Inizia con TIBERIO - tabuladealbata.files.wordpress.com · Inizia con TIBERIO -discendente per...

26

Transcript of Inizia con TIBERIO - tabuladealbata.files.wordpress.com · Inizia con TIBERIO -discendente per...

Inizia con TIBERIO -discendente per nascita dalla gens Claudia - adottato da Ottaviano col nome di Tiberio

Giulio Cesare

I suoi componenti furono: ¨  TIBERIO (figlio adottivo di Augusto): 14 d.C -37 d.C.

¨  CALIGOLA (nipote di Augusto): 37 d.C. – 41 d.C.

¨  CLAUDIO (zio di Caligola): 41 d.C. – 54 d.C.

¨  NERONE (figlio adottivo di Claudio): 54 d.C.- 68 d.C.

Tiberio14 d.C.- 37 d.C.

Tiberio successore di Augusto.

Figlio di Livia, seconda moglie di Augusto, era stato un buon comandante militare Augusto lo aveva adottato nel 4 d.C. in seguito alla morte di altri eredi designati.

Tiberio successe a Augusto alla morte di quest’ultimo avvenuta nel 14 d.C,per

designazione del Senato. •  Tiberio cercò la collaborazione del Senato e rifiutò di ricevere onori divini,

come forma di rispetto delle istituzioni romane.

•  Modificò il sistema elettorale, che fu incentrato sul Senato, anziché sui comizi. •  Cercò di mantenere l’equilibrio economico dell’impero.

La II parte del principato di Tiberio: la degenerazione. •  A partire dalla morte di Germanico, crebbe il

contrasto tra Tiberio e Agrippina maior, la sua vedova.

•  L’uomo di fiducia di Tiberio diventò Seiano, prefetto del pretorio, che diventò assai potente.

•  Dal 26 d.C., Tiberio visse quasi sempre a Capri e Roma fu governata da Seiano, che cercò di ampliare il suo potere personale.

•  Scoperto a congiurare, Seiano fu giustiziato (31 d.C.).

•  Agrippina si suicidò, le lotte tra Tiberio e Senato si fecero cruente, provocando false denunce e molti morti..

•  Tiberio morì, forse avvelenato, nel 37 d.C.

Agrippina maior, vedova di

Germanico, madre di Caligola

e Agrippina minor

CALIGOLA (Gaio Claudio) 37 – 41 d.C.

Una successione dinastica imposta dall’esercito e dal popolo.

Gaio Claudio, detto “Caligola” (dal nome della calzatura dei soldati),successe a Tiberio nel 37 d.C.

La sua salita al trono fu imposta dagli eserciti e dai pretoriani, perché Tiberio non aveva designato un erede.

Caligola divenne imperatore perché era pronipote di Augusto e figlio di Germanico, la cui figura era rimasta assai popolare sia tra i romani, sia tra i soldati.

La politica interna: popolarità e eccessi di un princeps “antoniano”.

v  Caligola fu un imperatore di tipo “antoniano”, cioè aveva una concezione del princeps come sovrano assoluto, di origine divina.

v  Era molto popolare a Roma perché organizzava grandi spettacoli circensi e progettò edifici grandiosi che rovinarono le finanze dell’impero.

v  Il Senato gli era avverso, in quanto egli governò senza mai cercare la sua collaborazione.

Il Circo Massimo,

luogo delle gare ippiche

La fine di Caligola.

²  I suoi eccessi da sovrano orientale gli alienarono via via anche il sostegno dei pretoriani, contrari a un princeps che non rispettava il mos maiorum.

²  Nel gennaio del 41 d.C., durante uno dei grandi spettacoli del circo, Caligola fu ucciso in una congiura organizzata dai pretoriani con il sostegno del senato.

CLAUDIO (41 d. C. – 54 d.C.)

La politica interna: il governo dei liberti.

v  Claudio successe al nipote Caligola in quanto membro della sua stessa famiglia e fratello di Germanico:per questo ottenne il sostegno dell’esercito e del Senato.

v  Immediatamente, però, si fece detestare dal Senato, perché, in base a ragioni di effettiva competenza, ristrutturò l’alta burocrazia imperiale sottraendola ai senatori e affidando a quattro liberti (ex schiavi liberati) di sua fiducia l’amministrazione dell’impero.

v  Segretariato generale v  Addetto alle finanze v  Responsabile delle suppliche v  Responsabile delle cause giuridiche da discutere presso

il princeps.

Politica interna: opere pubbliche

•  Costruì il porto di Ostia per garantire l’approvigionamento granario di Roma.

•  Ammodernò la cura annonae.

•  Fece costruire un nuovo acquedotto

•  Bonificò la piana del Fucino, in Abruzzo, per aumentare il terreno coltivabile in Italia centrale.

Ostia Antica

La Piana del Fucino

Una vita privata turbolenta. •  Claudio sposò in terze nozze

la bellissima Messalina, donna dissoluta, che gli diede il figlio Britannico.

•  Accusata di complottare contro il marito, Messalina fu giustiziata (48 d.C.)

•  La quarta moglie di Claudio fu la nipote, Agrippina minor, sorella di Caligola.

•  Agrippina aveva un figlio, Lucio Domizio Enobarbo, che fu adottato nel 51 d.C. da Claudio e assunse il nome di Nerone.

Messalina

Agrippina minor

La morte di Claudio

"  Agrippina, desiderosa di assicurare il trono al proprio figlio Nerone, organizzò l’avvelenamento del marito con l’aiuto del liberto Narciso.

"  Nel 54 Claudio fu ucciso, lasciando impregiudicata la questione della sua successione.

Nerone, 54 d.C. – 68 d.C.

La successione a Claudio: il ruolo dell’esercito.

•  Alla morte di Claudio, Nerone si presentò subito ai pretoriani e ottenne il loro decisivo sostegno per salire al trono.

•  Nerone si recò poi in Senato e, sostenuto dagli eserciti, pronunciò un discorso, scritto dal filosofo Seneca, in cui

v  annullava i poteri dei liberti e li rendeva ai senatori v  confermava i privilegi dell’ordo senatorius v  affermava di voler governare sempre in collaborazione con il

Senato v  rifiutò il titolo di pater patriae

Il primo periodo imperiale di Nerone: 54 – 59 d. C.

•  Nerone durante i primi cinque anni di regno fu guidato e protetto dal prefetto del pretorio Afranio Burro e dal filosofo e senatore Seneca, suo maestro e consigliere.

•  Seneca riteneva che il sovrano governasse in base alla sua origine divina e che il suo compito fosse di guidare i suoi sudditi verso la felicità, intesa come saggezza. Il potere del princeps era indiscutibile e assoluto, e egli doveva governare con virtus e clementia.

•  La madre di Nerone, Agrippina, cercò di influire sul figlio ma con scarsi esiti.

Seneca

Nerone e Agrippina

Politica interna: il neronismo.

•  Nerone, appassionato di cultura e poesia greca e ammiratore dei re orientali, progressivamente si allontanò dalle idee di Seneca, e cominciò a governare senza consultarsi con il Senato.

•  Come il suo predecessore Caligola, anche Nerone fu un imperatore “antoniano”, convinto che l’imperatore fosse un dio che aveva la missione di rendere migliori i suoi sudditi attraverso l’arte e la cultura, creando una società nuova a immagine e somiglianza della sua personalità → “neronismo”.

Politica interna: Nerone diventa sovrano assoluto.

"  Nerone cominciò a isolarsi dai suoi maestri e protettori e dal 59 d.C. governò da solo.

"  Dopo avere ucciso il fratellastro Britannico,nel 59 uccise la madre Agrippina.

"  Burro morì quasi contemporaneamente, e Seneca nel 61 si ritirò dalla vita pubblica.

"  Nel 62 Nerone divorziò dalla moglie Ottavia, sorella di Britannico (che poi fece uccidere), e sposò Poppea, che gli era stata affiancata dal nuovo prefetto del pretorio, Tigellino.

Poppea,seconda moglie Di Nerone

Politica interna: l’esautorazione del Senato.

•  Nerone era molto popolare tra i Romani per il suo amore per i giochi del circo e per la sua vena artistica.

•  Il Senato, invece, mostrava sempre maggiore insofferenza

verso Nerone, soprattutto dopo che quest’ultimo aveva progettato una riforma fiscale che avrebbe colpito i proprietari terrieri che erano quasi tutti senatori.

•  Inoltre Nerone aveva cominciato a scegliere uomini di sua

fiducia per governare le provincie, anziché senatori.

Politica interna: congiure e repressione.

Nerone governava come un monarca orientale, e aveva passioni che erano ritenute indegne di un princeps romano: canto, recitazione, lotta.

I senatori cominciarono a pensare di eliminare Nerone, ma egli sventò tutte le congiure grazie a Tigellino, e decimò l’ordo senatorius.

Il tentativo più serio di eliminare Nerone fu la congiura detta di Pisone (dal nome di chi doveva salire al trono): quando fu scoperta furono eliminate cinquanta persone, tra cui Seneca, 65 d.C.

L’incendio di Roma: 64 d. C. •  Nel luglio del 64 a Roma si

verificò un gravissimo incendio,durato una settimana e che uccise migliaia di persone, oltre a distruggere i ¾ della città.

•  Anche se le prove non esistono, Nerone fu sospettato di esserne il responsabile.

•  Per sgravarsi del sospetto, Nerone accusò e condannò a morte i cristiani, setta malvista a Roma.

L’incendio del 64 d.C.

L’epilogo del regno di Nerone. Ø  L’imperatore compì un viaggio

in Grecia nel 66 per partecipare alle competizioni artistiche di quella provincia e, dopo avere vinto tutte le gare, concesse ad essa l’autonomia.

Ø  Questo atto,unito al sospetto per l’incendio, alimentato dalla costruzione nelle zone bruciate della grandiosa Domus aurea,sua residenza, spinse gli eserciti e i pretoriani a rivoltarsi contro l’imperatore, con il sostegno del senato.

Interno della Domus aurea

La morte di Nerone e la fine della dinastia Giulio – Claudia.

Una serie di rivolte degli eserciti delle provincie, Gallia Lugdunense, Spagna, Africa, Germania, fu il segno che l’imperatore era ormai troppo debole per resistere.

I pretoriani lo abbandonarono, il senato lo proclamò hostis publicus. Nerone fuggì da Roma per salvarsi, ma fu costretto a suicidarsi durante la fuga.

Nel 68 d.C., con Nerone finì la dinastia dei giulio –claudi.