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INDIVIDUARE I ADEGUATI INTERVENTI DIDATTICO EDUCATIVIWISC – IV ! Si è evoluta in relazione al...
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+Le basi
n Criterio della discrepanza n Il principale criterio necessario per stabilire la diagnosi di
DSA è quello della “discrepanza” tra abilità nel dominio specifico interessato (deficitaria in rapporto alle attese per l’età e/o la classe frequentata) e l’intelligenza generale (adeguata per l’età cronologica)
+ DIRETTIVE DELLA CONSENSUS CONFERENCE
Altri criteri utili per la definizione dei DSA sono: -il carattere “evolutivo” -la diversa espressività del disturbo nelle diverse fasi evolutive dell’abilità in questione -la quasi costante associazione ad altri disturbi (comorbilità); fatto che determina la eterogeneità dei profili funzionali e di espressività con cui i DSA si manifestano -carattere neurobiologico delle anomalie processuali che caratterizzano i DSA; Esiste un’interazione tra fattori “biologici” e fattori ambientali -il DSA deve comportare un impatto significativo e negativo per l’adattamento scolastico e/o per le attività della vita quotidiana.
ATTENZIONE UMORE MOTIVAZIONE
LINGUAGGIO PERCEZIONE VISIVA
APPRENDIMENTO/MEMORIA
RAGIONAMENTO/ASTRAZIONE
FUNZIONI ESECUTIVE
+n Da questo derivano alcune implicazioni
sul piano diagnostico: n 1) Necessità di usare test standardizzati n 2) Necessità di escludere la presenza di altre condizioni che potrebbero
influenzare i risultati dei test, come: Menomazioni sensoriali e neurologiche gravi, Disturbi significativi della sfera emotiva; Situazioni ambientali di svantaggio socioculturale che possono interferire con un’ adeguata istruzione (particolare cautela deve essere posta in presenza di situazioni etnico‐ culturali particolari, derivanti da immigrazione o adozione)
+IL PUNTO FERMO
n Difficoltà significativa nell’acquisizione del controllo del codice scritto (lettura, scrittura, calcolo) che interferisce con il funzionamento adattivo in presenza di
! Normodotazione intellettiva ! Adeguate opportunità di apprendimento in assenza
di disturbi neuromotori o sensoriali disturbi psicopatologici (pre-esistenti)
+Disturbi non specifici dell’apprendimento
• Ritardo mentale • Varie forme di deficit intellettivo • Disturbi comportamentali e della condotta • Disagio Scolastico da cause socio-familiari, psicologiche, deprivazione etc.
+I test
n valutazione da parte di un medico specialista del Q.I. ( test monocomponenziali e-o multicomponenziali secondo indicazioni della consensus conference ) e esclusione di eventuali concause e/o comorbilità ( es. disturbi neurologici, oculistici e audiologici ) ,
n valutazione della memoria, n test per valutare l’attenzione, n valutazioni psicolinguistiche e
valutazione dell’accesso lessicale.
" analisi della lettura ( test per rapiditaàe correttezza, comprensione - testo narrativo - testo informativo ),
" analisi della scrittura ( dettato e stesura di testo spontaneo ) con analisi quantitativa ( correttezza - ortografia, morfosintassi - e rapidità ) e qualitativa ( coerenza, coesione e pertinenza dei contenuti ), nonchè analisi del tratto grafo-motorio per l’ analisi della disgrafia.
" analisi dello spettro matematico ( calcolo a mente, calcolo scritto, lettura e scrittura dei numeri, stretegie di frammentazione numerica, problem solving )
+
Cosa si intende per bambino normodotato?
n Definizione globale di intelligenza: “capacità generale dell’individuo di mettersi in contatto con l’ambiente e di affrontare risolutamente le differenti esigenze che da esso provengono”
IL PRIMO PASSO : LA VALUTAZIONE DEL LIVELLO COGNITIVO E DI FUNZIONAMENTO GENERALE
+WISC – IV
n Si è evoluta in relazione al cambiamento di alcuni modelli teorici e in particolare con l’avvento della CHC che prevede la distinzione tra capacità cognitive ampie e ristrette
n È stata modificata l’importanza del QIT rispetto ai punteggi compositi da calcolare
n Maggiore specificità rispetto alla wisc- III
+Le seguenti abilità sono analizzate
n Elaborazione visiva n Intelligenza cristallizzata n Ragionamento fluido n Memoria a breve termine n Velocità di elaborazione
+Si possono calcolare 5 punteggi compositi
n 1 Quoziente intellettivo totale QIT n 4 punteggi aggiuntivi
n Indice di comprensione verbale ICV n Indice di ragionamento percettivo IRP n Indice di memoria di lavoro IML n Indice di velocità di elaborazione IVE
+Q.I.T Quoziente intellettivo totale
n Il quoziente intellettivo totale può essere un buon descrittore del funzionamento cognitivo generale del soggetto.
n Ad esempio:
n Se un soggetto ottiene un QIT pari a 88 sussiste un’elevata probabilità che il punteggio cada all’interno dell’intervallo compreso tra 83 e 93 e quindi l’abilità intellettiva generale è a livello medio/ medio-inferiore.
BISOGNA SEMPRE INTERPRETARE GLI INDICI CHE COMPONGONO IL TEST.
+I.V.E. indice di velocità di elaborazione
n È un indicatore della capacità del soggetto di eseguire in modo veloce i compiti carta-matita semplici e ripetitivi.
n Si richiede ad esempio di copiare velocemente dei simboli associati a dei numeri in base ad un codice ( cifrario) e in un altro test di chiede di rilevare la presenza o l’assenza di un singolo bersaglio in una fila di simboli.
n Ripercussioni sulla vita quotidiana di un basso indice: n Lentezza nell’analisi e nell’elaborazione degli stimoli visivi
n Affaticamento rapido durante lo svolgimento di semplici compiti carta e matita oppure durante lettura e scrittura
n Lentezza nell’elaborazione di informazione di routine e sovraccarico di strutture della memoria di lavoro, ossia le informazioni decadono dalla MBT prima di essere completamente processate
n Integrare e comprendere nuove informazioni richiede molto tempo ed è difficile
n Il paziente si affatica più facilmente e gli sforzi cognitivi non esitano in risultati adeguati
+I.M.L. indice di memoria di lavoro
n È la misura delle capacità di apprendimento, di mantenimento e di trasformazione delle informazioni
n Permette di immagazzinare e poi riutilizzare informazioni
n Ripercussioni sulla vita quotidiana di un basso indice: n faticoso e dispendioso temporalmente elaborare le informazioni
n Maggiore dispendio di energia mentale
n Numerosi errori in compiti di attenzione sostenuta e concentrazione
n Difficoltà nel doppio compito come prendere appunti, eseguire compiti matematici a mente ad esempio
+I.C.V. indice comprensione verbale
n Misura le conoscenze acquisite fino a quel momento e la capacità di operare ragionamenti sulla base di queste.
n È strettamente collegato all’ambiente socio-culturale ed economico in cui è vissuto un soggetto
n Una buona capacità di comprensione verbale permette di comprendere informazioni presentate oralmente e ragionare su costrutti semantici, nonché esprimete più o meno bene ragionamenti a parole
+I.R.P indice di ragionamento visuo-percettivo
n È la misura delle abilità di elaborazione spaziale, di integrazione visuo-motoria e di ragionamento non verbale
n Offre una descrizione della capacità di un soggetto di utilizzare stimoli di natura visiva
n È la capacità di ragionare per schemi
n Implica l’abilità di generare, percepire, analizzare, sintetizzare e manipolare gli stimoli visivi
n Ripercussioni sulla vita quotidiana di un basso indice: n Ridotta capacità di elaborazione spaziale come ad esempio nel cercare il percorso
più breve n Complessa organizzazione delle informazioni ad esempio in ordine di importanza
o attinenza a uno scopo n Ricadute nelle attività scolastiche ad esempio nell’organizzazione – produzione
spontanea dei testi se ad argomento generale
+I.A.G. E I.C.C.
n INDICE DI ABILITA’ GENERALE (I.A.G.). Media 100+- 15
n Dato dalla somma dei sub test di comprensione verbale e di ragionamento visuo – percettivo.
n Si valuta quando c’è una discrepanza significativa tra gli indici e in situazioni sospette. È possibile che i subtest in cui si valuta la memoria di lavoro e la velocità di elaborazione determino un decalaggio della prestazione generale.
n L’INDICE DI COMPETENZA COGNITIVA (Media 100+- 15) che descrive funzioni neuropsichiche il cui elemento comune è l’efficienza ( velocità e correttezza) nell’elaborazione delle informazioni di natura uditiva, visiva. Correlato a indice di memoria di lavoro e indice di velocità esecutiva.
+ disturbo - difficoltà
innatonon innato(influenza
dell’ambiente)
resistente all’intervento
modificabile(interventi
didattici mirati)
resistente all’automatizzazione
automatizzabile(anche se i tempi sono dilatati)
+disturbi dell’apprendimento
" Disturbi aspecifici dell’apprendimento
" Disturbi specifici dell’apprendimento
+
Disturbi Aspecifici dell’Apprendimento
" con disabilità neurologica (es. paralisi cerebrali infantili)
" con disabilità sensoriale (es. deficit visivi o uditivi)
" con problematiche psicologiche (depressione, problemi relazionali)
" con condizioni ambientali sfavorevoli(deprivazione culturale)
" con ritardo mentale
disturbi aspecifici dell’apprendimento riguardano il 10-16% della popolazione scolastica
+... PRECISIAMO UN ATTIMO ... ma che cosa intendiamo per Deviazione Standard ? " indica di quanto un soggetto devia al di
sopra o al di sotto della prestazione media fornita da individui della stessa età
" Media e Deviazione Standard " Se il parametro osservato segue una
distribuzione normale (ad esempio, la velocità di lettura in una data fascia di età e classe fequentata): l’intervallo compreso tra 1 ds e -1 ds include il 68% delle osservazioni
" l’intervallo compreso tra 2 ds e -2 ds include il 95% delle osservazioni
" l’intervallo compreso tra 3 ds e -3 ds include il 99,7% delle osservazioni
+ANALISI DELLA LETTURA
n COMPETENZE - REQUISITI - PROCESSI
1. La decifrazione dei segni: riconoscimento dei segni, in sequenza da sinistra a destra e loro associazione ai suoni corrispondenti (strumentalità).
2. La decodifica della scrittura: comprensione del messaggio o significato consistente nella elaborazione cognitiva degli indizi percettivi in una realizzazione significativa del testo, sulla base dei processi di anticipazione o di predizione. (I processi sottostanti la comprensione sono parzialmente indipendenti da quelli sottostanti la decodifica. Sono eventi diversi).
3. La competenza neuropsicologica: organizza e coordina le azioni complesse e i coordinamenti psichici che nell’insieme consentono al meglio le funzioni esecutive o cognitive.
+Quale modalità segue il soggetto lettore per tradurre in significato la parola scritta?
n DUE ORIENTAMENTI ESSENZIALI
n ANALITICO : un processo che parte dalla parola intera: la lettura ha inizio da un pattern visivo unitario, quindi dall’approccio alla parola intera, da cui procede verso momenti più analitici, ai grafemi
n SINTENTICO : un processo fonetico-sillabico: progressiva associazione di segni a suoni e quindi a significati, secondo una biunivoca corrispondenza tra lettere e suoni fino alla sintesi nella parola.
+LA LETTURA COME AUTOMATISMO RICHIEDE
n orientamento visuo-motorio fisso, da sinistra a destra e dall'alto in basso
n percezione orientata delle lettere, nella giusta direzione, es. d-b, p-b
n comprensione del significato di parole e strutture più ampie
n corrispondenza suono-significato interdipendenza tra analisi e sintesi.
+n ... concludendo ... n Riconoscimento dei segni dell’ortografia
n +
n Conoscenza delle regole di conversione dei segni grafici in suoni
n +
n Ricostruzione di stringhe di suoni in parole del lessico
n +
n Comprensione del significato delle singole frasi e del testo
n =
n LETTURA
+ e nei soggetti D.S.A. ?
n L’AUTOMATIZZAZIONE dell’identificazione della parola (lettura) e / o della scrittura non si sviluppa o si sviluppa in maniera molto incompleta, o con grandi difficolta’.
n Il termine automatizzazione esprime la stabilizzazione di un processo automatico:
n - caratterizzato da un’esecuzione molto veloce ed accurata
n - realizzato inconsciamente, richiede minimo impegno attentivo
n - difficile da sopprimere, da ignorare e da influenzare
+ LA VALUTAZIONE
n Tipicamente avviene attraverso prove differenti costruite su:
n • Lettura di parole regolari ed irregolari (via lessicale) - correttezza e rapidità.
n • Lettura di non-parole (via fonologica) - correttezza e rapidità.
n • Lettura di brani (automatizzazione e comprensione) - correttezza e rapidità; comprensione del brano narrativo e informativo.
+ Storia naturale della Dislessia
n La DE è un disturbo che cambia espressività nelle diverse fasi di sviluppo.
n Si possono identificare 3 fasi:
" Apprendimento della codifica
" Automatizzazione delle procedure
" Stabilizzazione delle procedure e loro impiego nei processi cognitivi più generali
+
1. Apprendimento della codifica (1^ elementare)
" caratteristica diffusione del disturbo nelle tre aree (lettura, scrittura e calcolo) spesso misconosciuta perchè imputata ad errori metodologici dell’insegnante.
" Difficoltà a compiere le operazioni di analisi e sintesi fonemica.
" In lettura: faticoso e impreciso riconoscimento delle lettere scritte, lentezza nella transcodifica stringa - parola, accesso al lessico limitato.
" In scrittura:identificare singoli suoni che compongono la parola, la discriminazione di suoni affini, corretta corrispondenza suono- segno;
+ 2. Automatizzazione delle procedure (2^-4^elementare)
" Il processo di velocizzazione e la necessaria automatizzazione dei meccanismi di transcodifica costituiscono un ostacolo rilevante. Nella lettura si assiste ad una divaricazione tra le due strategie prevalenti:
" Fonologica: lettura lenta e accurata, parola per parola o sillaba per sillaba, senza la possibilità di passare ad una migliore padronanza a causa della debolezza dei processi linguistici.
" Linguistica: lettura abbastanza rapida ma inaccurata, con iperattivazione delle strategie linguistiche (es. tira ad indovinare) a causa della debolezza dei sistemi visuopercettivi e insufficiente mediazione nel corso della decodifica. Errori di tipo morfologico dati dall’eccessivo ricorso a meccanismi di anticipazione
+n Questi due profili di lettura sono rilevanti per la storia naturale della
n Dislessia: i dati sembrano mostrare un vantaggio prognostico per i soggetti che hanno una lettura più veloce, anche se meno accurata, rispetto a quelli che leggono stentatamente anche se con meno errori (difficoltà di comprensione da sovraccarico di memoria fonologica + scarso interscambio tra componenti fonologiche e lessicali).
Dislessia e rapidità di lettura Incremento medio annuale della rapidità di letturaLettori tipici: 0.54 sillabe al secondo Dislessici: 0.29 sillabe al secondo
Stella, Nicoletti (2002) Velocità di lettura: 3.00 sillabe/secondolimite minimo per l’incidenza significativa della decodifica sulla comprensione
Cornoldi, 2007
+3. Stabilizzazione delle procedure e loro impiego nei processi cognitivi più generali (5^elem-scuole medie)
" Maggiormente evidente la cosiddetta “sensibilità” alle caratteristiche del testo (Brown e coll. 1986) per cui la comprensione del testo e la stessa capacità di decodifica risentono della complessità, del grado di astrattezza, del tipo di messaggio con comprensibili effetti negativi sulle prestazioni scolastiche.
+Evoluzione del tratto grafo - motorio
" Primi 3 mesi di vita: osservazione delle proprie mani e manipolazione di oggetti.
" Dai 6 mesi in poi: Inseguimento visivo degli oggetti in movimento e aspetto bidimensionale degli oggetti.
" A 3 anni: adeguata prensione del mezzo per scrivere (prensione digitale).
" Replica di comportamenti grafo-motori, traccia lasciata da oggetti e produzione dei segni.
" Dopo i 3 anni: segno come risultato dei gesti che coinvolgono tutto il corpo e in base alla postura.
" Scarabocchi e movimenti larghi.
" Scoperta del rapporto tra i propri movimenti e i segni ottenuti.
+REQUISITI E COMPETENZE COINVOLTE
" Motoria (prensione)
" Percettiva (gestione dello spazio)
" Psico-motoria (coordinamento oculo-manuale, spazio- temporale, direzionalità).
+LIVELLI DI COSTRUZIONE DELLA LINGUA SCRITTA DAI 3 A I 5 ANNI
n Sono le tappe che precedono la scoperta del codice alfabetico, della corrispondenza convenzionale tra gli aspetti sonori del parlato e i segni grafici dello scritto.
n La differenziazione graduale tra disegno e scrittura avviene in 4 fasi:
" LIVELLO PRESILLABICO: distinzione tra disegno e non disegno, scrittura ideografica, utilizzo di forme stilizzate.
" LIVELLO SILLABICO: comparsa dei segni grafici ma non c’è corrispondenza grafema-suono. Il bambino si interessa alle caratteristiche visive della produzione. Compaiono oltre alle lettere, le pseudo lettere. C’è interesse per il numero di lettere utilizzate e una quantità minima di lettere per rappresentare una parola.
+LIVELLI DI COSTRUZIONE DELLA LINGUA SCRITTA DAI 3 A I 5 ANNI
" LIVELLO SILLABICO – ALFABETICO. Comparsa delle condotte di differenziazione, il bambino cerca di rappresentare ogni parola diversa con segni diversi.
" LIVELLO ALFABETICO: ad ogni significante un significato. Scoperta del rapporto convenzionale del suono con la parola scritta. Compare l’ipotesi sillabica che è la prima messa in corrispondenza tra parti dello scritto e parti dell’aspetto sonoro delle parole. Il bambino ha ormai capito la regola sulla quale si basa l’uso del nostro sistema di scrittura: un segno per ogni suono,
+LA VALUTAZIONE
n DETTATO DI UN BRANO - Batteria Per La Valutazione Della Scrittura E Della Competenza Ortografica - Batteria per la valutazione della dislessia e della disortografia – Job Tressoldi Sartori
" Scrittura parole " Scrittura non parole " Scrittura frasi con omofone
quali errori si possono riscontrare ? Errori fonologici: derivano da acquisizioni non sufficienti avvenute durante la fase alfabetica e riguardano un rapporto scorretto tra fonemi e grafemi (scambio di grafemi, omissione/aggiunta di lettere e sillabe, inversioni, grafemi inesatti, ecc.); Errori non fonologici: conseguono ad acquisizioni insufficienti nelle fasi ortografica o lessicale e si manifestano come errori presenti solo nella rappresentazione ortografica delle parole, in mancanza di errori fonologici (separazioni illegali, fusioni illegali, scambi di grafemi omofoni, omissione o aggiunta dell’h, ecc.);Errori fonetici: sono errori relativi al raddoppiamento delle consonanti e all’uso dell’accento (omissione o aggiunta della doppia, omissione o aggiunta dell’accento).
+
... E PER QUANTO CONCERNE IL GRAFISMO ?
n le disgrafie riguardano il GRAFISMO con impossibilità di rilettura e di autocorrezione. " La Scrittura si presenta irregolare: è scorretta la prensione della matita,
si associa a mal posizione del corpo ( spesso il gomito non è appoggiato o il busto è troppo inclinato ); " mancata funzione vicariante dell’altra mano.
" incapacità a mantenere i margini del foglio e ad utilizzare lo spazio (salite e discese dal rigo) ; " pressione non regolata sul foglio;
" difficile copia da modelli, soprattutto dal verticale all’orizzontale ;
" scrittura disarmonica, incerta o a scatti;
+e in pratica ?
" Lettere o parole mal allineate, spazio insufficiente tra le parole
" curve acute di collegamento
" irregolarità nei collegamenti (pause),forma e dimensione delle lettere variabile,deformazioni di lettere
" assenza di collegamenti, collisione di lettere
" ripassature e correzioni
+... LA DISCALCULIA...
n Disturbo delle abilità numeriche e aritmetiche che si manifesta in bambini di intelligenza normale, che non hanno subito danni neurologici.
n Secondo la DSA Consensus Conference del 2007:
n Debolezza nella strutturazione cognitiva delle componenti di: n - cognizione numerica (cioè intelligenza numerica basale: subitizing, meccanismi di
quantificazione, comparazione, seriazione, strategie di calcolo a mente); n - procedure esecutive (lettura, scrittura e messa in colonna dei numeri); n - calcolo (recupero dei fatti numerici e algoritmi del calcolo scritto).
n Essa può presentarsi associata a dislessia, ma è possibile che ne sia dissociata
Età della diagnosi: fine della classe terza della scuola primaria
+ ....MENTRE LA COGNIZIONE NUMERICA DI BASE E’ INNATA...
" La numerosità è una proprietà degli insiemi che permette:
n sia di discriminarli (A è diverso da B perché la sua numerosità è diversa)
n sia di ordinarli (A < B perché ha una numerosità minore di B)
" I bambini non solo nascono con la capacità di riconoscere numerosità distinte fino a un massimo di circa 4, ma distinguono i cambiamenti di numerosità provocati dall’aggiunta/sottrazione di oggetti, ossia possiedono “aspettative aritmetiche”
+ ...strategie esecutive e calcolo invece si imparano ... " Contare è fondamentale. Costituisce il primo collegamento
tra la capacità innata del bambino di percepire le numerosità e le acquisizioni matematiche più avanzate della cultura nella quale è nato.
" Imparare la sequenza delle parole usate per contare è il primo modo con il quale i bambini connettono il loro concetto innato di numerosità con le prassi culturali de"a società in cui sono nati.
+si mettono in atto: Automatismi, strategie, procedure
Calcolo Recupero
Il risultato dell’operazione richiesta è ottenuto attraverso l’utilizzo di procedure o strategie
Il risultato dell’operazione richiesta è recuperato dalla memoria
Calcolo scritto, calcolo a mente Recupero di fatti aritmetici
L’uso di strategie costruttive del calcolo a mente consente di operare scomposizioni sui numeri per ottenere operazioni intermedie più semplici:strategia N10 scomposizione del secondo operatore: 66 + 23= 89 (66+20 = 86), (86+3 = 89)
Tabelline- Calcoli semplici- Risultati memorizzati
Il calcolo scritto: è un paragrafo del calcolo mentale, e non il contrario; è un ripiego su carta e inchiostro per situazioni in cui la mente è in difficoltà per i suoi limiti di rappresentazione.Nel calcolo scritto applichiamo procedure VS nel calcolo mentale ognuno è libero di inventare.
+STRUMENTI DI VALUTAZIONE DELLE ABILITÀ NUMERICHE E DI CALCOLO
" BIN 4-6 – Batteria per la valutazione dell’intelligenza numerica in bambini dai 4 ai 6 anni Scuola dell’infanzia
" ACMT 6-11 – Test di valutazione delle abilità di calcolo Scuola primaria
" ACMT 11-14 – Test di valutazione delle abilità di calcolo e problem solving dagli 11 ai 14 anni Scuola secondaria di primo grado
" MT Avanzate – Prova di calcolo. Prova di matematica Scuola secondaria di secondo grado
" BDE – Batteria per la discalculia evolutiva. Test per la diagnosi dell’elaborazione numerica e del calcolo in età evolutiva
+ Strumenti di valutazione prove MT
n Il test AC-MT è formato da due parti: n 1. una prima parte «Carta matita», che può essere somministrata in modo collettivo anche a più soggetti contemporaneamente; analisi di algebra, geometria e problemi n 2. una «Parte individuale» da somministrare singolarmente a ciascun ragazzo. Calcolo mentale, scritto e recupero dei fatti numerici.
n La durata totale della prova collettiva è di circa 60 minuti. n Fascia di prestazione: Richiesta di Intervento immediato, Richiesta di Attenzione,
Prestazione Sufficiente, Criterio Completamente Raggiunto
SPM: comprensione delle informazioni presenti nel problema e delle loro relazioni - rappresentazione delle informazioni mediante uno schema in grado di strutturarle e integrarle - categorizzazione del problema in base alla sua struttura profonda (operazioni necessarie per risolvere il problema stesso) - pianificazione del proprio percorso di esecuzione della soluzione - valutazione della correttezza della procedura
+Strumenti di valutazione BDE (prova di secondo livello) (dalla classe quarta della scuola primaria alla classe prima media)
Quoziente numerico (100+-15)
Quoziente di calcolo(100+-15)
– Conteggio – Lettura di numeri – Scrittura di numeri – Ripetizione di numeri– Codifica semantica
- Tabelline - Tabelline a salti - Operazioni entro il 10 - Operazioni oltre il 10 - Calcolo scritto