Progettazione corso e relatrice: Giacomina Mascherpa

CORSO FISM DI 2' LIVELLO PER L'IRC

Insegnare religionenella scuola cattolica

dell'infanziaLecco

Anno Scolastico 2013-2014

l'insegnamento dellareligione cattolica

CHE COS' E' L'IRC ?

QUALE E' LA SUA NATURA ?

QUALI LE SUE FINALITA' ?

L’IRC E’:

l’insegnamento concordatario (1984) della religione cattolica nelle scuole

statali di ogni ordine e grado.

Concordato fra Santa Sede e Repubblica Italiana1929, legge 810/29:

“l’Italia considera fondamento e coronamento dell’istruzione pubblica l’insegnamento della dottrina cristiana secondo la forma ricevuta dalla tradizione cattolica”

Accordo di revisione del Concordato lateranense fra Italia e Santa Sede

1984, legge 121/85: la Repubblica Italiana riconoscendo il valore della cultura religiosa e tenendo conto che i principi del cattolicesimo fanno parte del partimonio storico del popolo italiano, continuerà ad assicurare nel quadro delle finalità della scuola, l’insegnamento della religione cattolica...

Come un insegnamento culturale, interculturale e interdisciplinare che offre “ il suo specifico contributo al pieno sviluppo della personalità degli alunni... E si inserisce nel contesto della vita della scuola, rispettandone e valorizzandone le finalità e i metodi “.

COME SI CONFIGURA ?

IRC CULTURALE

Fa parte del patrimonio storico , culturale ( e di fede ) del popolo

italiano

E’ rivolto a tuttiSi confronta con altri sistemi di

significato

E’ dato riscontrabilenell’esperienza

personale o di altri

Dà risposte di significato

Viene impartito in conformità alla dottrina della

Chiesa e secondoLe finalità della

Scuola

Interagisce con gli altri saperi e contribuisce quindi alla

formazione della persona dell’alunno

Porta al riconoscimento del valore religioso specifico Cristiano cattolico e delvalore religioso in generale

-Conoscere le fonti del cristianesimo e le sue verità fondamentali;-saper riconoscere il contributo della fede in Cristo e della

tradizione della Chiesa al progresso culturale e sociale del popoloitaliano, dell’Europa e dell’intera umanità.

-Saper elaborare e giustificare,secondo l’età, le proprie scelte esistenziali, in rapporto alla conoscenza della religione cristiana

e dei suoi valori.

-Saper esporre, documentare e confrontare criticamente i contenuti del cattolicesimo con quelli di altre confessioni

cristiane, religioni non cristiane e altri sistemi di significato.

-Saper entrare in dialogo con chi ha convinzioni religiose o filosofiche diverse dalle proprie.

UN PROFILO PER L’IRC

SAPERE

SAPERESSERE

SAPERFARE

SAPERSTARE CON

Tenendo presenti i 4 pilastri dell’educazione ( rapporto J. Delors 1996 )

PROGETTARE RC CON ALCUNI CRITERI DI QUALITA’

C O R R E L A Z I O N E

PROGRESSIVITA’CICLICA

Riferimenti agli ambiticulturali

Contenuti di religione cristiana cattolica

Domande di senso /bisogni formativi

Come processo di nuovi apprendimenti che vanno ad arricchire, ampliare, approfondire le conoscenze già in possesso del bambino rendendolo sempre più capace di aprirsi a nuovi contenuti e situarli nel loro contesto.

Schema esemplificativo di percorso su Dio Creatore

I bambini,come tutti noi,sono inseriti nel mondo e

hanno esperienza della realtànaturale che li circonda e li

interroga.

IO VEDO, SENTO, ASCOLTO...

TANTE MERAVIGLIE

INTORNO A ME

IO SONO UNAMERAVIGLIA

Nel contesto dellagratuità della vita

DIRE GRAZIE

Nel contestointerculturale

TANTE PERSONEAL MONDO DICONO

GRAZIE A DIO PERI SUOI DONI

IL RACCONTO BIBLICO DELLA CREAZIONE E LEPREGHIERE DI LODE E

RINGRAZIAMENTO( Riferimenti al 1° cap. di Genesi

e ai salmi 104 e 8 )

Nel contesto della salvaguardiadei beni e delle risorse naturali

(ecologia cristiana )PRENDERSI CURA

IL MONDO E’ LA NOSTRA CASA E LA

CASA DI TUTTI

I CRISTIANI COLLABORANO CONDIO E SI PRENDONO CURA DEL CREATO

Legenda: 1° livello 2° livello 3° livello per tutti

... che si configura come una riflessione e un confronto sull’agire didattico nel presupposto che siano già note le conoscenze generali e specifiche sugli aspetti pedagogici, normativi e organizzativi dell’insegnamento della religione cattolica nella scuola dell’infanzia. Al fine di usufruire di un linguaggio minimo condiviso, analizziamo alcuni punti significativi da ripensare insieme.

Dopo l'analisi dei contenuti effettuata è necessaria una riflessione sulla “ metodologia dell’IRC“...

Programma

Programmazione

Curricolo

Giuseppina Zuccari “L’insegnamento della Religione Cattolica”, ed. Elledici Il capitello, 2003.

occorre fare una analisi di alcuni termini fondamentali:

indica il testo programmatico

nazionale

caratterizza dal punto di v i s t a p e d a g o g i c o e culturale ogni grado scolastico

manitene comunque nella struttura di base, elementi comuni ad ogni istituzione scolastica (finalità, dimensioni dello sviluppo, sistemi simbolico-culturali, campi-ambiti, discipline,...)

garantisce la stabilità e l’unitarietà del progetto

PROGRAMMA

PROGRAMMAZIONE

programma in azione cioè:

adattamento, a livello locale

del programma ai concreti contesti socio culturali

strategia di interventosel

ezione

dei

conten

uti

scelta degli obiettivi

verifica-valutazione-

documentazione degli

apprendimenti

attenzione alle attività di ogni singola scuola finalizzate alla realizzazione di obiettivi formativi.

attenzione ai problemi istituzionali, o r g a n i z z a t i v i , p s i c o p e d a g o g i c i derivanti dal Programma Nazionale

nella scuola dell’autonomina assume tre accezioni importanti:

totalità delle opportunità

culturaliCURRICOLO

COME POSSO TRADURRE TUTTO QUESTO NEL MIO LAVORO IN CLASSE?

Come mi oriento ? In che modo utilizzare gli OBIETTIVI? Esiste ancora laprogrammazione ?…

Capacità, esperienze,problemi…, dellapersona che ho davanti

Sviluppare un progetto, formulare itinerari

E’ necessario avereun’idea generale…

PPAE

MAPPA CULTURALE

e con questa coniugazionef o r m u l a re / p ro g e t t a re /produrre la matrice cognitiva

UNITA’ DI APPRENDIMENTO

CONSIDERANDO

È un mode l lo funz iona le a l le d inamiche d i

apprendimento del soggetto che impara assimilando nuove conoscenze ad altre che già possiede attraverso

un processo di approfondimento e ampliamento

PROGRESSIVITA’ CICLICA

È un principio che pone in continua relazione il percorso formativo dell’alunno dal punto di vista sociale e psicologico e i contenuti culturali mediati dalla scuola

CORRELAZIONE

È il percorso di ricerca effettuato dal

bambino per dare risposta alle domande

di significato che derivano dalle

esperienze e dalle problematiche

vissute

DOMANDE DI SENSO

LA DIMENSIONE TEOLOGICA

• La Bibbia come documento storico

rivelato• Il rapporto fra Dio e

l’uomo• La figura di Gesù• L’origine e lo sviluppo

della Chiesa• La figura del cristiano

presenta:

LA DIMENSIONE CULTURALEoffre contatti

con:

• Storia• Storia

dell’arte• Dialogo interreligioso

LA DIMENSIONE ANTROPOLOGICA

• Le domande di senso della

vita• La ricerca della salvezza• La riflessione

sulla morte

illustra:

QUALI DIMENSIONI NEI CONTENUTI DI

RELIGIONE CATTOLICA?

AMBIENTE dal latino “AMBIRE”

andare intorno, circondare

può essere inteso come luogo fisico o virtuale, ma anche come spaz io me nta le e cu l t ura le , o rg an i zz at i v o e d emo t i v o/affettivo insieme.

Bisogna però osservare l'insieme delle componenti presenti nella situazione in cui vengono messi in atto i processi di apprendimento. Il che vuol dire analizzare le condizioni e i fattori che intervengono nel processo: gli insegnanti e gli allievi, gli strumenti culturali, tecnici e simbolici.

L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO dunque

comprende, oltre all’apprendimento stesso , gli aspetti qualificanti della

CURA E DELLA RELAZIONE

Pertanto l’ azione educativa dei docenti sarà orientata da questo principio e su questo

principio si fonderà il curricolo

L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO per la scuola dell’infanzia si configura

come :

! ! ! !

contesto nel qualepossono essere

le sollecitazioni che i bambinivivono attraverso le loro

esperienze…

filtrate

analizzate

elaborate

LA SCUOLA DELL’INFANZIA: UN LUOGO DI APPRENDIMENTO E DI CURA EDUCATIVA

I CARATTERI

L a s c u o l a d e l l ’ i n f a n z i a , rapportandosi costantemente all’opera svolta dalle famiglie, rappresenta un luogo educativo i n t e n z i o n a l e d i p a r t i c o l a r e importanza, in cui le bambine e i bambini realizzano una parte sostanziale della propria relazione con il mondo.

LA DIMENSIONE ORGANIZZATIVA

L’obiettivo della generalizzazione della scuola dell’infanzia, la molteplicità dei modelli organizzativi,la personalizzazione dei percorsi, la previsione di un coinvolgimento proficuo delle famiglie devono concorrere ad assicurare una qualità sempre più alta dell’offerta educativa.

Dai contenuti al PERCORSO

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Partire dagli OA per ideare una MAPPA CULTURALE (ciò che

concerne la disciplina )

MATRICE COGNITIVACostruire un percorso che guidi il docente nel suo lavoro

U N I TA ' D I A P P R E N D I M E N T O P r o g e t t a r e u n a U n i t à d i Apprendimento per la valutazione delle competenze emerse

- è lo strumento che mette insieme e considera tutto quello che serve per affrontare un determinato apprendimento e cioè : - i contenuti culturali ( l’ambiente/ il contesto ) e disciplinari ( conoscenze e abilità )

-Le capacità potenziali degli alunni sulle quali si intende lavorare ( es. capacità di osservazione , di riflessione, di elaborazione ecc. ) e i loro bisogni di significato

- le verifiche necessarie e le competenze che si intendono promuovere …

MATRICE COGNITIVA

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Elaborati dai docenti in base ad un

in giudizio professionale

Si articolano in conoscenze e abilità

Si collocano sul piano psicologico e didattico

Si formulano seguendodue modalità:

•Riflessioni organizzate attorno all’esperienza

• Per discipline

UNITA' DI APPRENDIMENTO

Un segmento di apprendimento che richiede:

* La formulazione di uno o più obiettivi formativi tra loro integrati

* la descrizione delle attività educative e didattiche unitarie da mettere in atto

* le indicazioni metodologiche e organizzative

* le verifiche da attuare e l’accertamento delle competenze.

DATI IDENTIFICATIVI Anno scolastico… Scuola…. Destinatari….. Docenti coinvolti…..

1)ARTICOLAZIONEDELL’

APPRENDIMENTO

2) MEDIAZIONE DIDATTICA

3)CONTROLLO DEGLIAPPRENDIMENTI

Riferimenti aiDocumentiPECUP….

OSA ( descritti nelle schede di espansione disciplinare)

Apprendimento unitario

da promuovere…

Compito unitario in situazione…

Declinazione dell’

apprendi-mento

unitario in obiettivi formativi

(con relativi standard)

Metodi…Tempi…

Soluzioni organizzative…

Verifica e valutazione delle competenze

Documentazione Portfolio

Piani di Studio Personalizzati

Scheda modello a cura del Gruppo di Studio sulla Riforma (Università di Bergamo)

La riforma Moratti (L. 53 del marzo 2003) introduce il modello didattico dell'Unità di Apprendimento

QUALI SONO I CONTENUTI

ATTUALMENTEDELL'INSEGNAMENTO

DI RELIGIONE CATTOLICA?

DIO

GESU'

LA CHIESA

COME e DOVE VENGONO PRESENTATI?

INDICAZIONI PER IL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA

E DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE

4 SETTEMBRE 2012

IL SE' E L'ALTRONegli anni della scuola dell’infanzia il bambino osserva la natura e i viventi nel loro nascere, evolversi ed estinguersi. Osserva l’ambiente che lo circonda e coglie le diverse relazioni tra le persone; ascolta le narrazioni degli adulti, le espressioni delle loro opinioni e della loro siritualita! e fede; e! testimone degli eventi e ne vede la rappresentazione attraverso i media; partecipa alle tradizioni della famiglia e della comunità di appartenenza, ma si apre al confronto con altre culture e costumi; si accorge di essere uguale e diverso nella varietà delle situazioni, di poter essere accolto o escluso, di poter accogliere o escludere. Raccoglie discorsi circa gli orientamenti morali, il cosa è giusto e cosa è sbagliato, il valore attribuito alle pratiche religiose. si chiede dov’era prima di nascere e se e dove finirà la sua esistenza. Pone domande sull’esistenza di Dio, la vita, la morte, la gioia e il dolore.

GESU’ DI NAZARETHPersona nella storia : uomo

tra gli uomini e centro stesso della Storia

PRESENTATO DAI VANGELIAlla luce della Pasqua : Egli èil crocifisso risorto , quindi il

Messia, l’Emmanuele , il Salvatore …

CELEBRATO NELLE FESTECRISTIANE

Il Risorto è vivo e presente .E’ il centro della Chiesa e il

centro del mondo. AttraversoLa Chiesa si manifesta e da

questa è celebrato

GESU ‘ DI CUI NARRANO I VANGELI E’ COLUI CHE :

RIVELA IL “ VOLTO MISERICORDIOSO “DEL PADRE SUO

ANNUNCIANDO LA” BUONA NOTIZIA “ DEL REGNO CON

Il regno di Dio annunciato da Gesù èfondato sulla misericordia e sul perdono. Permostrare la presenza e la figura del Regno,Gesù ha accolto, servito e perdonato…

il comportamento

Le parabole / i miracoli

La passione , la morte e

la risurrezione( Pasqua )

Dalla guida didattica del testo “ Nuovo Religione ABC” coordinato da R. Scarpa

Matrice cognitiva

RIFERIMENTI

al POF

Collegamenticon gli altri

campi di esprienza

OBIETTIVI

DI RC

Domande di senso e

bisogni di significato

degli alunni

Competenze da promuovere

Apprendimento

Unitario da promuovere

SCHEMATIZZANDO UN PROCEDIMENTO... 1

Matrice cognitivaE' PASQUA

RIFERIMENTI

al POF

Collegamenti con gli altri campi di

esprienza:

OBIETTIVI DI RC

Domande di senso ebisogni di significato degli alunni:Il bambino ha esperienza delle tradizioni pasquali (uovo, colombo, ulivo...) e si accosta agli eventi di Gesù che la Chiesa annuncia

Competenze da promuovere:- collegare tradizioni a

eventi - distinguere i

simboli religiosi della

Pasqua

Apprendimento Unitario

da promuovere:Riconoscere i segni, i

simboli della festa della Pasqua e avvicinarsi al

valore degli avvenimenti evangelici annunciati

dai Cristiani

… 2