I.S.I.S.S. “L.Scarambone” POF 2008/2009 1 · Tipologie di utenza e bisogni formativi 13 4 Il...
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“ La cosa peggiore che si può dire ad un alunno è: hai sbagliato! La cosa migliore è chiedergli: come hai fatto?” E. V. Glaserfeld
“………. Il miglior insegnamento può essere realizzato soltanto quando vi sia un rapporto individuale e diretto fra uno studente e un buon insegnante…..una situazione in cui uno studente discute le idee, riflette sulle cose, conversa sulle cose” R.P. Feynman, R.B. Leigton, M. Sands
"Pensare è il lavoro più arduo che ci sia, ed è probabilmente questo il motivo per cui così pochi ci si dedicano”
Henry Ford
…..Speriamo
che me la cavo……..
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N. TITOLO PAG.
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POF: che cos’è 4
Introduzione Generale 5
2 Il nostro Istituto: informazioni generali 6
Le risorse umane 8
3 Contesto socio-economico 11
Tipologie di utenza e bisogni formativi 13
4 Il modello educativo 17
Principi ispiratori 18
Gli organi collegiali 19
Commissioni e gruppi di lavoro 21
Quadro normativo 22
Una presenza storica 24
5
Aree disciplinari 26
Percorso formativo 41
Metodologie, verifica e valutazione 48
Indicatori e descrittori dei livelli di prestazione 55
Corso Serale Adulti 59
Area Disabilità 66
6 Accoglienza e integrazione degli alunni stranieri 70
I nostri progetti 71
Progetti III Area di Professionalizzazione 78
Progetti PON 2007-2013 Piano Integrato FSE – FESR 79
7 Patto Formativo 86
8 Efficacia Progetto Formativo 87
9 Allegati 88
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PIANO DELL‟OFFERTA FORMATIVA: Che cos‟è E‟ un piano:
che è pensato
che contiene realistiche previsioni (commisurate a tempi e risorse)
che è comprensibile nell‟insieme e nelle sue singole parti che consente di comprendere e comunicare l‟offerta formativa
E‟ un piano di offerta:
che muove dalla lettura e dall‟ascolto dei bisogni dei soggetti interessati
e del territorio
che propone contenuti formativi e disciplinari concreti e fruibili come servizio
che dispone di risorse sufficienti per proporsi, mantenersi, rinnovarsi che verifica periodicamente i risultati
E‟ un piano di offerta formativa:
che ha le premesse nella professionalità di chi lo propone che considera preminente la persona e offre un sapere professionale
aggiornato che propone un percorso commisurato a diversi livelli di apprendimento
che si aggiorna e sa rinnovarsi
È il documento scritto - costitutivo dell‟identità culturale e progettuale dell‟Istituto - col quale l‟Istituto rende trasparente e leggibile ciò che
fa (obiettivi cognitivi: conoscenze, competenze, capacità), perché lo fa (obiettivi formativi), come lo fa (organizzazione educativa e
didattica).
Rappresenta pertanto un punto di riferimento obbligato per:
genitori che iscrivono i figli nelle classi dell‟Istituto
alunni che fruiscono dei corsi di studio dirigente scolastico
docenti
personale ATA enti territoriali – statali o locali , pubblici o privati – che in diverse forme
si rivolgono all‟Istituto per ottenere servizi inerenti alla formazione, e libere associazioni di persone che in vario modo sono interessate ai
risultati formativi ottenuti dagli alunni che frequentano o hanno frequentato l‟Istituto.
„mondo del lavoro‟ (aziende o associazioni che si rivolgono all‟Istituto per segnalare e proporre le loro istanze di formazione specifica al
lavoro).
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Con il suo P.O.F. l‟Istituto si assume un impegno definito e circoscritto nei confronti dell‟utenza per il conseguimento del successo formativo.
La modalità con cui l‟Istituto assume le proprie responsabilità è
l‟autovalutazione.
La valutazione dei risultati del P.O.F. è compiuta non soltanto in relazione ai
risultati offerti dagli scrutini di fine anno ma anche a quelli delle analisi di tutte le attività assunte e sottoscritte.
L’Istituto informa docenti, alunni, genitori sulle sue attività e problematiche:
il dirigente con lettere circolari, comunicazioni, convocazioni; il coordinatore tramite registro di classe e comunicazioni dirette agli
alunni e ai genitori;
il consiglio di classe con sedute aperte a genitori e alunni, e attraverso la
comunicazione periodica ai genitori di alunni che presentino risultati negativi;
il docente con incontri settimanali per appuntamento con i genitori.
Come si forma il P.O.F.
Sulla base dell‟analisi sia dei bisogni formativi dei soggetti interessati e del
territorio sia delle risorse personali e materiali disponibili (o concretamente reperibili):
Il Collegio dei docenti lo elabora, tenuto conto delle scelte generali di
gestione e di amministrazione definiti dal Consiglio d‟Istituto e delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei
genitori e degli alunni, e dal personale ATA.
Il Consiglio d‟Istituto lo adotta.
L‟Istituto lo rende pubblico e, su richiesta, lo consegna agli alunni e ai
genitori all‟atto dell‟iscrizione.
Tutti gli operatori e gli utenti dell‟Istituto lo attuano.
Il Dirigente lo raccorda con gli enti locali, le istituzioni, le agenzie culturali, sociali ed economiche del territorio.
Ogni anno scolastico tutte le parti interessate dell‟Istituto lo riconsiderano alla luce dei risultati ottenuti, lo aggiornano, lo modificano
se necessario, lo propongono al Collegio dei docenti per l‟approvazione e al Consiglio d‟Istituto per l‟adozione.
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INTRODUZIONE GENERALE PRESENTAZIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Il nostro Piano dell‟Offerta Formativa vuole essere un documento che
interpreta i mutamenti e l‟evoluzione dell‟istruzione professionale, integrando le richieste e le aspettative provenienti dalla società, dalla famiglia e dagli
studenti con la specifica funzione della scuola che è quella di fornire istruzione e formazione culturale per la piena realizzazione dell‟uomo e del cittadino.
Al centro della progettazione dichiarata nel nostro P.O.F. vi è il soggetto
titolato: lo studente, con i suoi bisogni, le sue aspirazioni, il suo progetto di essere umano adulto integrato nel complesso tessuto socio – culturale della
modernità. “Progetto scuola”; “Scuola aperta”; “Scuola della progettazione”; “Educazione
permanente degli allievi e dei docenti” sono definizioni che possono avere un significato solo se le componenti interne ed esterne all‟istituzione scolastica
prendono atto della necessità di operare sinergicamente fra i rappresentanti di tutti gli interessi che sono coinvolti nell‟organizzazione del sistema educativo e
formativo. Il nostro POF vuole essere, in questa ottica, non solo uno strumento di
informazione e di comunicazione per gli studenti e le famiglie, ma anche il luogo dell‟incontro e del dialogo tra docenti e studenti – famiglie - territorio,
frutto del lavoro di un‟apposita commissione guidata dalla Funzione Strumentale.
Il documento è suddiviso in otto sezioni nelle quali vengono esposti tutti gli
aspetti che caratterizzano la scelta didattico - educativa del nostro Istituto.
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ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA
“L. SCARAMBONE”
Dirigente Scolastico: Professor Vincenzo Antonio Micia
SEDE CENTRALE
LECCE – Via Roberto Caracciolo, 30 CAP 73100
Tel. 0832 305919 – Fax 0832 305911
e-mail [email protected]
sito web www.scarambone.it
Codice Fiscale 80012110757
SEZIONE ASSOCIATA
LEVERANO – Via Filippo Turati, 83 Tel. 0832 925884 – Fax 0832 912224
Codici:
LEIS02200G IST. D'ISTRUZ. SUPERIORE L. SCARAMBONE LECCE VIA R.
CARACCIOLO 30 CON SEZIONI ASSOCIATE:LERC02201E LECCE
LERC02251X CORSO SERALE LECCE
LERF022018 LEVERANO
STRUTTURE E ATTREZZATURE DIDATTICHE
la sede centrale di Lecce dispone di: una sala per audiovisivi
4 laboratori di informatica
3 laboratori multimediali con rapporto 1/1 postazione/studente
Pacchetti applicativi di una moderna gestione aziendale, di fisica, di
matematica e di lingua
Una biblioteca
1 laboratorio multimediale per l‟attività dell‟impresa formativa simulata
Collegamento internet adsl
Cablaggio di tutte le aule e laboratori
Tre lavagne d‟aula interattive
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Tre postazioni informatiche mobili – tecnologie wirless
Una sala attrezzata per assistenza a bambini figli di studentesse madri
L‟attività di Educazione fisica si pratica nel centro CONI di Lecce in orario
diurno
la sezione associata di Leverano dispone di:
1 laboratorio multimediale
Collegamento Internet
Palestra attrezzata
Biblioteca
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LE RISORSE UMANE A. S. 2008/09
COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Carullo Rossella Collaboratore Vicario
Prof. Marsano Oronzo Collaboratore
Prof.ssa Faggiano Anna Rita Direttore della Sez. Associata di Leverano
Prof.ssa Zappa Adriana Responsabile Corso Serale per Adulti
STAFF DI PRESIDENZA
Prof.ssa Carullo Rossella Collaboratore Vicario
Prof. Marsano Oronzo Collaboratore
Prof.ssa Faggiano Anna Rita Direttore della Sez. Associata di Leverano
Prof.ssa Zappa Adriana Responsabile del Corso Serale per Adulti
Prof.ssa Zappa Adriana Funzione Strumentale Area 1
Predisposizione, gestione, monitoraggio POF
Prof. Cupiraggi Massimo Funzione Strumentale Area 2
Sostegno al lavoro dei docenti
Prof.ssa Botonico Alessandra Funzione Strumentale Area 3
Interventi e Servizi per gli studenti
Orientamento
Prof. Coluccia Giulio Funzione Strumentale Area 4
Realizzazione di progetti formativi
d‟intesa con enti ed istituzioni esterne.
COMMISSIONE ELABORAZIONE ORARIO DELLE LEZIONI Prof. Cupiraggi Massimo Sede Centrale di Lecce – Diurno e Serale
Prof. Lauretti Filiberto Sez. Ass. di Leverano
COORDINATORI DEI CONSIGLI DI CLASSE Sede Centrale Lecce
CLASSE PROF. CLASSE PROF.
1A BEA Olita Gilberto 1-2C BEA Mc Mullin Joan
2A BEA Olita Gilberto 1D OSS Lauretti Filiberto
3A OIT Fedele Luigi 2D OSS Arseni Salvatore
3BOGA Coluccia Giulio 3C OGA Elia Pierina
4A TST Zappa Adriana 3D OSS Scorrano Francesca
4B TGA Calasso Maria Francesca 4C TGA Cupiraggi Massimo
5A TST Caiulo Anna Marta 4D TSS Leuci Maria Rosaria
5B TGA Licci Claudio 5C TGA Zellino Antonio
5D TSS Cappiello Gabriella
3 E OIT Arseni Salvatore
Sezione Associata Leverano
1A OSS De Matteis Maria Angela
3A OSS Pagliara Giovanni
5A TSS Faggiano Anna Rita
DIPARTIMENTI Discipline Coordinatori
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DISCIPLINARI
1 Dipartimento Italiano, Storia, Geografia, Storia
dell‟Arte, Religione, Musica
Olita Gilberto
2 Dipartimento Matematica e Informatica Coluccia Giulio
3 Dipartimento Psicologia e Scienze dell‟educazione,
Educazione fisica, Metodologie
operative, Diritto, Scienze della Terra,
Anatomia, Cultura Medico-Sanitaria
Scorrano Francesca
4 Dipartimento Economia aziendale e Turistica, Diritto,
Tecnica amministrativa
Rizzo Mario
5 Dipartimento Musica, Lingue Straniere Zappa Adriana
6 Dipartimento Gruppo H Calasso Maria Francesca
GRUPPO Di Gi Scuola
Coordinatore Coluccia Giulio
DOCENTI BIENNIO ITALIANO E MATEMATICA BIENNIO
COORDINATORI TERZA AREA DI PROFESSIONALIZZAZIONE Prof. Marzano Oronzo Responsabile organizzazione ed
attuazione
Prof.ssa Faggiano Anna Rita Coordinatrice Sez. Ass. Leverano
TUTOR TERZA AREA DI PROFESSIONALIZZAZIONE CLASSI
Sede Centrale
Lecce
PROF. CLASSI
Sez. Ass.
Leverano
PROF.
4A TST Fedele Luigi
5A TSS Faggiano Anna Rita
4B TGA Marsano Oronzo
4C TGA Leuci Maria Rosaria
4D TSS Cappiello Gabriella
5A TST Zappa Adriana
5B TGA Licci Claudio
5C TGA Cupiraggi Massimo
5D TSS Scorrano Francesca
COMMISSIONE ELETTORALE COMPONENTE NOME FUNZIONE
DOCENTI Prof. Olita Gilberto Presidente
DOCENTI Prof. ssa Caiulo A. Marta Componente - Segretario
ATA Ass. Tec. Arnò Vincenzo Componente
ALUNNI Sig.na Calò Roberta Componente
GENITORI Sig. Calò Antonio Componente
COMMISSIONE ORIENTAMENTO
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Botonico Alessandra Marsano Oronzo
Cappiello Gabriella Olita Gilberto
Carullo Rossella Calasso Maria Francesca
Arseni Salvatore Taurino Alessandro
Lauretti Filiberto Zappa Adriana
COMMISSIONE POF Carullo Rossella Arseni Salvatore
Leuci M. Rosaria Faggiano Anna Rita
Marsano Oronzo Zappa Adriana
Olita Gilberto Cappiello Gabriella
RESPONSABILI DI LABORATORIO N. 4 - 10 – Prof. Marsano Oronzo N. 20 – Prof. Licci Claudio
N. 9 – Prof. Cupiraggi Massimo Leverano – Prof. Lauretti Filiberto
RESPONSABILE BIBLIOTECA Prof.ssa Carullo Rossella
RESPONSABILI VIGILANZA DIVIETO FUMO Prof. Olita Gilberto - Lecce Diurno Prof.ssa Faggiano Anna Rita – Leverano
Prof. Zappa Adriana – Lecce Serale
COORDINATORI GRUPPO H SEDE CENTRALE LECCE SEZ. ASS. LEVERANO
Prof.ssa Bruzzese Rita Prof.ssa Calasso M. Francesca
COMITATO VALUTAZIONE DOCENTI COMPONENTI EFFETTIVI COMPONENTI SUPPLENTI
Prof.ssa Caiulo Anna Marta Prof. Cupiraggi Massimo
Prof.ssa Carullo Rossella Prof.ssa Scorrano Francesca
Prof.ssa Faggiano Anna Rita
Prof. Marsano Oronzo
RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA SEDE CENTRALE LECCE SEZ. ASS. LEVERANO
Prof. Cupiraggi Massimo Prof.ssa Faggiano Anna Rita
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CONTESTO SOCIO ECONOMICO E CULTURALE POSIZIONE GEOGRAFICA: LECCE E LA SUA PROVINCIA Lecce, provincia della Puglia, regione meridionale dell‟Italia ,è il capoluogo del Salento. La
provincia di Lecce comprende 97 comuni e si identifica con la porzione terminale della Penisola
Salentina.
L'AGRICOLTURA PUNTI DI FORZA
Elevata diversità biologica delle aree
naturali del territorio
Aumento significativo delle
esperienze di produzione biologica
nei comparti tradizionali
Pregio delle produzioni olivicole e
degli impianti di produzione
Consistente presenza di vini DOC e
IGT
PUNTI DI DEBOLEZZA
Eccessiva frammentazione aziendale
Riduzione delle superfici coltivate
Degrado ambientale dei sistemi agricoli
Ridotto ricambio generazionale alla giuda delle
aziende
Sottocapitalizzazione delle aziende
Esiguo numero di prodotti a denominazione di
origine
Scarso peso del comparto zootecnico
Carenza di risorse idriche
IL SISTEMA MANIFATTURIERO PUNTI DI FORZA
Tradizione produttiva
Imprenditorialità consolidata
Buone capacità manifatturiere
Dinamicità delle imprese
Propensione ad operare sui
mercati esteri
PUNTI DI DEBOLEZZA
Modesta dimensione media delle imprese
Quota elevata di produzione medio bassa
Capacità commerciale limitata
Potere di mercato molto scarso
Modesta propensione all'innovazione
Inadeguatezza delle infrastrutture primarie
nelle aree per gli insediamenti produttivi
Carenza di strumenti finanziari a sostegno del
sistema produttivo
Bassa professionalità delle risorse presenti sul
territorio
IL SISTEMA TURISTICO PUNTI DI FORZA
Patrimonio naturale paesaggistico
ed elevato potenziale di
attrazione turistica
Litorali e acque di balneazione
caratterizzate da elementi di
assoluta unicità
Eterogeneità della struttura
morfologica del territorio.
Patrimonio artistico e culturale
caratterizzato da un ottimo grado
di conservazione e da un
impareggiabile valore storico
Ottima tradizione
enogastronomica
Presenza di una serie di centri
storici di elevato pregio artistico
localizzati nelle zone costiere
Integrabilità di forme diverse di
offerta turistica
PUNTI DI DEBOLEZZA
Offerta turistica insufficientemente sviluppata
(strutture e professionalità)
Estrema stagionalità della domanda
Politiche di promozione e di comunicazione
turistica insufficiente
Inefficienza dei tradizionali strumenti di
commercializzazione dei prodotti turistici
soprattutto nei confronti della domanda estera
Dotazione minimale di infrastrutture orientate
ai bisogni turistici
Cultura dell'accoglienza non sufficientemente
sviluppata
Prodotti e iniziative non integrati in un sistema
turistico in grado di valorizzare tutte le risorse
del territorio
Tessuto imprenditoriale nel settore turistico
eccessivamente frammentato e sommerso
Scarsa integrazione tra i beni culturali disponibili
e le attività economiche, soprattutto artigianali
ANALISI DEL TERRITORIO (punti di forza e di debolezza)
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ed artistiche, direttamente connesse alla loro
valorizzazione e tutela
Nel territorio sono presenti:
Centri di servizi (sanitari, sportivi, culturali, sociali, ecc.)
Agenzie Formative
Strutture di accoglienza
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Tipologie di utenza e bisogni formativi del territorio
L‟ISISS “L.Scarambone” di Lecce è collocato in un‟area centrale
urbana facilmente raggiungibile mediante mezzi di trasporto pubblici
(stazione ferroviaria distante circa 300 metri, fermate di linee urbane e extraurbane) in un edificio storico, con annessa la Biblioteca
provinciale, a poche decine di metri dal rettorato, a poca distanza dai principali monumenti ed edifici di interesse storico-artistico e
culturale e dalle sedi delle amministrazioni comunale e provinciale.
Sede di Lecce
Le principali aree di provenienza degli studenti oltre a Lecce, sono: Arnesano, Carmiano, Cavallino, Lequile, Monteroni, Novoli, San Cesario, San Donato,
Soleto, Squinzano, Surbo, Trepuzzi, Ugento, Veglie, Vernole. Dalle indagini conoscitive condotte mediante questionari “Per conoscerci
meglio” e “Per conoscere le nostre difficoltà nella scuola”, somministrati agli allievi delle I e II classi, si evince quanto segue:
- La valutazione globale della scuola media di provenienza non sempre stata armonizzata con le capacità e abilità possedute dagli studenti;
- La preparazione culturale di base necessita di una integrazione per
essere consona agli indirizzi di studio della scuola - Il contesto culturale di provenienza è costituito da variegate situazioni
socioeconomiche in genere modeste - Gli alunni vivono in genere la realtà scolastica in modo positivo
- La maggior parte di essi predilige le materie tecnico-pratiche - La partecipazione attiva e costante al dialogo scolastico è considerata
dagli alunni un fattore di crescita umano e sociale - L‟indirizzo scolastico è stato scelto dagli alunni per le possibilità di
immediato inserimento nel mondo del lavoro. Nel piano dell‟offerta formativa dell‟Istituto è inoltre inserito il corso serale per
adulti. Gli utenti del corso serale sono: lavoratori che necessitano di riqualificare la propria posizione professionale anche attraverso il
conseguimento di un diploma; disoccupati alle prese con le difficoltà di inserimento (o di reinserimento) nel mondo del lavoro; giovani già occupati o
in attesa di prima occupazione, che intendono riprendere un percorso
scolastico precocemente abbandonato; adulti che sentono il bisogno di un arricchimento culturale, anche attraverso lo studio di singole discipline.
giovani adulti che, non avendo avuto, per vari motivi, la possibilità di concludere gli studi in età scolare, desiderano conseguire un diploma.
Sede di Leverano
Prevalentemente femminile, l‟utenza proviene da bacini demografici che
travalicano i confini territoriali distrettuali. Le maggiori aree di provenienza, oltre a Leverano sono: Campi Salentina, Carmiano, Copertino, Guagnano,
Porto Cesareo, Salice Salentino, San Pietro in Lama Trepuzzi e Veglie.
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Le caratteristiche generali dell‟utenza degli alunni sono le seguenti:
- Sufficiente possesso delle abilità di base
- Consapevolezza che la propria scelta scolastica è un passaggio
necessario per l‟accesso al mondo del lavoro In una società caratterizzata da momenti di forte transizione e veloci
trasformazioni del tessuto sociale e delle dinamiche produttive e dei servizi, il nostro Istituto ha individuato degli ambiti in cui investire per il futuro:
- promozione di cultura e di impegno civico che sviluppi una competenza professionale eticamente responsabile e un sapere teorico consapevole
del mondo, della società e della cittadinanza; - formazione di figure professionali, flessibili e competenti, capaci di
adeguarsi ai cambiamenti organizzativi e tecnologici del mondo del lavoro;
- utilizzo e valorizzazione delle risorse ambientali del territorio e del paese in generale in un'ottica di promozione turistica;
- preparazione professionale mirata alla formazione di competenze nei servizi aziendali e commerciali anche attraverso l'utilizzo delle più
moderne tecnologie e delle lingue straniere;
- formazione degli operatori in campo sociale, nel quale i problemi posti dall'invecchiamento della popolazione, da situazioni di disagio, dalle
trasformazioni della famiglia, richiedono sempre nuove capacità progettuali.
Il nostro Istituto dimostra una buona corrispondenza tra la sua offerta
formativa e il fabbisogno del contesto socio-economico , intercettando le aspettative di un numero crescente di adolescenti e adulti dell‟area salentina.
Il contesto di riferimento, a livello produttivo è quello della piccola impresa, in espansione sul nostro territorio, dove forte è l‟esigenza di competenze
tecniche aggiornate nei vari settori della nostra economia. La nostra scuola si può pertanto considerare come sede privilegiata della formazione dei cittadini;
offre percorsi sempre più funzionali e un positivo inserimento dei diplomati nel mondo del lavoro; accresce la flessibilità dei percorsi interni agli indirizzi per
tenere il passo con l‟evoluzione del mercato del lavoro e della realtà socio-
economica del Salento. Oggi, il nostro istituto ha una struttura articolata su tre indirizzi: aziendale,
turistico e dei servizi sociali che prevede un biennio comune, un monoennio per il conseguimento della qualifica in Operatore della Gestione Aziendale e in
Operatore per i Servizi Turistici ed un biennio post – qualifica di Tecnico della Gestione Aziendale e Tecnico dei Servizi Turistici, un biennio comune, un
monoennio per il conseguimento della qualifica di o Operatore dei Servizi Sociali ed un biennio post.qualifica di Tecnico dei Servizi Sociali. I programmi
totalmente rivisti nel quadro di un potenziamento della preparazione di base e delle competenze e capacità professionalizzanti vedono nel biennio post –
qualifica un‟integrazione tra scuola, formazione professionale e mondo del lavoro con l‟attuazione della cosiddetta terza area di professionalizzazione.
La storia degli ultimi anni, causa il taglio progressivo dei finanziamenti, ha mostrato qualche crepa, anche se indubbiamente l‟esperienza dell‟Istituto ha
visto il consolidarsi del rapporto con il mondo del lavoro e della Formazione
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Professionale, una crescente attenzione alla realtà dello sviluppo locale e agli aspetti essenziali della
cultura professionale di settore.
La scuola per effetto dei vari piani di razionalizzazione del sistema scolastico è passata da situazioni macroscopiche a situazioni microscopiche per quanto
attiene i corsi diurno di Lecce e Leverano, mentre sono in forte crescita iscrizioni e frequenza nel corso serale nella sede del capoluogo.
Purtroppo occorre rilevare che a questo sviluppo di utenza non è corrisposto un adeguato sviluppo della struttura..
Il nostro Istituto vive, anche quest‟anno, tutti i problemi che comporta un edificio storico che avrebbe necessità di interventi strutturali decisi
comportando in tal modo disagi per l‟utenza. Eppure l‟ISISS ha, oggi come nel passato un ruolo importante nel territorio, perché costituisce, con la possibilità
di una qualifica in terza e un post qualifica successivo in logico sviluppo, un‟ opportunità per molti che non avrebbero intrapreso un percorso scolastico più
impegnativo in partenza, ma che, dopo un cammino triennale, cresciuti in autostima e potenziate le proprie capacità si vedono aperta la strada per la
prosecuzione degli studi.
Proprio per questo l‟attività didattica nel biennio (il monoennio ha carattere chiaramente professionalizzante) ha una valenza fortemente orientativa, volta
a supportare fragilità (la maggior parte dei nostri iscritti in prima presenta giudizi di sufficiente e/o buono, contenendo la dispersione ma è anche
indirizzata a promuovere capacità e favorire l‟individuazione di personali progetti professionali. Attività di orientamento, riorientamento, recupero
disciplinare, esperienze di tirocinio della transizione tra educazione e mercato del lavoro, attività di formazione in collaborazione con enti esterni sono alcune
delle opportunità che il nostro Istituto offre in risposta alle esigenze di utenti e territorio.
In base alla normativa sopra richiamata, l‟Istituto progetta in ampia autonomia gli aspetti didattici, metodologici e organizzativi della propria
offerta formativa, indirizzandola anche a nuovi utenti (per esempio, corsi post-diploma di perfezionamento e specializzazione) sulla base dei bisogni formativi
che emergono dal territorio.
Inoltre, occorre prestare un particolare impegno per migliorare il successo formativo, inteso come corrispondenza tra le potenzialità di ciascuno e i
risultati che egli ottiene, realizzando percorsi di apprendimento i cui tempi e traguardi siano proporzionati agli alunni cui si rivolgono.
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IL MODELLO EDUCATIVO
L‟Istituto si propone di offrire una scuola che, insieme alla famiglia e alle
altre agenzie educative presenti sul territorio, sappia contribuire, attraverso
il pluralismo delle proposte culturali e la dialettica democratica, alla crescita umana e culturale degli alunni, i quali devono avere non solo la possibilità
di acquisire informazioni e abilità, ma anche quella di costruire autonomamente la loro personalità. Per migliorare gli effettivi livelli di
apprendimento degli alunni il Collegio Docenti può rimodulare gli attuali
programmi e percorsi didattici. Questa è la funzione innovativa più incisiva che le norme sull‟autonomia assegnano al Piano dell‟offerta formativa, che
non deve delineare ipotesi o intenzioni, ma precisi contenuti operativi. L‟Istituto si propone di garantire il successo formativo degli alunni
attraverso l‟attuazione dei seguenti principi-guida:
1.Favorire lo star bene a scuola di tutti gli studenti; nelle classi iniziali deve essere prestata particolare attenzione all‟accoglienza
2.Valorizzare pienamente le qualità individuali e la personalità di ogni studente, nel rispetto delle identità personali, sociali, culturali e
professionali dei singoli; ciò richiede azioni finalizzate a:
· favorire l‟inserimento e l‟integrazione degli alunni in situazione di handicap
· favorire l‟inserimento e l‟integrazione degli alunni stranieri · fornire adeguate attività di sostegno e recupero, anche personalizzate,
agli alunni in difficoltà, allo scopo di contenere la dispersione scolastica
· offrire percorsi di approfondimento capaci di stimolare l‟eccellenza 3.Consentire agli studenti di scegliere consapevolmente il proprio percorso
formativo attraverso efficaci attività di orientamento, con riferimento sia alla scelta tra i diversi indirizzi sia a quella tra prosecuzione degli studi e
inserimento nel mondo del lavoro
4.Educare alla socializzazione, alla convivenza democratica e alla tolleranza, per preparare i giovani ad una sempre più ampia integrazione
europea e ad una società sempre più multiculturale 5.Fornire agli alunni strumenti culturali e capacità critiche che permettano
loro di interpretare autonomamente la realtà e di orientarsi
positivamente nelle scelte personali 6.Offrire agli alunni, oltre alle conoscenze e competenze necessarie per
l‟oggi, anche la capacità di autoaggiornarsi per poter affrontare positivamente, in futuro, l‟innovazione tecnologica e l‟evoluzione sociale;
in questo ambito, è importante fornire loro adeguate competenze nel
campo delle lingue straniere e delle tecnologie informatiche 7.Consentire un ingresso consapevole e qualificato nel mondo del lavoro
attraverso efficaci attività di raccordo tra la scuola e le varie realtà lavorative, da attuare sia nell‟ambito scolastico sia presso le aziende e gli
enti del territorio (stages).
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PRINCIPI ISPIRATORI DEL NOSTRO ISTITUTO
Il nostro Istituto pone al centro della sua attività, dei suoi organismi e del personale operante, gli STUDENTI con i loro bisogni educativi, cognitivi e relazionali.
CONSIGLIO DI
CLASSE
GIUNTA
ESECUTIVA
CONSIGLIO ISTITUTO
DIRIGENTE
DOCENTI
GENITORI
STUDENTE
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I Protagonisti dell‟azione educativa e gli organi collegiali
Studenti
Gli studenti sono i protagonisti primari del cammino culturale e professionale proposto dalla scuola. Vengono, perciò, invitati alla partecipazione e all‟at
tuazione di tale cammino nelle forme rese progressivamente possibili dal maturare dell‟età.
La scuola, da parte sua, riconosce gli studenti come soggetti responsabili della propria crescita umana.
Rispetta i loro tempi d‟assimilazione sia in rapporto alle mete educative generali sia in rapporto a quelle specifiche delle diverse discipline.
Dirigente Scolastico
E' il garante unico della qual ità del servizio scolastico e dei rapporti tra i
soggetti coinvolti nel processo educativo-formativo. Coordina le attività di tutti gli organi
Controlla i processi avviati Organizza le risorse umane e finanziarie
Docenti
Provvedono alla programmazione della disciplina tenendo conto dei programmi ministeriali, degli orientamenti e delle direttive dei coordinamenti di area o di
disciplina, del P.O.F. ,su misura della classe, dopo un accertamento del livello di partenza.
Progettano i percorsi formativi e si impegnano a migliorare le competenze richieste dal loro lavoro, attraverso un cammino di formazione permanente.
Possiedono una competenza professionale di tipo culturale e una competenza di tipo organizzativo, all‟interno della quale acquista particolare importanza la
capacità di programmazione personale e collegiale, che va vista come un
momento importante della gestione e dell‟innovazione dei processi scolastici. Promuovono percorsi di recupero, sostegno e approfondimento,
individualizzati e/o di gruppo, attraverso attività curricolari ed extracurricolari.
Genitori
I genitori rimangono i primi responsabili dei figli. Pertanto devono sentirsi
coinvolt i nella loro istruzione, informandosi del percorso sco lastico, dei risultati
consegui ti e delle difficoltà incontrate. In tal senso è indispensabile la loro partecipazione alle attività educative, sia attraverso incontri periodici con i
singoli docenti, sia attraverso la partecipazione agli organi collegiali.
Organi Collegiali
Gli organi collegiali sono:
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il Consiglio d‟Istituto: è l‟organo di autogoverno della Scuola e, nell‟ambito dei limiti previst i dalla legge, ha potere deliberante per quanto attiene
l‟organizzazione e la programmazione della vita della scuola, nei limiti delle
disponibilità di bilancio; la Giunta esecutiva: ha il compito di preparare i lavori del Consigl io d‟
Istituto e di proporre le relative delibere;
il Collegio Docenti:
ha potere deliberante in materia di funzionamento didatt ico È sede di sintesi del lavoro collegiale di programmazione educativa e di
formalizzazione del P.O.F.
Definisce le linee generali dell‟intervento didattico-formativo e i criteri di carattere metodologico-procedurale.
Delinea le finalità del processo didattico e gli obiettivi formativi; indica le strategie educative generali, i metodi e le tecniche di insegnamento.
Prevede, nell‟ambito della programmazione educativa da effettuarsi all‟inizio, duranre e alla fine dell‟anno scolastico, l‟organizzazione degli interventi
didattico-integrativi a favore degli alunni per i quali siano stati proposti debiti formativi.
Definisce e convalida il P.O.F. e il Piano annuale delle attività.
il Consiglio di classe:
ha il compito di raccogliere i dati concernenti la classe per individuarne la composizione socio-culturale e la provenienza geografica. Individua a
modificazione della classe negli anni avvenuta attraverso abbandoni,
trasferimenti, accorpamenti ecc. Programma le attività curricolari, integrative, le visite d‟Istruzione, le lezioni
esterne ed ogni altra attività formativa. Gestisce e sorveglia l‟andamento didattico della classe.
Traduce in obiettivi trasversali da perseguire attraverso le discipline le finalità generali e gli obiettivi formativi deliberati dal Collegio dei docenti.
Realizza il raccordo tra obiettivi trasversali e obiettivi disciplinari. Procede a verifiche del lavoro svolto in relazione agli obiettivi prefissati.
Attua la partecipazione dei genitori e degli alunni (nei Consigli di classe aperti) alla vita della comunità scolastica attraverso lo scambio di
informazioni, opinioni, esperienze Attraverso il coordinatore, informa i genitori della situazione generale della
classe, individua strategie di sostegno e di recupero. Avanza proposte di carattere disciplinare, interdisciplinare, di
sperimentazione, ecc.
In aggiunta a questi organismi ufficiali sono previste assemblee dei genitori
e degli studenti.
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Le Commissioni e i gruppi di lavoro
L‟organizzazione didattica dell‟Istituto si completa attraverso le Commissioni di
lavoro e i Docenti referenti in relazione a specifici campi di intervento stabiliti dal P.O.F. Le commissioni sono coordinate o dalle Funzioni Obiettivo o da
docente delegato dal Preside.
Commissione P.O.F., Carta dei servizi e Regolamento d‟Istituto
(I Docenti vengono nominati dal Collegio)
Elabora il P.O.F. Stila il Regolamento di Istituto
Procede alle necessaria revisioni dei documenti citati.
Commissione Orientamento - Dispersione e della Salute Predispone test e prove attitudinali e ne elabora i risultati
Organizza incontri con esperti esterni e segue gli allievi nella fase della scelta
Promuove la conoscenza delle opportunità offerte dall‟Istituto ed effettua interventi informativi presso le scuole Medie di Primo grado
Procede ad un costante monitoraggio dei risultati scolastici, delle assenze e dei comportamenti a rischio
Organizza e promuove l‟attività del C.I.C.
Propone iniziative idonee a combattere il fenomeno della dispersione.
Commissione viaggi di istruzione, scambi culturali e visite guidate Individua possibili visite in relazione agli obiettivi formativi della scuola
Elabora progetti e attiva contatti con soggetti esterni
Commissione Orario Elabora l‟orario scolastico secondo le esigenze della flessibilità.
Coordinatore del corso serale
Le attività del corso serale sono coordinate da un docente nominato dal Dirigente Scolastico.
Coordinatori/trici di asse o di disciplina
Rappresentano lo strumento primo per tradurre in percorsi disciplinari-
formativi le linee generali di indirizzo deliberate dal Collegio dei docenti. Progettano pertanto - su specifici segmenti di area e in particolare in relazione
alle prestazioni degli alunni - contenuti, metodologie e tecniche di insegnamento/apprendimento, verifiche.
Operano scambi di esperienze e di informazioni; propongono materiali utili all‟apprendimento, alle verifiche in itinere, alle simulazioni della „terza prova‟,
alla valutazione; stabiliscono criteri comuni nella somministrazione delle prove di verifica; definiscono le linee di intervento nelle aree di progetto e nell‟area
di approfondimento.
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QUADRO NORMATIVO La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le
condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o
spirituale della società.
Art. 9 della Costituzione Italiana La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e
tecnica [cfr. artt. 33, 34].
Articolo 33 della Costituzione Italiana L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento.
La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.
Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.
La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono
la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali.
E` prescritto un esame di Stato per l'ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l'abilitazione all'esercizio
professionale. Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi
ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato.
Art. 34 della Costituzione Italiana La scuola è aperta a tutti.
L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i
gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle
famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.
Articolo 38 della Costituzione Italiana
Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all'assistenza sociale.
I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso
di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria. Gli inabili ed i minorati hanno diritto all'educazione e all'avviamento
professionale. Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o
integrati dallo Stato. L'assistenza privata è libera.
Art. 3 Decreto del Presidente della Repubblica n.275 - 8/03/99
Definizione del Piano dell‟Offerta Formativa in Regolamento recante norme in
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materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi dell'art.21, della legge 15
marzo 1999, n.59
(Piano dell'offerta formativa)
Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue
componenti, il Piano dell'offerta formativa. Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni
scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro
autonomia. Il Piano dell'offerta formativa è coerente con gli obiettivi generali ed educativi
dei diversi tipi e indirizzi di studi determinati a livello nazionale a norma dell'articolo 8 e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico
della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche,
anche di gruppi minoritari, e valorizza le corrispondenti professionalità. Il Piano dell'offerta formativa è elaborato dal collegio dei docenti sulla base
degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di
gestione e di amministrazione definiti dal consiglio di circolo o di istituto, tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle
associazioni anche di fatto dei genitori e, per le scuole secondarie superiori, degli studenti. Il Piano è adottato dal consiglio di circolo o di istituto.
Ai fini di cui al comma 2 il dirigente scolastico attiva i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche
operanti sul territorio. Il Piano dell'offerta formativa è reso pubblico e consegnato agli alunni e alle
famiglie all'atto dell'iscrizione.
Art. 21 Legge 59/97 Autonomia Scolastica L'autonomia organizzativa è finalizzata alla realizzazione della flessibilità, della
diversificazione, dell'efficienza e dell'efficacia del servizio scolastico, alla integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, all'introduzione
di tecnologie innovative e al coordinamento con il contesto territoriale.
Essa si esplica liberamente, anche mediante superamento dei vincoli in materia di unità oraria della lezione e dell'unitarietà del gruppo classe e delle
modalità di organizzazione e impiego dei docenti, secondo finalità di ottimizzazione delle risorse umane, finanziarie, tecnologiche, materiali e
temporali, fermi restando i giorni di attività didattica annuale previsti a livello nazionale, la distribuzione dell'attività
didattica in non meno di cinque giorni settimanali, il rispetto dei complessivi obblighi annuali di servizio dei docenti previsti dai contratti collettivi che
possono essere assolti invece che in cinque giorni settimanali anche sulla base di un'apposita programmazione plurisettimanale.
L'autonomia didattica è finalizzata al perseguimento degli obiettivi generali del sistema nazionale di istruzione, nel rispetto della libertà di insegnamento,
della libertà di scelta educativa da parte delle famiglie e del diritto ad apprendere. Essa si sostanzia nella scelta libera e programmata di
metodologie, strumenti, organizzazione e tempi di insegnamento, da adottare
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nel rispetto della possibile pluralità di opzioni metodologiche, e in ogni iniziativa che sia espressione di libertà progettuale, compresa l'eventuale
offerta di insegnamenti opzionali, facoltativi o aggiuntivi e nel rispetto delle
esigenze formative degli studenti. A tal fine, sulla base di quanto disposto dall'art.1, comma 71, della
legge 23 dicembre 1996, n.662, sono definiti criteri per la determinazione degli organici funzioni di istituto, fermi restando il monte annuale orario
complessivo previsto per ciascun curriculum e quello previsto per ciascuna delle discipline ed attività indicate come fondamentali di ciascun tipo o
indirizzo di studi e l'obbligo di adottare procedure e strumenti di verifica e valutazione della produttività scolastica e del raggiungimento degli obiettivi.
Nell'esercizio dell'autonomia organizzativa e didattica le istituzioni scolastiche realizzano, sia singolarmente che in forme consorziate, ampliamenti
dell'offerta formativa che prevedano anche percorsi formativi per gli adulti, iniziative di prevenzione dell'abbandono e della dispersione scolastica,
iniziative di utilizzazione delle strutture e delle tecnologie anche in orari extrascolastici e a fini di raccordo con il mondo del lavoro, iniziative di
partecipazione a programmi nazionali, regionali o comunitari e, nell'ambito di
accordi tra le regioni e l'amministrazione scolastica, percorsi integrati tra diversi sistemi formativi. Le istituzioni scolastiche autonome hanno anche
autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo nei limiti del proficuo esercizio dell'autonomia didattica e organizzativa. Gli istituti regionali di
ricerca, sperimentazione e aggiornamento educativi, il Centro europeo dell'educazione e la biblioteca di documentazione pedagogica e le scuole ed
istituti a carattere atipico di cui alla parte prima, titolo secondo, capo terzo, del testo unico approvato con decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, sono
riformati come enti finalizzati al supporto dell'autonomia delle istituzioni scolastiche autonome.
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UNA PRESENZA STORICA L‟Istituto Luigi Scarambone, fondato nel 1867 nel Comune di Lecce e riconosciuto nel 1868 dalla Provincia, perviene alla parificazione di Scuola
Regia Statale nel 1875. Nel 1941 assume la denominazione di Scuola Tecnica Commerciale. Con
Decreto del Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi il 1° ottobre 1960 diviene Istituto Professionale di Stato per il Commercio che conserva sino al 1°
settembre 2000 quando assume la denominazione attuale di Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore.
Dalla fondazione risiede in uno storico edificio nel cuore della Città di Lecce, a pochi passi della stazione ferroviaria. Prestigioso presidio della cultura
aziendalistica di tutto il territorio Salentino dove ha avuto numerose sedi coordinate diffondendo la cultura economico-aziendale e formando generazioni
e generazioni di tecnici e professionisti che si sono affermati in tutti i contesti
della vita istituzionale e professionale contribuendo al progresso e allo sviluppo economico dell‟intero Salento.
Sempre all‟avanguardia nella dotazione di moderne attrezzature tecnologiche a disposizione degli studenti e dei docenti è fortemente impegnato nella
diffusione di una cultura di sviluppo dell‟imprenditorialità, del turismo, del sociale con gli indirizzi di studio attualmente presenti integrati da percorsi
formativi realizzati in collaborazione con le istituzioni territoriali, l‟Università di Lecce, le aziende del territorio e prestigiosi enti di formazione.
L‟Istituto si attiva inoltre per dare una dimensione europea all‟insegnamento realizzando scambi culturali, gemellaggi e viaggi di istruzione, sia in Italia che
all‟estero, come il recente progetto Comenius. Vengono poi organizzati stage e visite guidate per mettere in contatto gli alunni con il mondo del lavoro,
della cultura e dell‟arte. Promuove e partecipa ad iniziative culturali, sportive e di solidarietà.
Il nostro Istituto ha inoltre fatto proprio il principio dell‟Educazione
Permanente. In tal modo, i docenti della scuola hanno avuto la possibilità di acquisire capacità progettuale per la realizzazione di corsi a carattere
istituzionale, come gli IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore) e progetti P.O.N. finanziati dal Fondo Sociale Europeo e Fondo Europeo per lo
Sviluppo Regionale.
La Scuola è intitolata a Luigi Scarambone (1794-1856) patriota, deputato
al Parlamento napoletano del 1848, architetto militare e ufficiale dell‟esercito borbonico.
Di umili natali, come si legge nell‟epigrafe di Leonardo Stampacchia riportata sotto il busto marmoreo, posto nelle scale di accesso all‟edificio, fu nominato
professore nel Real Collegio militare della Nunziatella, una delle scuole più famose del tempo, dove rimase per circa venti anni ed ha conosciuto colleghi
illustri come Francesco De Sanctis. Egli fu uno dei sessantaquattro parlamentari firmatari nel 1848 del documento
di protesta contro l‟arbitrio regio, allorquando la Camera dei Deputati (…) mentre era intenta ai suoi lavori e all’adempimento del suo mandato,
vedendosi aggredita con inaudita infamia dalla violenza delle armi regie nelle persone dei suoi componenti (…) protesta (…) contro questo atto di cieco e
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incorreggibile dispotismo, e dichiara che essa non sospende le sue sedute se non perché costretta dalla forza brutale…
Fu questo un esempio di coraggio e di fermezza civile, doppiamente ammirevole in un soldato che aveva giurato devozione al Re e che si vedeva
combattuto tra il sentimento dell‟onore per una patria migliore che non quella del Regno delle Due Sicilie: la nazione italiana.
Morì senza avere salutato l‟avvento dell‟Italia libera e unita, così come egli aveva sperato e per la quale aveva lottato e sofferto.
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Aree disciplinari e distribuzione oraria
OFFERTA
FORMATIVA
BIENNIO
unitario
MONOENNIO
qualifica
BIENNIO
POST QUALIFICA
Tecnico gestione
Aziendale
Tecnico servizi
Turistici
Operatore gestione
aziendale
Operatore servizi
sociali
Operatore turistico
Gestione aziendale
Servizi turistici
Servizi sociali
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PIANO DI STUDI DETTAGLIATO PER INDIRIZZO DI STUDI E CLASSE
Il nostro Istituto dedica una particolare attenzione al primo biennio,
rispondendo alla necessità di stabilire un rapporto educativo e didattico con lo studente che permetta maggiormente di lavorare in
aree di progetto con la costituzione di piccoli gruppi di recupero e personalizzazione, attivando una didattica pratico-operativa attenta
soprattutto a sviluppare competenze trasversali di base, metodi di studio, prerequisiti disciplinari e di scolarizzazione.
I tre indirizzi professionali attivi nell‟Istituto - Aziendale, Turistico,
Servizi Sociali - sono articolati su 5 anni. Al termine del quinto anno,
con l‟Esame di Stato si ottiene il diploma (Tecnico della gestione aziendale – Tecnico dell‟impresa turistica – Tecnico per i servizi
sociali) che apre al mondo del lavoro o alle diverse facoltà universitarie.
E‟ data la possibilità di concludere il ciclo di studi al termine del terzo anno con l‟Esame di Qualifica (Operatore della gestione aziendale –
Operatore dell‟impresa turistica – Operatore dei servizi sociali). Oltre alle normali attività curricolari, l‟Istituto impegna gli studenti
del quarto e quinto anno alla frequenza dei corsi della cosiddetta „area professionalizzante‟ (della durata complessiva annua di 300 ore nelle
quali esperti di vari settori concorrono alla formazione di figure professionali particolarmente richieste) e di stages.
GESTIONE AZIENDALE
Diploma di Qualifica OPERATORE DELLA GESTIONE AZIENDALE
Sbocchi professionali:
Aziende di grandi, medie e piccole dimensioni del settore industriale,
commerciale e dei servizi Pubbliche amministrazioni, studi legali, fiscali e notarili
PROFILO PROFESSIONALE L‟operatore della gestione aziendale è in possesso di una valida cultura di base
e di una preparazione professionale che gli consentono sicure competenze operative nella elaborazione della scrittura, nonché nello svolgimento di
mansioni esecutive dei lavori di ufficio… In particolare l‟operatore della gestione aziendale svolge compiti di redazione della corrispondenza ordinaria,
anche in due lingue straniere, di protocollo, di archivio, di compilazione di documenti, di esecuzione e di rielaborazione di rilevazioni contabili, di gestione
aziendale e di video-scrittura
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STRUTTURA GENERALE DEL PIANO DI STUDIO
ORARIO SETTIMANALE 1° Anno
2° Anno
AREA COMUNE Italiano 5 5 Storia 2 2 Francese 3 3 Diritto ed Economia 2 2
Matematica e Informatica 4 4 Scienze della Terra – Biologia 3 3 Educazione fisica 2 2 Religione* 1 1 AREA DI INDIRIZZO Inglese 4 4 Economia aziendale 5 6 Trattamento testi 5 4 Ore di approfondimento
4 Totale ore 36 36
ORARIO SETTIMANALE Monoennio
Aziendale AREA COMUNE
Italiano 3 Storia 2
Francese 3 Diritto ed Economia 4
Matematica e Informatica 3
Educazione fisica 2 Religione* 1
AREA DI INDIRIZZO Inglese 3
Geografia 3 Trattamento testi 2(2)
Economia aziendale 7 (1) Informatica gestionale 3 (1)
Tecnica turistica Storia dell‟Arte
Ore di approfondimento 4
Totale ore 40
*per coloro che se ne avvalgono le ore tra parentesi sono in codocenza con “Trattamento testi”
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Diploma di TECNICO DELLA GESTIONE AZIENDALE INDIRIZZO
INFORMATICO
Area di competenza: CONTABILITÀ
CONDUZIONE AZIENDALE
MARKETING E‟ un settore molto articolato e dinamico (soprattutto nel territorio leccese),
soggetto a continui cambiamenti. Il giovane che intende inserirsi in questo settore ha di fronte un panorama molto vario di strutture lavorative (industrie,
imprese commerciali, banche, enti pubblici, studi professionali). Ore settimanali: triennio di qualifica: 40 ore settimanali
biennio post-qualifica: 36 ore settimanali Sbocchi professionali:
Amministrazioni pubbliche Autorità, Enti e Imprese impegnate nella regolazione, produzione ed
erogazione di servizi pubblici (sanità, trasporti, utilities) Società di consulenza
Istituzioni No Profit, organizzazioni non governative, mondo associativo e organizzazioni di rappresentanza di interessi
Imprese con forti collegamenti con le amministrazioni pubbliche (imprese
fornitrici di beni e servizi) Aziende for profit di grandi, medie e piccole dimensioni industriali,
commerciali e soprattutto di servizi, informatizzate Studi professionali di consulenza contabile, amministrativa, gestionale,
fiscale e legale Percorsi universitari preferenziali:
Facoltà di economia e gestione dei servizi Facoltà di economia delle Amministrazioni pubbliche e delle Istituzioni
Internazionali Facoltà economiche e giuridiche
Facoltà di Ingegneria informatica
*per coloro che se ne avvalgono *n. 3 ore in codocenza con Applicazioni Gestionali
ORARIO SETTIMANALE 4°
Aziendale
5°
Aziendale
AREA COMUNE
Italiano 4 4
Storia 2 2
Matematica 3 3
Francese 3 3
Educazione fisica 2 2
Religione* 1 1
AREA DI SETTORE
Inglese 3 3
Geografia delle risorse 2 -
Economia aziendale 7(3) 8(3)
Informatica gestionale 3 3
Diritto – Economia 3 4
Totale ore 30 30
AREA PROFESSIONALIZZANTE
300 ore annue
300 ore annue
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SERVIZI TURISTICI
Diploma di Qualifica OPERATORE DELL‟IMPRESA TURISTICA
PROFILO PROFESSIONALE
L‟operatore dell‟impresa turistica è una figura intermedia del settore turistico: svolge compiti di supporto alle attività promozionali, organizzative e gestionali.
E‟ in possesso di una valida educazione linguistica e di competenze comunicative in lingua straniera. Sa utilizzare gli strumenti informatici e
multimediali e possiede conoscenze e competenze storiche, geografiche, amministrative e tecniche.
Sbocchi professionali:
Agenzie di viaggi e tour operators Aziende di agriturismo
Residence e strutture ricettive Aziende di promozione turistica (APT)
Associazioni culturali no profit Agenzie di marketing e communication
Società di organizzazione convegni , seminari, ecc.
Società di organizzazione turismo scientifico e religioso
ORARIO SETTIMANALE 1°
Anno
2°
Anno AREA COMUNE
Italiano 5 5 Storia 2 2
Francese 3 3 Diritto ed Economia 2 2
Matematica e Informatica 4 4 Scienze della Terra – Biologia 3 3
Educazione fisica 2 2 Religione 1 1
AREA DI INDIRIZZO
Inglese 4 4 Economia aziendale 5 6
Trattamento testi 5 4 Ore di approfondimento
Totale ore 36 36
*per coloro che se ne avvalgono (1)) 2 ore in codocenza con trattamento testi
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ORARIO SETTIMANALE 3°
Turistico
AREA COMUNE
Italiano 3 Storia 2
Francese 4 Diritto ed Economia 2
Matematica e Informatica 2 Educazione fisica 2
Religione* 1 AREA DI INDIRIZZO
Inglese 5 Geografia 3
Trattamento testi 2(2) Tecnica turistica 7 (2)**
Storia dell‟Arte 3 Ore di approfondimento 4
Totale ore 40 *per coloro che se ne avvalgono **2 ore in codocenza con Trattamento Testi
Diploma di TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI
Area di competenza: PROMOZIONE E VENDITA DI PRODOTTI TURISTICI
ORGANIZZAZIONE DI UFFICIO E DI AGENZIA RAPPORTI COL PUBBLICO E CON ALTRE AZIENDE
Il turismo rappresenta la principale attività economica del pianeta
(un occupato su 15 lavora in questo settore) ed è in continua espansione
anche nel nostro paese.
PROFILO PROFESSIONALE
Il tecnico dei servizi turistici si pone nell‟ottica dell‟innovazione e dell‟approccio alla complessità in una dimensione globale e sensibile alle molteplici influenze
che interagiscono dinamicamente nella determinazione del fenomeno turistico. Nel settore turistico sono individuabili tre grandi aree di produzione dei servizi
che rappresentano l‟ambito di riferimento dell‟intervento formativo integrato per figure professionali di livello medio-alto:
a) individuazione e vendita del prodotto turistico con particolare
riferimento a quello esterno al territorio (area di turismo outgoing); b) valorizzazione e vendita del prodotto turistico esistente sul territorio,
prevalentemente attraverso un servizio rivolto alla persona (area del turismo incoming);
c) valorizzazione del prodotto turistico e il controllo della sua rilevanza in
termini economici (assistant manager).
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Ore settimanali: triennio di qualifica: 40 ore settimanali biennio post-qualifica: 36 ore settimanali
Sbocchi professionali: Agenzie di viaggi e tour operators
Aziende di agriturismo Residence e strutture ricettive
Aziende di promozione turistica (APT) Associazioni culturali no profit
Agenzie di marketing e communication Società di organizzazione convegni, seminario, ecc.
Società di organizzazione turismo scientifico e religioso
Percorsi universitari preferenziali: Facoltà di Economia del turismo
Facoltà di Lingue e letterature straniere Facoltà di Scienze della comunicazione
Facoltà di Scienze dell‟educazione
ORARIO SETTIMANALE 4°
Turistico 5°
Turistico
AREA COMUNE
Italiano 4 4 Storia 2 2
Matematica 3 3 Francese 3 3
Educazione fisica 2 2 Religione * 1 1
AREA DI SETTORE
Inglese 3 3 Geografia turistica 2 2
Tecnica dell‟azienda turistica 6(2) 6(2)
Tecnica di comunicazione e relaz.
2(1) 2(1)
Ricevimento d‟albergo 3** 3** Storia dell'Arte 2 2
Totale ore 30 30
AREA PROFESSIONALIZZANTE
300 ore annue 300 ore annue
*per coloro che se ne avvalgono
**Ore in codocenza con Economia e Tecnica dell’Azienda Turistica (2) e con Tecniche di
Comunicazione e Relazione
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SERVIZI SOCIALI
OPERATORE DEI SERVIZI SOCIALI
PROFILO PROFESSIONALE
L‟operatore dei servizi sociali, in base ad una specifica formazione professionale di carattere teorico e tecnico- pratico e nell‟ambito dei servizi
socio-educativo-culturali, svolge la propria attività nei riguardi di soggetti di diversa età per promuovere e contribuire allo sviluppo delle potenzialità di
crescita personale e/o inserimento e partecipazione sociale. Egli si inserisce in maniera articolata in istituzioni pubbliche e private, dovunque sorga e si
sviluppi un movimento di vita comunitaria
Sbocchi professionali: Strutture sociali pubbliche e private
Consultori familiari
Centri per anziani Centri per l‟infanzia
Centri per assistenza disabili Strutture di riabilitazione
STRUTTURA GENERALE DEL PIANO DI STUDIO
ORARIO SETTIMANALE Anno 1° 2° 3°
Italiano 5 5 3
Storia 2 2 2 Matematica e Informatica 4 4 2
Lingua straniera Inglese 3 3 3
Scienze 3 3 - Diritto ed Economia 2 2 -
Psicologia 5(1) 5(1) 7 Diritto e Legislazione sociale - 4 4
Disegno 3(1) - - Educazione musicale 3(1) - -
Anatomia, fisiologia e igiene - - 6 Metodologie operative 3 5 6
Educazione fisica 2 2 2 Religione* 1 1 1
Ore di approfondimento - 4 4 Totale ore 36 40 40
*per coloro che se ne avvalgono
(*) le ore in parentesi sono in codocenza con Metodologie Operative
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Diploma di TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI
Area di competenza: assistenza ai soggetti svantaggiati. È, come si sa, il settore che assicura
maggiori prospettive di occupazione. PROFILO PROFESSIONALE
Il diploma consente, oltre all‟accesso all‟Università, l‟inserimento in strutture sociali pubbliche e private, con competenze decisionali autonome in ordine
all‟organizzazione e alla gestione di servizi per la persona, la famiglia, la comunità.
Sbocchi professionali:
Strutture sociali pubbliche e private Consultori familiari
Centri per anziani Centri per l‟infanzia
Centri per assistenza disabili Strutture di riabilitazione
Percorsi universitari preferenziali:
Facoltà di sociologia Facoltà di psicologia
Facoltà di economia dei servizi sanitari Facoltà di scienze dell‟educazione
Scuola universitaria per assistenti sociali
*per coloro che se ne avvalgono
ORARIO SETTIMANALE 4°Anno 5°Anno
Italiano 4 4 Storia 2 2
Matematica e Informatica 3 3
Lingua straniera Inglese 3 3 Psicologia generale applicata 5 5
Diritto e Legislazione sociale 3 3 Tecnica amministrativa 2 3
Cultura medico-sanitaria 5 4 Educazione fisica 2 2
Religione* 1 1 Totale ore 30 30
AREA PROFESSIONALIZZANTE 300 300
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IL PROCESSO FORMATIVO-DISCIPLINARE-DIDATTICO
L‟insegnamento-apprendimento è un processo in cui sono coinvolti diversi „attori‟ (il docente, l‟alunno, il contesto in cui l‟alunno vive…).
E‟ un processo dinamico, in continuo divenire, aggiornabile.
Il punto di origine di tale processo sta nell‟epistemologia delle discipline che insieme concorrono alla formazione integrale
dell‟alunno. Dall‟epistemologia di ogni disciplina i docenti disciplinaristi
traggono le finalità generali che informano e orientano la didattica. Nella prassi didattica le aree disciplinari traducono le finalità in
obiettivi da perseguire per l‟intero ciclo di studi, opportunamente
suddivisi in biennio e triennio. Questi obiettivi sono assunti dalle programmazioni annuali di ogni
docente e costituiscono l‟orientamento del lavoro quotidiano extrascolastico (preparazione delle lezioni, di materiali, correzione
di compiti) e in classe con gli alunni.
L‟elaborazione, l‟applicazione, il controllo di questo processo sono competenze specifiche ed esclusive del Collegio dei docenti, dei
dipartimenti disciplinari, del singolo docente disciplinarista.
DISCIPLINA AMBITO
CONOSCITIVO FINALITA‟ ESSENZIALI
ANATOMIA, FISIOLOGIA E
IGIENE
Dalla fecondazione
alla senescenza, precoce o
tardiva, e le patologie connesse
Fornire la conoscenza scientifica del corpo umano, sotto il profilo genetico,
anatomico, fisiologico, patologico. Acquisire le conoscenze per
comprendere le complesse fasi della biologia connesse al mantenimento dello stato di salute.
BIOLOGIA
Gli esseri viventi
in generale e la specie umana in
particolare
Comprendere gradualmente, secondo il punto di vista scientifico, le caratteristiche dei viventi,
acquisendo alcune conoscenze essenziali e aggiornate in vari campi
della biologia. Acquisire conoscenze scientifiche sulla specie umana, in salute e in malattia.
DIRITTO Istituti giuridici
e leggi
Fornire le conoscenze e le competenze necessarie alla definizione della
natura giuridica dei vari istituti, allo studio dell‟origine delle norme e della
loro finalità, alla considerazione dei relativi problemi interpretativi e al loro reale funzionamento.
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DISCIPLINA AMBITO
CONOSCITIVO FINALITA‟ ESSENZIALI
DISEGNO Lettura e produzione di messaggi visivi
Stimolare e sviluppare la capacità di lettura consapevole dei messaggi
visuali per coglierne il significato estetico, funzionale ed espressivo, al fine di poter produrre, in modo
autonomo e personale, messaggi visivi indirizzati a uno specifico destinatario.
ECONOMIA AZIENDALE
Fenomeni aziendali sotto il
profilo economico,
giuridico e contabile
Possedere conoscenze ampie e sistematiche dei processi che
caratterizzano la gestione aziendale sotto il profilo economico, giuridico, organizzativo e contabile. Saper
analizzare le gestioni tipiche sulla base di situazioni problematiche
diverse in modo da avere consapevolezza della variabilità dei fenomeni aziendali. Saper analizzare e
produrre la documentazione relativa a ciascuna delle gestioni studiate.
ECONOMIA POLITICA
Attività
economica generale
Promuovere la conoscenza dei principi, delle regole, delle teorie che
riguardano i fenomeni produttivi, distributivi, finanziari e creditizi, i
processi di programmazione e organizzazione dell‟attività economica.
ECONOMIA E TECNICA
DELL‟AZIENDA TURISTICA
Azienda turistica
Conoscere le caratteristiche e l‟attività delle varie aziende turistiche (aziende
alberghiere, agenzie di viaggio, società di trasporto) delle quali viene proposta inoltre l‟interpretazione dei
bilanci e dei principali documenti in uso.
EDUCAZIONE FISICA
Attività motoria
Perseguire l‟insieme degli obiettivi,
delle metodologie, delle tecniche con cui si intende favorire lo sviluppo motorio del soggetto, correlato allo
sviluppo delle sue capacità biologiche, psichiche e sociali.
GEOGRAFIA
DELLE RISORSE
Rapporto
uomo-ambiente
Conoscere il rapporto biunivoco che
intercorre tra uomo e ambiente, con il conseguente riferimento allo sfruttamento razionale delle risorse di
un determinato territorio.
GEOGRAFIA
ECONOMICA
Economia e ambiente geografico
Coordinare in una sintesi funzionale concetti mutuati dalle scienze della natura e dalle discipline storico-
giuridico-economiche. Acquisire le conoscenze essenziali per
l‟analisi di problemi economici, sociali
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DISCIPLINA AMBITO
CONOSCITIVO FINALITA‟ ESSENZIALI
e ambientali. Educare all‟assunzione di responsabilità verso i valori ambientali
e alla cooperazione tra i popoli.
INFORMATICA
Metodologie e
tecnologie per la gestione dei dati
aziendali
Promuovere le conoscenze e le competenze necessarie sui principali sistemi informatici e fornire gli
strumenti da utilizzare nelle applicazioni pratiche.
ITALIANO
Codice lingua
italiana. Autori e testi
della storia della letteratura
Nella sua configurazione linguistica, la disciplina mira alla conoscenza del
codice linguistico e al suo corretto uso, orale e scritto, nelle varie situazioni comunicative.
Nella sua configurazione letteraria, la disciplina propone la lettura del testo
letterario perché sia colto nella sua specificità e storicità, ma anche nel suo essere opera d‟arte che esprime -
nella durata, universalità e infinita interpretabilità – l‟essere nel mondo
dell‟uomo.
LINGUA STRANIERA
Lingua inglese Lingua francese
Acquisire il codice linguistico - orale e
scritto – di una o più lingue comunitarie; promuovere la conoscenza delle relative civiltà;
sviluppare la competenza comunicativa in ambiti economici e
culturali.
MATEMATICA Scienze matematiche
Acquisire i concetti fondamentali
necessari alla risoluzione dei problemi e alla riduzione della loro complessità, promovendo il consolidamento del
possesso delle più efficaci costruzioni concettuali, l‟attitudine a descrivere,
rappresentare, interpretare ogni fenomeno osservato, a riesaminare criticamente e a sistemare
logicamente quanto progressivamente conosciuto e appreso.
METODOLOGIE OPERATIVE
Servizi socio- educativi-
Assistenziali
Acquisire competenze e capacità nell‟ambito dei servizi socio-educativi-
assistenziali finalizzate all‟esercizio della professione.
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DISCIPLINA AMBITO
CONOSCITIVO FINALITA‟ ESSENZIALI
EDUCAZIONE MUSICALE
Musica e gioco
Conoscere, nell‟ambito dei servizi
sociali, le potenzialità dell‟impiego della musica come strumento di gioco
e di attività ricreativa per bambini e anziani.
PSICOLOGIA
Processi
mentali, funzioni psichiche
e aspetti comportamentali
Studiare la condotta degli uomini e
degli animali considerando che per „condotta‟ umana s‟intende l‟insieme
delle funzioni psichiche, dei processi mentali (intelligenza, memoria, pensiero) e delle esperienze interiori
sia coscienti che inconsce, misurabili con strumenti oggettivi di ricerca.
RELIGIONE Religione e religioni
Fornire i riferimenti fondamentali del vivere religioso: significatività
esistenziale, dignità della persona, etica, teologia; conoscere i diversi sistemi religiosi del passato e del
presente ed educare a riconoscerne le specificità; sviluppare una cultura
della tolleranza e del rispetto delle diversità.
SCIENZE DELLA TERRA
I fenomeni
naturali, le loro interrelazioni e il
ruolo dell‟uomo
Comprendere la realtà che ci circonda e l‟importanza, per la qualità della vita, della salvaguardia degli equilibri
naturali. Comprendere l‟importanza delle risorse che l‟uomo trae dalla
terra, anche in rapporto ai problemi conseguenti alla loro utilizzazione. Conoscere il territorio per intervenire
in modo razionale e lungimirante nella previsione, prevenzione e difesa dai
rischi naturali.
STORIA Storiografia e
storia
Formare la disposizione intellettuale
alla memoria, a pensare cioè la forma del presente non come „assoluta‟ ma „in divenire‟, inserita in un processo di
trasformazione, dove la stessa prospettiva appartiene a un punto di
vista variabile e inscindibile dal mutamento.
STORIA DELL‟ARTE
Arte dalle origini ai nostri giorni
Sviluppare la capacità critica e potenziare la sensibilità estetica nei confronti delle opere d‟arte visive.
Educare alla lettura dell‟opera sullo sfondo della sua essenziale storicità.
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DISCIPLINA AMBITO
CONOSCITIVO FINALITA‟ ESSENZIALI
TECNICA AMMINISTRATIVA
Elementi di base di una cultura
economica e aziendale affrontati sul
piano operativo
Conoscenza dei fondamenti dell‟attività economica. Risoluzione di
problemi concreti della pratica commerciale. Conoscenza e applicazione della normativa
riguardante la gestione aziendale.
TRATTAMENTO TESTI E DATI
Videoscrittura Calcolo
Contabilità
Formare le competenze per
l‟immissione corretta e razionale dei dati. Conoscenze software applicative
per la risoluzione di problemi vari. Capacità di elaborazioni.
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PERCORSO FORMATIVO
COMPITI EDUCATIVI E COGNITIVI D'ISTITUTO L'Istruzione Professionale di Stato ha rinnovato la sua strategia formativa nel
quadro dell'elevazione dell'obbligo scolastico e formativo, di una aggiornata evoluzione dei programmi del biennio di scuola secondaria di Secondo grado ed
operando una sintesi di cultura e professionalità di respiro europeo. Per meglio rispondere ai suoi compiti educativi e cognitivi il Collegio dei
Docenti fa suo l‟insieme degli obiettivi qui di seguito indicati e specifici per i primi tre anni del corso di studi, quali indicazioni comuni per poter realizzare
un‟autentica promozione culturale e sociale degli alunni dell‟Istituto.
Raccogliendo e rielaborando le indicazioni e le esperienze maturate nei singoli Consigli di Classe, con riferimento al regolamento sul nuovo obbligo di
istruzione 22 agosto 2007 (G.U. n. 202 del 31 agosto 2007) di seguito sono scanditi gli obiettivi comuni che costituiscono il quadro di riferimento
per il nostro Istituto.
BIENNIO UNITARIO
INNALZAMENTO DELL‟OBBLIGO DI ISTRUZIONE E BIENNIO UNITARIO
Gli obiettivi di questo biennio unitario sono quelli di:
Evitare le rigidità nelle scelte precoci e caratterizzarsi invece in modo fortemente
orientativo e formativo Saper rispondere con modelli inclusivi, ai diversi modi di apprendere, alle
diverse individualità, ai diversi bisogni Formare le competenze logiche ed espressive dentro una pluralità di
esperienze che riconoscono alcune attitudini emergenti ma lavorano molto a sviluppare competenze utilizzabili in diversi contesti
Consolidare un personale metodo di studio. Sviluppare l‟autonomia culturale dello studente, le sue capacità di auto-
apprendimento e di ricerca, di auto-organizzazione, auto-determinazione
di spazi di ricerca e di crescita, di auto orientamento
L‟obbligo di istruzione è uno strumento in più per un maggiore impegno ad educare e non solo ad istruire i giovani. E‟ rappresentato dalle seguenti otto
competenze chiave di cittadinanza, competenze e saperi indispensabili che tutti gli studenti devono acquisire a 16 anni. Esse sono necessarie per la
costruzione e il pieno sviluppo della loro persona, di corrette e significative relazioni con gli altri e di una positiva interazione con la realtà naturale e
sociale. La scarsa attenzione a queste competenze è una delle principali cause del disorientamento e del disagio giovanile.
DEFINIZIONI:
CONOSCENZE: indicano il risultato dell‟assimilazione delle informazioni attraverso l‟apprendimento. Le conoscenze sono l‟insieme di
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fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore o di
lavoro; le conoscenze sono da ritenersi come teoriche e/o pratiche.
ABILITA’: indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-
how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico,
intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l‟abilità manuale e l‟uso di metodi, materiali, strumenti)
COMPETENZE: Obiettivi cognitivi/operativi che indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali,
sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale. Esse definiscono:
Il traguardo posto al processo insegnamento/apprendimento;
Il cambiamento che si vuole realizzare nei discenti in termini di Performance osservabili, valutabili, capitalizzabili, certificabili
Ciò che il discente dovrà essere in grado di fare alla fine del processo stesso.
Ecco quello che tutti devono sapere acquisire e sapere oggi per entrare da protagonisti nella vita domani:
COMPETENZE CHIAVE
1. Imparare ad imparare: ogni giovane deve acquisire un proprio metodo di studio e di lavoro. (Oggi molti di loro si disperdono perché non riescono ad
acquisirlo). 2. Progettare: ogni giovane deve essere capace di utilizzare le conoscenze
apprese per darsi obiettivi significativi e realistici. Questo richiede la
capacità di individuare priorità, valutare i vincoli e le possibilità esistenti, definire strategie di azione, fare progetti e verificarne i risultati. (Oggi molti
di loro vivono senza la consapevolezza della realtà e delle loro potenzialità) 3. Comunicare: ogni giovane deve poter comprendere messaggi di genere e
complessità diversi nella varie forme comunicative e deve poter comunicare in modo efficace utilizzando i diversi linguaggi. (Oggi i giovani hanno molte
difficoltà a leggere, comprendere e a scrivere anche testi semplici in lingua italiana).
4. Collaborare e partecipare: ogni giovane deve saper interagire con gli altri comprendendone i diversi punti di vista. (Oggi i giovani assumono
troppo spesso atteggiamenti conflittuali e individualistici, perché non riconoscono il valore della diversità e dell’operare insieme agli altri).
5. Agire in modo autonomo e responsabile: ogni giovane deve saper riconoscere il valore delle regole e della responsabilità personale. (Oggi
spesso i giovani agiscono in gruppo per non rispettare le regole e per non
assumersi responsabilità). 6. Risolvere problemi: ogni giovane deve saper affrontare situazioni
problematiche e saper contribuire a risolverle. (Oggi i giovani tendono, spesso, ad accantonare e a rinviare i problemi per la situazione di malessere
esistenziale che vivono nell’incertezza del futuro). 7. Individuare collegamenti e relazioni: ogni giovane deve possedere
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strumenti che gli permettano di affrontare la complessità del vivere nella società globale del nostro tempo. (Oggi molti giovani non possiedono questi
strumenti). 8. Acquisire ed interpretare l‟informazione: ogni giovane deve poter
acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta valutandone l‟attendibilità e l‟utilità, distinguendo fatti e opinioni. (Oggi molti giovani
sono destinatari passivi di una massa enorme di messaggi perché sono sprovvisti di strumenti per valutarli).
I giovani possono acquisire le competenze chiave di cittadinanza
attraverso le conoscenze e le abilità riferite a competenze di base che sono ricondotte a questi quattro assi culturali:
ASSI CULTURALI
ASSE DEI LINGUAGGI: prevede come primo obiettivo la padronanza della
lingua italiana, come capacità di gestire la comunicazione orale, di leggere, comprendere e interpretare testi di vario tipo e di produrre lavori scritti con
molteplici finalità. Riguarda inoltre la conoscenza di almeno una lingua straniera; la capacità di fruire del patrimonio artistico e letterario; l‟utilizzo
delle tecnologie della comunicazione e dell‟informazione. Competenze di base a conclusione dell‟obbligo di istruzione (16 anni)
sono Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi
indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti (attraverso la comprensione dei discorsi, delle relazioni
logiche fra parti di testo, dei registri, delle situazioni comunicative, dei punti di vista);
Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo (attraverso le strutture linguistiche, le strategie di lettura, degli scopi
comunicativi, dei caratteri della lingua letteraria);
Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi (attraverso la selezione delle informazioni generali e
specifiche, gli appunti, le rielaborazioni, la produzione). o
ASSE MATEMATICO: riguarda la capacità di utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, di confrontare e analizzare
figure geometriche, di individuare e risolvere problemi e di analizzare dati e interpretarli, sviluppando deduzioni e ragionamenti.
Competenze di base a conclusione dell‟obbligo dell‟istruzione Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico,
rappresentandole anche sotto forma grafica . Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e
relazioni. Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi
Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli
stessi anche con l‟ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da
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applicazioni specifiche di tipo informatico.
ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO: riguarda metodi, concetti e
atteggiamenti indispensabili per porsi domande, osservare e comprendere il mondo naturale e quello delle attività umane e contribuire al loro sviluppo nel
rispetto dell‟ambiente e della persona. In questo campo assumono particolare rilievo l‟apprendimento incentrato sull‟esperienza e l‟attività di laboratorio.
Competenze di base a conclusione dell‟ obbligo di istruzione Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà
naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità
Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall‟esperienza
Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate
ASSE STORICO-SOCIALE: riguarda la capacità di percepire gli eventi storici
a livello locale, nazionale, europeo e mondiale, cogliendone le connessioni con
i fenomeni sociali ed economici; l‟esercizio della partecipazione responsabile alla vita sociale nel rispetto dei valori dell‟inclusione e dell‟integrazione.
Competenze di base a conclusione dell‟obbligo di istruzione Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una
dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e
culturali. Collocare l‟esperienza personale in un sistema di regole fondato sul
reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell‟ambiente
Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio.
CLASSI TERZE - MONOENNIO
OBIETTIVI COGNITIVI ( aziendale e turistico) a. Comprendere le informazioni scritte ed orali di un testo anche di tipo
specialistico: - Individuando i concetti chiave.
- Riconoscendo le sequenze di significato.
- Cogliendo puntualmente i nessi di causa-effetto. - Selezionando e sintetizzando i dati acquisiti.
b. Utilizzare correttamente i termini indispensabili dei linguaggi specifici delle singole discipline.
c. Applicare principi e regole in situazioni date. d. Maturare progressivamente una visione sistemica delle conoscenze
- riconoscendo, guidati, gli elementi di contiguità, integrazione e di relazione tra le discipline,
- imparando ad operare tra esse semplici collegamenti.
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e. Comunicare in modo chiaro ed efficace con l‟uso dei diversi codici linguistici
propri delle singole discipline. f. Produrre testi orali e scritti in modo funzionale allo scopo, al destinatario, al
registro linguistico richiesto.
g. Saper utilizzare con una certa autonomia la strumentazione multimediale.
OBIETTIVI COGNITIVI ( servizi sociali) a. Saper attuare delle scelte nei confronti degli schemi metodologici più adatti,
tenendo conto delle caratteristiche dei contesti b. Affrontare singole problematiche di ricerca
c. Maturare una capacità di decentramento del proprio “sé” in relazione all‟osservato e di controllo delle proprie convinzioni personali attraverso una
riflessione eticamente fondata d. Saper impostare diverse strategie relazionali a seconda dei contesti
e. Favorire attività di gruppo o individuali f. Far acquisire la strumentazione tecnica e le capacità espressive, anche in
lingua straniera, necessarie per l‟esercizio delle attività culturali e ricreative g. Acquisire competenze relazionali e professionali atte a comprendere e
affrontare la complessità del mercato del lavoro nel suo divenire, anche
attraverso l‟innovazione tecnologica. h. Acquisire gli strumenti necessari per comprendere i complessi fenomeni
della realtà collegati alla cura e al mantenimento dello stato di salute. i. Saper riconoscere la complessità della comunicazione verbale e non verbale.
OBIETTIVI EDUCATIVI (aziendale, turistico e sociale)
a. Saper rispettare sé e gli altri, mostrando capacità di ascolto, collaborazione, partecipazione e solidarietà.
b. Predisporsi alla relazione interpersonale c. Essere disponibili al dialogo, all'ascolto, alla comprensione nei confronti di
tutti d. Saper accogliere e rispettare le regole condivise nel contratto formativo.
e. Sviluppare il senso di responsabilità nei confronti di se stessi, del proprio futuro anche professionale, del gruppo, degli impegni assunti.
f. Saper vivere e gestire il proprio tempo scolastico ed extrascolastico in
funzione di una maturazione personale culturale e sociale. g. Saper vivere la scuola come occasione preziosa per migliorare le proprie
conoscenze e competenze, prendendo sempre più consapevolezze delle proprie capacità e risorse.
h. Saper essere aperti agli altri ed alla realtà del nostro tempo nei suoi diversi aspetti anche imparando ad usare correttamente le fonti di informazione.
i. Saper lavorare in gruppo ed interagire con culture diverse, evitando atteggiamenti di irrigidimento pregiudiziale
j. Sapersi adattare a situazioni differenti mettendo in campo le proprie capacità e competenze, coltivando il desiderio di apprendere sempre cose nuove onde
arricchire il proprio patrimonio personale investibile professionalmente.
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CLASSI QUARTE E QUINTE BIENNIO POSTQUALIFICA
Il profilo professionale dell‟operatore dei servizi turistici e della gestione
aziendale richiede in termini di “comportamenti” alcune qualità quali: 1) la flessibilità e la disponibilità al cambiamento,
2) la capacità di impegnarsi a fondo per raggiungere un obiettivo, 3) adeguate doti di precisione, attenzione, concentrazione,
4) un comportamento improntato alla tolleranza, all‟autocontrollo e al senso
della misura, 5) la consapevolezza del proprio ruolo unita a doti di affidabilità.
OBIETTIVI EDUCATIVI (aziendale, turistico, sociale)
1) Saper gestire il tempo scolastico ed extra scolastico in funzione di una maturazione complessiva della propria personalità, all‟interno delle
problematiche offertegli (come intervenire: controllare che il rispetto dei tempi e i compiti assegnati sia regolare).
2) Rispettare sé e gli altri (Compagni, Dirigente, Docenti e Personale ATA), mostrando capacità di ascolto, di dialogo, di reciproco aiuto e di
valorizzazione dell‟altro, evitando atteggiamenti di egocentrismo, emarginazione, imposizione di sé e delle proprie idee. Intervento: favorire
momenti di discussione e lavoro comune, facendo emergere atteggiamenti positivi.
3) Saper rispettare il materiale, le strutture, gli orari, il regolamento e
l‟ambiente in cui si vive. 4) Saper cogliere la complessità del reale e modificare le proprie strategie di
intervento in modo flessibile, utilizzando gli strumenti opportuni , a seconda delle specifiche richieste. Intervento: favorire l‟apprendimento,
modificandone gli stili, secondo le richieste specifiche. 5) Saper osservare la realtà sociale quotidiana anche attraverso i mass-media
e saperla interpretare criticamente. Intervento: lettura e commento di articoli di quotidiani diversi. Visione e commento di filmati-documentaristici
su fatti reali. 6) Saper rispettare le scadenze e gli impegni della vita scolastica, partecipando
attivamente al processo didattico. Tenendo conto di quanto detto sopra ogni alunno osserverà nella pratica
quotidiana i seguenti comportamenti: (obiettivi comportamentali): a. Accetterà di modificare abitudini di studio o sistemi di lavoro inefficaci.
b. Studierà ed eseguirà i compiti assegnati in modo regolare.
c. Presenterà lavori ordinati. d. Seguirà con attenzione le lezioni.
e. Collaborerà con disponibilità al lavoro comune. f. Sarà solidale e collaborativo con i compagni in difficoltà.
g. Si occuperà della cura personale, rispettando il proprio corpo e ponendo attenzione alla salvaguardia della salute.
h. Consegnerà i lavori assegnati nei tempi stabiliti. i. Sarà presente alle verifiche salvo nei casi di impedimenti giustificabili.
j. Sarà interessato alla realtà vicina e lontana.
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OBIETTIVI COGNITIVI (aziendale, turistico, sociale)
Conoscenze
1) Conoscere gli elementi essenziali degli argomenti trattati e si orienta
all‟interno della disciplina. 2) Conoscere il lessico disciplinare utile per la trattazione degli argomenti.
3) Raggiungere una conoscenza adeguata di base, scritta ed orale, delle lingue straniere.
4)Conoscere il contesto storico-culturale-geografico-artistico-linguistico-tecnico-matematico, in linea generale, in cui si iscrivono le attività oggetto
di studio.
Capacità 1) Analizzare testi di carattere diverso individuandone struttura generale e
parti. 2) Confrontare elementi diversi.
3) Produrre testi, orali e scritti, corretti, coerenti ed organizzati (anche se non del tutto corretti nel complesso comprensibili)
Competenze 1) Saper applicare conoscenze e procedimenti noti anche in situazioni nuove,
se guidato. 2) Saper esemplificare un concetto o un principio in modo semplice.
3) Saper individuare semplici collegamenti. 4) Utilizzare in maniera corretta gli strumenti di lavoro.
5) Utilizzare in modo appropriato il lessico appreso e il registro linguistico più opportuno.
GLI OBIETTIVI DIDATTICI DISCIPLINARI SONO QUELLI STABILITI DA OGNI SINGOLO DOCENTE NELLA PROGRAMMAZIONE D‟INIZIO ANNO SCOLASTICO
IN COERENZA CON QUANTO CONCORDATO
A LIVELLO DI CONSIGLIO DI CLASSE
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TITOLI DI STUDIO CONSEGUIBILI
A. CORSO DI STUDI TRIENNALE PER OPERATORE
AZIENDALE
B. CORSO DI STUDI TRIENNALE PER OPERATORE
TURISTICO
C. CORSO DI STUDI TRIENNALE PER OPERATORE SERVIZI
SOCIALI
Terminati i primi 3 anni ESAMI DI QUALIFICA per ottenere
I SEGUENTI TITOLI
A. OPERATORE AZIENDALE
B. OPERATORE TURISTICO
D. OPERATORE SOCIALE
possibilità di proseguire con
A. BIENNIO POSTQUALIFICA SETTORE AZIENDALE
B. BIENNIO POSTQUALIFICA SETTORE TURISTICO
C. BIENNIO POSTQUALIFICA SETTORE SOCIALE
Terminati questi 2 anni ESAMI DI STATO per ottenere
I SEGUENTI TITOLI
A. TECNICO DELLA GESTIONE AZIENDALE
B. TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI
C. TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI
ed accedere all’ UNIVERSITA'
METODI, VERIFICA E VALUTAZIONE
L‟ISISS “L.Scarambone” promuove il successo scolastico attraverso l‟azione congiunta di tutte le componenti ed in particolare del Consiglio di Classe che,
procedendo dalla programmazione in fase di accoglienza e dall‟individuazione degli obiettivi disciplinari e trasversali, svolge la propria attività didattica
ponnendo al centro di ogni intervento lo studente nella sua specifità, soprattutto in considerazione dell‟innalzamento dell‟obbligo scolastico.
Nella scuola pubblica lo studente è il soggetto attivo dell‟azione didattica e
l‟ISISS “L. SCARAMBONE” persegue la sua crescita in ogni dimensione: cognitiva, operativa e relazionale, partendo dal presupposto dell‟importanza di
creare un ambiente di apprendimento che dia vita a una comunità di discenti e docenti impegnati assieme nell‟analisi e nell‟approfondimento di oggetti di
studio, nella costruzione di saperi condivisi.
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Pertanto, la didattica nella nostra scuola si ispira sia ai modelli tradizionali,
utilizzati nella scuola fino ad oggi, ma anche strategie innovative, quali il problem-solving, la didattica breve e la didattica multimediale.
Questo modo di operare mira a rendere lo studente soggetto attivo nel
processo di insegnamento/apprendimento ponendolo al centro dell‟attività didattica.
In tal modo si permette all‟allievo di ottenere quelle conoscenze e competenze che, siano spendibili:
1. Nel passaggio a un grado successivo e superiore di istruzione e formazione 2. Nell‟esercizio di una professione
3. Nella soluzione di problemi relazionali e professionali. L‟intento del lavoro dell‟insegnante dell‟ISISS “L.Scarambone” è quindi quello
di potenziare nell‟allievo l‟autonomia organizzativa e la capacità di operare in modo sistematico e flessibile nella soluzione di problemi complessi.
Per raggiungerlo si utilizzano una serie di attività che, soprattutto nel primo anno di studio, si specificano e si approfondiscono con ricerca, lezioni
itineranti, attività di laboratorio, adesione a progetti didattici proposti da docenti interni ed enti esterni.
Il corpo docente, nel suo insieme, è impegnato nell‟arricchimento e
nell‟aggiornamento della didattica programmando interventi didattici che favoriscano un approccio pluridisciplinare alle tematiche affrontate nel corso
dell‟anno scolastico. Nel corso del primo anno di studio la valutazione dell‟allievo sarà considerata globalmente, consentendo agli alunni il facile
passaggio al secondo anno del biennio iniziale.
Pertanto le finalità del percorso di insegnamento/apprendimento sono
le seguenti:
1. superamento della frammentazione e della settorializzazione delle
conoscenze spesso alla base di un apprendimento meccanicistico e mnemonico;
2. l‟individuazione di collegamenti ed interazioni fra le discipline, per costruire “saperi” e competenze più utili a rapportarsi con la complessità del vivere
quotidiano e del successivo inserimento in ambito lavorativo o per il proseguimento degli studi universitari;
3. utilizzazione delle nuove tecnologie multimediali quali strumenti trasversali
che permettono di facilitare l‟apprendimento nel biennio e consentono approfondimenti negli anni successivi;
4. rimotivazione allo studio delle lingue straniere attraverso l‟uso del laboratorio multimediale che, grazie alla molteplicità degli approcci, potenzia
l‟apprendimento di una lingua viva e moderna; 5. integrazione e/o approfondimento delle tematiche professionali più attuali
attraverso incontri con esperti del mondo del lavoro e/o dell‟università. Una didattica che si rinnova favorisce, progressivamente, cambiamenti anche
nelle prove di verifica e nei criteri di valutazione.
Attraverso la verifica si può, infatti, accertare l‟acquisizione di
conoscenze disciplinari e di competenze specifiche e rilevare quei comportamenti di apprendimento che corrispondono agli obiettivi
I.S.I.S.S. “L.Scarambone” POF 2008/2009
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trasversali esplicitati in linea generale dal Collegio dei docenti e
perseguiti dai singoli Consigli di classe.
In tal modo la valutazione consente l‟individuazione del livello dei risultati
raggiunti e permette di predisporre strategie di recupero e piani di intervento
individualizzati.
Il Collegio Docenti ogni anno stabilisce il numero minimo di prove, orali e
scritte, per ciascun periodo di valutazione. Grazie a questi strumenti, il docente sarà in grado di assumere elementi di valutazione da presentare in Consiglio di
Classe di cui alcuni:
1. settoriali, sul particolare argomento studiato;
2. formativi, miranti al recupero in itinere delle carenze attraverso l‟analisi dello sbaglio, (errata applicazione della regola), e dell‟errore (non
conoscenza della regola stessa); 3. sommativi, funzionali alla valutazione finale della preparazione dello
studente.
Il Collegio docenti, nell‟ambito delle sue prerogative, ha stabilito che alla valutazione in itinere e finale concorrono i seguenti elementi:
partecipazione al dialogo educativo, intesa come frequenza costante e
attiva, comportamento corretto e rispettoso delle regole, degli altri e delle cose, esecuzione puntuale delle attività proposte in classe e a casa;
impegno, inteso come esecuzione dei compiti assegnati anche nei casi in cui questi appaiono di difficile soluzione;
progressione nell‟apprendimento, intesa come miglioramento delle abilità, ampliamento e consolidamento delle conoscenze.
Ed inoltre: che i voti attribuibili vanno dall‟uno al dieci
che di norma in sede di scrutinio l‟ammissione alla classe successiva nel primo anno di studio del biennio iniziale viene concessa tenendo
presenti le potenzialità insite in ciascuno studente o studentessa e possibili di esplicitazione nel secondo anno di studio.
Nella valutazione periodica e finale e per l‟attribuzione del voto di
condotta,che viene attribuito dall‟intero Consiglio di classe riunito per gli
scrutini, si terrà conto dei seguenti criteri:
frequenza e puntualità
rispetto del regolamento d‟Istituto
partecipazione attiva alle lezioni
collaborazione con insegnanti e compagni
rispetto degli impegni scolastici
Sono considerate valutazioni positive della condotta i voti otto, nove e dieci.
I.S.I.S.S. “L.Scarambone” POF 2008/2009
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51
Il cinque, sei e il sette sono considerate valutazioni negative. Vengono
attribuite solo se precedute da gravi provvedimenti disciplinari (sospensioni, ripetuti richiami del Preside) o da numerose note sul registro e/o sul diario
personale, sempre segnalate alle famiglie dei minorenni. Il cinque porta
automaticamente alla non promozione o non ammissione agli eventuali esami.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA DEGLI STUDENTI
( HA VALIDITA‟ FINO A NUOVA DISPOSIZIONE DI LEGGE)
10/9
Interesse e partecipazione attiva
alle lezioni
Regolare e serio svolgimento delle
consegne scolastiche
Rispetto degli altri e dell‟istituzione
scolastica
Ruolo propositivo all‟interno della
classe
Scrupoloso rispetto del regolamento
scolastico
Ottima socializzazione
8
Discreta partecipazione alle lezioni
Costante adempimento dei doveri scolastici
Equilibrio nei rapporti interpersonali
Rispetto delle norme disciplinari d‟Istituto
Ruolo positivo e collaborazione nel gruppo
classe
7
Limitata attenzione e partecipazione
discontinua alle attività scolastiche
Svolgimento non sempre puntuale dei
compiti assegnati
Osservazione non regolare delle norme
relative alla vita scolastica
Disturbo del regolare svolgimento delle
lezioni
Partecipazione poco collaborativa al
funzionamento del gruppo classe
6
Disinteresse per le varie discipline
Saltuario svolgimento dei compiti
Rapporti problematici con gli altri
Frequente disturbo dell‟attività didattica
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52
Funzione negativa all‟interno della classe
Episodi di mancata applicazione del
regolamento scolastico (es.: falsificazione
della firma dei genitori, frequenti ritardi
e/o uscite anticipate, ecc…)
5
Completo disinteresse per le attività
didattiche
Comportamento scorretto nel rapporto con
insegnanti e compagni
Assiduo disturbo delle lezioni
Funzione negativa nel gruppo classe
Gravi violazione del regolamento di Istituto
TIPOLOGIA VERIFICHE
Le verifiche servono per controllare se, e in quale misura, l'alunno ha raggiunto gli obiettivi fissati e se il processo didattico sta procedendo secondo le
previsioni.
Le verifiche possono essere formative o diagnostiche e sommative.
Valutazione formativa - In itinere E‟ l‟osservazione del processo apprendimento/insegnamento, per verificare se il
processo attivato per promuovere l‟apprendimento è funzionale allo scopo e/o ha bisogno di essere rivisto nella scelta:
Dei mezzi Delle strategia d‟intervento
Dei tempi La verifica formativa
Non influisce sulla valutazione;
E‟ utile agli alunni perché li informa sul livello di preparazione raggiunto e sulle conoscenze e competenze acquisite;
Motiva gli alunni a recuperare quanto non appreso; Gratifica chi ha raggiunto gli obiettivi.
Valutazione sommativa - Fine Modulo E‟ l‟attenta e minuziosa verifica (attraverso l‟uso di prove costruite sugli
obiettivi da acquisire) volta a valutare se e in che misura l‟alunno, gli alunni hanno acquisito le competenze poste al Modulo.
Osservazione dell‟avvenuto cambiamento.
Verifica competenze
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Certificazione delle competenze
Capitalizzazione delle competenze
Recupero è l‟ attività predisposta in funzione di quegli allievi che hanno
dimostrato di non aver pienamente acquisito le competenze poste alla base del Modulo.
Deve essere tempestivo: non deve essere una mera ripetizione di quanto
già svolto. Non deve essere più semplice il percorso. Gli obiettivi devono essere gli stessi
del Modulo. Deve essere impostata una strategia temporalmente adeguata e funzionale al successo formativo. Richiede di individuare e formalizzare le
cause del mancato apprendimento.
Potenziamento: è l‟attività predisposta per quanti hanno acquisito pienamente le competenze poste al Modulo.
Arricchimento dei contenuti del modulo
Ampliamento multidisciplinare dei contenuti svolti (per fornire punti di vista diversi)
Percorsi transdisciplinari
Gli strumenti utilizzati sono di vario tipo:
a. Scritti tradizionali. (almeno due per quadrimestre)
b. Questionari
c. Ricerche
d. Relazioni
e. Verifiche orali
f. Test.
Per il primo quadrimestre sono previste almeno 2 prove scritte e due orali, nel
secondo almeno 3 scritte e 3 orali. Le verifiche scritte non posso sostituire quelle orali, ma solo integrarle.
La valutazione
Il Collegio dei docenti ha elaborato una tabella orientativa contenente indicatori
e descrittori dei livelli di prestazione. Tale proposta prevede criteri di misurazione scanditi secondo gli ambiti delle Conoscenze, delle Competenze,
delle Capacità.
a. Per Conoscenze, secondo quanto previsto nel Regolamento per gli esami
di Stato conclusivi " si intende l'acquisizione di contenuti, cioè di principi, teorie, concetti, termini, regole, procedure, metodi, tecniche"
b. Nell'area delle Competenze sono incluse:
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54
1. L'utilizzazione delle conoscenze acquisite per risolvere problemi e/o
affrontare situazioni che richiedono comunque organizzazione di quanto appreso
2. L‟uso di terminologie e linguaggio corretti e appropriati
c. Nell'area delle Capacità si includono i processi di rielaborazione logica o critica di quanto studiato e appreso (Regolamento esame di stato, art. 1,
comma 3).
La tabella presenta otto livelli per ciascuno dei quali vengono
esplicitate, in termini generali, le prestazioni richieste.
1) Ad ogni livello corrisponde una misurazione indicativa espressa in decimi,
valida per tutte le prove complessive del quinquennio. Sono riportati anche i corrispettivi voti in quindicesimi, in trentesimi, per orientare le classi
quinte alla valutazione d'esame.
2) La misurazione di una prova può risultare anche dalla combinazione di
giudizi espressi per le tre voci a differenti livelli di descrittori. In tal caso la misurazione nasce da una media che tiene conto della specificità della prova
e degli obiettivi ad essa sottesi.
3) Non tutte le prove somministrate si prestano ad essere misurate secondo
tutti e tre gli indicatori. In particolare la voce "Capacità", indicativa di
rielaborazione logica e critica, può non essere presa in considerazione in alcuni momenti del curricolo o della quotidiana pratica didattica.
4) l riferimento alla tabella nella misurazione delle prove consente la diagnosi tempestiva di particolari carenze nelle prestazioni degli studenti, un miglior
orientamento per il recupero - sia a livello di singola disciplina sia a livello di Consigli di classe - e una più mirata elaborazione delle verifiche da parte dei
docenti
I docenti dell’I.S.I.S.S. SCARAMBONE hanno concordato il significato
generale dei voti assegnati, riassunto nel quadro riportato di seguito. Ogni coordinamento di materia ha poi declinato nello specifico
disciplinare la tabella stessa, nel rispetto dei principi guida indicati dal Collegio. (da adeguarsi alle disposizioni ministeriali)
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INDICATORI E DESCRITTORI DEI LIVELLI DI PRESTAZIONE *
Voto/30 Voto /15
Voto /10
GIUDIZIO CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA'
Colloquio 5^Classe
Scritti 5^Cl.
Con sigle
29..30 15 10 ECCELLENTE
(E)
Conoscenze complete,
approfondite e prive di errori. Profondità
nei concetti esposti, ampiezza di temi
trattati
Utilizza un linguaggio rigoroso, chiaro ed
appropriato.
Possiede padronanza
nelle applicazioni e disinvoltura
nel procedere senza errori
Rielaborazione pienamente autonoma,
personale e critica nei contenuti.
Assoluta padronanza
nell‟effettuare collegamenti sia in ambito disciplinare
che
pluridisciplinare
27..28 14 9 OTTIMO
(O)
Complete, ben articolate ed
approfondite su ogni
argomento
Gestisce in modo
autonomo le
conoscenze, trovando le soluzioni
migliori anche
nella complessità; si esprime con
rigore
Rielabora correttamente in
modo autonomo e critico situazioni
complesse.
24..26 13 8
BUONO
(B)
Complete, con spunti
di approfondimento su alcuni argomenti
Gestisce in modo sicuro le
conoscenze, applicandole
correttamente anche a problemi
complessi; si esprime in
modo
appropriato e ricco.
Rielabora correttamente,
cogliendo correlazioni tra più
argomenti
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21..23
11..12 7
DISCRETO
(D) Sostanzialmente
complete e articolate
Applica
correttamente le conoscenze
acquisite a problemi non complessi; si esprime in
modo corretto
e appropriato
Affronta situazioni nuove in contesti
noti in modo coerente e
corretto; coglie spunti per
riferimenti tra dati studiati
18..20
10 6
SUFFICIENTE
(S) Essenziali, senza
errori determinanti
Applica le conoscenze
essenziali pur con qualche
errore; si esprime in
modo abbastanza
corretto
Affronta situazioni anche nuove in un
contesto noto e semplice, fornendo
prestazioni
complessivamente adeguate alle
richieste
15..17 8..9 5 MEDIOCRE
Superficiali e incomplete, con qualche errore
Applica le conoscenze
essenziali solo su alcuni
argomenti o con errori; si
esprime in modo
superficiale e
impreciso
Affronta con difficoltà semplici
situazioni nuove in
un contesto noto
12..14
5..7 4 SCARSO
Frammentarie, con errori e lacune
Applica le conoscenze
essenziali solo
su pochi argomenti o con errori di
rilievo. Si esprime in
modo superficiale e
alquanto scorretto
Trova difficoltà ad affrontare anche
situazioni semplici
3..11
1..4 1..3
GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE
(GI)
Gravemente lacunose, con errori
determinanti
Non riesce ad
applicare le conoscenze
minime, anche se guidato; si
esprime in modo
decisamente
scorretto
Non sa affrontare le situazioni più
semplici
Il credito scolastico
Il punteggio di credito, relativo al solo triennio, è assegnato dal Consiglio di
classe con i criteri dettati dal Regolamento sugli Esami di Stato che prevede fasce di attribuzione, con le seguenti precisazioni:
Gli studenti che hanno media dei voti superiore a otto/decimi possono avere riconosciuto il massimo punteggio
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57
ll punteggio minimo della fascia viene assegnato agli studenti che
presentino debiti formativi (solo per le quinte classi del corrente anno scolastico), partecipazione e impegno non adeguati
All‟interno delle altre fasce di punteggi, il credito viene attribuito sulla base
delle indicazioni dell‟O.M.: media dei voti, curricolo ed esito degli anni precedenti, frequenza, impegno e partecipazione, e tenendo inoltre in
considerazione la partecipazione alle attività didattiche, curricolari e extra curricolari della scuola (stage, area di progetto), ma anche della
partecipazione ad attività connesse alla vita dell‟attività scolastica.
Per il riconoscimento dei crediti formativi debitamente documentati, i
Consigli di classe prenderanno in esame le certificazioni d‟attività significative, non occasionali, e che accertino il conseguimento d‟effettive
competenze aggiuntive conseguite dallo studente, coerenti con gli obiettivi formativi e educativi dell‟istituto. Questi crediti, oltre che essere riportati
sulla certificazione dello studente, contribuiscono alla determinazione del credito complessivo.
Media dei voti
Credito scolastico (punti)
classe terza classe quarta classe quinta
M = 6 3 – 4 3 – 4 4 – 5
6 < M ≤ 7 4 – 5 4 – 5 5 – 6
7 < M ≤ 8 5 – 6 5 – 6 6 – 7
8 < M ≤ 10 6 – 8 6– 8 7 – 9
* Decr. Minist. N. 42 (maggio 2007) La tabella è in vigore dall‟attuale a.s. solo per le classi terze e quarte
La somma dei punteggi ottenuti negli ultimi tre anni di corso non può superare i 25 punti e costituisce il credito complessivo che si
aggiunge ai punteggi riportati dai candidati nelle prove d‟esame scritte e orali [I prova scritta: max punti 15 (min. 10) – II prova scritta: max
punti: 15 (min. 10) - III prova scritta: max punti 15 (min. 10) – colloquio: max punti 30 (min. 18)]. Per i candidati all‟esame di stato
a.s. 2008/2009
(Min = minimo per la sufficienza)
IL RECUPERO (ai sensi dell, O.M. n.92 del 5/11/2007)
Le attività di recupero, realizzate per gli studenti che riportano voti di
insufficienza negli scrutini intermedi e per coloro per i quali i consigli di classe deliberino di sospendere il giudizio di ammissione alla classe successiva negli
scrutini finali, sono finalizzate al tempestivo recupero delle carenze rilevate per tali studenti negli scrutini suddetti.
Nel corso dell‟anno gli interventi di sostegno e di recupero sono affidati alla
programmazione del Consiglio di classe, che li organizza intervenendo nel modo più tempestivo realizzando:
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corsi diurni e pomeridiani
attività di sportello per piccoli gruppi, sportello di consulenza ed assistenza
percorsi di lavoro individualizzati
I Consigli di Classe programmano inoltre, già a partire dalla prima valutazione
intermedia del primo quadrimestre,appositi interventi (anche per studenti di classi parallele), per gli allievi non sufficienti, allo scopo di favorire il recupero
entro il termine dell‟anno scolastico.
Individuazione dei casi di DEBITO FORMATIVO
La valutazione finale che il Docente presenta al Consiglio di Classe sul profitto
di ogni singolo allievo è riferita al rendimento relativo a tutto l'anno scolastico, e accerta in modo particolare:
le conoscenze disciplinari
competenze sufficienti ad affrontare il successivo anno scolastico.
Risultano elementi integranti:
un adeguato interesse per l'attività scolastica e l'impegno personale nello
studio;
il raggiungimento degli obiettivi formativi;
il superamento di eventuali debiti formativi.
Nei confronti degli studenti per i quali, al termine delle lezioni, è stato constatato il mancato conseguimento della sufficienza in una o più discipline,
che non comporti tuttavia un immediato giudizio di non promozione, il Consiglio di classe procede al rinvio della formulazione del giudizio finale.
La scuola comunica alle famiglie per iscritto, le decisioni assunte dal consiglio di classe, indicando le specifiche carenze rilevate per ciascun alunno dai
docenti delle singole discipline e i voti proposti in sede di scrutinio nella disciplina o nelle discipline nelle quali l‟alunno non ha raggiunto la sufficienza.
Contestualmente vengono comunicati gli interventi didattici finalizzati al recupero dei debiti formativi che la scuola porterà a termine entro la fine
dell‟anno scolastico, le modalità e i tempi delle relative verifiche.
Le attività di recupero prevedono interventi di durata non inferiore alle 15 ore
ciascuno
I genitori o coloro che ne esercitano la relativa potestà qualora non ritengano di avvalersi delle iniziative di recupero organizzate dalle scuole, debbono
comunicarlo alla scuola, fermo restando l‟obbligo per lo studente di sottoporsi a tali verifiche. Sia che ci si avvalga o no dei corsi gli studenti hanno l‟obbligo di
sottoporsi alle verifiche organizzate dal Consiglio di classe che mantiene comunque la titolarità del processo valutativo: individuare carenze, obiettivi di
recupero e certificazione del superamento. Al termine delle attività si
effettueranno, dunque, le verifiche e le famiglie verranno avvisate dei risultati.
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59
Per chi volesse optare per lo “studio individuale” si prevede l‟attivazione di uno
“sportello” di consulenza e assistenza che verrà affidato a uno o più docenti: ogni consiglio di classe individuare gli insegnanti e le modalità. Potranno essere
scelte, per il recupero anche modalità diverse e più innovative, utilizzando
docenti della scuola o anche soggetti esterni esclusi gli “enti profit”.
A conclusione dei suddetti interventi didattici che si dovranno concludere entro il 31 agosto di ogni anno, entro la data di inizio delle lezioni dell‟anno scolastico
successivo, il Consiglio di classe, in sede di integrazione dello scrutinio finale, procede alla verifica dei risultati conseguiti e alla formulazione dl giudizio
definitivo che, in caso di esito positivo, comporta l‟ammissione dell‟alunno alla frequenza della classe successiva.
All‟inizio delle lezioni le classi potranno pertanto sviluppare il programma dell‟anno regolarmente.
Nei confronti degli studenti valutati positivamente in sede di verifica finale al
termine del terz‟ultimo e penultimo anno di corso, il Consiglio di classe procederà all‟attribuzione del punteggio.
CORSO SERALE ADULTI
Il corso serale dell‟Istituto “L. Scarambone” rappresenta una nota
significativa e intende rispondere alla crescente domanda di educazione permanente da parte degli adulti e ha le stesse caratteristiche dei corsi diurni.
È stato attivato inizialmente per il solo indirizzo aziendale, ma dall‟anno scolastico 2003/2004 si è reso operante anche l‟indirizzo di studi sociali.
Gli utenti del corso serale sono: lavoratori che necessitano di riqualificare la propria posizione professionale
anche attraverso il conseguimento di un diploma; disoccupati alle prese con le difficoltà di inserimento (o di reinserimento) nel
mondo del lavoro; giovani già occupati o in attesa di prima occupazione, che intendono
riprendere un percorso scolastico precocemente abbandonato;
adulti che sentono il bisogno di un arricchimento culturale, anche attraverso lo studio di singole discipline.
giovani adulti che, non avendo avuto, per vari motivi, la possibilità di concludere gli studi in età scolare, desiderano conseguire un diploma.
Nel piano dell‟offerta formativa dell‟Istituto è inoltre inserito il corso serale per
adulti per il conseguimento del diploma di qualifica di Operatore della gestione aziendale, del diploma di maturità di Tecnico della gestione aziendale ad
indirizzo informatico, del diploma di qualifica di Operatore dei Servizi sociali ad indirizzo Servizi sociali alla Persona ed alla Comunità e di Tecnico dei servizi
Sociali.
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Orario di lezione
L‟attività didattica è suddivisa in cinque giorni, dal lunedì al venerdì, con inizio alle ore 15.00, per un totale di 30 ore settimanali di attività curriculari per il
biennio e per il monoennio, e per un totale di 24 ore settimanali per il corso
post- qualifica. Nel corso post-qualifica è obbligatoria la frequenza di un corso di
specializzazione nell‟ambito dell‟area di professionalizzazione, di durata biennale, per ore 300 per ciascuno degli anni (180 ore lezioni teorico –
pratiche, nell‟Istituto, e 120 ore di stage in aziende). È previsto l‟insegnamento della Religione Cattolica in codocenza con altre
discipline, in base a progetti e secondo modalità che verranno individuati nell‟ambito della programmazione annuale dei singoli C.d.C
Crediti formativi: se il corsista dimostra di conoscere già una o più
discipline, per precedenti esperienze scolastiche o lavorative, può non frequentare le relative lezioni o l‟area professionalizzante e frequentare, previa
annotazione sul registro di classe, altre discipline ib altre classi di ordine superiore.
“Didattica breve”: I programmi di studio sono più intensivi e favoriscono un rapido apprendimento delle competenze.
Metodo di lavoro
Il corso è destinato ad adulti di età anagrafica e provenienza socio culturale eterogenea e si svolge in orario pomeridiano, quando le capacità di attenzione
e concentrazione sono ridotte pertanto le modalità didattiche prevedono: L‟utilizzo di un linguaggio chiaro nel dialogo didattico
Tempi adeguati per l‟apprendimento che si deve svolgere prevalentemente in classe
L‟incoraggiamento ed il sostegno nell‟esposizione Verifiche programmate con l‟utilizzo di prove oggettive strutturate e
semistrutturate Una valutazione che tenga conto dell‟impegno e dell‟interesse dimostrati
dall‟utenza nel perseguimento dell‟obiettivo finale.
La valutazione bimestrale non sarà effettuata al fine di evitare schemi
non flessibili e per consentire ai docenti di adeguare i tempi delle verifiche alle variegate situazioni di frequenza e disomogeneità che
caratterizza le classi.
OBIETTIVI TRASVERSALI
Leggere ed analizzare un testo, riuscendo a distinguere le informazioni
principali da quelle secondarie Saper ascoltare prolungando i tempi di attenzione
Saper comprendere un testo orale e scritto
Saper riassumere un concetto, individuandone gli aspetti essenziali Assimilare ed usare i linguaggi specifici
Utilizzare consapevolmente gli strumenti didattici
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Acquisire un metodo di studio proficuo
Autovalutare le proprie prestazioni Dimostrare di aver sviluppato armonicamente le abilità analitiche, sintetiche
e rielaborative
Acquisire la capacità di cogliere gli aspetti principali dei vari procedimenti didattico-formativi, applicando con coerenza regole e principi
Acquisire la capacità di riconoscere i nessi di causa ed effetto all'interno delle problematiche proposte.
Proposte operative del gruppo di progetto dell‟Istituto di Istruzione Secondaria Superiore L. Scarambone” all‟incontro internazionale sul Lifelong learning tenutosi a in Germania
nell‟ottobre 2007: Le esperienze di oltre un decennio nell‟educazione degli adulti ci ha fatto riflettere sulla necessità di un modello di formatore completamente diverso dal ruolo di “professore trasmettitore di saperi” e sulla necessità di rendere l‟ attività formativa degli adulti
flessibile, dinamica, cioè aperta ai cambiamenti richiesti dal contesto degli studenti adulti e idonea a potenziare le competenze di cui necessitano per l‟acquisizione di saperi e di competenze, per lo sviluppo della propria carriera e per l‟inserimento lavorativo. Dalle attività di ricerca, osservazione e sperimentazione formativa attuata nella realizzazione del progetto del Lifelong Learning sono emerse le seguenti priorità operative: Supporti didattici multimediali per consentire di interfacciarsi con il mondo del lavoro in continua evoluzione;
Assistenza ludica, prescolare e scolare ai bambini delle studentesse-madri; Creazione di una rete informativa tra scuola e ambienti di lavoro; Valorizzazione della cultura dei Paesi di provenienza degli studenti anche attraverso l‟ausilio di mediatori culturali e di corsi finalizzati all‟acquisizione e alla padronanza della lingua italiana. Dall‟analisi dei contributi dei Paesi partner del progetto Lifelong Learning per la creazione di un nuovo modello di formatore, ha suscitato per noi un notevole interesse operativo il modello
proposto dalla dott.ssa Astrid Junek, che appare percorribile e realizzabile con ottimi risultati perché propone un modello di Formatore diverso dal tradizionale docente. Il ruolo di “consulente” potrebbe significare che i canali attraverso cui si perviene all‟insegnamento non debbano essere necessariamente quelli previsti dalla normativa e dagli ordinamenti
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scolastici vigenti nei Paesi dell‟Unione Europea, ma possono provenire anche dal mondo della produzione, delle professioni, della ricerca, così come avviene nell‟Istruzione Professionale per i docenti esperti della Terza Area di Professionalizzazione e nei progetti cofinanziati dal Fondo Sociale Europeo, laddove i docenti sono reperiti attraverso l‟esame dei curricola delle competenze possedute e non delle graduatorie ministeriali. Ai consulenti si potrebbe proporre una collaborazione pluriennale commisurata alla realizzazione dell‟intero progetto formativo, che
dovrebbe avere tempi di attuazione non agganciati al curricolo scolastico, ma realizzativo di competenze standardizzate adeguabili alle esigenze del mondo del lavoro, di volta in volta esplicitate nello stesso progetto formativo. Sarebbe auspicabile che ai consulenti progettuali fosse affiancata una figura professionale di “carrier advisor”, cioè una figura docente che abbia competenze polivalenti, con la funzione di ausilio, sussidio, orientamento e supporto agli studenti adulti durante l‟intero percorso progettuale. La valutazione deve prescindere dalle metodologie tradizionali dei “voti” in vigore negli ordinamenti scolastici, ma deve certificare conoscenze, competenze e abilità acquisite in UFC spendibili per la prosecuzione della formazione o per l‟inserimento lavorativo.
Aree disciplinari e distribuzione oraria CORSO SERALE
OPERATORE DELLA GESTIONE AZIENDALE
ORARIO SETTIMANALE 1°
Anno 2°
Anno
AREA COMUNE Italiano 3 3
Storia 2 2 Francese 3 3
Diritto ed Economia 2 2 Matematica e Informatica 4 4
Scienze della Terra – Biologia 2 2 Educazione fisica 1 1
Religione* (in compresenza) 1 1
AREA DI INDIRIZZO Inglese 4 4
Economia aziendale 5 5 Trattamento testi 4 4
Totale ore
30
30
I.S.I.S.S. “L.Scarambone” POF 2008/2009
63
63
ORARIO SETTIMANALE 3°
Aziendale
AREA COMUNE Italiano 3
Storia 2 Francese 3
Matematica e Informatica 3 Educazione fisica 1
Religione*(in compresenza) 1
AREA DI INDIRIZZO Inglese 3
Geografia economica 2 Trattamento testi 1
Economia aziendale 6 (1) Informatica gestionale 3 (1)
Diritto ed Economia 3
Totale ore
30 () le ore tra parentesi sono in codocenza con Trattamento Testi
TECNICO DELLA GESTIONE AZIENDALE
ORARIO SETTIMANALE 4°
Aziendale
5°
Aziendale
AREA COMUNE
Italiano 3 3
Storia 1 1 Matematica e Informatica 3 3
Educazione fisica 1 1
Religione*(in compresenza) 1 1
AREA DI INDIRIZZO
Inglese 3 3
Geografia delle risorse 2 - Economia aziendale 6(2) 7(2)
Informatica gestionale 3 3 Diritto ed Economia 2 3
Totale ore 24 24
AREA PROFESSIONALIZZANTE 300 ore
annue
300 ore
annue
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64
OPERATORE DEI SERVIZI SOCIALI
ORARIO SETTIMANALE Anno
1° 2° 3° AREA COMUNE
Italiano 4 4 3 Storia 2 2 2
Matematica e Informatica 4 4 2 Lingua straniera 3 3 3
Scienze della Terra 2 2 -
Diritto ed Economia 2 2 - Educazione fisica 1 1 1
Religione (in compresenza) 1 1 1 AREA DI INDIRIZZO
Disegno 2(1) - - Educazione musicale 2(1) - -
Anatomia - - 5 Metodologie operative 3 5 5*
Diritto e Legislazione sociale - 3 3 Psicologia e scienze dell‟ed. 5(1) 4(1) 6
Totale ore 30 30 30
Le ore in parentesi sono in codocenza con Metodologie operative
*la classe si sdoppia per le esercitazioni
TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI
ORARIO SETTIMANALE Anno 4° 5°
Area comune
Italiano 3 3
Storia 1 1
Matematica e Informatica 3 3 Lingua straniera inglese 3 3
Educazione fisica 1 1
Religione* (in compresenza) 1 1 Area di indirizzo
Cultura medico-sanitaria 5 4 Psicologia e scienza dell‟educazione 4 4
Diritto, legislazione scolastica, economia 2 2 Tecnica amministrativa 2 3
Totale ore 24 24 AREA PROFESSIONALIZZANTE 300 300
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Orario delle lezioni
Corso diurno Orario antimeridiano
Corso diurno Orario pomeridiano
Corso serale
1 ora 08.00 – 08.50 2 ora 08.50 – 09.40
3 ora 09.40 – 10.30 4 ora 10.30 – 11.20
5 ora 11.20 – 12.10 6 ora 12.10 – 13.00
1 ora 14.00 – 14.50 2 ora 14.50 – 15.40
3 ora 15.40 – 16.30 4 ora 16.30 – 17.20
1 ora 15.00 – 15.50 2 ora 15.50 - 16.40
3 ora 16.40 – 17.30 4 ora 17.30 – 18.20
5 ora 18.20 – 19.10 6 ora 19.10 – 20.00
L‟intervallo ha luogo dalle
10.25 alle 10.35 L‟intervallo ha luogo dalle
17.25 alle 17.35
FRAZIONI ORARIE
Recupero studenti
Attività pomeridiana inserita nell‟ambito della flessibilità e finalizzata allo sviluppo culturale e professionale degli allievi.
L‟impostazione metodologica è quella di tipo laboratoriale e/o progettuale che
appare la più idonea in relazione alle attitudini degli allievi. Essa tende oltre che all‟acquisizione di specifiche conoscenze, competenze e capacità, ad un
recupero motivazionale e risponde all‟esigenza di ridurre la dispersione e l‟abbandono scolastico.
Sarà attivato uno sportello didattico finalizzato al recupero e all‟approfondimento che avrà come obiettivo fondamentale il potenziamento
delle capacità di studio e di ricerca e che coinvolgerà tutte le discipline. Recupero docenti
Il recupero avverrà attraverso la sostituzione dei docenti assenti, per mezzo di
ulteriori contatti scuola famiglia rispetto a quelli già programmati. Partecipazione ad attività integrative e di supporto all‟azione didattica ed
organizzativa della scuola.
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AREA DISABILITA’
Interventi specifici a favore degli alunni diversamente abili
Il processo di integrazione scolastica degli alunni con disabilità si fonda sulla
assunzione da parte di tutti i docenti della classe del progetto di integrazione. In tale prospettiva e in una logica di qualità del sistema di istruzione, il
successo dell‟integrazione rappresenta un aspetto caratterizzante dell‟ordinaria programmazione didattica, oggetto di verifica e valutazione.
Sono previsti ad inizio anno scolastico, una serie di incontri per tutti i docenti, curriculari e di sostegno, allo scopo di migliorare la qualità dell‟integrazione
nelle singole classi e nella comunità scolastica. Partendo da un‟analisi collegiale della diagnosi funzionale, al fine di rendere il
progetto educativo individualizzato (PEI) funzionale alle effettive esigenze
dell‟alunno, tale atività ha lo scopo di coinvolgere nella stesura e nella realizzazione del PEI tutto il gruppo dei docenti della classe frequentata
dall‟alunno disabile. Per gli alunni nuovi iscritti, andrebbero programmati incontri con la scuola di
provenienza, perché possa realizzarsi una effettiva azione di continuità didattica.
Saranno inoltre sentiti, in appositi incontri, specie per gli alunni che per la prima volta iniziano la frequenza scolastica, i genitori, che potranno fornire utili
informazioni sul progetto educativo, riabilitativo e di socializzazione, attuato in ambito extrascolastico, in modo da consentire che le attività scolastiche ed
extrascolastiche siano opportunamente coordinate. Alle suddette riunioni dovranno partecipare anche i rappresentanti degli EE.LL.
e delle A.S.L., per fornire osservazioni e suggerimenti per la parte di rispettiva competenza.
Vista la presenza di alunni in situazione di handicap, riconosciuti ai sensi della legge quadro n. 104 ed in ottemperanza alla C.M. n. 111 (art. 1 punto C), il
Gruppo H di Istituto intende attiva percorsi didattici individualizzati, nel rispetto del principio che stabiliscono alcune finalità prioritarie rispetto ai
bisogni specifici degli alunni che evidenziano gravi problemi di apprendimento:
CONOSCENZE
Apprendere a conoscere Favorire la conoscenza di sé e sviluppare l‟autostima
Favorire il raggiungimento dell‟autonomia Favorire la capacità di controllare la propria condotta socio-affettiva ed
emotiva Favorire la capacità di adattamento alle varie situazioni
Far acquisire la capacità di apprendere nuove conoscenze ed abilità
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COMPETENZE
Apprendere a fare
Sviluppare e/o incrementare le capacità di attenzione Stimolare una partecipazione più attiva ed efficace alle diverse attività
scolastiche Sviluppare la capacità di trasferire in nuovi contesti le conoscenze e abilità
acquisite Acquisire, ove possibile, un metodo di lavoro autonomo e personale
CAPACITÀ
Apprendere a scegliere Favorire la consapevolezza di sé ed il senso di responsabilità
Favorire la conoscenza delle proprie attitudini, interessi ed aspirazioni Favorire la capacità di autoorientamento in relazione alle proprie possibilità
Favorire la capacità di esprimersi in modo creativo e personale
Apprendere a vivere insieme Favorire la capacità di instaurare costruttivi rapporti interpersonali in ambito
scolastico ed extrascolastico
Favorire l‟interiorizzazione dei valori e delle norme che regolano le relazioni sociali
Favorire l‟acquisizione di comportamenti cooperativi e solidali
Il gruppo di lavoro per l‟integrazione scolastica, allo scopo di favorire il
raggiungimento degli obiettivi didattico-formativi, revede l‟utilizzo della multimedialità come strumento per la prevenzione e il recupero delle difficoltà
nelle diverse aree, curando principalmente l‟area tecnico-professionale. Per gli allievi che hanno acquisito le abilità di base si organizzano progetti di
orientamento lavorativo in collaborazione con EE.LL. al fine di far acquisire consapevolezza delle proprie capacità. A fine percorso viene rilasciato attestato
relativo alle competenze acquisite.
IL DOCENTE DI SOSTEGNO 1. Il docente di sostegno, assegnato alla classe, deve chiarire e illustrare agli
alunni il proprio ruolo e le proprie competenze. 2. Il docente di sostegno deve instaurare una relazione empatica con l‟intera
classe al fine di costituire un punto di riferimento e di sicurezza per tutti.
3. Qualora, nel progetto d‟integrazione del disabile, intervengano risorse esterne, quali educatori comunali, assistenti alla persona, volontari, obiettori di
coscienza, ecc. si rende fondamentale precisare il ruolo e le competenze di queste figure sia agli alunni, sia ai docenti.
4. Il docente di sostegno, rappresenta un punto di incontro tra il CdC e le figure esterne.
5. Il docente coordinatore dell‟area della disabilità deve fornire le informazioni circa la gestione del disabile al personale ATA preposto all‟assistenza
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6. Il docente referente sull‟handicap dovrà essere messo a conoscenza di tutte
le problematiche che possono sorgere in riferimento al suo settore di competenza.
L‟ALUNNO DISABILE 1. Il disabile con grave compromissione dovrà essere accolto dal gruppo -
classe al quale dovranno essere forniti gli strumenti e le informazioni, i suggerimenti, gli aiuti, le iniziative da adottare per favorire la relazione, la
comunicazione, il miglioramento delle autonomie. 2. L‟integrazione dovrà essere pianificata nel CdC in quanto l‟esperienza
racconta che i ragazzi normotipo, se non sono adeguatamente informati, coinvolti e motivati, si estraniano dall‟interagire con i compagni in situazione di
handicap. 3. In tal senso è importante individuare tra gli alunni più collaborativi e più
spontanei delle figure di “tutor “ che potranno essere chiamate a guidare le esigenze dell‟alunno diversamente abile nelle varie situazioni (
accompagnamento in palestra, nei laboratori, affiancamento durante le visite guidate e i viaggi di istruzione).
I DOCENTI DEL C.D.C. Posto che la presa in carico dell‟alunno diversamente abile compete all‟intero
CdC, che ne deve adottare in toto la gestione, individuando il percorso più coerente con i bisogni dell‟alunno, tenuto conto degli standard del nostro
Istituto. I docenti della classe dovranno:
1. Stabilire quali attività di accoglienza consentano di realizzare gli obiettivi di integrazione precedentemente citati
2. Analizzare la raccolta dei documenti e delle informazioni ottenute e stabilire quale approccio conoscitivo si rende utile stabilire con il soggetto (verificare,
anche se nella stessa classe sono stati inseriti alunni provenienti dalla stessa classe o dalla stessa scuola)
3. Condurre indagini conoscitive attraverso un invito rivolto alla famiglia, ed eventualmente ai docenti di sostegno della scuola di provenienza.
4. Compilazione della scheda informativa compilata da ciascun docente
curriculare a seguito del periodo di osservazione, necessaria per la stesura del PEI. In questa fase bisogna prevedere anche le attività extrascolastiche, la
gestione delle ore di approfondimento e di terza area, le uscite sul territorio. Per le uscite, è necessario stabilire i docenti accompagnatori della classe e i
docenti preposti alla presenza del disabile; in tal caso non deve essere necessariamente chiamato a farne parte il docente di sostegno.
5. Necessità per il CdC di informazioni aggiornate tramite la stesura del Profilo Dinamico Funzionale per poter adeguare il percorso agli eventuali mutamenti
della situazione. 6. Avvio di contatti con i centri per l‟impiego e il collocamento mirato disabili
per favorire il passaggio dall‟integrazione scolastica all‟integrazione lavorativa.
I Criteri di valutazione nell‟area cognitiva e relazionale sono quelli programmati dai singoli CdC
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Verifica e Valutazione:
1. Se l‟alunno disabile partecipa alle attività scolastiche, il P.E.I. sarà articolato all‟interno della Programmazione di Classe. L‟alunno dovrà perseguire gli
obiettivi della programmazione individualizzata attraverso metodologie e
strumenti funzionali alle sue esigenze; le verifiche saranno le stesse proposte alla classe o ad esse equipollenti,
tenuto conto di quanto stabilito nel P.E.I. e la valutazione sarà espressa rispetto a quanto stabilito in sede di programmazione e comunque sarà
coerente con la griglia di valutazione prevista dal POF d‟Istituto. 2. Se l‟alunno disabile partecipa alla vita di classe per favorire una crescita
sociale stabile e soprattutto significativa dovrà essere valutato secondo gli obiettivi educativi e cognitivi articolati nel rispetto delle abilità accertate e
progettate all‟interno del P.E.I. In tal caso le verifiche proposte saranno “differenziate” rispetto all‟attività didattica
di classe così come la valutazione. A costoro, a conclusione degli studi, sarà rilasciato un attestato di crediti formativi.
3. Se l‟alunno disabile è stato inserito con la previsione di una programmazione differenziata, ove il C.D.C. riscontri che l‟allievo abbia raggiunto un livello di
preparazione conforme agli obiettivi didattici previsti dai programmi ministeriali
o a loro riconducibili, a norma di quanto stabilito dall‟O.M. n°90 del 21 maggio 2001 è possibile modificare il tipo di programmazione, senza necessità di prove
di idoneità relative alle discipline degli anni precedenti per cui non ha seguito un percorso formativo completo, ed in
coerenza con gli obiettivi minimi della classe utilizzare strumenti di verifiche e valutazioni coerenti con la nuova programmazione, finalizzati al riconoscimento
del titolo di studio.
Attività di inserimento in tirocinio o stage: 1. Per le attività di tirocinio, l‟alunno disabile sarà inserito nel percorso definito
per la classe, prevedendo esclusivamente un accompagnamento qualora la situazione necessiti di un‟assistenza materiale e psicologica.
2. Per l‟inserimento in attività di stage si valuterà, anche con il coinvolgimento del collocamento mirato disabili, la collocazione più funzionale per l‟alunno
stesso.
3. Per l‟orientamento nel mondo del lavoro si attiveranno incontri con i referenti del collocamento mirato disabili
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ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI
“L’Italia ha scelto la piena integrazione di tutti nella scuola e l’educazione interculturale come suo orizzonte culturale. L’educazione
interculturale rifiuta sia la logica dell’assimilazione sia la costruzione e il rafforzamento di comunità etniche chiuse, ed è orientata a favorire il
confronto, il dialogo, il reciproco arricchimento entro la convivenza delle differenze.”
La legge di riforma dell‟ordinamento scolastico, n.53/2003, contiene
elementi idonei allo sviluppo delle potenzialità di tutti gli alunni attraverso la personalizzazione dei piani di studio per la costruzione di
percorsi educativi e didattici appropriati a ciascuno studente. Il D.L. n. 76/2005 relativo al diritto-dovere all‟istruzione e alla formazione, nel
riprendere e ampliare il concetto di obbligo formativo (art. 68, Legge 144/99), individua i destinatari in “tutti, ivi compresi i minori stranieri
presenti nel territorio dello Stato (comma 6, art. 1).
Uno degli obiettivi prioritari nell‟integrazione degli alunni stranieri è quello di promuovere l‟acquisizione di una buona competenza
nell‟italiano scritto e parlato, nelle forme ricettive e produttive, per assicurare uno dei principali fattori di successo scolastico e di
inclusione sociale”. (Da: Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri, MIUR – Dipartimento per
l’Istruzione – Direzione generale per lo studente – Ufficio per l’integrazione degli alunni stranieri, 16 febbraio 2006)
l‟Istituto attiva corsi specifici di facilitazione linguistica per studenti
stranieri (neoarrivati o con competenza linguistica limitata) ed una
programmazione mirata sul monitoraggio dei progressi d‟apprendimento della lingua italiana.
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I NOSTRI PROGETTI
Progetti relativi alle aree a rischio - art. 9 CCNL Comparto Scuola
Titolo del progetto: LA CREATIVITA‟ FA IMPRESA II
C1) Allievi destinatari del Progetto
Numero alunni destinatari coinvolti n. 60 ;
RILEVAZIONE ED ESPLICITAZIONE DEI BISOGNI.
L‟intervento formativo intende promuovere e motivare l‟atteggiamento verso le discipline di studio da parte di quegli allievi che, sia per lacune di base sia
per la scarsa autostima che evidenziano, risultano ad alto rischio di dispersione.
MODALITA‟ DI INDIVIDUAZIONE DEGLI ALUNNI. I ragazzi destinatari del progetto saranno scelti attraverso azioni di screening
tra gli studenti delle prime, seconde e terze classi in collaborazione con i Consigli di classe, il C.I.C. e le famiglie. I partecipanti (da 45 a 60 allievi)
saranno selezionati in base al livello di rischio di dispersione, di demotivazione, di mancanza di un‟immagine positiva di sé, di difficoltà di porsi in relazione
autonoma con l‟ambiente esterno e in situazione di handicap.
OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI E TRASVERSALI
(definiti in rapporto con il curricolo). Modulo 1 Alla scoperta di alcune produzioni salentine.
Modulo 2 Alla scoperta delle nostre passioni
Modulo 3 Alla scoperta dei suoni, delle parole e dell’arte salentina RISULTATI ATTESI
Modulo 1 Organizzare un gruppo di lavoro finalizzato a:
Valorizzare il proprio territorio Scoprire l‟importanza del patrimonio storico, artistico e culturale locale
Recuperare e conservare le tradizioni insieme alle radici della propria cultura
Modulo 2 Sviluppare la:
Capacità di inserirsi nel mercato con lavori originali Capacità decisionale con il “problem solving”
Capacità di organizzare e gestire una microimpresa artigianale Migliorare la stima di se
Acquisire abilità espressive che liberino la creativià
Modulo 3 Organizzare un ambiente-laboratorio in grado di:
Ridurre il deficit culturale, in particolare nell‟area linguistico-espressiva, attraverso percorsi e attività creative che stimolino le motivazioni
all‟apprendimento ed alla partecipazione; Scoprire attitudini latenti in grado di attivare potenzialità inespresse;
Conoscere ed utilizzare nuovi linguaggi; Acquisire abilità espressive che liberino la creatività.
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Elementi qualitativi del Progetto
a) Contrasto e riduzione della dispersione scolastica (indicare le azioni specifiche finalizzate alla promozione del successo
formativo)
Nell‟Istituto opera il C.I.C. (Centro di Informazione e Consulenza) che si avvale degli interventi di docenti dell‟Istituto e di specialisti esterni.
Compiti del C.I.C. sono:
Educazione alla cittadinanza - Ascolto - Consulenza psicologica -
Individuazione dei disagi della sfera del saper essere (con se stessi, con
gli insegnanti, con i compagni, con il mondo esterno) - Organizzazione di attività implicanti la discussione ed il superamento del
disagio (colloqui individuali; corrispondenza interna alla scuola mediante l‟installazione di una cassetta postale; eventuale redazione del Giornale
di Istituto) - Educazione alla sessualità - Informazione sulle sostanze psicotrope, alcool, AIDS.
Flessibilità didattica: le classi aperte A seguito delle valutazioni bimestrali relative all‟andamento didattico-
educativo delle prime e seconde si potrà prevedere la realizzazione di brevi interventi volti al recupero o al consolidamento-approfondimento.
b) Interventi riferiti a particolari fenomeni di disagio socio-
ambientale (criminalità minorile, lavoro minorile…..) Alcuni alunni destinatari del progetto prestano attività lavorativa presso
aziende familiari e di terzi disattendendo i compiti scolastici per bisogni
economici individuali e della famiglia di appartenenza. Tali alunni evidenziano difficoltà di apprendimento scolastico a causa della
frequenza saltuaria dovuta agli impegni lavorativi.
c) Interventi specifici rivolti ad allievi non autonomi Nel progetto saranno coinvolti 4 alunni disabili (tre di una prima classe
ed uno della seconda classe dell‟anno scolastico in corso). Saranno coinvolti in attività e laboratori che tengano conto della tipologia di
handicap accompagnati dai docenti di sostegno. d) Interventi specifici per favorire la partecipazione dei genitori
alle attività Le famiglie degli alunni destinatari dell‟azione saranno coinvolte nel
progetto attraverso colloqui iniziali individualizzati ed orientativi dell‟azione specifica cui indirizzare l‟alunno a rischio. Il contributo
informativo delle famiglie permetterà una scelta più significativa.
e) Azioni in rete L‟azione in rete consisterà nella immissione di informativa relativa alla
produzione, presentazione e diffusione on line del materiale prodotto e dei risultati conseguiti, sia attraverso la rete scolastica (scuola –
famiglia), sia attraverso reti di organismi di Enti Pubblici (Provincia, Comune ecc.) sia privati ( testata giornalistica de “La Repubblica” in rete
al sito www.lafragola.it )
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f) Attività di formazione pregressa
Corso di formazione correlato al PON mis. 3.2 “Marketing del turismo nel Salento: aspetti economici e geografici”
Corso di formazione destinato alle scuole in aree a rischio sul tema: “ Dall‟analisi dei bisogni alla costruzione di curricoli verticali”
PON mis. 3.2 “Insieme per vivere la cultura e la legalità” – Corso di formazione docenti relativo al tema: “ Il lavoro nel presente e
Nel futuro delle nuove generazioni. Alternanza scuola-lavoro”
DIVERTIMPARANDO II–Progetto POF Il programma ha lo scopo di coinvolgere 16 scuole di secondo grado
superiore di tutto il Salento (LE – BR – TA) attraverso una serie di giochi istruttivi.
Ogni squadra è composta da “8” giocatori con l‟aggiunta di “2” riserve tra i quali un capitano che avrà il compito di rispondere alle domande. Ogni squadra
sarà rappresentata legalmente da un incaricato dal capo d‟Istituto, facente parte del corpo docente della scuola.
Le prove riguarderanno la “lingua italiana e idiomi locali”, lo “sport”, una terza prova di “cultura generale”, una prova “artistica” ed una quinta prova di
“educazione stradale”
Il nostro Istituto, con delibera del C.d.D., ha aderito al progetto “Cuore Amico”. Sia presso la sede centrale che presso la sede associata di Leverano
saranno ubicati dei salvadanai per la raccolta delle offerte.
OSSERVATORIO PERMANENTE GIOVANI EDITORI,
REPUBBLICA@SCUOLA e CORRIERE DELLA SERA
Anche quest‟anno sono stati messi a disposizione delle classi alcuni tra i più diffusi quotidiani. Ciò consentirà agli studenti di tutte le classi di avvicinarsi alla
lettura del giornale, contribuendo inoltre alla formazione di una riflessione
critica della realtà.
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Progetto Di Gi SCUOLA – Progetto POF
Relativo all‟introduzione di metodologie didattiche innovative attraverso l‟uso di Tecnologie per l‟Informazione e la Comunicazione, destinato ai docenti di
“Italiano” e “Matematica” del biennio ed agli alunni delle prime classi del corso diurno e serale, sia della sede di Lecce sia di quella associata di Leverano.
E‟ prevista una formazione specifica con un Coach nominato dal Ministero sull‟utilizzo della Lavagna elettronica, del Video proiettore, del Notebook e dei
learning Object, strumenti tutti indispensabili per un
Insegnamento/Apprendimento.
VOGLIA DI VIVERE II
Attività extra-scolastica Progetto di contrasto alle tossicodipendenze ed altri fenomeni di dipendenza
Su proposta di: Centro Sociale San Giovanni Battista – associazione di
volontariato Interventi informativo-educativi e spazio di ascolto e consulenza
Tempi: a cadenza settimanale, classi singole. Esperti: uno psicologo e un avvocato
Classi interessate: Tutte L‟iniziativa si pone come esperimento di contrasto alle dipendenze patologiche,
come strumento conoscitivo delle droghe e delle bevande alcoliche, dei loro effetti, della legislazione, delle strutture professionali inerenti al tema.
Obiettivi:
-Organizzare attività di educazione/prevenzione/ascolto
PROGETTO: per un insegnamento/apprendimento individualizzato Il progetto fa capo al Piano Integrato FSE Annualità 2007/2013, autorizzato e
finanziato dal Superiore Ministero. Si tratta di interventi di formazione sulle
metodologie per la didattica individualizzata e sulle strategie per il recupero del disagio rivolto ai docenti in genere ma soprattutto a quelli del biennio
obbligatorio per n° 30 ore
PROGETTO: English vehicular language
Il progetto fa capo al Piano Integrato FSE Annualità 2007/2013, autorizzato e finanziato dal Superiore Ministero. Si tratta di interventi per l‟apprendimento
della Lingua Inglese rivolto al personale dell‟Istituto per n° 30 ore di
formazione
PROGETTO DIGILEARNING-SVILUPPO COMPETENZE CHIAVE DIGITALI
Il progetto fa capo al Piano Integrato FSE Annualità 2007/2013, autorizzato e finanziato dal Superiore Ministero. Si tratta di interventi per lo sviluppo delle
competenze chiave digitali ed è rivolto agli studenti del biennio obbligatorio della sede di Lecce. Il monte ore previsto è di ore 30 e sarà indirizzato
soprattutto agli alunni del biennio obbligatorio al fine di motivarli sempre più
allo studio e all‟utilizzo delle TIC nell‟apprendimento.
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PROGETTO: PERCORSI LABORATORIALI PER IMPARARE AD
APPRENDERE Il progetto fa capo al Piano Integrato FSE Annualità 2007/2013, autorizzato e
finanziato dal Superiore Ministero. Si tratta di interventi per lo sviluppo delle competenze chiave imparare ad apprendere ed è rivolto agli studenti del
biennio obbligatorio della sede di Lecce. Il monte ore previsto è di ore 30 e sarà indirizzato soprattutto agli alunni in difficoltà di apprendimento,
demotivati, carenti nel metodo di studio e che manifesteranno gravi
insufficienze al termine del primo quaadrimestre
IMPRESA SIMULATA “L.SCARAMBONE”
Il progetto fa capo al Piano Integrato FSE Annualità 2007/2013, autorizzato e finanziato dal Superiore Ministero. Si tratta di interventi per migliorare i livelli
di conoscenza e competenza dei giovani ed è rivolto agli studenti del triennio della sede di Lecce. Il monte ore previsto è di ore 60 e sarà indirizzato
soprattutto agli alunni meritevoli delle classi III, IV, V della sede centrale. Con
questo intervento si vuole avvicinare i giovani coinvolti alla realtà del mondo
dell‟impresa e del mondo del lavoro in generale.
LABORATORIO MULTIMEDIALE. FESR Il progetto fa capo al Piano Integrato FSE Annualità 2007/2013, autorizzato e
finanziato dal Superiore Ministero. Si tratta di intervento ricadente sull‟Asse 1 “Società dell‟informazione e della conoscenza” e relativo obiettivo
“convergenza” 2007 finalizzato al potenziamento e aggiornamento delle
dotazioni tecnologiche ed informatiche attraverso la realizzazione di un
laboratorio linguistico-multimediale.
PROGETTI ANNUALITA’ 2008-2009
1. Progetto Scuole Aperte – La musica dell’anima
2. Progetto per il conseguimento della idoneità alla guida del ciclomotore
3. Progetto alunni Diversamente abili “Il fumetto quale strumento didattico” –
educativo per l’integrazione – Leverano
4. Progetti corso serale adulti insegnamento religione cattolica:
a. “I diritti umani” in coodocenza con Diritto in tutte le classi
b. “La coscienza morale” in coodocenza con Psicologia II DOSS
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PROGETTI PON ANNUALITA’ 2008-2009
1. PON C1 Giochiamo con i numeri per apprendere la matematica – Lecce
2. PON C1 Giochiamo con i numeri per apprendere la matematica – Leverano
3. PON C1 For Competence in English – Lecce
4. PON C1 For Competence in English – Leverano
5. PON G1 Tre step: accoglienza,integrazione e lavoro
6. PON G1 Digilearnig for adults II
7. PON B4 Per un insegnamento/apprendimento individualizzato
8. PON B7 Interventi per l’apprendimento linguistico – English vehicular
language
Progetti area di approfondimento
ANNUALITA’ 2008-2009
Progetto in coodocenza – IL DIALOGO INTERRELIGIOSO : CRISTIANESIMO E
ISLAM. (discipline coinvolte: Inglese e Religione Cattolica) Lecce
Progetto in coodocenza informatica – LA MULTIMEDIALITA’ E
L’APPRENDIMENTO LINGUISTICO (discipline coinvolte: Francese, Informatica
e Trattamento testi). Biennio – Lecce
Progetto in coodocenza – LE ORIGINI DEL DIRITTO E DELLA COSTITUZIONE
ITALIANA (discipline coinvolte: Storia e Diritto) classe IIIA OIT
Progetto in coodocenza – CIVIL LAW AND COMMON LAW (discipline coinvolte:
Inglese e Diritto) classe IIIB OGA
Viaggi d‟istruzione, visite guidate ed uscite brevi
I viaggi di istruzione rientrano, per le loro finalità, tra le attività integrative della scuola e si
inseriscono quindi nel programma educativo della stessa.
I viaggi d’istruzione hanno uno stretto collegamento con il programma di studio e hanno chiare
finalità formative e didattiche quali:
a) conoscenza e approfondimento di realtà e modelli legati ai temi affrontati durante la didattica
curricolare;
b) socializzazione all’interno del gruppo di classe tra gli studenti e tra studenti e docenti;
c) sviluppo di una maggiore autonomia nell’organizzazione del tempo e dello spazio da parte degli
studenti.
Per le modalità organizzative si fa riferimento all’allegato 4.
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TUTORAGGIO AI DOCENTI TIROCINANTI
1 Descrizione sintetica del progetto Si tratta di trovare nell‟ambito dell‟istituto docenti di varie discipline disposti a
seguire gli allievi tirocinanti della SSIS. “Figura di rilievo per l‟espletamento del tirocinio presso la scuola polo è l‟insegnante accogliente o tutor,
indispensabile come riferimento per la progettazione e lo svolgimento di quelle fasi del tirocinio, attive e qualificanti sul versante specifico dell‟esercizio
professionale, che sono condotte in classe” C.M. 130 del 21.4.2000 2 Responsabile Dirigente Scolastico
3 Problema/Esigenza che si intende affrontare con il progetto Favorire l‟attività di formazione sul campo dei docenti tirocinanti
4 Finalità Rendere l‟esperienza del tirocinio proficua e portatrice di valenze che possano
avere una ricaduta sia sull‟istituto che sul tirocinante
5 Obiettivi Creare una attività didattica integrata che costituisca un‟occasione di
confronto, collaborazione e che permetta di far conoscere le diverse esperienze didattiche dei soggetti coinvolti.
6 Destinatari Docenti in tirocinio e i docenti tutors
7 Metodologie Il docente tutor deve guidare il tirocinante all‟osservazione della realtà
scolastica, del suo funzionamento e delle varie dinamiche relazionali. In una seconda fase dovrà far partecipe il tirocinante alla progettazione
didattica e alla realizzazione di azioni didattiche 8 Rapporti con altre istituzioni e con il territorio
Le Università (Firenze, Pisa, Siena) che si sono unite per creare la SSIS e in particolare la Facoltà di Scienza della Formazione dell‟Università degli Studi di
Firenze presso cui ha sede la SSIS.
9 Durata Il progetto tirocinio prevede che l‟allievo frequenti 280 ore nell‟arco di due
anni. 10 Risorse umane
Gli insegnanti che danno la loro disponibilità a ricoprire il ruolo di tutor. 11 Beni e servizi
Aule, laboratori, segreteria 12 Fonti di Finanziamento
Secondo la C.M.130 del 21.4.2000 “Agli insegnanti tutor, la cui individuazione sarà operata in base a criteri previsti nelle convenzioni quadro tra Università,
Provveditorati agli Studi e scuole, tra il personale docente che si dichiara disponibile, potrà essere erogato il compenso per le attività aggiuntive di
insegnamento di cui all‟art. 25 del CCNL del 26 maggio 1999. 13 Verifica del Progetto
Modalità, tempi e strumenti per la verifica in itinere e a conclusione del
progetto : L‟efficacia del progetto tirocinio sarà verificata attraverso le relazioni dei
tirocinanti e degli insegnanti tutors al termine dell‟anno scolastico.
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III AREA DI PROFESSIONALIZZAZIONE I corsi post-qualifica sono caratterizzati da un‟area curricolare
obbligatoria, destinata all‟acquisizione di un specifica professionalità.
La scelta del percorso professionalizzante avviene in funzione della domanda del mondo produttivo, accertata attraverso l‟osservatorio del
mercato del lavoro locale. La progettazione del percorso avviene in collaborazione con esperti del
mondo del lavoro o consulenti dei Centri di formazione professionale del territorio o di altre agenzie formative.
La gestione didattica dell‟attività formativa può utilizzare sia docenti sia esperti esterni.
La modalità organizzativa prevede un percorso biennale (4° e 5° anno post-qualifica) articolato per ciascun anno in 300 ore di lezioni di cui
140 di aula e 160 di tirocinio. Il percorso formativo si conclude con un giudizio globale che tiene
conto anche della valutazione del tirocinio di lavoro espressa dal tutor aziendale.
PROGETTI TECNICO ESPERTO NELLA GESTIONE DEL MARKETING DEL TURISMO
CULTURALE ON-LINE
CLASSE IV -V A TST (TECNICO SERVIZI TURISTICI)
TECNICO ESPERTO NELLA GESTIONE DI SOCIETA‟ COOPERATIVE
CLASSE IV - V B TGA
TECNICO ESPERTO NELLA GESTIONE DEL BUSINESS ON-LINE CLASSE
IV - V C T.G.A. CORSO SERALE ADULTI
TECNICO ESPERTO NELLA PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI
SERVIZI NELLE STRUTTURE SOCIO SANITARIE CLASSE V A TSS LEVERANO
CLASSE IV – V D TSS CORSO SERALE PER ADULTI
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Tutte le attività formative realizzate nei P.O.N., rivolti agli studenti, sono valutabili come parte integrante dell’attività curriculare.
A tal fine le conoscenze, le competenze e abilità ivi acquisite, sono
oggetto di arricchimento della valutazione e/o produttive di crediti formativi pienamente spendibili nel percorso di indirizzo.
Sarà cura del tutor del percorso formativo dei P.O.N. e dei singoli Consigli di classe stabilire specificamente il grado di acquisibilità e
spendibilità della formazione effettuata da ciascuno studente partecipante ai P.O.N.
È il sistema per la gestione dei Programmi Operativi Nazionali “Competenze per
lo sviluppo” finanziato con il Fondo Sociale Europeo e “Ambienti per l‟Apprendimento” finanziato con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, a
titolarità del Ministero della Pubblica Istruzione in favore delle aree territoriali del nuovo Obiettivo Convergenza (ex Obiettivo 1).
Si tratta di due Programmi che sono stati elaborati dal Ministero della Pubblica Istruzione per sostenere l‟innovazione e la qualità del sistema scolastico in
quattro Regioni del Sud Italia (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, le sole
appartenenti all‟Ob. Convergenza) e colmare il divario con le altre aree territoriali del Paese e dell‟Unione Europea.
PIANO INTEGRATO FSE
Il Piano integrato degli interventi FSE ad integrazione delle attività previste dal Piano dell'Offerta Formativa ISISS è fondato su una diagnosi attenta delle
criticità e dei punti forti presenti nella scuola che sono di ostacolo e/o sostegno alla qualità del servizio scolastico e al raggiungimento degli obiettivi fissati dal
Consiglio Europeo di Lisbona. La diagnosi costituisce il punto di riferimento per la predisposizione del " Piano
integrato degli interventi FSE" per rispondere alle criticità emerse e per permettere, in particolare, agli allievi e al personale tutto della Scuola di
acquisire competenze chiave in media con i paesi UE. Per la definizione del " Piano integrato degli interventi FSE, il
coinvolgimento dell'intero corpo docente e non docente è indispensabile e di
fondamentale importanza al fine di condividere gli obiettivi di miglioramento FSE riferiti agli assi Capitale umano, Capacità istituzionale Assistenza tecnica
della Scuola: a) Sviluppare la capacità diagnostica e i dispositivi per la qualità del
sistema scolastico b) Migliorare le competenze del personale della scuola e dei docenti
c) Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani
PON 2007 - 2013:
Competenze per lo sviluppo (F.S.E.) Ambienti per l'apprendimento (F.E.S.R.)
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d) Accrescere la diffusione, l’accesso e l’uso della società
dell’informazione nella scuola e) Sviluppare reti tra gli attori del sistema e con le istanze del
territorio
f) Promuovere il successo scolastico, le pari opportunità e l’inclusione sociale
g) Migliorare i sistemi di apprendimento durante tutto l’arco della vita h) Migliorare la governance e la valutazione del sistema scolastico
i) Migliorare l’efficienza, efficacia e la qualità degli interventi finanziati, nonché la verifica e il controllo degli stessi
l) Migliorare e sviluppare modalità, forme e contenuti dell’informazione e pubblicizzazione del Programma , degli interventi e
dei risultati
IL Piano integrato degli interventi FSE prevede come aree di azione l‟area formativa , l‟area organizzativo/gestionale, l‟area di accompagnamento.
L'area formativa riguarda le ore destinate alla formazione specifica inerente i vari Obiettivi specifici/Azioni/Proposte o Moduli e prende in considerazione le
attività svolte dagli esperti e dal tutor.
L‟area organizzativo-gestionale è riferita all‟articolazione del piano nei diversi obiettivi specifici, nelle diverse azioni, proposte/moduli con specificazione di
funzioni e compiti del Dirigente Scolastico e delle figure a suo supporto che caratterizzeranno la nuova programmazione PON:
- un referente per la valutazione responsabile delle azioni di valutazione interne a ciascuna proposta/modulo e garante dell‟interfaccia con le azioni
esterne, nazionali e internazionali, di valutazione - il facilitatore/animatore che, per ciascuna azione a lui attribuita, coopera con
il Dirigente scolastico ed il gruppo operativo del Piano di istituto curando che tutte le attività rispettino la temporizzazione prefissata garantendone la
fattibilità. Curerà, inoltre, che i dati inseriti nel sistema di Monitoraggio e Gestione siano coerenti e completi.
L'area organizzativo gestionale comprende, altresì, il:
- Gruppo Operativo del Piano Integrato di Istituto che è, di norma, composto
dal Dirigente scolastico, dal DSGA, da 1 Tutor per ogni obiettivo specifico richiesto, altre figure ove necessario (non meno di cinque persone)
- Personale ATA (amministrativo contabile, assistenti tecnici, collaboratori scolastici)
Per l‟area di Accompagnamento i nuovi Regolamenti comunitari sottolineano, ancora una volta, l‟importanza rivestita dalla pubblicizzazione delle attività
svolte con il contributo comunitario e riferite alla democratica informazione e condivisione di processi ed esiti formativi
Il funzioniframma PON 2007 è come di seguito articolato:
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Aree di intervento
Attori coinvolti
Area formativa Esperto, Tutor
Area organizzativo/gestionale
Direzione e coordinamento
Animazione
Valutazione
Gruppo Operativo del Piano
Personale ATA
Dirigente scolastico o suo delegato
Facilitatore del Piano Integrato di
interventi FSE e responsabile dell‟integrità della documentazione
Referente per la valutazione
Dirigente Scolastico, DSGA, 1 tutor
per ogni obiettivo specifico, esperto/i
Personale scolastico coinvolto
Area Accompagnamento
Pubblicizzazione e sensibilizzazione
Obbligatoria
Dall'analisi derivante dai dati inseriti nel Questionario INVALSI e nella scheda
di Autodiagnosi il Collegio dei Docenti ha deliberato, per l'annualità 2007/08, di presentare un Piano relativo agli Obiettivi specifici B, C , F, G per far fronte alle
rilevanti criticità presenti nella scuola i e contestualmente investire sui fattori positivi della socializzazione al lavoro, formazione laboratoriale e istruzione
degli adulti in un continuum qualitativo di servizi
PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE 2007-2013 Obiettivo “Convergenza”
“Competenze per lo Sviluppo” 2007 IT 05 1 PO 007 F.S.E.
Obiettivo B: Migliorare le competenze del personale della scuola e dei
Docenti B.1 Interventi innovativi per la promozione delle competenze chiave in
lingua madre, lingua straniera, matematica:Si seguirà il percorso formativo nazionale organizzato dall‟ANSAS
B.4 (30 ore) Interventi di formazione sulle metodologie per la didattica individualizzata e sulle strategie per il recupero del disagio
B.7 (30 ore) Interventi per l‟apprendimento linguistico (inglese).
Obiettivo C: Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani
C.1 (50 +50 ore) Intervento per lo sviluppo delle competenze chiave
in lingua inglese
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C.1 (50 ore) Intervento per lo sviluppo delle competenze chiave in
matematica C.1 (30 ore) Intervento per lo sviluppo delle competenze chiave per
imparare ad apprendere C.1 (30 ore) Intervento per lo sviluppo delle competenze chiave in
competenza digitale
C.5 (60 ore) Tirocini e stage – simulazioni aziendali – alternanza scuola/lavoro
Obiettivo G: Migliorare i sistemi di apprendimento durante tutto l’arco
della vita. G.1 (60 ore) Interventi formativi flessibili finalizzati al recupero
dell‟istruzione di base per giovani e adulti.
ASSI DI INTERVENTO RELATIVI ALL‟OBIETTIVO “CONVERGENZA”
2007 IT 05 1 PO 004 F.E.S.R.
Asse I: Società dell‟informazione e della conoscenza A.2 Dotazioni tecnologiche e laboratori multimediali
(Max 20.000€)
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Tavola riepilogativa della struttura del Piano Integrato degli interventi (FSE)
Assi FSE
Obiettivo specifico
Azione Tipologia
della proposta Lingua Certificazione
Durata (in ore
per proposta)
Accompagnamento (Area opzionale)
Destinatari
Obiettivo B: Migliorare le competenze del personale della scuola e dei docenti Formazione del Personale della scuola
B.4 Didattica individualizzata e recupero del disagio
Asse I Capitale Umano
B) Migliorare le
competenze del
personale della scuola
e dei docenti
B.4 - interventi di formazione
sulle metodologie per la didattica
individualizzata e sulle strategie per il recupero
del disagio
Percorso di formazione
“Per un
insegnamento /apprendimento
individualizzato”
30 docenti
B.7 Interventi individualizzati per il personale della sucola
Asse I Capitale Umano
B) Migliorare le
competenze del
personale della scuola e dei docenti
B.7 - interventi
individualizzati per l'aggiornamento del personale scolastico (apprendimento
linguistico)
Percorso di formazione
English
vehicular language
Inglese
Liv. A1
Liv. A2 Liv. B1
30
Personale scolastico
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Assi FSE Obiettivo specifico
Azione Tipologia
della proposta
Lingua Certificazione Durata (in
ore per proposta)
Accompagnamento (Area opzionale)
Destinatari
Obiettivo C: Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani Formazione studenti
Area delle lingue
Asse I
Capitale
Umano
C) Migliorare i livelli di
conoscenza e
competenza dei giovani
C.1 - interventi
per lo sviluppo delle
competenze chiave
(comunicazione nelle lingue straniere)
Percorso formativo
competenza
nelle lingue straniere
Inglese
For competences in
English
Liv. A1
Liv. A2 Liv. B1
50 50
Certificazione Enti Certificatori esterni
Lingue Supporto
diversamente abili
Alunni/Alunne
Istituti Secondari di
II grado
Asse I Capitale Umano
C) Migliorare
i livelli di conoscenza e competenza dei giovani
C.1 - interventi per lo sviluppo
delle competenze chiave (Competenza
di base in matematica)
Percorso formativo Competenza
matematica
Giochiamo con la
matematica
Problem solving e abilità numerica
50
Alunni/Alunne Biennio Istituti
Secondari di II grado
Area delle competenze digitali
Asse I
Capitale Umano
C) Migliorare
i livelli di
conoscenza e competenza dei giovani
C.1 - interventi
per lo sviluppo delle
competenze
chiave
Percorso
formativo Competenze
digitali
DIGILEARNING
Sviluppo competenze digitali
Livello
Intermedio
30
Certificazione Enti
Certificatori esterni ICT
Alunni/Alunne
Biennio Istituti Secondari di
II grado
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Area delle competenze trasversali
Asse I Capitale Umano
C)Migliorare i livelli di
conoscenza e competenza
dei giovani
C.1 - interventi per lo sviluppo
delle competenze
chiave
Percorso formativo
imparare ad apprendere
30
Supporto diversamente abili
Alunni/Alunne Biennio Istituti Secondari di
II grado
Area scuola-lavoro
Asse I
Capitale
Umano
C) Migliorare i livelli di
conoscenza e
competenza dei giovani
C.5 - tirocini e stage
simulazioni aziendali, alternanza
scuola/lavoro
Impresa simulata
Impresa simulata
“L.SCARAMBONE”
60
Alunni/alunne triennio
Istituti
Secondari di II grado
Assi FSE Obiettivo specifico
Azione Tipologia della proposta Contenuto
della proposta
Durata (in ore per proposta)
Accompagnamento (Area opzionale)
Destinatari
Obiettivo G: Migliorare i sistemi di apprendimento durante tutto l’arco della vita
Asse I Capitale Umano
G) Migliorare i sistemi di
apprendimento durante tutto l‟arco della
vita
G.1 -interventi formativi flessibili
finalizzati al recupero
dell‟istruzione
di base per giovani e
adulti
Percorso formativo
Area competenze tecnologiche
**Le competenze specifiche saranno indicate
non appena
definite a livello
nazionale
Livello Base Livello
Intermedio Livello
avanzato
60
Supporto diversamente
abili Assistenza parentale
Adulti/e
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Il Patto di Corresponsabiltà è uno strumento finalizzato ad esplicitare i comportamenti che alunni, genitori ed insegnanti si impegnano a realizzare nei
loro rapporti. Le indicazioni in esso contenute sono volutamente generali per lasciare la
possibilità che in ogni consiglio di classe ci sia spazio per un‟applicazione costruita sul gruppo classe: non si è voluto limitare la libertà d‟insegnamento o
il diritto di partecipazione alla vita scolastica di genitori e alunni. Il patto nasce con l‟intento di stimolare la formulazione, nelle classi, di possibilità e proposte
che possano contribuire concretamente alla programmazione educativa e
didattica. Esso è frutto di una serena contrattazione, pertanto nelle classi dovrà essere il
risultato di una reciproca condivisione d‟intenti. Lo spirito con cui è stato redatto è bene espresso da un comma dell‟art. 1 dello Statuto degli studenti e
delle studentesse: "La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale informata ai valori democratici e volta alla crescita della
persona in tutte le sue dimensioni". Ciò che il patto contiene sicuramente non rappresenta una novità per coloro
che lavorano o usufruiscono della nostra scuola: sono ricordati atteggiamenti e obblighi che molti alunni, docenti e genitori già attuano nella quotidiana vita
scolastica. Averli esplicitati però è un mezzo per avere una maggior trasparenza e per
essere più consapevoli del reciproco impegno che lega tutte le componenti della vita scolastica. Inoltre è segno della disponibilità e collaborazione
indispensabili perché la fatica dell‟educare e dell‟apprendere giunga a buon
esito. Il Patto di Corresponsabilità si articola in due momenti: a livello d‟Istituto ogni
componente si impegna ad attuare i comportamenti che sono qui di seguito riportati; a livello di classe il docente compilerà la scheda che riguarda il
proprio progetto educativo, attenendosi allo spirito con cui sono state enunciate queste indicazioni generali e prestando attenzione alle proposte e
alle osservazioni degli studenti.
PATTO di CORRESPONSABILITA'
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VERIFICA EFFICACIA PROGETTO FORMATIVO
Le fasi per la verifica dell'efficacia del progetto formativo possono
essere così sintetizzate: a) autocontrollo costante del docente rispetto al proprio lavoro
attraverso le risultanze delle verifiche compiute dalla classe, il confronto con i colleghi nei momenti di lavoro comunitario, il
dialogo con studenti e famiglie. L'autocontrollo é la migliore garanzia per l'efficacia del processo didattico/educativo;
b) controlli in itinere: da parte della Presidenza anche attraverso le visite in classe, i
colloqui con docenti, studenti, genitori, la partecipazione diretta ai lavori degli organi collegiali;
da parte dei Consigli di classe nelle riunioni didattiche annuali
prefissate e nelle sedute di scrutinio; c) controllo in fase terminale da parte del Collegio nella fase di
passaggio da un anno scolastico al successivo. Il controllo, per essere efficace, necessita di:
chiarezza nella lettura di quanto si é prodotto; coerenza nella valutazione di quanto si è fatto in rapporto a
quanto si é preventivato; - responsabilità nella critica e nell'autocritica delle proprie
scelte e del proprio modo di lavorare; disponibilità alla revisione, a fronte di risultati non
soddisfacenti; inventiva nell'ideazione di nuovi percorsi.
MONITORAGGIO SODDISFAZIONE
Ogni anno è predisposto almeno un questionario di soddisfazione degli
utenti in relazione alle diverse attività della Scuola, ai servizi resi ed alle sue strutture e strumentazioni.
Il monitoraggio è affidato ai docenti funzione strumentale. I risultati sono proposti all'attenzione del Dirigente Scolastico, del
Collegio, del Direttore Amministrativo e costituiscono la base per gli interventi di miglioramento da attivare nel corso dell'anno successivo
a quello della sua somministrazione. Gli esiti del sondaggio di valutazione globale del servizio scolastico,
effettuato annualmente, saranno pubblicati a partire dalla fine dell‟anno scolastico sul sito della scuola www.scarambone.it
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ALLEGATI: Allegato 1 Regolamento di disciplina
Allegato 2 Patto di corresponsabilità Allegato 3 Regolamento di Istituto