Istituto Comprensivo di Brembate Sotto · 2017-11-22 · A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19 4 COSA...
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Ministero dell’Istruzione, dell ’Università e della Ricerca
Istituto Comprensivo di Brembate Sotto
[…] in poche altre
questioni di principio
esiste un accordo così
assoluto come sul fatto
che l’educazione può
veramente risolvere
tanti problemi del
presente e,
conseguentemente, da
essa dipende il destino
del futuro.
(S. Bernfeld)
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PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
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INDICE IL Ptof
Cosa è il Ptof………………………………………………………………………………………………………………………………………….pag.4
Il contesto geografico, storico, socio-culturale
La posizione geografica………………………………………………………………………………………………………………………….pag.5
La storia locale……………………………………………………………………………………………………………………………………….pag.6
I monumenti e i luoghi di interesse………………………………………………………………………………………………………..pag.7
Il contesto socio-culturale………………………………………………………………………………………………………………….....pag.8
La nostra scuola
Storia dell’Istituto Comprensivo di Brembate………………………………………………………………………………………pag.11
La Scuola dell’infanzia di Grignano……………………………………………………………………………………………………….pag.13
La Scuola primaria di Grignano…………………………………………………………………………………………………………….pag.14
La Scuola primaria di Brembate……………………………………………………………………………………………………………pag.15
La Scuola secondaria di primo grado di Brembate……………………………………………………………………………….pag.16
La segreteria scolastica………………………………………………………………………………………………………………………..pag.17
Finalità della nostra scuola
Finalità istituzionali – esigenze degli studenti e del contesto………………………………………………………….......pag.18
Vision…………………………………………………………………………………………………………………………………………………..pag.20
Mission………………………………………………………………………………………………………………………………………………..pag.21
Priorità, traguardi e obiettivi
Piano di miglioramento dell’I.C. di Brembate (a.s.14/15)……………………………………………………………………. pag.22
Stili di apprendimento/insegnamento………………………………………………………………………………………………….pag.26
Obiettivi prioritari della scuola dell’Infanzia di Grignano………………………………………………………………………pag.30
Obiettivi prioritari della scuola delle scuole Primarie di Brembate e Grignano…………………………………….pag.32
Obiettivi prioritari della scuola Secondaria di primo grado di Brembate………………………………………………pag.37
Offerta formativa
Progettazione curricolare ed educativa……………………………………………………………………………………………….pag.40
Orientamento……………………………………………………………………………………………………………………………………..pag.40
Continuità……………………………………………………………………………………………………………………………………………pag.42
Inclusione…………………………………………………………………………………………………………………………………………….pag.44
Attività curricolari obbligatorie Scuola dell’Infanzia……………………………………………………………………………..pag.51
Attività curricolari obbligatorie Scuola Primaria di Brembate e Grignano…………………………………………….pag.56
Attività curricolari obbligatorie Scuola Secondaria di primo grado……………………………………………………….pag.57
Le 8 competenze chiave……………………………………………………………………………………………………………………….pag.57
Progetti extracurricolari ed azioni caratterizzanti…………………………………………………………………………………pag.59
Offerta formativa Scuola Primarie 2017/18………………………………………………………………………………………….pag.64
Offerta formativa Scuola Secondaria 2017/18……………………………………………………………………………………..pag.70
Valutazione………………………………………………………………………………………………………………………………………….pag.72
Contratto formativo…………………………………………………………………………………………………………………………….pag.85
La comunità scolastica
Le figure di sistema………………………………………………………………………………………………………………………………pag.89
Organigramma…………………………………………………………………………………………………………………………………….pag.90
Organi Collegiali…………………………………………………………………………………………………………………………………..pag.91
Organico docenti e utenza……………………………………………………………………………………………………………………pag.92
Piano di utilizzo organico di potenziamento…………………………………………………………………………………………pag.93
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
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Personale Ata………………………………………………………………………………………………………………………………………pag.94
Formazione e risorse……………………………………………………………………………………………………………………………pag.96
Rapporti scuola-famiglia………………………………………………………………………………………………………………………pag.98
Sicurezza, emergenza e dotazioni
Per una scuola sicura…………………………………………………………………………………………………………………………pag.100
Situazione sicurezza- Piano di miglioramento d’Istituto…………………………………………………………………….pag.102
Situazione sicurezza della scuola dell’Infanzia di Grignano………………………………………………………………..pag.103
Situazione sicurezza della scuola Primaria di Brembate…………………………………………………………………….pag.104
Situazione sicurezza della scuola Primaria di Grignano………………………………………………………………………pag.105
Situazione sicurezza della scuola Secondaria di primo grado di Brembate…………………………………………pag.106
Piano di emergenza…………………………………………………………………………………………………………………………..pag.106
Dotazione informatiche – Piano di miglioramento d’Istituto……………………………………………………………..pag.109
Dotazioni informatiche della scuola dell’Infanzia di Grignano…………………………………………………………….pag.110
Dotazione informatiche della scuola Primaria di Brembate……………………………………………………………….pag.110
Dotazioni informatiche della scuola Primaria di Grignano…………………………………………………………………pag.111
Dotazioni informatiche della scuola Secondaria di primo grado di Brembate……………………………………pag.112
Dotazioni informatiche di segreteria e presidenza…………………………………………………………………………… pag.112
Piano nazionale Scuola Digitale………………………………………………………………………………………………………… pag.113
Attrezzature sportive…………………………………………………………………………………………………………………………pag.117
Collaborazioni e reti
Associazioni territoriali………………………………………………………………………………………………………………………pag.119
Reti di scuole……………………………………………………………………………………………………………………………………. pag.120
Fonti di finanziamento……………………………………………………………………………………………………………………… pag.122
La memoria della scuola
Documentare e archiviare…………………………………………………………………………………………………………………pag.124
Monitorare………………………………………………………………………………………………………………………………………. pag.124
Rendicontare……………………………………………………………………………………………………………………………………. pag.125
Glossario………………………………………………………………………………………………………………………………………….. pag.126
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
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COSA E’ IL PTOF?
La riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione, legge 107/2015,
traccia il profilo di una organizzazione scolastica autonoma e innovativa che
richiede alle scuole la definizione dell’organico potenziato e la stesura del
Piano triennale dell’offerta formativa.
Il PTOF per il triennio 2016 – 2019 viene predisposto dal Collegio Docenti
mediante il lavoro sinergico dello Staff di Dirigenza e della Commissione per il
PTOF e l’Autovalutazione sulla base delle indicazioni contenute nell’Atto di
indirizzo del Dirigente Scolastico, nel Rapporto di autovalutazione e nel Piano
di Miglioramento.
È il documento fondamentale costitutivo dell’identità progettuale delle scuole
coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi ordini e indirizzi di
studi, determinati a livello nazionale; esplicita la progettazione curricolare,
extracurricolare, educativa e organizzativa adottate dall’Istituzione nell'ambito
della propria autonomia e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed
economico della realtà locale tenendo conto della programmazione territoriale
dell'offerta formativa.
Nel documento sono riportati i criteri per la valutazione degli esiti del lavoro
svolto e la rendicontazione dei risultati; vengono inoltre indicate le modalità di
verifica della soddisfazione dell’utenza e dell’utilizzo dei dati raccolti.
L’esplicitazione delle priorità, desunte dal RAV e sintetizzate nel PdM, degli
obiettivi di processo e delle fasi di riprogettazione completa il ciclo gestionale.
ll PTOF contiene anche la programmazione delle attività formative rivolte
al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario e la definizione delle
risorse occorrenti in base alla quantificazione disposta per le istituzioni
scolastiche.
Viene predisposto entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente al
triennio di riferimento e può essere rivisto e integrato annualmente entro tale
data.
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IL CONTESTO GEOGRAFICO, STORICO, SOCIO-CULTURALE
La posizione geografica - Brembate è un comune bergamasco, confinante
con la provincia milanese. È situato nella pianura Padana occidentale; occupa
un territorio di 5,54 km2 compreso fra due fiumi: l’Adda ed il Brembo. I due
corsi d’acqua delimitano un triangolo chiamato “Isola Bergamasca”:
Brembate ne chiude la punta meridionale, dove il fiume Brembo confluisce
nel fiume Adda.
Brembate e la frazione di Grignano distano circa 10 chilometri a sud-ovest da
Bergamo, capoluogo orobico.
La popolazione, che contava poco più di 2000 abitanti nel 1860, ha superato le
8300 unità ed è in continuo aumento per il massiccio arrivo di extracomunitari
e per l’afflusso di nuovi residenti provenienti dalla provincia milanese.
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La storia locale
I numerosi ritrovamenti archeologici, avvenuti sul territorio comunale, fanno
risalire i primi insediamenti al Neolitico (V secolo a.C.). La zona fu abitata dai
Galli Cenomani, dediti alla pastorizia e all’agricoltura; successivamente furono i
Romani a cogliere l’importanza della sua posizione strategica e a promuoverne
lo sviluppo. Essi fondarono anche un centro agricolo, denominato
Gradignanum, l’attuale frazione di Grignano.
Il primo documento in cui si attesta l'esistenza del borgo di Brembate è un atto
redatto nel 962, nel quale si citano con il nome di Brembati inferior alcuni
territori di proprietà di Berengario II, marchese d'Ivrea.
Dopo il 1000 i Brembatesi furono coinvolti in tutte le guerre e in tutte le faide
che insanguinarono la Bergamasca, finché la Repubblica di Venezia ebbe la
meglio sul Ducato di Milano e il territorio comunale fu annesso nella
Serenissima nell’anno 1423.
Agli inizi del 1800 gli austriaci subentrarono ai veneziani e mantennero il
possesso della zona fino all'annessione nel Regno d'Italia.
Nei decenni successivi il paese si trasformò da piccolo centro rurale ad
importante centro industriale, favorito in ciò dalla vicinanza del Villaggio
industriale Crespi d'Adda, posto ai margini dei confini comunali.
Soltanto nel 1928 il comune assunse le attuali dimensioni, quando vennero
accorpati i comuni di Brembate di Sotto e Grignano nel nuovo comune di
Brembate.
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I monumenti e i luoghi di interesse da segnalare a Brembate sono il Ponte
Romanico, costruito tra il XIV ed il XV secolo e dotato di una struttura a due
arcate, ora affiancata da altri due ponti utilizzati nella viabilità moderna; la
piccola chiesa di S. Vittore in stile romanico risalente al X secolo, il Castello
Moretti, residenza privata costruita sulla sponda del Brembo, e nella frazione di
Grignano l’antica Chiesa dei Santi Fermo e Rustico antecedente all’anno 1000.
In ambito sacro, molto importante sono la chiesa parrocchiale, dedicata ai
santi Faustino e Giovita e la Chiesetta dedicata ai santi Pietro e Paolo, situata
nel territorio di Grignano.
Tra gli itinerari turistici degna di nota è la suggestiva passeggiata lungo il
Brembo e nel parco romantico che circonda Villa Tasca, risalente al XIX secolo
e di proprietà di Vittore Tasca, famoso garibaldino e pittore; l’edificio,
completamente ristrutturato, è adibito a Biblioteca Comunale.
Ponte Romanico ( XIV sec.) Chiesa di San Vittore (X sec.) Chiesa dei Santi Fermo e Rustico (XI sec.)
Villa Tasca (XIX sec.) Il Castello Moretti (sec. X)
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Il contesto socio-culturale
Il Comune di Brembate coopera con l’Istituzione Scolastica e interviene a
supporto dell’attività formativa offrendo una serie di servizi scolastici e sociali
che ne garantiscono il funzionamento e tutelano il diritto allo studio degli
alunni e futuri cittadini.
L’area comunale dei servizi educativi, nella persona dell’Assessore alla pubblica
istruzione, in collaborazione con i docenti Referenti delle scuole locali,
predispone annualmente il Piano per il Diritto allo Studio.
Tale documento riporta la rendicontazione delle spese effettuate nell’anno
precedente e la progettazione, la cui copertura economica prevede anche
eventuale contributo delle famiglie, relativa a tutti i servizi scolastici ed
educativi destinati al territorio comunale, quali:
forniture materiali didattici, sussidi e attrezzature scolastiche
prestazioni di esperti a vario titolo per interventi di ampliamento dell’offerta
formativa
servizio di refezione scolastica aperto agli alunni frequentanti la scuola
primaria del territorio comunale; i pasti, definiti in base al menù invernale o
estivo stabilito dall'Asl di competenza, vengono consumati in spazi attrezzati
per la ristorazione all'interno degli edifici scolastici.
servizio di trasporto scolastico di cui possono usufruire gli alunni
frequentanti la scuola primaria di Brembate e gli alunni di Grignano
frequentanti la secondaria di 1° grado.
servizio Open School promosso dal Comune di Brembate in collaborazione
con l'Istituto Comprensivo; è un'attività pomeridiana alla quale possono
iscriversi gli alunni della scuola primaria. Oltre ai compiti scolastici si svolgono
attività artistiche e ludiche coordinate da personale di assistenza.
servizio Pre-scuola, attivo per tutto l'anno scolastico, è rivolto agli alunni
frequentanti le classi delle scuole primarie di Brembate e Grignano; consente ai
genitori che svolgono attività lavorativa di accompagnare i propri figli a scuola
alle ore 8.00.
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L’area comunale dei servizi alla persona offre una serie di servizi soci
L’Assistente Sociale Comunale svolge attività di consulenza e raccoglie
richieste e segnalazioni riferite a minori in condizioni disagiate o con disabilità,
situazioni di emarginazione e di immigrazione straniera, interagendo
costantemente con le scuole presenti sul territorio.
Può usufruire del Servizio di Tutela Minori, che si occupa della diagnosi e del
trattamento di minori in situazioni di disagio, trascuratezza, maltrattamento,
abuso, per attivare interventi di protezione e di cura del minore o della
famiglia.
Mediante la compartecipazione a Servizi sovra comunali, prevalentemente
gestiti dall’Azienda Speciale Consortile Isola Bergamasca e Bassa Val S.
Martino, coordina l’Assistenza educativa scolastica gratuita per facilitare
l’inserimento e l’inclusione scolastica degli alunni disabili, residenti e
frequentanti la scuola dell’obbligo.
I minori in età scolare possono usufruire di una serie di servizi promossi dalla
Biblioteca Civica locale: dal prestito di libri, riviste, DVD e CD ROM con
eventuale prenotazione dello stesso materiale presso altre biblioteche,
all’opportunità di lettura quotidiani e riviste in sede con posti lettura e studio,
all’utilizzo di una postazione PC riservata agli utenti con accesso ad internet e
Utilizzando sovvenzioni statali e regionali, il Comune provvede:
alla fornitura gratuita dei libri di testo scolastici a favore degli alunni frequentanti le
scuole primarie ed eroga contributi a seguito delle spese sostenute per l’acquisto di
libri di testo a favore di studenti frequentanti scuole secondarie di primo e secondo
grado, statali o paritarie;
ad assegnare un contributo a favore delle famiglie in situazioni economiche
precarie che hanno sostenuto spese per l’istruzione primaria e secondaria di primo
e secondo grado sia delle scuole statali che paritarie, quali sussidi scolastici, spese
di trasporto, mensa, gite scolastiche, rette di frequenza e contributi obbligatori
richiesti dalla scuola frequentata;
Al fine di incentivare la frequenza ed il proseguimento degli studi degli studenti
capaci e meritevoli, bandisce annualmente un concorso per l’assegnazione di borse
di studio comunali destinate a tutti gli alunni residenti nel Comune di Brembate che
sono stati licenziati dalla scuola Secondaria di primo grado con valutazione di
“ottimo” e iscritti alla prima classe di qualsiasi scuola Secondaria di secondo grado,
statale o privata.
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periodicamente partecipare ad incontri con l’autore, letture animate e
laboratori a tema.
La presenza di numerose strutture ed impianti sportivi, quali il Centro Sportivo,
due campi da calcio adiacenti al polo scolastico e la palestra di Via Marconi e
quella di Via Oratorio favorisce un’ intensa attività di promozione alla salute e
allo sport, svolta dall’Istituto scolastico anche mediante il CSS – Centro
Sportivo Studentesco- che consente la partecipazione alle attività ed ai
finanziamenti del CONI, dall’Assessorato allo Sport e da numerose
Associazioni presenti sul territorio, consentono ai bambini e ai ragazzi di
cimentarsi in diverse discipline sportive e praticare con comodità le preferite.
Sul territorio comunale le numerose associazioni di carattere sociale, culturale,
religioso, sportivo e gruppi di volontariato, favoriscono i rapporti tra le
generazioni e le culture, promuovendo sinergie e reti di collaborazione, e
talvolta anche sostegno economico per la frequenza scolastica con fornitura di
materiale didattico, di attività di supporto compiti e momenti di informazione e
formazione per le famiglie. Agli abitanti originari di Brembate e Grignano, in
anni recenti, si sono aggiunte numerose famiglie provenienti dalla comunità
europea o da altre culture, il fenomeno della massiccia immigrazione se, da un
lato, ha comportato problematiche di tipo socio-culturale ed economico,
dall’altro l’eterogeneità della popolazione residente favorisce scambi e confronti
tra le diverse culture; stimola il dialogo e la consapevolezza interculturale,
mentre la promozione di iniziative di incontro, esperienze di collaborazione e
progetti mirati favoriscono l’integrazione e la coesione all'interno della
comunità locale. Il contesto socio economico e culturale di Brembate si
caratterizza per un livello medio basso di scolarizzazione; ciò è dovuto
principalmente alla massiccia presenza di attività lavorative che nel recente
passato hanno assorbito le generazioni senza necessità di titoli di studio
specifici o lunghi percorsi di studio.
Negli ultimi anni la crisi economica ha comportato una contrazione dell'offerta
di lavoro con conseguente diminuzione del tasso di occupazione e calo del
reddito delle famiglie.
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LA NOSTRA SCUOLA
Storia dell’I.C. di Brembate - Per effetto del dimensionamento e della
riorganizzazione della rete scolastica, nell’anno 2000, la Direzione Didattica di
Brembate, che riuniva 5 plessi di scuola elementare, fu trasformata in
Istituto Comprensivo di Brembate Sotto, includendo la scuola statale
dell’Infanzia di Grignano e la scuola secondaria di Brembate.
Per effetto del D.P.R 275 del 1999, l’Istituto Comprensivo ha acquisito
riconoscimento giuridico e autonomia amministrativa, didattica e organizzativa.
Attualmente comprende 4 plessi:
Gli attuali edifici della primaria di Brembate e della primaria di Grignano sono
stati costruiti appositamente per uso scolastico tra il 1961 e il 1975, mentre
l’edificio attualmente occupato dall’Infanzia di Grignano è stato costruito per
altri usi ed è stato adattato negli anni 80.
Con l’inaugurazione nel 2009 della nuova sede della scuola Secondaria, sorta
nelle vicinanze della sede di Brembate, si è costituito un polo scolastico
moderno e funzionale, inserito in un contesto ambientale privo di elementi di
disturbo, con un area di pertinenza considerata sicura e in una zona ricca di
servizi e opportunità.
I tre diversi ordini di scuola, che costituiscono il Comprensivo, soddisfano le
esigenze formative della fascia d’età compresa tra i 3 e i 14 anni nell’ambito
del percorso scolastico obbligatorio del Primo ciclo.
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BREMBATE-GRIGNANO - BGAA829019 - Scuola dell'Infanzia
BREMBATE SOTTO - BGEE82901E - Scuola Primaria
BREMBATE GRIGNANO - BGEE82902G - Scuola Primaria
S.M.S.GIOV. XXIII BREMBATE ST - BGMM82901D - SCUOLE SECONDARIA DI PRIMO GRADO
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L’aumento dei residenti nel comune si ripercuote anche sulla popolazione
scolastica dell’Istituto, che da poco più di cinquecento unità e 28 classi
nell’anno 2000 è aumentata sino agli attuali 736 iscritti ripartiti in 35 classi.
Scuole dell’Istituto Comprensivo di Brembate
Denominazione Ordine di scuola N° classi N° alunni 2015-2016
N° alunni 2016-2017
N° alunni 2017-2018
Statale Infanzia Grignano 3 78 73 74
“G Pascoli” Primaria Grignano 5 92 95 94 “A Manzoni” Primaria Brembate 16 333 332 330
“Giovanni XXIII” Secondaria Brembate 11 232 236 245
Totale 35 735 736 743
Nel 2015-2016 il 22% e attualmente il 24 % degli iscritti è di nazionalità non
italiana.
Il personale scolastico è costituito da 90 unità di cui 75 docenti.
I collaboratori scolastici e gli amministrativi, coordinati dal Direttore dei
Servizi Amministrativi nella persona della Sig.ra Edda Ferri, erano 15 unità
nel 2015-2016 ; nel 2016-2017 sono 15 + 12 ore e sono.
La Dott.ssa Marilia Cattaneo è il Rappresentante legale dell’Istituzione
Scolastica; in qualità di Dirigente Scolastico ha poteri gestionali e organizzativi,
di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane.
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SCUOLA DELL’INFANZIA DI GRIGNANO
Orario di lezione
Da lunedì
a venerdì
8,00/9,00 – 16,00
8,00/9,00 - 11,30 e
14,00 - 16,00*
* (orario ridotto)
Indirizzo: Via San Fermo, n°5 -24041
Grignano (Bg)
Telefono 035-4827754
Alunni n° 74 (a.s.2017-18)
3 sezioni
2 servizi igienici
1 salone polifunzionale con spazi attrezzati
1 sala uso laboratorio/biblioteca/attività di
sostegno
1 aula riunioni
1 stanza adibita a sala riposo per i bambini
di 3 anni
1 sala mensa
1 cucina
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SCUOLA PRIMARIA DI GRIGNANO
Orario di
lezione Mattino Pomeriggio
Lunedì 8,30 – 13,00 14,00 – 16,00
Martedì 8,30 – 12,30
Mercoledì 8,30 – 13,00 14,00 – 16,00
Giovedì 8,30 – 13,00 14,00 – 16,00
Venerdì 8,30 – 13,00 14,00 – 16,00
Servizio di ristorazione: Lu – Mer – Gio - Ven dalle 13,00 alle 14,00
Indirizzo: Via San Fermo, n°2 24041
Grignano (Bg)
Telefono: 035-4827760
Alunni n°94 (a.s. 2017-18)
5 aule per classi di cui 2 dotate di LIM
aule per gruppi
laboratorio di Informatica
laboratorio di pittura
palestra
mensa
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SCUOLA PRIMARIA DI BREMBATE
Orario di
lezione Mattino Pomeriggio
Lunedì 8,40 – 12,40 13,40 – 16,40
Martedì 8,40 – 12,40
Mercoledì 8,40 – 12,40 13,40 – 15,40
Giovedì 8,40 – 12,40
Venerdì 8,40 – 12,40 13,40 – 15,40
Servizio di ristorazione: Lu – Mer – Ven dalle 12,40 alle 13,40
Indirizzo: Via Oratorio, n°14 24041 Brembate (Bg)
Telefono: 035-801047/035-801447
Alunni n°330 (a.s.2017-18)
16 aule per classi di cui 6 dotate di LIM
aule per gruppi
laboratorio di informatica
laboratorio di pittura
laboratorio di musica
biblioteca
palestra
mensa
aula riunioni
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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI BREMBATE
Orario di lezione
da lunedì a
sabato
8,00 – 13,00
Indirizzo: Via Manzoni, n°7 24041 Brembate (Bg)
Telefono e fax: 035-802098
Alunni n°245 (a.s. 2017-18)
11 aule di cui 8 dotate di LIM
laboratorio di informatica
laboratorio di scienze
aula d’arte
aula di musica
aula magna
aula polifunzionale
aula di sostegno
aula professori
aula ricevimento
palestra
mensa
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SEGRETERIA SCOLASTICA
È annessa all’edificio della scuola primaria “A. Manzoni”
di Brembate,
si accede da via Manzoni negli orari indicati.
Ricevimento al pubblico durante l’attività didattica:
Lunedì dalle ore 12,00 alle ore 15,00
Lunedì dalle ore 12,00 alle ore 13,30 (durante la sospensione
delle attività didattiche)
Martedì - giovedì - venerdì dalle ore 12,00 alle ore 13,30)
Mercoledì dalle ore 12,00 alle ore 13,30 (Durante la
sospensione delle attività didattiche lo sportello resterà chiuso)
Sabato dalle ore 10,00 alle ore 12,00
(solo per urgenze, in altri orari rivolgersi all’ingresso principale)
Il Dirigente scolastico
riceve su appuntamento
Tel: 035/801047 – 035/801447
email: [email protected]
pec: [email protected]
sito: www.icbrembate.it
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FINALITA’ DELLA NOSTRA SCUOLA -FINALITA’ ISTITUZIONALI
garantisce il successo formativo per tutti gli studenti
favorisce la partecipazione e la formazione/ crescita di tutti, minori e adulti,
divenendo via via più ricettiva rispetto alla diversità di provenienza, interessi,
esperienze, bisogni, conoscenze ed abilità di tutti i suoi attori
promuove un cambiamento basato su un quadro di valori condivisi
mette in atto pratiche educative che le consentano di assumere pienamente il
ruolo di luogo di promozione di giustizia ed equità sociale
realizza esperienze basate su :
collaborazione tra figure diverse
dialogo tra i saperi
flessibilità e creatività progettuale
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QUADRO DI VALORI CONDIVISI
UGUAGLIANZA DIRITTI
PARTECIPAZIONE
RISPETTO E VALORIZZAZIONE DELLE DIVERSITÀ COMUNITÀ
SOSTENIBILITÀ NON VIOLENZA
FIDUCIA
ONESTÀ CORAGGIO
GIOIA AMORE
OTTIMISMO
BELLEZZA
LA NOSTRA
SCUOLA
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
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ESIGENZE DEGLI STUDENTI
Sentirsi i benvenuti
Sentirsi /essere valorizzati in modo uguale
Sentirsi bene con se stessi
Lavorare in armonia con lo sviluppo dei propri interessi
Imparare l’etica, il potere, la democrazia
Essere incoraggiati ad avere fiducia nelle proprie capacità
Essere attivamente coinvolti nel proprio apprendimento
Seguire una disciplina basata sul rispetto reciproco
Costruire comunità, affermare e seguire valori inclusivi
Poter fruire di:
- organizzazione del sostegno alle diversità
- costruzione del curricolo per tutti
- coordinamento dell’apprendimento
ESIGENZE DEL CONTESTO
Le risorse presenti nel contesto locale della scuola sono conosciute ed utilizzate
Le attività esterne all’aula coinvolgono tutti gli alunni
La scuola forma alleanze, collaborazioni, cooperazioni, mutualismi con enti,
associazioni, strutture, realtà del territorio
La scuola lega l’educazione allo sviluppo della comunità e dell’ambiente sul
piano locale e globale
La scuola migliora il contesto educativo contrastando le spinte e gli ostacoli
all’esclusione
La scuola sfrutta il potere della comunità di trasformare positivamente il
contesto in cui vive.
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VISION
La vision può essere vista come un orizzonte ideale da raggiungere. Si pone
pertanto come un principio ispiratore della mission. La visione dell’I.C. di
Brembate si configura nell’idea di una scuola aperta a tutti, dove tutti, nel
rispetto delle individuali specificità e specialità, possano vivere una serena
esperienza attraverso relazioni significative e dove le singole modalità di
apprendere trovino accoglienza e piena realizzazione.
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MISSION
L’I.C. di Brembate, attraverso le azioni messe in campo negli anni e sempre
aggiornate alla luce dei nuovi bisogni emergenti e degli adempimenti
normativi, si propone di attivare strategie efficaci, tempistiche possibili,
obiettivi realizzabili per essere:
Scuola che riesce a formare i
cittadini di domani … facendo della
libertà individuale uno strumento di
promozione sociale
Scuola che riesce ad orientare
… verso scelte sempre più
consapevoli e responsabili
Scuola che riesce a formare e responsabilizzare ..
aiutando gli alunni nella loro maturazione globale e
gli adulti operanti nella scuola e per la scuola
nell’apprendimento continuo con la vita …..
Scuola che riesce ad istruire ...
attraverso la pluralità dei saperi, la
progettualità, la laboratorialità ….
Scuola che riesce ad innovarsi ed
evolvere... valorizzando le competenze,
supportando la formazione, aggiornando
e implementando le dotazioni ….
Scuola che riesce ad essere del e nel
territorio … leggendo e interpretando i
bisogni e le richieste del contesto,
coinvolgendo e lasciandosi coinvolgere
.….
Scuola che riesce ad
includere..rispettando
bisogni, scelte,
ideologie ….
Scuola che riesce
ad accogliere
..tutti e ciascuno
…
Scuola che riesce ad essere servizio
alla persona … attraverso la flessibilità e
la condivisione di scelte e soluzioni …
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TABELLA DI SINTESI DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO: RISULTATI
ATTESI E MONITORAGGIO
I.C
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Obiettivo (1) Risultati attesi
Indicatori di monitoraggio
Modalità di rilevazione
1 Implementazione della didattica per
competenze nei tre ordini di scuola,
favorendo la diffusione delle prassi acquisite
durante la formazione.
Valorizzazione dei singoli
studenti, in considerazione
degli stili di apprendimento e delle competenze
disciplinari e trasversali.
Aumento del numero di alunni che raggiungono
risultati superiori al 6.
Utilizzo di strumenti
condivisi di progettazione.
Confronto tra gli stili di insegnamento.
Progettazione disciplinare e
interdisciplinare. Tabulazione e
raffronto degli esiti del primo e secondo
quadrimestre. Questionari di
rilevazione degli stili di apprendimento
e insegnamento.
2 Implementare la prassi della
rendicontazione e dell'autovalutazione a livello dei singoli
plessi e di istituto.
Implementazione del confronto e
della riflessione sulle azioni intraprese.
Maggiore compattezza da
parte dei docenti nelle scelte e nelle fasi di
progettazione.
Incontri periodici di
confronto tra insegnanti. Redazione di
azioni e prove condivise.
Diminuzione della varianza all'interno delle
classi in esiti di prove comuni
concordate.
Verbali degli incontri.
Documenti redatti per ri-progettare
azioni didattiche.
Tabulazioni degli esiti e lettura degli
stessi.
3 Partecipazione ai
percorsi proposti dalle istituzioni e dalle agenzie
territoriali per favorire percorsi di
orientamento.
Successo
formativo nelle scelte aderenti ai consigli
orientativi.
Risultati al
termine del primo anno di scuola
secondaria di secondo grado
in: Italiano, Matematica, Inglese,
Comportamento
Recepimento
degli esiti da parte degli Istituti di
Istruzione secondaria.
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Obiettivo (1) Risultati attesi
Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione
4 Progettazione
condivisa in orizzontale ed in verticale tra
i diversi ordini di scuola
prevedendo incontri periodici fin da
settembre.
Confronto tra i
docenti con definizione di strumenti
condivisi per la progettazione,
la verifica e la rendicontazione. Riduzione dei
periodi di ripetizione di
attività (poco motivante per
gli studenti) nel passaggio da un ordine all'altro.
Produzione di
materiali condivisi e confrontabili.
Varianza minima tra gli esiti delle
classi in ingresso. Motivazione da parte degli
studenti.
Stesura di un
curricolo verticale. Questionari di
percezione per gli studenti.
5 Aumentare le competenze
dei docenti nel rilevare ed
accogliere bisogni emergenti
degli alunni.
Individuazione precoce di
problematiche relazionali,
disagio socio-culturale e difficoltà di
apprendimento.
Utilizzo degli strumenti a
disposizione (modulistica e
schede di rilevazione per le diverse età),
frequenza dei momenti di
confronto con le Funzioni strumentali e la
psicopedagogista.
Completezza e correttezza
della documentazione
redatta. Censimento degli incontri.
6 Condivisione di
criteri di progettazione,
metodi e modalità valutative da
parte dei docenti dei tre
ordini di scuola.
Stesura di prove
e griglie di valutazione,
nonché di rubriche valutative
condivise.
Maggiore
uniformità degli esiti nelle classi.
Tabulazione e
confronto degli esiti.
7 Valorizzazione e formazione del personale
ATA per migliorare il
funzionamento, la cura, la sicurezza dei
plessi e dell'utenza.
Capacità di affrontare situazioni di
emergenza e quotidiane con
maggiore competenza.
Partecipazione ai corsi di formazione.
Esiti dei corsi frequentati.
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Obiettivo (1) Risultati attesi
Indicatori di monitoraggio
Modalità di rilevazione
8 Valorizzazione delle competenze dei docenti per un
maggiore utilizzo delle TIC e per una
scuola sempre più inclusiva.
Aumento del numero di docenti che
utilizzano le nuove
tecnologie. Implementazione delle
competenze già esistenti.
Aumento della capacità di
lettura e comprensione di tutti i Bisogni
Educativi Speciali.
Aumento dell'utilizzo delle TIC nella
didattica quotidiana.
Trasversalità dell'informatica nella
progettualità disciplinare ed
interdisciplinare.
Attestati di frequenza di corsi specifici.
Ricorso alla F.S.
Informatica ed all'animatore digitale per
confronto e condivisione di
esperienze.
9 Formazione del personale
amministrativo per migliorare l'operatività della
segreteria e attuare la
dematerializzazione e la digitalizzazione.
Padronanza nell'utilizzo delle
nuove procedure per la digitalizzazione
delle segreterie.
Partecipazione ai corsi di
formazione inerenti.
Utilizzo della nuova
strumentazione e procedura. Organizzazione
del lavoro di segreteria
secondo la procedura rinnovata.
10 Ricercare sinergie con gli EE.LL. ed associazioni
territoriali per ampliare l'Offerta
Formativa in ambito culturale, sportivo, sociale, di
prevenzione.
Attivazione di progetti con
impatto significativo sulla
costruzione delle competenze di cittadinanza.
Numero dei progetti attivati.
Numero delle classi coinvolte.
Test di percezione
somministrati agli alunni.
Rilevazione di comportamenti adeguati in
situazioni di compito
autentico.
11 Garantire figure di
riferimento agli alunni con disabilità.
Stabilizzazione
dell'organico. Individuazione di figure
rispondenti ai casi specifici.
Risposta degli
alunni in termini di benessere e apprendimento.
Colloqui con le
famiglie. Esiti in relazione al PEI.
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Obiettivo (1)
Risultati
attesi
Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione
12 Incrementare
la partecipazione
delle famiglie sia nei momenti
formali (colloqui,
assemblee, OO.CC.) sia in quelli informali
(feste, conferenze,...)
Aumento del
numero dei presenti alle
assemblee di classe nei tre ordini di
scuola.
Rilevazione
numerica e raffronto col
passato.
Rilevazione
numerica.
13 Coinvolgere maggiormente
le famiglie nella vita scolastica
attraverso iniziative
culturali ed interculturali.
Aumento del numero dei
presenti agli incontri di carattere
formativo. Proposta di
iniziative formative suggerite dalle
famiglie.
Rilevazione numerica e
raffronto col passato.
Rilevazione numerica.
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STILI DI APPRENDIMENTO/INSEGNAMENTO
“Ogni studente suona il suo strumento, non c’è niente da fare. La cosa difficile è
conoscere bene i nostri musicisti e trovare l’armonia. Una buona classe non è un
reggimento che marcia al passo, è un’orchestra che prova la stessa sinfonia.”
(D. Pennac, 2008)
Dalla citazione, circa le caratteristiche ed aspetti importanti nella gestione della
classe, scaturiscono le seguenti puntualizzazioni:
- la classe è un gruppo eterogeneo di persone e l'eterogeneità è sicuramente
una delle caratteristiche più problematiche, ma anche potenzialmente più
produttive, di qualsiasi gruppo.
− l’accento è posto sull’importanza di conoscere bene i propri “musicisti” al
fine di trovare “l’armonia” dell’insieme.
Ne deriva quindi la necessità di intraprendere diversificati interventi pedagogici
a causa delle varie aree di differenze individuali (come l'età, il sesso, le
attitudini, le intelligenze, le motivazioni, le influenze socio-culturali ...) e, fra
queste, un ruolo di rilievo assumono gli stili di apprendimento. Risulta
pertanto necessario conoscere e valorizzare i diversi stili di apprendimento, che
ognuno di noi utilizza in maniera preferenziale (Stella e Grandi, 2011),
attraverso interventi di pedagogia differenziata.
“Differenziare” è un imperativo per chi lavora coi gruppi e la domanda che ci si
deve porre non è tanto perché differenziare, bensì su quali basi e secondo quali
criteri farlo.
STILI DI APPRENDIMENTO
“Per stile di apprendimento s’intende “l’approccio all’apprendimento preferito di
una persona, il suo modo tipico e stabile di percepire, elaborare, immagazzinare e
recuperare le informazioni”
(Mariani, 2000)
Gli stili di apprendimento sono legati:
- alle preferenze ambientali (come luoghi e tempi dell’apprendimento, la luce, la temperatura i suoni…)
- alle modalità sensoriali (spesso sintetizzate in visiva, uditiva, cinestetica)
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- agli stili cognitivi (come le opposizioni analitico / globale, sistematico / intuitivo, riflessivo / impulsivo) che sfumano nei tratti socio-affettivi (come l'introversione e l'estroversione).
“La conoscenza dei principali stili cognitivi e la riflessione sulle caratteristiche
proprie personali, del proprio metodo di insegnamento e degli allievi, costituisce un
importante elemento nel bagaglio di un buon insegnante. Solo considerando le
differenze individuali il metodo di insegnamento potrà tener conto delle modalità con
cui l’alunno apprende, valorizzare le sue inclinazioni e adattarle a contesti e
situazioni nei quali quelle inclinazioni potrebbero causare difficoltà.” (F. Pedone)
Ricordando che nessuno di noi utilizza un unico stile di apprendimento in
maniera esclusiva e che può essere accompagnato e stimolato anche nel
provare altre modalità variando il più possibile la proposta didattica, si
evidenziano di seguito i Canali sensoriali attraverso cui passa
l’apprendimento e relative strategie da implementare per valorizzare
ogni stile di apprendimento prevalente a scuola.
VISIVO VERBALE (Canale maggiormente utilizzato nel contesto scolastico)
Strategie per lo stile VISIVO-VERBALE
- prendere appunti in classe e rileggerli a casa - riassumere per iscritto quanto si è letto - prendere nota delle istruzioni per i compiti e le lezioni - accompagnare grafici e diagrammi con spiegazioni scritte in generale - elencare per iscritto ciò che si desidera ricordare - avere istruzioni o spiegazioni scritte
VISIVO ICONOGRAFICO (preferenza per immagini, disegni, fotografie,
mappe concettuali, grafici e diagrammi, tutto ciò che riguarda il visual
learning)
Strategie per lo stile VISIVO- NON VERBALE
- usare disegni, mappe multimediali in cui inserire parole-chiave, immagini, grafici ecc.. per ricordare i termini e per riassumere il materiale da studiare - usare il colore nel testo per evidenziare le parole-chiave e nelle mappe multimediali per differenziare i diversi contenuti e livelli gerarchici
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- sfruttare gli indici testuali prima di leggere il capitolo di un libro creare immagini mentali di ciò che viene ascoltato o letto, utili per il recupero dei contenuti UDITIVO (la preferenza per l’ascolto, partecipando a discussioni e
attraverso il lavoro a gruppi)
Strategie per lo stile UDITIVO
- Prestare attenzione alle spiegazioni in classe
- Sfruttare il recupero e la verbalizzazione delle conoscenze pregresse su un dato argomento
- Richiedere spiegazioni orali agli insegnanti
- Registrare le lezioni a scuola registrare mentre si ripete a voce alta
- Trasformare le pagine del libro in formato audio per poi ascoltarle
- Usare la sintesi vocale per la lettura
- Utilizzare audiolibri per leggere i libri di narrativa
- Lavorare in coppia con un compagno
CINESTETICO (preferenza per attività concrete, praticamente si impara
facendo)
Strategie per lo stile CINESTESICO
- Fare prove nelle materie in cui è possibile trasformare in pratica ciò che si deve studiare
- Suddividere in maniera chiara i momenti di Studio da quelli di pausa
- Alternare momenti in cui si sta seduti a momenti in cui ci si alza
- Creare mappe, grafici, diagrammi di ciò che si studia
GLI STILI COGNITIVI
Per stile cognitivo s’intende la “modalità di elaborazione dell’informazione che la
persona adotta in modo prevalente, che permane nel tempo e si generalizza a compiti
diversi” (Boscolo, 1981)
Gli stili cognitivi marcano le differenze individuali in relazione:
− al modo di percepire i fenomeni (chi enfatizza i dettagli, chi l’insieme, chi i
rapporti spaziali, chi la successione; chi il colore ecc.)
− alle procedure razionali (chi procede in modo sistematico, chi per
associazioni di idee, chi visualizza, chi verbalizza, ecc.)
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− alle modalità di memorizzare e di organizzazione dello studio (chi visualizza,
chi ripete ad alta voce, chi fissa nuclei significativi di un argomento, chi elabora
degli schemi, chi elenca tutti gli elementi, ecc.)
Comprendere lo stile di apprendimento per individuare lo stile di insegnamento
Per poter promuovere l’apprendimento nella modalità più efficace, l’insegnante
dovrebbe partire dalla conoscenza e dall’esplorazione del propri stili cognitivi e
delle modalità di apprendimento, per essere consapevole delle proprie preferenze
(Ciceri, Cafaro, 2011).
- Proposta di somministrazione del questionario “Stili d’insegnamento”
rivolto ai docenti
Il docente più o meno consapevolmente tenderà a proporre la modalità
didattica a sé più congeniale. Questo aspetto naturalmente potrebbe
penalizzare e mettere in difficoltà alcuni fra gli studenti; pertanto, è sempre
preferibile variare il più possibile lo “stile” didattico al fine di accogliere
i bisogni di tutti: è opportuno che si creino situazioni in cui sperimentare stili
e procedure diverse, per capire come, in determinate circostanze, alcuni stili
possano essere più funzionali di quello preferenziale.
-Proposta di somministrazione del questionario “Stili di
apprendimento” rivolto agli alunni
CARATTERISTICHE E STILI DEL E PER L’ALUNNO CON DSA
Gli allievi con DSA incontrano maggiori difficoltà attraverso il canale visivo-
verbale (quello cioè che passa attraverso la letto-scrittura), ma naturalmente
possono apprendere sfruttando tutte le altre modalità.
Gli alunni con DSA non solo preferiscono stili di apprendimento basati
sul canale visivo non verbale, uditivo e cinestesico ma si dimostrano
molto abili nel loro impiego. Seppure questi ragazzi possono avere una
predisposizione all’utilizzo di questi canali, andranno comunque allenati nel
farlo. Ad esempio, il canale uditivo potrà richiedere che vengano allenati
all’ascolto, tramite strumenti (audiolibri, sintesi vocale ecc.).
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OBIETTIVI PRIORITARI SCUOLA DELL’INFANZIA
Innalzamento livelli di istruzione, potenziamento dei saperi e delle competenze
Attività per gruppi eterogenei e omogenei Favorire attività laboratoriali di intersezione
Favorire attività corrispondenti ai bisogni specifici di ciascuna età Predisporre percorsi flessibili e ricchi di risorse e di esperienze mirate Favorire uno stile comunicativo accogliente per esprimere i propri bisogni e
emozioni Favorire la crescita in tutte le sue dimensioni attraverso il “fare e la relazione”
Favorire un protagonismo all’interno di un contesto ricco di cultura e relazioni Valorizzare la ricchezza della diversità Progettare percorsi personalizzati
Utilizzare mezzi multimediali nella didattica
Prevenire l’abbandono e la dispersione
Valorizzare l’unicità di ogni bambino Attivare percorsi individualizzati
Pari opportunità successo formativo
Attivare attività specifiche (gioco, racconti … )di recupero per bambini con particolari difficoltà
Somministrazione di verifiche e valutazioni del percorso didattico-educativo
Avvalersi di un mediatore linguistico nei colloqui con la famiglia
Valorizzazione competenze linguistiche anche L2 ed italiano L2
Lavorare per gruppi, per fasce d’età per favorire la comprensione della lingua
italiana Attivare percorsi per principali strutture della lingua italiana
Lavorare a piccoli gruppi per arricchire il proprio lessico, ascoltare e comprendere narrazioni
Giocare con storie, filastrocche, canzoni per comprendere e memorizzare
nuovi vocaboli
Valorizzazione competenze linguistiche in lingua straniera
Svolgere attività in forma ludica Proporre canti in lingua
sviluppare la competenza comunicativa orale attraverso l’attivazione di iniziative con esperti madrelingua (workshop, teatro interattivo, madrelingua
in classe, ecc.)
Potenziamento competenze matematico-logiche e scientifiche
Raggruppare, ordinare, seriare oggetti secondo criteri diversi Utilizzare semplici simboli per registrare, quantificare, numerare Collocare nello spazio se stessi, oggetti, persone
Utilizzare semplici diagrammi e tabelle per organizzare dati Individuare le trasformazioni naturali su di sé, alle altre persone, negli oggetti,
nella natura Porre domande , discutere, confrontare ipotesi, spiegazioni , soluzioni e azioni
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OBIETTIVI PRIORITARI SCUOLA DELL’INFANZIA
Potenziamento competenze espressive (arte, musica, cinema, media)
Proporre attività di gioco simbolico o attività mimico –gestuale Proporre attività di drammatizzazione libere e di testi ascoltati
Seguire spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali) Coinvolgere i bambini ad inventare storie ed esprimersi attraverso
diverse forme di rappresentazione: attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative e diverse tecniche espressive
Incentivare l’esplorazione dei materiali e utilizzarli in modo personale Realizzare giochi simbolici
Sviluppo competenze cittadinanza attiva, responsabile, solidale,
inclusiva
Riflettere , discutere e illustrare con simboli convenzionali le regole, che
aiutano a vivere meglio in sezione e a scuola Favorire attività , comportamenti rispettosi della salute e della sicurezza,
delle persone, delle cose, degli animali e dell’ambiente Progettare attività di comportamenti rispettosi e di accoglienza verso i
compagni nuovi o portatori di elementi di diversità per provenienza,
condizione, lingua Attività da svolgere nella settimana dell’inclusione e integrazione
Proporre progetti di affettività
Sviluppo competenze di rispetto ambientale
Effettuare uscite sul territorio ( bosco,mercato,falconieri)
Attività di sezione e intersezione di educazione ambientale (terra-acqua-aria)
Progettare e costruire con materiale di recupero Progetti educativi sull’uso corretto delle risorse
Potenziamento discipline motorie
Effettuare attività psicomotoria introducendo i bambini a nuove esperienze senso-percettive-motorie
Padroneggiare gli schemi motori di base statici e dinamici Effettuare giochi di movimento individuali e di squadra rispettando i
compagni, le cose , le regole Attività per individuare semplici norme di igiene e salute per il proprio
corpo
Potenziamento competenze digitali
Utilizzare gli strumenti informatici (LIM, pc, tablet, Internet) :
nelle attività didattiche curricolari per cercare, esplorare, scambiare informazioni
per lavorare con testi, immagini e suoni al fine di rappresentare e comunicare idee
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OBIETTIVI PRIORITARI SCUOLA PRIMARIA
Innalzamento livelli di istruzione, potenziamento dei saperi e delle
competenze
Favorire attività laboratoriali per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa
Favorire la didattica esperienziale Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi
contenuti Lavorare per gruppi di livello e/o eterogenei
Lavorare a classi aperte Utilizzare la metodologia del Cooperative Learning, del Tutoring e del Problem
Solving Lavorare con mappe mentali e concettuali
Utilizzare mezzi multimediali nella didattica Attivare:
- percorsi di potenziamento e approfondimento;
- percorsi personalizzati; - percorsi per la valorizzazione delle eccellenze
promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere
Prevenire l’abbandono e la dispersione
Valorizzare l’intervento di ciascuno Valorizzare il merito degli alunni
Progettare percorsi individualizzati Progettare percorsi personalizzati
Attivare percorsi di recupero – allineamento per aiutare gli alunni in difficoltà
Pari opportunità successo formativo
Attivare percorsi di recupero – allineamento per aiutare gli alunni in difficoltà
Adottare azioni di supporto nel percorso scolastico per aiutare gli alunni in difficoltà
Monitorare ed intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio (a partire da una segnalazione precoce di casi potenziali DSA/ BES)
Attivare PDP per alunni BES Attivare PDP per alunni stranieri
Attivare Progetti per alunni NAI Attuare un Protocollo di accoglienza per alunni con CNI/NAI
Utilizzare una didattica personalizzata Somministrare verifiche e valutazioni personalizzate/diversificate
Coadiuvarsi di un mediatore linguistico nei colloqui con la famiglia e in classe x favorire l’accoglienza e l’inserimento di alunni stranieri
sostenere l’ampliamento dei tempi di fruizione del servizio scolastico, aprendo la
scuola anche in orario pomeridiano il martedì con la collaborazione dell’Amministrazione Comunale e affiancando gli studenti con insegnanti in
servizio.
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OBIETTIVI PRIORITARI SCUOLA PRIMARIA
Valorizzazione competenze linguistiche
Attivare percorsi volti a: • partecipare a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di
gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione.
•Leggere e comprendere testi di vario tipo, individuarne il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi.
• Utilizzare abilità funzionali allo studio: individuare nei testi scritti informazioni utili per l'apprendimento di un argomento dato e saperle mettere in relazione;
sintetizzarle, in funzione anche dell'esposizione orale; acquisire un primo nucleo di terminologia specifica.
• Leggere testi di vario genere facenti parte della letteratura per l'infanzia, sia
a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e formulare su di essi giudizi personali.
• Scrivere testi corretti ortograficamente, chiari e coerenti, legati all'esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielaborare testi
parafrasandoli, completandoli, trasformandoli. • Capire e utilizzare nell'uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di
alto uso; capire e utilizzare i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio.
•Padroneggiare e applicare in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del
discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi.
Valorizzazione competenze linguistiche in lingua straniera
Svolgere attività in forma ludica Proporre canti in lingua
sviluppare la competenza comunicativa orale attraverso l’attivazione di iniziative con esperti madrelingua (workshop, teatro interattivo,
madrelingua in classe, ecc.) sviluppare approcci innovativi nell’’insegnamento/apprendimento delle
lingue straniere
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OBIETTIVI PRIORITARI SCUOLA PRIMARIA
Potenziamento competenze matematico-logiche scientifiche
Attivare percorsi volti a:
utilizzare con sicurezza il calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sapere valutare l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice.
Riconoscere e rappresentare forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo.
Descrivere, denominare e classificare figure in base a caratteristiche geometriche,
ne determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo. Utilizzare strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più
comuni strumenti di misura (metro, goniometro...). Ricercare dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e
grafici). Ricavare informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici.
Riconoscere e quantificare, in casi semplici, situazioni di incertezza. Leggere e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici.
Risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrivere il procedimento seguito e riconoscere strategie di soluzione diverse dalla propria.
Costruire ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri.
Riconoscere e utilizzare rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni, percentuali, scale di riduzione, ...).
Sviluppare un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative che facciano intuire come gli strumenti matematici siano utili per operare nella realtà.
Potenziamento competenze espressive (arte, musica, cinema, media)
Proporre attività che portino gli alunni a :
esplorare, discriminare ed elaborare eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte.
Esplorare diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fare uso di forme di notazione analogiche o codificate.
Articolare combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari.
Improvvisare liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e materiali.
Eseguire , da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti.
Riconoscere gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale.
Ascoltare, interpretare e descrivere brani musicali di diverso genere. • Utilizzare le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie
tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali).
• osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (quali opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti) e messaggi multimediali (quali spot, brevi filmati, videoclip, ecc.)
• Individuare i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezzare le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria. • Conoscere i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e
manifestare sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia.
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
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OBIETTIVI PRIORITARI SCUOLA PRIMARIA
Sviluppo competenze cittadinanza attiva, responsabile, solidale,
inclusiva
Proporre momenti di riflessioni sui comportamenti e atteggiamenti corretti/scorretti
Effettuare una visita al Comune e alla sala consigliare Proporre progetti di intercultura
Assegnare incarichi di classe per l’assunzione di responsabilità Redigere e rispettare regolamenti disciplinari e patto di corresponsabilità
Aderire a progetti di solidarietà Favorire attività in cui attivare comportamenti di cooperazione
Progettare attività di simulazione e di gioco di ruolo. Proporre progetti di affettività
Progettare attività da svolgere durante la settimana dell’integrazione e
dell’inclusione
Sviluppo competenze di rispetto ambientale
Effettuare uscite sul territorio ( il bosco, il mercato, la fattoria)
Effettuare la raccolta differenziata in classe Effettuare pic nic in giardino
Proporre laboratori di educazione ambientale Piedi bus
Progettare l’attività “L’orto a scuola” Progettare l’attività “La semina in classe”
Manipolare materiale di scarto traendone spunto per il riutilizzo.
Costruire oggetti con materiale di recupero Usare in modo corretto le risorse, evitando sprechi d’acqua e di energia
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
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OBIETTIVI PRIORITARI SCUOLA PRIMARIA
Potenziamento discipline motorie
Proporre attività per: acquisire consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e
la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti.
Utilizzare il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze
ritmico-musicali e coreutiche.
Sperimentare una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di gioco-sport anche come orientamento alla futura pratica
sportiva. Sperimentare, in forma semplificata e progressivamente sempre più
complessa, diverse gestualità tecniche. Agire rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel
movimento che nell’uso degli attrezzi e trasferire tale competenza nell’ambiente scolastico ed extrascolastico.
Riconoscere alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla
prevenzione dell’uso di sostanze che inducono dipendenza. Comprendere, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore
delle regole e l’importanza di rispettarle Sviluppo competenze digitali
Utilizzare gli strumenti informatici (LIM, pc, tablet, Internet) : nelle attività didattiche curricolari per cercare, esplorare, scambiare e
presentare informazioni in modo responsabile e creativo per lavorare con testi, immagini e suoni al fine di rappresentare e
comunicare idee come strumento per produrre, rivedere e salvare il proprio lavoro
per organizzare, classificare, gestire e presentare i lavori realizzati
Proporre attività per: • orientarsi tra i diversi mezzi di comunicazione ed essere in grado di farne un
uso adeguato a seconda delle diverse situazioni. • Produrre semplici modelli o rappresentazioni grafiche utilizzando strumenti
multimediali. • Iniziare a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti
della tecnologia.
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
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OBIETTIVI PRIORITARI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Innalzamento livelli di istruzione, potenziamento dei saperi e delle
competenze
Favorire attività laboratoriali pratico-operative partendo dall’esperienza
degli alunni Lavorare per gruppi di livello e/o eterogenei
Utilizzare la metodologia del Cooperative Learning, del Tutoring e del Problem Solving
Lavorare con mappe concettuali interdisciplinari
Utilizzare mezzi multimediali nella didattica Attivare: percorsi di potenziamento e approfondimento; percorsi
personalizzati; percorsi per la valorizzazione delle eccellenze
Prevenire l’abbandono e la dispersione
Valorizzare la specificità di ogni alunno
Valorizzare le capacità degli alunni Progettare percorsi individualizzati
Progettare percorsi personalizzati Attivare percorsi con enti/associazioni del territorio
Percorsi di orientamento scolastico
Pari opportunità successo formativo
Attivare percorsi di recupero per aiutare gli alunni in difficoltà
Adottare azioni di supporto nel percorso scolastico
Monitorare gli alunni a rischio Attivare PDP per alunni BES
Attivare PDP per alunni stranieri Attivare Progetti per alunni NAI
Attuare un Protocollo di accoglienza per alunni con CNI/NAI Utilizzare una didattica personalizzata
Attivare progetti laboratoriali con enti esterni alla scuola
Progetti di orientamento scolastico
Valorizzazione competenze linguistiche
Educare gli alunni a padroneggiare gli strumenti espressivi ed
argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti
Attività di lettura, comprensione e interpretazione di testi scritti di vario tipo
Produzione di testi di vario tipo in relazione ai diversi scopi comunicativi Attività di riflessione sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
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OBIETTIVI PRIORITARI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Valorizzazione competenze linguistiche in lingua straniera
promuovere progetti ed attività per favorire l’apprendimento delle lingue
straniere e il loro utilizzo, in particolare la lingua inglese, nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione
sviluppare la competenza comunicativa orale attraverso l’attivazione di iniziative con esperti madrelingua (workshop, teatro interattivo,
madrelingua in classe, ecc.)
sviluppare approcci innovativi nell’’insegnamento/apprendimento delle lingue straniere
attivare percorsi per il potenziamento delle abilità orali e scritte anche in orario extracurricolare
offrire la possibilità agli studenti di ottenere certificazioni riconosciute a livello internazionale e crediti formativi spendibili nel percorso lavorativo
(preparazione al conseguimento di certificazioni internazionali ) Potenziamento competenze matematico-logiche scientifiche
Attivare percorsi volti a:
Utilizzare con sicurezza le tecniche e le procedure del calcolo, scritto e mentale, anche con riferimento a contesti reali.
Rappresentare, confrontare ed analizzare figure geometriche individuandone le proprietà a partire da situazioni reali.
Rilevare dati significativi, analizzarli, interpretarli utilizzando consapevolmente strumenti e rappresentazioni grafiche.
Riconoscere e risolvere problemi di vario genere utilizzando in modo consapevole i linguaggi specifici.
Osservare, analizzare e descrivere fenomeni della realtà naturale e della vita quotidiana, formulare ipotesi e verificarle, utilizzando semplici
schematizzazioni e modellazioni. Riconoscere le principali interazioni tra mondo naturale e comunità umana,
individuando alcune problematiche dell’intervento antropico negli ecosistemi.
Comprendere le problematiche scientifiche di attualità e assumere
comportamenti responsabili in relazione al proprio stile di vita, alla promozione alla salute e all’uso delle risorse.
Potenziamento competenze espressive (arte, musica, cinema, media)
Proporre attività che portino i ragazzi a padroneggiare gli strumenti
necessari ad un utilizzo consapevole del patrimonio artistico (strumenti e tecniche di fruizione e produzione, lettura critica)
Potenziare la capacità espressiva e comunicativa attraverso l’ideazione, la progettazione, la produzione, la rielaborazione, l’utilizzo di linguaggi,
tecniche e strumenti adeguati
Sviluppare l’osservazione e la lettura d’immagini attraverso la descrizione e l’interpretazione di un’immagine o di un’opera d’arte
Sviluppare e potenziare la valorizzazione del patrimonio storico-artistico attraverso la conoscenza della produzione artistica locale, nazionale e
internazionale e l’ipotesi di strategie per la tutela, la conservazione e la valorizzazione.
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OBIETTIVI PRIORITARI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Sviluppo competenze cittadinanza attiva, responsabile, solidale, inclusiva
Riflessioni sui comportamenti e atteggiamenti corretti/scorretti
Incontri con esperti sulle tematiche più sensibili (bullismo, Internet…)
Settimana dell’inclusione Giornata della memoria e del ricordo
Incontro con associazioni (vittime della strada, alpini…) Aderire a progetti di solidarietà
Favorire attività di riflessione sui problemi fondamentali del mondo contemporaneo
Responsabilizzare gli alunni attraverso l’assegnazione di incarichi di classe Attivare progetti di affettività
Rispettare regolamenti disciplinari e patti di corresponsabilità Sviluppo competenze di rispetto ambientale
Attività di sensibilizzazione sul territorio
Visite ad aziende ecosostenibili Laboratori interdisciplinari di educazione ambientale
Educare ad un uso corretto delle risorse Potenziamento discipline motorie
Educare alla consapevolezza della propria corporeità Utilizzare le abilità motorie adattandole alla propria evoluzione psicofisica
Educare all’utilizzo di linguaggi motori specifici
Educare al rispetto delle regole e dei valori sportivi Promuovere i fondamentali comportamenti di sicurezza, prevenzione e
promozione della salute per il proprio benessere Sviluppo competenze digitali
Innalzare il livello delle competenze digitali di base attraverso: il potenziamento e l’integrazione delle tecnologie (Lim, pc, tablet,Internet)
nelle attività didattiche curricolari l’attivazione di iniziative per l’alfabetizzazione digitale degli studenti e di
tutto il personale della scuola
l’attivazione di percorsi extracurricolari per la certificazione delle competenze digitali (ECDL)
al fine di educare alla cittadinanza digitale progettare esperienze di apprendimento in cui gli allievi siano chiamati ad agire tutte le competenze
integrando la dimensione analogica con quella digitale l’attivazione di percorsi/iniziative per la sensibilizzazione ad un uso sicuro e
consapevole delle tecnologie dell’informazione
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OFFERTA FORMATIVA
PROGETTAZIONE CURRICOLARE ED EDUCATIVA
IL CURRICULO VERTICALE PER COMPETENZE1 PER FAVORIRE:
L’ORIENTAMENTO
Orientare significa “porre l’individuo nelle condizioni di conoscere se stesso e
quanto proviene dall’ambiente per operare scelte consapevoli e mirate in condizioni
di autonomia, sia nella direzione della futura scelta scolastica sia orientare al mondo
del lavoro”.(USR Lombardia 2013).
L’orientamento si propone:
La didattica orientativa, puntando a valorizzare le pre-conoscenze, le attitudini
e le specificità di ciascuno, accresce la stima di sé e favorisce scelte consapevoli.
Tale prospettiva fa riferimento alla persona nella sua globalità e nel suo
sviluppo lungo tutto l’arco della vita e considera l’individuo non solo in rapporto con interessi, abilità, motivazione e caratteristiche personali, ma anche in
relazione all’insieme di fattori sociali in cui esso è inserito. Una delle direttrici di riferimento appartenente a questa prospettiva, e che dà
ragione dell’importanza dell’orientamento fin dalla Scuola dell’Infanzia, lo
1 La competenza è : “Capacità di far fronte ad un compito, o a un insieme di compiti, riuscendo a mettere in moto ed a
orchestrare le proprie risorse interne, cognitive, affettive e volitive e a utilizzare quelle esterne disponibili in modo coerente e
fecondo” . Pellerey, 2004.
L’ORIENTAMENTO
LA CONTINUITA’
L’INCLUSIONE
di far raggiungere il successo formativo a tutti gli alunni
di ridurre la dispersione scolastica
di porre la persona ed il suo progetto di vita al centro del processo
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concepisce come processo continuo e formativo che aiuta il soggetto a
maturare capacità di decisione, di autoconsapevolezza e di autostima parallelamente con lo sviluppo professionale (Viglietti, 1995).
Ogni docente può concorrere ad orientare gli alunni attraverso la valenza
formativa della propria disciplina e attraverso attività interdisciplinari finalizzate a sviluppare un atteggiamento critico verso la risoluzione di
problemi concreti.
AZIONI FINALIZZATE ALL’ORIENTAMENTO
Attuali
Cosa è passibile di miglioramento
Attività di orientamento dalla
seconda della scuola secondaria attraverso elaborazione di
materiali individuali
Attività precoci di orientamento
(scuola primaria)
Incontri con referenti per alunni e
genitori di classe terza per informare circa i diversi percorsi
di Istruzione e Formazione e sui vari indirizzi
Prassi efficace
Incontri con referenti dei vari istituti superiori
Prassi efficace, ma potrebbe essere integrata con utilizzo di un test sulle
attitudini dei ragazzi
Visite a scuole di istruzione
secondaria e aziende del territorio
Prassi efficace
Consegna del consiglio
orientativo maturato attraverso la collaborazione tra CdC, alunno/a,
famiglia
Prassi efficace
Attività laboratoriali con
inserimento di alunni in classi di scuola secondaria di secondo
grado
In via di sperimentazione (attività di
rete)
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LA CONTINUITÀ
A partire da settembre 2015 i docenti dei diversi ordini di scuola dell’I.C. di
Brembate hanno intrapreso la revisione del Curricolo d’apprendimento
d’istituto, in relazione alle Indicazioni Nazionali 2012, con particolare riguardo
all’identificazione delle competenze da implementare e/o da raggiungere
tramite la progettazione e condivisione di un curricolo verticale (dalla scuola
dell’Infanzia alla Scuola secondaria di primo grado).
In particolare si curerà la progettazione del “Curricolo metodologico
verticale” atto ad aiutare lo studente non solo a conoscere la realtà nuova in
cui dovrà inserirsi, bensì, partendo dalla didattica, a favorire la proposta di
significative attività di apprendimento che favoriscano, tra i diversi ordini di
scuola coinvolti, una reciproca conoscenza in termini di metodologie, contenuti,
linguaggi specifici, in modo tale che vi sia proprio una “continuità” tra i diversi
livelli di esperienze che un alunno può vivere e realizzare prima alla Scuola
dell’Infanzia e alla Scuola Primaria e poi alla Scuola Secondaria di primo grado.
La continuità educativo - didattica dovrà coinvolgere tutti gli ambiti legati alla
scuola e andrà affrontata da varie prospettive: psicologiche, pedagogiche,
sociali, didattiche e organizzative e, paradossalmente, coesistere con il
concetto di discontinuità. Per questo è importante attivarlo secondo la logica
della ricerca e della sperimentazione. La continuità non è compatta e
unilineare, ma frastagliata e dinamica, infatti proprio da qui deriva l'enorme
difficoltà di efficaci proposte di raccordo fra i diversi livelli di scolarità. Pertanto
è necessario porsi nell'ottica di controllare tutte le diversità, attraverso un
sistema concordato di progetti reciproci, intesi a valorizzare al massimo la
pregressa storia emotiva e cognitiva di ogni alunno, specialmente nei momenti
del passaggio da un grado di scuola all'altro. Lo sviluppo del bambino e del
ragazzo non è affatto lineare, anzi molto complesso, perciò le fasi di tale
sviluppo "possono non corrispondere ai passaggi formali fra le diverse
istituzioni educative". Per garantire il successo scolastico è richiesta una forte
collaborazione fra i vari ordini di scuola e gli istituti comprensivi sono
avvantaggiati, poiché si trovano davanti ad una realtà favorevole che rende
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concreta l’attuazione del curricolo verticale, che tuttavia deve rispondere a
determinate prerogative. Una “continuità” che non sta solo nella declinazione
di obiettivi e competenze disciplinari, ma e, soprattutto nell’individuazione e
collaborazione tra le scuole di grado diverso per una reciproca conoscenza del
proprio impianto educativo e organizzativo, in modo particolare per quanto
concerne le soluzioni organizzative elaborate a sostegno delle proprie scelte
didattiche e metodologiche.
AZIONI PER LA CONTINUITÀ TRA I DIVERSI ORDINI DI SCUOLA:
Attuali
Da migliorare nel triennio
Designazione di Funzione
strumentale
Prassi efficace
Commissione continuità Rendere sempre più efficaci gli interventi
e la rendicontazione delle azioni messe in campo
Individuazione di “obiettivi ponte” tra gli ordini di scuola
Approntare un curricolo verticale
Progettazione di attività presso la scuola accogliente nei passaggi:
nido-infanzia, infanzia-primaria, primaria-secondaria, secondaria di
primo grado-secondaria di secondo grado
Ipotizzare interventi degli insegnanti nei diversi ordini di scuola
Confronto tra i docenti delle classi di passaggio e quelli delle classi
accoglienti
Redazione di un protocollo da seguire
Definizione di criteri condivisi per la
formazione delle classi
Prassi efficace
Periodo di osservazione iniziale delle
dinamiche relazionali all’interno delle nuove classi e formazione
definitiva delle classi
Prassi efficace
Incontro di feedback con gli
insegnanti delle classi passate all’ordine di scuola superiore.
Prassi efficace
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L’INCLUSIONE
Pensare il “Curricolo dell’apprendimento
per competenze” significa mettere in atto
tutte quelle azioni didattiche, strategiche,
organizzative che permettono a tutti gli
alunni di raggiungere il successo formativo.
Gli stili di apprendimento di ogni alunno, le
attitudini personali, le specifiche diversità, le
“speciali normalità”, le tempistiche
individuali possono trovare spazio in una
proposta didattica e formativa variegata e motivante, che si concretizza
attraverso:
- Porre problemi/progetti: all'inizio di un percorso partire da una situazione
problema o da un progetto per trovare risposta o conferma alle ipotesi
generali.
- Partire dalle pre-comprensioni favorendo il conflitto cognitivo: far
emergere le preconoscenze attraverso conversazioni in gruppo che permettono
di esercitare abilità di negoziazione e di argomentazione.
- Sostenere l’alunno nella motivazione all’apprendimento: incoraggiare
l'alunno, guidarlo, aiutarlo assicurandogli un "accompagnamento cognitivo" e
gradualmente ritirarsi.
- Orientare l’attività attraverso attribuzione di senso: rendere esplicite le
finalità delle attività in modo da aiutare a dare senso all'apprendimento.
- Utilizzare pluralità di forme di rappresentazione: far riferimento a
molteplici fonti culturali per esplorare un evento
- Sviluppare l’acquisizione delle conoscenze/abilità/atteggiamenti/
competenze: proporre compiti che leghino le conoscenze partendo dalle
preconoscenze.
- Sviluppare spazi meta-cognitivi: prevedere momenti di riflessione sulle
strategie da attivare ed attivate.
- Valutare l’agire coinvolgendo gli alunni: coinvolgere gli alunni nella
valutazione degli apprendimenti e dei loro progetti.
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Le Competenze propongono:
una visione dinamica (mondo dell’essere),
un approccio olistico (integrazione),
un sapere situato (conoscere per agire)
VS→
Dal sapere scolastico Al sapere reale
VS→
Dalla scuola MURO … Alla scuola PONTE …
Il sapere è guidato dai libri di
testo
Il sapere è sostenuto da una
varietà di strumenti
Il sapere è organizzato intorno ai contenuti
Il sapere è organizzato intorno ai problemi
Lo studente è visto come riproduttore della conoscenza
Lo studente è visto come produttore della conoscenza
L’insegnante è vissuto come unico giudice
L’insegnante si apre a molte forme di valutazione (autovalutazione ,
peer to peer, valutazione autentica…)
La scommessa per il prossimo triennio consiste nel “ portare a sistema tutte le
lodevoli esperienze significative senz’altro sempre realizzate nella scuola, ma
con carattere di episodicità, di straordinarietà e con risultati quasi sempre
“impliciti”. Il motore dell’azione didattica, non è il compito in sé, ma la
competenza da attivare attraverso il compito. Non si parte dall’argomento
dell’unità, ma dalle competenze da attivare: il compito viene scelto come
veicolo, campo di esperienza, in modo da attivare le competenze messe sotto
osservazione.
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
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L’INCLUSIONE SCOLASTICA: leggi, idee e prospettive
Le strategie per l'inclusione scolastica degli studenti costituiscono un elemento
centrale e fondante dell'identità del nostro istituto. Negli ultimi anni il concetto
di inclusione si è via via esteso comprendendo tutti gli studenti che rischiano di
essere esclusi dalle opportunità scolastiche.
Si è così venuto a creare un panorama complesso formato da tre grandi aree:
1. studenti con certificazione di disabilità (L. 104/1992e D. Lgs 13aprile 2017,
n. 66)
2. studenti con diagnosi di Disturbo Specifico di Apprendimento (L. 170/2010e
successive)
3. studenti individuati come portatori di un Bisogno Educativo Speciale (Dir.
Min. del 27/12/2012 e successive).
I principi che guidano l'azione della nostra scuola per garantire l'inclusione
degli studenti sono:
1. personalizzazione e individualizzazione e della didattica;
2. utilizzo di tutti gli strumenti didattici a disposizione della scuola:
organizzazione in classi aperte e lavoro in piccoli gruppi eterogenei;
attivazione di progetti specifici mirati all'inclusione e utilizzo di software e
strumenti didattici specifici per classi aperte e lavoro in piccoli gruppi
eterogenei;
3. attenzione particolare alla relazione e alla dimensione sociale
dell'apprendimento;
4. attivazione degli strumenti compensativi e delle misure dispensative
stabilite dal team docente;
5. raccordo e condivisione delle azioni con gli enti e gli specialisti che hanno
in carico gli studenti;
6. coinvolgimento diretto delle famiglie;
7. lavoro in rete con il Centro Territoriale per l'Inclusione (CTI);
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8. monitoraggio e consulenze per docenti, famiglie e studenti mediante lo
sportello di consulenza psicopedagogica all'interno della scuola;
9. protocolli di accoglienza, continuità e orientamento;
10. monitoraggio e prevenzione DSA attraverso l'attività diagnostica;
coerentemente con il principio di uguaglianza, sancito dall’articolo 3 della
Costituzione Italiana, e con la normativa vigente, l’azione della scuola è
finalizzata alla rimozione degli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo
della persona umana.
L’organizzazione scolastica è quindi articolata in modo da garantire il diritto
all’educazione, all’istruzione, all’inclusione e il successo scolastico a tutti gli
studenti, compresi gli alunni in situazione di disabilità (ai sensi della L. 104/92
e del DCPM 185/2006). A tal fine il Collegio Docenti ogni anno individua il
docente con Funzione Strumentale per l’Inclusione Scolastica, attribuendogli i
seguenti compiti:
supportare l’organizzazione scolastica;
elaborare soluzioni per un efficace svolgimento delle attività di sostegno;
raccordare l’attività dei docenti di cattedra, di sostegno e degli assistenti
educatori;
procedere alla compilazione della documentazione e della modulistica e
alla sua tempestiva trasmissione presso l’Ufficio Scolastico;
garantire una corretta gestione dei rapporti con le istituzioni scolastiche,
gli enti locali e comprensoriali e le équipe psicopedagogiche.
Si individuano inoltre i docenti che compongono il Gruppo di Lavoro per
l’Inclusione (GLI), assieme ai genitori e agli assistenti educatori, affinché
formulino proposte al Collegio Docenti con lo scopo di:
garantire un’efficace comunicazione scuola-famiglia;
favorire la creazione di una rete di supporto e aiuto reciproco tra le
famiglie;
fornire un’adeguata informazione e strumenti per l’aggiornamento;
realizzare attività di sensibilizzazione verso i temi della disabilità e del
disagio scolastico;
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favorire l’adozione di buone prassi per migliorare l’inclusione scolastica e
l’organizzazione didattica;
proporre l’acquisto di supporti e strumentazione necessari all’attività
didattica;
proporre attività e specifici progetti per l’inclusione (come la pet therapy,
attività sportive, etc.).
Una volta approvate dal Collegio Docenti, le attività proposte trovano
possibilità di attuazione grazie all’individuazione delle risorse disponibili nel
piano economico annuale, mediante i fondi per il Diritto allo Studio, il Fondo di
Istituto o, qualora necessario, il reperimento di altre fonti di finanziamento.
Negli ultimi anni il nostro istituto ha attivato molteplici progetti specificamente
mirati all'inclusione, in collaborazione con il CTI di Suisio, l’A.Ge e svariate
associazioni a sostegno della disabilità. La caratteristica comune a tutti i
progetti è la costituzione di gruppi eterogenei di compagni per favorire la
socializzazione e la dimensione sociale dell'apprendimento.
Il decreto legislativo n. 66 del 2017 ha introdotto importanti modifiche
nell’organizzazione dell’inclusione didattica per gli alunni con disabilità,
innovando le modalità di presentazione della domanda per l’accertamento della
disabilità in età evolutiva (che deve ora essere presentata all’INPS);
introducendo cambiamenti nelle commissioni mediche e nella documentazione
da stilare.
Il Profilo di Funzionamento, redatto secondo i criteri del modello bio-psico-
sociale della Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità
e della Salute (ICF), sostituisce integralmente la Diagnosi Funzionale e il Profilo
Dinamico Funzionale.
Tale documento è redatto dall’Unità di Valutazione Multidisciplinare, di cui al
DPR del 24/02/94.
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Il Profilo di Funzionamento è il documento propedeutico e necessario alla
predisposizione del Progetto Individuale e del Piano Educativo Individualizzato
(PEI), e definisce le competenze professionali e la tipologia delle misure di
sostegno e delle risorse strutturali necessarie per l’inclusione scolastica. E’
redatto con la collaborazione dei genitori e con la partecipazione di un
rappresentante dell’amministrazione scolastica, ed è aggiornato al passaggio di
ogni grado di istruzione e in presenza di nuove e sopravvenute condizioni.
Il Progetto individuale è redatto dal competente Ente locale sulla base del
Profilo di Funzionamento, su richiesta e con la collaborazione dei genitori. Le
prestazioni, i servizi e le misure previste sono definite anche in collaborazione
con le istituzioni scolastiche.
Il piano delle attività didattiche ed educative per gli alunni certificati coinvolge
in forma collegiale l’intero team degli insegnanti che provvedono a co-
progettare il Piano Educativo Individualizzato (PEI) in collaborazione con
la famiglia e con le figure professionali specifiche interne ed esterne
all’istituzione scolastica che interagiscono con la classe e con l’alunno con
disabilità, nonché con il supporto dell'unità di valutazione multidisciplinare.
Tiene conto della certificazione di disabilità e del Profilo di Funzionamento,
individua strumenti e strategie, modalità didattiche e di coordinamento degli
interventi. Deve essere redatto all’inizio di ogni anno scolastico e aggiornato in
presenza di nuove e sopravvenute condizioni.
Le strategie individualizzate possono attuarsi secondo modalità differenziate (di
volta in volta individuate nel momento della progettazione) prevedendo attività
in classe, in piccolo gruppo o individualizzate e, in base all’autonomia
scolastica, possono comportare un’organizzazione a classi aperte. Le attività
didattiche sono sempre finalizzate a favorire l’integrazione degli alunni nel
gruppo dei pari e la dimensione sociale dell’apprendimento, in un contesto che
stimoli il realizzarsi di relazioni significative e durature; il potenziamento delle
capacità cognitive; le competenze sociali e pratiche; lo sviluppo della sfera
emotiva e relazionale e la piena realizzazione della persona. La responsabilità
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della programmazione individualizzata compete che provvede alla sua
attuazione in un clima di collaborazione e di condivisione degli obiettivi e nel
rispetto dei reciproci ruoli. Si sottolinea a tal proposito che:
a. l’insegnante di sostegno è contitolare della classe e perciò non assegnato
al singolo alunno e rappresenta quindi un’importante risorsa per l’attività
didattica;
b. la programmazione disciplinare deve essere elaborata congiuntamente
dall’insegnante di cattedra e da quello di sostegno; pertanto
l’individualizzazione degli obiettivi e dei programmi (così come delle prove di
verifica) deve essere frutto di un lavoro di cooperazione approvato dal
Consiglio di Classe;
c. all’assistente educatore non competono responsabilità in merito alla
dimensione progettuale delle attività; il suo ruolo è esecutivo di quanto
programmato in sede di Consiglio di Classe (sulla base delle indicazioni
dell’unità multidisciplinare dell’ASL/UONPIA).
I docenti hanno dunque piena responsabilità educativa e devono concordare e
verificare con gli assistenti educatori i tempi e i modi di attuazione.
La scuola, in accordo con la famiglia e l’unità multidisciplinare, progetta ed
attua tutte le iniziative necessarie a garantire la continuità nel passaggio a
diverso ordine di scuola (mediante appositi progetti di micro-inserimento),
nonché un efficace orientamento in uscita dalla scuola Secondaria di Primo
Grado, attivando convenzioni e progetti-ponte, garantendo il passaggio delle
informazioni e richiedendo consulenze specialistiche. La scuola si impegna
inoltre a favorire l’acquisizione delle informazioni relativamente alle risorse e
alle strutture presenti sul territorio, al fine di partecipare attivamente
all’elaborazione di un progetto di vita coerente con i bisogni dell’alunno e della
famiglia e con le indicazioni dell’Equipe psicopedagogica. La valutazione dei
progressi e degli apprendimenti dell’alunno (iniziale, in itinere e finale) ha
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A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
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carattere formativo ed è condotta congiuntamente dagli insegnanti disciplinari
e di sostegno sulla base degli obiettivi stabiliti dal PEI e sotto la responsabilità
collegiale del Consiglio di Classe.
ATTIVITA’ CURRICOLARI OBBLIGATORIE SCUOLA DELL’INFANZIA DI
GRIGNANO
PROGETTO ANNUALE: “TRA SOGNO E REALTÀ”
“QUELLO CHE CERCHI C’È” “Il mago di Oz - L. Frank Baum
Questa storia è stata scelta perché ricca di spunti educativi. La scelta nasce
dalla convinzione che le fiabe rappresentano nella loro dimensione fantastica
un veicolo privilegiato di conoscenza e ci danno, nella fase progettuale, tanti
spunti per sviluppare competenze specifiche legate a tutti gli aspetti dello
sviluppo del bambino.
Nella storia del Mago di OZ verranno presi in considerazione:
La tenacia di Dorothy per superare le difficoltà
L’apertura verso il diverso e la capacità di instaurare l’amicizia
La capacità dell’uomo di latta di dimostrare di avere un cuore capace di
amare
La capacità del leone di mostrare il suo coraggio che non sapeva far
emergere
La capacità dello spaventapasseri di riconoscere le sue doti e di metterle a
disposizione per aiutare gli altri
La presenza rassicurante di Dorothy nel far prendere coscienza della propria
identità ai vari personaggi incontrati
La gioia di Dorothy di ritornare nella propria casa per godere del calore
familiare.
Le finalità sono:
* aiutare il bambino a scoprire il suo regno e trovare il giusto equilibrio tra
fantasia e realtà attraverso le sue emozioni;
* Il viaggio di Doroty, la protagonista del libro, è un itinerario alla scoperta del
sè e gli incontri significativi che compie corrispondono ai tre aspetti dello
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A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
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sviluppo cognitivo: cognitivo (lo spaventapasseri), affettivo (l'omino di latta) e
relazionale (il leone pauroso);
* aiutare la crescita del bambino sollecitando e stimolando la sua creatività;
* educare alla partecipazione, alla condivisione di interessi comuni, alla
discussione delle proprie incertezze e paure all'interno del gruppo.
Destinatari: bambini e bambine di 3-4-5 anni
PROGETTO DI ACCOGLIENZA
Finalità: rendere piacevole l’ingresso o il ritorno a scuola dei bambini,
superare quindi serenamente la paura della separazione e la lontananza
dall’ambiente familiare, ma anche instaurare o consolidare amicizie, favorire la
graduale comprensione dei ritmi della vita scolastica e consentire una sempre
maggiore autonomia negli spazi della scuola. Coinvolge i bambini e le
insegnanti fin dal primo giorno di scuola.
Il Progetto Accoglienza prevede anche l’inserimento graduale dei bambini con
un orario flessibile che dia modo di abituarsi ai ritmi della giornata scolastica,
fino al raggiungimento della frequenza.
Destinatari: bambini e bambine di nuovo inserimento
PROGETTO: “GIOCARE CON L’ARTE”
Finalità: avvicinare i bambini all'arte, a scoprirne il linguaggio e stimolarli ad
avere un atteggiamento creativo rispetto ai materiali e all'uso del colore,
sviluppare il senso estetico tramite l'osservazione, la riproduzione e la
trasformazione di produzioni grafiche. Favorire nei bambini la capacità di
vedere oltre il convenzionale, sviluppando un pensiero attivo e creativo.
Destinatari : bambini e bambine di 4 anni della scuola dell’Infanzia.
PROGETTO: “NATI PER LEGGERE”
Finalità : con la lettura il bambino si appropria lentamente della lingua
materna, del lessico, della forma e della struttura. Questo gli è utile per
costruire le proprie strutture mentali, per capire i rapporti sociali e le distanze
spazio-temporali.
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
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I bambini che usufruiscono di un’esposizione alla lettura, organizzata e
costante, acquisiscono quelle capacità e conoscenze che facilitano la decodifica
delle parole e li predispongono ad imparare a leggere e scrivere con facilità.
Destinatari : bambini e bambine di 5 anni
PROGETTO: “A SCUOLA IN SALUTE E SICUREZZA”
Finalità: capacità di apprendere e interiorizzare corrette forme di
comportamento per la difesa della propria ed altrui incolumità.
Conoscenza di ambienti, materiali, oggetti in quanto possibili fonti di rischio o
pericolo.
Destinatari: bambini e bambine di 5 anni della scuola dell’infanzia
PROGETTO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE
Finalità: educare il bambino, sin dalla più tenera età, ad acquisire buone
abitudini alimentari. Favorire un approccio sereno ed equilibrato al cibo.
Scoprire la correlazione tra alimentazione e salute.
Destinatari: bambini e bambine di 5 anni della scuola dell’infanzia
PROGETTO DI CONTINUITÀ CON IL NIDO E LA SCUOLA PRIMARIA
Finalità: facilitare un progressivo adattamento alla realtà scolastica,
attraverso l’esplorazione di uno spazio accogliente, sereno e stimolante per
una positiva socializzazione (alunni nuovi). Favorire un approccio graduale e
sereno al nuovo ordine di scuola.
Destinatari: bambini e bambine di nuovo inserimento - tutti i bambini e
bambine di 5 anni
PROGETTO DI INCLUSIONE
Finalità: migliorare le azioni nel campo della prevenzione del disagio e della personalizzazione degli interventi per una didattica più inclusiva.
Destinatari: bambini e bambine di 3-4-5 anni
PROGETTO : “MUSICA E MOVIMENTO!”
Finalità: Sviluppare la sensibilità musicale del bambino, acquisire le basi del
linguaggio musicale attraverso una serie di attività allegre e stimolanti adatte
all’ età. Utilizzare canti, danze, giochi, sperimentazioni con gli strumenti
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musicali e ascolti per fare esperienza di sé, sviluppando creatività e fantasia.
Mettersi in comunicazione con gli altri, utilizzando linguaggi espressivi
alternativi al verbale e sviluppando capacità di ascolto più attento.
Destinatari: bambini e bambine di 3-4 anni
PROGETTO: “HAPPY ENGLISH”
Finalità: creare interesse e piacere verso l’apprendimento della lingua
straniera. Avvicinare il bambino, mediante un codice linguistico diverso dalla
lingua italiana, alla conoscenza di altre culture e di altri popoli. Permettere al
bambino di familiarizzare con la lingua straniera, curando soprattutto la
funzione comunicativa. Sviluppare le attività di ascolto. Aiutare il bambino a
comunicare con gli altri mediante una lingua diversa dalla propria. Promuovere
la cooperazione e il rispetto per se stessi e gli altri.
Destinatari: bambini e bambine di 5 anni
PROGETTO: “GIOCHIAMO CON IL CORPO”
Finalità: avviare lo sviluppo di competenze motorie, favorire il piacere senso-
motorio per la costruzione di una solida e positiva immagine di sé, favorire lo
sviluppo del gioco simbolico per sperimentare le proprie emozioni e le relazioni
con gli altri, l’ambiente e il materiale.
Destinatari: bambini e bambine di 3 anni
PROGETTO: “GIOCHIAMO CON LO YOGA”
Finalità: sviluppare le abilità motorie (flessibilità, coordinazione, schemi
motori, ecc…), promuovere l’attenzione e l’ascolto nonché il rilassamento, fare
esperienze sul proprio respiro, incontrare l’altro in modo positivo, sviluppando
la capacità di condivisione e la collaborazione.
Destinatari: bambini e bambine di 5 anni
PROGETTO: “MANIPOLO E CREO”
Finalità: il progetto si propone di potenziare le capacità manipolative ed
espressive, favorendo lo sviluppo della creatività in un contesto educativo,
sereno e stimolante, dove è possibile fare esperienze attraverso i vari linguaggi
espressivi.
Destinatari: bambini e bambine di 3 anni
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PROGETTO: “ALLA SCOPERTA DEL LIBRO”
Finalità: il progetto offre al bambino l’opportunità di percepire il libro come
“un oggetto misterioso” che diverte e fa magie, diverse da quello del
giocattolo.
Egli scopre che aprire un libro vuol dire aprire una finestra su altri mondi:
quello della realtà e quello della fantasia, quello dei sogni e quello delle cose di
ogni giorno.
Destinatari: bambini e bambine di 4 anni
PROGETTO LOGICO-MATEMATICO: “PENSO E CONTO”
Finalità: sviluppare le abilità logico-matematiche, avviare alla conoscenza di
alcune tecnologie multimediali, promuovere lo sviluppo dell’identità personale,
dell’autonomia e della cittadinanza. Mediante attività specifiche, i bambini, in
età prescolare, sono motivati a cogliere le successioni temporali, stabilire
relazioni di causa-effetto e ad operare con i concetti di ordinalità e
corrispondenza.
Destinatari: bambini e bambine di 5 anni
PROGETTO PER STRANIERI: “UNA PAROLA AL GIORNO!”
Finalità: favorire la comprensione della lingua italiana, favorire e sviluppare la
produzione orale della seconda lingua per facilitare la comunicazione,
potenziare la capacità di porsi in relazione linguistica.
Destinatari: bambini e bambine di 3-4-5 anni
PROGETTO ISTRUZIONE RELIGIONE CATTOLICA
Finalità: approfondire alcuni aspetti della cultura religiosa del nostro paese;
far conoscere la storia dell’amicizia di Dio con l’umanità mediante l’approccio
alla Bibbia.
Destinatari: bambini e bambini di 3-4-5 anni che si avvalgono
dell’insegnamento alla religione cattolica
PROGETTO ALTERNATIVO ALLA I.R.C
Finalità: Stimolare e ampliare le modalità di comunicazione attraverso
molteplici linguaggi.
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Dopo una prima fase di osservazione del gruppo, le insegnanti elaborano un
percorso didattico adeguato ai bisogni e alle esigenze emersi. Generalmente le
carenze emergono nell’aspetto linguistico, per cui vengono attivati laboratori
per il potenziamento delle abilità di comunicative
Destinatari: bambini e bambine che non si avvalgono della religione cattolica
ATTIVITA’ OBBLIGATORIE SCUOLE PRIMARIE DI BREMBATE E
GRIGNANO
Le discipline curricolari delle scuole primarie raggiungono un monte ore
settimanale di 27 ore così ripartite:
In aggiunta alle 27 ore obbligatorie, alla Primaria di Grignano, vengono
effettuate 3 ore di attività opzionali. Il tempo scuola settimanale del plesso è quindi di 30 ore settimanali.
DISCIPLINE Classe 1^ Classe 2^ Classe 3^ Classe 4^ Classe 5^
LINGUA ITALIANA 6 6 6 6 6
LINGUA STRANIERA 1 2 3 3 3
STORIA E GEOGRAFIA 4 3 3 3 3
MATEMATICA 6 6 6 6 6
SCIENZE E TECNOLOGIA 3 3 2 2 2
ARTE ED IMMAGINE 2 2 2 2 2
MUSICA 1 1 1 1 1
SCIENZE MOTORIE 2 2 2 2 2
RELIGIONE 2 2 2 2 2
ED. ALLA CONVIVENZA Trasversali
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ATTIVITA’ OBBLIGATORIE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI
BREMBATE
Il tempo scuola ordinario della scuola secondaria di primo grado corrisponde a 30 ore (29 ore d’insegnamento curriculare + 1 ora di approfondimento di
Lettere):
DISCIPLINE ORE
ITALIANO, STORIA, GEOGRAFIA 9
ATTIVITÀ DI APPROFONDIMENTO IN MATERIE LETTERARIE 1
MATEMATICA E SCIENZE 6
TECNOLOGIA 2
INGLESE 3
SECONDA LINGUA COMUNITARIA (FRANCESE) 2
ARTE E IMMAGINE 2
SCIENZE MOTORIE 2
MUSICA 2
RELIGIONE CATTOLICA 1
Totale 30
ALLE DISCIPLINE SI AFFIANCANO LE COMPETENZE CHIAVE PER LA
CITTADINANZA ATTIVA DA ACQUISIRE AL TERMINE DEI 10 ANNI DI
ISTRUZIONE OBBLIGATORIA:
Esse sono quelle esplicitate dal Parlamento Europeo del 18 dicembre 2006 e
riportate dalle Indicazioni del 2012.
1. Comunicazione nella madrelingua
2. Comunicazione nelle lingue straniere
3. Competenze di base in matematica, scienze e tecnologia.
4. Competenza digitale
5. Imparare a Imparare
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A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
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6. Competenze sociali e civiche
7. Spirito di iniziativa e intraprendenza
8. Consapevolezza ed espressione culturale
Esse travalicano le discipline, come è naturale per le competenze. Il curricolo
così organizzato è il curricolo di tutti al quale tutti devono contribuire,
qualunque sia la materia insegnata.
Obiettivi da raggiungere NEL TRIENNIO tramite la progettazione
verticale per competenze:
- elaborare un piano d'azione (desunto dalla progettazione curricolare verticale
per competenze) che tenga conto della situazione reale della nostra scuola,
delle sue peculiarità e delle priorità in merito all’inclusività, formulando obiettivi
didattici realizzabili nell’arco dell’anno scolastico, progettando ambienti di
apprendimento stimolanti ed aperti sia per i docenti sia per gli alunni
(corresponsabilità dei processi di inclusività dell’intera comunità scolastica)
- progettare attività didattiche verticali e comuni che al tempo stesso siano
personalizzate cioè in grado di utilizzare le differenze esistenti fra gli alunni
come risorse per l’apprendimento e di favorire il successo formativo di tutti e di
ciascuno.
- centrare la figura del docente che diventa, oltre che un esperto di una
particolare area disciplinare, anche il “mediatore” di un sapere che “prende
vita” nel rapporto con la realtà, come risorsa per risolvere problemi ed in
definitiva per vivere bene. Ciò comporta, in corrispondenza di momenti cruciali
del percorso formativo, la scelta di occasioni e di compiti che consentano allo
studente di fare la scoperta personale del sapere, di rapportarsi ad esso con
uno spirito amichevole e curioso, di condividere con gli altri questa esperienza,
di acquisire un sapere effettivamente personale.
- implementare una didattica flessibile che
privilegi l’esperienza attiva dell’allievo, la sua
riflessività, l’apprendimento induttivo, la
costruzione sociale dell’apprendimento, la
collaborazione, il mutuo aiuto, la creatività,
l’approccio integrato interdisciplinare
59
PROGETTI EXTRACURRICOLARI E AZIONI CARATTERIZZANTI
Ad integrazione delle attività curricolari, la scuola progetta e realizza una serie
di progetti, attività educative e didattiche di ampliamento dell’offerta formativa
con ricadute sul territorio in collaborazione con Enti e Associazioni locali.
STORICO 2015/16- 2016/17
ALUNNI
COINVOLTI DETTAGLIO
E DURATA
INVESTIMENTI:
RISORSE UMANE, FINANZIARIE, ORGANIZZATIVE
ESITI ATTESI …
CON INDICATORI MISURABILI
AZ
IO
NI D
I O
RIE
NT
AM
EN
TO
Classi seconde e
terze della
secondaria
Dal primo
quadrimestre
di ogni anno
scolastico
-Referente
Orientamento
-Volontari
-Referenti di Istituti di
secondo grado
-Ex alunni dell’I.C.
-Orientare
precocemente gli alunni
-Rilevazione di
attitudini personali
-Attivazione di percorsi
funzionali ai bisogni
degli alunni
Genitori alunni
scuola secondaria
Novembre -Referente
Orientamento
-Volontari
-Referenti di Istituti di
secondo grado
-Ex alunni dell’I.C.
-Aiutare le famiglie a
supportare la scelta dei
figli
E.U.A.M.
Esposizione
Universale delle
Arti e dei Mestieri
ottobre -
dicembre
Docenti della scuola
secondaria
-Attivazione di percorsi
ed attività
extracurricolari tese a
far emergere le
attitudini e le
competenze degli alunni
VA
LO
RIZ
ZIO
N
E D
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IT
O
DE
GLI A
LU
NN
I
-KET
-Corso di Latino
-Premio
Letterario
-Giochi
Matematici
(Sc.Sec.)
Da gennaio a
maggio
Esperti interni reperiti
con fondi PDS
-Incremento del
numero di iscritti
-Incremento del
numero di certificazioni
AZ
IO
NI D
I
RE
CU
PE
RO
Gruppi di
supporto
durante l’attività
didattica/
in biblioteca
civica (Sc. Sec.)
In corso
d’anno
Volontari (docenti in
quiescenza)
-Garantire il successo
formativo attraverso
percorsi personalizzati
ad un numero maggiore
di alunni
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60
LB
OR
AT
OR
I
LIN
GU
IS
TIC
I
Progetti C.L.I.L
(Apprendimento
integrato di
contenuti e
lingua)
Da
settembre
a giugno
-Docenti di Lingua
Inglese delle Scuole
Primarie
- Apprendere discipline
e/o contenuti non
linguistici attraverso
l’uso della lingua
inglese.
Prima e seconda
alfabetizzazione
Da
settembre
a giugno
-Docenti dell’I.C.
impegnati
in progetti specifici
-Supporto agli alunni
NAI
-Garantire il successo
formativo favorendo la
conoscenza dell’italiano
come lingua per lo
studio
PR
OG
ET
TI D
’IS
TIT
UT
O
-Settimana della
memoria e del
ricordo *
-Settimana
dell’accoglienza e
dell’Inclusione *
-Progetto di
“Educazione
formale”*
Gennaio e
febbraio
Marzo e
aprile
Novembre –
aprile 2016
In collaborazione con
ANFFAS, ANCR, Arhat
Teatro
In collaborazione con
A.Ge., ANFFAS, Coop.
La Solidarietà, …)
* I progetti prevedono
attività in orario
curricolare, visite
guidate, conferenze e
spettacoli teatrali in
orario extrascolastico.
Gli alunni di tutte le
classi
-Partecipazione alle
varie proposte anche da
parte della cittadinanza
-Condivisione di
conoscenze storiche e
valori
-Superamento della
percezione dell’altro
come diverso per
abilità, provenienza,
ideologia, cultura.
-Attenzione e rispetto
verso ogni forma di vita
e verso il patrimonio
naturalistico e storico;
competenze di
cittadinanza attiva e
attenzione alla legalità.
PR
OG
ET
TI
ED
UC
AT
IV
I/
DID
AT
TIC
I Progetto
“Riciclarte”
Da
settembre
a giugno
-Docenti della scuola
primaria di Grignano
-Sviluppare competenze
pro sociali,
di progettazione e
ideazione di prodotti
nell’ottica di rispetto e
tutela dell’ambiente.
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Educazione
all’affettività
Nel corso
dell’anno
-Docenti delle classi
quinte della primaria di
Brembate e della
Secondaria
-Esperti esterni del
Consultorio “La
Famiglia” di Trezzo A.
-Sensibilizzare al
cambiamento e alla
crescita nell’età della
pre- e adolescenza.
Vedi Prospetto
annuale
Gli alunni di tutte
le classi
Da febbraio
a maggio
-Docenti dell’I.C.
-Esperti interni reperiti
con fondi PDS
-sviluppo di particolari -
dimensioni, quali
l’educazione alla salute,
l’educazione
ambientale,
l’espressività e la
creatività in ambiti
diversi.
Nel 2016 - 2017 sono in programma:
1 Pratica psicomotoria (*PDS 2015-2016) Alunni anni 5 - Infanzia
2 Intercultura e mondialità Classi quarte – Primarie + Prime Secondaria
3 Animazione teatrale (*PDS 2015-2016) Classi seconde - Primaria di Brembate
4 Affettività Classe quinta – Primaria Grignano
5 Inclusione pet therapy (*PDS 2015-2016) Classe quarta – Primaria Grignano
6 Avviamoci al teatro ….(*PDS 2015-2016) Classi quinte - Primaria Brembate
7 Sportello d'ascolto Tutte le classi – Secondaria Brembate
8 Educazione all'affettività Classi seconde - Secondaria Brembate
9 Musica d'assieme Tutte le classi– Secondaria Brembate
10 Progetto KET Classi terze – Secondaria Brembate
11 Progetto lingua latina Classi terze - Secondaria Brembate
Nel 2015 - 2016 sono stati finanziati con i fondi del Diritto allo studio i seguenti progetti:
(* effettuati nel 2016-2017)
1* Pratica psicomotoria Alunni anni 5 – Infanzia
2 Intercultura e mondialità Classi quarte – Primarie e Prime Secondaria
3* Danzaterapia Classi prime A B e C - Primaria di Brembate
4 Affettività Classe prima G e quarta G – Primaria Grignano
5 Percorso espressivo - manipolativo Classi seconde A B e C - Primaria Brembate
6 Animazione musicale Classi seconde A B e C - Primaria Brembate
7 Laboratorio musicale Classe seconda G – Primaria Grignano
8 Laboratorio musicale Classi terze A B e C - Primaria Brembate
9 Musica e movimento Classe terza G – Primaria Grignano
10* Inclusione pet therapy Classe terza G – Primaria Grignano
11 Laboratorio di geometria Classi quarte A B C e D - Primaria Brembate (Non effettuato)
12* Avviamoci al teatro…. Classi quarte A B C e D - Primaria Brembate
13 Animazione teatrale Classi quinte A B e C - Primaria di Brembate
14 Educazione musicale Classe quinta G – Primaria Grignano
15 Madrelingua Classi quinte A B C e G - Primarie Br/Gr
16 Corso di dama Classi quinte A B C - Primaria Br
17 Progetto acquaticità Classi terze e quarte Primaria Gr e classi quinte Primaria Br
18 Progetto KET- Secondaria Brembate
19 Sportello d'ascolto Tutte le classi – Secondaria Brembate
20 Educazione all'affettività Classi seconde A B C e D - Secondaria Brembate
21 Musica d'assieme Tutte le classi Secondaria – Secondaria Brembate
22 Progetto teatro Classi terze A B C e D - Secondaria Brembate
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ED
UC
AZ
IO
NE
ALL’A
MB
IE
NT
E “Puliamo il
mondo”
Laboratori di
educazione
ambientale
Ottobre
Marzo
-Volontari Legambiente
Costo zero per I.C.
-Intervento G-Eco
Costo zero per I.C.
-Maggiore cura
dell’ambiente
MA
NIFE
ST
AZ
IO
NI
Feste di Natale
Partecipazione
alla sagra
paesana
(Sc. Sec.)
Festa di fine
anno
Dicembre
Maggio
Giugno
-Docenti dell’I.C.
-Docenti dell’I.C.
-Docenti dell’I.C.
-Coinvolgimento di tutti
alunni
-Incremento
dell’autostima di ciascuno
-Partecipazione delle
famiglie alla vita della
scuola
VIS
IT
E E
VIA
GG
I D
I
IS
TR
UZ
IO
NE
Visite e dei
viaggi di
istruzione *
(tutte le classi
dell’Istituto)
Da
settembre
a giugno
-Docenti dell’I.C.
- Pagamento da parte
delle famiglie
* Si rimanda al Piano
delle Visite e dei viaggi
di istruzione
-Partecipazione di un
numero sempre più
ampio di alunni
-Maggiore interesse verso
le materie di studio da
parte degli alunni
-Miglioramento della
capacità relazionale e
della coesione
ED
UC
AZ
IO
NE
ALLA
SA
LU
TE
Piedibus AGE
(Sc. primaria
Brembate)
Intervento di
igiene dentale
Screening
visivo
“A scuola di
sport”(scuole
primarie)
Minivolley/
1,2,3…volley
Minibasket
Da
novembre
a maggio
(il giovedì)
in corso
d’anno
-Volontari A.Ge
Costo zero per I.C.
-Volontari Avis
Costo zero per I.C.
-Specialisti
Costo zero per I.C.
-Bando regionale in
cofinanziamento con le
famiglie
- Brembo Volley Team
Costo zero per I.C.
- Brembadda
Costo zero per I.C.
-Partecipazione di un
numero sempre più
ampio di alunni
-Maggiore cura dell’igiene
e della salute personale
-Aumento della
consapevolezza nella
ricerca del benessere
-Incremento dell’attività
fisica con il monitoraggio
di figure esperte in
funzione del
miglioramento degli stili
di vita
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MA
NIFE
ST
AZ
IO
NI
SP
OR
TIV
E
Corsa
campestre
(Sc. Sec.)
Campionati
d’Istituto di
atletica
(Sc. Sec.)
Dama a scuola
In corso
d’anno
-Referente (docente di
scienze motorie)
-Società sportive del
territorio
Federazione Italiana
Dama
-Partecipazione di un
numero sempre più
ampio di alunni
SC
UO
LA
AP
ER
TA
IL P
OM
ER
IG
GIO
Spazio compiti
AGE
(Sc. primaria
Brembate)
Da
novembre a
maggio
(2 ore,
martedì e
giovedì)
Volontari A.Ge
Costo zero per I.C.
-Partecipazione di un
numero sempre più
ampio di alunni
-Riduzione delle difficoltà
linguistiche
-Esecuzione puntuale dei
compiti
Open school
(Sc. Primarie
Brembate-
Grignano)
Da
settembre a
maggio
(2 ore,
martedì e
giovedì)
Assistenti educatrici
fondi comunali
Costo zero per I.C.
-Percezione della scuola
come luogo di
aggregazione in periodo
non scolastico.
Attività di
atletica,
orienteering,
badminton
(Sc. Sec.)
Primo e
Secondo
quadrimestre
(2 ore x
ogni
incontro)
Docente Scienze
Motorie
Fondi per C.S.S.
Docente del
potenziamento
-Maggiore interesse verso
lo sport da parte degli
alunni
-Aumento della
consapevolezza nella
ricerca del benessere
SC
UO
LA
AP
ER
TA
AL T
ER
RIT
OR
IO
Corso di italiano
per donne
straniere
(scuola
primaria)
Da gennaio
(2 volte a
settimana)
Funzione Strumentale
alunni stranieri
-Volontari A.ge
-Esperto reperito
con fondi PDS
-Incremento del numero
di mamme iscritte
Apertura alle
iniziative del
Centro
Ricreativo
Estivo (CRE)
Da giugno
//// -Vivere la scuola come
luogo di aggregazione in
periodo non scolastico
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OFFERTA FORMATIVA A.S.2017/18 SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA PRIMARIA BREMBATE
CLASSI
PRIME
A/B/C/D
Progetto fondo diritto
allo studio Arte e immagine : “Creare con i cinque sensi
ispirati da Bruno Munari”
Progetti a costo zero
con esperti
interni/esterni
Incontro con l’autrice - Promoisola “Denti sani e ben nutriti” - Lions Club
“La settimana dell’inclusione” - docenti e associazioni
Minibasket – Brembadda Basket “Frutta nelle scuole” Educazione alimentare - Sercar
Piedibus – Genitori volontari
Progetti cofinanziati
dalle famiglie
“A scuola di sport”
Iniziative,
manifestazioni, feste,
attività sportive,
concorsi, mostre,..
Inaugurazione anno scolastico e accoglienza
Festa di S. Lucia Festa di Natale
Festa di chiusura anno scolastico
Visita di istruzione e
uscite didattiche
anche locali
“Parco didattico Giocabosco” - Gavardo (Bs) Visita alla Biblioteca Comunale
Spettacolo
Teatrale “2+2 la matematica divertente …. la scoperta dei numeri”- Comp.Tamburino
CLASSI SECONDE
A/B/C/
Progetto fondo diritto
allo studio Affettività : Emozioni, diversità, autostima
Progetti a costo zero
con esperti
interni/esterni
“Il pane della nostra terra”- Aspan
Incontro con l’autrice - Promoisola “Denti sani e ben nutriti” - Lions Club “La settimana dell’inclusione”- docenti e
associazioni Progetto “Amici a quattro zampe”
Minibasket – Brembadda Basket “Frutta nelle scuole” Educazione alimentare - Sercar
Piedibus – Genitori volontari
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
65
Progetti cofinanziati
dalle famiglie
“A scuola di sport”
Iniziative,
manifestazioni, feste,
attività sportive,
concorsi, mostre,..
Inaugurazione anno scolastico Festa di Natale
Festa di chiusura anno scolastico
Visita di istruzione e
uscite didattiche
anche locali
Castello di Gropparello - Piacenza
Spettacolo
Teatrale “Mio, tuo, nostro” – Pandemonium
CLASSI
TERZE
A/B/C/
Progetto fondo diritto
allo studio A scuola di circo
Progetti a costo zero
con esperti
interni/ esterni
Incontro con l’autrice - Promoisola
“Denti sani e ben nutriti” - Lions Club “La settimana dell’inclusione”- docenti e
associazioni
Minibasket – Brembadda Basket Progetto “Amici a quattro zampe”
“Frutta nelle scuole” Educazione alimentare - Sercar Piedibus – Genitori volontari
Progetti cofinanziati
dalle famiglie
“A scuola di sport”
Iniziative,
manifestazioni, feste,
attività sportive,
concorsi, mostre,..
Inaugurazione anno scolastico Natale: preparazione lavoretto e merenda
Festa di chiusura anno scolastico
Visita di istruzione e
uscite didattiche
anche locali
Incisioni rupestri Archeocamuni di Seradina – Bedolina (Brescia)
Spettacoli
Teatrale “Oddio l’uomo!”- Comp.Tamburino
Teatrale “Aladin” in lingua inglese – Comp. Bell Beyond
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
66
CLASSI
QUARTE
A/B/C/
Progetto fondo diritto
allo studio Musica : Dalla nozione alla musica
Progetti a costo zero
con esperti esterni
“Le emozioni dei luoghi”-Sistema Bibliotecario
Dalmine e Biblioteca Brembate Incontro con l’autrice - Promoisola
“Denti sani e ben nutriti” - Lions Club “La settimana dell’inclusione”- docenti e
associazioni
Minivolley - FIPAV “Frutta nelle scuole”
Piedibus – Genitori volontari
Progetti cofinanziati
dalle famiglie
“A scuola di sport”
Iniziative,
manifestazioni, feste,
attività sportive,
concorsi, mostre,..
Inaugurazione anno scolastico Festa di Natale
Festa di chiusura anno scolastico
Visita di istruzione e
uscite didattiche
anche locali
Muse : Museo di scienze – Trento Una passeggiata sul Brembo
Spettacoli
Teatro “Viaggio sul Nilo”- Comp.Tamburino
Teatrale “Aladin” in lingua inglese – Comp. Bell Beyond
CLASSI
QUINTE
A/B/C/
Progetto fondo diritto
allo studio Laboratorio teatrale
Progetti a costo zero
con esperti esterni
“Puliamo il mondo” - Legambiente
Affettività :” Educazione alle emozioni e ai sentimenti”- Consultorio La famiglia Trezzo
Incontro con l’autrice - Promoisola
“Denti sani e ben nutriti” - Lions Club “La settimana dell’inclusione”- docenti e
associazioni Progetto “Libri per sognare” - Ascom Minivolley - FIPAV
“Frutta nelle scuole” Piedibus – Genitori volontari
Progetti cofinanziati
dalle famiglie
“A scuola di sport”
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
67
Iniziative,
manifestazioni, feste,
attività sportive,
concorsi, mostre,..
Inaugurazione anno scolastico
Festa di natale Festa di chiusura anno scolastico
Visita di istruzione e
uscite didattiche
anche locali
Città di Verona
Spettacoli
Teatro “Canto la storia dell’astuto Ulisse” al Piccolo di Milano
Teatrale “Aladin” in lingua inglese – Comp. Bell Beyond
SCUOLA PRIMARIA GRIGNANO
CLASSE
PRIMA G
Progetto fondo diritto
allo studio “Bimbi in vasca” – Corso di nuoto
Progetti a costo zero
con esperti
interni/ esterni
“Dal seme alla pianta” – docente di classe “Denti sani e ben nutriti” - Lions Club
“La settimana dell’inclusione”- docenti e associazioni
“Frutta nelle scuole” Educazione alimentare - Sercar
Iniziative,
manifestazioni, feste,
attività sportive,
concorsi, mostre,..
Inaugurazione anno scolastico e accoglienza Giornata dei diritti dei bambini
Recita di Natale: “Il treno dei diritti dei bambini”
Festa di chiusura anno scolastico con pic-nic
Visita di istruzione e
uscite didattiche
anche locali
Le cave del ceppo – Trezzo sull’Adda Visita alla sede della Polizia Locale
Progetto fondo diritto
allo studio Affettività : Emozioni, diversità, autostima
Progetti a costo zero
con esperti
“I diritti dei bambini”– docenti di classe “Coding” – docente di classe
Denti sani e ben nutriti - Lions Club “La settimana dell’inclusione”- docenti e
associazioni “Frutta nelle scuole”
Educazione alimentare - Sercar
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
68
CLASSE SECONDA G
interni/esterni
Iniziative,
manifestazioni, feste,
attività sportive,
concorsi, mostre,..
Inaugurazione anno scolastico e accoglienza Giornata dei diritti dei bambini
Recita di Natale: “Il treno dei diritti dei bambini”
Concorso letterario “Scrittori di classe” -
promosso da Conad Festa di chiusura anno scolastico con pic-nic
Visita di istruzione e
uscite didattiche
anche locali
Museo Explorazione - Treviglio
Visita alla sede della Polizia Locale
CLASSE
TERZA G
Progetto fondo diritto
allo studio “Bimbi in vasca” – Corso di nuoto
Progetti a costo zero
con esperti
interni/esterni
“Coding” – docente di classe Denti sani e ben nutriti - Lions Club
“La settimana dell’inclusione”- docenti e associazioni
“Frutta nelle scuole”
Educazione alimentare – Sercar
Iniziative,
manifestazioni, feste,
attività sportive,
concorsi, mostre,..
Inaugurazione anno scolastico e accoglienza Giornata dei diritti dei bambini
Recita di Natale: “Il treno dei diritti dei bambini”
Concorso letterario “Scrittori di classe” -
promosso da Conad Festa di chiusura anno scolastico con pic-nic
Visita di istruzione e
uscite didattiche
anche locali
Incisioni rupestri Archeocamuni di Seradina –
Bedolina (Brescia)
Spettacolo
Teatrale “Aladin” in lingua inglese – Comp. Bell Beyond
Progetto fondo diritto
allo studio Affettività : “I miei diritti e quelli degli altri”
Progetti a costo zero
con esperti
“Coding” – docente di classe
Denti sani e ben nutriti - Lions Club “La settimana dell’inclusione”- docenti e
associazioni
Minivolley - FIPAV
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
69
CLASSE
QUARTA G
interni/esterni “Frutta nelle scuole”
Iniziative,
manifestazioni, feste,
attività sportive,
concorsi, mostre,..
Inaugurazione anno scolastico Giornata dei diritti dei bambini
Recita di Natale: “Il treno dei diritti dei bambini”
Festa di chiusura anno scolastico con pic-nic
Visita di istruzione e
uscite didattiche
anche locali
Muse- Museo di scienze – Trento
Visita alla sede della Polizia Locale
Spettacolo Teatrale “Aladin” in lingua inglese – Comp. Bell Beyond
CLASSE
QUINTA G
Progetto fondo diritto
allo studio “Bimbi in vasca” – Corso di nuoto
Progetti a costo zero
con esperti
interni/esterni
Affettività :” Educazione alle emozioni e ai
sentimenti”- Consultorio La famiglia Trezzo “Coding” – docente di classe
“Etwinning” – docente di classe Denti sani e ben nutriti - Lions Club “La settimana dell’inclusione”- docenti e
associazioni Progetto “Libri per sognare” - Ascom
Minivolley - FIPAV “Frutta nelle scuole”
Iniziative,
manifestazioni, feste,
attività sportive,
concorsi, mostre,..
Inaugurazione anno scolastico Giornata dei diritti dei bambini
Recita di Natale: “Il treno dei diritti dei bambini”
Concorso letterario “Scrittori di classe” -promosso da Conad
Festa di chiusura anno scolastico con pic-nic
Visita di istruzione e
uscite didattiche
anche locali
Castello di Gropparello - Piacenza
Visita alla sede della Polizia Locale
Spettacoli
Teatrale “Piccole storie narrano la grande Storia”
Teatrale “Aladin” in lingua inglese – Comp. Bell Beyond
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
70
SECONDARIA BREMBATE
CLASSI
PRIME
A/B/C/D
Progetti fondo diritto
allo studio
Sportello d’ascolto – docenti e psicologa
Musica d’assieme – docente di classe Atletica CSS – docente di classe
Progetti a costo zero
con esperti
interni/esterni
Orientamento – docenti di classe
Affettività : “Star bene in classe” - Consultorio La famiglia Trezzo sull’Adda
Beni artistici – docente di classe
Maratona di lettura – docente di classe “La settimana dell’inclusione”- docenti e
associazioni
Iniziative,
manifestazioni, feste,
attività sportive,
concorsi, mostre,..
Inaugurazione anno scolastico Corsa campestre Campionati Studenteschi
Concerto di fine anno scolastico
Visita di istruzione e
uscite didattiche
anche locali
Parco Avventura – Roncola Chiesa di San Vittore - Brembate
CLASSI
SECONDE
A/B/C/D
Progetti fondo diritto
allo studio
Sportello d’ascolto – docenti e psicologa Giochi matematici – docente di classe Musica d’assieme – docente di classe
Atletica CSS – docente di classe
Progetti a costo zero
con esperti
interni/esterni
Orientamento – docenti di classe
Affettività : “Identità, relazioni ed affetti nella preadolescenza” – Consultorio La famiglia Trezzo sull’Adda
Beni artistici – docente di classe Maratona di lettura – docente di classe
“La settimana dell’inclusione”- docenti e associazioni
Iniziative,
manifestazioni, feste,
attività sportive,
concorsi, mostre,..
Inaugurazione anno scolastico Gara Campestre
Campionati Studenteschi Concerto di fine anno scolastico
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
71
Visita di istruzione e
uscite didattiche
anche locali
Camogli e San Fruttuoso (Genova)
CLASSI
TERZE
A/B/C/
Progetti fondo diritto
allo studio
Sportello d’ascolto – docenti e psicologa Laboratorio di latino – docente di classe
Musica d’assieme – docente di classe Atletica CSS – docente di classe
Certificazione Ket – docente di classe
Progetti a costo zero
con esperti
interni/esterni
Orientamento – docenti di classe Affettività : “Dire, fare, baciare” –
Consultorio La famiglia Trezzo sull’Adda
Beni artistici – docente di classe Maratona di lettura – docente di classe
“La settimana dell’inclusione”- docenti e associazioni
Iniziative,
manifestazioni, feste,
attività sportive,
concorsi, mostre,..
Inaugurazione anno scolastico Gara Campestre Campionati Studenteschi
Concerto di fine anno scolastico
Visita di istruzione e
uscite didattiche
anche locali
PMI Day Azienda Aresi Bosch - Brembate Whale watching - Genova Villa Tasca - Brembate
Villaggio Crespi d’Adda
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
72
VALUTAZIONE
VALUTAZIONE PER APPRENDIMENTO
VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO
Il processo di apprendimento è efficace se gli allievi:
- comprendono che cosa ci si aspetta da loro
- ricevono un feedback sulla qualità del loro lavoro
- ricevono consigli su come migliorare
- sono responsabili e coinvolti nel loro apprendimento
SFIDE PER LA VALUTAZIONE SCOLASTICA DEL PROSSIMO TRIENNIO:
- considerare i saperi come risorse da mobilitare
- integrare processi e prodotti dell’apprendimento
- potenziare la valenza meta cognitiva della valutazione
- responsabilizzare lo studente nella valutazione
- elaborare prove più autentiche
- impiegare una pluralità di fonti informative
La valutazione delle competenze:
“Nella valutazione dell’unità di apprendimento e del compito, effettuate attraverso
osservazioni, ci sarà una valutazione su dimensioni di processo (come l’allievo ha
lavorato, l’impegno, la collaborazione, la responsabilità, ecc.) e una valutazione
specifica del compito/prodotto (pertinenza, completezza, ricchezza, originalità,
puntualità, estetica, ecc., dimensioni specifiche del tipo di prodotto o compito). Gli
elementi di valutazione eterogenei condotti sull’allievo (osservazioni in situazione,
prove tradizionali, conversazioni, unità di apprendimento) offrono ai docenti un
quadro complessivo, un profilo dell’allievo che dovrebbe intercettare, al momento
della certificazione, i descrittori della rubrica, permettendo di attribuire il livello di
competenza pertinente” . (Franca Da Re)
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
73
CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione è parte integrante del processo di insegnamento-apprendimento
e fornisce un feed-back all’azione didattica.
ATTIVITA’ DIDATTICA
Si basa, dopo aver analizzato la situazione iniziale, sui piani di studio
personalizzati e sulle unità di apprendimento nelle quali sono definiti gli
obiettivi educativi e specifici di apprendimento da conseguire.
VALUTAZIONE FORMATIVA
Verifica il conseguimento dei singoli obiettivi
Guida gli alunni ad acquisire consapevolezza dei propri comportamenti e dei livelli di preparazione
Predispone attività diversificate
VALUTAZIONE SOMMATIVA
Fornisce un consuntivo dei risultati ottenuti Stabilisce il grado di maturità, il livello delle competenze e l’efficacia dei
processi di insegnamento-apprendimento
Con la valutazione la nostra scuola intende fornire un profilo dell’alunno a
carattere dinamico che tenga conto della situazione di partenza, del suo
processo di formazione e di apprendimento, delle competenze acquisite,
dell’impegno dimostrato e dei progressi compiuti.
La valutazione sarà tempestiva e adeguatamente motivata nell’intento di
attivare negli alunni processi di autovalutazione che consentano loro di
individuare i propri punti di forza e di debolezza e quindi migliorare il proprio
rendimento scolastico.
A discrezione del docente possono essere somministrate prove di verifica
diversificate rispetto al livello di difficoltà oppure prove di verifica costituite
da diverse tipologie di esercizi con richieste graduate in considerazione degli
aspetti problematici degli alunni.
SCUOLA INFANZIA
A seguito di osservazioni sistematiche del comportamento e degli
apprendimenti, al termine dell’anno scolastico viene redatto un profilo
dell’alunno con la relativa scheda descrittiva.
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
74
VALUTAZIONE INTERMEDIA E FINALE DAL 1° SETTEMBRE 2017
A seguito dell’emanazione del decreto n. 62 del 13/04/2017, attuativo della
L.107/2015, si è reso necessario apportare alcune modifiche a quanto
dichiarato nel PTOF in relazione agli aspetti valutativi ed ai documenti redatti
dall’IC per la valutazione intermedia e finale.
Il decreto 62/2017 prescrive, a partire dal 1° settembre 2017, i seguenti
adeguamenti nelle modalità di valutazione intermedia e finale (scuola primaria
e secondaria) e nell’organizzazione delle prove Invalsi e dell’esame conclusivo
del primo ciclo di istruzione:
La valutazione del comportamento si riferisce allo sviluppo delle
competenze di cittadinanza e viene espressa collegialmente dai docenti
attraverso un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione.
La valutazione, per ciascuna delle discipline di studio previste dalle
Indicazioni Nazionali per il curricolo, è espressa con votazioni in decimi
che indicano differenti livelli di apprendimento.
La valutazione è integrata dalla descrizione del processo e del livello
globale di sviluppo degli apprendimenti raggiunto.
L'istituzione scolastica certifica l'acquisizione delle competenze
progressivamente acquisite anche al fine di favorire l'orientamento per la
prosecuzione degli studi.
Le alunne e gli alunni della scuola primaria e secondaria sono ammessi
alla classe successiva anche in presenza di livelli di apprendimento
parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione, salvo motivata
decisione del consiglio di classe.
Le prove Invalsi per le classi seconda e quinta della scuola primaria si
svolgono a maggio; la classe quinta svolgerà anche un test di Inglese.
Le prove Invalsi per la classe terza della scuola secondaria si svolgono
entro il mese di aprile e la relativa partecipazione rappresenta requisito
di ammissione all'esame conclusivo del primo ciclo di istruzione, ma la
votazione non farà più media con i voti riportati nelle prove d’esame.
Durante l'esame conclusivo del primo ciclo di istruzione gli alunni
svolgono tre prove scritte (prova scritta di italiano, prova scritta relativa
alle competenze logico matematiche, prova scritta articolata in una
sezione per ciascuna delle lingue straniere studiate) e un colloquio (si
porrà particolare attenzione alla capacità di argomentazione, di
risoluzione di problemi, di pensiero critico e riflessivo, nonché il livello di
padronanza delle competenze di cittadinanza, delle competenze nelle
lingue straniere).
Le alunne e gli alunni con disabilità sostengono le prove di esame al
termine del primo ciclo di istruzione con l'uso di attrezzature tecniche e
sussidi didattici, nonché ogni altra forma di ausilio tecnico loro
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
75
necessario, utilizzato nel corso dell'anno scolastico per l'attuazione del
piano educativo individualizzato (PEI).
Per la valutazione delle alunne e degli alunni con DSA certificato le
istituzioni scolastiche adottano modalità che consentono all'alunno di
dimostrare effettivamente il livello di apprendimento conseguito,
mediante l'applicazione delle misure dispensative e degli strumenti
compensativi di cui alla legge 8 ottobre 2010, n. 170, indicati nel piano
didattico personalizzato (PDP).
Nel rispetto di tali indicazioni il Collegio Docenti ha lavorato al fine di redigere i
seguenti documenti:
a) SCUOLA PRIMARIA Tabella per mettere in corrispondenza il voto di
comportamento espresso con un giudizio sintetico (non sufficiente,
sufficiente, discreto, buono, distinto, ottimo) ed i descrittori, ove sono
enucleate le competenze di cittadinanza, che lo caratterizzano.
b) SCUOLA SECONDARIA Tabella per mettere in corrispondenza il voto
di comportamento espresso con un giudizio sintetico (non sufficiente,
sufficiente, discreto, buono, distinto, ottimo) ed i descrittori, ove sono
enucleate le competenze di cittadinanza, che lo caratterizzano.
c) SCUOLA PRIMARIA Tabella per ricondurre il voto espresso in decimi
ad un determinato livello di apprendimento.
d) SCUOLA SECONDARIA Tabella per ricondurre il voto espresso in
decimi ad un determinato livello di apprendimento.
e) FORMAT di riferimento per la descrizione del processo e del livello
globale di sviluppo degli apprendimenti raggiunto dall’alunna/o
(differente per primaria e secondaria).
f) CRITERI di non ammissione alla classe successiva (validi per primaria e
secondaria).
SCUOLE PRIMARIE
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
Sono oggetto di valutazione tutti gli apprendimenti, sia quelli connessi agli
orari obbligatori, sia quelli riferiti agli orari opzionali facoltativi scelti dagli
alunni.
In ogni quadrimestre vengono somministrate un minimo di 4 prove scritte di
Lingua Italiana e 4 di matematica, 2 prove scritte di storia, 2 di geografia, 2 di
scienze/tecnologia, 2 di inglese e 2 di religione. Almeno 1 prova scritta o
pratica di musica e 1 di immagine.
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
76
A partire dalla classe terza, vengono effettuate nel corso del quadrimestre
anche 1 o 2 prove orali, relative alle singole discipline di studio, svolte
sottoforma di interrogazione o di esercitazione alla lavagna con valutazione
riportata sul diario dell’alunno.
Prove non strutturate di produzione e composizione scritta (racconti, temi,
riassunti, …) e le interrogazioni orali sono valutate mediante voto numerico e,
a discrezione dell’insegnante, accompagnato da una breve spiegazione.
Per gli elaborati gli indicatori di riferimento sono: - completezza del contenuto
- correttezza e scorrevolezza della forma lessicale e morfo-sintattica Per le prove orali:
- conoscenza dei contenuti - capacità espositiva
- capacità di cogliere relazioni e collegamenti.
CORRISPONDENZA VOTI NUMERICI E DESCRITTORI – PRIMARIE
PROVE SCRITTE VOTO PROVE ORALI
ELABORAZIONE RICCA, COMPLETA ED
AUTONOMA CONOSCENZA APPROFONDITA E
PERSONALE ASSENZA DI ERRORI PROCEDIMENTI SICURI E CORRETTI CAPACITÀ DI ANALIZZARE E RISOLVERE
PROBLEMI ANCHE COMPLESSI IN MODO AUTONOMO E CREATIVO (PROBLEM SOLVING)
10
CONOSCENZA DEI CONTENUTI RIELABORATA IN MODO PERSONALE
ESPOSIZIONE RICCA E SCORREVOLE COLLEGAMENTI PERSONALI E
ARTICOLATI
ELABORAZIONE COMPLETA E
AUTONOMA CONOSCENZA AMPIA E SICURA DEI
CONTENUTI E DELLE APPLICAZIONI ASSENZA DI ERRORI PROCEDIMENTI PRECISI E CORRETTI CAPACITÀ DI ANALIZZARE E RISOLVERE
PROBLEMI IN MODO AUTONOMO (PROBLEM SOLVING)
9
CONOSCENZA ANALITICA DEI CONTENUTI ESPOSIZIONE AMPIA E PRECISA COLLEGAMENTI PERSONALI E MOTIVATI
ELABORAZIONE COMPLETA CONOSCENZA SICURA DEI CONTENUTIE
E DELLE APPLICAZIONI, SENZA ERRORI GRAVI
PROCEDIMENTI CHIARI E CORRETTI CAPACITÀ DI ANALIZZARE E RISOLVERE
PROBLEMI (PROBLEM SOLVING)
8
CONOSCENZA COMPLETA DEI CONTENUTI ESPOSIZIONE CHIARA E SCORREVOLE COLLEGAMENTI PERSONALI
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
77
ELABORAZIONE SODDISFACENTE CONOSCENZA DEI CONTENUTI E
DELLE APPLICAZIONI, PUR CON ALCUNI ERRORI
PROCEDIMENTI CORRETTI CAPACITÀ DI ANALIZZARE E
RISOLVERE SEMPLICI PROBLEMI (PROBLEM SOLVING)
7
CONOSCENZA SODDISFACENTE DEI CONTENUTI
ESPOSIZIONE CHIARA COLLEGAMENTI SEMPLICI
ELABORAZIONE SEMPLICE CONOSCENZA ESSENZIALE DEI
CONTENUTI E DELLE APPLICAZIONI, PUR IN PRESENZA DI ERRORI
CAPACITÀ DI ANALIZZARE E RISOLVERE SEMPLICI PROBLEMI IN MODO GUIDATO (PROBLEM SOLVING)
6
CONOSCENZA ESSENZIALE DEI CONTENUTI ESPOSIZIONE MECCANICA E/O
MNEMONICA COLLEGAMENTI SEMPLICI E GUIDATI
ELABORAZIONE PARZIALE CONOSCENZA LIMITATA DEI CONTENUTI
E DELLE APPLICAZIONI PRESENZA DI MOLTEPLICI ERRORI PROCEDIMENTI NON CORRETTI CAPACITÀ DI ANALIZZARE E RISOLVERE
PROBLEMI IN FORMA FRAMMENTARIA ANCHE SE GUIDATO (PROBLEM SOLVING)
5
CONOSCENZA LIMITATA E CONFUSA DEI CONTENUTI
ESPOSIZIONE SUPERFICIALE E FRAMMENTARIA
GRAVI CARENZE NEI COLLEGAMENTI
ELABORAZIONE DECISAMENTE
INCOMPLETA CONOSCENZA QUASI NULLA DEI
CONTENUTI E DELLE APPLICAZIONI ESSENZIALI
PRESENZA DI MOLTI ERRORI PROCEDIMENTI CONFUSI E NON
CORRETTI CAPACITÀ DI ANALIZZARE E RISOLVERE
PROBLEMI NON ADEGUATA (PROBLEM SOLVING)
4
CONOSCENZA QUASI NULLA DEI CONTENUTI
ESPOSIZIONE STENTATA GRAVISSIME CARENZE NEI COLLEGAMENTI
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
78
GIUDIZIO SINTETICO DEL COMPORTAMENTO - PRIMARIE
L’alunno …………………………………………………………….
cura
poco la propria persona, fatica a prendersi cura dei
propri materiali, mette a repentaglio la propria e altrui
sicurezza
poco la propria persona, fatica a prendersi cura dei
propri materiali
e rispetta la propria persona in modo approssimativo,
non sempre intuisce le situazioni di pericolo
e rispetta la propria persona; riconosce i contesti
pericolosi
e rispetta la propria persona in modo responsabile;
riconosce ed evita i contesti pericolosi
comunica
utilizzando linguaggi incompleti e/o non adeguati alla
richiesta
utilizzando i diversi linguaggi, in modo essenziale
utilizzando i diversi linguaggi in modo abbastanza
adeguato
utilizzando i diversi linguaggi in modo appropriato
utilizzando in modo corretto ed appropriato tutti i
linguaggi
nel rapporto con gli
altri
non ha maturato atteggiamenti corretti e manifesta
scarso senso di responsabilità verso le conseguenze
delle proprie azioni; non rispetta il ruolo e l’opinione
altrui
è ancora poco corretto; ha parziale consapevolezza
delle conseguenze delle proprie azioni e fatica ad
accettare il ruolo e l’opinione altrui
è quasi sempre corretto e responsabile verso le regole,
ma talvolta non rispetta il pensiero altrui
è quasi sempre corretto e responsabile; agisce in
modo consapevole e rispetta i ruoli ed il pensiero altrui
ha maturato atteggiamenti di correttezza; agisce in
modo consapevole e rispettoso verso sé, gli altri e le
altrui opinioni
collabora
poco e/o in modo passivo con compagni e adulti;
rispetta con difficoltà e/o in modo superficiale i diritti
altrui
quasi sempre con compagni e adulti; rispetta, ma
talvolta deve essere sollecitato, i diritti altrui
di norma con compagni e adulti; rispetta i diritti altrui
ed è disponibile con compagni e adulti; di norma
rispetta i diritti altrui
sempre con compagni e adulti; rispetta i diritti altrui
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
79
positivamente con compagni e aduli; rispetta e
riconosce i diritti altrui
agisce
in modo poco autonomo e poco responsabile
in modo responsabile solo se controllato
in modo abbastanza autonomo e responsabile
quasi sempre in modo autonomo e responsabile
sempre in modo autonomo e responsabile in tutte le
situazioni
affronta
con difficoltà le situazioni nuove
con la guida di un adulto le situazioni nuove
e prova ad adattarsi a situazioni nuove e /o
problematiche
e si attiva per risolvere situazioni problematiche
e risolve semplici situazioni problematiche
individua
in modo approssimativo e superficiale collegamenti e
relazioni tra azioni, fatti e conseguenze
collegamenti e relazioni con l’aiuto di un adulto
semplici collegamenti e relazioni
in forma generale collegamenti e relazioni
collegamenti e relazioni e prospetta soluzioni adeguate
con precisione i collegamenti, struttura le relazioni
riconosce
a fatica le problematiche ambientali
parzialmente le problematiche ambientali
le problematiche ambientali
organizza
il proprio apprendimento in modo approssimativo
il proprio apprendimento in forma essenziale
il proprio apprendimento in forma semplice
il proprio apprendimento in modo adeguato
il proprio apprendimento in modo autonomo
il proprio apprendimento in modo autonomo e
completo
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
80
SCUOLA SECONDARIA
CRITERI DI VALUTAZIONE QUADRIMESTRALI
Numero minimo di prove scritte ed orali quadrimestrali per ogni disciplina
DISCIPLINE N° PROVE SCRITTE
N° PROVE ORALI
Italiano cinque scritte od orali
Storia e Geografia due prove scritte od orali
Matematica tre
Scienze una una
Inglese tre valutazioni su interventi orali dal posto
Francese due valutazioni su interventi orali dal posto
Arte e Immagine una prova scritta e sei tavole
Tecnologia due tavole una
Musica tre prove scritte e tre pratiche
Scienze Motorie una prova scritta od orale e tre pratiche
Religione due
CORRISPONDENZA VOTI NUMERICI E DESCRITTORI – SECONDARIA
PROVE SCRITTE VOTO PROVE ORALI
ELABORAZIONE ECCELENTE ED AUTONOMA CONOSCENZA APPROFONDITA, PERSONALE E
CRITICA ASSENZA DI ERRORI PROCEDIMENTI SICURI E CORRETTI CAPACITÀ DI ANALIZZARE E RISOLVERE
PROBLEMI ANCHE COMPLESSI IN MODO AUTONOMO E CREATIVO (PROBLEM SOLVING)
10
CONOSCENZA DEI CONTENUTI RIELABORATA IN MODO PERSONALE E CRITICO
ESPOSIZIONE RICCA COLLEGAMENTI PERSONALI E APPROFONDITI
ELABORAZIONE COMPLETA E SIGNIFICATIVA CONOSCENZA AMPIA E SICURA DEI
CONTENUTI E DELLE APPLICAZIONI ASSENZA DI ERRORI PROCEDIMENTI PRECISI E CORRETTI CAPACITÀ DI ANALIZZARE E RISOLVERE
PROBLEMI IN MODO AUTONOMO (PROBLEM SOLVING)
9
CONOSCENZA ANALITICA DEI CONTENUTI ESPOSIZIONE AMPIA E PRECISA COLLEGAMENTI PERSONALI E MOTOVATI
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
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ELABORAZIONE COMPLETA CONOSCENZA SICURA DEI CONTENUTIE E
DELLE APPLICAZIONI, SENZA ERRORI GRAVI PROCEDIMENTI CHIARI E CORRETTI CAPACITÀ DI ANALIZZARE E RISOLVERE
PROBLEMI (PROBLEM SOLVING)
8
CONOSCENZA COMPLETA DEI CONTENUTI ESPOSIZIONE CHIARA E SICURA COLLEGAMENTI PERSONALI
ELABORAZIONE SODDISFACENTE CONOSCENZA SICURA DEI CONTENUTI E
DELLE APPLICAZIONI, PUR CON ALCUNI ERRORI
PROCEDIMENTI CORRETTI CAPACITÀ DI ANALIZZARE E RISOLVERE
SEMPLICI PROBLEMI (PROBLEM SOLVING)
7
CONOSCENZA SODDISFACENTE DEI CONTENUTI ESPOSIZIONE CHIARA COLLEGAMENTI SEMPLICI
ELABORAZIONE ELEMENTARE CONOSCENZA ESSENZIALE DEI CONTENUTI E
DELLE APPLICAZIONI, PUR IN PRESENZA DI QUALCHE ERRORE GRAVE
CAPACITÀ DI ANALIZZARE E RISOLVERE SEMPLICI PROBLEMI IN MODO GUIDATO (PROBLEM SOLVING)
6
CONOSCENZA MODESTA DEI CONTENUTI ESPOSIZIONE MECCANICA E / O MNEMONICA COLLEGAMENTI SEMPLICI MA GUIDATI
ELABORAZIONE PARZIALE CONOSCENZA LIMITATA DEI CONTENUTI E
DELLE APPLICAZIONI ESSENZIALI. PRESENZA DI ERRORI GRAVI PROCEDIMENTI SCORRETTI CAPACITÀ DI ANALIZZARE E RISOLVERE
PROBLEMI IN FORMA FRAMMENTARIA ANCHE SE GUIDATO (PROBLEM SOLVING)
5
CONOSCENZA LIMITATA E CONFUSA DEI CONTENUTI
ESPOSIZIONE SUPERFICIALE E FRAMMENTARIA GRAVI CARENZE NEI COLLEGAMENTI
ELABORAZIONE DECISAMENTE INCOMPLETA CONOSCENZA QUASI NULLA DEI CONTENUTI
E DELLE APPLICAZIONI ESSENZIALI PRESENZA DI MOLTI ERRORI GRAVI PROCEDIMENTI SCORRETTI E CONFUSI CAPACITÀ DI ANALIZZARE E RISOLVERE
PROBLEMI NON ANCORA ADEGUATA (PROBLEM SOLVING)
4
CONOSCENZA QUASI NULLA DEI CONTENUTI ESPOSIZIONE STENTATA GRAVISSIME CARENZE NEI COLLEGAMENTI
GIUDIZIO SINTETICO DEL COMPORTAMENTO- SECONDARIA
L’alunno …………………………………………………………….
cura
poco la propria persona, fatica a prendersi cura dei
propri materiali, mette a repentaglio la propria e altrui
sicurezza
poco la propria persona, fatica a prendersi cura dei
propri materiali
e rispetta la propria persona in modo approssimativo,
non sempre intuisce le situazioni di pericolo
e rispetta la propria persona; riconosce i contesti
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A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
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pericolosi
responsabilmente e rispetta la propria persona;
riconosce ed evita i contesti pericolosi
comunica
utilizzando linguaggi incompleti e/o non adeguati alla
richiesta ; utilizza in modo approssimativo e/o incerto
i diversi supporti cartacei ,informatici, multimediali
utilizzando i diversi linguaggi, in modo essenziale ;
utilizza, in forma elementare, i diversi supporti
cartacei, informatici, multimediali
utilizzando i diversi linguaggi; utilizza in modo
esecutivo i diversi supporti cartacei ,informatici,
multimediali
utilizzando tutti linguaggi e utilizza i supporti cartacei,
informatici, multimediali
utilizzando linguaggi appropriati e utilizza
correttamente i supporti cartacei ,informatici,
multimediali
utilizzando in modo corretto ed appropriato, i diversi
linguaggi ; utilizza con consapevolezza e autonomia
i diversi supporti cartacei , informatici,
multimediali
nel rapporto con gli altri
non ha maturato atteggiamenti corretti e manifesta
scarso senso di responsabilità verso le conseguenze
delle proprie azioni; non rispetta il ruolo e l’opinione
altrui
è ancora poco corretto; ha parziale consapevolezza
delle conseguenze delle proprie azioni e fatica ad
accettare il ruolo e l’opinione altrui
è quasi sempre corretto e responsabile verso le regole
, ma talvolta non rispetta il pensiero altrui
è quasi sempre corretto e responsabile; agisce in
modo consapevole e rispetta i ruoli ed il pensiero altrui
ha maturato atteggiamenti di correttezza; agisce in
modo consapevole e rispettoso verso sé, gli altri e le
altrui opinioni
opera secondo scelte etiche personali consapevoli dei
propri doveri e rispettose dei diritti e del pensiero di
tutti
collabora
poco e/o in modo passivo con compagni e adulti ;
rispetta con difficoltà e/o in modo superficiale i diritti
altrui
quasi sempre con compagni e adulti ; rispetta, ma
talvolta deve essere sollecitato , i diritti altrui
di norma con compagni e adulti; di norma rispetta i
diritti altrui
ed è disponibile con compagni e adulti; di norma
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
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rispetta i diritti altrui
sempre con compagni e adulti ; rispetta i diritti altrui
positivamente con compagni e aduli ; rispetta,
riconosce e difende i diritti altrui
agisce
in modo poco autonomo e poco responsabile
in modo responsabile solo se controllato
in modo abbastanza autonomo e responsabile
quasi sempre in modo autonomo e responsabile
in modo autonomo e responsabile
agisce in modo autonomo e responsabile in tutte le
situazioni
affronta
con difficoltà le situazioni nuove
con la guida di un adulto le situazioni nuove
e prova ad adattarsi a situazioni nuove
situazioni nuove e risolve semplici situazioni
problematiche
con maturità e si attiva per risolvere situazioni
problematiche
individua
in modo approssimativo e superficiale collegamenti e
relazioni tra azioni, fatti e conseguenze; fatica a
proporre soluzioni
collegamenti e relazioni con l’aiuto di un adulto; solo
se guidato propone semplici soluzioni
semplici collegamenti e relazioni; con l’aiuto propone
semplici soluzioni
in forma generale collegamenti e relazioni; intuisce
soluzioni di semplici questioni
collegamenti e relazioni e prospetta soluzioni adeguate
con precisione i collegamenti, struttura le relazioni e
perviene a soluzioni efficaci
riconosce
a fatica le problematiche ambientali e i nessi tra
disponibilità/sfruttamento delle risorse naturali; è poco
rispettoso del bene paesaggistico ed artistico comune
parzialmente le problematiche ambientali; è poco
interessato alla tutela del bene paesaggistico ed
artistico comune
le problematiche ambientali; cerca di prevenire gli
sprechi e mostra interesse verso la tutela del bene
paesaggistico ed artistico comune
le problematiche ambientali; propone soluzioni
ecologiche rispettose dell’ambiente e dei beni artistici
organizza
il proprio apprendimento in modo confuso e/o
approssimativo
il proprio apprendimento in forma essenziale
il proprio apprendimento in forma semplice
il proprio apprendimento in modo adeguato
il proprio apprendimento in modo autonomo
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il proprio apprendimento in modo autonomo e
completo
CRITERI GENERALI PER NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA
E/O ALL’ESAME DI STATO 2017-2018
L’alunna/o è stata/o supportata/o con interventi di recupero nel periodo
……………. per n° …. ore settimanali, tuttavia non ha colmato le gravi
lacune evidenziate al termine del primo quadrimestre;
L’alunna/o non ha maturato l’autonomia operativa e non ha acquisito gli
strumenti necessari per affrontare il successivo anno di studi;
L’alunna/o ha necessità di consolidare le strumentalità di base a causa
della discontinua/scarsa/tardiva frequenza scolastica;
L’alunna/o necessita di pervenire ad un maggiore autonomia operativa e
ad un metodo di studio più efficace;
L’alunna/o, sebbene inserito in progetti personalizzati e mirati alla
rimotivazione anche in contesti non formali, non ha collaborato e non ha
manifestato interesse per quanto proposto;
L’alunna/o, nonostante sia stato stipulato un contratto formativo, non ha
rispettato quanto in esso contenuto dimostrando scarsa considerazione
per se stesso, per l’impegno scolastico e per il proprio futuro.
STRATEGIE PER IL MIGLIORAMENTO
Personalizzazione degli apprendimenti
Inserimento in microgruppo di lavoro seguito da docente con ore di
disponibilità
Attuazione di progetto per alunni NAI
Attuazione di metodi cooperativi
Attuazione di didattica laboratoriale
Semplificazione e riduzione delle richieste esecutive
Utilizzo di strumenti e didattica digitale
Compiti individuali mirati e calibrati sui bisogni
Flessibilità oraria tra docenti e discipline di studio
Attuazione di UDA trasversali
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Progettazione di contesti specifici di apprendimento significativo
Progettazione di compiti di realtà
Inserimento in progetti di carattere formativo non scolastico in
collaborazione con agenzie territoriali
CONTRATTO FORMATIVO
Anno Scolastico 201…-201…
La Scuola Secondaria di I grado di Brembate propone il presente contratto formativo
quale strumento finalizzato a rendere espliciti i comportamenti che verranno posti in
atto dalla Scuola, dalla Famiglia, dall’Alunno. Esso comporta da parte dei contraenti
(scuola/docenti/ studenti /genitori) un impegno di corresponsabilità finalizzato alla
realizzazione dell’obiettivo comune di accrescere l’efficacia e la fruibilità
dell’insegnamento, per un’armonica e proficua formazione e crescita dell’alunno.
Nello specifico tale contratto si propone i seguenti obiettivi:
-incrementare l’impegno profuso nelle attività scolastiche e domestiche,
-migliorare il rendimento scolastico dell’alunno,
- raggiungere una maturità comportamentale proporzionata alle richieste della Scuola,
- gestire al meglio il tempo da dedicare al lavoro e allo svago da parte del discente,
- migliorare il rapporto con i pari e con gli adulti,
-potenziare la responsabilità dell’alunno nei confronti del ruolo che ricopre all’interno
del dialogo educativo.
Il rispetto di tale patto costituisce un punto importante per costruire un rapporto di
fiducia reciproca che permetta di innalzare la qualità dell’Offerta formativa per
un’armonica e proficua formazione dell’uomo e del cittadino di domani. Il contratto
comprende nel progetto educativo le seguenti parti:
Gli impegni della scuola
Gli impegni dei docenti
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Gli impegni degli alunni
Gli impegni dei genitori
LA SCUOLA SI IMPEGNA A:
- Creare un clima educativo di serenità e cooperazione, che favorisca la crescita
responsabile dei propri studenti, che educhi al rispetto delle differenze ed
inclinazioni individuali, prevenendo situazioni di disagio, di pregiudizio, di
emarginazione.
- Prevenire, vigilare e intervenire tempestivamente nel caso di episodi di bullismo
e vandalismo.
- Offrire agli alunni, tramite i suoi operatori, modelli di comportamento corretto,
rispettoso delle regole, tollerante, disponibile al dialogo e al confronto.
- Offrire iniziative concrete per il recupero di situazioni di svantaggio, al fine di
favorire il successo formativo e combattere la dispersione scolastica, oltre a
promuovere il merito e incentivare le situazioni di eccellenza.
- Garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni,
mantenendo un costante rapporto con le famiglie nel rispetto della privacy.
I DOCENTI SI IMPEGNANO A:
- Rispettare la cultura e ogni ideologia degli studenti.
- Illustrare e motivare i contenuti, i metodi e gli obiettivi del proprio
insegnamento, facendo partecipi gli alunni della scelta del percorso da portare
avanti.
- Precisare le finalità e i traguardi da raggiungere nella propria disciplina.
- Comunicare le valutazioni delle prove scritte ed orali.
- Comunicare alla famiglia eventuali situazioni di profitto insufficiente e frequenza
irregolare.
- Sostenere un rapporto alunno/alunno e alunno/insegnante aperto al dialogo e
alla collaborazione.
- Comunicare al Dirigente scolastico o in Segreteria frequenti o prolungate
assenze dell’alunno.
- Soddisfare i bisogni d’apprendimento ed educativi dell’alunno/a finalizzati al
successo formativo.
- Favorire un rapporto costruttivo tra scuola e famiglia, attraverso un
atteggiamento di dialogo e di collaborazione educativa tra adulti, al fine di
promuovere la maturazione del ragazzo.
- Chiarire con l’interessato i motivi di un eventuale provvedimento disciplinare.
I GENITORI DELL’ALUNNO/A,
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avendo sempre mostrato di conoscere la proposta formativa della scuola,
riconfermano la volontà di partecipare attivamente al progetto educativo, di
collaborare con gli insegnanti condividendo con questi le linee educative comuni,
consentendo alla scuola di dare continuità alla propria azione educativa, presa
visione del patto formativo e autorizzatane la sottoscrizione,
SI IMPEGNANO A:
- Condividere e discutere con il proprio figlio/a il presente contratto. - Controllare che quanto sottoscritto dal figlio/a venga rispettato.
- Controllare sempre sul registro elettronico la situazione didattica del proprio figlio e eventuali comunicazioni della scuola.
- Continuare ad essere una guida e a contribuire affinché l’alunno effettui un corretto uso del tempo in relazione alle varie attività pomeridiane, scolastiche ed extrascolastiche.
- Informare la scuola di eventuali problematiche che possono avere ripercussioni sull’andamento scolastico dell’allievo.
- Avvisare tempestivamente la scuola, nella figura della coordinatrice, qualora il proprio figlio/a non rispetti quanto sottoscritto.
- Trasmettere ai propri figli il principio che la scuola è di fondamentale
importanza per la loro crescita responsabile, nel rispetto dei valori condivisi.
- Prevenire e segnalare situazioni critiche, fenomeni di bullismo, vandalismo di
cui dovessero venire a conoscenza.
- Sostenere i propri figli nel lavoro a scuola e a casa e assicurare la frequenza e
la puntualità.
- Partecipare ai momenti di incontro e confronto con la scuola (consigli di classe,
riunioni, assemblee…).
- Rispondere e risarcire la scuola degli eventuali danni arrecati a cose e/o
persone, derivanti da comportamenti inadeguati dei propri figli, anche se in
concorso con altri studenti.
L’ALUNNO /A ………………………………
della classe …sezione ….,
al fine di:
-incrementare l’impegno profuso nelle attività scolastiche e domestiche,
-migliorare il proprio rendimento scolastico,
-raggiungere una maturità proporzionata agli impegni scolastici richiesti,
-migliorare il rapporto con i pari e con gli adulti,
-potenziare la responsabilità nei confronti del ruolo che ricopre all’interno del
dialogo educativo,
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SI IMPEGNA
a rispettare il seguente contratto formativo che prevede di:
- Rispettare le regole di convivenza civile, i regolamenti della scuola, nonché
l’integrità e la dignità di tutti i soggetti operanti all’interno della comunità
scolastica.
- Prevenire e segnalare situazioni critiche, fenomeni di bullismo, vandalismo di
cui dovessero venire a conoscenza.
- Considerare che l’apprendimento, in un contesto appositamente strutturato e
stimolante, è occasione di crescita personale: il venire meno della costanza e
dell’impegno determina il rallentamento della propria maturazione e l’accumulo
di ritardi e lacune sempre meno recuperabili, che incidono anche nella
valutazione finale.
- Usare sempre un linguaggio adeguato al contesto scolastico nei riguardi del
Dirigente, docenti, studenti e personale ATA.
- Prestare attenzione in classe, evitando comportamenti che possano
pregiudicare il regolare svolgimento delle lezioni, eseguendo e consegnando con
puntualità i lavori assegnati a casa, portando sempre il materiale necessario.
- Tenere un comportamento consono all’ambiente scolastico, utilizzando in modo
corretto attrezzature, laboratori e sussidi didattici della scuola.
- Collaborare con la scuola per mantenere un ambiente di lavoro pulito e
ordinato.
- Rispettare gli orari, in particolare la frequenza e la puntualità alle lezioni.
Se tali punti non dovessero essere rispettati si provvederà ad informare tempestivamente la scuola/la famiglia, che si impegneranno a prendere seri provvedimenti disciplinari nei confronti dell’alunno poiché, non rispettandoli, egli
dimostrerebbe scarsa considerazione per se stesso, per l’impegno scolastico e per il proprio futuro.
Brembate ____________________ STIPULATARI
L’Alunno_________________________ I Genitori ________________________
La Coordinatrice_________ Il Dirigente Scolastico
Dott.ssa Marilia Cattaneo
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
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_______________________
LA COMUNITA’ SCOLASTICA
LE FIGURE DI SISTEMA
DS DSGA
+ ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
+ COLLABORATORI SCOLASTICI
*4 FUNZIONI STRUMENTALI (F/S)
1-alunni con disabilità,
I.C
.
Bre
mb
ate
So
tto
20
16
-17
LA
CO
MU
NITA
’ S
CO
LA
STIC
A
DIRIGENTE SCOLASTICO
+ REFERENTI DI PLESSO
+ FUNZIONI STUMENTALI*
+ REFERENTE ORIENTAMENTO
+
RESPONSABILE DEI LAVORATORI PER
LA SICUREZZA (RLS)
STAFF
(DIRIGENTE
SCOLASTICO)
(DIRETTORE DEI
SERVIZI GENERALI E
AMMINISTRATIVI)
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
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2- disagio e continuità,
3 - intercultura,
4 – informatica
+
ANIMATORE DIGITALE
RESPONSABILE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS)
ORGANIGRAMMA 2017-18
DIRIGENTE SCOLASTICO
Dott.ssa Marilia Cattaneo
COLLEGIO DOCENTI
1°COLLABORATORE Mariani Anna Maria
2°COLLABORATORE (REFERENTE SCUOLA SECONDARIA)
Pendezzini Emiliana
Responsabili laboratori
informatica: Zucchinali –
Mariani - Debbia
scienze/matematica:
Calchi - Tilio - Paratico
artistico: Pendezzini –
Tironi -Schiavo
musicale: Amadei –
Testa – Schiavo
Biblioteche: Salvi–
Calchi- Colleoni – Pancotto
Palestre: Lupini-
Siciliano- Bossi
Sussidi:Innocenti-
Colleoni Tilio- Locatelli–
REFERENTI DI PLESSO
Colleoni Maria Teresa
(Scuola Infanzia Grignano)
Locatelli Stefania
(Scuola Primaria Grignano)
Greco Domenico
(Scuola Primaria Brembate)
FUNZIONI
STRUMENTALI Debbia Silvia
(Multimedialità)
Testa Mariangela e
Votino Cristina
(Curricoli – Bes)
Paganelli Adriana
(Disabilità)
Innocenti Sabrina
(PTOF e qualità)
CONSIGLIO
DI ISTITUTO Presidente
Sig. Simone Locatelli
ORGANO DI
GARANZIA Dirigente Scolastico
Doc. Pendezzini - Belotti Gen. Agazzi - Paganelli
SERVIZI
AMMINISTRATIVI Direttore Servizi Gen. Amm.
Sig. Edda Ferri
Sost. Dsga Arnoldi Mario
Amm. Autiero Annamaria
Amm. Napoli Monica
Amm. Esposito Cesare Amm. D’Occhio Giuseppe
REFERENTI DI AREA
Sicurezza : Zucchinali
Orientamento : Belotti
Bullismo : Lupini
Ed. alla salute : Filice
Per alunni con disabilità :
COLLABORATORI SCOLASTICI
Colleoni Linda
Perrone Pina
Laffranchi Piera
Facoetti Luisa
Rozzoni Emanuela
Di Martina Rosetta
Caracciolo Annunziata
Rota Patrizia
Lupo Paola
Mazzia Domenica Luciana
Quartararo Francesca
La Torre Alessandra
ANIMATORE DIGITALE
Rota Marialetizia
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
91
GENITORI volontari
RESPONSABILI
DEI SUSSIDI
R.S.U. DI ISTITUTO
Zucchinali Tommaso
(RLS)
Arnoldi Mario
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
92
ORGANI COLLEGIALI (T.U. 297/1994):
Collegio dei Docenti (tutti i docenti in servizio + il D.S.)
Consiglio di intersezione (D.S., docenti sc. Infanzia + genitori)
Consiglio di Interclasse (D.S., docenti sc. Primaria + genitori)
Consiglio di Classe (D.S., docenti sc. secondaria + genitori)
Consiglio di Istituto (docenti, ATA, genitori eletti + DS)
COMITATO DI VALUTAZIONE DEI DOCENTI (art.1 c. ….L.107/2015)
PER DOCENTI IN ANNO DI PROVA:
Dirigente scolastico
2 docenti scelti dal Collegio Docenti*
1 docente scelto dal Consiglio di Istituto*
Tutor
PER ATTRIBUZIONE DEL MERITO:
Dirigente scolastico
Un membro esterno (Dirigente o docente individuato dall’USR)
2 docenti scelti dal Collegio Docenti*
1 docente scelto dal Consiglio di Istituto*
2 genitori scelti dal Consiglio di Istituto*
*Nomina triennale; i docenti sono gli stessi per le due composizioni del
comitato.
ORGANO DI GARANZIA
Dirigente scolastico
2 docenti eletti dal Consiglio di Istituto
2 genitori eletti dal Consiglio di Istituto
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
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ORGANICO DOCENTI E UTENZA
SCUOLA INFANZIA 2015/16 2016/17 2017/18 2018/19
N°alunni 78 N°alunni 73 N°alunni 75
POSTO COMUNE
6 6 6
SOSTEGNO 1+12,30 h 2 h 2+12,30 ?
IRC 4,30 h 4,30 h 4,30 h 4,30 h
ORGANICO
POTENZIATO
///
///
///
?
SCUOLA PRIMARIA 2015/16 2016/17 2017/18 2018/19
N°alunni 427 N°alunni 428 N°alunni 435 N°alunni 460
POSTO
COMUNE
28 28 28 30
SOSTEGNO 6 5+12 ore 6 5
IRC 2 2 2 ?
L2 1+9 h 1+9 h 1 ?
ORGANICO
POTENZIATO
3 posto
comune
2 posti
comune
+0 sostegno
2 posto
comune
2 posto comune
+? sostegno
SC. SECONDARIA 2015/16 2016/17 2017/18 2018/19
N°alunni 234
N°alunni 244 N°alunni 248 N°alunni….
LETTERE 6+10h 6+10h 6+8 h
MATEMATICA 3+12 h 3+12 h 3+12 h
INGLESE 1+15 h 1+15 h 1+15 h
FRANCESE 1+4 h 1+4 h 1+4 h
ARTE 1+4 h 1+4 h 1+4 h
TECNOLOGIA 1+4 h 1+4 h 1+4 h
MUSICA 1+4 h 1+4 h 1+4 h
SC. MOTORIE 1+4 h 1+4 h 1+4 h
SOSTEGNO 4 5 6,5
IRC 11 h 11 h 11 h
ORGANICO
POTENZIATO
1 (A030) 1 (A030) 1(A030)
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
94
PIANO DI UTILIZZO DEI DOCENTI ACQUISITI CON L’ORGANICO DEL
POTENZIAMENTO
Come prevede la Legge 13 luglio 2015 n. 107, 5 nuovi docenti, rientranti nel
cosiddetto “Organico del Potenziamento”, sono stati assegnati all’Istituto a
partire dall’anno scolastico 2015/2016.
Di fatto l’IC ha avuto l’assegnazione in tutto di due docenti su posto comune
della scuola primaria e un docente di scienze motorie della scuola secondaria.
Analogalmente negli aa.ss. 2016/17 e 2017/18.
Coerentemente con l' Atto di indirizzo redatto dal D.S. per la stesura del Piano
Triennale dell’Offerta Formativa e col POF 2015/16, nel rispetto degli obiettivi
di miglioramento stabiliti dal RAV, in quanto parte integrante del Piano di
Miglioramento d’Istituto e tenuto conto delle risorse attuali (docenti in
Organico di fatto per ogni anno scolastico) il D.S. insieme, alle figure di
sistema, ha individuato una serie di attività da assegnare ai docenti con ore di
disponibilità.
Verrà destinato alle supplenze ( art.1 c. 85 della L.107/2015) non più del 40%
del monte orario di ogni docente dell’O.P., preservando in tal modo i progetti e
continuando ad attingere alle risorse già esistenti in termini di budget orario
(ore a recupero su permessi, cambi d’orario).
N° 1 DOCENTE DI SCIENZE MOTORIE n° 18 ORE SETTIMANALI
Il docente della scuola secondaria effettuerà supplenze nella scuola secondaria
prioritariamente e solo eccezionalmente nella scuola primaria.
PIANO DI UTILIZZO:
potenziamento sportivo in compresenza;
organizzazione delle attività sportive e delle attività del CSS;
attività di recupero linguistico alunni stranieri;
preparazione studenti in vista dell’esame di stato del I ciclo d’istruzione;
sostituzione dei colleghi assenti, anche con programmazione
plurisettimanale dell’orario di servizio.
N° 2 DOCENTI DI SCUOLA PRIMARIA (POSTO COMUNE) n° 22 ORE
SETTIMANALI
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
95
PIANO DI UTILIZZO DELLE RISORSE ORARIE AGGIUNTIVE PER L’A.S.
2017/18:
attività di recupero linguistico e letto-scrittura per alunni stranieri e con
BES ;
prima alfabetizzazione per alunni NAI;
supporto alle classi con alunni con BES;
sostituzione dei colleghi assenti, anche con programmazione
plurisettimanale dell’orario di servizio.
PERSONALE ATA
COLLABORATORI SCOLASTICI: N°11
PLESSO PIANI EDIFICIO
NUM.
CLASSI
NUM.
ALUNN
I
NUMERO
ORE
SETTIMA
NALI
NUMERO
ATTUALE
C.S.
NUMERO
C.S.
NECESSAR
I
SCUOLA INFANZIA
2 3 75 40 2
5
PERSONE SUI DUE PLESSI
PRIMARIA
GRIGNANO
1+ MENSA
NEL SEMINTER
RATO
5
97
30
2
PRIMARIA BREMBATE
2+ MENSA NEL
SEMINTERRATO
16
348
27
4
8
PERSONE SUI DUE
PLESSI SCUOLA SECOND. DI PRIMO
GRADO
3
11
248
30
3
CRITICITÀ per le quali si chiedono 2 persone in più:
Difficoltà nel sostituire il personale assente.
Richiesta continua di disponibilità a spostarsi su più plessi.
Presenza di numerosi alunni DVA e BES.
Gestione di ampi spazi e di tempo scuola comprensivo di servizio mensa.
Età avanzata di parte del personale.
Edifici su più piani.
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
96
PER L’ANNO SCOLASTICO 2016/17 L’I.C. FRUISCE DI 11 POSTI INTERI
+ 12 ORE DI COLLABORATORI SCOLASTICI.
PER L’ANNO SCOLASTICO 2017/18 L’I.C. FRUISCE DI 11 POSTI INTERI
DI COLLABORATORI SCOLASTICI.
PERSONALE ATA
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI: N° 4 posti interi
CRITICITÀ per le quali si chiede 1 persona in più:
La figura a completamento dei part-time non copre per i mesi estivi con
notevole ricaduta in termini di mancanza di ore lavorative.
L’individuazione a settembre inoltrato di tale figura comporta perdita di
ore lavorative.
Il turn over di personale non permette il consolidamento delle
competenze e presuppone una fase di adattamento dei “nuovi” che
rallenta i tempi dell’ufficio.
a.s.2016-17 a.s.2017/18
AREA PERSONALE INF + PRIM 1 (36 0re)
1 (36 ore)
AREA PERSONALE SECOND + ATA 1 (30 0re)
1 (36 ore)
AREA ALUNNI 1 (24 0re)
1 (30 ore)
AREA ACQUISTI 1 (30 0re)
1 (30 ore)
PROTOCOLLO 1 (24 0re)
1 (24 ore)
NECESSARIO
1 POSTO intero IN PIÙ
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
97
FORMAZIONE E RISORSE
DO
CEN
TI
2016/17 2017/18 2018/19
- didattica
laboratoriale sulle competenze
- nuove tecnologie
informatiche e - didattica innovativa
- sicurezza - primo soccorso
- formaz. Antincendio
- approfondimenti
disciplinari - didattica:
valutazione e
metodologia - curricoli verticali
- sicurezza - primo soccorso
- valutazione delle
competenze - BES: ADHD,
DES,…
- curricoli verticali: micro-abilità
- sicurezza - primo soccorso
FINANZIAMENTI - fondi pubblici
- co-finanziamenti con altri enti
- adesione a reti come da Piano Nazionale della Formazione
obbligatoria e permanente
ORGANIZZAZIONE E FORMATORI - risorse interne
- enti accreditati
- corsi proposti da altri istituti o reti - corsi promossi a seguito di acquisizione
di somme con bandi e proposte Miur
DO
CEN
TI
Neo
-im
messi in
ru
olo
-formazione da
parte dell’istituzione (DS, tutor, colleghi)
- formazione a cura dell’UST/USR
- formazione a cura del MIUR
- ogni altra
opportunità formativa d’istituto
o di rete
- formazione da
parte dell’istituzione (DS, tutor, colleghi)
- formazione a cura dell’UST/USR
- formazione a cura del MIUR
- ogni altra
opportunità formativa d’istituto
o di rete
- formazione da
parte dell’istituzione (DS, tutor, colleghi)
- formazione a cura dell’UST/USR
- formazione a cura del MIUR
- ogni altra
opportunità formativa d’istituto
o di rete
FINANZIAMENTI -fondi pubblici
ORGANIZZAZIONE E FORMATORI - risorse interne
- enti accreditati - UST/USR/MIUR
- corsi proposti da reti territoriali
AS
SI
STEN
TI
AM
MIN
IS
TR
AT
- protocollo digitale - aggiornamenti
normativi - sicurezza
- primo soccorso - formazione
antincendio
- aggiornamenti normativi
- sicurezza - primo soccorso
- aggiornamenti normativi
- sicurezza - primo soccorso
FINANZIAMENTI - fondi pubblici
- co-finanziamenti con altri enti - adesione a reti
ORGANIZZAZIONE E FORMATORI - risorse interne
- enti accreditati - corsi proposti da reti territoriali
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
98
CO
LLA
BO
RA
TO
RI
SC
OLA
STIC
I - supporto alla
disabilità - sicurezza
- primo soccorso - formaz.
antincendio
-sicurezza
-soccorso
-sicurezza
-primo soccorso
FINANZIAMENTI - fondi pubblici
- co-finanziamenti con altri enti - adesione a reti
ORGANIZZAZIONE E FORMATORI - risorse interne
- enti accreditati - corsi proposti da reti territoriali
GEN
ITO
RI
- rapporti coi social
network - sviluppo e
potenziamento del linguaggio
- alimentazione e salute
- regole e
regolamenti - rapporti coi social
network - alimentazione e
salute
- incontri sulla
genitorialità - dislessia
- autismo - adhd
FINANZIAMENTI
- fondi pubblici - co-finanziamenti con altri enti
- adesione a reti
- autofinanziamento
ORGANIZZAZIONE E FORMATORI
- relatori accreditati - associazioni di volontariato
- polizia postale
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
99
RAPPORTI SCUOLA- FAMIGLIA
La scuola entra nella famiglia facendosi promotrice di incontro e confronto con i
genitori, primi referenti e compartecipi di ogni processo formativo:
per approfondire la situazione del bambino dal punto di vista educativo e
didattico, con l’intento fondamentale di sostenerlo nella maturazione e
nell’integrazione scolastica e sociale;
per informare su aspetti organizzativi riferiti al funzionamento della
scuola, al ruolo e alla partecipazione delle famiglie nel processo
educativo, al ruolo e alle funzioni degli organi collegiali, all’offerta
formativa della scuola.
I genitori entrano nella scuola attraverso canali ufficiali:
in forma diretta nelle assemblee di classe e nei colloqui individuali con i
docenti di classe
mediante i propri Rappresentanti, eletti negli Organi Collegiali, nel
Consiglio d’Istituto, nel Consiglio di Interclasse
Tali momenti di incontro sono i luoghi privilegiati per esprimere aspettative,
punti di vista e pareri, indicare e condividere le mete educative, discutere e
confrontarsi sui problemi.
I contatti annuali scuola-famiglia sono:
- Colloqui con i docenti, richiesti dagli stessi o dai genitori per scambi di
informazioni;
- Assemblea di classe con i genitori a ottobre per la presentazione delle
programmazioni disciplinari e l’elezione dei Rappresentanti dei genitori;
- Assemblea in corso d’anno per sviluppo di tematiche o eventuali
problematiche emerse all’interno del percorso formativo seguito dalla classe,
convocata dai docenti di classe o richiesta dal Rappresentante dei genitori;
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
100
- Ricevimenti collettivi da parte dei docenti di classe per informazioni
sull’andamento scolastico dell’alunno e consegna della scheda intermedia di
valutazione;
- Consegna del Documento di valutazione al termine dei periodi didattici:
1° quadrimestre (termine 31 gennaio) e 2° quadrimestre (termine fine lezioni).
- Consigli di Interclasse, fissati 3 volte l’anno, per l’organizzazione di
progetti, iniziative comuni e la verifica dell’andamento delle attività
scolastiche.
- Riunioni del Consiglio di Istituto per deliberazioni su aspetti organizzativi ed
economici.
- Incontri informativi o assemblee su tematiche specifiche o nuove normative,
gestite dal Dirigente Scolastico o promosse da Associazioni locali;
- Commissioni (GLI - GLH - Mensa) istituite dal Collegio docenti per supportare
l’organizzazione di servizi o promuovere attività formative rivolte a specifici
bisogni dell’utenza.
Il rapporto con i genitori degli alunni è quindi caratterizzato dalla continua
circolarità delle informazioni e da una fattiva collaborazione nel rispetto dei
diversi ruoli e competenze.
Gli strumenti di informazione che vengono messi a disposizione sono:
Circolari della dirigenza
Diario di istituto completo di Regolamento degli alunni, Contratto
formativo, Informativa per la privacy e sostitutivo del libretto.
Comunicazioni inerenti il ricevimento collettivo pomeridiano con la
presenza dei docenti
Lettere personali di convocazione
Telefonate per casi urgenti
Sito Web dell’Istituto
Notiziario della Scuola
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
101
SICUREZZA, EMERGENZA E DOTAZIONI
PER UNA SCUOLA SICURA
Il D.lgs 81/08 prescrive metodi e strumenti gestionali per organizzare la
sicurezza negli ambienti di lavoro.
Gli strumenti gestionali più importanti sono:
Il Documento di Valutazione dei Rischi;
Vari organismi permanenti con funzioni specifiche in materia di sicurezza
(RSPP, ASPP, RLS, PREPOSTI, ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO, ADDETTI
ANTINCENDIO);
La partecipazione dei lavoratori, attraverso il loro rappresentante per la
sicurezza (RLS), alla gestione di tutte la fasi del processo.
Nel nostro Istituto tutti i plessi ed anche le palestre comunali (che utilizziamo
per attività curriculari e non) sono dotati di Documento di Valutazione dei
Rischi.
Nell’I.C. opera anche un medico competente.
Ruoli delle sopracitate figure:
Il responsabile del Servizio di prevenzione e protezione (RSPP), ha il
compito di coordinare la valutazione dei rischi armonizzando i vari
contributi che vengono dai diversi soggetti coinvolti nella valutazione
nonché svolge un’attività di consulenza nei confronti di tutti i
partecipanti;
Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS), si fa portavoce dei
problemi reali che i lavoratori incontrano nello svolgimento delle proprie
mansioni. Con il suo contributo, i provvedimenti conseguenti alla
valutazione possono essere facilmente calati nell’organizzazione
scolastica;
Addetti al primo soccorso (generalmente due per ogni Plesso): in caso di
infortunio o di malore si attivano prestando il necessario soccorso e
valutano se chiamare l’Emergenza Sanitaria (118);
SIC
UR
EZ
ZA
, EM
ER
GEN
ZA
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I.C
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20
16
-17
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
102
Addetti antincendio (un minimo di due per ogni Plesso): si occupano di
divulgare l’ordine di evacuazione, di valutare se intervenire sul focolaio
con mezzi di estinzione e di gestire l’emergenza.
Almeno una/due persone per plesso che abbiano seguito il corso come
operatore laico del defibrillatore.
La gestione delle situazioni di emergenza nella scuola richiede uno sforzo
organizzativo particolare per più ragioni:
- La presenza di un numero rilevante di alunni minorenni che possono
scatenare momenti di panico;
- L’obbligo, per tutti i dipendenti, di mettere in salvo gli alunni, oltre che se
stessi.
- La presenza di alunni non deambulanti.
- La struttura degli edifici su più piani.
Per la gestione delle emergenze è stato previsto, in ogni Plesso, il Piano di
Evacuazione Rapida delle persone e, almeno due volte all’anno (in genere
novembre e maggio), vengono svolte le esercitazioni per l’esecuzione del piano
in situazioni simulate.
In ogni edificio, per favorire un esodo ordinato e sicuro in caso di evacuazione,
è presente la segnaletica di sicurezza: planimetrie, simboli per punti di
raccolta, segnalazione di: porte di emergenza, vie di fuga, estintori, idranti …
Obiettivi da perseguire nel triennio di riferimento:
1. La formazione del 100% del personale.
2. Fornire agli alunni della scuola secondaria nozioni base di primo soccorso.
3. Implementare la cultura del rischio in collaborazione con la Protezione
civile locale e regionale.
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
103
SITUAZIONE
SICUREZZA
DESCRIZIONE PIANO DI
MIGLIORAMENTO D’ISTITUTO
COME?/FONDI
Le scuole dell’Istituto sono generalmente in
buono stato e dotate di dispositivi
di sicurezza previsti per legge, anche se nello specifico dei
singoli plessi presentano
elementi di criticità che devono essere
continuamente monitorati per evitare rischi di
infortunio e insalubrità per gli
alunni e per il personale della scuola.
Inoltre il 10 aprile 2016 con l'entrata
in vigore della nuova classificazione
sismica dei comuni lombardi approvata
con D.G.R. 11 luglio 2014 n.2129 il comune di
Brembate passerà dalla zona 4 (zona
di pericolosità sismica molto bassa) alla zona 3
(zona di pericolosità sismica
bassa, che può essere soggetta a scuotimenti
modesti).
1) Ampliamento delle aule,
creazione di nuove e del
dormitorio per Scuola dell’Infanzia
2) Intervento di sostituzione
dei serramenti interni ed esterni
3) Bonifica dei muri e tinteggiatura.
4) Adeguamento antisismico per
il plesso della Scuola dell’Infanzia e
delle Scuole Primarie
- Fondi ordinari e straordinari erogati
dall’Amministrazione comunale
- Fondo per interventi
straordinari della presidenza del
consiglio dei ministri –
finanziamento interventi per l'adeguamento
strutturale e antisismico degli
edifici scolastici.
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
104
SICUREZZA
SCUOLA INFANZIA GRIGNANO
DESCRIZIONE PIANO DI
MIGLIORAMENTO SCUOLA INFANZIA
GRIGNANO
COME?/FONDI
La scuola
dell’infanzia di
Grignano necessita di
interventi strutturali che
possano renderla maggiormente
sicura e gli ambienti possano
essere maggiormente
funzionali. In modo
particolare è critica la
situazione del
dormitorio nel quale riposano
quotidianamente i bambini più
piccoli. Questo plesso, di
antica costruzione
necessita inoltre il rifacimento del
tetto dal quale in diverse occasioni
vi è infiltrazione di acqua piovana.
La scuola
dell’Infanzia non è costruita con i
criteri di antisismicità
1) Ampliamento
della scuola con
la creazione di un aula ad uso
laboratoriale. 2)
Ampliamento del “dormitorio” dei
bambini 3) Rifacimento
e/o adeguamento strutturale del
tetto 4) Adeguamento
antisismico
- Fondi ordinari e
straordinari erogati
dall’Amministrazione comunale di
Brembate
- Fondo per interventi
straordinari della presidenza del
consiglio dei ministri –
finanziamento interventi per
l'adeguamento strutturale e
antisismico degli
edifici scolastici.
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
105
SICUREZZA
SCUOLA PRIMARIA BREMBATE
DESCRIZIONE PIANO DI
MIGLIORAMENTO SCUOLA PRIMARIA
BREMBATE
COME?/FONDI
La scuola
Primaria di
Brembate presenta aule
non proporzionate al
numero degli alunni e i
serramenti sono poco sicuri.
Inoltre la presenza di
arredi obsoleti può essere causa
di pericolosità per gli utenti.
Il laboratorio di
arte e immagine presenta muri
deteriorati dall’umidità con
conseguente insalubrità per
chi vi soggiorna. La scuola non è
costruita con i criteri di
antisismicità.
1) Ampliamento
delle aule
2) Intervento di sostituzione dei
serramenti interni ed
esterni 3) Bonifica dei
muri e tinteggiatura del
laboratorio di arte e immagine
4) Adeguamento antisismico
- Fondi ordinari e
straordinari erogati
dall’Amministrazione comunale
- Fondo per
interventi straordinari della
presidenza del consiglio dei
ministri – finanziamento
interventi per l'adeguamento
strutturale e antisismico degli
edifici scolastici.
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
106
SICUREZZA
SCUOLA PRIMARIA GRIGNANO
DESCRIZIONE PIANO DI
MIGLIORAMENTO SCUOLA PRIMARIA
GRIGNANO
COME?/FONDI
La Scuola Primaria di
Grignano presenta aule
poco spaziose e
la concentrazione di
alunni non è allineata con i
parametri di sicurezza anche
a motivo della presenza di
banchi non regolari.
I locali del seminterrato,
compresa la mensa, mostrano
la presenza di
umidità che rendono gli
ambienti insalubri. .
La scuola Primaria di
Grignano non è costruita con i
criteri di antisismicità
1) Ampliamento delle aule
2) Sostituzione dei banchi e degli
arredi
3) Isolamento termico dei
locali del seminterrato
4) 5)
- Fondi ordinari e straordinari erogati
dall’Amministrazione Comunale di
Brembate
- Fondo per
interventi straordinari della
presidenza del consiglio dei
ministri – finanziamento
interventi per l'adeguamento
strutturale e antisismico degli
edifici scolastici.
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
107
SICUREZZA
SCUOLA SECONDARIA
DESCRIZIONE PIANO DI
MIGLIORAMENTO SCUOLA SECONDARIA
COME?/FONDI
La scuola
Secondaria di
recente costruzione è in
generalmente in buono stato.
La scuola secondaria è
costruita con i parametri di
antisismicità
PIANO DI EMERGENZA
IN CASO DI EVACUAZIONE
COSA FANNO I DOCENTI DI CLASSE?
1. Sospendono ogni attività.
2. Tranquillizzano gli alunni.
3. Prendono registro e penna.
4. Verificano che apri-fila e chiudi-fila svolgano i compiti assegnati.
5. Verificano che nell’aula non siano rimaste persone (il chiudi-fila è un
minore: è bene che vi sia la supervisione di un adulto).
6. Fanno defluire la classe in modo ordinato, silenzioso, in fila indiana
camminando sui percorsi individuati nelle planimetrie.
7. Si accodano ad eventuali file in esodo.
8. Sulle scale di emergenza danno la precedenza a chi sta evacuando dai
piani più bassi.
9. Raggiungono il punto di raccolta.
10.Fanno l’appello.
11.Compilano il rapporto di evacuazione per segnalare presenti, dispersi,
feriti.
COSA FANNO I DOCENTI DI SOSTEGNO?
1. Sospendono ogni attività.
2. Preparano l’alunno/a disabile per l’esodo.
3. Si accodano alla fila con l’alunno/a loro affidato.
4. Restano in coda alla fila seguendo i percorsi tracciati.
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
108
COSA FANNO GLI ALUNNI?
1. Lasciano ogni oggetto sul banco.
2. Seguono l’apri-fila.
3. Lasciano l’aula in fila indiana, in silenzio.
4. Il chiudi-fila chiude la porta.
5. Camminano lungo i percorsi stabiliti nelle planimetrie.
6. Raggiungono il punto di raccolta.
7. Restano in silenzio durante l’appello e restano raccolti intorno
all’insegnante di riferimento fino al termine dell’emergenza.
Se al momento dell’emergenza qualche alunno non è in classe, deve
raggiungere la classe più vicina che sta evacuando; una volta all’esterno
deve riaggregarsi alla propria classe.
COSA FANNO I COLLABORATORI SCOLASTICI?
1. Attiva i sistemi di allarme sonoro e/o luminoso.
2. Effettua la chiamata di emergenza secondo lo schema.
3. Apre i cancelli.
4. Effettua lo sgancio di corrente, gas, acqua.
5. Perlustra i locali scolastici nell’eventualità che qualcuno sia rimasto nella
scuola. In caso di estremo pericolo, il collaboratore non espone ad inutili
rischi la propria vita.
COSA FANNO GLI ASSISTENTI AMMINISTRATIVI ED IL PERSONALE DELLA
MENSA?
1. Sospendono ogni attività in atto.
2. Si dirigono verso il punto di raccolta.
3. Se nominati per tale incarico, raggiungono ed affiancano alunni con
disabilità o temporanea impossibilità a deambulare in autonomia.
COSA FA IL COORDINATORE DELL’EMERGENZA?
Se è un docente, dopo l’appello, affida la classe ad un collega vicino e
passa da tutti i punti di raccolta per raccogliere i rapporti di evacuazione
delle classi e degli ATA.
Compila il rapporto generale di evacuazione.
Consegna il rapporto compilato ai coordinatori delle squadre di soccorso.
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
109
IN CASO DI NEVE
PREFETTO SINDACO
DIRIGENTE SCOLASTICO
I COLLABOR. +
RESPONSAB. DI PLESSO
PRIM.BREMB.
II COLLABOR. SECONDARIA
RESP. PRIM.GR
RESPONSAB. INFANZIA
DSGA
1 COLLEGA PER TEAM
COORDINATORI DELLE PRIME
1 COLLEGA PER TEAM
1 COLLEGA PER
SEZIONE
CATENA A.T.A + COMUNICAZIONE
AL SITO
RAPPRES.
CLASSE +
ALTRI COLLEGHI
RAPPRES. DI
CLASSE +
COORDIN. DELLE
SECONDE + 1 COLLEGA
RAPPRES.
CLASSE +
ALTRI COLLEGHI
RAPPRES.
CLASSE +
ALTRI COLLEGHI
CATENA
AMMINISTRATIVI
CATENA
COLLABORATORI
RAPPRES. DI CLASSE +
COORDIN. DELLE TERZE +
1 COLLEGA
RAPPRES. DI
CLASSE + COLLEGHI
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
110
DOTAZIONI INFORMATICHE
DOTAZIONI INFORMATICHE
DESCRIZIONE PIANO DI MIGLIORAMENTO
D’ISTITUTO
COME?/FONDI
-potenziamento
dei punti di accesso alla rete
Wifi
-potenziamento della connessione
con fibra ottica o
connessione in
banda larga o ultralarga per
permettere l’uso di servizi cloud per la didattica e l’uso di
contenuti di apprendimento
multimediali; -potenziamento
delle forme di comunicazione
scuola-famiglia online attraverso la creazione di
postazioni informatiche e per
l’accesso dell’utenza e del personale ai dati e
ai servizi digitali della scuola
(schermi informativi ed interattivi per la
visualizzazione in locali scolastici) di
transito;
- creazione di spazi alternativi per l’apprendimento,
laboratori mobili e aule “aumentate”
dalla tecnologia.
-PON
2014/2020:”Per la Scuola, competenze e
ambienti per l’apprendimento”.
Azione 10.8.1 e sotto-azioni 10.8.1.A3
- PIANO BANDA
ULTRALARGA
-DIRITTO ALLO
STUDIO
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
111
DOTAZIONI
INFORMATICHE SCUOLA DELL’INFANZIA
DI GRIGNANO
DESCRIZIONE PIANO DI
MIGLIORAMENTO SCUOLA DELL’INFANZIA
DI GRIGNANO
COME?/FONDI
n°1 pc portatile ad uso dei docenti
n°1 tablet Il plesso non è
provvisto di connessione di rete
-Realizzazione rete Wifi;
-ampliamento della dotazione di pc,
uno per ogni sezione;
-dotazione di un kit
LIM per l’aula polivalente
-PON 2014/2020:”Per la
Scuola, competenze e ambienti per
l’apprendimento”. Azione 10.8.1 e
sotto-azioni 10.8.1.A3
-DIRITTO ALLO
STUDIO
DOTAZIONI INFORMATICHE
SCUOLA PRIMARIA
BREMBATE
DESCRIZIONE PIANO DI MIGLIORAMENTO
SCUOLA PRIMARIA
BREMBATE
COME?/FONDI
-Laboratorio di
informatica (rete costituita da: n°12 pc client, n°1
server, in modalità:cablaggio
LAN) -n°17 pc portatili (uno per ogni
classe) -n°1 pc portatile
per biblioteca -n°7 LIM di cui 6 collocate nelle
classi e 1 in biblioteca)
-n°9 videoproiettori ( 7 collegati alle
LIM, 1 in aula magna, 1 portatile) -n°1 pc portatile
ad uso dei docenti -n°4 stampanti
-n°2 tablet Modalità connessione scuola
primaria Brembate mista: cablaggio
-ammodernamento
del laboratorio di informatica
- ampliamento della dotazione di LIM o
di videoproiettori interattivi in tutte le classi della scuola
primaria di Brembate
-PON
2014/2020:”Per la Scuola, competenze e
ambienti per l’apprendimento”.
Azione 10.8.1 e sotto-azioni 10.8.1.A3
-DIRITTO ALLO
STUDIO
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
112
LAN e Wi-fi
DOTAZIONI
INFORMATICHE SCUOLA PRIMARIA
GRIGNANO
DESCRIZIONE PIANO DI
MIGLIORAMENTO SCUOLA PRIMARIA
GRIGNANO
COME?/FONDI
-Laboratorio di
informatica ( rete costituita da:
n°12 pc client, n°1 server in modalità:cablaggio
LAN); -n° 5 pc portatili (1
per ogni classe) -n°2 LIM collocate in due classi;
-n°3videoproiettori (2 collegati alle
LIM, 1 portatile); -n°1 pc portatile ad uso dei docenti;
-n°4 stampanti; -n°1 tablet.
Modalità connessione rete
scuola primaria Grignano
mista:cablaggio LAN e Wifi.
-ampliamento e
potenziamento della rete Wifi;
-ammodernamento del laboratorio di
informatica;
- ampliamento della dotazione di LIM o di videoproiettori
interattivi in tutte le classi della scuola
primaria di Grignano;
- ampliamento della dotazione di tablet
per la fruizione di contenuti multimediali;
- acquisto di
software specifici per gli alunni con bisogni educativi
speciali.
-PON
2014/2020:”Per la Scuola,
competenze e ambienti per l’apprendimento”.
Azione 10.8.1 e sotto-azioni
10.8.1.A3
-DIRITTO ALLO
STUDIO
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
113
DOTAZIONI
INFORMATICHE
SCUOLA
SECONDARIA
DESCRIZIONE PIANO DI
MIGLIORAMENTO
SCUOLA
SECONDARIA
COME?/FONDI
-Laboratorio di
informatica ( rete
costituita da:
n°14 pc client, n°1
server in modalità
cablaggio LAN)
-n° 11 pc portatili
(uno per ogni classe)
-n°8 LIM (collocate
nelle classi terze e
seconde)
-n° 3 pc desktop
collegati alle LIM
delle classi terze
-n°2 pc ad uso dei
docenti ( portatile e
desktop)
-n°2 pc (portatile e
desktop) per aula di
sostegno
-n°2 pc portatile per
utilizzo alunni con
bisogni educativi
speciali
-n°1 pc portatile per
aula magna
-n° 10 videoproiettori
(8 per le LIM, 1 per
l’aula magna, 1 per
aula polifunzionale)
-n° 2 tablet
-n°3 stampanti
Modalità connessione
rete scuola
secondaria :cablaggio
LAN
- realizzazione rete
WI-Fi
- realizzazione di un
nuovo laboratorio di
informatica
- ampliamento della
dotazione di LIM o di
videoproiettori
interattivi in tutte le
classi e in tutti i
laboratori della scuola
secondaria;
-ampliamento della
dotazione di pc ad
uso dei docenti;
- considerato il
considerevole n° di pc
portatili si rende
necessaria la
dotazione di un
carrello e box mobile
per ricarica,
alloggiamento,
sincronizzazione
notebook.
- dotazione di uno
schermo interattivo
multimediale per
l’aula magna.
-PON 2014/2020:”Per
la Scuola,
competenze e
ambienti per
l’apprendimento”.
Azione 10.8.1 e
sotto-azioni
10.8.1.A3
-DIRITTO ALLO
STUDIO
DOTAZIONI
INFORMATICHE DI
SEGRETERIA E
PRESIDENZA
DESCRIZIONE PIANO DI
MIGLIORAMENTO
COME?/FONDI
n° 7 pc server
n° 5 stampanti di cui
una dotata di scanner
1 fax
-acquisto di 2 pc e
software
BILANCIO
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
114
PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
AZIONI PRELIMINARI ALLA STESURA DEL PIANO DIGITALE ANNUALE
PREMESSA
L’Animatore Digitale coordina la diffusione dell’innovazione a scuola e le attività
del PNSD, ivi comprese quelle previste nel PTOF. Si tratta quindi di una
figura di sistema e non di un supporto tecnico (su questo, infatti, il PNSD
prevede un’azione dedicata, la #26, le cui modalità attuative saranno
dettagliate successivamente).
Il suo profilo (cfr. azione #28 del PNSD) è rivolto a:
- FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola negli
ambiti del PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza
essere necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la
partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative.
- COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITÁ SCOLASTICA: favorire la
partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di
workshop ed altre attività, anche strutturate, sui temi del PSND, anche
attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio,
per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.
- CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni
metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti
della scuola ( es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si
è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni
esistenti in altre realtà scolastiche; un laboratorio di coding per tutti gli
studenti), coerenti con l’analisi dei bisogni della scuola stessa, anche in
sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.
Si precisa che le “tecnologie digitali” sono un mezzo e non il fine della
didattica e che possono servire indubbiamente per aggiornare una didattica
che già di per sé deve essere innovativa, nelle sue metodologie e pedagogie,
prima ancora che nei suoi strumenti. Siamo consapevoli che i mezzi digitali
sono un aiuto imprescindibile per un “nuovo modo di vedere il mondo”, le
relazioni e la formazione professionale, tuttavia riteniamo che il focus non sia
da porre nel device che si adopera, ma nel fine didattico e nella pedagogia che
si intende attuare. Occorre essere attenti e lungimiranti soprattutto a partire
dalle risorse esistenti e dalle competenze acquisite dai docenti.
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
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PIANO ANNUALE D’INTERVENTO
1- PUBBLICAZIONE
Si intende rendere pubblico nell’IC il PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
tramite versione PDF (sul sito dell’IC) e avvio, tra i docenti, di una capillare
riflessione sui contenuti essenziali ed irrinunciabili dello stesso. Ciò per
divulgare, illustrare e valutare criticamente, se necessario, gli approcci del
PNSD. Questa fase è stata svolta a gennaio/febbraio 2016 mediante incontri
tra i colleghi della commissione Informatica e tramite form/questionari cartacei
per tutti i docenti.
2- RICOGNIZIONE
E’ necessario svolgere una ricognizione puntuale sulle “buone prassi” (digitali e
non) che nell’IC vengono già attuate -magari da anni- e che non godono di
giusta visibilità. L’ AD non intende promuovere la novità (digitale o non) a tutti
i costi, ma rendere pubbliche pratiche efficaci che non sempre sono
all’attenzione dell’intero Collegio dei Docenti. Gli esiti di tale ricognizione sono
stati resi pubblici tramite documentazione ufficiale e sono a disposizione dei
docenti, degli alunni e delle famiglie sul sito dell’IC. Fare uscire “allo scoperto”
attività spesso non conosciute consente di comunicare l’impegno che da anni
alcuni docenti mettono in campo in ogni ordine di scuola del nostro IC.
3- ANALISI DEI BISOGNI e PEDAGOGIE
Terminata la ricognizione occorre capire le esigenze dell’IC avviando approcci
basati sui bisogni e sulle richieste del corpo docente. Tramite la ricognizione e
il RAV emergono i punti di forza e le debolezze della didattica dell’IC (didattica
digitale e non). Solo a questo punto diviene chiaro cosa si intende mettere in
atto di innovativo (con le tecnologie, ma non solo…). Sarà quindi molto più
agevole e attinente alla realtà dell’IC, capire quale tecnologia sia più utile e
adatta da implementare e/o avviare. Si ritiene importante che non si
antepongano le tecnologie alle strategie che si vogliono perseguire, ma,
contemporaneamente, occorre proseguire e potenziare una didattica per
competenze, per problem solving o problem posing… anche tramite Tecnologie
Digitali. Si specifica che non si intende sminuire l’approccio al digitale che il
PNSD richiede ma limitare un approccio precipitoso e poco realistico in
considerazione della nostra realtà che risulta molto differenziata in ambito di
competenze digitali.
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
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NEL CORSO DELL’A.S. 2015/16 HA AVUTO INIZIO LA FORMAZIONE DEI
MEMBRI DEL TEAM DIGITALE.
NEL CORSO DELL’A.S. 2016/17 SONO STATI INDIVIDUATI TRAMITE BANDO
INTERNO ALTRI 10 DOCENTI CHE SI SONO FORMATI GRAZIE ALLE
AZIONI DEL PNSD.
OBIETTIVI
AZIONI
SCUOLA LABORATORIO
PERMANENTE DI RICERCA /SPERIMENTAZIONE
E SCUOLA LABORATORIO
PERMANENTE DI EDUCAZIONE E
FORMAZIONE DIGITALE
1. 1)Sinergia tra l’animatore digitale dell’I.C. e la
FS informatica ed i referenti di laboratorio.
2. 2)Formazione con risorse interne per raggiungere il 100% di docenti alfabetizzati
digitalmente.
3. 3)Introdurre strumenti informatici alternativi e/o complementari al libro di testo.
SCUOLA LABORATORIO
PERMANENTE DI INNOVAZIONE
1)Acquisizione di attrezzature adeguate:
Acquisto di LIM e PC per le aule e per la segreteria
Implementazione di strutture e dotazioni attraverso i PON
2)Implementazione della didattica innovativa.
3)Sperimentazione di metodologie che si avvalgono
delle TIC.
SCUOLA LABORATORIO
PERMANENTE DI
PARTECIPAZIONE E TRASPARENZA OPEN DATA
Attraverso:
Sito web aggiornato
Registro elettronico Dropbox
Google Suite For Education Piattaforme (Edmodo, Emma, Fidenia,…)
Mailing list specifiche Pubblicazione sul sito web di iniziative,
proposte formative e attività svolte.
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
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Nel corso dell’anno scolastico 2016/17, in ottemperanza al Piano Nazionale per
la formazione, sono stati attivati i seguenti percorsi formativi:
- Formazione, ad opera di docenti interni membri del team digitale, per
implementazione delle competenze digitali (*scheda tecnica a seguire);
- Formazione in sede sulle competenze in relazione agli aspetti
metodologici e valutativi;
- Adesione a proposte formative di rete e sottorete all’interno dell’ambito
territoriale.
*Formazione con risorse interne all’IC - competenze digitali docenti
1) ALFABETIZZAZIONE INFORMATICA
2)CONDIVISIONE E COMUNICAZIONE IN RETE
3)UTILIZZO DIDATTICO DELLA LIM
4)MOOC CODING: DOCENTI (CODING IN YOUR CLASSROOM, NOW!)
5)CURRICULUM MAPPING
Nel corso dell’anno scolastico 2017/18 prosegue la formazione dei membri del team digitale e si intende attivare i seguenti percorsi formativi:
1) SVILUPPO DEL PENSIERO COMPUTAZIONALE PER L’INCLUSIONE E
L’INTEGRAZIONE
Sviluppo del pensiero computazionale (coding)
Risorse educative aperte (open educational resources)
Formatore: Rota Marialetizia
2) WEB APPLICATIONS PER UNA DIDATTICA INNOVATIVA
Contenuti:
Digital storytelling - Storymaps JS: raccontare storie a partire da luoghi e History/Sutory: creare e condividere storie
Creare e personalizzare la grafica di ogni tipo di progetto: Canva Rendere interattive le immagini: Thinglink
Creare mappe mentali interattive e collaborative:Mindomo
Formatore: Debbia
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A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
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ATTREZZATURE SPORTIVE
Ogni plesso per le attività motorie utilizza una struttura sia essa compresa
nell’edificio scolastico o presente sul territorio comunale.
Plesso Descrizione
struttura
Materiali Miglioramenti Fondi
Scuola
dell’infanzia
Per le attività
motorie
utilizza una stanzetta\par
te dell’aula presente
all’interno del plesso
25 cuscinotti per
psicomotricità
3 tappeti Teli vari
Telo a spicchi Tunnel in tessuto
6 mattoncini 1 palla grande da
psicomotricità 10 palle medie e 20
piccole 30 cerchi
20 code 4 clavette
Contenitore su ruote
Integrazione
della dotazione
di piccoli attrezzi
Integrazione del materiale
per psicomotricità
Piano
Diritto
allo Studio
Scuola primaria di
Grignano
Per le attività motorie
utilizza il palazzetto
dello sport di Grignano
(struttura comunale)
Molto ben accessoriata, sono
presenti i più comuni piccoli attrezzi quali:
cerchi, coni, clavette, tappetini , tappetoni,
piccoli ostacoli, funicelle e vari tipi di
palloni (pallavolo, calcio,
pallacanestro). Inoltre la struttura è
dotata di campo
regolamentare di pallavolo e
pallacanestro.
I miglioramenti possono essere
fatti assecondando
le esigenze di attività o
progetti in itinere (es.
faccio tennis quindi
necessito di un certo numero
di racchette e
palline)
Piano Diritto
allo Studio
Scuola primaria di
Brembate
Per le attività motorie
utilizza la palestra
presente nel
plesso scolastico.
Per problemi
Sono presenti i più comuni piccoli
attrezzi quali: cerchi, coni, clavette,
tappetini , tappetoni,
piccoli ostacoli, funicelle e vari tipi di
palloni (pallavolo,
Nella struttura del plesso
scolastico mancano i
tappetini
intermedi (5 – 7 cm di
spessore), si
Piano Diritto
allo Studio
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di orario la
palestra non soddisfa a
pieno le esigenze del
plesso per cui le classi
quinte
effettuano l’attività
motoria presso la
palestra sita in via
Marconi (struttura
comunale)
calcio,
pallacanestro). Inoltre la struttura è
dotata di campo non regolamentare di
pallavolo e pallacanestro.
Nella struttura comunale di Via
Marconi non è presente nessun
materiale. L’insegnante sposta
di volta in volta il necessario alla
lezione.
passa dai
tappetini i 1- 2 cm al
tappetone del salto in alto.
Struttura
comunale di
Via Marconi: va individuato un
locale da adibire a
magazzino attrezzi
Scuola
secondaria di primo
grado di Brembate
Per le attività
motorie utilizza il
palazzetto dello sport di
Brembate (struttura
comunale)
La struttura è dotata
di campo regolamentare di
pallavolo, pallacanestro e pista
di atletica leggera.
Piano
Diritto allo
Studio
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A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
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COLLABORAZIONI E RETI
ASSOCIAZIONI TERRITORIALI
In un periodo in cui la relazione diretta tra persone non è più l’unica possibilità
di interazione, l’obiettivo è quello di promuovere nei bambini l’importanza e
il valore dell’incontro con l’altro. La relazione interpersonale “faccia a faccia
“permette di vivere l’esperienza della tolleranza e dell’integrazione, in un’ottica
di rispetto e accoglienza. Pensiamo che il primo passo per sensibilizzare i
bambini a essere cittadini “consapevoli e attivi” sia quello che gradualmente
imparino a considerare prioritario il valore della persona, responsabilizzandosi
nei propri confronti, in quello degli altri e della propria Comunità.
Il nostro Istituto Comprensivo, già da parecchi anni, ha sperimentato con
successo numerose iniziative e progetti, quali: progetto accoglienza,
integrazione, attenzione all’ambiente, intercultura, gioco e sport, educazione
stradale, affettività, alimentazione,…. Attraverso la collaborazione con
Associazioni, Cooperative Sociali, Agenzie educative, Enti Locali e Territoriali, si
è cercato di realizzare esperienze e attività vicine al vissuto degli alunni delle
diverse età, per far crescere nei nostri alunni l’attenzione all’altro e favorire la
partecipazione costruttiva e responsabile alla vita sociale.
L’I.C. collabora con:
Amministrazione comunale
A.Ge. (associazione genitori di Brembate e Grignano)
Biblioteca civica
Protezione civile sezione di Brembate
Polizia Locale
Comando dei carabinieri
Scuola dell’Infanzia Paritaria
Parrocchia di Brembate e Grignano
As.Pe.I. (Associazione Pedagogica, sede di Brembate)
A.N.A. (Associazione Nazionale Alpini)
A.N.C.R. (Associazione Nazionale Combattenti e Reduci)
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Associazione di atletica Frecce Giallo-Blu
Associazione sportiva calcistica Oriens
Brembadda Basket
Volley club Brembate
Associazione Nazionale Dama
Polizia postale
RETI DI SCUOLE
Una particolare forma di apertura del nostro Istituto è la scelta di fare rete con
altre scuole dello stesso territorio. La rete territoriale fra scuole ha una
notevole rilevanza nei processi di cambiamento. Alcuni problemi del territorio
sono affrontati “insieme” e ciò agevola la ricerca di soluzioni condivise a
problemi che sono dell’intero territorio. La rete di scuole consente anche di
mettere insieme le risorse perseguendo con efficacia ed economicità gli
obiettivi prefissati.
L’I.C. di Brembate fa parte delle seguenti Reti:
Rete A.S.A.BERG (Associazione scuole autonome provincia di Bergamo)
Rete S:O.S. (Scuola: Offerta Sostenibile)
CTI (Centro Territoriale Inclusione) Suisio
Reti occasionali per reperimento esperti o per adesione a bandi
ministeriali
Rete delle “Scuole che promuovono salute”
Rete ambito 0001 Bergamo
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ESSERE SCUOLA CHE PROMUOVE SALUTE significa…
PROMOZIONE DELLA SALUTE ATTRAVERSO LO SPORT: - Costituzione del CSS - Basket - Volley - Progetto “A scuola di sport” - Atletica - Orienteering - Badminton - Dama
PROMOZIONE DELLA SALUTE ATTRAVERSO L’ALIMENTAZIONE: - Indagine su abitudini
alimentari degli alunni - Salute a tavola - Progetto “Frutta nella scuola”
PROMOZIONE DELLA SALUTE ATTRAVERSO LA PREVENZIONE: - Igiene - Alimentazione - Dipendenze - Fattori di rischio e prove di
evacuazione - Stress lavoro-correlato
PROMOZIONE DELLA SALUTE ATTRAVERSO L’INCLUSIONE: - Iniziative di classe, plesso e
istituto - Settimana dell’inclusione - Esperienza di Sitting volley - Stesura di PEI e PDP - Protocollo di accoglienza - Attivazione di progetti per
alunni BES e NAI - Spazio Compiti
PROMOZIONE DELLA SALUTE ATTRAVERSO L’INFORMAZIONE: - Incontri destinati ad alunni e
genitori - Attività di Orientamento:
conoscenza e visita di alcuni Istituti di Istruzione Superiore
PROMOZIONE DELLA SALUTE ATTRAVERSO LA LEGALITÀ: - Utilizzo corretto di internet e dei
social media - Educazione stradale - Adesione alla rete S.O.S.
PROMOZIONE DELLA SALUTE ATTRAVERSO IL DIALOGO: - Sportello d’ascolto - Percorsi con esperti su
affettività e sessualità
PROMOZIONE DELLA SALUTE ATTRAVERSO LA SOLIDARIETÀ e LO STAR BENE A SCUOLA: - Iniziative di beneficenza - Scuola delle mamme straniere - Cooperative learning - Tutoring
PROMOZIONE DELLA SALUTE ATTRAVERSO IL TEATRO, LA MUSICA E LA CORPOREITÀ: - Progetti di psicomotricità - Laboratori teatrali - Laboratori e progetti musicali - Collaborazione con la banda
locale
PROMOZIONE DELLA SALUTE ATTRAVERSO LA SOCIALIZZAZIONE: - Feste - Manifestazioni sportive - Iniziative di apertura al
territorio - Concorsi e mostre - Collaborazione tra plessi e
con altre scuole
PROMOZIONE DELLA SALUTE ATTRAVERSO L’EDUCAZIONE SANITARIA E ZOOFILA: - Visite a canili e gattili - Incontri con esperti - Pet therapy
PROMOZIONE DELLA SALUTE ATTRAVERSO L’ECOLOGIA: - Adesione a “Puliamo il mondo” - Raccolta differenziata - Attivazione del Piedibus - Progetto provinciale
monitoraggio dei fiumi Adda e Brembo
- Utilizzo dei materiali di recupero
PROMOZIONE DELLA SALUTE ATTRAVERSO LA CONOSCENZA DEL TERRITORIO E DELLA SUA STORIA: - Visite ai beni artistici e
culturali - Incontro con la storia del
territorio (Alpini, ANCR,…) - Visite e viaggi di istruzione
PROMOZIONE DELLA SALUTE ATTRAVERSO LA FORMAZIONE: - Per disciplina, dipartimenti,
interessi specifici - Corsi di Primo Soccorso - Corsi sulla sicurezza in
ambiente di lavoro - Corsi per utilizzo del DAE
PROMOZIONE DELLA SALUTE ATTRAVERSO IL PIACERE DELLA CONOSCENZA: - Promozione della lettura
(iniziative di Promoisola) - Progetto biblioteca - Concorsi letterari e di
matematica - Corso di latino - Certificazione KET - Classi FLIPNET
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A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
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FONTI DI FINANZIAMENTO
L’I.C. riceve finanziamenti da:
1. MIUR
2. Amministrazione comunale
3. Privati/associazioni
4. Utenza scolastica
1) I fondi ministeriali hanno destinazioni di spesa ben definite ed abbastanza
costanti negli anni. Le cifre sono utilizzate per: realizzare i progetti specifici ai
quali sono destinate, per il Funzionamento amministrativo generale, per la
gestione ed il funzionamento didattico ordinario delle scuole*. Ai fondi ordinari
si aggiunge la possibilità di incrementare le erogazioni attraverso la
partecipazione a bandi ed avvisi pubblici di matrice ministeriale e con
l’adesione ai PON (Programmi Operativi Nazionali), che consente di accedere a
quote dei Fondi strutturali europei.
2) I fondi erogati dall’Ente Locale (Piano per il Diritto allo Studio) sono destinati
al reintegro del materiale di facile consumo, all’acquisto di
libri/sussidi/attrezzature e alla realizzazione di progetti di ampliamento
dell’Offerta Formativa attraverso esperti interni o reperiti tramite bando. I fondi
vengono distribuiti fra i plessi dell’I.C. con criteri proporzionali che tengono
conto del numero di alunni, ma anche di bisogni specifici e di urgenze. Per il
corrente anno scolastico la quota stanziata nel PDS per il fabbisogno di
materiali e prestazioni sarà di circa € 31 500,00, così ripartita:
scuola dell’Infanzia di Grignano: € 2 100,00
scuola primaria di Grignano: € 3 500,00
scuola Primaria di Brembate: € 11 200,00
scuola secondaria di Brembate: € 7 700,00
progetti d’Istituto: € 1 500,00
segreteria scolastica: € 5 000,00
scuola donne straniere: € 500,00
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3) I fondi erogati da privati, associazioni o sponsor, quando presenti,
permettono di realizzare progetti ed iniziative culturali rivolte alle varie
componenti scolastiche. Spesso all’erogazione di denaro si sostituisce l’offerta
di un servizio: acquisto di biglietti per trasporto o spettacoli, acquisto di
materiale didattico poi donato alla scuola, finanziamento di serate tematiche a
scopo formativo.
4) Le famiglie degli alunni sono chiamate a contribuire limitatamente alle gite
scolastiche, all’assicurazione integrativa, alle attività teatrali, al trasporto o alla
quota dovuta per la realizzazione di specifici progetti di carattere sportivo
(nuoto, corsa campestre) o culturale (KET, giochi matematici). Qualsiasi altra
iniziativa di raccolta di fondi, anche per scopi benefici, deve essere
preventivamente autorizzata dal Consiglio di Istituto.
*I criteri e le modalità per la ripartizione del FIS (Fondo dell'Istituzione
Scolastica) e per l'attribuzione degli incarichi retribuiti al personale in servizio
(docenti ed ATA) sono discussi preventivamente con le R.S.U. (cfr.
Contrattazione Integrativa di Istituto per l’anno scolastico di riferimento).
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A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
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LA MEMORIA DELLA SCUOLA
DOCUMENTARE e ARCHIVIARE…
L’I.C. di Brembate documenta le attività delle diverse scuole
attraverso:
I DOCUMENTI UFFICIALI (Progettazione, verifica, valutazione,
informazione alle famiglie)
LE VERBALIZZAZIONI di ogni incontro (OO.CC., gruppi di lavoro,
tavoli di confronto tra le diverse istituzioni,…)
LA PUBBLICAZIONE SUL SITO WEB delle informazioni di interesse
generale
IL GIORNALINO D’ISTITUTO (4 numeri l’anno a cura dei tre ordini
di scuola)
LA COLLABORAZIONE CON LA STAMPA LOCALE E PROVINCIALE
L’ARCHIVIAZIONE DI FOTO E VIDEO
MONITORARE…
In un’ottica di miglioramento del servizio e di ottimizzazione degli
investimenti e delle scelte educative e formative, vengono
somministrati questionari a vario titolo per gli alunni:
rilevazione del gradimento dei progetti di ampliamento dell’Offerta
Formativa,
rilevazione di problematiche relazionali,
rilevazione del grado di benessere a scuola,
rilevazione delle abitudini alimentari,
rilevazione in merito ad attività sportive
…e per i docenti:
rilevazione delle competenze specifiche
rilevazione dei bisogni formativi
rilevazione del gradimento dei corsi di formazione proposti
La tabulazione degli esiti e la loro lettura ed interpretazione consentono un
monitoraggio delle iniziative nel corso degli anni ed una riprogettazione
maggiormente aderente agli effettivi bisogni ed alle risposte dell’utenza.
Gli esiti vengono condivisi con il consiglio di Istituto e, laddove se ne evidenzi
l’interesse, con l’amministrazione comunale.
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Nel corso del triennio 2016 – 19 è prevista la somministrazione di questionari
di percezione anche alle famiglie degli alunni.
RENDICONTARE…
Con l’anno scolastico 2014/15 le scuole sono state chiamate a compilare il
Rapporto di Auto-Valutazione (RAV). La riflessione sulle proprie eccellenze
e criticità, la definizione di priorità di intervento hanno indotto l’I.C. di
Brembate a ripensare, riprogettare, ridefinire aspetti essenziali “dell’essere e
fare scuola”.
Le evidenze descrittive del RAV ed il bilancio delle risorse attivate rendicontano
le azioni, le scelte, la capacità di adattamento ai bisogni e la capacità di
innovazione della comunità scolastica, ma anche le zone d’ombra da illuminare
attraverso azioni e processi sempre più mirati.
Il Piano di Miglioramento - che deriva dal RAV - traccia la rotta per la
progettazione del prossimo triennio e assume il duplice ruolo di propulsore e
rampa di lancio verso la costruzione di un’offerta formativa in grado di dare
risposte ai reali bisogni di tutti gli stakeholders.
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
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GLOSSARIO
AD = ANIMATORE DIGITALE
ADHD = IPERTATTIVITÀ E DISTURBI DELL’ATTENZIONE
AE = ASSISTENTE EDUCATORE
A.Ge = ASSOCIAZIONE GENITORI
ASPP = ADDETTO AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
ATA = PERSONALE AMMINISTRATIVO, TECNICO E AUSILIARIO
BES = BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
CD = COLLEGIO DEI DOCENTI
CDC o CdC = CONSIGLIO DI CLASSE
CdI o CI = CONSIGLIO DI ISTITUTO
CNI = CITTADINANZA NON ITALIANA
CS = COLLABORATORI SCOLASTICI
CSS = CENTRO SPORTIVO STUDENTESCO
CTI = CENTRO TERRITORIALE PER L’INCLUSIONE
DES = DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI
DS = DIRIGENTE SCOLASTICO
DSA = DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO
DSGA = DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI
DVA = DIVERSAMENTE ABILI
ECDL = PATENTE EUROPEA PER L’USO DEL COMPUTER (EUROPEAN COMPUTER DRIVING LICENCE)
EE LL = ENTI LOCALI
FIS = FONDO DELL’ISTITUZIONE SCOLSTICA
FS = FUNZIONE STRUMENTALE
GLH = GRUPPO DI LAVORO DISABILITÀ
GLI = GRUPPO DI LAVORO INCLUSIONE
KET = CERTIFICAZIONE IN LINGUA INGLESE (CAMBRIDGE KEY ENGLISH
TEST)
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 -2017/18 – 2018/19
128
IC = ISTITUTO COMPRENSIVO
INDIRE = ISTITUTO NZIONALE DI DOCUMENTAZIONE INNOVAZIONE E RICERCA EDUCATIVA
INVALSI = ISTITUTO NAZIONALE PER LA VALUTAZIONE DEL SISTEMA
EDUCATIVO DI ISTRUZIONE E DI FORMAZIONE
IRC = INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA
LIM = LAVAGNA MULTIMEDIALE INTERATTIVA
MIUR = MINISTERO DELL’ ISTRUZIONE, UNIVERITÀ E RICERCA
NAI = NUOVI ARRIVI IN ITALIA
OF = OFFERTA FORMATIVA
OO CC = ORGANI COLLEGIALI
OP = ORGANICO DEL POTENZIAMENTO
PDM o PdM = PIANO DI MIGLIORAMENTO
PDP = PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
PDS = PIANO DIRITTO ALLO STUDIO
PEI = PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
PNSD = PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
POF = PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
PON = PIANO OPERATIVO NAZIONALE
PTOF = PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
RAV = RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE
RLS = RESPONSABILE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA
RSPP = RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
RSU = RAPPRESENTANZA SINDACALE UNITARIA
TIC = TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE
USR = UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE (Lombardia)
UST = UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE (Bergamo)
Piano di Miglioramento 2017/18BGIC82900C BREMBATE SOTTO
SEZIONE 1 - Scegliere gli obiettivi di processo più rilevantie necessari in tre passi
Passo 1 - Verificare la congruenza tra obiettivi di processo epriorità/traguardi
Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche (Sez.1-tab.1)
Area di processo Obiettivi di processoPriorità1 2
Curricolo, progettazione e valutazione
Condivisione di criteri di progettazione, metodi emodalità valutative da parte dei docenti dei treordini di scuola.
Sì
Implementazione della didattica per competenzenei tre ordini di scuola, favorendo la diffusionedelle prassi acquisite durante la formazione.
Sì
Progettazione condivisa in orizzontale ed inverticale tra i diversi ordini di scuola prevedendoincontri periodici fin da settembre.
Sì
Ambiente di apprendimentoPartecipare ai progetti di rete relativi a:formazione del personale, nuove tecnologie,anche applicate alla didattica per competenze,legalità, salute e tutela ambientale.
Sì
Inclusione e differenziazioneImplementare le competenze dei docenti nelrilevare, accogliere e rispondere ai bisogniemergenti degli alunni.
Sì
Continuità e orientamentoPartecipazione ai percorsi proposti dalle istituzionie dalle agenzie territoriali per favorire percorsi diorientamento.
Sì
Orientamento strategico eorganizzazione della scuola
Implementare la prassi della rendicontazione edell'autovalutazione a livello dei singoli plessi e diistituto.
Sì
Sviluppo e valorizzazione delle risorseumane
Valorizzazione delle competenze dei docenti perun maggiore utilizzo delle TIC e per una scuolasempre più inclusiva.
Sì
Passo 2 - Elaborare una scala di rilevanza degli obiettivi di processo
Calcolo della necessità dell'intervento sulla base di fattibilità ed impatto (Sez.1-tab.2)
Obiettivo di processo Fattibilità Impatto ProdottoCondivisione di criteri di progettazione,metodi e modalità valutative da partedei docenti dei tre ordini di scuola.
3 5 15
Obiettivo di processo Fattibilità Impatto ProdottoImplementazione della didattica percompetenze nei tre ordini di scuola,favorendo la diffusione delle prassiacquisite durante la formazione.
2 5 10
Progettazione condivisa in orizzontaleed in verticale tra i diversi ordini discuola prevedendo incontri periodici finda settembre.
3 5 15
Partecipare ai progetti di rete relativi a:formazione del personale, nuovetecnologie, anche applicate alladidattica per competenze, legalità,salute e tutela ambientale.
3 4 12
Implementare le competenze deidocenti nel rilevare, accogliere erispondere ai bisogni emergenti deglialunni.
3 5 15
Partecipazione ai percorsi propostidalle istituzioni e dalle agenzieterritoriali per favorire percorsi diorientamento.
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Implementare la prassi dellarendicontazione e dell'autovalutazionea livello dei singoli plessi e di istituto.
2 4 8
Valorizzazione delle competenze deidocenti per un maggiore utilizzo delleTIC e per una scuola sempre piùinclusiva.
4 5 20
Passo 3 - Ridefinire l'elenco degli obiettivi di processo e indicare i risultatiattesi, gli indicatori di monitoraggio del processo e le modalità dimisurazione dei risultati
Risultati attesi e monitoraggio (Sez.1-tab.3)
Obiettivo diprocesso Risultati attesi Indicatori di monitoraggio Modalità di rilevazione
Condivisione dicriteri diprogettazione,metodi e modalitàvalutative da partedei docenti dei treordini di scuola.
Stesura di prove egriglie divalutazione,nonchésperimentazione dirubriche valutativein rapporto adalmeno unacompetenzacondivisa perclasse d'età conmonitoraggiointermedio e finale.
Maggiore uniformità degli esitinelle classi e tra le classi.
Tabulazione e confrontodegli esiti.
Obiettivo diprocesso Risultati attesi Indicatori di monitoraggio Modalità di rilevazione
Implementazionedella didattica percompetenze nei treordini di scuola,favorendo ladiffusione delleprassi acquisitedurante laformazione.
Valorizzazione deisingoli studenti, inconsiderazionedegli stili diapprendimento edelle competenze"disciplinari " etrasversali.Aumento delnumero di alunniche raggiungonorisultati superiori al6.
Utilizzo di strumenti condivisi diprogettazione. Confronto tra glistili di insegnamento.
Progettazione disciplinaree per area. Tabulazione eraffronto degli esiti delprimo e secondoquadrimestre. Questionaridi rilevazione degli stili diapprendimento einsegnamento.
Progettazionecondivisa inorizzontale ed inverticale tra idiversi ordini discuola prevedendoincontri periodicifin da settembre.
Confronto tra idocenti condefinizione distrumenti condivisiper laprogettazione, laverifica e larendicontazione.Riduzione deiperiodi diripetizione diattività (pocomotivante per glistudenti) nelpassaggio da unordine all'altro.
Produzione di materialicondivisi e confrontabili.Varianza minima tra gli esitidelle classi in ingresso.Motivazione da parte deglistudenti.
Stesura di un curricoloverticale. Questionari dipercezione per gli studenti.
Partecipare aiprogetti di reterelativi a:formazione delpersonale, nuovetecnologie, ancheapplicate alladidattica percompetenze,legalità, salute etutela ambientale.
Sensibilizzazione epartecipazionedegli alunni adiniziative dicarattere sociale.Miglioramento delcomportamento insituazioni connessealle areeaffrontate.
Giudizio del comportamento.Gestione e sviluppo dei progettida parte delle varie classi.
Monitoraggio e rilevazionedei progressi. Questionaridi percezione.
Implementare lecompetenze deidocenti nelrilevare, accoglieree rispondere aibisogni emergentidegli alunni.
Individuazioneprecoce diproblematicherelazionali, disagiosocio-culturale edifficoltà diapprendimento.
Utilizzo degli strumenti adisposizione (modulistica eschede di osservazione per lediverse età), frequenza deimomenti di confronto con leFunzioni strumentali e lapsicopedagogista.
Completezza e correttezzadella documentazioneredatta. Censimento degliincontri.
Partecipazione aipercorsi propostidalle istituzioni edalle agenzieterritoriali perfavorire percorsi diorientamento.
Successo formativonelle scelteaderenti ai consigliorientativi.
Risultati al termine del primoanno di scuola secondaria disecondo grado in: Italiano,Matematica, Inglese,Comportamento.
Recepimento degli esiti daparte degli Istituti diIstruzione secondaria.
Obiettivo diprocesso Risultati attesi Indicatori di monitoraggio Modalità di rilevazione
Implementare laprassi dellarendicontazione edell'autovalutazione a livello deisingoli plessi e diistituto.
Implementazionedel confronto edella riflessionesulle azioniintraprese.Maggiorecollegialità daparte dei docentinelle scelte e nellefasi diprogettazione.
Incontri periodici di confrontotra insegnanti. Redazione diazioni e prove condivise.Diminuzione della varianzaall'interno delle classi e tra leclassi in esiti di prove comuniconcordate.
Verbali degli incontri.Documenti redatti per ri-progettare azionididattiche. Tabulazionidegli esiti e lettura deglistessi.
Valorizzazionedelle competenzedei docenti per unmaggiore utilizzodelle TIC e per unascuola sempre piùinclusiva.
Alfabetizzazionediffusa tra i docentidei variordini.Implementazione dellecompetenze giàesistenti.
Aumento dell'utilizzo delle TICnella didattica quotidiana.Trasversalità dell'informaticanella progettualità disciplinareed interdisciplinare.
Attestati di frequenza dicorsi specifici. Ricorso allaF.S. Informatica edall'animatore digitale perconfronto e condivisione diesperienze.
OBIETTIVO DI PROCESSO: #22359 Condivisione di criteri diprogettazione, metodi e modalità valutative da parte deidocenti dei tre ordini di scuola.
SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascunobiettivo di processo in due passi
Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effettinegativi e positivi a medio e a lungo termine
Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni (Sez.2-tab.4)
Azione previstaGarantire criteri uniformi e condivisi di valutazione.Garantire la continuità formativa e valutativa tra i tre ordinidi scuola.
Effetti positivi all'interno dellascuola a medio termine
Confronto tra docenti su pratiche valutative. Evitare ilripetersi di prove valutative al termine di un ciclo edal'inizio di quello successivo. Avvio di valutazione autenticasul processo di apprendimento.
Effetti negativi all'interno dellascuola a medio termine Non ravvisabili.
Effetti positivi all'interno dellascuola e lungo termine
Condivisione del curricolo verticale e delle rubriche per unavalutazione autentica.
Effetti negativi all'interno dellascuola e lungo termine Non ravvisabili
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimentoinnovativo
Caratteri innovativi (Sez.2-tab.5)
Caratteri innovativi dell'obiettivo
Indicare eventualiconnessioni con gli
obiettivi previsti dallaLegge 107/15, art. 1,
comma 7, selezionandouna o più opzioni
Indicare eventualiconnessioni con i principiispiratori del Movimento
delle AvanguardieEducative selezionando
una o più opzioniCostruzione di un percorsometodologico e valutativo per alunnidai 3 ai 14 anni.
SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo diprocesso individuato in tre passi
Passo 1 - Definire l'impegno delle risorse umane e strumentali
Descrivere l'impegno di risorse umane interne alla scuola (Sez.3 - tab. 6)
Figure professionali DocentiTipologia di attività Formazione a cura di colleghi competenti e autoformazione
Numero di ore aggiuntive presunte 4Costo previsto (€) 0
Fonte finanziaria Funzione docente. Formazione minima approvata dalCollegio Docenti
Figure professionali Personale ATATipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunteCosto previsto (€)Fonte finanziaria
Figure professionali Altre figureTipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunteCosto previsto (€)Fonte finanziaria
Descrivere l'impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni eservizi (Sez.3 - tab. 7)
Impegni finanziari per tipologia dispesa Impegno presunto (€) Fonte finanziaria
FormatoriConsulentiAttrezzatureServiziAltro
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività
Tempistica delle attività (Sez.3-tab. 8)
Attività Pianificazione delle attivitàSet Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
Definizione di critericondivisi divalutazione
Sì - Giallo Sì - Giallo Sì - Verde
In fase di pianificazione elencare le azioni progettate. In corso di attuazione del PdM colorare leazioni secondo legenda:
Nessuno: per annullare selezione fattaRosso: azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previstiGiallo: azione in corso/ in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusaVerde: azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamentodel raggiungimento dell'obiettivo di processo
Monitoraggio delle azioni (Sez.3-tab. 9)
Data di rilevazione 31/10/2018 00:00:00Indicatori di monitoraggio del
processo Maggiore uniformità negli esiti delle classi.
Strumenti di misurazione Tabulazione e confronto esiti.
Criticità rilevateRipetizione di prove valutative al termine di un anno edall'inizio del successivo nel passaggio da un ordine discuola all'altro.
Progressi rilevatiAdozione di criteri uniformi e condivisi di valutazione.Continuità formativa tra i tre ordini di scuola.Avvio allacostruzione di rubriche per la valutazione autentica.
Modifiche / necessità diaggiunstamenti
Aumento del numero di incontri per i docenti .Approfondimento del percorso formativo negli aspettivalutativi e metodologici.
OBIETTIVO DI PROCESSO: #22358 Implementazione delladidattica per competenze nei tre ordini di scuola, favorendola diffusione delle prassi acquisite durante la formazione.
SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascunobiettivo di processo in due passi
Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti
negativi e positivi a medio e a lungo termine
Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni (Sez.2-tab.4)
Azione prevista Formazione dei docenti dei 3 ordini di scuola esperimentazione in classe
Effetti positivi all'interno dellascuola a medio termine
Avvio della sperimentazione della didattica percompetenze.
Effetti negativi all'interno dellascuola a medio termine
E' prevedibile un'iniziale difficoltà a mettere in atto nuovemetodologie.
Effetti positivi all'interno dellascuola e lungo termine
Valorizzazione degli stili di apprendimento degli alunni edegli stili di insegnamento innovativi.
Effetti negativi all'interno dellascuola e lungo termine Non ravvisabili.
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimentoinnovativo
Caratteri innovativi (Sez.2-tab.5)
Caratteri innovativi dell'obiettivo
Indicare eventualiconnessioni con gli
obiettivi previsti dallaLegge 107/15, art. 1,
comma 7, selezionandouna o più opzioni
Indicare eventualiconnessioni con i principiispiratori del Movimento
delle AvanguardieEducative selezionando
una o più opzioniSuperamento del modello trasmissivodi insegnamento; attenzione eriflessione sugli stili di apprendimentoe di insegnamento. Valorizzazione delleattitudini degli studenti.
SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo diprocesso individuato in tre passi
Passo 1 - Definire l'impegno delle risorse umane e strumentali
Descrivere l'impegno di risorse umane interne alla scuola (Sez.3 - tab. 6)
Figure professionali DocentiTipologia di attività Corsi di formazione di Ambito
Numero di ore aggiuntive presunteCosto previsto (€) 0
Fonte finanziaria Quota associativa reti e quote di iscrizione ai corsi dalbilancio d'Istituto.
Figure professionali Personale ATATipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunteCosto previsto (€)
Fonte finanziariaFigure professionali Altre figureTipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunteCosto previsto (€)Fonte finanziaria
Descrivere l'impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni eservizi (Sez.3 - tab. 7)
Impegni finanziari per tipologia dispesa Impegno presunto (€) Fonte finanziaria
FormatoriConsulenti 0Attrezzature 0ServiziAltro 0
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività
Tempistica delle attività (Sez.3-tab. 8)
Attività Pianificazione delle attivitàSet Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
Corsi di formazioneDA DEFINIRE Sì - Giallo Sì - Giallo Sì - Verde
In fase di pianificazione elencare le azioni progettate. In corso di attuazione del PdM colorare leazioni secondo legenda:
Nessuno: per annullare selezione fattaRosso: azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previstiGiallo: azione in corso/ in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusaVerde: azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamentodel raggiungimento dell'obiettivo di processo
Monitoraggio delle azioni (Sez.3-tab. 9)
Data di rilevazione 31/10/2018 00:00:00Indicatori di monitoraggio del
processoUtilizzo di strumenti condivisi di progettazione. Confrontotra gli stili di insegnamento.
Strumenti di misurazioneProgettazione disciplinare e per aree. Tabulazione eraffronto degli esiti del primo e secondo quadrimestre.Questionari di rilevazione degli stili di apprendimento einsegnamento.
Criticità rilevate Tempistica pluriennale.
Progressi rilevatiAvvio di una progettazione per competenze in tutti gliordini di scuola e conseguente valorizzazione degli stili diapprendimento degli alunni.
Modifiche / necessità diaggiunstamenti
Valorizzazione delle proposte di formazione in retepromosse dall'Ambito.
OBIETTIVO DI PROCESSO: #22357 Progettazione condivisain orizzontale ed in verticale tra i diversi ordini di scuolaprevedendo incontri periodici fin da settembre.
SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascunobiettivo di processo in due passi
Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effettinegativi e positivi a medio e a lungo termine
Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni (Sez.2-tab.4)
Azione previstaCalendarizzazione di incontri per confronto orizzontale eprogettazione collegiale di unità di apprendimentotrasversali e/o disciplinari
Effetti positivi all'interno dellascuola a medio termine
Confronto ed apertura tra i tre ordini di scuola.Condivisione di buone prassi.
Effetti negativi all'interno dellascuola a medio termine
Incontri supplementari per i docenti. Difficoltà a coordinarsiin gruppi molto numerosi.
Effetti positivi all'interno dellascuola e lungo termine
Costruzione di unità di apprendimento condivise a livello diclassi parallele. Condivisione di progettazione percompetenza e modalità valutative.
Effetti negativi all'interno dellascuola e lungo termine Al momento non sono preventivabili.
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimentoinnovativo
Caratteri innovativi (Sez.2-tab.5)
Caratteri innovativi dell'obiettivo
Indicare eventualiconnessioni con gli
obiettivi previsti dallaLegge 107/15, art. 1,
comma 7, selezionandouna o più opzioni
Indicare eventualiconnessioni con i principiispiratori del Movimento
delle Avanguardie Educativeselezionando una o più
opzioniAttuazione del curricolo verticalemediante progettazione e sviluppo diunità di apprendimento condivise, alfine di garantire il successo formativodai 3 ai 14 anni all'interno di unpercorso di continuità educativa,metodologica e valutativa.
• Trasformare il modellotrasmissivo della scuola
SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo diprocesso individuato in tre passi
Passo 1 - Definire l'impegno delle risorse umane e strumentali
Descrivere l'impegno di risorse umane interne alla scuola (Sez.3 - tab. 6)
Figure professionali DocentiTipologia di attività Incontri collegiali e per dipartimento.
Numero di ore aggiuntive presunte 4Costo previsto (€) 0Fonte finanziaria Non necessaria
Figure professionali Personale ATATipologia di attività apertura dei locali in occasione delle assemblee
Numero di ore aggiuntive presunte 4Costo previsto (€) 0
Fonte finanziaria Non necessaria.Ore a recupero o all'interno dell'orario diservizio dei collaboratori scolastici-
Figure professionali Altre figureTipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunteCosto previsto (€)Fonte finanziaria
Descrivere l'impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni eservizi (Sez.3 - tab. 7)
Impegni finanziari per tipologia dispesa Impegno presunto (€) Fonte finanziaria
FormatoriConsulentiAttrezzatureServiziAltro
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività
Tempistica delle attività (Sez.3-tab. 8)
Attività Pianificazione delle attivitàSet Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
Incontri collegiali eper dipartimento Sì - Giallo Sì - Giallo Sì - Giallo Sì - Verde
In fase di pianificazione elencare le azioni progettate. In corso di attuazione del PdM colorare leazioni secondo legenda:
Nessuno: per annullare selezione fattaRosso: azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previstiGiallo: azione in corso/ in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusaVerde: azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamentodel raggiungimento dell'obiettivo di processo
Monitoraggio delle azioni (Sez.3-tab. 9)
Data di rilevazione 31/05/2018 00:00:00
Indicatori di monitoraggio delprocesso
Produzione di materiali condivisi e confrontabili. Varianzaminima tra gli esiti delle classi in ingresso. Motivazione daparte degli studenti.
Strumenti di misurazione Unità di apprendimento per competenze. Questionari dipercezione per gli studenti.
Criticità rilevate Incontri supplementari per i docenti. Difficoltà a coordinarsiin gruppi molto numerosi.
Progressi rilevati Confronto ed apertura tra i team e i CdC. Condivisione di unmodello di progettazione, di strategie e modalità valutative.
Modifiche / necessità diaggiunstamenti
Suddivisione del lavoro in dipartimenti per aree e/odiscipline. Necessità di prorogare il lavoro per più anniscolastici.
OBIETTIVO DI PROCESSO: #22360 Partecipare ai progetti direte relativi a: formazione del personale, nuove tecnologie,anche applicate alla didattica per competenze, legalità,salute e tutela ambientale.
SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascunobiettivo di processo in due passi
Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effettinegativi e positivi a medio e a lungo termine
Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni (Sez.2-tab.4)
Azione prevista Adesione alle proposte didattico/formative di rete da partedi classi e/o plessi o categorie (docenti, ATA)
Effetti positivi all'interno dellascuola a medio termine
Ottimizzazione delle risorse. Opportunità di confronto ecrescita.
Effetti negativi all'interno dellascuola a medio termine
Difficoltà a socializzare le esperienze formative all'internodell'I.C.
Effetti positivi all'interno dellascuola e lungo termine
Ampliamento dell'OffertaFormativa.Consolidamento/disseminazione di buone prassi.Esperienze maturate in ambiti più ampi rispetto al soloistituto di appartenenza.
Effetti negativi all'interno dellascuola e lungo termine
Rischio di adesione inerte e poco propositiva, decadutol'entusiasmo iniziale.
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimentoinnovativo
Caratteri innovativi (Sez.2-tab.5)
Caratteri innovativi dell'obiettivo
Indicare eventualiconnessioni con gli
obiettivi previsti dallaLegge 107/15, art. 1,
comma 7, selezionandouna o più opzioni
Indicare eventualiconnessioni con i principiispiratori del Movimento
delle AvanguardieEducative selezionando
una o più opzioniAttenzione verso lo sviluppo dellecompetenze di cittadinanza.
SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo diprocesso individuato in tre passi
Passo 1 - Definire l'impegno delle risorse umane e strumentali
Descrivere l'impegno di risorse umane interne alla scuola (Sez.3 - tab. 6)
Figure professionali Docenti
Tipologia di attivitàLegalità. Orientamento. Sicurezza. Primo soccorso.Didattica per competenze. Promozione alla salute. PNSD eazioni correlate. CTI zonale.
Numero di ore aggiuntive presunteCosto previsto (€)
Fonte finanziaria Quota associativa reti e quote di iscrizione ai corsi dalbilancio d'Istituto.
Figure professionali Personale ATA
Tipologia di attività Sicurezza.Primo soccorso. Aggiornamento professionalenormativo.
Numero di ore aggiuntive presunteCosto previsto (€)Fonte finanziaria
Figure professionali Altre figureTipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunteCosto previsto (€)Fonte finanziaria
Descrivere l'impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni eservizi (Sez.3 - tab. 7)
Impegni finanziari per tipologia dispesa
Impegnopresunto (€) Fonte finanziaria
Formatori Bilancio d'istituto.Consulenti 0
Attrezzature Bilancio d'istituto: spese difunzionamento.
Servizi 0Altro
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività
Tempistica delle attività (Sez.3-tab. 8)
Attività Pianificazione delle attivitàSet Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
Legalità.Orientamento. Sicurezza. Primosoccorso. Didatticapercompetenze.Promozione alla salute. PNSDe azioni correlate. CTIzonale.Aggiornamentoprofessionalenormativo.
Sì - Giallo Sì - Giallo Sì - Giallo Sì - Giallo Sì - Verde
In fase di pianificazione elencare le azioni progettate. In corso di attuazione del PdM colorare leazioni secondo legenda:
Nessuno: per annullare selezione fattaRosso: azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previstiGiallo: azione in corso/ in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusaVerde: azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamentodel raggiungimento dell'obiettivo di processo
Monitoraggio delle azioni (Sez.3-tab. 9)
Data di rilevazione 29/06/2018 00:00:00
Indicatori di monitoraggio delprocesso
Sensibilizzazione, partecipazione alunni ad iniziative dicarattere sociale e miglioramento comportamento.Implementazione della didattica per competenze.Padronanza e utilizzo procedure per la digitalizzazione.Adozioni e applicazione aggiornamenti
Strumenti di misurazioneQuestionari di gradimento per la formazione docenti/ATA.Gestione e sviluppo dei progetti da parte delle classi.Giudizio del comportamento per gli studenti e certificazionedelle competenze.
Criticità rilevate
Difficoltà a socializzare le esperienze formative (alunni,docenti, ATA). Rischio di adesione inerte e poco propositivaalle iniziative, decaduto l'entusiasmo iniziale ed il supportodegli esperti, con scarsa ricaduta in ambito didattico(docenti). Difficoltà a lasciare prassi consolidate percoordinarsi secondo le nuove procedure (ATA)
Progressi rilevati
Ottimizzazione delle risorse.Opportunità di confronto ecrescita. Ampliamento dell'Offerta Formativa.Consolidamento/disseminazione di buone prassi.Esperienze maturate in ambiti più ampi rispetto all'istitutodi appartenenza.
Modifiche / necessità diaggiunstamenti
Turn over del personale che comporta la dispersione dellerisorse. Incremento del numero di adesioni relative aipercorsi di formazione.
OBIETTIVO DI PROCESSO: #22361 Implementare lecompetenze dei docenti nel rilevare, accogliere erispondere ai bisogni emergenti degli alunni.
SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascunobiettivo di processo in due passi
Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effettinegativi e positivi a medio e a lungo termine
Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni (Sez.2-tab.4)
Azione prevista Implementazione dei percorsi formativi sui bisogni specialidegli alunni e sulle difficoltà di apprendimento.
Effetti positivi all'interno dellascuola a medio termine
Miglioramento delle competenze dei docenti nel cogliere ibisogni degli alunni. Individuazione precoce delle difficoltà.
Effetti negativi all'interno dellascuola a medio termine Non ravvisabili.
Effetti positivi all'interno dellascuola e lungo termine
Prevenzione del disagio.Confronto tempestivo con lefamiglie e gli specialisti. Prevenzione dell'insuccesso conconseguente contenimento della dispersione.
Effetti negativi all'interno dellascuola e lungo termine Non ravvisabili.
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimentoinnovativo
Caratteri innovativi (Sez.2-tab.5)
Caratteri innovativi dell'obiettivo
Indicare eventualiconnessioni con gli
obiettivi previsti dallaLegge 107/15, art. 1,
comma 7, selezionandouna o più opzioni
Indicare eventualiconnessioni con i principiispiratori del Movimento
delle AvanguardieEducative selezionando
una o più opzioniCreare competenze per incrementare ilbenessere e favorire l'apprendimentodegli alunni.
SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo diprocesso individuato in tre passi
Passo 1 - Definire l'impegno delle risorse umane e strumentali
Descrivere l'impegno di risorse umane interne alla scuola (Sez.3 - tab. 6)
Figure professionali DocentiTipologia di attività Autoformazione.
Numero di ore aggiuntive presunteCosto previsto (€)Fonte finanziaria
Figure professionali Personale ATATipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunteCosto previsto (€)Fonte finanziaria
Figure professionali Altre figureTipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunteCosto previsto (€)Fonte finanziaria
Descrivere l'impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni eservizi (Sez.3 - tab. 7)
Impegni finanziari per tipologia dispesa Impegno presunto (€) Fonte finanziaria
FormatoriConsulentiAttrezzatureServiziAltro
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività
Tempistica delle attività (Sez.3-tab. 8)
Attività Pianificazione delle attivitàSet Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
Autoformazione Sì - Giallo Sì - Giallo Sì - Giallo
In fase di pianificazione elencare le azioni progettate. In corso di attuazione del PdM colorare leazioni secondo legenda:
Nessuno: per annullare selezione fattaRosso: azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previstiGiallo: azione in corso/ in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusaVerde: azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamentodel raggiungimento dell'obiettivo di processo
Monitoraggio delle azioni (Sez.3-tab. 9)
Data di rilevazione 29/06/2018 00:00:00
Indicatori di monitoraggio delprocesso
Utilizzo degli strumenti a disposizione (modulistica eschede di osservazione per le diverse età), frequenza deimomenti di confronto con le funzioni strumentali e lapsicopedagogista.
Strumenti di misurazione Completezza e correttezza della documentazione redatta.Censimento degli incontri.
Criticità rilevate Non ravvisabili.
Progressi rilevatiIndividuazione precoce di problematiche relazionali, disagiosocio-culturale e difficoltà di apprendimento conconseguente confronto tempestivo con le famiglie e glispecialisti. Attivazione di sinergie all'interno dell'istituto.
Modifiche / necessità diaggiunstamenti
Necessità di fondi per attivare percorsi formativi specificiper gli insegnanti.
OBIETTIVO DI PROCESSO: #22364 Partecipazione aipercorsi proposti dalle istituzioni e dalle agenzie territorialiper favorire percorsi di orientamento.
SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascunobiettivo di processo in due passi
Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effettinegativi e positivi a medio e a lungo termine
Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni (Sez.2-tab.4)
Azione prevista
Progetto di orientamento ben strutturato e condottodall'I.C.di Brembate; formazione in rete per i Referentidell'orientamento. Adesione al progetto di Confindustria ealle proposte di alcuni Istituti Superiori della Provincia diBergamo.
Effetti positivi all'interno dellascuola a medio termine
Raccolta di elementi che avvalorano il consiglio orientativo.Ulteriore possibilità di confronto nella scelta della scuolasecondaria di secondo grado da parte di alunni e genitori.
Effetti negativi all'interno dellascuola a medio termine Non ravvisabili.
Effetti positivi all'interno dellascuola e lungo termine
Recepimento di dati percentualmente aderenti alla sceltaproposta dal Consiglio Orientativo al termine del 1° anno difrequenza. Raggiungimento del successo formativo altermine del primo anno di scuola secondaria di secondogrado.
Effetti negativi all'interno dellascuola e lungo termine Non ravvisabili.
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimentoinnovativo
Caratteri innovativi (Sez.2-tab.5)
Caratteri innovativi dell'obiettivo
Indicare eventualiconnessioni con gli
obiettivi previsti dallaLegge 107/15, art. 1,
comma 7, selezionandouna o più opzioni
Indicare eventualiconnessioni con i principiispiratori del Movimento
delle AvanguardieEducative selezionando
una o più opzioniNuove sinergie di rete perl'implementazione di buone prassi.
SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo diprocesso individuato in tre passi
Passo 1 - Definire l'impegno delle risorse umane e strumentali
Descrivere l'impegno di risorse umane interne alla scuola (Sez.3 - tab. 6)
Figure professionali Docenti
Tipologia di attività Raccordo con Istituti di istruzione secondaria; progetti direte; incontri con le famiglie.
Numero di ore aggiuntive presunte 54Costo previsto (€) 945Fonte finanziaria FIS
Figure professionali Personale ATATipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunteCosto previsto (€)Fonte finanziaria
Figure professionali Altre figureTipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunteCosto previsto (€)Fonte finanziaria
Descrivere l'impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni eservizi (Sez.3 - tab. 7)
Impegni finanziari per tipologia dispesa
Impegnopresunto (€) Fonte finanziaria
Formatori 0 Progetti gratuiti o di rete su fondiacquisiti co bandi pubblici.
ConsulentiAttrezzatureServiziAltro
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività
Tempistica delle attività (Sez.3-tab. 8)
Attività Pianificazione delle attivitàSet Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
Partecipazione alleproposte diorientamento
Sì - Giallo Sì - Giallo Sì - Giallo Sì - Giallo Sì - Verde
In fase di pianificazione elencare le azioni progettate. In corso di attuazione del PdM colorare leazioni secondo legenda:
Nessuno: per annullare selezione fattaRosso: azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previstiGiallo: azione in corso/ in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusaVerde: azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamentodel raggiungimento dell'obiettivo di processo
Monitoraggio delle azioni (Sez.3-tab. 9)
Data di rilevazione 31/08/2018 00:00:00
Indicatori di monitoraggio delprocesso
Risultati al termine del primo anno di scuola secondaria disecondo grado in: italiano, matematica, inglese ecomportamento/sanzioni.
Strumenti di misurazione Recepimento degli esiti da parte degli Istituti di Istruzionesecondaria.
Criticità rilevate Non rilevabili
Progressi rilevati
Successo formativo nelle scelte aderenti a consiglioorientativo ed il conseguente raggiungimento del successoformativo: oltre il 90% delle scelte confermate dal successoformativo al termine del 1^ anno di scuola secondaria di IIgrado.
Modifiche / necessità diaggiunstamenti Consolidare e potenziare la prassi.
OBIETTIVO DI PROCESSO: #22365 Implementare la prassidella rendicontazione e dell'autovalutazione a livello deisingoli plessi e di istituto.
SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascunobiettivo di processo in due passi
Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effettinegativi e positivi a medio e a lungo termine
Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni (Sez.2-tab.4)
Azione previstaProduzione di documentazione (atti generali e condivisi)modulistica, regolamenti. Utilizzo di questionari dipercezione per studenti e docenti.
Effetti positivi all'interno dellascuola a medio termine
Riflessione retroattiva su scelte operate. Progettualitàmirata. Disponibilità di materiali efficaci e condivisi.
Effetti negativi all'interno dellascuola a medio termine
Maggior carico di lavoro per i docenti (somministrazione etabulazione - formazione e numero incontri collegiali)
Effetti positivi all'interno dellascuola e lungo termine Ottimizzazione di risorse economiche ed umane.
Effetti negativi all'interno dellascuola e lungo termine Carico di lavoro per i docenti senza riscontro contrattuale.
Azione previstaConfronto e lettura di dati inerenti l'apprendimento deglialunni. Strumenti di progettazione, osservazione,rilevazione e valutazione. Revisione e aggiornamentoperiodico degli strumenti.
Effetti positivi all'interno dellascuola a medio termine
Riflessione sulle metodologie e le strategie utilizzate.Confronto tra i plessi.
Effetti negativi all'interno dellascuola a medio termine Investimento di ore per incontri di area e collegiali.
Effetti positivi all'interno dellascuola e lungo termine
Definizione di protocolli comuni, condivisione di lessico eprassi della valutazione in tutti gli ordini di scuola.
Effetti negativi all'interno dellascuola e lungo termine Al momento non ravvisabili.
Azione prevista Utilizzo Registro elettronicoEffetti positivi all'interno della
scuola a medio termineTrasparenza e rapidità del passaggio informazione neiConsigli di classe e con le famiglie.
Effetti negativi all'interno dellascuola a medio termine Costi di mantenimento.
Effetti positivi all'interno dellascuola e lungo termine
Ampia disponibilità di dati relativi a più anni scolastici percomparazioni e azioni di ri-progettazione.
Effetti negativi all'interno dellascuola e lungo termine Perdita di dati significativi.
Azione previstaEffetti positivi all'interno della
scuola a medio termineEffetti negativi all'interno della
scuola a medio termineEffetti positivi all'interno della
scuola e lungo termineEffetti negativi all'interno della
scuola e lungo termine
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimentoinnovativo
Caratteri innovativi (Sez.2-tab.5)
Caratteri innovativi dell'obiettivo
Indicare eventualiconnessioni con gli
obiettivi previsti dallaLegge 107/15, art. 1,
comma 7, selezionandouna o più opzioni
Indicare eventualiconnessioni con i principiispiratori del Movimento
delle AvanguardieEducative selezionando
una o più opzioniConsolidare la prassi della riflessione edell'autovalutazione in un'ottica diriprogettazione per il miglioramentocontinuo.
SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo diprocesso individuato in tre passi
Passo 1 - Definire l'impegno delle risorse umane e strumentali
Descrivere l'impegno di risorse umane interne alla scuola (Sez.3 - tab. 6)
Figure professionali DocentiTipologia di attività Rilevazione dati e tabulazione
Numero di ore aggiuntive presunte 40Costo previsto (€) 0Fonte finanziaria Funzione docente e Fondo dell'Istituzione
Figure professionali Personale ATATipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunteCosto previsto (€)Fonte finanziaria
Figure professionali Altre figureTipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunteCosto previsto (€)Fonte finanziaria
Descrivere l'impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni eservizi (Sez.3 - tab. 7)
Impegni finanziari per tipologia dispesa Impegno presunto (€) Fonte finanziaria
FormatoriConsulentiAttrezzatureServiziAltro
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività
Tempistica delle attività (Sez.3-tab. 8)
Attività Pianificazione delle attivitàSet Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
Monitoraggio corsi diformazione effettuatie progetti attuati
Sì - Giallo Sì - Giallo Sì - Verde
In fase di pianificazione elencare le azioni progettate. In corso di attuazione del PdM colorare leazioni secondo legenda:
Nessuno: per annullare selezione fattaRosso: azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previstiGiallo: azione in corso/ in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusaVerde: azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamentodel raggiungimento dell'obiettivo di processo
Monitoraggio delle azioni (Sez.3-tab. 9)
Data di rilevazione 29/06/2018 00:00:00
Indicatori di monitoraggio delprocesso
Incontri periodici di confronto tra insegnanti. Redazione diprocedure e prove condivise.Utilizzo di strumenti emodulistica condivisa. Diminuzione della varianzaall'interno delle classi in esiti di prove comuni concordate.
Strumenti di misurazioneVerbali degli incontri. Documenti redatti per ri-progettareazioni didattiche. Tabulazioni degli esiti e lettura deglistessi. Accessi al sito scolastico e al Registro elettronico.
Criticità rilevateIncremento del numero di incontri collegiali e diformazione. Maggior carico di lavoro per i docenti nelle fasidi somministrazione e tabulazione.
Progressi rilevati
Implementazione del confronto e della riflessione sulleazioni intraprese. Maggiore compattezza da parte deidocenti nelle scelte e nelle fasi di progettazione.Definizione di protocolli comuni, condivisione di lessico eprassi della valutazione in tutti gli ordini di scuola.Trasparenza e rapidità del passaggio di informazioni.
Modifiche / necessità diaggiunstamenti Acquisizione di competenze specifiche.
OBIETTIVO DI PROCESSO: #22366 Valorizzazione dellecompetenze dei docenti per un maggiore utilizzo delle TIC eper una scuola sempre più inclusiva.
SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascunobiettivo di processo in due passi
Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effettinegativi e positivi a medio e a lungo termine
Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni (Sez.2-tab.4)
Azione previstaFormazione del personale docente con corsi rispettosi deidiversi livelli di partenza utilizzando le competenze dellefunzioni strumentali, dell'animatore digitale e del teamdigitale.
Effetti positivi all'interno dellascuola a medio termine Maggiore utilizzo della tecnologia nella didattica.
Effetti negativi all'interno dellascuola a medio termine Non ravvisabili.
Effetti positivi all'interno dellascuola e lungo termine
Implementazione dell'utilizzo delle nuove tecnologie.Diffusione di buone prassi. Ampliamento della gamma deglistili di insegnamento con conseguente maggior rispettodegli stili di apprendimento.
Effetti negativi all'interno dellascuola e lungo termine Non ravvisabili.
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimentoinnovativo
Caratteri innovativi (Sez.2-tab.5)
Caratteri innovativi dell'obiettivo
Indicare eventualiconnessioni con gli
obiettivi previsti dallaLegge 107/15, art. 1,
comma 7, selezionandouna o più opzioni
Indicare eventualiconnessioni con i principiispiratori del Movimento
delle AvanguardieEducative selezionando
una o più opzioni
SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo diprocesso individuato in tre passi
Passo 1 - Definire l'impegno delle risorse umane e strumentali
Descrivere l'impegno di risorse umane interne alla scuola (Sez.3 - tab. 6)
Figure professionali Docenti
Tipologia di attività Formazione a cura dell'animatore digitale, della funzionestrumentale e del team digitale.
Numero di ore aggiuntive presunte 25Costo previsto (€)Fonte finanziaria MOF
Figure professionali Personale ATATipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunteCosto previsto (€)Fonte finanziaria
Figure professionali Altre figureTipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunteCosto previsto (€)Fonte finanziaria
Descrivere l'impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni eservizi (Sez.3 - tab. 7)
Impegni finanziari per tipologia dispesa Impegno presunto (€) Fonte finanziaria
FormatoriConsulentiAttrezzatureServiziAltro
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività
Tempistica delle attività (Sez.3-tab. 8)
Attività Pianificazione delle attivitàSet Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
Formazione sulle TIC Sì -Giallo
Sì -Giallo
Sì -Giallo
Sì -Giallo
Sì -Giallo
Sì -Verde
In fase di pianificazione elencare le azioni progettate. In corso di attuazione del PdM colorare leazioni secondo legenda:
Nessuno: per annullare selezione fattaRosso: azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previstiGiallo: azione in corso/ in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusaVerde: azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamentodel raggiungimento dell'obiettivo di processo
Monitoraggio delle azioni (Sez.3-tab. 9)
Data di rilevazione 29/06/2018 00:00:00
Indicatori di monitoraggio delprocesso
Aumento dell'utilizzo delle TIC nella didattica quotidiana.Trasversalità dell'informatica nella progettualità disciplinaree interdisciplinare.
Strumenti di misurazioneAttestati di frequenza di corsi specifici. Ricorso al teamdigitale, all'animatore digitale e alla funzione strumentaleper confronto e condivisione di esperienze.
Criticità rilevate Non ravvisabili.
Progressi rilevatiAumento del numero di docenti che utilizzano le nuovetecnologie. Implementazione delle competenze giàesistenti. Aumento della capacità di lettura e comprensionedi tutti i Bisogni Educativi Speciali.
Modifiche / necessità diaggiunstamenti
Acquisizione di strumentazione informatica adeguata e nonobsoleta. Implementazione delle nuove tecnologie nelladidattica.
SEZIONE 4 - Valutare, condividere e diffondere i risultati delpiano di miglioramento in quattro passi
Passo 1 - Valutare i risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi aitraguardi del RAV
Priorità 1Abbassare la percentuale di studenti che hanno lavotazione media di sei/decimi - aumentare del 5% , neltriennio, il numero di alunni con votazione media di 6/10.
Priorità 2Migliorare gli esiti invalsi di seconda e quinta della primariae delle classi terze della secondaria, allineandoli a quellidelle scuole di pari contesto socioeconomico.
La valutazione in itinere dei traguardi legati agli ESITI (Sez.4 - tab. 10)
Passo 2 - Descrivere i processi di condivisione del piano all'interno dellascuola
Condivisione interna dell'andamento del Piano di Miglioramento (Sez.4 - tab. 11)
Momenti di condivisione internaRiunioni di Staff dirigenziale allargato. Condivisionein Collegio Docenti. Condivisione in Consigliod'Istituto.
Persone coinvolte Docenti. Dirigente scolastico. Personale ATARappresentanti dei genitori.
StrumentiCircolare informativa.Discussione e presentazione negliincontri degli OO.CC. Pubblicazione sul sito dellascuola.Notiziario scolastico on line.
Considerazioni nate dallacondivisione
Alcune scaturite dalla condivisione delle priorità emerse dalRAV, altre da definirsi a fine scolastico in sede divalutazione del percorso di miglioramento.
Passo 3 - Descrivere le modalità di diffusione dei risultati del PdM siaall'interno sia all'esterno dell'organizzazione scolastica
Strategie di diffusione dei risultati del PdM all'interno della scuola (Sez.4 - tab. 12)
Metodi / Strumenti Destinatari Tempi
Assemblee dedicate.DSGA. Assistentiamministrativi. Collaboratoriscolastici.
Maggio/giugno 2018.
Presentazione in sede di Collegiodocenti. Discussione e verbalizzazionedelle osservazioni emerse. Sito websezione docenti.
Docenti Collegi Docenti di maggio egiugno 2018
Azioni di diffusione dei risultati del PdM all'esterno (Sez.4 - tab. 13)
Metodi / Strumenti Destinatari TempiConsigli di intersezione, interclasse e diclasse. Consiglio di Istituto. Sito webdell'I.C. Notiziario scolastico.
Genitori. Amministrazione comunale.Associazioni collaboranti. Maggio/giugno 2018.
Passo 4 - Descrivere le modalità di lavoro del Nucleo di valutazione
Composizione del Nucleo di valutazione (Sez.4 - tab. 14)
Nome RuoloMarilia Cattaneo Dirigente scolastico e coordinatore del NIVAnna Maria Mariani docente-referente autovalutazione
Caratteristiche del percorso svolto (Sez.4 - for. 15)
Sono coinvolti genitori, studenti oaltri membri della comunità
scolastica, in qualche fase delPiano di Miglioramento?
Sì
Se sì chi è stato coinvolto?Altri membri della comunità scolastica (Staff : FunzioniStrumentali, referenti di plesso, RLS, referenti orientamentoe bullismo, Animatore digitale.)
La scuola si è avvalsa diconsulenze esterne? No
Il Dirigente è stato presente agliincontri del Nucleo di valutazionenel percorso di Miglioramento?
Sì
Il Dirigente ha monitoratol'andamento del Piano di
Miglioramento?Sì