Instrumentum Laboris: introduzione Instrumentum Laboris: introduzione.
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Instrumentum Laboris:
introduzione
SINODO DIOCESANO: MESSAGGIO DEL VESCOVO
11 ottobre 2011: anno della fede Sfida di radunarci insieme per camminare come fratelli Per costruire l’esperienza di una vera chiesa
accogliente, caritatevole, gioiosa, misericordiosa .. Ultimo Sinodo: quasi 80 anni fa, nel 1934 con mons
Melchiori Sinodo: evento di comunione ecclesiale Per una rivitalizzazione della chiesa di Nola 3 parole: essenzialità (Cristo), organicità, relazionalità Meta: divenire profezia vivente che emerga da uno
stile comunitario
PREMESSA Discernimento comunitario obiettivo: attivare una
conversione missionaria della nostra Chiesa locale
Annunciare il Vangelo con gioia
Sfide di oggi Soggetto: tutta la comunità
cristiana, insieme Chiesa aperta, in uscita Alla luce della Parola e con lo
sguardo di Dio
ICONA BIBLICA: LE PRIME COMUNITÀ CRISTIANE
"Erano assidui nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli e nell'unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere.
Un senso di timore era in tutti e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli.
Tutti coloro che erano diventati credenti stavano insieme e tenevano ogni cosa in comune; chi aveva proprietà e sostanze le vendeva e ne faceva parte a tutti, secondo il bisogno di ciascuno"
(Atti 2, 42-45)
1.A QUESTO TEMPO
L’idea: la storia è condotta dallo Spirito. Il Signore ci precede sempre
Liberarsi da una certa accidia pastorale e soprattutto liberarsi dalla malattia del pessimismo e della stanchezza
Mettersi sui sentieri del Risorto: chiesa debole, ma con la forza di Dio
L’atteggiamento da maturare: l’attenzione e la fiducia (in opposizione al sentimento dell'angoscia e dello smarrimento)
UN TEMPO CHE PROVOCA
Mali nuoviL’uomo ha perso la stima di sé come figlio e fratello del prossimo
Rinnovamento interiore
UNA CHIESA RADICATA E POPOLARE
600.000 abitanti Incrocio Territorio
eterogeneo 3 nodi:
disoccupazione, famiglie monoreddito, devastazione ambientale
CHIESA DI NOLA
115 parrocchie 3 zone pastorali e 8
decanati Nuove sfide:
corresponsabilità laici e sacerdoti
Comunità vicineVita di fede e nuovi
stili di vitaUna trasformazione
da convertire in rinascita
UNA TRASFORMAZIONE DA CONVERTIRE IN RINASCITA
Deindustrializzazione e lavoroRipensare la nostra
vocazioneAmbiente e salute
Meno padroni e più ospiti della nostra terra
CulturaBasiliche paleocristiane
Presenza stranieraIncontro e scambio
I DONI CHE ABBIAMO
TRA LE MANI
Un legame religioso ancora vivo
La sussidiarietà familiare
La gratuità delle reti educative e caritative
DOMANDE Con quale sguardo guardiamo questo
nostro tempo? (“Beati i puri di cuore perché vedranno Dio”).
Quali sono le difficoltà e le risorse, le "finestre", per l'annuncio del Vangelo in questo tempo, nei luoghi in cui viviamo?
Come si configura la realtà di vita (culturale, sociale, ecclesiale..) in cui è immersa la nostra comunità?
Quali sono le trasformazioni in atto? Come potremmo descrivere il nostro
territorio? Che cosa vuol dire essere Chiesa e
annunciare il Vangelo in questi luoghi? Quali sono a nostro avviso le priorità?
1.B. NOI IN QUESTO TEMPO: IL CAMMINO DELLA CHIESA DI NOLA
Tempo e luoghi Linee di impegno pastorale tracciate nel
tempo L’atteggiamento da maturare: il senso di
appartenenza
IL CAMMINO DELLA NOSTRA CHIESA DIOCESANA E PASTORI mons. Adofo Binni
(1952/70): durante il concilio
mons. Guerino Grimaldi (1971-82)
Mons. Giuseppe Costanzo (1982-89)
Mons. Umberto Tramma (1990-99)
L'EPISCOPATO DI MONS. DE PALMA (DAL 1999 AD OGGI)
Consigli di partecipazione lavoro integrato degli
uffici per una pastorale unitaria
2004-2005, Missione popolare e Anno del vangelo
proposta della lectio divina nella vita delle parrocchie
responsabilità educative della comunità ecclesiale
2006-20011, il tempo di grazia della visita pastorale
RIFLESSIONI L’avvio di una nuova
riflessione intorno all’iniziazione cristiana
Formazione, laici, fede pensata, scuola, ambiente …
Orientamento di fondo: lo sforzo di pensarci come
una Chiesa missionaria che ha a cuore l’uomo e la sua vita;
la scelta di puntare non tanto sulle cose da fare quanto su atteggiamenti da maturare.
Una questione di stile.
ALCUNE DIFFICOLTÀ E RESISTENZE
• la richiesta insistente di “norme” che liberino dalla fatica e dalla responsabilità del discernimento; • la tendenza ad analisi disfattiste; • la difficoltà a cogliersi in un territorio specifico; • la ricerca di risultati immediati e la fatica nel vivere la pazienza di un cammino comune; • la difficoltà ad accogliere le proposte cogliendone il senso d'insieme e a legarle fra loro come momenti di un unico cammino; • la difficoltà a fare memoria e a inserirsi in una storia; • l'individualismo pastorale
DOMANDE Come educarci ad una lettura d’insieme? Come non perdere la memoria del cammino già
fatto? Quale conoscenza abbiamo della storia della
nostra Chiesa diocesana e delle nostre comunità? Quanto sappiamo valorizzarla e farne tesoro? Sappiamo riconoscere che non tutto inizia con noi
e che non si comincia ogni volta daccapo? Gli eventi che oggi viviamo la “crisi” economica
le trasformazioni culturali e sociali, quanto hanno provocato la vita della nostra comunità, a quale sensibilità ci hanno aperto?
L’esperienza vissuta e lo stile respirato nella visita pastorale quanto ha contribuito a ripensare la vita ordinaria e straordinaria della nostra comunità?
Riusciamo ad avvertirci dentro una storia che è più grande di noi e ci precede: la storia della Salvezza, ossia la storia dell’amore di Dio per l’uomo?