IO SCELGO, IO VOGLIO, IO SONO - FABIO MARCHESI

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Fabio Marchesi oltre che scrittore e conferenziere è anche ricercatore ed inventore. Ingegnere (ITS Fribourg, CH) e Dottore in Informatica (Univ. di Milano), Fabio è membro della New York Academy of Sciences e dell’American Association for the Advancement of Science. Appassionato di fisica quantistica e Filosofia ermetica è autore di diversi libri e di brevetti volti a migliorare la qualità della vita. Tiene seminari e conferenze in Italia e all’estero, le sue scoperte hanno consentito a migliaia di persone di migliorare la propria qualità di vita riscoprendo livelli di salute e di benessere partendo dal rispetto del proprio corpo e dalla consapevolezza della propria Anima. Le sue ricerche sono all’insegna di una scienza intesa come ricerca della verità coinvolgendo anche aspetti spirituali della realtà anche se considerati metafisici. Marchesi, considerato il massimo esperto nazionale sugli effetti terapeutici della Luce.

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r , ,1 ' r , r lur , r : l l )T, Mi lanol l l r r t r , rz iorr i d i B.rrnaba Orr i r , Chiara Buccher i e Ketty Negret t i1 , . I I r . , , . r . / | \ )n( ' t ' t l i tor ia le: Nuclva Videttstena, Mi l . rno

' l r , r r r r r i r , r l i t ' i a cura del l 'ar t r torr '

' , r ,1, 1 | . r l i lot ipo, Sct t imo Mi lanese (MI), r ' , ,1r . , t , r r r rP,11'r . ' r rc l mesc'di maggio2008

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Un'unico forza, l'Amoreunisce infiniti mondi

e li rende uiui

Giordano Bruno

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Indice

Il Lago IncantatoPremessaTu cosa pensi? .Sul concetto di verihLa tua RealhLa tua visione della realtaIl cervello

-Feedback Cervello-Realta . . . .- Cervello, memoria e computer

La mente- Le tue veri0 .- Memorie- Ripetere e negare- Esempi di vita quotidiana . .

Intuizioni- Fantasia e immaginazione . .

Model l imental i- Filtri sensoriali

Modello mentale e neonatoModello mentale Neonato in adultiIl tuo passatoCredenze e conflitti

- Libero Arbitrio e senso di colna

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VII

c cl r r l ic i ta

Stabi l ih eml l punto chiave

Otlva . .

l 'ensieri ed emozioniCestione delle crisi

l larrbiniAnzianiGenitori e figli .l lazionalitd e spiritualit)

-Entanglement. . .- Relativit i e campi onnipresenti- J'u, noi e I 'assoluto

l, 'Amore- Sinceritd- Evoluzione dell 'uomo- Ricerca del piacere e bisogno

l,a trama della RealD- Fisica quantistica e vita quotidiana . . .- I l paradosso del gatto sia vivo sia morto

Att i tudini , tendenze, fat t i , eccezioni . . . . .Onde che collassano

li isica o fi losofia quantistica?La natura 0 priva di leggi f isiche .( )ssen'atori coscientiInterazioni tra cose e personeCome si crea la RRealti che ognuncl vive? .Miracol iVedere per credere( )tt imismo e pessimisrnoFortuna e sfortuna

VII I IO SCELCO IO VOCLIO IO SONO

Chi si lamenta d un ladro- I vantaggi di chi fa la "vittima"

-Mot ivazioni . . . . .

Tuegl ia l t r i . .Sperare d triste

Corpo felice- vvr Pv

Sesso .Lugua5ilianza d contro natura

Essere buoni d contro natura

Perdonare d bene e male' .Desideri e asPettativeCambiareExotropic Mind: il Metodo

- Premessa- Io scelgo, io voglio, io sono . . . .

- Preparazione e allineamento- Desideri/Volonh .

Appendice'- Test del proprio set-Point (stato emotivo in condizioni normali)

- Letture consigliate- Postulati conclusivi- Ringraziamentt . .

INDICE

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il lago Incantato

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Chiedi e ti sard dato

f mmagina di essere sulla riva del grande Lago Incantato. Intorno, lungo la sponda,

I innumerevol i persone r ivol te ad esso. Aituoi lat i quel le con le qual ihai leSamidiIparentela, affettivi o di amicizia, poi altrivisi familiari e via via tanta altra gente,mai vista prima. Ognuna di loro b in piedi e sta lanciando dei sassi nel lago, anche tulo fai. Qualcuno riesce a tirare anche sassi rnolto grossi e molto lontano, altri solo gra-nelli di sabbia vicino ai propri piedi, altri aspettano di vedere dove gli altri l i lanciano,per tirare anche i loro nelle stesse aree del lago, altri ancora tirano a caso. Ogni sasso- piccolo o grande, lanciato vicino o lontano, con forza o fiaccamente, con concentra-zioneo distrattamente - entrando in contatto con I'acqua produce delle onde. Sassigrandi producono onde grandi, sassi piccoli onde piccole.

Tutte le persone hanno inoltre, davanti a sd, una sorta di piccolo golfo personale,che guida le onde che giiungono dal lago verso i loro piedi.

Tutte le onde prodotte da ciascuno con i propri sassi interagiscorro tra loro som-mandosi in alcuni punti e annullando.si in altri. Quelle che giungono sulla riva del lagosono il risultato di tutte le onde che tutti i sassi hanno prodotto ma quelle che entranonel tuo golfo, e arrivano in prossimitir dei tuoi piedi, sono soprattutto quelle che haiprodotto tu, con i tr-roi sassi, come fossero rivolte, e riconoscessero, chi ha dato loroorigine. Ogni altra persona lancia propri sassi e ha onde nel proprio golfo. Ma d unLago Incantato: le onde che giungono lungo le sue sponde si trasformano e generanoscenari, come film tridimerrsionali; Ia Realta condivisa, quella che tutti percepiscono evivono collettivamente, afare da sfondo. Ma le or-rde che giungono nel tuo porticciolo.sono soprattutto quelle che hai generato tu, che sono state prodotte unicamente da te

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c 6e dai tuoi sassi e che, prima di arrivare nel tuo piccolo golfo,hanno intera{ito con tutte le altre onde del Lago. Anche que-ste si trasformano e generano cose ma solo per te e sono inprimo piano: la Realh individuale, quella che ognuno viveindividualmente all ' interno di una Realt) collettiva, condivisa,a fare da sfondo. Lo stesso 0 per tutti gli altri. Quelle onde per-sonali dipendono da quanti e quali sassi ognuno ha lanciato,dalle dimensioni, dalla distanza, ma soprattutto da dove, nellago, hanno toccato l'acqua e sono affondati in esso. Ogni volta

clre un sasso tocca I'acqua, in quel Lago Incantato accade qualcosa: si muove tuttorrnche solo per un granello di sabbia. Genera qualcosa che a volte sembra emergere,altre riaffondare subito dopo, ma spesso rimane a galla e viene trascinato dalle ondepersonali proprio nel golfo personale di chi le ha prodotte.

Osservi che qualcuno sembra essere concentrato e felice. Scruta il largo e, primadi lanciare i suoi sassi, prende bene la mira. Sceglie i piir grandi e sembra che riesca, oalmeno ci provi, a mandarli in punti precisi del Lago, scelti da lui, e sembra che sappiagi) che quello che emergera, d proprio quello che vuole. Sorride ad ogni suo lancio. Isuoi sassi producono onde belle ed evidenti, che si propagano coinvolgendo tutto ilLago ma arrivano sempre, puntuali, nel loro piccolo golfo, a trasformarsi in cose chesembra rendano il padrone, ogni volta, pii felice.

Altri, invece, sembrano molto confusi, distratti, lanciano perlopiir sassolini e sem-bra che lo facciano a caso, senza nemmeno guardare dove li stanno tirando, dovecadclrro nel LaSo, che cosa fanno emergere e che cosa produrranno nel loro piccologolfo. Guardano solo che cosa c'i davanti ai loro piedi e ai piedi degli altri, fanno con-fronti, giudicano, alcuni di loro sembrano cupi, altri rabbiosi, altri si lamentano, altrisemhrano sperare in qualcosa, ma tengono gli occhi chiusi. Il piccolo golfo di molti dikrro i sporco, eroso da onde deboli, caotiche, turbolente che Eiiungiono ai loro pieditraspttrtando e trasformandosi in cose che sono evidentemente diverse da quelle che.si aspettavano, molta spazzatura. Ti sembra inspiegabile: tutti hanno tutti i sassi chevoflliono e possono lanciarli dove vogliono. Potrebbero almeno cercare di lanciarli

IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

meglio, ma sembra che quasi tutti, invece, vogliano continuare, e lo facciano di pro-posito, a lanciarli casualmente e senza fare alcuno sforzo. Molti, addirittura, sembranofuriosi con chi, invece, si impegna nei suoi lanci, o anche solo sorride... Decidi di volercapire e vai a chiedere a uno di loro che cosa aspetta a tirare me€lio i suoi sassi, anzi-chd lamentarsi e arrabbiarsi. Quello d un Lago Incantato! La sua reazione ti lascia alli-bito:

"Quali sassi? Quale Lago Incantato? Tu sei pazzo! Io davanti ai miei piedi vedo chec'd solo spazzalurae schifezze e che davanti ai piedi di altri ci sono invece un sacco dicose belle. Quello lh, vedi? E li che se la spassa felicemente mentre io sono qui che sof-fro. Lo odio! Sono furioso! Io devo sempre subire ingiustizie perch6, sono buono e one-sto mentre altri se la godono solo perchd sono disonesti ed egoisti. E quell'altro lai' Epieno di cose bellissime, e gli avanzano pure, ma quando Eili ho chiesto di darne unaanche a me sai che cosa mi ha risposto? Mi ha risposto di farmela anche io con i sassi!Ti rendi conto? Con i sassi! Mi prende pure in girol.. . Sassi? Allora anche tu mi staiprendendo in giro! Vattene!"

Lo fai e vai verso una di quelle persone che invece sta lanciando felicemente i suoisassi. Le chiedi che cosa stia facendo. Sorridendo emozionato ti dice:

"Sai ? Questo Lago d incredibile! Ho scoperto che ha in sd di tutto, cose fantastiche,tesori impensabili, esperienze da sogno, qualsiasi cosa riesca ad immaginare b da qual-che parte li sotto e se riesco a colpirla con il sasso 6iiusto arriva a me. D straordinario!"

"Dawero ? Ma come fai a sapere dove devi tirare per colpirla?""E questa la cosa piir incredibile!: Mi basta pensare, concentrarmi sulla cosa che

voglio avere e che devo colpire. Piir d bella d piir sono felice anche solo pensando dipoterla avere. Prima di tirare il sasso lo scelgo, lo tengio in mano, chiudo gli occhi e miimmagino di vederla e che sia gii mia, perch6 so che l'avro, funziona cosi. A quelpunto succede una cosa incredibile! Lo so, penserai che d impossibile ma se ci provianche tu e ci riesci capirai che d cosi: io tiro il mio bel sasso dove vogilio, cerco solo dimandarlo in un punto del Lago dove ci sono poche onde di quelle fatte dagli altri coni loro sassi ed d [a cosa che voglio che v) proprio dove io ho tirato il sasso! E quella cosache colpisce il mio sasso! Funziona cosi! E il contrario di quello che si potrebbe cre-

IL LAGO INCANTATO

c oIrrt ' l [o devo solo tirarlo bene perchd faccia delle belle onde in tutto i l Lago ed d ciblrr voglio che va proprio [i, me ne sono accortol Poi le mie onde la portano da me,

. (inrt: sc mi riconoscessero e sapessero esattamente dove sono. E fantastico, dai, rrrovarnchc tul"

"Certo che ci provo!"Sorridi anche tu cercando di frenare la sua eccitazione che, pur delicata, t i tra-

\ ' ( ) loe."Ma scusa. se b cosi semplice, gli altri che cosa aspettano a farlo anche loro?""l.l che ne so? Ho provato a dirlo ad alcuni di loro ma mi hanno detto che sono un

l)irzz() visionario, nessuno mi ha creduto, mi sono anche preso degli insulti e qualcunolr.r cercato anche di darmele. Tu sei i l orimo che me lo ha chiesto e mi ha ascoltato.( i ruzie!"

"Fl tu come hai fatto a scoprire questa cosa?""Da piccolo, giocando, una volta

c'ero riuscito: avevo desiderato tan-t issimo una pista per le mie mac-chinine, per giocarci invece che inmezzo a tutti quei sassi.

Pensavo alla mia pista preferitae ho sorriso mentre toglievo unsasso davanti alla mia macchininaprefer i ta t i randolo in acqua. v ic inoalla riva ma a caso e senza pensarea dove andasse. senza nemmenoguardarlo.

Poco dopo mi sono girato e inriva al Lago c'era Ia mia pista pre-ferita. Ho creduto fosse apparsa dalnulla! Ero troppo felice e ho ini-ziato subito a giocarci senza cer-

IO SCELCO IO VOGLIO IO SONO

care nemmeno di capire come era potuta apparire. Poi I'ho raccontato ai miei genitori,all ' inizio credevano I'avessi rubata a qualcuno. Forse ancora lo credono. E poi ho pen-sato che forse qualcuno mi averra fatto uno scherzo, ma bello! E me ne sono dimenti-cato. Qualche anno fa, poi, mi d successa una cosa bruttissima ed ero dawero dispe-rato. A un certo punto ho provato a esprimere un desiderio felice tirando un sasso,cosi, mi d venuto spontaneo farlo nel mezzo della mia disperazione, solo per cercareun soll ievo. E mi sono accorto, e mi sono ricordato... Dai, prova anche tu, dai. fallo, t ipregol"

"Ma sei sicuro che tutto questo sia Reale!' Ho provato a parlare con uno di loro: diceche nd i l Lago nd i sassi esistono e che le sole cose reali sono quelle che ti arrivano aipiedi . a caso."

"E anche se fosse? Anche se il Lago, i sassi e le onde fossero irreali? Anche io, tu egli altri potremmo essere irreali, e anche le cose che arrivano ai piedi allora, e anche ilcaso allora! A me interessa godermi qualunque cosa possa vivere, reale o irreale pocoimporta, io sono felice e la mia felicith e reale e invece di perdere tempo a chiedermiche cosa d reale e che cosa d irreale me la godo, mi godo tutto quello che per me dreale, gli altri possono credere in quello che vogliono... Dai, proval"

Questg fie6foil ', Veclrai, b molto piu realistica rli quanto tu possa ora pensare...

IL LACO INCANTATO

cPremessa

o vissuto il periodo della stesura di questo libro alternando stati emotivi entu-siasmanti a momenti di profondo tormento. Alla grande Gioia per ognuna delleintuizioni che questo libro mi ha permesso di avere sono spcsso seguiti periodi

di profonde rif lessioni e anche di inizialmente inspiegabil i esperienze reali che rni por-tavano a dovermi confrontare, esplicitamente e in molte occasioni con sofferenza, congli effetti di tali intuizioni; forzando, quasi obbligando il lato pii.r diffidente e razionaledella mia mente a doverne riconoscere e confermare i l valore. Ti confesst-r che l 'es-sermi trovato a dover passare velocemente e direttamente dalla te<-rria alla pratica dstato veramente Fantastico, ma in diverse occasioni - soprattutto quando ho dovutoaffrontare aspetti che all 'epoca mi erano ancora poco chiari - molto impegnativo.

Quando divieni consapevole di come i tuoi pensieri, le tue paure, i tuoi desideri. le tueaspettative, i l tuo stato d'animo ma soprattutt<-r le tue credenze possono condizionarein modo diretto e potente le tue esperienze di vita producendo coincidenze ed eventi,come se "qualcuno sapesse", la prima reazione normale credo sia la paura.

Come reagiresti se provassi prima ad imrnaplinarti una qualsiasi ccisa poi a ripeterenella tua mente, con una precisa modalih, delle parole associate ad essa e ti r itrovassientro breve tempo a vivere un'esperienza collegabile direttamente a quello che ti sei soloimmaginatoi' E come reagiresti se ti accorgessi che per effetto di un tuo pen.sierri. detta-to da una tua paura, ti ritrovassi a dover affrontare una crisi apparentemente casr.rale madirettamente collegata proprio a quel tuo apparentemente innocuu pensieroi' Se riesciad accorgerti e a comprendere, finalmente, come si producono le tue esperienze di vitae com'e, tutto sommato, estremamente semplice riuscire a guidarne attivamente la lorclpienerazione. ogini paura svanisce per lasciare posto a un'irnmensa Gioia.

Prima scopri che hai vissuto ignorando qualcosa di estremarnente importante, cheti d forse capitato, talvolta, nel tuo passato, di intuire, di desiderare di voler capire, ma

c c;rlla fine avevi rinunciato forse solo perchd era molto diverso da cid che credevi di cer-(irrt' Poi scopri che un lato sconosciuto della tua mente ha un accesso, sottile madiretto. a ogni causa, a ogni effetto, a ogni cosa, a ogni persona, a ogni evento, a ognicsPerienza che vivi, e ti accorgi che I'unica cosa che ti serve d sapere come riuscire ac.nnscerlo per entrare in relazione con la Realtd in un modo nrtuo, completamentediverso dal precedente, perchd caratterizzato, innanzi tutto, dalla Gioia spontanea.Nlolte delle cose che leggerai ti potranno sembrare, almeno all ' inizio, difficili da accet-[.rre ma poi, vedrai, sarai sorpreso da come tutto ti sembrer) sempre piir familiare e"normale".

()uesto libro d I'effetto di un mio desiderio: quello di riuscire a capire e spiegare Iedinamiche che stanno alla base delre esperienze che ognuno vive, ie. poterne even_Iualmente ricavarne uno strumento utile a vivere di attivi protagonisti in modocnstruttivo e felice, anzichd continuando a credere nella fortuna, nella sfortuna o nelcaso. utile per permettere a chiunque di potersi sentire, finalmente, semplicementeTtotente, piuttosto che tristemente impotente o, peggio, spietatament e onnipotente.Molti si riducono a vivere infelicemente, o lamentandosi ostentando il proprio vitti-mismo solo perchd incapaci di accorgersi dell'enorme potere che hanno sulla Realth econ il quale generano loro stessi le esperienze infelici che credono di subire mentrealtri approfittano e sfruttano, con gli atteggiamenti onnipotenti di chi vuole trarrevantaggi dalla loro condizione di frustrante d,ebolezza-dalla quale si ritengono, oltre-tutto, incapaci di poter uscire da soli.

con questo libro ho voluto anche realizzare uno strumento, un metodo, che fossetrtile ed efficace per tutti coloro che si creano continue dipendenze con il terapeuta,trraestro, 5luru, piuaritore, esperto o leader del momento, affinch6 potessero iniziare,{'inalmente, a rivolgere la loro attenzione alla sorgente prima della loro condizione: laloro mente. La definizione di un metodo pratico.h. poi.rr. permettere a chiunque digroter accedere, direttamente ed efficacemente, agli aspetti piu limitanti della propriattltnte, e quindi della propria vita, i stata una naturale conseguenza delle mie motiva-ziorri iniziali, che ho abbracciato e seguito con Gioia. Motivazioni che ho sicuramente

prodotto anche in seguito alla mia innata repulsione verso tutti i bugiardi, gli oppor-tunisti, gli ignavi, i tristi lamentosi vittimisti e coloro che approfittano opportunisti-camente di chiunque sia nella sostanza incapace di essere autonomamente felice.

Uno dei miei desideri d quello di poter uscire di casa e, anzich6. dovere interagirecon vittime delle loro menzogne, con falsi e opportunisti sorrisi, con cattiveria gra-tuita, con ingiustificabile rabbia, con subdola invidia e tanta, inutile, assurda e distrut-tiva tristezza, poter incontrare ovunque persone con occhi felici che parlano di cosefelici, poter accendere la televisione, la radio o aprire un giornale e accedere a notiziesincere e belle storie

Io mi ritengo soddisfatto e felice di quello che sono e della mia vita, anche se esserefelici in un mondo di tristi pub essere molto impegnativo. Questo libro E la mia rispo-sta, il mio personale e ambizioso contributo affinche Ia tua realth e quella in cui tuttiviviamo possa essere piir felice, e mi auguro, sinceramente, che anche grazie a te chestai leggendo, la quantitir di sorri.si sinceri e di occhi felici, anche di estranei, che tuttipotremo contribuire a diffondere, per poterli incontrare, sia sempre piir grande.

PREMESSAIO SCELCO IO VOC.IO IO SONO

6TU cosa pensi?

f mmagina se uno strano fenomeno coinvolgesse tutta l'Umanit2r e portasse tutti, in

I questo momento, a vedersi real izzare immediatamente qualunque cosa pensino.ICnipensasse per esempio: "che bello se dimagrissi5-6 kg" assisterebbe alla imme-diata riduzione del suo peso; "se solo fossi l0 anni piir giovane", ringiorranisse subito:"come vorrei incontrare I'uomo della mia vita", se lo vedesse arrivare alla porta; "vor-rei tanto essere ricco", si trovasse seduto su un mucchio di lingotti d'oro; "vorrei tantopiuarire dalla mia malattia", piuarisse all'istante.

Ti piacerebbe? Considera che, molto probabilmente, in uno simile scenario granparte dell'attuale UmaniD si autodistruggerebbe entro poche ore. Se opinuno realiz-zasse immediatamente tutto cio che pensa vedrebbe realizzati anche pensieri quali"mia moglie ha I'amante". "mi stanno rubando I'auto", "adesso faccio un incidente","mi sto ammalando", o "adesso muoio" e subirebbe inevitabilmente gli effetti di tuttocid di cui ha paura.

Avere il totale controllo dei propri pensieri era cid a cui ambivano gli scienziatirinascimentali (o maghi), una capacitd alla quale un uomo potrebbe giungere solo setosse privo di qualsiasi forma di paura. I maghi rinascimentali, per chi vuole crederci,ambivano tuttavia a raggiungere la totale e amorevole padronanza della loro vitaimmaginativa per poter, attraverso di essa, esercitare un controllo consapevole sullanatura, sulla Realti, mediante puri atti di volonD. Ma oggi la magia b perlopii consi-derata pura fantasia...

Il calendario perpetuo delle 13 lune di 28 €iorni dei Maya - coloro che si sono rivelatiessere, in assoluto, i massimi conoscitori del tempo - descrive I'andamento del tempoanche in relazione ad onde o cicli evolutivi. Per la fine del 2012 d previsto il risveglio diun Bolontiku - o signore del tempo - che coinciderebbe con la fine e I'inizio di un

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6 6r.o\,o ciclo evolutivo. Lo scenario che ti ho prima descritto d un'ipotesi di quello che

potrrbbc accadere. Le tendenze poste nel futuro prodotte da chiunque sia in grado di

1,.|]rur. genererebbe il suo presente, inizialmente immediatamente, poi con un

r it;rrclo e un'ampiezza progiressivamente sempre maggiori. Solo chi fosse capace di

l)r,nsare rivolgendosi costantemente al futuro in modo felice' in comunione di intenti,

s,,lrraw,ivrebbe dando origine a una nuova Umanith caratterizzata da nuove credenze'

rrtrovi paradigmi, da un atteggiamento mentale possibil ista e amorevole. Ma forse, d

;rrrc l r r questa pura fantasia. ' .

( ){ni tuo pensiero b come fosse I'effetto del viaggio, su binari precostruiti, di un tre-

,'rino che segue itinerari, percorsi diretti o tortuosi che vanno da una stazione all'altra'

( )gni tua sequenza di pensieri, poco importa se innescata da cid che hai percepito dalla

Itealtd o dalla tua immaginazione, d I'effetto di percorsi mentali preferenziali capaci di

lare emerglere dalla tua mente inconsapevole emozioni potenti e incontrollabili'Emozioni e pensieri sono indisso-

lubilmente legati da una relazione

associativa possibilista, nella quale

cause ed effetti si confondono, si

sovrappongono e si scambiano sul

terreno delle proprie credenze incon-

sapevoli. Queste credenze, nonostan-

te possano portare una persona a vive-

re paradisi o inferni emozionali ed

esperienziali, sono state prodotte dalla

mente utilizzando delle regole molto

elementari per arrivare, senza che ce

ne si accor$a, a Poter considerare

veriti qualunque cosa, idea o concet-

to. anche se d falso, infelice, inoppor-

tuno, obsoleto, inutile o limitante.

IO SCEI,GO IO VOGLIO IO SONO

Quando una persona d infelice o insoddisfatta della sua vita, tende in genere a

lamentarsi, a sentirsi vitt ima e a sperare che |a Realti, qualcuno o qualcosa in essa

cambi, senza accorgersi che se invece fosse lei stessa a cambiare, che se riuscisse a

intervenire sulle sue credenze,le sue emozioni, i suoi pensieri, i suoi giudizi e moti-

vazioni e il suo modo di vedere, di percepire e vivere la Realth cambierebbero, condi-

zionando potentemente e favorevolmente anche la Real$r, qualcuno o qualcosa in

essa, a farlo e potrebbe vivere finalmente esperienze di vita diverse, possibilmente

felici. Solo cambiando la propria mente si permette anche alla propria Realtir - e a

tutta la Realtir - di cambiare.E solo cambiando il proprio modo di credere e quindi di emozionarsi, di percepire,

pensare, giudicare, desiderare e affrontare la Realtd che anche la propria vita futura

pud finalmente cambiare perchti, e lo vedremo, d cosi che si permette alla Realh che

ognuno vive individualmente di poterlo fare.

TU COSA PENSI? t3l'2

c 6

Dalla memoria di tutto cii che si i uissuto, pensato, immaginato, ossentato, ascoltatoderiuano le proprie credenze-ueritd inconsapeuoli daile quali dipendono le proprteEmozioni-Pensieri-Giudizi-Percezione-Motlelli-Azioni-Motiuazioni e Fantasie mu

anche, conseguentemente, le esperienze che si uiuono.

IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

Sui poteri miracolosi del"pensiero positivo" sono stati dettie scritti fiumi di parole, d tuttaviaevidente a tutti che I'essereumano ha grandi difficolti nelcontrollare o cambiare il propriomodo di pensare perchd i suoipensieri e le sue emozioni dipen-dono da aspetti della sua mentedei quali D inconsapevole e suiquali D incapace di esercitare con-trollo.

Chiunque si azzardi a dire aun depresso, a un infelice malin-conico o a un triste vittimista di"pensare positivo" - anche se gli

elencasse e gli spiegasse amorevolmente tutti i vantaggi che ne potrebbe ricavare etutti i miracoli che potrebbe vivere - si troveri a essere, immancabilmente ed entrobreve tempo, travolto da insulti o da ur-r elenco interminabile di vicende tristi, disgra-zie, malattie, ingiustizie, violenze, tradimenti, abbandoni ecc, di cid che I ' infelicerit iene di avere subito, con tutte le ragioni che crede di avere per giu.stif icare la suainfelicita, concludendo piir o meno cos\: "Corne d possibile pensure posilit'o in questecondizioni?!" .

Vedremo come qualsiasi problema che ogini essere umano possa trovarsi a dovereaffrontare nella sua vita derivi perlopii dalla propria incapacih di guidare consapevol-mente i propri pensieri, di essere padrone della sua, spesso "atrofizzata" o divenutainesorabilmente pessimista, vita immaginativa.

Dire ad un triste vittimista di pensare positivo equivale a dire a un trenodi andare in un luogo diverso da quello verso cui i suoi binari lo portano.

Sen'ono nuovi binari. serve costruirli.

TU COSA PENSI?

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IO SCEI,CO IO VOGLIO IO SONO

- ,JL\TU COSA PENSI?

clrrrnrafirra che le tue emozioni e i tuoi pensieri siano prodotti cla un ,.trenino,,, piccoloDiccolo, che viaggia nel tuo cervello su binari che seguono solidi percorsi che la tua.rente ha costruito in sepiuito a tutto quello che hai vissuto, visto, ascoltato, pensato,dr:tt<i, fatto, sognato nel corso ili tutta la tua vita. Immagina, inoltre, che la tua mente.sra arrivata a credere, senza che tu te ne sia mai accorto, che cid a cui conducono queilrinari siano verih assolute , dautilizzaree difendere e alle quali gli altri e la Realtd deb-bano adeguarsi.

6

I l r

Per una persona che ha quasi sempre pensato tristemente, pud essere rnolto diff i-ci le produrre anche un solo pensiero felice e ottimista; anche quando vive situazionilelici, i suoi pensieri sono sempre rivolti a trovarne i l lato infelice oppure s,..rno in con-trasto con quello che la sua mente in realti crede. Pensare con ottimismo d alloracome chiedere a un treno di seguire un percorso alternativo, diverso dai suoi tradizio-rrali e privo di binari. Per poterlo seguire, ammesso che lo voglia fare, dovri costrr-rirsinuovi binari e farlo prima di trovarsi nella situazione di voler cambiare percorso.

Pensare in modo diverso pud anche essere paragonato a chieclere all 'acqua chescorre nel letto di un fiume di uscire dal suo corso e seguire un nLrovo percorso chepassi su coll ine e montagne. Per poterlo seguire dovrh essere prima scavato i l nucivoletto del f iume.

Oppure 0 c<-rme chiedere allacarrozza che viaggia sulle montagne rllssc di usciredai .suoi binari e seguire un nuovo percorso nel vuoto: dovranno prima essere creatir.ruovi percorsi nel vuoto.

Nel corso della mia vita ho avuto diverse possibil ih di accorgermi, ult intamente mol-tissime, di corne i l mio entusiasmo e Ia mia felicit) dipendessero, pir) che dalla ltealta,dalla capacitir della mia mente di interagire coerentemente e in modo costruttivo con ilmio corpo e con la Realttr intorno a me; cosi come ho avuto molte possibilih di accor-germi che all 'origirre di mie esperienze dolorose o di crisi vi fossero paure radicate nellamia mente, miei preEiiudizi o resistenze ad affrontare cambiamenti.

Ma fin dalla mia adolescenza, cosi come ero riuscito a provare grande stima e ammi-razione vers<t tutte le persone felici ed entusiaste che incontravo, provavo un gran fasti-dio - spesso privo di giustif icazioni razionali - verso quelle che invece erano tristi eostentavano un atteggiamento vittimista.

Gii allora mi sembrava di assistere a uno scenario - nel quale anche a me capitavatalvolta di cadere - di una persona che .si lamenta di al'ere mal di testa mentre b lei stes-sa a tirarsi delle martellate in testa.

Crescendo ho iniziato a farmi delle idee sia su come potere uscire da quell'atteggia-

mento sia su come avrei potuto interpretare la Realti per interagire con essa, andandooftre le emoziclni che provavo per ciii che le mie credenze mi facevano apparire essere.

TU COSA PENSI?IO SCELCO IO VOCLIO IO SONO t9

'{.7r,?il*:3;ir-".

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c @( )grri trrlta che perd mi sembrava di capire qualcosa di nuovo o di diverso da cid che ilsurso corrune dice e prclvavo a parlarne con altri, tentando di spiegare o proporre unadivcrsa visione della RealD, mi sembrava assolutamente inuti le e vano.

ll linguaggio che la maggior parte della persone utilizzaper parlare di un proprioIroblema emotivo o affettivo E quello delvitt imismo e quell 'atteggiiamento mi indispo-rreva. Ogni volta che ho affrontato delle crisi, relative a relazioni affettive sofferte o ami-cizic tradite, e mi sono trovato ad avere profondi dubbi su aspetti della mia vita e dellerttie enlozioni, mi sono anche accorto, parlandone con altri, che tutti avevano avuto pro-ble mi del genere ma quasi nessuno sembrava averli saputi Sestire costruttivamente. solostrbiti' Come se vivessero normalmente ma con ferite mai rimarginate e sempre pronte;t tttrnare a sanSluinare. E forse anche per questo che al,evo iniziafo ad affrontarli da solo.in solitudine. La solitudine d stata per me una delle piu girandi maestre; evitando di farmicondizionare dalle opinioni di altri potevo affrontare le mie emozioni entrando in esse,;rnche solo per accorgermi di quanto fossero, in realD, fragili e astratte.

l,a mia visione della Realti iniziava ad essere sempre piu autoresponsabilizzante e pertluesto distante da quella a cui tutti sembravano aver scelto di aderire. Se I'arrivare a rite-trernli in qualche modo comunque responsabile detle mie esperienze di crisi mi impedi-va di sentirmi una vittima, dall'altro mi dava una bellissima sensazione di potenza, per_che mi apriva alla possibil i td di sentirmi responsabile anche delle mie esperienze felici.(Jrrella visione e quella sensazione mi hanno portato a vivere coltivando la Gioia e I 'En-t Ltsiasmo che a volte, quando interagisco con altri, cerco di nascondere, anche per evita-rc di essere giudicato pii ingenuo di quanto possa essere, a fare ricerche, a scoprire, airrventare, a scrivere, a fare e pensare cose che mi danno Gioia.

IJo poi iniziato a condividere con altri le mie idee e la mia visione della Realtd intor-rr, all 'anno 2000 quando, mentre progettavo un'apparecchiatura per i l miglioramentotltlltr stat<-r emotivo, ho scritto il mio primo libro, La Fisica dell'Anima, eho iniziato atrncre conferenze sull'arEiomento e successivamente seminari.

I)evo ammettere, tuttavia, che solo recentemente - e scrivere questo libro b stato perrrrt i l lLrnrinante - mi d sembrato, f inalmente, di aver compreso gli aspetti cruciali dellart ' l ;rzi,rre tra I 'uomo. la sua mente, Ia sua Realh (quella che vive personalmente) e la

IO SCEI,GO IO VOGLIO IO SONO

Realth in gienerale (quella in cui vivono tutti). Di questo libro, in particolare, quello chemi ha mapigiiormente entusiasmato b I'aver definito un metodo, che ti illustrerd in segui-

to, che pud permettere a chiunque di poter risvegliare ed applicare a proprio vanta$$io- e a vantaggio di tutti coloro con cui ha a che fare - la potenza creatrice che caratteriz-za, in quella relazione, la mente umana. Quando la relazione tra I'uomo, la sua mente ela Realth i gestita in modo consapevole e costruttivo, chiunque, indipendentemente da

chi sia, come viva e che cosa faccia. si apre a possibilitir grandiose, tanto incredibili quan-

to fonte di autentica Gioia e di evoluzione. Se questa relazione viene invece gestita inmodo distruttivo e passivo pud portare chiunque, indipendentemente da chi sia e comeviva e che cosa faccia. a chiudere la sua vita entro limiti assurdi e infelici. La cosa che mi

ha reso piu felice in assoluto b stata proprio avere trovato in quel metodo una soluzione

estremamente semplice ed efficace, che chiunque pud applicare in totale e assoluta auto-nomia, da solo, senza bisogno dell'aiuto di nessuno e di nient'altro oltre che di se siesso

e della propria capaciD di pensare, di scegliere e volere.Tutto quello che leggerai in questo l ibro d frutto perlopii di mie intuizioni e di

ricerche tradizionali che ho fatto soprattutto per trovare conferme ad esse.La mia passione per la fisica quantistica mi ha permesso di trovare importanti rela-

zioni con gli studi piir recenti sulla neurofisiologia del cervello e sul "funzionatnento"

della Realtir in relazione alla mente umana. Si tratta di aspetti che riguardano diretta-

mente oglnuno di noi - come il fatto che cid che ognuno ha nella propria mente inter-

t 'erisce, nel bene o nel male, con quello che sta al di fuori di essa - che 0 uti le conoscereper potersi innanzi tutto accorgiere di come la Realth possa essere diversa, decisamente

migliore, di quello che ognuno pub essere arrivato a credere.

Quando ci si accorge di qualcosa di nuovo, nascono nuove opportuniti e si possono

anche produrre nuove motivazioni. E allora che si pud scegliere di voler cambiarequalcosa, possibilmente in meglio, anche di se stessi, per se stessi, la propria Realt), lapropria vita e la vita di chiunque abbia a che fare con noi. A quel punto, chi ha prodotto

una motivazione al cambiamento potrd finalmente e facilmente farlo applicando il mio

metodo. E ininfluente chi tu sia, che cosa tu faccia, dove e come tu viva, d importante

solo che tu sia in grado di pensare a cid che vuoi essere e a cib che vuoi vivere.

TU COSA PENSI? 2l20

c cL'uso consapevole degli strumenti che la nostra mente ha naturalmente a dispo-

sizione pud permettere a chiunque di costruirsi, in totale autonomia e indipendenza,nuovi percorsi mentali capaci di produrre nuove emozioni e nuovi "binari" sui qualifar viaggiare anche nuovi "trenini" di pensieri felici, con tutti gli effetti tanto incre-dibili quanto positivi che, lo vedremo, ne possono allora, finalmente, derivare.

Tutto cid che ognuno pensa con la sua mente consapevolee tutto cib che ognuno conseguentemente vive,

deriva da tutto cid che la sua mente inconsapevole ritiene essere veriti.

Ti descriverd anche le delicate e potentissime dinamiche quantistiche che sonoall 'origine dei fenomeni sincronici tanto cari a Jung, di coincidenze favorevoli o sfavo-revoli, degli eventi prevedibil i o imprevedibil i e della maggior parte delle esperienzeche ognuno vive. Dinamiche che sono fortemente condizionate soprattutto da quelloche la propria mente inconsapevole crede essere vero e da cid che ognuno ha pensatonel suo passato e pensa nel presente. Queste, se da una parte portano a dover ammet-tere (una persona triste ha in genere molta diff icolh a farlo) che ognuno d in qualchernodo responsabile di tutte le esperienze che ha vissuto e che vive (anche di quelle chehanno portato me a scrivere questo l ibro e Te a leggerlo), dall 'attra gli possono perdlrcrmettere, cambiando autonomamente e senza l'aiuto di nessuno le sue credenzeirlconsapevoli limitanti, di cambiare le proprie emozioni e pensieri inducendo la Realt)it produrre anche tutte le nuove esperienze potenzianti e felici che potd, f inalmente,tlcsiderare. immaginare e vivere nel suo futuro.

IO SCELCO IO VOCLIO IO SONO

La Realti che ognuno vive pud essere rappresentata da relazioni possibil istiche all ' in-terno di un Drocesso dinamico in continua evoluzione.

Quello sopra d lo schema di un ciclo ripetit ivo, "chiuso", in cui una persona pud ritro-varsi a vivere e nel quale gli unici cambiamenti sono quell i che awengono frazie acambiamenti della Realtd introdotti da altri o dalla Realth stessa.

TU COSA PENSI?'22 23

c c

wI-e relazioni possibil iste "credenze-emozioni-pensieri-esperienze di vita" possono con-durre a due diverse visioni della Realti e relativi scenari.

Il primo b quello di chi pensa e Eiiudica se stesso e la Realtd in modo distorto, conflit-tuale, limitante e "statico" anche solo per il fatto che le sue cred,enze sono perlopiirriferite al proprio passato e inducono a produrre pensieri ripetitivi sempre piir lonta-ni dal presente della Realth. E la visione di chi ritiene di vivere in una Realti giover-nata in varia misura dal caso, dagli altri o dalla fortuna/sfortuna, oppure dalla gene-tica ma anche dal proprio karma, da influenze astrologiche ecc. [Jna persona crede disubire le esperienze che vive (in particolare quelle che teme) senza accorgersi chesepptlre inconsapevolmente le ha prodotte lei stessa o ha fortemente contribuito afarlo. "Ma come?l come posso aver "prodotto" io di essermi ammalato, di essere statotradito o lasciato! Di essere stato derubato o l icenziato!..." Se ti interessa scoprirlodevi solo continuare a leggere. Chi si ritiene una vittima passiva delle esperienze chevive i il tipico soggetto triste che vive nell'insoddisfazione e nel tormento. ha nellasua mente una serie di cred,enze che sono perlopiir false o l imitanti e che rit ieneinconsapevolmente verita assolute. E pieno di aspettative e speranze di cambiamen-ti felici negli altri e nella Realh, ma i incapace di produrre cambiamenti felici neisuoi pensieri. Sono persone che vivono in genere lamentandosi e sentendosi vittimeimpotenti di ingiustizie o della sfortuna, che hanno una visione perlopiu grigia e tri-ste della vita e della Realta indipendentemente da quale sia.Il secondo scenario d quello di chi si d accorto che le sue esperienze di vita sono slcondizionate dalla Realtir e dagli altri, ma sono anche in grado di adeguarsi inrnodo tanto formidabile quanto "misterioso" alle sue credenze, a cib che dentro disri "sente" e crede essere vero. E in questo secondo caso che allora si possono, auto-nomamente, trovare motivazioni, stimoli a pensare e a giudicare se slesso e laRealh in modo ottimistico, potenziante, attivo, felice e coerente con quello che sidesidera perchd ci si b accorti che si pud partecipare attivamente a indurre la Realtha creare le esperienze di vita felici, quelle in cui si d stati capaci di credere e che piirsi desidera vivere.

TU COSA PENSII'

c)

ag"+d!!!!

oaonu

Ir questo caso, invece, i l ciclo si apre e si iniziano a vivere nuove esperienze quando e.sr si introducono nuove credenze e, conseguentemente, nuovi pensieri. un nuovorrcnsiero pud essere potenzialmente prodotto in qualsiasi momento ma pud esserecstremamente diff ici le o inuti le farlo quando nella propria mente inconsapevole sistrntr prodotte credenze/veriti che to contraddicono o quando si sono costruiti in essallcrcor.sl associativi privi legiati che l imitano la Iiberh dei propri pensieri proprio comebinari che, se da una parte permettono e guidano il percorso di un treno, dall 'altra loli.t l l i tano ad essere sempre lo stesso. Per riuscire a produrre facilmente nuovi pensieri,chc.siano efficaci a produrre cambiamenti in se stessi e nella Reala, si deve pero primainte n'enire nella propria mente inconsapevole per produrre nuove creden ze/verita o;rtttttt l lare vecchie cred'enze/verih. Per far questo d importante iniziarealmeno con il' ' trt.rrrrtttersi" di avere una visione possibil ista della Realti.

24 IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO 25

6.Nis?

c cSul concetto d,rrlrclnrr che cosi come le proprie credenze inconsapevoli, derivate dal proprio pas-

;irto, sono alla base di tutti i propri pensieri e della maggior parte delle esperienze che;i vivrn<r, allo stesso modo nuove credenze - che oEinuno pud iniziare a produrre inyrrirlsi irsi momento - possono condurre a produrre nuovi pensieri e allora anche a'rvcre nuove esperienze. Potrai f inalmente accorgerti di quali possono essere le false:redenze radicate nella tua mente inconsapevole, quelle inopportune, vecchie o l imi-rrnti che hanno costruito i binari che guidano i tuoi pensieri presenti e scoprire;ttanto sia in fbndo facile introdurne consapevolmente di nuove, piir felici, costruttive,rtttralizzate al presente e in sintonia con la tua natura, i tuoi desideri e le tue ambi-: ioni .

I nretodo, che ho chiamato Exotropic Mind, puo permettere a chiunque Io voglia di' irrscire, da solo e in totale autonomia, a divenire I 'att ivo e consapevole attore prota-Ionista, produttore, regista, scenografo del "film" della sua vita, intervenendo consa_rr:r 'olmente e direttamente sia nella propria mente inconsapevole sia nelle..trame;uantistiche" e invisibil i della Realti, partecipando alla creazione delle proprie cre-lutze e delle proprie esperienze di vita attraverso null 'altro che I 'uso consapevole delletrt lplic.issime regole che stanno alla base del funzionamento della mente e della(taltd. E un metodo che pud permettere anche al .soggetto piir razionale e pessimistali trasformarsi in un generatore di entusiasmo, di ottimismo e di esperienze di vitae l ici perchd indica un modo semplice ed efficace per cambiare in meglio i l propriorrpporto con se stessi e la Realtd.

' i t l cttrso del l ibro ho cercato di fornire spunti di rif lessione e di incoraggiamento perIriunque sia, per qualsiasi motivo, insoddisfatto di s6 o clella sua vita e per chiunquert' sia soddisfatto ma desideri scoprire come poterla direttamente e autonomamenterr i f l iorare ancora.

IO SCELGO IO VOCLIO IO SONO

i veriteIl concetto di Veriti 0 un'invenzione umana inesistente in natura.

Qualsiasi concetto considerato veriti pud solo essere o falsoo una descrizione piir o meno approssimata, soggettiva e temporanea

di elementi parziali della Realti.

er I'essere umano la parola Veritirsignifica pieno corrispondenzucon la Realtd effettiua. esuttezza.

All'origine di ogni conflitto umano c'bproprio il fatto che quando un uomoarriva a credere che una qualsiasi cosa oconcetto sia una Verith, quindi assoluta,esatta, incontrovertibile ed eterna, tendeinevitabilmente a cercare di imnorla adaltri.

La Realt), lo vedrer.r-ro, d un processo

dinamico in continua e irreversibile evo-Iuzione. caratterizzato da cambiamenti e

dal[a compartecipazione, ad ogni evento, fenomeno o esperienza, in modo manifesto oinvisibile, di tutta la Realti. Anzichd impegnarsi nella ricerca o nella produzione diveri-t), scientif iche, religiose, ideologiche, comportamentali ecc., I 'uomo potrebbe invecelimitarsi a cercare di comprendere la RealD nel presente, con le minori approssimazio-ni che gli sono possibili partendo perb dal presupposto che d incapace di capire quanto lasua attuale approssimazione sia vicina o lontana dalla Realti fino a quando ha prodotto

27

otrt l ir l l l igl iore approssimazione con cui poter confrontare Ia Realh e I 'approssimazioneIreccdetrte. Ma cid pud essere fatto solo a posteriori e, soprattutto, c'd il grande rischioche qr-rando si d prodotta un'approssimazione migliore della precedente la RealD, nelI r;rttempo, potrebbe essere cambiata.

Se ti 0 successo di giudicare ripetutamente in modo negativo una persona, quel tuogitrdizio puo avere assunto nella tua rnente carattere di verita e allora con quella per-sotla potrai vivere solo esperienze perlopiir confl ittuali, nonostante i l tuo giudizio ini-zi.rle fosse solo un'approssimazione.

comunemente si rit iene che sia importante solo quello che ognuno dice e fa,t l t re l l<r che disd d v is ib i le e percepibi le dagl ia l t r ie poich6 ipropr ipensier i egiudiz is,rrr . invis ib i l i e per lopi i r impercepibi l i daSl i a l t r i ognuno tende a r i tener l i , .cose"

lrstratte, private, di minore valore o importanza rispetto a qualsiasi cosa possa dire ol.rre. Ma ognuno nella sua mente ha delle infbrmazioni, dei concetti e dei modell i chegtstisce come fossero verih assolute nonostante possano essere falsi, soggettivi, inop-Portuni o obsoleti perchd dedotti da esperienze vissute in passato e in contesti diversit i i t quell i presenti. Queste presunte verih soggettive sono tuttavia quelle da cui dipen-rkrno ogni propria emozione, ogni pensiero, ogni giudizio e, conseguentemente, i l pro-grrio modo di interpretare e agire nella Realt).

ognuno, senza che se ne renda conto, vive, si emoziona, soffre, gioisce e interagi-s( u con gli altri e la Realh in funzione di esse. Ogni proprio pensiero e giudizio ricalcalrrtrpri percorsi mentali associativi preferenziali - indipendentemente dal fatto che|ossano es.sere infelici, inopportuni o sbagliati - come binari precostruit i, r inforzan-ilrrli ulteriormente ogni volta che vengono utilizzati. Poichd i propri pensieri nasconorrtl la propria mente e sono invisibil i agli altri, si d portati a ritenerli cose personali eIrir ' ;rte, ma anche a sottovalutarne gli effetti, in se stessi e nella Realtd. Ma i propri pen-sit 'r i interaAiscono e interferiscono con la Realtd e con il corso degli eventi in modollrnto insospettabile quanto potente. Tulte le esperienze che ognunovive e vivrd nelitto I ' tttttro, con se stesso, con gli altri e tutta ta RealD, sono fortemente conclizionatel;r ci ir che ognuno crede e pensa di se stesso, degli altri e della Realtir.

( )gni proprio pensiero, felice o infelice. ripetit ivo o nuovo, opportuno o inoppor-

IO SCELGO IO VOGLIO IO SONOau

@tuno, oltre a ripercorrere vecchie o produrre nuove connessioni neuronali nella pro-

pria merrte, provoca carnbiamenti anche nella Realtd esterna. Produce Informqziotti

Pure,prive di energia, prive di spazio e di tempo e per questo onnipresenti nello spa-

zio e nel tempo. Si tratta di Attitudini e Tendenze che entrano in relazione con la

trama della Realtir, di tutta la Realth, e intera$iscono con I 'essenza di ogni cosa ancora

prima che una qualsiasi esperienza possa manife starsi attualizzandosi rrel presente in

modo vivibile o visibile sensorialmente. Ogni proprio pensiero d in $rado di condizio-

nare e guidare gli eventi in una direzione o in un'altra, di rendere pii o meno proba-

bil i certi accadimenti piuttosto che altri, di favorire coincidenze, fenomeni sincronici

favorevoli o sfavorevoli. Tutto cid awiene indipendentemente dalla capacitir di una per-

sona di accorgersi di che cosa d prodotto dalla sua mente e di che cosa i indipendente

dalla sua mente, owero ben poco. Una volta che avrai compreso, che ti sarai accorto

di cid che il tuo pensare d in grado di produrre all ' interno e all 'esterno di te, se riusci-

rai ad accettarlo e lo vorrai, potrai, molto piU facilmente di quantr-r tu possa ora cre-

tlere, uti l izzare le tue parole e i tuoi pensieri per a5iire in modo attivo, costruttivo e

vantagiEiioso dentro di te, nella tua mente, e fuori di te, nella RealD che vivi. Sarai per-

vaso da un irrefrenabile entusiasmo che ti fard dimenticare che cosa sia la noia.. '

Nulla di tutto quello che leggerai ha alcuna presunzione di verih, sono solo mie opi-

nioni, possibil iste e relative, alcune condivisibil i facilmente, altre no.

La Veri$ e un concetto assoluto che gli uomini uti l izzano per riferirsi a concetti che

sono relativi. Qualsiasi credenza ritenuta verit i dovrebbe essere trattata solo come

un'opinione relativa e soggettiva, anche se condivisa da un giruppo, per quanto vastrr

possa,essere, di persone. I conflitti umani nascono dal tentativo di una o piir persone di

imporre proprie Verit) ad altre persone. Dalla propria esperienza della Realt) deriva la

propria visione della Realtd e le credenze che nella propria mente si tramutano in

Verith. E a quel punto che scatta i l meccanismo, uti le alla soprawivenza ma molto

pericoloso quando si tratta di ideologie o opinioni: poichd sono ritenute Verit2r si

ritiene conseguentemente che siano assolute e si tende, anzich6. considerarle solo pro-

SUL CONCETTO DI VERITA 29

oprie. personali o condivise magari da un "gruppetto" (relativamente all 'umanit)intcra) di persone, ad imporle agil i altri senza consiclerare che gli altri possono credereirr altre Verit i semplicemente perch€ hanno avuto altre esperienze dellaRealti, nellaItcalti. Un altro aspetto delicato d che chi ha smesso di avere dubbi riguardo a qual_i'osa e la cui mente si E costruita delle credenzelverita o ha aderito a verita di altri, qua-ItrrrtlLre esse siano, si sente meglio e tende a sentirsi migliore degli altri.

l- 'Llmanih intera potrebbe cambiare in megil io anche solo se la parola ,,Verit i"\ 'e nisse eliminata da tutti i vocabolari e l inguaggi e sostituita con: ,,Sapere

di...", ,,opi_rritrne di..." o altro che sia relativo anzichdassoluto. Invece di Verit i scientif ica, sapere;cientif ico; invece di VeriD religiosa, sapere religioso ecc.. Nei tribunali invece di farelittrare di dire la verit i, si potrebbe far giurare di dire quello che si sa, tutto quello che;i s;r e rrient'altro che quello che si sa.

Anche le sconvolgenti e sorprendenti scoperte della fisica quantistica hanno,'rrstretto I 'uomo a rinunciare a esprimere concetti in termini ,Jj,,cerlezze', portandolord esl.trimersi solo in termini di pnssibil i t) relative, cli probabil ih. eualsiasr concetto,tlea, fenomeno, esperienza dovrebbe essere descritto solo in termini di possibil i td errohahil iD. Volendo comunque continuare a mantenere vivo i l termine "Verit i". lo silr it 'rehhe allora uti l izzare solo per concetti, se ne esistessero, che si rivelano essererssoluti, almeno relativamente all 'uomo. Tutta I 'umanitd, nessuno escluso, silrrvrebbe trovare assolutamenle e all'unanimitd cl'accordo su di essi e se anche un soloronro lbsse in disaccordo, si dovrebbe rinunciare a chiamarla verit)...

io IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

cI,a tua Realth

La Realtir i un processo dinamico in continua e irreversibile evoluzione( exotropia ) canttet'tzzata da cambiamenti.

ogini evento o esperienza locale (che coinvolge anche solo una o piir persone)interferisce e copartecipa tutta la Realtir, locale e universale. Luomo ha da sem-pre cercato di comprendere la natura della Realh che lo circonda per riuscire

prima a soprawivere efficientemente, poi a vivere in essa il piu felicemente possibile.Per quanto riguarda la soprawivenza d stato, a oggi, effettivamente molto bravo, glra-zie soprattutto a un corpo e un cervello che si sono evoluti proprio e soprattutto a talescopo, ma per quanto riguarda ilvivere in essa felicemente, ahim6, sembra che I'uomosia proprio negato in questo. Ognuno ha delle sue personali idee e credenze sullaRealti che sono derivate da come ha interpretato e pensato le sue esperienze di vita eda quanto ha appreso ed d creduto dagli altri. Pud facilmente essere stato portato a cre-dere che la sua vita e le sue esperienze di vita siano governate solo in minima partedalle sue scelte o dalla sua volontd e che siano invece, in varia misura. soprattutto I'ef-fetto del caso, degli altri, del destino, della fortuna/sfortuna, della sua genetica, oppuredel suo karma, di leggi divine, del suo terna natale e di influenze astrologiche, dei con-flitti esistenziali o della volontb dei suoi Senitori e antenati, di cid che d stato e ha vis-suto in vite precedenti, della volontir del suo angelo custode e spiriti guida, delle ambi-zioni evolutive della sua anima e/o altro...

Thtto quello che un uomo qede che abbia influenza sulla sua vitae sulle sue esperienze di vita, ha influenza sulla sua vita

e sulle sue esperienze di vitao

3l

c

I t l trello che ognuno crede di se stesso, della vita, della Realti, delle esperienze che vivelrr determina cid che ognuno d e le esperienze di vita che vive e vivr). euello che latr;r rrente crede vero favorisce larealizzazione di cid che pud diventare vero, anche serr l irsse solo per Te.

Se per esempio, venisse diffusa I ' informazione che da oggi una semplice influenzarlivcntata una malattia che pud condurre alla morte entro poco tempo, d probabilelrr rnolte persone che si ammalano di influenza morirebbero entro poco tempo,trt ' l lc che ci hanno creduto, quelle le cui menti hanno fatto di quella informazionerrrlr verit i. Allo stesso modo, se venisse diffusa l ' informazione che da oggi si pud gua-irt tt l tro poco tempo da una qualsiasi malattia prima considerata letale, d probabile

IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

6che molte delle persone che stanno vivendo quella malattia guarirebbero, tutte quelle

che ci credono, le cui ntenti hanno fatto di quella inftirmazione una verit i.Tutto cid in cui si crede, senza dubbi e indipendentemente dal fatto che sia una

cosa reale, che sia l imitante o potenziante, condiziona Ie esperienze che si viv<-rno, lapropria vita e i l corso degli eventi in essa. I l problema risiede nel fatto che nessuno sa

esattamente quello che la sua mente - consapevole e inconsapevole - crede essere veroe si ritrova a vivere perlopiir subendo gli effetti delle sue cre,Jenze/verita, senza accor-gersi ne che la Realh che vive dipende soprattutto da esse, nd che gli basterebbe cam-biarle per vivere una Realtd diversa e piir felice ma soprattutto che, se lo vuole, pud

cambiarle, facilmente, e pud iniziare a farlo in qualsiasi momento.Normalmente, quando una persona vive in modo diverso da come ha sperato o si d

aspettato, tende in modo razionale a voler cercare di cambiare le cose all 'esterncl di s6

o a lamentarsi con altri perch6 siano costoro a farlo. C'd chi d un vero e pr{)|rio spe-

cialista in questo. Lamentarsi e fare la vitt ima diviene per alcune persone il r-nodonaturale, normale e spontaneo con cui si relaziona con se stesso e con gli altri. Checosa c'd di sbagliato in questo? fusolutamente tuttol Personalmente ho sempre fattofatica a sopportare chi impegna il suo tempo e la sua energia vitale per ar$ornentare,elaborare, giustif icare e spiegare le ragioni della sua infelicit i che partono sempre dalpresupposto di ritenersi vitt ima di una qualsiasi situazione che a suo dire si d svih-rp-pata in modo totalmente indipendente da lui.

Ora che so - e scrivere questo l ibro b stata per me una vera rivelazi<tne - cheognuno vive una propria Realti che corrisponde perlopiir a quell<t che la sua mentecrede essere la Realtir, ho finalmente anche capito perchd io stesso ho sempre avutodiff icoltir sia a vivere certe esperienze clre credevo di desiderare ma clre la mia menteriteneva impossibil i o estremamente improbabil i, sia a sopportare chiunque tendesse,come proprio atteggiamento, a lamentarsi e a fare la vitt ima.

LA TUA REAUTA 33

lt rntrpioni che ognuno proua (luando immagina o uiue una certa esperienza tlipendono -soloLht tnne e a co.sa Ia sua mente la associa Tter giudicarla, tlipendono dalle proprie credenze

itttnsapetoli prodotte a loro uolttt dtt tutto cid che si i u[ssuto, immaginato e sognatonel Ttroprio passato.

cLa tua visione della Realth

Ogni emozione che provi 0 indipendente dall'esperienza che stai vivendo,dipende solo da come la tua mente la giudica.

a nostra mente giudica continuamente tutto cid con cui entra in relazione pro-

ducendo emozioni dalle quali deduci poi cid che rit ieni essere giusto/sbagliato,

bello/brutto, possibile/impossibile ecc. Le emozioni che provi sono indipendentida cid con cui entri in relazione perchd sono il r isultato di percorsi associativi prodotti

nella tua mente che ti portano semplicemente a rivivere emozioni f i ir provate in pas-

sato e presenti nella tua memoria inconsapevole.Cib che i rnmagini o che percepisci dal la Real t i r nel l ' interagire con essa produce

solo degli stirnoli che d la tua mente a Sestire emotivamente in base unicamente aisignificati che riesce ad associare loro. Se vivi una bella esperierrza che produce stimoliche sono perd stati dalla tua mente associati in passato a brutte emozioni sarai portato

a credere che si tratti di una brutta esperienza.Cosi facendo la vivrai male e rinforzerai la credenza presente nella tua mente.Ognuno ha un proprio personale archivio di informazioni, perlo;riu inconsapevoli,

che la propria mente uti l izza per giudicare ogni elemer-rto della Realti cor.t cr-ri si con-fronta. Ma nessuno pub avere vissutn le stesse esperienze con le stesse reaziotti emo-tive e gli stessi pensieri di qualcun altro, percid ognuno ha un proprio archivio, unico,personale, diverso da quello di chiunque altro. E per questo che ognuno ha una visionelimitata, distorta e soggettiva della Realth, ma ha solo quella, per questo i diff ici le cherie.sca ad acc0rgersene.

Se qualcuno t i chiedesse di entrare in una sacca piena di l iquido amniot ico e dirimanerru,i, aI buio, con un respiratore, ragigornitolato su te stesso per alcuni mesi, checosa risponderesti? E evidente che sarebbe un'esperienza insopportabile per chiunque.

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cronostante tutti I 'abbiano vissuta. Diff ici le ricordarla consapevolmente, almeno per irrirni t.nesi trascorsi nell 'utero di tua madre b probabile che la tua mente fosse inca-r,rrr di volere cl desiderare altro.

I Tn essere rrivente raggiunge la sua massima capacita di percepire e acquisire infor-rr;rziorri dalla Realtd da ancora prima di nascere fino al terzo anno di vita. La mente 0ril ' inizio incapace di confronti, di associare cid che percepisce nel presente a cid cher;r lrcrcepito nel passato e quindi, anzichd, giudicare, accettare o rif iutare, percepisce e;r scnrplicemente suo tutto cid che percepisce. Un essere umano pronto per nascere,;c gli fusse possibile, potrebbe rimanere in quella Realti - una "sacca" di l iquido caldo

rrnche per rrri l lenni senza soffrirne.Il vero trauma d invece la nascita. Un numero infinito di nuove informazioni, di

;r:nsazioni f isiche sconosciute: suoni, luci, i l peso del corpo, i l freddo, I 'aria nei pol-rtotti, tutto insierne. Un'esperienza sconvolgente di separazione dall 'unica Realtir, dal-'tttr ica "enerfia" che conosce, quella della sua fonte primaria di vita e di .sensazioni:' t r t r ro r t tatern<1.

lrn adulto c()n una mente ricca di credenze sarebbe probabilmer-rte incapace di sclp-rortare rrn cosi rapido cambiamento di Realtd. Anche per un neonato d probabile' lrt cio costituisca un trauma, ma la plasticitd del suo cervello, la capacit) di proclurre,'r lr icctt.tt ' trte ttuovi percorsi associativi neuronali piuttosto che insistere nel ripercor-, 'r ' t t lucll i che ha giir lo rendono capace di affrontare qualsiasi esperienza imparandoLr rssa.

l l i tcnfo personalmente, in ogini caso, che la consuetudine moderna di separare unr('{rnlto dalla rnadre per lasciarlo solo, in un lettino, in una stanza piena di estraneirrr t ' l r t loro appena nat i (che conre lu i b probabi le che siano, almeno in iz ia lmente,l rs1, , '1 ' ;1111 sia una prat ica inut i l rnente v io lenta. Che sia invece una consuetudinett,rt ltrna finalizzata a preparare le persone ad essere infelici, a essere quindi facil i da, , ' r t ro l lar-e perch€ portate a v ivere, f in dal la nasci ta, nel la paura?

IO SCEI,GO IO VOGI-IO IO SONO| { ;

cProva ora a immaginarti al posto di Adamo,

"apparso" sulla Terra per primo Aih adulto e fisica-

mente autosufficiente, senza nessuno a dirt i quello

che sei e cid che devi essere, che cosa d i l bene e che

cosa d i l male, che cosa b giusto e che cosa b sba-gliato, bello e brutto, possibile e impossibile, peccato

o virt ir, piacere o dolore, facile o diff ici le, probabile o

improbabile, che cosa devi m:rngiare, come devivestirt i ecc., e senza ancora alcun "peccato originale"per i l quale sentirt i in colpa. Saresti costretto ad

agire intuit ivamente. Qualsiasi cosa potessi fare,

mangiare, pensare, sarebbe il solo effetto di scelte

autenticamente tue, fatte unicamente in virt i di cid

che la Realtir intorno a te ti mette a disposizione e

della tua capacith di accorgertene. Tu e la tua vitapotreste essere profondamente diversi se nessuno ti

avesse condizionato a credere nelle cose in cui credi.

LA TUA VISIONE DELLA REAUIA 37

cil cer",vello

J I cervello umano e probabilmente la struttura di materia organizzata piu complessa

I e misteriosa dell ' intero Universo. Ha perd un aspetto sconcertante: i l suo funzio-Inamento si basa su delle regole cosi semplici, cosi elementari da Iasciare all ibit i. Ein grado di memorizzare e di recuperare una quantit ir pressochd infinita di informa-

zioni - questo d grandiost-l - ma I'aspetto forse deludente d che lo fa attraverso sole

associazioni, che d)valore alle informazioni solo in base alla facil i t i con cui riesce arecuperarle e che questa dipende a sua volta unicamente da quanto le utl l izza. La

logica estremamente elementare su cui si basa d simile a questa: se uti l izzando certeinformazioni sono ancora vivo, significa che sono giuste. Ha il grande varrtaggio diessere un sistema dinamico: pub gestire un'enorme quantit i di informazioni riconfi-gurandosi continuamente e autonomamente, aggiungendo nuove ass,rci.rzioni aquelf e vecchie, o producendone di nuove per memorizzare nuove inftirmazit,,ni.

Queste caratteristiche, per quanto straordinarie, presentano degli inconvenienti: se

una persona d ignara del modo estremamente elementare con cui il suo cen'rello produ-

ce le sue credenze,le sue verih e le conseguenti emozioni, pub molto facilmente arriva-re a pensare e a produrre Siudizi su se stesso e la RealD che sono solo ripetizioni di pro-

pri pensieri e Siudizi precedenti, prodotti nel suo passato, ma soprattutto puo convin-cersi che siano giusti nonostante possano essere sbagliati, superati o adeguati alla sola

soprawivenza (anzich6 a vivere felicemente), evitando cosi di cambiare, di "aggiornarsi".

Qualunque uomo, per il solo fatto che D in grado di pensare e conseguentemente diprodurre giudizi, pud facilmente ritenere di essere molto, molto, molto piir intell i-gente di quanto in Realh sia, pub credere che i suoi pensieri siano molto piir "giusti"

di quanto in Realti siano. Una persona che si accorge di quanto la logica che il suo cer-

vello uti l izza per funzionare (e lo vedremo meglio tra poco) sia elementare ha perb

una preziosa opportuniD per iniziare a essere almeno un po' piu umile.

39

o cl l cervello, indipendentemente dal suo "padrone" e dall 'uso che ne fa, d un sistema

hiokrgico dinamico evidentemente molto sofisticato, capace - d importarrte ricordarloanche di permettere i l funzionamento e la soprawivenza del corpo fisico interpre-

tando, attribuendo significati e producendo reazioni alla percezione sensoriale del-I 'ambiente e del corpo, coordinando conseguentemente I 'att ivih dei tri l ioni di celluleche costituiscono il suo corpo. Ma il cen'ello umano ha anche un'altra grandiosa capa-cit), tanto sconosciuta quanto potente, e nella quale credo fermamente (l 'ho anticipatanel mio l ibro Exotropia e se stai legEiendo questo l ibro capirai i l perch6): possiamoconsiderarlo anche un sistema "quantistico" capace di acquisire per via extrasenso-riafe, di elaborare e generare inforntazioni pttre.Ladifferenza fondamentale tra infor-rrazioni tradizionali e informazioni pure d che le prime richiedono un supporto i isicolocale in cui poter essere scritte, veicolate o memorizzate, le seconde no, sono infor-mazioni pr ive di energia nel senso tradiz ionale del termine e per questo sono onni-presenti nello spazio, in tutto lo spazio. Tali informazioni interagiscono con la tramadella l lealti e contribuiscono a creare gli eventi e le esperienze in cui i l cen'ello stesso,attraverso i l corpo fisico che controlla, vive e vivrd nello spazio e nel tempo. Ritengo

littogrufia al microscopio elettronico di un neurone e una rete neuronale.

IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

che sia soprattutto in questa abilit) che il cervello - come sistema fisico, materiale - siesprime in mente, in coscienza. in Anima o spirito.

La parte esterna del cervello, la corteccia, b costituita da circa 100.000.000.000(cento miliardi) di neuroni. Ogni neurone pud avere fino a 10.000 ramificazioni(mediamente sono un migliaio), le cui terminazioni sinaptiche lo possono collegare,dinamicamente, ad altrettanti neuroni. I l r isultato d che il numero di possibil i diversecombinazioni di connessioni neurali del nostro cervello d estremamente superiore alnumero di atomi presenti nell'intero Universo. Per avere una vaga idea di quanti atomipotrebbero esserci nell 'Universo, considera anche solo che a ogni turl respiro espell inell 'aria un numero di atomi pari a un 1 seguito da23 zeri. Sono numeri intpressio-nanti.

Si rit iene che ogni connessione sinaptica costituisca un'associazione tra informa-zioni diverse e che siano queste associazioni a permettere di memorizzare e recupe-rare le informazioni stesse. Come i neuroni e le loro connessioni sinaptiche riescano amemorizzare informazioni e ancora poco chiaro. Si potrebbe supporre che il cervellomemorizzi informazioni nei neuroni e dia loro significati attraverso le associazioni, icol legament i s inapt ic i con al t r i neuroni e le relat ive informazioni , ma questa ideaderiva probabilmente anche da quello che I 'uomo considera essere un'informazione:qualcosa di univoco e fissato. Io credo invece che la Realh sia un processo dinamico eche anche le informazioni con cui la natura e i l nostro cervello hanno a che fare sianoconcetti dinanrici. Piuttosto che memorizzare informazioni i l cer., 'ello crea semplice-rnente associazioni tra elementi che sono tradotti in reazioni biochimiche e quello chenoi riteniamo essere informazioni sono interpretazioni dinamiche delle sole associa-zioni che f e dovrebbero memorizzare. Sono invece le sole coniigurazioni di associa-zioni tra neuroni - realizzate da connessioni sinaptiche - che permettono di merlo-rizzare e recuperare informazioni, che costituiscono e riproducono le informazionistesse.

I neuroni, attraverso le Ioro sinapsi e le cellule gliali, avrebbero ailora Ia sola fun-zione di realizzare tali connessioni associative e tenerle vive perchd possano produrrereazioni chimiche quando vengono semplicemente attivate da un pensiero che le

II, CERVELLO 4l/ ( l

c cattraversa. Ogni volta che questo awiene, inoltre, ne vengono prodotte di nuove. Lercaziclni chimiche pr<ldotte vengono poi percepite come emozioni. Ogni noslro pen-siero e i l semplice effetto dell 'aver seSuito un certo percorso associativo tra neuronicollegati fra loro da sinapsi come un trenino che pub ragipiiungiere varie stazioniseguendo un percorso su binari in cui, perb, sono il percorso e i relativi binari checostituiscono le stazioni stesse.

Laspetto "sconvolgente" di tutto cid d che la capacitir del cervello di memorizzareruna quantita praticamente infinita di informazioni deriva dal fatto che quest'ult ime,anzich6 essere memorizzate, vengono solo "dedotte" all 'occorrenza. Cid viene fattoogni volta che, nel presente, gli serve, gli "capita" di farlo. Trattiene in s6 solo aspettidella Realtd tradotti in segnali biochimici che sono associati fra loro in configurazionidinamiche. Lereazioni successive, ipensier i , le emozioni , ig iudiz i e le azioni che noiconsideriamo effetto di nostre scelte o di informazioni presenti nella nostra memoriasono invece solo I 'effetto di come le configurazioni di associazioni, stimolate senso-r ia lmente dal l 'esterno o immaginat ivamente dal l ' interno di sd, "combaciano" conquelle acquisite in sd nel passato.

Ii come se invece di memorizzare, per esempio, i l concetto "cane" e associarvi deisignificati, i l cer"',ello memorizzi solo associazioni cli significati da cui poi deduce ilconcetto "cane" quando gli serve farlo. In questo caso ogini cenrello memorizza I ' in-lirrmazione relativa al concetto "cane" utllizzando associazioni proprie, personali, sog-gettive che possono cambiare dinamicamente nel tempo e produrre effetti diversi oginivolta che ognuno interagisce o pensa, nel presente, a un cane. In cervell i diversi laste.ssa informazione - pur avendo lo stesso nome o significato - viene memorizzala ericostruita artif iciosamente in modo diverso e sopigettivo, producendo all 'occorrenzasignificati, emozioni, pensieri diversi e soggettivi. Quelle che il cervello memorizzasrrno dunque, piuttosto che informazioni univoche, pseudoinformazioni dinamiche,st t11t1e t t iue e possibiliste.

l l cer. ',ello di un bambino che, interagendo per la prima volta con un cane, viene,rggredito e morso (magari perch6 indossa un vestito con un odore che irrita I 'ani-rn;rlc), sofTrendo molto per questo, produce una serie di associazioni molto diverse

IO SCEI,GO IO VOGLIO IO SONO

rispetto a quelle prodotte dal cervello di un altro bambino che interagendo con uncane ci avesse invece giocato e fosse stato da lui coccolato affettuosamente, provandopiacere per questo. Nei rispettivi cervelli verrebbe memorizzato il concetto "cane" macon associazioni e significati diversi perchd relativi alla loro personale e soggettivaesperienza di interazione con un cane. Nel primo, oltre ad associazioni con colore,aspetto, nome, forme, odori, suoni ecc., vi sarebbero anche le associazioni cane-cat-tivo-dolore-pericolo. Nel secondo, invece, cane-buono-gioia-piacere. Le pseudoinfor-

mazioni sono memorizzate dal cervello per essere utilizzate personalmente piuttosto

che per essere condivise con altri come awiene, per esempio, per le informazioni pre-

senti in un dizionario che devono produrre significati uguali per tutti; e.sse devonoinvece ooter essere uti l i a soprawivere individualmente, anche frazie o nonostante gli

altri, af le loro informazioni e a come le hanno memorizzate.Le informazioni che ognuno mernorizza attraverso associazioni sono pseudoinfor-

mazioni dinamiche anche perchd riconducibil i a immagini simboliche di contesti espe-rienziali soggettivi che possono cambiare nel tempo. Se il primo bambino, dopo quella

esperienza dolorosa, avesse inoltre continuato a pensare al suo dolore e ai cani come ani-mali cattivi. il suo concetto di cane = cattivo avrebbe assunto nel suo cervelk-r caratterecli verit i. condizionando quel bambino ad avere sempre paura dei cani, di qualsiasi cane(mentre altri ci giocano felicemente), anche se nel frattempo d diventato adulto e pud

dit 'endersi, anche se indossa abiti diversi da quello che aveva irritato ctuel cane...

l'eedback Cervello-RealmQuando si ha paura di rivivere un'esperienza che si i vissuta dolorclsamente in passato(come per esempio quella di essere traditi o lasciati, di ammalarsi o di perdere del dena-ro) o quando si ha paura di vivere un'esperienza infelice che si d immaginata da soli odopcr magari averla vista vivere dolorosamente da altri, si tende inconsapevolmente a faredi tutto per viverla o riviverla appena possibile. Questo awiene per tre ra5liont:

II, CERVELLO 4312

6 operchd le proprie credenze e ipropri pensieri, lovedremo, condizionano la Realtia produrre proprio le esperienze che corrispondono alle proprie credenze e pen-sieri ricorrenti:perchd le proprie credenze entrano a far parte di propri modell i mentali che fi l-trarro e riorientano la percezione sensoriale: viene "lasciato passare" soprattuttocid che appartiene o E relazionato con [e proprie credenze, su cui si focalizzalapro-pria attenzione, e viene "offuscato" cid che d nuovo o diverso da esse, che vieneignorato dalla propria attenzione;perchd vivere o rivivere le esperienze tristi o dolorose vissute o pensate in passato,ma in situazioni differenti, in tempi diversi, con un proprio corpo diverso e conpersone diverse, produce un feedback cerebrale potenzialmente evolutivo. Si ha lapreziosa opportunit), proprio mentre le si vive o rivive, di cambiare qualcosa. t l iperfezionare e aggiornare le credenze della propria mente, di trovare nuove solu-ziorri che permettano di gestire e risolvere costruttivanrente quell 'esperienza gra-zre a nuovi pensieri, a nuove associazioni e azioni possibilmente f-elici e a nuoveinformazioni di cui i l proprio cervello ma anche tutta la Realti viene, senza che cise ne rencla conto, resa partecrpe.

IVolti si riducono a rivivere periodicamente le stesse tristi esperienze, quelle chetrmono magsiormente, spesso rivissute con persone e scenari diversi anche perchdttrtte Ie volte che le hanno vissute e ne hanno avuto [ 'opportuniti, r ipercorrendo nellaDropria mente le precedenti associazioni mentali infelici, anzich6 approfittarne perlrrrrdrrrne altre, nuove, costruttive, felici ed attualizzate al presente, hanno probabil-trrente incolpato altri, si sono lamentati di altri o della propria sfortuna e si sono chiusiirt rrno statico vitt imismo pur di evitare qualsiasi cambiamento nelle proprie credenzet rtei propri pensieri. Se ne avessero invece approfittato per provare nuove soluzioni,lrr,rdrrrre cambiamenti, nuovi pensieri e nuove credenze felici, avrebbero potuto dis-solvere le loro paure e smettere cosi di pensare a esse. Sarebbe rn quel caso venutat t t t t t r r la "necessi ta inconsapevole" di r iv iver le per in iz iare f inalmente a v iverne dil luovc, diverse e mapari felici.

IO SCELGO IO VOCLIO IO SONO

Ma I'opportuniti di produrre nuove credenze e annullare vecchie paure la si ha sempre,lo si pud fare in qualsiasi momento e senza dover aspettare di vivere o rivivere le relativeesperienze perchd la mente d incapace di distinpiuere tra esperienze realmente vissute osolo immaginate. Quando si riesce ad affrontare e dissolvere una propria paura, qualun-que essa sia, si libera la propria mente e se stessi da inutili limiti e si possono finalmenteprodurre nuovi pensieri e nuove credenze, si evolve rendendo partecipe tutta la Realt)che quando si arricchisce di nuove informazioni costruttive evolve anch'essa. Ma ingenere, quando si sta bene, si tende a essere "distratti" da altro. Una persona che avesse,per esempio, paura dei ragni (magari solo perche quando era piccola un suo compagnodi giochi le ha tirato in faccia un puzzolente ragno digomma, facendole male...) potreb-be semplicemente immaginarsi di avere tanti ragni, simpatici e amici, che I'aiutano afare cose bellissime, al fine di riconfigurare le proprie connessioni sinaptiche associate alconcetto "ragno". Gran parte delle esperienze tristi che ognuno vive sor-to prodotte etenute attive da credenze tristi della propria mente che, anzich6, essere cambiate, sonostate solo gestite con attegigiamenti vittimistici. Gran parte di tutte le esperienze tristiche esistono e che chiunque pub vivere d prodotta, tenuta attiva dalle credenze di tutti itristi e vittimisti che sono in circolazione e che Densano ad esse.

Un'Umanith di persone che fossero tutte capaci di produrre pensieri felicisarebbe un'Umaniti di persone che vivono tutte esperienze felici.

Il feedback Cervello-Realt2r potenzialmente evolutivo pud essere interpretato in que-sto modo: la nostra natura d, a priori, straordinariamente felice ma se per qualsiasiragione una persona vive o immagina di vivere esperienze infelici, la sua mente e laRealD la porteranno a viverle o a reimmaginarle per poter riuscire , anzichd a rinfor-zarle,a trovare soluzioni, a produrre finalmente nuovi pensieri felici che le permet-tano, e permettano alla RealD, di farle vivere nuove e diverse esperienze felici. Se leesperienze che una persona vive sono per loro natura infelici, riuscire a produrrecomunque, nonostante le si stia vivendo. pensieri e credenze fetici pud produrre cam-

It- CER\ELLO 4514

@ obiamenti, nella propria mente ma anche nella Realth, che facciano finire tali espe-rienze o le facciano cambiare in altre migliori o felici. Se, per esempio, nessuno cre-desse e pensasse di poter essere tradito o lasciato, di ammalarsi o di perdere del denaro,quel genere di esperienze smetterebbe semplicemente di esistere e conseguentementedi poter essere vissuto e tutti ne trarrebbero un vantagsio evolutivo.

Le esperienze tristi che una persona puir vivere hanno lo scopo di stimolarlaa trovare nuove soluzioni, a produrre nuovi pensiei e credenze pii felici,

costruttive ed evolutive che possano permettere a leie agli altri di smettere di viverle.

'futto i l peggio che esiste d creato da chi crede e pensa al peggio. Tutto i l meglio cheesiste d creato da chi crede e pensa al meglio. Ognuno di noi interagisce continua-nente, direttamente o indirettamente con una grande quantit?r di persone; le espe-rienze che vive dipendono perlopiu dalle sue credenze e pensieri ma anche dalle cre-denzee pensieri di tutti coloro con cui direttamente o indirettamente interagisce. Ci.sono persone le cui credenze e relativi pensieri sono perlopiir tr isti e distruttivi e se letsperienze che vivono fossero unicamente quelle prodotte dalle proprie credenze epensieri, probabilmente si autodistruEigerebbero entro breve tempo. Riescono invece asoprawivere, seppure tristemente, girazie soprattutto ai pensieri di altre persone cheIr conoscono e che vogliono loro bene, che pensano a loro con g;ioia augiurando loro ilh.'rtc di cui esse son<.r incanaci.

Oervello, memoria e computer

Uunica invenzione umana che potrebbe essere paragonata a un cervello d il compu-ter, anche se vi sono alcune dlfferenze sostanziali nelle loro basi di funzionamento.Nel caso di un processore elettronico, le operazioni aritmetiche che d in grado di

IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

realizzare sono estremamente elementari: l'addizione @dA e la sottraz ione (sub).

Anche per esegiuire semplici moltiplicazioni o divisioni il processore di un compu-ter deve prima trasformarle in una sequenza di addizioni e sottrazioni' Pud sembra-re incredibile che un computer possa riuscire a fare tutto cid di cui d capace grazie adue sole operazioni aritmetiche cosi elementari ma ci riesce perch{ d in grado dicompierle a una velociti altissima. Per quanto riguarda la mente umana' ritengoche I'unica operazione "aritmetica" che d in grado di compiere sia I'addizione cherealizzaaggiungendo nuovi colle$amenti sinaptici fra i neuroni che vengono rag-giunti attraverso vecchi collegamenti sinaptici - ogni volta che si pensa, si ascolta,si vive, si immagina, si sogina qualcosa che d gih conosciuto - e tra i neuroni che ven-gono raggiunti attraverso nuovi collegamenti sinaptici (questo, a meno che si sia

bambini, richiede un maggior sforzo) quando si pensa, si ascolta, si vive, si immagi-na, si sogna qualcosa per la prima volta nella propria vita.

IL CERVELLO 4716

6 cI collegamenti sinaptici vengono solo aggiunti, quelli che vengono percorsiquando si pensa normalmente sono quelli che sono stati semplicemente piil usatiin passato perch6 ogni volta che sono stati utilizzati ne sono stati aggiunti dinuovi. I pensieri che si producono normalmente sono il semplice effetto dei pro,pri percorsi mentali associativi piil facili da percorrere proprio perchd hanno unmaggior numero di connessioni sinaptiche equivalenti. Tutto qui. D per questomotivo che chi si 0 abituato a pensare sempre e solo cose tristi ha un'enorme dif-ficolD a produrre anche un solo pensiero felice, i suoi percorsi associativi mentalipiil facili sono quelli relativi a pensieri tristi, ma d anche vero il contrario, a manoa mano che si inizia a pensare felicemente, diviene sempre pii facile farlo. Il cer-vello umano E molto piil "stupido" di quanto si possa credere, ma il fatto che possapotenzialmente produrre cose grandiose ememoizzare un'enorme mole di infor-mazioni pud facilmente indurre chiunque a credere di essere molto pir) intelli-gente di quanto le regole su cui b basato il suo funzionamento potrebbero lasciarintendere...

Ii maggior limite di un computer, rispetto alla mente umana, d rappresentato dallaquantiti di informazioni a cui pud accedere anche se la loro stabiliti, attendibilitir,itccuratezza o precisione d decisamente a favore del computer. Se e quando l'uomodovesse riuscire a produrre memorie biologiche e/o quantistiche, in grado eventual-nrente di autoagsiornarsi dall'ambiente attraverso sensori o entanglemenl, anche uncomputer potrebbe sviluppare forme di intelligenza come noi la intendiamo.

Una memoria per computer che, anzichd memorizzare ogni informazione all'internodi una cella di memoria raggiungibile elettricamente in modo univoco, fosse in gradodi trattenere e riprodurre informazioni attraverso sole associazioni, soli collegamentidinamici che perderebbero la necessitb di dover essere raggiunti direttamente tra-rrrite coordinate univoche - permetterebbe probabilmente di inserire immense quan-tit;r di informazioni in pochissimo spazio, ma sarebbero informazioni che potrebbero

IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

cambiare da un chip all 'altro e, ogni volta che si accede ad oEinuna di esse, anche nellostesso chip. Queste memorie dovrebberri poter acquisire e trattenere informazionisenza doverle collocare in punti precisi raggiungibili elettricamente attraverso coor-dinate univoche, ma producendo sole associazioni dinamiche tra punti ra$$iun$ibiliattraverso percorsi variabili. Il loro valore o accuratezza dipenderebbe solo dalla faci-lih di recupero la quale a sua volta dipenderebbe solo da quanto le informazioni stesseverrebbero semplicemente utllizzate. Ma in questo caso, le forme di intelligenza arti-ficiali che ne potrebbero derivare presenterebbero gli stessi vantaSgii ma anche Eilistessi problemi di quella umana. Una volta trattata una qualsiasi informazione comeuna veritir, I ' intelligenza inizierebbe ad agire in funzione di essa, anche se quella infor-mazione d sbagliata.

Ed ora vedremo le cose strabilianti (o devastanti) di cui la mente umana, grazie al cer-vello, pub essere capace.

IL CER\ELLO 494u

@

La mente

Le tue conuinzioni dit)e,tl(tn(ti tuoi 1tt'ttstt'rr

I tuoi pensieri di\attt(nt(,le tue pttntlr'

Le tue parole diuanld,t()le tue tt:iotrt

Le tue azioni diuenldn(,le tue ahiluditti

Le tue abitudini diuertltrtroi tuoi t,ukrr

I tuoi ualori ditenl(Dt()il tuo deslirto

( l ; rnt l I r r

J I termine mert te v iene normalmente ul i l izzalo per descr ivere le funzioni supt,r i , r r r

I del cervello. La mente umana d dotata di l ibero arbitrio, di una coscienza in f rrrt lr rI di discernere autonomamente i l bene dal male e di produrre (lo fa continuanrcnt(')pensieri, emozioni e giudizi. Pud accedere a una quantit) di informazioni estrrrrr;rmente piir grande di quanto si riesca a essere consapevoli. I l suo funziooamr:nto t 'rrolto innanzi tutto alla sopravvivenza del corpo - per questo scopo il cervello ir crri t 'associata d efficientissimo e lo d stato soprattutto nel corso dei mil ioni di anni in e trrI 'uomo ha lottato per la soprawivenza - ma ha una tendenza evolutiva, volta quintl i .rprodurre cambiamenti migliorativi in se stessa e nella RealDr in cui vive.

Da circa un secolo a questa parte la socieh b molto cambiata, e continua a l lrrlo

l-r I

c @sernpre piu rapidamente; le ambizioni dell'uomo moderno vanno sempre pii oltre lasola soprawivenza efficiente. La sua attenzione d oSgi perlopiir rivolta alla ricerca delbenessere e del piacere. E soprattutto per questo motivo che, oggi piir che mai, oSnunodovrebbe riuscire a far cambiare, a far evolvere anche la sua mente per portarla a saperprodurre e giestire costruttivamente il benessere che a sua volta dovrebbe permetterglidi produrre anche esperienze piu costruttive, evolute, felici ed ambiziose della solasoprawivenza efticiente.

Chiunque sia vivo e in grado di pensare pud farlo e deve farlo se vuole evitare diridursi a soprawivere tristemente producendo solo conflitti in una societ) in cui vi d,tutto sommato, un grande bene.ssere (prodotto dai pochi che, stando spesso umil-mente nell'ombra, creano e producono evoluzione costruttiva). Un soggetto triste,incapace di pensieri e azior-ri costruttive ed evolutive che viva in un contesto in cui vi dbenessere {razie ad altri, dovrebbe essere stimolato ad impegnarsi a diventare felice ecostruttivo anche lui piuttosto che ambire al benessere pretendendolo o rubandolo achi b stato realmente capace di produrlo. Ma in una societir in cui il benessere prodottoda pochissimi viene vissuto da pochi e desiderato in modo perlopiir razionale, fru-strante e maldestro dagli attri i conflitti sono inevitabili perchd og€i chiunque viva inuna realt) locale caratterizzala da una certa cultura e credenze consolidate pud rtenirerapidamente a conoscenza - lrazie a Internet e alla televisione - di culture, credenzee modi di vivere diversi dai suoi e ritenere che solo il proprio modello culturale sia giu-sto e quel lo degl ial t r isba€l iato. Giudicare sbagl iato qualcuno d i lpr imo passo perinterrompere ogni possibile "comunione di intenti" ed entrare in conflitto con lui.Razionalizzare il proprio rapporto con gli altri e il loro apparente benessere significadare valore, piuttosto che a quello che una persona crede e pensa, solo a come appare,a cid che dice, fa e possiede.

Il termine inconscio d stato utilizzato da K.R. Eduard von Hartmann per indicareil principio che sta alla base della sua filosofia rifacendosi alle "percezioni insensibili"di Leibniz sull'esistenza di una zona inconscia. Schopenhauer riteneva inconscia lavolonti di vivere. Freud e in seguito gli psicologi del profondo fecero dell' inconscio,

IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

insieme ai concetti di proiezione e rimozione, il cardine del pensiero e della praticirpsicoanalitica portando questo concetto a livelli di popolariD mai raggiunti prima.Tutta la storia della psicoanalisi corrisponde a un tentativo di definire una teoria dellamente fondata sull' inconscio. La psicoanalisi d la teoria dell' inconscio su cui si fond:rI'approccio psicoterapeutico che ha avuto I'awio proprio dal lavoro di Freud, forse ilprimo ad accorger.si, tra I'altro. che I'inconscio d incapace di produrre Eiudizi, di attri-buire valori, di riconoscere il bene o il male e anche di qualsiasi moralith. Per Freudtutti i disturbi o patologie mentali erano da ricercarsi in disturbi o conflitti nella rela-zione dell'Uomo con il sesso e con la propria sessualitd. Per Jur-rgi, invece, era da ricer-carsi in disturbi e conflitti nell'espressione spirituale di se stessi e della Realtir. Ivla l;rspiritualitit d I'espressione della relazione del tutto (e dell'Uomo) con il tutto, la visionespirituale della realh di Jung b allora forse quella che lo ha portato anche alla defini-zione del concetto di inconscio collettivo.

Io credo che la ragione sia nella combinazione, piuttosto che nella contrappo.si-zione, delle rispettive visioni di Freud e Jung. sessualitd intesa come espressionecostruttiva libera e felice della propria energia sessuale e spiritualiti intesa comeespressione costruttiva e felice della propria capacitl di amare con la propria potenzacreatrice e divina. Tutti i conflitti dell'Uomo, con se stesso, con gli altri e con la Realtapotrebbero allora derivare dalla profonda confusione generata sia dalle credenze pro-dotte dalla repressione sessuale sia da quelle prodotte dalla razional izzazione della spi-ritualiti. Religioni nate e sviluppatesi in diversi contesti sociali, periodi storici e areegeografiche, un tempo isolate fra loro, hanno prodotto differenti interpretazion i razic>nali della spiritualita che sono state sottoposte/imposte agli uomini come credenzecon carattere di verih. La razionalizzazione della spiritualiti ha tolto all 'Uomo Ia suapotenza divina per cr.,ncentrarla nell' immagine, esterna a lui, di un essere superiore,capace di creare ma anche di giudicare, di premiare o punire I'uomo in base a leggiapparentemente amorevoli ma che sembrano essere state interpretate al fine di ren-dere I'uomo incapace di accorgersi della sua natura divina. Limmagiine di un Dio supe-riore ed esteruo all 'Uomo ha permesso alle Chiese e ai suoi portavoci "esclusivisti" diottenere un enorme potere sugli altri uomini. A seguito delle migrazioni e dell'evciltr-

LA MENTE D.l52

czione tecnologica, che ha permesso lo sviluppo di reti di comunicazioni (soprattutto

Internet e televisione), uomini residenti in diverse aree geografiche caratterizzate da

diverse credenze sono entrati in contatto tra loro. Le loro credenze - e quelle che piit

sono state saldamente associate al concetto di veriD sono per taluni proprio quelle

religiose - si sono potute confrontare producendo inevitabil i contrapposizioni,

creando una grande confusione ma anche profondi confl itt i , soprattutto derivanti

dalle diverse interpretazioni relative ai concetti di bene, di male e di punizione a cui

I'u6mo veramente spirituale sa invece accedere e attribuire significati costruttivi spon-

taneamente, indipendentemente dai precetti di qualsiasi Religione.

Per evitare associazioni con i concetti junghiani o freudiani di conscio e inconscio, hopreferito utilizzare i termini mente consapeuole per indicare quella di cui ci si accorge

consapevolm ente e mente inconsupeuole per quella di cui si d incapaci di accorgersi

consapevolmente. Il funzionamento della mente b caratterizzato da due livelli fonda-

mentali di attivit i: quella conscia o consapevole e quella inconscia o inconsapevole.

Anche le informazioni a cui i due l ivell i di attivit?r accedono per poter produrre qual-

siasi reazione fisiologica, emotiva e di pensiero sono descrivibili da due livelli:le infor-

maz ioni cctnsapeu o I i e quelle inconsapett o I i.Ora vediamo due esempi di mente e informazioni consapevoli e mente e informa-

zioni inconsapevoli.Se una persona che sa di conoscere la l ingua inglese incontra un americano, potri

parlare consapevolmente con lui in inglese uti l izzando le informazioni relative alla l in-gua inEilese di cui d consapevole. Mente e informazioni in questo caso sono consape-

vol i .Se una persona, ignara di come la sua mente produce emozioni, incontra un estra-

neo e prova da subito una sensazione negativa, viene probabilmente portata dalla sua

mente consapevole a cercare di capire razionalmente che cosa c'd in lui di "sbagliato",

se questa prima ricerca risultasse vana inizierebbe allora a comportarsi con lui in un

rnodo da portarlo a dire o fare qualcosa di "sbagliato". Ma la sua mente inconsapevolegrotrebbe aver prodotto quella sensazione nepiativa solo perchd quell 'estraneo indossa

IO SCELCO IO VOGLIO IO SONO54

cuna camicia dello stesso colore di quella che vent'anni prima indossava, quandoandava alle scuole elementari, un suo compagno di classe antipatico, che la insultavae la picchiava... In questo caso la mente consapevole cerca motivazioni inesistenti pergiustif icare un'emozione che deriva da sue associazioni mentali inconsapevoli pro-dotte nel suo passato.

La mente inconsapevole accede autonomamente e automaticamente alle informa-zioni memorizzate nella sua memoria inconsapevole attraverso semplici associazionie presenta i l r isultato alla mente consapevole nella forma di emozioni, combinazioni disostanze chimiche in grado di produrre effetti fisiologici zu tutto il corpo. In un adultoqualsiasi giudizio mentale consapevole d comunque l 'effetto delle sue emozioni e sen-sazioni che derivano dalle associazioni che la sua mente ha percorso partendo da cidha percepito o pensato nel presente e cid che hamemorizzato nel passato, che d nellasua memoria inconsapevole. Le emozioni sono quindi I ' interfaccia tra la mente incon-sapevole e la mente consapevole e possono permettere di accorgersi di quali credenzesiano presenti nella propria memoria inconsapevole. Riuscire ad accorgersi di qualipossano essere apre alla meravigliosa possibiliti di cambiarle, d fondamentale riuscirea farlo perchd le informazioni presenti nella propria memoria inconsapevole sonoprioritarie rispetto a quelle percepite o prodotte nel presente perchd nella mente sonoassociate ad esperienze gi) vissute nelle quali si d riusciti a soprawivere.

E soprattutto per questo motivo che d importante riuscire a "riempire la propriamente" anche di informazioni e credenze felici, relative a esperienze felici, anche se,almeno inizialmente, sono solo immaginate.

La mente funziona attraverso associazioni; i giudizi della mente consapevole sonol'effetto delle emozioni derivate da associazioni prodotte dalla mente inconsapevole.Un meccanismo sorprendentemente semplice ma molto efficiente quando si hanno adisposizione tantissime informazioni.

La mente di un bambino d piir portata ad accettare che a giudicare la Realh, la suamemoria ha molte meno informazioni rispetto a quella di un adulto e le nuove infor-mazioni vengono acquisite direttamente, senza filtri derivati da modelli mentali (chevedremo in seguito). La sua mente d aperta e propensa ad acquisire anche piir infor-

LAMENTE CD

6 cMetaforicamente D come se un topolino che vive sudi essere lui a guidarlo.

nazioni gi) associate tra loro come interi modell i di comportamento. Per un bambino

lr,restcl d un vantaggio enorme: poter osservare il comportamento di esseri umani vivi.rcr imparare rapidamente da essi come soprawivere nello stesso ambiente.

l 'er chi ambisce a qualcosa di piir della semplice soprawivenza efficiente, viverelclicemente per esempio, questa modalitd di funzionamento della mente pud avererffetti devastanti. Se da piccoli chi si ossen,a b vivo ma infelice, i l comportamento chesi acquisir) sari efficace per soprawivere ma in modo infelice. Nessuno si accorge dirssere o di essere stato nella sostanza una "fotocopia" di coloro che ha iniziato adosservare da appena nato in poi, perch6 la sua mente consapevole se lo e dimenticato,rra la sua mente inconsapevole se ne ricorda, eccome! Dopo avere imparato da chi cista intorno a soprawivere efficientemente, si dovrebbe, da subito o al piir presto, ini-ziare anche a produrre autonomamente nuove informazioni uti l izzando la propriairnmaginazione in modo felice. Ma nessuno ci insegna a farlo, sembra anzi che ogni[enitore tenda spontaneamente a volere, nei propri f igli, delle fotocopie di se stessoche confermino e diano una continuih alla sua visione della realD. alle sue cred,enzedate per vere e piiuste. Ma d inuti le preoccuparsi, puoi iniziare a cambiare, a produrrer-rna tua visione felice della Realti in qualsiasi momento, andando avanti con la letturascciprirai quanto d facile...

Mentre la mente consapevole di un adultoelabora e interpreta attraverso associazioni almassimo poche decine di informazioni alsecondo, la mente inconsapevole ne processadecine di mil ioni. Anche se si tratta perlopiir distimoli e informazioni ambientali, la differenzad sconvolgente. Significa in buona sostanzache le emozioni che ognuno prova e i giudiziche produce quando vive. pensa, sogna oimmagina una qualsiasi esperienza dipendonoper circa i l 99,999998 %o da informazioni di cuib inconsanevole.

IO SCELCO IO VOGLIO IO SONO

un transatlantico fosse convinto

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LA MENTE

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.ffi5( i

oE molto importante sapere che la quantit) di informazioni inconsapevoli a cui la

mente inconsapevole accede o pub potenzialmente accedere d immensamente supe-

riore a quelle a cui la mente consapevole riesce ad accedere'

Indipendentemente ciai risultati - piir o meno noti e a cui o$nuno pud credere o no -

di esperienze di trance, ipnosi regressiva, percezioni extrasensoriali o chiaroveggenza,

si pud ritenere che ognuno di noi possa potenzialmente accedere sia a tutte le irrfor-

mazioni con cui si d, in qualsiasi modo, confrontato in tutta la propria esistenza firr da

prima della nascita, sia a qualunque inf<-rrmazione esistente, presente in tutta la Realtit

manit'esta 6 nella sua trama invisibile. In questo caso si tratta di intuizioni. La mente

umana pud potenzialmente avere accesso a qualunque informazione presente in tutta

la RealD anche senza accedere alla propria memoria. Questa d un'opportuniti che, se

accettata, sviluppata e sfruttata, pud portare qualsiasi uomo a interpretare e vivere in

modo completamente diverso la Realt), molto pii felicemente di quanto abbia mai

saprrto fare.

IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO58

o

Sembra, lo vedremo, che anche un singolo fotone, elettrone o atomo possa averedirettamente accesso a tutte le informazioni che caratterizzano la Realtd in cui si stamanifestando. In fisica quantistica questo aspetto e stato ipotizzato e definito, seppurcon ampiezza piir l imitata, con i l termine "variabil i nascoste".

Le tue YeritAl-a nostra mente acquisisce continuamente informazioni dall 'ambiente e da se stessa.Lo fa naturalmente e in modo per lopiu inconsapevole. Tutto quel lo che r iuscianroattraverso i sensi a percepire dall 'esterno o che prclduciamo dentro noi stessi pensandoviene memorizzato grazie a una semplice operazione capace di rinforzare vecchieassociazioni o crearne di nuove: I 'addizione. Possono essere anche infclrmazioni molto

t,A MENTE 59

c cdiverse tra loro: concetti, nomi, giudizi, emozioni, sensazioni. numeri, valori. espres-

sioni, forme, colori, odori, giudizi, suoni ecc. Se studiamo una lingua straniera, per

esempio, dovremo far nostre informazioni che ci dovremo ricordare consapevolmente,

dovremo per questo memorizzarle stabilmente nella nostra memoria consapevole.

Gatto irr inglese si scrive cat e si pronuncia chet. Alla parola gatto in italiano verra

mentalmente a-ssociata la sua traduzione scritta e la sua pronuncia in inglese ma nella

memoria inconsapevole vengono comunque registrate anche tutte le informazioni

relative alla parola Eiatto con cui ci si d confrontati nella propria esistenza. Quelle deri-

vate da tutte le proprie esperienze di interazioni con gatti, con le relative informazioni

sensoriali, ma anche quelle derivate dalle esperienze immagiinate o sognate in cui sono

stati presenti dei gatti.

Qualunque sia i l soggetto, qualunque sia la sua motivazione - studiare una linEiua,

.soprawivere, vivere, lavorare, amare, essere felici ecc. - fra tutte le informazioni

memorizzate inconsapevolmente la mente deduce, autonomanrente, quelle che soncr

le proprie Veritd. Questo d forse uno degli aspetti piir deiicati di tutto il funzionamento

della mente. Relativamente a un gatto, se [a propria prima esperienza, avvenuta

magari in un particr-rlare contesto, d stata quella di essere stati graffiati o morsi da uno

di essi e da allora si d iniziato a pensare che i gatti sono cattivi (e si d magari evitato, per

questo, cli interagire nuovamente con loro in contesti diversi e avere I 'opportuniti di

poter cambiare idea), la propria verit ir sarh che i gatti sono cattivi e tutta la propria vita

sara allora condizionata da tale verit) soggettiva. Questo vale per qualsiasi cosa con cui

si pud interagire realmente o con I ' imma$inazione.La mente memorizza informaziclni per poter accedere ad esse quando le possono

servire. Per farlo usa semplici regole basate unicamente su associazioni tra informa-

zior-ri.Leemozioni che ognuno prova vivendo o pensando a qualsiasi cosa sono ['effetto

di queste associazioni inconsapevoli che vengono ripercorse nella propria mente. Dalle

emgzioni derivano pr-ri i propri pensieri, giudizi e azioni che a loro volta producono

altre informazioni che la mente tnemorizza e su cui produce altre associazioni in un

cic lo cont inuo che dura tut ta la v i ta. A vol te la mente percorre, ut i l izza sempre le

n-redesinte associazioni tra ie stesse - o simili -- informaziotri, a volte si percepiscuno o

IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

si pensano cose nuove che producono nuove associazioni.l i in quest'ult imo caso clrt 'la mente dell 'essere umano pub cambiare ed evolvere.

Nonostante le regole che la mente utl l izza per percepire, selezionare, ntemorizz;rrt 'e accedere alle proprie informazioni siano estremamente semplici, si sono rivelate el' l ' icacissime quando il f ine d la sola soprawivenza. Ma se si d ignari di come la propriamente funziona e si subisce soltanto questo suo fur-rzionamento, d molto facile ritro-varsi a vivere intelicemente. Sono proprio queste semplici regole che possono portartuna persona a credere che concetti falsi, inopportuni o semplicemente obsoleti sianoinvece verit) assolute che devono essere accettate da tutti. Questo espone al grandcrischio di soprawivere si in modo efficiente ma tristemente, rendendo la propria vitae quefla delfe persone con cui si ha a che fare un calvario caralleyizzato da iraintendi-menti, malintesi e conflitt i , senza un'apparente via di uscita.

Pub sembrare sconcertante, ma quello che per la mente D piir importante perarrivarc ad atMbuire a un'informuione caraftere di Veritd D tuft'altro che il suocontenuto: 0 solo la faciliti con cui riesce a recuperarla dalla sua memoria. Lafacilith di recupero dipende solo dal numero di associazioni mentali, di connes-sioni sinaptiche che portano a essa, queste dipendono unicamente da quantevolte si D confrontata con essa. Che sia stata vissuta, letta, ascoltata, pensata,immagiinata o sognata 0 indifferente. Quante piir volte un'informazione si ! pre-sentata nella proptia mente, tanto maggiorc i il numero di associazioni menta-li che sono state prodotte e che possono ricondune a essa e tanto piir quell'in-formazione sarir considerata dalla propria mente una veriti assoluta.

E importante sapere che qualsiasi giudizio la propria mente possa esprimere riguardoqualsiasi cosa - che sia bella o brutta, vera o falsa, giiusta o ingiusta, piacevole o dolo-rosa, reale o irreale ecc. - d solo una propria personale ipotesi basata su approssima-zioni, D per questo che pud anche essere completamente sbagliata o semplicementeirradeSuata o inopportuna in relazione al presente che si vive e al futuro che si vuole

IAMENTE 6l60

c ovivere. Ogni giudizio d solo una vaga ipotesi, incapace di descrivere in modo obiettivo

cid che viene giudicato perchd la mente, per produrre €iudizi, utl l izza le proprie cre-

denze e le proprie verith (che si d costruite nel proprio passato e per questo sono for-

temente soggettive). B diff ici le che un uomo riesca a mettere in dubbio i propri giu-

dizi sia perche dovrebbe, prima di tutto, accor$ersi di quali siano le proprie verita e

riuscire a considerare anche verit i alternative o, magari, piir realistiche, sia perchti

ognuno rit iene, erroneamente, che le emozioni che prova quando si confronta, pensa

e giudica qualcosa siano causate da cid che sta giudicando piuttosto che, come

awiene, solo dalla propria merrte.

Affinche una qualsiasi cosa, idea, concetto, persolla possa essere giudicata, deve essere

associata a proprie infbrmazioni memorizzate in precedenza. Lassociazion e si realizza

sempl icemente r iperccrrrendo i propr i percorsi rnental i che hanno piu connessioni

sinaptiche a cui sono anche associate le reazioni biochimiche che vengono percepite

come emozioni. t jesito delle proprie associazioni mentali inconsapevoli si manifesta

alla melte consapevole nella forma di emozioni. Oltre al cervello, anche ogni cellula

del nostro corpo prowista di codice Sienetico produce sostanze, i neuropeptidi, asso-

ciate ad emoziorri. Quando una cellula riceve stimolazioni esterne che corrispondono

a elementi specifici del proprio codice genetico, ri lascia le relative sostanze che condi-

zionano le emozioni che vengono provate. I l concetto a me molto caro di felicith

secondo il quate una persona d felice quando vive esperienze in sirrtonia con la sua

natura vale anche per ogni cellula del suo corpo. Chi riesce a far vivere ai tri l ioni delle

cellule del suo corpo esperienze che rispettino la loro natura, anche solo, per esenlpio.

con uno sti le {i vita sano, pub essere naturalmente pii felice di chi invece fa vivere al

suo corpo esperienze contrarie alla sua natura. Ogni propria emozione, corne la feli-

cita, I 'entusiasmo o la paura, corrisponde a un proprio profi lo biochimico, una sorta

di cocktail di sostanze chimiche verso le quali una persona puo anche sviluppare una

li irma di dipendenza. La paura, per esempio, d l 'effetto di un profi lo biochirnico carat-

Icrizztrto da sostanze che sol'lo anche stimolanti e anestetizzanti perch6 preparano e

predispongono il corpo all 'attacco o alla fuga. Ma se cid di cui si ha paura d solo frutto

IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

della propria irnmaginazione, uti l izzata magari e inconsapevolmente apposta in nrodrrpessimistico, senza che vi sia alcuna reale minaccia (come una belva o nemico feroce)e si e irr contesti sociali e arnbientali che sugseriscono di evitare di attaccare o scap-pare fisicamente, quelle sostanze chimiche anzich6, essere uti l izzate e metabolizzaterirrrangiono in circolo, anche per molto tenrpo, e possono portare all 'assuefazione. Inquesto caso una persona potr) allora incominciare, e continuare a farlo inconsapevol-n.rente apl.rosta. a produrre pensieri e situazioni confl ittuali che provocano in lei paurasolo per far produrre al suo corpo le sostarrze chimiche alle quali si d assuefatta. Chi sid abituato a vivere in un clima di paura pud prodr,rrre continuamente conflitt i solo pervivere le stesse sensazioni a cui si E abituatoiassuefatto, senza rra5lari riuscire ad accor-gersi che i l c l ima del la Real t i in cui v ive e cambiato o e profondanrente diverso dacluello a cui t 'ra abituato/a.ssuefatto e, soprattutto. che potrehhe camhiare in qualsiasimomento i l suo approccio mentale vers(, la I lealti\.

l-a mente puir tnentorizzare e utilizzare anche infi-rrmazioni nuove. assenti dalle prclprienrcmorie. Quais iasi informazione, anche se si e incapacr di g iudicar la perchd nuo\: ; I ,viene comunque menrorizzata nella propria mente inconsapevole attraverso a.ssocirzio-ni in grado di produrre emozioni, ma la mente di un adulto pui porre dei f i l tr i quarrdotali iniormazioni arrivano dall 'esterno. Qualsiasi giudizio lxrtri comunque arn"errire sol<rsrrccessivamente alla memorizzazione di un'infirrrnazione perche questa dovra comlln-que essere prirna stata in qr.ralche modo associata ad altre infcrrrrrazioni ricarrate nragarida altri pensieri, esperienze, fantasie, sogni, intuizioni, e per questo presenti in merno-r ia. La r lente di un bambino. inrrece. accetta molto faci lmente nuove informazioni ,senza fi l tr i, anche consapevolmente, anche se e incapace di giudicarle proprio perche.anche frazie ad esse, si crea le basi mentali dei giudizi che pror.ltrrr) in tuturo. La nrenteconsapevole di un adulto puir f i l trare o rif iutare a priori infrirmazioni nuove llrovenientidall 'esterno di se. Lo fa in gienere quando la sua mente ha prodotto un sufficiente nurre-ro di prel;unte verita, considerate assolutc (anche se sbagliate o l inri lanti), ma che si sonocomunque rivelate uti l i a soprawivere. La mente inconsapevole, invece, acquisisce qual-s iasi inf<rrnrazione senza giudicar la perche 0 incapace di d ist inguere t ra informaziorr i

LA MENTE 6362

c @

vere o false, reali o astratte, lo fard solo la mente consapevole con le associazioni succes-

sive e unicamente sulla base della facilita con cui potrh recuperarle.

Vi b un altro aspetto che pub apparire sconcertante: la mente, oltre a essere

incapace di riconoscere a priod se un'informazione D vera o falsa, D anche

incapace di distinguere se tale informazione i ricavata dalla Realti' da espe'

rienz,e vissute o se b "irreale" perch6 solo imma$inata, pensata o so$nata. Per

la mente un'informazione e un'informazione e basta, saranno le Sue aSSocia-

zioni con altre informazioni giit proprie a farle in seguito ed eventualmente

attribuire significati e valori. Ma$$iore E il numero di volte in cui la mente si

confronta con un'informazione, qualunque essa sia e qualunque ne sia la fonte,

maggiore d la quantitd di associazioni mentali che produrrir e quindi la faciliti

con cui quelf informazione potri essere Successivamente recuperata.

E h sola facilith con cui un'informazione pud essere consapevolmente o

inconsapevolmente rrcupenta dalla memoria che porta la mente ad attribuirle

automaticamente carattere di Verith. Semplicemente, piir la mente si con-

fronta con un'informazione, pii la ritiene vera, indipendentemcnte dal suo

contenuto. Un'informazione falsa ma facilmente accessibile d considerata "piir

vera" di qualsiasi altra informazione meno accessibile, anche se molto piit rea-

listica della prima. Se un'informazione d realistica ma nuova e per questo

assente dalla propria memoria, oppure se produce associazioni in contrasto con

quelle di altre informazioni simili e facilmente accessibili (quindi ritenute

vere), verrir comunque acquisita inconsciamente ma resterir inutilizzabile per-

ch6 rifiutata o considerata falsa. E questo il motivo per cui le persone adulte

hanno in genere una grande difficolti ad accettare cambiamenti: la loro mente

rifiuta a piiori qualunque informazione nuova se in contrasto con le informa-

zioni che ha gii in s6. Pud cosi soprawivere si in modo efficiente, ma con

grandi difficolti a vivere felicemente, a cambiare, ad adattarsi dinamicamente

il presente e ai cambiamenti del suo corpo e della Realti, ad evolvere.

IO SCELGO IO VOCLIO IO SONO

LE MALATTIESI CURANO SOLOCON I FARMACI

IA MENTE 6564

SI CURANO SOLO

SAr cHE euEsrAE'FANTASTICA

E'UN FARMACO?-

ALLORA E' UN'IDIOZIA,ASSOLUTAMENTE INEFFI.C ACE,CHI CREDE CHE FUNZIONI

E'SOLO UNO STUPIDOSU66ESTIONABILEI

ot ln nrecl ico o un infegnere che per anni ha ascol tato, studiato, r ipetuto a se stesso,pt , r rs i r to i r r l i r r rnazior-r i a cui la sua mente ha profressivamente at t r ibui to inconsapc-volrrit 'nte carattere di verit ir, potrh al 'ere grandi diff icolt i, una volta i inito i l percorso

tl i str-rdio, ad accettare o anche a solcl prendere in considerazione qualsiasi nuova intbr-rrrirzione diversa o in contrastcl con quelle che ha rxemorizzato in precedenza e dive-rrLrtr le .sue rrer i t i . Questo vale per qualunque professione e per qualunque uomo, qr la l -

silsi cosa faccia.

to scl i l .G() Io vOcl . l0 lo soN()

L'UNIVERSOTENDE AL

cAos

L'UNIVER

5AI CHE L'UNIVERSO E' UN PROCE5SOIN CONTINUA E IRREVERSIBILE

QUESTA E'UN'IDIOZIIVA DI ALCUN FONDAMENTO..

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oLa proprietd della mente umana di poter attribuire carattere di veriD a qualunqueinformazione, anche se superata da altre piir adatte al presente, anche se falsa o incon-sistente, pud essere abilmente sfruttata per produrre condizionamenti e manipola-zioni individuali o di massa, promuovere consumi o condizionare comportamenti. Maquesta proprieti della mente d anche quella che pud portare con facil i t) una persona avivere in modo inlelice (pur soprawivendo efficientemente); cid awiene, in partico-lare, quando nonostante i l suo corpo e la sua Realtd esterna siano cambiate, la suamente rimane "ancorata" sempre alle stesse credenze, divenute progressivamentesempre pii i inopportune o obsolete. Riuscire a sopra'uvivere d gii un grande successo,rla per vivere felicemente I 'essere umano deve, oggi piu che mai, considerando i rapidicambiamenti esterni, fare un piccolo sforzo, volto innanzi tutto a una gestionecostruttiva, dinamica ed evolutiva delle proprie credenze, al loro costante rinnova-mento e adeguamento alla Realtd nel presente. Vedremo in sepiuito come fare, b moltofaci le. . .

La mente di molte persone, una volta che ha costruito una propria "solida" base di cre-denze che uti l izza in continuazione (per quanto soggettive, errate o distruttive pos-sano essere), arriva a considerarle verih assolute einizia allora a trascorrere tutto i lresto della sua vita solo in funzione di esse, accettando altre informazioni solo se equando confermano tali verith e rif iutando a priori tutte quelle che possono negarle e- questo d I 'aspetto piir grave - cercando di imporle agli altri, giudicandoli solo per direloro che sbagliano se si rifiutano di farlo. Sono soggetti "pesanti" con cui d particolar-mente impeginativo avere a che fare sia perchd sono incapaci di aprirsi a un dialogocostruttivo, sia perch6 rif iutano a priori qualsiasi cambiamento nel loro modo di pen-sare e interpretare la Realh. Creano sempre conflitt i e fanno perdere tempo perchd sipud parlare e proporre loro qualunque nuova arpiomentazione senza poter mai arri-vare a nulla di diverso da quelle che sono le loro credenze/veritd: verranno tutte sem-pre e comunque rif iutate a priori.

Sono persone che quando fanno qualsiasi domanda formulano contemporanea-rnente, nella loro mente, anche la relativa risposta "giusta", l 'unica che bisogner) dare

I,A MENTE 67

loro affinchi possano accettarla, ediverso dovra, molto probabilmente,a fargli cambiare risposta.

cse I ' inter locutore dovesse r isponderesubire una lunfa e inuti le discussione

irr modirvolta solo

('retlenzt'lulse o lirrtilunti clr lunntt assuttto il utruttere di rcrila pnxluttno nxttlelli metttulit'ht, liltrano Iu pert'ezione sensriala, limitailo e tliskrct'ndo ciit t'lte uietta t,i.sto ull'e.stemo

tli se a rcnfermu delle pnryrie rcri|a.

Nla, oltre agli inevitabil i corrtl i tt i che derivano dal (atto che persone diverse hanrro cre-denze/rrerit) differenti. questo nreccanisrro rrentale inconsapevole pud anche farlrrnnralare. LIna patologia come I'anoressia, per esempio, deriva dal fatto che la menteincor.t.sapevole pub arrir, 'are ad attribuire carattere di verita a un'informazirinc f;rlsa ortrale associata e autodistruttiva che e stata ripetuta mentalmente a se stessi, ancl're

IO SCEI,GO IO \OCI,IO IO.SONO6fl

o

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solo pensando, innumerevoli volte. Ogni credenzalverit i distorce la percezione sia dis6 sia della ttealti. I l processo mentale potrebbe essere i l seguente: una persona iniziaa ricevere dall 'esterno informazioni tra [e quali vi sono "magro", "grasso", "bello","brutto"; la sua mente crea quindi le prime associazioni mentali "magro" e "bello","grasso" e "brutto", da cui derivano le successive associazioni:

"+ sono magro" <+ "+ sono bello""+ sono magro" <> "+ solro attraente", ecc.

Nello schema.sono ropprese,ttaliTtossibili percorsi associatitti nei rluuli lu relazioneGRqSSL/l = BRUTTA ha assunto caruttere di teriti producerulo un pericoloso circolo tiziostl

con distctrsfutne ttella percezione della reultti. Il concetto RELLA i raguiunuibile ed associabilea sd solo Dussando attrat)erso il concetto fu|AOPt..

LA MENTE 69

@A questo punto una persona pub iniziare a pensare ripercorrendo le relative associa-zioni in vari contesti: giuardando la televisione, leggendo giornali, confrontandosi conaltri ma soprattutto facendolo spontaneamente e autonomamente. I suoi pensieri pos-sono divenire ricorrenti e ossessivi e produrre irnmagini mentali che ripercorrono dicontinuo sempre le stesse associazioni rinforzandole ogini volta con altre connessionisinaptiche. Propiressivamente quelle associazioni assumono carattere di verit ir assolutaed entrano a far parte dei propri modell i mentali che a lclro volta distorceranno e fl[-treranno sempre piir anche la percezione della Realtir. Un rnodello mentale pudriorientare la percezione sensoriale e fi l trare a priori qualsiasi informazione contrariaalla propria verit i e lasciirre passare solo quelle che la confernrano, rinforzandola ognivolta. In questi casi la mente entra in un circolo vizioso in cui la percezione distortadella Realtd rafforza la causa della distorsione stessa. Per uscirne si dovrebbero pro-durre nuove associazioni tra informazioni relative alla stessa tematica ma con conte-nuti diversi, i concetti "magro" e "grasso" vanno assolutamente evitati, r ipetendo a sestessi nuove affermazioni (che ci .si creda o meno d ininfluente) basate su nuove asso-ciazioni, evitando la negazione di cid che E gii considerato veritd. Nuove informazionie nuove as.sociazioni che possano progressivamente far perdere la priorit) alle asso-ciazioni mentali precedenti, r iducendo cosi la facil i t i mentale con cui possono esserepercorse, grazie a nuovi percorsi associativi alternativi, pii sani e realistici. Per esem-pio, per Ltnaragazza in etb fertile:

"felice" e "bella""felice" <+ "attraente""felice" <+ "amabile""corpo sano" <+ "felice"

"corpo sano" <+ "essere ferti l i""ho le mestruazioni" <> "sono fertile"

da cui: "+ sono felice" <+ "+ sono bella"da cui: "+ sono felice" e "+ sono attraente"da cui: "+ sono felice" <+ "+ sono amabile"da cui: "+ sono sana" e "+ sono felice.amabile. attraente e bella"

IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO70

oUna volta prodotte le nuove associazioni nrentali, i propri pensieri potranno pcrcorrerle:

"ho le mestruazioni" <) "sono ferti le" <+ "sono sana" <> "sono felice" <+ "solto

attraente" <> "sono amabile" e "sono bella".

e produrre rlotiv:izioni volte a ricercare di avere un corpo sano e terti le piutto.sto chcsolo ma$ro.

Nello schema sulo roppresentati possibili percorsi associotiui grazie ui quali

il sntcetlo Blll,LtI pui essere ra1tliutto anche ultrauerso percorsi e possibilita utilizzandor-ome "cltiaue" un cottcetto secutdario (auere le mestt'uazitni) in-so-spettabile e ilel tuttoscr.tlleqato ai concetti IIRIITTA e GRASSA che permette inoltre di far perdere il carattere

di ueritd alla relazione MAGRA = llELLA.

I-A MENTE 7l

@l l lrrtto che le donne anoressiche softrano di amenorrea (la percentuale di grasso cor-porco troppo bassa fa si che il corpo stesso si rifiuti di dover affrontare una gravidanza

che. in tali condizioni f isiche, b ritenuta dal corpo a rischio) pud essere sfruttato favo-rev<llmente per produrre nuove associazioni mentali sane e costruttive ponendo, anzi-chd nel ridurre i l peso corporeo, nel tornare ad avere mestruazioni Ia condizione per

e.ssere bella, attraente, sana e felice. Questo d solo un esempio.

MemorieSe il valore che la mente attribuisce alle informazioni che memorizza d indipendentedai loro contenuti ma dipende unicamente dal numero di associazioni mentali cheportano ad esse e frazie alle quali potrd recuperarle, quanto pii un'informazione istata ascoltata, detta, pensata o utilizzata, tanto pii sarh inconsciamente ritenutavera, a prescindere dai suoi contenuti.

La mente inconsapevole memorizza tutto, indipendentemente dal numero di volteche si confronta con la stessa informazione e anche dal fatto che quella informazionesia stata ascoltata e vissuta, o solo immaginata, pensata o sognata. Quello che cambiad la quantit i di associazioni mentali, di connessioni sinaptiche e quindi la facil ih direcupero. In che cosa si traduce tutto questo nelle esperienze di vita quotidiana? Se aun bambino viene ripetuta pii volte ['affermazione"sei un ignorunte", nella sua mentequell'informazione verr) memorizzata grazie a tutte Ie as.sociazioni relative al conte-sto (colori, suoni. odori, emozioni. espressioni ecc.) che potranno permettere allamente di recuperarla successivamente. Maggiore d i l numero di ripetizioni. magpiioree i l numero di associazioni mentali che ne derivano, maggiore sari la facit it ir con cuipotra essere recuperata da cui I 'attribuzione inconsapevole di carattere di verita. E evi-dente che .se un bambino ha nella sua mente una tale informazione, consideratairrconsapevolmente verit), avri molte diff icolth a vivere qualunque esperienza che lastcssa mente pud avere associato al dover essere intell igenti...

I)ire e rinetere a un bambino l'affermazione"sei un i(moronte" ha inoltre un effetto

IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO72

cdiverso che dirlo e ripeterlo a un adulto. Alla mente del primo possono essere sufficientipoche ripetizioni perchd essa le attribuisca carattere di veriti, alla mente di un adulto nepossono servire molte di pii, in relazione al numero di informazioni che ha gia memo-rizzato e che possono essere state associate ad altre infornrazioni con contenuti diversi.

Se qualcuno dice a un barnbino che b brutto e stupido due volte ar giorno e che dbello e intell igente dieci volte al giorno, assumer) carattere di verit i la seconda affer-mazione.

Se a un adulto, in tutta la sua vita, d stato detto 10.000 volte che E brutto e stupi<Joe 9000 volte che i bello e intell igente, assumer) carattere di verit) la prima afferma-zione. Ma se lo stesso adulto ha anche pensato 2000 volte di essere bello e intell igente,sar) la seconda affermazione ad assumere per la sua mente carattere di veriD. Ma dquello che chiunque pensa e ripete a se stesso di se stesso o della Realta che puo pro-durre le piir grandi clifferenze, anche in persone a cui altri potrebbero arrer detto cosediverse un gran numero di volte: quello clre d soprattutto importante d cio che ognunopensa. Questr-r aspetto della mente d estremamente delicato ma, se sfruttato consape-volmente e vantapigiosamente, d anche un potentissimo strumento c<tn cui poter evol-vere nella Gioia perche pud permettere a chiunque di costruirsi o ricostruirsi propriecredenze/verit2r senza dover -sempre cercare I'approvazior-re degli altri. Senza dipendereda nessun altro. Dalle proprie credenzelverit i nel presente dipendono le propne emo-zioni, i propri giudizi e pensieri, ma anche le esperienze che si vivono e come le si vive.

Ii in.stein sosteneva che, piuttosto che la conoscenza, d I ' immaginazione ad al'erel'alore. La conoscenza ha molto meno valore dell ' immaginazione propricl per quantoappena detto, ma pud anche rendere stupidi e l imitati. Succede quando si arriva a rite-ncre verita solo Ie informazioni ricevute da altri nel proprio passato. Si puo irrfattidivenire incapaci di accettare nuove informazioni solo perchd sono diverse da quelleche si hanno gi) e che si ritengono verit i. E anche per questo motivo che far cambiarequalsiasi idea a una persona anziana d in genere molto piir diff ici le che farla cambiarea un bambino. E soprattutto la maggiore difficoltir ad accettare cambiamenti nelle nro-prie credenze che fa diventare "anziana" Lrna Dersona.

IA MENTE 73

6 oI confl itt i nascono sia quandcl una persona cerca consapevolmente di credere in

qualcosa che d contrario a que[[o che la sua mente inconsapevole rit iene verita - que-sti sono contlitt i interiori - sia quando una persona cerca di imporre le proprie verit)ad un'altra persona che ha invece altre verit).

Se una persona dice a se stessa di essere una brava persona ma la veritd della suarnente d che e "cat t iva", le sue emozioni , isuoi g iudiz i . isuoi pensier i , i l suo cornpor-tamento e le sue esper ienze di v i ta saranno comunque relat ive a quel lo che la suamente incor-rsapevole ritierre vero. E li che bisogna sapere interr,renire.

IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

Ripetere e negareSe a un individuo viene ripetuta per 100 volte una stessa affermazione da un'unicafonte (la stessa persona, lo stesso messaggio pubbticitario ecc.) o da 100 fonti di infor-mazione differenti (diverse persone, diversi messaggi ecc.), si ottengiono gli stessirisultati. Per la mente inconsapevole, pii che da quante per.sone o messagsi diversiarriva una stessa informaztone, d importante quante volte viene ripetuta.

Poichd I 'unica opet'azione aritntetica che la mente inconsapevole d in grado di fare d I 'ad-dizione, d incapace di riconoscere l 'ar'r 'erbio di negazione "non".Dire a una persona "runon sei ignorante", oppure "ryn 0 uero clrc sei ignorunte" per la sua mente inconsape-vcrle equivale a dire "sei ignorunte" , "0 uero che sei ignoruLrle ", questo anche indipen-dentemente dal fatto cl-re quella associaziorre abbia gih as-sunto carattere di veriti.

i,A MENTE74 t3

NON FARE IL CATTIVo !

NON oTSoBBEDIRE !

FARE IL CATTTVO I._ DISOBBEDrRFt. ,

c 6Negare un qualsiasi concetto o associazione ha per la mente inconsapevole

lo stesso effetto che confermarlo.

Lassociazione mentale b tra il concetto "io sono" e"ignorante". il cervello 0 incapacedi eliminare, una volta prodotta, quell'associazione e I'awerbio "non", oltre a esseredel tutto inefficace e inutile per cercare di eliminare quell'associazione (la mente safare solo addizioni, sa solo apigiiunEiere conne.ssioni sinaptiche), facendo ripercorrerealla mente inconsapevole I'associazione tra iconcetti "io sono" e"ignctrante" la rin-torza ulteriormente aggiungendo una nuova connessione. Se un percorso associativotra un primo e un secondo concetto ha maggiori connessioni rispetto a un percorsoassociativ<-r tra lo stesso primo concetto e un terzo, quello che verri segiuito con i pro-pri trenini di pensieri sari setnplicemente quello che ha pii connessioni. Ripetere cheun'informazione d sbagliata ha quirrdi I'effetto di rinforzarla facendo si che la menteinconsapevole la consideri ancora piir vera. Per neutralizzare un'associazione serveallora produrne altre, alternative e tra significati e concetti diversi, che siano piu"solide" di quella precedente.

E rnolto importante conoscere anche questo aspetto della propria mente perchri,anche s<.rlo pensando o parlando ad altri, si possono produrre effetti completamenteoppo.sti a quelli che si vorrebbero. Dire a una persona "tu non sei malata","tu tton seihruttu", "tu tlollsei grassd'oppure "tu non sei cottipa" produce nella sua menteinconsapevole gli effetti esattamente opposti a quelli dichiarati.

Forse lo avrai notato: ho scritto questo libro senza utilizzare, volutamente, I'awer-bio di negazione"non". Gli unici casi in cui i presente, virgolettato. sottolineato e incorsivo - qui e nei soli esempi di questo breve capitolo - sono quelli in cui I'ho scrittoanche per spiegare perchd ho evitato di farlo nel resto del libro. E molto probabile cl-reque.sto sia il primo libro, fino ad oggi, ad essere stato scritto senzaulilizzare I'awerbio dineSazione, rispettando quindi il fatto che la nrente inconsapevole d incapace di ricono-.scerlo e mentrtrizza informazioni solo agipiiurtgendo associazioni, connessioni sinaptiche.

IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO l l76

Tutto quello che hai letto e legigerai f ino alla fine del l ibro propone le stesse inlirrmazioni sia alla tua mente consapevole sia alla tua mente inconsapevole. Qualsiirsiaffermazione che contenga awerbi di negazione produce turbolenze mentali anclrr:solo per i l fatto che alla mente consapevole arriva un concetto con contenuto oppostrra quel lo che arr iva al ia mente inconsapevole. Pensa anche solo, per esempio, agl ieffetti che possono avere nella mente delle persone i comandamenti di religiosi impa-rati a memoria, quindi ascoltati o letti molte volte, che iniziano con awerbi di nega-zione.. .

Qualunque concetto, una volta che d stato efficientemente memorizzato e la mente gliha attribuito carattere di verit i, puo quindi essere molto diff ici le da rimuovere, a menoche lo si voglia e si sappia come lare. Vedremo piir avanti i l rnetodo che ho sviluppatoa tale scopo. Chiunque pud infatti sfruttare vantaggiosamente anche questa re6iola uti-l izzata dalla mente inconsapevole, ripeterrdo un'affern-razione a se stesso, uti l izzandola prclpria mente consapevole per parlare alla mente inconsapevole in un modo elTi-cace a produrre in essa gli effetti voluti. La mente inc<-rnsapevole d sempre in ascolto cproduce sempre nuove associazioni attraverso nLlove connessioni sinaptiche, si;rquando rinforza vecchie associazioni, sia quando ne crea di nuove. Anche se all ' iniziola mente consapet'ole potrir considerare i contenuti di una qualsiasi aff 'ermazione inve -rosimili, continuando a ripeterla a se stessu la sua mente inconsapevole inizierh pro-Qressivamente a credere che siano veri. le sue credenze cambieranno e allora anche lrsue emozioni, giudizi, pensieri ed esperienze di vita potranno cambiare, anche radi-calmente.

Molti "megalomani egocentrici" riescono ad avere successo nella vita grazie al fattoche continuano a ripetere a se stessi - e la loro mente lo riconosce come verit i - dic.ssere bravissimi, bel l iss imi, dei grandi , degl i esser i i l lLrminat i , dei fenomeni ccc.,\nche se d comunque piu ammirevole una persona che si sovrastima di una che si sotto.stima e vive lamentandosi, queste persone possono risultare agti altri insopportahil ityuanto i v i t t imist i lamentosi autol imitant i ( i v i t t imist i infel ic i pos.sono addir i t tLrr i rr rdiarl i... ). Ma esiste una via di mezzo, quella che auspico che coloro che leggono qur

I,A MENTE

@ c.s[o mio l ibro seguiranno. [Jna delle motivazioni che mi ha portato a scrivere questo

l ihro d quel la di perrnettere a chi0 v i t t i rna degl i ef fet t i l imi tant id icredet-rze fa lse oinopportune della sua mente inconsapevole (perchd per esempio derivate e riferite a

run passato ormai remoto) di riappropriarsi delle proprie piene capacita di espressione

e iniziare, autonomamente, a fare qualcosa di uti le e concreto per potere, f inalmente,

cssere felice, produttivo, creativo, efficiente e costrurtt ivo. smettendola di lamentarsi o

di cercare fuori di s6 una soluzione ai propri disagi, a vantag$io suo, di tutti coloro che

h;rnno a che fare con lui e di tutta la Realta.

fsempi di vita quotidiana

Incontri una persona che ha delle particolari caratteristiche (sesso, aspetto, toncr

di voce, odore, postura, t ipo di abiti ecc.). La tua mente inconsapevole puo avere

associato, in passato, alcr-rne di quelle caratteristiche all 'essere cattivi, disonesti,

bugiardi o infedeli, oppure all 'essere buoni, onesti, sinceri e fedeli. Quelle associa-

zioni, ripercorse inconsciamente faranno sl che incontrandola proverai delle emo-

zioni e produrrai, subito dopo, f l iudizi (evidentemente soggettivi, arbitrari e moltt lprobabilmente sbagliati) ai quali, se continuerai a pensarci, la tua mente potrd arri-

vare ad attribuire carattere di verit it, indipendentemente da come quella persona d

realmente. Da quel giudizio iniziale tutt 'altro che obiettivo dipenderir i l modo in

cui tu interagirai con lei ma anche quello in cui lei irrterapiird con te.Inc<rntri una persona priva di elementi lrazie ai quali la tua mente possa associarla

a persone con cui t i sei confrontato in passato: nessuna associazione = nessuua

entozione. E molto probabile che tu possa allora evitarla nell ' indifferenza, anche sepotrebbe avere un ruolo importante per la tua vita ed evoluzione. I piir grandi

tesori si celano spesso proprio dentro ciir verso cui si b indifferenti, senza emo-

zioni. Oppure potresti iniziare a fantasticare immaginando e pensando che sial.rrrona. sincera, onesta ecc. o che sia caitiva, falsa, disonesta ecc. I tuoi pensieri e la

tulr irnmaginazione- invirtu di altre tue credenze su te stesso, €li altri e la Realtir

IO SCELCO IO VOGLIO IO SONO 797ll

in pienerale - possono essere tendenzialmente ottimistici o pessimistici, produr-ranno allora associazioni mentali e.sattamente come .se le relative informazioni t ifossero state dette o ripetute da altri o come se avessi realmente vissuto esperienzerelative a quello che hai solo immaginato. I tuoi soli pensieri faranno si che la tuamente possa produrre credenze che potr) arrivare a considerare veri$ in base uni-camente a cib che hai immaginato e pensato, condizionando positivamente o nega-tivamente sia le tue emozioni, giudizi e i pensieri che produrrai successivamentesia i l tuo comportamento nei suoi riguardi e le sue consegiuenti reazioni nei tuoiriguardi.

. Un uomo fa un'ot,ance a una donna che conosce, la donna prova fastidio ma evita,per timidezz4 per "educazione", per pigrizia o negligenza di dirgli subito, sincera-mente, che tale comportamento la infastidisce. Lui inizia a pensare a lei con insi-stenza, a farsi delle fantasie mentali, ad immaginarsi esperienze con lei. Si rive-dono altre volte e ogni volta lui le fa altre auances. I-ei, come la prima volta, evitzrdi reagire, di permettergli di produrre aspettative su di lei. I pensieri nella mentedell 'r-romo possono diventare ripetit ivi e ossessivi f ino a convertirsi nella sua mentein verit i. A quel punto le sueauances possono anche diventare decise, esplicite,invadenti o produrre comportamenti inopportuni anche violenti perchd coerenticon le veritd che si d costruito tutto da solo nella sua mente e senza che I 'altraabbia fat to nul la per impedir lo, f in dal l ' in iz io. A quel punto quals iasi r i f i r " r to daparte di lei, seppur tardivo, potrebbe essere inefficace perchd contrario alla verit idell 'altro che, in quanto tale, viene dalla sua mente riconosciuta come assoluta eval ida quindi per entranrhi . E molto importante essere s incer i con gl i a l t r i , nelbene o nel male, da subito, per evitare che possano produrre aspettative e crearsida soli verit) contrarie a quello che si vuole. Piu si aspetta, piD sari diff ici le cam-biare [e cose a meno di intervenire in modo estremamente deciso e risoluto. Molticomportamenti criminalr tra i quali violenze sulle donne derivano da visioni gra-vemente distorte della RealD a cui certe persone possono arrivare attraverso loropensieri ossessivi. Vi sono soggetti le cui menti hanno acquisito informazioni sulsesso quasi esclusivamente da media pornografici estremi (come accade spesso

I.A MENTE

o 6nelle culture in cui vi b una forte repressione sessuale), dai quali possono avere

dedotto e prodotto l'errata e grave credenza che il sesso, anche se fine a se stesso,

anche se fra estranei e senza amore, anche se imposto o violento b, per chiunque lo

pratichi, sempre e comunque fonte di piacere. Se una tale credenza arriva, nelle

loro rnenti. ad assumere carattere di veriD possono arrit,are a sentirsi autorizzati

anche a violentare una donna credendo, oltretutto, che a lei possa piacere. Potreb-

bero rif iutare a priori qualsiasi reazione contraria a quella che nella loro mente d

divenuta una verit), o anche considerare i l r if iuto parte della loro verita. Quantopiir una societh D sessualmente repressiva tanto piir si manifestano in essa com-

portamenti aggressivi e deviati. Lassenza assoluta di riferimenti associativi relativi

all 'espressione positiva, felice e amorevole dell 'energia sessuale unita alla presenza

di soli r iferimenti negativi pud indurre facilmente Ie persone a prodtrrre proprie

personali associazioni mentali contro natura. La gestione conflittuale di qualsiasi

informazione relativa aI sesso d anche alla base del fatto che [e deviazioni sessuali

sono perlopitr croniche e recidive. Se a soggetti nella cui mente i l sesso d associato

a credenze/verit) deviate venissero anche solo fatti vedere, ripetutamente e con

insistenza, dei f i lmati in cui due persone fanno sesso con piacere ma in un conte-

sto cli vero Amore, rispetto reciproco, gioia, armonia e sincera e felice condivisione,

si potrebbero forse riportare a pensare e vil 'ere la loro sessualitb in modo costrut-

tivo ed evolutivo. Ma la repressione sessuale caratlerizza, in varia misura, tutte le

societd moderne, e una "terapia" di questo tipo sarebbe attualmente comunque

rifiutata a priori, anche se si rivelasse efficace.o Uno schieramento polit ico, in vista di elezioni, inizia una propapianda basata sul

ripetere -continuamente e a piir voci - affermazioni negiative che riguardano I'av-

versario polit ico. Anche se parziali, false, inventate, inverosimili o costruite, i l solo

fatto di ripeterle in continuazione porta facilmente Ia mente inconsapevole di chi

ascolta a produrre credenze che possono progressivamente assumere carattere di

verith. Lawersario, trovandosi a doversi difendere, negher:I probabilmente tali

afferrnazioni correndo pero cosi i l r ischio di rinforzare le relative associazioni

mentali inconsapevoli di chi lo ascolta.

IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

Un sistema informatico avanzato realizza approssimazior-ri di previsiorl i nrrtt 'r,r,,logiche che vengono puntualmente comunicate dai mass media. Miliorri di po'sorrtche credono nel la loro at tendibi l i t . \ , p iu di quanto in real t i s ia, contr ibuisc{)ro,rrender le pi i probabi l i . OSni vol ta che, per esempio, r ' iene loro detto che i l { iorn, ,dopo pioverd, inizieranno a pensare. a credere, a predispr,rrsi per tale evento rt 'rrdendolo loro stessi piu probabile. Si potrebbe facilmente verif icare, su basi statistiche, come la diffusior-re di qualsiasi notizia, anche di aspetti che appaionr) css('r( 'indiper-rderrti dalle credenze o volont) degli uomini, rende piir probahile la sua strccessiva o ulteriore realizzazione. Questo fenomeno e anche conosciuto in relaziontal l 'andamento di t i to l i d i borsa ma in questo caso e r i terrutc l unicamente I 'e l l r t t , 'd i condiz ionanrent i mental i sLr l le scel te di c l r i acquista o conrpra t i to l i .Quel le che venglono comunemente chiamate profezie autoreal izzant i sono crt 'denze relative a qualcosa che awerra in futuro che, proprio per i l fatto che vengon,,credute, irrf-luenzarro le persone o Ia Realti ad adeguarsi ad e.s.se. Le profezie;rrrl,,realizzanti possono essere sia relative a se stessi e condizionare se stessi sia rsst'r,relatirre a tutta la ltealti e condizionare la Real0 stessa. Quanto piu si rit ienc crt 'd ib i le, a pr ior i , una t i l r te di inforntazioni , qualr-rnque essa sia, tanto piu s i terr t l t ' r ; ra produrre pi i r faci lmerrte credenze e pensier i re lat ive al le sue previs ioni cht ' r t 'nderanno pi i probabi le la loro real izzazione. Una persona che crede, per tsrnrpi , , .che una persona abbia doti infall ibil i di chiaroveggenza. tencleri a produrre ntoll, Ifaci lntente e velocernente cred,enzelver i ta ba.sate .str l le sue previs ioni . qual t r r r t l r r ,esse siano. facendo poi inconsapevolmente in mcido di realizzarle lei stessa.Se pensi e immagini per dieci vol te al g iorno che la persona che ami t i s ia infet [ ,1t .anche se per un certo numero di vol te ( infer iore a dieci) qualcuno t i d ice i l contr . rrio o l ' ir, ' i esperienze che ti rno.strano che invece ti an'ra e ti d fedele, se nella l lr trr,rrnente la tua credenza,/verit i d quella che d infedele, quella persona verra conrunque condiziunata, proprio dai tu<li pensieri e dalla tua credenza a tradirti.Se perrs i e inrrrragini per dieci vcl l te al g iorno che i l tuo ccirpc-r i malato. c l r t 's , rbrut to, che nessuno t i ama, anche se per un certo numero di vol te ( in ier ior . r , rd ieci)al g iorno qualcuno t i d ice i l contrar io o v iv i esper ienze che t i r - r . rustrano t ' l r , '

1.,\ MENTI| ul80

O osei sano, bello e amato, se nella tua mente la tua credenzalverit it d quella che seimalato, brutto e ignorato, i l tuo corpo verr) comunque condizionato, proprio dai

tuoi pensieri e datla tua credenza, ad ammalarsi, imbruttirsi e ad essere ignorato

dagti altri.

Cli esempi potrebbero essere inflnit i. Qualunque credenza che arriva ad assumerenella propria mente carattere di verita, se da una parte pud impedire di poter cono-

scere la RealD per quello che d, dall 'altra - lo vedremo meglio in seguito - condizionala Realh stessa ad "adeguarsi" ad essa.

IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO f i :t82

lntuizioni()unt&t [tt tuu percezione penetrertt le o.scw'e nebbie dell'illusiottt'

surci iulifferette u tuttct cid che lui uditoriguurdo u questo mondo e u/succz.s.srr,o.

13hagavadCita 2.52

T l nostrr , cot ' l ' rer r iccVc cona

I t i r r t r l rncntr , Jt t rJverso rIstrrs i . in l i r r r r r l rz iorr i d;r l l 'esterno che i l cervel lo interpl ' r t ; r r : t r ; r t luct in i rnrrurgirrr .sucrt i , r ' r lor i . gust i . scnsazior r ii is iche tat t i l i e termiche. Lrrt 'to.stra nrerrtc gruir inoltre pro,durrc in l i r r rnazioni autorto,rr tamcnte, r 'ecchie 0 nuovt,c(rr t pr 'nsic l i . imrr t ; rg inaziorr t . .l l r t t l ; rs i ; r . .sr igrr i . t r r ; r csist t .; r r re l t r t r r r ' ; r l t r l s t r lurdir i ; r l i . rv ia di c<irroscenza grazie al l . r

qtralc poter ot lenerc i r - t fbrnazioni , qr-rel le in assoluto piu preziose: le intuiz iorr i , in l i r rt t t i tz iot ' t i at t inte direl tamentc per v ia cxtrascnsor ia le dal la propr ia. \n inta e dal la t ranurrr tv is ib i le dcl la l lcal ta. [ r solo at l raverso intuiz ioni che t i puoi avvic inare al l 'essenza t l ic i i r chc sei , a c i i r che gl i a l t r i , lc cose e tut ta la l {eal t i sono rrel presrntc r a c io a etr itcr tdoni t t re l futuro. Quando ulra Dcrsolra r iesce ad entrare in corr tat to con la l leal t l r

@ oattraverso intuizioni consapevoli, entra in una tbnte di conoscenza pura e straordina-ria, incommensurabilmente piir vasta, potente e autentica di qualsiasi infbrmazionepossa avere nella sua memoria, possa produrre autonomamente o interpretare senso-rialmente. Nel mio libro La Fisica dell'Anima avevo definito questa condizione, carat-terizzata da uno stato emotivo felice ed entusiasta, "entrare nel flussa".

Come per la mente e le sue memorie, che possono essere sia consapevoli sia incon-sapevoli, anche le intuizioni possono essere consapevoli o inconsapevoli. Le primesono quelle di cui ci si accorge, le seconde sono quelle che condizionano emozioni,pensieri e azioni ma anche interi comportamenti senza che ce ne si acc<-rrSa. Ma einrportante innanzi tutto distinSuere fra intuizioni ed istinto. Quest'ultimo producereazioni emotive, {iudizi e comportamenti per effetto di associazioni tra informazionipresenti nella propria memoria inconsapevole. Quando vivi o immagini un'esperienza,la tua mente la associa sempre, o cerca di farlo. a informazioni derivate dalla tua sto-ria evolutiva e dalle esperienze che hai vissuto, percepito o pensato nel tuo passato. Leconseguenti emozioni e giudizi possono essere, proprio per questo, molto distanti oanche in contraddizione con l'essenza delle cose che invece pud essere solo essereintuita. Uessenza delle cose E caratterizzata da cid che ogni cosa d, in senso assoluto,nel presente con la sua naturale tendenza evolutiva, ed t indipendente da qualsiasiassociazione che pub essere invece solo relativa, perchd derivata dal passato. Pensare eagire per effetto di intuizioni E completamente diverso dal pensare e agire per effettodell' istinto o deila razionalith, anche solo per il fatto che le prime sono assolute, isecondi relativi.

Quindi, riassumendo, oguno di noi ha:

. un Corpo con un cervello e sensi che percepiscono elementi della Realtd Manifestae producono azioni in essa;

. una Mente consapevole e una inconsapevole che percepiscono anche elementidella trama della Realti e producono Attitudini e Tendenze in essa;

. un'Anima piil o meno evoluta.

IO SCELGO IO VOCLIO IO SONO

Quest'ult imo elemento e caratterizzato cla:

. una componente assoluta, che deriva dalla propria storia evolutiva indipendente-mente dall'attuale manifestazione fisica con un corpo;

. una componente relativa, che dipende dalla storia evolutiva del corpo con cui ci .simanifesta.

Il proprio istinto innato deriva da questa componente relativa che, alla nascita, pub esse-re caralterizzato da:

. capacita di distinEiuere autonomamente i l Bene dal Male, indipendentemente daregole, leggi, religioni, qualunque insegnamento di altri o da proprie esperienze;

. capacitir di scegliere autonomamente: Libero Arbitrio;

. espressione originaria di se nella Sincerit), Cioia, Amore, Gratitudine e Condivi-sione.

Questi tre elementi danno all'essere umano. alla nascita, la capacit) potenziale di poterimmaginare, produrre e vivere potenzialmente qualsiasi esperienza. anche quella con-siderata pii-r miracolosa.

Il proprio istinto innato viene poi, al f ine della prioritaria soprawivenza efficiente,fortemente condizionato da quando. da dove, da come, da chi si nasce e da con chi, conche cosa e come si interagisce a partire dalla propria nascita fino a circa tre anni di etir.(luesto condizionamento si traduce nelle l imitazioni, negli atteggiamenti spesso fuor-vianti ma uti l i a soprawivere in quella Realta di queI tempo che andranno a costituirei propri istinti relativi a quella Realt) di quel tempo. E cosr che un proprio istint<rinnato caratterizzato da Sincerih, Gioia, Amore, Gratitudine e Condivisione puot[lversi confrontare ed essere "dominato", per una pura questione di priorit i, da un

lrroprio istinto relativo, caratterizzato da Falsit), Tristezza, Solitudine, Egoismo et )pportunismo. Il proprio istinto pud quindi potenzialmente permettere ad opini uomorli compiere miracoli evolutivi nella Gioia (cid accade quando si d riusciti a dare prio-

INTT]IZIONI 8584

@ 6rit) al proprio inr-rato), ma anche a produrre devastazioni distruttive nell ' int 'elicit),quando a dorninare la scena nell 'espressione della propria esistenza rimane il proprio

istinto relativo. E per questo che i molto meglio evitare comunque di "f idarsi" del pro-pr io ist into e atTidarsi a l la capaci th innata di poter accedere al l 'assoluto di se e del laRealti presente. attraverso intuizioni.

Le intrrizicrni autentiche sono concetti "astratti" perchi derivano da Inftrmttzktni f ltreprirre di contesti spazio-ten.rporali o di relazioni causa-effetto, anche per questo sol.tovelocissime, sfuggevoli e in l lenere difTicil i , l i per l i , cla ricotroscere, da capire e interpre-

tare in modo consapei'ole e razionale. Sono metati lr icamente come dei semi che rradclno,imprevedihil i e fr.rlminei, clall 'alto: se vengono trattenuti da un "terreno f-erti le", possono

diveni."e alheri e foreste. se vengono lasciati passare o se cadono su un terreno arido. sva-rri.scor.ro irnniediatamente nel nulla. l l terreno d la hase di conoscenza clte ognuno si ecostrLrito nella propriat,ita e nei riguartl i del quale. alTinchd sia ferti le per le intuizioni.va ntanlenutri un ;rtteggianrento nrentale firrtemente possibil ista. Con il giusto atteggia-nento mentale, nraggitir i .srirro le proprie conosccnze meglio e, altrirnenti e meglio se leproprie cono.scenze sono limit;rte. Sappiar-rto che le proprie conoscenza possono averprodotto credenzeA'erit i shagliate. obsolete o fuon'rianti e un'intuizione potrehhe essereignorata solr pe rchtl in contracl,Jizi()ne con esse. Tutto dipende da che tipo di intuizionesi ar.nbi.sce ad avere. Senrbra clre Ii instein abbia prirna intuito la legfle della relativit; i esolo srrcce.ssir '.rrncnte, {razie anr-'he alla sua conoscenza della frsic;r e della matematica,sia rir-rscito a clefinirla e frrrrnalizzarla. Le grarrtl i opere dell ' ingefn<i compiute da quel-

I 'u, l . r ' ro suno state possibi l i grazic.soprat tut to al la sr ta Srande couoscenza uni ta a t tn

atte gf iarrre n tu rn e n tale iortemen te pri.ss i bi I ista.Urra vasta conoscenza con un attelgiarrento mcrrtale chiuso puir produrre solo ela-

burazioni o rielahorazioni di cose g-ii rrote, basate su riferirnenti bibliografici di altri che,per quanto uti l i possano rivelarsi. s<lrro in genere prive di elernerrti realmente ittntivatirri

ed evrtlutivi. U11 persrina che arnhisce ad avere intuizioni ".solo" su se.stes.sa, .sr-r altre per-

sone o su aspetti dell 'esistenza urnana puir anche e.ssere analfabeta e vivere nei boschiignorando qualsiasi conoscenza tradizionale, anzi, in quei casi una conoscenza limitata

IO SCEI,CO IO VOGLIO IO SONO

puo essere un grande vantaggio proprio per evitare pregiudizi, ma Ie sue intuizionipotranno probabilmente produrre cose utili "solo" a se stessa, a chi vive come lei o a chiriesce a crederle, Le intuizioni che riguardano altre persone sono accessibili a tutti eognuno le ha ogni volta che intera6iisce direttamente o indirettamente con chiunque,ma possono produrre sensazioni fortemente in conflitto con quello che altre personepossono credere, singolarmente o collettivamente e, in genere, sono limirare a una per-cezione solo relativa alla similitudine o alla differenza di quella persona da sti. Una per-sona potrebbe, per esempio, essere considerata da tutti la piir "buona" e "brava" che esi-sta ma essere tutt'altro e solo chi d in grado di riconoscerla intuitivamente pud accor-gersene' Inoltre, chi d tormentato e distruttivo pub identificare intuitivamente comepositive le persone che sono in qualche modo simili a s6 e come negative le persone cheinvece sono costruttive e viceversa. Capita spesso che persone distruttive piacciano e ven-gano aiutate e difese da altri distruttivi inconsapevoli della loro condizione.

Chi b interessato ad avere intuizioni relativamente alla ricerca scientifica d impor-tante che abbia una vasta conoscenza scientifica ma solo se essa d accompagnata da unatte$$iamento mentale privo di pregiiudizi e fortemente possibilista. E allora che puiraccorgersi intuitivamente che, per esempio, una teoria scientifica d sbagliata nonostan-te possa essere considerata collettivamente valida, e cercare di migliorarla o fare ricercheper dimostrare qualcosa che tutti credono impossibile, In relazione a qualsiasi possibileintuizione, nulla di tutto quello che si sa, che si d studiato, che si d letto o ascoltatoandrebbe considerato come veriti ma solo come possibiliti con ampi margini di errore.Si deve inoltre essere pronti a cambiare, rinnovare, aggiornare qualsiasi propria creden-za o a produrne di nuove in virtir di cid che si intuisce, anche se b in contrasto con cuel-lo che si crede o che tutti gli altri credono.

Tutti possono potenzialmente avere intuizioni consapevoli, saperle riconoscere egestire costruttivamente, ma devono essersi saputi preparare un terreno fertile, essersimessi nella condizione di apertura mentale per poterle riconoscere e riuscire ad accet-tarne gli eventuali contenuti ed effetti, anche se all ' inizio appaiono difficili da com-prendere o sono del tutto incomprensibili. euando si ha una vera intuizione, si ha la.sensazione di essere entrati in contatto con qualcosa di profondamente giiusto, si po.s-

INTUIZIONI 8786

osono anche avere sensazioni fisiche come brividi o grande Gioia. Sensazioni che sonocomunque diverse da quelle che si possono emotivamente provare a seguito di qual-siasi associazione o giudizio mentale.

Per mettersi in condizione di avere intuizioni efficaci e saperle riconoscere d ancheimportante la propria condizione fisica, la salute, l'efficienza e lavitalitA del propriocorpo che dipende, anch'essa, da quanto si d stati capaci di avere intuizioni e produrrepensieri, fare scelte in "comunione di intenti" con esso. Chi riesce ad essere intuitivopub applicare questa sua capacih a ogni settore della sua esistenza o limitarla solo adalcuni aspetti di essa continuando ad agire secondo le sue credenze o il senso comunesu altri. Questo d un peccato perchd una persona geniale e intuitiva potrebbe esserecapace di cose grandiose vivendo molto a lungo e in salute, ma in genere viene fermatacon I'eD da problemi di salute perch6 d in quel settore dell'esistenza umana che risie-dono le credenze limitanti piir difficili da cambiare.

Sono diventato inventore e scrittore quando ho iniziato ad avere intuizioni consapevoli.Oggi sono quasi sempre a "caccia di intuizioni", per averne il piir possibile ho progressi-vamente introdotto una serie di cambiamenti nel mio stile di vita, nel mio modo di com-portarmi, di pensare, nel rapporto con la mia mente, le mie credenze, fli altri e la Real-ti. Quando sono alla ricerca di intuizioni specifiche - per esempio come ora, mentre scri-vo questo libro - mi metto in una condizione che chiamo di "isolamento costruttivo" incui, personalmente, cerco di rispettare una serie di principi. Eccone la sintesi:

. il corpo come un"'antenna". Dare molta importanza all'efficienza del proprio corpoe mantenerlo in una condizione naturale di salute, efficienzae vitaliti ottimali;

o concentrazione e attenzione. "Sintonizzarsi" sul tema specifico relativo a cib chesi vuole intuire, concentrando tutta la propria attenzione su cib che si vuole rea-lizzare, scoprire o inventare attraverso intuizioni pensando, come se lo si fosse giirealizzato, al fine anzich€ alle cause, al cosa anzichd al come;

. rinunciare a un approccio razionale alla Realti. Evitare di pensare a tutto quelloche si sa o che si crede di sapere, considerare la propria conoscenza e le proprie cre-

IO SCELCO IO VOGLIO IO SONO88

cdenze solo vaghe ipotesi e partire dal presupposto che tutto D possibile. Larazi<t-nalith serviri successivamente, dopo avere avuto Ie intuizioni, per convertirle inconcetti o in qualcosa di condivisibile con altri. Ritengo che la cosa piir importantesia proprio di riuscire ad avere un atteggiamento mentale fortemente possibilistrcoevitando qualsiasi pregiudizio;intenzioni costruttive. Evitare ilpiir possibile di interagire con persone che pos-sono avere intenti diversi e tanto meno di dire loro quello che si sta facendo. E fon-damentale riuscire a entrare in una condizione di "allineamento" di volontd, pen-sieri, parole e azioni grazie alla sinceriti assoluta - dire cid che si pensa o tacere -ed evitare tutto cid che si percepisce come "turbolento" o diverso da cid che si d,evitando di esporsi a qualsiasi situazione o informazione conflittuale o innaturale;nutrirsi con alimenti "vivi". E anche importante con che cosa si fa interagire ilproprio corpo e quindi anche il cibo che si introduce in esso. Nutrirsi con vegetalicrudi, frutta e verdura fresca e di stagione in abbondanza, bere molta acqua ed evi-tare carni, alcolici e sostanze chimiche di sintesi o comunque estranee alla natura.Il piatto preferito da Leonardo da Vinci sembra fosse il minestrone di verdure;quasi tutti i profeti e i grandi inventori del passato sembra fossero vegetariani;pace interiore. Cercare di mantenere la propria mente in una condizione di pace,evitando qualunque esperienza o pensiero che possa portare a pensare con paura oa produrre "turbolenze";sorridere e giocare. sorridendo, il corpo e il cervello rispondono come quando si dfelici. Pensando alle cose che si ambisce realizzare o capire attraverso intuizioni,come se le si fosse gtdrealizzate o capite, viene spontaneo pensare con gioia edentusiasmo ma anche giocare e divertirsi, come se si fosse bambini;ricettiviti eprontezzaper riconoscere le intuizioni e prenderle "al volo" associandosubito loro qualche concetto o scrivendo subito quello che si d intuito. Le intui-zioni possono "arrivare" in qualsiasi momento e da qualsiasi fonte, anche la pitrinsospettabile. Quando si d in una situazione di ricettivith intuitiva, si possonovivere e riconoscere moltissimi fenomeni sincronici. A qualsiasi intuizione va"agganciata" velocemente, mentre passa fulminea, una qualche associazione men-

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tale (presa dal proprio terreno di conoscenza o, meglio, da un'altra intuizione)utile a trattenerla in sd. Anche questa deve essere la piir nuova possibile per evitarele interferenze delle proprie credenze passate che sono tutte perlopitr limitanti;essere pronti a cambiare le proprie convinzioni rinunciando a darle per scontate,anche se si D fermamente creduto in esse per gran parte della propria vita. Peresempio, un fisico potrebbe ritenere, a causa di esse, che per dimostrare una certacosa che ha intuito gli servono tanti soldi e un laborato rio attrezzatissimo quandoinvece gli potrebbe bastare quello che ha gii a disposizione; oppure una donna crun uomo con problemi di peso potrebbe ritenere, a causa di esse, che pud dima-grire solo affrontando un costoso intervento chirurgico, quando potrebbebastarle/gli riuscire ad amare il suo uomo/la sua donna e il suo corpo. Ci si pubesercitare ad accettare e trarre vantaggi dai cambiamenti anche solo provando acambiare le proprie abitudini: leggendo libri diversi da quelli letti tinora, andandoin luoghi diversi, vestendosi in modo diverso ecc.;immaginazione e fantasia. E fondamentale I'uso fantasioso, curioso e creativodella propria immaginazione (in questo i bambini sono maestri), anche perchd avolte Ie intuizioni forniscono solo piccole parti di un quadro molto piir ampio,come fossero pezzi di un puzzle, e poichd si potri conoscere il quadro solo quandosar) completo, con un'immagiinazione creativa e fantasiosa si possono tenereinsieme prowisoriam ente i vari pezzi:fare attiviti fisica. Solo recentemente d stato scoperto che l'attiviti fisica volonta-ria, oltre a tutti ivantaggi piir o meno noti, sembra stimolare anche la neurogenesi(la produzione di nuovi neuroni) nell' ippocampo. La credenza di un cervello"cablato" con aree specifiche destinate a scopi specifici e con un numero di neu-roni che dalla nascita pud solo rimanere pressochd invariato o ridursi, d ormaistata sfatata anche scientificamente. Sembra che i nuovi neuroni stimolati dall'at-tivih fisica volontaria o da altro possano migrare ed essere utilizzati solo nel ca.soil cervello sia sottoposto a nuovi stimoli come nuovi pensieri, nuove esperienzereali o immaginative, altrimenti vengono perduti, riassorbiti: una possibilit) fattaapposta per gestire nuove informazioni prodotte o derivate da intuizioni che

IO SCELGO IO VOCLIO TO SONO

richiedono, piuttosto che sole nuove associazioni sinaptiche tra i neuroni gia prr-senti nel cervello, anche Ia produzione di intere nuove reti neuronali;elasticiti mentale e capaciti di adattamento. Stabilire una relazione costruttiva cfelice con la Realt), qualunque essa sia, qualunque cosa si stia facendo, ovunque sisia e qualunque sia il giudizio mentale che si pud dare a essa. Preziose intuizionipossono arrivare alla mente in qualsiasi momento attraverso qualsiasi pensiero rressere veicolate sensorialmente da qualsiasi cosa, una frase sentita dire da qual-cuno o scritta in qualsiasi luogo, un'immagine, un suono, un odore, un animale.un sogno, un vegetale, un colore, una sensazione ecc.;mente felice. Per essere felici, serve solo produrre pensieri che siano in sintoniacon Ia propria natura e quando si d in sintonia con la propria natura si riesce anchead ascoltare tutta la natura.

Porto quasi sempre con me un piccolo quaderno dove potere, in qualsiasi moment<1,scrivere velocemente quello che mi sembra di avere intuito. A volte sono concetti checapisco solo a distanza di anni, oppure quando in seguito legigo qualcosa scritto da altrisullo stesso argomento e mi accorgio che all'epoca ero stato incapace di capire che co.saavevo intuito. Una volta trattenuti o scritti i contenuti di massima delle proprie intui-zioni, essi possono poi essere elaborati mentalmente, anche razionalmente, per poteressere compresi e utilizzatiper realizzare qualcosa o per essere condivisi con altri.All ' inizio d estremamente difficile poter condividere i frutti delle proprie intuizioniperch6 sono acausali, si ha difficolD a spiegarli o a giustificarli perchd possono essercprivi di cause poste nel passato e avere invece cause-finaliti poste nel futuro e si capi-ranno solo a posteriori, in seguito alla loro realizzazione o trasformazione in qualcosadi concreto.

Cid che hai appena letto relativamente a come avere e gestire intuizioni d quellrche io cerco di fare quando voglio essere il piir intuitivo possibile ma d solo una miaindicazione perchd anch'io sono comunque condizionato dalle mie credenze. Se lamia mente credesse che per essere intuitivo devo necessariamente rispettare tutti queiprincipi, potrebbe impedirmi di avere intuizioni quando evito di rispettarne anche uno

INTUIZIONI

c csolo... Anche quelle vanno considerate possibiliti e sarebbe quindi meglio credere dipoterne avere sempre e comunque. Tu o altri potreste avere intuizioni consapevolianche in condizioni differenti o segiuendo principi diversi ma di una cosa sono certo: leintuizioni sono un dono che in qualche modo ci si deve meritare sviluppando la pro-pria innata capaciD di essere autonomamente felici, di Amare nella Cioia - se stessi,chi si sceglie, la vita e la Realt) - unita a una chiara determinazione ad opporsi a qual-siasi manifestazione del male, in qualsiasi forma.

In effetti tutti hanno continuamente intuizioni, anche se sono incapaci di accor-gersene perchd sono perlopiii intuizioni inconsapevoli, sono quelle che spinSono unapersona afare e dire cose, ad andare o ad essere in certi posti in certi momenti preci.si,ad essere attratti o respinti da certe persone, certe cose o certi luoghi. La trama dellaReal6 produce esperienze conducendo le persone, quelle che ne possono essere coin-volte, ad esserlo perlopir) attraver.so intuizioni inconsapevoli. Quello che si fa pereffetto di intuizioni inconsapevoli ha motrvazioni in finalitir poste nel futuro, prodottedall'evoluzione della Realti e dalle credenze, dai pensieri, dai desideri e dalle paure cheognuno ha nella sua mente, nel presente.

Come ci si deve comportare quando si hanno intuizioni consapevoli riguardo a espe-rienze di vita quotidiana e qualcuno ci fa delle domande al riguardo? Vediamo un esem-pio banale: se qualcuno ti chiedesse perche eviti la persona che ti ha appena presentato,perchd vuoi andartene da un posto dove sei appena arrivato, oppure perch6 vuoi farequalcosa di "irrazionale", se d quello che intuisci che d giusto che tu faccia la tua rispo-sta potrebbe essere piir o meno questa "ignoro il perchd ma sento semplicemente che dla cosa giusta che deuo fare per me ed d quello che uoglio fare senza pormi domande etanto meno darmi o dare risposte". E evidente che questo d socialmente inaccettabile,tutti si aspettano sempre di sentirsi dare delle motivazioni per ogni cosa che si dica o sifaccia. Chi vive di intuizioni pud per questo avere difficolD nell'interagire o nell'avererelazioni che richiedano I'approvazione razionale degli altri, anche se alcuni ne possonorimanere affascinati se le intuizioni, anzichd apparire semplici scuse, sono autentiche eproducono, nel tempo, risultati felici. Una persona che agisce intuitivamente sarebbestata un tempo considerata eretica, oggi forse solo disubbidiente.

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6Le persone in turbolenza sono quelle che mentono molto facilmente, anche senzaaccorgersene, le persone allineate tendono invece ad essere spontaneamente sincere;le prime producono aspettative, le seconde desideri, la differenza fra aspettative edesideri D enorme. Le prime vivono sperando passivamente che la Realti cambi, leseconde contribuiscono in modo creativo a produrre i cambiamenti nella Realti. Leprime reagiscono alle crisi che producono sostanzialmente da sole lamentandosi enegando con vittimismo ogni propria responsabiliti, sono in genere tristi, razionali eproducono caos, le seconde reagiscono assumendosene la responsabiliD e con azioniconsapevoli volte a produrre cambiamenti in loro stesse, sono spirituali, felici, e pro-ducono ordine. Le prime vivono nella paura e diffondendo paura, la paura porta all'at-tacco o alla fuga fisiologica e all'immobilitir mentale antievolutiva. Le seconde vivononell'entusiasmo che letteralmente significa "essere in collegamento con Dio dentrodi te".

Per essere e mantenersi capaci di avere intuizioni consapevoli, ritengo comunqueimportante, come ho accennato prima, essere allineati con se stessi e la Realtir perriuscire ad entrare in "comunione di intenti" con se stessi e la RealD. La sincerih d labase di partenzaper entrare in "comunione di intenti" con se stessi e tutta la Realti, lacondizione che precede glistati mentali dibeatitudine, definitianche di estasi, nirvanao di illuminazione. Essere autentici e sinceri d una caratteristica naturale e innata del-I'essere umano, divenuta perd oggi molto rara anche perchd si viene educati, fin dapiccoli, a mentire e si vive in una societ) che deve i suoi equilibri al mantenimento dicredenze basate perlopir) su bugie. Per allinearsi si dovrebbe anche riuscire ad esserecon la propria attenzione mentale nel presente rivolto al futuro. Normalmente l'at-tenzione della mente o d distratta da cose irreali o si muove rimbalzando tra credenzederivate dal proprio passato, spesso quelle "sofferte", e un futuro incerto...

A volte si possono avere intuizioni anche su aspetti della Realh che possono esseremolto complessi per poter essereutllizzati o condivisi con altri, in questo caso possonodover essere elaborati sul proprio "terreno" di conoscenza per molto tempo, ancheanni o una vita intera (dipende da quanto si d lenti), prima di poterli rappresentare e

ro Scnr-corlvocto ro souoOll

cdescrivere in modo causale per poter essere accettabili e condivisibili anche da clricrede solo in cid che d osservabile, ripetibile e dimostrabile.

Fino a un certo punto della mia vita sono stato molto razionale, anche io come moltialtri credevo solo a cid che era osservabile, ripetibile e dimostrabile e che fosse statoscritto, possibilmente, in libri di testo "ufficiali" o su qualche pubblicazione scientificaautorevole. Mi ricordo che ero molto presuntuoso, che tendevo sempre a difendere lemie credenze/verih cercando di convincere gli altri di quanto fossero giuste e a rifiu-fare qualunque cosa fosse diverso. Mi vantavo di essere ateo. Vivevo comunque con unsenso di "incompiutezza".Ho capito solo in segluito quanto sbagliassi e soprattutto cheI'intelligenza necessaria per credere solo in cid a cui tutti possono credere, perchti inqualche modr-r evidente, dimostrato e condiviso dalle credenze della maggioranza deglialtri, € verantente minima. Aderire a credenze diffuse e accettate collettivamente.anche se false o limitanti (ma lo si pud sapere solo a posteriori, quando si d scopert<red d stato accertato che lo erano) d il modo piu rapido e banale per ottenere il consens<rdegli altri. Bene o male tutti, e in particolare chi fa politica o dirige i mass media,prima di diffondere qualsiasi notizia considerano innanzi tutto il consenso o I'au-dience che possono ricavare da cid che dicono o fanno. Aderire al senso comune, qua-lunque cosa si dica, d la cosa piir facile da farsi.

Ignoravo che cosa fossero le intuizioni e il mio atteggiamento mentale mi portava.comunque, a rifiutare a priori di credere in chiunque sostenesse di averne o dichia-rasse qualsiasi cosa che, anzich6 essere stata dimostrata, fosse "solo" frutto di intui-zioni, di "fantasie" sue o di chicchessia. Oggi riesco a comprendere chi rifiuta di accet-tare cose che ho scritto o progettato grazie a intuizioni perchd anch'io, un tempo,avrei probabilmente fatto lo stesso. Il me stesso di un tempo avrebbe avuto difficoltiad accettare il me stesso di oggi. Mi sono tuttavia ritrovato spesso a riflettere sulle ntieesperienze passate nelle quali, pur essendo allora un razionale, ero comunque riuscitoa prendere decisioni sulla base di mie intuizioni che, anche se razionalmente ingiusti-ficabili, si erano rivelate, nel tempo, profondamente giuste. Cosi come mi d accadutodi ritrovarmi a vivere esperienze di crisi profonda, soffrendo anche molto, a seguito di

INTUIZIONI 95

6 6sona splendida. Ma le intuizioni sono acausali, sono dimostrabili solo, eventualmente ,a posteriori quando d magari troppo tardi per agire di conseguenza... Sii costruttivo cfelice allora, e fidati delle tue Intuizioni! Mettersi in condizione di averne consapevol-mente e avere il coraggio di seguirle conviene, sempre!

scelte che erano forse state razionalmente giuste ma contrarie a cib che invece ero eavevo intuito. Nonostante avessi avuto preziose intuizioni - soprattutto riguardo allanatura di certe persone - che mi avrebbero potuto permettere di evitare tali esperienze(se avessi evitato fin dall' inizio di avere relazioni di amicizia o di collaborazione conloro), avevo preferito seguire la mia razionalitir e cid mi era costato caro. Per quanto

abbia vissuto quelle esperienze in modo sofferto, oggi so che mi sono state comunquemolto utili, anche solo per avermi permesso di capire quanto fosse grande il valoredelle mie intuizioni. Ogni crisi, affettiva, economica o di salute, offre preziose oppor-tunitir per accorgiersi e capire che cosa di se stessi si deve cambiare e un cambiamentoD tale quando D, innanzi tutto, un cambiamento di pensiero e di credenze.

Anche quando ero un razionale convinto avevo molte intuizioni e in alcuni casi ero

stato comunque capace di seguirle. Oggi le intuizioni rappresentano la mia fonte pri-

maria di conoscenza e sarei incapace di fare qualsiasi scelta rinunciando a esse. Leinformazioni sensoriali che mi arrivano dall'esterno hanno per me un valore moltorelativo, bassissimo quando si tratta in particolare di giudizi di persone su altre per-

sone. Cerco inoltre di evitare volontariamente ogni tentativo da parte di chiunque diripetermi in continuazione le stesse cose o di convincermi di qualcosa che, intuitiva-mente, percepisco come irrealistico, ma evito di discutere con loro quando il loro

approccio b unicamente razionale.Capita spesso di sentire alla radio o alla televisione notizie di criminali brutali o

violenti assassini che, prima di rivelarsi tali, erano considerati da tutti persone "nor-

mali" che conducevano una vita normale. Si intervistano parenti, amici o conoscentie tutti, immancabilmente, sottolineano la normaliD di quel criminale senza capaci-tarsi di come abbia potuto fare cib che ha fatto. Una persona pud anche vivete24 ore

su 24 con un'altra e farlo per anni senza riuscire razionalmente a capire o riconoscerechi sia veramente, sebbene la prima volta che l'ha incontrata, prima ancora di osser-varla o parlarci, prima ancora che la sua mente abbia potuto produrre associazioni,emozioni e eiudizi, avrebbe potuto in una frazione di secondo intuire chi era, acce-dendo intuitivamente direttamente alla sua essenza. Succede anche il contrario, $iu-dicare razionalmente qualcuno in modo negiativo nonostante sia, in realti, una per-

ro scir,co Io voGLIo Io soNo

Fantasia e immaginazioneLe esperienze che ognuno vive possonoessere determinanti, nel bene o nel male,specie da bambini, ma d soprattutto dal-l'uso personale che oginuno ha fatto e fadella propria immaginazione - costrut-tivo/ottimistico, arido o distruttivo/pessi-mistico - che possono dipendere granparte delle proprie credenzelveritd e con-seguentemente le proprie scelte ed espe-rienze di vita. Qualsiasi cosa venga pen-sata facendo un uso vivido della propriaimmaginazione pud essere immediata-mente memorizzata stabilmente anchenella propria memoria consapevole e puirrinnovare con maggiore facilih e velocit;ranche le proprie credenze. Le culturcmoderne sembra che facciano molto pocoaffinch6 la gente possa sviluppare un'im-maginazione vivida, ottimistica e costrut-tiva. La stessa impostazione della educa-zione scolastica sembra essere poco pro-pensa a stimolare I'immaginazione dci

9796 INTUIZIONI

o @Siovani scolari. Ci sono tecniche di memorizzazione conosciute da secoli - basate sul-I'uso vivido e costruttivo della propria immaginazione - che potrebbero permettere aqualsiasi adolescente di affrontare studi e superare esami scolastici con estrema faciliti

VERITAIN CUI DEVI

IO SCELGO IO VOCLIO TO SONO

e anche di migliorare notevolmente il rapporto con la sua vita immaginativa e quindicon la Realtb e la sua vita vissuta. Ma nessun sistema sociale che fondi i suoi equilibriperlopiir sull'esercizio del controllo delle masse si d mai rivelato favorevole alla diffu-sione di tali tecniche, tanto meno alla loro introduzione a livello scolastico.

I mezzi di comunicazione di massa riportano una quantiti esasperata di cattivenotizie, di fatti di cui dover avere paura e propongono. tra informazioni pubblicitarieesplicite, subliminali o mascherate da notizie, storie basate perlopiir su modelli com-portamentali conflittuali che vengono come "innestati" nelle menti deboli che diven-gono, a loro volta, dipendenti e attratte da quel genere di informazioni, conducendocosi a un circolo vizioso a cui solo fonti di informazioni e di storie felici e ottimistichepotrebbero porre fine. La televisione, in particolare, oggi [a prima e a volte unica fontedi informazioni per la stragrande ma$gioranza della popolazione, produce informa-zionivisive e uditive che riducono gli sforzi immaginativi degli spettatori. Se i modellidella RealD proposti sono molto spesso basati su storie brutte e delle quali avere paura,senza un'immaginazione felice e ottimistica diviene molto difficile riuscire a crearsiuna propria Realti mentale e conseguentemente vissuta, diversa da quella che vieneproposta dall'esterno. Altre fonti solo visive, come i libri, o solo auditive, come le sto-rie raccontate o la radio, possono invece stimolare I'immaginazione ma se si trattaancora di cattive notizie o fatti di cui avere paura, d forse meglio continuare a evitaredi usare la propria immaginazione, anche in quei casi.,. A una persona con una mentepiena di dubbi, di paure, di modelli conflittuali e ormai incapace di un'immaginazionevivida e felice si pub far credere facilmente qualsiasi cosa. Ma i propri pensieri ed emo-zioni,Ie proprie credenze, tutto quello che la mente arriva a considerare veriti, comeabbiamo visto e vedremo meglio in seguito, condizionano fortemente, oltre che le pro-prie scelte - come chi votare alle prossime elezioni politiche e come spendere soldi -anche tutte le esperienze che una persona vive e vivr) nel suo futuro.

Le notizie tristi attraggono le persone tristi, quelle che si preoccupano, quelle lecui menti cercano cause con cui giustificare la loro lrislezza e alle quali notizie di per-sone che compiono belle azioni, che vivono belle esperienze di successo possono, perquesto, solo infastidire. Il fatto che Ie cattive notizie facciano ascolto. abbiano mag-

INTUIZIONI

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6giore audience di quelle buone dimostraindirettamente quanta gente triste c'b incircolazione. Oltre ai neuroni e alle con-nessioni sinaptiche che vengono percorsee rinforzate a ogni pensiero, anche la bio-chimica del cervello e del corpo di chivive con i pensieri rivolti a cid che teme edi cui ha paura d molto diversa da quelladi chi vive con i pensieri rivolti a cid chedesidera e di cui d entusiasta. E facile chesi crei un circolo vizioso sia perchd i pro-

pri percorsi mentali associativi pessimisti possono divenire quelli sempre piir privile-giati e spontanei sia perchd il cervello e il corpo stesso possono sviluppare forme diassuefazione e di dipendenza alla biochimica della paura. Eppure sono in tanti a esserefelici, nonostante tutto, e ad essere con le loro menti in circoli virtuosi con il propriocervello e corpo fantasticamente assuefatti alla biochimica della Gioia e dell'Entusia-smo. Probabilmente stanno aspettando di poter tornare a giuardare la televisioneanche loro, senza doversi sottoporre a dosi massicce di biochimica della lristezza, delvittimismo e della paura.

II fatto che ognuno possa potenzialmente immaginare qualunque cosa - anche leesperienze pii felici ed emozionanti che abbia mai vissuto - autonomamente e indi-pendentemente da quello che vive e da qualunque cosa gli venga detta riguardo laRealti intorno a lui, b grandioso, fenomenale, straordinario e potente per gli effetti cheha dentro e fuori di s6. D un vero peccato che quasi nessuno lo faccia costruttivamente,ma la cosa triste d che molti, anche quando pensano a esperienze che le loro mentiritengono belle e piacevoli, immagiinano perlopii esperienze comunque prive diautentica Gioia perchd dettate da paure irrisolte, opportuniste, o che vanno a danno diqualcun altro.

Chi d triste dentro produce pensieri tristi, immagina esperienze tristi che lo con-ducono avivere esperienze tristi. E nella propria mente che si deve cambiare, altri-

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omenti d difficile anche solo accorgersi che ipropri desideri, pensieri e immaginazioni.anche quelli che sembrano felici, sono comunque tristi. Alla fine dard indicazioni prccise su come poter portare la propria mente, anche se si d incapaci di accorgersi dellanatura dei propri pensieri attuali, a produrre pensieri felici. Chiunque siavivo e il)grado di pensare pud, indipendentemente da tutto e da tutti, risvegliare la propriaimmaginazione sopita e utilizzarla felicemente per produrre, dapprima solo afferma-zioni costruttive e ottimistiche, poi anche pensieri e cred,enze felici per condurre la suamente a essere, finalmente, la formidabile fonte di Gioia e di esperienze felici cheavrebbe potuto essere fin da quando si era piccoli.

Vedremo che fado D estremamente facile.

INTUIZIONI l0l

6Modelli mentali

I concetto di Modello mentale (diseguito Modello) d stato postulato nel 1983 daJohnson-Laird: "Una copia mentale interna che possiede la stessa struttura di rap-porti del fenomeno che rappresenta". Secondo Laird, la mente costruisce Nlodelli

che possono rappresentare il mondo fisico, i concetti astratti o le sequenze di eventiper spiegarsi gli eventi, per comprendere le esperienze e pe( fronteggiare le situazioninuove. Perch6 un Modello sia utile, tuttavia, d ininfluente che fornisca la spiegazionecompleta di un fenomeno che corrisponda esattamente a cid che rappresenta. La suafunzionalitd risiede nel fatto che ogni modello d una semplificazione della Realt) chevuole rappresentare. I Modelli sono costruiti sulla base di informazioni approssimativee incomplete, e questo fatto pub determinarne il fallimento. Se abbiamo un Modellosbagliato, riferito per esempio al funzionamento di un oggetto, si commetterannomolto probabilmente errori nell'utilizzarlo. "La potenza dei modelli mcrttali d che per-mettono di indouinare cosa puo succedere in situazioni nuoue e insolite. /...Jse ilmodello d sbaglioto, sbagli anche ft-r" (Norman, 1997).

Lutllizzo di Modelli dettagliati implicherebbe I'impepino di gran parte delle risorsee delle capacith di processo della mente: se i modelli sono troppo complessi, si avrebbeun sovraccarico che potrebbe portare sia a conclusioni sbagliate sia soprattutto adallungare i tempi necessari per produrle e questo farebbe perdere la loro utilit2r. Suquesta base ho personalmente introdotto alcune nuove interpretazioni rispetto al con-cetto di Modello mentale definito da Laird, vediamole.

Partendo dal presupposto che la mente umana memorizza tutte le informazioni,reali o immagiinarie con cui si confronta, quelle presenti nella memoria consapevolesono in genere di facile recupero per il loro pronto e immediato utllizzo ma la loroquantit) E estremamente limitata rispetto alla vastih delle informazioni presenti nellapropria memoria inconsapevole, per le quali i tempi di recupero possono essere troppo

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6Lrnghi per un loro immediato utilizzo. Capita spesso che una persona cerchi di ricor-lare qualcosa senza riuscirci ma che, dopo qualche ora o anche giorni, appena d stata'itrovata nella sua memoria inconsapevole, riaffiora nella sua mente consapevole. It ' lodell i sono il r imedio alla maggiore diff icolh di recupero di tali informazioni. Siratta di "estratti sintetici" - a cui la mente attribuisce carattere di verith - di grandi

luantiti di informazioni inconsapevoli. Alla mente servono per produrre comporta-nenti automatici che siano immediati, importantissimi in situazioni complesse direricolo come quelle in cui la soprawivenza pud essere a rischio.

La mente umana inizia a produrre Modell i f in da quando inizia a interagire connformazioni dall 'ambiente, f in da prima della nascita. Sono derivati dalle sole asso-:iazioni mentali (come piacere, dolore, pericolo, opportunitd ecc.) tra possibil i sog-

Ietti mentali r iconoscibil i per via associativa (io, donna, uomo, amico, amica, estra-reo, cane, gatto, belva feroce, extraterrestre ecc.) e, poichd definiscono perlopiir com-rortamenti riferit i a feneralizzazioni, sono indipendenti da "chi" sono realmente i;oggetti stessi, ma dipendono solo da che cosa sembrano essere. Se una persona tirppare e/o si comporta con te in un certo modo che corrisponde ad associazioni pre-

;enti in un tuo Modello, ne deriveranno tuoi giudizi e rapide reazioni impulsive, auto-natiche. lazione di Modelli si manifesta in genere nellafocalizzazione della propria

rttenzione su pochi dettagli dello scenario che si sta vivendo e in reazioni "impulsive"

r cui seguono azioni "automatiche". Qualsiasi comportamento dettato da un propriovkrdello ha per la mente carattere di verih (rit iene che sia giusto) perchd d prodotto

la un modello che per la mente ha gih carattere di veritd, indipendentemente dalla;ituazione che si sta vivendo ma soprattutto da chi d quella cosa o persona e da che

-'osa pud volere da te. Poich6 al fine della soprawivenza la reazione deve essere innanzi

.utto rapida, anzich6. cercare di capire se, per esempio, la persona, la cosa, la belva ecc.

-'on cui si sta interapiendo d buona o cattiva, la qual cosa richiederebbe tempo, lalente pieneralizza e produce immediate reazioni sulla base delle sue generalizzazioni.

I I prcrcesso pe rcezione-associazioni (nella memoria)-emozione-pensieri-giudizio-rea-:irne viene abbreviato nel molto piir rapido processo percezione-associazione (nei

tu t rle I I i men t ali ) -reazione.

lo4 IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

6I Modelli servono alla mente per poter piiudicare in modo rapido ed efficiente la

RealD in relazione innanzi tutto alla soprawivenza. Sono utilissimi in particolare sesi affrontano situazioni di vero pericolo per la propria incolumiD fisica. Permettono diriconoscere in modo estremamente rapido, seppur approssimato, opportunih ominacce ma anche, e questo d un aspetto molto delicato, di filtrare, di scartare a prioridalla percezione sensoriale tutto cib che la mente d incapace di giudicare (ossia dicapire se d un'opportunit) o una minaccia) perchd in memoria mancano informazionigrazie alle quali poterlo sapere prima che sia troppo tardi.

Un bambino che da piccolo, la prima volta che ha interagito con il fuoco (magariquello della candelina della torta del suo primo compleanno), si d scottato e ha sof-ferto, ha nella sua memoria e nei suoi Modelli generalizzato e associato il concetto difuoco al pericolo. Il giorno che dovesse, in seguito, trovarsi coinvolto in un incendiosaprd reagire fuggendo, senza perdere tempo a cercare di capire se quel fuoco d "cat-tivo". Ma i propri Modelli possono creare glrandi problemi nella normale vita quoti-diana perchd il carattere di Veritd che la mente attribuisce loro d derivato da genera-lizzazioni arbitrarie e soggettive e pub facilmente portare una persona a farsi idee sba-gliate e ad avere comportamenti sbagliati, considerandoli perd giusti. Se invece delfuoco, la cui generalizzazione pub essere utile alla soprawivenza, ci si riferisce peresempio a persone, gli atteggiamenti, i l comportamento, il modo di fare e parlare diuna persona buona e piena di amore con cui ci si d confrontati da piccoli possonoessere entrati a far parte di propri Modelli e se da grandi ci si trova a interagire con unapersona cattiva, priva di amore e opportunista ma capace di avere gli atteggiamenti, ilcomportamento, il modo di fare e parlare che nel proprio Modello d associato all'esserebuoni e amorevoli, si vivranno molto probabilmente esperienze dolorose; lo stesso valeanche al contrario. Le generalizzazioni dei propri Modelli, quando sono riferite a per-sone ma anche ad esperienze di vita in genere, possono portare a vivere esperienzecompletamente diverse da quello che ci si pud aspettare.

I Modelli mentali derivano unicamente da generalizzazioni di proprie e personaliesperienze passate, per questo sono estremamente soggettivi e approssimativi. Tantoutili in situazioni di reale pericolo quanto poco obiettivi e in genere controproducenti

MODELLI MENTALI r05

6 CI

quando per esempio impediscono la percezione e la conoscenza di cid che un'altra per-sona pud essere realmente. Una volta prodotto un giudizio su una persona, se questod derivato da un proprio Modello diviene inconsapevolmente e automaticamente unapropria veriD. Ci si impedisce cosi di poter conoscere quella persona perch6 si vedr) esi accetter) di lei solo cid che conferma il proprio giudizio. I Modelli servono solo apoter soprawivere efficientemente in ambienti ostili ma costituiscono un grandelimite al potervivere felicemente, soprattutto se I'ambiente d molto meno ostile diquanto possa essere stato in passato, nel corso di tutta la storia evolutiva dell'uomo.Ma se ci si accorge dei limiti che rappresentano nella normale vita quotidiana attuale

106 IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

e si riesce a rinnovarli consapevolmente, agipiiornandoli al presente (vedremo piiravanti come fare) possono divenire un prezioso strumento per vivere felicemente. Einfattisoprattutto dai propriModelliche dipendono i propri comportamenti, le pro-prie emozioni, giudizi, e gran parte dei propri pensieri.

Se hai sempre crcduto che D quello che succede nella Realti, ll fuori,che ti pub rendere felice o triste, inizia a considemre la possibiliti che,

invece, il fatto che tu sia felice o triste dipende soprattutto da quello che c'Ddentro di te, nella tua mente e nei tuoi Modelli mentali.

IJorigine di ogni infeliciti D in paure inopportune efalse credenze limitanti enkate a far parte di propri Modelli mentali.

Vediamo un esempio di applicazione di un Modello mentale nella vita quotidiana. Duedonne e la prima volta che daragazzine sono andate in una discoteca. La prima incon-tra I'uomo e I'amore della sua vita e la seconda viene invece pesantemente molestatada alcuni bruti. La prima pud aver prodotto I'associazione mentale: "discoteca"<+"opportuniti felice d'amore", la seconda: "discoteca" <+ "grave pericolo!". Seentrambe, dopo averla vissuta, hanno ripensato spesso a quella esperienza, la prima almodo in cui d iniziato il suo grande amore, la seconda a come si d spaventata o ha sof-ferto, le loro associazioni mentali hanno assunto carattere di verit) entrando a farparte dei loro Modelli. Oltre probabilmente ad amare le discoteche la prima e adodiarle la seconda, il giorno che entrambe dovessero avere una figlia che ha raggiuntoI'et) per poter andare in discoteca, la prima si trover), naturalmente e spontanea-mente, a incentivare sua figlia ad andarci mentre la seconda reagir) istintivamente, inpreda alla paura, proibendoglielo. Entrambe le due donne condizionerebbero le pro-prie figlie ad aderire alle loro verih e ai loro modelli anche se entrambi sono riferiti asituazioni estreme poco realistiche. Ma questo D quello che tutti i genitori tendonosempre, seppure inconsapevolmente, a fare con i loro figli: trasformarli in "fotocopie"

MODELLI MENTALI 107

,@ PropriMODELLI

,I:

tt

Creazione.dell'inmaging

,tirffi Realt*

della Realti' ! l

Y

che appartiene alle mie credenze perch6 ho informazioni a cuiassociarlo e posso giudicarlo. Rifiuto a priori tutto il resto

perch6 sarei incapace di giudicarlo.

6di loro stessi. Questo awiene quando vogliono trasferire loro le proprie veritir e i pro-pri Modelli. Molti adolescenti vivono con un senso di profonda insoddisfazione, diinquietudine unita a un desiderio di ribellione che a volte si esprime in modo genera-lizzato e inopportuno contro i propri genitori ma anche contro gli altri, la societ) o sestessi, solo perch6 la loro mente vive in modo conflittuale il confronto fra i propriModelli prodotti a seguito di loro esperienze, nel presente e quelli che sono stati loroproposti/imposti dai genitori derivati dalle esperienze di questi ultimi, nel passato. Inrodelli mentali sono generati e riferiti alle proprie credenze derivate dalle proprieesperienze e per questo devono avere carattere di individualit), sono e devono esserepersonali e soggettivi, qualsiasi tentativo di generalizzazione che pud derivare ancheda un'idea di uguaglianza che (come vedremo) d profondamente contro natura pubprodurre tormento e infeliciD, ma anche de$enerare giravemente.

Fittri sensorialiUn aspetto estremamente delicato dei Modelli mentali d I'effetto che hanno sulla per-

cezione sensoriale della Realth. Fanno da filtro, eliminando da essa o ponendo in

secondo piano tutti gli elementi e i dettagli che mancano di associazioni a cib che si

conosce ed b giudicabile.

Una persona che crede che la vita sia triste e grigia avr), per effetto dei suoi filtri

sensoriali derivati dai suoi Modelli, la propria attenzione focalizzata su cid che della

Real$ d triste e grigio. Una persona che crede che la vita sia felice e colorata avrd, gra-

zie ai suoi filtri sensoriali, la propria attenzione focalizzata su cib che della Realh d

felice e colorato.Le informazioni che ognuno di noi riceve continuamente dall'ambiente sono tan-

tissime, troppe per poter essere tutte interpretate e giudicate efficientemente, allora la

mente - a eccezione di quella dei bambini, assetata di tutto cid che d nuovo elimina

a priori cid che sarebbe comunque incapace di giudicare per la mancanza di proprie

associazioni.

6

RICOSTRUZIOI{E DELL'I]UMAGINE VISIVA(Valorizzazione degli elementi corrispondenti alle proprie credenze e Modell i mentali e

attenuazione di tutto cio che d nuovo o diverso da essi)

La stessa immagine di una casa in uendita pud essere uista in modo molto diuerso da chiha credenze e Modelli mentali infelici risnetto a chi ha credenze e Modelli mentali felici.

r08 IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO MODELLI MENTALI 109

c

$"rr,.'*o "a*"o*,oar?

RICOSTRUZIONE DELL'IMMAGINE VISIVA

In un conlesto con pii persone sconosciute tra le quali ui possono essere, indipendentementedalla loro opparenza, persone "buone" (rappresentate con angioletti alle spalle) e persone"cattiue" (rappresentate con mostri alle spalle) risultano euidenti (e si puo essere attratti)

da quelle che hanno caratteristiche corrispondenti alle proprie credenze e Modelli mentali,felici o infelici che siano.

110 IO SCELGO IO VOCLIO IO SONO

6Se si vuole iniziare a vivere in modo piir felice la propria vita, bisogna iniziare anche ;rvedere tutto cid che di felice esiste gi) nella Realh. La prima cosa su cui si dovrehbcriuscire ad intervenire sono ipropri Modell i mentali. Cambiando le proprie credenzt,anche i propri Modelli possono cambiare e allora cambia anche il modo in cLri l'iene l'rercepito il mondo perch6 la propria percezione sensoriale viene filtrata e riorientata in fun-zione delle proprie credenze. Chi d incapace di produrre credenze e Modelli felici t anchcincapace di accorgersi di tutte le opportuniD felici che la Real6 Bli offre e continuer;r avivere nel suo mondo grigio e triste, vedendo solo quello che d grigio e triste in esso.

MODELLI MENTAL] l l t

6

PENSA E GIUDICAORATA E FELICEN'

tt2 IO SCELGO IO VOCLIO IO SONO

6Modello mentale e neonato

Ognuno ha nella propria mente i propri Modelli mentali. Poich6 dalla nascita la pro-pria soprawivenza dipende unicamente da chi ci sta intorno, il Modello relativo allerelazioni affettive d molto probabilmente il primo che viene prodotto: lo chiamiamo"Modello Mentale Neonato". E basato sul seguente processo mentale inconscio ele-mentare.

MODELLO MENTALE NEONATO

how un "DISAGIO".io "BISOGNO" di ponti rimedio, mo ignom che rcsa forc + 'IIIPOTENZA",so solo piangerc, ollotu + 'PIANGO''QUALCLJNO" si occorge di me, mi riwlge Ia suo'AITENZIONE", arriaadalf *ESTERNO" e "RISOLVE" il m io'DISAGIO'7'BISOGNO".

Questo tipo di relazione lo chiomerd 'A!!(nE'.

MODELLI MENTALI

s

113

6Le associazioni mentali inconsce che ne derivano sono:

se + "DISAGIO" <+ "BISOGNO" <+ "IMPOTENZA"allora =+'PIANGERE'ss + "QUALCUNO" <+"ESTERNO" <+ "AITENZIONE' <+ "SOLUZIONE"se =t "STO BENE"allora + "AI[ORE'

Il processo mentale pud essere cosi riassunto.Se quolcuno dall'esterno mi rtwQe lo suoattenzione, mi capisce e mi fa starebene quondo ho un disogio, vuol dire cfte MI AMA.Ma anche: Qualanno all'esterno mi ama SOLO SE mi riaolge la sua attenzione,copisce e risolae ogni mio disogio, facendomi store bene.Ne derivano anche le possibili associazioni.c Sto bme solo se mi sento Amato.. Sto bme solo se gualc-uno oll'esterno di ne mi riwlge Ia sua attenzione.. Sto bene solo se mi sento Anoto da gualcuno all'esterno di me.. La soluzione o qualsiosi mio disogio i all'esterno di me.r Se sfo male sono impotmte, posso solo piangere (lamentormi e fare lo uit-

timo...)

Un neonato puo provare una sensazione di disagio per mille motivi a lui ignoti qualicaldo/freddo, fame/sete, cacca/pipi, interazione distruttiva con qualcuno o qualcosa diver-so da s€, malessere fisico. Il fatto che qualcuno esferno a lui possa cap ire quale sia l'origi-ne del suo disagio e riuscire a porvi rimedio indipendentemente da lui d fondamentale perla sua soprawivenza, per questo nella sua mente si attiva subito la definizione di unModello. Lui sa solo, perlopii inconsapevolmente, dormire, mangiare, ascoltare, sentire,vedere, fare cacca e pipi, ridere, piangere o essere indifferente. Ma se piangendo riesce arichiamare l'uftenzione di qualcuno esterno che pud rappresentare la soluzione al suodisagio e se b questo quello che accade quando piange, quel qualcuno all'esterno riesce afarlo stare bene, deduce allora: "quel qualcuno all'esterno di me'mi Ama"'.

l l4 IO SCELGO IO VOCLIO IO SONO

oLa mente di un neonato d incapace di attribuire nomi e significati a oggetti, soggetti opersone ma cib d ininfluente, la sua mente memorizza solo le associazioni tra gli sti-moli percepiti sensorialmente a cui potri associare nomi e significati in seguito.

Va notato che Ie percezioni relative alla serrsazione di disogio vengono facilmente asso-ciate, da subito, a quelle relative alle sensazioni dibisogno e di impotenza.Uazione pian-gere d.Ia possibile sohrzione, I'unica di cui si d capaci, da utilizzarsi quando allora ci sisente impotenfi, incapaci autonomamente di capire quale sia I'origine del disagio e diporvi autonomamente rinredio (questa associazione e anche quella che porta, quando

invece si rit iene di aver capito quale sia I 'origine di un proprio disagio, a sentirsi onnipo-tenti). Asentirsi impotenti siassociapiangere.Sepiangere produce una soluzione (per-

chd induce qualcuno a trovarla), plcngere d allorala soluzione e se la soluzione provie-

ne dall'esterno di sd ne deriva chele sofuzioni ai prcpri disagi sono all'esterno di s6.Il concetto astratto di Amore viene quindi associato, direttamente o indiretta-

mente, ai concetti di bisogno, impotenza, piangere, aftenzione esterno, soluzioneesterno.

Il Modello Neonato pu<) avere molte varianti, tanti vi hanno applicato solo piccole

modifiche e continuano autilizzarlo - in modo "devastante" per loro stessi e chi ha ache fare con loro - anche da adulti. Ecco un esempio delle associazioni che la loronrente potrebbe utilizzare: se quando ero neonato provavo un senso di impotenza ognivolta che vivevo un disagio senza sapere di che cosa avevo bisogno, ora che son<ladulto, quando provo un disagio e ritengo di sapere di che cosa ho bisogno, alloraprovo un senso di onnipoteraa, da cui deriva il senso di essere nel fiusto nel preten-

dere qualunque cosa, magari in nome dell" 'amore", da qualcuno. Se ho un disagio,piango (o manifesto il mio dolore in vari modi), ma se so di che cosa ho bisogno (onni-

potenza), qualcuno che mi ama DEVE assolutamente soddisfare ll mio disagio, il miobisogno; se lo fa, allora, /o amo anche ro, altrimenti significa che rifiutq di amormi,e che allora d caftiuo e bugiordo, io sono una uiftima e posso, devo iniziare a disprez-zarlo e odiarlo e ad agire di consegiuenza.

MODELLI MENTALI l l5

OH COIIE SONO DISPERATA.gARO INCAPACE DI /{VER,E EIDUCA

rN QUALSIA$ UOI O

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E evidente che il Mode[[o Neonato d perfetto solo per un neonato, incapace di avereuna qualsiasi idea su che cosa siano lui e la Realti che lo circonda. Quando vive unasensazione di disagio, d incapace anche solo di capire i l perch6, nella sua mente vi sonoinformazioni sufficienti per produrre reazioni automatiche, come pianpiere, ma insuf-ficienti per poter produrre giudizi. E inoltre incapace di prendere fisicamente inizia-tive ed e soprattutto inconsapevole di che cosa sia lui stesso, i l suo corpo e comeusarlo. Molti credono di poter 6iiustif icare la loro incapacitir di amare perchd ritengonoche la loro infanzia sia stata priva di amore, questo solo perchti ignorano che cosa siarealmente I 'amore. Se sono vivi e adulti significa che comunque qualcuno si e presocura di loro - senza ricevere pressochd nulla in cambio (...)- altrimenti sarebberomorti. Questo d cid che caratterizzallvero Amore, gioire nel dare per dare, senza

l l6 IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

aspettarsi nulla in cambio. Quando qualcuno riesce a fare qualcosa per qualcun altroincapace di "ricambiare i l favore", significa che lo Ama. Chiunque sia arrivato all 'et)adulta c'd riuscito, necessariamente, girazie al fatto che qualcuno, quando era appenanato, si d preso cura di lui e lo ha quindi Amato, indipendentemente da cio che Ia suamente creda che sia l 'amore.

Modello mentale Neonato in adulti

Il Modello Neonato d o D stato presente nella mente di chiunque sia divenuto adulto. Mase quel primo modell o, anzich6, essere slato rinnovato nel tempo per essere adeEiuato alpresente ed essere utile anche a produrre esperienze felici nel presente di un adolescen-te o un adulto, d rimasto pressochd invariato, allora anche una persona adulta moltointelligente pud avere comportamenti assurdi e inaccettabili. Questo vale per ogni pro-prio Modello: deve essere agigiornato in continuazione, arricchito di nuove informazionie associazioni, rinnovato e adegiuato dinamicamente al presente grazie ai cambiamentidel corpo con I'eti, ai cambiamenti della Realtd in cui si vive, alle condizioni in cui si vivee Srazie a tutte le nuove esperienze, reali o immagiinarie che direttamente o indiretta-nrente oglnuno vive.

Il cen'ello ha una grandissima plasticita e la mente pud, grazie proprio a questa pla-

sticit ir, produrre continuamente nuove associazioni e nuove credenze ma pochissimisfruttano questa possibil i td e si riducono auti l izzare sempre solo le associazioni chehanno utilizzato pirl spesso, quelle che sono divenute loro piir "familiari".

A mano a mano che il corpo e la Realtd intorno cambiano, anche i propri Modell idevono essere rinnovati, ma il fatto che ogni volta che uno stesso Modello viene utllizza-to consolida il suo carattere di Verit2r fa si che possa rimanere soslanzialmente lo stessoper tutto il resto della propria vita. Questo d il rrotivo per il quale la stragrande maggio-ranza della gente continua ad applicare i l Modello Neonato e altri modell i infanti l i pro-dotti nell'adolescenza, nonostante sia adulh. Pressochti tutti desiderano amare ed esse-re amati felicemente ma quasi nessuno riesce a vivere relazioni di Amore autentico,

MODELLI MENTALI tt7

IEDERE IL IESTITIIIO CFEFATTO ALLA llAIA BAASOLA !

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l l8 IO SCELCO IO VOCLIO IO SONO

costruttivo, evolutivo, longevo nella Gioia e nell'Armonia (la coppia Illuminata), soprat-tutto perchd nelle loro menti c<-rntinuano ad esserc applicati Modelli riferiti al passato ecredenze/verit) contrarie all'amore.

Poichd quei Modelli e veriti prevedono in genere che sia l'Amore sia le soluzioni ai lorodisagi possano e debbano provenire dall 'esterno, le persone che hanno tali Modell icontinuano ad aspettare, a giudicare e sperare, accusando I'esterno se ignora Ie lororichieste e aspettative senza accorgersi che i l vero problema d solo nelle loro menti.

I l Modello Neonato, come qualsiasi altro Modello, pud tuttavia essere facilmentecambiato e attualizzato al presente semplicemente producendo, da soli, nuove asso-ciazioni mentali, applicando il metodo descritto alla fine del l ibro, basato sull 'uso con-sapevole dell ' immaginazione e della ripetizione.

Ma a molti i l Modello Neonato piace cosi tanto che vogliono assolutamente tenerselo,continuano ad applicarlo ogniqualvolta ne hanno I'occasione. Permette loro di scari-care su altri la responsabilitd della propria feliciti e di sentirsi autorizzati a lamentarsie fare la vitt ima senza alcun senso di colpa, credendo oltretutto di essere nella rafione.E troppo bello, troppo comodo per rinunciarvil Ma quel Modello d invece "devastante"sia per loro sia per chiunque abbia a che fare con loro. Vi sono molti aspetti del com-portamento che caratterizzano chi d affezionato a quel Modello, tra i quali:

' r ichiamare I 'attenzione dell 'altro/degli altri sulla propria eventuale infelicita/soffe-renza, mostrandosi sempre come vitt ime;

' fare in modo di soffrire ed essere infelice per mettere alla prova l'amore dell'altrogiudicandone le reazioni per poterlo confernrare;

o aspettarsi che sia sempre I'altro a dover scoprire e capire la causa della loro infeli-cit i/sofferenza (tu sei incapace di capirmi...);

' difendere e considerare le proprie ragioni o ar6iomentazioni veritd assolute eincontrovertibil i :

' credere che qualsiasi rimedio alla loro eventuale infelicitVsofferenza debba e possavenire sempre e soltanto dall 'altro (esterno).

MODELLI MENTALI r r9

c cQuest'ultimo aspetto d anche quello che ha portato gli uomini m<-rderni a produrre unasocieti di tipo economico-consumistico esasperato. Il fatto che la maggioranza delle per-sone creda che le soluzioni a ogni loro eventuale disagio esistenziale o problema cli vitadebbano provenire sempre dall'esterno e mai da loro stessi permette a chiunque abbiaqualsiasi cosa da vendere loro - prodotti, beni, terapie o servizi - di trarne profitti venen-do oltretutto riconosciuti inconsciamente come "amorevoli". Molte persone spendono ipropri soldi in realD per cercare di sentirsi amate, sono quelle per cui i soldi sono sem-pre insufficienti, semplicemente perchd seguono un concetto di amore che d irreale. Permolti, inoltre, amare significa solo sentirsi amati grazie aunaforza, un ,,istinto primor-diale" che dovrebbe poftare I'altro a prendersi cura di loro, capirli, conoscerli e accettar-li, qualsiasi cosa siano, qualsiasi cosa dicano o facciano. Ma questo comportamento pudessere giusto e opportuno solo per un neonato che ha a che fare con la sua mamma...

La madre ama il figlio sopra ogni cosa perchrS guidata da un "istinto amorevole inna-to", cerca soprattutto di capirlo, di percepire ogni suo disagio e porvi rimedio. Il neona-to puo anche evitare di doversi "meritare" I'amore della mamma, d amato in quanto tale,in quanto essere assolutamente innocente, indifeso, perlopiii incapace di intendere e divolere, di giudicare e agire. Ma un neonato d un neonato, un adulto d un adulto, sono dueRealtd completamente diverse. Un adulto che si aspetta o pretende di essere amaro lnquanto tale, a priori, senza saperselo meritare, senza fare nulla per meritarselo 0 un dis-adattato. Questo per molti d inaccettabile proprio perchd contrario a cid che il ModelloNeonato prevede e si aspetta dall'amore: Amore d quando ricevo attenzioni senza farenulla, oltre che piangere, per meritarlo... D certamente molto comodo pretendere diessere amati per quello che si d, per quello che si "ha dentro", essere capiti e pretendereche I'altro risponda prontamente ponendo rimedio a ogni proprio disagio. Ma che cos'iche ognuno ha dentro dis6? Quali sono i motivi per cui si dovrebbe amare una personapiuttosto che un'altra ? E giiusto pretendere che sia "l'altro" a scoprirli in virtir di un"istinto innato", come faceva la sua mamma o chi si d preso cura di lui quando d natoi,Per una persona in grado di pensare, di parlare, di scegliere, di volere, di muoversi e diagiire, delegare all'altro cid che innanzi tutto deve fare lui con se stesso d un "lusso" e unapretesa inaccettabile. Ci sono persone che si aspettano di essere capite senza parlare,

120 IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

senza esprimere e rivelare se stesse sinceramente ma continuando a dire bugie e a difen-dere e mantenere attive le proprie credenze inopportune e obsolete. Recitano la partedella persona brava, buona e incompresa, lamentandosi pur di evitare qualunque cam-biamento in loro stesse, ma intanto il loro corpo cambia (in genere, con I'etd, in pe€€io).Possono rifiutarsi di credere nella telepatia e nella lettura del pensiero ma pretendonoche chi le ama conosca sempre cid che "hanno dentro", cib di cui hanno bisogno. senzache loro stesse Io sappiano e soprattutto senza che si accorgano di che cosa loro stessedebbano fare per poter essere felici. Tutto questo perch6 considerano la risposta alle loropretese una dimostrazione di Amore.

Se vuoi essere amato/a per quello che sei, scegli prima tu chi vuoi esseree rivelati per quello che sei!

Ogni crisi affettiva che chiunque possa vivere D un invito a cambiarese stessi, ad ag$ornare, rinnovare proprie credenze e il proprio Modello

Mentale Affettivo per adeguarlo al presente.

I Modelli Affettivi acquisiti dai comportamenti dei propri genitori sono quelli chehanno in assoluto il maggior peso e possono mantenerlo anche per tutta la vita,soprattutto quando si B evitato di sostituirli con Modelli piir affini alla propria naturanel presente e se si ha un atteggiamento volto a difendere e imporre la propria visionedella Realti agli altri, piuttosto che a cambiarla. Chi ha acquisito Modelli di VeroAmore avrh, molto probabilmente, una vita affettiva piena di Vero Amore anche se hafatto poco per cambiarli. Saranno altri fronti della vita a impegnare la sua attenzionee volonQr per potersi eventualmente rinnovare e vivere felicemente in essi. Chi haacquisito Modelli di tipo conflittuale avrd invece, molto probabilmente, problemi alivello affettivo, gli stessi avuti dai suoi genitori. In questo caso la sua attenzione evolontd dovrebbero portarlo a rinnovarsi proprio nell'ambito affettivo.

Per qualcuno pud essere piir facile, per altri meno - siamo tutti diversi - ma c'd unasnetto che vale indistintamente oer tutti: chi ambisce ad Amare ed essere Amato Vera-

MODELLI MENTALI t2l

@ oII tuo passatomente. ad avere relazioni umane costruttive e felici dovrebbe, innanzi tutto, iniziare a

rinunciare autllizzare il vittimismo come strumento di gratificazione o di ricatto. Puosembrare assurdo e paradossale che ognuno debba assumersi la responsabilith dellapropria vita e della propria feliciti, ma e normale quando ci si accorSe che la causaprima di quelti che si ritengono essere i propri problemi 0 solo nella propria mente,cosr corne anche la soluzione.

Se il Modello Affettivo acquisito dai propri Eienitori d stato infelice, prima che qualcun<-rpossa pensare di aver finalmente trovato a chi poter attribuire delle colpe dovrebbe consi-derare che se ha raggiunto I'autosufficienza fisica pud e dovrebbe comunque provare

Amore e Gratitudine verso chi lo ha messo al mondo e verso chiunque gli abbia permesso

di soprawivere dalla nascita. Pub essere un concetto di Amore diverso da quello che hanella sua mente, meglio! Chiunque sia in grado semplicemente di pensare ha tutti gli stru-menti con cui costruirsi un proprio Modello Affettivo personale pieno di Gioia e di Armo-nia. Se ha evitato di farlo, se ha preferito continuare autilizzare quello di "seconda mano"che ha acquisito, "fotocopiato", dai propri genitori o da altri, almeno la smetta di lamen-tarsi e inizi a rinnovare i propri Modelli, questo libro sembra fatto apposta per lui' E evi-dente che se fin clalla nascita nessuno si fosse preso cura di noi saremmo morti (di fame'di freddo, o mangiati da un animale...), ma la nostra mente, come una spugna, ha acqui-sito da subito informazioni, prodotto associazioni e Modelli dall'ambiente e dalle persone

intorno a noi semplicemente perchd quelle persone erano vive, hanno saputo soprawive-re in quell'ambiente. La nostra prioritir assoluta d la soprawivenza e quello dobbiamoinnanzi tutto imparare. Se il loro comportamento, tra di loro o con noi, d stato conflittua-le o infelice per la mente d irrilevante. Una volta raggiunta I'autosufficienza fisica, abbia-mo avuto tutti gli strumenti, il tempo e la possibilitir di costruirci i nostri personali Model-li felici. Chi ha evitato di farlo, perche distratto o semplicemente perchd incapace diaccor-gersi di questa possibilit), pub comunque iniziare a farlo in qualsiasi momento, con mar-gini di migtioramento grandiosi. La capacitd di vivere felicemente nella Gioia e nell'Ar-monia opinuno la pud e se la rleve costruire innanzi tutto da solo, e per poterlo fare gti dsufficiente essere vivo e in grado di pensare, d semplice ! Allora, cosa aspetti ?

r22 IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

Jmmagina questo scenario: vivi in una casa in cui tieni tantissime cose, Ti arriva la

I notizia di un'imminente alluvione che avrd effetti devastanti su tutto il mondo. StaIarrivando, ora, proprio dove sei tu. Sei assalito dal panico. Puoi salvarti solo seriesci ad andare il piir in alto possibile al piir presto. La tua mente d spaventata ma inun attimo di luciditi realizzi che b quello che vuoi f,are.Vuoi farlo. Un ricordo improv-viso: nel tuo garage c'E una mongolfiera, ti eri scordato di averla, corri a cercarla, laporti nel tuo pirande giardino e la prepari al decollo. Mentre si gonfia corri in casa aprendere tutte le cose a cui tieni di piir e Ie carichi nella cesta. La mongolfiera d prontae Tu ti prepari affannosamente al decollo. "Alzati! Alzatll Atzati!", ripeti nella tuamente. Ma d troppo pesante. Inizi a cercare tra le cose che ti sei portato quelle piirpesanti, a cui sei disposto a rinunciare, e le butti. Ma d ancora troppo pesante, continuia togliere cose, disperato, ma d sempre troppo pesante. Hai anche cose di valore. "Que-ste no! Le voglio tenere con me!" pensi mentre inizi a sentire, in lontananza, un suonocupo che aumenta, si awicina. Le butti. Devi rinunciare a portare con te anche le cosepiu leggere, anche quelle alle quali credevi fosse impossibile rinunciare.

Ti rimane un album di fotografie, lo sfogli velocemente. Ne vedi una, d quella delmomento che credi essere stato il piir felice di tutta la tua vita. I tuoi occhi lo dicono.Tieni quella fra le mani e butti le altre sul fuoco della fiamma a gas che ha riempito lamongolfiera di aria calda. Solo in quel momento, solo dopo che ti sei tolto tutto e seirimasto con solo la tua fotografia in mano, la mongolfiera ha iniziato ad alzarsi, primapiano piano, poi sempre pii velocemente, ora sei in alto. Salvo. Vivo. Guardi verso ilbasso quell'onda mostruosa che sta travolgendo, distruggendo tutto. Sei terrorizzato,sconvolto, ma allo stesso tempo felice di essere riuscito a salvarti. "E adesso che fac-cio? Saranno morti tutti! Che fine avranno fatto tutte le mie cosei, E il mondo?" pensie ti chiedi: "Ho perso tutto, sono vivo ma solo, forse era meglio se fossi morto anch'io?"

r23

c' l lrc rif lessioni, altri dubbi. Sei sconvolto, esausto, troppe emozioni, tutte insieme,I rr,ppi 1rg1.15ispi, tutti insieme. Ti accasci, chiudi gli occhi e croll i . Poi i l nulla. Nella tua

rrt rrte i l nulla. i l si lenzio assoluto fuori e dentro di te.l l iapri gli occhi, senti delle voci, sei in cima a una montapina. I l Sole. Molti altri si

:,rrro salvati, chi in mongiolfiera, come te, chi in elicottero, chi in deltaplano, chi per-

t24 IO SCELCO IO VOGLIO IO SONO

cch6 era gia l), ci viveva. Altri, chiss). C'b solo una cosa che noti, in loro. Hanno tutti in

mano, come te, una fotografia del loro momento piir felice, del loro passato e negli

occhi una luce. Sono felici. Come lo sei tu.

Il passato serve solo a una cosa:a poter essere nel presente per crearsi un fututt migliore.

Tutte le tue credenze, verit ir e Modell i derivano da quello che hai pensato spontanea-mente o che sei stato indotto a pensare partendo soprattutto da quello che hai acquisito

e vissuto con altri nel tuo passato. La massima "libertir d'azione" I'hai avuta quando eripiccolo, quando avevi molta fantasia, curiositir e un'immaginazione vivida con le quali

riuscivi facilmente a creare nuovi scenari percorrendo nuove vie di pensiero, giocando

con i tuoi pensieri e la tua immaginazione creando inconsapevolmente nuovi percorsi

nel tuo cervello. Poi con i tuoi pensieri hai iniziato a produrre credenze e a introdurre

limiti, la tua attenzione d slata sempre piir portata al mondo reale, quello visibile da tutti,

e a un approccio razionale, causale ad esso. Alcuni tuoi pensieri hanno iniziato a essere

ricorrenti facendo divenire, nel tuo cervello, alcuni percorsi neuronali sempre piir privi-

legiati e caratterizzanti il tuo atteggiamento mentale, felice, triste, ottimistico, pessimi-

stico, razionale, possibilista ecc. Le tue credenze sono divenute tue veritir e hanno pro-

dotto il tuo carattere, la tua personalita.

Qualunque possa essere stato il tuo passato, qualunque sia la tua abilitb nel ricordar-

ti consapevolmente le esperienzeielici e le esperienze infelici che hai vissuto, qualunque

possano essere le veriD che si sono consolidate nella tua mente, I'unica cosa importan-

te del tuo passato il quella di averti perrnesso di essere qui, ora, vivo, nel presente apoter pensare felicemente a un futuro da vivere felicemente. Anche se la tua mente,quando pensi, segue i suoi percorsi associativi privilegiati - ora lo sai e tra poco scoprirai

anche come fare a crearne di nuovi - tu sei potenzialmente in pirado di pensare a qual-

siasi cosa indipendentemente dal tuo passato e dal tuo presente che d ancora molto lega-

to ad esso. Per questo puoi voltarti indietro, verso il ricordo che hai di tutte le persone,

IL TUO PASSATO 125

cdi tutte le esperienze, belle o brutte che puoi aver vissuto e verso tutte le associazioni chela tua mente pud aver ricavato da esse, e riuscire ad essere semplicemente Grato. Gratoper il fatto di essere ancora vivo e poter essere qui, ora, nel presente. Fra tante associa-zioni prodotte da tante esperienze, la tua mente ha comunque saputo estrarre eutilizza-re quelle che ti hanno permesso di soprawivere. Questo, anche se pud sembrarti banale,0 grandiosol Il funzionamento del tuo cervello d finalizzato innanzi tutto alla soprawi-venza del tuo corpo e in questo d evidente che ha avuto successo.

Qualunque esperienza tu possa aver vissuto, con chiunque possa averti portato a sof-irire o a gioire e con chiunque possa averti minacciato o salvato la vita, puoi esserecomunque grato perchd ora sei vivo nel presente e sai che puoi produrre nuove infor-mazioni, tanto felici quanto riesci a immaginarle, con la nascente consapevolezza che tipossono portare avivere igrandi cambiamenti felici, in Te e fuori di re, che hai primaforse solo vaSamente sperato. Le informazioni che hai nella tua memoria sono strausa-te, vecchie e perlopiu di "seconda mano", lasciale ld, nel passato, nel nulla irreale, anchese ti sono familiari. Considerale come s€ fossero fotogrammi di un vecchio film in bian-co e nero, da lasciare dov'd perch6 d inutile continuare a rivedere lo stesso film quandopuoi produrne di nuovi, d inutile a te, a chi ha a che fare con te e a tutta la Realtd cheaspetta qualcosa di nuovo, di evolutivo, anche da te. con la tua fantasia, con la tua imma-ginazione puoi, nel presente - I'unico tra passato, presente e futuro ad essere reale - pro-durne di nuovi. a colori, piir attuali, felici e rivolti al futuro -anche se hai gi) 100 anni, iltuo futuro d prezioso, ogni secondo d prezioso - sapendo che d la cosa migliore che puoifare per evolvere, per essere felice e per viverli.

E il presente quello in cui vivi e il futuro quello in cui vivrai, d assurdo perdere iltempo presente con pensieri vecchi, strausati o infelici del passato. Il tuo presente dipen-de soprattutto dalle credenze che hai prodotto nel tuo passato, ma nel presente ora saiche puoi crearti tutte le nuove credenze che vuoi per essere autonomamente felice e pro-dufti un futuro migliore, bellissimo. La cosa pii.r potente che puoi iniziarea fare per pre-parare la tua mente a produrre nuove credenzefelici d proprio rivolgerti a tutte quelleche derivano dal tuo passato con Gratitudine. Andando avanti con la lettura scoprirai che

126 IO SCEI,GO IO VOCLIO IO SONO

cprodurre nuove credenze e nuovi pensieri. sfruttando alcune proprietir della tua mente,d molto, molto piil semplice di quanto tu possa ora ritenere.

Thfto quello che puoi aver donato senza riceverc nulla in cambio,ha aumentato la tua grandezza,

nessuno ti deve nulla.

Riuscire a provare una sensazione di Cratitudine pensando al proprio passato, qua-lunque esso possa essere stato, d una grandiosa e profonda esperienza liberatoria. Maquando la propria mente inizia a produrre proprie verih diviene incapace di accorgersiche sono solo approssimazioni, d molto facile allora ritrovarsi a vivere e far vivere adaltri esperienze inutilmente conflittuali e dolorose. Le proprie credenze/verith, anzi-ch€ essere difese per essere mantenute inalterate nel tempo, dovrebbero essere conti-nuamente rinnovate nel presente, in <lgni presente, a mano a mano che si cambia eche la RealD cambia.

La mente d capace di immaginare, fantasticare, ambire, desiderare, entusiasmarsie produrre autonomamente qualsiasi nuova propria verit2r, intesa come possibilithattualizzata al presente rivolta al futuro; evitare di utllizzare questa possibilitir b ungrave demerito.

IL TUO PASSATO t27

oCredenze e conflitti

1-1 ualunquc cosa tu possa consapevolmente credere, sei sicuro che sia stata scelta

t f r.ir tei Fin dalla nascita, qualcuno ci insegna e ci ripete che cosa d giusto e che

\ cosa i sbagliato, cid che d bene e cid che d male, possibile o impossibile; comedohbianio comportarci, nutrirci, vestirci, che cosa dobbiamo fare, dire, pensare... Cre-scendo veniamo circondati da altri che ci dicono, ci ripetono, ci urlano, ci suggeri-.scono, ci propongono, ci impongono, ci consigliano, ci mostrano quello che dobbiamoessere, pensare, dire e fare... Tutto cib contribuisce a produrre nella mente di ognunodi noi delle credenze, delle presunte veritd che, pur permettendoci di soprarvivere,hanno I'alto rischio di essere false e inopportune e di produrre continui dubbi. Tuttele esperienze che abbiamo vissuto ci hanno portato a produrre credenze, quindi emo-zioni, quindi pensieri che hanno a loro volta rinforzato le credenze da cui hanno avutoorigine nonostante potessero essere, fin dall' inizio, inopportune o infelici. Luomo pro-duce credenze proprio per evitare il dubbio, la prima causa della sua infelicit). Se tuttoquello che ci d statt-r detto e mostrato da altri fosse sernpre stato vero e corretto perognuno di noi. nessuno avrebbe dubbi e tutti sarebbero probabilmente felici. MaI'uomo interpreta soggettivamente Ia Realti e la Realti cambia, il corpo delle personecambia, le situazioni e gli .scenari che si vivono cambiano e anche cid che per qualcunoun tempo poteva semhrare ver() cambia.

Se i propri dubbi producono infeliciti, le false credenze ritenute veritd produconoinvece conflitti e quindi conducono anch'esse all ' infelicit). Qual b allora I'atteggia-mento piir felice che possiamo avere? [Jn atteggiamento mentale basato su credenzepossibilistiche ottimiste. Credere per evitare dubbi ma essere sempre pronti a dubbitemporanei per produrre nuove credenze. Qualunque dubbio tu possa avere, considerache c'd sempre una risposta che contiene un cambiamento costruttivo, allineato conquello che tu sei nel presente e con quello che la Realtb d nel presente. Qualsiasi cer-

129

ctezzatu possa avere, considera innanzi tutto che pud essere sbagliata o obsoleta e chece n'e sempre un'altra piir costruttiva, piir allineata con quello che tu sei nel presentee con quello che la Realtd b nel presente. Devisolo scegliere, tra infinite possibil i tdcoesistenti, in che cosa credere ed essere disposto a cambiare. Anche se per la nostranrente Credenze eYeritd.sono equivalenti, abbiamo visto che si tratta di due cose com-pletamente diverse!

130 IO SCELGO IO VOGI,IO IO SONO

TU DEYI FARE TUTTOQUELLO CHE Tr DrCO rOE OBBEDIRAAI sEAIIPRE!

cLe proprie Credenze e i propri Giudizi sono solo approssimazioni della

Realth capaci di rendere piir probabile cib che pub divenire Realti.

Ogni nostro pensiero, ogini nostro €iudizio deriva da nostre credenzelveritd,, ma ogninostro pensiero contribuisce a produrre la nostra Realt). Tutte le informazioni chederivano dai nostri pensieri entrano in relazione con la trama della RealQr e co-parte-cipano nel produrre quelli che in fisica quarrtistica sono definiti collassi di funzionid'onda frazie ai quali, fra tutte le possibilit) coesistenti che la trama della Realtd ha ins6, deriva, come se tbsse "scelto", cio che si attualizzer), cid che si manifesteri nellaRealti con spazio e tempo.

Se credi che una cosa sia impossibile, ti sari impossibile viverla,se credi che sia difficile, ti sarir difficile viverla.

Pub sembrare assurdo e diff ici le da accettare, ma le esperienze che ognuno vive sonofortemente e sotti lmente condizionate, anche a distanza di spazio e di tempo, daognuna delle credenze che ognuno ha nella sua mente.

Ogni essere umano tende a condividere se stesso ma soprattutto le proprie idee, leproprie credenze con gli altri. Condividere se stessi - nonostante anche il concetto dicondividere possa essere facilmente frainteso - b i l principio che sta alla base dell 'A-rnore autentico, quello a cui tutti, consapevolnrente o no e indipendenterrente da ciirche ognur.ro crede essere I 'amore, tendiamo. Questo principio profondanrente spiri-tuale ed evolutivo ha perd, quando viene interpretato in modo razionale, un bruttoeffetto collaterale: la mente consapevole di Llna persona pud facilrnerrte arrivare a rite-nere giusto che le sue credenzelveriti debbano automaticamente essere anche le cre-denzelverih degli altri. E in questo caso che si producono conflitt i . Questo accade per-ch6, come abbiamo visto, nella propria mente i l concetto di verith E associato al con-cetto di assoluto e la mente deduce che se una veritd d valida per se stessi debba esserloanche per tutti gli altri e tutti devono accettarla; si tende allora, anzichrj a condividerlaper ridiscuterla, ad imporla. Questo approccio e contro natura perchd d i l concettostesso di verit) assoluta ad essere contro natura, come quello di uguaglianza.

CREDENZE E CONFLITTI l3 l

o 6

I .xggeltct a sinistra d costruttitto/euolutiuo, ha proprie credenze ma D disposto ad accettarecanbiamenti. Quello a destra d distruttit'o, ha proprie credenzelt,eritti,

rifiuta cambiamenti in esse e t'uole imporle ud altri.

siamo tufti diversi, siamo tufti un divenirc in una Realti che b un divenire.

l..r l lealt) d possibil ista e tutto cid che esiste in essa sono possibil i t i in divenire. Tutto('\ 'olve e nulla pub rimanere uguale per sempre. Anche se I 'uomo riesce a descrivere intrn rnodo apparentemente verosimile la Realti. si tratta sempre e solo cli interpreta-

t :12 IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

zioni, approssimazioni soggettive e temporanee riferite a cib che pub essere stato epotrebbe continuare ad essere per qualche altro presente ma che pud cambiare, ancheprofondamente. nel futuro.

La differenza tra una persona costruttiva che evolve e produce evoluzione rispetto auna distruttiva che d "ferma" e produce caos d proprio nell'atteggiamento che ha neiriguardi delle proprie credenze. Entrambe hanno proprie convinzioni, idee, concettiin cui credono, ma la prima le considera solo possibil ih ed d sempre pronta a cam-biarle con altre piir efficienti, piir utili, piir attuali e si impegna per farlo, la seconda no,le considera veriD che devono essere valide per tutti, si oppone a priori a qualsiasi

cambiamento e si impegna solo per imporle ad altri.

libero Arbitrio e senso di colpaAbbiamo visto che il nostro cervello pud gestire una quantih pressochd infinita diinformazioni ma utilizzando percorsi associativi soEigettivi costruiti in passato che,come i binari del proprio "trenino mentale", portano a ripensare a cose gi) pensate inpassato riprovando le stesse emozioni del passato. Ogni proprio pensiero segue per-corsi precostruiti come fossero i binari di un treno, b per questo che chi ha fatto dive-nire la propria mente pessimista - perch6 I'ha abituata a pensare, fra tutte le possibi-lit), sempre e solo a quelle peggiori - pud avere grandi difficoltir a produrre un qual-siasi pensiero felice o anche solo diverso dai sotiti. Pud perd accadere che, pensando auna qualsiasi cosa, seguendo i percorsi associativi privilegiati costruiti nella propriamente, il proprio trenino arrivi a un bivio, una diramazione con percorsi associativialternativi clifferenti, con binaripiir o meno equivalenti, piir o meno "solidi". E il puntodel dubbio che precede la possibilih di fare una scelta.

Il proprio trenino pub allora scegliere, mentre pensando va alla ricerca di informa-zioni, se seguire una strada o cambiare direzione per seguirne un'altra. E in quel casoche awiene un fenomeno estremamente prezioso che caratterizza la grandiosith poten-

CREDENZE E CONFLITTI 133

QUESTA E'LA VERITA'TUTTI QUELLI CHE CREOONO AO ALTRO

ro cREDo rN QUESTA "VERTTA'.!(IAA POTREBBE ESSERE SBASLIATA)

c

t34

{ ,"\a, t

IO SCELGO IO VOCLIO IO SONO

6ziale dell 'essere umano: pud scegliere consapevolmente se continuare a segiuire i per-corsi associativi a lui pii familiari o intraprenderne altri, diversi, con binari equivalentima meno solidi, meno familiari, o magari privi di binari perch€ del tutto sconosciuti. Inquel caso, meraviglioso, potenzialmente miracoloso e allo stesso tempo inquietante sipud infatti anche riuscire ad intraprendere un percorso associativo completamentenuovo creandosi in tempo reale, nel presente, i nuovi binari su cui far viaggiare nuovipensieri. Tutto questo d il Libero Arbitrio, un grande dono e allo stesso tempo, per alcu-ni - in particolare per tutti gli indecisi (gli ignavi dell'inferno dantesco) - una condannaperchd vissuto, piuttosto che come una fonte di grandiose opportuniti e possibilitd, diinfelicitd e tormento. GIi indecisisono coloro che, pur di evitare di rischiare di sbagliarepreferiscono seguire sempre e solo percorsi di pensiero che ritengono sicuri, quell i ingener€ pii familiari, quelli piir owi e scontati perchd gia percorsi tante volte da loro o dacoloro a cui hanno affidato la responsabilitd delle proprie credenze. Gli indecisi vivononel bisogno di certezze ma affidano ad altri la responsabilit) di ogni loro scelta perchd

sono incapaci di scegliere, di volere e di essere autonomamente. Sono moltissimi: costi-tuiscono la stragrande maggioranza della popolazione. Pur di evitare di usare il proprio

Libero Arbitrio preferiscono rivolgersi ai costruttivi o ai distruttivi, a coloro che sonoinvece stati capaci di produrre credenze per poter utilizzare apparentemente solidi bina-ri mentali, anche se sono stati precostruiti da altri.

I l primo riferimento degli indecisi si chiama Senso Conrune, altri r iferimenti sonole persone che hanno eletto come propri leader. "Agganciano" i l loro cordone ombeli-cale simbolico a esperti o scienziati degni della massima fiducia, a genitori, a opinionleader, a medici, a guaritori, a polit ici, a uomini di Chiesa, ad amici, a glrru, a carto-manti ecc., a chiunque possano delegare la responsabil itd delle loro scelte. Sono per-sone che proprio per questo loro atteggiamento vivono infelicemente o comunque aun livello di felicit i "normale" decisamente inferiore a quello che potrebbero espri-mere. Le loro ambizioni emotive sono autolimitate alla serenit). un concetto triste-nrente sottotono di felicitb molto in voga tra chi d normalmente triste per gli augurinatalizi.

Poich6 la vera feliciD deriva innanzi tutto dal Densare in modo all ineato alla nro-

CREDENZE E CONFLITTI r35

6pria natura, quella autentica, quella che molti sono incapaci di accorgersi di avere, i lpensare in base alle scelte e alla natura di altri esclude er priori la possibil i$r di viverla.Gli indecisi sono distributori automatici di aspettative secondo questo modello: 'sefazquello che mi aspetto da te sard finalmente felice e te ne sard grato, altrimenti sardinfelice e sard solo per colpa tua" . La loro motivazione inconsapevole potrebbe esserequesta: "ho dei profondi dubbi e ho deciso che sono incapace di trovare risposte da solo(anche perch6 se sbagliassi mi dovrei poi sentire in colpa). tu mi servi per evitare que-sta possibilitir, mi fiderir e faro cid che tu mi hai suggerito (o consigliato, o detto o ordi-nato) di fare e cosi, se soffrird o fall irb, potrd dare ogni colpa a te e potrd iniziare a sen-tirmi una vitt ima, disprezzandoti".

Se oggi provi disprezzo per qualcuno che in passato hai ammirato o ritenutodi amare, significa che lo hai usato per affidargli tue responsabilitlr

che hai voluto evitare di assumerti.

Chi evita di fare scelte autonome il ludendosi di evitare sensi di colpa si impedisce inrealti di poter essere felice. Gli indecisi credono nel caso, nella fortuna, nella sfortunao a qualsiasi influenza esterna possa permettere kiro di togliersi la responsabil ih detleproprie scelte. Hanno rinunciato a esercitare i l loro potere su se stessi e la Realtdquando hanno rinunciato a fare scelte autonome e consapevoli. Si guardano bene dal-I 'utl l izzare i l loro Libero Arbitrio proprio perchd cib implicherebbe il doversi assumerela responsabil it) delle proprie scelte ma anche dei propri pensieri, intenzioni, paure,conflitt i e insicurezze, e quindi del proprio stato emotivo e della propria vita. Quandopoi si ritrovano a vivere esperienze dolorose o diverse da quelle in cui speravano - econ quell 'attepigiiamento cio d inevitabile -, possono allora iniziare a lamentarsi, a sen-tirsi e fare le vitt ime, i l loro hobby preferito...

Anche se la stragrande maEigiioranza della gente cerca di evitare di farlo, b propriol 'uti l izzo costruttivo, ottimistico e felice del proprio Libero Arbitrio che pub permet-tere a chiunque di essere un sorgente inesauribile e autosufficiente di Gioia trasbor-dante che si traduce in continui successi. Un uso costruttivo del proprio Libero Arbi-

136 IO SCELGO IO VOGI,IO IO SONO

ctr io ("lo Scelgo, Io Voglio, Io Sono" sono le parole chiavi) pud permettere al propriocervello di produrre qualsiasi nuovo percorso associativo, nuove credenze, nuovibinari capaci di guidare nuovi pensieri e nuove emozioni; cambiamenti che inizial-mente saranno solo nella propria testa ma successivamente si estenderanno anche acorrispondenti nuovi percorsi esperienziali nella propria vita, nella Realth esterna.

Tutti gli indecisi generano caos e fanno perdere tempo, molti .sono apparentementeinnocui, altri evidentemente l imitanti e pessimisti attratti da tutto cid che spaventa.Cenerano cont' l i tt i perchd si nutrono perlopiir di paura e vogliono poterne provare perqualsiasi cosa, sanno lamentarsi e ostentare vittimismo anche se in realti a loro piaceessere cosi.

Ogni proprio percorso di pensiero genera anche un proprio percorso emotivo,come un treno a vapore che viaggiando produce Setti e nuvole di vapore, il proprio tre-nino mentale genera pietti e nuvole di emozioni. I binari divengono familiari perchd lodivengono le relative emozioni, belle o brutte d ininfluente, i l cervello e i l corpo diven-gono dipendenti, assuefatti come a una droga alle emozioni generate dai propri pcn-sieri e si entra cosi facilmente in un circolo vizioso che li rende sempre pii r icorrenti.Diventa un atteggiamento spontaneo che si pub perd interrompere e trasforntare inun circolo virtuoso se si riesce a divenire dipendenti ad emozioni che siano invece diGioia.

Il proprio trenino dei pensieri pud partire da qualsiasi stazione perandare rrelledirezione abituali o essere spostato su qualsiasi altro binario verso altre direzioni. I lcambiamento puo essere fatto quando ci si accorEie che viaggiando si sta entrandonelle tenebre, o quando si arriva a un bivio e si pud sceEiliere di cambiare direzione.Lindeciso ha perd sempre bisogno che anche qualsiasi percorso alternativo abbiasolidi binari, D questo i l suo grande limite. Quello che serve d allorareinformore lapro-pria mente inconsapevole creando e rinforzando binari alternativi e, soprattutto. desi-derare innanzi tutto di voler vivere emozir-rrri diverse da quelle che il proprio treninoproduce quando viaggia nelle proprie tenebre mentali. Le tre autodichiarazioni: 1oScelgo,lo Voglio, Io Sono, che caratterizzano il metodo che descriverd nel dettaglio in

CREDENZE E CONFLITTI 137

@ @.seguito, sono quelle che possono mettere i l tre-nino della propria mente in condizione di poterfinalmente cambiare binari ed emozioni.

D evidente che, anche solo dal punto di vistaemotivo, riuscire a pensare in modo felice e otti-mistico d estremamente vantaggioso ma glieffetti positivi che i l pensare felicemente pudprodurre vanno ben oltre i l solo proprio benes-sere. Ogni proprio percorso di pensiero oltre agenerare emozioni genera anche informazioniche interagiscono con la trama della Realtd,sempre in "ascolto", rendendo piir probabil i leesperienze che sono all ineate con i loro conte-nuti e portando chi ha una mente felice anche avivere esperie nze felici.

IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

Lluomo D felice quando vive esperienze in sintonia con la sua natura.

olte culture propongono modell i sociali e religiosi fondati sulla soft 'erenzadell'uomo, data quasi per scontata, sul sacrificio la cui accettazione viene pro-posta come una virtu e indicata come via necessaria per i l raggiungimento di

una piioia successiva o una beatitudine ottenibile, purtroppo, solo dopo Ia morte. Le

139

Felicim

r38

o csubdole associazioni potrebbero essere queste: se sono uiuo e uoglio ottenere qualsiasisuccesso deuo soffrire e sacrificarmi ma Ia uera gioia potrd euentualmente raggiun-gerla solo dopo la morte e solo se aurd sofferto e mi saro sacrificato abbastanza men-tre sono stato uiuo. Questo ha indotto molte persone ad avere nella propria mente- relativamente a qualsiasi forma di felicit), propria o di altri- delle associazioni for-temente conflittuali che le portano, ogni volta che sono felici o stanno per pensare ofare qualcosa che pud dare loro cioia, a sentirsi in colpa. una persona potrebbe, peresempio, scegliere di farsi una bella e costosa vacanza o di acquistare una bella auto-mobile e trovarsi in diff icolti nel dirlo ai propri parenti; pud allora anche inventarsi,come giustificazione, di avere avuto sconti particolari o un'offerta irrinunciabile. Anzi-chd essere fiera e orgogliosa della propria scelta, fatta per la propria felicitd, tende aminimizzarne i l valore per evitare di sentirsi in colpa o di essere accusata di egoismoo sconsideratezza (accade soprattutto se gli interlocutori sono tristi vitt imisti). Pos-sono per questo motivo anche arrivare ad impedirsi, a priori, di essere felici. Possonoanche dichiarare di voler (in genere lo sperano soltanto) essere felici ma fanno di tutto.perlopii inconsapevolmente, per evitare di esserlo, producendo continui autoimpedi-menti come pensare sempre e solo al peggio, sceEiliere sempre i posti peggiori, le per-sone e i tempi peggiori per qualsiasi cosa facciano, per esempio applicando il ModelloAffettivo Neonato quando si relazionano con altri.

I l fatto che una persona possa credere che la soluzione ai propri problemi e la pro-pria felicih debbano provenire dall 'esterno di s€ fa si che se Ie venisse chiesto comegiudica la sua vita e come vorrebbe che fosse, probabilmente risponderebbe che vuoleun lavoro sicuro, una bella famiglia, dei f igli sani che gli diano gioia, pensando a cibche potrebbe renderla felice solo in base a cid che rit iene che tutti gti altri desiderino.Potrebbe allora magari anche riuscire, in anni, ad avere un lavoro sicuro, una bellafamiglia e dei f igli sani ritrovandosi perd a essere comunque infelice. Una persona chea quella domanda rispondesse invece: "Voglio fare tutto quello che posso per esserefelice, incluso avere un lavoro, una famiglia e dei f igli a cui poter dare lamia cioia",inizierebbe spontaneamente a fare tutto cid che, anche nel lavoro, nella famiglia ecc.gli dh gioia e ad evitare spontaneamente tutto cid che invece potrebbe renderlo infe-

r40 IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

lice. E una differenzasottile ma profonda. Una persona che crede che la sua felicit)dipenda unicamente da fattori esterni induce la sua mente a produrre condizioni easpettative che la mettono automaticamente nella condizione di essere infelice. Chipensa a cid che dovrebbe accadergili perchd possa essere felice d come se ammettesse diessere infelice e che gli manca qualcosa. Porre delle condizioni alla propria feliciD chedipendono da altri porta la propria mente a credere di essere infelice d cid crea il pre-

supposto per esserlo e continuare ad esserlo indipendentemente dagli altri e dallaRealtd che si vive.

Ia tua Feliciti, quella autentica,dipende unicamente da te.

Tutti ritengono di ambire alla feliciti ma solo pochi riescono a volere, permettersi edaccettare di essere felici. La feticiD d tuttavia la condizione normale, naturale di ogniindividuo perchd appartiene al suo innato assoluto. Essere felici d un elemento checaratterizzal'essenza, I'Anima dell'uomo, di o€ni uomo. Quando una persona si impe-disce, consapevolmente o inconsapevolmente, di essere felice d come se trattenesse,come se impedisse all'energia che d in lui di esprimersi, di espandersi, di farlo evolvere.Anzich6. focalizzare la sua attenzione sulla ricerca di una propria feliciD interioreautonoma e stabile, basata su un rapporto costruttivo ed evolutivo con se stesso e laReatti, continua a credere, applicando perlopiir il Modello Neonato, che la sua feticit2rdipenda unicamente da come l'esterno risponde ai suoi bisogni, precludendosi cosiautonomamente di poter essere felice. Pud iniziare allora a disperdere quella preziosa

energiia trattenuta in s6 e lo fa, in genere, attraverso un vittimismo cronico o la ricercainopportuna del piacere fine a se stesso, dirottandola per esempio verso il sesso conestranei, I'alcol, la droga o qualsiasi altra cosa le dia piacere fisico o mentale e verso laquale pub anche sviluppare assuefazione. Lo fa per consolarsi'

Attraverso il piacere trova un sollievo, che d perb sempre e solo temporaneo, chenermette alla sua mente di il ludersi di essere felice.

FELICITA t4l

@ cLa condizione nonnale della natura dell'essere umano b la Gioia assoluta

e incondizionata.

l.;r sofferenza emotiva deriva unicamente dall ' incapacit) di accorgersi ed esprimere lapropria vera natura, evolutiva e felice. Quando la sofferenza emotiva, anzichd esseresolo temporanea perch6 sfruttata vantapigiosamente per produrre rapidi cambiamentiit l se stessi e nei propri pensieri,0l 'effetto del rif iuto di affrontare cambiamenti.diviene uno spreco inuti le della propria energia vitale e del proprio tempo. Spreco cheviene in genere accompagnato dalla passivitd, dal vitt imismo, dalle lamentele e dallasPeranza di essere "salvato" da qualcosa o qualcuno che si rit iene dover necessaria-trtente essere al di fuori di s6. Ma il soggetto infelice che vive in uno stato di sofferenzacnlotiva cronica d quello ideale per opini societd dittatoriale o consumistica, perchd dquello piir facile da controllare, da guidare nelle scelte.

Una persona Felice E indlpendente, incontrollabile e .,fortunata".Per questo affascina chi ambisce ad esscre Felice. amata da chi to b

e odiata da chi 0 incapace di esserlo.

Nessun vero successo pud essere ottenuto attraverso la sofferenza, d solo un mezzoche pud essere utile per indurre i cambiamenti in se stessi grazie ai quali poter poivivere esperienze di vero successo. Il vero successo, in qualsiasi campo o settore, d unosolo: quello che viene prodotto dall'Entusiasmo e nella Gioia.

La tua Feliciti dipende unicamente dalla tua capaciti di produrre pensierie giudizi allineati con il presente e in sintonia con la tua natura che pub

essere molto diversa da quella a cui la tua mente inconsapevole D arrivataa credere. Quello che ti caraftet'aza come essere umano vivo e in grado

di pensarc 0 riassumibile in tre parole:A}I6PB, GIOIA, GRAIITUDINE.

142 IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

Fai tutto quello che gli altri ti hanno detto che 0 giusto fare, credi in tutto quello chegli altri ti hanno detto che b giusto credere e ti troverai a vivere in un mare di dubbie ad essere profondamente INFELICE.

Il vecchio paradigma d quello a cui tutti siamo stati razionalmente abituati a credere:

se mi accadono delle cose belle, alloro sono felice, se mi occadono delle cose brutte,

allora sono infelice.ll nuovo paradigma dice esattamente il contrario; se sono felice,

allora mi accodono cose belle, se sono infelice, allora mi accadono cose brutte. Quelli

FELICITA 143

CIche vivono secondo il primo paradigma sono spontaneamente infelici e viceversa. I piirrazionali possono trovare conferme del nuovo paradigma nei collassi quantistici dellefunzioni d'onda, che vedremo tra poco. Nel primo caso la responsabiliti della propriafelicitit viene scaricata agli altri o alla Realt), ma gli altri e la Realtd rispondono aquello che si d, e se si d infelici risponderanno in modo infelice. Nel secondo caso ci siassume la responsabilith della propria feliciD, gli altri e la Realtd risponderanno alloradi conseguenza.

la cosa pii potente che si possa fare per cssere Amati da quarcuno capaoedi Amare b rluscire ad essere Felici, indipendentemente da lui.

Vediamo un esempio pratico di come una visione infelice detla RealtiL possa porrare avivere infelicemente. Prendiamo una persona alla quale d accaduto di soffrire molto aseguito dell'essere stata tradita sessualmente da chi riteneva di amare. Nella suamente, associate a quella persona, sono memori zzatetuttele esperienze che ha vissutocon lei compresa quella relativa al proprio dolore-per-tradimento o tradimento-per-dolore. Una persona che soffre per essere stata tradita d in genere una persona che sof-friva anche prima, per paura di essere tradita. Se quella d stata la prima volta che le daccaduto, avrebbe potuto comunque in precedenza aver osservato altri soffrire aseguito di un tradimento e la sua mente aver prodotto la paura di quell'esperienza,anche senza averla vissuta personalmente. La mente produce solo associazioni nellequali, molto spesso, si confondono cause con effetti. Se dopo aver personalmente vis-suto il tradimento ha iniziato a pensare molto a quella esperienza dolorosa le sue rela-tive associazioni mentali si sono via via consolidate producendo tutta una serie dieffetti tra i quali quello probabile di arrivare ad odiare quella persona che era stata"tanto amata", con effetti devaslanti, anche a distanza di spazio-tempo, per entrambi eper tutti quelli che verranno, eventualmente, dopo.

E come se avesse dimenticato tutte le altre esperienze che avevano vissuto insieme,in particolare quelle belle, intense e fonte di grande gioia, perchd i propri pensieri

144 IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

oseguono semplicemente i percorsi associativi che nella propria memoria sono piirfacil i da percorrere (perchd relativi a cio che piir si d pensato) e i l r icordo preponde-rante su tutti d divenuto quello relativo a quel dolore. Anche solo pensare con odio,rabbia o rancore a una persona che si d amata in passato produce nuove associazionimentali pensieri-emozioni, emozioni-pensieri. Quelle emozioni si associano perdanche a un concetto generico di persona amata producendo effetti negativi, anche conqualunque altra persona. Viene compromessa sul nascere qualsiasi nuova relazioneperch6 si d associato nella propria mente i l concetto di amore a quello di tradimento,di dolore, di rabbia, rancore e odio. Lassociazione "amore" =+ "tradimento" si traducein "se amo" + "vengo tradito" che, se assume carattere di veriti (accade solo se si dpensato intensamente o molto spesso a quell 'evento). porta a credere, consapevol-mente o inconsapevolmente, che qualsiasi persona si possa amare, inesorabilmente,tradir)r. Tale associazione entreri anche a far parte del proprio rnodello mentale affet-tivo che inizieri a filtrare la percezione della Realti: fra tutte le persone che incontrerie con cui interagiri, noteri soltanto, si accorgerir soltanto, vedra soltanto, si enrozio-neri soltanto per quelle che hanno irr sd la caratteristica di essere infedeli. Sceglierircos) inconsapevolmente e si innamorera di una persona che la tradiri di nuovo.

Se invece dovesse iniziare una nuova relazione con una persona che per sua sceltad fedele a chi ama (la propria mente si sbaglia spessissimo...) vivri comunque male larelazione perchd i suoi percorsi associativi la porteranno facilmente a pensare cheanche quella persona Ia voglia tradire, soffrir) autonomamente perchd la sua mentecontinuera a rievocare la sofferenza associata ai suoi percorsi mentali associativi rin-forzandoli ogni volta e introducendo nella trama della Realti informazioni che rende-ranno piir probabile che cib awenga di nuovo, che si ripeta quell 'esperienzasoffertacon ogni altra persona che amerA. I meccanismi associativi possono facilmente fareentrare una persona in un circolo vizioso a cui pub porre fine solo producendo nuovecredenze, possibilmenle felici, con un uso costruttivo, ottimistico e felice del proprioLibero Arbitrio, ma setrre anche conoscere come fare. Questo libro ha proprio questoproposito: permetterti di accorgerti delle credenze limitanti che possono essere radi-cate nella tua mente inconsapevole per cambiarle, facilrnente e con Gioia.

FELICITA 145

cQuello precedente d solo un esempio specifico i cui concetti possono perd essere

applicati a qualsiasi esperienza infelice che chiunque possa tendere a vivere o a rivi-vere a seguito dell 'averla vista, pensata, sognata o vissuta nel suo passato. Credo siaevidente che lasciare che il proprio passato o le proprie paure possano condizionareneSativamente la propria vita presente e futura, se si puo evitare di farlo, i assurdo.Cerca di evitare di riportare nel presente gli effetti di sofferenze, reali o immaginate,passate, per i l tuo bene e per quello di tutti coloro con cui hai e avrai a che fare.

Essere Felici D un grande Merito.Essere infelici il peggior demerito.

o

oB7D

i -A

sET-POmr EirozroilAlE+ 10 Magsima feliciti

VARIA;ZIOI{ E TEMPORAN EAA SEGUITO DI

FELICE -

2 SET-POINT

STATOEMOTIVONORMALE

12\'A

6

II

sEcurTo DlESPERITIIZA SOFFEtrA

La mente ha anche un proprio soggettivo profi lo biochimico che corrisponde alproprio stato emotivo normale (set-point) indipendente dalle esperienze che vive oimmagina. E quello che caratterizza anche come e che cosa si tende ad iniziare a pen-

sare quando d in condizioni normali e a tornare a pensare dopo esperienze vissute oimmaginate che hanno prodotto emozioni temporanee. Il proprio set-point caratte-rizza anche il normale atteggiiamento mentale verso se stessi, gli altri e la Realti. Pud

FELICITA 147

Stabilith emotivaI l fatto che vivendo una certa esperienza ci si senta felici, infelici o indifferenti dipendeunicamente da come quella esperienza d stata interpretata e a che cosa e a quali emo-zioni e stata associata nella propria mente inconsapevole. Le prime sensazioni di sof-ferenza che si vivono sono in genere quelle relative a esperienze di dolore l isico aseguito di urti, cadute, incidenti o punizioni f isiche. Le prime in cui si prova paurasono quelle relative a esperienze sconosciute, che la propria mente d incapace di inter-prefare o giudicare per produrre reazioni specifiche efficienti. La paura induce, perquesto, semplicemente all'attacco o alla fuga, e quando attacco o fugia song irrealizza-bil i , all ' immobilitd e/o al pianto. Dalle proprie prime esperienze di dolore e di paura lamente costruisce le basi delle proprie credenze da cui dipenderanno le successive rea-zioni emotive, €iudizi, pensieri e azion| Ma le proprie reazioni emotive conseguenti aesperienze vissute o immaginate sono temporanee e producono emozioni temporaneeanche perchd hanno il f ine di dare una chance di cambiamento interiore che deve rea-lizzarsi in tempi brevi, altrimenti sono inuti l i e si torna nella propria condizione emo,tiva normale.

t46 IO SCELGO IO VOCLIO IO SONO

c cessere lmmaglnato come il proprio personale "livello di riferimento", identificabile conmagi$iore o nlinore felicita. apatia o infelicit), quello a cui ognuno tende spontanea-mente.

Dal tempo necessario per ritornare al proprio set-point, a seguito di un'esperienzaemotiva reale o immaginata che la propria mente ha fiurlicato felice o infelice, derivala propria stabiliD emotiva. Tempi brevi - come quelli che caratterizzano i bambini -sono indice di una forte abilitd a produrre rapicli cambiamenti nella propria mente eidentificano la capaciti di esprimere la propria attitudine evolutiva. Tempi lunghi sonoinvece indice di una scarsa abilitir a produrre cambiamenti nella propria mente e iden-tificano I'incapacit) di esprimere la propria attitudine evolutiva.

r Ognuno ha una propria condizione emotiva normale (set_point).r Esperienze felici innalzano temporaneamente il proprio stato emotivo sopra il

proprio set-point.

' Esperienze infelici abbassano temporaneamente il proprio stato emotivo sottoil proprio set-point.

r Il tempo necessario a ritornare al proprio set-point d soggettivo e variabile(tempi lunghi indicano una bassa stabiriti emotiva, tempi brwi, un,alta stabilitaemotiva).

r Il proprio set-point pub essere innalzato o abbassato stabilmente e autonoma-mente intervenendo sulle proprie credenze.

' La propria stabiliti emotiva pud essere migliorata stabilmente e autonoma-mente intervenendo sulle proprie credenze.

Invece di cercare semplicemente di vivere esperienze che Ia propria mente giudica difelicitb che, oltre ad essere solo temporanee, espongono al grave rischio di inseguireillusioni e di produrre comportamenti anche devastanti o criminali - perchd o sonolimitate alla sola ricerca del piacere fine a se stesso, o sono derivate da proprre cre-denze che hanno un'alta probabiliti di essere false, limitanti, inopportune, distruttive

148 IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

o obsolete - d innanzi tutto sulla propria personale e soggettiva condizione emotivanormale (set-point) e stabil it ir emotiva. che ognuno dovrebbe iniziare ad intervenire.Vedremo come si pud fare.

Il proprio set-point b quello stato emotivo con il quale, per esempio, ci si risveglianormalmente al mattino e si prova prima che Ia propria mente abbia iniziato a pen-sare, a giudicare e a far partire i propri trenini sui propri binari. Da quella condizionedi partenza dipendono i pensieri e i giudizi che la propria mente inizieri a produrre,ma anche [e esperienze che consegiuentemente si vivranno. Chi d normalmehte tristed in genere chi ha una mente abituata a una visione della Realta di t ipo causale deter-ministico e crede ancora che la sua felicit i dipenda unicamente dalla Realtir all 'esternodi s6 e che questa sia solo quella che si manifesta a lui sensorialmente. Se una personasi sveglia gi) triste, avr) diff icolh ad accettare la sua condizione come un sempliceinvito a cambiare se stessa e inizier) a cercare delle cause, dei colpevoli, qualcuno oqualcosa che la sua mente possa identif icare come causa della propria tristezza.

Laspetto drammatico di questo atteSgiamento d che anche se la sua vita dovesseessere razionalmente perfetta, anche se dovesse avere tutto cid che altri possono desi-derare (d importante che i desideri siano propri... ), quando la sua mente i incapace ditrovare una motivazione razionale che possa in qualche modo giustificare la sua tri-stezza, s€ ne crea appositamente almeno una. Far) in modo - sempre inconsapevol-mente - di pensare a qualcosa di triste o di cui poter aver paura, ma soprattutto cer-cher) di entrare in conflitto con qualcuno, tanto per dare alla sua mente quello chevuole: una causa esterna a sti a cui poter attribuire la colpa. Pud limitarsi a pensare aqualcosa di cui aver paura - e la televisione le puir offrire sicuramente molti spunti atal fine -, a qualcosa di "irreale" perch€ generata nella sua mente a sepiuito di sue asso-ciazioni tristi o inopportune, oppure la pud creare appositamente perchd sia anchesensorialmente Reale.

Ci sono persone che si specializzano nel produrre conflitti con chiunque, lo fannoperlopitr solo per dare alle proprie menti razionali delle cause che possano giustif icarela loro condizione emotiva triste, senza accorgersi che quella condizione dipende uni-camente da Ioro.

FELICITA 149

6Se invece hanno una causa razionale che possa giustif icare la loro infelicita (per-

ehd ['hanno Sia usata in passato), si "aggrappano" ad essa senza lasciarla piit. Possono

tenersela ben stretta anche per tutta la vita senza accor5iersi che stanno sprecando lapropria vita. Pud accadere, per esempio, quando una donna si preclude la possibiliQr di

vivere relazioni d'amore a seEiuito dell 'aver sublto una violenza da piccola che ha por-

tato la sua mente prima a pensare poi a credere che ogni relazione sia violenta, oppurequando una persona si preclude la possibil i t) di essere felice perchd la sua mente si d

legata saldamente al dolore di un lutto o di una separazione vissuta nel suo passato

remoto.

Sono molte le persone la cui condizione normale d divenuta latristezzaa seguito dellaproduzione continua e prolungata di pensieri tr isti. Anche quando dovessero vivere

un'esperienza che la loro mente giudica bell issima e nella quale anche loro riescono a

vivere attimi di felicit), hanno sempre un velo di tristezza negli occhi e tendono

comunque rapidamente a tornare alla loro normale condizione di tristezza. Ci sonoperd anche persone la cui condizione normale d la felicit) e anche se dovessero vivere

un'esperienza che la loro mente giudica bruttissima, nella quale anche loro riescono a

vivere attimi di infeliciti, hanno sempre una luce di felicitd negli occhi e tendono rapi-

damente a tornare alla loro normale condizione felice.

I veri problemi nascono quando una persona, la cui condizione normale d.latristezza,vive rrn'esperienza che la sua mente giudica profondamente infelice e, anzichti pro-

cltrrre cambiamenti in s6 che la facciano evolvere e uscire rapidamente da quella con-

tlizione per tornare almeno al suo stato normale, rimane in uno stato di profonda tri-sltzza a tempo pressoch6 indeterminato, abbassando il suo stato emotivo normale a

rrn l ivello inferiore. Se il suo stato normale fosse la felicit i, sarebbe fortemente moti-

vlrto a tornarvi i l piir rapidamente possibile, ma poich6 anche quello d triste, la suarrrotivazione d debole e allora pub rischiare di mantenersi emotivamente a un l ivello

se mpre piir tr iste. Un circolo vizioso che alcuni chiamano depressione.

150 IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

oTutto dipende dall'atteggiamento mentale che una persona d riuscito a costruirsi e aquale dei due paradigmi (indicati in precedenza) ha voluto o preferito aderire. Chi, tro-vando.si ad affrontare una crisi, pensa perlopii a cid che teme e che produce in lui sof-ferenzacome a un problema esterno a sti avrd grandi difficoltd ad uscirne migliore per-chd, anzichd cambiare qualcosa in se stesso, tenderir sempre ad aspettarsi o sperare incambiamenti all ' infuori di s6, in altri o nella Realti. Chi invece riesce, nonostante lacrisi, a pensare che il suo problema ha innanzi tutto radici all ' interno di sd, nella pro-pria mente, e cerca soluzioni in propri cambiamenti piuttosto che solo all 'esterno, seriesce a produrre nuovi pensieri, nuove associazioni mer-rtali felici perch6 attualizzatial presente, ne uscir) rapidamente, migliore, innalzando anche la sua condizione e i lsuo l ivello normale di feliciD. I l proprio atteggiamento mentale dipende unicamentedalle proprie credenze e da quello che si pensa per mantenerle o per cambiarle.

FELICITA l5l

6Il punto chiave

]Rensieri che opinuno genera nella propria mente seguono propri percorsi mentali

I associativi dai quali dipendono anche le emozioni che prova mentre pensa. ognunorha inoltre una propria e soggettiva condizione emotiva a cui tende spontanea-mente, indipendentemente dalle esperienze che vive, che fa come da stazione di par-tenza e di arrivo dei suoi trenini di pensieri ed emozioni.

e una persona vive un'esperienza che la sua mente giudica positiva o negativa. isuoi pensieri e le sue emozioni divengono felici o infelici e i l suo stato emotivo -rispetto alla sua condizione normale - cambia per un periodo di tempo, piir o menoprolun$ato, che dipende unicamente da cid che riesce a pensare di nuovo o di diversodurante e successivamente a quella esperienza, dopodich6 il suo stato emotivo tende atornare quello che corrisponde alla sua condizione emotiva normale.

Poichd il percorso associativo che ogni pensiero segue genera anche emozioni, perprovare emozioni diverse bisogna semplicemente segiuire percorsi diversi: avere pen-sieri diversi. Questo pud essere estremamente difficile - soprattutto se si d adulti, se sid normalmente tristi o si hanno paure specifiche - perchd si d incapaci di far viaggiarei propri pensieri su nuovi percorsi prodotti all'istante dai nuovi pensieri; bisogna alloraprima produrre, poi consolidare nuovi percorsi associativi per permettere, senzagrandi sforzi, di farvi viaggiare i nuovi pensieri.

Abbiamo visto che il cerv'ello funziona in modo additivo, aggiunge nuove associa-zioni attraverso nuove ramiflcazioni - collegamenti sinaptici fra neuroni o reti neurali- ogni volta che viene prodotto un pensiero o che viene visto o ascoltato qualcosa, rin-forzando il vecchio collegamento se viene percorsa un'associazione gi) esistente o pro-ducendone uno nuovo se si tratta di una nuova associazione. Vi possono essere alloraneuroni o reti neurali collegate da un numero altissimo di ramificazioni sinaptiche *capaci, quando vengono percorse pensando, di produrre forti emozioni (belle o brutte)

153

ced altre collegate da una sola ramificazione sinaptica, appena fatta e priva di associa-

zioni in grado di produrre emozioni. I l proprio trenino dei pensieri tende a percorrere,:rndando da un neurone all 'altro, da una rete neurale all 'altra, sempre e.soltanto i col-lcgamenti piir consolidati, quell i che hanno un grande numero di connessioni sinap-tiche (le proprie credenze divenute le proprie verih) perch6 gii percorsi tante volte nelpassato, ma pud, potenzialmente, anche viaggiare su una nuova singola connessionecreata. all 'occorrenza, dal trenino stesso. Tutti i grandi uomini che nel corso dellanostra storia sono stati capaci di realizzare opere straordinarie, nell 'arte, nella tecno-Iofia o uti l i all 'evoluzione dell 'Umaniti in genere, sono quell i che hanno saputo edu-care la propria nrente ad interagire con il lato piir misterioso e invisibile della Realh.coltivando una grande capacita intuit iva, e ad avere i l controllo della propria vitaimmaginativa attraverso la capacita di far viaggiare i propri pen.sieri in qualunque dire-zione, anche sulle nuove - e quindi deboli - connessioni sinaptiche appena prodotteper effetto delle Ioro intuizioni, della loro immaAinazione creativa e della loro volonti.

Ogni pensiero ma anche ogni immagine, ptcezione o parola detta oascoltata, qualunque essa sia, nuova o vecchia D ininfluente, produce una

nuova, debole connessione associativa che si aggiunge alle altre gii presenti,rinforzandole o che crea, per prima, una nuova associazione.

I)er poter i l lustrare graficamente i concetti esposti e poterli adattare a vari casi ho rea-lizzato i l sequente tipo di diagrammi:

154 IO SCEI,GO IO VOGLIO IO SONO IL PUNTO CHIAVE

oDiagrammi per la rappresentazione grafica

di processi mentali associativi (o rauo Marchesi)

Associazioni Sinaptiche

rmpeormento

Reti Neuronali

i' "li .,rConcettopossibile

\--l

.:""l"Tat ,\-/Concettoolr"

VConcetto

consolidato

- r r \ldentite

Simbol i

o@+I

=

ttYG

) - - - - - - - -"(da (ealizzarsi

F-,,,-\--l"-\ldebole

' posstbr l i tepercorr ibr te

r--------------Iforte/verita

?9V

t l

ASSOCIAzIONE FELICE

ASSOCIAZIONE INFELICE

PERCORSO DOMINANTE

DOMINANTESENZA ALTERNATIVA

POSSIEILITAALTERNATIVE

DISTORSIONENELLA PERCEZIONE

PERiCOLOSO

CONFLITTOTURBOLENZA

ASSOCIAzIONISECONDARIECONFLITTUALI

ALTERNATIVEPERCORRIBILI

ctRcoLo vtz loso

Diagrammi dell'Autore per la rappresentazione grafica dei processi mentali associatitti.

155

6

N

l ,a propria condizione emotiva normale dipende da come si d reagito a esperienze vis-

sute di gioia o di dolore e da come si d agito per produrre immaginativamente espe-rienze di gioia o di dolore nel proprio passato. Esperienze di sofferenza particolar-

r.nente Sravi o impegnative, o sequenze di esperienze sofferte concomitanti durante leryuali si b stati incapaci di produrre cambiamenti di pensiero, possono aver portato unapersona ad abbassare progressivamente la propria condizione emotiva normale, mavale anche il contrario. Quindi, se la condizione emotiva normale di una persona b la

156 IO SCELCO IO VOGLIO IO SONO

, loi: I

@felicitd olatristezza, dipende unicamente da come ha gestito la sua capacit) di affron-tare cambiamenti e di produrre pensieri felici. A qualsiasi eventuale esperienza parti,colarmente infelice vissuta essa avrebbe potuto reagire con esperienze immaginativenarticolarmente felici.

VARIAZIONE NEL PROPRIO SET.POINT1 STATO EMOTIVO NORIT4ALE)

a segui to di nuovi pensier i te l ic icne hanno cteato nuove

possibi l i tA - ,

,

t " " 'SET-POINTmrgl iorato

SET-POINTiniz ia le invar iato

SET.POINTpeggrorato

It

b

1,1

3/1IJ

O ESPERIENZA SOFFERTAI (reale o immaginat iva)

- 1O Massima infelici la

Peggioramento nelSET.POINT

a seguito di pensieri infeliciche hanno assuntocarattere di Verit?t

l l propr io SET-POINT at tuale dipende dai ,propr i pensier i passatr ,oalre propfle espenqn.ze tmmastnattve e oa come st e reagttoad esperlenze r 'eal i fel icr e sofl6rte.

Per capire come poter arrivare ad avere una gestione costruttiva, felice ed evolutivadella propria mente - e quindi della propria esistenza - immaginiamo che il processocreativo della relazione tra I 'uomo, la sua mente e la Realh (la sua in narticolare) oossa

IL PUNTO CHIAVE r57

ESPERIENZA FELICE

MigtioEmento nel lreale o imTginativa)

SET.POINT ; .

@essere semplificato in una relazione di causa-effetto, di azione-reazione che ten$a in

considerazione le reazioni interne (cambiamenti mentali) alle azioni esterne della

Realtir (cambiamenti in esperienze di vita) e le reazioni esterne alle azioni interne. Si

dovrebbe allora cercare di:

. cambiare autonomamente le proprie credenze e quindi il proprio modo di pensare

e di emozionarsi per awicinarsi costruttivamente e felicemente alle esperienze che

introducono cambiamenti nella propria vita nel presente. Azione esterna-reazione

costruttiva interna;. cambiare, indipendentemente dalle esperienze vissute, le proprie credenze e

quindi i l proprio modo di pensare e di emozionarsi per awicinarsi costruttiva-

mente e felicemente alle esperienze, ai cambiamenti che si desidera vivere in

futuro. Azione costruttiva interna- reazione esterna.

Quando le esperienze di vita propongono, offrono o impon$ono cambiamenti, chi i

costruttivo ed evolutivo riesce a cambiare se stesso producendo nuovi pensieri e nuove

credenze, capaci di renderlo tanto piir felice quanto piir gli permettono di riawicinarsi

alla sua natura e alla natura delle nuova Realtd nel presente. Chi invece rifiuta di cam-

biaresestessoeddincapacedi produrrenuovi pensier i enuove credenze -perchdha

lasciato che la sua mente arrivasse ad opporsi a qualsiasi cambiamento - si render)

tanto piir infelice quanto piir le sue vecchie credenze e isuoi vecchi pensieri si allon-

tanano dalla sua nuova natura e dalla nuova Realti nel presente'

La vera origine della propria gioia o soffetenza, piuttosto che essere ricercata

nelle azioni esteme e nelle esperienze vissute, D nel modo con cui ognuno rea-

gisce ad esse, se con i soliti vecchi pensieri o con altri, nuovi e a€giornati' per'

ch6 D da essi che dipendono sia le proprie risposte emozionali sia le proprie

sedenze e le successive risposte esperienziali della Realtir. Azioni e reazioni,

cause ed effetti si confondono, si scambiano, si annullano e si rigenerano

r58 IO SCELCO IO VOGLIO IO SONO

6reciprocamente perch6 la Realti interna della propria mente e quella esternadelle esperienze di vita sono entrambe manifestazioni interconnesse dellastessa cosa: un processo dinamico, un ciclo continuo basato su cambiamentiin cui le esperienze che si vivono offrono I'opportunith di cambiare i propripensieri e, viceversa, consentono ai propri pensieri di cambiare le esperienzeche si vivono.Possiamo cercare di interpretare questo processo e di chiamarlo comevogliamo, evoluzionismo, disegino intelligente, volonti Divina, determinismocausale, ordine implicato, sintropia. Io I'ho chiamato exotropia per indicareun processo, un ciclo continuo nel quale solo il presente, che si crea e siannulla continuamette, D reale; un ciclo basato su cambiamenti tendenti all'e-voluzione proprio perchd tutto, anche se appare indipendente e separato d inti-mamente interconnesso e interdipendente ed ogini cosa tende ad agire, perquesto, in comunione di intmti con ogni altra cosa. Tende ad amare.Liespressione di ogni cosa che esiste e ogni cambiamento possa awenire inessa tendono, in natura, ad essere evolutivi perch6 I'interazione, in comu-nione di intenti con il tutto, fa si che ogni eventuale cambiamento che pro-duce vantaggi individuali sia vantaggioso anche per tutta la Realti. Per esem-pio, ogni pianta produce ossigeno utile a chi pud respirarlo, ogni frutto pro-duce vitamina C utile a chi pub nutrirsene ecc.Quello che la Realti offre ad ognuno di noi sono infinite, preziose, possibiliti.Ogni essere umano si gestisce, in questo processo o ciclo, come meglio crede,come vuole o b arrivato a credere sia giusto. Ma se crede che i suoi pensierisiano solo un effetto della Realti che vive, per lui sari soprattutto cosi, seinvece crede che la Realti che vive sia solo un effetto dei pensieri che produce,per lui sari soprattutto cosi. Ma solo quando ama, quando riesce ad agire incomunione di intenti con se stesso, altri e la Realti, puit rcalizzarc cid versocui tende, ed essere autenticamente felice, per questo.

IL PUNTO CHIAVE r59

cLa Realtir D possibilista, 0 questo che la tende Fantastica, Inhigante'

Misteriosa, Bellissima, Entusiasmante, DMna! Ognuno pud fare della suaRealtir cib che sa sceglietr, che sa volere, chc sa essere e crcdcrc.

Pensieri ed emozioniAbbiamo visto che le credenze e le associazioni che la propria menteutilizza per inter-pretare, giudicare e interaSire con la RealD derivano tanto dalle proprie esperienze vis-

sute quanto da tutto cid che si d immaginato e pensato nel proprio passato e, soprat-

tutto, che le esperienze che ognuno vive sono in qualche modo collegate e derivate

dalle proprie credenze e pensieri. Chi riesce a pensare in modo creativo e felice utiliz-zando la propria immaginazione, senza limiti, senza pregiudizi, senza paure eriuscendo a provare autonomamente gioia ed entusiasmo pensando a tutto cib chevuole vivere, agiisce potentemente sulle esperienze che vivr?r in futuro. Anche se il

160

tutto awiene solo a livello immagi-nativo e anche se la propria mentepud essere tendenzialmente pessi-mista, i importante almeno pro-varci. e iniziare a farlo il prima pos-sibile.

Tutto cid che pud derivare da unapproccio immaginativo felice versola Realt) d strabiliante, ma perriuscire ad accettarlo e comprender-lo appieno d importante viverlo. Sipud iniziare anche con I'accettareche il poter essere autenticamente e

IO SCELCO IO VOGLIO IO SONO

ostabilmente felice dipende solo dalla propria mente inconsapevole e capire che d da li chebisogna incominciare ad intervenire. Si pud riuscire ad essere felici anche solo pensan-do, e pensando felicemente si possono allora anche vivere esperienze felici.l cambia-menti che un approccio autoresponsabilizzante alla Reath possono produrre in se stes-si e nella RealD sono formidabili e insospettabilmente potenti. Come e perch6 ti sarlancora piir chiaro tra poco.

Molti credono che le emozioni che provano dipendano unicamente dalle esperienzeche vivono e che tutti, a pariti di esperienze, debbano provare le loro stesse emozioni.Quando si dice a qualcuno "quella persona mi fa stare bene, quella tal cosa mi fa staremele, ecc.", si cerca I'approvazione degli altri ritenendo che anche €li altri debbanoprovare le stesse emozioni. Ma le proprie emozioni sono generate dal proprio cervelloe dipendono unicamente dai propri, personali e soggettivi, percorsi mentali associativiche possono si essere stimolati da cid che si percepisce, ma derivano unicamente dacid che la propria mente ha vissuto, pensato o immaginato nel proprio passato. Se viviun'esperienza che la tua mente giudica bella, provi una bella emozione perch€ il tuocervello la associa a qualcosa che hai vissuto, pensato o sognato di bello nel tuo pas-sato e viceversa.

Ogni tua emozione d solo un effetto di una tua associazione mentale che pud,owiamente, essere sia felice ma anche infelice. Se riesci a produrre esperienze imma-ginative felici, tanto piir d vivido e felice cib a cui riesci a pensare, tanto piir evidenti tisaranno le emozioni che il tuo cervello generer). Un aspetto fantastico conseguentealla capaciD di produrre esperienze immaginative felici d quello di produrre belle emo-zioni che possono rinforzare vecchie felici associazioni o Eienerare nuove felici asso-ciazioni. Queste ultime sono quelle che possono cambiare le proprie credenze tantoquanto le esperienze vissute, facendo anche del bene, oltre che alla mente, anche allasalute, vitalitd ebellezza di tutto il corpo. Un altro aspetto molto importante - chevedremo meglio piir avanti - d che le esperienze che pensi di vivere con la tua imma-giinazione condizionano sottilmente anche le esperienze reali che vivrai nel tuo futuro.

IL PUNTO CHTAVE t6l

@ cQuando immagini vividamente con gioia ed entusiasmo di vivere una certa esperienza

awengono dei cantbiamenti, oltre che nel tuo cervello e nel tuo corpo, anche nelle

informazioni presenti nella trama della Realh dalle quali dipendono le esperienze che

vivrai nel tuo futuro. I l tuo cenello cambia ma anche la Realti, la tua Realtir in parti-

colare. inizia sotti lmente a muorrersi in una direzione o in un'altra uti l izzando anche

le informazioni che Tu, con i tuoi rrensieri, hai prodotto.

r62 IO SCEI,GO IO VOG],IO IO SONO

La Realti che vivi D l'effetto dell'interazione della proiezione invisibileverso I'esterno del tuo cenello - con tufti i suoi contenuti - con le

proiezioni invisibili verso I'esterno di tutto cib che esiste.

Nella trama della Realtd iniziano ad esistere da prima di potersi manifestare in espe-rienzevissute, anche tutte le esperienze possibil i e impossibil i , belle e brutte, bell is-sime e bruttissinre. inuti l i , felici e tristi che chiunque possa avere immaginato o pen-sato. Le tue credenze e i tuoi pensieri sono invisibilmente proiettate all 'esterno condi-zionando, facendo muovere la trama della Reattd per creare le basi per la loro realiz-zazione. Tutte le esperienze create da cid che tutti credono, pensano, immaginanocoesistono in stati potenziali sovrapposti fino a quando, interagendo tra loro, collas-sano attualizzandosi nelle esperienze reali, manifeste che vengiono vissute. Le cre-,Jenze e i pensieri di ognuno svolgono un ruolo inconsapevolmente determinante sulleesperienze che si attualizzeranno individualmente. Quello che hai creduto, che haipensato e immaginato nel tuo passato ha fortemente condizionato cid che stai viven-do nel tuo presente e, allo stesso modo, quello che credi, pensi e immagini ora condi-ziona fortemente cid che vivrai nel tuo futuro, cid che diverri Reale, per Te, a causa o{razie aTe.

IL PUNTO CHIAVE 163

6 c(lestione delle crisi

164

La sofferenza emotiva D solo I'effetto di errori di interpretazione e giudiziodella Realth, la sua unica utiliti D quella di mettere in luce credenze

sbagliate, conflittuali o limitanti che vanno cambiate.

IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

Scrivere questo l ibro mi ha permesso di capire che qualsiasi crisi una persona possavivere d innanzi tutto I 'effetto di sne credenzefalse o irrealistiche perch6 inadeguate olontane dalla Realta presente. Crisi affettive per effetto di proprie credenze sulla Realtie sulle persone a cui si rit iene di volere bene che portano a produrre paure, malintesi,aspettative, condizionamenti reciproci turbolenti e comportamenti inopportuni oinfelici. Crisi di salute per effetto di talse credenze sull 'al imentazione, sulle malattie,sul proprio corpo e i l suo rapporto con la propria mente e la realti. Crisi economicheper effetto di false credenze relative ai concetti di merito e di valore ecc.

Quando si vive una qualunque crisi significa che si hanno uedenze sbagliateo in contrasto con la Realth presente.

Ognuno ha nella propria mente una serie di credenze che ha acquisito dagli altri e dal-I 'ambiente o che ha prodt-rtto lui stesso per effetto di esperienze e conseguenti pensieriricorrenti. Abbiamo visto che per la mente produrre credenze/verit i d molto facile:basta pensare, ascoltare o immafinare ripetutamente, volontariamente o involonta-riamente, qualcosa, qualunque cosa. I l diff ici le d accorgersi se sono sbagliate o inade-guate al presente e intervenire volontariamente per cambiarle/rinnovarle. Ma peraccorgersi che qualche propria credenza d sbagliata b sufficiente trovarsi ad attraver-sare una crisi, 0 allora che sarebbe uti le intervenire per cambiarle/rinnovarle.

Chi vive perlopiu mantenendo e difendendo le credenze che ha prodotto nel suopa.ssato tende a produrre sempre lo stesso genere di pensieri e a vivere sempre lo stessogenere di esperienze ma con un progressivo peSgioramento nel tempo.

Se si tratta di credenze felici, realistiche. possibil iste, valide nel presente e rivolte aun futuro felice. la propria esistenza pud esprimersi come una fantastica, meravigliosae inesauribile fonte di Gioia e di esperienze felici, per se stessi e per tutti coloro con cuisi possa avere, direttamente o indirettamente, a che fare. Se si tratta di credenze chesono state felici in passato ma sono divenute inadeguate per i l presente perchd sonorimaste le stesse nonostante si sia cambiati f isicamente (per esempio crescendo o

IL PUNTO CHIAVE 165

6 oinvecchiando), si sar) progressivamente sempre pii infelici ed esposti a vivere crisi. Se

si tratta di credenze che erano adatte a un certo contesto esterno (per esempio fami-

liare, sociale, lavorativri o religioso) ma sono divenute inade$uate perchd il contesto d

cambiato. si vivranno crisi. Molte credenze possono anche derivare da errori di inter-

pretazione della Realti nei riguardi dei quali si sono prodotti pensieri ossessivi. Qual-siasi credenza che cristallizza nella propria mente fino ad assumere carattere di verit)

pud comunque produrre nel tempo solo crisi perch€ d come se si rimanesse fermi

all ' interno di una propria realtir i l lusoria che si allontana sempre piir da quella Reale

nel presente che cambia ed evolve. La Realti d, secondo il mio modello exotropico, unprocesso dinamico in continua e irreversibile evoluzione nella quale solo il presente d

reale. Cambia sempre, a volte impercettibilmente a volte bruscamente, allontanandosi

dal passato in generale e dal passato di ognuno, indipendentemente dalle sue credenze

e pensieri pressochti sempre uguali.Gli unici cambiamenti di cui molti, affezionatiacredenze false e sempre pitr obso-

lete, sono capaci sono quelli relativi alla sola capacit2r di s<-rpportare crisi sempre piir

impeEinative. Ma ogni crisi, anzich{ semplicemente rinforzare la propria capacih di

sopportazione, dovrebbe invece indurre cambiamenti in se stessi utili a evitare che si

;rossa ripresentare, e cid awiene solo quando la crisi viene vissuta come uno stimolo a

produrre nuove credenze,pii felici e vicine al presente. Cambiamenti in se stessi che

smuovano da dove si d, da dove ci si d fermati. Laspetto grandioso di ogni crisi d pro-

prio la possibilith che offre di accorgersi di proprie credenze sbagliate e poter, allora,

finalmente cambiare: produrre nuovi pensieri, nuove associazioni mentali, nuove cre-

denze piir felici e nuove informazioni per la trama della Realtir. Ma questo lo si pud fare

in qualsiasi momento, b inutile attendere di dover affrontare utra crisi per accorpiersi di

dover cambiare. Ce ne si pud accorgere anche in condizioni normali, pensando a cid

che da Eiioia piuttosto che a cib che da dolore'Laspetto delicato di una mente che ha fatto proprie cerle credenze e ha prodotto

certe sue verit2r d che, a paritir di stimoli esterni, produrrd sempre lo stesso genere di

emozioni, di pensieri e di giudizi, continuando cosi inconsapevolmente a irrdurre la

Realh a produrre per lei lo stesso $enere di esperienze, seppur con piccole varianti -

166 IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

normalmente in peggio - dovute ai cambiamenti evolutivi che nel frattempo sol'roavvenuti nella Realtd indipendentemente da lei e che [a portano a essere sempre piirlontana dal presente. Chi evita di partecipare e co-partecipare con propri cambiamentiai cambiamenti della Realt) si trova inevitabilmente a subirl i nella forma di crisi. I-acapaciG di gestire costruttivamente le proprie crisi, r ivolgendosi innanzi tutto all ' in-terno di s6, alla propria mente anzichri all 'esterno alla ricerca di colpevoli, b una carat-teristica delle persone felici, evolute e che evolvono rapidamente. La capacitir di gestirecostruttivamente le proprie crisi b fondamentale in qualsiasi relazione umana si viva.Nelle relazione affettive costituisce I 'elemento fondamentale indispensabile per potercostruire rapporti felici e longevi, evolvendo anche grazie ad essi.

Per cambiare i propri pensieri, r iawicinarsi al presente e crearsi un futuro diversoda quello che si crede o che si teme possa essere, bisogna quindi innanzi tutto inter-venire sulle proprie credenzelverit) per sostituirle con altre piu felici. Questo pud sem-brare molto diff ici le soprattutto perchd la propria mente inconsapevole considera leproprie cred,enze/yerit i assolutamente giuste, qualunque esse siano. E per questo chesi pud avere un'enorme diff icolta ad accorgersi che possono essere sbagliate. Se sichiedesse aunaragazzaanoressica o ad un ladro o ad un assassino o ad un pedofilo, adun terrorista, a genitori che stanno portando la giovane figlia ad essere infibulata (lantuti lazione e restringinrento tramite cucitura dell 'organo sessuale femminile prati-cata ancora oggi nel mondo, ogni f iorno, a oltre 5000 bambine): "perchd fai quello chefai/", tutti, se rispondessero sinceramente, rivelerebbero quasi sicuramente di rite-nersi nel giusto perchd i loro comportamenti, anche se producono danni, sofferenza ola morte di altri, sono I 'effetto di credenze profondamente distruttive ma divenute.nella loro mente, verita.

Per capire se e quali proprie credenze possono essere sbagliate basta osservarne glieffetti nelle esperienze che si vivono: se una qualsiasi esperienza, vissuta o anche soloimmaginata e ritenuta da se stessi giusta produce Gioia, Amore, Armonia o Successoper se stessi ma anche per chiunque altro ne sia direttamente o indirettamente coin-volto, pud essere ritenuta indicativamente gliusta: se invece produce esperienze di crisiin sti, oppure produce esperienze felici per se stessi ma sofferenza per altri, allora i

IL PUNTO CHIAVE r67

6 6EVOLUZIONE

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lecito iniziare almeno a porsi dei sani dubbi sulle proprie credenze e iniziare almeno adesiderare di riuscire a cambiarle.

Cambiare le proprie credenze d molto piir facile di quanto si possa supporre. Gra-zie alle semplicissime regole utilizzate nel metodo che ti illustrerd piir avanti, chiun-que pud prodursi autonomamente nuove, piir attuali e piir felici credenze/verih e met-tersi nella condizione di poter produrre nuovi pensieri e vivere nuove emozioni edesperienze di vita felici per se stessi e anche per gili altri.

Ogni crisi, ofni esperienza che si vive con sofferenza o che produce in altri soffe-renza - qualunque essa sia, qualunque possa essere la causa che la mente possa attri-buirle - andrebbe innanzi tutto vista come un invito, un'opportunitir a cambiare il pro-prio personale modo di credere e pensare per potersi riawicinare il pii rapidamentepossibile a cid che [a Realtir d nel presente e ad un futuro i[ piir f'elice immaginabile.

La Realti pud evolvere anche grazie agli effetti di tue credenze e pensieri felici,ma se sei incapace di produrne, evolve anche senza di te. Chi sa cambiare spontanea-mente il proprio personale e soggettivo modo di credere e pensare la Realtd, allinean-dosi felicemente al presente e proiettandosi verso un futuro felice, evita spontanea-mente crisi per s6 e per altri perchd vivendo neI presente contribuisce gii, spontanea-mente e nella Gioia, a creare la sua RealD futura felice e a far evolvere, per questo,anche tutta la Realtir.

Se stai affrontando una crisi, qualunque essa sia, invece di cercare colpevolio pensare al passato, sfotzati di far sorridere il tuo viso e concentra la tua

attenzione solo sull'immagine di te, Felice, nel tuo futuro.Piir Felice di quanto tu sia mai stato nella tua vita.Lasciati andare in quella sensazione di te e ripeti:

"Io Sono Amore, Gioia, Armonia",ripetilo, ripetilo, ripetilo...

r68 IO SCELGO IO VOGI,IO IO SONO

Otlnuno ha ua propria tendenza euolutiua che pud o meno realizzarsi. Ogni crisi, emotiyue/o lisiologica, piccola o grande, ua semplicemente considerata un inuitct a cambiare le prcpriecredenze e quindi pensieri, abitudini, lter "rientrare".sul proprio percorso naturolmante felice.

IL PUNTO CHTAVE 169

. t"'E

.:xiii,i,vz1+rFFtf1St"2

o @

BambiniTutti i bambini sono dei veri geni, degli i l luminati

rJa cui ogni adulto potrebbe imparare (o meglio

reimparare) tautissimo. Sono prividi pregiudizi, di

credenze consolidatesi in verit2r, hanno immagina-

zione, creativit2r, curiosita e fantasia vivida, un

apprendimento facile e veloce, un'intell i6lenza

accesa e possibil ista. La loro attenzione d tutta

rivolta al presente e al futuro, i l passato D per loro

prirro di interesse. Sono caratterizzati da camhia-

menti continui che l i marrtengiono vicini e.in sinto-

nia con la Realt) che vivono nel presente. E soprat-

tutto per questo che sono spontaneamente felici '

Sono tuttavia fortemente esposti a subire condizio-

narnenti l imitanti esterni, in particolare da chi d

vicino a loro, da chi osservancl. Devono imparare i l

piu possibile e i l piu rapidamente possibile cid che

I 'ambiente in cui sono nati gli comunica e Eili offre per costruirsi le basi di conoscenza

con le quali riuscire a soprawivere. in quell'ambiente, in quel presente.

Un bambino d un'opportuniti preziosissima per qualsiasi adulto, che pud imparare

tantissimo da lui. Gli aclulti tendono tuttavia a considerarli e a trattarli come inferiori

- lo fanno probabilmente solo perchti i l loro corpo d pii piccqlo e debole del loro - e

questo d un peccato perch6 la mente rli un bambino d decisanlente rnigliore di quella

di qualsiasi adulto.

Un bambino che si trovasse ad essere, fin dalla nascita, in un ambiente triste di per-

sone tristi, impegnate perlopiir a mentirsi e ad imporsi in modo conflittuale le rispet-

tive credenze, o che venisse messo davanti a un televisiore ad osservare il comporta-

170 IO SCELCO IO VOGLIO IO SONO

mento di persone impegnate a produrre menzogne, violenza, a soffrire o a lamentarsi,acquisir) comunque come suo modello, senza giudicarli e senza fi l tr i, tali compgrtu-menti, ade$uando se stesso a quella Realta per poter soprawivere efficientemente i1essa, secondo Ie regole che la sua mente ha acquisito da essa. Anche se i l compurta-merrto delle persone che osserva gli offrono un modello tutt 'altro che felice, se puirosservarle d perchd sono vive e lui deve innanzi tutto imparare a sopra',vivere in quellaRealtd. Appena avr) raggiunto I'autosufficienza fisica, perd, potrd prodursi dei moclellicomportamentali migliori, sar) una sua possibil i td, un suo compito e una respopsabi-l itd. Se qualcuno gli insegnasse a farlo lo farebbe da subito ma quell i da cui acquisiscequei modell i conoscono evidentemente solo quei modell i e sono incapaci di proporglialtro, per questo dovrd intuire da solo come fare. Tutte le persone geniali che I 'uma-nit) ha conosciuto lo hanno saputo fare.

ognuno ha a disposizione strumenti potentissimi come l ' immaginazione, la capa-cit) di scegliere che cosa pensare e i l l ibero arbitrio, da piccoli ancora molto l ibero.ognuno pud usare questi strumenti per produrre nuove credenze e nuovi modell imentali felici ma se nessuno gli dice o gli spiega come poter uti l izzare in modo van-taggioso e costruttivo la sua immapiinazione e se e incapace di intuirlo da solo, perch6portato da altri a "disall inearsi" o a distrarsi continuamente da se stesso. rimarr) conquei modell i e vivri tr istemente. Vivra come se fosse una "fotocopia" di chi ha osser-vato fin da piccolo. Chiunque sia ridotto ad essere una fotocopia di qualcun altro hamolta dii i icolt ir sia a essere felice, sia a produrre qualcosa di nuovo, di migtiore diquello che ha visto e che esiste gih. Alla Realt) le fotocopie sono inuti l i . E come avereuna libreria con migliaia di l ibri che sono esclusivamente "fotocopie" di soli due o treoriginali. Se vuoi essere felice devi essere un originale. E per questo che qualsiasi prin-cipio di uguapil ianza applicato agli uomini produce solo tristezza, crisi e disorcline.

Siamo tutti f isiologicamente simili, ognuno d interconesso sotti lmente con ognialtro e pud potenzialmente agire in comunione di intenti con ogni altro, ma ognuno duna realtd a sd, unica e irripetibile. Un bambino dovrebbe essere aiutato a scoprire quald la sua realti, a creare la sua realt), piuttosto che essere portato a divenire una foto-copia di realD altrui.

IL PUNTO CHIA\,E 17l

@Un bambino ha una mente priva di pregiudizi e avida di informazioni proprio perch6deve rapidamente costruirsi le basi di conoscenza con cui potrir, in futuro, produrre ipropri giudizi. E una condizione estremamente vantaS$iosa per un rapido, efficiente epossibilmente felice apprendimento. Le nuove informazioni vengono acquisite diretta-mente dall'ambiente - senza essere prima filtrate da modelli mentali - e pub percorrerefacilmente da subito le nuove connessioni e associazioni neuronali che i suoi pensieri

creano nel suo cervello. Acquisisce e fa sue informazioni dall'ambiente esterno con estre-ma facilitir attribuendo ad esse, fin da subito, carattere di veriD pur mantenendo unagrande plasticiD, una forte disponibili0r verso qualsiasi cambiamento, a$$iornamento operfezionamento in esse. Produce inoltre autonomamente molte nuove informazioni eassociazioni grazie alla sua vivida immagiinazione e fantasia. Le credenze di un bambinosono molto flessibili e facili da cambiare grazie a una fantastica attitudine ad accettarequalsiasi cambiamento in esse, d per questo che d geniale e riesce ad essere facilmentefelice, Cli basta poco per esserlo. Cerca curiosamente e accetta nuove informazioni, qua-lunque esse siano, prendendole per buone e credendo a esse fin da subito. Peccato che cisiano intorno a lui adulti che gli impongono limiti e gli dicono che cosa d impossibile,vietato, difficile e in che cosa deve credere, altrimenti sarebbe nelle condizioni ottimaliper poter compiere qualsiasi miracolo.

AnzianiSi rit iene che una persona sia anziana quando ha raggiunto un'eth predefinita dal

Senso comune, ma una persona diventa tanto piir anziana quanto piu la sua mente

diventa restia ad accettare cambiamenti. Quando la mente di una persona ha prodotto

sufficienti credenze - alle quali ha attribuito carattere di veritir - per poter soprawi-

vere efficientemente, tende a voler evitare qualsiasi cambiamento in esse. In questo

modo, perd, oltre ad invecchiare iniziando la degenerazione del suo corpo, si preclude

di poter essere autenticamente felice. Si pud essere gid vecchi anche a 20 anni, si pud

essere ancora giovani a 100 anni. Si inizia ad invecchiare quando:

172 IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

6. si diviene irremovibil i sulle proprie credenze fon-damentali, quelle che riguardano la propria esi-stenza, sti le di vita, lavoro, salute, ideologie polit i-che, famiglia, gusti, abitudini ecc. e si rifiuta a prioriqualsiasi cambiamento in esse, accettando nuoveinformazioni solo se confermano le proprie vecchiecredenze;. si usa l ' immaginazione solo per ricordare i l pas-sato e sempre meno per pensare al futuro, tantomeno a un futuro che possa essere fonte di gioia odiverso da quello - in pienere triste - che si crede oche si teme che sari;e si producono pensieri utilizzando sempre e solo ivecchi percorsi associativi privi legiati che si sono,nel tempo, sempre piir consolidati nel proprio cer-vel lo.

In questo modo, una persona pub riuscire a divenire progressivamente sempre pitrinutile a se stessa e all 'Universo, quindi muore, anche per questo. Utilitd intesa innanzitutto come capacit) di produrre nuove informazioni pensando. Il pensiero D il nostroprimo e pii potente strumento di creazione. E quando i propri pensieri divengonoprogressivamente solo ripetizioni di vecchi pensieri o solo I'effetto di proprie vecchiecredenze e convinzioni derivate dal proprio passato o da quello di altri che si divieneinutili. E vecchio colui che sa produrre solo cose che esistono gii o che sono gi)r esi-stite, vecchie, che rifiuta di cambiare il proprio modo di pensare evitando di usare, inmodo nuovo e felice, la sua immaginazione.

Nel nostro attuale .senso comune vi sono, per esempio, informazioni quali quellache E normale vivere solo fino a 80, 90 anni, che dai 60-70 d normale avere acciacchi emalattie varie da cui si pud guarire difficilmente o solo utilizzando farmaci o chirurgia.Se una persona assume come sue veritd quelle informazioni, quando raggiungera

IL PUNTO CHTAVE t73

cquell'eti, anche se il suo corpo fosse ancora sanissimo, inizierir a conformarsi a quelleche la sua mente ritiene essere le verith associate a quell'eti. Potrir lamentarsi quantovuole ma ognuno d il primo maggiore responsabile e al tempo stesso vittima delle pro-prie credenze ed d li che dovrebbe innanzi tutto intervenire, felicemente, per potersipermettere e meritare di vivere felicemente. Lambiente esterno ha certo influito sullecredenze che ognuno ha nella sua mente, ma ognuno ha anche la capacitir di pensaree di immaginare qualunque altra cosa diversa da quella che gli b stata semplicementeproposta, se ha evitato di farlo d una sua responsabilih. La mente d incapace di distin-guere tra cid che si d ascoltato o visto, da cid che si d pensato o immaginato.

Nella Bibbia, Antico Testamento, Il Pentateuco, la Genesi, d scritto "... Questo d il librodella genealogia di Adamo. Quando Dio cred l'uctmo lo fece a somiglianza di Dio;maschio e femmina li creo, li benedisse e li chiamit uomini quando furono creati.Adamo aueuo csntotrenta anni quando generd a suu immagine, a sua somiglianza, unfiglio e lo chiamd Set. Dopct uuer generato Set, Adumo uisse ancoro ottocento anni egenero figli e figlie. L'intera uita di Adamo fu di not ecentotrento anni; poi mori. Setaueua centocinque anni quando generd Enos: dopo auer generato Enos, Set uisse anco-ra ottocentosette anni e genero figli e liglie. L'intera uita di Set fu di nouecentododicianni; poi mori. Enos aueuanouanta anni quando generd Kenan; Enos, dopo atqr gale-rato Kenan, uisse ancora ottocentoquindici anni e generd liqli e figlie. L'intera uita diEnos fu di nouecentocinque anni; poi mori. Enoch aueuo sessantacinque anni quandogenerd Matusalemme. Enoch cammind con Dio; dopo ouer generato Matusalemme,uisse ancora per trecento anni e generd figli e liglie. L'intera uita di Enoch fu di trecen-tosessantacinque onni. Poi Enoch cammind con Dio...., perchrl Dio l'aueua preso. Matu-salemme aueua centottantasette anni quando generd Lamech; Matusalemme, dopoooer geyproto Lamech, uisse ancoro settecentottantadue anni e generd figli e figlie. L'in-tera uita di Matusolemme fu di nouecentosessantanoue anni; poi mori...".

Anche chi ha grande fede nella Bibbia ha difficolth a crederci, ma se sei anziano o pros-simo a esserlo, prova anche solo a immaginare come la tua vita potrebbe cambiare,

174 IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

ccome i tuoi pensieri sul tuo futuro potrebbero cambiare se solo riuscissi a credere dipoter vivere, come Adamo, 930 anni in salute, efficienza e vitalitir. Se anche soloriuscissi a credere di poter vivere almeno 150 anni, sano, vitale ed efficiente fino all 'ul-timo, potresti permettere alla tua mente di tornare a pensare in modo simile a quellodi quando eri ancora adolescente, ma con il grande vantaggio, rispetto ad allora, cheosgi sei molto pitr saggio, esperto e capace... Forse D solo una leggenda, forse alloramisuravano gli anni in modo diverso o forse Adamo e gli altri erano vissuti cosi tantosemplicemente perchd erano nati gi) adulti e nessuno ha potuto, nel prendersi cura diloro, trasferire loro delle credenze limitanti tra le quali anche quelle che d normaleinvecchiare, ammalarsi e morire. Ma I'aspetto importante, che Adamo e gli altri sianoesistiti o no, b che avrebbero comunque potuto pensare e agire solo intuitivamente evivere cosi nel presente e in sintonia con la Realti e la natura ed d questo che potrebbeaver permesso loro di vivere tanto a lungo.

Genitori e figli"Gli Dei hanno messo in croce i loro figli."

La croce d la rappresentazione simbolica dello spazio-tempo, della Realtd manifesta. Igenitori fanno nascere i loro figli nello spazio-tempo dove hanno la possibil i td divivereesperienze e, potenzialmente, evolvere, cambiare, introdurre qualcosa di migliore,nuovo o piir efficiente rispetto quello che hanno trovato quando sono nati. E una pos-sibil i t i che pud essere fortemente favorita o inibita dai genitori che, nel bene o nelmale, di fienerazione in generazione, tendono a produrre "fotocopie" di loro stessi.

Se giudicassimo razionalmente che cosa d un figlio, si potrebbe facilmente rischiaredi considerarlo un "parassita", un essere che d capace solo di chiedere e da cui si dovreb-be evitare di aspettarsi qualunque cosa in cambio. In Realti un figlio d) hai suoi genito-ri moltissimo: oltre al senso di immortaliti che deriva dall'aver dato continuiti a propriocodice genetico, tramandato di generazione in generazione da milioni di anni, anche la

IL PUNTO CHTAVE 175

@preziosissima opportunitir di poter imparare, ricordare da lui tutto cib che puo aver

tlimenticato ilivenendo adulto come lo stupore, la curiosih, la Gioia, la velocih con cui

uscire da qualsiasi crisi, la meraviglia e I'acutissima intelligenza.

ripetere, piii o meno fedelmente, il suo originale: cio che d giir stato vissuto dai suoi

genitori, con forse piccole varianti, quelle introdotte dall'ambiente esterno che nel

Irattempo b cambiato. Questi genitori impon$ono aifigli le proprie visioni della Realth'

le proprie credenze, le proprie veriti che spesso sono molto diverse tra un $enitore e

I'aitroproducentlo nella mente del figlio conflittiancora magiSiiori dei loro' Li trattano

come una loro proprietir e se fanno qualcosa contrario alle loro credenze,li puniscono

o li insultano. Gli impediscono di introdurre cambiamenti, si rivolgono a loro con

negazioni e afl'ermazioni limitanti, conflittuali, fuorvianti o inutili ma sono pronti a

stupirsi se si ritrovano ad avere un figlio socialmente disadattato.

Genitori "fotocopiatrice": lepaure della morte e della

solitudine (che derivano dal-

I 'aver iniziato a vivere esPe-

rienze nello sPazio-temPo)sono irrisolte e Portanoall ' incapacit) di evolvere, di

cambiare, e a fare dei ProPrif igli fotocopie di se stessi ma

con il compito, Paradossale,che riescano a fare, nella

vita, cose migliori di quelle

di cui loro sono stat i caPaci '

Ma una fotocopia Pud solo

IO SCELGO IO VOGLIO IO SONOt76

cGenitori "evolutivi": hanno entrambi risolto le proprie paure della morte e della soli-tudine e vivono loro stessi un processo di ev<-rluzione, accelerato ulteriormente dai f igliche danno loro la possibil i t i di mantenere anche le loro menti e i loro corpi giovani(accade quando sanno imparare dai f igli...). Stimolano in loro I 'entusiasmo, la gioia,I 'autcrsufficienza, l ' intuizione, I ' indipendenza, la meraviglia, la gratitudine e la sco-perta della loro natura. Si rivolgono a loro con affermazioni potenzianti.

Qualunque adulto che interagisce con dei bambini pud contribuire notevolmente adaiutarl i ad essere persone felici e geniali, b sufTiciente nrostrarsi loro felici e geniali l Se sid incapaci di questo, si possono allora fare loro affermazioni potenzianti come "tu sei ungenio, tu sei bellissimo, tu sei Gioia, tu sei un cuntpione, tu sei intelligerzte, tu sei brttuo,tu sei sincero, tu sei lettle, tu sei onesto, ecc. ". Nel caso faccia qualcosa di contrario a taliaffennazioni, evitare qualsiasi negazione (sappiamo ormai che Ia mente sa fare solo addi-zioni) e qualsiasi affermazione con awerbi di rregazione perchd abbiamo visto che per lasua mente incorrsaperrole d come dirgli esattamente il cclntrario. Usare invece afferma-zioni quali "un genio si comporttt in ttn modo dit,erso".l,a sua puntuale risposta moltoprobabilmente sarir "e come si comporta un gtenio?".In quel caso 0 indispensabile darespiegazioni solo.se si d dei geni (e si sa come si comporta un €enio). sarebbe devastantese la sua mente associasse I 'essere un genio a cose come, per esempiti. mangiare quelloche Sli d stato messo nel piatto, che ha un'alt issirra probabil iD di essere contrario allasua natura... Gli si potrebbe invece dire semplicemente"lo puoi scoprire da sob, quttn-tb sei felice" e se proprio si rruole esagcrare si potrebbe aSgiungere "e quando b scopriin^segtrulo utche u me, perclt i tlu Euutdo sono nato che stct cercontlct, set'tzu riuscirci,di capirlo. Tu potresli -scoprirb e in.segnarmelo!"

Qualunque cosa i f igli possano fare, bisogna assolutanrente euiture affermazioniquali ".sez un ignorunte, sei cuttiro, sei brutto, sei uno schifrtso ecc.", queste afferma-zir-rni possono solo peggiorare le cose, i genitori le u.sano normalnrente per riportarl iall 'obbedienza o per portarl i ad aderire alle loro credenze (ciod per farne fotocopie diloro stessi) senza accorgersi di quanto siano devastanti e compromettenti per i l loroequil ibrio e futuro. La mente di un bambino le acqui.sisce come vere e portera se stesso

IL PLINTO CHIAVE 177

6d adeguarsi ad esse e, probabilmente, a far adeguare ad esse i suoi f igli. di generazione

r generazione.. .Se ituoi genitori si sono comportati con te in modo limitante, E forse soloperchd

lnorouatlo gli effetti di quello che faceuano. E molto probabile che i loro genitori si

iano, a loro voita, comportati allg stesso modo con loro. FIai perd comunque, girazie a

lrro, potuto soprawivere e imparato a farlo, questo d fbndamentale, e ora che sei

dulto e sei in grado di pensare puoi fare tu, a te stesso, tutte le affermazioni pii gran-

liose e potenzianti che puoi immaginare. I l tuo cervello d sempre in ascolto, i l tuo

orpo e sempre in ascolto, tutta la Realtir d sempre in ascolto e tutto e sempre pronto

. cambiare. Sii tu a dire loro qualcosa di bello!

Razionanm e spiritualith,a separazione tra scienza e religione che caratterizza I'Occidente d probabilmente ini-

;iata nel XVI secolo con la nascita del moderno metodo scientifico. Prima, lo sviluppolella conoscenza scientifica era fortemente frenato dal credo religioso che, essendo..aratterizzato da credenzelveritir, accettava solo scoperte che le confermasse. Ma nel-'antichiti lo sviluppo della conoscenza umana aweniva perlopiu attraverso un

rpproccio spirituale ad essa.Molti credono che per potersi ritenere spirituali sia sufficiente aderire ad un qual-

:he credo religioso e rispettare isuoi precetti, o almeno alcuni di essi". Io credo che

a spiritualiD autentica vada ben oltre I'aderire a una qualche religione cosl come la'icerca scientifica autentica vada ben oltre un approccio semplicemente razionale allatealti. Qui di segiuito propongo le mie definizioni-

178 IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

o

l 'utt i hanrro una percezione sensoriale della ltealti alla quale in molti hanno c<intri-bui to a dare spiegazioni razional i p iu o meno soddisfacent i . tantc l ut i l i per produrretecnologie e bene.;sere quanto inut i l i per v ivere ie l icenrente. [Jna loro anal is i cr i t icapud rivelare forti contraddizioni e produrre dubbi.

Tutti, in varia misura, hanno (ti almeno hanno avuto quando erano piccoli) un'in-tu iz ione spir i tuale del la I teal t ) a l la quale in rrrol t i hanno dato, per lopiu at t ravers<rChiese e Religioni, risl.roste a cui si deve credere (fede). ma una loro analisi crit ica puitrivelare forti contraddizioni, altri dubbi. Le Chiese e le l leligioni, ad eccezione del Bud-

IL PUNTO CI{IAVE 179

6 cismo, considerabile piir una filosofia evolutiva della vita che una Religione, sono il

isultato di una razionalizzazione della spiritualiD'

Quando I'uomo vive nel dubbio, diventa confuso e soffre, allora la sua mente pro-

luce credenze e veritir per soprawivere efficientemente cercando di evitare di avere

lubbi, ma se quelle credenzeo presunte verit) sono lontane dal presente della Realt2r

'uomo continuera, cercando razionalmente di difenclerle, a vivere crisi, a produrre

,onnittl e a soffrire. D allora che un approccio spirituale alla Realt2r, inteso come inte-.azione intuitiva aperta, possibilista e in comunione di intenti con la Realtit presente

tud essere illuminante. Una volta che ci si d aperti ad una relazione attiva e consape-

role con la Realta presente, la percezione e I'interazione con I'essenza visibile e invisi-

tile del tutto rende possibile qualsiasi miracolo. Si cambia velocemente, si evolve con

a Realh che a sua volta evolve anche grazie a chi riesce a interagirvi costruttivamente

rer contribuire a produrre futuri costruttivi e felici'

La spiritualiti si esprime nella capacit) di avere un rapporto costruttivo con se

stessi, gii altri e la Realtd nelpresente. Ma ogini sua formalizzazione in leggi o precetti

- I'uorno cede spesso alla tentazione, quando scopre o crede in qualcosa, di tradurlo in

regote o leggi a cui attribuire carattere di Veritir assoluta - pud costituire un ostacolo

u.*^o.u-Uiumenti e quindi un freno all'evol uzione,aspetto che invece caralterizzala

spiritualitir autentica'uuomo, con le chiese e le relative Religioni, ha in qualche modo razionalizzato la

spiritualih facendole perdere il carattere evolutivo che invece avrebbe potuto/dovuto

carafterizzarla. Alcune Religioni, inoltre, si basano su testi sacri in cui i concetti

.rpr.rri da profeti e il luminati - come Mosb, Gesir, zoroastro, confucio, Buddha e

Maometto - sono stati interpretati e trascritti util izzando il l inguaggio dell'epoca,

reinterpretati ogni volta che sono stati tradotti in altre lingue e nelle varie epoche in

funzione dei diversi contesti storici e sociali. E molto probabile che concetti in origine

illuminanti, perchd offrivano la possibilit) all 'uomo di vivere la propria spiritualiti

nella Gioia e nell'Amore, siano stati "fraintesi" da uomini delle varie Chiese, spesso piir

interessati al loro potere e al controllo delle masse che alla spiritualitd, fino a divenire

una delle attuali maggiori cause di infelicih e conflitti sociali '

Una persona b spirituale se 0 felice€ capace di interagirc intuitivamente, attivamente

e costnrttivamente con la Realtir.

Entanglemen[

IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

Il fenomeno dell'entanglement d. una dellescoperte piir sconcertanti e affascinanti del-I 'ult imo secolo. I l termine "entanglement" fuintrodotto per la prima volta da Schrddingernella discussione dei fondamenti della mec-canica quantistica, ed d conosciuto anchecome "correlazione o paradosso EPR" (dalleiniziali di Einstein-Podolsky-Rosen) o dimo-strazione del teorema o disuguaglianza diBell. Rigorose e molteplici dimostrazioni

scientifiche hanno confermato la sua osservabiliti e ripetibilih e, anche se rimane unfenomeno scientificamente inspiegabile, hanno messo in luce uno degli aspetti piirmisteriosi della Realtb: quello che permette a uno o pii elementi manifesti di esserecollegati indissolubilmente (entangled) anche se separati fisicamente nello spazio,qualunque sia la distanza che li divide e ovunque siano nell'Universo.

Un fotone, un elettrone, ma anche un atomo o una struttura orpanizzata dellamateria possono, semplicemente modificando il loro comportamento, cambiare allostesso modo anche il comportamento di un altro fotone, elettrone, atomo o strutturaorganizzata della materia con cui sono entangled, istantaneamente e ovunque sianonello spazio, senza awalersi di null'altro che il proprio comportamento e senza che trai due vi sia alcuna forma di comunicazione rilevabile. Questo fenomeno d la classica

IL PUNTO CHIA\E r8 l180

@ cplrnta di un iceberg che sottende a qualcosa di infinitamente piit vasto e nascosto per-

cl 'r6 irnplica che ogni cosa che esiste nell 'Llniverso pub potenzialmente condizionare i l

contportamento, in modo totale ma anche solo parziale, di ogni altra cosa esistenterrell 'LIniverso. Ogni cosa e ogni essere sono in qualche modo, seppur razionalmenteinspiesabile, collegati con tuttu cid che esiste, interagiscono e condizionano in variarnisura. con Ia loro essenza e con il loro comportamento, tutto ciir che esiste.

Nell'Universo vige un principio grazie al quale, in certe circostanze,cib che appare essere separato nello spazio d in realtir strettamente collegato

attraverso lo spazio e il tempo.

Entanglemento La dimostrazione del teorema di Bel l

conferma chc un'esperienza di inte-

razione avvcnula nel passato tra due

elcnrenti crea tra gl i stessi una f irrnra

di "col lefanrcnto att ivo" in tet lptt

reale che si nuntietre nel tempo.o I l conrportamcnto di ofnuno di essi

crincl iziona i I comportarnento del l al-

tro. indipcndentenrerrte dal lo spazicr

che l i separa.r ()uesto teorema i stato dimostrato,

vcri i icato e confermato sperinrcntal-

mente innumerevol i volte anche con

stnrtture del la materia complesse.

182 IO SC!]LGO IO VOGLIO IO SONO

Lentanglement evidenzia i l lato segreto, nascosto, invisibile e impercepibile piirimportante di cib che noi crediamo essere la materia e la Realtd. Se ogni cosa che esi-ste nell 'Universo pub potenzialmente produrre un'azione a distanza istantanea, senzaawalersi di null 'altro che di se stessa e i l proprio comportamento, e owio che anchenoi esseri umani produciamo e subiamo gli effetti dell 'entanglement.

Il ricercatore Dean Radin, nel suo hbro Entarryted Minds,hailimostrato gli effettia distanza tra le menti di persone entangled. Quando si tratta di particelle o struttureelementari della materia, i l cui stato pud essere iclentif icato da poche variabil i come laposizione e la quantita di moto, I 'entanglement determina effeti i immediatamente evi-denti. Ma quando si tratta di strutture organizzate della materia molto complessecome I'essere umano' caratterizzate da un numero pressoch6 infinito i l i variabil i, i lfenomeno dell 'entanglement pud produrre effetti piir diff ici l i da evidenziare e perlopiirinconsapevoli, ma sempre presenti.

Ogni essere umano i sotti lmente entangled con ogni cosa che esiste nell 'unjversoma c()t] glialtri esseri umani i l l ivello di entanglement d molto pir) forte, in particolarecon quell i con cui ha relazioni di parentela o ha avuto relazioni affettive o con le qualiha condiviso esperienze intime, fisiche o mentali.

Lo stato emotivo, Ie scelte e i l comportamento di ognuno di noi sono in variamisura condizionate anche dallo stato emotivo, le scelte e i l comportamento di tuttaI'Umanitd e in particolare delle persone con cui si b maggiormente entangled.

IL PUNTO CHIAVE r83

fotone A

()

fotone

Accoppramentointerazione int ima

Anima condrvisadal la Coooia di fotoni

f\ -_^--_r__:nr nt I . entanglem.

\*cr " l;;;;;;,,;;,'-" \Jprodotle da uno condrzronano

il comportamento dell altroa qualsiasi distanza

B

c oOgni volta che stabiliamo una relazione affettiva, emotiva o sessuale

con un altro essere umano otteniamo un $rande potere su di lui/lei e gli

diamo un grande potere su di noi. Solo volendogli sempre e comunque bene,tale potere si traduce in un "vanta$gio":

Amore e Gratitudine.

Accoppiamentointerazione intima

Anima condivisa. " ': ii:'*o dalla coppia .n i'lt*

i \ \ r

i r \ entanglement

lll i Le informazioni ' i*JJ tS Drodotte da uno condizionano'"'

il comportamento dell'altro

" : o":':':"l.oi'i"51 ! { $ ,''

Voler male a una persona con cui si 0 entangledequivale a voler male a una parte di se stessi.

IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO IL PUNTO CHIA\,E

c e

186

Persona In turbolenzatr Incapace di essere autonomamenteFellcer dl Amore e Gratltudlne.

F Grporta a lnterteran:e eatetnsr sl condlvldc ca$ualmentoo per efictto della volonte dl alttl. | loggetta con la quale

C entangled la condlzlonano, qualunque sla la loro natura'

Thnto piir una persona D "debole" tanto maggiore D I'influenza che altrepersone esercitano, attraverso canali di entanglement, su di lei,

anche per questo conviene essere "forti e allineati":Gioia. Amore e Gratitudine.

IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO IL PUNTO CHIAVE

!

Persona ralllneatat, capace dl essere autonomamenteFellce, dl Amore e Gratltudlne.

Si autoprotegge da Interierenze e3terne, pu6 Scegllere con Ghlcondlvldersl. I roggettl con la quale C entangled poasono

condlzlonarla rolo se anchtegtl capael dl Amore e Gratltudlne.

@ cMa il campo gravitazionale, come la materia, d ancora una manifestazione di qual-

cosa, una forza, che proprio perch6 manifesta d misurabile, mentre ogni campo pudessere per natura onnipresente, in questo caso a grandi distanze potrebbero esseremanifesti solo isuoi effetti indiretti e il fenomeno dell'entaEilement confermerebbe talemia ipotesi. I l fenomeno dell 'entanglement all 'epoca di Einstein era ancora solo unconcetto teorico privo di dimostrazione, anzi. Einstein stesso lo aveva definito conPodolsky e Rosen come paradosso perchti era convinto che fosse un fenomeno irrealee impossibile da dimostrare. La fisica quantistica era per lui, all 'epoca, ancora incapacedi offrire un modello completo della Realti nel qual caso si sarebbe dovuto presup-porre che I 'entanglement fosse un fenomeno reale, ma cio era (ed d tuttora) conside-rato razionalmente inspiegabile, a meno di rinunciare a una visione deterministicadella Realtd e accettare che oSni oggetto presente in essa sia caratterizzato anche da"variabil i nascoste" impossibil i da rivelare o misurare direttamente. Questo fenomenoviola, t ra l 'a l t ro, una del le impl icazioni del la relat iv i th che r iguarda la veloci t i del laluce, la massima raggiungibile da qualsiasi cosa sia prowista di energia ma dimostraindirettamente che ogni cosa che esiste possiede anche un campo privo di energia cheproprio per questo pub essere allora onnipresente nello spazio. La sua genialitd hafatto comunque sl che con la sua opposizione a ritenere l 'entanglement un fenomenopossibile e reale abbia indicato una via di conoscenza, di indagine che d stata poi per-corsa con successo nei decenni successivi, appena la tecnologia ha permesso di farlo.Einstein ha avuto ragione, anche quando ha avuto torto, ha prodotto conoscenzacostrtrtt iva ed evolutiva grazie al fatto che, molto probabilmente, senza la sua opposi-zione nessuno avrebbe nenlmeno preso in considerazione quel fenomeno e tantomeno avrebbe cercato di studiarlo e di capire sperimentalmente se fosse reale.

Combinando il concetto di campo che deriva dalla teoria della relativiti -che riguarda comunque aspetti manifesti nella forma di particelle, materiao forze - al fenomeno dell'entanglement possiamo oggi ragionevolmente

ritenere che ogni cosa che esiste ha, indipendentemente da ogni suapossibile manifestazione lisica nello spazio, anche un campo "nascosto"

e invisibile che si estende, mantenendo inalterata la sua inlluenza. all'infinito.o

IL PT]NTO CHTAVE 189

Relativith e campi onnipresenti;; ;.;;;; ;;;'; ;;;; ristretta e sienerare, deri nitada Einstein nel 1905 e nel 1915 d una delle piir colos-sali e grandiose opere dell' ingegno umano. Einstein dstato un grande scienziato ma anche un grande

uomo con una personalitd caratterizzata dalla mera-viglia, dall'umilt), dalla gratitudine, dall'attrazioneverso il mistero e da una straordinaria capaciti disuperare, probabilmente con la sua vivida imma$ina-zione, qualsiasi limite e qualsiasi pre$iudizio deri-vante da un'interpretazione razionale della Realtd.Einstein ha sintetizzato la teoria della relativitir par-

tendo dal presupposto che gli o€Eietti fisici, piuttosto

che essere considerati nello spazio, hanno nello spa-

zio una loro estensione, come campo: "ll concetto di spazio uuoto perde quindi di

significato. [...] La teoria della relatiuitd generale implica Ia rappresentazione della

Reattd fisica attrauerso un compo continuo" e i concetti di particella materiale o di

movimento hanno un ruolo marginale, tutt'altro che fondamentale:"Le porticelle

possono solo apparire come regioni limitate di spazio in cui il campo di forze o la den'

sita di energie d particolarmente eleuato".

Laspetto interessante che possiamo dedurre da come Einstein ha sintetizzato in

poche parole la relativih b che ogni cosa materiale si manifesta come materia solo in

una limitata area di spazio ma si estende come spazio, come campo, ben oltre quello

che occupa come materia. Se consideriamo la Terra e il campo gravitazionale una sua

estensione come spazio, possiamo dedurre che questo campo, pur diminuendo di

intensih a mano a mano che ci si allontana dalla sua manifestazione "solida", possa

estendersi all ' infinito. Sebbene a una distanza infinita I ' intensitir del campo gravita-

zionale terrestre sara infinitesima, essa d tuttavia ancora presente'

188 IO SCELCO IO VOGLIO IO SONO

6 cll campo che possiamo definire "nascosto" di ogni cosa d informazione pura priva di

energia e quindi onnipresente nello spazio. Ogni cosa che esiste ha un campo che si

estende in tutto I'Universo senza perdere la capacitir di produrre effetti con la distanza

- come invece accade per i campi gravitazionali o elettromagnetici' Cib significa che il

campo di o€ni cosa interagisce con il campo di ogni altra cosa esistente, che tutto d in

qualche modo in contatto costante con tutto e tutto in qualche modo influenza e con-

iirionu tutto. In virtir di quanto visto finora, ritenere che anche il nostro cervello e

quindi la nostra mente abbiano un campo che si estende all'infinito e che interagisce

con ogni altra cosa esistente d molto ragionevole e tutt'altro che metafisico o filoso-

fico. Ogni informazione presente in essa d quindi presente anche in tutta la Realfi e,

proprio per questo, pud condizionarla in modo favorevole o sfavorevole.

Tlr, noi e I'assolutoLa Realtir b un processo dinamico in continua e irreversibile evoluzione. Evolve

comunque e lo fa con o senza di te, con o senza il tuo contributo' ma solo chi riesce a

co-partecipare consapevolmente alla propria evoluzione, "condividendosi" e contri-

buendo anche a quella della Realt) pud sperimentare laverarealizzazione e vivere per

questo nello stato di Gioia autentica e dinamica. Com'd possibile che la Realth riesca ad

evolvere e a farlo spontaneamente? Anche se, quando si cerca di esprimere concetti

umanamente profondi e assoluti, i l l inguaggio tradizionale b un po' limitante e"freddo", ho ceicato di spiegarlo utilizzando I'espressione "comunione d'intenti"' che

coinvolge involontariamente ogni cosa, oppure "interazione costruttiva a distanza di

tutto con tutto". Ci si puir awicinare alla comprensione razionale del concetto di evo-

luzione della Realti combinando il concetto relativistico di campo a quello di entan-

glement, partendo dal presupposto che l'entan$lement pud essere totale - come nel

caso del fenomeno osservato e dimostrato sperimentalmente - o parziale; in questo

caso oEini cosa d in varia misura entangled con ogni altra in funzione della sua storia

evolutiva e della forma con cui pub eventualmente manifestarsi nello spazio'

[-evoluzione del processo dinamico "Realti" si pud compiere anche senza doverlaidentificare in un"'intelligenza pseudoumana ma assoluta e superiore", grazie al fattoche I'interazione a distanza permette la co-partecipazione di tutti i campi onnipresentie si traduce in cambiamenti nella Realti che possono essere considerati "condivisi" e"collaborativi" e quindi evolutivi.

Tutti i campi, onnipresenti, interagendo simultaneamente tra loro generanoun unico campo onnipresente, la trama della Realth, che si attualizza ineventi nel presente producendo cambiamenti nello spazio e nel tempo

risultanti dalla co-partecipazione di ogni cosa che esiste. il un concettoal quale un uomo spirituale puil associare la parola Amore.

Luomo ha cercato di interpretare questo processo e di giustificarne razionalmente glieffetti manifesti nello spazio e nel tempo producendo Religioni e costruendo Chieseintorno all ' immagine pseudoumana (in quanto caratterizzata dal giudizio) di un Dio.Un essere superiore, onnipresente, estremamente intelligente e potente che ha creatotutto cid che esiste e delle leggi per poi dedicarsi a "siudicare" gli umani e decidere se,

una volta morti, premiarli o punirli per I'eternitd in basea come hanno rispettato o violato tali leggi.

Ma riflettendo su questa immaEiine di Dio si potrebbededurre che sia un effetto di come €li uomini vivono lorostessi il loro rapporto con gli altri e [a Realti: giudicandocontinuamente tutto sulla base delle loro credenzelveritVleggi. Oppure ha cercato di spiegiare questc-r pro-cesso in altri modi, chiamandolo evoluzionismo, deter-minismo causale, ordine impl icato, s intropia, pr incipioantropico ecc. o con il moderno e generico concetto di" intel l igent design" oppure sempl icemente negandolo,conre ha tirtto con il concetto scientifico di entronia del-I'Universo.

IL PUNTO CHTAVEIO SCELGO IO VOGLIO IO SONO t9lr90

6 6Ritengo che tutto cib derivi da uno sforzo che I'uomo ha fatto per cercare di spie-

gare gli effetti della sua esistenza e della sua interazione con la Realh. La percezione

umana, perlopiit intuitiva, di un campo assoluto e onnipresente unita al desideriorazionale dell'uomo di volere trovare una causa che giustifichi ogni cosa, lo possono

aver portato a ritenere che vi sia un'intelligenza pseudoumana grandiosa. superiore ecapace di Amore infinito forse perchd l'uomo associa alla co-partecipazione in comu-nione di intenti che caratterizzaquesto campo onnipresente e la Realtd nella suaessenza la sua esperienza umana dell'Amore.

Lidea di un Dio superiore d certamente affascinante e ha avuto molto successo tra gli

uomini forse soprattutto perch6 offre una qualche giustificazione alla loro percezione

spirituale della Realtd, ma presenta alcuni effetti collaterali, tra i quali:

. un'autentica spiritualitir implica una relazione dinamica e in comunione di intenticon una Realth che evolve e che cambia nel tempo; questa evoluzione viene impe-dita da un concetto di spiritualitb "statico" perch6 limitato al rispetto di leggi allequali d stato attribuito, tanto tempo fa, carattere di veritd assoluta;

. la riduzione del ruolo dell'uomo al solo obbligo del rispetto di tali leggi/veritd, perpoter essere successivamente giudicato e conseguentemente premiato o punito, gli

ha tolto ogini potere creativo e di co-partecipazione attiva all'evoluzione di se stessoe della Realtd. Il ruolo dell'uomo d invece molto piir importante e creativo proprioperch6 pub, amando, partecipare attivamente a produrre cambiamenti evolutivi inse stesso e in tutta la Realtd;

r il fatto che vi siano piii Religioni e che ognuna sia stata caratterizzata da una pre-

tesa di esclusiva e da diverse credenzelveritd ha portato gili uomini ad entrare inconflitto fra loro, allontananoli da un'autentica spiritualitd evolutiva caratterizzaladall'espressione dell'Amore e della Gioia fra tutti $li uomini.

In buona sostanza, con le Religioni - a esclusione del Buddismo - I'uomo ha raziona-lizzato la sua innata spiritualit) e capacih di evolvere amando nella Gioia condivisa e

192 IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

si d tolto ogni potere creativo-evolutivo attivo riducendosi cosi a credere di doveressere solo un passivo e impotente osservatore di leggi - quelle prodotte dal Dio in cuiha accettato di credere - che deve solo rispettare vivendo nella speranza di un futuromigliore ma deciso da quel suo stesso Dio o dagli uomini di Chiesa, i suoi portavociumani con diritto d'esclusiva (che possono, per esempio, decidere chi, come e a qualicondizioni pud entrare in comunione con Dio). Egli deve sperare inoltre che Dio siacon lui e la sua sofferenza clemente e compassionevole.

E indubbio inoltre che una tale immagine di Dio ha permesso agli uomini dellerelative Chiese, gli autoproclamati suoi portavoci esclusivisti umani, di ottenere unenorme potere sugl i al t r i uomini .

Il modello della Realti che ho chiamato exotropia (ed d anche il titolo del relativolibro) parte invece dal presupposto che l'uomo ha un ruolo attivo e potente in unaRealti che, oltre ad essere un processo dinamico che evolve, ha bisogno anche del-I'uomo per evolvere. Ogni uomo ha in sd il Divino e pud autonomamente entrare incomunione con il Divino che d in ogni cosa. Levoluzione della Realti ha prodottoI'uomo e I'uomo pud produrre I'evoluzione della Realh. Se la Realh evolve attraversoun concetto di "comunione di intenti involontaria", quando I'uomo vive un'esperienzad'Amore autentico, di Gioia condivisa, vive un'esperienza di "comunione di intentivolontaria o consapevole" che d evolutiva e felice perchd profondamente in sintoniacon la natura sua e della Realti stessa. Quando una persona diviene capace di veroAmore, si "allinea" con la Realh ed entra in comunione di intenti con se stesso e conessa ed d allora che pud evolvere se stesso, condividendo la sua Gioia e partecipandoattivamente anche all'evoluzione della Realh. consanevolmente.

IL PUNTO CHIAVE r93

cUAmore

Tutto quello che hai donoto ha aumentato la tua grandezzao, quando ti seiaspettoto qualcosa in cambio, l'ha distrutta.

I vero Amore d I'esperienza assoluta dell'esistenza umana, la sua fonte primaria diGioia ed energia vitale e cio che pud maggiormente art'icinarlo ad esprimere la suaessenza divina in forzacreatrice.La RealD evolve grazie all ' interazione, in comuniorre di intenti, di tutto cid che esi-

ste, questo e Amore. Uessere umano appartiene alla natura, vive esperienze in sinto-nia con la natura realizzando se stesso quando anch'esso vive esperienze in comr-rnionedi intenti, di vero Amore. LAmore puo essere espresso in relazione a tutti gli aspettidella propria esistenza; quando alviene tra due persone che si sono reciprocamentescelte nella Cioia, si pud realizzare i l miracolo della Coppia Il luminata, la piir potenteesperienza evolutiva che due persoue possono vivere quando si fondono, consapevol-mente e sinceramente in un "noi" entrando in reciproca cr-rmunione di intenti.

Per poter vivere tale esperienza entrambi dovrebbero perd. innanzi tutto, essereprima riusciti ad entrare in conrunione di intenti con se stessi all ineando le propriecre'Jenze,lapropriavolonta. ipropri pensieri, parole e azioni, ed avere Ie stesse moti-vazioni e gli stessi intenti. I i in quel caso che possono allora condividersi, Amandosiautenticamente per produrre spontanei cambiamenti evolutivi e felici in loro stessi ein tutta la Realtd, consapevolmente.

Ogni uomo vive comunque cambiamenti in se stesso e nella RealD, ma, in genere,subendoli o producendoli senza accorgersene, senza che corrispondano alla suavolont), ma piuttosto alle sue paure irrisolte. Motivazioni consegiuenti a credenze dellequali riesce in genere ad essere consapevole solo vagamente o in modo conflittuale.

r95

CI cSe, per esempio, la tua volontd d quella di essere sano, ma le tue credenze, Ietue

paure, i tuoi pensieri, le tue parole e le tue azioni sono riferite perlopii a malattie,senza nemmeno accorgertene ti disallinei e vai in "turbolenza" con te stesso e la Realtdproducendo fenomeni caotici come esperienze di crisi, di sofferenza o malattia. Lostesso accade in una coppia quando la volontd d quella di vivere un Amore autentico,che sia felice, appassionante, condiviso, stimolante, piratificante, appagante e lonEievoma nella propria mente vi sono credenze in cui I'Amore b associato al sacrificio, all'es-sere un rimedio alla solitudine, all 'essere un'espressione spirituale di sd in conflittocon I'espressione felice della propria sessualith o al ricevere e dare solo per soddisfarele proprie aspettative. In una coppia le parole chiave sono sincerih e disponibilit) acambiare le proprie credenze, a migliorare se stesso anche grazie all'altro.

Ogni volta che si mente a qualcuno, ogni volta che si dicono parole diverse daquello che si pensa ci si disallinea e si va in turbolenza. La Realh risponde solo al risul-tato dell'interazione tra cib che una persona d nella sua essenza - cid in cui crede e chepensa - e cid che ogni cosa b nella sua essenza. Se i veri contenuti della tua mente, deituoi pensieri, delle tue parole e delle tue azioni sono diversi e in conflitto tra loro e conil bene, la Gioia della coppia, produrrai turbolenze che, oltre ad impedirti di mante-nerti allineato con te stesso, I'altro e la Realti, ti portano a vivere di aspettative e spe-ranze nella solitudine perchd produrrai caos e continue esperienze di crisi.

Uessere umano D un "sistema biologico inerziale" che funziona ad Amoretendente ad evolvere attraverso la condivisione,

I'espressione in comunione di intenti di s6 con se stesso, l'altro e la Realti.

Come si pud dire che funziona ad Amore? Un esempio: a tutti b capitato di tagliarsi edi guarire in modo naturale e spontaneo senza nemmeno accorgersene: anche solo asegiuito di un banale taglio, nel corpo si innesca un processo che coinvolge milioni dicellule. Cellule del sistema immunitario che arrivano a fermare le apigressioni esternedi una moltitudine di virus e batteri, presenti normalmente sulla pelle, che cercano dientrare attraverso la ferita. Altre cellule arrivano a fermare la fuoruscita di sangue,

196 IO SCELCO IO VOGLIO IO SONO

altre lavorano per la costruzione di una protezione temporanea e la ricostruzione deltessuto danneggiato. Azioni locali individuali che coinvolgono I'intero corpo per ilbene di tutto il corpo. Tutto awiene in perfetta comunione di intenti, senza rivali0r,senza opportunismo, ogni cellula esprime la propria individualiti per il bene proprio ecollettivo dando il massimo di se stessa, senza pretendere che lo facciano altre al suoposto, senza mentire, senza cercare di imporre la sua volontir o le sue credenze allealtre, senza giudicare, lamentarsi o sperare. Ognuna agiisce per il suo bene, per il benedelle altre cellule, per il bene del sistema di cui tutte fanno parte. Questo d semplice-mente Amore. Il corpo di chiunque sia vivo straripa di Amore, anche se la mente con-sapevole d incapace di accorgersene. Ma se tutte quelle cellule pensassero e agisserocome uomini "normali", si innescherebbero invece rivalitir e conflitti: poche si dareb-bero un gran da fare mentre molte altre resterebbero solo a guardarle per giudicarle,alcune si autoproclamerebbero guide delle altre in virtil di leggi superiori, altre invirtir della loro conoscenza scientifica o del loro potere economico o politico, moltis-sime starebbero solo a lamentarsi e piangere, alcune approfitterebbero della situazioneper sacchegigiiare e rubare ecc. Verrebbe forse indetto un referendum per decidere chideve comandare, e secondo vaghi principi di uguaglianza quelle piir veloci dovrebberorallentare e portarsi alla velociti di quelle piir lente...

Moriremmo sicuramente entro poco tempo, a seguito di un banale taglietto... Eincredibile come I'essere umano riesca comunque ad essere infelice o ad ammalarsinonostante il suo corpo straripi d'Amore. Nessuno deve inseginare a nessuno ad amare,per imparare a farlo basterebbe guardare dentro se stessi, nella propria natura.

Ognuno ha, nella sua mente, un personale e soggettivo concetto di amore che hacostruito attraverso associazioni con altri concetti, tra questi vi possono essere: Gioia,Armonia, Passione, Sinceritd, Piacere, Condivisione,Bellezza, Sesso, Energia, Attra-zione, Protezione, Attenzioni, Cure, Aiuto, Figli, Immortalith, Coccole, Sicurezza,Dare, Madre, Padre, Comprensione, Casa, Cibo, Compagnia, Amicizia, ma anche Tra-dimento, Bugie, Conflitto, Bisogno, Dolore, Ricevere, Liti, Possesso, fupettative ecc.

Inoltre, la logica elementare pii diffusa nelle normali relazioni di coppia d questa:"Visto che ci piacciomo, se Tu mi ami e me lo dimostri soddisfacendo le mie aspet-

UAMORE 197

CI @ttttiue e facendomi felice allora ti amerd anche io". Ma questa logica d basata solo sullareciproca soddisfazione delle proprie aspettative, molto piir simile ad uno scambio dirnerci che ad un principio di comunione di intenti.

Questa d la mia definizione diAmore nella coppia.

198 IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

Sincerith

Essere sinceri signilica semplicemente dire quello che si pensa,senza atigiunte, omissioni o atigiustamenti.

La sinceriti D terapeutica, cura il corpo, allinea e scioglie il karma.La menzogna ammala, intossica il corpo, produce turbolenze e karma.

Per I'essere umano d cosi normale mentire che lo fa senza nemmeno accorgersi diquando e quanto spesso lo faccia. Anche la persona che ritiene di essere la piir sincera,prima di esprimersi, prima di dire qualsiasi cosa, ricorre spontaneamente a "aggiusta-menti" vari, a omissioni, elaborazioni, aggiunte e interpretazioni in funzione delle suemotivazioni, di chi sono i suoi interlocutori e di chi vuol far credere loro di essere. Lasinceriti d un fenomeno rarissimo, d una caratteristica umana innata che viene ingenere persa fin da piccoli nell'emulare chi abbiamo avuto intorno a noi, per lasciareil posto a un filtro razionale caratterizzato dall'opportunismo del momento o dallapaura di essere giudicati negativamente.

La veriD intesa come espressione sincera di cid che si pensa e si fa d la base, E I'e-lemento che caratterizza la solidiD delle fondamenta su cui si pud costruire qualsiasicosa di imponente e di grandioso. La menzogna, I'espressione "corretta", aggiustata onascosta di cid che si pensa e si fa d invece I'elemento che caralterizza I'instabilih difondamenta sulle quali, nel tempo, qualunque cosa si cercherd di costruire, crollerdmiseramente. Nasciamo sinceri, la nostra natura d spontaneamente sincera ma impa-riamo rapidamente a mentire da chi osserviamo, spesso da ancora prima di aver impa-rato a parlare. Impariamo a farlo inizialmente per soprawivere - una persona sincerain una Realtd abitata da bugiardi d destinata ad essere da loro isolata o uccisa - poi perconvenienza, per pigrizia, per paura del giudizio altrui e per evitare punizioni, infineper cercare di apparire migliori di quello che siamo. Il bambino tende a dire tuttoquello che pensa, che sa e che vuole sapere senza filtri. Per esempio capita spesso di

UA]'{ORE 199

6 6

200 IO SCELCO IO VOGLIO IO SONO

assistere alla punizione di un bambino, da parte dei suoi genitori, per aver spontanea-mente riferito a qualcuno un loro commento "privato" poco carino o negativo.

E anche cosi che si insegna loro a mentire, mostrandosi loro nell 'atto di mentire epunendoli quando sono sinceri. E molto pericoloso essere sinceri in un mondo dibugiardi; anche per questo, se si sceglie di esserlo, bisopina anche imparare a tacere.Ma almeno, in un rapporto di coppia che ambisce ad essere di vero Amore, si pud e sideve riuscire a essere reciprocamente sinceri: se entrambi riescono a farlo, quella cop-pia pud divenire i l luminata e i l luminate per gli altri. Anche mentire b pericoloso, d laprima causa del proprio disall ineamento con se stessi e la Realh. intossica I 'organi-smo, crea percorsi cerebrali r idondanti e conflittuali perchd nello stesso riferimentotemporale vengono memorizzate sia le informazioni della propria esperienza vissutao pensata, per come d stata vissuta o pensata, sia quelle della propria esperienza inven-tata e taciuta o raccontata con varianti, omissioni ecc.

Ogni menzogna d anche fonte di stress fisicci: la macchina della veritir, per esempio,0 basata sull ' identif icazione indiretta di dichiarazioni false attraverso la ri levazione disegnali indice di stress fisico quali variazioni nel battito cardiaco, nella respirazione, nellamicrocircolazione sanguigna, nella dilatazione della pupilla ecc. Ogni volta che una per-

sona mente, stressa il suo cer-vello e i l suo corpo. Ci sonopersone che possono arrivareanche ad ammalarsi a sefuitodelle loro menzoSne. Laversaputo costruire e vivere unarelazione di coppia basatasulla sincerit i pud, anche perquesto, essere potentementeterapeutico. Molti guarisconoda malattie dopo aver final-mente rivelato menzognenascoste magari per anni.

LAMORE 201

DIMAaRITA E CHESEL VESTiTOI

c oQuanto piir un uomo d razionale tanto pir) basa la consapevolezza che ha di s6 sul con-senso che rit iene di avere dagli altri. I l consenso degli altri si pud ottenere grazie arealimerit i o attraverso menzogne. Luomo ama tremendamente cercare di appariremigliore di quello che d e la menzogna d una via molto piir semplice, rapida e facile delreale merito. E cosi che la tendenza naturale dell 'essere umano ad evolvere, a miglio-rare se stesso, si traduce spesso nel solo misero e triste cercare di apparire migliore diquello che d attraverso menzogne. Ma mentire per cercare di apparire migliori diquello che si E nell ' i l lusione di fare meglio che se si fosse sinceri ha un caro prezzo: siproducono turbolenze che conducono a incomprensioni, a malintesi e a conflitt i ; sirimanda solo nel tempo quello che gli altri, comunque, prima o poi conosceranno. Lamenzogna b un'invenzione umana, la Realti risponde e si attualizza nel tempo in basea cid che si d, a cid che si crede e che si pensa. Chiunque pud diventare bello, ricco epotente attraverso menzogne ma felice no, perchi la sua felicith rimane legata alla suacapacit2r di vivere esperienze che siano in sintonia con la sua natura, e nella sua naturavi d anche la sincerit i.

In un'Umanih che appare sofferente si pud arrivare a credere che si possa ottenere ilconsenso degli altri soffrendo o facendo credere a coloro che soffrono di essere dallaloro parte, di volerl i difendere o proteggere e che qualsiasi propria felicit i, r icchezzaosuccesso rivelato pubblicamente possano esporre al grave rischio di perdere consensoe/o di essere perseguitati. Ma ogni volta che ci si mostra infelici o si appogsia chi d infe-lice si contribuisce a far si che I'Umanit) sia sempre piir infelice. Ma ci sono molte piirpersone felici di quanto chiunque possa credere o di quanto televisioni e mass mediavogliano far credere, E per questo che ogni propria felicit i e oEini proprio successo varivelato e mostrato aSli altri confierezza. Si perderir i l consenso dei tristi vitt imisti masi conquisterir quello dei felici costruttivi, contribuendo anche a far si che I 'Umanitdpossa essere sempre piir felice.

IO SCELCO IO VOCLIO IO SONO

Evoluzione dell'uomoO t'eleui o te leui.Proverbio romano

Levoluzione della Realti si rnanifesta attrarrerso continui cambiamenti; a volte sonolenti e inawertibil i , a volte sono bruschi e violenti, possiamo immaginarli come leonde di un oceano.

La tendenza di ogni cosa che esiste b quella di evolvere; auche I'essere umano,nonostante in pochi riescano arealizzarla. ha questa tendenza. Quelli che ci riescono lipr.toi innanzi tutto riconoscere dal fatto che hanno occhi felici anche quando sono seri.

Chiunque puo essere felice per qualsiasi motivo, ma chi evolve lo d necessariamente,lo d comunque, qualunque esperienza viva, perchd d una persona realizzata, che realiz-za se stessa nel divenire. Il corpo dell'essere umano d, caratterizzato da carnbiamenti, sinasce, si cresce, si matura, si invecchia. Ma mentre la Realti e i l corpo cambiano, lamente consapevole cerca, ancorandosi alle sue credenzelverit), di opporsi a qualsiasi

cambiamento. Opponendosi ai cambia-menti ci si oppone perd alla propria evo-luzione e ci si ritrova ad essere semprepiir lontani dal presente. Ci si disall inea dase stessi e dalla Realb e si entra in turbo-lenza con se stessi e con la Realti, produ-cendo caos e vivendo crisi.

I cambiamenti nel proprio corpo e nellaRealtd possono essere subiti passivamen-te oppure gestiti, accettati o prodotti atti-vamente, "cavalcati" consapevolmente.Chi produce autonomamente i cambia-

LN\4ORE 203202

c Vt c

ptenti nel proprio modo di pensare che gli permettono di essere nel presente in modo

costruttivo ed evolutivo d come se cavalcasse le onde della vila, restando sempre in alto,

nella Gioia e nel successo. Le onde vanno e vengono, salgono e Scendono, arrivano impe-

tuose 6 si calmano quando uno meno se lo aspetta, ma se si d fermi - perchd ci si oppo-

ne ai cambiamenti - si sari come una boa ancorata sul fondo e si verrh sbattuti un po'

qua e un po' ld, un po' su e un po' giir e, ogni tanto, si verd travolti fino ad essere som-

mersi. Lessere travolti da onde di cambiamenti pud essere molto utile per accor$ersi che

L molto meglio sganciarsi dal fondo. Il fondo sono le proprie credenzestatiche e i model-

li mentali che ne derivano. Per riemergere ci si pud allora ingegnare per trovare solu-

zioni che permettano, per esempio, di soprawivere in una situazione di pericolo o di

cambiare e riuscire a essere felici in una situazione ritenuta triste'

Chi vive nel presente produce lui stesso cambiamenti, onde che governa rima-

nendo sempre su di esse. Cambia insieme ad esse, le cavalca evitando cosi ogni crisi,

vivendo con un senso di potenza, di padronanza. Chi si oppone ai cambiamenti viene

invece travolto dalle onde prodotte da altri e dalla Realtir e vive costantemente in crisi

con un senso di impotenza, di schiavitir.

fjevoluzione e caratterizzata da cambiamenti che la paura impedisce e I'entusiasmo

genera. Paura ed entusiasmo sono prodotti nella mente in funzione delle sue credenze.

Unu p.rronu che vive nella paura d infelice anche solo per il fatto che produce pensieri

che la immobllizzano e la portano a vivere in modo contrario alla sua natura e alla sua

evoluzione. Pud anche razionalmente ritenersi felice ma solo perchi ignora che cosa

sia la felicitlr autentica, quella che deriva dalla percezione della propria realizzazione

in comunione di intenti con la Realh'

Anche alle persone che hanno saputo essere normalmente entusiaste, felici e rea-

lizzate pud accadere di ritrovarsi ad essere infelici, ma se cid accade d solo per brevi,

temporanei momenti, quelli necessari a produrre in se stesse i giusti cambiamenti di

pensiero che li riportino costruttivamente al presente. Invece di lamentarsi e conti-

nuare a pensare alle stesse cose per farle divenire verih, anche se sbagliate, pitr rassi-

curanti, queste persone cambiano migliorando se tesse e a$endo rapidamente.

IO SCELGO IO VOCLIO IO SONO

La tua felicitd dipende unicamente da te, dalla tua capacitd di produrre pensiericostruttivi, allineati con il presente e in sintonia con la tua vera natura. Ma il problemafondamentale dell'essere umano d quello di ignorare qual d la sua vera natura, e que-sto lo si pud dedurre anche solo considerando i desideri che produce. per sapere odecidere che cosa desiderare, molti, anzich6 guardarsi dentro rivolgendosi alla proprianatura, si guardano intorno per capirlo dagli altri, da quello che gli altri dicono o sem-brano desiderare. Possono poi fare di tutto, anche andando contro la propria natura,anche mentire, ingannare o derubare pur di cercare di realizzare desideri dedotti daaltri e ritrovarsi poi a scoprire, quand'anche li realizzassero, di essere piir infelici diprima.

ognuno di noi tende ad evolvere, a migliorare se stesso, ma ognuno ha attitudiniproprie che lo caratterizzano, che lo rendono unico, irripetibile e diverso da ogni altro;se d incapace di accorgersene agird solo in base al senso comune producendo da solo lasua infelicitd. Accor€ersi di sd per produrre prima cambiamenti dentro di sd che all i-neino con Cioia al presente, quindi desideri che lo proiettino nel futuro con ancora piirGioia, d questa la missione evolutiva di ogni uomo.

ogni persona pud vivere qualunque esperienza, un miracolo come una tragedia, con osenza "l'aiuto" della trama della Realti e le interferen ze degli altri. Quando si riesce adallinearsi con Ia trama della Real0, la si pud informare consapevolmente delle esperien-ze che si vogliono vivere dandole semplicemente le informazioni che le servono perchdpossa produrle. Nella RealD stessa quelle informazioniinizieranno ad interagire con lealtre gii presenti in essa e con quelle prodotte da altri. Se entrano in comunione di inten-ti con esse, si attualizzeranno e produrranno quell'esperienza. euesto punto d estrema-mente delicato. Le informazioni prodotte individualmente possono condizionare la Real-ti nel suo corso autonomamente evolutivo, favorevolmente o sfavorevolmente. Ma laRealh evolve con o senza di te, con o senza di me e di chiunque altro.

Noi possiamo interferire "frenando" (producendo turbolenze e crisi) o ,.accele-

rando" i l suo processo evolutivo, ma ci d precluso fermarlo o invertirne la direzionesemplicemente perchd anche noi siamo prodotti da quel processo e anche noi ten-

LAMORE 205204

o cdiamo ad evolvere (nonostante la mente consapevole cerchi in genere di opporsi aqualsiasi cambiamento). Lo facciamo quando siamo felici perch6 I 'esserlo d semplice-

mente una conseguenza dell 'essere in comunione di intenti con la Realtir. La nostra

tendenza ad evolvere si pud realizzare quando siamo felici, quello d i l segnale, la Realtd"collabora" senza produrre alcun giudizio (come invece fa normalmente la mente

umana) alla realizzazione di tutto ciir che pud desiderare chi d riuscito ad essere auto-

rromamente felice.

Quando una persona produce desideri che possono danneggiare altri e portarl i

fuori, disall inearli dal loro processo evolutivo, anche se alla sua mente consapevole tali

desideri sembrano felici, sono invece infelici e, se si realizzeranno, sari solo perchd chi

l i ha prodotti ha agito razionalmente nella Realtd, senza la sua "complicit i". Se i l pro-

prio essere felici implica invece I 'essere ancora piir uti l i a se stessi, agli altri e alla

Realti, tutto I 'Llniverso " collabora" a rendere anche gli altri piit felici e se stesso piir

evoluto.Come si traduce questo in praticai' Se i desideri di una persona sono rivolti a pro-

curarsi piaceri, r icchezze o poteri a proprio vantagiSio ma a dann6 di altri o della

Realtir, puir anche riuscire a realizzarli ma potrd farlo solo con un approccio razionale

di causa-effetto con la Realth, senza la sua "collaborazione" e dovrir comunque"pagare", prima o poi, per tutto cid che ottiene in questo modo. Lapproccio possibil i-

sta ed evolutivo in cui cause ed effetti divengono indistinguibil i e gli eventi favorevoli

sono prodotti con la collaborazione della Realtd si ottiene invece con un approccio spi-

rituale, in comunione di intenti con la Realtd. Se una persona produce desideri felici di

ricchezza, l i potr) realizzare grazie alla "collaborazione" sincronica della Realh stessa

entrando in contunione di intenti con essa, coincidenze favorevoli gli permetteranno

di produrre nuova ricchezzaavantafgio suo e della Realtir, piuttosto che procurarsela

razionalmente, "rubandola" esplicitamente o subdolamente ad altri.

Se i l desiderio di ricchezza deriva unicamente dall ' invidia, dalla paura dellapoverh, di essere abbandonati o dalla mancanza di amore verso se stessi rimarr) "ina-

scoltato" dalla RealD semplicemente perchd d infelice e interagisce in modo turbo-

206 IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

lento e distruttivo con essa. Potd comunque riuscire a diventare piir ricco di quantosia' ma dovri fare tutto da solo, senza la co-partecipazione della Realtd e precludendosila possibil i t i di poter essere felice.

Se una persona desidera provare piacere sessuale e rivolge la sua attenzione a unapersona che invece desidera tutt 'altro, i suoi pensieri produrranno informazioni inturbolenza con la tendenza evolutiva della Realta e di quella persona. I suoi desideri,tutt 'altro che in comunione di intenti, r imarranno nella sua mente a condizionaresolo le sue azioni. Potr) comunque riuscire ad interagire intimamente con lei madovri agire razionalmente e senza la co-partecipazione della Realt), precludendosi perquesto la possibil i t) di poter essere felice.

Qualsiasi desiderio che coinvolga altre persone,per poter essere felicemente attualizzato in eventi ed esperienze dalla Realth,

dev'essere in comunione di intenti con la Realti e con i desideri delle altrepersone coinvolte.

Immaginiamo ora una persona adulta la cui mente consapevole spera di yoler essereamata da qualcuno ma il concetto di amore al quale la sua mente inconsapevole credederiva ancora dal Modello Mentale Neonato. Le informazioni che proclurrebbe pen-sando sarebbero per questo "conflittuali". incapaci quindi di farla entrare in comu-nione di intenti con se stessa e la Realta. Per potersi attualizzare in esperienze, le infor-mazioni che arrivano alla trama della RealD devono essere chiare e allineate con il pre-sente. Anche se quella persona venisse travolta dall 'arnore di qualcun altro, potrebbevivere un'esperienza molto diversa da quella che il suo modello I 'ha portata a speraredi vivere e potr) allora giudicarla priva d'amore nonostante lo sia. All inearsi con sestessi nel presente i fondamentale sia per produrre informazioni capaci di convertirsiin esperienze sia per accorgersene quando cid accade.

E inoltre importante produrre informazioni felici anche per "proteggersi" dalleinterferenze di chi potrebbe desiderare per noi, cose che vogliamo evitare di vivere.

IAMORE 207

6 cLa Realtir partecipa allatealwzazione di qualunque desidedo di chiunque'

purchd entri in comunione di intenti con la Realti,purchd sia allineato con le proprie credenze

ele sedenze di chiunque ne possa venire coinvolto.

Ricerca del piacere e bisognoLa ricerca del piacere d uno degli elementi che caratterizzano I'essere umano ma che

ognuno esprime in modo soggettivo perche pud essere sia i l naturale effetto della pro-

pria felicit ir e all ineamento con la Realtd - che stimola a pensare, a fare scelte costrut-

tive, consapevoli e a produrre cambiamenti nella gioia - sia I 'effetto della propria infe-

l icit) e disall ineamento dalla Realtd che porta a pensare e a fare scelte razionali in

genere distruttive.Chi d fermo nelle sue credenze E normalmente infelice e pud cercare di vivere espe-

rienze che la sua mente rit iene, erroneamente, felici; concentra allora la sua attenzione

sulla ricerca del piacere fine a se stesso, anche danneggiando se stesso, gli attri o la Real-

ti e peggiorando ulteriormente le cose (sesso con estranei senza amore,

soldi/lusso/comodih ottenuti con qualsiasi mezzo e ostentati, cibo costoso e poco salu-

tare, esercizio del potere e controllo sugli altri ecc.). I l piacere ottenuto con quei presup-

posti pud dare soll ievo ma d solo un'i l lusione di felicitd perch6 d sempre temporaneo e

comunque distante dall'essenza delle cose. Chi d costruttivo ed evolve concentra invece

la sua attenzione sulle proprie credenze cercando di aggiornarle continuamente con

nuovi pensieri attualizzati costruttivamente al presente che sono felici e producono feli-

citi quando partecipano attivamente ai cambiamenti evolutivi della Reatti stessa. Felici

perch6 sanno adeguarsi ai cambiamenti della Realtd senza danneggiare nessuno ma anzi

c<-rntribuendo a creare una Realti migliore, per se stessi e per tutti quelli che sanno esse-

re, pensare e vivere in essa nello stesso modo. La ricerca del piacere d allora naturale e

autentica e rivolta a vivere in sintonia con I 'essenza delle cose.

IO SCEI,GO IO VOGLIO IO SONO208

Molte persone si specializzano nel distrarsi da loro stesse evilando cosi di affrontarela vera sorgente della propria Realta: se stesse. Si riducono a ricercare il piacere per biso-gno di un sollievo, nell'illusione di poter essere felici grazie ad,esso, ma qualsiasi felicit)ottenuta da un piacere ricercato per bisogno d illusoria e temporanea. Il bisogno condu-ce in Sienere a desideri inopportuni, distruttivi o che creano danni a se stessi. ad altri oalla Realtd. Ogni piacere ottenuto invece per Gioia, per effetto di pensieri, di desideri escelte consapevoli di una persona allineata con se stessa e la Realti che ha saputo innan-zi tutto essere autonomamente felice, pud donare ulteriore girande e autentica Gioia,alzarelapropria condizione emotiva normale a un pii alto livetlo cli felicita e andare cosi.direttamente o indirettamente, anche a vantagsio degli altri e della Realti.

Tanto piir una persona d triste, tanto pii d attratta da tutto cid a cui Ia sua menteattribuisce un significato di piacere ritenendo inoltre di averne bisogno. prova invidiaper chi b felice e pud anche arrivare a disprezzare e odiare chi vive normalmente concid a cui la sua mente attribuisce significato di piacere. E molto probabile che nella suamente concetti come Abbondanza - cibo - Soldi - sesso - Amore - Lusso - ma ancheDroga - Alcol - Trasgressione - siano associati a concetti di piacere e di Bisogno.

Anche le persone felicisono attratte dall 'abbondanza, dai soldi, dalsesso. dall 'A-more, dal lusso ecc., e possono godere di ogni cosa che possa dare loro piacere, ma conuna differenza di base fondamentale: la loro motivazione. La motivazione alla ricercadel piacere che parte dal "triste" d i l Bisogno, la motivazione alla ricerca del piacereche parte dal "felice" d la Gioia. Motivazioni diverse producono pensieri, emozioni edazioni diverse. I tr isti, per soddisfare i l loro Bisogno, possono mentire, rubare, ucci-dere, violentare, possono arrivare a fare qualunque cosa la loro mente "disall ineata"produca. I felici, per soddisfare il loro desiderio di Gioia, possono utrlizzaretutto il lorotalento, enfusiasmo, immaginazione e creativitd per fare cose che sono in comunionedi intenti con la Real6, perch6 loro stessi sono all ineati con la Realt). I l Bisogno impe-disce di apprezzaye il valore delle cose, di qualunque cosa, perch6 nasce con la moti-vazione di voler ristabil ire una condizione di felicitd che si e stati incapaci cli produrree avere da soli. La Gioia autentica, invece, produce cioia attraverso l 'apprezzamentodel valore delle cose.

LAMORE 209

cI_,a trama della Realth

L'illusione pii pericoloso e quella che esista soltanto un'unica realtti.

PaulWatzlawick

uasi tutti credono che sia realesolo cid che si manifesta e pudessere percepito sensorial-

mentt, che sono in grado di viverecon il proprio corpo e interpretarecon la propria mente. Ma la Realti.ancora prima di poter essere vista evissuta, viene "creata" a un l ivello piuprofondo, invisibile, nascosto alla per-cezione sensor ia le. Ha una tramacaratterizzata dalla partecipazioneattiva di tutto I 'Univer.sr.r ma che coin-

volge individualmente opini essere ed ogni singola esperienza che, direttamente o indi-rettamente, contribuisce lui stesso a produrre.

Quando grazie allapropria vista si osserva qualcosa, si sfrutta Ia proprieti della luceambientale di interagire ed essere in varia misura rif lessa o assorbita da essa e la capa-citl del nostro cervello di interpretare gli effetti di tali interazioni per traclurl i in formee colori. Ma nelle cose che si osservano, ancora prima di essere osservate, awengonocambiamenti tanto intportanti quanto impercepibil i .

se, per esempio, rtrganizziamo un esperimento per tl imostrare che gli elettronisono delle particelle, aspettandoci che si manifestino e si comportino da narticelle. I 'e_

2tl

@ osperimento dimostred che si tratta effettivamente di particelle. Se si allestisce un altroesperimento per dimostrare che gli elettroni sono invece delle onde, aspettandoci chesi manit 'estino a noi comportandosi da onde, I 'esperimento dimostrerd che sono onde.Lesperimento in questione d quello realizzato per la prima volta da Thomas Young nel1801 e definito dal premio Nobel per la fisica Feynmann "un esperimento impossibile,assolutamente impossibile da spiegare in qualsiasi modo classico".

Ma allora, gli elementi che costituiscono la materia che cosa sono? Sono coseastratte come onde o concrete come particelle? Sono e si manifestano a noi in fun-zione di quello che crediamo che siano! Si manifestano a noi nel modo che piir siawicina, nel rispetto di tutta la Realth, a qu€llo che scegliamo, crediamo, vogliamo -consapevolm€nte o no - che siano. La Realti ha delle dinamiche, che precedono lasua manifestazione nello spazio e nel tempo, che le permettono di adegiuarsi, di adat-tarsi a quello che crediamo e da cui deriva cosa, perlopiir inconsapevolmente, ci siaspetta da essa. D come se "aspettasse" le informazioni presenti o prodotte dallenostre menti - delle quali nemmeno noi siamo consapevoli - per sapere che cosafare, per derivare come evolvere, come cambiare e quali eventi produrre. Tutto cidche awiene in essa d possibilista ma fortemente condizionato da cib che ogni esserepensante crede.

Quello che ognuno crede, i suoi pensieri, Siudizi, paure, gioie, desideri e aspetta-tive sono tutti elementi mentali che possono essere razionalmente considerati astratti,ma sono informazioni che interagiscono, interferiscono nel condizionare i l compor-tamento di tutto cid che osserviamo e viviamo, anche di tutto cid a cui rivolgiamo sol-tanto la nostra attenzione mentale, ovunque sia. Se d evidente che qualsiasi forma diinterazione misurabile produce cambiamenti misurabili (ad ogni azione corrispondeuna reazione), quello che d diff ici le da accettare razionalmente d che anche il solo cre-dere, pensare o giudicare qualcosa possa produrre interazioni einlerferenze con quellacosa condizionandone iI comportamento nella Realtd manifesta. Questa d forse la pro-prieta piu sconcertante della relazione tra I 'uomo, la sua mente e la RealG. Proprietirche pud sembrare fantasiosa o filosofica ma d cid che la fisica quantistica ha in qualchemodo dimostrato in modo ineouivocabile.

212 IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

Ogni esper ienza di v i ta che si af f ronta ha in sd, da pr ima che possa p1;111i11.51,11rr r r rquel lo che I 'uomo crede essere la Real t ) manifesta - I 'unica che r i t iene con( t l t , r Ireale solo perch€ pud percepir la sensor ia lmente - tut te le informaziorr i prrrr , , l r r ' l ,servono per potersi manifestare, attualizzare in eventi nello spazio e nel trnll)o. ( tt'nlesperienza di vita si pud attualizzare nel presente solo se d stata prima {r:nrr;rt,r ,r rrrrl ivello latente piir profondo - che potremmo considerare per questo "sonnr)t,r s, r,potenziale - nella trama quantistica e invisibile della Realtd. Vi partecipa o{rrr t os,r , lr,esiste, tut te le informazioni pure che sono.state prodotte da ogni cosa intr t ' ; rgrsr , , r r , ,tra loro per produrre ogni evento.

E come se ogni esperienza di vita, bella, brutta, o ordinaria, venisse prirrr;r prr't,.rrata, scritta su un quadro sommerso, invisibile che emerge nella Realtir sulsorr,rlr.attualizzandosi in essa, solo quando d terminato, solo quando b pronto a farkr rrt. l , ,,ntesto e nel rispetto (in comunione di intenti) di tutta la Realh. ogni volta chr sr 1't 'rr ' .ra qualunque cosa d come se si scrivesse, si diseginasse, si dipingesse invisihilrut't)tt srrdi un quadro sommerso che iniziera a "fremere" per poter emergere. OHni |.,,,rrrr,.r,,che ognuno produce - che sia relativo a proprie credenze derivate dal proprir, l) irss.rtr r.al futuro, a propri desideri, aspettative, ambizioni, paure o conflitti - segnir dr r t r , r( | rsu quadri sommersi in attesa di essere pronti per emergere nella Realtd sensori;rlt. t,,.ressere vissuti.

Abbiamo visto che ogni volta che si pensa a qualsiasi cosa nel proprio co'\,r.rl, :rcreano nuove o si rinforzano vecchie connessioni associative fra neuroni. l l pr',,1,1,'cervello cambia, le proprie emozioni e la propria percezione della Realta canrl 'r i irrro rrr,ranche la trama invisibile di tutta la RealD cambia. Tutta la Realh viene resa pirrtrt rpt,di ogni cambiamento di pensiero, indipendentemente da quando, nel tempo, tir l i c;rrrrbiamenti riusciranno a manifestare i loro effetti, Anche gli altri cambiano per cilt ' l t ,dei nostri pensieri quando stanno anch'essi disegnando invisibilmente qualcos;r srrl l ;rstessa tela - perchi si b parlato con loro di cid che si vorrebbe vivere o evitare o p1.y.1 i 11.comunque coinvolti nella stessa esperienza - o quando vengono coinvolti dalla Iiurlt.rperchd sono disponibil i a farlo.

Appena ogni proprio quadro sommerso d finito - cib awiene quando oQni clt '

LA TRAMA DELLA REALTA 2li l

c cmento della Realtb che lo costituisce d disponibile - emerge attualizzandosi nel pre-

sente. divenendo visibile e vivibile sensorialmente da chi lo ha scritto, dise$nato,

dipinto e da tutti coloro che nel presente si sono consapevolmente o inconsapevol-

mente resi disponibil i a parteciparvi. Lattualizzazione di un quadro sommerso (la sua

emersione nella RealD sensoriale manifesta) puo richiedere pochi attimi, secondi,

minuti, giorni, anni, anche una vita intera, o pud rimanere un'opera sommersa

incompiuta a tempo indeterminato ma "latente". Questo i forse un aspetto di quello

che molti chiamano karma.

Vediamo un esempio pratico purament€ ipotetico. LIna persona inizia a desiderare di

possedere una vistosa e costosa automobile. Nella sua mente inconsapevole I'avere I'at-

tenzione degli altri d associato con I'essere amato ma l'essere amato d anche associato

all 'essere immeritevole di amore oppure d presente un'associazione di se stesso con la

povert), oppure altre associazioni come bella macchina = ricchezza, ricchezza =

rubare. La sua mente inconsapevole puo inizialmente credere che possedendo un'au-

tomobile che attira l 'attenzione possa essere piir felice (perch6 pitr amato) ma tutte le

sue associazioni mentali entreranno in gioco. A distanza di tempo riesce ad acquistarequell 'automobile ma le sue associazioni mentali lo portano ad avere da subito una

forte paura che qualcuno possa rubargliela e o$ni volta che la parcheggia si ritrova a

pensare: "me la ruberanno", immaginandosi che cid awenga. Ogni volta che torna aprenderla, prima di poterla vedere pensa: "me I'avranno rubata" e cosi via, ripetuta-

mente per giorni e grorni .

Con le sue credenze e le sue associazioni inconsapevoli produce pensieri che scri-

vono su un quadro sommerso che ha come protagonista i l furto della sua bella e

vistosa automobile. In quel suo quadro d previsto che sia qualcuno a rubarla. Appena

nella Realth tutti gli elementi di quel quadro sommerso "furto dell 'automobile" sono

disponibil i , i l quadro d pronto e pud emer€ere attualizzandosi nel presente con la col-

laborazione di qualcuno che, grazie a sue intuizioni inconsapevoli attinte dalla trama

della Realtd e coincidenze a lui favorevoli (prodotte anch'esse dalla trama della Realti),

si troveri al posto giusto e al momento giusto per farlo. I l vero artefice di tutto cid d

214 IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

chi subisce i l furto ma, poichd d inconsapevole degli effetti dei suoi pensieri, inizierir alamentarsi, a sentirsi una vitt ima e a ritenersi sfortunato ecc. Se avesse scritto quclquadro sommerso vivendo in una Realt) dove tutti sono felici ed onesti, dove nessunopotrebbe mai nemmeno pensare di poter rubare un'automobile, quel quadro sarebbcrimasto sommerso senza poter emergere. Ma d sufficiente che anche una sola altrapersona abbia pensato che, appena ne avesse avuto I 'occasione, avrebbe volentierirubato una bella automobile, e nella trama della RealDr d arrivata anche quell ' infr-rr-mazione.

E I'interazione fra tutte le infbrmazioni presenti nella trama della Realh che pro-duce gli eventi. Il ladro si trova cos) sia ad essere nella strada giusta al momento giu-sto sia a provare i l desiderio di rubare proprio quell 'automobile pirazie a coincidenze alui favorevoli prodotte dal derubato. Levento furto dell'automobile d l'eff'etto dell'at-tualizzazione, dell 'emersione di un quadro sommerso in cui hanno scritto, pur senzaconoscersi, in due: chi ha prodotto pensieri per effetto della paura che gli rubasseroI'automobile e chi ha prodotto pensieri per effetto della sua attitudine a rubare auto-mobili. Entrambi autori inconsapevoli di uno stesso quadro che si d attualizzato con lacomplicit i di tutta la Realh che ha prodotto eventi sincronici volti a far si che quelquadro emergesse con tutti i suoi elementi al posto giusto nel momento giusto.

Questo d un esempio puramente indicativo che pud perb, come concetto, essereapplicato a qualsiasi altro possibile evento della vita in cui la paura di vivere una certaesperienza rende piu probabile viverla. Si tratta infatti di produrre con i propri pen-sieri, informazioni pure, attitudini e tendenze che possono contribuire a rendere unacerta esperienza piu o meno probabile. Anche chi fosse assolutamente privo dellapaura che gli rubino I 'automobile, se vive in una Realh in cui molti rubano automo-bil i, pud subire un furto. Si tratta di aumentare o ridurre le probabil itd di vivere unacerta esperienza.

Ognuno pub anche produrre informazioni che lo proteggano dal vivere eventiindesiderati, cio awiene quando le informazioni che Io caratterizzano sono felici comeI'Amore, la Gioia e I 'Armonia. Chi vive solo sperando ha in genere i suoi pensieri domi-nati dalla paura ed d incapace di produrre pensieri felici che possano almeno proteg-

LA TRAMA DELLA REAUIA 215

c oSierlo; si ritrova allora ad essere in balia di eventi voluti da altri, da coloro che. invecedi l imitarsi a sperare, sanno credere, nel bene o nel male, in quello che vogliono.

Tutto quello che crediamo essere la Realh d solo I'effetto evidente dell'attualizzazionedella trama sommersa della Realh costituita da attitudini e tendenze che interagi-scono tra loro. Si traducono in Realti sensoriale appena la loro interazione producequalcosa di attualizzabile nel presente, nel rispetto, in comunione di intenti con tuttala Realtir ma senza che vi sia alcun giudizio.

Stai tranquil lo, mi raccomandol E normale avere diff icold a rinunciare a conside-rare Reale e vero solo cid che d osservabile o in qualche modo misurabile, ripetibile edimostrabile perch€ questi sono i concetti che sono alla base della conoscenza scienti-f ica moderna, di una visione razionale, causale, deterministica della Realti che ha con-dizionato e condiziona da secoli, nel bene e nel male, tutti noi. Ma tu puoi cambiare,anche ora, se lo vuoi veramente, ogni cosa.

Fisica quantistica e vita quotidiana

Esse est percipi(esistere d essere percepito).

Berkeley

Alcune scoperte della fisica quantistica sono sconcertanti. Se andiamo oltre la lorointerpretazione dal punto di vista puramente scientifico/matematico e proviamo aconsiderarle per le implicazioni che possono avere nell'esperienza di vita quotidiana,chiunque - anche I'individuo pii razionale - pud trarne una grandiosa possibilitd:quella di accorgersi sia di quanto la Realtir sia "elastica" e "malleabile" sia di quanto siagrande il potere che ha su di essa. chiunque pud allora sviluppare, anche utilizzandola sua razionalib, la sua capacit), molto spirituale, di guidare con la propria volonti leesperienze che vive e vivra nel suo futuro.

2r6 IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

Anche il solo accorgiersi di avereun potere pud avere effetti poten-t issimi. D un potere che chiunquesia vivo e in grado di pensare pos-siede e uLi l izza sempre. in generemaldestramente perchd d inconsa-pevole di averlo. Lo applica ognivolta che crede o che pensa a qual-siasi cosa. bella o brutta. E proprioI'uso inconsapevole e maldestro delproprio potere sulla Realtd a por-tare un individuo che potrebbeessere potenzialmente i l luminato

dalla Gioia assoluta a vivere tristemente. ognuno, senza accorgersene, produce da soloanche le pr<-rprie esperienze di crisi, proprio quelle a cui ha pensato per cercare di evi-tarle, quelle che ha tanto sperato di evitare. Molti arrivano a ritenere che la vitae f 'Umaniti siano ciniche e spietate solo perchd la Realtd realizzaalla lettera, senzafarsi domande, senza giudicare, senza interpretare queilo che pensano, quello in cuicredono.

D un potere che pud essere difficile accettare di avere perchd, se da una parte aprea possibil i ta potenzialmente i l l imitate, rivela anche ad ogini indivicluo che deve corag-5!iosamente assumersi la responsabil it) delle esperienze che vive nel presente e chevivrd in futuro, perch€ queste dipendono perlopii-r dalle sue credenze e dai suoi pen-sieri. D per questo che chi si lamenta per qualsiasi motivo d come se fosse un ladro ditempo ed energia vitale altrui. Ognuno d i l primo responsabile delle esperienze chevive e anzichrj lamentarsi per cercare di togliersi o negare qualsiasi sua responsabil itded evitare sensi di colpa, dovrebbe invece reagire producendo in s€ icambiamenti dipensiero che urgono, affinchd possa anche lui, come altri, vivere esperienze felici.

Le scoperte della fisica quantistica ci offrono la meravigliosa possibil i td di accor-gierci, seppure dovendo ricorrere in taluni casi a sforzi immaginativi - e questo e

LA TRAMA DELLA REAUTA 217

ALIC€ U SEI TUTTO PER ME!

SSERNE CERTT 2

o 6comunque un bene -, che la Realh, oltre ad essere quella che ci appare, ha anche unatrama nascosta, segreta, invisibile e possibilista.

Quando alcuni grandi uomini dalle menti straordinarie hanno iniziato ad indagarele strutture elementari della materia hanno fatto scoperte sconcertanti, come quellache i comportamenti e le modalitir di manifestazione delle particelle che la costitui-scono sono razionalmente inspiegabili e meravigliosamente incomprensibili.

Alcuni degli effetti che si d osservato sono in gradri di produrre nello spazio-temposono stati sfruttati in molte tecnologie moderne, ma resta razionalmente incompren-sibile come e perchd riescano a fare certe cose. Nascondono misteri profondi, primofra tutti quello della loro esistenza: se esistano realmente o se siano solo manifesta-zioni della coscienza, della volont2r di chi li indaga. A volte si manifestano, a volte spa-riscono nel nulla, a volte si trasformano in cose diverse come onde e/o particelle anchedi tipo molto diverso tra loro, a volte hanno piir comportamenti simultanei e sovrap-posti come "girare" sia verso I'alto (up) sia verso il basso (down\ (come se un orologiopotesse andare contenrporaneamente sia in senso orario sia in senso antiorario). Ineffetti la fisica quantistica ha evidenziato aspetti della Realt) che il metodo scientificoclassico, caratterizzato dall'essere causale e deterministico, d stato incapace di gestiresenza ricorrere a interpretazioni che sembrano essere - come molte delle mie in que-sto libro - piir fi losofiche e spirituali che scientifiche.

Eccoti una brevissima sintesi di alcuni degli aspetti della Realh che la fisica quan-tistica ci ha dato la possibilih di poter accettare.

r Niente pub essere certo, tufto 0 solo pii o meno probabile e/o possibile.. Quello che determina che cosa si manifesta (attualizzal b I'interazione/

ossenrazione.o La l{ateria D fatta sia di energia sia di particelle sia di onde sia di niente,

tutto insieme.. D impossibile isolare/separare un sistema da chi lo osseila (e dal resto della

realtir...).

218 IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

r Lo spazio e il tempo sono variabili relative a chi li vive localmente.o Una stnrtfura della materia pub condizionare il comportamento di un'altra

struttura della materia istantaneamente e a qualsiasi distanza nello spazio,awalendosi solo di se stessa (entan!ilement)?

e La coscienza e il pensiero umano vanno considerate come entitir fisiche.

Sorpreso? La cosa perd piir sorprendente d che le scoperte della fisica quantistica sisono rivelate esatte e hanno permesso la realizzazione di nuove e utilissime tecnologietra le quali vi sono i semiconduttori che sono alla base di ogni dispositivo elettronico,la luce laser, le centrali nucleari (ma anche le bombe atomiche), i navigatori satellitari,la spettroscopia grazie alla quale d possibile indagare I'Universo, i computer quanti-stici e molto altro. Scoperte che hanno permesso inoltre di introdurre una nuovavisione ed interpretazione della RealD basata sul possibilismo anzich,4, sul determini-smo, nella quale e divenuto inappropriato cercare di produrre distinzioni tra osserva-tore ed osservato ma anche tra cause ed effetti e i miracoli sono considerati fenomeniordinari. Tutta I'economia mondiale moderna si fonda ed b permessa da scoperte diret-tamente o indirettamente collegate con la fisica quantistica; solo la spiritualit) del-I'uomo - in rnano a Chiese che, ogEii piir che mai, sono divenute fonte piir di conflittitra i loro seguaci che di evoluzione - d rimasta ancora al di fuori delle sue implicazioni.

Se applichiamo le scoperte della fisica quantistica alla vita quotidiana ci troviamo difronte a nuovi scenari, molto diversi da quelli a cui ci siamo abituati a credere. Ritengoche tutto quello che noi crediamo essere reale, prima che divenga reale viene costruitocon la partecipazione, in varia misura, di tutti coloro che parteciperanno a una dataesperienza ma anche di tutta la Realth.

I termini utilizzati in fisica sono interazione e ottualizzazione.ll concetto di inte-razione esprime la situazione in cui due o pii elementi detla realti agiscono, diretta-mente o indirettamente, uno sull'altro. Un'implicazione pratica di questo aspetto d,per esempio, quella che anche quando una persona crede di avere subito un'esperienza

LA TRAMA DELLA REALTA 2r9

O cunicamente a causa di un'altra, entrambi hanno in realti, consapevolmente o incon-sapevolmente partecipato in modo attivo alla creazione di quell'esperienza cla ancoraprima che venisse vissuta, entrambi ne sono responsabili.

Altre implicazioni sono che quello che ognuno pensa di altre persone le condizionanel comportamento che avranno nei loro riguardi, che immaginando di vivere unacerta esperienza si contribuisce attivamente a produrla, che credendo ai miracoli sicontribuisce a renderli possibili e molto altro che in parte ho descritto in questo libro.

Il paradosso del gatto sia vivo sia mortoEntrin Schrtidinger, premio Nobel nel 1933, ha dato un contributo fenomenale alla fisi-ca quantistica soprattutto con la sua Equazione d'onda vt, frazie alla quale ha saputodescrivere la Realtd in termini di "onde probabilistiche" capaci di rappresentare cid che

qualcosa pub essere da ancora prima che si mani-festi in modo visibile in fenomeni o esperienze.Secondo Schrddinger, qualunque cosa d rappre-sentabile per mezzo di onde che si estendonoall ' infinito ed b quando awiene un'interazione(una misurazione) che si determina in modo uni-voco quello che si manifester) nel mondo reale.Latto dell'osservazione/misurazione o interazio-ne determina quello che d stato chiamato collas-so della funzione d'onda. funzione d'onda chedescrive la coesistenza e I'onnipresenza di tutte lefrossibilih precedenti al collasso stesso. Il contri-buto di Schrddinger alla conoscenza della naturadella Realti d stato, per questo, colossale.

La Realta sarebbe dunque costituita da infini-te possibilitb coesistenti in stati sovrapposti rap-

220 IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

presentabili da onde che si estendono all'infinito; ognuna di queste possibilitd, nessunaesclusa, pud potenzialmente attualizzarsi e divenire reale ma quando awiene un'intera-zione, una sola di esse, scelta fra le infinite possibilith coesistenti, si attualizza e si mani-festa nel mondo reale, nello spazio e nel tempo. Vi sono quindi due aspetti della Realh,quello che precede la sua manifestazione/attualizzazione, fatta di infiniti universi poten-ziali nei quali coesiste tutto e tutto d possibile, e quello della sua attualizzazione.nelquale una sola, scelta fra tutte le possibiliD coesistenti, si manifesta nello spazio-tempo.

Prima che una cosa, fenomeno o esperienza si manifesti nella Realtd d dunque tuttopossibile e tutte le possibiliD, belle e brutte, meravigliose e tristi, immaginabili e inim-maginabili, miracolose e ripetitive, straordinarie e ordinarie, prevedibili e imprevedi-bili, esistono gi) in uno stato di coesistenza che pur essendo considerabile "astratto",perchd invisibile, d piir reale di cib che si manifesta nella Realtd visibile semplicementeper il fatto che senza di esso la Realtd visibile cesserebbe di esistere. Sarebbe I'atto del-I'osservazionc, dell' interazione ma, aggiungo io, anche del credere, del pensare, delgiudicare individualmente o collettivamente, che determina che cosa si attualizzamanifestandosi in evento nella Realth spazio temporale.

Prima che awenga un'interazione che "scelga" che cosa si attualizza nella Realtitutto esiste giir in stati quantistici coesistenti e sowapposti.

LA TRA]W\ DELLA REALTA 221

c oIl paradosso del gatto di Schrddinger0 un esperimento un po' cinico mapuramente concettuale ideato daSchrddinger allo scopo di dimostrarecome quella che era I'interpretazioneclassica della meccanica quantisticarisulta essere incompleta quandodeve descrivere sistemi fisici in cui illivello subatomico interagisce con illivello macroscopico. Consiste nelmettere in una scatola d'acciaio un

contatore geiger collegato a un dispositivo in grado di rompere una fialetta di cia-nuro nel caso in cui una piccola quantiti di sostanza radioattiva dovesse decadere.Questa sostanza ha il 50% di probabiliti statistica di decadere entro un'ora. Nellascatolaviene rinchiuso anche un gatto ia cui sorte dipende dal fatto che tale sostan-za decada o no. Dopo un'ora la scatola viene aperta.

Uaspetto rivoluzionario introdotto da questo esperimento d che la funzioned'onda che descrive I'intero sistema dimostra che fino all'apertura della scatola ilgatto esiste in uno stato di vita e di morte sovrapposto perch6 I'atomo da cuidipende la sua condizione esiste nei due stati sovrapposti.

Questa E una semplificazione estrema che considera solo due stati, ma il gatto,fino all'apertura della scatola, esiste in stati multipli sovrapposti nei quali oltre adessere sia vivo sia morto d anche felice e infelice e sveglio e addormentato e affa-mato e sazio ed eretto e sdraiato e inquieto e tranquillo e sano e ammalato e spa-ventato ed entusiasta e a destra e a sinistra ecc...

Per i fisici sarebbero le interazioni osservatore-osservato a determinare la scelta di checosa, tra le infinite possibilitd coesistenti in stati sovrapposti, si manifester) nellaRealti osservabile; ma il dibattito d ancora aperto e sono state formulate molte ipotesi.

, r t IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

Tuttavia, ritenere che sia l'osservazione a determinare cid che viene osservato. che siala stessa osservazione a creare la Realth osservabile, d molto l imitante sia perche inlinea teorica si potrebbe allora ritenere che a un cieco sarebbe preclusa la possibil i t idi vivere una qualche Realtir diversa da quella scelta per lui da altri, ma soprattuttoperch6 ogni accadimento potrebbe essere creato solo mentre viene osservato/vissuto.Anzichd la sola osservazione imminente all 'attualizzazione ritengo che siano invecesoprattutto le credenze presenti nelle menti di chi osserva e i loro atti di pensiero cheprecedono l'attualizzazione a determinare, a condizionare favorevolmente o sfavore-volmente la "scelta" di cio che si attualizzera. Le inforrnazioni pure prodotte da atti dicoscienza, da credenze e da pensieri sono prive di spazio-tempo e la Realti le uti l izzaun po' come fa i l nostro cervello con le sue associazioni, tutte interagiscono con tuttee i l r isultato d dato proprio dall ' interazione complessiva.

Il cen'ello produce risultati in tunzione delle associazioni che sono pii.r facil i dapercorrere e uti l izzare perchd rinforzate da pensieri ricorrenti. Le informazioni purepresenti nella trama della Realta possono allora rimanere anche per anni, decenni osecoli in "attesa" di potersi attualizzare nel contesto che le vede prevalere su altre oappena nella trama della Realti sono disponibil i tutte le informazioni per I 'attualizza-zione dell 'esperienzaa cui si riferiscono. Ma I' interazione di informazioni onnipresentipud produrre anche attualizzazioni di qualcosa di nuovo, prodotto proprio dalla co-partecipazione (comunione di intent i . . . ) d i ognuna di esse ed d in quel caso che sicompie I 'evoluzione.

Attitudini, tendenze, fatti, eccezioniLa Realtd. prima di essere manifesta in materia, energlia, spazio e tempo, d dunquecostituita da una trama fatta da informazioni pure che interagiscono tra loro produ-cendo attualizzazioni. Queste informazioni possono solo aggiungersi ad altre infor-mazioni senza annullarsi mai perchd sono prive di tempo e quindi onnipresenti inesso, proprio come le associazioni mentali che possono solo aggiungersi ad altre. l,e

LA TRAMA DELLA REAUTA 223

@Informazioni pure (descritte nei libri La Fisica dell'Anima ed Exotropia) sono costi-tuite da Attitudini e Tendenze.

Le ATTITUDINI sono individuali, relative quindi al singolo elemento (fotone, elet-trone, atomo, struttura organizzata della materia, essere umano ecc.) che si manife-sta, che pub manifestarsi nello spazio-tempo con un corpo o che agisce senza manife-starsi nello spazio-tempo con un corpo (vi sono entih informazionali che possonointeragire comunque con la trama della Realtd per condizionare eventi nello spazio enel tempo senza manifestarsi nello spazio-tempo).

Le TENDENZE sono invece condivise, interaSiscono universalmente fra loro,sono per questo considerabili in "comunione di intenti" con tutto cid che esiste intutta la Realtd e la sua trama. Le esperienze che si vivono nel presente e si vivranno nelfuturo possono quindi essere "guidate" dalle proprie credenze e pensieri per essererese piir o meno probabili, piir o meno fattibili, ma la loro eventuale attualizzazione eil modo in cui si potranno attualizzare dipende da tutte le informazioni presenti nellatrama della Realtd, anche da quelle prodotte, nel bene o nel male, da altri e che potreb-bero riguardarci anche direttamente. Pii pensieri si producono per favorire un eventopiir lo si rende quindi probabile ma d fondamentale che quei pensieri siano coerenti,siano allineati con le proprie credenze. Vi D inoltre un'enorme differenza tra deside-rarelsperare qualcosa piuttosto che desiderare/volere qualcosa, la vedremo meglio inseguito. Se la mente consapevole di una persona desidera, per esempio, vincere unagrossa somma a una lotteria ma la sua mente inconsapevole crede che sia povera osfortunata, oppure che sia pura e spirituale e che chi d ricco d "sporco" e meschino,quei desideri consapevoli saranno del tutto inefficaci. E importante quindi, prima ditutto, mettersi d'accordo su quello che si vuole con la propria mente inconsapevole e"aggiustare" le proprie credenze per poter riuscire a realizzarlo consapevolmente.Riguardo alle esperienze che si pud desiderare vivere d inoltre molto piir efficace con-centrare la propria attenzione semplicemente sul risultato, su quello che si vuole otte-nere o vivere, lasciando che sia la trama della Realtd a produrlo sfruttando I'intera-zione in comunione di intenti. la comunicazione diretta e istantanea fra tutte le atti-

224 IO SCELCO IO VOGLIO iO SONO

otudini e tendenze esistenti e disponibil i nella trama della Realtd, anche se a noi deltutto sconosciute. Trattandosi di Attitudini e Tendenze d scorretto e inopportuno avercqualsiasi pretesa di certezza.

Il desiderio di certezze e la loro ricerca o applicazione su altri o la Realtir produceturbolenze e decoerenze nelle informazioni perchd lacertezzad un concetto assolutoinesistente in natura.

I-lapproccio corretto d quello di avere e coltivare desideri alimentati, i l pitr possi-bile, con autentica Gioia perch6 quell 'emozione a un "segnale" di coerenza, di all inea-mento con se stessi e la Realti. Tutte le informazioni che ognuno ha nella propriamente, nella sua memoria, le sue credenze/veritd, desideri, ambizioni, motivazioni,paure, entusiasmi, tutte le immagini riferite al proprio passato o quelle riferite al pro-prio futuro (il valore che ognuno potrebbe attribuire ad esse d ininfluente perchd leinformazioni pure che ne derivano sono prive del concetto "umano" di giudizio, ditempo e di causa-effetto) interagiscono costantemente fra loro e con quelle presentinella Realtir, perch6 prodotte dalla Realtir stessa o dalle menti di altri. Dal risultato ditale interazione dipende cid che si attualizza nel presente e cosi di seguito per ognipresente successivo.

I FATTI sono I'attualizzazione di Attitudini e Tendenze in eventi presenti - mani-festazioni in spazio-materia-energia di qualsiasi fenomeno o esperienze di vita - pereffetto di informazioni "vecchie" riportate di volta in volta nell 'evento presente dall 'e-vento precedente. Possono per questo essere in qualche modo prevedibil i o attesi edessere considerati causali-deterministici. Sono quell i di cui si occupa, per esempio,I 'approccio scientif ico moderno che richiede la ripetibil i td.

Le ECCEZIONI si manifestano invece quando l'attualizzazione nell'evento presented prodotta da informazioni vecchie ma anche da informazioni nuove. Sono per questoeventi inattesi o imprevedibili, che escono dall'ordinario concetto di causa-effetto. Pos-sono essere considerate eccezioni tutti i fenomeni, eventi o esperienze "improbabili", chesi realizzano nonostante abbiano basse o bassissime probabilitb statistiche di realizzarsie nonostante I'assenza di cause presenti nel passato (perchd le reali cause possono ancheessere poste nel futuro). Nella trama della Realth passato e futuro sono concetti astratti,

LA TRAMA DELLA REAUTA 225

\6solo il presente d Reale e su di esso agiscono sia cause poste nel passato sia cause postenel futuro. Ogni presente crea inoltre il suo passato e le Attitudini e Tendenze del suofuturo. Possono essere considerate eccezioni le guarigioni considerate miracolose, levincite a lotterie, qualunque coincidenza sincronica che possa favorire o segnalare laprossima realizzazione di un evento ma anche qualsiasi evento possa essere consideratoun miracolo.

Levoluzione della Realti e di noi stessi si realizzaattraverso le eccezioni. Gli eventicausali-deterministici, i fatti, sono quelli che rispondono a informazioni note che si ripe-tono replicandosi di evento in evento. Informazioni nuove possono interrompere la cate-na della replicazione di informazioni vecchie tra un evento presente e il successivo rea-lizzando cosl le eccezioni.

Una persona che vuole vivere una qualsiasi eccezione - come un'esperienza diversada quelle che ha vissuto normalmente - o che vuole una vita differente da quella cheha vissuto fino al suo attuale presente b fondamentale che riesca a produrre nuoveinformazioni. Puo farlo grazie a nuovi pensieri, nuovi desideri alimentati con Gioiaall ineati a nuove credenze.

Anche la distinzione tra cid che d possibile e cid che d impossibile d un'invenzioneumana. Nulla d impossibile e tutto d possibile perchd nella trama della Realh tuttocoesiste e interagisce con tutto. Anche se nello spazio-tempo pud manifestarsi solouna cosa alla volta, qualunque cosa, evento o esperienza, fatto o eccezione pud mani-festarsi se si riescono a produrre informazioni sufficientemente forti, chiare e coerenti.La trama della Realtd "aspetta" informazioni proprio per sapere che cosa altualizzarein esperienze e risponde, rapidamente, senza giudicare o fi l trare nulla. Un'esperienzadiventa impossibile solo quando nella mente di chi potrebbe potenzialmente viverla lacredenza che cid sia impossibile ha assunto carattere di veritd.

Luomo ha inventato e prodotto cose fantastiche e strabilianti ma con i concetti diverit i e di impossibil i t i ha fatto dei veri disastri! Si d creato da solo dei l imiti nei qualisi riduce in genere a soprawivere efficientemente - ma in modo infelice - in unaRealti che invece 0 caratterizzata proprio dall'essere priva di limiti.

226 IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

TRATI'A DELLA REA$A

INFlilITE POSSIBITFACO€SISTENTI IN STATI

QUANTICI SOVRAPPOSTI

TUTTF '.INTERAGISCONO

TRA LOEO E COLLASSANOATTUALIZZANDOSI NEL SOLO

EVENTO PRESENTE CHE SIMANIFESTA E SI ANNULLA

GENERANDO ALTRE INFINITE POSSIBILITAIN UN PROCESSO CONTINUO E SENZA FINE

227

cOnde che collassanoTutto cid che si manifesta nella Realtl osservabile - lo spazio, la materia, i fatti, le ecce-zioni, gli esperimenti scientifici, le esperienze di vita - b il risultato di un'interazionetotale che produce una scelta univoca e in genere irreversibile. Una scelta "pescata" fragli infiniti accadimenti coesistenti in stati sovrapposti presenti nella trama della Realtdperch6 prioritaria o dominante sulle altre o prodotta al momento per effetto della lorointerazione. Tutto, prima di poter divenire manifesto, deve essere prima creato a livelloinformazionale.

REALTAMANIFESTA

LA TRAMA DELLA REALTA

c cE come se avessimo unmazzo infinito di carte invisibil i dal quale pub essere scelta

una sola carta affinchd divenga "reale", visibile, manifesta, f.orse frazie al collasso, inessa, di tutte le altre. I l mazzo di carte pud essere semplif icato e descritto, uti l izzandola matematica delle onde, dalla funzione d'onda di Schrddinger ma potrebbe essereanche descritto in altri modi, come con matrici o l inSuaggi.

I l nostro attuale Universo, quello in cui viviamo, ci appare stabile, nel senso chepiran parte di cid che lo costituisce si comporta in un modo che ci sembra prevedibile,molto probabilmente anche perchd I 'essere umano, credendo che quello sia i l suocomportamento "normale", lo condiziona a comportarsi cosi. Ma potrebbe esserequalsiasi altra cosa e avere qualsiasi altro comportamento. La teoria del principioantropico di Brandon Carter, per esempio, vede come finaliD dell 'Universo I 'esistenzadell 'uomo ma I'uomo, in quanto essere capace di produrre con i suoi pensieri infor-mazioni pure, 0 entrato a far parte del processo creativo-evolutivo dell'Universo stessoe da quando ha iniziato ad esistere e a pensare in esso partecipa anch'esso a creare oginipresente, opini futuro, ma anche ogini passato. Lapparente stabil itd attuale dell 'Uni-verso dipenderebbe quindi anche dal fatto che I 'essere umano lo condiziona, con le suecredenze, ad essere stabile ma la sua natura rimane fortemente possibilista. Il fatto cheda quel mazzo invisibile e infinito venga scelta o prodotta una carta piuttosto cheun'altra dipende da quali carte sono state prima prodotte e dal risultato della loro inte-razione. Nel caso dell 'essere umano, le esperienze che vive dipendono perlopiir da tuttele informazioni che derivano dalle sue credenze, dai suoi pensieri, giudizi, da tutti icontenuti della sua memoria - consapevole o inconsapevole - dai suoi modell i men-tali, dalle sue paure, desideri, entusiasmi, motivazioni, aspettative ecc., sono moltis-sime, sono quelle che caratterizzano ogni essere umano e delle quali ognuno d perlo-piu inconsapevole. Affinchd siano efficaci nel produrre interazioni e collassi di funzionid'onda che corrispondono ai suoi desideri, d necessario che le relative informazionisiano all ineate, coerenti, altrimenti producono solo turbolenze. All ineare le propriecredenze inconsapevoli ai propri pensieri e desideri consapevoli b come produrre unaluce laser, capace di tagil iare I 'acciaio, piuttosto che una luce che il lumina un ambienteproducendo interazioni in grado solo di impercettibil i cambiamenti. Le proprie infor-

228 IO SCELGO IO VOCLIO IO SONO

mazioni vanno a interagire con quelle degti altri e con quelle della trama della Realtde dall ' interazione complessiva ne risulta un solo evento che si attualizzeri nello spa-zio-tempo presente. Se una persona d inconsapevole delle informazioni che possiedee che produce lei stessa, tanto meno pud riuscire ad essere consapevole delle informa-zioni che possiedono e che producono gli altri e [a Realta. E per questo che d incapacedi capire consapevolmente che cosa e perchd lo pud aver portato a vivere una certaesperienza piuttosto che un'altra. Cib d inint' luente, d inuti le cercare di capire i l per-chd delle cose, cause ed effetti sono nella natura indistinguibil i . Una disgrazia pubaccadere perchd qualcuno d stato incapace di essere autonomamente felice, quel tantoda poterla evitare, ma anche perchd possa avere maggiori opportunitd di riuscire adessere felice ed evolvere in futuro, nonostante e grazie ad essa, realizzando cid versocui tende. I l giudizio, la distinzione fra bene e male, tra gioia e dolore, sono solo unapreroSativa umana, la trama della Realtd produce eventi per effetto dell ' interazione trale informazioni che giungono ad essa e quelle che ha a disposizione.

E certamente importante quello che si vive nel presente ma d soprattutto impor-tante come si reagisce a cid che si vive nel presente, se si d capaci di partecipare atti-vamente e consapevolmente a cid che si vivr) in futuro producendo nuove informa-zioni o se ci si l imita a subire passivamente ogni esperienza producendo informazionicaotiche che pienerano impedimenti e ostacoli. Le esperienze che vivi e vivrai dipen-dono moltissimo dai contenuti delle informazioni che sono presenti nella tua mente eche sono generate da essa, ma anche da quelle presenti e generate dalla mente di altrie da quelle che sono presenti nella Realti indipendentemente da te. Che tu possa cono-scere le altre informazioni d diff ici le ma anche poco importante perchti quello che ddeterminante relativamente alle tue esperienze d cid che produci tu nel presente, seriesci a produrre informazioni coerenti, chiare e felici, capaci o meno di entrare conforzain comunione di intenti con la Realtir. E comunque molto importante, direideterminante. riuscire anche ad essere riservati: evita di rivelare ad altri i contenuti deipensieri che produci riguardo qualunque esperienza tu scelga di voler vivere nel tuofuturo. Cid ti permette di evitare che gli altri possano, con i loro pensieri, produrreinformazioni che interferiscono distruttivamente con le tue Qenerando cosi imnedi-

LA TRAMA DEI,LA REAUTA 229

to cmenti e ostacoli. Questo vale soprattutto per persone con cui si d fortemente entan-gled (a meno che si stia vivendo una relazione di "Coppia Il luminata") e che potreb-bero anche solo essere invidiose; le credenze e i pensieri degli altri potrebbero essererivolte ad impedirti che i tuoi desideri, una volta conosciuti, possano realizzarsi.

Riguardo alle informazioni presenti nella Realti indipendentemente da te, poich6la Realti b un processo evolutivo che si realizza grazie alla comunione di intenti tr4informazioni pure, pud spontaneamente produrre solo collassi di funzioni d'ondffelici, "buoni", "amorevoli" ed evolutivi (indipendentemente dalla capacit) dell 'uomg.di giudicarli tali). Anche solo smettendo di pensare a qualsiasi cosa "brutta" o infc-lice si tende spontaneamente a vivere esperienze "belle", felici ed evolutive perchd 0quella la tendenzanaturale della Realti e di chiunque viva in essa. E per questo ch6 dimportante che qualunque tuo pensiero o desiderio sia felice. I l tuo solo essere felicA timette - indipendentemente da che cosa stai pensando per esserlo - in potente comu-nione di intenti con te stesso e la Realtd dando ai tuoi pensieri e desideri forzaaffinchl,possano, interagendo con tutte le altre informazioni, guidarne l'attualizzazione.

La trama della Realti d la tela su cui puoi e devi scrivere cid che vuoi vivere peicheessa d sempre in ascolto e aspetta da te le informazioni con le quali produrre Ie espe-rienze che ti riguardano e che ti coinvolgono: che siano belle o brutte, rif'erite a cid chevuoi o a cid che temi d ininfluente. Quando le produci iniziano ad interagire con'tuttele altre e a condizionare le attualizzazioni degli eventi che ti riguardano. Se riguaidanote, riguardano anche la RealG ed ogni cosa o persona vi sia o viva in essa. Passato efuturo sono elementi astratti, irreali, della Realh, I 'unica cosa Reale sono le informa-zioni che producono I'evento presente, questo si attualizza poi si annulla e quindi sene attualizza un altro, successivo, con i cambiamenti che derivano dalle informazioniprodotte nell 'evento precedente. I concetti di passato e futuro derivano solo dallanostra percezione di un processo caratterizzato da una continua creazione e annulla-mento di eventi presenti e dalla nostra memoria. Ogni evento pud essere "spinto" inuna direzione o in un'altra da informazioni relative al passato ma pud anche essere"trainato" in una direzione o nell'altra da informazioni relative al futuro. Per questo ituoi desideri rivolti al futuro sono molto piir reali di quanto tu possa credere.

230 IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

Fisicao filosofia quantistic a?

1-\ ltre agli aspetti della fisica quantistica puramente scientif ici che richiedono,

I I p.t.rt.r. condivisi o sfruttati in applicazioni tecnologiche, di essere rapprc.\-/ sentati matenraticamente e dimostrati attraverso esperimenti ripetibil i dachiunque, vi sono anche altri aspetti diff ici l i da rappresentare matematicamente o dirdimostrare con il tradizionale metodo scierrtif ico, per questo possono venire considsrati f i losofici anche se sono in grado di rivelare importanti aspetti della Realth e fornirtpreziosi spunti di rif lessione. Vediamo allora come concepivano la Realt) alcuni drcoloro che I 'hanno indagata nei suoi aspetti pii intimi, cercando di dedurlo da alcurrrdelle loro affermazioni. Iniziamo da quelle di Mu Planck.

La natura 0 priva di leggi fisicheMax Planck, premio Nobcl nel 1918, e stato i l padre fondatort'della teoria deiquanti e della fisica quantistica. Scopri, tra lt 'a l t re cose, che le part icel le elementar i e gl i atomi hanno e srscambiano energia secondo multipli interi di quantiD elemcrrtari, quanti di energia appunto, da lui quantif icati ed espresslmatematicamente. Planck riteneva che la natura fosse priva dtleggi f isiche e che I 'uomo produces.se solo approssimaziortrdedr-rcendole dai compclrtamenti che riusciva ad osservare, cltefosse quindi inopportuno "supporre che esistano leggi fisichc.che sittno esistite fino od ora. o che continueranno ad esisttr(

2: l l

cin formo analoga nel futuro". Riteneva anche che la scienza fosse incapace di svelareil mistero fondamentale della natura "questo perchd, in ttltima analisi, noi stessisiamo parte dell'enigma che stiamo cercando di risoluere". Che una qualsiasi nuovascoperta scientifica, piuttosto che trionfare "perchd i suoi oppositori si conuincono ettedono la luce" potesse farlo solo "perchd alla fine muoiono e ndsce una nuoua gene-razione a cui i nuoui concetti diuentano familiari".

Questo concetto d molto significativo perch6 esprime le enormi diff icolD che I 'es-sere umano incontra nell 'affrontare qualsiasi cambiamento nel suo modo di credere epensare la Realtir, tanto che solo la morte di chi crede ancora in una vecchia "verit i"pub togliere i freni all 'affermazione di una nuova "verit i" che per poter f inalmentetrionfare deve avere qualcuno a sostenerla: una nuova Senerazione che in quantonuova d meno condizionata da vecchie credenze e anerta a credere a cose nuove.

@

Osservatori coscientiNiels Bohr, premio Nobel nel 1922, d stato padre cofonda-tore della fisica quantistica e dell ' interpretazione di Cope-naghen secondo la quale le sole cose reali sono i risultati diesperimenti, cosl come vengono misurati da ossenratori"coscienti e macroscopici". "E sbttgliato pensare che loscopo della fisica sia di trouare com'd la natura. La fisicariguarda cio che possiamo dire riguardo olla natura". Poi-ch6 quello che i f isici stavano scoprendo della Realti eraveramente sconcertante e incomprensibile, piuttosto checercare di capire i l come e i l perchd della natura, essi pote-

vano solo l intitarsi a esprimere opinioni relativamente a cib che osservavano, opinioniumane che potevano essere del tutto indipendenti da cid che la natura d. Bohr haesteso i l concetto di interazione attraverso lo scambio di fotoni, di vettori mediatori oall'atto della misurazione, all'azione del pensiero 'se sr uuole interpretare la mecca-

IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO232

nica quantistica si dette considerare il pensiero come un'essenza fisica". E noto cheBohr riteneva che I 'albero che aveva nel suo giardino esistesse manifestandosi real-mente solo quando lui o qualcun altro lo guardava, mentre se nessuno lo guardavaspariva nel nulla, forse per esistere solo in modo potenziale, possibil istico o latente;avrebbe potuto essere un albero o qualsiasi altra cosa ma, secondo lui, la sua manife-stazione "reale" aweniva solo quando qualcuno interagiva con esso osservandolo.Bohr ha azzardato I ' ipotesi che la Realtd, come noi crediamo che sia, esiste solo per-chd c'd qualcuno di cosciente e di macroscopico che interapiisce con es.sa. "Cosciente emacroscopico" d evidentemente I 'essere umano ma si pud ritenere che anche un elet-trone o fotone possano essere coscienti, dipende tutto da che cosa si intende percoscienza. lazzardo, se possiamo ritenerlo tale, per uno scienziato del suo calibro bstato soprattutto ritenere che sia I 'essere umano a creare la Realh in cui vive, nelsenso che tutto cib che I 'essere umano crede di vivere d allora solo un effetto della suacoscienza owero della sua interazione con la Realt). Piuttosto che le interazioni fraparticelle, i l vero protapionista b "chi" sta interagendo con queste particelle.

Qualsiasi forma di interazione produce cambiamenti reciproci in cid che interagi-sce. Se il solo atto di osservare qualcosa significa interagire con quella cosa e quindicambiarla, I 'att ivit i di pensiero di un essere cosciente d in grado di produrre intera-zioni; oltre alle osservazioni, allora, anche le credenze e i pensieri umani sono in gradodi interagire e quindi interferire, condizionare, cambiare favorevolmente o sfavorevol-mente chi l i ha prodotti e la Realtd.

Ma se cid con cui si interagisce d rappresentabile da onde che si estendono all ' infi-nito, interagendo con qualsiasi cosa si interagiisce con tutta la Realt). La coscienza e i lpensiero umano, pur essendo ritenute cose "astratte" perchd invisibil i e impondera-bil i , sono da considerare essenze fisiche perchd capaci di produrre interazioni e quindicambiamenti nella Realt).

F'ISICA O FILOSOFIA QUANTISTICA? 233

c cInterazioni tra cose e persone

Tutta la Realti D I'effetto di interazioni.Ogni volta che interagisci con qualcosa o qualcuno,

una parte di te diventa simile a cid con cui hai interagito.Sii attento a cib con cui interagiisci, sii attento a ciir che pensi.

Per poter osservare una qualsiasi cosa si sfrutta la luce, serve che vi sia luce (fotoni).

Losservazione si basa sull ' interpretazione di fotoni che, interagendo con I 'ambiente,vengono assorbiti, r imbalzati, deviati da tutto cid che in esso d presente. Quando rag-giungono I'occhio umano sono poi trasformati in segnali che ven6iono inviati dalnervo ottico alla corteccia visiva e quindi trasformati dal cervello in immagini, forme,colori, movimenti. La mente, attraverso associazioni e confronti con immagini, forme,colori e movimenti memorizzate in passato, produce emozioni, quindi giudizi e altripensieri. E un processo che richiede troppo tempo perchd la sola osservazione possa

essere I 'artefice del collasso della funzione d'onda che determina che cosa si attualiz-zeri, in evento, se, facendo riferimento all 'esperimento del gatto di Schr6dinger, all 'a-pertura della scatola quel gatto sari vivo o morto. Abbiamo quindi diverse possibil i t lrper cercare di comprendere questo fenomeno: che d la luce ambientale, i primi o i lprimo fotone che, interagendo con il gatto all 'apertura della scatola fa collassare lafunzione d'onda, determinando se questo sar) vivo o morto, riportando poi con altrifotoni la relativa immagine a chi osser.ua i l quale giudicherd cid che osserva, oppuresono i pensieri che chi osserva ha prodotto immediatamente prima di aprire la scatolache determinano su quale evento la funzione d'onda collasser).

[,a luce potrebbe allora essere solo un testimone, un messaggero di tutte le infor-mazioni presenti nella Realtd, comprese quelle presenti nelle menti di chi ha allestitoed osserva l 'esperimento. Oppure, semplicemente, tutti i fotoni coinvolti, i l gatto, I ' in-tero esperimento, tutti coloro che lo osservano ma anche tutto I 'Universo partecipano

IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO234

interagendo in quell 'esperimento e cid che sialtualizza d i l r isultato univoco di taleinterazione totale del tutto con il tutto.

Tutto d possibile, anche che i fotoni abbiano una coscienza e siano loro a decidere,o che siano messaggeri e testimoni delle coscienze con tutte le credenze e i pensieri dicoloro che stanno osservando o vivendo I'esperimento o della coscienza collettiva ditutta I 'umaniti o dell ' intero Universo. Le variabil i nascoste ipotizzate da Einsteinsarebbero allora tutte le informazioni relative a tutto I 'Universo presente. In ogni caso,piuttosto che I 'atto di osservare, possiamo verosimilmente ritenere che siano soprat-tutto le informazioni presenti nella coscienza dell 'osserr,,atore o degli osservatori cheinteragiscono direttamente o per tramite di fotoni a determinare i l collasso della fun-zione d'onda e I'evento che ne risulta, cib che si attualizza. Ogni informazione relativaa tutto cid che d direttamente o indirettamente coinvolto nell 'esperimento, quelle pre-senti nella coscienza collettiva e nelle coscienze di chi partecipa all 'esperienza, intera-giscono determinando il risultato, cid che attualizza, che si vive, che si osserva.

Poichd nella Realti tutto E in qualche modo interconnesso con tutto - i fenomenidell 'entanglement e dei campi relativistici possono dimostrarlo - i l collasso delle funzio-ni d'onda sarebbe il naturale effetto dei cambiamenti prodotti dall'interazione tra infor-mazioni pure e il risultato del collasso dipende allora da tutte le informazioni presentinell'Universo, nelle coscienze di tutti gli esseri in grado di pensare e soprattutto in quel-le di chi vive localmente I 'esperienza. Ogni informazione ha un "peso" diverso, coloroche sono coinvolti in un'esperienza e rivolgono la loro attenzione su una qualsiasi cosa,che producono pensieri rivolti ad essa avrebbero, rispetto alla totaliti delle informazio-ni, un peso maggiore. Tra coloro che stanno vivendo la stessa esperienza, le informazio-ni provenienti da chi produce i pensieri pir) "forti" perchd coerenti e allineati con le suecredenze avranno inoltre un peso maggiore per determinare I'esito del collasso.

Vediamo un esempio pratico di interazioni relativamente all 'esperienza umana:prima che tu stia per incontrare una qualsiasi persona, questa d contemporaneamentesia la persona piir buona, generosa, onesta, leale, corretta, amabile ecc. sia la piir cattiva,disonesta, sfeale, scorretta, disprezzabile ecc. ha in sd tutte le possibiliD, sovrapposte ecoesistenti. Quando la incontri e interagisci con lei, le informazioni relative alle tue cre-

FISICA O FILOSOFIA QUANTISTICA? 235

6 cdenze interagiscono con le informazioni relative alle sue cyedenze ma anche con tutte leinformazioni relative alle credenze di tutta l'Umanitd e con quelle di tutto I'Universo. Lesue e le tue sono perd quelle che hanno maggior peso nell' influire sul risultato dei col-lassi delle funzioni d'onda che deriveranno da tali interazioni rendendo pii o meno pro-babile un comportamento, che questa persona potri avere nei tuoi riguardi, piuttostoche un altro. A seguito dell'interazione, una sola (per volta e in sequenza) tra le infinitepossibilitd coesistenti in stati sovrapposti o una nuova possibiliD derivata dall'interazio-ne di quelle coesistenti si attualizzeri manifestandosi nella Realti sensoriale.

Il fatto che una persona "normalmente" cattiva possa essere buona con te,o viceversa, dipende tanto da lei quanto da te.

Quando giudichi negativamente una persona, la condizioni ad esserenei tuoi riguardi come tu I'hai giudicata.

Meglio allora pensare bene e darle fiducia,a meno che sia una persona histe e pessimista o irremovibile nelle sue credenze,

in quel caso il meglio evitarla...

Quando si vivono esperienze che coinvolgono pii persone, ognuna di esse contri-buisce, oltre che con azioni e parole, soprattutto con le sue credenze e pensieriall'andamento ed esito dell'esperienza collettiva. Un solo ottimista capace di cre-dere e pensare (allineato) all'esito positivo di un'esperienza che lo riguarda e cheriguarda e coinvolge pii persone pud neutralizzare g,li effetti devastanti, confusi ecaotici anche di milioni di individui pessimisti e disallineati, producendo da solo,direttamente e autonomamente esiti favorevoli di collassi di funzioni d'onda chevanno a beneficio suo e degli altri, nonostante gli altri. Cid vale perd anche al con-trario: un solo distruttivo convinto pud, in un mondo di tristi incapaci di vero otti-mismo che vivono solo sperando, produrre disastri inimmaginabili.Chi domina e guida glieventi b chi 0 capace di credere a cid che pensa in modo piiefficace di quanto sappiano fare gli altri.o

236 IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

Tutte le informazioni pure presenti in tutta la Realh interagiiscono tra loro e determi-nano, attraverso collassi di funzioni d'onda, gli eventi che ognuno vive ma il risultato,cib che siattualizzerir nel presente, dipende fortemente da ogni credenza che ogniuomo ha nella sua mente e da ogni pensiero che produce perchd d questa la vera forzacapace di influenzare direttamente il comportamento di tutto cid che esiste, rendend<rpiir o meno probabili anche intere sequenze di eventi.

Come si crea la Realth che ognuno vive?Tutte le informazioni pure esistenti interagiscono tra loro per produrre la RealD mani-festae le esperienze, ifatti e le eccezioni che ognuno ed ogni cosavivono individual-mente in essa. Cosi come sulla superficie di un oceano vi sono infinite onde ma solo

una alla volta giunge su ogni porzione della sua riva, di tutte le informazioni relative a

tutti gli eventi possibili che coinvolgono lo stesso o gli stessi soggetti, solo un evento

allavolta siattualizzerd nel presente. Se ogni proprio pensiero si convertisse in Realtir,

ogni evento presente potrebbe produrre infinit i universi paralleli tra i quali ognuno"scepilierebbe" consapevolmente o inconsapevolmente in quale continuare a vivere. In

ogni caso deve essere fatta una scelta univoca. Per esempio, di tutti coloro che ambi-

scono a vincere una lotteria solo uno vincerd, probabilmente quello che ha credenze epensieri coerenti e allineati con quell'esperienza, che ha saputo produrre le informa-

zioni piir felici, prive di paure o aspettative di quel presente relativo alla sua vincita che

si b attualizzato. Oppure tutti vincono generando un equivalente numero di diversiUniversi in opinuno dei quali vi d un unico diverso vincitore e ognuno sceglierd inquale continuare a vivere in base alla coerenza di quella esperienza con le informazioniche ha nella sua mente.

Ritengo inutile a questo proposito formulare ipotesi e cercare di capire se vi possono

essere infiniti universi paralleli o uno solo, quello che d importante e cid che oglnuno vive

in ogni presente della sua realh e che cosa pud o deve fare per vivere cid che vuole. Tuttele onde di quell'oceano interagiscono tra loro ma solo un'unica onda arriva su ogni sin-

FISICA O FILOSOFTA QUANTISTICA!' 237

6 6gola porzione di spiaggia. Tutte leinformazioni presenti nella tramadella Realti interaEiiscono fra loro eproducono il "collasso" da cui risultaI'unico evento che si attualizza nelpresente di ognuno.

Se immaginiamo di poter dare unvalore ad ogni onda e che questo siacompreso tra -10 e +10, un'onda chevale +5 che interagisce con un'altraonda che vale -5 produce come risul-tato I 'annul lamento del le due onde+5 -5=0. Se un onda che vale +7interagisce con una che vale -5 pro-duce invece come risultato 2. Se unapersona pensa consapevolmente che

vuole vincere a una lotteria e questa informazione ha valore 10 ma nella sua menteinconsapevole viene prodotta I ' informazione che cid E impossibile, quindi -10, perchd,per e.sempio, crede di essere povera e "sfortunata", I'informazione risultante sard nulla.Ma quando si tratta di informazioni pure, di attitudini e tendenze presenti nella tramadella Realti, cercare di attribuire loro un valore d inuti le perch6, essendo prive di spa-zio, son<-r onnipresenti e quindi ogni informazione interagisce con una quantit i infi-nita di altre informazioni e i l r isultato, se vi sar) un risultato, sar) semplicemente pro-dotto con la co-partecipazione di tutto I 'Universo. Le informazioni che hanno maggiorpeso nel determinare un evento specifico e individuale, come un'esperienza personaleche coinvolge solo se stessi, sono comunque quelle che sono direttamente o indiretta-mente collegate, riferite o pertinenti a chi partecipa o viene coinvolto in quell 'espe-rienzanel contesto di tutta la Realh presente.

Piir informazioni contrastanti vi sono riguardo a una certa esperienza, pin D diffi-ci le permettere alla Realh di realizzarlae viceversa. Se ad ogni estrazione di una qual-

IO SCELGO IO VOCLIO IO SONO

siasi lotteria vi sono milioni di persone che sanno solo sperare di vincere e una sola chelo vuole e lo crede veramente con la sua mente consapevole e inconsapevole all ineatesu quella vittoria, sarir piir probabile che sia lei a vincere, ma anche in quel caso la suaeventuale vincita potri essere tale solo se in "comunione di intenti" con tutta la Realtire quindi se tale esperienza pud essere per lei evolutiva. Per molte persone "disall i-neate" pud essere piti evolutivo perdere che vincere, essere povere che ricche... Se allastes.sa estrazione ci sono milioni di persone disallineate che sperano e 100 allineate chelo vogliono veramente, nella trama della Realtd si attualizzerir probabilmente in eventola vincita della persona che tra quelle 100 d stata capace di essere maggiormente in"comunione di intenti" con la Realh. In buona sostanza, vince chi sa Amare, sa desi-derare e volere in modo piu autentico. E per questo motivo che d fondamentale, primaancora di iniziare a pensare di "dire" alla Realtd quello che si vuole, riuscire ad entrareinnanzi tutto in "comunione di intenti" con se stessi e con essa e per farlo bisogna perprima cosa riuscire ad allineare le proprie cyedenze ai propri desideri ottenendo cosi,tra I 'altro, di divenire autonomamente felici, indipendentemente da qualsiasi cosa altrio la Realh possano essere o fare.

"Gli angeli ti aiutano a realizzare i tuoi desideri solo quando riesci ad esserefelice, anche se euitano di farlo." (La fisica dell'Anima)

Il metodo descritto alla fine del libro parte proprio da questo presupposto, intervenireprima sulle proprie credenze limitanti, per "sbloccarle", quindi produrre desideri all i-neati ad esse. Tornando all'esempio precedente della lotteria, piuttosto che iniziare a pen-sare di voler vincere si dovrd prima riuscire a far si che quel desiderio sia all ineato, incomunione di intenti con la propria mente inconsapevole e le sue credenze producendouna credenza./verita di ricchezzache prevalga su ogni altra credenza inconsapevole chepossa essere in contrasto con quel desiderio. Solo allora quel pensiero/desiderio sari effi-cace e potente nell'interagire con le informazioni presenti nella trama della Realtir, laquale "trover)" il modo, il "come" attualizzare tale desiderio in evento sfruttando tuttocid che esiste e facendo partecipare in comunione di intenti tutta la Realti.

FISICA O FILOSOFIA QUANTISTICA? 239238

6 cDopo essere stati capaci di all ineare la propria mente consapevole con quella

inconsapevole e la Realh, si potranno, seguendo delle semplici regole - come quelladi evitare di coinvolgere altre persone oltre a se stessi -, produrre desideri a volontarelativi alle esperienze che si vogliono vivere o a cose che si vogliono ottenere con unagrande probabil ith di successo anche in tempi brevi.

Se lanci un sasso in uno stagno calmissimo, produrrai onde evidenti in tutto lo sta-gno, ma se lanci un sasso in un mare in tempesta I 'onda prodotta da quel sasso, purinteragendo con le altre, produrd effetti inosservabil i. Quello che si attualizzanelpre-sente con maggiore probabilitd d I'evento, fatto o eccezione caratterizzato da informa-zioni coerenti e all ineate, cid equivale a lanciare massi enormi capaci di produrre ondeevidenti anche in un mare in tempesta. Ma anche un Srande sasso in un mare calmoproduce onde evidenti. Voler vincere a una lotteria equivale a lanciare un sasso in unmare fortemente mosso perchd moltissime altre persone stanno lanciando sassi nellostessa "zona", volere essere felici e capaci di vivere una relazione d'amore slncera eappassionante equivale a lanciare un sasso in un mare calmo dove solo poche altre per-sone stanno lirando sassi.

Se la mente consapevole di una persona produce I' informazione "lo voglio i l mio corpomagro, bello, sano e vitale" mentre si immagina di passeggiare felicemente con uncostume succinto al sole di una bell issima spiaggia caraibica, ma la sua mente incon-sapevole ha in s6 credenze che producono l ' informazione "lo sono sempre piti grassae brutta, dimagrire d diff ici l issimo" con associata la propria immagine sotto unombrellone con un costume integrale e i l corpo coperto da un pareo per essere nasco-sto alla vista degli altri, nella trama della Realti arriverd cid che risulta dall ' interazionedelle informazioni che - consapevolmente e inconsapevolmente - questa persona haprodotto, rendendo pir) probabile l'attualizzazione proprio di cid che ne risulta.

In quel caso le informazioni prodotte entreranno in turbolenza tra di loro e il risul-tato sard I'effetto di tale turbolenza. Anche per questo, d importante innanzi tutto met-tersi d'accordo almeno con se stessi su quello che si vuole einiziare a "convincere" dicid che si vuole, prima che la trama della Realtd, la propria mente inconsapevole. Tutte

IO SCELCO IO VOGLIO IO SONO240

le informazioni che arrivano nella trama della Realtd possono potenzialmente attua-lizzarsi in evento per produrre le esperienze che ognuno vive individualmente. LaRealti che ognuno vive individualmente d prodotta dalla Realta proprio e soprattuttoin base alle informazioni che ognuno ha prodotto individualmente.

Ogni informazione prodotta dalla mente - consapevole o inconsapevole - di ognipersona ha in sd sia una attitudine individuale, che caratterizza localmente -nello spa-zio-tempo - chi I 'ha prodotta, sia una tendenza condivisa, che interagisce con tutte lealtre informazioni esistenti nella sua trama. Se produci informazioni di salute e di ric-chezza, queste riguardano comunque Te che le hai prodotte. Se produci informazionidi salute e ricchezza rivolte a un'altra persona, queste continueranno a riguardaresoprattutto Te. Potranno riguardare anche I'altra persona se anche le sue informazionihanno crintenuti simil i ed entrano, per questo, in comunione di intenti con le tue.Anche se produci informazioni di malattia, violenza, poverh, con rabbia o rancorcrivolte ad un'altra persona, queste continueranno a riguardare soprattutto Te e solo seanche I'altra persona dovesse produrre informazioni simil i, relative al vivere espe-rienze di malattia, violenza ecc., potranno produrre effetti che riguardano anche lei.

Riuscire ad entrare in comunione di intenti con se stessi e produrreinformazioni felici e di successo indipendentemente dalla Realti e dagli altri

0 la pii potente protezione da qualsiasi interferenza di altri,anche la pii "nefasta".

Quando riesci ad essere autonomamente felice produci un effetto "amplificante" su tuttele informazioni felici, tue e di altri r ivolte a te, e "annullante" su tutte le informazioniinfelici, tue e di altri su di te, e vivrai le esperienze che ne deriveranno. Viceversa, chi dinfelice produce un effetto di interazione "amplificante" con tutte le informazioni infeli-ci e "annullante" con tutte le informazioni felici che chiunque potrebbe produrre su dilei e vivri, conseguentemente, le esperienze che deriveranno anche dai loro pensieri.

FISICA O FILOSOFIA QUANTISTICAi' 24r

c 6Miracoli

Prendiamo in considerazione il miracolo della guarigione del nato cieco da parte diCesi. Indipendentemente dal fatto che qualcuno possa dubitare che sia realmenteawenuto, d un esempio di interferenza costruttiva e felice da parte di una persona -

anche se considerata incarnazione divina - su un'altra. Un miracolo d un'eccezione aquello che e considerato i l normale corso degli eventi.

Informazioni pure prodotte da Gesi si sono potute attualizzarein un evento mira-coloso, innanzi tutto perch6 relative a un'esperienza che anche il cieco, seppure inmodo conflittuale, voleva vivere.

Se quest'ultimo era stato incapace di produrre da solo tale miracolo forse era per-

chd lui stesso aveva diff icolh o dubbi nel credere di poterci vedere e probabilmente

anche i suoi genitori e molti altri credevano tale evento impossibile, nonostante nella

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sua natura vi potesse essere una attitudine a vivere tale possibil iD. Gesir ha probabil-mente annullato gli impedimenti alla realizzazione cli cid che il cieco avrebbe anchepotuto credere, volere e realizzare da solo.

Se per di piir tutti quell i che conoscevano quel cieco gli avevano detto o avevanopensato che era impossibile che potesse mai vedere perchd nato cosi, le probabil it i cheriuscisse da solo a vivere tale esperienza erano bassissime. La grandezza di una per-sona illuminata capace di produrre miracoli deriva innanzi tutto dalla sua capaciti, siadi interferire costruttirramente e in comunione di intenti con la Realh, sia di riuscirea credere fermamente in qualsiasi cosa con una padronanza assoluta della sua vitaimmaginativa.

Chiunque voglia vivere una qualsiasi esperienza, eccezionale o ordinaria, deveriuscire, prima di tutto, ad evitare di avere qualsiasi dubbio al riguardo e i l fatto anchesolo di credere che una certa esperienza o una certa persona dotata di particolari poteripossano gluarirlo pud essere sufficiente a sbloccare le sue credenze limitanti. Inoltre,quando Cesir ha interagiito con quel cieco e ha voluto che potesse vedere, ha sicura-mente creduto - piuttosto che sperato - che potesse farlo perchd sapeva di poter pro-durre miracoli e cosi i stato. Le sue successive parole "La tua fede ti ha guarito" con-fermerebbero sia che il miracolo d potuto awenire perch6 il miracolato ha permessoche accadesse sia che il vero potere risiede nel credere. Le informazioni all ineate pro-dotte dalla volontir ferma e potente di Gesir hanno potuto permettere quell 'errentofelice perchi anche la volonti del cieco, seppure debole e probabilmente conflit-tuale, aveva prodotto, grazie all ' intervento di Gesi, informazioni all ineate con talepossibil i t i .

Sperare di poter vivere un miracolo e credere di poterlo vivere sono due cose com-pletamente diverse, ma se il proprio triste sperare si unisce al felice credere di un altrocid che viene finalmente creduto possibile pud attualizzarsi.

FISICA O FILOSOFTA QUANTISTICA?

o oVetlere per credere

Chi crede nel caso ha una mente che lo considera verithe vive una vita governata dal caso.

Chi crede nella fortuna e sfortuna ha una mente che le considera veritire vive una vita governata dalla fortuna e sfortuna.

Chi crede i miracoli impossibili si preclude, da solo, la possibilith di viverli.

La natura della Realtb 0 possibil istica e per questo pub produrre qualsiasi evento, fattoo eccezione. Luomo ha sempre cercato di ricondurre tutto cib che si manifesta o cheawiene in essa a delle cause che gli permettano di credere di poter prevedere in modocerto la realizzazione di un determinato fenomeno. In molti casi la sua capacitir di pro-

durre previsioni si e rivelata molto accurata e i prodotti di tutta la tecnologia rnodernane sono la testimonianza, ma parlare di certezze nelle relazioni cause-effetto rimane,in generale, un'approssimazione molto azzardata perchti qualsiasi evento impossibileda prevedere e sempre pronto a manifestarsi in ogni cosa, infinitesimamente piccola o

Srande che sia, ed d proprio questo aspetto della Realta, molto evidente nell ' infinitesi-mamente piccolo di una particella subatomica, meno nel grande di un essere umanoe molto meno nell ' infinitesimamente grande dell ' intero Llniverso manifesto, a rivelareche la Realt), nel suo essere possibil ista, d governata da relazioni di cause futuro-pre-sente (o da finatita pr-rste nel futuro) piuttosto che cause passato-presente.

Chi crede solo a quello che vede o che i stato visto dai "molti"blocca la sua evoluzione e si costringle a vivere un futuro limitato

a cid che ha visto o D stato visto nel passato.

244 IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

Se consideriamo l'essere urnano, il suo comportamento e tutte le sue esperienze di vita(quali ammalarsi o guarire, innamorarsi o tradire, dimagrire o inglrassare, arricchirsi oimpoverirsi). pud anche essere tentata una qualche approssimazione, ma solo sulla basedi approssimazioni statistiche individualmente inutili. Quest'ultime possono avere unacefta validiti per comprendere quali possano essere le tendenze sociali o collettive, quan-do.si considerano grandi numeri, ma quando si cerca di applicarle al singolo individuo,oltre che essere irreali, sono perlopiir limitanti perchd d inducendolo a credere che unacerta esperienza possa essere piu o meno probabile che la si fa divenire pii o meno pro-babile. Se tutti credessero fermamente che in una settimana si pub guarire da un tumo-re o tnorire per un'influenza. le morti per influenza e Ie guarigioni spontanee da tumorisubirebbero grandi variazioni .statistiche. Se tutti credessero fermamente che qualsiasimalattia sia solo l'anomala. rarissima e corlunque sempre temporanea manit-estazionedi un disagio del proprio corpr-r, tutti si ammalerebbero molto n.teno e guarirebberomolto rapidamente, ma soprattutto, a seSuito di una causa futuro-presente volLa a unafinalitir di salute totale, cambierebbero drasticamente il proprio stile di vita, la propria ali-mentazione e i l rapporto con se stessi e la RealD. Lessere umano d inoltre perlopiirimprevedibile a se stesso perche ha una grande diff icolta a controllare consapevolmentei suoi pensieri e le sue emozioni e questo perchd d perlopiir ignaro che questi dipendonodalle credenze che ha nella sua mente inconsapevole.

Se diamo un calcio a una palla, sappiamo che questa si muoverd in una direzionee ragsiungera una distanza che sappiamo dipendere dalla forza e dalla direzione concui e stata colpita, dall 'attrito dell 'aria, dal vento ecc. Se diamo un calcio a una per-sona, nessunti puo sapere, a priori. come reagird. Ma quella palla si comporta in quelmodo perchd chi la colpisce sa che si comporta in quel modo o si comporterebbecomunque in quel modo anche se chi lzr colpisce sapesse, credesse che colpendolapotrebbe sparire nel nulla o trasformarsi in un'altra cosa? Quanto influisce cio che sap-piamo e quindi crediamo delle cose sul loro comportamento? E quando osservlamoper la prima volta i l comportamento di una cosa, quello che ne deduciamo quantocondizioneri le nostre cre,Jenze e quindi il comportamento che quella cosa potr) averein futuro? Quando accadono dei fatti ai quali abbiamo diff icoltd a collegare una causa,

FISICA O FILOSOFIA QUANTISTICA? 245

CI 6come incontrare una persona malvagia che ci deruba piuttosto che una il luminata checi arricchisce, come vivere una pirandiosa e.sperienza d'amore piuttosto che un tristeabbandono oppure come bucare una ruota dell 'automobile piuttosto che vincere unpremio a una lotteiia, si d portati a credere che siano fatti awenuti per caso, senza unacausa, oppur€ che siano stati guidati da una forza misteriosa a cui d stato dato il nomedi fortuna o sfortuna. Ma per ognuno di quei fatti vi possono essere una causa, piicause o infinite cause combinate tra loro - estremamente diff ici l i da poter identif icareperchd alla loro realizzazione potrebbe aver partecipato, semplicemente, tutta laRealti - le quali, anzichd esser€ cause passato-presente sono in realtir cause futuro-presente, delte finalih che sono state perlopiir prodotte dai propri pensieri e dalle pro-prie credenze.

Nel presente della Realt) pub potenzialmente manifestarsi qualsiasi cosa, evento,fatto, eccezione, in qualsiasi esperienza di vita individuale o collettiva cause ed effetticoa$iscono, coesistono in stati sovrapposti, sono indistinguibil i e inseparabil i percheinterdipendenti e possono anche autogenerarsene di nuovi interagendo reciproca-mente fra loro (in comuttittne di intenti). E per questo che nella Realti, fondata sullapossibil iD, cid che ognuno crede e pensa ha un ruolo determinante. Si pud continuarea ritenere che cid che awiene nel presente sia prodotto da cause - se cosi vogliamocontinuare a chiamarle * che agiscono dal passato "spingendo" le cose verso una dire-zione piuttosto che un'altra, ma quella d un'i l lusione perchd le vere cause sono soloquelle futuro-presente, chiamiamole finalih o tendenze se voEiliamo ma sono infor-mazioni che come forze agiscono dal futuro per "attirare" le cose verso una direzione,coinvolgendo nella loro realizzazione tutta la Realti.

comunemente si crede che il presente sia prodotto dal passato, da cause passato-futuro. In realti D esattamente il contrario: d prodotto da tendenze dinamicheposte nel futuro, da cause futuro-presente, attualizzazioni di collassi di funzionid'onda prodotte dinamicamente nei vari presenti che si susseguono e in intera-

246 IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

zione totale fra loro. Il passato d come una scia di illusione visibile che il presente,andando di evento in evento verso il futuro, si lascia dietro permanendo nellamemoria di ogni cosa che esiste.o

Ognuno pud credere quello che vuole e chi crede che sia solo i l passato - d facile farloperchd almeno localmente si possono vedere, misurare, registrare o memorizzare ele-menti manifesti in esso - vive con tutta la sua attenzione rivolta a comprendere i l solopassato da cui rit iene provengano e debbano essere le uniche cause del suo presenreil ludendosi cosi di poter prevedere, attraverso la conoscenza di cause passato-futuroche in realti sono solo alcuni degli effetti, i comportamenti futuri, ignorando di poterinvece intervenire direttamente su tendenze poste nel futuro per produrre in e.ss6cause futuro-presente verso cui i l suo presente pud tendere, con la collaborazione di

FISICA O FILOSOFTA QUANTISTICA? 247

CI CItutta la Realtd Universale. Ma I'atteggiamento con il futuro richiede un approccio com-pletamente diverso da quello che si ha con il passato. Per poter giustificare il presente,il passato va identificato, osservato e compreso, il futuro pud solo essere percepitointuitivamente o creato producendo informazioni e immagini mentali, credendo adesse come fossero vere. Ognuno, per esistere nella Realti manifesta, pud riferirsi e uti-Iizzare anche solo frammenti locali e isolati della Realtd o aspetti limitati delle possi-bilit) di espressione e di manifestazione della Realt). Una persona che possiede un ter-reno e a cui venisse regialata un'astronave che pud fare viaggi intergalattici nello spa-zio e nel tempo ma 0 incapace di accorgersene, potrebbe utilizzarla anche solo fissan-dola sul suo terreno, come null'altro che una casa in cui abitare, dormire, mangiare, ofarne una discoteca o un ristorante.

Nessuno pud impedirgli di util izzare qualcosa che potrebbe compiere impresegrandiose solo per fare cose estremamente limitate, banali e apparentemente prive dirischi. Perchd il rischio piir grande d quello di vivere senza conoscere la vera felicit)che si puo esprimere solo vivendo esperienze in sintonia con la propria natura, alli-neate con essa e cid che la Realt) d nella sua ess€nza. E un peccato, ma se quella per_sona, nella cosa che gli d stata regialata riesce a vedere solo una casa in cui far abitarele sue limitate ambizioni, ne far) I'unico uso che cid in cui crede gli permette di fare,nella convinzione, oltretutto, di fare il meglio possibile. che peciatol Sono tanti adessersi ridotti a vivere cosi, tristemente.

D il risultato dell'interazione di tutte le informazioni pure presenti nella trama dellaRealti a determinare la scelta univoca di cosa si attualizza nello spazio e nel tempo pre-sente. I contenuti delle informazioni pure, in quanto attitudini e tendenze, esprimonosemplicemente che cosa pub potenzialmente manifestarsi e verso quale direzione una opiit cose possono potenzialmente continuare a manifestarsi nel contesto di tutta la Real-h che cambia, di presente in presente e tra un presente e I'altro. Il come e il perch€ dio$ni evento presente sono ininfluenti, saranno quelli giusti - nel contesto di tutta IaRealti e in comunione di intenti con tutta la Realta - che servono per poter realizzare cidverso cui ogini cosa pud tendere. Per ogni cosa, fatto o eccezionepossono essere cercati,identificati, attribuiti qualsiasi "come" e quarsiasi "perche", ma tali attribuzioni sono

248 IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

comunque approssimazioni limitanti perchd possono essere fatte solo a posteriori, dopoche un evento presente d accaduto, solo considerando quelle poche variabili locali vjsibi-li o misurabili che si riescono a far risarire a quel|evenio, peitu.bando inottre in questomodo Ie sue attitudini e tendenze originali.Il fatto che misurando o anche solo osservando

qualsiasi cosa perturbiamo il suo naturale.orportu- *fr,; - :X*mento d confermato dal principio di indetermin aztone

dopo che si d cercato di comprendere, attraverso I,os- nii

fisica quantistica, formulato dal premio Nobei We;;;; *efinito Ai

J^^^ . .L^ ^: : ^ -

servazione, il comportamento nel tempo di particelle Ssubatomiche ri;;;;;#ffii#,"J#;:tfifilf ;servazione del loro comportamento nel passato _ iden_tificato dalla loro posizione e quantita di moto _avrebbe costituito un formidabile elemento di previ_sione del loro comportamento nel futuro. Il risultato d stato perd che anche solo osser-vando qualcosa si perturba il suo comportamento, portandolo a essere diverso da

FISICA O FILOSOFIA QUANTISTICA? 249

q ue r r o c he sa re bbe i","'.''",;J#i:",i i?il'll il; il'{,i.T::,:#:ff ,:';ffi ,.1:o d cid che chi osserva pub essere portato a dedurre. a giudicare, a credere per effettodi tale osservazione a perfurbarla? La seconda possibilit) potrebbe essere considerataun'estensione, piuttosto che un'alternativa allaprima.Letend,enzeche caratterizzanoreinformazioni pure esprimono cid che pud poten-zialmente manifestarsi in ogni evento presente e futuro anche per effetto di causeposte nel futuro, cause a cui co-partecipa perd l' intera Realt). Il fatto che l,uomo credache la Realti sia causare - e per cause intende solo quelle purrut*pr.r.nte, re unicheche puir osservare .- Io porta, per ogni fenomeno, a cercare sempre e soro cause nel pas_.sato che possano giustificarlo, motivarro, spiegarlo. o un.n.-p.i q*ra.n. ognr uomod in genere portato, con ra sua mente, u..r.u.. solo nel ,ul purruto r. cause di ogniesperienza che vive nel presente. Ma le vere cause di cid che uiu. n.ipr.r.nte sono re

6 ccndenze future verso [e quali ogni suo presente tende. Per esentpio, perch6 quel ciecor cui Gesir ha dato la vista era nato ciecoi' Allora si credeva che fosse nato con delle:olpe o che avesse subito influenze diaboliche. Chiunque pub cercare di trovare qual-

;iasi causa nel passato come aspetti genetici dei suoi Senitori, influenze negiative sue,li altri o dell 'ambiente, nra la causa potrebbe anche essere, semplicemente, che d nato:os) perchd potesse essere nel futuro miracolato da Gesir, co-partecipando cosi a una:or.nplessa esperienza evolutiva voluta e prodotta da Cesu con la co-partecipazione dilolt i altri individui. I l suo ruolo avrebbe potuto essere quello di essersi reso inconsa-revolmente disponibile ad entrare a far parte di una tendenza evolutiva posta nel'uturo grazie alla sua capacitd di produrre nuove credenze, seppur in circostanze par-

,icolari e grazie a cid che I 'uomo ha chiamato fede.Il fatto che un uomo possa credere solo in una Realtd,causale ptrssato-presente con-

liziona fa Realh a comportarsi con lui in modo perlopiir cuusale pttssato-presente ma

luesto equivale ad utilizzare un'astronave solo come un'abitazione staticamente fissatar un terreno. Quest'uomo si preclude la possibil i t ir di sfruttare a proprio vantaggio i lmtenziale immenso che la Realta gli offre, quello di poter concentrare la sua attenzione;u eventi, desideri o obiettivi futuri per produrre cause futuro-presente, finalih alla cuirealizzazione nel tempo possa co-partecipare tutta la Realt)- Agire sull'aspetto causale

'utttro-presente della Realtd offre immensi vantaggi, primo fra tutti quello che, produ-

:endo mentalmente dei chiari obiettivi futuri e riuscendo ad all inearli alle proprie cre-lenze inconsapevoli, la Realtir stessa genereri coinvolgendo tutta se stessa, la sequenzali "cau.se", di coincidenze, di eventi che facciano tendere, che portino i l presente ad essi.Arrzichd cercare di conoscere quale passato ha prodotto il presente per cercare di preve-

lere in base ad esso come evolver) in futuro, ci si pud invece concentrare su quale futu-ro si vuole vivere sapendo che il presente si muoverd, tender) ed evolved verso di esso.Le cause futuro-presente sono le uniche a essere reali, quelle passato-presente sonosolo un loro effetto ritenuto reale solo perch6 visibile.

250 IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

E assurdo guardare al solo passato per capire il perchd del presentequando si puir crearc un futuro verso il quale fare tendere il presente

indipendentemente dal suo passato.

Uno degli effetti del credere solo nella causalit) passato-presente d i l r itenere che ognicosa debba avere un inizio e una fine. Per questo I 'uomo ha anche cercato di dare unaspiegazione causale all 'Universo credendo, in particolare, che debba avere avuto un'ori-gine. Questo lo ha portato a confrontarsi con un'enorme diff icoltd: dover trovare unacausa posta nel passato del[ 'Universo che giustif ichi un suo eventuale inizio quando ilsuo inizio, in quanto tale, dovrebbe essere privo di un passato precedente. per superarequesta diff icolt) ha allora prima prodotto credenze di una sua origine Divina, caratteriz-zata quindi dal mistero, poi. divenendo sempre pii razionale, si d voluto inventare unteorico e ipotetic<t miracoloso inizio spontaneo privo di cause, lo ha chiamato Big Bange lo ha collocato nel tempo a circa 14 miliardi di anni fa. Pur di confermare le sue cre-denze d anche riuscito a produrre un'infiniti di ricerche finalizzate a cercare di dimo-strarlo e confermarlo nonostante sia indimostrabile e inconfermabile.

Personalmente lo ritengo un colossale abbagtio cosi corne tutte le ricerche fattepcr cercare di conferrnarlo, semplicemente perchd il fatto che il presente sia prodottoda cause po.ste nel suo passato i solo un'i l lusione a cui I 'uomo ha scelto di credere, percomodih e a sepiuito della sua percezione sensoriale della Realtir. Quale tendenza postanel futurcl, quale causa futuro-presente potrebbero aver prodotto tutto cid che esistenel presente, noi compresi? una tendenza, una causa futuro-presente possibil ista -perchd accetta variazioni * e puramente evolutiva, che permette a tutto cid che pudriuscire ad esistere di divenire artefice e co-partecipe della propria evoluzione e dell 'e-voluzione di tutta la Realti attraverso canrbiamenti locali o individuali che si "auto-correggollo" spontaneatlente in virt i dell 'essere invisibilrnente c<-rl legati, entangled,al tut to, e per questo spontaneamente " in comunione di intent i " con i l tut to. ognicosa esistente, visibile o invisibile, contribuisce, semplicemente attraverso i cambia-

FISICA O FILOSOFTA QUANTISTICAi, 251

@ cmenti che pub potenzialmente prt>durre, anche senza saperlo, anche senza accorger-

sene, all 'evoluzione di ogni altra cosa che esiste. Ogni cosa che esiste, esiste in virt i di

una tendenza a farlo e ad evolvere posta nel futuro. Le cause futuro-presenteesistere

scl ey6lltere generano il presente che d l'unica cosa reale in quanto manifesta in spazio

e materia-energia. I l passato d inesistente. d solo un'i l lusione che pr-ro avere chi, come

l'uomo, ha una memoria grazie alla quale pud "fermare" in sd, memorizzando, i vari

eventi presenti che si susseguono in un prt-rcesso dinamico continuo di creazione e

anrrullamento di eventi presenti, grazie al quale possono awenire i carnbiamenti che

pernrettono la r ealizzazi one d el la tendenza evol r: t iva'

Ma torniamo alle esperienze di vita individuale. Chi d triste o d comunque insoddi-

sfatto della sua vita presente e vuole portarla ad essere felice pud e deve intervenire

direttamente sul futuro verso cui i l suo attuale presente tende lasciando che sia poi la

Realtd stessa a Eiuidare la sua evoluzione verso di esso. Credo che sia proprio questo

qr-rello che alla Realta riesce meglio: degti obiettivi futuri felici verso i quali orientare

il suo processo evolutivo. Se la nostra coscienza E il frutto di un processo evolutivo,

pud e deve esprimere essa stessa una volont) costruttiva ed evolr-rt iva. Agire sul futurtl

producendo attraverso atti di coscienza cause futuro-presente, obiettivi felici ed evo-

lutivi, anzichti continuare a preoccuparsi del passato per cercare di prevedere da esso

il futuro - compromettendone cosl facendo I'evoluzione felice - presenta enormi van-

tagSi. I l passato. qualunque possa essere - che sia nremorizzato nella mente o scritto

su un qualsiasi supporto d ir-rinfluente , riguarda aspetti accaduti, determinati e

immutabil i della Realt), la sua storia, reale o presunta, capita o interpretata poco

importa perch6 d quella che si crede che sia, mentre i l futuro d dinamico e possibil ista

e pud cambiare nel divenire, accetta e produce variazioni nel corso della sequenza di

presenti che portano al|attualizzazione di ogni causa futuro-presente sia in esso. E un

divenire che rif iuta restrizioni o inrposizioni nel corrre sari i l suo corso di eventi ma

accetta obiettivi che si realizzeranno con modalit i imprevedibil i a priori. Questa e la

proprieti della Realh piu misteriosa, per certi aspetti sconcertante ma strabil iante e

potentissima. Verso che cosa puo essere fatta evolvere una qualsiasi cosa che esiste?

Che cosa nel futuro ha prodotto cid che esiste in qllesto presente e come il presente

252 IO SCELCO IO VOGLIO IO SONO

pud essere reso partecipe della sua stessa evoluzione futura? D molto piu semplice diquanto si possa credere. Un'Umanitd fatta di persone felici che credono nei miracoli enel la loro capaci t ) indiv iduale di produr l i sarebbe. indubbiamente, un'Umanita cheevolve moltci piu rapidamente e felicemente di quella attuale.

La scienza d deterministica, causale passato-presente e tutta la tecnologia che pro-duce d dovuta al fatto che utilizzae sfrutta le componenti che ritiene essere causalipassato-presente della Realh (che sono tali forse anche perch6 I 'uomo ha creduto evoluto che lo fossero) e cid, almeno fino ad oSSi, si d rivelata una strategia vincente,almeno per; l rodurre tecnologia. Ma la scienza si t rovera inevi tabi lmente a doveraffrontare gli aspetti causali tuturo-presente che la fisica quantistica ha gia permessodi intuire; lo fard probabilrnente quando affronteri i l teletrasrrorto di orQanismivivent i .

Quando una persona vive un'esperienza infelice pud cercare nel pas.sato tutte lecause che vuole per tentare di dare a tale esperienza una giustif icazione ma il punto d:dove sta portando quell 'esperienza, \ 'erso che cosa? A un miglioramento o a un ulte-r iore pe$$ioramento del la sua condiz ione' / Qual i azioni deve compiere af f inch€migliori e quali deve evitare?' Se la tendenza posta nel futuro d vivere infelicernente. lesue esperienze evolveranno attraverso una sequenza di eventi in quella direzigne, pocoimporta come' Se la tendenza posta nel futuro d una vita felice, le sue esperienze eyol-veranno in quella direzione, poco importa come. Saper creare cause e porle nel futurosignifica acquisire i l controllo della propria esistenza ed evoluzione in un nrotio infi-nitamente piu potente del cercare di agire in tunzione di ipotesi di cause iclenti i icatenel pas.sato.

Puoi incontrare una persona per te importante o vivere una certa e.sperienza per teil luminante senza doverti affidare al caso ma semplicemente ponendo nel tuo futurodegli obiettivi. delle cause futuro-presente che possono permettere alla Realti di pro-durre quell ' incontro e quell 'esperi enzapreziosi. Perchd il nostro Universo D quello ched oggi? Possiamo credere al Big Bang, a una storia evolutiva basata sul caso, a un l] iocreatore, si pud cercare o inventare qualsiasi causa passata rna I 'Universo potrebbeessere quello che d oggi semplicemente perche vi potessero essere, ossi, nel presente,

FISICA O FII,OSOFIA QTIANTISTICA? 253

6 YI o

strutture della materia cosi evolute da poter vivere. Questa d la base del principio

antropico di Brandon Carter e anche della Realth sintropica di Fantappib. Il presente

causato dal passato e dal futuro ma soprattutto creato dal suo futuro, da cid verso cui

tende. Ma piuttosto che ritenere l'essere umano il fine verso il quale tutto l'Universo si

d evoluto, ritengio sia piir corretto considerare I 'essere umano un semplice prodotto

intermedio del processo evolutivo, exotropico, che caratterizza I 'Universo. Luomo d

una struttura organizzata della materia capace di pensare e produrre informazioni *

consapevolmente o inconsapevolmente - che possono, semplicemente, essere piu o

meno uti l i all 'Universo per continuare ad evolvere.Ogni pensiero produce informazioni pure ma ogni credenza inconsapevole l imi-

tante introduce dei l imiti ai pensieri che si producono riducendo le possibil iD diattua-

lizzazione ai soli fenomeni che sono creduti possibil i . In genere si credono possibil i

solo quell i che sono gii awenuti e/o sono stati osservati in passato. Con le proprie cre-

denze e i pensieri che ne derivano si possono quindi produrre efficacemente solo espe-

rienze gi) vissute, inuti l i per I 'evoluzione della RealDr che evolve quando produce qual-

cosa di nuovo. La mente di ogni uomo tende inoltre ad "aggrapparsi" saldamente alle

sue credenze e le rit iene vere, nonostante possano essere sbagliate o fortemente l imi-

tanti, perchd se d ancora vivo significa che per la soprawivenza vanno bene, ma ancheperchd rit iene, in Senere, che la Realtir sia causale (passato-presente) e vuole, per que-

sto, cercare di poter prevedere razionalmente le cose in modo causale. Ma oSni cre-

denza causale d l imitante perchd restrin6ie le probabil iDr di cid che pud essere vissuto

all 'ambito delle esperienze ritenute possibil i e quello che verr) vissuto potrd essereprodotto dalla Realtd solo all ' interno di tale ristretto ambito.

Quando un gruppo di persone partecipa e condivide la stessa esperienza (una squa-

dra di calcio, una coppia di amanti, un team di lavoro ecc.), quello che verrh vissuto daquel gruppo dipenderd fortemente da cib che risulter) dall ' interazione inconsapevole

delle credenze di tutti coloro che fanno parte di quel gruppo. Una singola persona che

ha a che fare solo con se stessa puo fare accadere qualsiasi cosa a cui riesce a credere,

ma quando un gruppo di persone condivide le stesse esperienze, quelle possibil i ten-

deranno a restrinfersi all 'ambito di solo cib che tutti quell i che vi partecipano credono

254

possibile. Se, per esempio, in una squadra di calcio vi d anche un solo giocatore la crrimente crede fermamente che sia impossibile vincere una certa partita, le probabil ittrche tutta la squadra possa vincere si ridurranno enormemente, a prescindere dallcloro capaciD fisiche e tecniche.

Chi crede che certe cose, fenomeni o esperienze siano impossibil i , potri far collas-sare le funzioni d'onda che lo riguardano solo a favore degli elementi della Realti chesono diversi da quelle cose, fenomeni o esperienze, precludendosi da solo la possibil i t idi viverli, e se anche dovesse trovarsi aviverle grazieallecredenze meno limitanti dialtri, i suoi modell i mentali gli impedirebbero di vederle o di accorgersene. Nella tramadella Realti c'd tutto, tutto d possibile, anche i miracoli, le cose e i fenomeni incredi-bil i , tutto pud comunque essere creato appositamente purch6 sia in comunione diintenti con tutto i l resto della Realt).

I f isici quantistici sono abituati ad avere a che fare con eventi inspiegabil i chehanno del miracoloso. Nell 'estremamente piccolo le variabil i in gioco sono relativa-mente poche e questo permette, per esempio, a certe particelle di trasfrirmarsi in altreparticelle, di sparire nel nulla o di riapparire dal nulla e di avere comportamenti chedovrebbero, secondo una visione causale deterministica della Realti, essere loro pre-clusi; ma questo forse anche perchd gli uomini che hanno dato origine alla fisica quan-tistica potrebbero avere avuto, f in dall ' inizio, un attegipiiamento mentale basato sullacuriosit), Ia possibil i t i e Ia meraviglia. Caratteristiche queste alquanto rare tra gliscienziati tradizionali ortodossi, che si sono limitati a voler prima vedere, per potercredere in quello che i primi f isici quantistici hanno invece saputo prima credere, perpotersi cosi permettere di vedere e scoprire. I l volervedere per credere o i l saper cre-dere per vedere sono due approcci molto diversi perchd si riferiscono il pnmo a causepassato-presente, i l secondo a cause futuro-presente. Credo molto probabile, per que-sto, che molto di cid che d stato osservato, come i vettori di interazioni, sia stato incon-sapevolmente creato proprio da chi ha creduto fermamente nella loro esistenza daprima che potessero essere anche visti.

255ro scELGo ro voclro ro soNo FrsrcA o FrLosoFrA QUANTTSTTCA?

tc cOttimismo e pessimismo

E meglio essere ottimisti ed auere tortopiuttosto che pessimisti ed auere ragione.

A. Einstein

In un gruppo di persone che lavonno in team, le ctedenze limitantidi una sola persona fortemente pessimista possono avere

effetti estremamente limitanti sulle esperienzeche viwi tutto il team. E viceversa.

La massima espressione, formalizzata scientificamente, del pessimisnro umano d forseI'applicazione dell 'entropia all 'Universo. Definito su basi puramente statistiche daBoltzmann nel 1872, d un concetto che rivela un punto debole del inetodo scientif icomoderno: D stato infatti certif icato come "verit) scientif ica" dalla scienza ufficiale, pur

mancando del requisito, che per la quasi totalitd degli altri fenomeni i r itenuto indi-spensabile, della dimostrabil itd attraverso I 'osser.uazione (come del resto tutte le teorieche riguardano I'Universo).

II terzo postulato del second<-r principio della termodinamica esprime la tendenzairreversibi le del l 'Universo al l ' involuzione, al d isordine, al caos, al la morte termica.Secondo questo postulato, la variazione del disordine dell 'Universo pub solo esseremagpiiore di zero. Nel mio l ibro E.rotropn ho messo in dubbio la validit i dell 'applica-zione dell 'entropia all 'Universo, per larlo ho definito un nuovo modello della Realtd

che, pur essendo anch'esso privo di dimostrazione attraverso I 'osservazione, d almenoin grado di fornire un'interpretazione piir realistica e ottimistica della Realth. Lentro-pia E un prir-rcipio della termodinamica che si d rivelato perfetto quando applicato amacchine termiche - come frigoriferi o motori a scoppio - ma ritengo che la sua appli-cazione all ' intero Universo sia un inverosimile azzardo intellettuale, motivato solo dal

256 IO SCELGO IO VOCLIO IO SONO

volere escludere a pr ior i quals iasi forma di inten'ento " intel l igente" o Div ino srr l l . ,Realti. Boltzmann era un fisico e un formidabile statistico che ha dato importanti e ,,ntributi alla teoria atomica e alla teoria cinetica dei gas. ma la sua tragiica morte iutr'nuta nel 1906 per suicidio d un fatto che, pur essendo razionalmente diff ici le coll, 'garlo alla sua visione della Realh - evidentemente atea e fortemente pessimist;rritengo personalmente sia invece stato proprio un devastante effetto di questlr srr.rvisione profondamente contraria sia alla natura dell 'essere umano sia alla natura dcll.rRealtb. Ritengo che sia proprio la visione che ognuno ha della RealD e le credenze clrr 'produce relativamente ad essa a condizionare fortemente sia la realh che vive si;r h'reazioni e azioni che puo produrre in essa.

If termine exotropia esprime un concetto di "trasformazione rivolta all 'esterrroche d esattamente i l contrario di quello espresso dal termine entropia che signil ' ic;r"trasformazione rivolta all ' interno". I l postulato fondanrentale: "La Realti d un processo dinamico in cont inua ed i r reversibi le evoluzione" nega e s i contrapponc;rquanto espresso dall 'applicazione del secondo principio della termodinamica all 'Universo. Ma caos, ordine e disordine, involuzione ed evoluzione sono termini che esprimono concetti che possono essere quantif icati solo se se ne riduce enormemente I 'anr-piezzaasole e semplici variabil i che devono poter essere quantif icate e che dovrebberoin qualche modo cercare di rappresentarli. Per evoluzione intendo semplicemente glieft'etti della tendenza a esistere con una sempr€ maggiore efficienza, qualsiasi tentlt ivo di quantif icare tale concetto d ad altissimo rischio di essere fuorviante soprattutlose si considerano le forme di vita, vegetali, animali o unrane che fanno parte dcll;rRealti (definite in questo ambito dal premio Nobel Prigogine "strutture dissipativr").Due esseri umani posson() essere perfettamente equivalenti dal punto di vista dcllrvariabil i termodinamiche quali la temperatura del loro corpo, ma il primo potre hlrt 'essere estremamente poco evoluto e capace di produrre solo disordine e caos in st; t'fuori di s6, i l secondo potrebbe essere invece fonte di ordine ed evoluzione per sc r' l)( 'r 'tutta la Realti. Un solo microrganismo vivo, in grado di nutrirsi e di ripnrdrrrsi.potrebbe essere considerato piir evoluto di un'intera Eialassia priva di qualsiasi l irrrrr;rdi vita. Cid che invece caratterizzail concetto di evoluzione d che si tratta di un t)r(,

FISICA O FILOSOFLA QUANTISTICA?, 257

v@

cesso dinamicg, caratterizzato da cambiamenti, che coinvolge tutta la Realh. Tali

cambiamenti possono essere considerati evolutivi solo se sono volti al ragigiun$imento

di una sempre maggiore efficienza nell'esistenza di ctri li ha prodotti ma soprattutto di

tutta la Realth e per questo evidentemente inquantif icabil i. Ogni essere umano puo

essere piit o meno evoluto di ogni altro soprattutto in relazione alla sua capacitd di

creare o distruggere, di provare emozioni e di produrre emozioni, di produrre e

indurre pensieri, giudizi e azioni individualistiche e opportunistiche o in comunione

di intenti. Tutte cose nei riguardi delle quali ogni giudizio, oltre a poter essere even-

tualmente prodotto solo a posteriori, pub solo essere considerato una vaga e irreale

approssimazione. Un essere umano potrebbe anche riuscire, proprio per questo, a

essere Eiiudicato dagli altri il pii buono, bravo, onesto, $iusto, amorevole ed evoluto di

tutti, nonostante possa in realth essere un miserabile, cattivo, disonesto, ingiusto,

falso, opportunista, estremamente poco evoluto. Ognuno d caralterizzato da un pro-

prio personale l ivello di evoluzione identif icabile forse nelle sue credenze, che sono

inauantif icabil i.

c

Fortuna e sfortuna

La Fortuna e la sfortuna sono invenzioni umane che erano inesistentiin natura. Ora esistono, ma solo per coloro che ci credono,

oerchti create da loro stessi.

Nella Realti si manifestano eventi identificabili in coincidenze favorevolio sfavorevoli prodotte da collassi di funzione d'onda ai quali hannocontribuito anche le credenze e i pensieri di chi vive I'esperienza.

Llottimismo e I'entusiasmo producono coincidenze favorevoli e costruttive,il pessimismo e la paun, sfavorevoli e distruftive.

IO SCELGO IO VOCLIO IO SONO258

Un uso felice e ottimistico della propria immaginazione d la base di partenza per per-mettersi di poter vivere una qualunque esperienza felice, anche senza precedenti nelproprio passato, ma I'uso della propria immaginazione b tbrtemente condizionato - ingenere fortemente frenato - dalle proprie credenze limitanti e spesso pessimistiche. Inun gruppo di persone che lavorano in team, le credenze, i pensieri e i giudizi l imitantidi una sola persona fortemente pessimista, seppure invisibil i , possono avere effettianche devastanti sulle esperienze che vivri tutto il team. Vale owiamente anche il con-trario. Latteggiamento mentale potenziante di una sola persona fortemente entusiastae ottimista pud avere effetti estrenramente positivi sulle esperienze che un team,anche se costituito perlopiir di tr isti pessimisti e vitt imisti, potrd vivere. Un team dipersone tutte felici ed entusiaste capaci di credenze potenzianti puir compiere qual-s iasi impresa. anche miracol i .

Si pud continuare a ritenere che sia i l passato a produrre i l presente (vedere per cre-dere), ma d quello che le proprie credenze portano a pensare del futuro con tutto cio chepotrir accadere in esso che condiziona il presente a essere in un modo piuttosto che in unaltro. Quello che la propria nrente crede di se stessi e della Realti, le proprie motivaziorriinconsapevoli, cid di cui si ha paura o di cui si d entusiasti costituiscono informazioni chela Realh utilizza per produrre cid che si attualizzeri in eventi. Invece di cid che b statonel passato, d cid che si crede e si pensa del futuro che condiziona il presente. Ma se pen-sando al futurcl si fa riferimento solo a cid che si d visto, r,issuto o creduto nel proprio pas-sato, si potranno solo vivere cose perlopiir gii viste o vissute in passato.

"La Realti che vivrai domani d fortemente condizionata da quello che pensi e dacome giudichi la Realti oggi; modellando le tue credenze nel presente, induci laRealti a modellarsi per produrre cid che tenderai a vivere in futuro." Di tutto cibche I'uomo ritiene essere il tempo, I'unica cosa reale d il presente. Del passatosappiamo che b esistito perchd abbiamo una memoria che ce lo dice e per mezzodella quale possiamo costruirci qualunque arbitraria idea relativamente a cib cheriteniamo sia accaduto per poi crederlo vero e certo. La memoria serve per la

FISICA O FILOSOFIA QUANTISTICA? 259

c cD il futuro, per quanto possa essere ritenuto astratto e possibilista, cib da cuiproviene il presente, d il futuro, con tutte le Tendenze che vi sono in esso, aessere il vero protagonista della Realti manifesta perchd E da esso che dipendecid che si attualizza nel presente (l'unica cosa considerabile reale, se per realevogliamo continuare a intendere solo cid che d manifesto nello spazio).

soprawivenza fisica, se ne fossimo privi avremmo serie difficolti in questo. Dallanostra memoria possiamo ricavare informazioni che possono essere determi-nanti per la nostra soprawivenza - per esempio, se ho sete posso bere acqua oaltre cose, se ho fame posso mangiare delle mele o altre cose, se incontro unabelva feroce posso attaccare o scappare - ma anche moltissime altre che possonoessere inutili, conflittuali, distruttive o sbagliate. Riguardo al futuro, abbiamoidee relative a cib che potrebbe accadere ma potremo saperlo solo a posteriori,sono quindi solo possibilitir potenziali pir) o meno probabili. Lunica cosa che sipud considerare reale perchd manifesta D quindi il presente. Ma che cos'D il pre-sente, il famoso "qui e ora"? Sono state avanzate tante ipotesi. Se consideriamo ilpresente I'unit) elementare ditempo, il piir breve intervallo di tempo misurabile(o quanto di tempo) b, secondo Planck, pari a 5.391 x 104 secondi, cioD:

0,000000000000000000000000000000000000000000005391 secondi

Per quanto piccolo possa apparire, ritengo che I'unica cosa reale e manifestadella Real$ sia quella. Ogni quanto di tempo presente si manifesta in un eventoattualizzato nello spazio e nel tempo presente e si annulla subito dopo per"lasciare il posto" al successivo evento presente, nel quale possono esservi lievicambiamenti rispetto al precedente. Ogni evento presente produce informa-zioni che possono essere utilizzate per produrre gli eventi successivi, e dopoaverlo fatto esso svanisce nel nulla.E una rapidissima sequenza di atti di creazione e annullamento che vengonoda noi percepiti e interpretati come un continuo.

Il presente proviene dal futuroIl futuro si attualizza nel presente

e si annulla nel passato.E I'effetto dell'interazione di tutte le possibiliti future

collassate in una manifestazione univoca.

IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO FISICA O FILOSOFIA QUANTISTICA?

c oOgni evento presente 0 il risultato manifesto del collasso in un risultatounivoco dell'interazione, della co-partecipazione di tutte le possibilitirfuture, di tufte le Tendenze riferite al futuro ed D goprio nel presente chesi creano alke e nuove nossibiliti, Attitudini e Tendenze future.o

Ogni essere umano pud creare in ogni presente nuove possibiliti future ma bin genere cosi concentrato nel cercare di capire il solo passato - cib che ha vistoo vissuto nel suo passato per tradurlo in giudizi e credenze da difendere - chesi perde questa grandiosa possibilith.

[-]uomo cerca di interpretare la Realh uti l izzando i soli sensi - o strumenti che neestendano le capaciD - producendo continuamente, con i suoi pensieri, possibil i td chemanda nel futuro, ma poichd d in grado percepire sensorialmente solo i l presente e hauna memoria di quello che ha percepito sensorialmente nel passato, si d ridotto a cre-dere che le uniche cose reali siano il passato e i l presente. Da cid d arrivato a dedurreche sia i l passato a produrre i l presente, confondendo paradossalmente cause coneffetti. Invertendole.

Ogni volta che I 'uomo ricorda qualcosa del suo passato o applica attraverso pensieri lesue credenze prodotte comunque nel suo passato le riporta, senza accorgersene. nelpresente proiettandole nel futuro, condizionando tutti i suoi ; lresenti successivi aessere simili ai suoi presenti passati.

Tutto quello che ogni uomo pub pensare nel presente, indipendentemente dal fattoche sia dedotto dal suo passato, dalle sue credenze, che sia stato prodotto con un'im-maginazione felice e ottimista o triste e pessimista, viene proiettato nel futuro, condi-zionando favorevolmente o sfavorevolmente la realD futura e le esperienze che vivrirpersonalmente nel suo futuro.

La sola paura di vivere un'espeienza sfavorevole aumenta le probabilitiche venta vissuta.

262 IO SCELCO IO VOGLIO IO SONO

Immalina una persona che dapiccola d stata morsa molto dolo-rosamente da un cane a un pol-paccio. E normale che possa averesviluppato la paura dei cani, diqualsiasi cane, soprattutto se hasofferto molto e ha successiva-mente pensato molto a quell 'espe-rienza. Immagina ora che siadiventata adulta e che abbia rice-vuto I ' invito, da parte di un suoamico, a partecipare a una festa inun casale in campagna. Arrivata al

luogo dell'appuntamento, si trova davanti a un cancello che dd su un piccolo parco checirconda il casale. Suona al citofono perch6 gli venga aperto. Le risponde qualcuno chele dice di entrare, percorrere la breve strada e salire direttamente al piano di sopra,dove sono tutti. Entra, percorre i l viottolo in direzione dell ' ingresso del casale ma notasubito, su un lato della porta di ingresso, un grosso cane che dorme, o almeno chesembra stia dormendo. Viene travolta dal panico (nel suo cervello quell ' immagine bassociata ad emozioni molto dolorose vissute in passato). Si ferma e, tremando, tele-fona al suo amico che Ia tranquil l izza: "Stai tranquil la, d i l mio cagnone, e buonissimoe giocherellone. Dai, vieni su". Inizia un processo emotivo e di pensiero agitato e tur-bolento ma che conduce a un'unica immagine: quel cane, nel presente, che morde ilsuo polpaccio nell ' immediato futuro. Un'immagine chiara associata alle forti emozionirievocate dalla mente dalla sua memoria del passato. Quell ' immagine, quelle emozionie quei pensieri producono in tempo reale informazioni che entrano prepotentementea far parte del futuro iniziando a interaEiire con tutte le possibiliti che vi sono in esso,fino a coinvolgere anche quel cane e a produrre effetti anche su di lui.

I l cane viene svegliato dal suo pacifico sonno da un anomalo quanto irrefrenabiledesiderio di mordere un polpaccio, proprio quello di quella persona sconosciuta, piena

FISICA O FILOSOFIA QUANTISTICA;' 263

c CIdi paura, che vede appena apre gli occhi. Se le credenze di quel cane lo hanno portato

ad essere pacifico a qualsiasi costo resisterir alla iorte tentazione, altrimenti eseSuir)cid che d nel suo istinto: mordere qualunque estraneo si awicini al suo territorio, conla forte inconsapevole co-partecipazione della persona che verri da lui morsa.

La paura e I 'entusiasmo fungono da amplif icatori informazionali perchti fannoconcentrare tutta la propria attenzione sull 'oggetto, sull 'evento associato a quell 'e-

mozione. Laf.ocalizzazione della propria attenzione su un'immagine precisa rivolta alfuturo - immediato o lontano d ininfluente - la rende estremamente piir probabileperchd assume un peso molto forte fra tutte le informazioni possibiliste presenti nelfuturo che interagiscono producendo cid che si attualizza in esperienze. Maggiore d lapaura maggiore d la probabil itd che quell 'evento, solo immaginato, si attualizzi evenga anche vissuto. La sequenza di pensieri che quella persona produce nella suamente diviene quindi determinante per condizionare l 'esperienza che sta per vivere.Se avesse tinalmente vinto quella sua paura, avrebbe potuto superare positivamentequell ' incontro, ma venendone invece travolta induce lei stessa, senza volerlo, senzaaccorgersene e serna che nemmeno quel cane pacifico e mansueto lo voglia, a mor-derla. Se cid accadesse, quella persona si sentirebbe allora autorizzata - confondendoperd cause con effetti - a pensare di avere avuto ragione e che la sua paura fosse fon-data: I'essere stata morsa gli permetterebbe di confermare a se stessa la sua credenzache anche quel cane, come ogni altro, sia aggressivo, selvaggio e pericoloso. Una dedu-zione tanto razionalmente accettabile quanto profondamente sbagliata. Gli esempipotrebbero essere infinit i. La sostanza d che d molto facile sbagliarsi confondendocause con effetti anche perchd d estremamente diff ici le poter verif icare quale siano lecause e quali gli effetti. Il rapiionamento che tutti fanno quando vivono una qualunqueesperienza d quello che rispetta i l vecchio paradigma secondo il quale sono le causepassate a produrre i l presente; nel caso precedente i l ragionamento segue questalogica: i cani sono cattivi e mordono (credenza iniziale riferita al passato), ne incontrouno (presente), temo di essere morso (pensiero rivolto al futuro), vengo morso (attua-

lizzazione nel presente del pensiero rivolto al futuro), conferma della credenzainiziale(errore). Secondo il nuovo paradigma, sono invece le tendenze rivolte al futuro o pre-

264 IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

senti nel futuro a produrre i l presente. La loSica che ne consegue e che i cani poss,,r ' ' 'essere sia buoni sia cattivi o buoni o cattivi (credenzainiziale possibil ista), ne incorrl r,,uno (presente), credo che sia i l cane pi i r buono e giocoso del l 'Universo (pensr, . r , 'r ivolto al futuro), ci piioco (attualizzazione nel presente del pensiero rivolto al futrrr,,tconfermo che i miei pensieri condizionano le esperienze che vivo (ew,iva!). I l vero pr, 'blema dell 'essere umano d che le sue credenze, per quanto sbagliate possano esserc, 1,,portano a vivere proprio le esperienze che gli permettono di confermarle. Credrrrz,'sbagliate producono esperienze sbapil iate che confermano le credenze sbagliatc. Srentra cosl facilmente in un circolo vizioso che ha come effetto evidente quello di vivt 'r,infelicemente e contro la propria natura.

Cosi come la paura di vivere un evento infelice lo rende piu probabile, anche l ' t.rrtusiasmo di vivere un evento felice lo rende piir probabile. Ma mentre ogni propr r,rpaura deriva da proprie esperienze passate, vissute, conosciute o viste, direttamentr , 'indiret tamente, i l propr io entusiasmo pud essere associato a quals iasi esper iunz,rfutura che si d capaci di immaginare, anche quella pii fantasiosa e ottimistica, nrr!l i ,ancora se priva di riferimento o associazione del passato, proprio o di altri.

FISICA O FILOSOF'IA QUANTISTICA? :l I i:;

I o-

anche solo in considerazione che per poterle cambiare deve intervenire su se stessocambiando se stesso, i l suo modo di credere, pensare, giudicare, agire e interagire congli altri o la Realtir e attribuisce la responsabil itd di ogni sua esperiJnza infelice sempree solo agli altri e alla Realh pretendendo inoltre che siano loro a cambiare, indipen_dentemente da lui o solo grazie alle sue lamentele vitt imistiche. Ma questo d contrarioalle dinamiche che stanno alla base del funzionamento della Realt) e che credo ti sianoormai evidenti. La Realtd risponde in modo sotti le ma potentissimo a ogni nostro pen_siero ed d per questo che solo cambiando i nostri pensieri diamo la pJssibil i td anchealla Realti di poter cambiare i l t ipo di esperienze che viviamo.

267

Chi si lamenta e un ladro

chi si lamenta 0 chi wole evitare di cambiare se stesso ma pretendeche siano gli alki o la Realth a cambiare.

hi si lamenta - per qualsiasi motivo ragione o causa - d chi rifiuta le proprieresponsabilit) nell 'aver partecipato o co-partecipato con i suoi pensieri, con lesue credenze, paure ed entusiasmi alle esperienze che vive. Evita di prendere

Chi si lamenta d come fosse un ladro di tempo e di energia vitale altrui: fa perclereinuti lmente tempo a chiunque ascolti le sue inuti l i argomentazioni. I l concetto tradi-zionale di energia esprime I'attitudine a compiere un lavoro.

Lenergia vitale d I 'att itudine ad affrontare cambiamenti.Lessere umano tende ad evolvere e I'evoluzione d caratterizzata da cambiamenti.

Lenergia vitale serr,,e quindi sia per soprawivere sia per evolvere, per affrontare quindicambiamenti: nel modo di pensare ma anche, conseguentemente, nel proprio stire divita, nelle proprie relazioni affettive, nel proprio lavoro e nella propria vita ip generale.

Quando una persona ha poca energia ' i tale,

si speciarizza in gienere proprio ner

to ciamentarsi e nel fare la vitt ima, ottenendo quell i che possono sembrare due vantaggi:evitare di cambiare se stessa e ottenere energia vitale rubandola ad altri, a chiunque lededichi attenzione. Oltre alle proprie esperienze di vita, anche la propria energia vitaledipende sostanzialmente da quello che ognuno pensa. Incolpare gli altri o la Realtirperchd si d incapaci di produrre autonomamente pensieri felici ed energia vitale equi-vale a rubare subdolamente energia agli altri.

I vantaggi di chi fa la "vittima"

Scarica su altri la colpa e la responsabil it) di ogni sua esperienza di crisi negando,rif iutando a priori anche solo I ' ipotesi di una sua possibile minima responsabil iD.

Giocando il ruolo della povera vitt ima triste, debole e incompresa pud infierireliberamente contro chiunque gli appare essere invece forte, felice o realizzato.

Riesce a far credere di avere ragione con bugie o usando unicamente le proprie cre-denzelverit i ( la propria personale e soggettiva visione della Realti che abbiamcrvisto essere distorta e l imitata) per argomentare le sue ragioni.

Si sente bene perchti evita i sensi di colpa.

Ottiene I 'attenzione e quindi I 'energia vitale degli altri (confondendo spesso com-patimento per affetto/amore, secondo il Modello Affettivo Neonato)

Ha uno strumento con cui ottenere, subdolamente anzich'6 rrer merito, aiuto dachi 0 "buono" e gli vuole bene.

Invocando cambiamenti in altri evita di dover cambiare se stesso e i l proprio mododi nensare.

IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

Il Vittimismo equivale a dichiarare la propria incapacith di produrre pensierifelici grazie ai quali poter, conseguentemente, vivere esperienze felici.

Chi si lamenta rifiuta le proprie responsabilitir nel creare la proprieesperienze, perde cosi il potere consapevole che potrebbe av€re su di esse,ma il potere inconsapevole di crearsi da solo le esperienze infelici che vive

gli rimane e si potenzia.

Invoca comprensione, attenzioni, affetto, aiuto applicando il Modello neonato, nrlrniente e nessuno possono fare qualcosa per farlo diventare finalmente felice o "ft.rrtrrnato" perchd d un potere e una responsabil it i unicamente sua. Finch6 continuer;r lrevitare di cambiare i l suo modo di pensare, la Realtd continuerd a vivere lo ste.ssogenere di esperienze e a cercare, sempre e comunque, qualcosa o qualcuno di ctrrpotersi lamentare.

Chi si lamenta produce caos e vive nel caos, perde tempo ed energia luie lo fa perdere a tutti coloro che hanno a che fare con lui.

Alimentare il vittimismo e dare voce a chi si lamenta d uno degli aspetti che caratteriztai tradizionali mezzi di comunicazione di massa, in particolare televisione e radio, qrre l l ipreferiti dai tristivittimisti. Viviamo in una societi che ci mostra e ci insegna, fin da piccoli, i vantaggi dell'essere una vittima. Ogni mezzo di comunicazione di massa d in ferrt,re caralterizzato dall'alimentare il vittimismo. dal dare voce a chi si lamenta e che lurqualcosa di cui lamentarsi. Vengono prodotte notizie appositamente per loro, percltt ipossano continuamente avere qualcosa per cui lamentarsi. E normale che a loro quellt'notizie piacciano rnolto perchd lamentarsi d il loro hobby preferito. Sono in moltissirrriad essere interessati a quel genere di notizie anche perchd possono ricavarne nuovi sprrn-ti a cui ispirarsi, nuove cose di cui poter avere paura e/o lamentarsi. Vittime di evidentiingiustizie, soprusi e violenze, ma anche molti disoccupati che si lamentano perchd pre-

CHI SI LAMENTA E UN L"ADRO 269

@VII c

tcndono un posto fisso e sicuro in una Realti economica nella quale i rapidi cambia-rnenti impediscono a qualsiasi attivitir di poter essere fissa e sicura. Carcerati cl-re hannornagari compiuto crimini brutali e senza il minimo segnale di pentimento, ma che ven-gono comunque presentati come povere vitt ime di un sistema di giustizia etichettatocome spietato nonostante sia tra i piir buonisti che [a storia dell'umaniQ abbia mai avuto.hssicodipendenti che si lamentano di una societir che l i ha trattati con indifferenzaquando sono stati magari loro, per primi, a voler essere indifferenti alla societ) in cuivivoncl. Malati che si lamentano dell'assistenza che viene loro offerta. nonostante sianocronicamente incapaci di preservare la salute del loro corpo e quell 'assistenzaabbiarnagari salvato loro la vita in piir occasioni. Poveri veri o presur-rti (ma prowisti comun-que di telefonino e televisore) che si lamentano di essere senza una casa o senza soldiquando quelli che invece hanno una casa e i soldi con cui vivere dignitosamente posso-

no aver lottato, sofferto, essersi indebitati, umiliati, impegnati e ingegnaticon la totalitidi loro stessi per ottenere quello che hanno. Show-girl che si lamentano di essere statetradite dal loro compagno quando la loro vita d stata magari caratterizzata da soli com-promessi. E si potrebbe andare avanti all ' infinito.

Tutti ivittimisti ottengono attenzionida veri protagonisti. Chi si lamenta ed entra nelruolo della vittima "ostentata", oltre ad essere in genere bravissimo a rifiutare a prioriqualsiasi sua responsabil itd, sviluppa anche una capacitd dialettica ed espressiva abil-mente sofferta, frazie alla quale pud riuscire a dirottare qualsiasi responsabilit), anchese inesistente, su qualcuno o qualcosa che viene prontamente etichettato come colpevo-le. Le argomentazioni della vittima di comodo partono perd sempre e solo da un'accura-ta selezione di cid che il colpevole pud avere fatto, omettendo sempre le proprie azioni oomissioni pur di rinforzare la sua posizione da povera vitt irna. Resta i l fatto che se sipotessero vedere tutti i loro pensieri presenti e passati e le loro credenze/veritir, molti vit-t imisti lamentosi rivelerebbero uno scenario completanrente diverso da quello cheostentano. D difficile sapere che cosa una persona ha nella sua testa, si pud essere sorri-denti, recitare la parte dei bravi, buoni e incompresi come attori professionisti e nellapropria mente avere solo odio, rabbia, disprezzo, disordine, confl itt i e frustrazioni. Machi si lamenta fa owiamente solo riferimento alla sua apparenza di buona e brava perso-

270 IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

na e utilizza la propria visione distorta della Realtir per convincere gli altri di essere unavittima innocente priva di colpe o responsabiliti. Si sente bene proprio perchd evita sensidi colpa e ottiene I'attenzione degli altri. Poco importa se si tratta di compatimento chenulla ha a che vedere con I'Amore. Ottenere l'attenzione degli altri, con qualsiasi mezzo,per molti equivale a sentirsi amati. Il vittimismo diviene un atteggiamento cronico concui ottenere, subdolamente, attenzioni e a volte anche aiuto da chi pud comunque vcller-gli bene. I "buoni", quell i che offrono comunque una spalla su cui piangere a chiunquesi mostri loro piangendo, sono una delle maggiiori cause del vittimismo dilagante. Chi ecostruttivo, chi ha saputo essere autonomamente felice assumendosi la responsabilitidella sua vita, anche se deve affrontare la peggiiore sofferenza reaSisce ad essa attivamen-te senza ostenlare il suo dolore, b grato a chi pub o vuole aiutarlo senza pretendere chelo faccia. ReaSisce al suo disagio apprezzando ancora di piu quello che ha e cerca di cam-biare la situazione che sta vivendo cambiando innanzi tutto se stesso.

Quando una persona d riuscita ad essere autonomamente felice sviluppa anche uncerto distacco dai tristi lamentosi vitt irrismi sia perchd sa che come ha saputo fare leianche loro potrebbero riuscire ad essere autonomamente felici (moltissime personefelici hanno un passato di grande sofferenza), sia perchd questi faranno di tutto percercare di impedirgli di continuare ad essere felice. I l tr iste lamentoso vitt imista vedein chiunque sia felice una preda da cacciare, da perseguitare, da distruggere secondo ilprincipio "se io sono infelice anche gli altri devono es.serlo".

Una persona felice che ambisce ad esserlo sempre piir dowebbe diffidaree proteggersi da chiunque mostri segni di lamentoso vittimismo

che vuole relazionarsi con lei.

Chi saprebbe fare un uso veramente costnrttivo dell'aiuto degli alhiD in glenere troppo umile per chiedere aiuto agli altri.

I lamentosi viftimisti, invece, vivono aspettandosi notmalmente l'aiutodegli altri senza fare mai nulla per poter smettere di averne bisogno.

CHI SI LAMENTA E UN LADRO 271

6 cMotivazioniUunico vantaggio che pud ricavare chi ha a che fare con persone tendenti al vittimi-smo lamentoso 0 quello di poter dedurre dalle loro lamentele le loro motivazioni equindi, indirettamente, le loro credenze. Conoscere le motivazioni di una persona

significa awicinarsi molto a conoscerla, a scoprire quali sono le sue credenze perch6.

anche le proprie motivazioni nascono dalle proprie credenze. Riuscire a prevedere consicurezza il comportamento di una persona d pressoch{ impossibile, ma se si cono-scono le sue motivazioni si pud in qualche modo approssimare quello che potri essereil suo comportamento nel tempo ed evitare da subito perdite di tempo ed energia.

Le motivazioni di una persona sono il riflesso delle sue credenze e condizionano for-temente il tipo di pensieri che produrr2r e il tipo di esperienze che consepiuentementetenderi a vivere, anche se sono contrarie alla sua natura e alla sua tendenza evolutiva.

Se, per esempio, una persona che nel relazionarsi con un'altra ha come motiva-zione il sesso, ma ha voluto far credere all'altra di amarla per altri motivi, tender) alamentarsi ogni volta che le sard rifiutato cid che I'ha motivata fin dall'inizio della rela-zione. Se una persona, nel relazionarsi con un'altra ha come motivazione il migliora-mento della sua situazione economica, ma ha voluto far credere all 'altra che la amaper altri motivi, tender) a lamentarsi ogniqualvolta la sua situazione economica man-cher)r di migliorare ecc. Ogni persona, quando produce una motivazione, ne divienesuccube perchd le sue emozioni, in qualsiasi circostanza, sono condizionate da esse.Se la motivazione d grandiosa e felice, ne subir) I'effetto grandioso e felice, ma se lamotivazione E triste, produrr) effetti tristi. Ognuno ha le motivazioni che ha scelto diavere, anch'esse dipendono dalle sue credenze, e se ne deve assumere le responsabilitirdegli effetti che producono o almeno accorgersene, per intervenire sulle sue credenze.

Le persone si scelgono per quello che sono nel presente. Volere e agire perch6 cam-bino, se sono diverse da cid che si vorrebbe che fossero, pud essere un'impresa estre-mamente impegnativa e vana. Se cambieranno potrh essere solo perch6 loro stesse

272 IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

hanno scelto consapevolmente di farlo intenrenendo direttamente sulle proprie cre-denze. Chi pretende o cerca di imporre cambiamenti ad altri ottiene soltanto, il pitdelle volte, di peggiorare se stesso.

Mostra di essere migliore e I'altro, se lo vorri, ti seguiri imparando da te,altrimenti lo faranno altri.

Cib che piir caratterizza e distingue una persona da qualunque altra sonole sue credenze/venti e le conseguenti motivazioni. Ivlentre le prime sono

perlopii ignote anche a chi le ha, le seconde sono quelle che pii facilmentepossono essere rivelate.

Un aspetto delicato delle motivazioni d che tutti ne producono insieme ad intenzioni,desideri e aspettative. Quasi nessuno d disposto ad ammettere quali sono le propriereali motivazioni perchd spesso sono molto opportunistiche oppure le dimentica o agi-sce in funzione di esse senza accorgersene. Nonostante possano essere state prodottemolto tempo prima di aver iniziato ad agire in funzione di esse, una volta prodotte sicontinueri, anche per tutta la vita, ad essere Eiuidati, a pensare, giudicare e agire infunzione di esse. E per questo che anche le proprie motivazioni vanno continuamenterinnovate.

Una donna che per esempio, a un certo punto della sua vita produce la motivazionedi sposarsi e fare un figlio, quando avri.realizzato quella motivazione si troveri facil-mente ad essere infelice solo perchd ha evitato di produrre, nel frattempo, altre moti-vazioni.

Quando qualcuno, per qualsiasi motivo, si lamenta, t i sta dando, senza renderseneconto, indizi estremamente preziosi sulle sue motivazioni. Riconoscendole potrai awi-cinarti a conoscere quella persona e anche "azzardare" previsioni di quelle chepotranno essere le sue azioni, le sue esperienze e lamentele future perchd alla basedef le proprie motivazioni ci sono le proprie credenzelveritd,.

CHI SI LAMENTA E UN LADRO 273

to c"Vogtio wt lattoro sicuro e garantito che mi permetto di foticare poco e guada-

glnare tanto senza douermi pii preoccupare dei soldi per il resto della mia ttita" d la

motivazione che pud nascere dalla credenza che quel t ipo di lavoro sia i l migliore."Deuo conoscere qualcuno di importante che mi oiuti ad ottenere il posto di latoro

che uoglio... " b i l pensiero che pud produrre la mente di chi ha derivato quella moti-

vazione da una propria credenza/veritd quale: "posso ottenere ut't lauoro sicuro solo se

sono omico di una persona potente". E evidente che questa motivazione + cre-

{enzalveriQ pud facilmente portare una persona a scendere a qualsiasi compromesso

ritenendo che quella sia I 'unica possibil i th che abbia di poter avere un lavoro. Nei suoi

processi mentali le sue associazioni dominanti relative al concetto di lavoro escludono

probabilmente che il lavoro possa essere fonte di gioia, di energia, di successo, di cono-

scenza, di espressione di un propr io ta lento, d i cresci ta ed evoluzione personale '

Llmana ed intellettuale; anche se fosse i l lavoro piu precario, anche se I 'avesse trovattl

o se lo fosse inventato, creato, prodotto da solo e senza I 'aiuto di nessuno.

Chi crede di poter ottenere un lavoro solo attraverso compromessi, se dovesse

riuscire ad ottenerlo sari perchd d sceso a compromessi (ritenendo di aver fatto la cosa

giusta perch€ I 'unica per lui possibile) e si trover) molto probabilmente a disprezzare

il suo lavoro, a soffrirne fino a farlo cosi male che dovr) continuare a vivere di com-

promessi per evitare di perderlo o di essere l icenziato. Ma forse d proprio per questo

che ha puntato fin dall ' inizio a un posto sicuro: per evitare di essere l icenziato, preve-

dentlo forse inconsapevolmente che I'avrebbe fatto n-rale. Sono soprattutto gli incapaci

e gli ignavi quell i che ambiscono a posti di lavoro sicuri come quell i che esistevano

forse fino a prima della naturale evoluzione del mercato verso la globalizzazione. Le

verit i della sua mente potrebbero avergli fatto escludere a priori la possibil i t i di essere

cosi bravo e capace da potersi inventare, da solo, un lavoro ttttto stto ed avere ttn gran-

dioso success o. "Voglio un louoro in uti possa esprimere pienomente e felicemente me

slesso, le mie attitudini e le mie capacitr) nella gioia, nel successo e nella prosperita".

Questo d un pensiero che potrebbe portare chiunque a produrre credenze/verit ir e

motirrazioni molto pii costruttive. Una mente che facesse di questa affermaziotre una

.sua credenza./veritb produrrebbe forti motivazioni che potrebbero portare una persona

274 IO SCELCO IO VOGLIO IO SONO

a cercare o produrre la giusta occasione, senza scendere ad alcun compromesso.Potrebbe allora anche dover affrontare fatiche, sacrifici, umiliazioni, ma il suo lavorosarebbe comunque fonte di Gioia fino a diventare, inevitabilmente, anche fonte di suc-cesso e ricchezza. Questo semplicemente perchd ha saputo associare. ne[[a sua mente,i l corrcetto di lavoro a quello di Gioia e successo.

"Voglio auere un bambino e mi sert)e un uomo per farlo" d una motivazione chepud derivare dalla credenza"i bambini uanno fatti entro i 35 anni". Uno degli aspettidelicati delle proprie credenze associate ad eti precise i che manifestano i loro effettisolo quando si raggiunge I'eti a cui corrispondono. Quella credenza pud portare unadonna, che pud anche aver trascorso i suoi primi 35 anni allegramente o superficial-mente, senza pensare minimamente a costruire un rapporto d'amore felice e auten-tico che si esprimesse anche con figli, ad una tanto assurda quanto protbnda crisi cro-nica o a relazionarsi e/o sposarsi con un uomrr qualsiasi, anche senza amore, pur diavere rapidamente un figlio. A quell 'uomo esprimer) - appena le sembrerd opportunoo conveniente farlo - iI desiderio di averlo nascondendogli la sua vera motivazione allaloro relazione e lam€ntandosi nel caso I 'altro preferisca attendere, per esempio, diveder consolidare la loro relaziorre. Molte donne che hanno nella loro mente quellacredenzaJveriD possono anche arrivare a tradire o ingannare il loro partner solo perrealizzare - seppur a volte "inconsapevolmente" - la loro motivazione originale, con osenza la co-partecipazione volontaria dell'altro. La motivazione "Voglio un bambinoper poter essere felice grazie ud esso" d inoltre completanrente diversa da"lbslioessere felice ed esserlo sempre pii per poter offrire la mia Gioia anche ad uno o piiligf .

"Voglio diuentare medico per essere rispettato e ammirato da tutti e guadagnaretanti soldi" d una motivazione evidentemente diversa da"l/oglio essere un grondemedico perchd amo I'idea di soper curare e soluare la uita di altre persone" che pro-durrd pensieri, comportamenti ed eventuali lamentele completamente diverse.

Nessuno pub cambiare le motivazioni di qualcun altro,a meno che sia I'altro a volerlo fare.

CHI SI LA},IENTA E LIN LADRO 275

o @

Solo cambiando le proprie qedenze/veitir si possono cambiareanche le proprie motivazioni, le proprie emozioni, i propri pensieri,

il proprio modo di percepire e giudicare la realth' il proprio comportamentonella Realti e la Realti che si vive.

Io Scelgo...,lo Voglio....lo Sono..., sono le tre parole chiave che caratteri zzano ilnretodo che ti i l lustrerd in seguito grazie al quale oSnuno pud prodursi autonoma-mente nuove, felici, potenti, formidabili, entusiasmanti credenzelveritir attualizzate alsuo presente; chiunque .sia, ovunque viva, in qualunque condizione viva.

l0's0il0

IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO276

TU e gli altri

meno che una persona abbia avuto una "sacerdotessa" per madre e un "i l lumi-nato" per padre capaci di Amore autentico, di prendersi cura di lei donandoleCioia e strumenti evolutivi senza aspettarsi nulla in cambio - possibile solo

quando entrambi sono felici, sinceri, realizzati autonomamente e reciprocamente,indipendentemente dal f iglio -, quello che una persona d da adulta, rispetto a quellcrche avrebbe potuto potenzialmente essere, dipende dalle azioni l imitarrti prodotte sudi le i , f in da quando era piccola, dai geni tor i e dal le persone a le i p i i r v ic ine comeparenti, amici, insegnanti, conoscenti ecc. ma d soprattutto I 'effetto dell 'uso che hasaputo fare del la sua immaginazione.

I tuoi maggiori l imiti potresti averli acquisit i proprio dalle persone che pii ami eche piir avrebbero potuto amarti o almeno volerti bene, ma dipendono innanzi tuttcrda te. LAmore autentico ha sempre un effetto "potenziante", ma quello che si vive nor-malmente d, invece, un "surrogato" che interferisce l imitando le potenzialit i di unindividuo perchd volto a portarlo a conformarsi a quello che gli altri credono e si aspet-tano che lui debba essere. Una persona esercita un'azione potenziante su un'altraquando vuole i l suo bene, la sua gioia e la aiuta a risvegliare ed esprimere le sue atti-tudini innate, anche se cib pub sigrri i icare "perderla" perchi potra allontanarsiseguendo la sua strada.

Ogni volta che interagisci con qualcosa o qualcuno una parte di tediventa simile a cid con cui interagisci.

D poco realistico aspettarsi da altri quello che si D per primi incapacidi dare loro o che altri sono incapaci di dare a loro stessi.

277

r'*#*

n

tcSr leflf lendo questo l ibro hai iniziato a pensare a quello che desideri, a quello che vor-

resti fare, realizzare, ottenere o vivere e tra questi desideri ci sono cose che vorresti che

altre persone, o una persona in particolare, facesse per te o con te, come amarti o farti

tcl ice soddisfacendo tue aspettative, sei sulla strada sbagliata. Le esperienze che

ognuno vive derivano dalle sue credenze, dai suoi pensieri e dalle informazioni pure

che questi mandano nella trama della Realtir. Ogni informazione pura che o$nuno

produce pensando ha la sua "firma", d indissolubilmente sua e riferita unicamente a

lei. Se i tuoi desideri sono rivolti a una persona in particolare ma i suoi desideri sono

cliversi dai tuoi, produci interferenze distruttive che generano turbolenze nella tua

mente e nella trama delta Realtb. E una situazione caotica in cui la percezione della

llealtd si distorce, si soffre e si diviene prima infelici, poi distruttivi.

Un Amore pub essere tale solo se D, innanzi tufto, corisposto.

Quando i propri desideri sono rivolti ad altre persone, I'atte$Siiamento giiusto d quell<-r

di alimentarli con gioia ma senza alcuna aspettativa, partendo dal presupposto che la

loro eventuale realizzazione deve poter solo rendere piir felici di quanto si sia gi). It4a

se si d infelici si producono aspettative e si attribuisce alla persona oggetto delle pro-

prie aspettative la responsabil it i della propria felicit i creandosi, da soli, i l presupposto

al fall imento e alla sofferenza. Qualsiasi desiderio di esperienze che coinvolgono due

persone si attualizza solo in quelle relative a informazioni prodotte, per desiderio ma

anche per paura, da entrambe.l,a tua volontir e i tuoi desideri sono prioritari su tutto cid che riguarda te perso-

nalmente; Ia volonh di altri su di te o di te su altri d secondaria, ma pub produrre

comunque forti interferenze.

La tendenza naturale della Realti e della natun dell'uomo D I'evoluzione.

Llevoluzione si compie grazie alla comunione di intenti' Amore.

Una persona pud realizzare la sua evoluzione nella Gioia solo se d prima riuscita

a essere autonomamente felice.

278 IO SCELGO IO VOGI,IO IO SONO

@Affinch6 relazioni affettive, di amicizia o lavorative siano costruttive-evolutive, d estre-mamente importante la sinceriti (e/o la riservatezza) e l'evitare di permettere all'altroo a$li altri di produrre aspettative su di te, soprattutto se queste sono diverse da quelloche tu desideri. E inoltre molto importante stare attenti ai giudizi che si produconosuglialtri.

Quando ghrfichl negiatiwmente qualcuno, lo condldonl a €sserenei tuoi flgu.rdi comc tu I'hal giudicato.

Tanto piir una persona crede fortemente in un suo giudizio (positivo o negativo)riguardo a un'altra persona, tanto piir aumenta le probabiliti che il comportamento diquella persona nei suoi riguardi corrisponda al suo giudizio. euando si ha una rela-zione di qualsiasi tipo con qualsiasi persona d sempre meglio avere con lei un atteg-giamento potenziante, pensare di lei le cose pid belle e darle fiducia (a meno che sitratti di una persona triste e vittimista che d comunque sempre meglio evitare). cisono persone che pensano sempre male di tutti senza accorgersi che sono proprio iloro pensieri a condizionare tutti a comportarsi male con loro.

comportarsi "bene" e sorridere a una persona mentre si pensano di lei le cose peg-giori d molto controproducente, soprattutto per se stessi. Quando le proprie parole eazioni sono in disaccordo con i propri pensieri si entra da soli in turbolenza, si perdeogni capacit) intuitiva e si diviene infelici. I tuoi pensieri sono estremamente impor-tanti soprattutto per te stesso. Invece di preoccuparti di scoprire che cosa c'd di "sba-$liato" negli altri, preoccupati piuttosto di che cosa c'd nella tua testa, se vi d traccia digiioia, di feliciti.

TU EGLIALTRI 279

e

280 IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

6Sperare 0 triste

la speranza 0 la triste consolazione di chi D incapace di credere.

J I detto "La speranza d I'ultima a morire" d I'inno preferito dei soggetti cronica-

I mente tristi e vittimisti. La speranza d la triste consolazione di chi vuole giustifi-I care la propria passiva immobilitir mentale, il proprio rifiuto ad affrontare cambia-menti, a produrre nuove credenzeattualizzate al presente e a cid che desidera anzich6,a cid che teme. Chi spera d, metaforicamente, come colui che dice di andare a pescarema invece di farlo lanciando la sua esca nell'acqua se ne sta sulla riva con le bracciaconserte ad aspettare che il suo cesto venga riempito di pesci da altri, o dal caso, o chegli piovano dal cielo, ripetendo a se stesso "Speriamo di prendere tanti pesci. .. ". Qual-siasi pensiero che inizi con "speriamo che", "spero che" perde qualsiasi efficacia rea-lizzativa. Chi va a pescare perch6 vuole dawero prendere tanti pesci crede, pensa e dice"Voglio prendere tanti pesci" e si impegner2r per riuscirci.

Sperare d un atte€€iamento passivo, credere un atteggiamento attivo. Sperare d tristesia perch6 d contrario alla natura creatrice dell'uomo, sia perchd equivale ad ammet-tere la propria impotenza, I'incapaciD di produrre o almeno contribuire a cercare diprodurre da soli cid che si vuole o desidera, equivale ad ammettere che si d incapaci diessere felici e quindi di produrre esperienze felici. La speranza d cid che caratterizzachi ha una forte attitudine a lamentarsi e a sentirsi vittima. Si riduce a sperare chi dincapace di controllare la sua vita immaginativa e si illude, cosi, di evitare almeno diprodurre danni, affidando la responsabiliti delle esperienze che vivr) agli altri, aldestino, al caso, a qualcuno o qualcosa che ritiene superiore senza accorgersi che sonoinvece soprattutto le sue paure che producono le esperienze tristi che molto probabil-

281

6mente continueri a vivere, fino a quando, finalmente, troverir il coraggio di iniziare acredere. Chi crede d invece chi sa agire, nel bene o nel male, attivamente e lo fa proprio

in funzione di cid in cui crede. Le persone costruttive che evolvono e producono

ordine ed evoluzione sono quelle che hanno saputo credere ma soprattutto che sonodisponibili a cambiare dinamicamente ciir in cui credono grazie a dubbi temporanei ea cid che la RealD e le esperienze che vivono permettono loro di poter imparare. Cre-dere ed essere sempre disposti a imparare per cambiare, in meglio.

Corpo felicePiuttosto che lamentarsi, fare la vittima o continuare solo asperare, si pud anche agire, iniziando semplicemente acambiare quello che di se stessi d migliorabile e attualizza-bile al presente. Tutto il resto, gli altri e la Realh cambie-ranno di conseguenza, adattandosi ai propri cambiamenti.Per poterlo fare servono solo due cose: essere vivi ed esserein grado di pensare. Pensare con Motivazione, Volonti,tanta Gioia ed Entusiasmo utilizzando in modo creativo efelice la propria immaginazione, evitando di porsi limiti,evitando pregiudizi, evitando di pensare a qualsiasi cosasia associata a proprie paure o conflitti.

La sequenza operativa potrebbe essere questa:iniziare con il mettere un po'd'or-

dine e di Gioia nel proprio corpo intervenendo sul proprio stile di vita, poi nella propria

testa intervenendo sulle proprie credenze, quindi nella propria vita producendo desi-deri felici. Il metodo che troverai alla fine del libro potr) aiutarti negli ultimi duepunti.

Il tuo corpo d costituito da tril ioni di cellule, ognuna di esse produce migliaia di pro-

teine al secondo. Tra queste vi sono anche i neuropeptidi, proteine che veicolano

IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO282

6quelle che viviamo come emozioni. Vi sono neuropeptidi che sono stati associati allagioia, all'entusiasmo, all'estasi, ma anche alla paura, al terrore, allatristezza. Per ognitua cellula vale la stessa cosa che vale per te: sei felice quando vivi esperienze in sinto-nia con la tua natura e infelice quando vivi esperienze contrarie a essa. Credi di cono-scere la natura del tuo corpo e delle cellule che lo costituiscono? Credi di saper farvivere loro esperienze in sintonia con la loro natura? Piir fai felici loro, pii loro pro-ducono neuropeptidi della Gioia che rendono felice anche la tua mente, e una mentefelice riesce molto piir facilmente a produrre pensieri felici di una mente triste con uncorpo triste.

Il tuo corpo d il tempio della tua Anima, d ordinato, pulito e maestoso o una triste catapecchia?

Se il tuo corpo d un tempio maestoso, stabile, forte, ordinato e pulito o un insieme dicellule e organi che soprawivono a fatica fra depositi di spazzatura dipende unica-mente da te, dalle scelte che fai che riguardano anche il tuo corpo: tutte, a iniziare daquello che credi e pensi. Dipende dal tuo stile di vita. La seguente d una brevissima sin-tesi di quello che personalmente ritengo che un essere umano potrebbe fare per por-

spEnana B rnisrB 283

I6 @tare le cellule del suo corpo a vivere, finalmente, esperienze in sintonia con la loro

natura. Molte cose di quello che stai per le$$ere sono in profondo contrasto conquanto d comunemente creduto dalla collettivitd. [.]uomo moderno si D ridotto a vivere

con un precario stato di salute e una condizione generale ditristezzaanche e soprat-

tutto per le false credenze collettive che sono state diffuse solo per salvaguardare, man-

tenere e sviluppare equilibri economici. Riguardo all'alimentazione' per esempio, con-

sidera che I'essere umano potrebbe vivere benissimo in salute efficienza e vitalit)nutrendosi solo di erba, vegetali e frutta, ma le credenze sociali gli impongono di

nutrirsi di molte altre cose che sono perlopiir contrarie alla sua natura.

INDICAZIANI DI MASSIMASUCOSA POTER FANE PERAVERBUNCORPO FEACE

r Amate il proBrio corpo' pensare ad esso con Gioia e Gt"fffudine.. Evitatr latte e derivati.r Evitare cami anlmali, sopnttutto maiale e vitello e tuttl quelti dt alleva-

mento.o Tbnta frutta fresca, tuttl I giorni, di stagione, posslbilmcntc a $tomaco

vuoto e senza mlschiare frutti diversl.r Tbnd velictali, prefedbllmente cnrdi, riso legumi e cereali lntegrall cotti pr€-

fedbilmente avaporo.. Bot" tanta acqua, almeno 2 liH al giorno, oon un reslduo fisso il pitr basso

possibile (minore di 50 mgA).r Evitare gli allmenti lndusMalizzati additivati con sostanze chimiche di sin-

tesi.. Evitare bibite additivate con zuccherl, coloranti e aromi di sintesi.r Evitare di associarc proteine con carboidrzfi nello stesso pasto.e Farmaci solo quando wramentc nesessario, o$ni disa$o, ogni slntomo del

tuo corao D una richiesta, un invito a cambiare qualco$a ln te.

284 ro scblco rovocr,ro Io soNo

o Cerca di evitare deodoranti ambientali, limitare l'uso di detersivi, cosmetici,prodofti e materiali a base di sostanze chimiche tossiche o di sintesi.

o Stare almeno 45 minuti al giorno all'aperto, alla luce naturale, senza indos-sare occhiali.

. Praticarc quotidianamente un'attiviti fisica modenta.

. Sorridere pii che si puir, anche da soli, anche senza motivo.o Produtre imma$ni di se stessi con un corpo sano, vitale, bello, forte e felice

con cui vivere quotidianamente o compiere imprese mirabolanti in mezzoalla natura.

o Pensare e parlare pitr che si pub di cose belle e felici evitando chiunque parlisolo di cose brutte, tristi e infelici.

r La sera, pdma di addormentarsi, immaginare la giornata successiva nelmodo migliore e pit felice che si pud, con il proprio corpo e mente felici.

o Immaginare il proprio fufuro, anche la propria vecchiaia, felice con il pro-prio corpo sano e sempre bello.

La motivazione della conoscenza scientifica d quella di produrre utilit) pratica. Prti-durre utilith pratica nei tempi moderni si b tradotto in produrre ricchezzaeconomica.Chi crede che la scienza abbia come motivazione la conoscenza corre il girave rischiodi malintesi. La medicina d, per esempio, una branca della scienza che ha rispettatocon coerenza la motivazione della ricerca scientifica ma I'ha anche attuali zzata al pre-sente facendola divenire "produrre ricchezza" .

Il risultato d che se una nuova scoperta pud permettere di far guarire da una malat-tia molte persone, d piir allineato con la motivazione originale tenere nascosta tale sco-perta e continuare a prescrivere farmaci brevettati che, anzichd guarire, "curano" sol-tanto ma permettono di produrre ricchezza.

Quella motivazione ha portato a favorire piuttosto che a ridurre la diffusione dimalattie perchd piir malattie significa maggior consumo di farmaci e quindi piir gua-dagni.

SPERARE E TRISTE 285

6 Ic

Chi si ammala e si rivolge alla medicina credendo che abbia come motivazionequella di guarirlo pud trovarsi invece di fronte alla diagnosi di varie malattie che nem-meno sapeva di avere e alla prescrizione di una serie di farmaci che dovri assumere, ingenere, per il resto della sua vita e senza mai guarire. In tal caso potrebbe iniziare alamentarsi solo perchd le sue motivazioni sono diverse da quelle di coloro a cui si drivolto. Nel caso si opponga a tale trattamento potranno invece iniziare a lamentarsigli esponenti, i rappresentanti, iportavoce del mondo della medicina ufficiale o megliodell'industria farmaceutica (ormai indistinguibili).

Questo d solo un esempio banale ma significativo di quanto sia importante accor-gersi delle proprie motivazioni ma soprattutto di quelle di tutti coloro con cui tu possaavere a che fare perch6 ognuno ha le sue, ha quelle che ha scelto di avere.

La salute elabellezza del tuo corpo sono innanzi tutto una tua responsabilith, se lascarichi ad altri almeno evita di lamentarti e sii grato. La gratitudine d una potente"medicina".

IO SCELCO IO VOGLIO IO SONO

Sesso

e credenze piir l imitanti e causa dimolt i squi l ibr i , d i v is ioni e inter-pretazioni distorte della realti. di

malintesi, incomprensioni, tradimenti einfel ic iD nel le relazioni d i coppia maanche di comportamenti inopportuni ein ta luni casi arrche violent i e cr iminal isono quelle relative all 'espressione dellapropria sessualitd.

Le culture-religioni prive di formedi repressione sessuale sono quelle

che generano gli individui piipacifici. Le culture-religioni nelle

quali la repressione sessuale iinvece applicata con forza a livello

sociale sono quelle che generano gliindividui pii violenti ed aggressivi.

In ogni casO chi, relativamente al sesso, ha nella sua mente associazioni confl ittuali -praticamente quasi tutti - avr) molta diff icolti, indipendentemente da se, come equanto possa praticarlo, ad Amare, a essere ferice e fisicamente sano.

286287

rt

c OsEssoLiEsperienza di interazione pit piacevole grazie alla quale una persona ha lapossibiliti potenziale di esprimere Amore autentico entrando, con la suaAnima, Mente e Corpo, in comunione corrisposta di intenti, con I'Anima,Mente e Corpo di un'altra persona nella Gioia, con Piacere Reciproco'aumento reciproco di Energia Vitale e la possibintn di dare continuiti alla pro-pria vita genenndo nuova vita. Permette inoltre di rinnovare/arricchire la pro-pria Anima e di generare/rinnovare/potenziare I'entangilement della Coppia.

Laspetto delicato del sesso d che permette di provare comunque piacere fisico ed emo-zioni intense anche se vissuto senza Amore, anzi,la repressione sessuale ha ridotto gli

uomini a provare le emozioni piir intense solo se lo praticano senza Amore e trasfor-mato quella che potrebbe essere un'esperienza illuminante, fonte di $rande ener$ia eGioia, nella principale causa di menzogne, di infeliciD, di comportamenti inopportunie di limitanti sensi di colna.

Se vuoi controllare facilmente una massa di persone lavora sulla lorosessualiti: convincile che il sesso D sporco e peccato

e trasformalo in una fonte di tormento anzichf di Amore e di Gioia'potrai cosi fare di loro quello che vuoi.

Ogni individuo ha avuto origine da energia sessuale espressa (con o senza Amore) eper questo d espressione e a sua volta sor$ente di energia sessuale che pud:

I ) ESPRIMERE PIENAIvIENTE NELUAMORE(Coppia llluminata);2) DISPERDERE SENZA AMORE (direzionata ovunque capiti, "randaglismo");3) REPRIMERE (si D infelici e deboli, ci si ammala).

IO SCELGO IO VOGI,IO IO SONO

Nell'espressione della propria energia sessuale ognuno, oltre ad essere "abbandonato" irse stesso, d condizionato negativamente (in particolare la donna) e contro la propri:rnatura da serie ripetute di informazioni negative e conflittuali, da pregiudizi e tabu chchanno portato le menti degli uomini a produrre associazioni inconsapevoli conflittuali,limitanti, frustranti e contro natura. Il risultato d che piit una persona Ama un'altra per-sona, meno la desidera sessualmente. La passione e l'intensitd delle emozioni che provapensando o facendo sesso con una persona sono tanto piir deboli quanto piir Ama quellapersona e tanto piir forti quanto l'altra persona le d, invece, estranea o tutt'altro che ama-bile. E evidente che questo aspetto emozionale del sesso, che dipende unicamente dalleproprie credenze e associazioni mentali, pud essere devastante per chiunque ambisca adAmare felicemente e a "potersi condividere" sinceramente con un'altra persona.

Il sesso viene inconsapevolmente vissuto, soprattutto a seguito di una tradizionerepressiva che dura da millenni, come una pratica da nascondere, sporca, vietata,segreta e per la quale ci si dovrebbe sentire in colpa. Quasi tutti, uomini e donne,sono incapaci di esprimerlo e viverlo liberamente e pienamente all'interno di unarelazione d'Amore e si riducono ad esprimerlo con intensiti solo in relazioni incerte,al loro inizio o in situazioni che la loro mente considera trasgressive, vietate, segreteo conflittuali. Questa D una delle cause primarie dell'infeliciti di tante persone sole edell'infedelti e infeliciti sessuale ed emotiva di tante persone che vivono relazioni dicoppia.

Solo riuscendo a restituire al sesso il suo valore naturale di espressione pura, pro-fondamente spirituale, gioiosa e sacra di se stessi e del proprio corpo si pub riuscirea esprimere e vivere pienamente, con Gioia, passione e intensith la propria sessualithanche all'interno di un rapporto d'Amore, provando emozioni tanto piir intensequanto pii si Ama. Questa rappresenta una delle esperienze costruttive ed evolutivepiir potenti che I'essere umano possa sperimentare.

SESSO 289288

6 cCib che serve fare d introdurre nella propria mente inconsapevole nuove assoclazlonlmentali per rinnovare le proprie credenze inconsapevoli e i propri modell i mentalipermettendosi cosi di provare emozioni piir intense (perch6 finalmente in sintonia conla propria natura) quando si Ama rispetto a quelle che si vivrebbero in contesti segreti,peccaminosi, trasgressivi o privi d'Amore.

Ognuno ha, nella sua testa, associazioni che derivano da quello che gli d statodetto, che ha visto o letto e vissuto in relazione al sesso.

Invece di preoccuparti di quello che fanno, che ti fanno o evitano difarti gli Altri, preoccupati di quello che fa il TUO CERVELTO!

Le seSuenti associazioni sono quelle normalmente presenti nella mente.

Associaziona Mental i confl i t tual i

Associazioni secondarie conflittuali fanno si che ad un aumento dell'intensitd emotiuadell'esoerienza del concetto orimario AMORE. si abbia una riduzione dell'intensitd emotiua

del concetto orimario SSSSO. e uiceuersa.

IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO290

Associazioni Mentali l l luminate

Associazioni primarie e secondarie allineate che possono rendere una persona illuminata,capace di qualsiasi miracolo.

SESSO 291

t

cIiuguaglianzae contro natura

Ogni cosa che esiste nell'Uniuerso d dit'ersa da ogni altra,anche quelle che sembruno pii simili sono diuerse.

Lluniciti di un uomo deriva da dove D, da quando D, da come D,da che cosa ha fatto ma, soprattutto, da che cosa ctede, pensa e desidera.

utti gli esseri umani sono apparentemente, almeno fisicamente, simili: hannodue gambe, due braccia, due occhi, una bocca ecc. ma ognuno d diverso da ognialtro e ha, al di l) delle apparenze del suo corpo, una mente e unAnima che pos-

sono essere profondamente diverse, pii o meno evolute.

lavelociti di un sistema tende a esserr quella del suo elemento pii lentoin misun tanto maggiore quanto pifi in quel sistema

viSe un principio di uguaglianza.

La velocit) evolutiva el'efficienzacomplessiva di un gruppo di persone tende ad esserepari a quella del soggetto del gruppo pii lento, in misura tanto maggiore quanto inquel gruppo vige un principio di uguaglianza.

Qualsiasi principio di uguaglianza applicato all 'essere umano d contrario sia allasua natura sia alla natura della Realtd perch6 tende a frenare la velocitir evolutiva e I'ef-ficienza espressiva di ogni singolo individuo per portarla ad essere vicina a quella delsoggetto piir lento considerato uguale agli altri.

293

c cNel mondo animale, per esempio, la

natura b estremamente meritocratica, chi dpii forte, veloce, intelligente, intuitivo,oltre a soprawivere piir efficientemente, hasempre la meglio su chi gli d inferiore cheviene perb, proprio grazie a questo princi-pio, fortemente stimolato a migliorare sestesso in tutti i sensi. Ogni volta che si cercadi applicare principi di uguaglianzatra gliuomini , s i ot t iene di favorire i peggior i epenalizzare i migliori. Chi 0 pin veloce,forte, intelligente, intuitivo di altri, viene

E - perseguitato o portato a "frenare" se stessoper adeguarsi agli altri piir lenti e deboli di lui che perdono cosi il prezioso stimolo evo-lutivo innato a divenire migliori di quello che sono, evitando cosi oltretutto anche di

sentirsi in colpa.

Una persona pud avere un corpo piir o meno evoluto di un'altra semplicemente perch6 isuoi antenati, tramandandosi di generazione in gienerazione il proprio corredo genetico,sono stati sessualmente piir o meno selettivi. Chi vuole avere un corpo bello, sano e vita-le dovrh, semplicemente, impegnarsi magigiormente con uno stile di vita piit rispettosodella sua natura di chi ha un corpo piir evoluto del suo e che per questo (e per merito deisuoi antenati) pud essere bello, sano e vitale anche con un minimo sforzo. Chi ha uncorpo piir evoluto pud probabilmente permettersi maggiori errori e riuscire a rimanerebello, sano e vitale ma d solo una questione di impegno. Chi ha un corpo meno evoluto,anzich6, sentirsi vittima di ingiustizie universali alle quali solo un bravo e costoso chi-rurgo estetico crede possa porre rimedio, dovrebbe, invece, essere ancora piir stimolatoad Amare e rispettare il suo corpo piir di quanto sappiano fare altri. Ci sono persone chehanno, per esempio, una grande difficolh a dimagrire pur manpiiando poco e altre cheriescono a essere magre nonostante abbiano un'alimentazione disordinata e abbondan-

IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

te. lJaspetto e lasalute del proprio corpo dipendono dal livello di evoluzione che esso hirraggiunto di generazione in generazione ma soprattutto dal livello di evoluzione dell;rpropria mente che si esprime anche nella capacita diAmare e rispettare il proprio corp..

Cid che rende ogni persona diuersa da ogni altra d, in particolare, cid che di essa e inuisibile.Nonostante i tentatiui di conformare le persone a modelli standardizzati di credenze

e a irrealistici principi di uguaglianza, siamo tutti profondamente ditrcrsi, unici.nel bene e nel male e in modo indipendente da come appare il nostro c'mo.

a

UUGUAGLIANZAECONTRONATURA 2g5294

6 @ogni essere umano propende a sottomettere a s6 o ad uccidere qualsiasi

altro essere che crede diverso da sd e tende a sottomettersi all'altroquando lo crede superiore a s6.

Queste tendenze si manifestano soprattutto ne$li uomini incapaci di Amore.La stragrande ma$glioranza degli esseri umani sono incapaci di Amare

e pet questo tendono a volersi sottomettere o uccidere a vicenda.

Gli elementi che ogni uomo utilizza per dedurre la sua diversiti o uguaglianza rispetto

a un altro uomo oltre al suo potere e ai suoi averi sono il suo aspetto e il suo compor-

tamento; tutto deriva dalle proprie credenze ma d soprattutto il comportamento che

viene in genere giudicato buono da chi ha comportamenti simili o cattivo da chi ha

comportamenti diversi. D forse a seguito di questi presupposti che sistemi sociali reli-giosi e politici hanno voluto far credere, come se cid fosse un bene, che $li uominisono tutti uguali, ritenendo forse ed evidentemente erroneamente che in questo modopotessero smettere di sottomettersi o uccidersi a'u'icenda. Ma il far credere agili uominidi essere tutti uguali b una grave ed evidente menzogna che pud indurli a continuarea sottomettersi e uccidersi ancora piu che se venisse ammessa la loro diversih.

Luomo smette di voler sottomettere o uccidere chi ritiene diverso da sd soloquando impara ad Antare e per farlo d indispensabile che sappia essere sincero, solo la

sua sinceritir gli pud permettere di apprezzare la sincerih e quindi la diversitd degli

altri. Qualsiasi menzogna pub invece produrre solo conflitti, anche perchti allontana

I'uomo dalla sua innata capaciti di Amare. Un concetto di uguaglianza tra gli uominipub essere utile quando viene esplicitamente riferito aisoli diritti e doverisociali,anche perch6 l'uomo d capace di produrre Siudizi riguardo cib che d bene o male solo

riferendosi alle proprie credenze che, lo abbiamo visto, possono anche essere sbagliate.

IO SCELCO IO VOCLIO IO SONO

Essere buonie contro natura

na persona viene in genere ritenuta buona quando d considerata amabile, gene-rosa, disponibile, accondiscendente, capace di perdonare chiunque possa'farle ofare del male e di provare compassione per chiunque mostrl una qualsiasi

forma di sofferenza, anche se si tratta di un bugiardo senza scrupoli, cli un violento osubdolo opportunista o di uno spietato criminale. Ma qualsiasi generalizzazione rela-tiva agli esseri umani e inopportuna ed espone al grande rischio di errori. I cattivi con-tinueranno ad avere la meglio sui buoni f ino a quando i buoni continueranno a cre_dere che la bontb, in senso generico, sia una virtu, continuancro per questo a trattarl i

bene e a perdonarli ogni volta che fanno del male senzaaccorgersi che d proprio cosi che si lascia loro conti_nuare a farlo evitando di cambiare. Essere buoni e unavirti solo quando produce cambiamenti evolutivi, in sestessi e negli altri. Una persona che ambisce a esserebuona dovrebbe innanzi tutto saper ricorroscere e dis_criminare chi d buono da chi d cattivo iniziando da sestessa, per sapere poi magari essere sempre piu buonacon i buoni ma, soprattutto, per sapere anche esseredeterminata e risoluta con chi d invece incapace cliesserlo, per offrirgli uno stimolo a cambiare, a miglio_rare se stesso a vantaggio di tutti.

I buoni potrebbero essere consitlerati anche solocoloro che credono, pensano e agiscono per il bene pro_prio attraverso i l bene donato ad altri, partendo clal pre_

297

v

c 6supposto che un bene donato a chi a sua volta sa produrre bene d molto diverso da unbene donato a chi produce male e sofferenza altrui. Poich6 anche i concetti di bene emale sono soggettivi e dipendono dalle proprie credenze, qualunque azione possa pro-durre dolore fisico ad un'altra andrebbe comunque considerata male.

I cattivi possono invece essere considerati coloro che credono, pensano e alisconoper il bene proprio, anche e soprattutto attraverso il male inflitto ad altri, del qualesono spesso incapaci di accorgersi. Ma come si comporta un glenericamente buonoquando ha a che fare con una persona evidentemente cattiva? Perdonandola, aiutan-dola, difendendola o lasciando che continui a liberamente a fare altri danni? AncheI'essere buoni o cattivi dipende dalle proprie credenze. Chi ha un'Attitudine a fare delmale agli altri, pud cambiare solo se riesce a cambiare le sue credenze e questodipende moltissimo da come gli altri reagiscono alsuo comportamento. Se gli altri silimitano a perdonarlo, a ignorarlo, a condannarlo verbalmente o a incarcerarlo per unbreve periodo o a lasciarlo libero ma emarginandolo, lo possono facilmente stimolarea essere sempre piir cattivo.

Molti problemi dell'UmaniD derivano dal fatto che gli uomini tendono a produrregeneralizzazioni ogni volta che sono incapaci di capire e di distinguere il valore di qual-cosa o qualcuno come per esempio chi d buono da chi d cattivo, chi pub essere stato cat-tivo per sbaglio ed essersi gi) autonomamente pentito da chi pud invece essere cronica-mente cattivo e indifferente o addirittura compiaciuto per qualsiasi conseguenza nega-tiva delle sue azioni sugli altri. I buoni tendono allora ad essere buoni con tutti, a tratta-re tutti allo stesso modo perlopiir perdonandoli ed evitando di prendere decisioni chepotrebbero far dubitare loro di essere buoni. I cattivi, invece, sembra che generalizzinomeno e sappiano invece discriminare molto bene chi d debole da chi d forte, chi E buonoda chi 0 cattivo perch6 per ottenere quello che vogliono puntano su chi appare loro esse-re debole ma soprattutto buono, per poter continuare ad essere indisturbatamente cat-tivi, a fare danni ad altri a unico proprio vantaggio, anche e soprattutto grazie ai buoniche, proprio in quanto tali, li lasciano fare. Chi appare buono potrebbe in realti esseremolto piir distruttivo di quanto possa sembrare. Anche un intero Paese, in base alle sueleggi, pud apparire essere piir buono di un altro ma produrre effetti distruttivi. Quando

IO SCELCO IO VOGLIO IO SONO

trasferirsi o emigrare era piir difficile e una persona viveva la quasi totalitir della sua esi-stenza sullo stesso territorio, le leggi locali riflettevano la cultura e i comportamentifocali ma oggi persone con diverse culture e credenze possono trasferirsi facilmente inluoghi con leggi troppo buoniste per avere un effetto costruttivo ed evolutivo. Un esem-pio estremo potrebbe essere quello di un essere umano la cui mente ha prodotto cre-denze che lo possono portare a soddisfare i suoi bisogni sessuali anche violentandodonne indifese o a ottenere denaro solo rubandolo ad altri: se nel suo Paese rischiasse,per questo, pene severissime ma in un altro Paese facilmente raggiungibile se la potreb-be cavare con pene molto piit leggere, potrebbe anche decidere di trasferirsi in quelPaese; con uno stimolo a divenire piir "cattivo" proprio per questo.

Se le crisi che una persona vive possono essere utili ad indurre in lui cambiamentievolutivi, I'assenza di crisi, di punizioni nel caso compia azioni distruttive possono sti-molarlo ad evitare cambiamenti. Il buonismo pud produrre grandi problemi a livellosociale, se per esempio in un Paese i cattivi sono la mag$ioranza e si accorfono che uncerto partito politico b piir buono con loro di un altro, tenderanno a votarlo portandoquel Paese facilmente al caos.

Chi ha nella sua mente la credenza che il lavoro d un suo diritto indipendentementedalla sua capaciD di essere produttivo e capace, una volta ottenutone uno, pud pre-tendere di mantenerlo per sempre, ed essere comunque sempre perdonato indipen-dentemente dalla sua capacith e produttiviD, evitando di migliorare se stesso. Chi hanella sua mente la credenza che il suo partner gli deve essere fedele indipendente-mente dalla propria capaciti di Amare sinceramente, pud pretendere che lo sia sem-pre e comunque ed evitare cosi di migliorare la sua capacih di Amare...

Uessere buoni o cattivi sono solo giudizi umani relativi alle credenze di chi giu-

dica e basandosi pedopiir sul molto poco obiettivo confronto con se stesso. Essertcostruttivi o distruttivi pud invece essere molto diverso dall'essere semplicemente girr'

dicati buoni o cattivi da altri. Chi D costruttivo pub infatti apparire tutt'altro chtbuono e, viceversa, chi b distruttivo pub apparire tutt'altro che cattivo.

ESSERE BUONI E CONTRO NATURA298

Perdonare e ene e maklcb

f I rapporto con i concetti di perdono e di senso di colpa costituisce utlo th 1llr ,r ,p1,{[i

I niu delicati dell 'esistenza umana. LArcangelo Nlichele, capo supremo tlt l l , , r , r loIceleste, e rappresentato iconograf icamente con una bi lancia, s imbolo t l r l t r r r l r . ' r , r .nel la mancl s in istra e una spada, s imbolo di forza ed espresione del l 'autorr t . r . ' ' r l , rquale sta per tagl iare la testa a un demone che t iene sotto i suoi p iedi , nt l l . ' r ' , r , ,destra. Nessun perdono, carcere preventivo, discorso, preghiera o tentativo tlr ; ' ,,r r ,, l , ,ad essere migliore, tenderebbe a tagliargli semplicemente la testa o cornUllrlur ,r 1ventarlo molto per quella eventualiD. Come pud un Arcangelo essere cosi cirltrr ' , ' , .

lento e apparentemente spietato? Forsr, r r ' ,1, , ,caso, i l perdono sarebbe tutt 'altro chc ( 'sl

r r rlt ivo ed evolut ivo. I l fat to che chi d arr i r ' , r t , ,compiere azioni distruttive irreversibil i ir r l,,r ' l ,di altri possa continuare, in assenza dr rr" ,decisa punizione a farlo, pud essere un'appt,, ' ..,mazione molto realistica. Ma forse, a diffcrlrr..,di un demone, un essere umano pub cambi;rr, ,si tende a credere, ottimisticamente e sprs..,,sbagliando, che una persona possa essere nl,rI:

Siormente stimolata a farlo se, quando danrtrf:gia altri, viene perdonata piultosto che punitir.

La natum premia i meritevoli ed 0 spietata con gllimmeritevoli. Liuomo, quando perdona secondoprincipi di uguaglianza, pub produrre pii danniche vantaglgi in se stesso, in chi viene perdonato

301

c 6e in tutta la Realti. Ogni essere umano ha un innato, una coscienza che caratterizzalasua tendenza evolutiva e che gli permette di distinEiuere tra il bene e il male indipenden-temente dalle credenze che la sua mente pud aver prodotto per effetto di condiziona-menti esterni, leggi, religioni o senso comune. Ma sono le proprie credenze/verlti quel-le che guidano maggiormente il proprio comportamento; se credenzelveritir distruttivehanno portato una persona a vivere danneggiando continuamente altri ma ogni voltache I'ha fatto d stata perdonata - magiari perchd considerata dai buoni, a sua volta, unavittima -, pud divenire facilmente incapace di capire consapevolmente che cosa siameglio per lei ed evitare di cambiare se stessa, continuando a fare danr-ri e credendo,senza alcun cenno di peniimento o di desiderio di cambiamento, di essere nel giusto.

Il modo pii elementare con cui opini essere vivente apprende dlapunizione a seguitodi azioni ritenute cattive e iI premio a se$uito di azioni ritenute buone. Si pud sempregiustificare qualunque fallito, infelice, vittimista, bugiardo, traditore, ladro, criminaleo assassino, attribuendo ogni colpa a un'infanzia infelice, alla societb, alle istituzioni,al sistema, alle cattive compagnie e a qualunque cosa pur di deresponsabilizzarlo, restail fatto che sono moltissimi i casi di persone che hanno saputo essere straordinaria-mente utili all 'UmaniD, nonostante abbiano avuto un passato o un'infanzia deva-stante.

I[ vero problema risiede nel modo con cui gli uomini producono cYedenze e gesti-scono le crisi. Troppevolte le credenze sbagliate di pochi hanno prodotto punizioni emale a chi invece era nel bene. Quante persone, per esempio, sono state e vengono anco-ra oggi punite, torturate o uccise per essere state ritenute colpevoli in relazione a pre-sunte verith sociali o religiose, nonostante le loro azioni erano o sono buone e giuste?

Il nostro corpo, quando gli facciamo del male, ci punisce con il dolore fisico, senzaperdonarci mai. Ogni volta che facciamo qualcosa che lo danneggia proviamo dolore.La nostra mente sembra essere spietatamente incapace di perdonare i nostri errori, mad forse soprattutto grazie a questo che abbiamo imparato a soprawivere efficiente-mente salvaguardando il nostro corpo. Se la prima volta che siamo caduti dal seggio-lone, anzichrj provare dolore avessimo solo ricevuto un "amorevole" messaggio di

IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

invito a stare un po'piir attenti, la stragrande maggioranza di noi avrebbe corso i lr ischio di buttarsi daunlerrazzo, per imitazione, anche solo dop<t aver visto un car-tone animato di supereroi. Se la prima volta che abbiamo dato un calcio allo spigolodi un muro fossimo stati perdonati anzichd indotti a provare un dolore acuto,saremmo pieni di lesioni. Questo potrebbe lasciare supporre che perdonare sia contronatura, ma per i l nostro corpo che come obiettivo primario ha la soprawivenza, rico-noscere che cosa d male perchd pud comprometterla d facile. Per i l sistema essereumano che come obiettivo ha l 'evoluzione felice nella comunione di intenti, nell 'A-more, ma con una mente capace di produrre qualsiasi credenzalverita, riconoscere edistinguere che cosa e male pud essere piir diff ici le. Ma perdonare qualcuno che hafatto del vero male pud anche significare divenire suo complice, l iberarlo del suo even-tuale senso di colpa (cid che potrebbe rndurlo a cambiare in meglio) per caricarlo su dis€ e cid pub fermare I 'evoluzione sia di chi d perdonato sia di chi perdona.

Perdonare D un'espressione altissima di Amore che richiede di sapere Amaree distinguere il bene dal male, b un dono prezioso che va dato,

senza generalizzazioni, a chi D in grado di apprezzarlo perchd capacedi pentimento, di cambiamento.

Perdonare D un dono che va dato innanzi tutto a se stessi, al proprio passato,ai propri familiari e parenti, a chiunque abbia condiviso con noi esperienze

e legami affettivi e d'Amore e a chiunque, estraneo o nemico, si i dimoskatocapace di pentirsi e di cambiare.

PERDONAREEBENEEMALE 303302

6Desideri e aspettative

'atteggiamento mentale di una persona felice e realizzata d molto diverso daque[[o di una persona infelice anche riguardo ai desideri che produce. La primaproduce desideri che alimenta con giioia e che se si realizzano la rendono sem-

plicemente piu felice di quanto sia gii, la seconda produce invece aspettative alle qualifa dipendere la sua feliciti. Ogni aspettativa d prodotta dalla mente con la paura chevenga disattesa, che rimanga irrealizzata, ma questa paura, per quanto inconsapevole,d cid che per prima impedir) che possa realizzarsi cid che ci si aspetta a favore di ci<)che invece si teme.

Per produrre desideri capaci di condizionare con grande potenza Ia Realtb arealiz-zarli, d, importante che essi siano privi di paura e carichi di entusiasmo, che siano felici,costruttivi, in sintonia con la Realta e la propria natura. Una persona che ha saputo esse-re felice d piir utile a se stessa, agli altri e alla Realti di una persona infelice, e qualunquesuo desiderio possa renderla ancora pir) felice la rende anche pitr utile e costruttiva perse stessa, gli altri e la Realtd. I desideri di chi d infelice sono invece aspettative colme dipaura che rendono pii probabile larealizzazione di quello che si teme.

Per essere utili a se stessi e agli dtri ed evolvere nella Gioia e nell'Amore,D necessario aver prima saputo essere autonomamente felici.

Desideri di salute, di efficienza e vitalitd, di piacere, ricchezza, abbondanza, prosperita,di armonia e di amore rivolti a se stessi sono in genere, purchd si eviti di danneggiarealtri o di coinvolgere chi desidera altro, costruttivi. Ma I'aspetto in assoluto piu impor-tante dei tr,roi desideri b che siano realmente tuoi. La stragrande maggioranza dellepersone e incapace di produrre desideri propri. Si guarda intorno, all 'esterno di se,ascolta quello che gli altri [e dicono che dovrebbe desiderare, li osserva per vedere

305

oquello che loro desiderano e alla fine deduce da tutto cid quali desideri deve avereanche lei producendo credenze sulle basi di tali deduzioni. Questo b un approccio infe-l ice verso i desideri perch6, cosi facendo, d molto probabile ritrovarsi ad inseguire desi-deri contrari alla propria natura.

Ognuno d diverso da ogni altro, a parte i bisogni primari che e necessario soddi-sfare per la soprawivenza del corpo (mangiare, dormire, respirare ecc.) e che possonoessere simili per tutti coloro che hanno un corpo simile e vivono in un ambiente similr(chi vive al freddo desidera i l caldo, chi vive nel deserto desidera I 'acqua ecc.); oEinunod, caratterizzato da attitudini individuali che lo rendono unico e irripetibile ed anche isuoi desideri dovrebbero essere relativi alla propria natura unica e irripetibile (chi amagli animali pud desiderare di lavorare con essi, chi ama le piante di occuparsene, e cosivia per chi ama la campagna, chi ama viaggiare, curare, costruire, leggere, scrivere,difendere, cantare, ballare, esplorare, agigiustare, educare, scoprire, inventare ecc.).

Chi guarda all 'esterno di s6 per scegliere che cosa desiderare, potrebbe anche poilavorare e impegnarsi duramente tutta lavita per realizzarlo e ritrovarsi poi piir infe-l ice di prima. E normale che cid accada quando i desideri che ha prodotto sono quell idi altri. Per scegliere quali desideri avere, ognuno deve guardare dentro di s6 e capire,innanzi tutto, chi b, immaginando le cose che vorrebbe vivere e ascoltando le sue emo-zioni. Poichd queste dipendono dalle proprie credenze,le proprie emozioni rivelano leproprie credenze. Se ci si accorge di provare emozioni positive imnrapiinando cose"inopportune", che possono danneggiare altri o [a Realh o che comunque sono evi-dentemente poco costruttive ed evolutive perchd estranee al principio della cornu-nione di intenti che caratterizza I'essere umano e la trama della ReatD, allora si ha unapreziosa occasione per accorgersi delle credenze sbagliate, "poco evolutive" o l imitantiche pr-rssono essere nella propria mente.

Prima di produrre desideri Uo Voglio...) rivolti all 'esterno di sd, meglio allora ini-ziarea produrre nuove credenze dentro di s6 e aspettare solo dopo che si d divenutiquello che si vuole essere per produrre desideri all ineati ad esse.

Per accorgiersi di quali siano le proprie attitudini individuali originali si pud sfrutta-re il proprio passato e ricercare in esso tra le esperienze pii felici che si pub aver vissuto

306 IO SCELGO IO VOCLIO IO SONO

cf in da piccoli ' Puoi scrivere un elenco delle esperienze pii felici della tua vita, per quellrche riesci a ricordare, e accorgerti grazie ad.esse di quare possa essere la tua natura.Se per esempio ambisci a vorer vivere una rerazione ii u.ro amore, ir,e ,ia fonte cricioia, Armonia, Ispirazione, passione e che sia longeva, ma ti accorgi di e.ssere infederee di avere sempre avuto diff icort) ad essere sincero, di avere sempre applicato i lModello Mentale Neonato ecc. prima di desiderare di poter vivere una relazione di veroAmore, d molto pil efficace e co.struttivo iniziareinvece con il scegliere di essere sp''r-taneamente e felicemente federe. sincero, amore'ore. generoso e di avere un Modeilomentale alfettivo adatto al presente.

Le tue emozioni deri 'ano cralle tue crede^ze,se in passato r,essere infedele ti hadato emozioni a cui ora hai diff icolD a pensare di crover rinunciare anche nel casovivessi una relazione di vero Amore, d suificiente che cambi re tue creden ze per poterriuscire a essere morto piu ferice neila federtvsincerit i che neil, infedelh. Ma deviessere tu a scepil iere.La cosa irrrportante i che i tuoi desideri siano in sintonia con queilo che tu tiaccorgi o scegli di essere.

DESIDERI E ASPETTATI\,E 307

@

Cambiare

Pub bastare un solo pensiero, pub essere insufficiente una vita intera.

'd chi ci crede e chi no, ma sembra che fino al Rinascintento ci fossero alchimi-sti capaci di trasmutare nrateria g,rczza in materia piir evoluta, il piombo in oro.In ogni stella supernova awengono trasmutazioni della materia grazie alle quali

vengono prodotti atomi pesanti partendo da atomi piir leggeri. Ma il significato sim-bolico della trasmutazione alchemica d quello di produrre cambiamenti evolutivi,come trasformare una qualsiasi cosa in un'altra pii cornplessa, ordinata, bella, orga-nizzata ed efficiente, pii.r evoluta appunto. Solo una persona che ha almeno saputo rea-lizzare la trasmutazione di se stessa, evolvendo se stessa, pud essere potenzialmentecapace di produrre trasmutazioni evolutive anche sugli altri e la Realta. E questa la suaGrande Opera. quella che esprime il senso della sua esistenza e a cui, cr-rnsapevolmenteo inconsapevolmente, d chiamata.

Riuscire arealizzare la propria Grande Opera evolutiva d i l piir grande successo, i lpii importante della propria esistenza. Anche essere solo riusciti a soprawivere d gidun grande successo, ma la propria soprawivenza t a rischio soprattutto quando si dpiccoli e la si deve, per questo, soprattuttri ad altri, a chi, con o senza Amore, ci ha con-cepito e a chi, nel bene o nel male, si d preso cura di noi per tutti gli anni .successivi lanascita fino al raggiungimento dell 'autosufficienza fisica. La soprawivenza dagli annisuccessivi b ancora, in gran parte, una conseguenza di cid che abbiamo irrrparato dapiccofi dagli altri. La propria Grande Opera, invece, deve e pud essere realizzata unica-mente da se stessi, nessuno pud farlo per altri o costringiere altri a farlo se d altroque[[o che vogliono.

Quando una persona, indipendentemente da come viene giudicata dagl i a l t r i , driuscita in qualche modo ad evolvere, a migliorare se stessa, pud sentirsi quasi in

309

cdovere di .,aiutare" anche $li altri a farlo condividendo le sue conquiste con loro'

Quella di condividersi b una tendenza naturale del[ 'essere umano, ma riuscire a con-

vincere altri ad evolvere, a migliorare se stessi, pud essere un'impresa estremamente

ardua perch{ ognuno d i l primo e unico responsabile della propria evoluzione, della

propria Grande Opera e di tutti i cambiamenti che puil produrre in se stesso con o

ienza I'aiuto di altri. Pub sembrare egoistico ma ritengo che I'approccio piit costrut-

tivo, piuttosto che cercare di carnbiare qualcuno o di aiutarlo - rischiando cosi di ali-

mentare la sua passivit ir -, sia semplicemente quello di mostrarsi e rivelarsi a$li altri

per quello che si d stati capaci di essere, lasciando che siano i fatti, anzichd le sole

puroi., a dimostrare che si d migliori e in grado di essere e di fare cose che possono

essere desiderabil i anche da altri. I l piir grande aiuto che si puo dare a qualcuno per

cambiare e migliorare se stesso consiste semplicemente nel mostrare se stessi capaci

di cose, azioni, comportamenti costruttivi che anche gli altri possano ambire a saper

fare partentlo perd dal presupposto che devono fare da soli. Ogni volta che si cerca di

imporre o convincere altri ad essere migliori o che la propria visione della Realtir d

migliore, si corrono pericolosi rischi:

. quello {i essere fraintesi: chi, ntetaforicamente, fosse in grado di vedere solo cio

che del mondo d in bianco e nero, pr-rb rif iutare a priori di accettare che nel mondo

vi possano essere anche colori bell issimi, almeno fino a quando sara in €rado di

vetlerl i anche lui con i suoi occhi, ma allora sarir inuti le che altri glielo spieghino,

lo sapri gii;. quello tl i r itenere, a priori, che i l proprio l ivello di evoluzione sia migliore di quello

di altri quando invece potrebbe esserlo solo relativamente a cio che si d stati in pas-

sato. I l proprio l ivelloevolutivo potrebbe comurlque essere inferiore, e anche di

molto, a quello di chi si giudica inferiore. Persone che sono state evolutivamente,,ferme" per molti anni possono facilmente entusiasmarsi anche solo per un pic-

colo passo e ritenere che sia una Slrandiosa conquista a cui tutti, anche quell i che

quel piccolo passo I 'hanno $i2r fatto, magiari secoli prima, debbano aderire;

. ouello di stimolare nell'altro, anzich6,la sana ammi razione che potrebbe portarlo a

3r0 IO SCEI,GO IO VOGLIO IO SONI)

cdesiderare di cambiare se stesso ed evolvere per "emulazione", solo rabbia, irrvit l i lro peggio. ln tal caso potrebbero essere proprio 9li altri, quell i che vorresti aiutirrt 'ad evolvere, a cercare di opporsi a tutti i tuoi cambiamenti evolutivi.

In buona sostanza, i l proprio Iivello di evoluzione d un punto di un processo dinanricoche ha una propria velocitir ed 0 estremamente diff ici le che una persona possa accorgersi di quale possa essere nel contesto di una Realt2r che evolve e rispetto ad altri chtevolvono anch'essi a velocih proprie soprattutto perchd si puir confrontare solo corrquello che d stato nel proprio passato: cid che potrebbe essere in futuro d sconosciuto.Si possono fare solo supposizioni nel presente ma qualsiasi giudizio e, per questo,puramente ipotetico; anzich€ preoccuparsi di fare evolvere, di cambiare Sli altri, l ircosa importante b riuscire innanzi tutto ad evolvere se stessi. Se tu migliori te stesso.tutte le persone che ti sono vicine, tutta I 'Umanit), I ' intero Universo migliora, anchrse stai in silenzio. I l tuo "aiuto" aSli altri deriva semplicemente dal fatto che se sei realmente migliore degli altri, qualsiasi cosa tu possa pensare o fare d comunque uti le ate, agli altri e alla Realtd, ma evita di perdere tempo. di insi.stere, di cercare di convin-cere qualcuno a cambiare o ad essere diverso da quello che forse vuole continuare adessere. Chi d pronto perch6 vuole cambiare ti osserverd e imparera da te anche senz:rche tu faccia nulla di evidente, anche se d lontano da te.

Accorgersi di cib che si deve pensare e fare per divenire ed essere migliori pud essercmolto diff ici le sia perchd la parola migliore esprime un concetto relativo sia perchfquello che si d. quello che si pen.sa nel presente deriva da quello che si d pensato e fattonel passato e se si fosse riusciti ad essere migliori di quello che si d oggi lo si sarebhrgii fatto prima. Per divenire migliori si dovrebbe innanzi tutto essere in pirado di produrre autonomamente quello che serve a se stes.si per vivere e per essere l iberi di potrrfare scelte autonome. Se vuoi evolvere facilmente devi es.sere l ibero mentalmente m.ranche materialmente, devi innanzi tutto essere autosufficiente e in frado diprodurrt 'possibilmente piit di quanto ccntsumi (in senso universale), altrimenti e giusto e onc-sto continuare a rispettare i l volere di chi t i d) da vivere o da cui dipendi. Una per.sorrlr

CAMBIARE 3l l

ccliviene migliore quando evolve se stessa ed d in grado di produrre evoluzione anche

all ' infuori di s€, per esempio quando riesce a fare cose costruttive di cui altri sono inca-

paci, o fare cose di cui altri sono capaci ma in minttr tempo e con tln minore dispendio

di energia, di risorse e meno scarti.

Le persone si scelgono.

Chi cerca di imporre carnbiamenti in altri, ottiene solo di pe$$iorare se stesso.

Tutte le volte che ti troverai, per qualsiasi motivo (escludendo i comportarrrenti vio-

lenti contro persone, arrimali o cose, contro natura o deviati) a discutere o, peggio' a

lit igare con qualcuno, considera che se avessi vissuto le stesse esirerienze e pensato nel

suo stesso 1rodo. ogpii avresti Ie sue stesse credenze, la penseresti anche ttr come lui e

ti saresti molto probabilmente comportato nelkr stesso modo. Le probabil it i che qual-

cosa di cui puoi essere convinto sia la verita sono estremamente ridotte. Llome sai, la

veritd assoluta e un concetto astratto, inventato dall 'uomo. L'uomo, c<-rn la sua razio-

nalit i , pud produrre solo approssimazioni relative. Pud awicinarsi a percepire qual-

cosa dell 'essenza della Realtir solo con un approccio spirituale e intuit ivo ad essa, ma

anche in quel caso finisce poi spesso con I 'applicare la sua razionatitd. Unr persorra spi-

rituale e intuit iva dovrebbe sapere evitare fin dall ' inizio le persone con cui potrebbe

tit igare e se fosse costretta a interagirvi, anzichd perdere tempo con chiacchiere inu-

ti l i , potrebbe direttarnente agire facendo qr-rello che rit iene Eiiusto tare. anche evitando

cli dare spiegazioni perch6 potrebbero essere assolutamente vane, incomprensibil i o

per I 'altro controproducenti.Immaflina i l seguente scenario.Vivi insieme ad altri in una palude piena di fango, tutti galleggiano nel fanpio vicini

I 'uno all 'altro. E una Realtb nella quale tu ti senti profondamente a disagio nonostante

gli altri sembrino essercisi abituati. Anche quando qualcuno si lamenta, t i accorgi che

si l imita a sperare che la Realtir cambi, da sola, forse solo perchd si sente impotente di

frorrte ad essa. Ma quanto piu impotente si sente di ironte alla Realth, nella sua tota-

312 IO SCEI,GO IO VOGLIO IO SONO

@

Euita di perdere tempo ed enenJia con chi, lamentarulosi, uuole solo rimanere quello che i eui-tando qualsiasi cambiumento. IIt Sali, senza temere cantbiamenti o solitudine perche se hui ilcoraqgio di furlo scoprirai che in alto c'd una festa per te! Troperai altra uente, altri amici, ullnt.\more, altre opportuttitti generute da cok,tro che i combiamenti li hanno qiti ttffrontuti, du sii.

CAMBTARE 3l: t

6 cl iD, tanto piir onnipotente si sente di fronte a chi, intorno a lui, gli appare pitr debole

di lui e arriva mapiari anche a derubare, a infierire, anche ad uccidere coloro verso cui

si sente forte solo perch6 frustrato dal suo senso di impotenza'

Inizi a desiderare di uscire da quella palude di fanpio, inizi a volerlo con tutto te

stesso e a muoverti in essa cercando nuovi spazi, fino a quando ti trovi a urtare contro

quella che ti sembra una piattaforma solida. Felicemente sorpreso, t i chiedi come e

possibi le che nessuno, f ra tut t i quel l i accalcat i intorno a essa. se ne sia accorto e s ia

uscito. senza esitare, ti aggrappi al bordo e ti elevi, uscendo dal fango per sdraiarti e

trascinarti verso I'interno, quel poco che basta per poterti alzaYe e osservare la palude

stando stabilmente su di essa. Ti guardi intorno: sono solo pochi metri quadrati ma rlel

centro c'C una lunga scala che va verso I 'alto, molto in alto. Sembra una via d'uscita' Ti

awicini al bordo e guardi la palude con tutta la massa di gente accalcata che "galleg-

gia" in essa. sembra che nessuno ti abbia visto uscire, che nessuno si sia accorto della

piuttufor-u e di te, in piedi sopra di essa, fuori dal fango. Inizi a cercare tra le persorre

visi conosciuti, parenti, amici, le persone che ti erano sempre state vicine stando nella

palude. Ne scorSli alcuni proprio vicino al bordo, t i inginocchi e inizi a chiamarli, sot-

to"u.. p., evitare che anche altri t i sentano e possano magari travolgerli prima che

riescano ad uscire. Inizi a chiamare quell i a cui vuoi pii bene ma sembra che nessuno

di loro ti senta, alzi la voce e l i chiami per nolne, ancora l lessuna reazione, provi allora

con quell i che sai che hanno dei problemi fisici ed emotivi, ma anche da Ioro nessuna

reazione. Ti rialzi e l i chiami uno a uno urlando "Vieni fuori da hl Ho trovato I 'uscita,

c'd anche una scala che porta in alto!". Niente, nessuna risposta, nessuna reazione',.perchd nessuno mi vede e mi sente? Che sia diventato invisibile!'" Eppure tu ti vedi e

ti senti. Insisti e ci riprovi ma nulla.

Decidi allora di passare all 'azione, t i sdrai sul bordo e allunghi i l braccio per rag-

fl iungiere [a persona a te piir cara, riesci a toccarle i l braccio, a prenderle un polso, la

iir i uerso di te. Finalmente, appena inizia a muoversi, si accor$e di te' "Che cosa stai

facendo!, Lasciami subito i l polso!", "Ti sto aiutando, dai vieni fuori, ho tr<,rvato I 'r-r-

scita!", .,smetti la di dire idiozie, b impossibile che esista un'uscita! Torna subito qui!".

Rimani sbigottito, sconvoltg, confuso, coln'd possibile?' Quella persona si i sempre

3r4 IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

lamentata di quanto fosse triste vivere nel fango e ora che hai trovato I'uscita, inve ct, tlisaltare subito fuori come hai fatto tu, t i chiede di ritornare nel fangioi' E assurdol lr:rialtri tentativi ma senza alcun risultato, inizi a discutere, a l it igare con quella ltersonira cui vuoi tanto bene e ti accorgi, poco per volta, di quanto sei diverso da lei, i l .stroessere irremovibile ti fa trovare i l coraggio di desistere. Ci riprovi con gli altri tuoi clrie anche con alcuni estranei ma Ia reazione b sempre la stessa. Sei disperato e ti trovi ;rdover fare una scelta. Tornare nel fango e continuare a stare nell 'urnido sporco lra c()r)le persone a cui vuoi bene, o lasciarle dove sono e stare, da solo, fuori dal l 'anfo rrr;ralmeno all 'asciutto? Hai talmente desiderato e voluto uscire da qLrel fanfo che sokr l ' idea di tornarci t i nausea. Ora che sai dell 'uscita e che sai che nessuno ti crede ci vivrt 'sti molto peggio di prima!

Rimani alcuni giorni su quella piattaforma a pen.sare, a rif lettere, ad os.servarr lrpersone nel fangii i a cui vu<-ri bene prinra di decidere di iniziare a salire la scala. C'e trrraspetto.strano di cui t i accorgi: quell 'uscita pud essere vista solo da chi ha desideratofortemente, dentro di s6, t l i trovarla. Nesslrr-ro puo farla vedere ad altri se questi, ncllr:loro menti, hanno .solo la palude di fango, senza alcuna via d'uscita, in cui vivono.

Inizi a salire Ia scala con un grande senso di solitudine ma la consapevolezza di l irrcla cosa giusta e la sensazione che mc-rlto diff ici lmente potrai tornare indietro. Merrtrrsali, guardi in alto e di tanto in tanto ver.so i l basso quando ti accorgi che dalla paludr,cirmai lontana, molti, che ti hanno visto a distanza, hanno iniziato ad andare verso ltrpiattaforrna. Alcuni sono piia usciti e hanno iniziato a salire la scala anche loro. I 'crtl ii l senso del tenrpo e dello spazic.r, minuti, ore, giorni o anni, metri o chilometri, chissir.Appena riesci ad accettare qualunque cosa po.ssa accaderti, anche di morire, giungi ;runa nuvola, la at t raversi salendo e quando sbuchi dal l 'a l t ra parte scopr i un nuo\ 'ontondo, lt ieno di luce e di persone felici, pronte a festegigiare i l tuo arrivo. I l tuo.sensodi solitudine svanisce all'istante e ti accorgi che la tua feliciti D autentica quando puoicondividerla, ma con qualcuno che vuole altrettanto.

CAMBIA]IE 3r5

c

Premessa

All'origine di ogni crisi o infelicith, pensata ey'o vissuta,vi sono credenze false o limitanti;

b li che si deve intervenire per la propria feliciti, pensata e vissuta.

J I termine exotropio significatrasformozione riuolta all'estemo ad indicare un pro-

I cesso evolutivo: I'ho gia utilizzato in contrapposizione al termine entropia cheI significa invece trasformazione riuolttt all'intemo per esprimere una tendenza alcaos. Ho voluto chiamare questo Metodo Exotropic Mind (Mente Exotropica) peresprimere [a relazione creatrice fra I'uomo e [a Realtd partendo dal presupposto cheogini cambiamento nella propria mente (trasformazione interna) si rivolge anche all 'e-sterno traducendosi in cambiamenti nella Realtd manifesta e vissuta (trasformazioneesterna). Questa relazione d alla base dell'evoluzione dell'uomo. Grazie a questometodo d possibile allineare la propria mente a cid che ognuno e la Realtd d nella suaessenza: un processo dinamico evolutivo caratterizzato da cambiamenti, fare divenirela propria mente la protaSonista attiva e consapevole di quel processo dinamico inmodo finalmente evolutivo, felice e in comunione di intenti con la Realtir.

Una Mente felice produce una Realti Felice.

317

6 cLa Realtd e le esperienze che oginuno vive sono fortemente condizionate, invisibil-

mente e a distanza, da cib che ognuno - perlopii inconsapevolmente - crede di se

stesso, degli altri, della sua vita, della vita degli altri, di tutta la Realth'

Dalle tue credenze inconsapevoli dipendono il tuo stato emotivo, le tue emozioni'

motivazioni, pensieri, giiudizi, azioni ma anche $ran parte delle esperienze che vivi'

cambiando letue credenze inconsapevoli con altre piir felici e attualizzale al presente

(trasformazione interna) puoi riuscire a produrre con facilitb anche pensieri, emozioni e

desicleri felici, a grancle beneficio del tuo stato emotivo, della tua vitaliti ma soprattutto

a vantaggio del tipri di esperienze che vivrai nel tuo futuro percl-rd condizionerai anche la

Realtir a proclurre per te proprio le esperienze di vita che sono allineate ad esse'

ognuno vive una propria realti individuale all'interno di un universo condiviso

che evolve grazie a un principio: la comunione di intenti (o Amore).

Ogni cosa che esiste ha un campo individuale di informazioni pure che si estende

ali l ini inito, che pervade l ' intero Universo e interagiisce invisibilmente con il campo di

ogni altra cosa che esiste in esso. Le informazioni che caratterizzanoil tuo campo

derivano perlopiir dalle credenze presenti nella tua mente inconsapevc'le, i pensieri cl-re

produci sono solo una loro espressione dinamica. ogni campo di informazioni e costi-

iuito tla Attitutlini individuali e Tenclenze conclivise; sono queste ultirne' in particolare,

che interagrscono con le Tenclenze presenti nei campi di ogni altra cosa che esiste'

Linterazione delle tue Attitudini individuali e Tendenze condivise con quelle di tutta la

Realt) in tutto I 'Universo, di tutte le menti di tutti gli esseri umani, di tutti i circuiti

elettronici, di tutte le cose animate e inanimate si attualizza nelle sequenze di eventi

che si manifestano in ognuna delle Tue esperienze di vita'

chi ha una mente dinamica - exotropica - d all ineato al presente della Realtir e la

condiziona potentemente a lar si, per esempio, che tutto vada "l iscio", che oEini cosa

funzioni e si sviluppi positivamente, producendo lui stesso, intuit ivamente e attra-

verso atti t l i volontir, coinciclenze favorevoli ' Quando sei disall ineato entri invece in

turbolenza con la Realth e produci caos, tutto va storto, nulla funziona come vorresti,ogr-ri cosa diviene estremamente complicata e puoi affrontarla e gestirla solo razional-rnente perch6 perdi la tua capacit) intuit iva e di produrre coincidenze favorevoli.

Tutte le tue esperienze, quelle che hai vissuto fino ad oggi e che vivrai nel tr.rotuturo, sono il risultato, attualizzato in ogni presente, con I'inconsapevole co-parteci-pazione di tutti e di ogni cosa esistente nell 'Universo, della tua essenza e delle tue cre-denze e ti hanno dato la possibil ih di cambiare la tua essenza e le tue credenze.

Nella trama della Realti un'esperienza vale I'altra, ed i come se "aspettasse" disapere anche da Te, dalle informazioni che la tua mente ha in sd e produce quandopensi, quali eventi produrre, quali esperienze farti vivere in ogni tuo presente, con laco-partecipazione, in comunione di intenti, di tutta la Realti. Amore. D grazie a que-sto principio che la Realti evolve.

E un processo, come fosse una danza incessante, nel quale cause ed effetti si gene-rano, si invertono e si dissolvono nelle tendenze rivolte aI futuro, le vere protagionisteirrvisibil i capaci di produrre oSni evento presente, che si manifesta, poi si annulla e simanifesta di nuovo con lievi cambiamenti in un ciclo evolutivo continuo e infinito dicreazione e annullamento, di morte e rinascita. Ognuno, perlopiir senza accorgers€ne.trasferisce continuamente informazioni dal suo passato nel suo presente, rendendolecosi reali e proiettandole nel futuro, nella trama della Realh cheutilizza le loro inte-razioni per generare ogni nuovo evento presente della ltealtd manifesta. Le tue cre-denze, le tue emozioni e i tuoi pensieri e motivazioni sono la materia prima, i "mat-

toni" con i quali la Realtd pud costruire le "solite cose", fall imenti, caos, crisi e distru-zioni - come se si stesse dentro a r.rna squall ida prigione dalla quale, perche si 0 inca-paci di uscire, per annullare ogni desiderio di uscire si vuole che vi sia.squallore anchefuori. Ma la Realtd pud produrre anche cose eccezionali, miracoli, successi, ordint,Cioia ed evoluzione - come se si stesse ad osservare e guidare un regno felice dall 'altodi un maestoso castello. La Realtir pub produrre esperienze ordinarie apparentemrnlt 'casuali o violenze devastanti e inaudite ma anche miracoli che trabordano di (i ioi;r

incommensurabile.

EXOTROPIC MIND: IL METODO 319318 IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

6 oMa tutto d come un gioco di carte nel quale una carta vale I 'altra ma d chi la riceve

- perch6 I'ha incgnsapevolmente creata con la co-partecipazione del tutto e scelta lui

stesso - che gli attribuisce i l significato che crede, che ha per lui, per i l suo gioco.

Una mente ricca tli credenze felici diviene sorgente di emozioni e pensieri felici ma

soprattutto permette finalmente anche alla Realtir di produrre. per lei e $raziealei,

esperienze felici. Si pud allora entrare nel processo in un modo fantastico' utr circolo

virtuoso alimentato dalla propria Cioia ed Entusiasmo e corroborato da esperienze

felici: [a propria autorealizzazione, la propria felice e consapevole evoluzione' Una

volta riconquistata la tua innata capacit) di pensare e intera$,ire costrutttvamente.

consapevolmente e in modo all ineato con te stesso e la RealD, puoi allora prtldurre

desideri/volontd consapevoli con una grande probabil it i t di vederli realizzati, e di

viverli.

Ho potuto sviluppare e mettere a punto questo metodo solo dopo avere iniziato a scri-

vere questo libro. Appena ho iniziato a farlo sono stato letteralmente travolto da fiumi

di intuizioni entusiasmanti, alte quali sono anche se$uite esperienze "sincroniche"

clirette, alcune molto impegnative ma il luminanti. Tra queste, alcune relatirre al con-

cetto di veritd; altre al modo con cui il nostro cervello memorizza, recupera, elabora e

attribuisce valore alle cose; altre ancora alla metafora dei pensieri come trenini che

viaggiano su propri binari precostruiti dalle proprie cre'Jenze; poi vi sono state quelle

che mi hanno permesso, combinando la teoria dei campi relativistici di Einstein al

fenomeno dell 'entanglement, di derivare che ogni cosa ha un campo che si estende a

tutto I'Universo e che interagisce con tutto cid che esiste in esso, trovando cosi anche

una "giustific azione razionale" (utile per chi ne avesse bisogno) alla relazione creatrice

che la mente di ognuno di noi ha con la Realta.

Altre esperienze hanno riguardato i l concetto che I 'unica operazione aritmetica

che sia i l nostro cervello sia la trama delta Realtd fanno d I 'addizione; altre mi hanno

fatto capire come pub essere facile, conoscendo il modo in cui i l cervello produce cre-

denzelverih, riuscire a cambiarle o aggiornarle; altre ancora hanno fatto luce sul pre-

IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

sente generato, anzich€ dal passato come comunemente creduto. dal futuro t dlrl l ,tendenze rivolte ad esso, tendenze che ognuno, attraverso le sue creclenze, ernozror)r,pensieri, desideri e paure, contribuisce a produrre; talune mi hanno confernt.rto i lfatto che molte persone sono infelici e incapaci di sincerit ir perch6 €enerAno lor.stesse, senza accorgersene, le esperienze che vivono ma cercano sempre di attrihrrirt,ad altri o al caso ogni responsabil it i : infine, altre esperienze grazie alle quali ho avLrlola conferma di come sia un'i l lusione cercare di identif icare le cause di ogni evento ,esperienza perchd ognuna di esse d i l r isultato della co-partecipazione di infinite trndenze future e nessuna causa passata.

Tutto quello che ho vissuto, tutti i fatti, tutte le coincidenze che mi hanno portato ;rvivere certe esperienze piuttosto che altre sono state per me ampiamente sufficientiperche potessi accorpiermi di quanto le mie credenze, imiei pensieri. imiei desidrri,paure, entusiasmi e motivazioni siano capaci di condizionare Ia mia realti e produrrceffetti tanto importanti quanto razionalmente diff ici l i da spiegare. Questo l ibro canche il r isultato del mio desiderio di riuscire a spiegare in modo semplice, chiaro ctlefficace, a me stesso, a te che stai leggendo e a chiunque altro lo Ieggera, cio che, corrsiderando la razionalita che domina I 'uomo contemporaneo, avrebbe potuto esscrufor.se accettabile solo da chi fosse stato capace di sinceri atti di fede o avesse coltivatola sua innata percezione spirituale della Realtir. Personalmente ho spesso incontrirtograndi diff icolta nel cercare di condividere con altri la mia visione della realth. forst'perchd d molto "responsabil izzante" e. soprattutto i vitt imisti, preferiscono continutrrt,a togliersi ogni responsabil itd, anche se I 'assumersele darebbe loro un enorme potrrrsulla propria vita. E anche per questo ho desiderato di riuscire a mettere a punto rrrrmetodo pratico che fosse facilmente e autonomamente applicabile da chiunquc su s(,stesso. Quando ho iniziato a definirlo ho considerato anche i seguenti aspetti:

t molte persone sono convinte che per poter risolvere un qualsiasi loro problerrrir,,realizzare qualsiasi desrderio debbano avere sempre e comLlnque bisogno dell 'airrl ' ,di qualcuno. Si precludono la possibil ih di riuscirci da sole solo rrerchd esclurL,rr,,

EXOTROPIC MIND: IL METODO : i2 l

c c

322

a priori tale possibil i t). Questo metodo, invece, si fonda sulla propria totale auto-

nomia e, anzi, richiede a priori che si evit i qualsiasi interferenza esterna. Ognuno

deve personalizzarselo da solo e applicarlo a se stesso senza dipendere da nessun

altro ed evitando di coinvolgere chiunque altro;molti hanno una grande diff icolti a credere in qualunque cosa che esca dall 'ordi-

nario e vogliono delle prove prima di poterla anche solo prendere in considera-

zione.Per questo motivo ho diviso I'applicazione del metodo in fasi a impegno cre-

scente - la prima della quale richiede un impe$no veramente minimo - per per-

mettere a chiunque di poter vedere dei risultati tangibil i f in dall ' inizio e produrre

cosi la motivazione acontinuare, fino a divenire capace di prendere pieno controllo

della propria esperienza di vita;molte persone sono convinte di doversi accettare per quello che sono, che sia

impossibile che possano cambiare se stesse e che quindi I 'unica cosa che possono

fare d di cercare o sperare di vivere i l meglio possibile rimanendo perb quello che

song. Questo metodo parte invece proprio dal presupposto che si deve, innanzi

tutto, scegliere quello che si vuole essere e che si pud e si deve cambiare se stessi

se si ambisce a vivere diversamente, indipendentemente da qualsiasi proprio pas-

sato e da cib che si rit iene di essere;in molti hanno scritto l ibri e definito delle tecniche di self help (auto-aiuto) o sui

benefici del "pensare positivo" partendo forse dal presupposto che chiunque, con

un minimo di volontd, sia in grado di produrre pensieri felici. Io mi sono accorto,

tuttavia, di quanto questo sia per la stragrande magsioranza delle persone estre-

mamente diff ici le, soprattutto per coloro che sono arrivati avivere in uno stato di

crisi cronica - senza apparente via di uscita - proprio a se5luito del loro modo dipensare tristemente, coloro che potrebbero trarne i magi$iori benefici se solo

riuscissero a pensare felicemente. La prima parte del metodo riguarda proprio che

cosa si deve innanzi tutto fare per poter predisporre la propria mente a produrre

pensieri felici ed d rivolta soprattutto a chi ha maggiori difficoltd a farlo.

IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

Questo Metodo si fonda sull' impiego di tre formidabili parole chiave tanto senrpliciquanto potenti: "Io scelgo, Io voglio, Io sono" che andranno utilizzate per del'inircdelle dichiarazioni personalizzate in grado di:

o far produrre al proprio cervello nuove connessioni neuronali felici, nuovi "binari"sui quali poter far successivamente scorrere "trenini" di nuovi pensieri felici;

o introdurre nella propria mente nuove associazioni e nuove uedenze, quindinuove emozioni, nuove motivazioni, nuovi desideri e ambizioni, neutralizzandovecchie credenze limitanti o paure inopportune;

r riorientare i propri modelli mentali e riuscire a percepire la Realti in modo piiresteso, attuale e felice;

o tradurre consapevolmente i propri cambiamenti interni in cambiamenti nellaRealD esterna, condizionandola a produrre le esperienze di vita felici che si dsaputo pensare, immagiinare, desiderare e associare a se stessi.

Per riuscire a condizionare la Realh a produrre le esperienze di vita felici che si desi-derano, che si vogliono vivere - anche quelle che potrebbero essere considerate le piirimprobabili, difficili o, meglio ancora, impossibili- util izzando unicamente la propri;rvolonD e il proprio pensiero, bisogna innanzi tutto predisporre la propria menteinconsapevole a poterle vivere grazie a nuove credenze.

La Realtir risponde a quello che una persona - indipendentementeda come appare - pensa ed D nella sua essenza, nelle credenze

che ha nella sua mente inconsapevole.

b quindi sulle proprie credenzeinconsapevoli che si deve innanzi tutto intervenrre perallinearle a cib che si vuole essere e con cid che si vuole vivere, per essere Felici rrlentrare in comunione di intenti con la RealD. I concetti "umani" con i quali si nuo ce r

EXOTROPIC MIND: IL METODO :|2:l

c CIcare di esprimere I'essenza evolutiva della Realta sono la Gioia, I'Armonia, il Merito, laGratitudine, la Sincerith (intesa corne rivelazione di ogni cosa per quello che d) ma,soprattutto, I 'Amore (inteso come azione in comunione di intenti del tutto con iltutto). Una persona la cui mente inconsapevole crede, per esempio, di essere infelice -perchd ha associato I 'essere felici a una colpa anzichd a un merito -, di essere sfortu-nata - perchi ha associato I 'essere fortur-rati all 'essere bell i, r icchi e famosi anzichl.all 'essere felici e sinceri -, di essere povera - perchd ha associato i l denaro all 'egoismoe all 'opportunismo anzichd a un mezzo di espressione della propria l iberti e felicith -oppure di essere sola e senza nessuno che possa amarla - perchd ha associato I'Amoresolo all'essere compresa, capita e aiutata anzichd all'Armonia, alla Gioia di darsi e daresenza aspettative -, anche se riuscisse aforzare la propria mente consapevole a fareaffermazioni e a produrre pensieri o desideri relativi all 'essere e al vivere esperienzefelici, fortunate, ricche e piene d'Amore, si disall inearebbe ed entrerebbe in turbolenzacon le credenze della sua mente inconsapevole rendendo per questo lo sforzo vano oaddirittura controproducente. E se anche una persona dovesse riuscire, nonostanteturbolenze e disal l ineamento, a t radurre isuoi desider i in esper ienze di v i ta fe l ic i ,avrebbe comunque diff icott) ad accorgersene ma soprattutto a gestirle costruttiva-mente, felicemente o ad accettare di poterle vivere. Qualsiasi esperienza la propriamente possa associare all 'essere felici, "fortunati" ricchi e degni di Amore d bene che,per poter essere vi.ssuta, compresa e accettata, trovi corrispondenza e sia allineata conle proprie credenze inconsapevoli. D anche per questo che ognuno deve innanzi tuttointervenire sulle proprie credenze inconsapevoli: per crearsi le basi con le quali saperprodurre pensieri e desideri felici ma anche per potersi permettere di vivere e apprez-zare le relative esperienze felici che sarh finalmente in grado di prodursi da sola con laco-partecipazione della Realth.

Un'esperienza b felice quando produce Gioia sia in chi la vive,sia in qualunque altro essere n€ possa venire direttamente

o indirettamente coinvolto.

324 IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

Se normalmente d diff ici le anche solo accorgersi di che cosa dia realmente Gioia ir st,stessi e alla propria mente - perchr5, indipendentemente da qualsiasi riferirrrento sipossa cercare nel senso comune, cid dipende dalle proprie credenze inconsaper,'oli,dalle proprie aspettative, motivazioni, intenzioni, paure ed entusiasmi, quindi soprtrttutto dal proprio passato -, pretendere di conoscere che cosa possa dare vera Cioia ;rdaltri d, oltre che molto piir t l i ff ici le, gravemente inopportuno. Qualsiasi esperienzaconsiderata felice da tutti pud avere effetti devastanti se viene vissuta da qualcunoche nella sua mente ha credenze incompatibili con essa. BisoSna pertanto assoluta-mente evitare di produrre qualsiasi desiderio per conto di altri o che coinvolga persolrespecifiche, anche se fossero loro a chiederti di farlo, perchd ognuno deve innanzi tuttoconfrontarsi con se stesso e vivere personalmente gli eft 'ett i delle sue credenze, pcrpoter scegliere di cambiarle. Se un proprio desiderio consapevole produce tendenzrche sono in conflitto con le proprie credenze inconsapevoli, si generano turbolenze esi producono effetti caotici; a magsior ragione, se un proprio desiderio consapevolr:coinvolge un'altra persona specifica, le relative tendenze potrebbero entrare in con-fl i tto anche con le sue credenze producendo effetti caotici e crisi.

Questo metodo deve quindi essere applicato unicamente da se stessi e riguardareunicamente se stessi nell'assoluta isewatezza; ogni affermazione e ogni desideriodevono aver€ come unico prota$onista se stessi ed eventualmente persone "astratte".

Va evitato a priori i l coinvolgimento di qualsiasi persona specifica diversa da scstessi partendo dal presupposto che le eventr,rali persone che potranno essere coinvoltcnelle proprie esperienze felici saranno quelle che hanno gi), da sole, prodotto proprircredenze compatibili con quelle esperienze. Potranno essere persone nuove e scono-sciute ad "occupare" spontaneamente quel posto, o persone conosciute che, con Ieproprie vecchie cred,enze, si ignoravano. "Quando l'allievo d pronto il maestro arriva",senza che lo si debba andare a cercare chi.s$ dove o "obbligare" qualcuno ad esserlo...

Invece di desiderare, per esempio, di essere amato appassionatamente da una certirpersona specifica - che magari desidera tutt 'altro - e che magari rit ieni di amare sokrin virtr) di tue attuali credenze limitanti, desidera semplicemente di vivere un'eslrr

EXOTROPIC MIND: IL METODO 'Jl2F.t

c crienza d'Amore Appassionante, Sincera, Felice e Corrisposta con qllalcuno che possavolere veramente e desiderare di fare altrettanto con te.

Solo un amore pienamente corrisposto D Vero Amore.

Quando nella tua mente vi saranno credenze nuove, piir attuali e felici, inizierai anchead accorgerti di essere attratto da persone che prima ti lasciavano indifferente, e vice-versa, e ad incontrare e conoscere persone nuove, che sono piu vicine al tuo nuovopresente felice.

Un a.spetto di fondamerrtale importanzad, innanzi tutto quello di essere disposti acambiare se stessi perchd tutto quello che verrd fatto si basa su canrbiamenti. Una per-sona che, per esempio, ambisce a vivere un relazione di vero Amore ma nella suamente inconsapevole vi siano credenze che le impediscono di essere spontaneamentefedele e quindi sincera - abbiamo visto che nella mente della stragrande maggioranzadelle persone vi sono associazioni conflittuali fra i concetti di Amore e di Sesso cheportano a provare emozioni e passioni tanto meno intense quanto piir si Ama - deveinnanzi tutto accettare di poter cambiare se stessa per poter provare emozioni e pas-sioni tanto piir intense quanto piir Ama la persona che ha scelto o sceglier2r di Amare eche ha fatto [a stessa scelta, per divenire cosi spontaneamente e felicemente indiffe-rente alle attenzioni o alla disponibitita di qualunque fonte di energia sessuale estraneaalla coppia, proteggendo cosi la coppia da interferenze esterne.

Lc stesse crederwe producono le stesse emozioni e Bli stessi pensieri,gli stessi pensieri producono le stesse emozioni e le stesse credenze,

che la Realti traduce in esperienze.Per provare nuove emozioni felici sene produrre nuovi pensieri felici,per produrre nuovi pensieri felici serrre produnr nuove credentze felici,

che la Realti tradurri in nuove esperienze felici.La Realti D al tuo sen'izio.

326 IO SCELGO IO VOCLIO IO SONO

Levoluzione sirealizzaattraverso cambiamenti, subiti, scelti e voluti, o "forzati". Nor-malmente si fanno delle scelte a seguito di crisi o di situazioni impreviste ed d soprattut -

to in quei casi che si ha la preziosa opportuniti di scegliere di cambiare qualcosa. Tutt;r-via, anche in quei casi, si tende a fare delle scelte sempre simili e conformi alle propriecredenze pur di evitare qualsiasi cambiamento -lamentandosi e manifestando vittinri-smo per questo - ma sono proprio i cambiamenti la "chiave" con la quale ci si pud apri-re alla propria evoluzione felice.

Ogni scelta pud essere fatta anche senza dover aspettare di affrontare una crisi o degl iimprevisti, pud essere fatta come puro e felice atto di volonD. Ma i propri pensieri sfug-gono facilmente a qualsiasi tentativo di essere controllati consapevolmente e tendorro;rrlandare, immancabilmente, proprio verso cid che si teme piuttosto che verso cid che sidesidera, che si vuole. E importante allora riuscire ad intervenire "a monte" dei propripensieri, nella propria mente inconsapevole, dove risiedono le credenze dalle qu;rl idipendono le proprie emozioni e i percorsi associativi privi legiati su cuiviaggiano i "trr:-

nini" dei propri pensieri.Se pensi, dici e ripeti a te stesso "Io scelgo di essere Felice", nel tuo cervello si atti-

vano neuroni diversi che se, per esempio, pensi, dici e ripeti a te stesso "Spero di esse-re Felice" perch6 questa i una rinuncia ad esserlo, D un affidarsi ad altri perch6 si rifiu-ta di cambiare se stessi.

E importante che inizi a considerare subito che sei tu che devi innanzi tutto sceglit'-re che cosa vuoi essere e come vuoi vivere perchd solo tu puoi e devi farlo, e, qualunqtrr

cosa tu voglia, per poterla vivere realmente deve prima essere in te, nella tua mente. Srvuoi vivere Amore, Gioia, Armonia, nella tua mente ci devono essere Amore, Cioia,Armonia e devono essere associate aTe. Le reti neuronali che rappresentano nella tuirmente i concetti di Amore, Gioia e Armonia devono essere associate fra loro e collegattalla rete neuronale che rappresenta il centro della tua identiti.

EXOTROPIC MIND: IL METODO :127

6 6

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,"@io".ivrrar-tfAl ,"-'J- .,-i--. ,)'--".'{ l- :';t -i c r o ni ..AM o R ih irnmo ru nI

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iselurEirt;.----J

IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

Ogni uolta clrc dici o pensi "lo Scelgo di essere Cioia", una nuoua connessione sinapticacollega Ia rete neuronale del centro della tua identitd cotz quellu che rappresenta

il concetlo Cioitt.

Ma un solo nuovo collegiamento sinaptico d insufficiente per permettere ai tuoi pen-sieri di percorrerlo, soprattutto se nella tua mente ci sono migliaia o decine o centi-naia di rnigliaia di collegamenti che associano la tua identitir ad altro, per questomotivo dovrai pensare e ripetere queste frasi molte volte prima di produrre effetti dicui tu possa accorgerti.

"lct Vbglio e-ssere Gioia" ne aagiunge un'altra rinforzando le precedenti

EXOTROPIC MIND: IL METODO

l ,

OEnivoltachepensi,sogni,dic ioascolt i lafrase"IoscelgodiessereFel ice'Sano e Vitale", oppui. "Io scelgo di essere Amore' Gioia e Armonia"'

neltuocervel|osicreanonuovicollegamentisinapticifralareteneuraleche rappresenta il cento della tua identiti e quelle che rappresentano

i concetti di Feliciti, Salute, Vitaliti, Amote' Gioia e Armonia'

329328

6

Con il sonno nottumo le parie nuoue connessioniprodotte acl ogni ripetizione si consoliduno tra lont'

Quanrlo tra il centro detl'identitd e il concetto oirio ui d un .sufficienle numero

di connessioni sinaptiche (almeno alcune migliaia), la ripetizione della dichiordzione,,lo sono Gioio" permette di far assumere alla stessa carattere di ueriti.

Da quel momento nuoui pensieri caratterizzati do Gioia inizieranno ad affiorare alla merte

spontaneomente r.t con grancle facilitd grazie al nuouo percorstt ctssociatitxt

diuenuto una propria credenza/uerit d.

IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO330

F oScegli chi vuoi essere per scoprire che cosa vuoi vivere.

Scegli che cosa vuoi vivere per accorgerti di chi vuoi ess€tre.

Se vuoi riuscire ad essere autonomamente felice e capace di produrre facilmente prn-sieri felici, devi quindi prima informare la tua mente inconsapevole che hai scelto diessere Felice e che Vuoi essere F'elice, anche perchri se la tua attuale credenza i chc ttrsia triste o infelice ti sari comunque estremamente diff ici le produrre qualsiasi pen-siero fe l ice.

Puoi introdurre nella tua mente qualsiasi nuova credenzaf.elice che si tradurra incambiarnenti anche nei modell i nrentali con i quali percepisci ora la Realtd riorientandoli in base ad essa. Cib ti permetter2r di vedere, intuire e percepire la Realti inmodo profondamente diverso. Anche le emozioni che proverai, i pensieri che produr-rai e le esperienze che vivrai cambieranno. Potrai allora sfruttare le tue nuove emo-zioni felici e dare loro sempre piu forza e stabil it ir. Con una mente Felice gleneri un;rRealD Felice e riuscirai a produrre con la tua fantasia e creativitd neorisvegliate imrla-gini complete del le tue f inal ih, dei tuoi obiet t iv i . dei tuoi desider i e del le esper ienzrpiu felici che vuoi vivere nel tuo futuro perchd la tua mente sari felicemente all ineat.rcon esse e la trama della Realta potr) f inalmente iniziare ad attualizzarle.

Quello che vivi ora i I 'effetto di chi sei ora. Chi sei ora i I 'effetto delle credenze che latua mente ha derivato dal tuo passato. Inizia da subito a pensare a cid che tu per.sonalmente desideri, vanno bene arrche desideri gienerici rivolti al tuo futuro e indipendentida chi sei ora e dal tuo passato. Come se fossi appena nato. Cerca anche di dedurre chidevi essere per poterli vivere. Se, per esempio, vuoi essere materialmente Ricco, Am;rtoe Felice dovrai innanzi tutto introdurre nella tua mente le credenze di essere Ricco.Amato e Felice.

EXOTROPIC MIND: IL METODO :t3 |

c olo Scelgo, Io Voglio, Io Sono

segrrrnt isono ipr imi sempl ic i passi con cui in iz iare per entrare nel tuo processo

l i r r , r r r r ico evolut i t 'o fe l ice.

I r l,reparazione e Allineamento: Tu, l'essenza di te ste.sso e della Realta.

lr Scegli chi vuoi essere: formula alcuni desideri di cid che vuoi vivere o avere nel

Iuturo declucendo da essi chi devi essere per definire le tue nuove credenze e

poterli vivere.,,t Attualizza le tue nuove credenze e proiettale all'esterno: consolidale nella tua

mente inconsapevole per poter condizionare la Realtd a produrre i tuoi desideri '

trna volta che avrai iniziato e .sarai entrato nel processo, i l tuo stato emotivo miSlio-

r . r ra notevolmente, i tuoi pensier i d iverranno sempre piu fe l ic i , i l tuo al l ineamento

scmpre piir stabile e irrizierai a vivere 1uove esperienze felici. La forte motivazione che

1e ricaverai t i permetterd di produrre altre nuove credenzefelici ' anche pii articolate'

e nuovi clesideri anche importanti e a mano a mano che i canlbiamenti rn te stesso si

traclurranno in cambiamenti nelle tue esperierlze di vita potrai mantenerti spontanea-

nrente nel tuo processo dinamico evolutivo felice'

Preparazione e allineamento

D fondamentale iniziare allenando la tua mente consapevole alla tua essenza e a quella

della Realtir.PuO esserti uti le, prigta di iniziare, prendere coscienza di corne la tua mente con-

sapevole e quella inconsapevole interagiscono testando I'efficienza dei tuoi percorsi

mentali associati ad esperienze ed emozioni tristi e felici del tuo passato (per dedurre

qual d i l tuo stato emotivo "normale", dal quale deriva anche il tuo eventuale pessimi-

smo/ottimismrt), con i l TEST (Opzionale) per valutare iI tuo sef-poirzl indicatg irl

332 IO SCOLGO IO VOGLIO IO SONO

appendice che potrai ripetere periodicamente a partire da almeno un mese dopo I'trp-plicazione del rnetodo.

Per poter vivere esperienze f 'elici devi innanzi tutto essere capace cli produrre pen-sieri felici. Ad alcuni potrebbe .sembrare semplice, ma d tanto piir facile quanto piu unapersona d gid felice e tanto piir diff ici le quanto pii una persona d infelice. Se sei gii unapersona felice, capace di produrre pensieri felici e immaginare le esperienze piu belleche tu possa vivere. potrai sbizzarrirti, migliorare/evolvere ulteriormente producendocambiamenti e realizzare le tue ambizioni razionali e spirituali piu strepitose. altri-menti puoi considerare questa prima parte, la piir semplice ma anche la pii i impor-tante, per poter innanzi tutto nrigliorare almeno il tuo stato emotiv<t.

I l successo dell 'applicazione del metodo dipende molto dal fatto che venga ben prepara-to e che tu sia innanzi tutto in grado di all ineare la tua mente consapevole alla tua menteinconsapevole, alla tua essenza e alla Realta. Inizierai per questo definendo tre dichiara-zioni exotropiche primarie (la prima, predefinita, d quella necessaria al tuo all ineamen-to, le altre due dovrai deciderle tu) che dovrai ripetere a te stesso molte v,lte.

Ad una prima lettura potri sembrarti complicato ma d pii diff ici le da spiegare cheda fare e, vedrai, b facil issimo e semplicissimo. Anche la prirna volta che sei andato inbicicletta o hai guidato un'automobile, all ' inizio, t i era probabilnrente sernbrirto tuttr-rmolto diff ici le, e normale quando si fa qualcosa per la prima volta. I iccoti la descri-zione del Metodo.

Exotropic Mindr Prepara alcuni fogli, una penna e un "quadernino": il tuo quadernino exo-

tropico.

' lnizia quando sei solo e sicuro che nessuno possa disturbarti o vederti, in unluogo possibilmente neutro, privo di inlerferenze, quando il tuo stato emo-tivo d calmo e in pace o il meno turbolento possibile.

EXOTROPIC MIND: IL METODO 333

o co E fondamentale che tu mantenga la massima risewatezza.r scrivi su un foglio 3 dichiarazioni, oglnuna per 3 volte ma la prima iniziando

con "Io scelgo", la seconda con "Io voglio" elaterza,tra parentesi, con,,IoSono".

' La prima dichiarazione i quella predefinita e necessaria per il tuo allinea-mento:

Io Scelgo di essere Gioia, Amore e Gratitudine.Io Voglio essere Gioia, Amore e Grztitudine.

(Io Sono Gioia, Amore e Gratitudine).

o Le altre due dichiarazioni sceglile tu per permettere alla tua mente di pro-durre le nuove associazioni che vuoi entrino a far parte delle tue credenze eche rigiuardano gli aspetti piir importanti della tua vita futura o quelli chesono per te critici, fonti di crisi o della tua possibile incapacitir di vivere Ierelative esperienze felici e di successo. Fai in modo che contengiano soloparole/concetti generici ma che siano costruttivi felici, semplici, facili, chiarie associabili alla tua identith, come: Feliciti, Gioia, Amore, Salute, Bellezza,Armonia, Entusiasmo, Ottimismo, Mtaliti, Fotza, potenza, passione,Abhondanza, Intuitiviti, Ricchezza, sincerith, creativith, Intelligenza,Purezza, Genialiti, Fiducia, onesti, Liberti, Gratitudine, prosperiti, suc-cesso, Fantasia, Meraviglia, Ammirazione, Saggezza, piacere, Lealtl, Mae-stositi, Sapienza, Bene, Nlegria, Migliore, Grandiositi ecc.

r In ogni dichiarazione metti tre parole/concetti, uno dei quali deve essere"Feliciti" o "Gioia" o "Entusiasmo", deciinandoli e intervallandoli, perchd

. Per esempio:

"Io Scelgo di essere Felice e vivere nella Bellezza e nell'Armonia""lo Votlio essere Felice e vivere nella Bellezzae nell'Armonia"

("Io Sono Felice e vivo nella Bellezzae nell'Armonia")

"Io Scelgo di essere Sano, Forte e vivete con Entusiasmo""Io Voglio essere Sano, Forte e vivetr con Entusiasmo"

("Io Sono Sano, Forte ed Entusiasta")

(trovi altri esempi alla fine di questo capitolo).

r Ora prendi un altro foglio, scrivi in alto il tuo nome e la data e delle tredichiarazioni trascrivi solo quelle che iniziano con "lo Scelgo" e "lo Vogllio" ericopiale anche nell'ultima pagina del tuo quadernino.

. Anche nella prima pagina del tuo quadernino scrivi il tuo nome e la data etrascrivi le dichiarazioni che avevi messo tra parentesi, quelle che inizianocon "Io Sono".

Ora puol iniziare la tua hasformazione interna.. Prendi il foglio con le tre coppie di dichiaraziorii ("Io Scelgo","Io Voglio") e

inizia a ripeterle a te stesso (a voce, se nessuno ti sente, oppure, quando saraicon altre persone, solo pensandole). Fallo tutti i giorni e tutte le volte chevuoi, in qualsiasi momento della giornata (meglio al risveglio e prima diaddormentarti) pitr le ripeti meglio b, dovresti riuscire a ripeterle almeno 100volte algiorno.

. Ripeti le tue dichiarazioni tutti i giorni per 2l giorni, se dovessi saltare ungiorno cerca di ripeterle indicativamente il doppio delle volte il giorno suc-cessivo. Per iniziare ad osservare effetti positivi nel tuo modo di credere equindi pensare, percepire, emozionarti, interpretare, giudicare e.vivere,

a

a

334

abbiano senso, con parole quali ,,essere" e ,,vivere"Evita qualsiasi negazione.Evita le parole "sempre", "mai" e,,verit)".

IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO EXOTROPIC MIND: IT, TTINiOOO

6 6

336

dovrai aver ripetuto ognuna delle tue dichiarazioni exotropiche "loScelgo...", "Io Voglio...", almeno qualche migliaio di volte. Tuttavia, fin dalsecondo giorno (il sonno notturno d molto importante per permettere al tuocervello di fissare le associazioni prodotte durante la giornata), potrai iniziaread awertire lievi cambiamenti nel tuo stato emotivo e nel modo in cui le per-sone si relazionano con te, soprattutto dopo che avrai superato un certonumero di ripetizioni, una sorta di "valore di soglia" soggettivo.La tua riservatezzad. fondamentale! Evita di rivelare a chiunque quello chestai facendo, altrimenti il rischio di rovinare tutto b altissimo.

o Durante questi 2l giorni inizia anche a pensare ai Tuoi DesiderWolontir,quelli che vuoi condizionare la Realtd a realizzare per te. Cose che vuoi pos-sedere, esperienze che vuoi vivere ecc., seguendo le regole che troverai piiravanti (Desideri/Volonti) e, a mano a mano che hai scelto che cosa deside-rare, trascrivi ognuno dei tuoi desideri su una pagina del tuo quadernino,uno per pagina. Dovresti riuscire a scrivere tutti i tuoi desideri iniziali entroi I21" giomo.

. Alla fine del21" giorno la tua trasformazione interna b awenuta e avrai pro-babilmente iniziato a vivere importanti cambiamenti, ora va consolidata(Io Sono...) e proiettata all'esterno insieme, se vuoi, a tutti i tuoi desideriaffinch6 la Realti lirealizziper te.

r Ora dovrai ripetere pii volte possibile al giorno (un numero compreso tra 21e 101 va benissimo) le tue tre dichiarazioni exotropiche che iniziano con "IoSono" facendole seguire, se vuoi, per almeno 3 volte al giorno, anche dallaLista dei tuoi DesiderWolonD. Per esempio:

* Io Sono Gioia, Amore e Gratitudine.- Io Sono Felice e vivo nella Bellezza e nell'Armonia.- Io Sono Sano, Forte ed Entusiasta.

IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

- Io Voglio un meraviglioso rustico in campagna con un grande giardino fio-rito.

- Io Voglio un lavoro nel quale esprimere tutta la mia Creativiti con Entu-siasmo.

- Io Voglio vivere unAppassionante, Sincera, Gioiosa e Corrisposta relazioned'Amore.

- ecc.

o Il processo b awiato e Tu ne sei al centro a guidarlo con la tua volonti. La tuatrasformazione interna d sempre pii consolidata e potentemente proiettataall'esterno. I tuoi desideri inizieranno adattualizzarsi, ad awerarsi con la co-partecipazione, in comunione di intenti, di tutta la Realti.Quando uno di essi si realizza, prendi il tuo quadernino e traccia su di essouna linea, scrivi a lato la data di realizzazione, formula un tuo nuovo deside-rio e scrivilo sotto al precedente, per sostituirlo.

o Dovrai ripetere le tue dichiarazioni tutti i giorni per tutto il tempo che sarinecessario (fallo comunque per almeno 3 mesi) a Te per poterle vivere e allaRealti per poterle produrre. Se, tanto per farti un esempio estremo, tra que-ste ci fosse che vuoi una macchina che possa teletrasportarti ovunque tuvoglia, dovrai dare il tempo alla Realti affinchd tu o altri possiate essere ingrado di inventarla e produrla e fare si che divenga tua, per un desideriocome questo potresti dovere attendere decine di anni. Alcuni fra i tuoi desi-deri, anche quelli ai quali potresti ora dare minore importanza (d bene che cene siano anche di "banali"), potrebbero essere gie pronti da tempo nellatrama della Realti ad attualizzarsi, a realizzarsiper te, ed essere solo in attesadi un'informazione chiara da te, una credenz,acoerente in te o di una chiaraassociazione a te. Questi sono quelli che si realizzeranno per primi.

o Nel tempo, a nulno a rrrano che evolvi, che cambi, che vivi larealizzazione dei

EXOTROPIC MIND: IL VEiOOO 337

6 ctuoi Desiderffolonti, potresti accorgerti che, per poter vivere felicemente larealizzazione di alcuni di quelli che tardano ad attualizzarci, sarebbe opportunoche allineassi ad essi altre tue credenze. In questo caso puoi formulare nuovedichiarazioni exotropiche mantenendo comunque fissa la prima (necessaria altuo allineamento) e se$uendo la procedura descritta in precedenza ("lo Scel-go.,.", "lo Voglio..." per 21 giorni quindi "lo Sono. '.".). Puoi formulare anchepiil di 3 dichiarazioni exotropiche, in questo caso fai in modo che siano 3, 7, 12oppure 21 o sostituiscine alcune che ti b ormai evidente che sono entrate a farparte di te, della tua vita, di chi sei. considera il tuo un processo dinamico cheevolve mentre evolvi, che realizza le tue ambizioni mentre cambi le tue cre-denze eproduci desideri e che puoi a$$iornare, inte$rare, cambiare nel tempo.

Quando riesci ad essere autonomamente Felicetufto I'Universo ti D Grato e collabora con te.

GRAZIE!

Esempi puramente indicativi di possibili dichiarazioni exotropiche

Se ritieni di essere infelice

Io Scelgo di essere Felice, Ottimista ed EntusiastaIo Voglio essere Felice, Ottimista ed Entusiasta(lo Sono Felice, Ottimista ed Entusiasta)

Se ritieni di auere difficoltd ad Amare e a lasciarti Amare

Io Scelgo di Amare ed essere Amato con Gioia e ArmoniaIo Voglio Amare ed essere Amato con Gioia e Armonia(lo Sono Amore, Gioia e Armonia)

338 IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

Oppure

Io Scelgo di Amare con Cioia e PassioneIo Voglio Amare con Gioia e Passione(lo Sono Amore, Gioia e Passione)

Se ritieni di uuere problemi di fedeltd (fisica, mentale o spirituale, esercitata o subita)

Io Scelgo di esprimere la mia Sessualit i con Gioia e Passione nell 'AmoreIo Voglio esprimere la mia Sessualitd con Gioia e Passione nell 'Amore(lo Sono espressione della mia Se.ssualit) con Gioia e Pa.ssione nell 'Amore)

Oppure

Io Scelgo di essere Felicentente e appassionatamente Fedele alla persona che AnroIo Voglio essere Felicemente e appassionatamente Fedele alla persona che Amo(lo Sono Felicemente e appassionatamente Fedele alla persona che Amo)

Se ritieni di auere problemi di gelosia (fisico, mentale o spirituale)

Io Scelgo di essere Felice di avere Fiducia in chi AmcrIo Voglio essere Felice di avere Fiducia in chi Amo(lo Sono Felice di avere Fiducia in chiAmo)

Se ritieni di essere particolarmente razionale

Io Scelgo di essere Felicemente Intuit ivo e SpiritualeIo Voglio essere Felicemente Intuit ivo e Spirituale(lo Sono Felicemente Intuit ivo e Spirituale)

Se hai problemi con la Ricchezza e il denaro in genere

Io Scelgo di vivere con Cioia e Liberti nella RicchezzaIo Voglio vivere con Gioia e Libertir nella Ricchezza(lo Sono Cioia, Libertd e Ricchezza)

EXOTROPIC ITIiNN. IL METODO :|:r9

c 6Se ritieni di auere problemi con il tuo corpo

Io scelgo di essere Sano, Bello e FeliceIo Voglio essere Sano, Bello e Felice(lo Sono Sano, Bello e Felice)

Se ritieni di auere scarse copacitd intellettuali

Io Scelgo di essere Intelligente, Felice e CenialeIo Voglio essere Intelligente, Felice e Geniale(lo Sono Intelligente, Felice e Ceniale)

Se ritieni di essere pessimista

Io Scelgo di essere Ottimista e vivere con Entusiasmo nella GioiaIo Voglio essere Ottimista e vivere con Entusiasmo nella Gioia(lo sono Ottimista e vivo con Entusiasmo nella Gioia)

340 IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

DesiderWolonmEntrando nel tuo processo evolutivo felice, puoi agire attivamente, consapevolnrerrtt' upotentemente nella tua mente e sulla RealG condizionando entrambe e reciproc;r-mente a realizzare ogni tuo desiderio, tutto cid che Vuoi vivere, anche esperienzrambiziose, e avere anche cose materiali di grande valore. La tua trasformazioneinterna produce effetti importanti sul tuo stato emotivo e sulla tua capacith di pensarrfelicemente e ora che sai come intervenire consapevolmente sulle tue credenze incon-sapevoli puoi guidare la Realtir esterna a produrre tutto cid che felicemente sai deside -rare, puoi sbizzarrirti e osare!

Ti consiglio due possibilitir: quella descritta magistralmente da Igor Sibaldi nclcapitolo "l 101 desideri" del suo llbro"Mondi [nuisibili" o la versione seguente adattatiral metodo Exotropic Mind considerando che chi lo applica si trova, sapendo portare lcsue credenze incon.sapevoli ad essere felici e allineate, in una posizione estremamentrfavorevole. La tecnica dei 101 desideri d potentissima e in grado di dare risultati stra-bilianti, ma molti potrebbero considerarla impegnativa o difficile da applicare. Questamia opinione deriva dal fatto che molte delle persone che conosco e alle quali avevo inpassato consigliato questo metodo mi hanno rivelato di essere state incapaci di appli-carla per una serie di impedimenti che derivavano forse da loro credenze inconsapc-voli conflittuali o limitanti o da una motivazione iniziale insufficiente. Il mio suggeri-mento d quello di considerare entrambe le possibiliD e scegliere quella che preferisci,(molte delle regole da applicare sono Ie stesse, cambia soprattutto il numero di desi-deri/volontd da formulare). oppure di iniziare con quella che ti sto proponendo e pas-sare successivamente all 'altra.

Sulla prima pagina del tuo quadernino exotropico hai scritto le tue tre dichiarazioniche iniziano con "lo Sono" - la prima delle quali b: "lo Sono Gioia, Amore e Gratitu-dine" - e che hai util izzato per consolidare le tue nuove creden ze. Ora inizia a pensar('a cid che Vuoi e scegli (hai 2l giorni di tempo per farlo) almeno 21 dichiarazioni di

EXOTROPIC MIND: IL METODO 341

c 6tuoi Desideri/Volonth da trascrivere uno per pagina, iniziando ognuno di essi corr "Io

Voglio" e riferendoti a cose che vuoi avere o a esperienze che vuoi vivere, rispettando

le seSuenti regiole.

. Fai si che in ogni tua dichiarazione ci sia almeno una o pii parole/concetti asso-

ciativi costruttivi (vedi gli esempi indicati a pa$ina 334) per creare collegamenti

sinaptici con le tue reti neuronali "felici" (anche multipli o incrociati), per entrare

nel processo exotropico e per mantenerti all ineato e in comunione di intenti con la

trarna della Realti.r Cerca di avere un atteggiamento mentale felice, possibilnrente entusiasta e privo

di aspettative/paure. Invece di formulare desideri/volonti come se fossero condi-

zioni alla tua felicit i, formulali pensando che possano renderti pii f 'el ice di quanto

tu sia comunque riuscito, intervenendo sulle tue credenze, ad essere autonoma-

mente, agisci come se la Realfi fosse un'entit i intell igente che vuole realizzate

ogni tuo desiderio richiedendoti in cambio solo di formularlo, crederci e riuscire

ad essere felice anche se evitasse di realizzarlo. Tutto il lavoro fatto sulle tue cre-

tlenze d, servito soprattutto a questo'. Ogni tua dichiarazione pub anche essere molto ambiziosa come "lo Voglio essere il

presidente cletta Repubblica" o "lo Voglio riceuere I'Oscar come migliore Attore"

ma. a meno che tu sia Sii un candidato ad essere eletto presidente o un formidabile

attore, almeno inizialmente, d meglio se formuli desideri anche molto ambiziosi

ma realizzabili, anche grazie acoincidenze particolarmente fortuite che nemmeno

immagini, entro tempi l imitati o al massimo pochi anni.. Puoi anche formulare desideri/volontir riferiti a momenti precisi della tua vita posti

in un futuro molto lontano come per esempio "lo Voglio uittere felicemente piit di

100 anni in salute, eflicienza e uitalitd" , oppure "lo voglio smettere di lumare sor'

ridendo quanclo aurd un figtio",oppure "Quando mi sposerd... " ecc. In questi caso

d inuti le che tu ripeta la relativa dichiarazione fino a quando avrai 100 anni, un

figlio o ti sposerai (a meno che cid possa essere realisticamente possibile entro

342 IO SCELGO IO VOCLIO IO SONO

I 'anno). Una volta che avrai introdotto la relativa credenza nella tua mente e tr;rsferita la relativa tendenza nella trama della Realti, baster) che tu la ricordi rinttendola di tanto in tanto.Formula dichiarazioni di Desideri/Volont) singole e chiare evitando afferrnaziorritroppo gieneriche, ambigue, interpretabil i e diff ici l i da verif icare anche perchddovrai poterti accorgiere quando realizzerai ognuna di esse per sostituirla con unanuova. Se una persona considerata da se stessa e da tutti brutta e antipatica dove.sseformulare dichiarazioni che implichino divenire bella e simpatica, potrir conside-rare realizzato il suo desiderio/volont) quando una qualsiasi persona attendibile edisinteressata dovesse spontaneamente dirle, per esempio: "sei proprio bellaki '.oppure, "sei dauuero simpatica/o".Devono essere dichiarazioni brevi ed estremamente sintetiche, da poter legigiere inun solo f iato senza interruzioni .Evita assolutamente di nominare persone e di coinvolgere una qualsiasi personirspecifica. Devono essere solo desideri/volonti relative a tuoi stati dell 'essere, adesperienze o cose materiali tue e che riguardino te, se coinvolgono altre persone,queste devono essere solo immagini astratte e possibil iste. Le eventuali personeche potrebbero venire coinvolte potranno essere tra quelle che conosci ma anchealtre che ora ti sono sconosciute (quando le incontrerai te ne accorgerai). Abbiam<rvisto che coinvolgere persone specifiche significa comunque interferire con le lorocredenze e volonh e cid produce turbolenze in te e nella trama della Realtd chepossono vanificare ogni sforzo o produrre crisi. Evita assolutamente, per esempio,dichiarazioni come "1o Voglio Amare ed essere Amato con Gioia da Mario" o qua-Iunque altro nome, dichiara invece piuttosto "1o Voglio uiuere un'Appassionanta,Sincera, Felice e Corrisposta relazione d'Amore" , scoprirai in seguito se con ch ivuoi adesso o qualcun'altro.Se trovi una fotografia di cose materiali che hai dichiarato di volere, metti la nell irpagina corrispondente al tuo relativo Desiderio/y'olonta e cerca di visualizzarla congioia ogni volta che lo dichiari. Se, per esempio, hai formulato la dichiarazione di

EXOTROPIC MIND: IL METODO 343

c c

a

o

a

a

a

344

volere una certa specifica automobile, orologio, casa, barca, bicicletta, motorino,

aereo, castello, abito, gioiello, vacanza, Eiiocattolo, animale ecc. che possono esi-

stere gi), cerca e utllizzauna loro fotografia'

Evita di usare qualsiasi negazione, di scrivere, nominare o anche solo pensare a

qualsiasi cosa che vuoi evitare (come malattie, debiti, abbandoni, multe, tradi-

menti ecc.).Evita desideri/volonth ridondanti, che esprimono cose simili.

Evita le parole "sempre", "mai" e "Verih".

Formula i tuoi Desideri/Volonh riferiti all'avere cose materiali come se avessi una

disponibi l i t i i l l imitata di denaro.

Mantieni la rnassima Riservatezza, evita di parlare o far vedere a chiunque il tuo

quadernino. di parlare dei tuoi desideri o di farti sentire o vedere da chiunque

quando l i r ipet i . Le dichiarazionidi desider i re lat iv ia relazionid 'Anore sono le

uniche che possono essere eventualmente rivelate e condivise purchd con la co-

partecipazione volontaria di entrambi gli interessati che gi) ritengiono di amarsi o

ambiscono sinceramente e reciprocamente a vivere una relazione d'Amore auten-

tico. In questo caso entrambi possono formulare la stessa dichiarazione, per esem-

pio: "1o Vbglio uiuere una relozione d'Amore Appassiononte, Sincera, Condiuisa e

Corrisposta", favorendo cosi la possibiliD che possa realizzarsi tra loro ma sel-lza

escludere, se le credeuze inconsapevoli individuali di ognuno dei due attuali part-

ner sono ancora troppo diverse o conflittuali, che cib possa realizzarsi con altri

partner.Evita paragoni o confronti come per esempio: "Voglio essere bello come..."

Concentra I 'attenzione solo su ogni cosa che desideri, sulla tua finalitd, senza

preoccuparti del come si potrebbe realizzare, di questo si occuper) la trama della

Realtir.Pensati felice con ogni tuo desiderio, mentre lo dichiari ed ogni volta che lo ripe-

terai, i mmagi nandolo gld r ealizzato.Mentre dichiari ogni tuo Desiderio/Volontd sorridi, cib induce il tuo cervello ad

IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

attivare uti l i associazioni neuronali felici come rif lesso condizionato. A tale propo-sito, puoi anche esporti a stimoli sensoriali come suoni, musiche o profumi che saiessere in te associati ad emozioni felici.

o Sii pronto ad eventi inattesi e a cambiamenti anche importanti.

Ho concepito i l metodo Exotropico considerando anch'esso un processo dinamico cheevolve nel tempo. FIo pertanto predisposto nel mio sitowww.fabiomarchesi.com un'a-rea riservata per permettere a chi ha letto i l l ibro, regiistrandosi, di scaricare le ult imeeventuali versioni aSsiornate. La versione che hai trovato su questo l ibro d la 1.0 se visaranno in futuro variazioni lo potrai verificare dalla versione che troverai indicata sulsito. Anche tu puoi contribuire alla sua evoluzione inviandomi tue eventuali note,brevi supiSerimenti o testimonianze derivate dalla tua esperienza nell 'averlo applicato,purchd sia con entusiasmo e senza asrrettative...

EXOTROPIC MIND: IL METODO :t t5

c

Ti Augiuro che ogni cellula del tuo corpostraripi di Gioia,

che ogni tuo pensiero riempia la tua Vita e I'intero Universodi Amore, Armonia, Entusiasmo, Passione, Ottimismo,

lvleraviglia, Gratitudine e tanta, tanta Bellezza

c

e che tu viva tutto cid che di pii felice sai Desiderare,Con la Fierczza

di chi sa che se lo llterita.Questo Ti Auguro!

Appendice

Test del proprio set-poinl(stato emotivo in condizioni normali)

E un ben triste stato d'animo queilo di chi desidera poche cose e ne teme mollc

Francis B;rcorr

uoi valutare il tuo set-point, il tuo stato emotivo in condizioni normali dal qu.rlrsi pud dedurre il tuo ottimismo/pessimismo e la tua capaciti di produrre pen-sieri nuovi e felici. Pud essere utile prenderne coscienza, prima di iniziare a tr;r-

sformare la propria mente in una fenomenale fabbrica di feliciD e di esperienze felici,anche perchd molte persor-re credono che il loro stato emotivo normale sia il miglioreche possano avere e solo quando sono infine stabilmente felici si accorgono di quantosi sbagliassero.

. Prenditi almeno mezzora di tempo quando sei nella tua normale situazione errrotiva, in solitudine, senza interferenze, senza dire niente a nessuno e senza interrtrzioni. E importante che tu ti prenda tutto il tempo necessario per poterlo farr.' irruna volta sola.

r Prepara un cronometro, due fopili e una penna. Sul primo fogilio scrivi in alto l )BRUTTE STORIE, sul secondo scrivi 2) BELLE STORIE. Dovrai pens;rr(, irmomenti, ad esperienze vissute nel tuo passato che sono state o sono per Te, nclbene o nel male, emotivamente significative. Quando pensi ad esse b perchd nel trro

IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

o 6cervello ci sono gid i relativi percorsi associativi e noi vogliamo testare proprio laloro efficienza e il loro consolidamento.1) BRUTTE STORIE: dovrai scrivere nel modo pitr sintetico possibile, cercando

nella memoria del tuo passato, un elenco delle esperien ze,le primeche ti ven-Siono in mente fra quelle che rit ieni piir infelici, nelle quali hai sofferto emoti-vamente (escludi esperienze di dolore fisico). Al f ianco di ognuna di esse scriviun punteggio, da I a 10, relativo a quanto rit ieni di aver sofferto vivendo quel-I 'esperienza. Hai 10 minuti di tempo per scriverne piir che puoi.- Fai partire il cronometro e inizia, terminando dopo l0 minuti esatti.- Appena hai finito, fai un bel respiro e iniziaa pensare ad altre cose, questa

volta normali, per distrarti, fino a quando il tuo stato emotivo sar) di nuovonormale.

2) BELLE SToltlE: ora prendi l 'altro foglio su cui dovrai scrivere, questa volta, unelenco delle esperienze, le prime che ti vengono in mente fra quelle che rit ienipii felici, e a fianco di ognuna di esse scrivi un punteggio, da 1 a 10, relativo aquanto rit ieni di aver gioito vivendole. Hai ancora l0 minuti di tempo per scri_verne piu che puoi .- Fai partire i l cronometro e inizia, concludendo in l0 minuti esatti.

' Appena hai f inito, fai un altro bel respiro e goditi questo momento cercando difarlo durare i l piir a Iungo possibile. Mentre i l tuo cervello ha seguito suoi percorsineuronali privi legiati, la chimica del tuo cervello e del tuo corpo d cambiata, siadurante la prima parte sia durante la seconda parte del test. Anche la Realti ha"ascoltato" ma stai tranquil lo per quello che hai pensato durante la prima parte deltest, quelle informazioni t i sono uti l i proprio per poter cambiare gli effetti negativiche possono ancora avere, su di te e nella trama della Reatti.A questo punto dovrai uti l izzare un po'della tua razionalitd per fare dei calcoli ele-mentari; per evitare che cclnoscere che tipo di calcoli siano possa condizionarti nelfare i l test (la mente inconsapevole pud es.sere molto furba), t i prego di leggerecome farl i solo dopo aver compilato i due fogli.

348 IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

Prendi il foglio delle tue BRUTTE STORIE e conta quante esperienze tristi hai scritto;supponiamo siano 9, fai la somma dei relativi valori che hai scritto a fianco di oAntrrurdi esse, supponiamo sia 79. Adesso moltiplica il numero di esperienze per la sorrrnurdei loro valor i . Nel nostro esempio:

9 x 79 = 7ll = X (questa d la somma dei valori BRUTTE STORIE che chiamiamo.\).

Prendi ora il fogtio delle tue BELLE STORIE e fai la stessa cosa; supponiamo che siano72 esperienze e che la somma dei loro valori sia 97.

12 x97 =1164 = Y (questa d la somma deivalori BELLE STORIE che chiamiamo )J.

Ora fai la somma complessiva delle due somme:

X + Y = Z,7ll+1164 = 1875 (questa d la somma complessiva Z).

Ora dobbiamo tradurre questo valore in uno equivalente su una scala da -10 a + 1().Prendi la somma dei valori BELLE STORIE I moltipticalo per 20, dividi il totalr

per la somma complessiva Z e al risultato che ottieni sottrai 10:

Y x20/Z = ff. Nell'esempio (1164 x20)/1875 = 12,416.

Ora sottrai I0: K - l0 = S, 12,476 - 70 = 2,416.S d il tuo set-point, il valore che ci fornisce un'indicazione sul tuo stato emotivo normale in questo momento della tua vita.

Vai ora al valore corrispondente del grafico qua sotto e traccia una linea orizzontale corrispondente a quel valore. Traccia ora un'altra linea, ottimistica, corrisporrdente al tuo obiettivo da raggiungere entro al massimo un anno da oggi. Potrai ripttere il test per verifica dopo almeno tre mesi senza perd mai rileggere il precedentr. llmiglioramento del tuo stato emotivo normale ti permetterd di ricordare semnrr pirlfacilmente tue esperienze felici e con sempre magigiore difficoltd quelle tristi l ' irro rrquando il tuo interesse sari soprattutto rivolto al tuo futuro e alle tue esperienzc li ' l it iin esso.

APPENDICE l lzl l l

c cIl foglio dove hai scritto le tue BRUTTE STORIE puoi bruciarlo, anche quello delle

BELLE STORIE ma prima trascrivi una sola di esse, quella alla quale hai dato il valoremassimo. Puoi util izzare il ricordo di quella bella esperienza come "focus positivo",come qualcosa a cui poter pensare se dovessi trovarti ad essere in una situazione dicrisi emotiva, per far "cambiare i binari" al tuo trenino dei pensieri e farlo uscire daun eventuale "circolo vizioso", fino a quando sarai in grado di crearti altri "focus posi-tivi" ma relativi a tuoi desideri/volontir nosti nel tuo futuro.

IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

Letture consigliate

W. Arntz, B. Chasse, "What the Bleep do We Know", llacro EdizioniUn libro "cult", Linfluenzadel pensiero sulla Realti, la fisica quantistica applicata allirvita rivela aspetti segreti, profondi e sorprendenti della Realt).

R. Byne, "The Secret", Macro EdizioniLa legge dell'attrazione e una raccolta di importanti testimonianze di come il crederenei propri desideri Seneri una forza in grado di realizzarli. Adatto a chi d Sii in gracl<rdi pensare positivamente. Te lo consiglio vivamente.

F. Marchesi, "La Fisica dell'Anima", Tecniche NuoveQuesto d stato il primo libro che ho scritto e che ha segnato profondi cambiamenti inme e nel mio modo di interpretare e vivere la realh.

I. Sibaldi, "Il Mondo Invisibile", FrassinelliUn capolavoro, i fondamenti iniziatici per imparare anche ad accorgiersi e a volere.

B. Lipton, "La Biolog;ia delle credenze", Ilacro EdizioniUn'autoriti mondiale in biologia cellulare che descrive le sue scoperte rivoluzionariesull' influenza dell'ambiente e del pensiero su dna e ogni cellula.

M. Salvo, "Il Segreto di una Memoria prodigiosa", GribaudoUn libro fantastico per imparare a sfruttare le propriet) associative del cervello cmemorizzare con facilitir oualsiasi cosa.

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6 oN. Douglas, P. Slingea "I segreti sessuali dell'Oriente", NewtonUna lettura illuminante, per iniziare a restituire alle associazione mentali relative alsesso un po'di spiritualitd e di appassionata e felice purezza.

F, Marchesi. "Amati !". PiemmeLo stile di vita di chi si Ama e intende Amare in modo autentico e per avere un corpofelice che sia un tempio degno della propria Anima.

Fl, Marchesi, "La Coppia llluminata", AnimaUn piccolo libro che ho scritto subito dopo Exotropia, d forse solo dopo aver cercato dicomprendere il principio che permette all'Universo di evolvere che mi sono personal-mente finalmente accorto di cosa sia I'Amore.

C. Bruce, "I conigli di Schroedinger", CortinaUn ottimo testo divulgativo per chi vuole awicinarsi al fantastico e sorprendentemondo della fisica quantistica.

D. Radin, "Entangled Minds", ParaviewTesto in ingilese, un autorevole ricercatore dimostra applicando il rigoroso protocolloscientifico gli effetti a distanza tra le menti di persone entangled. Formidabile, lo con-siglio caldamente sia a chi vuole comprendere gli effetti a distanza delle relazioni affet-tive ma anche agli scettici piir razionali.

R Marchesi, "Exotropia", Tecniche NuoveUn nuovo modello della Realti: un processo dinamico in continua ed irreversibile evo-luzione. Un testo forse un po' "tecnico" ma adatto a chi vuole approfondire razional-mente gli aspetti invisibili della Realti.

IO SCELGO IO VOGLIO IO SONO

Postulati conclusivi

352 APPENDICE

1) Ogni cosa che esiste pud avere una componente manifesta, visibile o misura-bile localmente ma ha un campo di informazioni (variabili nascoste) che siestende all'infinito e che interagisce con il campo di ogni altra cosa che esiste(trama della Realtir).

2) l l l ivello di interazione a distanza tra due elementi pud essere aumentatoa seguito di esperienze di interazione precedenti (entanglement incrementale).

3) La Realtd d un processo dinamico in continua ed irreversibile evoluzione (exo-tropia) caratterizzato da cambiamenti prodotti dall'interazione in co-partecipa-zione del campo di informazioni di ogni cosa che esiste in essa.

(La co-parlecipazione del campo di ogni cosa che esiste all'attualizzazione di ogni eventopresente si pud esprimere con un concetto di "comunione di intenti", cid a cui ogni essereumano ambisce e vive quando Ama).

4) ll tempo d I'effetto della rapida successione di eventi presenti elementari chevengono generati dal "futuro", dalla trama della Realtdr dove le variabili nasco-ste di ogni campo interagiscono tra loro prima di attualizzarsi in eventi.

(Cid d esattamente il contrario di quanto d oggi comunemente ritenuto dalla visione causa-le-deterministica della Realt?r secondo la quale sarebbe il passato a generare il presente).

5) | contenuti e I'attivitd di pensiero della mente umana generano informazionionnipresenti nello spazio, capaci di interagire in comunione di intenti con tuttala Realtir contribuendo a generare ogni evento presente in essa.

6) Le credenze che nella mente umana assumono carattere di veritdr costituisconoinformazioni statiche che possono essere utili alla soprawivenza ma lermano ilprocesso naturalmente evolutivo dell'uomo, generando turbolenze e crisi.

7) Ogni forza che produce attrazione tra corpi vicini nello spazio, a grandi distanzesi inverte e produce repulsione e viceversa.

: i5: l

NUOVI EAUILIBRI.A,

Le proprie credenze inconsopevoli condizionono le proprie emozioni, i propri pensieri,mo soprotlutto le esperienze che ognuno vive individuolmente. Chi so essere outonomomeniefelice produce lui stesso, con lo co-porlecipozione dello Reolto, le esperienze felici che vive

e chi d incopoce di esserlo produce lui stesso le esperienze infelici che vive.Mo credere e pensore {elicemenle puo essere molto difficile; come chiedere o un lreno

di seguire percorsi diversi dq quelli verso i quoli i suoi binori lo poriono.Servono nuovi binori, serve costruirli nello proprio menfe.

E un'opero coroggioso che offronlo in modo definifivo lo relozione creolrice iro l'uomo,lo suo menle e lo Reolto e propone un meiodo, chiomolo doll'oulore

Exotropic Mind {Mente Exofropico), che consenle o chiunque di intervenire diretfomentesulle proprie credenze inconsopevoli e di lrosformore lo suo mente in un formidobile

generolore quontistico di coincidenze fovorevoli divenendo, in modo lololmente oulonomo,podrone, potenfe e consopevole, sio dello proprio vito immoginolivo

sio del proprio futuro.

FABIO MARCHESIInvenlore e ricercolore indipendenle, oppossionoto di fisico quontisiico e filosofioermelico. E oufore di "Lo Fisico dell'Animo" (pubblicoto onche in lron, Turchioe Grecio), "Lo Luce che Curo", "Exolropio", 'Amolil" e "Lo Coppio llluminoto".Titolore di uno societd di ricerco, progetlozione e sviluppo o Milono.Tiene regolormenle conferenze e seminori. ll suo siio d wwwfobiomorchesi.com

rsBr 978-88-181-2204-7

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