERE PROBLEMI
INDIVIDUARE
COLLEGAMENTI
e RELAZIONI
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ASSE STORICO
- SOCIALE
• Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale
e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità
comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.
• Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le
fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo
di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.
• Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni
coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti
disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e
differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.
• Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta
nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità,
distinguendo fatti e opinioni.
ASSE
MATEMATICO
ASSE DEI
LINGUAGGI
ASSE
TECNOLOGICO - SCIENTIFICO
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GLI ASSI CULTURALI
Competenze di base a conclusione dello obbligo di istruzione
L’ASSE DEI LINGUAGGI
Padronanza della lingua italiana:
Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione
comunicativa verbale in vari contesti;
Leggere comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo;
Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi
Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi
Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario
Utilizzare e produrre testi multimediali
L’ASSE MATEMATICO
Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma
grafica.
Confrontare ed analizzare le figure geometriche, individuando varianti e relazioni.
Individuare le strategie appropriate per la soluzioni dei problemi.
Analizzare dati ed interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di
rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da
applicazioni specifiche di tipo informatico.
L’ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO
Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale ed artificiale e riconoscere
nelle varie forme i concetti di sistema e complessità.
Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire
dall’esperienza.
Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui
vengono applicati.
L’ASSE STORICO-SOCIALE
Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il
confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e
culturali.
Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti
garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente.
Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-economico per orientarsi nel tessuto produttivo
del proprio territorio.
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METODOLOGIE-TECNICHE-STRATEGIE
LEZIONE FRONTALE
FINALITA’: far acquisire competenze a un maggior numero di alunni e contribuisce a sollevare e chiarire
dubbi.
DIDATTICA LABORATORIALE FINALITA’: far acquisire agli studenti conoscenze, metodologie, competenze ed abilità didatticamente
misurabili.
COOPERATIVE LEARNING
FINALITA’: coinvolgere attivamente gli studenti nel processo di apprendimento attraverso il lavoro in un
gruppo con interdipendenza positiva fra i membri.
PROBLEM SOLVING
FINALITA’: migliorare le strategie operative per raggiungere una condizione desiderata a partire da una
condizione data.
PEER EDUCATION
FINALITA’: la peer education riattiva la socializzazione all’interno del gruppo classe attraverso un metodo
di apprendimento che prevede un approfondimento di contenuti tramite discussione, confronto e scambio di
esperienze in virtù di una relazione orizzontale tra chi insegna e chi apprende.
TUTORING
FINALITA’: favorire la responsabilizzazione; sul piano dell'insegnamento, rendere più efficace la
comunicazione didattica
BRAIN STORMING
FINALITA’: Migliorare la creatività, in quanto si vuole far emergere il più alto numero di idee, fattive e
realizzabili, posto un argomento dato. Favorire, inoltre, l’abitudine a lavorare in team e a rafforzarne le
potenzialità.
INDIVIDUALIZZAZIONE
FINALITA’: raggiungere gli obiettivi fondamentali del curricolo attraverso strategie mirate.
LE COMPETENZE DI BASE AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL’ INFANZIA
(Indicazioni Ministeriali)
Riconosce ed esprime le proprie emozioni, è consapevole di desideri e paure, avverte gli stati
d’animo propri e altrui.
Ha un positivo rapporto con la propria corporeità, ha maturato una sufficiente fiducia in sé, è
progressivamente consapevole delle proprie risorse e dei propri limiti, quando occorre sa chiedere
aiuto.
Manifesta curiosità e voglia di sperimentare, interagisce con le cose, l’ambiente e le persone,
percependone le reazioni ed i cambiamenti.
Condivide esperienze e giochi, utilizza materiali e risorse comuni, affronta gradualmente i conflitti e
ha iniziato a riconoscere le regole del comportamento nei contesti privati e pubblici.
Ha sviluppato l’attitudine a porre e a porsi domande di senso su questioni etiche e morali.
Coglie diversi punti di vista, riflette e negozia significati, utilizza gli errori come fonte di conoscenza.
Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, comunica e si esprime con una
pluralità di linguaggi, utilizza con sempre maggiore proprietà la lingua italiana.
Dimostra prime abilità di tipo logico, inizia ad interiorizzare le coordinate spazio-temporali e ad
orientarsi nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie.
Rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni, formula ipotesi, ricerca soluzioni a
situazioni problematiche di vita quotidiana.
È attento alle consegne, si appassiona, porta a termine il lavoro, diventa consapevole dei processi
realizzati e li documenta.
Si esprime in modo personale, con creatività e partecipazione, è sensibile alla pluralità di culture,
lingue, esperienze.
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PROFILO DELLO STUDENTE
AL TERMINE DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE
Il nostro Istituto delinea il profilo dello studente alla fine del primo ciclo di istruzione, ispirandosi alle
Indicazioni per il Curricolo ma, nel contempo, individuando alcuni elementi fondamentali per il progetto
educativo e didattico calato nella realtà della nostra scuola. Ci proponiamo di favorire negli alunni
l’acquisizione di una pluralità di competenze ma con diversi tempi di padronanza e nel “rispetto dei tempi
individuali di maturazione della “persona”, considerando che ogni discente è una realtà a sé stante, con il
suo bagaglio di esperienze, situazioni e contingenze, dalle quali non si può prescindere nella costruzione di
un percorso educativo. Partendo dalla ricchezza delle variabili che concorrono a dare identità all’Istituto alle
sue componenti, la nostra scuola si propone di promuovere processi formativi mirati all’educazione integrale
della persona adoperando il sapere e il fare come occasioni per sviluppare armonicamente la personalità
degli allievi in tutte le direzioni (etiche, religiose, sociali, intellettuali, operative, ecc.) per consentire loro di
agire in maniera matura e responsabile. A conclusione del Primo Ciclo di istruzione i nostri alunni potranno
essere nella condizione di:
Avere strumenti di giudizio sufficienti per valutare se stessi, le proprie azioni, i fatti e i
comportamenti individuali, umani e sociali degli altri.
Riflettere su esperienze personali ed altrui cercando con gli altri soluzioni razionali.
Padroneggiare strumenti, tecniche disciplinari e codici di comunicazione.
Elaborare in un quadro organico le conoscenze utilizzando le abilità in modo consapevole ed
autonomo.
Esprimere il proprio pensiero ed interagire con gli altri nel rispetto delle diversità della cultura
dell’umanità.
Affrontare problemi ed esperienze con la consapevolezza dei propri diritti e doveri.
Rispettare l’ambiente adottando comportamenti di conservazione, difesa e tutela.
Riconoscere e gestire i diversi aspetti della propria esperienza motoria, emotiva e razionale
consapevoli della loro interdipendenza e integrazione.
Avere consapevolezza sia pure adeguata all’età, delle proprie capacità e riuscire, sulla base di esse, a
immaginare e progettare il proprio futuro, gettando le basi con appropriate assunzione di
responsabilità.
Pensare criticamente, individuare situazioni problematiche e operare scelte consapevoli.
I BISOGNI RILEVATI
STUDENTI
hanno un forte bisogno di stabilire relazioni amicali, di creare opportunità ludico ricreative;
hanno bisogno di essere ascoltati da un adulto significativo;
hanno bisogno di stimoli creativi che li aiutino a superare immagini stereotipate;
hanno bisogno di essere aiutati ad incrementare le attitudini all’ascolto, all’attenzione, alla
concentrazione che molteplici stimoli esterni rendono difficoltose;
hanno bisogno di essere aiutati al rispetto delle regole;
chiedono di star bene nell’ambiente scolastico che individuano non solo come luogo di
apprendimento, ma anche come spazio in cui fare amicizie e sperimentare nuove opportunità.
GENITORI
auspicano che i loro figli vengano educati ed istruiti tenendo conto delle loro esigenze, bisogni e
capacità
chiedono che a scuola
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si incoraggi la socializzazione e la capacità di collaborare proficuamente
si sostenga il rispetto delle regole della civile convivenza
si impari ad avere rispetto degli adulti e delle strutture comuni
ritengono importante che a scuola
si acquisiscano adeguate competenze disciplinari
si possano diversificare le esperienze (nuoto, animazione, uscite didattiche, …)
i docenti coinvolgano maggiormente gli alunni nell’apprendimento
sia garantita la continuità didattica
sottolineano l’importanza
della collaborazione scuola - famiglia
dell’organizzazione di incontri e confronti su tematiche educative
di tempestive comunicazioni scolastiche o disciplinari relative ai propri figli
sollecitano che la scuola
tenga conto di un tempo scolastico commisurato anche con la propria organizzazione familiare
si organizzi con un servizio mensa
INSEGNANTI E PERSONALE della scuola
Gli insegnanti chiedono
Strumenti efficaci e strutture adeguate
Maggiore collaborazione scuola-famiglia e condivisione valori educativi
Formazione permanente
Condivisione di regole e di iniziative
Valorizzazione confronto e scambio delle competenze professionali
Favorire le migliori condizioni di lavoro e dove è possibile una relazione di benessere
ENTE LOCALE
Chiede alla scuola l’impegno congiunto per sviluppare competenze di cittadinanza
ASSOCIAZIONI DEL TERRITORIO
Chiedono alla scuola, offrendo la loro collaborazione, di sostenere l’aggregazione giovanile soprattutto
attraverso lo sport, le attività culturali e ambientali.
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UN CURRICOLO VERTICALE:
Dalla SCUOLA DELL’INFANZIA alla SCUOLA SECONDARIA
Il curricolo verticale si realizza in un percorso costruito per gli alunni, al fine di offrire occasioni di
apprendimento attivo, secondo una didattica che stimoli i diversi tipi di intelligenza, attento alla
dimensione interattiva e affettiva oltre che disciplinare; un percorso in cui l’alunno possa imparare
attraverso il fare e l’interazione con i compagni. Gli insegnamenti si basano su un apprendimento
ricorsivo, tenendo conto delle diverse metodologie didattiche impiegate nei diversi ordini di scuola. Si
tratta di sistematizzare progressivamente osservazioni che in momenti o cicli precedenti possono aver
avuto carattere occasionale, reimpiegare le categorie apprese in contesti via via più articolati.
E’ stata curata la continuità tra gli ordini, sottolineando l’importanza di evidenziare quanto si è svolto
nell’ordine scolastico precedente per costruire un effettivo percorso che non soffra di immotivate cesure
didattiche e che permetta di realizzare un itinerario progressivo e continuo, come viene sottolineato nel
documento normativo relativo alle Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell’infanzia e del
primo Ciclo di istruzione.
Per rendere più concreto, operativo ed effettivamente condiviso il lavoro di costruzione del curricolo
verticale, i docenti hanno esplicitato anche i contenuti della programmazione del loro quotidiano lavoro
didattico, contenuti organizzati all’interno di aree di apprendimento generali dette nuclei tematici. I
contenuti scelti e indicati nel curricolo sono i veicoli attraverso i quali gli alunni in generale possono
conseguire gli obiettivi di apprendimento prescritti, finalizzati al raggiungimento dei traguardi per lo
sviluppo delle competenze da conseguire in tempi lunghi, ossia in uscita ad ogni ordine di scuola.
L’avere dettagliatamente indicato, per ogni anno e per ogni disciplina, i contenuti serve per definire
meglio quali sono gli argomenti principali da affrontare, funzionali, nella specificità dei bisogni e delle
caratteristiche di ogni alunno, ad una conoscenza e ad una capacità applicativa che siano sempre meditate,
consapevoli e critiche, tali da fornire competenze nel senso di saper applicare quanto imparato in
situazioni molteplici, anche diverse dall’ordinario impegno scolastico.
Il lavoro collettivo di tutti i docenti dell’Istituto Comprensivo ha permesso di indicare, per ogni ambito
disciplinare, gli elementi di raccordo tra gli ordini, in modo tale da rendere più fluido il passaggio degli
alunni dalla scuola primaria a quella secondaria, passaggio che spesso presenta notevoli criticità e
difficoltà, oltre a permettere di poter lavorare su una base condivisa rispettando così i criteri di
progressività e di continuità.
l Curricolo del nostro Istituto, definito sulla base dei documenti nazionali ed europei, intende tradurre in
azioni efficaci le nostre scelte didattiche e si propone di:
valorizzare gli elementi di continuità , la gradualità degli apprendimenti e le conoscenze
pregresse;
presentare una coerenza interna;
avere una funzione orientativa in ciascun ciclo in modo particolare alla fine della secondaria.
Il raccordo tra le scuole
L’ Istituto presta una particolare attenzione all’esigenza di raccordare il lavoro dei
diversi ordini scolastici nei quali è articolato, in modo da dare continuità e coerenza agli
aspetti relativi alla dimensione pedagogica, alla valenza orientativa dell’attività scolastica, ai contenuti
culturali, alle strategie metodologiche, alle soluzioni organizzative.
Il raccordo consiste, quindi, nella strutturazione di un percorso unitario e verticale
– che si snoda, cioè, dalla scuola dell’infanzia sino alla scuola secondaria di primo grado -
centrato sulla continuità degli apprendimenti e dello sviluppo delle competenze del bambino.
Gli alunni vengono in questo modo “accompagnati”, attraverso attività e strumenti di
osservazione condivisi, da un segmento scolastico all’altro e la continuità nei diversi
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processi formativi e la condivisione dei progetti permettono loro di conoscere e
comprendere meglio se stessi e la realtà esterna e di sviluppare progressive capacità di
auto-valutazione e di riflessione.
Gli elementi di continuità tra le scuole
L'Istituto ha avviato l'attuazione di esperienze di continuità che si sono rivelate particolarmente efficaci.
La possibilità di realizzare attività di accoglienza diviene, nell'Istituto Comprensivo, più organica e continua,
in quanto i docenti dei tre ordini di scuola, riuniti in unico Collegio, predispongono e condividono il
medesimo progetto educativo e gli strumenti di lavoro. Tali attività vengono programmate e condivise nel
mese di settembre prima dell’inizio delle attività didattiche.
Il rapporto di continuità tra la scuola dell'infanzia e la prima classe della scuola primaria, tra la quinta classe
della scuola primaria e la prima classe della scuola secondaria di primo grado, diviene più stretto,
prevedendo più attività da condurre insieme per l'intero arco dell'anno o in periodi stabiliti dai docenti. Nello
stesso modo viene facilitata la reciproca conoscenza tra gli alunni e gli insegnanti chiamati a collaborare per
un periodo più lungo di tempo.
ACCOGLIENZA,, INCLUSIONE, INTEGRAZIONE
Il testo delle “INDICAZIONI 2012” (D.M. 16 novembre 2012) afferma che “La scuola realizza in pieno la
propria funzione pubblica impegnandosi per il successo scolastico di tutti gli studenti, con una particolare
attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità o di svantaggio.” … “Lo studente è posto al
centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici,
spirituali, religiosi.”
Sulla base della Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con bisogni
educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” è stata emanata la Circolare
ministeriale n. 8 datata 6 marzo 2013 con lo scopo di “realizzare appieno il diritto all’apprendimento per
tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà”. Tale documento allarga il campo di intervento non
solo agli alunni titolari di certificazione, ma all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES) che
comprende studenti in svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale. La Direttiva estende in modo
definitivo a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, usufruendo di
misure dispensative e strumenti compensativi, nella prospettiva di una presa in carico complessiva ed
inclusiva di tutti gli alunni.
IL NOSTRO ISTITUTO E LA DIDATTICA INCLUSIVA
PREMESSA
L’accoglienza è per la nostra scuola un impegno importante che investe sia il “ saper essere”
dell’insegnante, cioè il suo rapporto nei confronti del bambino, che il “saper fare”, cioè le scelte
organizzative e la mediazione didattica per garantire all’alunno esperienze di apprendimento attive e
significative.
Mettere al centro la persona significa confrontarsi con la diversità, in quanto ogni persona è
diversa dall’altra. La didattica inclusiva può essere definita come un complesso di interventi tale da rendere
possibile la piena e attiva partecipazione di ciascun bambino alla vita, alle attività e alle relazioni della
scuola, in modo da sviluppare nel modo più elevato per lui possibile, le competenze che consentono la piena
realizzazione di sé, la partecipazione alla vita sociale e l’esercizio della cittadinanza attiva. Sul versante
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sociale si tratta di creare un clima di accoglienza e di accettazione, caratterizzato da relazioni interpersonali
positive e collaborative.
Sul versante emotivo e affettivo occorre incoraggiare ogni alunno a sviluppare sentimenti di
autostima, sicurezza e fiducia in sé, in modo che senta di potercela fare, di essere adeguato alle situazioni.
Le due strategie metodologiche che stanno alla base della didattica inclusiva sono
l’individualizzazione e la personalizzazione:
• l’individualizzazione consiste nel mantenere obiettivi comuni a tutti i componenti del gruppo-classe,
adattando le metodologie in funzione delle caratteristiche individuali dei discenti, con l’obiettivo di
assicurare a tutti il conseguimento delle competenze fondamentali del curricolo;
• la personalizzazione può porsi obiettivi diversi per ciascun discente, con l’obiettivo di dare a ciascun
alunno l’opportunità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità.
ASPETTI ORGANIZZATIVI E GESTIONALI
Le varie tipologie di BES sono individuate sulla base di elementi oggettivi (es. una segnalazione degli
operatori socio-sanitari), ovvero di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche. Allo scopo di
favorire un contesto educante basato sulla centralità degli alunni viene predisposto il “Piano Annuale per
l’Inclusività”.
INTEGRAZIONE degli ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Per gli alunni certificati ai sensi della Legge 104/92 si opera in concerto con le altre Istituzioni preposte
(E.M.T., La Nostra Famiglia, Servizi Sociali e Famiglie) per contribuire alla creazione di un progetto di vita
adeguato alle potenzialità, alle abilità ed alle necessità di ciascuno. Si attuano tutte le strategie idonee
all’integrazione scolastica degli alunni certificati soprattutto nelle aree affettivo relazionale e dell’autonomia
personale.
E’ stato istituito, con decreto del Dirigente Scolastico, il GLI (Gruppo di Lavoro di Istituto), previsto
dall’art. 15 comma 2 della L.104 /1992, con il compito promuovere e coordinare i progetti e le azioni
positive messe in atto nella Scuola, al fine di potenziare l’integrazione e di collaborare alle iniziative
educative e di integrazione previste dal Piano Educativo Individualizzato ( PEI) degli alunni.
ACCOGLIENZA ed INCLUSIONE degli ALUNNI STRANIERI
Per sostenere la frequenza e l’inclusione degli alunni stranieri, il nostro Istituto si attiva per realizzare
iniziative volte a:
- facilitare l’apprendimento linguistico;
- attingere dal patrimonio culturale del paese o dall’area di riferimento, per valorizzare il luogo d’origine.
La presenza nella scuola di alunni stranieri rappresenta anche un’ occasione importante per favorire fra
adulti e bambini la diffusione dei valori di tolleranza e solidarietà. In considerazione del progressivo e
costante aumento del numero di alunni di nazionalità non italiana presente nelle nostre scuole, tutti i
docenti attuano un’ educazione tesa a favorire la valorizzazione delle diversità e la cultura dell’accoglienza.
Le scuole dell’Istituto, nei limiti delle risorse a disposizione, si avvalgono dell’intervento di mediatori
culturali e linguistici. Il “Protocollo di accoglienza e di inserimento degli alunni stranieri” costituisce un
irrinunciabile strumento di lavoro deliberato dal Collegio dei docenti e come tale dovrà essere rivisto e
integrato annualmente sulla base delle esperienze realizzate e delle nuove esigenze, delle risorse disponibili
e delle eventuali modifiche della normativa.
È un documento che si propone di definire pratiche condivise rispetto all’accoglienza degli alunni
stranieri all’interno delle scuole dell’Istituto.
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INCLUSIONE scolastica degli ALUNNI con BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
In ottemperanza alla normativa vigente, si opererà per rilevare precocemente situazioni di difficoltà di
apprendimento (disturbi evolutivi specifici) utilizzando strumenti didattici e metodologici idonei alle
particolari esigenze degli alunni, sia nelle attività curricolari che progettuali. Sempre in collaborazione con
le famiglie e le strutture istituzionali presenti sul territorio, l'Istituto pone particolare attenzione a situazioni
di svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale, con strumenti e strategie adottate all’interno
dell’Istituto (osservazioni sistematiche, schede di segnalazione, questionari, interventi mirati e
monitoraggio) e con la partecipazione dei docenti ad iniziative di aggiornamento e formazione organizzate
sul territorio, che prevedono la collaborazione con altre istituzioni scolastiche e socio – assistenziali.
FIGURE DI RIFERIMENTO DELL’ISTITUTO NELLE PRATICHE DI INTERVENTO
- Dirigente Scolastico
- Funzione Strumentale per DSA e BES
- Funzione Strumentale per Alunni Stranieri
- Coordinatore del Gruppo Tecnico per il Sostegno
- Docente di Sostegno
- Docente Referente Alunno con BES
Nel nostro Istituto, come previsto dall’art. 15 comma 2 della L. 104/92 sono stati istituiti e sono funzionanti:
- Il Gruppo di Lavoro di Istituto (GLI) con il compito di promuovere e di coordinare i progetti e le azioni
positive messe in atto nella Scuola, al fine di favorire l’integrazione.
- Il Gruppo Tecnico per il Sostegno (GLH) con il compito di individuare e programmare
modalità operative (PDF, PEI, Progetto di Integrazione, Progetto di Continuità…), strategie,
interventi e strumenti necessari all’integrazione dell’alunno diversamente abile. Come previsto dalla
Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 il Gruppo di Lavoro per l’inclusione (GLI) ha il compito di
sovraintendere, di coordinare tali gruppi e di provvedere alla realizzazione di progetti e azioni positive, al
fine di favorire l’inclusione, l’integrazione e
l’orientamento. Tale Gruppo è costituito dai componenti del GLI e dalle Figure Strumentali
afferenti all’area dei BES.
RAPPORTI CON ISTITUZIONI LOCALI
Vengono curati i rapporti con le diverse istituzioni locali (ASS, Comune, Enti Locali) per:
- la realizzazione di eventuali “Progetti integrati” con la presenza a scuola di Educatori
o Assistenti all’handicap;
- il supporto a casa degli alunni in situazione di svantaggio o con certificazione DSA;
- la stesura congiunta della documentazione necessaria a supporto degli alunni BES.
PROGETTI D’ISTITUTO
I Progetti e le attività costituenti l’arricchimento dell’Offerta Formativa sono definiti all’inizio dell’anno
scolastico in base alle esigenze dell’utenza, alle strutture ed alle risorse professionali e realizzati in base alle
risorse economiche disponibili.
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Quadro generale di tutte le attività che sono parte integrante del PTOF
Attività di arricchimento del curricolo
Arricchimenti
Contenuti Destinatari
Attività di recupero e
potenziamento dell’offerta
formativa
Ogni classe promuoverà
attività per il recupero e il
potenziamento delle abilità di
base.
tutte le classi dell’ Istituto
Biblioteca
Motivare alla lettura per
promuovere capacità
cognitive e il piacere di
leggere
tutte le classi
“Accoglienza”:
raccordo primaria –
infanzia
secondaria di primo grado –
primaria
Incontri sui campi
d’esperienza: espressivo,
motorio, musicale e
manipolativo.
Incontri sul curricolo verticale
ed attività laboratoriali
classi “ponte” dell’Istituto
Attività di raccordo
Prove ingresso ed uscita.
primaria e secondaria di primo
grado: tutte le classi dell’
Istituto
Teatro
Sperimentazione e fruizione di
diversi linguaggi
tutte le classi e sezioni della
primaria e dell’infanzia
Lingue straniere Avviamento/approfondimento/
recupero dello studio delle
lingue orali/scritte
classi di tutti gli ordini di scuola
Multimedialità
Allestimento di laboratori
digitali, dotati di LIM,
computer portatili, tablet per
ogni studente.
Almeno un’aula per ogni plesso
della scuola, di ogni ordine e
grado
Giochi sportivi studenteschi
Partecipazione alle varie fasi
dei giochi sportivi studenteschi
tutte le classi della secondaria di
primo grado
Progetti didattici afferenti le educazioni trasversali (cittadinanza, ambiente,
salute, affettività……)
Progetto Contenuti Destinatari
Sportello d’ascolto
Prevenzione del disagio e
favorire lo “stare bene” a
scuola
tutti i docenti, gli alunni e le
famiglie dell’Istituto
Percorso di alfabetizzazione
nella lingua italiana per
alunni stranieri
Inserimento alunni stranieri
Percorsi di alfabetizzazione per
l’acquisizione delle competenze
di base per la comprensione e
tutte le classi
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l’uso della lingua italiana.
Educazione stradale
Acquisizione delle prime
competenze per circolare
sulle strade a piedi o in bici
tutte le classi
Lo sviluppo sostenibile
Sviluppo della conoscenza e del
rispetto dell’ambiente
attraverso la didattica
laboratoriale e il lavoro
cooperativo
classi della primaria e della
secondaria di primo grado
Percorso di educazione
all’affettività
Si affronta il tema
dell’affettività e della
sessualità sotto gli aspetti
non solo biologici e fisiologici,
ma anche
psicologici, sociali, affettivi,
relazionali e culturali
classi della scuola
secondaria di primo grado
Orientamento
Sviluppo dell’autonomia e della
capacità di autovalutazione,
conoscenza di sé, del proprio
stile di apprendimento, dei
propri
interessi ed attitudini
tutte le classi della scuola
secondaria di primo grado
Ogni plesso potrà aderire ad eventuali progetti gratuiti proposti durante il corso dell’anno scolastico da Enti
territoriali .
Progetti attinenti alle aree disciplinari
Progetto Contenuti Destinatari
Educazione musicale
Ascolto e conoscenza dei
parametri musicali; lettura e
scrittura musicale; pratica
strumentale; uso e controllo
della vocalità
classi della scuola primaria
Educazione alla creatività Manipolazione, tecniche di
coloritura e pittura
sezioni dell’infanzia – classi
della primaria
Corpo e movimento Psicomotricità, yoga, attività
motoria, giochi sportivi
sezioni e classi dell’infanzia,
primaria, secondaria di primo
grado
Happy English
Prime conoscenze nell’ambito
della lingua inglese
tutti i bambini di 5 anni delle
sezioni dell’infanzia
KET Rafforzamento della
capacità comunicativa in L2 ai
fini del conseguimento
alunni della secondaria di primo
grado
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della certificazione europea
Attività ludico-ricreative
In collaborazione con le famiglie e con le associazioni presenti sul
territorio:
Saggi natalizi - Feste a tema
Mostre del libro – Mercatini
Giochi – camminate – cori – concerti
Rappresentazioni teatrali
Feste di chiusura dell’ anno scolastico – Manifestazioni dell’intero Istituto.
Altre importanti iniziative
Educazione ambientale a scuola
L’educazione ambientale, dato l’ambito sempre più ampio che abbraccia, copre un raggio di azione vasto e
articolato, che investe diversi settori e discipline didattiche, per cui è più corretto parlare di educazione alla
sostenibilità ambientale.
Per questo il compito della scuola è quello di attivare un processo interdisciplinare che comporti
l’attivazione di reti di collaborazione che coinvolgano nell’azione educativa le famiglie, gli Enti e le
Associazioni che possono fornire un supporto all’azione didattica.
Perché il progetto di mobilità sostenibile abbia sugli alunni una ricaduta positiva e duratura è necessario che
la scuola si inserisca tra i protagonisti del progetto stesso,
condividendo gli obiettivi di fondo e organizzando attività che siano da stimolo al processo educativo.
FINALITA’
Promuovere attività di educazione e formazione tese a sviluppare nei bambini/e il senso di appartenenza
all’ambiente, affinché il loro ruolo come cittadini diventi davvero decisivo nella protezione dell’ambiente
stesso.
OBIETTIVI
• Favorire comportamenti di autonomia ed atteggiamenti di disponibilità nella relazione e
collaborazione con gli altri.
• Promuovere una ”lettura” socio-ambientale del paese come scenario della propria vita, per la formazione
ad una cittadinanza attiva e responsabile.
• Conoscere ed analizzare da un punto di vista geografico e scientifico l’ambiente in cui si vive,
individuandone le maggiori problematiche.
• Cercare diverse proposte di soluzione e realizzare interventi con le collaborazioni opportune.
• Attivare comportamenti di prevenzione adeguati ai fini della salute nel suo complesso e nelle diverse
situazioni di vita.
• Potenziare la pratica dell’attività motoria cercando di coinvolgere le famiglie e le realtà locali.
• Mantenere comportamenti corretti in qualità di cittadino.
MODALITA’ DI ATTUAZIONE
All’interno della progettazione didattica si sviluppano con coerenza e continuità temi di educazione alla
cittadinanza, alla salute, ambientale, stradale, attraverso esperienze concrete, incontri con esperti, iniziative
di approfondimento teorico.
Si attivano inoltre laboratori legati ad iniziative quali:
• Riscoperta paesaggistico/storico/artistica dei luoghi della proprio paese
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• Fruibilità degli spazi naturali e loro valorizzazione
• Uso razionale delle risorse e lotta allo spreco
• Salute e benessere del proprio corpo
• Mobilità stradale e relativi comportamenti
• Traffico e inquinamento
VALUTAZIONE
Il progetto viene condiviso all’interno delle assemblee di classe e di interclasse, valutato dalla scuola su
criteri stabiliti con relazione al Collegio dei Docenti.
BEN…essere a scuola
Il Servizio è stato attivato per far fronte a specifiche esigenze di supporto specialistico ad alunni, famiglie e
ai docenti. Ha come obiettivi di prevenire il disagio ed
affrontare una riflessione guidata sulle tematiche tipiche dell’infanzia e della adolescenza, anche attraverso
l’attivazione di uno sportello di consulenza per i genitori e gli alunni delle scuole dell’Istituto.
Imparare viaggiando
Le attività riferite ai viaggi e visite di istruzione rappresentano un momento didattico a tutti gli effetti; sono
regolamentate dall'apposita normativa emanata dagli organi centrali di legislazione.
• Le uscite hanno come finalità un arricchimento delle esperienze didattiche condotte in
classe e una migliore e reciproca conoscenza tra compagni ed insegnanti.
• Settimana bianca e soggiorni-studio all’estero sono i momenti di più alto valore.
RAV (RAPPORTO ANNUALE DI AUTOVALUTAZIONE) E PDM
(PIANO DI MIGLIORAMENTO): priorità e traguardi.
Atto prodromico all’elaborazione del PTOF è il RAV (Rapporto di autovalutazione), visionabile nel dettaglio
all’albo on line dell’istituzione scolastica e sul portale <scuola in chiaro> del MIUR e il PDM (Piano di
miglioramento), di cui all’art.6, comma 1, del DPR 28 marzo 2013 n. 80, da cui evincere criticità, priorità,
traguardi, ed obiettivi di processo. Nel PTOF basterà indicare le due o più (se si ritiene) priorità e traguardi
con relativi obiettivi di processo provenienti dal RAV.
PRIORITA’ E TRAGUARDI
ESITI DEGLI STUDENTI
Priorità
Descrizione del traguardo
RISULTATI SCOLASTICI
Migliorare il livello di conoscenze, abilità,
competenze
Riduzione del numero di alunni che raggiunge
gli obiettivi minimi – Ottimizzazione dei
risultati di ciascun alunno
RISULTATI A DISTANZA
Incrementare le attività disciplinari e
interdisciplinari per arrivare al raggiungimento
delle competenze chiave e di cittadinanza
Sviluppo, per tutte le classi, di un adeguato
livello di competenze chiave e di cittadinanza
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Le priorità su cui la scuola ha deciso di concentrarsi riguardano gli esiti scolastici raggiunti dagli alunni sia
in merito ai risultati del primo ciclo d’istruzione, sia in esito ai risultati a distanza. Entrambe le priorità sono
finalizzate a migliorare il successo formativo degli alunni e l'acquisizione di competenze funzionali al
contesto territoriale di riferimento in funzione di un proficuo inserimento nel mondo dell’ avviamento
professionale o del secondo ciclo d’istruzione. Poiché il successo formativo non può prescindere
dall'acquisizione di adeguate competenze di cittadinanza sarà necessario riprogettare il curricolo d'istituto in
funzione di tali istanze. Indispensabile sarà anche implementare un sistema di raccolta sistematica dei dati in
esito ai risultati a distanza al fine della costituzione di una banca dati.
OBIETTIVI DI PROCESSO
AREA DI PROCESSO
DESCRIZIONE DELL’OBIETTIVO DI
PROCESSO
CURRICOLO, PROGETTAZIONE,
VALUTAZIONE
Progettazione di un curricolo sempre più
funzionale al profilo dello studente in uscita e
alle richieste del territorio.
INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE
Declinare criteri di valutazione personalizzati
per gli alunni DSA e BES riconducibili al
curricolo di scuola.
CONTINUITA’ Costruzione del curricolo verticale
Le strategie che la scuola intende mettere in atto per migliorare la performance dei propri alunni non
possono prescindere da uno studio sul curricolo che sia funzionale a ciò che il mondo della scuola chiede
alla figura dello studente in uscita. La scuola intende programmare il proprio intervento formativo tenendo
conto dei risultati degli scrutini e di quelli restituiti dall'INVALSI per migliorare il successo formativo dei
propri alunni agendo sull'ambiente di apprendimento che tenga sempre più presente le esigenze di un'utenza
che predilige la multimedialità e che impara meglio se posta in situazione di contesto. La scuola inoltre si
prefigge di assicurare il successo formativo di tutti favorendo nel contempo le eccellenze, ma senza
trascurare gli alunni BES o DSA. In vista di questi risultati intende inserire criteri di valutazione organici e
sistematici e non solo occasionali delle attività curriculari ed extracurriculari in cui gli alunni sono coinvolti
a pieno titolo. In questo processo la scuola intende avvalersi di risorse interne alla scuola, ma anche esterne,
nonché di input provenienti dal territorio.
Risultati PROVE INVALSI
Le strategie metodologico-didattiche da mettere in campo dovranno tener conto dei risultati degli scrutini di
fine anno, ma anche dei risultati dei test INVALSI(ricavabili dalla sezione 2.2 del RAV).
ESITI
In particolare i suddetti test INVALSI hanno evidenziato che gli esiti delle prove nazionali, sia in italiano
che matematica, sono comparativamente in linea con quelli riferiti alla regione, macro area di appartenenza
e all’Italia, ma con una forte varianza interna. Esiste, infatti, una variabile elevata all'interno delle classi sia
per matematica che italiano rispetto ai dati di riferimento.
STRATEGIE METODOLOGICHE
Determinante sarà la capacità di implementare metodologie didattiche che mettano gli allievi in situazioni di
contesto e di fronte alla soluzione di casi concreti, dando continuità logica alla programmazione per
competenze già collaudata negli anni trascorsi, specie nellas cuola secondaria. Lo stesso E.Q.F. - European
38
Qualification Framework definisce come “competenza” la “comprovata capacita di utilizzare conoscenze,
abilità e capacita personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo
professionale e personale” descritta in termini di ‘responsabilità e autonomia’ e con l’obiettivo di
‘promuovere la mobilità transfrontaliera dei cittadini e agevolarne l’apprendimento permanente”.
OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI
L’elaborazione del PTOF dovrà svilupparsi in maniera coerente con le azioni di miglioramento declinate nel
PDM per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari tra i seguenti di cui all’art.1,
comma 7 della Legge 107/2015:
OBIETTIVI FORMATIVI SCUOLA
DELL’INFANZIA
SCUOLA
PRIMARIA
SCUOLA
SECONDARIA DI I
GRADO
a)Valorizzazione e
potenziamento delle
competenze linguistiche, con
particolare riferimento
all'italiano nonché alla lingua
inglese e ad altre lingue
dell'Unione europea
Ampliare l’aspetto
comunicativo della
lingua italiana e
prime conoscenze
della lingua
inglese, anche
attraverso la
metodologia CLIL
Potenziare
l’aspetto
comunicativo
della lingua
italiana e
conoscenza più
completa della
lingua inglese,
anche attraverso
la metodologia
CLIL
Potenziare l’aspetto
comunicativo della
lingua italiana e delle
lingue straniere
(inglese, francese,
spagnolo e tedesco)
anche attraverso la
metodologia CLIL
b)Potenziamento delle
competenze matematico-
logiche e scientifiche;
Primi rudimenti di
logica e
conoscenze
scientifiche
Sviluppo di
conoscenze
matematico-
scientifiche e
avvio ai processi
logici
Migliorare i risultati dei
test INVALSI
attraverso una didattica
improntata allo
sviluppo di competenze
in situazioni di
contesto.
h)Sviluppo delle competenze
digitali degli studenti, con
particolare riguardo al pensiero
computazionale, all'utilizzo
critico e consapevole dei social
network e dei media nonché
alla produzione e ai legami con
il mondo del lavoro;
Approccio guidato
all’uso di
strumentazioni
digitali
Avvio all’uso
consapevole di
nuove tecnologie
e del linguaggio
informatico,
matematico e
scientifico nel
processo di
insegnamento-
apprendimento
Potenziare l’uso delle
nuove tecnologie e del
linguaggio informatico,
matematico e
scientifico nel processo
di insegnamento-
apprendimento
i)Potenziamento delle
metodologie laboratoriali e
delle attività di laboratorio;
Strutturare
semplici laboratori
esperienziali
Insegnamento-
apprendimento
con metodologie
laboratoriali
Progettare per
competenze anche
attraverso la
simulazione
l)Prevenzione e contrasto della
dispersione scolastica, di ogni
forma di discriminazione e
del bullismo, anche
informatico; potenziamento
dell'inclusione scolastica e del
diritto allo studio degli alunni
con bisogni educativi
Personalizzazione
nell’approccio
educativo;
abituare ad una
convivenza
pacifica e civile,
rispettosa di tutti e
Valorizzare una
didattica
personalizzata a
favore dei soggetti
con particolare
svantaggio socio-
culturale, ivi
Valorizzare una
didattica personalizzata
a favore dei soggetti
con particolare
svantaggio socio-
culturale, ivi compresi i
BES ed i DSA
39
speciali attraverso percorsi
individualizzati e con il
supporto e la collaborazione
dei servizi socio-sanitari ed
educativi del territorio e delle
associazioni di settore e
l'applicazione delle linee di
indirizzo per favorire il diritto
allo studio degli alunni adottati,
emanate dal Ministero
dell'istruzione, dell'università e
della ricerca il 18 dicembre
2014;
di tutto compresi i BES ed
i DSA attraverso
una didattica
laboratoriale
attraverso una didattica
laboratoriale
q)Individuazione di percorsi e
di sistemi funzionali alla
premialità e alla valorizzazione
del merito degli alunni e degli
studenti;
Valorizzare le
qualità di ciascuno
per farne emergere
il meglio
Valorizzare le
eccellenze
attraverso percorsi
di
approfondimento
e qualificazione
Valorizzare le
eccellenze con progetti
qualificati, anche a
respiro nazionale ed
europeo
s)Definizione di un sistema di
orientamento
Conoscere se stessi
e l’ambiente
circostante
Approfondire la
coscienza di sé e
vedere in modo
critico il mondo
circostante
Valorizzare la valenza
orientativa della
didattica in maniera
trasversale per tutte le
discipline
FABBISOGNO DEI POSTI COMUNI, DI SOSTEGNO DELL’ORGANICO DELL’AUTONOMIA E DI POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
FABBISOGNO TRIENNIO
ORGANICO
SCUOLA
primaria
A.S. POSTI COMUNI POSTI DI
SOSTEGNO
POSTI
ORGANICO
POTENZIAT
O
MOTIVAZIONI
2018-19
10 9 comuni 4 sostegno
Ripristino t.p. in 2 plessi Sviluppo/approfondimento in 2 plessi- Recupero,alfabetizzazione nei 4 plessi.
19/20
Acquisizione nuovo plesso: da definire secondo necessità
Secondo necessità
9+4 Mantenimento t.p. Sviluppo/approfondimento Recupero e alfabetizzazione
40
18/19
Acquisizione nuovo plesso: da definire secondo necessità
Secondo necessità
9+4 Mantenimento t.p. Sviluppo/approfondimento Recupero e alfabetizzazione
FABBISOGNO TRIENNIO
ORGANICO
SCUOLA
Infanzia
A.S. POSTI COMUNI POSTI DI
SOSTEGNO
POSTI
ORGANICO
POTENZIATO
MOTIVAZIONI
18/19
24 5 4 Supporto agli alunni stranieri e progetti di inclusione
19/20
Acquisizione nuovi plessi:secondo necessità
Secondo necessità
4 Supporto agli alunni stranieri e progetti di inclusione
20/21
Acquisizione nuovi plessi:secondo necessità
Secondo necessità
4 Supporto agli alunni stranieri e progetti di inclusione
FABBISOGNO TRIENNIO
ORGANICO
SCUOLA
secondaria
A.S. POSTI COMUNI POSTI DI
SOSTEGNO
POSTI
ORGANICO
POTENZIATO
MOTIVAZIONI
18/19
32 + 4 spezzoni da 6 h
9 1 L2 1 SC./MAT 1 E.MUS 1 TEC
Approfondimento Potenziamento/consolidamento Coro, strumento Avviamento pratica digitale
19/20
32 + 4 spezzoni da 6 h
Secondo necessità
1 L2 1 SC./MAT 1 E.MUS 1 TEC
Approfondimento Potenziamento/consolidamento Coro, strumento Avviamento pratica digitale
20/21
32 + 4 spezzoni da 6 h
Secondo necessità
1 L2 1 SC./MAT 1 E.MUS 1 TEC
Approfondimento Potenziamento/consolidamento Coro, strumento Avviamento pratica digitale
FABBISOGNO DEI POSTI DEL PERSONALE TECNICO, AMMINISTRATIVO ED AUSILIARIO
41
SEDE/PLESSI
Collaboratori scolastici Sede più distaccamento=6 n. 6plessi con 2 CS= 12 n.1 plesso con 3 CS= 3 n.1 plesso con 4CS= 4 TOT. 25
....................
Assistenti amministrativi
Sede :6
....................
Assistenti tecnici
Sede: 0
FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E ATTREZZATURE MATERIALI
PLESSO/SEDE STACCATA e/o COORDINATA
TIPOLOGIA DOTAZIONE TECNOLOGICA
MOTIVAZIONE DELLA SCELTA
FONTE DI FINANZIAMENTO
TUTTO L’ISTITUTO
Realizzazione, l’ampliamento o l’adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN
Rendere più fruibile l’uso delle nuove tecnologie e nel processo di insegnamento-apprendimento;
MIUR - EELL
TUTTO L’ISTITUTO
Realizzazione ambienti digitali open source
Progettare per competenze.
MIUR - EELL
SEDE Adeguamento e ristrutturazione AUDITORIUM
Creare uno spazio per l’educazione teatrale ad uso della scuola e di Enti Culturali, aperto alla fruizione della cittadinanza.
MIUR - EELL
42
PIANO DI FORMAZIONE DEI DOCENTI
Il piano di formazione del personale docente, che l’art.1, comma 124 della legge 107/2015 definisce come
obbligatoria, permanente e strutturale, dovrà inevitabilmente recepire le criticità emerse dal RAV e le istanze
rivenienti dal PDM, in coerenza con gli obiettivi formativi ritenuti prioritari ed evidenziati nel suddetto
documento, privilegiando aspetti sia estensibili a tutte le istituzioni scolastiche, che circoscritti alle singole
realtà. Se ne citano alcuni, per esempio, legati alla tipologia d’istituto preso a riferimento:
Metodologie didattiche di insegnamento-apprendimento orientate allo studio dei casi,
all’apprendimento in contesti formali, non formali ed informali;
Metodologie didattiche di insegnamento-apprendimento orientate all’uso delle nuove tecnologie
applicate alla didattica;
Metodologie didattiche di insegnamento apprendimento finalizzate alla gestione delle dinamiche
relazionali e comportamentali all’interno dei gruppi classe;
Metodologie didattiche di insegnamento apprendimento sulla didattica per competenze.
ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE
Per tutti i progetti e le attività previste nel PTOF saranno elaborati strumenti di monitoraggio e valutazione
tali da rilevare i livelli di partenza, gli obiettivi di riferimento nel triennio, ed i conseguenti indicatori
quantitativi e qualitativi per rilevarli.