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“ La cosa peggiore che si può dire ad un alunno è: hai sbagliato! La cosa migliore è chiedergli: come hai fatto?” E. V. Glaserfeld

“………. Il miglior insegnamento può essere realizzato soltanto quando vi sia un rapporto individuale e diretto fra uno studente e un buon insegnante…..una situazione in cui uno studente discute le idee, riflette sulle cose, conversa sulle cose” R.P. Feynman, R.B. Leigton, M. Sands

"Pensare è il lavoro più arduo che ci sia, ed è probabilmente questo il motivo per cui così pochi ci si dedicano”

Henry Ford

…..Speriamo

che me la cavo……..

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N. TITOLO PAG.

1

POF: che cos’è 4

Introduzione Generale 5

2 Il nostro Istituto: informazioni generali 6

Le risorse umane 8

3 Contesto socio-economico 11

Tipologie di utenza e bisogni formativi 13

4 Il modello educativo 17

Principi ispiratori 18

Gli organi collegiali 19

Commissioni e gruppi di lavoro 21

Quadro normativo 22

Una presenza storica 24

5

Aree disciplinari 26

Percorso formativo 41

Metodologie, verifica e valutazione 48

Indicatori e descrittori dei livelli di prestazione 55

Corso Serale Adulti 59

Area Disabilità 66

6 Accoglienza e integrazione degli alunni stranieri 70

I nostri progetti 71

Progetti III Area di Professionalizzazione 78

Progetti PON 2007-2013 Piano Integrato FSE – FESR 79

7 Patto Formativo 86

8 Efficacia Progetto Formativo 87

9 Allegati 88

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PIANO DELL‟OFFERTA FORMATIVA: Che cos‟è E‟ un piano:

che è pensato

che contiene realistiche previsioni (commisurate a tempi e risorse)

che è comprensibile nell‟insieme e nelle sue singole parti che consente di comprendere e comunicare l‟offerta formativa

E‟ un piano di offerta:

che muove dalla lettura e dall‟ascolto dei bisogni dei soggetti interessati

e del territorio

che propone contenuti formativi e disciplinari concreti e fruibili come servizio

che dispone di risorse sufficienti per proporsi, mantenersi, rinnovarsi che verifica periodicamente i risultati

E‟ un piano di offerta formativa:

che ha le premesse nella professionalità di chi lo propone che considera preminente la persona e offre un sapere professionale

aggiornato che propone un percorso commisurato a diversi livelli di apprendimento

che si aggiorna e sa rinnovarsi

È il documento scritto - costitutivo dell‟identità culturale e progettuale dell‟Istituto - col quale l‟Istituto rende trasparente e leggibile ciò che

fa (obiettivi cognitivi: conoscenze, competenze, capacità), perché lo fa (obiettivi formativi), come lo fa (organizzazione educativa e

didattica).

Rappresenta pertanto un punto di riferimento obbligato per:

genitori che iscrivono i figli nelle classi dell‟Istituto

alunni che fruiscono dei corsi di studio dirigente scolastico

docenti

personale ATA enti territoriali – statali o locali , pubblici o privati – che in diverse forme

si rivolgono all‟Istituto per ottenere servizi inerenti alla formazione, e libere associazioni di persone che in vario modo sono interessate ai

risultati formativi ottenuti dagli alunni che frequentano o hanno frequentato l‟Istituto.

„mondo del lavoro‟ (aziende o associazioni che si rivolgono all‟Istituto per segnalare e proporre le loro istanze di formazione specifica al

lavoro).

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Con il suo P.O.F. l‟Istituto si assume un impegno definito e circoscritto nei confronti dell‟utenza per il conseguimento del successo formativo.

La modalità con cui l‟Istituto assume le proprie responsabilità è

l‟autovalutazione.

La valutazione dei risultati del P.O.F. è compiuta non soltanto in relazione ai

risultati offerti dagli scrutini di fine anno ma anche a quelli delle analisi di tutte le attività assunte e sottoscritte.

L’Istituto informa docenti, alunni, genitori sulle sue attività e problematiche:

il dirigente con lettere circolari, comunicazioni, convocazioni; il coordinatore tramite registro di classe e comunicazioni dirette agli

alunni e ai genitori;

il consiglio di classe con sedute aperte a genitori e alunni, e attraverso la

comunicazione periodica ai genitori di alunni che presentino risultati negativi;

il docente con incontri settimanali per appuntamento con i genitori.

Come si forma il P.O.F.

Sulla base dell‟analisi sia dei bisogni formativi dei soggetti interessati e del

territorio sia delle risorse personali e materiali disponibili (o concretamente reperibili):

Il Collegio dei docenti lo elabora, tenuto conto delle scelte generali di

gestione e di amministrazione definiti dal Consiglio d‟Istituto e delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei

genitori e degli alunni, e dal personale ATA.

Il Consiglio d‟Istituto lo adotta.

L‟Istituto lo rende pubblico e, su richiesta, lo consegna agli alunni e ai

genitori all‟atto dell‟iscrizione.

Tutti gli operatori e gli utenti dell‟Istituto lo attuano.

Il Dirigente lo raccorda con gli enti locali, le istituzioni, le agenzie culturali, sociali ed economiche del territorio.

Ogni anno scolastico tutte le parti interessate dell‟Istituto lo riconsiderano alla luce dei risultati ottenuti, lo aggiornano, lo modificano

se necessario, lo propongono al Collegio dei docenti per l‟approvazione e al Consiglio d‟Istituto per l‟adozione.

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INTRODUZIONE GENERALE PRESENTAZIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Il nostro Piano dell‟Offerta Formativa vuole essere un documento che

interpreta i mutamenti e l‟evoluzione dell‟istruzione professionale, integrando le richieste e le aspettative provenienti dalla società, dalla famiglia e dagli

studenti con la specifica funzione della scuola che è quella di fornire istruzione e formazione culturale per la piena realizzazione dell‟uomo e del cittadino.

Al centro della progettazione dichiarata nel nostro P.O.F. vi è il soggetto

titolato: lo studente, con i suoi bisogni, le sue aspirazioni, il suo progetto di essere umano adulto integrato nel complesso tessuto socio – culturale della

modernità. “Progetto scuola”; “Scuola aperta”; “Scuola della progettazione”; “Educazione

permanente degli allievi e dei docenti” sono definizioni che possono avere un significato solo se le componenti interne ed esterne all‟istituzione scolastica

prendono atto della necessità di operare sinergicamente fra i rappresentanti di tutti gli interessi che sono coinvolti nell‟organizzazione del sistema educativo e

formativo. Il nostro POF vuole essere, in questa ottica, non solo uno strumento di

informazione e di comunicazione per gli studenti e le famiglie, ma anche il luogo dell‟incontro e del dialogo tra docenti e studenti – famiglie - territorio,

frutto del lavoro di un‟apposita commissione guidata dalla Funzione Strumentale.

Il documento è suddiviso in otto sezioni nelle quali vengono esposti tutti gli

aspetti che caratterizzano la scelta didattico - educativa del nostro Istituto.

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ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA

“L. SCARAMBONE”

Dirigente Scolastico: Professor Vincenzo Antonio Micia

SEDE CENTRALE

LECCE – Via Roberto Caracciolo, 30 CAP 73100

Tel. 0832 305919 – Fax 0832 305911

e-mail [email protected]

sito web www.scarambone.it

Codice Fiscale 80012110757

SEZIONE ASSOCIATA

LEVERANO – Via Filippo Turati, 83 Tel. 0832 925884 – Fax 0832 912224

Codici:

LEIS02200G IST. D'ISTRUZ. SUPERIORE L. SCARAMBONE LECCE VIA R.

CARACCIOLO 30 CON SEZIONI ASSOCIATE:LERC02201E LECCE

LERC02251X CORSO SERALE LECCE

LERF022018 LEVERANO

STRUTTURE E ATTREZZATURE DIDATTICHE

la sede centrale di Lecce dispone di: una sala per audiovisivi

4 laboratori di informatica

3 laboratori multimediali con rapporto 1/1 postazione/studente

Pacchetti applicativi di una moderna gestione aziendale, di fisica, di

matematica e di lingua

Una biblioteca

1 laboratorio multimediale per l‟attività dell‟impresa formativa simulata

Collegamento internet adsl

Cablaggio di tutte le aule e laboratori

Tre lavagne d‟aula interattive

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Tre postazioni informatiche mobili – tecnologie wirless

Una sala attrezzata per assistenza a bambini figli di studentesse madri

L‟attività di Educazione fisica si pratica nel centro CONI di Lecce in orario

diurno

la sezione associata di Leverano dispone di:

1 laboratorio multimediale

Collegamento Internet

Palestra attrezzata

Biblioteca

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LE RISORSE UMANE A. S. 2008/09

COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Carullo Rossella Collaboratore Vicario

Prof. Marsano Oronzo Collaboratore

Prof.ssa Faggiano Anna Rita Direttore della Sez. Associata di Leverano

Prof.ssa Zappa Adriana Responsabile Corso Serale per Adulti

STAFF DI PRESIDENZA

Prof.ssa Carullo Rossella Collaboratore Vicario

Prof. Marsano Oronzo Collaboratore

Prof.ssa Faggiano Anna Rita Direttore della Sez. Associata di Leverano

Prof.ssa Zappa Adriana Responsabile del Corso Serale per Adulti

Prof.ssa Zappa Adriana Funzione Strumentale Area 1

Predisposizione, gestione, monitoraggio POF

Prof. Cupiraggi Massimo Funzione Strumentale Area 2

Sostegno al lavoro dei docenti

Prof.ssa Botonico Alessandra Funzione Strumentale Area 3

Interventi e Servizi per gli studenti

Orientamento

Prof. Coluccia Giulio Funzione Strumentale Area 4

Realizzazione di progetti formativi

d‟intesa con enti ed istituzioni esterne.

COMMISSIONE ELABORAZIONE ORARIO DELLE LEZIONI Prof. Cupiraggi Massimo Sede Centrale di Lecce – Diurno e Serale

Prof. Lauretti Filiberto Sez. Ass. di Leverano

COORDINATORI DEI CONSIGLI DI CLASSE Sede Centrale Lecce

CLASSE PROF. CLASSE PROF.

1A BEA Olita Gilberto 1-2C BEA Mc Mullin Joan

2A BEA Olita Gilberto 1D OSS Lauretti Filiberto

3A OIT Fedele Luigi 2D OSS Arseni Salvatore

3BOGA Coluccia Giulio 3C OGA Elia Pierina

4A TST Zappa Adriana 3D OSS Scorrano Francesca

4B TGA Calasso Maria Francesca 4C TGA Cupiraggi Massimo

5A TST Caiulo Anna Marta 4D TSS Leuci Maria Rosaria

5B TGA Licci Claudio 5C TGA Zellino Antonio

5D TSS Cappiello Gabriella

3 E OIT Arseni Salvatore

Sezione Associata Leverano

1A OSS De Matteis Maria Angela

3A OSS Pagliara Giovanni

5A TSS Faggiano Anna Rita

DIPARTIMENTI Discipline Coordinatori

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DISCIPLINARI

1 Dipartimento Italiano, Storia, Geografia, Storia

dell‟Arte, Religione, Musica

Olita Gilberto

2 Dipartimento Matematica e Informatica Coluccia Giulio

3 Dipartimento Psicologia e Scienze dell‟educazione,

Educazione fisica, Metodologie

operative, Diritto, Scienze della Terra,

Anatomia, Cultura Medico-Sanitaria

Scorrano Francesca

4 Dipartimento Economia aziendale e Turistica, Diritto,

Tecnica amministrativa

Rizzo Mario

5 Dipartimento Musica, Lingue Straniere Zappa Adriana

6 Dipartimento Gruppo H Calasso Maria Francesca

GRUPPO Di Gi Scuola

Coordinatore Coluccia Giulio

DOCENTI BIENNIO ITALIANO E MATEMATICA BIENNIO

COORDINATORI TERZA AREA DI PROFESSIONALIZZAZIONE Prof. Marzano Oronzo Responsabile organizzazione ed

attuazione

Prof.ssa Faggiano Anna Rita Coordinatrice Sez. Ass. Leverano

TUTOR TERZA AREA DI PROFESSIONALIZZAZIONE CLASSI

Sede Centrale

Lecce

PROF. CLASSI

Sez. Ass.

Leverano

PROF.

4A TST Fedele Luigi

5A TSS Faggiano Anna Rita

4B TGA Marsano Oronzo

4C TGA Leuci Maria Rosaria

4D TSS Cappiello Gabriella

5A TST Zappa Adriana

5B TGA Licci Claudio

5C TGA Cupiraggi Massimo

5D TSS Scorrano Francesca

COMMISSIONE ELETTORALE COMPONENTE NOME FUNZIONE

DOCENTI Prof. Olita Gilberto Presidente

DOCENTI Prof. ssa Caiulo A. Marta Componente - Segretario

ATA Ass. Tec. Arnò Vincenzo Componente

ALUNNI Sig.na Calò Roberta Componente

GENITORI Sig. Calò Antonio Componente

COMMISSIONE ORIENTAMENTO

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Botonico Alessandra Marsano Oronzo

Cappiello Gabriella Olita Gilberto

Carullo Rossella Calasso Maria Francesca

Arseni Salvatore Taurino Alessandro

Lauretti Filiberto Zappa Adriana

COMMISSIONE POF Carullo Rossella Arseni Salvatore

Leuci M. Rosaria Faggiano Anna Rita

Marsano Oronzo Zappa Adriana

Olita Gilberto Cappiello Gabriella

RESPONSABILI DI LABORATORIO N. 4 - 10 – Prof. Marsano Oronzo N. 20 – Prof. Licci Claudio

N. 9 – Prof. Cupiraggi Massimo Leverano – Prof. Lauretti Filiberto

RESPONSABILE BIBLIOTECA Prof.ssa Carullo Rossella

RESPONSABILI VIGILANZA DIVIETO FUMO Prof. Olita Gilberto - Lecce Diurno Prof.ssa Faggiano Anna Rita – Leverano

Prof. Zappa Adriana – Lecce Serale

COORDINATORI GRUPPO H SEDE CENTRALE LECCE SEZ. ASS. LEVERANO

Prof.ssa Bruzzese Rita Prof.ssa Calasso M. Francesca

COMITATO VALUTAZIONE DOCENTI COMPONENTI EFFETTIVI COMPONENTI SUPPLENTI

Prof.ssa Caiulo Anna Marta Prof. Cupiraggi Massimo

Prof.ssa Carullo Rossella Prof.ssa Scorrano Francesca

Prof.ssa Faggiano Anna Rita

Prof. Marsano Oronzo

RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA SEDE CENTRALE LECCE SEZ. ASS. LEVERANO

Prof. Cupiraggi Massimo Prof.ssa Faggiano Anna Rita

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CONTESTO SOCIO ECONOMICO E CULTURALE POSIZIONE GEOGRAFICA: LECCE E LA SUA PROVINCIA Lecce, provincia della Puglia, regione meridionale dell‟Italia ,è il capoluogo del Salento. La

provincia di Lecce comprende 97 comuni e si identifica con la porzione terminale della Penisola

Salentina.

L'AGRICOLTURA PUNTI DI FORZA

Elevata diversità biologica delle aree

naturali del territorio

Aumento significativo delle

esperienze di produzione biologica

nei comparti tradizionali

Pregio delle produzioni olivicole e

degli impianti di produzione

Consistente presenza di vini DOC e

IGT

PUNTI DI DEBOLEZZA

Eccessiva frammentazione aziendale

Riduzione delle superfici coltivate

Degrado ambientale dei sistemi agricoli

Ridotto ricambio generazionale alla giuda delle

aziende

Sottocapitalizzazione delle aziende

Esiguo numero di prodotti a denominazione di

origine

Scarso peso del comparto zootecnico

Carenza di risorse idriche

IL SISTEMA MANIFATTURIERO PUNTI DI FORZA

Tradizione produttiva

Imprenditorialità consolidata

Buone capacità manifatturiere

Dinamicità delle imprese

Propensione ad operare sui

mercati esteri

PUNTI DI DEBOLEZZA

Modesta dimensione media delle imprese

Quota elevata di produzione medio bassa

Capacità commerciale limitata

Potere di mercato molto scarso

Modesta propensione all'innovazione

Inadeguatezza delle infrastrutture primarie

nelle aree per gli insediamenti produttivi

Carenza di strumenti finanziari a sostegno del

sistema produttivo

Bassa professionalità delle risorse presenti sul

territorio

IL SISTEMA TURISTICO PUNTI DI FORZA

Patrimonio naturale paesaggistico

ed elevato potenziale di

attrazione turistica

Litorali e acque di balneazione

caratterizzate da elementi di

assoluta unicità

Eterogeneità della struttura

morfologica del territorio.

Patrimonio artistico e culturale

caratterizzato da un ottimo grado

di conservazione e da un

impareggiabile valore storico

Ottima tradizione

enogastronomica

Presenza di una serie di centri

storici di elevato pregio artistico

localizzati nelle zone costiere

Integrabilità di forme diverse di

offerta turistica

PUNTI DI DEBOLEZZA

Offerta turistica insufficientemente sviluppata

(strutture e professionalità)

Estrema stagionalità della domanda

Politiche di promozione e di comunicazione

turistica insufficiente

Inefficienza dei tradizionali strumenti di

commercializzazione dei prodotti turistici

soprattutto nei confronti della domanda estera

Dotazione minimale di infrastrutture orientate

ai bisogni turistici

Cultura dell'accoglienza non sufficientemente

sviluppata

Prodotti e iniziative non integrati in un sistema

turistico in grado di valorizzare tutte le risorse

del territorio

Tessuto imprenditoriale nel settore turistico

eccessivamente frammentato e sommerso

Scarsa integrazione tra i beni culturali disponibili

e le attività economiche, soprattutto artigianali

ANALISI DEL TERRITORIO (punti di forza e di debolezza)

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ed artistiche, direttamente connesse alla loro

valorizzazione e tutela

Nel territorio sono presenti:

Centri di servizi (sanitari, sportivi, culturali, sociali, ecc.)

Agenzie Formative

Strutture di accoglienza

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Tipologie di utenza e bisogni formativi del territorio

L‟ISISS “L.Scarambone” di Lecce è collocato in un‟area centrale

urbana facilmente raggiungibile mediante mezzi di trasporto pubblici

(stazione ferroviaria distante circa 300 metri, fermate di linee urbane e extraurbane) in un edificio storico, con annessa la Biblioteca

provinciale, a poche decine di metri dal rettorato, a poca distanza dai principali monumenti ed edifici di interesse storico-artistico e

culturale e dalle sedi delle amministrazioni comunale e provinciale.

Sede di Lecce

Le principali aree di provenienza degli studenti oltre a Lecce, sono: Arnesano, Carmiano, Cavallino, Lequile, Monteroni, Novoli, San Cesario, San Donato,

Soleto, Squinzano, Surbo, Trepuzzi, Ugento, Veglie, Vernole. Dalle indagini conoscitive condotte mediante questionari “Per conoscerci

meglio” e “Per conoscere le nostre difficoltà nella scuola”, somministrati agli allievi delle I e II classi, si evince quanto segue:

- La valutazione globale della scuola media di provenienza non sempre stata armonizzata con le capacità e abilità possedute dagli studenti;

- La preparazione culturale di base necessita di una integrazione per

essere consona agli indirizzi di studio della scuola - Il contesto culturale di provenienza è costituito da variegate situazioni

socioeconomiche in genere modeste - Gli alunni vivono in genere la realtà scolastica in modo positivo

- La maggior parte di essi predilige le materie tecnico-pratiche - La partecipazione attiva e costante al dialogo scolastico è considerata

dagli alunni un fattore di crescita umano e sociale - L‟indirizzo scolastico è stato scelto dagli alunni per le possibilità di

immediato inserimento nel mondo del lavoro. Nel piano dell‟offerta formativa dell‟Istituto è inoltre inserito il corso serale per

adulti. Gli utenti del corso serale sono: lavoratori che necessitano di riqualificare la propria posizione professionale anche attraverso il

conseguimento di un diploma; disoccupati alle prese con le difficoltà di inserimento (o di reinserimento) nel mondo del lavoro; giovani già occupati o

in attesa di prima occupazione, che intendono riprendere un percorso

scolastico precocemente abbandonato; adulti che sentono il bisogno di un arricchimento culturale, anche attraverso lo studio di singole discipline.

giovani adulti che, non avendo avuto, per vari motivi, la possibilità di concludere gli studi in età scolare, desiderano conseguire un diploma.

Sede di Leverano

Prevalentemente femminile, l‟utenza proviene da bacini demografici che

travalicano i confini territoriali distrettuali. Le maggiori aree di provenienza, oltre a Leverano sono: Campi Salentina, Carmiano, Copertino, Guagnano,

Porto Cesareo, Salice Salentino, San Pietro in Lama Trepuzzi e Veglie.

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Le caratteristiche generali dell‟utenza degli alunni sono le seguenti:

- Sufficiente possesso delle abilità di base

- Consapevolezza che la propria scelta scolastica è un passaggio

necessario per l‟accesso al mondo del lavoro In una società caratterizzata da momenti di forte transizione e veloci

trasformazioni del tessuto sociale e delle dinamiche produttive e dei servizi, il nostro Istituto ha individuato degli ambiti in cui investire per il futuro:

- promozione di cultura e di impegno civico che sviluppi una competenza professionale eticamente responsabile e un sapere teorico consapevole

del mondo, della società e della cittadinanza; - formazione di figure professionali, flessibili e competenti, capaci di

adeguarsi ai cambiamenti organizzativi e tecnologici del mondo del lavoro;

- utilizzo e valorizzazione delle risorse ambientali del territorio e del paese in generale in un'ottica di promozione turistica;

- preparazione professionale mirata alla formazione di competenze nei servizi aziendali e commerciali anche attraverso l'utilizzo delle più

moderne tecnologie e delle lingue straniere;

- formazione degli operatori in campo sociale, nel quale i problemi posti dall'invecchiamento della popolazione, da situazioni di disagio, dalle

trasformazioni della famiglia, richiedono sempre nuove capacità progettuali.

Il nostro Istituto dimostra una buona corrispondenza tra la sua offerta

formativa e il fabbisogno del contesto socio-economico , intercettando le aspettative di un numero crescente di adolescenti e adulti dell‟area salentina.

Il contesto di riferimento, a livello produttivo è quello della piccola impresa, in espansione sul nostro territorio, dove forte è l‟esigenza di competenze

tecniche aggiornate nei vari settori della nostra economia. La nostra scuola si può pertanto considerare come sede privilegiata della formazione dei cittadini;

offre percorsi sempre più funzionali e un positivo inserimento dei diplomati nel mondo del lavoro; accresce la flessibilità dei percorsi interni agli indirizzi per

tenere il passo con l‟evoluzione del mercato del lavoro e della realtà socio-

economica del Salento. Oggi, il nostro istituto ha una struttura articolata su tre indirizzi: aziendale,

turistico e dei servizi sociali che prevede un biennio comune, un monoennio per il conseguimento della qualifica in Operatore della Gestione Aziendale e in

Operatore per i Servizi Turistici ed un biennio post – qualifica di Tecnico della Gestione Aziendale e Tecnico dei Servizi Turistici, un biennio comune, un

monoennio per il conseguimento della qualifica di o Operatore dei Servizi Sociali ed un biennio post.qualifica di Tecnico dei Servizi Sociali. I programmi

totalmente rivisti nel quadro di un potenziamento della preparazione di base e delle competenze e capacità professionalizzanti vedono nel biennio post –

qualifica un‟integrazione tra scuola, formazione professionale e mondo del lavoro con l‟attuazione della cosiddetta terza area di professionalizzazione.

La storia degli ultimi anni, causa il taglio progressivo dei finanziamenti, ha mostrato qualche crepa, anche se indubbiamente l‟esperienza dell‟Istituto ha

visto il consolidarsi del rapporto con il mondo del lavoro e della Formazione

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Professionale, una crescente attenzione alla realtà dello sviluppo locale e agli aspetti essenziali della

cultura professionale di settore.

La scuola per effetto dei vari piani di razionalizzazione del sistema scolastico è passata da situazioni macroscopiche a situazioni microscopiche per quanto

attiene i corsi diurno di Lecce e Leverano, mentre sono in forte crescita iscrizioni e frequenza nel corso serale nella sede del capoluogo.

Purtroppo occorre rilevare che a questo sviluppo di utenza non è corrisposto un adeguato sviluppo della struttura..

Il nostro Istituto vive, anche quest‟anno, tutti i problemi che comporta un edificio storico che avrebbe necessità di interventi strutturali decisi

comportando in tal modo disagi per l‟utenza. Eppure l‟ISISS ha, oggi come nel passato un ruolo importante nel territorio, perché costituisce, con la possibilità

di una qualifica in terza e un post qualifica successivo in logico sviluppo, un‟ opportunità per molti che non avrebbero intrapreso un percorso scolastico più

impegnativo in partenza, ma che, dopo un cammino triennale, cresciuti in autostima e potenziate le proprie capacità si vedono aperta la strada per la

prosecuzione degli studi.

Proprio per questo l‟attività didattica nel biennio (il monoennio ha carattere chiaramente professionalizzante) ha una valenza fortemente orientativa, volta

a supportare fragilità (la maggior parte dei nostri iscritti in prima presenta giudizi di sufficiente e/o buono, contenendo la dispersione ma è anche

indirizzata a promuovere capacità e favorire l‟individuazione di personali progetti professionali. Attività di orientamento, riorientamento, recupero

disciplinare, esperienze di tirocinio della transizione tra educazione e mercato del lavoro, attività di formazione in collaborazione con enti esterni sono alcune

delle opportunità che il nostro Istituto offre in risposta alle esigenze di utenti e territorio.

In base alla normativa sopra richiamata, l‟Istituto progetta in ampia autonomia gli aspetti didattici, metodologici e organizzativi della propria

offerta formativa, indirizzandola anche a nuovi utenti (per esempio, corsi post-diploma di perfezionamento e specializzazione) sulla base dei bisogni formativi

che emergono dal territorio.

Inoltre, occorre prestare un particolare impegno per migliorare il successo formativo, inteso come corrispondenza tra le potenzialità di ciascuno e i

risultati che egli ottiene, realizzando percorsi di apprendimento i cui tempi e traguardi siano proporzionati agli alunni cui si rivolgono.

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IL MODELLO EDUCATIVO

L‟Istituto si propone di offrire una scuola che, insieme alla famiglia e alle

altre agenzie educative presenti sul territorio, sappia contribuire, attraverso

il pluralismo delle proposte culturali e la dialettica democratica, alla crescita umana e culturale degli alunni, i quali devono avere non solo la possibilità

di acquisire informazioni e abilità, ma anche quella di costruire autonomamente la loro personalità. Per migliorare gli effettivi livelli di

apprendimento degli alunni il Collegio Docenti può rimodulare gli attuali

programmi e percorsi didattici. Questa è la funzione innovativa più incisiva che le norme sull‟autonomia assegnano al Piano dell‟offerta formativa, che

non deve delineare ipotesi o intenzioni, ma precisi contenuti operativi. L‟Istituto si propone di garantire il successo formativo degli alunni

attraverso l‟attuazione dei seguenti principi-guida:

1.Favorire lo star bene a scuola di tutti gli studenti; nelle classi iniziali deve essere prestata particolare attenzione all‟accoglienza

2.Valorizzare pienamente le qualità individuali e la personalità di ogni studente, nel rispetto delle identità personali, sociali, culturali e

professionali dei singoli; ciò richiede azioni finalizzate a:

· favorire l‟inserimento e l‟integrazione degli alunni in situazione di handicap

· favorire l‟inserimento e l‟integrazione degli alunni stranieri · fornire adeguate attività di sostegno e recupero, anche personalizzate,

agli alunni in difficoltà, allo scopo di contenere la dispersione scolastica

· offrire percorsi di approfondimento capaci di stimolare l‟eccellenza 3.Consentire agli studenti di scegliere consapevolmente il proprio percorso

formativo attraverso efficaci attività di orientamento, con riferimento sia alla scelta tra i diversi indirizzi sia a quella tra prosecuzione degli studi e

inserimento nel mondo del lavoro

4.Educare alla socializzazione, alla convivenza democratica e alla tolleranza, per preparare i giovani ad una sempre più ampia integrazione

europea e ad una società sempre più multiculturale 5.Fornire agli alunni strumenti culturali e capacità critiche che permettano

loro di interpretare autonomamente la realtà e di orientarsi

positivamente nelle scelte personali 6.Offrire agli alunni, oltre alle conoscenze e competenze necessarie per

l‟oggi, anche la capacità di autoaggiornarsi per poter affrontare positivamente, in futuro, l‟innovazione tecnologica e l‟evoluzione sociale;

in questo ambito, è importante fornire loro adeguate competenze nel

campo delle lingue straniere e delle tecnologie informatiche 7.Consentire un ingresso consapevole e qualificato nel mondo del lavoro

attraverso efficaci attività di raccordo tra la scuola e le varie realtà lavorative, da attuare sia nell‟ambito scolastico sia presso le aziende e gli

enti del territorio (stages).

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PRINCIPI ISPIRATORI DEL NOSTRO ISTITUTO

Il nostro Istituto pone al centro della sua attività, dei suoi organismi e del personale operante, gli STUDENTI con i loro bisogni educativi, cognitivi e relazionali.

CONSIGLIO DI

CLASSE

GIUNTA

ESECUTIVA

CONSIGLIO ISTITUTO

DIRIGENTE

DOCENTI

GENITORI

STUDENTE

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I Protagonisti dell‟azione educativa e gli organi collegiali

Studenti

Gli studenti sono i protagonisti primari del cammino culturale e professionale proposto dalla scuola. Vengono, perciò, invitati alla partecipazione e all‟at

tuazione di tale cammino nelle forme rese progressivamente possibili dal maturare dell‟età.

La scuola, da parte sua, riconosce gli studenti come soggetti responsabili della propria crescita umana.

Rispetta i loro tempi d‟assimilazione sia in rapporto alle mete educative generali sia in rapporto a quelle specifiche delle diverse discipline.

Dirigente Scolastico

E' il garante unico della qual ità del servizio scolastico e dei rapporti tra i

soggetti coinvolti nel processo educativo-formativo. Coordina le attività di tutti gli organi

Controlla i processi avviati Organizza le risorse umane e finanziarie

Docenti

Provvedono alla programmazione della disciplina tenendo conto dei programmi ministeriali, degli orientamenti e delle direttive dei coordinamenti di area o di

disciplina, del P.O.F. ,su misura della classe, dopo un accertamento del livello di partenza.

Progettano i percorsi formativi e si impegnano a migliorare le competenze richieste dal loro lavoro, attraverso un cammino di formazione permanente.

Possiedono una competenza professionale di tipo culturale e una competenza di tipo organizzativo, all‟interno della quale acquista particolare importanza la

capacità di programmazione personale e collegiale, che va vista come un

momento importante della gestione e dell‟innovazione dei processi scolastici. Promuovono percorsi di recupero, sostegno e approfondimento,

individualizzati e/o di gruppo, attraverso attività curricolari ed extracurricolari.

Genitori

I genitori rimangono i primi responsabili dei figli. Pertanto devono sentirsi

coinvolt i nella loro istruzione, informandosi del percorso sco lastico, dei risultati

consegui ti e delle difficoltà incontrate. In tal senso è indispensabile la loro partecipazione alle attività educative, sia attraverso incontri periodici con i

singoli docenti, sia attraverso la partecipazione agli organi collegiali.

Organi Collegiali

Gli organi collegiali sono:

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il Consiglio d‟Istituto: è l‟organo di autogoverno della Scuola e, nell‟ambito dei limiti previst i dalla legge, ha potere deliberante per quanto attiene

l‟organizzazione e la programmazione della vita della scuola, nei limiti delle

disponibilità di bilancio; la Giunta esecutiva: ha il compito di preparare i lavori del Consigl io d‟

Istituto e di proporre le relative delibere;

il Collegio Docenti:

ha potere deliberante in materia di funzionamento didatt ico È sede di sintesi del lavoro collegiale di programmazione educativa e di

formalizzazione del P.O.F.

Definisce le linee generali dell‟intervento didattico-formativo e i criteri di carattere metodologico-procedurale.

Delinea le finalità del processo didattico e gli obiettivi formativi; indica le strategie educative generali, i metodi e le tecniche di insegnamento.

Prevede, nell‟ambito della programmazione educativa da effettuarsi all‟inizio, duranre e alla fine dell‟anno scolastico, l‟organizzazione degli interventi

didattico-integrativi a favore degli alunni per i quali siano stati proposti debiti formativi.

Definisce e convalida il P.O.F. e il Piano annuale delle attività.

il Consiglio di classe:

ha il compito di raccogliere i dati concernenti la classe per individuarne la composizione socio-culturale e la provenienza geografica. Individua a

modificazione della classe negli anni avvenuta attraverso abbandoni,

trasferimenti, accorpamenti ecc. Programma le attività curricolari, integrative, le visite d‟Istruzione, le lezioni

esterne ed ogni altra attività formativa. Gestisce e sorveglia l‟andamento didattico della classe.

Traduce in obiettivi trasversali da perseguire attraverso le discipline le finalità generali e gli obiettivi formativi deliberati dal Collegio dei docenti.

Realizza il raccordo tra obiettivi trasversali e obiettivi disciplinari. Procede a verifiche del lavoro svolto in relazione agli obiettivi prefissati.

Attua la partecipazione dei genitori e degli alunni (nei Consigli di classe aperti) alla vita della comunità scolastica attraverso lo scambio di

informazioni, opinioni, esperienze Attraverso il coordinatore, informa i genitori della situazione generale della

classe, individua strategie di sostegno e di recupero. Avanza proposte di carattere disciplinare, interdisciplinare, di

sperimentazione, ecc.

In aggiunta a questi organismi ufficiali sono previste assemblee dei genitori

e degli studenti.

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Le Commissioni e i gruppi di lavoro

L‟organizzazione didattica dell‟Istituto si completa attraverso le Commissioni di

lavoro e i Docenti referenti in relazione a specifici campi di intervento stabiliti dal P.O.F. Le commissioni sono coordinate o dalle Funzioni Obiettivo o da

docente delegato dal Preside.

Commissione P.O.F., Carta dei servizi e Regolamento d‟Istituto

(I Docenti vengono nominati dal Collegio)

Elabora il P.O.F. Stila il Regolamento di Istituto

Procede alle necessaria revisioni dei documenti citati.

Commissione Orientamento - Dispersione e della Salute Predispone test e prove attitudinali e ne elabora i risultati

Organizza incontri con esperti esterni e segue gli allievi nella fase della scelta

Promuove la conoscenza delle opportunità offerte dall‟Istituto ed effettua interventi informativi presso le scuole Medie di Primo grado

Procede ad un costante monitoraggio dei risultati scolastici, delle assenze e dei comportamenti a rischio

Organizza e promuove l‟attività del C.I.C.

Propone iniziative idonee a combattere il fenomeno della dispersione.

Commissione viaggi di istruzione, scambi culturali e visite guidate Individua possibili visite in relazione agli obiettivi formativi della scuola

Elabora progetti e attiva contatti con soggetti esterni

Commissione Orario Elabora l‟orario scolastico secondo le esigenze della flessibilità.

Coordinatore del corso serale

Le attività del corso serale sono coordinate da un docente nominato dal Dirigente Scolastico.

Coordinatori/trici di asse o di disciplina

Rappresentano lo strumento primo per tradurre in percorsi disciplinari-

formativi le linee generali di indirizzo deliberate dal Collegio dei docenti. Progettano pertanto - su specifici segmenti di area e in particolare in relazione

alle prestazioni degli alunni - contenuti, metodologie e tecniche di insegnamento/apprendimento, verifiche.

Operano scambi di esperienze e di informazioni; propongono materiali utili all‟apprendimento, alle verifiche in itinere, alle simulazioni della „terza prova‟,

alla valutazione; stabiliscono criteri comuni nella somministrazione delle prove di verifica; definiscono le linee di intervento nelle aree di progetto e nell‟area

di approfondimento.

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QUADRO NORMATIVO La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le

condizioni che rendano effettivo questo diritto.

Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o

spirituale della società.

Art. 9 della Costituzione Italiana La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e

tecnica [cfr. artt. 33, 34].

Articolo 33 della Costituzione Italiana L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento.

La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.

Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.

La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono

la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali.

E` prescritto un esame di Stato per l'ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l'abilitazione all'esercizio

professionale. Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi

ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato.

Art. 34 della Costituzione Italiana La scuola è aperta a tutti.

L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i

gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle

famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.

Articolo 38 della Costituzione Italiana

Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all'assistenza sociale.

I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso

di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria. Gli inabili ed i minorati hanno diritto all'educazione e all'avviamento

professionale. Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o

integrati dallo Stato. L'assistenza privata è libera.

Art. 3 Decreto del Presidente della Repubblica n.275 - 8/03/99

Definizione del Piano dell‟Offerta Formativa in Regolamento recante norme in

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materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi dell'art.21, della legge 15

marzo 1999, n.59

(Piano dell'offerta formativa)

Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue

componenti, il Piano dell'offerta formativa. Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni

scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro

autonomia. Il Piano dell'offerta formativa è coerente con gli obiettivi generali ed educativi

dei diversi tipi e indirizzi di studi determinati a livello nazionale a norma dell'articolo 8 e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico

della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche,

anche di gruppi minoritari, e valorizza le corrispondenti professionalità. Il Piano dell'offerta formativa è elaborato dal collegio dei docenti sulla base

degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di

gestione e di amministrazione definiti dal consiglio di circolo o di istituto, tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle

associazioni anche di fatto dei genitori e, per le scuole secondarie superiori, degli studenti. Il Piano è adottato dal consiglio di circolo o di istituto.

Ai fini di cui al comma 2 il dirigente scolastico attiva i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche

operanti sul territorio. Il Piano dell'offerta formativa è reso pubblico e consegnato agli alunni e alle

famiglie all'atto dell'iscrizione.

Art. 21 Legge 59/97 Autonomia Scolastica L'autonomia organizzativa è finalizzata alla realizzazione della flessibilità, della

diversificazione, dell'efficienza e dell'efficacia del servizio scolastico, alla integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, all'introduzione

di tecnologie innovative e al coordinamento con il contesto territoriale.

Essa si esplica liberamente, anche mediante superamento dei vincoli in materia di unità oraria della lezione e dell'unitarietà del gruppo classe e delle

modalità di organizzazione e impiego dei docenti, secondo finalità di ottimizzazione delle risorse umane, finanziarie, tecnologiche, materiali e

temporali, fermi restando i giorni di attività didattica annuale previsti a livello nazionale, la distribuzione dell'attività

didattica in non meno di cinque giorni settimanali, il rispetto dei complessivi obblighi annuali di servizio dei docenti previsti dai contratti collettivi che

possono essere assolti invece che in cinque giorni settimanali anche sulla base di un'apposita programmazione plurisettimanale.

L'autonomia didattica è finalizzata al perseguimento degli obiettivi generali del sistema nazionale di istruzione, nel rispetto della libertà di insegnamento,

della libertà di scelta educativa da parte delle famiglie e del diritto ad apprendere. Essa si sostanzia nella scelta libera e programmata di

metodologie, strumenti, organizzazione e tempi di insegnamento, da adottare

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nel rispetto della possibile pluralità di opzioni metodologiche, e in ogni iniziativa che sia espressione di libertà progettuale, compresa l'eventuale

offerta di insegnamenti opzionali, facoltativi o aggiuntivi e nel rispetto delle

esigenze formative degli studenti. A tal fine, sulla base di quanto disposto dall'art.1, comma 71, della

legge 23 dicembre 1996, n.662, sono definiti criteri per la determinazione degli organici funzioni di istituto, fermi restando il monte annuale orario

complessivo previsto per ciascun curriculum e quello previsto per ciascuna delle discipline ed attività indicate come fondamentali di ciascun tipo o

indirizzo di studi e l'obbligo di adottare procedure e strumenti di verifica e valutazione della produttività scolastica e del raggiungimento degli obiettivi.

Nell'esercizio dell'autonomia organizzativa e didattica le istituzioni scolastiche realizzano, sia singolarmente che in forme consorziate, ampliamenti

dell'offerta formativa che prevedano anche percorsi formativi per gli adulti, iniziative di prevenzione dell'abbandono e della dispersione scolastica,

iniziative di utilizzazione delle strutture e delle tecnologie anche in orari extrascolastici e a fini di raccordo con il mondo del lavoro, iniziative di

partecipazione a programmi nazionali, regionali o comunitari e, nell'ambito di

accordi tra le regioni e l'amministrazione scolastica, percorsi integrati tra diversi sistemi formativi. Le istituzioni scolastiche autonome hanno anche

autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo nei limiti del proficuo esercizio dell'autonomia didattica e organizzativa. Gli istituti regionali di

ricerca, sperimentazione e aggiornamento educativi, il Centro europeo dell'educazione e la biblioteca di documentazione pedagogica e le scuole ed

istituti a carattere atipico di cui alla parte prima, titolo secondo, capo terzo, del testo unico approvato con decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, sono

riformati come enti finalizzati al supporto dell'autonomia delle istituzioni scolastiche autonome.

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UNA PRESENZA STORICA L‟Istituto Luigi Scarambone, fondato nel 1867 nel Comune di Lecce e riconosciuto nel 1868 dalla Provincia, perviene alla parificazione di Scuola

Regia Statale nel 1875. Nel 1941 assume la denominazione di Scuola Tecnica Commerciale. Con

Decreto del Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi il 1° ottobre 1960 diviene Istituto Professionale di Stato per il Commercio che conserva sino al 1°

settembre 2000 quando assume la denominazione attuale di Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore.

Dalla fondazione risiede in uno storico edificio nel cuore della Città di Lecce, a pochi passi della stazione ferroviaria. Prestigioso presidio della cultura

aziendalistica di tutto il territorio Salentino dove ha avuto numerose sedi coordinate diffondendo la cultura economico-aziendale e formando generazioni

e generazioni di tecnici e professionisti che si sono affermati in tutti i contesti

della vita istituzionale e professionale contribuendo al progresso e allo sviluppo economico dell‟intero Salento.

Sempre all‟avanguardia nella dotazione di moderne attrezzature tecnologiche a disposizione degli studenti e dei docenti è fortemente impegnato nella

diffusione di una cultura di sviluppo dell‟imprenditorialità, del turismo, del sociale con gli indirizzi di studio attualmente presenti integrati da percorsi

formativi realizzati in collaborazione con le istituzioni territoriali, l‟Università di Lecce, le aziende del territorio e prestigiosi enti di formazione.

L‟Istituto si attiva inoltre per dare una dimensione europea all‟insegnamento realizzando scambi culturali, gemellaggi e viaggi di istruzione, sia in Italia che

all‟estero, come il recente progetto Comenius. Vengono poi organizzati stage e visite guidate per mettere in contatto gli alunni con il mondo del lavoro,

della cultura e dell‟arte. Promuove e partecipa ad iniziative culturali, sportive e di solidarietà.

Il nostro Istituto ha inoltre fatto proprio il principio dell‟Educazione

Permanente. In tal modo, i docenti della scuola hanno avuto la possibilità di acquisire capacità progettuale per la realizzazione di corsi a carattere

istituzionale, come gli IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore) e progetti P.O.N. finanziati dal Fondo Sociale Europeo e Fondo Europeo per lo

Sviluppo Regionale.

La Scuola è intitolata a Luigi Scarambone (1794-1856) patriota, deputato

al Parlamento napoletano del 1848, architetto militare e ufficiale dell‟esercito borbonico.

Di umili natali, come si legge nell‟epigrafe di Leonardo Stampacchia riportata sotto il busto marmoreo, posto nelle scale di accesso all‟edificio, fu nominato

professore nel Real Collegio militare della Nunziatella, una delle scuole più famose del tempo, dove rimase per circa venti anni ed ha conosciuto colleghi

illustri come Francesco De Sanctis. Egli fu uno dei sessantaquattro parlamentari firmatari nel 1848 del documento

di protesta contro l‟arbitrio regio, allorquando la Camera dei Deputati (…) mentre era intenta ai suoi lavori e all’adempimento del suo mandato,

vedendosi aggredita con inaudita infamia dalla violenza delle armi regie nelle persone dei suoi componenti (…) protesta (…) contro questo atto di cieco e

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incorreggibile dispotismo, e dichiara che essa non sospende le sue sedute se non perché costretta dalla forza brutale…

Fu questo un esempio di coraggio e di fermezza civile, doppiamente ammirevole in un soldato che aveva giurato devozione al Re e che si vedeva

combattuto tra il sentimento dell‟onore per una patria migliore che non quella del Regno delle Due Sicilie: la nazione italiana.

Morì senza avere salutato l‟avvento dell‟Italia libera e unita, così come egli aveva sperato e per la quale aveva lottato e sofferto.

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Aree disciplinari e distribuzione oraria

OFFERTA

FORMATIVA

BIENNIO

unitario

MONOENNIO

qualifica

BIENNIO

POST QUALIFICA

Tecnico gestione

Aziendale

Tecnico servizi

Turistici

Operatore gestione

aziendale

Operatore servizi

sociali

Operatore turistico

Gestione aziendale

Servizi turistici

Servizi sociali

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PIANO DI STUDI DETTAGLIATO PER INDIRIZZO DI STUDI E CLASSE

Il nostro Istituto dedica una particolare attenzione al primo biennio,

rispondendo alla necessità di stabilire un rapporto educativo e didattico con lo studente che permetta maggiormente di lavorare in

aree di progetto con la costituzione di piccoli gruppi di recupero e personalizzazione, attivando una didattica pratico-operativa attenta

soprattutto a sviluppare competenze trasversali di base, metodi di studio, prerequisiti disciplinari e di scolarizzazione.

I tre indirizzi professionali attivi nell‟Istituto - Aziendale, Turistico,

Servizi Sociali - sono articolati su 5 anni. Al termine del quinto anno,

con l‟Esame di Stato si ottiene il diploma (Tecnico della gestione aziendale – Tecnico dell‟impresa turistica – Tecnico per i servizi

sociali) che apre al mondo del lavoro o alle diverse facoltà universitarie.

E‟ data la possibilità di concludere il ciclo di studi al termine del terzo anno con l‟Esame di Qualifica (Operatore della gestione aziendale –

Operatore dell‟impresa turistica – Operatore dei servizi sociali). Oltre alle normali attività curricolari, l‟Istituto impegna gli studenti

del quarto e quinto anno alla frequenza dei corsi della cosiddetta „area professionalizzante‟ (della durata complessiva annua di 300 ore nelle

quali esperti di vari settori concorrono alla formazione di figure professionali particolarmente richieste) e di stages.

GESTIONE AZIENDALE

Diploma di Qualifica OPERATORE DELLA GESTIONE AZIENDALE

Sbocchi professionali:

Aziende di grandi, medie e piccole dimensioni del settore industriale,

commerciale e dei servizi Pubbliche amministrazioni, studi legali, fiscali e notarili

PROFILO PROFESSIONALE L‟operatore della gestione aziendale è in possesso di una valida cultura di base

e di una preparazione professionale che gli consentono sicure competenze operative nella elaborazione della scrittura, nonché nello svolgimento di

mansioni esecutive dei lavori di ufficio… In particolare l‟operatore della gestione aziendale svolge compiti di redazione della corrispondenza ordinaria,

anche in due lingue straniere, di protocollo, di archivio, di compilazione di documenti, di esecuzione e di rielaborazione di rilevazioni contabili, di gestione

aziendale e di video-scrittura

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STRUTTURA GENERALE DEL PIANO DI STUDIO

ORARIO SETTIMANALE 1° Anno

2° Anno

AREA COMUNE Italiano 5 5 Storia 2 2 Francese 3 3 Diritto ed Economia 2 2

Matematica e Informatica 4 4 Scienze della Terra – Biologia 3 3 Educazione fisica 2 2 Religione* 1 1 AREA DI INDIRIZZO Inglese 4 4 Economia aziendale 5 6 Trattamento testi 5 4 Ore di approfondimento

4 Totale ore 36 36

ORARIO SETTIMANALE Monoennio

Aziendale AREA COMUNE

Italiano 3 Storia 2

Francese 3 Diritto ed Economia 4

Matematica e Informatica 3

Educazione fisica 2 Religione* 1

AREA DI INDIRIZZO Inglese 3

Geografia 3 Trattamento testi 2(2)

Economia aziendale 7 (1) Informatica gestionale 3 (1)

Tecnica turistica Storia dell‟Arte

Ore di approfondimento 4

Totale ore 40

*per coloro che se ne avvalgono le ore tra parentesi sono in codocenza con “Trattamento testi”

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Diploma di TECNICO DELLA GESTIONE AZIENDALE INDIRIZZO

INFORMATICO

Area di competenza: CONTABILITÀ

CONDUZIONE AZIENDALE

MARKETING E‟ un settore molto articolato e dinamico (soprattutto nel territorio leccese),

soggetto a continui cambiamenti. Il giovane che intende inserirsi in questo settore ha di fronte un panorama molto vario di strutture lavorative (industrie,

imprese commerciali, banche, enti pubblici, studi professionali). Ore settimanali: triennio di qualifica: 40 ore settimanali

biennio post-qualifica: 36 ore settimanali Sbocchi professionali:

Amministrazioni pubbliche Autorità, Enti e Imprese impegnate nella regolazione, produzione ed

erogazione di servizi pubblici (sanità, trasporti, utilities) Società di consulenza

Istituzioni No Profit, organizzazioni non governative, mondo associativo e organizzazioni di rappresentanza di interessi

Imprese con forti collegamenti con le amministrazioni pubbliche (imprese

fornitrici di beni e servizi) Aziende for profit di grandi, medie e piccole dimensioni industriali,

commerciali e soprattutto di servizi, informatizzate Studi professionali di consulenza contabile, amministrativa, gestionale,

fiscale e legale Percorsi universitari preferenziali:

Facoltà di economia e gestione dei servizi Facoltà di economia delle Amministrazioni pubbliche e delle Istituzioni

Internazionali Facoltà economiche e giuridiche

Facoltà di Ingegneria informatica

*per coloro che se ne avvalgono *n. 3 ore in codocenza con Applicazioni Gestionali

ORARIO SETTIMANALE 4°

Aziendale

Aziendale

AREA COMUNE

Italiano 4 4

Storia 2 2

Matematica 3 3

Francese 3 3

Educazione fisica 2 2

Religione* 1 1

AREA DI SETTORE

Inglese 3 3

Geografia delle risorse 2 -

Economia aziendale 7(3) 8(3)

Informatica gestionale 3 3

Diritto – Economia 3 4

Totale ore 30 30

AREA PROFESSIONALIZZANTE

300 ore annue

300 ore annue

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SERVIZI TURISTICI

Diploma di Qualifica OPERATORE DELL‟IMPRESA TURISTICA

PROFILO PROFESSIONALE

L‟operatore dell‟impresa turistica è una figura intermedia del settore turistico: svolge compiti di supporto alle attività promozionali, organizzative e gestionali.

E‟ in possesso di una valida educazione linguistica e di competenze comunicative in lingua straniera. Sa utilizzare gli strumenti informatici e

multimediali e possiede conoscenze e competenze storiche, geografiche, amministrative e tecniche.

Sbocchi professionali:

Agenzie di viaggi e tour operators Aziende di agriturismo

Residence e strutture ricettive Aziende di promozione turistica (APT)

Associazioni culturali no profit Agenzie di marketing e communication

Società di organizzazione convegni , seminari, ecc.

Società di organizzazione turismo scientifico e religioso

ORARIO SETTIMANALE 1°

Anno

Anno AREA COMUNE

Italiano 5 5 Storia 2 2

Francese 3 3 Diritto ed Economia 2 2

Matematica e Informatica 4 4 Scienze della Terra – Biologia 3 3

Educazione fisica 2 2 Religione 1 1

AREA DI INDIRIZZO

Inglese 4 4 Economia aziendale 5 6

Trattamento testi 5 4 Ore di approfondimento

Totale ore 36 36

*per coloro che se ne avvalgono (1)) 2 ore in codocenza con trattamento testi

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ORARIO SETTIMANALE 3°

Turistico

AREA COMUNE

Italiano 3 Storia 2

Francese 4 Diritto ed Economia 2

Matematica e Informatica 2 Educazione fisica 2

Religione* 1 AREA DI INDIRIZZO

Inglese 5 Geografia 3

Trattamento testi 2(2) Tecnica turistica 7 (2)**

Storia dell‟Arte 3 Ore di approfondimento 4

Totale ore 40 *per coloro che se ne avvalgono **2 ore in codocenza con Trattamento Testi

Diploma di TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI

Area di competenza: PROMOZIONE E VENDITA DI PRODOTTI TURISTICI

ORGANIZZAZIONE DI UFFICIO E DI AGENZIA RAPPORTI COL PUBBLICO E CON ALTRE AZIENDE

Il turismo rappresenta la principale attività economica del pianeta

(un occupato su 15 lavora in questo settore) ed è in continua espansione

anche nel nostro paese.

PROFILO PROFESSIONALE

Il tecnico dei servizi turistici si pone nell‟ottica dell‟innovazione e dell‟approccio alla complessità in una dimensione globale e sensibile alle molteplici influenze

che interagiscono dinamicamente nella determinazione del fenomeno turistico. Nel settore turistico sono individuabili tre grandi aree di produzione dei servizi

che rappresentano l‟ambito di riferimento dell‟intervento formativo integrato per figure professionali di livello medio-alto:

a) individuazione e vendita del prodotto turistico con particolare

riferimento a quello esterno al territorio (area di turismo outgoing); b) valorizzazione e vendita del prodotto turistico esistente sul territorio,

prevalentemente attraverso un servizio rivolto alla persona (area del turismo incoming);

c) valorizzazione del prodotto turistico e il controllo della sua rilevanza in

termini economici (assistant manager).

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Ore settimanali: triennio di qualifica: 40 ore settimanali biennio post-qualifica: 36 ore settimanali

Sbocchi professionali: Agenzie di viaggi e tour operators

Aziende di agriturismo Residence e strutture ricettive

Aziende di promozione turistica (APT) Associazioni culturali no profit

Agenzie di marketing e communication Società di organizzazione convegni, seminario, ecc.

Società di organizzazione turismo scientifico e religioso

Percorsi universitari preferenziali: Facoltà di Economia del turismo

Facoltà di Lingue e letterature straniere Facoltà di Scienze della comunicazione

Facoltà di Scienze dell‟educazione

ORARIO SETTIMANALE 4°

Turistico 5°

Turistico

AREA COMUNE

Italiano 4 4 Storia 2 2

Matematica 3 3 Francese 3 3

Educazione fisica 2 2 Religione * 1 1

AREA DI SETTORE

Inglese 3 3 Geografia turistica 2 2

Tecnica dell‟azienda turistica 6(2) 6(2)

Tecnica di comunicazione e relaz.

2(1) 2(1)

Ricevimento d‟albergo 3** 3** Storia dell'Arte 2 2

Totale ore 30 30

AREA PROFESSIONALIZZANTE

300 ore annue 300 ore annue

*per coloro che se ne avvalgono

**Ore in codocenza con Economia e Tecnica dell’Azienda Turistica (2) e con Tecniche di

Comunicazione e Relazione

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SERVIZI SOCIALI

OPERATORE DEI SERVIZI SOCIALI

PROFILO PROFESSIONALE

L‟operatore dei servizi sociali, in base ad una specifica formazione professionale di carattere teorico e tecnico- pratico e nell‟ambito dei servizi

socio-educativo-culturali, svolge la propria attività nei riguardi di soggetti di diversa età per promuovere e contribuire allo sviluppo delle potenzialità di

crescita personale e/o inserimento e partecipazione sociale. Egli si inserisce in maniera articolata in istituzioni pubbliche e private, dovunque sorga e si

sviluppi un movimento di vita comunitaria

Sbocchi professionali: Strutture sociali pubbliche e private

Consultori familiari

Centri per anziani Centri per l‟infanzia

Centri per assistenza disabili Strutture di riabilitazione

STRUTTURA GENERALE DEL PIANO DI STUDIO

ORARIO SETTIMANALE Anno 1° 2° 3°

Italiano 5 5 3

Storia 2 2 2 Matematica e Informatica 4 4 2

Lingua straniera Inglese 3 3 3

Scienze 3 3 - Diritto ed Economia 2 2 -

Psicologia 5(1) 5(1) 7 Diritto e Legislazione sociale - 4 4

Disegno 3(1) - - Educazione musicale 3(1) - -

Anatomia, fisiologia e igiene - - 6 Metodologie operative 3 5 6

Educazione fisica 2 2 2 Religione* 1 1 1

Ore di approfondimento - 4 4 Totale ore 36 40 40

*per coloro che se ne avvalgono

(*) le ore in parentesi sono in codocenza con Metodologie Operative

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Diploma di TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI

Area di competenza: assistenza ai soggetti svantaggiati. È, come si sa, il settore che assicura

maggiori prospettive di occupazione. PROFILO PROFESSIONALE

Il diploma consente, oltre all‟accesso all‟Università, l‟inserimento in strutture sociali pubbliche e private, con competenze decisionali autonome in ordine

all‟organizzazione e alla gestione di servizi per la persona, la famiglia, la comunità.

Sbocchi professionali:

Strutture sociali pubbliche e private Consultori familiari

Centri per anziani Centri per l‟infanzia

Centri per assistenza disabili Strutture di riabilitazione

Percorsi universitari preferenziali:

Facoltà di sociologia Facoltà di psicologia

Facoltà di economia dei servizi sanitari Facoltà di scienze dell‟educazione

Scuola universitaria per assistenti sociali

*per coloro che se ne avvalgono

ORARIO SETTIMANALE 4°Anno 5°Anno

Italiano 4 4 Storia 2 2

Matematica e Informatica 3 3

Lingua straniera Inglese 3 3 Psicologia generale applicata 5 5

Diritto e Legislazione sociale 3 3 Tecnica amministrativa 2 3

Cultura medico-sanitaria 5 4 Educazione fisica 2 2

Religione* 1 1 Totale ore 30 30

AREA PROFESSIONALIZZANTE 300 300

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IL PROCESSO FORMATIVO-DISCIPLINARE-DIDATTICO

L‟insegnamento-apprendimento è un processo in cui sono coinvolti diversi „attori‟ (il docente, l‟alunno, il contesto in cui l‟alunno vive…).

E‟ un processo dinamico, in continuo divenire, aggiornabile.

Il punto di origine di tale processo sta nell‟epistemologia delle discipline che insieme concorrono alla formazione integrale

dell‟alunno. Dall‟epistemologia di ogni disciplina i docenti disciplinaristi

traggono le finalità generali che informano e orientano la didattica. Nella prassi didattica le aree disciplinari traducono le finalità in

obiettivi da perseguire per l‟intero ciclo di studi, opportunamente

suddivisi in biennio e triennio. Questi obiettivi sono assunti dalle programmazioni annuali di ogni

docente e costituiscono l‟orientamento del lavoro quotidiano extrascolastico (preparazione delle lezioni, di materiali, correzione

di compiti) e in classe con gli alunni.

L‟elaborazione, l‟applicazione, il controllo di questo processo sono competenze specifiche ed esclusive del Collegio dei docenti, dei

dipartimenti disciplinari, del singolo docente disciplinarista.

DISCIPLINA AMBITO

CONOSCITIVO FINALITA‟ ESSENZIALI

ANATOMIA, FISIOLOGIA E

IGIENE

Dalla fecondazione

alla senescenza, precoce o

tardiva, e le patologie connesse

Fornire la conoscenza scientifica del corpo umano, sotto il profilo genetico,

anatomico, fisiologico, patologico. Acquisire le conoscenze per

comprendere le complesse fasi della biologia connesse al mantenimento dello stato di salute.

BIOLOGIA

Gli esseri viventi

in generale e la specie umana in

particolare

Comprendere gradualmente, secondo il punto di vista scientifico, le caratteristiche dei viventi,

acquisendo alcune conoscenze essenziali e aggiornate in vari campi

della biologia. Acquisire conoscenze scientifiche sulla specie umana, in salute e in malattia.

DIRITTO Istituti giuridici

e leggi

Fornire le conoscenze e le competenze necessarie alla definizione della

natura giuridica dei vari istituti, allo studio dell‟origine delle norme e della

loro finalità, alla considerazione dei relativi problemi interpretativi e al loro reale funzionamento.

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DISCIPLINA AMBITO

CONOSCITIVO FINALITA‟ ESSENZIALI

DISEGNO Lettura e produzione di messaggi visivi

Stimolare e sviluppare la capacità di lettura consapevole dei messaggi

visuali per coglierne il significato estetico, funzionale ed espressivo, al fine di poter produrre, in modo

autonomo e personale, messaggi visivi indirizzati a uno specifico destinatario.

ECONOMIA AZIENDALE

Fenomeni aziendali sotto il

profilo economico,

giuridico e contabile

Possedere conoscenze ampie e sistematiche dei processi che

caratterizzano la gestione aziendale sotto il profilo economico, giuridico, organizzativo e contabile. Saper

analizzare le gestioni tipiche sulla base di situazioni problematiche

diverse in modo da avere consapevolezza della variabilità dei fenomeni aziendali. Saper analizzare e

produrre la documentazione relativa a ciascuna delle gestioni studiate.

ECONOMIA POLITICA

Attività

economica generale

Promuovere la conoscenza dei principi, delle regole, delle teorie che

riguardano i fenomeni produttivi, distributivi, finanziari e creditizi, i

processi di programmazione e organizzazione dell‟attività economica.

ECONOMIA E TECNICA

DELL‟AZIENDA TURISTICA

Azienda turistica

Conoscere le caratteristiche e l‟attività delle varie aziende turistiche (aziende

alberghiere, agenzie di viaggio, società di trasporto) delle quali viene proposta inoltre l‟interpretazione dei

bilanci e dei principali documenti in uso.

EDUCAZIONE FISICA

Attività motoria

Perseguire l‟insieme degli obiettivi,

delle metodologie, delle tecniche con cui si intende favorire lo sviluppo motorio del soggetto, correlato allo

sviluppo delle sue capacità biologiche, psichiche e sociali.

GEOGRAFIA

DELLE RISORSE

Rapporto

uomo-ambiente

Conoscere il rapporto biunivoco che

intercorre tra uomo e ambiente, con il conseguente riferimento allo sfruttamento razionale delle risorse di

un determinato territorio.

GEOGRAFIA

ECONOMICA

Economia e ambiente geografico

Coordinare in una sintesi funzionale concetti mutuati dalle scienze della natura e dalle discipline storico-

giuridico-economiche. Acquisire le conoscenze essenziali per

l‟analisi di problemi economici, sociali

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DISCIPLINA AMBITO

CONOSCITIVO FINALITA‟ ESSENZIALI

e ambientali. Educare all‟assunzione di responsabilità verso i valori ambientali

e alla cooperazione tra i popoli.

INFORMATICA

Metodologie e

tecnologie per la gestione dei dati

aziendali

Promuovere le conoscenze e le competenze necessarie sui principali sistemi informatici e fornire gli

strumenti da utilizzare nelle applicazioni pratiche.

ITALIANO

Codice lingua

italiana. Autori e testi

della storia della letteratura

Nella sua configurazione linguistica, la disciplina mira alla conoscenza del

codice linguistico e al suo corretto uso, orale e scritto, nelle varie situazioni comunicative.

Nella sua configurazione letteraria, la disciplina propone la lettura del testo

letterario perché sia colto nella sua specificità e storicità, ma anche nel suo essere opera d‟arte che esprime -

nella durata, universalità e infinita interpretabilità – l‟essere nel mondo

dell‟uomo.

LINGUA STRANIERA

Lingua inglese Lingua francese

Acquisire il codice linguistico - orale e

scritto – di una o più lingue comunitarie; promuovere la conoscenza delle relative civiltà;

sviluppare la competenza comunicativa in ambiti economici e

culturali.

MATEMATICA Scienze matematiche

Acquisire i concetti fondamentali

necessari alla risoluzione dei problemi e alla riduzione della loro complessità, promovendo il consolidamento del

possesso delle più efficaci costruzioni concettuali, l‟attitudine a descrivere,

rappresentare, interpretare ogni fenomeno osservato, a riesaminare criticamente e a sistemare

logicamente quanto progressivamente conosciuto e appreso.

METODOLOGIE OPERATIVE

Servizi socio- educativi-

Assistenziali

Acquisire competenze e capacità nell‟ambito dei servizi socio-educativi-

assistenziali finalizzate all‟esercizio della professione.

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DISCIPLINA AMBITO

CONOSCITIVO FINALITA‟ ESSENZIALI

EDUCAZIONE MUSICALE

Musica e gioco

Conoscere, nell‟ambito dei servizi

sociali, le potenzialità dell‟impiego della musica come strumento di gioco

e di attività ricreativa per bambini e anziani.

PSICOLOGIA

Processi

mentali, funzioni psichiche

e aspetti comportamentali

Studiare la condotta degli uomini e

degli animali considerando che per „condotta‟ umana s‟intende l‟insieme

delle funzioni psichiche, dei processi mentali (intelligenza, memoria, pensiero) e delle esperienze interiori

sia coscienti che inconsce, misurabili con strumenti oggettivi di ricerca.

RELIGIONE Religione e religioni

Fornire i riferimenti fondamentali del vivere religioso: significatività

esistenziale, dignità della persona, etica, teologia; conoscere i diversi sistemi religiosi del passato e del

presente ed educare a riconoscerne le specificità; sviluppare una cultura

della tolleranza e del rispetto delle diversità.

SCIENZE DELLA TERRA

I fenomeni

naturali, le loro interrelazioni e il

ruolo dell‟uomo

Comprendere la realtà che ci circonda e l‟importanza, per la qualità della vita, della salvaguardia degli equilibri

naturali. Comprendere l‟importanza delle risorse che l‟uomo trae dalla

terra, anche in rapporto ai problemi conseguenti alla loro utilizzazione. Conoscere il territorio per intervenire

in modo razionale e lungimirante nella previsione, prevenzione e difesa dai

rischi naturali.

STORIA Storiografia e

storia

Formare la disposizione intellettuale

alla memoria, a pensare cioè la forma del presente non come „assoluta‟ ma „in divenire‟, inserita in un processo di

trasformazione, dove la stessa prospettiva appartiene a un punto di

vista variabile e inscindibile dal mutamento.

STORIA DELL‟ARTE

Arte dalle origini ai nostri giorni

Sviluppare la capacità critica e potenziare la sensibilità estetica nei confronti delle opere d‟arte visive.

Educare alla lettura dell‟opera sullo sfondo della sua essenziale storicità.

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DISCIPLINA AMBITO

CONOSCITIVO FINALITA‟ ESSENZIALI

TECNICA AMMINISTRATIVA

Elementi di base di una cultura

economica e aziendale affrontati sul

piano operativo

Conoscenza dei fondamenti dell‟attività economica. Risoluzione di

problemi concreti della pratica commerciale. Conoscenza e applicazione della normativa

riguardante la gestione aziendale.

TRATTAMENTO TESTI E DATI

Videoscrittura Calcolo

Contabilità

Formare le competenze per

l‟immissione corretta e razionale dei dati. Conoscenze software applicative

per la risoluzione di problemi vari. Capacità di elaborazioni.

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PERCORSO FORMATIVO

COMPITI EDUCATIVI E COGNITIVI D'ISTITUTO L'Istruzione Professionale di Stato ha rinnovato la sua strategia formativa nel

quadro dell'elevazione dell'obbligo scolastico e formativo, di una aggiornata evoluzione dei programmi del biennio di scuola secondaria di Secondo grado ed

operando una sintesi di cultura e professionalità di respiro europeo. Per meglio rispondere ai suoi compiti educativi e cognitivi il Collegio dei

Docenti fa suo l‟insieme degli obiettivi qui di seguito indicati e specifici per i primi tre anni del corso di studi, quali indicazioni comuni per poter realizzare

un‟autentica promozione culturale e sociale degli alunni dell‟Istituto.

Raccogliendo e rielaborando le indicazioni e le esperienze maturate nei singoli Consigli di Classe, con riferimento al regolamento sul nuovo obbligo di

istruzione 22 agosto 2007 (G.U. n. 202 del 31 agosto 2007) di seguito sono scanditi gli obiettivi comuni che costituiscono il quadro di riferimento

per il nostro Istituto.

BIENNIO UNITARIO

INNALZAMENTO DELL‟OBBLIGO DI ISTRUZIONE E BIENNIO UNITARIO

Gli obiettivi di questo biennio unitario sono quelli di:

Evitare le rigidità nelle scelte precoci e caratterizzarsi invece in modo fortemente

orientativo e formativo Saper rispondere con modelli inclusivi, ai diversi modi di apprendere, alle

diverse individualità, ai diversi bisogni Formare le competenze logiche ed espressive dentro una pluralità di

esperienze che riconoscono alcune attitudini emergenti ma lavorano molto a sviluppare competenze utilizzabili in diversi contesti

Consolidare un personale metodo di studio. Sviluppare l‟autonomia culturale dello studente, le sue capacità di auto-

apprendimento e di ricerca, di auto-organizzazione, auto-determinazione

di spazi di ricerca e di crescita, di auto orientamento

L‟obbligo di istruzione è uno strumento in più per un maggiore impegno ad educare e non solo ad istruire i giovani. E‟ rappresentato dalle seguenti otto

competenze chiave di cittadinanza, competenze e saperi indispensabili che tutti gli studenti devono acquisire a 16 anni. Esse sono necessarie per la

costruzione e il pieno sviluppo della loro persona, di corrette e significative relazioni con gli altri e di una positiva interazione con la realtà naturale e

sociale. La scarsa attenzione a queste competenze è una delle principali cause del disorientamento e del disagio giovanile.

DEFINIZIONI:

CONOSCENZE: indicano il risultato dell‟assimilazione delle informazioni attraverso l‟apprendimento. Le conoscenze sono l‟insieme di

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fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore o di

lavoro; le conoscenze sono da ritenersi come teoriche e/o pratiche.

ABILITA’: indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-

how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico,

intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l‟abilità manuale e l‟uso di metodi, materiali, strumenti)

COMPETENZE: Obiettivi cognitivi/operativi che indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali,

sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale. Esse definiscono:

Il traguardo posto al processo insegnamento/apprendimento;

Il cambiamento che si vuole realizzare nei discenti in termini di Performance osservabili, valutabili, capitalizzabili, certificabili

Ciò che il discente dovrà essere in grado di fare alla fine del processo stesso.

Ecco quello che tutti devono sapere acquisire e sapere oggi per entrare da protagonisti nella vita domani:

COMPETENZE CHIAVE

1. Imparare ad imparare: ogni giovane deve acquisire un proprio metodo di studio e di lavoro. (Oggi molti di loro si disperdono perché non riescono ad

acquisirlo). 2. Progettare: ogni giovane deve essere capace di utilizzare le conoscenze

apprese per darsi obiettivi significativi e realistici. Questo richiede la

capacità di individuare priorità, valutare i vincoli e le possibilità esistenti, definire strategie di azione, fare progetti e verificarne i risultati. (Oggi molti

di loro vivono senza la consapevolezza della realtà e delle loro potenzialità) 3. Comunicare: ogni giovane deve poter comprendere messaggi di genere e

complessità diversi nella varie forme comunicative e deve poter comunicare in modo efficace utilizzando i diversi linguaggi. (Oggi i giovani hanno molte

difficoltà a leggere, comprendere e a scrivere anche testi semplici in lingua italiana).

4. Collaborare e partecipare: ogni giovane deve saper interagire con gli altri comprendendone i diversi punti di vista. (Oggi i giovani assumono

troppo spesso atteggiamenti conflittuali e individualistici, perché non riconoscono il valore della diversità e dell’operare insieme agli altri).

5. Agire in modo autonomo e responsabile: ogni giovane deve saper riconoscere il valore delle regole e della responsabilità personale. (Oggi

spesso i giovani agiscono in gruppo per non rispettare le regole e per non

assumersi responsabilità). 6. Risolvere problemi: ogni giovane deve saper affrontare situazioni

problematiche e saper contribuire a risolverle. (Oggi i giovani tendono, spesso, ad accantonare e a rinviare i problemi per la situazione di malessere

esistenziale che vivono nell’incertezza del futuro). 7. Individuare collegamenti e relazioni: ogni giovane deve possedere

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strumenti che gli permettano di affrontare la complessità del vivere nella società globale del nostro tempo. (Oggi molti giovani non possiedono questi

strumenti). 8. Acquisire ed interpretare l‟informazione: ogni giovane deve poter

acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta valutandone l‟attendibilità e l‟utilità, distinguendo fatti e opinioni. (Oggi molti giovani

sono destinatari passivi di una massa enorme di messaggi perché sono sprovvisti di strumenti per valutarli).

I giovani possono acquisire le competenze chiave di cittadinanza

attraverso le conoscenze e le abilità riferite a competenze di base che sono ricondotte a questi quattro assi culturali:

ASSI CULTURALI

ASSE DEI LINGUAGGI: prevede come primo obiettivo la padronanza della

lingua italiana, come capacità di gestire la comunicazione orale, di leggere, comprendere e interpretare testi di vario tipo e di produrre lavori scritti con

molteplici finalità. Riguarda inoltre la conoscenza di almeno una lingua straniera; la capacità di fruire del patrimonio artistico e letterario; l‟utilizzo

delle tecnologie della comunicazione e dell‟informazione. Competenze di base a conclusione dell‟obbligo di istruzione (16 anni)

sono Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi

indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti (attraverso la comprensione dei discorsi, delle relazioni

logiche fra parti di testo, dei registri, delle situazioni comunicative, dei punti di vista);

Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo (attraverso le strutture linguistiche, le strategie di lettura, degli scopi

comunicativi, dei caratteri della lingua letteraria);

Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi (attraverso la selezione delle informazioni generali e

specifiche, gli appunti, le rielaborazioni, la produzione). o

ASSE MATEMATICO: riguarda la capacità di utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, di confrontare e analizzare

figure geometriche, di individuare e risolvere problemi e di analizzare dati e interpretarli, sviluppando deduzioni e ragionamenti.

Competenze di base a conclusione dell‟obbligo dell‟istruzione Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico,

rappresentandole anche sotto forma grafica . Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e

relazioni. Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi

Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli

stessi anche con l‟ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da

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applicazioni specifiche di tipo informatico.

ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO: riguarda metodi, concetti e

atteggiamenti indispensabili per porsi domande, osservare e comprendere il mondo naturale e quello delle attività umane e contribuire al loro sviluppo nel

rispetto dell‟ambiente e della persona. In questo campo assumono particolare rilievo l‟apprendimento incentrato sull‟esperienza e l‟attività di laboratorio.

Competenze di base a conclusione dell‟ obbligo di istruzione Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà

naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità

Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall‟esperienza

Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate

ASSE STORICO-SOCIALE: riguarda la capacità di percepire gli eventi storici

a livello locale, nazionale, europeo e mondiale, cogliendone le connessioni con

i fenomeni sociali ed economici; l‟esercizio della partecipazione responsabile alla vita sociale nel rispetto dei valori dell‟inclusione e dell‟integrazione.

Competenze di base a conclusione dell‟obbligo di istruzione Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una

dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e

culturali. Collocare l‟esperienza personale in un sistema di regole fondato sul

reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell‟ambiente

Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio.

CLASSI TERZE - MONOENNIO

OBIETTIVI COGNITIVI ( aziendale e turistico) a. Comprendere le informazioni scritte ed orali di un testo anche di tipo

specialistico: - Individuando i concetti chiave.

- Riconoscendo le sequenze di significato.

- Cogliendo puntualmente i nessi di causa-effetto. - Selezionando e sintetizzando i dati acquisiti.

b. Utilizzare correttamente i termini indispensabili dei linguaggi specifici delle singole discipline.

c. Applicare principi e regole in situazioni date. d. Maturare progressivamente una visione sistemica delle conoscenze

- riconoscendo, guidati, gli elementi di contiguità, integrazione e di relazione tra le discipline,

- imparando ad operare tra esse semplici collegamenti.

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e. Comunicare in modo chiaro ed efficace con l‟uso dei diversi codici linguistici

propri delle singole discipline. f. Produrre testi orali e scritti in modo funzionale allo scopo, al destinatario, al

registro linguistico richiesto.

g. Saper utilizzare con una certa autonomia la strumentazione multimediale.

OBIETTIVI COGNITIVI ( servizi sociali) a. Saper attuare delle scelte nei confronti degli schemi metodologici più adatti,

tenendo conto delle caratteristiche dei contesti b. Affrontare singole problematiche di ricerca

c. Maturare una capacità di decentramento del proprio “sé” in relazione all‟osservato e di controllo delle proprie convinzioni personali attraverso una

riflessione eticamente fondata d. Saper impostare diverse strategie relazionali a seconda dei contesti

e. Favorire attività di gruppo o individuali f. Far acquisire la strumentazione tecnica e le capacità espressive, anche in

lingua straniera, necessarie per l‟esercizio delle attività culturali e ricreative g. Acquisire competenze relazionali e professionali atte a comprendere e

affrontare la complessità del mercato del lavoro nel suo divenire, anche

attraverso l‟innovazione tecnologica. h. Acquisire gli strumenti necessari per comprendere i complessi fenomeni

della realtà collegati alla cura e al mantenimento dello stato di salute. i. Saper riconoscere la complessità della comunicazione verbale e non verbale.

OBIETTIVI EDUCATIVI (aziendale, turistico e sociale)

a. Saper rispettare sé e gli altri, mostrando capacità di ascolto, collaborazione, partecipazione e solidarietà.

b. Predisporsi alla relazione interpersonale c. Essere disponibili al dialogo, all'ascolto, alla comprensione nei confronti di

tutti d. Saper accogliere e rispettare le regole condivise nel contratto formativo.

e. Sviluppare il senso di responsabilità nei confronti di se stessi, del proprio futuro anche professionale, del gruppo, degli impegni assunti.

f. Saper vivere e gestire il proprio tempo scolastico ed extrascolastico in

funzione di una maturazione personale culturale e sociale. g. Saper vivere la scuola come occasione preziosa per migliorare le proprie

conoscenze e competenze, prendendo sempre più consapevolezze delle proprie capacità e risorse.

h. Saper essere aperti agli altri ed alla realtà del nostro tempo nei suoi diversi aspetti anche imparando ad usare correttamente le fonti di informazione.

i. Saper lavorare in gruppo ed interagire con culture diverse, evitando atteggiamenti di irrigidimento pregiudiziale

j. Sapersi adattare a situazioni differenti mettendo in campo le proprie capacità e competenze, coltivando il desiderio di apprendere sempre cose nuove onde

arricchire il proprio patrimonio personale investibile professionalmente.

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CLASSI QUARTE E QUINTE BIENNIO POSTQUALIFICA

Il profilo professionale dell‟operatore dei servizi turistici e della gestione

aziendale richiede in termini di “comportamenti” alcune qualità quali: 1) la flessibilità e la disponibilità al cambiamento,

2) la capacità di impegnarsi a fondo per raggiungere un obiettivo, 3) adeguate doti di precisione, attenzione, concentrazione,

4) un comportamento improntato alla tolleranza, all‟autocontrollo e al senso

della misura, 5) la consapevolezza del proprio ruolo unita a doti di affidabilità.

OBIETTIVI EDUCATIVI (aziendale, turistico, sociale)

1) Saper gestire il tempo scolastico ed extra scolastico in funzione di una maturazione complessiva della propria personalità, all‟interno delle

problematiche offertegli (come intervenire: controllare che il rispetto dei tempi e i compiti assegnati sia regolare).

2) Rispettare sé e gli altri (Compagni, Dirigente, Docenti e Personale ATA), mostrando capacità di ascolto, di dialogo, di reciproco aiuto e di

valorizzazione dell‟altro, evitando atteggiamenti di egocentrismo, emarginazione, imposizione di sé e delle proprie idee. Intervento: favorire

momenti di discussione e lavoro comune, facendo emergere atteggiamenti positivi.

3) Saper rispettare il materiale, le strutture, gli orari, il regolamento e

l‟ambiente in cui si vive. 4) Saper cogliere la complessità del reale e modificare le proprie strategie di

intervento in modo flessibile, utilizzando gli strumenti opportuni , a seconda delle specifiche richieste. Intervento: favorire l‟apprendimento,

modificandone gli stili, secondo le richieste specifiche. 5) Saper osservare la realtà sociale quotidiana anche attraverso i mass-media

e saperla interpretare criticamente. Intervento: lettura e commento di articoli di quotidiani diversi. Visione e commento di filmati-documentaristici

su fatti reali. 6) Saper rispettare le scadenze e gli impegni della vita scolastica, partecipando

attivamente al processo didattico. Tenendo conto di quanto detto sopra ogni alunno osserverà nella pratica

quotidiana i seguenti comportamenti: (obiettivi comportamentali): a. Accetterà di modificare abitudini di studio o sistemi di lavoro inefficaci.

b. Studierà ed eseguirà i compiti assegnati in modo regolare.

c. Presenterà lavori ordinati. d. Seguirà con attenzione le lezioni.

e. Collaborerà con disponibilità al lavoro comune. f. Sarà solidale e collaborativo con i compagni in difficoltà.

g. Si occuperà della cura personale, rispettando il proprio corpo e ponendo attenzione alla salvaguardia della salute.

h. Consegnerà i lavori assegnati nei tempi stabiliti. i. Sarà presente alle verifiche salvo nei casi di impedimenti giustificabili.

j. Sarà interessato alla realtà vicina e lontana.

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OBIETTIVI COGNITIVI (aziendale, turistico, sociale)

Conoscenze

1) Conoscere gli elementi essenziali degli argomenti trattati e si orienta

all‟interno della disciplina. 2) Conoscere il lessico disciplinare utile per la trattazione degli argomenti.

3) Raggiungere una conoscenza adeguata di base, scritta ed orale, delle lingue straniere.

4)Conoscere il contesto storico-culturale-geografico-artistico-linguistico-tecnico-matematico, in linea generale, in cui si iscrivono le attività oggetto

di studio.

Capacità 1) Analizzare testi di carattere diverso individuandone struttura generale e

parti. 2) Confrontare elementi diversi.

3) Produrre testi, orali e scritti, corretti, coerenti ed organizzati (anche se non del tutto corretti nel complesso comprensibili)

Competenze 1) Saper applicare conoscenze e procedimenti noti anche in situazioni nuove,

se guidato. 2) Saper esemplificare un concetto o un principio in modo semplice.

3) Saper individuare semplici collegamenti. 4) Utilizzare in maniera corretta gli strumenti di lavoro.

5) Utilizzare in modo appropriato il lessico appreso e il registro linguistico più opportuno.

GLI OBIETTIVI DIDATTICI DISCIPLINARI SONO QUELLI STABILITI DA OGNI SINGOLO DOCENTE NELLA PROGRAMMAZIONE D‟INIZIO ANNO SCOLASTICO

IN COERENZA CON QUANTO CONCORDATO

A LIVELLO DI CONSIGLIO DI CLASSE

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TITOLI DI STUDIO CONSEGUIBILI

A. CORSO DI STUDI TRIENNALE PER OPERATORE

AZIENDALE

B. CORSO DI STUDI TRIENNALE PER OPERATORE

TURISTICO

C. CORSO DI STUDI TRIENNALE PER OPERATORE SERVIZI

SOCIALI

Terminati i primi 3 anni ESAMI DI QUALIFICA per ottenere

I SEGUENTI TITOLI

A. OPERATORE AZIENDALE

B. OPERATORE TURISTICO

D. OPERATORE SOCIALE

possibilità di proseguire con

A. BIENNIO POSTQUALIFICA SETTORE AZIENDALE

B. BIENNIO POSTQUALIFICA SETTORE TURISTICO

C. BIENNIO POSTQUALIFICA SETTORE SOCIALE

Terminati questi 2 anni ESAMI DI STATO per ottenere

I SEGUENTI TITOLI

A. TECNICO DELLA GESTIONE AZIENDALE

B. TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI

C. TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI

ed accedere all’ UNIVERSITA'

METODI, VERIFICA E VALUTAZIONE

L‟ISISS “L.Scarambone” promuove il successo scolastico attraverso l‟azione congiunta di tutte le componenti ed in particolare del Consiglio di Classe che,

procedendo dalla programmazione in fase di accoglienza e dall‟individuazione degli obiettivi disciplinari e trasversali, svolge la propria attività didattica

ponnendo al centro di ogni intervento lo studente nella sua specifità, soprattutto in considerazione dell‟innalzamento dell‟obbligo scolastico.

Nella scuola pubblica lo studente è il soggetto attivo dell‟azione didattica e

l‟ISISS “L. SCARAMBONE” persegue la sua crescita in ogni dimensione: cognitiva, operativa e relazionale, partendo dal presupposto dell‟importanza di

creare un ambiente di apprendimento che dia vita a una comunità di discenti e docenti impegnati assieme nell‟analisi e nell‟approfondimento di oggetti di

studio, nella costruzione di saperi condivisi.

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Pertanto, la didattica nella nostra scuola si ispira sia ai modelli tradizionali,

utilizzati nella scuola fino ad oggi, ma anche strategie innovative, quali il problem-solving, la didattica breve e la didattica multimediale.

Questo modo di operare mira a rendere lo studente soggetto attivo nel

processo di insegnamento/apprendimento ponendolo al centro dell‟attività didattica.

In tal modo si permette all‟allievo di ottenere quelle conoscenze e competenze che, siano spendibili:

1. Nel passaggio a un grado successivo e superiore di istruzione e formazione 2. Nell‟esercizio di una professione

3. Nella soluzione di problemi relazionali e professionali. L‟intento del lavoro dell‟insegnante dell‟ISISS “L.Scarambone” è quindi quello

di potenziare nell‟allievo l‟autonomia organizzativa e la capacità di operare in modo sistematico e flessibile nella soluzione di problemi complessi.

Per raggiungerlo si utilizzano una serie di attività che, soprattutto nel primo anno di studio, si specificano e si approfondiscono con ricerca, lezioni

itineranti, attività di laboratorio, adesione a progetti didattici proposti da docenti interni ed enti esterni.

Il corpo docente, nel suo insieme, è impegnato nell‟arricchimento e

nell‟aggiornamento della didattica programmando interventi didattici che favoriscano un approccio pluridisciplinare alle tematiche affrontate nel corso

dell‟anno scolastico. Nel corso del primo anno di studio la valutazione dell‟allievo sarà considerata globalmente, consentendo agli alunni il facile

passaggio al secondo anno del biennio iniziale.

Pertanto le finalità del percorso di insegnamento/apprendimento sono

le seguenti:

1. superamento della frammentazione e della settorializzazione delle

conoscenze spesso alla base di un apprendimento meccanicistico e mnemonico;

2. l‟individuazione di collegamenti ed interazioni fra le discipline, per costruire “saperi” e competenze più utili a rapportarsi con la complessità del vivere

quotidiano e del successivo inserimento in ambito lavorativo o per il proseguimento degli studi universitari;

3. utilizzazione delle nuove tecnologie multimediali quali strumenti trasversali

che permettono di facilitare l‟apprendimento nel biennio e consentono approfondimenti negli anni successivi;

4. rimotivazione allo studio delle lingue straniere attraverso l‟uso del laboratorio multimediale che, grazie alla molteplicità degli approcci, potenzia

l‟apprendimento di una lingua viva e moderna; 5. integrazione e/o approfondimento delle tematiche professionali più attuali

attraverso incontri con esperti del mondo del lavoro e/o dell‟università. Una didattica che si rinnova favorisce, progressivamente, cambiamenti anche

nelle prove di verifica e nei criteri di valutazione.

Attraverso la verifica si può, infatti, accertare l‟acquisizione di

conoscenze disciplinari e di competenze specifiche e rilevare quei comportamenti di apprendimento che corrispondono agli obiettivi

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trasversali esplicitati in linea generale dal Collegio dei docenti e

perseguiti dai singoli Consigli di classe.

In tal modo la valutazione consente l‟individuazione del livello dei risultati

raggiunti e permette di predisporre strategie di recupero e piani di intervento

individualizzati.

Il Collegio Docenti ogni anno stabilisce il numero minimo di prove, orali e

scritte, per ciascun periodo di valutazione. Grazie a questi strumenti, il docente sarà in grado di assumere elementi di valutazione da presentare in Consiglio di

Classe di cui alcuni:

1. settoriali, sul particolare argomento studiato;

2. formativi, miranti al recupero in itinere delle carenze attraverso l‟analisi dello sbaglio, (errata applicazione della regola), e dell‟errore (non

conoscenza della regola stessa); 3. sommativi, funzionali alla valutazione finale della preparazione dello

studente.

Il Collegio docenti, nell‟ambito delle sue prerogative, ha stabilito che alla valutazione in itinere e finale concorrono i seguenti elementi:

partecipazione al dialogo educativo, intesa come frequenza costante e

attiva, comportamento corretto e rispettoso delle regole, degli altri e delle cose, esecuzione puntuale delle attività proposte in classe e a casa;

impegno, inteso come esecuzione dei compiti assegnati anche nei casi in cui questi appaiono di difficile soluzione;

progressione nell‟apprendimento, intesa come miglioramento delle abilità, ampliamento e consolidamento delle conoscenze.

Ed inoltre: che i voti attribuibili vanno dall‟uno al dieci

che di norma in sede di scrutinio l‟ammissione alla classe successiva nel primo anno di studio del biennio iniziale viene concessa tenendo

presenti le potenzialità insite in ciascuno studente o studentessa e possibili di esplicitazione nel secondo anno di studio.

Nella valutazione periodica e finale e per l‟attribuzione del voto di

condotta,che viene attribuito dall‟intero Consiglio di classe riunito per gli

scrutini, si terrà conto dei seguenti criteri:

frequenza e puntualità

rispetto del regolamento d‟Istituto

partecipazione attiva alle lezioni

collaborazione con insegnanti e compagni

rispetto degli impegni scolastici

Sono considerate valutazioni positive della condotta i voti otto, nove e dieci.

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Il cinque, sei e il sette sono considerate valutazioni negative. Vengono

attribuite solo se precedute da gravi provvedimenti disciplinari (sospensioni, ripetuti richiami del Preside) o da numerose note sul registro e/o sul diario

personale, sempre segnalate alle famiglie dei minorenni. Il cinque porta

automaticamente alla non promozione o non ammissione agli eventuali esami.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA DEGLI STUDENTI

( HA VALIDITA‟ FINO A NUOVA DISPOSIZIONE DI LEGGE)

10/9

Interesse e partecipazione attiva

alle lezioni

Regolare e serio svolgimento delle

consegne scolastiche

Rispetto degli altri e dell‟istituzione

scolastica

Ruolo propositivo all‟interno della

classe

Scrupoloso rispetto del regolamento

scolastico

Ottima socializzazione

8

Discreta partecipazione alle lezioni

Costante adempimento dei doveri scolastici

Equilibrio nei rapporti interpersonali

Rispetto delle norme disciplinari d‟Istituto

Ruolo positivo e collaborazione nel gruppo

classe

7

Limitata attenzione e partecipazione

discontinua alle attività scolastiche

Svolgimento non sempre puntuale dei

compiti assegnati

Osservazione non regolare delle norme

relative alla vita scolastica

Disturbo del regolare svolgimento delle

lezioni

Partecipazione poco collaborativa al

funzionamento del gruppo classe

6

Disinteresse per le varie discipline

Saltuario svolgimento dei compiti

Rapporti problematici con gli altri

Frequente disturbo dell‟attività didattica

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Funzione negativa all‟interno della classe

Episodi di mancata applicazione del

regolamento scolastico (es.: falsificazione

della firma dei genitori, frequenti ritardi

e/o uscite anticipate, ecc…)

5

Completo disinteresse per le attività

didattiche

Comportamento scorretto nel rapporto con

insegnanti e compagni

Assiduo disturbo delle lezioni

Funzione negativa nel gruppo classe

Gravi violazione del regolamento di Istituto

TIPOLOGIA VERIFICHE

Le verifiche servono per controllare se, e in quale misura, l'alunno ha raggiunto gli obiettivi fissati e se il processo didattico sta procedendo secondo le

previsioni.

Le verifiche possono essere formative o diagnostiche e sommative.

Valutazione formativa - In itinere E‟ l‟osservazione del processo apprendimento/insegnamento, per verificare se il

processo attivato per promuovere l‟apprendimento è funzionale allo scopo e/o ha bisogno di essere rivisto nella scelta:

Dei mezzi Delle strategia d‟intervento

Dei tempi La verifica formativa

Non influisce sulla valutazione;

E‟ utile agli alunni perché li informa sul livello di preparazione raggiunto e sulle conoscenze e competenze acquisite;

Motiva gli alunni a recuperare quanto non appreso; Gratifica chi ha raggiunto gli obiettivi.

Valutazione sommativa - Fine Modulo E‟ l‟attenta e minuziosa verifica (attraverso l‟uso di prove costruite sugli

obiettivi da acquisire) volta a valutare se e in che misura l‟alunno, gli alunni hanno acquisito le competenze poste al Modulo.

Osservazione dell‟avvenuto cambiamento.

Verifica competenze

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Certificazione delle competenze

Capitalizzazione delle competenze

Recupero è l‟ attività predisposta in funzione di quegli allievi che hanno

dimostrato di non aver pienamente acquisito le competenze poste alla base del Modulo.

Deve essere tempestivo: non deve essere una mera ripetizione di quanto

già svolto. Non deve essere più semplice il percorso. Gli obiettivi devono essere gli stessi

del Modulo. Deve essere impostata una strategia temporalmente adeguata e funzionale al successo formativo. Richiede di individuare e formalizzare le

cause del mancato apprendimento.

Potenziamento: è l‟attività predisposta per quanti hanno acquisito pienamente le competenze poste al Modulo.

Arricchimento dei contenuti del modulo

Ampliamento multidisciplinare dei contenuti svolti (per fornire punti di vista diversi)

Percorsi transdisciplinari

Gli strumenti utilizzati sono di vario tipo:

a. Scritti tradizionali. (almeno due per quadrimestre)

b. Questionari

c. Ricerche

d. Relazioni

e. Verifiche orali

f. Test.

Per il primo quadrimestre sono previste almeno 2 prove scritte e due orali, nel

secondo almeno 3 scritte e 3 orali. Le verifiche scritte non posso sostituire quelle orali, ma solo integrarle.

La valutazione

Il Collegio dei docenti ha elaborato una tabella orientativa contenente indicatori

e descrittori dei livelli di prestazione. Tale proposta prevede criteri di misurazione scanditi secondo gli ambiti delle Conoscenze, delle Competenze,

delle Capacità.

a. Per Conoscenze, secondo quanto previsto nel Regolamento per gli esami

di Stato conclusivi " si intende l'acquisizione di contenuti, cioè di principi, teorie, concetti, termini, regole, procedure, metodi, tecniche"

b. Nell'area delle Competenze sono incluse:

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1. L'utilizzazione delle conoscenze acquisite per risolvere problemi e/o

affrontare situazioni che richiedono comunque organizzazione di quanto appreso

2. L‟uso di terminologie e linguaggio corretti e appropriati

c. Nell'area delle Capacità si includono i processi di rielaborazione logica o critica di quanto studiato e appreso (Regolamento esame di stato, art. 1,

comma 3).

La tabella presenta otto livelli per ciascuno dei quali vengono

esplicitate, in termini generali, le prestazioni richieste.

1) Ad ogni livello corrisponde una misurazione indicativa espressa in decimi,

valida per tutte le prove complessive del quinquennio. Sono riportati anche i corrispettivi voti in quindicesimi, in trentesimi, per orientare le classi

quinte alla valutazione d'esame.

2) La misurazione di una prova può risultare anche dalla combinazione di

giudizi espressi per le tre voci a differenti livelli di descrittori. In tal caso la misurazione nasce da una media che tiene conto della specificità della prova

e degli obiettivi ad essa sottesi.

3) Non tutte le prove somministrate si prestano ad essere misurate secondo

tutti e tre gli indicatori. In particolare la voce "Capacità", indicativa di

rielaborazione logica e critica, può non essere presa in considerazione in alcuni momenti del curricolo o della quotidiana pratica didattica.

4) l riferimento alla tabella nella misurazione delle prove consente la diagnosi tempestiva di particolari carenze nelle prestazioni degli studenti, un miglior

orientamento per il recupero - sia a livello di singola disciplina sia a livello di Consigli di classe - e una più mirata elaborazione delle verifiche da parte dei

docenti

I docenti dell’I.S.I.S.S. SCARAMBONE hanno concordato il significato

generale dei voti assegnati, riassunto nel quadro riportato di seguito. Ogni coordinamento di materia ha poi declinato nello specifico

disciplinare la tabella stessa, nel rispetto dei principi guida indicati dal Collegio. (da adeguarsi alle disposizioni ministeriali)

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55

INDICATORI E DESCRITTORI DEI LIVELLI DI PRESTAZIONE *

Voto/30 Voto /15

Voto /10

GIUDIZIO CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA'

Colloquio 5^Classe

Scritti 5^Cl.

Con sigle

29..30 15 10 ECCELLENTE

(E)

Conoscenze complete,

approfondite e prive di errori. Profondità

nei concetti esposti, ampiezza di temi

trattati

Utilizza un linguaggio rigoroso, chiaro ed

appropriato.

Possiede padronanza

nelle applicazioni e disinvoltura

nel procedere senza errori

Rielaborazione pienamente autonoma,

personale e critica nei contenuti.

Assoluta padronanza

nell‟effettuare collegamenti sia in ambito disciplinare

che

pluridisciplinare

27..28 14 9 OTTIMO

(O)

Complete, ben articolate ed

approfondite su ogni

argomento

Gestisce in modo

autonomo le

conoscenze, trovando le soluzioni

migliori anche

nella complessità; si esprime con

rigore

Rielabora correttamente in

modo autonomo e critico situazioni

complesse.

24..26 13 8

BUONO

(B)

Complete, con spunti

di approfondimento su alcuni argomenti

Gestisce in modo sicuro le

conoscenze, applicandole

correttamente anche a problemi

complessi; si esprime in

modo

appropriato e ricco.

Rielabora correttamente,

cogliendo correlazioni tra più

argomenti

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56

21..23

11..12 7

DISCRETO

(D) Sostanzialmente

complete e articolate

Applica

correttamente le conoscenze

acquisite a problemi non complessi; si esprime in

modo corretto

e appropriato

Affronta situazioni nuove in contesti

noti in modo coerente e

corretto; coglie spunti per

riferimenti tra dati studiati

18..20

10 6

SUFFICIENTE

(S) Essenziali, senza

errori determinanti

Applica le conoscenze

essenziali pur con qualche

errore; si esprime in

modo abbastanza

corretto

Affronta situazioni anche nuove in un

contesto noto e semplice, fornendo

prestazioni

complessivamente adeguate alle

richieste

15..17 8..9 5 MEDIOCRE

Superficiali e incomplete, con qualche errore

Applica le conoscenze

essenziali solo su alcuni

argomenti o con errori; si

esprime in modo

superficiale e

impreciso

Affronta con difficoltà semplici

situazioni nuove in

un contesto noto

12..14

5..7 4 SCARSO

Frammentarie, con errori e lacune

Applica le conoscenze

essenziali solo

su pochi argomenti o con errori di

rilievo. Si esprime in

modo superficiale e

alquanto scorretto

Trova difficoltà ad affrontare anche

situazioni semplici

3..11

1..4 1..3

GRAVEMENTE

INSUFFICIENTE

(GI)

Gravemente lacunose, con errori

determinanti

Non riesce ad

applicare le conoscenze

minime, anche se guidato; si

esprime in modo

decisamente

scorretto

Non sa affrontare le situazioni più

semplici

Il credito scolastico

Il punteggio di credito, relativo al solo triennio, è assegnato dal Consiglio di

classe con i criteri dettati dal Regolamento sugli Esami di Stato che prevede fasce di attribuzione, con le seguenti precisazioni:

Gli studenti che hanno media dei voti superiore a otto/decimi possono avere riconosciuto il massimo punteggio

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ll punteggio minimo della fascia viene assegnato agli studenti che

presentino debiti formativi (solo per le quinte classi del corrente anno scolastico), partecipazione e impegno non adeguati

All‟interno delle altre fasce di punteggi, il credito viene attribuito sulla base

delle indicazioni dell‟O.M.: media dei voti, curricolo ed esito degli anni precedenti, frequenza, impegno e partecipazione, e tenendo inoltre in

considerazione la partecipazione alle attività didattiche, curricolari e extra curricolari della scuola (stage, area di progetto), ma anche della

partecipazione ad attività connesse alla vita dell‟attività scolastica.

Per il riconoscimento dei crediti formativi debitamente documentati, i

Consigli di classe prenderanno in esame le certificazioni d‟attività significative, non occasionali, e che accertino il conseguimento d‟effettive

competenze aggiuntive conseguite dallo studente, coerenti con gli obiettivi formativi e educativi dell‟istituto. Questi crediti, oltre che essere riportati

sulla certificazione dello studente, contribuiscono alla determinazione del credito complessivo.

Media dei voti

Credito scolastico (punti)

classe terza classe quarta classe quinta

M = 6 3 – 4 3 – 4 4 – 5

6 < M ≤ 7 4 – 5 4 – 5 5 – 6

7 < M ≤ 8 5 – 6 5 – 6 6 – 7

8 < M ≤ 10 6 – 8 6– 8 7 – 9

* Decr. Minist. N. 42 (maggio 2007) La tabella è in vigore dall‟attuale a.s. solo per le classi terze e quarte

La somma dei punteggi ottenuti negli ultimi tre anni di corso non può superare i 25 punti e costituisce il credito complessivo che si

aggiunge ai punteggi riportati dai candidati nelle prove d‟esame scritte e orali [I prova scritta: max punti 15 (min. 10) – II prova scritta: max

punti: 15 (min. 10) - III prova scritta: max punti 15 (min. 10) – colloquio: max punti 30 (min. 18)]. Per i candidati all‟esame di stato

a.s. 2008/2009

(Min = minimo per la sufficienza)

IL RECUPERO (ai sensi dell, O.M. n.92 del 5/11/2007)

Le attività di recupero, realizzate per gli studenti che riportano voti di

insufficienza negli scrutini intermedi e per coloro per i quali i consigli di classe deliberino di sospendere il giudizio di ammissione alla classe successiva negli

scrutini finali, sono finalizzate al tempestivo recupero delle carenze rilevate per tali studenti negli scrutini suddetti.

Nel corso dell‟anno gli interventi di sostegno e di recupero sono affidati alla

programmazione del Consiglio di classe, che li organizza intervenendo nel modo più tempestivo realizzando:

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corsi diurni e pomeridiani

attività di sportello per piccoli gruppi, sportello di consulenza ed assistenza

percorsi di lavoro individualizzati

I Consigli di Classe programmano inoltre, già a partire dalla prima valutazione

intermedia del primo quadrimestre,appositi interventi (anche per studenti di classi parallele), per gli allievi non sufficienti, allo scopo di favorire il recupero

entro il termine dell‟anno scolastico.

Individuazione dei casi di DEBITO FORMATIVO

La valutazione finale che il Docente presenta al Consiglio di Classe sul profitto

di ogni singolo allievo è riferita al rendimento relativo a tutto l'anno scolastico, e accerta in modo particolare:

le conoscenze disciplinari

competenze sufficienti ad affrontare il successivo anno scolastico.

Risultano elementi integranti:

un adeguato interesse per l'attività scolastica e l'impegno personale nello

studio;

il raggiungimento degli obiettivi formativi;

il superamento di eventuali debiti formativi.

Nei confronti degli studenti per i quali, al termine delle lezioni, è stato constatato il mancato conseguimento della sufficienza in una o più discipline,

che non comporti tuttavia un immediato giudizio di non promozione, il Consiglio di classe procede al rinvio della formulazione del giudizio finale.

La scuola comunica alle famiglie per iscritto, le decisioni assunte dal consiglio di classe, indicando le specifiche carenze rilevate per ciascun alunno dai

docenti delle singole discipline e i voti proposti in sede di scrutinio nella disciplina o nelle discipline nelle quali l‟alunno non ha raggiunto la sufficienza.

Contestualmente vengono comunicati gli interventi didattici finalizzati al recupero dei debiti formativi che la scuola porterà a termine entro la fine

dell‟anno scolastico, le modalità e i tempi delle relative verifiche.

Le attività di recupero prevedono interventi di durata non inferiore alle 15 ore

ciascuno

I genitori o coloro che ne esercitano la relativa potestà qualora non ritengano di avvalersi delle iniziative di recupero organizzate dalle scuole, debbono

comunicarlo alla scuola, fermo restando l‟obbligo per lo studente di sottoporsi a tali verifiche. Sia che ci si avvalga o no dei corsi gli studenti hanno l‟obbligo di

sottoporsi alle verifiche organizzate dal Consiglio di classe che mantiene comunque la titolarità del processo valutativo: individuare carenze, obiettivi di

recupero e certificazione del superamento. Al termine delle attività si

effettueranno, dunque, le verifiche e le famiglie verranno avvisate dei risultati.

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Per chi volesse optare per lo “studio individuale” si prevede l‟attivazione di uno

“sportello” di consulenza e assistenza che verrà affidato a uno o più docenti: ogni consiglio di classe individuare gli insegnanti e le modalità. Potranno essere

scelte, per il recupero anche modalità diverse e più innovative, utilizzando

docenti della scuola o anche soggetti esterni esclusi gli “enti profit”.

A conclusione dei suddetti interventi didattici che si dovranno concludere entro il 31 agosto di ogni anno, entro la data di inizio delle lezioni dell‟anno scolastico

successivo, il Consiglio di classe, in sede di integrazione dello scrutinio finale, procede alla verifica dei risultati conseguiti e alla formulazione dl giudizio

definitivo che, in caso di esito positivo, comporta l‟ammissione dell‟alunno alla frequenza della classe successiva.

All‟inizio delle lezioni le classi potranno pertanto sviluppare il programma dell‟anno regolarmente.

Nei confronti degli studenti valutati positivamente in sede di verifica finale al

termine del terz‟ultimo e penultimo anno di corso, il Consiglio di classe procederà all‟attribuzione del punteggio.

CORSO SERALE ADULTI

Il corso serale dell‟Istituto “L. Scarambone” rappresenta una nota

significativa e intende rispondere alla crescente domanda di educazione permanente da parte degli adulti e ha le stesse caratteristiche dei corsi diurni.

È stato attivato inizialmente per il solo indirizzo aziendale, ma dall‟anno scolastico 2003/2004 si è reso operante anche l‟indirizzo di studi sociali.

Gli utenti del corso serale sono: lavoratori che necessitano di riqualificare la propria posizione professionale

anche attraverso il conseguimento di un diploma; disoccupati alle prese con le difficoltà di inserimento (o di reinserimento) nel

mondo del lavoro; giovani già occupati o in attesa di prima occupazione, che intendono

riprendere un percorso scolastico precocemente abbandonato;

adulti che sentono il bisogno di un arricchimento culturale, anche attraverso lo studio di singole discipline.

giovani adulti che, non avendo avuto, per vari motivi, la possibilità di concludere gli studi in età scolare, desiderano conseguire un diploma.

Nel piano dell‟offerta formativa dell‟Istituto è inoltre inserito il corso serale per

adulti per il conseguimento del diploma di qualifica di Operatore della gestione aziendale, del diploma di maturità di Tecnico della gestione aziendale ad

indirizzo informatico, del diploma di qualifica di Operatore dei Servizi sociali ad indirizzo Servizi sociali alla Persona ed alla Comunità e di Tecnico dei servizi

Sociali.

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Orario di lezione

L‟attività didattica è suddivisa in cinque giorni, dal lunedì al venerdì, con inizio alle ore 15.00, per un totale di 30 ore settimanali di attività curriculari per il

biennio e per il monoennio, e per un totale di 24 ore settimanali per il corso

post- qualifica. Nel corso post-qualifica è obbligatoria la frequenza di un corso di

specializzazione nell‟ambito dell‟area di professionalizzazione, di durata biennale, per ore 300 per ciascuno degli anni (180 ore lezioni teorico –

pratiche, nell‟Istituto, e 120 ore di stage in aziende). È previsto l‟insegnamento della Religione Cattolica in codocenza con altre

discipline, in base a progetti e secondo modalità che verranno individuati nell‟ambito della programmazione annuale dei singoli C.d.C

Crediti formativi: se il corsista dimostra di conoscere già una o più

discipline, per precedenti esperienze scolastiche o lavorative, può non frequentare le relative lezioni o l‟area professionalizzante e frequentare, previa

annotazione sul registro di classe, altre discipline ib altre classi di ordine superiore.

“Didattica breve”: I programmi di studio sono più intensivi e favoriscono un rapido apprendimento delle competenze.

Metodo di lavoro

Il corso è destinato ad adulti di età anagrafica e provenienza socio culturale eterogenea e si svolge in orario pomeridiano, quando le capacità di attenzione

e concentrazione sono ridotte pertanto le modalità didattiche prevedono: L‟utilizzo di un linguaggio chiaro nel dialogo didattico

Tempi adeguati per l‟apprendimento che si deve svolgere prevalentemente in classe

L‟incoraggiamento ed il sostegno nell‟esposizione Verifiche programmate con l‟utilizzo di prove oggettive strutturate e

semistrutturate Una valutazione che tenga conto dell‟impegno e dell‟interesse dimostrati

dall‟utenza nel perseguimento dell‟obiettivo finale.

La valutazione bimestrale non sarà effettuata al fine di evitare schemi

non flessibili e per consentire ai docenti di adeguare i tempi delle verifiche alle variegate situazioni di frequenza e disomogeneità che

caratterizza le classi.

OBIETTIVI TRASVERSALI

Leggere ed analizzare un testo, riuscendo a distinguere le informazioni

principali da quelle secondarie Saper ascoltare prolungando i tempi di attenzione

Saper comprendere un testo orale e scritto

Saper riassumere un concetto, individuandone gli aspetti essenziali Assimilare ed usare i linguaggi specifici

Utilizzare consapevolmente gli strumenti didattici

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Acquisire un metodo di studio proficuo

Autovalutare le proprie prestazioni Dimostrare di aver sviluppato armonicamente le abilità analitiche, sintetiche

e rielaborative

Acquisire la capacità di cogliere gli aspetti principali dei vari procedimenti didattico-formativi, applicando con coerenza regole e principi

Acquisire la capacità di riconoscere i nessi di causa ed effetto all'interno delle problematiche proposte.

Proposte operative del gruppo di progetto dell‟Istituto di Istruzione Secondaria Superiore L. Scarambone” all‟incontro internazionale sul Lifelong learning tenutosi a in Germania

nell‟ottobre 2007: Le esperienze di oltre un decennio nell‟educazione degli adulti ci ha fatto riflettere sulla necessità di un modello di formatore completamente diverso dal ruolo di “professore trasmettitore di saperi” e sulla necessità di rendere l‟ attività formativa degli adulti

flessibile, dinamica, cioè aperta ai cambiamenti richiesti dal contesto degli studenti adulti e idonea a potenziare le competenze di cui necessitano per l‟acquisizione di saperi e di competenze, per lo sviluppo della propria carriera e per l‟inserimento lavorativo. Dalle attività di ricerca, osservazione e sperimentazione formativa attuata nella realizzazione del progetto del Lifelong Learning sono emerse le seguenti priorità operative: Supporti didattici multimediali per consentire di interfacciarsi con il mondo del lavoro in continua evoluzione;

Assistenza ludica, prescolare e scolare ai bambini delle studentesse-madri; Creazione di una rete informativa tra scuola e ambienti di lavoro; Valorizzazione della cultura dei Paesi di provenienza degli studenti anche attraverso l‟ausilio di mediatori culturali e di corsi finalizzati all‟acquisizione e alla padronanza della lingua italiana. Dall‟analisi dei contributi dei Paesi partner del progetto Lifelong Learning per la creazione di un nuovo modello di formatore, ha suscitato per noi un notevole interesse operativo il modello

proposto dalla dott.ssa Astrid Junek, che appare percorribile e realizzabile con ottimi risultati perché propone un modello di Formatore diverso dal tradizionale docente. Il ruolo di “consulente” potrebbe significare che i canali attraverso cui si perviene all‟insegnamento non debbano essere necessariamente quelli previsti dalla normativa e dagli ordinamenti

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scolastici vigenti nei Paesi dell‟Unione Europea, ma possono provenire anche dal mondo della produzione, delle professioni, della ricerca, così come avviene nell‟Istruzione Professionale per i docenti esperti della Terza Area di Professionalizzazione e nei progetti cofinanziati dal Fondo Sociale Europeo, laddove i docenti sono reperiti attraverso l‟esame dei curricola delle competenze possedute e non delle graduatorie ministeriali. Ai consulenti si potrebbe proporre una collaborazione pluriennale commisurata alla realizzazione dell‟intero progetto formativo, che

dovrebbe avere tempi di attuazione non agganciati al curricolo scolastico, ma realizzativo di competenze standardizzate adeguabili alle esigenze del mondo del lavoro, di volta in volta esplicitate nello stesso progetto formativo. Sarebbe auspicabile che ai consulenti progettuali fosse affiancata una figura professionale di “carrier advisor”, cioè una figura docente che abbia competenze polivalenti, con la funzione di ausilio, sussidio, orientamento e supporto agli studenti adulti durante l‟intero percorso progettuale. La valutazione deve prescindere dalle metodologie tradizionali dei “voti” in vigore negli ordinamenti scolastici, ma deve certificare conoscenze, competenze e abilità acquisite in UFC spendibili per la prosecuzione della formazione o per l‟inserimento lavorativo.

Aree disciplinari e distribuzione oraria CORSO SERALE

OPERATORE DELLA GESTIONE AZIENDALE

ORARIO SETTIMANALE 1°

Anno 2°

Anno

AREA COMUNE Italiano 3 3

Storia 2 2 Francese 3 3

Diritto ed Economia 2 2 Matematica e Informatica 4 4

Scienze della Terra – Biologia 2 2 Educazione fisica 1 1

Religione* (in compresenza) 1 1

AREA DI INDIRIZZO Inglese 4 4

Economia aziendale 5 5 Trattamento testi 4 4

Totale ore

30

30

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ORARIO SETTIMANALE 3°

Aziendale

AREA COMUNE Italiano 3

Storia 2 Francese 3

Matematica e Informatica 3 Educazione fisica 1

Religione*(in compresenza) 1

AREA DI INDIRIZZO Inglese 3

Geografia economica 2 Trattamento testi 1

Economia aziendale 6 (1) Informatica gestionale 3 (1)

Diritto ed Economia 3

Totale ore

30 () le ore tra parentesi sono in codocenza con Trattamento Testi

TECNICO DELLA GESTIONE AZIENDALE

ORARIO SETTIMANALE 4°

Aziendale

Aziendale

AREA COMUNE

Italiano 3 3

Storia 1 1 Matematica e Informatica 3 3

Educazione fisica 1 1

Religione*(in compresenza) 1 1

AREA DI INDIRIZZO

Inglese 3 3

Geografia delle risorse 2 - Economia aziendale 6(2) 7(2)

Informatica gestionale 3 3 Diritto ed Economia 2 3

Totale ore 24 24

AREA PROFESSIONALIZZANTE 300 ore

annue

300 ore

annue

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OPERATORE DEI SERVIZI SOCIALI

ORARIO SETTIMANALE Anno

1° 2° 3° AREA COMUNE

Italiano 4 4 3 Storia 2 2 2

Matematica e Informatica 4 4 2 Lingua straniera 3 3 3

Scienze della Terra 2 2 -

Diritto ed Economia 2 2 - Educazione fisica 1 1 1

Religione (in compresenza) 1 1 1 AREA DI INDIRIZZO

Disegno 2(1) - - Educazione musicale 2(1) - -

Anatomia - - 5 Metodologie operative 3 5 5*

Diritto e Legislazione sociale - 3 3 Psicologia e scienze dell‟ed. 5(1) 4(1) 6

Totale ore 30 30 30

Le ore in parentesi sono in codocenza con Metodologie operative

*la classe si sdoppia per le esercitazioni

TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI

ORARIO SETTIMANALE Anno 4° 5°

Area comune

Italiano 3 3

Storia 1 1

Matematica e Informatica 3 3 Lingua straniera inglese 3 3

Educazione fisica 1 1

Religione* (in compresenza) 1 1 Area di indirizzo

Cultura medico-sanitaria 5 4 Psicologia e scienza dell‟educazione 4 4

Diritto, legislazione scolastica, economia 2 2 Tecnica amministrativa 2 3

Totale ore 24 24 AREA PROFESSIONALIZZANTE 300 300

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Orario delle lezioni

Corso diurno Orario antimeridiano

Corso diurno Orario pomeridiano

Corso serale

1 ora 08.00 – 08.50 2 ora 08.50 – 09.40

3 ora 09.40 – 10.30 4 ora 10.30 – 11.20

5 ora 11.20 – 12.10 6 ora 12.10 – 13.00

1 ora 14.00 – 14.50 2 ora 14.50 – 15.40

3 ora 15.40 – 16.30 4 ora 16.30 – 17.20

1 ora 15.00 – 15.50 2 ora 15.50 - 16.40

3 ora 16.40 – 17.30 4 ora 17.30 – 18.20

5 ora 18.20 – 19.10 6 ora 19.10 – 20.00

L‟intervallo ha luogo dalle

10.25 alle 10.35 L‟intervallo ha luogo dalle

17.25 alle 17.35

FRAZIONI ORARIE

Recupero studenti

Attività pomeridiana inserita nell‟ambito della flessibilità e finalizzata allo sviluppo culturale e professionale degli allievi.

L‟impostazione metodologica è quella di tipo laboratoriale e/o progettuale che

appare la più idonea in relazione alle attitudini degli allievi. Essa tende oltre che all‟acquisizione di specifiche conoscenze, competenze e capacità, ad un

recupero motivazionale e risponde all‟esigenza di ridurre la dispersione e l‟abbandono scolastico.

Sarà attivato uno sportello didattico finalizzato al recupero e all‟approfondimento che avrà come obiettivo fondamentale il potenziamento

delle capacità di studio e di ricerca e che coinvolgerà tutte le discipline. Recupero docenti

Il recupero avverrà attraverso la sostituzione dei docenti assenti, per mezzo di

ulteriori contatti scuola famiglia rispetto a quelli già programmati. Partecipazione ad attività integrative e di supporto all‟azione didattica ed

organizzativa della scuola.

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AREA DISABILITA’

Interventi specifici a favore degli alunni diversamente abili

Il processo di integrazione scolastica degli alunni con disabilità si fonda sulla

assunzione da parte di tutti i docenti della classe del progetto di integrazione. In tale prospettiva e in una logica di qualità del sistema di istruzione, il

successo dell‟integrazione rappresenta un aspetto caratterizzante dell‟ordinaria programmazione didattica, oggetto di verifica e valutazione.

Sono previsti ad inizio anno scolastico, una serie di incontri per tutti i docenti, curriculari e di sostegno, allo scopo di migliorare la qualità dell‟integrazione

nelle singole classi e nella comunità scolastica. Partendo da un‟analisi collegiale della diagnosi funzionale, al fine di rendere il

progetto educativo individualizzato (PEI) funzionale alle effettive esigenze

dell‟alunno, tale atività ha lo scopo di coinvolgere nella stesura e nella realizzazione del PEI tutto il gruppo dei docenti della classe frequentata

dall‟alunno disabile. Per gli alunni nuovi iscritti, andrebbero programmati incontri con la scuola di

provenienza, perché possa realizzarsi una effettiva azione di continuità didattica.

Saranno inoltre sentiti, in appositi incontri, specie per gli alunni che per la prima volta iniziano la frequenza scolastica, i genitori, che potranno fornire utili

informazioni sul progetto educativo, riabilitativo e di socializzazione, attuato in ambito extrascolastico, in modo da consentire che le attività scolastiche ed

extrascolastiche siano opportunamente coordinate. Alle suddette riunioni dovranno partecipare anche i rappresentanti degli EE.LL.

e delle A.S.L., per fornire osservazioni e suggerimenti per la parte di rispettiva competenza.

Vista la presenza di alunni in situazione di handicap, riconosciuti ai sensi della legge quadro n. 104 ed in ottemperanza alla C.M. n. 111 (art. 1 punto C), il

Gruppo H di Istituto intende attiva percorsi didattici individualizzati, nel rispetto del principio che stabiliscono alcune finalità prioritarie rispetto ai

bisogni specifici degli alunni che evidenziano gravi problemi di apprendimento:

CONOSCENZE

Apprendere a conoscere Favorire la conoscenza di sé e sviluppare l‟autostima

Favorire il raggiungimento dell‟autonomia Favorire la capacità di controllare la propria condotta socio-affettiva ed

emotiva Favorire la capacità di adattamento alle varie situazioni

Far acquisire la capacità di apprendere nuove conoscenze ed abilità

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COMPETENZE

Apprendere a fare

Sviluppare e/o incrementare le capacità di attenzione Stimolare una partecipazione più attiva ed efficace alle diverse attività

scolastiche Sviluppare la capacità di trasferire in nuovi contesti le conoscenze e abilità

acquisite Acquisire, ove possibile, un metodo di lavoro autonomo e personale

CAPACITÀ

Apprendere a scegliere Favorire la consapevolezza di sé ed il senso di responsabilità

Favorire la conoscenza delle proprie attitudini, interessi ed aspirazioni Favorire la capacità di autoorientamento in relazione alle proprie possibilità

Favorire la capacità di esprimersi in modo creativo e personale

Apprendere a vivere insieme Favorire la capacità di instaurare costruttivi rapporti interpersonali in ambito

scolastico ed extrascolastico

Favorire l‟interiorizzazione dei valori e delle norme che regolano le relazioni sociali

Favorire l‟acquisizione di comportamenti cooperativi e solidali

Il gruppo di lavoro per l‟integrazione scolastica, allo scopo di favorire il

raggiungimento degli obiettivi didattico-formativi, revede l‟utilizzo della multimedialità come strumento per la prevenzione e il recupero delle difficoltà

nelle diverse aree, curando principalmente l‟area tecnico-professionale. Per gli allievi che hanno acquisito le abilità di base si organizzano progetti di

orientamento lavorativo in collaborazione con EE.LL. al fine di far acquisire consapevolezza delle proprie capacità. A fine percorso viene rilasciato attestato

relativo alle competenze acquisite.

IL DOCENTE DI SOSTEGNO 1. Il docente di sostegno, assegnato alla classe, deve chiarire e illustrare agli

alunni il proprio ruolo e le proprie competenze. 2. Il docente di sostegno deve instaurare una relazione empatica con l‟intera

classe al fine di costituire un punto di riferimento e di sicurezza per tutti.

3. Qualora, nel progetto d‟integrazione del disabile, intervengano risorse esterne, quali educatori comunali, assistenti alla persona, volontari, obiettori di

coscienza, ecc. si rende fondamentale precisare il ruolo e le competenze di queste figure sia agli alunni, sia ai docenti.

4. Il docente di sostegno, rappresenta un punto di incontro tra il CdC e le figure esterne.

5. Il docente coordinatore dell‟area della disabilità deve fornire le informazioni circa la gestione del disabile al personale ATA preposto all‟assistenza

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6. Il docente referente sull‟handicap dovrà essere messo a conoscenza di tutte

le problematiche che possono sorgere in riferimento al suo settore di competenza.

L‟ALUNNO DISABILE 1. Il disabile con grave compromissione dovrà essere accolto dal gruppo -

classe al quale dovranno essere forniti gli strumenti e le informazioni, i suggerimenti, gli aiuti, le iniziative da adottare per favorire la relazione, la

comunicazione, il miglioramento delle autonomie. 2. L‟integrazione dovrà essere pianificata nel CdC in quanto l‟esperienza

racconta che i ragazzi normotipo, se non sono adeguatamente informati, coinvolti e motivati, si estraniano dall‟interagire con i compagni in situazione di

handicap. 3. In tal senso è importante individuare tra gli alunni più collaborativi e più

spontanei delle figure di “tutor “ che potranno essere chiamate a guidare le esigenze dell‟alunno diversamente abile nelle varie situazioni (

accompagnamento in palestra, nei laboratori, affiancamento durante le visite guidate e i viaggi di istruzione).

I DOCENTI DEL C.D.C. Posto che la presa in carico dell‟alunno diversamente abile compete all‟intero

CdC, che ne deve adottare in toto la gestione, individuando il percorso più coerente con i bisogni dell‟alunno, tenuto conto degli standard del nostro

Istituto. I docenti della classe dovranno:

1. Stabilire quali attività di accoglienza consentano di realizzare gli obiettivi di integrazione precedentemente citati

2. Analizzare la raccolta dei documenti e delle informazioni ottenute e stabilire quale approccio conoscitivo si rende utile stabilire con il soggetto (verificare,

anche se nella stessa classe sono stati inseriti alunni provenienti dalla stessa classe o dalla stessa scuola)

3. Condurre indagini conoscitive attraverso un invito rivolto alla famiglia, ed eventualmente ai docenti di sostegno della scuola di provenienza.

4. Compilazione della scheda informativa compilata da ciascun docente

curriculare a seguito del periodo di osservazione, necessaria per la stesura del PEI. In questa fase bisogna prevedere anche le attività extrascolastiche, la

gestione delle ore di approfondimento e di terza area, le uscite sul territorio. Per le uscite, è necessario stabilire i docenti accompagnatori della classe e i

docenti preposti alla presenza del disabile; in tal caso non deve essere necessariamente chiamato a farne parte il docente di sostegno.

5. Necessità per il CdC di informazioni aggiornate tramite la stesura del Profilo Dinamico Funzionale per poter adeguare il percorso agli eventuali mutamenti

della situazione. 6. Avvio di contatti con i centri per l‟impiego e il collocamento mirato disabili

per favorire il passaggio dall‟integrazione scolastica all‟integrazione lavorativa.

I Criteri di valutazione nell‟area cognitiva e relazionale sono quelli programmati dai singoli CdC

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Verifica e Valutazione:

1. Se l‟alunno disabile partecipa alle attività scolastiche, il P.E.I. sarà articolato all‟interno della Programmazione di Classe. L‟alunno dovrà perseguire gli

obiettivi della programmazione individualizzata attraverso metodologie e

strumenti funzionali alle sue esigenze; le verifiche saranno le stesse proposte alla classe o ad esse equipollenti,

tenuto conto di quanto stabilito nel P.E.I. e la valutazione sarà espressa rispetto a quanto stabilito in sede di programmazione e comunque sarà

coerente con la griglia di valutazione prevista dal POF d‟Istituto. 2. Se l‟alunno disabile partecipa alla vita di classe per favorire una crescita

sociale stabile e soprattutto significativa dovrà essere valutato secondo gli obiettivi educativi e cognitivi articolati nel rispetto delle abilità accertate e

progettate all‟interno del P.E.I. In tal caso le verifiche proposte saranno “differenziate” rispetto all‟attività didattica

di classe così come la valutazione. A costoro, a conclusione degli studi, sarà rilasciato un attestato di crediti formativi.

3. Se l‟alunno disabile è stato inserito con la previsione di una programmazione differenziata, ove il C.D.C. riscontri che l‟allievo abbia raggiunto un livello di

preparazione conforme agli obiettivi didattici previsti dai programmi ministeriali

o a loro riconducibili, a norma di quanto stabilito dall‟O.M. n°90 del 21 maggio 2001 è possibile modificare il tipo di programmazione, senza necessità di prove

di idoneità relative alle discipline degli anni precedenti per cui non ha seguito un percorso formativo completo, ed in

coerenza con gli obiettivi minimi della classe utilizzare strumenti di verifiche e valutazioni coerenti con la nuova programmazione, finalizzati al riconoscimento

del titolo di studio.

Attività di inserimento in tirocinio o stage: 1. Per le attività di tirocinio, l‟alunno disabile sarà inserito nel percorso definito

per la classe, prevedendo esclusivamente un accompagnamento qualora la situazione necessiti di un‟assistenza materiale e psicologica.

2. Per l‟inserimento in attività di stage si valuterà, anche con il coinvolgimento del collocamento mirato disabili, la collocazione più funzionale per l‟alunno

stesso.

3. Per l‟orientamento nel mondo del lavoro si attiveranno incontri con i referenti del collocamento mirato disabili

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ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI

“L’Italia ha scelto la piena integrazione di tutti nella scuola e l’educazione interculturale come suo orizzonte culturale. L’educazione

interculturale rifiuta sia la logica dell’assimilazione sia la costruzione e il rafforzamento di comunità etniche chiuse, ed è orientata a favorire il

confronto, il dialogo, il reciproco arricchimento entro la convivenza delle differenze.”

La legge di riforma dell‟ordinamento scolastico, n.53/2003, contiene

elementi idonei allo sviluppo delle potenzialità di tutti gli alunni attraverso la personalizzazione dei piani di studio per la costruzione di

percorsi educativi e didattici appropriati a ciascuno studente. Il D.L. n. 76/2005 relativo al diritto-dovere all‟istruzione e alla formazione, nel

riprendere e ampliare il concetto di obbligo formativo (art. 68, Legge 144/99), individua i destinatari in “tutti, ivi compresi i minori stranieri

presenti nel territorio dello Stato (comma 6, art. 1).

Uno degli obiettivi prioritari nell‟integrazione degli alunni stranieri è quello di promuovere l‟acquisizione di una buona competenza

nell‟italiano scritto e parlato, nelle forme ricettive e produttive, per assicurare uno dei principali fattori di successo scolastico e di

inclusione sociale”. (Da: Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri, MIUR – Dipartimento per

l’Istruzione – Direzione generale per lo studente – Ufficio per l’integrazione degli alunni stranieri, 16 febbraio 2006)

l‟Istituto attiva corsi specifici di facilitazione linguistica per studenti

stranieri (neoarrivati o con competenza linguistica limitata) ed una

programmazione mirata sul monitoraggio dei progressi d‟apprendimento della lingua italiana.

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I NOSTRI PROGETTI

Progetti relativi alle aree a rischio - art. 9 CCNL Comparto Scuola

Titolo del progetto: LA CREATIVITA‟ FA IMPRESA II

C1) Allievi destinatari del Progetto

Numero alunni destinatari coinvolti n. 60 ;

RILEVAZIONE ED ESPLICITAZIONE DEI BISOGNI.

L‟intervento formativo intende promuovere e motivare l‟atteggiamento verso le discipline di studio da parte di quegli allievi che, sia per lacune di base sia

per la scarsa autostima che evidenziano, risultano ad alto rischio di dispersione.

MODALITA‟ DI INDIVIDUAZIONE DEGLI ALUNNI. I ragazzi destinatari del progetto saranno scelti attraverso azioni di screening

tra gli studenti delle prime, seconde e terze classi in collaborazione con i Consigli di classe, il C.I.C. e le famiglie. I partecipanti (da 45 a 60 allievi)

saranno selezionati in base al livello di rischio di dispersione, di demotivazione, di mancanza di un‟immagine positiva di sé, di difficoltà di porsi in relazione

autonoma con l‟ambiente esterno e in situazione di handicap.

OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI E TRASVERSALI

(definiti in rapporto con il curricolo). Modulo 1 Alla scoperta di alcune produzioni salentine.

Modulo 2 Alla scoperta delle nostre passioni

Modulo 3 Alla scoperta dei suoni, delle parole e dell’arte salentina RISULTATI ATTESI

Modulo 1 Organizzare un gruppo di lavoro finalizzato a:

Valorizzare il proprio territorio Scoprire l‟importanza del patrimonio storico, artistico e culturale locale

Recuperare e conservare le tradizioni insieme alle radici della propria cultura

Modulo 2 Sviluppare la:

Capacità di inserirsi nel mercato con lavori originali Capacità decisionale con il “problem solving”

Capacità di organizzare e gestire una microimpresa artigianale Migliorare la stima di se

Acquisire abilità espressive che liberino la creativià

Modulo 3 Organizzare un ambiente-laboratorio in grado di:

Ridurre il deficit culturale, in particolare nell‟area linguistico-espressiva, attraverso percorsi e attività creative che stimolino le motivazioni

all‟apprendimento ed alla partecipazione; Scoprire attitudini latenti in grado di attivare potenzialità inespresse;

Conoscere ed utilizzare nuovi linguaggi; Acquisire abilità espressive che liberino la creatività.

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Elementi qualitativi del Progetto

a) Contrasto e riduzione della dispersione scolastica (indicare le azioni specifiche finalizzate alla promozione del successo

formativo)

Nell‟Istituto opera il C.I.C. (Centro di Informazione e Consulenza) che si avvale degli interventi di docenti dell‟Istituto e di specialisti esterni.

Compiti del C.I.C. sono:

Educazione alla cittadinanza - Ascolto - Consulenza psicologica -

Individuazione dei disagi della sfera del saper essere (con se stessi, con

gli insegnanti, con i compagni, con il mondo esterno) - Organizzazione di attività implicanti la discussione ed il superamento del

disagio (colloqui individuali; corrispondenza interna alla scuola mediante l‟installazione di una cassetta postale; eventuale redazione del Giornale

di Istituto) - Educazione alla sessualità - Informazione sulle sostanze psicotrope, alcool, AIDS.

Flessibilità didattica: le classi aperte A seguito delle valutazioni bimestrali relative all‟andamento didattico-

educativo delle prime e seconde si potrà prevedere la realizzazione di brevi interventi volti al recupero o al consolidamento-approfondimento.

b) Interventi riferiti a particolari fenomeni di disagio socio-

ambientale (criminalità minorile, lavoro minorile…..) Alcuni alunni destinatari del progetto prestano attività lavorativa presso

aziende familiari e di terzi disattendendo i compiti scolastici per bisogni

economici individuali e della famiglia di appartenenza. Tali alunni evidenziano difficoltà di apprendimento scolastico a causa della

frequenza saltuaria dovuta agli impegni lavorativi.

c) Interventi specifici rivolti ad allievi non autonomi Nel progetto saranno coinvolti 4 alunni disabili (tre di una prima classe

ed uno della seconda classe dell‟anno scolastico in corso). Saranno coinvolti in attività e laboratori che tengano conto della tipologia di

handicap accompagnati dai docenti di sostegno. d) Interventi specifici per favorire la partecipazione dei genitori

alle attività Le famiglie degli alunni destinatari dell‟azione saranno coinvolte nel

progetto attraverso colloqui iniziali individualizzati ed orientativi dell‟azione specifica cui indirizzare l‟alunno a rischio. Il contributo

informativo delle famiglie permetterà una scelta più significativa.

e) Azioni in rete L‟azione in rete consisterà nella immissione di informativa relativa alla

produzione, presentazione e diffusione on line del materiale prodotto e dei risultati conseguiti, sia attraverso la rete scolastica (scuola –

famiglia), sia attraverso reti di organismi di Enti Pubblici (Provincia, Comune ecc.) sia privati ( testata giornalistica de “La Repubblica” in rete

al sito www.lafragola.it )

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f) Attività di formazione pregressa

Corso di formazione correlato al PON mis. 3.2 “Marketing del turismo nel Salento: aspetti economici e geografici”

Corso di formazione destinato alle scuole in aree a rischio sul tema: “ Dall‟analisi dei bisogni alla costruzione di curricoli verticali”

PON mis. 3.2 “Insieme per vivere la cultura e la legalità” – Corso di formazione docenti relativo al tema: “ Il lavoro nel presente e

Nel futuro delle nuove generazioni. Alternanza scuola-lavoro”

DIVERTIMPARANDO II–Progetto POF Il programma ha lo scopo di coinvolgere 16 scuole di secondo grado

superiore di tutto il Salento (LE – BR – TA) attraverso una serie di giochi istruttivi.

Ogni squadra è composta da “8” giocatori con l‟aggiunta di “2” riserve tra i quali un capitano che avrà il compito di rispondere alle domande. Ogni squadra

sarà rappresentata legalmente da un incaricato dal capo d‟Istituto, facente parte del corpo docente della scuola.

Le prove riguarderanno la “lingua italiana e idiomi locali”, lo “sport”, una terza prova di “cultura generale”, una prova “artistica” ed una quinta prova di

“educazione stradale”

Il nostro Istituto, con delibera del C.d.D., ha aderito al progetto “Cuore Amico”. Sia presso la sede centrale che presso la sede associata di Leverano

saranno ubicati dei salvadanai per la raccolta delle offerte.

OSSERVATORIO PERMANENTE GIOVANI EDITORI,

REPUBBLICA@SCUOLA e CORRIERE DELLA SERA

Anche quest‟anno sono stati messi a disposizione delle classi alcuni tra i più diffusi quotidiani. Ciò consentirà agli studenti di tutte le classi di avvicinarsi alla

lettura del giornale, contribuendo inoltre alla formazione di una riflessione

critica della realtà.

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Progetto Di Gi SCUOLA – Progetto POF

Relativo all‟introduzione di metodologie didattiche innovative attraverso l‟uso di Tecnologie per l‟Informazione e la Comunicazione, destinato ai docenti di

“Italiano” e “Matematica” del biennio ed agli alunni delle prime classi del corso diurno e serale, sia della sede di Lecce sia di quella associata di Leverano.

E‟ prevista una formazione specifica con un Coach nominato dal Ministero sull‟utilizzo della Lavagna elettronica, del Video proiettore, del Notebook e dei

learning Object, strumenti tutti indispensabili per un

Insegnamento/Apprendimento.

VOGLIA DI VIVERE II

Attività extra-scolastica Progetto di contrasto alle tossicodipendenze ed altri fenomeni di dipendenza

Su proposta di: Centro Sociale San Giovanni Battista – associazione di

volontariato Interventi informativo-educativi e spazio di ascolto e consulenza

Tempi: a cadenza settimanale, classi singole. Esperti: uno psicologo e un avvocato

Classi interessate: Tutte L‟iniziativa si pone come esperimento di contrasto alle dipendenze patologiche,

come strumento conoscitivo delle droghe e delle bevande alcoliche, dei loro effetti, della legislazione, delle strutture professionali inerenti al tema.

Obiettivi:

-Organizzare attività di educazione/prevenzione/ascolto

PROGETTO: per un insegnamento/apprendimento individualizzato Il progetto fa capo al Piano Integrato FSE Annualità 2007/2013, autorizzato e

finanziato dal Superiore Ministero. Si tratta di interventi di formazione sulle

metodologie per la didattica individualizzata e sulle strategie per il recupero del disagio rivolto ai docenti in genere ma soprattutto a quelli del biennio

obbligatorio per n° 30 ore

PROGETTO: English vehicular language

Il progetto fa capo al Piano Integrato FSE Annualità 2007/2013, autorizzato e finanziato dal Superiore Ministero. Si tratta di interventi per l‟apprendimento

della Lingua Inglese rivolto al personale dell‟Istituto per n° 30 ore di

formazione

PROGETTO DIGILEARNING-SVILUPPO COMPETENZE CHIAVE DIGITALI

Il progetto fa capo al Piano Integrato FSE Annualità 2007/2013, autorizzato e finanziato dal Superiore Ministero. Si tratta di interventi per lo sviluppo delle

competenze chiave digitali ed è rivolto agli studenti del biennio obbligatorio della sede di Lecce. Il monte ore previsto è di ore 30 e sarà indirizzato

soprattutto agli alunni del biennio obbligatorio al fine di motivarli sempre più

allo studio e all‟utilizzo delle TIC nell‟apprendimento.

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PROGETTO: PERCORSI LABORATORIALI PER IMPARARE AD

APPRENDERE Il progetto fa capo al Piano Integrato FSE Annualità 2007/2013, autorizzato e

finanziato dal Superiore Ministero. Si tratta di interventi per lo sviluppo delle competenze chiave imparare ad apprendere ed è rivolto agli studenti del

biennio obbligatorio della sede di Lecce. Il monte ore previsto è di ore 30 e sarà indirizzato soprattutto agli alunni in difficoltà di apprendimento,

demotivati, carenti nel metodo di studio e che manifesteranno gravi

insufficienze al termine del primo quaadrimestre

IMPRESA SIMULATA “L.SCARAMBONE”

Il progetto fa capo al Piano Integrato FSE Annualità 2007/2013, autorizzato e finanziato dal Superiore Ministero. Si tratta di interventi per migliorare i livelli

di conoscenza e competenza dei giovani ed è rivolto agli studenti del triennio della sede di Lecce. Il monte ore previsto è di ore 60 e sarà indirizzato

soprattutto agli alunni meritevoli delle classi III, IV, V della sede centrale. Con

questo intervento si vuole avvicinare i giovani coinvolti alla realtà del mondo

dell‟impresa e del mondo del lavoro in generale.

LABORATORIO MULTIMEDIALE. FESR Il progetto fa capo al Piano Integrato FSE Annualità 2007/2013, autorizzato e

finanziato dal Superiore Ministero. Si tratta di intervento ricadente sull‟Asse 1 “Società dell‟informazione e della conoscenza” e relativo obiettivo

“convergenza” 2007 finalizzato al potenziamento e aggiornamento delle

dotazioni tecnologiche ed informatiche attraverso la realizzazione di un

laboratorio linguistico-multimediale.

PROGETTI ANNUALITA’ 2008-2009

1. Progetto Scuole Aperte – La musica dell’anima

2. Progetto per il conseguimento della idoneità alla guida del ciclomotore

3. Progetto alunni Diversamente abili “Il fumetto quale strumento didattico” –

educativo per l’integrazione – Leverano

4. Progetti corso serale adulti insegnamento religione cattolica:

a. “I diritti umani” in coodocenza con Diritto in tutte le classi

b. “La coscienza morale” in coodocenza con Psicologia II DOSS

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PROGETTI PON ANNUALITA’ 2008-2009

1. PON C1 Giochiamo con i numeri per apprendere la matematica – Lecce

2. PON C1 Giochiamo con i numeri per apprendere la matematica – Leverano

3. PON C1 For Competence in English – Lecce

4. PON C1 For Competence in English – Leverano

5. PON G1 Tre step: accoglienza,integrazione e lavoro

6. PON G1 Digilearnig for adults II

7. PON B4 Per un insegnamento/apprendimento individualizzato

8. PON B7 Interventi per l’apprendimento linguistico – English vehicular

language

Progetti area di approfondimento

ANNUALITA’ 2008-2009

Progetto in coodocenza – IL DIALOGO INTERRELIGIOSO : CRISTIANESIMO E

ISLAM. (discipline coinvolte: Inglese e Religione Cattolica) Lecce

Progetto in coodocenza informatica – LA MULTIMEDIALITA’ E

L’APPRENDIMENTO LINGUISTICO (discipline coinvolte: Francese, Informatica

e Trattamento testi). Biennio – Lecce

Progetto in coodocenza – LE ORIGINI DEL DIRITTO E DELLA COSTITUZIONE

ITALIANA (discipline coinvolte: Storia e Diritto) classe IIIA OIT

Progetto in coodocenza – CIVIL LAW AND COMMON LAW (discipline coinvolte:

Inglese e Diritto) classe IIIB OGA

Viaggi d‟istruzione, visite guidate ed uscite brevi

I viaggi di istruzione rientrano, per le loro finalità, tra le attività integrative della scuola e si

inseriscono quindi nel programma educativo della stessa.

I viaggi d’istruzione hanno uno stretto collegamento con il programma di studio e hanno chiare

finalità formative e didattiche quali:

a) conoscenza e approfondimento di realtà e modelli legati ai temi affrontati durante la didattica

curricolare;

b) socializzazione all’interno del gruppo di classe tra gli studenti e tra studenti e docenti;

c) sviluppo di una maggiore autonomia nell’organizzazione del tempo e dello spazio da parte degli

studenti.

Per le modalità organizzative si fa riferimento all’allegato 4.

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TUTORAGGIO AI DOCENTI TIROCINANTI

1 Descrizione sintetica del progetto Si tratta di trovare nell‟ambito dell‟istituto docenti di varie discipline disposti a

seguire gli allievi tirocinanti della SSIS. “Figura di rilievo per l‟espletamento del tirocinio presso la scuola polo è l‟insegnante accogliente o tutor,

indispensabile come riferimento per la progettazione e lo svolgimento di quelle fasi del tirocinio, attive e qualificanti sul versante specifico dell‟esercizio

professionale, che sono condotte in classe” C.M. 130 del 21.4.2000 2 Responsabile Dirigente Scolastico

3 Problema/Esigenza che si intende affrontare con il progetto Favorire l‟attività di formazione sul campo dei docenti tirocinanti

4 Finalità Rendere l‟esperienza del tirocinio proficua e portatrice di valenze che possano

avere una ricaduta sia sull‟istituto che sul tirocinante

5 Obiettivi Creare una attività didattica integrata che costituisca un‟occasione di

confronto, collaborazione e che permetta di far conoscere le diverse esperienze didattiche dei soggetti coinvolti.

6 Destinatari Docenti in tirocinio e i docenti tutors

7 Metodologie Il docente tutor deve guidare il tirocinante all‟osservazione della realtà

scolastica, del suo funzionamento e delle varie dinamiche relazionali. In una seconda fase dovrà far partecipe il tirocinante alla progettazione

didattica e alla realizzazione di azioni didattiche 8 Rapporti con altre istituzioni e con il territorio

Le Università (Firenze, Pisa, Siena) che si sono unite per creare la SSIS e in particolare la Facoltà di Scienza della Formazione dell‟Università degli Studi di

Firenze presso cui ha sede la SSIS.

9 Durata Il progetto tirocinio prevede che l‟allievo frequenti 280 ore nell‟arco di due

anni. 10 Risorse umane

Gli insegnanti che danno la loro disponibilità a ricoprire il ruolo di tutor. 11 Beni e servizi

Aule, laboratori, segreteria 12 Fonti di Finanziamento

Secondo la C.M.130 del 21.4.2000 “Agli insegnanti tutor, la cui individuazione sarà operata in base a criteri previsti nelle convenzioni quadro tra Università,

Provveditorati agli Studi e scuole, tra il personale docente che si dichiara disponibile, potrà essere erogato il compenso per le attività aggiuntive di

insegnamento di cui all‟art. 25 del CCNL del 26 maggio 1999. 13 Verifica del Progetto

Modalità, tempi e strumenti per la verifica in itinere e a conclusione del

progetto : L‟efficacia del progetto tirocinio sarà verificata attraverso le relazioni dei

tirocinanti e degli insegnanti tutors al termine dell‟anno scolastico.

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III AREA DI PROFESSIONALIZZAZIONE I corsi post-qualifica sono caratterizzati da un‟area curricolare

obbligatoria, destinata all‟acquisizione di un specifica professionalità.

La scelta del percorso professionalizzante avviene in funzione della domanda del mondo produttivo, accertata attraverso l‟osservatorio del

mercato del lavoro locale. La progettazione del percorso avviene in collaborazione con esperti del

mondo del lavoro o consulenti dei Centri di formazione professionale del territorio o di altre agenzie formative.

La gestione didattica dell‟attività formativa può utilizzare sia docenti sia esperti esterni.

La modalità organizzativa prevede un percorso biennale (4° e 5° anno post-qualifica) articolato per ciascun anno in 300 ore di lezioni di cui

140 di aula e 160 di tirocinio. Il percorso formativo si conclude con un giudizio globale che tiene

conto anche della valutazione del tirocinio di lavoro espressa dal tutor aziendale.

PROGETTI TECNICO ESPERTO NELLA GESTIONE DEL MARKETING DEL TURISMO

CULTURALE ON-LINE

CLASSE IV -V A TST (TECNICO SERVIZI TURISTICI)

TECNICO ESPERTO NELLA GESTIONE DI SOCIETA‟ COOPERATIVE

CLASSE IV - V B TGA

TECNICO ESPERTO NELLA GESTIONE DEL BUSINESS ON-LINE CLASSE

IV - V C T.G.A. CORSO SERALE ADULTI

TECNICO ESPERTO NELLA PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI

SERVIZI NELLE STRUTTURE SOCIO SANITARIE CLASSE V A TSS LEVERANO

CLASSE IV – V D TSS CORSO SERALE PER ADULTI

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Tutte le attività formative realizzate nei P.O.N., rivolti agli studenti, sono valutabili come parte integrante dell’attività curriculare.

A tal fine le conoscenze, le competenze e abilità ivi acquisite, sono

oggetto di arricchimento della valutazione e/o produttive di crediti formativi pienamente spendibili nel percorso di indirizzo.

Sarà cura del tutor del percorso formativo dei P.O.N. e dei singoli Consigli di classe stabilire specificamente il grado di acquisibilità e

spendibilità della formazione effettuata da ciascuno studente partecipante ai P.O.N.

È il sistema per la gestione dei Programmi Operativi Nazionali “Competenze per

lo sviluppo” finanziato con il Fondo Sociale Europeo e “Ambienti per l‟Apprendimento” finanziato con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, a

titolarità del Ministero della Pubblica Istruzione in favore delle aree territoriali del nuovo Obiettivo Convergenza (ex Obiettivo 1).

Si tratta di due Programmi che sono stati elaborati dal Ministero della Pubblica Istruzione per sostenere l‟innovazione e la qualità del sistema scolastico in

quattro Regioni del Sud Italia (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, le sole

appartenenti all‟Ob. Convergenza) e colmare il divario con le altre aree territoriali del Paese e dell‟Unione Europea.

PIANO INTEGRATO FSE

Il Piano integrato degli interventi FSE ad integrazione delle attività previste dal Piano dell'Offerta Formativa ISISS è fondato su una diagnosi attenta delle

criticità e dei punti forti presenti nella scuola che sono di ostacolo e/o sostegno alla qualità del servizio scolastico e al raggiungimento degli obiettivi fissati dal

Consiglio Europeo di Lisbona. La diagnosi costituisce il punto di riferimento per la predisposizione del " Piano

integrato degli interventi FSE" per rispondere alle criticità emerse e per permettere, in particolare, agli allievi e al personale tutto della Scuola di

acquisire competenze chiave in media con i paesi UE. Per la definizione del " Piano integrato degli interventi FSE, il

coinvolgimento dell'intero corpo docente e non docente è indispensabile e di

fondamentale importanza al fine di condividere gli obiettivi di miglioramento FSE riferiti agli assi Capitale umano, Capacità istituzionale Assistenza tecnica

della Scuola: a) Sviluppare la capacità diagnostica e i dispositivi per la qualità del

sistema scolastico b) Migliorare le competenze del personale della scuola e dei docenti

c) Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani

PON 2007 - 2013:

Competenze per lo sviluppo (F.S.E.) Ambienti per l'apprendimento (F.E.S.R.)

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d) Accrescere la diffusione, l’accesso e l’uso della società

dell’informazione nella scuola e) Sviluppare reti tra gli attori del sistema e con le istanze del

territorio

f) Promuovere il successo scolastico, le pari opportunità e l’inclusione sociale

g) Migliorare i sistemi di apprendimento durante tutto l’arco della vita h) Migliorare la governance e la valutazione del sistema scolastico

i) Migliorare l’efficienza, efficacia e la qualità degli interventi finanziati, nonché la verifica e il controllo degli stessi

l) Migliorare e sviluppare modalità, forme e contenuti dell’informazione e pubblicizzazione del Programma , degli interventi e

dei risultati

IL Piano integrato degli interventi FSE prevede come aree di azione l‟area formativa , l‟area organizzativo/gestionale, l‟area di accompagnamento.

L'area formativa riguarda le ore destinate alla formazione specifica inerente i vari Obiettivi specifici/Azioni/Proposte o Moduli e prende in considerazione le

attività svolte dagli esperti e dal tutor.

L‟area organizzativo-gestionale è riferita all‟articolazione del piano nei diversi obiettivi specifici, nelle diverse azioni, proposte/moduli con specificazione di

funzioni e compiti del Dirigente Scolastico e delle figure a suo supporto che caratterizzeranno la nuova programmazione PON:

- un referente per la valutazione responsabile delle azioni di valutazione interne a ciascuna proposta/modulo e garante dell‟interfaccia con le azioni

esterne, nazionali e internazionali, di valutazione - il facilitatore/animatore che, per ciascuna azione a lui attribuita, coopera con

il Dirigente scolastico ed il gruppo operativo del Piano di istituto curando che tutte le attività rispettino la temporizzazione prefissata garantendone la

fattibilità. Curerà, inoltre, che i dati inseriti nel sistema di Monitoraggio e Gestione siano coerenti e completi.

L'area organizzativo gestionale comprende, altresì, il:

- Gruppo Operativo del Piano Integrato di Istituto che è, di norma, composto

dal Dirigente scolastico, dal DSGA, da 1 Tutor per ogni obiettivo specifico richiesto, altre figure ove necessario (non meno di cinque persone)

- Personale ATA (amministrativo contabile, assistenti tecnici, collaboratori scolastici)

Per l‟area di Accompagnamento i nuovi Regolamenti comunitari sottolineano, ancora una volta, l‟importanza rivestita dalla pubblicizzazione delle attività

svolte con il contributo comunitario e riferite alla democratica informazione e condivisione di processi ed esiti formativi

Il funzioniframma PON 2007 è come di seguito articolato:

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Aree di intervento

Attori coinvolti

Area formativa Esperto, Tutor

Area organizzativo/gestionale

Direzione e coordinamento

Animazione

Valutazione

Gruppo Operativo del Piano

Personale ATA

Dirigente scolastico o suo delegato

Facilitatore del Piano Integrato di

interventi FSE e responsabile dell‟integrità della documentazione

Referente per la valutazione

Dirigente Scolastico, DSGA, 1 tutor

per ogni obiettivo specifico, esperto/i

Personale scolastico coinvolto

Area Accompagnamento

Pubblicizzazione e sensibilizzazione

Obbligatoria

Dall'analisi derivante dai dati inseriti nel Questionario INVALSI e nella scheda

di Autodiagnosi il Collegio dei Docenti ha deliberato, per l'annualità 2007/08, di presentare un Piano relativo agli Obiettivi specifici B, C , F, G per far fronte alle

rilevanti criticità presenti nella scuola i e contestualmente investire sui fattori positivi della socializzazione al lavoro, formazione laboratoriale e istruzione

degli adulti in un continuum qualitativo di servizi

PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE 2007-2013 Obiettivo “Convergenza”

“Competenze per lo Sviluppo” 2007 IT 05 1 PO 007 F.S.E.

Obiettivo B: Migliorare le competenze del personale della scuola e dei

Docenti B.1 Interventi innovativi per la promozione delle competenze chiave in

lingua madre, lingua straniera, matematica:Si seguirà il percorso formativo nazionale organizzato dall‟ANSAS

B.4 (30 ore) Interventi di formazione sulle metodologie per la didattica individualizzata e sulle strategie per il recupero del disagio

B.7 (30 ore) Interventi per l‟apprendimento linguistico (inglese).

Obiettivo C: Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani

C.1 (50 +50 ore) Intervento per lo sviluppo delle competenze chiave

in lingua inglese

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C.1 (50 ore) Intervento per lo sviluppo delle competenze chiave in

matematica C.1 (30 ore) Intervento per lo sviluppo delle competenze chiave per

imparare ad apprendere C.1 (30 ore) Intervento per lo sviluppo delle competenze chiave in

competenza digitale

C.5 (60 ore) Tirocini e stage – simulazioni aziendali – alternanza scuola/lavoro

Obiettivo G: Migliorare i sistemi di apprendimento durante tutto l’arco

della vita. G.1 (60 ore) Interventi formativi flessibili finalizzati al recupero

dell‟istruzione di base per giovani e adulti.

ASSI DI INTERVENTO RELATIVI ALL‟OBIETTIVO “CONVERGENZA”

2007 IT 05 1 PO 004 F.E.S.R.

Asse I: Società dell‟informazione e della conoscenza A.2 Dotazioni tecnologiche e laboratori multimediali

(Max 20.000€)

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Tavola riepilogativa della struttura del Piano Integrato degli interventi (FSE)

Assi FSE

Obiettivo specifico

Azione Tipologia

della proposta Lingua Certificazione

Durata (in ore

per proposta)

Accompagnamento (Area opzionale)

Destinatari

Obiettivo B: Migliorare le competenze del personale della scuola e dei docenti Formazione del Personale della scuola

B.4 Didattica individualizzata e recupero del disagio

Asse I Capitale Umano

B) Migliorare le

competenze del

personale della scuola

e dei docenti

B.4 - interventi di formazione

sulle metodologie per la didattica

individualizzata e sulle strategie per il recupero

del disagio

Percorso di formazione

“Per un

insegnamento /apprendimento

individualizzato”

30 docenti

B.7 Interventi individualizzati per il personale della sucola

Asse I Capitale Umano

B) Migliorare le

competenze del

personale della scuola e dei docenti

B.7 - interventi

individualizzati per l'aggiornamento del personale scolastico (apprendimento

linguistico)

Percorso di formazione

English

vehicular language

Inglese

Liv. A1

Liv. A2 Liv. B1

30

Personale scolastico

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Assi FSE Obiettivo specifico

Azione Tipologia

della proposta

Lingua Certificazione Durata (in

ore per proposta)

Accompagnamento (Area opzionale)

Destinatari

Obiettivo C: Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani Formazione studenti

Area delle lingue

Asse I

Capitale

Umano

C) Migliorare i livelli di

conoscenza e

competenza dei giovani

C.1 - interventi

per lo sviluppo delle

competenze chiave

(comunicazione nelle lingue straniere)

Percorso formativo

competenza

nelle lingue straniere

Inglese

For competences in

English

Liv. A1

Liv. A2 Liv. B1

50 50

Certificazione Enti Certificatori esterni

Lingue Supporto

diversamente abili

Alunni/Alunne

Istituti Secondari di

II grado

Asse I Capitale Umano

C) Migliorare

i livelli di conoscenza e competenza dei giovani

C.1 - interventi per lo sviluppo

delle competenze chiave (Competenza

di base in matematica)

Percorso formativo Competenza

matematica

Giochiamo con la

matematica

Problem solving e abilità numerica

50

Alunni/Alunne Biennio Istituti

Secondari di II grado

Area delle competenze digitali

Asse I

Capitale Umano

C) Migliorare

i livelli di

conoscenza e competenza dei giovani

C.1 - interventi

per lo sviluppo delle

competenze

chiave

Percorso

formativo Competenze

digitali

DIGILEARNING

Sviluppo competenze digitali

Livello

Intermedio

30

Certificazione Enti

Certificatori esterni ICT

Alunni/Alunne

Biennio Istituti Secondari di

II grado

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Area delle competenze trasversali

Asse I Capitale Umano

C)Migliorare i livelli di

conoscenza e competenza

dei giovani

C.1 - interventi per lo sviluppo

delle competenze

chiave

Percorso formativo

imparare ad apprendere

30

Supporto diversamente abili

Alunni/Alunne Biennio Istituti Secondari di

II grado

Area scuola-lavoro

Asse I

Capitale

Umano

C) Migliorare i livelli di

conoscenza e

competenza dei giovani

C.5 - tirocini e stage

simulazioni aziendali, alternanza

scuola/lavoro

Impresa simulata

Impresa simulata

“L.SCARAMBONE”

60

Alunni/alunne triennio

Istituti

Secondari di II grado

Assi FSE Obiettivo specifico

Azione Tipologia della proposta Contenuto

della proposta

Durata (in ore per proposta)

Accompagnamento (Area opzionale)

Destinatari

Obiettivo G: Migliorare i sistemi di apprendimento durante tutto l’arco della vita

Asse I Capitale Umano

G) Migliorare i sistemi di

apprendimento durante tutto l‟arco della

vita

G.1 -interventi formativi flessibili

finalizzati al recupero

dell‟istruzione

di base per giovani e

adulti

Percorso formativo

Area competenze tecnologiche

**Le competenze specifiche saranno indicate

non appena

definite a livello

nazionale

Livello Base Livello

Intermedio Livello

avanzato

60

Supporto diversamente

abili Assistenza parentale

Adulti/e

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Il Patto di Corresponsabiltà è uno strumento finalizzato ad esplicitare i comportamenti che alunni, genitori ed insegnanti si impegnano a realizzare nei

loro rapporti. Le indicazioni in esso contenute sono volutamente generali per lasciare la

possibilità che in ogni consiglio di classe ci sia spazio per un‟applicazione costruita sul gruppo classe: non si è voluto limitare la libertà d‟insegnamento o

il diritto di partecipazione alla vita scolastica di genitori e alunni. Il patto nasce con l‟intento di stimolare la formulazione, nelle classi, di possibilità e proposte

che possano contribuire concretamente alla programmazione educativa e

didattica. Esso è frutto di una serena contrattazione, pertanto nelle classi dovrà essere il

risultato di una reciproca condivisione d‟intenti. Lo spirito con cui è stato redatto è bene espresso da un comma dell‟art. 1 dello Statuto degli studenti e

delle studentesse: "La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale informata ai valori democratici e volta alla crescita della

persona in tutte le sue dimensioni". Ciò che il patto contiene sicuramente non rappresenta una novità per coloro

che lavorano o usufruiscono della nostra scuola: sono ricordati atteggiamenti e obblighi che molti alunni, docenti e genitori già attuano nella quotidiana vita

scolastica. Averli esplicitati però è un mezzo per avere una maggior trasparenza e per

essere più consapevoli del reciproco impegno che lega tutte le componenti della vita scolastica. Inoltre è segno della disponibilità e collaborazione

indispensabili perché la fatica dell‟educare e dell‟apprendere giunga a buon

esito. Il Patto di Corresponsabilità si articola in due momenti: a livello d‟Istituto ogni

componente si impegna ad attuare i comportamenti che sono qui di seguito riportati; a livello di classe il docente compilerà la scheda che riguarda il

proprio progetto educativo, attenendosi allo spirito con cui sono state enunciate queste indicazioni generali e prestando attenzione alle proposte e

alle osservazioni degli studenti.

PATTO di CORRESPONSABILITA'

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VERIFICA EFFICACIA PROGETTO FORMATIVO

Le fasi per la verifica dell'efficacia del progetto formativo possono

essere così sintetizzate: a) autocontrollo costante del docente rispetto al proprio lavoro

attraverso le risultanze delle verifiche compiute dalla classe, il confronto con i colleghi nei momenti di lavoro comunitario, il

dialogo con studenti e famiglie. L'autocontrollo é la migliore garanzia per l'efficacia del processo didattico/educativo;

b) controlli in itinere: da parte della Presidenza anche attraverso le visite in classe, i

colloqui con docenti, studenti, genitori, la partecipazione diretta ai lavori degli organi collegiali;

da parte dei Consigli di classe nelle riunioni didattiche annuali

prefissate e nelle sedute di scrutinio; c) controllo in fase terminale da parte del Collegio nella fase di

passaggio da un anno scolastico al successivo. Il controllo, per essere efficace, necessita di:

chiarezza nella lettura di quanto si é prodotto; coerenza nella valutazione di quanto si è fatto in rapporto a

quanto si é preventivato; - responsabilità nella critica e nell'autocritica delle proprie

scelte e del proprio modo di lavorare; disponibilità alla revisione, a fronte di risultati non

soddisfacenti; inventiva nell'ideazione di nuovi percorsi.

MONITORAGGIO SODDISFAZIONE

Ogni anno è predisposto almeno un questionario di soddisfazione degli

utenti in relazione alle diverse attività della Scuola, ai servizi resi ed alle sue strutture e strumentazioni.

Il monitoraggio è affidato ai docenti funzione strumentale. I risultati sono proposti all'attenzione del Dirigente Scolastico, del

Collegio, del Direttore Amministrativo e costituiscono la base per gli interventi di miglioramento da attivare nel corso dell'anno successivo

a quello della sua somministrazione. Gli esiti del sondaggio di valutazione globale del servizio scolastico,

effettuato annualmente, saranno pubblicati a partire dalla fine dell‟anno scolastico sul sito della scuola www.scarambone.it

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ALLEGATI: Allegato 1 Regolamento di disciplina

Allegato 2 Patto di corresponsabilità Allegato 3 Regolamento di Istituto