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Dr. Sergio PerdiceniRegione LombardiaD.G. Territorio e Protezione CivileU.O. Pianificazione locale e sovralocale e attuazione della l.r. 12/05

INDIRIZZI PER LA RIGENERAZIONE URBANA ED EDILIZIA NEI CRITERI URBANISTICI PER I COMUNI

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RIGENERAZIONE URBANA

Il punto di partenza

CRITERI L.R. 12/05

“MODALITA’ ATTUATIVE PER LA PIANIFICAZIONE COMUNALE”

Approvati con DGR 29/12/2005 n. 1681 e pubblicati sul BURL n. 4 del 26/01/2006 a seguito

dell’approvazione della l.r. 11 marzo 2005, n. 12 (Legge per il governo del territorio), sono stati

via via affiancati da altri dispositivi “attuativi” ma mai aggiornati rispetto alla stesura originale

Non riguardano tutti gli articoli della legge 12/05, e mirano a:

• evidenziare il nuovo quadro della pianificazione comunale;

• chiarire i rapporti tra gli atti costituenti il PGT e con la pianificazione territoriale;

• approfondire i contenuti del DdP, PdS e PdR (artt. 8 , 9 e 10);

• delineare il percorso per la formazione del DdP, anche in termini di rapporto tra processo di

pianificazione e processo di valutazione di sostenibilità ambientale.

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RIGENERAZIONE URBANA

Le carenze

Nella formulazione tuttora vigente i criteri, che si compongono anche di un Allegato A

dedicato ai contenuti Paesaggistici del PGT, non trattano degli aspetti edilizi contenuti nella

parte 2^ della l.r. 12/05 e risultano “carenti” riguardo le interrelazioni tra PGT e PTR in

quanto redatti ampiamente prima della approvazione dello stesso avvenuta nel febbraio del

2010.

Il tema della rigenerazione urbana e territoriale ha un ruolo marginale

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Le finalità dell’aggiornamento

superare uno strumento nato per illustrare le innovazioni introdotte con la allora neonata

legge 12 e oggi ormai ampiamente consolidate;

integrarne i contenuti del Piano Territoriale Regionale, approvato con D.c.r. n. 951 del

19/1/10, annualmente aggiornato, soprattutto per la parte orientativa;

coordinarli con l’integrazione del PTR ai sensi della l.r. 31/14, i relativi criteri e le

procedure;

aggiornarli rispetto alla l.r. 12/05 attualmente vigente, più volte modificata nel corso degli

anni, anche rispetto ai contenuti dei tre atti costituenti il PGT (LR 31/14, LR 4/16, LR 4/08,

LR 2/15 e LR 15/17);

integrarli con normativa di settore e relativi criteri attuativi emanati da altre direzioni, checomportano riflessi diretti sulla stesura dei PGT.

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RIGENERAZIONE URBANA

I temi dell’aggiornamento

TEMI - ARGOMENTI FINALITA’ AGGIORNAMENTO

1 PTR Recepimento del piano nella formazione del PGT e sviluppo temi legati alle modifiche della LR 31/14: rigenerazione,

obiettivi quantitativi, monitoraggio, consumo di suolo, carta del consumo di suolo

2 PTCP / PTM Migliorare il coordinamento del quadro degli obiettivi e la coerenza delle strategie

3TESSUTO URBANO

CONSOLIDATOIndicazioni più dettagliate per individuare nel PGT il tessuto urbano consolidato

4CARTA CONSUMO DI

SUOLODelucidazioni e chiarimenti su questo nuovo tema in raccordo con il PTR. Nuovo elaborato del piano delle regole

5 BONIFICHEAggiornamenti che derivano da proposte di revisione della LR 12/05 e linee guida in tema di raccordo tra bonifiche e

procedure urbanistiche

6 RIGENERAZIONE Tema prioritario che richiede specificazioni in raccordo con il PTR

7AREE DISMESSE

DEGRADATEAggiungere la tipologia nell’elenco delle aree da individuare, anche con rappresentazione grafica, nel documento di piano

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RIGENERAZIONE URBANA

La struttura del documento

mantenimento della struttura attuale incentrata sulla declinazione dei contenuti degli articoli

8, 9 e 10 (ddp, pdr e pds) della l.r. 12/05 + uno specifico allegato per il piano paesaggistico

e eventuali ulteriori allegati per altre parti specifiche che non trovano spazio all’interno del

testo

mantenimento di una struttura tipo “manuale tecnico”, più funzionale sia per comuni che

per i progettisti (ma anche per chi valuta i piani)

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Cap. 1 - Evoluzione del quadro normativo/1

INDIRIZZI GENERALI PER LA PIANIFICAZIONE COMUNALE: vengono ripresi i principi

generali delineati nella L.R. 12/2005, così come perfezionati con le sue successive modifiche e

integrazioni, che sottendono al quadro della pianificazione e che dovrebbero essere sempre

tenuti in considerazione nella stesura degli atti di pianificazione comunale e sovracomunale.

Il testo pone subito l’accento su:

- coordinamento obiettivi PTR-PTCP/PTM-PGT e coerenza delle strategie

- PGT rivolto alla rigenerazione che tende a valorizzare l’esistente soprattutto per le aree

degradate e dismesse

Viene richiamato l’Ambito territoriale omogeneo (Ato), come individuato e descritto nel PTR

integrato ai sensi della l.r. 31/2014 per territorializzare gli obiettivi di riduzione del consumo di

suolo.

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RIGENERAZIONE URBANA

Cap. 1 - Evoluzione del quadro normativo/2

- coordinamento obiettivi PTR-PTCP/PTM-PGT e coerenza delle strategie

l’univocità e la trasparenza delle strategie si consegue attraverso:

o il coordinamento degli obiettivi e delle azioni degli atti di pianificazione ai vari

livelli (PTR/PTRA, PTCP/PTM, PGT) e la loro declinazione, in base a scala e competenza, alla

luce delle specificità territoriali;

o la coerenza e la chiara definizione delle strategie del PGT nel suo complesso,

come assunte e articolate nei tre atti che lo compongono in funzione delle loro peculiarità. A tal

fine il DdP, quale strumento di regia di politiche e azioni di tutte le componenti del PGT,

deve definire, prima ancora delle scelte operative (quali aree di trasformazione, ambiti

della rigenerazione…), un sistema chiaro di obiettivi e una visione strategica, anche di

lungo periodo, connessa alle opportunità territoriali e vulnerabilità rilevate, nonché alla

complessità dei temi da affrontare;»

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Cap. 1 - Evoluzione del quadro normativo/3

- PGT rivolto alla rigenerazione che tende a valorizzare l’esistente soprattutto per le aree

degradate e dismesse

«..piano come strumento prioritariamente rivolto alla rigenerazione del territorio,

finalizzato a ripensare il costruito nei suoi elementi di eccellenza (nuclei di antica

formazione, complessi paesaggistici o beni culturali, …), nei tessuti ordinari (aree

residenziali o destinate ad altre funzioni, …), e negli ambiti di compromissione e degrado

(aree degradate, sottoutilizzate e dismesse, ambiti della rigenerazione, …), nell’ottica di

una maggiore qualità e bellezza, di una ottimale utilizzazione delle risorse territoriali e

ambientali e con la finalità di un miglioramento economico, fisico, sociale delle

condizioni di vivibilità;»

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Cap. 2 – Documento di Piano/1

Nell’ambito della definizione dello scenario strategico di piano del PGT si richiama al

«…recepimento dei criteri del PTR L.R. 31/2014 – e quelli che conseguentemente

informeranno i PTCP e il PTM - relativi al grado di consumo di suolo e alla sua soglia di

riduzione che costituiscono gli elementi di riferimento per la sostenibilità sia in termini

quantitativi che in termini qualitativi (per la corretta individuazione degli ambiti di

rigenerazione e degli ambiti di trasformazione)»

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RIGENERAZIONE URBANA

Cap. 2 – Documento di Piano/2

Anche nel paragrafo dedicato alla definizione degli obiettivi quantitativi di sviluppo

complessivo del PGT, si rimarca il ruolo della rigenerazione

«…La legge esplicita a proposito un percorso che deve trovare adeguata documentazione negli elaborati

del DdP, contraddistinto da una particolare attenzione alla rigenerazione del territorio, all’utilizzazione

ottimale delle risorse territoriali a disposizione e alla conseguente minimizzazione di consumo di

suolo libero. Risulta pertanto prioritario, nell’individuazione degli obiettivi quantitativi di sviluppo, verificare

la possibilità di interessare parti di città o di territorio caratterizzate da dismissioni in atto, da

abbandono o degrado urbanistico e/o paesaggistico, da sottoutilizzo insediativo, nonché

identificabili come opere incongrue ai sensi dell’art. 4 comma 9 della L.R. 31/2014 e smi e della dGR

5832 del 18.11.2016, considerando queste situazioni non come esternalità negative di processi di

trasformazione sempre più rapidi e irreversibili, ma come importanti risorse territoriali da sfruttare e

valorizzare, in un’ottica di progetto del territorio e di costruzione di politiche virtuose di riuso. È

necessario, quindi, verificarne le potenzialità latenti o residue, in una logica di incentivazione e di

inserimento di funzioni che possano diventare il motore dei processi di recupero o rigenerazione,

preliminarmente alla presa in considerazione di aree non urbanizzate, la cui previsione di utilizzo andrà

motivata in modo particolarmente stringente e tecnicamente supportato, alla luce dell’art. 2, comma 3, della

L.R. 31/2014.»

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RIGENERAZIONE URBANA

Cap. 2 – Documento di Piano/3

Il tema della rigenerazione urbana e territoriale viene poi affrontato in uno specifico paragrafo

che ripercorre il tema della rigenerazione nella l.r. 12/05, così come modificata dalla l.r. 31/14,

con specifici link al PTR/31 e alla carta del consumo di suolo che per legge trova collocazione

all’interno del PdR

«…In particolare, ai sensi di legge, il DdP deve indicare: gli ambiti nei quali avviare processi di

rigenerazione (art. 8, comma 2, lettera e-quinquies) prevedendo specifiche modalità di intervento e

adeguate misure di incentivazione …; e le aree degradate o dismesse, che possono compromettere la

sostenibilità e la compatibilità urbanistica, la tutela dell’ambiente e gli aspetti socio-economici (art. 8, comma

2, lettera e-bis). La loro inclusione nelle determinazioni del DdP ha il significato di sottolineare la

strategicità della rigenerazione all’interno della visione di progetto del piano e il loro essere,

nonostante le eventuali oggettive difficoltà di trasformazione, parte fondamentale dei progetti e dei processi

da attivare…»

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RIGENERAZIONE URBANA

Cap. 2 – Documento di Piano/4

«…Gli ambiti nei quali avviare processi di rigenerazione e aree degradate o dismesse devono essere

pertanto adeguatamente cartografati, in coerenza con la Carta del consumo di suolo, nella tavola delle

Previsioni di Piano allo scopo di garantire l’attivazione di politiche, anche di incentivazione, volte al loro

recupero. Essi possono poi essere disciplinati, in tutto o in parte, quali ambiti di trasformazione oppure

il DdP - dopo averne evidenziato criticità, opportunità, potenzialità e finalità di valorizzazione e rigenerazione

- potrebbe demandarne le modalità attuative ai diversi strumenti di governo del territorio, ovvero

all’attivazione di un insieme di funzioni e interventi pubblici e privati che possono essere disciplinati

contestualmente anche in più atti del PGT.»

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RIGENERAZIONE URBANA

Cap. 3 – Il Piano dei servizi

«Il sistema dei servizi diventa elemento centrale nell’organizzazione e nella configurazione della

struttura territoriale, poiché attraverso una corretta e strategica localizzazione dei servizi è possibile

sia conferire al sistema dei luoghi e degli edifici di uso collettivo una funzione di sostegno e connessione tra

le diverse parti del territorio riconoscibili storicamente e/o per intenzionalità programmatica, sia migliorare il

rapporto tra spazio costruito e aree libere, sia, infine, contribuire ad innescare processi di rigenerazione

di ambiti, quartieri, aree ed edifici degradati o abbandonati, potendo la funzione pubblica o di

interesse generale diventare volano per il recupero e la riappropriazione di luoghi “critici” da parte

della cittadinanza.

È dunque fondamentale che il Piano dei Servizi non si configuri solo come catalogo dei servizi

esistenti, ma anche come strumento di programmazione strategico …»

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RIGENERAZIONE URBANA

Cap. 4 – Il Piano delle regole/1

Il Piano delle Regole, sempre facendo riferimento al quadro conoscitivo del territorio comunale

definito nel Documento di Piano, deve inoltre individuare:

• le aree e gli edifici a rischio di compromissione o degrado, che richiedono una

particolare attenzione manutentiva e una disciplina degli interventi di recupero e

valorizzazione;

• le eventuali opere edilizie incongrue presenti nel territorio agricolo e negli ambiti di valore

paesaggistico individuando, ai sensi del comma 9 art. 4, l.r. 31/14 l’entità dei diritti

edificatori riconosciuti per gli interventi volontari di demolizione e contestuale

permeabilizzazione dei suoli nonché gli ambiti del tessuto urbano consolidato in cui tali diritti

possono essere trasferiti. A tal fine, oltre a quanto normato dal comma 9 art. 4 l.r. 31/14

vigono i criteri definiti dall’allegato 1 alla D.g.r. 18 novembre 2016 - n. X/5832 - Criteri per

l’identificazione nei piani di governo del territorio delle opere edilizie incongrue presenti nel

territorio agricolo e negli ambiti di valore paesaggistico (art. 4, comma 9, l.r. 31/2014);

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RIGENERAZIONE URBANA

Cap. 4 – Il Piano delle regole/2

Nel capitolo 4 è presente il paragrafo «Consumo di suolo e Piano delle regole» che

raccordandosi con il PTR/31 e i relativi criteri attuativi riprende, in maniera necessariamente

sintetica, le disposizioni relative a

• Carta del Consumo di suolo

• Bilancio ecologico del suolo