Internet a scuola

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Andrea Francesco Scozzi Codice prg: 10.8.4.A1-FSEPONPU-2016-3 Formazione Team per l’innovazione: Soluzioni per la didattica digitale integrata al Deledda 2

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Andrea Francesco Scozzi

Codice prg: 10.8.4.A1-FSEPONPU-2016-3

Formazione Team per l’innovazione: Soluzioni per la didattica digitale integrata

al Deledda 2

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Uso di Internet Chi usa Internet in modo moderato ottiene risultati

migliori di chi non lo usa affatto.

Superata la soglia (che l’Ocse quantifica in «una-duevolte a settimana») l’apprendimento è decisamente peggiore.

da: HTTP://WWW.CORRIERE.IT/SCUOLA/PRIMARIA/15_SETTEMBRE_15/TECNOLOGIE-SCUOLA-OCSE-TROPPE-PEGGIORANO-L-APPRENDIMENTO-7AFCA1B6-5B7A-11E5-8007-CD149B0F5512.SHTML

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«La quantità non basta, servono anche qualità ed esperienza»

Eric Charbonnier:

tempo di utilizzo di Internet a scuola:

Corea, 11.3 minuti

Giappone, 11 minuti al giorno,

media Ocse di 41,9

Risultati: nei test di comprensione degli scritti su supporto elettronico (secondo posto per la Corea e quarto per il Giappone)

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I nostri ragazzi I nostri quindicenni 1,½ circa al giorno «online», ma

spesso perdono la rotta, perché manca la bussola e la scuola non aiuta a trovarla.

le loro competenze di lettura digitale un po’ sopra la media Ocse (504 punti Pisa rispetto a 497) e sopra quelle di lettura «tradizionale».

(capacità di muoversi con senso critico e in maniera efficace tra ipertesti, reperire le informazioni utili, metterle in relazione) sono addirittura

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Il compito della scuola:

Aiutare ad imparare «l’uso pertinente» di Internet,

ovvero a costruire il loro percorso in un ipertesto in modo «mirato» per ottenere l’informazione di cui hanno bisogno.

Compito non facile

«Studenti, Computer e Apprendimento» : la scuola -non solo quella italiana - non riesce a trarre vantaggio dal potenziale offerto dalla tecnologia e dare a tutti gli studenti le competenze di cui hanno bisogno nell’iper-connesso mondo odierno.

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Quantità, qualità non è un problema di quantità, quanto di qualità,

sottolinea l’Ocse.

Gli «internet-dipendenti», chi sta più di 6 ore al giorno davanti al pc a casa, è una categoria ad alto rischio di solitudine, oltre che di assenze ingiustificate da scuola.

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•generalmente sequenziale Il contenuto •l'argomento che viene affrontato è ben definito e presentato con stili omogenei; •di solito la forma espressiva è testuale ed ha una quantitàdi informazioni finita e chiaramente definita.• Il percorso di lettura è in genere “a senso unico” per quanto si possano saltare alcune parti nella lettura, è la struttura stessa del testo, la sua organizzazione sequenziale a guidare il lettore. •E' comodo da leggere perché facilmente trasportabile e consultabile ovunque in qualunque momento. Il libro si possiede, si può toccare, amare, "sottolineare" , induce alla riflessione e al ripensamento.

Da: http://www.lannaronca.it/internet%20e%20la%20scuola%20p.htmAndrea F. Scozzi

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Il libro elettronico (ipertesto/CD-ROM) E' reticolare, modulare; contiene una mappa o indice

per orientare il lettore;

non sempre l'editore e l'autore o gli autori sono chiaramente individuabili,

Generalmente presenta contenuti omogenei, caratterizzati da rimandi ad altri contenuti.

molte volte anche multimediale, contiene una quantità di informazioni definita

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Libro elettronico (ipertesto/CD-ROM)Gli svantaggi Il libro elettronico è più faticoso da leggere e non è facilmente fruibile

(PC a disposizione ). Può essere dispersivo o presentare i contenuti in modo eccessivamente

frammentario.

I vantaggi

maggior numero di informazioni e Combinazione di dati di natura diversa (testi, immagini e suoni) (può

andare dal semplice al complesso). Materiale rielaborabile: le parti testuali, le immagini possono essere

"tagliate", modificate e "incollate" e quindi utilizzate per creare nuovi documenti in altri contesti.

possibilità di fare ricerche attraverso parole chiave e altre funzioni automatiche: un ottimo strumento di pronta consultazione.

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Il libro virtuale (Internet)

Il libro virtuale è un'espansione del libro elettronico: è in altre parole la grande rete di Internet.

La sua struttura è reticolare, modulare; non ha indice, spesso nemmeno una mappa e gli autori o l'editore non sono chiaramente definiti.

I contenuti si intrecciano; ha una quantità di informazioni indefinita;

è multimediale e coinvolge in misura sempre maggiore la vista e l'udito.

Anch'esso presenta punti di forza e punti di debolezza.

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Punti di debolezza disorientamento, deviazione dal percorso da seguire dispersività. contenuti non selezionabili a priori, scritti talvolta in forma

semplificata e frammentata. La caratteristica stessa dell'ipertestualità, da un lato, e lo spazio

ristretto dello schermo dall'altro, favoriscono la diffusione di testi "segmentati", costruiti con frasi brevi più di tipo assertivo che argomentativo.

Il rischio maggiore è comunque quello del disorientamento: non è facile reperire l'informazione pertinente, né selezionare i materiali in termini di qualità e di validità per cui valutare l'attendibilitàdell'informazione richiede sforzi aggiuntivi.

E' bene ricordare anche che il fascino del mezzo può far prevalere i "contenuti trovati per caso" rispetto a quelli definiti intenzionalmente (si lavora sulla base di quello che si trova, piuttosto che su quel che si cerca!).

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Il libro virtuale (Internet)

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Punti di forza informazioni in tempo reale e illimitate: i fornitori di informazioni

possono aggiornare continuamente le proprie pagine, eliminare le parti "invecchiate", arricchire i propri servizi;

offre una pluralità di punti di vista su uno stesso argomento,;

è fortemente interattivo: uso della posta elettronica e altre modalità,

scegliere di volta in volta il percorso di lettura, di integrare le informazioni testuali con quelle audiovisive;

possibilità di fare continue scoperte prelevando testi, immagini da rielaborare e riutilizzare in diversi contesti;

superamento del settorialismo del sapere (discipline);

favorisce un approccio al sapere di tipo multiculturale;

Ricerca su molteplici fonti

consente alla scuola di diffondere e mettere in circuito i risultati delle proprie esperienze didattiche, di documentare in modo semplice ed economico l'innovazione e le sperimentazioni in corso.

Il libro virtuale (Internet)

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Rischi e potenzialità piattaforma per la comunicazione tra utenti sia in differita (forum, posta elettronica, newsgroup) che

in diretta (chat, videoconferenze, lavagna condivisa, condivisione d’applicazioni). È difficile valutare l’impatto educativo e didattico degli strumenti di comunicazione: i forum e le chat,

ad esempio, non hanno buona fama e sono considerate più attinenti alla sfera del divertimento e del tempo libero che non a quella degli strumenti di apprendimento.

Attualmente diffidenza delle famiglie nei confronti delle nuove tecnologie, che si rivolge in primo luogo verso i gruppi di discussione e le chat on line .

Alla base di questa diffidenza c’è il fatto che la rete Internet, non ha supervisori o controllori per quanto riguarda i contenuti. agevola grandemente la diffusione delle informazioni (ciascuno ha la responsabilità del proprio

"sito"), liberandola dagli intralci che una organizzazione sicuramente causerebbe. ha favorito la creatività, consentendo la diffusione di contenuti "personalizzati", con l’incredibile

varietà dei modi attraverso cui ciascun soggetto presenta se stesso e i propri materiali (non ci sono due "siti" uguali).

di contro non viene garantita l’attendibilità, né la correttezza dei dati e in generale si pone un problema di valutazione della qualità delle informazioni.

Nel caso degli ambienti di comunicazione del tipo delle chat e dei newsgroup, c’è un ulteriore fattore problematico, costituito dall’anonimato. Per partecipare ad un dibattito non è necessario dichiarare la propria identità, in genere è sufficiente uno pseudonimo.

Naturalmente è sempre possibile risalire alla reale identità dell’interlocutore, ma attraverso procedimenti che implicano ampie cognizioni tecnologiche.

Bisogna escludere quindi l’uso della rete dalle attività didattiche? Certamente no! Vediamo piuttosto di che cosa si tratta caso per caso e quali possono essere gli aspetti

di ricchezza e di debolezza di ciascuno per scoprire i benefici didattici che se ne possono ricavare.Andrea F. Scozzi

Il libro virtuale (Internet)

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I motori di ricerca a scuola

insegnamento non tanto caratterizzato dalla trasmissione di contenuti, quanto piuttosto dalla capacità di creare un ambiente in cui si impara ad apprendere (reperire e selezionare le informazioni).

Si privilegiano quindi i processi rispetto ai contenuti. Naturalmente molte possono essere le obiezioni all'utilizzo di queste nuove tecnologie nella scuola: una riguarda, per esempio, il fatto che il loro utilizzo diffuso finisca per penalizzare e ridurre l'uso della memoria e della fantasia.

La diffusione di una nuova tecnologia, in realtà, potenzia le capacità di apprendimento offrendo nuove possibilità a docenti e studenti.

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Ottenere informazioni più interessanti e in tempo reale

Particolarmente utili per:- approfondire/rinnovare/integrare la propria preparazione professionale (per i docenti);- preparare un percorso di conoscenza personalizzato;- integrare il libro di testo;

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I motori di ricerca a scuola

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Essere impegnati in un processo di apprendimento di tipo attivo

protagonisti attivi del proprio percorso di conoscenza.

richiede una conoscenza molto approfondita, dei termini esatti da utilizzare per ottenere un'informazione non ridondante né rumorosa, mirata rispetto alla richiesta.

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I motori di ricerca a scuola

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Strategie di ricerca Rischio: le informazioni e le ricerche vengano

utilizzate senza i necessari controlli.

La scuola è da sempre abituata a saper valutare la "tecnologia libro“..

Come riconoscere la validità, la coerenza scientifica delle informazioni messe a disposizione dalla rete?

alcune modalità di uso e di controllo delle informazioni telematiche.

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Chi cerca trova? è necessario delimitare il campo della

ricerca,

aver chiaro cosa si sta cercando.

occorre capire a cosa servirà l'informazione, definendo chiaramente l'obiettivo della ricerca.

è indispensabile usare un metodo di ricerca efficace, cioè sapere come si fa a cercare l'informazione utile e adeguata allo scopo.

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primo e determinante filtro : pertinenza e rispondenza di una informazione alle effettive necessità rappresenta un criterio per effettuare una adeguata selezione.

Tra le "informazioni pertinenti“ scegliere quelle utili dal punto di vista qualitativo.

acquisizione di nuova forma di competenza critica che consenta di valutare la credibilità e l'attendibilità dei contenuti

competenza disciplinare propria dell'insegnante, che guida e coordina la classe durante la fase ricerca e della rielaborazione, soprattutto se parliamo di scuola dell’obbligo.

Non sempre però si è in grado di padroneggiare un argomento al punto di comprendere "a colpo d'occhio" se la nostra fonte è credibile.

Nel caso dei testi a stampa, ci viene in aiuto l'affidabilità o meno della casa editrice e un insieme di parametri su cui si fonda la nostra cultura del "libro".

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Chi cerca trova?

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Analisi del sito Le domande da porsi possono essere di questo tipo:

il sito è di tipo commerciale o di tipo istituzionale?

è distribuito da un ente pubblico (istituzioni nazionali, università, istituti di ricerca con personalità giuridica ecc.) oppure è un privato che mette a disposizione quella informazione?

quante persone visitano il sito?

qual è la frequenza degli aggiornamenti?

Qual è la data dell'ultimo aggiornamento?

risponde in qualche modo ai propri obiettivi, alle finalità, alla propria "filosofia“?

ha mappe di navigazione o indici ben strutturati dei contenuti?

le informazioni presentate sono congrue agli obiettivi dichiarati?

grado di interattività, ovvero la possibilità per l'utente di entrare in rapporto dinamico con chi fornisce l'informazione.

analizzare volta per volta il tipo di informazione recuperata e abituare i ragazzi, a comprenderne le caratteristiche.

è indispensabile far capire se ciò che si è trovato è una relazione, un articolo, una recensione, un report di ricerca, una statistica, una semplice opinione oppure un documento di tipo letterario, artistico, scientifico o quant'altro.

Particolare attenzione deve essere posta anche al fatto che il documento sia firmato o no, che sia datato, che sia esauriente, che rimandi ad altri documenti o no.

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"griglia di valutazione dei documenti telematici”

Ecco una scheda, da utilizzare per valutare la qualità delle informazioni trovate in rete:- nome e indirizzo del sito;- nome e tipologia dell'organismo che gestisce il sito;- nome/titolo del documento/data del documento/fonte.

Valutazione del documento in base a:a) la pertinenza dell'informazione rispetto all'obiettivo;b) la valutazione dell'informazione sulla base della conoscenza dell'argomento (da parte dell'insegnante e/o di un esperto);c) la valutazione sulla base della credibilità/autorevolezza del "gestore" del sito in cui si trova il documentod) la valutazione sulla base della tipologia di documento (fonte, rielaborazione)e) la valutazione sulla base della completezza documentaria (presenza di indicatori quali il nome dell'autore, dell'eventuale traduttore, la data …).

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Servizi di localizzazione

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Pro: se vi trovate con un gruppo di turisti in giro per una città, usare i servizi di questo tipo può essere utile per ritrovarsi più facilmente.

Contro: chi si occupa di marketing online è molto interessato a conoscere dove si trovano gli utenti per proporre, ad esempio, la pubblicità del punto vendita di un cliente nelle vicinanze ed incentivare così gli acquisti.

Inoltre, segnalare che non si è in casa potrebbe significare che l’abitazione è vuota o, peggio ancora, quando i bambini sono soli in casa.

Suggerimento: Molti sistemi operativi, device mobili e servizi online hanno i servizi di localizzazione disattivati per default.

Imparate a controllare come e quando condividere informazioni relative al luogo in cui vi

Se avete dei dubbi... non fatelo. http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/10-febbraio-safer-internet-day-c60ef4b7-ddc2-4bc8-b70a-7f593cac737a.html

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Condivisione di foto di gruppo

http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/10-febbraio-safer-internet-day-c60ef4b7-ddc2-4bc8-b70a-7f593cac737a.html

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Pro: tenere traccia fotografica delle esperienze vissute è divertente e utile e può essere interessante per creare nuovi contatti o per documentare il proprio vissuto.

Contro: le aziende che operano nel mondo dei social network amano le foto di gruppo poiché, grazie ai software di riconoscimento facciale, possono facilmente tracciare e definire i dettagli della vostra vita sui social.

Enti di sorveglianza ed organizzazioni di intelligence potrebbero mettere a punto un vero e proprio dossier su di voi utilizzando le vostre informazioni pubbliche e, per quanto questa possibilità oggi possa sembrarvi remota, non va sottovalutata in un’ottica futura.

Suggerimento: va tenuto a mente che si può essere presenti sul web anche senza aver mai aperto un browser in vita propria o senza aver mai navigato online.

Questo è dovuto al fatto che altri utenti possono scegliere di condividere foto scattate in vostra compagnia, non tenendo conto del vostro desiderio di privacy.

Se volete proteggere il vostro diritto alla riservatezza siate molto chiari con chi vi conosce ed esprimete senza indugi il divieto di condividere su Internet immagini che vi riguardino.

Allo stesso modo, naturalmente, ricordate di chiedere sempre ad amici e conoscenti il permesso di condividere loro foto sui vostri profili social.

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PNSD

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PNSD

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PNSD

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Si legge testualmente nell’ #azione6 del PNSD: “ La scuola digitale, in collaborazione con le famiglie e gli enti locali, deve aprirsi al cosiddetto BYOD (BringYour Own Device), ossia a politiche per cui l’utilizzo di dispositivi elettronici personali durante le attività didattiche sia possibile ed efficientemente integrato”. Il “deve aprirsi” indica una necessità e non una possibilità. Ogni classe di un istituto può avere una base essenziale di dispositivi da integrare con i dispositivi degli alunni.

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Sicurezza – Definizioni

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•Pirati informatici (hacker, cracker):persone che entrano in un sistemainformatico senza l’autorizzazioneper farlo•Sicurezza:protezione applicata ad un sistemainformatico per garantire ilsoddisfacimento degli obiettivi dipreservazione dell’integrità,disponibilità e confidenzialità dellerisorse del sistema

Da: http://www-db.disi.unibo.it/courses/RCPG/sicurezza.pdf

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Sicurezza – Pericoli

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. Cavallo di Troia: programma odocumento che contiene softwaredannoso nascosto da una normaleapplicazione (es. virus in file oemail). Hacking: spezzare i meccanismi diautenticazione della password(“intuizione”, furto, generazioneautomatica di password)

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Sicurezza – Pericoli

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• Mapping: un attacco è spesso preceduto da raccolta di informazioni (IP delle maccchine, SO installato, porte e servizi attivi)•Port scanning: scansionesequenziale delle porte cheinviando richieste di servizioclassifica e analizza le rispostericevute)

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Sicurezza – Pericoli

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• Sniffing: “fiutare” le password attraverso software in grado di monitorare il flusso di pacchetti di dati che attraversano la rete

•Spoofing: possibilita’ di modificare in maniera fraudolenta il contenuto dei pacchetti in circolazione (es. falsificando l’indirizzo IP diprovenienza e assumendo indebitamente l’identita’ altrui)

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Sicurezza – Cosa fare

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• Limitare gli accessi e usare meccanismi di autenticazione e autorizzazione• Monitorare i registri e i log che tracciano i tentativi di accesso (tcwrapper in unix)•Disabilitare i servizi del sistema operativo che non sono necessari Separare i servizi (es. Web, email)• Tenersi informati: newsgroup e pareri del Computer Emergency Response Group (CERT)•Affidarsi a ditte specializzate

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Sicurezza – Cosa fare

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• Principio del privilegio minimo: al server Web deve essere assegnata la quantità minima di privilegi di cui ha bisogno• Limitare l’accesso alle aree CGI, directory in cui sono memorizzati script e programmi eseguibili

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Sicurezza – Firewall

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un Firewall è una combinazione di HW e SW che “isola”una rete privata (es. aziendale) dal resto di Internet operando un filtraggio selettivo dei pacchettiPuò agire su due livelli:. Firewall a filtraggio di pacchetto (agisce sullo strato di rete in base all’IP). Gateway a livello di applicazione (gestisce gli accessi in modo più fine, utente per utente, centralizzando le funzioni di autorizzazione e controllo e gestendole a livello di applicazione)

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Sicurezza – Crittografia

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Sicurezza – Crittografia: chiave asimmetrica

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BYODBring Your Own Device

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azione #6 del PNSD“La scuola digitale, in collaborazione con le famiglie e gli enti locali, deve aprirsi al cosiddetto BYOD (Bring Your Own Device), ossia a politiche per cui l’utilizzo di dispositivi elettronici personali durante le attività didattiche sia possibile ed efficientemente integrato”

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BYODBring Your Own Device

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Superamento della Direttiva del 15/3/2007La Direttiva del Ministro del 15 marzo 2007 (Linee di indirizzo edindicazioni in materia di utilizzo di “telefoni cellulari” e di altri dispositivielettronici durante l’attività didattica), che vietava a qualsiasi livello l’utilizzo dei dispositivi personali degli alunni, viene dunque superata dal Piano Nazionale Scuola Digitale.

Il MIUR, in collaborazione con l’AGID e il Garante per la Privacy, stanno già sviluppando le linee guida per promuovere il Bring Your Own Device all’ interno della scuola italiana.

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BYODBring Your Own Device

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“Not to learn from but to learn with”“non impara da ma impara con”L’insegnante non è più trasmettitore diconoscenza ma diviene un facilitatore, cheindirizza gli studenti verso la giustadirezione e permette loro di acquisireconoscenza in modo autonomoconiugando le esperienze presenti epassate.

da: http://www.scuole-digitali.it/wp-content/uploads/2016/04/BYOD.pdf

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Difficoltà nella realizzazione del Byod

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Resistenza:● i docenti percepiscono l'aumentata responsabilità rispetto alla gestione di dispositivi;● i genitori consegnare computer e tablet ai proprifigli, senza poter esercitare un controllo diretto

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Copyright

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1. È punito, se il fatto è commesso per uso non personale, con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 2.582 a euro 15.493 chiunque a fini di lucro:a) abusivamente duplica, riproduce, trasmette o diffonde in pubblico con qualsiasi procedimento, in tutto o in parte, un'opera dell'ingegno destinata al circuito televisivo, cinematografico, della vendita o del noleggio, dischi, nastri o supporti analoghi ovvero ogni altro supporto contenente fonogrammi o videogrammi di opere musicali, cinematografiche o audiovisive assimilate o sequenze di immagini in movimento……

Legge 22 aprile 1941 n. 633Protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio(G.U. n.166 del 16 luglio 1941)