Indirizzi per COMPORTAMENTI INDIVIDUALI aziendale delle ... · Aziende Ospedaliero Universitarie e...
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Indirizzi per l’adozione dell’atto aziendale delle
Aziende Ospedaliero Universitarie e dell’Azienda Ospedaliera “G. Brotzu”
ASSESSORADU DE S'IGIENE E SANIDADE E DE S'ASSISTÈNTZIA SOTZIALE ASSESSORATO DELL'IGIENE E SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE
Indirizzi per l’adozione
dell’atto aziendale
delle Aziende Ospedaliero Universitarie
e dell’Azienda Ospedaliera “G. Brotzu”
COMPORTAMENTI INDIVIDUALI E RELAZIONI SOCIALI IN TRASFORMAZIONE UNA SFIDA PER LA STATISTICA UFFICIALE
ASSESSORADU DE S'IGIENE E SANIDADE E DE S'ASSISTÈNTZIA SOTZIALE ASSESSORATO DELL'IGIENE E SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE
Indirizzi per l’adozione dell’atto aziendale delle
Aziende Ospedaliero Universitarie e dell’Azienda Ospedaliera “G. Brotzu”
1. Gli organi dell’azienda
2. La direzione aziendale
3. Gli organismi collegiali
4. L’organizzazione sanitaria
5. L’organizzazione tecnico-
amministrativa
6. L’organismo indipendente di
valutazione
7. Indirizzi specifici per le Aziende
ospedaliero-universitarie
8. Indirizzi specifici per l’Azienda G.
Brotzu
Sommario
Indirizzi per l’adozione dell’atto aziendale delle
Aziende Ospedaliero Universitarie e dell’Azienda Ospedaliera “G. Brotzu”
L’atto aziendale è adottato o modificato dal
direttore generale o, nel caso delle Aziende
Ospedaliero Universitarie, è adottato dal
direttore generale d'intesa con il rettore
dell'università, limitatamente ai dipartimenti
ed alle strutture di cui al comma 2 del D.lgs.
517/99 e s.m.i., in coerenza degli indirizzi
disposti dalla Giunta regionale, previo parere
della competente Commissione consiliare
Premessa
Indirizzi per l’adozione dell’atto aziendale delle
Aziende Ospedaliero Universitarie e dell’Azienda Ospedaliera “G. Brotzu”
- promuovere unitarietà servizio sanitario regionale,
attraverso cooperazione aziende sanitarie;
- fornire specifiche indicazioni per la realizzazione
dell’autonomia imprenditoriale
- assicurare coordinamento dell’Azienda ospedaliera
Brotzu AOU, ATS e soggetti erogatori pubblici e
privati;
- promuovere l’umanizzazione dei servizi sanitari
- promuovere l’integrazione e la cooperazione tra le
aziende del servizio sanitario regionale
- garantire l’uniformità dei risultati
- promuovere la sicurezza dei percorsi diagnostici,
terapeutici e assistenziali
Obiettivi
fondamentali
degli indirizzi
regionali:
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- modalità di coinvolgimento dei direttori
- unitarietà dello staff della direzione
- funzioni del direttore di presidio ospedaliero
- apporto degli organi e organismi previsti
- modalità partecipazione dei cittadini alle
scelte generali di politica sanitaria
- processi integrazione tra Università e
Aziende Ospedaliero Universitarie
- gli elementi identificativi dell’Azienda
L’atto aziendale specifica la missione dell’azienda e deve prevedere
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L’atto aziendale prevede:
le modalità di adozione degli atti del DG
le modalità di delega
la pubblicazione degli atti nell’albo dell’azienda
Il direttore generale:
nomina direttore sanitario, amministrativo, Collegio sindacale, direttori
dipartimenti e strutture complesse, strutture semplici dipartimentali e
semplici, collaborazione esterna, Collegio tecnico, O.I.V., recepimento
nomina organo indirizzo
atto aziendale e regolamenti
indizione elezioni Consiglio professioni sanitarie
programmazione economico-finanziaria e bilancio e atti disposizione
patrimonio
individuazione risorse dipartimenti;
accordi di lavoro integrativi aziendali.
Gli organi dell’Azienda: Il direttore generale
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- vigila su osservanza leggi e regolamenti;
- esercita controllo regolarità amministrativa e contabile;
- accerta regolare contabilità e conformità bilancio di esercizio a risultanze libri e scritture
contabili ed effettua verifiche di cassa;
- riferisce a Regione risultati della propria attività e denuncia situazioni di disavanzo e casi
irregolarità gestione;
- relazione semestrale andamento attività ai Sindaci di Cagliari e Monserrato o Sassari
AOB: dura in carica 3 anni; composto da 3 membri: 1 designato dal presidente della giunta
regionale, 1 dal Ministro dell'economia e delle finanze e 1 dal Ministro della salute. I componenti
sono scelti tra gli iscritti nel registro dei revisori contabili istituito presso il Ministero di grazia e
giustizia, ovvero tra i funzionari del Ministero del tesoro che abbiano esercitato per almeno 3 anni
le funzioni di revisori dei conti o di componenti dei collegi sindacali.
AOU: dura in carica 3 anni; composto da 3 membri: 1 designato dal presidente della regione,
d'intesa con l'Università, 1 dal Ministro dell'economia e delle finanze e 1 dal Ministro della salute.
Gli organi dell’Azienda: il collegio sindacale
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concorre al governo delle attività cliniche e pianificazione
concorre sviluppo organizzativo e gestionale delle aziende
partecipa valutazione interna dei risultati
nelle AOU partecipa a pianificazione attività di ricerca e
didattica
è presieduto dal DG
si riunisce una volta al trimestre;
è composto da direttore sanitario e amministrativo; direttore
medico di p.o.; direttori dei dipartimenti, direttore del servizio
delle professioni sanitarie
possono partecipare alle sedute del collegio di direzione i
dirigenti di staff della direzione generale e i direttori delle
strutture complesse,
Gli organi dell’Azienda: Il collegio di direzione
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Ha il compito di proporre iniziative e misure per assicurare la
coerenza della programmazione generale dell'attività
assistenziale delle AOU con la programmazione didattica e
scientifica delle università e di verificare la corretta attuazione
della programmazione.
La composizione dell'OI, nel numero massimo di 5 membri, è
stabilita nei protocolli d'intesa tra regione e università.
L’OI è presieduto da un presidente scelto all'interno del
medesimo, nominato dalla Regione d'intesa con il rettore.
Le modalità di funzionamento dell’OI sono definite con proprio
regolamento.
Il DG della AOU può partecipare, senza diritto di voto, alle
riunioni dell’OI. Può delegare un rappresentante dell’AOU con
potere di esprimersi per suo nome e conto.
Gli organi
dell’Azienda:
l’organo di
indirizzo
delle Aziende
Ospedaliero-
Universitarie
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La direzione aziendale è composta dal direttore generale, dal
direttore sanitario e dal direttore amministrativo che dirigono, ai fini
organizzativi, i servizi della direzione generale (staff della direzione
generale), secondo regolamento.
L’atto aziendale prevede:
che il DG sia responsabile del governo aziendale;
la partecipazione di DS e DA a direzione strategica aziendale;
che DS e DA, siano preposti al governo clinico e economico;
che a DS e DA possano essere attribuite specifiche responsabilità
di gestione;
sviluppo funzione di valutazione e controllo strategico mediante lo
staff della direzione.
La direzione aziendale
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Direttore sanitario:
partecipazione programmazione e controllo; monitoraggio livello
servizi e prestazioni;
sovrintendenza funzione produzione ed erogazione e
promozione sicurezza, coordinamento direttori dipartimenti
sanitari, presiede consiglio professioni sanitarie, sovrintende
attività sperimentazione clinica e ricerca sanitaria
Direttore amministrativo:
partecipazione programmazione e controllo, sovrintendenza
funzioni amministrative, coordinamento servizi amministrativi e
di supporto nell’ambito indirizzi strategici generali.
cura buon andamento e imparzialità azione amministrativa e
strategie gestione patrimonio, assicura correttezza e
trasparenza processi formazione dei documenti economici,
finanziari e patrimoniali.
Direttore sanitario e direttore amministrativo
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Consiglio delle professioni sanitarie:
L’atto aziendale determina la composizione, le modalità di elezione dei componenti, le materie di
competenza.
Il consiglio esprime proprio parere su programma sanitario triennale e annuale, compresi programmi
investimenti, relazione sanitaria aziendale, programma pluriennale e annuale formazione.
Comitato di dipartimento:
Concorre formulazione piano attività e utilizzo risorse, monitoraggio e verifica attività, partecipa
individuazione direttore ed è composto da direttori strutture complesse e semplici dipartimentali che
lo compongono e dal responsabile del personale sanitario non medico, ove previsto,
L’atto aziendale definisce modalità elezione rappresentanti personale del comitato di dipartimento.
Componenti minime: 1 rappresentante personale medico; 2 dirigenti sanitari laureati non medici,
ove presenti; 2 restante personale sanitario.
Organismi collegiali: Consiglio professioni sanitarie e Comitato di dipartimento
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L’organizzazione delle Aziende è così strutturata:
Macro-articolazioni organizzative:
• presidio ospedaliero;
• stabilimenti ospedalieri;
• dipartimenti strutturali;
• direzione delle professioni infermieristiche e
tecniche.
Strutture organizzative:
• strutture complesse e semplici dipartimentali;
• articolazioni organizzative delle
strutture complesse: strutture semplici.
Organizzazione sanitaria
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Articolazione a seconda della valenza strategica e complessità
organizzativa:
strutture complesse: significativa dimensione quali-
quantitativa attività e risorse professionali, autonomia
funzionale ed organizzativa
strutture semplici dipartimentali: adeguata dimensione
quali-quantitativa attività e risorse professionali, autonomia
funzionale ed organizzativa. Possono essere attivate per le
specializzazioni non riconducibili a strutture complesse
attivate, in carenza requisiti dimensionali richiesti per
costituzione di una struttura complessa. Autonoma
organizzazione.
strutture semplici: articolazione organizzativa delle strutture
complesse, autonomia organizzativa attività, su base risorse
assegnate dalla struttura complessa di riferimento;
strumentazione e risorse professionali utilizzate.
Strutture organizzative
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Presidio ospedaliero: costituito in AO o AOU, può essere
composto da più Stabilimenti ospedalieri
Dipartimento: modello ordinario e obbligatorio di gestione
operativa a livello aziendale o interaziendale.
L’atto aziendale prevede:
• dipartimenti strutturali articolati in strutture complesse
(almeno tre), articolabili in strutture semplici e strutture
semplici dipartimentali (ove previste).
• eventuale dipartimento strutturale infermieristico (Direzione
infermieristica e tecnica)
• eventuali dipartimenti funzionali
Macro
articolazioni
organizzative
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Numero minimo di posti letto per SC non inferiore a 18, calcolato su più stabilimenti dello
stesso presidio o su più discipline della stessa Area specialistica (alta, media e bassa diffusione).
Deroga dei 18 posti letto: limitatamente a bassa diffusione discipline ad alta complessità
specialistica; alle disciplina a più elevata intensità assistenziale; discipline a prevalente setting
assistenziale di ricovero a ciclo diurno, day-service, con elevati volumi e valori di produzione.
Strutture senza posti letto: unica SC per disciplina, per presidio ospedaliero, tranne
emodinamica, che può essere struttura semplice.
Discipline di più alta diffusione: (medicina, chirurgia, ortopedia, ostetricia e pediatria,
lungodegenza e riabilitazione funzionale): numero minimo posti letto è 20.
Nei PO sede di DEA di II livello (AOB e AOU SS) possono essere previste più SC con numero
non superiore al numero degli stabilimenti, in rapporto a specifici obiettivi/programmi
organizzativi.
Strutture complesse, semplici dipartimentali e
semplici sanitarie
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L’atto aziendale può prevedere l’accorpamento di strutture sanitarie omogenee e
riorganizzazione assistenza su modelli dipartimentali e piattaforme omogenee di erogazione.
A tal fine: numero limitato di SC, nella proporzione dell’8-10% del numero totale delle SC
ospedaliere, riferite a piattaforme di erogazione delle prestazioni. Es: piattaforme di DH o DS
multispecialistiche: SC con più di 20 posti letto; piattaforme urgenza-OBI: SC unica per DEA di I e
II livello; piattaforme ambulatoriali per gestione patologie rare o complesse, follow-up
multispecialistici a gestione integrata.
Il numero di PL di riferimento per determinare il numero massimo di SC è pari a quello dei PL
attivi, di cui al flusso HSP 12 al 31/12/2016, rideterminato fino ad ottenere un tasso di
occupazione annuo pari al 75% (per i posti il cui tasso è superiore al 75 per cento deve essere
preso in considerazione il numero dei posti attivi), ed è calcolato in proporzione al numero di
giorni settimanali di funzionamento della struttura.
Il parametro di riferimento delle strutture complesse, comprese quelle non dotate di posti letto,
non può superare il limite di una SC ogni 15 posti letto. Sono escluse le SC dell’area tecnica ed
amministrativa di livello aziendale.
Le SSD e SS possono essere, complessivamente, massimo 1,31 ogni struttura complessa.
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Staff della Direzione Generale:
Svolge funzioni di programmazione e controllo; formazione;
technology assessment; energy management;
comunicazione e relazioni esterne; promozione qualità e
appropriatezza, clinical governance e risk management;
affari legali; adempimenti dlgs 81/2008 e ss.mm.ii.,
prevenzione e protezione, medico competente, gestione e
sicurezza anti incendio.
Articolazione area tecnico - amministrativa:
controllo di gestione;
contabilità e bilancio;
amministrazione personale e affari generali;
provveditorato;
servizi tecnici.
L’organizzazione
tecnico
amministrativa
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Il numero massimo di strutture complesse aziendali
per l’area tecnico amministrativa e per lo staff, è
fissato complessivamente nel numero di 7, di cui
massimo 2 strutture complesse di staff.
Il dipartimento dello staff è costituito a prescindere
dal numero di strutture complesse (minimo una) che
lo compongono.
Le strutture semplici e semplici dipartimentali
rispettano il limite massimo del rapporto di 1,31 per
struttura complessa anche per l’area tecnico-amministrativa e per lo staff
L’organizzazione
tecnico
amministrativa
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L’atto aziendale deve prevedere le modalità organizzative:
di raccordo funzionale e operativo tra i dipartimenti sanitari, la direzione medica di
presidio e la direzione infermieristica e tecnica;
di svolgimento dell’attività di libera professione intramuraria;
per assicurare il monitoraggio ed il controllo dell’appropriatezza nella prescrizione dei
farmaci e degli accertamenti diagnostici da parte dei medici ospedalieri;
per assicurare continuità assistenziale con i servizi territoriali, monitorare i ricoveri ripetuti
e attivare percorsi specialistici integrati extraospedalieri;
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Composto da tre membri esterni, svolge i compiti di:
• monitoraggio sistema di valutazione e controlli interni. Relazione annuale.
• comunicare criticità a competenti organi interni, all'Ispettorato per la funzione pubblica e alla
Commissione di cui all'art.13 del d.lgs n. 150/2009;
• validazione relazione su performance e pubblicazione sul sito istituzionale dell'amministrazione;
• garanzia correttezza processi misurazione e valutazione e utilizzo premi
• proporre valutazione annuale dei dirigenti di vertice e attribuzione premi;
• presidio corretta applicazione delle linee guida, metodologie e strumenti dalla Commissione per
la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche;
• promozione e attestazione obblighi relativi alla trasparenza e all'integrità di cui al titolo II del
d.lgs. 150/2009;
• verificare i risultati e le buone pratiche di promozione delle pari opportunità.
Organismo indipendente di valutazione (OIV)
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DGR n. 23/4 del 20.4.2016: «Linee di indirizzo per l'adozione del
nuovo Protocollo d'intesa tra Regione e le Università che dovrà mirare
a rafforzare i processi di integrazione tra le Università e il Servizio
Sanitario Regionale, sviluppando metodi e strumenti di collaborazione
al fine di perseguire comuni obiettivi di qualità e di efficienza delle
attività assistenziali».
Le AOU si articolano in dipartimenti assistenziali e dipartimenti
assistenziali ad attività integrata (DAI).
I DAI sono centri di responsabilità e di costo unitario. Il direttore del
DAI assicura l'utilizzazione delle strutture assistenziali e lo svolgimento
delle attività del personale universitario ed ospedaliero per didattica e
ricerca; ha responsabilità gestionale nei confronti del DG per la
programmazione e gestione delle risorse assegnate per realizzazione
degli obiettivi attribuiti,
Il direttore dei DAI è nominato dal DG d'intesa con il rettore
dell'università. Il direttore del DAI è scelto fra i responsabili delle SC di
cui si compone il DAI.
Indirizzi
specifici per
le Aziende
Ospedaliero-
Universitarie
Indirizzi per l’adozione dell’atto aziendale delle
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L’atto aziendale deve prevedere le modalità organizzative finalizzate alla valorizzazione e
sviluppo dell’attività di ricerca sanitaria, per verificare il possibile riconoscimento del nuovo
polo ospedaliero-universitario, o di parte dei suoi presidi, quale istituto di ricovero e cura di
carattere scientifico (IRCCS). Le soluzioni organizzative devono essere finalizzate:
alla definizione e monitoraggio di piani di fattibilità e di sviluppo;
alla costruzione di rapporti interaziendali e/o interistituzionali;
alla promozione e facilitazione dell’attività di ricerca, attraverso la centralizzazione o la
definizione di percorsi organizzativi trasversali;
alla valutazione delle ricadute della ricerca applicata e delle attività innovative sugli esiti di
salute dei cittadini;
all’introduzione di specifici obiettivi e profili di competenze nel sistema di gestione del
budget per articolazione organizzativa.
Indirizzi specifici per L’Azienda Ospedaliera Brotzu
Indirizzi per l’adozione dell’atto aziendale delle
Aziende Ospedaliero Universitarie e dell’Azienda Ospedaliera “G. Brotzu”
L’atto aziendale prevede:
funzioni di DEA di II livello
ruolo dell’ospedale Microcitemico “A.Cao” come hub dell’assistenza
pediatrica a livello regionale, connesso al San Michele per attività
emergenza urgenza, centro per le Talassemie e le malattie rare
ruolo ospedale Oncologico “A. Businco” come hub regionale della
rete delle malattie oncologiche.
Le soluzione organizzative devono essere finalizzate:
al rafforzamento dei percorsi trasversali tra gli stabilimenti
ospedalieri;
al rafforzamento del ruolo di hub,
alla piena integrazione di competenze, strutture, tecnologie e
percorsi con le altre strutture ospedaliere, territoriali e della
prevenzione regionali.
Indirizzi
specifici per
L’Azienda
Ospedaliera
Brotzu