Introduzione all’Economia Agro Alimentare (II a parte) Economia dei Network agro-alimentari...
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Introduzione all’Economia
Agro Alimentare (IIa parte)
Economia dei Network agro-alimentari 2014/15
IL CONSUMO E LA DOMANDA DEI PRODOTTI AA
Ipotesi della teoria neoclassica: razionalità del consumatore e massimizzazione funzione di utilità soggetta al vincolo di bilancio
U = f (x, y, z, ….)
Dove x, y, z, ….sono beni diversi
IL CONSUMO E LA DOMANDA DEI PRODOTTI AARazionalità del consumatore e
utilità
U1
U2
P1
P2
P3
R/Py
R/Pxx1 x
y
0
Vincolo di Bilancio
R = x Px + y Py
R = Reddito P = Prezzi
Funzione di acquisto a maggiore utilità
y1
IL CONSUMO E LA DOMANDA DEI PRODOTTI AARazionalità del consumatore e
utilità Se R = x Px + y Py
Possiamo esprimere y in funzione di x
La combinazione ottima di x e y che massimizza l’utilità del consumatore comporta l’ottimizzazione della funzione di utilità U = f ( x, y) . L’ottimo si trova nel punto di tangenza della curva di indifferenza più elevata con la retta di bilancio. La retta di bilancio ha per pendenza la derivata della funzione:
IL CONSUMO E LA DOMANDA DEI PRODOTTI AARazionalità del consumatore e
utilità U = f (x, y, z, ….)
U1
U2
P1
P2
P3
R/Py
R/Pxx2 x
y
0
U2 = f(x,y) Curva di indifferenza dell’UtilitàU1 = Livello di Utilità < U2P1 = Combinazione con utilità maggioreP2 e P3 = Combinazione con utilità inferiore
y1
IL CONSUMO E LA DOMANDA DEI PRODOTTI AARazionalità del consumatore e
utilitàTasso marginale di sostituzione = rapporto tra la quantità del prodotto y che il consumatore spera di ottenere (dy) e la quantità di prodotto x che è pronto a sacrificare (dx) per l’acquisto.
La modifica dell’utilità per l’acquisto di x e y si misura dal differenziale totale delle funzioni di utilità
dU = 0 (costante)P1 = Max Utilità dove il rapporto delle utilità è uguale al rapporto dei prezzi dei due beni
IL CONSUMO E LA DOMANDA DEI PRODOTTI AAEffetto della variazione del reddito sulla domandaLa legge del consumo di Engel (curva di Engel)
All’aumento del reddito il consumatore adatta le spese di consumo e modifica i propri consumi alimentari
“più una famiglia è povera più è alta la percentuale di esborsi che essa deve destinare alle spese essenziali (alimentari)”
“all’aumentare del reddito le voci del bilancio cambiano in percentuale: le spese per i bisogni essenziali (vedi beni alimentari) diminuiscono mentre aumentano quelle per gli articoli di lusso e semi-lusso”.
IL CONSUMO E LA DOMANDA DEI PRODOTTI AALa legge del consumo di Engel
Curva di reddito-consumo al variare della retta di bilancio (a prezzi costanti di y e x) e della propensione marginale al consumo.La forma della curva dipende dalle preferenze del consumatore che dalle caratteristiche del bene considerato
y
x
P2
P1
P3
IL CONSUMO E LA DOMANDA DEI PRODOTTI AALa legge del consumo di Engel
Beni di LussoBeni di prima necessità
RR
C C
Elasticità al reddito < 0
Elasticità al reddito > 1
IL CONSUMO E LA DOMANDA DEI PRODOTTI AALa legge del consumo di Engel
Elasticità - reddito (η) della domanda: rapporto tra la variazione proporzionale del consumo di un bene e la variazione proporzionale del reddito.
C = spese alimentariR = reddito Elasticità –reddito =
Propensione media al Consumo (PMC) = C/R
Propensione marginale al consumo =
Propensione media alla spesa alimentare (α) =
La pmc può essere assimilata alla alla pendenza della funzione di Engel
IL CONSUMO E LA DOMANDA DEI PRODOTTI AALa legge del consumo di Engel
Elasticità - reddito (η) della domanda: rapporto tra la variazione proporzionale del consumo di un bene (i) e la variazione proporzionale del reddito.
η > 1 η = 1 η = 0
η < 1
R
C
Valori dell’elasticità – reddito della domanda
• ηr > 1 beni superiori o di lusso
• 0 < η r < 1 beni normali
• η r < 0 beni inferiori 0 di base
Propensione media al consumo
IL CONSUMO E LA DOMANDA DEI PRODOTTI AA
Effetto della variazione dei prezzi sulla domandaCurva prezzo consumo
A
P1
P2
P3
R/Py
R/Px1 x
y
0 R/Px2R/Px3
B1B2B3
Curva prezzo consumo
Senso di rotazione all’aumento di P
Se il prezzo del bene x cambia (Py e R costanti) il consumatore modifica il suo paniere di beni
IL CONSUMO E LA DOMANDA DEI PRODOTTI AA
Effetto della variazione dei prezzi sulla domandaElasticità prezzo della domanda
Elasticità della domanda rispetto al prezzo (ƞ p): variazione della quantità di x domandate quando i prezzi aumentano dell’1%
ƞ p=𝑑𝐶𝑑𝑃
𝑃❑
𝐶
Perfettamente elastica
Incremento infinitesimale del prezzo genera aumento infinito della quantità domandata
Relativamente elastica
Incremento infinitesimale del prezzo genera aumento finita e più che proporzionale della quantità domandata
Elasticità unitaria Incremento del prezzo genera aumento proporzionale della quantità domandata
Relativamente rigida
Incremento del prezzo genera aumento meno proporzionale della quantità domandata
Perfettamente rigida
Incremento del prezzo non genera alcun aumento della quantità domandata
IL CONSUMO E LA DOMANDA DEI PRODOTTI AAEffetti sostituzione e di prezzo per un bene normale o
superiore
A
B
C
x
y
y1
y3
y2
x1x3 x2
d1d’d2
III
Rialzo dei prezzi
A
B
C
x
y
y2
y3
y1
x3x1 x2
d2d’d1
III
Calo dei prezzi
IL CONSUMO E LA DOMANDA DEI PRODOTTI AA
Elasticità incrociateFunzione di domanda di un bene x
Elasticità parziale del bene x rispetto al prezzo di x
Elasticità parziale del bene x rispetto al prezzo di y :
Elasticità incrociata definisce il grado di complementarietà e sostituzione dei beni - Se elasticità incrociata è positiva (aumento del prezzo di y comporta aumento consumo di x) i beni sono sostituibili- Se elasticità incrociata è negativa (aumento del prezzo di y comporta diminuzione consumo di x) i beni sono complementari
IL CONSUMO E LA DOMANDA DEI PRODOTTI AATrends in real food prices (1996-2011)
EU-27, (1996-2011) USA, (1992-2011)
Obesity rates (1990-2010): US +13%, UK +12%, France +7%
Source: Mazzocchi, Traill, Shankar (2012)
IL CONSUMO E LA DOMANDA DEI PRODOTTI AAPrezzi al consumo reali in Italia (1996-2010)
Obesity rates: ? (1990), 9% (2000), 10.3% (2010)
IL CONSUMO E LA DOMANDA DEI PRODOTTI AA
Do consumers respond in the same way to price changes?
IL CONSUMO E LA DOMANDA DEI PRODOTTI AA
Own-price elasticities by household income
IL CONSUMO E LA DOMANDA DEI PRODOTTI AALe sostituzioni alimentari per l’effetto reddito e prezzo
- Sostituzioni per beni normali o superiori
- Sostituzioni per beni inferiori
- Le elasticità incrociate ….
Sono causa del cambiamento degli stili alimentari
LA STRUTTURA DEI CONSUMI ALIMENTARI IN ITALIA
Con il crescere del reddito pro-capite, il consumo alimentare non modifica solo il suo peso relativo (“legge di Engel”), ma cambia anche la sua composizione interna per effetto di :
sostituzione di prodotti “inferiori” con prodotti “ricchi” all’interno dello stesso gruppo di alimenti (es. sostituzione della carne di maiale o di pollo con quella bovina);
avvicendamento tra gruppi di alimenti (es. contrazione delle carni o degli oli e grassi a vantaggio del lattiero-caseario) ;
sostituzione di prodotti agricoli grezzi con prodotti alimentari elaborati.
NEL CASO DI SVILUPPO ECONOMICO … Gli stimoli che riceve il sistema agro-alimentare
derivano dall’esistenza e dall’operare della legge di Engel.
Nel caso di crescita del reddito (sistema in sviluppo), i valori economici non solo si espandono, ma soprattutto si ridefiniscono anche le proporzioni. I consumi alimentari diminuiscono in termini relativi
diversificando i consumi. Chi acquista, in conseguenza dell’aumento nel suo potere di acquisto, cambia le sue preferenze.
La modificazione della composizione dei consumi rende
necessario un riorientamento degli indirizzi produttivi per mantenere la produzione aderente alle nuove richieste. Questo riorientamento della produzione riguarda tutti i settori costitutivi del SAA.
IL CONSUMATORE È DISPOSTO A PAGARE ?
Fonte: Special Eurobarometer 389, 2012
CHE COSA CERCANO I CONSUMATORI NEI PRODOTTI ALIMENTARI
2008 2012Qualità 99,0 Qualità 99,7
Benessere 91,9 Convenienza 97,2
Salute 91,7 Salute 96,0
Sicurezza 89,7 Gusto 93,2
Gusto 87,1 Varietà/scelta 91,2
Ecologia 80,4 Benessere 90,9
Piacere 78,6 Sicurezza 90,7
Varietà/scelta 78,5 Praticità 81,5
Praticità 77,8 Funzionalità 81,2
Convenienza 77,6 Piacere 77,8
Funzionalità 77,1 Semplicità 76,9
Tradizione 76,4 Ecologia 74,4
Semplicità 74,8 Tradizione 68,9
Rassicurazione 68,3 Rassicurazione 65,0
Etica 63,8 Etica 57,3
I BISOGNI ASSOCIATI DAI CONSUMATORI AGLI ACQUISTI NEI SUPERMERCATI
Fonte : Convention Cermes 2013
Quali e dove gli effetti della instabilità dei prezzi agricoli?
Dipende da come variano i redditi
LA «CRISI»
DIMINUZIONE DELLA SPESA ALIMENTARE DEFLAZIONATA
Questa situazione «nuova» non sterilizza
l’operare della legge di Engel, ma semplicemente la fa funzionare all’inverso rovesciando le conseguenze. Il reddito diminuisce e la quota della spesa alimentare aumenta.
Le indagini annuali compiute dall’ISTAT sui consumi delle famiglie italiane hanno puntualmente registrato proprio questo fenomeno che non è evidente se si guardano i dati espressi nei valori correnti...
ma che invece è rilevante se si ragiona sui dati depurati dall’effetto dell’inflazione (valori deflazionati) .
Nostre elaborazioni, Istat 2013
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012200
250
300
350
400
450
500
Dinamica della spesa media mensile per ali-mentari e bevande delle famiglie (Italia, 2001-
2012)
valori deflazionati valori nominali
LA SCHEDA DEI CONSUMI
E’ evidente che l’anno 2006 rappresenta lo
spartiacque della crisi.
Negli anni precedenti già c’erano segnali di difficoltà, ma la spesa complessiva era rimasta sostanzialmente inalterata. Quella alimentare aveva registrato un aumento quasi generalizzato, mentre il non alimentare era già in flessione. Solo la spesa per comunicazioni, abitazione e sanità privata mostrava una crescita significativa.
La crisi ha modificato la scheda del «non alimentare» accentuando la diminuzione di quasi tutte le voci ed ha attirato nello stesso gorgo anche la spesa degli alimentari.
TOTALE ALIMENTARI E BEVANDE
TOTALE NON ALIMENTARI
SPESA MEDIA MENSILE
-14.0 -12.0 -10.0 -8.0 -6.0 -4.0 -2.0 0.0 2.0 4.0
2.5
-0.0
0.5
-13.6
-13.6
-13.6
Variazioni della spesa media mensile delle famiglie (in%)
variaz. 2006-12 variaz. 2001-06
Nostre elaborazioni su dati ISTAT, valori deflazionati
Tabacchi
Abitazione
Mobili, elettrod. e servizi per la casa
Sanità
Trasporti
Comunicazioni
Istruzione
Tempo libero, cultura e giochi
Alberghi, pensioni e viaggi organizzati
Pasti e consumazioni fuori casa
Altri beni e servizi
TOTALE NON ALIMENTARI
-30.0 -20.0 -10.0 0.0 10.0 20.0 30.0 40.0
-20.9
10.6
-11.0
4.5
-1.9
31.4
-13.2
-9.2
-11.6
-1.7
-9.1
-0.0
Variazine della spesa media delle famiglie in %(beni non alimentari)
variaz. 2006-12 variaz. 2001-06
Nostre elaborazioni su dati ISTAT, valori deflazionati
Nostre elaborazioni su dati ISTAT, valori deflazionati
Pane e cereali
Carne
Pesce
Latte, formaggi e uova
Oli e grassi
Patate e ortaggi
Frutta
Drogheria (caffè, tè, cacao)
Bevande
TOTALE ALIMENTARI E BEVANDE
-20 -15 -10 -5 0 5 10
Variazione della spesa media delle famiglie (in%): alimentari e bevande
variaz. 2006-12 variaz. 2001-06
Pane e cereali
Pane, grissini e crackers
Biscotti
Pasta e riso
Pasticceria e dolciumi
-35.0 -30.0 -25.0 -20.0 -15.0 -10.0 -5.0 0.0 5.0 10.0
5.8
2.6
9.0
3.5
7.5
-20.0
-21.4
-15.8
-24.9
-33.9
Variazione della spesa media mensile delle famiglie: Pane e cereali (in %)
variaz. 2006-12 variaz. 2001-06
Nostre elaborazioni su dati ISTAT, valori deflazionati
Carne
Carne bovina
Carne suina
Pollame, conigli e selvaggina
Salumi
Patate e ortaggi
Frutta
-30.0 -20.0 -10.0 0.0 10.0 20.0 30.0
2.2
26.1
-2.9
-23.9
4.4
2.1
2.8
-8.6
-11.8
-4.2
9.5
-16.8
-9.6
-13.0
Variazione della spesa media mensile delle famiglie:
carne, frutta e verdura (in %)
variaz. 2006-12 variaz. 2001-06
Nostre elaborazioni su dati ISTAT, valori deflazionati
Latte, formaggi e uova
Latte
Formaggi
Uova
Oli e grassi
-20.0 -15.0 -10.0 -5.0 0.0 5.0
2.8
2.1
-1.1
-1.1
-6.3
-16.8
-18.4
-19.7
-10.0
-16.7
Variazine della spesa media mensile delle famiglie:
oli, grassi e latticini (in%)
variaz. 2006-12 variaz. 2001-06
Nostre elaborazioni su dati ISTAT, valori deflazionati
Nostre elaborazioni su dati ISTAT, valori deflazionati
Bevande
Vino
Birra
Acqua minerale
Altre bevande (es. succhi di frutta)
-20.0 -15.0 -10.0 -5.0 0.0 5.0 10.0 15.0
3.5
5.3
3.1
3.3
2.2
-8.4
-15.6
10.8
-15.9
0.6
Variazione della spesa media delle famiglie: bevande
variaz. 2006-12 variaz. 2001-06
Si conferma la dominanza del modello
energetico nel SAA Si conferma come il modello culturale
alimentare italiano mitiga la variazione dei consumi alimentari delle famiglie italiane che nel complesso riducono gli acquisti in misura proporzionale
Nelle scelte alimentari i consumatori orientano le loro scelte in base al rapporto «benefici / costi» percepiti
L’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari (in termini reali) determina una contrazione della spesa e una riallocazione dei consumi verso beni a qualità inferiore
Si riconoscono quattro forme di cambiamento
Tra gruppi di alimenti (carne con vegetali)
All’interno di una categoria di alimenti (pesce con carne)
All’interno di una categoria di prodotti (Carne bovina con carne avicola)
Tra prodotti industriali ad agricoli
LA LEGGE DELLE SOSTITUZIONI
IL CONSUMO E LA DOMANDA DEI PRODOTTI AAI modelli di consumo alimentare
La società della sazietà: caratteristiche- Consumi di massa - Alto potere di acquisto, alti salari- Omogeneizzazione dei comportamenti alimentari e modello
di consumo agro-industriale omologato.
Il modello AA caratterizza i consumi della società della sazietà - Alto profilo energetico (nella produzione e nel consumo) - Alto contenuto di servizio nel prodotto- Ricorso al modello di internazionalizzazione- Elevato costo sociale con trasferimento funzioni
domestiche all’industria
IL CONSUMO E LA DOMANDA DEI PRODOTTI AAI modelli di consumo alimentare
La società della Sazietà : - Dove i fabbisogni di tutti gli individui sono pienamente soddisfatti. - Dalla pancia piena … al piacere … alla felicità al consumismo
Tre aspetti: - saturazione del consumo energetico (le calorie vegetali sono sostituite
dalle calorie animali) , - saturazione relativa della spesa (oggi 15 % UE e 7% USA), - saturazione assoluta della spesa.
A parità di popolazione all’aumento del reddito il volume del consumo alimentare è costante.
- Sostituzione dell’effetto quantità con l’effetto qualità e centralità dei fattori di differenziazione
- Ruolo delle motivazioni psicologiche, socioculturali e di status sociale.- Aggiustamento qualitativo in base ai bisogni fisiologici;- Ricerca della qualità.
LA DIMENSIONE CULTURALE
Nell’ambito di un progressivo processo di internazionalizzazione dei consumi alimentari, le dinamiche culturali influenzano e determinano i modelli di consumo e le abitudini alimentari;
Sono fattori determinati: L’appartenenza religiosa; La storia e l’ancoraggio culturale con il territorio, ai suoi prodotti e
alle tradizioni alimentari; Il livello culturale dei consumatori; L’esposizione alle «mode» alimentari e agli stili di vita; L’apertura alle innovazioni; Le dinamiche ideologiche o etiche;
• La “cultural politics” è un elemento attivo dei consumi alimentari che caratterizza e definisce i comportamenti alimentari e nutrizionali dei consumatori nei diversi Paesi.
IL CONSUMO E LA DOMANDA DEI PRODOTTI AACosa è il Modello di Consumo alimentare (Mca)
Mca = modo in cui i consumatori si organizzano (in unità – Unità socioeconomica di consumo alimentare ) per consumare beni alimentari
Usec = famiglia = comunità = mensa = consumi omogenei le Usec hanno una dimensione e una evoluzione. All’interno
delle Usec troviamo le strategie di consumo (ma anche di produzione/ approvvigionamento) e le modalità di organizzare i pasti
Si può considerare: il regime alimentare Il regime nutrizionale la spesa alimentare e la sua struttura
IL CONSUMO E LA DOMANDA DEI PRODOTTI AAI Fattori che influenzano i Mca
Gli alimenti sono oggetti complessi dove interagiscono diversi fattori che danno al consumatore diverse giustificazioni sul comportamento di acquisto.
nutrizionali
igieniche
economiche
socioculturali
di servizio
Caratteristichequalitative
La qualità è un concetto multidimensionale
Il ruolo del tempo :- libero e di
lavoro- Di acquisto
e preparazione
- Di consumo
IL CONSUMO E LA DOMANDA DEI PRODOTTI AAI Fattori che influenzano i Mca
1. La capacità di produrre alimenti2. La capacità di scambio (dei fattori e degli alimenti)
(1+2 = disponibilità totale, definizione della domanda totale e potenziale in base alle caratteristiche della popolazione e dei loro consumi alimentari)
3. La capacità di consumare (potere di acquisto)4. Le condizioni di consumo esterne al soggetto
(condizioni tecniche ed economiche dell’attività produttiva)
5. I modelli socioculturali
IL CONSUMO E LA DOMANDA DEI PRODOTTI AAI Fattori che influenzano i Mca
Le variabili del cambiamento del Mca
- La variazione della popolazione - Le politiche settoriali (agricole e di ricerca e
sviluppo)- La crescita e lo sviluppo economico - Il commercio internazionale
IL CONSUMO E LA DOMANDA DEI PRODOTTI AALa libertà del consumatore influenzano i Mca
Capacità di consumare (potere di acquisto e possibilità di esercitare delle scelte)
Capacità di produrre(capacità di adeguarsi alla domanda)
Spazio di azione del
consumatore
Capacità internazionale di acquisto
IL CONSUMO E LA DOMANDA DEI PRODOTTI AALa libertà del consumatore influenzano i Mca
Altri fattori che determinano I Mca:
Politiche pubbliche che influenzano I modelli di acquisto.
La scelta del consumatore è condizionata da: Il consumatore non ha un comportamento
razionale da un punto di vista economico E’ difficie prevedere il comportamento dei
consumatori mediante l’uso di modelli Il consumatore è soggetto a stimoli
MATERIALE DI STUDIO
Parte sul libro Introduzione Economia agroalimentare fino a pag. 44 (numerazione dispense)