Informare Febbraio 2013

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LITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNO LITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNO Informare è un periodico del “Centro Studi Officina VolturnoAnno 8° - Numero 118 - FEBBRAIO 2013 La CTP non ha i soldi per i nostri cittadini > > > pag.4 30 gennaio, TUTTA LA CITTA’ IN PIAZZA! > > > pag.7 “Basta alla camorra” Assemblea pubblica alla NCO > > > pag.6 Elezioni politiche nazionali del 24 e 25 febbraio > > > pag.8 Per non dimenticare... 27 gennaio giorno della memoria > > > pag.2 Quanto vale veramente la tua casa? > > > pag.10 E’ sempre difficile dare un nome alle emozioni, ma sarebbe davvero un peccato non descrivere la giornata di mercoledì 30 gennaio 2013. E’ stata la giornata dei cittadini di Castel Volturno. La giornata per Castel Volturno. Senza bandiere di appartenenza, senza simboli provocatori; ha regnato l’unione e la determinazione. Tutte le gener- azioni, insieme dal primo mattino, in un giorno in cui la presenza di tanti non era scontata, visto che è un giorno lavorativo. Non basta però ricordare solo i numeri (impressionanti visto le oltre tremila presenze)… Non basta enfatizzare la lunghezza del percorso (oltre dieci chilo- metri, evento raro nelle manifestazioni)… Non basta rimarcare la massima cordialità, serenità ed educazione di tutti i partecipanti… Quello che non dimenticheremo sono i nostri sguardi che si sono incrociati per ore, convinti che qualcosa di importante stavamo realiz- zando; qualcosa di importante per il presente e per il prossimo futuro. Sono convinto che è solo l’inizio, ma… chi ben comincia è alla metà dell’opera… e io… noi… abbiamo sinceramente e profondamente la voglia di continuare a costruire. GIANCARLO PALMESE

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CHI E' STATO RENDA CONTO.... UN UNICO GRIDO: LEGALITA' E DIRITTI Informare Febbraio 2013 apre con la fantastica manifestazione tenutasi mercoledì 30 Gennaio a Castel Volturno che ha visto la partecipazione di oltre 3000 persone che hanno marciato per più di 10 km... UNITI SI VINCE! Per non dimenticare, 27 Gennaio giorno della memoria; la CTP risponde alla petizione di Officina Volturno, non ha soldi per i nostri cittadini; basta alla camorra, assemblea pubblica alla NCO; elezioni Politiche 24 e 25 Febbraio i candidati rispondono; Antonio Luise, il nostro esperto immobiliare ci spiega come scoprire il valore del nostro appartamento. Inoltre le rubriche di: Ing. Angelo Morlando,Avv. Fabio Russo, Fabio Corsaro, Dott.ssa Antonietta Morlando, Daniele La Fata, Prof. Cozzolino e le nuove rubriche della Dott.ssa Marianna Piccirillo e Paride Salvatore... Buona Lettura !!

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Page 1: Informare Febbraio 2013

LITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNOLITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNO

Informare è un periodico del “Centro Studi Officina Volturno” Anno 8° - Numero 118 - FEBBRAIO 2013

La CTP non ha i soldi per i nostri cittadini

> > > pag.4

30 gennaio, TUTTA LA CITTA’ IN PIAZZA!

> > > pag.7

“Basta alla camorra”Assemblea pubblica alla NCO

> > > pag.6

Elezioni politiche nazionali del 24 e 25 febbraio

> > > pag.8

Per non dimenticare... 27 gennaio giorno della memoria

> > > pag.2

Quanto vale veramente la tua casa?

> > > pag.10

E’ sempre difficile dare un nome alle emozioni, ma sarebbe davvero un peccato non descrivere la giornata di mercoledì 30 gennaio 2013. E’ stata la giornata dei cittadini di Castel Volturno. La giornata per Castel Volturno. Senza bandiere di appartenenza, senza simboli provocatori; ha regnato l’unione e la determinazione. Tutte le gener-azioni, insieme dal primo mattino, in un giorno in cui la presenza di tanti non era scontata, visto che è un giorno lavorativo. Non basta però ricordare solo i numeri (impressionanti visto le oltre tremila presenze)…Non basta enfatizzare la lunghezza del percorso (oltre dieci chilo-

metri, evento raro nelle manifestazioni)…Non basta rimarcare la massima cordialità, serenità ed educazione di tutti i partecipanti…

Quello che non dimenticheremo sono i nostri sguardi che si sono incrociati per ore, convinti che qualcosa di importante stavamo realiz-zando; qualcosa di importante per il presente e per il prossimo futuro.Sono convinto che è solo l’inizio, ma… chi ben comincia è alla metà dell’opera… e io… noi… abbiamo sinceramente e profondamente la voglia di continuare a costruire. GIANCARLO PALMESE

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ATTUALITA’ & AMBIENTE

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INFORMAREINFORMAREINFORMARE

E’ passato tantissimo tempo dal primo articolo pubblicato da Informare sul “punteruolo ros-so”, animaletto africano molto simpatico, ma che ha praticamente distrutto tutte le palme mediterranee... Sono stati eseguiti interventi spesso ineffi caci e talvolta anche dannosi.Pochi ricordano il viale Augusto di Fuorigrotta addobbato di palme. Quasi nessuno si è accor-

to del cambiamento, tranne le povere palme...Ultimamente è stata fortemente aggredita an-che la campagna.La vespa cinese ha distrutto almeno la metà della produzione campana di castagne per il 2012 e per il 2013 sarà ancora peggio, perché attualmente le larve depositate nei castagni stanno trascorrendo serenamente l’inverno, per poter prendere il sopravvento in autunno / inverno prossimi.Un nuovo insetto (aromia bungii) provenien-te dalla Corea e dalla Cina, sta attaccando i frutteti e si comporta come il punteruolo, cioè scava all’interno dei tronchi, cresce come larva per due anni e distrugge tutta la polpa interna degli alberi. Cosa bisogna fare? Secondo l’art. 8 del D.Lgs. 214/2005 (modifi cato dal D.Lgs. 84/2012) è fatto obbligo di denun-ciare tutti i casi sospetti al Servizio Fotosanitario Regionale compe-tente per Territorio.Per la zona di Caserta i contatti sono: 0823 554001 - 0823 554219 - 0823-554261(fax) A parte l’obbligo di legge, deve es-sere un dovere morale segnalare subito un caso sospetto, altrimenti sarà troppo tardi e non sarà più possibile intervenire. La Regione Campania è riuscita a organizzare

un sistema di controllo e di analisi di eccellenza, ma senza le segnalazioni sarà impossibile fare una mappattura dei casi ed evitare il propagarsi delle infestazioni.

DI ANGELO MORLANDO

FONTE: ARPACAMPANIA

La campagna muore... Chi deve intervenire ??? E’ stato eseguito uno studio approfondito e completo inerente al settore dei porti e riguar-dante la nautica, i trasporti (container), la can-tieristica e la pesca.Un lavoro elaborato dal Censis (Centro studi investimenti sociali) e dalla Federazionedel Mare con la ulteriore collaborazione di tutte le principali associazioni di settore.Veniamo ai numeri, che sono sicuramente in-teressanti:“L’Italia mantiene ancora il 1° posto in Europa per importazioni via mare, con 185,4 milioni di tonnellate di merci, e il 3° per esportazioni, con 47 milioni……nel traffi co passeggeri, l’Italia è al primo posto con 6,7 milioni di persone come base e destina-zione delle crociere...…il settore marittimo contribuisce attualmente al 2,6% del Pil nazionale, all’11% alla produzio-ne della branca dei trasporti e utilizza quasi l’1% delle unita di lavoro rilevate nel Paese, quota che raggiunge il 2% consideran-do anche l’impatto a monte e a valle.”Sembra opportuno rimarcare che la Regione Campania rappresenta un ele-mento di punta nello scenario comples-sivo dell’economia del mare, così come espresso chiaramente nello studio che si cita:“la forza della Campania risiede innan-zitutto nella componente armatoriale, data la presenza nella regione di 115

imprese armatoriali su 471 complessivamente presenti (incluse le aziende di minori dimensio-ni) nel Paese...Appartiene ad armatori campani il 34,2% delle navi e ben il 45,7% delle tonnellate di stazza lorda...La regione occupa una posizione di rilievo an-che nel comparto della portualità, dov’e in terza posizione grazie alla presenza dei due porti di Napoli e Salerno, entrambi ben posizionati sia nel segmento del trasporto di merci che di pas-seggeri…”In conclusione, il settore della portualità costitu-isce, soprattutto per la Regione Campania, un motore economico fondamentale e la domanda è in costante crescita, anche nel settore della nautica dove speriamo che a breve sia possibile vedere ripartire i lavori del porto di Pinetamare.

DI ANGELO MORLANDO

FONTE: ARPA CAMPANIA E CENSIS

Ogni anno, il 27 Gennaio, viene celebrato a livello internazionale il Giorno della Memoria, per non dimenticare mai le migliaia di vittime dell’Olocausto e per imprimere ancor di più nel-la mente di tutti il ricordo della Shoah. Tante saranno le iniziative questo mese, tra cui quella del 1 Febbraio al Maschio Angioino ove si terranno la lectio magistralis della testimone della persecuzione degli ebrei Alberta Levi Te-min e la consegna delle Stelle di David. Un’al-tra iniziativa (il 23 Gennaio è stata allestita nella biblioteca palatina della Reggia di Caserta) dove si è svolta la mostra dal titolo “1938-1945: la persecuzione degli ebrei in Italia”. Un’altra iniziativa (27 Gennaio) è stata orga-nizzata da “Guida Portalba”, che ha dedicato una giornata di lettura dalle ore 17.30, quan-do il Rabbino Shalom Bahbout è arrivato in libreria insieme con il giornalista Nico Pirozzi, esperto di shoah, discutendo dell’indifferenza

dei tedeschi nei confronti dei campi di sterminio, siti a pochi metri dalle loro abitazioni, con l’autrice del libro “La Fabbrica dei fantasmi” Francesca Bettelli. Ricordiamo, inoltre, che giun-ge alla quarta edizione “Memoriae”, il progetto della Fondazione Valenzi, l’isti-tuzione internazionale dedicata a Mau-rizio Valenzi, l’ex parlamentare italiano ed europeo, sindaco a Napoli dal 1975 al 1983, organizzato con la collabora-zione dell’Associazione Libera Italiana, nato per mantenere vivo il ricordo della

Shoah e attraverso di essa tenere viva l’atten-zione contro ogni forma di razzismo e discrimi-nazione culturale, sociale e politica. Quest’anno è la prima volta che le iniziative organizzate e coordinate copriranno un mese di programma-zione, cioè dal 21 gennaio, al 21 febbraio, e non saranno circoscritte alla sola città di Napoli, ma toccheranno tutto il territorio regionale. Ciò ci fa capire quanto sia arduo organizzare tutte queste attività soprattutto a Napoli, dove è sempre più diffuso il disinte-resse per qualsiasi attività sociale e culturale. Anche se sono passati più di settant’anni, non è possibile smettere di ricordare e rifl ettere su una tragedia storica come la Shoah che ha ferito così profonda-mente tutto il mondo.

Noi della redazione di Informare e tutti i giovani di Offi cina Volturno vogliamo ricordare a voi let-tori il testo della legge n.211/2000 che defi nisce così il Giorno della Memoria:

«La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fi ne di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebrai-co), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la de-portazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a ri-schio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati».

PER NON DIMENTICARE!

DANIELE LA FATA

Per non dimenticare... 27 Gennaio giorno della memoria

La crisi fi nanziaria in cui versa il Consorzio Agrorinasce si aggrava di anno in anno e scatta l’allarme dell’amministratore delegato Giovanni Allucci: «Non ce la facciamo più a far fronte alle spese ordinarie, francamente siamo un po’ stanchi di combattere ogni gior-no». L’ente, operante fi n dal 1990 nell’ambito del riuso sociale dei beni confi scati, attual-mente dispone di ben 58 strutture sottratte alla camorra ma è ridotto al lastrico fi nanziario per un credito di circa 990mila euro che vanta nei confronti dei sei comuni che lo costituiscono (Casal di Principe, San Cipriano D’Aversa, Villa Literno, Casapesenna e Santa Maria la Fos-sa). Debito che i comuni, a loro volta in forte

crisi per via dei tagli emessi dal governo, non possono ripagare. Ma a questi ultimi Agrorina-sce non chiede fondi ma piuttosto la possibilità di gestire il loro patrimonio in modo da poter ri-cavare fi nanziamenti per le varie attività sociali. A dichiararlo è ancora Allucci che sostiene di «aver chiesto ai comuni di affi darci le aree Pip, la realizzazione e la gestione degli incubatori industriali e la vendita e la gestione del patri-monio comunale attualmente non valorizzato». Tra un mese arriverà la risposta dei comuni ed intanto accresce la solidarietà al consorzio, considerato un importante presidio di legalità e una delle realtà in cui si combatte la lotta alla criminalità organizzata con forte impatto socia-

le. A tal proposito interviene la fondazione Polis Campania che ricorda “Agrorinasce come un’ eccellenza in materia di riqualifi cazione dei patrimoni sottratti ai clan e una sua chiusura avrebbe preoccupanti ripercussioni su tutto il territorio della provincia e della regione”.Ad avere a cuore la questione è anche il commissario regionale dell’udc Campania Gianpiero Zinzi che vede il tema dei beni confi scati e del loro riutilizzo ai fi ni sociali parte rilevante del programma elettorale del partito. Infi ne, a Napoli, il presidente della commissione regionale dei beni confi scati della Campania Antonio Amato dichiara: «E’ assolutamente inutile fare il plauso alla ma-

gistratura e alle forze dell’ordine e poi restare inermi di fronte a quanto sta accadendo- c’è un urgente bisogno di interventi in sede politica e amministrativa».

FILOMENA DIANA

fi [email protected]

Rischia di chiudere il Consorzio Agrorinasce

Porti: veri propulsori per l’economia

Durante l’attività posta in essere dal Coman-dante Provinciale Michele Capasso del Cor-po Forestale dello Stato di Caserta, fi nalizzata alla prevenzione e repressione dei reati in ma-teria ambientale e forestale, sono stati sorpresi in fragranza di reato alcune persone, mentre compivano attività illecite in danno del patri-monio boschivo forestale. All’inizio della setti-mana giungeva alla Centrale Operativa 1515 del Corpo forestale dello Stato una denuncia per furto di legna in località “Pineta Comunale” in agro del Comune di Castel Volturno (Caser-ta). Allertata immediatamente la pattuglia del locale Comando Stazione, tre persone veni-vano sorprese mentre stavano procedendo al depezzamento di alcuni alberi di Pino domestico. Ispezionando ulteriormen-te il fondo agrario, gli uomini del CFS rinvenivano inoltre n.1 motosega a scoppio. Le piante tagliate, tutte con un’età media di 50 anni e in buono stato vegetativo, ricadevano all’interno della riserva naturale regionale “Foce Volturno – Costa Licola – Lago di Fal-ciano”. Considerata la gravità della si-tuazione riscontrata i tre soggetti (R.U.

di 20 anni, S.G. di 26 anni e G.A. di 19 anni) tutti residenti in Castel Volturno, sono stati de-nunciati all’Autorità Giudiziaria per il reato di furto di legna e violazione delle norme sul vin-colo paesaggistico. Il Comandante Provinciale Michele Capasso dichiara: «continua senza sosta l’attività di controllo del territorio posta in essere dal Corpo forestale dello Stato, con servizi mirati alla prevenzione e repressione del fenomeno. Infatti, il taglio abusivo di legna al fi ne di ricavarne profi tto dalla vendita è una attività illecita alquanto comune, il più delle volte commissionato da persone locali o pro-venienti da località limitrofe».

TOMMASO MORLANDO

Ladri distruggono la pineta

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L’associazione si colloca nell’ ampio spazio sociale, in particolare educativo - familiare, a disposizione nell’ ambito regionale e intende utilizzare in primo luogo l’ esperienza acquisita nel mondo del sociale. Sono state selezionate professionalità multi-disciplinari per offrire a tutti quelli che ne condividono la fi nalità, asso-ciati e non, un supporto al loro impegno profes-sionale nei diversi ambiti del mondo sociologi-co. L’ Associazione è fi nalizzata a promuovere iniziative solidali per il sostegno della famiglia, per la solidarietà umana e sociale e per l’edu-cazione permanente e ricorrente.Per conseguire tali obbiettivi è proiettata ad interagire con persone, enti e associazioni, adottando le seguenti linee operative:

Ampliare le iniziative sociali; Proporsi come luogo d’incontro, aggregazione, approfondi-mento; Porre particolari attenzioni ai problemi della solidarietà, disagio giovanile e diversa-mente abili; Informazione sociale: Sportello donne vittime di violenza domesti-ca; Spesa alimentare, vestiario, consulenza psicologica solidale; Assistenza legale; Corso

di formazione: “Operatore in casa famiglia e anziani”; Corso d’inglese rivolto a tutte le fasce d’età; Trasporto sociale; Adesione al progetto adotta un’aiuola affi data piazza del Popolo Comune di Mondragone. Sono inoltre operativi i seguenti pro-getti:- Progetto educativo: “Educhiamo” rivolto ai disabili;

- Progetto socio-educativo: “Insieme si Può”; - Progetto “Anni d’Argento” (assistenza an-ziani); - Progetto attività produttive: prodotti eco-solidali; - Progetto sportivo: “Acqua Sport” con la con-venzione di “Arena Club Piscine”.

Tra gli obiettivi futuri ci sono la creazione di un Centro socio-educativo e di una Casa fami-glia. L’ associazione offre la disponibilità a tutti i tesserati e agli enti pubblici di segnalare fami-glie disagiate per dare un supporto in base alle loro esigenze e alle nostre possibilità.“S.O.S. Sostegno Solidale” si pone come uno scambio di idee, di professionalità diverse, tese ad incoraggiare e coordinare la famiglia che negli anni vive problematiche legate alle condizioni socio-economiche.

PER CONTATTI: VIA LENA 15, MONDRAGONE (CE)E-MAIL: [email protected]

ERMANNO OLMI

Carissimi amici di Offi cina Volturno e caro Giancarlo, colgo l’occasione per ringraziarvi-della collaborazione che i giovani di Offi cina Volturno ci stanno dando nella realizzazione di questo cortometraggio. Si sa, la realizzazione di un cortometraggio pone enormi diffi coltà e solo lo spirito di collaborazione permette la buona riuscita di questo tipo di progetti. Se c’è una cosa, dunque, che mi fa oltremodo piacere testimoniare, è lo spirito che abbiamo ritrovato nei ragazzi dell’associazione: sono stati più che gentili e disponibili e s’è creato con la troupe un clima di coesione e serenità

invidiabile. Non capita spesso di trovarsi da subito in un clima così aperto e disponibile e quando succede, va celebrato. Siamo convinti che questo agevolerà il nostro lavoro e che questa fattiva collaborazione avrà positive ripercussioni anche nel risultato fi nale. Mi fa, inoltre, piacere comunicarti che anche la Campania Film Commission, valutato posi-tivamente il progetto, collaborerà con noi per la migliore realizzazione possibile di questo progetto. In breve... un grazie davvero sentito.

FEDERICO MINETTI

Mi chiamo Josephine Magno, come Voi sape-te sono una ragazza cresciuta a Castel Voltur-no e che per mancanza di lavoro sono dovuta emigrare dall’Italia. Vivo a Vienna da 4 anni e da 4 anni posso dire che vivo! Tre anni fa, ho iniziato una linea di borse che si chiama MRJ Hands-Free Bags e da allora ho fatto sfi late in varie città, tra cui Vienna, Los Angeles ed ora, a fi ne mese, Copenhagen. Le borse sono state anche indossate da alcune celebrità tra cui Ma-rek Hamsik, Anastacia e David Eigenberg (at-tore Hollywodiano famoso per aver interpretato il ruolo di Steve bradley, marito di Miranda di Sex in the City). Attraverso Informare vogliamo rendere partecipi tutti voi giovani castellani a non perdere la speranza, perchè non sono le capacità che mancano... Un abbraccio.

JOSEPHINE RAFFAELLA MAGNO FASHION DESIGNER

MRJ TEL. +43 676 6465 887www.mrjstyle.com

E’ stata una grande gioia ricevere e pubbli-care la nota ricevuta da Josephine. Per noi giovani di O.V. rappresenta un punto d’orgo-glio. Inoltre inseriremo sul nostro sito il suo contatto. Riportiamo di seguito una sintesi delle attivi-tà di Josefi ne Magno.

“Un’emergente Stilista Italiana debutta alla Copenhagen Fashion Week con un’innovativa borsa multifunzionale.”

Josephine Raffaella Magno, un talento del tutto made in italy, emigrata a Vienna e’ l’ideatrice di questa innovativa linea di borse dette Hands-

Free Bags (borsa con mani libere), queste borse sono un accessorio che si indossano come un indumento, in-vece della convenzionale pochette da sera o borsa a tracolla. Gli accessori MRJ si mimetizzano come un indu-mento, assomigliando a dei gilet o a delle cravatte, ma in realtà sono borse, con tasche nascoste ma facilmente accessibili dalla persona che li indos-sa, rendendoli un accessorio pratico, sicuro, e molto fashion. MRJ Hands-Free Bags sono ideali per un target di persone le quali con-ducono una vita frenetica e movimentata. Infatti son perfette per coloro che vivono in città e che viaggino in treno o in metro, e che non vogliono preoccuparsi della propria borsa a tracolla; ma anche per business man che devono imbattersi in lunghi viaggi e che necessitano avere tutti i propri documenti sempre a portata di mano in un posto sicuro. Secondo lo studio della Cine-tica, la posizione delle tasche di queste borse e’ in modo da facilitare la presa degli oggetti. Queste borse sono perfette per qualsiasi even-to, possono essere abbinate con una semplice T-shirt e Jeans per un look più casual, o anche con un vestitino più chic per un evento impor-tante. La missione di MRJ e’ quella di reinven-tare la percezione che tutti noi abbiamo di una normale borsa come accessorio ingombrante, di cui tutti noi ne siamo schiavi, offrendo una alternativa di altissimo design ed un’accurata attenzione ai dettagli ed alla qualità del mate-riale tutta italiana. Josephine Raffaella Magno, la designer di origini Italo/Americane dopo aver conseguito la laurea in Disegno Industriale per la Moda alla SUN di Aversa nel 2008, ha lavora-

to per varie aziende tra cui la Giorgia & Jons e Fusion srl, quest’ultima le ha dato la possibilità di lavorare in prima persona con aziende come Gucci, Prada, Valentino e Christian Louboutin. Dopo essere emigrata in Austria, ha iniziato la sua azienda nel 2010 con la sede principale a Vienna (Austria). Ora MRJ sta lanciando il suo brand nel mercato internazionale, dopo essersi ben stabilita a Vienna, partecipando due anni consecutivi alla Vienna Fashion Week. Oggi il marchio si trova anche a Los Angeles grazie ad una sfi lata che ha avuto luogo lo scorso mag-gio del 2012, e tra gli spettatori c’era anche la celebre Anastacia la quale oggi possiede una borsa MRJ. Un’altra celebrità che è stata re-centemente fotografata con una borsa MRJ e’ David Eigenberg, noto attore di Sex and the City (Steve Brady, marito di Miranda) e Marek Hamsik, centrocampista dell’SSC Napoli e ca-pitano della nazionale Slovacca. Presto vedrete questo marchio anche a Copenhagen durante la Copenhagen Fashion Week, al CIFF che si terra alla Bella center dal 31 Gennaio al 3 Feb-braio nella Hall Future Classics, stand C4-010.

GIANCARLO PALMESE

[email protected]

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ATTUALITÀinformare@offi cinavolturno.com

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Josephine Magno, come Voi sape- Free Bags (borsa con mani libere),

Giovani castellani emergono all’estero... Presentiamo

“S.O.S. Sostegno Solidale” di Mondragone

La camorra ha accumulato, con innumerevoli pratiche criminali, enormi patrimoni. Il “denaro sporco”, incamerato con la violenza, i delitti ed i traffi ci illeciti, ha permesso all’organizzazione criminale di allargare le proprie attività illecite, condizionare l’economia legale ed imporre sui territori un modello economico-sociale, che si è fatto strada in Italia e in altre nazioni. Uno degli strumenti più effi caci di contrasto alla camorra, accanto agli arresti, è stato quello di sottrargli le enormi ricchezze accumulate ille-citamente e restituirle alla collettività, affi nché siano usate per fi ni sociali ed istituzionali e per costruire un’imprenditoria alternativa a quella camorrista, che assicuri occupazione legale e libera dal vincolo criminale. Le dimensioni e la complessità assunta dal fenomeno camorra richiede oggi una rifl essione ulteriore. Non si

tratta per lo Stato solo di far rientrare le ricchezze confi scate nell’economia legale – nella quale la camorra troppo agevolmente agisce - ma interrogarsi su come tali patrimoni possono contri-buire alla costruzione di comunità libe-re dalla camorra e sostenere modelli di sviluppo locale alternativi a quelli crimi-

nali. L’economia ha bisogno dell’etica amica della persona per il suo corretto funzionamen-to. I patrimoni recuperati alla camorra possono essere importanti risorse, anche simbolici, per promuovere un’economia sociale antidoto a quella criminale. E’ necessario moltiplicare le buone pratiche d’uso sociale e produttivo dei beni confi scati sul nostro territorio. Facciamo appello al mondo sano dell’imprenditoria, del sindacato e delle professioni casertane per riprenderci tutti i beni confi scati alla camorra,

soprattutto nella provincia di Caserta. Mettiamo in rete le cooperative sociali con gli imprenditori sani della provincia di Caserta e promuoviamo nuovi progetti d’imprenditorialità sociale. Adottiamo almeno 10 beni confi scati (immobili e/o aziende) e su di essi creiamo e rafforziamo altrettante cooperative sociali, che abbiano come soci sovventori le impre-

se sane del territorio, che realizzino progetti sostenibili innovativi, capaci di affrontare questioni cruciali per il nostro territorio (tutela dell’ambiente, salute pubblica, sicurezza alimentare, valorizzazione del patrimonio cultu-rale, inclusione sociale di persone svantaggiate, educazione dei giovani, effi cienza e trasparenza della P.A.).

Sosteniamo i giovani della provincia di Caser-ta, che vogliono usare i beni confi scati, con un “network di opportunità”, che solo il mondo dell’imprenditoria sana può fornire. Creiamo le condizioni per realizzare un innovativo “Di-stretto di economia sociale”, partendo dall’uso beni confi scati alla criminalità, per mostrare all’Italia intera che queste non sono le terre di camorra, ma le Terre di don Peppe Diana.

A CURA DI FABIO PARADISONE

[email protected]

Appello al mondo sano dell’imprenditoria, del sindacato, delle professioni e delle istituzioni casertane

L’associazione si colloca nell’ ampio spazio

Cartelle pazze della Volturno Multiutility a Pi-netamare. Moltissimi residenti hanno visto la propria bolletta quasi triplicata rispetto a quan-to pagavano negli scorsi anni. Sembrerebbe che la società stia calcolando sulle fatture i conguagli relativi a pregresse annualità.Le modalità di calcolo, tuttavia, appaiono poco chiare agli utenti che già preannunciano azioni legali. E tutto ciò accade proprio nel momento in cui il Commissario Prefettizio conclude un

importante e positivo accordo con la Regio-ne Campania in materia di somministrazione dell’acqua che dovrebbe garantire ai cittadini castellani condizioni e costi molto vantaggiosi. Difatti, uno dei primi provvedimenti che la Commissione Straordinaria approvò all’indo-mani del suo insediamento riguardò proprio la gestione futura del servizio idrico, che dovreb-be essere dismesso dall’attuale gestore.

AVV. FABIO RUSSO

Cartelle Pazze dalla Volturno Multiutility

Continua la ricerca per il casting cortometraggio

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CRONACA E ATTUALITA'

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Dott. Ing. Angelo FeoEsperto in Materia di Igiene e Sicurezza sui Luoghi di Lavoro

D.Lgs. 81/2008 coordinato D.Lgs. 106/2009

CONSULENZA SULLA SICUREZZA DEI LUOGHI DI LAVORO

Tel./Fax 081.0586765Cell. 338.98.36.132 – 328.18.92.753

e-mail: [email protected]

La CTP non ha soldi per i nostri cittadini

La nostra associazione, Offi cina Volturno, su richiesta di studenti e cittadini, organizzò una raccolta fi rme (oltre 400) fi nalizzata a richiede-re il ripristino della fermata di Pinetamare sulla linea M1 della CTP. La stessa fu consegnata al Comune di Castel Volturno, indirizzata al Commissario Dott. Contarino e per conoscen-za inviata alla CTP. L'azienda, che presumibilmente aveva rice-vuto la medesima comunicazione anche dal Comune, risponde all'Ente e gira a noi per conoscenza la risposta. La stessa CTP (con la nota pubblicata in basso), in modo corte-se rappresenta l'impossibilità di accogliere la richiesta dei cittadini! Troviamo nella rispo-sta tante parole "di circostanza", intrise da "tecnicismo" simile al politichese, unicamente per dire, in soldoni, che il bus durante il suo percorso, come in passato, all'interno di Pine-tamare (500/1000 metri in più) non potrà tran-sitare più, per mancanza di soldi... ma detto da loro suona così: fa parte di un programma di razionalizzazione dei servizi. Al momento ancora non abbiamo ricevuto risposte diretta-mente dal commissario prefettizio certi che ciò

avverrà in tempi brevi vista la delicatezza della questione e vista la raccolta di centina-ia di fi rme da parte dei cittadini.Al momento, pertanto, gli studenti, le persone anziane, i portatori di handi-cap, sappiano che un servizio pubblico per i nostri concittadini non è un diritto. Ricordiamo che l'M1, la linea che porta i nostri operai e studenti a Licola e Pozzuoli risulta, principalmente nelle ore mattutine, stracolma di operai extracomunitari e i nostri

concittadini sono costretti a rivolgersi a mezzi privati, spesso abusivi... Di fronte a questa realtà, occorre organizzarsi e aumentare le "corse" per evitare disagi a tut-ti, ... qualcuno afferma che gli extracomunitari non pagherebbero il biglietto... quindi? Si trovino le soluzioni adeguate per evitare che come al solito il disagio ricada unicamente sui cittadini più deboli. Diversamente interven-gano economicamente la Regione o la Pro-vincia, attraverso quei fondi straordinari per simili emergenze che pur esistono, evitando di fare passerelle alle manifestazioni e riempirsi la bocca con parole intrise di solidarietà e in-tegrazione, quando alla fi ne viene scaricato il tutto sui cittadini locali, creando poi intolleran-za verso lo "straniero" e "guerra" tra poveri.

LA REDAZIONE

Spett. Ente, rispondiamo alla Vs nota del 6/11/2012 n. 52588, ed al successivo sollecito, relativa alla petizione circa il transito della linea CTP M1 in località Pinetamare di Castelvolturno ed allo

stato della fermata sita in via Domiziana nei pressi della suddetta località.Analizzato quanto esposto, CTP, consapevole della situazione generale in cui versa l’inte-ro comparto del TP (Trasporto Pubblico ndr) Campano che ha determinato notevoli disagi alla Clientela in primis ed alle aziende operanti nel settore, nel caso specifi co informa che la richiesta di ripristino del transito in Pinetamare allo stato non può essere accolta; ciò in con-siderazione dei notevoli tagli imposti al com-parto ed alle conseguenti scelte aziendali di razionalizzazione del servizio. Tuttavia, CTP, da sempre attenta alle esigenze del territorio e degli stakeholder diretti, terrà conto della petizione in esame per le future programmazioni del servizio.Analogamente, per la richiesta di miglioramen-to delle condizioni della fermata di via Domi-ziana, CTP da tempo è impegnata in un pro-gramma di riammodernamento delle strutture di fermata con interventi di manutenzione delle stesse. Per i motivi di cui sopra, anche questa programmazione ha subito rallentamenti, ma si auspica di provvedere quanto prima alla ri-soluzione delle varie problematiche.Appare evidente, comunque, aldilà delle ca-renze oggettive, che si necessita dell’interven-to anche di altri interlocutori per l’accessibilità e la pulizia dei luoghi.Si voglia rappresentare, ai soggetti fi rmatari della petizione in oggetto, quanto sopra espo-sto e l’auspicio di CTP rispetto al miglioramen-to complessivo del servizio offerto.

DISTINTI SALUTI

informare@offi cinavolturno.com

Dopo un po’ più di trent’anni passati a contra-stare i boss del tuo paese, magari qualche idea dell’antimafi a te la sei fatta, a poco a poco. Stiamo a sentireCi sono vari tipi di antimafi a: mi soffermo su alcuni.

Quelli che chiacchierano1) L’antimafi a di facciata è la più diffusa: mani-festazioni formali, commemorazioni in occasio-ne di ricorrenze (nascite, morti, partecipazio-ne ad eventi, intestazioni di strade, convegni ecc.).E’ l’antimafi a tutto fumo e niente arrosto, nel senso che basta impegnare pochi soldi (locale, spese di viaggio e di soggiorno per i relatori)per promuovere l’immagine di un’amministra-zione seriamente impegnata in questo campo, attraverso la diffusione della notizia sul gior-nale o in tv. Qualche presenza del politico di turno assicura più visibilità e più parole inutili. I risultati di queste attività sono pressocché nulli se non rafforzati da momenti di rifl essione e da azioni d’intervento sul territorio.Da questa antimafi a i mafi osi non si sentono disturbati, anzi, condividono o promuovono la partecipazione di loro simpatizzanti alle inizia-tive, onde avere un alibi.

Quelli che esagerano2) L’antimafi a talebana: è quella di chi vede

mafi a e interessi mafi osi dappertutto, quella di chi su un saluto, su una parentela, su una frase avulsa dal suo contesto, scopre collusioni ma-fi ose con i politici, loschi affari che nascondono chissà quali oscure trame.Si mettono assieme le più disparate notizie che possono avere una qualche connessione, per elaborare analisi indimostrabili, utili comunque a gettar fango sul proprio avversario politico o sul proprio nemico personale.Molti personaggi di primo piano, soprattutto a sinistra, hanno fatto parte di questa antimafi a, fi nendo con il generalizzare in un unico cal-derone categorie sociali e persone che nulla avevano a che fare con la mafi a.Personalmente ritengo di essere appartenuto anche io, in altri tempi, a questa categoria, quando, ai tempi di Peppino Impastato, ritene-vo che "Scudo crociato = mafi a di stato” o che "D.C. + P.C.I. = mafi a”.C’erano allora certamente molti mafi osi nella D.C., alcuni anche nel PD, senza per questo dover concludere che tutti quelli che fanno po-litica sono mafi osi o collusi. “Se tutto è mafi a niente è mafi a”.E questa sorta di smania di trovare “connessio-ni mafi ose” dovunque, ricorda per certi aspetti l’integralismo dei talebani afghani. Quindi due tipi di “talebaneria”: quella sincera e radicale, chiusa in una completa intolleranza e nel rifi uto

totale del sistema, quella che utilizza o stru-mentalizza presunte collusioni come mezzi utili a qualche strategia politica.E qua passiamo già alla successiva tipologia,

Quelli che ci contano3) L’antimafi a strumentale: l’uso dell’antimafi a come strumento per far carriera. Sciascia, a suo tempo, bollò come “professionisti dell’an-timafi a” anche Falcone e Borsellino, accorgen-dosi, solo molto più tardi e dopo la loro morte, di avere sbagliato bersaglio.Per un magistrato che cura particolari inchie-ste, è facile costruire una cornice in cui l’im-pegno personale si media con la carriera pro-fessionale.Anche il politico può servirsi di quest’arma con intelligenza, favorendo le associazioni anti-mafi a, assegnando loro beni confi scati, plau-dendo alle operazioni delle forze dell’ordine quando smantellano organizzazioni malavito-se presenti sul proprio territorio o esprimendo solidarietà nel caso di attentati. Sull’esistenza di un autentica volontà antimafi a si può avan-zare qualche dubbio, anche se non mancano risultati eclatanti.

Quelli che si nascondono4) L’antimafi a passiva: che comprende una “maggioranza silenziosa”, ostile alle prepoten-

ze, desiderosa di vedere l’alba di una nuova Sicilia, ma che sopporta tutto e si adatta al si-stema per mancanza di coraggio. «Pi amuri di la paci ognunu taci e supporta la mafi a in santa paci», cantava Otello Profazio.Diffi cile catalogare come antimafi a questa forma di accettazione passiva, specie quan-do è determinata dall’idea che nulla cambia o potrà cambiare l’attuale assetto di vita: non c’è miglior terreno di cultura della mafi a che la conservazione dello stato di cose che ne costi-tuisce il naturale brodo di coltura.Un passaggio più avanzato è l’accettazione determinata dalla paura: a nessuno piace su-bire la violenza, assoggettarsi al pagamenti del pizzo per evitare ritorsioni che possono ar-rivare alla rovina di un’attività. Lamentarsi non basta, ma c’è già qualche luce di ri-bellione, o comunque, di presa di distanza.

Quelli che ci credono davvero5) Più consistenza ha l’antimafi a militante, cioè quella di coloro che dedicano il pro-prio tempo e la propria vita a lavorare per l’eliminazione di questo triste fenomeno del sottosviluppo meridionale: quella di coloro che vanno nelle scuole, che scrivono inchieste coraggiose su alcuni giornali, che creano asso-ciazioni e promuovono iniziative di formazione e di lotta, anche spontanee, contro chi usa il

potere per ricattare la gente impedendole di scegliere liberamente il proprio futuro.E’ l’antimafi a di amministratori che si attivano per utilizzare i terreni confi scati ai mafi osi, quella dei docenti che elaborano progetti di educazione alla legalità ( non sempre effi ca-ci), quella dei pochi giornalisti pronti a rendere note le collusioni con la politica e i giri d’affa-ri illegali, mentre gran parte dei loro colleghi preferiscono scaldare le sedie con inutili ser-vizi sulle vacanze, sui prezzi, sull’enalotto, sui meriti e i miracoli del loro padrone e dei suoi amici, ecc.

DI SALVO VITALE

Noi di Informare e di Offi cina Volturno... sia-

mo quelli che continuano a crederci e a gio-carci la "partita" anche se l'avversario che abbiamo di fronte resta ancora fortissimo!

GIANCARLO PALMESE

Contro le mafi e troppi tifosi e pochi giocatori...

FOOTBALL CLAN...il lato oscuro del calcio

del sottosviluppo meridionale: quella di coloro mo quelli che continuano a crederci e a gio-

"Offi cina Volturno è un avamposto democrati-co in terra ostile. La resistenza e il coraggio della denuncia invece della rinuncia, il viso aperto invece del capo girato o chino. Di questo ha bisogno la resistenza democra-tica. Il movimento antimafi a ha conosciuto negli ultimi anni una crescita fuori dai canali radizionali. Sempre di più associazioni, grup-pi, individualità hanno dato vita a una rivolta morale che si sta traducendo nella tessitura lenta, ma inesorabile, di una trama democra-tica che affronti e disarticoli l'aggregato mafi o-

so e politico che dopo aver avviluppato il meridione sta penetrando nel tessuto

sociale ed economico dell'intero paese. La mafi a, le mafi e hanno bisogno di si-

lenzio, di rassegnazione. La politica collusa ha bisogno di vuota ritualità: onorare il martire e lasciare ingrassare gli interessi che tutela. La resistenza democratica ha il compito di svelare i nuovi inganni e le inedite e pericolose strade che l'inquinamento mafi oso ha prodotto nelle istituzioni. Offi cina Volturno è una lanterna nel buio, un angolo rigoglioso nel deserto che vuo-le contaminare con la democrazia e la legalità un territorio che può avere e avrà un ben altro destino. Orgogliosi del vostro impegno". CASA MEMORIA VITTIME DELLA MAFIA

Lo scorso Dicembre abbiamo avuto il piacere di essere stati invitati al Palazzo Lanza di Capua ove si è tenuta la presentazione dell’ultimo libro del dott. Raffaele Cantone, FOOTBALL CLAN. Il libro rappresenta un fotogramma preciso della realtà degli ultimi anni, non solo a livello calcisti-co, ma anche e soprattutto sotto il punto di vista politico e sociale. Le sfumature grigie di degra-do, prepotenza e criminalità che si percepisco-no pagina per pagina fanno ragionare il lettore e ci aprono gli occhi su quanto di marcio c’è dietro ad uno sport bello come il calcio, ma soprattutto ci fa capire quanto tutti noi, da tifosi o da sempli-ci amatori, dovremmo cercare di preservare la purezza di questa stupenda disciplina sportiva

che negli anni addietro ci ha fatto tanto sogna-re con grandissimi giocatori come Maradona. Il dott. Cantone con estrema disponibilità e corte-sia ha accettato la nostra proposta di presen-tare il suo ultimo lavoro presso la nostra sede di Offi cina Volturno. Vi terremo infor-mati sull'evento che sarà ad invito (per poca dispo-nibilità di posti).

DANIELE LA FATA

L'ANGOLO DELLA POSTA...Una lanterna nel buio

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SERVIZI SPECIALIinformare@offi cinavolturno.com

Per il tuo sostegno chiama il 331.5907602 - 081.5097039

«Siamo a Castel Volturno in via Domitiana e a Destra Volturno, a Mondragone in località Pesco-pagano. Nella prima settimana di lavoro del “Polibus” in queste zone ci siamo resi conto delle diversità rispetto ad altri luoghi in cui lavoriamo, diversità concernenti le patologie che riscontria-mo ma anche il territorio che ci circonda. Si lavora con attenzione e accuratezza, approfondendo ogni situazione: ci serve per comprendere e curare al meglio ogni paziente». Queste le parole di Fernanda, infermiera sull’ambulatorio mobile di EMERGENCY a Castel Volturno. Emergency a Castel Volturno ed in modo particolare nelle zone maggiormente abitate dagli ex-tracomunitari (Pescopagano e DX Volturno) è un fatto “importante” e meritorio... ma nel leggere una loro dichiarazione su FB , dove si afferma che in questi posti vengono trovate nuove patologie fi nora sconosciute ai nostri medici, CHIEDIAMO CON FORZA C’è un confronto con le ASL locali? I nostri Enti medici sono a conoscenza di queste patologie? C’è un coordinamento? LA REDAZIONE

La proposta di legge prevede l’istituzione dello psicologo territoriale, i cui ambiti di intervento sono la scuola e i servizi sociali. Come recita l’articolo 2 della proposta, il servizio di “Psicolo-gia del Territorio” è fi nalizzato a:

“interventi in contesti residenziali e semiresiden-ziali per soggetti con fragilità sociale, in centri di accoglienza per donne maltrattate, a favore di soggetti fragili minacciati o vittime di violenza fi sica, sessuale e psicologica, di famiglie con membri affetti da disabilità, famiglie ad alto ri-

schio di disgregazione, impegnate nei percorsi di affi do e adozione, interventi in favore di mino-ri e adulti con carichi penali o mirati a favorire la piena integrazione di cittadini immigrati”.

Il testo prevede, inoltre, interventi di:“informazione e consulenza fi nalizzati al benes-sere della scuola, al successo formativo e alla prevenzione” ... nonché al “contrasto del disa-gio giovanile e dei comportamenti a rischio”.

Un’iniziativa unica a livello nazionale che ha visto la raccolta di oltre 21.500 fi rme di cittadini in meno di tre mesi grazie all’enorme impegno degli iscritti all’Ordine degli Psicologi della Regione Campania.Il testo proposto, dopo la certifi ca-zione delle fi rme, sarà valutato dalle commissioni competenti in Consiglio regionale che dovranno vagliarlo e ca-lendarizzarne l’iter per la discussione in aula.“Prima di tale proposta – spiega il presidente dell’Ordine, Raffaele Fe-laco – la presenza dello psicologo era contemplata esclusivamente nel campo della sanità, a differenza della

gran parte dei paesi occidentali. Con questa proposta di legge si colma un vuoto legislativo, cogliendo un bisogno da sempre presente nelle comunità sociali e scolastiche e passando dal concetto di consulenza individuale, centrata sul disagio, a un modello di interventi sistemici e comunitari”.

L’iniziativa si confi gura come una novità nel panorama italiano e ha ricevuto il sostegno convinto di tutte le forze politiche presenti in Consiglio Regionale, unite nell’appoggiare la proposta al di là degli schieramenti.

DI GENNARO VERSI

Proposta di legge per l’istituzione dello “Psicologo del Territorio”

EmergencyLa vita di una persona consiste in un insieme di avvenimenti, di cui l’ultimo potrebbe anche cambiare il senso di tutto l’insieme.

ITALO CALVINO

La proposta dell’Ordine degli Psicologi della Regione Campania è quello di istituire un pron-to soccorso per le emergenze.Il progetto ha come obiettivo il supporto di una o più persone a seguito di eventi particolar-mente stressanti. La casistica è molto ampia: dagli eventi eccezionali, come le catastrofi naturali, industriali o atti terroristici, ma anche eventi che possono avvenire quotidianamente come rapine o incidenti stradali.

L’organizzazione del soccorso psicologico deve avvenire il più vicino possibile all’avveni-mento stesso, perché la rapidità dell’intervento è indispensabile per attenuare le reazioni di

stress acuto e per diminuire il rischio di agita-zioni post-traumatiche.Le persone coinvolte possono essere aggrega-te in tre macro-categorie:• vittime dirette, che presentano sintomi psichi-ci e che possono presentare danni fi sici;• persone coinvolte o testimoni, cioè parenti e amici delle vittime, vicini o appartenenti alla stessa comunità;• i professionisti impegnati nel soccorso.Le tempistiche d’intervento sono due: l’imme-diato e il post-immediato (giorni seguenti all’e-vento).Le cure immediate si applicano in modo che il vissuto traumatico sia “in-dicibile”, pur sapendo non sarà mai “in-visibile” per le persone coin-volte. Si lavora, quindi, secondo il “defusing”, termine anglosassone che signifi ca “decon-nessione”. L’utilità di questa presa in carico precoce (riconosciuta anche in ambito militare) associa l’assistenza elementare (riparo, cibo,

riscaldamento, sonno) al lavoro clinico che consiste principalmente in una stabilizzazio-ne psico-emozionale con l’attenuazione dello stress.L’assistenza post-immediata consiste nel “de-briefi ng” che deve avvenire entro le 24/72 ore dall’evento e dura in media dalle 2 alle 3 ore. Può essere organizzato individualmente o col-lettivamente ed esaurirsi in un unico incontro o perdurare in una seconda seduta.Lo psicologo che interviene in questi casi (che potremmo defi nire psicologo delle emergenze) deve avere specifi che competenze in psico-traumatologia (studio delle vittime) ed espe-rienza in dinamiche di gruppo.L’obiettivo è quello di creare una squadra ter-ritoriale operativa con una lista di reperibilità. dott.ssa maria piccirillopsicologa psicoterapeuta

DI MARIANNA PICCIRILLO

PSICOLOGA E PSICOTERAPEUTA

PRONTO SOCCORSO PSICOLOGICO

Raffaele Felaco, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Regione Campania

La Senesi interviene con effi cacia nella pulizia e potatura delle piante sulla darsena. Ma purtroppo dobbiamo constatare che la differenziata stenta a partire.

Importante...ma perchè?

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Dopo i quattro col-pi di pistola sparati contro il portone d’ingresso del NCO nella notte del 31 Dicembre, la socie-tà civile che negli ultimi anni ha reso possibile sui territori di gomorra delle realtà economiche e sociali legali e positive, non poteva restare in silenzio. Se il silenzio signifi ca consenso, se il silenzio signifi ca paura e assenza questa so-cietà, formata dal Comitato Don Peppe Diana e dalle tante associazioni che pur si muovono lungo le medesime vie della giustizia e della legalità, ha ribadito con fi erezza e fermezza la sua presenza. Ciò è avvenuto la mattina del 5 Gennaio, alle ore 10:00 in un’assemblea pubblica tenutasi proprio nel ristorante Cucina Organizzata in via Po di San Cipriano d’Aversa che nella notte di San Silvestro è stata ber-saglio dei colpi di pistola. Ancora niente si sa su chi possa essere stato a compiere un atto così grave, ma mentre le indagini continuano la prefettura di Caserta, le forze dell’ordine, i

comitati studenteschi, i familiari delle vittime

di camorra, associazioni e semplici cittadi-ni hanno fatto tutti sentire la loro vicinanza all’Nco e a tutti coloro che si sentono colpiti dai proiettili che hanno scalfi to il cancello della pizzeria.L’assemblea pubblica di solidarietà è sta-ta una risposta anche ad alcuni antefatti altrettanto gravi: il furto del monumento

dedicato a Salvatore Nuvoletta presso il santuario di Villa di Briano e l’usurpazione del presidio Libera e Legambiente a Casa-pesenna, dove alcu-ni ignoti delinquenti hanno prima forzato la serratura della sede

e poi hanno bevuto il caffè lasciando le carte delle cialde sul tavolo quasi come se avessero voluto marcare il territorio: atto di stampo sfac-ciatamente camorristico. Inoltre, sempre a Ca-sapesenna, lo stesso giorno è stata imbrattata la targa del centro sociale dedicato ad Antonio Cangiano. Tutti questi eventi fanno pensare certamente ad atti intimidatori nei confronti di specifi che istituzioni e persone, e l’assemblea del 5 gennaio, secondo Valerio Taglione «è un momento per dire quello che sta accadendo nelle nostre terre. Non vogliamo - continua il referente di Libera - solamente dircelo tra di noi e assecondare l’idea che siano atti insignifi can-ti di pochi balordi ma vogliamo dirlo in maniera forte e importante mettendo insieme qui all’Nco tutte le forze sane della provincia di Caserta». Ma a riempire l’esterno della pizzeria non c’e-rano solo i rappresentanti della provincia di

Caserta ma anche realtà provenienti da più lontano come il presidio di Libera Napoli e For-mia nonché i giovani che negli scorsi anni han-no partecipato ai campi estivi di Libera e che ora hanno fatto sentire forte la loro vicinanza a quest’iniziativa di solidarietà. «E’ un modo - conclude Valerio - per dire insieme basta, per-ché questa è anche una battaglia di simboli e vince chi ne mette di più». Tra i presenti, il ma-gistrato Raffaello Magi, il vescovo di Aversa Angelo Spinillo e don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, che nel pomeriggio ritorna a Catania per ricordare il 29° anniversario della morte di Peppino Fava nonché il compleanno di Peppe Impastato. Anche una delegazione di Offi cina Volturno presenzia all’importante incontro per manifestare piena solidarietà. E’ Don Ciotti a concludere i numerosi e appassionati interven-ti prima denunciando “la vergogna” per il fatto che “delle 1600 aziende confi scate in Italia solo 34 sono sopravvissute negli ultimi anni e che sugli 11mila beni immobili 1300 sono bloccati da ipoteche bancarie e resi inattivi”, e poi an-nunciando il disegno promosso dalla CIGL e sostenuto da Libera secondo cui «nel giro di un mese sarà lanciata una proposta per salvare le aziende e i loro lavoratori. Affi nché - conti-nua - si possano cogliere i segni di speranza rappresentati dalle positività che negli anni ci sono state su questi territori». Tuttavia don Ciotti non può fare a meno di ricordare che «al di là delle meraviglie che si fanno il vero e sostanziale cambiamento deve partire da Roma: dal parlamento e da una maggiore chiarezza e determinazione delle leggi». FILOMENA DIANA

fi [email protected]

Lo scorso 6 gennaio la Pro Loco Volturnum Castri Maris ha dona-to un pomeriggio indimenticabile a grandi e piccini con la II edizio-ne del “volo della befana” tenuta-si in Piazza Annunziata. La folla con grande emozione ha atteso il volo di 60 m com-piuto dagli uomini del Comando provinciale di Caserta del nucleo Speologi Alpini Fluviali dei Vigili del Fuoco lanciandosi dal cam-panile che misura quasi 20m. Nel frattempo sono stati distribuiti ben 30 kg di caramelle e dolciumi vari facendo la gioia dei bambini presenti donati dalla stessa Pro Loco. Al termine della giornata un piccolo spettacolo pirotecnico. Il Presidente Antonio de Maria ha donato al gruppo SAF una targa in segno di stima e di ringraziamento per il lavoro svolto nonché medaglie ai singoli vigili. Il Presidente De Maria dichiara: “ringrazio gli uomini del Gruppo SAF, Padre Ernesto, Don Govanni, il Green Garden Bar e il Bar Ca-rannante per il supporto logistico, le amiche Stefania Romano e Teresa Diomaiuta per

avere contribuito a creare l’atmosfera adatta per l’evento e Claudio Varriale, meravigliosa befana. Ringrazio i Vigili Urbani, i Carabinieri, la Polizia, la Protezione Civile e la Commis-sione Prefettizia. Un ringraziamento particolare va al gruppo della Pro Loco per aver messo a disposizio-ne della collettività ben 30 kg di caramelle e cioccolatini e per aver offerto lo spettacolo pirotecnico, donando una giornata diversa e spensierata ai cittadini di Castel Volturno.

VINCENZO LO CASCIO

Puntare forte sul risanamento di un territorio, quello casertano, profondamente devastato dall’uso che ne ha fatto la criminalità organiz-zata con la complicità di un distratto mondo politico ed istituzionale. È scritto nel primo rigo dell’agenda Cgil 2013 presentata dal segreta-rio provinciale Camilla Bernabei. Le sue valuta-zioni sono espresse nella seguente intervista, dalla quale emerge come prioritaria la necessi-tà di procedere alle bonifi che dei siti inquinati, sopratutto sulla nostra fascia costiera, vera risorsa naturale. Bernabei perché Caserta deve puntare sulla

bonifi ca? “Risana-re questi terreni ha un doppio effetto positivo perché crea un doppio cir-cuito economico. In una prima fase si sviluppa un’eco-nomia strettamen-te collegata alle bonifi che. Un’e-conomia che crea

posti di lavoro. Dopo aver recuperato le terre compromesse si dà il via alla rinascita di settori tradizionali dell’economia, come l’agroalimen-tare o l’agrituristico, ma anche di settori vicini come quello turistico, su cui la nostra provincia deve puntare per vocazione naturale”.A quale parte del territorio pensa? “Alla fa-scia litoranea in primis. Caserta è una provincia che per molti chilometri si affaccia sul mare, di cui pochissimi sono realmente sfruttati per il turismo. Per il settore agricolo, invece, penso al grande bacino agricolo che potrebbe rappre-sentare l’agro aversano”.Cosa serve per accelerare questo proces-so? “Che le istituzioni mettano al primo posto in agenda il recupero dei Regi Lagni, quindi delle acque, e che sblocchino gli investimenti per le zone turistiche, non rimandando più la costruzione del porto turistico di Castel Voltur-no”. Possibile pensare al rilancio basandosi su settori tradizionali mentre il mondo sem-bra andare nell’altro senso? ”Non intendia-mo questi settori come gli unici su cui puntare ma da ritenere prioritari visti anche i gravi danni alla salute provocati dalle terre compromesse.

Mentre la bonifi ca è una condizione necessa-ria per il risanamento, riuscire ad attrarre grup-pi industriali rappresenta la base per il rilancio economico.”In pratica bisogna puntare su bonifi ca e reindustrializzazione?Sì. L’istituzione dell’area di crisi complessa a ridosso del capoluogo è un’occasione da non perdere. È il classico ultimo treno per la pro-vincia. Portare progetti concreti per il rilancio delle zone prima interessate dagli accordi di programma ci porterebbe alla nascita di un percorso dicotomico, l’unico a poterci dare qualche difesa contro la crisi.Chi sarà l’interlocutore su cui far più pressione per realizzare tutto questo?Bisognerà fare pressione su Provincia e Re-gione. Purtroppo le istituzioni, soprattutto quel-la governata da Caldoro, non hanno risposto in maniera adeguata. La Regione è assente e si sta dimostrando impreparata alle reali esigen-ze del territorio sia per la capacità di attrarre investimenti industriali, sia per facilitare inve-stimenti in infrastrutture.

LA REDAZIONE - FONTE: IL MATTINO

La Proloco Castri Maris presenta “Il Volo della Befana”

“Basta alla Camorra!” ...Assemblea pubblica al NCO

IL RILANCIO PARTE DALLE BONIFICHE ...COSI’ SI RECUPERANO POSTI E TERRENI

Bernabei, leader della Cgil indica le priorità alle istituzioni: Al primo posto: i Regi Lagni

Anche quest’anno la lotteria della Befana, organizzata dall’Assocommercianti “Città di Castel Volturno”, ha riscosso un grande successo. Sono stati distribuiti più di ottomila biglietti dai negozianti iscritti alla suddetta associazione, riuscendo, con non pochi sacrifi ci, a mettere in palio ben sessantuno premi.

L’estrazione si è tenuta nella sala consiliare del Comune di Castel Volturno il 13 gennaio scorso, alla presenza di numerosi cittadini provvisti dei loro biglietti, donati in modo gratuito dai negozianti, ansiosi di scoprire se avevano vinto qualche premio.

Nell’occasione il Presidente Davide Pertici ha presentato le diciassette associazioni presenti sul territorio che hanno organizzato, tutte insieme, per il 30 gennaio prossimo, una grande manifestazione per richiedere alle istituzione la riqualifi cazione del territorio. Durante la kermesse il Presidente ha ricevuto, dall’Associazione “Riviera Domizia”,

una targa di riconoscimento per il lavoro svolto in seno all’associazione e per il grande spirito di abnegazione che ha contraddistinto recentemente tutti i soci che ne fanno parte.

IL PRESIDENTE DAVIDE PERTICI

6 Per il tuo sostegno chiama il 331.5907602 - 081.5097039

SERVIZI SPECIALI

Anche quest’anno la lotteria della Befana

una targa di riconoscimento per il lavoro svolto in seno all’associazione e per il grande spirito di abnegazione che ha contraddistinto recentemente tutti i soci che ne fanno parte.

Dopo i quattro col-pi di pistola sparati contro il portone d’ingresso del NCO nella notte del 31 Dicembre, la socie-

altrettanto gravi: il furto del monumento

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30 gennaio, TUTTA LA CITTA’ IN PIAZZA

O.V. a Canale 9... “I giovani sono il seme del futuro”

Napoli si veste d’orgoglio e di un paio d’ali. La città si riunisce in un abbraccio, in un urlo, in un sorriso, e scorre una lacrima sul viso se di cognome fai Cannavaro o Grava. Diletta cuo-ri, menti e una giornata di un’attesa infi nita e struggente: è stata la partita più diffi cile che il Napoli abbia mai affrontato, schieratosi in campo con De Laurentiis a difendere l’onore e l’innocenza della società e dei suoi tesserati e i milioni di tifosi napoletani che da sempre eseguono un gioco di sacrifi co, portando innanzi l’amore per la maglia da 86 anni e 5 mesi. L’avversario era armato di toga e libroni e giocava in casa ma non c’è campo che il Napoli tema, non esiste vittoria che non possa essere conquistata, orgoglio che possa essere ferito, giustizia che non possa essere fatta. Esplode la gioia, l’emozione e la soddisfazione perché tutto torna alla normalità, ciò che era stato con-quistato col sudore torna ad essere vivo e non esamine tra la puzza del denaro e quella della sporca coscienza di alcuni uomini. La napole-

tanità e il tifo per il Napoli si distinguono per episodi come questi: nella stazione della me-tropolitana di Montesanto è scattato un insolito annuncio da parte dello speaker, ben diverso dai soliti moniti sui biglietti da timbrare e abbo-namenti da mostrare, che ha annunciato, come fosse una voce del cielo, l’annullamento della squalifi ca di Cannavaro e Grava e della pena-lizzazione al Napoli. Molti i pendolari in festa e un sorriso si abbozza sui volti di molti lavoratori di ritorno a casa. Cresce intanto l’antipatia in certe zone d’Italia ed è meglio così. È bello essere forte tra i forti, fonte di paura, tremolio nelle gambe ed occhi verdi dall’invidia. Ma non c’è tempo di pensare a chi del Napoli vuole il male. La felicità è immensa: quell’asterisco nelle classifi che prudeva il nome pulito, sano ed esemplare di NAPOLI. La giustizia dà alla luce euforia e speranza ma soprattutto l’enor-me convinzione dei mezzi degli azzurri perché il nemico è lì, a soli tre passi. Contateli: uno... due... tre. Preso. È il fi ne da seguire, l’obiettivo

da centrare, il sogno da materializzare. Spazio alle emozioni, agli stati su Facebook e alla gio-ia di due persone toccate prima nella dignità di uomini e poi nella professionalità di calciatori: Paolo Cannavaro e Gianluca Grava non porta-no più in spalla alcuna squalifi ca. Tornano liberi di tingersi la pelle d’azzurro, di vestirsi con un paio d’ali e volare insieme alla città in un infi -nito fatto di emozioni, speranza, giustizia e di indefi niti sorrisi.

FABIO CORSARO

[email protected]

È un ideale che va condiviso, una men-talità che va vissuta col mondo, con chi ci sta intorno, con chi ha imparato a conoscerci e chi devo ancora farlo. La lotta alla camorra, all’illegalità, al marcio che nasconde la realtà deve trovare i compagni di ‘battaglia’ perché c’è bisogno di sentirsi più forte e i numeri possono essere importanti. Offi cina Volturno, con la rappresentanza di Fa-bio Paradisone e Daniele La Fata, rispettiva-mente Presidente e Vicepresidente dei giovani

dell’associazione, e Fabio Corsaro, giornalista di Informare, sono stati ospiti venerdì 25 Gen-naio in diretta negli studi di ‘Studio Mattina’ di Canale 9, alle ore 10, per dimostrare che la vo-glia di un mondo senza ipocrisie e paure vive nei giovani e va coltivata tramite loro. Accolti amichevolmente dall’intero staff di Ca-nale 9, in particolare dai presentatori del pro-gramma Lucio Pierri e Mariasilvia Malvone, i tre ragazzi hanno esposto e rappresentato

esaustivamente le problematiche inerenti al territorio di Castel Volturno e i traguardi raggiunti grazie all’as-sociazionismo. Daniele La Fata rompe il ghiaccio illustrando il territorio e i suoi pro-blemi: «L’area Domiziana è una zona molto com-

plessa da un punto di vista sociale e politico. A causa di infi ltrazioni camorristiche rilevate nel comune, oggi ci ritroviamo con una commissio-ne prefettizia e senza un piano regolatore cha ha portato disfunzioni strutturali, inquinando, attraverso una vasta cementifi cazione abusiva, il potenziale che il nostro Litorale possiede..

Castel Volturno conta circa 15.000 immigrati e ciò nonostante, ultimamente sono rilevanti i miglioramenti circa l’integrazione e ciò principal-mente per il lavoro svolto dalle associazioni di volontariato».Per sensibilizzare maggiormente la gente del posto, Offi cina Volturno è un’associazione molto attiva e fattiva sul territorio. In tal senso, Fabio Paradisone espone quali sono stati gli eventi organizzati e quelli in cantiere: «Per il 23 Dicembre scorso abbiamo program-mato la prima edizione del Natalino di Offi cina, un evento durante il quale noi ragazzi dell’as-sociazione abbiamo distribuito sacchi dono a bambini del nostro territorio. Tra gli eventi più importanti e interessanti che abbiamo in agen-da, il 30 Gennaio c’è un’importante manife-stazione con lo scopo di avviare un percorso condiviso tra istituzioni e cittadini per lo sviluppo economico e civile della città. Come associa-zione abbiamo raggiunto grandi traguardi e ci soddisfano anche i corsi di lettura, fotografi a ed in cantiere abbiamo la presentazione del libro “Football Clan” del pm Cantone che avverrà prossimamente e l’incontro che previsto con il console americano Donald Moore».L’illegalità è il male della società. Fabio Corsaro spiega la sua esperienza con il mondo dell’as-sociazionismo, la linea editoriale di Informare e

Napoli si veste d’orgoglio e di un paio d’ali. La tanità e il tifo per il Napoli si distinguono per da centrare, il sogno da materializzare. Spazio Vince la giustizia... vince la napoletanità

lo sfruttamento ridotto del centro di allenamento della SSC Napoli: «Ho conosciuto questa realtà dell’associazionismo solamente due anni fa ed è stato qualcosa che ha fatto maturare in me una certa coscienza, senza paure ed ipocrisie. Non bisogna temere qualcosa che sembra più forte di noi, non bisogna commettere neanche piccole illegalità, perché la rovina del mondo si raggiunge così. Il nostro giornale si basa su un’informazione che abbraccia tanti argomenti. E’ un giornale pieno, interessante, distribuito in maniera gratuita e autofi nanziata. Al nostro mensile collaborano tanti ragazzi come il Presidente di Offi cina Volturno Giancar-lo Palmese, e apportano un grande contributo anche il direttore del giornale Tommaso Morlan-do. Più che una redazione preferisco defi nirci

una grande famiglia che ha una grande voglia di combattere l’illegalità di oggi che dall’associa-zionismo si parte per vincerla. La SSC Napoli è una fonte inesauribile di economia e di spetta-colo. Come sappiamo il Napoli per i napoletani è più di una semplice squadra di calcio, e allora perché non utilizzarla di più questa presenza strutturale sul territorio domizio, perché non avvicinare maggiormente i tifosi alla squadra aprendo le porte e permettendo ai tifosi di as-sistere agli allenamenti dei propri beniamini?!”

I giovani sono il seme del futuro. Coltiviamo cultura e legalità. Coltiviamo speranza e grandi sogni.

FABIO CORSARO

[email protected]

È un ideale che va condiviso, una men-talità che va vissuta col mondo, con chi ci sta intorno, con chi ha imparato a conoscerci e chi devo ancora farlo.

Foto a cura di Alessandro Barone

Foto a cura di Carmine Colurcio

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SPECIALE ELEZIONI 24 e 25 FEBBRAIO

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Elezioni politiche nazionali

Di seguito le risposte di Lucia Esposito candi-data in Campania 2 con la lista del PD:1) Credo di poter dire che senza un recupero completo e defi nitivo del Litorale Domizio, ogni tentativo di ripresa del nostro territorio sia desti-nato miseramente a naufragare. Sono, infatti, convinta che aree di grande pregio come Ca-stel Volturno o Mondragone potrebbero dare una spinta determinante a quella ripresa di cui il casertano ha assolutamente bisogno. Se non si comincia a puntare in maniera decisa su al-cune delle nostre perle, mi chiedo su cos’altro potremmo mai puntare. Per il nostro tessuto produttivo ne deriverebbero vantaggi straordi-nari. E’ ovvio che il progetto di rilancio non può

che avere il via da un piano di bonifi ca totale: Regi Lagni, Voltuno e canali vari. Senza trascu-rare le tante aree del casertano che, da questo punto di vista, meritano la necessaria attenzio-ne. So che il Pd locale da questo punto di vista non ha mai abbassato la guardia ed è questo motivo di grande soddisfazione. Così come so anche che autorevoli esponenti del PD, solle-citati dalla locale sezione cittadina del partito, hanno provato a porre il problema al centro dell’attenzione del dibattito nazionale. Ritengo che se, così come mi auguro, il centrosinistra vincerà le prossime elezioni, la nostra parte po-litica potrà e dovrà certamente fare molto di più. Fino ad oggi i grandi annunci non hanno porta-to a risultati in grado di portare ad una svolta. E’ necessario cambiare marcia. Utilizzando quali risorse? Uno dei nodi da sciogliere che ci ritroveremo sarà quello delle priorità. E se non si punta sull’ambiente su che cos’altro dovremmo mai puntare? Non dovrebbe dun-que essere un’impresa impossibile reperire le necessarie risorse. Per quanto mi riguarda, la

bonifi ca del territorio casertano e con essa il ri-lancio del nostro litorale rappresenterà uno dei miei principali obiettivi. Lo sottolineo affi nché me se ne possa poi chiedere conto.2) L’immigrazione, come molti dei fenomeni umani, può rappresentare una risorsa prima ancora che un problema. Il numero di cittadi-ni provenienti dall’estero e di fatto residenti a Castel Volturno è enorme. E’ chiaro che più un problema cresce più trovare soluzioni diventa complesso. Se però diamo uno sguardo alla storia, notiamo che dalle nostre parti si sta ve-rifi cando né più e né meno di quanto alcuni de-cenni fa si verifi cò con i nostri emigranti in Paesi come quelli sudamericani o statunitensi. Quan-ti fi gli di italiani sono oggi cittadini modello e di primissimo piano in quei Paesi? Certo la distanza tra la situazione attuale e quella cui fa-cevo riferimento è enorme. Stabilito che il pun-to di arrivo sarà una piena integrazione, tutto quanto di positivo riusciremo a fare in tal senso contribuirà a rendere meno lungo il percorso. Certo nel frattempo i problemi continueranno

ad esserci e certamente non ci potremo limitare a guardarli. La lotta all’illegalità, le necessarie risorse per un rilancio occupazionale penso che rappresentino alcuni degli ingredienti ne-cessari per far fronte ai problemi attuali. Per quanto riguarda l’immigrazione clandestina, credo che le regole di ingresso in Italia vadano riscritte. Quelle attuali, paradossalmente, favo-riscono gli ingressi di cittadini clandestini, poi-ché le alternative non credo siano molte. Penso per esempio ai permessi temporanei che ci consentirebbero di sapere chi e perché arriva sul nostro territorio. Facendo ben comprendere che ci sono diritti ma anche doveri. 3) Se esiste un territorio che deve ambire ad un ristoro, questo è il casertano e, dunque, Castel Volturno. Sono talmente grandi i danni che ha subito quest’area che il ristoro deve assumere il carattere della priorità delle azioni da mettere in campo. E sarebbe anche giusto che da tale ristoro discendessero ricadute concrete per i cittadini. Anche questo rientra in un piano di rilancio del territorio che non può più essere ri-

mandato. E quando dico che non può più esse-re rimandato mi riferisco alle ricadute concrete. Di grandi piani ne abbiamo visti anche troppi, di ricadute concrete assai poche. 4) Per quanto riguarda i mezzi di collegamento ritengo che il problema vada risolto alla base e, quindi, partendo dalle competenze della Pro-vincia e della Regione che, dal punto di vista del trasporto pubblico, versano in condizioni drammatiche. E’ ovvio che non si può pensare ad un rilancio del trasporto pubblico in provin-cia senza includere il Litorale. C’è poi da valu-tare il prolungamento della Cumana e al Porto di Pinetamare. E quindi a corsi di formazione per le maestranze che saranno necessarie all’avvio del porto! In questo modo si evitereb-bero problemi che invece sovente, dalle nostre parti, si sono verifi cate. Penso a tante forza-ture che hanno rasentato l’illegalità ed invece si potrebbe fi nalmente puntare sul merito, ren-dendo disponibile alla società che lo gestirà la forza lavoro qualifi cata, senza doverla andare a prendere in altri territori. LUCIA ESPOSITO

1) Da europar-lamentare ho una risposta molto precisa alla domanda: fondi europei. E’ necessario guardare alla

programmazione dei fondi comunitari ed all’in-terno della stessa individuare le risorse messe a disposizione dall’Europa per l’avvio di proget-ti di bonifi ca e ripristino ambientale. Si tratta, in sostanza, di presentare progetti validi, concreti ed immediatamente cantierabi-li. Alle risorse europee dovranno fare seguito, ovviamente, gli impegni economici, certo in mi-sura minore, anche di Stato e Regione. Io stesso sono stato promotore, sin dal mio insediamento, di diversi eventi formativi, sia

a Bruxelles sia sul nostro territorio, volti a far comprendere agli amministratori locali, in che modo ed attraverso quali canali è possibile richiedere i fi nanziamenti europei. Ho, inoltre, messo a disposizione il mio staff politico per ogni ulteriore dubbio o richiesta in merito all’ar-gomento. Le iniziative hanno riscontrato un ampio consenso e, allo stato attuale, sono già diversi i comuni che si stanno muovendo per attrarre risorse per il proprio territorio.2) L’immigrazione clandestina è un fenomeno che negli ultimi anni ha conosciuto un incre-mento notevole. Sono convinto della necessità di una nuova legge quadro sull’immigrazione. Rivedere la politica di immigrazione è indi-spensabile. Ho avuto modo di vivere come europarlamentare, soprattutto in seguito alla ‘primavera araba’, una fase importante che ha visto l’Ue porre in essere una serie di misure

legislative per uniformare le procedure in ma-teria di immigrazione. E’ fondamentale, quindi, continuare, di concerto con l’Europa, su questa strada. Questo lo strumento per garantire vera integrazione e, quindi, convivenza civile. Importante è anche la messa in campo di azio-ne concrete quali l’aumento del numero delle forze dell’ordine sul territorio delle aree mag-giormente interessate dal fenomeno, la pre-senza di personale specializzato nel contrasto della criminalità organizzata anche di matrice internazionale. Tutto ciò nell’interesse non solo della cittadinanza di Castel Volturno e delle tan-te altre aree di immigrazione presenti in Italia, ma anche della minoranza silenziosa e più de-bole degli immigrati regolari. Infi ne è indispensabile puntare allo sviluppo socioeconomico di un territorio poiché anche questo elemento contribuisce, ed io credo in

modo determinante, ad una pacifi ca e civile convivenza. 3) La materia delle compensazioni ambientali interessa specifi camente le categorie: rimozio-ne di abbandoni incontrollati di rifi uti; messa in sicurezza e bonifi ca di vecchie discariche; boni-fi ca di siti inquinati; interventi nel ciclo delle ac-que refl ue; interventi di riqualifi cazione urbana e di dissesto idrogeologico. Queste categorie risultano essere molto specifi che. Pur tuttavia, nella realizzazione concreta degli interventi è necessaria attenzione reale alle esigenze del territorio altrimenti si impegnano risorse, ed è questa la cosa assolutamente da scongiurare, per opere importanti ma non ‘indi-spensabili’. Per quanto concerne i tempi, l’ac-cordo di programma per interventi di compen-sazione, prevede, sin da quando fu sottoscritto nel 2008, che entro dicembre 2015 debbano

essere assunti gli impegni ritenuti ”giuridica-mente vincolanti” ed entro il dicembre 2017 il tutto deve essere chiuso.4) Potenziamento del trasporto pubblico urba-no ed extraurbano e la nascita di collegamenti con la rete ferroviaria. Tutto ciò rientra a pieno titolo in una corretta pianifi cazione e governo della mobilità territoriale che spetta, come competenza ed in ordine crescente di respon-sabilità, prima al Comune, poi alla Provincia ed infi ne alla Regione. E’ necessario, quindi, pre-sentare con decisione le necessità del territorio e far si che vengano assunti impegni concreti in merito.

ON. VINCENZO IOVINE CANDIDATO NELLE LISTE DEL CENTRO DEMOCRATICO PER IL POSTO NUMERO 3 NELLA CIRCOSCRIZIONE CAMPANIA 1 E PER IL POSTO NUMERO 3 NELLA CIRCOSCRIZIONE CAMPANIA 2

LUCIA ESPOSITO CANDIDATA IN CAMPANIA 2 RISPONDE

Per le prossime elezioni abbiamo inviato a vari candidati domande inerenti il nostro territorio. Pubblichiamo le risposte più esaustive di coloro che hanno dimostrato di conoscere il nostro territorio. Per questioni di spazio le altre risposte saranno pubblicate sul nostro sito: www.informareonline.com. Di seguito una breve premessa, e le relative domande.Il territorio di Castel Volturno soffre di gravi emergenze sociali e ambientali che non possono essere risolte solo con le forze e le risorse locali. Molto probabilmente serviranno in-terventi straordinari a livello statale ed europeo. Chiediamo ai partiti e ai candidati alle prossime elezioni di illustrarci il proprio impegno concreto in merito ai seguenti argomenti:

L’On. Vincenzo Iovine risponde ad INFORMARE

1) Bonifi ca dei siti inquinati e depurazione dei Regi Lagni con restituzione della balneabilità: come fare e con quali risorse ? 2) Immigrazione clandestina costituita da oltre 10.000 persone su una popolazione residente di circa 24.000. Quali mezzi e soluzioni ?

3) Ristori ambientali per i danni all’economia locale da utilizzare per investimenti auto propulsivi, per il lavoro e per i giovani. Che tempi certi per i riconoscimenti ? 4) Mezzi di trasporto su un territorio che ha una lunghezza complessiva di oltre 25 km e che dista oltre 20 km dalla stazione ferroviaria più vicina.

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CULTURA E SOCIETÀ informare@offi cinavolturno.com

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Da questo mese ospitiamo la rubrica dell’istrut-tore di Fitness Paride Salvatore della palestra Work in Progress sita in Pinetamare, al quale potrete inviare vostre richieste per consigli ed altro. Affi nchè il nostro organismo sia sano e funzioni in maniera ottimale, è necessaria e fondamen-tale una corretta e strettamente personale ali-mentazione. Alimentarsi nel modo corretto è im-portante sia per l’individuo che svolge una vita sedentaria, per contrastare quindi l’insorgere dell’obesità e delle patologie ad essa correlate, sia per chi pratica attività sportiva e quindi ha un maggior dispendio energetico, perdita di mine-rali, danni muscolari etc. Un’alimentazione corretta ed equilibrata rappre-senta il sistema più adatto per soddisfare i par-ticolari bisogni energetici e nutrizionali sia della popolazione in generale che degli sportivi, sia amatoriali che professionisti. Pur non esistendo alimenti miracolosi in grado da soli di migliorare le prestazioni fi siche, si può affermare che, associata ad un allenamento adeguato, una dieta corretta ed equilibrata

consente il massimo rendimento agonistico. L’alimentazione nello sport deve infatti poter soddisfare le seguenti funzioni:Funzione energetica, in preparazione dell’even-to sportivo e dopo di esso;Funzione plastica, subito dopo l’attività;Funzione reidratante e regolatrice delle funzioni vitali. Parlando di integratori alimentari per lo sportivo, purtroppo non vengono subito in men-te quei prodotti che vengono assunti per reinte-grare ciò che si è perso durante lo sforzo fi sico come ad es. sali minerali o per ottenere energia prontamente disponibile durante lo sforzo come ad es. i composti zuccherini. Nell’idea popolare, infatti, il termine è accostato a quelle componenti alimentari che forniscono all’organismo un “surplus” di sostanze energeti-che volte ad aumentare la massa muscolare, la forza o la resistenza. Tuttavia l’eventuale uso di integratori per sporti-vi può essere giustifi cato solo a condizione che gli apporti energetici e nutritivi della razione ali-mentare vengano completati e non sbilanciati.

RUBRICA A CURA DI PARIDE SALVATORE,

Si è svolto recentemente a Firenze il 29° Con-gresso della Società Italiana di Medicina Gene-rale (SIMG), dal quale è emersa chiaramente la necessità di avere le migliori cure mediche presso il proprio medico di famiglia e attraver-so il gruppo di medici specializzati che fanno comunque riferimento a strutture presenti nel proprio territorio.Per raggiungere questi obiettivi sono già ope-rative una serie di iniziative che partiranno da gennaio 2014 e si concluderanno non prima del 2018. La buona notizia è che si concre-

tizzerà un risparmio di oltre 8 miliardi di euro all’anno in tutta Italia; inoltre, ci sarebbero ri-sparmi senza valore per i tempi risparmiati per gli spostamenti, sia dei pazienti, sia dei propri familiari. La brutta notizia è che verranno im-mediatamente tagliati circa 7.000 posti letto.Nel nostro territorio la notizia è sicuramente buona sotto diversi aspetti in quanto esistono delle strutture, come la clinica Pinetagrande, che già offrono servizi di altissima qualità e specializzazione: le strutture esistenti avranno maggiori garanzie sulla regolarità dei paga-

menti con notevoli benefi ci per tutti gli operatori sanitari; attraverso il miglioramento dei rapporti tra medici di base e strutture esistenti, si potrà avere una migliore distribuzione dei servizi; avremo la certezza che le strutture esistenti potranno sempre servire tutti i cittadini e saran-no ottimizzate sui residenti.L’ulteriore buona notizia e che a seguito della certezza dei pagamenti e dell’ottimizzazione dei servizi, potrà essere sempre più diffuso un sistema di cura direttamente a casa dei pazien-ti. GIANCARLO PALMESE

Tante volte mi è capitato di sentirmi chiedere: Di cosa ti occupi ?La mia risposta è: «mi occupo di diagnostica strutturale…»Alla faccia perplessa del mio interlocutore fac-cio un paragone: se ti senti poco bene… vai dal dottore, il quale, dopo averti visitato, ti pre-scrive delle analisi. Le analisi possono essere semplici (sangue, etc.) e complesse (TAC, ri-sonanza, etc.). Per le strutture dei fabbricati vale la stessa analogia: quando si vogliono fare degli interventi o semplicemente si vuole conoscere lo stato di salute della propria abita-zione ci si rivolge allo strutturista, il quale, dopo aver fatto un sopralluogo, dopo aver studiato le carte in vostro possesso, avrà bisogno anche

di eseguire delle analisi presso un laboratorio specializzato. Perché rivolgersi al laboratorio specializza-to? La risposta è semplice: «il laboratorio spe-cializzato lavora sotto le direttive del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ed è dotato di personale adeguatamente formato ed aggior-nato e di tutte le attrezzature necessarie, op-portunamente tarate. Il professionista non spe-cializzato è dotato solo di alcune attrezzature e, quindi, potrà produrre solo le analisi possibili con i pochi strumenti che ha; il laboratorio spe-cializzato, invece, essendo dotato di tutte le attrezzature, vi proporrà le analisi adeguate al vostro caso.»

RUBRICA A CURA DI GIUSEPPE MONTELLA

Già altre volte abbiamo affrontato il prob-lema della droga. Ne abbiamo evidenziato gli effetti dannosi principalmente a discap-ito dei minorenni. Questo mese ritorniamo sull’argomento con l’intento di informare e sensibilizzare le coscienze su quanto devas-tante possa esserne l’uso. Parliamo del nuovo trend della criminalità e dello spaccio online. Un clic ed è fatta, la droga si ordina in rete ed arriva per posta ed è così facile acquistarla. Ma come avviene il tutto? Quali i meccanismi e gli oscuri protagonisti che si celano dietro le quinte di questo nuovo mondo ? L’ordine viene fatto su siti facilmente rintrac-ciabili sulla rete ma di cui non è possibile con-oscere i compratori, i venditori e i creatori della

pagina; la consegna è garantita in 48-72 ore direttamente a casa; quando arriva il pacchetto somiglia ad un normalissimo pacchettino post-ale e contiene una bustina argentata con su scritto “Poutpurry di foglie aromatiche”. In re-altà, all’interno di questo piccolo scrigno carta-ceo si celano sostanze derivanti da fenetilam-mine, metamfetamine, ketamina e cannaboidi sintetici 70-80 volte più tossici della cannabis naturale. Ma non è tutto: i siti dove è possibile acquistare droga invogliano anche ad una spe-cie di franchising con slogan del tipo

“Vuoi diventare ricco”? Diventa un nostro imprenditore!”.

Il sito più oscuro , ma con una migliore organ-izzazione è DARKNET, una pagina in cui non

solo si vende droga, ma ogni cosa illegale, addirittura alle armi! Il sito è totalmente non tracciabile ed i protagonisti delle transazioni sono anonimi. Addirittura per gli acquisti non si usa più il denaro corrente ma una moneta virtuale nota come Bitcoin che permette agli oscuri affaristi di non essere rintracciati o ri-conosciuti. Tanto organizzata è la distribuzione delle droghe quanto la loro ordinazione on-line: dalla Cina i cannaboidi di tipo JWH-018 vengono esportati nei paesi dell’ Est dove poi vengono distribuiti per tutto il resto d’Europa. Ormai la criminalità si organizza in rete e noi cittadini e persone oneste dobbiamo difenderci con l’informazione e la prevenzione.

DANIELE LA FATA

CASTEL VOLTURNO. Si è concluso il corso di fotografi a amatoriale di Offi cina Voltur-no condotto da Antonio Ocone, titolare dello studio Fotogram. Il corso, della durata di 2 mesi, ha dato la possibilità ai partecipanti di cono-scere le basi della fotografi a, il tutto grazie alla grande esperienza e pazienza dell’esperto fotografo con un esperienza trentennale. Il corso continuerà con incontri mensili, che daranno occasione ai partecipanti di confrontare i progressi e perfezionare la tecnica fotografi ca. Sperando in una nuova edizione per la fi ne di quest’ anno, si rinnovano i complimenti a tutti i partecipanti augurandovi una “BUONA LUCE!” FABIO PARADISONE

Spaccio di droga on line...trend in crescitaCari lettori di INFORMARE, oggi parliamo del nuovissimo fi lm (FLIGHT) interpretato dal plu-ripremiato attore americano Denzel Washing-ton.

TRAMA: Denzel Washington interpreta Whip Whitaker, un esperto pilota di linea che, in se-guito ad una catastrofe ad alta quota, riesce miracolosamente a far atterrare il suo aereo, salvando così le vite di quasi tutti i passeggeri a bordo. Subito dopo l’atterraggio Whip viene considerato un eroe, ma con il passare del tempo il pilota comincia ad interrogarsi circa le reali responsabilità dell’accaduto e cosa suc-cesse realmente su quell’aereo.

ATTORI: Denzel Washington, James Badge Dale, John Goodman, Don Cheadle, Bruce Greenwood, Kelly Reilly,Melissa Leo, Nadine Velazquez, Rhoda Griffi s, Tamara Tunie, Brian Geraghty, Garcelle Beauvais, Adam Tomei

COMMENTO: Rifacendosi parzialmente’ ad un fatto realmente accaduto, la pellicola è molto interessante. Il regista Zemeckis, che ha creato la trilogia di RITORNO AL FUTU-

RO, che sembrava essersi perso un po’ troppo nelle tecniche iper tecnologiche di motion capture e si-mili con fi lm che han-no riscosso pochissi-mo successo come LA LEGGENDA DI BEOWULF o POLAR EXPRESS, cambia completamente registro, riuscendo a trasmetterci nuovamente quel brivido che sapeva dare nei suoi anni migliori. Il fi lm è curioso anche perché vede un attore molto particolare come Denzel Washington alle prese con un regista poliedrico e originale come Zemekis, che negli ultimi anni si è occu-pato solo di produzioni animate. Il risultato di questa strana coppia “Washing-ton-Zemekis” sembra essere stato vincente.

REGIA: Robert Zemeckis GENERE: Drammatico

USCITA PREVISTA: 24/01/2013DANIELE LA FATA

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Laboratorio di prove sui materiali: Questo sconosciuto...

I partecipanti al corso insieme ad Antonio Ocone di FOTOGRAM

I meccanismi oscuri di un sistema criminale che opera nella rete

Si è concluso il corso di fotografi a amatoriale di Offi cina Voltur-

Al traguardo il primo corso di fotografia di O.V.

MALA IUSTITIAColpevoli d’Innocenza

Lunedì 4 febbraio 2013, alle ore 17Sala conferenze de “Il Denaro”

Teatro Mediterraneo | Mostra d’OltremareIntervengono

on. Gianfranco Rotondidr. Giandomenico Lepore già Procuratore della

Repubblica di Napolidr. Alfonso Ru� o direttore de “Il Denaro”

on. Carmelo Conte Avv. Marcello Lala

Modera: Ermanno Corsi giornalista e scrittoreSarà presente l’autore

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RUBRICHE

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Disabilità... rapporto tra pedagogia e impegno socio-politico

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Da oltre un anno, il Centro Interdipartimentale Urban Eco* della Facoltà di Architettura dell’Università di Napoli - Federico II, collabora con l’Arcidiocesi di Napoli alla ricognizione del patrimonio immobiliare di proprietà della Curia, con particolare riferimento alle chiese non più attive. E’ probabile che tale iniziativa si possa ripercorrere, sia nelle principali città campane, ma anche nei centri minori dotati di un importante patrimonio storico – artistico come la città di Capua. Il progetto ha l’obiettivo di restituire alla città, al tessuto sociale, al mondo della cultura, delle arti e dell’artigianato, alcune chiese da anni chiuse al culto, attraverso l’assegnazione delle sedi in comodato d’uso ad enti e/o associazioni interessate. L’iniziativa ha l’obiettivo di innescare circuiti virtuosi che, attraverso la rivitalizzazione di tale patrimonio possano servire da catalizzatori sociali, da incubatori utili a produrre cultura, svago, conoscenza, nuove occasioni e forme di occupazione.Il progetto si è avviato con uno studio ricognitivo degli immobili e con il rilievo di alcuni manufatti e una prima presentazione per il Centro storico della città di Napoli (con schede, rilievi tradizionali e rilievi strumentali con laser scanner) è avvenuto lo scorso 25 gennaio. La tecnologia è da intendere quale bene comune a

servizio della conoscenza, e strumento utile alla gestione ed al monitoraggio della città storica assunta come risorsa collettiva, per la creazione di un patrimonio informativo fondato su una documentazione digitale potenzialmente infi nita e articolata su dati relazionati ed aggiornabili, fruibile in modalità intuitiva e speditiva con gradi di lettura differenziati. Tale progetto potrebbe essere riproposto anche nei piccoli centri campani come Castel Volturno, spesso dotati di un patrimonio modesto, ma unico e che, se anche poco conosciuto, può costituire un forte elemento di appartenenza per tutta la cittadinanza. Qualsiasi cittadino si sentirebbe orgoglioso nel ritrovare in tutte le edicole un DVD con le bellezze storiche – artistiche della propria città…Se avete domande e curiosità da proporre al prof. Riccardo Florio, che ringraziamo per la disponibilità e cortesia, scrivete a:

riccardo.fl [email protected]*Il Centro Interdipartimentale Urban Eco è un centro di ricerca dell’Università degli Studi di Napoli Federico II ove afferiscono docenti di diverse facoltà dell’Ateneo Federiciano. Obiettivo del Centro è quello di promuovere un ampio e capillare lavoro conoscitivo sulla

città e di sperimentare metodologie di ottimizza-zione delle risorse esistenti, così da realizzare un profi cuo rapporto tra ricerca di base e ricerca applicata, in settori quali la documentazione e il rilievo, la riqualifi cazione e il restauro, la politi-ca economica e l’economia dello sviluppo, con obiettivi ed esiti pluridisciplinari tra loro stretta-mente interconnessi. Responsabili scientifi ci del progetto per il centro Urban Eco: Prof. Anto-nella di Luggo, Prof. Massimiliano Campi, Prof. Riccardo Florio.

Rubrica a cura del prof. Riccardo FlorioProfessore associato dell’Università di Na-poli – Federico II , Coordinatore del Dottora-to in Rilievo e Rappresentazione dell’Archi-tettura e dell’Ambiente.

Continua l’ opera della Lega Pro Animale nel territorio di Castel Volturno e nelle aree limitro-fe. Oltre 4000 animali castrati, hanno permes-so di limitare il problema del randagismo; il team della LPA non si è limitato a questo, infat-ti, solo nel 2012, circa 800 cani e 80 gatti sono stati identifi cati con un microchip e sono stati registrati. 12 cani e 4 gatti sono stati affi dati a famiglie e 9 studenti hanno svolto il tirocinio di

medicina veterinaria presso il nostro centro. La Lega Pro Animale è un associazione no-profi t; per sostenerla e per continuare le attività del team è possibile inviare una donazione sec-ondo uno dei seguenti conti:

Banco Posta 10973816IBAN: IT81 Q 07601 14900 000010973816

BIC/SWIFT: BPPIITRRXXX

Presentiamo il libro di Giammichele Abbate ‘Educare per la cittadinanza. –Scuola e percorsi trasversali di formazione’ - editrice ‘Gaia’. Poco più di cento pagine per affrontare la tematica della disabilità, oggi sempre più importante. Il professore Giammichele Abbate è docente di Scuola Secondaria Superiore ed è cultore di Pedagogia generale presso la Seconda Università degli Studi di Napoli. Si occupa di formazione in ambito scolastico ed extrascolastico su tematiche relative all’educazione interculturale, alla disabilità e al rapporto tra pedagogia e impegno socio-politico. Tra le sue pubblicazioni: ‘Don Milani tra scuola e impegno civile’ per la ‘Luciano Editore’ di Napoli nel 2008. Poche note sintetizzanti una vita, che ancora tantissimo potrà offrire ai

suoi concittadini, ricca di impegno a 360 gradi. Un testo, quello appena pubblicato, denso di passione che da subito avvince il lettore che va a confrontarsi con una tematica attuale e fermento di discussioni quotidiane. Una tematica, quella dell’educazione alla cittadinanza, che, facendo riferimento a nomi di fama nazionale ed internazionale, senza dimenticare la Carta Costituzionale, accompagna chi lo legge ad un inevitabile dipanarsi della materia stessa nelle sfaccettature della vita quotidiana ed odierna. Senza tralasciare gli insegnamenti di Don Milani, sempre attuale, il prof. Abbate fa un’analisi del concetto di democrazia attiva: concetto concreto che può segnare il ritmo della vita di tutti, dei cittadini attivi. La necessità della consapevolezza della propria esistenza

Almeno una volta nella vita ognuno di noi si è chiesto: quanto vale veramente la mia casa se la volessi vendere domani mattina? I parametri di valutazione sono diversi: agibilità, classe energetica, ubicazione, caratteristiche strutturali dell’immobile, documentazioni inerenti al periodo storico di costruzione, valore catastale, servizi, etc. Nel nostro territorio, a causa della mancanza di un Piano Urbanistico Comunale e, quindi, di una regolamentazione che favorisse uno sviluppo omogeneo, abbiamo ereditato una situazione complessa e molto articolata che non permette di effettuare delle valutazioni in base ai criteri standard da tutti riconosciuti. Questa situazione ha comportato un arduo compito da parte di chi ogni giorno si trova a lavorare nel settore immobiliare e nel soddisfare la propria

clientela e nel trovare il giusto equilibrio tra domanda ed offerta. Il Litorale Domitio offre ai potenziali acquirenti diverse opzioni: si va dalla zona di Pineta Mare, con servizi effi cienti ed un profi lo residenziale medio-alto anche in virtù del potenziale sviluppo turistico dell’area (vedi Porto in fase di realizzazione) all’area che costeggia la statale domitiana fruibile dal punto di vista residenziale e soprattutto commerciale nonchè direttamente collegata alla tangenziale ed alla stazione di Villa Literno. Gli spazi verdi, la vicinanza al mare, un’ottima viabilità fanno sì che anche il resto del territorio dia ampie garanzie a chi è intenzionato ad acquistare un immobile fuori dal caos delle grandi città. L’Immobiliare Antonio Luise, da anni presente sul territorio attraverso l’esperienza e l’affi dabilità dei

suoi operatori ed in primis del suo titolare, offre ai potenziali utenti la possibilità di avere valutazioni eque ed in linea con i valori di mercato anche la dove la scarsa informazione di alcuni proprietai ed altri problemi territoriali alterano i parametri di valutazione immobiliare. Attraverso la nostra conoscenza del territorio si riesce ad indirizzare la potenziale clientela verso delle scelte che portano anche un valore aggiunto all’intero sviluppo del territorio.

RUBRICA A CURA DI: ANTONIO LUISE IMMOBILIARE

E-MAIL: [email protected]

Gentile Presidente, desidero ringraziarla per il suo tempestivo intervento che ha consentito la riapertura del cavalcavia d’I-schitella la cui chiusura al traffi co divideva in due il territorio. La problematica, a cui lei ha risposto immediatamente, era stata denunciata dalla dr.ssa Santa Martella e dal sottoscritto e sostenuta da una petizione di 700 cittadini…

«La riapertura del cavalcavia di Ischitella era una questione davvero essenziale per Castel Volturno e per tutta la zona circostante ed è rimasta inevasa per molti anni. In questo caso abbiamo risolto anche un problema di sicurez-za in quanto, nonostante esistesse un divieto di transito con delle barriere, diverse persone utilizzavano questo tratto di strada. Inoltre, va detto che è già prevista una seconda tranche di lavori che consentirà una riqualifi cazione funzionale dello svincolo».

I suoi progetti e il suo impegno per Castel Volturno?

«Dedichiamo grande attenzione a Castel Vol-turno che rappresenta, come tutti gli altri centri della zona del Litorale, un’area strategica dove realizzare importanti interventi per lo sviluppo dell’intera provincia. Le bonifi che e il recupero ambientale sono azioni fondamentali per rag-giungere tali obiettivi».

Un suo pensiero sulla manifestazione delle associazioni e dei cittadini di Castel Voltur-no e sulla serrata delle attività commerciali programmata per il 30 gennaio.

«La situazione di crisi, aggravata dall’appe-

santimento fi -scale dovuto al dissesto del Co-mune di Castel Volturno, rende la situazione an-cor più compli-cata per gli ope-ratori economici della zona. Per l’Amministrazio-ne Provinciale uno dei principali obiettivi è il rilancio del tu-rismo sul Litorale domizio e in questo senso Castel Volturno è baricentrica. Appaiono es-senziali, quindi, le bonifi che ambientali, con particolare riferimento alla depurazione delle acque. Queste, oltre al ripristino della legalità, sono le precondizioni per ogni forma di svilup-po nella zona litoranea».

Una breve nota politica per le prossime elezioni ?

«Facciamo parte di una coalizione che sostie-ne Mario Monti premier. Siamo convinti che la gente comprenderà la scelta dell’Udc, un par-tito che ha appoggiato con responsabilità que-sto governo pur non rinunciando a sottolineare alcuni errori compiuti da qualche ministro. Il Paese ha bisogno di un progetto serio, che assicuri solidità e prospettive, senza cedere ai populismi o agli illusionismi. L’Udc ha una proposta seria e credibile e siamo convinti che otterremo un ottimo risultato».

A CURA DELL’ARCH. ALESSANDRO CIAMBRONE

E-MAIL: [email protected]

Il presidente Zinzi risponde a Ciambrone

La Lega Pro Animale continua il suo operato

Quanto vale veramente la tua casa?

Restituzione del patrimonio religioso alle città

all’interno del contesto sociale in cui si vive è la leva da cui partire, il testo è un invito a far uscire fuori dal proprio ‘sé’ l’esigenza di una maggiore qualità di vita, morale ovviamente. Si insiste molto con la partecipazione e l’incitamento ad essere attori, ognuno secondo le proprie capacità, nel contesto di appartenenza. Aspetto fondante evidenziato dal prof. Abbate è il senso della legalità ed il ruolo primario della famiglia nell’offrirne i giusti esempi, così come la scuola intesa anche come modello di aggregazione civica, dei gruppi e dell’associazionismo e strumento fondamentale, in tal senso, è il ‘dialogo, punto di partenza di ogni strategia’. Un percorso chiaro che va dal perché al come

essere cittadini attivi; dalla formazione degli adulti, che più dei giovani hanno bisogno di trovare questa consapevolezza e metterla in pratica per essere i punti cardine su cui far ruotare chi sta loro vicino, alle diverse metodiche per preparare i giovani ad essere i futuri, prossimi, cittadini attivi, pronti ad impegnarsi coscienti dei ruoli da assumere nei contesti in cui si opererà. Ci si dovrebbe soffermare su ciascuna pagina del testo perché ogni pagina è fonte di rifl essioni che sarebbe opportuno condividere, nello spirito della collaborazione e della crescita comune auspicato dall’Autore.

LA REDAZIONE

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UTILITÀ, SEGNALAZIONI E DIRITTOinformare@offi cinavolturno.com

Per il tuo sostegno chiama il 331.5907602 - 081.5097039

IL DIRITTO:Ritorna drammaticamente alla ribalta della cronaca la tragedia quotidiana di tantissimi migranti costretti a lavorare senza tutele nei campi, in condizioni disumane e quasi sempre sottopagati. Una triste vicenda che trova il suo epilogo in un’aula giudiziaria con una pronuncia che cristallizza un prec-edente molto importante. E’ notizia di questi giorni, infatti, che la Corte d’appello di Milano ha pronunciato sentenza di condanna rispettivamente a 17 anni rispettivamente a 9 mesi e a 9 anni e 4 mesi di reclusione per omicidio volontario a due imprenditori agricoli, coniugi residenti a Salina (Mantova), che nell’ormai lontano giugno 2008 lasciarono morire sotto il sole un bracciante che lavorava per loro nella raccolta dei meloni. L’esemplare decisione arriva dopo che la Corte di Cassazione, aveva annullato la mite condanna infl itta dalla corte d’appello di Brescia, a soli 4 anni e 9 mesi solo al marito per abbandono di incapace e impiego di manodopera irrego-lare, ed aveva assolto la moglie. Il procura-tore capo di Mantova, Antonino Condorelli, aveva quindi proposto ricorso innanzi alla Suprema Corte che aveva ordinato un nu-ovo processo in Corte d’Cppello a Milano.Con l’ultima decisione, al contrario, i due coniugi sono stati riconosciuti colpevoli di

Uno studio del dipartimento di Scienza degli alimenti della facoltà di Agraria dell’Università di Napoli ha preso in esame il ciclo di cottura di una normale friggitrice domestica mettendo fi ne a un lunga sfi da tra l’olio extravergine e l’olio di semi. Secondo il Consorzio olivicolo italiano Unaprol, che ha citato lo studio, le patatine fritte nell’olio extra vergine non fanno male, anzi, sono più digeribili di quelle cotte con altri oli alimentari e anche più ricche di sostanze antiossidanti che combattono l’invecchiamento. E’ stato documentato infatti, che da ogni 100

grammi di patatine fritte per 7-8 minuti alla temperatura di 180-200 gradi con olio extra vergine, è possibile estrarre e dosare tra i 3 e gli 8 mg di sostanze fenoliche antiossidanti. Il presidente di Unaprol, Massimo Gargano, ha dichiarato che: «L’olio extra vergine di qualità resiste alle elevate temperature meg-lio di altri oli alimentari per il basso contenuto di componenti polinsaturi e per la presenza di antiossidanti, anche dopo diverse ore di frittura continua. Peccato che di patate fritte con l’olio extra vergine, ve ne siano ancora così poche in commercio». GIOVANNI D’AGATA

Fatture 2013, il chiarimento con la circolare dell’Agenzia delle Entrate

Sulla controversa questione relativa alla numerazione delle fatture a partire dal 2013, è intervenuta stamattina l’agenzia delle Entrate la quale ha fornito, con una circolare, alcuni importanti chiarimenti. L’Agenzia delle Entrate ha appena diramato una circolare il cui testo si riporta qui di seguito. In essa ha riconosciuto la possibilità anche di continuare ad utilizzare la tradizionale numerazione progressiva per

anno solare, senza affi ancare al numero il riferimento all’anno di emissione della fattura. I contribuenti hanno quindi ampia libertà nella scelta sulle modalità di numerazione, in quanto la nozione di “identifi cazione univoca” va intesa in senso ampio. In conseguenza di ciò, dal 1° gennaio 2013 i contribuenti possono scegliere tra tre modalità: - numerazione progressiva con azzeramento al termine dell’anno solare: si tratta del metodo classico adottato dai contribuenti (Es. fattura numero 1 del 2 gennaio 2013)

L’Agenzia delle Entrate, al contrario di quanto alcuni avevano detto all’alba delle modifi che, hanno riconosciuto la piena legittimità di tale sistema. Pertanto anche la numerazione progressiva, se combinata con la data di emissione della fattura (altro elemento obbligatorio del documento ai sensi della lettera), consente di identifi care in modo univoco la fattura; - numerazione progressiva all’infi nito senza l’azzeramento all’inizio di un nuovo anno: la numerazione delle fatture emesse nel 2013 prosegue quella del 2012 senza soluzione di continuità.

- numerazione composta da un numero progressivo, soggetto ad azzeramento al termine dell’anno solare, e dal riferimento all’anno solare di emissione della fattura. Tale soluzione comporta una numerazione avente la forma 1/2013, 2/2013, etc. fi no al termine dell’anno 2013 per poi ricominciare nell’anno successivo con la numerazione 1/2014, 2/2014, etc..

Una chiacchierata “costruttiva” con il prof. Salvatore Cozzolino su un tema delicato.

Che rapporto intercorre tra l’espressività artistica e la malattia per antonomasia del Novecento ?Il Palazzo delle Arti di Napoli, diretto da Fabio Pascapè, ha ospitato un insolito evento cultura-le su un argomento delicato e urgente, brillan-temente proposto dal moderatore Francesco Perrone, medico e direttore dell’Unità di Spe-rimentazione dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Napoli. Durante l’intenso convegno-reading sono in-tervenuti Luciano De Fiore, fi losofo e grande esperto di cinema, Maurizio de Giovanni, scrittore napoletano di noir, e Giovanni Rosti, oncologo di Treviso autore dell’insolito studio sul particolare legame del cinema con “il male indicibile”. Partendo da uno studio sulla rappresentazione dell’oncologia nel cinema, condotto da un grup-

po di ricercatori italiani, si è aperta una discus-sione sul cancro scaturita dalla visione di alcuni spezzoni cinematografi ci e da storie narrate nel cinema e nella letteratura. Si tratta di guardare la malattia “dal di fuori”, non con il coinvolgimen-to tecnico dei medici e degli addetti ai lavori, né con quello emotivo del malato. Guardare con gli occhi dell’artista, spesso regi-sta o scrittore, ma si potrebbe rifl ettere anche sulla visione delle arti visive, nonché dell’archi-tetto e del designer. Verifi cando poi quanto ci sia di “vero” (narrativa-mente e tecnicamente) nelle storie raccontate. L’intento, pienamente riuscito, era di avvicinare la società civile a parlare della malattia, una del-le “condizioni” sempre più presenti nel nostro tempo, ed invitarla a rifl ettere e ad esprimersi su alcuni aspetti etici che esulano dal confi ne tecnico della medicina. Un percorso possibile solo se non si cade nella rimozione, e che può essere più fruttuoso se allo stesso tempo si hanno informazioni vicine

alla realtà (corrette e aggiornate).A testimonianza dell’attenzione dell’opinione pubblica sul tema (il territorio di incontro è pro-prio quello dell’espressione artistica) c’è stato il patrocinio dell’ADI Campania, Associazione per il Disegno Industriale, e del Laboratorio di eco-nomia creativa Creactivitas di Salerno.Le storie raccontate nei fi lm, citate dai conve-gnisti e richiamate dai numerosi e toccanti trai-lers poiettati, sono state intervallate dalle lettu-re-recitazioni della designer Marialuisa Firpo.

Ringraziando il prof. Cozzolino per la disponibilità, consigliamo di seguire le attività dell’ADI direttamente dal sito: www.adi-design.org/homepage.htm

SE AVETE DOMANDE E CURIOSITÀ DA PROPORRE AL PROF SALVATORE COZZOLINO SCRIVETE A: [email protected]

Autore: Avv. Fabio Russo

e-mail: avv.fabiorusso1975@

libero.it Tel : 3476595190

Sfruttamento del lavoro: condanna esemplare a due

imprenditori

Arte e Cancro: un incontro per affrontare il male “indicibile”

Rubrica a cura dello studio di commercialisti di Antonietta Morlando via Gramsci 19, Napoli

[email protected] Cari amici lettori,dopo aver affrontato la problematica della qualità delle prestazioni odontoiatriche e dei

relativi costi, vorrei affrontare con voi l’aspetto medico legale dei trattamenti. Sempre più di frequente mi capita di dover rifare terapie che presentano molteplici problematiche, ma che per l’ignaro paziente sembrano corrette.Come può il paziente essere sicuro di ricevere la migliore terapia possibile? Obiettivamente questo dato non è possibile rilevarlo per il paziente se non utilizzando il criterio della presenza o meno del benessere, o di una funzione più o meno corretta. Vero è che il paziente utilizza lo stesso parametro per recarsi dal professionista, cioè solo la presenza di dolore. Oggi il Ministero della Salute ha previsto la necessità dell’aggiornamento per i professionisti, mettendo a punto il progetto Educazione Continua in Medicina (ECM). Pertando stabilito la necessità dell’aggiornamento, ha determinato un numero minimo di ore di aggiornamento.Tale fenomeno ha fatto sì che ,anche chi non era mai presente durante i corsi di aggiornamento sino ad ora, con questa legge dello stato, tutti si sono attivati per praticare un aggiornamento utile e certifi cato. Questa è la vera svolta a favore del paziente, il quale da oggi ha uno strumento obiettivo di valutazione del professionista scelto.

Certamente un ulteriore passo in avanti potrebbe essere la registrazione di questi aggiornamenti, crediti, sul sito dell’Ordine dei Medici di riferimento, così che chiunque possa conoscere lo stato di aggiornamento del singolo professionista. Ma torniamo al nostro paziente che vuole sapere se il collega scelto, è uno di quelli che si aggiorna.Diversi sono gli indicatori di un’attività di aggiornamento, il professionista che si aggiorna, aggiorna le attrezzature , i materiali ed le tecniche. Inoltre il dentista preparato spesso, per offrire un migliore servizio e crescere professionalmente , usufruisce della consulenza di colleghi esperti di quelle branche che richiedono ,oltre ad una preparazione teorica, anche numerosi anni di esperienza clinica. Di solito questi consulenti incidono in minima quota sul costo della prestazione, in quanto è sempre il titolare dello studio che rinuncia ad una parte del suo guadagno .Questo perché ,così facendo, si aggiorna praticamente, offrendo un migliore servizio al proprio paziente senza che questi si debba rivolgere ad altri o a strutture pubbliche ospedalierie o universitarie.Pertanto, scegliamo sempre quei professionisti che siano al passo con i tempi , che adeguino le proprie strutture, che contibuiscano anche all’aggiornamento del personale che gli collabora. Infi ne scegliamo il dentista che antepone, nella scelta della terapia, il benessere del proprio paziente, o meglio del paziente che gli si rivolge

ricordando che per farlo “proprio” deve essere sempre aggiornato.Per tutti gli altri, i pazienti hano il diritto di chiedere ad un dentista più esperto ,se la qualità della prestazione ricevuta è adeguata agli standart previsti per la stessa, ed in caso di risposta negativa a chiedere il giusto risarcimento.Naturalmente prima di intrapendere una qualsiasi azione è utile e di buon senso parlare in maniera diretta al professionista così da evidenziare la possibilità di una soluzione concordata e che soddisfi tutti.Spero che quanto affermato in questo articolo serva ad avere degli indicatori per ottenere un’odontoitria di qualità.

Per qualsiasi ulteriore informazione ci si può rivolgere presso lo studio sito al Viale delle Mimose 60, Pinetamare, Castel Volturno. Tel: 081 5094848, e-mail: [email protected]

Prevenzione DentaleRubrica a cura del dr.

Carmelo Pulella

MONDRAGONE. In merito agli avvisi di accertamen-to in corso di notifi ca, l’Amministrazione comu-nale di Mondragone, tramite l’Assessorato alle Finanze e ai Tributi, tiene a precisare quanto segue:Con la Legge Finanziaria per l’anno 2005 (Legge n. 311/2004), lo Stato ha stabilito nu-ove modalità di calcolo per la riscossione della TARSU. L’inerzia delle passate gestioni am-ministrative comunali in materia tributaria ha di fatto impedito di informare i cittadini di questa rilevante novità fi scale e di aggiornare, di con-seguenza, la banca dati dell’Uffi cio Tributi. Dal 2005 la Legge, per fi nalità anti evasione, ha stabilito che la base imponibile per la TARSU non può essere inferiore all’80% della super-fi cie catastale.

Le modalità di calcolo di questo 80% sono state precisate con la Circolare dell’Agenzia del Territorio n. 13/T del 7 dicembre 2005. La determinazione dell’Agenzia del Territorio del 9 agosto 2005 ha, inoltre, stabilito che la superfi cie é calcolata sulla base del decreto del Presidente della Repubblica 23 marzo 1998, n. 138. Per quanto concerne i dati metrici, essi riguardano la superfi cie dei singoli ambienti, ad esclusione delle aree scoperte delle unità immobiliari a destinazione residenziale; dette superfi ci sono calcolate senza tener conto dei coeffi cienti di ragguaglio previsti dal citato de-creto del Presidente della Repubblica”. Si tiene a ribadire che gli accertamenti sono scaturiti dal confronto con i dati in possesso del Catasto, con applicazione della riduzione

del 20% come previsto dall’art. 70 del Decreto legislativo n. 507/1993, norma istitutiva della TARSU. Ovviamente per i contribuenti sarà possibile tanto la rateizzazione degli importi accer-tati che l’esenzione da sanzioni ed interessi nei casi previsti dalla normativa vigente. La presente attività di accertamento è solo la prima fase di una più ampia operazione che ha quale fi nalità quella di individuare gli eva-sori totali sia in materia di TARSU che di ICI/IMU. A tal fi ne si procederà nei prossimi giorni all’incrocio del catasto elettrico (nel quale sono disponibili utenze e consumi) con le ortofoto per l’individuazione sia delle case “fantasma” che delle sopraelevazioni realizzate negli anni passati e mai dichiarate. FABIO PARADISONE

Le patatine fritte con olio extraverginesono anti-invecchiamento!

Tarsu: la base imponibile non può essere inferiore all’ 80% della superfi ce catastale

omicidio volontario anche se gli stessi, al momento, restano a piede libero in quanto le sentenza non è ancora defi nitiva.

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Viale degli Oleandri, 22 Aperti da Martedì a Sabato

8:30 - 19:30 (orario continuato)Tel.081 509 55 83

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