PERCORSO FORMATIVO PER RLS DELLA SCUOLA RISCHIO ELETTRICO RISCHIO MECCANICO ing. Domenico Mannelli.
ing. Domenico Mannelli mannelli
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La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla
relativa normativa di salute e sicurezza (I)
ing Domenico Mannelli
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2009 280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Principali patologie Silicosi - Asbestosigrave -Pneumoconiosi da polveri inerti ndash Asma professionale - Alveoliti allergiche (polmone del contadino) ndash Bronchite cronica - Enfisema polmonare
Rischi dovuti allesposizione a particelle solide (polveri fibre fiumi) attraverso inspirazione contatto cutaneo ingestione
2009 380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allesposizione a gas e vapori per via respiratoria
Principali patologie e agenti Broncopneumopatie da irritanti come Acidi Alcali Aldeidi Isocianati Metalli Ossidi Perossidi Ozono Terpeni
2009 480
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allesposizione ad altri agenti chimici per via respiratoria
Principali patologie e agenti intossicazioni e patologie professionali sistemiche Epatopatie (farmaci alcool CCl4 tricloroetilene CUS04 fosforo) ndash Emopatie da metalli (Pb Hg As Cd) S02 gas nitrosi HN03 Nitrati Cromati Arsina Sostanze organiche (Derivati del benzene toluene xilene e composti anilina e derivati fenolo e derivati naftalina e omologhi cloroderivati idrocarburi alifatici tricloroetilene CCI cloroderivati idrocarburi ciclici e aromatici idrocarburi tecnici quali kerosene e acqua ragia solfuro di carbonio) ndash Nefropatie acute (Pb Hg CCl4 H2S glicoli esteri fosforici) croniche (Pb Hg CCI Cd nitrofenoli) ndash Neuropatie polineuropatie (Pb As metanolo p esano MEK CS2 organofosforici tricloroetilene percloroetilene) psicosindrome organica (Pb Hg Mn CS2 cloruro di metilene tricloroetilene percloroetilene toluene xilene) encefalopatia (Hg Mn CS2) sindrome cerebellare (Hg- solventi organici)
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allesposizione ad altri agenti chimici per ingestione
Principali patologie e agenti Acute Ulcerazioni caustiche a vari livelli (acidi alcali) Gastroenteriti acute Croniche Gastriti duodeniti ulcere Colica saturnina (Pb) Epatopatie (CCI4 cloroformio trielina P As)
2009 680
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allesposizione ad altri agenti chimici per contatto cutaneo
Principali patologie Dermatiti da contatto (irritante allergica mista complicata) ndash Orticaria da contatto (locale generalizzata)
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi di tumori professionali
Principali agenti e processi industriali carcinogeni per luomo (fonte IARC) Arsenico Cromo esavalente Nichel Cadmio Berillio ndash Asbesto Silice libera cristallina - Benzene - Ossido di etilene ndash Cloruro di vinile - Catrame - Nafte - Fuliggini - Radon ndash Fabbricazione di mobili - Produzione alcool isopropilico ndash Industria della gomma - Verniciatura
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da esposizione a rumore
Principali patologie Ipoacusia e sorditagrave da rumore Danni extrauditivi (ipertensione disturbi gastroenterici alterazioni dellumore e del comportamento disturbi neurologici)
2009 980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da esposizione a vibrazioni
Principali patologieChinetosi (frequenze di vibrazione lt 2 Hz)Whole body vibration disesases (frequenze fra 2 - 20 Hz) sulla colonna vertebrale (spondilosi artrosi degenerazioni discali) ndash sui muscoli (contrazioni ritmiche involontarie) ndash sul sistema nervoso (riduzione dei riflessi osteotendinei) ndash sugli organi interni (acidosi gastrica ipertensione alterazioni delle frequenza respiratoriadisturbi visivi)Segmental vibration (gt 20 Hz sul sistema mano-braccio) lesioni vascolari (sindrome di Reynaud) - neuropatie periferiche ndash alterazioni ossee e lesioni osteoarticolari (necrosi del semilunare) ndash lesioni tendinee (tendiniti morbo di Dupuytren) ndash lesioni neurologiche (anomalie del sistema nervoso centrale e periferico)
2009 1080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da esposizione a calore
Principali patologie Sincope da calore - Edema da calore ndash Tetania da calore - Crampi da calore ndash Esaurimento da calore - Colpo di calore - Ustioni
2009 1180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da esposizione a freddo
Principali patologie Assideramento - Congelamenti localizzati
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da variazioni della pressione barometrica
Principali patologie Iperbaropatie (Otopatie Sinusopatie Colpo di ventosa Sindromi da esplosioni subacquee) ndash Intossicazioni (da azoto ossigeno anidride carbonica) ndash Malattie da decompressione MDD(Malattia dei cassoni Malattia dei palombari Malattia degli aviatori Anossia della risalita per apnea)
2009 1380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn agricoltura allevamentimacelli
Principali patologie brucellosi carbonchio leptospirosilisteriosi tetano idatidosi febbre Q
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn attivitagrave smaltimento rifiuti
Principali patologie epatiti virali listeriosi tetano
2009 1580
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti ai cimiteri
Principali patologie epatiti virali tetano TBC
2009 1680
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti concia delle pelliindustria tessile
Principali patologie Carbonchiotetano
2009 1780
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti alle miniere
Principali patologie Tetano anchilostomiasi
2009 1880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper operatori sanitari
Principali patologie Epatite B e C HIV TBC rosolia brucellosi salmonellosi
2009 1980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper laboratori microbiologia
Principali patologie Legionellosi brucellosi tetano epatite B e C HIV TBC
2009 2080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper veterinari
Principali patologie Brucellosicarbonchio tetano morva
2009 2180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper stabulari e laboratori di riscerca veterinaria
Principali patologie Infezioni erpetiche zoonosi
2009 2280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper uffici
Principali patologie Legionellosi
2009 2380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)
Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale
egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta
come la malattia delle balie e delle ricamatrici
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)
Folgorazione
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti
Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette
Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse
Effetti oculari (congiuntivite cataratta)
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde
Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers
2009 2980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a laser
Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)
2009 3080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali
Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da movimentazione manuale dei carichi
Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da stress
Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da mobbing
Ansia depressione - Malattie psicosomatiche
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LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI
Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)
Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali
Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto
2009 8077
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 295 197 197 160 127
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale
25 - alveoliti allergiche
100 81 83 59 54
87 58 51 54 40
63 29 29 20 13
Malattie non tabellate 639 729 756 828 808
di cuiIpoacusiaTendinite
Sindrome del tunnel carpaleArtrosi
Bronchite cronicaDermatite da contatto
285 218 180 774 144
23 49 52 94 99
29 2 45 67 77
25 31 45 27 48
27 25 20 12 25
14 13 77 12 12
Indeterminate 10 38 76 80 95
Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030
le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine
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Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee
91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto
90-silicosi52-malattie osteoarticolari
40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati
5279 4735 3558 2572 2177
1050 1077 830 657 536
629 771 673 512 495
449 625 659 635 562
664 568 452 428 312
358 373 340 264 213
272 257 190 182 176
223 176 131 104 74
Malattie non tabellate1456
316609 77680 77578 16094
di cuiIpoacusiaTendinite
Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale
Tumori
6089 5725 3518 3509 3581
801 1059 1105 1775 1317
1167 1777 1212 706 607
835 890 660 727 864
381 458 390 404 422
Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208
Totale Industria e Servizi7775
927123 25396 23644 77334
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI
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DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004
Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)
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GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette
gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del
lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill
consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza
Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non
sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave
definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche
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SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2
Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
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AGENTE CANCEROGENO
Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali
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MUTAZIONE
egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso
FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente
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MUTAGENI
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ESPOSIZIONE
La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in
- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il
valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici
LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale
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DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
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VALORE LIMITE
se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
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(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
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Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
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Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
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Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
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Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
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rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
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agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
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RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
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RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
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INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
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LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
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Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
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Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
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AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
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PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Principali patologie Silicosi - Asbestosigrave -Pneumoconiosi da polveri inerti ndash Asma professionale - Alveoliti allergiche (polmone del contadino) ndash Bronchite cronica - Enfisema polmonare
Rischi dovuti allesposizione a particelle solide (polveri fibre fiumi) attraverso inspirazione contatto cutaneo ingestione
2009 380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allesposizione a gas e vapori per via respiratoria
Principali patologie e agenti Broncopneumopatie da irritanti come Acidi Alcali Aldeidi Isocianati Metalli Ossidi Perossidi Ozono Terpeni
2009 480
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allesposizione ad altri agenti chimici per via respiratoria
Principali patologie e agenti intossicazioni e patologie professionali sistemiche Epatopatie (farmaci alcool CCl4 tricloroetilene CUS04 fosforo) ndash Emopatie da metalli (Pb Hg As Cd) S02 gas nitrosi HN03 Nitrati Cromati Arsina Sostanze organiche (Derivati del benzene toluene xilene e composti anilina e derivati fenolo e derivati naftalina e omologhi cloroderivati idrocarburi alifatici tricloroetilene CCI cloroderivati idrocarburi ciclici e aromatici idrocarburi tecnici quali kerosene e acqua ragia solfuro di carbonio) ndash Nefropatie acute (Pb Hg CCl4 H2S glicoli esteri fosforici) croniche (Pb Hg CCI Cd nitrofenoli) ndash Neuropatie polineuropatie (Pb As metanolo p esano MEK CS2 organofosforici tricloroetilene percloroetilene) psicosindrome organica (Pb Hg Mn CS2 cloruro di metilene tricloroetilene percloroetilene toluene xilene) encefalopatia (Hg Mn CS2) sindrome cerebellare (Hg- solventi organici)
2009 580
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allesposizione ad altri agenti chimici per ingestione
Principali patologie e agenti Acute Ulcerazioni caustiche a vari livelli (acidi alcali) Gastroenteriti acute Croniche Gastriti duodeniti ulcere Colica saturnina (Pb) Epatopatie (CCI4 cloroformio trielina P As)
2009 680
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allesposizione ad altri agenti chimici per contatto cutaneo
Principali patologie Dermatiti da contatto (irritante allergica mista complicata) ndash Orticaria da contatto (locale generalizzata)
2009 780
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi di tumori professionali
Principali agenti e processi industriali carcinogeni per luomo (fonte IARC) Arsenico Cromo esavalente Nichel Cadmio Berillio ndash Asbesto Silice libera cristallina - Benzene - Ossido di etilene ndash Cloruro di vinile - Catrame - Nafte - Fuliggini - Radon ndash Fabbricazione di mobili - Produzione alcool isopropilico ndash Industria della gomma - Verniciatura
2009 880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da esposizione a rumore
Principali patologie Ipoacusia e sorditagrave da rumore Danni extrauditivi (ipertensione disturbi gastroenterici alterazioni dellumore e del comportamento disturbi neurologici)
2009 980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da esposizione a vibrazioni
Principali patologieChinetosi (frequenze di vibrazione lt 2 Hz)Whole body vibration disesases (frequenze fra 2 - 20 Hz) sulla colonna vertebrale (spondilosi artrosi degenerazioni discali) ndash sui muscoli (contrazioni ritmiche involontarie) ndash sul sistema nervoso (riduzione dei riflessi osteotendinei) ndash sugli organi interni (acidosi gastrica ipertensione alterazioni delle frequenza respiratoriadisturbi visivi)Segmental vibration (gt 20 Hz sul sistema mano-braccio) lesioni vascolari (sindrome di Reynaud) - neuropatie periferiche ndash alterazioni ossee e lesioni osteoarticolari (necrosi del semilunare) ndash lesioni tendinee (tendiniti morbo di Dupuytren) ndash lesioni neurologiche (anomalie del sistema nervoso centrale e periferico)
2009 1080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da esposizione a calore
Principali patologie Sincope da calore - Edema da calore ndash Tetania da calore - Crampi da calore ndash Esaurimento da calore - Colpo di calore - Ustioni
2009 1180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da esposizione a freddo
Principali patologie Assideramento - Congelamenti localizzati
2009 1280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da variazioni della pressione barometrica
Principali patologie Iperbaropatie (Otopatie Sinusopatie Colpo di ventosa Sindromi da esplosioni subacquee) ndash Intossicazioni (da azoto ossigeno anidride carbonica) ndash Malattie da decompressione MDD(Malattia dei cassoni Malattia dei palombari Malattia degli aviatori Anossia della risalita per apnea)
2009 1380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn agricoltura allevamentimacelli
Principali patologie brucellosi carbonchio leptospirosilisteriosi tetano idatidosi febbre Q
2009 1480
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn attivitagrave smaltimento rifiuti
Principali patologie epatiti virali listeriosi tetano
2009 1580
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti ai cimiteri
Principali patologie epatiti virali tetano TBC
2009 1680
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti concia delle pelliindustria tessile
Principali patologie Carbonchiotetano
2009 1780
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti alle miniere
Principali patologie Tetano anchilostomiasi
2009 1880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper operatori sanitari
Principali patologie Epatite B e C HIV TBC rosolia brucellosi salmonellosi
2009 1980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper laboratori microbiologia
Principali patologie Legionellosi brucellosi tetano epatite B e C HIV TBC
2009 2080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper veterinari
Principali patologie Brucellosicarbonchio tetano morva
2009 2180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper stabulari e laboratori di riscerca veterinaria
Principali patologie Infezioni erpetiche zoonosi
2009 2280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper uffici
Principali patologie Legionellosi
2009 2380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)
Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale
egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta
come la malattia delle balie e delle ricamatrici
2009 2480
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)
Folgorazione
2009 2580
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti
Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti
2009 2680
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette
Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)
2009 2780
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse
Effetti oculari (congiuntivite cataratta)
2009 2880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde
Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers
2009 2980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a laser
Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)
2009 3080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali
Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)
2009 3180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da movimentazione manuale dei carichi
Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale
2009 3280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da stress
Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici
2009 3380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da mobbing
Ansia depressione - Malattie psicosomatiche
2009 3480
LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI
Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)
Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali
Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto
2009 8077
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 295 197 197 160 127
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale
25 - alveoliti allergiche
100 81 83 59 54
87 58 51 54 40
63 29 29 20 13
Malattie non tabellate 639 729 756 828 808
di cuiIpoacusiaTendinite
Sindrome del tunnel carpaleArtrosi
Bronchite cronicaDermatite da contatto
285 218 180 774 144
23 49 52 94 99
29 2 45 67 77
25 31 45 27 48
27 25 20 12 25
14 13 77 12 12
Indeterminate 10 38 76 80 95
Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030
le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine
2009 3680
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee
91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto
90-silicosi52-malattie osteoarticolari
40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati
5279 4735 3558 2572 2177
1050 1077 830 657 536
629 771 673 512 495
449 625 659 635 562
664 568 452 428 312
358 373 340 264 213
272 257 190 182 176
223 176 131 104 74
Malattie non tabellate1456
316609 77680 77578 16094
di cuiIpoacusiaTendinite
Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale
Tumori
6089 5725 3518 3509 3581
801 1059 1105 1775 1317
1167 1777 1212 706 607
835 890 660 727 864
381 458 390 404 422
Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208
Totale Industria e Servizi7775
927123 25396 23644 77334
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI
2009 3780
DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004
Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)
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GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette
gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del
lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill
consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza
Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non
sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave
definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche
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SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2
Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
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AGENTE CANCEROGENO
Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali
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MUTAZIONE
egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso
FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente
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MUTAGENI
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ESPOSIZIONE
La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in
- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il
valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici
LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale
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DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
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VALORE LIMITE
se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
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(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
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Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
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Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
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Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
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Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
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rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
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agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
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RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
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RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
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INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
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LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
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Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
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Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
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AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
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PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
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VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
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VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
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IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
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RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
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CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
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VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
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ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
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valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
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Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
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- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allesposizione a gas e vapori per via respiratoria
Principali patologie e agenti Broncopneumopatie da irritanti come Acidi Alcali Aldeidi Isocianati Metalli Ossidi Perossidi Ozono Terpeni
2009 480
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allesposizione ad altri agenti chimici per via respiratoria
Principali patologie e agenti intossicazioni e patologie professionali sistemiche Epatopatie (farmaci alcool CCl4 tricloroetilene CUS04 fosforo) ndash Emopatie da metalli (Pb Hg As Cd) S02 gas nitrosi HN03 Nitrati Cromati Arsina Sostanze organiche (Derivati del benzene toluene xilene e composti anilina e derivati fenolo e derivati naftalina e omologhi cloroderivati idrocarburi alifatici tricloroetilene CCI cloroderivati idrocarburi ciclici e aromatici idrocarburi tecnici quali kerosene e acqua ragia solfuro di carbonio) ndash Nefropatie acute (Pb Hg CCl4 H2S glicoli esteri fosforici) croniche (Pb Hg CCI Cd nitrofenoli) ndash Neuropatie polineuropatie (Pb As metanolo p esano MEK CS2 organofosforici tricloroetilene percloroetilene) psicosindrome organica (Pb Hg Mn CS2 cloruro di metilene tricloroetilene percloroetilene toluene xilene) encefalopatia (Hg Mn CS2) sindrome cerebellare (Hg- solventi organici)
2009 580
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allesposizione ad altri agenti chimici per ingestione
Principali patologie e agenti Acute Ulcerazioni caustiche a vari livelli (acidi alcali) Gastroenteriti acute Croniche Gastriti duodeniti ulcere Colica saturnina (Pb) Epatopatie (CCI4 cloroformio trielina P As)
2009 680
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allesposizione ad altri agenti chimici per contatto cutaneo
Principali patologie Dermatiti da contatto (irritante allergica mista complicata) ndash Orticaria da contatto (locale generalizzata)
2009 780
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi di tumori professionali
Principali agenti e processi industriali carcinogeni per luomo (fonte IARC) Arsenico Cromo esavalente Nichel Cadmio Berillio ndash Asbesto Silice libera cristallina - Benzene - Ossido di etilene ndash Cloruro di vinile - Catrame - Nafte - Fuliggini - Radon ndash Fabbricazione di mobili - Produzione alcool isopropilico ndash Industria della gomma - Verniciatura
2009 880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da esposizione a rumore
Principali patologie Ipoacusia e sorditagrave da rumore Danni extrauditivi (ipertensione disturbi gastroenterici alterazioni dellumore e del comportamento disturbi neurologici)
2009 980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da esposizione a vibrazioni
Principali patologieChinetosi (frequenze di vibrazione lt 2 Hz)Whole body vibration disesases (frequenze fra 2 - 20 Hz) sulla colonna vertebrale (spondilosi artrosi degenerazioni discali) ndash sui muscoli (contrazioni ritmiche involontarie) ndash sul sistema nervoso (riduzione dei riflessi osteotendinei) ndash sugli organi interni (acidosi gastrica ipertensione alterazioni delle frequenza respiratoriadisturbi visivi)Segmental vibration (gt 20 Hz sul sistema mano-braccio) lesioni vascolari (sindrome di Reynaud) - neuropatie periferiche ndash alterazioni ossee e lesioni osteoarticolari (necrosi del semilunare) ndash lesioni tendinee (tendiniti morbo di Dupuytren) ndash lesioni neurologiche (anomalie del sistema nervoso centrale e periferico)
2009 1080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da esposizione a calore
Principali patologie Sincope da calore - Edema da calore ndash Tetania da calore - Crampi da calore ndash Esaurimento da calore - Colpo di calore - Ustioni
2009 1180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da esposizione a freddo
Principali patologie Assideramento - Congelamenti localizzati
2009 1280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da variazioni della pressione barometrica
Principali patologie Iperbaropatie (Otopatie Sinusopatie Colpo di ventosa Sindromi da esplosioni subacquee) ndash Intossicazioni (da azoto ossigeno anidride carbonica) ndash Malattie da decompressione MDD(Malattia dei cassoni Malattia dei palombari Malattia degli aviatori Anossia della risalita per apnea)
2009 1380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn agricoltura allevamentimacelli
Principali patologie brucellosi carbonchio leptospirosilisteriosi tetano idatidosi febbre Q
2009 1480
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn attivitagrave smaltimento rifiuti
Principali patologie epatiti virali listeriosi tetano
2009 1580
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti ai cimiteri
Principali patologie epatiti virali tetano TBC
2009 1680
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti concia delle pelliindustria tessile
Principali patologie Carbonchiotetano
2009 1780
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti alle miniere
Principali patologie Tetano anchilostomiasi
2009 1880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper operatori sanitari
Principali patologie Epatite B e C HIV TBC rosolia brucellosi salmonellosi
2009 1980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper laboratori microbiologia
Principali patologie Legionellosi brucellosi tetano epatite B e C HIV TBC
2009 2080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper veterinari
Principali patologie Brucellosicarbonchio tetano morva
2009 2180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper stabulari e laboratori di riscerca veterinaria
Principali patologie Infezioni erpetiche zoonosi
2009 2280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper uffici
Principali patologie Legionellosi
2009 2380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)
Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale
egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta
come la malattia delle balie e delle ricamatrici
2009 2480
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)
Folgorazione
2009 2580
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti
Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti
2009 2680
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette
Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)
2009 2780
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse
Effetti oculari (congiuntivite cataratta)
2009 2880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde
Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers
2009 2980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a laser
Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)
2009 3080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali
Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)
2009 3180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da movimentazione manuale dei carichi
Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale
2009 3280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da stress
Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici
2009 3380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da mobbing
Ansia depressione - Malattie psicosomatiche
2009 3480
LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI
Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)
Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali
Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto
2009 8077
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 295 197 197 160 127
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale
25 - alveoliti allergiche
100 81 83 59 54
87 58 51 54 40
63 29 29 20 13
Malattie non tabellate 639 729 756 828 808
di cuiIpoacusiaTendinite
Sindrome del tunnel carpaleArtrosi
Bronchite cronicaDermatite da contatto
285 218 180 774 144
23 49 52 94 99
29 2 45 67 77
25 31 45 27 48
27 25 20 12 25
14 13 77 12 12
Indeterminate 10 38 76 80 95
Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030
le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine
2009 3680
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee
91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto
90-silicosi52-malattie osteoarticolari
40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati
5279 4735 3558 2572 2177
1050 1077 830 657 536
629 771 673 512 495
449 625 659 635 562
664 568 452 428 312
358 373 340 264 213
272 257 190 182 176
223 176 131 104 74
Malattie non tabellate1456
316609 77680 77578 16094
di cuiIpoacusiaTendinite
Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale
Tumori
6089 5725 3518 3509 3581
801 1059 1105 1775 1317
1167 1777 1212 706 607
835 890 660 727 864
381 458 390 404 422
Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208
Totale Industria e Servizi7775
927123 25396 23644 77334
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI
2009 3780
DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004
Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)
2009 3880
GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette
gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del
lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill
consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza
Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non
sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave
definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche
2009 3980
SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2
Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
2009 4080
AGENTE CANCEROGENO
Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali
2009 4180
MUTAZIONE
egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso
FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente
2009 4280
MUTAGENI
2009 4380
ESPOSIZIONE
La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in
- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il
valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici
LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale
2009 4480
DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
2009 4580
VALORE LIMITE
se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
2009 4680
(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
2009 4780
Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
2009 4880
Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
2009 4980
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
2009 5080
2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
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- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 480
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allesposizione ad altri agenti chimici per via respiratoria
Principali patologie e agenti intossicazioni e patologie professionali sistemiche Epatopatie (farmaci alcool CCl4 tricloroetilene CUS04 fosforo) ndash Emopatie da metalli (Pb Hg As Cd) S02 gas nitrosi HN03 Nitrati Cromati Arsina Sostanze organiche (Derivati del benzene toluene xilene e composti anilina e derivati fenolo e derivati naftalina e omologhi cloroderivati idrocarburi alifatici tricloroetilene CCI cloroderivati idrocarburi ciclici e aromatici idrocarburi tecnici quali kerosene e acqua ragia solfuro di carbonio) ndash Nefropatie acute (Pb Hg CCl4 H2S glicoli esteri fosforici) croniche (Pb Hg CCI Cd nitrofenoli) ndash Neuropatie polineuropatie (Pb As metanolo p esano MEK CS2 organofosforici tricloroetilene percloroetilene) psicosindrome organica (Pb Hg Mn CS2 cloruro di metilene tricloroetilene percloroetilene toluene xilene) encefalopatia (Hg Mn CS2) sindrome cerebellare (Hg- solventi organici)
2009 580
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allesposizione ad altri agenti chimici per ingestione
Principali patologie e agenti Acute Ulcerazioni caustiche a vari livelli (acidi alcali) Gastroenteriti acute Croniche Gastriti duodeniti ulcere Colica saturnina (Pb) Epatopatie (CCI4 cloroformio trielina P As)
2009 680
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allesposizione ad altri agenti chimici per contatto cutaneo
Principali patologie Dermatiti da contatto (irritante allergica mista complicata) ndash Orticaria da contatto (locale generalizzata)
2009 780
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi di tumori professionali
Principali agenti e processi industriali carcinogeni per luomo (fonte IARC) Arsenico Cromo esavalente Nichel Cadmio Berillio ndash Asbesto Silice libera cristallina - Benzene - Ossido di etilene ndash Cloruro di vinile - Catrame - Nafte - Fuliggini - Radon ndash Fabbricazione di mobili - Produzione alcool isopropilico ndash Industria della gomma - Verniciatura
2009 880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da esposizione a rumore
Principali patologie Ipoacusia e sorditagrave da rumore Danni extrauditivi (ipertensione disturbi gastroenterici alterazioni dellumore e del comportamento disturbi neurologici)
2009 980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da esposizione a vibrazioni
Principali patologieChinetosi (frequenze di vibrazione lt 2 Hz)Whole body vibration disesases (frequenze fra 2 - 20 Hz) sulla colonna vertebrale (spondilosi artrosi degenerazioni discali) ndash sui muscoli (contrazioni ritmiche involontarie) ndash sul sistema nervoso (riduzione dei riflessi osteotendinei) ndash sugli organi interni (acidosi gastrica ipertensione alterazioni delle frequenza respiratoriadisturbi visivi)Segmental vibration (gt 20 Hz sul sistema mano-braccio) lesioni vascolari (sindrome di Reynaud) - neuropatie periferiche ndash alterazioni ossee e lesioni osteoarticolari (necrosi del semilunare) ndash lesioni tendinee (tendiniti morbo di Dupuytren) ndash lesioni neurologiche (anomalie del sistema nervoso centrale e periferico)
2009 1080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da esposizione a calore
Principali patologie Sincope da calore - Edema da calore ndash Tetania da calore - Crampi da calore ndash Esaurimento da calore - Colpo di calore - Ustioni
2009 1180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da esposizione a freddo
Principali patologie Assideramento - Congelamenti localizzati
2009 1280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da variazioni della pressione barometrica
Principali patologie Iperbaropatie (Otopatie Sinusopatie Colpo di ventosa Sindromi da esplosioni subacquee) ndash Intossicazioni (da azoto ossigeno anidride carbonica) ndash Malattie da decompressione MDD(Malattia dei cassoni Malattia dei palombari Malattia degli aviatori Anossia della risalita per apnea)
2009 1380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn agricoltura allevamentimacelli
Principali patologie brucellosi carbonchio leptospirosilisteriosi tetano idatidosi febbre Q
2009 1480
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn attivitagrave smaltimento rifiuti
Principali patologie epatiti virali listeriosi tetano
2009 1580
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti ai cimiteri
Principali patologie epatiti virali tetano TBC
2009 1680
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti concia delle pelliindustria tessile
Principali patologie Carbonchiotetano
2009 1780
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti alle miniere
Principali patologie Tetano anchilostomiasi
2009 1880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper operatori sanitari
Principali patologie Epatite B e C HIV TBC rosolia brucellosi salmonellosi
2009 1980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper laboratori microbiologia
Principali patologie Legionellosi brucellosi tetano epatite B e C HIV TBC
2009 2080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper veterinari
Principali patologie Brucellosicarbonchio tetano morva
2009 2180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper stabulari e laboratori di riscerca veterinaria
Principali patologie Infezioni erpetiche zoonosi
2009 2280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper uffici
Principali patologie Legionellosi
2009 2380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)
Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale
egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta
come la malattia delle balie e delle ricamatrici
2009 2480
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)
Folgorazione
2009 2580
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti
Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti
2009 2680
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette
Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)
2009 2780
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse
Effetti oculari (congiuntivite cataratta)
2009 2880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde
Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers
2009 2980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a laser
Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)
2009 3080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali
Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)
2009 3180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da movimentazione manuale dei carichi
Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale
2009 3280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da stress
Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici
2009 3380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da mobbing
Ansia depressione - Malattie psicosomatiche
2009 3480
LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI
Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)
Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali
Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto
2009 8077
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 295 197 197 160 127
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale
25 - alveoliti allergiche
100 81 83 59 54
87 58 51 54 40
63 29 29 20 13
Malattie non tabellate 639 729 756 828 808
di cuiIpoacusiaTendinite
Sindrome del tunnel carpaleArtrosi
Bronchite cronicaDermatite da contatto
285 218 180 774 144
23 49 52 94 99
29 2 45 67 77
25 31 45 27 48
27 25 20 12 25
14 13 77 12 12
Indeterminate 10 38 76 80 95
Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030
le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine
2009 3680
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee
91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto
90-silicosi52-malattie osteoarticolari
40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati
5279 4735 3558 2572 2177
1050 1077 830 657 536
629 771 673 512 495
449 625 659 635 562
664 568 452 428 312
358 373 340 264 213
272 257 190 182 176
223 176 131 104 74
Malattie non tabellate1456
316609 77680 77578 16094
di cuiIpoacusiaTendinite
Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale
Tumori
6089 5725 3518 3509 3581
801 1059 1105 1775 1317
1167 1777 1212 706 607
835 890 660 727 864
381 458 390 404 422
Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208
Totale Industria e Servizi7775
927123 25396 23644 77334
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI
2009 3780
DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004
Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)
2009 3880
GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette
gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del
lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill
consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza
Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non
sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave
definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche
2009 3980
SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2
Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
2009 4080
AGENTE CANCEROGENO
Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali
2009 4180
MUTAZIONE
egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso
FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente
2009 4280
MUTAGENI
2009 4380
ESPOSIZIONE
La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in
- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il
valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici
LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale
2009 4480
DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
2009 4580
VALORE LIMITE
se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
2009 4680
(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
2009 4780
Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
2009 4880
Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
2009 4980
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
2009 5080
2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 580
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allesposizione ad altri agenti chimici per ingestione
Principali patologie e agenti Acute Ulcerazioni caustiche a vari livelli (acidi alcali) Gastroenteriti acute Croniche Gastriti duodeniti ulcere Colica saturnina (Pb) Epatopatie (CCI4 cloroformio trielina P As)
2009 680
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allesposizione ad altri agenti chimici per contatto cutaneo
Principali patologie Dermatiti da contatto (irritante allergica mista complicata) ndash Orticaria da contatto (locale generalizzata)
2009 780
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi di tumori professionali
Principali agenti e processi industriali carcinogeni per luomo (fonte IARC) Arsenico Cromo esavalente Nichel Cadmio Berillio ndash Asbesto Silice libera cristallina - Benzene - Ossido di etilene ndash Cloruro di vinile - Catrame - Nafte - Fuliggini - Radon ndash Fabbricazione di mobili - Produzione alcool isopropilico ndash Industria della gomma - Verniciatura
2009 880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da esposizione a rumore
Principali patologie Ipoacusia e sorditagrave da rumore Danni extrauditivi (ipertensione disturbi gastroenterici alterazioni dellumore e del comportamento disturbi neurologici)
2009 980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da esposizione a vibrazioni
Principali patologieChinetosi (frequenze di vibrazione lt 2 Hz)Whole body vibration disesases (frequenze fra 2 - 20 Hz) sulla colonna vertebrale (spondilosi artrosi degenerazioni discali) ndash sui muscoli (contrazioni ritmiche involontarie) ndash sul sistema nervoso (riduzione dei riflessi osteotendinei) ndash sugli organi interni (acidosi gastrica ipertensione alterazioni delle frequenza respiratoriadisturbi visivi)Segmental vibration (gt 20 Hz sul sistema mano-braccio) lesioni vascolari (sindrome di Reynaud) - neuropatie periferiche ndash alterazioni ossee e lesioni osteoarticolari (necrosi del semilunare) ndash lesioni tendinee (tendiniti morbo di Dupuytren) ndash lesioni neurologiche (anomalie del sistema nervoso centrale e periferico)
2009 1080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da esposizione a calore
Principali patologie Sincope da calore - Edema da calore ndash Tetania da calore - Crampi da calore ndash Esaurimento da calore - Colpo di calore - Ustioni
2009 1180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da esposizione a freddo
Principali patologie Assideramento - Congelamenti localizzati
2009 1280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da variazioni della pressione barometrica
Principali patologie Iperbaropatie (Otopatie Sinusopatie Colpo di ventosa Sindromi da esplosioni subacquee) ndash Intossicazioni (da azoto ossigeno anidride carbonica) ndash Malattie da decompressione MDD(Malattia dei cassoni Malattia dei palombari Malattia degli aviatori Anossia della risalita per apnea)
2009 1380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn agricoltura allevamentimacelli
Principali patologie brucellosi carbonchio leptospirosilisteriosi tetano idatidosi febbre Q
2009 1480
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn attivitagrave smaltimento rifiuti
Principali patologie epatiti virali listeriosi tetano
2009 1580
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti ai cimiteri
Principali patologie epatiti virali tetano TBC
2009 1680
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti concia delle pelliindustria tessile
Principali patologie Carbonchiotetano
2009 1780
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti alle miniere
Principali patologie Tetano anchilostomiasi
2009 1880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper operatori sanitari
Principali patologie Epatite B e C HIV TBC rosolia brucellosi salmonellosi
2009 1980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper laboratori microbiologia
Principali patologie Legionellosi brucellosi tetano epatite B e C HIV TBC
2009 2080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper veterinari
Principali patologie Brucellosicarbonchio tetano morva
2009 2180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper stabulari e laboratori di riscerca veterinaria
Principali patologie Infezioni erpetiche zoonosi
2009 2280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper uffici
Principali patologie Legionellosi
2009 2380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)
Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale
egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta
come la malattia delle balie e delle ricamatrici
2009 2480
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)
Folgorazione
2009 2580
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti
Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti
2009 2680
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette
Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)
2009 2780
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse
Effetti oculari (congiuntivite cataratta)
2009 2880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde
Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers
2009 2980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a laser
Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)
2009 3080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali
Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)
2009 3180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da movimentazione manuale dei carichi
Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale
2009 3280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da stress
Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici
2009 3380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da mobbing
Ansia depressione - Malattie psicosomatiche
2009 3480
LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI
Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)
Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali
Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto
2009 8077
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 295 197 197 160 127
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale
25 - alveoliti allergiche
100 81 83 59 54
87 58 51 54 40
63 29 29 20 13
Malattie non tabellate 639 729 756 828 808
di cuiIpoacusiaTendinite
Sindrome del tunnel carpaleArtrosi
Bronchite cronicaDermatite da contatto
285 218 180 774 144
23 49 52 94 99
29 2 45 67 77
25 31 45 27 48
27 25 20 12 25
14 13 77 12 12
Indeterminate 10 38 76 80 95
Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030
le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine
2009 3680
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee
91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto
90-silicosi52-malattie osteoarticolari
40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati
5279 4735 3558 2572 2177
1050 1077 830 657 536
629 771 673 512 495
449 625 659 635 562
664 568 452 428 312
358 373 340 264 213
272 257 190 182 176
223 176 131 104 74
Malattie non tabellate1456
316609 77680 77578 16094
di cuiIpoacusiaTendinite
Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale
Tumori
6089 5725 3518 3509 3581
801 1059 1105 1775 1317
1167 1777 1212 706 607
835 890 660 727 864
381 458 390 404 422
Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208
Totale Industria e Servizi7775
927123 25396 23644 77334
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI
2009 3780
DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004
Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)
2009 3880
GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette
gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del
lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill
consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza
Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non
sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave
definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche
2009 3980
SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2
Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
2009 4080
AGENTE CANCEROGENO
Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali
2009 4180
MUTAZIONE
egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso
FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente
2009 4280
MUTAGENI
2009 4380
ESPOSIZIONE
La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in
- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il
valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici
LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale
2009 4480
DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
2009 4580
VALORE LIMITE
se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
2009 4680
(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
2009 4780
Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
2009 4880
Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
2009 4980
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
2009 5080
2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 680
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allesposizione ad altri agenti chimici per contatto cutaneo
Principali patologie Dermatiti da contatto (irritante allergica mista complicata) ndash Orticaria da contatto (locale generalizzata)
2009 780
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi di tumori professionali
Principali agenti e processi industriali carcinogeni per luomo (fonte IARC) Arsenico Cromo esavalente Nichel Cadmio Berillio ndash Asbesto Silice libera cristallina - Benzene - Ossido di etilene ndash Cloruro di vinile - Catrame - Nafte - Fuliggini - Radon ndash Fabbricazione di mobili - Produzione alcool isopropilico ndash Industria della gomma - Verniciatura
2009 880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da esposizione a rumore
Principali patologie Ipoacusia e sorditagrave da rumore Danni extrauditivi (ipertensione disturbi gastroenterici alterazioni dellumore e del comportamento disturbi neurologici)
2009 980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da esposizione a vibrazioni
Principali patologieChinetosi (frequenze di vibrazione lt 2 Hz)Whole body vibration disesases (frequenze fra 2 - 20 Hz) sulla colonna vertebrale (spondilosi artrosi degenerazioni discali) ndash sui muscoli (contrazioni ritmiche involontarie) ndash sul sistema nervoso (riduzione dei riflessi osteotendinei) ndash sugli organi interni (acidosi gastrica ipertensione alterazioni delle frequenza respiratoriadisturbi visivi)Segmental vibration (gt 20 Hz sul sistema mano-braccio) lesioni vascolari (sindrome di Reynaud) - neuropatie periferiche ndash alterazioni ossee e lesioni osteoarticolari (necrosi del semilunare) ndash lesioni tendinee (tendiniti morbo di Dupuytren) ndash lesioni neurologiche (anomalie del sistema nervoso centrale e periferico)
2009 1080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da esposizione a calore
Principali patologie Sincope da calore - Edema da calore ndash Tetania da calore - Crampi da calore ndash Esaurimento da calore - Colpo di calore - Ustioni
2009 1180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da esposizione a freddo
Principali patologie Assideramento - Congelamenti localizzati
2009 1280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da variazioni della pressione barometrica
Principali patologie Iperbaropatie (Otopatie Sinusopatie Colpo di ventosa Sindromi da esplosioni subacquee) ndash Intossicazioni (da azoto ossigeno anidride carbonica) ndash Malattie da decompressione MDD(Malattia dei cassoni Malattia dei palombari Malattia degli aviatori Anossia della risalita per apnea)
2009 1380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn agricoltura allevamentimacelli
Principali patologie brucellosi carbonchio leptospirosilisteriosi tetano idatidosi febbre Q
2009 1480
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn attivitagrave smaltimento rifiuti
Principali patologie epatiti virali listeriosi tetano
2009 1580
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti ai cimiteri
Principali patologie epatiti virali tetano TBC
2009 1680
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti concia delle pelliindustria tessile
Principali patologie Carbonchiotetano
2009 1780
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti alle miniere
Principali patologie Tetano anchilostomiasi
2009 1880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper operatori sanitari
Principali patologie Epatite B e C HIV TBC rosolia brucellosi salmonellosi
2009 1980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper laboratori microbiologia
Principali patologie Legionellosi brucellosi tetano epatite B e C HIV TBC
2009 2080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper veterinari
Principali patologie Brucellosicarbonchio tetano morva
2009 2180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper stabulari e laboratori di riscerca veterinaria
Principali patologie Infezioni erpetiche zoonosi
2009 2280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper uffici
Principali patologie Legionellosi
2009 2380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)
Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale
egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta
come la malattia delle balie e delle ricamatrici
2009 2480
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)
Folgorazione
2009 2580
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti
Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti
2009 2680
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette
Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)
2009 2780
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse
Effetti oculari (congiuntivite cataratta)
2009 2880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde
Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers
2009 2980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a laser
Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)
2009 3080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali
Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)
2009 3180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da movimentazione manuale dei carichi
Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale
2009 3280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da stress
Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici
2009 3380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da mobbing
Ansia depressione - Malattie psicosomatiche
2009 3480
LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI
Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)
Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali
Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto
2009 8077
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 295 197 197 160 127
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale
25 - alveoliti allergiche
100 81 83 59 54
87 58 51 54 40
63 29 29 20 13
Malattie non tabellate 639 729 756 828 808
di cuiIpoacusiaTendinite
Sindrome del tunnel carpaleArtrosi
Bronchite cronicaDermatite da contatto
285 218 180 774 144
23 49 52 94 99
29 2 45 67 77
25 31 45 27 48
27 25 20 12 25
14 13 77 12 12
Indeterminate 10 38 76 80 95
Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030
le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine
2009 3680
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee
91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto
90-silicosi52-malattie osteoarticolari
40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati
5279 4735 3558 2572 2177
1050 1077 830 657 536
629 771 673 512 495
449 625 659 635 562
664 568 452 428 312
358 373 340 264 213
272 257 190 182 176
223 176 131 104 74
Malattie non tabellate1456
316609 77680 77578 16094
di cuiIpoacusiaTendinite
Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale
Tumori
6089 5725 3518 3509 3581
801 1059 1105 1775 1317
1167 1777 1212 706 607
835 890 660 727 864
381 458 390 404 422
Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208
Totale Industria e Servizi7775
927123 25396 23644 77334
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI
2009 3780
DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004
Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)
2009 3880
GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette
gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del
lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill
consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza
Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non
sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave
definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche
2009 3980
SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2
Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
2009 4080
AGENTE CANCEROGENO
Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali
2009 4180
MUTAZIONE
egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso
FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente
2009 4280
MUTAGENI
2009 4380
ESPOSIZIONE
La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in
- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il
valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici
LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale
2009 4480
DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
2009 4580
VALORE LIMITE
se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
2009 4680
(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
2009 4780
Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
2009 4880
Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
2009 4980
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
2009 5080
2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
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-
2009 780
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi di tumori professionali
Principali agenti e processi industriali carcinogeni per luomo (fonte IARC) Arsenico Cromo esavalente Nichel Cadmio Berillio ndash Asbesto Silice libera cristallina - Benzene - Ossido di etilene ndash Cloruro di vinile - Catrame - Nafte - Fuliggini - Radon ndash Fabbricazione di mobili - Produzione alcool isopropilico ndash Industria della gomma - Verniciatura
2009 880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da esposizione a rumore
Principali patologie Ipoacusia e sorditagrave da rumore Danni extrauditivi (ipertensione disturbi gastroenterici alterazioni dellumore e del comportamento disturbi neurologici)
2009 980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da esposizione a vibrazioni
Principali patologieChinetosi (frequenze di vibrazione lt 2 Hz)Whole body vibration disesases (frequenze fra 2 - 20 Hz) sulla colonna vertebrale (spondilosi artrosi degenerazioni discali) ndash sui muscoli (contrazioni ritmiche involontarie) ndash sul sistema nervoso (riduzione dei riflessi osteotendinei) ndash sugli organi interni (acidosi gastrica ipertensione alterazioni delle frequenza respiratoriadisturbi visivi)Segmental vibration (gt 20 Hz sul sistema mano-braccio) lesioni vascolari (sindrome di Reynaud) - neuropatie periferiche ndash alterazioni ossee e lesioni osteoarticolari (necrosi del semilunare) ndash lesioni tendinee (tendiniti morbo di Dupuytren) ndash lesioni neurologiche (anomalie del sistema nervoso centrale e periferico)
2009 1080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da esposizione a calore
Principali patologie Sincope da calore - Edema da calore ndash Tetania da calore - Crampi da calore ndash Esaurimento da calore - Colpo di calore - Ustioni
2009 1180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da esposizione a freddo
Principali patologie Assideramento - Congelamenti localizzati
2009 1280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da variazioni della pressione barometrica
Principali patologie Iperbaropatie (Otopatie Sinusopatie Colpo di ventosa Sindromi da esplosioni subacquee) ndash Intossicazioni (da azoto ossigeno anidride carbonica) ndash Malattie da decompressione MDD(Malattia dei cassoni Malattia dei palombari Malattia degli aviatori Anossia della risalita per apnea)
2009 1380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn agricoltura allevamentimacelli
Principali patologie brucellosi carbonchio leptospirosilisteriosi tetano idatidosi febbre Q
2009 1480
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn attivitagrave smaltimento rifiuti
Principali patologie epatiti virali listeriosi tetano
2009 1580
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti ai cimiteri
Principali patologie epatiti virali tetano TBC
2009 1680
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti concia delle pelliindustria tessile
Principali patologie Carbonchiotetano
2009 1780
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti alle miniere
Principali patologie Tetano anchilostomiasi
2009 1880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper operatori sanitari
Principali patologie Epatite B e C HIV TBC rosolia brucellosi salmonellosi
2009 1980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper laboratori microbiologia
Principali patologie Legionellosi brucellosi tetano epatite B e C HIV TBC
2009 2080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper veterinari
Principali patologie Brucellosicarbonchio tetano morva
2009 2180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper stabulari e laboratori di riscerca veterinaria
Principali patologie Infezioni erpetiche zoonosi
2009 2280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper uffici
Principali patologie Legionellosi
2009 2380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)
Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale
egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta
come la malattia delle balie e delle ricamatrici
2009 2480
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)
Folgorazione
2009 2580
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti
Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti
2009 2680
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette
Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)
2009 2780
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse
Effetti oculari (congiuntivite cataratta)
2009 2880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde
Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers
2009 2980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a laser
Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)
2009 3080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali
Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)
2009 3180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da movimentazione manuale dei carichi
Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale
2009 3280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da stress
Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici
2009 3380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da mobbing
Ansia depressione - Malattie psicosomatiche
2009 3480
LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI
Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)
Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali
Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto
2009 8077
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 295 197 197 160 127
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale
25 - alveoliti allergiche
100 81 83 59 54
87 58 51 54 40
63 29 29 20 13
Malattie non tabellate 639 729 756 828 808
di cuiIpoacusiaTendinite
Sindrome del tunnel carpaleArtrosi
Bronchite cronicaDermatite da contatto
285 218 180 774 144
23 49 52 94 99
29 2 45 67 77
25 31 45 27 48
27 25 20 12 25
14 13 77 12 12
Indeterminate 10 38 76 80 95
Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030
le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine
2009 3680
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee
91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto
90-silicosi52-malattie osteoarticolari
40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati
5279 4735 3558 2572 2177
1050 1077 830 657 536
629 771 673 512 495
449 625 659 635 562
664 568 452 428 312
358 373 340 264 213
272 257 190 182 176
223 176 131 104 74
Malattie non tabellate1456
316609 77680 77578 16094
di cuiIpoacusiaTendinite
Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale
Tumori
6089 5725 3518 3509 3581
801 1059 1105 1775 1317
1167 1777 1212 706 607
835 890 660 727 864
381 458 390 404 422
Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208
Totale Industria e Servizi7775
927123 25396 23644 77334
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI
2009 3780
DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004
Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)
2009 3880
GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette
gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del
lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill
consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza
Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non
sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave
definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche
2009 3980
SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2
Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
2009 4080
AGENTE CANCEROGENO
Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali
2009 4180
MUTAZIONE
egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso
FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente
2009 4280
MUTAGENI
2009 4380
ESPOSIZIONE
La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in
- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il
valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici
LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale
2009 4480
DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
2009 4580
VALORE LIMITE
se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
2009 4680
(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
2009 4780
Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
2009 4880
Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
2009 4980
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
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2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
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LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
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AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
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- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
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- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
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- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
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-
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da esposizione a rumore
Principali patologie Ipoacusia e sorditagrave da rumore Danni extrauditivi (ipertensione disturbi gastroenterici alterazioni dellumore e del comportamento disturbi neurologici)
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da esposizione a vibrazioni
Principali patologieChinetosi (frequenze di vibrazione lt 2 Hz)Whole body vibration disesases (frequenze fra 2 - 20 Hz) sulla colonna vertebrale (spondilosi artrosi degenerazioni discali) ndash sui muscoli (contrazioni ritmiche involontarie) ndash sul sistema nervoso (riduzione dei riflessi osteotendinei) ndash sugli organi interni (acidosi gastrica ipertensione alterazioni delle frequenza respiratoriadisturbi visivi)Segmental vibration (gt 20 Hz sul sistema mano-braccio) lesioni vascolari (sindrome di Reynaud) - neuropatie periferiche ndash alterazioni ossee e lesioni osteoarticolari (necrosi del semilunare) ndash lesioni tendinee (tendiniti morbo di Dupuytren) ndash lesioni neurologiche (anomalie del sistema nervoso centrale e periferico)
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da esposizione a calore
Principali patologie Sincope da calore - Edema da calore ndash Tetania da calore - Crampi da calore ndash Esaurimento da calore - Colpo di calore - Ustioni
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da esposizione a freddo
Principali patologie Assideramento - Congelamenti localizzati
2009 1280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da variazioni della pressione barometrica
Principali patologie Iperbaropatie (Otopatie Sinusopatie Colpo di ventosa Sindromi da esplosioni subacquee) ndash Intossicazioni (da azoto ossigeno anidride carbonica) ndash Malattie da decompressione MDD(Malattia dei cassoni Malattia dei palombari Malattia degli aviatori Anossia della risalita per apnea)
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn agricoltura allevamentimacelli
Principali patologie brucellosi carbonchio leptospirosilisteriosi tetano idatidosi febbre Q
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn attivitagrave smaltimento rifiuti
Principali patologie epatiti virali listeriosi tetano
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti ai cimiteri
Principali patologie epatiti virali tetano TBC
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti concia delle pelliindustria tessile
Principali patologie Carbonchiotetano
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti alle miniere
Principali patologie Tetano anchilostomiasi
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper operatori sanitari
Principali patologie Epatite B e C HIV TBC rosolia brucellosi salmonellosi
2009 1980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper laboratori microbiologia
Principali patologie Legionellosi brucellosi tetano epatite B e C HIV TBC
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper veterinari
Principali patologie Brucellosicarbonchio tetano morva
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper stabulari e laboratori di riscerca veterinaria
Principali patologie Infezioni erpetiche zoonosi
2009 2280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper uffici
Principali patologie Legionellosi
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)
Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale
egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta
come la malattia delle balie e delle ricamatrici
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)
Folgorazione
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti
Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette
Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse
Effetti oculari (congiuntivite cataratta)
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde
Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers
2009 2980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a laser
Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali
Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da movimentazione manuale dei carichi
Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da stress
Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici
2009 3380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da mobbing
Ansia depressione - Malattie psicosomatiche
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LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI
Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)
Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali
Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto
2009 8077
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 295 197 197 160 127
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale
25 - alveoliti allergiche
100 81 83 59 54
87 58 51 54 40
63 29 29 20 13
Malattie non tabellate 639 729 756 828 808
di cuiIpoacusiaTendinite
Sindrome del tunnel carpaleArtrosi
Bronchite cronicaDermatite da contatto
285 218 180 774 144
23 49 52 94 99
29 2 45 67 77
25 31 45 27 48
27 25 20 12 25
14 13 77 12 12
Indeterminate 10 38 76 80 95
Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030
le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine
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Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee
91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto
90-silicosi52-malattie osteoarticolari
40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati
5279 4735 3558 2572 2177
1050 1077 830 657 536
629 771 673 512 495
449 625 659 635 562
664 568 452 428 312
358 373 340 264 213
272 257 190 182 176
223 176 131 104 74
Malattie non tabellate1456
316609 77680 77578 16094
di cuiIpoacusiaTendinite
Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale
Tumori
6089 5725 3518 3509 3581
801 1059 1105 1775 1317
1167 1777 1212 706 607
835 890 660 727 864
381 458 390 404 422
Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208
Totale Industria e Servizi7775
927123 25396 23644 77334
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI
2009 3780
DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004
Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)
2009 3880
GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette
gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del
lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill
consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza
Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non
sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave
definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche
2009 3980
SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2
Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
2009 4080
AGENTE CANCEROGENO
Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali
2009 4180
MUTAZIONE
egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso
FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente
2009 4280
MUTAGENI
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ESPOSIZIONE
La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in
- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il
valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici
LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale
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DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
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VALORE LIMITE
se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
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(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
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Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
2009 4880
Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
2009 4980
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
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2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
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RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
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INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
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LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
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Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da esposizione a vibrazioni
Principali patologieChinetosi (frequenze di vibrazione lt 2 Hz)Whole body vibration disesases (frequenze fra 2 - 20 Hz) sulla colonna vertebrale (spondilosi artrosi degenerazioni discali) ndash sui muscoli (contrazioni ritmiche involontarie) ndash sul sistema nervoso (riduzione dei riflessi osteotendinei) ndash sugli organi interni (acidosi gastrica ipertensione alterazioni delle frequenza respiratoriadisturbi visivi)Segmental vibration (gt 20 Hz sul sistema mano-braccio) lesioni vascolari (sindrome di Reynaud) - neuropatie periferiche ndash alterazioni ossee e lesioni osteoarticolari (necrosi del semilunare) ndash lesioni tendinee (tendiniti morbo di Dupuytren) ndash lesioni neurologiche (anomalie del sistema nervoso centrale e periferico)
2009 1080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da esposizione a calore
Principali patologie Sincope da calore - Edema da calore ndash Tetania da calore - Crampi da calore ndash Esaurimento da calore - Colpo di calore - Ustioni
2009 1180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da esposizione a freddo
Principali patologie Assideramento - Congelamenti localizzati
2009 1280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da variazioni della pressione barometrica
Principali patologie Iperbaropatie (Otopatie Sinusopatie Colpo di ventosa Sindromi da esplosioni subacquee) ndash Intossicazioni (da azoto ossigeno anidride carbonica) ndash Malattie da decompressione MDD(Malattia dei cassoni Malattia dei palombari Malattia degli aviatori Anossia della risalita per apnea)
2009 1380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn agricoltura allevamentimacelli
Principali patologie brucellosi carbonchio leptospirosilisteriosi tetano idatidosi febbre Q
2009 1480
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn attivitagrave smaltimento rifiuti
Principali patologie epatiti virali listeriosi tetano
2009 1580
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti ai cimiteri
Principali patologie epatiti virali tetano TBC
2009 1680
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti concia delle pelliindustria tessile
Principali patologie Carbonchiotetano
2009 1780
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti alle miniere
Principali patologie Tetano anchilostomiasi
2009 1880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper operatori sanitari
Principali patologie Epatite B e C HIV TBC rosolia brucellosi salmonellosi
2009 1980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper laboratori microbiologia
Principali patologie Legionellosi brucellosi tetano epatite B e C HIV TBC
2009 2080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper veterinari
Principali patologie Brucellosicarbonchio tetano morva
2009 2180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper stabulari e laboratori di riscerca veterinaria
Principali patologie Infezioni erpetiche zoonosi
2009 2280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper uffici
Principali patologie Legionellosi
2009 2380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)
Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale
egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta
come la malattia delle balie e delle ricamatrici
2009 2480
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)
Folgorazione
2009 2580
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti
Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti
2009 2680
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette
Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)
2009 2780
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse
Effetti oculari (congiuntivite cataratta)
2009 2880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde
Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers
2009 2980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a laser
Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)
2009 3080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali
Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)
2009 3180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da movimentazione manuale dei carichi
Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale
2009 3280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da stress
Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici
2009 3380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da mobbing
Ansia depressione - Malattie psicosomatiche
2009 3480
LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI
Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)
Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali
Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto
2009 8077
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 295 197 197 160 127
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale
25 - alveoliti allergiche
100 81 83 59 54
87 58 51 54 40
63 29 29 20 13
Malattie non tabellate 639 729 756 828 808
di cuiIpoacusiaTendinite
Sindrome del tunnel carpaleArtrosi
Bronchite cronicaDermatite da contatto
285 218 180 774 144
23 49 52 94 99
29 2 45 67 77
25 31 45 27 48
27 25 20 12 25
14 13 77 12 12
Indeterminate 10 38 76 80 95
Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030
le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine
2009 3680
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee
91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto
90-silicosi52-malattie osteoarticolari
40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati
5279 4735 3558 2572 2177
1050 1077 830 657 536
629 771 673 512 495
449 625 659 635 562
664 568 452 428 312
358 373 340 264 213
272 257 190 182 176
223 176 131 104 74
Malattie non tabellate1456
316609 77680 77578 16094
di cuiIpoacusiaTendinite
Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale
Tumori
6089 5725 3518 3509 3581
801 1059 1105 1775 1317
1167 1777 1212 706 607
835 890 660 727 864
381 458 390 404 422
Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208
Totale Industria e Servizi7775
927123 25396 23644 77334
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI
2009 3780
DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004
Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)
2009 3880
GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette
gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del
lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill
consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza
Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non
sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave
definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche
2009 3980
SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2
Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
2009 4080
AGENTE CANCEROGENO
Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali
2009 4180
MUTAZIONE
egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso
FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente
2009 4280
MUTAGENI
2009 4380
ESPOSIZIONE
La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in
- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il
valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici
LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale
2009 4480
DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
2009 4580
VALORE LIMITE
se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
2009 4680
(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
2009 4780
Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
2009 4880
Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
2009 4980
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
2009 5080
2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 1080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da esposizione a calore
Principali patologie Sincope da calore - Edema da calore ndash Tetania da calore - Crampi da calore ndash Esaurimento da calore - Colpo di calore - Ustioni
2009 1180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da esposizione a freddo
Principali patologie Assideramento - Congelamenti localizzati
2009 1280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da variazioni della pressione barometrica
Principali patologie Iperbaropatie (Otopatie Sinusopatie Colpo di ventosa Sindromi da esplosioni subacquee) ndash Intossicazioni (da azoto ossigeno anidride carbonica) ndash Malattie da decompressione MDD(Malattia dei cassoni Malattia dei palombari Malattia degli aviatori Anossia della risalita per apnea)
2009 1380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn agricoltura allevamentimacelli
Principali patologie brucellosi carbonchio leptospirosilisteriosi tetano idatidosi febbre Q
2009 1480
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn attivitagrave smaltimento rifiuti
Principali patologie epatiti virali listeriosi tetano
2009 1580
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti ai cimiteri
Principali patologie epatiti virali tetano TBC
2009 1680
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti concia delle pelliindustria tessile
Principali patologie Carbonchiotetano
2009 1780
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti alle miniere
Principali patologie Tetano anchilostomiasi
2009 1880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper operatori sanitari
Principali patologie Epatite B e C HIV TBC rosolia brucellosi salmonellosi
2009 1980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper laboratori microbiologia
Principali patologie Legionellosi brucellosi tetano epatite B e C HIV TBC
2009 2080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper veterinari
Principali patologie Brucellosicarbonchio tetano morva
2009 2180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper stabulari e laboratori di riscerca veterinaria
Principali patologie Infezioni erpetiche zoonosi
2009 2280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper uffici
Principali patologie Legionellosi
2009 2380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)
Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale
egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta
come la malattia delle balie e delle ricamatrici
2009 2480
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)
Folgorazione
2009 2580
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti
Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti
2009 2680
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette
Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)
2009 2780
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse
Effetti oculari (congiuntivite cataratta)
2009 2880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde
Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers
2009 2980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a laser
Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)
2009 3080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali
Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)
2009 3180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da movimentazione manuale dei carichi
Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale
2009 3280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da stress
Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici
2009 3380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da mobbing
Ansia depressione - Malattie psicosomatiche
2009 3480
LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI
Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)
Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali
Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto
2009 8077
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 295 197 197 160 127
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale
25 - alveoliti allergiche
100 81 83 59 54
87 58 51 54 40
63 29 29 20 13
Malattie non tabellate 639 729 756 828 808
di cuiIpoacusiaTendinite
Sindrome del tunnel carpaleArtrosi
Bronchite cronicaDermatite da contatto
285 218 180 774 144
23 49 52 94 99
29 2 45 67 77
25 31 45 27 48
27 25 20 12 25
14 13 77 12 12
Indeterminate 10 38 76 80 95
Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030
le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine
2009 3680
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee
91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto
90-silicosi52-malattie osteoarticolari
40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati
5279 4735 3558 2572 2177
1050 1077 830 657 536
629 771 673 512 495
449 625 659 635 562
664 568 452 428 312
358 373 340 264 213
272 257 190 182 176
223 176 131 104 74
Malattie non tabellate1456
316609 77680 77578 16094
di cuiIpoacusiaTendinite
Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale
Tumori
6089 5725 3518 3509 3581
801 1059 1105 1775 1317
1167 1777 1212 706 607
835 890 660 727 864
381 458 390 404 422
Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208
Totale Industria e Servizi7775
927123 25396 23644 77334
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI
2009 3780
DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004
Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)
2009 3880
GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette
gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del
lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill
consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza
Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non
sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave
definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche
2009 3980
SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2
Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
2009 4080
AGENTE CANCEROGENO
Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali
2009 4180
MUTAZIONE
egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso
FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente
2009 4280
MUTAGENI
2009 4380
ESPOSIZIONE
La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in
- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il
valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici
LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale
2009 4480
DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
2009 4580
VALORE LIMITE
se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
2009 4680
(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
2009 4780
Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
2009 4880
Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
2009 4980
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
2009 5080
2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
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Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
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- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 1180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da esposizione a freddo
Principali patologie Assideramento - Congelamenti localizzati
2009 1280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da variazioni della pressione barometrica
Principali patologie Iperbaropatie (Otopatie Sinusopatie Colpo di ventosa Sindromi da esplosioni subacquee) ndash Intossicazioni (da azoto ossigeno anidride carbonica) ndash Malattie da decompressione MDD(Malattia dei cassoni Malattia dei palombari Malattia degli aviatori Anossia della risalita per apnea)
2009 1380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn agricoltura allevamentimacelli
Principali patologie brucellosi carbonchio leptospirosilisteriosi tetano idatidosi febbre Q
2009 1480
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn attivitagrave smaltimento rifiuti
Principali patologie epatiti virali listeriosi tetano
2009 1580
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti ai cimiteri
Principali patologie epatiti virali tetano TBC
2009 1680
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti concia delle pelliindustria tessile
Principali patologie Carbonchiotetano
2009 1780
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti alle miniere
Principali patologie Tetano anchilostomiasi
2009 1880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper operatori sanitari
Principali patologie Epatite B e C HIV TBC rosolia brucellosi salmonellosi
2009 1980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper laboratori microbiologia
Principali patologie Legionellosi brucellosi tetano epatite B e C HIV TBC
2009 2080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper veterinari
Principali patologie Brucellosicarbonchio tetano morva
2009 2180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper stabulari e laboratori di riscerca veterinaria
Principali patologie Infezioni erpetiche zoonosi
2009 2280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper uffici
Principali patologie Legionellosi
2009 2380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)
Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale
egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta
come la malattia delle balie e delle ricamatrici
2009 2480
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)
Folgorazione
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti
Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti
2009 2680
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette
Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)
2009 2780
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse
Effetti oculari (congiuntivite cataratta)
2009 2880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde
Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers
2009 2980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a laser
Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)
2009 3080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali
Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)
2009 3180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da movimentazione manuale dei carichi
Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale
2009 3280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da stress
Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici
2009 3380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da mobbing
Ansia depressione - Malattie psicosomatiche
2009 3480
LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI
Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)
Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali
Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto
2009 8077
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 295 197 197 160 127
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale
25 - alveoliti allergiche
100 81 83 59 54
87 58 51 54 40
63 29 29 20 13
Malattie non tabellate 639 729 756 828 808
di cuiIpoacusiaTendinite
Sindrome del tunnel carpaleArtrosi
Bronchite cronicaDermatite da contatto
285 218 180 774 144
23 49 52 94 99
29 2 45 67 77
25 31 45 27 48
27 25 20 12 25
14 13 77 12 12
Indeterminate 10 38 76 80 95
Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030
le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine
2009 3680
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee
91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto
90-silicosi52-malattie osteoarticolari
40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati
5279 4735 3558 2572 2177
1050 1077 830 657 536
629 771 673 512 495
449 625 659 635 562
664 568 452 428 312
358 373 340 264 213
272 257 190 182 176
223 176 131 104 74
Malattie non tabellate1456
316609 77680 77578 16094
di cuiIpoacusiaTendinite
Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale
Tumori
6089 5725 3518 3509 3581
801 1059 1105 1775 1317
1167 1777 1212 706 607
835 890 660 727 864
381 458 390 404 422
Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208
Totale Industria e Servizi7775
927123 25396 23644 77334
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI
2009 3780
DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004
Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)
2009 3880
GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette
gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del
lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill
consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza
Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non
sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave
definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche
2009 3980
SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2
Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
2009 4080
AGENTE CANCEROGENO
Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali
2009 4180
MUTAZIONE
egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso
FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente
2009 4280
MUTAGENI
2009 4380
ESPOSIZIONE
La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in
- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il
valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici
LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale
2009 4480
DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
2009 4580
VALORE LIMITE
se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
2009 4680
(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
2009 4780
Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
2009 4880
Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
2009 4980
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
2009 5080
2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
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AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
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2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
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VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
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VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
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2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
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RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
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CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
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VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
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ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 1280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
Rischi da variazioni della pressione barometrica
Principali patologie Iperbaropatie (Otopatie Sinusopatie Colpo di ventosa Sindromi da esplosioni subacquee) ndash Intossicazioni (da azoto ossigeno anidride carbonica) ndash Malattie da decompressione MDD(Malattia dei cassoni Malattia dei palombari Malattia degli aviatori Anossia della risalita per apnea)
2009 1380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn agricoltura allevamentimacelli
Principali patologie brucellosi carbonchio leptospirosilisteriosi tetano idatidosi febbre Q
2009 1480
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn attivitagrave smaltimento rifiuti
Principali patologie epatiti virali listeriosi tetano
2009 1580
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti ai cimiteri
Principali patologie epatiti virali tetano TBC
2009 1680
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti concia delle pelliindustria tessile
Principali patologie Carbonchiotetano
2009 1780
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti alle miniere
Principali patologie Tetano anchilostomiasi
2009 1880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper operatori sanitari
Principali patologie Epatite B e C HIV TBC rosolia brucellosi salmonellosi
2009 1980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper laboratori microbiologia
Principali patologie Legionellosi brucellosi tetano epatite B e C HIV TBC
2009 2080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper veterinari
Principali patologie Brucellosicarbonchio tetano morva
2009 2180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper stabulari e laboratori di riscerca veterinaria
Principali patologie Infezioni erpetiche zoonosi
2009 2280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper uffici
Principali patologie Legionellosi
2009 2380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)
Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale
egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta
come la malattia delle balie e delle ricamatrici
2009 2480
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)
Folgorazione
2009 2580
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti
Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti
2009 2680
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette
Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)
2009 2780
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse
Effetti oculari (congiuntivite cataratta)
2009 2880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde
Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers
2009 2980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a laser
Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)
2009 3080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali
Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)
2009 3180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da movimentazione manuale dei carichi
Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale
2009 3280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da stress
Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici
2009 3380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da mobbing
Ansia depressione - Malattie psicosomatiche
2009 3480
LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI
Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)
Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali
Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto
2009 8077
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 295 197 197 160 127
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale
25 - alveoliti allergiche
100 81 83 59 54
87 58 51 54 40
63 29 29 20 13
Malattie non tabellate 639 729 756 828 808
di cuiIpoacusiaTendinite
Sindrome del tunnel carpaleArtrosi
Bronchite cronicaDermatite da contatto
285 218 180 774 144
23 49 52 94 99
29 2 45 67 77
25 31 45 27 48
27 25 20 12 25
14 13 77 12 12
Indeterminate 10 38 76 80 95
Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030
le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine
2009 3680
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee
91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto
90-silicosi52-malattie osteoarticolari
40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati
5279 4735 3558 2572 2177
1050 1077 830 657 536
629 771 673 512 495
449 625 659 635 562
664 568 452 428 312
358 373 340 264 213
272 257 190 182 176
223 176 131 104 74
Malattie non tabellate1456
316609 77680 77578 16094
di cuiIpoacusiaTendinite
Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale
Tumori
6089 5725 3518 3509 3581
801 1059 1105 1775 1317
1167 1777 1212 706 607
835 890 660 727 864
381 458 390 404 422
Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208
Totale Industria e Servizi7775
927123 25396 23644 77334
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI
2009 3780
DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004
Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)
2009 3880
GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette
gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del
lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill
consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza
Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non
sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave
definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche
2009 3980
SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2
Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
2009 4080
AGENTE CANCEROGENO
Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali
2009 4180
MUTAZIONE
egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso
FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente
2009 4280
MUTAGENI
2009 4380
ESPOSIZIONE
La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in
- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il
valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici
LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale
2009 4480
DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
2009 4580
VALORE LIMITE
se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
2009 4680
(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
2009 4780
Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
2009 4880
Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
2009 4980
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
2009 5080
2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 1380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn agricoltura allevamentimacelli
Principali patologie brucellosi carbonchio leptospirosilisteriosi tetano idatidosi febbre Q
2009 1480
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn attivitagrave smaltimento rifiuti
Principali patologie epatiti virali listeriosi tetano
2009 1580
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti ai cimiteri
Principali patologie epatiti virali tetano TBC
2009 1680
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti concia delle pelliindustria tessile
Principali patologie Carbonchiotetano
2009 1780
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti alle miniere
Principali patologie Tetano anchilostomiasi
2009 1880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper operatori sanitari
Principali patologie Epatite B e C HIV TBC rosolia brucellosi salmonellosi
2009 1980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper laboratori microbiologia
Principali patologie Legionellosi brucellosi tetano epatite B e C HIV TBC
2009 2080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper veterinari
Principali patologie Brucellosicarbonchio tetano morva
2009 2180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper stabulari e laboratori di riscerca veterinaria
Principali patologie Infezioni erpetiche zoonosi
2009 2280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper uffici
Principali patologie Legionellosi
2009 2380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)
Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale
egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta
come la malattia delle balie e delle ricamatrici
2009 2480
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)
Folgorazione
2009 2580
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti
Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti
2009 2680
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette
Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)
2009 2780
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse
Effetti oculari (congiuntivite cataratta)
2009 2880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde
Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers
2009 2980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a laser
Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)
2009 3080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali
Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)
2009 3180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da movimentazione manuale dei carichi
Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale
2009 3280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da stress
Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici
2009 3380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da mobbing
Ansia depressione - Malattie psicosomatiche
2009 3480
LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI
Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)
Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali
Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto
2009 8077
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 295 197 197 160 127
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale
25 - alveoliti allergiche
100 81 83 59 54
87 58 51 54 40
63 29 29 20 13
Malattie non tabellate 639 729 756 828 808
di cuiIpoacusiaTendinite
Sindrome del tunnel carpaleArtrosi
Bronchite cronicaDermatite da contatto
285 218 180 774 144
23 49 52 94 99
29 2 45 67 77
25 31 45 27 48
27 25 20 12 25
14 13 77 12 12
Indeterminate 10 38 76 80 95
Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030
le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine
2009 3680
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee
91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto
90-silicosi52-malattie osteoarticolari
40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati
5279 4735 3558 2572 2177
1050 1077 830 657 536
629 771 673 512 495
449 625 659 635 562
664 568 452 428 312
358 373 340 264 213
272 257 190 182 176
223 176 131 104 74
Malattie non tabellate1456
316609 77680 77578 16094
di cuiIpoacusiaTendinite
Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale
Tumori
6089 5725 3518 3509 3581
801 1059 1105 1775 1317
1167 1777 1212 706 607
835 890 660 727 864
381 458 390 404 422
Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208
Totale Industria e Servizi7775
927123 25396 23644 77334
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI
2009 3780
DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004
Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)
2009 3880
GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette
gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del
lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill
consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza
Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non
sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave
definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche
2009 3980
SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2
Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
2009 4080
AGENTE CANCEROGENO
Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali
2009 4180
MUTAZIONE
egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso
FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente
2009 4280
MUTAGENI
2009 4380
ESPOSIZIONE
La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in
- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il
valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici
LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale
2009 4480
DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
2009 4580
VALORE LIMITE
se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
2009 4680
(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
2009 4780
Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
2009 4880
Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
2009 4980
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
2009 5080
2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
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Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
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- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
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- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
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-
2009 1480
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn attivitagrave smaltimento rifiuti
Principali patologie epatiti virali listeriosi tetano
2009 1580
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti ai cimiteri
Principali patologie epatiti virali tetano TBC
2009 1680
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti concia delle pelliindustria tessile
Principali patologie Carbonchiotetano
2009 1780
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti alle miniere
Principali patologie Tetano anchilostomiasi
2009 1880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper operatori sanitari
Principali patologie Epatite B e C HIV TBC rosolia brucellosi salmonellosi
2009 1980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper laboratori microbiologia
Principali patologie Legionellosi brucellosi tetano epatite B e C HIV TBC
2009 2080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper veterinari
Principali patologie Brucellosicarbonchio tetano morva
2009 2180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper stabulari e laboratori di riscerca veterinaria
Principali patologie Infezioni erpetiche zoonosi
2009 2280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper uffici
Principali patologie Legionellosi
2009 2380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)
Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale
egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta
come la malattia delle balie e delle ricamatrici
2009 2480
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)
Folgorazione
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti
Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette
Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse
Effetti oculari (congiuntivite cataratta)
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde
Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers
2009 2980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a laser
Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)
2009 3080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali
Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)
2009 3180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da movimentazione manuale dei carichi
Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale
2009 3280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da stress
Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici
2009 3380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da mobbing
Ansia depressione - Malattie psicosomatiche
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LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI
Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)
Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali
Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto
2009 8077
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 295 197 197 160 127
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale
25 - alveoliti allergiche
100 81 83 59 54
87 58 51 54 40
63 29 29 20 13
Malattie non tabellate 639 729 756 828 808
di cuiIpoacusiaTendinite
Sindrome del tunnel carpaleArtrosi
Bronchite cronicaDermatite da contatto
285 218 180 774 144
23 49 52 94 99
29 2 45 67 77
25 31 45 27 48
27 25 20 12 25
14 13 77 12 12
Indeterminate 10 38 76 80 95
Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030
le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine
2009 3680
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee
91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto
90-silicosi52-malattie osteoarticolari
40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati
5279 4735 3558 2572 2177
1050 1077 830 657 536
629 771 673 512 495
449 625 659 635 562
664 568 452 428 312
358 373 340 264 213
272 257 190 182 176
223 176 131 104 74
Malattie non tabellate1456
316609 77680 77578 16094
di cuiIpoacusiaTendinite
Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale
Tumori
6089 5725 3518 3509 3581
801 1059 1105 1775 1317
1167 1777 1212 706 607
835 890 660 727 864
381 458 390 404 422
Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208
Totale Industria e Servizi7775
927123 25396 23644 77334
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI
2009 3780
DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004
Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)
2009 3880
GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette
gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del
lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill
consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza
Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non
sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave
definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche
2009 3980
SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2
Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
2009 4080
AGENTE CANCEROGENO
Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali
2009 4180
MUTAZIONE
egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso
FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente
2009 4280
MUTAGENI
2009 4380
ESPOSIZIONE
La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in
- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il
valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici
LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale
2009 4480
DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
2009 4580
VALORE LIMITE
se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
2009 4680
(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
2009 4780
Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
2009 4880
Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
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Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
2009 5080
2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 1580
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti ai cimiteri
Principali patologie epatiti virali tetano TBC
2009 1680
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti concia delle pelliindustria tessile
Principali patologie Carbonchiotetano
2009 1780
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti alle miniere
Principali patologie Tetano anchilostomiasi
2009 1880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper operatori sanitari
Principali patologie Epatite B e C HIV TBC rosolia brucellosi salmonellosi
2009 1980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper laboratori microbiologia
Principali patologie Legionellosi brucellosi tetano epatite B e C HIV TBC
2009 2080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper veterinari
Principali patologie Brucellosicarbonchio tetano morva
2009 2180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper stabulari e laboratori di riscerca veterinaria
Principali patologie Infezioni erpetiche zoonosi
2009 2280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper uffici
Principali patologie Legionellosi
2009 2380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)
Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale
egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta
come la malattia delle balie e delle ricamatrici
2009 2480
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)
Folgorazione
2009 2580
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti
Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti
2009 2680
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette
Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)
2009 2780
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse
Effetti oculari (congiuntivite cataratta)
2009 2880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde
Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers
2009 2980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a laser
Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)
2009 3080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali
Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)
2009 3180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da movimentazione manuale dei carichi
Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale
2009 3280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da stress
Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici
2009 3380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da mobbing
Ansia depressione - Malattie psicosomatiche
2009 3480
LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI
Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)
Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali
Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto
2009 8077
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 295 197 197 160 127
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale
25 - alveoliti allergiche
100 81 83 59 54
87 58 51 54 40
63 29 29 20 13
Malattie non tabellate 639 729 756 828 808
di cuiIpoacusiaTendinite
Sindrome del tunnel carpaleArtrosi
Bronchite cronicaDermatite da contatto
285 218 180 774 144
23 49 52 94 99
29 2 45 67 77
25 31 45 27 48
27 25 20 12 25
14 13 77 12 12
Indeterminate 10 38 76 80 95
Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030
le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine
2009 3680
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee
91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto
90-silicosi52-malattie osteoarticolari
40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati
5279 4735 3558 2572 2177
1050 1077 830 657 536
629 771 673 512 495
449 625 659 635 562
664 568 452 428 312
358 373 340 264 213
272 257 190 182 176
223 176 131 104 74
Malattie non tabellate1456
316609 77680 77578 16094
di cuiIpoacusiaTendinite
Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale
Tumori
6089 5725 3518 3509 3581
801 1059 1105 1775 1317
1167 1777 1212 706 607
835 890 660 727 864
381 458 390 404 422
Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208
Totale Industria e Servizi7775
927123 25396 23644 77334
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI
2009 3780
DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004
Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)
2009 3880
GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette
gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del
lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill
consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza
Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non
sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave
definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche
2009 3980
SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2
Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
2009 4080
AGENTE CANCEROGENO
Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali
2009 4180
MUTAZIONE
egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso
FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente
2009 4280
MUTAGENI
2009 4380
ESPOSIZIONE
La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in
- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il
valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici
LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale
2009 4480
DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
2009 4580
VALORE LIMITE
se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
2009 4680
(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
2009 4780
Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
2009 4880
Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
2009 4980
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
2009 5080
2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 1680
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti concia delle pelliindustria tessile
Principali patologie Carbonchiotetano
2009 1780
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti alle miniere
Principali patologie Tetano anchilostomiasi
2009 1880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper operatori sanitari
Principali patologie Epatite B e C HIV TBC rosolia brucellosi salmonellosi
2009 1980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper laboratori microbiologia
Principali patologie Legionellosi brucellosi tetano epatite B e C HIV TBC
2009 2080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper veterinari
Principali patologie Brucellosicarbonchio tetano morva
2009 2180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper stabulari e laboratori di riscerca veterinaria
Principali patologie Infezioni erpetiche zoonosi
2009 2280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper uffici
Principali patologie Legionellosi
2009 2380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)
Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale
egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta
come la malattia delle balie e delle ricamatrici
2009 2480
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)
Folgorazione
2009 2580
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti
Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti
2009 2680
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette
Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)
2009 2780
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse
Effetti oculari (congiuntivite cataratta)
2009 2880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde
Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers
2009 2980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a laser
Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)
2009 3080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali
Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)
2009 3180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da movimentazione manuale dei carichi
Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale
2009 3280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da stress
Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici
2009 3380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da mobbing
Ansia depressione - Malattie psicosomatiche
2009 3480
LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI
Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)
Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali
Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto
2009 8077
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 295 197 197 160 127
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale
25 - alveoliti allergiche
100 81 83 59 54
87 58 51 54 40
63 29 29 20 13
Malattie non tabellate 639 729 756 828 808
di cuiIpoacusiaTendinite
Sindrome del tunnel carpaleArtrosi
Bronchite cronicaDermatite da contatto
285 218 180 774 144
23 49 52 94 99
29 2 45 67 77
25 31 45 27 48
27 25 20 12 25
14 13 77 12 12
Indeterminate 10 38 76 80 95
Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030
le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine
2009 3680
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee
91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto
90-silicosi52-malattie osteoarticolari
40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati
5279 4735 3558 2572 2177
1050 1077 830 657 536
629 771 673 512 495
449 625 659 635 562
664 568 452 428 312
358 373 340 264 213
272 257 190 182 176
223 176 131 104 74
Malattie non tabellate1456
316609 77680 77578 16094
di cuiIpoacusiaTendinite
Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale
Tumori
6089 5725 3518 3509 3581
801 1059 1105 1775 1317
1167 1777 1212 706 607
835 890 660 727 864
381 458 390 404 422
Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208
Totale Industria e Servizi7775
927123 25396 23644 77334
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI
2009 3780
DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004
Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)
2009 3880
GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette
gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del
lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill
consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza
Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non
sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave
definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche
2009 3980
SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2
Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
2009 4080
AGENTE CANCEROGENO
Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali
2009 4180
MUTAZIONE
egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso
FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente
2009 4280
MUTAGENI
2009 4380
ESPOSIZIONE
La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in
- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il
valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici
LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale
2009 4480
DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
2009 4580
VALORE LIMITE
se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
2009 4680
(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
2009 4780
Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
2009 4880
Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
2009 4980
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
2009 5080
2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 1780
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti alle miniere
Principali patologie Tetano anchilostomiasi
2009 1880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper operatori sanitari
Principali patologie Epatite B e C HIV TBC rosolia brucellosi salmonellosi
2009 1980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper laboratori microbiologia
Principali patologie Legionellosi brucellosi tetano epatite B e C HIV TBC
2009 2080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper veterinari
Principali patologie Brucellosicarbonchio tetano morva
2009 2180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper stabulari e laboratori di riscerca veterinaria
Principali patologie Infezioni erpetiche zoonosi
2009 2280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper uffici
Principali patologie Legionellosi
2009 2380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)
Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale
egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta
come la malattia delle balie e delle ricamatrici
2009 2480
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)
Folgorazione
2009 2580
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti
Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti
2009 2680
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette
Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)
2009 2780
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse
Effetti oculari (congiuntivite cataratta)
2009 2880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde
Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers
2009 2980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a laser
Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)
2009 3080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali
Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)
2009 3180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da movimentazione manuale dei carichi
Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale
2009 3280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da stress
Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici
2009 3380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da mobbing
Ansia depressione - Malattie psicosomatiche
2009 3480
LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI
Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)
Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali
Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto
2009 8077
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 295 197 197 160 127
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale
25 - alveoliti allergiche
100 81 83 59 54
87 58 51 54 40
63 29 29 20 13
Malattie non tabellate 639 729 756 828 808
di cuiIpoacusiaTendinite
Sindrome del tunnel carpaleArtrosi
Bronchite cronicaDermatite da contatto
285 218 180 774 144
23 49 52 94 99
29 2 45 67 77
25 31 45 27 48
27 25 20 12 25
14 13 77 12 12
Indeterminate 10 38 76 80 95
Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030
le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine
2009 3680
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee
91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto
90-silicosi52-malattie osteoarticolari
40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati
5279 4735 3558 2572 2177
1050 1077 830 657 536
629 771 673 512 495
449 625 659 635 562
664 568 452 428 312
358 373 340 264 213
272 257 190 182 176
223 176 131 104 74
Malattie non tabellate1456
316609 77680 77578 16094
di cuiIpoacusiaTendinite
Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale
Tumori
6089 5725 3518 3509 3581
801 1059 1105 1775 1317
1167 1777 1212 706 607
835 890 660 727 864
381 458 390 404 422
Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208
Totale Industria e Servizi7775
927123 25396 23644 77334
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI
2009 3780
DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004
Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)
2009 3880
GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette
gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del
lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill
consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza
Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non
sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave
definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche
2009 3980
SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2
Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
2009 4080
AGENTE CANCEROGENO
Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali
2009 4180
MUTAZIONE
egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso
FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente
2009 4280
MUTAGENI
2009 4380
ESPOSIZIONE
La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in
- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il
valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici
LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale
2009 4480
DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
2009 4580
VALORE LIMITE
se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
2009 4680
(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
2009 4780
Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
2009 4880
Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
2009 4980
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
2009 5080
2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
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2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
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RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
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- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
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- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
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- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 1880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper operatori sanitari
Principali patologie Epatite B e C HIV TBC rosolia brucellosi salmonellosi
2009 1980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper laboratori microbiologia
Principali patologie Legionellosi brucellosi tetano epatite B e C HIV TBC
2009 2080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper veterinari
Principali patologie Brucellosicarbonchio tetano morva
2009 2180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper stabulari e laboratori di riscerca veterinaria
Principali patologie Infezioni erpetiche zoonosi
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper uffici
Principali patologie Legionellosi
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)
Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale
egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta
come la malattia delle balie e delle ricamatrici
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)
Folgorazione
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti
Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette
Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse
Effetti oculari (congiuntivite cataratta)
2009 2880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde
Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers
2009 2980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a laser
Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)
2009 3080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali
Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)
2009 3180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da movimentazione manuale dei carichi
Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale
2009 3280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da stress
Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici
2009 3380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da mobbing
Ansia depressione - Malattie psicosomatiche
2009 3480
LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI
Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)
Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali
Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto
2009 8077
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 295 197 197 160 127
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale
25 - alveoliti allergiche
100 81 83 59 54
87 58 51 54 40
63 29 29 20 13
Malattie non tabellate 639 729 756 828 808
di cuiIpoacusiaTendinite
Sindrome del tunnel carpaleArtrosi
Bronchite cronicaDermatite da contatto
285 218 180 774 144
23 49 52 94 99
29 2 45 67 77
25 31 45 27 48
27 25 20 12 25
14 13 77 12 12
Indeterminate 10 38 76 80 95
Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030
le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine
2009 3680
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee
91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto
90-silicosi52-malattie osteoarticolari
40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati
5279 4735 3558 2572 2177
1050 1077 830 657 536
629 771 673 512 495
449 625 659 635 562
664 568 452 428 312
358 373 340 264 213
272 257 190 182 176
223 176 131 104 74
Malattie non tabellate1456
316609 77680 77578 16094
di cuiIpoacusiaTendinite
Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale
Tumori
6089 5725 3518 3509 3581
801 1059 1105 1775 1317
1167 1777 1212 706 607
835 890 660 727 864
381 458 390 404 422
Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208
Totale Industria e Servizi7775
927123 25396 23644 77334
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI
2009 3780
DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004
Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)
2009 3880
GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette
gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del
lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill
consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza
Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non
sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave
definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche
2009 3980
SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2
Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
2009 4080
AGENTE CANCEROGENO
Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali
2009 4180
MUTAZIONE
egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso
FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente
2009 4280
MUTAGENI
2009 4380
ESPOSIZIONE
La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in
- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il
valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici
LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale
2009 4480
DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
2009 4580
VALORE LIMITE
se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
2009 4680
(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
2009 4780
Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
2009 4880
Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
2009 4980
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
2009 5080
2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
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- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
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- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
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- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
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-
2009 1980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper laboratori microbiologia
Principali patologie Legionellosi brucellosi tetano epatite B e C HIV TBC
2009 2080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper veterinari
Principali patologie Brucellosicarbonchio tetano morva
2009 2180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper stabulari e laboratori di riscerca veterinaria
Principali patologie Infezioni erpetiche zoonosi
2009 2280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper uffici
Principali patologie Legionellosi
2009 2380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)
Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale
egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta
come la malattia delle balie e delle ricamatrici
2009 2480
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)
Folgorazione
2009 2580
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti
Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti
2009 2680
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette
Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)
2009 2780
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse
Effetti oculari (congiuntivite cataratta)
2009 2880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde
Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers
2009 2980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a laser
Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)
2009 3080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali
Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)
2009 3180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da movimentazione manuale dei carichi
Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale
2009 3280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da stress
Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici
2009 3380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da mobbing
Ansia depressione - Malattie psicosomatiche
2009 3480
LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI
Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)
Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali
Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto
2009 8077
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 295 197 197 160 127
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale
25 - alveoliti allergiche
100 81 83 59 54
87 58 51 54 40
63 29 29 20 13
Malattie non tabellate 639 729 756 828 808
di cuiIpoacusiaTendinite
Sindrome del tunnel carpaleArtrosi
Bronchite cronicaDermatite da contatto
285 218 180 774 144
23 49 52 94 99
29 2 45 67 77
25 31 45 27 48
27 25 20 12 25
14 13 77 12 12
Indeterminate 10 38 76 80 95
Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030
le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine
2009 3680
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee
91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto
90-silicosi52-malattie osteoarticolari
40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati
5279 4735 3558 2572 2177
1050 1077 830 657 536
629 771 673 512 495
449 625 659 635 562
664 568 452 428 312
358 373 340 264 213
272 257 190 182 176
223 176 131 104 74
Malattie non tabellate1456
316609 77680 77578 16094
di cuiIpoacusiaTendinite
Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale
Tumori
6089 5725 3518 3509 3581
801 1059 1105 1775 1317
1167 1777 1212 706 607
835 890 660 727 864
381 458 390 404 422
Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208
Totale Industria e Servizi7775
927123 25396 23644 77334
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI
2009 3780
DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004
Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)
2009 3880
GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette
gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del
lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill
consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza
Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non
sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave
definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche
2009 3980
SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2
Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
2009 4080
AGENTE CANCEROGENO
Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali
2009 4180
MUTAZIONE
egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso
FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente
2009 4280
MUTAGENI
2009 4380
ESPOSIZIONE
La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in
- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il
valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici
LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale
2009 4480
DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
2009 4580
VALORE LIMITE
se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
2009 4680
(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
2009 4780
Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
2009 4880
Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
2009 4980
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
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2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
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RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
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RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
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INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
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LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
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AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
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2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
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VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
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2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
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CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 2080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper veterinari
Principali patologie Brucellosicarbonchio tetano morva
2009 2180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper stabulari e laboratori di riscerca veterinaria
Principali patologie Infezioni erpetiche zoonosi
2009 2280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper uffici
Principali patologie Legionellosi
2009 2380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)
Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale
egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta
come la malattia delle balie e delle ricamatrici
2009 2480
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)
Folgorazione
2009 2580
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti
Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti
2009 2680
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette
Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)
2009 2780
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse
Effetti oculari (congiuntivite cataratta)
2009 2880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde
Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers
2009 2980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a laser
Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)
2009 3080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali
Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)
2009 3180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da movimentazione manuale dei carichi
Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale
2009 3280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da stress
Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici
2009 3380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da mobbing
Ansia depressione - Malattie psicosomatiche
2009 3480
LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI
Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)
Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali
Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto
2009 8077
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 295 197 197 160 127
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale
25 - alveoliti allergiche
100 81 83 59 54
87 58 51 54 40
63 29 29 20 13
Malattie non tabellate 639 729 756 828 808
di cuiIpoacusiaTendinite
Sindrome del tunnel carpaleArtrosi
Bronchite cronicaDermatite da contatto
285 218 180 774 144
23 49 52 94 99
29 2 45 67 77
25 31 45 27 48
27 25 20 12 25
14 13 77 12 12
Indeterminate 10 38 76 80 95
Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030
le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine
2009 3680
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee
91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto
90-silicosi52-malattie osteoarticolari
40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati
5279 4735 3558 2572 2177
1050 1077 830 657 536
629 771 673 512 495
449 625 659 635 562
664 568 452 428 312
358 373 340 264 213
272 257 190 182 176
223 176 131 104 74
Malattie non tabellate1456
316609 77680 77578 16094
di cuiIpoacusiaTendinite
Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale
Tumori
6089 5725 3518 3509 3581
801 1059 1105 1775 1317
1167 1777 1212 706 607
835 890 660 727 864
381 458 390 404 422
Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208
Totale Industria e Servizi7775
927123 25396 23644 77334
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI
2009 3780
DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004
Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)
2009 3880
GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette
gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del
lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill
consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza
Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non
sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave
definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche
2009 3980
SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2
Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
2009 4080
AGENTE CANCEROGENO
Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali
2009 4180
MUTAZIONE
egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso
FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente
2009 4280
MUTAGENI
2009 4380
ESPOSIZIONE
La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in
- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il
valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici
LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale
2009 4480
DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
2009 4580
VALORE LIMITE
se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
2009 4680
(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
2009 4780
Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
2009 4880
Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
2009 4980
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
2009 5080
2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
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valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
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2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
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Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
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- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
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- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
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- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
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-
2009 2180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper stabulari e laboratori di riscerca veterinaria
Principali patologie Infezioni erpetiche zoonosi
2009 2280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper uffici
Principali patologie Legionellosi
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)
Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale
egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta
come la malattia delle balie e delle ricamatrici
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)
Folgorazione
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti
Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette
Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse
Effetti oculari (congiuntivite cataratta)
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde
Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a laser
Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali
Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da movimentazione manuale dei carichi
Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da stress
Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da mobbing
Ansia depressione - Malattie psicosomatiche
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LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI
Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)
Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali
Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto
2009 8077
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 295 197 197 160 127
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale
25 - alveoliti allergiche
100 81 83 59 54
87 58 51 54 40
63 29 29 20 13
Malattie non tabellate 639 729 756 828 808
di cuiIpoacusiaTendinite
Sindrome del tunnel carpaleArtrosi
Bronchite cronicaDermatite da contatto
285 218 180 774 144
23 49 52 94 99
29 2 45 67 77
25 31 45 27 48
27 25 20 12 25
14 13 77 12 12
Indeterminate 10 38 76 80 95
Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030
le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine
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Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee
91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto
90-silicosi52-malattie osteoarticolari
40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati
5279 4735 3558 2572 2177
1050 1077 830 657 536
629 771 673 512 495
449 625 659 635 562
664 568 452 428 312
358 373 340 264 213
272 257 190 182 176
223 176 131 104 74
Malattie non tabellate1456
316609 77680 77578 16094
di cuiIpoacusiaTendinite
Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale
Tumori
6089 5725 3518 3509 3581
801 1059 1105 1775 1317
1167 1777 1212 706 607
835 890 660 727 864
381 458 390 404 422
Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208
Totale Industria e Servizi7775
927123 25396 23644 77334
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI
2009 3780
DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004
Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)
2009 3880
GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette
gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del
lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill
consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza
Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non
sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave
definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche
2009 3980
SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2
Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
2009 4080
AGENTE CANCEROGENO
Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali
2009 4180
MUTAZIONE
egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso
FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente
2009 4280
MUTAGENI
2009 4380
ESPOSIZIONE
La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in
- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il
valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici
LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale
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DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
2009 4580
VALORE LIMITE
se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
2009 4680
(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
2009 4780
Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
2009 4880
Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
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Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
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2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
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RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
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Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
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AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
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2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 2280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione ad agenti biologiciper uffici
Principali patologie Legionellosi
2009 2380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)
Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale
egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta
come la malattia delle balie e delle ricamatrici
2009 2480
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)
Folgorazione
2009 2580
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti
Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti
2009 2680
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette
Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)
2009 2780
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse
Effetti oculari (congiuntivite cataratta)
2009 2880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde
Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers
2009 2980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a laser
Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)
2009 3080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali
Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)
2009 3180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da movimentazione manuale dei carichi
Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale
2009 3280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da stress
Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici
2009 3380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da mobbing
Ansia depressione - Malattie psicosomatiche
2009 3480
LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI
Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)
Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali
Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto
2009 8077
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 295 197 197 160 127
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale
25 - alveoliti allergiche
100 81 83 59 54
87 58 51 54 40
63 29 29 20 13
Malattie non tabellate 639 729 756 828 808
di cuiIpoacusiaTendinite
Sindrome del tunnel carpaleArtrosi
Bronchite cronicaDermatite da contatto
285 218 180 774 144
23 49 52 94 99
29 2 45 67 77
25 31 45 27 48
27 25 20 12 25
14 13 77 12 12
Indeterminate 10 38 76 80 95
Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030
le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine
2009 3680
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee
91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto
90-silicosi52-malattie osteoarticolari
40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati
5279 4735 3558 2572 2177
1050 1077 830 657 536
629 771 673 512 495
449 625 659 635 562
664 568 452 428 312
358 373 340 264 213
272 257 190 182 176
223 176 131 104 74
Malattie non tabellate1456
316609 77680 77578 16094
di cuiIpoacusiaTendinite
Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale
Tumori
6089 5725 3518 3509 3581
801 1059 1105 1775 1317
1167 1777 1212 706 607
835 890 660 727 864
381 458 390 404 422
Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208
Totale Industria e Servizi7775
927123 25396 23644 77334
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI
2009 3780
DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004
Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)
2009 3880
GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette
gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del
lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill
consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza
Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non
sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave
definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche
2009 3980
SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2
Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
2009 4080
AGENTE CANCEROGENO
Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali
2009 4180
MUTAZIONE
egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso
FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente
2009 4280
MUTAGENI
2009 4380
ESPOSIZIONE
La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in
- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il
valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici
LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale
2009 4480
DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
2009 4580
VALORE LIMITE
se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
2009 4680
(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
2009 4780
Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
2009 4880
Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
2009 4980
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
2009 5080
2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 2380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)
Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale
egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta
come la malattia delle balie e delle ricamatrici
2009 2480
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)
Folgorazione
2009 2580
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti
Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti
2009 2680
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette
Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)
2009 2780
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse
Effetti oculari (congiuntivite cataratta)
2009 2880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde
Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers
2009 2980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a laser
Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)
2009 3080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali
Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)
2009 3180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da movimentazione manuale dei carichi
Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale
2009 3280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da stress
Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici
2009 3380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da mobbing
Ansia depressione - Malattie psicosomatiche
2009 3480
LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI
Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)
Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali
Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto
2009 8077
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 295 197 197 160 127
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale
25 - alveoliti allergiche
100 81 83 59 54
87 58 51 54 40
63 29 29 20 13
Malattie non tabellate 639 729 756 828 808
di cuiIpoacusiaTendinite
Sindrome del tunnel carpaleArtrosi
Bronchite cronicaDermatite da contatto
285 218 180 774 144
23 49 52 94 99
29 2 45 67 77
25 31 45 27 48
27 25 20 12 25
14 13 77 12 12
Indeterminate 10 38 76 80 95
Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030
le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine
2009 3680
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee
91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto
90-silicosi52-malattie osteoarticolari
40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati
5279 4735 3558 2572 2177
1050 1077 830 657 536
629 771 673 512 495
449 625 659 635 562
664 568 452 428 312
358 373 340 264 213
272 257 190 182 176
223 176 131 104 74
Malattie non tabellate1456
316609 77680 77578 16094
di cuiIpoacusiaTendinite
Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale
Tumori
6089 5725 3518 3509 3581
801 1059 1105 1775 1317
1167 1777 1212 706 607
835 890 660 727 864
381 458 390 404 422
Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208
Totale Industria e Servizi7775
927123 25396 23644 77334
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI
2009 3780
DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004
Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)
2009 3880
GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette
gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del
lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill
consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza
Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non
sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave
definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche
2009 3980
SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2
Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
2009 4080
AGENTE CANCEROGENO
Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali
2009 4180
MUTAZIONE
egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso
FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente
2009 4280
MUTAGENI
2009 4380
ESPOSIZIONE
La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in
- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il
valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici
LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale
2009 4480
DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
2009 4580
VALORE LIMITE
se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
2009 4680
(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
2009 4780
Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
2009 4880
Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
2009 4980
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
2009 5080
2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 2480
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)
Folgorazione
2009 2580
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti
Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti
2009 2680
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette
Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)
2009 2780
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse
Effetti oculari (congiuntivite cataratta)
2009 2880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde
Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers
2009 2980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a laser
Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)
2009 3080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali
Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)
2009 3180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da movimentazione manuale dei carichi
Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale
2009 3280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da stress
Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici
2009 3380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da mobbing
Ansia depressione - Malattie psicosomatiche
2009 3480
LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI
Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)
Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali
Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto
2009 8077
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 295 197 197 160 127
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale
25 - alveoliti allergiche
100 81 83 59 54
87 58 51 54 40
63 29 29 20 13
Malattie non tabellate 639 729 756 828 808
di cuiIpoacusiaTendinite
Sindrome del tunnel carpaleArtrosi
Bronchite cronicaDermatite da contatto
285 218 180 774 144
23 49 52 94 99
29 2 45 67 77
25 31 45 27 48
27 25 20 12 25
14 13 77 12 12
Indeterminate 10 38 76 80 95
Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030
le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine
2009 3680
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee
91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto
90-silicosi52-malattie osteoarticolari
40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati
5279 4735 3558 2572 2177
1050 1077 830 657 536
629 771 673 512 495
449 625 659 635 562
664 568 452 428 312
358 373 340 264 213
272 257 190 182 176
223 176 131 104 74
Malattie non tabellate1456
316609 77680 77578 16094
di cuiIpoacusiaTendinite
Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale
Tumori
6089 5725 3518 3509 3581
801 1059 1105 1775 1317
1167 1777 1212 706 607
835 890 660 727 864
381 458 390 404 422
Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208
Totale Industria e Servizi7775
927123 25396 23644 77334
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI
2009 3780
DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004
Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)
2009 3880
GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette
gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del
lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill
consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza
Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non
sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave
definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche
2009 3980
SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2
Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
2009 4080
AGENTE CANCEROGENO
Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali
2009 4180
MUTAZIONE
egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso
FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente
2009 4280
MUTAGENI
2009 4380
ESPOSIZIONE
La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in
- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il
valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici
LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale
2009 4480
DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
2009 4580
VALORE LIMITE
se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
2009 4680
(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
2009 4780
Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
2009 4880
Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
2009 4980
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
2009 5080
2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
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Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
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Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
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- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
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- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
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- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 2580
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti
Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette
Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse
Effetti oculari (congiuntivite cataratta)
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde
Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a laser
Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali
Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da movimentazione manuale dei carichi
Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da stress
Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da mobbing
Ansia depressione - Malattie psicosomatiche
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LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI
Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)
Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali
Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto
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MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 295 197 197 160 127
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale
25 - alveoliti allergiche
100 81 83 59 54
87 58 51 54 40
63 29 29 20 13
Malattie non tabellate 639 729 756 828 808
di cuiIpoacusiaTendinite
Sindrome del tunnel carpaleArtrosi
Bronchite cronicaDermatite da contatto
285 218 180 774 144
23 49 52 94 99
29 2 45 67 77
25 31 45 27 48
27 25 20 12 25
14 13 77 12 12
Indeterminate 10 38 76 80 95
Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030
le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine
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Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee
91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto
90-silicosi52-malattie osteoarticolari
40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati
5279 4735 3558 2572 2177
1050 1077 830 657 536
629 771 673 512 495
449 625 659 635 562
664 568 452 428 312
358 373 340 264 213
272 257 190 182 176
223 176 131 104 74
Malattie non tabellate1456
316609 77680 77578 16094
di cuiIpoacusiaTendinite
Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale
Tumori
6089 5725 3518 3509 3581
801 1059 1105 1775 1317
1167 1777 1212 706 607
835 890 660 727 864
381 458 390 404 422
Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208
Totale Industria e Servizi7775
927123 25396 23644 77334
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI
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DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004
Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)
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GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette
gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del
lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill
consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza
Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non
sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave
definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche
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SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2
Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
2009 4080
AGENTE CANCEROGENO
Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali
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MUTAZIONE
egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso
FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente
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MUTAGENI
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ESPOSIZIONE
La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in
- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il
valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici
LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale
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DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
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VALORE LIMITE
se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
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(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
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Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
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Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
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Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
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Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
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rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
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agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
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RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
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RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
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INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
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LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
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Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
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Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
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AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
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2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
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VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 2680
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette
Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)
2009 2780
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse
Effetti oculari (congiuntivite cataratta)
2009 2880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde
Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers
2009 2980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a laser
Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)
2009 3080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali
Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)
2009 3180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da movimentazione manuale dei carichi
Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale
2009 3280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da stress
Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici
2009 3380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da mobbing
Ansia depressione - Malattie psicosomatiche
2009 3480
LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI
Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)
Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali
Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto
2009 8077
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 295 197 197 160 127
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale
25 - alveoliti allergiche
100 81 83 59 54
87 58 51 54 40
63 29 29 20 13
Malattie non tabellate 639 729 756 828 808
di cuiIpoacusiaTendinite
Sindrome del tunnel carpaleArtrosi
Bronchite cronicaDermatite da contatto
285 218 180 774 144
23 49 52 94 99
29 2 45 67 77
25 31 45 27 48
27 25 20 12 25
14 13 77 12 12
Indeterminate 10 38 76 80 95
Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030
le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine
2009 3680
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee
91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto
90-silicosi52-malattie osteoarticolari
40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati
5279 4735 3558 2572 2177
1050 1077 830 657 536
629 771 673 512 495
449 625 659 635 562
664 568 452 428 312
358 373 340 264 213
272 257 190 182 176
223 176 131 104 74
Malattie non tabellate1456
316609 77680 77578 16094
di cuiIpoacusiaTendinite
Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale
Tumori
6089 5725 3518 3509 3581
801 1059 1105 1775 1317
1167 1777 1212 706 607
835 890 660 727 864
381 458 390 404 422
Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208
Totale Industria e Servizi7775
927123 25396 23644 77334
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI
2009 3780
DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004
Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)
2009 3880
GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette
gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del
lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill
consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza
Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non
sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave
definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche
2009 3980
SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2
Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
2009 4080
AGENTE CANCEROGENO
Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali
2009 4180
MUTAZIONE
egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso
FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente
2009 4280
MUTAGENI
2009 4380
ESPOSIZIONE
La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in
- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il
valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici
LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale
2009 4480
DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
2009 4580
VALORE LIMITE
se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
2009 4680
(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
2009 4780
Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
2009 4880
Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
2009 4980
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
2009 5080
2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
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2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
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- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 2780
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse
Effetti oculari (congiuntivite cataratta)
2009 2880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde
Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers
2009 2980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a laser
Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)
2009 3080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali
Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)
2009 3180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da movimentazione manuale dei carichi
Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale
2009 3280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da stress
Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici
2009 3380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da mobbing
Ansia depressione - Malattie psicosomatiche
2009 3480
LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI
Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)
Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali
Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto
2009 8077
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 295 197 197 160 127
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale
25 - alveoliti allergiche
100 81 83 59 54
87 58 51 54 40
63 29 29 20 13
Malattie non tabellate 639 729 756 828 808
di cuiIpoacusiaTendinite
Sindrome del tunnel carpaleArtrosi
Bronchite cronicaDermatite da contatto
285 218 180 774 144
23 49 52 94 99
29 2 45 67 77
25 31 45 27 48
27 25 20 12 25
14 13 77 12 12
Indeterminate 10 38 76 80 95
Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030
le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine
2009 3680
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee
91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto
90-silicosi52-malattie osteoarticolari
40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati
5279 4735 3558 2572 2177
1050 1077 830 657 536
629 771 673 512 495
449 625 659 635 562
664 568 452 428 312
358 373 340 264 213
272 257 190 182 176
223 176 131 104 74
Malattie non tabellate1456
316609 77680 77578 16094
di cuiIpoacusiaTendinite
Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale
Tumori
6089 5725 3518 3509 3581
801 1059 1105 1775 1317
1167 1777 1212 706 607
835 890 660 727 864
381 458 390 404 422
Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208
Totale Industria e Servizi7775
927123 25396 23644 77334
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI
2009 3780
DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004
Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)
2009 3880
GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette
gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del
lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill
consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza
Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non
sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave
definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche
2009 3980
SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2
Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
2009 4080
AGENTE CANCEROGENO
Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali
2009 4180
MUTAZIONE
egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso
FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente
2009 4280
MUTAGENI
2009 4380
ESPOSIZIONE
La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in
- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il
valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici
LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale
2009 4480
DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
2009 4580
VALORE LIMITE
se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
2009 4680
(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
2009 4780
Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
2009 4880
Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
2009 4980
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
2009 5080
2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 2880
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde
Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers
2009 2980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a laser
Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)
2009 3080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali
Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)
2009 3180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da movimentazione manuale dei carichi
Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale
2009 3280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da stress
Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici
2009 3380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da mobbing
Ansia depressione - Malattie psicosomatiche
2009 3480
LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI
Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)
Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali
Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto
2009 8077
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 295 197 197 160 127
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale
25 - alveoliti allergiche
100 81 83 59 54
87 58 51 54 40
63 29 29 20 13
Malattie non tabellate 639 729 756 828 808
di cuiIpoacusiaTendinite
Sindrome del tunnel carpaleArtrosi
Bronchite cronicaDermatite da contatto
285 218 180 774 144
23 49 52 94 99
29 2 45 67 77
25 31 45 27 48
27 25 20 12 25
14 13 77 12 12
Indeterminate 10 38 76 80 95
Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030
le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine
2009 3680
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee
91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto
90-silicosi52-malattie osteoarticolari
40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati
5279 4735 3558 2572 2177
1050 1077 830 657 536
629 771 673 512 495
449 625 659 635 562
664 568 452 428 312
358 373 340 264 213
272 257 190 182 176
223 176 131 104 74
Malattie non tabellate1456
316609 77680 77578 16094
di cuiIpoacusiaTendinite
Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale
Tumori
6089 5725 3518 3509 3581
801 1059 1105 1775 1317
1167 1777 1212 706 607
835 890 660 727 864
381 458 390 404 422
Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208
Totale Industria e Servizi7775
927123 25396 23644 77334
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI
2009 3780
DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004
Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)
2009 3880
GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette
gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del
lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill
consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza
Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non
sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave
definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche
2009 3980
SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2
Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
2009 4080
AGENTE CANCEROGENO
Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali
2009 4180
MUTAZIONE
egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso
FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente
2009 4280
MUTAGENI
2009 4380
ESPOSIZIONE
La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in
- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il
valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici
LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale
2009 4480
DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
2009 4580
VALORE LIMITE
se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
2009 4680
(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
2009 4780
Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
2009 4880
Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
2009 4980
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
2009 5080
2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 2980
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Rischi da esposizione a laser
Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)
2009 3080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali
Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)
2009 3180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da movimentazione manuale dei carichi
Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale
2009 3280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da stress
Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici
2009 3380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da mobbing
Ansia depressione - Malattie psicosomatiche
2009 3480
LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI
Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)
Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali
Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto
2009 8077
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 295 197 197 160 127
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale
25 - alveoliti allergiche
100 81 83 59 54
87 58 51 54 40
63 29 29 20 13
Malattie non tabellate 639 729 756 828 808
di cuiIpoacusiaTendinite
Sindrome del tunnel carpaleArtrosi
Bronchite cronicaDermatite da contatto
285 218 180 774 144
23 49 52 94 99
29 2 45 67 77
25 31 45 27 48
27 25 20 12 25
14 13 77 12 12
Indeterminate 10 38 76 80 95
Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030
le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine
2009 3680
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee
91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto
90-silicosi52-malattie osteoarticolari
40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati
5279 4735 3558 2572 2177
1050 1077 830 657 536
629 771 673 512 495
449 625 659 635 562
664 568 452 428 312
358 373 340 264 213
272 257 190 182 176
223 176 131 104 74
Malattie non tabellate1456
316609 77680 77578 16094
di cuiIpoacusiaTendinite
Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale
Tumori
6089 5725 3518 3509 3581
801 1059 1105 1775 1317
1167 1777 1212 706 607
835 890 660 727 864
381 458 390 404 422
Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208
Totale Industria e Servizi7775
927123 25396 23644 77334
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI
2009 3780
DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004
Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)
2009 3880
GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette
gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del
lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill
consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza
Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non
sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave
definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche
2009 3980
SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2
Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
2009 4080
AGENTE CANCEROGENO
Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali
2009 4180
MUTAZIONE
egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso
FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente
2009 4280
MUTAGENI
2009 4380
ESPOSIZIONE
La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in
- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il
valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici
LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale
2009 4480
DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
2009 4580
VALORE LIMITE
se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
2009 4680
(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
2009 4780
Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
2009 4880
Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
2009 4980
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
2009 5080
2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 3080
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali
Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)
2009 3180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da movimentazione manuale dei carichi
Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale
2009 3280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da stress
Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici
2009 3380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da mobbing
Ansia depressione - Malattie psicosomatiche
2009 3480
LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI
Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)
Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali
Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto
2009 8077
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 295 197 197 160 127
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale
25 - alveoliti allergiche
100 81 83 59 54
87 58 51 54 40
63 29 29 20 13
Malattie non tabellate 639 729 756 828 808
di cuiIpoacusiaTendinite
Sindrome del tunnel carpaleArtrosi
Bronchite cronicaDermatite da contatto
285 218 180 774 144
23 49 52 94 99
29 2 45 67 77
25 31 45 27 48
27 25 20 12 25
14 13 77 12 12
Indeterminate 10 38 76 80 95
Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030
le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine
2009 3680
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee
91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto
90-silicosi52-malattie osteoarticolari
40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati
5279 4735 3558 2572 2177
1050 1077 830 657 536
629 771 673 512 495
449 625 659 635 562
664 568 452 428 312
358 373 340 264 213
272 257 190 182 176
223 176 131 104 74
Malattie non tabellate1456
316609 77680 77578 16094
di cuiIpoacusiaTendinite
Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale
Tumori
6089 5725 3518 3509 3581
801 1059 1105 1775 1317
1167 1777 1212 706 607
835 890 660 727 864
381 458 390 404 422
Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208
Totale Industria e Servizi7775
927123 25396 23644 77334
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI
2009 3780
DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004
Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)
2009 3880
GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette
gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del
lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill
consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza
Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non
sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave
definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche
2009 3980
SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2
Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
2009 4080
AGENTE CANCEROGENO
Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali
2009 4180
MUTAZIONE
egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso
FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente
2009 4280
MUTAGENI
2009 4380
ESPOSIZIONE
La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in
- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il
valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici
LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale
2009 4480
DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
2009 4580
VALORE LIMITE
se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
2009 4680
(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
2009 4780
Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
2009 4880
Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
2009 4980
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
2009 5080
2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
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INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
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LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
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RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
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VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
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ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
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valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
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2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
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Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
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- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 3180
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da movimentazione manuale dei carichi
Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da stress
Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici
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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da mobbing
Ansia depressione - Malattie psicosomatiche
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LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI
Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)
Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali
Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto
2009 8077
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 295 197 197 160 127
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale
25 - alveoliti allergiche
100 81 83 59 54
87 58 51 54 40
63 29 29 20 13
Malattie non tabellate 639 729 756 828 808
di cuiIpoacusiaTendinite
Sindrome del tunnel carpaleArtrosi
Bronchite cronicaDermatite da contatto
285 218 180 774 144
23 49 52 94 99
29 2 45 67 77
25 31 45 27 48
27 25 20 12 25
14 13 77 12 12
Indeterminate 10 38 76 80 95
Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030
le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine
2009 3680
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee
91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto
90-silicosi52-malattie osteoarticolari
40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati
5279 4735 3558 2572 2177
1050 1077 830 657 536
629 771 673 512 495
449 625 659 635 562
664 568 452 428 312
358 373 340 264 213
272 257 190 182 176
223 176 131 104 74
Malattie non tabellate1456
316609 77680 77578 16094
di cuiIpoacusiaTendinite
Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale
Tumori
6089 5725 3518 3509 3581
801 1059 1105 1775 1317
1167 1777 1212 706 607
835 890 660 727 864
381 458 390 404 422
Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208
Totale Industria e Servizi7775
927123 25396 23644 77334
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI
2009 3780
DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004
Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)
2009 3880
GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette
gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del
lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill
consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza
Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non
sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave
definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche
2009 3980
SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2
Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
2009 4080
AGENTE CANCEROGENO
Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali
2009 4180
MUTAZIONE
egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso
FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente
2009 4280
MUTAGENI
2009 4380
ESPOSIZIONE
La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in
- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il
valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici
LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale
2009 4480
DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
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VALORE LIMITE
se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
2009 4680
(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
2009 4780
Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
2009 4880
Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
2009 4980
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
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2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
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RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
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INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
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Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
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AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
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2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 3280
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da stress
Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici
2009 3380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da mobbing
Ansia depressione - Malattie psicosomatiche
2009 3480
LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI
Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)
Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali
Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto
2009 8077
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 295 197 197 160 127
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale
25 - alveoliti allergiche
100 81 83 59 54
87 58 51 54 40
63 29 29 20 13
Malattie non tabellate 639 729 756 828 808
di cuiIpoacusiaTendinite
Sindrome del tunnel carpaleArtrosi
Bronchite cronicaDermatite da contatto
285 218 180 774 144
23 49 52 94 99
29 2 45 67 77
25 31 45 27 48
27 25 20 12 25
14 13 77 12 12
Indeterminate 10 38 76 80 95
Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030
le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine
2009 3680
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee
91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto
90-silicosi52-malattie osteoarticolari
40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati
5279 4735 3558 2572 2177
1050 1077 830 657 536
629 771 673 512 495
449 625 659 635 562
664 568 452 428 312
358 373 340 264 213
272 257 190 182 176
223 176 131 104 74
Malattie non tabellate1456
316609 77680 77578 16094
di cuiIpoacusiaTendinite
Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale
Tumori
6089 5725 3518 3509 3581
801 1059 1105 1775 1317
1167 1777 1212 706 607
835 890 660 727 864
381 458 390 404 422
Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208
Totale Industria e Servizi7775
927123 25396 23644 77334
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI
2009 3780
DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004
Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)
2009 3880
GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette
gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del
lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill
consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza
Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non
sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave
definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche
2009 3980
SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2
Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
2009 4080
AGENTE CANCEROGENO
Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali
2009 4180
MUTAZIONE
egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso
FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente
2009 4280
MUTAGENI
2009 4380
ESPOSIZIONE
La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in
- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il
valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici
LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale
2009 4480
DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
2009 4580
VALORE LIMITE
se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
2009 4680
(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
2009 4780
Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
2009 4880
Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
2009 4980
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
2009 5080
2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
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- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
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-
2009 3380
LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi da mobbing
Ansia depressione - Malattie psicosomatiche
2009 3480
LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI
Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)
Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali
Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto
2009 8077
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 295 197 197 160 127
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale
25 - alveoliti allergiche
100 81 83 59 54
87 58 51 54 40
63 29 29 20 13
Malattie non tabellate 639 729 756 828 808
di cuiIpoacusiaTendinite
Sindrome del tunnel carpaleArtrosi
Bronchite cronicaDermatite da contatto
285 218 180 774 144
23 49 52 94 99
29 2 45 67 77
25 31 45 27 48
27 25 20 12 25
14 13 77 12 12
Indeterminate 10 38 76 80 95
Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030
le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine
2009 3680
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee
91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto
90-silicosi52-malattie osteoarticolari
40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati
5279 4735 3558 2572 2177
1050 1077 830 657 536
629 771 673 512 495
449 625 659 635 562
664 568 452 428 312
358 373 340 264 213
272 257 190 182 176
223 176 131 104 74
Malattie non tabellate1456
316609 77680 77578 16094
di cuiIpoacusiaTendinite
Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale
Tumori
6089 5725 3518 3509 3581
801 1059 1105 1775 1317
1167 1777 1212 706 607
835 890 660 727 864
381 458 390 404 422
Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208
Totale Industria e Servizi7775
927123 25396 23644 77334
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI
2009 3780
DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004
Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)
2009 3880
GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette
gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del
lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill
consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza
Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non
sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave
definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche
2009 3980
SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2
Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
2009 4080
AGENTE CANCEROGENO
Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali
2009 4180
MUTAZIONE
egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso
FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente
2009 4280
MUTAGENI
2009 4380
ESPOSIZIONE
La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in
- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il
valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici
LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale
2009 4480
DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
2009 4580
VALORE LIMITE
se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
2009 4680
(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
2009 4780
Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
2009 4880
Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
2009 4980
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
2009 5080
2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 3480
LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI
Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)
Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali
Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto
2009 8077
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 295 197 197 160 127
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale
25 - alveoliti allergiche
100 81 83 59 54
87 58 51 54 40
63 29 29 20 13
Malattie non tabellate 639 729 756 828 808
di cuiIpoacusiaTendinite
Sindrome del tunnel carpaleArtrosi
Bronchite cronicaDermatite da contatto
285 218 180 774 144
23 49 52 94 99
29 2 45 67 77
25 31 45 27 48
27 25 20 12 25
14 13 77 12 12
Indeterminate 10 38 76 80 95
Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030
le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine
2009 3680
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee
91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto
90-silicosi52-malattie osteoarticolari
40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati
5279 4735 3558 2572 2177
1050 1077 830 657 536
629 771 673 512 495
449 625 659 635 562
664 568 452 428 312
358 373 340 264 213
272 257 190 182 176
223 176 131 104 74
Malattie non tabellate1456
316609 77680 77578 16094
di cuiIpoacusiaTendinite
Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale
Tumori
6089 5725 3518 3509 3581
801 1059 1105 1775 1317
1167 1777 1212 706 607
835 890 660 727 864
381 458 390 404 422
Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208
Totale Industria e Servizi7775
927123 25396 23644 77334
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI
2009 3780
DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004
Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)
2009 3880
GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette
gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del
lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill
consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza
Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non
sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave
definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche
2009 3980
SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2
Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
2009 4080
AGENTE CANCEROGENO
Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali
2009 4180
MUTAZIONE
egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso
FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente
2009 4280
MUTAGENI
2009 4380
ESPOSIZIONE
La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in
- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il
valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici
LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale
2009 4480
DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
2009 4580
VALORE LIMITE
se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
2009 4680
(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
2009 4780
Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
2009 4880
Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
2009 4980
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
2009 5080
2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 8077
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 295 197 197 160 127
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale
25 - alveoliti allergiche
100 81 83 59 54
87 58 51 54 40
63 29 29 20 13
Malattie non tabellate 639 729 756 828 808
di cuiIpoacusiaTendinite
Sindrome del tunnel carpaleArtrosi
Bronchite cronicaDermatite da contatto
285 218 180 774 144
23 49 52 94 99
29 2 45 67 77
25 31 45 27 48
27 25 20 12 25
14 13 77 12 12
Indeterminate 10 38 76 80 95
Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030
le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine
2009 3680
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee
91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto
90-silicosi52-malattie osteoarticolari
40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati
5279 4735 3558 2572 2177
1050 1077 830 657 536
629 771 673 512 495
449 625 659 635 562
664 568 452 428 312
358 373 340 264 213
272 257 190 182 176
223 176 131 104 74
Malattie non tabellate1456
316609 77680 77578 16094
di cuiIpoacusiaTendinite
Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale
Tumori
6089 5725 3518 3509 3581
801 1059 1105 1775 1317
1167 1777 1212 706 607
835 890 660 727 864
381 458 390 404 422
Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208
Totale Industria e Servizi7775
927123 25396 23644 77334
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI
2009 3780
DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004
Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)
2009 3880
GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette
gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del
lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill
consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza
Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non
sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave
definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche
2009 3980
SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2
Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
2009 4080
AGENTE CANCEROGENO
Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali
2009 4180
MUTAZIONE
egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso
FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente
2009 4280
MUTAGENI
2009 4380
ESPOSIZIONE
La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in
- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il
valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici
LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale
2009 4480
DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
2009 4580
VALORE LIMITE
se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
2009 4680
(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
2009 4780
Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
2009 4880
Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
2009 4980
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
2009 5080
2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 3680
Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004
Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032
di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee
91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto
90-silicosi52-malattie osteoarticolari
40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati
5279 4735 3558 2572 2177
1050 1077 830 657 536
629 771 673 512 495
449 625 659 635 562
664 568 452 428 312
358 373 340 264 213
272 257 190 182 176
223 176 131 104 74
Malattie non tabellate1456
316609 77680 77578 16094
di cuiIpoacusiaTendinite
Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale
Tumori
6089 5725 3518 3509 3581
801 1059 1105 1775 1317
1167 1777 1212 706 607
835 890 660 727 864
381 458 390 404 422
Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208
Totale Industria e Servizi7775
927123 25396 23644 77334
MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI
2009 3780
DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004
Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)
2009 3880
GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette
gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del
lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill
consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza
Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non
sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave
definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche
2009 3980
SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2
Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
2009 4080
AGENTE CANCEROGENO
Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali
2009 4180
MUTAZIONE
egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso
FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente
2009 4280
MUTAGENI
2009 4380
ESPOSIZIONE
La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in
- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il
valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici
LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale
2009 4480
DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
2009 4580
VALORE LIMITE
se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
2009 4680
(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
2009 4780
Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
2009 4880
Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
2009 4980
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
2009 5080
2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 3780
DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004
Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)
2009 3880
GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette
gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del
lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill
consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza
Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non
sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave
definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche
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SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2
Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
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AGENTE CANCEROGENO
Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali
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MUTAZIONE
egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso
FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente
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MUTAGENI
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ESPOSIZIONE
La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in
- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il
valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici
LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale
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DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
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VALORE LIMITE
se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
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(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
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Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
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Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
2009 4980
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
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Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
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rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
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agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
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RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
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RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
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INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
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LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
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Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
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Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
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AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
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PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
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VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
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VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
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2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
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RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
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CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
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VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
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valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
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2009 3880
GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette
gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del
lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill
consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza
Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non
sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave
definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche
2009 3980
SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2
Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
2009 4080
AGENTE CANCEROGENO
Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali
2009 4180
MUTAZIONE
egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso
FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente
2009 4280
MUTAGENI
2009 4380
ESPOSIZIONE
La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in
- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il
valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici
LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale
2009 4480
DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
2009 4580
VALORE LIMITE
se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
2009 4680
(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
2009 4780
Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
2009 4880
Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
2009 4980
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
2009 5080
2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
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SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2
Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
2009 4080
AGENTE CANCEROGENO
Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali
2009 4180
MUTAZIONE
egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso
FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente
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MUTAGENI
2009 4380
ESPOSIZIONE
La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in
- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il
valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici
LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale
2009 4480
DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
2009 4580
VALORE LIMITE
se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
2009 4680
(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
2009 4780
Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
2009 4880
Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
2009 4980
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
2009 5080
2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 4080
AGENTE CANCEROGENO
Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali
2009 4180
MUTAZIONE
egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso
FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente
2009 4280
MUTAGENI
2009 4380
ESPOSIZIONE
La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in
- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il
valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici
LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale
2009 4480
DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
2009 4580
VALORE LIMITE
se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
2009 4680
(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
2009 4780
Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
2009 4880
Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
2009 4980
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
2009 5080
2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 4180
MUTAZIONE
egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso
FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente
2009 4280
MUTAGENI
2009 4380
ESPOSIZIONE
La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in
- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il
valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici
LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale
2009 4480
DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
2009 4580
VALORE LIMITE
se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
2009 4680
(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
2009 4780
Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
2009 4880
Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
2009 4980
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
2009 5080
2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 4280
MUTAGENI
2009 4380
ESPOSIZIONE
La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in
- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il
valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici
LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale
2009 4480
DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
2009 4580
VALORE LIMITE
se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
2009 4680
(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
2009 4780
Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
2009 4880
Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
2009 4980
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
2009 5080
2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 4380
ESPOSIZIONE
La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in
- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il
valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici
LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale
2009 4480
DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
2009 4580
VALORE LIMITE
se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
2009 4680
(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
2009 4780
Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
2009 4880
Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
2009 4980
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
2009 5080
2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 4480
DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
2009 4580
VALORE LIMITE
se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
2009 4680
(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
2009 4780
Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
2009 4880
Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
2009 4980
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
2009 5080
2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
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2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 4580
VALORE LIMITE
se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
2009 4680
(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
2009 4780
Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
2009 4880
Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
2009 4980
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
2009 5080
2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Nome agente
EINECS(1)
CAS(2)
Valore limite esposizione
professionale
osservazioni
Misure transitorie
Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31
dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)
Cloruro di vinile monomero
200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -
Polveri di legno
- - 500 (5) (7) - - -
2009 4680
(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione
2009 4780
Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
2009 4880
Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
2009 4980
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
2009 5080
2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
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- GRUPPI DI MALATTIE
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- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
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- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
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- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
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- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
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- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
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- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
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- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
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2009 4780
Articolo 236 - Valutazione del rischio
Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni
Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni
prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento
2009 4880
Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
2009 4980
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
2009 5080
2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 4880
Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione
dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati
a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni
d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti
cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
2009 4980
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
2009 5080
2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro
4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso
5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il
registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle
sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni
2009 4980
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
2009 5080
2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute
b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del
registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato
attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso
2009 5080
2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 5180
Articolo 774 - Registrazione dei tumori
1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa
LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)
2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
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- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
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2009 5280
rischio chimico
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 5380
agenti chimici pericolosi
bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti
PREPARATISOSTANZE
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 5480
RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza(R infortunistici)
Rischi per la salute(R igienico-ambientale)
RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)
RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)
2009 5580
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
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- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
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- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
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- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
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- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
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RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso
INGESTIONECONTATTOCUTANEO
INALAZIONE
Assorbimentogastrico
Assorbimentotranscutaneo
Assorbimentopolmonare
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
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LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
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PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
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67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 5680
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio
1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)
2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)
RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)
PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X=
2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
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Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
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- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
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- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
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- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
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2009 5780
LA NORMATIVA
Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore
emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro
Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici
ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 5880
Articolo 221 - Campo di applicazione
1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
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VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 5980
Articolo 221 - Campo di applicazione
3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
AGENTI CHIMICI
tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato
2009 6080
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente
2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente
3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in
base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale
2009 6180
2009 6280
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
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- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
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PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 6380
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )
VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di
un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico
(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)
ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
200-663-8
67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
75-04-7 Etilammina 94 5 - - -
200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
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- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
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ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE
CHIMICO
VALORE LIMITE
NOTAZIONE(3)
8 ore (4) Breve Termine (5)
mgm3
(6)
ppm (7)
mgm3
(6)
ppm (7)
200-467-2
60-29 Dietiletere 308 100 616 200
200-662-2
67-64-1 Acetone 1210 500 - - -
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67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle
200-756-3
71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -
200-834-7
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200-863-5
75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle
200-870-3
75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -
200-871-9
75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -
201-779-0
78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
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VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA
1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione
2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa
come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue
2009 6580
2009 6680
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
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RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
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ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
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Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
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Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
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Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
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- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
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- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
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- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
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- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
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VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
FASI PROCEDURALI
Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)
Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico
I FASE
Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)
II FASE
Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi
III FASE
IV FASE
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
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Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
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IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
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RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
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CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
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VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
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ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
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Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
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valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
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2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
Articolo 223 - Valutazione dei rischi
6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione
2009 6780
Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
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- Articolo 236 - Valutazione del rischio
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- valutazione del rischio biologico
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- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
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Articolo 232 - Adeguamenti normativi
4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro
2009 6880
2009 6980
IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
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RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
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BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
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Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
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Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
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Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
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- Articolo 236 - Valutazione del rischio
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- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
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IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza
VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione
VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI
RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio
GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO
IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo
SINO
IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO
NO
SI
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Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
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CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
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VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
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Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
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valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
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protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
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1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 7080
RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X
Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni
Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
2009 7180
CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
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Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
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- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
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- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
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- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
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CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare
in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a
seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto
1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o
terapeutiche per la sua cura
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VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
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valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
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Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
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Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
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- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
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- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
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- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
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- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
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- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
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- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
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- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
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2009 7280
VIRULENZA
In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in
base alla virulenza
la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle
caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
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ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
- Slide 36
- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
- Slide 59
- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
- Slide 80
-
2009 7380
Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani
Gruppo 2 - possono causare malattia
rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L
pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni
serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)
Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e
terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre
emorragica di CrimeaCongo)
2009 7480
ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
2009 7580
Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
2009 7680
valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
2009 7780
2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
2009 8080
- Slide 1
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
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- Articolo 236 - Valutazione del rischio
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- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
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- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
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- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
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- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
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- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
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- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
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ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI
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Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro
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valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e
protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
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1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
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Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
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Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
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Rischio biologico
Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI
microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE
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valutazione del rischio biologico
Deve essere elaborato un documento contenente
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protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
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Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
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Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
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- VIRULENZA
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Deve essere elaborato un documento contenente
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protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate
Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
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1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
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- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
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- DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
- GRUPPI DI MALATTIE
- SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
- AGENTE CANCEROGENO
- MUTAZIONE
- MUTAGENI
- ESPOSIZIONE
- DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
- VALORE LIMITE
- ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 236 - Valutazione del rischio
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
- Articolo 774 - Registrazione dei tumori
- rischio chimico
- agenti chimici pericolosi
- RISCHIO CHIMICO
- RISCHI DA ESPOSIZIONE
- INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
- LA NORMATIVA
- Slide 58
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- AGENTI CHIMICI
- AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
- Slide 63
- ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
- ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
- Articolo 223 - Valutazione dei rischi
- Articolo 232 - Adeguamenti normativi
- Slide 69
- RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
- CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
- VIRULENZA
- Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
- ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
- Rischio biologico
- valutazione del rischio biologico
- ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
- Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
- Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
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-
ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con
prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di
isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici
esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di
rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di
scarico
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2009 7880
Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
2009 7980
Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
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- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
- LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
- LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
- MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
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- Articolo 236 - Valutazione del rischio
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- Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
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- rischio chimico
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- valutazione del rischio biologico
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Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4
Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute
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Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
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Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici
2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica
3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2
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