INSEGNARE PER FAVORIRE LO SVILUPPO DI COMPETENZA ... · insegnare per favorire lo sviluppo di...
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INSEGNARE PER FAVORIRE LO SVILUPPO DI INSEGNARE PER FAVORIRE LO SVILUPPO DI INSEGNARE PER FAVORIRE LO SVILUPPO DI INSEGNARE PER FAVORIRE LO SVILUPPO DI INSEGNARE PER FAVORIRE LO SVILUPPO DI INSEGNARE PER FAVORIRE LO SVILUPPO DI INSEGNARE PER FAVORIRE LO SVILUPPO DI INSEGNARE PER FAVORIRE LO SVILUPPO DI
COMPETENZA.COMPETENZA.COMPETENZA.COMPETENZA.COMPETENZA.COMPETENZA.COMPETENZA.COMPETENZA.
PRESUPPOSTI PEDAGOGICI, SCELTE PRESUPPOSTI PEDAGOGICI, SCELTE PRESUPPOSTI PEDAGOGICI, SCELTE PRESUPPOSTI PEDAGOGICI, SCELTE PRESUPPOSTI PEDAGOGICI, SCELTE PRESUPPOSTI PEDAGOGICI, SCELTE PRESUPPOSTI PEDAGOGICI, SCELTE PRESUPPOSTI PEDAGOGICI, SCELTE
DIDATTICHE E STRUMENTI DI VALUTAZIONEDIDATTICHE E STRUMENTI DI VALUTAZIONEDIDATTICHE E STRUMENTI DI VALUTAZIONEDIDATTICHE E STRUMENTI DI VALUTAZIONEDIDATTICHE E STRUMENTI DI VALUTAZIONEDIDATTICHE E STRUMENTI DI VALUTAZIONEDIDATTICHE E STRUMENTI DI VALUTAZIONEDIDATTICHE E STRUMENTI DI VALUTAZIONEProf.ssa Giuliana Sandrone
Direttrice del CQIA (Centro per la Qualità dell’Insegnamento e dell’Apprendimento) – Università di Bergamo
IC di Besana in Brianza e Rete – 17 dicembre 2015
ASPETTI EVIDENZIATI NELLASPETTI EVIDENZIATI NELLASPETTI EVIDENZIATI NELLASPETTI EVIDENZIATI NELLASPETTI EVIDENZIATI NELLASPETTI EVIDENZIATI NELLASPETTI EVIDENZIATI NELLASPETTI EVIDENZIATI NELL’’’’’’’’INCONTRO PRECEDENTEINCONTRO PRECEDENTEINCONTRO PRECEDENTEINCONTRO PRECEDENTEINCONTRO PRECEDENTEINCONTRO PRECEDENTEINCONTRO PRECEDENTEINCONTRO PRECEDENTE
• Cogenza normativa del concetto di competenza
• Concetto assunto nel dichiarato della scuola, ma anche agito nella prassi quotidiana di ciascun docente?
• Cambiamenti conseguenti all’assunzione di un insegnamento volto a sviluppare competenze
• Il complesso intreccio tra i risultati di apprendimento e la loro valutazione.
Una didattica per promuovere competenze Una didattica per promuovere competenze Una didattica per promuovere competenze Una didattica per promuovere competenze significa significa significa significa …………
a. avere consapevolezza del significato attribuito al concetto di competenza
b. centrare la propria attenzione sull’ agire dell’allievo e la competenza sviluppata/da sviluppare � i saperi disciplinari (un obbligo ineludibile a scuola) sono il mezzo rispetto allo scopo dell’agire educativo
c. aver chiaro i cambiamenti didattici e organizzativi che questa prospettiva comporta
d. aver chiaro il diverso tipo di valutazione che la competenza personale e situazionale richiede rispetto alla valutazione delle conoscenze e delle abilità
SI E’ DETTO
CHE …
PERCHE’?
ORGANIZZAZIONE DELLORGANIZZAZIONE DELLORGANIZZAZIONE DELLORGANIZZAZIONE DELLORGANIZZAZIONE DELLORGANIZZAZIONE DELLORGANIZZAZIONE DELLORGANIZZAZIONE DELL’’’’’’’’INCONTRO ODIERNOINCONTRO ODIERNOINCONTRO ODIERNOINCONTRO ODIERNOINCONTRO ODIERNOINCONTRO ODIERNOINCONTRO ODIERNOINCONTRO ODIERNO
1. Quale paradigma pedagogico sorregge l’insegnamento volto allo sviluppo di competenza?
2. L’insegnamento come azione educativa coerente con il paradigma pedagogico fatto proprio e dichiarato
3. L’apprendimento e le diverse metodologie didattiche
4. La valutazione (interna) dei risultati di apprendimenti e i rapporti con la valutazione esterna.
1.Quale paradigma pedagogico sorregge 1.Quale paradigma pedagogico sorregge 1.Quale paradigma pedagogico sorregge 1.Quale paradigma pedagogico sorregge 1.Quale paradigma pedagogico sorregge 1.Quale paradigma pedagogico sorregge 1.Quale paradigma pedagogico sorregge 1.Quale paradigma pedagogico sorregge
llllllll’’’’’’’’insegnamento volto allo sviluppo di insegnamento volto allo sviluppo di insegnamento volto allo sviluppo di insegnamento volto allo sviluppo di insegnamento volto allo sviluppo di insegnamento volto allo sviluppo di insegnamento volto allo sviluppo di insegnamento volto allo sviluppo di
competenza? competenza? competenza? competenza? competenza? competenza? competenza? competenza? Perché un insegnante non può non avere un paradigma pedagogico ed esserne consapevole.
Perché una scuola non può non avere un paradigma pedagogico condiviso e dichiarato.
CHE COSA SIGNIFICA AVERE UN CHE COSA SIGNIFICA AVERE UN CHE COSA SIGNIFICA AVERE UN CHE COSA SIGNIFICA AVERE UN CHE COSA SIGNIFICA AVERE UN CHE COSA SIGNIFICA AVERE UN CHE COSA SIGNIFICA AVERE UN CHE COSA SIGNIFICA AVERE UN
««««««««PARADIGMA PEDAGOGICOPARADIGMA PEDAGOGICOPARADIGMA PEDAGOGICOPARADIGMA PEDAGOGICOPARADIGMA PEDAGOGICOPARADIGMA PEDAGOGICOPARADIGMA PEDAGOGICOPARADIGMA PEDAGOGICO»»»»»»»»? ? ? ? ? ? ? ?
«WELTANSCHAUUNG» PEDAGOGICA
1.Chi sono, che caratteristiche hanno i soggetti che partecipano all’azione educativa?
2.Quali sono le caratteristiche fondamentali della loro conoscenza e del loro apprendimento?
3.Che cosa è chiamato a fare un docente per favorirne lo sviluppo?
ALL’INTERNO DEL
SISTEMA EDUCATIVO
NAZIONALE
Che cosa accade, in educazione, se penso che Che cosa accade, in educazione, se penso che Che cosa accade, in educazione, se penso che Che cosa accade, in educazione, se penso che Che cosa accade, in educazione, se penso che Che cosa accade, in educazione, se penso che Che cosa accade, in educazione, se penso che Che cosa accade, in educazione, se penso che
llllllll’’’’’’’’uomo sia uomo sia uomo sia uomo sia uomo sia uomo sia uomo sia uomo sia ……………………
… una macchina più o meno ben congegnata
… un organismo che si adatta alla situazione in cui si trova
… una «persona» che porta con sé, ontologicamente, alcune caratteristiche fondamentali (es. singolarità, relazionalità, libertà, responsabilità, …)
QUESTIONE
COMPLESSA!
Per condividere un Per condividere un Per condividere un Per condividere un ««««paradigma pedagogicoparadigma pedagogicoparadigma pedagogicoparadigma pedagogico»»»»nellnellnellnell’’’’istituzione scolastica istituzione scolastica istituzione scolastica istituzione scolastica …………
occorre attenzione a
1.i vincoli normativi generali (es.: se la Costituzione parla di «persona umana», posso non tenerne conto?)
2.lo scopo istituzionale dell’istituzione in cui si lavora (es.: se lo scopo dichiarato della scuola è lo sviluppo e la crescita della persona umana, posso dire che la scuola ha il compito di istruire? Per contro: posso dire che la scuola può fare a meno del sapere culturale proprio di unPaese?)
3.responsabilità personale e condivisa nell’assumere i dispositivi propri della normativa scolastica (es.: le Indicazioni nazionali parlano di «competenza», posso inserire questo concetto nella programmazione della mia azione didattuica senza chiedermi che cosa significa?
UN ESEMPIO PER INTENDERCI UN ESEMPIO PER INTENDERCI UN ESEMPIO PER INTENDERCI UN ESEMPIO PER INTENDERCI UN ESEMPIO PER INTENDERCI UN ESEMPIO PER INTENDERCI UN ESEMPIO PER INTENDERCI UN ESEMPIO PER INTENDERCI ……………………
… se, a scuola si deve «favorire lo sviluppo di capacità e competenze, attraverso conoscenze e abilità, generali e specifiche …»
OCCORRE
avere chiara la distinzione tra
� CAPACITA’� COMPETENZA� CONOSCENZA � ABILITA’
E, soprattutto avere chiara la distinzione tra
� lo SCOPO (sviluppo di capacità e competenze)� il MEZZO (conoscenze e abilità generali e specifiche)
IN QUALE DI QUESTE DUE PROSPETTIVE COLLOCHIAMO LA IN QUALE DI QUESTE DUE PROSPETTIVE COLLOCHIAMO LA IN QUALE DI QUESTE DUE PROSPETTIVE COLLOCHIAMO LA IN QUALE DI QUESTE DUE PROSPETTIVE COLLOCHIAMO LA DEFINIZIONE DI DEFINIZIONE DI DEFINIZIONE DI DEFINIZIONE DI ‘‘‘‘COMPETENZACOMPETENZACOMPETENZACOMPETENZA’’’’????
Soggetto che apprende
Competenza
disciplinare, esterna al soggetto
che apprende,
oggettivabile e misurabile
=
performance standard ���� abilità
Persona che apprende
Competenza complessa, situazionale,
osservabile e valutabile qualitativamente,
=
azione personaleazione personale
2.L2.L2.L2.L2.L2.L2.L2.L’’’’’’’’insegnamento come azione educativa insegnamento come azione educativa insegnamento come azione educativa insegnamento come azione educativa insegnamento come azione educativa insegnamento come azione educativa insegnamento come azione educativa insegnamento come azione educativa
coerente con il paradigma pedagogico fatto coerente con il paradigma pedagogico fatto coerente con il paradigma pedagogico fatto coerente con il paradigma pedagogico fatto coerente con il paradigma pedagogico fatto coerente con il paradigma pedagogico fatto coerente con il paradigma pedagogico fatto coerente con il paradigma pedagogico fatto
proprio e dichiaratoproprio e dichiaratoproprio e dichiaratoproprio e dichiaratoproprio e dichiaratoproprio e dichiaratoproprio e dichiaratoproprio e dichiarato
Le azioni educative agite da un insegnante sono strettamente coese con il paradigma pedagogico (più o meno consapevolmente) assunto.
Che cosa significa «competenza» e quale azione didattica ne deriva?
DIDATTICA PER CONCETTI,
per progetti DIDATTICA
NARRATIVA, ECC.12
SE UNA SCUOLA E I DOCENTI CHE LA
ANIMANO FANNO PROPRIO IL PARADIGMA
PEDAGOGICO PRESENTE NELLA NORMATIVA
EUROPEA ED ITALIANA …
RILEGGIAMO LA DEFINIZIONE DI COMPETENZA DATA DALLA NORMA:
Comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e risorse personali sociali e/o metodologiche in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale, in autonomia e responsabilità
Elementi comuni • Una situazione in cui si agisce • Un compito da affrontare• Il soggetto in apprendimento agisce in autonomia e responsabilità• Utilizzo di conoscenze e abilità disciplinari• Risorse personali messe in gioco• Risorse esterne valorizzate• …
FACCIAMO UN ESEMPIO: IN QUALE DI QUESTE FACCIAMO UN ESEMPIO: IN QUALE DI QUESTE FACCIAMO UN ESEMPIO: IN QUALE DI QUESTE FACCIAMO UN ESEMPIO: IN QUALE DI QUESTE SITUAZIONI POSSO FAR EMERGERE COMPETENZE?SITUAZIONI POSSO FAR EMERGERE COMPETENZE?SITUAZIONI POSSO FAR EMERGERE COMPETENZE?SITUAZIONI POSSO FAR EMERGERE COMPETENZE?
14
C. E’ ‘competente’ l’allievo che, durante il test di letteratura inglese, risponde in modo corretto a tutti gli items relativi alle opere di Shakespeare.
Azione autonoma e responsabile?
In situazione?Risorse interne?Risorse esterne?Saperi disciplinari?
A. E’ competente l’allievo che, durante uno scambio culturale, accoglie in modo efficace gli ospiti stranieri utilizzando L2.
� Azione autonoma e responsabile
� In situazione� Risorse interne (capacità,
motivazione, …)
� Risorse esterne(tecnica di presentazione, un’occasione
improvvisa, …)
� Saperi disciplinari(conoscenze e abilità disciplinari)
B. E’ ‘competente’ l’allievo
che, durante la verifica,
scrive correttamente un
saggio breve sulla
letteratura inglese,
utilizzando in modo
corretto L2.
Azione autonoma e
responsabile?
In situazione?
Risorse interne?
Risorse esterne?
Saperi disciplinari?
Come connettere questi due aspetti, centrali per Come connettere questi due aspetti, centrali per Come connettere questi due aspetti, centrali per Come connettere questi due aspetti, centrali per Come connettere questi due aspetti, centrali per Come connettere questi due aspetti, centrali per Come connettere questi due aspetti, centrali per Come connettere questi due aspetti, centrali per
sviluppare competenza? sviluppare competenza? sviluppare competenza? sviluppare competenza? sviluppare competenza? sviluppare competenza? sviluppare competenza? sviluppare competenza?
SAPERISAPERI AGIRE dellAGIRE dell’’ALLIEVOALLIEVO
conoscenze e abilitconoscenze e abilitàà competenze competenze personali disciplinari personali disciplinari competenze competenze disciplinari disciplinari
Per partire nella prassi educativa quotidiana Per partire nella prassi educativa quotidiana Per partire nella prassi educativa quotidiana Per partire nella prassi educativa quotidiana …………
•occorre fare qualche cosa di «nuovo»?
•occorre riflettere su ciò che facciamo e chiederci perché lo facciamo?
INTENZIONALITA’ + RIFLESSIVITA’
UN’ ACCOPPIATA VINCENTE PER QUALSIASI PROFESSIONE!
3. L3. L3. L3. L3. L3. L3. L3. L’’’’’’’’apprendimento e le diverse metodologie apprendimento e le diverse metodologie apprendimento e le diverse metodologie apprendimento e le diverse metodologie apprendimento e le diverse metodologie apprendimento e le diverse metodologie apprendimento e le diverse metodologie apprendimento e le diverse metodologie
didattichedidattichedidattichedidattichedidattichedidattichedidattichedidatticheElogio del sapere didattico, senza il quale NON si dà competenza didattica.
La riflessività professionale, strumento indispensabile per l’insegnante consapevole.
QUALCHE IDEA GENERALE SULLA DIDATTICAQUALCHE IDEA GENERALE SULLA DIDATTICAQUALCHE IDEA GENERALE SULLA DIDATTICAQUALCHE IDEA GENERALE SULLA DIDATTICAQUALCHE IDEA GENERALE SULLA DIDATTICAQUALCHE IDEA GENERALE SULLA DIDATTICAQUALCHE IDEA GENERALE SULLA DIDATTICAQUALCHE IDEA GENERALE SULLA DIDATTICA
• Didattica disciplinare
• Didattica generale
La didattica disciplinare si concentra sull’epistemologia dell’oggetto culturale che gli è proprio
La didattica generale sposta l’attenzione su come un certo oggetto culturale, epistemologicamente conosciuto, possa diventare strumento significativo per la crescita educativa e personale di ciascuno.
…………………… CONSAPEVOLEZZE!CONSAPEVOLEZZE!CONSAPEVOLEZZE!CONSAPEVOLEZZE!CONSAPEVOLEZZE!CONSAPEVOLEZZE!CONSAPEVOLEZZE!CONSAPEVOLEZZE!
Prima di affrontare alcuni modelli didattici che possono caratterizzare l’azione educativa segnaliamo la necessità di queste consapevolezze:
- il rapporto circolare tra teoria e pratica (alternanza formativa)
- la necessità di sottrarre l’azione educativa e le strategie che sceglie la didattica alla tentazione della formalizzazione � l’uso improprio delle best practices
- «Pensare ed operare sono due attività differenti che non coincidono mai» (H. Arendt)
Un rapido accenno a tre modalitUn rapido accenno a tre modalitUn rapido accenno a tre modalitUn rapido accenno a tre modalitàààà didattiche che didattiche che didattiche che didattiche che derivano da tre diverse prospettive pedagogiche derivano da tre diverse prospettive pedagogiche derivano da tre diverse prospettive pedagogiche derivano da tre diverse prospettive pedagogiche
1.Comportamentista ���� prodotto
2.Costruttivista/cognitivista ���� processo
3.Attivistica ���� prodotto + processo
Tre diversi modi di
pensare l’uomo e il
suo apprendimento
SI POSSONO
CONNETTERE
NELL’AZIONE
EDUCATIVA DI UN
DOCENTE?
1. PROSPETTIVA COMPORTAMENTISTA 1. PROSPETTIVA COMPORTAMENTISTA 1. PROSPETTIVA COMPORTAMENTISTA 1. PROSPETTIVA COMPORTAMENTISTA 1. PROSPETTIVA COMPORTAMENTISTA 1. PROSPETTIVA COMPORTAMENTISTA 1. PROSPETTIVA COMPORTAMENTISTA 1. PROSPETTIVA COMPORTAMENTISTA
Vede l’uomo una dimensione prevalentemente fenomenica, biologicamente data, osservabile,
quantificabile.
Parte dall’idea di un apprendimento trasmissivo, lineare, unidirezionale, migliorabile in virtù di
una sempre più minuta e dettagliata frammentazione dell’oggetto intorno al quale si esercita la
conoscenza (operazionalizzazione degli obiettivi)
Bobbit nel 1918*, definisce il curriculum in campo educativo in questo modo: “successione
intenzionalmente strutturata delle esperienze formative che la scuola adotta esplicitamente per
completare e perfezionare lo sviluppo di un soggetto”.
Evidente il collegamento ai principi tayloristici dell’organizzazione scientifica del lavoro.
Successo anni
‘60 e ‘ 70
UNA RAPPRESENTAZIONE FACILE UNA RAPPRESENTAZIONE FACILE UNA RAPPRESENTAZIONE FACILE UNA RAPPRESENTAZIONE FACILE UNA RAPPRESENTAZIONE FACILE UNA RAPPRESENTAZIONE FACILE UNA RAPPRESENTAZIONE FACILE UNA RAPPRESENTAZIONE FACILE ……………………
Input � ���� Output
Connettendo input/output si definiscono regolarità.
Se si scompongono input/output si ha maggiore garanzia di misurabilità e
osservabilità dell’apprendimento che rappresenta il risultato della somma dei
singoli comportamenti.
Compito fondamentale è definire gli obiettivi attraverso la descrizione operativa
di un comportamento, una performance dell’allievo che testimonia l’avvenuto
apprendimento.
Scatola nera
IL MODELLO SISTEMICO DI NICHOLLSIL MODELLO SISTEMICO DI NICHOLLSIL MODELLO SISTEMICO DI NICHOLLSIL MODELLO SISTEMICO DI NICHOLLS
OBIETTIVI
CONTENUTI METODI
VALUTAZIONE
LE TASSONOMIE …conoscenza, comprensione,
applicazione, analisi, sintesi,
valutazione
2. Prospettiva costruttivista 2. Prospettiva costruttivista 2. Prospettiva costruttivista 2. Prospettiva costruttivista
Rimanda ad un soggetto costruttore del proprio apprendimento, che interagisce con il mondo che lo circonda e organizza le proprie conoscenze secondo precisi schemi mentali.
Nella prassi educativa questa prospettiva si incrocia con quellacognitivista che vede il soggetto come colui che attribuisce ‘significato’ al proprio apprendimento, grazie alle sue caratteristiche individuali, alla sua storia, alle sue motivazioni, ecc..
UN MODELLO DI SINTESI: LA DIDATTICA PER CONCETTI UN MODELLO DI SINTESI: LA DIDATTICA PER CONCETTI UN MODELLO DI SINTESI: LA DIDATTICA PER CONCETTI UN MODELLO DI SINTESI: LA DIDATTICA PER CONCETTI UN MODELLO DI SINTESI: LA DIDATTICA PER CONCETTI UN MODELLO DI SINTESI: LA DIDATTICA PER CONCETTI UN MODELLO DI SINTESI: LA DIDATTICA PER CONCETTI UN MODELLO DI SINTESI: LA DIDATTICA PER CONCETTI
Mappa
concettuale
Mediatori
didattici
2
Rete concettuale
1
Matrice cognitiva
3
Compito di
Apprendimento
Soggetto in
apprendimento
Conversazione
clinica
Schema di modello didatticoSchema di modello didatticoSchema di modello didatticoSchema di modello didatticoSchema di modello didatticoSchema di modello didatticoSchema di modello didatticoSchema di modello didattico
Oggetto
culturale
Soggetto
in
Apprendimento
Azione
di
Insegnamento
Mappa Concettuale
MC
Conversazione clinica CC
Matrice cognitiva mc
Compito di apprendimento
Rete concettuale RC
Fasi di Lavoro FdL �B1,B2,…
Verifica finale VF
Modello
didattico
3. PROSPETTIVA ATTIVISTICA 3. PROSPETTIVA ATTIVISTICA 3. PROSPETTIVA ATTIVISTICA 3. PROSPETTIVA ATTIVISTICA 3. PROSPETTIVA ATTIVISTICA 3. PROSPETTIVA ATTIVISTICA 3. PROSPETTIVA ATTIVISTICA 3. PROSPETTIVA ATTIVISTICA
L’apprendimento si realizza attraverso un processo attivo da partedel soggetto in apprendimento e si caratterizza per la sua dimensione progettuale, atta a risolvere un problema.
Presenta rimandi alla dimensione ‘tecnica’, ma anche alla prospettiva proattiva dell’agire umano.
Perché dagli anni ‘90 in poi la parola
‘progetto’ diventa un passepartout, ma
dimentica il suo fondatore
W. Kilpatrick (1920)?
Alcuni passaggi centrali del pensiero di Dewey, maestro di Alcuni passaggi centrali del pensiero di Dewey, maestro di Alcuni passaggi centrali del pensiero di Dewey, maestro di Alcuni passaggi centrali del pensiero di Dewey, maestro di Alcuni passaggi centrali del pensiero di Dewey, maestro di Alcuni passaggi centrali del pensiero di Dewey, maestro di Alcuni passaggi centrali del pensiero di Dewey, maestro di Alcuni passaggi centrali del pensiero di Dewey, maestro di Kilpatrick Kilpatrick Kilpatrick Kilpatrick
• Attività intelligente dell’uomo = azione che esplicita la natura stessa dell’uomo e realizza le sue potenzialità
• Pensiero = strumento per riflettere e progettare piani risolutivi, futuri
• Educazione = adattamento attivo in funzione del vivere sociale in cui si realizza ma anche sviluppo costruttivo della personalità per migliorare la realtà stessa
Definizione Definizione Definizione Definizione Definizione Definizione Definizione Definizione ……………………
Progetto = vera e propria impresa di lavoro nella quale gli allievi, assistiti e guidati dal docente, in collaborazione tra di loro, affrontano e risolvono problemi concreti, utilizzando una logica funzionale alle diverse situazioni di vita.
Parole - chiave
�Bisogni formativi� Comportamenti attesi
�Prodotto/prodotti finale/intermedi ���� criteri di accettabilità
� Monitoraggio del percorso
�Valutazione di prodotto e di processo
PROGETTO DI
PRODUZIONE,
CONSUMO, QUESITO,
ecc.
4. La valutazione (interna) dei risultati di 4. La valutazione (interna) dei risultati di 4. La valutazione (interna) dei risultati di 4. La valutazione (interna) dei risultati di 4. La valutazione (interna) dei risultati di 4. La valutazione (interna) dei risultati di 4. La valutazione (interna) dei risultati di 4. La valutazione (interna) dei risultati di
apprendimenti e i rapporti con la valutazione apprendimenti e i rapporti con la valutazione apprendimenti e i rapporti con la valutazione apprendimenti e i rapporti con la valutazione apprendimenti e i rapporti con la valutazione apprendimenti e i rapporti con la valutazione apprendimenti e i rapporti con la valutazione apprendimenti e i rapporti con la valutazione
esterna esterna esterna esterna esterna esterna esterna esterna Che cosa significa «valutare»?
Quale rapporto esiste tra la valutazione dei risultati di apprendimento degli allievi e la valutazione esterna della scuola?
QUALCHE CERTEZZA QUALCHE CERTEZZA QUALCHE CERTEZZA QUALCHE CERTEZZA QUALCHE CERTEZZA QUALCHE CERTEZZA QUALCHE CERTEZZA QUALCHE CERTEZZA ……………………
Quando si programma un percorso di studi (per un allievo con disabilità, con DSA, con BES … per TUTTI gli allievi) occorre sapere che …
non non èè possibile partire dai saperi (conoscenze e abilitpossibile partire dai saperi (conoscenze e abilitàà) per ) per arrivare alle competenze! arrivare alle competenze!
Se si parte dai saperi si arriva ai saperi!Se si parte dai saperi si arriva ai saperi!
PerchPerchéé sono sono RISULTATI DI APPRENDIMENTO DIVERSI RISULTATI DI APPRENDIMENTO DIVERSI 31
32
Come si valutano Come si valutano Come si valutano Come si valutano Come si valutano Come si valutano Come si valutano Come si valutano ……………………
Conoscenze ed abilitConoscenze ed abilitàà � oggettivabili, esterne al soggetto (altro da sé), da acquisire, relative all’avereavere del soggetto (scopo ≠ fine)
Quali strumenti?
Quantitativi, standardizzabili � che scompongono/ricompongono l’insieme delle diverse C/A
serve lserve l’’esercizio, esercizio,
il compito il compito
eteroetero--guidato, di cui siguidato, di cui si
controllano gli standard dicontrollano gli standard di
esecuzione esecuzione
33
Come si valutano Come si valutano Come si valutano Come si valutano Come si valutano Come si valutano Come si valutano Come si valutano ……………………
competenzecompetenze = personali, espressione stessa del soggetto, da sviluppare, relative all’ essereessere del soggetto.
Quali strumenti?
Qualitativi, unitari, agiti in prima persona
Serve un problema da risolvere, una situazione
che richieda l’assunzione del compito in prima
persona, l’intervento personale dell’allievo, la
attivazione del suo giudizio personale …
un compito in situazione
VALUTAZIONE=UN PROCESSO COMPLESSO VALUTAZIONE=UN PROCESSO COMPLESSO VALUTAZIONE=UN PROCESSO COMPLESSO VALUTAZIONE=UN PROCESSO COMPLESSO VALUTAZIONE=UN PROCESSO COMPLESSO VALUTAZIONE=UN PROCESSO COMPLESSO VALUTAZIONE=UN PROCESSO COMPLESSO VALUTAZIONE=UN PROCESSO COMPLESSO
1)Tracciabilità del percorso di acquisizione dei saperi disciplinari � valutazione conoscenze e abilità
2)Tracciabilità del percorso di sviluppo di competenza � valutazione/ certificazione delle competenze
La tracciabilità NON utilizza sempre gli stessi strumenti
- quantitativa per il percorso 1
- qualitativa per il percorso 2
COME SI AFFRONTA LA
CERTIFICAZIONE DI
COMPETENZE (a.s.15-16
adozione generalizzata?
Attenzione! La valutazione di Mario Attenzione! La valutazione di Mario èè una somma lineare?una somma lineare?
MARIOMARIO
…… o la valutazione di Mario o la valutazione di Mario èè un processo circolare e unitario intorno un processo circolare e unitario intorno allall’’asse della sua persona?asse della sua persona?
comportament
o
conoscenze
e abilitàCompetenze
MARIOMARIO
prof.ssa Giuliana Sandrone 35
OCCORRE AVERE UN PUNTO DI RIFERIMENTO OCCORRE AVERE UN PUNTO DI RIFERIMENTO OCCORRE AVERE UN PUNTO DI RIFERIMENTO OCCORRE AVERE UN PUNTO DI RIFERIMENTO …………
1) COMPETENZE � PROFILO DELLO STUDENTE ALLA FINE DEL PRIMO CICLO
2) SAPERI DISCIPLINARI � INDICAZIONI NAZIONALI
DA DOVE PARTE LA CONTESTUALIZZAZIONE CHE REALIZZA L’AGIRE DIDATTICO?
• La situazione di compito non è l’appendice dell’unitàdidattica!
• La situazione di compito non si propone necessariamente per qualsiasi argomento
• La situazione di compito si può progettare, ma molto spesso si presenta improvvisa, occorre coglierla, non sprecarla!
• La situazione di compito non può essere isolata, ma compresa in una tipologia di compiti simili rispetto alla complessità.
• Quale metodologia è più funzionale a questa prospettiva?
• Quale valutazione per una situazione di compito?
Qualche attenzione Qualche attenzione Qualche attenzione Qualche attenzione …………
QUALE CONNESSIONE TRA QUALE CONNESSIONE TRA QUALE CONNESSIONE TRA QUALE CONNESSIONE TRA …………
� VALUTAZIONE INTERNA DEI RISULTATI DI APPRENDIMENTO
� TEST INVALSI
� RAV – PIANO DI MIGLIORAMENTO
BIBLIOGRAFIABIBLIOGRAFIABIBLIOGRAFIABIBLIOGRAFIA
G. Bertagna, P. Triani (eds.), Dizionario di didattica.Concetti e
dimensioni operative, La Scuola, Brescia 2013
A. Cegolon, Competenza. Dalla performance alla persona competente, Rubbettino, Soveria Mannelli 2008
G. Sandrone, Insegnare per competenze o per promuovere
competenze? Dal significato alla valutazione della competenza, in Nuova Secondaria, n° 1, settembre 2014, XXXII, pp.11-25
S. Kahn, Pedagogia differenziata. Concetti e percorsi per la
personalizzazione degli apprendimenti, (a cura di G. Sandrone), Editrice La Scuola, Brescia 2011. pp. 5-40