ISTITUTO COMPRENSIVO ALDO MORO Via Aldo Moro … · L’alunno ripete la parola mentalmente , ma...
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La pedagogia dell’attenzione da applicare con gli alunni in classe:
L’OSSERVARE e L’ASCOLTARE con intenzionalità rappresentano due atteggiamenti fondamentali alla base dell’attenzione. L’oggetto percepito deve essere colto con la disposizione
mentale (PROGETTO DI SENSO) di essere rivisto e/o risentito interiormente dal soggetto. Il soggetto deve creare le condizioni psicologiche e mentali che consentono di visualizzare una cosa
e/o di fissarla nella testa con le parole.
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L’INSEGNANTE PRIMA DI PROCEDERE ALLA SPIEGAZIONE DI NUOVE CONOSCENZE DICE AI RAGAZZI:
Osservate quello che sto per disegnare alla lavagna avendo la preoccupazione di rivederlo nella vostra mente. Poi confrontate la vostra immagine mentale con il
modello da me disegnato e se non vi corrisponde adeguatela di nuovo fino a quando essa non coincide perfettamente con lo schema da me fatto.
Ascoltatemi con la preoccupazione di ridire e rivedere mentalmente ciò che io vi dirò
e/o vi farò vedere.
Vi lascerò il tempo necessario per compiere questa evocazione mentale .
Dopo questa pausa io ripeterò lo stesso discorso affinché possiate confrontare la vostra ripetizione interiore con la mia.
Soltanto dopo aver seguito correttamente questi procedimenti mentali, l’insegnante
potrà rivolgersi agli alunni e dire
“Adesso siete stati attenti”
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Per facilitare il gesto d’attenzione occorre far uso
di mediatori verbali e/o iconici funzionali sia ai soggetti auditivi
che visivi ;
garantire agli alunni il tempo necessario per una rievocazione
auditiva e/o visiva degli elementi caratterizzanti l’unità
didattica;
verificare l’avvenuta comprensione sottoponendo agli alunni
domande ed esercizi vari (gesto della riflessione);
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Il Dialogo pedagogico per
Individuare la
madrelingua naturale
ed agire sulla causa del
problema
(disortografia,
disgrafia, ADHD)
Rafforzare la consapevolezza nell’utilizzo efficace dei vari gesti mentali degli alunni
Attenzione
Riflessione
Memorizzazione
Comprensione
Ragionamento
Immaginazione
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Dialogo pedagogico
modalità di comunicazione attiva che consente
all’insegnante di indagare le procedure mentali
utilizzate dall’alunno in un compito specifico
rendendolo consapevole delle abitudini mentali
contratte.
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Insegnante: Dimmi … che cosa ti piace fare nel
tempo libero e dove sei molto bravo?
A……………………………………………………
I: C’è una attività che ti piace fare più delle altre?
In che modo ti occupi di …
A……………………………………………………
I:Come sei venuto a conoscenza di queste particolari
informazioni …
A……………………………………………………
I:Beh sei proprio bravo … perché sai tante cose
interessanti. Senti un po’, queste notizie (…) come
hai fatto a ricordarle?
A……………………………………………………
I: Mi spieghi come fai a tenerle in testa?
I: In che modo te le ricordi?
A: Me le immagino
I: Fammi capire ad esempio quando qualcuno ti
spiega … tu l’ascolti o pensi a qualcosa?
A: Io mi immagino quello che mi dice
I: La spiegazione delle immagini avviene perché
ricordi le parole che hai sentito o la spiegazione te la
ricostruisci da solo?
A: mi ricordo le immagini e le ripenso
immaginandomele
I: Sei molto bravo a raccontarmi tutte queste cose.
Senti un po’ , quando deve scrivere una parola con la
doppia … come fai a scriverla?
L’alunno ripete la parola mentalmente , ma non
riesce a immaginarsela la ripete solamente.
Il bambino possiede una madrelingua naturale visiva
e nella scrittura utilizza un P2 auditivo e quindi la
sua disortografia è la naturale conseguenza
dell’incapacità di ricorrere a procedimenti visivi.
Occorre non accontentarsi della prima risposta, ma
“rispecchiarla”(riformularla) con parole diverse in
modo da approfondire le spiegazioni fornite
dall'alunno:
I : Se ho capito bene, mentalmente ti comporti in
modo da … Vuoi dire che quando...
Ricordarsi di gratificare:
I:Sei proprio bravo, ti stai comportando bene, sono
contento quando ti impegni per farmi capire.
Ricordarsi di indagare il significato autentico della
parola “vedere”, infatti potrebbe riferirsi alle
immagini mentali degli oggetti (P1), ma non delle
parole ( P2).
Dire al bambino che cosa ci si aspetta da
lui perché deve essere consapevole di ciò
che lo attende.
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ADDESTRAMENTO PEDAGOGICO PER IL BAMBINO VISIVO
Il bambino generalmente richiama alla mente l’immagine concettuale della parola, ma non la sua grafia. Questa incapacità è la causa dei suoi problemi ortografici. Scrivere 5/6 parole al giorno per una durata di 7/8 settimane al fine di creare una nuova abitudine mentale . Scrivere una parola dell'elenco e farla leggere tenendola davanti agli occhi finché il bambino, spontaneamente, una volta visualizzata la parola, volge lo sguardo altrove. Può aiutarsi chiudendo gli occhi e scrivere la parola in aria con il dito. Scrivere la parola su un altro foglio, senza il modello. Confrontare le parole; se sono uguali, si va avanti con la parola successiva, altrimenti si ripete l'esercizio. Ogni volta che il bambino esegue correttamente l'esercizio, deve essere gratificato; se invece c'è l'errore, far notare la difficoltà dell'esercizio e non mortificarlo. Ogni settimana l'insegnante verificherà attraverso un dettato ortografico (circa 92 parole) i progressi dell'alunno.
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ADDESTRAMENTO PEDAGOGICO PER IL BAMBINO AUDITIVO
Il bambino commenta verbalmente situazioni e fatti evocando con disinvoltura dialoghi,
discorsi, messaggi e letture. Le difficoltà ortografiche incontrate sono riconducibili alla sua
incapacità di evocare la grafia delle parole.
Spellig di 5/6 parole al giorno (vedi elenco parole allegato), per una durata di 8/9
settimane al fine di creare una nuova abitudine mentale .
Scrivere la parola in stampato maiuscolo e leggerla a voce alta ( BUE );far fare al
bambino lo spelling mentale della parola ( B-U-E )senza suono; per aiutarsi a non muovere
le labbra, può appoggiarvi sopra un dito.
IMPORTANTE: durante lo spelling mentale guardare in alto o chiudere gli occhi finché
non si visualizzano le lettere.
contemporaneamente con l'altra mano tracciare i segni grafici della parola.
Prendere un foglio e far scrivere la parola.
Se la parola non è corretta, si deve ripetere tutto il procedimento.
A parola corretta ne segue un'altra.
Ogni volta che il bambino esegue correttamente l'esercizio, deve essere gratificato; se
invece c'è l'errore, far notare la difficoltà dell'esercizio e non mortificarlo.
Ogni settimana l'insegnante verificherà attraverso un dettato ortografico (circa 92 parole) i
progressi dell'alunno. 9/14
PRESENTAZIONE DI UNA NUOVA LEZIONE
OB: Imparare a studiare in modo autonomo un argomento del libro
1 ANTICIPAZIONE DEL CONTENUTO
2 BRAINSTORMING
3 IL GESTO DELL’ATTENZIONE
4 SPIEGAZIONE CON L’UTILIZZO DI MEDIATORI ICONICI, VERBALI E ANALOGICI
5 SILENZIO EVOCATIVO
6 ESERCIZIO PRATICO SCRITTO O ORALE: LETTURA DEL TESTO, RICERCA DI PAROLE CHIAVE EVOCAZIONE IN IMMAGINI O PAROLE
7 COSTRUZIONE DELLA MAPPA CON LE PAROLE CONCETTO E /O IMMAGINI
8 VERBALIZZAZIONE DELLA MAPPA
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