Industria Terni Ovunque
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PREMESSA
“L’industria di Terni ovunque” perché:
1. L’industria ternana è intimamente connessa con l’identità della città. Le testimonianze, siano
esse fisiche o immateriali, della storia industriale territoriale sono diffuse, riconoscibili,
tangibili. Gli avvenimenti della città moderna coincidono con quelli del suo sviluppo industriale,
permeando la stessa “storia minima” degli individui, delle famiglie, della società locale.
2. L’industria ternana è in ogni parte del mondo grazie ai prodotti avanzati diffusi nei cinque
continenti dalle aziende che hanno segnato la storia produttiva territoriale. Il marchio “Terni”
sui prodotti dell’acciaieria, delle fucine, delle fonderie, della fabbrica d’armi. Il “marchio Terni”
su prodotti e impianti per la chimica di base e quella innovativa. Il “marchio Terni” sui
manufatti per l’energia fossile e rinnovabile, sui materiali più avanzati, sui progetti più
innovativi in campo impiantistico, ingegneristico, produttivo. Allo stesso tempo, l’industria di
Terni è diffusa in tutto il globo per la presenza sul territorio di imprese multinazionali che
controllano e gestiscono stabilimenti e unità produttive.
3. L’industria ternana deve darsi una dimensione internazionale, collegandosi alle tendenze più
avanzate di trasformazione del sistema produttivo occidentale. In particolare, si sta assistendo
alla concentrazione degli apparati della produzione in luoghi specifici in numerose città del
mondo, come conseguenza non occasionale delle trasformazioni attraversate dall’economia e
dalla tecnologia nel corso degli ultimi anni. Queste trasformazioni configurano, anche
all’interno dei singoli agglomerati urbani, assetti territoriali sviluppati e vocati all’inclusione di
nuove iniziative. Fattori comuni e unificanti di queste nuove realtà saranno la manifattura e i
servizi avanzati, la flessibilità e la resilienza rispetto alle nuove sfide dell’innovazione, la
capacità creativa e quella di esplorare nuove forme e nuove tecnologie attraverso lo spettro
della scienza, della produzione, dell’ingegneria, del design, dei materiali, delle arti visive
(makers), l’elevata richiesta di performatività sociale e il valore cruciale accordato ai consumi
culturali.
DIECI PROGETTI PER L’INDUSTRIA DI TERNI OVUNQUE
• Cultura d'impresa
Il territorio deve ripensare l’insieme dei valori e degli obiettivi che sono riconosciuti e perseguiti
dall’industria e dalle imprese in generale. Se, infatti, permane una positiva sensibilità diffusa verso
l’attività produttiva e l’industria, dall’altro lato occorre un’azione di sistema per rivederne i
presupposti, mobilitando le energie del territorio per il sostegno alla nascita di nuove attività
d'impresa. Si tratta, dunque, di creare le condizioni per diffondere una nuova modalità di organizzare
le azioni imprenditoriali e implementarle con successo, o sotto forma di creazione di nuove iniziative
o sotto forma di generazione di nuovi business all'interno di imprese esistenti. L’obiettivo può essere
sintetizzato con la frase “da città di stabilimenti a città di società industriali”.
• Formazione imprenditoriale
Accanto all’attività già svolta da Confindustria Terni sul versante dell'affiancamento dei percorsi tra
impresa e mondo della formazione, l’obiettivo è quello di creare un “Centro di formazione per la job
creation”, che abbracci un target vasto compreso nelle fasce di età da post-diploma a post-laurea.
Obiettivo è quello di proporre modelli teorici di riferimento e strumenti pratici per poter capire e
implementare azioni imprenditoriali di successo, fornire le capacità di identificare, valutare le
opportunità tecnologiche con potenzialità di sfruttamento commerciale, introdurre accanto alle
affermate capacità tecniche anche competenze manageriali, finanziarie e gestionali in grado di
dispiegarsi in imprese globali.
• Business and Trade Center
Realizzare a Terni un centro di affari e commercio aperto agli scenari globali che fornisca servizi
avanzati per la commercializzazione e l'esportazione di prodotti e servizi, il supporto nelle trattative
commerciali, la contrattualistica e le pratiche import-export, l’assistenza per aziende straniere che
scelgono di operare in Umbria, che presenti le migliori opportunità di investimento e le strategie di
espansione imprenditoriale, che proponga servizi di formazione e aggiornamento, valorizzazione
delle produzioni tipiche e presenti location e servizi per eventi aziendali. L’adesione al Business and
Trade Center sarà aperta a un ampio raggio di operatori del mercato: aziende, associazioni per il
commercio, agenzie governative, istituzioni accademiche, società immobiliari.
• Internazionalizzazione
Promuovere strategie di internazionalizzazione del business per le imprese locali anche attraverso
convenzioni e relazioni con i principali centri di attrazione di investimenti e apertura dei mercati.
Obiettivo dell’iniziativa dev’essere quello di cogliere le migliori opportunità di sviluppo internazionale,
portando l’industria e i prodotti locali laddove è più alto il profilo di competitività e più alto il
potenziale di crescita. Attraverso il programma sarà possibile promuovere l'integrazione
internazionale sia attraverso una maggior proiezione di imprese e reti d'imprese domestiche
all'estero, sia accrescendo la capacità di attrarre investimenti diretti esteri e investimenti all'interno
di gruppi integrati con maggiore dimensione.
• Finanza
Costituire una SGR (Società di gestione del risparmio) che consenta alle realtà istituzionali
(Fondazioni, Istituti di credito e Pubblica Amministrazione) di esercitare la responsabilità e il ruolo di
sostenere lo sviluppo dell’impresa sul territorio. L’iniziativa di finanza sana e innovativa è finalizzata
a canalizzare parte delle risorse raccolte a sostegno dell'economia locale. Potrà istituire Fondi Comuni
che investano, tanto per iniziare, in mini bond destinati a finanziare direttamente le imprese del
territorio. Fondazioni e Banche potrebbero detenere piccole quote di “garanzia”, mentre il rimanente
sarà sottoscritto dagli investitori privati e istituzionali. Obiettivo è quello di consentire l’accesso al
credito attraverso strumenti non tradizionali anche per le Imprese di piccole e medie dimensioni, così
come avviene per le società quotate, e di offrire strumenti che, a parità di rischio, conseguano
rendimenti migliori per gli investitori. La criticità relativa alla bassa presenza di investitori sul territorio
può essere bypassata anche attraverso il ricorso a nuovi strumenti di attrazione degli investimenti,
come il crowdfunding (equity e reward based).
• UP: la Città delle startup e dei processi di crescita dimensionale delle piccole imprese
Favorire la nascita di nuove attività imprenditoriali da idee nuove, promuovendo la nascita di un
ecosistema favorevole alla convergenza tra startuppers tecnologici e investitori di capitale di rischio.
L’obiettivo è quello di dotare il territorio di una strategia di crescita, per far nascere nuove imprese e
per aiutare l’innovazione nelle piccole imprese. Si dovrà partire proprio da una vera formazione
all’imprenditorialità e dalla valorizzazione della cultura d’impresa, per far emergere campioni e
aziende leader a livello internazionale, selezionandole e accelerandone la crescita. Terni dovrà
divenire luogo ideale e di riferimento per un’area geografica vasta, nel quale concentrare nuove
comunità di protagonisti molto dinamici nell’innovazione, nella ricerca, nell’industria, nel mercato dei
capitali, nella visione internazionale. Ciò consentirà di comprimere i tempi di ricerca e sviluppo,
animare le aree industriali, rafforzare un approccio sperimentale, ridurre il time to market, accelerare
la competitività delle nuove imprese. Analogamente, il programma si propone di favorire la nascita
di strumenti per la crescita dimensionale delle piccole imprese e per il rafforzamento della loro
proiezione sui mercati, anche attraverso lo sviluppo di nuove modalità organizzative secondo reti
invece che per unità rigide compartimentate e attraverso i “Contratti di rete”; strumenti che
consentono alle imprese di mettere in comune delle attività e delle risorse, allo scopo di migliorarne
il funzionamento.
• Verticalizzazioni
La produzione industriale del territorio è stata, in massima parte, caratterizzata da due macro-aree:
1) Prima trasformazione di materiale grezzo in semilavorati (siderurgia, chimica, materiali da
costruzione, energia); 2) Servizi di supporto all’industria. Esistono delle eccellenze nell’industria di
trasformazione e delle expertise avanzate nella trasformazione dei semilavorati, ma sono piuttosto
rari i casi di “industrie di prodotto” rivolte al mercato diffuso. L’esistenza sul territorio di “giacimenti”
di semilavorati di dimensione europea può consentire lo sviluppo di nuove imprese in grado di
intercettare la domanda di nuovi prodotti di qualità, verticalizzando materiali speciali e intercettando
nicchie competitive.
• Welcome: la Città attrattiva per le multinazionali e la Città che genera imprese globali
L’obiettivo del progetto è duplice: rafforzare i fattori attrattivi per le multinazionali estere che
intendono insediarsi sul territorio, aumentando i servizi materiali e immateriali e qualificandone le
modalità di erogazione, e incrementare le opportunità per le aziende locali di aprirsi, esse stesse, ai
mercati internazionali attraverso il trasferimento di competenze e di esperienze dalle industrie
insediate. La creazione di queste sinergie può rappresentare un’opportunità di reciproca crescita e
garantire l’affermazione di un’azione interattiva tra i vari attori industriali in grado di gemmare
progetti di ricerca e sviluppo comuni, ad esempio nel settore della chimica innovativa o dei materiali.
• ISRIM e Polo chimico
Confindustria Terni intende contribuire alla risoluzione della crisi dell’ISRIM (Istituto di ricerca e
formazione sui materiali speciali per tecnologie avanzate) promuovendo un cluster di imprese che ne
scongiuri la scomparsa e ne consenta un immediato riavvio delle attività, in un contesto competitivo
e di piena sostenibilità del business e delle prospettive di rilancio. Analogamente, Confindustria Terni
intende stimolare il territorio ad esplorare l’opportunità di collaborazioni e partnership pubblico-
privato per la risoluzione delle criticità del polo chimico di Terni.
• Investimenti
Nel biennio 2014-15 sono previsti nel territorio investimenti per complessivi 150-200 milioni di euro,
in nuovi impianti e nuove produzioni. Si tratta di una mole di investimenti molto rilevante che
conferma le potenzialità attrattive del territorio e il contributo del sistema industriale all’economia
territoriale.
*I progetti elencati rappresentano una serie di punti qualificanti dell’attività biennale della Sezione
Territoriale di Terni. Le tematiche di più ampio respiro connesse con la dotazione infrastrutturale del
territorio, la definizione di nuovi modelli di sviluppo, le relazioni istituzionali, le attività di
comunicazione, rientrano nel programma di Confindustria Umbria.