Istituto Comprensivo Franco Sacchetti San Miniato (Pi ... 2006-2007.pdf · Dell’informatica...

26
1 Istituto Comprensivo Franco Sacchetti San Miniato (Pi) PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2006/2007

Transcript of Istituto Comprensivo Franco Sacchetti San Miniato (Pi ... 2006-2007.pdf · Dell’informatica...

1

Istituto Comprensivo Franco Sacchetti San Miniato (Pi)

PIANO

OFFERTA

FORMATIVA

A.S. 2006/2007

2

CRITERI PER IL POF

Il Piano dell’Offerta Formativa di Istituto è stato redatto in base ai criteri generali a suo tempo indicati dal Consiglio di Istituto in carica. (Del. n. 34 del 14/10/99) I criteri per il P.O.F. derivano da esigenze di integrazione individuale e collettiva con il territorio e dall’analisi delle ricerche effettuate dalla scuola, in collaborazione con l’extrascuola, per l’evidenziazione dei bisogni della popolazione scolastica di competenza dell’Istituto, e sono così specificati:

1. Il P.O.F. deve indicare obiettivi desumibili dai bisogni formativi emersi dalla ricerca sulla popolazione.

2. Deve essere rispettata la distinzione tra Curricolo Nazionale e Curricolo Integrato per la quota oraria fissata da norme nazionali indicandone gli obiettivi specifici.

3. L’organizzazione scolastica e didattica devono ispirarsi ai criteri di flessibilità, integrazione, responsabilità, trasparenza, rendicontabilità.

4. Le attività educative/didattiche ed i progetti ad esse afferenti devono indicare:

4.1 Obiettivi formativi di apprendimento 4.2 obiettivi specifici 4.3 contenuti 4.4 modalità di svolgimento 4.5 organizzazione prevista

4.6 risorse: - professionali - strutturali

- economiche 4.7 tempi di svolgimento (da a )

4.8 costi previsti 4.9 modalità di verifica in itinere e finali (strumenti-tempi) 4.10 criteri di valutazione

5. Deve essere sottoposto a monitoraggio e verifica 1 volta all’anno.

Di conseguenza il Programma Annuale di Bilancio dovrà essere redatto in conformità ai progetti emergenti dal P.O.F., dando le seguenti priorità (Del. n.39 del C.I. 7/11/01):

• Continuità • Trasversalità dei linguaggi ( inglese, informatica……………) • Coinvolgimento di più classi • Attività delle ore opzionali

3

L’Istituto Comprensivo di Scuola Materna-Elementare-Media “Franco Sacchetti” di San

Miniato nasce nell’anno 1998 dalla verticalizzazione dei tre ordini di scuola (materna-elementare e

media) presenti sul territorio ed assume la configurazione di Istituto “Comprensivo” con

l’intitolazione “Franco Sacchetti” derivata dall’ex Scuola Media, unita all’ex Circolo Didattico che,

peraltro assume la direzione dell’Istituto.

L’Istituto si trova ad operare in un contesto socio-economico-culturale diversificato. Nel

nostro Comune convivono valori paesaggistici, storico-testimoniali ed una diffusa attività agricola,

industriale, artigianale.

Il territorio si colloca nella fascia della valle dell’Arno e ne interpreta le caratteristiche:

TERRITORIALI SOCIALI

Diverse tipologie ambientali Buon tasso occupazionale

Rispetto dell’ambiente Immigrazione crescente

Territorio ordinato e curato Diminuzione della natalità

Beni storici e paesaggistici Presenza di numerose agenzie formative

extra scolastiche

Assenza di grossa criminalità

Medio livello culturale

PROFILO DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA

CONTESTO SOCIO-ECONOMICO-CULTURALE

4

L’alunno che frequenta l’Istituto evidenzia caratteristiche tipiche e comuni alla

maggior parte dei ragazzi della scuola dell’obbligo.

I bisogni fondamentali rilevati si riassumono in:

- COMUNICARE - acquisire atteggiamenti positivi con gli adulti, con i coetanei, con le Istituzioni.

- ORIENTARSI - sviluppare la capacità di informarsi, progettare e scegliere.

- ESPRIMERSI - sviluppare la capacità di inventare, immaginare e creare liberamente e con

soddisfazione.

BISOGNI FORMATIVI

5

SCHEMA PROGETTUALE

BISOGNI FORMATIVI:

capacità logica Acquisizione comprensione del linguaggio Sviluppo Potenziamento di competenze: Arricchimento comunicare esprimersi orientarsi integrarsi Il POF realizza interventi in attività:

• Curricolari, relative al piano di studi personalizzato secondo:

A) obiettivi disciplinari: 1) Conoscenze di (sapere) linguaggi strutture contenuti saper essere 2) Abilità come (saper fare) capacità prassica capacità rappresentativa capacità creativa

B) obiettivi comportamentali/relazionali: conoscenza di sé relazione con gli altri identità orientamento C) Convivenza civile:

Educazione alla cittadinanza Educazione stradale Educazione ambientale Educazione alla salute Educazione alimentare Educazione all’affettività

6

Nella scuola secondaria di primo grado, le attività di Convivenza civile (ed. stradale) sono anche finalizzate al conseguimento del certificato di idoneità alla guida del ciclomotore.

Le attività costituiscono il Curricolo Nazionale obbligatorio per tutti .

• Attività di RECUPERO POTENZIAMENTO strumentale ARRICCHIMENTO

• Attività per le ore opzionali, destinate ad ampliamento ed approfondimento per progetti organizzati in gruppi verticali/orizzontali, come di seguito specificati:

SCUOLA PRIMARIA Laboratori Espressività: Animazione alla lettura

La scelta di questo argomento è scaturita dalla riflessione sul fatto che da dati sull’analfabetismo funzionale sembra che la scuola riesca ad insegnare a leggere, ma non sia sufficientemente incisiva nel suscitare il desiderio di farlo. Perché l’animazione alla lettura?

1. Perché è necessario creare un rapporto affettivo con il libro 2. Perché promuove un atteggiamento positivo nei confronti della lettura 3. perché è il modo più efficace per suscitare la passione per la lettura 4. Perché crea l’abitudine all’ascolto, dilata i tempi di attenzione, induce alla creazione di

immagini mentali 5. Perché accresce il desiderio di imparare a leggere fornendo una motivazione più convincente

al difficile processo di apprendimento della lettura 6. Perché amplia in modo significativo gli interessi letterari 7. Perché mette in evidenza di un testo la sonorità, il ritmo, gli effetti fonosimbolici 8. Perché crea un territorio comune di idee, di immagini, di emozioni

FINALITA’ Educare il senso critico del bambino e stimolare la creatività OBIETTIVI GENERALI - sviluppare, potenziare e arricchire le competenze di base

- sviluppare, potenziare e arricchire le competenze comunicativo- relazionali

OBIETTIVI SPECIFICI - Far scoprire il libro al bambino che non legge o che legge poco - Aiutarlo a passare dalla lettura passiva alla lettura attiva

- Sviluppare in lui il piacere di leggere, coinvolgendo anche l’espressività

- Aiutarlo a scoprire la diversità dei libri - Aiutarlo ad acquisire un metodo di studio - Aiutarlo a scoprire e ad accettare, attraverso i libri, culture diverse

- Formare un comportamento basato sul rispetto dell’ambiente, sull’uso responsabile delle risorse naturali, sulla valorizzazione dei

7

beni storico-culturali - Promuovere la coscienza del cittadino ad una partecipazione consapevole alle scelte riguardanti il territorio - Conoscere l’ambiente nelle sue caratteristiche essenziali: naturalistiche, antropologiche, storiche , sociali ed economiche. METODOLOGIA Avvicinare il bambino alla lettura attraverso dei libri:

- Che possa comprendere - Che trovi piacevoli da leggere - Che gli permettano di fare delle riflessioni, proprio grazie al fatto

che li capisce e lo appassionano - Che gli diano informazioni su tematiche affrontate (studio delle

fonti e della storia locale, studio dell’ambiente) Creare intorno alla lettura un ambiente favorevole alla formazione del piacere di leggere Utilizzare materiali iconografici, fonti scritte, fonti orali, documenti materiali. Elaborare poesie, musiche, testi letterari. Utilizzare il teatro e i mezzi informatici VERIFICA E VALUTAZIONE Attraverso la valutazione, intendiamo stabilire il grado in cui l’azione didattica è riuscita ad incidere sugli obiettivi programmati, non tanto per attribuire giudizi di merito, ma al fine di rilevare il sapere e il saper fare di ciascun alunno nonché l’efficacia delle strategie metodologico-didattiche poste in essere. In tal senso sono previsti indicativamente tre momenti di verifica: - iniziale, al fine di accertare il possesso dei prerequisiti essenziali;

- intermedia, per controllare la validità del percorso educativo-didattico e apportare interventi di consolidamento;

- finale, per valutare il raggiungimento degli obiettivi programmati, in riferimento agli indicatori/criteri che orientano la programmazione.

SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO Laboratori “Tanti Linguaggi” “Tanti linguaggi” è il filo conduttore dei nostri laboratori opzionali; la finalità è quella di valorizzare la comunicazione come grande risorsa naturale dell’individuo. Il linguaggio è strumento percettivo ed emotivo, nonché cognitivo, che avvicina le persone, ma nel contempo ne sottolinea l’individualità. La padronanza dei linguaggi è strumento essenziale per comprendere ed interpretare la realtà che ci circonda, nella sua varietà e complessità, e per decodificare i molti messaggi in cui, nella società attuale, si utilizzano codici e tecnologie diversi.

linguaggio Classi I Classi II Classi III grafico Tecniche grafiche

Tecniche grafiche

Tecniche grafiche

Dell’informatica Elementi di informatica Elementi di informatica informatica Della narrazione e del cinema

- “cinema di animazione: la fiaba” - “fiabe e favole d’Italia e del mondo”

- “ dal libro al film, da film al libro” - “ dal testo scritto al cinema”

- “ Se questo è un uomo” - “infanzia rubata, infanzia violata”

8

- il cinema e i linguaggi alternativi

-“cineforum:le scelte, problematiche storiche, attualità” - dal libro al film, dal film al libro”

Lingua inglese - “the history of English” - “the names of the streets in San Miniato - Civiltà inglese (ascolto, lettura, comprensione)

- civiltà inglese ( comprensione, produzione) - diverse forme di linguaggi e di accenti, forme slang,films in lingua originale -

Dell’immagine La tecnica dello sbalzo La tecnica dell’incisione

“ lettura dell’opera d’arte”

Della musica Del corpo “ la scoperta dei giochi

antichi” “ la scoperta dei giochi antichi”

“ la scoperta dei giochi antichi”

Dell’ambiente “il percorso dell’Arno: ambiente e storia”

-“la foresta: dall’immaginario alla realtà” - “conoscenza e rappresentazione del mondo” - “cercavano le spezie e trovarono…..” - gli Stati europei: approfondimento

- “ I grandi fiumi” - “un mondo…tante realtà” - “Geo-storia del territorio: la II guerra mondiale nelle nostre zone” - Gli Stati del mondo: approfondimento

RISORSE L’ISTITUTO DISPONE DI:

� laboratori multimediali � laboratorio di disegno � biblioteche scolastiche � palestre � aule per laboratori vari

L’ISTITUTO PROMUOVE INTERVENTI DIDATTICO – EDUCATIV I ESSENZIALI E INTEGRATI:

� continuita’ � integrazione handicap e disagio � orientamento � alfabetizzazione lingua inglese ( dalla scuola dell’ Infanzia) � alfabetizzazione informatica � intercultura

9

� arricchimento e consolidamento � integrazione ambientale � accoglienza � educazione stradale � attivita’ di educazione teatrale e musicale � educazione motoria � educazione alla lettura � educazione alimentare � educazione alla salute � rapporti scuola – famiglia � rapporti con il territorio Associazioni naturalistiche Associazioni culturali Gruppi sportivi

Comune Associazioni di volontariato Enti morali Consorzi di servizi Imprese aziendali Istituzioni scolastiche

L’ISTITUTO PROPONE IN ORARIO EXTRASCOLASTICO:

� formazione e aggiornamento (al personale) � introduzione alla lingua latina (agli alunni della scuola Secondaria di I° grado) � progetti di carattere amministrativo (per migliorare l’efficacia dell’istituto) � attività sportive

Il P.O.F., si configura come lo strumento operativo finalizzato al perseguimento della CULTURA

quale PATRIMONIO ESSENZIALE alla vita individuale e collettiva.

La cultura nelle sue definizioni di EDUCAZIONE e ISTRUZIONE

diviene SVILUPPO ed ACQUISIZIONE di CAPACITA’, di ATTITUDINI e di ABILITA’

che prevenendo, curando ed eliminando disagi e svantaggi e valorizzando le doti personali,

consente a ciascun allievo di interagire in modo cosciente e costruttivo con l’ambiente in ogni sua

configurazione.

IL PIANO FORMATIVO quindi intende offrire opportunità educative e didattiche di

ACQUISIZIONE, SVILUPPO, POTENZIAMENTO E ARRICCHIMEN TO.

STRUTTURA DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

10

Il P.O.F. utilizza lo strumento dell’AUTONOMIA come possibilità di gestire in modo più

funzionale e flessibile le attività , i mezzi, le risorse e i contenuti ad esse finalizzati.

AUTONOMIA: strumento che dà la

possibilità di gestire in modo più funzionale e flessibile le attività, i mezzi, le risorse ed i

contenuti

AUTONOMIA DIDATTICA: valorizzazione delle funzioni dei consigli di classe e del Collegio

AUTONOMIA ORGANIZZATIVA: valorizzazione delle funzioni dello staff dirigenziale

AUTONOMIA GESTIONALE AMMINISTRATIVA: valorizzazione delle funzioni del consiglio di istituto e del personale ATA

11

LINEE GUIDA DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

CONTESTO

OBIETTIVO FORMATIVO: favorire la formazione dell’uomo e del cittadino

METODOLOGIA: agire sui bisogni e gli interessi, sviluppare le capacità positive di modificare il contesto a misura di uomo, riferirsi alla realtà in cui vive l’individuo

CONTENUTI DEI CURRICULA Scelti e ricavati dalle Indicazioni Nazionali; scelti e ricavati dal contesto operativo

COLLABORAZIONE E CONDIVISIONE CON LE FAMIGLIE

12

FINALITA' e OBIETTIVI GENERALI del P.O.F.

Il P.O.F. intende raggiungere finalità generali quali:

- innalzare il livello di scolarità ed il tasso di successo scolastico;

- contrastare il fenomeno della dispersione e degli abbandoni scolastici;

attraverso:

• la strategia della continuità educativa e didattica;

• La consapevolezza delle scelte che orientano gli alunni nel loro iter scolastico;

• L’inserimento attivo e consapevole dell’attività scolastica nel territorio ai fini della più

efficace integrazione.

13

CONTINUITA' EDUCATIVA e DIDATTICA

La scuola garantisce il processo di continuità educativa orizzontale e verticale, assicurando il

raccordo con i vari ordini e gradi di scuole e con l'extra scuola.

La continuità garantisce:

- AGLI ALUNNI: un curricolo lineare ed in espansione dinamica;

- AI DOCENTI: la condivisione di un processo formativo che inizia alla scuola dell’Infanzia e

che deve risultare coerente con gli altri assi culturali che stanno alla base del P. O. F.

- AI GENITORI: la possibilità di seguire consapevolmente i figli nel loro processo formativo.

La continuità presuppone:

1) CONOSCENZA ALUNNI:

mediante:

- uso del fascicolo personale

- incontri docenti dei vari ordini di scuola (continuità verticale)

- incontri all'interno dello stesso curricolo e all'interno dello stesso contesto scolastico

- rapporti con le famiglie

- rapporti con gli operatori dei servizi socio-sanitari e degli enti territoriali

2) PROGETTAZIONE DI PERCORSI DI LAVORO CONDIVISI

3) ORGANIZZAZIONE DEI DOCENTI per:

- aggiornamenti comuni

- adozione stessi criteri per formazione classi

- adozione stesse modalità per costituzione fascicoli alunni/portfolio.

- definizione modalità di coordinamento dei curricoli.

- attività didattiche e non, comuni ai bambini dai 5/6 anni e da 10/11 anni

- incontri nelle scuole di reciproca appartenenza

- definizione criteri di valutazione

- incontri docenti degli anni ponte

- passaggio dei dati informativi

4) COLLABORAZIONE "ESTERNA":

con l'Ente Comunale locale e con le altre agenzie formative del territorio (convenzioni).

14

ORIENTAMENTO

L'orientamento garantisce:

AGLI ALUNNI un percorso formativo che li porti ad acquisire atteggiamenti autonomi,

consapevoli ed adeguati nelle previsioni e nelle scelte;

AI DOCENTI la possibilità di valorizzare e utilizzare le risorse per seguire

l'alunno nel suo percorso orientativo;

AI GENITORI la consapevolezza del loro ruolo di guida nel rispetto delle esigenze e dell'identità

dei figli

L'orientamento presuppone:

• Una didattica che utilizzi i saperi disciplinari e interdisciplinari per fare acquisire allo studente

la conoscenza di sé e del mondo circostante;

• Una didattica che faciliti l’integrazione dei ragazzi ne

• Una didattica che coinvolga gli studenti nel raggiungimento di obiettivi autentici e

verificabili.

• Coinvolgimento dei genitori.

15

INTEGRAZIONE

per la prevenzione del DISAGIO e della DISPERSIONE SCOLASTICA

Nelle scuole dell'istituto emergono casi di bambini e ragazzi in condizioni di svantaggio

per molteplici motivi:

- divari culturali e linguistici dovuti a scarsità di stimoli ambientali;

- differenze etniche;

- situazioni di disagio economico e sociale;

- carenze affettive;

- situazioni di handicap.

L'integrazione garantisce:

AGLI ALUNNI l'acquisizione della capacità di porsi in modo consapevole di fronte alle

esperienze nuove.

AI DOCENTI l'opportunità di sperimentare occasioni di scambio e di collaborazione con

colleghi, genitori e persone e/o Enti esterni.

AI GENITORI occasioni di incontro e di scambio di esperienze con la scuola, i figli, altri

genitori.

L'integrazione presuppone:

1) Recupero, sviluppo e arricchimento delle abilità espressive e logico-matematiche;

2) Esperienze di drammatizzazione;

3) Esperienze di potenziamento e controllo della motricità .

___________________________________________________

FLESSIBILITA’ DIDATTICA E ORGANIZZATIVA secondo quanto consentito dalla normativa.

INDICATORI PER L’ARTICOLAZIONE DEL PIANO FORMATIVO

16

INTEGRAZIONE con il contesto, con l’utenza, con i soggetti istituzionali, comprese le reti con gli

Istituti vicini.

RESPONSABILITA’ intesa come progettualità coerente ai bisogni e suddivisione dei compiti in

base ai ruoli e alle professionalità.

TRASPARENZA intesa come condivisione da parte di tutte le componenti scolastiche ed

extrascolastiche.

RENDICONTABILITA’ come garanzia delle attività inserite nel P.O.F. e del conseguimento degli

standard formativi essenziali.

17

CONTENUTI: AREE DEL P.O.F.

linguaggio verbale

1) attività della linguaggio del corpo

comunicazione linguaggio iconico

e dell’espressione linguaggio informatico (multimediale)

. linguaggio musicale

linguaggio grafico - pittorico

lingua straniera

educazione alla salute

educazione ambientale

continuità

2) attività della

relazionalità, integrazione

dell’intercultura e formazione genitori

della prevenzione alfabetizzazione alunni stranieri

3) attività di rapporti con il mondo del lavoro

orientamento e

lotta alla accoglienza

dispersione

arricchimento e consolidamento

18

SCUOLA DELL’INFANZIA

L’orario di funzionamento è definito su base giornaliera di 8 ore, corrispondenti a 40 ore

settimanali. Su base annuale (35 settimane) tale orario corrisponde a 1400 ore annue.

SCUOLA PRIMARIA

A. CURRICOLO NAZIONALE - 30 ore sett.li

� gruppo classe per la puntualizzazione delle discipline.

� utilizzo dei docenti per sezione/classe/gruppi classe, orizzontali/verticali.

Del curricolo Nazionale, l’Istituto utilizza la quota del 20% per:

� attività di recupero, consolidamento, potenziamento � Compensazione tra discipline Modalità organizzative:

� utilizzo dei docenti di sezione /classe in verticale ed in parallelo

� formazione di gruppi alunni fondata su due assi: recupero/consolidamento,

sviluppo/arricchimento, anche con progetti specifici.

ATTIVITA’ OPZIONALI : 3 h. sett.li Scuola Primaria Laboratori come indicato a pag. 6

SCUOLA SECONDARIA

L’orario di funzionamento è definito su base giornaliera di 5/8 ore, corrispondenti a, 27 per le. Su

base annuale (33 settimane) tale orario corrisponde a ore 957 annue per le I, 891 per le II e III .

MODALITA’ ORGANIZZATIVE

19

A. CURRICOLO NAZIONALE - 29 ore sett.ali: classi I

- 27 ore sett.li: classi II e III

Del curricolo Nazionale, si utilizza la quota del 20% per:

� attività e progetti di recupero/arricchimento ( v. allegati) Modalità organizzative: � flessibilità � collaborazione con enti/agenzie del territorio

B. ATTIVITA’ OPZIONALI : - 3 h. sett.li: classi I

- - 5 h. sett.li: classi II e III ( Laboratori come indicato a pag. 6)

-

20

VALUTAZIONER DEI PROCESSI FORMATIVI

La valutazione :

� è un processo sistematico e continuo, si fonda su criteri, è elaborata collegialmente � misura le prestazioni dell’alunno, l’efficacia degli insegnamenti e la qualità dell’offerta

formativa � fornisce le basi per un giudizio di valore che consente di prendere migliori decisioni:

- di ordine pedagogico (valutazione diagnostica e valutazione formativa) - di ordine sociale (valutazione sommativa)

Valutazione del processo educativo

� prodotto di un’azione educativa: accrescimento, ampliamento, consolidamento di conoscenze-competenze, abilità, atteggiamenti, di cui l’alunno si appropria e può disporre.

� Qualità dell’azione educativa: capacità di produrre risultati visibili in termini di apprendimento, adeguati alle specifiche esigenze degli alunni ed attendibili in quanto duraturi nel tempo.

� Funzionalità dell’ azione programmata, rispetto al conseguimento dei risultati previsti (efficacia), ed alla economicità in relazione all’uso delle risorse disponibili ( efficienza ), ai fini di migliorare il processo educativo.

In ogni valutazione scolastica c’è lo sforzo di osservare una data realtà per esprimere un giudizio di valore.

Valutazione come intenzione di:

� Misurare ( aspetto quantitativo ) le prestazioni dell’alunno ( qualità ) e le prestazioni degli insegnanti ( efficacia )

� Apprezzare ( aspetto qualitativo ) in riferimento a obiettivi prefissati ( criteri ). � Interpretare ( comprendere ) perché gli obiettivi sono stati raggiunti o meno, in rapporto

alla situazione didattica.

La valutazione formativa o continua si configura come monitoraggio dei processi di apprendimento ed ha un a funzione regolativa dell’attività educativa e didattica, sia da parte del docente che da parte dell’alunno.

Il monitoraggio è una procedura di osservazione sistematica, è un insieme organizzato di attività che mira a visualizzare l’andamento delle variabili di un processo in atto e del loro evolversi nel tempo e nello spazio. I dati rilevati consentono di individuare le aree di funzionamento della scuola particolarmente deficitarie e, pertanto, più bisognose di interventi compensativi o di modifiche adeguate.

La valutazione e il suo oggetto.

La valutazione prende in considerazione tutti i fattori coinvolti nel processo di apprendimento

21

(l’alunno, la scuola, il contesto socio-culturale).

Operazioni presenti nei processi valutativi:

� Determinazione dell’oggetto; � Verifica/misurazione dell’oggetto da valutare: tipi di prove e loro requisiti essenziali

(validità e attendibilità) � Valutazione

Elementi della valutazione:

� Dati osservabili � Criterio di riferimento

Tipi di prove :

� Prove di tipo oggettivo/ a scelta multipla � Quesiti a risposta breve/ strutturati � Quesiti assaggio/ quesiti che comportano risoluzioni di problemi � Colloquio orale

Requisiti delle prove di verifica:

� Validità ( coerenza tra prova ed obiettivo) � Attendibilità ( costanza e fedeltà con cui una prova consente di rilevare i risultati)

LA VALUTAZIONE DELL’ALUNNO

Sulla base di parametri oggettivi si accertano:

� Gli aspetti misurabili del suo apprendimento ( conoscenze,competenze, capacità ); � I progressi ottenuti rispetto al livello di partenza, gli interessi, le attitudini, l’eventuale

scarto degli apprendimenti dai traguardi comuni; � I fattori che hanno condizionato i livelli di conseguimento degli obiettivi formativi

Il documento di valutazione:

� Rilevazione degli apprendimenti ( giudizi per disciplina) � Valutazione sul livello globale di maturazione

La qualità degli apprendimenti può essere verificata attraverso l’analisi e la valutazione della qualità dell’azione complessiva svolta dalla scuola ( clima positivo, attenzione ai bisogni degli alunni, organizzazione, collegialità, gestione efficace delle risorse ………….)

22

PROGETTI a.s. 2006/2007

AREA 1

Scuola Dell’infanzia

Scuola primaria

Scuola

secondaria I°

grado

Espressione e comunicazione: -linguaggio verbale -linguaggio mimico -linguaggio iconico -linguaggio musicale -linguaggio grafico-pittorico -linguaggio informatico -lingua straniera

-Lingua inglese ( “in Europa ci siamo anche noi”)

- Cresco giocando con il mio corpo - progetto lettura - arti marziali/rilassamento - carta pesta

- Ed. motoria - I colori dello

Sport - Lettura - Museo della scrittura - Musica - Museo

archeologico Fucecchio

-Lettura - musica - motoria:

canoa, tennis, basket, golf

-Una buona crescita motoria….

23

N.B. Eventuali progetti che perverranno in corso d’anno saranno schedati successivamente

AREA 2 Scuola

dell’infanzia

Scuola

primaria

Scuola

secondaria I°

grado

Attività della relazionalità, dell’intercultura e della prevenzione: -educazione alla salute -educazione ambientale -continuità -integrazione -formazione genitori -alfabetizzazione stranieri, adulti e alunni

-Continuità - Camaleonte - Vocinsieme - Alimentazione

(COOP) - aquatour

- Geofor - Depuraquarno - Orti scolastici - I giganti del

tempo - Boschi - Fiumi - Arturo - Vocinsieme - COOP - Colazione a

scuola (ASL) - Tanti colori - Laboratori del

gusto

- Ambiente - Educazione al consumo consapevole (COOP) - Arturo - Prevenzione e sicurezza ( Misericordia) - educazione

alla legalità ( Com. Sandro Pertini) - San Miniato

incontra Betlemme

- Educazione stradale

- Ed. alla sessualità

- SCREAM: stop al lavoro minorile

24

PROGETTI AN. SC. 2006/07 IN ORARIO EXTRASCOLASTICO AREA 3 scuola

dell’infanzia scuola primaria

scuola secondaria

Orientamento e lotta alla dispersione: - i rapporti con il

mondo del lavoro - accoglienza - arricchimento e

consolidamento

- accoglienza

- accoglienza -per non essere e sentirsi diversi

- orientamento - accoglienza - per non essere e sentirsi diversi - archivio storico - vocintransito (disagio)

N.B. Eventuali progetti che perverranno in corso d’anno saranno schedati successivamente.

25

PROGETTI AN. SC. 2006/07 IN ORARIO EXTRASCOLASTICO scuola

dell’infanzia scuola primaria

scuola secondaria

AREA 1 AREA 3

- Introduzione alla Lingua latina

26

PROGETTI di carattere amministrativo per la realizzazione del

P.O.F. a.s. 2006/2007

Denominazione

Destinatari

Finalità

1) Tutti a scuola… da casa

2) Internet a scuola 3) Autoformazione 4) Carta dei Servizi

-genitori -alunni -docenti -enti pubblici e privati -docenti -amministrazione - Docenti - Amministrazione - Docenti - Amministrazione - Genitori - Alunni

.Aprire una linea diretta con tutte le componenti della scuola per rispondere alle esigenze di ognuno in maniera rapida ed efficente Svolgere una funzione di filtro e di prima selezione delle richieste di assistenza nell’uso delle tecnologie informatiche nelle scuole e della risoluzione di problemi connessi all’istallazione di software, alla configurazione hardware e all’uso della posta elettronica, in modo da evitare, quando possibile, l’intervento di un tecnico con conseguente aggravio per l’amministrazione Provvedere ad un auto aggiornamento costante in modo da sopperire alle carenze dell’amministrazione Rendere visibili i compiti e gli impegni della segreteria nei confronti dell’utenza