Informare Aprile 2013

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LITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNO LITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNO Informare è un periodico del “Centro Studi Officina VolturnoAnno 8° - Numero 119 - MARZO 2013 Colonnello “Ultimo”: un carabiniere tra la gente > > > pag.3 “Il clan dei cammor- risiti” bocciato dai Casalesi !!! > > > pag.6 Le Istituzioni vicine alle necessità dei cittadini > > > pag.4 Incontro con il sinda- co di Mondragone: Giovanni Schiappa > > > pag.10 Guardie ambientali all’Oasi dei Variconi > > > pag.2 Collegati e scarica il giornale online trami- te il codice QR. Su Android ed Apple E’ stata la notizia più vista e commentata del mese di marzo: il nuovo Papa Francesco farà sicuramente parlare ancora tanto a seguito dei suoi messaggi, dei suoi inviti e dei suoi incoraggiamenti. L’aspetto più piacevole è costituito dal tentativo di provare a parlare con tutto il mondo, indipendentemente dalle religioni, dalla provenienza e dal retaggio culturale; in sintesi, un tentativo di diffondere un messaggio universale. E’ questo che ci aspettavamo; è questo che molti speravano; sicuramente non è possibile attendersi “miracoli” verso argomenti più delicati ed estremi, ma dalle parole dei giorni scorsi arriva un grande messaggio proprio al Litorale Domito e ai cittadini di Castel Volturno. Aiutare i più poveri, gli stranieri, i più bisognosi… Difendere l’ambiente… I cittadini del Litorale Domitio applicano la solidarietà sociale da decine di anni, nel silenzio della maggior parte dell’informazione. Si parla di noi solo per eventi criminali e per scoop da prima pagina. Non si parla mai del bene quotidiano che viene donato attraverso le asso- ciazioni e attraverso semplici gesti di semplici cittadini. Sono decine di anni che proviamo a difendere le nostre terre e l’ambiente in generale, ma da soli non possiamo farcela. Per i temi ambientali e sociali abbiamo bisogno noi di una mano. Siamo pronti a stendere la nostra e continuare a lottare. TOMMASO MORLANDO BUONA PASQUA

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Informare di questo mese, per la prima volta, TUTTO A COLORI, Augura una buona pasqua 2013 a tutti i lettori. e trasferendo il messaggio che viene dal nuovo Papa Francesco. All' interno importanti servizi: Guardie ambientali Oasi dei Variconi, Colonello Ultimo un carabiniere tra la gente, La fiction "Clan dei cammorristi" bocciato dai Casalesi, Incontro con il sindaco di mondragone Schiappa, E' morto un prete è nato un popolo 19° anniversario della scomparsa di Don Peppe Diana. Buona Lettura!

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LITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNOLITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNO

Informare è un periodico del “Centro Studi Officina Volturno” Anno 8° - Numero 119 - MARZO 2013

Colonnello “Ultimo”:un carabiniere tra la gente

> > > pag.3

“Il clan dei cammor-risiti” bocciato dai Casalesi !!!

> > > pag.6

Le Istituzioni vicine alle necessità dei cittadini

> > > pag.4

Incontro con il sinda-co di Mondragone: Giovanni Schiappa

> > > pag.10

Guardie ambientali all’Oasi dei Variconi

> > > pag.2

Collegati e scarica il giornale online trami-te il codice QR.

Su Android ed Apple

E’ stata la notizia più vista e commentata del mese di marzo: il nuovo Papa Francesco farà sicuramente parlare ancora tanto a seguito dei suoi messaggi, dei suoi inviti e dei suoi incoraggiamenti. L’aspetto più piacevole è costituito dal tentativo di provare a parlare con tutto il mondo, indipendentemente dalle religioni, dalla provenienza e dal retaggio culturale; in sintesi, un tentativo di diffondere un messaggio universale.E’ questo che ci aspettavamo; è questo che molti speravano; sicuramente non è possibile attendersi “miracoli” verso argomenti più delicati ed estremi, ma dalle parole dei giorni scorsi arriva un grande messaggio proprio al Litorale Domito e ai cittadini di Castel Volturno.

Aiutare i più poveri, gli stranieri, i più bisognosi… Difendere l’ambiente…I cittadini del Litorale Domitio applicano la solidarietà sociale da decine di anni, nel silenzio della maggior parte dell’informazione. Si parla di noi solo per eventi criminali e per scoop da prima pagina.Non si parla mai del bene quotidiano che viene donato attraverso le asso-ciazioni e attraverso semplici gesti di semplici cittadini.Sono decine di anni che proviamo a difendere le nostre terre e l’ambiente in generale, ma da soli non possiamo farcela. Per i temi ambientali e sociali abbiamo bisogno noi di una mano. Siamo pronti a stendere la nostra e continuare a lottare. tommaso morlando

BUONA PASQUA

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INFORMARERegistratro al Tribunale di S.Maria C.V.

N° 678 del 03/04/2007 ---------------------------------------------- Periodico edito dall’Associazione

Centro Studi Officina Volturno.

Responsabile editoriale:Giancarlo Palmese

* * *Direttore responsabile: Tommaso Morlando

* * *Responsabile Area Legale:

Avv. Fabio Russo* * *

Presidente Officina VolturnoDaniele La Fata

* * *Fotografia: Francesca Pignatelli

Francesco Catalano Alessandro Barone

* * *General Manager:Fabio Paradisone

* * *La tua posta va indirizzata a:

INFORMARE P.zza Delle Feste 7/8 Pinetamare

81030 Castel Volturno (CE)

e-mail:[email protected]

Tel/Fax: 081 509 70 39; 081 335 66 49

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IBAN: IT14 R010 1074 8701 0000 0001 835

Chiuso il: 26/03/2013

Numero Copie : 4000Stampa: LITERSTAMPA

Corso Umberto I, 29781039 Villa Literno (CE)

Tel. 081/8928482

All’ASL CE 2 – Distretto san. MondragoneAl Comune di Castel Volturno

Alla Regione Campaniac.a. Assessore Giovanni Romano

Alla Provincia di CasertaSettore Ambiente, Ecologia e Gestione

Rifiuti

Richiesta di intervento urgente su tutto il territorio per la prevenzione ed il controllo delle malattie trasmesse da insetti vettori ed in particolare dalla zanzara tigre (aedes albopictus).

Viste le abbondanti piogge che molto probabil-mente continueranno fino alla fine di marzo.Visti i numerosi e diffusi acquitrini, laghetti e similari diffusi su tutto il territorio.Viste le numerose segnalazioni ricevute sabato 9 marzo 2013 (giornata particolarmente calda) nelle quali si lamentava gia’ la presenza diffu-sa di zanzare e insetti vari ed in particolare nel “parchetto” di pinetamare ,dove “dovrebbero”

andare a giocare i nostri bambini.Visto in particolare anche lo stato di abbando-no della darsena di pinetamare che e’ divenuto uno stagno di acqua fetida e stagnante.Si chiede con urgenza un intervento su tutto il territorio atto a distruggere le larve degli insetti che si sviluppano proprio nelle acque stagnanti. Si consiglia l’utilizzo di effervescenti di insetticida biologico a base di bacillus thurigien-sis (varietà israelensis) innocuo per luomo e gli animali e comunque di rivolgersi, prima delle operazioni, ad un parere di esperti del settore.

tommaso morlando

La commissione prefettizia del comune di Castel Volturno ha fatto sua questa richiesta, ritenendola giusta e pertinente, inviandola alle autorità competenti. Di questo interessamento si ringrazia sentitamente. la redazione

I “piccoli” paladini dell’ecologia residenti nella località di Ischitella hanno dimostrato grande caparbietà nella difesa dell’ambiente e un’ottima conoscenza delle regole inerenti alla raccolta differenziata. La dimostrazione più vera e genuina di questa affermazione è rappresentata da due elementi che saltano su-bito all’occhio: in primis le strade molto pulite e i contenitori regolarmente situati nei pressi di quasi tutti i cancelli delle abitazioni come prevede la raccolta porta a porta; in secondo luogo la partecipazione attiva dei cittadini e soprattutto dei bambini che si sono adop-erati per fornire la loro collaborazione indos-sando una casacca colorata che inneggia alla raccolta differenziata (casacca confezi-onata da una signora del luogo). Sembra una stupenda fiaba “verde” divenuta realtà. Sotto altro aspetto, i residenti ci hanno seg-nalato anche alcuni aspetti negativi che car-atterizzano la località di Ischitella: innanzi tutto un palo della luce rotto è traballante con la parte superiore penzoloni che de-

termina il concreto rischio che possa cascare in testa a qualche passante; inoltre una fonta-nella rudimentale che si trova nella piazzetta principale, dove invece dovrebbe sorgere una bella fontana; ed infine lo stato fatiscente in cui versa il campetto adibito a terreno di gioco per i bambini. Si tratta di un pezzetto di terreno che i signori Gennaro Pica e Corrado Arcella, con abnegazione e senso civico, hanno trasfor-mato in un’area ludica per i ragazzini.

daniele la fata

Guardie ambientali all’Oasi dei Variconi

Si chiede un’intervento anti-larvicida in modo preventivo

Evento simbolico quello tenutosi lo scorso 3 Marzo presso l’Oasi dei Variconi, dove le nuo-ve guardie ambientali volontarie (GAV) hanno prestato giuramento. Parliamo di un grande significato, perché mai come in questo periodo si è data importanza

alla questione ambientale sul nostro territorio e la nomina di questi “protettori del verde” ne è l’espressio-ne massima.Tra i fautori del progetto GAV ricordiamo il Dott. Alessio Usai, naturalista, la Dott.ssa Paola Cioffi, responsabile GAV, l’As-

sessore al ciclo integrato delle acque, Paolo Bidello e il Dott. Giovanni Fusco, responsa-bile GAV.Nel corso dell’inaugurazione ha preso la parola anche il sindaco di Falciano del Massico, che ha espresso tutta la sua ammirazione per le GAV e la loro missione di protezione del nostro ecosistema.Ma il momento più significativo è stato il giura-mento delle guardie ambientali perché è stato con questo atto che si è mostrata la più com-pleta devozione alla protezione ed alla preser-vazione del “verde” delle nostre zone.

Per avere un resoconto più dettagliato dell’or-ganizzazione di questo corpo di volontari ab-biamo parlato proprio con il Dott. Usai, la Dott.ssa Cioffi e il Dott. Fusco.Dott.ssa Paola Cioffi: «L’Oasi dei Variconi rappresenta il primo parco naturale che ospita il giuramento delle guardie ambientali poi a

seguire ci saranno altre presentazioni presso il Parco del Matese e quello di Rocca Monfi-no. Già abbiamo dislocato le GAV sulle zone di San Prisco, Macerata, Portico, Casapesenna, San Cipriano. Abbiamo avuto sindaci che han-no risposto in maniera eccellente. Si sono for-mati 285 GAV e quando saranno poi distribuite su tutto il territorio provinciale verrà emesso un altro bando per le GAV di almeno altri 100 operatori. Visto la richiesta e la necessità di ampliare l’organizzazione ed aumentare l’effi-cienza dei controlli sull’ambiente e vista anche l’ottima sensibilità delle istituzioni locali verso questa causa non si poteva fare altrimenti».

Dott. Giovanni Fusco: «Le GAV saranno affida-te al comando della polizia municipale e devo-no garantire 8 ore al mese perché ricordiamo che sono volontari e molti di essi sono ragazzi di queste zone che ci tengono al proprio ter-ritorio. Nell’effettivo le GAV opereranno per il

controllo dell’ambiente in generale e soprat-tutto per la differenziata, tutto però dipende dal comune ove opereranno per quanto riguarda i giorni del loro impiego e altre mansioni più specifiche».

Dott. Alessio Usai: «Al momento io sono il presidente dell’ente ovvero ho avuto mandato da parte della regione di presidiare, salvaguar-dare e tutelare la biodiversità cioè tutelare un enorme patrimonio che noi cittadini abbiamo, fatto di piante e di animali e habitat come l’Oasi di Variconi che è l’ultimo residuo di area pa-lustre che ha la sua importanza fondamentale nell’ecosistema ed è in questo contesto che si immettono le GAV: in attività di sorveglianza e controllo e diffusione dell’informazione delle aree naturalistiche protette per preservare l’e-quilibrio tra essere umano e natura».

daniele la fata

ATTUALITA’ & AMBIENTE

Sembra giusto premettere che qualsiasi pubbli-cazione inerente alla prevenzione e alle previ-sione della pericolosità e del rischio da alluvioni

Come realizzare le mappe di pericolosità e di rischio da alluvioni Dai cittadini di Ischitella un buon esempio per la raccolta differenziatamerita il massimo spazio possibile, perché non

è mai sufficiente informare i cittadini in merito ad eventi che mettono in serio pericolo la salute umana. La premessa è molto semplice: il terri-torio italiano è complesso, ma vi è la necessità di produrre e rendere disponibili delle mappe di pericolosità e rischio effettivamente utilizzabili in caso di alluvioni. Il territorio di Castel Volturno è ovviamente particolarmente esposto al rischio alluvioni e dovrebbe essere in prima linea per la redazione di tali mappe. Il recente manuale elaborato dall’ISPRA va in questa direzione ed è interessantissimo l’ap-profondimento anche sulle zone costiere. Si evidenzia la criticità della molteplicità di com-petenze, ma l’elemento positivo è che il lavoro svolto fin d’ora con i Piani Stralcio di Erosione Costiera dalle Autorità di Bacino ha anche rap-presentato un’ottima programmazione per la ri-duzione del rischio globale. In attesa che le evo-luzioni normative in merito all’organizzazione delle “nuove” Autorità di Bacino consentano di avere strutture più snelle e meglio organizzate, riponiamo un’altra speranza in una ulteriore pro-grammazione che sfortunatamente non ancora

piena utilità per il Litorale Domitio…

Per saperne di più:http://www.isprambiente.gov.it/it

di angelo morlando

fonte: arpaCampania ambiente

www.informareonline.com

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Finalmente qualche sprazzo di luce per i tan-ti contribuenti castellani, che molti anni sono “vessati” da un balzello odioso ed incompren-sibile: la quota consortile. Non è la prima volta che Informare si soffer-ma su quella che dai cittadini è avvertita come l’imposizione tributaria più indigesta, ovvero la tassa che deve essere corrisposta annual-mente al Consorzio Generale di Bonifica del Bacino inferiore del Volturno. In passato ave-vamo evidenziato l’altalenante giurisprudenza della Commissione Tributaria di Caserta, dove alcune sezioni accoglievano i ricorsi ed altre li rigettavano. Ciò dipende dal fatto che alcuni

giudici, richiamando un orientamento della Corte di Cassazione, per dar ragione al ricor-rente chiedono che sia il contribuente a dimo-strare di non aver ricevuto alcun beneficio dal Consorzio, e non viceversa. Pertanto, per superare questo ostacolo giuri-dico, il Centro Studi Officina Volturno, avva-lendosi dell’opera professionale degli avvo-cati Carlo Ponticiello e Fabio Russo, nonché dell’ingegnere Angelo Morlando, a seguito dell’ultima ondata di ingiunzioni di pagamen-to fatte recapitare ai cittadini dalla Gefil spa tra il mese di Marzo e il mese di Maggio del 2012, hanno elaborato i ricorsi in modo nuo-

vo, corredandoli con consulenze tecniche in-dividuali, redatte appunto dall’Ing. Morlando, finalizzate ad evidenziare l’assoluta fatiscenza ed inoperosità degli impianti del Consorzio di Bonifica che servono gli immobili del territorio. In tal modo è stato soddisfatto l’onere proba-torio richiesto da talune Sezioni della Commis-sione Tributaria per poter dimostrare la man-canza di benefici diretti. Ebbene, tale impostazione difensiva sembra stia cominciando a sortire i suo effetti positivi. Difatti, i primi ricorsi proposti in favore di due contribuenti, incardinati dinanzi a due distinte Sezioni tributarie, la 10 e la 15, sono stati ac-

colti, e per uno dei due addirittura i giudici tri-butari hanno condannato l’ufficio resistente al rimborso delle spese in favore del contribuen-te, oltre al pagamento degli onorari professio-nali. Dunque, per il momento un traguardo in favore dei cittadini senza dubbio importante, che sembra sancire le profonde perplessità che i castellani avevano sempre nutrito circa la legittimità di tali imposizioni. Ci auspichiamo che anche le altre sezioni si adeguino a tale orientamento ma sopratutto ci auguriamo che quanto prima le autorità preposte, in primis la Regione Campania, intervengano una volta e per tutte a regolarizzare nuovamente la ma-

teria dei consorzi di bonifica, rideterminando i perimetri di contribuenza ed escludendo dall’imposizione tributaria tutte quelle aree urbanizzate che, ormai da anni, non ricevono più alcun tipo di intervento da parte dell’Ente casertano. In tal senso, sappiamo che alcuni comitati di cittadini si stanno muovendo da tempo con iniziative mirate per indurre la Regione Cam-pania ad attivarsi al fine di rivedere quest’ini-quo sistema di tassazione. Per il momento ci godiamo il successo, pronti ad aggiornarvi su ulteriori novità.

fabio russo

Sabato 16 marzo si è tenuto allo stadio mu-nicipale di Mondragone l’evento che ha visto come protagonisti assoluti la legalità e la leggenda del Capitano Ultimo, all’anagrafe Sergio De Caprio, Colonnello dei carabinieri che nel 1993 arrestò Toto Riina.In una calda mattinata si è tenuta la mani-festazione a cui alcune associazioni (“Il Grillo Parlante”, “Veri”, “Officina Volturno”, “Amici in movimento”, “Generazione Aurunca” e l’associazione “Volley Mondragone”), forze dell’ordine, parte della società civile e due scuole (il liceo scientifico “Galielo Galieli” e l’istituto tecnico “Nicola Stefanelli”) hanno partecipato per dimostrare quanto di puro e genuino ci può essere nello spirito di citta-dini, giovani e anziani che siano, per quanto

riguarda il rispetto delle regole e la salvaguar-dia del vivere civilmente.La manifestazione è stata breve ma intensa a partire dalla processione fatta fino allo stadio, proseguita con le parole di bened-izione di padre Gianluca Rovo, cappellano dell’associazione e don Riccardo Luberto, parroco della chiesa della Basilica minore della Madonna Incaldana. La manifestazione è continuata poi con lo spettacolo dei falchi addestrati dai volontari di Capitano Ultimo e spesso è stato fatto il paragone tra Falcone e questo nobile rapace che ha allietato gli spettatori con il suo rapido volo in picchiata verso gli addestratori.Infine il collegamento telefonico tra Angela Rossi, giornalista e animatrice della mani-

festazione ed il Colonnello De Caprio, che rispondendo a tre studenti delle scuole inter-venute alla manifestazione, ha dato risposte che hanno emozionato e colpito anche gli animi più aridi e spiegando che la divisa è un simbolo non un privilegio e che i cara-binieri devono vivere per strada, tra la gente ed essere da esempio positivo per i giovani. “Ho scelto questo nome, Ultimo, perché ho deciso dalla parte degli ultimi, dei deboli, di coloro i quali sono indifesi. Un figlio del popolo che combatte e cerca disperatamente di avere la forza di fare qualcosa senza chiedere nulla in cam-bio. Ecco perché ho scelto Ultimo”.Un esperienza che lascia il segno e tante

riflessioni positive oltre ad un esempio con-creto e lontano da passerelle mediatiche, ma che danno la forza e la fiducia a continuare a lottare per la legalità a credere nelle Istituzi-one. tommaso morlando

ATTUALITÀ & AMBIENTEwww.informareonline.com

Colonnello Ultimo: un carabiniere tra la gente

Di seguito, una sintesi dell’ordinanza 49 del 28/02/2013, con la quale la Commissione Stra-ordinaria presso il Comune di Castel Volturno ha adottato il nuovo regolamento inerente al servizio di raccolta differenziata porta a porta. TIPI DI RIFIUTI E ORARIPer le utenze domestiche, l’umido organico dovra’ essere depositato la Domenica, Martedi’ e Giovedi’, dalle 20.00 alle 5.00. Il secco indifferenziato negli stessi orari, ma il Lunedi’, Mercoledi’ e Venerdi’. Il multimateriale, ovvero plastica e alluminio, il Martedi’ e la Domenica sempre tra le 20.00 e le 5.00. La carte e il cartone, infine, soltanto il Martedi’.

KIT BIMESTRALE (SACCHETTI DI COLORE DIVERSO)

Sempre per quanto concerne le utenze dome-stiche e’ stato disposto che nel mese di marzo sara’ consegnato un kit bimestrale delle varie tipologie di buste che dovranno essere uti-lizzate per i rifiuti. I sacchetti biodegradabili di colore bianco per i rifiuti organici saranno sempre distribuiti gratuitamente, mentre gli altri tipi saranno a pagamento e i cittadini potranno procurarseli presso appositi distributori presenti in alcuni punti dl territorio. Per il momento sembrerebbe che ne esiste sol-tanto uno presso la casa comunale.

I SACCHETTI NERI NON SONO PIU’ UTILIZ-ZABILIDall’11 marzo 2013 i sacchetti neri non potran-no piu’ essere utilizzati. per i trasgressori sono previste salatissime sanzioni

Chiaramente ogni utente potra’ acquistare I sacchetti presso il suo rivenditore di fiducia, purche’ gli stessi siano conformi ai colori sta-biliti nell’ordinanza. L’unica preclusione indero-gabile sara’ rappresentata dai classici sacchetti neri.

ISOLA ECOLOGICA L’ISoLA ECoLoGICA E’ UBICATA SULLA STRADA PRoVINCIALE 333 (STRADA DA

CASTEL VoLTURNo VERSo CAPUA DI FRoNTE AL NUoVo CIMITERo). A tal pro-posito si precisa che la stessa potra’ essere utilizzata soltanto dai cittadini, residenti e non a Castel Volturno, purche’ regolarmente iscrit-ti a vario titolo nei ruoli TIA dell’ufficio tributi. Chiunque decidesse di fruire della struttura do-vra’ esibire un documento personale e il codice fiscale. L’ISoLA ECoLoGICA E’ APERTA DAL LUNE-DI’ AL SABATo DALLE oRE 8.30 ALLE oRE 12.30. Presso di essa sara’ possibile confe-rire rifiuti ingombranti, come mobili e arredi vari, elettrodomestici, computers, componenti elettronici, rifiuti biodegradabili derivanti dalla potatura delle piante, gli imballaggi in vetro, I farmaci scaduti, pile esauste e batterie scadu-te, cartone, plastica, idumenti usati, metalli e

toner esausti. Per gli ingombranti, gli elettro-domestivci e i residui di potature delle piante i cittadini possono usufruiredel servizio di prenotazione telefonica con pre-lievo presso il domicilio, contattando il numero 0823853687. Le sanzioni vanno dai 25 ai 3000 euro a se-conda della trasgressione. Per ogni ulteriore informazione invitiamo I cittadini a consultare l’ordinanza presso gli uffici comunali.

ESERCIZI COMMERCIALIParticolari disposizioni sono poi previste per le utenze non domestiche, ed in particolare per gli esercizi commerciali di prodotti alimentari e per le scuole, sia pubbliche che private, nonche’ per il mercato settimanale.

fabio paradisone

Ordinanza raccolta differenziata

Adattamento dell’agricoltura italiana ai cambiamenti climatici: Agroscenari Agroscenari è un progetto finanziato dal Mini-stero delle Politiche Agricole Alimentari e Fore-stali. Abbiamo avuto il piacere di intervistare il dott. Domenico Vento, coordinatore generale del progetto.

Quale è la mission del progetto?La mission del Progetto è di predisporre, su basi scientifiche, strumenti che permettano di orientare l’attività agricola verso forme di adattamento ai Cambiamenti Climatici (CC) secondo criteri di sostenibilità ambientale ed economica, tenendo peraltro conto del valore

economico crescente delle risorse idriche. Quali gli obiettivi e le finalità?Individuare, valutandone la sostenibilità, le modalità di adattamento ai cambiamenti cli-matici in un certo numero di aree studio e per alcuni principali sistemi produttivi dell’a-gricoltura italiana: la viticoltura, l’olivicoltura e la cerealicoltura nelle zone collinari dell’Italia Centro-Meridionale; l’orticoltura intensiva nelle zone irrigue dell’Italia Centro-Meridionale; la cerealicoltura per fini zootecnici nella Pianura Padana; la frutticoltura intensiva nella Pianura Padana sud-orientale.

E’ indispensabile studiare le problematiche agricole a partire dal dettaglio delle esigenze territoriali e ottenere prospettive e indicazioni affidabili di adattamento ai Cambiamenti Cli-matici anche in base alle specificità delle realtà locali esaminate. Sono trattati separatamente due orizzonti temporali: a breve termine (5 anni) e a lungo termine (30 anni).Quali sono le aree territoriali della Regio-ne Campania coinvolte e che progettazioni sono in corso?Nell’ambito del progetto, sono state identifica-ti tre areali della Campania come casi-studio

rappresentativi di sistemi produttivi rilevanti per l’agricoltura nazionale: la Piana del Sele è stata scelta come rappresentativa dell’agri-coltura delle pianure irrigue del Sud Italia; la Valle Telesina, per la diffusione della viticoltura e dell’olivicoltura, costituisce un caso-studio adatto a rappresentare l’agricoltura delle aree collinari dell’Italia centro-meridionale; il Fortore Beneventano è stato identificato come ambien-te esemplificativo dell’agricoltura basata sulla cerealicoltura in asciutto, caratteristica delle zone interne dell’Italia meridionale.L’obiettivo dell’attività è identificare sistemi

alternativi di produzione compatibili con l’evo-luzione del clima, definendo nel futuro i regimi di temperatura dell’aria e di umidità dei suoli a scala di paesaggio e vagliando l’adattabili-tà delle colture al clima futuro, tenendo conto dell’ampia variabilità dei requisiti ambientali delle colture e varietà.

Per saperne di più:http://www.agroscenari.it/

di angelo morlando

fonte: arpaCampania ambiente

Consorzio di bonifica: finalmente giustizia per i cittadini !

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Le Istituzioni vicine alle necessità dei cittadini

Sono numerose le denunce di sinistri stradali da Gennaio 2013 nei confronti di extracomunitari sprovvisti di polizza assicurativa e nel perggiore dei casi anche della patente di guida. Molti dei cittadini in situazioni simili non sanno come procedere, a chi rivolgersi o a chi esporre regolare denuncia. Sappiamo, comunque, che le sole forze dell’ordine non riescono a far fronte a questo problema, il numero degli irregolari è enorme e troppo facilmente si riesce ad entrare in possesso di auto o scooter ad un prezzo molto più che accessibile, ed inoltre bisogna verificare per bene i documenti d’identità e le targhe che spesso risultano essere false.

A rendere le cose ancora più difficili c’e’ un iter procedurale complesso che non permette ai singoli cittadini di poter agire senza l’aiuto di un legale che curi la pratica comportando ulteriori spese, inoltre sono molto frequenti le falle normative che impediscono al sistema di procedere nonchè

la scarsa reperibilità degli extracomunitari che spesso sono assenti in giudizio. Quindi nell’80% dei casi il trasgressore resta impunito causando ingenti danni al malcapitato.Bisognerebbe snellire il sistema e permettere al malcapitato di procedere più velocemente nella tutela dei sui diritti. Spesso ci troviamo in presenza di targhe straniere o la completa assenza di polizza assicurativa, cosa bisogna fare?In tutti questi casi il primo passo, oltre che quello di mettere in sicurezza i passeggeri o chi ne abbia bisogno, è quello di chiamare le forze dell’ordine ed esporre denuncia, convocando i testimoni, e successivamente nel

caso in cui l’auto non fosse coperta da polizza assicurativa bisogna far ricorso al Fondo Vittime della Strada chiedendo il Risarcimento danni. Il FVS è stato istituito con legge (990/1969) e viene pagato da noi automobilisti attraverso il pagamento della polizza, infatti, viene alimentanto dalle compagnie assicurative versando parte del pagamento della nostra polizza nelle casse del fondo. Il fondo compre la maggior parte dei casi ed è bene farne richiesta al fine di risarcire i nostri danni. Molto frequenti sono i sinistri simili che si verificano, quasi quotidianamente, lungo il litorale domitio creando disagi non solo alla viabiità ma anche all’intera cittadinanza.Tutto ciò aggravato dalla quasi inesistenza di segnaletica stradale in alcune parti del litorale ed in particolare del Villaggio Coppola dove è quasi assente, per non parlare della riapertura del cavalcavia di Ischitella chiuso per mesi poichè pericolante e riaperto senza alcun intervento e con segnaletica orizzontale e verticale completamente errata. Si spera in un rapido intervento degli organi competendi per limitare sia il fenomeno degli irregolari sia per porre rimedio allo scempio della segnaletica prima che si verifichino situazioni ben piu’ gravi.

vincenzo lo cascio

"L'8 marzo 2013 si è tenuta una bella manife-stazione nella sala consiliare del comune di Castel Volturno per omaggiare il gentil sesso proprio nel giorno della festa delle donne. La Kermesse è stata organizzata dalla Pro-loco Volturnum Castri Maris presieduta dal Sig. Antonio De Maria, dall'Assocommercianti "Città di Castel Volturno presieduta dal Sig. Davide Pertici e dal Comitato Rigenerazione presieduto dal Sig. Massimo Vitolo, che hanno deciso di riunirsi per realizzare questo evento. La manifestazione ha avuto come obiettivo la premiazione di alcune donne che rappresenta-no per la città un grande esempio e che hanno profuso il loro impegno nel sociale, nella cul-tura e nello sport. Sono state premiate infatti due insegnanti in pensione la signora Brigida

Traettino e la signora Leonilde Sementini per aver contribuito alla formazione dei giovani castellani ed è stata premiata la signorina Gel-somina Nozzolillo campionessa italiana di tiro con l'arco, plurimedagliata e grande orgoglio per Castel Volturno per i traguardi raggiunti. Alla manifestazione è intervenuto il Campione olimpico di pugilato Elio Cotena che ha premiato la giovane Nozzolillo. La kermesse ha avuto un ottimo suc-cesso e pare che le donne abbiano gradito il significato che è stato dato alla manifestazione, come hanno gra-dito l'omaggio floreale offerto loro ed il meraviglioso buffet a conclusione della serata. Gli organizzatori si ritengono soddisfatti e danno appuntamento a

tutte le donne per l'anno prossimo.Il Presiedente della Proloco

Antonio De MariaIl Presidente dell'Assocommercianti

Davide PerticiIl Presidente di Rigenerazione

Massimo Vitolo

Controllo del territorio, tema sempre di scot-tante attualità a Castel Volturno, ma mai se-riamente affrontato dalla classe politica. Il pro-blema assume risvolti preoccupanti in funzione della sproporzionata presenza di immigrati, spesso clandestini, sfruttati da avidi proprietari che affittano le loro abitazioni in spregio di ogni normativa vigente, determinando in molti casi la creazione di vergognosi assembramenti di decine di persone costipate in locali fatiscenti. E' questo un fenomeno che, oltre ad agevolare la delinquenza di coloro che scelgono la nostra città per sottrarsi ai facili controlli e potendo lo-care appartamenti a buon mercato, determina il consolidarsi di un pesante fardello sulle cas-se comunali. Difatti, queste persone, fantasmi per l'anagrafe e per l'ufficio tributi, pesano sui servizi erogati ma non forniscono alcun contri-buto fiscale. Senza considerare le condizioni igienico sanitarie delle case occupate. Eppure è di chiara evidenza il beneficio che si trarrebbe da una mirata azione di control-lo attuata dalle forze dell'ordine e tesa a far emergere fenomeni quali le locazioni irregolari, l'inagibilità di molti immobili, la clandestinità di tanti immigrati, l'evasione fiscale. Da anni auspichiamo e sollecitiamo l'ade-

guamento dell'organico dei vigili, ma nulla si muove. Anzi il loro numero diminuisce sempre di più. A Mondragone, invece, hanno ben com-preso l'importanza di attivarsi in questa direzio-ne. Invero, da alcuni mesi il corpo locale della polizia municipale sta attuando un'importante opera di perlustrazione del territorio finalizzata a stanare gli immobili non abitabili, le locazio-ni in nero, gli immigrati clandestini. Perché non muoverci anche noi in tal senso? Eppure parliamo di una realtà strettamente connessa con la nostra. Sia chiaro, il dovere di controllo deve investire tutto il territorio, senza alcuna distinzione tra italiani e immigrati. Le situazioni di elusione della legge vanno perseguite sem-pre. Ma certamente bisogna prendere atto che a Castel Volturno esiste una realtà sotterra-nea, che sfugge ad ogni controllo, e che pesa come un'enorme zavorra precludendo ogni serio discorso di risanamento e rilancio. E' questa, riteniamo, l'azione amministrativa che i cittadini si aspettano da una commissio-ne straordinaria che si prefigge l'arduo compito di ripristinare la legalità sul territorio e sanare le casse del comune. Bisogna dare contenuto ai buoni propositi, e trasformare le parole in fatti concreti! fabio russo

Non più disponibili a pagare per gli evasori! Indispensabili i controlli!

FESTA DELLA DONNA

Cresce il malcontento tra i castellaniSinistri stadali con extracomunitari e segnaletica stradale carente

La Commissione Prefettizia, con una con-divisibile e decisa presa di posizione, so-stiene la raccolta firme dei cittadini di Pine-tamare, per il ripristino della fermata linea M1 all’interno di Pinetamare e invita gli Enti competenti ad intervenire.

giancarlo palmese

OGGETTO: Linea M1 della C.T.P. – Richiesta ripristino fermata in località Pinetamare.

Il servizio di trasporto pubblico, in un territorio che si estende per 27 km di lunghezza e per 72 kmq in ampiezza, è da ritenersi di primaria rile-

vanza in relazione ai bisogni dei cittadini. Stu-denti, operai, impiegati che risiedono in un città, che è divenuta periferia dell’area metropolitana di Napoli e che non ha collegamenti ferroviari di alcun genere, non può vedersi privata di un servizio primario a causa di scelte aziendali.L’Azienda di Trasporti C.T.P. ha soppresso la fermata della linea M1 in località Pinetamare di questo Comune privandola comunità che ivi risiede di un servizio di importanza primaria. La Commissione Straordinaria e i cittadini in-teressati hanno richiesto all’Azienda il ripristino della fermata, richiesta che non è stata accolta in quanto questa scelta non coincide con la

necessità aziendale di razionalizzare al me-glio il servizio stesso in funzione delle proprie esigenze economiche. È noto a tutti che Ca-stel Volturno, sia per la prossimità geografica a Napoli che per la grande disponibilità di case, è interessata da una continua immigrazione di cittadini provenienti dall’area metropolitana e dalla provincia di Napoli, oltre a quella di citta-dini comunitari ed extracomunitari. Il pendolarismo è un fenomeno diffusissimo che interessa operai, studenti, impiegati che si spostano quotidianamente per interessi primari e che sono costretti, per raggiungere i luoghi ove sono destinati, ad utilizzare mezzi privati.

I cittadini della provincia di Caserta, residenti a Castel Volturno, con la presente raccolta firme informano tutti gli Enti competenti (ASL CE 2 – Distretto san. Mondragone, ARPACampania, Procura della Repubblica di Napoli – Settore Ambiente, Regione Campania, Provincia di Caserta – Settore Ambiente, Ecologia e Ge-stione rifiuti e Comune di Castel Volturno) del gravissimo stato igienico - ambientale in cui versano tutte le acque stagnanti della Darse-na S. Bartolomeo di Pinetamare. Si chiedono

iniziative urgenti e immediate per evitare gravi rischi per la salute pubblica a causa dell'avvici-narsi delle stagioni primaverile - estiva. Questa raccolta firme, presso cui è possibile firmare, è promossa da: AGE Domitia, Asso-ciazione Albergatori e Ristoratori del Lito-rale Domitio, Associazione Commercianti Pinetamare, I love Pinetamare, Centro Stu-di Officina Volturno, Informare, Le Sentinel-le e Villaggi Globali.

vincenzo lo cascio

Raccolta firme per la messa in sicurezza igienico - ambientale della Darsena di Pinetamare

CRONACA E ATTUALITA' www.informareonline.com

Non intendiamo qui soffermarci sulla particolare conformazione del territorio, ma va sottolinea-to che la località in questione, Pinetamare, estesa anche’essa oltre 1 kmq, distante dal centro storico circa 7 chilometri, è abi-tata da oltre 3.000 persone, con svariati plessi scolastici pubblici e privati, numerosissimi negozi, una banca, un ufficio postale con forte interesse, quindi, ad avere un servizio di trasporto pubblico. Alla luce di quanto sopra, si invitano gli Asses-sori in indirizzo ad assumere qualsiasi idonea iniziativa atta ad eliminare il grave disagio la-mentato, tenuto conto della urgente necessità di garantire un servizio pubblico ad una comu-nità che, in un contesto sociale complesso e difficile, ha la necessità di orientarsi, in egual misura, tra doveri da compiere e diritti da van-tare. È compito istituzionale e morale di questa

Commissione sostenere la Comunità che am-ministriamo nella tutela dei suoi diritti per affer-mare i principi di legalità e giustizia sociale. In attesa di positivo, urgente riscontro, porgiamo distinti saluti.

la commissione straordinaria

dott. antonio contarino

dott.ssa anna manganelli

dott. maurizio alicandro

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Nel corso del 63° Festival della Canzone Italia-na di San Remo, si è svolto il Concorso Lette-rario “Casa San Remo Writers – 2013”, giunto alla sua quinta edizione.Quest’anno l’organizzazione dell’evento è sta-ta affidata alla Casa Editrice BROOK SPRINT EDIZIONI di Buccino (SA), guidata e curata dall’eclettico Vito Pacelli. A questa edizione del Concorso ha partecipato Agostino Moschetti-no, docente in pensione, nostro concittadino, originario di Marigliano, che, con il romanzo inedito “FIORE DI LOTO”, è risultato finalista e vincitore del settore “romanzi”. Nei giorni 15 e 16 febbraio Agostino Moschettino è stato ospi-te al Palafiori di San Remo dove, alla presenza di noti Editori Nazionali e affermati Autori, ha presentato il suo Romanzo ed è stato intervi-stato. Il premiato ha ottenuto lusinghieri e sin-ceri consensi sia di pubblico che di critica.L’intervento televisivo del prof. Moschettino è

stato definito come “confronto tra due genera-zioni letterarie”. Fiore di Loto, metafora quanto mai appropriata per descrivere il rinascere mo-rale e sociale, espone le vicende di una ragaz-za della Napoli dei primi anni del ‘900, venduta in tenera età dal padre a un lenone. A quattor-dici anni Assuntina, la ragazza, mette al mondo un bambino, che ritrova in circostanze fortuite dopo diciotto anni. È quest’incontro la molla che fa scattare nella coscienza e nella mente della donna la determinazione a cambiare vita, fino al suo comple-to e radicale ravvedimento.Alla folta ed esperta platea è stato presentato anche un altro apprez-zato romanzo dello stesso autore, “IL TRATTURO DELLA VITA - I Cannella”, edito dalla Book Sprint Edizioni, presente nelle librerie già dagli ultimi giorni dello scorso

dicembre 2012. Ne “Il Tratturo della Vita”, Ago-stino Moschettino parla del perdono, gratuita-mente concesso da un giovane a suoi ex amici, dai quali aveva ricevuto grossi torti e cocenti umiliazioni. Il Moschettino non è nuovo, nei suoi lavori, a questo genere di argomentazioni. Anche in altre opere, precedentemente pubbli-cate, ha messo in risalto gli stessi sentimenti.

giancarlo palmese

È il giorno della domenica delle Palme, la do-menica della passione del Signore, che dà inizio alla Settimana Santa e in cui si fa memoria e si celebrano gli ultimi giorni della vita di Gesù:il suo patimento fisico, la sua sofferenza inte-riore, gli ingiusti e umilianti processi, la penosasalita verso il Calvario, la crocifissione, la morte e la resurrezione.In tutte le chiese sarà proclamata la Passione e vivremo i giorni che intercorrono tra il tradi-mento di Giuda e la sepoltura di Gesù. Gesù affronta la sua passione e la sua morte.Per amore, per amore di tutti. Eppure non lo capiamo. La narrazione delle ultime vicende terrene di Gesù ci commuove, ma ci sfugge spesso un elemento essenziale: quel suo patire è causato anche da noi. Non sono solo coloro

che vogliono la condanna a morte di Gesù, né solo coloro che eseguono la sentenza a essere colpevoli di quel sangue innocente. Anche noi, attraverso il peccato, condanniamo Gesù, ren-diamo la sua Croce pesante, lo crocifiggiamo.Ma come s’è ridotta l’umanità? Come ci siamo ridotti noi stessi?La realtà che viviamo si mostra drammatica.Il bene sembra soccombere al male, la morte appare vincente, la vita è precaria. A volte so-praggiunge naturale un senso di rifiuto verso le informazioni di cui i mass-media c’inondano. Se pensiamo a tutti quei Paesi che si trovano a vivere guerre civili e, nonostante tanti morti, continuano le stragi. Cosa fare quando ci si trova costretti a vedere, ascoltare, conosce-re tutto il male che è nel mondo, ma che è anche vicino a noi, che attraversa le nostre strade, che vive vicino alle nostre case, tal-volta addirittura dentro?Ci si sente incapaci di reagire. È tutto il mondo che avrebbe il dovere di cambiare, di conver-tirsi, di rinascere, di avere davvero una propria Pasqua.La domenica delle Palme introduce ai riti dell’ul-tima cena, della benedizione del pane, della

lavanda dei piedi, dell’esaltazione del mistero sacrale dell’Eucaristia del Giovedì Santo, alla memoria della Croce del Venerdì e poi alla be-nedizione dell’acqua e del fuoco, simboli della vita che si rinnova, fino al trionfo della Pasqua nel tripudio delle campane e della gloria del sole. Dobbiamo confonderci con la folla festante ad agitare il nostro ramo d’ulivo, nello splendore della primavera e a portare in chiesa il grano pallido, cresciuto nascosto nel buio.Non sarà una Pasqua felice per tutti coloro che hanno a cuore le sorti di una società in cui trionfi la dignità del lavoro in uno spirito di profonda umanità e di convinta solidarietà. Non lo sarà per tanti che nella storia delle proprie famiglie trovano una pagina di laceranti divisioni o espe-rienze di sconfitte e fallimenti. Intanto nella do-menica delle Palme l’animo umano assapora la dimensione della Pace verso il Signore, il creato e i fratelli e riscopre la possibilità di una vita più aperta alla fratellanza. Noi siamo i discepoli del Risorto e da Lui impariamo a risorgere in ogni momento uscendo da ogni “sepolcro” che lungo il cammino della vita possiamo incontrare.

auguri a tutti

padre antonio palazzo

UN RAMO D’ULIVO PER TUTTI

AGOSTINO MOSCHETTINO VINCITORE DEL SETTORE “ROMANZI” DEL CONCORSO LETTERARIO “CASA S. REMO WRITERS – 2013”

Ennesimo successo della compagnia “Facimmece Qatte resate”Cari lettori di Informare abbiamo per Voi le in-terviste agli attori della compagnia “FACIMME-CE QUATTE RESATE” pochi minuti prima della loro messa in scena di due stupende comme-die dei fratelli De Filippo, tenutesi presso il Ci-nema Bristol nella serata del 15 Marzo.

Tantissime le persone che si impegnano e la-vorano sodo, sia sul palco che dietro le quinte, per dare sempre il massimo quando è il mo-mento di recitare e fra un trucco ed un par-rucco, una battuta ripetuta più e più volte per poterla memorizzare al meglio, noi di Informare

abbiamo voluto cogliere “l’attimo” prima che si alzi il sipario, andando nei camerini raccoglien-do le impressioni, le emozioni ed i pensieri di tutti i protagonisti che compongono questa magnifica compagnia teatrale. Seguono le bre-vi interviste agli attori e alle attrici.

Antonio Mongirulli, attore della compagnia, regista e presidente dell’associazione Facim-mece Quatte resate. L’associazione ha come scopo la divulgazione del teatro partenopeo sul nostro territorio. Fra mille difficoltà l’unica grati-ficazione che riceviamo è quella morale che ci

da il pubblico ma noi nonostante tutto andiamo sempre avanti anche se ci rimettiamo economi-camente perché siamo autofinanziati e attorno alla nostra compagnia amatoriale girano una serie di professionisti che fanno il loro lavoro come le truccatrici, fonici ecc. e li paghiamo di tasca nostra e devo dire che quando molte per-sone dicono che dieci euro di contributo sono troppe per vedere lo spettacolo mi sembra esa-gerato e le invito a riflettere sui costi che dob-biamo affrontare per la messa in scena dato che molte volte con i contributi del biglietto non copriamo neanche le spese. Ma a noi di queste

cose non importa perché il nostro obiettivo e portare nelle persone il sorriso e cioè appun-to come ci chiamiamo noi “quatte resate” da fare qui nonostante sia un territorio martoriato e speriamo solo che le persone riconoscano il nostro impegno per promuovere la cultura ed il teatro.

Angelica D’AmatoIn questa opera sono un molto versatile per-ché ho tre ruoli diversi: prima devo leggere la lettera di Titina De Filippo poi il personaggio di Rosina e cioè la ragazza contesa tra un nettur-bino e un ragazzo impiegato alle poste e poi una vamp. Quindi ho affrontato una prepara-zione un po’ stressante per abbinare perso-naggi così differenti però molto soddisfacente.

Anna DonzelliIo in pratica sono la presentatrice della com-media e devo dire che anche se è il primo anno nella compagnia sono tranquilla perché sono stata aiutata molto da tutti ma soprattutto da Angelica.

Pasquale CatenaInterpreto il netturbino, una parte umile ma comunque importante; sono nella compagnia dall’inizio eppure provo sempre emozioni come se fosse la prima volta e quindi posso dire che il teatro fa rimanere sempre giovani.

Silvana NozzolilloInterpeto la diavola che è una donna che ven-de le caldarroste, un po’ trasandata quindi una figura molto popolare e tipica ma anche molto

spassosa.

Mariano VarrialeIo interpeto uno spazzino balbuziente e questa è la prima commedia che faccio con questa compagnia e mi sento emozionato però sto tranquillo perché gioco in casa e voglio ringra-ziare la compagnia che mi ha accolto con tanto affetto.

Lello PernaInterpreto un netturbino graduato, che scher-zosamente ha un fiore all’occhiello trovato nell’immondizia. Sono uno dei fondatori quindi sto da circa dieci anni nella compagnia e dopo ogni anno è sempre bello interpretare perso-naggi sempre nuovi. Stasera con due com-medie dei due fratelli De Filippo cerchiamo di riunirli spiritualmente se non fisicamente.In conclusione voglio dire che il teatro è una grande cosa e speriamo che si sviluppi di più anche tra i ragazzi e vorremo portare questo anche alle scuole proprio per tale motivo.Il sipario si è aperto, gli attori si sono ritrovati di fronte un teatro stracolmo ed entusiasta… ed in un attimo, dopo i primi convinti applausi, le emozioni, le paure i tremori dei debuttanti sono in un attimo spariti, ha prevalso la professiona-lità, l’impegno e la guida sapiente ed attenta del capo compagnia Antonio… ed un grande e continuo fragoroso applauso finale, durato per lunghi minuti, ha concluso l’ennesimo succes-so di questa compagnia…Grazie ragazzi per ciò che fate e ci donate.

daniele la fata

Nella corso della mattinata di Domenica 10 Marzo, i ragazzi di Officina Volturno hanno approfittato del bel tempo per fare un po’ di pu-lizia nel Parchetto giochi di Pinetamare. Come un’ondata di senso civico e buone intenzioni, la voglia di sistemare il parchetto ha inve-stito anche dei ragazzini, resi-denti per lo più nelle abitazioni in zona, che hanno aiutato i volontari di Officina a: siste-mare le aree adibite ai giochi, cambiare i cestini, raccogliere gli scarti di vegetazione mor-ta. Infine è stata fatta (da due volontari di Officina) anche una disinfestazione. Adesso

si chiede di avere la massima cura di quest’a-ria che è l’unico polmone di verde per i nostri piccoli, oltre ai proprietari di cani di mantenere pulito e raccogliere i relativi bisogni e se sono di grossa taglia devono avere la museruola . I bambini ringraziano. fabio paradisone

Tempo di pulizie!

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La fiction “il clan dei camorristi”, in onda ogni venerdì su canale 5, a quanto pare sembra non aver riscosso grande successo tra gli abitanti del fantomatico “Castel D’Aversa”. Mediocre interpretazione e mera speculazione senza alcun fine istruttivo sarebbero le princi-pali critiche rivolte a regista e al suo staff.Quando i fatti di camorra sono maneggiati dalla cronaca è un conto; ma una fiction che mischia disordinatamente verità e finzione riguardo un tema che al contrario andrebbe trattato con molta cautela, in Campania e specialmente nell’area aversana, non è ben gradita.Gennaro del Prete, figlio di vittima di camorra, scrive in un post: «mi fa premura che un film su mio padre Federico del Prete: sindacalista, medaglia d’oro al valor civile, esempio di élite di cittadinanza del sud contro la criminalità or-ganizzata non venga prodotto.

C’è da dire però che il popolo italiano vuo-le violenza, mafia e camorra e i produttori lo sanno. Un popolo superficiale e poco attento». E la superficialità spesso fa scivolare in generalizzazioni che poi, diffondendosi nell’opinione pubblica, finiscono per pla-smarne la storia. Il sentimento di “oltrag-gio”, che secondo molti questa fiction ar-recherebbe ai territori dell’agro aversano, non vuol dire compiacimento per la camor-ra o per il silenzio che l’ha sostenuta e nu-

trita per tanti anni, ma piuttosto un rammarico per il fatto che, soprattutto su scala nazionale, i media tendono spesso a calcare le cose più brutte e negative di queste terre non conside-rando tutto ciò che invece di buono viene fatto. Oggi Casal di Principe è un paese che tenta di ricostruire la sua dignità denigrata, che ancora si lecca le ferite per la scia di disastri che la camorra ha lasciato dietro di se e in cui la mag-gior parte dei giovani si trova, al pari di tutti gli italiani, d’innanzi ad un futuro incerto: senza al-cun tipo di garanzie o favoreggiamenti alle pro-prie spalle. Non è un paese solo di armi e fucili, solo di sparatorie e morti per strade, questo c’è stato indubbiamente ed è giusto parlarne ma nello stesso tempo si dovrebbe parlare anche delle positività e dell’anelata rinascita che sta a cuore alla comunità che, udite udite, non è fatta solo di camorristi.

Epopee sulla camorra si possono accettare ma non più incentrate sui camorristi veri e pro-pri, che diventano miti, o su magistrati incre-dibili calati in banali intrecci romanzeschi, ma piuttosto su quelli che hanno subito realmente la loro violenza al costo della vita: Don Peppe Diana, Federico Del Prete, Salvatore Nuvo-letta, Mimmo Noviello; su quelli che ancora oggi la subiscono beccandosi un tumore per via dei loschi affari delle ecomafie.Epopee bisogna farle piuttosto sulle associa-zioni di volontariato che oggi portano avanti, mediante tantissime iniziative, un movimento di riscatto sociale. La fiction probabilmente non negherà queste positività in maniera volitiva e diretta ma lo fa indirettamente, senza prestarci attenzione, interessata solamente al guadagno per la sua storia maldestramente stereotipata sugli hol-lywoodiani Scarface e Il Padrino. Ma la tele-visione dovrebbe capire che mentre il cinema promuove la sua “arte” su Casal di Principe cade l’ennesima pennellata grigia, l’ennesima rappresentazione negativa che serve solo a congelare quell’impegno mirato a rendere ordi-nari, e non eroici, i principi di legalità. Rappresentazione che forse non dirà il falso di queste terre ma nemmeno totalmente il vero.

filomena diana

[email protected]

Dopo l’incendio doloso, avvenuto tra il 4 e il 5 marzo, che ha distrutto uno dei centri culturali più importanti della nostra regione, ora si pen-sa a come ricostruire la struttura. La somma finanziaria necessaria per la ricostruzione si aggira intorno ai 40 milioni di euro. Ma momentaneamente le risorse finanziarie ammontano a circa 25 milioni di euro: 15 mi-lioni del Pac messi a disposizione dal ministro Fabrizio Barca, 5 milioni del Cipe messi a disposizione dal ministro Corrado Passera, oltre 3 milioni messi a disposizione dal mini-stro Francesco Profumo. A queste vanno ag-giunte le risorse economiche che la Regione Campania mette a disposizione con la cassa integrazione, quelle che proverranno dall’as-sicurazione, ancora da quantificare, e i soldi delle donazioni. Un altro punto di discussione che in questi giorni è emerso, è dove verrà ri-costruita Città della scienza: le ipotesi spazia-no tra lo stesso posto dov’era finora (Bagnoli), gli spazi dell’Acciaieria o altre zone poco di-stanti da queste. Intanto non sono mancati atti di appoggio da parte di tutta Italia. Sin dalle prime ore dopo l’incendio, infatti, Città della Scienza è stata sommersa da messaggi e iniziative di solidarietà: l’Uni-versità Federico II di Napoli ha espresso la volontà di collaborare a l’intera fase di progettazione. Anche la Seconda Uni-versità di Napoli (SUN) fa sentire la sua presenza, proponendosi come parte atti-va per la ricostruzione; questo perché la

Sun da anni è legata a Città della Scienza con convenzioni, rapporti di ricerca e numerose attività culturali. Un importante messaggio alla comunità scientifica, arriva anche dal sindaco di Napoli Luigi De Magistris: «È un lutto per la cultura, al di là del fatto che non ci sono sta-te perdite umane. Bisogna ripartire e, in una fase così delicata, per questa città, bisogna aprire al contributo delle forze sane e demo-cratiche che amano questa città per fermare il passo alle forze del male». Oltre alle Università e alle diverse cariche pub-bliche, anche i cittadini, tra cui tanti bambini e scuole, hanno dimostrato un forte senso di appartenenza. Si sono fatti notare accorrendo in massa sul luogo del rogo dove, la mattina del 10 marzo, hanno improvvisato un rumoro-so flash mob durante il quale, dopo essersi sporcati il viso di carbone, hanno lasciato vo-lare palloncini bianchi dopo il grido unanime: “ora basta!”.

antonella caterino filomena diana

Il 19 marzo del 1994 un prete 36enne veniva ucciso da quattro colpi di pistola per mano di un Killer della Camorra. Ora, 19 anni dopo, Don Peppe Diana viene celebrato da migliaia di giovani legati alla sua figura che si stringono con un abbraccio al suo ricordo, sfilando per le strade di Casal di Principe con slogan e stri-scioni. «Don Peppe è vivo e lotta insieme a noi. Le sue idee non moriranno mai», con questi toni si è svolto il corteo che ha accompagnato i manifestanti dalla piazzetta “Don Peppino Diana” fino alla chiesa di S. Nicola dove il pre-te esercitava le sue funzioni e fu assassinato. Un momento di particolare commozione c’è stato quando il corteo ha salutato, con un forte applauso, la madre di Don Peppe che, affac-ciandosi dal balcone della sua abitazione, è parsa emozionata ringraziando tutti i presenti. Alle 10:30, quindi, giunti alla chiesa di S.Nicola, i giovani delle scuole si raccontano con musi-ca, poesie e riflessioni sul tema della legalità, impersonato dalla figura del prete. Sono intervenuti gruppi di vari istituti tra scuole medie e superiori delle diverse province della regione tra cui: l’I.T.C “Guido Carli” di Casal di Principe, Liceo scientifico “Emilio Segrè” di San Cipriano D’Aversa, la scuola media sta-tale “Gaio Lucillo” di Sessa Aurunca e l’I.T.C

“Bachelet” di Santa Maria a Vico. Oltre agli interventi degli studenti è stato, poi, proiettato un video/documentario intitolato “Da terra di camorra a terra di Don Peppe” realizzato da Raffaele Sardo, in cui si ripercorre la storia del giovane parroco e delle iniziative di riscatto sociale che sono scaturite in seguito alla sua morte. Tra le autorità presenti che hanno dato voce all’incontro, il procuratore aggiunto Federico Cafiero de Raho che esprime così la gioia per la grande affluenza dei cittadini: «Siete come una grande famiglia che si è liberata dal gioco camorristico», e rivolgendosi ai tanti Casalesi onesti continua: «Voi siete Casale e L’Italia di domani». A seguire, il commissario prefettizio Dott.ssa Silvana Riccio che an-nuncia la volontà di voler intitola-re l’aula del consiglio comunale a Don Peppe Diana, invitando i gio-vani di Casale a partecipare alla decorazione. Chiude il commemorativo incontro Don Luigi Ciotti (Fondatore di Li-bera, associazioni e numeri contro le mafie) ricordando con particola-re affetto la figura di Don Peppino: «Un prete, un ministro di Dio e un

esempio di Vita che ha saputo fondere la ca-rità con la giustizia, saldare il Vangelo con la Costituzione e questa Terra con il cielo». Non mancano, però, note tristi in quanto, da recenti denunce, si è evinto che alcuni volontari della cooperativa “Le terre di Don Diana” sono stati intimiditi da minacce da parte dell’ex condut-tore dei terreni confiscati su cui la cooperativa è impegnata. Tuttavia, a dispetto di ciò Don Ciotti, incoraggia tutti a non perdersi d’animo e “a pregare affinché Dio ci dia la forza di con-tinuare a fare”. “Le sue idee cammineranno sulle nostre gam-be”.

antonella caterino filomena diana

Bagnoli, la “Scienza” in fiammeAl via i lavori per la ricostruzione di Città della Scienza,

nel frattempo numerose iniziative di solidarietà.

“Il clan dei camorristi” bocciato dai Casalesi !!!

“E’ morto un prete, è nato un popolo!”Casal di Principe, corteo in memoria di Don Peppe Diana nel giorno del 19° anniversario della sua morte

In qualità di Parroco di Pinetamare, unitamente alla Comunità Parrocchiale, da queste pagine, desidero ringraziare la Commissione Straordinaria del Comune di Castel Volturno per l’approvazione della delibera a costruire il nuovo complesso parrocchiale.Desidero ringraziare anche le Associazioni e i singoli che, con la loro partecipazione, hanno sostenuto e sollecitato tale provvedimento. L’ostacolo che si presentava insormontabile è stato superato, adesso si aspetta l’adempimento di qualche altro passaggio e, in tempi brevi, inizieranno i lavori. Sono pronto, sempre affiancato e sostenuto dall’intera Comunità, ad affrontare e superare altri ostacoli che certamente si

incontreranno in questo percorso; per questo conto ancora, e sempre, sull’appoggio di tutti, che è stato determinante per la conclusione positiva di questo iter burocratico.È una vittoria di tutti per il recupero del nostro Territorio! Non lasciatemi solo, perché l’unione fa la forza. Io sarò con voi per ogni giusta causa. la redazione

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Gennaro del Prete: “Perché non un film su mio padre?”

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La manifestazione di legalità e amore per la giustizia degli allievi dell’Istituto comprensivo statale “Giovanni XXIII” è stata un grande suc-cesso. Una platea di ragazzi e parte della so-cietà civile ha riempito la sala ove si è tenuto l’evento, sala che tra l’altro era abbellita dalle opere artistiche dei giovani studenti per ricor-dare i eroi come Falcone e Borsellino. Sono stati realizzati striscioni con scritte significati-ve, come : “MEGLIO MORIRE IN PIEDI CHE VIVERE IN GINOCCHIO” e ancora… scultu-re, dipinti e pannelli artistici che inneggiano al buon vivere civile e contro la camorra.La manifestazione è cominciata nel migliore dei modi con alcune esibizioni dei ragazzi dell’istituto che hanno inscenato un bricolage coreografico di cartelloni che componevano la scritta PERCORSI DI LEGALITA’ muovendo-si sulla base della canzone I 100 PASSI. La giornata è proseguita con la canzone TERRA MIA di Pino Daniele, interpretata dalla voce angelica di una studentessa. Come ultime esibizioni, prima dell’inizio degli interventi de-gli ospiti convenuti, ci sono state le letture di alcuni stralci di discorsi o lettere nella battaglia contro la criminalità, come i sopracitati Falco-ne e Borsellino, da parte di alcuni studenti e infine l’inno nazionale italiano.Dopo questa emozionante introduzione alla giornata per la legalità e l’ambiente da parte dei ragazzi della scuola, è stata la volta degli ospiti presentati dal moderatore Carmine Di Giuseppe e da Concetta Sanseverino (docen-ti) che ha speso bellissime parole di ringrazia-mento verso ospiti, spettatori e studenti.Gli interventi sono stati tutti interessanti e istruttivi per i giovani che hanno preso parte all’evento a comincia-re da quello di Daniele La Fata, presidente di Officina Volturno, che ha presentato alcune slide sull’argomento discariche ed ecoma-fie, per continuare con

l’intervento del Avv. Fabio Russo, sempre di Officina Volturno; poi è stata la volta di Enzo Tosti, referente coordinamento comitato roghi, che con passione ha parlato dello scempio commesso sul nostro territorio, enfatizzan-do come l’inquinamento delle terre e delle falde acquifere vada a danneggiare ciò che noi mettiamo a tavola; ha seguito il caloroso ringraziamento a tutti da parte del sindaco di Sant’ Antimo, Dott. Francesco Piemonte che ha illustrato i presenti sullo status della città per quanto riguarda differenziata e riciclo dei rifiuti; ha concluso la parte degli interventi il Commissario Sepe, della Polizia di Stato, che ha allertato, soprattutto agli studenti, quanto sia importante rispettare le regole del buon comportamento, anche per quanto riguarda il codice della strada, al fine di perseguire una vita civilmente corretta. La giornata si è con-clusa con alcune domande degli studenti agli ospiti, che ben sono stati lieti di rispondere per fare chiarezza nelle loro giovani ed avide menti, e con la visione di due cortometraggi prodotti e interpretati dagli stessi allievi dell’i-stituto e intitolati “Fare memoria” e “Percorsi di legalità”.La manifestazione è stata ripetutta con altre classi il giovedì 21, con gli allievi del 3° M , con Sasà Trapanese, Entra Sabrina, Rosaria Pelu-so, Giuseppe Maiello (giornalista del mattino) Nicola Ragano (sottotenente C.C.) Francesco Piemonte (sindaco di Sant’Antimo) Tommaso Morlando e Peppe Pagano. Una bellissima manifestazione, terminata cantando tutti insie-me l’inno di Mameli. fabio paradisone

Percorsi di legalità dell’istituto Giovanni XXIII

“Se chiudi col razzismo ti si apre un mondo”“Se chiudi col razzismo ti si apre un mon-do”, il calcio ricerca i giusti valori.Ass. Tommasielli: “Servono pene più seve-re. Ecco il mio appello a Prandelli…”.Iezzo: “Per allontanare gli stupidi dagli stadi il DASPO è la soluzione migliore”

È quella maledetta ignoranza che fa rotta tra le menti della gente, quel virus che contamina i deboli cervelli umani: è il fenomeno del raz-zismo che sopravvive svergognato nella vita di tutti i giorni, nello sport e in particolare nel mondo calcio. In occasione della IX Settimana di Azione contro il Razzismo, promossa dall’U-NAR dal 17 al 24 marzo, allo Stadio Collana di Napoli, domenica 24, si è tenuto un quadrango-lare tra i Pochos-Arcigay, gli Afro-United-Gesco, una rappresentativa di studenti dell’Istituto d’Ar-te Palizzi e una selezione di giornalisti, con i quali ha giocato anche Gennaro Iezzo. Ha fatto la sua comparsa anche Pina Tommasielli, Ass. allo Sport di Napoli. Il torneo è stato vinto dai ra-gazzi africani: il loro calcio, fatto di sorrisi e fan-tasia, ha avuto la meglio in finale sull’audacia, volontà e forza d’animo dei ragazzi gay, usciti sconfitti per 3-2 ma applauditi da un pubblico a favore che è apparso molto esaltato. “Informa-re” presente: ecco le due esclusive raccolte con le dichiarazioni della Dott.ssa Tommasielli e di Gennaro Iezzo.

Dott.ssa Tommasielli, quanto conta organiz-zare manifestazioni come questa per com-battere il fenomeno del razzismo?«Se ne dovrebbero organizzare sempre più spesso e ne approfitto per lanciare un appello a Prandelli che ho visto e sentito essere molto sensibile a questa tematica: il calcio, fucina di messaggi razzisti, va assolutamente modulato in modo positivo. È necessario che parta un messaggio forte contro il razzismo e la discri-minazione».

Ricordiamo che il Collana, nel 1943, fu uti-lizzato come campo di concentramento nel quale rinchiudere i napoletani da inviare in Germania, provocando però la reazione dei cittadini, sfociata poi nelle Quattro giornate di Napoli...«In tal senso quest’impianto è simbolo di quella discriminazione. E da qui deve partire un mes-saggio forte di come Napoli intende lo sport e quali sono i valori veri da rimettere al centro del dibattito sociale e politico-nazionale».

Cosa si può fare in più per combattere il raz-zismo?«Secondo me le pene devono essere più vere e più certe. Il campo dal quale si levano i cori raz-zisti deve essere squalificato. Bisogna colpire

il business e le tasche di chi c’è dietro tutto questo. Va fatta inoltre tutta un’opera di educa-zione».

Educazione: la parola chiave. Bisogna parti-re dai giovani, come istruire i più piccoli?«La scuola deve rico-minciare a propinare i valori della Costitu-zione, cercando di in-segnare e diffondere il concetto dell’Italia uni-ta, venuta fuori dai va-lori della Resistenza. E poi l’educazione deve partire dai luoghi dello sport che devono esse-re permeati da questo messaggio».

Iezzo, nonostante i guanti siano al chio-do, il richiamo del cal-cio è troppo forte, soprattutto se si tratta di manifestazioni come queste. Quanto conta combattere il razzismo nel calcio? «Credo che il razzismo vada combattuto nella vita di tutti i giorni. Purtroppo è un grosso pro-blema sociale ma con queste iniziative, noi che abbiamo un po’ più di visibilità rispetto agli altri, diamo il nostro segnale».

Napoli è particolarmente colpita da cori razzista. Tu che hai giocato nel Napoli per 6 anni, un episodio particolare lo ricordi con dispiacere? «Non credo sia solo un discorso di Napoli: io ho giocato in altre squadre del Sud e quando magari si va a giocare al Nord c’è sempre qual-che stupido che inizia a intonare cori razzisti ma non ci dobbiamo offendere quando cominciano ad insultarci e magari quando intonano cori sul Vesuvio, bellezza naturale incredibile, di cui an-darne fieri: noi abbiamo una marcia in più». E l’amico Cannavaro te lo difende come tutta la Curva B, urlando “Il Vesuvio è la terra che amiamo, dell’eruzione ce ne freghiamo”. Lo canti anche tu con lui? «Ma sicuramente, lo canto da tifoso del Napoli. Credo che le istituzioni debbano fare qualcosa in più come la Federazione affinchè i razzisti non abbiano più accesso allo stadio. La solu-zione prende il nome di DASPO, evitando così tanti cori e stupidaggini che sentiamo e vediamo ogni giorno negli stadi».

A proposito di colleghi, come giudichi i fi-schi del San Paolo per De Sanctis. Giusti o eccessivi? «Morgan non sta attraversando un buon perio-do però lui è un portiere esperto e sa che que-ste cose possono succedere. L’ho sempre detto ai tifosi: stiamo vicino a Morgan perché anche con le sue parate bisogna consolidare questo secondo posto importantissimo».

Quindi per te lo scudetto ormai è utopia? «Credo che lo scudetto sia andato alla Juve perché i punti di distacco sono tantissimi. Pen-siamo partita per partita che forse è la cosa migliore».

Tra i tuoi ex compagni chi senti di più?«Con Grava mi sento spesso, ma un po’ con tutti mantengo i contatti».

È questa la forza del Napoli: il gruppo.«Il gruppo del Napoli ha fatto sempre la differen-za e la fa tuttora perché questa squadra è fatta di uomini e ragazzi per bene e ciò rappresenta un passo in avanti rispetto agli altri. Possono capitare questi momenti di sbandamento ma è un calo fisiologico e questo gruppo si saprà tirare fuori come ha sempre fatto».

Siamo abituati a vederti con la 1 sulle spalle. Vederti oggi con la 7 di Cavani è un po’ stra-no. Un gol sbagliato agli ultimi istanti e un rigore

Ass. Tommasielli: “Servono pene più severe. Ecco il mio appello a Prandelli…”

Foto a cura di Francesca Pignatelli

che si poteva tirare meglio... «(Ride ndr) Diciamo che la forma fisica l’abbia-mo mandata a dormire. Mi diverte giocare lì in mezzo e la 7 è capitata per caso nello spoglia-toio. Ho fatto il mio golletto per portare avanti la squadra, purtroppo il secondo l’ho sbagliato.

Capita».

RESPECT AND SAY NO TO RACISM

fabio corsaro

[email protected]

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ATTUALITA’ E VARIE

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Il mare inghiotte Pescopagano

Sono stati esattamente 57 i SIN (Siti di Inte-resse Nazionale), i tristi “buchi neri” di priorità nazionale, usiamo il passato prossimo dal mo-mento che alcune settimane fa, con un apposi-to Decreto il Governo Monti li ha ridotti di ben 18 unità, declassando questi ultimi a livello di SIR (Siti di Interesse Regionale). Si tratta di siti con pericolosità, superfici interessate e conta-minanti da bonificare che richiedono ognuno, approcci, interventi e tecnologie applicabili di-verse ed articolate.

SIN e SIRUna consonante di differenza che introduce un mutamento sostanziale: la loro gestione, le loro bonifiche, i controlli sui suoli, sulle acque, sulle emissioni, passano dalla competenza naziona-le a quella regionale. Tra l’elenco per Regione

dei declassamenti risulta anche :- Campania: Litorale Domizio Flegreo e Agro Aversano; Pianura; Bacino Idrografico del fiu-me Sarno; Aree del Litorale Vesuviano.

Dal Ministero dell’Ambiente si rassicura che non si tratta di un declassamento, ma una ricol-locazione dovuta. In sostanza tornerebbero alla competenza delle Regioni alle quali erano stati sottratti per “specifiche esigenze” oltre dieci anni fa, quando nel 1998 e nel 2000 fu avviata la caratterizzazione e l’attribuzione delle prio-rità. Peccato che ha distanza di quasi quindici anni, delle diverse gestioni governative, non hanno assolutamente perso la loro pericolosi-tà intrinseca. Amianto, diossine, cloruri, cromo esavalente, benzopirene e molte altre sostanze

che continuano ad insinuarsi in terreni, falde acquifere, atmosfera, continuando a mietere vittime tra la popolazione.Il cambio di gestione è avvenuto per decreto, firmato dal ministro Clini. Dallo stesso Ministero dell’Ambiente, che respinge l’etichetta di “scari-care la palla”, si precisa che, «Quei siti declas-sati sono in sostanza meno inquinati di quelli che rimangono di competenza nazionale». Secondo lo stesso Ministero, il decreto serve a ridare un po’ di ordine, provvedendo anche ad una riperimetrazione di alcuni siti. Aldilà delle tranquillizzazioni ministeriali comun-que, nubi dense su uno dei più grandi “Bubbo-ni”, della nostra penisola, con le bonifiche, che fanno con cifre con moltissimi zeri nella parte

destra (diversi miliardi di euro), che passeranno alle regioni. Come diceva un vecchio conduttore televi-sivo “La domanda nasce spontanea: dove trove-ranno i soldi le nostre Regioni?”, e sopratutto sono in grado di assu-mersi, anche struttural-mente questo immenso onere?Da notizie che giungono dai vari fronti regionali, non sembra certo che questa consapevolezza sia ancora ben recepi-ta. Infatti in molti Dipartimenti regionali per la

difesa del suolo, il fatto che da oggi sono de-stinati a gestire queste grosse “patata bollenti”.

sauro secci

I Siti di Interesse Nazionale sono stati neces-sariamente ridotti, soprattutto a causa del fal-limento di una perimetrazione calata dall’alto che ha sottostimato l’entità degli interventi da realizzare, ma soprattutto la complessità di un iter burocratico che, di fatto, ha consentito di fare poco o nulla.Con le nuove classificazioni/perimetrazioni, sarà possibile gestire gli interventi, soprattutto quelli di messa in sicurezza di emergenza, in maniera più snella, confrontandosi solo con i li-velli locali e il livello regionale e senza passare per il Ministero dell’Ambiente.Ciò molto probabilmente non varrà proprio per

la So.Ge.Ri. perché sembra che dopo la confe-renza dei servizi sul progetto definitivo, si dovrà ottenere comunque il nulla osta ministeriale.Ciò da una parte consente di avere un maggior controllo di tutto l’iter, ma rischia seriamente di far perdere i fondi, in quanto i lavori devono iniziare necessariamente entro il 31.12.2013.Personalmente, siccome l’intervento della So.Ge.Ri. previsto dalla Sogesid è di una mes-sa in sicurezza, sarebbe auspicabile evitare il passaggio al Ministero in modo che si potranno ridurre in tempi rapidi i quantitativi di percolato scaricati nei canali e, quindi, a mare. Discorso diverso riguarda le richieste politiche

e tecniche, tutte lecite e difendibili, inerenti alla completa bonifica della So.Ge.Ri. attività che comporterebbe un intervento straordinario da svariate decine di milioni di euro, comprensive tutte le ulteriori richieste di perimetrazioni, tele-controllo, etc. già fatteGli interlocutori, però, non possono essere i nuclei tecnici della Sogesid S.p.A. che pos-sono rispondere solo ed esclusivamente delle scelte tecniche in funzione di un budget pre-definito e a loro imposto, bensì il Comune, la Regione e, soprattutto e prevalentemente, il Ministero dell’Ambiente Italiano ed Europeo.

tommaso morlando

Le foto parlano chiaro, l’erosione ha raggiunto l’abitato, si attende che si intervenga con URGENZA!

Sintesi di Officina su ciò che avviene alla So.Ge.Ri.

Colpo di coda del Governo MontiI Siti di Interesse Nazionale da bonificare si riducono a 18

CASTEL VOLTURNO - PINETAMARE - PIAZZA DELLE FESTE 7/8

Al Centro Studi Officina Volturno sarà presentato il libro:FOOTBALL CLAN:

presenzierà:il Dott. Magistrato Raffaele Cantone

(Perchè il calcio è diventato lo sport più amato dalle mafie)l’autore ne discute con:

I ragazzi di Officina Volturnomoderatore:

Tommaso MorlandoDirettore responsabile del periodico Informare

Venerdì5 aprile 2013

ore 18:00

www.informareonline.com

Page 9: Informare Aprile 2013

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E’ ORA DI MANGIARE...

Per perdere peso e mantenersi in forma è ne-cessario trovare un equilibrio tra apporto calori-co ed energie bruciate. Il continuo controllo ca-lorico però non è sufficiente se non si parte da una cultura del cibo radicata nella vita quotidia-na che prediliga i cibi genuini e stagionali. Ma oltre alla quantità e alla qualità del cibo, sembra essere molto importante valutare l’ora in cui si consuma il pasto. Una nuova ricerca ha messo in evidenza che non è solo ciò che mangiamo ma anche quando si mangia a determinare se il grasso verrà perso o al contrario accumula-to. Lo studio pubblicato recentemente spiega che, chi pranza nelle ore più tarde della giornata manifesta un tasso di perdita di peso più lento. I ricercatori hanno studiato 420 partecipanti, seguendoli per 20 settimane in Spagna con un programma spe-cifico per perdere peso. Divisi in due gruppi: mangiatori prima delle 15.00 e mangiatori dopo le 15.00, hanno riscontrato che coloro che mangiavano più tardi manifestavano, a parità di condi-zioni e programma, una perdita di peso inferiore. Lo studio ha inoltre evidenziato nei tardo-

mangiatori una minore sensibilità all’insulina, un fattore di rischio per il sovrappeso e il diabete.I ricercatori hanno anche esaminato altri fattori che giocano un ruolo importante nella perdita di peso, come l’assunzione complessiva di ca-lorie, gli ormoni dell’appetito leptina e grelina e la durata del sonno che risultavano però senza differenze significative tra i due gruppi. Il tempo di assunzione del cibo gioca un ruolo fondamentale nella regolazione del peso.

rubrica a cura del dott. paride salvatore, responsabile sala attrezzi-personal trainer

riabilitazione motoria

spinning regional team instructor

walking program trainer

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Il crollo avvenuto alla Riviera di Chiaia, mal-grado tutte le voci, tutte le colpe (peraltro pro-babilmente distribuite tra i vari attori) portano alla luce una procedura spesso trascurata, il monitoraggio. Il monitoraggio altro non è che il controllo di alcune caratteristiche; nel caso dei palazzi si controlla l’abbassamento di alcuni elementi strutturali (pilastri, spigoli del fabbrica-to) o il movimento di alcune lesioni.

È grazie al monitoraggio delle opere in costru-zione e dei fabbricati sulla riviera che il cantiere era già da tempo in allarme perché qualcosa non stava andando per il verso giusto.L’assenza di vittime è dovuta sia alla dea ben-data (se il crollo fosse avvenuto di notte forse le conseguenze sarebbero state più drammati-che) sia al corretto monitoraggio che, chi stava eseguendo i lavori, aveva commissionato.

Qualcuno obietta che andava evitato il crol-lo, assolutamente corretto, ma compito di chi effettua il monitoraggio è quello di segnalare l’eventuale problema; il trovare poi la soluzio-ne corretta è compito del tecnico incaricato. In questo caso, facile dirlo ora, il tecnico ha sotto-valutato il problema o forse lo ha fatto qualcuno più in alto di lui, ma questa è un’altra storia…

rubrica a cura dell’ing. giuseppe montella

OGGETTO: contributi al Consorzio di Bon-ifica del Bacino Inferiore del Volturno, la vessazione continua.Egr. Dott. Contarino,i cittadini di Castel Volturno in questi giorni stanno ricevendo una nuova “ondata” di atti ingiuntivi da parte del Consorzio di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno.Come già precedentemente segnalatoLe con nostra nota del 18/10/2012, si tratta di una pratica vessatoria messa in atto a danno dei proprietari di immobili da parte di un Ente pub-blico che, in realtà, non svolge alcuna opera sul territorio comunale così come accertato dalla stessa Polizia Municipale più volte negli ultimi anni.Il Consorzio, è fatto di pubblico dominio, è l’ennesimo carrozzone politico-clientelare per tenere in piedi il quale vengono indebita-mente tartassati i cittadini nonostante essi non sarebbero comunque tenuti al pagamento di

alcunché al Consorzio in quanto esonerati da precise disposizioni di legge.Vi invitiamo, pertanto, a dare seguito a quanto già da noi chiesto ad ottobre - e successiva-mente con più incontri avuti con il dott. Pietro Dragone e con il Dott. Alfredo Pane - cioè, “adottare con celerità ogni opportuno atto am-ministrativo volto a statuire l’esonero dal paga-mento dei contributi di bonifica da parte di tutti i cittadini proprietari di immobili insistenti sulle porzioni del territorio comunale già dotate del servizio di pubblica fognatura”. Vi ricordiamo che tale richiesta è stata sostenuta da una petizione popolare a norma dell’art. 17 dello Statuto Comunale sottoscritta da ben 524 cit-tadini che di cui si allegano le firme.Per agevolare il compito di chi verrà da Lei incaricato della questione, alleghiamo alla presente n. 8 elaborati grafici prodotti dai tecnici comunali che abbiamo riprodotto – a nostra cura e spese – e che costituiscono la

documentazione in base alla quale avviare il confronto con il Consorzio. Tali elaborati, in verità, già sono stati trasmessi al Consorzio di Bonifica in data 21/09/2009 – prot. 35114 dall’allora vigente amministrazione comunale ma che non risultano, a dire dei tecnici del Consorzio, ai loro atti.Nell’auspicio di un Suo positivo e celere riscon-tro, Le porgiamo distinti saluti.

Si allega:1.Richiesta di petizione popolare del 18/10/2012 – Vs. prot. N. 49340;2. N. 27 moduli di raccolta firme per la petizione popolare contenente n. 524 firme autenticate;3.N. 8 elaborati grafici relativi agli impianti fognari comunali con Vs. prot. di uscita del 21/07/2009 n. 35114.;

circolo del partito democratico di castel volturno

il segretario, giuseppe scialla

Il tema affrontato in questo articolo, e inerente la prevenzione promossa dai ragazzi di Offi-cina Volturno, è dei più delicati: la fertilità maschile.In Italia, secondo una relazione avente come oggetto lo “Stato di attuazione della Legge N. 40/2004, Art. 15, in materia di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA)”, presentata dall’Istituto Superiore di Sanità (organo del Mi-nistero della Salute) al Parlamento il 30 aprile 2008, si riscontrano i seguenti fattori causali di infertilità maschile: Diabete mellito, Disordini della tiroide, Sindrome di Kallmann, Ipopi-tuitarismo, Intossicazioni da droghe, alco-ol, sostanze chimiche, uso di alcuni far-maci (antidepressivi SSRI, neurolettici...), Irradiazione con raggi x , Fonti di calore che elevino la temperatura testicolare in modo costante e continuativo, Cause genetiche, Neoplasie, Varicocele, Ostruzione del Dot-to deferente, Infezione come la prostatite, Disfunzioni o malformazioni del pene e così

via. Date tutte queste cause che portano ad una disfunzione molto problematica è impor-tante se non addirittura fondamentale preveni-re situazioni irreversibili. In definitiva è sempre meglio prevenire che cu-rare ed è per questo che Officina Volturno ha organizzato un importante iniziativa di preven-zione dove hanno partecipato tantissimi ragaz-zi. Si ringrazia per la disponibilità, per l’ampia e documentata informazione ricevuta da parte dei medici, dott. Giuseppe Bellastella e la dott.ssa Maria Ida Maiorino della Clinica Universitaria 1° Policlinico, Napoli.

tommaso morlando

Consorzio di Bonifica... la vessazione continuaCari lettori di INFORMARE oggi parliamo di un thriller nuovissimo e con un caste stellare: ATTACCO AL POTERE – OLYMPUS HAS FALLEN.

TRAMA: Un ex-agente dei Servizi Segreti di-venta suo malgrado l’ultima speranza dell’A-merica quando la Casa Bianca viene attaccata da terroristi che prendono in ostaggio il Presi-dente appena insediato. Il film prende spunto dai reali rapporti di tensione politica che sono in essere tra Stati Uniti e Corea sul tema della sperimentazione nucleare.

ATTORI: Gerard Butler, Aaron Eckhart, Me-lissa Leo, Radha Mitchell, Ashley Judd, Dylan McDermott, Cole Hauser,Angela Bassett, Han Soto, Robert Forster, Rick Yune, Arden Cho, Tory Kittles, Sean O’Bryan, Amber Dawn Lan-drum

COMMENTO: Come da trend, si va avanti però tornando indietro. I film di oggi, specialmente thriller o action movie si rifanno sempre più ad aventi reali e le pellicole vengono confezio-nate sempre più in maniera classica come film di genere spionaggio alla Casablanca. Una dimostrazione più di tutti è stato forse SAFE HOUSE con Denzel Washington oppure il

più recente B R O K E N CITY con Mark Whal-berg e Rus-sel Crowe. Il regista dei thriller di oggi cer-ca di atta-nagliare lo spet tatore con l’idea della trama tratta da una storia vera in modo che il narrato sia più sentito e percepito non come una cre-azione della genialità del film maker ma come un evento accaduto e compiuto. Chissà quan-to continuerà ad andare avanti questa tenden-za in netto contrasto con altre più per famiglie (come la moda dei fantasy o degli epic movie tipo LO HOBBIT).

REGIA: Antoine Fuqua

GENERE: Azione, Thriller

USCITA PREVISTA: 04/04/2013daniele la fata

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Donne sempre più simili agli uomini purtroppo anche per quanto riguarda il con-sumo di droga. Il fenomeno sociale, abbastan-za recente, è in forte aumento e riguarda quell’omologazione generazionale tra ragazzi e ragazze non solo nelle tendenze generiche ma anche nell’abuso di alcool, cannabis e co-caina e tutto ciò è dovuto al fatto che rispetto a 30-40 anni fa maschi e femmine hanno stili di vita più simili fra loro. Questo fenomeno, in netta contrapposizione con il calo del consumo di sostanze stupefacenti registrato nel 2012, è stato verificato per tutte le ragazze tra i 15

ed i 25 anni, quindi in un fascia di età molto delicata soprattutto per le quindicenni che, in-fatuate dalla moda delle così dette “bad girls”, cadono facilmente nella tentazione di “provare qualcosa di diverso” senza rendersi conto che entreranno in un tunnel da cui sarà difficile us-cire. La cannabis, la cocaina, l’eroina e tutte le altre sostanze dannose per il corpo rappresen-tano ormai una piaga storico-generazionale che se non sarà fermata in tempo sarà difficile da risanare e abbatterà lo spirito ed il corpo della nuova generazione di ragazzi e ragazze.

daniele la fata

LE DONNE E LA DROGA

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Incontro con il Sindaco di Mondragone Giovanni Schiappa

I commercianti di Piazza Vittorio Emanuele del

Centro Storico***

macelleria russo domenico

d: all’entrata ho notato l’albo d’oro dei sindaci e vedo che la sua famiglia è storica di mondragone…sindaco: «Con grande gioia posso dire che i miei avi hanno servito questa terra e questa città cercando di amministrarla nel migliore dei modi. Il mio augurio è non lasciar scritto solo il nome accanto alla città di Mondragone; chi mi conosce sa che il mio percorso politico-amministratico nasce da giovanissimo, da quando ho raccolto la sfida di candidarmi a Sindaco a Mondragone; l’ho fatto con un ruolo di prestigio sul quale potevo già contare, quello di presidente del gruppo provinciale del primo partito di maggioranza in provincia di Caserta, il PDL. Ho scelto Mondragone, ho scelto questa città. Sono ancora consigliere provinciale, non mi sono ancora dimesso perché non posso permettermi di togliere una rappresentanza a questo territorio che l’ha voluta all’interno del mio partito, però ho lasciato l’incarico di presidente del gruppo e da subito ho iniziato a tempo pieno a fare il sindaco. Con la consapevolezza che oggi chi fa il sindaco, gli amministratori, soprattutto su territorio come i nostri, diciamo che sono le persone che più possono sbagliare, ma sono allo stesso tempo quelle che meno devono sbagliare». D: Cosa significa? sindaco: «Significa che il grado di difficoltà ad amministrare e mantenere serena la propria comunità di fronte a delle scelte c’è da dire che comunque il primo riferimento per la gente deve essere il sindaco, l’assessore e il consigliere che sta a proprio contatto perché gli altri livelli territoriali stanno più lontani». d: lei riesce ad essere il sindaco di tutti o di una parte di cittadini, si sente pressato da qualche consigliere che magari, per

questioni di numeri la “costringe” a stravolgere il programma iniziale ? Pertanto si sente un sindaco autonomo al 100% o un sindaco che deve comunque mediare su ogni decisione?sindaco: «Sono convinto di essere un sindaco autonomo nelle mie scelte, ma che ha pieno rispetto di tutti gli attori della vicenda amministrativa. Essere autonomo non significa non

rispettare le diverse sensibilità e non riuscire a confrontarsi con le diverse aree della propria amministrazione e dei partiti che vanno a comporre una maggioranza della stessa amministrazione e allo stesso tempo anche i partiti che compongono la minoranza devono essere presi in considerazione».d: lei cosa pensa, andando oltre quello che significa Mondragone, ma per tutto il litorale ci potrà essere un unico progetto comune ?sindaco: «Sono convinto che la nostra non è una terra senza speranza e dico questo essendo conscio delle difficoltà affrontate fino ad oggi per sviluppare il litorale, ma sono conscio anche del fatto che è l’unico litorale che nel meridione di Italia non ha avuto le attenzioni che meritava, quindi io spero di essere un buon sindaco che dia oltre alla sua città ma all’intero territorio circostante… lasciare veramente qualcosa di costruttiva da poter donare alle giovani generazioni Oggi è stata la giornata dell’anniversario di Don Peppino Diana ed abbiamo organizzato molte manifestazioni. Dico una cosa che vorrei portare sul piano dell’intero litorale: noi forse siamo stati fino a qualche tempo fa impegnati ad inseguire un obiettivo quello che la città di Mondragone doveva avere i caratteri distintivi di una città. Ma ci siamo mai chiesti se noi abbiamo quelle peculiarità ? E questa è la sfida per il litorale. Se le giovani generazioni capiscono l’importanza di essere cittadini in senso stretto cioè cittadini che hanno il senso di responsabilità nell’affrontare la vita di tutti i giorni e che vogliano riappropriarsi della storia e delle tradizioni della propria città; di quello che ci ha dato la possibilità oggi di poter dire io amo il mio territorio. In questo senso per me il progetto del porto sulla foce dell’Agnena

è una delle grandi sfide che possono cambiare l’immagine del nostro litorale. Perché qui parliamo di un territorio che si riconosce in più comunità che si rendono conto che manca troppo e per questo motivo fino ad oggi non sono decollate. Per questo motivo il progetto del porto sull’Agnena realizzato con la Provincia di Caserta potrebbe davvero essere un modo di ripensare il litorale domitio. Io ho una speranza e parlando con voi dico: non è neanche un anno che sono sindaco e potrei dire che le speranze che avevo sono scemate ma nonostante tutte le battaglie io non ho perso la speranza. Per me Mondragone ce la può fare ed è questo pensiero che mi ha spinto a candidarmi ed ora ad impegnarmi tantissimo come sindaco. La città vuole un’amministrazione che non sia di parte che abbiano in comune questa speranza e la volontà nel voler far si che le giovani generazioni riscoprano il loro rapporto con il territorio. Voglio concludere dicendo che le tragiche dimostrazioni che hanno riguardato la criminalità vanno affrontate con una consapevolezza vera perché se dobbiamo fare le manifestazioni e rendere pubbliche delle opinioni non dobbiamo farlo per ricordare drammatici episodi e basta, perché non serve se, quel tragico episodio non diventa simbolo di voglia di rinascere».d: Quali sono le informazioni a sua disposizione, come Consigliere Provinciale di maggioranza, inerente lo stato di fatto dell’inquinamento che i regi lagni provocano al nostro mare ?sindaco: «Io sono a conoscenza di queste problematiche e di interventi che non vanno a depurare il mare, ma vanno solo a rimediare a livello estetico. Il problema principale è uno: gli interventi primari che servono per riscrivere il territorio sono quelli depurazione. E con grande capacità la regione Campania ha ipotizzato per questo litorale il progetto bandiera blu per cui noi comuni abbiamo indicato le priorità in termini progettuali per far si che i nostri territori ritornino ad avere i connotati minimi in termini di vivibilità. Noi a Mondragone a parte per le fognature ci siamo impegnati anche a d abbattere il livello di carica batterica del nostro depuratore. insomma la sfida di questo territorio passa attraverso un modo di presentarsi nuovo che parte da interventi primari perché non è tollerabile che ci

Dopo mesi di impegno in iniziative a favore dell’ambiente, il 21 Marzo, presso la sede sita in Parco Valentina – Fontana Blu, l’associazione A.R.C.A. ha indetto il convegno finale del progetto “Adottiamo l’ambiente”, in cui sono stati riuniti tutti i protagonisti di questa

bellissima storia ecologica.Sono intervenuti al convegno:

Elena Pera, Presidente A.R.C.A.dott. Gennaro castaldi, Presidente CSV ASSOVOCEdott. alessio usai, Presidente dell’Ente riserve Naturali RegionaliPaola Castelli, referente locale WWF

Sono stati presentati gli opuscoli informativi sul progetto delle associazioni partecipanti ed una presentazione power point relazionata dalla dott.ssa Vania di matteo e dal dott. alessandro motta. La giornata si è conclusa con un colorito buffet in cui si è festeggiato per l’impegno a favore dell’ambiente e per la bellezza della natura che sul nostro territorio vale la pena di recuperare.Di seguito è riportato uno stralcio dall’opuscolo informativo distribuito al

convegno, che riguarda il progetto in sintesi:«Il progetto “Adottiamo l’ambiente” prevede una serie di iniziative per i minori del Centro di Aggregazione attivo presso l’Associazione A.R.C.A. e per 20 giovani del territorio di età compresa tra i 14 e i 20 anni. I destinatari, che saranno dotati di attrezzature idonee per le diverse attività previste, verranno coinvolte in tre giornate ecologiche per la pulizia della spiaggia e delle aree dunali circostanti la Riserva; quattro escursioni guidate per imparare a riconoscere le caratteristiche morfologiche del sito, la flora e la fauna presente e durante le quali verranno realizzati scatti fotografici per il reportage conclusivo; parteciperanno al laboratorio eco-compatibile per il ripristino e la riattivazione del punto di osservazione ornitologico già esistente nella Riserva Naturale». daniele la fata

La Seconda Università degli Studi di Napoli (SUN) venne istituita il 25 marzo 1991 con de-creto ministeriale allo scopo di decongestiona-re l’ateneo napoletano “Federico II”. In ordine di istituzione, è in realtà la quinta uni-versità napoletana. Attualmente la SUN conta 30.000 iscritti; dispone di 1.000 professori e ricercatori e di 1.800 unità del personale ammi-nistrativo. Tra le caratteristiche più significative della SUN, vi è quella, non ancora del tutto compresa e valorizzata, di essere articolata in 6 sedi ubicate non molto distanti tra loro in edifici di carattere storico-architettonico e in “città d’arte”, tra cui le più importanti sono Caserta e Napoli. In particolare, le 5 città ri-cadenti nella provincia di Caserta sono Aver-sa, Capua, Santa Maria Capua Vetere, e la stessa Caserta - grande attrattore turistico con la Reggia, Caserta Vecchia, il borgo di San Leucio e l’Acquedotto del Vanvitelli. Uno dei problemi principali della SUN è quello di non avere delle residenze per gli studenti, i ricer-catori e i docenti stranieri che sono fortemente attratti dalla Regione Campania per lo straordi-nario patrimonio di Beni Culturali, Archeologi-ci, Paesistici e di tradizioni intangibili, come la Dieta Mediterranea, che è stata inserita nella lista del Patrimonio Mondiale Immateriale. Se poi si considera il progressivo incremento degli accordi internazionali stipulati dalla SUN negli ultimi anni, diventati 259 nell’annualità 2012-2013, della relativa mobilità in entrata di professori e di studenti stranieri che vanno ad aggiungersi ai numerosi iscritti provenienti da altre regioni italiane, si può constatare come l’Università svolga un ruolo rilevante anche dal punto di vista del “turismo culturale”. L’area della SUN al suo interno include i Siti UNE-SCO di Napoli e Caserta che, in linea con l’articolo 12 della World Heritage Convention, possono definire un distretto culturale per la tutela e valorizzare del patrimonio minore,

così come per il Patrimonio Mondiale. Questo è il caso del Litorale Domitio, nella provincia di Caserta, e dei suoi Comuni (Castel Volturno, Mondragone, Cellole e Sessa Aurunca) dotati di straordinarie emergenze paesaggistiche, storiche, archeologiche e architettoniche come l’Ente Riserve Naturali Regionali Foce Voltur-no/Costa Licola /Lago Falciano, l’Oasi dei Vari-coni, protetta dalla convenzione internazionale di Ramsar, gli scavi archeologici sommersi di Sinuessa, gli scavi archeologici di Liternum, il Borgo di San Castrese e il Castello sulla foce del fiume Volturno, il più lungo e grande per portata nel Mezzogiorno. Lungo il Litorale Domitio esistono, inoltre, numerose strutture alberghiere e di carattere ludico-turistico, di alto e buon livello, e com-petitive nel rapporto qualità/prezzo rispetto ad altre presenti nel territorio regionale. L’inclu-sione del Litorale Domitio nel Distretto Cultu-rale della Provincia di Caserta è un progetto in progress alla base di un Memorandum of Understanding siglato nel 2009 fra il Centro di Competenza della Regione Campania sui Beni Culturali (BENECON), il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale della SUN e il Centro del Patrimonio Mondiale dell’U-NESCO. Affinché tale proposta possa essere realizzata, si reputa che sia indispensabile, costruire un progetto collettivo che veda coin-volti rappresentanti istituzionali, Università, Centri di Ricerca, imprenditori, collettività locali, associazioni culturali, di volontariato e di categoria che operano sul territorio, così come previsto dalla Convenzione Europea sul Paesaggio del 2000, dalla Dichiarazione di Budapest sul Patrimonio Mondiale del 2002 e dalla Convenzione quadro del Consiglio d’Eu-ropa sul valore del patrimonio culturale per la società del 2005.

a cura dell’arch. alessandro ciambrone

e-mail: [email protected]

Un’opportunità di sviluppo anche per il Litorale Domitio

ARCA: “Adottiamo l’ambiente”

siano ancora conglomerati urbani senza fogne.Io credo nel progetto bandiera blu e nel recupero in termini depurativi del territorio Mondragonese ma anche di Castel Volturno e dintorni perché noi dobbiamo mettere in vetrina una nuova realtà in cui il mare deve essere pulito e le zone non sembreranno da terzo mondo cosa che purtroppo è ancora così oggi.

In definitiva qui necessita un’azione sinergica di riscrittura del territorio». D.: Possiamo crederci? Ce la possiamo fare?sindaco: Io ci credo. E chiedo che siano tutti a crederci. Perché sono troppo giovane per dire una bugia e quindi ancor prima di dirla a voi non posso dirla a me stesso. tommaso morlando

CULTURA E SOCIETÀ

Prof. Umberto Veronesi“La sigaretta elettronica è assolutamente innocua, soprattutto quella senza ni-cotina, tanto è vero che, per esempio, è utilizzata per un protocollo scientifico multicentrico ufficiale che coinvolge tre IRCSS milanesi. La sigaretta elettronica può essere uno strumento molto utile per iniziare un processo di disassuefazione, soprattutto in chi ha una forte dipendenza psi-cologica-gestuale, che è una delle componenti fondamentali e più difficili da eradicare della dipendeza del fumatore”. fonte: corriere della sera

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11Per inserire un tuo logo e sostenerci chiama il 331.5907602 - 081.5097039

Il DIrItto:I recenti fatti di cronaca hanno reso di stret-tissima attualità il tema della carcerazione preventiva. La domanda che i cittadini si pongono è “quali sono i reali contorni nor-mativi di provvedimenti restrittivi tanto inva-sivi che sopraggiungono in una fase in cui un soggetto gode ancora della presunzione di innocenza?”Il codice di procedura penale contiene la disciplina delle misure cautelari negli ar-ticoli 272 e seguenti. Qui sono illustrati i criteri che ne giustificano l’applicazione. Si parla di esigenze cautelari le quali, unitamente ai gravi indizi di colpevolezza, legittimano l’adozione di una misura cau-telare. Esse sono collegate al pericolo di un inquinamento probatorio, al pericolo di fuga dell’indiziato ed infine al pericolo di commissione di altri reati. Se non sussiste alcuno di tali pericoli nessuno può essere destinatario di un provvedimento cautelare. Purtroppo, recenti indagini hanno destato perplessità in merito ad arresti, talvolta “illustri”, che all’opinione pubblica sono sembrati adottati al di fuori di concrete esigenze. Difatti, talvolta abbiamo visto persone incensurate tratte in arresto per fatti avvenuti anche decine di anni prima, e senza che vi fosse il concreto pericolo di fuga dell’indagato. Invero ciò accade perché quando si tratta di reati collegati a fenomeni mafiosi il codice, nello specifico l’art. 275 comma 3, prevede che quando sussistono gravi indizi di colpevolezza in ordine a gravi reati è applicata la custo-dia cautelare in carcere, salvo che siano acquisiti elementi dai quali risulti che non sussistono esigenze cautelari. In altre pa-role l’ordinamento presume l’adeguatezza esclusiva della custodia cautelare quando

La fattura per consulenza è falsa se manca il contratto scritto col professionista

L’agenzia delle entrate può considerare false le fatture rilasciate da professionisti con richiami generici all’attività da questi prestata.

Quando la fattura rilasciata dal professionista contiene richiami vaghi all’attività da questi prestata e il cliente non riesce a dimostrare l’effettivo compimento di tale attività alla Finanza, l’Agenzia delle Entrate può ritenere che la fattura sia falsa. Lo ha deciso la Corte di Cassazione [1] con una sentenza di forte impatto.La conseguenza, sul piano pratico, è che il contribuente non potrà più detrarre i costi della fattura, con tutti gli ulteriori effetti sul piano fiscale.

Dunque, la fattura non deve mai essere generica. Qualora, invece,

sia generica, il contribuente deve essere pronto, in caso di ispezione della Guardi di Finanza, a dare le prove circa l’effettivo compimento dell’attività da parte del professionista. Altrimenti, l’operazione si considera inesistente e la fattura come falsa.

[1] Cass. sent. n. 6203 del 12.03.2013.

IVA: rimborsi in arrivoCon un comunicato del 19 marzo l’Agenzia delle Entrate ha annunciato che nelle prossime settimane saranno rimborsati i crediti IVA spettanti a oltre 4.300 imprese, portando la somma complessiva rimborsata in questi primi mesi del 2013 a imprese, artigiani e professionisti a 2,5 miliardi di euro.

Fisco News

Autore: Avv. Fabio Russo

e-mail: [email protected]

Tel : 3476595190

Misure cautelari, qualche riflessione

Rubrica a cura dello studio di commercialisti di Antonietta Morlando via Gramsci 19, Napoli - e-mail: [email protected]

Cari amici lettori, eccoci al nostro consueto appuntamento mensile di odontoiatria, questa volta proveremo ad affrontare quelle problematiche, sempre più frequenti, di pazienti che, a causa di problemi di osteoporosi, sono costretti ad assumere farmaci della famiglia dei bifosfonati.Questa famiglia di farmaci, ottimo ritrovato per il controllo di quelle patologie che determinano o favoriscono l’ osteoporosi, assunti di solito prevalentemente da donne in fase di menopausa over 60, e che possono essere assunti per via orale o per via parenterale, possono determinare, nel 5% dei pazienti, un meccanismo di non guarigione della ferita che può rappresentare un problema importante.Infatti questi farmaci interferiscono sulla capacità di rigenerare il circolo ematico nelle cellule ossee che partecipano al fenomeno di guarigione. Data la causa, che incide sul meccanismo di guarigione, è ben chiaro che prima di qualsiasi manovra odontoiatrica cruenta o meno, è buona norma dichiarare subito l’assunzione di farmaci appartenenti a questa famiglia, così da valutare quale sia la migliore condizione possibile prima dell’intervento deciso.

Naturalmente esistono dei protocolli specifici per gestire queste problematiche, e che hanno degli approcci diversi in funzione del dosaggio, del tempo di assunzione e anche della via di somministrazione utilizzata.Pertanto, consigli pratici per i nostri pazienti che soffrono di osteoporosi: prima di assumere questa tipologia di farmaci, e di comune accordo con lo specialista ortopedico, visita odontoiatrica e rimozione degli elementi dentari che non diano affidabilità, cura di quelli recuperabili e, se il caso lo richieda, sostituzione degli elementi rimossi con elementi di protesi su denti naturali.Nel caso di un paziente che, abbia su un’arcata dentaria elementi dentari in numero insufficiente da poterli utilizzare in una protesi fissa convenzionale, è possibile mettere in campo una soluzione che protegga gli elementi dentari residui, ma che possano rappresentare un valido appoggio ad una protesi ibrida.Per protesi ibrida si intende una protesi che è ancorata sui monconi dei denti residui, devitalizzati e protetti con cappe di metallo, con funzione di maschio, che alloggiano all’interno di una protesi rimovibile che accoglie della cappette di oro, che hanno la funzione di femmina, e che essendo estremamente precise conferiscono una eccellente stabilità.

A distanza di quasi un anno dall’insediamento della Triade Commissariale nella città di Castel Volturno, vorrei esprimere, il bisogno più volte rivendicato di favorire da parte della stessa una stimolazione della cittadinanza attiva di cui Castel Volturno ha tanta necessità, attraverso le realtà esistenti in ambito associativo, scolastico e culturale. Questa proposta non richiede impegni di spesa che gravano sul dissesto finanziario, a tal proposito apro e chiudo una breve parentesi; mi piacerebbe sapere a che punto siamo per ciò che concerne il riequilibrio delle casse comunali, visto che su questo fronte una scarsa informazione viene offerta alla cittadinanza. Ricollegandomi alla proposta iniziale si potrebbe costruire da qui fino alla fine della vostra permanenza una capacità di ascolto, in funzione della trasparenza amministrativa ed alla programmazione degli interventi con il contributo delle parti interessate. Castel Volturno deve riuscire a coniugare ed unire le risorse umane esistenti per sviluppare in un futuro prossimo temi che si colleghino alla cultura del territorio, elaborare proposte di pace e di tolleranza tra le diverse etnie, della

solidarietà, della convivenza e del rispetto ambientale. In una ipotetica conversazione mi piacerebbe chiedere alla Triade Commissariale se sia concretamente d’accordo nell’instaurare un dialogo costruttivo con le parti sociali attive, le associazioni e le istituzioni scolastiche che quest’anno si sono dovute adeguare ai tagli da parte dello Stato centrale in unione al dissesto finanziario del Comune, intreccio a dir poco debilitante per le naturali attività didattiche. Stiamo tutti vivendo in un momento in cui a livello nazionale e quindi anche locale i cittadini fanno richiesta dei propri diritti e si uniscono per una lotta unitaria contro la diseguaglianza sociale, l’illegalità diffusa e l’insicurezza del lavoro, tutti siamo chiamati a fare la nostra parte, cercando nelle idee e nei metodi pratici la creazione di una città più viva e più creativa, che un domani sia guidata da una classe dirigente aperta, moderna e all’altezza delle sfide future, che siano esse di carattere sociale, culturale, politiche ed economiche. Alcune delle proposte che potrebbero essere un punto di partenza per una fattiva interazione tra le parti ci sono e posso elencarle:

Creazione di un comitato consultivo per le problematiche scolastiche, culturali e giovanili, composto dai rappresentanti delle associazioni e delle scuole.Sottoscrizione di un accordo di programma tra le varie istituzioni, le associazioni e cittadini per opere, azioni ed eventi di prevenzione del disagio sociale, le tossicodipendenze, la dispersione scolastica, l’educazione alla legalità, la conoscenza e l’utilizzo di finanziamenti europei, la costituzione di cooperative giovanili, la realizzazione di progetti comuni nel sociale.Promuovere ad esempio micro-progetti per il recupero di spazi abbandonati e degradati che nella nostra città abbondano e ci chiamano, invitando alla partecipazione ragazzi e bambini.Questi sono solo alcuni esempi di quante risorse potremmo mettere in moto senza mettere mano alle casse comunali, c’è bisogno di ripartire con una progettualità partecipata e condivisa dalle realtà interessate, mettendo al centro di tutti i bisogni delle persone e delle istituzioni nel rispetto delle competenze.

maurizio fabiani

Prevenzione DentaleRubrica a cura del dr. Carmelo Pulella

i reati sono particolarmente allarmanti, a meno non si riesca a dimostrare l’assoluta mancanza di esigenze cautelari. E’ questa una questione oggetto di significative dis-cussioni giurisprudenziali, sulle quali è stata chiamata anche la Corte Costituzi-onale a pronunciarsi. Il tema è certamente di particolare interesse. Difatti, l’esperienza detentiva dovrebbe essere l’estremo rime-dio fino a che non intervenga una sentenza di condanna definitiva. Oggi purtroppo non sempre è così. Sarebbe opportuno che intervenga quanto prima una riforma giudiziaria che, dando maggior peso al principio della presunzione di innocenza, riformi la disciplina del carcere preventivo con regole che contemperino in maniera equilibrata i due interessi in gioco, la libertà dell’individuo e le esigenze di prevenzione.

Mentre gli operai della Senesi stavano pulendo il lungomare di Pi-netamare, cade una ringhiera, che stando alle foto, sembrerebbe del Parco delle Rose, che ha provocato il ferimento di un operaio, sul quale è caduta l’intera ringhiera e alla fine, bucando anche le scarpe antinfortu-

nistiche e ferendolo al piede. Una situazione seria, che richiede l’intervento immedi-ato di chi ne ha competenze, affinché si intervenga subito per evitare incidenti ancora più seri.

la redazione

Operaio salvo per miracolo...

Riscopriamo la forza delle idee

UTILITÀ, SEGNALAZIONI E DIRITTOwww.informareonline.com

Questa stabilità restituisce un senso di sicurezza e di tranquillità al paziente che già dopo solo poche ore si sente a proprio agio , a volte dimenticando che questa protesi ibrida è all’origine una protesi rimovibile.Naturalmente il mantenimento degli elementi dentari residui deve essere meticoloso, però nello stesso tempo se nel corso degli anni uno/due elementi dovessero andare via, è possibile con una semplice ed economica ribasatura poter ancora utilizzare la protesi originale.Inoltre è sempre bene saper che ,comunque ogni tre/quattro anni, la ribasatura della protesi è necessaria per mantenere quella stabilità necessaria per poter ripartire le forze espresse durante la dinamica masticatoria. Infine questo tipo di protesi ibrida, non ha costi comparabili a quelli di un’arcata intera di protesi fissa in metallo ceramica, mentre

sia la funzione che l’estetica è maggiormente gestibile al fine di trovare la soluzione più naturale per quel viso e per quella bocca. Bene cari amici lettori, come è di consueto, vi rinnovo l’invito raccolto peraltro da diversi lettori, apporre dei quesiti in caso di dubbi; infine una comunicazione di servizio per informavi che il gruppo di lavoro capitanato dal dr Pulella ha dato vita ad un nuovo centro odontoiatrico in Aversa al Parco Cerimele, ampliando il servizio sulla nostra area.

Per qualsiasi ulteriore informazione ci si può rivolgere presso lo studio sito al Viale delle Mimose 60, Pinetamare, Castel Volturno.

Tel: 081 5094848, e-mail: [email protected]

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